GRANTAM i nf o@v i vac emen t e. it Distribuzione gratuita N. 48 Con il Patrocinio della Con il Patrocinio della 2 3 Si ringraziano gli inserzionisti che rendono possibile la realizzazione di Vivacemente e VivacementeDue Sfogliando Vivacemente §tröverete §pagine dedicate §ai : §piccölissimi §grandicelli §piccöli §genitöri e insegnanti Vivacemente N. 48 Finito di stampare nel mese di giugno 2014 Periodico registrato al Tribunale di Torino N.5599 del 03.05.2002 Foto Con il Patrocinio della Città di Ciriè Con il Patrocinio della Città di Moncalieri Assessorato alla Cultura Con il Patrocinio del Comune di Pino Torinese Con il Patrocinio della Città di Collegno Con il Patrocinio della Città di Nichelino Con il Patrocinio del Comune di La Loggia Con il Patrocinio del Comune di Piobesi Con il Patrocinio della Città di Pinerolo Con il Patrocinio del Comune di Vinovo Con il Patrocinio del Comune di Castagnole Con il Patrocinio della Città di Orbassano Con il Patrocinio del Comune di Beinasco Con il Patrocinio del Comune di Rivalta Con il Patrocinio del Comune di Candiolo Con il Patrocinio del Comune di Pianezza Con il Patrocinio del Comune di Trofarello Direttore responsabile: Editore: Redazione: Idea, progetto e coordinamento editoriale: Supervisione redazionale: Disegni: Immagini: Stampa: Anna Meduri Grantam Editrice s.a.s. Via Coazze, 11 - 10138 Torino - Tel. 011 447 12 98 Via Coazze, 11 - 10138 Torino - Tel. 011 447 12 98 Rossana d’Ambrosio Anna Girodo (Associazione Vivacemente Insieme) Pucci Violi, Emanuela Carletti, Fulvia Foglizzo, Chiara Gobbo Archivio Grantam, Fotolia F.lli Scaravaglio & C. s.r.l. Via Cardinal Massaia, 106 10147 Torino - Tel. 011 53 63 460 4 la virtù sta nel mezzo Disegni: ORA POSSO ANDARE A FARE LE MIE COMPERE TRANQUILLA. VIC È UN TIPO AFFIDABILE! BUONGIORNO VIC! POTREBBE GENTILMENTE TENERE LA MIA PICCOLINA PER UN PAIO D’ORE? UN PAIO D’ORE??? IO VERAMENTE AVREI UN PO’ DI COSE DA FARE... E SE LA PICCOLINA SI DOVESSE SVEGLIARE? 5 Pucci Violi SOLO IL TEMPO DI FARE QUALCHE COMMISSIONE VEDRÀ VIC, TEMPO CHE IO RITORNI E LA CUCCIOLINA NON AVRÀ EMESSO NEPPURE UN GRUGNITO! ECCO PICCINA, ORA TI METTO A NANNA NEL LETTONE DELLO ZIO VIC, COSÌ CONTINUI A FARE IL TUO SONNELLINO... 6 7 ACCIDENTI! SI È GIÀ DIVORATA SEI MELE! MA CHE COS’È QUELLO CHE STO SENTENDO? E ADESSO COME FACCIO A CALMARLA? AVRÀ FATTO UN BRUTTO SOGNO? FORSE UN INCUBO! OPPURE HA FAME?! BUONGIORNO SIGNORA! MI SCUSI, MA LA BIMBA ERA A DIGIUNO? SI È SVEGLIATA PER LA FAME! IN EFFETTI LA STO TENENDO A REGIME PERCHÈ STA INGRASSANDO TROPPO LA PORCELLINA... VEDIAMO UN PO’... PROVO A DARLE QUALCOSA DA MANGIARE UN PO’ DI DIETA SÌ, MA COSÌ MI SEMBRA ESAGERATO, POVERINA! 8 9 caccia all’intruso corretta alimentazione ACUTAMENTE In ogni riquadro c’è un intruso. Scoprilo e cerchialo. SENSIBILMENTE Soprattutto nei bambini è molto importante, fin dai primi mesi di vita, seguire un’alimentazione controllata ed equilibrata in tutti i suoi componenti. È utile distribuire i cibi, durante la giornata, in base a questo criterio: • al mattino un buon apporto di zuccheri per iniziare con la giusta carica le attività (latte, fette biscottate, marmellata, miele); • a pranzo pasta e verdura; • a cena più proteine come carne, pesce, formaggi; • a metà mattina e metà pomeriggio (spuntini) a base di frutta. Non bisogna dimenticare la frutta, sempre di stagione, che va mangiata preferibilmente tra un pasto e l’altro. È buona regola, infatti, per tutti mangiare poco, più volte al giorno, piuttosto che tanto solo una o due volte al dì. Merendine, brioches e altri dolci, soprattutto quelli confezionati, è preferibile che siano consumati solo sporadicamente in quanto possono portare all’obesità anche perché se vengono consumati con regolarità, tendono a generare dipendenza e il loro con- sumo tende a divenire smodato e dannoso. Dunque, fin da bambini, è doveroso abituare l’organismo a mangiare poco di tutto. Ricordiamo che il cioccolato, specie quello poco lavorato e non i surrogati in crema, è addirittura benefico, in piccole dosi, perché dà energia, contiene sostanze che stimolano il buon umore e fluidificano il sangue. Tuttavia non bisogna esagerare ingerendo grosse quantità di cacao che possono scatenare crisi di tipo allergico o infiammatorio alle vie urinarie. La golosità riguarda adulti e bambini. Bisogna sapersi limitare evitando di eccedere con i dolci. È importante sottolineare che, il più della volte, una estrema insaziabile voracità nasconde mancanza di affetto, solitudine, desiderio di comunicare e di dividere esperienze con i proprio coetanei. Gli stravizi di una volta, un giorno o un periodo di festività non vanno puniti saltando i pasti successivamente, l’importante è riprendere un sano equilibrio il più in fretta possibile. Lo stravizio deve essere un’eccezione e non deve divenire una regola! 10 11 cruciverba nel castello il gatto sonnellino ENIGMISTICAMENTE SERENAMENTE C’è un gattino rosso tigrato che va in giro solo di notte e cammina sul selciato con due lanterne rotte. È il gatto Sonnellino che porta il sonno a ogni bambino. È pigro e dorme tutto il giorno la sera esce e non fa ritorno finché tutti i bimbi neonati non si sono addormentati. p g 13 scopri 4 particolari differenti ACUTAMENTE ...Un’idea per la camera dei ragazzi Arredamenti completi Progettazione computerizzata Le migliori firme d’arredo Oltre mezzo secolo d’esperienza Corso Regio Parco, 139 - 10154 Torino Tel. 011/20 28 38 - Fax 011/ 24 20 785 www.sangaetanoarredamenti.com SOLUZIONI • Bandierina sul castello. • Coda di cavallo della bambina bionda. • Bocca del bambino. • Coda del pesce rosa. Quando i figli crescono o più ragazzi devono dividere la stessa stanza, possono sorgere grossi problemi d’arredamento: con questa collocazione si gioca con lo spazio inventando volumi infiniti seguendo nuovi schemi d’arredo per una cameretta più nuova, più giocosa e meglio organizzata. 14 15 la storia di becco di rame LESSICO AMOREVOLMENTE C’era una volta un’oca canadese, di nome Ottorino, che abitava in una fattoria. Viveva felice con la sua famiglia, ma una notte una volpe irruppe nella fattoria molestando i piccoli. Ottorino per proteggere la famiglia affronta la volpe, ma durante la colluttazione il suo becco viene addentato dalla volpe che con un morso gliene porta via più della metà. Ottorino è dolorante e gravemente lesionato. La padrona della fattoria dapprima si spaventa nel vederlo in quello stato; poi si arma di coraggio e, fiduciosa, porta Ottorino da un bravo veterinario perché è decisa a salvargli la vita. Alberto, il veterinario, valuta in breve tempo il da farsi. – È necessario ridare a Ottorino un becco nuovo. Così non potrà vivere perché non è in grado di mangiare – spiega il dottore e, nel dire ciò, ripensa alla libreria nella quale aveva riposto alcune lastre di rame. Così decide di modellarle per trasformarle in protesi. Velocemente, Alberto ritaglia e modella un esemplare di becco da impiantare a Ottorino. Dopo l’intervento, nella stessa giornata, Ottorino viene riportato nella fattoria e presto ricomincerà a mangiare utilizzando il becco di rame come se fosse suo. Pare quasi un miracolo! Ottorino è tornato a vivere più energico di prima. Gli altri membri della famiglia lo accettano e lo amano. Dopo un po’ di tempo, diventa di nuovo papà. E torna ad essere premuroso e protettivo come quando aveva difeso la sua famiglia dagli attacchi della volpe, ma ora è ancora più forte! MOLESTARE: procurare molestia, disagio COLLUTTAZIONE: scontro fisico, lotta corpo a corpo. PROTESI: elemento artificiale in sostituzione di un organo mancante o asportato per malattia o per un incidente. Alberto Briganti è il nome del veterinario di Spoleto che ha applicato a un’oca una protesi in rame per ricostruirle il becco, grazie ad un intervento unico al mondo. Una volpe aveva mutilato l’oca portandole via due terzi della parte superiore del becco, con un morso. Da questo incidente, grazie all’amore dei proprietari e alla nuova protesi, è nato un personaggio, Becco di rame, che è divenuto non solo il protagonista di una splendida favola, ma anche il simbolo della solidarietà e dell’accettazione della diversità. Becco di rame è un animale protesico, forte e coraggioso, e per questo è stato proposto come mascotte delle Paraolimpiadi di Rio del 2016. La sua storia incarna il concetto di benessere animale. Con l’intervento, che gli ridona la possibilità di nutrirsi, l’oca non solo si salva ma rafforza il proprio carattere. www.oasideglianimali.it La favola di Becco di rame è una storia vera, avvincente e soprattutto ricca di valori: il rispetto della vita; l’amicizia; la condivisione; la solidarietà; il legame animale-uomo; la pet therapy... e tanti altri ancora. Questa favola insegna a tutti, adulti e bambini, quanto sia determinante impegnarsi nella vita per superare le avversità, ma restano imprescindibili la solidarietà e l’accettazione della diversità per sostenere chi si trova in difficoltà. Gli utili derivanti dalla vendita del libro con la favola BECCO DI RAME sono destinati alla "Fondazione Becco di Rame", creata dal dott. Briganti per sostenere: – il centro di recupero animali selvatici, di cui la Clinica Veterinaria Briganti si occupa da anni – le associazioni sportive per bambini protesici – neolaureati in Medicina Veterinaria con progetti di formazione e borse di studio. Per maggiori informazioni consultate il sito: www.beccodirame.com o scrivete a: beccodirame@gmail.com 160.000 mq di parco in cui vivono, in condizioni ideali, oltre 150 specie di animali immersi in mezzo al verde e ai fiori, in ampi spazi SERVIZIO BAR E AREA COPERTA PER PRANZO AL SACCO San Sebastiano Po (To) Via Nobiei, 45 Tel. 011 91 91 900 Come arrivare: dalla città seguire la direzione San Mauro, poi proseguire per Casale e al bivio Asti-Casalborgone girare a destra e seguire le indicazioni “Oasi degli Animali”. 17 filastrocca dello sportivo ATTIVAMENTE Filastrocca dello sportivo sempre in forma e giulivo vive allegro e contento perché è sempre in movimento. Sano e asciutto è il ciclista corre veloce sulla pista. Tanto fiato ha il nuotatore come anche il corridore. Ogni bimbo, dopo il prelievo riceverà in regalo il libretto operativo “Vivacemente Insieme” con tanti giochi e attività La pattinatrice salta e balla pare quasi una farfalla. Si diverte anche il golfista il prato verde è la sua pista. il cerca-parola ACUTAMENTE Trova, in ogni tabella, il nome di un animale fra quelli disegnati. Inizia dal quadretto in alto a sinistra, come nell’esempio. c e t n o a o r a f c o o l l c a a t e q a l p a o c n s i b m a l r u i r o d g a o i h c a b r e e t l e a x v a a i s o l i n s a l l o n c o d r È scattante il calciatore come pure il nuotatore ognuno ci mette tanto ardore. 18 19 sensazioni cantucci alle mandorle SENSIBILMENTE Collega con una freccia il disegno al nome della sensazione corrispondente. FAME CALDO FREDDO SONNO DOLORE GUSTOSAMENTE Edoardo e Bianca sono due bambini un po’ golosi, ma che allo stesso tempo apprezzano i cibi di qualità cucinati in casa. Infatti, si divertono ad aiutare la mamma nella preparazione di torte e biscotti genuini, come per esempio i cantucci alle mandorle. ingredienti · 500 gr farina · 350 gr zucchero · 2 uova grandi intere · 2 uova grandi solo il tuorlo · 75 gr burro · 200 gr mandorle grezze · due pizzichi di bicarbonato · un pizzico di sale La mandorla è un seme ricco di vitamine e minerali preziosi per le ossa. In particolare il magnesio favorisce la fissazione del calcio nelle ossa, promuove la produzione di energia e aiuta a bloccare la penetrazione di sostanze tossiche dall’esterno all’interno delle cellule. Attività da svolgersi con una persona adulta. Ricetta di Sonia Dahlawi preparazione Lavorare tutti gli ingredienti tranne le mandorle fino a formare un impasto omogeneo. Se risulta troppo denso aggiungere un goccio di latte. Infine, aggiungere le mandorle (senza spellarle) e amalgamare bene. Formare dei filoncini e adagiarli sulla carta da forno predisposta sulla teglia. Fare in modo che i filoncini non siano troppo vicini tra loro. Spennellarli con il bianco dell’ uovo e cuocerli a 180° tra i 25 e i 30 minuti (dipende dalla grandezza dei filoncini). Toglierli dalla teglia e tagliarli trasversalmente. Poi ripassarli in forno altri 10 minuti per la doratura. Togliere dal forno e lasciar asciugare. 20 21 il leone e il topo cruciverba AMICHEVOLMENTE ENIGMISTICAMENTE Un giorno un topolino diede, involontariamente, una zampata ad un leone. Viste le furie del leone, il topo si spaventò e porse con garbo le sue scuse: – Non volevo, non l’ho fatto apposta... Il leone si impietosì e, viste le buone maniere del topolino, decise che non lo avrebbe mangiato. Qualche tempo dopo, il leone venne catturato in una rete che gli uomini avevano sistemato in una buca scavata come trappola. Il topolino, riconoscente, disse: – Non ho dimenticato, ti aiuterò. – Corse verso la rete, che rosicchiò e rosicchiò, finché riuscì a liberare il leone. Fedro 22 23 parola a sorpresa caccia all’intruso ACUTAMENTE Scrivi vicino a ciascun disegno il nome corrispondente. Nelle caselle rosa, comparirà il nome di un oggetto che usano i marinai quando vogliono fermare la loro imbarcazione in un determinato punto del mare. ACUTAMENTE In ogni riquadro c’è un intruso. Scoprilo e cerchialo. U A APERTI ANCHE IN AGOSTO D Servizi accurati per feste e cerimonie con preparazione di tra mezzini, panini, salatini, torte, pasticceria cioccolatini sfusi di prod fresca e secca, uzione artigianale. Via Mombarcaro 116 - Torino - Tel. 011/35.99.37 Seguiteci anche su Facebook e Twitter www.pasticceriacombatorino.it 24 25 ninna nanna in mare e in terra animals SERENAMENTE Ninna nanna delle barchette le culla il mare e dormono strette. IN E N G L I S H Look at the pictures. Then read the words. Match the pictures and the words. DUCKLING Ninna nanna degli alberelli dormono in piedi alti e snelli. Ninna nanna del sol che tramonta passan le ore e nessuno le conta. Non le conta più nemmeno il re e neanche la fata Nené. Ninna nanna di luna nascente prendi una stella tutta splendente falla brillare come un lumicino sulla testa del mio bambino. Ninna nanna, ninna nanna, ormai ha sonno anche la mamma, chiudete gli occhi bambini del mondo domani si gioca al girotondo! Maria Marrone COCK COW HORSE 26 27 colours I’M PINK IN E N G L I S H I’M YELLOW I’M GREEN I’M BLUE I’M BROWN I’M ORANGE I’M POURPLE I’M RED 28 29 il percorso verso l’autonomia SENSIBILMENTE “Separazione e Individuazione” Un passaggio fondamentale nel percorso verso l’autonomia Cambia la società, ma il bisogno di amore e soprattutto di chiarezza educativa verso i nostri bambini resta imprescindibile da qualsiasi evoluzione sociale. È vero, sono mutati molti stili di vita e di conseguenza anche alcune modalità per affrontare i problemi pratici, quotidiani. Sono cambiati anche gli stili percettivi dei nostri bambini. Bimbi sempre più competenti e in competizione. Ritengo tuttavia che non siano cambiati alcuni bisogni di fondo degli individui e soprattutto quelli dei fanciulli. Bambini che per potersi sviluppare come figure adulte hanno necessariamente bisogno di costruirsi un’identità, qualche elemento di certezza e soprattutto una solida fiducia di base. Nell’ambito della mia esperienza professionale ho avuto modo di assistere all’evolversi di alcune trasformazioni avvenute in ambito educativo sia nei contesti scolastici, sia nelle famiglie. L’ entrata nella scuola dell’infanzia segna sicuramente per molti bambini un importante passo verso l’autonomia e l’instaurarsi di una vita sociale più allargata. Da un rapporto di tipo quasi esclusivo, più protettivo, ma anche più riduttivo a livello di interazione sociale come è quello della famiglia, i bambini si trovano a dover interagire, a misurarsi in un ambiente più articolato, quello di un mondo condiviso e convissuto con gli altri. Lo sforzo costante che li impegna diviene quello di convogliare le proprie energie in un progetto esistenziale rivolto all’appropriazione di un sempre più alto livello di controllo della realtà interna ed esterna, che si traduce nella necessità di diventare adulto. Al loro primo inserimento a scuola, si ritrovano a fare i conti con il distacco dalle figure di rife- rimento (in genere mamma e papà). Nessuna separazione è indolore e per crescere bisogna necessariamente separarsi. Ma per i bambini si tratta di qualcosa di più, significa anche dover sperimentare in prima persona se ci si può fidare ad allontanarsi dalle figure di riferimento affettivo, senza rischiare eventualmente l’ abbandono. Offrire esperienze per crescere, significa rispettare le reciproche personalità. L’educatore che si comporta in modo aperto e chiaro, mostra i propri confini e concretizza tramite le sue azioni il significato delle sue parole. Chiarezza e schiettezza implicano le difese delle proprie posizioni, l‘assunzione di responsabilità, la riflessione sulle conseguenze. I limiti, come sostiene Bion, danno forza allo spazio, al tempo, infondono sicurezza e senso di fiducia, costituiscono un sistema di riferimento in cui orientarsi, ma fungono anche da stimolo, contenitore,tracciano demarcazioni, fondamentali per differenziarsi . Purtroppo, ancora oggi, nonostante la diffusa letteratura sull’infanzia, i consulti con esperti, si assiste a un certo lassismo che porta spesso gli adulti a concedere e tollerare tanto così a lungo fino al punto di perdere pazienza e capacità di controllo con i fanciulli. Accogliere i bambini, ascoltarli non significa affatto cedere a ogni loro umore o pretesa. L’eccessiva indulgenza, sembra spesso dovuta alla diffusa e crescente insicurezza riguardo a valori e norme vincolanti da trasmettere. Ancora diffusa al momento del primo inserimento del bambino alla scuola dell’infanzia è la tendenza degli adulti a risolvere spesso la crisi del distacco “dileguandosi nel nulla”. Alcuni adulti propongono agli insegnanti metodi sbrigativi del tipo: “Vado via mentre sta giocando, così è distratto e non se ne rende conto!” Molti pazienti, ricordano nell’ambito del percorso psicoterapeutico da adulti, esperienze simili, considerandole come dei veri e propri tradimenti subiti a suo tempo da parte dei genitori. Una paziente mi riportò in una seduta l’angoscia che provò quando la mamma la lasciò dalla nonna allontanandosi senza averla prima salutata. “Ero bambina avevo raccolto dei fiori per lei nel giardino della nonna ma quando rientrai non la trovai più, ricordo che scoppiai in lacrime” commenta. Questi atteggiamenti non permettono al bambino di sperimentare la fiducia verso l’ambiente di vita, ma creano in lui solo smarrimento, che lo conduce nel momento in cui ricompare il genitore a temerne un successivo abbandono. Ecco che allora compaiono atteggiamenti di disperazione dove assistiamo a veri e propri bisogni di aderire anche fisicamente al genitore, con l’impossibilità quindi di permettere al bambino di costruire lo spazio e la distanza necessarie per l’elaborazione di un pensiero rassicurante dove poter custodire l’adulto. La fermezza non ha nulla a che fare con rimproveri o pseudo-minacce (per esempio: se non la smetti di piangere non torno più a prenderti). Implica semmai chiarezza, decisione, un atteggiamento e una voce capaci di comunicare calma interiore, rispetto reciproco, accoglienza. Purtroppo, a volte, sembrano proprio gli adulti i primi ad avere difficoltà a separarsi, a lasciare andare il bambino, trasmettendo con il loro atteggiamento titubante, ansia e insicurezza. Chi vuole indirizzare qualcuno verso l’autonomia e l’autosufficienza, deve essere a sua volta autonomo e autosufficiente. Chi può accettare solo vicinanza è incapace di recidere il cordone ombelicale per definire con chiarezza i contorni della propria e dell’altrui identità. Ancora oggi, spesso, simbiosi ed eccessiva premura vengono scambiati per amore e capacità di empatia. Winnicott, sottolinea, che mentre l’amore e l’accettazione dell’ altro conoscono la vicinanza ma anche la distanza, l’amore simbiotico opprime i bambini e li rende dipendenti. Molte volte, il mondo adulto, esprime loro, se pur inconsciamente, sentimenti di sensi di colpa e si rattrista nel lasciarli andare... “E lasciarli andare richiede una certa forza, proprio come la richiede non sentirsi offesi o abbandonati!” Dr.ssa Rita Caggegi Psicologa-Psicoterapeuta Twitter: @RitaCaggegi www.psicoanalisibioenergetica.com 30 31 filastrocca dei numeri i folletti GI OCOSAM E N T E Viva viva il numero uno tutti gli altri son nessuno. È bello essere in due come l’asinello con il bue. Tre è il numero perfetto dolce come un confetto. Quattro se ne va via quatto quatto. Cinque non è un numero qualunque. Sei andiamo in giro per musei. Sette tuoni, lampi e saette. Otto amo la zucca nel risotto. Nove l’ombrello quando piove. Dieci la zuppa con i ceci. GIOCOSAM E N T E I folletti sono piccoli, un po’ buffi e molto simpatici. Vivono nei boschi. Di giorno dormono ed escono soprattutto di notte. Non vogliono farsi vedere e sono bravi a mimetizzarsi confondendosi con la vegetazione, le rocce, il terreno. Alcuni, più esperti, sanno diventare persino invisibili. Hanno un carattere difficile. Infatti sono terribilmente dispettosi, si offendono con facilità e fanno scherzi di ogni genere. Amano, soprattutto, nascondere oggetti e disturbare chi dorme tranquillamente. Si dice che, spesso, siano maligni e pericolosi. Invece, molti sono anche buoni e generosi. Può succedere che facciano bellissime sorprese a chi ha bisogno di aiuto risolvendo problemi e situazioni difficili. Quindi, portano anche molta fortuna.
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