“Zona Nove” è su www.niguarda.eu ATTENZIONE!! Cerchiamo stanze ammobiliate oltre che per visitatori Expo anche per studenti stranieri. APRILE 2015 Anno 21 - n. 230 • Per visitatori EXPO contratti weekend (1-5 gg) • Per studenti contratti transitori (1-2 anni) ONA NOVE 32.000 copie distribuite HOUSEROOMS-ITALY Via Abbadesse 52 - 20124 Milano Tel. 02.49478014 Cell. 327.8898267 - 342.5135040 E-mail: houseroomsitaly@gmail.com GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLA Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02/39662281, e-mail: zonanove@tin.it Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). Direttore: Luigi Allori. Redazione: Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Claudio Dozio, Teresa Garofalo, Antonietta Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Giulia Lazzaroni, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori: Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Giovanni Poletti, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo, Dario Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Giovanni Poletti. Pubblicità: Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). Il fioretto di orro SEVESO La Pirelli comprata dai cinesi Totò il cinese Fa discutere la vasca al Parco Nord CASSINIS I A rischio i lavori? pag. 6 PER I TRAM Sempre verdi i semafori pag. 6 25 APRILE Gli appuntamenti “resistenti” pag. 7 CENTENARI Cento di questi anni pag. 19 SUPPLEMENTO (disegno di Gero Urso) n un vecchio film comico il sublime concentrato di italianità che era Totò cercava di vendere - sornione e sfottente la Fontana di Trevi a un allocco turista americano. Noi ridevamo perché era chiaro che si trattava di uno scherzo che non sarebbe mai stato portato a compimento: voleva solo dimostrare che gli spaghettari sono più furbi degli hamburghiani. Oggi invece le cose vengono fatte alla rovescia ma sul serio: Totò sarebbe cinese (e, tanto per limitarci a casa nostra, sfilerebbe agli italiani la Pirelli: vedi a pag. 3) o arabo (e porterebbe via sempre a noi il GaribaldiRepubblica). E non si tratta di casi isolati. Gli stranieri si sono già accaparrati, tra l’altro, Ducati, Lamborghini, Benelli, Conbipel, Valentino, Krizia, Peroni, Star, Fiorucci, Pernigotti, Eridania, Sagra, Berio... Il tutto nella completa indifferenza del Governo. Guidi, ministro - si fa per dire - per lo “sviluppo economico”, è stata chiara riferendosi alla Pirelli: “È un’operazione che riguarda un’azienda privata e il Governo non ha titolo per intervenire”. In realtà, come dicono i sindacati, “è impressionante il silenzio del Governo di fronte a queste operazioni finanziarie che riguardano il futuro produttivo del paese”. Anzi qualcuno osa dire che l’Italia così attrae investimenti stranieri. Sarà, ma un conto è cedere quote di minoranza o far entrare nuovi soci con aumenti di capitale che accrescono la solidità patrimoniale delle aziende, altra cosa è cedere la proprietà dei gioielli del made in Italy. pag. 4 ONA NOVE pag. 11 Il termometro della criminalità a cura di Grazia Morelli in collaborazione con i Carabinieri di Greco viale F. Testi 119 - tel. 02/66104191 (Non sono compresi i reati denunciati alla Ps) RAPINE MARZO ‘15 0 MARZO ‘14 0 FURTI Venduto un altro pezzo del Made in Italy. È il patrimonio industriale italiano che se ne va, azienda dopo azienda. Agli stranieri anche il Garibaldi-Repubblica MARZO ‘15 53 MARZO ‘14 33 pag. 3 SCIPPI Suzzani: occupata la Caserma Mameli MARZO ‘15 pag. 5 MARZO ‘14 2 1 Viva il 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo! TELEVENDITA DI ittori impianti s.r.l. Patologie dell’apparato locomotore: degenerative, postraumatiche, postoperatorie. Patologie metaboliche: disendocrinie, dislipidemie, obesità. Patologia neurologica e neuromuscolare: neuro miopatie, morbo di Parkinson. Area di prevenzione: idrokinesi dedicata alla profilassi in età infantile e nell’anziano. Specialità mediche Medicina Interna, Gastroenterologia dr. Alfredo Rossi Ortopedia Pediatrica dr.ssa Maria Alice Agus Ginecologia, Agopuntura dr.ssa Michela Carena Cardiologia dr.ssa Gabriella Cataldo Ortopedia dr. Paolo De Giorgis Fisiatria dr.ssa Mirella Giana Endocrinologia, Dietologia dr. Antonio Macheda Dermatologia, Allergologia dr. Nino Mozzanica Reumatololgia dr.ssa Marina Muscarà Neurologia dr.ssa Luisa De Toni Franceschini NUOVO SERVIZIO Area odontoiatrica: igiene e profilassi dentale, ortodonzia, terapia conservativa e protesica • Impianti elettrici civili e industriali • Domotica • Citofonia • Antenne terrestri e satellitari • Antifurto • Videosorveglianza • Impianti Fotovoltaici • Manutenzione e Riparazioni “FALSI D’AUTORE” IN TV SU ITALIA 126 TUTTI I MARTEDÌ DALLE 22 ALLE 24 Van Gogh Monet - Klint Caravaggio Bruegel - Renoir Fiamminghi INGRESSO LIBERO APERTO TUTTI I GIORNI COMPRESI SABATO DOMENICA E FESTIVI Ritratti e dipinti su commissione Via Hermada 14 - Via Val di Ledro 8 20162 Milano Tel. 0266100480 e-mail vittori.impianti@hotmail.it Orari: dalle 10 alle 13 dalle 14,30 alle 20 Galleria Maria Sidoli Via Trescore 3 MM 5 (fermata Istria) - Tram 4-5-7 - Bus 42-51-86 Milano - Tel. 330/336890 - www.mariasidoli.it E QUADRI ORIGINALI DI AUTORI MODERNI Giovanni Beduschi io illuminatissimo dispensatore di inchiostro immacoM lato, Giovanni dalle Bande Larghe, in certi momenti non so chi è più matteo loro o noi che li dovremmo votare. Sono ambedue giovani, il che non significa a priori che siano politicamente vergini, tanto più che trafficano da quando erano in fasce. Uno va in giro a torso nudo, l’altro in ma- Un mercatino biologico nella nostra zona M’illumino di meno anche a Niguarda Ortensia Bugliaro Clara Amodeo A bbiamo avuto altre occasioni per parlare di prodotti biologici, diffusi da centri come Gas Bicocca (Grupo Acquisti Solidali), una risorsa per il nostro territorio. Ci sono persone, famiglie che sono impegnate a portare avanti i principi e i valori di una buona e sana alimentazione, mettendo in primo piano la consapevolezza e la necessità di cambiare in modo radicale lo stile di vita rispetto al consumo e alla produzione. Si cercano quei prodotti che provengono direttamente ai consumatori, da produttori locali senza intermediari e senza quegli aggiuntivi di costo che derivano dal trasporto. Da qualche tempo è nato anche Gas Nomade che nasce dall’esigenza di alcune persone che fanno già parte del Gas Bicocca e che cercano di attuare progetti che prevedono, con la collaborazione di cooperative ed inserimenti lavorativi di ragazzi diversamente abili, il progetto “Una Spesa Diversa”, come spiega Alessandro Montaguti, attivista di Gas in un’intervista a Massimo Torsello, da tanti anni attivista nei Gruppi di Acquisti Solidali. Molto importante poi è il rapporto diretto col produttore disponibile a dare tutte le informazioni sui prodotti in vendita. Da alcuni mesi, nella nostra zona è nato un mercatino con la presenza di aziende agricole disponibili a far conoscere i loro prodotti come formaggi, salumi, frutta e verdura. Questo avviene ogni martedì, dalle 15 alle 18,30, alla Casa di Alex a Pratocentenaro, in via Moncalieri, 5 che gentilmente ha concesso uno spazio in modo da allestire un “Mercatino Agricolo Biologico”. Montaguti ci sprona a promuovere questo mercatino, invogliando tutti a farne parte, conoscerlo, visitarlo e, sicuramente apprezzarlo. La qualità e la freschezza dei prodotti presenti al mercatino è sicuramente meritevole di essere provata. Chi voglia mettersi a disposizione: a.montaguti@tiscali.it. • Mercatino di primavera Come da tradizione, le amiche artigiane della Bottega Creativa allestiscono il “Mercatino di Primavera” presso il Centro Parrocchiale della Parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca, Viale Fulvio Testi 190. Saranno in vendita lavori artigianali da loro ideati e realizzati il cui ricavato sarà devoluto alla Parrocchia e alle adozioni a distanza dell’Associazione “Il mondo è la mia casa”. Il mercatino si svolgerà dal 18 al 21 aprile con i seguenti orari di apertura: sabato 18 dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 - domenica 19 dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19 - lunedì 20 dalle 16 alle 18.30 e martedì 21 dalle 16 alle 18.30. S e oggi Ungaretti fosse stato vivo avrebbe scritto “M’illumino di meno”. A colmare la sua assenza, e un gap generazionale di ben 98 anni, ci pensano quelli di Caterpillar, lo storico programma di Radio2 che lo scorso 13 febbraio ha rilanciato, per l’undicesima edizione, le giornate di “M’illumino di meno”, appunto. Si tratta della più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sulla razionalizzazione dei consumi energetici: l'iniziativa si avvale da anni dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e della Presidenza della Repubblica, nonché delle adesioni di Senato e Camera dei Deputati. L’obiettivo della campagna comunicativa è raccontare le migliori pratiche in ambito di risparmio energetico da parte di istituzioni, comuni, associazioni, scuole, aziende e singoli cittadini, promuovendo la riflessione sul tema dello spreco di energia che si può evitare con interventi strutturali ma anche con semplici accorgimenti che ogni singolo individuo può mettere in pratica. La coibentazione, l’uso di fonti rinnovabili, il ricorso a mezzi di trasporto meno impattanti sull’ambiente, l’attenzione a disattivare gli apparecchi elettronici che non si stanno utilizzando sono solo alcuni virtuosi esempi a disposizione di tutti. Anche la zona 9 ha organizzato diversi eventi per celebrare la Giornata del Risparmio Energetico, quest’anno riferita specialmente alle scuole di ogni ordine e grado: viale Suzzani 273 è stata teatro di due eventi, il primo alle 16.30 quando grandi e piccini hanno preparato strumenti musicali utilizzando materiale di riciclo, e il secondo alle 17, quando gli strumenti appena realizzati sono stati suonati durante un corteo di biciclette, illuminato dalle candele riciclone, che si è spostato al velodromo del Parco Nord. Qui, alle 18, le biciclette, equipaggiate con dinamo supplementari, hanno permesso di creare energia elettrica a costo zero per pedalare anche in serata sull’intera pista. La Giornata si è conclusa alle 19 al portico cascina Parco Nord, prima con l’evento “M’illumino brevettando”, mostra di strumenti per la cogenerazione solare, e poi con l’aperitivo a lume di candela, accompagnati dall’inno della manifestaizone. Aiuta con dolcezza chi soffre di distrofia muscolare iuta con Dolcezza” è lo slogan che racconta la storia della “A Uildim (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare). Uno slogan che riassume alla perfezione le attività che l'associazione riesce a portare avanti anche grazie ai fondi ottenuti dalla vendita di cioccolatini Lindt. Il chiosco della Uildim si trova all’interno dell’ospedale Niguarda, proprio di fronte al centro prelievi: presentando questo articolo, si potranno acquistare i prodotti Lindt con uno sconto aggiuntivo del 10% a quelli già praticati dal punto vendita. È il modo scelto dall'associazione per ringraziare tutti coloro che da anni la sostengono. La Uildim è attiva dal 1968 e svolge un'attività di informazione e sensibilizzazione sui problemi della disabilità derivanti dalle malattie neuromuscolari e assicura una serie di servizi socio-assistenziali e domiciliari grazie al contributo di numerosi volontari. niche arrotolate stringendo mani anche a chi non vuole. Uno se la fa con una velina, l’altro con due elicotteri per volta. E noi, mattei, lì a sbavare... (Zorro Nove) OOM IN di Ortensia Bugliaro 0NA foto di Beatrice Corà Cassonetti differenziati ul marciapiede di via Val di Ledro a ridosso dei giarS dinetti pubblici ci sono due cassonetti differenziati, uno per la raccolta del vetro e l’altro per la carta. Manca il contenitore per gli indumenti? Non ha importanza, vestiario e oggetti vari vanno ugualmente buttati a terra e il tempo deciderà quando avverrà la rimozione, oppure, stretto dal bisogno, qualcuno sceglierà il capo migliore e non bagnato… lo indosserà e farà un figurone! La pittura è un fumetto se la pittura diventasse un fumetto? Se i dipinti uscissero E dai quadri e dalle mostre d’arte e si potessero leggere su un giornalino colorato? È quanto hanno messo in atto gli artisti del Laboratorio di Cromografia di Via Borsieri 12, in Zona Isola. L’esperimento è partito da viaggi d’arte a Venezia e a La SpeziaPortovenere-Lerici, creando un giornalino con il contributo artistico di tutti quanti si cimentano nella pittura ad acquarello: segni e colori per costruire un giornale intimo e un taccuino di viaggio. Con il disegno, la scrittura e i colori: giorni intensi dedicati al colore, all’ascolto, alla poesia. Iscrizioni: Claudio Jaccarino: jaccarino@email.it oppure 338.4576147. “Foto di Franco Bertoli” Le Forze Armate a Prato Martedì 31 marzo, presso la Parrocchia San Dionigi di Pratocentenaro, l’annuale Cerimonia Pasquale delle Forze Armate milanesi. ATTENZIONE La sede della redazione in via Val Maira 4 (Pratocentenaro) è aperta ogni mercoledì pomeriggio dalle 15.30 alle 18 per ricevere coloro che desiderano segnalare problemi, annunciare o proporre iniziative, articoli o servizi per il giornale. Si può anche telefonare allo 02.39662281. ONA NOVE 2 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. SVENDITE INDUSTRIALI La Pirelli Bicocca è stata comprata dai cinesi Venduto un altro pezzo del Made in Italy. È il patrimonio industriale italiano che se ne va, azienda dopo azienda. COMPRO ORO VIALE SARCA 91 MILANO VIALE SUZZANI 12 MILANO Tel. 02.39543511 COMPRO ORO, ARGENTO, DIAMANTI, MONETE, OROLOGI PRESTIGIOSI OUTLET DELL’USATO A U T O S C U O L A a Pirelli è stata comprata dai cinesi L della Chem China per 8,5 miliardi di euro. Il piano prevede la separazione del braccio “gomme per auto e moto” da quello dei “camion”. Quest’ultimo è destinato a integrarsi con la cugina cinese Aeolus, controllata da ChemChina. Venduto così un altro pezzo del Made in Italy. È il patrimonio industriale italiano che se ne va, azienda dopo azienda. La Pirelli è solo l’ultimo caso di marchi tricolori di prestigio passati sotto il controllo di imprenditori stranieri. La Ducati e la Lamborghini alla Volkswagen. Poi la moda e l’abbigliamento: Conbipel, Sergio Tacchini, Belfe e Lario, Mandarina Duck, Coccinelle, Safilo, Ferrè, Miss Sixty-Energie, Lumberjack, Valentino. Per non parlare di storici marchi alimentari come Peroni, Star, Pernigotti ed Eridania. In particolare l’Italia, dopo la Gran Bretagna, è diventata il paese europeo con più investimenti cinesi. Hanno già acquistato il Gruppo Ferrett (yacht di lusso), la De Tomaso Automobili Spa, le aziende alimentari Fiorucci, Sagra e Berio, Cerruti e Krizia (moda), la Desmo (prodotti in pelle), Benelli (moto), più partecipazioni in Telecom, Fiat-Chrysler, Eni, Enel e Ansaldo Energia. E ora la Pirelli. Insomma, vendita dopo vendita, non conosce tregua la colonizzazione dell’Italia. Continuando così, cosa ci rimarrà? Luigi Luce La realtà è che il Governo non ha alcuna politica industriale degna di questo nome per poter far competere il nostro paese sul mercato internazionale. Non a caso il ministro Guidi considera la vendita della Pirelli “un'operazione che riguarda un'azienda privata” e, pertanto, “il Governo non ha titolo a intervenire”. Naturalmente Guidi ha assicurato che il Governo presta “la massima attenzione al fatto che non si mettano a rischio il patrimonio tecnologico e l’occupazione in Italia”, ma Tronchetti Provera ha sottolineato che da Renzi non c’è stata “nessuna interferenza” sull’operazione. Alla Pirelli intanto cercano di esultare: “Una trattativa andata a buon fine, che serve per finalizzare stabilità e continuità del gruppo, che comunque manterrà il proprio quartier generale in Italia“. Chi si contenta gode. In zona 9 avevamo la Marcegaglia: via da Milano per ragioni speculative! e adesso cambia padrone anche la Pirelli Bicocca. I dipendenti della Marcegaglia si sono dispersi. E ora quale futuro per chi lavora e produce alla Pirelli? Il passaggio di consegne allarma i sindacati. Susanna Camusso, segretario della Cgil, ha dichiarato: “La vendita di un pezzo pregiato del nostro sistema industriale, quale è Pirelli, a capitali stranieri non sareb- be in sé un dramma se il capitalismo italiano fosse in grado di reggere le sfide della competizione internazionale e il governo avesse una politica industriale capace di indirizzare e tutelare le energie produttive che pure esistono in Italia. Ma sia Confindustria che il governo preferiscono una competizione sui costi colpendo i diritti e i salari dei lavoratori, piuttosto che sfidare il mondo in termini di know-how, innovazione, buona occupazione”. Anna Maria Furlan, numero uno della Cisl insiste: “È l’ennesima sconfitta per il nostro capitalismo finanziario, incapace di difendere i marchi storici italiani e di investire nelle aziende di grande qualità del nostro paese. È impressionante il silenzio del Governo, della politica e della classe dirigente di fronte a queste operazioni finanziarie che riguardano il futuro produttivo del paese”. Infine il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo: “Il Governo non è ancora riuscito a fissare regole per evitare che, in un regime di globalizzazione, l’Italia diventi un discount, dove ognuno viene a fare la spesa: occorre creare le condizioni per favorire una politica industriale che preservi i gioielli di famiglia”. E L E N A Milano - Via Arganini 22 - Tel. 02.6420814 Da oltre 30 anni offriamo professionalità serietà ed esperienza Patenti A - B - C - D - E Patentino ciclomotori - Corso recupero punti Esami e visite in sede Nella foto sopra la fabbrica nel 1922, il fondatore Giovan Battista Pirelli e l’attuale manager Marco Tronchetti Provera. Agli stranieri anche il Garibaldi-Repubblica pochi mesi hanno (s)venduto il pasIstransato, il presente e il futuro della nozona (e non solo). Non solo la Pirelli ai cinesi (vedi sopra), ma agli stranieri anche il Garibaldi-Repubblica. Quella del Garibaldi-Repubblica è un’operazione di portata internazionale che pone Milano nuovamente al centro delle cronache immobiliari internazionali. Il fondo sovrano del Qatar ha acquista- to, infatti, il 100% del progetto Porta Nuova, quel complesso misto di residenze (compreso l’edificio del superpremiato Bosco verticale), uffici e punti di vendita che ha interamente riqualificato un’area centrale del capoluogo lombardo tra la Stazione Centrale e Porta Garibaldi. Questo contestatissimo progetto di riqualificazione, sfociato in decine di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, è iniziato nel 2005, sta per essere ultimato e ha un valore di mercato di due miliardi di euro. In questo modo l’Italia diventa il secondo Paese europeo, dopo l’Inghilterra, in cui il Qatar ha investito consistenti somme nell’immobiliare, acquisendo tra l’altro gli hotel della Costa Smeralda, il Four Seasons di Firenze e altri edifici a uso uffici tra Roma e Milano. (Michele Ponti) Dedicato a te, piccolo Gerry C inque anni fa, sei arrivato da noi con gravi problemi che, fortunatamente, siamo riusciti a risolvere. Siamo stati tanto felici insieme; tu ci amavi e noi ricambiavamo, in pieno questo amore (ti adoravamo): eri il nostro piccolino. Un brutto giorno è arrivato l’orco, con le sembianze di un cane, che ti ha portato via da noi per sempre… Chissà, forse, con il passare del tempo, questo dolore si attenuerà ma il tuo ricordo e il nostro amore per te, rimangono undelebili dentro di noi. I tuoi amati padroni ONORANZE FUNEBRI GROPPI SERVIZI ACCURATI COMPLETI 24 ORE SU 24 Milano - Via Ornato 46 - Tel. 02 6435741 C’è qualcosa di vecchio… di nuovo… di VINTAGE Arcobaleno compra - vendita usato Milano - Via Reguzzoni 4 Tel. 02 6428414 Aperto dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 Martedì - venerdì - sabato apertura anche al mattino dalle 9.30 alle 12.30 Esposizione gratuita dei vostri oggetti Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 3 IL DIBATTITO SUL PROGETTO SEVESO Centro Benessere Siloe Maran e Granelli: ecco la vasca del Parco Nord Intanto è in corso la pulizia del tratto tombinato del fiume. La vasca conterrà almeno di 250mila mc di acqua e si proverà a renderla compatibile con l’ambiente. Michele Ponti enerdì 27 marzo la Giunta V comunale ha approvato il progetto preliminare per la costruzione della vasca di laminazione del Parco Nord e la sera all’auditorium Ca’ Granda, durante una poco partecipata assemblea pubblica, gli assessori comunali Pierfrancesco Maran e Marco Granelli lo hanno presentato alla cittadinanza. Intanto è in corso la rimozione dall’alveo interrato del Seveso di 2.500 metri cubi di detriti. Il progetto della vasca al Parco Nord prevede, a cura della Mm, la realizzazione Il Seveso tombinato di un lago artificiale che in caso di necessità dovrebbe trasformarsi in bacino di laminazione controllata, raccogliere le acque in piena del Seveso e prevenire le esondazioni in città. Le acque del torrente, tramite paratoie, possono essere convogliate in questa “vasca di espansione” (volume 250.000 mc) per ridurre drasticamente la portata delle acque del Seveso nel tratto tombinato che passa sotto Milano a partire da via Ornato verso l’Isola, aree da decenni soggette alle esondazioni. La durata complessiva dei lavori è stimata in 600 giorni. Chi scrive, presente alla presentazione del progetto, è rimasto interdetto di fronte alle affermazioni che l’area che ospiterà la vasca è fortemente degradata e allibiti per le scelte progettuali messe in campo per cercare di “inserire” questa fogna a cielo aperto all’interno del Parco: camminamenti a metà altezza della vasca profonda 9 metri, e zattere per ospitare luoghi di nidificazioni (!) o processi di fitodepurazione delle acque. Facciamo invece i complimenti alla Giunta Pisapia per la pulizia del tunnel sotterraneo, da via Ornato lungo via Valfurva, piazzale Istria, piazza Carbonari, via Melchiorre Gioia, iniziata una settimana fa: le scavatrici stanno togliendo il materiale che ostruisce il passaggio delle acque per aumentare la portata dell’alveo e consentire il flusso in caso di piena. Si tratta di ghiaia, detriti, sedimenti, qualche copertone d’auto, bottiglie di plastica che si sono accumulati specie dopo le ultime due esondazioni. Grande soddisfazione è stata espressa dagli assessori responsabili. “Stiamo mantenendo l’impegno preso con i milanesi perché il Seveso sia sempre meno una minaccia - hanno dichiarato Maran e Granelli - . Dopo anni stiamo per realizzare un sistema articolato e strutturale che ci consentirà di contenere drasticamente l’emergenza”. Intanto le opere del Progetto Seveso procedono secondo i tempi stabiliti. Pochi giorni fa la Regione ha espresso parere favorevole in merito alla compatibilità ambientale della vasca di Senago, per cui la realizzazione Milano ha già erogato 20 milioni di euro e la Regione 10. I lavori per la vasca di Senago partiranno quest’estate. Successivamente saranno avviate le attività per la realizzazione delle altre vasche. Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 il progetto di difesa idraulica sarà completato, come da programma. Accolta con soddisfazione l’erogazione del contributo del Comune per fare fronte ai danni subiti dalle ultime esondazioni. Per quella di luglio sono 689 le pratiche a cui il Comune ha già dato riscontro, mentre si stanno esaminando le centinaia di richieste pervenute per l’esondazione di novembre. Il Comitato del Parco: “La vasca è un errore e un orrore” UN AMBIENTE RIGENERANTE UNO SPAZIO ACCOGLIENTE PER DEDICARSI AL BENESSERE • PROGRAMMA RITORNIAMO IN FORMA • EDUCAZIONE ALIMENTARE • MASSAGGI E PACCHETTI PERSONALIZZATI • INCONTRI MONOTEMATICI CON OSTETRICA • MASSAGGIO GAMBE € 20 • CORSI DI SHIATSU AMATORIALI LO STAFF VI ASPETTA PER TUTTE LE INFORMAZIONI Via A. Cesari 19 milano 20162 - Tel. 02/6422188 WWW.centrobenesseresiloe.it Ambrosiana Noleggi srl Viale Rodi, 87 - Milano (angolo Fulvio Testi Fermata MM Bicocca) www.ambrosiananoleggi.it AUTO FURGONI Noleggio e Tel. 02.6425161 - 334.3944100 Michele Ponti contro la costruzione della vasca di laminazione denÈ tro il Parco Nord. Ed è nato coagulando persone e Istituzioni intorno all’Associazione “Amici del Parco Nord”, proponendo soluzioni radicalmente alternative a quella di Aipo, Comune di Milano, Regione e Governo che prevede la costruzione di diverse vasche di laminazione pesantemente impattanti sul territorio che affaccia sull’asta del Seveso. Un assaggio delle proposte, della tenacia e del radicamento del comitato lo si è visto durante l’assemblea pubblica con Maran e Granelli svoltasi all’auditorium Cà Granda il 27 marzo. Il comitato, oltre a criticare il piano delle vasche nel suo La vasca complesso (di queste tratteremo sul prossimo numero), punta prima di tutto a evitare la realizzazione di una vasca all’interno del Parco Nord. Primo. Secondo il Comitato, il Parco Nord non è un luogo da riempire ogni qualvolta si presenta un’emergenza o si deve realizzare un’infrastruttura utile alla cittadinanza. Secondo. La vasca nel parco è inutile. Essa non arreca alcun vero contributo allo stoccaggio tra Milano e Bresso delle acque di piena. Le quattro vasche a monte hanno una capacità complessiva di circa quattro milioni e mezzo di mc. Si tratta di un diverso ordine di misura, di una diversa dimensione. Terzo. La vasca è inutile anche in previsione di eventuali cosiddette “bombe d’acqua”. Infatti le quattro vasche a nord di Milano azzerano la portata del Seveso all’altezza di Palazzolo. Questo però non toglie che si possano verificare eventi straordinari di temporali concentrati in un’area limitata, per esempio da Palazzolo a Bresso. Anche in questo caso però l’ordine di misura della vasca in oggetto è assolutamente inadeguata per ospitare l’enorme volume di acqua che il Seveso non sarebbe in grado di ospitare. All’Auditorium Maran e Granelli hanno spiegato che le vasche sono una soluzione di emergenza per un’emergenza che va avanti da decenni perché, come sottolineano i detrattori del progetto vasche, il futuro deve andare verso l’invarianza idraulica e la separazione delle acque, tanto è vero, hanno sottolineato i due assessori, il nuovo regolamento edilizio di Milano contiene chiaramente questi due principi, strettamente correlati fra loro. Benissimo, ma i Comuni a nord di Milano? Possiamo sbagliarci ma secondo noi “nebbia in val Padana”. E allora quelle antistoriche vasche non saranno una soluzione temporanea ma definitiva. Del resto in Italia non c’è nulla di più definitivo di una cosa temporanea. AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DI BENI IMMOBILI rag. 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AREE DISMESSE Caserma Mameli: i “pirati” hanno sgomberato pacificamente la struttura occupata Michele Ponti opo 16 giorni di occupazione abusiva D la Caserma Mameli di viale Suzzani è stata sgomberata pacificamente dai “Pirati riot club”, occupanti pacifici ma pur sempre abusivi. Conclusa l’esperienza dei Pirati, resta aperta più che mai la questione relativa al futuro di questa immensa struttura dismessa: come usarla al meglio per riconsegnarla alla cittadinanza? È noto infatti che una struttura dismessa e abbandonata prima o poi viene occupata. Purtroppo… con tutto quello che ne può conseguire. Riportiamo di seguito quanto dichiarato sulla vicenda da Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e alla Coesione sociale del Comune di Milano: “Grazie alle Forze dell’Ordine per l’intervento presso la ex Caserma Mameli. Un intervento che era stato programmato nel Comitato Ordine e Sicurezza e grazie alla Cassa Depositi e Prestiti per aver messo a disposizione la vigilanza come da nostre richieste - dichiara Marco Granelli. - Noi preferiamo la- vorare alle soluzioni senza urlare e alzare la tensione. Per questo fin dall’inizio abbiamo collaborato con il Prefetto, il Questore oltre che con la proprietà per giungere al risultato di oggi, giusto e opportuno per la città di Milano”. Conclude l’assessore Marco Granelli: “Auspico che il privato, continuando nella collaborazione intrapresa quest’autunno, possa giungere alla riqualificazione condivisa con il Comune e restituire l’area alla città dopo i lunghi anni di degrado”. Un sabato a zonzo nella caserma occupata Roberta Coccoli e la guardi dall’alto, su “Google Map”, non S riesci a capire quanto sia grande, ma se ci capiti dentro ti rendi conto di quanto spazio c’è: è la Caserma Mameli di Viale Suzzani. Per lunghi anni è stata “la caserma dei bersaglieri” di Milano, poi per circa 8 anni è andata dimenticata e abbandonata, “visitata” da vandali e gente senza fissa dimora. Il 7 agosto 2014 il Sindaco Pisapia e il Ministro della Difesa Pinotti hanno firmato un protocollo d’intesa, della durata di un anno, per la riqualificazione di questa grande struttura: il Comune dovrebbe impegnarsi ad avviare le attività per la valorizzazione di questo bene immobiliare. Il tempo non è molto ormai, mancano pochi mesi alla scadenza dell’accordo, ma le lungaggini burocratiche non hanno ancora permesso lo sviluppo di un progetto di recupero. Nel frattempo la struttura rimane di proprietà della “Cassa Depositi e Prestiti”, che da poco ha in cura anche parte della Ex Manifattura Tabacchi, posta di fronte. Intanto alcuni Consiglieri di Zona 9 si sono adoperati per analizzare le proposte dei cittadini per il riutilizzo del grande spazio della caserma, e le proposte non sono mancate: per quasi tutti, comunque, la richiesta è quella di restituire questo bene al quartiere e alla cittadinanza, trasformando i suoi spazi e aprendoli a iniziative sociali. E qualcuno, a metà marzo, ha deciso di cominciare a pensare davvero a un suo riutilizzo: alcuni giovani del collettivo “Proprietà Pirata Riot Club” hanno aperto i cancelli su Viale Suzzani e sono entrati nella caserma. La loro occupazione è stata contestata da alcuni cittadini che hanno organizzato un sit-in di fronte alla caserma, chiedendo lo sgombero dei “pirati”, che pochi giorni dopo si sono recati anche in CdZ chiedendo la possibilità di riutilizzare questi luoghi. Il 28 e 29 marzo i “pirati” hanno aperto la caserma alla cittadinanza, organizzando una una festa con musica, suoni, writers, ecc... È stata l’occasione per farci un giro e provare a conoscere una struttura misteriosa, mai vista da vicino. Sull’altana d’ingresso, oltre alla bandiera dei pirati, è stata posta un grande lenzuolo con scritto “Il cambiamento fa paura, la paura fa ignoranza”, e sul muro di accesso un ragazzo, con una foto in mano e una bomboletta nell’altra, sta di- pingendo il ritratto di Lia, nome di battfglia di Gina Galeotti Bianchi, partigiana uccisa dai nazisti il 24 aprile 1945, mentre andava in bici a dare conforto ad altri partigiani al Niguarda. Un ragazzo e una ragazza ci ricevono all’ingresso e ci presentano il loro progetto di riutilizzo della Caserma Mameli: un nuovo polo artisticoculturale-sociale per chiunque voglia costruire qualcosa per gli altri. La ragazza ci raccomanda di aver rispetto per i luoghi e di stare attenti a non inciampare in cavi o rami, “perchè sono giorni che cerchiamo di pulire e sistemare, ma c’è ancora tanto da fare”. Gruppi di ragazzi dipingono i muri con le loro bombolette, e così luoghi grigi e abbandonati prendono vita e colore. Su un palco si esibiscono giovani rap, seguiti da ragazzi, famiglie, bambini e cani. Poco più in là c’è anche un cavallo che mangia tranquillo. La struttura è grandissima. Gli edifici mostrano i segni dell’incuria: nelle camerate porte e finestre sono state divelte da ladri e vandali già molto tempo fa, e mancano anche i sanitari. I ragazzi esprimono la loro creatività colorando e decorando le pareti degli edifici, e molti dipinti sono vere opere d’arte: nessuno gestisce nessuno, l’unica legge è il rispetto dell’altro. Verso sera si comincia anche a sentire profumo di cibo: qualcuno sta preparando salsicce alla griglia, da unire alla birra... Poi, lunedì 30 marzo la Polizia è intervenuta per organizzare lo sgombero... PIZZERIA - RISTORANTE - TAVOLA CALDA Pizze al trancio da asportare e da gustare sul posto Birre alla spina 5 197 dal ARIA CONDIZIONATA chiuso il lunedì 20162 Milano - via Val Maira,11 tel. 02.64.37.287 Case popolari: la partita a più voci per il risanamento Intervista a Stefano Chiappelli, segretario del Sunia Primo Carpi l Forum delle Politiche Sociali del CoA mune (fine febbraio) abbiamo ascoltato l’applaudito intervento di Davide Corritore, presidente di Metropolitana Milanese. Il quale ha parlato di incredibili inesattezze e vuoti di informazioni messi in luce dalla gigantesca operazione di digitalizzazione delle migliaia di scatoloni (i 1800 iniziali sono diventati 3000) consegnati da Aler, contenenti, a loro volta, decine di migliaia di cartelle cartacee non aggiornate con i dati su inquilini, posizioni, segnalazioni, ecc. Inoltre Corritore ha parlato anche delle aspettative evidenziate da una mini inchiesta effettuata da Mm su di un campione di 500 suoi inquilini, la maggioranza dei quali continua a vedere nelle proprie case un’occasione di socializzazione e di decoro ed è fermamente intenzionata a sconfiggere gli spettri della solitudine e della paura. Il passaggio della gestione delle case popolari del Comune dall’Azienda Lombarda Edilizia Residenziale (Aler) alla Metropolitana Milanese (Mm), ormai entrato nel suo quinto mese di vita, ha dato prospettive di soluzione a una situazione da troppo anni immobile, sottoposta a una continua e deprimente esposizione mediatica, con occupazioni abusive, degrado, ma anche sopraffazione, spaccio, ricettazione… Le forze positive in campo sono diverse e, quello che più conta, coordinate. Mm, ma anche Consigli di Zona, Comune, Sindacati. Ognuno con i propri spazi, il proprio ruolo. E i propri strumenti. Qualche numero fa abbiamo intervistato Simona Fregoni, presidente della Commissione Case Popolari e Demanio del CdZ 9. Ora invece sentiamo la voce dei sindacati inquilini, intervistando Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia metropolitano. Il Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, ambito Cgil) è la principale organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica. I sui scopi sono il riconoscimento del diritto alla casa per ogni cittadino a condizioni compatibili con le esigenze delle famiglie per favorire la mobilità e la soluzione del bisogno alloggiativo. Persegue l’obiettivo della sicurezza degli alloggi e degli edifici e della qualità dell’abitare in un contesto urbano adeguato. Cosa ne pensa del nuovo corso e cosa ne pensano gli inquilini? Dove gli inquilini si organizzano in comitato, caseggiato per caseggiato, noi siamo con loro. Abbiamo già incontrato sia l’assessora al Demanio, Daniela Benelli, sia Metropolitana Milanese. “Noi siamo pronti!” ab- biamo detto a entrambi. I nostri comitati si aspettano che queste siano le linee guida per i prossimi anni: garantire la sicurezza agli inquilini; combattere e far sperire il fenomeno delle occupazioni abusive; attuare un piano di risanamento del patrimonio immobiliare; ridurre il più possibile la quantità di patrimonio immobiliare sfitto; assicurare la celerità degli interventi; tenere traccia delle richieste e delle relative risposte. Quali sono le vostre priorità? Chiediamo innanzitutto garanzie per la natura sociale dell’Edilizia Residenziale Pubblica. I costi sostenuti dagli inquilini “regolari” non debbono aumentare e deve essere garantito un ambiente dignitoso nel quale l’inquilino si trovi veramente a casa propria. Rivolgendosi alla Regione, il Sunia non condivide la svendita del patrimonio pubblico per far cassa e risanare i bilanci Aler in rosso. Sia per la Regione che per il Comune bisogna al contrario ottimizzare il numero di alloggi pubblici in affitto recuperando gli appartamenti degradati e sfitti. Altri obiettivi, altri messaggi? Cerchiamo di essere presenti in tutti i punti della scacchiera. A partire dalla difesa delle categorie meno abbienti nel ricalcolo dei nuovi canoni di affitto e nella riduzione delle spese di riscaldamento, sino a quella dei livelli occupazionali degli addetti. Per cui ci stiamo adoperando affinché il passaggio di gestione da Aler a Mm non crei perdite di posti di lavoro. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 5 NOTIZIARIO Torna nella nostra zona lo spettro dell’inquinante Gronda Nord Pronto soccorso del Niguarda Finalmente un accesso decente Michele Ponti Michele Ponti A pprovato dalla Giunta il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums): arriva una piccola Gronda Nord in zona? Lo teme Sesto San Giovanni dove è nato un Comitato per contrastare questo progetto (www.corsinifiume.blogspot.it). Letto quanto ha scritto il Comitato, ma senza prendere niente come oro colato, chiederemo all’assessore Maran, quando prossimamente verrà in CdZ 9 per presentare il Pums, se è vero che si vuole costruire, in parte riqualificando la viabilità esistente e in parte realizzando nuova viabilità, una tangenzialina Sesto MarelliComasina. Secondo il Comitato di Sesto, lo sventramento della zona da parte della nuova Gronda convolgerebbe anche Sarca, Bignami, Fulvio Testi, Berbera, Ponale, Bussero e Suzzani. Appuntamento sul prossimo numero per il doveroso chiarimento. Un decreto della Regione Lombardia comporterà ritardi per la Cassinis? Antonella Gattuso l 25 marzo scorso Idalla è stato pubblicato Regione Lombardia il Decreto Mutui, che autorizza le Regioni a stipulare mutui trentennali per opere di ristrutturazione degli edifici scolastici con oneri di ammortamento a carico dello Stato. Entrando nel dettaglio dell’applicazione del decreto sugli istituti milanesi, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Carmela Rozza ha spiegato che nessuno degli interventi di edilizia scolastica in città potrà essere finanziato interamente attraverso il Decreto Mutui del governo, poiché “il tetto massimo per ogni intervento, fissato dalla Lombardia in 5 milioni di euro, comporta che nessun intervento proposto da Milano possa essere finanziato interamente”. Abbiamo chiesto alla Presidente della Commissione Educazione del Consiglio di Zona 9, Antonella Loconsolo, se questo è un problema e se può generare un abbandono del progetto di abbattimento e ricostruzione della scuola media di Niguarda. “Il progetto esecutivo è pronto, durante la Commissione Educazione a Palazzo Marino l’assessore Rozza aveva affermato che sarebbe stato presentato tra le domande per cui si sarebbe richiesto il finanziamento regionale. Pare invece che questo non sia possibile, perché il progetto è già finanziato e perché era già presente nel Piano triennale delle opere precedente - dice Loconsolo questo però non dovrebbe essere un problema, proprio perché la Cassinis aveva già un suo finanziamento. Spero pertanto che la pubblicazione del bando avvenga entro aprile, altrimenti non si riu- scirà a mantenere la promessa di avvio dei lavori entro il 2015”. Si è accumulato già molto ritardo rispetto alla prima data prevista per l'inizio dell’abbattimento, che sarebbe dovuto avvenire entro il 2014. Secondo lei quanto tempo passerà ancora? “Io sono preoccupata quanto voi per il ritardo, anche perché per qualsiasi appalto di un certo valore occorrono circa otto mesi di tempo; ecco perché se la gara d'appalto non partirà in aprile, non si riuscirà a garantire l’inizio dei lavori entro il 2015. So che la scuola si sta attivando per sollecitare in ogni modo l’amministrazione, anche perché il cronoprogramma consegnato dall’assessore Rozza in Consiglio di Zona 9 parlava di pubblicazione del bando a gennaio. So che da parte dei genitori di tutto l’istituto comprensivo e degli insegnanti della Passerini e della Cassinis, sta già organizzando una raccolta-firme da consegnare in Consiglio di Zona 9. L’Istituto Locchi sta vivendo una condizione di massimo disagio, visto che i bambini della Primaria e i ragazzi della Secondaria di I grado devono condividere la palestra, la sala mensa e il cortile. Inoltre in Passerini sono state sacrificate aule di utilizzo comune per ospitare le tre classi prime del Plesso Cassinis. Tuttavia continuo a sperare che tutte queste mobilitazioni si rivelino superflue: i tecnici parlano di pubblicazione del bando a breve. Se ce lo mettessero nell’uovo di Pasqua il Consiglio di istituto e il Collegio docenti potrebbero trovarsi per brindare, anziché per programmare azioni di protesta!”. Come sempre “Zona Nove” vi terrà aggiornati sugli sviluppi della situazione. Ex-Manifattura: a che punto siamo? Roberta Coccoli proposito del cantiere della Ex-Manifattura A Tabacchi, un anno fa avevamo incontrato il Sig. Maurizio Valli, responsabile commerciale delle vendite, nell’ambito di Prelios, una delle ditte che ha in cura l’intervento di urbanizzazione e la gestione del recupero e della riqualificazione del lotto. Ci aveva accennato che i lavori in uno dei due edifici a forma di L, a destinazione residenziale, che affaccia sul viale Suzzani, erano quasi terminati e che per l’inizio dell’estate dello scorso anno, i primi appartamenti sarebbero stati consegnati ai nuovi abitanti. In effetti, percorrendo il viale, avevamo potuto notare che erano stati già rimossi tutti i ponteggi e che i lavori stavano già iniziando sull’altro edificio gemello, a forma di L, ma anche dopo l’estate era apparso chiaro che i nuovi proprietari non avevano ancora potuto prendere possesso dei loro nuovi appartamenti. Pur sembrando che alla fine lavori mancasse proprio poco, l’antico edificio rimesso a nuovo rimaneva disabitato, e anche la nuova piazza fra i due corpi di fabbrica gemelli rimaneva off limits così come il cantiere, con accesso verso via Santa Monica, è rimasto chiuso per un po’. In effetti i lavori erano fermi. Pare che l’impresa non sia stata totalmente pagata e, come da suo diritto, non ha consegnato il cantiere, bloccando di fatto i lavori. D’altra parte, già il 30 giugno 2014, su “Repubblica” si diceva che la Società Prelios aveva già provveduto a vendere parte delle sue quote non vincolate, per sanare alcuni debiti, cercando di trasformarsi in pura società di servizi immobiliari, piuttosto che continuare ad essere una property company come era prima, arrivando a gestire diversi miliardi di patrimonio. ONA NOVE 6 Alla Ex Manifattura nel frattempo sono cambiati alcuni protagonisti sulla scena: nell’estate del 2014 la società Finteca Immobiliare, che con la Prelios ha in gestione la riqualificazione del lotto di Manifatture, ha lasciato il posto alla Cdp Immobiliare, che altri non è che la Cassa Depositi e Prestiti, la quale, ricordiamolo, ha nella sua gestione anche la Caserma Ma-meli, che si trova proprio di fronte all’Ex Manifattu-ra. Il Ministero dell’Economia ha infatti acquistato, a fine 2012, la Società Finteca, con l’obiettivo di lasciare la gestione di tutto il suo patrimonio alla Cdp Immobiliare che avrà il compito di valorizzare tutto il patrimonio pubblico. E gli abitanti che dovevano entrare nei nuovi alloggi della Ex Manifattura? Ancora non si vedono, e sicuramente non sono molto contenti, tanto che alcuni di loro sono passati alle vie legali per vedere riconosciuto il diritto di poter abitare gli appartamenti acquistati. Inoltre, qualche settimana fa, nuovi ponteggi sono tornati a ricoprire le facciate dell’edificio appena sistemato. Abbiamo ricontattato nuovamente il Sig. Maurizio Valli, per capire qualcosa in più. Ci ha raccontato che in effetti l’impresa aveva sospeso i lavori, ma che recentemente sono ripresi. I ponteggi sono stati installati poiché la Soprintendenza ai Beni Culturali ha richiesto alcune campionature e modifiche estetiche, non strutturali, per alcuni particolari di facciata, sollecitando lavori anche ai comignoli in copertura che pare siano “oltre misura”. Si spera che entro 2 mesi i ponteggi possano essere rimossi, e almeno uno dei due edifici a L su viale Suzzani possa essere usufruibile dai nuovi abitanti. l CdZ 9 dice sì all’unanimità. Non poteva che finiItante re così visto che c’è di mezzo l’accesso al più imporPronto Soccorso di Milano e che fra un mese l’Ospedale Niguarda diventerà punto di riferimento per l’emergenza/urgenza di Expo. In pratica il 26 marzo è stata approvata la modifica della viabilità in via Majorana così come richiesto da Marco Trivelli, direttore generale del nosocomio. La pratica è stata predisposta il 16 marzo scorso dalla Commissione Territorio, presieduta da Luca Simi, alla presenza dei dirigenti del Niguarda. La proposta avanzata è stata considerata la migliore possibile da realizzare con pochi soldi e con il poco tempo che ci separa da Expo. Altre progettazioni, come la rotonda davanti al Pronto Soccorso al posto dell’incrocio semaforizzato avrebbe richiesto molti soldi e una gara d’appalto con tempi troppo lunghi. E allora vediamo questa proposta: si tratta di realiz- zare lungo via Ettore Majorana un “torna indietro”, da collocare a circa 100 metri a est dell’attuale incrocio semaforizzato, con caratteristiche analoghe al “torna indietro” già esistente a ovest dell’incrocio posto verso viale Enrico Fermi. Questa nuova bretella stradale si rende necessaria perché l’attuale impianto semaforico, per l’eccesiva quantità di veicoli che lo impegnano nella svolta, crea rallentamenti e code, intralciando i mezzi di soccorso. Insomma, si punta a dividere i flussi di traffico da e per l’ospedale, mantenendo la svolta al semaforo per i soli mezzi di soccorso e i veicoli autorizzati, imponendo a tutti gli altri l’utilizzo dei “torna indietro”. Infine, grazie al Consiglio di Zona 9, c’è l’impegno a realizzare un piccolo tratto di marciapiede sui due lati di via Majorana in prossimità dell’attraversamento semaforizzato per consentire la fermata di una futura linea Atm su gomma. Parte la rivoluzione del verde fisso I tram avranno la precedenza sulle auto Michele Ponti opo la rivoluzione arancione (di Pisapia) è la D volta di quella verde (dei tram). E si partirà dalla nostra zona visto che uno dei due tram “cavia” sarà il numero 4. Chi di noi non sogna di prendere l’auto e andare in giro con la certezza di avere sempre il semaforo verde? Ebbene: visto che questa Giunta punta molto sul trasporto pubblico il semaforo sarà sempre verde per i tram delle più importanti linee che transitano nella nostra metropoli. E le novità non finiscono qui visto che è prevista anche la sistemazione delle fermate e dei mezzi stessi per facilitarne l’accesso. Erano anni che si suggeriva di “rendere intelligenti” i semafori e finalmente il Comune di Milano, con un po’ di ritardo visto che questo sistema è già attivo in molte città europee, sta mettendo a punto un nuovo sistema di gestione intelligente degli incroci per velocizzare il più possibile alcune linee strategiche di tram. Si parte dal 4 e dal 9: i test sono già in corso e diventeranno definitivi dopo l’Expo. L’onda verde è stata illustrata dall’Assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, durante la presentazione del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) alla città: “Il sistema c’è già, il software è pron- to e stiamo procedendo con gli studi di approfondimento sulle linee tranviarie a cui applicarlo. Contiamo di applicarlo dopo Expo alle prime due linee, per arrivare in breve a dieci. Stimiamo che ci sarà un risparmio di tempo per chi viaggia sui mezzi di almeno il 20 per cento», dice Maran. La sperimentazione del “Progetto Linee T” è in corso sulle linee 4, che viaggia da piazza Castello al parco Nord, e sulla linea 9 dalla stazione Centrale a Porta Genova.” Il sistema funziona così: quando il mezzo arriva al semaforo c’è un software a bordo che si collega alla centrale operativa del traffico dei vigili e che fa scattare in automatico la luce verde, privilegiando così il passaggio del mezzo pubblico rispetto agli altri veicoli. L’obiettivo, spiegano da Amat (Agenzia comunale per la mobilità), è utilizzare queste due linee per definire gli standard facilmente replicabili negli interventi successivi. Il nuovo Pums, il documento di programmazione che traccia le linee guida della mobilità di qui al 2024, individua altre otto linee (7, 15, 24, 27 e 31, le metrotranvie Milano-Desio e MilanoLimbiate e la linea filoviaria 90/91) che potrebbero essere quelle sulle quali estendere, in un secondo momento, il progetto. Carlo Petrini ai giovani contadini: “Venite a Milano per l’Expo!” Dal 3 al 6 ottobre, nell’ultimo mese di Expo, Slow Food vuole riunire a Milano migliaia di contadini, allevatori, pescatori e pastori provenienti da tutto il mondo. Per sostenere l’iniziativa verrà lanciata una piattaforma web. Lorenzo Meyer ilano città accogliente “M deve aprire anche le sue braccia ai contadini, alle persone umili, che hanno il diritto di venire all' Expo che non può essere un diritto solo per chi come dite voi lombardi tiene i danè: anche loro hanno diritto a venire all’Expo, anche loro hanno diritto a vedere che cos’è la situazione oggi nel campo alimentare”. Questo l’appello lanciato da Carlo Petrini di Slow Food all’Hangar Bicocca,lo scorso 7 febbraio (“Zona Nove” di marzo), in occasione dell’evento “Expo delle idee” che ha gettato le basi della Carta di Milano di Expo 2015. “Che sia un Expo più sobria - aveva aggiunto Petrini - meno attenta ai grandi padiglioni, meno attenta alla grande kermesse, meno attenta solo ed esclusivamente a una grande fiera del cibo, ma che abbia anche il coraggio di dire le cose come stanno. E che si apra ai contadini.” Dalle parole ai fatti. A pochissimi giorni dall’apertura di Expo Carlo Petrini e Slow Food hanno lanciato una grande sfida con l’obiettivo di riunire a Milano migliaia di contadini, allevatori, pescato- ri e pastori. Tutti sotto i quarant’anni. “Terra madre giovani” sarà il nome dell’evento che si terrà dal 3 al 6 ottobre al Forum di Assago con visita finale al sito di Expo. “Lasciate per qualche giorno i vostri campi, le vostre barche, le vostre cucine, le vostre botteghe e venite a Milano per riunirvi, condividere le vostre idee, far sentire a tutti le risposte che il mondo sta cercando e che mai troverà senza ascoltarvi. Noi vi aspettiamo, Milano vi aspetta.” Questo l’invito di Slow Food a migliaia di giovani contadini, allevatori, pastori e pescatori di tutto il mondo. Per rendere possibile questo evento Petrini chiede un sostegno alla Milano generosa e ospitale che permetta la partecipazione anche a quei produttori, come quelli africani, che hanno un reddito medio di 50 euro al mese. A questo appello ha già risposto con entusiasmo il sindaco Pisapia: “Sono orgoglioso che il Comune di Milano si sia già impegnato a ospitare oltre 500 giovani agricoltori dal mondo. Sono convinto che Terra Madre Giovani sia una svolta ulteriore e positiva per Expo Milano 2015, affinché la nostra Esposizione Universale non sia una mera vetrina di prodotti, ma anche e soprattutto una vetrina di idee e risposte per la sicurezza alimentare”. Per chi volesse sostenere Terra Madre Giovani (un modo potrebbe essere l’ospitalità diffusa in città) sarà comunque a breve lanciata una piattaforma web. Amianto: corteo in ricordo delle vittime l 18 aprile il Comitato per la Difesa della IcheSalute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, da anni si batte per ottenere giustizia per i morti d’amianto e per la bonifica del territorio dalla fibra killer, organizza un corteo a Sesto San Giovanni per sensibilizzare ulteriormente i cittadini sui pericoli della fibra killer dell’amianto. Tra i suoi soci fondatori il Comitato vanta anche molti abitanti della zona 9 oltre a ex lavoratori delle ex fabbriche Pirelli, Breda (dove sono in corso processi contro i dirigenti dei CdA per gli operai morti d’amianto). Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. 70° della Liberazione, gli appuntamenti “resistenti” Angelo Longhi (angelo.longhi@fastwebnet.it) • Dal 20 al 25 aprile, “Milano Città aperta” rassegna cinematografica a 70 anni dalla Liberazione a cura del Mic (Museo Interattivo del Cinema, viale F. Testi 121), con prima della proiezione di ogni film, brevi testimonianze di partigiani estratte da documentari dell’Archivio Anpi di Niguarda. Info: www.mic.cinetecamilano.it. un aprile ricco di iniziative quello che celebra il 70° della È Liberazione dalla dittatura nazifascista. Le iniziative che illustriamo di seguito hanno il patrocinio del CdZ 9. • Si inizia domenica 12 aprile alle 16 presso il Centro Culturale della Cooperativa di via Hermada 14 con la presentazione del volume edito dall’Api di Niguarda “A qualunque costo. Dagli scioperi operai alla resistenza armata. Vita di Francesco Rigoldi”, alla presenza di Sergio Fogagnolo, Gianmario Molteni, Antonio Pizzinato. Sarà ripubblicato il volume “Targhe, lapidi, monumenti e storia dalla resistenza nella zona nove” a cura dell’Anpi di Prato-Bicocca che raccoglie le biografie e le storie dei partigiani e degli antifascisti della zona 9 caduti durante la Resistenza. • Da giovedì 16 a domenica 19 aprile la rassegna “Aprile Resistente” organizzata dall’Associazione Olinda e dalle sezioni Anpi di zona 9, 4 giorni di iniziative al parco dell’ex Paolo Pini in via Ippocrate: mostre, proiezioni di film e documentari, concerti, presentazioni di libri. In particolare giovedì 16 alle ore 21 concerto degli “Octavo Richter”, domenica 19 alle ore 16 presentazione del volume “I carnefici” di Daniele Biacchessi con l’autore intervistato da Piero Scaramucci. Per l’intero programma vedi il sito dell’Associazione Olinda (www.olinda.org) o quello delle sezioni Anpi di zona 9 su facebook. • Domenica 19 aprile per le uscite dei Sentieri Partigiani ci sarà il trekking sui sentieri della 55° brigata F.lli Rosselli sull’Alpe Paglio Biandino (Lc): partenza alle 8 e pranzo al sacco organizzato dall’Associazione Olinda (02 66200646). • Venerdì 24 aprile alle 11 del mattino, al Teatro della Cooperativa l’Anpi di Niguarda invita gli studenti delle scuole della zona alla rappresentazione gratuita dello spettacolo “Nome di battaglia Lia”, basato sui racconti orali delle donne di Niguarda e nel 2010 premiato dalla Presidenza della Repubblica. Prenotare a anpiniguarda@gmail.com. • Venerdì 24 aprile alle 20.30, 69° corteo a Niguarda in ricordo dell’insurrezione cittadina iniziata proprio in via Hermada con posa delle corone di alloro alle lapidi e foto di gruppo presso il murale di via Majorana. Al termine del corteo al Teatro della Cooperativa rappresentazione gratuita di “Nome di battaglia Lia”. Prenotare alla mail anpiniguarda@gmail.com o presso il Teatro. Il Presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia: “Chi ha dato una medaglia a un fascista?” o appreso “H dalla stampa della consegna di una medaglia, in presenza del Presidente della Repubblica e della Presidente della Camera, a un fascista della Repubblica di Salò: Paride Mori. La notizia appariva così incredibile (e grave) che sono stato lieto di apprendere, da una dichiarazione della Presidenza della Camera, che la Presidente Boldrini non aveva dato alcun premio, né aveva in alcun modo concorso a individuare il nome del “premiato” tra quelli meritevoli di onorificenza. Di certo, un’onorificenza è stata consegnata dal Sottosegretario Del Rio e dunque a nome della Presidenza del Consiglio. Anche il Sottosegretario ignorava tutto? Sembrerebbe impossibile; comunque, chi ha proposto e deciso quella onorificenza proprio nell’anno del 70° anniversario della Resistenza? A quali criteri ha obbedito la speciale Commissione che valuta per la Presidenza del Consiglio le onorificenze? È difficile accontentarsi della prospettazione di un “errore”. “Pensiamo che su questo debba essere fatta chiarezza assoluta ed al più presto. Altrimenti dovremmo pensare che la Presidenza del Consiglio, che si propone di celebrare il 25 aprile e il 70° è disponibile, al tempo stesso, a riconoscere “i meriti” di chi militò dalla parte della dittatura, del fascismo, della persecuzione degli ebrei, degli antifascisti e dei ‘diversi’”. mente”. Sono parole dello storico Luigi Borgomaneri che raccontano l’insurrezione niguardese del 24 aprile 1945, in uno speciale sul nostro quartiere trasmesso da Radio Popolare sabato 7 marzo nell’ambito delle trasmis- • Il 25 aprile alle 9.30, con partenza da Fulvio Testi 273, giro per Bicocca e Prato per la posa delle corone di alle lapidi dei caduti (comprese quelle dentro la Pirelli e dentro il deposito Atm di viale Sarca) a cura dell’Anpi Prato- Bicocca. • Il 25 aprile alle ore 14.30 manifestazione nazionale con partenza da Porta Venezia e corteo fino in Piazza Duomo: banchetto dell’Anpi Niguarda in via Palestro per vendere i dvd sulla Resistenza e il volume “A qualunque costo”. Le stragi naziste in un romanzo della bressese Nunzia Volpe Angelo Longhi (anpiniguarda@gmail.com) La Niguarda che insorse il 24 aprile ai microfoni di Radio Popolare. iniziato tutto “È da qui…in anticipo e spontanea- • Il 25 aprile alle 9.30, a cura dell’Anpi Isola,da piazza Segrino, sotto il monumento di Carlo Ramous, partirà il corteo che, lapide dopo lapide, onorerà i martiri della dittatura nazifascista: i fratelli Meneghini, uccisi in Val Strona, Umberto Chionna, alla presenza della figlia Dorina, Siro Marzetti, martire di Greco, Mario Made, di 17 anni… Alla fine della deposizione delle corone, in piazza Segrino un concerto breve del Coro di Micene. Alle 12,30 corona sulla tomba di Don Eugenio Bussa alla chiesa del Sacro Volto. Dopo il corteo nazionale, che partirà da Porta Venezia alla 14, sempre all’Isola inaugurazione (non ancora confermata) della Casa della Memoria fra via Confalonieri e via De Castilla. Alle 19 Cooperativa Duecento (ex Sassetti) insieme all’Anpi della zona, “aperitivo resistente”. sioni “Qui Milano liberata” che ogni sabato raccontano l’insurrezione milanese. Nello speciale di Radio Popolare ci sono anche le parole del partigiano niguardese Giuseppe Colzani riprese dal documentario “Il tepore della libertà” registrato dalla RAI nel 2005. E c’è l’intervista a Renato Sarti che parla dello spettacolo “Nome di battaglia Lia”. Ecco il link al file audio per ascoltare la trasmissione di Radio popolare: http://podcast.radiopopolare.it/radiomilanoliberata_1_07_03_2015.mp3. omenica 8 marzo il Centro Culturale D della Cooperativa e la sezione Anpi Martiri Niguardesi hanno presentato davanti a un pubblico molto numeroso e attento “La bambina che parlava alla luna” il bel romanzo scritto dalla bressese Nunzia Volpe sull’occupazione nazista in Italia, vincitore del concorso letterario “Ioscrittore”, Gruppo Mauri Spagnol edizione 2014. Sono stati anche proiettati dei brevi spezzoni di documentari e le foto dei sopravvissuti alle stragi ormai anziani, fatte da Oliviero Toscani. Il romanzo, uscito in e-book (lo potete scaricare per pochi euro dai siti che vendono i libri elettronici, come Ibs o altri), racconta una vicenda ambientata in Toscana, negli anni delle stragi di civili a opera delle truppe naziste in ritirata. Sant’Anna di Stazzema, Fivizzano, Padule del Fucecchio, Marzabotto, Casaluce, Acerra, sono tanti, troppi, i posti in cui questo romanzo potrebbe essere ambientato. Stragi dimenticate, vergognosamente occultate nell’ “armadio della vergogna” negli anni del dopoguerra, nel deplorevole tentativo d’insabbiare quanto accaduto a favore della “ragion di Stato” e per non turbare troppo un alleato (la Germania dell’Ovest) della guerra fredda. Un romanzo che ci invita a ricordare e trasferire alle generazioni future la nostra preziosa “memoria storica”. ll nuovo Comitato di Quartiere di Niguarda si presenta valorizzando la memoria di Aurelia Josz, deportata ad Auschwitz Angelo Longhi ntervistiamo Paolo IComitato Casarin, del nuovo di quartiere di Niguarda: Chi siete e cosa vi proponete di fare in zona? Siamo un gruppo di abitanti di Niguarda che ha promosso la costituzione del Comitato di Quartiere di Niguarda (cdqniguarda@gmail.com), per realizzare e sostenere iniziative relative al territorio dove viviamo. Ci proponiamo come tramite tra le istituzioni e i cittadini, per sostenere e migliorare la qualità di vita del nostro tessuto urbano, senza arroganza né presunzione. Le prime vicende le abbiamo affrontato riguardano la viabilità di alcune strade del quartiere, con la riapertura a doppio senso di via Cesari- via Da Filicaia e il ripristino del passaggio della linea 42. Attualmente siamo in attesa del doppio senso di via Sbarbaro. Avete anche proposto, con l’appoggio dell’Anpi di Niguarda, di intestare la Villa Lonati ad Aurelia Josz. Il Comune ha aderito in parte proponendo di apporre una targa proprio l’8 marzo. Ci racconti la storia della signora Josz. Nacque a Firenze il 3 agosto 1869 e morì ad Auschwitz il 30 giugno 1944, il giorno del suo arrivo nel campo. Ancora oggi all’Istituto Carlo Tenca a Porta Volta c’è la lapide dedicata dalle sue ex- allieve ad Aurelia Josz, con parole toccanti. Aurelia Josz con l’insegnamento fu promotrice di valori umanistici. Con l’apprendimento e il lavoro manuale, cercava di emancipare innanzitutto le donne del popolo. Infatti nel 1902 fondò la prima Scuola pratica femminile di agricoltura e cominciò l’attività nell’orfanotrofio della Stella a Milano, con le Stelline, poi trasferì il corso di studi e di pratica a Niguarda, nell’area attorno a Villa Lonati, attuale sede del Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde del Comune in via Zubiani, ottenuta allora con l’aiuto della Società Umanitaria. Sulla scorta di quell’esperienza diede vita ad altre scuole, tra cui quelle alla Villa Reale di Monza, al parco Lambro e un’altra in provincia di Roma, condotte a titolo gratuito, fino all’avvento del regime fascista, a cui non aderì venendo estromessa. Fu così che la scuola di Niguarda venne chiusa. Essa era situata in un terreno in cui si allevava il baco da seta e da appezzamenti su cui si affan- navano i braccianti, ma soprattutto le donne di Niguarda, che si facevano carico dei lavori più umili e faticosi. Niguarda, paese dei Corpi Santi prima di essere inglobato nella città, si caratterizzerà in quegli anni con una forte impronta solidaristica e democratica, subirà le dure repressioni del regime fascista e moltiplicherà l’impegno nella lotta clandestina che porterà alla Liberazione dal nazifascismo il 24 aprile 1945, con un giorno di anticipo rispetto a Milano, in cui le donne ebbero ancora una volta, un ruolo fondamentale. Alcuni niguardesi (pochi per fortuna) commentando sui social network il murale di via Majorana, che riproponiamo in questa stessa pagina, affermano che parlare di antifascismo e di memoria per evitare che quelle vicende si ripetano, sarebbe estraneo ai niguardesi di oggi. Voi che cosa ne pensate? Per il valore estetico e i contenuti non possiamo che condividerne la presenza, Quando sentiamo parlare di pacificazione, estraneità, di ciò che divide, mentre si parla di Resistenza, Repubblica, Democrazia, Costituzione, Giustizia, Genocidio, Olocausto ci fa capire che la memoria dei fatti, se non viene sollecitata e rinnovata, può partorire nuove tragedie, riprodurre la tranquilla banalità del Male. Le conseguenze dei revisionismi le vediamo tutti i giorni intorno a noi: tra un nuovo medioevo criminale, i conflitti promossi da regimi pseudototalitari e le ingiustizie economico-sociali, sentiamo bussare alle nostre porte spettri che pensavamo sconfitti e sepolti. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 7 LAVORANO PER NOI CORSIVO IN PUNTA DI BIC a cura di Sabina de Silva • Lo strano fenomeno • Tutto sulla raccolta differenziata accolta e riciclo dei rifiuti differenziati rapR presentano un’importante risorsa di welfare per i cittadini. Il valore di tale risorsa? Oggi la raccolta rifiuti a Milano ammonta a 660.000 tonnellate all’anno, di cui circa il 53% raccolto in modo differenziato. L’ente preposto a quest’attività è l’Amsa, società del gruppo A2A, che opera sul territorio da più di cento anni. Abbiamo parlato con Silvia Intra, del Servizio Clienti dell’Amsa, e con Italo Redenterra responsabile dell’Ufficio Stampa, per farci spiegare il processo di raccolta, di smistamento e di smaltimento dei rifiuti. Come accennato, la maggior parte dei rifiuti viene riciclata e oggi, con le nuove attrezzature, niente viene sprecato; anzi, i rifiuti possono conoscere nuova vita come oggetti riciclati o come materiale energetico. Riguardo all’umido, ad esempio, la raccolta avviene attraverso appositi “mezzi di camera”, che separano l’indifferenziato dall’umido. Quest’ultimo viene trasferito presso l’impianto di Montello, un impianto all’avanguardia che riesce a selezionare e a eliminare eventuali impurità nei rifiuti organici. Il rifiuto umido dunque entra in un impianto di trattamento anaerobico, ovvero senz’aria. In assenza di aria il materiale organico sprigiona biogas, che, una volta filtrato, produce un gas combustibile da cui si ricava energia. Da tale materiale si possono ricavare anche fanghi stabilizzati, da cui si può ottenere il compost, il terriccio utilizzato in agricoltura. La carta raccolta, invece, viene ceduta alle cartiere che aderiscono al Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica. Essa viene venduta al miglior offerente e questo ovviamente comporta benefici economici per il comune di Milano, dal momento che il ricavato della vendita viene decurtato dai costi che il Comune supporta per la raccolta differenziata. Lo stesso accade per la plastica, che però ha un minor valore di mercato, che viene venduta al consorzio Corepla. ONA NOVE 8 Plastica e metallo vengono separati in apposite strutture, così come i vari polimeri di plastica quella più pregiata, ad esempio, è quella delle bottiglie d’acqua -. L’Amsa riceve un contributo per la raccolta della plastica anche dal Corepla. Tale contributo deriva dall’autotassazione che produttori e consumatori di imballaggi sono obbligati a darsi per finanziare la raccolta differenziata e il riciclaggio. Quest’obbligo deriva dalla legge statale sui rifiuti, che recepisce una direttiva europea per cui in tutta Europa il riciclaggio è sostenuto secondo le stesse modalità. Infine, si cerca di sfruttare al meglio anche le risorse derivabili da quel 47% di materiale non riciclabile. I residui della raccolta differenziata, infatti, vengono mandati a Silla 2, un termovalorizzatore di proprietà dell’A2A, che produce energia elettrica. Tale impianto ha un duplice vantaggio: da un lato l’energia ricavata viene riutilizzata dall’azienda per rifornire di energia elettrica “depurata” le case dei milanesi, dall’altro l’impatto ambientale è sensibilmente ridotto, dal momento che le emissioni prodotte dal termovalorizzatore sono ben al di sotto dei parametri di legge (il livello di emissioni viene reso pubblico settimanalmente ed è consultabile sul sito di A2A). Il vantaggio economico della raccolta differenziata è grande. Il ricavato della vendita degli oggetti riciclati, difatti, può finanziare il servizio stesso di raccolta rifiuti, contenendo in questo modo i costi a carico dei cittadini. Tale beneficio in Italia è poco visibile, poiché il sistema normativo prevede che il contributo dei produttori e recuperatori di imballaggi venga poi ceduto alle amministrazioni comunali virtuose, che si sono distinte per l’impegno speso nella raccolta differenziata. Negli altri Paesi europei, invece, sono gli stessi consorzi che si organizzano per ritirare i materiali riciclabili e quindi tale contributo finisce direttamente nelle tasche di chi fa la raccolta differenziata. ome la primavera, che ha segni inconfonC dibili per annunciare il suo arrivo, il volo di una rondine, la gemma sul ramo, così anche la campagna elettorale quando arriva arriva, e lo si coglie nell’aria. Solo i più sprovveduti non sanno vederla, la campagna elettorale, quando inizia a profumare di polemiche e menzogne la città. L’arrivo della campagna elettorale è nel filmato della Sardone Silvia, quella della bufala dei cani avvelenati al Parco Sempione per colpa di Pisapia. Un filmato in cui si descrive una città sporca e cadente, piena di personaggi loschi e dedita alla guerriglia urbana. L’aroma tipico della campagna elettorale sta nei post che sui gruppi di zona inneggiano all’intervento dell’esercito per combattere la criminalità dilagante, che non c’era quando governavano la Moratti e De Corato, badate bene. Infatti la campagna elettorale è come la primavera, solo che la primavera mette sonno, la campagna elettorale provoca amnesia. La campagna elettorale non si limita a questo, produce strani fenomeni per cui genitori che mandavano i figli in una scuola a pezzi, che sembrava bombardata, adesso che la scuola è linda e pinta, con le finestre rifatte, la facciata da urlo, i bagni a posto, dicono che tutto è stato fatto male, perché qualche rubinetto si è già guastato. Poco importa che questo genitore sia un noto sostenitore di Grillo, non è quello a impedirgli di vedere la realtà e di non scadere nel ridicolo. È la stagione. La campagna elettorale è quella cosa per cui si urla contro Pisapia (sindaco del Comune di Milano) perché i pirati hanno occupato la caserma Mameli (proprietà dello Stato). Come se io andassi da Giuseppe e mi mettessi a urlare perché Giovanni ha parcheggiato la macchina nel mio posto auto. Ma che fa? In questa stagione vale tutto e il suo contrario. Basta acquistare su quei siti online un accessorio indispensabile, che consiglio alla Lega dei diamanti, alla destra delle assessore alle politiche sociali rinviate a giudizio. Si chiama “Facia de tola”, viene venduta in offerta speciale. Se intendete partecipare a questo giochino, non mancate di rifornirvi di questo imperdibile prodotto, anche nella pratica confezione famiglia. • I libri nel caminetto • ci siamo arrivati a proporre il rogo dei liE bri. I fascisti hanno stilato una lista dei libri prescritti, quelli che diffondono la teoria del gender. Ma cos’è sta mitica teoria del gender? Ce lo spiegano bene, i piccoli eredi di Hitler e Mussolini: libri che diffondono la propaganda omosessualista. Cioè tipo che uno ti dice “Diventa gay!” e tu lo diventi! Ancora è da dimostrare che se vai da un destrimano e gli dici “Diventa mancino” puf, improvvisamente gli si spalanca un mondo. Ma è certo che se vai da un eterosessuale e gli dici “Diventa gay” funziona eccome, o almeno così sostengono questi soggetti. La paura del libro, da parte loro, la capisco, in fondo. Chi non ha paura dell’ignoto, dello sconosciuto? Se poi questo oggetto misterio- so fatto di carta, oltre alle figure ha degli strani segni in nero, allora veramente può scatenare il panico. Se poi qualcuno che ha imparato a decifrare questi segni ti dice che il libro parla di amore, di rispetto reciproco, di diritti civili, allora si apre il baratro. Ovvio quindi invocare il fuoco purificatore. Di fondamentale importanza, altresì, è che i bambini, tenuti lontani da questi pericolosi oggetti cartacei, siano abituati fin da piccoli a guardare brutto brutto i compagni d’asilo che hanno due papà e due mamme e a picchiare selvaggiamente il compagno di giochi sorpreso a giocare con le bambole e i pentolini. Solo così si salvaguarderanno gli ideali cristiani che caratterizzano il popolo italico. Amen. Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 - Cell. 335.1348840 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE Donna con gatto e fiori (particolare) di Pamela Napoletano VITA E CULTURA Visti e non visti Pamela Napoletano FILMS IN GLI APPUNTAMENTI DEL MESE ONA a cura di Grazia Morelli a cura di Silvia Cravero Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale. Visti nelle sale di Skyline, Multisala Bicocca e cinema Rondinella l GIOVEDÌ 9 APRILE Hangar Bicocca Via Chiese 1 Bau bau, personale di Céline Condorelli, a cura di Andrea Lissoni. Fino al 10/5. La Scighera Via Candiani 131 La Scighera Via Candiani 131 Alle 19, presentazione del libro I senza stato, di Andrea Staid, con l’autore e Paolo Finzi, direttore di A Rivista Anarchica. l GIOVEDÌ 16 APRILE l VENERDÌ 10 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Alle 22, Bublitschki Band in concerto. Centro culturale della cooperativa Via Hermada 14 Alle 21, c/o Auditorium Ca’ Granda, con Acli Pratocentenaro, Ass. S. Martino, Centro Cult. Merici, Expo Milano 2015 - Le responsabilità umane della fame e sete nel mondo”; altri incontri il 17 e il 24/4, con Piero Barberi, Università Cattolica. Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Omaggio a Langlois e Comencini: alle 15, Partie de campagne (Jean Renoir); alle 17, Conversation avec Henri Langlois; a seguire, Gianni Comencini - Lunga vita al cinema (Paolo Lipari); a seguire Due dollari al chilo (Paolo Lipari); alle 19, Il mago dei trucchi George Méliès (restaurato da Cinémathèque Française). l SABATO 11 APRILE Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Omaggio a Langlois e Comencini: alle 17, I racconti fantastici di Abel Gance (restaurato da Cinémathèque Française); alle 21, Il porto delle nebbie (Marcel Carné). La Scighera Via Candiani 131 Alle 14.30, Stage di danze sarde, con Boeddu e Crisponi dei Ballade Ballade bois; alle 22, Concerto, Boeddu e Crisponi dei Ballade Ballade bois. Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21.30, Concerto rock, con Riccardo Zappa e con i F.E.M Ospedale Niguarda Alle 16, Concerto per violino e chitarra, con Cosimo e Beniamino. Blocco Sud l DOMENICA 12 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Alle 16, spettacolo per bambini, C’era due volte... il riciclo!, con Alice Castiglioni e Max Vitali; alle 21.30, Cranchi band in concerto. l MARTEDÌ 14 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Alle 19, Caratteri in proprio, l’autoproduzione di libri e fumetti. Teatro Arcimboldi V. dell’Innovazione 20 Alle 21, Enrico Brignano, in Evolushow. La Giulia e il Boccaccio l MERCOLEDÌ 15 APRILE Centro culturale della cooperativa Via Hermada 14 Alle 21.30, Anche la follia merita i suoi applausi, di Carla Pavone e Pasquale Pako Balzano, con Giorgio Albertazzi. Alle 21, al Teatro della Cooperativa, Là dove c’era… ora c’è, l’incredibile storia del parco che ha cambiato il volto alla città, con Riccardo Gini, direttore Parco Nord; segue sabato 18 aprile, alle 10, all’Oxy.gen-via Campestre/ang. Via Meucci/Bresso, Il parco si racconta, con Tomaso Colombo. l SABATO 18 APRILE Alle 21, Spettacolo musicale, a sostegno delle attività educative di Villa Luce, con Il Coretto di Gina e Chiara, gli Hardship, Jgor Mazzone e Ilaria Pregnolato, gli Ink, Simome Rozza, Federica Meda e Maurizio Giubertoni, gli Esuli e Banda Larga. Casa di Alex Via Moncalieri 5 l DOMENICA 19 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Alle 19, Aperitivo acustico, El Sentimiento Popular, musica di Klezmer. Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21, Concerto benefico, con i Teka P, a favore del Circolo Pd Gino Giugni per l’acquisto della loro sede. l LUNEDÌ 20 APRILE Teatro Arcimboldi V. dell’Innovazione 20 Alle 21, Gianluca Grignani in Tour. l MARTEDÌ 21 APRILE Teatro Arcimboldi V. dell’Innovazione 20 Alle 21, Fiorella Mannoia, in Fiorella live. l GIOVEDÌ 23 APRILE Villa Clerici Via Terruggia 8/14 Alle 21, nel 70° anniversario della Liberazione, Concerto per pianoforte, Liszt, Chopin e Rachmaninov. l VENERDÌ 24 APRILE Teatro Arcimboldi V. dell’Innovazione 20 Alle 21.30, The Legend of Zelda, Master Quest. l SABATO 25 APRILE Teatro Arcimboldi V. dell’Innovazione 20 Alle 21, Concerto, di James Taylor and Band. • Selma ( ) Regia: Ava DuVernay. Cast: Tim Roth, David Oyelowo, Giovanni Ribisi. Genere: drammatico. Nazione e Anno: Gran Bretagna, Stati Uniti, 2014. Ambientato negli Stati Uniti, durante la presidenza Johnson, il film racconta la marcia di protesta che ebbe luogo nel 1965 a Selma, Alabama. Guidata da un agguerrito Martin Luther King, questa contestazione pacifica aveva lo scopo di ribellarsi agli abusi subiti dai cittadini afroamericani negli Stati Uniti e proprio per la sua natura rivoluzionaria venne repressa nel sangue. • Non sposate le mie figlie ( ) Regia: Philippe de Chauveron. Cast: Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan. Genere: commedia. Nazione e Anno: Francia, 2014. Il film affronta con sottile umorismo i problemi e le sfide sociali che si ripropongono quotidianamente nella società. Al centro di una vicenda che mette da parte il politicamente corretto, un ricco avvocato cattolico e “gollista” ripone sull’ultima figlia nata, Laure, le ultime speranze dopo aver visto tre delle sue figlie convolare a nozze multietniche. Laure si innamora di Charles, attore nato in Costa d’Avorio e figlio di un ex militare ostile alla figura di De Gaulle e all’imperialismo francese... • Birdman ( ) Regia: Alejandro González Inárritu. Cast: Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts. Genere: commedia. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2014. Una black comedy ambientata a New York che racconta la storia di un attore in declino alle prese con le difficoltà e gli imprevisti della messa in scena di uno spettacolo a Broadway che dovrebbe rilanciarne il successo. Nei giorni che precedono la sera della prima, deve fare i conti con un ego irriducibile e gli sforzi per salvare la sua famiglia, la carriera e se stesso. • Noi e la Giulia ( ) Regia: Edoardo Leo. Cast: Luca Argentero, Edoardo Leo, Claudio Amendola. Genere: commedia. Nazione e Anno: Italia, 2014. Diego, Fausto e Claudio sono tre quarantenni insoddisfatti in fuga dalla città e dalle proprie vite, che da perfetti sconosciuti si ritrovano uniti nell’impresa di aprire un agriturismo. A loro si unirà Sergio, un cinquantenne invasato e fuori tempo massimo ed Elisa, una giovane donna incinta decisamente fuori di testa. Ad ostacolare il loro sogno arriverà Vito, un curioso camorrista venuto a chiedere il pizzo alla guida di una vecchia Giulia 1300. Questa minaccia li costringerà a ribellarsi in maniera rocambolesca e lo faranno dando vita a un’avventura imprevista, sconclusionata e tragicomica. • Meraviglioso Boccaccio ( ) Regia: Paolo Taviani, Vittorio Taviani. Cast: Kasia Smutniak, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca. Genere: drammatico. Nazione e Anno: Italia, Francia, 2014. Lo sfondo è quello della Firenze trecentesca colpita dalla peste, che spinge dieci giovani a rifugiarsi in campagna e a impiegare il tempo raccontandosi delle brevi storie. Drammatiche o argute, erotiche o grottesche, tutte le novelle hanno in realtà un unico, grande protagonista: l'amore, nelle sue innumerevoli sfumature. Sarà proprio l'amore a diventare per tutti il migliore antidoto contro le sofferenze e le incertezze di un'epoca. • Kingsman - Secret Service ( ) Regia: Matthew Vaughn. Cast: Mark Hamill, Colin Firth, Michael Caine. Genere: azione. Nazione e Anno: Gran Bretagna, Stati Uniti, 2014. Il film racconta la storia di un giovane che viene preso sotto l’ala protettrice dallo zio, una superspia internazionale che gli svelerà via via tutti i segreti del mestiere. • Mortdecai ( ) Regia: David Koepp. Cast: Johnny Depp, Ewan McGregor, Gwyneth Paltrow. Genere: commedia. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2014. Il libro da cui è tratto il film racconta la storia di Charlie Mortdecai, un mercante d’arte “ricco, vigliacco e sbruffone”, mentre cerca di recuperare un quadro rubato che si vocifera contenga il codice di un perduto conto bancario colmo di oro nazista. mediocre discreto bello imperdibile Specializzata in modifiche e riparazioni di mobili, sedie, armadi e cucine. MOBILI SU MISURA EUREKA S.a.s. di Tavazzi Elena & C. Sportello CAF Nazionale del Lavoro Modello 730 dipendenti e pensionati; Modello Unico (ex Mpdello 740/750/760); Modelli RED INPS ISEE; Calcolo contributi COLF e BADANTI Assistenza societaria, contabile e fisvale Dichiarazione di successione. 02.6437206 - consulenza@eurekasas.net dal ludedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 16 - Via Santa Marcellina, 4 (MI) Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 9 PROPOSTE CULTURALI a cura di Luigi Luce A Villa Clerici un pianista prodigio a stagione concertistica organizzata L dal Clavicembalo Verde a Villa Clerici, proseguirà il 23 aprile con un concerto di solo pianoforte: un nuovo talento giovanissimo, in un certo senso “prodigio”. Riccardo Zangirolami, il giovane protagonista, nato il 30 ottobre 2001, in pochi anni ha accumulato un incredibile palmares di riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Per la serata del 23 aprile, sarà dedicato al 70° anniversario della Liberazione e il programma prevede Bach, Beethoven, Chopin, Rachmaninov e Liszt. Per informazioni e prenotazioni tel. 02/66114499-349/0777807. Al Centro Culturale della Cooperativa il cibo di Expo e il verde del Parco Nord pochi giorni dall’inizio dell’Expo torna la collaA borazione con il prof. Piero Barberi dell’Università Cattolica di Milano e con i Centri Culturali Al Teatro della Cooperativa Dario Fo, Franca Rame e Marina De Juli • Dal 7 al 15 aprile, “Dalla parte di chi ruba nei supermercati”, di e con Domenico Pugliares, musiche originali Fabio Pavan. È il concentrato del ventennio fascista e lo è senza retorica di parte. Vengono narrati momenti cardine del periodo, racconti di personaggi esterni, spettatori inconsapevoli e attori, coscienti e incoscienti, di quello che stava accadendo: le leggi razziali, l’impreparazione alla guerra, le torture per i dissidenti, la retorica di regime, la campagna di Russia e altri momenti dell’epoca narrati in maniera surreale, a volte comica a volte poetica. • Dal 17 al 18 aprile, “Tutta casa, letto e chie- sa”, di Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo, con Ma-rina De Juli, regia di Franca Rame. Lo spettacolo si compone di monologhi comicogrotteschi sulla condizione femminile: “La donna sola”, una donna che ha tutto e vive secondo i canoni conformistici, ma non ha il rispetto da parte del marito e la fiducia in se stessa. “Il risveglio”: un brano per ridere e per riflettere che porta alla ribalta tutto l’universo di sentimenti ed emozioni a lungo represse dalla donna d’oggi. E poi la seconda parte dello spettacolo dedicata all’argomento “sesso”. Tutto visto con gli occhi delle donne che non hanno perso la capacità di ridere guardandosi allo specchio. Cattolici di Zona 9. Lo svolgimento della prossima Esposizione Universale suscita vasto interesse, soprattutto per il tema specifico “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. In questo ambito, con il patrocinio del CdZ 9 verrà presentata l’iniziativa: “Le responsabilità umane della fame e sete nel mondo”, che si terrà nelle serate di venerdì 10 - 17 e 24 aprile alle 21 presso l’Auditorium Ca’ Granda. I temi dei tre appuntamenti: “La gravità della fame e sete nel mondo”, “Le responsabilità umane: speculazione finanziaria, mutamenti climatici, spreco”, “Alcune iniziative: il Millennio e i suoi aggiornamenti, la distribuzione alimentare, la sobrietà”. Info: 02/66114499. • *In occasione del quarantennale del Parco Nord doppio appuntamento in aprile: giovedì 16 alle 21 al Teatro della Cooperativa e sabato 18 alle 10 nella bella struttura Oxy.gen all’interno del parco stesso. Nella serata del 16, in collaborazione tra il Centro Culturale della Cooperativa e il Parco Nord, si ricorderà come la storia del Parco sia forse l’esempio più importante di Milano in tema di sviluppo sostenibile e biodiversità. “Là dove c’era… ora c’è” ripercorrerà la storia del Parco Nord Milano dalla sua nascita ad oggi, con una presentazione ricca di notizie e di immagini. • Expo 2015 ha in cartellone un numero impressionante di eventi fuori del recinto espositivo di RhoPero. Il Centro Culturale, in via Hermada 14, si limiterà nel mese di maggio a un paio di confronti sul tema del cibo. Venerdì 8 maggio alle 21 ospiteremo per la prima volta Francesco Cavalli Sforza, per cui non necessita una lunga presentazione. Autore, realizzatore di programmi cinetelevisivi e del sito www.progettogea.com, dedicato a genetica, energia e ambiente. Con il padre Luca, genetista, ha pubblicato libri sull’evoluzione umana. Tiene un corso di Genetica e Antropologia alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele. La serata sarà dedicata a “Il cibo nella nostra evoluzione”, un viaggio nel tempo in cui si parlerà di come il cibo ha accompagnato la nostra evoluzione, talvolta ostacolandola, sempre orientandola. • Crea il tuo sito web Sabato 9 maggio, dalle 14,30 alle 17, seminario Wordpress per sviluppare siti web e blog. Informatica Solidale gestirà il seminario con una spiegazione teorica seguita da esercitazioni pratiche per mezzo di proiezioni. Numero chiuso con prenotazione obbligatoria. Al Mic Langlois & Comencini enerdì 10 e sabato 11 aprile presso il V Mic - Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con la Cinématèque Française presenta Henri Langlois & Gianni Comencini: due grandi cinetecari, un piccolo omaggio a due uomini che hanno dedicato la loro vita al cinema. Ci sono gli autori amati da entrambi e i loro film del cuore, i ritratti a loro dedicati, le loro incursioni nella regia (“Le Métro”, per Langlois) e nella sceneggiatura (“Due dollari al chilo”, per Comencini), le pellicole salvate e restaurate dalla Cinémathèque Française e dalla Fondazione Cineteca Italiana. E la musica è dal vivo! “Donne elettriche” in fotoconcorso proposito dell’articolo apparso sul nostro giorA nale, a pag. 13, nel numero di dicembre 2014, “Fotografie di donne” in cui si parlava del concor- Duperdu da Berlino a Messina unque… eravamo appena tornati da “D Berlino dove, lo scorso dicembre, avevamo portato in scena al quartiere Lichtenberg alcuni pezzi del nostro spettacolo “Shakespeare, I Suppose!” quando abbiamo ricevuto una telefonata: “Buongiorno siamo il Festival Pub Italia, il nuovo Festival Bar italiano: siete stati ammessi direttamente alla finalissima!” Dato che sono tanti i concorsi a cui ci si iscrive, in quanto musicisti emergenti chiediamo: “Scusi ma dove si svolge il concorso?” “A Messina dal 15 al 17 gennaio!” Così Marta Marangoni racconta l’inizio dell’avventura dei Duperdu in Sicilia. Una trasferta che Marta (voce, flauto dolce) ha condiviso ovviamente con il compagno d’arte e di vita Fabio Wolf (voce, pianoforte, chitarra, fisarmonica). L’appuntamento è importante perché il Festival Pub Italia, che nasce per presentare i molti artisti perlopiù sconosciuti al grande pubblico ma di grande valore artistico, è arrivato alla decima edizione. Inoltre la scelta delle band migliori, che si esibiscono sul palco della finale del Festival, arriva dopo lunghissime selezioni in tutta Italia. Quindi era stato già un grande risultato poterci partecipare. Ma l’avventura dei niguardesi ONA NOVE 10 Marta e Fabio riserva poi altre sorprese. “Prendiamo il primo volo - continua Marta -. Con sempre più stupore ci accorgiamo che gli ospiti della finalissima sono nomi noti: presenta Awanagana, famoso speaker radiofonico, dopo di noi si esibiscono nientemeno che Marcos Vinicius, chitarrista noto a livello mondiale, Massimo di Cataldo, Franco Fasano e tanti altri musicisti famosi. Ci esibiamo così, in diretta televisiva satellitare in mezzo ai giganti della musica italiana e unico duo fra numerose rock-band, con la canzone dedicata al nostro bimbo: “Song’ Plinio”. Date le premesse, non ci immaginiamo nemmeno lontanamente di ricevere un premio, tantomeno di sfiorare il primo posto per soli tre punti e aggiudicarci l'ambitissimo secondo premio: la registrazione del nostro primo disco in uno studio professionale!” Un grande successo quello di Marta e Fabio (i quali tra l’altro hanno felicemente collaborato in passato a molte edizioni del nostro “Zonino d’oro”). I Duperdu sono stati premiati dalla giuria per l’assoluta originalità delle loro musiche, dei testi e per l’interpretazione. Complimenti da tutta la redazione di “Zona Nove”! (Lorenzo Meyer) so fotografico 2014 e si invitava a partecipare ai nostri fotografi di zona (professionisti e amatoriali) per il concorso 2015: ecco che, agli interessati, comunichiamo che il bando di concorso si può richiedere a: sguardodigiulia@gmail.com. È aperto a donne, uomini e under 18 e il tema, in sintonia con Unesco ed Expo 2015, è “Donne elettriche - lu- ce, nutrimento, energia”. Marina Cosi, vice presidente di Gi.U.L.i.A (rete nazionale giornaliste unite, libere e autonome), ha inaugurato la mostra alla Biblioteca Sormani con le foto vincitrici del 2014 e ha lanciato la proposta, per quest’anno, di concentrare l’attenzione sul ciclo della vita, responsabilità del produrre alimenti buoni per la mente e il corpo e la necessaria liberazione delle energie femminili. Il concorso scade il 12 settembre del 2015. (Ortensia Bugliaro) Al MY G un laboratorio per una certa età bbiamo tanto tempo libero? Abbiamo tante coA se da raccontare? Quante volte abbiamo sentito il desiderio di rendere partecipi i nostri figli e nipoti di ciò che è stato il nostro passato che per loro è tanto lontano, ma che per noi è lì, con tutte le sue esperienze e le sue contradizioni. Ebbene, MY G propone un laboratorio di cinque incontri per dare vita alla nostra storia, raccontare le nostre emozioni, i nostri disagi e i momenti più significativi della nostra vita. Raccontiamoci e “Costruiamo insieme un album della tua storia personale e familiare pieno di immagini e di ogni altro elemento creativo che meglio esprime il tuo mondo. Vieni e porta una tua foto da bambino”. Sicuramente i nostri racconti ripromoranno la memoria e quel vissuto che abbraccia una vita intera e che fan parte anche del futuro di figli e nipoti. La presentazione del Progetto, a cura della ricercatrice sociale dell’Università Bicocca Maria Grazia Cucurach, è per il 16 aprile alle 10, presso lo Spazio culturale MY G di via Vincenzo da Filicaia, 4. (Ortensia Bugliaro) Prenotazioni: tel. 02 87222837/3398709214 info@spazioculturalemyg.com. Agli Arcimboldi l’ultima di Joan Baez oan Baez, la grande artista americana, che si J è esibita l’11 marzo agli Arcimboldi, ha annunciato che si ritirerà presto. Lo fa in un’intervista ri- “Oggi è tutto più confuso. Ascolto spesso brani meravigliosi, ma che non hanno un obbiettivo preciso, non c'è più quello spirito. Quel periodo è lasciata ad Andrea Morandi su “Repubblica” dove tra l’altro dice: Riesce a immaginare una vita senza musica, senza tour? Oh sì, anche perché la mia voce non è più quella di una volta, è molto più bassa, e girare il mondo in tour è sempre più faticoso. Adesso preferisco starmene a casa a dipingere i miei quadri. Presto mi ritirerò. Spero poi di non annoiarmi e rimpiangere la scelta, ma non credo. Negli anni Sessanta venivano scritte decine di canzoni di protesta, oggi invece ne ascoltiamo sempre meno. Perché? irripetibile, gli anni Sessanta non torneranno, e non ci saranno mai più un altro Dylan o un altro Lennon. Eppure sono convinta che la musica possa arrivare in modi molti diversi alle persone e sensibilizzarle su temi difficili che, altrimenti, non prenderebbero in considerazione. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Pagina web: www.niguarda.eu Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 APRILE 2015 Anno 7 - n. 73 ONA NOVE GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLA Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02/39662281 - e-mail: z9isola@libero.it - Supplemento di “Zona Nove” Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Direttore: Luigi Allori. Redazione di “Zona Nove”: Giovanni Beduschi (vignettista), Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Antonella Loconsolo, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Maria Volpari. Redazione del supplemento Isola: Sergio Ghittoni (responsabile), Primo Carpi, Gilda Ciaruffoli, Diana Comari, Roberto Lana, Penelope Dixon Giaouris, Angelo Longhi, Maria Antonia Vetti. Collaboratori: Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Augusto Cominazzini, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Simona Fais, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Angelo Longhi, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Giorgio Meliesi, Sabrina Orrico, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Diana Roca, Caterina Sinisi, Gero Urso, Luigi Venturini, Renato Vercesi, Roberto Vettorello, Norman Zoia. Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). Il 25 aprile inaugurazione della Casa della Memoria n poco più di un anno l’abbiamo vista crescere sulla zona di conIAlberi. fine che divide il quartiere dal parco della Biblioteca degli Dapprima la sua anima cilindrica che contiene la grande scala a chiocciola che da pianterreno porta ai suoi due piani, poi, via via, il parallelepipedo ricoperto di tessere musive di terracotta destinato dapprima ad ospitare Anpi, Aned, Insmli, Associazione familiari vittime della strage di Piazza Fontana, Associazione Italiana vittime del terrorismo, e ora, probabilmente, il Museo Nazionale della Resistenza. La sua inaugurazione, da sempre scritta nel suo Dna, avverrà sabato 25 aprile. Ovvero tra poche settimane, a 70 anni esatti dalla conclusione vittoriosa della guerra di liberazione, a una settimana dall’inizio di Expo 2015. La cerimonia avverrà nel tardo pomeriggio, verso le 17,30, dopo la conclusione della manifestazione cittadina. C’è ancora qualche incognita nell’elenco delle cariche istituzionali che vi parteciperanno. Si parla della possibile presenza addirittura del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. C’è qualche certezza in più su quella del Ministro Dario Franceschini. Ad essere inaugurato, per ora, sarà solo l’edificio. Gli interni debbono essere rifiniti anche in funzione del possibile, recentissimo, cambio di destinazione. Si parla comunque di una sistemazione definitiva per le prime settimane autunnali. Solo allora sarà possibile quindi conoscere ed utilizzare gli spazi aperti al pubblico, in particolare al territorio ed al quartiere. La Casa è compatta, chiusa su se stessa e sul suo ruolo di totem della Memoria. Le sue finestre quadrate sono piccole rispetto alla sua mole, specchi tersi che riflettono il di fuori, ma non squarciano l’enorme grumo di dolore che essa custodisce. Ciò che i suoi quattro lati raccontano, su due fasce orizzontali che corrono tutto intorno all’edificio, con i loro grandi pannelli composti, alla maniera antica, di tante tessere dalle diverse sfumature di ocra, non è di facile lettura. Più o meno chiaramente visibile a seconda della luce, dei momenti del giorno, delle stagioni. Nella fascia superiore, più ampia, i soggetti rappresentati sono: 1. Devastazione dell’“Avanti!”; 2. Scala della morte di Mauthausen; 3. Comizio di Cino Moscatelli in Duomo il 28 aprile 1945; 4. Bomba Banca Nazionale dell’agricoltura; 5. Manifestazione per la morte di Aldo Moro; 6. Prima immigrazione dal sud; 7. Lotte operaie; 8. Manifestazione di studentesse. Nella fascia inferiore, invece, c’è una galleria ininterrotta di volti di persone di Milano. 70 anni a sempre effetto costatare di avere la stessa età del 25 F aprile, e quindi di essere vissuto e invecchiato con lui. Ricordarne i cortei trionfali dell’infanzia nel piccolo paese della Bassa, traboccante di bandiere e con tantissime persone vocianti nelle strade. E poi i cortei più importanti, ma già più istituzionali, delle città nelle quali via via ci si è trasferiti. E poi, infine, quelli più alla buona della mia Isola, per consegnare le coroncine di un altro anno, con le bacche d’oro e l’alloro lucente, di portone in portone, dove targhe ormai antiche ricordano nomi, età e ideali di chi vi abitava e ne uscì per andare a morte cruenta e crudele in lotta, in carcere, in lager, in malattia. Tutti nomi che poi si sono radunati, silenziosi, per sempre rispettati, per sempre amati, nel monumento bronzeo ed aereo al tempo stesso di Carlo Ramous in piazza Segrino. E fa effetto perché è un giorno che, mentre tutto dentro e fuori di noi cambia con la rapidità di un caleidoscopio impazzito, resta luminoso e prezioso come un diamante. A dirci che la libertà non ha prezzo. E che solo dove la libertà vince, può vivere anche la dignità. E che solo dove è stata salva la dignità, lo sono stati anche l’amore, i figli, il canto, la bellezza, l’amicizia, … tutto quello insomma che ha reso i miei 70 anni degni di essere vissuti. (Primo Carpi) Fotografie di Roberto Lana Accade all’Isola (in tempo di Expo) • Totem all’Isola Anche Milano, come altre città europee, si doterà presto del wayfinding, un sistema di orientamento dedicato a quanti si spostano a piedi nell’area urbana. Il progetto - sviluppato dal Comune in collaborazione con Amat nel piano ‘City operations’ varato in vista di Expo - prevede l’istallazione di 150 totem entro il prossimo aprile con una mappa che consentirà ai pedoni di orientarsi e di scoprire i luoghi di maggior interesse raggiungibili a piedi nell’arco di cinque minuti. I totem saranno collocati non soltanto nelle zone del centro maggiormente frequentate dai turisti, ma anche in prossimità dell’area Expo, attorno alla stazione Centrale e nelle zone dei Navigli e Garibaldi, ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran. Oltre ai luoghi di maggior richiamo culturale, storico e architettonico, i pannelli conterranno indicazioni come l’anagrafica stradale, i nomi dei quartieri, le informazioni sul trasporto pubblico, le stazioni di bike sharing, i cinema, gli ospedali, i parcheggi e gli impianti sportivi. Il modello scelto da Palazzo Marino è quello di Londra (in cui il sistema è attivo dal 2007) ma in versione low cost. “Il costo complessivo di ogni totem sarà in media di 3mila euro, circa un terzo in meno rispetto ai totem londinesi”, ha detto Maran, mentre l’intero progetto costerà al Comune mezzo milione di euro. • Camuffamento dell’edificio Ligresti Non potendo abbatterlo, si pensa almeno a camuffare “il Rasoio” con una maxi affissione pubbli- citaria. Leggiamo sull’urban blog Milano Isola di una soluzione più ardita avanzata da uno Studio di progettazione del quartiere; una specie di “gabbia luminosa” in rosso per tutta la struttura in abbandono… “Si tratta in sintesi di una installazione artistica temporanea a bassissimo costo che prevede un’illuminazione diffusa rossa, attraverso lampade fissate ad ogni piano, dal tramonto all’alba, e che prevede dall’alba al tramonto la sottolineatura delle strutture portanti dell’edificio (pilastri, setti e solette), attraverso una colorazione nera. Un bel contrasto, non c’è che dire, con il Campo di Grano che dovrebbe sorgere ai suoi piedi.” E con la Casa della Memoria di rimpetto. • Programma delle giornate del 24 e del 25 aprile Per il programma delle iniziative dell’Isola in occasione del 70° anniversario della Liberazione, vedi a pag. 7. Inoltre, venerdì 24 ore 21: festa e danze di vigilia nei giardini di Isola Pepe Verde. La Liberazione significò e continua a significare tante cose. Ma essa fu percepita da subito come avvento di una nuova era di speranza e come momento spontaneo e irrefrenabile di gioia e di sollievo. Dovunque ci fosse una fisarmonica e un poco di spazio, strada o piazza o giardino che fosse, c’era, ci si racconta, gente che ballava. Oltre che i nostri sentimenti, rivivono così, in questi modo di far festa, anche quelli dei nostri padri e dei padri dei nostri padri. Seveso. Stavolta se ne parla prima ell’ambito del ciclo di incontri pubblici organizzati in zona dal Comune e dal Consiglio di Zona sul tema Seveso, lunedì 20 aprile N tocca all’Isola. Alle 20,30 presso la Stecca 3.0 in via De Castillia si parlerà di “Potenziamento del Piano di emergenza comunale di protezione civile per il rischio esondazione con particolare riferimento al quartiere Isola”. Ci saranno l’Assessore alla Sicurezza e Coesione Sociale Marco Granelli, l’Assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran, il Presidente del Consiglio di Zona Beatrice Uguccioni, i tecnici della protezione civile del Comune di Milano. Ci sarà soprattutto molta gente del quartiere che avrà modo non solo di avere notizie di prima mano sulle grandi iniziative che il Comune sta intraprendendo per contrastare, finalmente, le esondazioni devastanti del Seveso, ma anche su quelli che saranno gli accorgimenti e le risorse aggiuntive che la comunità isolana, ci si passi il gioco di parole, avrà a disposizione per non essere mai più isolata qualora, nonostante tutto, il suo fiume segreto uscisse dal suo nascondiglio per diventare un torrente rovinoso nelle sue strade. È di questi giorni il comunicato del Comune sulla approvazione del progetto preliminare della vasca di laminazione del Parco Nord e sulla conferma della rimozione in atto dall’alveo interrato del Seveso che da Niguarda, appunto, arriva sino al nostro quartiere. 2.500 metri cubi di detriti che di fatto ostruivano lo scolmamento naturale del fiume ed il rapido deflusso delle esondazioni ad allarme cessato. Con questa delibera l’Amministrazione mantiene l’impegno preso dopo le esondazioni di luglio e novembre scorsi ed “inserisce la vasca del Parco Nord, finanziata da Governo all’ interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2015/2017 e si inquadra nel piano delle cinque vasche di laminazione e degli interventi di depurazione delle acque predisposti da AiPo”. Della vasca di laminazione nel Parco Nord si parla diffusamente in altre parti del giornale e nel prossimo numero del nostro inserto, commentando la serata del 20 aprile, riporteremo senz’altro le opinioni del quartiere al riguardo. Il consigliere “isolano” di Zona 9, Stefano Indovino, da noi incontrato per conoscere la sua opinione al riguardo, data la sua esperienza in materia, ha dichiarato: “Entro tre anni contiamo di avere a regime il sistema delle vasche di laminazione, che ci permetterà di azzerare la portata del fiume all’ingresso in via Ornato. I primi lavori partiranno già nel 2015. Nel frattempo abbiamo sollecitato la protezione civile che, insieme a noi, ha redatto un nuovo piano di emergenza che ha come obiettivo prioritario un maggior coinvolgimento dei cittadini.” Speriamo davvero che l’incontro di aprile alla Nuova Stecca vada proprio in quella direzione e ci fornisca, finalmente, quelle istruzioni in caso di emergenza che tanto ci sono mancate in tutti questi anni. Chi chiamare, come e quando. Dove trovare attrezzi, paratie, sacchetti di sabbia, braccia. Come diffondere rapidamente l’allarme. Come evitare che si ripetano episodi come quelli dell’ultima volta, con le cassette del mercato che vanno a spasso per il quartiere. Come costituire a casa propria un efficace sistema di difesa. Come conoscere funzioni e rischi delle reti fognarie e delle tombinature che circondano le nostre case. Come tutte le malattie, anche quella del Seveso (lui per prima fiume malato per un territorio che non lo ha rispettato) la si cura soltanto se la si conosce. (Primo Carpi) Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 11 SCUOLA IN ONA a cura di Antonietta Gattuso Russel: Concorso letterario e artistico aperto a tutti gli studenti Poesiàmoci in Zona 9 Siamo alla IV edizione! l Concorso di Poesie per i bambini e i ragazzi ISecondarie che frequentano le Scuole Primarie e di I grado della nostra zona, presentato dal Centro Culturale in collaborazione con “Zona Nove”, con il patrocinio del CdZ 9, sta per giungere alla conclusione. Si attendono i risultati della giuria che si riunirà il 19 aprile per proclamare i bambini e i ragazzi vincitori o segnalati per merito. Ricordiamo che il Concorso si articola in due Sezioni : per la Sezione A hanno concorso i bambini dai 9 agli 11 anni o che comunque frequentano il IV e il V anno della Scuola Primaria; per la Sezione B hanno concorso i ragazzi dai 12 ai 14 anni o comunque che frequentano il I, II e III anno della Scuola Secondaria di I grado. Le scuole partecipanti sono otto: due Scuole Primarie (G.B. Pirelli e Vittorio Locchi di Via Passerini) e sei Scuole Secondarie di I grado (Gino Cassinis, Falcone e Borsellino, Mahatma Gandhi, Gianni Rodari, Umberto Saba e Niccolò Tommaseo). Le poesie partecipanti sono state 258. La Commissione Giudicatrice è così composta: direttore Luigi Allori, presidente del Concorso; poetessa Serena Siniscalco, presidente della Giurìa; sig.ra Maria Piera Bremmi, responsabile del Centro Culturale; poetessa Ortensia Bugliaro, membro della Giurìa; poetessa Sandra Sàita, membro della Giurìa; coordinatrice del Concorso Antonietta Gattuso, membro della Giurìa. La Cerimonia di Premiazione avrà luogo il 23 maggio alle 16, presso l’Auditorium di Viale Ca’ Granda 19, alla presenza del responsabile del Centro Culturale, del Presidente del Concorso, del Presidente della Giuria e della Commissione Giudicatrice. Saranno previsti attestati di merito per i ragazzi, per le classi e per le scuole che verranno segnalati dalla Giurìa. Per eventuali maggiori informazioni o comunicazioni è possibile rivolgersi ad Antonietta Gattuso (antonietta.gattuso@alice.it). Ringraziamo gli insegnanti che hanno risposto al nostro invito con sensibilità e passione, riuscendo a coinvolgere nel modo giusto i bambini ed i ragazzi, dedicando volentieri un po’ del loro tempo e spronando gli alunni alla composizione degli elaborati, per valorizzare ed evidenziare la vena poetica di ognuno. Ringraziamo infine tutti i partecipanti che hanno contribuito, con i loro pensieri poetici, ad arricchire le parole del cuore nella loro mente. “Nome di battaglia Lia” riservato agli studenti di zona ricorre il settantesimo anniversario Quest’anno della Liberazione. Per festeggiare degnamente l’anniversario della ritrovata libertà, l’Anpi della Zona 9, ha il piacere di invitare alunni e insegnanti delle Scuole Secondarie di I e II grado alla presentazione gratuita dello spettacolo “Nome di battaglia Lia”, che si terrà presso il Teatro della Cooperativa di via Hermada 8, nella mattinata di venerdì 24 aprile alle 11. Lo spettacolo, che ha la durata di un'ora circa, nasce dai resoconti orali delle donne dei cortili delle case di ringhiera e rappresenta il coraggio e la dignità di chi, nella notte della dittatura, decise di tenere accesa la fiammella della libertà. Lo spettacolo ha ricevuto svariate onoreficenze, tra le quali amiamo ricordare la medaglia commemorativa conferita dalla Presidenza della Repubblica nell'aprile 2010. L’ingresso è libero ma i posti sono limitati: prenotarsi inviando un’e-mail a anpiniguarda@gmail.com o chiamando il 3311098844, chiedendo di Angelo Longhi. Accademia di Brera, Università Bicocca e la cultura dell’arte Luigi Luce Università Bicocca e l’Accademia di Belle Arti di Brera hanno L’ recentemente siglato un accordo di collaborazione culturale e scientifica che ha lo scopo di mettere in relazione le arti visive con la formazione sperimentale-empirica universitaria, favorendo il contatto tra l’approccio quantitativo della ricerca e quello creativo della produzione artistica. Il progetto prevede lo scambio di esperienze formative e di stage per gli studenti delle lauree magistrali e dei corsi di dottorato di ricerca dell’Università e gli studenti delle lauree magistrali dell’Accademia anche con l’attribuzione di crediti formativi; lo scambio di seminari e di conferenze di artisti e studiosi; l’organizzazione di eventi espositivi presso l’Università, ma anche in altre sedi in Italia o all’estero; l’attivazione di borse di studio; la creazione nel tempo, attraverso donazioni, di una quadreria di Ateneo aperta al pubblico. Cuore dell’accordo è l’organizzazione, con cadenza annuale, del Premio Brera-Bicocca che Università e Accademia, in collaborazione e col sostegno dell’Associazione Big Size Art, assegneranno sia a artisti affermati sia ai migliori allievi dell’Accademia che abbiano esposto nelle mostre ospitate in Università. La prima mostra, il Salon2015, resterà aperta al pubblico fino al 19 aprile. Sono ottanta le opere in esposizione suddivise in dodici sezioni, dalla fotografia alla scultura, dal restauro alle nuove tecnologie, dalla grafica alla pittura e alla scenografia, create dagli studenti dell’Accademia, ospitate al piano terra e al piano -1 dell’Edificio U6 (sede del rettorato) in piazza dell’Ateneo Nuovo. “L’Università - ha detto nell’occasione Cristina Messa, rettore dell’Ateneo della Bicocca - è la casa della ricerca, della cultura e della formazione. Attraverso Brera-Bicocca diventa anche un luogo di fruizione e di incontro dell’arte per tutti. Vogliamo che l’architettura e gli spazi dei nostri edifici siano il contenitore aperto alla città delle creazioni di questi giovani artisti e della felice contaminazione tra arte e ricerca”. ONA NOVE 12 l tradizionale Concorso letterario, che è alla A XIX edizione, da quest’anno è stata aggiunta la Sezione artistica. Per la parte letteraria si può partecipare sia con la prosa che per la poesia; per la parte artistica con fotografia, disegno, pittura, fumetto e scultura. I temi del Concorso sono tre: 1) Expo nutrire il Paese, energia per la vita; 2) Russell 2.0 nuovo logo scolastico, nuova immagine, video di massimo cinque minuti con presentazione stralci di vita scolastica, reinterpretazione negli anni 2000 degli aforismi e delle frasi celebri di Russell e libera fantasia alla vostra creatività; 3) Carpe diem (cogli l’attimo). Il termine di presentazione dei lavori sarà il 9 maggio 2015. Per ogni concorso e per ognuna delle sezioni verranno premiati un primo, un secondo e un terzo classificato. All’interno delle diverse sezioni del concorso, le giurie si riserveranno la possibilità di fare segnalazioni o menzioni d'onore. Le opere partecipanti ai concorsi andranno consegnate presso la biblioteca del Liceo dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12. Le opere in concorso saranno esposte nel corridoio dell’Aula Magna, due settimane prima della premiazione, per essere votate dagli studenti. Il primo classificato per ogni sezione riceverà un buono acquisto da 120 euro, il secondo da 80 euro, il terzo da 50 euro. Istruzioni per l’uso: cittadini e mafia Associazione Civitas Virtus, anche per queL’ st’anno scolastico, ha proposto, per le Scuole Secondarie di I grado della Zona 9, un percorso sulla Legalità mediante il Progetto patrocinato dal Consiglio di Zona 9 “Istruzioni per l’uso: cittadini e mafia”. Attraverso l’intermediazione degli insegnanti, il Progetto ha proposto a ciascuna classe partecipante incontri con i ragazzi delle Associazioni Antimafia e Antiracket (Addiopizzo e Ammazzatecitutti); letture sulla mafia adatte ai ragazzi dai 12 ai 14 anni; visite guidate ai beni confisca- ti in Zona 9. Un ultimo incontro, dedicato a tutte le classi che hanno aderito al Progetto, si svolgerà sabato 18 aprile alle 10, presso l’Auditorium di Cassina Anna, con i ragazzi delle Associazioni Antimafia “Addiopizzo” ed “Ammazzatecitutti”. Le classi partecipanti sono state tredici, delle Scuole Cassinis, Gandhi, Rodari, Rosa Govone, Maffucci. L’Associazione Civitas Virtus nasce dall’esigenza di alcuni cittadini della Zona 9 di comprendere le ragioni e voler superare il silenzio sul fenomeno dell’infiltrazione mafiosa nel tessuto economico locale. Media Verga a tutta musica Associazione Amici della Musica Bicocca L’ (Aamb), in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” promuove il “Workshop elettroacustico” curato dai docenti e dagli allievi del liceo musicale Carlo Tenca di Milano, che si terrà giovedi 16 aprile alle 18 presso la scuola media Giovanni Verga, in via Asturie. Ingresso libero riservato agli associati dell'Aamb e ai lavoratori e agli utenti del Pertini e del Tenca. Aperto a tutti in caso di disponibilità posti. (Prenotazione: 3495633893, professor Leonardo Schiavone). Condurranno l’evento i professori Leonardo Schiavone e Gianluigi Nuccini. Parteciperanno gli allievi dei professori del liceo musicale Leonardo Schiavone e Raffaele Bertolini, docenti di clarinetto, il professor Raffaele Brancati, docente di saxofono, e i professori Gianluigi Nuccini e Mario Barbuti, docenti di tecnologie musicali. L’evento è pensato per veicolare i lavori elettronici, elettroacustici con o senza strumento da parte degli studenti a un pubblico più ampio. (Gianluigi Nuccini) Impariamo a cucinare con Leonardo bambini si preparano ad Expo 2015 con un viagIseguendo gio attraverso le opere d'arte esposte al Castello le avventure di un personaggio speciale, un grande genio dell’arte e delle scienze, un precursore eccezionale in molti campi, tra cui, chi lo avrebbe mai detto, anche nella cucina: Leonardo Da Vinci è stato un cuoco innovatore, che ha inventato diverse cosa anche in cucina, come, per esempio, il primo frullatore e una macchina per fare gli spaghetti. In vista di Expo 2015 Sforzinda, la sezione didattica del Comune di Milano, che all’interno del Castello Sforzesco realizza attività didattiche per i bambini, propone alle scuole il nuovo percorso “Arte e sapori al Castello”, dedicato al cibo che, in modo curioso e intelligente, racconta ai bambini la storia della nostra cultura alimentare e culinaria attraverso la scoperta delle opere d'arte e la vita di Leonardo Da Vinci. Il percorso, partito a gennaio, con modalità differenti a seconda dell'età, si rivolge ai bambini delle scuole d'infanzia e primarie e ai ragazzi delle secondarie di primo grado. Sforzinda propone alle scuole numerosi percorsi su diversi temi. Aumentano ogni anno le scuole che, grazie a Sforzinda, visitano il Castello Sforzesco: negli ultimi due anni c'è stato un incremento di circa 1.700 bambini. Il costo dei percorsi per le scuole è simbolico: 13 euro per tutto il gruppo classe. Info su Sforzinda: http://goo.gl/iE5sxJ Tel. 02.88463792, email: ED.ScuolaDidatticaSforzinda@comune.milano.it. Raffaello spiega come nascono le sue icone Ortensia Bugliaro - Beatrice Corà ndiamo a trovare, con molto piacere, Raffaello Zaggia, iconografo A (pittore di icone) che da 50 anni dipinge (25 dedicati alle icone), prestando le sue mani e il suo talento a opere speciali, uniche, preziose. Nella chiesa di Pratocentenaro si possono vedere ben quattro opere da lui eseguite ed esposte nei pressi dell’altare, tra cui uno stupendo crocifisso che ricorda quello del Cimabue. A casa, sta lavorando a un San Michele che sarà pronto in aprile. Le sue opere così mistiche e così preziose attraggono con grande intensità chi le ammira. Ci si sente, in un certo senso, “guardati” dall’icona stessa perché risulta essere una Presenza Divina che sta davanti a noi cristiani. In molti paesi ortodossi esiste un angolo dedicato all’icona, una sorta di angolo sacro che accoglie il visitatore affinché renda omaggio all’icona ancor prima di salutare il padrone di casa. Raffaello, aiutato dalla moglie Renata, prima di iniziare a lavorare su queste pitture religiose si prepara con preghiere e digiuno. È stato alunno di Aurel Ionescu, artista rumeno molto conosciuto. Non siamo delle specialiste ma possiamo certamente apprezzare fortemente ciò che vediamo. Il lavoro è molto laborioso, si potrebbe definire “certosino”. La preparazione: partendo dalla tavola di legno speciale, di dimensioni adatte al disegno che si vuole realizzare e con regole geometriche, a se- zione aurea, da rispettare, si esegue un incavo sulla tavola e si mettono molti strati di colla calda (di origine animale) e gesso, poi si stende una tela speciale che rende solida la pittura e che ha un significato teologico. Si aggiunge sale, cenere d’incenso, vino e acqua benedetta. Si leviga il tutto e si procede con il disegno. Quindi all’icona partecipano sostanze del regno minerale, vegetale e animale. Inoltre importanti sono i colori fatti di pigmenti naturali ridotti in polvere perché quelli sintetici, in commercio, non danno i bagliori tipici delle icone antiche. Tutte le icone sono copie fedeli di un originale che viene definito in tutti i particolari una volta sola. Quando l’icona è completamente asciutta, si ricopre di olio di lino cotto e si fissa con gomma lacca. Viene poi benedetta perché trattasi di immagine sacra! L’attuale icona in lavorazione, San Michele, ricordato in più posti sia in Italia (Val di Susa in Piemonte e Monte S.Angelo in Puglia) che in Irlanda, in Cornovaglia, in Normandia (Mont Saint Michel) e in Grecia (isola di Simi) ed è anche evidenziato da Dante nella Divina Commedia, nel girone dell’Inferno, quando scende dal Paradiso per redarguire i dannati. La conoscenza di un artista così speciale e unico come Raffaello ci arricchisce, in ogni senso, ci fa provare con le sue icone, un’esperienza mistica molto profonda che ci trasmette un sentimento di pace, di gioia e d’amore. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA 9 DERBY a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi Il derby nella storia di Milano prile, mese del derby. E per A celebrarlo abbiamo pensato di legarlo alla Storia di Milano, perché anche il calcio fa parte dell’immagine e della cultura di una città, tanto è vero che all’estero Inter e Milan rappresentano un brand esattamente come il Duomo o la Scala. E il fatto che il Museo di San Siro sia uno dei più visitati di Milano (se non il più), lo sta a dimostrare. Le due squadre meneghine sono la città. Basti pensare che il Milan nacque nel 1899, l’anno dopo la strage del “feroce monarchico” Bava Beccaris il quale, prendendo come pretesto qualche barricata innalzata e qualche sasso lanciato per protestare contro l’aumento del pane, ordinò all’esercito di sparare a volontà con fucili e cannoni. Alla fine di quei terribili giorni del maggio ‘98 furono almeno un centinaio gli uomini, le donne e i bambini uccisi, vittime del conflitto sociale provocato da una rivoluzione industriale che negli ultimi decenni aveva arricchito pochi e sfruttato molti lavoratori costretti a sgobbare anche 12-14 ore al giorno senza nessuna tutela e con salari da fame. La metropoli dove viviamo oggi è nata lì, in quel momento storico in cui la città era all’avanguardia in tutto e anche nel calcio, basti pensare ai titoli milanisti del 1901, 1906 e 1907. Tutto si inventava, si produceva e riproduceva, esattamente come quell’Internazionale nata da una costola dei cugini nel 1908. Le sue prime partite le giocò all'altezza del n° 115 di Ripa Ticinese, accanto al Naviglio Grande, dove spesso andava a finire il pallone. Mentre il Milan, a quell’epoca, aveva già traslocato dal suo primo campo di via Andrea Doria (situato dove ora si staglia la Stazione Centrale), iniziando un lungo girovagare nella periferia milanese: dall’Acquabella in piazzale Susa al Campo di Porta Monforte in via Fratelli Bronzetti (confinante con l’abbandonato cimitero di Porta Vittoria), dal Velodromo Sempione in via Arona fino allo stadio di viale Lombardia. Un continuo migrare che finì con la costruzione di San Siro nel 1926 e consolidò il radicamento della squadra nei quartieri più popolari della città, dove non casualmente i casciavitt furono sempre in prevalenza. Mentre i bauscia, forse perché si accomodarono presto a vedere la loro Inter nella centrale Arena, vivevano soprattutto all’interno dell’ormai borghese cerchia dei Navigli. Milano non fu mai una città fascista, come affermò lo stesso Mussolini e di conseguenza il fascismo non portò bene a Milano. Prima l’omicida copertura dei plurisecolari Navigli (e la nostra maledizione colga all’inferno i suoi autori!), seguita dalla demolizione di intere zone storiche, come quella dell’attuale San Babila. Quindi, le bombe del secondo conflitto mondiale che ridussero la città a un cumulo di macerie. Fu un disastro, il fasci- smo, per Milano. E con le dovute proporzioni, anche dal punto di vista calcistico: dalla marcia su Roma del 1922 al 1945 furono solo tre gli scudetti conquistati dall’Inter, contro addirittura nessuno rossonero. Ma non appena la dittatura morì tutto cambiò radicalmente, e nel dopoguerra Milano si riprese quel ruolo di traino e innovazione che aveva rivestito fino alla Prima Guerra Mondiale. E mentre in città nasceva la Rai, si avviavano i lavori per la metropolitana, s’innalzava la discussa Torre Velasca e tutto cambiava faccia (nel bene ma anche nel male, a causa di una vergognosa speculazione edilizia), il calcio meneghino conosceva le sue rivincite. Addirittura sei dei dieci campionati del decennio ‘50 vennero vinti dalle due milanesi, a cui si sommarono i cinque degli anni ’60, quando Inter e Milan si issarono sul tetto d’Europa (con quattro Coppe dei Campioni) e del mondo (con tre Coppe Intercontinentali). La città, dunque, era risorta insieme al suo football. E il potere economico aveva legato a sé quello calcistico. Ma non appena lo slancio del boom si esaurì, Milano si ritrovò ammalata per la devastazione sociale ed umana che quella seconda rivoluzione industriale aveva provocato (come spiegò perfettamente il grande Bianciardi). Così, inquinata dalle fabbriche, invasa dalle auto, uccisa dalla bomba di piazza Fontana e impaurita dal terrorismo, Milano ricadde in crisi insieme alle sue squadre, che in tutti gli anni Settanta si aggiudicarono la miseria di due tricolori. Per rivedere Inter e Milan di nuovo protagoniste si dovette attendere la fine degli anni ’80, quando i soldi della “Milano da bere” invasero la città della pubblicità e delle tv private, dell’effimero e del narcisismo. L’Inter, dopo lo scudetto record del 1989, collezionò Coppe Uefa, mentre il Milan del presidente imprenditore (e poi politico) si laureò Campione d’Europa per due anni di fila (1989, 1990), continuando a cavalcare l’onda lunga durante tutto il decennio. Indifferente a Tangentopoli e a una metropoli che si scopriva leghista e ripiegata su se stessa, di nuovo inondata da colate di cemento, la Milano calcistica del nuovo millennio offrì al mondo del football la sfida fratricida nelle semifinali del 2003 e nei quarti di Champions del 2005. Il Milan vinse in entrambe le occasioni e si aggiudicò due edizioni del trofeo, ma ben presto arrivò la rivincita dei neroazzurri campioni d’Italia per 5 volte consecutive e capaci di uno storico Triplete nel 2010. Di nuovo, grazie ai neroazzurri, la capitale delle polvero sottili trionfava in Europa e nel mondo ribadendo la sua vocazione internazionale, unica città di tutto il continente a potere vantare le sue due squadre vincitrici della Coppa dei Campioni-Champions. FOTOREPORTER DI ONA La famosa luce in fondo al tunnel quello appena aperto in fondo di Via Pirelli dove sorgeranno fabbricati a uso residenziale (per gli studenti universitari) e commerciale, la foto 2 la passerella e il camminamento in costruzione in Piazza dei Daini che metterà in comunicazione Via Pirelli con Viale Sarca, la foto 3 i lavori di bonifica all’ area Alstom di ONA a cura di Franco Massaro Il Gheppio nei nostri cieli a parecchi anni il nostro cielo è stato colonizzato dal Gheppio D (Falco tinnunculus, Linnaeus 1758), come molti se ne saranno accorti. Tutto sommato è un uccello piccolo (ha un’apertura alare di a cura di Franco Bertoli e è vero che l’edilizia è il motore fondamentale della ripresa S dalla crisi, il fatto che in zona siano ripartiti alcuni cantieri fa ben sperare per un futuro più accettabile. La foto 1 mostra BELLEZZA IN Viale Suzzani 225. Speriamo se ne aggiungano altri! Gironzolando abbiamo trovato alcune assurdità come la bici parcheggiata sul balcone al sesto piano di un caseggiato di Viale F. Testi (foto 4), la macchina bruciata e parcheggiata da settimane in Via Tassoni (foto 5) e le macchine parcheggiate in divieto di sosta all’ incrocio Suzzani/S.ta Monica nonostante le strisce blu siano ormai inesistenti e sostituite da un nuovo cartello di divieto di sosta (foto 6). poco superiore ai 70 cm e pesa un paio di etti), ma è veloce e deciso. La prima volta che l’ho visto in zona è stato in via Lanfranco della Pila, dove una coppia cercava di catturare un Passero, a ridosso di un palazzone bianco, senza riuscirci. Spesso lo si nota mentre attraversa la zona passando tra i palazzi o appena sopra i tetti. Se si ha un po’ di fortuna e di occhio, lo si può osservare fermo su lampioni, pali, finestre di stabili poco usati, cavi aerei, dove non sta riposando, ma osservando le possibili prede. Giusto per ricordare, i primi Gheppi da me notati in città sono stati quelli che frequentano la zona alta del Castello Sforzesco, ricco di prede come Passeri, Rondoni, Balestrucci. Naturalmente anche nel Parco Nord se ne possono osservare parecchi. La loro presenza ormai è una normalità, ma non riesco a togliermi l’impressione che si tratti di una stranezza. (1franco@teletu.it) I civici corsi di idoneità e i “siriani in transito” Lorenzo Meyer er il terzo anno consecutivo, P “Zona Nove” ha ricevuto l’invito dei Civici Corsi di 1 2 3 4 5 6 Idoneità di via Deledda 11 a partecipare all’iniziativa Punti di vista. Dopo il genocidio degli Armeni e la Shoah a Milano, quest’anno l’Istituto ha deciso di proporre un tema di scottante attualità: la presenza a Milano di molti siriani che, dopo essere sfuggiti alla guerra che sta dilaniando il loro Paese, “vivono” in Stazio-ne Centrale in attesa di partire verso il Nord Europa. Le mediatrici culturali Marta Mantegazza, Anna Pasotti e Alessan-dra Pezza hanno raccolto le loro testimonianze raccogliendole in un Progetto intitolato “Siriani in transito”. Obiettivo: porre l’attenzione su questa realtà drammatica. Durante l’incontro, che si è tenuto nell’Aula magna dell’Istitu-to e ha visto l’introduzione dell’assessore all’Istruzione del Comune di Milano Francesco Cappelli, Marta Mantegazza e Anna Pasotti hanno narrato il viaggio dei siriani che da Lampedusa passa poi per Catania e quindi per Milano. Da qui i profughi, con un viaggio in auto raccontato anche dal documentario “Io sto con la sposa”, partono verso la Svezia, che da una parte garantisce l’asilo politico ma che, dall’altra, nel caso arrivassero in aereo li respingerebbe in quanto sprovvisti di regolare visto. I rapporti con i trafficanti, i costi, i racconti di persone che nel loro Paese sono state testimoni o vittime di atrocità: Marta Mantegazza e Anna Pasotti hanno proposto tutto, partendo dal presupposto che la possibilità di scegliere il paese in cui si vuole vivere sia un diritto e che la libertà di circolazione debba avvenire con mezzi sicuri e legali. Le loro parole sono state accompagnate da varie immagini e dalle foto di Anna Ruggiero, in quanto “Siriani in transito” è anche una mostra esposta presso la Fabbrica del Vapore di via Procaccini e al “Piano Terra” di via Confalonieri. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 13 ONA NOEUV Cont el coo in di nivôl L’angolo di Don Giuseppe La colonna poetica a cura di Augusto Cominazzini a cura di Don Giuseppe Buraglio a cura dei lettori Incertèzza Imprimatur Nell’aria c’è ll’inizio dei libri di carattere religioso, di solito sulla seA conda facciata della prima pagina, si trova la dicitura “imprimatur”, anche nella versione più completa “cum ser- Marina Amodeo Mai pu, in passaa, avaria poduu immaginaa, per mi, ona così lônga e vigil lôngevità. Novantacinqu ann i hoo giamò compii, ma speri de giuntann di alter prima de sparì. In tutti sti ann hoo poduu vedè e assist al succedes de vicend insensaa, cruent, trist, propugnaa da la sciagurada esaltaziôn de cèrti mentecatt che invece avariom dovuu mandà “a ciappà di ratt”. Esperienz dolorôs che doveven vèss on’ammoniziôn a rispettà el valôr de la vita, la moderaziôn, la libertà, ma l’ha trovaa ona ingiusta e scarsa consideraziôn in on mônd devastaa da ‘na babele de contraddiziôn. Dôe ona massa de gent la viv a la giôrnada, sénza on futur, diventaa sémper pussee difficil, imprevedibil, insicur, gent castigada dal poter egoista, antisocial del profitt; che l’ha mettuu miliôn de persòn “a pan e pessitt”. Gent condannada da on precariaa dubbi, intrallazzaa, ch’el tratta el lavoradôr come on servo de la gleba, malpagaa e l’incertèzza de diventà on eterno disoccupaa a cinquant’ann, insèmma a tanti gioin delus, dimenticaa, sénza on doman. Sèmm in on mônd dôe hinn sparii i principi môral, la bontà, se fa giustizia con massacri e disuman esecuziôn, esasperaa, per man de ‘na masnada de mercenari energumeni, ignorant, misfatt esaltà in di proclamm punitiv de individui delirant. Sont on veggiôn, inutil, pien de mugun, ma vedi quanta disparità, ingiustizia esistent tra de nun, l’ansiôsa incertèzza che la fa soffrì la povera gent, la disperaziôn de tanti miseritt indifes e maltrattaa. Cerchen la libertà da l’oppressiôn, la violenza, el terròr e van, stipaa come nimal dent a on natant rugginôs, vèrs ona sòrt ignota, con l’incertezza del viagg per mar… insidiôs. vata sint omnia quae servanda erant, nihil obstat quominus imprimatur” che, tradotto, suona così: “si stampi” o, più completamente: “essendo state riviste tutte le cose che andavano riviste, nulla osta che si stampi”. Seguono, solitamente, le firme di due ecclesiastici: il “censore ecclesiastico” che è colui che ha analizzato tutto il testo e un vescovo (o un suo delegato) che è colui che ha l’autorità di dare l’assenso alla stampa e alla divulgazione del libro in questione. Questa procedura serve a garantire al lettore una lettura “sicura”, cioè chi legge quel testo è sicuro di non trovarvi errori di carattere dottrinale o morale, è cioè sicuro che quel testo è approvato dalla Chiesa e può ritenersi un valido insegnamento per la propria vita cristiana. Inoltre, fino al Concilio Vaticano II, esisteva l’ “Indice dei libri proibiti”, cioè l’elenco di tutti quei testi che si autodefinivano di carattere religioso ma che, a giudizio della Chiesa, contenevano al contrario uno o più errori dottrinali o morali tali da nuocere alla fede del lettore cristiano. E, conseguentemente, vigeva la proibizione, per il cristiano, di leggere tali libri. Ad oggi, l’ “Indice” non c’è più; resiste però l’ “Imprimatur” che, in qualche modo, fornisce delle garanzie a chi legge un libro religioso, dandogli la tranquillità di accostare un testo utile per la sua riflessione e la sua meditazione. Il fatto che non esista più una esplicita proibizione a leggere determinati libri non significa che ogni lettura è buona e utile per ciascuno. Significa piuttosto ritenere ogni cristiano così maturo da poter giudicare da sé il contenuto di ciò che legge. La formazione teologica e spirituale serve al cristiano anche per questo. Nella misura in cui conosco la Parola di Dio, la Dottrina della Chiesa e la Legge morale, sarò anche in grado di distinguere, in ciò che leggo, il buono dal cattivo, l’utile dal dannoso, l’opportuno dall’inopportuno, il necessario dal superfluo. Certo - mi chiedo - ma come raggiungo questa maturità? Se vivo la vita cristiana nella comunità, se raccolgo le occasioni di formazione, se prego da solo e con gli altri, se leggo… guardando l’ “imprimatur”, a poco a poco saprò anch’io fare le dovute distinzioni. Nell’aria c’è una grande voglia di aspettare.Nell’aria c’è una speranza per lottare. Nell’aria c’è una grande voglia di cercare. Nell’aria c’è tanta voglia d’amare, si ecco perché sento tanta voglia nel sperare nuove emozioni disegnando la vita a colori. Quando ascolto Teresina Quando mi fermo ad ascoltare odo il mormorio del mare il lieve vento e le foglie accarezzare. Dal mio io mi lascio trasportare verso lontani lidi e sotto azzurri cieli vedo tutta l’umanità mano nella mano, bianchi e neri uniti in un immenso girotondo, ma odo un solo inno quello sublime dell’amore. Allora al mio vicino vorrei gridare: “fermati un momento anche tu ad ascoltare”. Sentimento Marina Amodeo Solitudine capiscimi Non posso sempre accettarti Cuore colpiscimi in pieno Con emozione Poesia esaudiscimi Con l’attimo pieno Di sensazione Amica comprendimi Con calore Così vado avanti Senza dolore Primavera sii vera Così la vita La scopro serena odiaco di ona a cura di Anna Maria Indino L’oroscopo di Aprile ARIETE 21.3 – 20.4 Lavoro, ricordate, che tutto ciò che vorrete concludere dovrete desiderarlo con tutte le vostre forze, pianificatelo attentamente. Amore, un fortuito incontro in casa d’amici potrebbe avere risvolti romantici. Salute, godrete di una resistenza veramente eccezionale per tutto il mese. Denaro, spese in vertiginoso aumento. BILANCIA 23.9 – 22.10 Lavoro, se lavorate alle dipendenze altrui dovrete badare al sodo, eseguire i compiti che vi verranno affidati. Amore, buona intesa affettiva, intellettuale e sessuale con il partner. Salute, più che soddisfacente. Denaro, i guadagni e le spese saranno uno dei vostri pensieri dominanti di questo periodo un po’ incerto. TORO 21.4 – 20.5 Lavoro, grinta, energie, volontà e determinazione saranno qualità da esibire e da utilizzare giorno dopo giorno. Amore, impeti travolgenti di sentimento e sensualità. Salute, sarebbe bene mangiare e bere con moderazione. Denaro, potrebbe entrare nelle vostre tasche in quantità maggiore del previsto. SCORPIONE 23.10 – 22.11 Lavoro, è il momento ideale per avviare un’evoluzione della vostra attività professionale. Amore, l’intesa affettiva si baserà soprattutto sulla confidenza, avrete l’esatta certezza che la persona amata sarà dalla vostra parte. Salute, piccoli acciacchi stagionali. Denaro, non mancherà, neppure per un capriccio. GEMELLI 21.5 – 21.6 Lavoro, qualche novità o cambiamento potrà vivacizzare le giornate di chi lavora in squadra con altri. Amore, state in campana, non lasciatevi abbagliare da chi non è come sembra. Salute, dedicate un po’ di tempo a un’attività sportiva. Denaro, contate su ottimi affari e consistenti aumenti di stipendio. SAGITTARIO 23.11 – 21.12 Lavoro, non mancheranno le soddisfazioni e gli obiettivi raggiunti, ma anche complicazioni e difficoltà. Amore, sarà una battaglia quotidiana, vivace, affascinante e sempre diversa. Salute, problemi reumatici. Denaro, non riuscirete a risparmiare come vorreste, specie nella seconda metà del mese. CANCRO 22.6 – 22.7 Lavoro, motivati come siete è possibile che i risultati maggiormente soddisfacenti arrivino per chi è indipendente. Amore, vi sentirete amati dal partner esattamente come desiderate. Salute, sprizzerete energie da ogni poro. Denaro, sgobbate duro e quindi volete vedere il colore dei soldi per cui vi date da fare. CAPRICORNO 22.12 – 20.1 Lavoro, il settore manageriale e quello della ricerca saranno i più favoriti del mese, in particolare se la vostra è un’attività indipendente. Amore, sarà una lunga entusiasmante avventura. Salute, vi sentirete davvero ok. Denaro, potrete guadagnare grazie a beni immobili e oggetti d’arte accumulati nel tempo. LEONE 23.7 – 23.8 Lavoro, l’organizzazione e la pianificazione del vostro lavoro saranno i punti forti su cui contare. Amore, interessanti proposta, a voi decidere se il vostro cuore è pronto ad aprirsi per impegnarsi in un nuovo affetto. Salute, disturbi circolatori. Denaro, spese in vertiginoso aumento, non siate troppo prodighi con nessuno. ACQUARIO 21.1 – 19.2 Lavoro, chi vi aveva sottovalutato resterà con un palmo di naso davanti alla vostra determinazione. Amore, è un’emozione da vivere privatamente, senza fare inopportune confidenze. Salute, il fisico non è a punto, la forma non è perfetta poiché non fate movimento a sufficienza. Denaro, attenzione aumenteranno le spese. VERGINE 24.8 – 22.9 Lavoro, potrete contare su una perfetta armonia con i colleghi e i superiori. Amore, qualche fiammata di gelosia ravviverà le storie un po’ troppo adagiate. Salute, mangiate in modo sano e dormite quanto necessario. Denaro, attenti a non peccare di avidità e a pretendere più di quanto sia giusto chiedere. PESCI 20.2 – 20.3 Lavoro, procederà veloce e snello per merito di tutti i componenti della squadra. Amore, sarà un viaggio avventuroso alla scoperta della persona amata e potrà riservare sorprendenti rivelazioni anche tra le coppie più collaudate. Salute, energie e risorse psicofisiche inesauribili. Denaro, periodo di grandi uscite e poche entrate. IL SEGNO DEL MESE ARIETE 21.3 – 20.4 Segno di Fuoco, è detto Cardinale in quanto dà inizio alla stagione della primavera. Caratterizza personalità impulsive, vivaci, leali, ingenue, generose, dalla psicologia semplice ed immediata. PIETRA: Rubino – COLORE: Scarlatto – ESSENZA: Lavanda – FIORE: Garofano – GIORNO: Martedì ONA NOVE 14 ona franca a cura di Sandra Saita In nome della pace are lettrici e cari lettori, la pace è sinonimo di amore, fraC tellanza, giustizia, ma quanti popoli non vivono la pace! Siamo tutti chiamati all’ascolto di chi cerca aiuto. Il nostro amatissimo Papa Francesco tutti i giorni parla di pace, giustizia, lavoro, dignità. La pace la si vive completamente quando intorno a noi c’è onestà e mancanza di corruzione, perché, come dice sempre Papa Francesco, altrimenti “spuzza”. 25 Aprile 1945 - 25 Aprile 2015: 70 anni trascorsi in nome della pace. Sono convinta che, per vivere tutti i giorni questa parola, devo conoscere il suo significato, il sacrificio, il dolore di chi ieri ha vissuto per questa pace. In un libro (Le donne nella storia d’Italia) si scrive: “Non si dimentichi quanto è costata questa vittoria. Quasi ogni donna porta oggi un lutto nel cuore”. Fate che il sacrificio dei vostri cari non sia stato vano, che da vostro dolore sorga per il nostro paese un’epoca nuova. La vera battaglia incomincia oggi ed è battaglia contro ogni oppessione politica e ogni ingiustizia sociale. Molte, nella libertà ritrovata, piangeranno a lungo e per sempre i cari perduti, come quella madre: “Quando più tardi vennero a dirmi: tuo figlio è tra i morti sulla piazza in paese, io non capivo ancora e aggiunsi legna nel focolare come se, figlio mio, dovessi tornare. E misi il mantello e i guanti di lana e presi la borsa per scendere nel paese e mi avviai fuori dall’uscio nella tramontana fredda nel mio stupore senza fine quando appoggiai il tuo capo pesante sul mio braccio ed i tuoi occhi sapevano di sangue e di terra. E tante sono le poesie, i canti di questa pagina di storia. Oggi tanti fanno fatica, sono delusi. Per ritrovare la gioia la speranza hanno bisogno che, in nome della Pace, regni nel cuore della gente (sopra di noi) la parola onestà. Le ricette di ona Nove a cura di Franco Bertoli Pappardelle rosse S caldate l’olio in una larga padella facendovi rosolare per 3 minuti la cipolla tritata finemente e l’aglio schiacciato. Unite la salsiccia spellata e sbriciolata, i pomodori e il peperoncino tritato grossolanamente e cuocete per 20 minuti. Eliminate l’aglio. Versate la pasta cotta per 5 minuti e mescolate delicatamente. Servire con grana grattugiato. Ingredienti: 320 gr. di pappardelle all’uovo, 400 gr. di salsiccia, 400 gr. di pelati, 4 cucchiai d’olio evo, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 1 peperoncino piccante, formaggio grana grattugiato, sale. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Al Mufoco due bellissime fotomostre con Mario Cresci e Paolo Riolzi Valeria Casarotti-Teresa Garofalo lla presenza del sindaco, dottoressa Silvia A Crespi, e di un pubblico numerosissimo, sabato 14 marzo a Cinisello Balsamo nei prestigiosi spazi di Villa Ghirlanda, sede del Mufoco (Museo di Fotografia Contemporanea), si è inaugurata la mostra fotografica “Racconti privati. Interni 1967-1978” ed è stato presentato “Vetrinetta un nuovo progetto di arte pubblica” che, com’è nella filosofia del museo, studia e sperimenta forme innovative di dialogo culturale con il territorio. Due iniziative apparentemente molto diverse, in realtà legate da uno stesso obiettivo, quello di “leggere” l’identità di singole persone e di intere comunità sia attraverso immagini di interni sia attraverso oggetti conservati nelle vetrinette, elemento di arredo ancora presente nelle nostre case che raccoglie oggetti legati a momenti particolari della nostra vita. Di Mario Cresci, maestro di fotografia, scrittore e graphic designer è la selezione di scatti in bianco e nero appartenenti alle serie “Ritratti mossi e Ritratti reali” realizzati dall’autore in paesi della Basilicata negli anni Settanta (vedi foto sopra). Nei “Ritratti mossi” i volti delle persone sono cancellati e a rivelare la personalità e raccontare la storia dei singoli individui sono proprio gli oggetti e i luoghi degli interni, perfettamente a fuoco, quindi leggibili. Nei “Ritratti reali” l’artista riprende gruppi familiari in interni mentre posano tenendo in mano fotografie dei loro antenati, e l’incrociarsi degli sguardi tra le persone reali e i loro avi crea un corto circuito, un rimando continuo tra tempo reale e memoria. Più appariscenti, colorate e scintillanti, in scala 1:1, sono invece le foto delle vetrinette scattate da Paolo Riolzi per questo progetto di arte pubblica che, come accaduto in passato con “Salviamo la luna” e “Fotoromanzo”, sta suscitando vivo interesse negli abitanti della città. Finanziato dalla Fondazione Cariplo, di fatto il progetto non è finito, si concluderà infatti il prossimo 6 settembre e il suo sarà “un lungo viaggio intrapreso con ironia e affetto nel tessuto sociale di Cinisello Balsamo, operando all’interno della dialettica tra pubblico e privato, tra storia personale e identità collettiva, per riattivare attraverso dispositivi differenti un processo di dialogo tra le persone e tra le generazioni”. Il progetto - afferma il curatore Matteo Balduzzi - ha varie dimensioni: quella estetica, perché si tratta comunque di arte, seppure di arte atipica, condivisa, quella critica che già da subito offre una lettura sorprendente della società, ma che sarà completata a fine giugno quando verrà pubblicato un libro che raccoglie l’esperienza di “Vetrinetta” e sarà allora facile fare un bilancio più pensato, più esatto di quel che è stato il progetto. Un’altra dimensione, forse quella per ora più evidente, è una sorta di attivismo civile, sociale, culturale che avviene con la mobilitazione di tante persone, non solo da parte di chi partecipa ma anche di un gruppo di lavoro che rende possibile la realizzazione di un progetto come questo. Giovani ricercatori guidati dal sociologo Paolo Volontè stanno incontrando gli abitanti di Cinisello Balsamo, vanno nelle case, fotografano gli oggetti, intervistano i partecipanti e raccolgono ricordi ed emozioni legati agli oggetti esposti. La mostra raccoglie storie fotografiche e storie scritte, cose che raccontano storie di persone e persone che raccontano storie di cose. È un ping pong, la storia delle famiglie è anche la nostra. Le fotografie delle vetrinette e i racconti raccolti attraverso le interviste, biografie personali dei partecipanti, andranno poi a costituire un archivio consultabile anche on-line. Visitare questa mostra - sostiene Paolo Riolzi - è come effettuare un viaggio comune, perché anche guardando oggetti che non ci appartengono scopriamo sempre qualcosa che richiama la nostra vita e i nostri affetti e comprendiamo che siamo parte di un tutto, siamo un tassello di un mosaico che nell’insieme acquista più valore. Fino al 25 giugno, su prenotazione, visite guidate gratuite alle due mostre ogni sabato alle 15 e 16,30 e ogni domenica alle 11. Per laboratori, corsi base di fotografia, workshop, incontri con Mario Cresci e Paolo Riolzi, rivolgersi a www.mufoco.org/vetrinetta o 02.66056631. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 15 FILO DIRETTO CON LE ISTITUZIONI/1 DAL SENATO DELLA REPUBBLICA Importanti passi in avanti nella lottta contro la corruzione Franco Mirabelli (senatore della Repubblica del Pd) continui episodi di corruzione che Ichesono purtroppo oggetto delle cronacoinvolgono politica, apparati pubblici, imprese e sottraggono risorse ai cittadini, alle aziende sane, ai giovani, a chi fa innovazione. Combattere la corruzione è una priorità su cui si gioca una buona parte del futuro dell’Italia. E contro la corruzione, in questa legislatura, Governo e Parlamento hanno già fatto cose importanti e la legge che abbiamo approvato al Senato negli scorsi giorni è un ulteriore passo avanti nella prevenzione e nel contrasto. L’introduzione dei reati di voto di scambio e di autoriciclaggio, l'istituzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione e il suo affidamento a Raffaele Cantone, considerata da tutti gli addetti ai lavori lo strumento più efficace creato in questo Paese contro la corruzione: questi sono i fatti. E ne seguiranno altri, che sono già in cantiere come la riforma della legge sugli appalti e della prescrizione, ma questa legge risponde con efficacia a una serie di vuoti normativi che hanno indebolito l’azione di contrasto e la deterrenza della magistratu- ra e dello Stato e risponde anche ai guasti creati nel 2002 dall’abolizione di fatto del reato di falso in bilancio con cui si è reso meno difficile per i corruttori procurarsi le provviste di denaro per pagare i corrotti. Con la legge che abbiamo approvato viene reintrodotto il reato di falso in bilancio, prevedendo pene dai 3 agli 8 anni di reclusione per gli amministratori corrotti delle società quotate in borsa e, soprattutto, reintroducendo la procedibilità d’ufficio. Oltre a ciò, si interviene sulle pene che puniranno corrotti e corruttori, creando le condizioni perché si ponga fine alla sensazione di sostanziale impunità che si ha vedendo che in Italia ci sono solo poche decine di condannati per corruzione che scontano effettivamente le pene in carcere. Non si tratta di un’ossessione punitiva ma credo che inasprire le pene per fare in modo che chi è corrotto o chi corrompe sconti la pena in carcere costituirà sicuramente un deterrente e sarà una scelta che farà giustizia rispetto all’idea che per i “potenti” ci siano trattamenti diversi da quelli riservati agli altri condannati. La legge anticorruzione non si limita a inasprire le pene. Innanzitutto si incentiva chi denuncia garantendo uno sconto di pena a chi, indagato per corruzione, sceglie di collaborare aiutando a individuare gli altri responsabili, a recuperare i soldi e le utilità trasferite e a evitare ul- teriori episodi di malaffare. Inoltre, vengono affidati nuovi poteri e nuove prerogative all’Autorità Nazionale Anticorruzione, prevedendo che ogni notizia rilevante debba essere riferita dai giudici amministrativi alla stessa ed estendendo le tipologie di contratto sottoposte al controllo dell’Autorità. Infine lotta alla corruzione e lotta alle mafie sono tra loro legate, dove c’è corruzione le mafie trovano terreno più fertile e per questo nella legge non è strano che sia stato inserito l’articolo 4 con cui si inaspriscono tutte le pene previste dall’articolo 416bis del Codice Penale (che punisce il reato di associazione mafiosa) estendendole anche alle associazioni criminali straniere. Questa scelta è importante perché tende a risolvere un problema che spesso hanno posto i magistrati antimafia e che, fino ad ora, ha permesso che i boss mafiosi processati con rito abbreviato uscissero dal carcere dopo pochi anni per tornare sul territorio a comandare. Insomma questa legge servirà a chi deve colpire la corruzione: introduce misure di deterrenza e di prevenzione e conferma che, come dimostra anche la diffusione e l’efficacia delle inchieste che si sono moltiplicate in questi mesi in Italia, ci sono Istituzioni che hanno scelto di combattere l’illegalità, la criminalità e le mafie e che, per farlo, lavorano per migliorare le norme. DALLA CAMERA DEI DEPUTATI Milano 2016 senza Pisapia, una sfida da vincere Matteo Mauri (deputato del Pd) a notizia aleggiava nell'aria da temL po. Ma adesso è ufficiale. Giuliano Pisapia non si ricandiderà a Sindaco di Milano l'anno prossimo. Pisapia ha convocato in fretta e furia una conferenza stampa e ha reso pubblica la sua decisione davanti al mondo dell'informazione. Il rumore è stato forte. Le reazioni non si sono fatte attendere e sono state le più diverse. Chi si è rallegrato, il centrodestra nelle sue varie articolazioni oggi molto disarticolate. Chi si è sinceramente rattristato e si è sentito subito orfano. Chi ha fatto finta di rattristarsi ma in realtà non aspettava altro. Io faccio categoria a parte invece. Io sono dispiaciuto. Ma nel senso letterale della parola. Nel senso che la scelta proprio non mi è piaciuta. So bene che quando si è candidato Sindaco aveva detto fin da subito che, se fosse stato eletto, avrebbe fatto un solo mandato. Conosco bene la coerenza dell'uomo e penso che gli faccia onore. Ma penso anche che avrebbe fatto bene a ripensarci e a dare la sua disponibilità per presentarsi anche nella prossima campagna elettorale. Penso cioè che avrebbe dovuto far prevalere la ragion politica a pur legittime valutazioni personali. Lo dico ovviamente perchè penso che con lui, e con l'attuale Amministrazione, Milano abbia rialzato la testa e oggi abbia riconquistato la dignità che le era venuta meno con la disastrosa gestione Moratti. Con questo non voglio dire che Pisapia abbia fatto tutto al meglio o che non si potesse fare di più. D'altronde fare il Sindaco in questi tempi di crisi e di tagli di bilancio è veramente un compito ingrato. Ma dico che proprio perchè la strada tracciata era quella giusta sarebbe stato meglio proseguire e fare ancora meglio proprio con la guida che su quella strada ci aveva portato. Non mi sono dimenticato le aspettative e l'entusiasmo che aveva creato attorno a lui. Non mi dimentico il clima della famosa manifestazione in piazza del Duomo. Non mi dimentico la sensazione di soddisfazione diffusa di aver portato Milano fuori dalla maledizione della gestione inadeguata del centrodestra. Il lavoro però non è finito e sa- rebbe stato meglio proseguirlo tutti insieme con Pisapia per altri cinque anni Ma non è così. Dobbiamo prenderne atto, sostenerlo ancora al massimo per tutta la Legislatura e rimboccarci le maniche per dare a Milano la candidata o il candidato giusto. Una persona che sappia interpretare e governare al meglio una città così complessa e importante per tutt’Italia. Dovremo trovarla nel modo più democratico e condiviso possibile. Ma per farlo dobbiamo aver chiare alcune cose molto importanti. La prima è che Milano non è solo quella nella cerchia dei Navigli, ma soprattutto quella fuori. Che è una città vitale ma provata dalla crisi. Che dobbiamo essere ambiziosi perchè la nostra città si merita di essere tra le eccellenze internazionali. E che per farlo dobbiamo sempre metterci dal punto di vista dei nostri concittadini. Quella è la prospettiva giusta, l’unica possibile. Il Partito Democratico raccoglie la sfida, non vuole solo vincere ma vuole proporre il meglio. E sa bene di avere una grande responsabilità. Ma le sfide, si sa, sono fatte per essere vinte. LE NOTIZIE DEL MESE Ospedale: in 12 mila al concorso per 25 posti da infemiere Angelo Longhi (angelo.longhi@fastwebnet.it) • 3 marzo. Carsharing: entro maggio il servizio si allarga all’hinterland. È da un anno che i comuni intorno a Milano come Cormano o Sesto San Giovanni chiedono di allargare il servizio di car sharing che tanto successo ha avuto a Milano. Per agevolare l’operazione il Comune ha messo in campo alcuni incentivi per spingere i privati a investire anche nell’area della città metropolitana. Ogni operatore potrà decidere dove andare. Car2go che conta già 75 mila iscritti e 700 smart biancocelesti è pronto a schierare 100 nuove auto. • 4 marzo. Chiusi i lavori della commissione regionale sul dissesto di Aler. Nessun colpevole. In dieci anni le giunte regionali della destra lombarda del ciellino Formigoni hanno permesso che in Aler (la società controllata dalla Regione Lombardia e che si occupa della gestione delle case popolari) si formasse un gigantesco buco di mezzo miliardo di euro. Responsabilità, nomi, colpevoli? Nessuno. Il documento farsa approvato dalla commissione di inchiesta bipartisan attribuisce il buco a “criticità dei controlli”, “carenze organizzative e gestionali” investimenti immobiliari “non felici”, ma nessun nome, nessun responsabile. “Non facciamo processi e non siamo pubblici ministeri” secondo Roberto Bruni del Patto Civico. Ma portare i documenti alla magistratura perchè indaghi su questo gigantesco buco no? • 5 marzo. Pronto soccorso legale. Arriva dal Comune l’avvocato gratuito. Il Comune fornisce la prima consulenza legale professionale per capire cosa fare in caso si abbia la necessità di farsi tutelare da un legale da soprusi, maltrattamenti, truffe, aggressioni. E’ la prima volta che Palazzo Marino scende in campo direttamente per offrire assistenza legale gratuita sui temi del lavoro, della famiglia, su questioni di carattere penale, della casa, dell’immigrazione, della violenza di genere. Sono già 20 gli avvocati che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere i cittadini presso la Casa dei Diritti di via De Amicis 10, la cui “Sala degli incontri” è stata intitolata con una targa a Franco Bomprezzi. Appuntamento: in orari d’ufficio 02 88463045. • 7 marzo. Presi i rapinatori seriali in via Porro Lambertenghi grazie al software della questura. Li hanno presi di fronte all'uscita del Carrefour in via Porro Lambertenghi. Sapevano che li avrebbero trovati lì non per una spiata ma perchè un software della questura aveva elaborato i dati delle rapine precedenti e aveva fornito il colpo successivo più probabile. E così è stato. Funziona il software: le rapine in farmacia, grazie soprattutto all'arresto degli assalitori seriali, sono diminuite del 25 per cento nel 2014. Sono due vecchie conoscenze: Francesco Pesco, 36enne con precedenti per bagarinaggio, e il 45enne cugino Angelo Pastiglia (che nel curriculum ha spaccio, rapina e occupazione abusiva) nomi conosciuti alle cronache: entrambi parenti di Giovanna Pesco, alias 'lady Gabetti', la regina dl racket delle case Aler tra via padre Luigi Monti e via Val Cismon dove hanno ancora casa i due rapinatori, dei quali solo Pastiglia era stato coinvolto nelle indagini della Mobile che nel 2009 smantellò il controllo del clan sulle occupazioni del quartiere arrestando i responsabili. ONA NOVE 16 • 20 marzo. Lega Nord in campagna elettorale: l’occupazione della caserma di viale Suzzani colpa del Comune. Si può ben immaginare che chiedere serietà a una forza politica che pur di incassare voti facili sia capace di passare, come se niente fosse, dal federalismo all’alleanza con i fascisti del terzo millennio, da Roma ladrona all’Italia agli italiani, dalla secessione dall’Italia per annettersi all’Europa all’uscita dall’Euro, è impresa molto ardua. Però affermare che l’occupazione, pacifica pur se abusiva, da parte di ragazzi della Caserma dei bersaglieri sia colpa di Pisapia e della giunta di sinistra è atto ineffabile come la persona dell’ex vicesindaco “sceriffo” De Corato, tutto chiacchiere e distintivo e per i 20 anni in cui lui ha governato Milano, fatti zero. Si legge in una dichiarazione dell’assessore alla Sicurezza Marco Granelli: “Purtroppo la ex caserma è inutilizzata e abbandonata da almeno 10-15 anni, più volte il Comune di Milano ha chiesto al ministero della Difesa e al Demanio nazionale di poter riutilizzare questa e altre caserme inutilizzate presenti sul territorio comunale, anche con lettere già del 2012 e 2013”. Senza risposta. Il 30 marzo la caserma è stata sgomberata dagli occupanti. Resterà vuota per altri 15 anni? • 24 marzo. Ospedale di Niguarda: arrivano in 12 mila al concorso pubblico per 25 posti da infemiere. Saranno svolti al Politecnico in turni da 1.600 persone gli esami per aggiudicare i 25 posti di lavoro da infermiere a tempo indeterminato presso l’Ospedale di Niguarda. Il costo per svolgere gli esami a questa massa di persone sarà di 30 mila euro. Il bando che si è chiuso il 12 marzo è per un posto di lavoro che vale circa 37 mila euro lordi l’anno, più eventuali premi o straordinari. Una busta paga da 1.600 euri netti insomma, un miraggio in tempi di crisi. Si sono iscritti sia infermieri neo diplomati in cerca di prima occupazione, sia chi questo lavoro lo fa già da molti anni ma non ha ancora un contratto stabile. Sono almeno 30 mila gli infermieri precari. • 26 marzo. Aler chiude le sue partecipate e si accolla i debiti: in tutto contando anche i suoi arriva mezzo miliardo di euro. La dismissione di tutte le società controllate o partecipate da Aler, la società della Regione Lombardia che gestisce un pezzo importante del patrimonio edilizio pubblico, è una mossa che non cambia il debito ma aiuta Aler a rinegoziare una soluzione con le banche creditrici. Una cifra astronomica che nei 20 anni di governo della Regione da parte di Formigoni prima e Maroni dopo è sempre aumentato. Fino ad arrivare attualmente quasi in un vicolo cieco. Un esempio soltanto: una delle società inglobate, Asset, nacque nel 2005 per valorizzare il patrimonio abitativo e invece si è lanciata in alcune speculazioni edilizie con conseguenti ingenti perdite. Ebbene, i 145 milioni di euro di suoi mutui contratti con le banche sono stati accollati ad Aler. • 29 marzo. Piano dimagrante di Pisapia per le società partecipate del Comune. Razionalizzare le società partecipate del Comune riducendone il numero con fusioni o vendite. Milano Sport verrebbe aggregata a Mm che ingloberebbe pure Milano Immobili e Reti (Mir). Si cercherà di vendere invece il 20% della proprietà restante di Afm spa, la società che gestisce le farmacie milanesi. “L’idea secondo Pisapia è di valorizzare le sinergie, e rafforzare la gestione di appalti e contratti per ottenere economie di scala..” attribuendo alla sola Mm il compito di gestire gare, appalti, servizi, gestione del personale e della comunicazione anche per le altre società del Comune. L’opposizione si lamenta. Non contesta il Piano in sè ma il fatto di averlo saputo all’ultimo momento e che il Consiglio Comunale sia stato scavalcato. • 30 marzo. 35 metri di murales in via Padova sponsorizzati dal CdZ 2. Un muro pieno di colori per via Padova a Milano. Il progetto “Tutto il mondo sulle mura del liceo” del liceo artistico Caravaggio si è concluso con la decorazione di una lunga parete tra via Padova e via Prinetti, a Milano, da parte degli studenti che hanno hanno lavorato nel fine settimana assieme ai maggiori artisti della Street art in città, da Pao a Bros, da Tomoko Nagao a Mister Wany. Risultato: quattro murales lunghi circa 35 metri. Per permettere i murales il Pio istituto dei sordi ha realizzato i lavori di sistemazione del muro di cinta. Nessuna protesta in giro. Chissà che ne pensano i destrorsi della Lega Nord di Niguarda che avevavo contestato il murale antifascista: prima perché era stato pagato con i soldi del Consiglio di Zona 9, poi, scoperto che l’Anpi non aveva mai ritirato i soldi, perchè proprio quella scritta non gli piaceva. Troppo divisiva dicevano loro: tra tutti i cittadini democratici di tutte le fedi politiche da una parte e i fascisti dall’altra, diciamo noi. • 31 marzo. Semafori intelligenti per 10 linee del tram: avranno il verde fisso. Le prime due linee a sperimentare il software che dà il via libera ai tram facendo scattare il verde saranno la linea 4 (Zona 9) e la linea 9. Il Comune conta di applicarlo dopo l’Expo per estenderlo in breve a dieci linee, e stima nel 20 per cento il tempo risparmiato con questo sistema del “verde fisso” dai viaggiatori. Inoltre partiranno altri interventi per la sistemazione di alcune fermate e dei mezzi stessi per facilitarne l’accesso. Il documento di programmazio(disegno di Luigi Muzzi) ne che traccia le linee guida della mobilità di qui al 2024, al quale chiunque fino al 28 aprile può inviare le proprie osservazioni, individua altre linee tranviarie su cui estendere il sistema: (7, 15, 24, 27 e 31) e anche due filobus la 90 e la 91. Sulle linee tranviarie con il verde fisso vedi anche a pag. 6. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. La piccola pubblicità degli indirizzi utili SA.NI. Snc SAnitaria NIguarda Via Val di Ledro 11 - 20162 Milano Tel. 02.6423040 sanitarianiguarda@yahoo.it NIGUARDA ATTREZZATURE TOELETTATURA alimenti VENDITA ANIMALI Orario continuato: 9/19.30 Chiuso il lunedì Via Paolo Rotta, 4 - 20162 Milano (ang. Via Ornato) Zona Niguarda Tel./Fax 02.66.10.48.18 www.argopetshop.it - argo@argopetshop.it Dott. MARCO SPECA Amministratore di Condominio Socio A.N.AMM.I. 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Salvatore Crapanzano sul ruolo delle Province Gioovanni Poletti ntervistiamo l’ing. Salvatore Crapanzano, che negli ultimi Idirettore decenni ha realizzato molti interventi concreti, prima come del Piano Intercomunale Milanese, poi come uno dei direttori di Metropolitana Milanese. Le sue esperienze in settori molto importanti per lo sviluppo della Città possono quindi offrire, anche se in poche righe, una valutazione di speranza condizionata per il futuro di Milano Città Metropolitana Città metropolitana di Milano. Può chiarire perché è nata e che cos’è realmente? Tutti hanno sentito dire che le Province sono state abolite, ma hanno anche sentito dire che questo non è vero! Cominciamo a chiarire. Sulla “questione province” sono in atto percorsi paralleli. Il primo riguarda direttamente proprio la nascita della Città metropolitana, perché un anno fa il 7 aprile 2014 è stata approvata dal Parlamento la Legge 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” - detta anche legge Delrio - che a livello nazionale ha completamente abolito una decina di province, quelle di Milano, Roma, Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, e ha fatto nascere, inizialmente sullo stesso territorio, 10 città metropolitane. Solo da quest’elenco si capisce che sarebbe interessante parlare del fatto che 10 città metropolitanane in Italia sono oggettivamente troppe! Invece, l'abolizione completa di tutte le altre 100 province oggi presenti in Italia, potrà arrivare solo con la riforma del Titolo Quinto della seconda parte della Costituzione. Comunque anche per tutte queste province molte cose sono cambiate: sono diventate di “secondo livello”, e i politici chiamati a gestirle sono di numero molto ridotto, non sono più eletti dal Popolo e non ricevono alcun emolumento aggiuntivo rispetto a quello che già ricevono come sindaci o assessori. Meglio limitare la risposta alla sola Città metropolitana di Milano, che a mio parere è un ente molto interessante e completamente nuovo, anche come concezione. La Città metropolitana sarà un ente come tanti altri, o ci possiamo aspettare qualche cosa di nuovo? Come sempre, quello che conta è prima di tutto la volontà e la capacità di chi amministra di affrontare e risolvere almeno buona parte dei tanti problemi presenti in uno specifico territorio. Non voglio dire che sia ininfluente avere poche o tante risorse a disposizione, ma per esperienza devo dire che si può sempre fare molto, molto di più di quello che a conti fatti i cittadini verificano. Personalmente mi aspetto moltissimo dalla nuova Città metropolitana di Milano, nata il 1 gennaio. Ritengo che ci siano le condizioni per poter fare tantissimo anche in tempi molto brevi, recuperando il tempo perso e organizzando risposte concrete a molti problemi seri che affliggono chi abita nel territorio milanese. Che questo sia un organismo di “secondo livello”, non eletto dal popolo, è una situazione che facilmente evolverà nell'elezione a suffragio universale da parte di tutti gli abitanti di tutti comuni della Città metropolitana. • Briciole di storia La posizione centrale nella Pianura Padana di Milano è stata ed è determinante nei rapporti tra regioni occidentali e orientali d’Europa, tra il Sud ed il Nord. I traffici commerciali e quindi banche, trasporti e non solo (oggi diremmo logistica) hanno sviluppato in passato le linee ferroviarie (allora strade ferrate, l’uso delle vie d’acqua sino al mare ecc...). L’Ottocento, dopo la Rivoluzione francese, fu il secolo della grande innovazione, delle grandi scoperte. In quei decenni mutò il destino di intere popolazioni, si realizzarono condizioni sociali, culturali e politiche per grandi cambiamenti. Ma in queste sede riteniamo mantenere, con “Briciole di Storia”, lo sguardo su Milano Città e il suo territorio, in quanto si possono meglio evidenziare le lontane radici che la Città metropolitana può vantare. In questo numero tenterò di fare, anche con alcune curiosità, una fotografia della Milano effervescente, piena di attività produttive, della metà del 19.mo secolo. La Dogana al Casoretto: 100.000 quintali di derrate alimentari, 2.000 cavalli e 1.000 bovini, questo il movimen- to annuo nel 1850. Anche se la grande industria non ha ancora avviato pienamente il suo processo di sviluppo, Milano e il suo hinterland presentano un quadro di attività agricole, artigianali, di piccola e media industria, ma anche di una notevole effervescenza culturale e sociale. La situazione di Milano in quel periodo meriterebbe ben altro spazio; qui riportiamo alcuni dati significativi e qualche chicca. A Milano e nel suo circondario ci sono ben 208 filande che lavorano 120.000 kg. l’anno di strusa. Negli anni migliori entrano in Milano per la commercializzazione anche all’estero 900.000 kg. di seta. Numerose sono le filande lungo l’Olona. Nei sobborghi di Milano vi sono 16 concerie, alimentate da 94 macelli in città e 45 fuori le mura, con una produzione annua di 1.050.000 pelli grosse e 437.000 pelli leggere. Significativa è la produzione di bottoni (ditta Binda) prodotti utilizzando corna e unghie di bue importate dall’America; ma anche pettini con avorio dall’Africa e dall’India. Dal 1823 la Richard Ginori produce, a San Cristoforo, porcellane e terraglie con 250 operai. La fabbrica Boni, fuori di porta Comasina, produce terrecotte modellate. Non trascurabile è la produzione di strumenti musicali (tra i molti opera Peletti, inventore del controfagotto metallico e non solo). Si producono carrozze apprezzate in tutta Europa con 2.000 operai. Operano numerose fonderie artistiche. Tra gli industriali più noti Stuzt e Müller alla Conchetta, Bouffer e C. in vicolo de’ Cappuccini, Schlegel fuori Porta Nuova, Suffert, fuori Porta Romana, le cui fabbriche producono macchine agricole, torchi, mulini, trebbiatrici, pompe e motori, seghe e caldaie. Tra le tante cartiere, la più nota è la Pigna. Ma anche tante stamperie, così come laboratori di oreficeria e bigiotteria (lavorati oltre 500kg./anno di oro). Importante è la stampa della musica da parte dei Ricordi. A Milano vengono prodotti annualmente 200.000 mazzi di carte da gioco. Ovviamente non è tutto qui, ma credo che i dati citati siano indicativi dell’attivismo di una Città, non ancora libera, ma che sta costruendo il proprio futuro con la vitalità dei propri abitanti. FILO DIRETTO CON LE PROFESSIONI NATURA E SALUTE Primavera: depuriamo l’organismo Paola Chilò urante il periodo invernale il corpo tende ad accumuD lare tossine molto rapidamente per svariati motivi: alimentazione eccessiva e ricca di grassi, sedentarietà, minor sudorazione, uso di farmaci antivirali ed antibiotici, inducendo gli organi deputati all’eliminazione, a un superlavoro e svolgendo in modo parziale la consueta attività disintossicante. Ne consegue che fegato, reni, pelle ed intestino nel periodo primaverile necessitano di essere stimolati per facilitare il lavoro di eliminazione delle scorie. I fattori tossici non derivano solamente dai residui metabolici dell’organismo, ma anche dall’ambiente esterno. Per esempio gli additivi chimici come i coloranti, i conservanti, gli addensanti, gli emulsionanti, i correttori di acidità ecc., sono fonti tossiniche che il corpo tenta in ogni modo di espellere. Vi sono poi sostanze tossiche inalate come i gas di scarico, le vernici, le colle, gli spray e il fumo, per non parlare dei fitofarmaci come gli antiparassitari, i diserbanti ecc., in sostanza produciamo scorie più in fretta di quanto non riusciamo ad eliminare. Gli organi deputati a tale compito vanno aiutati e sostenuti nei cambi di stagione per facilitare il drenaggio. Prima regola da non sottovalutare è bere molta acqua, perché veicola il trasporto e l’eliminazione delle scorie. Se ad essa aggiungiamo l’utilizzo di gemmoterapici specifici, abbiamo fatto centro! La gemmoterapia è un metodo naturale che impiega l’uso di estratti ottenuti con la macerazione in un solvente idrogliceralcolico di gemme, giovani getti, boccioli di piante officinali. Per esempio un valido aiuto per il buon funzionamento di pelle,intestino e ghiandole linfatiche è il macerato glicerico gemmoterapico di Yunglas Regia (noce). La Betula Verrucosa e la Betula Pubbescens sono tra i più importanti rimedi dre- nanti con una importante azione antistaminica. Il Fagus Sylvatica (faggio) favorisce la diuresi e la funzionalità renale. Il Rosmarinus Officinalis (rosmarino) drena il fegato e le vie biliari, mentre l’Ulmus Campestris (olmo) è un ottimo depurativo della pelle. In conclusione, quando arriva la primavera con la sua grande forza rinnovatrice, proviamo a sintonizzarci con essa, aiutando il nostro organismo a pulire, rimuovere, tonificare, rinnovare e mantenere giovane il nostro insostituibile sistema emuntore. Paola Chilò, Naturopata esperta in riequilibrio alimentare con orientamento psicosomatico - Per informazioni o appuntamenti: Tel. 3396055882 - Studio Naturopatia in Via Terruggia 1, 20162 Milano - e-mail naturopaki@gmail.com. SANITÀ I “nonni amici” dell’Ada tendono la mano alla terza e alla prima età Monica Landro irando tra i padiglioni dell’Ospedale Niguarda potreG te imbattervi in un gruppo di simpatici ed energici pensionati con un unico pensiero in testa: dare sostegno ai pazienti o ai loro cari. Sono i volontari dell’Ada, Associazione Diritti per gli Anziani, e la loro mano è tesa ad accogliere e cercare di risolvere i problemi prevalentemente legati alla terza età e non solo. Sicuramente li troverete allo sportello Alzheimer, attivo al Niguarda (al padiglione 17), pronti a dare una mano ai familiari dei pazienti soggetti alla malattia, i quali oltre al gravoso peso dell’assistenza, si trovano a dover affrontare un altrettanto pesante fardello burocratico. ONA NOVE 18 Potrete poi trovarli nel reparto dedicato ai trapianti. L’associazione, infatti, collabora con l’Associazione Trapianti d’Organo. Anche qui la loro presenza punta sull’aiuto nel disbrigo delle pratiche richieste, ma anche sulla corretta informazione a proposito di procedure e normative in materia di trapianto. Non può mancare, poi, l’appoggio al malato e alla sua famiglia durante la degenza e nelle fasi successive. L’Ada è presente anche all’Hospice “Il Tulipano”, il centro residenziale del Niguarda, in via Ippocrate, dedicato alle cure palliative dove i volontari aiutano il personale della struttura. Ci sono anche due giardinieri volontari che si prendono cura del parco dell’Hospice. Ma l’associazione non si occupa solo della terza età, chiunque infatti può richiederne il sostegno. Anzi il nucleo fondante dell’associazione è l’attività dei “nonni amici”, che agevolano e sorvegliano l’uscita da scuola dei bambini da diversi istituti di Milano. La vocazione per i più piccoli non è stata tradita neanche al Niguarda: i volontari sono presenti anche nella scuola in Pediatria per aiutare le maestre nella loro attività con i bambini, soprattutto per le iniziative ludico-ricreative, importanti per alleggerire il ricovero di questi piccoli pazienti. Informazioni: www.adanazionale.it - botticelli@adamilano.it - telefono 02 70005405. un nuovo libro di Augusto Cominazzini un nuovo libro di Luigi Allori Alter penser cont el coo in di nivôl Il film dell’obbligo (Altri pensieri con la testa nelle nuvole) Quarta raccolta delle poesie in dialetto milanese pubblicate su “Zona Nove” Guida pratica per fare cinema con i ragazzi a scuola Utilizzato come sussidio didattico nelle scuole della Zona 9 che aderiscono al progetto “Cinema a scuola” Disponibile in redazione Disponibile in redazione Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Iscriviti all’Associazione Amici di ONA NOVE Socio ordinario Euro 10 (Euro 5 per studenti e pensionati), Sostenitore Euro 25. Per iscriversi rivolgersi presso la sede del giornale in via Val Maira 4. TA EBAO Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Pagina riservata ai lettori lettere in redaz ione CASERMA ABBANDONATA Allego una foto (in basso a sinistra), scattata dalla finestra di casa mia, della caserma Mameli, foto che indica lo stato di abbandono della struttura. Tetti sfondati e porte e finestre aperte. Ma non è solo abbandono. Con l’arrivo della primavera, data la situazione della caserma c’è da temere un’invasione di zanzare. Già durante l’inverno vi è stata una notevole presenza di cimici. Carlo M. Bianchi (marzo) CASERMA OCCUPATA Al Signor Sindaco di Milano. Le scrivo per esternarle tutta la mia indignazione per l’occupazione abusiva della Caserma Mameli di Viale Suzzani da parte di un gruppo di antagonisti. Come mai le occupazioni abusive avvengono sempre e soltanto nelle periferie? Eppure anche in centro non mancano gli stabili dismessi o gli appartamenti sfitti. Come mai non si procede con sollecitudine allo sgombero degli abusivi? Possibile che non si capisca come questo sia un incentivo all’abusivismo. È dimostrato che con l’aumento dell’abusivismo aumenta anche il degrado e purtroppo nella nostra zona i motivi di degrado non mancano. C’è la Casa Loca di Viale Sarca occupata ormai da decenni e case popolari dove almeno un buon trenta percento degli inquilini sono abusivi. La invito a farsi un giro nella zona. Marco Antonio Laurenti (marzo) AUSTERITÀ IN COOPERATIVA nistrativo era al minimo indispensabile per la conduzione dell’Azienda, senza però che con questo vi fosse alcunché di sfruttamento. D’accordo che la burocrazia non era quella attuale ma già era iniziata da lunga pezza la presa di possesso della tecnologia computerizzata (inizio 1978 con Monzani). Se i costi di gestione sono così tanto aumentati nell’ultimo decennio ci sarà pure una spiegazione. Per gestione non mi riferisco ai costi degli acquisti tipo gas, luce, portierato e via elencando, ma tutto ciò che una burocrazia interna ha lievitato non in modo consono. Voglio precisare che sino a quando facevo parte del CdA la nostra Cooperativa discuteva con gli istituti di credito e con Finco-per (finanziaria della Lega) per i tassi attivi che dovevano riconoscerci e con quelli venivano pagati buona parte di quelli passivi a noi riconosciuti ai soci, ma ora l’esposizione bancaria è totalmente passiva e questo è un costo non indifferente. L’articolo in questione accenna ad attività che non riceveranno un finanziamento come precedentemente, e con questo qual è il problema? Forse che le attività ludiche sono più importanti del disagio economico di persone anziane? Giuseppe Sardena (marzo) • Ognuno può pensarla come vuole, ma non può metterci in bocca cose che non abbiamo mai detto. “Zona Nove” non ha mai “accennato ad attività (di Abitare) che non riceveranno un finanziamento come precedentemente”. Abbiamo invece chiesto che cosa si intende fare, ad Bivacchi in via Passerini 29/30 marzo, bivacchi serali in via Passerini vicinanze scuola, rifiuti vari, avanzi di cibo, lattine di birra, cartacce e chi più ne ha ne metta. Come siamo ridotti! Antonio Squeo (marzo) LAVORI IN VIA ORNATO VIA SBARBARO MA CHE SUCCEDE? Vorrei capire se qualche responsabile delle strade ha controllato Via Ornato che va verso Bresso dopo il taglio della strada per posare cavi Metroweb vicino al marciapiede. Hanno sigillato il taglio con cemento (o terra?) in qualche maniera: ci sono avallamenti e ciotoli in strada a fianco del marciapiede.Vorrei invitare i vigili che girano in bicicletta a percorrere la strada a partire dal distributore Esso e ad andare verso Bresso: c’è il rischio di cadere perché ci sono dislivelli oppure bisogna allargarsi verso il centro della strada con il rischio di farsi investire. Lettera firmata (marzo) L’altro ieri percorrendo Via Giuditta Pasta, in corrispondenza con l’incrocio di Via C. Sbarbaro ho notato che stavano togliendo la penisola di cemento appena costruita (vedi foto in basso a destra). Allego copia della lettera spedita al Vice Sindaco Ada De Cesaris e all’Assessore a Mobilità, Ambiente, Metropolitane Pierfrancesco Maran. Volevo esprimere il mio sdegno per una situazione paradossale. Via Sbarbaro: da almeno 3 anni, a seguito di non ben precisati interventi nel sottosuolo, in corrispondenza della suddetta via, è cominciato il teatrino. Lavori iniziati per il ripristino della circolazione automobilistica della strada che prima era a doppio senso con una logica ben precisa in quanto permetteva agli abitanti di Niguarda di non dover compiere assurdi giri dell’oca per potersi immettere sul Viale Enrico Fermi e che di conseguenza sgravava notevolmente il traffico all’interno del quartiere. Tra le proteste dei residenti che chiedevano giustamente il ripristino del doppio senso e le lamentele dei genitori degli studenti che frequentano la scuola privata Achille Ricci che, non potendo più parcheggiare i loro suv in mezzo alla strada si sono sentiti discriminati, si è innescata una condizione contorta e perversa tipicamente italiana che prima ha portato a uno stop della circolazione a doppio senso preventivamente rimessa in vigore, poi dietrofront, blocco della via, ancora blocco dei lavori, poi deciso per il senso unico dalla Milano-Meda verso Niguarda con creazione, un mese fa, di una penisola di cemento che, limitava (sembrava a questo punto definitivamente) la percorrenza della via solo ed esclusivamente dall’Enrico Fermi appunto verso Niguarda con buona pace di noi residenti. Ma non era finita… L’altro giorno, passando da Giuditta Pasta, ho visto degli operai che stavano smantellando la penisola di cemento. Mi sono fermato per chiedere che stesse succedendo e uno degli operai, alla mia domanda, mi ha detto: “Ora vogliono ripristinare il doppio senso”. A questo punto che intenzioni avete? Moreno Minoia (marzo) • Per saperlo basta leggere “Zona Nove” di marzo a pag. 5. LA FACCIO OUTING Affori come a Niguarda, per salvaguardare le strutture culturali, ricreative e sociali che sono state costruite in tutti questi anni, a partire dai tempi di Monzani, e che, al di là della politica edificatoria, sono l’elemento distintivo della vera cooperazione. È invece il signor Sardena, che in modo un po’ sprezzante le definisce “ludiche”, che sembra dare per scontato che non debbano avere “un finanziamento come precedentemente”. Forse s’illude di risolvere, tagliando i servizi socioculturali, il proble- ma del mancato introito dovuto alla diffusa morosità creata dalla crisi? LA VERTENZE IN COOPERATIVA ... Al Presidente e al CdA di Abitare consiglio di reintegrare al suo posto l’impiegata licenziata, signora Paola Cavaleri, la quale peraltro in sede di conciliazione ha dichiarato di accettare la riduzione dello stipendio in base al part time, proposta ragionevole rifiutata dai rappresentanti della Cooperativa... Enrico Monza (marzo) Ebbene sì. Ho deciso di fare anch’io outing. Approfitto delle pagine di questo giornale per darne comunicazione a molti. Amo un uomo e voglio vivere con lui. Credo che i miei genitori lo sospettassero da tempo ma non ho avuto mai il coraggio di dirlo a loro apertamente. Invito tutti quelli come me ad uscire allo scoperto. Giovanna Molteni (marzo) PARCHEGGI PER I CAMPER È arrivato il vostro prezioso giornalino dedicato in prevalenza a parcheggi, strisce blu ecc. Curiosità, ma i camper parcheggiati in via Adriatico hanno un autorizzazione? Pagano una tassa di non circolazione? Tolgono spazio alle auto, visibilità, sono ingombranti. Lettera firmata (marzo) Chi scrive è un socio abitante dalle Cooperativa Abitare, per 23 anni membro del CdA della Cooperativa Edificatrice di Niguarda, dal 1978 sino al 2001. Ho preso visione del vostro articolo pubblicato a febbraio che mi trova completamente in disaccordo. Dalla morte del Presidente Pierino Monzani ebbe inizio un tipo di gestione non completamente in linea con la precedente, i tempi stavano cambiando, ma ad ogni modo non si era mai usciti dai binari di oculatezza sapendo che si stavano gestendo i risparmi di Soci i quali venivano premiati con il riconoscimento di un tasso di interesse molto inferiore ai Bot o Cct in circolazione. Il personale ammi- tel. e fax. 02/39662281 – e-mail: zonanove@tin.it Cento di questi anni! Il Gruppo Terza Età di G.D.L. con tutti i parenti e amici porgono calorosi e affettuosi auguri a Flora Guerra che il 18 marzo 2015 ha conquitato i suoi cento anni! Buon compleanno a te mamma Maria! Per i tuoi cento anni in 40 tra figli nuore nipoti e pronipoti ci siamo stretti attorno a te, dalla Sardegna e Milano Gli Amici del Condominio di via Santa Monica 1 si congratulano e fanni molti auguri a Ettore Mariani che il 27 marzo ha compiuto centi anni Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 19 NICODOMUS S.I. DI CALLÀ N. DIANO MARINA IL CIRCOLO ACLI PRATOCENTENARO Tel. 0266106087 Fax 0266106486 e-mail: info@nicodomus.it www.nicodomus.it Bus 42 MM5 Tram 5-7-31 HA ORGANIZZATO UN SOGGIORNO CLIMATICO DI DUE SETTIMANE SULLA RIVIERA DEI FIORI DAL 23 MAGGIO AL 6 GIUGNO 2015 La quota di partecipazione riservata ai soci Acli è di 860,00 € a persona e comprende: • 14 giorni di pensione completa dalla CENA del primo giorno alla 1a COLAZIONE del giorno di partenza, • Cocktail di benvenuto, • Sistemazione in camere doppie con servizio privato, • Bevande ai pasti (1/4 di vino e ½ minerale), • Programma di intrattenimento diurno e serale, • Assicurazione Medico/Bagaglio, • Servizio spiaggia per tutto il periodo, • Viaggio a/r in pullman granturismo con partenza dal Circolo Acli nel primo pomeriggio di sabato 23 maggio. Per informazioni e prenotazioni tel. 02.6423981 - 328.6192916 Sig.ra Gabriella Zulian ONA NOVE 20 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
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