Programma di Ragioneria generale e applicata I

Programma di Economia Aziendale
(Prof. Enzo Bivona)
Dipartimento DEMS – Università di Palermo
Anno accademico 2013-2014
Oggetto dell’Economia Aziendale:
L’Economia Aziendale studia i principi sottostanti al governo e alla funzionalità duratura delle
aziende. Pertanto, il focus dell’Economia Aziendale è costituito dallo studio delle condizioni che
rendono sostenibile lo sviluppo e il successo delle aziende, e di quelle che conducono alla crisi delle
stesse.
Primo modulo: Elementi di base di Economia Aziendale
A) Introduzione all’Economia aziendale
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La nozione di economia aziendale: origine e significato del termine. L’azienda come istituto
e come sistema. I bisogni umani e il variegato universo delle fattispecie aziendali. Il diverso
significato del termine “azienda” nelle discipline giuridiche
I comuni principi di governo per la continuità, la sopravvivenza e lo sviluppo delle aziende:
il principio di progresso, di economicità e di solvibilità. Le nozioni di efficienza ed efficacia
L’azienda come sistema. L’amministrazione aziendale quale sistema costituito da tre
elementi interdipendenti: organizzazione, gestione, rilevazione
Gestione strategica e gestione corrente
Relazioni tra governo e gestione aziendale
Il successo delle aziende. La formula imprenditoriale
L’ente pubblico visto come azienda
I valori degli attori chiave alla base del successo o dell’insuccesso delle aziende. Lo studio
dei valori come presupposto per la identificazione delle cause del relativo successo delle
aziende.
Le aree funzionali dell’impresa
Il ciclo processuale aziendale. Periodo ed esercizio amministrativo.
B) Gli strumenti di verifica delle condizioni generali di successo del sistema aziendale
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La coordinazione delle operazioni e il suo governo: il controllo della economicità e della
solvibilità e i suoi strumenti. Lo Stato Patrimoniale
La redazione del Conto economico, la sua struttura logica e il principio di competenza
economica dei costi e dei ricavi
Le relazioni tra i valori del Conto economico e dello Stato patrimoniale: il sistema dei valori
di bilancio
Limiti della determinazione del reddito di esercizio: incertezza, arbitrarietà, relatività
L’analisi dello Stato patrimoniale per un giudizio di prima approssimazione sulla solvibilità
aziendale. L’analisi della redditività: reddito netto, reddito operativo, margine di
contribuzione, valore aggiunto
La nozione di autofinanziamento e la sua quantificazione
1
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L’analisi dei flussi finanziari e il prospetto delle fonti e degli impieghi di fondi
L’analisi delle relazioni tra liquidità, solidità, redditività e sviluppo
Le configurazioni di capitale: capitale di funzionamento, di liquidazione, economico. La
definizione di un intervallo per la verifica della correttezza della valutazione del capitale di
funzionamento. La determinazione del capitale economico
C) Gli strumenti di verifica delle condizioni particolari di successo del sistema aziendale
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Il controllo dei costi come componente essenziale del governo della economicità. Le
configurazioni di costo. Costi diretti e indiretti
La determinazione delle configurazioni costo. Procedimenti di ripartizione dei costi indiretti
su base unica o multipla d’azienda e su base unica o multipla di centro. La determinazione
dei coefficienti unitari di centro
Variabilità e costanza dei costi. Il diagramma di redditività
Il bilancio di previsione. L’analisi degli scostamenti tra costi preventivi e consuntivi.
Il sistema di controllo di gestione
Secondo modulo: Margini lordi e scelte economiche d’azienda
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Un modello a margini lordi per le scelte economiche d’azienda
I margini lordi nei giudizi di convenienza economica di breve periodo
I margini lordi nei giudizi di convenienza economica di lungo periodo
Terzo modulo: Processi di apprendimento nel governo dello sviluppo della piccola impresa
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Il governo dello sviluppo della piccola impresa
Il controllo strategico quale meccanismo operativo per la comprensione dei processi di
acquisizione e degrado delle risorse-chiave aziendali
Il ruolo del controllo strategico nel più ampio sistema di controllo di gestione
I modelli di supporto al “feedback informativo” per il controllo strategico
I modelli di supporto all’apprendimento per il controllo strategico nella prospettiva della
dinamica dei sistemi
Modelli “dinamici” e processi di apprendimento nel governo dello sviluppo della piccola
impresa
I micromondi come strumento di apprendimento a supporto dei metodi di “didattica attiva” e
del governo dello sviluppo della piccola impresa
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TESTI CONSIGLIATI
Primo e secondo modulo:
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Sorci C., Lezioni di Economia Aziendale, Giuffrè, Milano, 2002 (parti da 1 a 3 e appendice
3), con esclusione delle seguenti pagine: da 81 a 112; da 295 a 311.
“L’azienda pubblica”, tratto da: Bianchi C., Sistemi di programmazione e controllo per
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l’azienda “Regione”, Giuffrè, Milano, 2004, cap. 1 (materiale disponibile su: www.ced4.it,
“Corsi Universitari”  “Economia Aziendale”  “Testi Consigliati”).
Bianchi C. 2012. “Ripensare al bene dell’azienda in un’ottica di sviluppo sostenibile nel
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soddisfacimento dell’interesse pubblico tra bisogni individuali e sociali” (materiale
disponibile su: www.ced4.it, “Corsi Universitari”  “Economia Aziendale”  “Testi
Consigliati”).
Terzo modulo:
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Bianchi C., 2002. Processi di apprendimento nel governo dello sviluppo della piccola
impresa, Giuffrè, Milano
Capitoli: 1, 2 (fino a pag. 98), e da 3 a 8, con esclusione del capitolo 4.
Casi aziendali:
1. Pomini S.p.A.
2. Alessi
3. Amazon
4. Puma
5. Apple
6. Swatch
7. RyanAir
8. Alitalia
NOTE:
Si prega lo studente di voler prendere nota di due importanti ERRORI DI STAMPA che si
trovano sul testo “Lezioni di Economia Aziendale”:
 p. 61: La figura 5 (ciclo di vita dei prodotti) riporta nel primo tratto (R < I + i) un andamento
dei ricavi che cresce in modo meno che proporzionale rispetto al tempo. Invece, la crescita
dei ricavi è inizialmente più che proporzionale rispetto al tempo. Sempre la stessa figura 5
riporta, nei due tratti terminali della curva dei ricavi, una riduzione più che proporzionale
rispetto al tempo. Invece, la riduzione è meno che proporzionale rispetto al tempo, fino a
che non si sia raggiunto un livello minimo di fatturato, prossimo allo zero.
 p. 172: “Il R.O.E. (“Return on Equity”, letteralmente ritorno sul capitale proprio) misura la
percentuale di recupero del capitale proprio attraverso il reddito netto ovvero, la misura della
remunerazione dei mezzi propri investiti”. La corretta formulazione è, invece: “Il R.O.E.
(“Return on Equity”, letteralmente ritorno sul capitale proprio) esprime il tasso di
redditività netta del capitale proprio, ovvero la misura della remunerazione dei mezzi
propri investiti”.
 p. 173: “Il R.O.I. (“Return on Investment”, letteralmente ritorno sul capitale investito)
misura la velocità con cui si recuperano gli investimenti netti …”. La corretta formulazione
è, invece: “Il R.O.I. (“Return on Investment”, letteralmente ritorno sul capitale investito)
misura il tasso di redditività degli investimenti netti …”.
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 p. 258: “Si ha un’area di redditività negativa fino al volume V1 corrispondente al punto di
equilibrio o di pareggio P (detto anche break even point) in cui i ricavi coprono tutti i costi,
vale a dire fino al volume produttivo al di là del quale la redditività diventa positiva fino al
limite della capacità produttiva installata”. La corretta formulazione è, invece: “In
corrispondenza a volumi di produzione inferiori a V1 il reddito conseguito è negativo.
In corrispondenza ad un volume di produzione pari a V1 il reddito conseguito è nullo.
Tale volume individua il c.d. “punto di pareggio”. In corrispondenza ad un volume di
produzione superiore a V1 il reddito conseguito è positivo”.
 Al fine di poter coniugare maggiormente con la realtà operativa i concetti appresi durante le
lezioni ed esercitazioni, si raccomanda vivamente lo studente di non limitarsi alla lettura del
materiale didattico consigliato. Nel corso delle lezioni ed esercitazioni potrà essere fornito altro
eventuale materiale didattico. Ulteriore materiale di formazione potrà essere acquisito con la
lettura di altri testi, riviste, partecipazione a seminari di studio.
 Ai fini dello svolgimento dell’esame di Economia Aziendale NON è propedeutica alcuna altra
materia di insegnamento.
Modalità di svolgimento dell’esame:
 L’esame di profitto si articola su una prova scritta, il cui superamento è propedeutico per
sostenere la prova orale. La prova si considera superata qualora la valutazione conseguita sia
pari o superiore a 18/30.
 Alla prova scritta verrà attribuito una votazione massima di 24/30.
 Lo studente che ha superato la prova scritta e aspira ad un voto superiore a tale valutazione può
richiedere di sostenere la prova orale.
 È data facoltà allo studente che ha superato la prova scritta di non sostenere l’esame orale e
richiedere la verbalizzazione del voto attribuito alla prova scritta.
 La prova scritta consta di diversi quesiti – relativi alle tematiche affrontate durante le lezioni e
le esercitazioni – ai quali il candidato è chiamato a rispondere in modo NON NOZIONISTICO.
 A ciascun quesito è attribuita una valutazione in trentesimi.
 La prova scritta può essere sostenuta una sola volta per le sessioni d’esame nelle quali sono
presenti due appelli, e due volte (al primo e al terzo appello) nelle sessioni che prevedono tre
appelli. La prova orale deve essere sostenuta nella stessa sessione d’esame.
 Gli studenti dovranno presentarsi alla prova scritta muniti esclusivamente dello statino, di un
documento d'identificazione, di una penna o matita e di eventuali strumenti di calcolo.
 La prova orale sarà incentrata sulla analisi di 4 casi aziendali, a scelta dello studente, tra gli 8
riportati in programma. Lo studente dovrà incentrare l’analisi dei casi sulle tematiche costituenti
oggetto di studio dell’Economia Aziendale. Queste, a titolo del tutto esemplificativo, potranno
riguardare l’analisi: dei fattori critici di successo e delle competenze distintive, del sistema
competitivo, del sistema di prodotto, della solidità economica, della struttura dei costi, della
sostenibilità dello sviluppo, dell’equilibrio finanziario, dei motori dello sviluppo, dei limiti alla
crescita, delle strategie di risanamento.
 Ai fini di una adeguata preparazione universitaria in Economia Aziendale, costituiscono
elementi fondamentali (indirizzando pertanto in modo determinante la valutazione finale), la
capacità di rispondere simmetricamente alla domanda ricevuta, in modo sintetico e con
proprietà di linguaggio.
Ricevimento studenti:
Il ricevimento studenti va concordato con il docente a mezzo email: enzo.bivona@unipa.it
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Calendario didattico per la Cattedra di Economia Aziendale
(Prof. Enzo Bivona)
Dipartimento DEMS – Università di Palermo
Anno accademico 2013-2014
Programma delle lezioni:
Lezione 1
La nozione di economia aziendale. L’azienda come istituto e come sistema. Il successo aziendale. Il
ciclo processuale aziendale. I comuni principi di governo per la continuità, la sopravvivenza e lo
sviluppo delle aziende: il principio di progresso, di economicità e di solvibilità. Periodo ed esercizio
amministrativo. Aspetto economico e finanziario della gestione. L’azienda pubblica
Lezione 2
La determinazione del reddito d’esercizio e del connesso capitale di funzionamento: Lo Stato
Patrimoniale.
Lezione 3
La determinazione del reddito d’esercizio e del connesso capitale di funzionamento (segue): il
principio di competenza economica.
Lezione 4
La determinazione del reddito d’esercizio e del connesso capitale di funzionamento (segue): il
Conto economico a struttura logica. Le rettifiche e le integrazioni.
Lezione 5
Le relazioni sistematiche tra i valori del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale. Il principio di
prudenza e di liquidità dei costi e dei ricavi alla data di bilancio. Limiti della determinazione del
reddito di esercizio: incertezza, arbitrarietà, relatività.
Lezione 6
Reddito d’esercizio e capitale di funzionamento. Le configurazioni di capitale: il capitale di
funzionamento e il capitale di liquidazione.
Lezione 7
Le configurazioni di capitale: il capitale economico
Lezione 8
L’analisi dello Stato Patrimoniale per la valutazione della solvibilità aziendale.
Lezione 9
L’analisi del Conto Economico per la valutazione della economicità.
Lezione 10
L’autofinanziamento. I flussi finanziari e di cassa.
Lezione 11
L’analisi della redditività.
Lezione 12
I limiti dell’analisi di bilancio. La valutazione del successo aziendale.
Lezione 13
Le configurazioni di costo. Il diagramma di redditività. I bilanci prospettici. Procedimenti di
ripartizione dei costi indiretti.
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Lezione 14
Le determinanti della redditività operativa
Lezione 15
Il modello a margini lordi per le scelte di breve periodo.
Lezione 16
Il modello a margini lordi per le scelte di lungo periodo
Lezione 17
I modelli di system dynamics: la modellizzazione delle determinanti della performance aziendale
Lezione 18
I modelli di system dynamics: feedback positivo e negativo
Lezione 19
I modelli di system dynamics: la modellizzazione delle determinanti della performance aziendale
Lezione 20
I modelli di system dynamics: la modellizzazione delle determinanti della performance aziendale
Programma delle lezioni e delle esercitazioni di Economia Aziendale
Mese
MARZO 2014
Giorno
10 11 12 17 18 19 24 25 26 31
Lezione n.
1 2 3 4 5 6 - 7
Esercitazione n.
1
2
3
APRILE 2014
Mese
Giorno
1 2 7 8 9 14 15 16 - 22 23 28 29 30
Lezione n.
8 9 10 11 12 13 14 15
- PI 16
Esercitazione n.
4
5 6
7
8
MAGGIO
2014
Mese
Giorno
5 6 7 12 13 14 19
Lezione n.
17 18
19 20
PF
Esercitazione n.
9
10
PI = prova intermedia
PF = prova finale
La lezioni si svolgeranno Lun-Mart dalle 15:00 alle 17:00 // Mercoledì 17-19
La esercitazioni si svolgeranno dalle 17:00 alle 19:00
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Programma delle esercitazioni (*):
Esercitazione 1
Aspetto economico e finanziario e principio di competenza economica: Business dell’edicola.
Esercitazione 2
Aspetto economico e finanziario e principio di competenza economica (segue): Business
dell’edicola.
Esercitazione 3
Riclassificazione e analisi di bilancio per indici: analisi della solvibilità.
Esercitazione 4
Riclassificazione e analisi di bilancio per indici (segue): analisi della redditività.
Esercitazione 5
Riclassificazione e analisi di bilancio per indici (segue): analisi della solvibilità e della redditività.
Esercitazione 6
Diagramma di redditività e bilanci prospettici (De Agostino S.r.l.)
Esercitazione 7
Discussione di un caso aziendale
Esercitazione 8
La modellizzazione dei circuiti di causa-effetto positivi e negativi
Esercitazione 9
Discussione di un caso aziendale
Esercitazione 10
La modellizzazione dei sottosistemi “Produzione”, “Scorte”, “Personale” e del “Ciclo di vita del
prodotto”.
(*)
Le esercitazioni saranno tenute dal Dott. Federico Cosenz, Ricercatore di Economia Aziendale, Dipartimento DEMS
– Università di Palermo – email: federico.cosenz@unipa.it. Il ricevimento studenti va concordato con il docente a
mezzo email.
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