Manuale installazione sistema BLULAB 2.3.0

2014
Rev. 2.3.0
Manuale di installazione
sistema di conversione
auto ibride ad idrogeno
BLULAB
Sommario
OVERVIEW PARTE MECCANICA ED ELETTRONICA
1. Reattore BLULAB
2. Centralina logica BLULAB PWM
COLLOCAZIONE
3. Reattore BLULAB
4. Iniettore venturi
5. Tipologia tubazione
6. Centralina logica BLULAB PWM
7. Serbatoio ed elettropompa
PARTE ELETTRONICA
8. Materiale richiesto ed osservazioni applicazione
9. Piedinatura parte frontale di potenza
10. Piedinatura parte retro attuatori, connettore sensori e bus di comunicazione
11. Funzioni dei Led indicatori
12. Sensore di temperatura (normalmente già cablato)
13. Sensore di Livello (normalmente già cablato)
14. Autoapprendimento
USO E MANUTENZIONE
15. Consumi di acqua
16. Cura dell'impianto
17. Tipologia di acqua da utilizzare
18. Manutenzione
OVERVIEW PARTE MECCANICA ED ELETTRONICA
1. Reattore BLULAB
Flusso aspirazione aria
(non tappare)
Uscita Gas verso il
separatore di condensa
Raccordo per connessione
elettropompa
Presa ethernet da
collegare allo splitter
Raccordo connessione scarico
Separatore di condensa
Capocorda faston
collegare al segnale livello acqua
Ripartitore
Foro dove è alloggiato il sensore
di temperatura a microprocessore
Nella parte inferiore del reattore sono presenti le polarità di alimentazione elettriche
distinte con perni filettati M6:
 la polarità positiva è contrassegnata dall'elettrodo di colore scuro e va collegata
al capo M3 della centralina elettronica.
 la polarità negativa è contrassegnata dall'elettrodo colore metallo naturale va
collegata al capo M2 della centralina elettronica.
L'INVERSIONE DELLE POLARITÀ DANNEGGIA PERMANENTEMENTE IL REATTORE.
2. Centralina logica BLULAB PWM
vista posteriore
vista frontale
BLULAB PWM è una centralina di alimentazione e controllo in modulazione di
frequenza PWM (Pulse Width Modulator). Si tratta di un circuito professionale pilotato
da un microprocessore di ultima generazione che gestisce l'alimentazione di una o più
celle elettrolitiche HHO in frequenza di risonanza con la morfologia del corpo cella
cercando la soglia ottimale per ottenere la massima produzione di gas ossidrogeno e
utilizzando il minimo impiego di energia elettrica in perfetto equilibrio termico.
Il circuito presenta significative innovazioni. E' in grado infatti di controllare la
produzione di gas combustibile in maniera dinamica: il gas viene prodotto
subordinatamente la pressione sul pedale d'acceleratore. Fornendo carburante
dall'acqua all'occorrenza garantisce miscele equilibrate sia ai bassi che agli alti regimi di
giri del motore, sfrutta al massimo le performance del reattore e ne preserva l'integrità.
Nella parte di sicurezza sono stati introdotti i molteplici sensori che, in fase operativa,
verificano costantemente, sia nei reattori che nel circuito stesso, le soglie di
temperatura prestabilite, in funzione delle quali vengono regolate automaticamente le
tensioni di corrente in gioco. E' presente inoltre il sensore di livello che attivando una
elettropompa all'occorrenza, garantisce il rifornimento dell'acqua in automatico dal
secondo serbatoio.
Il software operativo, cuore del circuito, permette molteplici settaggi a seconda delle
applicazioni ed esigenze, tramite collegamento RS485 o via remota nella massima
versatilità.
BLULAB PWM è disponibile in due versioni, 12 Volt e 24 Volt. Normalmente la centralina
eroga al minimo 1Amper e 35Amper al massimo dell'accelerazione per ogni richiesta di
personalizzazione è possibile scrivere a info@blulabresearch.org
COLLOCAZIONE DELLE PARTI
3. Collocazione del Reattore
Il reattore viene collocato preferibilmente nella parte anteriore del veicolo;
1 - Parte centrale
inferiore del paraurti
3 - Vano porta bagagli
2 - Vano tra il passaruota
e il paraurti
le parti 1 e 2 sono ideali per installazioni su automobili.
Il reattore deve essere collocato con il ripartitore in
alluminio rivolto verso una presa d'aria e possibilmente
nella parte più bassa del paraurti, in ogni caso sotto il
livello di altezza della turbina. Interposto tra il reattore
ed il punto di iniezione occorre collocare il separatore
di condensa il cui scarico va collegato ad una delle due
vie libere del ripartitore, attraverso un raccordo super
rapido a 90°, come rappresentato nella foto di destra.
Separatore di
condensa
Esempio di collocazione parte 1
La parte anteriore centrale del veicolo è un ottimo
posto dove collocare il reattore poiché ben ventilata.
Zona da esporre
alla ventilazione
Scarico separatore
foto impianto con 2 reattori su Toyota Pickup 2.5cc
Esempio di collocazione parte 2
Il vano sotto il passaruota permette la collocazione del reattore anche nelle auto di
ultima generazione dove gli spazi sono estremamente ridotti. Tuttavia è opportuno
foto impianto con 1 reattore su Citroen C3 1.6cc
accertarsi che la parte inferiore del reattore (zona del ripartitore) sia esposta ad una
buona ventilazione. Qualora non vi sia un flusso d'aria diretto, occorre crearlo come in
questo esempio:
foto impianto con 1 reattore su Citroen C3 1.6cc
Collocazione delle tubazioni
Nell'installazione è fondamentale posizionare e dirigere certi tratti di tubazione
accertandosi di non creare dei sifoni:
1. Il tratto di scarico del separatore di condensa deve essere privo di sifoni;
2. Il tratto dall'uscita del gas del reattore verso il separatore di condensa deve essere
privo di sifoni, assicurarsi inoltre che il separatore di condensa venga posizionato diritto
e sia posto ad un livello uguale o superiore al reattore come in foto sottostante;
3 E' importante che la tubazione di uscita del gas dal separatore di condensa alla volta
dell'iniettore venturi, sia direzionata seguendo un'inclinazione verso l'alto;
4. La tubazione di aspirazione d'aria può subire curve e sifoni. E' consigliabile farla
giungere sino ad un punto del vano motore agevole per la manutenzione;
5. La tubazione che porta il rifornimento d'acqua attraverso l'elettropompa può subire
curve e sifoni.
Punto 3
Punto 2
Punto 4
Punto 5
Punto 1
Raccordo a T interposto
tra l'elettropompa,
il rubinetto e Il reattore
E' consigliato collocare un rubinetto per facilitare le operazioni di scarico d'acqua e la
manutenzione del reattore come nella foto sottostante
Rubinetto interposto tra
l'elettropompa e Il reattore
Qualora non vi siano spazi agevoli nella parte anteriore del veicolo è possibile collocare
il reattore nel vano bagagliaio, anche nelle zone a scomparsa, in questo caso l'efficienza
potrebbe essere leggermente ridotta a causa della mancata ventilazione.
foto impianto su Volksvagen Passat 1,9cc con1 rettore
E' inoltre possibile installare il sistema completo di cabinet in alluminio integrato di
serbatoio d'acqua di circa 4 litri, il sistema su cabinet è predisposto con tecnologia di
raffreddamento a liquido.
foto impianto da autotreno con 4 rettori in test su BMW 116D 2.0cc
4. Collocazione iniettore
Nell'immagine sottostante viene rappresentato l'iniettore installato nel condotto di
aspirazione dell'aria. La parte scampanata deve essere posta entro massimo 5
centimetri davanti al centro della girante della turbina o del corpo farfallato. Nel caso di
motori aspirati, non rispettare tale distanza potrebbe causare pericoli per la sicurezza.
Facciata da collocare verso
Il debimetro
Facciata da collocare verso
la girante della turbina
Affinché non vi siano filtrazioni d'aria dal foro procurato nel condotto di aspirazione
dell'aria e/o la rottura del manicotto, è suggerito interporre tra i dadi di chiusura ed il
manicotto stesso, delle rondelle o spessori stondati che aderiscano in maniera più
ampia alla superficie interna ed esterna del condotto.
Una volta collocato l'iniettore sigillare con guaina termo-restringente sia la parte
interna al condotto di aspirazione dell'aria che la parte esterna, affinché non si verifichi
l'allentamento dei dadi di fissaggio.
NON COLLOCARE L'INIETTORE LONTANO DALLA TURBINA O DAL CORPO FARFALLARE
5. Tipologia di tubazione
La tubazione ideale da impegnare nelle raccordature è Elastollan 12*9 mm in
poliuretano. Questo design favorisce un'ottima elasticità che permette di effettuare
pieghe oltre i 90°. E' possibile anche impegnare tubazioni in poliuretano 12*10 mm ma
non sono garantite pieghe oltre i 70°, poiché attraverso la variazione termica potrebbe
chiudersi cedendo su di una piega.
6. Collocazione della centralina elettronica
Un ottima posizione della centralina elettronica PWM BLULAB è sotto il vano oggetti,
rivolta verso il basso poiché permette di intervenire sul selettore LOAD FUEL FLOW
DATA per l'autoapprendimento dei parametri di accelerazione e all'utente di
visualizzare lo stato dei led indicatori.
E' importante collocare la centralina fuori dalla portata della presa di riscaldamento
come da esempio di installazione nella foto sottostante:
7. Collocazione del serbatoio e dell'elettropompa
Il serbatoio e l'elettropompa si posizionano nel bagagliaio della vettura. E' possibile
inoltre installarli direttamente nel vano motore usufruendo delle vaschette acqua di
servizio:
PARTE ELETTRONICA
8. Materiale richiesto ed osservazioni applicazione
- cavi e capocorda (parte di potenza) per connessioni M1 M2 M3 M4: sezione 10 mm2
automotive (diametro filo rame circa 4,3 mm).
- cavo ethernet SCHERMATO standard EIA/TIA 568B crimpato diritto (pin 1 filo bianco
arancio) crimpato solo in un lato.
- 4 rondelle dentellate da 6mm, 4 rondelle acciaio da 6mm, 4 bulloni in acciaio da 6mm.
- sequenza rondelle per connessioni M1 M2 M3 M4:
- partendo dal basso, capocorda ad occhiello, rondella dentellata, rondella inox,bullone
da 6mm alto 10mm in chiusura.
- non tentare assolutamente di estrarre il circuito dal contenitore in alluminio. Poiché
alcuni componenti sono fissati ed opportunamente isolati dal contenitore stesso per la
dissipazione, la rimozione del circuito dal contenitore fa decadere la garanzie e
costituisce pericolo di corto circuito in caso di ricollegamento.
- se presente non inserire nessun connettore ethernet nel plug riservato. L'inserimento
del cavo ethernet nel plug riservato comporterebbe il danneggiamento del circuito.
9. Piedinatura parte frontale di potenza
M4 positivo in entrata (12V PWM / 24V PWM)
M3 Positivo in uscita
M2 Negativo in uscita
M1 Negativo in entrata
E' IMPORTANTISSIMO CHE CABLAGGI DI POTENZA M1 M2 M3 M4 VENGANO
FATTI TRANSITARE LONTANO DALLA CENTRALINA MOTORE, CENTRALINA ABS E
RELATIVI SENSORI, POMPA FRENI E CARBURANTE E DALLE PERIFERICHE OBD E
CAVETTERIA CANBUS.
E' raccomandato l'utilizzo di cavi per capocorda sezione 10 mm 2 automotive
Rappresentazione cablaggi
Sequenze di connessione delle rondelle
10. Piedinatura parte retro attuatori, connettore sensori e bus di comunicazione
Posizione cablaggio cavo ethernet
Piedinatura morsettiera terminal block J5
La morsettiera J5 colore verde, posta a sinistra della presa ethernet, riporta 6
connessioni: con riferimento da immagine soprastante, da destra verso sinistra in
sequenza pin1, pin2, pin3, pin4, pin5 e pin6.
Collegamento alla elettropompa
La connessione del polo positivo
impegna il pin1, la connessione del
polo negativo impegna il pin2.
Collegamento segnalatori
La morsettiera J5 ai pin 3, 4 e 5
prevede un circuito swith che permette
il collegamento a spie come il sensore
di livello del serbatoio secondario, il
segnale
di
funzionamento
del
dispositivo o altro a secondo
dell'esigenza. Queste opzioni sono di
base disattivate ma disponibili su
richiesta.
Non
alimentare
l'elettropompa
fornendo energia elettrica esterna
prima
di
aver
scollegato
la
morsettiera J5 dal circuito.
11. Funzioni dei Led indicatori
I led indicatori sono disposti, con riferimento da immagine soprastante, da sinistra verso
destra in sequenza led1, led2, led3 e led4, con le seguenti funzioni operative:
ON led 1 VERDE segnale D+ presente (motore in moto)
RUN STATUS led 2 BLU lampeggiante lento funzionamento normale
RUN STATUS led 2 BLU lampeggiante veloce autoapprendimento in corso
RUN STATUS led 2 BLU lampeggiante velocissimo, sistema in protezione
POWER OUTPUT led 3 ROSSO luminosità attiva costantemente ma variabile in
funzione percentuale dell'erogazione di potenza
POWER OUTPUT led 3 ROSSO lampeggiante veloce in caso di protezione temporanea
da sovrariscaldamento
CELL ENGAGED led 4 ARANCIO acceso in erogazione di potenza in corso
12. Sensore di temperatura
Si tratta di un sensore di temperatura a microprocessore che opera attraverso sistema
di comunicazione dati digitali. Non eseguire letture con multimetri poiché potrebbe
venir danneggiato.
Foro dove
collocare il
sensore di
temperatura
Dove collocare il sensore di temperatura
1) Inserire il sensore di temperatura sull'ultimo
foro in basso del ripartitore e sigillare davanti e
dietro con silicone.
2) collegare il cavo scuro del sensore con il pin 2
colore arancio del cavo ethernet.
3) collegare il cavo verde del sensore con il pin 1
colore bianco/arancio del cavo ethernet.
13. Sensore di Livello
Collegare un capocorda ad occhiello o forchetta
tra il tappo centrale ed il raccordo superiore del
flusso d'acqua del reattore (non nell'aspirazione
dell'aria) e connettere successivamente al pin 6,
ethernet colore VERDE. La centralina è
programmata per compiere 5 tentativi di
caricamento dell'acqua di 5 secondi cadauno. Tale
configurazione è idonea per installazioni da una a
tre reattori BLULAB.
Capocorda faston dove collocare
il segnale livello acqua
Esempio di cablaggio presa ethernet J4
Presa ethernet J4
Splitter ethernet
Schermo da
collegare al negativo
della batteria
Pin 8 colore marrone da collegare al potenziometro
Pin 7 colore bianco/marrone da collegare al D+
AI FINI DELLA SICUREZZA È MOLTO IMPORTANTE COLLEGARE IL SEGNALE PIN7 COLORE
BIANCO/MARRONE DEL CAVO ETHERNET AL D+ DELL'ALTERNATORE, CHE SEGNALA IL
VOLTAGGIO DI 12VOLT A MOTORE ACCESSO. NON COLLEGARE QUESTO PIN AL SOTTO
CHIAVE O ALTRE FONTI DIVERSE DAL SEGNALE DI MOTORE ACCESO CERTO.
14. Autoapprendimento
Il sistema prevede l'autoapprendimento del range di accelerazione. Ogni mezzo
richiede questa operazione poiché presenta parametri diversi.
Come eseguire l'autoapprendimento:
Selettore ON e OFF
Load Fuel Flow Data
1) mettere in moto il motore ed assicurarsi che giunga il segnale “D+” nel filo bianco
marrone (pin nr 7 di J4);
2) spostare il selettore LOAD FUEL FLOW DATA nella fase di ON;
3) lasciare l'acceleratore al minimo per 150 secondi;
4) portare l'acceleratore nella posizione in cui si desidera ottenere il massimo
dell'erogazione del gas (a seconda del modo di guida sportiva/normale, tipicamente
suggerito a ¾ della corsa, oppure a tutto gas);
5) rilasciare l'acceleratore fino al minimo e ripetere il punto 4 almeno un paio di volte;
6) rilasciare l'acceleratore fino al minimo;
7) spostare il selettore LOAD FUEL FLOW DATA nella fase di OFF;
8) spegnere il motore.
N.B.: se il segnale dell'acceleratore (filo marrone) viene collegato al debimetro o al
sensore di pressione della turbina, non eseguire il punto 4. Occorre mettersi alla guida
affrontando salite ed accelerazioni a pieno carico per registrare il valore massimo di
erogazione.
L'esecuzione della sequenza 7 e 8 fa si che i nuovi valori acquisiti vengano memorizzati
fino alla eventuale prossima riprogrammazione.
Se dopo aver iniziato il ciclo di autoapprendimento non si intendono memorizzare i nuovi
valori nella memoria, è sufficiente abbandonare l'operazione passando direttamente al
punto 8, in qualsiasi fase, omettendo il punto 7. Quindi, solo a motore spento, sarà
necessario spostare il selettore LOAD FUEL FLOW DATA nella fase di OFF.
Qualora si verifichino delle anomalie di funzionamento circa un errato
autoapprendimento, occorre accertarsi che il valore (in Volt) tra minimo e il massimo,
restituito dal segnale del potenziometro, sia che esso provenga dal debimetro, dal
sensore di pressione della turbina o dall'acceleratore, abbia una differenza di almeno 1,5
Volt. Se il veicolo è munito di Cruise Control, consigliamo di prelevare il segnale del
potenziometro dal debimetro o dal sensore di carico della turbina per evitare che
all'attivazione del sistema cruise tolga l'alimentazione al reattore.
USO E MANUTENZIONE
15. Consumi di acqua
Il sistema consuma 0,08 litri d'acqua ogni ora operativa con tensione di 12Volt a
30Amper, circa 1 litro d'acqua ogni 112 ore in funzione al massimo della potenza e il
consumo d'acqua chilometrico è stimato tra gli 800/1000km con un litro. Quest'ultimi
dati sono soggetti a variare subordinatamente alla temperatura, pressione atmosferica ,
tipologia di guida e motorizzazione.
16. Cura dell'impianto
Per evitare una manutenzione frequente si consiglia di utilizzare acqua di sorgente con
residuo fisso inferiore a 300 mg/l con una conducibilità elettrica di 400 Microsiemens
(µS)
17. Tipologia di acqua da utilizzare
BLULAB Cell utilizza acqua di sorgente da 350 a 450 Microsiemens (µS) come
combustibile per produrre idrogeno ed ossigeno, senza ausilio di elettrolita o additivo
alcuno, tuttavia in ogni acqua, se non distillata, è presente un quantità di residuo fisso e
pertanto una volta consumata l'acqua si presenta un deposito di calcio che con l'andare
del tempo può ridurre le performance del reattore; In tal merito consigliamo di
eseguire la manutenzione successivamente descritta. L'acqua sorgente/surgiva che
risponde a queste prerogative e facilmente reperibile in commercio è:



SAN BENEDETTO con residuo Fisso a 180 °C 271 mg/litro ed una conducibilità
elettrica di circa 420 Microsiemens (µS);
ROCCHETTA con residuo Fisso a 180 °C 177.07 mg/litro ed una conducibilità
elettrica di circa 350 Microsiemens (µS);
GUIZZA con residuo Fisso a 180 °C 250 mg/litro ed una conducibilità elettrica di
circa 401 Microsiemens (µS);
Il residuo fisso dell'acqua, può creare un deposito di sostanze minerali altamente
conduttive che potrebbero procurare il surriscaldamento del reattore.
Il sistema BLULAB è dotato di una protezione per il surriscaldamento di ultima
generazione, il quale viene segnalato dall'intermittenza del led 3 ROSSO POWER
OUTPUT. In questo caso lampeggia velocemente segnalando la protezione
temporanea da sovra riscaldamento.
Dopo lunghi percorsi è normale che questa funzione si attivi. Tuttavia, se tale
circostanza si mostra sempre più frequente anche dopo pochi minuti di guida, il sistema
entra in protezione ciclicamente, occorre procedere con la pulizia del reattore.
Qualora non venga eseguita la pulizia, il sistema entrerà in protezione automatica anche
disattivandosi completamente, nella massima sicurezza, senza creare alcun danno, fino
alla manutenzione.
Non è adatto l'impiego di acqua distillata poiché priva di conduttività elettrica. E'
possibile impegnare acqua trattata da addolcitore mantenendo una conducibilità di
350/450 Microsiemens (µS) a 20°C.
18. Manutenzione
La manutenzione del sistema richiede la pulizia del reattore circa ogni 3/4 mesi. Qualora
venga impegnata acqua di sorgente o della rete idrica (non consigliata), è opportuno
eseguire le seguenti fasi:
Flusso aspirazione aria
1. Scaricare tutta l'acqua dal reattore,
attraverso il raccordo inferiore che porta alla
elettropompa;
Uscita gas
2. Tappare il raccordo inferiore del reattore dal
quale si è scaricata l'acqua, accertandosi di
Livello massimo aceto
aver interrotto eventuali collegamenti con la
tubazione di rifornimento d'acqua che porta
all'elettropompa;
3. Scollegare il separatore di condensa sia nel
punto di uscita del gas del reattore che nel
punto di scarico posto sul ripartitore;
4. Tappare il raccordo di scarico sul ripartitore;
5. Inserire aceto bianco dalla tubazione “flusso
aspirazione aria” e riempire il reattore di
aceto bianco fino al punto indicato nella
scarico
foto affianco e lasciare agire per 15/20
minuti (un esposizione superiore potrebbe
Scarico separatore
compromettere certe parti del reattore)
di condensa
6. Scaricare l'aceto lasciando aperto il raccordo
inferiore di scarico;
7. Tappare la tubazione “flusso aspirazione
aria”
8. Inserire un getto d'acqua dal raccordo di uscita del gas e risciacquare
abbondantemente il reattore in modo che non restino residui di aceto.
9. Ripristinare i collegamenti precedenti e mettere in funzione l'impianto.
Grazie per aver scelto la tecnologia BLULAB
www.blulabresearch.org