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PROSPETTO
Offerta al pubblico di quote del Fondo comune di investimento mobiliare aperto
di diritto italiano armonizzato alla Direttiva 2009/65/CE denominato
RAIFFEISEN STRATEGIE FONDS
Si raccomanda la lettura del Prospetto costituito dalle Parte I (Caratteristiche dei fondi e
modalità di partecipazione) e della Parte II (Illustrazione dei dati periodici di
rischio/rendimento e costi dei fondi) messo gratuitamente a disposizione
dell’investitore su richiesta del medesimo per le informazioni di dettaglio. Il
Regolamento di gestione dei fondi può essere acquisito o consultato secondo le
modalità indicate al paragrafo n. 24, Parte I, del Prospetto.
Il Prospetto è volto ad illustrare all’investitore le principali caratteristiche dell’investimento proposto.
Data di deposito in Consob: 12 novembre 2013
Data di validità: dal 13 novembre 2013
La pubblicazione del Prospetto non comporta alcun giudizio della Consob sull'opportunità
dell'investimento proposto.
Avvertenza: La partecipazione al fondo comune di investimento è disciplinata dal
Regolamento di Gestione del fondo.
Avvertenza: Il Prospetto non costituisce un’offerta o un invito in alcuna giurisdizione nella
quale detti offerta o invito non siano legali o nella quale la persona che venga in possesso del
Prospetto non abbia i requisiti necessari per aderirvi. In nessuna circostanza il Modulo di
sottoscrizione potrà essere utilizzato se non nelle giurisdizioni in cui detti offerta o invito
possano essere presentati e tale Modulo possa essere legittimamente utilizzato.
PARTE I del Prospetto
CARATTERISTICHE DEL FONDO E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
del fondo denominato
RAIFFEISEN STRATEGIE FONDS
Data di deposito in Consob della Parte I: 28/11/2014
Data di validità della Parte I: 01/12/2014
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A) INFORMAZIONI GENERALI
1. SGR E IL GRUPPO DI APPARTENENZA
ADVAM Partners SGR S.p.A.
Via Turati n. 9
20121 Milano
Tel. 02 – 620808,
Sito internet: www.advamsgr.com
Indirizzo di posta elettronica: infor@advamsgr.com
La Società è iscritta all’Albo delle Società di Gestione del Risparmio tenuto dalla Banca d’Italia al
n. 11 della Sezione Gestori di OICVM (Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) e al
n. 9 della Sezione Gestori di FIA (Fondi d'Investimento Alternativi).
La SGR non appartiene ad alcun gruppo bancario o assicurativo.
Alla SGR è affidata la gestione del patrimonio dei fondi e l’amministrazione dei rapporti con i
partecipanti.
La SGR è aderente al Fondo Nazionale di Garanzia.
La durata della SGR è fissata dall’atto costitutivo fino al 31 dicembre 2100. L’esercizio sociale
chiude il 31 dicembre di ogni anno.
Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di € 2.200.000.
Le attività effettivamente svolte dalla SGR sono le seguenti:
a. la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio realizzata attraverso:
- la promozione, l’istituzione e l’organizzazione di fondi comuni di investimento e
l’amministrazione dei rapporti con i partecipanti;
- la gestione del patrimonio di OICR di propria istituzione mediante l’investimento avente
ad oggetto strumenti finanziari;
b. la prestazione del servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per
conto terzi
c. la prestazione del servizio di gestione collettiva realizzata attraverso la promozione e
gestione di fondi chiusi;
d. la consulenza in materia di investimenti finanziari;
e. attività connesse e strumentali.
1.2 Azionisti rilevanti
Gli azionisti con quote superiori al 5% del capitale sociale della SGR sono:
- Reali Holding S.r.l. con il 25%;
- Finance Partners S.r.l. con il 45%;
- ALPHA Partners S.r.l. con il 30%.
1.3 Funzioni aziendali affidate a terzi in outsourcing
All’Avv. Roberto Pallante è affidata la responsabilità della funzione di Compliance e della
funzione Antiriciclaggio.
Al sig. Roberto Lovisetto è affidata la responsabilità della funzione di Revisione Interna.
Alla società Service To Finance S2F Srl è affidato il servizio di gestione delle attività
amministrative/contabili.
1.4 Consiglio di Amministrazione
Il consiglio di amministrazione è composto da 8 membri che durano in carica 3 anni e sono
rieleggibili; l’attuale consiglio in carica fino alla data di approvazione del bilancio di esercizio
2015 è così composto:
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Presidente
Massimiliano Marzo, nato a Bologna il 14 aprile 1968, si laurea in
Economia e Commercio, presso l’università di Bologna e consegue i
masters di Arts in Economics e Philosophy in Economics e il ph.d. in
Economics presso l’università di Yale. Ha maturato la propria
esperienza professionale in ambito finanziario ricoprendo incarichi di
formazione e consulenza e da novembre 2012 è membro del
Consiglio di Amministrazione (indipendente) di Unifortune Asset
Management, Sgr. E’ inoltre Professore Associato Confermato di
Macroeconomia e Financial Engineering for Asset Management,
Dipartimento di Scienze Economiche, Università di Bologna e
Direttore del Corso di Alta Formazione in Economia e Gestione del
Credito Cooperativo, presso Università di Bologna. E’ Presidente di
ADVAM Partners SGR dal 16 ottobre 2014.
Amministratore Delegato: Emanuele Facile, nato a Udine il 25 marzo 1963. Ha iniziato ad
operare nel settore finanziario nel 1985 come operatore titoli/tesoreria
di Desdner Bank AG, diventandone nel 1986 responsabile della sala
operativa. Nel 1998 passa Sige Capital Markets prima quale
Responsabile del portafoglio prodotti rischio di cambio e poi come
Responsabile delle relazioni con società industriali di grandi
dimensioni. Nel 1990 fonda Finaudit - Financial Consulting Srl che nel
1995 diventa Finaudit - Ernst & Young srl, società controllata dal
gruppo Ernst & Young. Nel 1999 inizia l’attvità presso A.T. Kearney
Principal quale Responsabile della practice Finance per l’Italia. Nel
2001 istituisce Cardine Financial Innovations S.p.A, quindi nel 2003
Financial Innovations srl che nel 2010 da’ vita a FINN Investment
Advisory SIM S.p.A. Da aprile 2013 è Amministratore Delegato della
ADVAM Partners SGR.
Vice Presidente :
Maurizio Belli, nato a Ferrara il 5 febbraio 1964. Ha iniziato ad
operare nel settore finanziario nel 1992 in Friulia S.P.A nell’area
pianificazione strategica e business development Nel 1993 entra a
lavorare in Finaudit - Financial Consulting Srl come Senior consultant
diventando nel 1997 Senior Manager. Nel 2000 inizia l’attvità presso
A.T. Kearney Principal quale Senior Manager Finance Practice. Nel
2001 istituisce Cardine Financial Innovations S.p.A, quindi nel 2003
Financial Innovations srl che nel 2010 da’ vita a FINN Investment
Advisory SIM S.p.A. Da aprile 2013 è Vice Presidente della ADVAM
Partners SGR.
Consigliere
Luca Passoni, nato Udine il 28 marzo 1962, da 25 anni attivo nella
gestione di portafogli di investimento prevalentemente istituzionali
come gestore diretto di singoli portafogli, come selettore di gestori
terzi e come amministratore delegato di SGR.
1985 – 1986 Dresdner Bank AG Filiale di Milano: Assistente al
tesoriere; 1986 – 1987 Analitica Srl Milano, Milano finanza e Gente
Money: Analista Finanziario sui titoli quotati alla Borsa Valori di
Milano e giornalista indipendente; 1988 – 1989 Alleanza
Assicurazioni Spa, Milano: Gestore del portafoglio azionario non
italiano; 1989 – 1995 Alleanza Assicurazioni Spa, Milano: Gestore del
portafoglio obbligazionario globale; 1994 – 2001 Fondi Alleanza Spa,
Milano: capo degli Investimenti per l’area Euro; 1995 – 2001 Alleanza
Assicurazioni Spa, Milano: capo degli Investimenti; 2001 – 2007
Generali Investments Italy SGR: capo degli Investimenti Azionari;
2007 – 2012 Generali Investments Italy SGR, Trieste: Amministratore
Delegato e Direttore Generale; 2005 – 2013 Generali Thalia
Investments Italy SGR, Trieste: Amministratore Delegato; 2012 –
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2013 Generali Investments Europe SGR, Trieste: Chief Investments
Officer; Consigliere e Responsabile degli Investimenti della ADVAM
Partners SGR dal 26 settembre 2013.
Consigliere
Guido Pavan, nato a Milano il 27 febbraio del 1969, si laurea in
Economia Aziendale presso l’Università “L. Bocconi” di Milano e in
Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano. Ha maturato una
quindicennale esperienza nel settore bancario e finanziario, prima
come revisore contabile, poi nell’area organizzazione e controlli di
Intercassa SIM (ora Banca IMI), Deutsche Bank e UBM (Unicredit
Banca Mobiliare). Nel 2007 ha partecipato, in qualità di socio
fondatore, alla costituzione della società di consulenza legale
Eddystone. Svolge attività di consulenza legale nei confronti di
banche, SIM, SGR, imprese di investimento italiane ed estere,
assicurazioni, società fiduciarie e di leasing su tematiche connesse
alla normativa societaria, bancaria, dei mercati finanziari. Consigliere
di ADVAM Partners SGR dal 16 ottobre 2014.
Consigliere
Marcello Garolla di Bard, nato a Napoli il 7 maggio 1957. Dal 1989 al
1998 ha svolto il ruolo di funzionario con responsabilità operative di
raccolta e investimento sui mercati internazionali dei capitali presso
Banca d’Italia. Dal 1998 passa a Ernst & Young di Roma in qualità di
Dirigente senior manager per l’attività di assistenza e consulenza agli
intermediari finanziari in tema di risk management e finanza di
mercato. Dal 2001 diventa prima Direttore Generale e poi
Amministratore Delegato presso Agora Investiments SGR. Dal 2007
ricopre la carica di Dirigente in qualità di Responsabile Area
Operations presso F2i-Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR di
Roma. Consigliere della ADVAM Partners SGR dall’aprile del 2013.
Consigliere
Vittorio Mazza, nato a Torre del Greco il 20 agosto 1968.Ha iniziato la
carriera professionale nel 1998 svolgendo attività di Chief Financial
Officer (CFO) e membro del consiglio Esecutivo presso AIR ONE
SpA. Nel 2003 ha poi assunto la carica di Responsabile del settore
Aviation presso Deloitte & Touche Corporate Finance. Dal 2004 fino
al 2006 è stato Direttore Business Administration presso BAA Italia
SpA presso l’aeroporto Internazionale di Napoli. Nel 2006 passa ad
Alitalia dove ricopre la carica di Chief Financial Officer fino al 2010.
Dal 2009 è Amministratore Delegato di AXE srl , società operativa nei
processi di outsourcing di attività contabili-amministrativi e
specializzata nel settore del trasporto aereo. Consigliere della
ADVAM Partners SGR dall’aprile del 2013.
Consigliere
Alberto Manfroi, nato a Genova il 12 marzo del 1973, si Laurea in
Giurisprudenza, presso l'università statale di Milano. Dopo un periodo
complessivo di 4 anni trascorso negli uffici legali dei maggiori gruppi
industriali e bancari italiani, ha maturato una particolare esperienza
nell’ambito del diritto commerciale e dei mercati finanziari,
collaborando in particolare alla realizzazione di operazioni sul
mercato primario e su strumenti derivati (prospetti informativi,
contratti ISDA, emissioni obbligazionarie). Dal 2004 ha intrapreso la
carriera professionale presso importanti studi legali milanesi
concentrandosi sulla consulenza in materia di diritto dei mercati
finanziari, diritto bancario e assicurativo, anche in ambito giudiziale.
E’ consigliere indipendente di Vegagest SGR da aprile 2014.
Consigliere di ADVAM Partners SGR dal 16 ottobre 2014.
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1.5 Collegio sindacale
Il collegio sindacale è composto da 3 membri effettivi e 2 supplenti che durano in carica 3 anni e
sono rieleggibili; l’attuale collegio è in carica fino alla data di approvazione del bilancio di
esercizio 2015 ed è così composto:
Presidente
Sindaco
Sindaco
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Ruggero Conti nato a Treviglio (BG) il 1 luglio 1954
Roberto Fracas nato a Pordenone (PN) il 22 febbraio 1957
Marco Giuseppe Zanobio nato a Milano (MI) il 20 marzo 1964
Daniele Bernardi nato a Milano (MI) il 22 luglio del 1956
Luca Maddeo nato a Crema (CR) l’11 luglio del 1986
1.6 Altri Fondi gestiti dalla SGR
La SGR oltre ai fondi indicati al successivo par. 5 gestisce il fondo Alarico Re, il fondo Ritorni
Reali, il fondo Macro FO e il fondo Antelao.
Per le offerte ad essi relative sono stati pubblicati distinti Prospetti.
2. BANCA DEPOSITARIA
STATE STREET BANK S.p.A.
Via Ferrante Aporti n. 10 20125 Milano
Iscritta al numero 5461 dell'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia ai sensi dell’art. 13 del
d.lgs. 385/93, numero di iscrizione al Registro delle imprese di Milano e codice fiscale
80035550153, partita IVA 01028240529, REA 1876169..
Le funzioni di emissione dei certificati rappresentativi delle quote dei fondi nonché quelle di
rimborso delle quote sono svolte da State Street Bank S.p.A., per il tramite dell' Ufficio Controlli
Banca Depositaria dislocato presso la sede di Via Nizza, 262/57 - Palazzo Lingotto - Torino. Le
funzioni di consegna e ritiro dei certificati rappresentativi delle quote sono svolte da State Street
Bank S.p.A. per il tramite di Intesa Sanpaolo S.p.A. presso la Filiale di Milano, Corso di Porta
Nuova, 7.
I prospetti contabili dei fondi sono disponibili presso la sede legale della Banca Depositaria in
Milano, Via Ferrante Aporti, 10, nonché sul sito internet della SGR.
I sottoscrittori possono provvedere direttamente al ritiro dei certificati presso tale filiale ovvero
richiederne, in ogni momento, l’inoltro a proprio rischio e spese al domicilio dagli stessi indicato.
Indirizzo del sito internet della Banca Depositaria: www.statestreet.com
3. SOCIETÀ’ DI REVISIONE
KPMG S.p.A.
Via Vittor Pisani n. 25
20124 Milano
4. GLI INTERMEDIARI DISTRIBUTORI
Il collocamento delle quote dei Fondi viene effettuato da:
ADVAM Partners SGR S.p.A., presso la propria sede in via Turati n. 9, 20121 Milano, e
on line, tramite mezzi di comunicazione a distanza, sul sito internet www.advamsgr.com
(per la descrizione delle modalità operative si rinvia al successivo par. 18);
Casse appartenenti al gruppo Raiffeisen dell’Alto Adige;
AlpenBank AG, filiale di Bolzano, Piazza del Grano 2.
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5. IL FONDO
Il Fondo comune di investimento è un patrimonio collettivo costituito dalle somme versate da
una pluralità di partecipanti ed investite in strumenti finanziari. Ciascun partecipante detiene un
numero di quote, tutte di uguale valore e con uguali diritti, proporzionale all’importo che ha
versato a titolo di sottoscrizione. Il patrimonio del Fondo costituisce patrimonio autonomo e
separato da quello della SGR e dal patrimonio dei singoli partecipanti, nonché da quello di ogni
altro patrimonio gestito dalla medesima SGR.
Il Fondo è “mobiliare” poiché il suo patrimonio è investito esclusivamente in strumenti finanziari.
E’ “aperto” in quanto il risparmiatore può ad ogni data di valorizzazione della quota sottoscrivere
quote del Fondo o richiedere il rimborso parziale o totale di quelle già sottoscritte.
Caratteristiche del Fondo
DENOMINAZIONE
CATEGORIA
DELIBERA ISTITUTIVA
DEL FONDO DA
CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
RAIFFEISEN
STRATEGIE FONDS
FLESSIBILE
18.11.2011
APPROVAZIONE
REGOLAMENTO DI
GESTIONE DA
BANCA D’ITALIA
DELIBERA
CONSILIARE SGR
ULTIME VARIAZIONI
REGOLAMENTARI
APPROVAZIONE
MODIFICHE
REGOLAMENTARI
DA BANCA
D’ITALIA
IN VIA GENERALE
29.03.2012
IN VIA GENERALE
Il Fondo RAIFFEISEN STRATEGIE FONDS ha iniziato l’attività in data 16/04/2012
Soggetti preposti alle effettive scelte di investimento
La SGR gestisce direttamente i Fondi di propria istituzione e non sono attive deleghe gestionali
a soggetti terzi.
La determinazione delle caratteristiche di gestione degli OICR in termini di obiettivo, Asset
Allocation Strategico (composizione di riferimento del portafoglio in termini di classi di strumenti
finanziari) e profilo rischio-rendimento spetta al Consiglio di Amministrazione della SGR che
provvede alla istituzione degli stessi. Allo stesso Consiglio di Amministrazione spetta altresì
approvare e rivedere annualmente la politica di risk budgeting applicata ai portafogli di terzi
gestiti sia in forma individuale che in forma collettiva.
Le scelte di investimento sono attribuite al Comitato Investimenti, il quale, mediante un sistema
di deleghe interne, è responsabile delle seguenti funzioni:
a. il monitoraggio e l’analisi dei mercati finanziari di riferimento;
b. la ripartizione del portafoglio (asset allocation tattico) di ciascun fondo tra diverse classi di
attività finanziarie nell’ambito dei limiti di composizione (asset allocation strategico), di
rischio e di regolamento posti dal Consiglio di Amministrazione, nonché dei vincoli
prudenziali di contenimento di rischio posti dalla normativa vigente di vigilanza e dalla
politica di risk budgeting;
c. la definizione delle caratteristiche quali-quantitative per la selezione degli strumenti
finanziari;
Il Comitato Investimenti è composto dal Presidente, dal Vice Presidente, dal Responsabile
dell’Area Investimenti, dal Responsabile dell’Area Gestione, da un esperto di mercato e dalla
funzione di risk management.
Ai gestori, spetta successivamente, il compito di scegliere gli strumenti finanziari e la tempistica
degli investimenti e disinvestimenti.
6. RISCHI GENERALI CONNESSI ALLA PARTECIPAZIONE AI FONDI
La partecipazione ad un Fondo comporta dei rischi connessi alle possibili variazioni del valore
delle quote, che a loro volta risentono delle oscillazioni del valore degli strumenti finanziari in cui
vengono investite le risorse del Fondo.
La presenza di tali rischi può determinare la possibilità di non ottenere, al momento del
rimborso, la restituzione del capitale.
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In particolare, per apprezzare il rischio derivante dall’investimento del patrimonio del Fondo in
strumenti finanziari occorre considerare i seguenti elementi:
a.
rischio connesso alla variazione del prezzo: il prezzo di ciascun strumento finanziario
dipende dalle caratteristiche peculiari della società emittente, dall'andamento dei mercati di
riferimento e dei settori di investimento e può variare in modo più o meno accentuato a
seconda della sua natura. In linea generale, la variazione del prezzo delle azioni è
connessa alle prospettive reddituali delle società emittenti e può essere tale da comportare
la riduzione o addirittura la perdita del capitale investito, mentre il valore delle obbligazioni è
influenzato dall’andamento dei tassi di interesse di mercato e dalle valutazioni della
capacità del soggetto emittente di far fronte al pagamento degli interessi dovuti e al
rimborso del capitale di debito a scadenza;
b.
rischio connesso alla liquidità: la liquidità degli strumenti finanziari, ossia la loro attitudine a
trasformarsi prontamente in moneta senza perdite di valore, dipende dalle caratteristiche
del mercato in cui gli stessi sono trattati. In generale, i titoli trattati su mercati regolamentati
sono più liquidi e, quindi, meno rischiosi in quanto più facilmente smobilizzabili dei titoli non
trattati su detti mercati. L'assenza di una quotazione ufficiale rende inoltre complesso
l'apprezzamento del valore effettivo del titolo, la cui determinazione è rimessa a valori
discrezionali;
c.
rischio connesso alla valuta di denominazione: per l’investimento in strumenti finanziari
denominati in una valuta diversa da quella in cui è denominato il Fondo, occorre tenere
presente la variabilità del rapporto di cambio tra la valuta di riferimento del Fondo e la
valuta estera in cui sono denominati gli investimenti;
d.
rischio di credito: rischio che il soggetto emittente le obbligazioni non paghi al Fondo, anche
solo in parte, gli interessi e il capitale;
e.
rischio connesso all’utilizzo di strumenti derivati: l’utilizzo di strumenti derivati consente di
assumere posizioni di rischio su strumenti finanziari superiori agli esborsi inizialmente
sostenuti per aprire tali posizioni (effetto leva). Di conseguenza una variazione dei prezzi di
mercato relativamente piccolo ha un impatto amplificato in termini di guadagno o di perdita
sul portafoglio gestito rispetto al caso in cui non si faccia uso di leva;
f.
rischio connesso all’investimento in fondi chiusi e speculativi: l’investimento in fondi chiusi e
speculativi comporta rischi specifici connessi alla minore liquidabilità degli investimenti ed
alla possibile maggiore volatilità del valore della quota dei fondi rispetto ad altre tipologie di
fondi;
g.
altri fattori di rischio: le operazioni sui mercati emergenti potrebbero esporre l’investitore a
rischi aggiuntivi connessi al fatto che tali mercati potrebbero essere regolati in modo da
offrire ridotti livelli di garanzia e protezione agli investitori. Sono poi da considerarsi i rischi
connessi alla situazione politico-finanziaria del paese di appartenenza degli enti emittenti.
L'esame della politica di investimento propria di ciascun Fondo consente l'individuazione
specifica dei rischi connessi alla partecipazione al Fondo stesso. La presenza di tali rischi può
determinare la possibilità di non ottenere, al momento del rimborso, la restituzione
dell’investimento finanziario. L’andamento del valore delle quote del Fondo può variare in
relazione alla tipologia e ai settori di investimento, nonché ai relativi mercati di riferimento.
7. STRATEGIA PER L’ESERCIZIO DEI DIRITTI INERENTI AGLI STRUMENTI
FINANZIARI
Ai sensi di quanto disposto dall’art.32, comma 3, del regolamento congiunto Consob-Banca
d’Italia del 29 ottobre 2007, la SGR esercita il diritto di intervento e di voto per conto dei
patrimoni gestiti di norma nelle assemblee delle società italiane, tenuto conto dell’utilità della
partecipazione agli interessi dei patrimoni gestiti e della possibilità di incidere sulle decisioni in
relazione alle azioni con diritto di voto possedute.
Le motivazioni che guidano la scelta delle assemblee cui partecipare sono quelle di:
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-
partecipare alle assemblee delle società nelle quali si detengono quote significative di
capitale, interagendo con il management della società;
partecipare alle assemblee giudicate rilevanti al fine di evidenziare situazioni di particolare
interesse, in difesa o a supporto degli interessi degli azionisti di minoranza;
contribuire ad eleggere sindaci o consiglieri di amministrazione mediante il meccanismo del
voto di lista, in rappresentanza delle minoranze azionarie;
partecipare alle assemblee in cui vengono deliberate operazioni straordinarie se, in
funzione degli interessi dei patrimoni gestiti, la partecipazione è necessaria per supportare
o contrastare l’operazione proposta.
8. BEST EXECUTION
8.1 Finalità
La Direttiva 2004/39/CE relativa ai Mercati degli strumenti finanziari (“MiFID”) e le relative
norme di attuazione prevedono, tra l’altro, un obbligo in capo agli intermediari di adottare tutte le
misure ragionevoli per ottenere, nell’esecuzione degli ordini su strumenti finanziari per conto dei
clienti e degli OICR gestiti, il miglior risultato possibile.
Ciò premesso, ADVAM Partners SGR S.p.A. (di seguito, la “SGR”) ha predisposto ed adottato
una Strategia di Trasmissione degli Ordini che viene sintetizzata nel presente Documento, al
fine di ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa di attuazione della Direttiva MiFID
relativi all’informativa da rendere ai clienti e ai sottoscrittori degli OICR gestiti su tale specifico
aspetto.
8.2 Fattori di esecuzione
I principali fattori presi in considerazione dalla SGR al fine di definire la propria Strategia di
Trasmissione degli Ordini sono:
il corrispettivo totale dell’operazione, composto dal prezzo dello strumento finanziario e dai
costi relativi all’esecuzione sostenuti dai clienti e dagli OICR;
la liquidità del mercato;
la dimensione e la natura dell’ordine;
la rapidità e probabilità di esecuzione;
la probabilità di regolamento.
La SGR si riserva, tuttavia, di ritenere prevalenti altri fattori oltre a quelli sopra evidenziati,
qualora ciò si renda necessario in base a particolari circostanze e/o a specificità legate al
Cliente e all’OICR, all’ordine, allo strumento finanziario e/o alla sede di esecuzione.
L’importanza dei suddetti fattori è stabilita tenendo conto dei seguenti criteri:
le caratteristiche del Cliente compresa la sua classificazione come cliente al dettaglio o
professionale;
gli obiettivi, la politica di investimento e le caratteristiche delle Linee di Gestione e
dell’OICR;
le caratteristiche dell’ordine;
le caratteristiche degli strumenti finanziari che costituiscono oggetto dell’ordine e delle
condizioni di liquidabilità dei medesimi;
le caratteristiche delle sedi di esecuzione alle quali l’ordine può essere trasmesso.
8.3 Strategia di trasmissione
Sulla base dei fattori e dei criteri sopra indicati la SGR ha definito una Strategia di Trasmissione
degli Ordini che identifica, per ciascuna categoria di strumenti finanziari, gli intermediari ai quali
gli ordini sono trasmessi.
In particolare, gli intermediari sono selezionati in ragione:
della capacità e disponibilità ad offrire un’attività di gestione accurata degli ordini che
garantisca qualità nell’esecuzione al fine di ottenere il miglior risultato possibile;
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-
-
-
della capacità di offrire rapidità e certezza nell’esecuzione degli ordini anche attraverso
l’utilizzo di sistemi di trasmissione telematica degli ordini stessi per ottenere il miglior
risultato possibile;
delle strategie di esecuzione adottate da questi ultimi, dando preferenza agli intermediari
che prevedono l’esecuzione dell’ordine in linea generale e su base sistematica su mercati
regolamentati o MTF;
dell’affidabilità di regolamento.
8.4 Criteri di trasmissione
Di seguito si riportano i criteri, distinti per categorie di strumenti finanziari, individuati dalla SGR
per ottenere le migliori condizioni dagli intermediari negoziatori sulla base dei quali sono
selezionati i negoziatori medesimi.
Azioni, ETF, Fondi, Obbligazioni Convertibili, warrants, covered warrants, certificates e diritti
attualmente ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati gestiti da Borsa Italiana
esecuzione dell’ordine sui mercati regolamentati gestiti da Borsa Italiana;
capacità e disponibilità dell’intermediario ad offrire un’attività di gestione degli ordini;
rapidità di esecuzione in relazione alla natura dell’ordine;
affidabilità di regolamento;
commissioni di intermediazione.
Azioni ammesse alla negoziazione su mercati esteri
esecuzione dell’ordine sui mercati regolamentati;
capacità e disponibilità dell’intermediario ad offrire un’attività di gestione degli ordini;
rapidità di esecuzione in relazione alla natura dell’ordine;
affidabilità di regolamento;
commissioni di intermediazione.
Strumenti finanziari derivati quotati sul mercato IDEM di Borsa Italiana e su altri mercati
regolamentati esteri:
esecuzione dell’ordine sul mercato regolamentato;
disponibilità di un servizio di trasmissione telematica degli ordini;
semplicità di regolamento.
Strumenti finanziari derivati non quotati su mercati regolamentati:
esecuzione dell’ordine attraverso emittenti/market makers;
disponibilità di un servizio di trasmissione telematica degli ordini;
semplicità di regolamento.
Titoli di Stato ed Obbligazioni italiane ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati gestiti
da Borsa Italiana, in altri mercati regolamentati e/o MTF
esecuzione dell’ordine sui mercati regolamentati;
qualora vi siano market makers specializzati nella quotazione di questa tipologia di
strumenti finanziari, in grado di esprimere un’offerta vincolante sull’ordine in questione
migliore del prezzo rilevabile sui suddetti mercati regolamentati il processo di best
execution sarà concluso con l’applicazione della proposta che esprimerà il prezzo migliore.
rapidità di esecuzione in relazione alla natura dell’ordine;
commissioni di intermediazione.
Titoli di Stato ed Obbligazioni ammessi e non alla negoziazione in mercati regolamentati
per questa tipologia di strumenti finanziari in talune circostanze può non esistere un vero
mercato di riferimento; in tali casi l’ordine sarà trasmesso ad intermediari che per
l’esecuzione, oltre che su mercati regolamentati, si rivolgeranno a market makers
specializzati nella quotazione di questa tipologia di strumenti finanziari, in grado di
10/31
esprimere un’offerta vincolante sull’ordine in questione. Il processo di best execution sarà
concluso con l’applicazione della proposta che esprimerà il prezzo migliore.
8.5 Verifica
La SGR controlla in via continuativa l’efficacia delle misure adottate di trasmissione degli ordini
su strumenti finanziari e, in particolare, verifica la qualità di esecuzione da parte degli
intermediari identificati e, se del caso, si attiva al fine di porre rimedio ad eventuali carenze
riscontrate.
8.6 Aggiornamento
La SGR revisiona le misure e la Strategia di Trasmissione degli Ordini con periodicità almeno
annuale e comunque al verificarsi di circostanze rilevanti, tali da influire sulla capacità di
ottenere in modo duraturo il miglior risultato possibile per i clienti e per gli OICR.
Ogni modifica essenziale apportata alla presente Strategia sarà resa disponibile sul sito
Internet: www.advamsgr.com
9. INCENTIVI
9.1 La normativa
La Direttiva sui Mercati degli strumenti finanziari (“MiFID”) richiede agli intermediari di
comportarsi “in modo onesto, equo e professionale” per servire al meglio gli interessi dei loro
Clienti. Tra gli adempimenti del principio generale cui deve ispirarsi il comportamento della
SGR, la Direttiva ed il Regolatore nazionale, la Consob – con il Regolamento Intermediari
n.16190 del 29/10/2007, hanno fissato alcune precise condizioni in merito alle tipologie di
incentivo che possono essere percepite dalla SGR.
In dettaglio la normativa si articola come una generale preclusione alla possibilità di ricevere (o
offrire) pagamenti o altri benefici in connessione con la prestazione dei servizi di investimento
ad eccezione di alcune ipotesi.
L’intermediario che versa o percepisce competenze o commissioni oppure fornisce o riceve
prestazioni non monetarie, agisce in modo onesto, equo e professionale sole se si tratta di:
Compensi, commissioni o prestazioni non monetarie pagati o forniti a o da un Cliente (art.
52, comma 1, lett. a) del Regolamento Intermediari), ovvero da un investitore in Organismi
di Investimento Collettivo del Risparmio (“OICR”) (art.73, comma 1, lett. a) del
Regolamento Intermediari); si tratta di pagamenti intercorrente tra SGR ed il Cliente o
l’OICR, quali commissioni e compensi riconosciuti in relazione alla prestazione del servizio,
sia che si tratti di gestione di OICR, sia di gestione di portafogli su base individuale o di
consulenza in materia di investimenti finanziari;
Compensi adeguati che rendano possibile la prestazione dei servizi o siano necessari a tal
fine, come ad esempio i costi di custodia, le commissioni di regolamento e cambio, i prelievi
obbligatori o le spese legali, e che, per loro natura, non possano entrare in conflitto con il
dovere dell’impresa di agire in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli
interessi dei suoi clienti (art. 52, comma 1, lett. c) del Regolamento Intermediari) o
investitori in OICR (art. 73, comma 1 lett. a) del Regolamento Intermediari);
La normativa prevede poi una terza ipotesi con un diverso rilievo.
L’art. 52, lett. b) del Regolamento Intermediari riguarda gli incentivi che SGR paga a o riceve da
soggetti terzi (diversi dai Clienti o OICR a cui il servizio è prestato). In particolare, la
disposizione fissa le seguenti condizioni che rendono ammissibili i pagamenti della specie:
- l’esistenza, la natura e l’importo di compensi, commissioni o prestazioni, o, qualora
l’importo non possa essere accertato, il metodo di calcolo di tale importo sono comunicati
chiaramente al cliente, in modo completo, accurato e comprensibile, prima della
prestazione del servizio di investimento;
- il pagamento di compensi o commissioni o la fornitura di prestazioni non monetarie è volta
ad accrescere la qualità del servizio fornito al cliente (o all’OICR) e non deve ostacolare
l’adempimento da parte dell’intermediario dell’obbligo di servire al meglio gli interessi del
cliente (o dell’OICR).
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Al fine di applicare le disposizioni regolamentari la SGR rende la presente informativa.
9.2 La remunerazione
La SGR può ricevere commissioni e compensi (in forma di denaro) dal proprio cliente, come
remunerazione del servizio d’investimento svolto per conto del medesimo ai sensi della lett. a),
dell’art. 52, comma 1, del Regolamento Intermediari.
La SGR può ricevere commissioni e compensi (in forma di denaro) dal OICR, come
remunerazione del servizio di gestione collettiva svolto per conto dell’investitore ai sensi della
lett. a), dell’art. 73, comma 1, del Regolamento Intermediari o per la prestazione del servizio di
consulenza in materia di investimenti, ai sensi della lett. a), dell’art. 73, comma 1, del
Regolamento Intermediari.
La SGR può, inoltre effettuare quei pagamenti (prelevandoli dalle disponibilità dell’OICR) che
siano strettamente e necessariamente connessi con la prestazione del servizio, previste dal
Prospetto di Offerta e dal Regolamento di gestione dell’OICR, quali, ad esempio, le dovute
commissioni di regolamento delle transazioni, anche avvalendosi di centri di servizio esterni, le
spese per la trasmissione di rendiconti periodici e le spese di custodia degli strumenti finanziari,
ai ai sensi della lett. c), dell’art. 73, comma 1, del Regolamento Intermediari.
Quanto invece alla previsione che SGR riceva incentivi da un terzo o corrisponda incentivi ad
un terzo, al di fuori dei casi della ricezione o corresponsione di competenze adeguate al fine di
rendere possibile lo svolgimento del servizio, si informa che tale fattispecie deve sottostare alle
condizioni di cui alla lett. b), del comma 1, dell’art. 52 del Regolamento Intermediari.
La SGR deve comunicare (disclosure) l’esistenza, la natura e l’importo degli incentivi, nonché la
finalità funzionale che rende possibile la percezione di incentivi in quanto tesi ad accrescere la
qualità del servizio fornito al cliente o all’OICR, senza ostacolare l’adempimento, da parte di
SGR, dell’obbligo di servire al meglio gli interessi del Cliente o dell’OICR.
In linea generale, la remunerazione del servizio di investimento, inteso come il costo sostenuto
dal cliente o dall’OICR è finalizzata a remunerare l’attività professionale prestata
dall’intermediario in possesso di risorse e competenze specialistiche (remunerazione diretta).
La norma tende ad impedire che forme diverse di remunerazione (remunerazione indiretta)
potrebbero, alterare la necessaria convergenza di interessi tra Cliente (o OCIR) e SGR.
Nella prestazione del servizio che la SGR svolge, considerato lo stesso un servizio ad alto
valore aggiunto, sono difficilmente riscontrabili ulteriori spazi di effettivo miglioramento della
qualità del servizio per conto del cliente (o dell’OICR), ferma restando che qualunque attività
posta in essere dalla SGR è resa con l’obiettivo di agire nel migliore interesse del Cliente (o
dell’OICR).
9.3 L’informativa
Ai fini della informativa al Cliente o all’investitore, la SGR indica di seguito le fattispecie nelle
quali può assumere rilievo il pagamento o la ricezione di incentivi con parti considerate “terze”
rispetto al Cliente (o investitore) ed alla SGR.
Distribuzione dei prodotti e dei servizi della SGR
A corredo della informativa resa al cliente da parte dell’ente collocatore di cui la SGR si avvale
per la distribuzione e il collocamento degli OICR e dei servizi di investimento, la SGR rende
edotto il Cliente (o investitore) che la stessa retrocede pagamenti all’ente collocatore incaricato
della distribuzione e del collocamento.
Tali pagamenti sono giustificati dal fatto che l’ente collocatore è in grado tramite l’attività posta
in essere, di aumentare la qualità del servizio fornito al Cliente o all’investitore, attivandosi, tra
l’altro, per:
eventualmente un abbinamento del servizio di collocamento al servizio di consulenza in
materia di investimenti;
un’offerta posta in essere dall’ente collocatore a favore del Cliente (o investitore) mettendo
a disposizione la possibilità di avere accesso ad un più ampio ventaglio di prodotti finanziari
e di servizi di investimento;
un servizio di assistenza nelle fasi di collocamento e, successivamente, nel corso della
durata del rapporto contrattuale, diretto a servire il cliente (o investitore) nelle fasi di post
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vendita, secondo le modalità definite dallo stesso ente collocatore.
La SGR, nell’ambito delle convenzioni di collocamento con il collocatore, riconosce allo stesso
parte della remunerazione per il Servizio, prevedendo, a favore del collocatore la retrocessone
di quota parte della “commissione di gestione” (c.d. “commissione di mantenimento”), sulla base
delle attività svolte dal collocatore a favore del cliente (o investitore), in presenza di una o più
delle attività poste in essere dall’ente collocatore per aumentare la qualità del servizio fornito al
cliente (o investitore).
La misura della quota parte del riconoscimento economico all’ente collocatore è direttamente
proporzionale al servizio che lo stesso fornisce. Esulano da riconoscimenti a favore dell’ente
collocatore riconoscimenti che seguano la variabilità del risultato della gestione (eventuale
“commissione di performance”) e, comunque, la misura del riconoscimento non è collegata alla
complessiva quantità di prodotti o servizi collocati dal cliente (o investitore).
La misura esatta delle retrocessioni percepite dal collocatore è da quest'ultimo comunicata al
Cliente (o investitore), al più tardi all'atto della sottoscrizione del prodotto finanziario da parte del
Cliente (o investitore) stesso.
Incentivi ricevuti dalla SGR nella prestazione del servizio di consulenza in materia di
investimenti
Nello svolgimento del servizio di consulenza in materia di investimenti, la SGR può stipulare
accordi con società prodotto, nella fattispecie società di gestione del risparmio italiane o
comunitarie, al fine di percepire da queste ultime una retrocessione delle commissioni di
gestione degli OICR oggetto di consulenza effettivamente sottoscritti dalla clientela.
Tale percezione di utilità risulta giustificata dal fatto che il servizio offerto al cliente può
considerarsi ad alto valore aggiunto. Tale affermazione discende da quanto previsto dalla
Direttiva di secondo livello al 39° considerando che recita: “ai fini delle disposizioni della
presente direttiva riguardanti gli incentivi, la ricezione da parte dell’impresa di investimento di
una commissione in relazione ad una consulenza in materia di investimenti o raccomandazioni
generali, in circostanze in cui la consulenza e le raccomandazioni non siano distorte a seguito
della ricezione della commissione, deve essere considerata come volta a rafforzare la qualità
della consulenza in materia di investimenti data al cliente”. Inoltre, tale retrocessione consente
al cliente di avere accesso ad un più ampio range di prodotti, con una conseguente prospettiva
di “open architecture”. La SGR, nella prestazione del servizio di consulenza in materia di
investimenti, si impegna a fornire forme di assistenza “post vendita” al cliente quali, ad esempio:
reportistica sull’andamento degli OICR;
presentazione del catalogo prodotti;
illustrazione delle caratteristiche dei nuovi prodotti.
La misura della quota parte del riconoscimento economico che la SGR può ricevere dalla
società prodotto è direttamente proporzionale alla massa eventualmente sottoscritta dai clienti a
seguito delle raccomandazioni personalizzate fornite.
La misura esatta delle commissioni percepite, od i criteri per il calcolo, vengono forniti
all’investitore dalla SGR al più tardi all’atto della fornitura della raccomandazione
personalizzata.
Incentivi ricevuti dalla SGR nella prestazione del servizio.
Nell' attività di gestione, la SGR ha attivato procedure di selezione degli OICR da inserire nei
portafogli gestiti o degli OICR che in generale prescindono dal riconoscimento di eventuali
incentivi. La SGR tiene comunque separate le strutture operative dedite all’attività di
investimento ed al contatto con le società di gestione terze.
Qualora dall’investimento in quote/azioni dell’OICR terzo la SGR si veda in ogni caso
riconoscere incentivi nella forma di retrocessioni commissionali, la SGR provvede ad attribuire il
vantaggio economico al Cliente (o, se del caso, all’OICR) in termini di proporzionalità, secondo
quanto imposto dalle disposizioni vigenti.
Altre forme di incentivazione escluse a priori dalla SGR nella gestione del servizio
La SGR non percepisce benefici monetari da parte degli “intermediari negoziatori” di cui si
avvale per la compravendita degli strumenti finanziari dei portafogli gestiti, che possono
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assumere la forma di retrocessioni delle commissioni di negoziazione/intermediazione
riconosciute dalla SGR, e da questa addebitate al Cliente (o se del caso, all’OICR).
Nello specifico si segnala che, operando in modalità elettronica su strumenti finanziari negoziati
sulle principali borse azionarie nonché su strumenti derivati quotati attraverso intermediari
abilitati, al raggiungimento di certi volumi operativi, l’intermediario stesso o eventuali service
provider mettono gratuitamente a disposizione della SGR dei terminali di informativa dei
mercati. Tali terminali sono utili alla SGR come fonti di informazioni, dati, ricerche e come
strumenti di gestione del rischio, pertanto con una positiva ricaduta a favore del Cliente o
dell’OICR gestito. Trattandosi in tutti i casi di transazioni per via elettronica, altamente
automatizzate, il costo di transazione (commissioni di negoziazione) a carico del Cliente o
dell’OICR è tra i più competitivi.
Quanto alla percezione di utilità non monetarie sotto forma di ricerche, studi, analisi dei mercati
o di singoli strumenti finanziari da parte di qualificati “uffici studi” la SGR valuta, coerentemente
con le strategie di esecuzione/trasmissione di ordini dalla stessa posta in essere e comunicata
al Cliente (o all’investitore), i casi in cui la prestazione di tali servizi si traduce in un effettivo
accrescimento della qualità del servizio fornito al cliente, senza che ciò ostacoli, ma anzi
agevoli, l’obbligo di servire al meglio gli interessi del Cliente o dell’OICR.
10. RECLAMI
Ai sensi di quanto disposto dall’art.17, comma 1, del regolamento congiunto Consob-Banca
d’Italia del 29 ottobre 2007, per eventuali reclami il Cliente può inoltrare comunicazione in forma
scritta all’indirizzo della sede legale della SGR.
I reclami sono trattati dalla funzione di controllo di conformità. La SGR ha adottato idonee
procedure per garantire la sollecita trattazione dei reclami presentati dai Clienti. La Funzione di
Controllo di conformità, nella trattazione del reclamo, raccoglierà le informazioni e la
documentazione dagli uffici competenti: tutti i responsabili delle singole strutture organizzative
aziendali sono coinvolti direttamente ed in prima persona nella trattazione del reclamo. A tal fine
le procedure della SGR prevedono che nella gestione del reclamo siano coinvolti anche le unità
operative ed i vertici aziendali.
Ai fini della predisposizione della risposta la Funzione di Controllo di conformità si avvale del
supporto anche di eventuali consulenti esterni.
Il processo di gestione dei reclami attinenti alla prestazione dei servizi di investimento ed
accessori si conclude nel tempo massimo di 90 giorni dal ricevimento del reclamo. La lettera di
risposta al reclamo viene inviata tempestivamente, al fine di comporre il reclamo nei termini
sopra indicati, a mezzo raccomandata A/R al domicilio indicato dal Cliente.
L’investitore, qualora non sia soddisfatto della risposta fornita al reclamo o non abbia ricevuto
risposta entro 90 giorni (dal ricevimento del reclamo da parte dell’Intermediario) e qualora non
siano state avviate, anche su iniziativa dell’intermediario, altre procedure di conciliazione, prima
di ricorrere al giudice deve obbligatoriamente esperire il preventivo tentativo di conciliazione
come disposto dal d.lgs. 28/2010. A tal fine può rivolgersi alla Camera di Conciliazione e di
Arbitrato istituita presso la Consob (D. Lgs. 179/2007; Reg. Consob 16763/2008) oppure può
promuovere tale tentativo di conciliazione avanti ad uno degli organismi abilitati alla mediazione
iscritti all'apposito registro del Ministero della Giustizia. Per sapere come rivolgersi alla Camera
di Conciliazione e di Arbitrato il cliente può consultare il sito http://www.camera-consob.it oppure
rivolgersi alla SGR.
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B) INFORMAZIONI SULL’INVESTIMENTO
11. Tipologie, Finalità, obiettivi, politica d’investimento e rischi specifici dei Fondi.
La politica d’investimento dei Fondi di seguito descritta è da intendersi come indicativa delle strategie
gestionali del Fondo, posti i limiti definiti nel relativo Regolamento di Gestione.
Denominazione
Fondo
del RAFFEISEN STRATEGIE FONDS
Fondo comune di diritto italiano armonizzato alla Direttiva 2009/65/CE.
Data di Istituzione
4 novembre 2011
Codice Isin al Portatore
IT0004788979
12. TIPOLOGIA DI GESTIONE DEL FONDO
Tipologia di gestione del Flessibile
Fondo
Obiettivo della gestione
Incremento del valore del capitale investito nel medio-lungo periodo privilegiando la continuità dei risultati
e la realizzazione di rendimenti assoluti.
Valuta di denominazione
Euro
13. PROFILO DI RISCHIO DEL FONDO
Grado di rischio
Il profilo di rischio-rendimento del Fondo è rappresentato da un Indicatore sintetico che classifica il Fondo
su una scala da 1 a 7. La sequenza numerica, in ordine ascendente da sinistra a destra, rappresenta i
livelli di rischio e rendimento dal più basso al più elevato.
I dati storici utilizzati per calcolare l’Indicatore sintetico potrebbero non costituire un’indicazione affidabile
circa il futuro profilo di rischio del Fondo. La categoria di rischio/rendimento indicata potrebbe non
rimanere invariata e quindi la classificazione del Fondo potrebbe cambiare nel tempo.
Il profilo di rischio-rendimento rientrante nella classe più bassa non garantisce un investimento esente da
rischi.
Rischio più basso
Rischio più alto
Rendimento potenzialmente più basso
Rendimento potenzialmente più alto
<––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––>
1
2
3
4
5
6
7
Il fondo è classificato nella categoria 2 sulla base dei risultati passati in termini di volatilità dei suoi
investimenti. Questa categoria corrisponde al livello di rischio-rendimento caratteristico di un Fondo che
investe una parte contenuta del patrimonio in strumenti di natura azionaria gestita con una strategia di
controllo della volatilità.
14. FINALITÀ DEL FONDO
Finalità
L’obiettivo del fondo è l’incremento del valore del capitale investito nel medio-lungo periodo
privilegiando la continuità dei risultati e la realizzazione di rendimenti assoluti.
15. POLITICA D’INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI DEL FONDO
Categoria del Fondo
(1)
Flessibile
Tipologia degli strumenti Investimento prevalente in depositi bancari e/o pronti contro termine, stipulati con le Casse della
finanziari
e
valuta
di Federazione Raiffeisen dell’Alto Adige, e in strumenti finanziari di natura monetaria,
denominazione
obbligazionaria, compresi OICR; in misura contenuta in strumenti di natura azionaria,
principalmente OICR, e in strumenti alternativi quali fondi chiusi e altri strumenti di natura
immobiliare, nonché strumenti finanziari legati all’andamento delle materie prime, delle valute, dei
tassi di interesse, principalmente espressi in euro.
Aree geografiche
Principalmente Unione Europea
Categoria di emittenti
Per i depositi bancari, banche aventi sede in uno Stato membro dell’UE o appartenente al “Gruppo di
dieci”; per i pronti contro termine, intermediari di elevato standing e sottoposti alla vigilanza di un’autorità
pubblica.
Per la componente monetaria, emittenti sovrani, enti governativi e sovranazionali; per la componente
obbligazionaria investimento anche in emittenti societari.
Per la componente azionaria, non sono previsti vincoli in ordine alle categorie emittenti.
Specifici fattori di rischio
Operazioni in strumenti
derivati
Rating: investimento contenuto in titoli con rating inferiore all’investment grade.
Duration: non è previsto alcun limite.
Rischio cambio: la possibilità di investire in strumenti finanziari denominati in valuta implica il rischio
relativo alla variazione dei tassi di cambio. L’esposizione al rischio di cambio è gestita attivamente.
Paesi emergenti: possibile peso residuale degli investimenti in OICR che investono in paesi emergenti.
L’utilizzo degli strumenti derivati è finalizzato:
alla realizzazione di una più efficiente gestione del portafoglio;
alla copertura dei rischi di mercato;
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La SGR si riversa la facoltà di investire in OICR che prevedono l’utilizzo di strumenti derivati con
qualunque finalità.
Tecnica di gestione
Criteri di selezione degli strumenti finanziari
Il Fondo è gestito con una strategia “core/satellite”. La componente “core” costituisce la parte prevalente
del Fondo ed è formata da depositi bancari e/o pronti contro termine e da strumenti di natura
obbligazionaria emessi da enti governativi, organismi internazionali, società e/o OICR, valutando i rischi
legati all’emittente e all’andamento dei tassi, al fine di assicurare un investimento prontamente liquidabile
e un rendimento certo. Per la componente “satellite” formata da strumenti di natura azionaria,
principalmente OICR, la scelta dell’area geografica e degli emittenti viene effettuata sulla base di analisi
macroeconomiche e gestita dinamicamente attraverso un approccio basato sul controllo della volatilità.
Nella componente satellite è previsto l’utilizzo anche di strumenti alternativi, quali fondi chiusi e altri
strumenti di natura immobiliare nonché di strumenti finanziari legati a commodities, valute e tassi di
interesse, allo scopo di aumentare la decorrelazione del portafoglio all’andamento dei mercati finanziari.
Il Fondo utilizza tecniche di gestione dei rischi. Per la loro illustrazione si rimanda alla Parte III del
Prospetto d’offerta.
Destinazione dei proventi
Il Fondo è a capitalizzazione dei proventi. Pertanto, i proventi che derivano dalla gestione di ciascun
Fondo sono reinvestiti nello stesso.
Le informazioni sulla politica gestionale concretamente posta in essere sono contenute nella relazione degli amministratori all’interno del
rendiconto annuale/bilancio d’esercizio.
Parametro di riferimento
(c.d. benchmark)
In relazione allo stile di gestione del Fondo (stile flessibile), non è possibile individuare un
benchmark rappresentativo della politica di gestione adottata. In luogo del benchmark, viene
indicata una misura di rischio alternativa.
Misura di rischio
Value at Risk: orizzonte temporale 1 mese, intervallo di confidenza 99%
(1)
Valore
-3,00%
Rilevanza degli investimenti:
Definizione
Controvalore dell’investimento rispetto al totale dell’attivo
Principale
> 70%
Prevalente
Compreso tra il 50% e il 70%
Significativo
Compreso tra il 30% e il 50%
Contenuto
Compreso tra il 10% e il 30%
Residuale
< 10%
I suddetti termini di rilevanza sono da intendersi come indicativi delle strategie gestionali del Fondo, posti i limiti definiti nel relativo
regolamento.
Le classi di attività per le quali è previsto un investimento solo residuale (< 10%) non vengono indicate.
Parimenti non vengono indicate alcune caratteristiche delle attività nelle quali è investito il Fondo (aree geografiche, mercati di
riferimento, titoli azionari emessi da società a bassa capitalizzazione), qualora la loro incidenza sul totale dell’attivo sia inferiore al
10% (soglia minima di rappresentatività).
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C) INFORMAZIONI ECONOMICHE
(COSTI, AGEVOLAZIONI, REGIME FISCALE)
16. Oneri a carico del sottoscrittore e oneri a carico dei Fondi
Occorre distinguere gli oneri direttamente a carico del sottoscrittore da quelli che incidono
indirettamente sul sottoscrittore in quanto addebitati automaticamente ai Fondi.
16.1 Oneri direttamente a carico del sottoscrittore
Gli oneri direttamente a carico del sottoscrittore dei Fondi oggetto della presente offerta sono
indicati di seguito:
a)
Commissioni di sottoscrizione
Commissioni di sottoscrizione: a fronte di ogni sottoscrizione – sia effettuata in un’unica
soluzione ovvero mediante adesione a piani di accumulo – la SGR ha diritto di trattenere
commissioni di sottoscrizione, prelevate sull'ammontare delle somme investite, nella
misura del 1%.
Quota parte retrocessa in media ai collocatori 100%
Non sono previste commissioni di rimborso.
b)
Diritti fissi.
 5 Euro per ogni versamento in unica soluzione nonché sulle operazioni di passaggio tra
Fondi;
 100 Euro per l’emissione dei certificati. Rimangono a carico del sottoscrittore gli oneri
connessi alla spedizione del certificato materiale e quelli connessi all’assicurazione del
medesimo volta a garantirne un sicuro trasferimento.
 spese sostenute in caso di operazioni di addebito a mezzo RID nell’ambito dei PAC;
 le imposte e tasse eventualmente dovute, in base alla normativa vigente,
Gli importi di cui ai punti sopra possono essere aggiornati ogni anno sulla base della variazione
intervenuta rispetto all’ultimo aggiornamento dell’indice generale accertato dall’ISTAT dei prezzi
al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.
I collocatori non percepiscono alcuna quota parte dei diritti fissi
16.2 Oneri a carico del Fondo
16.2.1 Oneri di gestione
Sono a carico dei Fondi e quindi indirettamente dei partecipanti:
a)
una commissione di gestione, calcolata quotidianamente sul valore complessivo netto di
ciascun Fondo e prelevata dalla disponibilità di quest’ultimo nel primo giorno lavorativo del
mese successivo pari a:
Commissione di Gestione
Fondo
RAFFAISEN STRATEGIE FUND
Su base mensile
Su base annua
0,03%
0,36%
Quota parte retrocessa in media ai collocatori 0%
b)
una commissione di incentivo a favore della SGR così calcolata:
la SGR calcola una commissione di incentivo con cadenza giornaliera, dovuta qualora il valore
della quota di ciascun giorno di valorizzazione sia superiore al valore più elevato registrato dalla
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quota medesima nell’arco temporale intercorrente tra l’inizio di operatività del Fondo e il giorno
precedente quello di valorizzazione (di seguito “HWM Assoluto”).
Verificandosi la condizione di cui al comma precedente, la provvigione di incentivo è pari al 20%
dell’incremento percentuale registrato dal valore della quota al giorno precedente a quello di
valorizzazione rispetto al valore del HWM Assoluto ed è applicata al minor ammontare tra
l’ultimo valore complessivo netto del Fondo disponibile e il valore complessivo netto medio del
Fondo nel periodo intercorrente con la data del precedente HWM assoluto.
La provvigione di incentivo eventualmente maturata è addebitata al patrimonio del Fondo in
occasione di ogni calcolo del valore della quota.
La SGR preleva la provvigione di incentivo dalle disponibilità liquide del Fondo il secondo giorno
lavorativo dalla chiusura dell’anno solare.
Ogni qualvolta sussistono le condizioni di maturazione della provvigione di incentivo, il valore
unitario della quota nel giorno di avveramento delle predette condizioni costituirà il nuovo valore
del HWM Assoluto.
La provvigione di incentivo nel corso dell’anno non potrà superare il 2% del Patrimonio netto
medio del Fondo.
Quota parte retrocessa in media ai collocatori 50%
Nel caso di investimenti in parti di OICR collegati, sul fondo acquirente non vengono fatte
gravare spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla sottoscrizione e al rimborso delle parti degli
OICR acquisiti e, dal compenso riconosciuto alla SGR, è dedotta la remunerazione complessiva
che il gestore dei fondi collegati percepisce.
Nell’ipotesi in cui il Fondo investa mediamente almeno il 10% del totale dell’attivo in quote di
OICR la misura massima delle provvigioni di gestione applicabili dagli OICR sottostanti sarà pari
al 2,7%.
16.2.2 Altri oneri
a)
Misura massima degli oneri dovuti alla Banca Depositaria.
Per l’espletamento dell’incarico è riconosciuto un compenso alla Banca Depositaria
secondo la misura massima dello 0,055% del valore complessivo netto del Fondo.
La commissione è calcolata quotidianamente sul valore complessivo netto del Fondo e
prelevata dalla disponibilità di quest’ultimo il primo giorno lavorativo del mese successivo
a quello di maturazione.
b)
oneri di negoziazione inerenti alla compravendita degli strumenti finanziari ivi compresi gli
oneri connessi per il regolamento delle operazioni, nonché eventuali oneri addebitati da
intermediari abilitati, banche o società di servizi esterni per il trasferimento titoli e/o
regolamento delle operazioni in strumenti finanziari;
c)
le spese di pubblicazione giornaliera del valore unitario delle quote e le spese di
pubblicazione degli avvisi inerenti la liquidazione del Fondo, e le modifiche regolamentari
richieste da mutamenti di legge o dalle disposizioni dell’Organo di Vigilanza;
d)
le spese di stampa della Relazione Semestrale e del Rendiconto annuale dei Fondi
nonché tutti gli altri oneri derivanti da obblighi di comunicazione periodica alla generalità
dei partecipanti, purché tali spese non si riferiscano a propaganda e pubblicità o
comunque al collocamento delle quote;
e)
i compensi spettanti alla Società di Revisione per la verifica dei libri, dei documenti
contabili di ciascun Fondo e per la certificazione dei Rendiconti annuali;
f)
gli oneri finanziari per i debiti assunti dal Fondo e per le spese connesse;
g)
gli oneri fiscali di pertinenza del Fondo;
h)
il contributo di vigilanza che la SGR è tenuta a versare annualmente alla Consob per i
Fondi.
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Le commissioni di negoziazione (oneri di intermediazione) non sono quantificabili a priori in
quanto variabili.
Le spese e i costi annuali effettivi sostenute dai Fondi nell’ultimo triennio sono indicati
nella Parte II del Prospetto.
17. Agevolazioni finanziarie
La SGR si riserva la facoltà di concedere agevolazioni in forma di retrocessione della
commissione di gestione fino ad un massimo del 100% ai Clienti professionali così come
individuati in base all’Allegato 3 della Delibera Consob 16190/07 (c.d. Nuovo Regolamento
Intermediari emanato dalla Consob), ove ammissibili.
E’ facoltà inoltre della SGR non applicare ai Clienti Professionali le commissioni di
sottoscrizione e/o i diritti fissi.
E’ facoltà dei collocatori applicare, in favore dei propri clienti, uno sconto fino al 100% della
commissione di sottoscrizione.
E’ facoltà della SGR concedere la riduzione del 100% dei diritti fissi di cui al precedente
paragrafo.
18. Regime fiscale
Il Fondo non è soggetto alle imposte sui redditi e all’Irap. Il Fondo percepisce i redditi di capitale
al lordo delle ritenute e delle imposte sostitutive applicabili, tranne talune eccezioni. In
particolare, il Fondo rimane soggetto alla ritenuta alla fonte sugli interessi e altri proventi sulle
obbligazioni, titoli similari e cambiali finanziarie non negoziati in mercati regolamentati o in
sistemi multilaterali di negoziazione degli Stati membri dell’Unione Europea (UE) e degli stati
aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo (SSE) inclusi nella lista degli Stati che
consentono un adeguato scambio di informazioni (c.d. white list) emessi da società residenti
non quotate nonché alla ritenuta sui proventi dei titoli atipici.
Regime di tassazione dei partecipanti
Sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione al Fondo è applicata una ritenuta del 26 per
cento. La ritenuta si applica sui proventi distribuiti in costanza di partecipazione al Fondo e su
quelli compresi nella differenza tra il valore di rimborso, di liquidazione o di cessione delle quote
e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto delle quote medesime determinati sulla
base dei valori rilevati dai prospetti periodici alle predette date, al netto del 51,92 per cento della
quota dei proventi riferibili alle obbligazioni e agli altri titoli pubblici italiani ed equiparati, alle
obbligazioni emesse dagli Stati esteri inclusi nella white list, (che consentono un adeguato
scambio di informazioni) e alle obbligazioni emesse dagli enti territoriali dei suddetti Stati (al fine
di garantire una tassazione dei predetti proventi nella misura del 12,5 per cento). I proventi
riferibili ai predetti titoli pubblici italiani e esteri sono determinati in proporzione alla percentuale
media dell’attivo investita direttamente, o indirettamente per il tramite di altri organismi di
investimento (italiani ed esteri comunitari armonizzati e non armonizzati soggetti a vigilanza
istituiti in Stati UE e SEE inclusi nella white list), nei titoli medesimi. La percentuale media,
applicabile in ciascun semestre solare, è rilevata sulla base degli ultimi due prospetti, semestrali
o annuali, redatti entro il semestre solare anteriore alla data di distribuzione dei proventi, di
riscatto, cessione o liquidazione delle quote, ovvero, nel caso in cui entro il predetto semestre
ne sia stato redatto uno solo sulla base di tale prospetto. A tali fini, la SGR fornirà le indicazioni
utili circa la percentuale media applicabile in ciascun semestre solare.
Relativamente alle quote detenute al 30 giugno 2014, sui proventi realizzati in sede di rimborso,
cessione o liquidazione delle quote e riferibili a importi maturati alla predetta data si applica la
ritenuta nella misura del 20 per cento (in luogo di quella del 26 per cento). In tal caso la base
imponibile dei redditi di capitale è determinata al netto del 37,5 per cento della quota riferibile ai
titoli pubblici italiani ed esteri.
Tra le operazioni di rimborso sono comprese anche le operazioni di passaggio tra fondi (c.d.
switch).
19/31
La ritenuta è applicata anche nell’ipotesi di trasferimento delle quote a rapporti di custodia,
amministrazione o gestione intestati a soggetti diversi dagli intestatari dei rapporti di
provenienza, salvo che il trasferimento sia avvenuto per successione o donazione.
La ritenuta è applicata a titolo d’acconto sui proventi percepiti nell’esercizio di attività di impresa
commerciale e a titolo d’imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o
esclusi dall’imposta sul reddito delle società. La ritenuta non si applica nel caso in cui i proventi
siano percepiti da soggetti esteri che risiedono, ai fini fiscali, in Paesi che consentono un
adeguato scambio di informazioni nonché da altri organismi di investimento collettivo italiani e
da forme pensionistiche complementari istituite in Italia.
Nel caso in cui le quote siano detenute da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di
impresa commerciale sui redditi diversi conseguiti dal Cliente (ossia le perdite derivanti dalla
partecipazione al Fondo e le differenze positive e negative rispetto agli incrementi di valore
della quota rilevati in capo al Fondo) si applica il regime del risparmio amministrato di cui all’art.
6 del d.lgs. n. 461 del 1997, che comporta l’adempimento degli obblighi tributari da parte
dell’intermediario. E’ fatta salva la facoltà del Cliente di rinunciare al predetto regime con effetto
dalla prima operazione successiva. Le perdite riferite ai titoli pubblici italiani ed esteri possono
essere portate in deduzione dalle plusvalenza e dagli altri redditi diversi per un importo ridotto
del 51,92 per cento del loro ammontare
Nel caso in cui le quote siano oggetto di donazione o di altro atto di liberalità, l’intero valore
delle quote concorre alla formazione dell’imponibile ai fini del calcolo dell’imposta sulle
donazioni. Nell’ipotesi in cui le quote siano oggetto di successione ereditaria non concorre alla
formazione della base imponibile ai fini dell’imposta di successione la parte di valore delle quote
corrispondente al valore dei titoli, comprensivo dei frutti maturati e non riscossi, emessi o
garantiti dallo Stato e ad essi assimilati, detenuti dal Fondo alla data di apertura della
successione. A tali fini la SGR fornirà le indicazioni utili circa la composizione del patrimonio del
Fondo.
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D) INFORMAZIONI SULLE MODALITA’
DI SOTTOSCRIZIONE/RIMBORSO
19. Modalità di sottoscrizione delle quote
Una volta individuato il Fondo in cui si vuole investire, occorre prendere contatto con la SGR o
con il soggetto collocatore incaricato della vendita. L’acquisto delle quote avviene
esclusivamente mediante la sottoscrizione dell’apposito modulo e il versamento del relativo
importo. La sottoscrizione delle quote può avvenire con le seguenti modalità:
a)
Versamenti in Unica Soluzione (PIC)
L’importo minimo del versamento per la sottoscrizione iniziale di quote di ciascun Fondo è di
1.000 Euro al lordo delle spese di sottoscrizione. L’importo lordo minimo degli eventuali
versamenti successivi è di 1.000 Euro. La SGR si riserva la facoltà di accettare versamenti
inferiori a quelli sopra indicati;
b)
Attraverso la sottoscrizione di un Piano di Accumulo (PAC)
La sottoscrizione delle quote può essere programmata e ripartita nel tempo attraverso la
formula dei Piani di Accumulazione (di seguito i "Piani"). Essi prevedono versamenti unitari a
partire da 50 Euro. I Piani prevedono un numero non inferiore a 60 e non superiore a 120
versamenti unitari da effettuarsi di norma con cadenze mensili. L’apertura di un Piano deve
essere richiesta mediante contestuale versamento iniziale di un importo non inferiore a 500
Euro.
c)
Operazione di passaggio tra Fondi contenuti nel presente Prospetto d’offerta
L'operazione di rimborso di quote di un Fondo con la contestuale sottoscrizione di quote di un
altro Fondo contenuto nel medesimo Prospetto d’offerta è descritta nel successivo paragrafo.
La sottoscrizione delle quote può essere effettuata direttamente dal Sottoscrittore anche
mediante tecniche di comunicazione a distanza (Internet), nel rispetto delle disposizioni di legge
e regolamentari vigenti.
Criteri di determinazione del prezzo di emissione della quota
Il numero delle quote di partecipazione, e delle eventuali frazioni, da attribuire ad ogni
sottoscrittore si determina dividendo l'importo del versamento, al netto degli oneri e dei rimborsi
spese, per il valore unitario della quota relativo al giorno di riferimento. Il giorno di riferimento è il
giorno in cui la SGR ha ricevuto notizia certa della sottoscrizione o, se successivo, il giorno di
decorrenza dei giorni di valuta riconosciuti al mezzo di pagamento indicati nel modulo di
sottoscrizione.
Convenzionalmente si considera ricevuta in giornata la domanda di sottoscrizione pervenuta
entro le ore 15.00.
Facoltà di recesso
Se la sottoscrizione viene effettuata fuori sede, si applica una sospensiva di sette giorni per un
eventuale ripensamento da parte dell’investitore. In tal caso, l’esecuzione della sottoscrizione
ed il regolamento dei corrispettivi avverranno una volta trascorso il periodo di sospensiva di
sette giorni. Entro tale termine l’investitore può comunicare il proprio recesso senza spese né
corrispettivo alla SGR o ai soggetti incaricati del collocamento. Detta facoltà di recesso non si
applica alle sottoscrizioni effettuate presso la sede legale o le dipendenze dell’emittente, del
proponente l’investimento o del soggetto incaricato della promozione e del collocamento,
nonché ai versamenti successivi e alle operazioni di passaggio tra Fondi (cd Switch) di cui al
successivo par. 21.
Per la descrizione delle modalità di sottoscrizione delle quote in dettaglio si rinvia all’art.I
“Partecipazione al Fondo”, parte C) Modalità di funzionamento, del Regolamento di gestione dei
Fondi.
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20. Modalità di rimborso delle quote
È possibile chiedere il rimborso delle quote in qualsiasi giorno lavorativo senza dover fornire
alcun preavviso. Convenzionalmente si considera ricevuta in giornata la domanda, di rimborso
o di passaggio ad altro Fondo, pervenuta entro le ore 15.00.
Il rimborso delle quote può essere effettuato anche mediante tecniche di comunicazione a
distanza (Internet), nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti.
A fronte di ogni richiesta di rimborso, la SGR invia all’avente diritto, entro il primo giorno
lavorativo dalla data di regolamento, una lettera di conferma dell’avvenuto rimborso che riporta i
dati dell’operazione.
Per il contenuto della lettera di conferma dell’avvenuto disinvestimento si rinvia alla Parte III del
Prospetto.
Gli oneri applicabili alle operazioni di rimborso sono indicati al paragrafo 16.1 della presente
Parte del Prospetto.
Per la descrizione delle modalità di rimborso delle quote in dettaglio si rinvia all’art. VI
“Partecipazione al Fondo”, parte C) Modalità di funzionamento, del Regolamento di Gestione
dei Fondi
21. MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI SUCCESSIVE ALLA
PRIMA SOTTOSCRIZIONE
Il partecipante ha la facoltà di effettuare versamenti successivi e operazioni di passaggio tra
Fondi.
A fronte del rimborso di quote di un Fondo il partecipante ha facoltà di sottoscrivere
contestualmente quote di altro Fondo contenuto nel presente Prospetto anche con riferimento ai
Fondi successivamente inseriti nel Prospetto e per i quali sia stato preventivamente consegnato
il KIID. Le operazioni di passaggio tra Fondi possono avvenire per qualsiasi importo.
Se la sottoscrizione viene effettuata fuori sede, si applica una sospensiva di sette giorni
– ai sensi dell’art.30, comma 6 del TUF - per un eventuale ripensamento da parte
dell’Investitore. In tal caso, l’esecuzione della sottoscrizione e il regolamento dei
corrispettivi avverranno una volta trascorso il periodo di sospensiva di sette giorni.
Entro tale termine l’Investitore può comunicare il proprio recesso senza spese né
corrispettivo alla SGR o ai soggetti incaricati del collocamento. Detta facoltà di recesso
non si applica alle sottoscrizioni effettuate presso la sede legale o le dipendenze
dell’emittente, del proponente l’investimento o del soggetto incaricato della promozione
e del collocamento nonché alle successive sottoscrizioni dei Fondi riportati nel
Prospetto (o ivi successivamente inseriti), a condizione che al Partecipante sia stato
preventivamente fornito il KIID aggiornato o il Prospetto aggiornato con l’informativa
relativa al Fondo oggetto della sottoscrizione.
Gli oneri eventualmente applicabili a tali operazioni sono indicati al paragrafo 16.1 della
presente Parte del Prospetto.
22. PROCEDURE DI SOTTOSCRIZIONE, RIMBORSO E CONVERSIONE (C.D.
SWITCH)
La sottoscrizione delle quote può essere effettuata direttamente dal sottoscrittore anche
mediante tecniche di comunicazione a distanza (Internet), nel rispetto delle disposizioni di legge
e regolamentari vigenti. A tal fine la SGR e/o i soggetti incaricati del collocamento possono
attivare servizi “on line” che, previa identificazione dell’investitore e rilascio di password o codice
identificativo, consentano allo stesso di impartire richieste di acquisto via Internet in condizioni
di piena consapevolezza. La descrizione delle specifiche procedure da seguire è riportata nei
siti operativi. I soggetti che hanno attivato servizi “on line” per effettuare le operazioni di
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acquisto mediante tecniche di comunicazione a distanza sono indicati al precedente par. 4, “Gli
intermediari distributori”.
Nei medesimi siti sono riportate le informazioni che devono essere fornite al consumatore prima
della conclusione del contratto, ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs. 19 agosto 2005 n. 190, ai fini
dell’eventuale applicazione alla prima sottoscrizione mediante internet della sospensiva di sette
giorni per un eventuale ripensamento da parte dell’Investitore. In caso di applicazione della
sospensiva, l’esecuzione della sottoscrizione e il regolamento dei corrispettivi avverranno una
volta decorso il periodo di sospensiva di sette giorni. Entro tale termine l’Investitore può
comunicare il proprio recesso senza spese né corrispettivo alla SGR o ai soggetti collocatori.
Il solo mezzo di pagamento utilizzabile per la sottoscrizione mediante tecniche di
comunicazione a distanza è il bonifico bancario.
Gli investimenti successivi e le operazioni di passaggio tra fondi possono essere effettuati
anche tramite l'utilizzo di tecniche di comunicazione a distanza (Internet e/o banca telefonica). A
tali operazioni non si applica la sospensiva di sette giorni prevista per un eventuale
ripensamento da parte dell'investitore.
Le richieste di rimborso possono essere trasmesse anche mediante tecniche di comunicazione
a distanza, come precedentemente definite.
L’utilizzo di Internet non grava sui tempi di esecuzione delle operazioni di investimento ai fini
della valorizzazione delle quote emesse ne comporta variazioni degli oneri indicati al par.16
della Parte I del Prospetto d’offerta. In ogni caso, le disposizioni inoltrate in un giorno non
lavorativo, si considerano pervenute il primo giorno lavorativo successivo.
Sussistono procedure di controllo delle modalità di sottoscrizione e di rimborso per assicurare la
tutela degli interessi dei partecipanti al Fondo e scoraggiare pratiche abusive.
Si rinvia al regolamento di gestione con riguardo al contenuto della lettera di conferma
dell’investimento/disinvestimento.
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E) INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
23. VALORIZZAZIONE DELL’INVESTIMENTO
Il valore unitario della quota è pubblicato giornalmente sul quotidiano Il Sole 24 ore con
indicazione della relativa data di riferimento. Il valore unitario della quota può essere altresì
rilevato sul sito internet della www.advamsgr.com.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Parte A e all’art. V Parte C del Regolamento di Gestione
dei Fondi.
24. INFORMATIVA AI PARTECIPANTI
La SGR provvede ad inviare annualmente ai partecipanti le informazioni riportate nella Parte II
del presente Prospetto e nel KIID. In alternativa tali informazioni possono essere inviate tramite
mezzi elettronici laddove l’investitore abbia acconsentito preventivamente a tale forma di
comunicazione.
25. ULTERIORE INFORMATIVA DISPONIBILE
L’investitore può richiedere alla SGR l’invio anche a domicilio dei seguenti ulteriori documenti:
a)
l’ultima versione del KIID;
b)
le parti I e II del Prospetto;
c)
il Regolamento di gestione del Fondo;
d)
gli ultimi documenti contabili redatti (rendiconto e relazione semestrale, se successiva).
La sopra indicata documentazione dovrà essere richiesta per iscritto, con lettera raccomandata,
o telefonicamente, a ADVAM Partners SGR che ne curerà l’inoltro a stretto giro di posta e
comunque non oltre 25 giorni all’indirizzo indicato dal richiedente. L’invio ai partecipanti dei
documenti sopra indicati è gratuito.
I documenti contabili dei Fondi sono, altresì, disponibili gratuitamente presso la SGR e presso la
sede della Banca Depositaria.
La documentazione indicata nel presente paragrafo e nel precedente par. 24, potrà essere
inviata, ove richiesto dall’investitore o lo stesso abbia acconsentito, anche in formato
elettronico, mediante tecniche di comunicazione a distanza compatibili con tale invio, che
consentano all’investitore medesimo di acquisire su supporto duraturo la disponibilità della
documentazione.
I suddetti documenti sub a), b), c) e d) sono disponibili sul sito Internet della SGR. Sul
medesimo sito sono altresì messi a disposizione informazioni sulla SGR e sulla tipologia dei
prodotti e servizi offerti alla clientela.
Il partecipante può richiedere la situazione riassuntiva delle quote detenute, nei casi previsti
dalla normativa vigente.
Con periodicità semestrale, su richiesta del partecipante che non abbia ritirato i certificati
rappresentativi delle quote, la SGR fornisce un prospetto riassuntivo indicante il numero delle
quote e il loro valore all’inizio ed al termine del periodo di riferimento, nonché le sottoscrizioni ed
i rimborsi effettuati. Il prospetto è inviato al domicilio del partecipante o, con il suo consenso,
reso disponibile secondo le modalità diverse.
26. DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
La ADVAM Partners SGR si assume la responsabilità della veridicità e completezza delle
informazioni contenute nel presente Prospetto, nonché della loro coerenza e comprensibilità.
ADVAM Partners SGR S.p.A
L’Amministratore Delegato
Emanuele Facile
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PARTE II del Prospetto
ILLUSTRAZIONE DEI DATI PERIODICI
DI RISCHIO-RENDIMENTO E
COSTI DEL FONDO
RAIFFEISEN STRATEGIE FONDS
Data di deposito in Consob della Parte II: 28/02/2014
Data di validità della Parte II: 01/03/2014
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1. DATI STORICI DI RISCHIO/RENDIMENTO DEL FONDO
FONDO RAIFFEISEN STRATEGIE FONDS
Categoria Assogestioni
Valuta di
denominazione
FLESSIBILE
EURO
RENDIMENTO ANNUO DEL FONDO
Lo stile gestionale flessibile non consente l’individuazione del benchmark. In luogo del benchmark viene fornita una
misura di rischio alternativa.
Misura di rischio
Ex Ante (VaR, 1 mese, 99%):
Ex Post (minor rendimento mensile):
- 3,0%
- 0,9%
La misura di rendimento ex post è pari al minor rendimento realizzato su base mensile
nel corso dell’ultimo anno determinato escludendo l’1% dei peggiori risultati.
Data di inizio collocamento:
Durata del Fondo
Valuta Quota
16/04/2012 Patrimonio netto al 30/12/2013:
31 dicembre 2050 Valore quota:
Euro
3.417.529Euro
5,121 Euro
I dati di rendimento del fondo non includono i costi di sottoscrizione (né gli eventuali costi di rimborso) a carico
dell’investitore e dal 1° luglio 2011 la tassazione è a carico dell’investitore
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
Quota parte percepita in media dai collocatori
Commissione di sottoscrizione
100%
Commissione di incentivo
49,65%
2. COSTI E SPESE SOSTENUTI DAL FONDO
Costi annuali del Fondo
2013
Spese correnti prelevate dal fondo in un anno
1,41%
Commissione di incentivo
0,43%
Le spese correnti si basano sui costi dell’esercizio precedente chiuso al 30 dicembre 2013. L’importo di
tali spese può variare da un esercizio all’altro.
La quantificazione degli oneri fornita non tiene conto dei costi di negoziazione che hanno gravato sul
patrimonio del fondo. Inoltre, la quantificazione degli oneri fornita non tiene conto di quelli gravanti
direttamente sul sottoscrittore, da pagare al momento della sottoscrizione o del rimborso (si rinvia alla
Parte I, sez. C, par. 15).
Ulteriori informazioni sui costi sostenuti dal fondo nell’ultimo anno sono reperibili nella Nota Integrativa del
Rendiconto del fondo (Parte C) Sez. IV).
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GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI UTILIZZATI NEL PROSPETTO
Aree geografiche:
-
Area euro: Austria, Belgio, Cipro Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna;
-
Unione Europea: Paesi dell’Area Euro e Bulgaria, Croazia, Danimarca, Lituania, Polonia,
Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria.
-
Nord America: Canada e Stati Uniti d’America;
-
Pacifico: Australia, Giappone, Hong Kong, Nuova Zelanda, Singapore;
-
Paesi emergenti: paesi caratterizzati da una situazione politica, sociale ed economica
instabile e che presentano un debito pubblico con rating basso (inferiore all’investiment
grade) e sono, quindi, contraddistinti da un significativo rischio di insolvenza. Per un elenco
completo si rimanda al sito www.worldbank.org.
Banca Depositaria: soggetto preposto alla custodia del patrimonio di un fondo/comparto e al
controllo della gestione al fine di garantire i criteri di separatezza contabile e i principi di correttezza e
di trasparenza amministrativa.
Benchmark (o parametro oggettivo di riferimento): portafoglio di strumenti finanziari tipicamente
determinato da soggetti terzi e valorizzato a valore di mercato, adottato come parametro di riferimento
oggettivo per la definizione delle linee guida della politica di investimento di alcune tipologie di
fondi/comparti.
Capitale investito: parte dell’importo versato che viene effettivamente investita dalla SGR/Sicav in
quote/azioni di fondi/comparti. Esso è determinato come differenza tra il Capitale Nominale e le
commissioni di sottoscrizione, nonché, ove presenti, gli altri costi applicati al momento del
versamento.
Capitale nominale: importo versato per la sottoscrizione di quote/azioni di fondi/comparti al netto dei
diritti fissi d’ingresso.
Capitalizzazione: prodotto tra il valore di mercato degli strumenti finanziari e il numero degli stessi in
circolazione.
Categoria: la categoria del fondo/comparto è un attributo dello stesso volto a fornire un’indicazione
sintetica della sua politica di investimento.
Classe: articolazione di un fondo/comparto in relazione alla politica commissionale adottata e ad
ulteriori caratteristiche distintive.
Commissioni di gestione: compensi pagati alla SGR/Sicav mediante addebito diretto sul patrimonio
del fondo/ comparto per remunerare l’attività di gestione in senso stretto. Sono calcolati
quotidianamente sul patrimonio netto del fondo/comparto e prelevati ad intervalli più ampi (mensili,
trimestrali, ecc.). In genere, sono espressi su base annua.
Commissioni di incentivo (o di performance): commissioni riconosciute al gestore del
fondo/comparto per aver raggiunto determinati obiettivi di rendimento in un certo periodo di tempo. In
alternativa possono essere calcolate sull’incremento di valore della quota/azione del fondo/comparto
in un determinato intervallo temporale. Nei fondi/ comparti con gestione “ a benchmark” sono
tipicamente calcolate in termini percentuali sulla differenza tra il rendimento del fondo/comparto e
quello del benchmark.
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Commissioni di sottoscrizione: commissioni pagate dall’investitore a fronte dell’acquisto di
quote/azioni di un fondo/comparto.
Comparto: strutturazione di un fondo ovvero di una Sicav in una pluralità di patrimoni autonomi
caratterizzati da una diversa politica di investimento e da un differente profilo di rischio.
Conversione (c.d. Switch): operazione con cui il sottoscrittore effettua il disinvestimento di
quote/azioni dei fondi/comparti sottoscritti e il contestuale reinvestimento del controvalore ricevuto in
quote/azioni di altri fondi/ comparti.
Destinazione dei proventi: politica di destinazione dei proventi in relazione alla loro redistribuzione
agli investitori ovvero alla loro accumulazione mediante reinvestimento nella gestione medesima.
Duration: scadenza media dei pagamenti di un titolo obbligazionario. Essa è generalmente espressa
in anni e corrisponde alla media ponderata delle date di corresponsione dei flussi di cassa (c.d. cash
flows) da parte del titolo, ove i pesi assegnati a ciascuna data sono pari al valore attuale dei flussi di
cassa ad essa corrispondenti (le varie cedole e, per la data di scadenza, anche il capitale). È una
misura approssimativa della sensibilità del prezzo di un titolo obbligazionario a variazioni nei tassi di
interesse.
Fondo comune di investimento: patrimonio autonomo suddiviso in quote di pertinenza di una
pluralità di sottoscrittori e gestito in monte.
Fondo aperto: fondo comune di investimento caratterizzato dalla variabilità del patrimonio gestito
connessa al flusso delle domande di nuove sottoscrizioni e di rimborsi rispetto al numero di quote in
circolazione.
Fondo indicizzato: fondo comune di investimento con gestione “ a benchmark” di tipo “passivo”, cioè
volto a replicare l’andamento del parametro di riferimento prescelto.
Gestione a benchmark di tipo attivo: gestione legata alla presenza di un parametro di riferimento,
rispetto a cui la politica di investimento del fondo/comparto è finalizzata a creare “valore aggiunto”.
Tale gestione presenta tipicamente un certo grado di scostamento rispetto al benchmark che può
variare, in termini descrittivi, tra: “contenuto”, “significativo”, e “rilevante”.
Gestione a benchmark di tipo passivo: gestione legata alla presenza di un parametro di riferimento
e finalizzata alla replica dello stesso.
Gestore delegato: intermediario abilitato a prestare servizi di gestione di patrimoni, il quale gestisce,
anche parzialmente, il patrimonio di un OICR sulla base di una specifica delega ricevuta dalla Società
di gestione del risparmio in ottemperanza ai criteri definiti nella delega stessa.
Grado di rischio: indicatore sintetico qualitativo del profilo di rischio del fondo/comparto in termini di
grado di variabilità dei rendimenti degli strumenti finanziari in cui è allocato il capitale investito. Il
grado di rischio varia in una scala qualitativa tra: “basso”, “medio-basso”, “medio”, “medio-alto”, “alto”
e “molto alto”.
High Watermark: L’High Watermark è un sistema di calcolo delle provvigioni di incentivo, in base al
quale tali provvigioni: (i) sono dovute solo quando il valore della quota sia superiore al valore
dell'indice cui si intende fare riferimento (o all'obiettivo di rendimento) e la differenza rispetto all'indice
cui si intende fare riferimento (o all'obiettivo di rendimento) sia maggiore di quella mai realizzata in
precedenza (c.d. high watermark «relativo») ovvero (ii) solo quando Pagina 64 di 64
il valore della quota sia aumentato e il valore raggiunto sia superiore a quello più elevato mai
raggiunto in precedenza (c.d. high watermark «assoluto»).
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Leva Finanziaria: effetto in base al quale risulta amplificato l’impatto sul valore del portafoglio delle
variazioni dei prezzi degli strumenti finanziari in cui il Fondo è investito. La presenza di tale effetto è
connessa all’utilizzo di strumenti derivati.
Mercati regolamentati: per mercati regolamentati si intendono quelli iscritti dalla Consob nell’elenco
previsto dall’art. 63, comma 2, ovvero nell’apposita sezione prevista dall’art. 67, comma 1, del D.Lgs.
n. 58/98. Oltre a questi sono da considerarsi mercati regolamentati anche quelli indicati nella lista
approvata dal Consiglio Direttivo della Assogestioni pubblicata sul sito internet www.assogestioni.it.
Modulo di sottoscrizione: modulo sottoscritto dall’investitore con il quale egli aderisce al
fondo/comparto – acquistando un certo numero delle sue quote/azioni – in base alle caratteristiche e
alle condizioni indicate nel Modulo stesso.
Obbligazioni “investment grade”: obbligazioni con merito di credito almeno pari a BBB- (Agenzia
S&P), Baa3 (Agenzia Moody’s) o merito di credito equivalente attribuito da altre agenzie di rating.
OCSE: è l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico cui aderiscono i paesi
industrializzati ed i principali paesi in via di sviluppo; per un elenco aggiornato degli Stati aderenti è
possibile consultare il sito www.oecd.org.
Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR): i fondi comuni di investimento e le
Sicav.
Orizzonte temporale d’investimento consigliato: orizzonte temporale consigliato espresso termini
di anni e determinato in relazione al grado di rischio, alla tipologia di gestione e alla struttura dei costi
dell’investimento finanziario, nel rispetto del principio della neutralità al rischio.
Periodo minimo raccomandato per la detenzione dell’investimento: orizzonte temporale minimo
raccomandato.
Piano di accumulo (PAC): modalità di sottoscrizione delle quote/azioni di un fondo/comparto
mediante adesione ai piani di risparmio che consentono al sottoscrittore di ripartire nel tempo
l’investimento nel fondo/comparto effettuando più versamenti successivi.
Piano di Investimento di Capitale (PIC): modalità di investimento in fondi/comparti realizzata
mediante un unico versamento.
Proposta d’investimento finanziario: espressione riferita ad ogni possibile fondo/comparto
sottoscrivibile dall’investitore-contraente con specifiche caratteristiche in termini di modalità di
versamento e/o regime dei costi tali da qualificare univocamente il profilo di rischio-rendimento e
l’orizzonte temporale consigliato dell’investimento finanziario. Laddove un fondo/comparto sia
abbinato ad appositi servizi/prodotti che comportino una sostanziale modifica del profilo di rischiorendimento dell’investimento, ciò qualifica una differente proposta d’investimento finanziario.
Qualifica: la qualifica del fondo/comparto rappresenta un attributo eventuale che integra l’informativa
inerente alla politica gestionale adottata.
Quota: unità di misura di un fondo/comparto comune di investimento. Rappresenta la “quota parte” in
cui è suddiviso il patrimonio del fondo. Quando si sottoscrive un fondo si acquista un certo numero di
quote (tutte aventi uguale valore unitario) ad un determinato prezzo.
Rating o merito creditizio: è un indicatore sintetico del grado di solvibilità di un soggetto (Stato o
impresa) che emette strumenti finanziari di natura obbligazionaria ed esprime una valutazione circa le
prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi dovuti secondo le modalità ed i
tempi previsti. Le due principali agenzie internazionali indipendenti che assegnano il rating sono
Moody’s e Standard & Poor’s. Entrambe prevedono diversi livelli di rischio a seconda dell’emittente
considerato: il rating più elevato (Aaa, AAA rispettivamente per le due agenzie) viene assegnato agli
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emittenti che offrono altissime garanzie di solvibilità, mentre il rating più basso (C per entrambe le
agenzie) è attribuito agli emittenti scarsamente affidabili. Il livello base di rating affinché l’emittente sia
caratterizzato da adeguate capacità di assolvere ai propri impegni finanziari è rappresentato dal
cosiddetto “investment grade” pari a Baa3 (Moody’s) o BBB (Standard & Poor’s).
Regolamento di gestione del fondo (o Regolamento del fondo): documento che completa le
informazioni contenute nel Prospetto d’offerta di un fondo/comparto. Il Regolamento di un
fondo/comparto deve essere approvato dalla Banca d’Italia e contiene l’insieme di norme che
definiscono le modalità di funzionamento di un fondo ed i compiti dei vari soggetti coinvolti, e regolano
i rapporti con i sottoscrittori.
Rendimento: risultato finanziario ad una data di riferimento dell’investimento finanziario, espresso in
termini percentuali, calcolato dividendo la differenza tra il valore del capitale investito alla data di
riferimento e il valore del capitale nominale al momento dell’investimento per il valore del capitale
nominale al momento dell’investimento.
Rilevanza degli investimenti: in linea generale, il termine “principale” qualifica gli investimenti
superiori in controvalore al 70% del totale dell’attivo del fondo; il termine “prevalente” investimenti
compresi tra il 50% e il 70%; il termine “significativo” investimenti compresi tra il 30% ed il 50%; il
termine “contenuto” investimenti compresi tra il 10% ed il 30%; infine il termine “residuale” gli
investimenti inferiori al controvalore al 10% del totale dell’attivo del fondo. I suddetti termini di
rilevanza sono da intendersi come indicativi delle strategie gestionali del fondo, posti i limiti definiti nel
relativo Regolamento.
Scenari probabilistici dell’investimento finanziario: trattasi degli scenari probabilistici di
rendimento dell’investimento finanziario al termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato,
determinati attraverso il confronto con i possibili esiti dell’investimento in attività finanziarie prive di
rischio al termine del medesimo orizzonte.
Società di gestione del risparmio (in breve SGR): società autorizzata alla gestione collettiva del
risparmio nonché ad altre attività disciplinate dalla normativa vigente ed iscritta ad apposito albo
tenuto dalla Banca d’Italia ovvero la società di gestione armonizzata abilitata a prestare in Italia il
servizio di gestione collettiva del risparmio e iscritta in un apposito elenco allegato all’albo tenuto dalla
Banca d’Italia.
Società di investimento a capitale variabile (in breve Sicav): società per azioni la cui costituzione
è subordinata alla preventiva autorizzazione della Banca d’Italia e il cui statuto prevede quale oggetto
sociale esclusivo l’investimento collettivo del patrimonio raccolto tramite offerta al pubblico delle
proprie azioni. Può svolgere altre attività in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente. Le
azioni rappresentano pertanto la quota-parte in cui è suddiviso il patrimonio.
Società di revisione: società, iscritta ad apposito albo tenuto dalla Consob, che svolge l’attività di
controllo sulla regolarità nella tenuta della contabilità del fondo e sulla corretta rilevazione dei fatti di
gestione nelle scritture contabili del medesimo. A seguito dell’analisi, la società rilascia un’apposita
relazione di certificazione, tipicamente allegata al/ la rendiconto annuale/relazione semestrale del
fondo.
Statuto della SICAV: documento che completa le informazioni contenute nel Prospetto d’offerta. Lo
Statuto della SICAV deve essere approvato dalla Banca d’Italia e contiene, tra l’altro, l’insieme delle
norme che definiscono le modalità di funzionamento delle SICAV ed i compiti dei vari soggetti
coinvolti, e regolano i rapporti con i sottoscrittori.
Tipologia di gestione di fondo/comparto: la tipologia di gestione del fondo/comparto dipende dalla
politica di investimento che lo/la caratterizza. Si distingue tra cinque tipologie di gestione tra loro
alternative: la tipologia di gestione “market fund” deve essere utilizzata per i fondi/comparti la cui
politica di investimento è legata al profilo di rischio-rendimento di un predefinito segmento del marcato
dei capitali; le tipologie di gestione “absolute return”, “total return” e “life cycle” devono essere
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utilizzate per fondi/comparti la cui politica di investimento presenta un’ampia libertà di selezione degli
strumenti finanziari e/o dei mercati, subordinatamente ad un obiettivo in termini di profilo di rischio
(“absolute return”) o di rendimento (“total return” e “life cycle”); la tipologia di gestione “structured
fund” (“fondi strutturati”) deve essere utilizzata per i fondi che forniscono agli investitori, a certe date
prestabilite, rendimenti basati su un algoritmo e legati al rendimento, all’evoluzione del prezzo o ad
altre condizioni di attività finanziarie, indici o portafogli di riferimento.
Total Expense Ratio (TER): rapporto percentuale, riferito a ciascun anno solare dell’ultimo triennio,
fra il totale degli oneri posti a carico del fondo/comparto ed il patrimonio medio, su base giornaliera,
dello stesso. In caso di esistenza di più classi di OICR, il TER dovrà essere calcolato per ciascuna di
esse.
Total return: è una misura della performance che tiene conto dell’effetto del reinvestimento dei
dividendi.
Valore del patrimonio netto (c.d. NAV): il valore del patrimonio netto, anche definito NAV (Net
Asset Value), rappresenta la valorizzazione di tutte le attività finanziarie oggetto di investimento da
parte del fondo/comparto, al netto degli oneri fiscali gravanti sullo stesso, ad una certa data di
riferimento.
Valore della quota/azione (c.d. uNAV): il valore unitario della quota/azione di un fondo/comparto,
anche definito unit Net Asset Value (uNAV), è determinato dividendo il valore del patrimonio netto del
fondo/comparto (NAV) per il numero delle quote/azioni in circolazione alla data di riferimento della
valorizzazione.
Volatilità: é l’indicatore della rischiosità di mercato di un dato investimento. Quanto più uno
strumento finanziario è volatile, tanto maggiore è l’aspettativa di guadagni elevati, ma anche il rischio
di perdite.
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