POF 2014/15 - Istituto Comprensivo Badolato

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“Tommaso Campanella”
Via Nazionale -88060 Badolato ( CZ )
Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939
C.f. 97035190798 Cod mecc. CZIC818007
PEC: czic818007@pec.istruzione.it
mail: czic818007@istruzione.it
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2014/2015
Delibera Collegio Docenti n°13 del 23 ottobre 2014
&
Ratifica Consiglio D’Istituto n° …… del 23 ottobre 2014
Funzione Strumentale
Dirigente Scolastico
prof.ssa Guarna Angela
prof.ssa Crudo Marcella
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Indice
Saluto del dirigente
Dove operiamo – il territorio di Badolato
Il territorio di S. Caterina
Che cos’è il POF (piano dell’offerta formativa):
Finalità
Principi ispiratori del POF
Ambiti di competenze chiave
Ambiti di competenza di cittadinanza attiva
Organigramma d’istituto
Commissioni
Insegnanti coordinatori
Struttura e organizzazione della scuola
Laboratori
Servizi, impianti sportivi, associazioni presenti nel territorio
Scuola dell’infanzia – finalità
Le scelte metodologiche -organizzazione – progettazione
Organizzazione della giornata tipo
Tempo scuola
Scuola primaria – finalità
Organizzazione scuola primaria
Tempo scuola primaria – Badolato, S. Caterina, S. Caterina CC
Attività laboratoriali
Scuola secondaria di 1^ grado – Badolato e S. Caterina
Insegnamento di strumento musicale e religione cattolica
I bisogni degli alunni diversamente abili
Ampliamento dell’offerta formativa – Progetti
Valutazione
Griglie di correzione
Descrittori di livello
Certificazione competenze
Regolamento d’istituto
Regolamento organi collegiali
Consiglio d’istituto
Giunta esecutiva
Collegio docenti
Consiglio di classe, di interclasse, di intersezione
Comitato per la valutazione del servizio per gli insegnanti
Regolamento interno
Concessione locali scolastici
Oggetti estranei alle attività educative e didattiche
Raccolta denaro a scuola
Norme di comportamento durante le visite guidate e/o viaggi d’istruzione
Patto di corresponsabilità
Statuto degli studenti e delle studentesse
Piano annuale delle attività del personale docente
Criteri per la sostituzione di docenti assenti per brevi periodi
Ore eccedenti – istituto della banca ore – calendario scolastico
Il comportamento
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Aggiornamento professionale dei docenti
Organico dell’Istituto comprensivo
100
101
Personale ATA
Supporti strutturali
Visite guidate – viaggi di istruzione – progettazione
La continuità orizzontale
Curricolo Verticale Orientante
Finalità – premessa
Organizzazione del curricolo
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Curricolo di orientamento
Glossario metodologico didattico
Valutazione della qualità della scuola
Questionario studenti della scuola secondaria di primo grado
Questionario alunni della scuola primaria
Questionario genitori
Questionario personale docente
Questionario personale di segreteria e collaboratori scolastici
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I risultati relativi alla valutazione della scuola relativi all’a.s. 20013/2014 possono essere consultati nel
sito dell’Istituto comprensivo.
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SALUTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Voglio indirizzare un saluto cordiale alla Koinè educante, alle Istituzioni, alle Associazioni, ai Genitori, agli
Allievi che mi hanno accolto con tanta benevolenza.
Essere operatore di scuola, oggi, da dirigente a collaboratore scolastico, presuppone un impegno, una
forza, una motivazione che spesso le vicende politiche e personali non sempre permettono.
Condividere con gli altri la vision della scuola, il lavoro, l'organizzazione significa avere a cuore una
professione affascinante e coinvolgente quale quella docente, sempre nuova e interessante che
presuppone preparazione, disponibilità e trasmissione non solo della cultura, ma anche di valori
condivisi senza trascurare il senso della speranza intesa come spinta per il cambiamento.
Il cambiamento può avvenire solo se basiamo le nostre azioni su tre punti cardine da considerare
basilari: appartenenza , divenire, etica.
L’appartenenza si manifesta attraverso la partecipazione, la conoscenza, l’accettazione e l’adesione a
modelli culturali nuovi e diversi che fanno crescere il desiderio di seguire lo scopo comune costituito dal
dovere costituzionale di far raggiungere agli allievi, nessun escluso, il successo formativo. Tale obiettivo
fa dell’operatore di scuola una persona che accetta la diversità, il pluralismo culturale e li codifica per la
finalità dell’istituzione.
Il secondo presupposto è il divenire come tempo. Il tempo inteso come categoria dello spirito che si
distingue in Kronos, tempo del mondo cioè tempo oggettivo e Kairòs, tempo della nostra vita e di quella
dei nostri alunni, cioè tempo soggettivo. Kronos e Kairòs si intrecciano, si incontrano; il tempo della vita
del mondo si interseca grazie a internet, ai social network e ai mass-media con quello del nostro vissuto
e soprattutto dei nostri ragazzi; ognuno conosce e si fa conoscere, in un tempo nuovo in cui si
recuperano i valori comuni e quelli personali e si crea una nuova weltanschauung, una nuova visione del
mondo. Il docente non può non considerare il tempo e le sue categorie per guidare gli allievi nella
crescita, negli apprendimenti, nelle scelte. Sapersi orientare significa saper scegliere ora gli indirizzi di
studio, domani il lavoro e le soluzioni dei vari problemi.
Il terzo presupposto è l’etica come scienza della condotta che deve essere intesa secondo due
concezioni: etica come scienza del fine come dice Platone nella Repubblica, etica come scienza del
movente come afferma Aristotele nell’Etica Nicomachea,.
Nella prima accezione la condotta degli uomini, e nel nostro caso dei docenti, deve essere indirizzata al
fine che è il successo formativo ed allora la scelta dei mezzi per raggiungere tale fine afferisce alla
sostanza stessa dell’uomo.
Come scienza del movente l'etica guida e disciplina la condotta stessa, facendo riferimento a fatti e
forze che coinvolgono la sfera assiologica del docente.
Le due concezioni si sono intersecate nel fluire del tempo, ora nella nostra epoca significano per i
docenti condividere quei valori che sono alla base del nostro essere uomini e del nostro essere cittadini
da trasmettere alle nuove generazioni.
prof.ssa Marcella Crudo
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DOVE OPERIAMO
IL TERRITORIO DI BADOLATO
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Configurazione storico-geografica
Il Comune di Badolato fa parte della provincia di Catanzaro, si suddivide in una frazione capoluogo, in
collina, e una in marina.
Badolato capoluogo centro si erge su di una collina che domina l’ ampia vallata del torrente Gallipari, i
cui aspri tratti e la bellezza si ammirano in tutto il loro splendore dagli innumerevoli belvedere che
costellano la strada per l’ altopiano delle Serre e Brognaturo.
La nascita di Badolato risale intorno al X secolo, per volere di Roberto il Guiscardo, Duca di Calabria e
Secondo Conte di Catanzaro, che, nel 1080 decise di edificare “un pacifico borgo” là dove già risiedevano
poche capanne di poveri pastori.
Il borgo sin dalle origini ebbe scopi eminentemente difensivi come confermato dalla cinta muraria e dal
castello signorile risalenti circa al XII secolo; quest’ ultimo, in particolare dotato di torre, fungeva da
punto di avvistamento contro le invasioni dei Saraceni o dei turchi, che afflissero la Calabria per tutto l’
Alto Medioevo.
Nel tempo vi si avvicendarono varie casate a partire dal 1506, dai Ruffo ai Toraldo, dai Raveschieri ai
Pignatelli, i Pinelli ed i Gallelli.
Badolato è stata nel tempo un importante punto di riferimento per le zone circostanti, come fulcro della
religiosità essendo frequentato da monaci Basiliani, Francescani e Domenicani, che costituirono
numerose confraternite, ancora oggi operanti ed occupate nella gestione e custodia delle magnifiche
chiese e dei conventi edificati nei secoli passati.
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IL TERRITORIO DI SANTA CATERINA DELLO JONIO
Configurazione storico-geografica
Santa Caterina dello Jonio in origine era costituita da piccole colonie di abitanti che fuggivano dalla loro
residenza abituale e si rifugiavano qui in modo da potersi difendere dalle incursioni saracene (650-1086
D.C.). Il paese centro venne circondato da mura a difesa dei predatori, dotato di quattro porte di
accesso.
Santa Caterina dello Jonio si divide in capoluogo centro che ha alle spalle una bellissima montagna e la
Marina bagnata dalle limpide acque del Mar Jonio.
Il centro storico è situato nella zona collinare e vanta la presenza di meravigliosi palazzi signorili e chiese
settecentesche. La più grande e antica chiesa è la Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta che l’incendio
del 1983 danneggiò notevolmente. Ci sono voluti quasi venti anni per ristrutturarla e infatti è stata
restituita al culto il 9 Marzo 2002.
Nella parte pianeggiante, lungo il litorale, Santa Caterina si estende in un’ampia e incontaminata distesa
di spiaggia che è meta di numerosi turisti.
Sia per il comune di Badolato che per il comune di Santa Caterina rimane molto forte e sentito il
tramandare usi e tradizioni antiche legate soprattutto alla gastronomia locale come olio, agrumi,
formaggio e dolci tipici.
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CHE COS'È IL POF
Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale della scuola nel quale viene esplicitata la progettazione curricolare, extracurricolare e
organizzativa attraverso interventi di carattere didattico educativo e organizzativo gestionale ( D.P.R. n.
275/1999) per rispondere, da un lato, ai bisogni di ogni alunno nella sua dimensione individuale e,
dall'altro, per intercettare e fare propria la domanda formativa della società e dei bisogni dell’utenza. Il
P.O.F. è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi percorsi di studio e riflette le
esperienze del contesto culturale, sociale, economico della realtà locale.
È uno strumento dinamico, pertanto destinato a crescere e modificarsi nel tempo in relazione alle
esigenze della collettività, costituita da chi studia e opera nella Scuola nonché da famiglie e realtà
territoriali. Esso definisce e presenta l’identità della Scuola in un'ottica pienamente integrata e
personalizzata, volta a promuovere il successo formativo degli studenti.
È ADOTTATO
DAL
CONSIGLIO D'ISTITUTO
È ESPRESSIONE
DELLA AUTONOMIA
È RESO PUBBLICO
ED E' CONSEGNATO ALLE
FAMIGLIE ALL'ATTO
DELL'ISCRIZIONE
RAPPRESENTA L'IDENTITA'
CULTURALE DELL'ISTITUZIONE
SCOLASTICA
IL PIANO
DELL'OFFERTA
FORMATIVA
È FRUTTO DELLA
PROGETTUALITA'
DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
È IL DOCUMENTO DI PROGETTAZIONE
CURRICULARE ED
EXTRACURRICULARE
PONE LA SCUOLA IN STRETTO RAPPORTO
CON GLI ENTI LOCALI E LE DIVERSE REALTA'
ISTITUZIONALI, CULTURALI, SOCIALI ED
ECONOMICHE OPERANTI SUL TERRITORIO
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FINALITÀ/MISSION
La scuola deve mirare a garantire a tutti le competenze attese e deve essere vista da tutti, genitori e
allievi, come momento fondamentale per trasformare gli adolescenti che la frequentano in studenti
consapevoli del valore della conoscenza e dell’impegno nello studio
La nostra scuola si impegna a:


garantire il successo formativo di ciascun alunno, nessuno escluso, favorendone il pieno sviluppo
in termini di sapere (conoscenze), saper fare (abilità), saper essere (competenze, comprovata
capacità di applicare conoscenze e abilità in contesti di studio e di lavoro);
promuovere l’uomo e il cittadino del domani aiutando l’alunno ad inserirsi in un contesto sempre
più multietnico offrendo diverse opportunità di apprendimento dei saperi e dei linguaggi
culturali di base.
CONOSCENZE "SAPERE"
ABILITÀ "SAPER FARE"
COMPETENZE " SAPER ESSERE"
VALORIZZAZIONE E
INTEGRAZIONE SOCIALE
“SAPER STARE”
La Mission dell’Istituto è
PROMUOVERE L’UOMO E IL
CITTADINO DI DOMANI
“SAPER VIVERE E
PARTECIPARE”
Il raggiungimento di tali finalità richiede modalità e strutture organizzative che garantiscano un servizio
efficace, in rapporto ai bisogni e alle finalità della scuola, ed efficiente in rapporto alle risorse impiegate.
Il percorso formativo proposto nei tre ordini di scuola contribuisce alla promozione e alla crescita
dell’alunno per renderlo:





Capace di acquisire gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare
informazioni; “imparare ad imparare”:
sviluppo dell’autonomia di pensiero
consapevole della propria individualità e protagonista delle proprie scelte;
capace di integrarsi, in virtù delle competenze acquisite, in una realtà in continua evoluzione e di
interagire con gli altri;
lettore critico della realtà.
I punti “forti” su cui è costruita la “mission “dell’Istituto fanno riferimento a:
9








facilitare l’organizzazione di un sistema di relazioni tra tre ordini di strutture: la struttura
conoscitiva dell’allievo, la struttura della conoscenza da acquisire e l’insieme delle operazioni che
il docente e l’allievo devono mettere in atto per facilitare l’acquisizione di un nuovo
apprendimento
promuovere il successo scolastico con particolare attenzione al sostegno delle varie forme di
diversità o di svantaggio
valorizzare la persona umana aiutando l’alunno a prendere consapevolezza del proprio ruolo.
promuovere l’acquisizione e il rispetto delle regole del vivere e del convivere
favorire lo star bene a scuola, al fine di ottenere un’ampia partecipazione degli alunni a un
progetto educativo condiviso
promuovere lo sviluppo di legami cooperativi e la gestione dei conflitti indotti dalla
socializzazione
valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente per la costruzione di un
proprio progetto di vita
favorire l’elaborazione di strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti sociali,
culturali, nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare
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PRINCIPI ISPIRATORI DEL POF
Costituzione italiana
Uguaglianza,
imparzialità e regolarità
Art.3
Libertà di
insegnamento Art.
33
Diritto allo studio
Artt. 30,34,38
Efficienza e trasparenza
Art. 97
Direttive europee
Europa 2020
Crescita intelligente,
inclusiva e sostenibile
Strategia di
Lisbona
20002010
Competenze chiave
2006
Nuove competenze per
nuovi lavori 2010
Competenze di
cittadinanza attiva 2007
I 4 obiettivi strategici
2009
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Ambiti di competenze chiave:
Raccomandazione del Parlamento Europeo 18 dicembre 2006
Comunicazione nella
lingua madre
Comunicazione
nelle
lingue straniere
Competenze
matematica e scienze
e tecnologia
Competenze chiave
Competenza
digitale
Imparare ad
imparare
Consapevolezza ed
espressione culturale
Spirito di iniziativa ed
imprenditorialità
Competenze sociali e
civiche
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Ambiti di competenza di Cittadinanza attiva
DM 22 luglio 2007 – All. 2
Individuare collegamenti e
relazioni
Agire in modo autonomo e
responsabile
Imparare ad imparare
Cittadinanza
attiva
Risolvere problemi
Progettare
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Comunicare
Collaborare e partecipare
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ORGANIGRAMMA D'ISTITUTO
Dirigente Scolastico
prof.ssa
Marcella Crudo
Segreteria
D.S.G.A.
dott.ssa Rosaria
Sesti
Staff di Dirigenza
Ufficio di segreteria
Collaboratore:
Prof.ssa Dominijanni Vittoria M.
Responsabili di plesso:
ins. Ciccaglioni Piera, Scuola dell’Infanzia
Badolato Marina e S. Caterina Marina
ins. Fazio Caterina, Scuola dell’Infanzia e Primaria S.
Caterina CC
ins. Catanzariti Teresa, Scuola Primaria -Badolato Marina
e S. Caterina Marina
prof.ssa Leto Caterina, Scuola Secondaria 1° grado –
Badolato e S. Caterina
Collegio dei
docenti
Montepaone Liberata – gestione
alunni
Triolo Anna Maria – gestione
personale
docente/gestione
contabile
Paparo Rosetta personale Docenti/ ATA
Funzioni strumentali
gestione
Assistente tecnico esterno
Schiavi Giuseppe
Area 1:prof.ssa Guarna Angela;
Area 2 A: ins.. Fazio Caterina
Area 3: ins.Lopilato Cinzia
Comitato di valutazione
Membri effettivi:
prof. Dominijanni M. Vittoria,
Oliveti Margherita,
Pultrone Giuseppe,
Ciccaglioni Piera
Membri supplenti:
prof. Leto Caterina, Colubriale R. Emilia,
Dipartimenti
Area linguistica
(coordinatore prof. Gualtieri Daniela)
Area tecnico-scientifica
(coordinatore ins. Pultrone Giuseppe)
Area artistico-espressiva
(coordinatore ins. Condello Vittoria)
I Dipartimenti, suddivisi per ambiti disciplinari, svolgono sostanzialmente attività propositiva e di
raccordo, attraverso l’individuazione di: metodologie didattiche, strategie d’insegnamento, percorsi
essenziali, parametri di valutazione relativi alle singole discipline, documentazione e controllo della
progettazione curricolare. Sono coordinati da un docente scelto all’interno dello stesso ambito
disciplinare e nominato dal Collegio dei Docenti. I coordinatori riuniscono i singoli dipartimenti, ne
coordinano il funzionamento e operano in stretta connessione con i coordinatori di classe.
14
COMMISSIONI
Commissione G.A.I.S.
prof.ssa Guarna Angela,
ins. D’Angelo Daniela,
ins. Frascà Vincenza
Commissione progetti
prof.ssa Dominijanni Vittoria M.,
prof.ssa Leto Caterina.
ins. Lamanna Carmela,
ins. Martello Eleonora
G.I.O.
Composizione:
-docente di sostegno;
-docente coordinatore del Consiglio di
classe
-genitori dell’alunno;
-équipe socio–psico-pedagogica;
-équipe ASP di Soverato
Responsabile sicurezza e
prevenzione
R.S.P.P. ing. Criniti Vincenzo
Responsabile laboratori
prof. Micò Maria Carmela
Tutor
ins. Guarneri Anna (Scuola dell’Infanzia)
ins. Arcadi Rita Francesca (Scuola PrimariaS.
Caterina CC)
ins. Nisticò Gisella (Scuola Primaria
Badolato)
prof.ssa Oliveti Margherita (Scuola
Secondaria 1° grado)
Responsabile biblioteca
ins. Piroso Domenica
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COORDINATORI SCUOLA PRIMARIA - BADOLATO
CLASSE I A
ins. Catanzariti Teresa
CLASSE I B
ins. Lopilato Cinzia
CLASSE II
ins. Verdiglione M. Stella
CLASSE III
ins. Artuso M. Lidia
CLASSE IV
ins. Ermocida Vittoria
CLASSE V
ins. Piroso Domenica
COORDINATORI SCUOLA PRIMARIA - S. CATERINA MARINA
CLASSE I
ins. Mannello Anna
CLASSE II
ins. Lamanna Carmela
CLASSE III
ins. Nesticò Maria Caterina
CLASSE IV
ins. Colubriale Luisa
CLASSE V
ins. Parretta
COORDINATORI SCUOLA PRIMARIA - S. CATERINA CC
CLASSE I
ins.Fazio Caterina
CLASSE II
ins.Fazio Caterina
CLASSE III
ins. Lanciano Domenica
CLASSE IV
ins. Lanciano Domenica
CLASSE V
ins. Lanciano Domenica
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COORDINATORI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - BADOLATO
CLASSE I A
prof.ssa Riitano M. Giuseppina
CLASSE II A
prof.ssa Guarna Angela
CLASSE III A
prof.ssa Gualtieri Daniela
COORDINATORI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - S. CATERINA MARINA
CLASSE I A
prof. Cerra Paolo
CLASSE II A
prof.ssa Principe Cinzia
CLASSE III A
prof.ssa Leto Caterina
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STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DELLASCUOLA
L’Istituto Comprensivo di Badolato è costituito dai seguenti plessi
S.CATERINA SUPERIORE
BADOLATO MARINA
SCUOLA DELL ’INFANZIATEL.0967 814293
Scuola dell’Infanzia,
Responsabile di plesso: ins. Ciccaglione Piera
SCUOLA PRIMARIA, Plesso Caldarello
tel. 0967 814059
Responsabile di plesso ins. Catanzariti Teresa
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO,
Via Nazionale tel. 0967 814185
Responsabile di plesso: prof.ssa Leto Caterina
Via Piave
TEL. 0967 84019
Responsabile di plesso: ins. Fazio Caterina
SCUOLA
PRIMARIA,
tel. 0967 84019
Via
Piave
Responsabile di plesso:ins. Fazio Caterina
S.CATERINA MARINA
SCUOLA DELL ’INFANZIA, VIA CARDUCCI
TEL. 0967 83486
Responsabile di plesso: ins. Ciccaglione Piera
SCUOLA PRIMARIA, Via Nazionale
tel. 0967 83178Responsabile di plesso:
ins. Catanzariti Teresa
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO , Via Nazionale
tel. 0967 83178Responsabile di plesso: prof.ssa Leto
Caterina
La gestione democratica dell’ Istituto e la partecipazione dei genitori alla vita
della scuola sono attuate attraverso i seguenti organismi:




Collegio dei Docenti
Consiglio d’Istituto
Consigli di intersezione e di interclasse della scuola dell’Infanzia e della
scuola Primaria
Consigli di Classe della scuola secondaria di I grado
18
GLI SPAZI DELLA SCUOLA
il tempo scuola deve essere per ciascun studente un contenitore di esperienze significative di
apprendimento nella prospettiva di favorire l’acquisizione di metodi di studio (“imparare ad imparare”)
con il contributo di tutti gli insegnanti.
Nei diversi plessi sono a disposizione del gruppo docente e degli alunni alcuni “servizi” che sicuramente
renderanno l’apprendimento più piacevole e stimolante.
1. laboratorio di INFORMATICA
2. L. I.M.
3. Laboratorio di PITTURA
5. PALESTRA
4. Laboratorio di LINGUE
6. Laboratorio SCIENTIFICO
7. BIBLIOTECA
Altri spazi della scuola:
BIBLIOTECA
N° 4 locali per la segreteria didattica e l’amministrazione
Ufficio per la Presidenza
Sala docenti
Salone per le riunioni
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7. BIBLIOTECA
La gestione amministrativa, contabile e didattica è attuata attraverso gli uffici della Dirigenza e L’Ufficio
dei Servizi Generali e Amministrativi che sono situati nel plesso della Scuola Secondaria di I grado di
Badolato marina.
Il Capo d'Istituto e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi svolgono, tra gli altri, i seguenti
compiti fondamentali:
•
•
•
•
•
•
gestione del bilancio e della contabilità;
gestione del personale docente, del personale ATA e degli alunni;
gestione del patrimonio scolastico;
organizzazione, prevenzione, informazione e formazione ai fini della sicurezza;
gestione dei progetti e delle attività collegate ai programmi degli Organi Collegiali;
rapporti con l'utenza e con la realtà esterna alla scuola.
Al fine di garantire la privacy di tutte le operazioni riguardanti dati comuni e dati sensibili, l’Istituto ha
provveduto a stilare il Documento Programmatico sulla Sicurezza e ad aggiornare tutto il personale sui
temi riguardanti la Privacy nelle scuole.
SERVIZI, IMPIANTI SPORTIVI, ASSOCIAZIONI
La nostra scuola è aperta al territorio in una costante interazione al fine di favorire l’arricchimento
dell’offerta formativa con attività integrative, complementari ed aggiuntive, valorizzando così le
risorse interne e le proposte culturali promosse dai vari enti ed agenzie ma nello stesso tempo attenta
ai bisogni di una utenza che è continuamente sollecitata da una società in rapida evoluzione.
Istituzioni, servizi, impianti sportivi, associazioni culturali presenti nel territorio:
Istituzioni
Stazione dei carabinieri
Polo sanitario
Consultorio
Scuola calcio
Meta due
Ass. Nicola Caporale
La radice
Gruppo teatrale
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SCUOLA DELL’INFANZIA
FINALITÀ
La scuola dell’Infanzia rappresenta un luogo educativo di particolare importanza in cui ogni bambino
o bambina realizza una parte sostanziale della propria relazione con il mondo.
La scuola dell’infanzia si pone, quindi, la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza e ad operare le prime scelte.
sviluppare l’identità:
sviluppare la competenza
-imparare a star bene e a sentirsi sicuri
nell’affrontare nuove esperienze
-imparare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’esplorazione, l’osservazione e
l’esercizio al confronto
- imparare a conoscersi e a essere
riconosciuti come persona unica e
irripetibile
-descrivere la propria esperienza e tradurla
in tracce personali
- sperimentare diversi ruoli e diverse
forme di identità
sviluppare il senso della
cittadinanza
-scoprire gli altri, i loro
bisogni e saper gestire i
contrasti attraverso
regole condivise
SCUOLA
DELL’INFANZIA
sviluppare l’orientamento
-guidare il bambino nelle
prime scelte e decisioni
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sviluppare l’autonomia
-acquisire la capacità di
interpretare e governare il
proprio corpo
-avere fiducia in sé e fidarsi degli
altri
-provare piacere nel fare da sé e
saper chiedere aiuto
-esplorare la realtà e
comprendere le regole della vita
quotidiana
-esprimere con diversi linguaggi i
sentimenti e le emozioni
LE SCELTE METODOLOGICHE
Le metodologie, liberamente scelte dai docenti, servono a perseguire gli obiettivi generali esplicitati
dalla programmazione d'Istituto e dal Consiglio di classe.
La metodologia della Scuola dell’Infanzia riconosce come suoi connotati essenziali:
- il gioco (un aspetto privilegiato per valorizzare tutte le attività e le esperienze stesse dei
bambini);
- la ricerca e l’esplorazione (valorizzazione delle curiosità);
- l’interazione (organizzazione di un clima sociale positivo);
- il laboratorio (ricerca-azione e coinvolgimento attivo)
Gli strumenti riguardano:



il bambino come realtà psico-fisica;
l’ambiente naturale e sociale;
l’ambiente artificiale.
ORGANIZZAZIONE
Nell’ambito dell’autonomia organizzativa il Collegio dei Docenti della Scuola dell’Infanzia individua
elementi di flessibilità in ordine a:




raggruppamento dei bambini per età omogenea e/o per livelli di apprendimento;
utilizzo della compresenza dei docenti;
suddivisione tra i docenti dei campi di esperienza e predilezione di attività didattiche attraverso i
laboratori;
giornata tipo.
PROGETTAZIONE
I docenti, nella ricerca di un modello di progettazione che soddisfi l’esigenza di apprendimento dei
bambini, propongono un percorso educativo basato sull’individuazione di argomenti specifici che
saranno sviluppati attraverso i linguaggi tipici dei cinque campi di esperienza secondo le Indicazioni
per il curricolo.
In tal modo viene organizzato e predisposto un contesto ricco di spunti e di ricerca-azione, di
esplorazione e di approfondimento nel quale i bambini costruiscono apprendimenti personalizzati.
22
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA TIPO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
TEMPI
SPAZI
ATTIVITA’
- In gruppi eterogenei
Entrata
- SPAZI
- Accoglienza
h.8,15-9,15
- SEZIONE
- Giochi liberi
- Riordino
- Calendario
h.9,00-9,15
- SEZIONE
- Conta
- Momento di preghiera
- Spuntino a base di frutta
h. 9,15-9,30
- BAGNO
- Uso dei servizi igienici
- SEZIONE
- In gruppi eterogenei
h. 9,30-9,45
- SALONE O ANGOLI
- Sviluppo dei progetti educativi e
didattici
h. 11,45-12,00
- BAGNO
- Uso dei servizi igienici
h. 12,00-12,45
- SALA DA PRANZO
- Pranzo
1a USCITA
- SALONE
- Gioco libero
h.13,00-13,15
- Riordino
- In gruppi omogenei
h. 13,15-15,30
- SEZIONE
- Continuazione dello sviluppo e
dei progetti educativi e didattici
- Gioco libero
- Riordino
15,30-15,40
- BAGNO
-Uso dei servizi igienici
2a USCITA
- SALONE
- Tutti insieme
h. 15,45-16,15
23
Le sezioni della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Badolato sono dislocate in tre plessi
distinti: Badolato Marina, S. Caterina Centro e S. Caterina Marina. TOTALE ALUNNI 126
La scuola di Badolato Marina funziona per 5 giorni dal lunedì al venerdì con tre sezioni a tempo
pieno dalle 8.15 alle 16.15. L’alternanza delle insegnanti è giornaliera. (n. alunni: 83)
Nella seconda sezione opera un insegnante di sostegno per 25 ore settimanali, poiché vi è un
bambino diversamente abile
In Santa Caterina Marina la scuola funziona per 5 giorni, da lunedì a venerdì, con 2 sezioni a tempo
pieno dalle 8.20 alle 15.40; sabato dalle 8.20 alle 11.40. L’alternanza delle insegnanti è giornaliera.
(n. alunni: 32)
La scuola di Santa Caterina C.C. funziona per 5 giorni, da lunedì a venerdì, con una sezione dalle 8.15
alle 16.15. L’alternanza delle insegnanti è giornaliera. (n. alunni: 11)
TEMPO SCUOLA
La Scuola dell’ Infanzia persegue le sue finalità educative attraverso i campi di esperienza: “ Il sé e
l’altro”, “Idiscorsi e le parole” , “Il corpo e il movimento” , “Immagini, suoni, colori”, “La
conoscenza del mondo”. Nella Scuola dell’Infanzia dell’ Istituto Comprensivo di Badolato i campi di
esperienza sono stati divisi in due aree:

Area linguistica

area logico-matematica.
Nelle singole sezioni una insegnante si occupa dell’area linguistica e un'altra dell’area logico –
matematica.
24
SCUOLA PRIMARIA
FINALITÀ
La finalità del primo ciclo d'istruzione è la promozione del pieno sviluppo della persona
nell'elaborare il senso della propria esperienza, promuovere la pratica consapevole della cittadinanza
attiva, l'acquisizione degli alfabeti di base della cultura e cominciare a costruire un progetto di vita
attraverso la consapevolezza di alcune scelte quotidiane. Per realizzare tale finalità la scuola
accompagna con altre Istituzioni gli alunni all’acquisizione dei mezzi fondamentali della
comunicazione; alla padronanza di concetti, di abilità e di competenze essenziali alla
comprensione della realtà; al possesso degli strumenti di base utili per operare nelle diverse
discipline e affrontare situazioni e risolvere problemi; alla conoscenza e potenziamento di interessi e
capacità in relazione alle singole attitudini.
In relazione a tale finalità i compiti fondamentali della Scuola Primaria sono:
Promuovere
Accompagnare
- l’ acquisizione degli alfabeti di
base della cultura;
- la pratica consapevole della
cittadinanza attiva.
l’alunno nell’elaborazione del
senso della propria esperienza.
Curare
L’accesso facilitato
per gli alunni con
disabilità.
SCUOLAPRIMARIA
Perseguire
il miglioramento della
qualità del sistema
d’istruzione.
Prevenire
l’evasione dell’obbligo
scolastico.
Orientare
Accrescere la capacità di
operare scelte consapevoli
Contrastare
la dispersione scolastica.
25
ORGANIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA
PLESSI
SCUOLA
PRIMARIA
BADOLATO
SANTA
CATERINA
DELLO JONIO
MARINA
SANTA
CATERINA
DELLO JONIO
CC
TEMPO
SCUOLA
ORARIO LEZIONI
TEMPO PIENO Lunedì
08.30 – 16.30
40 ore
Martedì
settimanali
Lunedì
08.30 –
08.30 – 16.30
16.30
Mercoledì
da Lunedì a
08.30 – 16.30
Venerdì
Giovedì
08.30 – 16.30
Venerdì
08.30 – 16.30
TEMPO
Lunedì
NORMALE
08.30 – 16.30
Martedì
29 ore
Lunedì
08.20 –
08.20 - 12.40
settimanali
16.20
Mercoledì
08.30 – 12.40
con 2 rientri
Giovedì
( Lunedì e
08.20 – 12.40
Venerdì)
Venerdì
08.20 – 16.20
TEMPO
NORMALE
29 ore
settimanali
con 2 rientri
( Lunedì e
Venerdì)
Lunedì
08.15 – 12.35
Martedì
Lunedì
08.15–
08.15 - 12.35
16.15
Mercoledì
08.15 – 12.35
Giovedì
08.15 – 12.35
Venerdì
08.15 – 16.15
26
CLASSI
INSEGNANTI
6 CLASSI
11 DOCENTI ( 2 per classe)
+ 10 ore
IA eIB
II
III
IV
V
5 CLASSI
I
II
III
IV
V
1 SPECIALISTA RELIGIONE
(tutte le classi)
1 SPECIALISTA INGLESE
( cl. II - III )
6 DOCENTI + 8 ore con
2 SPECIALISTE SOSTEGNO
completamento a S.
( cl. II – CC
cl. IV)
Caterina
1 SPECIALISTA INGLESE
( cl. I – II – IV – V
1 SPECIALISTA RELIGIONE
(cl. I – II – III – IV – V )
2 DOCENTI
2 PLURICLASSI
1 DOCENTE (14 ore)
I – II
1 SPECIALISTA INGLESE (3
ore)
III - IV – V
( cl. III – IV - V )
1 SPECIALISTA RELIGIONE
( cl. I II - III IV V )
TEMPO SCUOLA
SCUOLA PRIMARIA BADOLATO (n. alunni: 115) - TEMPO PIENO 40 ore settimanali
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III - IV - V
DISCIPLINA
n° ore DISCIPLINA
n° ore DISCIPLINA
n° ore
ITALIANO
INGLESE
ARTE E IMMAGINE
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
STORIA/CITTADIN
GEOGRAFIA
ED. FISICA
RELIGIONE
10
1
2
8
2
1
2
3
2
2
2
9
2
2
8
2
1
2
3
2
2
2
8
3
2
7
2
1
2
3
3
2
2
ITALIANO
INGLESE
ARTE E IMMAGINE
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
STORIA/CITTADIN
GEOGRAFIA
ED. FISICA
RELIGIONE
ITALIANO
INGLESE
ARTE E IMMAGINE
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
STORIA/CITTADIN
GEOGRAFIA
ED. FISICA
RELIGIONE
SCUOLA PRIMARIA SANTA CATERINA MARINA (n. alunni: 60) - TEMPO NORMALE 29 ore settimanali
CLASSE I
DISCIPLINA
ITALIANO
INGLESE
ARTE E
IMMAGINE
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
STORIA
GEOGRAFIA
ED. FISICA
RELIGIONE
CLASSE II
n°
ore
7
1
2
6
2
1
1
2
2
1
2
CLASSI III – IV - V
n°
ore
DISCIPLINA
ITALIANO
INGLESE
ARTE E
IMMAGINE
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
STORIA
GEOGRAFIA
ED. FISICA
RELIGIONE
27
7
2
2
5
2
1
1
2
2
1
2
DISCIPLINA
ITALIANO
INGLESE
ARTE E
IMMAGINE
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
STORIA
GEOGRAFIA
ED. FISICA
RELIGIONE
n°
ore
6
3
2
5
2
1
1
2
2
1
2
SCUOLA PRIMARIA SANTA CATERINA SUPERIORE (n. alunni: 20) - TEMPO NORMALE 29 ore settimanali
PLURICLASSE: I II
DISCIPLINA
PLURICLASSE: III - IV - V
n° ore
DISCIPLINA
n°
ore
ITALIANO
INGLESE
ARTE E
IMMAGINE
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
STORIA/CITTAD.
GEOGRAFIA
7/6
1/2
ITALIANO
INGLESE
6
3
2
ARTE E IMMAGINE
2
6
2
1
1
2
2
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
STORIA/CITTAD.
GEOGRAFIA
5
2
1
1
2
2
ED. FISICA
1
ED. FISICA
1
RELIGIONE
MENSA
2
2
RELIGIONE
MENSA
2
2
Le sezioni della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Badolato sono dislocate in tre plessi
distinti: Badolato Marina, S. Caterina Centro e S. Caterina Marina. TOTALE ALUNNI 195.
Le sezioni funzionano secondo il calendario seguente:
-
Badolato M. (n. alunni 116):
8,30 – 16,30 tutti i giorni
SABATO LIBERO
-
Santa Caterina M. (n. alunni 60): 8,20 – 12,40 ( Mart. Merc. Giov)
8,20– 16,20 (Lun. Ven)
SABATO LIBERO
-
Santa Caterina CC (n. alunni 20) : 8,15 – 12,35 ( Mart. Merc. Giov)
8,15 – 16,15 (Lun. Ven)
SABATO LIBERO
28
ATTIVITÀ LABORATORIALI
Classi prime a tempo pieno: laboratorio di informatica, scrittura creativa e lettura-biblioteca,
laboratorio di attività motorie, laboratorio arte ed immagine, laboratorio di scienze.
LA METODOLOGIA DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA, segue l’indirizzo delle vigenti Indicazioni per il
curricolo che introducono nuovi modelli didattici e la nostra scuola li utilizza per organizzare percorsi
significativi e coerenti con il Profilo dello Studente. Esse hanno natura prescrittiva e garantiscono un
percorso educativo-didattico organizzato per “Unità di apprendimento”(UdA).
Ogni UdA è progettata con conoscenze (contenuti), abilità (obiettivi di apprendimento) e traguardi (
competenze in uscita) specifici tratti dalle discipline e dalla messa in campo di attività educative e
didattiche unitarie, con attenzione ai tempi e alle soluzioni organizzative.
L’UdA ha come perno il “FARE-SAPERE-AGIRE”. Il “fare” è relativo all’esperienza diretta e personale, il
“sapere” esprime costrutti e conoscenze dichiarative, mentre l’”agire” è relativo alla messa in campo, in
forma intenzionale, di conoscenze procedurali.
L’UdA, inoltre, prevede modalità di verifica dei livelli di conoscenza ed abilità acquisite e della loro
trasformazione in competenze.
Al fine di realizzare il progetto educativo ipotizzato ci si avvarrà delle seguenti strategie:
-DIDATTICA LABORATORIALE: l’attività laboratoriale non sarà limitata a specifici laboratori ma verrà
estesa a tutte le discipline da svolgere dentro e fuori le aule. Essa sarà fondata sull'iniziativa degli alunni
(problemsolving), sulla operatività (concreta, virtuale, iconica e simbolica), oltre che sul lavoro
cooperativo. La didattica laboratoriale ci induce a riconsiderare tempi e modi dell’apprendimento e
passare da un modello di scuola basato su apprendimenti formali, a un apprendimento basato su
compiti e progetti da realizzare, nel quale l’alunno opera da protagonista in una dimensione concreta,
significativa e collaborativa; si abbandona la logica della ri-produzione del sapere per fare spazio alla ricostruzione e re-invenzione delle conoscenze.
La didattica laboratoriale, infatti, consente di creare situazioni di apprendimento che affiancano la logica
reticolare del modello percettivo-motorio alla logica lineare specifica del modello simbolicoricostruttivo, privilegiano la costruzione della conoscenza e non la sua riproduzione, presentano compiti
autentici, consentono rappresentazioni multiple della realtà, favoriscono la riflessione e il
ragionamento, favoriscono la costruzione cooperativa della conoscenza.
Essa, dunque, permetterà di passare da una situazione di insegnamento/apprendimento di tutte le
discipline dall’auditorium al laboratorium sia nel gruppo classe, sia nei gruppi di livello, creando
ambienti di apprendimento adatti e significativi per gli allievi.
-LEZIONE COLLETTIVA A LIVELLO DI CLASSE: se ne farà uso per economizzare il tempo scolastico nel
momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri
strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo. La lezione collettiva è quindi vista come
superamento della pura trasmissione dei saperi.
-ATTIVITÀ PER GRUPPI FORMATI DA ALUNNI DI CLASSI DIVERSE (classi aperte): permette un maggior
sviluppo delle potenzialità dei bambini mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di
apprendimento e di stimolo delle attitudini individuali.
-APPRENDIMENTO COOPERATIVO: assicura importanti risultati scolastici e interpersonali di cui hanno
bisogno gli alunni per un sano sviluppo cognitivo, psicologico e sociale, ma anche perché aiuta a
migliorare il livello di preparazione e competenza.
-LAVORO DI GRUPPO: favorisce la formazione socio-affettiva dell’alunno, il quale attivando
collaborazione, solidarietà, dialogo, confronto, educa contestualmente al rispetto di sé e degli altri, la
capacità del saper stare insieme, la correttezza dei rapporti interpersonali.
-USCITE: visite guidate e viaggi d’istruzione sul territorio comunale, provinciale e regionale, finalizzate
all’esplorazione e alla conoscenza dei diversi ambienti.
29
SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO
Gli OBIETTIVI FORMATIVI ED EDUCATIVI della Scuola Secondaria di I grado sono coerenti con gli
obiettivi generali ed educativi dell’Istituto Comprensivo e sono finalizzati all’acquisizione delle
competenze chiave e di cittadinanza attiva così come stabilite dal Quadro di riferimento europeo.
BADOLATO
Tutte le classi hanno un’articolazione oraria di 30 ore settimanali obbligatorie a cui si aggiungono due
ore settimanali opzionali di strumento musicale effettuate nel pomeriggio. L’orario scolastico sarà il
seguente: entrata ore 8:10, uscita ore 13:10. (n. alunni: 54)
Gli strumenti musicali proposti e scelti all’atto dell’iscrizione sono: Chitarra, Flauto, Pianoforte e Violino.
DISCIPLINA
N° ore
Italiano + approfondimento
Storia
Geografia
Inglese
Francese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Musica
Arte
Scienze Motorie
Religione cattolica
Strumento musicale
(opzionale)
6+1
2
1
3
2
4
2
2
2
2
2
1
2
30
S. CATERINA
Le tre classi hanno un’articolazione oraria di 34 ore settimanali obbligatorie a cui si aggiungono 2 ore di
mensa settimanali e 2 ore opzionali di strumento musicale. Nei giorni di Martedì, Mercoledì, Giovedì,
Sabato l’orario scolastico sarà il seguente: entrata ore 8:05, uscita ore 13:05; nei giorni di Lunedì e
Venerdì l’orario scolastico sarà il seguente: 08:00-16:00. (n. alunni: 60)
DISCIPLINA
TP
N. ore
frontali
Italiano + approfondimento
8
Storia
3
Geografia
1
Inglese
3
Francese
2
Matematica
6
Scienze
2
Tecnologia
2
Musica
2
Arte
2
Scienze Motorie
2
Religione cattolica
1
Strumento musicale (opzionale) 2
INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE E DELLA RELIGIONE CATTOLICA
All’atto dell’iscrizione, compatibilmente con la disponibilità dei posti e dei servizi, i genitori possono
esprimere la propria preferenza per il tempo scuola ordinario o prolungato.
Le famiglie degli alunni esercitano inoltre la facoltà di avvalersi o no dell’insegnamento della Religione
cattolica(l’esercizio di tale facoltà si attua mediante apposita richiesta scritta), così come quello di
scegliere l’insegnamento dello strumento musicale.
Queste scelte hanno valore vincolante per l’intero corso di studi
Il corso ad indirizzo musicale è presente in tutte le classi del nostro Istituto. Lo studio di uno strumento
musicale attua la sua didattica non esclusivamente nella pratica musicale di natura addestrativa, ma
costruisce un percorso educativo volto a promuovere la crescita globale dell’alunno, la sua sensibilità, il
senso critico, le attitudini. Sono attive le seguenti classi di strumento: Chitarra, Flauto, Pianoforte e
Violino. Gli alunni che all’atto dell’iscrizione manifestano la volontà di frequentare le lezioni di
strumento musicale sostengono una apposita prova orientativo-attitudinale.
31
I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Nella cornice di un sistema scuola inclusivo, teso alla prevenzione del disagio e della
dispersione scolastica, la scuola, agenzia formativa tesa a valorizzare la persona umana, a
promuovere il successo formativo e a valorizzare le eccellenze, aiuta il ragazzo a prendere
consapevolezza del proprio ruolo. Il rispetto per l’altro, per la diversità, l’integrazione sono valori
fondamentali e l’aula della scuola un’ottima palestra. La presenza nella scuola dei bambini diversamente
abili o in situazione di disagio è fonte di una dinamica di rapporti e di interazioni molto preziosa; non
solo ogni bambino impara a considerare e a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non
come una caratteristica emarginante, ma diventa un’occasione di maturazione per tutti. La scuola offre
ai bambini in difficoltà adeguate sollecitazioni educative, realizzando l’effettiva integrazione secondo un
articolato progetto educativo e didattico che costituisce parte integrante della ordinaria
programmazione di classe/sezione.
Tutto ciò richiede:
- un’accurata diagnosi funzionale soprattutto per l’individuazione delle capacità potenziali unitarie del
soggetto;
- il riconoscimento delle risorse educative della famiglia;
- la promozione delle condizioni organizzative, culturali e professionali in grado di stimolare, nella
classe o sezione, nella scuola e nel territorio, la maturazione del soggetto;
- la messa in campo delle migliori sensibilità e competenze professionali di tipo metodologico e
didattico nei momenti dell’azione educativa e della valutazione formativa.
Gli alunni, al fine di conseguire il pieno sviluppo nei processi di apprendimento e di socializzazione,
saranno aiutati a realizzarsi come persone così da essere riconosciuti e riconoscersi come membri attivi
della comunità scolastica e sociale in cui vivono e possano acquisire:
-
conoscenza, consapevolezza, padronanza ed autonomia nella gestione del proprio io;
lo sviluppo e l’apprendimento di abilità e competenze per garantire una migliore qualità della vita;
un armonico sviluppo della personalità;
partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola nelle sue espressioni interne e nei rapporti
con l’extra-scuola e con il territorio.
La scuola si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno lo sviluppo delle proprie potenzialità attraverso
la definizione sistematica di Modelli di Piani Educativi Personalizzati (PDP) e la predisposizione di un
apposito Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) per alunni con Bisogni Educativi Speciali(BES), con
disturbi specifici di apprendimento (DSA) e per alunni con disabilità (D.A.)
IlP.E.I. è il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del
diritto all’educazione, all’istruzione ed alla integrazione scolastica”.
I metodi e le attività saranno personalizzati in base alle specificità dei casi.
L’attività di sostegno sarà svolta in classe/sezione frontalmente e/o con piccoli e grandi gruppi
utilizzando gli spazi disponibili.
In particolare il P.E.I. mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività
riabilitative più opportune ed a garantire la coerenza attraverso il loro coordinamento e l’assunzione
concreta di responsabilità da parte delle diverse istituzioni, ivi compresa la famiglia.
32
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’offerta formativa è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le
attività della scuola e delle scelte generali di gestione. Il nostro Istituto Comprensivo offre agli studenti
progetti didattico-educativi che integrano e ampliano il patrimonio di conoscenze e abilità di ciascuno e
mirano al perfezionamento dei propri stili di vita e di studio. I progetti che si andranno ad attuare
possono essere di tipo curricolare (si attuano all’interno dell’attività curricolare) o extracurricolare ( si
attuano al di fuori dell’orario delle lezioni); a questi ultimi, se effettivamente svolti e opportunamente
documentati, sarà attribuito un compenso derivante dal fondo d’istituto secondo contrattazione. La
progressiva contrazione delle risorse del Fondo d’Istituto impone una selezione qualitativa dei progetti e
costituisce un’opportunità per il miglioramento continuo dell’offerta formativa. Per tale ragione una
Commissione, nominata dal Collegio dei Docenti, presieduta dal Dirigente Scolastico, vaglierà
l’ammissibilità dei progetti e valuterà, quelli ammessi, sulla base della coerenza con l’identità culturale
dell’Istituto, come descritta nel POF;sulla base della qualità complessiva della proposta, della chiarezza
degli obiettivi, dei risultati attesi, della coerenza fra obiettivi e attività; sulla base se siano di tipo
curricolare o extracurricolare, se seguano, prevalentemente, un approccio interdisciplinare, se siano
realizzati privilegiando modalità innovative di apprendimento e con l’utilizzo di nuove tecnologie, che
favoriscono la partecipazione attiva dello studente secondo i principi della laboratorialità e in base al
numero degli studenti beneficiari.
Il progetto, anche se approvato, non può e non deve essere realizzato quando nella fase operativa non
sussistono i parametri in base ai quali è stato deliberato.
Possono essere proposti, nell’arco dell’anno,da docenti o da enti esterni alla scuola, progetti da inserire
nel POF purché riflettano le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale,
tenendo conto della programmazione, e siano coerenti con le finalità del POF.
PROGETTI
-Piano per l’inclusività
Indirizzato agli alunni individuati con disabilità,con disturbi evolutivi specifici, con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale di tutto l’Istituto.
L’inclusione è un diritto fondamentale ed è in relazione con il concetto di “appartenenza”. Le persone
con o senza disabilità possono interagire alla pari. Un’educazione inclusiva permette alla scuola regolare
di riempirsi di qualità: ciascuno è benvenuto, può imparare con i propri tempi e soprattutto può
partecipare, e tutti riescono a comprendere che le diversità sono un arricchimento. Scopo dell’inclusione
è quello di rendere possibile, per ogni individuo, l’accesso alla vita “normale” per poter crescere e
“svilupparsi” totalmente. Unicamente nel rispetto delle modalità personali di apprendimento, ha senso
parlare di pari opportunità per tutti i ragazzi: non si tratta di dare a ciascuno nozioni o esercizi
diversificati, ma di permettere a ognuno di costruirsi il proprio percorso di conoscenza, con l’aiuto
dell’insegnante, in interazione con i compagni.
Nella Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 si precisa che l’ area dello svantaggio scolastico,
comprendente alunni con difficoltà nell’ ambito dell’ apprendimento e dello sviluppo di competenze è
articolata in tre grandi sotto-gruppi: disabilità; disturbi evolutivi specifici; svantaggio socio-economico,
linguistico e culturale.
L’istituto “T. Campanella” ha come obiettivo la piena inclusione e integrazione di tutti gli alunni
attraverso un’articolata progettualità e la valorizzazione delle professionalità interne (risorse
professionali specifiche, docenti curricolari, personale ATA), delle famiglie, delle risorse offerte dal
33
territorio (servizi socio-sanitari), istituzioni deputate alla sicurezza, CTS/CTI, privato sociale e
volontariato.
- La scuola per Expo 2015
“Profumi e sapori della nostra terra”
Destinatari: studenti di tutte le classi dell’Istituto.
Il progetto si collega al tema proposto per Expo 2015 "Nutrire il pianeta, energia per la vita" e ha lo
scopo di:
•Sensibilizzare le giovani generazioni alle tematiche sociali legate ad alimentazione e ambiente.
•Scoprire e conoscere l'ambiente in cui si vive
•Promuovere l’ acquisizione di sani stili di vita e sani comportamenti alimentari volti a incrementare il
consumo di frutta e verdura
•Recuperare e valorizzare la memoria del passato: il cibo come espressione di un territorio e di un
periodo storico
•Promuovere la conoscenza dei prodotti regionali e dell'agricoltura biologica
•Creare una relazione tra mondo della scuola e mondo della produzione, anche in funzione della
conoscenza di professioni e mestieri specifici del comparto agro – alimentare.
-Together in Expo 2015
“Food window on our world”
I destinatari sono gli alunni delle Classi 3 della secondaria di primo grado. Il progetto prevede,
attraverso una piattaforma multimediale in versione italiana e inglese, un gemellaggio virtuale con una
scuola estera per confrontarsi sul tema Expo 2015, per conoscere i rispettivi contesti agro- alimentari e
sviluppare insieme idee e progetti da presentare nel 2015 a Milano. Per la realizzazione di questo
progetto si prevedono ore extra-curricolari.
-“Accoglienza”
Le forme di raccordo tra i vari ordini di scuola e che interessano l'accoglienza e la continuità sono
esplicitate nella legge 5 giugno 1990, n. 148 che prevede piani di intervento intesi a promuovere la
continuità tra scuola ed extra-scuola.
Sono destinatari tutti gli alunni in ingresso alla Scuola dell’Infanzia, gli alunni delle classi prime
dell'Istituto e gli alunni delle classi “ponte” dei tre ordini di scuola, con particolare attenzione ai ragazzi
con DSA, cioè a coloro che hanno di sé un concetto più negativo, si sentono meno supportati, provano
emotivamente più ansia e hanno scarsa persistenza al compito e resistenza alle frustrazioni. Il progetto
nasce dall'esigenza di predisporre ambienti , relazioni rassicuranti, attività in comune tra gli alunni delle
classi"ponte" e momenti di incontro e condivisione affinché si realizzi una effettiva continuità che
allarghi gli spazi educativi.
Itinerari operativi sono quattro, specifici degli ordini di scuola:
“Noi incominciamo da due anni” itinerario operativo sperimentale orientato all’accoglienza di bambini
piccolissimi.
"Ciao mamma" itinerario operativo per l'accoglienza nella Scuola dell'Infanzia.
"Crescere" itinerario operativo per l'accoglienza nella Scuola Elementare.
"Diventare grandi" itinerario operativo per l'accoglienza nella Scuola Media.
Tra le finalità: promuovere la conoscenza delle strutture e guidare il processo di socializzazione,
favorire l'inserimento nel contesto scuola, acquisire il metodo di studio, conoscere le regole della vita
associata, promuovere la valorizzazione di esperienze e conoscenze, promuovere lo sviluppo armonico
della personalità, valorizzare le diversità.
34
-“Cultura e Legalità”
Destinatari: alunni delle classi quarta e quinta primaria di S. Caterina M., classe quinta primaria di
Badolato, tutte le classi della Scuola secondaria di primo grado.
“La legalità è un problema di cultura, non in senso restrittivo e nozionistico ma come insieme di
conoscenze che contribuiscono alla crescita delle persone. Fra queste conoscenze vi sono quei
sentimenti, quelle sensazioni che la cultura crea e che ci fanno diventare cittadini, apprendendo quelle
nozioni che ci aiutano a identificarci nelle istituzioni fondamentali della vita associata e a riconoscerci in
essa”(Paolo Borsellino).
Per la scuola poter contare sulla collaborazione delle istituzioni e, in particolare, delle forze dell'ordine
presenti sul territorio, significa anche riuscire a rendere i propri modelli didattici meglio rispondenti alle
necessità delle nuove generazioni, offrendo loro diverse modalità e nuove occasioni di apprendimento.
Allo scopo di diffondere la Legalità, quindi le conoscenze che contribuiscono alla crescita della persona
sono previste una visita guidata alla stazione carabinieri di Soverato (classi scuola primaria) )e incontriconferenza su tematiche inerenti la sicurezza e la legalità (classi scuola secondaria).
-“I luoghi della prevenzione”
Destinato ai ragazzi delle classi terze della scuola secondaria.
I ragazzi si recheranno a Soverato presso l’istituto “Ugo Foscolo” dove una équipe di medici e
volontari illustreranno i danni causati dall’abuso di alcol e dall’uso di droghe, soprattutto in questa
fascia di età.
-“Area a rischio”
Il progetto ha lo scopo di prevenire il disagio e l’abbandono scolastico. I destinatari sono gli alunni non
italofoni, i ragazzi con bisogni educativi speciali (BES), gli alunni a rischio dispersione e/o con disagi.
- “Orto in condotta”
I destinatari sono gli alunni della scuola primaria di S. Caterina Marina.
Il progetto prevede attività di educazione alimentare e del gusto e di educazione ambientale per gli
studenti. L'orto rappresenta uno strumento didattico per conoscere il territorio, i suoi prodotti e le sue
ricette. Insieme agli studenti gli insegnanti, i genitori, i nonni e i produttori locali sono gli attori del
progetto, costituendo la comunità dell'apprendimento per la trasmissione alle giovani generazioni dei
saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell'ambiente.
- “Frutta nelle scuole”
Destinatari: tutti gli alunni della scuola primaria.
Il progetto ha l’obiettivo di far aumentare nei bambini fra i 6 e gli 11 anni d’età il consumo di frutta e
verdure orientandoli a una nutrizione più equilibrata e a corrette abitudini alimentari. Gli strumenti
individuati sono:
-la distribuzione, gratuita, alle scuole primarie per la merenda di metà mattina, di prodotti ortofrutticoli
freschi e scelti in base alla stagionalità
-l’informazione rivolta ai genitori e agli insegnanti sulle caratteristiche e sull’utilizzo di apposite
attrezzature in grado di supportare la distribuzione dei prodotti.
- “Ragazzi in Aula”
Destinatari i ragazzi delle classi quinte della scuola primaria.
Le finalità del progetto sono:
-promuovere nelle giovani generazioni i principi della cittadinanza attiva e consapevole e di renderle
protagoniste delle proprie scelte;
35
-avvicinare il mondo della Scuola alle Istituzioni.
- “Regione in Movimento”
Destinatari sono tutti gli alunni delle classi le classi della Scuola Primaria e l’ ultima sezione dell’
Infanzia.
Il progetto pone in risalto la valorizzazione della pratica motoria fin dai primi anni di scuola. Il modello
di attività motorie si articola in una serie di proposte ed esperienze di movimento che consentono ad
ogni bambino, dalla scuola dell’infanzia e fino all’ultimo anno di scuola primaria, di completare
l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità cognitive, motorie e socio-relazionali e, nel quadro di
un armonico sviluppo della personalità, acquisire uno stato di benessere psico-fisico
-“Educazione alla salute”
Il progetto, realizzato in collaborazione con l’ASL, coinvolge le classi III di Badolato e S. Caterina per
chiarire ed affrontare le principali problematiche legate all’età evolutiva.
Sono previsti anche momenti di accoglienza per alunni in difficoltà da parte degli specialisti del
Consultorio familiare.
-“Laboratorio di scienze”
Destinato alle classi della scuola secondaria di primo grado e attuabile in orario curricolare.
Un laboratorio per ogni studente è un luogo magico dove ritrovare una forte motivazione per studiare
comprendere ed imparare concetti attraverso l’esperienza diretta. I docenti di scienze cercheranno di
attuare una didattica coinvolgente attraverso esemplificazioni teoriche di esperimenti o la proiezione di
filmati scientifici, ma il fascino, l’importanza e la comprensione di discipline come la chimica, la biologia,
le scienze della Terra si ritrova soprattutto in un laboratorio o attraverso le esperienze dirette in campo.
Pertanto, sarà utilizzato il laboratorio di scienze di cui l’Istituto dispone, per favorire il raggiungimento
degli obiettivi disciplinari, di:
• potenziare una didattica di tipo laboratoriale facendo riferimento costante ad osservazioni ed
esperienze dirette degli studenti correlate ai fenomeni oggetto di studio
• usare spesso strumenti e sussidi didattici presenti nel laboratorio di scienze;
• dedicare tempo a discutere con gli studenti su quanto osservano o eseguono in laboratorio
• stimolare gli studenti a predisporre tabelle, schemi, disegni, relazioni sulle attività laboratoriali
Inoltre, compatibilmente con la disponibilità e gli impegni del prof. Barni Tullio, docente ordinario
dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, nel corso dell’anno scolastico saranno tenute alcune
lezioni su temi inerenti ai programmi svolti. I ragazzi potranno visualizzare al microscopio ottico diversi
preparati biologici.
- “Racconto la mia storia”
Destinatari: alunni della V classe primaria di Badolato.
Il progetto avvicina i bambini alla scoperta del proprio territorio, delle tradizioni e della sua cultura e si
avvale della collaborazione dell’Associazione Culturale di Badolato “La Radice”.
- “Più libri, più liberi”
Destinatari: alunni della classe terza scuola primaria di Badolato.
La finalità è ribadire la centralità dell’educazione linguistica come condizione indispensabile per la
crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza.
- progetto lettura: “Biblioteca”
36
Sono destinatari gli alunni di tutte le classi dell’Istituto, in orario curricolare. Il progetto nasce dalla
necessità di accrescere costantemente l’efficacia educativa degli interventi volti a promuovere lo
sviluppo delle potenzialità comunicative, critiche, creative e relazionali dei ragazzi, ma anche al fine di
far acquisire all’alunno il gusto e l’amore per la lettura intesa come strumento privilegiato cognitivo ed
affettivo per guardare, interpretare, misurare ed apprezzare le cose del mondo favorendo una
circolarità fra il libro, il mondo e la costruzione della propria identità.
Sarà potenziato il patrimonio della biblioteca scolastica.
I ragazzi della scuola avranno la possibilità di prendere in prestito dei libri per leggerli a casa nei
momenti di tempo libero
I progetti PON, POR, FERS saranno inseriti nel POF quando saranno pubblicati i bandi
ACCREDITAMENTO COME SCUOLA DI FORMAZIONE
Il nostro Istituto, a seguito cella circolare prot. n. AOODCCAL 10963 DEL 21/07/2014, è stato
accreditato quale sede di tirocinio ai sensi del D.M. n. 249/2010, integrato dal D.M. 8/11/2011 e dal
D.M. n. 93/2012. Questo, come prevede il Miur, costituisce titolo preferenziale per la partecipazione
ad iniziative promosse dallo stesso Miur (e relative assegnazioni di risorse) e che le Università
riconoscano alle istituzioni scolastiche quota dei contributi di iscrizione ai relativi percorsi.
Classi di concorso:
A043
A059
A345
Sostegno Infanzia – Primaria – Secondaria di I grado.
La convenzione con l’Unical è stata siglata in data 06/10/2014.
Attualmente svolgono il tirocinio per il sostegno:
1 docente nella Scuola dell’Infanzia di Badolato – tutor: Guarneri Anna
1 docente nella Scuola Primaria di Badolato – tutor: Nisticò Gisella
1 docente nella Scuola Primaria di S. Caterina CC – tutor: Arcadi Rita Francesca
1 docente nella Scuola Secondaria di I grado – tutor: Oliveti Margherita
37
VALUTAZIONE
PREMESSA
la valutazione concorre ai processi di autovalutazione degli alunni stessi per favorire la loro crescita
personale attraverso l’attivazione di processi riflessivi e metacognitivi. Pertanto, il processo di
valutazione va considerato nella sua complessità e delicatezza e, se per norma sono privilegiate la
valutazione degli apprendimenti, delle competenze e del comportamento, certamente non si può non
tener conto della complessità della situazione personale e delle relazioni dell’alunno .
La scuola per la formazione di base ha come suo fondamentale compito quello di promuovere la piena
formazione della personalità degli alunni e garantire a tutti gli alunni il successo formativo, inteso come
piena formazione della persona umana, nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e
professionali.
Nella scuola attuale, l’azione della valutazione delle scelte educative, didattiche e strategiche, diventa
una bussola fondamentale per orientare azioni future.
La scuola dell’autonomia, ha come fine ultimo l’ottimizzazione dell’offerta formativa, attraverso
opportuni aggiustamenti che si rendano necessari alla luce delle analisi condotte, per consentire
all’alunno di apprendere e di formarsi. Insomma si valuta per educare.
La lettura e l’interpretazione collettiva e intersoggettiva nelle sedi preposte - staff, collegi, consigli di
istituto e di classe - delle diverse forme di valutazione serve per fare bilanci e soprattutto per individuare
punti problematici da affrontare e punti forti da mantenere e potenziare.
Comunque la valutazione deve seguire il percorso del singolo studente anche con la possibilità di
attivare iniziative di recupero e di sostegno, di consolidamento e di potenziamento. Ma a fronte di
evidenti carenze negli apprendimenti e nel comportamento va prevista la non ammissione all’anno
successivo o all’esame di Stato conclusivo del ciclo.
Nella scuola esistono varie forme di valutazione:
la valutazione degli apprendimenti: fatta in itinere e in forma ufficializzata ogni trimestre e monitorata
attraverso continue prove sia organizzate dal singolo docente concordate per classi parallele.
la valutazione interattiva e dinamica, indispensabile ad ogni docente. “Interattiva” in quanto coinvolge
bambini e ragazzi sui loro successi e sulle loro difficoltà, e “dinamica”, in quanto tesa a conoscere non
solo i traguardi raggiunti dall’alunno, ma le sue potenzialità, per meglio impostare i futuri percorsi
educativi e didattici;
la valutazione esterna a cura dell’ Istituto Nazionale di Valutazione, alla quale il nostro Istituto ha preso
parte in forma sperimentale e non riguarda sia la valutazione degli apprendimenti, che viene fatta in
corso d’anno, sia la valutazione del sistema scolastico, effettuata a fine anno;
38
l’autovalutazione di istituto: coinvolge tutte le componenti dell’Istituto e l’utenza e prende in esame i
diversi elementi organizzativi, formativi e didattici. La comunicazione dei risultati delle verifiche ai
genitori ed agli alunni assume significato solo ai fini del loro coinvolgimento nella progettazione e
nell’adeguamento dei percorsi formativi: insieme si prende atto se le attività svolte hanno o no portato
agli esiti perseguiti. In caso negativo i docenti, i genitori e gli stessi alunni si impegnano ad apportare gli
opportuni correttivi individuando e rimuovendo le cause che tale conseguimento non hanno reso
possibile. Al fine di rendere il processo di valutazione trasparente ogni docente utilizzerà griglie di
correzione concordate .
Per quanto riguarda la scuola primaria, la valutazione del processo di apprendimento di un bambino,
non si basa solo su parametri di assimilazione di concetti, ma anche sull’acquisizione di capacità di
elaborazione personale per una maturazione del modo di relazionarsi con il mondo e con i relativi
stimoli che da esso provengono.
39
Valutazione prova scritta di Italiano
Sc. Primaria
1-2
MOLTO SCARSO
3
Obiettivi
-
Lavoro non svolto, mancata risposta o risposta priva di significato
-
Conoscenze errate o minime dei contenuti basilari disciplinari, scarsa
capacità di comprensione e di analisi, scarsa applicazione di concetti,
regole e procedure, esposizione confusa ed approssimativa, gravissimi
errori a livello linguistico e grammaticale
-
Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa)
Organizzazione del tempo
Aderenza all’argomento
Varietà del lessico
Considerazioni personali
Frasi morfo-sintattiche corrette
Frasi ortograficamente corrette
Punteggiatura adeguata
Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale
Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa)
Organizzazione del tempo
Aderenza all’argomento
Varietà del lessico
Considerazioni personali
Frasi morfo-sintattiche corrette
Frasi ortograficamente corrette
Punteggiatura adeguata
Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale)
Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa)
Organizzazione del tempo
Aderenza all’argomento
Varietà del lessico
Considerazioni personali
Frasi morfo-sintattiche corrette
Frasi ortograficamente corrette
Punteggiatura adeguata
Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale)
Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa)
Organizzazione del tempo
Aderenza all’argomento
Varietà del lessico
Considerazioni personali
Frasi morfo-sintattiche corrette
Frasi ortograficamente corrette
Punteggiatura adeguata
Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale)
Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa)
Organizzazione del tempo
Aderenza all’argomento
Varietà del lessico
Considerazioni personali
Frasi morfo-sintattiche corrette
Frasi ortograficamente corrette
Punteggiatura adeguata
Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale)
Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa)
Organizzazione del tempo
Aderenza all’argomento
Varietà del lessico
Considerazioni personali
Frasi morfo-sintattiche corrette
Frasi ortograficamente corrette
Punteggiatura adeguata
Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale)
Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa)
Organizzazione del tempo
Aderenza all’argomento
Varietà del lessico
Considerazioni personali
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE PER
IL CONSEGUIMENTO
DEGLI OBIETTIVI
INSUFFICIENTE CONSEGUIMENTO
DEGLI OBIETTIVI
4
PARZIALE CONSEGUIMENTO DEGLI
OBIETTIVI
5
ESSENZIALE RAGGIUNGIMENTO
DEGLI OBIETTIVI
6
RAGGIUNGIMENTO ABBASTANZA
SICURO DEGLI OBIETTIVI
7
8
COMPLETO E SICURO
RAGGIUNGIMENTO DI TUTTI GLI
OBIETTIVI
9
CONSEGUIMENTO SICURO,
COMPLETO E ORGANICO DI TUTTI
GLI OBIETTIVI
CONSEGUIMENTO SICURO,
COMPLETO, ORGANICO E
40
10
APPROFONDITO DI TUTTI GLI
OBIETTIVI
Valutazione prova scritta di
Matematica
Sc. Primaria
1-2
MOLTO
SCARSO
3
4
5
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
PER IL
CONSEGUIMEN
TODEGLI
OBIETTIVI
INSUFFICIENTE
CONSEGUIMEN
TODEGLI
OBIETTIVI
PARZIALE
CONSEGUIMET
O DEGLI
OBIETTIVI
ESSENZIALE
RAGGIUNGIME
NTO DEGLI
OBIETTIVI
6
7
RAGGIUNGIME
NTO
ABBASTANZA
SICURO DEGLI
OBIETTIVI
8
COMPLETO E
SICURO
RAGGIUNGIME
NTO DI TUTTI
GLI OBIETTIVI
9
CONSEGUIMEN
TO SICURO,
COMPLETO E
ORGANICO DI
TUTTI GLI
OBIETTIVI
CONSEGUIMEN
TO SICURO,
COMPLETO,
ORGANICO E
-
Frasi morfo-sintattiche corrette
Frasi ortograficamente corrette
Punteggiatura adeguata
Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale)
Obiettivi
Lavoro non svolto, mancata risposta o risposta priva di significato
Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere.
Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa
Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine
de lavoro, cura per l’ordine
Individuazione di ciò che viene chiesto
Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti
Precisione nell’uso del linguaggio matematico
Esattezza operativa dell’attività proposta
Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere.
Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa
Capacità organizzativa pratica:schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine de
lavoro, cura per l’ordine
Individuazione di ciò che viene chiesto
Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti
Precisione nell’uso del linguaggio matematico
Esattezza operativa dell’attività proposta
Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere.
Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa
Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine
de lavoro, cura per l’ordine
Individuazione di ciò che viene chiesto
Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti
Precisione nell’uso del linguaggio matematico
Esattezza operativa dell’attività proposta
Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere.
Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa
Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine
de lavoro, cura per l’ordine
Individuazione di ciò che viene chiesto
Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti
Precisione nell’uso del linguaggio matematico
Esattezza operativa dell’attività proposta
Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere.
Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa
Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine
de lavoro, cura per l’ordine
Individuazione di ciò che viene chiesto
Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti
Precisione nell’uso del linguaggio matematico
Esattezza operativa dell’attività proposta
Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere.
Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa
Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine
de lavoro, cura per l’ordine
Individuazione di ciò che viene chiesto
Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti
Precisione nell’uso del linguaggio matematico
Esattezza operativa dell’attività proposta
Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere.
Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa
Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine
de lavoro, cura per l’ordine
Individuazione di ciò che viene chiesto
Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti
Precisione nell’uso del linguaggio matematico
Esattezza operativa dell’attività proposta
Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere.
Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa
Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine
de lavoro, cura per l’ordine
41
10
APPROFONDIT
O DI TUTTI GLI
OBIETTIVI
Individuazione di ciò che viene chiesto
Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti
Precisione nell’uso del linguaggio matematico
Esattezza operativa dell’attività proposta
SCUOLA SECONDARIA 1^ GRADO
Griglia di valutazione per la prova scritta di ITALIANO (TESTO)
alunno/a
classe
INDICATORE
DESCRITTORE
PUNTEGGIO
o
Corretta
2
o
Parziale
1
o
Non pertinente
0
o
Originalità ed espressività nelle
idee
3
o
Appropriatezza comunicativa e
coerenza logica
2
o
Semplicità ed essenzialità
o
Povertà e carenza di idee
o
Pertinente e coerente
2
o
Semplice e lineare
1,5
o
Testo disorganico
0
o
Nessun errore grammaticale e
ortografico di rilievo, lessico ricco
e appropriato.
3
o
Nessuno o pochi errori di
grammatica e ortografia, lessico
adeguato.
2
o
Qualche errore di grammatica e
ortografia, lessico semplice e
adeguato.
1,5
o
Ripetuti errori di grammatica e
ortografia, lessico povero e molto
approssimativo.
Aderenza alla traccia
Originalità di pensiero
1
0
Competenza testuale
Competenza morfosintattica,
ortografica e lessicale
0
42
Totale punteggio
Griglia di correzione per i compiti scritti di MATEMATICA /
LINGUA STRANIERA/ITALIANO (grammatica, lessico, ortografia) e prove pratiche
TECNOLOGIA – ARTE – MUSICA – ED. FISICA (prove pratiche)
Indicatori:

Conoscenza e applicazione di regole, relazioni, proprietà e procedimenti

Padronanza del calcolo

Risoluzione dei quesiti

Uso del linguaggio specifico
Di volta in volta il docente attribuirà ad ogni quesito un punteggio che potrà variare in funzione della
difficoltà dell’esercizio e che sarà reso noto all’alunno all’atto della prova. Il punteggio sarà dimezzato
per le risposte corrette solo parzialmente.
Il voto oscillerà da 1 (voto minimo stabilito dal Collegio dei Docenti) a 10.
Ad ogni quesito sarà attribuito un punteggio la cui somma concorrerà a determinare il voto secondo la
griglia riportata qui di seguito.
PUNTEGGIO %
0 -10
11 -15
16 -22
23 -27
28-36
37-43
44-50
51-60
61-70
71-76
77-82
83-87
88-92
93-95
96-99
VOTO
1
2
3
4
4,5
5
5,5
6
6,5
7
7,5
8
8,5
9
9,5
43
100
10
Griglia di valutazione per la prova scritta di INGLESE/FRANCESE: lettera
alunno/a
classe
INDICATORE
Corrispondenza
alla traccia
e alle sue varie
parti
Contenuto
argomentativo
Forma linguistica
classe
DESCRITTORE
o
o
o
o
Corretta e completa
Quasi completa e quasi corretta
Parziale
Forzata e/o piuttosto incompleta
PUNTEGGIO
2
1.5
1
0.5
o Originalità,ricchezza ed espressività nelle idee organizzate
con coesione
o Appropriatezza comunicativa, pensiero coeso con qualche
idea personale
o Appropriatezza comunicativa e coerenza logica /abbastanza
ricco nelle idee ma non sempre ben organizzato lo sviluppo
del pensiero
o Non molto ricco e/o con errori nella strutturazione che
rendono talvolta poco chiaro il contenuto o poco coeso/non
sempre attinente alla traccia
o Povero e/o qualche errore nella struttura sequenziale
o Incoerenza, totale mancanza di coesione o contenuto
appena accennato
3
o
o
o
o
4
3.5
3
2.5
Nessun errore grammaticale e sintattico
Qualche errore
Alcuni errori talvolta ripetuti
Errori non particolarmente gravi e rapportati anche alla
lunghezza del contenuto
o Errori che denotano talvolta una certa confusione nell’ uso
di qualche struttura grammaticale
o Diversi errori o errori anche ricorrenti ma accettabile
comprensibilità del testo/appena accennata la
strutturazione della frase
o Gravi e ripetuti errori o strutture quasi inesistenti
44
2.5
2
1.5
1
0.5
2
1
0.5
Scelta lessicale
o Appropriata e corretta sempre o quasi sempre
o Semplice, a volte ripetitiva o/e non sempre adeguata
o Spesso inadeguata o del tutto irrisoria
1
0,5
0
Totale punteggio
Griglia di valutazione per la prova scritta di INGLESE/FRANCESE: dialogo
alunno/a
classe
INDICATORE
Composizione o
completamento
del testo
Correttezza grammaticale
Correttezza sintattica
Scelta lessicale e correttezza
ortografica
DESCRITTORE
PUNTEGGIO
o Formulazione pertinente al contesto e coerente
o Qualche errore nell’uso delle formule
conversazionali comunque coese
o Lo sviluppo conversazionale non è sempre
coerente
o Contenuto poco comprensibile e poco coeso
3
2
o Nessun errore
o Solo qualche errore
o Gli errori presenti non ostacolano la
comprensione
o Diversi errori che rendono difficile la
comprensione
o Gravi errori grammaticali
4
3
2
1
O,5
o
o
o
o
Nessun errore nella costruzione della frase
Sporadici errori
Alcuni errori ma comprensibilità del testo
Errori ricorrenti
2
1,5
1
0,5
o Appropriata e corretta
o Semplice e con sporadici errori
o Spesso inadeguata e con errori numerosi e
ricorrenti
1
0,5
0
Totale punteggio
45
1
0,5
Griglia di valutazione per la prova scritta di INGLESE/FRANCESE: questionario
alunno/a
INDICATORE
classe
DESCRITTORE
PUNTEGGIO
o Totale o con qualche piccolo errore di interpretazione
o Gli errori presenti ostacolano in parte la comprensione
o senza errori ma con una semplice individuazione nel
testo delle informazioni
o Diversi errori di interpretazione
o Completamente errata o quasi
2,5
2
o Nessuno o solo qualche errore
o Gli errori presenti non ostacolano la comprensione/le
risposte mancano di una strutturazione completa
o Diversi errori o errori che rendono talvolta difficile la
comprensione
o Diversi e gravi errori grammaticali
3
2
Correttezza sintattica
o Nessuno o sporadici errori nella costruzione della frase
o Alcuni errori ma comprensibilità del testo
o Errori ricorrenti o mancanza di strutturazione personale
di una frase minima
1,5
1
0.5
Scelta lessicale e
correttezza ortografica
o Appropriata e corretta
o Semplice e con sporadici errori
o Spesso inadeguata e con errori numerosi e ricorrenti
1
0,5
0
o Ricchezza di contenuto ed originalità espressiva
o Contenuto abbastanza ricco e chiaro
o Contenuto poco ricco ma con una semplice
rielaborazione delle idee
o Mancanza di idee personali/semplice cenno/pensiero
poco chiaro
2
1,5
1
Comprensione del
testo
Correttezza
grammaticale
Rielaborazione
delle idee
46
1
0.5
1
0.5
0,5
Totale punteggio
Gli insegnanti della Scuola Primaria, e della Scuola Secondaria di 1^ grado nella valutazione
quadrimestrale e finale utilizzeranno i voti numerici espressi in decimi da 1 a 10.Lavalutazione del
primo e del secondo trimestre per le discipline Italiano, Matematica, Inglese e Francese, sarà distinta
per lo scritto e per l’orale; mentre per Tecnologia, Arte, Musica, Educazione fisica sarà distinta in
prova pratica e orale.
La valutazione finale sarà espressa da un unico voto in tutte le discipline.
Rimane il criterio di ammissione alla classe successiva che , in base a quanto approvato nel Collegio
Docenti del 17 maggio 2012, decide di non ammettere alla classe successiva e all’ l’Esame di Stato
conclusivo del Primo ciclo di istruzione l’alunno che presenta 3 insufficienze gravi.
Ai fini della validità degli anni scolastici - compreso l’ultimo anno di corso - per procedere alla
valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale
personalizzato. L’ Istituzione scolastica può stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie
deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a
condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di
procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di
frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non
ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.
Art. 11 comma 1 D.L. n. 59 del 2004 e successive modificazioni.
Nella formulazione del giudizio sintetico, espresso in decimi, si terrà conto dei seguenti criteri:










impegno
partecipazione
metodo di lavoro
comprensione
capacità espressiva
ricchezza lessicale
rielaborazione personale dei contenuti
uso dei linguaggi specifici
padronanza di tecniche strumentali
capacità di soluzione dei problemi
47
Livelli di valutazione
10
9
Descrittori di livello
Impegno efficace e produttivo, completo e approfondito, partecipazione attiva e
pertinente, metodo di lavoro proficuo e razionale. Comprensione orale e scritta totale e
agevole; capacità di esprimersi con ordine,chiarezza,proprietà, ricchezza lessicale e
scorrevolezza; capacità di rielaborazione personale e produzione di testi coerenti e coesi;
notevole abilità nell’uso dei linguaggi specifici;ottima padronanza di tecniche strumentali
e ottima soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato.
Impegno approfondito ed efficace, partecipazione attiva, metodo di lavoro proficuo e
razionale. Comprensione orale e scritta totale e agevole; capacità di esprimersi con
ordine,chiarezza,proprietà, varietà e scorrevolezza; capacità di rielaborazione personale e
produzione di testi coerenti e coesi; notevole abilità nell’uso dei linguaggi
specifici,padronanza delle tecniche strumentali;ottima soluzione dei problemi seguendo
un metodo ordinato.
8
Impegno responsabile e soddisfacente, , partecipazione attiva, metodo di lavoro proficuo.
Comprensione orale e scritta completa e sicura; capacità di usare una certa varietà di
espressione nella produzione orale e scritta ed in forma ben organizzata e fluida – corretta
utilizzazione delle strutture e delle funzioni – adeguata accuratezza e precisione
ortografica; comprensione e uso quasi sempre appropriato di linguaggi specifici e di
tecniche strumentali; buona soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato
7
Impegno costante, partecipazione soddisfacente e un metodo di lavoro adeguato.
Comprensione di tutti i dettagli principali ed essenziali, sia oralmente che per
iscritto;forma semplice ma ben organizzata sia nella produzione orale che scritta,
adeguatamente scorrevole;buona padronanza nell’uso di tecniche e linguaggi specifici;
soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato.
6
Impegno essenziale,partecipazione accettabile e metodo di lavoro adeguato.
Comprensione globale di un testo, sia orale che scritto; espressione comprensibile nella
produzione orale e scritta, anche se poco varia e non sempre appropriata; applicazione
non sempre adeguata delle strutture e delle funzioni,accettabile padronanza delle varie
tecniche strumentali, sufficiente abilità nell’uso di linguaggi specifici e nella soluzione dei
problemi.
5
Impegno inadeguato, partecipazione piuttosto incostante e sollecitata. Comprensione un
po’frammentaria del testo sia orale che scritto; formulazione a volte difficoltosa di pur
semplici e brevi testi; diverse lacune nella conoscenza delle strutture e delle funzioni
linguistiche, poca padronanza di linguaggi specifici e tecniche strumentali; mediocre
soluzione dei problemi
4
Impegno carente e inadeguato, partecipazione scarsa e metodo di lavoro inadeguato.
Comprensione frammentaria di un testo sia orale che scritto – formulazione difficoltosa di
frasi, pur semplici e brevi – lacune numerose nella conoscenza delle strutture e delle
funzioni linguistiche, scarsa padronanza di linguaggi specifici e tecniche
strumentali;difficoltosa la soluzione dei problemi.
1 -3
Impegno carente e inadeguato, partecipazione scarsa, metodo di lavoro inadeguato o
inesistente. Comprensione molto frammentaria e/o inesistente di un testo sia orale che
scritto. Conoscenze molto scarse. Formulazione molto difficoltosa, confusa, scorretta e
lessicalmente povera di frasi semplici e brevi. Numerose lacune nella conoscenza delle
strutture e delle funzioni linguistiche, scarsa padronanza di linguaggi specifici e di tecniche
48
strumentali. Incapacità di comprendere, analizzare e risolvere semplici problemi.
Conoscenza degli elementi gravemente insufficiente.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola infanzia , primaria e secondaria di primo grado
UNIONE EUROPEA
“Tommaso Campanella”
Via Nazionale
88060 - BADOLATO
Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939
Tel. Dir. Scol. 0967/811914
C.F. 97035190798
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
DELL’UNIVERSITA’ E DELLA
RICERCA
czic818007@pec.istruzione.it e-mail: czic818007@istruzione.it
Il Dirigente scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di classe,
agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di Esami di Stato:
CERTIFICANO
L’alunn…. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
nat… a ………………………………………………………………… il………………………………………………………………….
ha superato l’Esame di Stato conclusivo del Primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di …………./10.
Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle
discipline di studio e nelle attività opzionali e facoltative.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Livello
A B
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Riflette sulle proprie modalità di apprendimento,
organizzare
il
proprio
apprendimento
individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e
varie modalità di informazione anche in funzione
dei proprio metodo di lavoro
Elabora, organizza e realizza progetti relativi allo
sviluppo delle proprie attività di studio utilizzando
le conoscenze apprese, avendo consapevolezza del
percorso e dei risultati raggiunti e da raggiungere
Comprende, ascolta ed interviene nel dialogo in
merito a vari contesti, usa le diverse competenze
disciplinari,
orientandole
e
finalizzandole
all’interazione comunicativa
49
Voto
C
D
Collaborare
partecipare
Agire
in
autonomo
responsabile
e Collabora con gli altri in modo responsabile e
costruttivo , accettando regole e condividendo
soluzioni, sapendosi adattare alla situazione.
modo Affronta situazioni anche critiche inserendosi in
e modo attivo e consapevole nella vita sociale
riconoscendo e accettando i limiti e le regole
Risolvere problemi
Riconosce e definisce situazioni problematiche
proponendo ipotesi di soluzione, utilizzando
strategie prefigurate e ne verifica l’efficacia alla
luce dei risultati raggiunti.
Livello
A B C
Individuare problemi e Individua e rappresenta relazioni tra fenomeni ed
eventi appartenenti a diversi ambiti, coglie
relazioni
analogie e differenze, coerenze ed incoerenze,
cause ed effetti.
Acquisire
ed Analizza l’informazione ricevuta con mezzi
interpretare
comunicativi diversi e relativa a ambiti diversi, ne
valuta l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fra
l’informazione
fatti e opinioni.
COMPETENZE IN LINGUA ITALIANA
Padroneggia gli elementi espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
Legge, comprende e interpreta testi scritti di vario tipo
Produce testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
Riconosce e analizza la struttura della frase semplice e complessa
COMPETENZE IN INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
*spazio superiore per la lingua inglese e quello inferiore per la lingua francese
Comprende i punti principali dei messaggi e testi che abbiano espressioni o
argomenti familiari
Interagisce e comunica in attività semplici e di routine descrivendo aspetti del
proprio vissuto, esprimendo anche qualche opinione personale; relaziona su
argomenti relativi alla cultura anglofona e francofona
Produce diverse tipologie di testi in modo semplice, chiaro e corretto
COMPETENZE IN GEOGRAFIA
Legge immagini e carte geografiche diverse, individuando e distinguendo
forme ed elementi naturali
Si orienta fra le varie realtà geografiche operando confronti tra realtà diverse
COMPETENZE IN STORIA
Colloca nello spazio e nel tempo gli eventi storici studiati e comprende cause
50
Voto
D
ed effetti
Opera confronti tra realtà storiche diverse
Agisce nel rispetto dei fondamenti della vita sociale, civile e politica
COMPETENZE IN MATEMATICA
Utilizza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma di grafico
Confronta e utilizza le figure geometriche
Individua le strategie per la risoluzione dei problemi, analizza dati e sviluppa
deduzioni e ragionamenti sugli stessi
COMPETENZE IN SCIENZE
Osserva la realtà per riconoscere relazioni, modificazioni rapporti casuali
Descrive fenomeni riferiti all’ambiente naturale e antropico
Evidenzia atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto nei confronti delle
realtà naturali e del proprio corpo
Livello
A
COMPETENZE IN ARTE E IMMAGINE
Legge e applica gli elementi del linguaggio visivo e sa descrivere un’opera
d’arte riconoscendo l’evoluzione degli stili nel tempo
Conosce e utilizza le tecniche espositive con materiale diverso
Utilizza un metodo di lavoro razionale
COMPETENZE IN TECNOLOGIA
Comprende i problemi legati alla produzione di energia elettrica e ha
sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati
alle forme e modalità di produzione
Struttura rappresentazioni grafiche utilizzando gli strumenti tecnici e
seguendo le regole delle proiezioni ortogonali
COMPETENZE IN MUSICA
Utilizza le conoscenze relative agli elementi del linguaggio musicale in attività
ritmico-melodiche
Espone con proprietà di linguaggio le conoscenze acquisite
Sa inserire un brano ascoltato nel periodo corrispondente
COMPETENZE IN SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
E’ in grado di utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio
corporeo-motorio-sportivo
Sa sperimentare i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualunque forma di
51
B C
Voto
D
violenza
COMPETENZE IN STRUMENTO MUSICALE
Padronanza tecnica dello strumento nella pratica individuale e collettiva
Comprensione delle regole teoriche applicate alla pratica strumentale e al
solfeggio
Capacità performative ed espressive durante l’esibizione in pubblico
Strumento musicale
Chitarra
Pianoforte
Flauto
Violino
praticato
L’alunno ha mostrato specifiche capacità e potenzialità nei seguenti ambiti disciplinari:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………… LEGENDA
Livello
Voto
Descrittori
A (avanzato)
9 – 10
La competenza è esercitata in situazioni di varia complessità
con ricorso a conoscenze consolidate frutto di rielaborazione
delle informazioni e applicazioni di procedure risolutive ed
evidenzia conoscenze consapevoli e approfondite utilizzate
nell’esercizio di procedure complesse, a volte originali, in
modo autonomo e responsabile
B (intermedio)
7–8
La competenza è esercitata tramite la scelta di procedure
semplici in situazioni inusuali con il ricorso anche alla
rielaborazione di dati; è esercitata anche attraverso
conoscenze consolidate e facendo ricorso all’individuazione
di fonti informative adeguate alla complessità della
situazione in esame da risolvere
C (base)
6
La competenza è essenziale e si esprime tramite
l’applicazione di procedure semplici in situazioni familiari
D (livello base non raggiunto)
<6
Badolato ………………………………………
Il Dirigente Scolastico
....................................
Il Presidente della Commissione
………………………………………………………
52
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PREMESSA
Scopo del presente regolamento non è tanto quello di limitare la libertà degli individui quanto quello di
garantirla nel rispetto reciproco. Annualmente potranno essere introdotte modifiche e integrazioni
suggerite da chiunque vi abbia interesse previa approvazione del Consiglio d'Istituto. Copie del
regolamento saranno affisse agli albi, nei laboratori e in tutte le classi; saranno inoltre disponibili su
richiesta in Segreteria.
ORGANI COLLEGIALI
Art.1
Gli organi collegiali, istituiti dal decreto delegato n. 416 del 31/05/1974, hanno il compito di favorire la
partecipazione alla gestione della scuola di tutti i soggetti componenti la comunità scolastica.
Sono organi collegiali dell’Istituto:
•
•
•
•
•
•
•
Consiglio di Istituto (C. d’I.);
Giunta Esecutiva (G. E.);
Collegio dei Docenti (C. d. D.);
Consigli di Intersezione (C. d. ls.);
Consigli di Interclasse (C. d. le.);
Consigli di Classe (C. d. C.).
Comitato per la valutazione del servizio
1.1 Regolamento Organi collegiali
1.1.1 Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso di massima non
inferiore a cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con
lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante affissione all’albo di apposito avviso.
La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta degli organi
collegiali. L’ordine del giorno potrà essere integrato all’apertura della riunione soltanto per motivi
eccezionali e comunque all’unanimità su proposta di qualsiasi membro dell’organo.
1.1.2 Programmazione delle attività degli organi collegiali
Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo in rapporto alle proprie
competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività
53
stesse, raggruppando a date prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia
possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte e pareri.
1.1.3 Svolgimento coordinato delle Attività degli Organi Collegiali.
Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano
competenze parallele, ma con rilevanze diverse, in determinate materie, fermo restando il potere di
decisione previsto dalla legge per i diversi organi.
1.1.4 Elezioni contemporanee di organi di durata annuale.
Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo possibilmente, in due giorni diversi,
alla fine del mese di ottobre, per favorire la partecipazione alle assemblee dei genitori che hanno figli
nella Scuola dell’Infanzia e Primaria e secondaria.
Art.2
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Il Consiglio d’Istituto è costituito da rappresentanti dei genitori, rappresentanti dei docenti,
rappresentanti del personale non docente e dal Dirigente Scolastico (membro di diritto).
Le attribuzioni del Consiglio d’Istituto sono quelle stabilite dall’alt 10 D. Lg.vo 16-04-1994 n. 297 e dal
D.L. 01-02-2001 n. 44.
I membri del Consiglio d’Istituto sono eletti a suffragio diretto dalle rispettive componenti, sulla base di
liste presentate dalle componenti medesime.
Le elezioni si svolgono secondo le norme impartite dal M.P.I..
II Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente per richiesta della Giunta Esecutiva o di un terzo dei
suoi componenti oppure di propria iniziativa.
Il Consiglio di Istituto ha competenza generale in materia di organizzazione della vita e
delle attività della scuola, secondo quanto previsto dall’art. 10 del D. Lg.vo n. 297 del
16 aprile 1994.
2.1 Convocazione del Consiglio di Istituto
L’atto di convocazione, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la
seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la
convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da
trattare, il giorno, l’ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all’albo. Le riunioni devono avvenire
in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. La documentazione inerente agli argomenti da trattare è
depositata presso l’ufficio di Segreteria ed è tenuta a disposizione dei componenti del Consiglio.
2.2 Validità sedute
La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la
presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non
vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere
non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.
Le deliberazioni devono essere prese a maggioranza assoluta dai membri del Consiglio
nei seguenti casi:
54
 approvazione del bilancio preventivo e consuntivo;
 programmazione annuale e regolamento di Istituto.
In tutti gli altri casi vale la maggioranza relativa; a parità di voti prevale quello del
Presidente. Quando trattasi di argomenti relativi a persone, la votazio ne è segreta.
2.3 Prima convocazione del Consiglio di Istituto.
Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge tra i
rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente.
L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del
Consiglio.
E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti
rapportata al numero dei componenti del Consiglio.
Qualora non si raggiunge la maggioranza assolu ta nella prima votazione, il Presidente
viene eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla
seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica.
A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Il Consiglio può delibera re di eleggere anche il Vice Presidente, da votarsi fra i genitori
componenti il Consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per l’elezione del
Presidente.
2.4 Convocazione del Consiglio di Istituto.
Il Consiglio di Istituto è convocato dal Pres idente del Consiglio stesso.
Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su
richiesta del Presidente della Giunta esecutiva e di un terzo dei componenti del
Consiglio
2.5 Pubblicità degli Atti.
La pubblicità degli atti de l Consiglio di Istituto, disciplinata dall’art. 27 del D.P.R. 31
/5/74 n. 416, deve avvenire mediante affissione in apposito albo dell’ Istituto della
copia integrale sottoscritta ed autenticata dal Segretario del Consiglio, del testo delle
deliberazioni adottate dal Consiglio stesso.
L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di tre giorni dalla relativa seduta
del Consiglio. La copia della delibera deve rimanere esposta per un periodo di 15
giorni.
I verbali e tutti gli atti scritti devono ess ere depositati nell’ufficio di Segreteria
dell’Istituto per lo stesso periodo e sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta a
condizione che sia elettore delle componenti rappresentate nel Consiglio.
La copia della delibera da affiggere all’albo è consegna ta al Dirigente Scolastico dal
Segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne dispone l’affissione immediata e
attesta in calce la data di affissione.
55
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le delibere concernenti singole persone,
salvo contraria richiesta dell’interessato.
2.6 Discussione ordine del giorno
II Presidente individua tra i membri dell’Organo Collegiale il segretario della seduta. E’ compito del
Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all’O.d. G. nella successione in cui compaiono
nell’avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell’O. d. G. sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è
presente nella maggioranza dei suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto
favorevole della maggioranza di tutti i presenti. Costituiscono eccezione al comma precedente le
deliberazioni del C.d.l. che devono essere adottate su proposta della G.E. L’ordine di trattazione degli
argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa
approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso
OdG.
2.7 Decadenza
I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per
l’eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo
Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.
2.8 Dimissioni
I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono
date per iscritto. E’ ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo
Collegiale. L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l’Organo Collegiale può
invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto
delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento
della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato
nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo.
Art. 3
ELEZIONE DELLA GIUNT A ESECUTIVA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO.
Nella prima seduta il Consiglio di Istituto elegge, con votazione segreta da quelle di cui
al precedente art. 10, la Giunta esecutiva composta da n. 2 docenti, da n. 2 genitori e
n. 1 A.T.A.
Il Dirigente Scolastico ha la funzione di Presidente e il DSGA svolge le funzioni di
segretario. Sono candidati tutti i membri del Consiglio, che saranno dei membri di
diritto della Giunta.
Partecipano alla votazione tutti i membri del Consiglio, compreso il Dirigente
Scolastico e, qualora eletto quale membro del Consiglio, il Direttore dei Servizi
Generali Amministrativi. Le elezioni hanno luogo a scrutinio segreto.
56
Ciascun elettore può vot are per quattro nominativi di componenti del Consiglio: il
nominativo di un docente, il nominativo di un non docente ed il nominativo di due
genitori. A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Qualora membri eletti dovessero dimettersi, la Giunta no n può continuare; i
dimissionari sono immediatamente sostituiti mediante elezioni da parte del Consiglio.
Art.4
COLLEGIO DOCENTI
4.1 Convocazione del Collegio dei Docenti.
Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 4, terzultimo
comma, del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974 n° 416.
4.2 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti
1. Il CD si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle
Riunioni concordato ed approvato prima dell’inizio delle lezioni.
2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in
seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno
un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali
commissioni di lavoro e/o di studio.
4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altri
rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla
scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte
relativamente all’oggetto per il quale sono state nominate.
4.3 Programmazione e Coordinamento del Collegio dei Docenti.
Per la programmazione e coordinamento dell’attività del Collegio dei Docenti si
applicano le disposizioni dei precedenti artt. 2 e 3.
Art.5
CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE, DI INTERCLASSE E DI SEZIONE.
I consigli sono convocati dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata da
un terzo dei suoi membri, escluso dal computo il Presidente. I Consigli si riuniscono almeno ogni due
mesi. Le sedute possono essere congiunte a più consigli di classe, di interclasse e di intersezione.
5.1 Programmazione e coordinamento del Consiglio di classe, interclasse ed intersezione.
1. Le riunioni del Consiglio di classe, interclasse ed intersezione devono essere programmate
secondo il Piano delle Riunioni – concordato ed approvato prima dell’inizio delle lezioni.
2. La programmazione settimanale nella scuola primaria sarà svolta nei tre plessi ogni lunedì
57
secondo il seguente orario:
Badolato
16.30 – 18.30
SC Marina
16.30 – 18.30
SC CC
16.30 -18.30
L’ultima ora di programmazione dell’ultimo lunedì del mese sarà dedicato al ricevimento dei
genitori per discutere dell’andamento didattico-disciplinare degli alunni.
Art.6
CONVOCAZIONE
INSEGNANTI.
DEL
COMITATO
PER
LA
VALUTAZIONE
DEL
SERVIZIO
DEGLI
Il Comitato per la valutazione del servizio degli Insegnanti è convocato dal Dirigente
Scolastico:alla conclusione dell'anno scolastico di riferimento, ha il compito di valutare l'anno di
formazione del personale docente e di riabilitazione del personale docente su loro richiesta ed esprime
parere sulla conferma in ruolo dei docenti in prova agli effetti della valutazione del periodo di prova
degli insegnanti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato dei docenti.
E' composto da quattro membri effettivi e da due membri supplenti, eletti (fra i docenti) dal Collegio dei
Docenti. E' presieduto dal Dirigente Scolastico.
Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico
a. in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta da
singoli interessati a norma dell’alt 448 del D.L.vo n. 297/94;
b. alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli
insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qualvolta se ne presenti la
necessità.
Art.7
REGOLAMENTO INTERNO
7.1 ACCESSO ED ORARIO DI APERTURA EDIFICI SCOLASTICI.
Scuola dell’Infanzia:
1. Badolato M. da Lunedì a Venerdì dalle ore 08.15 alle ore 16.15
2. S. Caterina M. da Lunedì a Venerdì dalle ore 08,20 alle ore 15.40; Sabato dalle
ore 08.20 alle ore 11.40.
3. S. Caterina CC da Lunedì a Venerdì dalle ore 08,15alle ore 16,15
I bambini che non usufruiscono del servizio mensa usciranno da scuola alle ore
13,00.
Scuola Primaria:
1. Badolato M.:da Lunedì a Venerdì dalle ore 08,30 alle ore 16,30.
2. S. Caterina M.: nei giorni di Mart edì Mercoledì e Giovedì dalle ore 08,20 alle ore
12,40, lunedì e venerdì dalle ore 08,20 alle ore 16,2 0.
58
3. S. Caterina C.C. nei giorni di Martedì, Mercoledì, Giovedì dalle ore 08,15 alle ore
12,35;nei giorni di Lunedì e Venerdì dalle ore 08,15 alle ore 16,15 .
Scuola Secondaria di I Grado :
1. Badolato M.: dalle ore 08,10 alle ore 13,10 dal lunedì al sabato.
2. S. Caterina M.: nei giorni di Lunedì e Venerdì si osserverà il seguente orario:
dalle ore 08,00 alle ore 16,00 ; nei giorni di Martedì, M ercoledì, Giovedì e Sabato
dalle ore 08,05 alle ore13,05 .
7.2 ACCOGLIENZA, SORVEGLIANZA,INGRESSO A SCUOLA, RITARDI USCITE ANTICIPATE
PERSONALE DOCENTE:
1.
Il personale docente, come previsto dal Contratto Nazionale si troverà a scuola almeno cinque
minuti prima dell’inizio delle lezioni.
2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli
dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l’avvenuta o la mancata giustificazione.
3. In caso di ritardo oltre 10 minuti l’orario di entrata l’alunno deve essere accompagnato o
giustificato dai genitori e ammetterlo in classe.
4.
I docenti hanno l’obbligo di richiedere il certificato medico per assenze per malattia dai 5 giorni in
poi.
5. Gli insegnanti di sostegno dopo 10 minuti dell’inizio delle lezioni sono tenuti a comunicare in
segreteria l’eventuale assenza degli alunni disabili.
6. In caso di assenza dell’alunno, l’insegnante di sostegno può essere utilizzato per supplenze.
7. Qualora un genitore di un minore abbia la necessità di far uscire l’alunno prima del termine delle
lezioni o in caso di notevole ritardo, dovrà venire di persona o mandare un suo rappresentante,
espressamente delegato, dalla responsabile di plesso, e in caso di assenza della responsabile di
plesso, dalla Dirigente scolastica o dall’insegnante vicario, per ottenerne l’autorizzazione. Dopo
l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l’ora in cui l’alunno è uscito e,
se minorenne, la persona che è venuta a prelevarlo. I docenti, in caso di genitori separati, sono
tenuti a richiedere al genitore affidatario la dichiarazione dei familiari che, in sua vece, possono
prelevare il minore.
8. Ogni insegnante è tenuto alla compilazione giornaliera del registro di classe, riportando le assenze
degli alunni, le giustificazioni, i ritardi, le uscite anticipate autorizzate, gli argomenti o le attività
svolte; il registro personale deve rimanere nel cassetto personale chiuso a chiave così come i
compiti in classe.
9. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli; nel cambio dell'ora
sono da configurarsi tre ipotesi: a) docente uscente che non ha successivo impegno e docente
entrante che ha impegno ( il docente uscente attende il docente entrante) b)docente uscente che
ha impegno e docente entrante senza precedente impegno ( il docente entrante arriva 5 minuti
prima) c) docente entrante con impegno, docente uscente con impegno ( si avvicendano nel senso
della necessità e della responsabilità)
Qualora il docente fosse costretto a lasciare momentaneamente l’aula durante la lezione dovrà
affidare la classe ad un ausiliario che vigilerà sugli alunni fino al suo rientro.
10. Durante l’intervallo tra la seconda e la terza ora di lezione il docente della terza ora ha la
responsabilità della vigilanza sugli alunni della propria classe. L’intervallo ha la durata di quindici
minuti.
59
11. E’ obbligo dei docenti non far uscire gli alunni dalle classi durante il cambio delle lezioni.
12. In occasione di attività collegiali, quali elezioni OO.CC., consegna schede, ricevimento genitori,
nessun minore può entrare nei locali scolastici o essere lasciato in custodia dei collaboratori
scolastici.
13. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Responsabile
per la sicurezza.
14. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie
nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia di collaborazione.
15. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso
tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nell’apposito registro si intendono
regolarmente notificati.
16. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro, salvo deroga del D. S.
17. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.
18. Il docente è obbligato alla tutela dei dati personali dell’alunno, in suo possesso.
19. Alla fine delle lezioni il docente ultimo in servizio deve consegnare il registro di classe al
collaboratore incaricato della custodia, il quale provvedere il giorno dopo a rimetterlo sulla cattedra
all’inizio delle lezioni.
20. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all’uscita e, nella scuola dell’infanzia e primaria,
vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.
21. I docenti devono attenersi alle disposizioni impartite dal Dirigente Scolastico, dalle Collaboratrici
della D.S. dalle Funzioni Strumentali e rispettare le scadenze per la consegna della documentazione
di volta in volta richiesta.
22. I docenti possono accedere agli uffici amministrativi per l’espletamento delle pratiche personali
soltanto nelle ore in cui sono liberi dalle attività didattiche e nel rispetto dell’orario di ricevimento.
23. I docenti nel rapporto con gli alunni si relazionano in modo pacato e non ricorrono ad alcuna forma
d’intimidazione o di punizione.
24. Per la scuola dell’infanzia e primaria le comunicazioni del Dirigente e delle Figure Strumentali
avverranno tramite circolari.
25. Al termine delle lezioni gli alunni della Sc. Primaria che usufruiscono dello scuolabus dovranno
rimanere nell’atrio della scuola sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici fino all’arrivo del
trasporto; gli altri alunni usciranno dall’altro portone per incontrarsi con i genitori. In assenza del
genitore all’uscita degli alunni di Scuola Primaria, i docenti affidano l’alunno al collaboratore
scolastico il quale dopo 10 minuti, accertato che i genitori non si siano presentati, telefonerà
all’Ufficio di Presidenza per avvisare i Vigili Urbani. Il docente può rimanere 10 minuti dopo l’orario
di servizio e, ulteriormente, affiderà il bambino al collaboratore.
26. L’uscita degli alunni della Scuola Sec. di 1° grado deve avvenire con ordine e sotto la diretta
vigilanza del personale docente di turno che li accompagna fino al cancello.
COLLABORATORI SCOLASTICI
I Collaboratori Scolastici:
1. Accolgono all’ingresso della scuola e sorvegliano l’uscita degli alunni;
60
2. Favoriscono l’accoglienza e l’inserimento degli alunni diversamente abili;
3. Vigilano sulla sicurezza e sull’ incolumità degli alunni negli spostamenti degli stessi per recarsi ai
servizi o ad altri locali;
4. Sorvegliano gli allievi che sostano nei corridoi, riaccompagnandoli in classe;
5. Sorvegliano gli alunni in caso di ritardi, assenza o allontanamento momentaneo del docente
dell’aula;
6. Vigilano affinché le persone estranee non circolino nella scuola;
7. Prendono visione del Piano Annuale delle Attività per assicurare il servizio necessario;
8. Accolgono con cortesia e sollecitudine l’utenza;
9. Comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico e ai suoi Collaboratori l’eventuale assenza
del docente in aula al fine che la classe non rimanga incustodita;
10. Collaborano con i docenti e sorvegliano in presenza del servizio mensa ;
11. Segnalano al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori le situazioni di disagio, di pericolo, di
rottura di suppellettili di sedie o di banchi prima di procedere alla sostituzione;
12. Custodiscono e sorvegliano sui beni;
13. Puliscono i locali;
14. Sono tenuti al dovere di riservatezza ( non diffondere notizie/informazioni sulle persone, non
denigrare/parlare male delle persone dell’Istituzione scolastica).
15. Sono tenuti al dovere di collaborazione nel rispetto dei ruoli e delle mansioni;
PERSONALE ATA:
7.3 Orario e modalità di comunicazione con le famiglie.
I genitori degli alunni o altre persone non possono accedere nella Scuola se non negli
orari di ricevimento comunicati all’inizio dell’anno scolastico o su convocazione dei
Docenti.
Nella scuola dell’ Infanzia, i genitori devono lasciare i bambini, che saranno accolti dai
docenti e dai collaboratori scolastici, nell’atrio.
I Docenti possono convocare riunioni di classe straordinarie, dandone comunicazione
scritta alle famiglie e al Dirigente Scolastico.
Non sono consentiti colloqui durante l'orario scolastico.
I Genitori che desiderino un colloquio personale con gli insegnanti possono chiedere
un appuntamento durante le ore di disponibilità dei docenti nei giorni di progettazione
didattico-educativa oppure presentarsi nei giorni di ricevimento individuale stabi liti
dal Collegio Docenti.
Oltre alle assemblee di classe (Organi collegiali), durante l’ anno scolastico sono
previsti 3 incontri individuali con le famiglie ,al termine dei trimestri, per la consegna
dei documenti di valutazione .
Le
informazioni
all’uten za
su
argomenti
di
interesse
comune
(orari,
elezioni,iscrizioni,ecc.) avverranno tramite ciclostilati. Le altre informazioni (punti di
raccolta in caso di evacuazione dell’edificio, uscite anticipate, disinfezione, ecc.)
saranno affisse all’Albo o su manif esti murali.
7.4 Assemblee sindacali.
I dipendenti con contratto a tempo indeterminato e determinato hanno diritto a
partecipare, durante l'orario di lavoro, ad assemblee sindacali per n. 10 ore pro capite
in ciascun anno scolastico, senza decurtazione del la retribuzione. In ciascuna scuola
61
non possono essere tenute più di due assemblee al mese.
Le assemblee del personale ATA possono svolgersi in orario non coincidente con quello
delle assemblee del personale docente, comprese le ore intermedie del servizio
scolastico.
7.5 Assicurazione.
Il contratto di assicurazione degli alunni stipulata è disponibile per la visione in
Segreteria Amministrativa.
In caso di infortunio degli alunni si raccomanda la tempestiva comunicazione alla
Presidenza per le segnalazioni all’istituto assicurativo (tutti gli alunni sono assicurati
nel periodo che passano a scuola e nel periodo occorrente per recarsi a casa e
viceversa; come pure durante le attività parascolastiche programmate dal consiglio di
circolo).
7.6 Funzionamento della biblioteca e dei sussidi didattici.
Il funzionamento della biblioteca è disciplinato da criteri generali stabiliti dal Consiglio
di Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, in modo da assicurare:
a) l’accesso da parte dei docenti, dei genit ori e degli studenti anche nei limiti del
possibile nelle ore pomeridiane;
b) modalità agevoli di accesso al prestito o alla consultazione;
c) la partecipazione, in via consultiva dei genitori alla scelta delle dotazioni librarie
acquistate.
Di eventuali libri d eteriorati, di materiale didattico fuori uso o mancante si deve dare
notizia immediata (o, comunque, alla fine dell’anno scolastico, al momento del
controllo finale) alla presidenza per le decisioni di competenza.
Ogni docente è personalmente responsabile del materiale didattico che gli è stato
consegnato all'inizio dell'anno e che prenderà in prestito di volta in volta
dall'insegnante incaricato della custodia dei sussidi didattici
7.7 Comunicazione delle assenze del personale docente.
L’assenza per malattia, salvo l’ipotesi di comprovato impedimento, deve essere
comunicata tempestivamente entro le ore 7,45 telefonando in segreteria e
confermando dopo la prognosi medica. Nel caso di prosecuzione la comunicazione, se
possibile, va data l’ultimo giorno di assenza per evitare l’interruzione della continuità
nella supplenza. Ogni assenza per malattia va corredata da certificato medico.
7.8 Assenze brevi dei docenti: criteri di sostituzione.
Fatto salvo quanto previsto dal C.C.N.L. in materia, l’insegnante comunicherà
mediante preavviso telefonico e successivamente confermerà tempestivamente la
durata prevista della sua assenza. Gli insegnanti sono tenuti a garantire la sostituzione
adottando i seguenti criteri:
1. insegnante a disposizione in compresenza se condo il quadro settimanale;
2. insegnante della stessa materia o ambito del medesimo gruppo (per la scuola
primaria solo se in compresenza);
62
3. insegnante che deve restituire ore di permessi brevi usufruiti;
4. insegnante disponibile alle sostituzioni con riconoscimento economico;
5. in caso estremo gli alunni saranno distribuiti nelle altre classi tenuto conto delle
normative sulla “sicurezza” e secondo il quadro organizzativo stabilito all’inizio
dell’anno per la scuola primaria e secondaria allegato;
6. i collaboratori scolastici vigileranno sugli alunni nelle classi, fino al superamento
dell’emergenza e collaboreranno con i docenti in caso di suddivisione degli alunni in
classi diverse;
7. gli scambi di giornate libere debbono essere previste con il con senso dei docenti
interessati alla gestione della classe e autorizzate dal Dirigente Scolastico o dai
responsabili di plesso, purché senza variazioni importanti all'interno dell'orario della
classe e per casi eccezionali.
8. gli insegnanti che effettuano il cambio di orario o di giornata devono comunque
garantire il loro orario settimanale completo;
9. in caso di assenza, nelle scuole materne, l'insegnante che si assenta è pregata di
informare la collega in maniera tale da coprire sempre il primo turno.
7.9 Permessi brevi dei docenti.
I permessi brevi possono essere concessi se compatibili con il normale funzionamento
didattico e restituiti concordando con l’amministrazione. Le richieste vanno
presentate sull’apposito modello fornito dalla segreteria, con cordate con il Dirigente
Scolastico.
7.10 DIVISA SCOLASTICA
Gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria indosseranno rispettivamente il grembiule a quadretti e di
colore blu in relazione alle condizioni climatiche. Nei periodi compresi tra i mesi di Maggio e Giugno,
Settembre e Ottobre gli alunni dei tre ordini di scuola possono indossare maglietta e Jeans, bermuda o
tuta e comunque un abbigliamento decoroso e sobrio.
7.11 MENSA
II funzionamento della mensa nella scuola materna e nel tempo pieno della scuola elementare è interno
all’orario scolastico ed appartiene alle vere e proprie attività educative.
7.12 DIVIETO DI FUMO
La formazione degli alunni è fondata sulla trasmissione e costruzione dei saperi, ma
anche sulla puntuale osservanza delle leggi da parte delle istituzioni pubbliche;
risultano in tal senso fondamentali sul piano educativo i comportamenti ispirati al
principio di legalità trasmessa agli alunni stessi da tutto il personale della scuola.
E’ inoltre noto e scientificamente conso lidato che la trasgressione del divieto di
fumare negli ambienti di lavoro ha conseguenze che si ripercuotono negativamente
non solo sulla salute del fumatore attivo ma anche di tutti coloro che sono costretti a
lavorare in ambienti saturi di fumo passivo.
Pertanto, si ritiene opportuno ribadire che per gli irriducibili trasgressori del divieto di
fumare a scuola si adotteranno le sanzioni pecuniarie previste dalla legge 584/75.
63
Art.8
8.1 Concessione dei Locali scolastici.
DELIBERAZIONE CONTENENTE I CRITERI PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO E PRECARIO DEI
LOCALI SCOLASTICI DA PARTE DI TERZI ESTERNI ALLA SCUOLA
8.2 D OV E R I
D E L C O N CE SS I O N A R I O
In relazione all'utilizzo dei locali il concessionario deve assumere nei confronti
dell'istituzione scolastica i s eguenti impegni:
indicare il nominativo del responsabile della gestione dell’utilizzo dei locali quale
referente dell'istituzione scolastica;
osservare incondizionatamente l’applicazione e il rispetto delle disposizioni vigenti
in materia di sicurezza e di igiene;
sospendere l’utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche da
parte della stessa istituzione scolastica;
lasciare i locali, dopo il loro uso, in condizioni idonee a garantire comunque il
regolare svolgimento delle attività didattiche;
segnalare in forma scritta e tempestiva all’istituzione scolastica qualsiasi danno,
guasto, rottura, malfunzionamento o anomalie all’interno dei locali.
sottoscrivere l’attestazione liberatoria.
-
8.3 R E S P O N SA B I LI T À
D E L C O N CE S SI ON A R I O
Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all'immobile, agli arredi, agli
impianti da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente
imputabili o imputabili a terzi presenti nei locali scolastici in occasione dell'utilizzo dei
locali stessi.
L’istituzione scolastica e il Comune devono in ogni caso ritenersi sollevati da ogni
responsabilità civile e penale derivante dall’uso dei locali da parte di terzi, che
dovranno pertanto presentare apposita assunzione di responsabilità e so no tenuti a
cautelarsi al riguardo mediante idonea misura cautelativa.
Spetta al concessionario l’effettuazione della vigilanza durante lo svolgimento delle
attività, fornendo i nominativi degli addetti alla vigilanza, nonché l’obbligo di pulizia
dei locali utilizzati.
Spetta al concessionario la pulizia dei locali e degli arredi utilizzati per lo svolgimento
delle attività, come dichiarato nella domanda di utilizzo.
I soggetti utilizzatori si impegnano altresì a lasciare in ordine i locali utilizzati per le
attività oggetto di convenzione e queste norme di corretto comportamento
costituiscono requisito imprescindibile per l’utilizzo degli spazi scolastici.
I soggetti utilizzatori assumono i compiti di vigilanza delle attività, con le conseguenti
responsabilità.
G LI
A
ST E S SI D E V O N O E S S E R E R E G O LA R M E N T E C OP E R T I D A P O LI Z Z A A S SI CU R A T I V A CHE LI T U T E LI P E R D A NNI
T E R Z I I NT E ND E N D O SI
PER
T E R Z O A N C HE
L ’I ST I T U Z I O NE
S C O LA ST I CA
FI R M A T A R I A .
I
SOGGETTI
U T I LI Z Z A T OR I D OV R A N N O A SSI CU R A R E A N C HE I L P E R S ONA LE CO I NV O LT O NE L LE A T T I V I T À OG G E T T O D I
CO N V E N Z I ONE , A SS U M E N D O SE N E O G N I R E SP ON S A B I L I T À P E NA LE E CI V I LE E D E S ONE R A N D O P E R T A NT O I L
D I R I G E NT E S C O LA ST I C O
E L ’E N T E
L O CA LE
P R OP R I E T A R I O D A OG NI R E SP O N SA B I LI T À C ON SE G U E NT E .
64
8.4 F A S CE
OR A R I E D I U T I LI Z Z O
L’uso dei locali può essere richiesto in orari non coincidenti con le ordinarie attività
scolastiche e in coincidenza con l’apertura pomeridiana dell’Istituto per altre attività
didattiche o extracurricolari.
Nel caso sia prevista spesa aggiuntiva per l’ente proprietario dei locali ( ad esempio il
riscaldamento dei locali richiesti) va acquisita da parte del concessionario specifica
autorizzazione da parte dell’Ente Proprietario.
8.5 U S I
I NC OM P A T I B I LI
Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il
mobilio e gli arredi dell’edificio scolastico.
E' vietato l’uso dei locali per attività di pubblico spettacolo con pubblico a pagamento.
8.6 D I V I E T I
P A R T I CO LA R I
E' vietato fumare. Il personale in servizio nella scuola in funzione di vigilanza è
incaricato di far rispettare il divieto.
L’utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato inoltre all’osservanza di quanto
segue:
- è vietato al concessionario l’installazione di strutture fisse o di altro genere, se non
previa autorizzazione dell’istituzione s colastica;
- è vietato lasciare in deposito, all’interno dei locali attrezzi e quant’altro ;
- qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all'interno dei
locali dovrà essere tempestivamente segnalato all’istituzione scolastica;
- l’inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il
concessionario l’assunzione a suo
carico di eventuali conseguenti responsabilità;
8.7 P R O CE D U R A
P E R LA CO N C E S SI ON E
Le richieste di concessione dei locali scolastici devono esse re inviate per iscritto
all'Istituzione scolastica almeno 10 giorni prima della data di uso richiesta e dovranno
contenere oltre all’indicazione del soggetto richiedente e il preciso scopo della
richiesta, le generalità della persona responsabile, l’edific io scolastico per il quale si
richiede l’uso degli spazi e locali richiesti, l’assunzione di responsabilità ai sensi
dell’art. 4 del presente regolamento. Tali richieste potranno essere prodotte da:
Organizzazioni,Comitati, Enti ed Istituzioni Pubbliche, S cuole ,Associazioni Sportive e
saranno concesse dal Dirigente Scolastico previa richiesta scritta.
Il Dirigente Scolastico nel procedere alla concessione verificherà se la richiesta è
compatibile con le norme del presente regolamento e se i locali sono dis ponibili per il
65
giorno e nella fascia oraria stabilita. Se il riscontro darà esito negativo dovrà
comunicare tempestivamente il diniego della concessione; se il riscontro sarà positivo
dovrà comunicare al richiedente, anche per le vie brevi, l’assenso di m assima
subordinato al parere favorevole formale del Consiglio di Istituto. Tutte le altre
richieste dovranno essere presentate almeno 30 giorni prima della data di uso ed
essere vagliate dal Consiglio di Istituto.
8.8 P R OV V E D I M E N T O
C ON CE S S OR I O
Il provvedimento concessorio è disposto dal Dirigente Scolastico e dovrà contenere:
- le condizioni cui è subordinato l’uso dei locali;
- il provvedimento dirigenziale dovrà fare richiamo all’esonero di responsabilità
dell’istituzione scolastica e dell’ente locale propri etario per l’uso dei locali e al
rimborso e riparazione di eventuali danni provocati per colpa o negligenza.
La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate
esigenze dell’istituzione scolastica, in caso di uso difforme d el bene rispetto alla
concessione, in caso di violazione grave o recidiva delle norme contenute nella
delibera.
8.9 Compiti di Vigilanza del Comune.
All’Amministrazione Comunale compete la responsabilità per la vigilanza sugli alunni
dei plessi che usufru iscono dell’autotrasporto sia durante il tragitto sia durante il
periodo intercorrente tra l’arrivo a scuola e l’inizio delle lezioni e tra la fine delle
stesse e la partenza per il rientro a casa; sarà cura della stessa Amministrazione
Comunale avvertire tempestivamente la Presidenza di eventuali disguidi nel servizio
Scuolabus in modo che la scuola sia in grado di informare le famiglie, tramite gli
alunni, del cambiamento di orario o di tragitto.
Considerato l’elevato numero di alunni che utilizzano lo sc uolabus, è opportuno che
con urgenza l’Amministrazione Comunale cerchi di risolvere problemi in ordine ad un
regolare e sicuro afflusso degli alunni a scuola.
La discesa e la salita degli alunni da e sugli scuolabus avverrà in luogo sicuro. Alla
stessa Amministrazione Comunale spetta il compito di predisporre la presenza di un
vigile nei pressi della scuola per la regolazione del traffico prima dell’ ingresso/uscita
degli alunni in classe.
Alla stessa amministrazione spetta la responsabilità per eventuali i nconvenienti ed
incidenti dovuti a deficienze strutturali degli edifici scolastici.
Art. 9
OGGETTI ESTRANEI ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE EDUCATIVE
Agli alunni, a scuola, è vietato usare il cellulare, iPod e videogiochi, che, in caso
contrario saranno requisiti dai docenti e depositati in segreteria; trascorsa una
settimana, detti oggetti saranno consegnati ai genitori degli alunni.
E’ fatto divieto agli alunni di portare in classe oggetti di valore o somm e di denaro; la
scuola non risponde d’eventuali furti o smarrimenti, anche se si assumeranno severi
provvedimenti nei confronti dei responsabili, inequivocabilmente individuati.
66
Art. 10
RACCOLTA DI DENARO A SCUOLA
Non possono essere ammessi a scuola, senza autorizzazione del Dirigente Scolastico,
propagandisti, rappresentanti di commercio, di case editrici o di librerie, fotografi.
Il Dirigente Scolastico, in caso di distribuzione di materiali informativi di pro -loco e/o
associazioni senza fini di lucro, dopo aver preso visione dell'avviso da distribuire darà
comunicazione al fiduciario di plesso dell'autorizzazione.
È vietato effettuare raccolte di denaro tra gli alunni o distribuire materiale
propagandistico con l o scopo di sollecitare contributi sia pure volontari, senza
l'esplicita autorizzazione del Dirigente Scolastico. Agli insegnanti, come pure al
restante personale della scuola, è assolutamente vietato raccogliere denaro con
alcune eccezioni:
• raccolta delle quote degli alunni per pagamento diretto di biglietti nei musei ecc.
• raccolta di quote degli alunni per assicurazioni, visite guidate o altre iniziative
autorizzate dai competenti organi con versamento delle somme sul bilancio della
scuola
Art. 11
REGOLAMENTO
NORME DI COMPORTAMENTO
Il regolamento d’Istituto, per le questioni generali, si rifà allo “Statuto delle Studentesse” D.P.R.n.249 del
24 giugno 1998.
Gli alunni devono avere una informazione chiara e completa sul funzionamento della scuola, sugli
obiettivi didattici e formativi, sui programmi e sui contenuti degli insegnamenti e devono ricevere una
valutazione corretta e trasparente.
Il comportamento degli studenti deve essere improntato al rispetto delle regole ,al rispetto di sé stessi e
gli altri, della tolleranza, della convivenza e della funzionalità della scuola; in particolare:




È dovere di tutti collaborare a mantenere la pulizia e il decoro delle aule e di ogni altro ambiente
dell’Istituto;
Ogni danno arrecato al materiale didattico, all’arredamento ed alle suppellettili deve essere
risarcito dai responsabili se individuati,o dall’intera classe se il danno si verifica in un’aula,
oppure, se il danno è arrecato nell’ambito di un piano, dalle classi di quel piano;
È rigorosamente proibito agli allievi allontanarsi dall’aula, dal laboratorio o dalla palestra durante
le ore di lezione, se non dietro autorizzazione dell’insegnante della classe;
Durante l’intervallo non è consentito allontanarsi dall’aula al fine di evitare responsabilità civili
gravose;
67







L’uso del telefonino cellulare è vietato in classe, durante le ore di lezione come disposto dalla
direttiva del MIUR n.30 2007. La scuola, comunque, garantirà la possibilità di una comunicazione
reciproca tra le famiglie e i rispettivi figli medianti l'ufficio di segreteria. I docenti della prima ora
provvederanno a ritirarli e custodirli in un cassetto o in un apposito contenitore;
Gli alunni devono presentarsi alle lezioni con un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico
((sono vietati: magliette corte o troppo scollate, bermuda, ciabatte e berretti);
Le assenze degli studenti possono essere giustificate solamente dai genitori o da chi esercita la
patria potestà, con firma depositata a scuola ed in calce al libretto di giustifica;
Partecipano ai viaggi d’istruzione solo gli alunni che nell’anno scolastico in corso abbiano avuto
alcuna nota disciplinare, abbiano avuto almeno otto in condotta e abbiano dimostrato di
rispettare le regole stabilite;
Gli alunni che effettuano assenze individuali e o collettive sistematiche, immotivate ed
ingiustificate, che impediscono la necessaria partecipazione all’attività educativa, non possono
partecipare ai viaggi d’istruzione;
Non è ammessa l’espulsione dalla classe per motivi disciplinari;
Di ogni nota, scritta dal docente sul registro di classe per tali motivi, va informato
tempestivamente il Dirigente o uno dei suoi più stretti collaboratori, per il provvedimento del
caso;
Durante i viaggi d’istruzione ogni studente deve osservare regole precise, in particolare:

Non possono salire con zaini ingombranti (modello scuola). E’ consentito l’uso di
marsupi e piccoli zaini (come da regolamento società di trasporto);
 Non si può mangiare e bere . Le merende e altro saranno depositate
regolarmente nel bagagliaio;
 Bisogna mantenere un comportamento corretto e responsabile ; le cartacce
vanno depositate negli appositi cestini e non per terra;
 È vietato masticare gomma americana;
 Si raccomanda di portare con sé un sacchetto di plastica non bucato per
eventuali malesseri ( vomito).
In albergo:
 Non devono per nessun motivo spostarsi da una stanza all’altra ;
 Non devono saltare da un balcone all’altro , quando si trovano nelle stanze ,
eludendo la sorveglianza del docente responsabile , pena il rientro immediato a
casa dell’alunno ;
 Non devono correre per i corridoi e urlare ;
 Non devono tenere comportamenti e atti che possano danneggiare l’incolumità
personale e/o degli altri , delle cose e degli arredi;
 È assolutamente obbligatorio rispettare il silenzio notturno , rim anere nella
stanza assegnata (salvo emergenze per le quali si rivolgeranno direttamente ai
docenti).
E’ assolutamente vietato portare : accendini, spray, solvente per unghie e qualsiasi
liquido infiammabile.
A tavola:
 Devono tenere un comportamento educato e civile , moderare il tono di voce e
non fare assolutamente scherzi ai compagni ;
 Non devono giocare con il cibo o altro (posate, bicchieri, pane, ecc.).
Durante il soggiorno:
 Il gruppo deve mantenersi unito e attenersi alle indicazioni degli
accompagnatori;
68

Possono allontanarsi dall’albergo , dai ristoranti , dai musei o dai luoghi che si
vanno a visitare solo se accompagnati dai docenti;
I telefonini personali potranno essere usati solo nei momenti consentiti dai docenti
(7,30- 8,00; 12,30 -13,00; 20,30 -21,30).Si auspica che ciò sia rispettato anche dai
genitori.
Si rende noto alle famiglie che la scuola non si assume la responsabilità in caso di
smarrimento di denaro , rottura o perdita di telefonini, macchine fotografiche ,
orologi, lettori C D, MP3, giochi o altro in possesso degli alunni partecipanti.
Eventuali danni ad oggetti , arredi alberghieri e del pullman saranno a totale carico
delle famiglie degli alunni.
Si ricorda infine che la responsabilità degli allievi è personale , pertanto qualunque
comportamento difforme da quanto elencato sopra e previsto dal Regolamento di
Disciplina d’Istituto ,determina l’ applicazione dei provvedimenti disciplinari previsti
in base alla gravità della mancanza commessa.
In ogni caso , verranno immediatamente avvi sate le famiglie tramite chiamata
telefonica.
Nei casi più gravi i docenti accompagnatori , d’intesa con il Dirigente Scolastico ,
potranno prevedere l’immediata interruzione del soggiorno con onere finanziario a
carico delle famiglie degli allievi respon sabili.
Si fa presente che :
 In albergo la chiave della camera dovrà essere sempre depositata in reception
dal responsabile quando si esce ;
 Chi perde la chiave è responsabile;
I genitori che, per vari motivi , preleveranno i propri figli prima del termine del
soggiorno dovranno compilare l’ apposito modulo di autorizzazione .
VESTIARIO UTILE
1. Adeguati ricambi di biancheria , calzini, magliette, tute e scarpe da ginnastica ,
maglioncini , pigiama , pantofole materiale necessario per la pulizia personale
(deodoranti in stick e non spray).
I genitori che, per vari motivi, preleveranno i propri f igli prima del termine del
soggiorno dovranno compilare l'apposito modulo di autorizzazione.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Marcella Crudo
DA RESTITUIRE ALLA SCUOLA
I SOTTOSCRITTI ……………………………………………………………………........................GENITORI DELL’ALUNNO/A
………………………………………………DELLA CLASSE …………………….PRIMARIA /SECONDARIA DI PRIMO GRADO
DICHIARA NO DI AVER RICEVUTO COPIA DELLE NORME DI COMPORTAMENTO DA TENERE DURANTE
TUTTE LE USCITE DIDATTICHE – VISITA GUIDATE – VIAGGI D’ISTRUZIONE CHE SI EFFETTUERANNO NEL
CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 E DI IMPEGNARSI A FARLE RISPETTARE AL /ALLA
PROPRIO/A FIGLIO /A.
AUTORIZZANO LA PUBBLICAZIONE DI FOTO e/o VIDEO INERENTI USCITE, VIAGGI ,PROGETTI ,INIZIATIVE
DIDATTICHE, SUL SITO DELL’ISTITUTO O SU TESTATE GIORNALISTICHE.
FIRMA DEL PADRE
__________________________________
FIRMA DELLA MADRE _________________________________
69
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Via Nazionale -88060 Badolato ( CZ )
Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939
C.f. 97035190798 Cod mec. CZIC818007
prot.
A TUTTI I GENITORI DEGLI ALUNNI
A TUTTI I DOCENTI
ALL’ALBO
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
Visto il Decreto della Repubblica 21 Novembre 2007 ,n.235 (G.U: n. 293 del 18.12. 2007)-Testo in vigore
dal 2.01.08;
Visto il D.M. n.16 del 5 Febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la
prevenzione del Bullismo”;
Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo generali ed indicazioni in materia di utilizzo di
telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica , dovere di vigilanza e di
corresponsabilità dei genitori e dei docenti “.
-Preso atto che :
la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione della
scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica per realizzare l’autonomia scolastica e il successo
formativo;
la scuola è altresì una comunità organizzata di risorse umane che necessita di interventi di gestione ,
partecipazione e rispetto dei regolamenti , la cui violazione comporta l’irrogazione di sanzioni
disciplinari
Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità , con il quale
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
70

sostenere l’alunno nella progressiva conquista dell’autonomia, nell’assunzione di impegni e
nell’inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base del dialogo,
dell’accettazione e del rispetto dell’altro;

educare alla democrazia, alla legalità, al rispetto della diversità;

perseguire la formazione culturale impegnandosi ad individuare specifici e corretti strumenti atti a
sviluppare le potenzialità di ciascuno;

offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio , al fine di favorire il
successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e
incentivare le situazioni di eccellenza ;

favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili;

promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri;

far trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti e sicuri ;

garantire la massima trasparenza e imparzialità nelle valutazioni e nelle comunicazioni
mantenendo un continuo rapporto con le famiglie, nel rispetto della privacy ;

garantire la possibilità di una comunicazione reciproca con le famiglie ed i propri figli, per gravi ed
urgenti motivi, mediante gli uffici di presidenza e di segreteria amministrativa.
L’ALUNNO SI IMPEGNA A:

prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola, intesa come insieme di persone,
ambiente e attrezzature;
 rispettare le regole fissate dall’organizzazione scolastica ;
 eseguire in modo responsabile i compiti richiesti ;
 accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé sviluppando situazioni di integrazione e
solidarietà;
 ascoltare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti sul piano del comportamento e
dell’apprendimento;
 riferire alla famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti;
 garantire costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe;
 è vietato severamente l’uso dei cellulari e di altri dispositivi elettronici durante la permanenza nei
locali della scuola, così come la pubblicazione non autorizzata di qualsiasi audio o video legato
all’ambiente e alle attività scolastiche.
La mancata osservanza di ciò prevede:
la convocazione dei genitori da parte del DS o del Vicario o del responsabile di Plesso o del
coordinatore del C. di classe per rimprovero verbale e/o eventuale sospensione in relazione alla
gravità del comportamento.
Nei casi di comportamento e/o linguaggio poco controllato , di disturbo alle attività didattiche, gli
insegnanti :
1) rimproverano verbalmente l’alunno e/o fanno un’annotazione scritta di informazione alla famiglia e
ne richiedono la collaborazione;
2) se il comportamento scorretto persiste o se è piuttosto irrispettoso nei confronti dei docenti,
personale ATA e compagni e nel caso di danni a cose e/o persone, il problema sarà affrontato con:
a) convocazione scritta ai genitori da parte del team dei docenti della classe e/o da parte del
responsabile di plesso e/o Dirigente scolastico.
La violazione del dovere di osservare le disposizioni del regolamento comporta l’irrogazione
delle sanzioni disciplinari.
71
Nello specifico:
a) dopo due note (per la sede di S. Caterina viene inviato un fax con la fotocopia o ne dà comunicazione
la vicaria) il registro di classe verrà vidimato dal DS o da chi ne fa le veci; e verrà fatta
comunicazione alla famiglia;
b) alla terza nota verrà convocato il C di C per decidere di una eventuale sospensione;
c) dopo cinque note sarà sospeso per tre giorni.
d) sospensione da 10 a 15 giorni per atti molto gravi ed espressioni molto offensive
La reiterazione di modi di agire sbagliati (2/3 volte) può comportare la sospensione anche dalle
uscite didattiche
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

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
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










instaurare un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
instaurare un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti fornendo loro tutte le
informazioni utili a conseguire gli obiettivi formativi;
rispettare l’istituzione scolastica , favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni;
guidare i bambini a comprendere la necessità di avere regole di convivenza da rispettare;
informarsi costantemente del percorso educativo e didattico dei propri figli;
informarsi periodicamente circa i progressi dei propri figli secondo la disponibilità di ogni singolo
docente della scuola secondaria di 1° grado nell’ultima settimana del mese e, per gli alunni della
Scuola Primaria, l’ultimo lunedì del mese dalle ore 16,30 alle ore 18,30.
controllare le comunicazioni provenienti dalla scuola;
educare i propri figli al senso di responsabilità verso gli altri, senza discriminazioni basate sulla
razza, sulla nazionalità, sul credo, sul sesso o sulle condizioni economiche;
partecipare attivamente agli organismi collegiali;
chiedere al Dirigente Scolastico l’autorizzazione all’uso dei locali della scuola per assemblee o
riunioni;
essere puntualmente presenti all’uscita o delegare altro adulto secondo le modalità prestabilite
(richiesta scritta in Segreteria e documentata con fotocopia di un documento di riconoscimento),e
per ragioni di sicurezza, attendere i bambini ai lati della porta ( o cancello)senza raggrupparsi
davanti ad essa, in modo da consentire agli insegnanti di consegnare gli alunni.
Per la scuola dell’infanzia e primaria: in caso di assenza del genitori all’uscita, i docenti affidano
l’alunno al collaboratore scolastico il quale, dopo 10’, accertato che i genitori non si siano
presentati, telefonerà all’Ufficio di Presidenza per avvisare i Vigili urbani. Il docente può rimanere
10’ dopo l’orario di servizio e, in seguito, affidare l’alunno al collaboratore. IN NESSUN CASO
L’ALUNNO VERRA’ CONSEGNATO A PERSONE MINORENNI O LASCIATO ANDARE A CASA DA SOLO.
I permessi di uscita anticipata devono essere richiesti personalmente dai genitori e rilasciati dal
responsabile di plesso.
I ritardi di 10’ o superiori a 10’ devono essere giustificati dal responsabile di plesso attraverso la
compilazione di un modello prestabilito.
Salvo validi motivi, è ASSOLUTAMENTE VIETATO che i genitori entrino nei locali scolastici nell’arco
della giornata per portare qualunque oggetto che il figlio ha dimenticato (panino, quaderni, acqua
ecc).
72


E’ assolutamente vietato durante l’orario di lezione festeggiare compleanni nei locali scolastici. E’
possibile farlo solo durante l’intervallo.
In occasione di riunioni e consigli, nessun minore può entrare nei locali scolastici.
Nell’ottica della condivisione di principi ed obiettivi, evitando quei conflitti che hanno sempre gravi
conseguenze sull’efficacia del processo formativo, l’Istituto Comprensivo di Badolato chiede ai
genitori, all’inizio dell’anno scolastico, di sottoscrivere il presente regolamento, atto formale del
“patto sociale di corresponsabilità”, al fine di rendere effettiva la piena partecipazione delle
famiglie, ai sensi della normativa vigente.
Data,
Firma della madre
Firma del padre
73
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
DPR 24- 06- 1998 N.249 E SUCC. MOD. DPR 21-11-207 N. 235
STATUTO DEGLI STUDEN TI E DELLE STUDENTESSE
F O ND A ME N TI
DELLO
S T A TU T O
Art. 1. La scuola è luogo di apprendimento, di conoscenze e di comportamenti volti
alla formazione e all'educazione della persona.
Art. 2. La scuola è una comunità di persone, studenti, genitori e personale della scuola
che operano con diverse funzioni e pari dignità,
Art. 3. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,
l’acquisizione delle conoscenze e comportamenti, lo sviluppo della coscienza critica e
l’esercizio della responsabilità individuale.
Art. 4. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, si basa
sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di relig ione, sul rispetto
reciproco di tutte le persone che la compongono improntata ai valori della democrazia
e della convivenza pacifica e solidale.
Art.5. La scuola è per garantire a tutti il diritto allo studio recuperando le situazioni di
svantaggio iniziale, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla
Convenzione Internazionale sui diritti dell' infanzia e con i principi generali
dell'ordinamento italiano.
Art.6. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di
cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulle qualità delle relazioni
improntate al rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia
la loro età e ruolo, al rifiuto di ogni barriera ideologica, sociale , culturale e religiosa.
D I RI TT I
Art.1. Gli studenti hanno diritto ad una preparazione qualificata e a un servizio
educativo - didattico di qualità che promuova e valorizzi le potenzialità e l’identità di
ciascuno anche attraverso attività di orientament o che rispettino i loro ritmi di
apprendimento e ad
un processo diretto alla globale maturazione della loro
personalità che gli consenta di inserirsi sempre più nel contesto sociale pervenendo a
scelte responsabili.
Art.2. Gli studenti hanno diritto ad una valutazione trasparente volta ad attivare un
processo d'autovalutazione che li conduca a migliorare il proprio rendimento
(individuando i loro punti di forza e di debolezza).
74
Art.3. Gli studenti hanno diritto alla tutela della propria privacy e alla r iservatezza sul
loro curricolo scolastico e sulla loro situazione personale.
Art.4. Gli studenti hanno diritto ad essere informati delle decisioni e sulle norme di
regolamento della vita della scuola.
Art.5. Gli studenti hanno diritto ad un aiuto solidale da parte del gruppo classe e degli
operatori scolastici.
Art.6. L’alunno portatore di handicap è persona titolare degli stessi diritti degli altri
studenti, ma anche gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e
religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce
iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla
realizzazione di attività interculturali.
Art.7. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le co ndizioni per
assicurare:
a) offerte formative
facoltative;
articolate
in
discipline
obbligatorie,
attività
opzionali
o
b) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo, di svantaggio nonché per
la
prevenzione e il recupero della dispers ione scolastica;
c) la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;
d) servizi di sostegno e promozione del benessere personale e assistenza psicologica.
D OV E R I
Art. 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio e di partecipare in modo responsabile alla vita
della scuola.
Art. 2. Gli studenti sono tenuti ad osservare le regole che l’Istituto ha stabilito in fatto
di sicurezza e di organizzazione interna .
Art. 3. Gli studenti hanno il dovere di sottoporsi consapevolmente alle verifiche ed
alle valutazioni del proprio processo formativo, svolgendo i lavori proposti dagli
insegnanti e impegnandosi a realizzare il proprio successo negli studi.
Art. 4. Gli studenti sono tenuti ad a vere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti,
di tutto il personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiedono
per se stessi, e ad evitare comportamenti violenti o intimidatori, sia di tipo verbale,
sia fisico (atti di bullismo ).
Art. 5. Gli studenti hanno il dovere di valorizzare la propria ed altrui personalità
mantenendo un linguaggio corretto.
Art. 6. Gli studenti devono aver cura della propria salute fisica e psicologica, della
propria igiene personale e del proprio abbig liamento.
75
Art. 7. Gli studenti non devono avere atteggiamenti scorretti nei pullman, negli
alberghi, nei musei durante le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione .
Art. 8. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, le
attrezzature, gli strumenti, i sussidi didattici e a non arrecare danni al patrimonio
della scuola.
Art. 9. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente
scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della s cuola.
Art. 10. Gli studenti porteranno a scuola solo il materiale scolastico; l’uso del cellulare
è assolutamente vietato.
Art. 11. Gli studenti avranno cura di mantenere aggiornato e firmato il libretto delle
Comunicazioni Scuola -Famiglia.
D I SC I P LIN A
Art. 1. La disciplina dipende fondamentalmente dal senso di responsabilità di tutte le
componenti Scolastiche.
Art. 2. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento deve influire sulla
valutazione del profitto.
Art. 3. Tutti i provvedimenti disci plinari hanno finalità educativa e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti
all’interno della comunità scolastica.
Art. 4. La responsabilità disciplinare è personale. Nessun alunno può essere sottoposto
a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Art. 5. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente e sono
proporzionate all' infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio
della riparazione del danno.
Art. 6. Allo studente con l’assenso del genitore è sempre offerta la possibilità di
convertire le sanzioni in attività in favore della comunità scolastica.
Art.7. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allonta namento dalla comunità
scolastica sono sempre adottati dal consiglio di classe.
Art. 8. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari per un periodo non superiore ai
15 giorni.
Art. 9. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un
rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella
comunità scolastica.
Art. 10. Agli alunni che manchino ai doveri sopra elencat i, sono inflitte, secondo la
gravità della mancanza, le seguenti sanzioni disciplinari:
a - Richiamo orale
76
Atteggiamento incostante nello studio,
eventuali forme di linguaggio inadeguato.
nella
partecipazione
e
nell’attenzione;
Organo: il Docente
b - Nota sul diario con firma dei genitori
Ripetuto atteggiamento incostante nello studio e nella partecipazione e attenzione.
Negligenza nel far firmare le comunicazioni, nel presentare la giustificazione, nel
rispetto delle consegne; eventuali forme di linguaggio scorretto.
Organo: il Docente
c - Nota sul registro di classe
Comportamento irrispettoso nei confronti dei docenti, del personale ATA e dei
compagni. Inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza interna.
Dopo 2 note (per la Sede di S. Cat erina M. viene inviato un fax con la fotocopia) il
registro di classe verrà vidimato dal Dirigente Scolastico o da chi ne fa le veci e verrà
fatta comunicazione alla famiglia; alla terza nota verrà convocato il Consiglio di Classe
per decidere l’eventuale sospensione dell’alunno per 1 giorno; dopo 5 note sarà
sospeso per 3 giorni. Le note non sono cumulative nell’anno scolastico, ma sommative
per quadrimestre.
Organo: il Docente, con vidimazione del Capo d’Istituto o di chi ne fa le veci. Per la
sospensione si riunirà il consiglio di classe.
d – Sospensione da 10 a 15 giorni.
Turpiloquio, bestemmia, espressioni di tipo razzista, espressioni offensive saranno
immediatamente sanzionate dal docente con nota sul registro, segnalazione alla
famiglia e valutazion e negativa alla voce comportamento.
La reiterazione di modi di agire sbagliati può comportare la sospensione anche da
un’uscita didattica, su decisione del Consiglio di Classe.
Organo: il Docente, con vidimazione del Capo d’Istituto o di chi ne fa le veci. Per la
sospensione si riunirà il consiglio di classe.
e - Convocazione dei genitori e pagamento dei danni inferti .
Comportamento arrogante e pericoloso nei confronti dei docenti, del personale ATA e
dei compagni. Gravi danni volontari alle attrezzature e agli arredi della scuola. Per i
danni inferti, si richiederà il rimborso relativo al danno arrecato al patrimonio
scolastico e/o attraverso attività riparatorie di rilevanza sociale (pitturazione, piccole
manutenzioni, assistenze ai bisognosi, pulizia dell e aree scolastiche).
Organo: il Capo d’Istituto
Art. 11. Le sanzioni e i provvedimenti per infrazioni gravi, sono adottati dal Consiglio
di Classe.
77
Art. 12. E’ a rischio la partecipazione alle visite guidate, uscite didattiche e viaggi
d’istruzione a fro nte di 1 giorno di sospensione o 3 note gravi sul registro. Sarà il
Consiglio di Classe a decidere l’eventuale partecipazione.
Art. 13. All’interno della scuola è istituito un apposito Organo di Garanzia, presieduto
dal Dirigente Scolastico e composto da un docente nominato dal Consiglio d’Istituto e
due rappresentanti eletti dai genitori.
Tale Organo ha il compito di esaminare e di decidere, in ordine ai ricorsi presentati dai
genitori, contro l’irrogazione della sanzione, entro 15 giorni dalla convocazione.
L’Organo di garanzia viene convocato dal dirigente scolastico; le riunioni del Consiglio
di classe e dell’ordine di garanzia non sono pubbliche, il coordinatore di classe esplica
le funzioni di segretario e verbalizzante.
I M P U GN A Z I O NI
Contro le sanzioni di sospensione dall’attività didattica e di risarcimento pecuniario è
ammesso ricorso, da parte dei genitori, alla Giunta Esecutiva dell’Istituto, entro 15
giorni dalla data di notifica del provvedimento disciplinare.
78
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
88060 – BADOLATO
Via Nazionale
Tel. 0967/814185 Fax. 0967/811939 – C.F. 97035190798
www.icbadolato.it
e-mail:czic818007@istruzione.it
UNIONE EUROPEA
Prot. n.________
MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE
DELL’UNIVERSITA’ E
DELLA RICERCA
Badolato, 11/09/2014
PIANO ANNUALE ATTIVITA’
DEL PERSONALE DOCENTE
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Approvato dal Collegio Docenti Unitario del 11/09/2014
Il Dirigente Scolastico
(Prof.ssa Marcella Crudo))
79
IL DIRIGENTE SCOLASTICO





VISTO l’art. 28 comma 4 del CCNL del 27/11/2007
VISTO le proposte per il P.O.F. relativo all’anno scolastico 2013/2014
VISTO il calendario scolastico che fissa l’inizio delle lezioni al 15/09/2014 e il termine
all’11/06/2015;
VISTO il DPR 08/03/1099 n. 275 e in particolare l’art. 5;
VISTO il Decreto del presidente della Regione n.42 del 03/04/2014;
PROPONE
Il seguente PIANO DELLE ATTIVITÀ per l’anno scolastico 2014/2015 con l’articolazione e le
modalità operative inerenti l’organizzazione dei docenti e delle attività programmate, tenuto conto della
popolazione presente nell’Istituzione Scolastica , quanto segue:



Il Piano annuale delle attività prevede ai sensi dell’art. 29 del CCNL:
Fino a n.40 ore annue per la partecipazione alle riunioni: a) del Collegio dei docenti;b) attività di
programmazione e verifica di inizio e fine anno; riunioni di dipartimenti; c)informazioni alle famiglie;
d)elezioni dei rappresentanti dei genitori;
Fino a n.40 ore annue per la partecipazione ai consigli di classe,interclasse e intersezione;
Eventuali sforamenti di quote orarie dovranno essere retribuite come ore aggiuntive.
1. Attività funzionali all’insegnamento fino a 40 ore annue:





programmazione di inizio anno: 3 incontri di 2 ore ciascuno;
incontri scuola- famiglia: n.3 incontri di 2 ore cadauno
Collegi dei Docenti: n.2 incontri di 2,30/1,30 ore già effettuati nei giorni 3/09 e 11/09 2014
ulteriori e successivi Collegi dei docenti da espletarsi sulla base delle esigenze emergenti;
riunioni per dipartimenti. 3 incontri di 2 ore.
2. Attività funzionali all’insegnamento, per un impegno fino a 40 ore annue:
 Scuola dell’infanzia: Consigli di intersezione
 Scuola primaria: Consigli di interclasse/classe
 Scuola secondaria: Consigli di classe.
Rientra nelle attività funzionali all’insegnamento lo svolgimento degli scrutini e degli esami,
compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione. Tali attività non sono
computate nelle 40 ore
80
CRITERI PER LA SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI PER BREVI PERIODI
Ogni docente può mettere a disposizione fino a sei ore settimanali per l’effettuazione di ore eccedenti
l’orario d’obbligo in sostituzione dei colleghi assenti.
La disponibilità va indicata nel quadro orario settimanale e può essere data anche nel giorno libero.
Le ore per la sostituzione dei docenti assenti saranno assegnate secondo i criteri di seguito riportati:
1. Docenti utilizzati per un orario inferiore a quello di cattedra;
2. Docenti a disposizione nell’istituto;
3. Docenti che nelle loro ore non hanno la classe presente a scuola;
4. Docenti che devono recuperare permessi brevi;
5. Docenti dichiaratesi disponibili (con retribuzione aggiuntiva o banca ore);
il docente a disposizione o con classe non presente, non deve allontanarsi dalla sede di servizio se non
autorizzato.
ORE ECCEDENTI (ART. 30 CCNL 2009)
ISTITUTO DELLA BANCA –ORE
Il Collegio dei docenti potrà confermare la costituzione di una “banca delle ore” che consiste nella
disponibilità del docente a prestare senza alcun compenso economico, ore eccedenti l’orario di servizio in
sostituzione dei docenti assenti e sulla base delle esigenze organizzative. A partire dal 15 settembre 2014
e fino all’11 giugno 2015, ogni docente potrà essere titolare di un “conto” in ore di insegnamento
eccedenti l’orario di servizio. Il credito di ore maturate sarà recuperato in base alle esigenze di servizio e
concordato con il Dirigente Scolastico o con i responsabili di plesso e, comunque, potranno essere
recuperate, a condizione che la sostituzione non comporti oneri aggiuntivi per la scuola. Nell’Istituto sarà
presente un registro “banca delle ore” curato dai responsabili di plesso a cui il docente darà preventiva
comunicazione di disponibilità utilizzando il modulo appositamente predisposto.
Calendario scolastico(Decreto Presidente Giunta Regionale n. 42 del 03 Aprile 2014)
Festività e vacanze
o
o
o
o
o
o
o
o
o
CONSIDERATO che, in conformità alle disposizioni vigenti, il calendario delle festività è determinato
come segue;
Tutte le domeniche;
01 Novembre 2014 ( festa di Ognissanti );
Festa del Santo Patrono ( Badolato: 10 Novembre - Santa Caterina Jonio: 25 Novembre);
08 Dicembre 2013 – Immacolata Concezione;
Dal 22 Dicembre 2014 al 06 Gennaio 2015 - Vacanze Natalizie;
Dal 02 Aprile 2015 al 07 Aprile 2015 – Vacanze Pasquali;
Il 25 Aprile 2015, festa della Liberazione;
01-02 Maggio 2015 –( Ponte Festa del Lavoro);
01-02 Giugno –(Ponte Festa nazionale della Repubblica)
Inizio lezioni:
Termine lezioni:
15/09/2014
11/06/2015 Scuola Primaria e Secondaria di I° grado
30/06/2015 Scuola dell’Infanzia
81
Orario di funzionamento
Scuola dell’Infanzia:
-
Santa Caterina S.: 8,15 – 16,15 tutti i giorni – SABATO LIBERO
-
Santa Caterina M.: 8,20 – 15,40 dal Lunedì al Venerdì - Sabato dalle ore 8,20 – 11,40
-
Badolato M. : 8,15 – 16,15 tutti i giorni SABATO LIBERO
Scuola Primaria
-
Santa Caterina S. : 8,15 – 12,35 ( Martedì, Mercoledì, Giovedì)
8,15 – 16,15 (Lunedì e Venerdì)
SABATO LIBERO
-
Santa Caterina M.: 8,20 – 12,40 ( Martedì, Mercoledì e Giovedì)
8,20– 16,20 (Lunedì e Venerdì)
SABATO LIBERO
-
Badolato M.:
8,30 – 16,30 tutti i giorni
SABATO LIBERO
Scuola Secondaria di I° grado
-
Badolato M.: da lunedì a sabato dalle ore 8,10 alle ore 13,10;
-
Santa Caterina M.: Martedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato: dalle ore 8,05 alle ore 13,05
-
Lunedì e Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,00
Le lezioni di Strumento Musicale si effettuano in orario pomeridiano, come da orario esposto
all’albo.
Suddivisione dell’anno scolastico in TRIMESTRI:
 1° TRIMESTRE: dal 15 settembre al 13 dicembre;
 2° TRIMESTRE: dal 15 dicembre all’ 11 marzo;
 3° TRIMESTRE: dal 12 marzo all’11 giugno.
82
ATTIVITA’ COLLEGIALI
A.1 Sedute del Collegio dei Docenti
Data
Orario
n.
Attività
Sede
ore
Merc. 03/09/14
9:00/11:30
2.30
Calen. Att. iniziali
Centrale
Giov. 11/09/2014
9:00/11:00
1.30
Piano Ann.Att.
Centrale
Giov. 23/10/2014
16:45/17:45
1.00
Approv. P.O.F.
Centrale
Giov. 29/01/2015
16:45/17:45
1.00
Verifica 1° trim.
Centrale
Lun. 19/05/2015
16,45/17:45
1.00
Adoz. Lib. di test.
Centrale
9.00/10.30
2.00
Relazi. FF.SS.
Centrale
Totale
9.00
Lun. 29/06/2015
Note:
E’ fatta salva la possibilità di convocazione dell’organo in caso di necessità. Il Dirigente si riserva di
notificare la convocazione del Collegio con l’O.d.G. completo di tutti i punti, prima di ciascuna
riunione.
Riunioni Dipartimenti – 3 incontri da un’ora ciascuno:
-
Settembre
-
Dicembre
-
Aprile
CONSIGLI DI CLASSE E INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA PER ORDINE DI SCUOLA
INDICAZIONI GENERALI

Dal 6/10 al 9/10 2014
Presentazione della classe, presentazione programmazione
individuali e stesura programmazione collegiale

15/10/2014
Elezioni rappresentanti genitori

16/10/2014
Elezioni rappresentanti genitori

17/10/2014
Elezioni rappresentanti genitori

Dal 15 al 18/12/2014
Scrutini trimestrali

19/12/2014
Incontro scuola-famiglia

Dal 12 al 14/03/2015
Scrutini trimestrali

16/03/2015
Incontro scuola- famiglia e Consegna Pagelle

Dal 22/04/al 24/04/2015 Consigli di classe: andamento didattico- disciplinare; Libri di testo
83
e Consegna Pagelle

12-13-14/06/2015
Scrutini finali

16/06/2015
Incontro scuola-famiglia

Giugno
Esami conclusivi
e Consegna Pagelle
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Consigli di classe incontri scuola-famiglia
Consigli di classe:
Presentazione della classe; programmazione Individuale/;stesura programmazione collegiale
Mercoledì 08/10/2014 Badolato
14:30/16:00
Giovedì
09/10/2014 S. Caterina Jonio
14:30/16:00
Elezione dei rappresentanti dei genitori
Giovedì 16/10/2014
15:00/16:00
assemblea e votazioni
Consigli di classe- scrutini
Mercoledì 17/12/2014 S. Caterina Jonio
17:00/18:00
Giovedì
18/12/2014 Badolato
17:00/18:00
(Nella prima mezz’ora di consiglio ci sarà la presenza dei genitori)
(un’ora per classe)
(un’ora per classe)
incontro scuola-famiglia; consegna pagella
Venerdì
19 /12/2014
16:30/17:30
Consigli di classe- scrutini
Giovedì 12/03/2015
S. Caterina Jonio
17:00/18:00
Venerdì 13/03/2015
Badolato
17:00/18:00
(Nella prima mezz’ora di consiglio ci sarà la presenza dei genitori)
(un’ora per classe)
(un’ora per classe)
Incontro scuola-famiglia; consegna pagella
Lunedì 16/03/2015
16:30/17:30
Consigli di classe- andamento didattico-disciplinare-adozione libri di testo
Giovedì 23/04/2015
S. Caterina Jonio
17:00/18:30
Venerdì 24/04/2015
Badolato
17:00/18:30
(Nel primo quarto d’ora di consiglio ci sarà la presenza dei genitori)
(mezz’ora per classe)
(mezz’ora per classe)
Scrutini
Venerdì 12/06/2015
Sabato 13/06/2015
Badolato
S. Caterina Jonio
Incontro scuola-famiglia, consegna pagelle
Martedì 16/06/2015
9:00/12:00
9:00/12:00
10:00/11:00
84
scrutini finali
scrutini finali
SCUOLA PRIMARIA
Consigli di classe e incontri scuola famiglia
Consigli di interclasse:
Presentazione della classe;programmazione individuale; stesura programmazione collegiale.
Mercoledì 08/10/2014 S.Caterina Jonio C.C.
14:30/15:30
Giovedì
09/10/2014 S.Caterina Jonio Marina
15:00/16:00
Venerdì
10/10/2014
Badolato
16:30/17:30
Elezioni dei rappresentanti dei genitori
Venerdì
17/10/2014
16:30/17:30 assemblea e votazioni
Consigli di interclasse-scrutini
Martedì
Mercoledì
Giovedì
16/12/2014
S.Caterina Jonio C.C.
15:30/16:30
17/12/2014
S.Caterina Jonio Marina
S.Caterina Jonio Marina
16:40/18:10 (classi 1^-2^-3^)
15:30/16:30 (classi 4^-5^)
Badolato
16:40/18:10 (classi 1^A-1^B-2^)
Badolato
16:40/18:10 (classi 3^-4^-5^)
18/12/2014
Incontro scuola-famiglia; visione scheda di valutazione
Venerdì
19/12/2014
16:30/17:30
Consigli di interclasse-scrutini
Martedì
Mercoledì
Giovedì
10/03/2015
S.Caterina Jonio C.C.
15:30/16:30
11/03/2015
S.Caterina Jonio Marina
S.Caterina Jonio Marina
16:40/18:10 (classi 1^-2^-3^)
15:30/16:30 (classi 4^-5^)
Badolato
Badolato
16:40/18:10 (classi 1^A-1^B-2^)
16:40/18:10 (classi 3^-4^-5^)
12/03/2015
Incontro scuola-famiglia; visione scheda di valutazione
Lunedì
23/03/2015
16:30/17:30
Consigli di interclasse-andamento didattico-disciplinare-adozione libri di testo
Mercoledì
22/04/2015
S.Caterina Jonio C.C.
85
14:30/15:30
SCUOLA DELL’INFANZIA- S. CATERINA CENTROConsigli d’intersezione e incontri scuola-famiglia
Consiglio d’Intersezione:
presentazione della sezione; programmazione individuale;/stesura programmazione collegiale
mercoledi 08/10/2014
Santa Caterina Centro
16:15/ 16:45
Elezione dei rappresentanti dei genitori
Venerdì
17/10/2014
Santa Caterina Centro
16:30/17/30 assemblea e votazioni
Consiglio d’Intersezione:
andamento didattico-educativo
martedì 16/12/2014
rappr.genitori)
Santa Caterina Centro
16:15/16:45(dalle16:15 alle16:30 con
Santa Caterina Centro
16:30/17/30
incontro scuola-famiglia
venerdì
19/12/2014
Consiglio di Intersezione:
andamento didattico/disciplinare
martedì 10/03/2015
rappr. Genitori)
Santa Caterina Centro
16:15/16:45(dalle 16:15 alle 16:30 con
Santa Caterina Centro
16:30/17:30
Santa Caterina Centro
16:15/16:45
incontro scuola-famiglia:
lunedì
23/03/2015
Valutazione finale:
Venerdì
12/06/2015
Incontro scuola-famiglia:
venerdì
16/06/2015
Santa Caterina Centro
16:15/16/45
86
SCUOLA INFANZIAPlessi Badolato Marina e Santa Caterina Marina
Consigli di intersezione:
Presentazione della classe; programmazione individuale; stesura programmazione collegiale.
Mercoledì
08/10/2014
16,30 – 17,30
Badolato M.
Mercoledì
08/10/2014
16,00 – 17,00
Santa Caterina M.
Martedì
16/12/2014
16,30 – 17,30
Badolato M.
Martedì
16/12/2014
16,00 – 17,00
Santa Caterina M.
Mercoledì
11/03/2015
16,30 – 17,30
Badolato M.
Martedì
10/03/2015
16,00 – 17,00
Santa Caterina M.
Mercoledì
22/04/2015
16,30 – 17,30
Badolato M.
Mercoledì
22/04/2015
16,00 – 17,00
Santa Caterina M.
Elezioni dei rappresentanti dei genitori:
Mercoledì
15/10/2014
16,30 – 17,30
Badolato M.
assemblea e votazioni
Mercoledì
15/10/2014
16,00 – 17,00
Santa Caterina M.
assemblea e votazioni
Incontri scuola famiglia:
Giovedì
18/12/2014
16,30 – 18,30
Badolato M.
Giovedì
18/12/2014
16,00 – 18,00
Santa Caterina M.
Mercoledì
18/03/2015
16,30 – 18,30. Badolato M.
Mercoledì
18/03/2015
16,00 – 18,00
Venerdì
05/06/2015 16,30 – 18,30
Badolato M.
Venerdì
05/06/2015 16,00 – 18,00
Santa Caterina M.
Santa Caterina M.
87
INCONTRI CONTINUITA’
Giovedì 2 Ottobre2014 :
16:30 / 17:30 docenti di Scuola Primaria e Secondaria;
17:30 / 18:30 docenti di Scuola dell’Infanzia e Primaria .
Incontro tra docenti per la presentazione degli alunni in entrata nelle classi prime della Scuola
Primaria e Secondaria.
Giovedì 21 Maggio 2015:
dalle ore 09:00 alle ore 10:30
incontro tra gli alunni della scuola Primaria e Secondaria di primo grado presso le sedi delle scuole
Secondarie;
dalle ore 10:45 alle ore 12:00
incontro tra gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria presso le sedi delle scuole Primarie;
Le date sono indicative e possono essere variate secondo le esigenze di servizio
Nota: I docenti di Scuola dell’Infanzia cureranno i rapporti con le famiglie degli alunni con incontri
giornalieri a conclusione delle attività educative.
I docenti di Scuola Primaria effettueranno, contestualmente all’attività di programmazione, un incontro
mensile per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie.
I docenti di Scuola Secondaria di I° grado assicureranno, fuori dall’obbligo di servizio, un’ora, l’ultima
settimana del mese, per un incontro individuale con i genitori.
I Consigli saranno presieduti dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dal Coordinatore di Classe.
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Obblighi di lavoro del personale docente
Attività di insegnamento curricolare




25 ore settimanali di insegnamento, con turni dalle ore 8:00 alle ore 13:00 e dalle ore 11:00
alle ore 16:00, per i docenti di Scuola dell’Infanzia (art. 28 comma 5 CCNL 2008/2009);
22 ore settimanali di insegnamento, come da orario delle lezioni, per i docenti di Scuola
Primaria (art. 28 comma 5 CCNL 2009);
18 ore settimanali di insegnamento, come da orario delle lezioni, per i docenti di Scuola
Secondaria di I° grado (art. 28 comma 6 CCNL 2009);
Il personale docente dovrà trovarsi in aula almeno cinque minuti prima dell’orario in cui è
possibile l’accesso degli alunni nei locali scolastici art.29 c.5 CCNL 2009).
Servizio individuale inerente la funzione docente e connesso con l’attività didattica secondo gli
ordini di studio ( art. 29 CCNL 2009)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
a) Programmazione e preparazione del lavoro individuale, compresa la stesura dei Piani di Studio,
preparazione delle lezioni e delle esercitazioni (Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado);
Correzione degli elaborati(due elaborati a trimestri);
Scrutini e valutazioni periodiche e finali compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione;
Esami di Stato conclusivi del l ° ciclo di istruzione;
Rapporti individuali con le famiglie;
Rapporti con i docenti di altri ordini di scuola;
Consigli di Intersezione (Infanzia);
Consigli di Interclasse (Primaria);
Consigli di Classe (Secondaria di I°grado);
Attività di ricerca, documentazione, aggiornamento e formazione compresa la preparazione dei
lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate
dagli organi collegiali.
Periodo dal 03/09/2014 al 12/09/2014
Gli incontri dei Gruppi di lavoro sono destinati alla predisposizione di:
> Attività di accoglienza
> Prove d’ingresso;
> Profilo iniziale;
> Giudizio globale;
> Traguardi per lo sviluppo delle competenze;
> Intese per l’elaborazione dei Piani di Studio;
> Continuità didattico-educativa.
b) Correzione degli elaborati (Secondaria di I° grado)
E’ opportuno che gli elaborati vengano corretti e rivisti con gli alunni entro un massimo di 8 -15 giorni
dalla data del loro svolgimento. Ogni docente conserverà gli elaborati corretti per essere, se richiesti,
visionati dai genitori e alla fine dell’anno li consegnerà nell’ufficio di segreteria.
Il giudizio degli elaborati sarà formulato in conformità ai criteri stabiliti ed approvati dal Collegio Docenti
Unitario.
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j)
Gruppo Interno Operativo (G.L.H.) (L. 104/92, art.13)
Data
Orario
Plesso
Ottobre (data da concordare)
Dalle ore 9:30 alle 11:00
Sede centrale
Febbraio
"
Dalle ore 9:30 alle 11:00
Sede centrale
Maggio
"
Dalle ore 9:30 alle 11:00
Sede centrale
5.
Aggiornamento e Formazione
Corsi di formazione docenti obbligatori


Corso di formazione per Registro Elettronico
Corso di formazione per la Sicurezza
CRITERI DI FRUIZIONE DEI PERMESSI DI AGGIORNAMENTO
Come si evince dal verbale n.1-Incontro per informazione preventiva, svoltosi giorno 10/09/2014 con la
R.S.U. dell’Istituto Comprensivo i criteri per la fruizione dei permessi di aggiornamento sono i seguenti:
1. Turnazione;
2. In caso di richieste plurime e negli stessi giorni si prefigura la partecipazione di un docente per
ciascun corso;
3. Nessun rimborso è previsto ma si potrebbe, in base alle assegnazioni di fondi,
stabilire, in sede di contrattazione d’istituto, un forfait;
4. Il diritto degli insegnanti di avvalersi di cinque giorni per le iniziative di aggiornamento con
l’esonero del servizio, sarà possibile senza onere per lo Stato, cioè solo se c’è la possibilità di
sostituzione;
5. Il personale docente che aderisce ad attività di formazione deve documentare la partecipazione
e deve presentare al Collegio dei Docenti una relazione con la documentazione acquisita e i
materiali prodotti.
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PIANO ANNUALE ATTIVITA' PERSONALE ATA
COLLABORATORI
1. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
1. L’ O R GA N IZ Z A Z IO N E
D E L L A V O R O D E L L ’ IS T ITU Z IO N E S C O L A S T I CA V IE N E P R E D IS P O S T A S U L LA B A S E
CCNL 2006/2009 CH E CO S T ITU IS CE LA
N O R MA TIV A D I R IFE R I M E N T O P R IM A RIA IN MA T E R IA , A N CH E R IS P E TTO A Q U A N TO N O N
E S P RE S S A M E N TE IN D IC A TO N E L P RE S E N TE A C CO R D O .
2. Su richiesta degli interessati, motivata da esigenze personali e/o familiari, è
possibile lo scambio giornaliero del turno di lavoro.
3. Il personale collaboratore scolastico
 è in possesso delle chiavi di accesso degli edifici scolastici e delle chiavi degli
spazi interni;
 indossa l'apposita divisa;
E D E N T RO I LI M I TI D I Q U A N TO P RE V I S TO D A L
2. L’IGIENE E IL RISCHIO CHIMICO.
I COLLABORATORI SCOLASTICI DEVONO:
1. ogni giorno, al termine delle lezioni, effettuare un’accurata e puntuale pulizia di
aule, corridoi, palestra, laboratori, assicurando l’indispensabile ricambio d’acqua e
utilizzando prodotti di pulizia e sanificazione;
2. pulire i servizi igienici almeno due volte al giorno utilizzando strumenti (guanti,
panni, ecc.) destinati esclusivamente a quei locali;
3. utilizzare un prodotto chimico seguendo puntualmente le istruzioni riportate
sull’etichetta;
4. non miscelare prodotti diversi;
5. riporre i contenitori in luoghi inaccessibili a terzi e sempre chiusi con il tappo;
6. non lasciare bombolette spray, ecc., vicino a fonti di calore, in quanto possono
infiammarsi e/o esplodere.
3. ORARIO DI SERVIZIO
L’orario di servizio della scuola è il periodo di tempo giornaliero necessario ad
assicurare la funzionalità dell’istituzione scolastica. Esso inizia con gl i adempimenti
relativi all’apertura della scuola e termina con quelli relativi alla chiusura della
medesima.
L’orario di lavoro individuale è l’arco di tempo nel quale si svolge la prestazione di
ciascuno/a dipendente, che deve essere necessariamente compr esa nell’orario di
servizio dell’istituzione scolastica.
1. L'orario di lavoro del personale ATA è di 36 ore settimanali antimeridiane, per la
scuola dell’infanzia sono previsti anche turni pomeridiani. L’orario è articolato
di norma su sei giorni dal Lunedì al Venerdì.
2. Nella Scuola Primaria l’orario si articola in 6 ore continuative antimeridiane.
L'ora di inizio del lavoro può essere fissato in una fascia oraria compresa tra le
ore 07,30/07,45.
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Nella Scuola dell’Infanzia di Badolato, contestualmente all’av vio del servizio
mensa, l’orario si articola in due turni (da lunedì a venerdì) di 7 h e 12 m
continuativi. L’ora di inizio del primo turno è alle ore 07,30, l’ora di inizio del
secondo turno è nella fascia oraria compresa tra le ore 11,00/11,30.
Nella Scuola dell’Infanzia di S. Caterina, contestualmente all’avvio del
servizio mensa , l’orario si articola in due turni, ad eccezione per il Sabato, di 6
ore continuative. L’ora di inizio del primo turno è alle ore 07,30, l’ora di inizio
del secondo turno è nella fascia oraria compresa tra le ore 11,00/11,30.
3.
4.
5.
6.
Per particolari deroghe potranno adottarsi a fronte di esigenze
straordinarie diversi orari previa disponibilità del personale interessato.
L’orario di lavoro dell’ufficio amministrativo si articola in 6 ore continuative
antimeridiane. L’ora di inizio del lavoro è fissato alle ore 07,45 tutti i giorni
tranne i rientri ed il sabato che sarà alle ore 7,30. Per particolari esigenze di
servizio o difficoltà di collegamento al Sidi o personali del dipendente, l’orario
di lavoro, potrà essere svolto di pomeriggio limitatamente a due giornate
nell’arco della settimana previa autorizzazione del D SGA. In ogni caso dovrà
essere assicurata di mattina la presenza in ufficio di almeno due unità.
L'orario di lavoro giornaliero massimo, è di 9 ore ivi compreso le prestazioni
orarie aggiuntive. Se la prestazione di lavoro giornaliera eccede le 3 ore
continuative il personale usufruisce a richiesta di una pausa di almeno 30
minuti, tale pausa deve essere comunque prevista se l'orario continuativo di
lavoro giornaliero è superiore alle 7 ore e 12 minuti.
Qualora per la tipologia professionale o per esigenze di servizio sia necessario
prestare l’attività lavorativa al di fuori della sede di servizio, il tempo di and ata
e di ritorno per recarsi dalla sede al luogo di prestazione dell’attività è da
considerarsi a tutti gli effetti orario di lavoro.
In coerenza con le disposizioni di cui all’art.33 del C.C.N.L. sono adottate le
sotto indicate tipologie di orario di lavo ro che possono coesistere tra di loro in
funzione delle finalità e degli obiettivi definiti da ogni singolo istituto:
a) orario di lavoro flessibile;
b) turnazioni
c) particolare forma di organizzazione con recupero delle prestazioni.
4. FLESSIBILITA'
1. L’articolazione dell’orario di lavoro può essere perseguita anche attraverso
l’istituto della flessibilità, tenendo conto delle necessità di funzionamento,
dell’esigenza di migliorare l’efficienza del servizio e il soddisfacimento delle
necessità dell’utenza; tale isti tuto può essere adottato anche a seguito di
richiesta del dipendente.
2. La flessibilità dell'orario giornaliero per il personale consiste nella possibilità di
entrata posticipata e di uscita anticipata entro il limite di sessanta minuti o
nell’avvalersi di entrambe le facoltà.
3. La programmazione settimanale potrà subire modifiche per improrogabili
esigenze della Scuola o dell'attività. Le modifiche dovranno essere concordate.
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5. TURNAZIONE
Si intende per turnazione l’alternarsi del personale sugli orari ordinari.
1. Qualora non si riesca, nonostante il ricorso alla flessibilità, ad assicurare
l'effettuazione dei servizi legati alle attività didattiche pomeridiane serali
programmate e deliberate, curriculari, il lavoro può essere organizzato su
turni.
2. Si potrà ricorrere alla turnazione, se l'effettuazione fuori orario antimeridiano
di mansioni e funzioni previste dai profili professionali, sia svolta al
miglioramento dell'efficacia dei servizio.
3. Uguale organizzazione si può estrinsecare allorché siano richiest e da complessi
momenti di attività didattica, di aggiornamento, di sperimentazione e/o altro.
4. La turnazione coinvolge tutto il personale di ogni profilo chiamato alla
prestazione di servizio, a meno che la disponibilità del personale volontario
consenta altrimenti;
5. Qualora le disponibilità di personale siano superiori alle necessità di servizio,
si farà ricorso alla rotazione tra il personale disponibile;
6. Qualora le disponibilità di personale siano inferiori alle necessità di servizio,
si farà ricorso alla rotazione coinvolgendo tutto il personale del profilo
7. Salvo necessità personali inderogabili e improrogabili, ai C.S. non verranno
concesse ferie o permessi durante i periodi di attività didattica.
8. Sono possibili scambi di turno tra due persone, previa disponibilità di
entrambe.
6. PERMESSI RECUPERI E COMPENSAZIONI
1. Compatibilmente con le esigenze di servizio il personale A.T.A. può usufruire di
brevi permessi per motivi personali di durata non superiore alla metà dell’orario
giornaliero individuale di lavoro. I permessi complessivamente non possono
eccedere 36 ore nel corso dell’anno scolastico.
2. II tempo non lavorato per permessi brevi e/o per ritardi può essere recuperato
nella stessa giornata. In ogni caso il Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi comunicherà mensilmente agli interessati il numero di ore ancora
da recuperare. Tale recupero dovrà avvenire entro e non oltre l’ultimo giorno
del mese successivo a quello in cui sono stati concessi i per messi o si sono
verificati i ritardi.
7.RILEVAZIONE DELL'ORARIO
1. La titolarità dei controllo dell'orario di lavoro dei personale ATA è del Direttore
SGA
2. E' fatto obbligo a tutto il personale di garantire la presenza a Scuola attraverso
la firma giornaliera da apporre su apposito registro insieme al relativo orario di
entrata e di uscita.
93
3. Il registro delle firme sarà posto sul tavolo della Segreteria e, nei vari plessi è
affidato ai coordinatori di plesso e sarà consultabile in qualsiasi momento dal
DSGA
4.
Il personale ATA assolve ai servizi esterni connessi con il proprio lavoro solo se
autorizzato dal Dirigente Scolastico o dal Direttore SGA che rilasceranno
l’autorizzazione. (L'autorizzazione all'uscita del Collaboratore Scolastico
comandato per tutto l'a.s. ai servizi esterni viene concessa una sola volta
all’inizio dell’ a.s. ).
8. ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
1. La comunicazione di servizio concernente la prestazione di attività aggiuntive
dovrà essere notificata, all’interessato da parte del D.S.G.A;
2. L’effettiva prestazione d’attività aggiuntive dovrà essere riscontrabile dal regi stro delle presenze;
3. Il prolungarsi della prestazione rispetto all’orario previsto nell’o.d.s. dovr à
essere comunicato al D.S.G.A. che ne legittimerà il prolungamento;
4. Le attività aggiuntive di cui al presente articolo, quantificate per unità orarie,
saranno retribuite con il Fondo d’Istituto. Solo in caso di esplicita richiesta del
personale interessato, le ore non retribuite potranno essere compensate con
recuperi orari o giorna lieri da fruire preferibilmente entro il mese successivo
e/o nei periodi di sospensione dell’attività didattica e, in ogni modo, non oltre il
termine del 30 aprile dell’anno scolastico successivo.
9. ASSENZE DEL PERSONALE
Per assenze brevi dovute a malattia, permessi retribuiti, Leg ge n. 104 del 1992, ferie
sarà richiesto al personale del plesso La pulizia dei locali assegnati al personale
assente sarà effettuata con prestazione aggiuntiva di un’ora per ogni assente da parte
del personale che si d ichiarerà disponibile.
10. FERIE
1. Entro il 30 maggio di ogni anno il personale deve presentare la richiesta di ferie
dell’anno scolastico in corso. In mancanza di domanda le ferie saranno assegnate
d’ufficio nel periodo estivo o secondo le esigenze di servi zio.
2. La durata delle ferie è di 32 giorni lavorativi comprensivi delle due giornate di cui
all’art. 1, comma 1, lettera a), della Legge n.937/1977. I neo -assunti hanno diritto
per tre anni a 30 giorni lavorativi.
3. Le ferie sono fruite a domanda nel corso di ciascun anno scolastico,
compatibilmente con le esigenze di servizio anche in modo frazionato, assicurando
almeno 15 giorni lavo rativi continuativi di riposo nel periodo 1 luglio - 31 agosto.
4. qualora le richieste dovessero essere concentrate nello stesso periodo per
assicurare la presenza in servizio di ameno due collaboratori durante i mesi di
luglio ed agosto si procederà al sorteggio di due unità per ogni settimana.
5. II personale può fruire delle ferie non godute nell’anno scolastico successivo, non
oltre il mese di aprile.
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6. Entro il 15 giugno il D.S.G.A. predispone il piano ferie dell’anno scola stico tenuto
conto delle esigenze ridotte della presenza di personale nei mesi estivi e du rante
l’interruzione dell’attività didattica.
11. CRITERI PER L’ASSE GNAZIONE DEL PERSONALE AI SETTORI DI SERVIZIO
L’Istituto Comprensivo è suddiviso in plessi scolastici:
1. S. Caterina Marina :Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado in via Nazionale
2. S. Caterina Marina : Scuola dell’Infanzia in via Carducci
3. S. Caterina Superiore: Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria in via Roma
4. Badolato Marina : Scuola dell’Infanzia in via delle Mimose
5. Badolato Marina : Scuola Primaria in via U. Foscolo
6. Badolato Marina : Scuola Secondaria di 1° grado in via Nazionale
L’assegnazione delle singole unità di personale al diversi reparti di servizio verrà
mantenuta per tutto l’anno scolastico, salvo eccezionali e motivate esigenze di
servizio, ed è di sposta dal Direttore S.G.A. sulla base dei seguenti criteri e ordine di
priorità :
 competenze specifiche
 professionalità acquisite
 disponibilità del personale
12. ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE AI PLESSI
La determinazione dei posti di Collaboratore scolastico da destinare ai plessi, sezioni
staccate, contenuta all’interno del Piano delle attività predispo sto dal D.S.G.A., è
stabilita sulla base delle esigenze didattiche e organizzative e tenuto conto dei
parametri del Decreto Ministeriale per la determinazione degli organici:
a) numero degli alunni;
b) durata del tempo scuola;
c) esigenze riconosc iute dell’utenza dei servizi di segreteria
Le assegnazioni sono di durata annuale, salvo eccezionali esigenze differenti, e sono
disposte dal D.S.G.A. secondo i seguenti criteri:
a) Conferma della sede occupata nell’anno scolastico precedente.
b) II personale può chiedere di essere assegnato ad una qualsiasi sede dell’istituto.
L’assegnazione è disposta prioritariamente nei confronti del personale già
facente parte dell’istituto e poi di quello entrato a far parte dell’istituto a
partire dall’anno scolastico 201 1/12.
c) In caso di concorrenza di più soggetti si applica la graduatoria d’istituto
formulata sulla ba se dell’anzianità di servizio nel plesso.
d) In caso di conflitti o comportamenti che ingenerano tensioni nella sede
assegnata si procederà al trasferimento, ad altro plesso, dell’unità responsabile
della turbativa.
e) Nel caso in cui la conflittualità è ascrivibile a più unità sarà spostato di sede il
personale con meno anzianità nel plesso.
95
13. PAUSA DI LAVORO PER USO DI VIDEOTERMINALI
(ART. 54 Decreto legis lativo 626/94 –Legge Comunitaria 2000)
L’organizzazione del lavoro deve essere funzionale alla prevenzione dell’affaticamento
visivo determinato dall’uso del videoterminale per un periodo sufficientemente lungo,
che allo stato delle conoscenze scientifiche disponibili, si è ritenuto di quantificare
nelle predette quattro ore.
Deve essere consentito al lavoratore di fruire di una pausa di quindici minuti ogni
cento venti minuti di applicazione al videoterminale .
Tale pausa potrà essere fruita anche al di fu ori del posto di lavoro.
14. TRASPARENZA E DIRITT O DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI
1.Per il diritto di accesso agli atti amministrativi si applicano le vigenti norme in
materia previste dalla legge N° 241 del 07/08/90, del D.P.R. N° 352 del 27/06/92 e
tutte le successive modificazioni e integrazioni.
2. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto a chiunque abbia
interesse, personale e diretto, per la tutela di situazioni soggettive giuridicamente
rilevanti.
3. II diritto di accesso, nei limiti e forme consentiti dalla vigente normativa, si esercita
sugli atti amministrativi ed i provvedimenti adottati dai Consigli di classe, dal Collegio
dei docenti, dal Consiglio di Istituto, dalla Giunta Esecutiva, dal Comita to di
valutazione del servizio dei docenti e su eventuali decisioni formali adottate dal
Dirigente Scolastico o dal Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (ex
Segretario).
4. Il diritto di accesso si esercita tramite richiesta verbale e/o istanza scritta
indirizzate al Dirigente Scolastico.
5. Ogni procedimento di accesso, sotto la responsabilità del Preside, può essere
delegato ad un funzionario e deve concludersi entro TRENTA giorni decorrenti dalla
data di richiesta.
6. L'esame dei documenti vi ene effettuato dal richiedente avente titolo, nei modi di
legge, alla presenza di personale addetto. Lo stesso può prendere appunti e
trascrivere in tutto o in parte i documenti presi in visione o può richiederne copie,
previo pagamento delle spese di rip roduzione degli atti, oltre all'istanza prodotta in
carta legale, ( in carta libera vanno richiesti la copia o l'estratto degli atti inerenti al
proprio rapporto d'impiego) secondo C.M. N° 94 del 17/03/94.
7. Il rifiuto o la limitazione dell'accesso richie sto sono ammessi nei casi previsti dal
successivo articolo, con motivazione a cura del Preside e riferimento alla normativa
vigente e alle circostanze di fatto, mentre il diritto all'accesso è sempre escluso
laddove non si riscontri la sussistenza di un in teresse personale, diretto e attuale,
serio, non emulativo, né riducibile a mera curiosità, ricollegabile alla persona
96
dell'istante da uno specifico nesso, per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti.
Il rifiuto e/o il differimento deve sempre avv enire allorquando la richiesta è priva di
motivazione.
8. Nell'ambito dei criteri fissati dall'art. 8 del DPR del 27/06/92 N° 352, sono sottratti
all'accesso:
a) i documenti relativi alla carriera personale dei docenti ed alla loro vita privata o
professionale, salvo il diritto di accesso del dipendente ai documenti che lo
interessano direttamente (legge 241/1990).
b) i registri personali dei docenti, salvo il diritto di visione e/o di accesso del diretto
interessato, a conoscere i voti attribuiti.
c) i compiti in classe svolti dagli alunni, salvo il diritto di visione e/o di accesso
all'elaborato del diretto interessato o del docente della rispettiva disciplina.
9. Le famiglie oltre che interloquire con la scuola, nei termini e nei modi previsti dal
calendario scolastico, possono organizzarsi in comitati di lavoro con possibilità di
intervenire mediante proposte atte a sostenere le attività didattiche e formative
previste dal POF.
10. Agli incontri con le famiglie ciascun docente dedicherà un'ora alla settim ana nei
mesi da Ottobre ad Aprile incluso.
11. Salvo esigenze diverse, la scuola organizzerà, in tempi che saranno
tempestivamente comunicati agli interessati, due/tre incontri collegiali di tutti i
docenti dell'Istituto con le famiglie degli alunni delle singole classi, almeno uno per
ciascun quadrimestre, salvo il diritto riservato al Capo d’istituto di convocare le
famiglie in caso di situazioni eccezionali e/o impreviste.
15. VOTI-PAGELLE
1. Gli esiti delle verifiche orali ed i voti attribuiti alle prov e scritte, pratiche e/o
scritto/pratiche, devono essere comunicati tempestivamente agli alunni, al fine di
procedere all’autocritica e, se del caso, prendere le dovute contromisure finalizzate al
proprio successo scolastico.
2. Le pagelle degli alunni sar anno portate a conoscenza delle rispettive famiglie e
potranno costituire oggetto di discussione in seno agli organismi
97
MODIFICA DEL REGOLAMENTO .
Eventuali modifiche o aggiunte al regolamento possono essere proposte dal Dirigente
Scolastico e da almeno un terzo dei consiglieri in carica o da una intera componente
del Consiglio d’Istituto.
La proposta si intende accolta, diventando così parte integrante del regolamento
qualora venga approvata a maggioranza assoluta dal Consiglio d’Istituto in due s edute
fra le quali sia intercorso almeno un mese.
98
COMPORTAMENTO
Il voto del comportamento verrà attribuito dall’intero consiglio di classe in base ai seguenti indicatori
e alla seguente griglia di valutazione, al fine di valutare gli alunni secondo criteri omogenei.
VOTO
10
9
8
INDICATORI
DESCRITTORI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
1.
2.
3.
4.
Condotta
Atteggiamento
Note disciplinari
Uso del materiale e delle strutture della scuola
Frequenza
Ritardi
Rispetto delle regole
Condotta
Atteggiamento
Note disciplinari
Uso del materiale e delle strutture della scuola
Frequenza
Ritardi
Rispetto delle regole
Condotta
Atteggiamento
Note disciplinari
Uso del materiale e delle strutture della scuola
Frequenza
Ritardi
Rispetto delle regole
Condotta
Atteggiamento
Note disciplinari
Uso del materiale e delle strutture della scuola
5.
6.
7.
Frequenza
Ritardi
Rispetto delle regole
1.
2.
3.
4.
Condotta
Atteggiamento
Note disciplinari
Uso del materiale e delle strutture della scuola
5.
6.
7.
Frequenza
Ritardi
Rispetto delle regole
1.
2.
3.
Condotta
Atteggiamento
Note disciplinari
4.
Uso del materiale e delle strutture della scuola
5.
6.
7.
Frequenza
Ritardi
Rispetto delle regole
7
6
5
99
Sempre corretta
Molto responsabile
Nessuna
Appropriato
Assidua
Nessuno
Puntuale e costante
Molto corretta
Responsabile
Nessuna
Appropriato
Assidua
Quasi nessuno
Puntuale e costante
Corretta
Abbastanza responsabile.
Qualche ammonizione verbale.
Quasi sempre appropriato.
Regolare.
Saltuari
Costante.
Complessivamente corretta
Non sempre responsabile.
Sporadiche ammonizioni scritte
Non sempre appropriato e rispettoso
degli ambienti
Non sempre regolare.
Frequenti con assenze strategiche.
Saltuarie inadempienze nel rispetto delle
consegne e del regolamento di Istituto.
Non sempre corretta
Reprensibile
Frequenti ammonizioni verbali e scritte.
Mancanza di rispetto nei confronti delle
strutture
Irregolare
Continue assenze e ritardi.
Inadempienza del rispetto delle
consegne e del regolamento d’Istituto.
Decisamente scorretto.
Riprovevole.
Numerosi ammonimenti verbali e scritti
con eventuali sospensioni dalle lezioni.
Totale mancanza di rispetto nei
confronti delle strutture
Assenze reiterate e ingiustificate.
Frequenti
Inesistente, danno arrecato
intenzionalmente alle persone.
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEI DOCENTI
Un elemento fondamentale per l’erogazione del servizio scolastico in termini
qualitativi, è senz’altro l’aggiornamento professionale dei docenti.
Nell’Istituto Comprensivo di Badolato esso è finalizzato all’arricchimento di ogni
docente in relazione ai cambiamenti prefigurati dall’autonomia, allo sviluppo dei
contenuti dell’insegnamento, ai metodi e all’organizzazione dell’insegnare,
all’integrazione delle tecnologie.
L’occasione di in contri con personale qualificato su problematiche che interessano il
mondo dell’educazione, risulta di assoluta priorità per la progettazione e la
realizzazione concertata di iniziative che sono finalizzate ai miglioramenti degli esiti
formativi degli alun ni.
Grazie ai corsi di formazione autogestiti dalla scuola e al corso Ministeriale riferito al
“Piano Nazionale di Formazione sulle Competenze Informatiche e Tecnologiche del
Personale della scuola“, oltre la metà degli insegnanti è in grado di utilizzare il
computer nella didattica.
Tutti i docenti del circolo saranno interessati durante l'anno scolastico ad iniziative di aggiornamento
e/o autoaggiornamento organizzate dalla scuola, da Enti ed Associazioni e/o in rete con altre Scuole.
100
ORGANICO ISTITUTO COMPRENSIVO
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO
BADOLATO MARINA
SEZIONI / INSEGNANTI
3 SEZIONI
Prima sezione
Condello Vittoria
Paoletti Vittoria Francesca
Seconda sezione
Ciccaglioni Piera
Drago Giovanna
Guarneri Anna (sostegno)
Terza sezione
Squillacioti Vittoria
Bagetta Concetta
Religione: Calarco Luigi (4 ore e 30 minuti settimanali)
2 SEZIONI
S. CATERINA MARINA
Prima sezione
Martello Eleonora
Quaranta Anna Romina
Seconda sezione
D’Angelo Daniela
Colubriale Emilia
Religione: Epifani Teresa ( tre ore settimanali)
S. CATERINA SUPERIORE
SEZIONE UNICA
Ljoi Maria Vittoria
Comito Caterina
Religione: Calarco Luigi (1 ora e mezza settimanale)
101
SCUOLA PRIMARIA DI BADOLATO MARINA
Classe I A
Classe I B
Classe II A
Classe III A
Catanzariti Teresa (Italiano, Arte, Storia, Ed. fisica, Musica)
Frascà Vincenza(Matematica, Inglese)
Polacco Caterina (Scienze, Tecnologia, Geografia)
Caporale Immacolata ( Religione)
Lopilato Cinzia (Italiano, Arte, Storia, Ed. fisica, Musica, Inglese)
Frascà Vincenza(Matematica, Geografia)
Polacco Caterina (Scienze, Tecnologia)
Caporale Immacolata ( Religione)
Verdiglione Mariastella(Italiano, Arte, Storia, Musica)
Laganà Annamaria (Matematica, Scienze, Tecnologia, Geografia,
Ed. fisica)
Gallelli Teresa (Inglese)
Caporale Immacolata ( Religione)
Artuso M. Lidia(Italiano, Arte, Storia, Musica, Ed. fisica)
Pultrone Giuseppe (Matematica, Scienze, Tecnologia, Geografia)
Gallelli Teresa (Inglese)
Caporale Immacolata ( Religione)
Classe IV A
Ermocida Vittoria(Italiano, Arte, Storia, Inglese)
Pacetta Nicolina (Matematica, Scienze, Tecnologia, Geografia,
Musica, Ed. Fisica)
Caporale Immacolata ( Religione)
Classe V A
Piroso Domenica(Italiano, Arte, Storia, Inglese)
Lanciano Angelina (Matematica, Scienze, Tecnologia, Musica, Ed.
fisica, Geografia)
Caporale Immacolata ( Religione)
102
SCUOLA PRIMARIA DI S. CATERINA MARINA
Classe I A
Classe II A
Classe III A
Classe IV A
Classe V A
Mannello Anna ( Italiano, Arte, Storia, Geografia, Musica,
Ed. fisica, Tecnologia)
Marrocchella Eleonora(Matematica, Scienze)
Gallelli Teresa (Inglese)
Caporale Immacolata ( religione)
Lamanna Carmela ( Italiano, Arte, Storia, Geografia)
Bressi Domenica (Matematica, Scienze, Tecnologia)
Gallelli Teresa ( Inglese, Ed. fisica, Musica)
Caporale Immacolata (religione)
Nesticò Maria Caterina (Italiano, Arte, Storia, Geografia,
Musica, Ed. Fisica, Inglese )
Colubriale Luisa (Matematica, Scienze, Tecnologia)
Caporale Immacolata ( Religione)
Lamanna Carmela ( Italiano, Arte)
Colubriale Luisa (Matematica, Scienze, Tecnologia,Musica)
Parretta Nicolina (Storia, Geografia, Ed. fisica)
Gallelli Teresa ( Inglese)
Caporale Immacolata ( Religione)
Parretta Nicolina ( Italiano, Arte, Storia, Geografia)
Bressi Domenica (Matematica, Scienze, Tecnologia)
Mannello Anna(Musica, Ed. fisica)
Gallelli Teresa (Inglese)
Caporale Immacolata ( Religione)
SCUOLA PRIMARIA DI S. CATERINA CC
CLASSI I A - II A
CLASSI III A -IV A – VA
Fazio Caterina (Italiano, Inglese, Arte, Storia,
Cittadinanza, Geografia, Musica )
Marrocchella Eleonora (Matematica, Ed. Fisica)
Lanciano Domenica (Scienze, Tecnologia)
Epifani Teresa (Religione)
Arcadi Rita Francesca (sostegno)
Epifani Teresa ( Religione)
Lanciano Domenica ( Italiano, Arte, Musica,
Storia/Cittad., Geografia,Tecnologia)
Fazio Caterina(Scienze)
Marrocchella Eleonora(Matematica, Ed. Fisica)
Gallelli Teresa (Inglese)
Epifani Teresa (Religione)
103
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – BADOLATO
DOCENTI
DISCIPLINA
CLASSI
ORE DI LEZIONE
Riitano Giuseppina
Italiano – StoriaGeografia
IA
10
Riitano Giuseppina
Geografia
II A
2
Gualtieri Daniela
Italiano -StoriaGeografia
III A
10
Gualtieri Daniela
Italiano - Storia
II A
8
Reina Elena
Francese
I A - II A - IIIA
6
Dominijanni Vittoria
Inglese
I A - II A – IIIA
9
Guarna Angela
Sc. matematiche,
chim. fis. e naturali
I A - II A - III A
18
Gallelli Mario
Tecnologia
I A - II A – IIIA
6
Boccalone Rita
Arte
I A - II A – IIIA
6
Micò M. Carmela
Musica
I A - II A - IIIA
6 + 3 disposizione
Mondilla Luigi
Ed. Fisica
IIIA
2
Amadori Attilio
Ed. Fisica
I A - II A
4
Talotta Domenico
Religione
I A - II A - IIIA
3
Margherita Oliveti
Sostegno
III A
18
Messinese Ferruccio
Pianoforte
I A - II A – III A
6
Piccirillo Valeria
Violino
I A - II A – III A
6
Lamantea Marco
Flavio
Flauto
I A - II A – III A
6
Scanga Flavio
Chitarra
I A - II A – III A
6
104
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – S. CATERINA
DOCENTI
DISCIPLINA
CLASSI
ORE DI LEZIONE
Cerra Paolo
Italiano – StoriaGeografia
IA
12 + 2 (approf.)
Cerra Paolo (Lettere)
Storia- Geografia
II A
3 +1 (approfond.)
Riitano Giuseppina
Italiano
II A
7
Leto Caterina
Italiano – StoriaGeografia
III A
12 + 2 (approfond.)
Italiano
II A
Leto Caterina
+ 1 mensa
+1 mensa
2 +1 (approfond.)
+ 1 mensa
Reina Elena
Francese
I A - II A – IIIA
6
Dominijanni Vittoria
Inglese
I A - II A – IIIA
9
Principe Cinzia
Scienze matemat.,
fisiche e naturali
II A - III A
16 + 2 mensa
Gallelli Mario
Tecnologia
I A - II A – IIIA
6
Boccalone Rita
Arte
I A - II A – IIIA
6
Micò M. Carmela
Musica
I A - II A - IIIA
6 + 3 disposizione
Mondilla Luigi
Ed. Fisica
I A - II A - IIIA
6
Talotta Domenico
Religione
I A - II A - IIIA
3
Messinese Ferruccio
Pianoforte
I A - II A – III A
6
Piccirillo Valeria
Violino
I A - II A – III A
6
Lamantea Marco
Flavio
Flauto
I A - II A – III A
6
Chitarra
I A - II A – III A
6
105
PERSONALE ATA
Il personale ATA è composto dal Direttore Generale dei Servizi Amministrativi, 3 Assistenti
Amministrativi e 14 Collaboratori scolastici.
Il personale di segreteria, che opera nella sede centrale di via Nazionale, è composto dal Direttore dei
Servizi Generali Amministrativi e da 3 assistenti amministrativi con buona anzianità di servizio e formazione
professionale.
Le funzioni di informazione, programmazione, organizzazione e coordinamento delle attività degli uffici
sono svolte dal Direttore Generale dei Servizi Amministrativi, sentito il parere del Dirigente Scolastico.
La gestione dei servizi amministrativi prevede attenzione a quanto indicato nel Contratto Formativo e
regolato dalla Carta dei Servizi della Scuola, in particolare alla disponibilità nel rapporto con l’utenza ed
alla funzionalità dell’ufficio.
Il personale della segreteria, nella relazione con il pubblico, provvede, anche con l’ausilio di tecnologie
informatiche, all’informazione sugli atti amministrativi, al servizio di partecipazione L. 241 e alla ricerca e
analisi di proposte finalizzate al miglioramento delle prestazioni. In ogni procedura si attua il principio
della trasparenza, nel rispetto del diritto alla corretta informazione e all’accesso alla documentazione.
Accedono agli atti dei procedimenti coloro che ne hanno il diritto, ai sensi dell’art. 10 della L. 241 del
1990 e i titolari di interessi personali, ai sensi dell’art. 22 della predetta Legge.
Gli uffici sono provvisti di telefono/fax, attrezzature informatiche e osservano il seguente orario di
servizio: da Lunedì a Sabato dalle ore 7:30 alle ore 13:30. E’ garantita l’apertura degli uffici al pubblico
nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì in orario antimeridiano dalle ore 11:30 alle ore 13:00 e il
Mercoledì in orario pomeridiano dalle ore 15:00 alle ore 16:00. L’ufficio di presidenza è aperto al
pubblico previo appuntamento in segreteria.
La scuola rispetterà la chiusura prefestiva nei giorni di sospensione delle lezioni, cioè nei periodi di
vacanza.
Prefestivi personale ATA
24 Dicembre 2014
27 Dicembre 2014
31 Dicembre 2014
05 Gennaio 2015
04 Aprile 2015
02 Maggio 2015
01 Giugno 2015
Tutti i Sabato di Luglio (4, 11, 18, 25)
Tutti i Sabato di Agosto (1, 8, 22, 29) e il 14 /08/2014
Per un totale di 96 ore di prefestivi.
La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico con modalità di risposta che
comprendono nome dell’Istituto, qualifica di chi risponde e persona in grado di fornire le informazioni
richieste.
All’albo della scuola è possibile prendere visione di:
 pubblicizzazione del POF e della programmazione didattico/educativa;
 calendario delle attività funzionali all’insegnamento;
 delibere degli Organi collegiali e norme che regolano il funzionamento della scuola;
 graduatorie aspiranti a contratto a tempo determinato;
 bacheca sindacale.
Alle istanze presentate si risponde:

immediatamente quando le informazioni possono essere raccolte e/o documentate con gli
106


strumenti a disposizione degli Uffici;
entro il terzo giorno dalla richiesta, se essa include certificati di iscrizione e di frequenza;
entro il quinto giorno, quando l’informazione richiede una ricerca più complessa (es.
valutazioni, giudizi, certificati di servizio).
Le schede di valutazione non ritirate vengono depositate in Segreteria e consegnate immediatamente
alla richiesta.
I collaboratori scolastici, che vigilano l’ingresso e l’entrata degli Uffici e di tutti gli alunni durante l’intera
giornata scolastica, devono fornire all’utenza le prime informazioni sulle modalità di fruizione del
servizio. I collaboratori scolastici sono distribuiti nei vari plessi come da tabella:
PLESSO
NUMERO
Scuola Sec. di 1° grado – Badolato M.
2
Scuola Primaria – Badolato M.
2
Scuola dell’Infanzia – Badolato M.
2
Scuola Primaria e Scuola Sec. di 1° - S. Caterina M.
2
Scuola dell’Infanzia – S. Caterina M.
2
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria – S. Caterina S.
2
Prevalentemente questo personale è stabile e con buona anzianità di servizio.
L’orario settimanale di servizio per i collaboratori scolastici, da prestare in non meno di sei giorni,
comprende 36 ore. La definizione della distribuzione delle ore nella giornata e nella settimana è
determinata dall’accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle linee fissate dal Consiglio
d’Istituto.
107
SUPPORTI STRUTTURALI
L’Istituto Comprensivo è dotato dei seguenti laboratori:
 3 aule multimediali (computer e lavagne interattive);
 1 laboratorio scientifico;
 3 biblioteche;
 2 palestre comunali.
L’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche nell’ambito didattico rappresenta uno dei fatti più
significativi e importanti introdotti nella scuola negli ultimi anni portando cambiamenti nei linguaggi di
base e ad un diverso modo di apprendere e comunicare.
Gli alunni vivono questo momento formativo con interesse e serenità, si accostano a questi strumenti
con curiosità e desiderio di imparare: lo studio diventa piacere. Infatti ognuno si sente stimolato a
creare, a progettare diventando artefice di ciò che fa; tutto ciò avviene in un atteggiamento
collaborativo con gli altri divertendosi.
108
VISITE GUIDATE – VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le visite guidate, i viaggi di istruzione, lo svolgimento di attività sportive, gli scambi culturali con altri
paesi europei, intesi quali strumenti per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi
aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi, rientrano tra le attività didattiche ed integrative
della scuola.Sarà privilegiato il mese di Aprile, eccezionalmente la prima decade di Maggio. Si precisa
che se, per qualunque motivo, l’insegnante che organizza l’uscita non potrà accompagnare gli alunni,
sarà sospesa la visita guidata. Per motivi di sicurezza e in casi particolari è richiesto il numero di almeno
2 docenti accompagnatori, indipendentemente dal numero degli alunni.
SCUOLA
INFANZIA
CLASSI
DESTINAZIONE
Terza
Sezione
Badolato
Terza
Sezione
Badolato
S. Caterina Ionio
M.
Terza
sezione
S. Caterina
Centro
Terze
Sezioni
S . Caterina
Terze
Sezioni
dell’Istituto
Terze
Sezioni
dell’Istituto
PRIMARIA
Badolato
S. Caterina Centro
S. Caterina Marina
s. Caterina CC
Sedi scolastiche
Scuola Primaria
Badolato/S.
Caterina
Catanzaro
PARTICOLARI DA
VISITARE
Agriturismo “La Sena”fattoria didattica
PERIODO
Ultima decade di
Maggio
Panificio “il Bastone”lavorazione - produzione
del pane (progetto Expo
2015)
Produzione del pane
casereccio dalla nonna di
un alunno
28 novembre 2014
dalle10:00 alle 11:30
n.27 alunni
Spiaggia -ambiente
marino (progetto
accoglienza)
Classi prime scuola
primaria Badolato/S.
Caterina
Prima decade Giugno
Progetto ”Una Regione in
movimento”
Aprile –Maggio 2015
Badolato n.
S.Caterina M n.13 al.
S.Caterina C.C n.3 al.
dicembre / gennaio
2014 n. 3 alunni
21 Maggio 2015
Prime
tutti i plessi
Amaroni
Azienda agricola produzione miele fattoria
didattica (progetto
“EXPO”)
Seconde
Lamezia
Produzione caramelle
”Silagum”
30 Aprile 2015
Badolato sez. A n.15
alunni
Badolato sez. B n. 15
alunni
S. Caterina M.
n.11alunni
S. Caterina C.C.n.6
alunni
28 Aprile 2015
n.35 alunni +3 Acc.
Badolato
Produzione olio -frantoio
14 Novembre 2014
109
“Epifani”(progetto EXPO)
S. Caterina M.n.11
alunni
S Caterina C.C.
n.1 alunno+2acc.
15 Maggio2015
Badolato 20* alunni
s. Caterina M. 20
alunni
S. Cat.C.C n.6 alunni
+4 acc.
15 Maggio 2015
32 alunni +3 acc.
27 Marzo 2015
Badolato n.
21*alunni
S. Caterina M. n.8
alunni
S. Caterina CC n.
2alunni + 4acc.
Terze
Mongiana – Serra
S. Bruno
Regie Ferriere – percorso
naturalistico
Quarte
Mongiana – Serra
S. Bruno
Reggio Calabria
Regie Ferriere – percorso
naturalistico
Palazzo
“Campanella”sede del
Consiglio Regionale
(progetto “ragazzi in
Aula”)
Museo - Bronzi di Riace
Quinta
Badolato
Badolato Borgo
Convento S. Maria degli
Angeli (progetto
”Racconto la mia storia”)
Aprile/Maggio2015
Badolato n.21*alunni
+2 Acc.
Quinta
Badolato
Soverato
Caserma Comando
dell’Arma dei Carabinieri
(progetto legalità).
Tutte le
quinte
Plessi scolastici
Scuola Secondaria
Badolato –
S. Caterina
Incontri “Continuità”
Tutte le
quinte
Sila
Bellezze naturalistiche –
musei
18 Dicembre 2014
Badolato
n. 21*alunni +2acc.
02 Dicembre 2014
S. Caterina
n.10alunni +2 acc.
21 Maggio 2015
Badolato n. 21 alunni
S. Caterina M. n. 8
alunni
S. Caterina CC n. 2
alunni + acc.
27 – 28 -29 Aprile
2015
n. 31* alunni +4 acc.
Aprile / Maggio 2015
n. alunni 195**+acc.
10/12/2014
n. 50* alunni+5 acc.
Quinte
Quinte S.
Caterina
Tutte le
Catanzaro
classi
Tutte le
Ambiente marino
classi
S. Caterina
Centro
Terza-quarta
S. Caterina
Marina
Progetto “Una Regione in
movimento”
Progetto ”Conosciamo il
mare attraverso i
pescatori”
110
Tutte le
classi
S.Caterina
C.C.
Tutte le
classi
Tutte le
classi
Tutte le
classi
Prime /
seconde
Prime
/seconde
Tutte le
classi
Scuola
Secondaria
di
Primo
Grado
S. Caterina Centro
Progetto legalità
“4 Novembre”
Roma
Centro storico – Palazzo
“Montecitorio” sede della
Camera dei Deputati –
“Palazzo Madama” sede
del Senato
Milano con la sosta
EXPO
di 1 giorno in
Visita centro storico
Toscana e di 1
(Duomo- Castello
giorno in Umbria
sforzesco - La Scala)
Soverato
Teatro in lingua Inglese
Mongiana – Serra
S. Bruno
Roccelletta di
Borgia
Bova
Terze
Soverato
Tutte le
classi
S. Caterina
M.
S. Caterina Centro
Regie Ferriere-Percorso
naturalistico
Museo e Parco
Archeologico “Scolacium”
Azienda agricola e
consorzio del bergamotto
(progetto “Expo”)
Progetto “I luoghi della
prevenzione”
Progetto “legalità”
Giornata delle Forze
Armate
4 Novembre2014
20 – 21 – 22
/10/2014
17 -22 Maggio 2015
Marzo 2015
12 Maggio 2015
n. 75 alunni + 4 acc.
16 Aprile 2015
n.75 alunni + 4 acc.
20 Dicembre
n. 114*alunni+ 9 acc.
13 Novembre
S.Caterina n.21
alunni +1 acc.
27 Novembre
Badolato n.18 alunni
+1 acc.
4 Novembre 2014
PROSPETTO USCITE /INCONTRI ORIENTAMENTO SCUOLA SECONDARIA (in corso di aggiornamento)
SCUOLA
ITC “CALABRETTA”
SOVERATO
CLASSI- N. ALUNNI
ISTITUTO
ALBERGHIERO
SOVERATO
III SECONDARIA
S.Caterina e
Badolato
n.39alunni+acc.
IPSIA FERRARIS
CATANZARO
PERIODO
11/12/2014
14/01/2015
In orario
antimeridiano
17/12/2014
111
LOCALITA’
IN SEDE
ORE 9:00 S.
CATERINA
ORE 10:00
BADOLATO
SOVERATO
ORE 9:00S
Caterina
Ore 10:00
Badolato
LA CONTINUITÀ ORIZZONTALE
Esiste un versante della continuità “esterno” alla scuola: quello con il territorio.
In realtà famiglie, agenzie formative, enti locali, associazioni sono “interni” al sistema scolastico, nel
senso che ne condizionano l’esistere; sarebbe estremamente riduttivo considerarli alla stregua dei
fattori esterni, aggiuntivi, scarsamente influenti.
Non basta mettere in comunicazione, aprendo una porta, due mondi diversi per aspettarsi che
collaborino: è necessario occupare insieme uno spazio mentale, progettuale, culturale.
Il primo contesto naturale con il quale la scuola deve porsi in stretto legame di continuità è quello
familiare.
Il coinvolgimento delle famiglie nel processo unitario dell’educazione avverrà attraverso appositi
incontri per renderle partecipi di quanto si è fatto e di quanto si continuerà a fare, per raccogliere
aspettative, bisogni, punti di forza e di debolezza di cui la scuola deve tener conto. Tutto ciò servirà per
adottare strategie adeguate e orientare l’azione didattico-educativa verso una crescita globale degli
alunni.
Nel rapporto scuola-famiglia ci sarà, dunque, la “cogestione” dei processi educativi.
Nell’ottica dei principi enunciati, il territorio nel quale è inserita l’unità scolastica esprime un ruolo
attivo, di compenetrazione, nella gestione ed erogazione del servizio formativo.
La scuola si attiverà affinché l’Ente locale partecipi al finanziamento di progetti che richiedono l’utilizzo
di esperti nella realizzazione di specifiche attività miranti allo sviluppo del benessere e della qualità della
vita dei minori. In tal modo la scuola, aprendosi al territorio, non resterà estranea alla grande sfida del
XXI secolo: “Investire nell’educazione affinché ogni persona sia sempre più in grado di esprimere,
affermare e sviluppare il proprio potenziale umano fatto di unicità, di costruttività, di creatività e di
responsabilità”.
112
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“Tommaso Campanella”
Via Nazionale -88060 Badolato ( CZ )
Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939
C.f. 97035190798 Cod mec. CZIC818007
CURRICOLO VERTICALE ORIENTANTE
A.S. 2014/2015
FONTI DI RIFERIMENTO
> Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione 2012
>Raccomandazione del Parlamento europeo 2006
“Competenze chiave per l'apprendimento permanente”
Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Marcella Crudo
113
FINALITÀ
DEL CURRICOLO
SAPERE
SAPER FARE
SAPER ESSERE
PREMESSA
Il curricolo risponde con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni e
viene predisposto con riferimento al “Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione”, ai
“Traguardi per lo sviluppo delle competenze” e agli “Obiettivi di apprendimento” specifici per ogni disciplina . Si
articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, attraverso le aree disciplinari nella
scuola primaria e le discipline nella scuola secondaria di 1^ grado.
L'assunzione del principio della CONTINUITÀ VERTICALE è considerata condizione necessaria per
realizzare un percorso educativo che garantisca a ogni allievo la centralità e la continuità costruttiva.
Essa si realizza in un processo di apprendimento in cui il sapere si espande e si organizza mettendo in
collegamento le conoscenze possedute con quelle più complesse che verranno progressivamente
acquisite in un'ottica di superamento del profilo e delle finalità formative del singolo segmento.
Tale concezione si concretizza nella costruzione di un curricolo verticale completo che possa rispondere
alle effettive esigenze della comunità scolastica, ai bisogni del contesto socio-culturale nel rispetto
dell'età e del grado di maturazione degli alunni.
L'elaborazione del curricolo d'istituto rappresenta il terreno su cui si misura concretamente la capacità
progettuale di ogni singola istituzione scolastica autonoma. È parte integrante del POF in quanto
rappresenta la sintesi della progettualità formativa e didattica della scuola.
114
Il curricolo progettato per il nostro Istituto Comprensivo prevede il superamento di una semplice
definizione di contenuti in progressione e vuole caratterizzarsi come percorso formativo unitario ispirato
a una logica progressiva che porti allo sviluppo e al raggiungimento di competenze definite e certificabili
sia negli specifici ambiti disciplinari sia in quelli trasversali e metodologici. È costruito nel pieno rispetto
della specifica identità educativa e professionale di ciascun segmento e intende facilitare il raccordo tra i
diversi ordini di scuola.
Le competenze che si intendono sviluppare sono da considerarsi come sapere agito, capacità di
mobilitare, combinandole, conoscenze, abilità, attitudini, capacità personali, sociali e metodologiche per
gestire situazioni e risolvere problemi in contesti significativi con autonomia e responsabilità utilizzando
i saperi posseduti ma anche attivandone di nuovi.
Si è scelto di organizzare il curricolo a partire dalle otto competenze chiave europee e di cittadinanza
attiva perché esse rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell'educazione in quanto
necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, l’inclusione sociale, l’occupazione e possono
fungere da filo conduttore unitario dell’insegnamento/apprendimento attribuendogli senso e
significato.
A partire dal curricolo d'istituto i docenti, in stretta collaborazione, individueranno le esperienze di
apprendimento, le scelte didattiche e le strategie più significative e idonee a garantirne la qualità,
ponendo attenzione all'integrazione e interconnessione tra le discipline.
Il raggiungimento dei traguardi previsti per ciascuna competenza non è responsabilità del docente della
specifica disciplina ma deve essere un compito condiviso da tutti al fine di assicurare l'unitarietà dei
processi di apprendimento e rendere costruttivo ed efficace il percorso di ogni alunno.
Lo sviluppo delle competenze viene promosso adottando una didattica flessibile e collaborativa che
privilegia sia l'esperienza attiva dell'allievo, la sua riflessività, l'apprendimento induttivo, la creatività,
l'approccio integrato interdisciplinare sia la costruzione sociale dell' apprendimento tramite la
collaborazione e l'aiuto reciproco.
La valutazione delle competenze avviene osservando le modalità con cui l'alunno utilizza le conoscenze,
le abilità e le capacità personali possedute, quale grado di autonomia e responsabilità raggiunge e
assume, in tal modo, una funzione formativa , di accompagnamento dei processi di apprendimento e di
stimolo al miglioramento continuo.
115
COMPETENZE
DISCIPLINARI
CURRICOLO
COMPETENZE CHIAVE
Parlamento europeo e
consiglio
COMPETENZE CHIAVE
Europeo 2006
ATTIVA
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
di CITTADINANZA
LECOMPETENZE CHIAVE sono il
risultato del processo d’integrazione
ed interdipendenza tra i saperi e le
competenze contenuti negli assi
culturali.
Gli obiettivi di apprendimento
individuano, invece, ”campi di
sapere ed abilità ritenuti
indispensabili al fine del
raggiungimento dei traguardi per lo
sviluppo delle competenze”.
Hanno il compito di formare il pieno
sviluppo della persona nella
costruzione del sé, di corrette
significative relazioni con gli altri e di
una positiva interazione con la realtà
naturale e sociale.
116
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Nel curricolo, risultato di scelte culturali, pedagogiche, metodologiche e disciplinari che caratterizzano il percorso
formativo di ciascun allievo, vengono delineate le competenze e i traguardi che l’alunno deve raggiungere al
fine di ogni ordine di scuola. In particolare, il quadro di riferimento europeo delinea otto competenze chiave e
otto di cittadinanza attiva.
COMPETENZE CHIAVE
(Raccomandazione del Parlamento Europeo
18/12/2006)
1. Comunicazione nella madrelingua;
2. Comunicazione nelle lingue straniere;
3. Competenza matematica e competenze di
base in scienze e tecnologia;
4. Competenza digitale;
5. Imparare a imparare;
6. Competenze sociali e civiche;
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8. Consapevolezza ed espressione culturale.
COMPETENZE DI CITTADINANZA ATTIVA
D.M. 22/08/ 2007 n. 139
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare (comprendere, rappresentare)
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
Il raggiungimento di tali obiettivi formativi è il presupposto per garantire la trasformazione delle
potenzialità e capacità di ciascun alunno in reali e documentate competenze.
I docenti, pertanto, nel progettare il percorso formativo, utilizzano gli obiettivi di apprendimento ritenuti
indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze e una didattica inclusiva che,
attraverso un percorso individualizzato e attività di recupero mirate, fa sì che ogni alunno raggiunga la “ sua
eccellenza”. In questa individuazione di strade e modi di lavoro comune non bisogna perdere di vista la
dimensione formativa dell’orientamento, un processo che si articola lungo l’intero arco di vita (long life
education) e consiste nello sviluppo graduale di competenze e della conoscenza di sé, per la costruzione di scelte
responsabili. Uno dei principali assi su cui si sviluppa l’orientamento è la progressiva consapevolezza delle
responsabilità in merito al proprio processo di apprendimento e delle strategie messe in atto per imparare.
Riveste particolare importanza la conoscenza della nostra Carta costituzionale, l’adesione ai suoi principi e ai suoi
valori di libertà, di giustizia, di uguaglianza, di rispetto della dignità della persona, di solidarietà, di pari
opportunità, di democrazia; questi elementi costituiscono il punto di partenza, fin dalla scuola dell’Infanzia, per
sviluppare la coscienza civica, per imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti nella nostra
società e per interpretare criticamente un mondo globalizzato, tecnologicamente avanzato e soggetto a continui
cambiamenti.
117
COMPETENZE CHIAVE
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA
CAMPO D’ ESPERIENZA
AREA DISCIPLINARE
SCUOLA SECONDARIA DI
1^ GRADO
DISCIPLINA
Comunicare in madrelingua
I discorsi e le parole
Area linguistica
Italiano
lingua I discorsi e le parole
Area linguistica
Inglese
Francese
Comunicare
straniera
in
Competenza matematica e La conoscenza del mondo
competenze di base in
scienza e tecnologia
Area
matematico- Matematica
scientifico-tecnologica
Scienze
Geografia
Tecnologia
Competenza digitale
Tutti i campi di esperienza
Tutte le aree disciplinari
Tutte le discipline
Imparare ad imparare
Tutti i campi di esperienza
Tutte le aree disciplinari
Tutte le discipline
Competenze storico-sociali
Spirito
d’iniziativa
imprenditorialità
Consapevolezza
espressione culturale
Il sé e l’altro
Area socio-antropologica Storia
Tutti i campi di esperienza Tutte
le discipline Cittadinanza
e
concorrenti
concorrenti
costituzione
Tutte
le discipline
concorrenti
e Tutti i campi d’ esperienza Tutte le aree disciplinari
Tutte le discipline
ed Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Immagini, suoni, colori
Area motoria
Storia
Area
linguistico- Educazione artistica
espressiva
Musica
Educazione fisica
Religione
118
COMPETENZE DI
CITTADINANZA
ATTIVA
SCUOLA
DELL'INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Competenze
Campi d'esperienza
Area disciplinare
Discipline
Imparare ad
imparare
Tutti i campi
d'esperienza
Tutte le aree disciplinari
Tutte le discipline
Progettare
Progettare
Progettare
Progettare
Comunicare
I discorsi e le parole
Area linguistica
Immagini, suoni, colori Area espressiva
Il corpo e il
Area motoria
movimento
Italiano
Arte
Educazione fisica
Lingue straniere
Collaborare e
partecipare
Il sé e l'altro. La
Tutte le aree disciplinari
conoscenza del mondo
Tutte le discipline
Agire in modo
autonomo e
responsabile
Il sé e l'altro
Area storico-antropologica Storia
Il corpo in movimento
Cittadinanza e costituzione
Risolvere i
problemi
La conoscenza del
mondo
Area matematicoscientifico-tecnologica
Matematica
Scienze
Tecnologia
Individuare
collegamenti e
relazioni
La conoscenza del
mondo e tutti i campi
concorrenti
Area matematicoscientifico-tecnologica
Matematica
Scienze
Tecnologia
Geografia
Acquisire e
interpretare
l'informazione
Tutti i campi
d'esperienza
Tutte le aree disciplinari
Tutte le discipline
119
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DI CIASCUN SEGMENTO DI SCUOLA
Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, rappresentano riferimenti per gli
insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa nello sviluppo integrale
dell’alunno.
Vengono di seguito elencate le competenze che l’alunno deve possedere per ogni campo di esperienza,
area disciplinare e disciplina al termine di ogni ordine di scuola.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Campo di esperienza
SCUOLA PRIMARIA
Area linguistica
SCUOLA SECONDARIA DI 1^
GRADO
Disciplina
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino
-usa la lingua italiana, arricchisce
e precisa il primo lessico,
comprende parole e discorsi, fa
ipotesi sui significati.
-Sa esprimere e comunicare agli
altri
emozioni,
sentimenti,
argomentazioni attraverso il
linguaggio verbale che utilizza in
differenti
situazioni
comunicative.
-Sperimenta rime, filastrocche,
drammatizzazione, inventa nuove
parole, cerca somiglianze e
analogie tra i suoni ei significati.
-Ascolta e comprende narrazioni,
racconta e inventa storie, chiede
e offre spiegazioni, usa il
linguaggio per progettare attività
e per definire regole.
-Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di lingue diverse,
riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura
con la creatività e la fantasia.
- Si avvicina alla lingua scritta,
esplora e sperimenta prime
forme
di
comunicazione
attraverso
la
scrittura,
incontrando anche le tecnologie
digitali e i nuovi media.
ITALIANO
L’alunno
-partecipa a scambi comunicativi
(conversazione, discussione di classe
o di gruppo) con compagni e
insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e
pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
- Ascolta e comprende testi orali
"diretti" o "trasmessi" dai media
cogliendone il senso, le informazioni
principali e lo scopo.
- Legge e comprende testi di vario
tipo, continui e non continui, ne
individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando
strategie di lettura adeguate agli
scopi.
- Utilizza abilità funzionali allo studio:
individua nei testi scritti informazioni
utili per l'apprendimento di un
argomento dato e le mette in
relazione; le sintetizza, in funzione
anche
dell'esposizione
orale;
acquisisce un primo nucleo di
terminologia specifica.
- Legge testi di vario genere facenti
parte della letteratura per l'infanzia,
sia a voce alta sia in lettura silenziosa
e autonoma e formula su di essi
giudizi personali.
Scrive
testi
corretti
ortograficamente, chiari e coerenti,
legati all'esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola
ITALIANO
L’alunno
-interagisce
in
modo
efficace in diverse situazioni
comunicative
attraverso
modalità dialogiche sempre
rispettose delle idee degli
altri; con ciò matura la
consapevolezza
che
il
dialogo, oltre ad essere uno
strumento comunicativo,
ha anche un grande valore
civile e lo utilizza per
apprendere informazioni ed
elaborare
opinioni
su
problemi riguardanti vari
ambiti culturali e sociali.
-Usa la comunicazione orale
per collaborare con gli altri,
ad
esempio,
nella
realizzazione di giochi o
prodotti nell’elaborazione
di
progetti
e
nella
formulazione di giudizi su
problemi riguardanti vari
ambiti culturali e sociali
-Ascolta e comprende testi
di vario tipo diretti e
trasmessi
dai
media,
riconoscendone la fonte, il
tema, le informazioni e la
loro gerarchia, l’intenzione
del mittente
-Espone
oralmente
all’insegnante
e
ai
compagni argomenti di
120
offre; rielabora testi parafrasandoli,
completandoli, trasformandoli.
-Capisce e utilizza nell'uso orale e
scritto i vocaboli fondamentali e
quelli di alto uso; capisce e utilizza i
più frequenti termini specifici legati
alle discipline di studio.
-Riflette sui testi propri e altrui per
cogliere regolarità morfosintattiche e
caratteristiche del lessico; riconosce
che le diverse scelte linguistiche sono
correlate alla varietà di situazioni
comunicative.
-È
consapevole
che
nella
comunicazione sono usate varietà
diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
-Padroneggia e applica in situazioni
diverse le conoscenze fondamentali
relative all’organizzazione logicosintattica della frase semplice, alle
parti del discorso (o categorie
lessicali) e ai principali connettivi.
121
studio e di ricerca anche
avvalendosi di rapporti
specifici, schemi, mappe,
presentazione al computer,
ecc.
-Usa
manuali
delle
discipline o testi divulgativi
(continui, non continui e
misti) nelle attività di studio
personali e collaborativi,
per ricercare, raccogliere e
rielaborare
i
dati,
informazioni e concetti;
costruisce sulla base di
quanto letto testi o
presentazioni con l’utilizzo
di strumenti tradizionali e
informatici.
-Legge testi letterari di vario
tipo (narrativo, poetici,
teatrali) e comincia a
costruirne
un’interpretazione,
collaborando con compagni
e insegnati.
-Scrive correttamente testi
di tipo diverso(narrativo,
descrittivo,
espositivo,
regolativo, argomentativo)
adeguati
a
situazione,
argomento,
scopo,
destinatario.
-Produce testi multimediali,
utilizzando in modo efficace
l’accostamento di linguaggi
verbali con quelli iconici e
sonori.
-Comprende e usa in modo
appropriato le parole del
vocabolario
di
base
(fondamentale; di alto uso,
di alta disponibilità).
-Riconosce e usa termini
specialistici in base ai campi
di discorso.
-Adatta opportunamente i
registri informale e formale
in base alla situazione
comunicativa
e
agli
interlocutori,
realizzando
scelte lessicali adeguate.
-Riconosce il rapporto tra
varietà linguistiche/lingue
diverse (plurilinguismo) e il
loro uso nello spazio
geografico,
sociale
e
comunicativo.
-Padroneggia e applica in
situazioni
diverse
le
conoscenze fondamentali
relative al lessico, alla
morfologia,
all’organizzazione
logicosintattica
della
frase
semplice e complessa , ai
connettivi testuali; utilizza
le
conoscenze
metalinguistiche
per
comprendere con maggiore
precisione i significati dei
testi e per correggere i
propri scritti.
INGLESE
L’alunno
-L’alunno comprende brevi messaggi
orali e scritti relativi ad ambiti
familiari.
-Descrive oralmente e per iscritto, in
modo semplice, aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni
immediati.
-Interagisce nel gioco; comunica in
modo comprensibile, anche con
espressioni e frasi memorizzate, in
scambi di informazioni semplici e di
routine.
-Svolge i compiti secondo le
indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante,
chiedendo
eventualmente spiegazioni.
-Individua alcuni elementi culturali e
coglie rapporti tra forme linguistiche
e usi della lingua straniera.
122
INGLESE
Le competenze in uscita al
termine
della
Scuola
Secondaria di primo grado
sono riconducibili al Livello
A 2 e avvio al B1del Quadro
Comune
Europeo
di
Riferimento Europeo –
European Framework.
L’alunno
-comprende oralmente e
per iscritto i punti essenziali
di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di
studio
che
affronta
normalmente a scuola e nel
tempo libero;
-Descrive
oralmente
situazioni,
racconta
avvenimenti ed esperienze
personali,
espone
argomenti di studio;
-Interagisce con uno o più
interlocutori in contesti
familiari e su argomenti
noti;
-Legge semplici testi con
diverse strategie adeguate
allo scopo;
-Legge testi informativi e
ascolta spiegazioni attinenti
a contesti di studio di altre
discipline;
-Scrive semplici resoconti e
compone brevi lettere o
messaggi rivolti a coetanei
e familiari;
-Individua elementi culturali
veicolati
dalla
lingua
materna
o
di
scolarizzazione
e
li
confronta
con
quelli
veicolati
dalla
lingua
straniera;
-Affronta situazioni nuove
attingendo
al
suo
repertorio linguistico; usa la
lingua per apprendere
argomenti anche di ambiti
disciplinari
diversi
e
collabora fattivamente con i
compagni
nella
realizzazione di attività e
progetti;
-Auto-valuta le competenze
acquisite ed è consapevole
del proprio modo di
apprendere.
FRANCESE
L’alunno
-comprende brevi messaggi
orali e scritti relativi ad
ambiti familiari;
-Comunica oralmente in
attività che richiedono solo
uno
scambio
di
informazioni semplice e
diretto
su
argomenti
familiari e abituali.;
-Descrive oralmente e per
iscritto, in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente;
-Legge brevi e semplici testi
con tecniche adeguate allo
scopo;
-Chiede spiegazioni, svolge i
compiti
secondo
le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante;
-Stabilisce relazioni tra
semplici
elementi
123
linguistico-comunicativi e
culturali propri delle lingue
di studio;
-Confronta
i
risultati
conseguiti in lingue diverse
e le strategie utilizzate per
imparare.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Campo di esperienza
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino
-Raggruppa e ordina oggetti e
materiali secondo criteri diversi,
ne identifica alcune proprietà,
confronta e valuta quantità,
utilizza simboli per registrarle,
esegue
misurazioni
usando
strumenti alla sua portata.
-Sa collocare le azioni quotidiane
nel tempo della giornata e della
settimana.
-Riferisce correttamente eventi
del passato recente; sa dire cosa
potrà succedere in un futuro
immediato e prossimo.
-Osserva con attenzione il suo
corpo, gli organismi viventi e i
loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro
cambiamenti.
-Si interessa a macchine e
strumenti
tecnologici,
sa
scoprirne le funzioni e i possibili
usi .
-Ha familiarità sia con le strategie
del contare e dell’operare con i
numeri sia con quelle necessarie
per eseguire le prime misurazioni
di lunghezze, pesi e altre
quantità.
-Individua le posizioni di oggetti e
di persone nello spazio, usando
termini come avanti/dietro,
sopra/sotto, destra/sinistra, ecc,
e segue correttamente un
percorso sulla base di indicazioni
verbali.
SCUOLA PRIMARIA
Area
matematico-scientificotecnologica
MATEMATICA
L’alunno
-si muove con sicurezza nel calcolo
scritto e mentale con i numeri
naturali e sa valutare l’opportunità di
ricorrere a una calcolatrice.
-Riconosce e rappresenta forme del
piano e dello spazio, relazioni e
strutture che si trovano in natura o
che sono state create dall’uomo.
-Descrive, denomina e classifica
figure in base a caratteristiche
geometriche, ne determina misure,
progetta e costruisce modelli concreti
di vario tipo.
-Utilizza strumenti per il disegno
geometrico (riga, compasso, squadra)
e i più comuni strumenti di misura
(metro, goniometro...).
-Ricerca dati per ricavare informazioni
e costruisce rappresentazioni (tabelle
e grafici). Ricava informazioni anche
da dati rappresentati in tabelle e
grafici.
-Riconosce e quantifica, in casi
semplici, situazioni di incertezza.
-Legge e comprende testi che
coinvolgono
aspetti
logici
e
matematici.
-Riesce a risolvere facili problemi in
tutti gli ambiti di contenuto,
mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
Descrive il procedimento seguito e
riconosce strategie di soluzione
diverse dalla propria.
-Costruisce ragionamenti formulando
ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista di
altri.
124
SCUOLA SECONDARIA DI 1^
GRADO
Disciplina
MATEMATICA
L’alunno
-si muove con sicurezza nel
calcolo anche con i numeri
razionali, ne padroneggia le
diverse rappresentazioni e
stima la grandezza di un
numero e il risultato di
operazioni.
-Riconosce e denomina le
forme del piano e dello
spazio,
le
loro
rappresentazioni e ne coglie
le relazioni tra gli elementi.
-Analizza
e
interpreta
rappresentazioni di dati per
ricavarne
misure
di
variabilità
e
prendere
decisioni.
-Riconosce
e
risolve
problemi in contesti diversi
valutando le informazioni e
la loro coerenza.
-Spiega il procedimento
seguito, anche in forma
scritta, mantenendo il
controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati.
-Confronta
procedimenti
diversi
e
produce
formalizzazioni che gli
consentono di passare da
un problema specifico a una
classe di problemi.
-Produce argomentazioni in
base
alle
conoscenze
teoriche
acquisite
(ad
esempio sa utilizzare i
concetti
di
proprietà
caratterizzante
e
di
-Riconosce e utilizza rappresentazioni
diverse di oggetti matematici (numeri
decimali, frazioni, percentuali, scale
di riduzione, ...).
-Sviluppa un atteggiamento positivo
rispetto alla matematica, attraverso
esperienze significative, che gli hanno
fatto intuire come gli strumenti
matematici che ha imparato ad
utilizzare siano utili per operare nella
realtà.
definizione).
-Sostiene
le
proprie
convinzioni,
portando
esempi e controesempi
adeguati
e
utilizzando
concatenazioni
di
affermazioni; accetta di
cambiare
opinione
riconoscendo
le
conseguenze logiche di una
argomentazione corretta.
-Utilizza e interpreta il
linguaggio
matematico
(piano cartesiano, formule,
equazioni, ...) e ne coglie il
rapporto col linguaggio
naturale.
-Nelle
situazioni
di
incertezza (vita quotidiana,
giochi, …) si orienta con
valutazioni di probabilità.
-Ha
rafforzato
un
atteggiamento
positivo
rispetto alla matematica
attraverso
esperienze
significative e ha capito
come
gli
strumenti
matematici appresi siano
utili in molte situazioni per
operare nella realtà.
SCIENZE
L’alunno
-sviluppa atteggiamenti di curiosità e
modi di guardare il mondo che lo
stimolano a cercare spiegazioni di
quello che vede succedere.
-Esplora i fenomeni con un approccio
scientifico:
con
l’aiuto
dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive
lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza semplici
esperimenti.
-Individua nei fenomeni somiglianze e
differenze, fa misurazioni, registra
dati significativi, identifica relazioni
spazio/temporali.
-Individua aspetti quantitativi e
qualitativi nei fenomeni, produce
rappresentazioni grafiche e schemi di
livello adeguato, elabora semplici
SCIENZE
L’alunno:
-esplora e sperimenta, in
laboratorio e all’aperto, lo
svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e
ne verifica le cause.
-ricerca
soluzioni
ai
problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
-Sviluppa
semplici
schematizzazioni
e
modellizzazioni di fatti e
fenomeni
ricorrendo,
quando è il caso, a misure
appropriate e a semplici
formalizzazioni.
-Riconosce nel proprio
organismo
strutture
e
funzionamenti a livelli
macroscopici
e
microscopici, è consapevole
125
modelli.
-Riconosce le principali caratteristiche
e i modi di vivere di organismi animali
e vegetali.
-Ha consapevolezza della struttura e
dello sviluppo del proprio corpo, nei
suoi diversi organi e apparati, ne
riconosce
e
descrive
il
funzionamento, utilizzando modelli
intuitivi ed ha cura della sua salute.
-Ha atteggiamenti di cura verso
l’ambiente scolastico che condivide
con gli altri; rispetta e apprezza il
valore dell’ambiente sociale e
naturale.
-Espone in forma chiara ciò che ha
sperimentato,
utilizzando
un
linguaggio appropriato,
-Trova da varie fonti (libri, internet,
discorsi
degli
adulti,
ecc.)
informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
delle sue potenzialità e dei
suoi limiti.
-Ha una visione della
complessità del sistema dei
viventi
e
della
loro
evoluzione nel tempo;
riconosce
nella
loro
diversità
i
bisogni
fondamentali di animali e
piante, e i modi di
soddisfarli negli specifici
contesti ambientali.
-È consapevole del ruolo
della comunità umana sulla
Terra, del carattere finito
delle
risorse,
nonché
dell’ineguaglianza
dell’accesso a esse, e adotta
modi
di
vita
ecologicamente
responsabili.
-Collega lo sviluppo delle
scienze allo sviluppo della
storia dell’uomo.
-Ha curiosità e interesse
verso i principali problemi
legati all’uso della scienza
nel campo dello sviluppo
scientifico e tecnologico.
TECNOLOGIA
L’alunno
-riconosce e identifica nell’ambiente
che lo circonda elementi e fenomeni
di tipo artificiale.
-E' a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di
consumo di energia, e del relativo
impatto ambientale.
-Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in
grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di spiegarne
il funzionamento.
-Sa ricavare informazioni utili su
proprietà e caratteristiche di beni o
servizi leggendo etichette, volantini o
altra documentazione tecnica e
commerciale.
-Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di farne
un uso adeguato a seconda delle
diverse situazioni.
TECNOLOGIA
L’alunno:
-riconosce
nell’ambiente
che lo circonda i principali
sistemi tecnologici e le
molteplici relazioni che si
stabiliscono con gli esseri
viventi e gli altri elementi
naturali.
-Conosce
i
principali
processi di trasformazione
di risorse e di produzione
dei beni e riconosce le
diverse forme di energia
coinvolte.
-È in grado di ipotizzare le
possibili conseguenze di
una decisione o di una
scelta di tipo tecnologico,
riconoscendo
in
ogni
innovazione opportunità e
rischi.
-Conosce e utilizza oggetti,
126
-Produce
semplici
modelli
o
rappresentazioni grafiche del proprio
operato utilizzando elementi del
disegno
tecnico
o
strumenti
multimediali.
-Inizia a riconoscere in modo critico le
caratteristiche, le funzioni e i limiti
della tecnologia attuale.
127
strumenti e macchine di
uso comune ed è in grado
di
classificarli
e
di
descriverne la funzione in
relazione alla forma, alla
struttura e ai materiali.
-Utilizza adeguate risorse
materiali, informative e
organizzative
per
la
progettazione
e
la
realizzazione di semplici
prodotti, anche di tipo
digitale.
-Ricava dalla lettura e
dall’analisi di testi o tabelle
informazioni sui beni o sui
servizi
disponibili
sul
mercato, in modo da
esprimere
valutazioni
rispetto a criteri di tipo
diverso.
-Conosce le proprietà e le
caratteristiche dei diversi
mezzi di comunicazione ed
è in grado di farne un uso
efficace e responsabile
rispetto
alle
proprie
necessità di studio e
socializzazione.
-Sa utilizzare comunicazioni
procedurali e istruzioni
tecniche per eseguire, in
maniera
metodica
e
razionale, compiti operativi
complessi,
anche
collaborando e cooperando
con i compagni.
-Progetta
e
realizza
rappresentazioni grafiche o
infografiche, relative alla
struttura
e
al
funzionamento di sistemi
materiali o immateriali,
utilizzando elementi del
disegno tecnico o altri
linguaggi multimediali e di
programmazione
SCUOLA DELL’INFANZIA
Campo di esperienza
SCUOLA PRIMARIA
Area socio-antropologica
IL SÉ E L’ALTRO
Il bambino
-gioca in modo costruttivo e
creativo con gli altri, sa
argomentare,
confrontarsi,
sostenere le proprie ragioni con
adulti e bambini
-Si
orienta
nelle
prime
generalizzazioni
di
passato,
presente e futuro e si muove con
crescente sicurezza e autonomia
negli spazi che gli sono familiari,
modulando
progressivamente
voce e movimento anche in
rapporto con gli altri e con le
regole condivise.
STORIA
L'alunno
-riconosce elementi significativi del
passato del suo ambiente di vita.
-Riconosce e esplora in modo via via
più approfondito le tracce storiche
presenti nel territorio e comprende
l'importanza del patrimonio artistico
e culturale.
-Usa la linea del tempo per
organizzare
informazioni,
conoscenze, periodi e individuare
successioni,
contemporaneità,
durate, periodizzazioni.
-Individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali.
-Organizza le informazioni e le
conoscenze, tematizzando e usando
le concettualizzazioni pertinenti.
-Comprende i testi storici proposti e
sa individuarne le caratteristiche.
-Usa carte geo-storiche, anche con
l’ausilio di strumenti informatici.
-Racconta i fatti studiati e sa produrre
semplici testi storici, anche con
risorse digitali.
-Comprende avvenimenti, fatti e
fenomeni delle società e civiltà che
hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine
del mondo antico con possibilità di
apertura e di confronto con la
contemporaneità.
-Comprende aspetti fondamentali del
passato dell’Italia dal paleolitico alla
fine dell’impero romano d’Occidente,
con possibilità di apertura e di
confronto con la contemporaneità.
128
SCUOLA SECONDARIA DI 1^
GRADO
Disciplina
STORIA
L’alunno
-si informa in modo
autonomo su fatti e
problemi storici anche
mediante l’uso di risorse
digitali.
-Produce
informazioni
storiche con fonti di vario
genere, anche digitali, e le
sa organizzare in testi.
-Comprende testi storici e li
sa rielaborare con un
personale metodo di studio.
-Espone oralmente e con
scritture, anche digitali, le
conoscenze
storiche
acquisite
operando
collegamenti
e
argomentando le proprie
riflessioni.
-Usa le conoscenze e le
abilità per orientarsi nella
complessità del presente,
comprende opinioni e
culture diverse, capisce i
problemi fondamentali del
mondo contemporaneo.
-Comprende
aspetti,
processi e avvenimenti
fondamentali della storia
italiana dalle forme di
insediamento e di potere
medievali alla formazione
dello stato unitario fino alla
nascita della Repubblica
anche con la possibilità di
aperture e confronti con il
mondo antico.
-Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia
europea
medievale,
moderna e contemporanea,
anche con possibilità di
aperture e confronti con il
mondo antico.
-Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia
mondiale,
dalla
civilizzazione neolitica alla
GEOGRAFIA
L’alunno
-si orienta nello spazio circostante e
sulle carte geografiche, utilizzando
riferimenti topologici e punti
cardinali.
-Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte
geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici
e carte tematiche, progettare
percorsi e itinerari di viaggio.
-Ricava informazioni geografiche da
una pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari,
tecnologie
digitali,
fotografiche, artistico-letterarie).
-Riconosce e denomina i principali
“oggetti” geografici fisici (fiumi,
monti, pianure, coste, colline, laghi,
mari, oceani, ecc.)
-Individua i caratteri che connotano i
paesaggi (di montagna, collina,
pianura,
vulcanici,
ecc.)
con
particolare attenzione a quelli italiani,
e individua analogie e differenze con i
principali paesaggi europei e di altri
continenti.
-Coglie nei paesaggi mondiali della
storia le progressive trasformazioni
operate dall’uomo sul paesaggio
naturale.
-Si rende conto che lo spazio
geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e
antropici legati da
rapporti di
connessione e/o di interdipendenza
-Lo studente si orienta nello spazio e
sulle carte di diversa scala in base ai
punti cardinali e alle coordinate
geografiche; sa orientare una carta
geografica a grande scala facendo
ricorso a punti di riferimento fissi.
-Utilizza
opportunamente
carte
129
rivoluzione industriale, alla
globalizzazione.
-Conosce aspetti e processi
essenziali della storia del
suo ambiente.
-Conosce
aspetti
del
patrimonio
culturale,
italiano e dell’umanità e li
sa mettere in relazione con
i fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
Lo studente:
-si orienta nello spazio e
sulle carte di diversa scala
in base ai punti cardinali e
alle coordinate geografiche
-sa orientare una carta
geografica a grande scala
facendo ricorso a punti di
riferimento fissi
-Utilizza opportunamente
carte
geografiche,
fotografie attuali e d’epoca,
immagini
da
telerilevamento,
elaboratori digitali, grafici,
dati
statistici,
sistemi
informativi geografici per
comunicare efficacemente
informazioni spaziali.
-Riconosce nei paesaggi
europei
e
mondiali,
raffrontandoli in particolare
a quelli italiani, gli elementi
fisici significativi e le
emergenze
storiche,
artistiche e architettoniche,
come patrimonio naturale e
culturale da tutelare e
valorizzare.
-Osserva, legge e analizza
sistemi territoriali vicini e
lontani, nello spazio e nel
tempo e valuta gli effetti di
azioni dell’uomo sui sistemi
territoriali alle diverse scale
geografiche.
geografiche, fotografie attuali e
d’epoca,
immagini
da
telerilevamento, elaborazioni digitali,
grafici,
dati
statistici,
sistemi
informativi geografici per comunicare
efficacemente informazioni spaziali.
-Riconosce nei paesaggi europei e
mondiali, raffrontandoli in particolare
a quelli italiani, gli elementi fisici
significativi e le emergenze storiche,
artistiche e architettoniche, come
patrimonio naturale e culturale da
tutelare e valorizzare.
-Osserva, legge e analizza sistemi
territoriali vicini e lontani, nello
spazio e nel tempo e rapporti di
connessione e/o di interdipendenza
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
L’alunno:
-prende consapevolezza dell’altro,
-interagisce positivamente con i
compagni,
-mette in pratica semplici regole della
convivenza civile,
-riconosce la diversità,
-pratica la solidarietà,
-ha cura di se stesso e degli altri,
-ha cura dell’ambiente che lo
circonda,
-coopera e collabora con i suoi pari
RELIGIONE
L’alunno
-riflette su Dio Creatore e Padre, sugli
dati fondamentali della vita di Gesù e
sa cogliere i contenuti principali del
suo insegnamento alle tradizioni
dell’ambiente in cui vive; riconosce il
significato cristiano del Natale e della
130
CITTADINANZA
E
COSTITUZIONE
Lo studente:
-collabora e partecipa con i
pari interagendo in gruppo,
comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando
le proprie e le altrui
capacità;
-agisce in modo autonomo
e responsabile nel rispetto
delle regole del vivere
civile;
-è sensibile alle esigenze
della
vita
sociale
comunitaria;
-ha
acquisito
la
consapevolezza della pari
dignità
sociale
e
dell’uguaglianza di tutti i
cittadini;
-ha autonomia di giudizio,
di responsabilità e di
decisione;
- partecipa alla vita della
propria comunità
RELIGIONE
L’alunno
-è aperto alla sincera
ricerca della verità e sa
interrogarsi sul trascendere
e porsi domande di senso,
cogliendo l’intreccio tra
dimensione religiosa e
Pasqua, traendone motivo per
interrogarsi sul valore di tali festività
nell’esperienza personale , familiare e
sociale.
-Riconosce che la Bibbia è il libro
sacro per cristiani ed ebrei e
documento
fondamentale
della
nostra cultura, sapendola distinguere
da altre tipologie di testi, tra cui quelli
di altre religioni; identifica le
caratteristiche essenziali di un brano
biblico, sa farsi accompagnare
nell’analisi delle pagine a lui più
accessibili, per collegarle alla propria
esperienza.
-Si confronta con l’esperienza
religiosa e distingue la specificità
della proposta di salvezza del
cristianesimo; identifica nella Chiesa
la comunità di coloro che credono in
Gesù Cristo e si impegnano per
mettere
in
pratica
il
suo
insegnamento; coglie il significato dei
Sacramenti e si interroga sul valore
che essi hanno nella vita dei cristiani.
131
culturale. A partire dal
contesto in cui vive, sa
interagire con persone di
religione
differente,
sviluppando
un’identità
capace di accoglienza,
confronto e dialogo.
-Individua, a partire dalla
Bibbia, le tappe essenziali e
i dati oggettivi della storia
della salvezza, della vita e
dell’insegnamento di Gesù,
del cristianesimo delle
origini.
-Ricostruisce gli elementi
fondamentali della storia
della Chiesa e li confronta
con le vicende della storia
civile passata e recente
elaborando
criteri
per
avviarne
una
interpretazione
consapevole.
-Riconosce
i
linguaggi
espressivi
della
fede(simboli, preghiere, riti,
ecc.), ne individua le tracce
presenti in ambito locale,
italiano, europeo e nel
mondo
imparando
ad
apprezzarli dal punto di
vista artistico, culturale e
spirituale.
-Coglie
le
implicazioni
etiche della fede cristiana e
le rende oggetto di
riflessione in vista di scelte
di vita progettuali e
responsabili.
Inizia
a
confrontarsi
con
la
complessità dell’esistenza e
impara a dare valore ai
propri comportamenti, per
relazionarsi in maniera
armoniosa con se stesso,
con gli altri, con il mondo
che lo circonda.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Campo di esperienza
SCUOLA PRIMARIA
Area linguistico-espressiva
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Il bambino
-comunica, esprime emozioni,
racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del
corpo consente.
-Inventa storie e sa esprimerle
attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e
creative; esplora le potenzialità
offerte dalla tecnologie.
-Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di animazione…);
sviluppa interesse per l’ascolto
della musica e per la fruizione di
opere d’arte.
-Scopre il paesaggio sonoro
attraverso attività di percezione e
di
produzione
musicale
utilizzando voce, corpo e oggetti.
-Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo
semplici
sequenze
sonoromusicali.
-Esplora i primi alfabeti musicali,
utilizzando anche i simboli di una
notazione
informale
per
codificare i suoni percepiti e
riprodurli.
MUSICA
L’alunno
-esplora, discrimina ed elabora eventi
sonori dal punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla loro
fonte.
-Esplora diverse possibilità espressive
della voce, di oggetti sonori e
strumenti musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di
forme di notazione analogiche o
codificate.
-Articola combinazioni timbriche,
ritmiche e melodiche, applicando
schemi elementari; le esegue con la
voce, il corpo e gli strumenti, ivi
compresi quelli della tecnologia
informatica.
-Improvvisa liberamente e in modo
creativo, imparando gradualmente a
dominare tecniche e materiali.
-Esegue, da solo e in gruppo, semplici
brani
vocali
o
strumentali,
appartenenti a generi e culture
differenti,
utilizzando
anche
strumenti didattici e auto-costruiti.
-Riconosce gli elementi costitutivi di
un semplice brano musicale.
-Ascolta, interpreta e descrive brani
musicali di diverso genere.
ARTE
L’alunno
-utilizza le conoscenze e le abilità
relative al linguaggio visivo per
produrre varie tipologie di testi visivi
(espressivi, narrativi, rappresentativi
e comunicativi) e rielaborare in modo
132
SCUOLA SECONDARIA DI 1^
GRADO
Disciplina
MUSICA
L'alunno
-partecipa in modo attivo
alla
realizzazione
di
esperienze
musicali
attraverso l'esecuzione e
l'interpretazione di brani
strumentali
e
vocali
appartenenti a generi e
culture differenti.
-Usa diversi sistemi di
notazione funzionali alla
lettura, all'analisi e alla
produzione
di
brani
musicali.
-É in grado di ideare e
realizzare, anche attraverso
l'improvvisazione
o
partecipando a processi di
elaborazione
collettiva,
messaggi
musicali
e
multimediali, nel confronto
critico
con
modelli
appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando anche
sistemi informatici.
-Comprende
e
valuta
eventi, materiali, opere
musicali riconoscendone i
significati,
anche
in
relazione
alla
propria
esperienza musicale e ai
diversi contesti storicoculturali.
-Integra con altri saperi e
altre pratiche artistiche le
proprie esperienze musicali,
servendosi
anche
di
appropriati codici e sistemi
di codifica.
ARTE
L’alunno
-realizza elaborati personali
e creativi sulla base di
un’ideazione
e
progettazione
originale,
applicando le conoscenze e
creativo le immagini con molteplici
tecniche, materiali e strumenti
(grafico-espressivi, pittorici e plastici,
ma anche audiovisivi e multimediali).
-È in grado di osservare, esplorare,
descrivere e leggere immagini (quali
opere d’arte, fotografie, manifesti,
fumetti) e messaggi multimediali
(quali spot, brevi filmati, videoclip,
ecc.)
-Individua i principali aspetti formali
dell’opera d’arte; apprezza le opere
artistiche e artigianali provenienti da
culture diverse dalla propria.
-Conosce i principali beni artisticoculturali
presenti nel
proprio
territorio e manifesta sensibilità e
rispetto per la loro salvaguardia.
le regole del linguaggio
visivo, scegliendo in modo
funzionale
tecniche
e
materiali differenti anche
con l’integrazione di più
media e codici espressivi.
-Padroneggia gli elementi
principali del linguaggio
visivo, legge e comprende i
significati
di
immagini
statiche e in movimento, di
filmati audiovisivi e di
prodotti multimediali.
-Legge le opere più
significative
prodotte
nell’arte antica, medievale,
moderna e contemporanea,
sapendole collocare bei
rispettivi contesti storici,
culturali
e
ambientali;
riconosce il valore culturale
di immagini, di opere e di
oggetti artigianali prodotti
in paesi diversi dal proprio.
-Riconosce gli elementi
principali del patrimonio
culturale,
artistico
e
ambientale del proprio
territorio e è sensibile ai
problemi della sua tutela e
conservazione.
-Analizza e descrive beni
culturali, immagini statiche
e multimediali, utilizzando il
linguaggio appropriato.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Campo di esperienza
SCUOLA PRIMARIA
Area motoria
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino
-vive pienamente la propria
corporeità, ne percepisce il
potenziale
comunicativo
ed
espressivo, matura condotte che
gli consentono una buona
autonomia nella gestione della
giornata a scuola.
-Riconosce i segnali e i ritmi del
proprio corpo, le differenze
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno
-acquisisce consapevolezza di sé
attraverso la percezione del proprio
corpo e la padronanza degli schemi
motori e posturali nel continuo
adattamento alle variabili spaziali e
temporali contingenti.
-Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio
per
comunicare
ed
esprimere i propri stati d’animo,
SCUOLA SECONDARIA DI 1^
GRADO
Disciplina
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno
-È
consapevole
delle
proprie
competenze
motorie sia nei punti di
forza che nei limiti.
-Utilizza le abilità motorie e
sportive
acquisite
adattando il movimento in
situazione.
-Utilizza
gli
aspetti
133
sessuali e di sviluppo e adotta
pratiche corrette di cura di se’, di
igiene e di sana alimentazione.
-Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e
motori ,li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con
l’uso di piccoli attrezzi ed è in
grado di adattarli alle situazioni
ambientali all’interno della scuola
e all’aperto.
-Controlla l’esecuzione del gesto
valuta il rischio, interagisce con
gli altri nei giochi di movimento,
nella musica, nella danza, nella
comunicazione espressiva.
-Riconosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il
corpo fermo e in movimento
anche attraverso la drammatizzazione
e le esperienze ritmico-musicali e
coreutiche.
-Sperimenta
una
pluralità
di
esperienze che permettono di
maturare competenze di gioco-sport
anche come orientamento alla futura
pratica sportiva.
-Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente
sempre
più
complessa,
diverse
gestualità
tecniche.
-Agisce rispettando i criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri, sia nel
movimento che nell’uso degli attrezzi
e trasferisce tale competenza
nell’ambiente
scolastico
ed
extrascolastico.
-Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio
corpo, a un corretto regime
alimentare e alla prevenzione dell’uso
di sostanze che inducono dipendenza.
-Comprende, all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport, il valore
delle regole e l’importanza di
rispettarle.
comunicativo-relazionale
del linguaggio motorio per
entrare in relazione con gli
altri, praticando, inoltre,
attivamente
i
valori
sportivi(fair-play)
come
modalità
di
relazione
quotidiana e di rispetto
delle regole.
-Riconosce, ricerca e applica
a se stesso comportamenti
di promozione dello “star
bene” in ordine a un sano
stile di vita e alla
prevenzione.
-Rispetta criteri di base di
sicurezza per sé e per gli
altri.
-È capace di integrarsi nel
gruppo,
di
assumersi
responsabilità
e
di
impegnarsi per il bene
comune.
CURRICOLO DI ORIENTAMENTO
Sapersi orientare significa essere in possesso di strumenti cognitivi, emotivi e relazionali idonei per fronteggiare il
disorientamento derivato dal mutamento veloce e continuo della società in cui viviamo; tale mutamento riguarda
l’economia (mercato unico mondiale), la cultura (società multietnica), l’ecologia (mutamento nei paesaggi e nei
climi), la tecnologia e altre varie cose. La scuola deve, perciò, garantire a quanti la frequentano, e per l’intero
percorso, la capacità di orientarsi nel mondo in cui si vive, inteso sia come ambiente quotidiano, sia come lo
spazio più esteso della comunicazione. A tale scopo, attraverso l’offerta formativa, la scuola interviene con un
insieme di attività che mirano a formare e a potenziare nei ragazzi, capacità che gli consentano di partecipare
attivamente alle scelte negli ambienti di studio e di lavoro e di pianificare in modo efficace il proprio futuro. Tali
capacità riguardano, la conoscenza di se stessi e della realtà sociale ed economica, la progettualità,
l’organizzazione del lavoro, il coordinamento dell’attività, le diverse forme di comunicazione e di relazioni
interpersonali.
Consapevolezza, responsabilità e autonomia costituiscono le linee direttrici comuni, in tutti e tre gli ordini di
scuola dell’Istituto Comprensivo, di interventi formativi che si avvalgono di strumenti didattici differenziati,
attraverso iniziative che devono essere inserite all’interno delle attività curricolari valorizzando il ruolo della
134
didattica orientativa e della continuità educativa (art.2 D.M. n. 487). Si tratta di utilizzare le materie scolastiche e
il sapere come strumenti di educazione.
Nella Scuola dell’Infanzia e Primaria è necessario offrire gli strumenti conoscitivi attraverso cui i bambini imparino
a riconoscere la realtà e ad operare in essa cercando, per quanto possibile, di allentare i legami di dipendenza nei
confronti degli adulti di riferimento per incamminarsi sulla strada dell’autonomia. Nella Scuola Secondaria di 1^
grado si darà al preadolescente la possibilità di potenziare i propri interessi e le proprie attitudini per fortificare, in
questa delicata fase, l’impegno verso la costruzione di un futuro. Inoltre si stabilirà con la scuola di grado
superiore un rapporto di collaborazione, da non intendersi come semplice illustrazione delle varie tipologie di
scuole secondarie presenti nel territorio, ma come una programmazione didattica e educativa complementare.
L’orientamento diventa così un processo che ha come fine il superamento della condizione presente (la scuola)
per entrare in una condizione futura (il lavoro).
L’Istituto Comprensivo “T. Campanella” di Badolato propone nel quadro delle finalità educative e delle scelte
formative strategiche presenti nel P.O.F., un percorso educativo e formativo continuo, nei tre ordini di scuola
finalizzato a:
o Acquisizione consapevole della propria identità.
o Sviluppo di conoscenze essenziali necessarie per osservare la realtà e coglierne gli aspetti più
significativi rispetto ai propri fini.
o Acquisizione della fiducia in se stessi per poter gestire e realizzare un autonomo e responsabile
progetto di vita.
o Acquisizione di una identità personale e sociale imperniata su conoscenze, valori e interessi.
o Acquisizione di abilità essenziali per inserirsi nel contesto sociale e lavorativo.
o Saper impostare, analizzare e risolvere problemi
o Saper osservare, riconoscere, porre relazioni, valutare
o Acquisire capacità decisionali
o Acquisire capacità progettuali personali
o Acquisire capacità di adattamento e cambiamento
Insomma, sviluppare nell’alunno capacità strategiche, metodologiche e procedurali dell’apprendere in un
percorso trasversale alle discipline che si può sintetizzare con “imparare ad imparare” per diventare, attraverso
un percorso di autoconsapevolezza e conoscenza della propria identità, soggetto attivo e protagonista delle
proprie scelte scolastiche e professionali, in relazione alla realtà sociale in cui vive, al fine di progettare in modo
consapevole la propria vita.
Il percorso didattico-formativo dall’infanzia alla preadolescenza così si articola: consapevolezza dei profondi
mutamenti sia della sfera fisica che psichica dell’ individuo che determinano le condizioni per il passaggio dalla
mentalità infantile alla mentalità adulta.
135
SCUOLA DELL’INFANZIA
Avviamento alla conoscenza del sé
Il bambino
Percepisce il sé fisico:
-Conosce lo schema corporeo
-Rappresenta
graficamente lo
schema corporeo
Percepisce il sé affettivo:
-prende coscienza del ruolo
occupato in famiglia
-prende coscienza del ruolo
occupato a scuola
Percepisce il sé sociale:
-ha informazione e conoscenza della
scuola
-ha informazione e conoscenza della
propria casa
Avviamento
all’informazione
e
all’autovalutazione
- Prende coscienza di sé e della
propria storia
-Prende coscienza delle paure per
poterle superare
- Scopre i propri interessi
- Scopre le proprie capacità
- Conquista autonomia
-Comincia a fare scelte autonome (i
colori, i giochi, le costruzioni)
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI 1^
GRADO
Avviamento alla conoscenza del sé
Informazione ed autovalutazione
L’alunno
L’alunno
Percepisce il sé fisico:
Conosce il sé fisico:
-conosce se stesso
(piano biologico)
-ricostruisce il proprio passato
-i cambiamenti nel corpo
-analizza la propria immagine
-la pubertà
-conosce il proprio carattere
Conosce il sé psicologico:
Percepisce il sé affettivo:
( piano psico-sociale)
-le relazioni interpersonali
-cambiamenti nel carattere
-il rispetto di sé
-abbandono
della
protezione
-il rispetto delle proprie cose
famigliare
-il rispetto degli altri
-capire se stessi e gli altri
-i bisogni e le aspettative
-i meccanismi della relazione
-scopre il gruppo
Conosce il sé socio-culturale:
Percepisce il sé sociale:
( piano psico-fisico)
-i propri spazi
-anatomia e fisiologia degli
-il percorso casa-scuola
apparati
-gli spazi pubblici
-le mode
-il comune
-i settori lavorativi
Conosce la realtà socio-economica:
-il “ valore” del lavoro
(piano
mentale:
ipoteticodeduttivo)
Avviamento all’autovalutazione
-i diversi settori della produzione
L’alunno conosce
-relazioni tra professioni e
-le proprie capacità
formazione scolastica
-le proprie competenze
-manifestare vere e proprie
-Sceglie le proprie letture, amici, attitudini
film, videogiochi ecc.)
-consapevolezza delle proprie
inclinazioni
-Sceglie l'indirizzo di studi
136
GLOSSARIO METODOLOGICO DIDATTICO
Lemmi
Definizioni
ABILITA’
Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per
portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del
Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come
cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e
creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di
metodi, materiali, strumenti).
Fonte
Raccomandazione del Parlamento europeo e del consiglio del 23
aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche
per l’apprendimento permanente – (2008/C 111/01)
ACCOUNTABILITY
Strumento di rendicontazione sociale che indica l’obbligo di render
conto , a chi vi è interessato (Stakeholders), dei risultati della
propria azione .
Fonte
Strumento introdotto nella scuola, nel 1988, dal governo
conservatore di Margaret Tatcher con le riforme contenute
nell’Education Act
ANALISI DELLA
SITUAZIONE
Rappresenta, nell’elaborazione di una programmazione didattica, il
primo momento di riflessione e consiste nell’analisi
particolareggiata di tutti quei fattori ed elementi che costituiscono
lo scenario entro il quale opererà concretamente la
programmazione stessa. In questo quadro di riferimento è
fondamentale, da un lato, effettuare un rigoroso check up iniziale
d’ingresso degli alunni (per poi verificare e valutare in itinere e alla
fine gli esiti formativi raggiunti), mentre dall’altro è altrettanto
importante definire gli aspetti connotanti il contesto storico,
sociale, culturale, istituzionale, organizzativo nel cui ambito
operano gli educatori.
APPRENDIMENTO
Processo attraverso il quale un soggetto in formazione acquisisce e
rielabora, in modo intenzionale e personale, predeterminati
contenuti della conoscenza, maturando perciò competenze ed
abilità.
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Metodo didattico - educativo di apprendimento costituito dalla
cooperazione fra gli studenti, ciascuno dei quali mette a
disposizione del gruppo il suo sapere e le sue competenze.
Apprendere in un gruppo si rivela molto efficace non solo sul piano
cognitivo ma anche per quanto riguarda l’attivazione dei positivi
processi socio – relazionali; ciascun componente, infatti, accresce la
propria autostima, si responsabilizza nei processi di
apprendimento, cresce nelle abilità sociali, imparando a cooperare
(Cooperative learning)
137
per il conseguimento di un obiettivo comune.
Fonte
Termine usato per indicare un metodo adottato, alla fine del
Settecento, dall’educatore inglese Andrew Bell e sostenuto, più
tardi, dal pedagogista John Dewey e dallo psicologo e pedagogista
Jean Piaget
APPRENDIMENTO IN CONTESTO Apprendimento che si realizza in un contesto organizzato e
FORMALE
strutturato (per esempio, in un istituto d’istruzione, o di
formazione o sul lavoro), appositamente progettato come tale ( in
termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per
l’apprendimento). L’apprendimento formale è intenzionale dal
punto di vista del discente e di norma sfocia in una convalida e/o in
una certificazione.
Fonte
Glossario della terminologia VET “Terminology of European
education and training policy” – Official Publications of the
European Communities”, CEDEFOP 2008;
Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio
europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM
(2001)678 ]
APPRENDIMENTO IN CONTESTO Apprendimento che si realizza nell’ambito di attività pianificate non
NON FORMALE
specificamente concepite come apprendimento (in termini di
obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento).
L’apprendimento non formale non sfocia di norma in una
certificazione. L’apprendimento non formale, a volte denominato
“apprendimento semi – strutturato”, è intenzionale dal punto di
vista del discente.
Fonte
Glossario della terminologia VET “Terminology of European
education and training policy” – Official Publications of the
European Communities”, CEDEFOP 2008;
Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio
europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM
(2001)678]
APPRENDIMENTO PERMANENTE
Qualsiasi attività di apprendimento intrapresa nelle varie fasi della
vita al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze
in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale.
Fonte
Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio
europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario[COM
(2001)678]
Risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull’apprendimento
permanente (2002/C 163/01)
138
AREA DISCIPLINARE
Raggruppamento di discipline su cui si articola il curricolo della
scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.
Le aree disciplinari sono tre: linguistico-artistico-espressiva, storicogeografico-sociale, matematico-scientifico-tecnologica.
Fonte
Indicazioni Nazionali per il curricolo(2007)
ASSE CULTURALE
Costituisce il “tessuto” per la costruzione di percorsi di
apprendimento,orientati all’acquisizione delle competenze chiave
che preparino i ragazzi alla vita adulta e che costituiscano la base
per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di
apprendimento permanente. Gli assi culturali che caratterizzano
l’obbligo di istruzione, della scuola secondaria di 2^ grado, sono
quattro: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico,
storico-sociale.
Fonte
Decreto ministeriale 22 agosto 2007, n.139-“Regolamento recante
norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione”
BRAIN STORMING
Letteralmente “tempesta di cervelli“. Dato un problema da
affrontare ciascuno dei partecipanti , entro prefissati limiti di
tempo, è libero di esprimere la propria idea senza che l’insegnante
esprima giudizi sulle idee emerse. Alla fine tutte le idee sono
raccolte ed opportunamente analizzate per giungere alla soluzione
del problema.
CERTIFICAZIONE DEI RISULTATI DI Rilascio di un certificato, un diploma o un titolo che attesta
APPRENDIMENTO
formalmente che un ente competente ha accertato e convalidato
un insieme di risultati dell’apprendimento (conoscenze,knowhow,abilità e/o competenze) conseguiti da un individuo rispetto ad
uno standard prestabilito. La certificazione può convalidare i
risultati dell’apprendimento conseguiti in contesti formali, non
formali o informali.
Fonte
Glossario della terminologia VET “Terminology of European
education and training policy”- Official Publications of the European
Communities”, CEDEFOP 2008
CIRCLE TIME
Letteralmente “tempo del cerchio”. Questo metodo consiste nel
disporre in cerchio i partecipanti mentre il conduttore sollecita e
coordina il dibattito entro un termine temporale prefissato. La
successione degli interventi, secondo l’ordine del cerchio, va
rigorosamente rispettata. Il conduttore non deve essere direttivo
né esprimere dissenso o assenso né tanto meno giudizi di valore sui
vari interventi; egli assume il ruolo di interlocutore nel porre
domande o nel fornire risposte. Il “circle time” facilita e sviluppa la
comunicazione circolare, favorisce la conoscenza di sé, promuove la
libera e attiva espressione delle idee, delle opinioni, dei sentimenti
e dei vissuti personali e, in definitiva, crea un clima di serenità e di
condivisione.
Fonte
Psicologia umanistica (Carl Rogers) anni ‘70
139
COMPETENZE
Comprovate capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e personale.
Nel contesto
del Quadro europeo delle qualifiche, le competenze sono descritte
in termini di responsabilità ed autonomia.
Fonte
COMPETENZE
CITTADINANZA
CHIAVE
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23
aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche
per l’apprendimento permanente-(2008/C 111/ 01)
DI Otto competenze, da acquisire al termine dell’obbligo d’istruzione,
che costituiscono il risultato che si può conseguire – all’interno di
un unico processo di insegnamento/apprendimento- attraverso la
reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le
competenze contenuti negli assi culturali.
Fonte
Decreto ministeriale 22 agosto 2007, n.0139 “regolamento recante
norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione”
COMPETENZE
CHIAVE
PER Combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al
L’APPRENDIMENTO PERMANENTE contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno
bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza
attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Fonte
CONOSCENZE
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18
dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento
permanente
Risultati
dell’assimilazione
di
informazioni
attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi,
teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel
contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono
descritte come teoriche e/o pratiche.
Fonte
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23
aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche
per l’apprendimento permanente-(2008/C 111/ 01)
CURRICOLO
È l’insieme, organicamente strutturato ed organizzato in sequenze,
delle esperienze d’insegnamento – apprendimento predisposte
sulla base dei contenuti predefiniti in relazione agli obiettivi
istituzionali ed alle specifiche esigenze formative degli alunni. Nel
curricolo, pertanto, entrano in stretto rapporto le finalità del
processo educativo nel suo complesso, la scelta mirata dei
contenuti e l’organizzazione delle metodologie didattiche.
Fonte
Con l’autonomia scolastica il “programma” viene sostituito dal
“curricolo”, da costruire a partire dalle Indicazioni Nazionali
DEBRIEFING
Riflessione autocritica di ciò che si è fatto ed appreso relativamente
ad un determinato argomento.
Si rivolgono agli alunni le seguenti domande:
140
Cosa hai imparato?
Come hai imparato?
Quando hai imparato?
Che voto daresti a questa attività? E perché? (Valutazione da 1 a
10)
La risposta alla prima domanda manifesta il sapere acquisito in
senso di concetti.
La seconda comunica la qualità delle competenze raggiunte …
Alla terza domanda emergono, invece, risposte rivelatrici dei
differenti stili di apprendimento presenti fra gli alunni, in quanto
ciascuno di essi indica normalmente diversi momenti e attività: ciò
risulta assai utile all’insegnante per mettere in gioco, ogni volta,
differenti tipologie di lavoro in modo da coinvolgere sempre l’intera
classe.
L’ultima domanda, infine, manifesta l’indice di gradimento verso
l’attività svolta e le sue motivazioni.
E-LEARNING
FLIPPED LEARNING
(Insegnamento capovolto)
Per e-learning (o apprendimento on-line o tele-apprendimento)
s’intende l’uso delle tecnologie multimediali e di internet per
migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle
risorse e ai servizi.
Insegnamento che consiste nel far lavorare prevalentemente a casa
lo studente, in autonomia, attraverso il web e leggendo testi
proposti dagli insegnanti.
Successivamente, in classe, l’allievo cerca di applicare quanto
appreso per risolvere problemi e svolgere esercizi pratici proposti
dal docente. Il compito dell’insegnate diventa quello di guidare
l’allievo nell’elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti
complessi.
Visto che la fruizione delle nozioni si sposta a casa, il tempo
trascorso in classe con i docenti può essere impiegato per altre
attività, in un’ottica di pedagogia differenziata e apprendimento a
progetto.
Fonte
INSEGNAMENTO
INDIVIDUALIZZATO
Metodo adottato, per la prima volta, negli anni ’90 da Eric Mazur,
professore di fisica presso l’università di Harvard
Insegnamento modulato in relazione alle caratteristiche individuali
in termini di intelligenza, di stile cognitivo, di dimensione affettiva.
Contro ogni forma di istruzione massificante, condotta dall’alto
verso una platea indifferenziata di allievi, l’insegnamento
individualizzato è uno dei cardini, insieme alla socializzazione, della
concezione democratica dell’educazione. Con l’intervento
normativo,ultimo in ordine di tempo, tale insegnamento deve
essere assicurato a tutti gli alunni compresi nell’area dei BES.
Fonte
Direttiva ministeriale del 27/12/2012 e successiva C.M. n^8 del
06/03/2013; L.8 ottobre 2010,n^170 e D.M.12/07/2011;
L.53/2003(Moratti) e D.Leg.vo 59/04; L.104/92; L.517/77.
141
INTERDISCIPLINARITA’
Metodologia didattica consistente nell’esaminare la realtà nelle
interrelazioni di tutti i suoi elementi, superando in tal modo la
tradizionale visione settorializzata in materie ed, in tempi più
attuali, in discipline.
METODO DIDATTICO
Organizzazione delle tecniche, delle procedure e degli strumenti
ritenuti idonei a far conseguire gli obiettivi formativi programmati.
METODOLOGIA
Studio dei metodi della ricerca pedagogica ed anche studio delle
modalità dei processi di insegnamento-apprendimento. In sintesi si
tratta dell’attuazione pratica di un metodo educativo,
evidentemente resa flessibile dal docente in relazione alle concrete
situazioni formative ed alle particolari caratteristiche degli alunni.
PROBLEM SETTING
FINDING
O PROBLEM Tecnica che ci permette di far fronte ad una situazione
problematica confusa, di definire qual è il problema da affrontare
rispondendo alla domanda :- Che cosa mi si chiede di fare?In pratica si tratta di ragionare sulle priorità in cui vanno inseriti i
dati del problema e di saper scegliere i dati da utilizzare e quelli da
scartare.
PROBLEM SOLVING
Tecnica didattica che intende l’apprendimento come il risultato di
un’attività di scoperta e per soluzione di problemi. Il problem
solving è sempre preceduto dalla fase di problem posing, quella
cioè in cui l’alunno è chiamato ad individuare chiaramente i termini
della situazione problematica per poi passare all’attuazione di una
strategia risolutiva.
PROBLEM
O
NETWORKING Questa tecnica consiste nell’individuare i dati utili
l’impostazione del problema scartando quelli sovrabbondanti.
per
SCHIUMAGGIO
ROLE PLAYING
Significa gioco di ruolo (si può applicare a conclusione di un’attività
o di una U.A.). Gli alunni dovranno mettersi nei panni di uno dei
personaggi ed essere capaci di cambiare ruolo perché l’aspetto più
importante è dimostrare di possedere punti di vista diversi.
RUBRICA VALUTATIVA
È uno strumento per la valutazione delle prestazioni in un’ottica di
apprendimento autentico, uno strumento per identificare e chiarire
le aspettative specifiche relative ad una prestazione e indicare il
grado di raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.
STAKEHOLDER
Con il termine Stakeholder (o portatore d’interesse) si indica un
soggetto (o un gruppo di soggetti) influente nei confronti di
un’iniziativa economica, sia essa un’azienda o un progetto.
Nell’ambito delle istituzioni scolastiche gli Stakeholders sono:
studenti e famiglie, il personale della scuola, gli enti locali, le
associazioni, i media locali …
Fonte
Definizione elaborata nel 1963 al Research Institute dell’Università
di Stanford .
142
TEAM TEACHING
Significa letteralmente “insegnamento di gruppo” ed è una
metodologia in cui gli insegnanti non lavorano più isolatamente,
ciascuno nella sua classe, ma cooperano con pari dignità e
responsabilità professionale per l’educazione di un gruppo di
alunni.
Ciascun docente del team si occupa di uno specifico ambito
disciplinare. I tempi della programmazione comune servono per
ogni opportuna verifica e valutazione e per flessibilizzare il curricolo
in itinere.
143
VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELLA SCUOLA
La valutazione del gradimento del servizio offerto dalla scuola viene effettuata sugli alunni, sui docenti,
sul personale ATA e sui genitori dei nostri alunni. Gli stessi tramite la compilazione del questionario
consegnato loro nel mese di maggio, e qui di seguito riportati, esprimono le loro opinioni e il loro
giudizio, tramite una scala di valori, su:
 l'organizzazione della scuola;
 la qualità del servizio erogato;
 le attività svolte.
In seguito i dati e i risultati monitorati verranno illustrati nel Collegio dei docenti e nel Consiglio di
Circolo per trarne indicazioni ed osservazioni su quanto pensato, agito, dichiarato e conseguito. La
funzione strumentale dell'Area 1, Gestione del Piano dell'Offerta Formativa, curerà le fasi di
monitoraggio e di verifica del POF con la predisposizione di questionari rivolti agli alunni, ai docenti (in
relazione al processo di insegnamento/apprendimento), al personale ATA e ai genitori su tutte le attività
realizzate all'interno della scuola; ciò permetterà di fare un bilancio consuntivo dell'efficacia e
dell'efficienza dell'azione della scuola.
144
ISTITUTO COMPRENSIVO - BADOLATO
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
QUESTIONARIO ALUNNI – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Caro alunno / cara alunna,
il nostro Istituto, al fine di migliorare la propria offerta formativa, ritiene di
fondamentale importanza la tua opinione.
Rispondendo a questo questionario, rigorosamente anonimo, ci potrai dire quello che
ti piace della tua scuola e quello che invece vorresti cam biare. Non esistono risposte
“giuste” o “sbagliate”; la risposta sarà giusta se rispondendo esprimerai quello che
pensi in modo sincero.
Prima di iniziare a compilare il questionario, ti vogliamo dare qualche suggerimento:

Leggi con attenzione le domande;

Scegli una sola risposta;

Se vuoi cambiare risposta scrivi NO a quella già data e con una nuova crocetta
indica quella giusta.
Segna con una sola X il livello di valutazione corrispondente alle tue
convinzioni.
= non so
= scarso
=sufficiente
= buono
= ottimo
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Non so
1.Quanto ritieni equilibrata la distribuzione
delle materie nell’orario settimanale della tua
scuola?
2.Come giudichi la quantità e la qualità delle
iniziative
proposte
(visite
guidate,
viaggi
d’istruzione, manifestazioni…..)?
3.Se hai partecipato alle attività aggiuntive e
ai progetti proposti quest’anno dalla tua
scuola, come li hai trovati?
(NON
RISPONDERE
SE
NON
HAI
PARTECIPATO)
4.Che voto dai alle norme che regolano il
comportamento degli alunni nella tua scuola?
145
Scarso
Suffic. Buono Ottimo
5.Come valuti l’organizzazione e l’efficacia
delle attività di recupero?
(NON RI SP ON DE RE SE N ON H AI PA R TE C IP A TO )
FUNZIONALITA’ E SICUREZZA DEGLI
AMBIENTI
Non so Scarso
Suffic. Buono Ottimo
Non so Scarso
Suffic. Buono Ottimo
6.Come giudichi il livello di funzionalità
delle aule?
7.Come
giudichi
complessivamente
il
livello di funzionalità degli spazi comuni
(palestra, laboratori…)?
8.Come
giudichi
il
complesso
delle
attrezzature presenti nella scuola?
9.Come
giudichi
il
complesso
delle
misure di sicurezza attivate nella scuola
(estintori, porte antipanico, prove di
evacuazione)?
10.Come giudichi il livello di pulizia dei
servizi igienici e della scuola tutta?
INFORMAZIONE/COMUNICAZIONE
11.Quanto ritieni adeguato il modo in
cui la scuola comunica le informazioni
agli studenti?
12.Come
giudichi
la
qualità
delle
informazioni ricevute sul Regolamento
d’Istituto
e
sull’organizzazione
della
scuola?
13.Come
giudichi
il
sistema
di
comunicazione dei criteri di valutazione
e delle modalità di verifica?
RELAZIONI
Non so Scarso Suffic.
14.Qual è il tuo grado di serenità
venendo a scuola?
15.Come giudichi il tuo rapporto con i
compagni?
146
Buono Ottimo
16.Ritieni che la collaborazione tra voi
alunni
sia….(anche
partecipando
ad
attività di gruppo)?
17.Quanto ritieni corretto il modo di
comportarsi dei tuoi compagni?
18.Come giudichi il tuo rapporto con
gli insegnanti?
19.Quanto ritieni la disponibilità degli
insegnanti nei confronti di voi ragazzi
(anche
nel
fornire
chiarimenti
e
spiegazioni)?
20.Quanto
ritieni
opportuno
ed
equilibrata l’assegnazione dei compiti
a casa?
21.Che valutazione dai alla figura del
Dirigente Scolastico?
22.Ritieni che, in caso di necessità, il
Dirigente
sarebbe
disponibile
ad
ascoltarti e supportarti?
Consiglieresti ad un amico di iscriversi in qu esta scuola?
SI
NO
Motiva la tua risposta……………………… ………………………………………………....... .........................
……………………………………………………………………………………………………… ………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………… ………………………………………..
Grazie per la collaborazione
La Commissione GAIS
(Coordinatrice prof.ssa A. Guarna, F.S.Area1)
147
ISTITUTO COMPRENSIVO - BADOLATO
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
QUESTIONARIO ALUNNI – SCUOLA PRIMARIA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Caro alunno / cara alunna,
il nostro Istituto, al fine di migliorare la propria offerta formativa, ritiene di
fondamentale importanza la tua opinione.
Rispondendo a questo questionario, rigorosamente anonimo, ci potrai dire quello che
ti piace della tua scuola e quello che invece vorresti cambiare. Non esistono risposte
“giuste” o “sbagliate”; la risposta sarà giusta se rispondendo esprimerai quello che
pensi in modo sincero.
Prima di iniziare a compilare il questionario, ti vogliamo dare qualche suggerimento:

Leggi con attenzione le domande;

Scegli una sola risposta;

Se vuoi cambiare risposta scrivi NO a quella già data e con una nuova crocetta
indica quella giusta.
Segna con una sola X il livello di valutazione corrispondente alle tue
convinzioni.
=
non so
=
=
scarso
sufficiente
=
buono
=
ottimo
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Non so Scarso
1.Quanto ritieni equilibrata la distribuzione
delle materie nell’orario settimanale della tua
scuola?
2.Come giudichi la quantità e la qualità delle
iniziative
proposte
(visite
guidate,
viaggi
d’istruzione, manifestazioni…..)?
3.Se hai partecipato alle attività aggiuntive o ai
progetti proposti quest’anno dalla tua scuola,
come li hai trovati?
(N ON RI SP ON DE RE SE N ON H AI PA R TE C IP A TO )
4.Che voto dai alle norme che regolano il
comportamento degli alunni nella tua scuola?
148
Suff. Buono
Ottimo
5.Come
valuti
l’organizzazione
e
l’efficacia
delle attività di recupero?
(N ON RI SP ON DE RE SE N ON H AI PA R TE C IP A TO )
FUNZIONALITA’ E SICUREZZA DEGLI
AMBIENTI
Non so
Scarso Suff.
Buono Ottimo
6.Come giudichi il livello di funzionalità delle
aule?
7.Come giudichi complessivamente il livello di
funzionalità
degli
spazi
comuni
(palestra,
mensa…)?
8.Come giudichi il complesso delle attrezzature
presenti nella scuola?
9.Come giudichi il complesso delle misure di
sicurezza attivate nella scuola (estintori, porte
antipanico, prove di evacuazione)?
10.Come giudichi il livello di pulizia dei servizi
igienici e della scuola tutta?
INFORMAZIONE/COMUNICAZIONE
Non so
Scarso
Suff.
Buono
Ottimo
Buono
Ottimo
11.Quanto ritieni adeguato il modo in cui la
scuola comunica le informazioni agli alunni?
12.Dai
un
voto
rappresentante
dei
al
modo
genitori
in
cui
il
comunica
le
informazioni alla famiglia.
13.Come giudichi il sistema di comunicazione
dei criteri di valutazione e delle modalità di
verifica?
RELAZIONI
Non so
14.Qual è il tuo grado di serenità
venendo a scuola?
15.Come giudichi il tuo rapporto con i
compagni?
16.Ritieni che la collaborazione tra voi
alunni
sia….(anche
partecipando
ad
attività di gruppo)?
149
Scarso
Suffi.
17.Quanto ritieni corretto il modo di
comportarsi dei tuoi compagni?
18.Come giudichi il tuo rapporto con gli
insegnanti?
19.Quanto ritieni la disponibilità degli
insegnanti nei confronti di voi alunni
(anche
nel
fornire
chiarimenti
e
spiegazioni)?
20.Quanto
ritieni
opportuno
ed
equilibrata l’assegnazione dei compiti a
casa?
21.Che valutazione dai alla figura del
Dirigente Scolastico?
22.Ritieni che, in caso di necessità, il
Dirigente
sarebbe
disponibile
ad
ascoltarti e supportarti?
Consiglieresti ad un amico di iscriversi in que sta scuola?
SI
NO
Motiva la tua risposta…………………………………………………………………………… ………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………....
Grazie per la collaborazione
La Commissione GAIS
(Coordinatrice prof.ssa A. Guarna, F.S.Area1)
150
ISTITUTO COMPRENSIVO - BADOLATO
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
QUESTIONARIO RIVOLTO A TUTTI I GENITORI DELLA SCUOLA PRIMARIA
E SECONDARIA.
Gentili genitori,
il presente questionario si pone l’obiettivo di raccogliere le Vostre opinioni su alcuni aspetti del servizio
scolastico. Le Vostre risposte ci aiuteranno ad individuare ed a migliorare quello che non è adeguato ed
a consolidare ciò che va bene. Vi invitiamo a rispondere, con attenzione, a tutte le domande. Il
questionario è anonimo. Vi ringraziamo per la gentile collaborazione.
Da chi viene compilato il questionario?
o
Padre
o
Madre
o
Entrambi
Ha preso visione del POF?
o Si
o No
E’ soddisfatto delle offerte proposte?
o Poco
o Abbastanza
o Molto
Quale tra queste attività da svolgere con i bambini, metterebbe al primo posto?
o Il recupero nelle difficoltà di apprendimento
o I laboratori
o Le attività extrascolastiche
o Le attività legate al territorio
Area rapporto scuola-famiglia
1 L'informazione scuola-famiglia è adeguata?
o Poco
o Abbastanza
o Molto
2.Questa scuola prende in considerazione le preoccupazioni e i suggerimenti dei genitori?
o Poco
o Abbastanza
o Molto
3.Partecipa agli incontri informativi con gli insegnanti
o Poco
o Abbastanza
o Molto
4.Collabora alle varie iniziative proposte dalla scuola (progetti, orari, organizzazione scolastica)
o Poco
o Abbastanza
o Molto
Benessere dello studente a scuola
5. Suo figlio frequenta volentieri la scuola?
151
Si
No
6. Suo figlio va d’accordo con i compagni di classe
o Poco
o Abbastanza
o Molto
7.Suo figlio si trova a proprio agio con la maggior parte dei suoi insegnanti
o Poco
o Abbastanza
o Molto
8.La scuola favorisce la riflessione sui valori fondamentali: il rispetto di sé e dell’altro, la tolleranza, la
pace …
o Poco
o Abbastanza
o Molto
o
o
Organizzazione e funzionamento della scuola
9.Le informazioni e le comunicazioni che riceve dalla scuola sono
o Chiare e comprensibili
o Poco chiare e comprensibili
o Non chiare e comprensibili
10. Le informazioni sulla valutazione quadrimestrale sono
o Chiare e comprensibili
o Poco chiare e comprensibili
o Non chiare e comprensibili
11.Nei colloqui quadrimestrali con gli insegnanti ritiene utile modificare l’organizzazione rispetto a:
o Orari
o Durata del colloquio
o Non modificherei niente
12.E’ soddisfatto della gestione del Dirigente Scolastico
o Poco
o Abbastanza
o Molto
13. Il personale della Segreteria è disponibile ad ascoltare e a risolvere i problemi
o Poco
o Abbastanza
o Molto
14. I Collaboratori Scolastici sono pronti ad accogliere, rassicurare e favorire lo “star bene “ a scuola
o Poco
o Abbastanza
o Molto
15. E' soddisfacente la funzionalità dell’edificio in riferimento all'arredamento e alle attrezzature?
o Poco
o Abbastanza
o Molto
16. E' soddisfacente la funzionalità dell’edificio in riferimento alla sicurezza ?
o Poco
o Abbastanza
o Molto
152
17. E' soddisfacente la funzionalità dell’edificio in riferimento all'igiene?
o Poco
o Abbastanza
o Molto
Soddisfazione dell’utenza
18. E’ soddisfatto dell’impegno scolastico di suo/a figlio/a?
o Si
o In parte
o Poco
o Per niente
19. Suo/a figlio/a trova interessante il lavoro scolastico?
o Si
o In parte
o Poco
o Per niente
20. Ritiene che i progetti programmati,abbiano un ruolo importante nella formazione di suo/a
figlio/a?
o Si
o In parte
o Poco
o Per niente
21. Ritiene che suo/a figlio/a sia stato/a facilitato/a da una buona accoglienza e da un buon
inserimento nel gruppo classe?
o Si
o In parte
o Poco
o Per niente
22. Iscriverebbe suo/a figlio/a di nuovo in questa scuola?
o Si
o No
23. Quale giudizio darebbe alla qualità complessiva del servizio scolastico offerto dal nostro istituto?
o insufficiente
o sufficiente
o buono
o ottimo
Ha suggerimenti per migliorare l'Offerta Formativa?
SI
NO
Può scrivere le sue osservazioni nello spazio qui sotto
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Grazie per la collaborazione
La Commissione GAIS
(Coordinatrice prof.ssa A. Guarna, F.S.Area1)
153
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BADOLATO
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO 2014/2015
QUESTIONARIO PERSONALE DOCENTE
Gentili colleghi docenti,
il presente questionario si pone l’obiettivo di raccogliere le Vostre opinioni su alcuni aspetti del servizio scolastico.
Le Vostre risposte ci aiuteranno ad individuare ed a migliorare quello che non è adeguato ed a consolidare ciò che
va bene. Vi invitiamo a rispondere, con attenzione, a tutte le domande. Il questionario è anonimo. Vi ringraziamo
per la gentile collaborazione.
SODDISFAZIONE
PERSONALE
RAPPORTI
SCUOLA-FAMIGLIA
DOCENZA
DOCENTE SCUOLA □ INFANZIA
□ PRIMARIA
□ SECONDARIA DI 1^ GRADO
Ti ritieni motivato nel tuo lavoro?
1
2
3
4
Ritieni di aver instaurato un buon rapporto con gli alunni?
1
2
3
4
Ritiene di aver instaurato un buon rapporto con colleghi?
1
2
3
4
Hai avuto dei riscontri positivi tra il metodo di insegnamento e
risultati ottenuti dagli alunni?
Comunichi e motivi agli allievi le modalità di verifica e i criteri di
valutazione?
Hai partecipato a corsi di formazione e aggiornamento quest’anno?
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
Il Dirigente Scolastico facilita il tuo lavoro con opportune decisioni e
comunicazioni?
Il Dirigente Scolastico promuove un clima di collaborazione tra
personale, studenti e famiglie?
Il Dirigente Scolastico è disponibile a condividere le proposte
educativo-didattiche dei docenti?
Ritieni che il personale non docente offra disponibilità e sostegno
all’attività didattica?
Il personale di segreteria offre informazioni tempestive, chiare ed
esaurienti?
Pensi che la collaborazione con le famiglie sia indispensabile per la
condivisione delle scelte scolastiche(POF, attività, uscite didattiche,
ecc…)?
Pensi che la scuola possa e debba proporre ai genitori degli incontri
con esperti sulle problematiche degli alunni?
Ritieni esaurienti le informazioni offerte alle famiglie da parte dei
docenti?
Ritieni efficaci e numericamente idonei gli incontri fissati con le
famiglie?
I provvedimenti disciplinari degli alunni vengono presi e comunicati
alle famiglie in modo efficace dall’istituzione scolastica?
Ti ritieni soddisfatto del tuo orario di lavoro?
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
Il clima di lavoro in cui operi è sereno?
1
2
3
4
Ti ritieni soddisfatto dei progressi disciplinari e didattici raggiunti dai
tuoi allievi rispetto agli obiettivi programmati?
Ti ritieni complessivamente soddisfatto dei rapporti scuola-famiglia?
1
2
3
4
1
2
3
4
154
Ritieni che i progetti attivati nella tua scuola nel corso dell’anno
abbiano realmente contribuito all’arricchimento formativo degli
alunni?
Ritieni sufficienti le ore assegnate a ogni insegnante per vari
laboratori e progetti?
Consideri che le attività di formazione e aggiornamento a cui hai
partecipato siano state utili alla tua professione?
LEGENDA:
1. Per niente
3. Abbastanza
2. Poco
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
4 .Molto
La Commissione GAIS
(Coordinatrice Prof.ssa A. Guarna, F.S. Area 1)
155
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BADOLATO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE
PER IL PERSONALE DI SEGRETERIA E PER I COLLABORATORI SCOLASTICI
Il questionario in oggetto è rivolto a tutte le componenti dell’Istituto. La sua compilazione consentirà di
rilevare indicazioni per l’autovalutazione d’istituto e dati per il miglioramento della qualità del servizio
scolastico.
Rappresenta inoltre un’occasione per la riflessione sulla organizzazione dei servizi scolastici nella nostra
scuola. I questionari compilati saranno rigorosamente anonimi.
ORGANIZZAZIONE
Poco Abbastanza Molto
1 L’organizzazione dell’orario di lavoro del personale è soddisfacente?
2 I carichi di lavoro sono equamente distribuiti ?
3 La definizione delle diverse funzioni e delle relative responsabilità è
adeguata?
4 E’ soddisfacente l’attenzione posta dall’Istituto alle problematiche
relative alla sicurezza sul posto di lavoro?
5 L’ attribuzione dei ruoli e dei compiti è improntata a chiarezza e
trasparenza ?
6 Ritieni utili per il tuo lavoro le attività di formazione e aggiornamento?
7 Ritieni che il tuo orario di servizio sia funzionale alle esigenze della
scuola?
8 La comunicazione tra le varie sedi è regolare e tempestiva?
9 Nello svolgimento del tuo lavoro vengono rispettati i tempi e le
scadenze?
10 Sei spesso coinvolto nella vigilanza degli alunni?
11 L’organico esistente è adeguato al carico di lavoro?
12 Le attività aggiuntive vengono adeguatamente riconosciute?
13 Ritieni che le attrezzature e le strumentazioni a disposizione siano
adeguate al tuo lavoro?
14 Le strutture scolastiche ti consentono di operare in modo adeguato?
15 Ritieni che le dotazioni per la sicurezza e l’emergenza siano adeguate?
RAPPORTI CON LA DIRIGENZA E DSGA
Poco Abbastanza Molto
16 Le modalità con cui la dirigenza traduce in soluzioni operative gli accordi
presi a seguito di riunioni con il personale sono soddisfacenti ?
17 Sono soddisfacenti le modalità con le quali la dirigenza promuove un
clima di collaborazione tra tutto il personale?
18 La disponibilità del Dirigente Scolastico e del Direttore Amministrativo
all’ascolto di problematiche e proposte del personale è soddisfacente ?
19 La dirigenza riconosce e valorizza la preparazione professionale del
personale ?
156
CLIMA SCOLASTICO
Poco Abbastanza Molto
20 La qualità dei rapporti con i colleghi è soddisfacente?
21 La collaborazione offerta dai docenti nella conduzione delle attività di
relazione con la segreteria/collaboratori scolastici è soddisfacente ?
22 Le relazioni con gli alunni sono corrette?
23 Ritieni di operare in un clima scolastico sereno?
24 Ti ritieni motivato nel lavoro?
25 Ti senti valorizzato nel tuo ambiente di lavoro?
26 I rapporti con i colleghi sono collaborativi?
27 I rapporti con il personale di segreteria/collaboratori scolastici sono
collaborativi?
28 I rapporti con i docenti sono collaborativi?
* Qualora nelle sue risposte avrà barrato le caselle “poco” o “abbastanza “, può indicare le sue proposte
di miglioramento nello spazio sottostante.
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La Commissione GAIS
(Coordinatrice prof.ssa A. Guarna, F.S. Area1)
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