megarisarte Associazione Culturale Megaris Ente Culturale di Rilievo Regionale In collaborazione con la Fondazione ADASTRA PREMIO NAZIONALE MEGARIS 2014 XXIII Edizione Prefazione Amedeo Finizio Presentazioni Angelo Calabrese - Ermanno Corsi - Anna Aita Raffaele Messina - Sergio D’Angelo Questa manifestazione si propone la riscoperta e il rilancio di valori, tradizioni, cultura, folclore e arte che hanno fatto la città di Napoli uno degli angoli più suggestivi del mondo. megarisarte 2014 Il Prof. CARLO POSTIGLIONE è nato a Napoli, ed è membro di varie accademie. Egli è anche Presidente dell’Intercral Campania, (aggregazione di 53 Sodalizi Campani). Pittore-scultore-scenografo. Ha partecipato a numerose Mostre in Italia e all’estero, conseguendo riconoscimenti lusinghieri tra questi: Premio Internazionale Europa Arte, Biennale delle Regioni ecc. E’ stato insignito del Premio Assoimpero alla carriera, del Premio “Tutore del Patrimonio e delle tradizioni napoletane “, del Premio Regione Campania “Prestigio Professionale “, “Premio Internazionale di Lettere ed Arti”. Ha tenuto personali a New York, Toronto, Roma, Torino, Milano, Pescara, Merano e Norimberga. Sue opere sono collocate in collezioni pubbliche e private. Hanno espresso giudizi critici sulla sua opera: A. Bottone, A. Rastrelli, R. Attardi, S. Di Bartolomeo, G. Mennella, M. Galdieri, A. Montano, A. Calabrese. E’ citato da: Bolaffi, Comanducci, “Il Quadrato”, “Pittura contemporanea Italiana”, “Dizionario biografico dei Meridionali”, “ Artisti Italiani alla ribalta”. Pittore estemporaneo ed acquerellista è stato fautore del rilancio dell’antica tecnica del “Fumo di candela”, eseguendo opere definite di estrema delicatezza e di grande maestria. Ha effettuato, nell’arco di 25 anni, l’attività di scenografo-scenotecnico e macchinista teatrale per oltre 42 compagnie amatoriali e non, portando in scena circa 500 spettacoli in tutti i teatri cittadini e d’Italia. Scenografo per Gianni Crosio e Mico Galdieri, è stato il primo allestitore dell’emittente Canale 21. Ideatore, nella fine degli anni 80, del Premio Nazionale Megaris, giunto alla sua XXIII edizione, ha curato per 3 anni “la Crociera della Musica Napoletana” sulle navi della MSC. Unitamente al suo vice, M° Umberto La Marra, cura manifestazioni culturali nei locali dell’Associazione in Napoli, ove lo stesso M° La Marra, in qualità di fine restauratore recupera al bello, preziosi manufatti artistici. UMBERTO LA MARRA Oggetti d’Arte, Cornici, Pastori, Restauri, Sale per Feste NAPOLI - Vico Stretto delle Fiorentine a Chiaia, 14 - Tel. 081.662205 2 megarisarte 2014 opere a fumo di candela del prof. carlo postiglione 3 megarisarte 2014 4 megarisarte 2014 Amedeo Finizio avvocato - giornalista I GIOVANI FORZA VINCENTE DEL PREMIO NAZIONALE MEGARIS Un’edizione del Premio, quella del 2014, dedicata ai “Giovani”, a coloro che hanno ancora forza, impegno e passione verso il mondo della Cultura alla quale l’Associazione Megaris, presieduta da Carlo Postiglione, ha dato vita, anni fa, attraverso la poesia, la narrativa e le arti visive, istituendo il tradizionale Premio Nazionale, che si tiene con cadenza annuale. Sono XXIII le Edizioni, ad oggi, tenute a favore della poesia, della narrativa e della pittura alle quali, nel tempo, si è aggiunto quello dei “Trofei Megaris”, premio, pure esso assegnato con cadenza annuale, a favore di quanti hanno operato negli anni, con successo, nel campo della Cultura, Arte, Sociale, Sport e Spettacolo. Con i “Premi alla Carriera” anche i riconoscimenti alla “Memoria”, al “Sociale” nel Galà di chiusura del Premio Nazionale Megaris che da tutti, ormai, è definito il “Premio - Spettacolo” per eccellenza. Ricordiamo che esso è l’unico Premio ad avere avuto risonanza nazionale ed internazionale. In Italia, dalla Calabria ha raggiunto la lontana Merano, all’Estero, Norimberga; prima di dedicare a Napoli molte sue esaltanti edizioni in prestigiose sedi, delle quali ci piace ricordare Castel dell’Ovo e Castelnuovo con la suggestiva Sala Palatina. Un premio che viene da lontano, come è stato più volte ricordato, e che quest’anno riserva il suo grande spazio ai “Giovani”, linfa della cultura italiana. Il Premio Nazionale di Poesia in lingua italiana e napoletana, la Narrativa ed il Premio Nazionale di Pittura da Studio-Estemporanea, sede quest’anno il Borgo Marinari unitamente, alla Mostra di Fotografia, nel programma di un’edizione che si preannuncia, davvero, di successo. 5 megarisarte 2014 Associazione Culturale Megaris Sede: Vico Strettole delle Fiorentine a Chiaia, 14 - 80122 Napoli Tel./fax: +39 081.662205 - e-mail: megaris@inwind.it Presidenza: Via Campegna 5/B - 80125 Napoli Telefax: +39 081.2392416 - Cell. 338.8754534 PresidenteCarlo Postiglione Vice Presidente Umberto La Marra TesoriereLuca Postiglione Addetta alla Stampa e alla Cultura Anna Aita ConsiglieriBrigida Magno Carmine Maggio Maria Palmieri Vittorio Fiorenzano Segretaria Maria Angela Del Giudice SindaciImma Serpe Rita Mumoli Consulente Legale Avv. Domenico Cundari Addetto StampaAvv. Amedeo Finizio Ciro Biondi Soci Fondatori Prof. Carlo Postiglione Umberto La Marra Luigi Antonucci Vincenzo D’Urso 6 megarisarte 2014 Anna Aita giornalista - scrittrice Sono molti anni ormai che l’Associazione Megaris propone il suo Premio, con l’impegno di raccogliere le energie più vitali dell’Arte in un disegno di consolidamento per la crescita della vita culturale della nostra città. L’Arte è l’ala che ci porta verso Dio. Se ne avverte il bisogno in questa epoca di tecnicismi e di adorazione del danaro. Vivendo in un mondo sempre più ossessionato dalla ricerca tecnologica, l’uomo moderno, per nulla arricchito dal progresso che la civiltà industriale gli impone, diventa ogni giorno più inaridito e privato di quei valori ideali nei quali lo spirito trova il suo appagamento. Per tale motivo sente il bisogno di accostarsi alla scrittura, alla poesia e a qualsivoglia atmosfera possa determinare godimento spirituale. A questo mira l’Associazione Megaris, giunta al compimento del ventitreesimo anno di vita del Premio cha ha, nel suo interiore, il fine ultimo di favorire le più vere ed intime aspirazioni di arricchimento culturale, senza cadere in equivoche pastoie ma scendendo nel fondo di noi stessi per ripristinare i nostri principi. Imitiamo la primavera che, in ogni età, rinnova il rinverdire dei prati rivestendoli di fiori e di colori, che sono i valori più profondi per far palpitare l’amore che resta l’avvenimento più desiderabile della nostra esistenza. 7 megarisarte 2014 Angelo Calabrese critico letterario e d’arte 23 Fa ‘o scemo L’anno scorso, per la XXII Edizione del Premio Megaris, mi piacque giocare con un numero a me congeniale, secondo un principio di evidente transitività: se gli artisti veraci sono pazzi, che meraviglia! Chi li pratica da oltre mezzo secolo, non può che aver appreso da loro le variegate modalità comportamentali che li contraddistinguono. Di fronte al mio specchio, quotidiano rivelatore dell’età che avanza con andante mosso e senza brio, mi confermo esperto eclettico di follia tragicomica esercitata secondo logiche multiple, imprevedibilmente estemporanee. Il sottoscritto gode di una pazzia che disdegna i modelli caratteriali degli antichi invasati come Aiace, Orlando, l’unico vero assurto ai vertici del furore e matto per amore, Amleto, re Lear e di qualche eletta dozzina di rovinati, salvati dagli strali, comunque virali, di Apollo e delle Muse. Mi dichiaro infatti affetto da follia polivalente, perché chi pratica con una canea di mai rinsaviti ingegni, si contagia in maniera variegata, con l’aggiunta di ulteriori malanni. Da noi si afferma infatti che chi pratica con lo zoppo, dopo un anno diventa zoppo e cieco. Un conoscente, che fa rima con saccente, l’anno scorso, provocatoriamente mi chiese come me la sarei cavata per la XXIII Edizione del Premio, dato che, secondo la nostra vaticinante Smorfia, 23 fa ‘o scemo. Gli anticipai, fin da allora verso quale senso mi sarei diretto, disdegnando ogni volgare approccio con chi fa lo scemo per non andare in guerra, ben conoscendo inoltre gli effetti della guerra sui superstiti che, partiti furbi, tornarono ebeti. Colgo quindi l’opportunità che mi viene offerta dalla presente Festa di Megaris e dal sapido senso partenopeo del numero 23, che si attribuisce a chi fa il furbo, fingendo maldestra innocenza, per proclamare a gran voce: ccà nisciuno è fesso, cioè non abbiamo lesioni cerebrali che ottundano intelligenza e buonsenso. Approfitto dell’occasione per dichiarare scemi ad oltranza, con tanto di diploma, tutti quei fessi che per vantaggi sempre minimi continuano a mandare avanti, con i loro voti all’ammasso, i furbi ingovernanti che schifano gli arlecchini e i pulcinella implumi e pigolanti per atavica fame e corruttibile avidità. è pur vero che Pulcinella è spaventato dalle lumache. Questo mi piace perché teme la loro scia bavosa e soprattutto le corna, specie quelle due che sulle punte recano gli occhi. Quelle cornutissime lumache hanno almeno il privilegio di possedere una casa, ma quegli scemi che hanno dissennatamente goduto d’essere governati dai furbi che li hanno fatti fessi, si ritrovano cornuti e mazziati 8 megarisarte 2014 come i buoi al macello: senza casa e senza lavoro. Continueranno a strisciare come lumaconi, cornuti, ma senza casa, senza lavoro, senza dignità, ignoranti disprezzati e miserabili cui è preclusa ogni possibilità d’avvenire migliore. Ai cornuti e mazziati, che per essere troppo furbi son diventati scemi, ricordiamo che dovranno scegliere a quale categoria di antennigeruli vorranno appartenere. Per gli scemi e mazziati i sodalizi prevedono la massificata genericità, per i cornuti la nostra storia culturale e letteraria prevede ben quattro categorie: becco, rebecco e rebeccoa cui si aggiungono i cornuti contenti, che si vantano di vivere negli agi, sfruttando a gran prezzo le avvenenze delle consorti. Il comico Zaccagnino diede nome a questa quarta categoria di lumacononi zaccagnini. Chi vuole erudirsi consulti il secondo volume di Cose Di Napoli a cura di Angelo Manna, pagg 61-79, Berisio Editore. Sergio D’Angelo Non ci sono molte persone come Gaetano Di Vaio. Persone che sanno rinascere trasformando la sofferenza in energia positiva, in spinta ad agire e a fare qualcosa per gli altri. Lui lo fa da quasi vent’anni ormai. Da ex tossicodipendente e spacciatore, Gaetano è diventato attore, regista, e produttore, collaborando con registi famosi come Abel Ferrara. Ha fondato “Figli del Bronx” prima associazione e poi casa di produzione, con cui ha realizzato il lungometraggio Là-bas (2011) per la regia di Guido Lombardi, vincitore del Leone d’Oro a Venezia come migliore opera prima. Ma sono tante le cose che potrei ricordare di Gaetano. Come il bellissimo documentario Il loro Natale (2010), sulle mogli dei detenuti, ma anche il libro scritto a quattro mani con l’amico Guido Lombardi Non mi avrete mai (Einaudi 2013), romanzo autobiografico sulla sua storia di ragazzo della periferia napoletana. Gaetano coinvolge nei suoi film giovani che sono come era lui un tempo, e per i quali è una guida, l’esempio che dalla strada e dalla criminalità non solo si può uscire, ma si può andare via a testa alta, impegnandosi a costruire una nuova vita. Perciò credo che per lui, che ha fatto della cultura e dell’arte cinematografica un modo per salvare se stesso e gli altri, il Premio Megaris sia il riconoscimento più adatto. Riunisce in sé le diverse anime che ispirano anche l’azione di Gaetano di Vaio: l’amore per la cultura, la valorizzazione dei talenti, l’impegno sociale. Auguri a Gaetano, e che possa anche questo meritatissimo premio portargli fortuna. 9 megarisarte 2014 Ermanno Corsi giornalista Un’estate da dimenticare con la cultura in ginocchio Sì, l’estate 2014 non poteva essere più balorda e schizofrenica. Perchè anche Napoli si è tropicalizzata e ne siamo rimasti ancor più sconcertati quanto più ne eravamo impreparati? Certamente, anche per questo. Ma soprattutto perché la lettura e la promozione culturale sono colate a picco. Prima si aspettavano i mesi estivi perché in spiaggia, sotto l’ombrellone, si leggeva volentieri un bel libro e si andava al mare, o negli altri luoghi di villeggiatura, portandosene dietro una buona scorta. I giornali amavano girare per le spiagge e intervistare i lettori sui titoli che avevano fra le mani, conoscere il filone che più interessava, sentire le riflessioni che si facevano. Quest’estate niente, o ben poco, di tutto questo. Pochissimi i libri sotto gli ombrelloni, molto limitata la promozione culturale. Colpa della crisi, si dirà. Certamente, ma solo in parte è così. Si sa che quando occorre mettere un freno ai consumi, i primi a cadere sono quelli immateriali: appunto i prodotti dell’intelligenza, della creatività letteraria e artistica. Un dato sconcertante: negli ultimi quattro anni, come ha ricordato opportunamente Antonella Cilento, sono state chiuse, a Napoli, quaranta librerie. La città sembra essere diventata, da questo punto di vista, un “deserto dei Tartari”. E, come sempre, Napoli rivendica il suo primato negativo. C’è da chiedersi, un pò celiando: ma vuoi vedere che in troppi hanno letto quel provocatorio libro di Mauro Giancaspro, direttore della Biblioteca nazionale, secondo il quale leggere nuoce gravemente alla salute? Che in troppi, magari, lo abbiano preso alla lettera e non sono arrivati alla conclusione da cui avrebbero appreso che non c’è un male così grave da far tanto bene alla salute?. Oppure in troppi hanno letto Pierluigi Battista, editorialista del Corriere della sera (“i libri sono pericolosi perciò li bruciano”): beninteso qui non è necessario bruciare i libri; basta non comprali e non leggerli. Una pratica purtroppo molto diffusa che, come stigmatizza il presidente Gerardo Marotta, ha ridotto Napoli “un groviglio di stracci”. Estate quindi da dimenticare, autunno invece da vivere come fiduciosa prospettiva. Qualche reazione incoraggiante, infatti, non manca. Il Vomero reagisce alla crisi (chiusura di Guida, Loffredo e vecchia Fnac) con Iocisto in piazza Fuga, libreria ad azionariato popolare. Con l’autunno, scrive ancora Antonella Cilento, si attende l’inaugurazione, proprio nello spazio dell’ex Guida di via Merliani, anche di una libreria curata da Valentina Castellano presso Healthy, spazio multifunzionale e nuova casa anche dei laboratori di scrittura”. Per Port’Alba, cittadella libraria per vocazione e storia, dopo il lutto per la chiusura di un patrimonio dichiarato di importanza nazionale pochi spiragli riconducibili soltanto alla volontà di alcune associazioni e gruppi di cittadini. Poco, invero, per smuovere la coscienza impigrita della città e determinare un dinamismo di larga dimensione sociale. L’imprenditoria tace, i partiti rivolgono le loro attenzioni altrove, le istituzioni pubbliche hanno problemi di bilancio per cui anche gli amministratori più sensibili sono costretti, quando non è un alibi, a stringere i cordoni della borsa. Possibile qualche via d’uscita? Ancora una volta quella dei privati coraggiosi come i promotori dell’Associazione culturale Megaris che porta alla 23esima edizione il suo prestigioso Premio. Ente di rilevo regionale, ha saputo meritare una risonanza nazionale (un particolare riconoscimento va doverosamente, per tutti, a Carlo Postiglione). Megaris è il luogo simbolo della città; ricorda che i suoi tremila anni di storia sono il vero patrimonio di cui dispone e che nessuna crisi potrà scalfire o mettere in discussione. è il passato che fa da garante all’avvenire. 10 megarisarte 2014 Raffaele Messina docente - critico letterario Giunto alla XXIII edizione, il Premio nazionale di poesia e narrativa “Megaris” si presenta potenziato e aperto a nuove sfide. A partire da quest’anno, infatti, una nuova sezione dedicata a romanzi e racconti pubblicati nell’ultimo biennio, si aggiunge a quelle di poesia e racconti inediti, già tradizionalmente presenti. Si tratta di un significativo ampliamento dell’azione di promozione, supporto e riconoscimento che l’Associazione culturale presieduta da Carlo Postiglione ha inteso porre in essere a sostegno di quanti, attraverso la pratica della scrittura creativa, esercitano quella funzione intellettuale irrinunciabile per qualsiasi comunità che voglia dirsi civile e democratica. Con la sua più che ventennale attività, tanto la partecipazione al Premio quanto il raggiungimento dell’ambito riconoscimento hanno costituito stimolo e primo banco di prova per schiere di letterati desiderosi di coltivare l’arte del racconto e la passione per la poesia, in dialetto napoletano o in lingua italiana. Si è promossa, così, la costituzione di un patrimonio ideale di testi attraverso i quali l’Associazione ha perseguito i propri obiettivi di recupero e rilancio di valori e di tradizioni della cultura napoletana nel quadro della più ampia comunità nazionale ed europea. Attraverso l’apertura della nuova sezione dedicata a romanzi e racconti già pubblicati, l’Associazione Culturale Megaris, oltre che confermare la propria vocazione originaria, ha inteso accrescere il proprio impegno segnalando autori ed opere che abbiano saputo distinguersi per la capacità di osservazione, comprensione e analisi dell’animo umano e/o della realtà che ci circonda. Un impegno che è al contempo gesto d’amore e atto dovuto nei confronti della città di Napoli che, a dispetto del proprio tessuto editoriale da sempre asfittico e ora messo a dura prova dalla congiuntura economica avversa, esprime una straordinaria quantità di autori ricchi di talento e lucidità intellettuale, anche quando non riescono ad ottenere l’attenzione delle principali case editrici nazionali. In questa prima tornata, la Giuria del Premio, presieduta da Carlo Postiglione, si è avvalsa anche della collaborazione di Maurizio De Giovanni, quale membro onorario. 11 megarisarte 2014 Insieme, alla ricerca dell’eccellenza La Fondazione AdAstra nasce con lo scopo principale di promuovere iniziative a favore dei giovani campani di qualità, che si trovano in condizioni di disagio sociale, economico, occupazionale, per premiarne le capacità e favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro. Con le nostre Reti tematiche, diamo impulso e valore ad attività che hanno a proprio fondamento il merito, offrendo riconoscimenti a chi si distingua nel proprio campo. In breve, promuoviamo e premiamo l’eccellenza negli studi ma anche nelle professioni, nell’associazionismo, nelle imprese, nelle istituzioni, in tutte le attività, insomma, in cui la differenza è fatta dalla persona, dal suo impegno, dalle sue motivazioni, dai suoi valori. Le attività della Fondazione trovano il loro momento annuale di sintesi nel Premio AdAstra, rivolto a giovani laureati e dottori di ricerca campani, che realizzino ricerche, studi, tesi di laurea con idee e proposte innovative per lo sviluppo sociale, tecnico-scientifico, culturale ed economico della Regione. La Fondazione AdAstra coltiva l’ambizione di diventare una presenza autorevole nella nostra regione, un punto di riferimento negli ambiti professionali, culturali, sociali e istituzionali: per questo creiamo sinergie e partnership con i soggetti più rappresentativi e prestigiosi della società campana e italiana. Per questo siamo felici che in occasione della prima edizione del Premio AdAstra nasca questa collaborazione con l’Associazione Megaris, nota e benemerita istituzione del panorama culturale partenopeo. Poiché il Premio AdAstra è riservato ai giovani campani che hanno dimostrato eccellenza nei loro studi, la collaborazione con l’Associazione Megaris e con il suo storico presidente, il prof. Carlo Postiglione, ci consente di dare un ulteriore valore alla nostra iniziativa. Il nostro Premio si lega infatti ad un evento culturale di grande prestigio e risonanza, in cui, come in AdAstra, l’eccellenza viene cercata e premiata attraverso l’attribuzione di un riconoscimento importantissimo riservato alle migliori espressioni della cultura campana e italiana. Sandro Cardano, Presidente Lorenzo Fiorito, Direttore Luciano Lepre, Segretario Generale Il Comitato Premio AdAstra: Lorenzo Fiorito, Ciro Fumo, Salvatore Iommelli, Gerardo Marino, Massimiliano Ritondale 12 megarisarte 2014 Sponsor Trofei Megaris 13 megarisarte 2014 Comitato Organizzatore Premio Megaris 2014 Carlo Postiglione Presidente del Premio Megaris Umberto La Marra Vice Presidente Luca Postiglione Tesoriere Anna AitaCultura Maria Angela Del Giudice Segreteria Alfredo Esposito Realizzazione grafica Prof. Angelo Calabrese Avv. Amedeo Finizio Ciro Biondi Prof. Raffaele Messina Maria Palmieri Collaboratori Presidente Settore Letterario e Arti Visive Ufficio Stampa e Presentazione Ufficio Stampa Flegrea Responsabile Opere Edite Collaborazione grafica testi Mariella e Tiziana Postiglione Collaborazione alla premiazione Eugenia La Marra Collaborazione alla premiazione Fabio e Vitale Leonardi Egidio Massa Avv. Domenico Cundari Alberto Arrichiello Lorenza Licenziati Elaborazione grafica Responsabile Settore Fotografia Consulente legale Lettura Poesie Conduttrice Partners: PEGASO Università Telematica Ferdinando Buonocore (Capri) Hyundai Roby Cars - GESCO Gruppo Imprese Sociali Fiera S. Gennaro Vesuviano - Studio Fotografico Massa Fondazione AdAstra Presidenza del Premio: Via Campegna 5/B - 80125 - Napoli Telefax 081.2392416 - 338.8754534 Sede Associazione: Vico Strettole delle Fiorentine a Chiaia, 14 - 80122 Napoli Tel./Fax: 081.662205 - e-mail: megaris@inwind.it 14 megarisarte 2014 Patrocinio morale di: Presidenza della Repubblica Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Napoli Automobile Club di Napoli Coorganizzazione Ia Municipalità di San Ferdinando, Chiaia e Posillipo Collaborazione e Sostegno di: Circolo nautico Posillipo ACI Napoli Centro Commerciale Borgo Santa Lucia Hyundai-Roby Cars S.r.l. - Napoli- Avv. Enrico Marsiglia Regalsport di Carlo Forte Associazione IPPOCAMPO Fondazione AdAstra M.C.L. Touring Club Italiano Time Vision Salvatore Solla (Borgo dei Marinari) I.G.E.I. di Rodolfo Rubino Marcus Editore 15 megarisarte 2014 Commissione Premio di Poesia in lingua italiana e napoletana e di racconti inediti XXIII edizione Premio Megaris 2014 Presidente Prof. Angelo Calabrese Componenti Prof. Rodolfo Rubino Dott. Giuseppe Vetromile Prof.ssa Carmela Politi Cenere Prof.ssa Grazia Cerino Segretaria: Anna Aita Premiati per la Poesia in Lingua Italiana Amelia Valentini “L’antico trabocco” 1° Classificato Tina Emiliani “Piccolo diario” 2° Classificato Katia Vecchiattini “Ombre nella notte” 3° Classificato Annamaria Capizzi “Il Vecchio pescatore e il Gabbiano”3° Class. ex aequo Menzione di merito: Letizia Lusito - Verso l’oblio Clara Avicolli - Si è spento anche il sorriso Salvatore Cicenia - Colloquio con mia Madre 16 megarisarte 2014 Premiati per la Poesia in Lingua Napoletana Vincenzo Cerasuolo “Ll’urdema cammenata” 1° Classificato Salvatore Bova “Lacreme annascuse” 3° Classificato Eduardo De Biase Vittorio Fiorenzano “‘O sole ‘nfaccia” “‘A vita e ‘a morte” 2° Classificato 3° Class. ex aequo Menzione di Merito Peppino Esposito - ‘A Luggetella Vincenzo Russo - ‘A voce ‘e ‘ nu canillo Massimiliano Caputo - ‘A filosofia mia Premiati per racconti inediti Chiara Tortorelli “Frullatempo” 1° Classificato Maria Marmo “Le funambole” 2° Classificato Roberta Selan “L’amore non ha colore” 3° Classificato Menzione di merito: Piero Gai - Pietà ? Solo una parola Vittorio Di Ruocco - Le ceneri di Canne 17 megarisarte 2014 Commissione Trofei Megaris 2014 Prof. Carlo Postiglione - Presidente Ass. Culturale Megaris Maestro Umberto La Marra - Vice Presidente Componenti Prof. Angelo Calabrese - Critico d’Arte Dott. Ermanno Corsi - Giornalista Avv. Amedeo Finizio - Giornalista Dott. Giuseppe Giorgio - Giornalista Ciro Biondi - Giornalista Dott. Ferdinando Buonocore - Presidente ArtGlace Dott. Sergio D’Angelo - Direttore Gesco Premiati ISTITUZIONI Dott. Elio Pariota Istituzioni Dott. Fabio Chiosi alla carriera Francesco De Simone alla carriera Patrizio Oliva (Sport) alla carriera Tina Bonetti (Canto) alla carriera Dott. Cesare Mastrocola imprenditoria Salvatore Di Matteo imprenditoria Antonio De Martino imprenditoria Raffaele e Liberato Cuomo medicinaDott. Fabio Numis medicina Dott.ssa Agata Pisano giornalismo Mirea Flavia Stellato giornalismo Dott.ssa Giuliana Covella giornalismo Dott. Giovanni Mattioli sport Marzia Davide teatro Umberto Bellissimo spettacolo Massimo Masiello canto Francesca Marini musica Gruppo Giulio Iervolino arti Vincenzo Vavuso Sociale Gaetano Di Vaio 18 megarisarte 2014 IIa edizione Premio “Gaetano D’Alessio” Prof. Giuseppe Gabriele IIIa edizione Premio “Gery Gargiulo” Fiera di San Gennaro Vesuviano VIIIa edizione Premio “Roberta Capasso” per il sociale Prof.ssa Maria Franco Ia edizione premio “Giovanni Raio” Prof. Antonio Cristofaro 19 Premiati Megaris 2014 Elio Pariota Istituzioni Fabio Chiosi Fabio Numis Medicina Istituzioni Salvatore Di Matteo Giuseppe Gabriele Imprenditoria Fiera S. Gennaro V. Istituzioni megarisarte 2014 Saggista Maria Franco Nisida Sociale Antonio Cristofaro Umberto Bellissimo Ospitalità Teatro Francesco De Simone Mirea Flavia Stellato Giuliana Covella Alla Carriera Giornalismo TV 20 Giornalismo megarisarte 2014 Premiati Megaris 2014 Patrizio Oliva Agata Pisano Alla Carriera Medicina Giovanni Mattioli Gruppo Iervolino Giornalismo Vincenzo Vavuso Arti Francesca Marini Canto Canto Sociale Antonio De Martino Massimo Masiello Musica Tina Bonetti Gaetano Di Vaio Imprenditoria Raffaele e Liberato Cuomo Imprenditoria 21 Spettacolo Marzia Davide Sport megarisarte 2014 Commissione Premio di Narrativa (biennio 2012-2013) Presidente : Prof. Carlo Postiglione Componenti: Prof.ssa Maria Palmieri - Prof. Raffaele Messina Segretario: Anna Aita Partecipanti ALFANO VINCENZA - L’unica ragione (Homo Scrivens - Napoli) D’ALESSIO SONIA - Lascia che sia (Il mio libro.it- Roma) GALLI GIOVANNI - Fra cose le più segrete (Montedit- Milano) GERLA FRANCESCA - L’isola di pietra (Homo Scrivens - Napoli) MAGGIO CARMINE - Le ali della sirena (G.R.E.E.N - Napoli) MARIANI VITTORIA - Quattro chiacchiere con Partenope (Alpha Libri - Napoli) ORAZIO VANI “ORVAN” - Stella blu (Europa Edizioni - Napoli ) PARISI RITA - Sabbie mobili (Butterfly - Napoli) PETRELLA ANGELO - Pompei, l’incubo e il risveglio (Rizzoli - Milano) PRISCO SAGGIOMO ANNELLA - Appuntamento in rosso (Guida - Napoli) RAIOLA AURELIO - Sirena. Viaggio umoristico nel ventre di napoli (Homo Scrivens - Napoli) RUBINACCI MARIA CARLA - Chi ha raccolto le conchiglie (LCE Edizioni - Treviso) VENDITTO SERENA - Aria di neve (Homo Scrivens - Napoli) 22 megarisarte 2014 Premio di Narrativa (biennio 2012-2013) 1° CLASSIFICATO: L’UNICA RAGIONE di Vincenza Alfano L’unica ragione è un romanzo psicologico denso e coinvolgente, attraverso il quale l’Autrice ha rivelato la propria capacità di servirsi dello strumento linguistico per lo scandaglio dei sentimenti, fino a giungere a punte notevoli di profondità concettuale e intensità drammatica. Al centro del racconto un trittico di donne legate da un destino di solitudine e sofferenza: Tanina, figura matriarcale prevaricante e competitiva all’interno di una famiglia benestante della Napoli degli anni Sessanta; sua figlia Lucia, la cui autostima è fiaccata dalla madre tanto da generare un autentico squilibrio mentale; Ines, la figlia di Lucia, chiamata a fare i conti con il trauma dell’abbandono da parte della madre, che tenta ripetutamente il suicidio, e del padre, che la priva anche delle poche occasioni d’incontro previste dagli accordi di separazione. 2° CLASSIFICATO: POMPEI di Angelo Petrella Pompei. L’incubo è il risveglio è romanzo storico rigoroso nella ricostruzione del contesto e limpido nello stile. La narrazione, sempre asciutta ed essenziale, immerge il lettore in una vicenda i cui personaggi, districandosi tra intrighi di potere e passioni amorose, si rivelano agiti da pulsioni primordiali: il desiderio sessuale, la volontà di dominio, la vendetta, i legami di sangue. A fare da sfondo la Pompei romana su cui si addensano i presagi di un tragico destino. Una Pompei metafora del disfacimento, dietro la quale non è difficile scorgere la Napoli di oggi. 3° CLASSIFICATO: l’isola di pietra di Francesca Gerla L’isola di pietra è una coinvolgente storia d’amore e di maternità, elegante nell’intreccio e curata nello stile. Sullo sfondo i suggestivi scenari dell’isola di Ventotene dei primi anni Ottanta e la Napoli dei nostri giorni. Menzione di Merito sabbie mobili di Rita Parisi Per avere affrontato il tema della sterilità femminile e le inquietudini esistenziali ad essa correlate, con capacità di approfondimento psicologico e di narrazione veloce e coinvolgente. 23 megarisarte 2014 XXIII Edizione del Premio di Poesia in Lingua Italiana Lingua Napoletana - Narrativa - Anno 2014 PARTECIPANTI Ghezzo Giulio Ghirardi Teresa Granata Giuseppe Grieco Vincenza Guglielmi Pasquale Lusito Letizia Annunziata Armando Avicolli Clara Baldi Massimo Bello Teresa Bova Salvatore Capizzi Anna Maria Caputo Luigi Maggio Carmine Managò Marco Manzo Valeria Marmo Maria Maurillo Savona Riccardo Matacena Francesca Mazzarella Anna Musella Vittorio Plamenova Petkova Rocco Raffaella Russo Vincenzo Selan Roberta Terracciano Mario Tortorelli Chiara Valentini Amelia Vecchiattini Katia Caputo Massimiliano Cerasuolo Vincenzo Cerbone Alberto Cicenia Salvatore Cirillo Salvatore De Biase Eduardo De Simone Caterina De Rosa Manuela De Venere Nino Di Capua Antonietta Di Ruocco Vittorio Emiliani Tina Esposito Peppino Fiorenzano Vittorio Fiorito Lucia Gai Piero 24 megarisarte 2014 PREMIO NAZIONALE MEGARIS 2014 Poesia in Lingua Italiana XXIII Edizione 2014 25 Un sogno megarisarte 2014 Uomo hai ancora tra le mani un sogno, uno scrigno di gemme rare un giardino più intenso e smaltato dell’arcobaleno. Cime che penetrano il cielo per rapirne le trasparenze, boschi odorosi tendono al sole i loro rami, arabeschi di luci e di ombre. Praterie sterminate di erbe che danzano al vento e s’inchinano come in preghiera. Fiumi sinuosi, mormoreggianti di acque che portan la vita e laghi incantati e mari dal grembo pescoso; ma lo ami tu questo sogno? Lo culli, lo serbi, lo irrori? E’ parte della tua vita e di ogni uomo. Devi lottare, sudare, volere che tutto non muoia, ridotto in polvere, perché dovunque possa nascere un fiore un sorriso, una speranza. Lusito Letizia (Napoli) IOLE SECONDULFO 26 megarisarte 2014 Donna Virtuosa Che bella cosa una donna virtuosa, radiosa, graziosa, come una rosa, odorosa di rosa, colorata di rosa, dove il cuore si posa, riposa, si sposa…….. O mia amorosa morosa, sopra ogni cosa, ti desidero a iosa! MAURILLO Riccardo Savona (Trapani) MARIO ROMANO 27 megarisarte 2014 IL VECCHIO PESCATORE E IL GABBIANO Un gabbiano sta a pensare se tuffarsi nell’acqua per pescare o restarsene sul sasso a sonnecchiare ……..certo……non è più il tempo di star per ore dietro ad una nave o volteggiar leggiadro sopra il mare per poi planare tra le onde chiare ………certo…..non è più il tempo di migrare coi suoi fratelli verso caldi mari perché sa che potrebbe non tornare è troppa la strada da rifare. Così resta sul molo ad aspettare che con la barca torni il pescatore e gli getti qualche pesce da mangiare. Caro compagno di tante battaglie di giorni e notti passate sopra il mare tra pioggia, vento, sole, o temporale, a districar le reti, ed a pescare. E’ stanco pure il vecchio pescatore e non trova più la forza di remare. Così resta da solo a ricordare e a rammendar le reti in riva al mare. Capizzi Anna Maria (Napoli) 28 megarisarte 2014 Il segreto dell’amore Sospirano ……… voli ansiosi di rondini inebriate di luce, i tuoi occhi ridenti di cerbiatta, i riccioli corvini, le labbra tumide, le tue solitarie corse fra gli ulivi. Prospettano ……. brevi angosce di silenzi, giochi di meraviglia ….. ….. lievitanti d’alba…… in orizzonti di cieli italici, fremiti introspettivi di smanie verso teneri accordi d’armonie. Il tuo segreto d’amore incorrotto fiore del desio, ……..corteggia……… ……..riti effimeri……. di cromatiche girandole, invocanti rispondenza…… con il mormorio del mare, ove svettano gabbiani……. Nel diaspro vivido dei cirri. De Venere Nino (Roma) MARIO GIAMMINELLI 29 megarisarte 2014 Rimembranze BAgnolesi (“La pietra”) Sulla scogliera ove s’infrange il mare che cinge con dolcezza la scogliera la “Pietra” dà l’addio ai pescatori stanchi di lunghe attese traditori! I gabbiani volteggiano maestosi e recano messaggi assai gioiosi; “ tu “ con la calura agostana, civetti coi bagnanti, a tutto spiano! Quando poi la luna il mare argenta, e di stelle ne è pieno il firmamento, ci fai sognar se fatti lieti, belli, allietin noi e i nostri “trastulli”! Ci vediamo poi, sostare trasognati, su una terrazza enorme, spalancata sul sottostante mare – “sconfinato”. Allora i nostri sogni – “placati”- sembrano accontentati! Terracciano Mario (Napoli) 30 megarisarte 2014 Ridatemi un sogno E che sia forte per sollevarmi dal profondo curando lividi e ferite. Che sia dolce per cullarmi e accarezzarmi come solo una madre sa fare. Che sia tiranno perché possa governare prepotente i miei pensieri. Ridatemi un sogno che sappia perdonare. Per accogliermi di nuovo tra le sue braccia dopo il mio delirante e stanco peregrinare. MATACENA Francesca (Napoli) CONCETTA MARROCOLI 31 megarisarte 2014 Extracomunitario Potrò mai guardarti negli occhi quegli occhi bagnati di lacrime? Avrei dovuto aprirti la mia casa come ad un fratello E invece… Ti ho scacciato come bestia immonda Ti ho negato un pezzo di pane mentre imploravi Tu, tu cercavi solo libertà ed io ti ho rinchiuso in un infame tugurio. Chiedevi lavoro, offrivi solo il sudore della tua fronte rugosa Ed io ancora ti ho respinto e a quel bambino dal corpo squassato dai singhiozzi che mendicava... niente... un sorso d’acqua con labbra riarse di sete ho chiuso anche le porte del mio cuore. E ora come potrò chiamarti ancora... ... fratello... Io che ancora dico a tutti di credere in Cristo e ancora una volta ti ho condannato all’infamia della croce? Come potrò parlare ancora d’amore Io che non conosco amore? Potrò ancora guardare negli occhi di mio figlio? No... tu non potrai mai più volermi del bene Perdonami... Straniero! MAGGIO Carmine (Napoli) 32 megarisarte 2014 Disillusioni Resto gelato dall’avverso tempo. Non posso più tacere sul passato. Voglio gridare a tutti i miei pensieri e liberar le sacche dai ricordi. Resto in attesa d’una luce vera, che possa illuminare il mio cammino onde scacciare i demoni del buio per avviarmi all’agognata meta. Resto, poi, totalmente sconcertato, se guardo le brutture della vita. Devo ignorarle e far finta di niente, se voglio che non muoia la mente mia. Resto sorpreso, e ciò non me lo spiego, perché le sensazioni, ora assenti, non servono a riempire questo cuore, che palpita di gran malinconia. Resto da questa realtà sconvolto, là dove si vorrebbe che sgorgasse, il sangue vivo della nuda terra per saziare famelici avvoltoi. Resto allibito ed anche addolorato in una società dove s’inneggia, all’egoismo ed all’indifferenza, verso chi soffre e chi manca del tutto. Resto turbato… fino a lacrimare, nel vedermi in un mondo senza amore! BOVA Salvatore (Quarto - NA) foto di: alba lupo 33 Crepuscoli megarisarte 2014 Parole non pronunciate in un silenzio di malinconici sguardi che trasudano di ricordi e timori per il domani. Si rincorrono ogni giorno nascosti nella mente e ad una contenuta voglia di pianto. Solitudini inconfessate del crepuscolo della vita quando l’amore per l’altro è nutrimento quotidiano è il calore del sole, il profumo del pane e una dolcissima, insostituibile, silenziosa compagnia AVICOLLI Clara (Napoli) Giallo d’autunno Dell’olmo ingiallito che al vento si piega restano foglie accartocciate, pigre. A dire dell’autunno la dolcezza sparuti uccelli di cova sostano su rami nudi, un pettirosso canta accecato dall’estate che fu io provo a ricordare primavere in fuga e dondolii: a quadrifoglio raccolgo sussurri ultimo sole filtra da sparuti rami: tepore buono io fermo e nuvole future. MARMO Maria (Napoli) 34 megarisarte 2014 Tenda Nella strada deserta un soldato smarrito disteso sulla polvere passa in rassegna le persone andate. Non scende il velo dell’oblìo sul tempo passato come una corda s’abbatte sul petto. Mutilata nel seno e il sangue nel ventre corre una donna in cerca del nulla. Anche un barbone tra un bar diroccato e un cumulo immondo ha perso la strada. Geme la nottola tra i vecchi sepolcri scoperchiati avanza un raggio di luce tra i corpi straziati. Abbassati i grattacieli spenti i computer in pianura è alzata una tenda sulla collina è fissata una croce. CICENIA Salvatore (Salerno) CRISTIANO VERDE 35 megarisarte 2014 Lacrime di parole La vita, dono offerto dal buon Dio, splende per chi, sognando il paradiso, ne apprezza gioie e palpiti in desio che fanno piangere con un sorriso. Se lacrima si versa e riga il viso, dice che stai soffrendo o sei felice, tu che dei sentimenti sei geloso l’occhio non puoi celar per quel che dice. Chi piange ti può dir tante parole che toccano chi solo le riceve e intende l’anima che ride o duole quando il cammino si fa lieve o greve. La lacrima ti fa apparir bambino. La lacrima trasmette un’emozione. La lacrima significa dolore e parla con la voce d’ogni cuore. FIORENZANO Vittorio (Napoli) foto di: Sofia Barricelli 36 megarisarte 2014 Nudità dell’anima Gente cammina stanca nei pensieri obliqui nascondendo nell’intimo essenze e profumi che svaniscono di giorno e fioriscono di notte; come gelsomini e rossi papaveri che il destino travolge e scolora, ama e odia; senza vie di mezzo. Il corpo racchiude l’anima e la stringe soffocandola; sarebbe bello quel giorno di settembre o di Natale o un qualsiasi anonimo altro giorno che fosse l’anima a racchiudere quel corpo ossessivo e dileggiantesvestendolo di gabbie ed orpelli che semplicemente opprimono confondono annientano. Fino a farci perdere il più grande dono: la nudità dell’anima. BALDI Massimo (Marino - RO) foto di: concetta marrocoli 37 megarisarte 2014 Occhi bruciati si accendono Bizzarre ali volteggiano in una manciata di cielo quasi proibite memorie che si nascondono in vuoti labirinti d’affanno a cercare corridoi di emozioni in scaglie di incredule speranze. Occhi bruciati si accendono evocando labbra o mani e volti alla deriva e si consumano in un’ultima fiamma, inghiottiti dalle ombre di sogni pietrificati sui viali deserti della nostalgia aggrappati a schegge di rimpianto. Sogni appannati, intriganti che si spogliano e affondano nel legno della notte rincorrendosi lungo i muri e si consumano senza più canto come passi cancellati tra cocci di parole a cogliere l’addio. GHEZZO Giulio Dario (Venezia) foto di: Sofia Barricelli 38 megarisarte 2014 Oggetti in pelle Hanno la pelle gli oggetti uno strato superficiale umano pelle grezza, pelle di seta, pelle macchiata pelle che percepisce al tatto, pelle stupenda, custodia perfetta, pelle levigata. Può essere una scusa alternativa fare finta di non sapere che gli oggetti sono custodi di anime vere, una valida scusa per fare quello che ci pare insensibili alla loro fragilità altrettanto reale. Scamosciarli - sintomo di vuoti e rimorsi, bere le loro lacrime in pochi sorsi causa una forma indolente di nessun rimpianto, sensibilità assente. Si frammenta la coscienza, macchie di vuoto volti corrugati sparsi qua e la, tormentate anime, pelle strappata di oggetti molestati, non appartenenti più a nessuna vita. Fa così la società insoddisfatta, lo sfruttamento è diventato parte integrante delle sue abitudini usa, getta, svuota, sfregia nel delirio allietata tormentata dalle sue inquietudini. PLAMENOVA PETKOVA Silviya (Varna - Bulgaria) 39 Piccolo diario megarisarte 2014 Peccato non aver tenuto scritto ordinato del lungo cammino tra i campi toscani con l’erba a volte oltre lo sguardo e il caldo afoso che rallentava i passi questo vizio mio di voler tenere sempre tutto dentro compresso così che tanto alla fine sfugge e poco nella memoria fa sedimento come non ricordar suor Maddalena giovane ancora, tonda, serena, che aprì l’uscio con la testa nuda del suo grigio convento di clausura e col sorriso in mano ci fornì d’ogni conforto era S. Gimignano quella volta dalle vecchie torri e a S. Miniato quel piccolo frate dallo sguardo liso che aveva sogno di decifrar scritture in ombra ci chiese di aiutarlo a ritrovare documenti antichi non lo facemmo mai per fede troppo scarsa e rimorso ogni tanto ancora sento unica macchia di quel cammino lento, e quando lungo la via verso Gambassi, incontrammo una piscina al posto del sentiero e l’acqua da bere che chiedemmo ci fu tosto negata ma più oltre asilo ci fu dato, sotto una pergola gaudente da un vecchio contadino che ci offrì con garbo il tanto che aveva - passano sempre di qui i pellegrini - disse cosa vi spinge a tanta fatica? Rifare i passi dei viandanti antichi, mirar natura e ritrovar la pace, assaporarla fino allo sfinimento che l’anima libera da pustole fetenti. Quando quei giorni tornano alla mente e lo sguardo ricorda la bellezza una luce si accende di ritrovata aurora e voglia sale di camminare ancora. EMILIANI Tina (Roma) 40 megarisarte 2014 Fossi io... Fossi io un piccolo gabbiano, che dorme sulla spuma delle onde. Poi gioca e la trasporta lontano mentre il Sole nell’acqua riscende. Non conosco di lui alcuna dimora, dove plana, cresce e trova riposo. So che aspetta felice il sorger l’aurora, per aprire sull’acqua le ali, sinuoso! Potessi anch’io esser sempre adagiata su una fresca, calma, brezza di pace. Ma il crudo destino mi ha martoriata, a seguire del volo “un brutale rapace”!!! DI CAPUA Antonietta (Pompei - NA) MARIO ROMANO 41 Tempo che passi megarisarte 2014 Quando siamo avanti con gli anni, senza illusioni né inganni, è difficile nascondere gli affanni presenti e passati dei nostri malanni. Tempo, tempo che passi con malinconia, fammi vincere la monotonia, perché lenti e... fugaci avanzano gli anni, e mi par che muta e silente si spegne la vita mia. Della mia bella gioventù, sfiorita piano piano, resta solo un ricordo lontano, gli anni veloci volati troppo in fretta senza aver dato retta a chi voleva amarmi in maniera perfetta. DE SIMONE Caterina (Pozzuoli - NA) foto di: alba lupo 42 megarisarte 2014 L’orchidea Guardo nel tempo segni che m’hai lasciato dentro. Seguo con lo sguardo l’orizzonte di fronte il mare, il mio amare. Tocco confini, supero distanze riscopro l’essenza dell’esser te in me coscienza occhio che guarda tra il suo dire ed il suo fare l’andare e il ritornare. Io per trattenere afferrare, cullare briciole d’amore in ogni dove oltre le tue parole. Parole d’amore stampate sul cuore, immagini indelebili di quel che non va via e si fa melodia. Tu oltre nella vita mia a seguire da uno sguardo l’idea come un fiore, un’orchidea colora: tu. DE ROSA Manuela (Napoli) foto di: cristiano verde 43 Il dubbio megarisarte 2014 Parola lacunosa come fermare questa inquietudine che mi dilania il cuore. Il dubbio La mia mente è pervasa da forti emozioni gioire, morire, vivere. ll dubbio Stillicidio dell’anima inafferrabile incertezza. Il dubbio La vita e la morte FIORITO Lucia Napoli) 44 VITTORIO MUSELLA megarisarte 2014 Parole al vento Non temo questo silenzio Non temo questo silenzio. è un silenzio vivente come quello del fondo del mare ricco di vita e guizzi felici. Non è un silenzio di morte deprimente ed oppressivo che porta tristezza. L’amore, sorgente di gioia, forse ha bisogno di silenzi prima di esplodere in tutta la sua bellezza e penetrare nel cuore come un raggio di luce dopo la notte. GUGLIELMI Pasquale (Napoli) 45 CRISTIANO VERDE megarisarte 2014 L’antico trabocco Girava lento il sonoro argano di legno sotto la spinta paziente del vecchio pescatore, scalzo e sicuro sul ruvido assito. Lenta affiorava la rete, immensa ai miei occhi di bambina, incantata dal guizzo scintillante della viva preda, racchiusa nel fondo inesorabile. Era il tempo beato delle fate: tra gli scogli anneriti danzava il verde cupo dell’anguria, dono ospitale, immerso nella fresca corrente e dal pontile il richiamo del mare era carezza ai sogni di avventura. Ora l’argano tace. Il vecchio getta la rete tra le stelle nell’eterno silenzio e l’antico trabocco, ombrato di salsedine e malinconia attende solitario che nuova mano schiuda la rugginosa porta e sciolga alfine la pesante catena del suo sonno. VALENTINI Amelia (Pescara) 46 megarisarte 2014 Bentornata, primavera Petali di luci accendono il mattino, il primo sole bussa, discreto, su piangenti vetri di sonnacchiose finestre che, vigili sentinelle, proteggono ultimi frammenti di sogni. L’erbosa pianura civettuola, fa toilette, un invisibile pennello pettina, con colori d’arcobaleno i variopinti fiori di campo. un leggero refolo sostiene pigre ali. Lassù, sulla montagna, fragole vermiglie attendono di essere raccolte per regalare, a valle, il sapore dei loro baci. Mormora il ruscello che rotola e va via. Bentornata, primavera, tu, dono del Creato: eterna poesia. DE BIASE Eduardo (Napoli) CONCETTA BIANCO 47 Sopravvivrò Sopravvivrò ai cimiteri dell’odio, ai dissacrati valori dal cinico vento, che infrange e sferza con la sua forza, ed ai pantani e fosse aride d’affetto. Sopravvivrò ai miraggi e alle chimere, alla violenza delle tristi pagine, che aggrediscono la pace degli eventi in pèlago d’impegni e gravi piaghe. Sopravvivrò al dolore sperimentato senza serrare gli occhi e il cuore, ed ammirando poi magnificenze mi rinforzerò in commosse vibrazioni. Sopravvivrò con la voce poetica nei passaggi più belli d’arte e speranza, saziando l’anima e la mente sopra gli insiemi disintegrati. Sopravvivrò nel cerchio di bellezza di una realtà nostalgica o di gioia, in capisaldi del giusto vivere con le ali nell’avventurosa sorte. GRANATA Giuseppe (Napoli) 48 megarisarte 2014 megarisarte 2014 Sabbia rovente Ho scritto sulla spiaggia dell’amore questo piccolo pensiero per illuminare il tuo animo buio, io poeta, ho il dovere di musicare le parole; e la mia bianca nave va sul mar, onde immense d’immenso, indi proteso verso l’ignoto sogno d’un esaltante eterea eternità. Le continue mareggiate mi hanno travolto, il cuore ho navigato: il mio e il tuo, infinito più dell’oceano. Nel tempo che vola, i pensieri senza trucco librano come la luce. Scortato da una romantica chitarra fautrice di suadenti armonie l’amore primordiale s’affaccia sui cristalli dell’anima ove riflette la genuinità dell’inedita purezza. E nella mente prende forma l’utopia d’un intenso profumo che nell’aria sensualmente aleggia come il fragoroso sapore di pungolati sensi. Tante domande devono trovare risposta alla mia mente prima che io scopra il tuo gioco; tuo verbo: l’avventura, tua effigie: il mare. Come la tigre, tutti i pensieri dell’anima ho battuto. Con te occhieggiava la luna, ma sul carro di fuoco, correndo per il cielo, rapendo l’azzurro che cela la tua identità, vò spargendo al vento i miei sogni come petalo di rosa. ... Ed io ti accompagnerò alla loro soglia, dove ti lascerò al sole della vita. E poi la solitudine s’abbatterà come un uragano cercando di sottrarre i piaceri del cuore. Ma saltando sulla devota piattaforma dei ricordi rinascerà l’intimità dell’avventura vissuta tra lo sciabordio di esaltanti carezze... CERBONE Alberto (Casoria - NA) 49 Màsca Mentre la luce d’una nuova alba schiaffeggia la vista, l’essere, di nuovo prigioniero, viene incatenato in ferruginea devastazione. Cala l’ambrata maschera di caldo liquido nero, mentre la pioggia scorre tra le mani intrecciate alla musica. Immagini, immagini deformate e ricostruite dalla mente nei volti riflessi nel candido bianco perduto. Ferite senza respiro raggiano arrossite, immergendosi nell’orecchio tremante. Senza più occhi, pennelli d’eterno mutismo abbracciano e nascondono il corpo. Abbandonato e rinchiuso se ne sta, nella penombra, il pianto. Il cielo si spegne tra le morbide mani del poeta. MANZO Valeria (Napoli) 50 megarisarte 2014 megarisarte 2014 Ombre nella notte Mi sono arrotolata nel lenzuolo delle tue parole che ancora profumava di te mi vestivo del tuo odore mentre inerme le tue mani ancora intracciavano giochi sulla mia pelle. Sul morbido cuscino erano appoggiate le tue labbra come conchiglie a riposo sulla spiaggia: le ho raccolte per ascoltarne il rumore quello delle anime perse in tempesta senza porto sicuro. Ora spengo la luce tentando di ritrovare nelle ombre della notte quel conforto di amanti clandestini che fragili si addormentano l’una nell’altro ... ignari... del tempo in un unico sogno chiamato amore. VECCHIATTINI Katia (Codigoro - FE) 51 megarisarte 2014 Vittorio Adelfi Giuseppe Annunziata n.o.v.a. italia onlus N.O.V.A. Italia Onlus in occasione della XXIII edizione del Premio Nazionale Megaris 2014, ha inteso partecipare a questa importante e lodevole manifestazione, che ha nel suo DNA, quello di premiare le eccellenze che si distinguono sul piano nazionale e internazionale, perseguendo essa, da tempo, gli stessi principi ispiratori, della presente manifestazione culturale. Per questo motivo, la nostra Associazione spera di percorrere un lungo cammino, condiviso con la stessa Associazione. LE FINALITà DI N.O.V.A. ITALIA ONLUS ASSOCIAZIONE NAZIONALE Essa è un’associazione autonoma e pluralista, che promuove cultura, socialità e solidarietà attraverso la ricerca e/o pratica della partecipazione; promuove il libero associazionismo dei cittadini, per favorire una articolata dialettica della democrazia. n.o.v.a. Italia onlus, promuove il radicamento di questi valori attraverso il proprio impegno sul territorio sulle tematiche dell’ ambiente, della protezione civile, identità locali, dell’arte, della cultura, della musica, della gastronomia, dell’enologia, dello spettacolo, esprimendo un sistema complesso di attività di utilità sociale di promozione sociale, umana e civile, rivolte ai soci e alla collettività. N.O.V.A Italia Onlus è attenta a tutte le problematiche rivolte alla persona, ed offre, tra l’altro, particolari servizi di Formazione e ricerca legata all’utilizzo delle nuove tecnologie , non ultime quelle relative ai veicoli a pilotaggio remoto UAV, comunemente chiamati A.P.R. (Droni) con la sua unità di eccellenza che è la“sezione droni”. Tale attività viene posta in essere, sia in totale autonomia che in partnership con l’ Associazione C.I.F.I.T. capitanata dal presidente Giuseppe Di Somma, non ché con Enti, Fondazioni, Università ed Istituti scolastici. Sede Nazionale: Napoli, Via Orazio petruccelli,12 - 801256 - tel. 3281195087 Sede Operativa: Centro Direzionale isola E 1. Napoli (NA) 80143 segreterianovaitaliaonlus@gmail.com - www.novaitaliaonlus.wordpress.com Info: Vittorio Adelfi Presidente: 3346653020 - 3281195087 Vice Presidente Giuseppe Annunziata 52 megarisarte 2014 Via Nazario Sauro, 30/31 - Napoli - Tel. 081.7649384 - www.robycars.it Siamo un gruppo di imprese sociali costituitosi nel 1991. Svolgiamo attività imprenditoriali con rilevanza pubblica, fornendo beni, servizi e occasioni di lavoro senza perseguire fini di lucro. Riuniamo oggi 41 imprese sociali; contiamo circa 1000 soci e impieghiamo 3mila lavoratori. Collaboriamo con 120 enti pubblici (amministrazioni comunali, provinciali e regionali, ambiti territoriali, aziende sanitarie, università e centri di ricerca) e con oltre 300 organizzazioni sociali. Siamo attivi nei settori dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi, della formazione, dell’editoria, della comunicazione, della ristorazione, del consumo critico e dell’innovazione con il marchio Farepiù. Gestiamo comunità e case di accoglienza per anziani, persone disabili e minori; asili nido; servizi di assistenza domiciliare, di riabilitazione, di animazione, di educativa territoriale, di mediazione, di inserimento lavorativo, di riduzione del danno, di strada, di pronto intervento. Offriamo consulenza e sostegno per la progettazione sociale e la creazione di imprese no profit. www.gescosociale.it 53 megarisarte 2014 Associazione Culturale Megaris Ente Culturale di Rilievo Regionale PREMIO NAZIONALE MEGARIS 2014 Poesia in Lingua Napoletana XXIII Edizione 2014 54 megarisarte 2014 ‘A luggetella Na luggetella, tutta piante e ciure urdemo piano, via Salvator Rosa ‘o sole in abbondanza, e, che culure e che profumo ‘e menta, ‘e malvarosa pe nce’arrivà n’impresa, nun vò dico na scala longa ca nun ferneva maie però, arrivate ‘ncopp (benedico) llà ffore te scurdave tutte ‘e guaie. Papà se nnammuraie, ‘e chesta casarella tre stanze cu cucina, suppigno, e luggetella cu nu ciardino e spalle, ‘e ‘o panoramo annanza a vierno ce scurreva, acqua pe tutte ‘e stanze ma senza maie fa storie cu pentole e vacili passava ‘o tiempo brutto, e t’arrivava abbrile. Rondini, e cielo azzurro nuie guagliune a pazzià facenno mille guaie, e mamma a ce alluccà “basta” c’ho ddico a patete e nuie a cuffià e chella puverella a faccia a se scappà. Ncopp’ ‘a sta luggetella passate so’ e staggione ma c’è rimasto ‘o core ‘o core mio ‘e guaglione che iuorne chine ‘e sole oppure friddo e neve cu nu grillaggio n’fiore CONCETTA BIANCO e ‘a giuventù int’ ‘e vvene. ESPOSITO Giuseppe (Napoli) 55 megarisarte 2014 ‘A terra d’ ‘o ffuoco Quanta munnezza ca t’hanno purtato terra d’ammore e chien’ ‘e sofferenza, comm’a ‘na mamma tu te l’he pigliata e dint’ ‘o core ha perzo ogne speranza. T’hanno ferita a morte chianu chiano e tanta figlie tuoie stanno atterrate, ‘stu ffuoco eterno viene da Milano addò se taglia ‘a nebbia a curtellate. Quanta nennille ca nun hanno pace sò piccerille e già sò arruvinate, sò comm’a Cristo ca ‘nchiuvate ‘ncroce vuless ‘ncopp’ ‘o munno tanta frate. Pure ‘stu sole nun dà cchiù calore e respirammo ‘st’aria avvelenata, io ogne tanto parlo c’ ‘o Signore... ‘e muorte se ne contano a mappate. ‘Stu mal’affare è triste overamente fermate ‘sta schifezza pe’ favore, ‘sta vita nosta vale meno ‘e niente si ‘ncopp’ ‘o fuosso sponta ‘n’atu sciore. RUSSO Vincenzo (Napoli) 56 megarisarte 2014 Luna Rossa Che caldo fa stasera, nun ce resiste e p’arapì ‘o balcone corre pe m’affaccià ‘a ringhiera, na ventecata d’aria fresca me rienghie ‘e pulmone. A serata è limpida, me guardo ‘o cielo. Dio che veco o stò sbaglianno? No luna tu, te staje facenne rossa rossa pe vergogna comme dice na canzona? Ce penze; aggio capito, e ciaje ragiona! Stu munno ce fa scuorne: che vergogna! Forze staje penzanne quanno cu chella faccella d’alleria, mannave ‘e raggie tuoje n’coppe ‘o mare blù, c’addiventave argiente. Cu ‘o silenzio……. luntane, na musica doce e nu poco appassionata, t’allummave. Nasceve accussì n’ammore, cu ‘e sentimente dinte ‘o core! Oggi è tutto nata cosa. Subbeto o desiderio, a prepotenza, na pazzia, e tutto fernesce senza nu mutivo. E vvote, all’improvviso arrive n’odio e n’assassinio! Annunziata Armando (Cecina - LI) 57 megarisarte 2014 S’io nasco n’ata vota S’io nasco n’ata vota; e fosse overo! Nun faccio tanta storie ma sulo ‘nu pensiero. S’io nasco nata vota; ‘o ssaye che faccio? O munno nun ‘o guardo manco n’faccia! S’io nasco n’ata vota, embè me cride, me fermo dint’a meglia ggiuventù ‘o ssaye pecchè? Aspetto n’ata vota ca nasce pure tu! Musella Vittorio (Napoli) VITTORIO MUSELLA 58 megarisarte 2014 Curaggio (a mia figlia Gaby) Vurria, propete tanto, ‘e te vedè cuntenta cummira allora, quanno nu poco santarella, trepidante, diciste, a me e a Bianca ammagliechianno: “sapite songo n’cinta”. All’intrasatto, era accussì sereno, ‘o cielo s’è scurito in un baleno; ‘e nuvole se songo accravaccate po’ ‘a tempesta s’è scatenata e ppò comme succede, è naturale, pure a trupea s’è acquietata, e ‘o cielo, azzurro, è riturnato! Curaggio figlia mia, sta piccerélla te darà forza e tutto passarrà - abbracci, vase, carezze e ammore, saranno tutte pe chistu tesoro, e avirraraje azzicco a zezzenella crescere sana, priata e bella. Ppò ‘o tiempo è vulato: “ ‘a piccerella è nata” - tanta alleria c’è stata! terracciano Mario(Napoli) 59 foto di: cristiano verde megarisarte 2014 ‘A pasta arruscata ‘A séra che fèsta se facéva attuòrn â tàvula quanno mammà purtava ‘a tièlla ‘e ramma anneruta A fùria ‘e fa’ pasta arruscata. A nuje figlie ca èremo cinche e tutte cu nu buòn appetito èra difficele a ce sazià còmm ‘a chill’aucelluzze ca se mòveno e allùccheno ‘int’ ‘o nido quanno véreno ‘e turnà ‘a mamma cu ‘e vermezzulle ‘mmòcca. Pe nuje era sèmpe na fèsta quanno se spartéva ‘a pasta scarfata ‘e miezijuorno, e po’ ce stéva ‘a famma, ca ‘a facéva addeventà chiù sapurita, e tutte quante dòppo ‘a scarpètta lasciàvemo ‘e piatte chiù pulite ‘e primma. CIRILLO Salvatore (Napoli) foto di: francesco sensale 60 megarisarte 2014 ‘Nù suonno N’angul’e muro vulesse, n’angul’e muro pe’ m’annasconnere a te, n’angulo addò a luce nunn’arrivasse, addò ‘o silenzio mme’ facesse compagnia, addò ‘o core nun suffresse pe’ sstà frennesia... Ma comme ‘e bello a ‘tte vuardà e senti’ e’mmane ca’ mme tremmano pe ‘cchella smania ca’ tenene e t’accarezza’. No, dint’a n’angulo e muro aggià campà, addò ‘o sole pe’ dispiette ‘e chist’ammore, gira ‘a faccia pe’ nun c’arrivà. Ma ‘a notte, quann’jesce ‘a luna Io ll’addimann’ a’ dint’a stu spigul’ ‘e muro: famme nu’ poc’ ‘e luce almeno tu, ognittante, però m’arraccumanne, chianu, chianu, pecchè ‘nisciuno addà capì, ca mmiez’ a’ sta via dint’ a’ n’angulo ‘nce sta na creatura ca’ chiagne lacreme amare. Sulo pecchè stong’ o’ posto sbagliato, tu, m’e già cundannate. CERBONE Alberto (Napoli) 61 ‘O sole ‘nfaccia megarisarte 2014 Fora a ‘sta luggetella chiena ‘e sole cacciano ‘a capa ‘a dint’ ‘e teste, ‘e rose, songhe schiuppate primule e viole, quanta prufume ‘e sciure, dint’ ‘e case! Nu passariéllo magna ‘a mullechella, nu geranio, squarcione, arape ‘o musso, ll’ellera s’attacca cu’ ‘a manélla, nu papagno, scurnuso, se fa russo! Pazzéa ‘o piccerillo, miez’annuro, tu canti e spanne ‘e panne d’ ‘a culàta, stienne ‘na mutandella, ‘o fasciaturo, sott’uocchie ce facimme ‘na guardata! Pò m’avvicino, mme daje nu vasillo; aspetto ‘stu mumento ‘a ‘na semmana... appiso ô crocco, canta nu cardillo, e miezu juorno, sona ‘na campana! E doce comm’a fravula ‘e muntagna ‘sta vocca, io t’astrégno int’ ‘a sti braccia, fora a ‘sta lòggia, pare ‘e stà ‘ncampagna, ‘o sole d’oro, m’accarezza ‘a faccia! DE BIASE Eduardo (Napoli) 62 CLAUDIO SCARANO megarisarte 2014 ‘O surriso ‘e Napule Nu’ surriso cagn’ ‘a vita! Nu’ surriso dòce dà mamma tè conzuola è acconcia ògnè malanno. ‘Nmiez’ ‘a via nù pezzente stenn’ ‘a mano pe’ campà tremma... ‘o friddo l’arravoglia ma ‘a ggente è chiéna ‘e penziere suoje nun se addone cà bastasse nu’ surriso pe’ scarfà! ‘Ncopp’ ‘a stù munno cé stà surtanto ‘nfamità, arraggia è amarezza arregnano ògné gghiuorno. ‘A ggente, nà vota... se capeva cù nù sguardo è cù nù surriso se scurdava ògne pena è malasciorta é dòce addiventava ‘o sapore amaro d’a vita. Té scetava à voc’ ‘allera d’e vennitori, ca se spanneva pe’ dint’ ‘e viche ‘e chiacchiere d’ ‘e ccummarelle friccicarelle ca affacciate ‘e fenestelle s’auguravano... ‘o buongiorno! ‘A sera, pure ‘a luna arrecriata cunnuliava doce, doce ‘e vvarchetelle e ‘ncoppa ‘a chella striscia ‘e mare ‘nzieme a voce d’e pescatori... scumpareva. Napule mia, guard’annanze... sciuoglie stù silenzio rinto ‘o core de figli tuoje... ‘ncoppa ‘a stù scenario dà vita dacce ancora ‘a voce toja... cù nù surriso! ROCCO Raffaela (Volla - NA) 63 L’urdeme saluto megarisarte 2014 Uocchie chiuse, labbra ‘nserrate, a faccia mia vicino a toja, pe’ te fa sentere ‘o calore ‘e chist’ammore ca te sta accumpagnanno verso ‘na via nova, nu cammino senza e me. Quanta vote me chiammato cu parole doce e d’ammore, m’aggio ‘mparato a vulè bbene ‘o nomme mio comme ‘o dicivo tu. Mo ‘o tengo dinto ‘e rrecchie, è quasi nu’ suspiro…..ma non d’ammore, me staje cercanno aiuto, ca nun te pozzo dà, te faccio ‘na carezza pe’ cummiglià ‘o strazio e stu mumento ‘o strazio e ll’impotenza... ... po’ ancora ‘a nomme mio... M’ ‘o voglio arricurdà comme ‘a nu saluto doce, cu ‘a tenerezza e cu ‘a cumplicità, ca manco ‘a Morte me po’ cancellà. GHIRARDI Maria Teresa (Napoli) foto di: CONCETTA MARROCOLI 64 megarisarte 2014 Barbò (barbone) Te ne vai sulo giranno p’ ‘a città cu’ ‘sta mappata ca so’ ‘e ricchezze toje. Cirche dint’ ‘e bbidune d’ ‘a munnezza notte e juorno Te firme, puose ‘a mappata e scave; Cu ‘na smania perversa ‘e vulè ritruvà coccosa persa: infanzia, giuventù, casa, famiglia n’amicizia, n’affetto, ‘na durcezza; a cirche dint’ ‘o funno ‘e ‘na butteglia vacante. Poche gocce ‘a vvote te fa ricurdà ‘o sapore ‘e cose passate; ‘e cose antiche perdute, ca int’ ‘e cervelle toje so rimaste tale e quale. Po’ t’aize ‘a mappata e te ne vaie. CAPUTO Luigi (Napoli) MICHELE MATINO 65 ‘A filosofia mia I’ nun songo maje scontento ‘a filosofia ca tengo, veramente è tutt’ ‘a mia. E nun me scuraggio maje, pecchè ‘a vita è nu passaggio, e campanno ‘int’ a ‘stu raggio, nun t’ ‘e perdere ‘e curaggio, c’ ‘o surriso l’hé affruntà. Si se rompe ‘o scaldabagno, cu’ diec’ann’ ‘e garanzia? Isso è muorto, invece i’ no. Tu ce pienze bella mia! Si se rompe ‘a lavatrice so’ cuntento, so’ felice, ca pur’essa se ne gghiuta, invece io sto ancora ccà. Grazie a Dio accussì so’ fatto e nun me voglio cagnà, ca cu’ ‘sta filosofia, i’ cient’anne haggia campà. Si m’appicceco cu tte, sò felice, saie pecchè? Sto nu poco chiù cuieto, nun te sento, nun te veco, addevento sordomuto, comme avesse fatt’ ‘o vuto ‘e campà, ‘na vita a’ Santo accussì songo cuntento. E chest’è ‘a filosofia, pure si haggio raggione io, faccio finta c’aggio tuorto tanto, pe’ filosofeggià! CAPUTO Massimiliano (Pozzuoli - NA) 66 megarisarte 2014 megarisarte 2014 Sirena d’ ‘o mare ‘A notte ‘a luna d’argiento se sposa cu l’onne e stu posto ‘ncantato ‘o profume d’ ‘o mare saglio int ‘o cielo ca fricceca ‘e stelle po’ quanno ‘o sole sponta cu ‘e ragge cchiù fine nasceno ‘e sirene sirena comme ‘a ttè sirena ammaliatrice uocchie curvine labbra ‘e curallo gentile e cianciosa sirena ca ‘ncanta sirena ca arrobba ‘o core e chi soffre d’ammore sirena d’ ‘o mare sirena e chi spera! MAGGIO Carmine (Napoli) BRUNO IMPROTA 67 ‘A mamma mj megarisarte 2014 A mamma mj se chiamma Filumena, d’ ‘a Marturano tene sul’ ‘o nomme pecchè, mamma mj, int’ ‘a vita soja ha cunusciuto sulamente a’ n’ommo. ... e m’ha purtato annanze a botta ‘e stiento s’è levat’ ‘o ppane ‘a sott’ e dient, nun m’è mancato niente, forse ‘a luna ma chella... nun l’ha avuto maje nisciun’. Pare ‘na guerra ‘a vita c’ha passato e pe’ campà ha avuto fa’ ‘o surdato. Senza divisa... senza baiunetta, ha fatto a muorze c’ ‘a spesa e cu’ ‘e bullette. ‘A vulesse riala’ ‘na muneta p’ogni preghiera ca pe’ me ha fatto a Dio, allora sì c’addiventasse ricca vuttass’ ‘e spalle tutt’ ‘e pucundrie. ... Ma chesta è ‘na realtà senza magia nun c’è sta tiempo p’ ‘sti fantasie... E allora mamma mj suspira e penza cu’ ‘e sacche chiene ‘e lacreme e speranza! GRIECO Vincenza (Pianura - NA) 68 CLAUDIO SCARANO megarisarte 2014 ‘A freddigliosa Se more semp’ ‘e friddo... nun piglia maje calore; arrobba vita e ammore... pe’ su putè scarfà. Ma nun ll’abbasta maje... sta ‘ncerca ogne mumento; ... e senza sentimento... acchiappa addò va va. Lle songhe tutt’euale... cu ‘e stracce o c’ ‘a cravatta: ‘e ppiglia, ‘e spoglia, ‘e sfratta... e annure ‘e va a pesà. Chest’è ‘a giustizia ‘e Dio... pure si porta ‘o chianto. ... Ma quanta vote ‘o canto... s’aìza p’ ‘a chiammà! Però, quanno t’attocca... che fifa ca te vene: t’ ‘o ssiente dint’ ‘e vvene... ‘o freddo ‘e chella llà. CERASUOLO Vincenzo (Marigliano - NA) VINCENZO COLELLA 69 ‘O treno ‘O treno stu viecchio mezzo di locomozione che v’aggia dì m’ha sempe affascinato, dice mio figlio “comme sì antiquata!” oggi che cu n’aereo subito s’arriva tu stai ancora a viaggià cu o treno? Sarrà pecché mio padre faceva ‘o ferroviere sarrà pecché me fa turnà guagliona io quanno vaco in treno m’emoziono; E m’arricordo quanno piccerella pe ce ì a fa’ na cammenata là vicino ‘o mare nun jevemo cu ‘o mezzo a Mergellina ma ce pigliavamo ‘o treno ed andavamo sul lungomare di Castellammare. Erano ‘e tiempe che s’aveva sparagnà e nuje cumm’a famiglia e ferroviere in treno tutti, gratis viaggiavamo e ‘o stesso ‘a cammenata facevamo. Saranno sti ricordi dell’infanzia sarrà ca forse ‘o tengo dint’ ‘o sango pecché me lo ha trasmesso il mio papà a me me piace in treno ‘e viaggià. BELLO Teresa (Napoli) 70 megarisarte 2014 megarisarte 2014 ‘A vita e ‘a morte Quanno na vita nasce se fa festa, trase ‘o sole pe dint’ ‘a na fenesta. S’affaccia ncopp’ ‘o munno sta creatura gudennose ‘e bellezze d’ ‘a natura. ‘A vita è ‘na ricchezza, ‘a vita è bella e nun ll’ata jettà, stipatavella. ‘A vita è nu juoco, se vence e se perde: chi aiza na coppa e chi sta dint’ ‘o vverde. ‘A vita è na speranza, nu mistero: dimane cagna ‘a scena... sarà overo? ‘A vita è nu suonno, nun te scetà, si pienze ch’è overo... addiventa realtà. ‘A vita è mmusica, sta melodia Te fa cantà si piglie bbona ‘a vita. ‘A vita te fa spremmere e’ na lotta, circh’ ‘e ascì buono ‘a miez’ ‘o votta votta. ‘A vita fa felice cu ll’ammore, dint’ ‘o ciardino cuoglilo stu sciore. ‘A vita quanno cchiù nun da’ sapore se po’ stracquà e ffa fermà nu core. ‘A morte te cummoglia cu nu velo lassanno ll’anema pe n’atu viaggio ‘e vita eterna, chella che sta ncielo e nterra è stata sulo nu passaggio. FIORENZANO Vittorio (Napoli) 71 megarisarte 2014 Lacrime annascuse Passeno jurnate e mise sane, sempe cu pensiere â parte ‘a capa. E’ nu pensiere ca nun me dà pace e occupato me sento ogni mumento. Chistu ricordo ‘ e tantu tiempo fa, me tene ‘a mente sempe ‘ncatenata, pecchè maje me putarria scurdà, chello ch’è stat’ ‘a vita mia passata. Tutt’ ‘e bellezze ca vedevo attuorno, pareva ca ce stavano sultanto pe’ fa’ felice e chine d’allegria, dduje core ca murevano ‘e passione. N’ammore overo ca se svaligiava tutt’ ‘e prufume, ‘a luce ‘e mille stelle, ogni culore e ciente melodie, erano ‘a curnice ‘e chistu bene. Po’ nu destino ‘nfame e scellerato, senza cuscienza e cu malvaggità, propio ‘a nu juorno a n’ato, all’intrasatto, stutaje stu ffuoco che chiammavo ammore. Quanno n’ammore more, è risaputo, ce sta chi chiagne e chi ride ‘a coppa, oggi chi ride pare ca songh’jo, pecchè tengo riguardo annanz’ â ggente... Ma po’... quanno sto sulo cu ‘e penziere, spisso me metto a chiangere annascuso! BOVA Salvatore (Quarto - NA) 72 megarisarte 2014 Oi pie’ Ddoje lacrime, pesante comme ‘o chiummo, cadeno ind’ ‘o mare, so ‘e lacrimme ‘e nu viecchio marenaro. Na varchetella e lignamme ‘o guarda alluntanare ma ‘o sape, ca ‘e essa nun se po’ dimenticare! E pensa e ripensa, ‘a quanno ‘a matina ambresso appicciava ‘o motore e jeva ‘a piscare cantanno, ridenno, tenendo mente e rezze jettate a ‘mmare. Oi, Piè, ‘nce ne stanno tante ‘e piscatore, ma nisciuno cumme ‘a te, tene ‘a ind’ ‘o mare! ‘E ‘ncopp ‘a rena ‘nciarma ancora chelli rezze, nureco pe nureco, e ‘ntrezza ancora chelli nasse ‘e aspetta ‘o surriso d’o sole! Ind’a chillu borgo antico e friccicariello, tutti te veneno a guardare e ‘a ‘mparare ‘a delicatezza e ‘o rispetto ‘e chi ama ‘o mare! Oi Piè, tieni tanti cose ‘a ‘nsegnà a chi nun sape, nun vò sapè, nun pò sapè ‘a gioia ‘e na rezza tirata ‘ncoppa a na varchetella chiena ‘e pisce e cu tanto ammore! E ‘e signe d’è rughe, sciumme ‘e surore, ‘a pacienza ca t’accumpagna ogni vota ca vaje a piscare e ‘o tiempo ca nun sempe è amico d’e marenare. Ma ‘a gioia d’e figlie tuoi, quanno te vedono turnare, e l’orgoglio ‘e tenere nu pate onesto marenare, ca quanno scenne ‘nterra, ‘o passo sujo, canta ‘a canzone cchiù bella: ‘a canzone d’o mare MARIANI Vittoria (Napoli) 73 megarisarte 2014 momenti delle premiazioni 2013 74 megarisarte 2014 momenti delle premiazioni 2013 75 megarisarte 2014 incipit vincitore narrativa 1° CLASSIFICATO: FRULLATEMPO di Chiara Tortorelli Ogni pomeriggio a casa mia, sul divano, alle 5 più o meno precise, il tempo si frulla. No, non mi sono spiegato… Non è come lo conoscete voi il tempo, quello che viaggia in senso lineare, quello che fa accadere cose che sembra abbiano un senso preciso. No, proprio per niente. Questo nuovo tempo prima entra nel mixer della mia cucina, io lo accendo, si agita a destra e a sinistra, poi si liquefa e sembrano uova sbattute. Cosa ci fareste voi con un tempo spiattellato, scomposto, senza più né capo né coda? Io mi ci diverto moltissimo. 2° CLASSIFICATO: le funambole di Maria Marmo A volte era lei, Mina. Curzio non aveva alcun dubbio, anche se stentava a riconoscerne i tratti: l’ombra era infatti alta robusta, mentre in vita era stata esilissima e bassa, uno scricciolo. A volte gli ricordava invece sua madre o la zia Ida: l’ombra aveva capelli bianchi arruffati, lei castani e morbidi e occhi azzurri stretti a cerbiatta, l’ombra gonfi a nocciola e un seno enorme che la incurvava in avanti di brutto, mentre Mina lo aveva sodo bello. Aveva andatura irregolare, ora a lasco ora di bolina: una zattera. No, forse non era sua moglie, ma…se non era lei, chi era? 3° CLASSIFICATO: l’amore non ha colore di Roberta Selan La signora Giovanna, appena uscita dal portone dell’edificio, provò un inatteso brivido di freddo; l’inverno era arrivato tutto in un colpo, senza preavviso. Solo due giorni prima si girava tranquillamente con la giacca leggera e ora invece sentiva il bisogno di alzare il bavero del cappotto per riparare il viso stanco dalle sferzate di quell’aria insolitamente gelida. Via Tavernola, 6/8 - C.mare di Stabia (NA) Tel. 081.3941097 - 081.8711128 - Fax 1782255443 info@timevision.it - www.timevision.it 76 megarisarte 2014 Antonio Coppola Presidente ACI Napoli è dura fare cultura a Napoli dove alle belle parole ed alle buone intenzioni non seguono, quasi mai, fatti concreti, ovvero sostegni da parte delle istituzioni. Tuttavia, le idee forti, quando sorrette da coraggio, perseveranza e, soprattutto, valori pregnanti, riescono, comunque, ad attecchire, crescere e svilupparsi anche su terreni aridi. è il caso del Premio Megaris, giunto alla XXIII edizione, che, nonostante tutte le insidie e difficoltà riservate da questa città anche a chi si impegna per portare alla luce valori artistici e sociali, riesce ad andare avanti e a consolidarsi come appuntamento che arricchisce il patrimonio culturale partenopeo. E ciò è tanto più ammirevole perché, a fronte di chi ama speculare sulle “sfortune” di Napoli, questa iniziativa, viceversa, mira ad esaltare le qualità e le capacità della nostra terra, con il suo fermento creativo e le notevoli doti artistiche, storiche e letterarie che la contraddistinguono. Siamo fieri, perciò, di continuare a patrocinare questa manifestazione, nella piena convinzione che dalla cultura bisogna partire per innescare un duraturo processo di rinascita capace di dare una svolta decisiva al destino di Napoli, da tutti auspicata. Alla prossima edizione. Riconoscimento Megaris alla Carriera Cesare Mastrocola Presidente TAR Campania 77 megarisarte 2014 BORGO MARINARI E SANTA LUCIA 20 E 21 SETTEMBRE pittori all’opera 78 megarisarte 2014 un modesto contributo alla “cultura” L’immagine propone sempre il presente: ad ognuno la propria visione e la propria riflessione. Ci si augura di suscitare comunque un’emozione. Il Presidente prof. Carlo Postiglione 79
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