Azzano Decimo dal campanile di Bollettino Parrocchiale della Parrocchia San Pietro Apostolo, Azzano Decimo (PN) pasqua 2014 La prima motivazione per evangelizzare è l ’amore di Gesù che abbiamo ricevuto, l’esperienza di essere salvati da Lui che ci spinge ad amarlo sempre di più. Però che amore è quello che non sente la necessità di parlare alla persona amata, di presentarla, di farla conoscere? Se non proviamo l’intenso desiderio di comunicarlo, abbiamo bisogno di soffermarci in preghiera per chiedere a Lui che torni ad affascinarci. (Papa Francesco, Evangelii gaudium, 264) In occasione della Santa Pasqua giungano a tutti i parrocchiani gli auguri per fa festa della vita e della speranza che si rinnovano nella risurrezione di Gesù! I sacerdoti e il Consiglio Pastorale Parrocchiale celebrazioni della settimana santa domenica delle palme - 13 aprile S. MESSE con orario festivo 08:00/09:30 10:30 15:00 18:00 18:30 08:00 15:00 20:00 20:30 La benedizione dei rami d’ulivo precede le Sante Messe. Ritrovo nel cortile dell’Oratorio per la BENEDIZIONE DEGLI ULIVI, PROCESSIONE E S. MESSA DELLA PASSIONE DEL SIGNORE. APERTURA DELL’ADORAZIONE AL SANTISSIMO SACRAMENTO. Chiusura Santa Messa Lunedì santo - 14 aprile Santa Messa e apertura adorazione fino alle ore 11:30. Apertura, adorazione fino alle ore 20:00 Santa Messa In canonica incontro di preparazione alla Via Crucis del Venerdì Santo. 08:00 15:00 20:00 martedì santo - 15 aprile Santa Messa e apertura adorazione fino alle ore 11:30. Apertura adorazione fino alle ore 20:00 Celebrazione comunitaria del Sacramento Riconciliazione. 08:00 15:00 20:00 mercoledì santo - 16 aprile (Ultimo giorno di catechesi) Santa Messa e apertura adorazione fino alle ore 11:30. Apertura, adorazione fino alle ore 20:00 Santa Messa 09:30 20:30 giovedì santo - 17 aprile in Duomo-Concattedrale di San Marco a Pordenone S. MESSA DEL CRISMA in Chiesa S. MESSA NEL RICORDO DELLA CENA DEL SIGNORE: Accoglienza degli olii, lavanda dei piedi, spoliazione degli altari e preghiera all’altare della riposizione fino alle ore 23.00 15:00 16:00/18:30 20:30 venerdì santo - 18 aprile Liturgia dell’adorazione della Croce Confessioni Via Crucis per le vie di Azzano X 9:00/11:30 15:00/19:00 21:00 sabato santo - 19 aprile Confessioni Confessioni Solenne Veglia Pasquale domenica di pasqua - 20 aprile SS. MESSE con orario festivo lunedì di pasqua - 21 aprile SS. MESSE con orario festivo Parrocchia San Pietro apostolo azzano decimo Via Don Bosco, 12 33082 Azzano Decimo (PN) tel/fax 0434 631053 parr.azzanox@diocesiconcordiapordenone.it www.parrocchiaazzanodecimo.it indice 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 editoriale COnsiglio pastorale Un cammino di servizio e di corresponsabilità SCUOLA DELL’INFANZIA Sogni e progetti LA PARROCCHIA-FAMIGLIA PER LE FAMIGLIE FESTA ORATORIANA COINVOLGENTE per il patrono San Giovanni Bosco IN ORATORIO GIA’ SI RESPIRA L’ESTATE con aria di Grest e di campi scuola leviamo l’ancora È ora di salpare! SERVIZIO ALLA CARITAS DI ROMA Un’esperienza fa crescere proposte formative per tutti AZIONE CATTOLICA Accendiamo una luce! AGESCI, ROUTE NAZIONALE 2014 Tra soli 3 mesi... sacerdote per sempre In preparazione all’ordinazione di don davide ELEONORA COGO Una giovinezza affascinata da Cristo gruppo liturgico Crescere come assemblea celebrante gruppo lettori LE MOLTEPLICI VIE DELLA CARITA’ circolo noi - “Oratorio Don Bosco” È un bellissimo sport UN ANNO CON LA PROTEZIONE CIVILE preghiera del volontario battesimi - cresime - matrimoni - funerali editoriale Stiamo vivendo un tempo di crisi, di fatica, di incertezza, di paura, di grande difficoltà economica, se lo guardiamo dal punto di vista sociale, finanziario e politico; stiamo vivendo un tempo di possibile grande respiro di speranza e di rilancio spirituale se lo guardiamo dal punto di vista cristiano. Da un anno, da quando è vescovo di Roma Papa Francesco, la Chiesa è costantemente “sotto i riflettori” dei media per quello che lui dice e fa, suscitando in questo modo interesse e anche un risveglio di simpatia. Come parroco mi pongo questa domanda: le comunità cristiane sono consapevoli che questo momento è anche un’occasione e un’opportunità assai preziosa per guardarsi, da un lato, al proprio interno e riscoprirsi ricche di potenzialità e risorse che provengono dall’appartenenza a Cristo Signore e dall’altro, guardando “fuori”, riconoscere che hanno una missione e un compito di annuncio e testimonianza di una notizia (il Vangelo) che è ancora buona per suscitare fiducia e speranza nel mondo d’oggi? Il cammino che come comunità parrocchiale stiamo facendo, vorrebbe e dovrebbe essere su questa linea (uso il condizionale perché siamo consapevoli dei nostri limiti e fragilità). Cerchiamo di dare consapevolezza, dignità e partecipazione alle celebrazioni liturgiche riconoscendo quanto sia importante porre segni e gesti autentici e credibili, riconoscendoli e vivendoli responsabilmente per poi far sì che ci accompagnino 4 nella vita di tutti i giorni. Ci impegniamo a far funzionare la scuola materna e l’oratorio come “polmoni” d’una vita modellata e motivata dal Vangelo perché siano luoghi di servizio, di formazione, di accoglienza aperti a tutti, ma indubbiamente ispirati dalla sensibilità che ci viene dall’adesione al messaggio e al mandato che Gesù ha dato ad ogni battezzato. Come comunità cerchiamo di essere segno e testimonianza nel mondo d’oggi, almeno nella nostra realtà locale, di quei valori e di quelle convinzioni che ci vengono dall’incontro con Gesù nella nostra vita e dalla certezza che Lui ha una parola di incoraggiamento e fiducia perché possiamo adoperarci a rendere bello e significativo questo tratto di strada che ci è dato di percorrere insieme agli altri. Non disdegniamo assolutamente di chiedere l’aiuto e la comprensione di tutti per la lentezza e l’incertezza con cui ci muoviamo, ma nel tempo stesso chiediamo con gioia il sostegno, l’incoraggiamento, la condivisione e la partecipazione di tutti coloro che credono alla bontà delle nostre intenzioni per costruire insieme una comunità più solidale e sempre più espressione d’una grande famiglia i cui componenti si stimano, si apprezzano e si aiutano. Gesù Cristo e…Papa Francesco insegnano! Il parroco don Aldo Moras CONSIGLIO PASTORALE Un cammino di servizio e di corresponsabilità Che cosa è avvenuto negli ultimi mesi nell’ambito del Consiglio Pastorale Parrocchiale ? Quando si parla di questo organismo, si corre il rischio di dire sempre le stesse cose: chi siamo, quanti siamo, quali sono i nostri compiti. Con queste brevi annotazioni, vorremmo invece raccontarvi quanto è avvenuto nell’ultimo periodo. Quando a settembre ci siamo ritrovati dopo la pausa estiva e il Vescovo Giuseppe ci ha convocati per consegnarci il nuovo piano pastorale, ci siamo subito resi conto che quanto noi avevamo pianificato non sarebbe stato sufficiente rispetto alle nuove situazioni. Pertanto il percorso formativo che avevamo intrapreso ci avrebbe offerto aiuto e occasione di crescita. A lungo ci eravamo interrogati sul modo migliore di svolgere il nostro compito e ci eravamo resi conto che avevamo bisogno di approfondire la conoscenza di noi stessi e della Parola di Dio e di migliorare il nostro modo di pregare. Se le risposte a queste esigenze potevano essere utili per noi, perché non condividerle con la comunità? Quindi la lectio, gli esercizi spirituali, la maggiore conoscenza della liturgia con tutti i segni che la arricchiscono di significato, le varie occasioni di formazione, quali ad esempio gli incontri che si sono svolti da novembre a febbraio sul tema della comunicazione, pensati per il CPP, sono stati aperti a tutti. Questa apertura ha contribuito ad avvicinare nuove persone che si sono messe a disposizione della comunità. 5 C’è infatti la costante necessità di incrementare la presenza dei laici per far fronte alle continue richieste rivolte alla parrocchia. Come il Vescovo ci indica con il documento “Instrumentum laboris” riguardante le foranie e le unità pastorali, noi laici siamo chiamati a condividere anche in termini di corresponsabilità, oltre che di servizio, l’enorme compito dei nostri sacerdoti. Qui potremmo aprire un lungo e importante discorso sul servizio offerto gratuitamente dalla parrocchia, ma per ora ci limitiamo a darvi questo spunto di riflessione riservandoci di trattare l’argomento nei tempi e modi più adeguati. Stiamo completando il periodo che avevamo concesso all’ascolto e alla formazione. Siamo ora chiamati a mettere in pratica quanto abbiamo appreso. Ci interrogheremo nei prossimi mesi, in collaborazione con le altre parrocchie dell’unità pastorale, in merito alle forme di evangelizzazione che meglio rispondono alle esigenze della nostra chiesa particolare. Con la guida e l’aiuto dei nostri presbiteri cercheremo poi di attuarle. Naturalmente, come dice il nostro don Aldo, le “assunzioni” sono sempre aperte. Affrettatevi! Anna Cancian Scuola dell’infanzia Sogni e progetti La scuola dell’infanzia della nostra parrocchia è una realtà che accoglie 168 bambini di Azzano e paesi limitrofi, 13 dipendenti, cinque operatori esterni e una ventina di volontari. I genitori, dopo la scelta del battesimo per i loro figli, hanno l’opportunità e la possibilità di poter continuare il loro percorso educativo inserendoli in una scuola che ha come guida la vita buona del Vangelo, dove l’attenzione al bambino trae le sue origini dall’insegnamento di Gesù. E’ un’occasione da non perdere come genitori per un percorso educativo completo nella vita dei figli. All’ingresso dei bambini, il collegio docenti stende un progetto triennale che aiuta i nostri piccoli a maturare nell’autonomia, nelle competenze e nell’identità, gettando i semi di una visione cristiana del mondo. Questi semi potranno germogliare in età più matura con la frequenza del catechismo e dei gruppi di aggregazione giovanile della Parrocchia. E’ emersa più volte in Consiglio Pastorale la preoccupazione che la scuola dell’infanzia sia sempre più integrata nelle varie attività svolte 6 dalla parrocchia con la speranza di riuscire a coinvolgere anche i genitori dei bambini in questo percorso di crescita umana. Il 24 maggio 2014, la parrocchia, con la scuola Beata Vergine del Rosario e i con gruppi parrocchiali, organizzerà un evento nel giardino della scuola stessa per dare la possibilità a tutti di scoprire il senso di appartenenza a questa istituzione che è dell’intera comunità. Si potrà visitare la scuola, vedere le attività che si svolgono al suo interno e partecipare a laboratori e giochi. L’invito non è rivolto ai soli bambini e alle loro famiglie ma a tutti coloro che vivono la parrocchia come naturale luogo di aggregazione di una comunità. Al termine della giornata ci sarà un lancio di palloncini con messaggi: ogni persona potrà esprimere un pensiero per il futuro delle nuove generazioni sapendo che i giovani hanno bisogno della guida matura degli adulti per diventare, a loro volta, adulti consapevoli e disponibili per le generazioni che verranno. Catia Minatel LA PARROCCHIA-FAMIGLIA PER LE FAMIGLIE In questo tempo in cui la famiglia è costantemente sotto la lente dei media e dell’opinione pubblica per tutto quanto si sta dicendo e sta avvenendo (omicidi, femminicidi...), la comunità parrocchiale sente sempre più il bisogno di rivolgere uno sguardo di attenzione e di impegno particolari a questa cellula primaria della società e della chiesa. Si è concluso da poco, con grande soddisfazione e gioia da parte delle tredici coppie partecipanti, il percorso di preparazione al matrimonio cristiano; quattro coppie già sposate si sono rese disponibili ad accompagnare con la loro esperienza e sensibilità questo cammino che in tredici incontri, settimanalmente per tre mesi, ha permesso ai giovani di prendere coscienza e di approfondire la responsabilità della propria scelta di vita. La fedeltà, l’indissolubilità, il “per sempre”, l’amore gratuito, il perdono... sono stati gli argomenti cardine su cui impegnarsi a costruire il futuro e motivare il presente. La presenza di don Chino Biscontin e del Vescovo Ovidio ha suscitato riavvicinamento e simpatia; ha consentito cioè di incontrare una Chiesa-madre vicina, attenta e sensibile alle scelte dei futuri coniugi i quali hanno potuto chiarire e superare tante resistenze dovute più che altro a luoghi comuni e a diffidenze determinate da cattive informazioni e da poca frequentazione della vita ecclesiale. Accanto a questo percorso per fidanzati, in parrocchia si stanno incontrando mensilmente tre gruppi di coppie sposi che hanno a cuore la loro formazione permanente e curano anche relazioni di amicizia che fanno crescere la stima e il piacere di trovarsi. 7 Il gruppo “senior” si incontra già da parecchi anni e ha consolidato nel tempo, oltre che la programmazione dell’annuale festa degli anniversari di matrimonio, anche il desiderio di riprendere un cammino di formazione cristiana e approfondire alcune tematiche riguardanti la vita familiare. Con modalità diverse sta vivendo un’esperienza analoga il gruppo “junior”, formato da coppie più giovani che, con la formazione umana, stanno coltivando anche le tematiche della responsabilità e bellezza della testimonianza cristiana. Filo conduttore degli argomenti trattati da questi due gruppi è l’impegno a dare concretezza alla celebrazione della Messa trasferendo nella vita di tutti i giorni i segni celebrati nell’Eucaristia. Il terzo gruppo si è costituito di recente ed è composto da una decina di coppie che hanno celebrato il matrimonio nell’ultimo anno e hanno accolto la proposta di continuare a vivere l’amicizia incontrandosi mensilmente per approfondire la relazione di coppia e gli aspetti dei primi tempi della vita matrimoniale. Sono una ricchezza enorme per la parrocchia e per gli stessi partecipanti queste esperienze che sono un po’ come il lievito nella pasta, permettono cioè di tenere viva la sensibilità e l’attenzione perchè sempre più la parrocchia sia “famiglia di famiglie” e le famiglie stesse sentano la comunità cristiana come il luogo dove trovare sostegno e incoraggiamento per reggere l’urto di questi tempi in cui spesso la famiglia è minacciata e messa in discussione nella sua stabilità e anche nella sua definizione. Don Aldo FESTA ORATORIANA COINVOLGENTE per il patrono San Giovanni Bosco Il 31 gennaio, festa di San Giovanni Bosco, non poteva lasciare indifferente la vita dell’oratorio della comunità di Azzano Decimo, che è intitolato al suo nome. Il santo giocoliere di Dio, che ha speso la sua vita per i giovani, ha ancora molto da dire anche oggi. Pochi mesi prima i principali gruppi che operano in oratorio hanno dato vita a un “coordinamento” delle sue attività. Tra le prime scadenze c’era proprio quella di pensare a un programma degno della festa da celebrare. Da alcuni anni infatti ci si sta adoperando al massimo per non far passare in sordina il ricordo di don Bosco. L’Agesci, gli animatori del Grest, l’Azione Cattolica, i catechisti, il Condor, il Coro Immacolata, il Circolo Noi, il Consiglio Pastorale Parrocchiale e i sacerdoti hanno a cuore che nessun protagonista della vita oratoriana si perda nell’isolamento delle proprie attività, ma che insieme si crei una rete, o, per dirla con una parola dal sapore biblico, “un’alleanza” di tipo educativo. Sappiamo però che non è facile organizzare un’iniziativa condivisa: i molteplici impegni e i peculiari percorsi di ogni gruppo potrebbero creare frammentazione, ma non per questo ci si deve arrendere. La festa di don Bosco intende ricordare a tutti che vale la pena investire ancora in persone, risorse e tempi nell’educazione. Ci ha fatto piacere il fatto che l’iniziativa abbia potuto contare sulla piena collaborazione dell’Amministrazione comunale di Azzano Decimo e dell’Associazione Commercianti. Speriamo che lo spirito di condivisione si consolidi sempre più diffusamente nell’intendimento di lavorare insieme per il bene comune. Ci vorrebbero molte pagine di questo bollettino per raccontare la serata di venerdì 24 gennaio, quando il grande teatro Mascherini si è trasformato in un circo con pagliacci e saltimbanco. Sarebbe lunga da descrivere anche la serata di sabato 25 gennaio, quando, dopo la partecipazione alla santa Messa e la cena condivisa da oltre un centinaio di giovani delle superiori, il grande gruppo si è spostato, con il mitico pulmino giallo, al Mascherini per assistere allo spettacolo dedicato ai vizi capitali. A conclusione, tutti alla volta del Bembo, a piedi, pregando e cantando in compagnia delle stelle. E che dire dell’emozionante 8 accensione delle lanterne cinesi che hanno preso il volo verso il cielo, mentre i presenti assaporavano una deliziosa cioccolata calda... Ma non finisce qui. Il gruppo infatti si è dato appuntamento all’oratorio per una saporita cucina alla trapper che ha preceduto la buona notte di chi poi ha pernottato in oratorio. Tutti, ma proprio tutti, si sono lasciati abbracciare dai sacchi a pelo. C’è stata poi la sorpresa mattutina per i nonni che, prima della Messa delle otto, hanno visto l’allegra e assonnata compagnia dei ragazzi pregare con loro le Lodi mattutine. Sono ancora in circolazione gli smile distribuiti durante la Messa delle undici con l’invito per tutti a diventare “moltiplicatori di gioia”. E, per concludere, il pranzo comunitario per il quale con garbo ognuno ha potuto condividere le proprie specialità con gli altri. Sì , “condividere” si può. E non mancava neppure la pastasciutta. Per sottrarci all’abbiocco, il mago Pimpa ha poi intrattenuto i piccoli e i grandi con le sue magie. E tutti hanno fatto “Ohhh”, come canta Povia. Per concludere la tre giorni, i ragazzi hanno indossato le scarpe con i tacchetti per una partita revival con il Condor e le vecchie o altre glorie. Avventure appassionanti, che non sarà mai possibile raccontare in queste righe. C’è ancora tanta strada da fare, è vero. C’è la volontà di raggiungere, in salita, la vetta del “progetto formativo”; ci sono punti di domanda da affrontare: come possiamo coinvolgere maggiormente i gruppi, i ragazzi e le famiglie? Come possiamo far respirare sempre di più in oratorio un clima di leale collaborazione e stima reciproca? Come possiamo migliorare la nostra accoglienza? Tutto questo però non sembra spaventare, anzi è di stimolo a camminare sempre insieme. Quando la compagnia è coesa, anche le vette più alte non fanno paura. Vogliamo lavorare, con la protezione di San Giovanni Bosco, insieme alla comunità parrocchiale, ai vari gruppi e a tutti coloro che hanno a cuore il nostro oratorio. Desideriamo mettere non un punto di domanda, ma esclamativo per tutti coloro che collaborano e credono nella grande avventura educativa del nostro don Bosco: grazie a tutti! Don Matteo IN ORATORIO GIA’ SI RESPIRA L’ESTATE con aria di Grest e di campi scuola Domenica 30 marzo, la presenza dell’équipe degli educatori dell’oratorio alla celebrazione eucaristica delle 18.30 e il loro successivo incontro (conviviale e formativo) ha portato nella nostra parrocchia sentori d’estate con il grande movimento del Grest e dei campi estivi. Un gruppo “forte” di giovani che si mettono in gioco con tutta la loro passione e con coinvolgente entusiasmo per far vivere a circa trecento bambini e ragazzi, quest’anno dal 7 al 25 luglio, la magnifica avventura dell’estate in oratorio come pure per partecipare all’avvincente esperienza dei campi-scuola. Qual è la differenza fra un animatore dell’oratorio e un collega di un villaggio turistico? E’ la domanda provocatoria che i responsabili dell’animazione oratoriana rivolgono ai nostri giovani educatori nel dépliant che riporta i programmi delle attività estive. La risposta che leggiamo nello stesso pieghevole è tratta da un pensiero di Don Bosco, il grande educatore della gioventù: la differenza incommensurabile sta nella volontà dei nostri ragazzi di attingere alla sorgente interiore, alimentata dall’amore di Dio, da cui scaturiscono tutte le doti personali illuminate dalla disponibilità al servizio e dalla gioia contagiosa di farsi dono. Sono dunque “partiti” i nostri giovani animatori che proseguiranno il loro cammino di formazione in oratorio secondo due percorsi diversificati: 9 partecipazione al corso base (4-11-18-25 maggio dalle 20 alle 20.30) per i principianti; al corso avanzato (8-15-22-28 maggio, stesso orario) per chi desidera specializzare le proprie competenze. Per tutti gli animatori, compresi i genitori e gli adulti volontari, si è svolto il 6 aprile in oratorio, un incontro sul tema: “Conosci te stesso per fare squadra con gli altri” condotto da Mauro Casagrande. Qualche notizia sui campi-scuola: per la quarta e quinta elementare e la prima e seconda media il primo si svolgerà a Fusine dal 29 giugno al 5 luglio; per gli animatori e i cresimandi di terza media (20+20) il secondo si svolgerà dal 25 al 31 agosto nella splendida località di Loreto . Agli animatori è infine proposta la possibilità di partecipare al pellegrinaggio diocesano a Lourdes dal 4 al 10 agosto per vivere un’intensa esperienza di servizio e di partecipazione alla sofferenza oltre che per un incontro speciale con la Madre di Dio. Speciale per la forania di Azzano Decimo: musical “Don Bosco, operaio di Dio” al teatro Mascherini, il 3 maggio alle 20.30. Flavia Sacilotto LEVIAMO L’ANCORA È ora di salpare! In realtà il galeone degli animatori dell’Oratorio Don Bosco non ama stare troppo a lungo nello stesso porto e da fine agosto 2013 ha continuato a solcare i mari. Dopo il campo sulle orme del grande Santo d’Assisi, il percorso di crescita, formazione e attività è continuato insieme agli altri gruppi presenti nel nostro oratorio. Per non dimenticare San Francesco e dopo aver preso parte alla castagnata di novembre, insieme a don Chino Biscontin abbiamo arricchito gli esercizi spirituali della Parrocchia con una serata tutta dedicata a questo Santo quasi millenario, ma che non smette mai di stupirci con la sua attualità. Alcuni ragazzi hanno poi preso parte anche a una interessante e toccante visita alla Via di Natale di Aviano, che ospita malati terminali, anche con le loro famiglie quando provengono da lontano, che hanno bisogno di cure, ma che svolge specialmente la funzione di hospice accogliendo per le cure palliative i malati in fase terminale. I ragazzi sono stati accolti dal personale interno il quale ha fornito loro informazioni e delucidazioni in merito all’attività della struttura. Da questa visita molto speciale, è emerso che la vita umana deve essere sostenuta fino all’ultimo e che ogni ammalato deve essere supportato al meglio sia dal punto di vista delle cure fisiche, come la terapia del dolore, come pure sul piano spirituale e psicologico. La dignità di ognuno di noi è intoccabile davvero fino all’ultimo! Per le vacanze di Natale anche quest’anno abbiamo vissuto l’esperienza di servizio presso la mensa Caritas di Roma. Un gruppo di animatori, accompagnato da alcuni adulti, hanno prestato servizio serale presso una grande mensa della nostra Capitale, vivendo un momento di impegno e di comunione con i più sfortunati. Il tempo vola e la festa di Don Bosco è arrivata in un battibaleno! La grande novità di quest’anno è stata sicuramente la “nottata” trascorsa tutti insieme 10 in oratorio. Dopo la santa Messa e una veloce cena fast-food e il teatro, è partita nel cuore della notte una lunga fiaccolata dei ragazzi che hanno raggiunto l’oratorio dove li aspettava una gradita sorpresa organizzata dal gruppo Scout: al fuoco di tre bracieri tutti i partecipanti hanno potuto arrostire le loro salsicce alla trapper. Non potevano mancare per i nostri giovani un paio d’ore di musica e balli per terminare in gloria la “nottata”. Dopo la preghiera, tutti a nanna! Al risveglio una buona colazione e le lodi mattutine in Chiesa per poi darci appuntamento per la domenica a pranzo tutti insieme. La festa di carnevale non si è lasciata intimorire dal cattivo tempo e i laboratori, i canti e i balli si sono svolti ugualmente all’interno dell’oratorio. Per concludere, anche quest’anno un gruppo di animatori ha raggiunto Sappada per tre giorni di relax e divertimento sulla neve, che era davvero tanta! E la Festa dei Giovani di Jesolo? Non ci coglie impreparati un evento simile: pullman, pranzo al sacco e via per ricaricare mente e fantasia di idee nuove per l’estate. Dal “Porto di Sappada”vogliamo ripartire, anzi leviamo l’ancora e salpiamo verso nuovi orizzonti. La primavera porta per tutto il gruppo degli animatori nuovi programmi e nuovi progetti per metterci al servizio dei più piccoli con competenza e gioia. Ci siamo visti tutti il 16 marzo in oratorio per lanciare il nuovo Grest e i nuovi corsi di formazione, ma senza dimenticarci del campo parrocchiale di fine giugno e di quello super speciale di fine agosto dedicato ai nostri ragazzi più grandi. Che dire? Sicuramente un grande grazie ai nostri dons, che pensano ai nostri ragazzi offrendo loro la possibilità di fare esperienze meravigliose! Elena Ragogna SERVIZIO ALLA CARITAS DI ROMA Un’esperienza fa crescere Era un po’ di tempo che pensavo di fare l’esperienza di volontariato alla Caritas di Roma. Quest’anno, come chiamata da qualcuno, una mattina ho preso la mia decisione. Nonostante gli impegni lavorativi o altro, mi sarei ritagliata un po’ di tempo per me. Inserita in un gruppo di ragazzi uniti, affiatati e allegri, parto con loro per questa avventura. Qualcuno all’orecchio mi sussurra che “non sarà un’esperienza facile”; così nel lungo viaggio per arrivare a Roma rifletto su che cosa mi può aspettare. La realtà che trovo al mio arrivo alla mensa Caritas è completamente diversa da come me l’immaginavo. Incontro i “nuovi poveri”, quelli che la società e il difficile momento storico hanno fatto diventare “poveri”. Gente comune, padri di famiglia, anziani soli che con la pensione non possono arrivare a fine mese e non hanno nessuno che si occupi di loro, detenuti che dopo aver scontato la loro pena escono e devono ricominciare da zero la loro vita. Ma anche gente che ha perso il lavoro e non sa come poter sbarcare il lunario; stranieri che troppe volte entrano nel nostro Paese con un’ idea nella testa che però non 11 rispecchia la realtà. Il dettaglio che più mi colpisce è la dignità di queste persone: gente che cammina chiusa in se stessa, senza far pesare la sua triste condizione. Davanti alla cruda realtà che ho modo di toccare con mano, sento di dover apprezzare appieno tutto quello che mi circonda nel mio quotidiano, dalle piccole alle grandi cose, e trovo la lucidità di valutare tutto ciò che fa parte della mia vita e di apprezzare quello che con le mie mani ho costruito. Ringrazio il Signore per le cose buone di ogni giorno. Così torno a casa con il cuore pieno di gratitudine, con qualche buon proposito in più e con la consapevolezza che il nostro cammino forse non è semplice, non è tutto in discesa, ma dobbiamo, anche nelle difficoltà, stringere i denti e riuscire a ringraziare Lui per tanti piccoli doni quotidiani. Cristina Valeri PROPOSTE FORMATIVE PER TUTTI Anche quest’anno l’attività formativa proposta dalla nostra parrocchia è stata molto ricca di incontri ed appuntamenti, dedicati non solo agli educatori e catechisti, ma aperti a chiunque volesse esplorare più a fondo le dinamiche della fede e le proprie risorse interiori. Nelle due serate per i catechisti condotte da Tonino Lasconi si è affrontato il tema delicato della testimonianza e del compito educativo nella fede oggi, del significato di essere catechisti e delle modalità più efficaci di insegnare ai bambini ad amare Gesù. La seconda proposta, otto incontri organizzati dall’Ufficio Catechistico come percorso di avvicinamento a una catechesi per i genitori, è stata pensata e progettata a partire dalla considerazione che i primi compagni di viaggio dei figli sono proprio i genitori e il cammino di iniziazione alla fede si snoda come un sentiero in cui i piccoli seguono le orme delle persone che amano di più e imparano a scegliere guardando l’esempio di chi hanno accanto. La terza iniziativa, cinque serate aperte a tutti con la guida di don Fermo per un percorso di preparazione al Santo Natale, si è concentrata sulla Liturgia e i suoi Segni con l’obiettivo di esplorare il senso autentico dei gesti e delle parole proposti ogni domenica con la celebrazione della Messa: dal radunarsi come santa assemblea per l’ascolto della Parola, a tutti i 12 momenti in cui riviviamo, santificandoli, l’offerta, il sacrificio, la risurrezione e la comunione con il Figlio del Padre. Gli incontri sono stati anche un’occasione per riconfermare le buone pratiche che orientano e nutrono la fede e la comunione fraterna. Infine, cinque appuntamenti con la dottoressa Cappelletto hanno permesso ai partecipanti di approfondire i temi dell’autostima, della comunicazione efficace e delle relazioni personali. Troppe volte sconosciuti a noi stessi, non riusciamo a sfruttare a pieno le nostre capacità e competenze; di fronte a un conflitto ci blocchiamo e perdiamo l’opportunità di esprimere nel modo giusto ciò che sentiamo per farci ascoltare dall’altro. La dott. Cappelletto ci ha guidato attraverso le resistenze del cuore, i conflitti e le paure, insegnandoci a trarre forza dalle nostre debolezze, trovando il modo e il tempo di comunicare le nostre emozioni e di ascoltare quelle altrui, arricchendoci a vicenda. Queste iniziative hanno lo scopo di creare e offrire momenti di aggregazione, spunti di riflessione, opportunità di apprendimento, esplorazione di sè e del senso dell’essere cristiani all’interno delle nostre famiglie e come membri attivi della comunità parrocchiale. Sandra Venuti AZIONE CATTOLICA Accendiamo una luce! Un gruppo numeroso di bambini, ragazzi, adolescenti, giovani e adulti che si muovono in oratorio e nella parrocchia, che si ritrovano ogni settimana e giocano, cantano, pregano, si mettono a servizio, fanno sentire la loro voce e i loro sogni… È il gruppo di Azione Cattolica, che si è ricostituito nella nostra parrocchia quattro anni fa per merito del grande sogno di qualche educatore: far conoscere Gesù Cristo e testimoniare la bellezza dei suoi insegnamenti. L’associazione, insieme alla comunità parrocchiale in cui è inserita, vuole trovare parole e forme nuove per annunciare il Vangelo. Dopo essere partiti quattro anni fa con solo un piccolo gruppo di Acg, oggi nell’AC della nostra parrocchia sono presenti tutti e tre i settori (Ragazzi, Giovani, Adulti), con quasi 70 aderenti. In più, da quest’anno, anche nella nostra parrocchia è presente il Consiglio di Azione Cattolica, un organo composto da un rappresentante per ogni settore che, insieme agli Assistenti (don Aldo e don Davide), organizzano e danno forma alla presenza dell’associazione, al suo servizio e al suo contributo nella comunità parrocchiale. Il servizio che svolgiamo nella nostra Parrocchia è spesso silenzioso, ma molto prezioso per la comunità. Ogni settimana i nostri gruppi di ragazzi e di giovani si ritrovano in oratorio per giocare, cantare, stare in allegria, condividere passioni e progetti, confrontarsi 13 su temi sociali e religiosi importanti, imparare a pregare insieme e a vedere Gesù come un grande amico che ci tiene per mano. Accompagnano i ragazzi nel loro percorso una quindicina di educatori che con costanza si dedicano alla formazione personale e associativa e sono sempre pronti a cogliere le loro esigenze. Noi educatori ci impegniamo quindi a progettare percorsi educativi da proporre ai nostri ragazzi e alle loro famiglie, soprattutto attraverso il gioco e la condivisione: con strumenti specifici per ogni età, cerchiamo di far riscoprire i grandi valori cristiani e relazionali per i quali Gesù stesso ci desidera testimoni. La stretta collaborazione con il parroco, i gruppi parrocchiali e la comunità in generale ci consentono inoltre di esprimere al meglio il nostro servizio. Tutti possiamo collaborare per realizzare il mondo in cui vogliamo vivere e dove tutti, in modo unico e originale, con i talenti che ci sono stati donati, possiamo dare testimonianza del nostro impegno cristiano. Vieni anche tu a far parte di questa grande famiglia: ti aspettiamo in oratorio il sabato pomeriggio all’ACR, dalle 14.30 alle 16.40, e la domenica sera all’ACG, dalle 20 alle 22. Vieni a trovarci anche sul sito della Parrocchia nella sezione dedicata all’Azione Cattolica. Martina Nespolo presidente parrocchiale AC AGESCI, ROUTE NAZIONALE 2014 Quest’anno saremo partecipi di un grande evento: la route nazionale R/S (rover e scolte) 2014. L’evento si svolgerà in due momenti principali. Dal 1°al 5 agosto ci sarà la route mobile, con gruppi di clan gemellati (i clan si dividono tra ospitanti e ospitati); il clan di Azzano ospiterà i clan di Cinisi (PA), Chieti e Milano; il 6 agosto sarà la giornata dedicata ai trasferimenti e dal 07 al 10 agosto, la tenuta di San Rossore, in Toscana, ospiterà l’evento in campo fisso, durante il quale i ragazzi si confronteranno sulle tematiche proposte. Ci saranno veglie, “tavole rotonde” e laboratori organizzati dagli stessi rover e scolte che hanno dato disponibilità alla partecipazione attiva dell’evento. E’ prevista la presenza di circa 30.000 ragazzi. L’ultima route nazionale si è svolta nel lontano 1986. E’ un evento molto importante che porterà i ragazzi a riflettere su un forte tema: il Coraggio e il Futuro. Esso sarà suddiviso in cinque sotto-titoli: 1 - il coraggio di amare; 2 - il coraggio di farsi ultimi; 3 - il coraggio di essere Chiesa; 4 - il coraggio di essere cittadini; 5 - il coraggio di liberare il futuro. Ogni clan ha deciso liberamente su quale capitolo lavorare per poi condividere le riflessioni con tutti gli altri a san Rossore così da redigere “la carta del coraggio”. La Carta del coraggio è l’azione del Capitolo nazionale, l’assunzione di responsabilità a cui arriva tutta la branca (grazie alle strade e ai percorsi delle singole Comunità R/S) e che colloca l’agire di ogni Comunità R/S in una dimensione politica e non privata. Attraverso la Carta del Coraggio tutti i rover e le scolte si impegnano ad agire, ad assumersi la responsabilità di questa storia. Per fare questo scelgono insieme una direzione “One way” e si dicono pronti a ripartire “diritti al futuro”. L’esito del Capitolo nazionale è quindi un atto concreto, che intende cambiare e “fare nuove le cose”. Dalla Carta del coraggio, infine scaturirà un mandato per tutte le Comunità R/S: tornare sulle strade del paese, quelle che hanno già percorso e quelle da tracciare nuovamente, per proseguire nel loro servizio e assumersi l’impegno (da quel momento più forte perché è l’impegno di tutti) di rendere possibile un futuro migliore, da protagonisti. 14 La Carta avrà come riferimento la Costituzione Italiana. Essa dovrà contenere sia concetti e valori alti, come “coraggio”, “diritti”, “futuro”, “impegno”, “noi, “esserci”, fare”, “riconoscimento”, “fiducia”, ma anche azioni pratiche, non solo un’idea di cambiamento, ma un cambiamento vero. Chi scriverà saranno i ragazzi: il coraggio di ciascuno diventa il coraggio di tutti, c’è un “noi” che si costruisce attraverso il contributo che ciascuno porta. L’obiettivo è che esso possa, il più possibile, contenere la voce dei ragazzi e delle ragazze che dicono: “siamo pronti, investite su di noi”, e anche “questo è il futuro che ci avete consegnato, è un futuro difficile, non l’abbiamo scelto, ma ce ne assumiamo la responsabilità”. Nei mesi successivi, con i modi e i tempi che si valuteranno anche sulla base delle disponibilità degli interlocutori, i ragazzi presenteranno la Carta del Coraggio alle autorità civili e religiose europee, nazionali e locali. Noi capi auguriamo al nostro clan Buona Strada e l’augurio che possano riempire il loro “bagaglio” di momenti meravigliosi e significativi per il loro cammino personale. Auguriamo loro anche che sappiano portare il loro contributo significativo per un futuro migliore. Cristina Belluz Tra soli 3 mesi... Sacerdote per sempre “Eccoci qua!!! Ormai è fatta!!! Come ti senti? Sei pronto?” Sono alcune delle espressioni che mi vengono rivolte dai miei amici e dalle persone che incontro in questi giorni ad Azzano o in Seminario. Eh già, ormai siamo pronti: tra meno di un mese divento sacerdote e lo divento per sempre. Arrivare a questo punto non è facile perché i dubbi, le incertezze, le fragilità, le responsabilità che mi attendono sono davvero tante; dalla mia parte però sento di avere una cosa importante: la storia. Io sono nato 28 anni fa in una famiglia che mi ha insegnato i valori e mi ha trasmesso la fede cristiana; nella mia comunità di Corva ho potuto sperimentarmi come educatore nell’Azione Cattolica; mi piaceva giocare a calcio e questo mi ha permesso di prendermi le mie soddisfazioni e le mie libertà; ho potuto studiare, magari non con i risultati sperati, e poi trovare lavoro; ho avuto anche le mie esperienze d’amore. Posso dire che non mi è mancato niente: i sogni e i desideri sono stati quelli di un giovane di 22 anni, come tutti. Ma ad un certo punto ho avuto il coraggio di rispondere ad una domanda che mi veniva posta: “Davide, vuoi 15 essere veramente felice”? Per anni sono rimasto titubante nel rispondere. Poi mi sono guardato e ho detto: “Signore, in tutta la mia storia non mi sono mai sentito solo ed abbandonato da te; mi hai fatto sempre sentire la tua presenza in tutti i momenti importanti della mia vita, sia gioiosi che dolorosi; tu sai cosa voglio e come potrò essere felice: mi fido di te, ci sto.” Da lì è iniziata quest’avventura che ora avrà una tappa fondamentale, non di chiusura ma di apertura verso un nuovo modo di servire la Chiesa attraverso il ministero sacerdotale. Non so cosa sarà di me in futuro: andrò cappellano da qualche parte? Seguirò un’attività in Seminario? Andrò a studiare? La vita del prete porta ad avere tanti cambiamenti e poche volte la certezza di quello che si farà in futuro. Quello che so è che mi fido di Dio Padre che mi accompagnerà nelle mie prossime esperienze, per scrivere con Lui la mia storia: una storia unica e affascinante che spero incontri la storia di tantissime altre persone.” Don Davide in preparazione alL’ORDINAZIONE DI DON DAVIDE La nostra comunità parrocchiale si sta preparando a vivere l’ordinazione sacerdotale di don Davide Brusadin, originario di Corva, che nei fine settimana presta il suo servizio diaconale qui ad Azzano Decimo, all’ombra del campanile della parrocchiale e all’ombra del grande oratorio di San Giovanni Bosco. Proprio in prossimità dell’ordinazione presbiterale di don Davide, tutti i giovani della forania sono invitati a prender parte allo spettacolo dedicato alla figura di San Giovanni Bosco, previsto per sabato 03 maggio, al teatro Mascherini di Azzano Decimo, alle ore 20.30. Nel corso del mese di maggio avremo la possibilità di ascoltare la testimonianza del futuro sacerdote: domenica 11 maggio durante tutte le S. Messe d’orario, mentre domenica 18 saranno presenti alle celebrazioni eucaristiche il rettore e l’animatore del seminario. E, dulcis in fundo, nel corso della settimana che va dal 19 al 25 maggio i nostri ragazzi della catechesi (dalla quinta elementare alla terza media) e alcuni giovani della comunità vocazionale “Primo segno” proporranno il racconto di come Gesù abbia chiamato anche loro a seguirlo. 16 Alla chiusura dell’anno catechistico, prevista per giovedì 29 maggio, sarà presente nuovamente don Davide per testimoniare la bellezza del suo “sì” detto al Signore. Il giorno prima della sua ordinazione siamo tutti attesi a Corva, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, dove ci prepareremo alla Sacra Ordinazione con una veglia di preghiera per le vocazioni. Si tratta di un mese di maggio interamente dedicato alla sensibilizzazione e preghiera per il dono dei sacerdoti: per questo invitiamo tutta la comunità azzanese a pregare il Padre perché benedica la sua chiesa con numerose e sante vocazioni al sacerdozio. eleonora cogo Una giovinezza affascinata da Cristo Lo scorso 9 marzo, durante la messa vespertina domenicale, il nostro Vescovo Giuseppe ha attestato l’idoneità al Battesimo di sette catecumeni adulti della diocesi. Una celebrazione intensamente sentita dalla nostra comunità parrocchiale: tra quei candidati al Battesimo era presente anche la nostra Eleonora Cogo. Forse solo lei conosce la gioia di quei momenti, che si rinnoveranno nell’ottava di Pasqua, quando riceverà il Battesimo ed entrerà a pieno titolo nella comunità della Chiesa. C’erano nelle sue parole, ancora nei giorni dell’attesa, sentori gioiosi di Luce e di Grazia: lei, Eleonora, ha chiesto a ventidue anni di ricevere il Battesimo ed ha seguito per una anno un percorso di formazione, accolta e guidata dal parroco don Aldo. “Sono piena di gioia - ha confidato dopo aver ricevuto l’unzione prebattesimale - e convinta della bellezza del dono che sto per ricevere. Sono profondamente consapevole che sto per vivere un momento grande. Don Aldo che mi ha accompagnata nella preparazione mi ha appassionata alla Verità alla quale sto andando incontro, ma che forse, a mia insaputa, era già dentro di me e stava crescendo nel mio mondo interiore fino alla grande illuminazione”. 17 Eleonora è arrivata alla decisione di chiedere il Battesimo anche dopo una approfondita riflessione sulla serenità, frutto particolarmente della pratica cristiana, del fidanzato e della sua famiglia. Proprio loro, cristiani convinti, le hanno dischiuso l’orizzonte della fede. E, accompagnata dal loro esempio e dalla loro testimonianza, Eleonora sta per entrare nella Chiesa di Cristo, affascinata dalla sua misteriosa chiamata. La celebrazione è fissata per sabato 26 aprile alle ore 19:00 nella nostra Chiesa Parrochiale. Flavia Sacilotto GRUPPO LITURGICO Crescere come assemblea celebrante Il gruppo liturgico è sorto 5 anni fa con l’obiettivo di coinvolgere attivamente l’assemblea durante la messa. Fanno parte di questo gruppo: Mario Del Bel Belluz, Ester Bariviera, Lisa Nespolo, Franca Facca, Andrea Rambaldini, Luigina Bassani, Stefano Lovisa, Maria Laura Zancanaro e Merssia Santarossa. Per favorire una partecipazione più sentita, si curano diversi momenti della liturgia, quali il canto, le letture, il servizio dei ministranti e la stesura del foglietto “In Cammino” con gli appuntamenti della settimana. Si può riscontrare il lavoro di questo gruppo in piccoli cambiamenti nella messa quali, ad esempio, la presenza del coro o dell’organista in ogni celebrazione, il contributo di lettori preparati e diversi per ogni lettura, l’introduzione della figura del salmista alla messa delle 11 e la partecipazione costante dei ministranti. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, in questi cinque anni me ne sono occupata personalmente con l’aiuto dei sacerdoti e di don Davide. I ministranti sono un gruppo di circa trentacinque bambini e ragazzi di entrambi i sessi che si impegnano nel servizio all’altare ogni domenica. Sono tutti motivati e svolgono questo impegno con molta serietà e gioia. 18 Serietà perché sono presenti quando è il loro turno e se non possono cercano qualcuno che li possa sostituire; gioia perché (parole dei ragazzi) sono più vicini a Gesù sull’altare. Ci incontriamo ogni due mesi per una piccola formazione: i ragazzi attraverso il gioco imparano a riconoscere gli oggetti che servono al sacerdote per celebrare la messa, il nome delle varie vesti, i momenti celebrativi e il proprio ruolo nel servizio liturgico. Sono tutti entusiasti di questo compito che svolgono nella comunità e noi li dobbiamo incoraggiare, quando sbagliano o sono incerti, e sostenerli con la preghiera. Il tema di quest’anno pastorale, “Come vivere la liturgia” , sottolinea l’importanza dell’atteggiamento da vivere partecipando alla Messa; che non sia solo ripetere a memoria, ma capire e partecipare insieme al sacerdote alla celebrazione. Ci auguriamo di aver raggiunto in parte questo risultato grazie ai cambiamenti attuati e speriamo, con il sostegno della comunità e la guida dei sacerdoti, di avere in futuro un’ assemblea sempre più partecipe. Franca Facca Gruppo lettori 35 componenti Il gruppo lettori, formatosi qualche anno fa in seguito all’elezione del nuovo consiglio pastorale, è andato consolidandosi nel tempo. Ora conta trentacinque componenti di varie età e professioni. Le persone che vi fanno parte sono consapevoli di offrire un servizio importante alla comunità: infatti questo ministero comporta la trasmissione della Parola di Dio affinchè essa raggiunga efficacemente l’assemblea, tanto da tradursi in contemplazione ed esperienza di Dio che ci parla. Il gruppo è inserito in un calendario che è rinnovato ogni due mesi; per ogni celebrazione della Messa è stabilita la presenza di tre lettori in modo che possano avvicendarsi nelle varie letture. A tutti, nell’incontro del periodo di Avvento, il parroco don Aldo ha fatto dono di un messalino affinchè ogni lettore si possa preparare alla proclamazione della parola per la giornata del suo servizio. I lettori s’incontrano nei due periodi più forti dell’anno, Avvento e Quaresima: sono occasioni in cui don Aldo li aiuta a migliorare la loro formazione e a ravvivare il desiderio di essere sempre più membra vive nella comunità ecclesiale. Mario Del Bel Belluz 19 LE MOLTEPLICI VIE DELLA CARITA’ L’attenzione ai più deboli, agli anziani, ai disabili, alle persone provate dalla nuova povertà, che la disoccupazione fa crescere ogni giorno, trova nella nostra comunità svariati canali e forme di espressione. A chi entra nella Casa “Solidarietà”, dove i nostri anziani trovano accoglienza e cure, non può sfuggire il mondo del volontariato: proveniente dalla San Vincenzo o dalla San Pietro, è sempre una presenza che offre vicinanza e calore, particolarmente agli ospiti meno seguiti dai familiari. Per l’animazione del tempo libero, per la visita nelle stanze agli infermi o per le celebrazioni liturgiche c’è sempre qualcuno che arriva per un sorriso o per una conversazione, per il gioco comune o solo per l’accompagnamento nella sala della celebrazione, nelle giornate in cui è presente don Galiano per la Messa. Lui, responsabile dell’animazione spirituale degli ospiti, celebra la liturgia eucaristica due volte alla settimana e sale poi nelle camere a fare visita a chi non ha potuto scendere a pregare con gli altri. Due volte alla settimana, come egli stesso desidera sottolineare, celebra questa particolare “via crucis” da un letto all’altro del dolore, per una parola particolare e per una carezza alle persone rese inferme dal peso degli anni e delle malattie. Anche Sandra, Antonella, Merssia, Marilena e Flavia, ministri straordinari della Comunione, incaricate di portare l’Eucaristia agli infermi della Casa, offrono a queste persone una umanissima e partecipe espressione di vicinanza. Nei locali del Centro diurno alcuni membri della San Vincenzo partecipano ogni settimana alla preghiera del Rosario e alla celebrazione della Messa e si intrattengono poi con gli ospiti giornalieri e con gli anziani del comune che si riuniscono per condividere 20 le attività ricreative del gruppo. La San Vincenzo, come ci spiega la responsabile Sonia Notturno, mantiene sempre intensamente attiva la rete di solidarietà che, su indicazione anche delle assistenti sociali del Comune, si estende sempre più diffusamente pure alle famiglie italiane che la crescente mancanza di lavoro mette nelle condizioni drammatiche di chiedere aiuto. In collaborazione con l’associazione “Oltre i vetri”, che sta seguendo le situazioni più precarie di solitudine degli anziani, offre anche il sostegno prezioso di un po’ di compagnia a chi è rimasto senza il sostegno di familiari o parenti: un dono più importante e atteso dell’aiuto materiale. Per proseguire in una citazione parziale di tante iniziative di generosa solidarietà presenti in parrocchia, merita un cenno importante anche il gruppo “Virgilio Liut”, che raccoglie una sessantina di persone tra disabili e volontari ed è coordinato da un intraprendente disabile tetraplegico, Elio Pavan. I membri di questa affermata compagine di amici si incontrano la terza domenica del mese presso i locali del Centro sociale. Dopo la Messa, celebrata dal missionario don Edoardo Sandron, i convenuti partecipano insieme al pranzo e al momento ricreativo del pomeriggio. Fra le iniziative di maggior significato, il gruppo, disabili in carrozzella compresi, dà vita ogni anno a un pellegrinaggio a piedi da Azzano Decimo al santuario delle Grazie di Pordenone: è l’espressione più efficace del senso che disabili e volontari danno al loro cammino vivendo l’esperienza di una meta di fede e di preghiera condivise. Flavia Sacilotto circolo NOI “Oratorio Don Bosco” NOI è la prima persona plurale, ma soprattutto è un pronome che ci riguarda: uniti in associazione abbiamo scelto di essere insieme, mettendoci in gioco per coltivare la profonda passione civile, culturale e sociale che ci accomuna. Crescere come associazione significa per NOI condividere obiettivi e rispettare gli impegni: la testimonianza, il dono e il servizio nascono dall’azione comune di chi sceglie di non agire singolarmente, di chi sceglie di ascoltare gli insegnamenti di quella scuola di aggregazione e solidarietà che è da sempre l’oratorio. Maturare un progetto di educazione e formazione permanente, sulle orme dei valori evangelici e della visione cristiana della società e dell’uomo, ci dà la forza per camminare e crescere con gli altri, senza dimenticare chi è rimasto indietro, offrendo un solido appoggio a chi è in difficoltà. Investire sulla persona e la comunità ci permette di intraprendere con serenità ogni sfida, puntando con fiducia su noi stessi, ma uniti. Il Circolo NOI “Oratorio don Bosco” si pone a servizio della Parrocchia; servizio, non alternativa. Per collaborare, allargare, occupare gli spazi di interesse pastorale che, lasciati scoperti, sarebbero occupati da altre agenzie educative che non hanno come prima finalità la pastorale e la formazione e l’educazione cristiana. Ecco allora la proposta di un luogo di 21 aggregazione dove poter passare un tempo con amici in compagnia di un caffè o per giocare insieme. Questo perché la funzione aggregativa, svolta con i caratteri dell’accoglienza, è da sempre peculiare dell’oratorio. Senza dimenticare le numerose iniziative culturali e ricreative rivolte a bambini, ragazzi e famiglie della nostra comunità, ai quali ci mettiamo a servizio per rompere la barriera dell’anonimato e poter creare un “NOI” sotto lo sguardo di un Lui. Dona il tuo cinque per mille al nostro oratorio Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett.a, del D. Lgs. n. 460 del 1997. 91072670937 E’ UN BELLISSIMO SPORT 1 - 2 - 3... forza condor!!! Ecco cosa mi hanno risposto alcuni bambini della categoria del Piccoli Amici (5-6-7 anni) del Condor alla domanda: “Cosa ti piace del calcio?”. Grammatica a parte, è stato un bel momento di riflessione che mi piacerebbe condividere in questo articoletto. Creo un po’ di suspense prima di rivelare le risposte dei nostri piccoli calciatori, ma vi anticipo che, contro ogni previsione, nessuno ha nominato la parola vincere. Sorpresi o no, qui al campo dell’oratorio si parla solo la lingua del gioco. Infatti solo osservando un bambino giocare si può conoscerlo meglio, perché attraverso il gioco il bambino esprime se stesso, riuscendo ad elaborare e tirar fuori emozioni e sentimenti meglio e prima che a parole. A volte siamo noi grandi a considerare questo sport una “Serie A” in miniatura, e per spiegare questo passaggio vorrei rivelare la prima risposta dei bimbi: “Mi piace giocare perché ci sono i miei amici”. Questa è stata la risposta più gettonata a prova che a quest’età ci si vuole divertire INSIEME! Starà poi al “mister” riuscire a presentare i fondamentali calcistici in forma di gioco, senza pretendere la perfetta esecuzione del gesto tecnico. Non bisogna sottovalutare questo 22 aspetto perché è l’esperienza del gioco che insegna al bambino la collaborazione, il confronto ma anche l’essere perseverante e l’aver fiducia nelle proprie capacità. Un’altra risposta tanto semplice quanto disarmante è stata: “Perché ci gioco sempre con il mio papà”. Tutti sanno quanto i bambini reagiscano con entusiasmo alla disponibilità dei genitori a giocare con loro: infatti scoprire il loro interesse e coinvolgerli in un’attività da loro considerata seria è motivo di grande felicità ed è un modo che consente loro di rafforzare il senso di sicurezza e protezione. Anche il coinvolgimento del mister riceve una reazione simile, ma in ogni caso è necessario assicurare loro una certa complicità senza svestirsi del ruolo di guide. Qui volevo spezzare una lancia a favore di noi educatori, alias “mister”, concludendo con l’ultima risposta: “Allora, cosa ti piace del calcio?”. “Giocare, fare goal... e il mister… perché è bravo!”. Soddisfazione di un attimo. Guendalina Milanese UN ANNO CON LA PROTEZIONE CIVILE Il 2013 è stato un anno importante per il Gruppo Comunale di Protezione Civile: sono stati festeggiati venti anni di attività. Per questa ricorrenza è stata organizzata una semplice, ma sentita celebrazione alla quale hanno partecipato, con i volontari di Azzano Decimo, anche un centinaio di volontari provenienti da molti gruppi comunali della provincia di Pordenone e da altre associazioni, quali l’Associazione Nazionale Alpini e la Croce Rossa Italiana. Particolarmente toccanti la celebrazione della messa celebrata da don Aldo e la successiva benedizione dei mezzi in dotazione ai gruppi comunali e così pure l’inno nazionale e il “Campanil di Azzano” eseguiti dalla Banda comunale. A tale evento hanno partecipato anche i coordinatori storici del gruppo comunale, il direttore centrale, Guglielmo Berlasso, e l’assessore regionale, Paolo Panontin, che hanno elogiato i volontari per il lavoro svolto in tanti anni di attività. E’ stata importante negli ultimi anni la collaborazione con le scuole e con i giovani del territorio. Già da anni partecipiamo alle prove di evacuazione periodiche degli edifici scolastici. In accordo con l’Istituto comprensivo e con il supporto dell’assessorato 23 all’Istruzione, è stato stabilito un programma di lavoro inserito nel programma scolastico con appuntamenti fissi, già dall’anno scolastico in corso, per far conoscere ai ragazzi il mondo del volontariato di Protezione Civile. Tale progetto si articolerà in incontri con lezioni frontali, assistenza alle prove di evacuazione, visite alla sede comunale e una giornata speciale per far sperimentare ai ragazzi alcune attività di protezione civile. Una particolare attenzione sarà espressa alla Scuola dell’infanzia Beata Vergine del Rosario, presso la quale saranno proposti alcuni incontri, mentre i bambini saranno coinvolti nella prova di evacuazione con la presenza anche della Croce Rossa Italiana e del Gruppo Cinofili di Prata. Durante l’estate, anche quest’anno coinvolgeremo i ragazzi dei Grest, come è avvenuto ad Azzano e Corva nel 2013. Un ringraziamento particolare va a tutti i volontari che dedicano tempo e impegno alle esigenze della collettività e alle famiglie. Vada un appello a coloro che possono avvicinarsi al mondo del volontariato e alla protezione civile: per tutti le porte sono sempre aperte. La Preghiera del Volontario di Protezione Civile Signore, fa che questa tuta non debba mai sporcarsi di sangue, ma che sia simbolo di armonia e infonda fiducia; che queste corde non debbano mai sorreggere un ferito, ma che servano da traino per diffondere l’amore e la solidarietà; che i nostri fari servano ad illuminare soltanto volti sereni, che la nostra barella trasporti solo allegria; che le nostre manichette restino sempre asciutte; che i nostri cani siano solo fedeli e giocosi compagni di vita, che dalle nostre radio si diffondano solo messaggi di pace e di speranza; che i nostri attrezzi siano strumenti per una vita migliore; che i nostri mezzi portino solo pace e serenità e che la nostra pala rimanga, per tutti, solo il simbolo della fatica e della partecipazione. Signore, quando tutto questo non sarà possibile sostienici nella nostra attività di soccorso che oltrepassa tulle le barriere ideologiche razziali e sociali e se mai ci fosse la necessità, anche con tutti i nostri difetti e le manchevolezze umane, là assistiti dal nostro Patrono SAN PIO, noi saremo pronti: per limitare i danni che l’uomo ha causato; per portare anche un semplice sorriso ed esprimere il significato della vera solidarietà. Aiutaci ad aiutare chi si trova nella sofferenza, nelle ostentazioni, nelle calamità. Amen Informazioni nel sito web www.protezionecivileazzanox.jimdo.com o tel. 0434 636739 24 anagrafe parrocchiale 2013 Con il Battesimo sono entrati a far parte della famiglia dei figli di Dio Salatin Matilde di Denis e Zucchetto Erika Luvisutto Alessia di Luca e Pangoni Lara De Faveri Emily di Michele e Menegazzi Lisa Anselmo Gaia di Sergio e Canton Gloria Pasut Noemi di Fabio e Sonia Doimo Davide di Roberto e Perin Elena Muccignat Alex di Sergio e De Agostini Nicoletta Candia Lorenzo di Enzo e Colamaria Annita Favret Nicole di Stefano e Tondato Sara Fasulo Giovanni di Ivan Gennaro e Nascimben Sara Barel Mia di Cristian e Meneghin Francesca Costantin Sophia di Massimo e Zanette Deborah Valenti Michele di Ezio e Sartor Stefania Pitton Arianna di Michele e Vaccari Giulia Piccinin Thomas di Devis e Valeri Pamela Bortolin Gaia di Thomas e Iuliani Emily Favero Lisa di Stefano e Salvador Angela Miotto Giulia di Paolo e Micheluzzi Erika Grespan Angelica di Roberto e Corazza Fabiana Carli Manfrin Giovanni di Raffaele e Manfrin Giulia Moretto Mattia di Paolo e Roman Francesca D’Incà Leonardo di Andrea e Calderan Rosanna Ferro Beatrice di Alessandro e Segato Michela Bariviera Francesca di Michele e Del Bel Belluz Cristina Rezzadore Sofia di Livio e Sorgi Eleonora Mascherin Nicholas di Mirko e Bresil Laura Spaggiari Gabriele di Alessandro e Pegoraro Valeria Kasprzycki Krystian di Marcin e Konior Dorota Battiston Andrea di Devid e Ruffini Eliana 25 Battistella Jada di Vincenzo e Bressan Stella Paone Simone di Daniele e Suarato Angela Spezzati Achille di Massimiliano e Pascot Federica Fabbro Eleonora di Carlo e Savini Ile Francescato Riccardo di Luca e Suinasz Nora Redolfi Caterina di Alessio e Colautti Elisa Trevisiol Sara di Andrea e Luvisutto Marica Boraso Angelica di Manuele e Ragogna Claudia Strafella Marta di Gianluca e Battistella Maria Pavan Giovanni Franco di Giacomo e Battistella Natascia Errico Mattia di Leopoldo e Valeri Monica Rossetto Alice di Carlo e Giro Francesca Savian Eva di Luca e Mascarin Sandra Gaglianone Noemi di Marco e Biason Jessica Nascimben Federico di Franco e Campagna Monica Kahrimanovic Alan di Alexander e Di Carlo Sara De Bortoli Andrea di Marco e Da Re Rosanna Grimendelli Nicolò di Fabio e Formelli Gloria Sponga Elia di Marco e Fusetto Sara Ayala Margherita di Sebastiano Maria Saverio e Follari Maria Rita Iseppi Miranda di Massimo e Ziliotto Debora Giampietro Maria di Canio e Marzaria Lucia Stefanuto Pietro di Mirco e Fiordelisi Tania Mazzonetto Sofia di Andrea e Toniolo Roberta, Paradiso Manuel di Francesco e Zandonà Sara Santarossa Giulia di Omar e Azzano Arianna Floriduz Leonardo di Mauro e Buset Melania Liset Eva di Ennio e Errouiguet Raja 26 Con la Cresima hanno confermato la loro scelta di fede Missana Lautaro Momentè Mariasole Montinaro Simone Paludetto Chiara Pascot Mattia Pezzutti Filippo Piccin Fabiano Polichetti Loredana Puiatti Margherita Roman Melanie Rosa Arianna Rosso Andrea Sagripanti Asia Sandre Sara Santarossa Anna Sedran Julie Taiariol Nicole Tesolin Giovanni Tondato Stefania Trentin Giada Trevisan Laura Turchetto Martina Valente Arianna Vrdoljak Ivana Zacconi Arianna Zambon Marco Zanuttini Giorgia Amato Andrea Arabia Marco Battistella Anna Bet Federica Buset Federico Campagna Matteo Cessel Leonardo Chiarot Martina Clarotto Giorgia Coden Giada Cola Davide Colautti Michael Cop Eric Cover Giulia Crucitti Silvia Dalla Nora Claudia De Martin Maya Del Rizzo Davide Galicchio Aldana Gallo Nicole Gasparet Andrea Gasparotto Maggie Gerolami Matteo Guerrini Giada Innocente Matteo Lepera Davide Liut Elena Lovisotto Alice Manias Leonardo Martinelli Juan Esteban Mio Stefano Miotto Federica 27 Con la Matrimonio hanno detto il loro “Sì” per sempre Mascherin Gaspare e Paolon Ines Troiani Alessandro e Orsaria Sabrina Favret Stefano e Tondato Sara Nascimben Ivano e Rigobon Anna Marson Denny e Bottolo Giada Turchet Marco e Dolcetti Patrizia Sacilotto Massimo e Bruzzano Sara De Pin Alessandro e Buriola Martina Mazzer Renzo e Bomben Flavia Agnolon Enrico e Del Bianco Sara Gregoris Renzo e Mascarin Luigina Buso Alessandro e Nerlati Catya D’Incà Andrea e Calderan Rosanna Romano Umberto e Marcon Francesca Kaslander Evan Andrew e Facca Katrina Maria Riola Luca e Guerra Giulia Genta Riccardo e Cuccagna Silvia Greggio Matteo e Girardi Serena Ravasin Matteo e Santin Lisi Casarotto Mirco e Cadamuro Elena Modulo Francesco e Ragogna Maria Paone Daniele e Suarato Angela 28 Sono tornati alla Casa del Padre Buratto Teresa Rosina vedova di Zanetti Guerrino di anni 90 Dolcetti Onorio marito di Marin Clara di anni 89 Vurro Giuseppe marito di Tonus Elsa di anni 96 Castro Giuseppe marito di Zonta Marina di anni 65 Dal Molin Mario marito di Mercante Maria di anni 85 Lazzarini Ferminia Elisa vedova di Pizzinato Antigio di anni 98 Manias Rachele vedova di Gasparet Erminio di anni 94 Ragogna Emanuele marito di Bassetti Clorinda di anni 32 Battiston Angela vedova di Fier Marino di anni 66 Ragogna Elia Rosina vedova di Facca Severino di anni 92 Michieli Luigi vedovo di Della Flora Ines di anni 86 Campaner Emilio celibe di anni 66 Vignola Oscar marito di Pol Fernanda di anni 75 Reginato Valter marito di Jogna Prat Lorenzina di anni 77 Facca Giuseppina vedova di Moretton Celestino di anni 92 Cigana Franco Luciano marito di Passi Lucia di anni 53 Zucchetto Armando marito di Verardo Pia di anni 90 Peressin Maria Angela di anni 72 Morandin Ines di anni 90 Vidali Emilio vedovo di Santo Sofia di anni 73 Mascarin Angela Giuseppina vedova di Peschiutta Italo di anni 93 Moro Regina vedova di Fasan Ugo di anni 92 Favot Giancarlo marito di Prevedello Wanda di anni 63 Modolo Gemma Maria nubile di anni 96 Favot Irma vedova di Mores Verginio di anni 90 Finardi Maria vedova Tagliaferri di anni 86 Boccalon Onelia vedova Sponga di anni 80 Fabbro Onorato marito di Paolon Sara di anni 69 Mucignat Jole nubile di anni 91 Cavalli Maria Luigia moglie di Urbanetto Ivano di anni 77 Canton Pietro marito di Rosset Aurora di anni 71 Del Col Rina vedova di Oreste Goz di anni 101 De Piccoli Angelo celibe di anni 59 Massutti Livia Rita moglie di Pin Mario di anni 61 Tomeo Antonio marito di Tabano Enza di anni 56 Del Bel Belluz Antigio celibe di anni 71 Ragogna Ermelinda moglie di Mucignat Antonio Mario di anni 83 29 Segato Alessandra nubile di anni 38 Anese Teresina vedova di Gava Giovanni di anni 91 Crozzoli Ferdinando marito di Pasquin Rita di anni 69 Toffolon Caterina vedova di Torresan Mario di anni 82 Trevisan Paolo marito di Casagrande Rita di anni 68 Pantano Cecilia vedova di Chiarello Francesco di anni 86 Bianchini Franco vedovo di Viel Mariangela di anni 75 Morassut Adele vedova di Zadro Archimede di anni 85 Bazzo Armando marito di Repele Leda di anni 74 Mascarin Beppino vedovo di Rinaldi Bruna di anni 65 Luvisotto Gualtiero (Valter) celibe di anni 50 Celant Lino vedovo di Sist Anna Maria di anni 76 Canton Noris marito di Candido Nicla di anni 60 Martin Olimpia vedova Mascarin di anni 98 Mattiuz Pietro Emilio celibe di anni 72 Franco Daniela moglie di Paoletti Mario di anni 83 Paolon Edo di anni 81 Durofil Carissima vedova di Lovisa Vincenzo di anni 86 Del Bianco Dino marito di Vaccher Edda di anni 66 Del Bel Belluz Erminio marito di Tonus Margherita di anni 95 Bertolo Dosolina vedova di Moretton Giovanni di anni 98 Grillo Loretta moglie di Belluz Eugenio di anni 65 Zilli Ermelinda (Lucia) vedova di Boschiero Ennio di anni 94 Equizi Gustavo marito di Cogo Anna Luisa di anni 69 Pavan Carlo marito di Stefanetto Carla di anni 66 Filipetto Ado marito di Giovanna Marcuzzi di anni 59 Lovisotto Ines moglie di Tesolin Remigio di anni 81 Longo Achille marito di Targa Clara di anni 75 Giacomelli Ida vedova di Colin Egidio di anni 93 Facca Antonietta vedova Villalta di anni 83 Zaghet Liliana vedova di Covre Anacleto di anni 84 Villalta Claudio marito di Matthews Stella di anni 71 Coassin Licia vedova di Del Bianco Aldo di anni 88 Mussio Bruno marito di Munaretto Luciana di anni 58 Visentin Debora vedova di Mattellone Giuseppe di anni 86 Bidoggia Valerio marito di Gobbo Elvira di anni 83 30
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