DUHEMIANA Direttore Mirella F Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” di Cosenza Comitato scientifico Anastasios B Université Paul-Valéry Montpellier Massimo C Università degli Studi di Napoli “Federico II” Roberto M Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Thierry M Université de Franche-Comté Gaspare P Università degli Studi di Firenze Pietro R Università degli Studi di Milano–Bicocca DUHEMIANA “Duhemiana” nasce non solo con l’intento di mantener vivo il pensiero di uno scienziato e filosofo francese illustre, il fisico teorico Pierre-MauriceMarie Duhem (-), autore di un’opera monumentale, ma anche con l’intento di creare uno spazio in cui dar voce a contributi che alle tematiche duhemiane nel campo scientifico-filosofico siano riconducibili. La riflessione del fisico Duhem, instancabilmente impegnato nel campo degli studi di Termodinamica, della Storia e Filosofia della Scienza, a partire dagli anni Cinquanta si è imposta in particolare in ragione dell’elaborazione di quella tesi olista (ormai indicata come “Tesi Duhem-Quine”) che è oggetto d’interesse nel campo di diversi saperi (fisica, biologia, scienze sociali, filosofia del linguaggio). In sede filosofica questa riflessione, che vanta il merito di contribuire a definire fondamentali categorie interpretative del pensiero scientifico (theory ladenness, realismo e antirealismo, simbolismo e strumentalismo), alle quali la riflessione novecentesca sulla scienza fa riferimento, è innegabilmente una delle più importanti espressioni dell’epistemologia storica francese e consente di non trascurare il ruolo del soggetto nella costruzione dei saperi. Mirella Fortino L’autonomia della scienza in un fisico credente Due scritti di Pierre Duhem Copyright © MMXIV ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, /A–B Roma () ---- I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: luglio «Nous avons une impuissance de prouver invincible à tout le Dogmatisme; nous avons une idée de la vérité invincible à tout le Pyrrhonisme». B P «Maintenir une théorie que les faits démentent, c’est faire preuve d’une obstination puérile. Quant à ceux — et il y en a — qui, chargés d’observer les faits, dissimulent ou faussent sciemment les résultats des expériences pour éviter la ruine d’une idée dont le succès flatte leur vanité, ce n’est plus à la logique de condamner leur erreur, mais à la morale de flétrir leur duperie». P D «On a rivendiqué le droit de parler obscurément des choses obscures. Non, mille fois non! On n’a pas le droit de parler d’une chose oscure si ce n’est pour l’éclairer. Si votre verbiage ne doit avoir pour effet que de l’embrouiller encore, taisez-vous!». P D Indice Premessa Parte I Pierre Duhem e la scienza Metafisica e razionalità scientifica nel pensiero di Pierre Duhem di Mirella Fortino Parte II Due scritti di Pierre Duhem Physique et métaphysique [] Fisica e metafisica [] Théorie physique et explication métaphysique [] Teoria fisica e spiegazione metafisica [] Bibliografia Indice dei nomi e delle nozioni Premessa Si vuole qui presentare un nostro nuovo contributo alla riflessione critica intorno al pensiero del fisico e filosofo francese Pierre–Maurice–Marie Duhem (–). Al pensiero filosofico di Duhem abbiamo dedicato una monografia, Essere, apparire e interpretare. Saggio sul pensiero di Duhem (–), del , che racchiude le problematiche epistemologiche del fisico e filosofo francese cui non arrise un grande successo tra i contemporanei. Abbiamo anche curato la traduzione di due scritti di Duhem, del e del , pubblicati nel volume Verificazione e olismo, del . Dal ruolo di “oublié” il pensiero duhemiano si emancipa quando s’imporrà la tesi olista ormai nota con l’espressione Tesi Duhem–Quine, sebbene il Nostro non abbia in verità ispirato le tesi di Quine . Molto impegnato come fisico teorico in particolare nel campo della Termodinamica, Duhem è un fervente cattolico. Secondo alcune esegesi critiche il suo pensiero filosofico è espressione del suo fervore religioso. In questo volume sono ora presentati due contributi duhemiani che abbiamo reputato significativi al fine di consentire una revisione che schiettamente approfondisca la riflessione sulla relazione tra fisica e metafisica. Physique et métaphysique è un articolo del e in esso vediamo strettamente intrecciati ragioni filosofiche e motivi epistemologici che danno conto della peculiare posizione critica di Duhem mentre in Europa e in Francia in particolare divampano accese polemiche sui fondamenti delle scienze. . Cfr. M. F, L’Aufklärung del XX secolo. Origini storiche ed epistemologia del Circolo di Vienna, Aracne, Roma , cap. V. L’autonomia della scienza in un fisico credente Di questo scritto nel presente volume ora si pubblica per la prima volta, accanto all’originale francese, la nostra traduzione italiana. Abbiamo pensato di situare qui un altro scritto di Duhem, l’articolo Théorie physique et explication métaphysique, del , in cui prosegue, con rinnovata energia e senza alcun tentennamento, la chiara riflessione critica intorno al problema della demarcazione della scienza e della metafisica. Tale articolo costituisce, e non a caso, il capitolo I del capolavoro filosofico di Duhem, La théorie physique: son objet et sa structure, la cui prima edizione vede la luce nel e la seconda, ampliata, nel , quando in Europa esplodono i nazionalismi e il primo conflitto mondiale. Esso getta luce sull’intera riflessione epistemologica di Duhem, essendone anzi uno dei più importanti presupposti di ordine filosofico. Non potrei adesso tacere la mia più profonda gratitudine all’Editore, per la generosa disponibilità che ha consentito di dar vita alla collana Duhemiana, e agli illustri studiosi che ne compongono il Comitato Scientifico. Esprimo inoltre la mia riconoscenza al Museo “Galileo” di Firenze per aver concesso l’uso dell’immagine della sfera armillare copernicana, e al personale, sempre gentile e premuroso, del Sistema bibliotecario dell’Università della Calabria. Consapevole dell’impegno che la traduzione e la cura dei testi richiede, sarò grata a coloro che vorranno essere clementi nel caso di sviste e refusi, di cui soltanto io sarò responsabile. . . P I PIERRE DUHEM E LA SCIENZA Metafisica e razionalità scientifica nel pensiero di Pierre Duhem di Mirella F . Questo piccolo volume contiene uno dei primi scritti filosofici del fisico teorico francese Pierre Duhem (Paris — Cabrespine ) , Physique et métaphysique, pubblicato nel , e l’articolo Théorie physique et explication métaphysique, pubblicato nella “Revue de Philosophie” nel mese di gennaio del , e poi come capitolo primo del volume pubblicato nel con il titolo La théorie physique: son objet et sa structure, autentico capolavoro dell’epistemologia del Novecento . Proporre oggi all’attenzione tali scritti, di cui il primo per la prima volta in una lingua diversa da quella francese, significa considerare un . Sulla vita di Duhem si vedano i seguenti scritti: H. P–D, Un savant français: Pierre Duhem, Préface de Maurice d’Ocagne, Librairie Plon, Paris (questo è il libro della figlia di Duhem); E. P, La vie et l’œuvre de Pierre Duhem, membre de l’Académie. Notice lue dans la séance publique annuelle du décembre de l’Académie des sciences, Gauthier–Villars imprimeur librairie, Paris (anche in Mémoires de l’Académie des Sciences, t. LVII, e série, , pp. C-CXLII); S.L. J, Uneasy Genius: The Life and Work of Pierre Duhem, Martinus Nijhoff Publishers, The Hague, Boston, Lancaster, Dordrecht ; L. D B, La vita e l’opera di P. Duhem (trad. it. della Prefazione all’edizione in lingua inglese di P. D, The Aim and the Structure of Physical Theory, Princeton University Press, Princeton ), in P. D, La teoria fisica: il suo oggetto e la sua struttura, a cura di Sandro Petruccioli, il Mulino, Bologna , pp. VII-XVI. . P. D, La théorie physique: son objet et sa structure, Vrin, Paris . L’opera, la cui prima edizione è pubblicata nel , si compone di articoli pubblicati fra il e il . La seconda edizione, che contiene in aggiunta gli articoli Physique de croyant e La valeur de la théorie physique, sarà pubblicata nel . Questa seconda edizione è ora pubblicata nelle edizioni Vrin. L’autonomia della scienza in un fisico credente problema sempre attuale e inoltre offrire alcuni materiali preziosi sia alla riflessione teorica sia, al fine di evitare stereotipi interpretativi del pensiero di un “grand savant” francese, in sede di revisione storiografica. Fisico teorico, filosofo e fervente credente cattolico, docente all’Università di Bordeaux e tardivamente membro non residente dell’Académie des sciences, Duhem ha sempre, non solo in questi scritti, galileianamente distinto l’ambito delle verità di fede o meglio delle verità metafisiche dall’ambito delle verità della scienza, rivendicando per queste ultime quell’autonomia che le rende indipendenti dai dogmi e votate — semplicemente — a sostenere la ricerca disinteressata della verità, sebbene questa verità non pretenda essere una verità assoluta, certa e definitiva . In un clima culturale in cui cominciavano e vedersi le crepe e i limiti dello scientismo e del dogmatismo positivistico non mancarono i detrattori di Duhem, appena fu pubblicato, nelle «Revue des questions scientifiques», nel , l’articolo intitolato Quelques réflexions au sujet de la physique . Tale scritto è fonte di interessanti e al tempo stesso inquietanti domande sul piano strettamente epistemologico, in quanto in esso potrebbero ravvisarsi i cardini di un’epistemologia relativistica e pragmatica che, come abbiamo mostrato altrove, a dire il . Sul pensiero di Duhem si vedano R. M, Chimica e filosofia, scienza, epistemologia, storia e religione nell’opera di Pierre Duhem, Presentazione di Gianni Micheli, Giulio Giorello, Mario Dal Pra, Giovanni Orlandi, Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Milano, La Nuova Italia, Firenze ; S.L. J, op. cit.; R.N.D. M, Pierre Duhem: Philosophy and History in the Work of a Believing Physicist, Open Court Publishing Co., La Salle (Illinois) ; A. B, Science, réalité et apparence. La relation entre philosophie et histoire dans l’oeuvre de Pierre Duhem, Préface de Maurice Boudot, Vrin, Paris . Sulla storia del termine “metafisica” (τὰ μετὰ τὰ φυσικὰ) rinviamo all’Introduzione di Giovanni Reale ad A, Metafisica, testo greco a fronte, a cura di G. Reale, Rusconi, Milano , pp. V–XXXIII, in particolare pp. VIII–X. . P. D, Quelques réflexions au sujet de la physique, in «Revue des questions scientifiques», XXXI(), e série, t. I, pp. –; ora anche in I., Prémices philosophiques, presentées avec une introduction en anglais par Stanley L. Jaki, Brill, Leiden , pp. –. Metafisica e razionalità scientifica nel pensiero di Pierre Duhem vero è nient’affatto congeniale a Duhem . Esso ha suscitato le severe riserve critiche del neo–tomista Eugène Vicaire , alle quali Duhem oppone l’attenta disamina critica contenuta nel primo dei due scritti da noi presentati in questo volume. Secondo Vicaire la scienza ha il compito di cercare le cause dei fenomeni e Duhem — sostiene il neo–tomista — avrebbe invece dato prova, con il suo primo scritto filosofico, di scetticismo. Tale presunto scetticismo ai nostri occhi è solo una parvenza derivante dalla fondamentale tesi duhemiana della teoria fisica come rappresentazione e non come spiegazione dei fenomeni ed esso non potrebbe peraltro porsi in armonia con la tesi di Duhem secondo cui, come diremo ancora, la teoria fisica è una classificazione naturale . Duhem scrive che une théorie physique n’est pas une explication. C’est un système de propositions mathématiques, déduites d’un petit nombre de principes, qui ont pour but de représenter aussi simplement, aussi complètement et aussi exactement que possible, un ensemble de lois expérimentales . Tale rappresentazione è una rappresentazione simbolica ed essa pertanto non è incompatibile con il pluralismo teorico. In Électricité et Optique, come in altri scritti, il matematico e fisico Henri Poincaré, illustre rappresentante della scuola convenzionalista, legittima tale pluralismo. Duhem non esita a riferirsi alla tesi di Poincaré secondo cui «les théories proposées pour ex. Cfr. M. F, Essere, apparire e interpretare. Saggio sul pensiero di Duhem (–), FrancoAngeli, Milano . . E. V, De la valeur objective des hypothèses physiques. À propos d’un article de M. P. Duhem, in «Revue des questions scientifiques», XXXIII, e série III (avril ), pp. – (anche in «Annales de Philosophie Chrétienne», nouvelle série, t. XXVIII, avril , n. , pp. –; mai , n. , pp. –). . La tesi della teoria fisica come classificazione naturale alla luce dell’interpretazione di Mansion si rivelerebbe però in accordo proprio con le pretese realiste di Vicaire. Cfr. J.–F. S, Le phénoménalisme problématique de Pierre Duhem, Préface de J. Ladrière, Académie Royale de Belgique, Bruxelles , pp. –. . P. D, La théorie physique: son objet et sa structure, cit., p. . L’autonomia della scienza in un fisico credente pliquer les phénomènes optiques par les vibrations d’un milieu élastique sont très nombreuses et également plausibles» . Se il pluralismo delle teorie, espressione della sottodeterminazione teorica, cioè della dicibilità dei fenomeni secondo linguaggi teorici diversi , si pone in antitesi al dogmatismo, esso tuttavia non legittima il relativismo gnoseologico e soprattutto non implica come risvolto della medaglia l’apologia della fede. Insomma Duhem sostenendo il pluralismo teorico non intende relativizzare la scienza al fine di assolutizzare le verità della fede, sebbene le verità della fede per il nostro fisico credente rientrino senza dubbio tra le cose reputate eccellenti. Solo questioni di ordine schiettamente epistemologico, nello stesso periodo storico in cui il Pontefice Leone XIII con la lettera enciclica Aeterni Patris, del agosto , affermava la subordinazione della scienza alle verità della Chiesa , consentono di fugare il sospetto che la visione di una scienza non assoluta sia concepita in funzione dell’esaltazione del primato della fede. Pierre Duhem, fervente cattolico, fisico teorico particolarmente impegnato negli studi di Termodinamica , storico e filosofo della scienza non sostiene questa presunta impresa, e ciò demarcando nettamente l’ambito della scienza dall’ambito di quella metafisica di cui a Vienna i neopositivisti logici nei loro scritti, a partire dagli anni Venti del Novecento, dunque . La citazione sta in P. D, Quelques réflexions au sujet des théories physiques, cit., p. . Cfr. H. P, Électricité et Optique, Carré et Naud, Paris ; H. P, La science et l’hypothèse, Flammarion, Paris . . Cfr. G. B–P. V, Filosofia della scienza, Bruno Mondadori, Milano , pp. –. . In questa introduzione cfr. par. . . L XIII, Aeterni Patris, in A. V., Le ragioni del Tomismo. Dopo il centenario dell’enciclica “Aeterni Patris”, Ares, Milano . . Per quanto riguarda la bibliografia degli scritti di Duhem rinviamo ai seguenti lavori: P. D, Notice sur les titres et travaux scientifiques de Pierre Duhem, Imprimerie Gounouilhou, Bordeaux ; J.–F. S, Pierre Duhem et ses doctorands. Bibliographie de la littérature primaire et secondaire, établie par Jean–François Stoffel, introduction de Stanley L. Jaki, Centre interfacultaire d’étude en histoire des sciences, Louvain–la–Neuve . Metafisica e razionalità scientifica nel pensiero di Pierre Duhem dopo la morte di Duhem avvenuta nel , decreteranno addirittura l’insignificanza, lanciandole, diversamente dallo stile e dall’attenta considerazione di Karl Popper, improperi . Sulla questione del rapporto tra fisica e metafisica Duhem si soffermerà anche in altri scritti, prendendo ancora fermamente posizione di fronte a quelle polemiche che, originate dalle sue analisi critiche nel campo della riflessione sulla struttura della teoria fisica, nella Terza Repubblica francese in cui si diffonde lo spirito del laicismo e dell’anticlericalismo , non tendono a placarsi. Nel , quasi dieci anni dopo la pubblicazione dello scritto Physique et métaphysique, del , nello scritto Le mixte et la combinaison chimique Duhem scrive: La Physique péripatéticienne est, au sens actuel du mot, une branche de la Métaphysique; [. . . ]. La Physique actuelle n’est pas une Métaphysique. Elle ne se propose pas de pénétrer derrière nos perceptions pour saisir l’essence et la nature intime des objets de ces perceptions. Tout autre est son but. Elle se propose de construire, au moyen de signes empruntés à la science des nombres et à la géométrie, une représentation symbolique de ce que nos sens, aidés des instruments, nous font connaître. Une fois construite, cette représentation se prête au raisonnement d’une manière plus aisée, plus rapide, et partant plus sûre, que les connaissances purement expérimentales, qu’elle remplace . Agli inizi del XX secolo in Francia si andava diffondendo il modernismo che voleva privilegiare l’azione, la volontà e non la . Cfr. R. C, H. H, O. N, Wissenschaftliche Weltauffassung der Wiener Kreis, Artur Wolf Verlag, Wien ; trad. it. La concezione scientifica del mondo, Laterza, Roma–Bari ; K. P, Conjectures and Refutations, Routledge and Kegan Paul, London ; trad. it. Congetture e confutazioni, il Mulino, Bologna , pp. –. Cfr. anche K. P, Logik der Forschung, Springer Verlag, Vienna (con data di stampa ); trad. it. (ed. ingl. The Logic of Scientific Discovery) Logica della scoperta scientifica, Einaudi, Torino . . Sull’anticlericalismo della Terza Repubblica francese cfr. S.L. J, op. cit., pp. –. . P. D, Le mixte et la combinaison chimique. Essai sur l’évolution d’une idée, Fayard, Paris , pp. –. L’autonomia della scienza in un fisico credente ragione, l’unità di esperienza morale e religione. Il modernismo sarà condannato dal Pontefice Pio X. Le idee moderniste non erano congeniali, infatti, alle posizioni della Chiesa cattolica la quale difendeva di contro il pensiero tomista, che subordina le verità della fede alla comprensione razionale dell’uomo . Sarebbe ora poco plausibile vedere nella posizione di Duhem una mossa di parte, vale a dire una presa di posizione idealmente in accordo con gli intenti perseguiti dalla Chiesa Romana della seconda metà del diciannovesimo secolo, e ciò appare del tutto evidente se consideriamo che nell’enciclica Aeterni Patris Leone XIII negò la distinzione tra fisica e metafisica, che a Duhem invece stava indubbiamente e apertamente molto a cuore. La filosofia scolastica secondo il Sommo Pontefice conferisce alla fisica il potere di scoprire la natura delle cose. In Aeterni Patris Leone XIII scrive: per studiarle [le scienze fisiche] con frutto e accrescerle non basta la sola osservazione dei fatti e la sola considerazione della natura, ma, quando i fatti son certi, è necessario sollevarsi più in alto e cercar con solerzia di conoscere la natura delle cose, e investigare le leggi a cui obbediscono e i principii da cui nascono il loro ordine e la loro unità nella varietà, e la reciproca affinità nella diversità. Alle quali ricerche è cosa meravigliosa quanta forza e luce sia per apportare la filosofia scolastica, se insegnata con saggio metodo . La disamina esposta nei saggi qui presentati quindi non è irrilevante. Non si deve trascurare infatti che la prospettiva critica duhemiana è vista talvolta, ad esempio da Stanley Jaki, in accordo con la dottrina tomista . Tuttavia non mancano interpretazioni diverse; basti qui richiamarsi agli studi di Roberto Maiocchi in . Tra gli esponenti del modernismo in Francia troviamo il filosofo bergsoniano Édouard Le Roy. Cfr. J.–F. S, Pierre Duhem avait–il «quelque théologien derrière lui» lors de l’élaboration de son articulation de la physique et de la métaphysique? Le cas de Maurice Blondel, in «Recherches philosophiques» (), pp. –. . L XIII, Aeterni Patris, in A V., op cit., p. . Cfr. R. M, op. cit., pp. sgg.; R.N.D. M, op. cit. . Jaki sostiene che «Duhem could acquire more than a hearsay knowledge about
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