Giornata tranquilla, destinata a volgere senza rilievi quella del 20 agosto 2014. Alle 12,50, quasi a fine servizio, nel transitare nelle vie cittadine di Venaria Reale in servizio di autopattuglia, l’Ispettore P.P. e l’Agente Z.D. nel percorrere la Via Giacosa in direzione Via Salvemini notavano un motociclo con due soggetti a bordo entrambi con indosso caschi integrali in posizione di fermata sul ciglio della strada, i quali controllavano una parte del motore del motociclo di colore rosso e nero. Qualche attimo dopo il motoveicolo riprendeva la marcia in direzione Via Salvemini svoltando nella stessa in direzione Via Leonardo da Vinci, prendendo successivamente a destra in Via Leonardo da Vinci e imboccando la Via Guarini e nuovamente la Via Giacosa. Dopo aver percorso alcune centinaia di metri gli operatori notavano che la targa posteriore risultava visibilmente sbiadita nella parte destra della seconda lettera della medesima. Nello specifico il valore letterale H (che compone la sigla AH) era mancante della seconda stanghetta verticale e della stanghetta orizzontale. Gli agenti incuriositi da tale anomalia si avvicinavano al motociclo con gradualità e nel contempo il motociclo aumentava la distanza tra la pattuglia e lo stesso cercando di evitare brusche ripartenze. Nell'immediatezza si contattava la C.O. e si forniva il numero di targa del motociclo AH ..388 in situazione di precaria visibilità poichè il conducente del motociclo nel frattempo aumentava la distanza tra i due veicoli cercando di dileguarsi e facendo perdere le proprie tracce. A quel punto la pattuglia intraprendeva l'inseguimento del suddetto motociclo azionando i dispositivi luminosi e sonori del veicolo in dotazione ed intimando più volte l'alt attraverso il segnale distintivo che veniva mostrato al conducente ed al suo passeggero che in tali circostanze si trovavano affiancati. L'inseguimento proseguiva lungo la Via Salvemini in direzione Viale Buridani, Viale Buridani in direzione Via Palestro, Via Palestro in senso opposto in direzione di Via Juvarra, Via Juvarra, Via iv Novembre, Via Iseppon, sovrapasso Via Tripoli, Via Canale, Via San Marchese concludendo la corsa in corrispondenza del civico 26 int. 1 della Via San Marchese. Ivi giunto il conducente del motociclo si arrestava violentemente scagliando lo stesso a terra e congiuntamente al passeggero si dileguava di corsa in opposte direzioni abbandonando il motociclo a terra. Il conducente dopo esserne sceso si toglieva il casco gettandolo al suolo e si dirigeva verso le case site in Via Bruno Buozzi mentre il passeggero prendeva la direzione di Via Di Vittorio. L'ispettore tentava l'inseguimento a piedi del conducente, invano in quanto giunto nelle vicinanze della Via Buozzi più segnatamente nelle adiacenze dello stabile con piloty ne perdeva le tracce. L'Agente invece seguiva con lo stesso esito il passeggero che faceva perdere le proprie tracce nelle vicinanze della Via Di Vittorio. Tornando al veicolo di pattuglia momentaneamente lasciato nelle vicinanze del motociclo si costatava come sopradescritto che il veicolo abbadonato era un Motoveicolo di marca Honda Hornet, la cui targa risultava visibilmente contraffatta in quanto l'ultimo numero "8" effettivamente era un "6" generando pertanto il numero di targa AH ..386 intestato a C.M. residente a VENARIA REALE. Si verificava la corrispondenza del numero di telaio JH2P………………. realmente abbinato al numero di targa AH ..386. Tramite accertamento C.O. emergeva che il medesimo Motociclo era oggetto di furto regolarmente denunciato dal proprietario in data 16/07/2014. Il medesimo proprietario veniva raggiunto telefonicamente alla propria utenza ed informato dell'accaduto. Non potendo giungere sul posto prontamente poichè fuori regione veniva invitato a prendere contatti con il Comando in intestazione al suo rientro. Per quanto riguarda la posizione finale del motociclo si rimanda alla documentazione fotografica. Qualche istante dopo si avvicinava ai sottoscritti un Signore che asseriva che il veicolo ALFA ROMEO DG…….., intestato a sua moglie C.M., posteggiata adiacente al motociclo abbandonato nel cortile privato all'ingresso dello stabile risultava rigata nel paraurti posteriore. Le stesse righe risultavano di colorazione tendente al verde. Nel'inseguimento il motociclo compiva diverse manovre eversive e pericolose per gli utenti della strada non rispettando alcun segnale orrizzontale, verticale e luminoso nell'intento di far perdere le proprie tracce. La pattuglia al termine dell'inseguimento in Via San Marchese 26 int. 1 compiva una manovra obbligatoriamente brusca per evitare il contatto con il Motociclo con il quale non si è mai venuto in contatto in tutta la fase dell'inseguimento, andando ad urtare il marciapiede di ingresso dello stabile e questo provocava l'urto degli stessi operanti contro le parti interne del veicolo. Da appurare eventuali danni meccanici e di carrozzeria del veicolo di servizio ALFA ROMEO GIULIETTA targato EL………. La C.O. prontamente inviava una seconda pattuglia sul posto composta dal V.Co. P.M. e l'agente D.N. La C.O. contattava la depositeria convenzionata che sopraggiungeva sul posto per prelevare e custodire il motociclo oggetto di sequestro giudiziario. L'ISP P.P. unitamente all'agente G.E. si recava in Via …………… residenza del denunciante senza però trovare alcun individuo. Si richiede alla S.V. convalida del sequestro del motociclo unitamente al casco di protezione.. " I VERBALIZZANTI Isp. P.P Ag. Z.D. DICCAP Segreteria Regione Piemonte – Viale Antonio Gramsci n° 22/B– 10093 Collegno (TO) Tel. 0117808111 Fax 0257760418 – Cell. 3406117373 - piemonte@sulpl.it
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