scarica il documento in pdf - 3DMacro il Software per le Murature

STUDIO TECNICO CARBONE
Via Appia , contrada Campizze, -82011 - Airola (BN)
Tel - Fax 0824-833578 //email: CarboneStudioTecnico@libero.it
Plesso Scolastico Giovanni Pascoli, via Pietro
Nenni in Rotondi (AV)
PECULIARITA’ DELL’EDIFICIO
Edificio con struttura portante in
muratura di tufo, con notevole estensione
planimetrica (inscritto in un rettangolo di
dimensioni di circa 52 x 62 metri), con altezza
massima di circa 7,2 metri.
Alcune particolaritá : parte centrale con
struttura a telai in c.c.a. ed ala della struttura di
ingresso principale costituita in muratura di tufo
con piani sfalsati rispetto alla parte di maggior
estensione. Solai di tipo SAP (luce circa 8 metri).
fig. 1 foto del plesso – Lato Sud
Spessore medio dei setti murari pari a
circa 50 cm.
Affondamento fondazione,
realizzata come prolungamento murario a circa
1.8 m dal p.d.c.
DESCRIZIONE DEL LAVORO
Rilievo geometrico e materico della
struttura esistente, caratterizzazione dei materiali
,(livello di conoscenza Lc2); Analisi non lineare
della struttura esistente, disamina delle
vulnerabilita’ e delle carenze strutturali.
fig. 2 foto del plesso – lato Pietro Nenni
Proposta di intervento con nuovo
progetto e successivo calcolo non lineare con
verifiche dei meccanismi locali.
PROGETTISTI
ing. Raffaele Carbone, ing. Sabatino Carbone;
arch. Maurizio Carbone ; ing. Maurizio Stefano
Perone ; geom. Pasquale Giordano.
STUDIO TECNICO CARBONE
fig. 3 foto del plesso – ingresso principale
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1
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Riferimenti normativi
Prevenzione
incendi
D.M. 26 agosto 1992 “Norme di prevenzioni incendi
per l’edilizia scolastica” e Circolari relative.
Normativa
antisismica
D.M. del 14 gennaio 2008
Circolare n. 617 del 2 febbraio 2009
2
Descrizione stato attuale
Il plesso scolastico di cui si tratta è localizzato
in via Pietro Nenni nel Comune di Rotondi (AV).
composto da tre edifici indipendenti, il primo
destinato ad accogliere le Aule, (per comodità definito
Struttura A) il secondo adibito a Teatro ed il terzo
destinato a Palestra.
L'incarico affidatomi riguarda solo ed esclusivamente
l'adeguamento sismico del primo edificio con corpo di
fabbrica in muratura (denominato struttura A) esso si
sviluppa su due livelli fuori terra ed è presente una
piccola parte interrata che funge da magazzino.
L’edificio risulta diviso, da un punto di vista funzionale,
in due parti:
PARTE PRIMA scuola dell'infanzia e primaria al piano
terra composta da:
a) n. 11 aule;
b) n. 5 bagni, di cui n.1 per allievi
diversamente abili;
c) n. 7 aule per servizi per il personale
didattico.
fig. 4 PIANTA PIANO TERRA
PARTE SECONDA scuola secondaria al piano superiore
composta da:
a) N. 14 aule
b) n. 4 bagni, di cui n.1 per allievi
diversamente abili;
c) n.1 aula adibita a deposito.
Dal punto di vista strutturale l'edificio è costituito da
due corpi indipendenti e sismicamente giuntati. Il
primo in muratura di tufo, l'altro realizzato in c.c.a. di
dimensioni di gran lunga inferiori.
Per quanto riguarda il corpo di fabbrica in
muratura (denominato STRUTTURA A), esso ha
sviluppo planimetrico irregolare e ha massime
dimensioni lungo le due direttrici ortogonali di 47,45 m
e 39,70 m per una superficie in pianta di circa 1200
metri quadri (compresivi dello spessore murario).
Esso è costituito da due piani fuori terra, con
altezza di interpiano di metri 3.30 ed altezza
complessiva di circa metri 7.0. L’aspetto planimetrico
fig. 5 PIANTA PIANO PRIMO
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della struttura presenta forma irregolare ottenuta
come unione di tre corpi rettangolari tra loro
aggregati.
La disposizione dei vuoti finestra in
corrispondenza dei setti perimetrali, (spessore
costante con l’altezza di 55 cm) , risulta essere regolare
e rispettosa dell' allineamento verticale, stesso dicasi
per le aperture al piano interrato.
Gli impalcati sono costituiti da travi e cordoli
in c.c.a. e solai in latero-cemento del tipo SAP di
spessore variabile (da 25 a 35 cm); la copertura piana è
realizzata con solai in latero-cemento con sovrastante
massetto delle pendenze.
Le fondazioni sono realizzate con pietrame
calcareo con cordolo di rifinitura in c.c.a. e presentano
una quota di imposta pari a circa 1,8 m dal p.d.c.
L’edificio dispone di una scala esterna con
struttura portante in acciaio per lo sfollamento del
piano superiore e di un vano ascensore (impianto
attualmente non funzionante) per agevolare l'ingresso
nell'istituto agli studenti diversamente abili.
Il locale caldaia è ubicato in un'apposita struttura
separata.
e non risulta nel complesso verificato con
analisi non lineare.
Fig. 6 Sintesi dei Risultati delle analisi, valutazione
globale Dir X
2.1
Individuazione delle carenze
prestazionali
A seguito di un esame generale e delle
puntuali analisi dello stato dei luoghi sono emerse
carenze in diversi ambiti che possono essere così
sintetizzate:
Ambito Strutturale
•
Presenza di aperture di notevoli dimensioni
con conseguente riduzione dell’ampiezza dei
maschi murari resistenti;
•
Mancanza di alcuni setti murari con
funzione di irrigidimento ed ammorsamento
trasversale;
•
Dislocazione di alcune aperture in estrema
vicinanza delle croci di inserto murario;
Tuttavia dai rilievi effettuati non sono state riscontrate
lesioni o fessurazioni di rilevante entità.
Norme per il superamento delle barriere
architettoniche a favore di allievi e persone con
impedite o ridotte capacità motorie:
Fig. 7 Sintesi dei Risultati delle analisi, valutazione
globale Dir Y
2.2
Ispezioni, prove ed indagini
eseguite
Le indagini sono state eseguite con l'obiettivo di
raggiungere un livello di conoscenza LC2, al quale
corrisponde un coefficiente di sicurezza parziale (γm)
pari a 1,20 e che prevede le seguenti azioni:
•
•
•
•
•
•
l'ascensore esterno risulta guasto.
Rispetto delle
14.01.2008):
•
acquisizione di dati relativi alle fasi di
costruzione dell'edificio ed agli eventuali
interventi succedutisi nel corso degli anni;
acquisizione di dati geotecnici sul terreno di
fondazione;
rilievo dello stato di danneggiamento;
determinazione (ai fini di verifica delle
corrispondenze) delle proprietà meccaniche
del tufo e delle malte;
indagini sui solai.
normative
antisismiche
(D.M.
il fabbricato non supera le verifiche
antisismiche per alcune distribuzioni di forze
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Sinteticamente le attività svolte per il raggiungimento
del suddetto obiettivo sono state le seguenti:
•
rilievo dello stato di fatto;
•
ispezioni visive con documentazione
fotografica sulle strutture orizzontali ed in
elevazione dell'edificio;
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•
•
•
•
•
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prove sui materiali: caratterizzazione di un
campione di malta, prove a compressione su
provini di tufo;
ispezioni visive con documentazione
fotografica sul sistema di fondazione
dell'edificio;
indagini geognostiche e geotecniche con
relative prove di laboratorio e prospezioni
sismiche;
interpretazione delle prove geologicotecniche, dei risultati delle prove di
laboratorio e delle prospezioni sismiche
riportate nella relazione geologico-tecnica;
rilievo fotografico dell'intera area e
dell'edificio.
Fig. 8 Modello dello stato di fatto
In relazione all'obiettivo indicato si riferisce quanto
segue:
•
•
•
la geometria strutturale dell'edificio è stata
completamente definita ed è descritta nei
grafici dello stato di fatto e nella
documentazione fotografica;
i dettagli esaminati hanno riguardato la
tipologia di muratura e le sue caratteristiche
costruttive, la qualità dei collegamenti tra le
pareti verticali, tra le pareti e gli
orizzontamenti con l'individuazione della
eventuale presenza di cordoli di piano, degli
architravi e della loro efficienza e condizione
di conservazione, della eventuale presenza
di elementi spingenti e/o dotati di elevata
vulnerabilità;
le verifiche sono state estese a tutto
l'edificio, operando in maniera sistematica.
I terreni di fondazione sono stati caratterizzati
mediante indagini in sito:
•
con n.2 prove penetrometriche pesanti;
•
apertura di n.1 trincea geognostica
effettuata a ridosso del corpo di fabbrica per
verificare la profondità del piano di posa
della fondazione ed i terreni interessati;
•
prova sismica a rifrazione e metodo Masw
per la determinazione della categoria di
suolo.
Le ispezioni visive hanno consentito, inoltre, di
individuare la tipologia delle murature presenti e le
loro caratteristiche costruttive, sia in superficie che
nello spessore murario (corretto ammorsamento delle
murature ortogonali e dei solai nelle pareti).
Fig. 9 Modello dello stato di fatto suddivisione in
Macroelementi 3dMacro
Fig. 10 Risposta del modello per sisma in +Y distr.
Triang +e
Fig. 11 Curva di capacita’
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Alla luce di quanto sopra esposto si ritiene di
aver raggiunto il livello di conoscenza LC2, indicato in
normativa per la definizione dei valori dei parametri
meccanici da impiegare nelle verifiche strutturali di
sicurezza.
2.2.1 Indagini geologico tecniche,
microzonazione sismica
Gli elaborati relativi sono:
•
Relazione geologica;
•
indagini geognostiche e geotecniche;
•
certificati analisi e prove di laboratorio
geotecnico;
•
prove di prospezioni sismiche del tipo
Masw.
Fig. 12 Modello dello stato di progetto
In sintesi il terreno di fondazione risulta essere del tipo
“C” caratterizzato da valori di Vs30 pari a 292 m/s.
3
Proposta di progetto
Il progetto consiste in una serie integrata di
interventi mirati al perseguimento di un duplice
obiettivo: da una parte, attraverso l’introduzione e la
disposizione di nuovi setti, si vuole raggiungere un
adeguato livello di sicurezza strutturale; dall'altra,
nell’ottica della riduzione degli sprechi energetici, della
salvaguardia dell’ambiente e della riduzione della
produzione di CO2, si vuole ottenere un miglioramento
dell'efficienza energetica del fabbricato attraverso la
coibentazione con cappotto dell'involucro edilizio,
l'installazione di nuovi infissi e la realizzazione di una
copertura caratterizzata da un alto valore di resistenza
termica.
In sintesi, le opere in progetto possono essere così
riassunte:
•
restringimento di alcune aperture nella
muratura per conseguire un aumento della
capacità sismo resistente della struttura;
•
realizzazione di nuove strutture murarie ;
•
realizzazione di nuove cordolature;
•
sostituzione dei serramenti esterni;
•
realizzazione di un isolamento a cappotto
termico;
•
rivisitazione del sistema di copertura;
•
tinteggiatura esterna;
•
installazione di un nuovo ascensore esterno.
Fig. 13 Modello dello stato di progetto suddivisione in
Macroelementi 3dMacro
Fig. 14 Risposta del modello per sisma in +Y distr.
Triang +e
Fig. 15 Risposta del modello per sisma in +Y distr.
Triang+e, immagine con maggior livello di
ingrandimento
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3.1
Verifiche strutturali e verifiche
sismiche
Alla fase delle indagini, prove ed ispezioni è
seguita quelle delle verifiche strutturali, svolte
tenendo conto della più recente normativa per gli
edifici appartenenti alla classe in cui sono incluse le
scuole, facendo quindi riferimento alle norme tecniche
per le costruzioni “D.M. 14.01.2008” e relativa
circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n.
617 del 2009 “Istruzioni per l'applicazione delle Norme
tecniche per le costruzioni”. I risultati delle indagini
svolte, la documentazione reperita e le richiamate
normative, tutte insieme criticamente analizzate ed
utilizzate nello sviluppo delle calcolazioni per le
verifiche strutturali, hanno consentito di predisporre il
progetto
degli
interventi
strutturali
mirato
all'adeguamento della capacità resistente dello
schema strutturale.
Viene, a tal scopo, utilizzata una metodologia di
calcolo basata su analisi statiche non-lineari (analisi
push-over) condotte sul modello globale dell’edificio in
cui gli elementi strutturali sono modellati in accordo
con le metodologie di analisi non-lineare.
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Fig. 16 Sintesi dei Risultati delle analisi, valutazione
globale Dir X
Fig. 17 Sintesi dei Risultati delle analisi, valutazione
globale Dir Y.
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