Bottero vola in Turchia

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CUNEO
14 OTTOBRE 2014
Borsarelli (direttore vetro cavo): “Siamo ormai fornitori di tecnologie”
LIBRI
Bottero vola in Turchia
Ha fornito e avviato uno stabilimento che produce bottiglie
A
Importante traguardo
per la Bottero di Cuneo: le soluzioni, i sistemi e i processi produttivi
dell’azienda, che l’anno
scorso hanno dato il “la” all’avviamento di un’intera vetreria in Turchia, per un investimento complessivo da
oltre 30 milioni di euro,
hanno permesso il superamento di una produzione di
3,2 milioni di bottiglie al
giorno. La competenza di
Bottero è ormai riconosciuta
in ambito internazionale.
Prova ne è la recente assegnazione dell’ “HPC Innovation Excellence Award” durante
l’annuale
Supercomputer
Industry
Conference di Denver, in Colorado. Il premio, assegnato
alla divisione vetro cavo, specializzata in macchine per la
produzione di bottiglie e contenitori, viene riconosciuto
ad aziende che raggiungono
risultati di eccellenza mondiale nell’utilizzo di tecnologie di calcolo ad elevate prestazioni (High Performance
Computing) ed è stato consegnato anche ad altri colossi
mondiali appartenenti al settore automotive e alimentare.
Traguardi raggiunti grazie
agli studi che Bottero ha effettuato sui complessi lavori
di ottimizzazione fluidodinamica (passaggio e distribuzione dell’aria negli stampi)
degli ultimi sviluppi recentemente introdotti sulle proprie macchine di lavorazione
del vetro.
“L’aumento di competenza
sul processo ci ha permesso
di cambiare la percezione del
mercato: non siamo più solo
fornitori di macchinari, ma
di tecnologia – afferma Claudio Borsarelli, direttore business unit vetro cavo -. I clienti
si rivolgono a noi per avere
l’impianto completo, compresi gli studi di fabbricazione e l’avviamento della
produzione. Da semplici produttori di macchine stiamo
diventando sempre più fornitori di processi produttivi”.
Grazie a questo nuovo approccio, l’azienda si è assicurata alcune grosse commesse, che sono state
brillantemente portate a termine: “Lo scorso anno ab-
biamo coordinato per un
nuovo cliente la fornitura e
l’avviamento di un intero stabilimento in Turchia, ora in
grado di produrre a regime
oltre 3 milioni di bottiglie al
giorno per 365 giorni l’anno.
Sono numeri – conclude Borsarelli – che ci fanno dire
come Bottero appartenga
sempre più ad una comunità
di sviluppo internazionale e
di innovazione che ha toccato livelli globali”. “Negli ultimi anni abbiamo cambiato
radicalmente l’approccio al
prodotto – aggiunge Alberto
Marino, direttore tecnico vetro cavo -: prima si privilegiava la soluzione tecnica
fine a se stessa, con l’obiettivo di migliorare le perfor-
mance della macchina, ma
talvolta con impatto limitato
sul processo finale del
cliente. Ora si parte dal
fondo, cioè dal processo produttivo che il cliente finale
vuole ottenere: le soluzioni
introdotte sul mercato negli
ultimi anni si sono focalizzate sulla capacità di raffreddamento delle macchine formatrici di bottiglie e
contenitori di vetro cavo, migliorandone la qualità e la capacità. Oggi le nostre macchine sono in grado di
produrre articoli con una distribuzione del vetro più
uniforme, risparmiando fino
al 35% dell’energia precedentemente utilizzata per i
raffreddamenti. Sono percentuali che si traducono in
un risparmio di centinaia di
migliaia di euro ogni anno,
comportando un significativo incremento di produzione per il cliente”.
Il Centro di Calcolo Bottero
può contare su sette ingegneri altamente specializzati,
un server con 460 Cpu dedicate ed un pacchetto di
software di calcolo di ultima
generazione. L’analisi predittiva applicata ai prodotti in
sviluppo permette di verificare molto rapidamente diverse soluzioni progettuali e
favorisce la massimizzazione
dell’output di processo. Anche nel campo della proprietà intellettuale c’è stato
un balzo in avanti, con una
media di 10 nuovi brevetti
ogni anno.
Presentato il libro di Daniela Bernagozzi
“Matè: vita solitaria e randagia del pittore”
Venerdì 3 ottobre, presso il Museo Casa Galimberti Piazza Galimberti n. 6, è stato presentato il nuovo libro di Daniela Bernagozzi “Matè: vita solitaria e randagia del pittore Matteo Olivero”, edito da Primalpe.
Durante l’incontro Roberto Baravalle ha dialogato
con l’autrice, mentre Elide Giordanengo e Giorgio
Casiraghi hanno letto brani delle lettere dell’artista.
La biografia di Matteo Olivero di Daniela Bernagozzi, insegnante cuneese, tenta di dare il debito risalto a una figura ancora scarsamente valutata, di cui il
Comune di Cuneo espone proprio a Casa Galimberti
in questi giorni i disegni preparatori e il bozzetto
per il grande quadro “Pace Vespertina” commissionato
dalla famiglia Galimberti e presentato alla Biennale
di Venezia. Matteo Olivero, Matè per gli amici, era un
ottimo pittore divisionista.
Nato ad Acceglio nel 1879 visse fra Torino e Saluzzo,
dove morì suicida nel 1932.
Il libro approfondisce le sue radici familiari, i suoi
contatti con Pellizza da Volpedo e i circoli artistici parigini e ricostruisce la sua esistenza un po’ romanzesca di irregolare di provincia mettendo in risalto i
due lati della sua personalità: serio e impegnato come
pittore, ma anche folle e burlone protagonista dei
carnevali di Torino e Saluzzo, a delineare due facce di
una figura affascinante anche perché “bipolare” e
moderna.
BREVI
Per uscire dalla dipendenza famigliari e vittime possono rivolgersi al Sert dell’Asl CN1
Corsi ad Associazione Donna per Donna
Slot machine, una piaga sociale da combattere
"L'Associazione Donna per Donna propone alle associate una
nuova stagione di attività: da lunedì 6 ottobre, alle ore 18, è
ricominciato il corso di yoga presso la palestra della Scuola Media
di Via Barbaroux - Cuneo (per informazioni e iscrizioni: tel.
3334794682) e dall'8 ottobre, tutti i mercoledì dalle 9 alle 9 e 45,
si tengono lezioni di acqua gym presso la Piscina di Cuneo (per
informazioni e iscrizioni: tel. 3337582556).
Sono in programmazione anche un corso di Nordic Walking
(camminata all'aperto con i bastoncini) e due corsi di Pilates Pink
Ribbon Program, a Cuneo e a Madonna dell'Olmo: per
informazioni, si può telefonare al 333 8488593 oppure inviare
una mail all'indirizzo donnaperdonna.cuneo@libero.it"
In mostra mezzi d’epoca della Stradale
Il supermercato cuneese
Auchan ha ospitato uno stand
della Polizia Stradale,
presidiato da agenti in servizio
ed in congedo, per una
campagna di sensibilizzazione
nei confronti della sicurezza
stradale. Sono stati esposti
due mezzi storici dal
tradizionale colore verde
chiaro, rimasto quello ufficiale
sin al 1975, una moto Guzzi
«Falcone» del 1963 e una auto
Alfa Romeo 1.600 super del
1971.
CUNEO
“E
pensare che
invece di quattro monete,
potrebbero diventare domani mille, due
mila. Perché non dai retta al
mio consiglio? Perché non
seminarle nel campo dei miracoli? - disse la volpe - ”. Pinocchio, pensando di arricchirsi facilmente, diede retta
ai due loschi figuri, e fu derubato dei suoi preziosi zecchini d’oro. Oggi i due personaggi della favola si sono
materializzati in forma elettronica, ottenendo gli stessi
risultati. Il termine azzardo
deriva dall’arabo “zarh”, che
significa dado. In effetti la
patologia è strettamente legata alla Storia dell’uomo, si
hanno infatti notizie che fin
dal quattromila a.C. già si
praticavano le scommesse,
inducendo l’appassionato all’utopia del facile guadagno,
sovrapponendolo ad altri più
importanti valori. Il gioco è
inizialmente piacevole e gratificante ed il giocatore ne
trae un benessere psicofisico
assai gradevole. Col passare
del tempo, diventa però una
dipendenza - senza sostanza
psicotropa - che lentamente
si trasforma in una piaga sociale, sia per chi si “svaga”
che per la sua famiglia. Il
gioco d’azzardo patologico GAP - non deve essere considerato un vizio, ma una vera
e propria malattia. L’Italia detiene il 23% dei sistemi di
gioco on line a livello mondiale, e nel duemilatredici i
giocatori hanno “bruciato” in
essi ben novanta miliardi di
euro. Facendo un termine di
paragone, lo Stato italiano
nello stesso anno ha investito
centoventi miliardi di lire
nella sanità e sessanta nella
scuola. Le somme investite
nei vari Bingo, casinò on line,
gratta e vinci, “macchinette”,
poker crash, superenalotto,
videolotterie etc., è pari a milleduecento euro pro capite.
Il giocatore ha sempre la senzazione di vincere, ed infatti
“ricorda” solo i successi e “dimentica” le eccessive perdite.
La velocità del gioco è aumentata vertiginosamente,
facendo perdere al giocatore
la coscienza della realtà, e lo
rende inerme e succube nei
confronti della “macchina”.
Spesso e volentieri il “malato
di gioco” riduce se stesso ed i
suoi cari sul lastrico, sino a
giungere alle Caritas, onde
domandare un posto letto ed
un pasto caldo, altri invece
finiscono nella “ragnatela”
degli usurai, mentre i più disperati “cercano” un modo di
passare a miglior vita: suicidandosi. Dal 1980 la patologia è stata inserita nelle malattie dei disturbi mentali,
essa infatti provoca lo stimolo di sperimentare nuove
emozioni, che inducono il
giocatore ad “aumentare il
dosaggio”, sia per raggiungere il benessere interiore
che per rientrare delle spese
investite nel gioco. Spesso e
volentieri, una modesta vincita lo porta a reinvestire il
denaro per ottenere ulteriori
facili guadagni. Smettendo di
giocare, l’individuo è colto da
vera e propria astinenza da
gioco, diventa ansioso ed irascibile, ed in preda a questi
sintomi non riesce più ad assolvere i suoi obblighi sociali,
famigliari e lavorativi. Nel
comprensorio dell’ASL CN1
sono tuttora assistiti centotrenta giocatori, i quali sono
inseriti in un programma di
recupero in cui opera un’equipe multidisciplinare, composta da medici, psicologi,
infermieri, educatori ed assistenti sociali. Questi ambulatori per le dipendenze patologiche - SER.T -, offrono
interventi medici, psicologici
ed educativi per la diagnosi
ed il trattamento della compulsione da gioco d’azzardo,
e contestualmente per eventuali problemi correlati. Famigliari e “vittime” si possono rivolgere a Cuneo in
Corso Francia n. 10, a Fossano in Piazza Castello n. 33,
a Saluzzo in via del Follone
n. 4, a Savigliano in via Torino n. 137 ed a Mondovì in
via Fossano n. 20. Una vera e
propria piaga moderna che
deve essere debellata.
Claudio Tomatis
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n. 506 del 29 luglio 1997