processo civile telematico - linee guida

Tribunale di Fermo
121 C.so Cavour, 51 63900 - Fermo - ti 0734/282228 1110734/229698
D
~ ~,
tribunale.fermo@giustizia.it
Presidenza
Dirigenza Amministrativa
':f33 jAt U
Considerata
la ormaI prossIma entrata In vIgore della obbligatorietà
del PCT fissata
improrogabilmente al 30/6 p.V. prevista dalle disposizioni della Sezione VI della L. 221/12
di conversione del DL 179/12;
Considerato che con Decreti Ministeriali del 25/5/2012 e 5/7/2013 era stata già disposta
l'attivazione presso questo Ufficio, del PCT per quanto attiene rispettivamente a) agli Atti
e Provvedimenti
del Giudice (Sentenze,
Ordinanze,
Decreti;
Udienza, Correzione di Errori materiali) e Procedimenti
Procedimenti
Civili Contenziosi
Processi Verbali
di
di Ingiunzione, nonché b)
e Lavoro, Atti e documenti
di Parte (Comparse
conclusionali e memorie di replica, elaborati CTU, memorie autorizzate dal Giudice,
scambio memorie ex art. 183 co. CpC);
I SOTTOSCRITTI
PRESIDENTE DEL TRIBUNALE E
DIRIGENTE AMMINISTRATIVO
Deliberano le seguenti linee guida e disposizioni di sintesi che mirano a indirizzare i comportamenti
delle varie figure professionali coinvolte nel PCT in modo, non solo conforme al dettato normativo,
ma anche univoco rispetto al risultato auspicato della informatizzazione
civile, a cominciare da una sintesi sugli atti e procedimenti
completa del processo
interessati dalla obbligatorietà
del
deposito telematico.
Alla data del 30/6/p.v., diverrà di conseguenza obbligatorio il deposito CON VALORE
LEGALE,
in tutto quindi sostitutivo
del deposito cartaceo, degli atti indicati in
-----l
premessa e di cui ai Decreti Autorizzativi
CONTENZIOSI
Ministeriali,
E DI VOLONTARIA
L'OBBLIGATORI
NEI PROCEDIMENTI
GIURISI>IZIONE
e più
CIVILI
nello
specifico
ETA' RIGUARI>ERA':
Procedimento Monitorio: dal ricorso al provvedimento del giudice
Altra procedure
(diverse
dal monitorio),
per quanto
attiene
al deposito
atti endo-
procedi mentali , per le cause che iniziano il 30/6/2014.
IL I>EPOSITO
SARA' FACOLTATIVO
I>ATA I>EL 30/6/2014
perfezionerà
e comparse
procedimenti
I>IVERSI
l'opposizione
in modalità
telematica,
si
di costituzione)
I>ELL'ATTO
INTRODUTTIVO,
né del provvedimento
I>AL PROCEI>IMENTO
(atto
del giudice, nei soli
MONITORIO,
compresa
quindi,
pur non essendo
prevista
alcun a
a decreto ingiuntivo.
i procedimenti
obbligatorietà,
se avverrà
PENI>ENTI ALLA
in tale modalità
L'OBBLIGATORIETA'
di citazione
Per
fino al 31/12/2014;
esclusivamente
NON E' PREVISTA
PER LE PROCEI>URE
di espropriazione
possono
essere depositati
forzata,
telematicamente
deposito dell'atto
con cui inizia l'esecuzione,
dell'Esecuzione
(CTU)
e dai
Notai.
solo gli atti successivi
al
da parte dei soggetti nominati dal Giudice
L'istanza
di
vendita
potrà
essere
inviata
telematicamente, in osservanza delle regole tecniche che di seguito saranno precisate.
Si riportano qui di seguito innanzi tutto le regole tecniche e relative fonti normative a cui attenersi
sin dall'avvio del procedimento civile telematico, e allo scopo si è preferito distinguere il presente
documento in tre differenti parti in base ai destinatari: l) Avvocati/Professionisti
2) Cancelleria 3)
Magistrati, fermo restando che in particolare per la categoria degli Avvocati, sono di particolare
interesse anche molte delle considerazioni esposte nel p.to 2 della Cancelleria.
Le fonti normative citate nella presente, sono allegate alla presente nota, per diretta conoscenza dei
destinatari.
l) AVVOCATIIPROFESSIONISTI
Il deposito di atti per via telematica, da soggetti abilitati esterni e utenti privati, deve avvenire
secondo quanto stabilito dal DM 44 del 21/2/2011 nonché dalle specifiche tecniche definite con
Provvedimento
del 18/7/2011 del DGSIA; ancora in data più recente con Provvedimento
del
16/4/2014 il Ministero ha ulteriormente aggiornato tali specifiche tecniche; gli atti provenienti dai
soggetti abilitati esterni devono essere contenuti in una cd "busta telematica" ossia un file formato
MIME (art. 14 DM 16/4/2014).
Per trasmettere
qualunque
atto per via telematica,
il professionista
(avvocato,
CTU,
ausiliario del giudice) deve essere munito di PEC, e i relativi indirizzi con i dati identificativi,
sono contenuti e gestiti dal Ministero della Giustizia
attraverso il, ReGindE ossia Registro
Generale degli Indirizzi informatici; al fine di poter inserire i propri dati in tale Registro, i
soggetti abilitati esterni appartenenti ad Albo o Collegio, possono accreditarsi attraverso tale
Albo o Ordine o Collegio che invia gli indentificativi e gli indirizzi PEC dei singoli iscritti al
Ministero della Giustizia (artt. 7-8-9 DM 16/4/2014);
Si segnala l'art. 9 già citato per i professionisti
che non appartengono
a un Albo e per le
modalità di iscrizione attraverso Punto di Accesso o attraverso il Portale dei Servizi Telematici
del Ministero
Giustizia (https://pst.giustizia.it).
Sempre attraverso queste due modalità
è
consentito direttamente ai professionisti, l'accesso al RegIndE.
Per altre categorie di soggetti esterni in qualunque modo coinvolti nelle nuove modalità
afferenti il PCT, ricordiamo che esiste anche un Indice Nazionale degli Indirizzi di PEC di
Imprese e Professionisti (INIPEC) e l'Indice delle PP AA (IPA).
Qualunque
cambiamento
direttamente
dal proprio
di indirizzo
PEC
Albo di appartenenza
non viene
gestito
che si interfaccia
dalla
cancelleria,
con il Ministero
ma
della
Giustizia come sopra specificato; l'art. 9 DM 16/4/14 ultimo comma precisa che in caso il
professionista
personale,
si iscriva successivamente
prevarrà
quello trasmesso
all' Albo, sull'indirizzo
dal relativo
PEC comunicato
Albo o Ordine.
a livello
I cambiamenti
di
indirizzi PEC sono possibili nelle due finestre temporali dallO al31 gennaio e dallO al31
Luglio di ogni anno ex art. 20 co. 6 DM 44/11.
Come ormai noto l'atto da depositare e attinente un processo civile telematico, deve essere
firmato dalI'Avvocato con Firma digitale e andare a formare la cd "busta telematica" che
contiene l'atto e i relativi Allegati, nonché la Nota di Iscrizione a Ruolo e la Procura alle
liti. Pertanto qualunque professionista, oltre che della casella PEC deve essere fornito di
Firma Digitale (smart card o chiavetta USB);
REDAZIONE ATTO (CITAZIONE-RICORSO-MEMORIA-
ELABORATO CTU ISTANZE
VARIE):
Preliminarmente
va precisata la necessità per il Professionista,
software per la creazione della busta telematica; l'atto
di disporre di apposito
deve avere la forma di documento
informatico e per ricorrere tale condizione può essere predisposto con programma di video scrittura
anche Word ma non può essere scansionato e allegato come immagine; va convertito in PDF
tramite un programma di creazione/lettura file PDF quindi firmato digitalmente.
ALLEGATI:
Sono consentiti solo nei formati riportati nell'art. 13 DM del 16/4/2014; se si tratta di allegati
generici non devono essere necessariamente
firmati
digitalmente
ma, dopo la relativa
compressione sempre ai sensi del citato art. 13,
possono essere firmati digitalmente.
ANCORA: devono essere correttamente
affinchè la cancelleria e il giudice ne
possano immediatamente
individuare
"nominati"
il contenuto. Per consentire il rispetto di quanto
disposto dall'art. 74 Disp. Att. CpC, ogni documento deve costituire un file singolo, non è
consentito che più documenti vengano scansionati in un unico file; si richiamano tutte le
specifiche tecniche indicate nell'art. 14 DM del 16/4/14 anche per quanto attiene al dimensione
massima della busta telematica; nel caso in cui l'avvocato intenda depositare documentazione
ulteriore,
deve predisporre
trasmetterà
una nota di deposito con l'elenco degli atti da depositare e la
per l'inserimento nel fascicolo telematico.
PROCURA ALLE LITI: deve essere redatta come documento informatico separato rispetto
all'atto giudiziario, ai sensi dell'art. 83 co. 3 CpC e si considera comunque come apposta in
calce all'atto; deve contenere l'indicazione
dell'Ufficio Giudiziario a cui si rivolge
oggetto dell'atto
nominativo ricorrente/attore
nominativo resistente/convenuto
Due sono i modi di rilasciare la procura alI'Avvocato e la diversità attiene alla circostanza che la
parte sia o meno dotata di Firma Digitale; a) nel caso più frequente in cui non la possieda, la firma
avverrà su documento cartaceo sia dalla parte che dall'avvocato,
successivamente lo stesso sarà
scannerizzato e firmato digitalmente dall' Avvocato in PDF;
il file deve essere nominato
"procura alle liti" b) nel caso in cui la parte sia dotata di Firma Digitale, l'atto sarà formato come
file di videoscrittura, convertito in PDF e firmato
digitalmente
prima
dalla
parte
e poi
dall' Avvocato.
In ultimo, per la Procura notarile generale o speciale, può seguire il procedimento sub a) o sub
b) ma in ogni caso va firmata digitalmente dall'Avvocato che ne attesta cosÌ la conformità
all'originale.
NOTA DI ISRCIZIONE A RUOLO: viene generata in automatico dai software di gestione
redattore atti, mentre viene formata la bista telematica, di cui la stessa Nota fa parte.
Anche la Nota di Iscrizione a Ruolo deve essere firmata digitalmente dall'Avvocato.
Fondamentale
appare
altri professionisti
la indicazione
del corretto
coinvolti nel procedimento,
Codice Fiscale degli Avvocati, parti,
che nell'ambito
delle cd. "anagrafiche
dei
soggetti"
è l'elemento
RegIndE;
l'errato
attraverso
cui il sistema recupera
l'indirizzo
PEC memorizzato
nel
o mancante Codice Fiscale equivale a mancanza di casella PEC.
Come precisato in apertura, per i Ricorsi per Decreto Ingiuntivo,
questo Ufficio è stato già
abilitato dal Ministero alla ricezione telematica dei ricorsi con DM del 25/5/12.
Non occorrono pertanto molte indicazioni aggiuntive rispetto a quanto già detto, eccetto che
richiamare l'attenzione degli Avvocati su:
- esatto
inserimento
generalità
delle parti
comprensivo
del Cod Fisc. della parte,
quest'ultima da indicare per esteso.
- per le società, alla ragione sociale non vanno anteposte altre parole se non fanno parte della
stessa ragione sociale.
- le abbreviazione SpA o SrL vanno inserite senza puntini; per gli enti nazionali (vd. INPS)
l'abbreviazione
è sufficiente, sempre senza puntini.
- in caso di richiesta di immediata
dopo
l'intestazione
esecutività,
è opportuno che venga segnalata
subito
"ricorso per decreto ingiuntivo".
- in caso di parte assistita da più avvocati, il professionista
che predispone
la busta
telematica li dovrà identificare e firmare solo con la sua firma digitale la busta stessa; la
cancelleria dovrà mantenere i dati di tutti gli avvocati indicati per consentire a tutti al
consultazione del fascicolo.
- l'invio
di documentazione
succeSSIva richiesta dal giudice, dovrà avvemre
sempre
attraverso redattore atti cosÌ come le istanze successive (vd. Rimessione nei termini)
- in caso di un secondo invio di documentazione
causato dal superamento del limite di
capienza della busta telematica, i termini processuali
decorreranno dal primo invio. In tale
caso tuttavia, il professionista
introduttivo,
che provvederà
documentazione
conoscere
tale
a corredo,
circostanza
del ricorrente
dovrà indicare in modo specifico, nel Ricorso
a un invio successivo,
con 2° busta
e ciò non solo per consentire
attraverso
la consultazione
al Giudice
del fascicolo
telematica,
assegnatario
telematico,
della
di
ma
soprattutto
per consentire
del deposito
del ricorso
attribuzione
alla cancelleria
la regolare
stesso, con conseguente
del n. di R.G. e inserimento
accettazione
formazione
del nominativo
dell'atto
al momento
del fascicolo
del professionista
telematico,
regolarmente
costituito.
- per l'istanza di correZIOne di errore materiale l'avvocato
dovrà entrare nel fascicolo
telematico e procedere con la relativa opzione, avendo cura di indicare sempre sull'istanza
il n. di R.G. e la descrizione del tipo di errore.
- Il fascicolo telematico del procedimento monitorio può essere consultato dal difensore del
ricorrente, dal giudice e dalla cancelleria;
- in caso di opposizione
il difensore incaricato dalla parte ingiunta potrà VlSIOnare il
fascicolo e scaricare i documenti da studio, solo se preventivamente
recatosi personalmente
in cancelleria, con la copia notificata del decreto ingiuntivo e la procura del cliente; in questa
circostanza la cancelleria provvederà ad abilitarlo secondo le modalità telematiche del peTo
- sempre in caso di opposizione
a D.I. la parte opposta
deve depositare,
sempre
telematicamente, il fascicolo di parte del monitorio.
- i documenti allegati telematicamente dovranno essere identificabili nel contenuti attraverso
il nome (ad es. AlI. lFatt. n ... )
Si segnala infine, che in apposita
Sezione del PST contenente
procedimento,
e in riferimento
parti
sono a disposizione
e difensore,
dell'avvocato
i soli dati identificativi
a ogni singolo
in esso regolarmente
costituito
all'accesso, tutti gli avvisi di mancata consegna perché possa prendere
e
fascicolo
telematico,
per questo
immediati
del
abilitato
contatti
con la cancelleria.
Non si ritiene doversi soffermare sulle Notifiche telematiche
effettuate
dagli Avvocati ad es. per
le memorie di scambio, rinviando in questa sede a quanto disposto dall'art. 18 DM
bis provvedimento
del 16/4/2014, segnalando
44/11 e 19
anche in questo caso solo la parte relativa
successivo deposito poi in cancelleria di un atto notificato alle controparti;
al
in tal caso infatti
la copia dell'atto notificato e delle ricevute ex art. 3 bis co. 3 L. 53/94 (rei ate di notifica)
devono essere redatti entrambi in formato digitale e
faranno parte della busta telematica trasmessa
firmate digitalmente
dall'avvocato
e
all'Ufficio Giudiziario.
2) CANCELLERIA:
Particolare
attenzione merita la problematica
della ricevuta generata da tutto il sistema
telematico all' Avvocato o comunque all'utente abilitato esterno, al deposito atti attraverso
PEC.
Le ricevute generate dal sistema sono sostanzialmente quattro:
l) La prima cd. Ricevuta di Accettazione (RdA) inviata dal gestore di PEC del depositante
(Avvocato/Professionista) alla casella PEC del depositante e attesta appunto la avvenuta
ricezione della busta telematica.
2) A seguito dell'invio della busta dal gestore PEC del depositante al Gestore PEC del
Ministero Giustizia, quest'ultimo genera una Ricevuta di Avvenuta Consegna (RdAC) e la
busta si intende ricevuta al momento in cui viene generata questa 2° ricevuta.
3) A seguito dei controlli formali effettuati dal gestore dei servizi telematici sulla presenza
dell'indirizzo
PEC nel RegIndE, sulla stessa busta telematica e sulla conformità alle
specifiche telematiche, viene inviato dal gestore PEC del Ministero al gestore PEC del
depositante e reso disponibile nella casella PEC del depositante un messaggio sull'esito di
tali controlli (3° ricevuta)
4) A questo punto l'operatore di cancelleria attraverso SICID, accetta l'atto che viene cosÌ
inserito nel fascicolo telematico; dell'esito di questo intervento dell'ufficio
viene inviato
messaggio alla casella PEC del depositante (4° ricevuta). E' solo con tale accettazione che
l'atto viene inserito nel fascicolo telematico e reso disponibile e visibile da tutte le parti
costituite.
L 'Avvocato deve conservare copia di tutte e 4 le ricevute da produrre
contestazioni.
in eventuali
Fondamentale
appare a questo punto evidenziare che ai fini del rispetto dei termini
processuali, ha valenza la 2a ricevuta indicata per quanto non possono negarsi le
problematiche
che afferiscono soprattutto
all'eventuale
mancata accettazione da parte
della cancelleria, circostanza che determina la mancanza della 4° ricevuta; differenti sono
le cause di tale mancata accettazione e che di seguito si riassumono:
1) Rifiuto della cancelleria
per irregolarità
varie nel deposito: l'avocato
può sempre
effettuare altro deposito nei termini di legge previsti o assegnati;
2) Ritardo della cancelleria nelle operazioni dirette al rifiuto o all'accettazione dell'atto: lo
spirito di collaborazione tra le diverse categorie impegnate nell'implementazione
del PCT
richiede da un lato che la cancelleria si impegni a verificare e accettare le buste in modo
"sistematico",
quindi giornaliero, nel rispetto di quanto disposto dalla normativa,
e
perché ciò avvenga è d'obbligo predisporre una organizzazione degli Uffici di Cancelleria
che garantisca tale sistematicità; con separato ordine di servizio sarà assicurata tale
organizzazione.
AI contempo, l'avvocato
si deve rendere
diligente nel contattare
la cancelleria per
accertarsi della cause del ritardo nel caso di mancata accettazione nel giorno successivo
all'invio; a tal fine si invita caldamente la classe forense a depositare gli atti, almeno 2 gg.
liberi prima della scadenza dei termini o in ogni caso non oltre le ore 22,00 del giorno
precedente
alla scadenza, proprio
per consentire
che l'accettazione
da parte
della
cancelleria, avvenga nel giorno della scadenza. Va da se infatti che, al rifiuto della busta
per eventuali irregolarità, dovrà seguire da parte dell 'Avvocato un ulteriore invio di busta
telematica nei termini di legge previsti, salva la possibilità di chiedere la Rimessione nei
termini, valuta bile positivamente tutte le volte in cui la non tempestività del deposito
dipenda da problemi tecnici informatici del Ministero della Giustizia soprattutto nei casi
in cui risulti comunque generata la prima ricevuta, ma non la 2a (RdAC).
TUTTO QUANTO SOPRA sottolinea quindi la assoluta necessità che la parte non attenda
l'ultimo giorno di scadenza, di legge o fissato dal giudice, per il deposito dell'atto, afimchè
eventuali problematiche
anche tecniche, possano essere rimosse per tempo evitando cosÌ il
conseguente e non certo auspicabile,
pertanto, nell'imminenza
proliferare
di istanze di rimessione nei termini. Se
della scadenza dei termini, si dovesse verificare un problema di
mancato deposito (mancanza della 4° ricevuta anche se è stata recapitata la 2° ricvuta), è
buona prassi inviare a mezzo PEC, copia di cortesia della memoria alle controparti, indicando
la data della 2° ricevuta.
SEMPRE CON RIFERIMENTO
ALLA SCADENZA TERMINI: gli atti devono comunque
essere depositati entro le ore 14,00 del giorno di scadenza; il deposito è tempestivamente
eseguito quando la 2° ricevuta di avvenuta consegna è generata entro la fine del giorno di
scadenza.
In caso deposito atti il giorno stesso dell'udienza, l'avvocato dovrà accertare direttamente,
attraverso i propri strumenti, l'avvenuta accettazione dell'atto.
Nel deposito di atti nel corso di causa si confida inime, nella diligenza minima
della
classe forense
sull'accertamento
dell'esattezza
del fascicolo processuale
in cui
operare il deposito e nell'indicare il n. di R.G. e delle parti che poi saranno indicate nella RaC
e RdAC.
Nell'ambito dell'attività della Cancelleria di di cui al presente p.to 2), si evidenzia qui di
seguito
l'importante
adempimento
delle
Comunicazioni
e
Notificazioni
(biglietti
di
cancelleria).
Le stesse sono innanzi tutto eseguite nei casi espressamente indicati dalla legge o dal giudice e
nessuna norma tecnica o possibilità del PCT, deroga anche in senso ampliativo, alla imperatività
della legge o del disposto del giudice nel prevedere le comunicazioni d'obbligo.
Si devono pertanto solo tenere presenti le seguenti indicazioni:
l) Con il PCT le comunicazioni
destinatario,
di cui sopra saranno effettuate
solo attraverso
con messaggio allegando, sempre, per intero, il provvedimento
firmato digitalmente
dal giudice o acquisito
in forma telematica
PEC del
da notificare,
da cartaceo, mediante
scanslOne.
2)
In caso di mancato invio per causa imputabile alla cancelleria, questa provvederà all'immediato
reinvio del biglietto di cancelleria come sopra composto;
3) Nei casi di destinatario con obbligo di munirsi di PEC e relativo inserimento nel RegIndE, che
non vi abbia provveduto, o di cause comunque
a lui imputabili (es. mancato svuotamento
casella PEC), le comunicazioni di cui sopra vengono effettuate mediante Deposito in cancelleria
e i termini decorreranno dal deposito del provvedimento del giudice;
4) La comunicazione in modalità telematica si intende effettuata/perfezionata,
quando sarà
generata da parte del gestore PEC del destinatario la Ricevuta di Avvenuta Consegna
(RdAC) (vd. espressamente art. 16 DM 44/11) e questo vale per qualsiasi destinatario
(avvocato, ctu ecc);
Se la comunicazione per legge o per disposto del giudice va effettuata direttamente alla parte
non munita di PEC, la cancelleria procederà con modalità tradizionali ex art. 136 3. Co.
tramite Ufficiale Giudiziario o Fax.
Una volta fornite tutte le indicazioni di cui all'art.
125 CpC, l'avvocato non dovrà più
effettuare la elezione di domicilio ex art. 82 RD 37/34 ma vanno osservate delle regole tecniche
invece, in caso di nomina da parte dell'avvocato, di un domiciliatario. Infatti distinguiamo:
a) Dominus e domiciliatari con mandato conferito a entrambi dalla parte, sia esso congiunto
o disgiunto e indirizzo PEC di entrambi indicato nell'atto:
le comunicazioni saranno
effettuate a entrambi ma ai fini di legge prevale quella al dominus;
b) In caso di mancanza
di mandato
al domiciliatario,
pur
essendo indicato
quest'ultimo, sarà indispensabile comunque l'indirizzo PEC del dominus.
in atto
Quanto indicato nei sopra esposti punti avrà validità sempre che non intervengano
modifiche tecniche nel PCT che consentano più invii contemporaneamente.
E' sempre possibile, in corso di causa, un cambiamento dell'indirizzo
PEC e l'interessato
dovrà comunicare formalmente tale cambio; si ribadisce che il cambio PEC non è curato dalla
cancelleria ma dal professionista attraverso il proprio Albo o Ordine.
Nel caso in cui ricorra una "Mancata Consegna" vale il principio già sopra esposto per cui per
tutte le cause imputabili al destinatario (casella PEC piena, indirizzo errato, casella scaduta,
non attivata, sconosciuta), una volta accertato dalla cancelleria che il Cod. Fisc. del difensore
o CTU inserito nel fascicolo informatico sia esatto, la comunicazione sarà effettuata con
"deposito in Cancelleria" e i termini decorreranno
dalla data di deposito del provvedimento.
E' sempre ammessa comunque la possibilità, di avanzare al giudice, dalla parte che provi
anche un eventuale forza maggiore o caso fortuito, richiesta di Riammissione nei Termini,
comprovandone i fatti a sostegno.
Sono al contrario
"cause
non imputabili
al destinatario"
tutte
quelle
relative
alla
connessione tra i gestori PEC o relative ai sistemi informatici del Ministero Giustizia: in tali
casi, fatto un ulteriore tentativo di invio telematico, la cancelleria provvederà attraverso fax o
Unep e cioè con le modalità previste dall'art. 1363 co. CpC.
Ancora, causa non imputabile al destinatario è quella dell'errore del cancelliere nell'invio del
biglietto di cancelleria che ad es. non allega il provvedimento o ne allega uno sbagliato. Anche
in questo caso l'avvocato potrà avanzare istanza di rimessione nei termini comprovando
tuttavia, con copia del biglietto di cancelleria e del provvedimento errato o assente, i fatti a
sostegno.
Non costituisce obbligo della cancelleria, conservare le ricevute di avvenuta consegna (RdAC)
o mancata consegna agli atti del fascicolo cartaceo, perché ormai conservate nel fascicolo
telematico.
_I
Detto tutto quanto sopra e per non svilire il principale obiettivo di celerità ed economicità del
processo civile telematico, ove per economicità si intende anche e soprattutto
nelle attività che tutti gli operatori
economicità
e soggetti coinvolti pongono in essere, atteso anche
l'impegno di spesa che la struttura Ministeriale ha posto in essere per il definitivo ingresso del
PCT quale modalità di trasmissione/ricezione
del flusso documentale del processo civile,
considerata non certo per ultima la circostanza della ormai endemica e gravissima carenza di
personale amministrativo che affligge questo Tribunale, si DISPONE
l'Avvocato/professionista
irrevocabilmente
che
quale Ctu o ausiliario del magistrato, abilitato per quel particolare
fascicolo, NON POSSA RIVOLGERSI ALLA CANCELLERIA
per le seguenti richieste:
1) Consultare il fascicolo cartaceo in quanto il fascicolo telematico è visionabile nello storico
dal PST Ministero di cui sopra è riportato
il sito, consultandolo gratuitamente
dalla
sezione "consultazione pubblica dei registri o attraverso un PdA.
2) Visionare un provvedimento telematico in quanto anch'esso visionabile dal PST
del
fascicolo telematico con smart card o autenticazione forte
Si intende con ciò limitare l'accesso alle cancellerie ai soli casi in cui è imprescindibile
l'intervento del cancelliere quali la richiesta di copie, evitandolo quindi per chiedere notizie
riscontrabili dal PST, né è compito della cancelleria effettuare la stampa di atti e documenti
depositati telematicamente.
Sarà infatti
convenuta,
richiesta
ad es. indispensabile
l'accesso alle cancellerie per l'avvocato
che voglia essere abilitato
di inserimento
del proprio
alla consultazione
nominativo
della parte
del fascicolo telematico;
nel fascicolo telematico, andrà
tale
infatti
avanzata in cancelleria con contestuale esibizione di copia della citazione o ricorso notificati e
procura della parte.
Giova ricordare
a questo punto le diverse modalità ancora in vigore nel pagamento del
Contributo Unificato:
l
a) Pagamento on-line fornito attraverso
apposita maschera dal software utilizzato per la
formazione della busta telematica, che richiede l'inserimento
di un numero univoco; in
tale modalità non c'è necessità di consegnare ricevuta alla cancelleria; quest'ultima
è
tenuta ad annullare secondo le modalità previste dalla apposita funzione prevista in SICID
e Siecic, il pagamento, e al cui manuale operativo si rimanda.
b) Pagamento nelle forme ordinarie Mediante F23 o Acquisto marca Lottomatica; in tal caso
la marca del CU e di quella di importo di € 27,00 per le notifiche ex art. 30 TU 115/02,
deve essere annullata con la data e il nome delle parti, in un unico file denominato "CU",
e allegato all'atto; su richiesta di ufficio o al momento della richiesta delle copie andrà
esibito l'originale dell'F23 o della marca da bollo annullata.
Per la richiesta di Copie, in caso di copia autentica rilasciata in forma cartacea o
analogica, di un atto depositato telematicamente, il cancelliere vi apporrà la seguente
dicitura"
E' copia autentica di un originale digitale depositato in data ... estratto dai
sistemi informatici di cancelleria".
I soggetti abilitati esterni (difensori CTU, curatori professionisti delegati) possono estrarre
con modalità telematica duplicati e copie analogiche o informatiche degli atti presenti nel
fascicolo informatico "attestando la conformità delle copie estratte, ai corrispondenti atti
contenuti nel fascicolo informatico".
Parimenti
la modifica normativa
attesa WL 90/14) ha previsto la possibilità per il
difensore, di autenticare le copie degli atti processuali e documenti, sia del fascicolo di
ufficio che di quello di parte, contenuti nel fascicolo informatico.
3) MAGISTRATI:
Al fine di agevolare la consultazione da remoto degli atti di causa, di
consentire la corretta trasmissione dei biglietti di cancelleria, e di evitare attività gravose in
termini di tempo, per gli Uffici di Cancelleria, quali la scansione degli atti cartacei,
provvedimenti,
qualsiasi forma essi rivestano, di sentenze, decreti o ordinanze, dovranno essere
depositati telematicamente attraverso il sistema informatico ministeriale denominato Consolle del
Magistrato; gli atti cosÌ redatti per avere valore legale a tutti gli effetti di legge, devono essere
firmati digitalmente dal magistrato;
Può essere valutata l'opportunità
di mantenere il formato cartaceo per provvedimenti
di routine
come i rinvii anche ai sensi dell' art. 309 CpC.
La cancelleria accetta i provvedimenti
giorno
successivo
provvedimento
alla
del giudice quale soggetto abilitato interno, non oltre il
trasmissione;
tale
accettazione
equivale
alla "pubblicazione"
del
atteso che, per le modifiche al DM 44/11 operate dal DM 209/12, non è più
necessario che il cancelliere controfirmi
Con la predetta
procedura
digitalmente
di accettazione,
gli atti del magistrato.
il provvedimento
sarà reso visibile alle parti
costituite.
Se invece
il provvedimento
scansionarlo
cartaceo
integralmente
(vd. Circolare
cosÌ memorizzato
viene depositato
e firmarlo
Ministero
Nel caso in cui il magistrato
comunica
magistrato,
digitalmente
tempestivamente
per attestare
obbligatoria
e sarà disponibile
alla comunicazione
si accorga
la conformità
dovrà
all'originale
alla cancelleria
che provvede
per utilizzi successivi quali il
di cancelleria.
che il provvedimento
è errato
o da integrare,
in tal modo a rifiutare
lo
l'atto;
il
telematico o un
di rettifica.
Per quanto riguarda il Verbale di Udienza, considerato
che già il Decreto del 25/5/2012 citato in
abilitava il valore legale dei Processi verbali di udienza, tra gli Atti e Provvedimenti
del Giudice, il giudice potrà disporre
che
il cancelliere
a seguito della correzione, dovrà inviare un nuovo provvedimento
provvedimento
apertura,
cartaceo,
Giustizia DGSIA dell'1I212013 n. 2667U); lo stesso verrà
nel fascicolo informatico
rilascio copie o l'allegazione
in formato
saranno
implementazione
eventualmente
che il verbale sia redatto digitalmente
meglio
specificate
nella
concreta
con le modalità
utilizzazione
di
tale
del PCT.
Pur essendosi limitati con la presente a stigmatizzare
e a meglio regolamentare
le modalità
operative da osservare, già peraltro utilizzate in via sperimentale e comunque facoltativa,
giuste
Autorizzazioni Ministeriali citate, all'attivazione del PCT presso questo Tribunale già dal 2012, gli
scriventi si riservano di emanare ulteriori delibere e indicazioni all'emergere, nel concreto utilizzo
del PCT da parte di tutte le categorie coinvolte, di situazioni o problematiche tecniche o giuridiche,
non valutabili alla data della presente.
Parimenti, ci si riserva di apportare qualunque modifica e/o integrazione al presente documento,
m
caso di sopraggiunti interventi normativi di aggiornamento dell'attuale assetto.
ALLEGATI:
DM 44/11
Provvedimento Ministero Giustizia del 16/4/2014 (Specifiche tecniche per l'adozione delle
tecnologie dell'informazione
nel processo civile e penale)
Al Sig. Presidente del Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati di Fermo il presente documento
è
inviato per la necessaria e comunque auspicata condivisione e trasmissione a tutti gli iscritti.
Si comunica inoltre,
per opportuna conoscenza nonché per quanto di rispettiva competenza e
osservanza, ai rispettivi indirizzi e-mail o PEC, per la diffusione capillare tra gli iscritti:
Ai seguenti Collegi/ordini professionali, Associazioni, soggetti abilitati esterni:
Ordine Ingegneri Fermo
Ordine Ingegneri Ascoli Piceno
Ordine degli Architetti di Fermo
Ordine degli Agronomi di Ascoli Piceno
Ordine dei Medici di Fermo
Ordine dei Medici di Ascoli Piceno
Ordine Dottori Commercialisti di Fermo
Ordini Geologi Marche
Ordine Psicologi Marche
Collegio Geometri Fermo
Collegio Periti Agrari Ascoli Piceno
Collegio Periti Industriali Ascoli Piceno
Chimici Regione Marche
Consulenti del Lavoro di Fermo
Camera di Commercio di Fermo
Ai Notai attraverso la Associazione quali delegati alle vendite immobiliari
Ai Curatori Fallimentari attraverso la Cancelleria Fallimentare
Ai Magistrati Area Civile
A tutto il Personale Amministrativo dell' Area Civile
Fermo, 25/612014
IL PRESIDENTE
Dr. Dg
L TRIBUNALE