ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI SUPERIORI DI ISTRUZIONE SUPERIORE ANNO SCOLASTICO 2013-2014 *** DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE V I.P.S.C.T. Cavalese, 12 maggio 2014 1 INDICE Documento del Consiglio di Classe ……………………………………..…………….…………….. 1 Indice ……………………………………………………………………………….………………... 2-3 Composizione del Consiglio di Classe V I.P.S.C.T. …………………………………….…………. 4 1. 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 Presentazione dell’Istituto e dell’indirizzo di studi Presentazione sintetica dell’Istituto …………………………..………….………………………. 5 Caratteristiche del territorio e dell’utenza ………………………………………………………. 5 Caratteri specifici dell’indirizzo I.P.S.C.T. ………………………………………………..……. 7 Profilo del Tecnico dei Servizi Turistici: competenze in uscita ………….……….………….…. 7 Caratteristiche del piano di studi: piano orario e monte-ore complessivo ………………..….….. 8 2. 2.1 2.2 2.3 La classe V IPSCT Le studentesse e gli studenti …………………………………………………………………….. 9 Presentazione della classe ……………………………………………………………………….. 9 Casi particolari …………………………………………………………………………………. 10 3. Progettazione collegiale 3.1 Obiettivi trasversali deliberati dal Consiglio di Classe per il corrente a.s. …………………….. 11 3.2 Organizzazione delle attività didattiche rispetto agli obiettivi …………...……………………. 11 3.2.i Programmi svolti e tempi del percorso formativo ………….…………………………….. 11 3.2.ii Modalità di svolgimento delle attività didattiche ……………………………………….. 12 3.2.iii Strumenti ………………………………………………………………………………… 12 3.2.iv Spazi …………………………………………………………………………………….. 12 3.3 Obiettivi trasversali raggiunti ………………………………………………………………….. 13 3.4 Strumenti e criteri di valutazione ……………………………………………………………….. 13 3.4.i Modalità di valutazione ……………….………………………………………………… 13. 3.4.ii Strumenti di verifica prevalentemente utilizzati ……………………………….…….….. 14 3.4.iii Criteri di valutazione delle simulazioni delle prove …………………………………… 14 4. Preparazione agli Esami di Stato 4.1 Proposte di approfondimento ……………………………………………………………………. 15 4.2 Simulazioni delle Prove dell’Esame di Stato ……………………………………………………. 15 4.1.i Simulazione della Seconda Prova dell’Esame di Stato …………………………………… 16 4.1.ii Simulazioni della Terza Prova dell’Esame di Stato ………………………………………. 17 4.2 Griglie utilizzate per la correzione delle Simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato 27 4.2.i Griglia utilizzata per la correzione della Simulazione della Prima Prova ………………... 27 4.2.ii Griglia utilizzata per la correzione della Simulazione della Seconda Prova ……………… 28 4.2.iii Griglia utilizzata per la correzione della Simulazione della Terza Prova …………………. 29 2 5. Allegati al documento del Consiglio di Classe Programmi disciplinari e relazioni conclusive 5.1 Letteratura italiana …………………………………………………………………………….. 31 5.2 Storia …………………………………………………………………………………………. 43 5.3 Storia dell’Arte ……………………………………………………………………………….. 54 5.4 Lingua straniera Tedesco ……………………………………………………………………… 57 5.5 Lingua straniera Inglese ……………………………………………………………………….. 62 5.6 Matematica …………………………………………………………………………………….. 68 5.7 Economia e Tecnica d’azienda turistica ……………………………………………………….. 71 5.8 Pratica Operativa ………………………………………………………………………………. 75 5.9 Tecniche di Relazione e Comunicazione ……………………………………………………… 76 5.9 Geografia turistica ……………………………………………………………………………... 78 5.10 Scienze Motorie ………………………………………………………………………………... 81 5.11 IRC …………………………………………………………………………………………….. 84 6. Allegati al documento finale del Consiglio di Classe 6.1 Progetto di area professionalizzante anno scolastico 2012/2013 ……………………………….. 88 6.2 Progetto di area professionalizzante anno scolastico 2013/2014 ……………………………….. 99 3 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTI DISCIPLINE ___________________________________________________________________________________ Carla Codazzi Raffaella Finocchiaro Francesca O. Galante Nadia Sala Maria Lionti Emilio Poli Marianna Salvatore Renato Sclaunich Claudia Segnana Linda Serafini Norma Sieff Mattia Zorzi Economia e Tecnica d’azienda turistica Geografia turistica Lingua straniera: Inglese Scienze motorie Matematica con Informatica Italiano/Storia Tecniche di comunicazione e relazione Sostegno Lingua straniera: Tedesco I.R.C. Storia dell’Arte e dei Beni Culturali Pratica operativa La Coordinatrice di Classe ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… Il Dirigente scolastico ___________________________________ prof.ssa Francesca O. Galante ______________________________ prof. Lorenzo Biasiori 4 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO E DELL’INDIRIZZO DI STUDI 1.1 PRESENTAZIONE SINTETICA DELL’ISTITUTO Il polo scolastico dell’Istituto di Istruzione “La Rosa Bianca – Weisse Rose”, con i suoi diversi percorsi liceali, tecnici e professionali distribuiti nelle due sedi di Cavalese e Predazzo, rappresenta un centro formativo fruibile da un’ampia area territoriale comprendente le valli di Fiemme, Fassa, Valfloriana e Cembra e un riferimento culturale per le comunità valligiane. Fin dalla sua comparsa e con il progressivo consolidamento nel territorio, l’Istituto ha cercato di soddisfare al meglio i bisogni formativi di un’utenza in crescita, garantendo in maniera concreta ai suoi diplomati l’accesso diretto al mondo del lavoro e della formazione universitaria. L’Istituto, infatti, ha cercato puntualmente di sintonizzarsi con le richieste del mercato del lavoro e, in conseguenza di tale attenzione, ha aderito ancora nel 1985, tra i primissimi Istituti in provincia, al Progetto Scuola-Lavoro, poi trasformatosi nel 1992/93 in Progetto Daedalus, che ha consentito le prime significative esperienze di contatto e di reale inserimento nel lavoro degli studenti attraverso stages formativi. Sempre nello spirito di una risposta all’ esigenza e richiesta da parte del territorio di formazione permanente, con l’anno scolastico 2002/03 nella sede di Predazzo sono stati attivati i corsi serali del Progetto SIRIO, che dal presente anno scolastico si accompagna da altrettanti corsi integrativi diurni e serali in seno al centro EDA, mentre risale ad un più recente sforzo l'impegno a sviluppare una rete territoriale volta a garantire il diritto alla formazione attraverso la sottoscrizione nel 2010 di un protocollo di intesa tra l'Istituto di Istruzione di Cavalese e il Centro di Formazione Professionale di Tesero, uno dei primi esempi a livello provinciale di sinergia tra i settori della formazione professionale e dell'istruzione. Più recentemente l’offerta formativa, che già consisteva di percorsi liceali, tecnici e professionali come quello Scientifico, Linguistico, delle Scienze Umane, Tecnologico e Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici presso la sede di Cavalese, e IGEA presso la sede di Predazzo, si è ampliata con l’attivazione degli indirizzi “Tecnico-Ambientale” e “Amministrazione, Finanza e Marketing” in cui confluiranno rispettivamente i precedenti Tecnologico e IGEA, mentre l'indirizzo “Tecnico per il Turismo” della sede di Predazzo rappresenta la risposta da parte dell'Istituto di Istruzione alle esigenze di formazione di operatori turistici richiesti dalle attività economiche valligiane dal momento che l'I.P.S.C.T. avrebbe esaurito il suo percorso con la presente classe. Dal primo settembre 1999 la sede Predazzo è stata aggregata all’Istituto d’Istruzione di Cavalese, costituendo un unico polo scolastico con un unico Dirigente, e dal marzo 2006 è stata ufficializzata l’intitolazione unitaria “La Rosa Bianca – Weisse Rose”, introdotta nell’anno scolastico 2003/2004. 5 1.2 CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA Il contesto ambientale si presenta con aspetti mediamente paragonabili a quelli di altre zone del Trentino, con una più forte accentuazione delle peculiarità turistiche e sportive. Tale situazione non è priva di importanza in ordine all’atteggiamento sia dei giovani che degli adulti nei confronti della realtà scolastica e sul conseguente investimento in termini di tempo e di energie. Le numerose società sportive, attive sia per quanto riguarda gli sport invernali che per quanto riguarda l’attività calcistica, ricoprono, infatti, un ruolo rilevante per la socializzazione degli abitanti di Fiemme e Fassa. Oltre all’attivazione del Progetto Scuola-Sport nella sede di Predazzo, volto a fornire efficaci risposte alle attese degli iscritti in tale direzione, va ricordata la collaborazione istituita tra l’Istituto e il Comitato Organizzatore dei Mondiali di Sci Nordico e la sua struttura operativa Nordik Ski che ha consentito, sia in occasione della edizione dei campionati del Mondo 2003, sia nei “premondiali” 2012, sia per l’ultima edizione del 2013, di realizzare occasione di stages formativi che innegabilmente conducono a stabilire sempre più significativi contatti tra l’Istituto e la realtà circostante . Purtroppo la dislocazione geografica delle valli comporta un tasso di pendolarismo che, ancorché diminuito rispetto al passato, si attesta su percentuali inferiori alla media provinciale; ciò è anche dovuto all’avvio di nuovi indirizzi di studio in valle di Fiemme e alla scelta degli studenti residenti nel Comprensorio C11 di iscriversi ai corsi di scuola secondaria che hanno negli anni scorsi integrato l’offerta dell’Istituto ladino di Fassa. Alla maggiore incidenza numerica costituita dalla componente studentesca della valle di Fiemme fa riscontro il significativo ruolo di cerniera garantito dall’Istituto tra le due contigue realtà valligiane. Proprio in considerazione della specificità del ruolo ricoperto, l’Istituto ha modificato l’orario scolastico, attraverso una riduzione dell’orario dei tempi di lezione, per venire incontro agli studenti esposti agli inevitabili disagi derivanti dalle distanze che devono ricoprire per raggiungere quotidianamente la loro scuola. L’evoluzione delle iscrizioni è complessivamente stabile, con alcune oscillazioni, negli ultimi anni, dovute alla già ricordata apertura di nuovi indirizzi liceali in valle di Fassa, solo in parte rimpiazzata dalla elevazione dell’obbligo scolastico. Anche in queste valli - e forse in modo più evidente- si segnala la tendenza ad un trasferimento dell’utenza dagli indirizzi tecnici a quelli liceali, più volte documentata a livello provinciale e nazionale. I genitori degli iscritti sono in genere diplomati mentre la percentuale dei genitori laureati è piuttosto ridotta. Complessivamente, il livello socio-culturale risulta allineato alla media provinciale. Considerata la perificità geografica dell’Istituto, questo promuove anche molte iniziative di carattere culturale che servono ad ampliare l’esperienza degli studenti. Viene, in tal modo, dato grande rilievo alle visite guidate, ai viaggi di istruzione, agli scambi con l'estero, alla partecipazione a manifestazioni culturali di carattere nazionale (concorsi per la cooperazione, giochi di Archimede, Olimpiadi di Fisica, Matematica e Chimica, conferenze con docenti universitari) e sportive (gare di atletica, gare provinciali e nazionali di corsa campestre e sci nordico). 6 Recentemente si sta realizzando una produttiva politica rivolta alla collaborazione ed all’integrazione delle agenzie educative presenti sul territorio. Per iniziativa degli assessorati alla cultura dei Comuni di Fiemme e Fassa si sta concretizzando una iniziale aggregazione tra gli operatori, in particolare per la promozione del benessere dei preadolescenti, con l’attivazione di spazi di incontro e di socializzazione, e di momenti di riflessione e di dialogo per le famiglie. Per quanto, infatti, riguarda l’emergenza generale del disagio giovanile, verso la quale si è concentrata di recente l’attenzione degli operatori scolastici, si evidenziano un'attiva collaborazione con i Servizi dell’ASL e la presenza, all'interno dell'Istituto di una consulenza psicologica. 1.3 CARATTERI SPECIFICI DELL'ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI II curriculo dell'indirizzo Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici, il cui indirizzo è ora pervenuto all'esaurimento del proprio ruolo formativo, oltre a favorire l'acquisizione di un'adeguata cultura di base, fornisce delle competenze professionali che consentono l'accesso al mondo del lavoro. La polivalenza e la flessibilità della preparazione acquisita hanno offerto la garanzia di adeguamento alle esigenze del mondo del lavoro, anche in un'ottica di long life learning. Oltre alle discipline professionalizzanti, come l'Economia e Tecnica dell'azienda turistica e le Tecniche di Comunicazione e di Relazione, viene approfondito lo studio delle lingue e della Storia dell'Arte. Ma l'indirizzo si caratterizza soprattutto per uno stretto collegamento con il mondo del lavoro e della formazione professionale, attraverso stages di alternanza presso aziende locali che operano in ambito turistico. In tale direzione, si è avvalso della collaborazione di tutti i soggetti che operano nel settore (Amministratori locali, Aziende di promozione turistica, agenzie di viaggio, Associazione albergatori, operatori alberghieri, ecc.). Proprio in vista della comprensione delle dinamiche del settore turistico, i percorsi didattici dell'indirizzo e le attività proposte sono caratterizzati nella maggior parte delle discipline di studio da un andamento modulare, anche per meglio coniugarsi con le esigenze organizzative dei momenti laboratoriali rappresentati e svolti all'interno dell'Area di Progetto. 1.4 PROFILO DEL TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI Il TECNICO DELL'IMPRESA TURISTICA è una figura professionale capace di cogliere ed adattarsi all'evoluzione del prodotto turistico nella sua complessità. Tale profilo si caratterizza per un'ampia cultura di base, spirito di iniziativa e capacità di recepire il cambiamento e di adattarvisi, oltre che per una disponibilità ed un interesse a comprendere le richieste e le esigenze della realtà circostante. Dispone, infatti, delle fondamentali conoscenze geografico-ambientali ed artistiche e delle necessarie competenze giuridiche ed economico aziendali per svolgere le più diverse mansioni nell'ambito dei servizi turistici (dall'assistenza alla clientela, all'organizzazione di mostre e convegni, alla gestione aziendale) sapendo adattarsi anche a ruoli e compiti affini. 7 Durante l'iter scolastico acquisisce conoscenze, competenze e capacità polivalenti e flessibili che gli consentono di possedere le seguenti competenze: - un'ampia cultura di base storico-letteraria la conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere la conoscenza dei prodotti turistici, delle fasce di utenza, dei modi e delle tecniche per accrescere l'interesse e la fruibilità del prodotto la conoscenza delle strutture organizzative delle varie imprese turistiche la padronanza delle tecniche operative di base e dell'uso degli strumenti informatici la padronanza dei mezzi espressivi e di comunicazione parlati, scritti e telematici la flessibilità e la disponibilità al cambiamento, essendo consapevole del proprio ruolo e delle doti di affidabilità che esso richiede l'impegno per raggiungere un obiettivo le doti di precisione, attenzione, concentrazione nello svolgimento del lavoro comportamenti basati sulla collaborazione, l'autocontrollo e il senso della misura 1.5 CARATTERISTICHE DEL PIANO DI STUDI STRUTTURA DEL CURRICULUM Disciplina AREA COMUNE Biennio Triennio ore settimanali tipologia prove ore settimanali tipologia prove Italiano 5 S.O. 3 cl. 3^ 4 cl. 4/5^ S.O. Storia 2 O. 2 O. Lingua straniera Tedesco Diritto ed Economia Matematica e informatica Scienze della terra e biologia 3 S.O. 3 S.O. 2 O. 2 cl. 3^ O. 4 S.O. 3 S.O. 3 O. ----- ---- Ed. fisica 2 P. 2 P. IRC 1 O. 1 O. Disciplina AREA d’INDIRIZZO Biennio Triennio ore settim. tipologia prove ore settimanali tipologia prove 4 S.O. 3 S.O. 5 cl.1^ 6 cl. 2^ 5 cl.1^ 4 cl. 2^ S.O. 7 (1) cl. 3^ S.O. P. 2 cl. 3^ P. Economia e Tecnica d’azienda turistica Tecniche di Relaz. e Comunicazione Pratica Operativa (**) Geografia Econom. e turistica -- -- 6(2)(**) S.O. -- -- 2(**) O. -- -- 3 -- -- -- 3 cl. 3^ 2 cl.4/5^ O. Storia dell'Arte -- -- 3 O. Area di Approfondimento 4 -- cl. 3^ -- Lingua straniera Inglese Economia Aziendale LTT (*) Area di professionalizzazione (*) Codocenze (**) Area di Approfondimento Area di professionalizzazione 4 ------- ore di codocenza di LTT con Economia Aziendale ore di codocenza di Pratica Operativa con Economia e Tecnica d’azienda turistica e Tecniche di Relazione e Comunicazione La frequenza degli insegnamenti dell’area di approfondimento è obbligatoria per tutti gli alunni, raggruppati per mete formative. Contenuti e metodi formano oggetto di autonoma periodica programmazione delle singole istituzioni scolastiche per il conseguimento degli obiettivi individuati. La flessibilità di gestione esclude che tali unità concorrano a costituire orario di cattedra. Per gli interventi formativi della terza area si utilizzano consulenti esterni alla scuola, esperienze di scuola-lavoro, e in subordine docenti di ruolo particolarmente esperti, fermo restando che tali ore non concorrono alla costituzione di orario-cattedra. 8 LA CLASSE V I.P.S.C.T. 2.1 LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI OMISSIS 2.2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE OMISSIS 9 OMISSIS 2.3 CASI PARTICOLARI OMISSIS 10 PROGETTAZIONE COLLEGIALE DELLA CLASSE E ATTIVITÀ 3.1 OBIETTIVI TRASVERSALI DELIBERATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER IL CORRENTE ANNO SCOLASTICO OMISSIS 3.2 ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICHE RISPETTO AGLI OBIETTIVI Il lavoro disciplinare e pluridisciplinare svolto dagli insegnanti è stato finalizzato al raggiungimento degli obiettivi caratterizzanti il profilo di indirizzo in termini di competenze, capacità e conoscenze. La programmazione interdisciplinare ha visto nel Consiglio di Classe l’ambito in cui si è definito il piano di lavoro collegiale come risulta dalle singole relazioni. Il Consiglio di Classe ha cercato di condividere modalità di lavoro più adatte alle studentesse e agli studenti, cercando di far emergere le competenze spontaneamente da esse/essi possedute e provando a valorizzare le esperienze umane e culturali di ciascuna/ 3.2.i Programmi svolti e tempi del percorso formativo L’azione didattica è stato svolto secondo la programmazione iniziale, tenendo presenti gli orientamenti emersi sia nelle riunioni del Consiglio di Classe, sia in quelle di area professionalizzante. Quest’ultima ha influito sui tempi del percorso formativo che ha risentito, come risulta in alcune relazioni dei docenti, delle pause “obbligate”, tuttavia, previste, come i momenti di stage occorsi nel mese di gennaio e l’effettuazione del viaggio legato alle tematiche dell’area disciplinare che ha impegnato gli studenti tra aprile e maggio. La partecipazione di una studentessa alle “Univerisiadi Students Staff”, nel periodo 11-21 dicembre 2013 non ha prodotto nessun ritardo sullo svolgimento dei programmi. 11 3.2.ii Modalità di svolgimento delle attività didattiche La specificità del corso ha richiesto l’introduzione di metodologie di coinvolgimento attivo, come il brainstorming e la discussione interattiva, attività di laboratorio quali esercitazioni sui testi, produzione di materiale, lavori di gruppo, riducendo pertanto al minimo, per quanto riguarda alcune discipline, pertanto al minimo la lezione frontale, durante la quale, qualora adottata, si è ricercato un’apertura all’interazione e al coinvolgimento più attivo degli studenti mediante il ricorso a materiali supplementari il libro di testo. Si è cercata la collaborazione degli studenti coinvolgendoli nel dialogo educativo in modo che nella già prima fase di introduzione a tematiche nuove intervenissero - anche attraverso un approccio “problemico” - per verificare la prima comprensione del testo/tema/problema, stimolare l’interesse, attivare preconoscenze. 3.2.iii Strumenti Ogni docente ha utilizzato nel modo che ha ritenuto più opportuno gli strumenti didattici messi a disposizione. Nella fattispecie, oltre ai testi in adozione, l’azione didattica si è anche avvalsa di materiali prodotti dagli insegnanti, della lavagna luminosa, e della rete internet per lo scambio di file e materiali così come per una comunicazione più diretta tra classe e docenti. 3.2.iv Spazi Gli studenti hanno fatto largo uso del laboratorio di informatica sia per lo svolgimento delle lezioni di codocenza di Pratica Operativa sia per la produzione di tesine e di prodotti multimediali. Le lezioni di Scienze Motorie si sono svolte in maggioranza in palestra. 3.2.iv Attività extra-curriculari Oltre alla già citata partecipazione alle “Universiadi Students Staff” da parte di una studentessa, la classe ha preso parte ai progetti “A scuola di libertà” e “Strada amica”, ed ha assistito al musical in lingua originale “Grease” presso il teatro Santa Chiara di Trento. 12 3.3 OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI OMISSIS 3.4 STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE 3.4.i Modalità di valutazione La valutazione si è fondata su diversi parametri per offrire un quadro ampio e completo dell’iter formativo e dei risultati complessivi raggiunti dai singoli. In particolare, non si è tenuto conto del puro profitto, ma anche dell’interesse, della partecipazione, dell’impegno e dell’autonomia nello studio. Ogni insegnante si è attenuto a quanto stabilito nelle riunioni disciplinari soprattutto per quanto riguarda sia gli strumenti di verifica adeguati alla disciplina impartita, sia alle modalità e criteri di valutazione adeguati alla propria azione didattica. 13 Più specificatamente l’attività di valutazione si è articolata in tre momenti fondamentali: 1. momento di valutazione iniziale (diagnostica), finalizzato a rilevare il possesso dei pre-requisiti; 2. valutazione dei processi in itinere, al fine di monitorare l’andamento didattico ed eventualmente effettuare attività integrative di sostegno 3. valutazione finale in relazione a criteri determinati dai singoli docenti e dalle differenti aree disciplinari. 3.4.ii Strumenti di verifica prevalentemente utilizzati Gli strumenti di valutazione utilizzati dai docenti per verificare l’apprendimento come articolato dai programma di attività disciplinari sono stati elaborati scritti, prove strutturate a risposta multipla o aperta per quanto riguarda le verifiche scritte, interrogazioni brevi e lunghe, relazioni basate su ricerche personali per quanto riguarda le verifiche orali. 3.4.iii Criteri di verifica e valutazione Facendo riferimento a quanto esplicitato dai singoli docenti nei propri piani di lavoro, • per quanto riguarda la VALUTAZIONE ORALE si sono presi in considerazione i seguenti parametri: - grado di acquisizione dei contenuti - formalizzazione delle conoscenze - capacità espressive ed uso pertinente dei linguaggi specifici - capacità di collegamento in riferimento alla stessa disciplina e ad ambiti disciplinari diversi - autonomia, impegno e studio • In merito alla valutazione degli ELABORATI SCRITTI si aggiungono a quelli sopra esposti i seguenti parametri: - capacità di produrre testi organici, coerenti e rispondenti alle tracce assegnate (in particolare per le discipline umanistiche) - capacità di risolvere problemi e quesiti proposti dimostrando coerenza nel procedimento, il possesso ed il corretto uso delle necessarie procedure di calcolo (in particolare per le discipline tecniche) - capacità di argomentazione e di collegamento logico delle informazioni Data la specificità dell’indirizzo, poiché l’attività didattica si è anche fondata sul team-work, qualora si è ricorso al lavoro di gruppo si sono utilizzati i seguenti indicatori: - il funzionamento del gruppo - la consapevolezza del ruolo all’interno del gruppo - il rispetto degli impegni presi - la qualità del contributo offerto da ogni singolo studente 14 PREPARAZIONE AGLI ESAMI DI STATO 4.1 Approfondimenti proposti Durante l’anno scolastico sono stati avviati i seguenti lavori di approfondimento, al momento attuale in fase di completamento, su argomenti scelti dalle studentesse e dagli studenti in base ai loro interessi personali: Alessandro Betta La gestione informatizzata nelle strutture ricettive Francesca De Villa Turismo ecosostenibile: realtà o utopia? Vanessa Degiampietro L'evoluzione del turismo alberghiero moenese dal dopoguerra a oggi Marianna Giacomuzzi Il turismo responsabile Romina Giacomuzzi La fotografia e il turismo Sophia Lazzeri I flussi turistici nel territorio della Marcialonga Sara Marocchino L'importanza del massaggio nell'organizzazione turistica e nei centri benessere Luca Piazzi La ferrovia della Val di Fiemme: storie di viaggi, testimonianze e prospettive Federica Tavernar Fuga all'estero: giovani in movimento Nadia Volcan Il bilinguismo in Alto-Adige Raphaela Zeni L'e-commerce e il turismo dei social network 4.2 SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE DELL’ESAME DI STATO In preparazione all’Esame di Stato sono state svolte simulazioni di tutte le scritte dell’esame di Stato. È stata effettuata una simulazione della prima prova scritta il 13 dicembre 2013. Successivamente, in occasione delle verifiche scritte d’Italiano si sono proposte tracce che erano state assegnate nelle sessioni dell’Esame di Stato di anni precedenti. È stata effettuata una simulazione della seconda prova scritta il 3 aprile 2014. Sono state effettuate due simulazioni della terza prova scritta dell’Esame di Stato: -l’11-12-2013, con le seguenti materie: Inglese, Tedesco, Storia, Matematica -il 17 marzo 2014 con le seguenti materie: Inglese, Tedesco, Geografia turistica, Storia dell’Arte In entrambe le simulazioni sono stati posti un quesito per ogni disciplina che prevedeva la trattazione sintetica degli argomenti con un numero prefissato di 12 righe. Per lo svolgimento delle simulazioni della terza prova sono state previste TRE ore di 60 minuti. Per quanto riguarda lo svolgimento delle prove di lingua straniera è stato ammesso l’uso del dizionario monolingue. 15 4.2.i Simulazione della SECONDA PROVA SCRITTA dell’Esame di Stato SIMULAZIONE di seconda prova scritta di: ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: TECNICO DEI SERVIZI TURIISTICI Tema di ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA Il candidato dopo aver illustrato il principio di competenza indichi quali sono le principali scritture di assestamento di fine anno necessarie per rispettare tale principio e per redigere il bilancio. Sviluppi inoltre almeno due dei temi indicati: - interessi bancari attivi e passivi . Fornire un esempio di registrazione in partita doppia sul libro giornale della liquidazione degli stessi a fine anno - la funzione informativa del bilancio - il marketing di territorio e la valorizzazione dello stesso - L'APT della vostra valle (Fiemme o Fassa) ha indetto un bando per la realizzazione di un piano di comunicazione per promuovere l'offerta turistica estate 2014. Il budget previsto per l'intera campagna che deve coinvolgere il nord Italia è di 10.000 €. La/il candidata/o forte delle proprie competenze risponda al bando presentando un piano di comunicazione adeguato. I dati relativi all'offerta turistica e la metodologia di pianificazione sono a scelta. Durata massima della prova 6 ore E’ consentita soltanto la consultazione del Codice civile non commentato e l’uso di calcolatrici non programmabili Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema 16 4.2.i i Simulazioni della TERZA PROVA SCRITTA dell’Esame di Stato ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Mercoledì 11 dicembre 2013 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE STUDENTE/ESSA ___________________________________ Foglio 1/5 MATERIE INTERESSATE ALLA PROVA • • • • INGLESE TEDESCO MATEMATICA STORIA VALUTAZIONI CONSEGUITE • INGLESE / 15 • TEDESCO / 15 • MATEMATICA / 15 • STORIA / 15 PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO NELLA PROVA / 15 Il punteggio conseguito nelle singole discipline, così come quello finale, sono puramente orientativi ed hanno l'unica finalità di consentire allo/a studente/essa di valutare la propria prestazione. La coordinatrice di classe ________________________________ Cavalese, 11 dicembre 2013 17 ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Mercoledì 11 dicembre 2013 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE ALUNNO/A _______________________________________ Foglio 2/5 1. INGLESE Write a 12-exchange dialogue occuring between a receptionist and a perspective hotel guest on the following topic: taking a reservation by phone. In executing the task, follow the role play instructions provided. (R stands for Receptionist - C stands for Client). È ammesso l’uso del dizionario monolingue. R: _____________________________________________________________________________________ answers the phone and greets C: ____________________________________________________________________________________ asks about room availability R: _____________________________________________________________________________________ looks for availability in the hotel system and asks about dates/time C: _____________________________________________________________________________________ provides the information requested and asks about room rates R: _____________________________________________________________________________________ confirms availability for the time/period requested, provides information about room rates and asks about number of guests C: _____________________________________________________________________________________ provides information requested and expresses preferences about the accommodation (type of room/beds/etc) R: _____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ reviews the information provided by the client, provides the total cost of the rooms and asks if the reservation can be confirmed and under what name C: _____________________________________________________________________________________ confirms the reservation and provides the name for the reservation, then asks about some special accommodation R: ____________________________________________________________________________________ provides the information requested by the client and asks all the information needed about the client credit card C: ____________________________________________________________________________________ provides the information required R: ____________________________________________________________________________________ thanks the client. Closure of the conversation. Valutazione conseguita /15 18 Visto la Docente ___________________ "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Martedì 13 dicembre 2011 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE ALUNNO/A _______________________________________ Foglio 3/5 2. TEDESCO Beschreib das Hotel, seine verschiedene Abteilungen, mit einem Focus über das Frontbüro und seine Eigenschaften. Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo. È ammesso l’uso del dizionario monolingue. __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Valutazione conseguita /15 Visto la Docente ___________________ 19 ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Mercoledì 11 dicembre 2013 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE ALUNNO/A _______________________________________ Foglio 4/5 3. MATEMATICA Dopo aver chiarito cosa si intenda per elasticità della domanda analizza il “coefficiente di elasticità” soffermandoti su tutti i casi possibili e valorizza la sua importanza Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo. __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Valutazione conseguita /15 Visto la Docente ___________________ 20 ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Mercoledì 11 dicembre 2013 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE ALUNNO/A _______________________________________ Foglio 5/5 4. STORIA Spiega come l’affermazione del sistema di fabbrica ha cambiato la concezione del tempo [cronologico] ed il suo significato sociale. Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo. __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ Valutazione conseguita /15 Visto il Docente ___________________ 21 ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Lunedì 17 marzo 2014 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE STUDENTE/ESSA ___________________________________ Foglio 1/5 MATERIE INTERESSATE ALLA PROVA • • • • INGLESE STORIA DELL’ARTE TEDESCO GEOGRAFIA VALUTAZIONI CONSEGUITE • INGLESE / 15 • STORIA DELL’ARTE / 15 • TEDESCO / 15 • GEOGRAFIA / 15 PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO NELLA PROVA / 15 Il punteggio conseguito nelle singole discipline, così come quello finale, sono puramente orientativi ed hanno l'unica finalità di consentire allo/a studente/essa di valutare la propria prestazione. La coordinatrice di classe ________________________________ Cavalese, 17 marzo 2014 22 "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Lunedì 17 marzo 2014 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE ALUNNO/A _______________________________________ Foglio 2/5 1. INGLESE Why do people travel? Provide a wide range of reasons for travelling. Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo. È ammesso l’uso del dizionario monolingue. __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Valutazione conseguita /15 Visto la Docente ___________________ 23 ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Lunedì 17 marzo 2014 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE ALUNNO/A _______________________________________ 2. Foglio 3/5 STORIA DELL’ARTE La figura rappresenta un celebre dipinto, la si osservi attentamente e si relazioni con particolare riguardo, ai significati simbolici, alle valenze psicologiche, e alle caratteristiche tecniche. Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo. __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Valutazione conseguita 15 24 Visto la Docente ___________________ ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Lunedì 17 marzo 2014 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE ALUNNO/A _______________________________________ 3 Foglio 4/5 TEDESCO Formen des Tourismus È ammesso l’uso del dizionario monolingue. __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Valutazione conseguita /15 25 Visto la Docente ___________________ ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" – CAVALESE Sezione Istituto Professionale per i Servizio Commerciali e Turistici SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "A" Lunedì 17 marzo 2014 DURATA DELLA PROVA : 3 ORE ALUNNO/A _______________________________________ Foglio 5/5 4. GEOGRAFIA Asia: il centro del mondo. Il candidato scelga un Paese dell'Asia mettendo in risalto tutte le caratteristiche (es. morfologiche, geopolitiche) con particolare riguardo a quelle turistiche. Il testo della risposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 10 e le 12 righe di testo. __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________ Valutazione conseguita /15 Visto la Docente ___________________ 26 4.3 GRIGLIE UTILIZZATE PER LA CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVA SCRITTE DELL’ESAME DI STATO 4.3.i Griglia utilizzata per la simulazione della Prima Prova Scritta dell’Esame di Stato 27 4.3.ii Griglia utilizzata per la simulazione della Seconda Prova Scritta dell’Esame di Stato Istituto “La Rosa Bianca-Weisse Rose” A.S. 2013/2014 Griglia di valutazione della simulazione della Seconda Prova Scritta ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA Candidata/o __________________________________________ INDICATORE Conoscenza dei contenuti Correttezza formale e proprietà di linguaggio Capacità di elaborazione critica e collegamenti pluridisciplinari Classe V I.P.S.C.T PUNTEGGIO TOTALE LIVELLI e RELATIVI PUNTEGGI 8 - Assolutamente scarso …. 1 - Insufficiente ……………. 3 - Sufficiente ……….…….. 6 - Discreto/Buono ….…….. 7 - Ottimo ………………….. 8 5 - Assolutamente scarso …. 1 - Insufficiente ……………. 2 - Sufficiente ……….…….. 3 - Discreto/Buono ….…….. 4 - Ottimo ………………….. 5 2 - Insufficiente ………… 0,5 - Sufficiente ………….…. 1 - Discreto/Buono …...… 1,5 - Ottimo ……………….. 2 PUNTEGGIO ASSEGNATO PUNTEGGIO TOTALE / 15 N.B. Nell’attribuzione del voto finale si indica l’approssimazione per eccesso del punteggio totale assegnato. 28 4.3.iiI Griglia utilizzata per la simulazione della Terza Prova Scritta dell’Esame di Stato Istituto “La Rosa Bianca-Weisse Rose” A.S. 2013/2014 CLASSE V I.P.S.C.T. Griglia di valutazione della Simulazione Terza Prova Scritta CANDIDATO/A Indicatori Conoscenze specifiche della disciplina Punteggio 2-6 Padronanza lessicale e linguistica 2-6 Capacità di sintesi, di rielaborazione e capacità logico-deduttive 1-3 Descrizione indicatori - Nessuna conoscenza o poche conoscenze frammentarie - Conoscenze generiche - Conoscenze fondamentali - Conoscenze sufficientemente approfondite - Conoscenze complete, articolate, pertinenti e approfondite - Lessico povero e scarso uso dei linguaggi specifici con esposizione frammentaria - Lessico ordinario ma sufficientemente chiaro e corretto e con esposizione essenziale - Lessico ricco e uso appropriato dei linguaggi specifici, con esposizione completa ed esauriente - Scarse capacità di sintesi e di rielaborazione e ridotte capacità logico-deduttive - Più che sufficienti capacità di sintesi con sufficienti capacità logico-deduttive - Buone capacità di sintesi e solide abilità logico-deduttive PUNTI Punti assegnati 2 3 4 5 6 2 3-4 5-6 1 2 3 /15 VOTO FINALE 29 Allegati al Documento del Consiglio di Classe PROGRAMMI DISCIPLINARI E RELAZIONI CONCLUSIVE 30 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina LETTERATURA ITALIANA Prof. Emilio Poli RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO DESCRIZIONE DELLA CLASSE OMISSIS L’ITALIANO Le finalità dei l'insegnamento di italiano nel biennio post-qualifica prevedono un delicato equilibrio tra esigenze a prima vista divergenti. Da un lato si tratta di far conseguire agli allievi una competenza letteraria e storico-letteraria equivalente a quella che si può ottenere al termine di altri indirizzi di studi secondari superiori: dall'altro una cura particolare deve essere dedicata allo sviluppo della competenza degli usi tecnici della lingua connessi all'indirizzo professionale. 31 L'apparente contraddizione è superabile ponendo agli allievi il traguardo formativo di una piena padronanza della variabilità degli usi linguistici, variabilità che sarà sperimentabile sui due estremi dell'asse che va dal massimo di plurivocità e "opacità" (usi letterari della lingua) al massimo dell'univocità e della trasparenza (usi tecnici dei linguaggi settoriali). La divaricazione risulta più apparente che reale se si considera che: • la frequentazione dei testi letterari tende a sviluppare attitudini al senso della complessità, alla creatività e alla flessibilità dei pensiero, che appaiono sempre più rilevanti nelle richieste dei mondo dei lavoro; • d'altra parte il discorso sui testi letterari (orale e scritto) può e deve avere momenti di precisione definitoria e di rigore argomentativo non dissimili da quanto si richiede in sede di discorso tecnico. Le finalità dell'educazione letteraria nel biennio terminale muovono da quanto l'allievo ha già acquisito. Nel biennio finale si tratta di: • promuovere il senso della complessità come consapevolezza che non esistono risposte semplici ai problemi conoscitivi, che ogni oggetto può assumere aspetti diversi a seconda dell'angolazione da cui è osservato, che ogni sintesi conoscitiva é una costruzione nell'ambito dell'educazione letteraria; ciò 'significa sperimentare la molteplicità delle dimensioni di fruizione e di analisi dei testo letterario e la pluralità dei legami ed intrecci che si possono stabilire tra i settori della storia letteraria, culturale e sociale, senza che un singolo schema interpretativo univoco possa mai essere considerato esauriente • promuovere il senso storico, come apertura a riconoscere le diversità delle esperienze umane e culturali attraverso il tempo e lo spazio, apprezzamento della loro durata (continuità e. mutamento), attitudine a riconoscere lo spessore storico dei fenomeni culturali presenti, sensibilità e rispetto per i beni culturali; • arricchire la disponibilità ad esperienze di lettura numerose e varie. ~ Le finalità dell'educazione linguistica muovono pure da un insieme di competenze già acquisite e tendono a sviluppare in particolare la capacità di produzione orale e scritta ne generi testuali della relazione tecnica, della relazione come sintesi di conoscenze e analisi letterarie e storico-culturaili, dei saggio argomentativo. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Obiettivi generali di apprendimento dell'educazione letteraria sono: • l'invito alla lettura autonoma di testi letterari contemporanei e non; • la padronanza di procedimenti di storicizzazione dei testi letterari attraverso il riconoscimento di caratteristiche formali o tematiche storicamente connotate e la comprensione dei nessi con il contesto sociale e culturale; • la conoscenza di cornici storico-cronologiche per inquadrare sommariamente i maggiori eventi letterari degli ultimi due secoli. 32 Obiettivi di apprendimento dell'educazione linguistica sono: • la capacità di svolgere una relazione orale della durata di alcuni minuti, anche sulla base di appunti su un argomento culturale o professionale, appositamente preparato; • la padronanza procedurale delle diverse fasi di redazione di un testo informativo o argomentativo, dalla raccolta delle idee e informazioni alla revisione finale; • la padronanza delle caratteristiche e tecniche testuali della relazione, intesa come sintesi di conoscenze acquisite da esperienze o fonti molteplici e dei saggio argomentativo. CONTENUTI L'educazione letteraria I contenuti dell'educazione letteraria hanno come orizzonte di riferimento la storia della letteratura italiana dall’età dell'illuminismo ai decenni più recenti. Tale asse storico non va inteso come svolgimento di una storia della letteratura organica e di ambizioni enciclopediche, ma come lo sfondo su cui articolare moduli di apprendimento che facciano sperimentare agli allievi la possibilità di percorrere l'universo letterario secondo prospettive diverse e la costruzione di sintesi storiche parziali o provvisorie. Nella classe quinta ci si è occupati prevalentemente del Novecento. Le finalità complesse e lo spazio orario riservato alla disciplina rendono più che mai necessaria per l'insegnamento dell'italiano un'articolazione modulare, che consiste nella scansione dei piano di lavoro in blocchi di attività (insieme di unità didattiche) relativamente autonome e variamente componibili in un sistema coerente, flessibile e adattabile. Assume una notevole valenza formativa in quanto si propone dì fornire all'allievo elementi dì conoscenza che, senza alcun valore di esaustività, possano in seguito favorire un autonomo alla disciplina e al sapere in generale. Ogni modulo è caratterizzato da scelte di contenuti finalizzate a specifici obiettivi didattici, ha una durata prevista (in linea di massima 20 ore di attività didattica) e si conclude con opportune verifiche sommative. In considerazione dell'evidente inopportunità di proporre agli alunni un percorso letterario di tipo cronologico, la scansione modulare dell'insegnamento si presta particolarmente ad affrontare in maniera organica e coerente il problema di un'efficace educazione letteraria, seria, formativa e rispondente alle reali esigenze degli studenti dell'istituto professionale. Si presta peraltro anche e soprattutto come metodologia adeguata ad affrontare il compito, prioritario, di un completamento soddisfacente dell'educazione linguistica. Sì sottolinea l'importanza della diversificazione della tipologia dei moduli proposti, cosicché la pluralità delle tematiche, dei percorsi e degli approcci metodologici possa corrispondere ai diversi interessi degli allievi. I moduli proposti saranno dei seguenti tipi: a) Modulo "per autore" Il modulo è stato dedicato ad un autore analizzato nel suo divenire, nelle contestualizzazioni operabili 33 con il periodo e la cultura per proporre interpretazioni fondate sulla soggettività dell’artista nella ricerca di oggettività interpretative. Obiettivi caratterizzanti: • Comprendere il rapporto fra l'esperienza personale e storica e la genesi dell'opera. • Considerare le trasformazioni che avvengono nella produzione di un autore. b) Modulo "per opera" Consiste nella lettura di brani tratti da uno o più romanzi scelti insieme agli studenti. Obiettivi caratterizzanti: • Esaminare gli aspetti strutturati di un testo. • Riconoscere i nuclei tematici e gli aspetti stilistici. • Elaborare ed esprimere giudizi motivati sull'opera. • Prendere ìn esame il rapporto fra le opere e la "poetica". c) Modulo "per genere" Attraverso una scelta di testi di epoche diverse appartenenti allo stesso genere, il modo mira ad offrire allo studente l'idea della persistenza e del mutamento nel tempo delle forme letterarie. Viene offerta agli alunni l'occasione di conoscere i "modelli" della tradizione letteraria italiana ed europea e di avere informazioni sulle trasformazioni avvenute nel costume, nella concezione della vita, nel gusto letterario e nella lingua. Obiettivi caratterizzanti. • Individuare nei testi le caratteristiche dei genere. • Riconoscere le caratteristiche degli autori esaminati nell'ambito del genere. • Riconoscere le analogie, le dipendenze e le differenze fra la moderna produzione artistica e i generi letterari dei passato. d) Modulo "per tema" Il modulo è stato dedicato ad un tema analizzato nel suo divenire, nelle contestualizzazioni operabili con il periodo e la cultura. Proporre interpretazioni fondate sulla soggettività dell’artista nella ricerca di oggettività interpretative. Obiettivi caratterizzanti: • Riconoscere la "peculiarità" nella espressione letteraria (o teatrale, cinematografica ... ) • Esaminare diverse possibilità di approccio al tema. 34 e) Modulo storico-culturale Punta alla ricostruzione dei quadro culturale di un'epoca attraverso una campionatura di testi e brani significativi, di carattere letterario, culturale e documentario. Obiettivi caratterizzanti: • Conoscere centri ,luoghi e soggetti dell’elaborazione culturale • comprendere l'intreccio tra fattori materiali e ideali nella storia letteraria e culturale; comprendere gli elementi di continuità e mutamento nella storia delle idee e lo spessore storico che sta dietro i dibattiti di idee. L'educazione linguistica I contenuti dell'educazione linguistica sono le attività direttamente connesse agli obiettivi di apprendimento sopra indicati. in ogni modulo troveranno spazio indicazioni tecnico-pratiche sulle procedure di redazione di un testo informativo o argomentativo. Per quanto riguarda le prove scritte previste dal nuovo esame di maturità il biennio post-qualifica può essere considerato sufficiente per un addestramento adeguato, che metta a frutto le varie pratiche di scrittura coltivate nell'arco dei quinquennio. Sono da considerarsi esercizi preparatori alla prova di maturità le pratiche di scrittura attivate: questionari scritti, redazione di appunti da lezioni, relazioni, analisi strutturate. SCANSIONE TEMPORALE Modulo Storico culturale Autore Autore Opera Tema Autore Genere Genere Titolo Il Novecento classico: 1900 1945 Le Avanguardie: cenni su Futurismo, Espressionismo, Dadaismo, Surrealismo, Patafisica I Crepuscolari Gabriele D’Annunzio Giovanni Pascoli La Coscienza di Zeno Le nuove frontiere della poesia: Ungaretti, Montale, l’Ermetismo Umberto Saba Luigi Pirandello Cenni sul Romanzo italiano del ‘900 35 Periodo Settembre Ottobre Novembre Dicembre/Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Maggio/Giugno I METODI Il materiale per ogni modulo comprende: • una serie di testi opportunamente "montati" in funzione delle scoperte da compiere-, • suggerimenti sulle operazioni da compiere sui testi, includenti tracce per la discussione, questionari e griglie d'analisi da usare anche per una valutazione formativa di processo; • suggerimenti- sulla forma da dare alle schematizzazioni e alle sintesi finali,• indicazioni per una prova di verifica sommativa. Le unità tematiche sono state raggruppate secondo un'organizzazione modulare. I moduli sono da intendersi come sequenze di unità tematiche trasformate in sequenze di unità didattiche nella loro programmazione e in sequenze di unità di apprendimento per gli studenti. Il metodo di lavoro ha come punto di partenza la lettura e interpretazione di testi. La lettura va intesa come occasione di discussione e confronto di ipotesi interpretative. I concetti generali sono il prodotto di un percorso di sintesi guidata. Le attività didattiche sono variate in funzione delle fasi di lavoro e delle opportunità offerte da ogni singolo argomento: lettura e discussione in classe, lettura individuale eventualmente guidata da questionari o griglie, lavori di gruppo, lezione frontale (intesa quest'ultima soprattutto come introduzione ed invito alla lettura, integrazione e raccordo formativo, aiuto a costruire una sintesi conclusiva dei modulo). I libri di testo adottati sono i seguenti: Paolo Di Sacco Mappe di letteratura –Novecento - vol. 2 Bruno Mondatori VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche sono state inserite in maniera programmata e puntuale nello svolgimento dei moduli, , omogenee alle attività svolte, con particolare riferimento alle competenze di comprensione e analisi testuale. La valutazione ha costantemente e in maniera congiunta considerato sia l'acquisizione di contenuti disciplinari che la correttezza dell'espressione, sul piano lessicale e linguistico, sulla base di criteri univoci, espliciti e condivisi. Per la valutazione delle prove scritte, e delle performances orali si fa riferimento agli strumenti già indicati alle pagine in allegato ed ai quali rimanda. In allegato si propongono le griglie che sono state utilizzate per la valutazione 36 37 38 IL PROGRAMMA DI ITALIANO SVOLTO La scelta effettuata dal docente ha puntato soprattutto sul testo poetico, inteso come esempio di testo performativo e pertanto maggiormente utile alla comprensione della comunicazione turistica, oltre che vicina alla comunicazione pubblicitaria in generale, che fa largo uso di figure retoriche, analogie e che persegue nella sinteticità obiettivi parimenti coinvolgenti e pertanto persuasivi. La difficoltà di motivare gli studenti e di coinvolgerli in una lettura in prosa impegnativa, come quella di un romanzo, difficoltà non è estranea alla decisione, pochi infatti sono i lettori e perlopiù attratti da sottogeneri che a scuola, a torto o a ragione, non vengono trattati. a) Modulo sul contesto storico culturale La storia (in sintesi fino al 1945) Il panorama culturale La crisi delle certezze scientifiche Società e cultura di massa Le avanguardie Futurismo Dadaismo Surrealismo Patafisica Il disagio della poesia: Aldo Palazzeschi Sergio Corazzini Marino Moretti Lasciatemi divertire Desolazione del povero poeta sentimentale Io non ho nulla da dire Guido Gozzano Marino Moretti L’amica di nonna Speranza A Cesena I Poeti Crepuscolari: b) Modulo "per autore": Gabriele D'Annunzio Introduzione all’autore in una poesia di G. Gozzano La vita e le opere da Alcyone La sera fiesolana La pioggia nel pineto da Il Piacere La trama dell'opera Ritratto d’esteta 39 L’altro da Notturno c) Imparo un’arte nuova Modulo "per autore": Giovanni Pascoli La vita e le opere da Il fanciullino Il fanciullino che è in noi Il poeta è poeta, non oratore o predicatore da Myricae Arano Lavandare L'assiuolo Novembre Il lampo Il tuono X Agosto Il gelsomino notturno d) Modulo "per opera": lettura integrale di “La coscienza di Zeno”. La vita e le opere di Italo Svevo e) Modulo “per tema”: Le nuove frontiere della poesia G Ungaretti La vita e le opere Porto sepolto In memoria Veglia Fratelli San Martino del Carso I fiumi Sono una creatura Soldati Allegria di naufragi Mattinata La madre E. Montale La vita e le opere I limoni Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho... 40 Non recidere, forbice, quel volto Avevamo studiato per l’aldilà Pregava? Si pregava S. Antonio Ho sceso dandoti il braccio … S. Quasimodo La vita e le opere Ed è subito sera Alle fronde dei salici M. Luzi f) Oscillano le fronde Modulo "per autore": U. Saba Il ritratto dell’autore in una poesia di Vittorio Sereni Saba U. Saba La vita e le opere da il Canzoniere g) A mia moglie La capra Città vecchia Nuvoletta Ritratto della mia bambina Goal Donna A Lina Ed amai nuovamente Ulisse Modulo "per genere": Luigi Pirandello La vita e le opere da L'umorismo Esempi di umorismo L’arte umoristica scompone, non riconosce eroi e sa cogliere la vita nuda da Novelle per un anno Il treno ha fischiato La tragedia di un personaggio L’uomo dal fiore in bocca Visione integrale dell’atto unico 41 Successivamente al 15 maggio il modulo verrà completato con: Da Uno, Nessuno e Centomila Il naso di Moscarda Trama de Il fu Mattia Pascal Successivamente al 15 maggio potrà essere affrontato in maniera speditiva il modulo “Cenni sul Romanzo italiano del ‘900. 12 maggio 2014 Il docente Prof. EMILIO POLI Gli studenti 42 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina STORIA Prof. Emilio Poli RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO DESCRIZIONE DELLA CLASSE OMISSIS 1. LA STORIA ll biennio terminale dell'istruzione professionale si conclude con il diploma di maturità d'indirizzo e un attestato di professionalità che certificano il possesso di un sapere unitario dei fondamenti scientifici e metodologici e adattabile sia ad ogni situazione produttiva, sia ad inserimento di nuovi saperi. Il biennio post-qualifica é frequentato é frequentato da soggetti che sono nella fase finale dell'adolescenza e sono proiettati verso l'ingresso nella piena cittadinanza politica e verso il mondo professionale oppure verso gli studi universitari. In tale contesto lo studio della storia deve contribuire alla definizione del 43 profilo professionale, alla crescita del sapere e allo sviluppo della maturità intellettuale. Gli studenti che affrontano il corso di specializzazione professionale hanno seguito un corso di storia generale nella scuola secondaria obbligatoria, nel triennio di qualifica hanno proseguito un corso indirizzato, nel primo anno, all'approfondimento di grandi tematiche di storia antica, medievale e moderna e concentrato, negli anni seguenti, sull'età contemporanea. Hanno quindi conseguito una conoscenza a grandi linee della storia generale, delle sue periodizzazioni, di alcuni dei fatti storiografici più rilevanti per il divenire dell'umanità europea. Il corso di studi precedente dovrebbe poi aver prodotto le competenze e le abilità di base raccomandate come obiettivi nel programma triennale. Conviene dunque differenziare il corso di storia del biennio terminale in ordine al conseguimento dei due fini: a) dare alla storia l'opportunità di contribuire alla riflessione sul campo professionale; b) approfondire la riflessione metodologica e l'uso della conoscenza storica. Alle esigenze di caratterizzare l'ultimo ciclo di studi storici si può dare risposta adeguata a condizione che la tematizzazione storica sia riferita ai campi professionali e che la storia divenga storia settoriale pertinente all'indirizzo professionale e che l'insegnamento ponga particolare cura allo studio della problematizzazione e della spiegazione dei fatti storiografici. LA POTENZIALITA' FORMATIVA DELLA STORIA SETTORIALE La formazione professionale si realizza nei tre grandi settori "agricoltura, artigianato e industria, servizi": i tre settori si suddividono a loro volta in vari indirizzi. L'individuazione della storia settoriale come asse di organizzazione dell'insegnamento-apprendimento della storia nel biennio terminale può avere i seguenti vantaggi: a) rinnova le motivazioni allo studio della storia, in quanto i contenuti non appaiono ripetitivi dei contenuti dei cicli precedenti; b) permette di riconoscere l'utilità delle conoscenze storiche già acquisite per costituire lo sfondo di contestualizzazione generale per i fatti della storia generale tematizzati; c) permette di riconoscere l'attinenza della conoscenza storica al campo professionale nel quale può svolgersi il destino biografico dello studente; d) permette di stabilire relazioni concettuali tra i campi di studio professionalizzanti e la storia in modo che le mappe concettuali apprese in quei campi possano essere utilizzate nella comprensione delle conoscenze storiche; e) permette di utilizzare la conoscenza storica allo scopo di dare più senso all'attività professionale; f) permette di dare spessore temporale e concettuale allo sviluppo del campo professionale e di porlo in prospettiva. Per tali ragioni la conoscenza della storia dell'attività pertinente al settore e all'indirizzo contribuisce alla formazione professionale in quanto fornisce un punto di prospettiva, argomenti, concetti, informazioni, modelli di conoscenza che possono essere utilizzati dal tecnico specializzato nelle sue comunicazioni sociali e professionali. 44 PROBLEMATIZZAZIONE E SPIEGAZIONE STORICA COME ELEMENTI CARATTERIZZANTI L'insegnamento della storia nel biennio terminale si caratterizza, anche in quanto è teso a organizzare le conoscenze in modo da formare negli studenti le competenze alla problematizzazione e alla spiegazione dei fatti storici, all'analisi e alle interpretazioni, al metodo comparativo, al lavoro analitico sui testi storiografici. Molta importanza assume il confronto delle interpretazioni differenti allo scopo di cogliere la logica di funzionamento, la struttura, il rapporto tra teorie, ricostruzioni e spiegazioni. In relazione con tali orientamenti un obiettivo linguistico a cui l'insegnamento storico del biennio terminale può dare contributi specifici é quello della padronanza procedurale della produzione di testi argomentativi. FINALITÀ Finalità proprie dell'insegnamento saranno: 1) sviluppare la consapevolezza che la crescita delle conoscenze cognitive e delle abilità operative specifiche della storia é in funzione delle procedure e delle operazioni di studio e di apprendimento che lo studente mette in atto; 2) sviluppare la consapevolezza che ogni conoscenza storica é una costruzione alla cui origine ci sono processi di produzione nei quali lo storico vaglia e seleziona le fonti, interpreta, seleziona e ordina le informazioni secondo riferimenti ideologici e secondo la propria attrezzatura di strumenti intellettuali; 3) consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti; 4) affinare la capacità di individuare le differenze e le analogie, nel tempo e nello spazio, tra storie del medesimo settore di attività umane; 5) sviluppare la consapevolezza dei nessi molteplici tra storia settoriale e storia generale; 6) analizzare i rapporti tra conoscenze del presente e conoscenze del passato e viceversa e sviluppare le capacità di applicazione delle conoscenze del passato per la comprensione del presente; 7) sviluppare la consapevolezza che l'efficacia delle azioni e delle decisioni nel presente é connessa con la capacità di problematizzare il passato e di metterlo in rapporto con il presente; 8) sviluppare la consapevolezza che le decisioni e le scelte relative al campo professionale sono in relazione con la storia del settore; 9) riconoscere, analizzare e valutare gli usi sociali e politici delle conoscenze storiche e della memoria collettiva; 10) analizzare la complessità delle ricostruzioni dei fatti storici e delle interpretazioni attraverso l'individuazione: a) delle connessioni tra le serie informative; b) dei rapporti tra fatti e contesti; c) dei rapporti tra particolare e generale; d) dei rapporti tra teorie e organizzazioni dei fatti e spiegazioni. 45 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Tutti gli obiettivi del precedente ciclo di studi storici restano validi e dovranno essere consolidati nel biennio terminale. Se ne accentuano alcuni in rapporto con i nuovi contenuti e con la fase di sviluppo cognitivo adolescenziale: 1) usare alcuni strumenti del lavoro storico: cronologie, tavole sinottiche, atlanti; 2) produrre e leggere le trasposizioni grafiche dei testi quali sono i diagrammi temporali, gli schemi ad albero, gli schemi a stella, le mappe di contemporaneità; 3) produrre, leggere e comprendere i diagrammi di flusso dotati di struttura temporale oppure quelli non temporalizzati per schematizzare problemi e spiegazioni; 4) adoperare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli specifici contesti storici; 5) padroneggiare gli strumenti concettuali che servono per organizzare temporalmente le conoscenze storiche più complesse: congiuntura, ciclo, periodizzazione, lunga durata, breve periodo, lungo periodo; 6) padroneggiare gli strumenti concettuali interpretativi che servono per individuare e descrivere persistenze e mutamenti, quali, ad esempio, continuità/discontinuità, innovazione, cesura, rivoluzione, restaurazione, trasformazione, decadenza, crisi, progresso, struttura, evento, conflitto, transizione, stagnazione, recessione, tendenza, dinamica…; 7) saper formulare problemi rispetto a fenomeni storici; 8) utilizzare procedimenti di spiegazione di fatti storiografici complessi; 9) usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare fenomeni storici locali, regionali, continentali, planetari connessi con la storia settoriale; 10) individuare le molteplici modalità con le quali i fatti storici del settore si collegano con i fatti della storia politica, culturale, mentale; 11) utilizzare conoscenze e competenze acquisite nel corso degli studi per tematizzare e strutturare la molteplicità delle informazioni sul presente dimostrando di conoscere le procedure che riguardano l'interrogazione, l'interpretazione e la valutazione delle fonti; 12) distinguere le diverse funzioni sociali delle rievocazioni del passato in ambito civile, in ambito ideologico, in ambito storiografico, in ambito artistico; 13) costruire testi argomentativi a sostegno della formulazione di problemi e spiegazioni relativi a fatti storici; 14) costruire testi argomentativi a sostegno o contro le analogie storiche usate nei discorsi di interpretazione di fenomeni del presente. LA MEDIAZIONE DIDATTICA La mediazione didattica, la scelta dei materiali che comporranno i moduli e la loro organizzazione saranno tali da favorire lo sviluppo delle attività di studio adatte all'apprendimento storico e la presa di coscienza metacognitiva degli studenti. L'insegnante si impegna a curare l'interazione verbale con gli studenti in modo da stimolare la manifestazione delle preconoscenze, delle preconcezioni, del senso comune storico, delle capacità cognitive degli studenti e in modo da favorire la costituzione della classe come comunità di apprendimento. 46 In ogni modulo sarà reso evidente il rapporto tra bisogni cognitivi rispetto al presente e possibilità di trovare nella conoscenza del passato alcuni elementi di risposta: ciò al fine di dimostrare l'utilità cognitiva della storia. Ogni modulo sarà strutturato in modo da costituire una sorta di "palestra" per l'esercizio delle operazioni cognitive degli studenti. Saranno in particolare curati: la definizione del nodo problematico; la spiegazione; la formazione dei concetti; l'argomentazione; i caratteri della struttura temporale; l'organizzazione temporale delle informazioni. Sarà infine fatto frequentemente ricorso alla comparazione al fine della formazione di capacità analitiche e critiche e della coscienza della peculiarità del metodo storico. IL PROGRAMMA DI STORIA SVOLTO CONTENUTI I seguenti moduli sono attinenti all'ambito della storia moderna e contemporanea, che negli Istituti professionali viene affrontata, necessariamente in maniera sintetica e poco problematizzata nel secondo e terzo anno di corso Si ribadisce pertanto che l'insegnamento della storia nel biennio terminale è teso a organizzare le conoscenze in modo da formare negli studenti le competenze alla problematizzazione e alla spiegazione dei fatti storici, all'analisi e alle interpretazioni, al metodo comparativo, al lavoro analitico sui testi storiografici. Molta importanza assume il confronto delle interpretazioni differenti allo scopo di cogliere la logica di funzionamento, la struttura, il rapporto tra teorie, ricostruzioni e spiegazioni. La parte di ogni modulo indicata come Dibattito storiografico situata al termine di ognuno dei moduli, ed indicata in grassetto ha avuto appunto il compito di favorire i processi di problematizzazione ed acquisizione del senso, mentre le parti precedenti forniscono i necessari elementi informativi e di contestualizzazione. METODI E STRUMENTI L'organizzazione modulare Le unità tematiche sono state raggruppate secondo un'organizzazione modulare. I moduli sono da intendersi come sequenze di unità tematiche trasformate in sequenze di unità didattiche nella loro programmazione e in sequenze di unità di apprendimento per gli studenti. Una unità tematica potrebbe essere trattata modularmente con una sequenza in 6 fasi: a) tematizzazione; 47 b) formazione di pre-conoscenze sul presente; c) sommario dei mutamenti nel passato; d) grafico temporale con la cronologia dei fatti essenziali; e) sviluppo di uno o più sottotemi come casi di studio; f) nesso fra conoscenza del passato e conoscenza del presente. I libri di testo adottati sono i seguenti: G. De Vecchi, M. Dell’Acqua, G. Giovannetti, E. Zanette Progetto modulare di storia settoriale – Mercurio – vol. 1 Bruno Mondatori G. De Vecchi, M. Dell’Acqua, G. Giovannetti, E. Zanette Progetto modulare di storia settoriale – Cerere vol. 1 Bruno Mondatori – Milano, 2003 VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche hanno riguardato quasi esclusivamente la parte di ogni modulo indicata come Dibattito storiografico situata al termine di ognuno dei moduli, anche nella preparazione e nello svolgimento degli esercizi proposti. La valutazione ha riguardato costantemente e in maniera congiunta sia l'acquisizione di contenuti disciplinari che la correttezza dell'espressione, sul piano lessicale e linguistico, sulla base di criteri univoci, espliciti e condivisi. In allegato si propongono le griglie che verranno utilizzate per la valutazione IL GRANDE SALTO DELL'EUROPA : LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE • • • Scenari di storia - Rivoluzione agricola e rivoluzione industriale • La rivoluzione agricola • La rivoluzione industriale • La rivoluzione dei mezzi di trasporto e le politiche economiche • Studi di caso - Storia e territori : La diffusione del mais in Lombardia Analisi delle fonti - Le chiavi del cambiamento: il sistema capitalistico: borghesia e proletariato • Il catasto delle proprietà immobiliari (il catasto di Milano) • Un'azione di una società mineraria (la società mineraria di Aix la Chapelle) • La vita dei lavoratori (testo di F. Engels) • Il lavoro si trasforma in merce (testo di F. M. Eden) • Le drammatiche condizioni dei giovani apprendisti (testo di Sir R. Peel) • La lotta contro le macchine (dal Journal of the House of Commons) Dibattito storiografico - Come vissero i protagonisti della rivoluzione industriale ? • R.M. Hartwell, testo tratto da"La rivoluzione industriale inglese" • F. Harkort, testo tratto da "Sugli ostacoli della civilizzazione e sull'emancipazione delle classi inferiori" 48 • • E.J. Hobsbawm, testo tratto da "La rivoluzione industriale e l'impero" D.S. Landes, testo tratto da "La ricchezza e la povertà delle nazioni" INDUSTRIALIZZAZIONE E CONQUISTA DEL MONDO • • • Scenari di storia - Lo sviluppo economico delle grandi potenze • Le conseguenze della "grande depressione economica" • La seconda rivoluzione industriale • La diffusione del sistema industriale • Il turismo nella società di massa • Studi di caso - Storia e territori : La guerra commerciale con la Francia e le sue conseguenze sullo sviluppo delle regioni italiane Analisi delle fonti - Le chiavi del cambiamento: fabbrica tayloristica e produzione di massa • Gli obiettivi dell'organizzazione scientifica del lavoro (testo di F.W. Taylor) • La catena di montaggio (testo di H. Ford) • Tempi moderni - il film di C. Chaplin • L'ideologia tayloristica: convinzioni e dubbi (testo di A. Gramsci) Dibattito storiografico - L'imperialismo ebbe cause economiche ? • J.A. Hobson, testo tratto da "L'imperialismo" • V.L. Lenin, testo tratto da "L'imperialismo, fase suprema del capitalismo" • R. Cameron, testo tratto da "Storia economica del mondo" • S.B. Clought - R.T. Rapp, testo tratto da "Storia economica d'Europa" L'ECONOMIA FRA CRISI E RISTRUTTURAZIONI • • • Scenari di storia - Dalla grande crisi all'età dell'oro dell'economia mondiale • I difficili anni Trenta • Lo stato sociale e il sostegno alla domanda interna • Il boom del secondo dopoguerra • Benessere economico, tempo libero e diritto alle vacanze • Studi di caso - Storia e territori : la siderurgia e lo sviluppo del Mezzogiorno Analisi delle fonti - Le chiavi del cambiamento: il consumismo e la pubblicità • Le cifre del miracolo dei consumi in Italia (testo di G. Crainz) • I messaggi della pubblicità: felicità e agiatezza (pubblicità Lambretta e Fiat 600) • La legge psicologica del consumo secondo Keynes (analisi grafico) • La crescita della spesa pubblicitaria negli Stati Uniti (analisi grafico) • Gli imprevedibili capricci dei consumatori (testo di V. Packard) • Carosello (analisi di due spot pubblicitari) Dibattito storiografico - Perché la rivoluzione verde non ha sconfitto la fame nel mondo ? • V. Shiva, testo tratto da "Monocolture della mente" • Società Monsanto, comunicato stampa • Corriere della Sera, articolo del 9 giugno 2002, pag. 2 49 LA GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA • • • Scenari di storia - Ristrutturazione produttiva ed integrazione economica • Crisi e riorganizzazione produttiva • La globalizzazione dell'economia • Sviluppo e sottosviluppo • Il turismo, la più grande industria del mondo • Studi di caso - Storia e territori : la Silicon Valley italiana alle pendici dell'Etna Analisi delle fonti - Le chiavi del cambiamento: le telecomunicazioni: il motore della globalizzazione • Il primo collegamento Ucla-Stanford (testo di D. Nora) • Il futuro della telematica (testo di N. Negroponte) • Un esempio di ciclo produttivo transnazionale (testo di M. Revelli) • I collegamenti Internet nel mondo (rappresentazione grafica) Dibattito storiografico - Quali regole per il commercio globale ? • R. Ruggiero, discorso del 1998 come Presidente del WTO • L. Gallino, testo tratto da "Globalizzazione e diseguaglianze" • S. George, testo tratto da "Fermiamo il WTO" L’ALIMENTAZIONE NELL’OTTOCENTO: LA NASCITA DELLE CUCINE NAZIONALI • • • • Fame, crescita demografica, ricerca delle tradizioni gastronomiche • Aumento della popolazione e carenza di cibo • L’Ottocento e i consumi delle popolazioni povere • Mangiare da borghesi: la nascita delle tradizioni gastronomiche Viaggiare: un privilegio per pochi La Cucina italiana • Testo "L’alimentazione contadina" • Testo "Esempio di menù borghese di Fine Ottocento" • Testo "Lo stile artusiano" Dibattito storiografico – Le tradizioni gastronomiche italiane sono un’invenzione ? • P. Meldini, “come vennero costruite le tradizioni alimentari italiane • P. Camporesi, “Tradizioni popolari e cucina borghese" • A. Capatti – M. Montanari, "La tradizione alimentare nasce dallo scambio" ETA’ DELLA INDUSTRIA ALIMENTARE • Industria alimentare e ristorazione collettiva • Fine della fame? • L’industria alimentare • I ristoranti e la cucina casalinga 50 • • • Verso il turismo di massa Il cibo in scatola • L’evoluzione delle tecniche di conservazione • Nicolas Appert: l’arte di conservare • Un cibo quasi uguale a quello fresco • Un cibo per tutti • Delocalizzazione fine della stagionalità Dibattito storiografico – Il cuoco e la casalinga. Alimentazione e condizione femminile tra Ottocento e Novecento • L’invenzione della casalinga nel XIX secolo • Le donne nelle famiglie contadine • Il ruolo delle donne nelle famiglie operaie • Mestiere o arte? Il ruolo della donna in cucina • Il ruolo predominante delle cuoche nelle osterie e nelle case • Le casalinghe e l’eredità della cucina popolare SVILUPPO ECONOMICO E CONSUMISMO ALIMENTARE • • • • Scenari di storia - Alimentazione di guerra e fine della fame in Europa • L'ultima fame: guerra e dopoguerra • Il "miracolo" alimentare in Occidente • Il consumismo alimentare e il ruolo delle casalinghe • Studi di caso - Storia e territori : il formaggio italiano: da conserva a preparazione gastronomica Turismo popolare e turismo organizzato Il frigorifero, la cucina e il miracolo economico • L’evoluzione della tecnologia in cucina • Il problema del freddo e il fascino del modello americano • La cucina razionale • La cucina simbolo del consumismo Dibattito storiografico – Il cibo e la pubblicità • Testo, V. Packard “La potenza della pubblicità” • Testo, G. Anceschi “ La scatola di conserva e la nascita del Packaging” • Testo, V. Bucchetti “Il marchio e la commercializzazione degli alimenti L'ALIMENTAZIONE NELL'ETA' DELLA GLOBALIZZAZIONE • Scenari di storia - L'alimentazione nell'età della globalizzazione • Gli squilibri nell'alimentazione mondiale • La globalizzazione della produzione alimentare • Cibo e salute alla fine del XX secolo • Globalizzazione e alimentazione quotidiana • Ospitalità e turismo: viaggi e turismo, la più grande industria del mondo 51 • • • Studi di caso - Storia e territori : le tradizioni alimentari inventate dalla pubblicità Analisi delle fonti - Pizza e hamburger: cibi senza confini • Il fast food, il cibo per tutte le classi sociali (analisi di un'immagine) • Quando la pizza negli stati Uniti era ancora un cibo etnico (testo di F. La Ceda) • Il "big mac" come parametro economico (articolo di "The Economist") • Gli additivi di McDonald's e il successo delle patatine (testo di E. Schlosser) Dibattito storiografico - Che cosa mangeremo ? • P. Camporesi, testo tratto da "La terra e la luna" • C. Fischler, testo tratto da " La macdonaldizzazione dei costumi" • M. Montanari, testo tratto da "La fame e l'abbondanza" • J. L. Flandrin, testo "Oggi e domani" in "Storia dell'alimentazione" di M. Montanari 12 maggio 2014 Il docente Prof. EMILIO POLI Gli studenti 52 53 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina STORIA DELL'ARTE Prof.ssa Norma Sieff RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO Tempi previsti dal progetto di Istituto • • • n. lezioni settimanali: 2 n. lezioni complessive (A. S. 2013/14): 61 Ore effettive di lezione svolte (fino al 15 maggio): 44 Obiettivi disciplinari conseguiti OMISSIS Quadro del profitto della classe OMISSIS Contenuti disciplinari 1. Il Neoclassicismo: Scultura e pittura. A. Canova (o.o.p.a. opere che sono state oggetto di particolare attenzione) : Amore e Psiche, Monumento Funebre a Maria Cristina d’Austria). J. L. David. (o.o.p.a.: Il giuramento degli Orazi , La morte di Marat). 54 2. Il Romanticismo: Pittura. T. Gericault. (o.o.p.a.: La zattera della Medusa). E. Delacroix. (o.o.p.a.: La libertà che guida il popolo). 3. L’Impressionismo: Pittura e fotografia. E. Manet . (o.o.p.a. : Colazione sull’erba ). C. Monet. (o.o.p.a. : La cattedrale di Rouen). E. Degas. (o.o.p.a. : La lezione di ballo, Le Stiratrici). P. A. Renoir. (o.o.p.a. : Ballo al Moulin de la Galette ). 4. Il Post – Impressionismo: Pittura. P. Cezanne. (o.o.p.a. : La casa dell’impiccato a Auvers, La montagna Sainte-Victorie). P. Gauguin. (o.o.p.a. : La orana Maria, Ave Maria) V. V. Gogh. (o.o.p.a.: I mangiatori di patate, Campo di grano con volo di corvi). 5. L’Espressionismo: La pittura, il gruppo dei Fauves e il gruppo die Brùcke. H. Matisse. (o.o.p.a. : La danza, La stanza rossa ). E. L.Kirchner (o.o.p.a. : Cinque donne per la strada). E. Munch. (o.o.p.a. :La fanciulla malata, Il grido). 6. Il Cubismo: Pittura e scultura. P. Picasso. (o.o.p.a. : Famiglia di acrobati con scimmia, Les demoiselles d’Avignon, Guernica). 7. Il Futurismo: pittura, scultura, scenografia e architettura. F. T. Marinetti. L’estetica futurista. U. Boccioni. (o.o.p.a. : La città che sale, Forme uniche della continuità nello spazio). F. Depero. La casa del Mago a Rovereto. Scelte Metodologico – didattiche Ognuno degli argomenti sopra elencati è stato trattato generalmente in due ore . Dei vari autori più che le vicende legate alla loro vita si è evidenziata la poetica e lo stile che caratterizzano la produzione artistica. Gli studenti hanno utilizzato per lo studio il testo: La geografia dell’Arte (Volume 3° Età moderna e contemporanea) Ed. Hoepli, Nicoletta Frapiccini, Nunzio Giustozzi. Criteri e strumenti di valutazione Nel corso dell’anno per una migliore spendibilità del tempo e per raggiungere una maggiore confidenza per simulare una eventuale terza prova del Esame di Stato si è adottata la verifica a risposta breve (max quindici righe ) per quanto riguarda lo scritto. Nell’orale si è valutato: La conoscenza adeguata dell’argomento, la capacità espressiva, il linguaggio 55 tecnico specifico della disciplina, l’interesse e la partecipazione, nonché la capacità di rielaborare i contenuti. Cavalese, 12 maggio 2014 La docente Prof.ssa Norma Sieff Gli studenti 56 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina LINGUA STRANIERA TEDESCO Prof.ssa Claudia Segnana RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO ATTIVITA’ DIDATTICA Ore curricolari previste: 3 a settimana Ore effettivamente svolte dal 12 settembre 2013 al 30 aprile 2014: 62, di cui 59 per l’attività curricolare (lezioni curricolari: 44; verifiche scritte e orali: 13; e 3 per altre attività: Assemblee di classe/istituto. Ore previste dal 2 maggio all’11 giugno 2014: 16 ore, di cui 1 per verifica scritta 4 per interrogazioni orali PROFILO DELLA CLASSE OMISSIS 57 SCELTE METODOLOGICHE-DIDATTICHE Vista la scarsa partecipazione si è cercato di privilegiare argomenti e tematiche e di utilizzare metodologie di lavoro che favorissero l’interesse e il coinvolgimento degli studenti. Gli studenti sono stati chiamati a simulazioni di dialoghi o situazioni-tipo, a interagire tra loro e con l’insegnante, a letture e traduzioni al fine di migliorare la pronuncia e accrescere il bagaglio lessicale. Grande rilievo è stato dato all’oralità, in modo che gli studenti riuscissero ad esprimersi il più correttamente possibile, anche in vista dei possibili sbocchi lavorativi conseguenti al corso di studi. Infine si è provveduto ad assegnare compiti e attività che portassero gli studenti a utilizzare conoscenze maturate in altre discipline o attraverso altre esperienze in modo da valorizzare il loro bagaglio culturale e portarli ad effettuare collegamenti interdisciplinari e a favorire il ragionamento critico. Questi compiti non sono stati svolti con l’interesse e l’entusiasmo attesi. OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE Nel corso dell’anno si è lavorato al fine di conseguire le seguenti conoscenze, competenze e capacità: COMPETENZE comprendere testi orali e precisamente: - seguire lezioni e relazioni nella lingua straniera; - comprendere il significato globale di testi orali di varia natura, sia a carattere generale che economico-aziendale; - inferire dagli elementi linguistici ed extralinguistici le intenzioni dei parlanti; comprendere testi scritti e precisamente: - cogliere il senso globale di testi di carattere generale; - cogliere il senso globale di testi di ambito turistico; - individuare all’interno di un testo le informazioni specifiche; produrre testi orali e precisamente: - partecipare a discussioni su avvenimenti di interesse generale o tecnico; - relazionare su argomenti di carattere generale e tecnico-turistico precedentemente trattati con adeguata proprietà lessicale, con o senza supporto visivo; - riassumere, in modo globalmente efficace, brevi testi; produrre testi scritti e precisamente: - redigere con sufficiente correttezza formale brevi componimenti e relazioni su argomenti precedentemente trattati sia di carattere generale che turistico; CAPACITÀ saper cogliere gli elementi fondanti dei testi proposti (sia orali che scritti) saper effettuare semplici riflessioni comparative tra tedesco e italiano saper rielaborare i contenuti appresi in maniera personale 58 saper cogliere alcuni elementi della cultura italiana in comparazione a quella tedesca MATERIALI E STRUMENTI Il libro di testo in adozione (Tourismus. Italien und die deutschsprachigen Länder, Clitt) si è rivelato non sempre adatto alle necessità della disciplina. Pertanto è stato integrato abbondantemente con schede o fotocopie fornite dall’insegnante. In aula ci si è avvalsi del supporto della Lim, anche al fine di rendere più varia e coinvolgente la lezione. Inoltre sono stati eseguiti spesso esercizi di ascolto e comprensione. Grande importanza è stata data alla simulazione (di dialoghi o lettere) e all’oralità: consapevole dell’importanza di un linguaggio fluido nel mondo del lavoro, l’insegnante ha cercato di fare partecipare quanto più possibile gli studenti alle lezioni, attraverso simulazioni di svariate situazioni o discussioni su argomenti mirati. Talvolta si è ricorsi al libro di testo solo dopo aver preso visione di altri schede e fotocopie e dopo la spiegazione, al fine di utilizzarlo soprattutto per esercizi anche individuali. VALUTAZIONE La valutazione sia orale che scritta è avvenuta sulla base della griglia deliberata dal Collegio dei Docenti. Le prove di verifica sommative sia a carattere orale che scritto si sono svolte prevalentemente sotto forma di quesiti a risposta sintetica sugli argomenti di natura turistica o grammaticale affrontati in classe. Si è inoltre valutato anche l’apporto personale e gli approfondimenti presentati, la partecipazione e l’atteggiamento durante le lezioni. 59 Programma svolto (al 30 aprile 2013): Modulo di turismo 1. Ore Das Hotel Das Hotel (fotocopia) Hotelbeschreibung: ein Prospekt, eine E-mail(fotocopia) Hotels am Meer (fotocopia) Hotels im Gebirge (fotocopia) Verschiedene Hotelarten (fotocopia) Hotelarten (fotocopia) Kontakt mit den Gästen (p.84-89) Reservierung (p.89-95) Ankunft (p.95-100) 43 Aufenthalt im Hotel (p. 101-103) Beschwerdebrief (schede) Frontbüro (schede) Rezeptionist (schede) Die Abteilungen im Hotel,Personalwesen, Reservierung (fotocopie) Anfrage und Geschäftsbrief (schede) Hoteldienst (fotocopia) Verschiedene Urlaubstypen (fotocopia) Formen des Tourismus (fotocopia) 2. Das Reisebüro Im Reisebüro (p.31) Reiseverantstalters und Reisebüro (p. 32-33,36-38) Die Bahn im Griff (p.42-49) 10 Flugreisen (p.50-52,54-56) Der Schiffverkehr (p. 56-60) 3. Die APT Durch eine rosarote Brille gesehen (p.119-124) Der Alltag in einer Informations-und Servicestelle(p.125-127, 132-133) Agriturismo, dem Trend folgend (p.135-136) 60 3 Argomenti in previsione per il mese di Maggio 4. Ore Deutsche Landschaften (p.256-261) Reiserouten in Deutschland: die deutsche Märchenstraße, die Hanse (p.262-263) 11 Schweiz und Osterreich (p.265-268) Ore 5. Nel corso dell'anno sono stati ripresi e approfonditi alcuni elementi grammaticali, sia apartire da esercizi presenti nel libro, sia fornendo delle fotocopie di approfondimento. Nel dettaglio: utilizzo delle seguenti forme verbali o nominali: Verfügen über/ zur Verfügung stellen- mit etw ausgestattet – einrichten/ die Einrichtung -sich beschweren – zufrieden sein mit Verbi di posizione Declinazione aggettivi I,II e III classe Gradi dell'aggettivo Nebensätze Verben mit präpositionen Preposizioni con dativo e accusativo Cavalese, 30 aprile 2014 La docente prof.ssa Claudia Segnana Gli studenti 61 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina LINGUA STRANIERA INGLESE Prof.ssa Francesca O. Galante RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO Tempi previsti dai programmi ministeriali: - tempi settimanali: 3 - tempi effettivi di lezione (al 12-05-2014): 73 - tempi da svolgere: 16 PROFILO DELLA CLASSE E OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI OMISSIS STRATEGIE METODOLOGICHE-DIDATTICHE Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, poggiandosi su motivazioni pratico-strumentali, si è cercato di attivare negli allievi una competenza sia linguistica che comunicativa al fine di usare la lingua straniera concretamente piuttosto che descriverla astrattamente. Si è, quindi, ricorso soprattutto ad attività di carattere comunicativo condotte il più possibile in lingua straniera. Le situazioni comunicative sono state adeguate alla realtà degli studenti e sono state scelte in base agli interessi evidenziati nel corso delle lezioni. I primi moduli sono stati dedicati all'insegnamento e alla pratica delle funzioni principali che permettono di esprimere gli scopi per cui si parla (ad es. dare un suggerimento, informarsi, offrire, accettare, rifiutare, ecc.) così da stimolare gradualmente gli studenti ad adattare il codice linguistico appreso alle diverse situazioni e ai vari contesti. Quanto al vocabolario, esso è stato presentato per aree di significato cercando di indicare e distinguere i diversi registri La produzione orale è stata favorita dando alla classe la possibilità di usare la lingua straniera in attività 62 comunicative in coppia o in gruppo attraverso attività di simulazione e role-play. Durante tali attività si è privilegiata l’efficacia della comunicazione e si sono quindi tollerati errori di carattere formale, intervenendo in un secondo momento per una eventuale correzione. Si sono anche utilizzate memorizzazioni di dialoghi. Nelle attività di lettura, (per lo più in funzione di attività orali) la comprensione è stata dapprima facilitata dalle conoscenze extra linguistiche, ad esempio foto o disegni. La lettura è stata preceduta da attività volte a stimolare la curiosità degli studenti cosi da far loro sviluppare delle aspettative nei confronti del testo. Sono state utilizzate varie tecniche di lettura: - la lettura globale, per la comprensione dell’argomento generale; - la lettura esplorativa, per la ricerca di informazioni specifiche; - la lettura analitica, per la comprensione più dettagliata del testo. Per la produzione scritta si è partiti dalla riflessione su un testo e utilizzato come modello. Si sono quindi proposte composizioni guidate, riformulazioni di testi con modifica di alcune variabili della situazione per arrivare alla composizione libera vera e propria. La riflessione sulla lingua si è attuata sempre su base comparativa con l’italiano. Le strutture grammaticali, anche se non si è svolto un vero e proprio programma strutturale (che infatti non viene presentato nel programma svolto), sono state presentate e/o richiamate partendo da contesti comunicativi e non, quindi, estrapolati dalla lingua, ma quasi come degli elementi lessicali. M ATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Oltre al testo in adozione, Gateway To Tourism, sono impiegati materiali didattici elaborati dall’insegnante per rispondere appropriatamente ai bisogni specifici della classe. Ci si è avvalsi dei sussidi tecnologici disponibili di cui è dotata l’aula, ovvero la lavagna luminosa e la connessione alla rete internet. VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Gli interventi valutativi sono stati effettuati in conformità alle tipologie delle attività svolte e agli obiettivi delineati. Per la verifica delle abilità orali si è ricorso sia all’osservazione sistematica durante l’attività didattica in classe (correzione dei compiti, esercitazioni), sia a momenti di verifica più prettamente formale. CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione degli studenti si considereranno i seguenti fattori: conoscenza dei contenuti disciplinari competenza e abilità comunicativa correttezza linguistica 63 interesse attenzione e partecipazione attiva alle attività didattiche progressione nell’apprendimento rispetto della consegna dei compiti assegnati Si fa riferimento agli indicatori e descrittori deliberati in sede di Dipartimento di Lingue Straniere dell’Istituto e presentati in allegato al presente documento. PROGRAMMA SVOLTO AL 12 MAGGIO 2014 • Introductory section – THE WORLD OF TOURISM o Why travel? o Asking for directions • Module 1 – GENERAL FEATURES OF ACCOMODATION o Classification and grading of accommodation: o Hotel classification o Guest houses, Bed & Breakfast, Youth Hostels o Hotel vocabulary (teacher’s handouts) o Professional figures in the hospitality business (teacher’s handouts) o Common items in the hospitality business (teacher’s handouts) o Facilities, services and amenities o Location o Luxurious hotel research (web quest) o Room rates (settembre) (ottobre) • Module 2 – HOTELS (novembre/dicembre) o Promoting Hotels: Advertisements o Checking availability and booking o Correspondence about room availability: Inquiry letters o Hotel dialogues (teacher’s handouts): Before a Guest Checks In: 1. Taking a reservation by phone – 2. Revising a reservation – 3. Suggesting alternative accommodation • Module 3 – TRANSPORT o Air Travel - Airport and aircraft vocabulary - Plane fares - Plane tickets 64 (gennaio/febbraio) - Booking a flight - Steps of a flight: - At the departure - In the aircraft - At the arrival • Module 4 – TIME OUT in DUBLIN (aprile/maggio) o Dublins history, geography, Cultural divide, Climate (teachers handouts) o Dublin’s landmarks and attractions: Dublin Castle, Christchurch Cathedral, Trinity College, Book of Kells, St Patrick’s Cathedral, O’Connell St, Custom House, National Gallery o Itineraries in Dublin (non svolto al 12 maggio 2014) • Module 5 – TIME OUT in NEW YORK (maggio/giugno) o New York’s historical background o New York’s landmarks and attractions: Statue of Liberty, Ellis Island, Wall Street and downtown, the Empire State Bldg, Crysler Bldg, UN, Grand Central Terminal, Rockfeller Center, Radio City Hall, Lincoln Center, Metropolitan Opera, MOMA, Guggenhein Museum, Times Square. o Itineraries in New York o Appendix: Modern arts and architecture (20th century) • Module 6 - ITINERARIES o Itineraries in Dublin o Itineraries in New York o Itineraries in Rome o Itineraries in London (maggio/giugno) Al termine delle lezioni verrà depositato in segreteria il programma svolto aggiornato. Cavalese, 12 maggio 2014 La docente Prof.ssa Francesca O. Galante Gli studenti 65 TRIENNIO Valutazione 4 5 6 7 8 910 Nettamente insufficiente – valutazione verifiche scritte Aderenza al tema proposto Articolazione del discorso Struttura e organizzaz. del testo Correttezza grammat. Padronanza linguistica Correttezza ortografica Articolazione insufficiente e lacunosa Errori ripetuti e diffusi Incapacità di un uso corretto del lessico e del registro linguistico Gravi e ripetuti errori Incertezza nell’uso del lessico e del registro ling Errori occasionali e ripetuti anche se non gravi Uso corretto del lessico e del registro linguistico Sostanziale correttezza ortografica Informazione nel complesso adeguata all’argomento proposto Uso corretto del lessico e del registro linguistico Correttezza ortografica Informazione corretta e capacità di operare inferenze Corretta Capacità di rielaborazione critica Corretta Informazione specialistica Riferimenti inadeguati Incoerenza logica e mancanza di coesione Insufficiente Riferimenti lacunosi Scarsa e difficoltosa articolazione Incongruenze logiche, scarsa linearità ripetizioni Uso incerto e lacunoso della lingua standard Sufficiente Riferimenti nel complesso adeguati Complessa chiarezza, presenza di errori tali da compromettere la comunicazione Non auto-contrarietà e sostanziale coerenza logica Sostanziale correttezza morfosintattica Discreto Individuazione corretta e adeguata Esposizione lineare Trattazione coerente e lineare Uso del registro ling. pur in presenza di calchi dalla lingua materna Buono Individuazione articolata Esposizione coerente, articolata e logicamente costruita Trattazione rigorosa e articolata Uso corretto del registro linguistico standard Ottimo Analisi approfondita Esposizione originale e creativa Trattazione originale e creativa, uso di un registro linguistico specializzato 66 Uso corretto di un registro linguistico specializzato Varietà e proprietà lessicale ed uso appropriato del registro linguistico Ricchezza lessicale ed uso del registro linguistico specializzato Accuratezza, varietà e ricchezza delle informazioni Informazione assente o assolutamente inadeguata e scorretta Informazione imprecisa e molto lacunosa TRIENNIO – valutazione verifiche orali VOTO 4 Gravemente insufficiente 5 Insufficiente 6 CONOSCENZE Non manifesta alcuna conoscenza dei contenuti proposti. Ha una conoscenza frammentaria, lacunosa e non sempre corretta dei contenuti. Ha conoscenze poco approfondite. Presenta un numero limitato di idee e/o commette un certo numero di errori. Conosce e comprende i contenuti essenziali. Ha una conoscenza completa e abbastanza approfondita e precisa dei contenuti. Ha conoscenze complete e approfondite dei contenuti, ricco di idee e preciso. COMPETENZE Stenta a riconoscere le istruzioni. Evidenzia scarsa o nulla capacità di organizzare un discorso logico. Limitato rispetto delle consegne. Esposizione dei contenuti piuttosto confusa e poco elaborata. Sufficientemente rispettoso delle consegne, ordinato e chiaro. Poche incoerenze o ripetizioni di concetti. Sufficienti capacità di analisi e di sintesi. Pertinente e ordinato. Esposizione dei contenuti logica e coerente. Buone capacità di analisi e di sintesi. Pertinenza assoluta, ordine nell’esposizione. Sicurezza nell’analisi dei contenuti e ottime capacità di sintesi. CAPACITA’ Evidenzia scarse o inconsistenti capacità di rielaborazione critica personale. Evidenzia limitate capacità di rielaborazione delle conoscenze. Evidenzia sufficienti capacità critiche e di rielaborazione personale Evidenzia capacità di approfondimento personale, originalità e spunti critici adeguatamente motivati. Capacità di collegamento e applicazione dei contenuti a contesti diversi. Evidenzia capacità di approfondimento personale, originalità espositiva e spunti critici acuti e pertinenti. Capacità di collegamento in opposizione o in analogia con altre conoscenze (anche interdisciplinari); capacità di applicare i contenuti, autonomamente e correttamente, a contesti diversi. ABILITA’ LINGUISTICHE ED ESPRESSIVE Estrema povertà lessicale; uso improprio o scorretto dei vocaboli. Incapacità di adattare il registro alla situazione. Bagaglio lessicale limitato; improprietà lessicali ed errori che non compromettono la comprensione del significato. Lessico corretto, ma non specifico. Presenza di qualche imprecisione espositiva, ma correttezza sostanziale. Il lessico è generalmente corretto e appropriato, il registro adeguato. Correttezza espositiva Lessico corretto, appropriato e ricco di sfumature. Registro adeguato. Scioltezza espositiva. 67 7-8 9-10 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina MATEMATICA Prof.ssa Maria Lionti RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO PROFILO DELLA CLASSE OMISSIS OBIETTIVI • Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo già acquisite. • Maturare processi di astrazione e formazione dei concetti. • Potenziare le capacità logiche, mediante la corretta applicazione del metodo ipotetico deduttivo. CRITERI DIDATTICI-STRUMENTI Introduzione degli argomenti in maniera diversificata, in base all’argomento proposto: per alcuni temi ho utilizzato la lezione frontale in modo tale da impartire loro delle informazioni precise, rispettando la loro sequenza, i tempi e il grado di apprendimento; per altri temi ho utilizzato la lezione interattiva, nel tentativo di stimolare interventi, con domande e quesiti. 68 Esercizi con difficoltà crescenti. Verifiche scritte ed orali. Approfondimento teorico. METODOLOGIE Per quanto riguarda le metodologie, sono stati scoraggiati gli atteggiamenti di apprendimento passivo e, durante le classiche interrogazioni, sono state poste domande anche ad i restanti alunni, per evitare un rilassamento pericoloso nell’ intera classe. Gli errori non sono stati valutati come casi di insuccessi, bensì come mezzo per favorire l’apprendimento del << sapere>> e del <<saper fare>>. Non sono stati affrontati nuovi argomenti, senza prima aver accertato la reale comprensione, oltre che dalle verifiche, anche attraverso i loro interventi e correzione degli esercizi svolti. VERIFICHE In riferimento agli obiettivi da raggiungere sono state svolte per ogni U. D. verifiche scritte e orali seguendo le seguenti modalità. Verifiche scritte, per avere una situazione chiara del livello raggiunto dagli allievi. Verifiche orali, per le quali non è stata accettata una semplice risposta, ma è stata sostenuta da una maggiore chiarezza e motivazione della stessa, con uso corretto del linguaggio specifico. PERCORSO MODULARE DEL PROGRAMMA SVOLTO PERIODO PERCORSO MODULARE SETTEMBRE - DICEMBRE FUNZIONI ECONOMICHE FEBBRAIO - MAGGIO STATISTICA DESCRITTIVA CONTENUTI MODULO 1: FUNZIONI ECONOMICHE Unità 1: DOMANDA E OFFERTA DI UN BENE Domanda di un bene ( modello lineare e quadratico) Elasticità della domanda: - Coefficiente di elasticità - Domanda anelastica elastica e domanda rigida 69 Offerta di un bene Equilibrio fra domanda e offerta: - Legge di non indifferenza del prezzo - Il prezzo di equilibrio Unità 2: COSTI, RICAVI E PROFITTI L’impresa e il costo totale di produzione ( modello lineare e quadratico) Il costo medio di produzione Ricavi Profitto MODULO 2: STATISTICA DESCRITTIVA L’indagine statistica e le sue fasi : Raccolta, spoglio , trascrizione ed elaborazione dei dati. Le tabelle statistiche. La ponderazione dei dati Trascrizione dei dati per classi Frequenze assolute e frequenze relative. Le rappresentazioni grafiche: - Rappresentazioni in coordinate cartesiane - Istogrammi - Diagrammi di composizione. Elaborazione dei dati e rapporti statistici: - Rapporti di composizione - Rapporti di coesistenza - Rapporti di derivazione - Rapporti di frequenza. L’elaborazione dei dati e la medie: - Media aritmetica semplice - Aritmetica ponderata - Calcolo della media aritmetica ponderata nel caso di una distribuzione per classi - Scarti della media aritmetica. L’elaborazione dei dati e la varianza: - Cos’è la variabilità di un fenomeno statistico - Diagrammi di dispersione - Varianza - Scarto quadratico medio. L’elaborazione dei dati, la moda e la mediana. Cavalese, 15 maggio 2014 La docente Prof.ssa Maria Lionti Gli studenti 70 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina ECONOMIA E TECNICA DELL'AZIENDA TURISTICA Prof.ssa Carla Codazzi RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO 1. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE E SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA OMISSIS 71 2. FINALITÁ In relazione alle finalità previste nel programma iniziale sono stati raggiunti i principali obiettivi riguardo allo sviluppo e all’approfondimento delle conoscenze e competenze professionali grazie anche alla positiva esperienza dello stage di tre settimane che gli allievi hanno svolto in aziende turistiche locali e dove hanno avuto modo di mettere in pratica metodologie di analisi e tecniche di conduzione aziendale nei diversi contesti spazio temporali e di confrontarsi con la realtà lavorativa inerente al titolo di studio che andranno ad acquisire dopo l’esame di maturità (tecnico di servizi turistici) .Ho seguito personalmente in qualità di tutor scolastico lo stage previsto dal progetto FSE per la classe ed ho avuto modo di raccogliere personalmente i giudizi dei tutor aziendali sui singoli studenti che sono risultati nel complesso soddisfacenti. 3. OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi formativi previsti sono stati complessivamente raggiunti e si traducono nei seguenti: a. Comprendere ed applicare le tecniche di programmazione e controllo budgetario b. Comprendere e utilizzare le tecniche di marketing e di comunicazione c. Comprendere e saper applicare le tecniche di gestione economica e finanziaria delle aziende turistiche ed alberghiere d. Conoscere le principali normative che regolano la vita delle imprese turistiche ed alberghiere e. Comprendere le principali esigenze operative delle imprese e saper utilizzare i principali pacchetti applicativi per la gestione del front e back office. 4. CONCLUSIONI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO Il programma in linea di massima è stato completato e sia le finalità che gli obbiettivi di apprendimento sono stati raggiunti nonostante l’atteggiamento ostico della classe verso alcuni argomenti, nello specifico sulla parte prettamente contabile. Gli studenti hanno acquisito un metodo di studio più responsabile ma soprattutto più autonomo e sono ora in grado di procedere ad approfondimenti personali utilizzando libri di testo e materiale reperito via internet. Rimane ancora qualche difficoltà nello sviluppo e nella rielaborazione personale degli argomenti teorici che è ancora schematica e scarna, soprattutto nelle verifiche scritte. Nel complesso gli allievi dimostrano più sicurezza nell’esprimere i concetti che sono riusciti a fare propri e sono entrati a far parte del loro patrimonio cognitivo. 5. METODI DI INSEGNAMENTO Lezione frontale tradizionale, discussione in classe sulle varie tematiche affrontate e lavori di gruppo. 72 Esercizi applicativi alla lavagna Elaborazione in collaborazione con gli studenti di schemi riassuntivi per ripasso finale 6. STRUMENTI DIDATTICI Utilizzo del libro di testo, schede di lavoro per esercitazioni, uso del laboratorio di informatica e di programmi applicativi specifici delle imprese turistiche e alberghiere, uso del codice civile per gli aspetti giuridici, ricerche in internet. Libro di testo utilizzato: - L’OPERATORE TURISTICO 5 - Mario Flores - edizioni Scuola e azienda - Codice civile 7. CONTENUTI E ARTICOLAZIONE MODULI Modulo 1 – Programmazione e controllo budgetario Business idea e progetto imprenditoriale Il business plan L’analisi economico finanziaria: piano di start-up, preventivo finanziario ,preventivo economico La pianificazione di una attività turistica Il budget. Il controllo di budget Analisi di alcuni budget di settore nelle imprese di viaggi intermediarie e tour operator e nelle imprese ricettive Modulo 2 – Il marketing e il mercato turistico Concetto di marketing e di marketing management, la domanda turistica e la sua segmentazione,le ricerche di mercato. Le strategie di marketing: targeting e posizionamento di mercato. La politica di prodotto: il marketing mix , la marca. La politica dei prezzi dei servizi alberghieri e turistici. La politica di distribuzione nelle imprese turistiche La politica di promozione: il mix promozionale, gli strumenti della comunicazione promozionale Il web marketing Modulo 3 – La gestione economica Le rilevazioni contabili. Ripetizioni delle principali scritture di completamento, rettifica e chiusura 73 I libri contabili obbligatori:cenni alla normativa civilistica e fiscale Il bilancio di esercizio: stato patrimoniale , conto economico, nota integrativa Le imposte L’analisi di bilancio L’analisi patrimoniale ed economica Indici di struttura e di redditività Modulo 4 – La gestione finanziaria Fonti di finanziamento interne ed esterne L’analisi finanziaria Indici di copertura,di solvibilità e di indebitamento (leverage) Modulo 5 – La legislazione turistica ed alberghiera L’organizzazione turistica pubblica La legge quadro sul turismo n. 135 del 29 marzo 2001 Cenni sulla normativa comunitaria in materia turistica Cavalese, 8 maggio 2014 La docente Prof.ssa Carla Codazzi Gli studenti 74 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina LA PRATICA OPERATIVA (ATTIVITÀ IN CODOCENZA) Prof. Mattia Zorzi RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO Le lezioni teoriche e le esercitazioni pratiche si sono tenute presso i laboratori informatici dell'istituto al fine di migliorare le conoscenze degli studenti relativamente le tecnologie informatiche nello specifico il pacchetto Office di Microsoft. PROGRAMMA SVOLTO Strumenti didattici: Testo di riferimento: L'operatore turistico 5 - Dalla business idea al business plan; Budget di settore e budget economico generale di un Tour Organizer; Ricerche di marketing; Strumenti didattici: materiale proposto dal docente - Le operazioni di back office nelle imprese turistiche; Le operazioni di back office nelle strutture alberghiere; Complici la semplicità dei contenuti ed il nucleo classe ridotto Il programma previsto ad inizio anno scolastico è stato regolarmente svolto, per quanto riguarda le esercitazioni si sono svolte come previsto simulando dei casi aziendali. Nello specifico i discenti sono stati chiamati a svolgere esercitazioni relativamente: - Predisposizione di un'idea imprenditoriale di carattere turistico. Definizione di un budget. Analisi del territorio. Definizione piano di comunicazione. Modulistica utilizzata nelle operazioni di back office. Il docente prof. Mattia Zorzi Gli studenti 75 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina TECNICHE DI RELAZIONE E COMUNICAZIONE Prof.ssa Marianna Salvatore RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO OMISSIS Programma effettivamente svolto Modulo 1: Comunicazione e relazioni interpersonali. L’efficacia comunicativa • Assertività e comunicazione • L’ascolto attivo • La Programmazione neuro-linguistica e la pragmatica della comunicazione umana Modulo2: La comunicazione sociale • Caratteristiche della comunicazione di massa • I giornali, Internet Modulo 3: La comunicazione aziendale • Il fattore umano in azienda • I flussi di comunicazione • Il marketing • L’immagine aziendale • La comunicazione d’impresa, la pubblicità 76 Programma in codocenza (Pratica operativa) • Elaborazione digitale delle immagini (The Gimp) • Il Portfolio digitale • Il montaggio video • Multimedialità, comunicazione web, elementi di informatica di base La docente prof.ssa Marianna Salvatore Gli studenti 77 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina GEOGRAFIA TURISTICA Prof.ssa Raffaella Finocchiaro RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO Tempi previsti dai programmi ministeriali: - tempi settimanali: 2 - tempi effettivi di lezione (al 14-05-2014): 50 - tempi da svolgere: 8 RELAZIONE SULLA CLASSE OMISSIS 78 PROGRAMMA SVOLTO Al 14 Maggio 2014 - I movimenti turistici internazionali Le strutture ricettive e i trasporti Flussi e spazi turistici Turismo sostenibile e responsabile Africa: - mediterranea - sub sahariana Asia: - occidentale - meridionale e sub-orientale - l’estremo oriente America: - settentrionale - centro-meridionale Per ogni singolo continente: - Conoscenza delle caratteristiche fisiche, culturali,socio-politiche ed economiche - Lingue dominanti - Le religioni del mondo - I conflitti etnici e religiosi - Lo sviluppo delle società multietniche - Flussi migratori - Approfondimenti del patrimonio turistico PROGRAMMA DA SVOLGERE DAL 21/05/14 AL 11/06/14 Oceania: - caratteristiche generali ( fisiche, culturali, socio-politiche ed economiche) - approfondimenti del patrimonio turistico Strumenti utilizzati: - testo scolastico: Bianchi, Kohler, Moroni, Vigolini Passaporto per il mondo De Agostini 79 Griglia di valutazione Indicatori Conoscenze specifiche della disciplina Punteggio 2-6 Descrizione indicatori -Nessuna o poche conoscenze -Conoscenze generiche -Conoscenze fondamentali -Conoscenze suff. Approfondite -Conoscenze complete, articolate, pertinenti e approfondite Punti 2 3 4 5 6 Padronanza lessicale e linguistica 2-6 -Lessico povero e scarso -lessico ordinario ma suff. chiaro e corretto -lessico ricco e uso appropriato dei linguaggi specifici -Scarse capacità di sintesi e di rielaborazione -Più che suff.capacità di sintesi -Buone capacità di sintesi e solide abilità logico-deduttive 2 3-4 Capacità di sintesi, di rielaborazione e capacità logicodeduttive 1-3 5-6 1 2 3 Cavalese, 12 Maggio 2014 La docente Prof.ssa Raffaella Finocchiaro Gli studenti 80 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina SCIENZE MOTORIE Prof.ssa Nadia Sala RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO ore di lezione settimanali : 2 ore di lezione effettivamente svolte (fino al 15 maggio) : 37 OMISSIS PROFITTO E OBIETTIVI RAGGIUNTI La partecipazione al dialogo educativo degli alunni di questa classe è aumentata gradualmente dalla terza classe alla quinta , fino a raggiungere un buon interesse nei confronti della disciplina. Più che buono il livello di miglioramento delle capacità motorie e coordinative raggiunte. Conoscenze Gli studenti hanno acquisito una conoscenza schematica degli argomenti trattati , mentre dal punto di vista pratico , la maggior parte degli alunni ha acquisito una buona conoscenza di regole, metodologie e tecniche proprie della disciplina. Buona anche la conoscenza della terminologia tecnica. 81 Competenze La maggior parte degli alunni possiede buone competenze pratico-operative ed organizzative. Inoltre, gli studenti migliori sono in grado di applicare e trasferire abilità e conoscenze apprese. Capacità Mediamente, gli alunni hanno buone capacità sia coordinative che condizionali, eseguono in maniera fluida ed armonica le esercitazioni richieste , affrontano esercizi complessi anche in situazioni nuove . Gli alunni migliori sono in grado di sviluppare eccellenti capacità tecniche. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Argomenti Potenziamento muscolare Mobilità articolare Allungamento muscolare Giochi sportivi Coordinazione muscolare Ore 10 Ore 4 Ore 4 Ore15 Ore 4 Strumenti utilizzati • • attrezzatura palestra ambiente naturale CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICHE Premesso che all’interno di ogni singolo obiettivo , va valutato il significativo miglioramento di ogni alunno e l’impegno individuale profuso, la valutazione finale tiene conto principalmente di : • Livello di comprensione degli elementi tecnici o tattici delle attività proposte • Applicazione e rielaborazione delle proprie conoscenze motorie • Pratica di una disciplina sportiva extrascolastica e trasferimento dei valori che da tale pratica derivano, al gruppo classe. La verifica è il risultato ottenuto dall’alunno mentre, sotto costante osservazione dell’insegnante , mette in pratica le conoscenze apprese (circuito, salto, gioco sportivo, lancio) 82 PROGRAMMA SVOLTO POTENZIAMENTO MUSCOLARE : uso di grandi attrezzi (spalliera , quadro svedese) , uso di macchine di muscolazione , uso di manubri ,elastici e piccoli sovraccarichi. Esercizi a corpo libero. Circuiti a stazioni e a tempo. Esercizi con la funicella e con palle mediche. MOBILITA’ ARTICOLARE : attività a coppie per lo sviluppo della mobilità articolare in modo passivo, effettuazione di esercizi alla spalliera e a corpo libero , esercizi di allungamento muscolare. Uso di bacchette . COORDINAZIONE MUSCOLARE : esercizi con la palla , combinazione di passi su ritmo musicale, uso dello step. ALLUNGAMENTO MUSCOLARE : a terra , esercizi passivi ed attivi. Esercizi alla spalliera . GIOCHI SPORTIVI : Pallavolo: partecipazione al torneo di Istituto tra classi . Calcetto , Basket, Tennis tavolo , Badminton . L’attività pratica del mese di maggio sarà svolta principalmente all’aperto , causa la concessione della palestra a soggetti esterni. Cavalese, il 7 maggio 2014 La docente Prof.ssa Nadia Sala Gli studenti 83 Allegato al documento del consiglio di classe relativo alla disciplina IRC Prof.ssa Linda Serafini RELAZIONE FINALE e PROGRAMMA SVOLTO NATURA E FINALITÀ DELLA DISCIPLINA L’insegnamento della religione cattolica (RC) risponde all’esigenza di riconoscere, nei percorsi scolastici, il valore della cultura religiosa ed il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto e continuano a offrire al patrimonio storico del popolo italiano. Nel rispetto di tali indicazioni, derivanti dalla legislazione concordataria e dell’autonomia scolastica provinciale, l’insegnamento di Religione cattolica è assicurato nel quadro degli ordinamenti, fa parte integrante della programmazione educativa e si colloca nel quadro delle finalità della scuola del Trentino con una proposta formativa originale e oggettivamente fondata, offerta a tutti coloro che intendano liberamente avvalersene. Il confronto con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo fondamentale sia in rapporto alla piena formazione della personalità (in riferimento alle domande di senso che ciascuno si pone e che possono essere aperte ad una risposta religiosa) sia a livello della costruttiva convivenza sociale (rapporto tra persone appartenenti a culture e religioni diverse). In un progetto educativo scolastico il ruolo della religione (e delle competenze che le corrispondono) è principalmente quello di sollecitare l'attenzione alla persona, alla sua complessità, alla sua libertà e alla sua responsabilità. Agganciandosi al processo di crescita della persona, la proposta educativa del Profilo per competenze di Religione cattolica consiste nell’offrire, con modalità diversificate secondo la specifica fascia d’età, l’opportunità di uno studio critico dei fenomeni religiosi evidenziando la caratteristica risposta cristiana-cattolica in relazione alla ricerca identitaria, alla vita relazionale, alle scelte valoriali, alla complessità del reale e alle più radicali domande di senso, consentendo uno specchio di confronto rispetto al quale la persona può liberamente orientarsi e definirsi. Sul piano culturale la RC scolastica intende far conoscere la specificità del fatto cristiano offrendo al ragazzo in formazione la possibilità di conoscere la tradizione culturale-spirituale che caratterizza fortemente l’ambiente in cui vive, consentendogli di comprendere e interpretare aspetti socio-culturali, artistici, valoriali, che trovano il loro significato alla luce della tradizione cristiana-cattolica, che ha segnato la storia e ancora vive e opera nella società di oggi. In altri termini si tratta di: favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso a partire da come si esprime nell’ambiente circostante (segni, espressioni artistiche, strutture, eventi …); favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso che si esprime nella vita di molte persone (le conseguenze personali dell’avere una fede religiosa, il riferimento ai valori che orientano la vita …); favorire la conoscenza e la comprensione della specifico della religione cattolica all’interno dell’esperienza religiosa in generale e in riferimento alle principali confessioni cristiane; favorire la conoscenza e la comprensione delle somiglianze e delle differenze fra le religioni; 84 favorire l’apertura ad un dialogo costruttivo; favorire l’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie scelte anche in ambito religioso. (Tratto dai Piani di Studio Provinciali della disciplina di Religione Cattolica, 2012) QUADRO DELLE COMPETENZE Competenze disciplinari del TRIENNIO Definite dalle linee guida dei Piani di studio Provinciali per l’IRC. Individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione culturale; Riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei tempi sacri del cristianesimo e di altre religioni e le relative espressioni artistiche a livello locale e universale in varie epoche storiche; Riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi fondamentali della Bibbia ed elementi essenziali di altri testi sacri; Identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana. COMPOSIZIONE E SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE OMISSIS PERCORSI OPERATIVI Unità di Lavoro Giustizia sociale e pace: politica, bene comune ed economia solidale Conoscenze - Forme d'impegno contemporaneo a favore della pace, giustizia, solidarietà e rispetto del creato. - Il concetto di “bene comune”. - Le responsabilità morali in ordine alla cura delle Abilità Competenza provinciale di riferimento - Individuare i principali 4-Identificare, in fondamenti della proposta diverse visioni cristiana riguardo ai antropologiche, valori e rapporti sociali ed norme etiche che le economici, alle relazioni caratterizzano e, alla internazionali, espressi nella luce del messaggio dottrina sociale della Chiesa evangelico, l’originalità -Comprendere l’importanza della proposta del bene comune e della cristiana. 85 L’Etica della vita: le sfide e il concetto di persona La relazione uomo-donna in un cammino condiviso relazioni, della giustizia e della solidarietà sulla base del messaggio evangelico e della dottrina sociale della Chiesa responsabilità a cui ogni singolo è chiamato nella costruzione di una società giusta, solidale e in realizzazione - La terminologia e i concetti di base della riflessione etica confrontando i valori su cui si fondano le possibili etiche (liberalismo,utilitarismo, naturalismo, personalismo) - Il concetto di persona nelle sue dimensioni. -Bioetica e approfondimenti circa le implicazioni antropologiche sociali e religiose. - Problemi etici riguardanti la vita prenatale, l'ingegneria genetica e il fine-vita - Riflettere sul dono della vita, sul dolore, la sofferenza e la morte. - Riuscire a comprendere le varie problematiche che sottendono al concetto e all’esperienza della vita, apprezzandone la ricchezza di relazioni che nascono in un ambito di accoglienza fattiva della vita in generale. -Riconoscere l’importanza di una concezione etica della vita, del suo rispetto e della sua difesa e saper individuare l’importanza di scelte responsabili. - Riconoscere, a confronto con prospettive di altre culture e religioni, motivazioni e orientamenti del pensiero cristiano e del magistero rispetto a questioni di bioetica. 4-Identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana. -Diversità e ricchezza dell’universo maschile e femminile. -I presupposti psicologici, filosofici e religiosi relativi all’importanza della relazione nell’esistenza dell’uomo. -La famiglia oggi. -Il matrimonio cristiano come sacramento. -Saper individuare nella parità di condizioni l’unica possibilità per una piena realizzazione alla relazione uomo-donna. -Cogliere la diversità di genere come ricchezza per la fondamentale realizzazione dell'uomo nella relazione. -Riconoscere i fondamenti del matrimonio cristiano quali il dono reciproco, unione e comunione anche con il mondo. 1- Individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione culturale; La Docente Prof.ssa Linda Serafini Gli Studenti 86 ALLEGATI AL DOCUMENTO FINALE del Consiglio della CLASSE V I.P.S.C.T. 87 PROGETTO DI AREA PROFESSIONALIZZANTE CLASSE IV I.P.S.C.T Anno scolastico 2012/2013 Formulario - Provincia Autonoma di Trento Analisi del contesto e dei bisogni che motivano la proposta di azione Il presente progetto è frutto della considerazione attenta: delle effettive esigenze di formazione legate alla promozione dell’attività turistica nelle Valli di Fiemme e Fassa in particolare per quanto attiene agli ambiti delle attività ricreative e di cura del corpo delle caratteristiche del gruppo-classe cui sarà rivolta l’azione formativa. In particolare si osserva come nel gruppo classe siano presenti: una alunno certificato e alcuni alunni con difficoltà di comunicazione e/o di relazione persona Le valli di Fiemme e Fassa si caratterizzano nel panorama socio-economico trentino come quelle più fortemente connotate da un’economia basata sull’attività turistica. I dati disponibili su arrivi e presenze negli ultimi anni confermano questa affermazione Gli studi di settore differenziano il target turistico rispetto a diverse domande di fruizione del tempo destinato al soggiorno montano. In relazione a ciò è sempre più necessario saper offrire interventi che non vanno considerati “di contorno”, ma che costituiscono dei veri e propri goal da riferire a microtarget ben individuati. L’utilizzo del tempo libero da parte dell’ospite si situa in una posizione di mediazione tra le esigenze connaturate a modelli e tempi urbani del vivere e le aspirazioni definite da un’immagine della montagna che risponde ad un’ideologia costruita su stereotipi consolidati nel tempo. L’offerta destinata a soddisfare i bisogni di carattere ludico e culturale non può limitarsi quindi ad una proposta in termini stereotipi e/o folklorici di alcune dimensioni del vivere in montagna (ad esempio attraverso feste campestri, concerti di cori della montagna, tornei di bocce etc.) ma deve considerare adeguatamente l’esigenza di mediazione sopra richiamata in termini di diversificazione e qualità dell’offerta. In questo contesto pare opportuno segnalare l’ottimo consenso registrato da manifestazioni quali “Se in Trentino d’estate un castello”, “I suoni delle Dolomiti”, “Fiemme Ski Jazz”e “Danza Estate” nelle quali performances artistiche di livello professionistico vengono collocate in uno scenario altamente evocativo dell’immagine della montagna come sfondo. Si può richiamare altresì la proposta culturale della rassegna “Oriente-Occidente” e del Filmfestival della montagna “Città di Trento” che, pur essendo collocata in un contesto urbano rimanda ad un sistema di riferimenti e di referenti che sono propri di un territorio montano. 88 Il successo di manifestazioni articolate come quelle sopra menzionate dipende anche dalla professionalità messa in campo dagli operatori culturali che le promuovono. Tale professionalità si rende sempre più necessaria anche in contesti meno ambiziosi. E’ appena il caso di ricordare che competenze specifiche e settoriali non possono che essere legate in una struttura di rete per produrre effetti positivi nella gestione di operazioni complesse. Il riferimento ad un sistema non può tuttavia essere estemporaneo, ma va costruito e praticato in modo non spontaneo o casuale e deve essere frutto di un’attenzione mirata e di competenze di tipo specialistico e dunque professionali. Sulla scorta dei ragionamenti condotti appare evidente come sia strategico proporre percorsi professionalizzanti che possano formare figure capaci di interpretare il bisogno di coniugare le aspettative del turista per quanto attiene l’utilizzo del tempo libero con un’offerta di qualità che sappia contemperare abitudini e stili di consumo urbani con quelle fondate su un immaginario della montagna adeguato al tempo e alla elaborazione culturale di oggi. E’ altresì necessario che queste figure possiedano le capacità tecniche e le operatività necessarie per sostanziare questa sensibilità. Capacità tecniche e operatività non possono però maturare se non sono adeguatamente stimolate da processi motivanti che trovano nel percorso formativo occasione per radicarsi e crescere. Dato che il corso viene strutturato su un biennio nel primo anno sarà dato ampio spazio al momento della motivazione al fare, considerato anche il fatto che la classe alla quale viene proposto il percorso ha una debole propensione alla riflessione teorica e che pertanto questo momento dovrà essere necessariamente differito. Gli scopi del percorso formativo che viene proposto agli studenti della classe quarta dell’I.P.S.C.T. di Cavalese possono essere così sintetizzati: 6. Consapevolezza delle dinamiche che sottendono l’organizzazione di eventi e attività di carattere ricreativo e culturale 7. Acquisizione delle tecniche di base per l’attività di animazione nel contesto di un turismo di tipo montano 8. Acquisizione delle procedure di organizzazione di eventi culturali e ricreativi 9. Pratica della gestione di manifestazioni da destinare ad un pubblico di ospiti 10. Acquisizione dell’operatività su strumenti informatici per la gestione di eventi nel settore dello spettacolo Partenariato Azienda di Promozione Turistica della Valle di Fiemme Azienda di Promozione Turistica della Valle di Fassa Periodico “L’Avisio” Azienda Municipalizzata Cinema-Teatro di Cavalese Associazione culturale “Non solo danza” Centro Danza Tesero Filmfestival della montagna “Città di Trento” Fiemme Ski Jazz Società Cooperativa “Marcialonga” Comitato Organizzatore Campionati del Mondo di Sci Nordico – Val di Fiemme Teatro Stabile di Innovazione “L’Uovo” – L’Aquila Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino 89 Descrizione degli obiettivi Il corsista alla fine dell’intervento dovrà dimostrare di conoscere: • Le tecniche di espressione proprie della comunicazione teatrale nelle sue diverse articolazioni (di parola, gestuale, mimica ) ; • il linguaggio del corpo utilizzato dall’ “altro” nella comunicazione interpersonale ; • le forme organizzative di manifestazioni culturali e ricreative • Il corsista alla fine dell’intervento dovrà essere capace di: • ♣ Scegliere ed usare con proprietà le risorse disponibili nell’organizzare eventi di carattere culturale • ♣ Identificare ed interloquire con gli interlocutori istituzionali e gli operatori di settore nell’organizzazione di eventi di carattere sportivo e culturale; • ♣ Utilizzare la lingua ed il corpo per comunicare efficacemente sensazioni, stati d’animo; • ♣ Ordinare ed eseguire le procedure nell’ organizzazione di un evento culturale o ricretivo; • ♣ Lavorare in gruppo. Destinatari dell’intervento OMISSIS Articolazione dell’intervento 200 ore di formazione delle quali 100 in aula/laboratorio 100 in stage Il momento iniziale del corso sarà destinato alla definizione degli obiettivi di apprendimento e all’illustrazione del calendario delle attività. Il primo modulo consisterà nella realizzazione di un laboratorio mimico nel quale gli studenti saranno protagonisti di un work in progress per l’acquisizione di modalità espressive non verbali. Il secondo modulo sarà dedicato ad un percorso di formazione teatrale nel quale gli studenti privilegeranno gli strumenti della voce, della postura e della mimica facciale per esprimere stati d’animo e per comunicare efficacemente in pubblico. Entrambi i moduli saranno utili anche per rafforzare la coscienza di sé e l’autostima negli studenti. Lo stage sarà per gli studenti un’occasione per relazionarsi concretamente con contesti in cui 90 professionalmente sono organizzati e realizzati eventi culturali e ricreativi di particolare rilevanza. La visita guidata alternerà esperienze e riflessioni sull’organizzazione di eventi di carattere culturale e ricreativo di particolare qualità. Centrale sarà l’alternanza tra esperienza diretta dell’offerta turistica e riflessione sulle modalità organizzative e di promozione della stessa Obiettivo del modulo é la conoscenza delle modalità organizzative e promozionali di strutture ed attività nel settore turistico con particolare riferimento agli eventi culturali e ricreativi di respiro nazionale. Resta inteso che, qualora gli esperti si rendessero disponibili solo in particolari momenti dell’anno scolastico, il programma del corso potrà essere rimodulato, senza peraltro perdere la struttura organizzativa complessiva illustrata. Stimolante pare la previsione di incontri con testimonial che da diverso tempo agiscono, con successo, nel campo specifico di intervento oggetto del percorso formativo. Contenuti dell’intervento Illustrazione del percorso 2 h. Definizione e pattuizione degli obiettivi di apprendimento e delle attività Obiettivo della presentazione sarà la motivazione dei corsisti ad una partecipazione attiva e consapevole. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: Aver partecipato alla stesura del progetto e condividerne fasi, obiettivi e finalità Laboratorio teatrale 20 h. L’animazione teatrale – L’attività teatrale come esperienza formativa e ricreativa – Realizzazione di una performance come forma di animazione per un pubblico di ospiti – Documentazione dell’attività laboratoriale Obiettivo specifico del modulo é l’acquisizione di metodi di espressione, attraverso il corpo ed il linguaggio, di esperienze, stati d’animo in funzione comunicativa Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: Esperto nella gestione e realizzazione di laboratori teatrali (Estraneo all’Amministrazione ) Visita guidata a strutture ed eventi di carattere ricreativo e culturale nel Nord-Est 46 h. La visita guidata alternerà esperienze e riflessioni sull’organizzazione di eventi di carattere culturale e ricreativo di particolare qualità. Centrale nella visita sarà l’alternanza tra esperienza diretta dell’offerta turistica e riflessione sulle modalità organizzative e di promozione della stessa Obiettivo del modulo é la conoscenza delle modalità organizzative e promozionali di strutture ed attività nel settore turistico con particolare riferimento agli eventi culturali e ricreativi di respiro nazionale Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: Esperti nelle modalità organizzative e promozionali di strutture ed attività nel settore turistico con particolare riferimento agli eventi culturali e ricreativi di respiro nazionale La mimica: relax e benessere 20 h. Conoscenza delle tecniche di animazioni per un pubblico di adolescenti o anziani basate sulla conoscenza e gestione del corpo – Esercitazioni pratiche Obiettivi specifici del modulo sono: l’acquisizione di metodi di espressione, attraverso il corpo, di 91 esperienze, stati d’animo in funzione comunicativa; l’utilizzo di tecniche di rilassamento. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: Esperto nella gestione e realizzazione di laboratori di danza (Estraneo all’Amministrazione) Incontri con testimonial 10 h. Incontro con testimonial operanti nel settore dell’organizzazione e gestione di attività ricreative , culturali e di cura del corpo ( Fiemme Ski Jazz – Danza estate – Coordinamento Teatrale Trentino Pinacoteca della Magnifica Comunità di Fiemme - Acropark e rafting sull’Avisio) Obiettivo specifico degli incontri é porre gli studenti a confronto con personalità che hanno avuto esperienze significative nell’organizzazione di manifestazioni culturali e ricreative di rilievo nazionale Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: Esperti nell’organizzazione di manifestazioni culturali di rilievo nazionale (Estranei all’Amministrazione) Stage 100 h. Tirocinio in aziende, enti ed istituzioni che promuovono ed organizzano attività di animazione ed eventi di carattere ricreativo e culturale Presentazione pubblica dei risultati del percorso formativo 2 h. Obiettivo generale del modulo è la verifica della capacità di presentare in pubblico il lavoro svolto. Obiettivi specifici saranno la capacità di sintetizzare con efficacia e di costruire percorsi logici strutturati. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: Aver partecipato alla stesura del progetto e condividerne fasi, obiettivi e finalità. Elementi legati alla promozione di attività innovative Il corso prevede al suo interno alcuni moduli nei quali saranno affrontati temi legati all’espressività corporea, sia attraverso le tecniche dell’animazione teatrale che quelle mimiche e di gestualità legata alla danza. Si tratta di importanti elementi del comunicare che troppo spesso sono trascurati nei percorsi curriculari di istruzione e formazione nel settore turistico. Sono invece elementi basilari per facilitare l’iterazione e la comunicazione interpersonale – come ricordano recenti ricerche di tecniche della comunicazione – fattori che assumono particolare rilievo nel momento in cui un operatore del turismo si trova ad interagire con l’ospite. I moduli programmati sono indirizzati alla costruzione di una professionalità in grado di strutturare in modo articolato anche momenti di animazione, sempre più importanti nel contesto dell’offerta turistica. Elementi legati alla tutela delle parità di genere e alle pari opportunità per tutti Le pari opportunità sono garantite dai seguenti elementi: Il corso viene fruito da una classe mista di scuola secondaria superiore ed è stato studiato per fornire una preparazione, al fine dell’inserimento nel mondo del lavoro, che tenga conto in primis della componente femminile della classe ( 11 alunne su 13 in totale). La preparazione che il corso fornirà nel biennio consentirà ai frequentanti di proporsi come collaboratori all’organizzazione di eventi culturali e ricreativi, professione questa in grado di assorbire un’alta percentuale di professionalità femminile. Il corso è strutturato in maniera di far emergere diversi tipi di intelligenza (riflessiva, pratico-operativa, analogica) ed è quindi in grado di intercettare trasversalmente il gruppo-classe senza provocare 92 disomogeneità di partecipazione o demotivazione. Nella progettazione del corso si è tenuto presente il fatto che uno studente della classe è certificato e che un altro proviene da un paese straniero e conosce in modo superficiale la lingua italiana. Alcuni moduli valorizzeranno le sue conoscenze e capacità in modo particolare, rafforzando la sua partecipazione al gruppo classe. Elementi legati allo sviluppo sostenibile La conoscenza del settore delle attività culturali e ricreative comporta la tensione ad un miglioramento della qualità delle relazioni interpersonali che sono elementi che concorrono a creare un profilo di operatore nel settore del turismo più attento alle problematiche legate alla necessità di riconsiderare l’offerta turistica in un’ottica nuova, attenta alla qualità dello sviluppo più che alla mera dimensione quantitativa dello stesso. Il concetto di sviluppo sostenibile non può infatti essere separato da un più armonioso ed intenso rapporto con l’altro e con la natura, al fine di far maturare la consapevolezza che, nell’utilizzo delle risorse naturali, esistono settori nei quali tali risorse possono rinnovarsi ed altri in cui le stesse sono limitate ed il loro utilizzo non può prescindere da un peggioramento complessivo della qualità della vita. Gli elementi di riflessione legati al problema dello sviluppo sostenibile saranno anche oggetto di una parte non trascurabile dell’esperienza legata al periodo di stage. Risorse organizzative e professionali impiegate Direttore: responsabile del progetto; cura i rapporti con le famiglie degli utenti; firma i contratti; firma gli ordini di acquisto; verifica gli scostamenti del "budget" e valuta la possibilità di azioni correttive; si rapporta costantemente, per il suo lavoro con le altre figure di sistema. Referente del progetto: contatta i fornitori selezionati dal Direttore del corso per l'organizzazione degli interventi programmati. E' presente durante i giorni di attività corsuale per monitorare le iniziative attivate. Acquisisce e trasmette all'Ufficio progetti le verifiche intermedie e finali (ove previste) e i giudizi dei docenti sui moduli attivati. E' presente agli incontri di monitoraggio eventualmente richiesti dal nucleo provinciale di controllo delle attività F. S. E. Predispone le valutazioni sintetiche finali per ogni singolo studente. Predispone la relazione finale sul percorso formativo da allegare al consuntivo finanziario. Direttore amministrativo: cura il pagamento dei fornitori secondo le procedure dell'ente; attua il controllo di gestione; cura la tenuta dei libri obbligatori; cura tutti gli aspetti fiscali relativi alle imposte dirette e indirette. Responsabile controllo di gestione: segue la preparazione del budget; cura i rendiconti mensili, trimestrali e annuali; controlla la situazione finanziaria; controlla le fatture e gli aspetti fiscali ad esse connessi; segue la procedura di assunzione del personale con la documentazione e la comunicazione agli uffici; cura la preparazione dei documenti progettuali; cura la trasmissione dei documenti e la loro archiviazione; verifica e controlla l'emissione dei documenti progettuali rispondenti alle normative vigenti; annota nell'apposito database le presenze dei corsisti. Responsabile delle risorse umane: gestisce la selezione del personale in coordinamento con il Direttore e il referente del progetto. "Tutor" d'aula e di "stage": è responsabile della preparazione dell'aula, mantiene le relazioni tra utenti ed esperto e tra esperto e staff di direzione e progettazione. Mantiene i contatti con gli enti e le aziende presso i quali gli studenti saranno impegnati negli "stages" professionali. Docenti: sono responsabili dei singoli percorsi formativi o di parte di essi. Curano la preparazione delle lezioni e/o delle attività in diretto collegamento con il referente di progetto al quale rispondono. Seguono le procedure previste per quanto attiene le modalità di verifica e valutazione dell'intervento. Effettuano e valutano le prove di verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi. Compilano debitamente i registri. 93 Collegamento con le priorità previste nella specifica azione Integrazione "curricola" scolastici, terza area Istituti Professionali di Stato. Nuove tecnologie applicate a servizi specifici di settore . Considerazione nella progettazione degli elementi contenuti nel programma operativo per l'identificazione degli obiettivi specifici ed operativi relativi all'asse di intervento 4I. 02 Considerazione, nella progettazione, dei seguenti punti di debolezza espressi nell'analisi S.W.O.T. : 1. tasso di attività femminile che continua a registrare un livello ancora lontano da quello maschile e dagli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona; 2. il permanere di vincoli che frenano il raggiungimento di una completa parità tra uomini e donne; 3. persistente difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro da parte dei giovani ed in questo ambito particolare di quella componente con titolo di studio medio-basso; 4. crescente presenza di giovani occupati in posizioni contrattuali di tipo para subordinato con una modesta prospettiva di sviluppo professionale e di stabilità 5. segnali, sebbene ancora iniziali, di difficoltà nel contributo al ricambio occupazionale da parte dei giovani residenti sul territorio trentino come effetto del declino demografico e dell'orientamento diffuso al proseguimento degli studi; 6. tendenza alla polarizzazione nell'offerta di lavoro tra qualificazioni "high skills" (laureati) e "low skills" (immigrati) e "strozzature" nell'offerta di figure professionali intermedie di tipo tecnico. 7. Segnali di disaffezione dei giovani ad intraprendere studi a contenuto tecnico-scientifico. 8. Domanda di lavoro dove sono poco rappresentate le posizioni lavorative a maggiore qualificazione tecnico scientifica in quanto espressione di un sistema produttivo con un livello di innovazione tecnologica medio-basso, caratterizzato da un approccio all'innovazione di tipo "trial-and-error" e da una scarsa apertura al colloquio con soggetti esterni all' impresa. 9. Insufficiente collegamento tra sistema formativo e politiche di sviluppo. Considerazione, nella progettazione, dei seguenti punti di forza espressi nell'analisi S.W.O.T. : 1. Gli indicatori del mercato del lavoro esprimono perlopiù performance migliori rispetto alla media nazionale; 2.Un tasso di occupazione totale che con continuità da oltre un decennio si caratterizza per u trend crescente anche per effetto del ricorso diffuso a contratti part-time in particolare per le donne (specialmente nel settore dei servizi); 3. Un trend decrescente nel numero delle persone in cerca di occupazione anche per quanto attiene la componente femminile; 4. Una tendenza all'aumento nelle forze di lavoro; 5. Un saldo tra assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro positivo che si presenta relativamente stabile nel tempo. sebbene a partire dal 2003 si registrino i primi segni di"sofferenza" nel settore industriale e in quello delle "altre attività"; 6. Tendenza alla crescita nella scolarizzazione e nella qualificazione della forza lavoro. 7. Rilevante presenza di un diffuso capitale sociale (anche se frammentato a livello territoriale) in grado di sostenere la produzione di beni collettivi orientati alla qualità. 8. Presenza di un sistema di offerta formativa di qualità, oggetto di monitoraggio continuo e di validazione periodica da parte dell' Amministrazione provinciale (accreditamento ). 9. Peso relativamente maggiore rispetto all'andamento nazionale dell'occupazione in settori meno direttamente esposti alla concorrenza internazionale. 10. Abitudine e impegno ad una pratica concertativa nelle decisioni pubbliche che vede un ampio 94 continuativo coinvolgimento del partenariato istituzionale e sociale locale. 11. Esistenza di un sistema consolidato di orientamento. formazione e inserimento professionale con particolare riferimento ai giovani e alle fasce deboli del mercato del lavoro. 12. Presenza di una efficiente ed efficace amministrazione delle politiche attive del lavoro. Considerazione, nella progettazione, dei seguenti rischi espressi nell'analisi S. W. O. T.: 1. Il permanere di condizioni macroeconomiche che a fronte di scenari incerti sul fronte dei costi delle materie prime e dell' energia e del rischio di inflazione si rilevano non in grado di mantenere la recente ripresa del ciclo economico europeo e nazionale con conseguenti effetti negativi anche in Trentino sulla domanda di lavoro. 2. Consolidamento della contrazione della domanda di lavoro da parte del settore pubblico come effetto delle politiche di contenimento della spesa e del debito pubblico. 3. "Fuga di talenti" per scarsa domanda da parte del settore privato per i lavoratori "high-skills". 4. Ridimensionamento del sistema di incentivazione economica (fiscale, contributiva, ecc. )che potrebbero rendere meno conveniente per le imprese la localizzazione ed il mantenimento di attività produttive in Trentino. 5. Deprivazione delle competenze professionali connesse alla precarizzazione dei rapporti di lavoro. 6. Difficoltà nell'integrazione tra le politiche settoriali. Considerazione, nella progettazione, delle seguenti opportunità espresse nell'analisi S. W. O. T. 1. Consuetudine e capacità consolidate presso l'Amministrazione provinciale a monitorare e valutare le politiche attive del lavoro ed il sistema formativo attraverso criteri idonei a misurare gli effetti in termini di efficienza ed efficacia. 2. Apprezzabile incremento degli investimenti nello sviluppo del capitale umano e sociale nella prospettiva del "lifelong learning" sia da parte del sistema pubblico sia da parte degli operatori privati. 3. Significativa capacità dei servizi dell' Amministrazione provinciale all'accesso e all'utilizzo dei finanziamenti collegati ai fondi strutturali e, più in generale, al bilancio dell'UE. 4. Capacità del sistema produttivo di introdurre rilevanti azioni di innovazione di processo e di prodotto. 5. Capacità di attivare reti di partenariato, 6. Importanti processi di riforma del lavoro, dell'educazione e del "welfare" locale Sussidi e strumenti didattici che si prevede di utilizzare Dispense, anche prodotte "ad hoc", libri, fotocamere digitali, laboratorio informatico, editor di testo, di immagini, web e html. videocamere, videoproiettore, Metodologie adottate Al fine di ottenere che l'apprendimento risulti significativo, rispondente ai diversi stili cognitivi ed efficace, si punterà ad organizzare le lezioni in maniera da superare la sola acquisizione di conoscenza a favore di una capacità di recupero ed elaborazione in modi differenti (analitico, creativo e pratico) della stessa. (Sternberg) Obiettivo: facilitare la comprensione dell'argomento Metodo: verranno trattati gli argomenti procedendo con gradualità, usando un linguaggio chiaro e di facile comprensione, ricorrendo spesso ad esempi, esercizi e applicazioni. Obiettivo: mettere i corsisti nelle condizioni di poter dedurre gli aspetti secondari come se stessero risolvendo semplici esercizi. 95 Metodo: verranno trattati gli argomenti fornendo le conoscenze essenziali, i chiarimenti, i procedimenti applicativi, ma anche chiavi di interpretazione delle diverse problematiche e sollecitate autonome risposte. Obiettivo: sollecitare il confronto delle interpretazioni e la ricerca di una soluzione; sollecitare il confronto di posizioni e di opinioni diverse. Metodo: discussioni guidate per la risoluzione di problemi. Obiettivo: sviluppare capacità di osservazione, analisi e autonomia Metodo: verranno sollecitate ricerche di gruppo; verranno offerte griglie e schemi per l'osservazione e l'analisi. Verranno proposti situazioni complesse per la risoluzione delle quali sarà richiesto l'utilizzo di metodologie che valorizzano la creatività e l'interesse perla ricerca. Obiettivo: insegnare il pensiero analitico Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: analizzare l'argomento, confrontare e contrastare, valutare, spiegare. (Sternberg) Obiettivo: insegnare il pensiero creativo Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: creare una situazione nuova in un contesto conosciuto, ideare, immaginare, supporre nuovi o diversi scenari rispetto ad un contesto dato. (Sternberg) Obiettivo: insegnare a lavorare in gruppo Metodo: saranno valorizzati i contributi alle discussioni e nelle fasi progettuali, sottolineando le indicazioni pertinenti come strategiche per il positivo andamento del lavoro Obiettivo: facilitare l'operatività (stage) Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: usare una strategia o una modalità di lavoro, applicare principi a situazioni concrete. Per i moduli che avranno un carattere fortemente applicativo e di produzione di materiali, si dovrà necessariamente rivolgersi alle indicazioni di Berge: definendo gli obiettivi dell'apprendimento e gli argomenti (goal setter); discriminando ciò che è utile da ciò che potrebbe non esserlo (discriminator); stimolando la partecipazione dei corsisti creando un clima di fiducia e di distensione(host); affrontando eventuali problemi di comunicazione promuovendo la cooperazione tra pari (pace setter); arricchendo il dibattito mediante approfondimenti e chiarimenti (explainer); mantenendo a livelli alti la motivazione, creando una comunità dialogante e rispettosa degli altri (entertainer). Modalità di verifica e valutazione dell'intervento Per moduli di durata superiore alle 20 ore il docente nel corso della prima lezione provvederà a somministrare un test o effettuare una prova pratica per valutare il livello di conoscenze e competenze degli allievi: Il docente fornirà indicazioni al "tutor" (se previsto) che provvederà prima della lezione successiva, a valutare e a stilare una relazione che in copia consegnerà al referente. In assenza del "tutor" le operazioni saranno condotte direttamente dal docente. In relazione ai risultati del test di entrata e con chiaro riferimento a questi, al fine di rendere consapevole l'allievo del processo, il docente nella seconda lezione presenterà il proprio intervento, gli obiettivi da raggiungere e le metodologie che intende usare al fine del raggiungimento degli stessi. E' cosa caldamente raccomandata esplicitare quando detto anche attraverso una traccia scritta che in copia verrà consegnata agli allievi. A metà dell'intervento il docente con l'ausilio del "tutor" (se presente) preparerà la verifica intermedia, anche di carattere operativo, che dovrà evidenziare lo stato dell'opera e i passi da compiere in funzione del raggiungimento dello scopo. Nel corso dell'ultima lezione il docente provvederà a somministrare una prova tesa a verificare il profitto complessivo. La prova dovrà essere scritta o pratica. I criteri di valutazione dovranno essere preventivamente espressi. Alla fine dell'intervento in classe e dopo la correzione della prova finale di profitto il docente stilerà una 96 relazione sull'esperienza ed esprimerà una valutazione del singolo allievo che verrà consegnata al referente e in copia al "tutor". Il referente provvederà a valutare gli esiti in relazione agli standard minimi attesi. A verificare gli apprendimenti verrà invitato anche un rappresentante dell'Ente gestore. Certificabilità degli apprendimenti Di particolare rilevo, ai fini della certificabilità sociale degli apprendimenti saranno le schede di valutazione che renderanno conto delle performances degli studenti ottenute durante il periodo di stage e redatte dai tutor aziendali. A conclusione dell’esperienza sarà rilasciata agli studenti un’attestazione con riportati i giudizi ottenuti nei singoli moduli ed un giudizio complessivo sull’attività svolta. Tale attestazione, pur non avendo nessun valore legale, è stata particolarmente apprezzata nel recente passato dagli operatori economici del settore turistico delle valli di Fiemme e Fassa e ritenuta positiva al fine di poter selezionare il personale, soprattutto dei quadri intermedi. Cavalese, 11 settembre 2012 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Lorenzo Biasiori 97 98 PROGETTO DI AREA PROFESSIONALIZZANTE CLASSE V I.P.S.C.T Anno scolastico 2013/2014 OPERATORE ESPERTO NELLA PROMOZIONE DI ATTIVITA’ RICREATIVE, SPORTIVE E CULTURALI DESTINATE A TARGET SPECIFICI Analisi del contesto e dei bisogni che motivano la proposta di azione Il presente progetto è frutto della considerazione attenta: delle caratteristiche del gruppo-classe cui sarà rivolta l’azione formativa. In particolare si osserva come nel gruppo classe siano presenti: una alunno certificato e alcuni alunni con difficoltà di comunicazione e/o di relazione persona dell’esito e delle risposte ottenute dal corso Codice 2012_4I.02.10 realizzato per gli stessi allievi nello scorso anno: si ricorda come la riflessione teorica fosse stata posticipata di un anno in considerazione delle caratteristiche del gruppo dei corsisti delle effettive esigenze di formazione legate alla promozione dell’attività turistica nelle Valli di Fiemme e Fassa in particolare per quanto attiene alla interpretazione della domanda piuttosto che alla esplorazione dell’offerta. 11. Le valli di Fiemme e Fassa si caratterizzano nel panorama socio-economico trentino come quelle più fortemente connotate da un’economia basata sull’attività turistica. I dati disponibili su arrivi e presenze negli ultimi anni confermano questa affermazione A questi dati oggettivi vanno riferite le riflessioni, le suggestioni ed i suggerimenti che si sono raccolti a partire dalle collaborazioni, partnership ed elaborazioni che costituiscono il patrimonio di esperienza delle azioni formative ideate e realizzate dall’Istituto negli anni precedenti: la Rosa Bianca – Weiβe Rose ha partecipato al Progetto Turismo realizzato dall’ente comprensoriale in occasione dei Campionati mondiali di sci nordico, contribuendo alla elaborazione degli obiettivi formativi ed alla formazione del personale, ha sottoscritto il Progetto d’Ambito che riguarda il futuro della Valle, ha partecipato con i propri docenti e studenti alle iniziative formative sul Distretto della Vivibilità. Gli studi più aggiornati sul turismo differenziano i target con categorie sempre meno sociologiche, ed in coerenza con l’economia dell’immateriale, li caratterizzano rispetto a diverse domande di fruizione del tempo destinato al soggiorno montano. In relazione a ciò è sempre più necessario saper offrire interventi che non vanno considerati “di contorno”, ma che costituiscono dei veri e propri goal da riferire a micro-target ben individuati. L’utilizzo del tempo libero da parte dell’ospite si situa in una posizione di mediazione tra le esigenze connaturate a modelli e tempi urbani del vivere e le aspirazioni definite da un’immagine della montagna che risponde ad un’ideologia costruita su stereotipi consolidati nel tempo. D’altra parte il turismo di valle che è da considerarsi “maturo” nella accezione meno positiva del termine: si evidenziano una domanda di lavoro con un basso livello di innovazione tecnologica, scarsa apertura all'esterno dell'impresa, ricorso a posizioni contrattuali con modeste prospettive di sviluppo e di continuità _ spesso appetite da figure con basso livello di qualificazione _ segnali di disaffezione dei 99 giovani ad intraprendere studi a contenuto tecnico o a formarsi professionalmente, difficoltà nel ricambio generazionale e nella parità di genere. Senza richiamare il concetto salutistico di "villeggiatura", basti ricordare come negli anni Sessanta era sufficiente proporre ad un mercato non ancora caratterizzato da una domanda consapevole, un'immagine stereotipata della montagna, ancorata ad un'idea di natura incontaminata e di paesaggio non urbano. Si propone, anche con questa proposta di attività corsuale un’ipotesi di sviluppo della Valle di Fiemme legata all’idea di ripensare al turismo non in termini di consumo delle risorse a beneficio dei soli ospiti, ma piuttosto come occasione di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale di cui si dispone, proponendolo come in grado di soddisfare i bisogni “immateriali” di ospiti e residenti. Da queste premesse, sono discese, negli anni passati, pratiche formative che hanno cercato di rispondere ai bisogni formativi suggeriti dai diversi partner, così da legare la riconoscibilità e la specificità dell’offerta locale alla sua valorizzazione, all’utilizzo ragionato delle risorse, alla qualità della vita, al rispetto dell’ambiente, alle nuove sfide della competizione globale. Né l’offerta destinata a soddisfare i bisogni di carattere ludico e culturale può limitarsi ad una offerta definita in termini ormai esausti perché semplicemente stereotipi e/o folklorici di alcune dimensioni del vivere in montagna (ad esempio attraverso feste campestri, concerti di cori della montagna, tornei di bocce etc.) ma deve considerare adeguatamente le caratteristiche della domanda di target turistici definiti in maniera più sofisticata. Lo scenario finora descritto, appare complesso e, nonostante sia condiviso dagli “opinion leader” turistici più avvertiti, dagli “stackholder” e dalla APT di valle, risulta innovativo per la realtà locale e richiede di forzare e superare la difficoltà di immaginare la promozione turistica come indipendente dal vissuto, dai bisogni immateriali, come non “personalizzata”. Sulla scorta dei ragionamenti condotti appare evidente come sia strategico proporre percorsi professionalizzanti che possano formare figure capaci di interpretare il bisogno di coniugare le aspettative del turista per quanto attiene l’utilizzo del tempo libero con un’offerta di qualità che sappia contemperare abitudini e stili di consumo urbani con quelle fondate su un immaginario della montagna adeguato al tempo e alla elaborazione culturale di oggi. E’ altresì necessario che queste figure possiedano le capacità tecniche e le operatività necessarie per sostanziare questa sensibilità. Capacità tecniche e operatività non possono però maturare se non sono adeguatamente stimolate da processi motivanti che trovano nel percorso formativo occasione per radicarsi e crescere. Gli scopi del percorso corsuale che viene proposto agli studenti della classe quinta dell'I.P.S.C.T. di Cavalese possono essere così sintetizzati: Consapevolezza delle implicazioni, riscontrabili anche pratica quotidiana degli operatori del settore, che sottendono la personalizzazione dell'offerta turistica e del servizio, Acquisizione di strumenti informativi ed operativi sull’ambiente di valle che possano essere inseriti e “rimontati” in una proposta turistica aggiornata e riferita a segmenti di mercato individuati con una sensibilità ed una professionalità adeguata ai tempi. Metodologicamente si intende, dopo una doverosa pattuizione degli obiettivi ed una altrettanto necessaria informazione sulle risorse, sostituire le percezioni ingenue indotte da una esperienza limitata e sostanziarle, su base esperienziale _in coerenza con le enunciazioni esposte _ con una concreta, anche se limitata, ipotesi di offerta che tenga in considerazione la complessità dinamica del mercato. La visita di studio compresa nel percorso di formazione è stata pensata in modo da permettere agli allievi di sperimentare _ coerentemente agli assunti antropologici studiati _ la concezione di vacanza o di viaggio, intesi come significato riferibile alla dimensione della identità. Su questa base l’intero viaggio, fortemente diverso dalle esperienze già vissute, assume il significato di metafora dell’apprendimento, rinforzata dalla necessità di acquisire i saperi necessari alla sua effettuazione. • 100 Partenariato Azienda Per il Turismo " Val di Fiemme" - Cavalese Associazione albergatori della Valle di Fiemme Periodico "L'Avisio" - Cavalese Comitato Organizzatore Campionati del Mondo di Sci Nordico 2013 - Val di Fiemme Magnifica Comunità di Fiemme - Cavalese Descrizione degli obiettivi Il corsista alla fine dell'intervento dovrà dimostrare di conoscere: Le implicazioni in ambito turistico delle teorie di "Economia dell’esperienza" Le domande di personalizzazione dei servizi ad esse collegate; Le risorse culturali ed artistiche di Valle Le caratteristiche naturalistiche di Valle Il corsista alla fine dell'intervento dovrà essere capace di: Scegliere ed indirizzare con proprietà le risorse disponibili per rivolgere una propria proposta ad uno dei "target" presenti nel complesso della domanda turistica, Lavorare in gruppo, Capitalizzare le proprie esperienze riferendole in maniera esplicita e consapevole alla propria professionalità. Il percorso cognitivo intende portare i ragazzi a: Acquisire nozioni e conoscenze di base su un tema ed ipotizzare modalità di risposta a problemi sottoposti dal docente Confrontarsi con condizioni di realtà e rileggere le posizioni assunte, confermandole o modificandole sulla base dell'esperienza Formalizzare in sintesi e documentare con efficacia il percorso cognitivo svolto Proporre concreti comportamenti in situazioni di realtà, diverse da quelle solitamente esperite Esprimere elementi di forza e di debolezza sulle prime ipotesi operative espresse e motivare la conferma o la modifica delle stesse a seguito del confronto con le condizioni di realtà Migliorare la qualità delle relazioni interpersonali. • Destinatari dell’intervento OMISSIS 101 Articolazione dell’intervento 200 ore di formazione delle quali: 44 in aula/laboratorio 56 in visita guidata 100 in stage In coerenza con le caratteristiche del gruppo dei corsisti, i moduli sono pensati come percorsi strutturati di breve durata, variati nelle modalità formative ed esperienziali. Il momento iniziale dell'intervento sarà destinato alla definizione e pattuizione degli obiettivi di apprendimento, alla licitazione dei livelli di impegno, alla illustrazione del calendario delle attività; l'obiettivo della presentazione sarà la motivazione dei corsisti aduna partecipazione attiva e consapevole. Si svolgerà, auspicabilmente, in modo da coinvolgere partner, enti e famiglie dei corsisti. Il primo modulo consisterà nella analisi delle metafore che sono contenute nella idea e negli stereotipi del modello turistico montano; se ne cercherà il riscontro nelle caratteristiche naturalistiche territoriali e nelle modalità con le quali sono enfatizzate nella comunicazione. Si proseguirà con percorso di indagine sulla domanda turistica giovanile, a partire dall’esperienza di alcune Start-up e di alcuni operatori di settore, superando ogni tentazione dei corsisti di sentirsi interpreti di tutto il target indagato. Con modalità di lezione frontale e di ricerca online si approfondiranno le tematiche del consumo postmoderno e le teorie riconducibili all’Economia dell’esperienza. Si proporrà poi una scoperta di risorse artistiche e culturali di valle, integrando il panorama acquisito nel corso dell’anno precedente. Infine, anche attraverso l’incontro con testimonial, si verificheranno quali target siano destinatari delle iniziative promozionali di valle. Lo stage sarà per gli studenti un’occasione per relazionarsi concretamente con contesti in cui professionalmente sono organizzati e realizzati eventi culturali e ricreativi di particolare rilevanza. La visita guidata, particolarmente importante all’interno del progetto, dovrà avere caratteristiche di un viaggio tale indurre uno spiazzamento cognitivo sufficienti per costituire un significato esperienziale che confermi le implicazioni teoriche del corso e costituisca una interiorizzazione significativa. A conclusione del percorso annuale è previsto un incontro pubblico, pubblicizzato, concertato con partner, enti, famiglie e scuola, per la presentazione la restituzione dei risultati ottenuti. Resta inteso che, qualora gli esperti si rendessero disponibili solo in particolari momenti dell’anno scolastico, il programma del corso potrà essere rimodulato, senza peraltro perdere la struttura organizzativa complessiva illustrata. Contenuti dell’intervento Illustrazione del percorso 2 h. Definizione e pattuizione degli obiettivi di apprendimento e delle attività e licitazione dei livelli di impegno attesi. Obiettivo della presentazione sarà la motivazione dei corsisti ad una partecipazione attiva e consapevole, che si concretizzerà nella distribuzione dei compiti e nell’accorpamento in gruppi diversi per le attività richieste. A questa fase sono invitai i partner, le famiglie, i riferimenti esterni di settore. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: Aver partecipato alla stesura del progetto e condividerne fasi, obiettivi e finalità 102 La Montagna massa 8 h. Analisi di documentazioni sulle diverse percezioni del consumo del prodotto montagna con ricerca ed utilizzo di riviste e magazine destinati a target diversificati ; tecniche di schedatura di documenti. E’ previsto il lavoro per coppie o gruppi. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: conoscenza specifica delle ipotesi di rappresentazione metaforica dell’ambiente - Esperienza di tecniche di comunicazione di massa La Montagna giovane 8 h. La domanda turistica giovanile, a partire dall’esperienza di alcune Start-up e di alcuni operatori di settore, mode stereotipi ed identità. E’ possibile il lavoro per coppie o gruppi. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: conoscenza specifica settore e del target Esperienza di tecniche di comunicazione di massa La Montagna esperienziale 8h La teoria dell’ “Economia dell’esperienza " riferita ai mercati globali e telematici e alla sua applicabilità al settore turistico; conoscenza delle teorie sulla "economia del simbolico" e "surmodernità". E’ previsto il lavoro per coppie o gruppi. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: esperienza nei campi sopra descritti con capacità ed esperienza nella mediazione didattica, titolo preferenziale sarà l'aver partecipato ai lavori della Commissione Formazione del Progetto d'Ambito promosso dalla APT di Cavalese. La Montagna colta 8h Individuazione delle risorse della cultura popolare: le immagini e le sculture della devozione popolare, i costumi. Individuazione delle risorse della cultura alta: le scuole pittoriche, le architetture, la scrittura – I giacimenti culturali del territorio. Sarà privilegiata la conoscenza diretta del territorio. Per questo motivo alcune delle ore previste saranno effettuate sul campo, visitando luoghi di rilevante significato sotto il profilo artistico e culturale. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: esperienza nel settore Titolo preferenziale: diploma di laurea in materie umanistiche o in architettura. La Montagna scelta 8h Con incontri con i "testimonial" dovranno essere raccolte le informazioni, non sempre omogenee necessarie a definire nella prassi il concetti di "esperienza" e le sue implicazioni antropologiche, le caratteristiche soggettive della domanda e le percezioni che guidano l'offerta. E’ previsto il lavoro per coppie o gruppi. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: esperienza nella attività di rilevazione, nella mediazione di gruppi di lavoro, esperienza di laboratorio. Viaggio esperienziale 56 h Particolarmente importante all’interno del progetto, dovrà avere caratteristiche di esperienza cognitiva sufficienti per costituire un significato esperienziale che confermi le implicazioni teoriche del corso e costituisca una interiorizzazione significativa. Per questo la destinazione è prevista al di fuori dei 103 confini nazionali. Gli studenti saranno chiamati a realizzare una documentazione visiva e scritta dell’esperienza vissuta, utilizzando modalità compatibili alla valutazione prevista al metodo “Student Behavior Observation”. E’ previsto il lavoro per coppie o gruppi. Requisiti professionali richiesti per i fornitori del servizio: conoscenza dei territori oggetto della visita guidata – conoscenza delle implicazioni culturali e simboliche della visita guidata – Esperienza in strategie di promozione turistica. Stage 100 h. Tirocinio in aziende, enti ed istituzioni che informano la lora attività turistica alla ricerca di target definiti a priori. Presentazione pubblica dei risultati del percorso formativo 2 h. Obiettivo generale del modulo è la verifica della capacità di presentare in pubblico il lavoro svolto. Obiettivi specifici saranno la capacità di sintetizzare con efficacia e di costruire percorsi logici strutturati. Requisiti professionali richiesti per il fornitore del servizio: Aver partecipato alla stesura del progetto e condividerne fasi, obiettivi e finalità. Elementi legati alla promozione di attività innovative Gli elementi innovativi sono riscontrabili: • nella teoria in una concezione di domanda turistica come interno ad una "Economia dell’esperienza" riferita alla "economia del simbolico", alla "surmodernità" per ridefinire antropologicamente domande identitarie o legate a bisogni immateriali • nella metodologia che ricorre sia ad attività diversificate, sia all'esperienza diretta, che verranno utilizzate, induttivamente, quali sineddoche dei concetti che si vogliono veicolare. • nelle metodiche di autovalutazione che fanno uso di strumenti derivati dalla “Student Behavior Observation” e dalla pratica di una documentazione che ricorre alla pratica degli schemi S.W.O.T. • nell’orientamento all’utilizzo ragionato del territorio e delle risorse contenendone il consumo. L'uso delle tecnologie è strumentale e funzionale alle discipline e ai compiti da svolgere ed è elemento caratterizzante di attività innovative legate alla promozione turistica. Analisi S.W.O.T. dell’ipotesi progettuale Strenghts l’analisi dall’interno della realtà turistica locale, la partecipazione dei progettisti al dibattito sulle linee evolutive della progettualità turistica, l’aver scelto come focus la domanda turistica e non l’offerta, la conoscenza approfondita dei destinatari, l’apertura esperienziale alle novità, le metodologie consapevolmente scelte. Weakness la scarsità del tempo destinato alle attività di approfondimento e di assimilazione degli input teorici, la motivazione dei destinatari da conquistare ad ogni passo, l’aver scelto come focus la domanda turistica e non l’offerta, l’episodicità metodologica. Opportunities 104 offrire ai partners un contributo alla riflessione sulle strategie turistiche in valle, aggiornare partner,esperti e corsisti sul dibattito e sulla ricerca turistica contribuire alla crescita professionale di esperti e corsisti, Offrire ai corsisti delle linee-guida aggiornate e utili in ogni professione legata al turismo far sperimentare ambienti e ipotesi di mercato diverse. Threads offrire stimoli incompatibili colle condizioni del mercato o con un suo arroccamento difensivo indotto dalla crisi, offrire argomenti divergenti rispetto alle attese delle famigli dei corsisti, talvolta più attente alla operatività tecnica specifica che alla comprensione dei cambiamenti. Elementi legati alla tutela delle parità di genere e alle pari opportunità per tutti Le pari opportunità sono garantite dai seguenti elementi: Il corso viene fruito da una classe mista di scuola secondaria superiore ed è stato studiato per fornire una preparazione, al fine dell’inserimento nel mondo del lavoro, che tenga conto in primis della componente femminile della classe (10 alunne su 12 in totale). La preparazione che il corso fornirà nel biennio consentirà ai frequentanti di proporsi come collaboratori all’organizzazione di eventi culturali e ricreativi, professione questa in grado di assorbire un’alta percentuale di professionalità femminile. Il corso è strutturato in maniera di far emergere diversi tipi di intelligenza (riflessiva, pratico-operativa, analogica) ed è quindi in grado di intercettare trasversalmente il gruppo-classe senza provocare disomogeneità di partecipazione o demotivazione. Nella progettazione del corso si è tenuto presente il fatto che uno studente della classe è certificato . Alcuni moduli valorizzeranno le sue capacità in modo particolare, rafforzando la sua partecipazione al gruppo classe. Elementi legati allo sviluppo sostenibile Nei presupposti richiamati nell’Analisi di contesto vi è il riferimento esplicito è al Distretto della vivibilità, ed a questa ipotesi di sviluppo della Valle di Fiemme viene legata l’idea di ripensare al turismo non in termini di consumo delle risorse a beneficio dei soli ospiti, ma piuttosto come occasione di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale di cui si dispone, proponendolo come in grado di soddisfare i bisogni “immateriali” di ospiti e residenti. Da qui il riferimento alla "Economia dell’esperienza", perché il futuro dell'economia è anche vendere una minor quantità di un maggior numero di beni perseguendo una perequazione sociale di costi e benefici. Indagare i bisogni immateriali comporta una più attenta personalizzazione della offerta e dei servizi e cercando di unire la qualità, lo sviluppo del settore turistico, la valorizzazione delle risorse locali e la sostenibilità ambientale. Il percorso consentirà agli studenti di individuare e conoscere nuove possibilità di impiego nel settore turistico in ruoli che sono stati identificati all'interno del piano comprensoriale di sviluppo economico e che tendono a distribuire la ricchezza derivante dall'economia turistica su un largo strato di popolazione. La tensione ad un miglioramento della qualità delle relazioni interpersonali, evidenziato tra gli obiettivi già nello scorso anno, concorre a creare un profilo di operatore nel settore del turismo più attento alle problematiche legate alla necessità di riconsiderare l’offerta turistica attenta alla qualità dello sviluppo più che alla mera dimensione quantitativa dello stesso. Il concetto di sviluppo sostenibile non può infatti essere separato da un più armonioso ed intenso rapporto con l’altro e con la natura, al fine di far maturare la consapevolezza che, nell’utilizzo delle risorse naturali, esistono settori nei quali tali risorse 105 possono rinnovarsi ed altri in cui le stesse sono limitate ed il loro utilizzo non può prescindere da un peggioramento complessivo della qualità della vita. Gli elementi di riflessione legati al problema dello sviluppo sostenibile saranno anche oggetto di una parte non trascurabile dell’esperienza legata al periodo di stage. Risorse organizzative e professionali impiegate Direttore: responsabile del progetto; cura i rapporti con le famiglie degli utenti; firma i contratti; firma gli ordini di acquisto; verifica gli scostamenti del "budget" e valuta la possibilità di azioni correttive; si rapporta costantemente, per il suo lavoro con le altre figure di sistema. Referente del progetto: contatta i fornitori selezionati dal Direttore del corso per l'organizzazione degli interventi programmati. E' presente durante i giorni di attività corsuale per monitorare le iniziative attivate. Acquisisce e trasmette all'Ufficio progetti le verifiche intermedie e finali (ove previste) e i giudizi dei docenti sui moduli attivati. E' presente agli incontri di monitoraggio eventualmente richiesti dal nucleo provinciale di controllo delle attività F. S. E. Predispone le valutazioni sintetiche finali per ogni singolo studente. Predispone la relazione finale sul percorso formativo da allegare al consuntivo finanziario. Direttore amministrativo: cura il pagamento dei fornitori secondo le procedure dell'ente; attua il controllo di gestione; cura la tenuta dei libri obbligatori; cura tutti gli aspetti fiscali relativi alle imposte dirette e indirette. Responsabile controllo di gestione: segue la preparazione del budget; cura i rendiconti mensili, trimestrali e annuali; controlla la situazione finanziaria; controlla le fatture e gli aspetti fiscali ad esse connessi; segue la procedura di assunzione del personale con la documentazione e la comunicazione agli uffici; cura la preparazione dei documenti progettuali; cura la trasmissione dei documenti e la loro archiviazione; verifica e controlla l'emissione dei documenti progettuali rispondenti alle normative vigenti; annota nell'apposito database le presenze dei corsisti. Responsabile delle risorse umane: gestisce la selezione del personale in coordinamento con il Direttore e il referente del progetto. "Tutor" d'aula e di "stage": è responsabile della preparazione dell'aula, mantiene le relazioni tra utenti ed esperto e tra esperto e staff di direzione e progettazione. Mantiene i contatti con gli enti e le aziende presso i quali gli studenti saranno impegnati negli "stages" professionali. Docenti: sono responsabili dei singoli percorsi formativi o di parte di essi. Curano la preparazione delle lezioni e/o delle attività in diretto collegamento con il referente di progetto al quale rispondono. Seguono le procedure previste per quanto attiene le modalità di verifica e valutazione dell'intervento. Effettuano e valutano le prove di verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi. Compilano debitamente i registri. Collegamento con le priorità previste nella specifica azione Considerazione nella progettazione degli elementi contenuti nel programma operativo per l'identificazione degli obiettivi specifici ed operativi relativi all'asse di intervento 4I. 02 Considerazione, nella progettazione, dei seguenti punti di debolezza espressi nell'analisi S.W.O.T. delle condizioni esterne al progetto: 1. tasso di attività femminile che continua a registrare un livello ancora lontano da quello maschile e dagli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona; 2. il permanere di vincoli che frenano il raggiungimento di una completa parità tra uomini e donne; 3. persistente difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro da parte dei giovani ed in questo ambito particolare di quella componente con titolo di studio medio-basso; 4. crescente presenza di giovani occupati in posizioni contrattuali di tipo para subordinato con una modesta prospettiva di sviluppo professionale e di stabilità 5. segnali, sebbene ancora iniziali, di difficoltà nel contributo al ricambio occupazionale da parte dei giovani residenti sul territorio trentino come effetto del declino demografico e dell'orientamento diffuso 106 al proseguimento degli studi; 6. tendenza alla polarizzazione nell'offerta di lavoro tra qualificazioni "high skills" (laureati) e "low skills" (immigrati) e "strozzature" nell'offerta di figure professionali intermedie di tipo tecnico. 7. Segnali di disaffezione dei giovani ad intraprendere studi a contenuto tecnico-scientifico. 8. Domanda di lavoro dove sono poco rappresentate le posizioni lavorative a maggiore qualificazione tecnico scientifica in quanto espressione di un sistema produttivo con un livello di innovazione tecnologica medio-basso, caratterizzato da un approccio all'innovazione di tipo "trial-and-error" e da una scarsa apertura al colloquio con soggetti esterni all' impresa. 9. Insufficiente collegamento tra sistema formativo e politiche di sviluppo. Considerazione, nella progettazione, dei seguenti punti di forza espressi nell'analisi S.W.O.T. delle condizioni esterne al progetto: 1. Gli indicatori del mercato del lavoro esprimono perlopiù performance migliori rispetto alla media nazionale; 2.Un tasso di occupazione totale che con continuità da oltre un decennio si caratterizza per u trend crescente anche per effetto del ricorso diffuso a contratti part-time in particolare per le donne (specialmente nel settore dei servizi); 3. Un trend decrescente nel numero delle persone in cerca di occupazione anche per quanto attiene la componente femminile; 4. Una tendenza all'aumento nelle forze di lavoro; 5. Un saldo tra assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro positivo che si presenta relativamente stabile nel tempo. sebbene a partire dal 2003 si registrino i primi segni di"sofferenza" nel settore industriale e in quello delle "altre attività"; 6. Tendenza alla crescita nella scolarizzazione e nella qualificazione della forza lavoro. 7. Rilevante presenza di un diffuso capitale sociale (anche se frammentato a livello territoriale) in grado di sostenere la produzione di beni collettivi orientati alla qualità. 8. Presenza di un sistema di offerta formativa di qualità, oggetto di monitoraggio continuo e di validazione periodica da parte dell' Amministrazione provinciale (accreditamento ). 9. Peso relativamente maggiore rispetto all'andamento nazionale dell'occupazione in settori meno direttamente esposti alla concorrenza internazionale. 10. Abitudine e impegno ad una pratica concertativa nelle decisioni pubbliche che vede un ampio continuativo coinvolgimento del partenariato istituzionale e sociale locale. 11. Esistenza di un sistema consolidato di orientamento. formazione e inserimento professionale con particolare riferimento ai giovani e alle fasce deboli del mercato del lavoro. 12. Presenza di una efficiente ed efficace amministrazione delle politiche attive del lavoro. Considerazione, nella progettazione, dei seguenti rischi espressi nell'analisi S. W. O. T. delle condizioni esterne al progetto: 1. Il permanere di condizioni macroeconomiche che a fronte di scenari incerti sul fronte dei costi delle materie prime e dell' energia e del rischio di inflazione si rilevano non in grado di mantenere la recente ripresa del ciclo economico europeo e nazionale con conseguenti effetti negativi anche in Trentino sulla domanda di lavoro. 2. Consolidamento della contrazione della domanda di lavoro da parte del settore pubblico come effetto delle politiche di contenimento della spesa e del debito pubblico. 3. "Fuga di talenti" per scarsa domanda da parte del settore privato per i lavoratori "high-skills". 4. Ridimensionamento del sistema di incentivazione economica (fiscale, contributiva, ecc. )che potrebbero rendere meno conveniente per le imprese la localizzazione ed il mantenimento di attività 107 produttive in Trentino. 5. Deprivazione delle competenze professionali connesse alla precarizzazione dei rapporti di lavoro. 6. Difficoltà nell'integrazione tra le politiche settoriali. Considerazione, nella progettazione, delle seguenti opportunità espresse nell'analisi S. W. O. T. delle condizioni esterne al progetto: 1. Consuetudine e capacità consolidate presso l'Amministrazione provinciale a monitorare e valutare le politiche attive del lavoro ed il sistema formativo attraverso criteri idonei a misurare gli effetti in termini di efficienza ed efficacia. 2. Apprezzabile incremento degli investimenti nello sviluppo del capitale umano e sociale nella prospettiva del "lifelong learning" sia da parte del sistema pubblico sia da parte degli operatori privati. 3. Significativa capacità dei servizi dell' Amministrazione provinciale all'accesso e all'utilizzo dei finanziamenti collegati ai fondi strutturali e, più in generale, al bilancio dell'UE. 4. Capacità del sistema produttivo di introdurre rilevanti azioni di innovazione di processo e di prodotto. 5. Capacità di attivare reti di partenariato, 6. Importanti processi di riforma del lavoro, dell'educazione e del "welfare" locale Sussidi e strumenti didattici che si prevede di utilizzare Dispense, anche prodotte "ad hoc", libri, fotocamere digitali, laboratorio informatico, editor di testo, di immagini, web e html. videocamere, videoproiettore, Metodologie adottate La metodologia di formazione, simile a quelle che vengono realizzate in ambito aziendale e nella formazione manageriale, risulta essere fondata sulla esperienza di ruoli che hanno valore analogico e metaforico rispetto alle competenze professionali cercate.Nello svolgimento del percorso dell’anno passato si è affrontato il concetto di Autenticità, identificata come i componenti soggettivi ed oggettivi di una esperienza memorabile Poiché le proposte formative fondate sull’esperienza coinvolgono comportamenti profondamente radicati nella identità, nella positiva considerazione dell’interesse e della serietà dimostrata dai corsisti, occasione formativa offerta va schematizzata come : 1. N uova, in modo che essi siano liberi, nel formulare un giudizio di merito, anche da precedenti analoghe esperienze personali alle quali riferire, in funzione di misura e confronto, sia le aspettative, sia la soddisfazione; 2. A ttraente nei suoi aspetti intrinseci, in modo da rendere evidente e coinvolgente l’apprendimento 3. E sperienziale, cioè centrata sulla Esperienza diretta ed attiva, e non sulla fruizione passiva; 4. M etaforica, cioè analizzabile, nei ruoli che i corsisti sono tenuti ad interpretare durante il percorso formativo e di studio; 5. M emorabile, cioè istitutiva della Memoria in riferimento agli aspetti emotivi, ancor più che a quelli cognitivi (assunzione di consapevolezza del percorso formativo), ed a quelli documentali (le occasioni offerte dal percorso medesimo). 6. I 108 nnovativa nello squilibrio che privilegia i momenti esperienziali, pur non rinunciando a momenti di preparazione intesa come informazione necessaria e a una produzione che riassuma concretamente le esperienze vissute. Al fine di ottenere che l'apprendimento risulti significativo, rispondente ai diversi stili cognitivi ed efficace, si punterà ad organizzare le lezioni in maniera da superare la sola acquisizione di conoscenza a favore di una capacità di recupero ed elaborazione in modi differenti (analitico, creativo e pratico) della stessa. Obiettivo: facilitare la comprensione dell'argomento Metodo: verranno trattati gli argomenti procedendo con gradualità, usando un linguaggio chiaro e di facile comprensione, ricorrendo spesso ad esempi, esercizi e applicazioni. Obiettivo: mettere i corsisti nelle condizioni di poter dedurre gli aspetti secondari come se stessero risolvendo semplici esercizi. Metodo: verranno trattati gli argomenti fornendo le conoscenze essenziali, i chiarimenti, i procedimenti applicativi, ma anche chiavi di interpretazione delle diverse problematiche e sollecitate autonome risposte. Obiettivo: sollecitare il confronto delle interpretazioni e la ricerca di una soluzione; sollecitare il confronto di posizioni e di opinioni diverse. Metodo: discussioni guidate per la risoluzione di problemi. Obiettivo: sviluppare capacità di osservazione, analisi e autonomia Metodo: verranno sollecitate ricerche di gruppo; verranno offerte griglie e schemi per l'osservazione e l'analisi. Verranno proposti situazioni complesse per la risoluzione delle quali sarà richiesto l'utilizzo di metodologie che valorizzano la creatività e l'interesse perla ricerca. Obiettivo: insegnare il pensiero analitico Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: analizzare l'argomento, confrontare e contrastare, valutare, spiegare. Obiettivo: insegnare il pensiero creativo Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: creare una situazione nuova in un contesto conosciuto, ideare, immaginare, supporre nuovi o diversi scenari rispetto ad un contesto dato. (Sternberg) Obiettivo: insegnare a lavorare in gruppo Metodo: saranno valorizzati i contributi alle discussioni e nelle fasi progettuali, sottolineando le indicazioni pertinenti come strategiche per il positivo andamento del lavoro Obiettivo: facilitare l'operatività (stage) Metodo: verranno incoraggiati gli studenti a: usare una strategia o una modalità di lavoro, applicare principi a situazioni concrete. Per i moduli che avranno un carattere fortemente applicativo e di produzione di materiali, si dovrà necessariamente rivolgersi alle indicazioni di Berge: definendo gli obiettivi dell'apprendimento e gli argomenti (goal setter); discriminando ciò che è utile da ciò che potrebbe non esserlo (discriminator); stimolando la partecipazione dei corsisti creando un clima di fiducia e di distensione(host); affrontando eventuali problemi di comunicazione promuovendo la cooperazione tra pari (pace setter); arricchendo il dibattito mediante approfondimenti e chiarimenti (explainer); mantenendo a livelli alti la motivazione, creando una comunità dialogante e rispettosa degli altri (entertainer). Modalità di verifica e valutazione dell'intervento Si confermano quelle già definite in analoghe tipologie progettuali, aggiornate, per quanto riguarda il viaggio a quanto precedentemente dichiarato. Nei moduli di durata superiore alle 20 ore (se previsti) il docente nel corso della prima lezione 109 provvederà a somministrare un test o effettuare una prova pratica per valutare il livello di conoscenze e competenze degli allievi: Il docente fornirà indicazioni al "tutor" (se previsto) che provvederà prima della lezione successiva, a valutare e a stilare una relazione che in copia consegnerà al referente. In assenza del "tutor" le operazioni saranno condotte direttamente dal docente. In relazione ai risultati del test di entrata e con chiaro riferimento a questi, al fine di rendere consapevole l'allievo del processo, il docente nella seconda lezione presenterà il proprio intervento, gli obiettivi da raggiungere e le metodologie che intende usare al fine del raggiungimento degli stessi. E' cosa caldamente raccomandata esplicitare quando detto anche attraverso una traccia scritta che in copia verrà consegnata agli allievi. Nei moduli di durata superiore alle 20 ore (se previsti) a metà dell'intervento il docente con l'ausilio del "tutor" (se presente) preparerà la verifica intermedia, anche di carattere operativo, che dovrà evidenziare lo stato dell'opera e i passi da compiere in funzione del raggiungimento dello scopo. Qualora non sia prevista la raccolta di materiali od esercitazioni, nel corso dell'ultima lezione il docente provvederà a somministrare una prova tesa a verificare il profitto complessivo. La prova dovrà essere scritta o pratica. I criteri di valutazione dovranno essere preventivamente espressi. Alla fine dell'intervento in classe e dopo la correzione della prova finale di profitto il docente stilerà una relazione sull'esperienza ed esprimerà una valutazione del singolo allievo che verrà consegnata al referente e in copia al "tutor". Il referente provvederà a valutare gli esiti in relazione agli standard minimi attesi. A verificare gli apprendimenti verrà invitato anche un rappresentante dell'Ente gestore. Certificabilità degli apprendimenti Di particolare rilevo, ai fini della certificabilità sociale degli apprendimenti saranno le schede di valutazione che renderanno conto delle performances degli studenti ottenute durante il periodo di stage e redatte dai tutor aziendali. A conclusione dell’esperienza sarà rilasciata agli studenti un’attestazione con riportati i giudizi ottenuti nei singoli moduli ed un giudizio complessivo sull’attività svolta. Tale attestazione, pur non avendo nessun valore legale, è stata particolarmente apprezzata nel recente passato dagli operatori economici del settore turistico delle valli di Fiemme e Fassa e ritenuta positiva al fine di poter selezionare il personale, soprattutto dei quadri intermedi. 110 111
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