Scheda informativa Posa di Listone Giordano® su sottofondo radiante LA SCELTA DEL TIPO DI PARQUET All'interno della categoria parquet incollato, Listone Giordano® possiede i migliori requisiti per la posa sui sottofondi radianti, sia riscaldanti che raffrescanti, in quanto la sua costituzione, il suo limitato spessore e la necessità di essere sempre posato mediante incollaggio continuo al sottofondo, garantiscono: · · eccezionale stabilità alle dilatazioni-deformazioni del legno, che si traduce in mantenimento dell’estetica originale del pavimento; minore resistenza termica, che si traduce in risparmio di energia. La capacità di stabilità alle dilatazioni-deformazioni del legno riveste una notevole importanza, giacché il primo effetto del riscaldamento sotto un elemento in legno è quello di farne diminuire l'umidità, di restringere la dimensione e di creare fessurazioni più o meno elevate tra le liste (deformazioni tipicamente rilevabili in un legno massello). Listone Giordano®, invece, grazie al suo supporto in multistrato di legno con strati disposti alternativamente a fibre incrociate, anche quando sottoposto ad un continuo riscaldamento o raffrescamento, offre il massimo della stabilità dimensionale, attenuando, in misura rilevante, il valore delle fessurazioni. I valori di resistenza termica variano a seconda della specie legnosa e soprattutto a seconda dello spessore del parquet. Tralasciando le differenze dovute al tipo di legno, che sono del tutto trascurabili nei modesti spessori dei parquet, è possibile individuare, in base agli spessori ed al tipo e modo di posa, due diverse categorie di pavimento: a) parquet incollato su massetto (Listone Giordano®) resistenza termica R = 0.06-0.13 m²K/W, equivalente ad una moquette da 4 mm b) parquet flottante o su magatelli (flottante o listone massello) resistenza termica R=0.17-0.23 m²K/W (considerando, per la posa flottante, anche la presenza dell’aria e del materassino fonoassorbente), equivalente ad una moquette da 10 mm Da questa suddivisione in base alla maggiore o minore resistenza termica, si conclude che conviene, ai fini energetici, realizzare i pavimenti in legno radianti con il parquet incollato e non con il flottante o i listoni su magatelli. In effetti quest'ultimi due tipi hanno prestazioni inferiori nei confronti dell'incollato che offre minori spessori e soprattutto continuità di conduzione termica. IL SOTTOFONDO DI UN SISTEMA RADIANTE A CIRCOLAZIONE DI LIQUIDO Negli impianti di riscaldamento a bassa temperatura (max 40-45°C del liquido in circolazione nell’impianto), i condotti debbono essere affogati in un conglomerato in grado di rivestirli nel miglior modo possibile così che sia garantita la migliore trasmissione del calore. Nella maggior parte dei casi tali conglomerati sono di natura cementizia (tradizionali, a veloce essiccazione o autolivellanti) o di anidrite. Massetti cementizi Possono essere realizzati con l’impiego di cementi a presa normale oppure con leganti idraulici a veloce essiccazione. Nella loro esecuzione, da effettuare sostanzialmente come quella di un massetto tradizionale, in particolare la superficie deve essere preparata in modo da renderla simile a quella di un intonaco frattazzato fine. L’eccessiva lisciatura potrebbe determinare una lenta stagionatura ed una precaria presa del collante per il parquet mentre un’eccessiva rugosità potrebbe determinare la non perfetta compattezza superficiale ed un eccessivo consumo di collante. pag. 1 di 6 Margaritelli S.p.A. – Fraz. Miralduolo 06089 Torgiano - Perugia - Italy - Tel. +39.075.988.681 Fax +39.075.988.90.43 - info@listonegiordano.com - www.listonegiordano.com Scheda informativa Massetti di anidrite autolivellanti Dopo la loro realizzazione, eseguita da personale specializzato, e prima della posa del parquet, dovrà essere tassativamente eseguita un’opera di consolidamento superficiale del massetto di anidrite, effettuando dapprima un’opera di brossatura superficiale (con macchina monospazzola per la rimozione del sottile strato superiore) e subito dopo un’applicazione di primer consolidante che non contenga acqua (che è capace di disgregare il conglomerato anidritico) né solventi (che potrebbero danneggiare i condotti). Massetti cementizi autolivellanti E’ possibile affermare che, insieme ai massetti di anidrite, quelli cementizi autolivellanti offrono le migliori assicurazioni di rivestimento continuo dei condotti, essenziale per la migliore trasmissione del calore. Dopo la loro realizzazione e stagionatura, comunque prima della posa del parquet, dovrà essere effettuata un’indagine volta ad accertare la compattezza superficiale del massetto. Nel caso in cui i normali metodi di indagine (tipo sfregamento della punta di un chiodo) dovessero mettere in luce una qualche inconsistenza è assolutamente necessario eseguire dapprima un’opera di brossatura superficiale (con macchina monospazzola e carta abrasiva grossolana) e subito dopo un’applicazione di primer consolidante (si suggerisce di utilizzare prodotti a base poliuretanica e senza solventi). In tutti i casi sopra descritti, sin dalle fasi della progettazione dovrà essere tenuto conto che i tubi dell’impianto debbono essere ricoperti da almeno 30 mm di materiale di sottofondo, così da permettere una corretta propagazione del calore ed evitare delle concentrazioni che potrebbero danneggiare il parquet. Schema di stratificazione di un sottofondo radiante a pavimento massetto pannello radiante e isolante termico Listone Giordano® collante 30 mm condotti del riscaldamento schermo vapore (es.:doppio telo in polietilene) strato di livellamento dei condotti di servizio Va posta particolare attenzione alla possibile risalita verso la superficie di eventuale umidità contenuta nello/negli strato/i posto/i sotto al pannello radiante (solitamente costituiti di materiali alleggeriti con alto potere di ritenzione dell’acqua utilizzata per il loro impasto). Al fine di scongiurare questa negativa influenza è consigliato di porre sempre, al di sotto del pannello radiante, un doppio strato di telo di polietilene, a svolgere la funzione di schermo vapore. Prima del completo indurimento dovranno essere formati i giunti di dilatazione, sezionando il massetto in tutte quelle parti in cui viene richiesto, che solitamente sono: pag. 2 di 6 Margaritelli S.p.A. – Fraz. Miralduolo 06089 Torgiano - Perugia - Italy - Tel. +39.075.988.681 Fax +39.075.988.90.43 - info@listonegiordano.com - www.listonegiordano.com Scheda informativa · in corrispondenza delle soglie delle porte; · al centro degli ambienti, dove la notevole dimensione lo rende necessario (seguire le indicazioni del produttore dell’impianto e/o del costruttore del massetto); · in proiezione ad eventuali giunti tecnici presenti nella struttura dell’edificio; · in tutti quei casi in cui lo stesso produttore del materiale impiegato per il massetto lo consigli. Si tenga conto che il sottofondo in genere, ma in particolare quello di un impianto radiante a pavimento, deve essere curato tanto da rendere le giuste doti di planarità, rugosità, compattezza strutturale e compattezza superficiale, sin dal momento della sua realizzazione in quanto è necessario evitare interventi di pesante consolidamento e/o di livellamento. Ciclo di stagionatura artificiale del massetto Trascorsi 28 gg. dalla sua realizzazione (tempo minore, come indicato dal produttore, per i leganti a veloce essiccazione e per i massetti autolivellanti), potrà essere iniziato il ciclo di stagionatura artificiale del massetto che, con la messa in funzione dell’impianto di riscaldamento e seguendo le fasi di seguito riportate, consente di raggiungere il giusto tenore di umidità residua in modo tale da rendere definitivamente stabile il conglomerato ed evitare che si formino delle pericolose fratture del sottofondo: · · · · · · · Dopo aver disconnesso tutte le sonde di rilevamento ambientale, che altrimenti farebbero funzionare il generatore di calore solo in funzione della temperatura dell’aria, azionare l'impianto aumentando la temperatura del liquido di circa 4-5°C al giorno fino a raggiungere la massima temperatura di esercizio, di solito 40-45°C. Il riscaldamento dovrà avvenire partendo da una temperatura vicina a quella ambiente. Mantenere l'impianto alla temperatura massima raggiunta per almeno 1 settimana. Spegnere l'impianto abbassando la temperatura di circa 5°C al giorno. Mantenere l'impianto spento per circa 5/10 gg. Riaccendere l'impianto sempre con un incremento progressivo della temperatura. Mantenerlo in funzione per alcuni giorni. Spegnerlo progressivamente ed attendere il suo raffreddamento. Al termine di questo ciclo sarà comunque necessario indagare il contenuto di umidità relativa del sottofondo adoperando tassativamente un igrometro a carburo di calcio: il massetto sarà considerato correttamente stagionato quando l’umidità in esso contenuta raggiungerà il valore massimo di 1.7% CM per massetto cementizio e cementizio autolivellante e di 0.2% CM per massetto di anidrite. Prima della realizzazione del massetto è indispensabile focalizzare e registrare i punti in cui non sono presenti le tubazioni in modo da poter procedere ai carotaggi dell’indagine dell’umidità senza il timore di danneggiare i condotti affogati. La prima accensione dell’impianto a seguito della posa del pavimento, andrà eseguita con un aumento di temperatura graduale del tutto simile a quello del primo ciclo di riscaldamento del sottofondo sopra descritto. IL SOTTOFONDO DI UN SISTEMA RADIANTE ELETTRICO Questo tipi di impianti esiste in varie forme sostanzialmente suddivisibili in: - impianti con cavi da affogare sul sottofondo; - sistemi prefabbricati di solito adatti unicamente per la posa flottante. Per la prima specie di impianti, da affogare su sottofondi, valgono esattamente tutte le indicazioni già fornite per gli impianti a circolazione di liquido Esistono diverse tipologie di sistemi prefabbricati e raramente sono predisposte per essere ricoperte da un sottofondo tradizionale (es.: cementizio, anidritico, etc.). La maggior parte di essi è concepito per ricevere unicamente un parquet in posa flottante. pag. 3 di 6 Margaritelli S.p.A. – Fraz. Miralduolo 06089 Torgiano - Perugia - Italy - Tel. +39.075.988.681 Fax +39.075.988.90.43 - info@listonegiordano.com - www.listonegiordano.com Scheda informativa LA POSA IN OPERA Scegliere un collante compatibile con le caratteristiche del sottofondo e che non abbia capacità di trasmettere umidità al legno (sono assolutamente sconsigliati i collanti contenenti acqua). Il collante Ecolfit® Listone Giordano è l’adesivo monocomponente specificamente studiato per tutta la gamma di parquet, i cui residui sono facilmente asportabili con semplice frizione. Durante la posa è consigliato ripetere, nel legno, i giunti tecnici già realizzati sul sottofondo. Nel caso si scegliesse di non ripetere, nel parquet, i giunti tecnici del sottofondo, si dovrà tener conto che, specie nella fase più acuta del riscaldamento, si potrebbe registrare la formazione di qualche piccola fessura (scostamento) tra i listoni, che si trovano nei pressi del giunto tecnico praticato sul sottofondo, dovuta al movimento del sottofondo stesso. Tali fessurazioni, peraltro, tenderanno ad attenuarsi fino a scomparire, una volta spento il riscaldamento e ristabilite le corrette condizioni climatiche. IL MANTENIMENTO Il Listone Giordano® è un prodotto multilayer con eccezionali prestazioni di stabilità dimensionale anche in condizioni avverse. Il legno è naturalmente soggetto a variazioni dimensionali dipendenti da umidità e temperatura dell’ambiente. Affinché tale comportamento non generi effetti indesiderati sulla pavimentazione, debbono essere rispettate le seguenti prescrizioni: ü Temperatura dell’aria compresa tra 15°C (condizione invernale) e 30°C (condizione estiva) e in particolare umidità relativa dell’aria compresa tra 45% e 65%; tale intervallo di valori corrisponde peraltro alle condizioni di maggior benessere e salubrità anche per l’uomo. Nel caso nel periodo invernale s’incontrasse la difficoltà a mantenere un’umidità ambientale al di sopra del limite minimo previsto si consiglia l’uso di opportuni sistemi di umidificazione ed una costante verifica della condizione dell’aria attraverso l’uso di uno o più igrometri interni. ü Per garantire la stabilità del parquet e soprattutto per le esigenze fisiologiche dell’essere umano, la temperatura a contatto della superficie del pavimento non deve mai superare i 27°C (si consideri che i moderni impianti a bassa temperatura danno un notevole comfort ambientale già a temperature sul pavimento di circa 24-25°C). ü Per evitare concentrazioni del calore e conseguenti fessurazioni o ondulazioni del parquet, oltre che un basso rendimento termico, si raccomanda di non coprire i pavimenti in legno con tappeti di grosso spessore o altri materiali che posseggano una elevata resistenza termica. Si tenga conto che nel Listone Giordano® solo un periodo di particolare ed intenso riscaldamento può produrre dei modesti ritiri e delle modeste fessurazioni tra i listoni, che comunque sono in grado di rientrare perfettamente allo stato d’origine dopo lo spegnimento dell’impianto. Se ciò dovesse comunque accadere, una particolare caratteristica di costruzione salvaguarda il mantenimento della giusta condizione dell’aspetto superficiale: essendo Listone Giordano® un pavimento di aspetto monolitico ma in realtà formato da listoni che costituiscono ognuno un modulo a sè, questi hanno la possibilità di scostarsi senza nessuna rottura superficiale e, quando il riscaldamento cessa, riaccostarsi senza mostrare nessun segno perenne, al contrario di quanto avviene nei parquet verniciati in opera in cui lo scostamento determina una definitiva ed evidente rottura della vernice. IL RAFFRESCAMENTO A PAVIMENTO E’ un sistema di condizionamento domestico per migliorare il clima interno durante il periodo caldo dell’anno. pag. 4 di 6 Margaritelli S.p.A. – Fraz. Miralduolo 06089 Torgiano - Perugia - Italy - Tel. +39.075.988.681 Fax +39.075.988.90.43 - info@listonegiordano.com - www.listonegiordano.com Scheda informativa Per gli impianti in cui si vuole utilizzare anche il raffrescamento è assolutamente necessario predisporre tutti i sistemi idonei ad evitare categoricamente il formarsi di condensa ad ogni livello di stratificazione del sistema pavimento, ovvero sia superficiale che interstiziale. La mancanza di tali predisposizioni (tipicamente formate da sonde di rilevamento e da impianti di essiccazione dell’aria che intervengono quando le umidità relative degli ambienti salgono oltre un certo limite) potrebbe portare il legno ad assorbire umidità ed a manifestare, di conseguenza, delle deformazioni dimensionali e delle modifiche del suo aspetto superficiale. Anche per questo tipo di funzionamento Listone Giordano® offre delle prestazioni di assoluta eccellenza, garantendo la migliore trasmissione del raffrescamento e la migliore stabilità dimensionale. Valori indicativi di resistenza termica R per alcune tipologie di parquet e di specie legnose espressi in m²K/W Rovere Acero Faggio Noce Cabreuva Doussié Africa Iroko Tek Wenge Corona Single 70 (9,5) Prima 140 e 190 (10) Listone 90 e Vibrazioni (11) Original (11) Listone 140 e 190, Heritage, new Medoc (12,5) Slide e Foxtrot (13) Plank 140 e 190, Maxi, Listone 125 (14) Prima flottante 140 e 190 (14) Fahrenheit e Ancien (14) Plank 190 (vecchio tipo) e Plank 230 (16) Quattrocento Italiano (18) Réserve, Doc e Medoc (18) Quadrone (18,5) Samba o Family Clic (10,5) Class 140 M/F (10,5) Class Clic 90 e 140 (11,5) Passion Clic 140 e 180 (13,5) Gran Large Pro Clic 90 e 140 (14) Tabula 190, Tavola LG Contract, Tabula Contract PB, Basic 150, Point d'Hongrie (15) 0,058 0,062 0,067 0,069 0,077 0,083 0,086 0,103 0,086 0,092 0,111 0,125 / 0,063 0,063 0,070 0,077 0,083 0,056 / 0,064 0,065 / / 0,083 / / 0,094 / / / / / / / / 0,055 / / 0,062 / / 0,079 / / / / / / / / / / / / / / / / / / / 0,086 0,091 / / / / / / / / 0,050 / 0,058 0,056 / / 0,073 / / 0,084 / / / / / / / / 0,053 / 0,061 0,061 / / 0,078 / / 0,089 / / / 0,061 / / 0,074 0,081 0,057 / 0,065 0,066 / / 0,083 / / / / / / 0,064 / / / / 0,057 / 0,065 0,066 / / 0,083 / / 0,094 / / 0,116 / / / / 0,085 0,052 / 0,060 0,059 / / 0,076 / / 0,087 / / / / / / / 0,080 0,118 / / / / / / / / Linea 70 (9,5) Linea 90 (11,5) lamparquet (10) listoncino (14) listone (22) (*) 0,058 0,064 0,063 0,087 0,138 / / 0,063 0,087 0,138 / / 0,059 0,082 0,129 / / 0,059 0,082 0,129 / / 0,046 0,064 0,100 0,053 0,067 0,055 0,077 0,120 0,057 / 0,066 0,093 0,146 / / 0,066 0,093 0,146 / / 0,053 0,074 0,116 specie legnose parquet massello prodotti commerciali zzati Listone Giordano® tipologia prodotto (spessore in mm fra parentesi) Nei prodotti in cui è possibile la posa inchiodata e/o flottante, oltre alla resistenza termica del legno è da aggiungere anche quella, non perfettamente determinabile e solo stimabile in un aumento di circa il 30-40%, derivante dalla non continuità del legno con il sottofondo, dalla presenza di spazi vuoti e, nel caso del flottante, dal materassino fonoassorbente. PO 1 – Marzo 2014 Le prescrizioni riportate nella scheda derivano dalla ricerca e dall’esperienza diretta dell’Azienda e sono valide in generale, data l’impossibilità di prevedere tutte le variabili ambientali ed applicative. Documento non contrattuale. Margaritelli S.p.A. si riserva il diritto di cambiare in qualsiasi momento e senza preavviso caratteristiche e gamma dei prodotti citati nella presente edizione. pag. 5 di 6 Margaritelli S.p.A. – Fraz. Miralduolo 06089 Torgiano - Perugia - Italy - Tel. +39.075.988.681 Fax +39.075.988.90.43 - info@listonegiordano.com - www.listonegiordano.com
© Copyright 2024 Paperzz