LASER TRIBUNE The World’s Newspaper of Laser Dentistry • Italian Edition Allegato n. 1 di Dental Tribune Italian Edition - Settembre 2014 - anno X n. 9 Settembre 2014 - anno VI n. 3 DVD NOVITÀ A S S O L U TA il laser a diodo SPECIALE AMD LASERS: prima venduta e poi riacquistata dagli stessi venditori AMD e Alan Miller, suo fondatore e presidente, hanno comunicato il recente riacquisto dell’Azienda dalla DENTSPLY International: la compravendita ha avuto efficacia a partire dal 1° agosto. tecniche operative step by step, applicazioni, protocolli e casi clinici con follow-up MARISA RONCATI www.dental-tribune.com pagina 34 SPECIALE Laser Co2 e Er:YAG ottimali per ringiovanire la pelle del viso I trattamenti per il resurfacing del viso con laser come CO2 o Er:YAG sono stati considerati a lungo come il gold standard per il ringiovanimento della pelle. Il DVD illustra dettagliatamente strumenti, tecniche STEP by STEP, il Modus Operandi, pagina 38 i protocolli clinici, la gestione completa del paziente parodontale dalla prima visita alla rivalutazione che culmina nella terapia di mantenimento per ottenere la stabilità clinica dei casi trattati. La strumentazione meccanica manuale e ad ultrasuoni, sempre sito-specifica, viene descritta in dettaglio attraverso animazioni e video didattici. DURATA: 40 MINUTI CIRCA ACQUISTalo subito! 80,00 euro + iva COME ORDINARE • TUEOR SERVIZI Srl • Tel. 011 3110675 • loredana.gatto@tueorservizi.it • www.tueorservizi.it La SILO nel WFLD: Roma-Parigi-Roma Roly Kornblit Nel giugno 2011, ebbe luogo il III Congresso della divisione europea del WFLD (World Federation for Laser Dentistry) presso il Dipartimento di Scienze odontostomatologiche della Sapienza di Roma. > pagina 34 Utilizzo del laser a diodo associato alla strumentazione parodontale non chirurgica come trattamento alternativo e nella gestione di iniammazioni recidive SEMPLICE, VANTAGGIOSO E DI ALTISSIMA QUALITÀ SPEEDY-Tray® è il nuovissimo e vantaggioso cucchiaio individuale che rivoluziona il lavoro di dentisti ed odontotecnici • L’impronta definitiva è realizzata nel tempo di 10 minuti e in una sola seduta. • Minore ingombro intraorale garantito dalla ergonomia ottimale • Esiste un solo formato, in quanto l’ergonomia è stata studiata per coprire le più svariate situazioni. • Il sistema è portatore di grandi vantaggi sia per lo studio dentistico che per il laboratorio odontotecnico. • Non si usa materiale di supporto come ad esempio il ‘putty’ e il peso del silicone o del polietere da impronta utilizzato non supera i 15 grammi. • È facilmente lavorabile a ultrasuoni, per le forature di posizione dei transfer. M. Roncati La strumentazione non chirurgica rappresenta la prima fase terapeutica, essenziale e imprescindibile, dopo una diagnosi di patologia parodontale placca-indotta1. I parametri parodontali biometrici, associati alla diagnosi e alla prognosi, relativi al caso, dovrebbero guidare nella formulazione del piano di trattamento più idoneo a eliminare o alleviare i segni e i sintomi della patologia presente, al ine di arrestare, o evitare, un’ulteriore progressione della malattia2. Al termine della preparazione iniziale, il clinico esegue una rivalutazione, proponendo ulteriori trattamenti, nel caso in cui le condizioni cliniche non si associno a una prognosi di stabilità3. In presenza di lesioni residue, soprattutto localizzate nei settori posteriori, la terapia chirurgica rappresenta un percorso idoneo per la gestione di tali siti. > pagina 35 Il presidente uscente del WFLD-ED con il neo-presidente Umberto Romeo. M Y L A T I N I E D A Collegati al sito www.speedy-tray.com per scoprire tutte le caratteristiche ed acquista il kit SPEEDY-Tray® Il marchio e i brevetti SPEEDY-Tray®, sono di proprietà della Promau che studia, industrializza e produce differenti tipologie di prodotto nei propri stabilimenti di produzione (made in Italy). 34 Speciale Laser Tribune Italian Edition - Settembre 2014 La SILO nel WFLD: Roma-Parigi-Roma AMD LASERS, azienda fondatrice, riacquista se stessa dalla Dentsply < pagina 33 Presidente del Congresso, Antonella Polimeni con l’organizzazione del Direttivo SILO (Società Italiana di Laser in Odontostomatologia). Del successo di quel Congresso si parla ancor oggi in ambito nazionale e internazionale. Da allora l’importanza dei soci SILO all’interno del WFLD è in continua crescita. A confermarlo, l’ultimo appuntamento di Parigi, dove dal 2 al 4 luglio, presso la Maison de la Chimie, si è tenuto il XIV Congresso WFLD. Com’è ormai abitudine consolidata, ogni due anni i massimi esperti mondiali dell’Odontoiatria laser si sono dati appuntamento per l’incontro di aggiornamento scientiico e scambio culturale. Nel discorso inaugurale, il Presidente WFLD Aldo Brugnera ha sottolineato come il principale interesse della società debba favorire la diffusione dell’odontoiatria laser nel mondo, elevandone soprattutto il livello qualitativo e culturale e facendo leva sull’entusiasmo dei giovani ricercatori, future speranze della disciplina. In quest’ottica, la presenza di tanti giovani alle giornate congressuali ha reso indubbiamente interessante l’appuntamento parigino. La SILO ha portato il suo consistente contributo al successo dell’incontro WFLD con un nutrito numero di presenze tra il pubblico partecipante e tra gli oratori dai nomi indubbiamente già noti: Romeo, Vescovi, Kornblit, Merigo e Del Vecchio, ma anche con giovani interessanti come Barbieri, Capocci, Chiusano, Dallari, Giovannacci, Mergoni, Russo e Simonazzi, che si stanno facendo strada all’insegna della qualità e del rigore scientiico delle loro ricerche. Tutti indistintamente hanno ottenuto plauso e consensi da parte delle diverse commissioni. Grazie anche a I lavori durante il congresso del WFLD presso il quest’ impor tante dipartimento della Sapienza a Roma dove si svolgerà presenza della socieil prossimo congresso SILO. tà, il gruppo italiano Indianapolis, USA – Il gruppo AMD LLC e Alan Miller, suo fondatore e presidente, hanno comunicato il recente riacquisto dell’AMD LASERS dalla Dentsply International: la compravendita ha avuto efficacia a partire dal 1° agosto. Miller aveva lanciato nel 2009 l’AMD (che sta per Alan Miller Designs) grazie al laser Picasso. Cresciuta in breve tempo, la società venne poi acquistata da Dentsply nel 2011, con conseguente ampliamento della rete distributiva in tutto il mondo. «Nel corso dei trascorsi cinque anni, la tecnologia Picasso è stata assai apprezzata e ampiamente raccomandata da professionisti, igienisti, docenti universitari, ospedali, cliniche odontoiatriche e perfino dai pazienti di tutto il mondo», recita un comunicato dell’azienda nell’annunciare l’avvenuta vendita. Anche la tecnologia Picasso si è meritata numerosi riconoscimenti industriali. Non solo, Alan Miller e l’AMD LASERS sono stati anch’essi pubblicamente apprezzati da associazioni ed enti anche non odontoiatrici per innovazione, design, tecnologia e sviluppo aziendale. A proposito di questo ritorno, anche Miller ha manifestato il suo pensiero: «È un evento notevole per i nostri clienti e la società stessa – ha detto –. Il mio rientro in possesso dell’AMD LASERS costituisce un ritorno alle nostre radici, riaffermando quello spirito imprenditoriale che ha dato vita a una delle aziende dallo sviluppo più frenetico e di maggior successo dell’intera industria dentale. Dentsply è una società favolosa – ha proseguito Miller – che si avvale di uno staff tra i più preparati che io abbia mai incontrato. Il loro contribuito nel sostenere l’evoluzione dell’AMD in un’azienda di sofisticata operatività si è rivelato prezioso. Non potrò mai ringraziarli abbastanza per quanto si sono impegnati a tener vivo l’interesse del dentale verso la tecnologia laser». «Qualità, valore produttivo e strutture di supporto collocano l’azienda e i suoi prodotti ben oltre la normale competitività – continua ancora il comunicato stampa – e costituiscono un imperativo per l’azienda a continuare non solo ad alimentare il mercato con una tecnologia laser sempre più sofisticata, ma a impegnarsi ulteriormente nella formazione, nell’assistenza e in quel supporto che giustamente la professione odontoiatrica esige e si attende da essa». Fonte: Marketwired Dental Tribune America BOTISS ITALIA OxyLaser ® SILO a Parigi. è stato uno tra i più numerosi come ormai da molto tempo accade nei vari eventi WFLD, insieme a giapponesi e brasiliani e, ovviamente, ai padroni di casa francesi. In occasione del Congresso, la WFLD ha inoltre, come consuetudine, rinnovato anche le cariche dirigenziali. Anche in questo caso, la SILO ha riportato un considerevole successo: Umberto Romeo è stato nominato chairman della divisione europea WFLD (la cosiddetta WFLD/ED) e nella medesima divisione, Alessandro Del Vecchio è stato eletto segretario. Due prestigiosi incarichi internazionali che testimoniano una volta ancora il valore oggettivo della società negli ultimi anni. Da ciò si evince che la sede dell’VIII Congresso nazionale SILO, in programma il 12-13 giugno 2015, non poteva che essere organizzata presso il Dipartimento di Scienze odontostomatologiche della Sapienza di Roma: una scelta naturale. Intitolato “Ricerca scientiica e visione strategica del laser in Odontostomatologia”, vedrà come protagonisti anche ospiti stranieri, membri WFLD, come Ayala Stabholz, paradontologo di fama internazionale, per la prima volta in Italia, a conferma che uno dei principali obiettivi della società è la collaborazione e lo scambio scientiico con altre società nazionali e internazionali. Roly Kornblit OxyLaser® si basa sull’utilizzo di un laser a diodo per un’alta penetrazione nei tessuti e rappresenta una tecnica innovativa brevettata, utilizzata e documentata da più di 15 anni nel settore odontoiatrico. Gli utilizzi della tecnica sono molteplici; tra questi vi è la gestione della perimplantite, della parodontopatia, della rigenerazione ossea e di un’alta biostimolazione. OxyLaser® ha un’azione antimicrobica profonda e un’azione biostimolante dei tessuti nell’ambito della rigenerazione, poiché è una terapia fotodinamica ad alta potenza (HLLT – High Level Laser Therapy), che favorisce l’alta decontaminazione dei tessuti rispetto all’azione superficiale della LLLT (Low Level Laser Therapy). Tre vantaggi che fanno la differenza 1. Tecnica sicura e predicibile seguendo il lineare protocollo d’utilizzo. 2. Agisce su tutti i batteri grazie all’esclusiva Liquid Solution® biostimolante che è parte del sistema brevettato. 3. Semplice da utilizzare, essendo provvisto di 5 programmi clinici preimpostati per il trattamento di: • perimplantite; • rigenerazione; • decontaminazione parodontale; • biostimolazione light; • biotimolazione media. Botiss Italia Srl info@botissitalia.it Vi invitiamo a conoscere il sistema brevettato OxyLaser® gratuitamente, partecipando a uno dei nostri workshop itineranti. Grazie alla formula “Lunch & Learning”, dalle 9 alle 14, potrete approcciare il relatore e i responsabili aziendali e assistere alla prova pratica su paziente. Ogni partecipante riceverà il materiale del workshop e la bibliografia in supporto usb; l’evento sarà propedeutico all’utilizzo del sistema brevettato OxyLaser®. Laser Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Speciale 35 Utilizzo del laser a diodo associato alla strumentazione parodontale non chirurgica come trattamento alternativo e nella gestione di iniammazioni recidive Marisa Roncati Prof. a.c. corso di laurea in Igiene dentale dell’Università politecnica delle Marche. Docente del modulo didattico “Follow-up ed igiene professionale post-protesica”al Master universitario di Protesi ed Implantoprotesi, Università degli Studi Bologna. Insegnante all’European Master Degree on Laser Applications (EMDOLA),Università la Sapienza, Roma (dal 2009 a oggi). < pagina 33 Al paziente vengono illustrate le motivazioni di una soluzione chirurgica. Non sempre, però, ciò che è proposto dal clinico come la soluzione più indicata, è poi accettato dal soggetto in cura. La reazione iniziale del paziente alla terapia parodontale può essere correlata all’intelligenza emotiva4. Per tale motivo, con il termine “alternativo” si intende un tipo di trattamento “deciso in alternativa”, limitatamente a quelle condizioni cliniche in cui non sia possibile eseguire un trattamento più tradizionale, speciico e indicato per il tipo di problema diagnosticato5. Si pensi ai pazienti con gravi problemi di compromissione sistemica, per cui risulti sconsigliato un trattamento di tipo tradizionale (ad esempio, pazienti che assumono bifosfonati a dosaggi molto elevati oppure che hanno assunto tali farmaci per anni per via endovenosa, come terapia antitumorale) e per i quali si preferisce evitare un trattamento odontoiatrico di tipo più tradizionale, pazienti con gravi patologie cardiache, con diabete non adeguatamente controllato, forti fumatori3; oppure il caso di pazienti apprensivi che riiutino la chirurgia per ansia, siducia e/o per motivi economici. Di seguito si illustra un caso alquanto emblematico di tale management clinico. Un paziente, maschio, di 45 anni, in buone condizioni di salute generale, si è presentato all’osservazione del clinico, per una visita di controllo. Erano presenti vistose recessioni multiple nell’intera cavità orale (Fig. 2), conseguenza di manovre di igiene eccessivamente vigorose. I valori del sondaggio erano generalmente nella norma, fatta eccezione per la zona mascellare, di sinistra (Figg. 2, 3). È stato eseguito uno status radiograico completo. La radiograia periapicale evidenzia un difetto osseo verticale signiicativo, localizzato distalmente al secondo premolare (Fig. 1). Il sondaggio iniziale era di 11 mm, associato a sanguinamento (Fig. 2). La sonda parodontale rileva abbondanti depositi calciicati, in sede sotto gengivale (Fig. 3). Il paziente riferiva di essere in cura presso un altro dentista e di sottoporsi a sedute di igiene professionale ogni 6 mesi. Il paziente viene sottoposto a terapia causale, secondo un protocollo che prevede tre sedute ravvicinate, con l’uso aggiuntivo del laser a diodo 808 nm (1 Watt in modalità pulsata – pw – equivalente a 0.5 W in modalità continua – cw – per 30 sec. in ciascun sito in duplicato, 360 secondi in totale, luenza: 62 J/cm2, frequenza: 10 Hz) entro una settimana, e una quarta seduta nell’arco di 30 giorni circa6. > pagina 36 36 Speciale Laser Tribune Italian Edition - Settembre 2014 < pagina 35 Fig. 1 - Radiografia periapicale iniziale, in cui si evidenzia un difetto osseo verticale significativo, distalmente al secondo premolare mascellare di sinistra. Da notare, inoltre, la presenza di depositi calcificati sulla superficie radicolare distale di tale elemento. È evidente una “freccia radio trasparente”11 sull’aspetto distale del primo molare, segno di compromissione della biforcazione distale. Fig. 4 - Rivalutazione del caso a un anno di distanza dal trattamento iniziale. Si rileva un sondaggio di 2 mm, in assenza di sanguinamento, associato a una recessione di circa 2 mm. Fig. 7 - Si utilizza un laser a diodo 980 nm in modalità pulsata (Wiser, Doctor Smile, Lambda S.p.A.,Vi, Italy), in associazione alla strumentazione parodontale non chirurgica. Fig. 2 - Immagine del sondaggio iniziale, di circa 11 mm, sulla supericie distale del secondo premolare mascellare di sinistra. Fig. 5 - Radiograia eseguita dopo 8 anni dal trattamento iniziale. Si nota la presenza di un difetto verticale ancora presente sulla supericie distale del secondo premolare mascellare di sinistra. Si evidenzia, inoltre, un miglioramento del supporto osseo in sede interprossimale, tra il primo e il secondo molare mascellari di sinistra. Fig. 8 - Il laser a diodo penetra all’interno del solco parodontale solo per pochi millimetri, in occasione di un appuntamento di igiene e proilassi professionale, alcuni giorni dopo la strumentazione parodontale laser assistita (Wiser, Doctor Smile, Lambda S.p.A.,Vi, Italy). Fig. 3 - Nell’immagine si evidenzia l’entità del difetto parodontale e soprattutto la presenza di abbondanti depositi di tartaro sulla supericie radicolare. La presenza di noxa patogena, così copiosa, sembra rappresentare – nell’opinione dell’autore – un fattore prognostico positivo: se è rimossa radicalmente, il sito verosimilmente migliora, ovviamente senza garanzie di predicibilità. Fig. 6 - Nove anni dopo il trattamento iniziale si riscontra un sondaggio patologico di 9 mm, sull’aspetto disto-palatale del secondo premolare mascellare di sinistra, come recidiva della patologia parodontale. Fig. 9 - Rivalutazione a 6 mesi di distanza dal trattamento di strumentazione parodontale non chirurgica, associato all’uso del laser a diodo 980 nm. Si rileva una profondità di sondaggio di 2 mm in assenza di sanguinamento. bibliograia 1. American Academy of Periodontology A.A.A Comprehensive Periodontal Therapy: A Statement by the American Academy of Periodontology. J Periodontol, 2011; 82:7,943-949. 2. Heitz-Mayield LJ, Trombelli L, Heitz F, Needleman I, Moles D.A systematic review of the effect of surgical debridement vs non-surgical debridement for the treatment of chronic periodontitis.J Clin Periodontol. 2002;29 Suppl 3:92-102. 3. American Academy of Periodontology Statementon Risk Assessment.J Periodontol 2008;79:202. 4. Umaki TM, Umaki MR, Cobb CM.The psychology of patient compliance: a focused review of the literature.J Periodontol. 2012 Apr;83(4):395-400. 5. Roncati M., Terapia Parodontale Non Chirurgica Indicazioni, Limiti e Protocolli Clinici con l’uso aggiuntivo del Laser a Diodo, Quintessenza ed., in press.2014. 6. Roncati M. Il laser a Diodo Tecniche operative step by step, applicazioni, protocolli e casi clinici con follow-up. DVD TUEOR ed., Feb. 2014 Nevins ML, Camelo M, Schupbach P, Kim SW, Kim DM. 7. Roncati M. Protocolli di trattamento parodontale non chirurgico. Dental Tribune, Tueor, Aprile 2014 ;VII : 1,16-19. 8. Hämmerle CH, Giannobile WV; Working Group 1 of the European Workshop on Periodontology. Biology of soft tissue wound healing and regeneration--consensus report of Group 1 of the 10th European Workshop on Periodontology. J Clin Periodontol. 2014 Apr;41 Suppl 15:S1-5. 9. Tomasi C, Wennström JL. Full-mouth treatment vs. the conventional staged approach for periodontal infection control. Periodontol 2000. 2009;51:45-62. 10. Nevins ML, Camelo M, Schupbach P, Kim SW, Kim DM, Nevins M. Human clinical and histologic evaluation of laser-assisted new attachment procedure. Int J Periodontics Restorative Dent. 2012 Oct;32(5):497-507. 11. Roncati Parma Benfenati M. e coll. Le Radiograie Presupposti scientiici e tecnici; Procedure operative; Protezione. Collana diretta da C. Guastamacchia e V. Ardizzone: “Prevenzione e Igiene Dentale” Masson ed. Milano, 2002. Fig. 10 - Sull’aspetto palatale si rileva un sondaggio di 2 mm in assenza di sanguinamento, 6 mesi dopo il trattamento non chirurgico. La rivalutazione del caso, viene effettuata dopo circa un anno dal trattamento iniziale, in assenza di esigenze speciiche7. La Fig. 4 documenta un miglioramento dei valori di sondaggio che, verosimilmente, si associa alla formazione di un epitelio di giunzione lungo8. Il paziente ha seguito un programma di mantenimento con richiami trimestrali, in assenza di uso aggiuntivo del laser a diodo. Nove anni dopo il trattamento iniziale, in occasione di un appuntamento di richiamo, il clinico intercetta una recidiva di patologia parodontale: 9 mm (Figg. 5, 6) sull’aspetto disto-palatale e 8 mm sull’aspetto disto-vestibolare del secondo premolare mascellare di sinistra. Di nuovo il paziente esprime la precisa volontà di evitare interventi chirurgici, anche se proposti. Si procede, di conseguenza, a un trattamento parodontale non chirurgico, con l’uso aggiuntivo del laser a diodo 980 nm (Fig. 7) (Doctor Smile, Lambda S.p.A.,VI, Italy). I parametri utilizzati sono i seguenti: potenza 2.5W - media 0.7W - 10 kHz; modalità: pulsata (pw) Ton =30μs Toff=70μs per 30 sec., in ciascun sito in duplicato, luenza: 120 J/cm2. Si programma un ulteriore appuntamento, ravvicinato, per controllare l’effettiva rimozione della noxa patogena e motivare il paziente a una congrua igiene domiciliare, in occasione del quale si utilizza di nuovo il laser a diodo 980 nm, (Wiser, Doctor Smile, Lambda S.p.A.,Vi, Italy), con gli stessi parametri, utilizzati dell’appuntamento precedente: potenza 2.5W media 0.7W - 10 kHz; modalità pulsata (pw) Ton =30μs Toff=70μs per 30 sec., in ciascun sito in duplicato, luenza: 120 J/cm2, sempre in associazione alla strumentazione parodontale non chirurgica, secondo necessità (Fig. 7). Si esegue un sondaggio delicato del sito, che rileva un miglioramento dell’iniammazione. Si ipotizza la presenza di una “pocket closure”9: l’inserto del laser, infatti, non riesce a penetrare oltre i 2 mm nel solco parodontale (Fig. 8). Si decide per l’utilizzo del laser a diodo, in occasione di una seconda seduta a pochi giorni di distanza dalla prima, allo scopo di stabilizzare i risultati ottenuti6 e per favorire la guarigione, con la formazione di un epitelio di giunzione lungo10. Alla rivalutazione parodontale, dopo sei mesi dal trattamento della recidiva, si rileva una profondità di sondaggio nella norma, in assenza di sanguinamento (Figg. 9, 10). La radiograia (Fig. 11) documenta una migliore qualità del supporto osseo e la presenza di una lamina dura più rappresentata. In particolare, in sede interprossimale tra il primo e il secondo molare mascellare di sinistra, non è più presente la “freccia radio trasparente”, indicativa di una compromissione della biforcazione distale11. Conclusioni Fig. 11 - Radiograia periapicale del sito, trattato con strumentazione non chirurgica, associato all’uso del laser a diodo. La gestione di casi complessi risulta non predicibilie, soprattutto se il paziente non accetta il piano di trattamento considerato ideale. Si raccomanda l’utilizzo del laser a diodo, in associazione a strumentazione parodontale non chirurgica, almeno una volta all’anno, al ine di stabilizzare i risultati clinici ottenuti. Speciale 37 Laser Tribune Italian Edition - Settembre 2014 DENM AT ITALIA Laser a diodi SOL Una nuova tecnologia laser progettata per venire incontro alle esigenze della pratica quotidiana. SOL™ è garanzia di potenza e precisione, ha un manipolo curvo ergonomico, un’interfaccia semplice con quattro programmi preimpostati (Taglio, Sterilizzazione, Paradontologia e Personalizzato) e ha un fascio luminoso di colore blu ad alto contrasto. È stato progettato per un’odontoiatria laser semplice ed eficace. Inoltre è anche incredibilmente conveniente. Il manipolo ergonomico garantisce prestazioni eccezionali e permette di effettuare contornature molto precise. SOL è il laser a diodi portatile più attraente in odontoiatria oggi… ed è prodotto dalla DenMat. Portabilità È molto leggero e facile da trasportare, ha la batteria interna con oltre 3 ore di autonomia. La ibra si riavvolge in un sistema a mulinello permettendo l’utilizzo solo della parte interessata. Semplicità Il laser ha 3 funzioni preimpostate per sempliicare i protocolli di trattamento e un’impostazione addizionale che può essere personalizzata a secondo delle proprie esigenze. Tutte e quattro le impostazioni sono completamente personalizzabili, ciò da la possibilità di avere ininite soluzioni. • • Utilizzo con pedaliera Puntali in ibra monouso di 400 micron • Puntali in ibra monouso di 300 micron Il sistema laser a diodi SOL può essere utilizzato in una varietà di tera- pie rivolte alla cura dei tessuti molli e al tessuto paradentale come ad esempio: • escissioni ed incisioni; • biopsie; • gengivectomie; • gengivoplastiche; • • • • • contornature gengivali; retrazioni gengivali per impronte protesiche; papillectomie; disinfezione e courettage tasche paradontali; asportazioni e courettage tasche • • • paradontali; asportazioni di ibromi ed altre neoformazioni benigne del cavo orale; frenulotomie/frenulectomie labiali e linguali; sterilizzazione canali in endodonzia. Laser a diodi portatile Una nuova tecnologia laser progettata per venire incontro alle esigenze della pratica quotidiana. SOL™ è garanzia di potenza e precisione, ha un manipolo curvo ergonomico, una interfaccia semplice con 4 programmi preimpostati (Taglio, Sterile, Perio e Personalizzata) ed ha un fascio luminoso ad alto contrasto. È stato progettato per fare odontoiatria laser più facile che mai. Inoltre è anche incredibilmente conveniente. Il manipolo ergonomico garantisce prestazioni eccezionali e permette di efettuare contornature molto precise ed ha un valore imbattibile. Indicatore del livello della batteria Programmi preimpostati Visibilità Il fascio luminoso di colore blu permette di visualizzare meglio la zona che si sta operando essendo in forte contrasto con il colore rosso dei tessuti e del sangue e sempre visibile anche con gli occhiali protettivi. Fascio luminoso di colore blu Ergonomia Il manipolo di forma curva consente un migliore accesso sui posteriori e riduce l’affaticamento durante procedure più lunghe. Manipolo di forma curva Monouso I puntali monouso eliminano il fastidio di dover tagliare ogni volta la punta e vengono proposti a un prezzo vantaggioso riducendo al minimo il costo per paziente. Sono disponibili sia i puntali da 400 micron, per il taglio e la gestione dei tessuti molli, che da 300 micron, più sottili e più lunghi per la sterilizzazione dei canali. Puntali monouso Speciche tecniche • • • Potenza 3 watt continuo e 5 watt pulsato Lunghezza d’onda di 808 nm Portatile con batteria a lunga durata DenMat Italia Srl Via S. Andrea 73 - 84081 Baronissi (SA) Tel.: 089.9331021 - Fax: 089.9331022 info@denmatitalia.it www.denmatitalia.it DenMat Italia srl Via S. Andrea, 73 • 84081 Baronissi (SA) T. +39 089 9331021 F. +39 089 9331022 lumineers@denmatitalia.it www.denmatitalia.it 38 Speciale Laser Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Ringiovanimento del viso con tecnica intraorale grazie al laser Fotona Er:YAG 2940 nm SMOOTH Mode Adrian Gaspar*, Gustavo Alfaro Gasti** *Prima Piel Clinic of Aesthetic, Antiaging and Gynecology, Mendoza (Argentina). **Rejuvemed Clinic of Plastic Surgery, Aesthetic Medicine and Gynecology, Santiago de Chile (Cile). Introduzione L’aumento dei solchi naso-genieni e delle rughe periorali è il segno più evidente dell’invecchiamento del viso. Il ringiovanimento del viso è da tempo il trattamento estetico più desiderato e l’aumento di interesse in questo settore ha permesso la rapida evoluzione di diversi metodi di trattamento. I trattamenti ablativi per il resurfacing del viso con l’utilizzo di laser come CO2 o Er:YAG sono stati considerati a lungo come il gold standard per il ringiovanimento cutaneo. Il laser Er:YAG produce meno danno termico residuo e, di conseguenza, una minore profon- dità nella necrosi del tessuto, con una guarigione più rapida rispetto ai laser CO21. Tuttavia, i trattamenti laser ablativi sono sempre meno popolari a causa dei prolungati tempi di guarigione e del maggior rischio di complicazioni postoperatorie2. I trattamenti che combinano alta eficacia con tempi di guarigione ridotti e limitano al minimo la possibilità di effetti collaterali sono sempre più richiesti. Per questo motivo si è sviluppato un numero sempre crescente di trattamenti non ablativi con diverse lunghezze d’onda3-6. Con le tecniche ablative si ottiene una riduzione delle imperfezioni supericia- Fig. 1 - Panoramica della procedura in 2 step che mostra l’area trattata all’interno della bocca. Fig. 4 - Riduzione delle rughe naso-genieni in una donna di 39 anni dopo il trattamento con il laser Er:YAG in modalità non ablativa SMOOTH Mode. li, come il fotoinvecchiamento della pelle, mentre con le metodiche non ablative si ottiene un effetto termico che produce un risultato curativo e stimola il rimodellamento del collagene portando a un rassodamento dei tessuti. Con l’utilizzo del laser Er:YAG in modalità non ablativa SMOOTH Mode, è stato introdotto un nuovo metodo di trattamento delle mucose che ha portato allo sviluppo di nuove applicazioni che si basano sul rimodellamento del collagene e sulla stimolazione alla produzione di nuovo collagene come, ad esempio, applicazioni quali il ringiovanimento vaginale (IntimaLase™), Fig. 2 - Dimostrazione della tecnica intraorale usando il manipolo PS03 frazionale non ablativo. il trattamento dello stress da incontinenza urinaria (IncontiLase™) e, non ultimo, il trattamento delle roncopatie e delle apnee notturne (NightLase™)7-9. Fig. 3 - Valutazione da parte di tre osservatori clinici indipendenti dei valori MFWS (Scala delle rughe di Fitzpatrick) riscontrati su nove pazienti prima e dopo il trattamento intraorale. Una riduzione signiicativa (p < 0.0001) è stata osservata dopo il trattamento. Fig. 5 - Diminuzione signiicativa delle rughe naso-genieni dopo il trattamento intraorale con il laser Er:YAG in modalità non ablativa. Foto scattate prima (sinistra) e subito dopo il trattamento (destra). Fig. 6 - Riduzione signiicativa delle rughe periorali ottenuta con cinque sedute di trattamento intraorale con Er:YAG. Prima (sinistra) e a distanza di 60 giorni dal trattamento (destra). PREMIAZIONE 2014 “L’articolo scientifico più letto” Premia l’articolo: consulta gratuitamente la sezione Clinical > articoli scientifici Un recente studio ha presentato risultati incoraggianti nell’uso combinato di tecniche intraorali ed extraorali con il laser Er:YAG in modalità non ablati- Ogni mese verrà annunciato l’articolo scientifico più cliccato sulla piattaforma italiana Dental Tribune del sito www.dental-tribune.com va SMOOTH Mode per la riduzione dei solchi naso-genieni10. Gli ottimi risultati del laser Er:YAG sulla mucosa e il grande interesse dei pazienti per i nuovi trattamenti non invasivi per il ringiovanimento del viso ci hanno spinto a valutare l’eficacia e la sicurezza del trattamento intraorale con il laser Er:YAG non ablativo per la riduzione delle rughe periorali. Materiali e metodi Il vincitore di luglio - agosto 2014 Nuove frontiere per la gestione della placca batterica: rivelatori di placca a confronto Autori: E. Raco, A. Butera, V. Collesano http://www.dental-tribune.com/articles/specialities/dental_hygiene/ A fine anno la consegna dei premi Abbiamo condotto uno studio pilota in due diversi centri: Piel Clinic of Aesthetic, Antiaging and Gynecology di Mendoza (Argentina) e Rejuvenation Clinic of Plastic Surgery, Aesthetic Medicine and Gynecology di Santiago del Cile (Cile). Sono stati trattati 9 soggetti con età media di 46,8 anni (tra i 35 e i 58 anni) con distinti gradi di profondità delle rughe periorali. A tutti e 9 pazienti è stato assegnato il tipo di pelle II-III sulla scala di Fitzpatrick. I criteri di esclusione sono stati lesioni e/o infezioni attive nell’area di trattamento o la somministrazione di medicinali che potessero causare fotosensibilità. ...seguici per scoprire i vincitori e partecipare all’evento > pagina 39 Speciale 39 Laser Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Numero paziente Età MFWS prima MFWS dopo Variazione MFWS Dolore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 39 48 41 52 35 53 58 47 48 2.00 3.00 1.33 2.50 2.00 2.33 2.33 1.67 2.83 0.00 1.33 0.17 1.00 0.00 0.67 1.50 0.33 1.17 2.00 1.67 1.17 1.50 2.00 1.67 0.83 1.33 1.67 1 0 1 0 0 1 2 0 1 Media 46.78 2.22 0.69 1.54 0.67 Tab. 1 - Valutazione dei valori medi MFWS (Scala delle rughe di Fitzpatrick) da parte di tre osservatori indipendenti prima e dopo il trattamento. Autovalutazione dei pazienti sul dolore durante il trattamento. < pagina 38 Ogni paziente è stato sottoposto ino a cinque sessioni a intervalli di un mese con il laser Er:YAG 2940 nm (SP Dynamis, Fotona, Slovenia) usando la tecnica intraorale. È stato utilizzato il manipolo frazionale non ablativo PS03 con spot da 7 mm, luence 8 J/ cm² e frequenza 1.8 Hz. Il trattamento è stato effettuato in due step, come mostrato in Fig. 1. Il primo step prevede il rassodamento delle guance, diminuendo le rughe naso-geniene e innalzando la commissura labiale. Il secondo step prevede un aumento del prolabio e l’accentuazione dell’arco di cupido. Può essere aggiunto un terzo step per aumentare il volume del labbro inferiore. Sono stati effettuati sei passaggi nell’area intraorale usando l’impulso SMOOTH Mode. Tutti i colpi sono stati rilasciati su un singolo punto, evitando overlapping (Fig. 2). Il trattamento non è invasivo e il paziente non necessita di una preparazione particolare. Non è stata utilizzata né anestesia né raffreddamento prima o dopo il trattamento. La profondità delle rughe è stata valutata da tre diverse persone prima e dopo ogni trattamento paragonando le fotograie e usando la Scala delle rughe di Fitzpatrick (MFWS: Modiied Fitzpatrick Wrinkle Scale)11. Per calcolare il signiicato statistico del trattamento, è stato usato il Test di Student. La tollerabilità del trattamento è stata invece giudicata dai pazienti stessi con un’autovalutazione sul dolore e il disagio causato su una scala di 10 punti, dove 1 è il minimo e 10 il massimo. Risultati È stata osservata una signiicativa riduzione delle rughe periorali in tutti i pazienti trattati. Il punteggio medio delle rughe prima del trattamento era di 2.22 ed è stato migliorato del 69%, portandolo così a 0.69 (Tab. 1). I risultati della riduzione delle rughe riscontrati dai tre osservatori indipendenti, basandosi sulla Scala delle rughe di Fitzpatrick, sono esposti in Fig. 3. La riduzione delle rughe è stata rilevata subito dopo il trattamento intraorale (risultato dell’immediato rimodellamento del collagene), senza effetti collaterali come eritema o edema (Figg. 4, 5). Anche se non ci sono follow-up a lungo termine, i risultati preliminari mostrano un effetto duraturo. Come mostrato in Fig. 6, è stata osservata una riduzione signiicativa delle rughe periorali a distanza di 60 giorni dall’ultima seduta. Il trattamento non è invasivo e il paziente non necessita di anestesia e di nessuna preparazione particolare. Il trattamento è stato molto ben tollerato da tutti i pazienti e nessun effetto collaterale è stato osservato. Il disagio dei pazienti durante il trattamento è stato minimo e nessuno di loro ha riportato dolore o effetti negativi successivi alle sedute. Il dolore medio riscontrato dai pazienti su una scala di 10 punti, dove 1 è il minimo e 10 il massimo, è stato 0.67 e il dolore massimo riportato è stato di 2 punti. Discussione In questo studio pilota abbiamo dimostrato l’eficacia e la sicurezza della tecnica intraorale non ablativa con il laser Er:YAG per la riduzione delle rughe periorali. Il trattamento intraorale, con il laser Er:YAG in modalità non ablativa SMOOTH Mode è un nuovo metodo per il ringiovanimento della cute che si basa sul rimodellamento del collagene tramite l’induzione di un effetto termico controllato. Il rimodellamento della cute tramite laser non ablativo è basato sull’induzione di danno termico controllato del collagene, preservando l’epidermide. L’aumento della temperatura ino a 70 °C porta a un rimodellamento del collagene12,13. Oltre a un immediato effetto di contrazione delle ibre di collagene, si veriica l’inizio della neocollagenesi, che comporta la generazione di nuovo collagene (che può durare ino a 6 mesi). Gli effetti sia a breve termine che a lungo termine conducono a un generale miglioramento della lassità ed elasticità dei tessuti trattati14-16. Il trattamento intraorale con il laser Er:YAG consente il riscaldamento dello strato superiore del derma (circa 500 μm di profondità) a temperature controllate che vanno dai 45 °C ai 65 °C. Il risultato è un’immediata contrazione dei tessuti, che può arrivare ino al 30% del volume iniziale. Si ottiene un ulteriore effetto di rassodamento grazie alla spinta meccanica degli strati inferiori di tessuto dovuta alla contrazione degli strati superiori trattati fototermicamente. L’effetto duraturo del ringiovanimento della cute si spiega grazie alla neocollagenesi, iniziata con la comparsa di proteine da shock termico (HSP) che portano alla formazione di nuove ibre di collagene, che contribuiscono al miglioramento dello spessore ed elasticità della pelle del viso17,18. Come dimostrato dalle Figg. 4, 5, 6, questo trattamento è molto eficace per la riduzione di rughe medie e moderate. Le caratteristiche uniche della mucosa orale ci permettono di raggiungere un rassodamento della pelle, che porta a un lifting delle commissure labiali e alla riduzione delle rughe naso-geniene e periorali. Conclusioni In questo studio pilota abbiamo dimostrato l’uso di un metodo non invasivo intraorale con il laser Er:YAG in modalità non ablativa SMOOTH Mode per la riduzione delle rughe periorali. Il metodo è molto eficace e sono stati ottenuti risultati eccellenti sia nell’immediato sia nel medio termine. La sicurezza e la non invasività di questo metodo rappresentano un ulteriore vantaggio, con tempi di guarigione inesistenti e nessun effetto collaterale. Questo spiega la grande soddisfazione dei pazienti durante e dopo il trattamento. Il trattamento laser con Er:YAG 2940nm non ablativo usando la tecnica intraorale rappresenta una delle tecniche più si- cure ed eficaci per la riduzione delle rughe periorali. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per valutare la riduzione a lungo termine delle rughe. © Laser and Health Academy. Tutti i diritti riservati. Stampato in Europa www.laserandhealth.com - ISSN 1855-9913 Journal of Laser and Health Academy, Vol. 2013, No. 2. bibliograia 1. Khatri KA (2003) Ablation of cutaneous lesions using an Erbium:YAG laser. Journal of cosmetic and laser therapy : oficial publication of the European Society for Laser Dermatology 5: 150–153. 2. Alster TS (1999) Cutaneous resurfacing with CO2 and erbium: YAG lasers: preoperative, intraoperative, and postoperative considerations. Plastic and reconstructive surgery 103: 619–32; discussion 633–4. 3. Lupton JR, Williams CM, Alster TS (2002) Nonablative laser skin resurfacing using a 1540 nm erbium glass laser: a clinical and histologic analysis. Dermatologic surgery : oficial publication for American Society for Dermatologic Surgery [et al] 28: 833–835. 4. 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