online su WWW.AIO.IT ORGANO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA ODONTOIATRI 01 MAGGIO 2014 anno XI IV Congresso Politico "Quale formazione per il dentista di domani ?" 22 Novembre Roma Focus: Eletta la nuova squadra nazionale Il punto d’incontro per gli operatori del dentale Successo per il World Oral Health Day BeC s.r.l. - S.P. Teverina Km. 3,600 - 01100 Viterbo - Tel. 0761.393.1 - Fax 0761.393.222 - Poste Italiane SpA - Sped. in A.P. 70% Viterbo - CONTIENE I.P. Il punto sulla riforma dello Statuto Enpam Vuoi incontrare l’esecutivo dell’AIO? Vieni a trovarci a Rimini! 57° Amici di Brugg, 22-24 maggio 2014 Siamo al padiglione C7, stand 007, corsia 1 In questo numero: Avanguardia o retroguardia?/L’esito delle elezioni nazionali AIO/Il 3° Congresso politico: grande visibilità a Roma!/Odontoiatri o diversamente abilitati?/Appunti sulla riforma dello Statuto Enpam/De Profundis per il concorso/Una settimana di prevenzione globale/Le attività patrimoniali all’estero/Low cost/AIO eroga crediti ADA CERP/Certificazione ISO 9001 per i corsi ECM/Grande attività in ambito estero/I comunicati Organico AIO ESECUTIVO NAZIONALE Presidente: Pierluigi Delogu Segretario: Angelo Raffaele Sodano Tesoriere: Responsabile ECM: Enrico Lai ORGANO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA ODONTOIATRI Il punto d’incontro per gli operatori del dentale Vicepresidente:Fausto Fiorile Segretario culturale: Marzia Segù CONSIGLIERI DI PRESIDENZA Salvatore Caggiula Maurizio Capuano Fulvio Gennaro Graziano Langone Michelangelo Marino Gaetano Memeo Direttore responsabile Denis Poletto Giulio Del Mastro Mauro Sanalitro Comitato di redazione COLLEGIO DEI PROBUS VIR Pierluigi Delogu Laura Pittau (Presidente) Angelo Raffaele Sodano Enrico Lai Stefano Colasanto Fausto Fiorile Generoso Del Piano Marzia Segù Guido Ranieri Redattore Capo Marcello Masala Giulio Del Mastro Antonio Lauretti (S) Segreteria di redazione Sebastiano Rosa (S) Diana Carbonetti Editore BeC s.r.l. S. Teverina km 3,600 - 01100 Viterbo tel 0761.393.1 - fax 0761.393.222 COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI Francesca Ambrogio Vincenzo Macrì Pierluigi Martini Impaginazione Gisella Benedetti Stampa Direttore Responsabile PO: Giulio Del Mastro Graffietti Stampati (VT) Responsabile esteri: Gerhard Konrad Seeberger Organo d’Informazione dell’Associazione Italiana Odontoiatri Maggio 2014 - Anno XI - n.1 Capo Ufficio Stampa: Mauro Miserendino mauromiserendino@virgilio.it Poste Italiane s.p.a. Spedizione in A.P. 70% Viterbo Segretaria organizzativa: Laura Cavallini segreteria@aio.it Una copia Euro 0,97 Webmaster www.aio.it: Gianluca Metello webmaster@aio.it INFORMATIVA AI LETTORI Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento, l’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, per l’invio della rivista, per l’invio di altre riviste, per l’inoltro di proposte di abbonamento, per l’invio di informazioni tecniche e commerciali, nonché per la divulgazione di eventi formativi e promozionali e per la cessione degli stessi a terze aziende per la medesimefinalità. In ogni momento potrete esercitare i diritti di cui all’art.7 del D. Lgs 196/2003, e quindi conoscere, ottenere la cancellazione, la rettificazione, l’aggiornamento e l’integrazione dei Vostri dati, nonché opporVi al loro utilizzo per le finalità su indicate. Qualora venisse esercitato il diritto alla cancellazione lo stesso comporterebbe il mancato invio della presente rivista. Il titolare del trattamento è B&C srl con sede in Viterbo, Strada Teverina Km 3.600, nella persona del suo legale rappresentante. P.O. Prospettiva Odontoiatrica ONLINE SU WWW.AIO.IT SOMMARIO 4 03 Editoriale Avanguardia o retroguardia? Pierluigi Delogu 04 Report Elezioni 07 Congresso Politico internazionali ADA CERP nei corsi formativi Mauro Miserendino - Eletto il nuovo direttivo nazionale AIO - Programma politico AIO nazionale triennio 2014-2016 3° Congresso Aio. “Riportiamo tutti gli italiani dal dentista per non tornare indietro di 30 anni” Mauro Miserendino 11 Riflessioni Miopie istituzionali Odontoiatri Quelli diversamente abilitati… Angelo Raffaele Sodano 22 12- Enpam: la stesura del nuovo Statuto! - Le richieste AIO sullo statuto Enpam: Consiglio Nazionale ridotto a un sesto e percorsi botton-up per regolare la rappresentanza dei fondi Mauro Miserendino - L’associazione Italiana Odontoiatri ttiene la Certificazione ISO 9001 o per i corsi ECM 25 Promo Eventi 26 EVENTI ECM AIO 12 27ESTERI 27 14 Miopie istituzionali Il concorso per accedere al corso di laurea: è l’ora del De profundis? Due vie differenti di accesso alla professione 16 AIO ha trasformato la Giornata Internazionale del 20 marzo in una settimana di prevenzione globale 18 Novità Fiscali 20 27 Le novità del quadro RW: cosa fare con attività patrimoniali e finanziarie all’estero Dott. Umberto Terzuolo Dott. Alessandro Terzuolo — Delegazione AIO a ERO Parigi 2014 In primo piano Low Cost Fausto Fiorile Vicepresidente AIO 22ECM Per due anni AIO erogherà i crediti P.O. — Incontro all’FDI: Gerhard Seeberger (AIO) Peter Doig, la Presidentessa ADA, Dr. Maxine Feinberg, e il Dr. Gary Mc Donald President-elect della Canadian Dental Association Wohd 29Comunicati 31 Report dalle sedi Prospettiva Odontoiatrica EDITORIALE 5 Avanguardia o retroguardia? — Pierluigi Delogu Ci sono momenti nei quali tutto sembra non avere soluzioni e le situazioni si complicano con prospettive sempre meno interessanti e sostenibili. La società e i modelli cui siamo abituati sembrano implodere. E’ proprio in queste occasioni che chi ha una vera visione progettuale può con coraggio contri- “ avere una nuova organizzazione professionale, snella, efficiente sostenibile, ma radicata in principi che, in modo trasparente, garantiscano il rapporto fiduciario medico/paziente. ” — Pierluigi Delogu buire a sviluppare nuovi percorsi (avanguardia), mentre chi subisce le situazioni di crisi e recrimina guardando con nostalgia al passato o cercando responsabili a cui imputare le colpe della situazione attuale non ha prospettive (retroguardia). Anche nella professione Odontoiatrica vediamo andare in crisi molti aspetti che fino ad oggi hanno contribuito alla sua architettura e osserviamo diversi approcci su come affrontare i problemi. Il sistema formativo vive una contraddizione nel modello di accesso che limita fortemen- P.O. te l’ingresso di nuovi studenti in Italia ma, parallelamente, subisce una situazione europea che sta vedendo numerosi laureati approdare sul nostro territorio. Inoltre è organizzato in modo da fare una selezione molto blanda durante il corso di studi, con una premialità per i laureati in corso (riforma Berlinguer) e inevitabili effetti sulla motivazione e la determinazione dei professionisti del futuro. etiche che salvaguardino la dignità, anche attraverso regole societarie che diano garanzie ai pazienti sulla qualità delle cure. Insomma, fare delle proposte perseguibili, attraverso anche dei disegni di legge, che consentano di avere una nuova organizzazione professionale, snella, efficiente, sostenibile, ma radicata in principi che, in modo trasparente, garantiscano il rapporto fiduciario medico/paziente. Retroguardia: difendere il sistema attuale con soluzioni difensive che non portano a un risultato ma ad isolarci nel contesto europeo. Il Sistema salute non ha una programmazione strategica su scala nazionale soprattutto nel campo della prevenzione in Odontoiatria. A livello pubblico questo capitolo viene sempre più trascurato, con effetti d’impoverimento del potenziale d’intervento ed evidenti segnali di peggioramento della salute orale nella popolazione. Avanguardia: nuovo modello di accesso alla formazione attraverso un sistema realmente basato sul merito, con università italiane organizzate in rete in modo virtuoso per imporsi, realmente in concorrenza con quelle straniere. Il Sistema professionale soffre anch’esso una contraddizione, compresso tra un’organizzazione ordinistica con regole deontologiche precise, vincolanti e attività sanitarie con vocazione commerciale che non soggiacciono ad alcuna regola etica, ma rispondono alle logiche del mercato e della concorrenza. Retroguardia: individuare in altri soggetti la crisi della professione e del lavoro ravvisando in situazioni di confine la maggiore causa dei problemi professionali. Avanguardia: utilizzare i nuovi modelli per essere economicamente sostenibili e porre basi Retroguardia: imputare alla scarsa efficienza del SSN la causa del mancato raggiungimento dei Livelli essenziali di assistenza in Odontoiatria. Avanguardia: studiare un piano nazionale, con un’analisi strategica basata su dati certi, che preveda un investimento di risorse orientate al raggiungimento di uno o più obiettivi prioritari, con la prevenzione come asse portante e una programmazione a lunga scadenza. Un progetto che dia valore al ruolo del pubblico e, al contempo, valorizzi la rete capillare della libera professione. Basta con gli spot promozionali da campagna elettorale! Prospettiva Odontoiatrica REPORT ELEZIONI 6 Eletto il nuovo direttivo nazionale AIO — Giulio Del Mastro Al termine di un’Assemblea combattuta, a tratti lacerante, sanguigna e passionale ma sintesi comunque di estrema democrazia associativa, il 24 novembre 2013 sono stati rinnovati i vertici associativi. Di seguito diamo conto di una sintesi del programma politico sottoscritto dal nuovo Consiglio di presidenza; questa la composizione della nuova squadra alla quale auguriamo: Buon Lavoro! Presidente nazionale: Pierluigi Delogu Segretario nazionale: Raffaele Sodano Tesoriere nazionale: Enrico Lai Vicepresidente nazionale: Fausto Fiorile Segretario culturale nazionale: Marzia Segù Consiglieri di presidenza: Salvatore Caggiula Maurizio Capuano Fulvio Gennaro Graziano Langone Michelangelo Marino Gaetano Memeo Denis Poletto Mauro Sanalitro Probus Vir effettivi: Stefano Colasanto Generoso Del Piano Marcello Masala Laura Pittau (Presidente) Guido Ranieri Probus Vir supplenti: Antonio Lauretti Sebastiano Rosa Revisori dei conti: Francesca Ambrogio Vincenzo Macrì Pierluigi Martini Programma politico AIO nazionale triennio 2014-2016 OBIETTIVI POLITICI 1. Detraibilità delle spese Odontoiatriche Detrazione totale delle spese sanitarie in generale e odontoiatriche in particolare a. Ribadire la necessità di impedire la detrazione delle spese sostenute all’estero, in quanto non verificabili b. Formulare alcune proposte alternative o complementari — Fig 1 L’assemblea nazionale dei delegati AIO - Fig 2 Il tavolo di presidenza - Fig 3 La relazione del presidente, Delogu - Fig 4 La segreteria organizzativa 1 2 3 4 P.O. Prospettiva Odontoiatrica REPORT ELEZIONI come il voucher per le prestazioni rivolte alla prevenzione soprattutto per le fasce di popolazione meno abbienti che oggi sono quasi un quinto della popolazione totale. 2. Abusivismo. Elaborare nuove strategie operative su questo tema, focalizzando l’attenzione in maniera decisa sulla repressione del prestanomismo. 3. C ontribuzione previdenziale. Pretendere che le società partecipino alla contribuzione previdenziale in modo egualitario a quello dei liberi professionisti, in modo da non creare una dissimmetria intollerabile e insostenibile economicamente per il futuro pensionistico della nostra categoria. Enpam è, ovviamente, il canale privilegiato per impostare questo punto. Proporre un’ulteriore analisi dei calcoli attuariali per la quota B in modo da rivalutare il piano di riforma di contribuzione proposto dall’Ente per i prossimi anni e far calare il più possibile le aliquote che potrebbero essere difficilmente tollerabili, vista la situazione generale. Chiedere che tutti i contri- 7 buenti del fondo libera professione abbiamo stesso trattamento e doveri nei confronti del fondo, o in alternativa caratterizzare più precisamente gli iscritti al fondo (solo liberi professionisti veri). 4. Società tra professionisti Comprendere a pieno gli aspetti normativi, fornendo al socio la modalità corretta per trarre il massimo beneficio da questa normativa e proponendo al legislatore integrazioni precipue per la nostra categoria. Rivedere gli aspetti normativi che regolamentano tali società, proponendone forme che siano davvero vantaggiose ai fini della costituzione delle stesse, in modo da garantire un esercizio della professione affidato e governato da odontoiatri e non da terzi finanziatori e che porti ad un modello sgravato da una fiscalità troppo oppressiva e più vicina alle esigenze di semplificazione burocratica. 5. Società di capitale. Richiedere con forza regole certe ed uniformi, sul territorio nazionale, alle società di servizi che erogano prestazioni odontoiatriche, a partire dalla composizione, ma soprattutto dall’aspetto di diversificazione dei servizi offerti che non può essere solo di tipo Odontoiatrico, altrimenti non potrebbero avere le caratteristiche di società di capitale, definendo i limiti operativi dei direttori sanitari e chiarendo i termini dell’autorizzazione sanitaria; limitandone, in buona sostanza, il campo d’azione e le possibilità di costituzione a norma di legge. A TUTELA DEL CITTADINO E DELLA CATEGORIA 6. Incompatibilità nell’esercizio della professione. Chiarire, in base alle normative vigenti, quali figure professionali, inserite nel SSN, siano inconciliabili con la libera professione odontoiatrica, totalmente o in parte. Condurre un’indagine nazionale sulla reale distribuzione e su una quantificazione numerica di reali incompatibilità tra incarichi pubblici e attività extra moenia e su come si articolano questi aspetti della professione per contribuire ad una chiara organizzazione del sistema e una corretta integrazione tra SSN e l’attività libero professionale. 7. Autorizzazione sanitaria. Stimolare il legislatore su una possibile modifica dell’art. 8ter della legge 229/99, al fine di ottenere uniformità di attuazione sul territorio italiano. Ridiscutere i termini per l’autorizzazione, eliminando tale obbligo per la libera professione esercitata non in forma societaria, semplificando l’iter di avviamento dell’attività. 8. Informazione sanitaria. Condividere un indirizzo uniforme etico e sostenibile sull’informazione sanitaria (pubblicità?) in odontoiatria, con chiare precisazioni che permettano una linea comune e condivisa su tutto il territorio nazionale. Intraprendere azioni presso l’antitrust per denunciare forme di evidente ingannevolezza del messaggio e non rispetto delle norme sulla concorrenza verso tutte le forme aberranti di proposte pubblicitarie. 9.Rappresentanza Odontoiatri Continuare il percorso che porti ad una piena autonomia ordinistica degli odontoiatri e alla rappresentanza e rappresentatività degli odontoiatri in ENPAM. Rafforzamento ex lege (e quindi su base normativa certa) del ruolo delle CAO e degli organismi de- — Fig 5 Lo scrutinio delle schede - Fig 6 Il tesoriere Lai, in assetto ‘antisommossa’... - Fig 7 Volti sorridenti alla fine dei lavori - Fig 8 I componenti del nuovo CDP 5 6 7 8 P.O. Prospettiva Odontoiatrica REPORT ELEZIONI 8 legati al corretto mantenimento degli Albi. 10. Specialisti in chirurgia maxillo facciale. Vigilare sull’eventuale esistenza sul territorio di specialisti in CMF che esercitino l’odontoiatria, eludendo la legge. Proporre un’indagine a livello nazionale sulle strutture di Chirurgia Maxillo Facciale che erogano prestazioni di tipo Odontoiatrico e sulla loro tipologia di organizzazione operativa. Tale punto andrebbe verificato anche per le prestazioni di assoluta pertinenza odontoiatrica espletate all’interno degli istituti Universitari ed Ospedalieri. 11. Convenzionati esterni (medici o strutture che hanno una convenzione con il SSN per erogare prestazioni Odontoiatriche) Sollecitare un chiarimento sulla reale situazione numerica e distributiva degli esercenti e/o le società titolari della convenzione, oltre alla loro prospettiva di durata, onde avere un quadro chiaro soprattutto ai fini previdenziali, vista la sofferenza del fondo dei convenzionati esterni. 12. Attività Esteri Costituzione di un team operativo per le attività in campo internazionale che segua in modo continuo e qualificato nel tempo i vari organismi di politica odontoiatrica come l’FDI e il CED. Inoltre, stimolare la vocazione internazionale di AIO attraverso ulteriori gemellaggi con società odontoiatriche straniere. OBIETTIVI FORMATIVI 1. ECM Individuazione dei bisogni formativi richiesti dai soci, e piano formativo conseguente. Produrre dossier formativi standard da integrare con le variabilità individuali tipiche della libera professione. Valutare la possibilità di incentivi per chi segue correttamente la normativa sulla formazione continua e richiedere con forza la completa detraibilità delle spese sostenute per adempiere a tale obbligo professionale. Puntare su piani formativi di re- P.O. spiro nazionale con finalità sociali come la formazione sulla prevenzione e che queste attività possano avere un valore di crediti maggiore. Potenziare l’opera della consulta dei relatori AIO. 12. Regole ECM Richiedere con determinazione una regolamentazione chiara del sistema ECM, con regole certe e database dei crediti riconoscibile e consultabile. Vigilare affinché i crediti formativi conseguiti riguardino indipendentemente i due ambiti professionali: i doppi iscritti devono ottenere crediti per entrambe le professioni. 3. Esame di Stato. Richiederne la riforma per un accesso alla professione uniforme e coerente nell’interesse della salute dei cittadini. Regolamentare l’accesso all’esercizio della professione per i laureati in altri stati in modo che non ci siano situazioni di disparità a sfavore dei laureati in Italia e che si implementino i sistemi di controllo dei percorsi formativi, introducendo anche dei requisiti generali per l’ammissione alla professione odontoiatrica in Italia, quali, ad esempio, un certificato di conoscenza appropriata della lingua Italiana. 4. Corsi di laurea nella UE. Richiedere che la legislazione europea chiarisca in maniera univoca una regolamentazione comune dei CLOPD che eviti la presenza di sistemi formativi differenti, magari basati su criteri non meritocratici. 5. Accesso all’attività professionale per i giovani laureati. Piano AIO Proposta di un corso AIO per l’accesso alla professione dei nuovi laureati. Favorire l’affiancamento ai soci AIO dei neolaurati (potrebbe essere sviluppato un percorso formativo con crediti). Favorire tutte le forme di finanziamento e sostegno per l’inserimento dei neolaureati nell’attività lavorativa con sistemi in cui AIO faccia da protagonista attivo nella proposta formativa e di avviamento alla pratica professionale 6. Campagna stampa popolazione Continuare con tutte le iniziative rivolte alle campagne di sensibilizzazione della popolazione verso il ruolo positivo degli odontoiatri sulla prevenzione della salute orale, benessere sanitario della società e contenimento della spesa. Proporre uno screening (su base volontaria) per ottenere una valutazione epidemiologica della salute orale dei cittadini italiani. 7. Concorsi SSN Accesso degli odontoiatri nei concorsi di I e II livello del SSN senza la necessità di una specializzazione, atteso che la laurea in odontoiatria è già una laurea specialistica. OBIETTIVI ORGANIZZATIVI E DI COMUNICAZIONE 1. Crescita associativa Azione strutturata per la crescita del numero di sedi AIO sul territorio nazionale e indagine sulle esigenze dei colleghi per predisporre nuovi servizi ad hoc rivolti ai soci. 2. Scuola quadri provinciale e nazionale Azioni per individuare la classe dirigente AIO del futuro, ricercando e stimolando la nascita di figure nuove all’interno dei direttivi provinciali. Strutturazione della sede nazionale attraverso un potenziamento dell’Ufficio Stampa, di quello Legale e delle attività di segreteria. Formazione dei quadri in merito al lavoro in team, onde meglio conoscere obiettivi e azioni da intraprendere, e in ambito di organizzazione delle sedi locali (ad esempio immagine, aspetti fiscali, aspetti di marketing sul territorio con coordinamento nazionale). 3. Immagine nazionale Rendere sempre più riconoscibile ed uniforme l’immagine di AIO verso l’esterno per rafforzare la credibilità e l’autorevolezza dei messaggi politici e organizzativi. 4. Ufficio Legale AIO Costituire un supporto legale stabile tramite una rete di professionisti altamente qualificati sulle normative e tutti gli aspetti inerenti la nostra professione, garan- tendo così un costante controllo a livello nazionale ed estero. 5. Ufficio Stampa Integrare ed espandere l’attività dell’ufficio stampa AIO con la costituzione di un comitato di redazione che provveda alla gestione editoriale del portale AIO per le varie aree tematiche e che si integri con il Redattore di PO per un’uniforme e coerente informazione verso l’esterno. Potenziamento delle varie derivazioni del sito AIO: dai siti provinciali ai siti per ogni singolo socio AIO. 6.Sponsor e partner Costituire un team operativo che si occupi di stipulare e seguire contratti di partnership, con forme di convenzione che possano portare dei vantaggi agli associati, in modo da poter avere un’ulteriore motivazione ad iscriversi all’associazione. Rafforzare il rapporto con UNIDI impostato in questi ultimi anni, con ottime prospettive di collaborazione in Italia e a livello internazionale. 7. Rapporti con altre associazioni Sviluppare ed estendere i rapporti con le altre associazioni Odontoiatriche per intraprendere eventuali percorsi comuni su temi che possono essere arricchiti dall’unione di diverse componenti. Da continuare quindi il percorso intrapreso dal Tavolo del Dentale e da altre iniziative di confronto tra Ordine, Associazioni di categoria, Università e rappresentanti delle società Scientifiche. Ampliare le relazioni per stimolare la collaborazione con associazioni e sindacati medici di riferimento come MMG, Pediatri, Otorino, Cardiologi e altri per intraprendere percorsi complementari nelle iniziative di prevenzione odontoiatrica. Siamo sicuri che questi punti siano condivisi e rispecchino la visione politica di AIO, che si è molto ben caratterizzata negli ultimi anni e che consente di continuare un percorso rivolto ad una modernizzazione della professione con ben saldi gli obiettivi di etica, qualità e sostenibilità sviluppati nei recenti congressi politici. Prospettiva Odontoiatrica CONGRESSO POLITICO 9 3° Congresso Aio. “Riportiamo tutti gli italiani dal dentista per non tornare indietro di 30 anni” — Mauro Miserendino Il presidente Delogu lancia l’allarme: “Dal 2009 è raddoppiato il numero di persone che non viene più nei nostri studi perché pensa che siamo cari e rinuncia al dentista o si rivolge al low cost. Per noi il rischio è di perdere definitivamente questi pazienti, per loro è di tornare a condizioni di 30 anni fa”. E per farlo l’associazione propone di partire dalla prevenzione sui bambini. Lanciata anche la Carta sugli stili di vita. “I 55 mila dentisti italiani possono aiutare i bambini in età scolare che oggi vivono sulla loro pelle i guasti della crisi. Infatti potrebbero offrire 2,4 milioni in più di prestazioni di prevenzione che si traducono in milioni di prestazioni di cura in meno negli anni successivi”. Questa la proposta rilanciata al 3° Congresso poli- tico dell’Associazione Italiana Odontoiatri dal presidente AIO Pierluigi Delogu che ripropone la strategia sociale del sindacato in risposta alle statistiche rese note all’Expo d’autunno in questi giorni. I dati diffusi nell’evento del Collegio dei docenti sono gravi: nell’ultimo quinquennio è cresciuta del 15% l’incidenza della carie, che oggi colpisce 120 mila piccoli entro i 4 anni e 250 mila tra i ragazzini di 12 anni. “La sigillatura - spiega Delogu - previene molte di quelle 250 mila infezioni; se, come ho proposto, 96 milioni del fondo sanitario nazionale intervenissero a coprire le sigillature dei molari in tutti i 600 mila figli di famiglie con reddito Isee inferiore a 8 mila euro annui lordi, farebbero un salto di qualità la vita dei pazienti, l’odontoiatra che si ritroverebbe degli “assistiti” in più, e la sanità pubblica sarebbe affiancata nel difficile compito da una rete di presidi di massima affidabilità e qualità”. “È una questione - continua Delogu - che va affrontata con le istituzioni. Andare dal dentista di fiducia anziché in un centro low cost vuol dire risparmiare. Perché si viene seguiti nel tempo e in anni i costi sostenuti si ammortizzano; perché si fa più prevenzione; perché il dentista di fiducia fa più attenzione alla qualità dei materiali che nel tempo paga; perché si è più seguiti anche per le altre patologie. È questo il tema del congresso che non a caso abbiamo intitolato “Odontoiatria a km zero”. “Nel 2009 - specifica Delogu l’AIO, a differenza di altri sindacati professionali, non firmò il patto sulle tariffe sociali con il Governo, che comportava ribassi del 20% in media su estrazioni, otturazioni, corone, dentiere. Una scelta che per noi resta giusta”. Per il leader Aio “si tratta delle 1 2 3 4 5 6 P.O. — Fig 1 La folta platea del congresso politico Fig 2 L’introduzione dei lavori da parte del presidente Delogu… Fig 3… e di Mauro Sanalitro Fig 4 Graziano Langone Fig 5/6 Umberto e Alessandro Terzuolo Prospettiva Odontoiatrica CONGRESSO POLITICO 10 1 2 4 5 7 8 nostre prestazioni più praticate, quelle su cui viviamo e sulle quali reinvestiamo. Nell’interesse dei pazienti oltre un certo margine non possiamo comprimere i costi (di tecnologia, materiali, ore lavoro del personale) né possiamo scegliere solo noi dentisti al posto di chi lavora con noi”. Ma come fare per invertire la rotta? Per l’Aio la risposta è semplice: “Prevenzione”, a partire dai più giovani. Durante i lavori congressuali è stata presentata anche la ‘Carta sugli stili di vita’, un patto a tre dentista-cittadino-medico. Negli ultimi 5 anni la crisi ha portato un ulteriore crollo delle presenze negli studi dentistici. Nel 2010 veniva il 40% degli italiani, nel 2012 la percentuale è scesa di un altro 10%. Risultato? “Nel 2012 abbiamo riscontrato in Sardegna tasche parodontali fino a 5 volte più profonde negli adulti e cavità cariose fino a 3 volte più ampie in adulti e bambini. Molti danni non si possono più rimediare se non ricostruendo le arcate con spese ingenti. Noi P.O. vogliamo che la gente non arrivi a questo punto”, dice Gerhard Seeberger past president e responsabile esteri AIO. “I problemi dell’Italia sono condivisi con il resto del Sud Europa. La Fédération Dentaire Internationale indica la prevenzione come obiettivo generale dei dentisti del mondo. Noi – dice Seeberger - abbiamo un ruolo nel curare le patologie orali dei nostri pazienti ma vogliamo arrivare prima. Chiediamo ai medici di famiglia di spedirci più spesso i pazienti se ravvisano accanto a una patologia sistemica un problema orale. Il costo della prevenzione dal dentista può non essere un problema. A patto di costruire un rapporto fiduciario dentista-cittadino”. Per dare seguito a queste parole, come presidente dell’European Regional Organization della FDI, Seeberger ha elaborato un questionario Your Personal Health Improvement Card - che dentista, cittadino e medico di famiglia possono condividere: un cartoncino alle- 3 6 gabile a riviste, o scaricabile al computer dal sito www.aio.it . Nella prima facciata ci sono tre riquadri: il primo con le informazioni di base (sesso, età, peso, altezza, circonferenza alla vita, criteri per il calcolo “a casa” del body mass index); il secondo con i dati biometrici (BMI, glicemia, colesterolo, pressione sanguigna, stato dei denti etc); il terzo riquadro contiene il “patto” in cui il paziente del dentista si impegna a migliorare entro un tempo concordato un parametro prescelto. Sul retro è la Carta sugli stili di vita: il paziente inserisce dati sul ruolo di frutta e vegetali sulla propria dieta, la pratica di attività fisica, l’uso di tabacco, di alcol, la quantità d’acqua al giorno; e li confronta con i benchmark ottimali. L’ultimo riquadro contiene il patto dentista-paziente su quali stili di vita migliorare ed entro quanto. AIO sta studiando un’applicazione della carta per smartphone e tablet in vista di una condivisione on line e non solo cartacea del documento tra professionisti e cittadino. — Fig 1 L’avvocato Giungato e Sebastiano Rosa Fig 2 Raffaele Sodano Fig 3 Gerhard Seeberger Fig 4 I partecipanti alla Tavola Rotonda conclusiva Fig 5 Fausto Fiorile Fig 6 Mauro Miserendino, coordinatore dei lavori Fig 7 Marialice Boldi, presidente AIDI Fig 8 Laura Filippucci di Altroconsumo Prospettiva Odontoiatrica RIFLESSIONI 11 Miopie istituzionali Odontoiatri Quelli diversamente abilitati… — Angelo Raffaele Sodano Il panorama dell’attenzione che ci viene riservata, a 30 anni dalla nostra nascita, è davvero deprimente. Due storie sono qui a testimoniarlo, ce ne siamo occupati e ne abbiamo dato risalto sul sito: emblema della scarsa conoscenza delle figure abilitate all’esercizio della professione di odontoiatra l’una, dei rischi di cannibalizzazione delle professioni l’altra. Storie accomunate da un beffardo comune denominatore: entrambe sono state acriticamente “ri-lanciate” da quell’Istituzione ordinistica, organismo ausiliario dello Stato, che più di ogni Altro è tenuta alla vigilanza Il concorso in Finanza Non c’è ancora spazio per odontoiatri che vogliano esercitare l’odontoiatria? Il paradosso s’impone dopo la vicenda accaduta nelle passate settimane. La Fnomceo ha pubblicato un bando di concorso della GdF per figure mediche interne da convenzionare. Ebbene, ai lotti 10 e 27, per esercitare le prestazioni odontoiatriche venivano richiesti laureati in Medicina iscritti all’Ordine dei Medici e specialisti in odontostomatologia. Il bando rivela che chi lo ha scritto conosceva i percorsi di studio, inclusi quelli alternativi alla laurea in odontoiatria, non contemplata. Come segretario AIO ho scritto al presidente FNOMCeO e al Presidente dell’OMCeO Napoli: «L’omissione della laurea in odontoiatria “rappresenta non P.O. solo una pregiudiziale giuridicamente rilevante, quanto un vulnus per qualche migliaio dei vostri iscritti. Dopo le verifiche del caso, Vi prego di voler intervenire presso le Amministrazioni competenti per il blocco e la modifica del bando di cui all’oggetto”». Poi, intervistato dal portale Odontoiatria 33 ho cercato di spiegare - se ce ne fosse bisogno!!! - la discriminazione che si produce a causa di questo bando per oltre 23 mila laureati in odontoiatria http://vistodafuori.odontoiatria33.it/aaa-la-finanza-cerca-un-odontostomatologo-per-una-collaborazione-mentre-gli-odontoiatri-rimangono-cercati-solo-per-controlli/) Per tutta risposta, il bando è scomparso dal sito Fnomceo dove si trovava al link www. fnomceo.it/fnomceo/showArticolo.2puntOT?id=112351 (ma si può rintracciare su www.gdf. it/GdF/it/Bandi_di_gara/Acquisizione_di_beni_e_servizi/ Accentrata/Anno_2014/info523243869.html ) . Ma questo ritiro in buon ordine nella sostanza non cambia molto. La Finanza non ha fatto né meglio né peggio di quanto hanno fatto Asl & C in passato. Emblematico il caso del bando INAIL di che ammetteva in convenzione figure non abilitate a svolgere l’odontoiatria, anche se poi, sollecitato dalle richieste di modifica del collega Fausto Fiorile, INAIL ha compreso l’errore. Mi chiedo: a chi tocca rincorrere tutti coloro che, sbagliando in buona fede, costringono a ricorrere alla carta bollata per rivendicare diritti che dovrebbero essere consentiti di default? Gli ordini professionali, a mio avviso, avrebbero il privilegio di dialogare dall’alto di un riconosciuto e più spendibile ruolo istituzionale. Nel caso specifico, riterrei necessario un intervento della Federazione, non fosse altro per riparare alla leggerezza con cui ha dato una notizia di servizio frustrante per quella quota di iscritti “diversamente abilitata”. . Il Corso di Perfezionamento “Occlusione e Postura” — Angelo Raffaele Sodano Il Bollettino dell’Ordine dei Medici di Napoli, nel numero di Aprile, ha pubblicizzato questo Corso di Perfezionamento; tra le figure professionali che possono accedere all’iscrizione c’è quella dell’Igienista Dentale. La stranezza che evidenzio, non volendo e potendo entrare nel merito delle scelte accademiche, è l’opportunità che si veicoli un’informazione pubblicitaria siffatta soprattutto in considerazione e rispetto dell’impegno della CAO nazionale e delle Associazioni di categoria in merito a competenze, l’anestesia, ad esempio, e autonomia dell’esercizio professionale degli ID: rischiamo di aggiungere confusione a quegli stessi Uffici ministeriali che spesso vengono interrogati e che su precedenti del genere potrebbero erroneamente indirizzare risposte. Prospettiva Odontoiatrica RIFLESSIONI 12 Enpam: la stesura del nuovo Statuto! Intervista ad Angelo Raffaele Sodano, presidente della Consulta Enpam quota B libera professione — Mauro Miserendino La riforma dello Statuto dell’ENPAM un percorso che parte da lontano, su PO ce ne siamo già occupati 2 volte negli ultimi 3 anni. Si, in effetti il primum movens è stato il questionario inviato ai Sindacati nel Luglio del 2011, cui AIO ha risposto motivando le proprie posizioni in merito ai 9 quesiti, 3 per ciascun ambito di mission della Fondazione: Funzione Istituzionale, Struttura previdenziale e Struttura organizzativa. Il passaggio successivo è stato il comunicato di Ottobre 2012 con cui la commissione consiliare per lo Statuto tracciava, oserei dire, le linee guida da cui è nata la Bozza discussa lo scorso 16 Aprile, in riunione congiunta con quasi tutti i Sindacati Medici. Al di là del comunicato scaturito, quali le impressioni sulla riunione? Un limite metodologico che ho evidenziato anche durante il confronto nasce, a mio parere, sia dalla mancata condivisione delle risposte di tutti Sindacati, sia dal fatto che si e’ evidenziato come in pochi abbiano risposto al questionario, forse sufficientemente paghi dal lavoro della commissione riforma... Un dato sottolineato a più voci mi è sembrato il sovrannumero dei rappresentanti in Consiglio Nazionale oltre allo sforzo di consentire un maggiore pluralismo delle rappresentanze; in merito, mi fa piacere sottolineare l’ingresso della rappresentanza odontoiatrica. La bozza prevede anche la nascita dell’Osservatorio dei giovani e dei pensionati in seno al CN, ci dai la tua opinione? In cinque Regioni italiane ho rileP.O. vato come la data di nascita dei Presidenti d’Ordine abbia una forbice tra il 1930 e il 1955: pensionati e pensionandi potrebbero ritenersi già ben rappresentati! Noi auspicheremmo l’introduzione del principio che consenta l’attribuzione di cariche ed incarichi ai soli iscritti attivi: solo se tale principio passasse avrebbe senso l’Osservatorio dei Pensionati! E la quota di membri eletti in CN? La bozza prevede che il CdA ne stabilisca modalità e procedure con apposito Regolamento. Semplificando: 10 diverse rappresentanze categoriali saranno rappresentate da membri eletti in base ad una pesatura che tenga conto di contributi, prestazioni e patrimonio attribuiti alle diverse gestioni, dati che si evincono dai bilanci e dai flussi economici relativi. Tra i dati emersi proprio sulle pesature c’è quello della rappresentanza odontoiatrica: nel calcolo, gli iscritti “doppio albo” sono separati dagli iscritti al solo albo odontoiatri; non credo si tratti di lungimiranza quanto di un segnale “difensivo”, anche se questo fa nascere alcune domande… Visto che saranno odontoiatri un vicepresidente e il 10% dei membri del CN, al netto degli eletti, si vuole forse anche qui applicare la regola doppio/singolo albo? Vuoi vedere che l’ENPAM sarà più lungimirante del sistema ordinistico - dove non si è ancora visto un laureato in odontoiatra Presidente - e che in seno al Nostro Ente previdenziale riusciremo in appena 30 anni ad avere un’autonoma rappresentanza al vertice?... — Mauro Miserendino L’ipotetico scenario di distribuzione della rappresentanza nell’ente di previdenza medici La frazione C, i componenti del Consiglio Nazionale da eleggere in un auspicato election day, è frutto di un complesso meccanismo di “pesatura” che siamo in grado, a grandi linee, di tracciare: è stato dettagliatamente illustrato dal Presidente Oliveti durante l’incontro con le rappresentanze sindacali. Le categorie rappre- sentate sono 10: di queste, raggiungono il quorum dell’1% per avere diritto ad esprimere un candidato solo 8. I componenti eletti, poi, convergono ad esprimere la rappresentanza in capo ai 4 Fondi (ad oggi la Quota A non è rappresentata ma, work in progress, potrebbe esserlo); le discriminanti ed il valore percentuale attribui- to per “pesare” la rappresentanza sono così ripartite: contributi 50% del valore, patrimonio attribuito 33%, prestazioni erogate 16,66%. In numeri ed uomini questo si traduce in: Fondo della Medicina Generale 32, Fondo della libera professione 13, Fondo della specialistica ambulatoriale 9, Fondo dei Convenzionati esterni 2. Prospettiva Odontoiatrica RIFLESSIONI 13 Le richieste AIO sullo statuto Enpam: Consiglio Nazionale ridotto a un sesto e percorsi bottom-up per regolare la rappresentanza dei fondi — Mauro Miserendino Grande plauso alla dirigenza dell’Enpam per aver determinato la rappresentanza degli odontoiatri nel Consiglio Nazionale, ma l’Associazione Italiana Odontoiatri, chiamata ad esprimere il proprio giudizio sulla riforma degli organi dell’ente previdenziale, chiede ora modifiche statutarie che guardino al futuro: abbattere da 171 a 23 i membri nello stesso CN, non accettare l’ingresso di altre professioni sanitarie nell’ente, consentire l’accesso ai verbali del CdA e alle registrazioni delle sedute assembleari, tagliare un vicepresidente, eleggere gli organismi di governo solo con contribuenti attivi e condizionare l’esistenza degli Osservatori - in particolare di quello dei pensionati - all’effettiva necessità di rappresentare le categorie, attraverso un’elezione diretta dei contribuenti. Accanto a queste richieste AIO ha presentato un documento politico alla Fondazione in cui si chiede che non sia il solo CdA a scrivere il regolamento relativo alle procedure elettive di Consiglio Nazionale, Consulte e Osservatori. Tale aspetto va infatti condiviso dalle associazioni di categoria e deve tener conto delle dinamiche demografiche ed economiche dei fondi con meccanismi premiali in relazione alla maggior “virtuosità” del Fondo. Gli elementi del documento politico sono ripresi in toto dagli emendamenti dall’Associazione, che riportiamo di seguito: Rappresentanza complessiva AIO non condivide l’articolo 3 P.O. che prefigura l’adesione di altre professioni sanitarie all’Enpam: “Confliggerebbe con la nostra natura giuridica, favorirebbe l’omologazione e la confusione dei ruoli che desideriamo siano differenziati. Tale apertura, anche con gestione separata, porterebbe una forte rappresentanza delle parti annesse nei vari organi collegiali, che andrebbe a detrimento delle scelte che desideriamo riguardino solo medici e odontoiatri, principali pilastri di un patrimonio di cui nessun altro ha il diritto di fruire. L’allargamento della base darebbe poi alla Fondazione una connotazione sociale, che favorirebbe controlli e scelte promossi da organi dello Stato”. Riduzione del consiglio nazionale AIO propone (articolo 11 comma 1) di ridurre i presidenti di Ordine provinciale ai soli 21 coordinatori regionali con l’aggiunta di due presidenti CAO eletti dall’assemblea nazionale delle Commissioni Albo in Fnomceo. “In un periodo storico che dovrebbe essere caratterizzato dal risparmio in tutti i comparti, un consiglio nazionale di 106 presidenti di Ordine, 10 presidenti CAO e 58 componenti da eleggere tra gli iscritti contribuenti alle gestioni previdenziali risulta pletorico tanto da non consentire una puntuale ed accurata disamina degli argomenti all’odg; costosissimo, visto l’ammontare dei gettoni di presenza previsti; farragginoso perché l’inserimento di ulteriori componenti, oltre a quelli Ordinistici, prevede ele- zioni secondo procedure e modalità che si delega il CdA di definire”. Pensionati e giovani Enpam prevede all’articolo 12 l’istituzione sia di un Osservatorio Giovani, che formuli proposte sul futuro, sia di un Osservatorio Pensionati, per monitorare gli andamenti previdenziali, entrambi di 5 membri, 3 eletti dal consiglio nazionale, uno dal Cda e uno indicato dal presidente; i due collegi partecipano alle riunioni del consiglio nazionale senza diritto di voto. Per AIO i cinque “giovani” andrebbero tutti eletti direttamente dai contribuenti (come le consulte) uno per ogni macroarea del territorio nazionale. Sull’Osservatorio Pensionati invece AIO ritiene che tale organismo non vada istituito perché pleonastico. Trasparenza La presenza di due vicepresidenti oltre ad un aggravio delle spese potrebbe generare conflittualità e confusione di ruoli: all’articolo 20 comma 1, AIO propone pertanto la nomina di un solo vicepresidente. E chiede per i componenti del Consiglio nazionale la possibilità di accedere alle registrazioni delle sedute del Consiglio nazionale (file conservati a cura del Direttore Generale) e dei verbali delle riunioni CdA (articolo 17 comma 9). Sollecita infine riflessioni sull’opportunità di una maggior rappresentanza femminile e di introdurre il divieto al cumulo di cariche ed incarichi intra ed extra Ente. Prospettiva Odontoiatrica RIFLESSIONI 14 Il concorso per accedere al corso di laurea: è l’ora del De profundis? Due vie differenti di accesso alla professione — Angelo Raffaele Sodano Non piace più l’applicazione del numero programmato in Italia così come lo conosciamo: genera ricorsismo e rifugio all’estero, per chi vuole e può permetterselo; parecchi parlano di un’evoluzione verso il modello francese, che potete valutare nel box a fianco. Chiara la necessità di dover intervenire. Per la pletora - in Italia il rapporto tra esercenti e cittadini è 1/1000, a fronte di quello ottimale di 1/2000 – e per i deficit in tema di formazione: le università, italiane o estere, stentano a formare operatori in grado di affacciarsi alla professione in modo adeguato. PO ha voluto intervistare due diretti interessati dall’argomento, pur nell’anonimato, entrambi studenti iscritti ad odontoiatria: uno in Italia (per quanto fuori sede) e uno all’estero. Il quadro che emerge fa riflettere. MODELLO FRANCESE Per l’accesso al primo anno di medicina ed odontoiatria chiamato PACES - première année comune aux études de santé - è sufficiente mandare la richiesta d’iscrizione all’università. Alla fine di questo primo anno,lostudentedovràaffrontareunconcorso(sempreincomune)con numerus clausus che è paragonabile, in termine percentuale, a quello italiano; in funzione del risultato della graduatoria e dei posti disponibile sia in M che in O potrà scegliere uno o l’altro (se ben classificato). Dopo il concorso, che può si tentare soltanto 2 volte (una terza su deroga), si entra direttamente al secondo anno di M o di O. domande per materia (ad es. l’aumento di quelle di logica a scapito di quelle di cultura generale) che il MIUR effettua di anno in anno per ottimizzare il concorso. Inoltre, le domande non sono adeguate alla valutazione della preparazione di uno studente neodiplomato. ∞STUDENTE IN SPAGNA: ∞STUDENTE IN ITALIA: Anno di nascita: 1989 Iscritto al 4° anno Anno di nascita: 1991 Iscritto al 3° anno In quale Università studi? ∞UEM (Universidad Europea de Madrid, attualmente di Valencia UEV) ∞Un’Università del nord Italia, anche se sono fuori sede La tua opinione sul concorso a cui hai partecipato ∞Un concorso molto P.O. formativo che aiuta ad apprezzare, attraverso teoria e pratica, la futura professione. ∞ Il concorso non verifica le conoscenze dei partecipanti. Una prova a quiz con 80 domande non è sufficiente a dimostrare e verificare le conoscenze di un ragazzo su così tante materie. Questo è testimoniato dal continuo cambio del numero di Quanto costa, all inclusive, studiare lontano da casa? ∞Il costo complessivo più possibilità di rientrare in Italia, se non dopo la laurea. Inoltre, anche la lingua è un problema perché spesso capita di non ricordare alcune parole in italiano ed è necessario un continuo adattamento a condizioni diverse dalle nostre ∞Torno nella mia città natale per le vacanze natalizie, per Pasqua non sempre… - e ad agosto. (alloggio, rette universitarie, vitto, utenze ed altro) è pari a 25.000 – 30.000 € l’anno. Che valutazione dai alla didattica e, in complesso, a quanto è collegato al corso di laurea che frequenti? ∞Il mantenimento costa alla ∞Del corso di laurea spagnolo mia famiglia circa 3.000 € di affitto all’anno per una camera, 2.000 € di tasse universitarie e altre spese, per un totale di circa 9.000 € annui. sono soddisfatto: già da studente sono stato messo nelle condizioni di praticare in prima persona tutte le attività inerenti l’odontoiatria. Altri problemi legati agli studi come ‘emigrante’? Sono sufficientemente soddisfatto del mio corso di laurea. Assegnerei un punteggio di 8/9 per la teoria e 4 per la pratica su un totale di 10 punti. ∞Ho iniziato a studiare all’estero per il sistema italiano sbagliato e, ormai, non ho ∞ Prospettiva Odontoiatrica RIFLESSIONI A mio avviso, troppo poco spazio e tempo sono dedicati alle esercitazioni pratiche. Quanta importanza ha la parte clinica nel vostro corso? Quali i limiti, le lacune e i pregi? ∞La parte pratica è centrata un pò su tutti gli ambiti dell’odontoiatria. Di lacune non ne ravvedo mentre i pregi sono moltissimi; iniziamo a esercitare su paziente già dall’inizio del 4° anno, sotto controllo di un supervisore che ci guida in modo attento e scrupoloso. ∞Nei tre anni di odontoiatria ho svolto diversi esami obiettivi, 1 anestesia, preso delle impronte dentarie. Quali aspettative professionali avete? ∞Voglio laurearmi al più presto e iniziare ad esercitare la mia professione con dignità, scrupolosità e preparazione adeguata. P.O. 15 ∞Vorrei aprire uno studio da solo o, meglio, farlo associandomi con altri colleghi. Immagino che questa sia la miglior cosa da fare, sia per la concorrenza nella professione e sia per l’opportunità di offrire un’assistenza sanitaria più completa al paziente. Lo studente rimasto in Italia, al termine dell’intervista, ha tenuto a sottolineare alcuni argomenti interessanti che riportiamo. Perché solo in Italia c’è un problema di pletora che non esiste negli altri stati europei? La mia opinione è che ci sia una grave carenza istituzionale dietro questo problema, con l’assenza di una normativa che regoli il rapporto odontoiatri/ pazienti. Quanto alla formazione, la carenza nelle Università italiane è da attribuirsi ad un approccio molto teorico e poco pratico. Il neolaureato affronta ex novo un percorso di apprendimento di tutte le procedure che gli permettono di curare il paziente, e questo costringe ad una vera e propria “elemosina” del lavoro: nell’impossibilità di avviare uno studio proprio - per le poche competenze - la maggior parte di noi si ritrova a chiedere di essere assunto, sottopagato, nella speranza di imparare la professione. La soluzione potrebbe essere l’obbligo, per le varie sedi universitarie, di far eseguire ad ogni studente un numero minimo di procedure cliniche (ad esempio 50), parallelamente all’esame che si deve sostenere. Il tutto garantito da una commissione, anche locale, che faccia però riferimento a standard nazionali. Dovrebbe essere prevista anche l’applicazione di sanzioni (sul bilancio o sul numero dei posti disponibili per l’anno successivo) per le Università che non garantiscano allo studente una valida formazione professionale, teorica e pratica. Prospettiva Odontoiatrica WOHD 16 AIO ha trasformato la Giornata Internazionale del 20 marzo in una settimana di prevenzione globale — Mauro Miserendino IL SETTIMO WORLD ORAL HEALTH DAY, UN’OCCASIONE PER FARE DELL’ODONTOIATRA UN PRESIDIO FONDAMENTALE DEL TERRITORIO Il 20 marzo è giunto al 7° appuntamento la Giornata Internazionale per la Promozione della Salute Orale indetta in tutto il mondo da Fédération Dentaire Internationale che per partner in Italia ha scelto l’Associazione Italiana Odontoiatri. Come l’anno scorso, più dell’anno scorso, le sedi provinciali hanno organizzato eventi e occasioni per avvicinare i cittadini nell’arco della settimana tra il 17 e il 23 marzo. I soci AIO iscritti in un elenco ad hoc hanno visitato i pazienti gratuitamente nei propri studi o in ambulatori messi a disposizione da strutture di cura, e nel week-end 22-23 marzo hanno allestito stand nelle piazze e nei centri commerciali per incontri pubblici con istituzioni e cittadini. Il 20 a Roma alla Camera i vertici AIO hanno incontrato le Istituzioni per spiegare la loro strategia. Vale la pena riepilogare che cosa ha dedicato l’Associazione alla prevenzione quest’ultimo anno. Di prevenzione ce n’è una sola - A novembre 2012 portando i ragionamenti AIO al tavolo ministeriale il Presidente Pierluigi Delogu ha dato un contributo importante alla stesura delle Linee guida nazionali di prevenzione odontoiatrica per tutte le età. Sulla base delle Linee guida sono stati formati nel 2013 migliaia di odontoiatri da docenti AIO, e altre migliaia arriveranno quest’anno. L’obiettivo è far sì che il dentista si riprenda il suo ruolo di diagnosta delle patologie del cavo orale, in P.O. Di prevenzione ce n’è una sola I dentisti a sostegno della sanità per mantenere più a lungo in salute i loro pazienti ASSOCIAZIONE ITALIANA ODONTOIATRI per WORLD ORAL HEALTH DAY Roma, 20 marzo 2014 Camera dei Deputati – Sala del Refettorio via del Seminario 76 PROGRAMMA 11.00 Saluto delle Autorità e insediamento dei partecipanti 11.10 Roberto Lala – Presidente OMCEO Roma: DENTISTI E MEDICI 11.20 Vito De Filippo – Sottosegretario alla Salute: DENTISTI E SANITÀ 11.30 Michele Nardone – Direzione Professioni sanitarie Ministero della Salute: LE RACCOMANDAZIONI CLINICHE PER L’ODONTOIATRIA 11.40 Pierluigi Delogu – Presidente AIO: LA GIORNATA ITALIANA 11.50 Gerhard Seeberger – Consigliere FDI: MODELLO ITALIA NEL MONDO 12.00 Interventi non preordinati e conclusione dei lavori Per informazioni: Segreteria Associazione Italiana Odontoiatri | Laura Cavallini – tel 011/4343824 | fax 011/4301932 | email segreteria@aio.it Ufficio Stampa Associazione Italiana Odontoiatri | Mauro Miserendino – cell 3292223136 | email ufficio stampa.miserendino@aio.it — La locandina dell’incontro satellite alla Camera dei Deputati — Alcuni dei layout FDI utilizzati per l’evento collaborazione con medici di famiglia e specialisti per le conseguenze sistemiche che da quelle malattie derivano, o per il trattamento delle cause (diabete, patologie autoimmune) all’origine di un problema riscontrato sul proprio paziente. La prevenzione nelle fasce deboli - Nell’ambito di programmi locali, i vertici AIO si sono prestati per intercettare nella popolazione infantile la parte più bisognosa di interventi di prevenzione. Il cittadino che non ha risorse, temendo spese ingenti, per prima cosa taglia l’assistenza odontoiatrica. Cosciente che le risorse pubbliche non sono molte, il Presidente AIO Delogu ha proposto di rendere gratuite le visite di prevenzione effettuate in tre età filtro (scolare, 50 e 65 anni) e di far coprire dal servizio sanitario, in aggiunta a quanto già fa per le fasce deboli attraverso le Asl, la realizzazione dal dentista “privato” delle sigillature dei molari dei bambini di famiglie con reddito Isee inferiore a 8 mila euro annui. Per quest’ultima operazione a livello nazionale basterebbero 96 milioni di euro, il costo del cartellino del giocatore Cristiano Ronaldo. In alternativa si potrebbero trovare meccanismi per sgravare l’Irpef del dentista del costo della prestazione offerta o di una parte di esso. La terza forza del territorio – Fermi non si può stare. L’odontoiatria è rimasta fuori dal Ssn e ciò le ha permesso di sviluppare un’offerta di prestazioni variegata e di perseguire sempre la qualità. Ma il tessuto odontoiatrico, come quello medico, è una risorsa ancora da scoprire. AIO ha individuato nuovi obiettivi nella prevenzione e nel trattamento delle urgenze: chi si presenta negli studi di un dentista AIO con un ascesso non può pensare di ricevere la porta in faccia. Di fronte agli altri, anche se non è paziente abituale, la sua richiesta passa avanti. AIO ha scoperto che negli Stati Uniti si sta facendo in modo di trasformare lo studio dentistico in presidio della rete di offerta di servizi comunitaria: il dentista offre nel suo studio servizi di prevenzione quali misurazione della pressione e test ematochimici. I vertici AIO hanno incontrato quelli dell’American Dental Association a febbraio per siglare accordi di partnership nella formazione, ma anche per sviluppare insieme proposte che trasformino lo studio odontoiatrico nella terza forza del territorio insieme alla casa della salute del medico di famiglia e alla farmacia dei servizi. Breve storia Wohd e partnership AIO-FDI – Questi concetti sono presenti nel World Oral Health Day 2014, e soprattutto nelle piazze dove con AIO sono stati protagonisti i cittadini. La Giornata nacque set- Prospettiva Odontoiatrica WOHD te anni fa per iniziativa della Federation Dentaire Internationale. Un pò in tutti i paesi l’assistenza odontoiatrica è meno coperta di quella medica, e a farne le spese è la prevenzione. In questi anni di crisi il rilievo della Giornata nel mondo e nei media è cresciuto. La Fédération - 53 paesi e 500 mila dentisti rappresentati - ogni anno mette a disposizione delle associazioni affiliate gadget e manifesti, poi i contenuti li mettono i dentisti del luogo. Tra il 2012 e il 2013 l’European Organization dell’FDI presieduta da Gerhard Seeberger, dentista italiano (e AIO) a dispetto del nome, ha messo a punto un questionario da consegnare al 17 paziente e da riempire in collaborazione con il medico di famiglia, con i parametri di salute orale e sistemica: body mass index, pressione arteriosa, misura del colesterolo, abitudini su fumo ed alcol vanno monitorati insieme e devono essere leggibili su un foglietto da dentista e paziente, firmatari di un patto di cura in cui ci si impegna ad attivare programmi di prevenzione sui fattori di rischio per stare meglio. Già, perché per l’appunto di prevenzione ce n’è una sola e le misure di pressione e colesterolo che fanno bene al cuore salvano pure il cavo orale. Feste in piazza - Quanti interlocutori: istituzioni nazionali e locali, cittadi- ni, medici di famiglia e specialisti. Associazione Italiana Odontoiatri li ha accolti nelle piazze dei capoluoghi di tutte le regioni e nei centri commerciali. Alcuni eventi di punta: a Foggia una settimana di incontri aperti al pubblico e corsi sulla prevenzione “globale” (esempio: malattie da contagio e fumo); in Sardegna visite gratis e educazione sanitaria negli stand allestiti nei centri commerciali, come anche a Bari; in Campania ben cinque stand allestiti in collaborazione con le associazioni per la lotta ai tumori e alle malattie cardiovascolari con visite dei pazienti “in presa diretta”. Iniziative anche in Lombardia, Umbria e Calabria. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 — Fig 1,2,3, la giornata di Bari Fig 4,5,6,7,8 le numerose iniziative di Pompei Fig 9,10,11 l’impegno dei colleghi di Cagliari 10 P.O. 11 Prospettiva Odontoiatrica NOVITÀ FISCALI 18 Le novità del quadro RW: cosa fare con attività patrimoniali e finanziarie all’estero — Dott. Umberto Terzuolo - Dott. Alessandro Terzuolo — Alessandro Terzuolo — Umberto Terzuolo P.O. Mai come quest’anno, dai tempi dell’ultimo scudo fiscale, il tema degli obblighi dichiarativi di beni e attività finanziarie detenute all’estero è stato così oggetto di attenzione. La procedura di riemersione dei capitali esteri non dichiarati (c.d. voluntary disclosure), ad oggi ancora in fase di definizione, obbliga ad una riflessione ancora più attenta sulla compilazione del quadro RW. L’argomento è, come detto, di stretta attualità perché la prossima Dichiarazione dei Redditi, che dovrà essere predisposta nel mese di giugno, sarà la prima a vedere applicata la nuova versione del quadro RW alla luce della modifiche apportate dalla “Legge Europea 2013” e interpretate dall’Agenzia delle Entrate con una Circolare ed un Provvedimento di fine dicembre 2013. Queste modifiche si sono rese necessarie per evitare che l’Italia fosse multata per effetto dell’ennesima procedura di infrazione comunitaria: anche la Commissione Europea aveva infatti ritenuto sproporzionate le sanzioni che colpivano chi violava le disposizione relative agli obblighi di segnalazione delle disponibilità all’estero (quadro RW). L’obiettivo del legislatore tributario è stato quello di semplificare la modalità di compilazione del quadro RW e di ridurne l’impatto sanzionatorio cercando però di rafforzare l’attività di contrasto all’evasione internazionale. L’argomento è sicuramente molto tecnico ma, viste le rilevanti sanzioni e la frequenza di attività all’estero, ci è sembrato doveroso un approfondimento in materia. Cos’è il quadro RW? Questa sezione della Dichiarazione dei redditi ha avuto, almeno nelle sue prime intenzioni, una funzione meramente “segnalativa”: di fatto, non comportava la dichiarazione di un reddito su cui andare a pagare imposte. Con il passare del tempo però, il Fisco ha sfruttato quel set di informazioni che i contribuenti hanno fornito “spontaneamente” per introdurre due nuove imposte: l’IVIE, imposta che colpisce i beni immobili posseduti all’estero, e l’IVAFE, imposta che colpisce le attività finanziarie detenute all’estero. Pertanto, da semplice quadro con funzione di informazione (per il Fisco) delle disponibilità all’estero degli italiani, è diventato una importante sezione del modello UNICO su cui andare a determinare nuove imposte. Chi è obbligato a compilarlo? Sono tenuti alla compilazione sostanzialmente tutti i contribuenti italiani residenti nel territorio dello Stato: saranno quindi soggetti a questo adempimento non solo (per una volta) i professionisti e gli imprenditori, ma anche i dipendenti o i titolari di pensione. Non dovranno invece comunicare le disponibilità estere le società di persone (salvo le società semplici) o quelle di capitali (ad esempio S.r.l. o S.p.A., forma comune in cui sono costitute le “cliniche” dentali). La condizione prevista dalla norma che fa scattare l’obbligo è il possesso di attività estere di na- tura finanziaria o di natura patrimoniale. Attenzione poi alle modalità con cui si posseggono queste attività: non rileva solo la piena proprietà ma conta, in buona sostanza, l’effettiva disponibilità dei beni o degli investimenti. Ad esempio, nel caso di immobili all’estero in cui un soggetto detenga la nuda proprietà ed un altro l’usufrutto, situazione abbastanza comune tra genitori e figli, entrambi dovranno compilare il quadro RW. Nel caso analogo di conti titoli all’estero o di altre attività finanziare detenute in comunione o cointestate (classico caso che si verifica tra i coniugi) tutti i soggetti dovranno compilare e segnalare per intero nel quadro RW l’attività finanziaria. Lo stesso dicasi per un soggetto che possieda la delega ad operare e prelevare su un conto corrente estero, pur non essendo formalmente intestato a lui, anch’esso sarà tenuto a segnalare la disponibilità delle somme depositate. Una delle novità più rilevanti apportate dai recenti interventi normativi interessa proprio l’ambito soggettivo. Prima delle modifiche, infatti, l’obbligo di compilazione valeva anche se le attività estere (patrimoniali o finanziarie, ergo beni o investimenti) erano detenute attraverso strutture giuridiche quali società, fiduciarie, trust o fondazioni “fittiziamente interposte”: si trattava cioè di meri “schermi formali” che celavano l’effettiva disponibilità di altri soggetti. In caso quindi di strutture giuridiche non create ad hoc (fittiziamente interposte) non si era soggetti a particolari obblighi di segnalazione. Prospettiva Odontoiatrica NOVITÀ FISCALI Ora invece, con la nuova formulazione della norma, saranno tenuti a dichiarare l’attività all’estero anche i cosiddetti “titolari effettivi” ossia quei soggetti che controllano una struttura giuridica (quali ad esempio società, fiduciarie, trust o fondazioni) attraverso il possesso di più del 25% delle quote o azioni oppure quei soggetti che siano beneficiari di almeno il 25% del patrimonio. Nel calcolo delle percentuali rientrano inoltre le partecipazioni possedute anche indirettamente dal coniuge, da familiari fino al terzo grado o dagli affini fino al secondo. Attenzione infine al caso di polizze assicurative utilizzate come “contenitori” di investimenti esteri: anche in questo caso si potrebbero applicare gli obblighi di segnalazione in quanto il sottoscrittore della polizza potrebbe essere considerato titolare effettivo. In tutti questi casi quindi, soprattutto se la struttura societaria o giuridica si trova in paesi non collaborativi (ad esempio Svizzera o Montecarlo), questa risulta essere di fatto trasparente agli occhi del Fisco: pertanto il soggetto italiano dovrà segnalare direttamente le disponibilità possedute dalla struttura societaria estera come se, in buona sostanza, fosse tutto a lui intestato. Cosa si deve indicare? La nuova versione del modulo RW non si discosta molto da quelle precedenti per ciò che concerne le attività estere da indicare. L’unica novità è l’assenza, nella maggior parte dei casi, di soglie minime al di sotto delle quali in passato si era esonerati dalla compilazione. Riassumendo, dovranno essere indicate: Tutte le attività finanziarie detenute all’estero a prescindere dagli importi (anche per 10 € quindi!) quali, in estrema sintesi, “investimenti” in titoli, obbligazioni o altri strumenti finanziari assimilabili, metalli preziosi (ancorché detenuti in cassette di sicurezza) e polizze assicurative; P.O. 19 Tutti i conti correnti esteri se il valore massimo complessivo raggiunto nel corso dell’anno supera € 10.000; Tutte le attività patrimoniali detenute all’estero a prescindere dagli importi quali, in estrema sintesi, beni immobili, oggetti preziosi ed opere d’arte (anche se depositati in cassette di sicurezza), imbarcazioni o altri beni iscritti in pubblici registri esteri. Per le varie attività dovrà essere indicato il valore ad inizio ed a fine anno (o periodo di possesso se inferiore). Le attività finanziarie dovranno essere indicate al valore di mercato; in mancanza, si potrà utilizzare il valore nominale, il valore di rimborso o, ancora, il costo di acquisto. Relativamente invece alle attività patrimoniali, dovrà essere indicato il loro costo di acquisto o il valore di mercato, con delle particolarità per gli immobili situati nei Paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo. Sanzioni: quanto costa un errore o una dimenticanza Anche il capitolo sanzioni è stato interessato dalla “riforma” del quadro RW. In caso di mancata compilazione o errata indicazione delle attività estere da segnalare, la “multa” comminata oscillerà da un minimo del 3% ad un massimo del 15% del valore dell’attività omessa o erronea- mente comunicata. Le sanzioni sono raddoppiate (dal 6% al 30%) nel caso in cui le attività siano detenute in Paesi non collaborativi, nuovo appellativo dei meglio conosciuti Paesi “black list”. Relativamente a quest’ultimo caso, è importante segnalare che è stata eliminata la cosiddetta confisca per equivalente, pena accessoria che consisteva di fatto nell’espropriazione delle attività estere non dichiarate. Infine, è stata introdotta la possibilità di pagare una sanzione ridotta di € 258 in caso di presentazione tardiva del quadro RW entro in 90 giorni rispetto alla scadenza ordinaria che, solitamente e salvo modifiche, coincide con il 30 settembre di ogni anno. Conclusioni Come si evince da quanto analizzato in questo breve articolo, il tema risulta essere molto complesso ed in costante evoluzione. Alla luce inoltre delle sanzioni che potrebbero avere degli effetti pesanti in caso di violazioni commesse su più anni, si raccomanda un confronto approfondito sul tema con il proprio Commercialista al fine di analizzare tutte le possibili “sfaccettature” e peculiarità della propria situazione e poter iniziare, con congruo anticipo, la raccolta delle informazioni da segnalare nel quadro RW. Prospettiva Odontoiatrica IN PRIMO PIANO 20 LOW COST — Fausto Fiorile Il fiorire di pubblicità relative a Studi odontoiatrici Low cost, facenti riferimento a catene di franchising più o meno note è certamente un dato, che nel corso di questi ultimi anni, si è fortemente consolidato. La liberalizzazione della pubblicità ha certamente enfatizzato il fenomeno e lo ha reso di forte impatto mediatico, ma nonostante questo, la realtà è ancora oggi fortemente radicalizzata su un modello che vede nella rete degli studi professionali capillarmente distribuiti sul territorio nazionale il sistema che garantisce un’assistenza di qualità. Molti di noi, tra cui io, credono che il modello ideale non potrà mai essere quello delle Cliniche Low Cost o delle Società che gestiscono Studi di grandi dimensioni, per un motivo molto semplice; la “mission e la vision” (per usare termini mutuati dal mondo aziendale) di un professionista medico (Odontoiatra) è profondamente diversa rispetto a quella di una Società di capitali che ha come obiettivo principale il profitto. Il guadagno per l’Odontoiatra è il mezzo per svolgere al meglio la propria attività medica e non il fine da raggiungere a tutti i costi, obiettivo invece molto spesso individuato dalle Società. Oggi assistiamo sempre più frequentemente alla crescita e alla diffusione dei “supermercati del dente” dove il rapporto con l’utenza si sostanzia nell’offerta di “prestazioni” a tariffe scontate, quasi si trattasse di prodotti da banco, inducendo il cittadino a credere che sia possibile abbattere i prezzi e conservare al tempo stesso qualità e sicurezza accettabili per le cure definite invece impropriamente prestazioni. Gli Odontoiatri non vendono mer- P.O. ci, ma forniscono cure sanitarie. La cura odontoiatrica è un bene sui generis. Non è realizzabile in serie e come per tutte le specialità mediche e chirurgiche, necessita di abilità tecniche e di preparazione scientifica per offrire la cura più adatta che è “costruita a misura” del paziente. La prestazione del dentista non è qualcosa di “pronto all’uso”, in giacenza sullo scaffale di un supermercato, dal quale può essere prelevata e acquistata come una merce qualsiasi. Considerare la cura del dentista alla stregua di un prodotto rappresenta un pericolo concreto per la salute. Ridurre una cura medica a questo, significa non essere realmente interessati alla qualità, che invece deve rimanere l’obiettivo principale per tutti. Se è vero, infatti, che la qualità costa, la cattiva qualità costa molto di più, sia in termini economici ma soprattutto di danno alla salute del cittadino. Le cure odontoiatriche, così come tutte le attività di tipo sanitario, hanno un costo elevato se si desidera mantenere un livello di qualità, ed i costi non possono essere compressi oltre un certo limite. Le cure odontoiatriche, ma soprattutto le cure protesiche più complesse, costano molto, indipendentemente da quali siano le strutture che le erogano. Per curare un paziente con problemi di tipo protesico i dentisti lavorano tante ore, pagano un affitto o il canone di un mutuo per studi professionali regolarmente autorizzati che hanno un costo di gestione altissimo. Utilizzano attrezzature molto sofisticate e costose con dei protocolli particolarmente rigorosi e quindi onerosi per la gestione della sicurezza nel controllo delle infezioni cro- ciate, si fanno aiutare da assistenti e collaboratori che devono essere adeguatamente retribuiti. Da qui derivano gli alti costi che ci sono sia che si tratti di ospedale, di ambulatorio pubblico, o di studio privato. Nonostante questo, la pubblicità dilagante di una certa odontoiatria finalizzata al lucro, lancia con forza un messaggio diverso che spesso fa breccia tra gli ignari potenziali pazienti! Quello che si vuol far credere è che rivolgendosi alle Strutture in franchising si può risparmiare fino al 50% su terapie comunque costose, non sempre necessarie e guarda caso proprio a più alta redditività per le Società; stiamo parlando degli interventi protesici con impianti e corone in porcellana proposte molto spesso, quasi si trattasse delle uniche opzioni terapeutiche possibili. Sappiamo benissimo come nel marketing sia spesso l’offerta a creare la domanda! Ma mentre possiamo accettare politiche di marketing aggressivo nell’ambito del commercio dei prodotti quali ad esempio computer o telefonini, nonostante i problemi che queste politiche possano comunque creare nel tempo, riteniamo assolutamente inaccettabile che una “cultura” di questo tipo possa diffondersi in ambito sanitario, nell’ambito dei bisogni legati alla salute! Le campagne pubblicitarie stanno creando una situazione paradossale in cui si propone la terapia prima della diagnosi. Oggi i pazienti si presentano negli studi chiedendo espressamente un certo tipo di soluzione terapeutica (impianti e corone) dimostrando molto spesso di non aver compreso bene di che tipo di intervento si tratti, nonostante — Fausto Fiorile, Vicepresidente AIO Prospettiva Odontoiatrica IN PRIMO PIANO in moltissimi casi, non solo non sia la soluzione più appropriata, ma addirittura inopportuna! Il danno che questo tipo di campagne stanno creando è soprattutto di tipo culturale. Bene il marketing e la comunicazione, bene la gestione razionale dei costi dello studio, bene le economie di scala, ma è inaccettabile permettere che un messaggio pubblicitario apparentemente corretto crei invece tanta confusione tra i pazienti e soprattutto contribuisca a creare una domanda di terapie non corrette.D’altro canto siamo ben consci che il problema dell’accesso alle cure odontoiatriche da parte delle persone con difficoltà economiche esiste e per questo abbiamo più volte dato la disponibilità a trovare soluzioni chiedendo però impegni concreti alle istituzioni: miglioramento nel funzionamento delle strutture pubbliche che permetta di garantire le prestazioni previste nei LEA, possibilità di detrazione fiscale superiore all’attuale 19% per ottenere così un risparmio significativo da parte del paziente; programmi di prevenzione su larga scala coinvolgendo le Istituzioni ordinistiche per fa sì che la rete degli studi privati presente sul territorio lavori in sinergia con gli ambulatori pubblici e gli ospedali. In molti crediamo sia dovere della professione lavorare per un’odontoiatria diversa rispetto a quella che la cultura dilagante di oggi vuol far credere dovrà essere l’odontoiatria del domani. Un’odontoiatria che poggi su dei cardini fondamentali. 1. Trasparenza - Noi vogliamo che il paziente sia informato dal proprio Odontoiatra circa il suo stato di salute e sulle soluzioni te- P.O. 21 rapeutiche più adatte al suo problema; non vogliamo che invece sia ingannato da cartelloni pubblicitari e pagine di giornali con forme di pubblicità truffaldine che a fronte di una sbandierata trasparenza creano invece solo false aspettative e confusione. 2.Comunicazione - Noi vogliamo per il nostro paziente una “comunicazione etica” che vuol dire soprattutto capacità di ascolto, empatia, interesse per la salute e le problematiche del nostro assistito; non vogliamo invece si diffonda una cultura della comunicazione commerciale finalizzata esclusivamente alla vendita di un prodotto (l’impianto, la corona in porcellana) attraverso moderne tecniche di marketing che vengono utilizzate dalle Società Low Cost. 3. Accountability - Noi vogliamo che il paziente sappia chi è il professionista che lo cura, dove abita, come si è formato, in poche parole chi è l’odontoiatra a cui si rivolge; che sia curato da un Odontoiatra che indaghi con attenzione sui problemi odontoiatrici, che conosca la storia clinica e familiare di quel paziente; non vogliamo invece che il paziente sia curato di volta in volta da operatori differenti che spesso lavorano nelle strutture Low Cost solo per alcuni mesi per poi migrare di città in città alla ricerca di un lavoro stabile. 4. Appropriatezza - Noi vogliamo che il paziente non sia spinto a scegliere una terapia piuttosto di un’altra solo perché una pubblicità aggressiva promuove a prezzi stracciati l’impianto e la corona in porcellana, quando magari la terapia può essere molto più conservativa. 5. Professionalità - Noi vogliamo che i giovani Odontoiatri che lavorano come collaboratori in uno Studio Odontoiatrico non essendone i titolari, siano retribuiti in modo congruo e sia garantita la loro autonomia di medici; non vogliamo che siano sfruttati o influenzati nelle loro scelte terapeutiche da strategie economiche di qualche manager seduto dietro a qualche scrivania. 6. Autonomia - Noi vogliamo che l’Odontoiatra sia libero di decidere secondo scienza e coscienza quale sia il migliore intervento terapeutico per il proprio paziente come avviene in uno Studio dove il titolare risponde solo alla propria etica; non vogliamo invece che Soci di capitale più o meno occulti interferiscano con le scelte del medico per indurlo a promuovere le terapie più redditizie. Prospettiva Odontoiatrica ECM 22 Per due anni AIO erogherà i crediti internazionali ADA CERP nei corsi formativi — Mauro Miserendino Importantissimo riconoscimento per l’Associazione Italiana Odontoiatri nella sua veste di provider di formazione continua: l’American Dental Association ha assegnato ad AIO il riconoscimento come erogatore di crediti nell’ambito del programma di assoluto rilievo mondiale ADA-CERP (Continuing Education Recognition Program). Il titolo è operativo da maggio 2014 e termina a giugno 2016 ma è rinnovabile se il provider dimostra di mantenere alti gli standard e gli esiti valutabili oggettivamente attraverso una griglia di 14 indicatori. Nelle prossime settimane ad AIO arriverà un report della commissione ADA per la formazione continua con i rilievi, una licenza ed il logo. Chi andrà agli eventi formativi AIO nel periodo di validità della licenza avrà crediti formativi riconosciuti in tutti i paesi del mondo i cui provider utilizzano il sistema di valutazione CERP. «Il programma è partito per iniziativa dell’American Dental Association 21 anni fa, nel 1993, e non approva eventi od ore di formazione ma direttamente l’erogatore dei corsi, certificandolo solo se adempie a determinati requisiti di qualità riconosciuti a livello internazionale», spiega Gerhard Seeberger, responsabile relazioni con l’estero AIO e consigliere della Federation Dentaire Internationale. Quattro anni fa Seeberger stimolò l’associazione, forte di im- portanti legami internazionali ed oltreoceano, all’adesione al programma di ADA, adoperandosi con il presidente in pectore Pierluigi Delogu, con Giancarlo Couch titolare dei rapporti con Chicago Dental Society e interfaccia con le società scientifiche Usa, e con Enrico Lai, curatore dei programmi Ecm in Italia. «Il programma ADA-CERP - ricorda Lai - assiste le agenzie di regolazione nazionali, inclusa l’Agenas, che identificano i provider di formazione continua sulla base di requisiti legislativi nazionali e di linee guida internazionali». L’associazione Italiana Odontoiatri ottiene la Certificazione ISO 9001 per i corsi ECM — Laura Cavallini La formazione targata Associazione italiana Odontoiatri è sempre di più sinonimo di crescita, cultura e qualità. Lo scorso 16 ottobre l’AIO nella sua veste di provider Ecm ha raggiunto un importante traguardo, conseguendo la certificazione UNI EN ISO 9001:2008 per la progettazione ed erogazione di eventi formativi in ambito sanitario. Questo mese si è infatti concluso l’iter di certificazione da parte dell’istituto Certiquality, durato quasi due anni e per il quale l’Associazione ha dedicato un note- P.O. vole spiegamento di mezzi e risorse umane. Il Provider AIO è adesso nella condizione certificata di garantire sia a livello nazionale sia a livello internazionale, oltre alla qualità dei corsi che eroga, l’eccellenza del percorso di progettazione e accreditamento della formazione interassociativa. A fine 2013 sono elaborate l’analisi degli indicatori di performance e l’indagine di soddisfazione, insieme alla richiesta formativa per il 2014 «Questo importante traguardo, ottenuto con l’impegno e l’enor- me lavoro della segreteria AIO e del responsabile ECM, dottor Enrico Lai, pone l’Associazione tra i provider più accreditati con una garanzia di qualità formativa – spiega il Presidente AIO Pierluigi Delogu – e avvalora la vocazione di AIO a puntare sull’aggiornamento continuo dei colleghi; una formazione che sempre abbiamo sostenuto sin dalla nascita dell’Educazione Continua e che oggi ci fa proporre dei progetti formativi di alto significato professionale e sociale come gli “Alleati per la prevenzione”, con la divulgazione delle Linee Gui- —Laura Cavallini, pilastro della segreteria nazionale Prospettiva Odontoiatrica ECM da Ministeriali sulla prevenzione delle patologie orali e dei traumi dentali». Da ricordare che l’AIO da sola, copre poco meno di metà dei 209 mila crediti conferiti dai provider appartenenti al Coordinamento Italiano Provider Odontoiatria (Cipo) che oltre ad AIO comprende Andi Servizi, Coi Aiog, Form@s, Betaeventi.e altre sigle. Intanto, sono già partiti e si annunciano severi, i controlli sugli eventi di formazione continua per medici e altri sanitari. E’ operativa una prima schiera di valutatori a livello nazionale delle cui verifiche i provider sono avvertiti. Oltre che ai conflitti d’interesse, gli erogatori di formazione dovranno evitare di essere “troppo buoni”. Tra gli snodi critici, Corrado Ruozi presidente dell’Osservatorio nazionale sulla formazione continua dell’Agenas (Onfocs), intervistato da Doctor News, sottolinea la valutazione dell’ apprendimento finale. «I valutatori possono presenziare anche solo all’ultimo giorno di un corso residenziale per assistere alla verifica di apprendimento e se questa si riduce, come a volte avviene, a una “assemblea collettiva”, non è rispettato lo spirito dell’Ecm, che chiede rigore proprio in questo passaggio». Tra gli altri possibili punti critici, la registrazione di entrata e di uscita, o la corretta compilazione dei questionari di gradimento. Il provider con poco rigore potrebbe vedersi ritirata la possibilità di organizzare eventi che danno a medici & co crediti Ecm. E’ anche vero che Achille Iachino, Responsabile attuale dell’Agenas, intervenuto all’ultima riunione dell’Associazione Italiana Provider Ecm ha chiarito che l’unica cosa veramente richiesta oltre appunto una valutazione seria e una correttezza nell’accesso in sala, è rispettare quello che si è dichiarato di fare in sede di accreditamento. Non vi è nessuno spirito inquisitivo, e tantomeno terroristico, anzi i valuta- P.O. 23 1 4 2 3 5 — Fig 1/2/3 Eventi in tutta Italia, da anni - Fig 4 La certificazione ISO 9001 ottenuta - Fig 5 Il corposo archivio ECM in segreteria AIO tori si stanno ponendo in modo collaborativo nell’intento di trovare insieme la giusta modalità di lavoro degli stessi provider. C’è però una duplice puntualizzazione da fare. «In questo momento - ricorda Delogu - nel sistema ECM rimangono ancora dei punti da rivalutare e perfezionare che AIO rivendica con fermezza: la necessità di fare chiarezza sul registro dei crediti e su eventuali incentivi e sanzioni ai professionisti e il sostegno fiscale alle spese per l’aggiornamento; infine dare il doppio dei crediti all’odontoiatra che si aggiorna su temi di prevenzione». Prospettiva Odontoiatrica October 9-14, 2014 | San Antonio, Texas, USA Education: October 9-12 | Exhibition: October 9-11 Education Exhibition Connections Participate in challenging Research and purchase dental Mingle with colleagues from CE courses that fit into products and services at a discount across the world your schedule and budget Register today! To learn more, visit ADA.org/meeting PROMO EVENTI 25 EVENTI ECM AIO 26 ECM: EVENTI AIO 2013/2014 CORSI FAD LUOGO DATA CREDITI 15/11/2013 15/11/2014 12 › SAGOMATURA E RIFINITURA DEI CANALI RADICOLARI: CASSINO ATTUALI ORIENTAMENTI CON L’OBIETTIVO DI UN’OTTURAZIONE TRIDIMENSIONALE Italo di Giuseppe 31/05/2014 6 › LA GESTIONE DEL PAZIENTE FOBICO NEI TRATTAMENTI ODONTOIATRICI Denis Poletto CAGLIARI 31/05/2014 9 › UPDATE E NUOVI CONCETTI DI PROTESI RIMOVIBILE Fidel Ruggia, Damiano Frigerio CAGLIARI 07/06/2014 9 07/06/2014 5 › LESIONI DEL CAVO ORALE: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE. MARATEA LO STATO DELL’ARTE IN BASILICATA Relatori Vari 13/06/2014 14/06/2014 9 › CORSO BLS-D (BASIC LIFE SUPPORT – DEFIBRILLATION) CASSINO Roberto Mannella 14/06/2014 10 › CONOSCENZA DEL RECUPERO ESTETICO DEL SORRISO CON TECNICHE INDIRETTE SASSARI Marco Nicastro, Giampiero Prandi 13/06/2014 14/06/2014 10 TITOLO E RELATORI › LA PIANIFICAZIONE DEL TRATTAMENTO IMPLANTARE CORSI RESIDENZIALI PARTIRE DAL 31/05/2014 › GLI ALLEATI DELLA PREVENZIONE PREVENZIONE IN ODONTOIATRIA: DIFFUSIONE E CONOSCENZA DELLE LINEE GUIDA DEL MINISTERO DELLA SALUTE HOTEL CARLO FELICE Elena Solinas, Valeria Grabesu › NUOVE FRONTIERE NEL TRATTAMENTO ENDODONTICO: LA TECNICA PROTAPER NEXT E L’OTTURAZIONE CON IL SISTEMA GUTTACORE SASSARI GALLIPOLI14/06/2014 6 › SHORT® IMPLANTS: ALTERNATIVA ALLE TECNICHE DI INNESTI OSSEI VENT’ANNI DI ESPERIENZA CLINICA Stefano Carelli MESSINA › VANTAGGI DELLA PROGETTAZIONE DIGITALE IN CHIRURGIA IMPLANTARE PROTESICAMENTE GUIDATA Roberto Garrone TORINO14/06/2014 10 › CORSO DI IMPLANTOPROTESI. NUOVI ORIENTAMENTI TERAPEUTICI Maurizio Grande 14/06/2014 8 ROMA 20/06/2014 10 CAGLIARI 20/06/2014 10 TRIESTE 20/09/2014 5 › ESTETICA DEL VOLTO: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE Relatori Vari CAGLIARI 04/10/2014 4 › ASPETTI CLINICI DELLE MALATTIE ORALI Giuseppe Ficarra CAGLIARI 11/10/2014 10 SASSARI 18/10/2014 8 › IMPLANTOLOGIA OGGI: TUTTO E SOLO UN’ OVERDENTURE IMMEDIATA? Carlo Tinti CAGLIARI 25/10/2014 8 › XII SIMPOSIO AIO SARDEGNA - PRIMA GIORNATA Giovanni Zucchelli CAGLIARI 05/12/2014 6 › XII SIMPOSIO AIO SARDEGNA - SECONDA GIORNATA Angelo Putignano, Enrico Manca, Giacomo Derchi CAGLIARI 06/12/2014 6 › XII SIMPOSIO AIO SARDEGNA - SESSIONE ORTODONZIA Relatori Vari CAGLIARI 06/12/2014 9 › GESTIONE DEL PAZIENTE PARODONTALE: DALLE NUOVE TECNOLOGIE ALL’APPROCCIO OLISTICO Relatori Vari CAGLIARI 06/12/2014 9 › VII CONGRESSO DELLA SOCIETA ITALIANA DI TRAUMATOLOGIA DENTALE Relatori Vari crediti per Odontotecnici e Igienisti › ODONTOIATRIA INFANTILE: ATTUALITÀ E STRATEGIE Relatori Vari › GIORNATA DI ODONTOIATRIA ADESIVA E SBIANCAMENTO DENTALE Marco Oddera P.O. Prospettiva Odontoiatrica ESTERI CDS 27 ADA AIO incontra i vertici dell’American Dental Association —Lo stand AIO all’interno del MWM —I direttivi AIO e CDS assieme a Gianfranco Berrutti (UNIDI) GNYDM Oltre le più rosee aspettative la partecipazione della delegazione scientifica AIO al Greater NY Dental Meeting! • Valutare un modello di prevenzione globale da proporre ai governi di paesi membri della Federation Dentaire Internationale e da girare al governo che verrà • esplorare le trasformazioni del mondo odontoiatrico e del ruolo del professionista • promuovere l’odontoiatria italiana e il made in Italy di filiera. Sono i tre obiettivi della visita dell’Associazione Italiana Odontoiatri la cui delegazione a Chicago nei giorni del meeting della Chicago Dental Society ha incontrato i vertici dell’American Dental Association e ha mes- so a punto un progetto culturale con scadenze di breve e lungo periodo. Nella foto scattata alla sede dell’American Dental Association, da sinistra a destra sono ritratti: Enrico Lai tesoriere AIO, Fausto Fiorile vicepresidente AIO, Maxine Feinberg (ADA presidente eletto), Pierluigi Delogu presidente AIO, Charles H. Norman III (Presidente ADA), Gerhard Seeberger responsabile esteri AIO, Mauro Sanalitro presidente del congresso politico e Giancarlo Couch, vero trait d’union tra il mondo del dentale Usa e l’Associazione. ICE AIO all’istituto del Commercio Estero — Nelle foto alcuni dei partecipanti italiani e il collega di NY Bedros Yavru-Sakuk. P.O. Dopo il vertice congiunto con American Dental Association la delegazione AIO in visita al Midwinter meeting della Chicago Dental Society si è recata al consolato italiano a Chicago. «Qui - spiega il vicepresidente AIO Fausto Fiorile - in un clima molto cordiale abbiamo avuto un colloquio molto interessante e produttivo con il Console generale Adriano Monti (terzo da dx) e con il Deputy Cultural Attaché dell’Istituto Italiano di Cultura, Andrea Raos, che in virtù delle tante proposte che abbiamo fatto nell’ottica di fare rete per la promozione della odontoiatria italiana e del made in Italy in generale, ci hanno suggerito un incontro anche con l’Istituto Commercio Estero (ICE), per permettere di ampliare le nostre relazioni in un’ottica di promozione dell’Italia, della qualità dei suoi professionisti della salute e del Made in Italy». Prospettiva Odontoiatrica ESTERI 28 MEETALY Grande successo a Chicago per l’evento MEETALY L’ Evento Meetaly, promosso e voluto fortemente da AIO e UNIDI ha ottenuto al 14° piano dell’Istituto Italiano di cultura, presso la sede del Consolato d’Italia a Chicago, un atteso grande successo. Alle 17.30 di venerdi 21 febbraio 2014 alla presenza di folte delegazioni dell’odontoiatra mondiale i presidenti Delogu e Berutti, portando i saluti a nome della Comunità italiana, hanno sottolineato come il mondo dell’associazionismo professionale e dell’industria possano lavorare insieme per una proposta sinergica ed efficace del Sistema Italia. Accanto a Pierluigi Delogu, Fausto Fiorile, Enri- P.O. co Lai, Mauro Sanalitro, Gehrard Seeberger e Giancarlo Couch in rappresentanza dell’AIO, Gianfranco Berruti e Gianna Pamich per Unidi, hanno partecipato all’evento: il presidente eletto dell’American Dental Association (ADA) Maxine Feinberg, la presidente della Federation Dentaire International (FDA) Tin Chun Wong, il presidente eletto FDI Patrick Hescot, il tesoriere FDI Katryn Kall, il direttore esecutivo FDI Jean-Luc Eiselé, il presidente della Canadian Dental Association (CDA) Gary Mcdonald, il direttore esecutivo della CNA Claude Paul Boivin, il direttore editoriale della CDA John O’Keefe, il presidente della Brasilian Dental Association (BDA) Silvio Cecchetto, il presidente della Chicago Dental Association (CDA) Richard Holba, il presidente delle industrie americane del comparto dentale dr. Fred Freedman, il presidente della Dentsply Usa James Mondschean, il direttore esecutivo della International Dental Meeting Frederich Herbst (che tra le altre cose si occupa di organizzare la Fiera di Colonia), e numerosi operatori di aziende del comparto dentale americano. Naturalmente, la rappresentanza del Ministero degli esteri italiano è stata assicurata dal direttore dell’Ice Matteo Picariello e del direttore dell’Istituto Italiano di cultura Silvio Marchetti. (Unidipress online) Prospettiva Odontoiatrica COMUNICATI 29 I COMUNICATI Di seguito la posizione AIO in alcuni comunicati delle passate settimane. I testi completi su www.aio.it! Lotta a tutto campo per ritrovare la fiducia nel futuro della professione Il 2014 per Associazione Italiana Odontoiatri è un anno importante, anche indipendentemente da come andranno le cose nel mondo della politica (elezioni?) e della sanità. L’obiettivo principale sono i nostri giovani colleghi. Intraprenderemo una serie d’iniziative per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro, in vari modi, con l’accesso al credito facilitato offerto dai Fondi europei, e con i canali che l’ENPAM ha annunciato e per la cui attivazione ci adopereremo. Vorremmo inoltre attivare nei nostri studi un percorso organizzato di tutoraggio che possa aiutare i neolaureati nei primi anni, comprensivo di una sorta di autoformazione su aspetti pratici ed anche extraclinici - legali, fiscali, gestionali - sui quali stiamo preparando dei corsi da svolgere a breve. AIO: dal caso di Tirana una lezione per arrivare a un numero unico di Odontoiatri sovracomunicatario Un corso nato da una cooperazione per far crescere la sanità albanese si trasforma in ultima spiaggia per studenti italiani non ammessi alle facoltà nostrane. Che poi magari cercano di rientrare l’ultimo anno con alterna fortuna: alcuni rettori li accettano e altri no. In ogni caso, l’Università privata Nostra Signora del Buon Consiglio a Tirana ormai laurea medici e dentisti italiani. Anzi, solo dentisti italiani: i 55 ammessi al corso di Odontoiatria 2013-14 sono tutti del Belpaese. Di più: benché la valenza europea del diploma albanese non sia unanimemente riconosciuta, NSBC è una realtà concorrenziale con i nostri atenei perché la sua laurea è spendibile nei paesi Ue, in quanto parificata, impostata sul corso dell’Università di Tor Vergata. Dal punto di vista dell’Associazione Italiana Odontoiatri ci si chiede: come può un corso di studi odontoiatrici extracomunitario di- P.O. ventare un corso italiano “parallelo”? La risposta sorprendente è che il corso risulta esser sempre stato aperto a non albanesi e nessuno se n’è accorto. Delogu (aio): negli studi odontoiatrici privati la porta è sempre aperta per le urgenze «Il primo soccorso va sempre prestato e fa parte del codice etico del dentista. Nei nostri studi un’urgenza, anche di un paziente che non è nostro, può avere la precedenza sugli appuntamenti. Lo studio dev’essere predisposto affinché l’odontoiatra dia un’indicazione di cura immediatamente spendibile al paziente con una pulpite o un ascesso». Pierluigi Delogu, presidente Associazione Italiana Odontoiatri, torna sul caso della ragazza di Palermo morta a 18 anni per le conseguenze di un ascesso non curato, Delogu: il nuovo codice non trascuri i colleghi sottopagati e i buchi neri nelle società Nel dibattito sul nuovo codice deontologico di medici e odontoiatri, in un convegno a Trieste irrompe la questione dentisti. Il presidente Cao Diego Paschina tra tanti discorsi sulla misurabilità della prestazione e sulla sostituzione del concetto di persona assistita a quello di paziente ricorda che ci sono dentisti, nei grossi centri in franchising, pagati 7-8 euro l’ora, meno di una colf. «Al problema per cui più un’attività professionale spende in pubblicità meno cura la prestazione –trasformandosi dunque in attività commerciale – Associazione Italiana Odontoiatri ha dedicato il congresso politico 2013 sulla sostenibilità della prestazione», ricorda il presidente AIO Pierluigi Delogu. Il portale AIO diventa provinciale Partono i primi siti proviciali AIO collegati al sito AIO Nazionale. Le prime sedi provinciali on line sono Bari, Caserta, Sassari e Torino con rispettivi indirizzi: http://bari.aio.it http://caserta.aio.it http://sassari.aio.it http://torino.aio.it A loro vanno i migliori auguri per offrire ai soci un mezzo moderno aggiornato e utile per la professione. A breve sarà attiva anche la sezione dei minisiti per ogni singolo socio AIO che dal sito provinciale potrà aprire la propria pagina web, con un messaggio omogeneo e coerente con l’immagine e la politica dell’AIO. APPAIO, la nuova applicazione per conoscere l’attività aio sull’i-phone Ultime newsletter, articoli e news; ma anche informazioni sui corsi di formazione continua nazionali e locali e sugli eventi delle sedi: questo ed altro materiale è disponibile per i dentisti associati Aio su I-pad e I-phone, senza più la necessità di inserire la password. Gli aggiornamenti per gli 8 mila iscritti all’Associazione arrivano in tempo reale con dei flash sul palmare del dentista grazie ad App-Aio, un’applicazione messa a disposizione gratuitamente e scaricabile dall’app store del dispositivo. AIO: non serve il medico competente per evitare contagi da ferite nello studio dentistico, la norma della direttiva ue va cambiata La direttiva CE 2010/32/UE interviene in tema di prevenzione di ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario senza aggiungere nulla di nuovo a quanto sapevamo in materia di sicurezza. Tuttavia, per la previsione del medico competente, può portare aggravi di costi agli studi odontoiatrici, specie quelli di piccole di- Prospettiva Odontoiatrica COMUNICATI 30 mensioni, già provati dalla crisi economica. E’ la posizione del Presidente dell’Associazione Italiana Odontoiatri Pierluigi Delogu alla vigilia degli incontri alla conferenza stato-regioni per introdurre in Italia la nuova disciplina affiancandola al testo unico 81/08 sulla sicurezza sul lavoro. Altro che abusivi, la legge autorizza i dentisti a fare rx nei propri studi Roma - «Solo usare il termine abusivismo per il dentista che esegue esami radiologici in studio è offensivo per la legge. Il decreto legislativo 187/2000 e due raccomandazioni ministeriali regolano in modo puntuale la materia». Pierluigi Delogu presidente nazionale dell’Associazione Italiana Odontoiatri risponde in questo modo ai due esposti presentati dai radiologi di ADPR e dal direttore generale dell’Asp Cosenza contro la possibilità degli odontoiatri di usare i raggi x in studio. Traumi dentali da maltrattamenti, aio e sitd propongono al ministero un’indagine nazionale con regole evidence based Associazione Italiana Odontoiatri rilancia sul registro nazionale delle lesioni traumatiche e produce con la società italiana di Traumatologia dentaria un documento d’intenti dove si propone al Ministero della salute un’indagine sull’incidenza dei traumi dentali in Italia per età, genere e tipologia. La proposta nasce sulla scia dell’approvazione a fine 2012 delle linee guida ministeriali sulla prevenzione dei traumi dentali, la cui conoscenza consente all’odontoiatra di scoprire aspetti legati a eventuali maltrattamenti, in particolare sui minori, e di attuare misure di prevenzione del problema per diminuirne l’incidenza anche nelle attività scolastiche e sportive, oltre che in quelle domestiche. Igienisti, aio pone a Lorenzin la questione degli studi autonomi L’Associazione Italiana Odontoiatri chiede al Ministero della Salute una chiara posizione che, nel rispetto della legge e nell’interesse primario della salute dei cittadini, metta un punto fermo sulla questione che riguarda la possibilità o meno di aprire uno studio autonomo da parte degli Igienisti dentali. “La posizione dell’AIO è molto decisa. Pur considerando il ruolo dell’igienista fondamentale per migliorare la qualità del servizio in odontoiatria, siamo assolutamente contrari all’idea che gli Igienisti dentali possano svolgere la loro attività fuori dagli Studi Odontoiatrici”, afferma Delogu. Disegno di legge antiabusivi, un ottimo passo: ora bisogna combattere l’abusivismo che si cela sotto forme societarie L’approvazione in Senato del disegno di legge 471 sull’abusivismo rappresenta, finalmente, il riconoscimento della gravità del fenomeno dell’abusivismo come rischio diretto per la salvaguardia della salute dei pazienti. È tanto più importante in quanto si rivolge direttamente agli ambiti professionali protetti, quelli dove il rapporto con l’utenza va preservato prioritariamente. REPORT SEDI CAGLIARI BENEVENTO A Cagliari il Simposio 2013 Moleti diventa Presidente per l’Italia dell’Academy of Dentistry International (ADI) — Nella foto i direttivi di AIO Cagliari e AIO Sassari con 3 big del congresso: Francesco Mangani, Francesca Vailati e Mauro Fradeani! Cambio di location per questo Simposio; dopo 10 anni ad Arborea, si è tornati nel capoluogo, contando di rimanerci almeno per i prossimi tre anni. Il risultato è stato un enorme successo di parteci- P.O. pazione ed interesse con oltre 700 presenze nei due giorni tra odontoiatri, igienisti, assistenti, odontotecnici e studenti di odontoiatria come di igiene dentale, che hanno seguito i corsi a loro dedicati. Prospettiva Odontoiatrica REPORT SEDI 31 CAGLIARI ROMA Seeberger: Paura in volo. Simona Marcucci, Giovanni Presidente Migliano AIO Lazio, al Tg 3 ROMA Trasmissione “ROMA CITTA’ APERTA”- 7 marzo 2014. Canale televisivo: ROMA UNO. Ospite di Francesca Della Giovampaola Giovanni Migliano, Presidente AIO. — La disavventura capitata al past president Gerhard Seeberger al ritorno da uno dei tanti viaggi all’estero per AIO LATINA Eletto il nuovo Presidente AIO Latina Gli Odontoiatri della provincia di Latina iscritti all’AIO, venerdì 7 febbraio hanno eletto per il prossimo triennio loro Presidente Francesco Occipite Di Prisco di Formia, già responsabile del Servizio di Odontostomatologia presso l’Ospedale“Mons. Di Liegro” di Gaeta e con attività libero professionale in Formia. Con Occipite Di Prisco sono stati eletti a comporre l’esecutivo provinciale Lucio Uccellini di Latina e Fernando Pisanelli di Fondi. P.O. L’abusivismo nella professione odontoiatrica è stato l’argomento della puntata dell’8 marzo di Sportello Salute, TGR Rai, a cura di Paola Aristodemo. Ospite Simona Marcucci, presidente AIO Lazio 9 Febbraio, Santa Apollonia: AIO a San Pietro per l’Angelus Originale iniziativa della sezione romana dell’Associazione Italiana Odontoiatri. Il Presidente Giovanni Migliano ha partecipato con altri colleghi all’Angelus in programma a San Pietro il 9 febbraio data in cui si festeggia Santa Apollonia patrona dei dentisti. Prospettiva Odontoiatrica GRAFFITI 27° CONGRESSO NAZIONALE – 8° CONGRESSO INTERNAZIONALE 11 - 13 Giugno 2015, Chia (Cagliari) Chia Laguna Resort (Cagliari), Sardegna Focus on Dentistry Tre Giorni di incontri scientifici in una cornice meravigliosa Giovedì 11 Giugno • 3-steps-Technique – BOPT: Francesca Vailati & Ignazio Loi • Sessione Endodonzia: Gary Glassman & Elisabetta Cotti • Sessione Parodontologia: Nitzan Bichacho & Gerhard Seeberger • Cso. Pratico di Odontoiatria Restaurativa: Enrico Manca & Giacomo Derchi • 18.30 – Cerimonia di Apertura Venerdì 12 Giugno • 2° Simposio AIO – SIE: Mario Lendini & Pio Bertani • 1° Simposio AIO – SIDOC: Francesco Mangani & Camillo D’Arcangelo • 3° Simposio AIO – SIDO: Gian Pietro Farronato & Silvia Allegrini • Estetica negli anteriori: Pascal Magne • Sessione Ortodonzia: Renato Cocconi & Skander Ellouze Sabato 13 Giugno • Estetica nei posteriori: Pascal Magne • Sessione Igienisti dentali ed Assistenti alla poltrona: Marta Botteon & Martina Scarazzato Tutti i corsi saranno accreditati ECM Prima, durante e dopo il Congresso Location Networking Sono previste diverse attività collaterali al Congresso per offrire, con l’evento, anche un’occasione di relax nelle attrattive turistiche e naturalistiche oltre che le produzioni artigianali ed enogastronomiche del territorio. L’ 8° Congresso Internazionale AIO sarà’ organizzato presso Chia, affacciata su spiagge dalla fine sabbia dorata le cui dune, modellate dal vento, sono lambite da turchesi acque cristalline, tra le più famose dell’intera costa sud occidentale della Sardegna. chialagunaresort.com Occasione unica per Incontrare e discutere con colleghi provenienti da tutto il mondo! ISCRIVITI OGGI: aio.it
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