Monitoraggio ambientale - Il Geoportale Nazionale

Il Geoportale Nazionale
Ispettorato Generale per l’Emergenza Idrogeologica
Geoportale Nazionale
Inquadramento normativo del Geoportale
Nazionale – Direttiva INSPIRE
•
D. Lgs. del 27 gennaio 2010 , n. 32 recepisce la direttiva 2007/2/CE,
che istituisce un’infrastruttura per l’informazione territoriale nella
Comunità europea (INSPIRE)
•
Il D.Lgs. 32/2010 definisce il ruolo di autorità pubblica del
Geoportale Nazionale come Punto di Accesso Nazionale:
– le pubbliche autorità, terze parti e cittadini privati hanno la possibilità di
ricerca le informazioni territoriali e ambientali disponibili sul territorio
italiano
– accesso ai cataloghi di metadati delle PA
– accesso al Repertorio Nazionale Dati Territoriali
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Inquadramento normativo del Geoportale
Nazionale – Direttiva Alluvioni
•
L’allegato C del D.Lgs. 49/2010 prevede la predisposizione di “metodologie
standard e codificate per l'utilizzo dei dati ambientali del Ministero dell'ambiente,
derivanti dal Piano Straordinario di Telerilevamento Ambientale e fruibili
attraverso il Geoportale Nazionale, ai fini della delimitazione e aggiornamento
delle aree a pericolosità e a rischio idraulico, nonché ai fini delle attività di
protezione dal rischio di alluvione”
•
–
Banca dati omogenea su tutto il territorio nazionale
–
Strumento di analisi open-source gratuito sviluppato dal Geoportale Nazionale
In base all’art. 13 D.Lgs. 49/2010, le autorità di bacino distrettuali mettono a
disposizione
sul
Geoportale
Nazionale
del
Ministero
dell‘Ambiente
la
valutazione preliminare del rischio di alluvioni, le mappe della pericolosità e del
rischio di alluvioni ed i piani di gestione del rischio di alluvioni
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Geoportale Nazionale
•
Il Geoportale Nazionale permette la visualizzazione e l’utilizzo della
cartografia di base nazionale, prodotta a seguito dell’accordo
integrativo tra Stato - Regioni del 12 ottobre 2000 sul Sistema
Cartografico di Riferimento.
•
L’obiettivo strategico del GN è quello di promuovere e diffondere
l’utilizzo dei Sistemi Informativi Territoriali, di rendere le informazioni
di carattere ambientale e territoriale disponibili ad un pubblico vasto
anche di non addetti ai lavori, tenendo in considerazione i progetti e
le attività attualmente in corso a livello nazionale ed europeo.
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Geoportale Nazionale
•
Avanzamento Costiero riscontrato nel Comune di Comacchio (FE)
confrontando le ortofoto (b/n) del 1988/89 con quelle del 2012.
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Il ruolo del Geoportale Nazionale e la
Gestione del rischio idrogeologico
•
Conoscenza
del
territorio
attraverso
l’acquisizione di dati telerilevati
•
Creazione banca dati dedicata al rischio
idrogeologico
omogenea
su
tutto
il
analisi
e
territorio nazionale
•
Sviluppo
di
metodologie
strumenti
per
la
di
mitigazione
del
rischio
•
Condivisione di dati e risultati con le
PPA centrali e locali
•
Gestione preventiva del rischio
•
Ottimizzazione
delle
risorse
economiche stanziate
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Progetti
–
PST_A (Piano Straordinario di Telerilevamento Ambientale), è stato il primo della
serie di progetti ed ha portato all’acquisizione di dati LiDAR da piattaforma aerea e
dati interferometrici (PSInSAR) da piattaforma satellitare.
–
PON-MIADRA (Monitoraggio dell’Impatto Ambientale Dovuto a Reati Ambientali), ha
lo scopo di migliorare le capacità di osservazione e controllo del territorio per la
prevenzione dell’inquinamento dovuto a reati ambientali.
–
PON-MAMPIRA (Monitoraggio delle Aree Marine Protette Interessate da Reati
Ambientali) ha portato all’acquisizione di dati LiDAR sia topografici che batimetrici da
aereo, rilievi multibeam da battello, immagini iperspettrali con sensore MIVIS
aviotrasportato (Multispectral Infrared Visible Imaging Spectrometer).
–
PON-MIAPI (Monitoraggio e Individuazione di Aree Potenzialmente Inquinate),
prevede l’esecuzione di prospezioni geofisiche (magnetometria e spettrometria
gamma) da piattaforma elitrasportata per l’individuazione di discariche abusive e siti
potenzialmente contaminati.
–
I progetti PON prevedono il coinvolgimento del CCTA (Comando Carabinieri Tutela
Ambiente), delle ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) e delle
amministrazioni comunali per la realizzazione dell’anagrafica dei siti contaminati da
bonificare, per l’analisi del rischio, la definizione delle priorità di intervento e la messa
in sicurezza dei siti.
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Banca dati del Geoportale Nazionale
Base dati costituita da dati telerilevati ad altissima risoluzione che copre l’intero
territorio nazionale a supporto dei processi decisionali riguardanti l’ambiente e il
territorio in generale e il dissesto idrogeologico, in particolare:
•
–
Interferometria differenziale
PS -InSAR
–
LiDAR
–
MIVIS
–
Batimetria LiDAR Multibeam
–
Spettrometria e magnetometria
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Dati interferometrici (PS InSAR
InSAR)
)
•
La tecnica persistent scatterer interferometry è in grado di fornire misure
di spostamento su un insieme di punti al suolo che mantengono la loro firma
radar stabile nel tempo
•
Tali punti nominati PS sono sparsi e corrispondono solitamente a strutture,
edifici, rocce esposte, terreno nudo ecc.: lo spostamento è misurato lungo la
linea di vista del sensore
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Dati ERS (1992(1992-2000)
2000) e dati ENVISAT (2003(2003-2010)
•
Il Piano PST-A 2008 ha consentito l’elaborazione con tecnica interferometrica tipo PSP-DIFSAR
dei dati ERS e ENVISAT relativi al periodo 1992-2008,
rendendo disponibili sull’intero
territorio italiano misure di spostamento del terreno con tecnica Persistent Scatterer
•
Con l’estensione PST-A 2009, mutuato al POT-A, è terminato il processamento delle misure dei
dati ENVISAT inerenti al periodo 29 novembre 2008 - 31 luglio 2010
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Dati Cosmo SkyMed
•
Il PST-A 2013 prevede l’acquisizione e l’elaborazione di immagini COSMO SkyMed su 1/3
del territorio nazionale in base alla disponibilità delle immagini acquisite dall’ASI (Agenzia
Spaziale Italiana) nell’ambito del progetto Map Italy.
•
I nuovi satelliti COSMO-SkyMed (, ecc.) offrono una maggiore risoluzione spaziale e
radiometrica e una maggiore precisione rispetto ai precedenti sistemi SAR migliorando la
capacità di monitoraggio e controllo dei fenomeni di dissesto.
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Applicazioni dati interferometrici
•
Area montana, soggetta a instabilità di versante. I PS insieme a dati ricavati
con tecniche di monitoraggio tradizionale, sono stati utilizzati per
caratterizzare i versanti instabili (attivi o quiescenti), e per aggiornare
l‘inventario delle frane
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Estensione PSTPST-A
Dati COSMOSKYCOSMOSKY-MED
•
Esempio di frana nel comune di Monreale dove era presente un fenomeno solo
parzialmente visibile nel dato ENVISAT ma evidente dal dato CSK
Velocità media
(mm/anno)
< -9.0
-9.0 - -7.0
-7.0 - -5.0
-5.0 - -3.0
-3.0 - -1.0
-1.0 - 10
1.0 - 3.0
3.0 - 5.0
5.0 - 7.0
> 7.0
ENVISAT ascending
(aprile 1992- dicembre 2000)
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CSK ascending
(settembre 2008 - ottobre 2011)
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Dati LiDAR
•
Ad oggi sono stati acquisiti 139.000
km2 tra coste, bacini idrografici ed aree
critiche (46% del territorio nazionale)
•
Sinergia
con
Amministrazioni
Regioni
e
altre
Pubbliche
(Autorità
Province
di
bacino,
Autonome)
per
ottimizzare la pianificazione dei rilievi
•
Condivisione
dei
dati
con
tutte
le
Pubbliche Amministrazioni senza oneri
aggiuntivi
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Applicazioni Dati LiDAR
•
Mappe di erosione e accumulo elaborate a seguito dell’alluvione del 25 ottobre
2011 mettendo a confronto i dati LiDAR del PST-A 2008 con dati regionali del
2011
Stagnedo
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Applicazione Dati Lidar
DTM
DSM First
DSM Last
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Nuovo PST-A 2013 (Lidar)
•
Il PST-A (2013-2015), su richiesta delle Autorità di Bacino e
delle Regioni, prevede la copertura del reticolo idrografico
secondario entro i prossimi due anni, per un ulteriore
incremento areale di 23.000 km2, ai quali si sommano i rilievi
ad elevata ed elevatissima precisione che copriranno l’intera
Provincia Autonoma di Trento per ulteriori 5.731 km2. Nel
2015, a progetto ultimato, la copertura LiDAR sarà di circa
166.730 km2 pari al 55,4 % del territorio nazionale.
•
Alcune Regioni e Provincie autonome hanno sottoscritto dei
protocolli d’intesa per ereditare i vantaggi economici derivanti
dal capitolato nazionale ed ampliare i rilievi sul proprio
territorio.
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Monitoraggio delle Aree Marine Protette
Interessate dai Reati Ambientali (MAMPIRA)
•
Integrazione LiDAR Terrestre, LiDAR Batimetrico Multibeam
–
Esempio Isola di Ustica da 220 m. s.l.m. a -1750 m. s.l.m.
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Monitoraggio e Individuazione di Aree
Potenzialmente Inquinate (MIAPI)
Uno degli obiettivi del progetto è l’ individuazione di discariche abusive e siti potenzialmente
contaminati tramite l’acquisizione di dati telerilevati da elicottero attraverso un magnetometro e
uno spettrometro a raggi gamma.
– Il magnetometro, attraverso un rilievo
magnetico, consente di individuare la
presenza di corpi ferromagnetici sepolti
identificando così la presenza e la posizione
spaziale di eventuali discariche interrate o
altri elementi al di sotto della superficie e
quindi invisibili all’occhio umano
– Lo spettrometro raggi gamma è in grado di
misurare le emissioni radioattive
– Dati termici IR (InfraRed) da rilievo
termografico aviotrasportato
– L’acquisizione è in grado di rivelare
situazioni di rischio ambientale come
fuoriuscita di percolato ad alta temperatura,
esalazione anomale di biogas o interramenti
abusivi di materiale organico.
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Monitoraggio e Individuazione di Aree
Potenzialmente Inquinate (MIAPI)
•
Il progetto prevede:
– Aggiornamento del data base del SITA, è determinato da:
• Individuazione di discariche abusive e siti potenzialmente contaminati
• Creazione di un archivio informatizzato globale e aggiornabile delle discariche
note ed abusive esistenti sul territorio
• Verifica, tramite indagini in campo, della presenza di inquinanti nel sottosuolo
e/o nelle acque sotterranee e superficiali in corrispondenza dei siti individuati e
selezionati per tali analisi
– Infrastruttura tecnologica presso le sedi delle 4 arpa regionali delle regioni
obiettivo convergenza e presso il CED di Napoli del SITA-CCTA
– Indagini geofisiche a terra
– Installazione ed integrazione di tecnologie ICT
– Sviluppo e assistenza evolutiva di software applicativo
– Formazione
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Accesso alla Banca Dati
•
I prodotti del PST-A sono pubblicati dal Geoportale Nazionale, consentendo la
consultazione e l’utilizzo dei dati da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni
Centrali e Locali, ma anche da parte di tutti gli Enti interessati, Istituti
Universitari e di Ricerca e privati cittadini
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Dati condivisi con le PPA
Dati LIDAR richiesti (km2)
48'710,479
ADB
129'476,898
REGIONE
PROVINCIA
COMUNE
67'164,622
5'343,614
ALTRO
22'834,768
Dati PS richiesti (km2)
191'043,149
286'763,586
ADB
REGIONE
PROVINCIA
COMUNE
67'803,391
1'069'419,529
ALTRO
83'266,261
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Grazie per l’attenzione
www.pcn.minamabiente.it/GN/
pcn@minamambiente.it
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