.14 N 2014 Notiziario delle Comunità Cristiane di Levada - Piombino Dese - Torreselle Direttore responsabile Ferruccio Bonomo - Reg. del Tribunale di Treviso n. 1 del 13/01/2011 “Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa” l’«Autore della Vita» (At 3,15), a motivo di ciò Gesù entra in agonia. Gesù ha liberamente offerto la sua vita in sacrificio d’amore espiatorio, cioè ha riparato le nostre colpe con la piena obbedienza del suo amore fino alla morte. Questo «amore fino alla fine» (Gv 13,1) del Figlio di Dio ci riconcilia con il Padre. Il sacrificio pasquale di Cristo ci riscatta in modo unico, perfetto e definitivo, e apre a noi la comunione con Dio. Nella narrazione evangelica che introduce a questo momento, l’evangelista Luca descrive quasi dettagliatamente Gesù che entra e vive questa lotta: “Padre, se vuoi allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia ma la tua volontà”. La preghiera di Gesù tuttavia continua: “in preda all’angoscia, pregava più intensamente”. Qui la parola angoscia traduce quella greca agonia, che può significare angoscia interiore, ma più direttamente descrive la lotta, il combattimento (vedi i termini agone, agonistico). Gesù: ”Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra” (Lc 22,44): gocce di sangue che cadevano nel combattimento. La preghiera di Gesù è per Luca una lotta, un combattimento attraverso il quale realizza l’evento che salva. COSTRUIRE INSIEME Notiziario delle Comunità Cristiane di Levada, Piombino Dese e Torreselle N° 14 - dicembre 2014 Sommario “Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa” 3 L’omosessualità e il bambino inascoltato 5 Fidanzati7 Battesimi8 Sposi Nuovi a Crespano del Grappa 9 Ritiro di quaresima per gli sposi 10 Centenario scuola dell’infanzia ss. Angeli di Torreselle 11 Catechisti Testimoni della Fede 13 Restauro magazzino parrocchiale di Torreselle 14 Unzione degli infermi a Levada, 14 Piombino e Torreselle 14 Un anno con Francesco 15 Gruppi famiglia giovani coppie 15 Inaugurato il nuovo Crocifisso della 16 Chiesa di Piombino Dese 16 Cinema per i ragazzi a Levada 17 Formati a Sua Immagine – Educatori 2013-2014 18 La Festa della PACE 20 L’AC si fa nuova 21 Soffitto della chiesa di Levada 22 Centenario Asilo Torreselle 23 Relazione al rendiconto parrocchiale anno 2013 24 Il punto sui lavori di ristrutturazione del Cinema Montello 27 S. Biagio Vescovo e Martire 28 L’importanza della Direzione Spirituale 29 Anagrafica30 Direttore responsabile: Ferruccio Bonomo Gruppo Redazionale: Don Giorgio Marangon, Jenny Cappellin, Luca Cappellin, Paola Galozzi, Roberto Bighin, Vania Basso, Marcello Berti, Sonia Bandiera, Laura Zanella, Mirco Simionato. Parrocchie di Levada, Piombino Dese e Torreselle - Tel. 049 9365185 2 Ecco quanto è accaduto a Gerusalemme: “Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello, il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa”. È un passaggio della Sequenza (preghiera in forma poetica scritta attorno all’anno 1000) che viene letta o cantata prima del Vangelo la Domenica di Pasqua. La pasqua di Gesù viene presentata come il culmine di una lotta, un combattimento nel quale è in gioco la Vita stessa. Gesù ha intrapreso uno scontro portentoso contro il mistero del male e del peccato, “mysterium iniquitatis”, come lo chiama San Paolo. Scontro che inizia con le tentazioni nel deserto, dopo il battesimo nel Giordano, e raggiunge il suo esito vittorioso nella risurrezione di Gesù. LA LOTTA VISSUTA DA GESÙ PER SALVARCI ANCHE NOI SIAMO CHIAMATI A SOSTENERE LA BUONA BATTAGLIA DELLA FEDE Nell’orto degli olivi e poi sulla croce Gesù sostiene la lotta decisiva: la lotta contro il potere delle tenebre che non vuole che Gesù viva pienamente e totalmente abbandonato alla volontà del Padre Suo. Nell’agonia dell’orto del Getsemani Gesù assume la volontà del Padre; la volontà umana di Gesù, Figlio di Dio, aderisce alla volontà del Padre: per salvarci, Gesù accetta di portare i nostri peccati nel suo corpo «facendosi ubbidiente fino alla morte» (Fil 2,8). Nel momento in cui Gesù accetta di prendere su di sé tutto il male del mondo e dice il suo “SI” al Padre, il peccato e la morte dell’umanità avviluppano tutte le sue membra procurando orrore e angoscia alla sua umanità tutta santa, umanità di colui che è A questo combattimento Gesù chiama i suoi discepoli, quindi anche me. La lotta di Gesù è infatti preceduta dal versetto 40: “Pregate, per non entrare in tentazione”; e si chiude col versetto 46: “Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione”. Questa insistenza vuol dire che dobbiamo prendere molto seriamente questo invito a pregare con Gesù, partecipare alla sua impresa di trasformazione del mondo attraverso la Croce. LA SUPERBIA DELLA VITA Oggi c’è un male che in occidente ha assunto di3 NELLA GIOIA DI CREDERE E AMARE mensioni culturali, strutturali e sociali e avviluppa le menti e le coscienze di piccoli e grandi. Un male di cui solo vagamente ne avvertiamo la gravità e la tentazione anche se i suoi effetti devastanti sono sotto gli occhi di tutti: la tentazione di vivere senza Dio, vivere come se Lui non esistesse, vivere da indifferenti a Lui. Questo è il frutto della superbia! La superbia appare come un’espressione che indica una costellazione di peccati: orgoglio, arroganza, arbitrio, tracotanza, apparenza esteriore, desiderio di abbassare gli altri per emergere. San Gregorio Magno sintetizza il peccato di superbia indicandone quattro manifestazioni: credere che il bene posseduto derivi esclusivamente da se stessi oppure di averlo ricevuto solo per i propri meriti; vantarsi di ciò che non si ha; cercare di far apparire uniche e singolari le proprie doti disprezzando gli altri. La superbia mostra così la pretesa di essere come Dio in rapporto a tutto ciò che ci circonda (persone, viventi e cose). La Pasqua di Gesù è la Festa delle feste, è generata da Gesù Vittorioso sul peccato e sulla sua conseguenza che è la morte. Con il dono del suo Spirito noi oggi possiamo sostenere la battaglia per vincere in noi la tentazione della superbia, di vivere cioè senza Dio, anzi possiamo con Gesù vincere la battaglia della fede: la gioia di credere e di affidarci al Signore della vita e dell’amore. “... Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello: il Signore della vita era morto, ora, regna vivo. Siamo certi che Cristo è veramente risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi. Amen. Alleluia” Mons. Giorgio Marangon 4 L’omosessualità e il bambino inascoltato pire che alcune richieste suscitano inevitabilmente dubbi e interrogativi. Nella vita di tutti i giorni, due persone di sesso diverso possono mettere al mondo un figlio? Sì. Questo ci fa capire che due persone di sesso diverso possono anche adottarlo e crescerlo, come se fossero i suoi genitori naturali. Nella vita di tutti i giorni, due persone dello stesso sesso possono mettere al mondo un figlio? No. La natura non lo permette. E allora, perché creare ad ogni costo una situazione che, di fatto, non esiste? Oltre all’adozione, c’è la possibilità della gravidanza in affitto. Qui il discorso diventa ancora più delicato. E’ giusto “affittare” il corpo di una donna? E’ giusto “comprare” il bambino che questa mamma ha tenuto dentro di sé per nove mesi? E’ giusto che la maternità diventi un “lavoro”, un “commercio”, un “mercato” di esseri umani? Il mercato delle gravidanze in affitto, utilizzato anche da persone eterosessuali, sfrutta spesso la povertà di donne costrette a “vendere” il proprio bambino per cercare di sopravvivere. E così, allo squallore del “mercato”, si aggiunge lo squallore del dominio dei forti sui più deboli, dei ricchi sui poveri, degli onnipotenti sui più vulnerabili. E’ accettabile tutto questo? Il quadro si completa, poi, con un altro elemento che deve far riflettere: lo stravolgimento del linguaggio. Si chiede di sostituire parole come “mamma” e “papà” con “genitore uno” e “genitore due”, per cercare di venire incontro alle coppie omosessuali con bambini. Ma è veramente giusto cancellare ciò che è naturale ed appartiene alla storia dell’umanità intera? Queste domande sono poste con la speranza di incoraggiare un dialogo sereno, vissuto con sincerità ed apertura mentale, per riuscire ad andare oltre il “pensiero unico”. Che cos’è l’omofobia? E’ il pregiudizio, la paura, il sospetto, il disprezzo nei confronti delle persone omosessuali. Ogni essere umano ha il diritto di essere rispettato. Nessuna persona al mondo dev’essere umiliata, offesa o emarginata. Per questa ragione è giusto impegnarsi per contrastare la piaga dell’omofobia, che produce sofferenza, dolore, violenza, bullismo e anche casi di suicidio. Senza dubbio, oggi le nuove generazioni manifestano uno spirito di maggior sensibilità ed accoglienza. Rifiutano con forza qualunque pregiudizio nei confronti di ogni essere umano. Il problema è che, oggi, si vorrebbe includere nella parola “omofobia” anche idee e concetti che non hanno nulla di omofobo. Chi si dichiara contrario alle gravidanze in affitto o all’adozione dei bambini da parte delle coppie omosessuali, viene immediatamente considerato un “nemico”. Eppure viviamo in un Paese libero. Ogni cittadino dovrebbe avere la possibilità di esprimere il proprio pensiero. Ma su questo tema, la libertà d’espressione sembra non essere riconosciuta. Pare quasi che debba esistere una specie di “pensiero unico”, una dittatura pronta ad imbavagliare chiunque la pensi in modo diverso. Per evitare di essere definiti “omofobi” bisognerebbe accettare passivamente l’idea delle gravidanze in affitto e l’adozione dei bambini da parte delle coppie omosessuali. Ma non è omofobia opporsi a tutto questo. E’ possibile rispettare pienamente le persone omosessuali, come ogni altra persona al mondo, senza però condividere alcune loro pretese. Proviamo ad affrontare il tema con serenità, con la volontà di cercare un dialogo al di fuori di ogni pregiudizio o rifiuto mentale. Il buon senso ci fa ca5 Fidanzati Non è omofobia esprimere un’opinione contraria alle gravidanze in affitto o alla possibilità che le coppie omosessuali adottino dei bambini. E’ il buon senso che spinge a porsi interrogativi seri su questi argomenti. Per dialogare, bisogna prima di tutto ascoltare. Il grande inascoltato di questa situazione è il bambino, che rischia di diventare un oggetto da possedere ad ogni costo. Per diventare “genitore uno” e “genitore due” si arriva al punto di calpestare la dignità umana, affittando la gravidanza delle donne più povere. Si sente parlare spesso di “diritti delle persone omosessuali”. E’ sicuramente giusto favorire un dialogo che permetta il riconoscimento dei giusti diritti di ogni essere umano. Ma avere un figlio non è un diritto per nessuno, neppure per le persone eterosessuali. Il diritto più importante è quello del bambino, che dovrebbe avere la possibilità di crescere in una famiglia con una mamma ed un papà. Forse le mie parole non saranno ascoltate. Forse, un giorno, anche in Italia legalizzeranno le gravidanze in affitto e le adozioni dei bambini da parte delle coppie omosessuali. Lo Stato darà la sua benedizione alle coppie di “genitori uno” e “genitori due”. Ma nessuno riuscirà mai a convincermi che avrà fatto la cosa giusta. Carlo Climati 6 stati tutti molto soddisfatti dell’itinerario, e in particolare del rapporto che si è creato con le altre coppie partecipanti e con quelle degli sposi accompagnatori. E’ stata inoltre apprezzata l’ottima organizzazione, sia riguardo alla cadenza degli incontri sia riguardo ai contenuti affrontati. Gli argomenti che hanno destato maggior interesse sono stati quello del sacramento del matrimonio e di come la coppia di sposi diventa essa stessa sacramento, cioè ripresentazione vivente dell’amore di Cristo, e quello della genitorialità, ossia la relazione con i figli, considerati come un dono e un compito. E’ emerso che la maggioranza dei fidanzati sono venuti a conoscenza dell’itinerario tramite il suggerimento di altre persone, in particolare del proprio parroco. Per concludere, ecco le testimonianze che due coppie di fidanzati che ci hanno inviato al termine dell’itinerario: “E’ stato un cammino bello, iniziato con i soliti dubbi e perplessità, ma ad ogni incontro c’era una riscoperta nuova, una gioia nuova...sia nel camminare assieme, sia nel condividere questo tratto di cammino assieme. Siete stati testimoni fedeli di sposi, ma soprattutto di sposi cristiani, senza mai andare oltre, ma ascoltando e mettendoci anche un buon sorriso molte volte. Sono e siamo stati contenti, ora so e sappiamo che abbiamo un punto di appoggio anche per il nostro cammino futuro, se avremo bisogno di un ascolto.” “Volevamo ringraziare per i bei momenti passati insieme. Come sapete, siamo partiti con il corso, “perché si doveva”, ma poi ci siamo ben ricreduti e ora siamo contenti di averlo frequentato. L’impegno con cui vivete il vostro essere sposi cristiani è stato per noi di stimolo e tutte le occasioni di confronto ci hanno portato ad una riflessione profonda. Vi ringraziamo per tutto quello che avete fatto.” I coordinatori dell’itinerario Sergio e Michela Domenica 26 gennaio 2014 si è concluso l’itinerario di preparazione al sacramento del matrimonio cristiano, organizzato dalla nostra Parrocchia. Le 29 coppie di fidanzati hanno partecipato alla messa delle ore 10.30, nella quale hanno animato il momento dell’offertorio, portando in coppia il pane e il vino per la consacrazione. Al termine della messa, alla presenza di diversi genitori, si è poi svolta l’attesissima cerimonia conclusiva di benedizione dei fidanzati da parte di don Giorgio, che li ha accompagnati in questo loro percorso spirituale di coppia. La cerimonia prevede anche l’emozionante scambio reciproco di un dono, quale pegno del proprio amore. E’ un momento simbolico, che ogni coppia di fidanzati prepara con cura e, a dire il vero, anche con un po’ di imbarazzo: i fidanzati confermano reciprocamente il proprio amore e si impegnano a camminare insieme, scambiandosi un oggetto che riveste un significato particolare nella propria storia di coppia o che richiama le caratteristiche della propria relazione d’amore. E’ poi seguito un festoso pranzo nei locali della scuola dell’infanzia S. Giuseppe, al termine del quale i fidanzati, quasi increduli che il percorso fosse già finito, si sono scambiati i loro recapiti, promettendo di ricontattarsi e qualcuno di loro ha già organizzato una rimpatriata nei prossimi mesi. Al termine del percorso i fidanzati hanno espresso le loro impressioni e i loro suggerimenti in un apposito questionario di valutazione. Abbiamo rilevato che sono 7 Battesimi La collaborazione pastorale di Levada, Piombino Dese e Torreselle nell’anno liturgico 2013-2014 ha avviato un accompagnamento alle famiglie che chiedono il battesimo per i loro bambini. Come ha detto di recente Papa Francesco, “il battesimo non è un semplice rito, un atto formale della chiesa per dare il nome al bambino o alla bambina, ma un atto che tocca in profondità la nostra esistenza, non è lo stesso un bambino battezzato o non battezzato.” I genitori sono coloro che trasmettono la fede ed è questa la più bella eredità che possono lasciare ai loro figli. Diventare cristiani nel battesimo è realizzare una nuova nascita. Papa Benedetto XVI scriveva: “Ricevendo il battesimo i bimbi ottengono in dono un sigillo spirituale indelebile, il carattere che segna per sempre la loro appartenenza al Signore”. L’ itinerario promosso dalla collaborazione prevede, l’accoglienza delle famiglie accompagnate in 2 Sposi Nuovi a Crespano del Grappa incontri per conoscere e approfondire le tematiche del battesimo: sono momenti di conoscenza ,dialogo e catechesi. I padrini e le madrine sono partecipi e danno il loro prezioso contributo. L’esperienza da poco avviata si è mostrata positiva sia per la partecipazione di molte coppie che per la disponibilità al dialogo, alla testimonianza e al confronto. Una équipe di 5 coppie affianca il parroco monsignor Marangon Giorgio. Le date degli itinerari sono pubblicate nel sito della parrocchia e nei tabelloni delle singole chiese. Ringraziamo coloro che hanno partecipato nei mesi scorsi e attendiamo i nuovi nati con le loro famiglie. L’ équipe di pastorale per i battesimi 8 che resta fedele sempre anche se noi lo tradiamo perché il suo amore è indissolubile. Sulla croce, egli ci dona tutto il suo amore, offre sé stesso e colma il vuoto che si era creato dopo il peccato originale. Don Giorgio ci ha parlato della Vita Spirituale come un dono che ci precede sempre. Ha il suo avvio quando ci sentiamo chiamati per nome, rispondiamo Sì alla chiamata, ci convertiamo fidandoci e affidandoci alla volontà del Signore. Vivere secondo lo Spirito Santo di Gesù esige l’attivazione di un vero e proprio “combattimento”, per lasciarsi “plasmare” dallo Spirito di Cristo e per avere in dono pace e libertà. Il gruppo era composto da 62 persone, tra le quali Don Giorgio, 31 adulti partecipanti, 27 tra bambini e ragazzi, Suor Alessandra e Andrea Toso. Il ritiro spirituale “Sposi Nuovi” che si è tenuto a Crespano del Grappa dal 1 al 3 Gennaio 2014 può essere definito “un immenso dono del Signore”, un momento per potersi ricaricare spiritualmente e per approfondire temi legati alla fede: “La parola di Dio sull’amore uomo-donna”, “L’amore nuziale di Cristo nell’incarnazione e nella redenzione”, “La vita spirituale”, “La lotta spirituale e le tentazioni”. Maria Antonietta, una cooperatrice pastorale, ci ha accompagnati nel comprendere che tutti siamo chiamati alla nuzialità: consacrati, sacerdoti, suore, sposi, single. La nuzialità è infatti intesa come relazione d’amore di Cristo con la Chiesa, sua sposa, della quale tutti facciamo parte. Le relazioni tra di noi dovrebbero essere benedicenti, vivificanti, dare dignità alla persona. Ma esiste il male, esistono le tentazioni. Ernesto e Laura Bissoli hanno trattato i temi dell’Incarnazione - “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” - e della Redenzione, con Gesù Alessandra e Amedeo 9 Ritiro di quaresima per gli sposi E’ stata numerosa la partecipazione al tradizionale appuntamento di quaresima, domenica 16 marzo, presso l’oratorio di Piombino Dese, aperto a tutta la comunità. E’ stata un’occasione di ascolto e incontro organizzata dalle coppie della Pastorale Familiare di Piombino Dese e Trebaseleghe coordinate da don Giorgio e Don Roberto. Il tema del ritiro è stato “Lasciatevi riconciliare con Dio” (2Cor, 5-20). La misericordia è la forza che salva l’amore degli sposi. La relatrice è stata Susanna Agostini, Collaboratrice Pastorale della Diocesi di Treviso. Centenario scuola dell’infanzia SS. Angeli di Torreselle abbiamo dubbio ora! Condividere la nostra presenza con gli altri, con Dio e per Dio. Affidarsi a Lui e lasciarsi condurre sempre dal Suo amore smisurato, anche quando alcune situazioni nella vita diventano difficili da superare. Le emozioni si fanno intense ogni qual volta i nostri sguardi si incontrano, sperando che l’uno comprenda intimamente l’altro. Si sente la presenza importante dello Spirito Santo. In queste due ore siamo tutti in unito silenzio ad ascoltare le parole che generosamente Dio ci offre: perdono, misericordia, generosità. E così, con atteggiamento di umiltà, ci sentiamo piccoli ma forti del Suo amore. A concludere, l’Adorazione Eucaristica lascia spazio a lodi e ringraziamenti che con semplicità rivolgiamo a Cristo, alla benedizione di Don Giorgio, alle nuove vite e ai loro genitori. Uscendo ci accorgiamo che la giornata ha il sapore e il calore di una buona giornata e tutto ci sembra avere un volto di bontà. Queste sono alcune testimonianze dei partecipanti. L’incontro interparrocchiale per le coppie che si è tenuto a Piombino Dese Domenica 16 Marzo ha sviluppato il tema della misericordia che è la forza che salva l’amore degli sposi. La grazia della misericordia Dio la dona a tutti, indistintamente, e noi sposi, pur nelle nostre debolezze e fragilità, dobbiamo aprire le porte del nostro cuore affinché possiamo scegliere e desiderare la genitorialità spirituale che si traduce nel portare agli altri la gioia della ricchezza e della potenza dell’amore di Cristo. Come dice Papa Francesco “noi non dobbiamo meritarci l’amore di Dio, Lui ci ama con il nostro peccato”: prendere coscienza di ciò significa predisporci al perdono, all’accettazione di un dolore per un male fatto o ricevuto, ad aprire il cuore ad un amore più grande anche al di fuori delle nostre mura domestiche. Nella nostra esperienza di sposi, ci troviamo ogni giorno a vivere e scoprire la misericordia di Dio, consapevoli che questo dono che Lui ci fa rinnova sempre il nostro amore. Cristiana e Loris Abbiamo avuto modo di riflettere, di confrontarci, di riaprire un dialogo interrotto. Insieme abbiamo riscoperto l’importanza della preghiera personale e comunitaria, e grazie alla preghiera abbiamo sentito e potrei dire quasi “toccato con mano” il grande dono dello Spirito Santo e della potenza del suo amore nella nostra coppia. Sposi Nuovi è stato per noi anche vivere un’esperienza nuova di vita comunitaria, di condivisione, di accoglienza. E’ stata un’occasione per fare tante nuove amicizie, incontrare persone con le quali si è creato un legame particolare, proprio per l’esperienza profonda che abbiamo condiviso, e per sentirsi parte di un gruppo di persone sulle quali sai di poter contare. Auguro a tutti gli sposi di diventare “Sposi Nuovi”.. basta dire “Sì” e affidarsi al Signore. A tutto il resto pensa il meraviglioso gruppo delle équipe, che guidate dallo Spirito Santo ci hanno accolto e accompagnato lungo tutto il nostro percorso con delicatezza e generosa disponibilità. Mirko e Virna “Lasciatevi riconciliare con Dio”: la misericordia è la forza che salva l’amore degli sposi. Con queste parole è iniziato l’incontro di questa mattina in sala Papa Luciani, aperto agli sposi come risorsa della comunità. L’amore sponsale sperimenta quotidianamente gioie e difficoltà generate da molteplici dubbi personali, sociali e lavorativi. Ma la sala è gremita di coppie desiderose di riflettere, di pregare e adorare Cristo insieme. Non Barbara e Matteo 10 Per la scuola dell’Infanzia SS. ANGELI di Torreselle un secolo di vita passato a fianco dei genitori a crescere, educare ed aiutare intere generazioni di bimbi. Un ciclo infinito che ogni anno si rinnova. La Scuola materna nasce come asilo infantile, è aperta ed inaugurata dal Parroco fondatore, Don Luigi Vardanega, il 6 Gennaio 1914 e affidata nello stesso giorno alle Suore di S.G.Benedetto Cottolengo, affinché si prendano cura dell’educazione dei bambini in età prescolare. Le prime suore sono in numero di quattro. Due anni dopo l’inaugurazione, allo scoppio della guerra mondiale del 1915-18 la scuola si trasforma in caserma. Le suore però rimangono per prodigarsi in opere di carità verso la popolazione tanto provata dalla guerra e dividono per circa due anni con i soldati ivi installati, rancio, lavoro e sofferenza. Cessata la guerra e terminata la prova la scuola riapre le sue porte ai bambini, che accorrono molto più numerosi perché provengono anche dalle frazioni vicine, le quali durante la guerra hanno perduto la loro scuola. I bambini presenti salgono a circa duecento. La Scuola materna (asilo) in questo tempo non presenta molte comodità: l’acqua viene attinta dal pozzo che c’è in giardino, l’unico mezzo di riscaldamento dei vari locali sono le stufe a legna. All’asilo i bambini trovano formazione spirituale (preghiere), istruzione (astine), passatempi (i classici legnetti), un pasto caldo (risi e bisi–pasta e fagioli) su quelle tavolate lunghe, accomodati su panche di legno in salone. Al termine della giornata vengono accompagnati dalle suore per la strada principale (Via Borgo) dove ogni bambino continua da solo o raggiunto da un familiare la strada verso casa. Le suore coltivano l’orto e accudiscono le galline nel pollaio dietro la casa ma le famiglie sono sempre generose con qualche prodotto della terra. È tradizione fare la questua per le suore. È visibile il senso di appartenenza alla comunità di 6 Gennaio 2014 ricorrenza 100 anni inaugurazione scuola materna: festa con lancio di palloncini da parte dei bambini. Torreselle. Si contribuisce insieme al sostentamento dell’asilo e delle persone che in esso operano perché vi è la coscienza del bene e del valore che l’asilo stesso rappresenta. Solamente nel 1952 vengono apportate le prime migliorie alla struttura della scuola. Nell’anno 1954 la Scuola materna viene ampliata con una seconda aula, ha l’acqua potabile negli ambienti, ed il riscaldamento con i termosifoni. Durante gli anni 1953-54 anche i bambini diminuiscono perché quelli delle borgate vicine ritornano alle loro scuole materne ormai riattivate. Nel 1966 in occasione del Cinquantesimo di Professione Religiosa e di permanenza a Torreselle di Suor Anita Ruella, è inaugurato nella Scuola materna il nuovo appartamento per le Suore; è posto al piano superiore ed è bello nella sua semplicità. La Scuola, pur non essendo una meraviglia di architettura, è assai funzionale: consta di uno spazioso cortile-giardino corredato di giochi, di due aule ampie e di una quasi monumentale sala per ricreazione adibita anche come sala da pranzo per i bambini. L’asilo rimane il luogo di incontro, di festa, di formazione, di comunità: le ore di catechismo, il teatro delle ragazze e dei ragazzi negli anni 50, il carnevale dei bambini negli anni 60, le riunioni parrocchiali. La Scuola dell’infanzia SS. ANGELI oggi è così strutturata: un plesso a 2 piani costituito da 2 sezioni, 11 Catechisti Testimoni della Fede LE SUORE La comunità religiosa rimane formata da n. 4 persone. La superiora cambia ogni 5-6 anni, altre religiose rimangono per anni (la cuoca Suor Bona per quasi 30 anni), Suora Anita (rimane in paese oltre sessanta anni). Suora Anita è stata maestra di molti. Il ricordo della sua pazienza, la sua figura piccola vestita di nero, i rapporti cordiali con le mamme e con tutti i paesani. Anziana si ritira alla casa di ricovero per religiose al Cottolengo di Torino dove ritorna alla Casa del Padre il 10 marzo 1986. Il suo corpo riposa ora nel campo santo di Torreselle. Il numero del personale religioso nel corso degli anni viene ridotto a due fino al settembre 1988, successivamente è presente nella scuola in qualità di Direttrice e insegnante in una sola figura fino al settembre 1997. Consegna targa alla Sig.ra Da Maren Assunta: alunna più anziana che ha frequentato la scuola materna di Torreselle. servizi igienici, un salone adibito anche ad aula di psicomotricità, una sala da pranzo, la cucina, una stanza per laboratorio, un ufficio-direzione. Nel cortile in comune con l’oratorio, è stato delimitato uno spazio attrezzato da sabbiera, scivolo, palestrina e castello con tunnel, ad uso dei soli bambini della scuola. Il personale scolastico è costituito da 2 insegnanti titolari di sezione, la cuoca (1) e il personale ausiliario (1). I bambini iscritti e frequentanti la scuola sono per la maggioranza abitanti nel paese. Sono per l’anno scolastico in corso in numero di 41 (11 hanno cittadinanza non italiana) e suddivisi per età eterogenea nelle due sezioni. Annamaria e Sonia È riconosciuta scuola paritaria per le condizioni e i requisiti vista la legge 62/2000. La linea pedagogica con il tempo si è evoluta e ispirandosi ad una visione cristiana della persona, della vita e dell’educazione si caratterizza per una proposta culturale finalizzata alla formazione integrale dei bambini e delle bambine. Pone al centro della propria intenzionalità educativa il BAMBINO, con la sua storia, i suoi bisogni, i suoi desideri, i suoi stili di comportamento. Ogni anno progetta e realizza un percorso educativo e didattico che muove sempre dall’incontro del bambino con un problema curioso e motivante in grado si stimolare la sua naturale predisposizione alla scoperta e all’esplorazione. Tale percorso fa riferimento alle Indicazioni per il Curricolo (2012). 12 “Chi è il catechista? Ècolui che custodisce e alimenta la memoria di Dio; la custodisce in se stesso e la sa risvegliare negli altri”. Le parole dell’omelia di papa Francesco arrivano diritte al cuore delle migliaia di catechisti giunti da ogni parte del mondo per partecipare all’Eucaristia celebrata dal Santo Padre in piazza San Pietro domenica 29 Settembre 2013. Presenti anche tre catechiste della nostra collaborazione partite venerdì 27 con il pellegrinaggio organizzato dall’ufficio catechistico di Treviso per essere testimoni a questo importante evento. Siamo giunti alla celebrazione dopo 2 giorni di itinerario spirituale ,tra le strade e gli edifici di Roma,alla riscoperta della bellezza della fede che siamo chiamati a vivere e a raccontare ai nostri ragazzi. Tre giorni di grande condivisione e intensa emozione,una vera boccata di ossigeno per tutti i catechisti,accompagnati a ritrovare le radici della nostra fede tra le tracce della antica Roma cristiana. Abbiamo celebrato la S. Messa nell’oscurità delle catacombe di Priscilla ,passando poi allo splendore delle Basiliche di S. Clemente,S. Giovanni in Laterano,Santa Maria del Popolo, Santa Croce in Gerusalemme e, naturalmente, San Pietro.Certo abbiamo visto tanta arte sacra e abbiamo potuto apprezzarla grazie alle bravissime guide che ci hanno accompagnato, quello però che è rimasto nei nostri cuori e vorremmo riportare sono alcuni passaggi di papa Francesco. Il Santo Padre ci ha ricordato che per definirci catechisti, bisogna” essere catechisti” e non “fare i catechisti” perché esserlo coinvolge la vita. A questo proposito ha citato quello che San Francesco diceva ai suoi frati:”Predicate sempre il Vangelo e,se necessario anche con le parole”. La gente deve vedere nella nostra vita il Vangelo,poterlo leggere in noi. Ha poi aggiunto che per parlare di Gesù bisogna conoscerlo, il catechista parla a nome della chiesa,deve dire ciò che Gesù dice,non può fare libere interpretazioni. Un altro grande invito del papa è quello di uscire dai nostri schemi, di essere creativi, non aver paura, non essere codardi , uscire fuori. Se rimaniamo chiusi nel nostro gruppo, nella nostra parrocchia, nel nostro movimento,nel nostro ambiente, diventeremo statue da museo e prenderemo odore di umidità ,di chiuso. Bisogna avere il coraggio di uscire, di correre qualche rischio perché Gesù non ci ha detto andate arrangiatevi, ha detto:” IO SONO CON VOI!” Il servizio del catechista è una occasione grande, uno stimolo, ad arrivare a Dio. Questo è il catechista che il nostro papa Francesco vorrebbe… L’esperienza di Chiesa vissuta in questo pellegrinaggio è stata MERAVIGLIOSA. Debora,Francesca e Sabrina. 13 Restauro magazzino parrocchiale di Torreselle Scuola dell’infanzia di Levada: “un anno con Francesco” Il consiglio affari economici in concerto con il consiglio pastorale hanno deliberato di eseguire i lavori di restauro del tetto del magazzino parrocchiale adiacente la casa canonica attualmente utilizzato dalle varie associazioni. L’edificio, vecchio di oltre 120 anni, presenta la copertura in cattive condizioni strutturali di agibilità dovute alla vetustà, all’azione di parassiti del legno e a frequenti infiltrazioni d’acqua piovana dal tetto causate dal dissesto del manto di copertura e nell’immediato richiede un intervento straordinario di adeguamento strutturale della copertura con realizzazione dell’impermeabilizzazione. L’esistente copertura risulta realizzata con struttura lignea di rustica fattura con sovrastanti tavelle in cotto piene, senza nessun trattamento antitarlo, in parte logora per l’umidità, inflessa, irregolare e priva di impermeabilizzazione. Per mettere in sicurezza la struttura di copertura è previsto un intervento di manutenzione straordina- Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, la sua testa ed il suo cuore è un artista. “S. Francesco” ria mediante sostituzione/rinforzo delle travature rotte o deteriorate, rimozione delle tavelle onde ridurre il peso permanente della struttura, posa di un nuovo tavolato, realizzazione di impermeabilizzazione dall’umidità, posa di nuove grondaie e dei coppi di copertura. I lavori, la cui spesa è stata preventivata in euro 22.200,00 + IVA, verranno eseguiti all’impresa edile Ventura Matteo coadiuvata dalla ditta BEDON Alessandro con inizio presumibilmente verso aprile/ maggio. L’intervento di restauro del magazzino parrocchiale ha l’importante obbiettivo di migliorare significativamente il livello di sicurezza del fabbricato rendendolo agibile e fruibile all’uso preposto permettendo alla parrocchia e alle varie associazioni di Torreselle di poter usufruire di locali sicuri e sani dove poter depositare le attrezzature ed i materiali utilizzati nel corso dell’anno nelle varie manifestazioni paesane. Diego Unzione degli infermi a Levada, Piombino e Torreselle Da diversi anni è consuetudine celebrare in occasione della Giornata Mondiale del Malato (11 Febbraio: Madonna di Lourdes) il Sacramento dell’Unzione degli Infermi. Anche nelle tre parrocchie della collaborazione si è potuto vivere questo momento di grazia. Nel contesto culturale e sociale di oggi dove si cerca di nascondere la fragilità fisica ritenendola spesso un problema da trattare con rassegnazione e pietismo; la Chiesa riconosce nelle persone sofferenti una presenza speciale di Cristo. La numerosa partecipazione da parte delle tre comunità alle celebrazioni ha avvalorato questo sentire. Cristo, con la sua morte sulla croce, ha dato un senso nuovo alla sofferenza: evidenziando Alla scuola dell’infanzia di Levada la progettazione didattica quest’anno ruota intorno alla figura di S. Francesco d’Assisi: la vita del santo ha suscitato grande interesse e curiosità nei bambini. Questo percorso li sta aiutando a costruire una loro identità e favorisce lo “sbocciare” di relazioni positive tra i piccoli alunni. Scopo del progetto è la formazione di una vera e propria comunità educante: guidati dall’esempio di San Francesco, che si è liberato degli attaccamenti terreni e dell’amore di sé per vivere in povertà e donare quel poco che aveva ai poveri. Ogni episodio della vita del Santo è per tutti noi un esempio sublime del grande amore di san France- Giovanni Salvador Gruppi famiglia giovani coppie di Levada che la vera guarigione passa attraverso l’anima, convertendola. Per il cristiano la malattia e la vecchiaia vanno vissute come configurazione a Cristo e unione alla sua passione redentrice. Per molto tempo la tradizione popolare ha chiesto l’unzione dell’infermo quando la persona non era più in grado di intendere e di volere. Questa “medicina” particolare per l’anima e il corpo, che la Chiesa ci offre, va invece assunta con piena consapevolezza e certezza che laddove la scienza non può, può Cristo! Francesca e Sonia. 14 sco per ogni elemento del creato: un rispetto immenso per la natura come creazione di Dio descritta nel suo Cantico delle creature. Questo insegnamento avvicina i bimbi all’attenzione verso la natura, verso gli animali e alla comprensione del ruolo di ogni elemento naturale nel grande progetto di Dio. Con molta gioia abbiamo accolto i frati francescani della comunità di Camposampiero: la loro presenza nella nostra scuola è stata un evento carico di emozione, domande, racconti di vita francescana. Per molti bambini è stato il primo incontro con un frate e inizialmente pensavano di aver conosciuto S. Francesco in persona. In cammino con San Francesco e accompagnati dalla comunità, i bambini scoprono la VITA COME DONO DI DIO, creatore di tutte le cose, le relazioni umane e l’amicizia di Dio con l’uomo. Dopo una piccola pausa è ripreso il percorso delle giovani coppie. Sotto la guida di Don Giorgio, ci ritroviamo una domenica al mese in canonica a Levada per discutere e confrontarci sul tema della fede. Ci siamo trovati impreparati difronte a delle affermazioni di fede che facciamo ogni domenica non conoscendone il significato vero e profondo. Ci ha incuriosito ogni parola del Credo spiegata con parole semplici da Don Giorgio. Attraverso questo confronto comprendiamo che i dubbi e i problemi sono comuni e discuterne liberamente, senza giudizi, ci aiuta ad affrontare la vita con più tranquillità e serenità. Ci piacerebbe molto che altre coppie giovani di sposi si unissero a noi, o almeno provassero questa esperienza semplice, perché veramente il dialogo nella coppia è fondamentale e spesso diamo per scontato cose che invece è bene dirsi. In queste due ore siamo anche aiutati da Jenny e Silvia, due giovani ragazze, che si sono rese disponibili per far giocare i nostri figli. E’ bello scoprire come Dio faccia parte del nostro cammino di sposi e di famiglie!! Le 5 giovani coppie 15 Inaugurato il nuovo Crocifisso della Chiesa di Piombino Dese Il giorno 15 Dicembre, nella terza Domenica di Avvento, la comunità parrocchiale ha salutato e accolto il nuovo crocifisso che ora irradia della sua gloria la Chiesa Arcipretale di Piombino Dese. Il progetto, nato quasi quattro anni fa dalla passione e dall’entusiasmo di Armando Marconato, ha trovato fin da subito l’interesse del parroco monsignor Giorgio Marangon e il supporto di alcuni parrocchiani amanti dell’arte che hanno completamente finanziato l’opera. A realizzare il crocifisso è stato chiamato lo scultore asiaghese Massimo Fracaro, fin dalla giovinezza impegnato a dar vita ai legni dell’Altopiano e oramai artista ampiamente apprezzato sia in Italia che all’estero. Studiata sapientemente dagli esperti con la collaborazione tecnica dell’impresa Edilnova, la collocazione vede il crocifisso sospeso a diversi metri d’altezza sotto l’arco della volta del presbiterio. Da lì, l’espressione dell’amore trinitario, rifulge massimamente sul corpo crocifisso del Cristo in croce. La sua posizione centrale e sovrastante l’altare rinvia infatti a ciò che avviene sulla mensa eucaristica, dove il cuore dell’azione liturgica è il mistero di passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo che ci redime. Come ha ben sottolineato monsignor Giorgio Marangon prima della benedizione solenne, siamo qui di fronte a una doppia prospettiva. Visto dall’alto il crocifisso esprime la volontà di Dio di amare l’uomo fino a dare la vita per lui. Fra le sue braccia distese infatti c’è spazio per tutti, nessuno è escluso. Visto dal basso il crocifisso è invece espressione della volontà amorosa dell’uomo Gesù di rimanere fedele al Padre, di affidarsi totalmente a Lui fino alla fine. E nell’incontro di queste due volontà si compie pienamente il disegno di amore e di salvezza che il Padre ha in serbo per ciascuno dei suoi figli. La raffigurazione del Cristo crocifisso è possente: è alto due metri e venti e pesa ben quattro quintali. Lo scultore racconta che quando nel suo laboratorio di Asiago era impegnato a modellare l’enorme blocco di legno a guidarlo era l’intento di dar vita a un Cristo imponente e maestoso capace di sconfiggere la morte. E infatti il Cristo se pure in croce non appare straziato dal dolore, ma gloriosa espressione della serena maestà del Signore. Non è perdente, è il Cristo venuto a togliere i peccati del Foto di R. M. mondo. Il prof. Mario Bersani Rebaschi, storico dell’arte del FAI di Vicenza e anch’egli sostenitore dell’iniziativa, sottolinea la grande novità dell’iconografia del crocifisso di Piombino Dese, con un Cristo straordinariamente plastico e dinamico impreziosito dal particolare delle ciocche di capelli sulla testa reclinata a significare la divinità e l’umanità insieme del Cristo. Sorprende anche la modernità della croce in plexiglass ideata dal prof. Angelo Fassina, intelaiata nella falegnameria piombinese di Mariano Bragagnolo e illuminata grazie all’impianto elettrico di Beggiora Giancarlo. La trasparenza della struttura di sostegno, che suggerisce che Cristo è anche la Croce, permette una straordinaria e inusuale visione a tut- paese ha suggerito, sembra che ci aspetti in chiesa con le sue braccia aperte e che ci chieda di affidarci a lui e di lasciarci amare. Il crocifisso va dunque a arricchire e completare l’arredo sacro della chiesa di Piombino Dese, aggiungendosi a opere di notevole valore artistico come gli stendardi settecenteschi recentemente restaurati e le due pale d’altare della vecchia chiesa del Massari attualmente in fase di recupero. C’è chi di fronte a pezzi importanti della nostra storia e del nostro territorio sogna già un museo piombinese di arte sacra da sviluppare negli ambienti della canonica e confida di coinvolgere nell’ambizioso progetto tutti i parrocchiani disponibili a sostenere l’iniziativa. Foto di R. M. to tondo e un simbolico gioco di luci e ombre. Se il corpo del Cristo sta nell’ombra della morte, alle sue spalle, proveniente dalle vetrate artistiche retrostanti, si staglia la luce della risurrezione. Dall’alto il Crocifisso rifulge di gloria, irradia energie divine, invita noi credenti all’adorazione. Come qualcuno in Vania Basso Cinema per i ragazzi a Levada Tutto è iniziato nel 2006 quando Don Davide mi convoca per chiedermi se me la sentivo di aiutarlo a far partire un cineforum parrocchiale. Pensavo che il mio contributo dovesse essere puramente tecnico, invece pian piano mi diede carta bianca nella gestione dell’attività. Da allora con la sola eccezione dell’anno 2012 l’attività è continuata senza interruzioni. L’attività si svolge in sintonia con l’anno pastorale divisa in 2 cicli. Il primo ciclo va da ottobre (inizio anno pastorale) fino a Natale per poi riprendere a Gennaio e proseguire fino a Pasqua. In questa maniera si coprono i mesi più freddi dell’anno. Il servizio è coordinato da un gruppo di genitori che a rotazione sono presenti durante l’attività, curano il controllo in sala, seguono i bambini durante la pausa e poi rimettono in ordine e fanno le pulizie. Le proiezioni si svolgono nella sala Pio X della parrocchia e coinvolgono mediamente 40 bambini la domenica e 25 ragazzi il sabato sera. Nelle intenzioni di Don Davide il servizio è nato come attività di oratorio, che a Levada era assente. Da questo poi i progetti prevedevano di avviare altre attività pomeridiane per offrire un servizio di oratorio completo. Don Giorgio appena arrivato ha subito avvallato l’attività e mi ha più volte espresso il desiderio che attorno ad essa si crei un vero e proprio oratorio domenicale per dare ai nostri ragazzi un ambiente parrocchiale dove trovarsi, luogo sicuro e ambiente educativo. Foto di R. M. Approfitto di queste righe per confermare la mia stima e un ringraziamento per tutte quelle persone che in questi anni hanno collaborato con me dando esempio di cura, impegno ed attenzione gratuita alla propria parrocchia. Claudio Bastarolo 17 Formati a Sua Immagine – Educatori 2013-2014 “La formazione è un’esperienza attraverso la quale una persona prende fisionomia: diviene se stessa, assume la sua originale identità che si esprime nelle scelte, negli atteggiamenti, nei comportamenti, nello stile di vita. La nostra fisionomia più profonda e più vera è il volto di Cristo: ogni persona è creata a immagine e somiglianza di Dio e porta in sé l’immagine del Figlio. Formazione è far emergere nella vita di ciascuno il volto di Gesù, modello e vocazione di ogni persona”. Questa descrizione non è solo un identikit, ma può essere considerata un orizzonte verso cui tendere per la formazione di ciascun educatore. Può capitare, infatti, che il bisogno “di braccia educative” porti qualche educatore a buttarsi in un’esperienza impegnativa senza aver fatto propri alcuni punti di riferimento importanti per il servizio educativo in AC. Per questo motivo, la formazione di quest’anno per gli educatori ACR e ACG delle tre parrocchie della collaborazione ha preso in considerazione l’importanza stessa del fare formazione. Si era infatti sentita l’esigenza di scoprire maggiormente la fisionomia dell’educatore e di maturare alcune consapevolezze e responsabilità personali che l’essere educatore comporta. Quello proposto per quest’anno è quindi un cammino di formazione associativa per ascoltare la voce del Signore e rispondere, coerentemente e consapevolmente, alla vocazione educativa a servizio della Chiesa in compagnia dell’AC! Ma cosa ne pensano i diretti interessati? Abbiamo raccolto alcune testimonianze degli educatori della nostra Collaborazione: (Azione Cattolica Italiana, Progetto Formativo, pag. 21). L’esperienza dell’AC nella nostra diocesi di Treviso e in ciascuna parrocchia racconta le storie di tanti educatori che con impegno e passione si sono resi disponibili ad un servizio associativo per la comunità. Anche nella nostra AC di Piombino e di Torreselle/Levada, questi sì continuano ad essere la voce di quei giovani che permettono a tanti ragazzi e giovanissimi di vivere nell’esperienza associativa un incontro con i coetanei e con il Signore! La passione e l’entusiasmo di questi sì non sono però mai abbandonati a se stessi; in AC il servizio educativo non è mai individuale, ma frutto di condivisione con gli altri educatori. Il Progetto formativo dell’AC descrive l’educatore come “un testimone [..] che ha compiuto scelte di vita e di fede, [..] è espressione dell’associazione, [..] sa ascoltare lo Spirito, [..] è capace di relazione”. “La scelta di essere educatori è sì qualcosa che ci mette in relazione con gli altri, ma riguarda noi stessi singolarmente e molto nel profondo. È una scelta che ci chiede di metterci in cammino anche nella nostra vita spirituale. Gli incontri che i nostri don e i nostri presidenti stanno preparando si basano sul Progetto Formativo dell’Azione Cattolica, che ha molto a cuore la nostra formazione. Mi stanno piacendo molto perché danno il tempo e lo spazio di poter fermarsi a fare un pò di verifica personale, perché essere un buon educatore non è davvero semplice!” “Mi piace come il Progetto Formativo dia importanza alla formazione e ci dia delle buone linee guida che hanno un po’ la funzione di una bussola:sappiamo sempre che dobbiamo seguire Gesù!” “Una cosa che mi ha molto colpito è il sentirmi responsabile della scelta di essere educatrice e mi ha stupito leggere che nel Progetto Formativo dell’AC l’educatore è una figura importante e decisiva…avere un importante supporto fa bene alla nostra motivazione e al nostro cammino!” “È un cammino impegnativo, ma nel contempo è entusiasmante scoprire cos’era e cosa rappresentava per molti l’AC di Piombino. Un grazie anche agli assistenti e a chi ha organizzato tutti i momenti, anche quelli più informali e di convivialità!!” Paola in collaborazione con gli educatori AC della Collaborazione 18 19 “Certo credo che questi momenti formativi siano essenziali per conoscerci meglio e darci stimoli per ulteriori approfondimenti…senza dimenticare la bellezza dei momenti conviviali e di confronto vissuti assieme a tutti gli altri educatori.” “ È bello seguire un percorso formativo tutti assieme, favorendo la conoscenza tra i vari gruppi educatori e creando un stile più condiviso. Mi è molto piaciuto il fatto che ciascuno porta il suo bagaglio di esperienza educativa e la condivisione in gruppo.” La Festa della PACE Anche quest’anno la Pace è arrivata nell’Acr delle tre parrocchie e le ha trascinate in un’avventura ricca di L’AC si fa nuova trasformare un piccolo “rifiuto” in qualcosa di utile e speciale. Tutto ciò con uno scopo ben preciso: compiere un piccolo gesto di solidarietà donando ai più bisognosi il proprio capolavoro. Quest’anno l’Azione Cattolica ha deciso di abbinare la pace al vento, l’obiettivo di tutti noi è di credere fino in fondo che il soffio di pace, che viene da Dio, sia capace di raggiungere ogni angolo della terra di far sentire la potenza a tutti gli uomini cercando di diventare così noi stessi ambasciatori di questo vento. ll gadget proposto dall’AC è un aquilone e grazie alla raccolta fondi raggiunta dalla vendita di questo simbolo e al prezioso contributo fornitoci dai ragazzi per la realizzazione dei lori lavoretti, tutte e tre le parrocchie hanno aiutato la popolazione di Haiti al fine di regalare a questi bambini luoghi di gioco e di incontro. Che dire… un arrivederci al prossimo appuntamento ma intanto non dimentichiamoci che siamo tutti ambasciatori di Pace e come tali dobbiamo far- collaborazione e fantasia. Un’ottantina di ragazzi e bambini dei tre paesi hanno detto “SI” alla chiamata dei loro educatori e il 9 Febbraio si sono ritrovati a Piombino Dese con tanto entusiasmo, voglia di mettersi alla prova, allegria ma soprattutto voglia di divertirsi tutti assieme nell’appuntamento annuale della festa della Pace. Pensate che sia tutto qui? No, i nostri ragazzi si sono preparati un intero mese per questo speciale evento! La tematica centrale è stata lo speco: per far comprendere ad ogni singolo ragazzo questo problema ormai presente nella nostra società, gli educatori hanno cercato di sensibilizzare gli acierrini a diffondere l’informazione circa gli sprechi che ci circondano passando molte volte inosservati, con la consapevolezza che possono essere risolti con piccolissimi gesti da parte di tutti noi. Per introdurre al meglio questo tema durante il mese di Gennaio sono state trattate in specifico alcune tipologie di sprechi: materiali, alimentare e in modo particolare gli sprechi che si compiono quotidianamente. Ma concretamente come possiamo non sprecare?!? Provate a chiederlo ai ragazzi che a partire da oggetti di uso comune ormai inutilizzati e destinati al cestino, attraverso l’espressione della loro creatività, della fantasia e della manualità, hanno cercato di ci trasportare dal vento impetuoso e trasmettere a tutti un piccolo soffio di Pace. Gli educatori ACR della Collaborazione “Ogni 3 anni l’Azione Cattolica vive un tempo speciale, in cui fa il punto sul proprio cammino, guarda avanti, individua le strade da intraprendere e le persone a cui affidare la responsabilità di guidare l’associazione nel percorrerle”. E’ con queste parole che la nostra diocesi ha voluto introdurre brevemente il nuovo anno associativo dell’Azione Cattolica. Questo è un anno molto particolare che, accanto alle consuete attività e iniziative, porta ad un rinnovamento negli incarichi e nelle responsabilità, con un “passaggio di consegne” che guarda avanti con fiducia, comprendendo per quali strade il Signore intenda condurre l’associazione stessa. In questo contesto si inseriscono anche le nostre AC parrocchiali di Levada/Torreselle e Piombino. Un percorso maturato passo dopo passo ha coinvolto tutti gli aderenti e ha portato al rinnovo di tutte le cariche di responsabilità nelle differenti articolazioni in cui si dipana l’Azione Cattolica. Oltre ai responsabili dei settori ragazzi, giovanissimi/giovani e adulti, che hanno il compito di prendersi cura delle diverse iniziative associative, sono stati eletti lo scorso dicembre anche i membri del consiglio parrocchiale di AC e il presidente parrocchiale, deputati alla cura unitaria dell’associazione. Andiamo a conoscere i nuovi responsabili delle nostre associazioni parrocchiali: AZIONE CATTOLICA PIOMBINO DESE AZIONE CATTOLICA LEVADA/TORRESELLE Responsabili ACR: Elena Gumirato e Mattia Vedovato Responsabili ACR: Nicola Volpato e Anna Salvador Responsabili ACG: Beatrice Vincenti e Basso Silvia Responsabili ACG: Agnese Biliato e Filippo Foscaro Responsabili AC adulti: Doris Gasparini Responsabili AC adulti: Maria Simioni e Daniele Trevisan Consiglio parrocchiale: Antonio Stocco (Presidente), Paola Galozzi, Marta Volpato, Giulia Bragagnolo, assieme ai nuovi responsabili. Consiglio parrocchiale: Paolo Preo (Presidente), Barbara Miolo, assieme ai nuovi responsabili. Dal consiglio parrocchiale, con la guida del nostro parroco, sono poi stati nominati i due presedenti, Antonio Stocco per Piombino e Paolo Preo per Levada/Torreselle, riconfermati dopo il primo mandato del triennio scorso. Questo processo di rinnovo della cariche, però, non è solo fatto di incarichi e di responsabilità formali da rinnovare, ma è soprattutto fatto di persone che si sono prese a cuore un importante servizio a favore della costruzione e della missione della Chiesa. Ai nuovi responsabili e ai nuovi consigli parrocchiali vanno quindi un grosso grazie per la disponibilità e un augurio di buon cammino per il prossimo triennio, ricordando a tutti che l’AC è sempre aperta, per chiunque voglia sentirsi laico attivo e corresponsabile a servizio della Chiesa. Paolo e Antonio 20 21 Soffitto della chiesa di Levada Il soffitto della chiesa di Levada è stato messo in sicurezza con una struttura provvisoria dal 2006 in attesa di un intervento di restauro con una previsione di spesa di 300.000 euro circa, a fronte dell’importo la Regione si è impegnata a versare un contributo pari al 35 % delle opere realizzate. I lavori sono stati rinviati per varie ragioni, ora però c’è il termine improrogabile del 30 giugno 2014 per beneficiare dell’aiuto economico Regionale. Data questa situazione, considerando anche che la validità della protezione è scaduta, il parroco, Mons. Giorgio Marangon, ha interpellato un equipe di tecnici della collaborazione che, gratuitamente hanno messo a disposizione le loro competenze per un’analisi accurata dello stato dell’edificio. A seguito di ciò hanno presentato una loro proposta di intervento, quantificando l’ammontare delle opere strettamente necessarie intorno a 68.000 euro. Considerato tutto questo, il parroco ha convocato prima il C.P.A.E e successivamente anche il C.P.P in seduta congiunta il 21/11/13 che si sono espressi all’unanimità per l’avvio dei lavori. In quella occasione l’ingegner Guerrino Mancon ha illustrato dettagliatamente la situazione rilevata nei ripetuti sopralluoghi dei tecnici presentando le proposte risolutive. Sono state quindi interpellate con lettera raccomandata le sei imprese edili del paese, tutte hanno declinato l’offerta. In data 19/02/14 ed in seguito 25/02/14 l’ingegner Mancon informa i due consigli parrocchiali di aver avviato l’iter burocratico per ottenere i permessi necessari e di aver preso contatti con due ditte del comune di Piombino Dese che si sono dette interessate al progetto, disponibili ad eseguire i lavori in tempi stretti, visto il computo metrico hanno convalidato il preventivo di spesa ed hanno inoltre documentato la loro competenza ad eseguire il restauro. Durante l’ultimo incontro sono stati chiariti dubbi e perplessità, prima fra tutte quella che solo dopo la rimozione della protezione si può avere una chiara visione della situazione sottostante, ragion per cui il costo previsto può subire una modifica in aumento. Si è inoltre parlato della necessità / opportunità di intervenire anche sul tetto, considerandone lo stato e la presenza dei ponteggi necessari per la pulizia del sottotetto della chiesa. In questo caso, le soluzioni proposte sono due: una contenuta all’essenziale per un costo di 10.000 euro, la seconda, più radicale e duratura di 25.000 euro. Il parroco a questo punto ha presentato la situazione economica: 1) 15.000 euro sono l’attivo della parrocchia. 2) il 35 % delle spese è sostenuto dal contributo regionale. Non resta che dare l’incarico ad una delle due ditte. Da quanto detto è chiaro che la spesa non è del tutto coperta, la chiesa è un bene tale per cui è auspicabile che l’intera comunità senta di farsi carico della sua conservazione per onorare la memoria di coloro che in passato l’hanno realizzata ed arricchita rendendola degna del culto a Dio e per trasmettere alle generazioni future il sentimento religioso che si può esprimere anche attraverso la cura dell’edificio. 22 Centenario Asilo Torreselle Alunni scuola materna di Torreselle classi 2008 – 2009 – 2010 Alunni scuola materna di Torreselle classi 1921 – 1922 – 1923 23 Rendiconto parrocchia Piombino anno 2013 L’ Amministrazione economica della comunità è distinta in tre ambiti: - Cassa Parrocchiale (gestione diretta del Parroco): - Oratorio S. Domenico Savio (amministrazione indipendente: Direttivo dell’Oratorio) - Scuola Materna S. Giuseppe (amministrazione indipendente: Comitato di gestione) Cassa Parrocchiale (Chiesa-Campanile e Canonica) Nel rendiconto finanziario dell’anno 2013 sono elencate le entrate ed uscite derivanti dalle attività religiose della Parrocchia e dalla gestione della Canonica. Il risultato della gestione ordinaria è sostanzialmente il linea con i dati del 2012. Le elemosine domenicali registrano un aumento di circa € 2.000 rispetto al 2012. È un dato significativo perché la Comunità, richiamata dal nostro Parroco a rimanere fedele, prima di tutto, a questo semplice gesto di condivisione, ha risposto positivamente pure in un momento di grande difficoltà economica come quello che stiamo vivendo. Le buste raccolte in occasione della Pasqua 2013 sono state 307 per un totale di € 11.945 (Pasqua 2012 nr. 414 per € 16.215), mentre per il Natale 2013 sono pervenute fino al 28/02/2014 nr. 389 buste per un totale di € 27.380 (Natale 2012 n. 499 € 21.255): ha contribuito il 19% delle famiglie. Tra le uscite di natura straordinaria si evidenzia l’importo di € 144.428,01 versato a saldo del primo stralcio e per il pagamento di parte del secondo stralcio dei lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Montello. Il secondo stralcio relativo al completamento di tutte le opere murarie e le predisposizioni per la successiva installazione degli impianti è in fase di ultimazione. Nel corso del 2014 prenderà avvio il terzo stralcio di lavori relativo alla realizzazione degli Impianti elettrico/idrico sanitario/condizionamento con una previsione di spesa di circa € 436.000. I Debiti al 31/12/2013 relativi al completamento del secondo stralcio e all’acconto da versare sul terzo stralcio ammontano ad € 108.000. Oratorio S. Domenico Savio Il rendiconto finanziario dell’Oratorio descrive in modo sintetico le entrate ed uscite relative alle attività svolte nel corso dell’anno 2013. Alle voci più importanti di entrata relative ai tornei di calcio, il Gr.Est, la festa di chiusura delle attività estive e la raccolta del ferro vecchio si è aggiunto quest’anno il contributo del 5x1000 a cui la comunità ha aderito generosamente con un importo complessivo di € 7.824. Nel corso del 2013 non sono stati eseguiti grandi lavori di manutenzione. Abbiamo comunque cercato di mantenere e migliorare la funzionalità e accoglienza della struttura con i seguenti interventi: - Manutenzioni: Caldaia (pompa di calore), Bagni (maniglione disabili), Trattorino tagliaerba; - Aumento potenza contatore energia elettrica - Risemina campo di calcio, sostituzione tabellone canestro; - Rifacimento bancone bar con relative mensole, specchi e faretti sottomensola; - Acquisto macchinette per il pop-corn e lo zucchero filato - Acquisto tende per la sala bar e stanze primo piano; - L’atrio delle scale è stato dotato di portaombrelli e sono stati appesi dei quadri; Questi interventi insieme ad alcune altre manutenzioni ordinarie hanno comportato un costo complessivo di circa € 11.000. Scuola Materna S.Giuseppe Il rendiconto economico finanziario del Centro dell’Infanzia San Giuseppe, relativo all’anno scolastico 2012-2013, evidenzia il perdurare delle difficoltà economiche nella gestione della scuola. Le cause sono ancora una volta l’insufficiente sostegno statale e regionale ed il calo della frequenza dei bambini i cui genitori, dopo aver perso o diminuito il lavoro, sono costretti a tagliare anche spese importanti come quelle per l’educazione. I costanti contributi dell’Amministrazione Comunale, le offerte dei parrocchiani e degli industriali hanno 24 alleggerito il debito, nonostante la crisi che stiamo vivendo tutti. Un grazie di cuore va dunque alle istituzioni, aziende, associazioni e persone che hanno portato avanti diverse iniziative (adozioni, offerte in occasione dei funerali, contributi delle aziende) per arrivare a questo risultato. FACCIAMO PERTANTO ANCORA APPELLO ALLA GENEROSITA’ DI TUTTI PER CONTINUARE QUESTE AZIONI DI SOSTEGNO VITALI PER LA SCUOLA MATERNA SAN GIUSEPPE. In tale situazione, lo dobbiamo proprio sottolineare, un aiuto importante è venuto dal Credito Trevigiano che si è dimostrato particolarmente sensibile alle attività educative, concedendo alla Parrocchia un finanziamento a tasso zero. Non è facile, nel panorama odierno degli Istituti di Credito, trovare simili disponibilità e agevolazioni. Pertanto vogliamo esprimere anche pubblicamente la nostra gratitudine e riconoscenza al Credito Trevigiano di Piombino Dese. Si evidenzia come la sopravvivenza della Scuola Materna San Giuseppe sia legata alla generosità della comunità e delle forze economiche locali, a supplenza di una volontà politica che non riconosce ancora la parità scolastica, anche dal punto di vista economico, di queste nostre scuole materne che svolgono un servizio pubblico a tutti gli effetti. RENDICONTO CASSA PARROCCHIALE ANNO 2013 (chiesa-canonica) entrate ordinarie uscite ordinarie saldo attivo 01/01/2013 (cassa/banche) 129.398,14 elemosine domenicali e offerte candele votive 79.920,00 offerte per servizi religiosi (battesimi/matrimoni/funerali/benedizioni case)21.080,00 offerte per buste annuali 27.060,00 offerte bollettino parrochiale 3.410,00 offerte bollettino parrochiale 4.364,21 spese per il culto e il servizio liturgico entrate straordinarie uscite straordinarie offerte straordinarie e per fini specifici contributo sacerdoti alle spese canonica contributi straordinari cinema montello 41.669,42 (sacerdoti-sacrista-candele-fiori-foglietti-libretti canti, ecc.) spese per la gestione della parrocchia 32.195,74 (riscaldam.-energia-personale-vitto) manutenzione ordinaria dei fabbricati 5.722,35 (Tinteggiatura, Ripristino gradini e camino Canonica, ecc. ) ufficio parrochiale ed uscite varie 33.109,67 (tasse -assicurazioni-telefonia-materiali ufficio, ecc.) 25.024,00 18.630,00 45.000,00 acquisto/manut. impianti ed attrezzature 8.141,03 (Impianto Telefonico e Fotocopiatore Canonica) spese eredita’ meris ristrutturazione cinema montello 734,99 144.428,01 saldo attivo 31/12/2013 (cassa/banche)87.885,14 debiti 31/12/2013 (ristrutturazione cinema) -108.000,00 saldo passivo 31/12/2013 (cassa/banche - debiti)-20.114,86 RENDICONTO ORATORIO S.DOMENICO SAVIO ANNO 2013 (gestione indipendente) entrate saldo attivo 01/01/2012 (cassa/banche) incassi bar oratorio entrate tesseramento “noi” entrate grest(iscrizioni-mercatini ecc.) entrate festa di chiusura grest entrate tornei calcio contributo raccolta ferro vecchio contributo 5x1000 entrate varie uscite 18.245,00 12.142,00 2.282,50 10.109,50 6.150,00 1.368,00 7.400,00 7.824,00 5.570,00 spese approvvigionamenti bar 10.910,00 uscite tesseramento “noi” 2.134,00 spese gestione grest 5.128,00 spese festa di chiusura grest 3.473,00 spese di gestione immobile (gas, luce,rifiuti) 10.969,00 spese di gestione immobile (manut. ord.e straord.) 10.756,00 spese ed uscite varie 542,00 saldo attivo oratorio 31/12/2013 (cassa/banche) 25 27.179,00 CONTO ECONOMICO SCUOLA MATERNA S.GIUSEPPE 01/09/2012 - 31/08/2013 (gestione indipendente) entrate Il punto sui lavori di ristrutturazione del Cinema Montello uscite contributi famiglie contributi ministero contributi regione contributi comune (convenzione) contributi comune (straordinari) contributi c/impianti 266.330,00 49.768,00 56.567,00 73.400,00 15.000,00 18.640,00 utenze e servizi manutenzioni e riparazioni costo personale dipendente servizi e consulenze spese generali ammort.beni materiali oneri tributari e finanziari DEBITI gestione ordinaria + gestione straordinaria al 31/12/13 40.341,00 14.470,00 361.320,00 12.986,00 47.717,00 73.704,00 841,00 - 160.020,00 Rendiconto parrocchiale di Levada L’ Amministrazione economica della comunità è distinta in due ambiti: - Cassa Parrocchiale (gestione diretta del Parroco e del Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici): - Scuola Materna (amministrazione indipendente: Comitato di gestione) 180 per un totale di Euro 7.400,00 ( Natale 2012 nr. 74 per un totale di Euro 2.890). L’incremento delle offerte raccolte con le buste di Natale, evidenzia una rinnovata partecipazione dei fedeli alla vita e alle necessità della Parrocchia. Questi gesti di generosità testimoniano una maggiore consapevolezza che tutti siamo chiamati a vivere in comunione con i fratelli fino a condividere i beni materiali, sull’esempio delle prime comunità cristiane) Tra le uscite di natura straordinaria si evidenzia l’importo di Euro 5.498,98 pagato a saldo del progetto di restauro della Chiesa. Tra i costi di futuro sostenimento si rilevano Euro 93.000 per il restauro del tetto e del soffitto della Chiesa. Cassa Parrocchiale (Chiesa e Canonica) Nel rendiconto finanziario dell’anno 2013 sono elencate le entrate ed uscite derivanti dalle attività religiose della Parrocchia e dalla gestione della Canonica. Il risultato della gestione ordinaria ha subito una diminuzione rispetto al 2012 mantenendo tuttavia una situazione finanziaria positiva. Le buste raccolte in occasione del Natale 2013 sono state nr. Rendiconto parrocchiale di Torreselle RENDICONTO CASSA PARROCCHIALE ANNO 2013 (chiesa-canonica) entrate ordinarie uscite ordinarie saldo attivo 01/01/2013 (cassa/banche) -71.339,28 elemosine domenicali e offerte candele votive 17.716,18 offerte per servizi religiosi (battesimi/matrimoni/funerali/benedizioni case)4.009,25 offerte per buste annuali 4.530,00 entrate varie 6.560,30 spese per il culto e il servizio liturgico (sacerdoti-sacrista-candele-fiori-foglietti-libretti canti, ecc.) spese per la gestione della parrocchia (riscaldam.-energia-personale-vitto) manutenzione ordinaria dei fabbricati (Tinteggiatura, Ripristino gradini e camino Canonica, ecc. ) ufficio parrochiale ed uscite varie (tasse -assicurazioni-telefonia-materiali ufficio, ecc.) saldo attivo 31/12/2013 (cassa/banche)0,00 debiti 31/12/2013 -68.482,15 saldo passivo 31/12/2013 (cassa/banche - debiti)-68.482,15 26 5.458,17 7.123,25 6.007,00 11.370,18 Grazie alla sensibilità della Comunità ed alla dedizione delle persone coinvolte, i lavori di ristrutturazione del Cinema Montello stanno procedendo. A lavori ultimati, arriverà a oltre 550 posti a sedere e sarà una delle opere atte a incontri e ricevimenti più importanti del territorio. Sarà la sala polivalente con più capienza tra i paesi limitrofi. La Comunità di Piombino si è già mobilitata con numerose iniziative di sensibilizzazione e di raccolta fondi. Si è mosso il Comune, si sono mosse associazioni quali l’AIDO, sono stati organizzati concerti da parte di gruppi di cittadini ed esibizioni teatrali. Si sono mobilitati i commercianti con l’iniziativa “Ciak! Si gira!”. Nonostante le varie iniziative svoltesi, è importante che non si spengano i riflettori e rimanga alta l’attenzione fino al completamento dei lavori e il reperimento di tutti i finanziamenti necessari. Molto è già stato fatto ma non va interrotto il cammino corale verso un’opera che darà lustro al paese. É questa l’occasione di fornire un quadro completo sui lavori che sono già stati realizzati e sullo stato di avanzamento di quelli in programma. Il complesso dei lavori è stato suddiviso in quattro fasi esecutive di cui le prime due sono già state portate a compimento, mentre la terza è in corso di realizzazione. 1. La prima fase ha avuto inizio nell’estate del 2011 con l’impresa Zanchin che si è occupata del completo rifacimento del tetto del cinema. Questa fase è stata completamente ultimata nel 2013. 2. Nella seconda fase, iniziata nel 2012, sono stati compiuti lavori di rinforzo strutturale a cura dell’impresa Formentin. Anche questa seconda fase è stata portata a termine nel 2013. I costi relativi alle prime due fasi sono stati quasi interamente liquidati, ad accezione di un piccolo residuo da pagare all’impresa Formentin. 3. Dalla fine del 2013 si è entrati nella terza fase, la quale prevede la realizzazione di impianti di climatizzazione e degli impianti elettrici e la finitura delle opere edili per un costo previsto di circa 400.000 euro. Il completamento di questa fase è pianificato per l’estate del 2014. 4. Successivamente si procederà alla quarta ed ultima fase. Questa prevederà l’acquisto e posa in opera di tutti gli arredi (in particolare delle poltroncine) e l’installazione degli impianti cineaudiovisivi. Il costo si stima compreso tra i 350.000-400.000 euro e la conclusione dei lavori è prevista per l’estate del 2015. Il costo complessivo delle opere già compiute e di quelle ancora da compiere sul Cinema Montello sarà in totale di circa 1.250.000 euro (più IVA agevolata a 1.35%). Per una parte di questi si sono già individuate le fonti di finanziamento, mentre mancano da coprire circa 300.000 euro. Tra le fonti si annoverano in primis il Comune di Piombino Dese che si è impegnato a coprire in rate annuali i 330.000 euro anticipati dal Credito Trevigiano. Con le disponibilità della Parrocchia e di un contributo di 100.000 euro da parte della Diocesi di Treviso, si è provveduto a pagare 340.000 euro a parziale copertura dei costi sostenuti durante la prima e la seconda fase. La Regione Veneto dovrebbe fornire un contributo pari a 60.000 e alcune altre fonti sono di in fase di trattativa. L’iniziativa “Ciak! Si gira!” ha portato alla raccolta di 6.500 euro attraverso i 5.000 biglietti che sono stati depositati dai clienti delle attività commerciali aderenti all’iniziativa. Circa il 60 % delle persone che hanno ricevuto un biglietto si è poi recata a depositarlo nelle cassette predisposte. Per quanto comunque rimane ci si affida all’audacia di chi si sta spendendo per reperire i fondi necessari al completamento di questa importante opera ed alla sensibilità e generosità della Comunità tutta. Luca Cappellin 27 PIOMBINO DESE Sono tornati alla Casa del Padre Battesimi Nome Padre Antognazza Beatrice Alberto Marconato Filippo Francesco Pavan Noemi Mattia Oyukwu Alice Kenneth Nnamdi Niero Devis Moreno Damjanovic Christian Goran Livieri Alberto Ilario Manesso Anna Luciano Savio Francesco Gian Paolo Slaviero Giulia Matteo Madre Data Scattolon Arianna Maokej Giada Favaro Laura Munaro Valentina Matterazzo Lara Casarin Michela Balaso Elisa Libralato Federica Zanchin Tatiana Da Maren Martina 08-12 2013 08-12-2013 08-12-2013 09-02-2014 09-02-2014 02-03-2014 02-03-2014 02-03-2014 02-03-2014 02-03-2014 Sono tornati alla Casa del Padre ZANINI TERESA via Cornaro 31 25-06-1920 › 01-09-2013 GALOZZI CARLO via Albare 53 08-09-1942 › 15-12-2013 Ultima di dodici fratelli. Sposata con Francesco, ebbe tre figli. Rimase vedova nel 1997. Donna di grande fede e profonda spiritualità, fu laboriosa, ebbe un carattere forte e un senso preciso dell’educazione. Ha sempre seguito il marito, impiegato nelle ferrovie, nei trasferimenti per il lavoro. Originario di Villamarzana (RO), emigrò ancora giovane a Piombino Dese. Sposatosi con Antonietta Zamprogna, ebbe due figlie alle quali si è tanto dedicato e ne era orgoglioso. Uomo laborioso, onesto, generoso, solare e benvoluto da tutti. Ha dedicato molti anni al volontariato in Pro Loco, alla Protezione Civile, alla Pallacanestro Dese e infine presso la Canonica. LUCATO ALESSANDRO 08-10-1929 › 05-12-2013 GIUSEPPINA (GEMMA) VEDOVATO 03-09-1913 › 16-12-2013 via Roma 22 Nato a Piombino Dese, si trasferì a Torino per lavoro nel 1956 e dopo qualche anno in Lombardia. Uomo semplice ed educato, ha vissuto la sua vita dedicandosi al lavoro e alla sua famiglia. Ha sopportato gli ultimi due anni di malattia senza mai lamentarsi. Confortato dai sacramenti si è spento assistito dalla moglie e dalle figlie. Ancora giovane rimase sola con due figli a motivo del marito dichiarato disperso in Russia. Fu una donna intelligente, di tratto gentile e autorevole; un’autorevolezza che le derivava dalla sua profonda dirittura morale, intrisa di profonda spiritualità cristiana. I suoi rapporti con le persone erano basati su rispetto, cordialità e generosità. 28 SACCHETTO BRANDINA via Spellatteria 19 12-02-1914 › 29-12-2013 SCOLARO NIVES via Adige 10 05-06-1945 › 26-01-2014 Donna di grande tenacia e volitività. Ha mandato avanti la famiglia in tempi difficilissimi. Educatrice esigente, considerò prima i figli e il loro bene e poi se stessa. Il bene dei figli era impegnarsi rigorosamente, l’onestà e l’obbedienza. È stata assistita con cura e affetto dai suoi familiari e in particolar modo dalla nuora. Donna umile, amante della natura e dei fiori, si dedicò alla famiglia e al lavoro. Non nutrì mai rancore per alcuno. Dipendente della ditta Morellato, si licenziò per accudire i tre figli, per riprendere poi l’impiego fino alla pensione. Affrontò la sua malattia con dignità sempre assistita dal suo sposo. GUMIERO ARMELDA via Ronchi destra 29 13-03-1920 › 29-12-2013 SCARPAZZA DINO via Tagliamento 14 09-10-1937 › 28-01-2014 Prima di dieci fratelli, dovette ben presto occuparsi del sostentamento della famiglia tanto che già a quindici anni andò a servizio a Venezia. Fu una donna di grande fede, preghiera e lavoro. Visse una vita Dedita a Dio e alla famiglia. Aveva un affetto smisurato per i nipoti. Nato a Piombino Dese, si sposò con Maria Grazia. Ebbe un carattere forte e deciso, fu un grande lavoratore. Quando sua mamma si ammalò, se ne prese cura personalmente. Colpito a sua volta da malattia, ha trascorso gli ultimi anni lasciandosi accudire dalla sua famiglia e addolcendosi nel carattere ricambiò l’affetto con la gratitudine. MIOLO VITTORIO via Ronchi destra 9 15-05-1923 › 30-12-2013 BURBELLO LIDIA via Molinella 29 16-07-1929 › 02-02-2014 Sposato visse una vita coniugale all’insegna dell’amore reciproco, voleva bene alla sua sposa e insieme manifestarono la loro unione anche nell’anzianità. Ebbero cinque figli. Persona dal carattere cordiale e socievole, ottimista. Praticò una fede discreta, quasi nascosta, pregava, si rivolgeva al Signore senza farsi vedere. Donna dal carattere forte e combattivo, generosa ed educatrice esigente, espresse la sua fede vigorosa e tenace quando si ammalò a quarant’anni di tumore e lottò per guarire per amore del figlio Diego, che allora aveva quattro anni. La sua fede riconobbe nella sua guarigione una speciale grazia della Madonna di Castelmonte. VENTURIN EUGENIA viale della stazione 3 11-10-1920 › 05-01-2014 SQUIZZATO MARIA via G.B. Crosato 11/A 28-08-1928 › 26-02-2014 Originaria di Piombino Dese, a quattordici anni andò a servizio a Biella. Molto religiosa e sensibile, si prodigò per le persone con discrezione e umiltà. Curò a lungo il marito colpito da alzhaimer. Fu una donna coraggiosa e generosa. Originaria di Fossalta, emigrò in Lombardia e si sposò con Tito Grigoletto e visse a lungo a Milano. Rimasta vedova nel 1983, tornò a vivere a Piombino Dese. Donna intrisa di fede viva, alimentata dall’Eucaristia, dalla Parola, dalla preghiera quotidiana e vissuta nella dedizione agli altri. Amava i suoi familiari e in particolare il fratello don Erminio. LUCATO MATILDE via S. Pellico 3/B 03-05-1924 › 20-01-2014 Sposata con Giuseppe, morto improvvisamente, rimase vedova con quattro figli. Trovò lavoro a domicilio per la fabbrica di lampadari P.V.M., provvedendo così ai suoi bambini. Sostenuta da una grande fede nutrita dalla preghiera fedele e intensa visse la sua vita nella dedizione generosa di sè. 29 LEVADA TORRESELLE Battesimi Sono tornati alla Casa del Padre Nome BARBISAN BRUNO via Colombo 8/B 08-04-1942 › 13-02-2014 MINELLO ELSA VEDOVA FERRO via Marco Polo, 11 16-07-1926 › 06-01-2014 Trevisan Filippo Padre Madre Data Samuele Manesso Sara 02.02.2014 Persona mite e laboriosa, ha amato la famiglia dedicando tempo ed energie ad iniziative di beneficenza. Lascia la moglie e i due figli. Donna di fede, si è nutrita costantemente della Parola e dell’Eucarestia traendone stimolo per fare della sua vita un dono continuo per il marito, i figli e i nipoti. Nella malattia ha ricevuto cure e attenzioni premurose da quanti aveva amato. Sono tornati alla Casa del Padre BOSCOLO GIUSEPPINA Via Montegrappa 24 16-09-1928 › 07-01-2014 VENTURA VALERIO Via Zanganili 28-08-1949 › 26-02-2014 Era vedova e aveva due figli. Buona educatrice: ha vissuto in pienezza la sua vita mettendo al centro i figli e il marito (pittore). Molto disponibile verso gli altri. Non frequentava la chiesa, ma aveva un suo senso religioso. Sposato con Lorenzoni Fulvia da cui ha avuto due figli Nicola e Chiara. Personalità poliedrica che lo vedeva impegnato in diversi ambiti (sociale, sportivo e politico). Uomo dal carattere forte, la cui professione l’ha portato a tessere relazioni con numerose persone da cui era stimato. DINALE ITALIA Via Piave 112/A 21-03-1919 › 17-01-2014 PADRE ORFEO MASON Quito - Ecuador 26-05-1931 › 10-02-2014 Vedova di Venturin Primo con cui aveva avuto 3 figli. Aveva sei nipoti e due pronipoti. Donna di grande fede e profonda spiritualità che manifestava nell’assiduità della preghiera. Donna dolce, ma esigente nell’educazione. E’ stata assistita e curata dai figli fino alla fine. Nato a Torreselle, P. Orfeo emise la professione religiosa nei Padri Cavanis di Venezia nel 1947 e fu ordinato sacerdote nel 1954. Durante la sua vita ha educato generazioni di ragazzi e giovani nelle Comunità Cavanis di Venezia, Possagno, Levico, Roma, Quito e Valle Hermoso. Per dodici anni è stato Preposito Generale della Congregazione dei Padri Cavanis. Al termine dell’incarico ha scelto la strada della missione in Ecuador. È stato sepolto nella Chiesa della Risurrezione nell’”Oasis Cavanis” in Ecuador. MASON RENATO Via Piave 19/C 29-04-1951 › 22-01-2014 La nota che ha caraterizzato la vita di Renato è stata ben espressa dalla gente proprio nei giorni che hanno preceduto il suo funerale: un uomo cordiale e socievole. Ha saputo sostenere con dignità e pazienza la sua malattia. 30 31 Parrocchie di Levada, Piombino Dese, Torreselle via Roma 35017 Piombino Dese (Padova) Tel. 049 9365185 info@parrocchiapiombinodese.it
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