LA SICILIA © L' utilizzazione o la riproduzione, anche parziale - con qualunque mezzo e a qualsivoglia titolo - degli articoli e di quant'altro pubblicato in questo giornale sono assolutamente riservate, e quindi vietate se non espressamente autorizzate. Per qualunque controversia il Foro competente è quello di Catania e provincia Redazione: viale O. da Pordenone, 50 tel. 095 330544 cronaca@lasicilia.it 26 mercoledì 3 settembre 2014 VALVERDE. I vigili urbani BIANCAVILLA. «In cinque anni CALTAGIRONE. I Cappuccini lasciano processione alle 22 ho subito otto intimidazioni» realizzano il Museo dei poveri Mancano i fondi per lo straordinario della polizia locale ma anche per le nuove divise e la manutenzione delle auto 29 Nuovo ospedale, denuncia dell’amministratore giudiziario dell’impresa incaricata di completare i lavori del plesso 30 Grazie alle offerte dei fedeli nell’ex Istituto agrario si allestirà l’area espositiva dopo 30 anni di attesa I ROGHI DI VAMPOLIERI E DELL’OASI DI FIUMEFREDDO Pa u ra e p o l e m i c h e D iet r o g l i i nce n d i la mano dell’uomo Infine, dopo tre mesi in cui la sede della sovrintendenza e i siti archeologici sono rimasti senza pulizieri, la Regione ha autorizzato l’affidamento delle pulizie a ditte esterne e ha stanziato i relativi fondi, ma solo fino a dicembre. Questo significa che si tratta, ancora una volta, di una soluzione tampone e che il problema si riproporrà all’inizio del nuovo anno a meno che la Regione non provveda per tempo in modo da evitare una situazione incresciosa che ha suscitato sgomento e le indignate lamentele dei turisti che, pur avendo pagato il biglietto d’ingresso, si sono visti negare un servizio essenziale. PINELLA LEOCATA PAG. 20 MARIO GRASSO, RITA PATANÈ, ANGELO VECCHIO RUGGERI PAGINE 26 E 28 L’AZIENDA FARMACEUTICA. Accordo raggiunto e il tribunale revoca l’amministrazione giudiziaria Sifi, è tornata la «pace» fra i soci ROSSELLA JANNELLO La Sicilia Ed. Catania 03/09/2014 E’ un comunicato congiunto ad annunciare «l’intesa raggiunta dagli azionisti di Sifi spa per porre fine alle vertenze giudiziarie in corso e garantire stabilità e continuità di azione di Sifi». Nell’azienda leader in Italia nel settore oftalmologico, attiva a Catania dal 1935 dunque, dopo il terremoto di luglio che aveva portato all’estromissione dell’attuale Cda e alla nomina di commissari giudiziari, è «scoppiata la pace». Sancita dal provvedimento di lunedì scorso con il quale la Corte di Appello di Catania - investita del reclamo presentato dagli amministratori e sindaci estromessi di Sifi ed a seguito di espressa rinuncia di Giuseppe Benanti, ex ad che aveva dato vita al procedimento giudiziario per frode in bilancio - lo ha dichiarato estinto revocando così il decreto di nomina degli amministratori giudiziari in Sifi. E’ stato «il senso di responsabilità», secondo la nota ufficiale «il criterio ispiratore dell’intesa raggiunta dagli azionisti di Sifi per porre fine alle vertenze giudiziarie in corso e garantire stabilità e continuità di azione di Sifi, avendo sempre sullo sfondo l’obbiettivo di mantenerne i livelli occupazionali in un così grave periodo di crisi del territorio». «La cultura della responsabilità - spiegano Benanti ed il dott. Fabrizio Chines, presidente Sifi - é parte integrante e stimolo del modello di gestione societario, perché si é convinti che il valore di un’azienda si possa giudicare non solo dai risultati economici ma anche dalla trasparenza nei processi di governance, dalla correttezza tra soci, rispetto dei colle- ghi e di tutta la forza lavoro, dalla valorizzazione delle persone, dalla cura e rispetto dei clienti, fornitori, partner industriali e banche. Un impegno che si tradurrà in un programma in accordo con le best practice e gli standard di internazionalità che da sempre hanno contraddistinto Sifi spa». Fin qui la nota ufficiale che rende merito anche ai tanti legali che da un lato e dell’altro si sono spesi per il raggiungimento dell’intesa. Il «dietro le quinte», però racconta di accordi a distanza fra i vari rami societari discendenti dai due fondatori della società - da un lato i Benanti, dall’altro i Chines più le sorelle Benanti - per evitare incontri diretti, che descrivono un quadro più da «tregua armata», o «tregua operativa» come preferisce chiamarla Fabrizio Chines, ora reintegrato nella sua carica. «No, non siamo amici come prima - spiega -. Anche se ora dovremo fare in modo che la governance torni ad essere condivisa. Diciamo che abbiamo privilegiato gli interessi dell’azienda piuttosto che la volontà di rivalsa l’uno contro l’altro. Ne è scaturita una soluzione che dovrebbe assicurare pace e stabilità alla Sifi. Ovviamente sono stati assunti reciprochi obblighi». Obblighi sui quali si sofferma il cavaliere del lavoro Benanti. «Dopo tanta violenza - spiega - abbiamo detto basta con questo accordo. Che prevede un riposizionamento della società e che entro un anno l’azienda passi di mano. Non ha senso che continui ad avere il carattere familiare con il quale è nata. Lo dobbiamo fare anche per il ruolo sociale e le influenze sul territorio della Sifi. L’azienda non sparirà, insomma. Solo non sarà più come prima». Da sabato scorso è ricoverato in coma in un letto dell’ospedale «Garibaldi», vittima di un incidente stradale. Ma chi abbia investito Cirino Luppino, 19 anni, è un giallo. Per questo i suoi familiari tramite il nostro giornale lanciano un appello: «Chi ha visto parli». L’incidente si è verificato sabato scorso poco dopo le venti al viale Kennedy. Luppino, che lavora assieme al padre come venditore di ghiaccio, aveva appena consegnato una fornitura al Lido Azzurro. Con il suo motorino, uno «Scarabeo 50» blu scuro, si stava immettendo sul viale Kennedy (direzione Faro Biscari) all’altezza dell’ingresso della spiaggia libera n. 1, quando - questa la ricostruzione dei parenti - sarebbe stato falciato da un’auto, o da un altro mezzo e abbandonato lì sul selciato. «L’abbiamo saputo solo quando qualcuno ha chiamato la mamma - dice Cirino Lupino, il cugino, che si chiama come lui ma con una “p” in meno per un errore all’anagrafe Mio cugino è in coma e con diverse fratture, vogliamo sapere cosa è successo sabato scorso. Possibile che nessuno a quell’ora e di sabato sera non abbia visto CIRINO LUPPINO nulla? Aiutateci a sapere qualcosa». I rilievi sul logo dell’incidente sono stati effettuati dai vigili urbani. Quel punto del viale Kennedy a pochi passi dalla prima rotonda è un punto più volte segnalato per la sua pericolosità o, meglio, per gli automobilisti che imboccano la rotonda a velocità. Più volte si sono verificati incidenti e più volte il problema è stato segnalato ma, finora, non sono stati presi accorgimenti. Se qualcuno è in grado di dare qualche notizia sull’incidente occorso a Cirino Luppino, può telefonare alla polizia municipale 095/531333 oppure agli altri numeri di emergenza di polizia e carabinieri. R. CR. “ISOLA” DOMENICA E IL 21 PER LA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE Lungomare, a settembre doppio stop alle auto I due chilometri e mezzo da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia verso il quarto test di chiusura al traffico, domenica dalle 17 alle 22. A settembre prevista una seconda giornata di stop alle auto, domenica 21, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile. CESARE LA MARCA PAG. 21 Falciato da un’auto «Chi ha visto parli» TONDO GIOENI «Consolidare il cavalcavia sarebbe stato più costoso» PAG. 21
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