30 giugno 2014 - Anno V - n. 12 - € 1,00 email: molisinsieme@libero.it “Poste Italiane S.P.A - Spedizione in abbonamento postale - 70% - SI/CB Molisinsieme Onlus Redazione e Amministrazione: Via Mazzini, 80 | 86100 Campobasso | Telefono e fax 0874 -64478 Campobasso-Bojano 6|7 Isernia-Venafro Il ricordo di padre Tarcisio Mons. Visco al suo successore I L " # ! ! $ ! " ! ! " ! ! % 8|9 Termoli-Larino 10|11 Cafè teologico ultima puntata U ! ! ! # Trivento 12|13 Anniversario sacerdotale D! ' # "# " ! & IL MOLISE IN FESTA SI STRINGE INTORNO AL PAPA ! " $ % ! ( '&! !%&$ & $$ ! % ! ! ! % ! '&& !%&$ & % - % & & ! !$ & " $ % & &' &&! ( $ &$ ! ' " ! & $ ! ' ! ! ' ! %% &! %'! ""' & &! !$ ! ! "!"! ! ! % ! && $ !$ ' ) & ! ' ! ! & $ &$ ! % ! "$ " $ & ! $ " ! ! "$ $ !%&$ ! ' &, " $$! ! $ %% ! %' &'! " &( !$& % $ && %& $ ' !! !$ ! % "$ " + ! $ )) ) ! $ & $ ) &( $ &, $ %& $ ! ! &'! $ !$ ! ( $%! "!( $ & &! %! ! $ "'$&$!""! $ % ! ! % "$ "+ &$ ! ! % %!"$ &&'&&! ! " $ * #' %&! ( &! % $, ' ! '!(! 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La sua è una visita ai lontani, agli abbandonati, anche se, per quest'occasione, al centro del cuore di un cristianesimo che deve tornare ad essere testimone e portatore di valori veri in una società distratta e chiassosa. A prima vista l'itinerario può apparire un tour de force, un concentrato di luoghi. Eppure, considerando il sorriso contagioso di Papa Francesco, per ogni luogo c'è il tempo giusto per una meditazione, un messaggio di speranza e di misericordia, ma, e siamo certi sarà così, anche un monito all'azione, ad un cristianesimo più convinto e penetrante. Allora, immergiamoci in questo itinerario, per scoprirne le peculiarità. L'arrivo in elicottero e l'accoglienza presso l'università del Molise segna la prima tappa. Il Mondo della cultura accoglie il pontefice, a voler significare, in una semiotica S semplice, l'importanza della cultura per la costruzione del futuro di una terra. Nell'aula magna dell'UNIMOL, tra studenti, docenti e autorità, una riflessione sul mondo del lavoro. L'Università è, nella realtà molisana, centro di cultura e formazione indispensabile per la preparazione di giovani che siano centrali nella vita della comunità. Dopo il saluto, in papamobile, si percorre quello che un tempo veniva chiamato lo "stradone", ed in effetti era la strada più grande costruita nella Campobasso anni '80. Nell'ex stadio Romagnoli, centralissimo e , in effetti, abbandonato e conteso, la Santa Messa. Una macchina organizzativa gigantesca si è mossa in questo periodo relativamente breve e , tra i mille pareri, lo stadio, un tempo punto centrale della vita calcistica campobassana, è stato scelto come fulcro della manifestazione. Campobasso città Eucaristica!L'Eucarestia in città, in una Campobasso che questo anno è città della Pace, vicino alla via intitolata ad un uomo di pace, mons. Secondo Bologna. Un segno visibile a tutti: il cristiano è "politico", vive nella polis e la rende a misura di persona e di cittadino. Percorrendo le vie centrali, storiche per i campobassani, le stesse strade che fanno risuonare il teco vorrei, vedono la madre dei monti passare e sfilare gli antichi misteri campobassani, Francesco sosta nella cattedrale di Campobasso, ai piedi di mons. Bologna ma, anche, di fronte la casa di fra immacolato, per anni testimone di sofferenza offerta al Signore. Un grande giro celebrativo per benedire tutta la città per giungere alla mensa Caritas, un progetto fortemente voluto e che, sicuramente, ha visto una impennata provvidenziale con la visita del Santo Padre. In questo senso dovremmo dire: "benedetto Francesco!", la sua presenza ha dato un piccolo scossone. Campobasso saluta con un segno di fraternità nei confronti di chi è stato abbandonato e messo ai margini, il papa degli umili. La Basilica minore dell'Addolorata di Castelpetroso, con Celestino V, patrona del Molise, è in fermento dalla mattina. L'arrivo dei giovani di Molise ed Abruzzo, animati da sacerdoti e dall'instancabile don Pietro Santoro, vescovo di Avezzano, colora questo luogo suggestivo, incastonato tra le rocce di Guasto. Come San Karol, anche Francesco si inginocchierà ai piedi della Madre Addolorata, confermando ancor più, la bellezza di questo messaggio muto di corredenzione. AI piedi della Madre vengono affidati i giovani il futuro della terra di Molise, spesso costretti a "fuggire" dalla propria terra, per una politica superficiale ed egoistica che poco o nulla ha fatto per i propri figli. All'interno del Santuario una iscrizione marmorea ricorda il contributo e il legame con gli emigranti che hanno, in larga parte contribuito alla realizzazione dell'edificio. Papa Bergoglio figlio di emigranti, sicuramente ha vissuto lo stesso dramma del distacco, della nostalgia provata da tanti nostri corregionali. La grande festa con i giovani si conclude per poi spostarsi ad Isernia, patria ( a volte controversa) di Celestino V, l'unico papa molisano che, nella sua semplicità di vita, ha dato una indicazione di santità ad un medioevo corrotto e secolarizzato. La storia si ripete e Francesco strenue assertore di un cristianesimo povero, entra in Isernia e, dopo una significativa visita alla casa circondariale di Isernia, nella piazza della Cattedrale proclamerà l'anno giubilare celestiniano per gli 800 anni dalla nascita di Pietro del Morrone. Un periodo di grazia si apre per la diocesi di isernia e per tutto il Molise che vede Celestino V compatrono della regione. Un anno ricco di iniziative e testimonianze che, ce lo auguriamo, dovrebbero scrollare da un torpore storico una piccola regione che ha un cuore grande e un sorriso profondo che ha origine in un cristianesimo francescano e mariano. Rita D’Addona | Papa Francesco in Molise iazza prefettura. Una giornata apparentemente tranquilla. I luoghi storici della Campobasso ottocentesca sorridono sornioni ai soliti abitueè che animano la piazza. Probabilmente ignorano il fermento e il fervore che si agita nel palazzo di governo, mentre la macchina della prefettura continua incessante il lavoro di preparazione della visita del Papa. Il 5 luglio è vicino e cogliamo l’occasione per fissare le parole del Prefetto di Campobasso che, con il suo staff, si occupa di garantire al Pontefice la sicurezza e le necessarie precauzioni per una visita serena tra i pellegrini che affolleranno la città. Il dott. Francescopaolo Di Menna ci accoglie nel suo studio e, visibilmente impegnato, ci dedica il tempo giusto per esporci sinteticamente il suo operato. Eccellenza, molti stanno parlando di Campobasso come di una città blindata. Io parlerei, invece, in questo caso di Campobasso come città aperta nel senso che faremo il massimo per accogliere i pellegrini che vogliono vedere o partecipare alla festa: è chiaro che gli spazi sono quelli e abbiamo previsto una chiusura dei varchi da una certa ora, proprio perché si sia tranquilli e non vi siano accessi a Campobasso per motivi di sicurezza. In una macchina organizzativa così complessa quali sono state le difficoltà? Le difficoltà sono quelle che si presentano quando c’è un evento di questa portata. Siamo in una città di 50.000 abitanti che si prepara ad accogliere centomila, mi dicono, pellegrini e questo significa una macchina organizzativa molto approfondita e puntuale, che mira al mantenimento dell’ordine attraverso le forze di polizia. Si tratta di interessare tutte le forze. Lei sa che, a parte il provvedimento o l’organizzazione della sicurezza pubblica, abbiamo coinvolto tutte le espressioni di sicurezza sociale, dalla sanità al volontariato alle forze di polizia municipale. C’è tutta una macchina di notevoli proporzioni che deve essere coordinata e guidata. Questo è il nostro impegno e ce la stiamo mettendo veramente tutta. Durante questo periodo sono stati organizzati tavoli di concertazione periodici con riunioni costanti. L’idea che ho avuto, ed è stata condivisa un po’ da tutti, non è stata solo quella di fare un tavolo dove analizzare ma anche aggiornare costantemente e monitorare quello che era fatto precedentemente in relazione alle statuizioni. L’ultimo coinvolgerà tutte le forze in campo e si vedrà a che punto siamo e se ci sono altre problematiche da risolvere. E lo faremo tutti insieme, naturalmente. Ha mai vissuto una simile esperienza? Cosa le lascerà? P Devo dire che non mi è mai capitato, ma di certo è gratificante ed entusiasmante, perché intanto si tratta di un evento di natura pacifica, quindi il timore non è quello di vedere masse incontrollate di persone che si muovono. Siamo in presenza di una cerimonia di pace: la gente viene a vedere il Papa, con spirito sereno (il Prefetto sorride)e quindi certamente il nostro compito è quello di garantire sicurezza al Papa ma anche e soprattutto, presiedere affinché i pellegrini vivano serenamente questo giorno di gioia, nella massima tranquillità, perché quando la cerimonia si chiuderà, ognuno possa portare dentro di sé un buon ricordo. Eccellenza, siamo al termine di questo rapido ma significativo bilancio di una esperienza straordinaria per la terra campobassana. Papa Francesco è un Capo di Stato ma anche un capo spirituale, lei cosa vorrebbe dirgli. Io personalmente? (il Prefetto sorride e continua) Del resto si chiama anche come me (e poi serio): io direi a Papa Francesco di continuare quello che sta facendo, perché da quando è stato eletto, senza togliere nulla ai suoi predecessori, si sente nell’aria uno spirito nuovo, di una Chiesa più partecipata e spontanea, e io direi di continuare su questa strada. (e conclude sorridendo) certo non so se mi starà a sentire… Ci congediamo dal Prefetto con la certezza che lo sforzo organizzativo produrrà i risultati desiderati: una giornata di pace all’insegna della spiritualità cristiana. Tutte le forze dell’ordine sono pronte per sostenere una pacifica invasione di colorati e speranzosi pellegrini che aspettano una parola di conforto da un uomo che incarna il Vangelo in maniera semplice e genuina. DI MENNA: “UNA GIOIA DA VIVERE SERENAMENTE” INTERVISTA AL PREFETTO DI CAMPOBASSO Rita D’Addona L’EVENTO MEDIATICO 400 GIORNALISTI PER RACCONTARE LA VISITA AL MONDO ono più di quattrocento i giornalisti accreditati per seguire la visita del Santo Padre in Molise. Tra questi non solo operatori dei media locali. Ci saranno le principali emittenti nazionali, due inglesi, una tedesca, tre francesi e una coreana, che utilizzerà le immagini girate nella nostra regione per il viaggio che impegnerà Papa Francesco dal 14 al 18 agosto nella Corea del Sud. Nell’occasione il pontefice presiederà la cerimonia di beatificazione di centoventiquattro martiri coreani, S Redazione e Amministrazione: Via Mazzini, 80 86100 Campobasso telefono e fax: 0874 -64478 e-mail: molisinsieme@libero.it Direttore responsabile: Felice Mancinelli Editore: Molisinsieme Onlus Stampa: Tipolitografia Fotolampo srl - 0874.65276 Progetto grafico: AC & P srl | Aurelio Candido & Partners Registrato al Tribunale di Campobasso l’11/6/2010 al n° 11 Federazione Italiana Settimanali Cattolici www.fisc.it | una messa per la pace rivolta alla Corea del Nord e parteciperà alla Giornata asiatica della Gioventù nella diocesi di Daejeon. Per la visita molisana sono state allestite tre sale stampa nelle tre principali sedi della visita papale: Campobasso, Castelpetroso ed Isernia. La prima presso il rettorato dell’Unimol di Campobasso, dotata di maxi schermo, postazioni di lavoro e di accesso alla rete wireless e Lan; la seconda a Castelpetroso presso la sala multimediale “Bibiana e Serafina” e la terza ad Isernia presso la Casa Circondariale e la chiesa cattedrale. L’accesso alla sala stampa è garantito ai giornalisti accreditati presso la sala stampa della Santa Sede e ai giornalisti in possesso di accredito rilasciato dalle Diocesi di Campobasso ed Isernia. Grande l’attenzione che il mondo dei media ha dedicato alla visita di Papa Francesco in Molise. Ogni evento del ricco calendario, che ha accompagnato l’attesa dell’incontro con il pontefice, è stato divulgato, seguito e recensito dagli organi di informazione con grande attenzione, dovizia di particolari e un pizzico di sobrietà. La stessa che il nostro Molise regalerà a Francesco, che ne ha fatto la linea guida del suo pontificato, con l’auspicio che diventi la nuova strada della storia. Fabiana Carozza IL BAMBINO CHE VUOLE INCONTRARE IL PAPA Caro Papa Francesco, mi chiamo Silvio. Sono un bimbo “speciale” di 5 anni. Sono autistico. So che il 5 luglio verrai a Campobasso, la mia città, e mi piacerebbe tanto poterti incontrare. Da due anni vengo spesso a Roma al Bambin Gesù ed in un centro chiamato “La Breccia nel muro” dove m'insegnano tante cose. Che fatica! Ogni volta che siamo a Roma veniamo anche da te, ma tu in quei momenti sei sempre tanto occupato e non riusciamo mai ad incontrarti. Ogni volta che andiamo via penso: “Ma mamma e papà non possono telefonargli per fissare un appuntamento così finalmente ci incontriamo e la smettono di portarmi qui?”. Sia chiaro, Piazza S. Pietro mi piace, però preferirei stare su di un'altalena o a guardare i cartoni, piuttosto che stare lì a tenere ben stretta la mano di mamma e papà per evitare di perdermi. Sai, io adoro correre e non riesco a star fermo, e lì con tutta quella gente non mi sento libero. Facciamo così, la prossima volta ti chiamo io!!..... Io ancora non so parlare e non so se mai lo farò. Al momento pronuncio solo dei suoni, ma mamma dice che va bene lo stesso perché i miei occhi comunicano tutto. Capita a volte però, che anche lei non riesce a capirmi, ed in quei momenti m'innervosisco tanto e divento un po’ monello. Io non guardo le persone negli occhi, ma sono certo che se potessi incontrarti con te lo farei. Ti guarderei perché il tuo tono di voce pacato e gentile trasmette serenità. Da poco ho imparato a dare i baci. Mamma e papà sono felicissimi quando li bacio, e allora perché non rendere felice anche te? Ti darei tanti baci perché ne meriti tanta di felicità, ed in fondo a me non costa nulla regalare felicità. Ti andrebbe di provare? Non posso parlarti dei miei genitori, ma mi piacerebbe tanto dirti che mi amano tantissimo. Mamma dice sempre che io e il mio papà siamo la sua vita, questa è una delle poche certezze che ho… ma forse è la più importante. Papà e mamma spesso mi prendono in braccio, cantano la mia canzone preferita, “Avrai” di C. Baglioni e ballano… in quei momenti capisco che noi siamo felici e sereni, nonostante i miei silenzi. Visto quindi che verrai a Campobasso, ti andrebbe di conoscermi? A me tanto! Mi piacerebbe guardarti e ricevere da te una carezza. Conosci qualche canzoncina? Se si, quando c'incontreremo tu canterai ed io ti darò tanti baci. Promesso. So bene che di bimbi “speciali” ce ne sono tanti, e che non ci sarà per tutti un posto per vederti, ma io ti prometto che starò buono e fermo (cosa per me molto difficile) ad aspettarti in un angolino. Io ancora non so pregare ma quando imparerò a farlo, ringrazierò Gesù per averci dato la possibilità di imparare ad essere FAMIGLIA. Se il 5 luglio non riusciremo ad incontrarci io ti telefonerò, e quando dall'altra parte del telefono non sentirai nessuna voce, capirai immediatamente chi ti sta chiamando. Un Bacio grande Silvio | Papa Francesco in Molise | Si attendono quindicimila giovani sul piazzale Giovanni Paolo II. Il Santo Padre arriverà nel pomeriggio, ma dal mattino si vivrà un’intensa giornata di festa tra preghiera, musica, testimonianza e riflessione arà una piccola GMG tutta molisana, quella che i giovani vivranno a Castelpetroso insieme a Papa Francesco. Ne sono previsti più di 15mila, in arrivo da ogni luogo, insieme dal mattino per festeggiare la gioia di un incontro. Non è stato facile organizzare questa giornata, perché soprattutto quando si parla di ragazzi, non si può sbagliare. Loro sono esigenti, vivaci, hanno la freschezza della gioventù, che li riempie di iniziativa e voglia di fare. Ecco allora che si è pensato di donare a loro una giornata speciale, di quelle che si custodiscono tra i ricordi più belli, una giornata fatta di tanti piccoli frammenti che celebrano la vita e la fede. I varchi saranno aperti dalle otto alle dieci del mattino, da lì inizierà la vera e propria festa. I saluti del rettore della basilica don Massimo Muccillo e di mons. Santoro, vescovo di Avezzano e responsabile pastorale giovanile Abruzzo-Molise, poi momenti di musica, preghiera, testimonianza. Ad animare la celebrazione eucaristica il coro di Castelpetroso, diretto da Loredana Vacca e accompagnato dall’Orchestra Ritmico Sinfonica Giovanile Molisana, diretta per l’occasione dal maestro Fio Zanotti. “Il 5 luglio sarà una data importante per tutti noi – spiega Antonello Carozza, ideatore e direttore artistico dell’orchestra anche perché sarà un notevole banco di prova, essendo candidati ad essere l’orchestra ufficiale dei Giochi Mondiali della Pace, oltre a suonare durante l’Expò 2015. Sarà un colpo d’occhio spettacolare, con una sezione archi molto corposa, con un ruolo fondamentale nell’esecuzione dei brani prettamente sinfonici e dal tema religioso”. Gli allievi dell’orchestra canteranno l’Ave Maria a più voci (alla quale parteciperanno anche Nicole Massanisso, Ludovica Fioretti e la quattordicenne isernina Carola Orsi), l’Halleluja di Cohen (versione Alexandra) accompagnata da quasi 200 musicisti e coristi, con voci principali di Michele Perniola, l’unico non molisano, ma di produzione Queens’Academy (sede del prestigioso Istituto di Musica Moderna - MUSIC ACADEMY Isernia), rivelazione della trasmissione “Ti lascio una canzone”, insieme alla molisana Roberta Carrese. Poi ci sarà il tributo ad Ennio Morricone, “Your Love” (voce Antonella Pelilli e armonica a bocca Fio Zanotti) e Antonello Carozza, con la sedicenne Maria Nilo, si esibirà in “The Prayer” di Celine Dion e Andrea Bocelli. E poi “Jesus Christ You are My life” di Marco Frisina, “Salve Regina” nella versione di Gen Verde e il canto ufficiale della Giornata Mondiale della Gioventù 2013 “Esperanca Do Amanhecer”. Ma il brano che più sta a cuore a questi artisti è il “Canto del Sole Inesauribile”, un pezzo che tocca corde particolari perché musicato e arrangiato dal S Papa Francesco sosterà nella basilica dell’Addolorata per un momento di preghiera personale. Poi incontrerà i giovani per una catechesi sul tema “Dio non si stanca di perdonare” maestro Zanotti su testo scritto da Papa Giovanni Paolo II, che visitò Castelpetroso nel 1995 (il brano è uscito in America nel 2008 nell’album di Placido Domingo “Amore Infinito”). All’organo, nella basilica, ci sarà invece Giovanni Petrone. “Proprio in onore di questo brano – tiene a precisare Antonello Carozza – il maestro Zanotti ed io abbiamo voluto donare questo concerto ai giovani, nel vero significato del termine. Il concerto infatti è totalmente gratuito e anche il maestro sarà in Molise a titolo gratuito, se non per un rimborso spese a carico della Queens’ Academy. Zanotti è devoto a Karol Wojtyla, per questo motivo ci tiene in particolar modo all’evento e, soprattutto, alla possibilità di accompagnare il “Canto del Sole Inesauribile” nel luogo visitato da Papa Giovanni Paolo II diciannove anni fa. Siamo felici e tra i ragazzi si respira un po’ d’ansia, ma stanno preparando nel migliore dei modi tutti gli arrangiamenti. Avremo gli occhi puntati addosso da tutta Europa e questo ci inorgoglisce, anche perché sarà una produzione tutta “made in Molise”. Ringrazio la Curia di Campobasso e coloro che hanno reso possibile tutto questo”. La giornata vedrà anche la partecipazione di giovani che porteranno le loro testimonianze di vita e di servizio, momenti di animazione musicale del coro dell’Abbazia di Pescasseroli “Decima Sinfonia”, del gruppo musicale “I Cleopa” e l’esibizione della cantante gospel Linda Valori. L’arrivo di Papa Francesco è previsto per le 15.00. Dopo l’atterraggio all’eliporto Fonte Dell’Astore, il pontefice raggiungerà in papa mobile la basilica dove sosterà per un momento di preghiera personale. Sarà poi accolto dai giovani sul piazzale Giovanni Paolo II dove ascolterà una testimonianza di una ragazza di Agnone e terrà una catechesi sul tema “Dio non si stanca di perdonare”. I saluti e di nuovo in papa mobile all’eliporto, alla volta di Isernia. Per accogliere i giovani non si sarebbe potuto scegliere scenario migliore: la basilica dell’Addolorata saprà accogliere il futuro. Ore 8.00-10.00: apertura dei varchi Ore 10:00: Animazione con band Musicale Diocesana “ I Cleopa” ( da Pescara)Eseguirà brani tratti dal panorama musicale religioso delle varie realtà ecclesiastiche Ore 10.00: momento di animazione musicale con un gruppo di Pescara Ore 10.45: saluto del rettore della basilica don Massimo Muccillo Ore 10.50: saluto di mons. Santoro, vescovo di Avezzano e responsabile pastorale giovanile Abruzzo-Molise Ore 11:00 : ORCHESTRA Ritmico Sinfonica Giovanile Molisana ( 40 elementi) Con la direzione straordinaria del M° Fio Zanotti - Arrang. di Massimo Zanotti. Per l’occasione l’orchestra Ritmico/Sinfonica si completa di una sezione archi di 15 elementi e 5 Coristi aggiunti allievi del Conservatorio Perosi di Campobasso e della Queens’ Academy di Isernia. La Sezione ritmica è formata da studenti delle Music Academy Isernia e Larino. The Prayer ( A.Bocelli,C Dion) cantanta da: Antonello Carozza & Maria Nilo Ave Maria ( vers. Celine Dion) cantata da: Carola Orsi, Ludovica Fioretti , Nicole Massanisso Your Love ( Ennio Morricone) solisti : Fio Zanotti ( Armonica a bocca) Antonella Pelilli ( soprano ) Canto del Sole Inesauribile ( Wojtyla, Zanotti, Caballà) solisti : Antonello Carozza & Antonella Pelilli , al pianoforte Fio Zanotti Il brano in questione con testo tratto da una poesia di Papa Giovanni Paolo II musicato e arrangiato da Fio Zanotti sarà eseguito proprio nel luogo “simbolo” dove 20 anni fa ci fu la visita di Karol Wojtyla Hallelujah ( vers. Alexandra Burke ) Cantata da : Michele Perniola & Roberta Carrese con la collaborazione del Coro IN…CANTO di Castelpetroso Ore 12:00 - CORO “Castelpetroso IN…CANTO” eseguirà la “Messa della Concordia” di Gen Verde durante la santa Messa celebrata da Mons. Santoro Ore 14:00 CORO dell’Abbazia di Pescasseroli “Decima Sinfonia”eseguirà brani tratti dalla “Misa Criolla” di Ramirez Ore 14:30 LINDA Valori canterà brani Gospel, Spiritual e Mariani Ore 15:00 Arrivo di PAPA Francesco a CASTELPETROSO “JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE” SALVE REGINA ( Vers. Gen Verde ) INNO GMG 2013 I 3 brani suonati e cantati in presenza del Santo Padre saranno eseguiti dall’ Orchestra RSGM diretta da Fio Zanotti ( 40 elementi ) insieme a 125 Elementi di entrambe i Cori diretti da Loredana Vacca. (Arrangiamenti di Massimo Zanotti) Come nasce l’orchestra giovanile sinfonica molisana? OGSM nasce da un’idea di Antonello Carozza e Francesco Cipullo, rispettivamente direttore della Queens' Academy di Isernia (sede del prestigioso Istituto di Musica Moderna - MUSIC ACADEMY ISERNIA) e presidente dell'ente di formazione professionale "Istituto si Musica & Arte del Molise" sito in Larino (sede della Music Academy di Larino). L'idea è partita nel 2011, quando il cantautore molisano ha ideato il Molisani Song Contest, primo festival molisano che offriva la possibilità di cantare con un orchestra ritmico/sinfonica a giovani cantanti emergenti molisani. Contemporaneamente il maestro Cipullo pensava ad un corso di formazione professionale per giovani e pensionati proprio per "Orchestra di Ritmi Moderni", un'orchestra pop televisiva, in stile "Festival di Sanremo" per intenderci, formazione che nella nostra regione e in buona parte d'Italia manca, soprattutto perchè sono pochi i maestri giusti.“Con Francesco – racconta Antonello Carozza – abbiamo così avviato un corso per formare un’orchestra tutta di allievi molisani, inserendo tra i docenti il ‘non plus ultra’ dei maestri arrangiatori: Fio Zanotti che, con il figlio Massimo, che ha seguito le orme del padre arrivando già ad ottimi livelli, riesce a seguirci con costanza. Zanotti è musicista, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra: un vanto per l’Italia. E ha deciso di puntare sullo sviluppo musicale del Molise. Oltre a dirigere l’orchestra di Sanremo e dell’Arena di Verona, collabora e ha collaborato con i più grandi artisti italiani, tra cui Adriano Celentano e Anna Oxa, con la quale ha vinto il Festival di Sanremo nel 1999 con il brano ‘Senza Pietà’. Inoltre, Zanotti è stato uno dei pochi ad aver diretto sullo stesso palco Pavarotti, Eric Clapton e altri artisti di fama internazionale. Francesco Cipullo ed io avevamo un sogno, che si sta materializzando. Fino a qualche tempo fa suonavamo noi, ora sono gli allievi a suonare con il maestro più grande d’Italia. In pratica, gli allievi stanno superando i maestri. Volevamo creare un marchio nostro, dimostrando che l’orchestra racchiude in sé diverse tipologie di formazione, dalla classica, propria dei Conservatori, alla moderna che si studia nelle Music Academy. A livello italiano siamo un unicum in tal senso e il fatto che i nostri allievi si confrontano col top della musica italiana fa sì che in loro si scateni una voglia maggiore di apprendere. Ognuno tira fuori il meglio di sé, perché i ragazzi si accorgono che a certi livelli il margine di errore deve essere praticamente nullo. Siamo convinti che qualche nostro allievo arriverà all’orchestra di Sanremo, che è un punto di arrivo, ma comunque non l’unico. Inoltre, lavorando con Zanotti per i nostri ragazzi il bigliettino da visita è già di quelli importanti, perché presuppone che gli stessi siano abituati a leggere e interpretare la musica a un certo livello. L’Orchestra RSGM ha già prenotate date fino al 2016 e viaggeremo molto con il nostro gruppo. Abbiamo accordi e collaborazioni con Conservatori di mezza Europa, così come a breve andremo anche oltreoceano e il tutto è reso possibile grazie alla nostra intesa con Fio e Massimo Zanotti, che devo dire con molta umiltà insegnano ai nostri allievi”. L’ | Papa Francesco in Molise | LA CHIESA DI ISERNIA E LA CHIESA DI SMIRNE UNITE NELLA MISSIONE DI GENERARE ALLA FEDE E TESTIMONIARE IL VANGELO lla fine del I secolo dell’era Cristiana, l’Apostolo Giovanni, il discepolo amato, visse e testimoniò il Vangelo nell’antica provincia romana di Asia (attuale Turchia occidentale). Qui fondò diverse comunità cristiane, che raccolsero la sua testimonianza e, sotto la sua guida, redassero il Quarto Vangelo, che porta il suo nome e che costituisce il vertice della Rivelazione Cristiana. Questi luoghi, che hanno visto la predicazione e la testimonianza di Giovanni, di Paolo, di Filippo, di Luca e Timoteo e di molti dei Padri della Chiesa antica, sono ora quasi privi di una presenza cristiana. Qui, dove il Cristianesimo ha fatto i suoi primi passi sotto la guida degli Apostoli, oggi il 99,4 % della popolazione è musulmana. Nel corso dei secoli, tra alterne vicende, si è avuta una graduale e inesorabile islamizzazione coatta di questa terra. Nel 1915, dopo secoli di dominazione ottomana, il 20% della popolazione dell’attuale Turchia era ancora cristiana. Nel giro di pochi decenni, tra il genocidio armeno e la pulizia etnica contro i greci, questa presenza cristiana è stata quasi sradicata. Lo stesso processo sta avvenendo in maniera raccapricciante in Siria, in Iraq, in Egitto e in molti altri paesi a maggioranza islamica, nell’indifferenza complice di un Occidente che ha rinnegato le sue origini cristiane. Grazie alla fede coraggiosa dei cristiani, però, anche in Turchia, la comunità fondata dagli Apostoli, nonostante tutto, continua a vivere e a testimoniare il Vangelo dell’amore, pur vivendo in una condizione di diaspora e sperimentando il dramma dell’incomprensione e del martirio. Qui essere cristiani richiede un grande coraggio e persino mantenere aperta una chiesa è un’operazione complessa e rischiosa. Ciononostante, il 29 settembre 2013 è avvenuto un piccolo miracolo: la Cattedrale di San Giovanni di Smirne è stata riaperta al culto dopo che, per 50 anni, era stata militarizzata. Si tratta della chiesa cattolica superstite più importante della Turchia, in quanto sede del metropolita, e l’unica ad essere dedicata a Giovanni nei luoghi stessi in cui egli visse, predicò il Vangelo e morì. Alla realizzazione di questo evento hanno contribuito molti benefattori italiani. Tra questi, si mostrò particolarmente benemerito e sensibile, l’allora Vescovo di Isernia Mons. Salvatore Visco, ora traslato all’Arcidiocesi di Capua. Egli fin dal 2011 sostenne e incoraggiò personalmente l’iniziativa. Desideroso di mostrare la concreta vicinanza della Chiesa di Isernia alla piccola comunità martire e in diaspora di Turchia, egli volle anche presenziare alla celebrazione della riapertura della Cattedrale. Durante la visita del vescovo alla missione, nacque l’idea di coinvolgere la diocesi molisana in un dono che ricordasse ciò che era avvenuto in quei luoghi alla Chiesa universale, ai pellegrini sulle orme di Giovanni e alla popolazione turca, completamente ignara della sacralità della propria terra. Grazie alla creatività artistica di d. Battista Marello, è stato progettato un monumento bronzeo che ritrae l’Apostolo Giovanni nell’atto di ricevere e trasmettere le visioni del libro dell’Apocalisse, indirizzato proprio alle comunità cristiane di questa regione. L’iniziativa ha visto da subito il convinto sostegno del presbiterio diocesano ed ora il Santo Padre Papa Francesco benedirà questo monumento, segno della solidarietà e della collaborazione tra la Chiesa di Isernia e la Chiesa sorella di Smirne. Ma a che cosa serve un monumento in terra di missione? Qualcuno dirà senz’altro che con tante esigenze più urgenti si sarebbe potuto impiegare meglio questo denaro. L’obiezione di Giuda ha sempre molti sostenitori, soprattutto tra chi non muove un dito per i poveri: “Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?” (Gv 12,5). Effettivamente in altri luoghi della terra un monumento può sembrare qualcosa di accessorio e di superfluo. Qui non lo è affatto! In un paese in cui si è cercato di cancellare o di marginalizzare ogni traccia del Cristianesimo, realizzare un monumento è un atto di coraggio e persino uno strumento di evangelizzazione. Questo monumento non serve soltanto a celebrare l’Evangelista Giovanni ma soprattutto a ricordare al popolo turco che il Vangelo, che essi considerano estraneo alla loro cultura, è stato in realtà ispirato e redatto proprio nella loro patria. Il linguaggio dell’arte, per la sua valenza universale, è quello più adatto a comunicare questo semplice messaggio, che può suonare rivoluzionario e sconvolgente in questo contesto. Questo monumento è una specie di “bomba culturale”, perchè obbligherà i numerosi visitatori della cattedrale – circa 10.000 in questo primo anno e per la maggior parte musulmani – a interrogarsi sulla necessità di prendere atto delle radici cristiane di questa nazione. Questa monumentale opera d’arte, nata dalla generosità di un vescovo, che conosce a fondo questa missione, di un artista, che ha lavorato gratuitamente, e di un’intera diocesi, che ha provveduto al bronzo e alle spese di fusione, annuncerà il Vangelo come solo le opere d’arte sanno fare. Essa creerà domande, susciterà interesse, solleciterà risposte e spingerà alla riscoperta di quella Rivelazione che venti secoli fa lo Spirito Santo ispirò in questa terra. Non si pensi, però, che questa Chiesa di Turchia sopravviva solo nel rimpianto del passato e che la sua missione si riduca a custodire monumenti e chiese. Tutt’altro! Qui, come altrove, la Chiesa si sforza di essere madre e di generare a Dio nuovi figli. Pur tra mille difficoltà, essa sperimenta nell’oggi le avvisaglie di una rinnovata Pentecoste: l’interesse di molti per il Vangelo, la nascita di alcune vocazioni alla vita consacrata provenienti dalla popolazione locale, l’apertura ecumenica e la spinta all’evangelizzazione, pur in un contesto in cui è contemplato il “reato di missionarietà”. Solo negli ultimi anni sono stati uccisi in odio alla fede un vescovo, Mons. Padovese, un sacerdote, d. Andrea Santoro, e alcuni missionari laici, ma rimane sempre vero che “il Sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani” e che la Chiesa cresce e si purifica proprio grazie alle persecuzioni. Tra spinte in avanti e fughe all’indietro, la società turca appare piena di contraddizioni. Qui l’Occidente e l’Oriente davvero si incontrano e si scontrano con le loro peculiarità e i loro limiti. Qui convivono la laicità di stato e il più arretrato fanatismo, la secolarizzazione più radicale e l’integralismo più aggressivo. Qui, come sempre, la religione viene strumentalizzata per fini politici ma le moschee vengono spesso disertate. Qui l’ateismo dilaga tra i giovani universitari ma molti di essi si aprono al Cristianesimo. In questo contesto, la Chiesa è chiamata ad accogliere, vincendo una radicata diffidenza che nasce da secoli di persecuzione, per essere madre di coloro che chiedono coraggiosamente di diventare cristiani. Coloro che decidono di convertirsi hanno bisogno di sperimentare la maternità della Chiesa e di sentire la comunità cristiana come una vera famiglia perchè, considerati come traditori, essi sono spesso diseredati e rinnegati dalla famiglia e dagli amici, possono perdere il posto di lavoro e si espongono all’esclusione sociale e all’isolamento. In modo ancor più urgente, qui la Chiesa è chiamata ad essere madre per i tanti profughi che fuggono dalle persecuzioni e dalle guerre che infuriano in Siria, in Iraq, in Iran. Spesso questi rifugiati sono cristiani che hanno confessato la fede e hanno nelle loro famiglie veri martiri dei nostri giorni. Essi hanno perso tutto, portando con sè soltanto la loro fede. Ricordo la testimonianza di una giovane mamma siriana, che mi disse: “Non abbiamo più nulla: nè casa, nè patria, nè affetti; solo qui in chiesa possiamo ritrovare noi stessi”. La società turca è in una delicata fase di transizione e la Chiesa, fedele alla sua bimillenaria identità, deve rimanere salda nella sua missione di essere “ospedale da campo”, indicando, anche in mezzo ad un oceano islamico, il porto accogliente del Vangelo dell’amore. Essa, però, è troppo fragile e non può farcela da sola. La solidarietà e la vicinanza concreta della Chiesa di Isernia hanno reso un po’ più visibile la sua presenza e un po’ più efficace la sua missione. IL PAPA BENEDICE LA STATUA DI SAN GIOVANNI A Padre Massimo Palinuro, fd L a visita di papa Francesco ad Isernia, oltre ad essere un evento di grazia senza precedenti e un momento di fede straordinario, porta con sé alcuni micro eventi che fanno da degna corona a questa giornata storica. Uno di questi si verificherà nella cattedrale di Isernia durante l’incontro del papa con gli ammalati. In quell’occasione il pontefice benedirà la statua di San Giovanni commissionata dalla diocesi all’artista don Battista Marello e che sarà destinata a campeggiare all’ingresso della Cattedrale di San Giovanni di Smirne (Izmir) in Turchia. L’imponente opera bronzea, opera dell’artista casertano don Battista Marello, rappresenta l’evangelista nell’atto di scrivere sul libro sacro, sotto l’ispirazione dello Spirito Santo che suggerisce al suo orecchio in forma d’aquila, il simbolo che la tradizione ha attribuito proprio a San Giovanni. Il volto dell’apostolo è in atteggiamento estatico, secondo i canoni della mistica orientale, a simboleggiare il dialogo con Dio. Sulle pagine aperte si legge in lingua turca l’incipit dell’Apocalisse: “ISA MESI VAHY H’IN IBIR” (Rivelazione di Gesù Cristo). La realizzazione dell’opera, frutto di un’idea della diocesi di IserniaVenafro, si colloca all’interno dello stretto legame che si è creato tra quest’ultima e l’arcivescovo di Smirne Mons. Ruggero Franceschini. La statua, che recherà sul suo basamento il richiamo alla diocesi isernina, vuole essere un dono speciale ad una terra che rappresenta un luogo strategico della presenza cristiana alle porte dell’oriente. Una diocesi di frontiera in cui la situazione delle minoranze cattoliche e il rapporto con le altre fedi, in particolare con quella islamica, è spesso motivo di sofferenza e di coraggiosa testimonianza di fede. La presenza del cristianesimo a Smirne è rappresentata dalla Basilica Cattedrale di San Giovanni, la più imponente chiesa ancora officiata della Turchia asiatica, il luogo di culto cattolico più importante, in quanto sede del Metropolita. La Cattedrale fu edificata in stile neoclassico tra il 1862 e il 1874. Alla sua costruzione contribuì persino il Sultano Ottomano Abdul Aziz con una generosa elargizione. Insignita dal Beato Pio IX del titolo di Basilica Pontificia e onorata dalla visita del Venerabile Paolo VI, è l’unica chiesa dedicata a Giovanni nel percorso di pellegrinaggio delle sette Chiese. Uscita indenne dalle devastazioni e dagli incendi, questa chiesa è testimone delle tante sofferenze vissute da questa città nel corso dell’ultimo secolo. Purtroppo, per complesse ragioni, questa chiesa è stata militarizzata e usata dai militari americani per quasi 50 anni. Il 29 settembre 2013, per volontà dell’attuale arcivescovo Mons. Ruggero Franceschini, finalmente essa è ritornata ad essere patrimonio della comunità cristiana e della città di Smirne ed ora è accessibile a tutti, fedeli, pellegrini e visitatori. La celebrazione di riapertura della Cattedrale fu presieduta dall’allora Segretario Generale della Cei Mons. Mariano Crociata, alla presenza di Mons. Salvatore Visco, arcivescovo di Capua e Mons. Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli, che hanno testimoniato il sostegno e la vicinanza della Chiesa italiana all’arcivescovo di Smirne e alla piccola comunità cristiana, martire e in diaspora, che vive in Turchia. L’importo dei lavori, infatti, è stato quasi totalmente sostenuto dalla Chiesa italiana e da benefattori italiani. Anche il rettore della missione della Cattedrale è un sacerdote italiano, p. Massimiliano Palinuro, fidei donum della diocesi di Ariano Irpino. Don Francesco Bovino | | Campobasso . Bojano 02=067 VIA MAZZINI, 80 - 86100 CAMPOBASSO | TEL. E FAX 0874-482780 La brezza leggera di PadreTarcisio 2 ;767 ;>74<. 26 =6 ,425* -2 0:*6-. /.-. 4. .;.9=2. ,7557>.6<2 . 4=5267;. -2 8*-:. &*:,2;27 &=:,7 ;.0:.<*:27 8.: 74<:. *662 -2 576; :.0*6<262 * /.-. . 4* ,7557@276. 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Tarcisio non è stato mai banale né ovvio, ma sempre molto originale e inedito. E proprio perché aperto a Dio è sempre stato aperto all’uomo” S 262@2 -.042 *662 ,269=*6<* .:*67 >2;<2 ,76 -2//2-.6@* -*4 (*<2,*67 "*-:. &*:,2;27 :2,7:-*>* ,76 ,7557@276. 24 >74<7 8:.7,,=8*<7 5* *6,1. 24 ,=7:. /2-=,27;7 -2 12*:* . -2 0267 27:-*62 * ;=* *5*+242<H 1* *6,1 .;;* *2=<*<7 * :2-*:. /2-=,2* *44. *=<7:2<H >*<2,*6. 6.2 ,76/:76<2 -.2 7,74*:262 ,=2 1* -76*<7 *4,=62 8:.@27;2 -7,=5.6<2 8:7>.62.6<2 -*44* 8:25* *:2*8742 <:.6<26* 7:* ,76;.:>*<2 *4 =;.7 -2 *-26. * 87,12 8*;;2 -* &:.6<7 6 9=.;<* <.6.:.@@* -2 ,*:*<<.:. :2<:7>2*57 *6,1. 4* ;=* -.42,*<* -.>7@276. *44* 5*-766* -2 7=:-.; "*-:. &*:,2;27 1* ,7;<:=2<7 +.6 0:7<<. 4=607 24 ;=7 ,*55267 *<<28*042* "700275*:267 :7<76. 7,:2 . 1* ,7;<:=2<* =6* *6,1. *4 ;=7 8*.;.447 6*<27 2;206*07 26 &:.6<267 8.: -2:. 0:*@2. *44* ;=* /*52042* 6*<2>* ,1. 042 K ;<*<* ;.58:. >2,26* *6,1. 6.44 .;.9=2. -2 9=.;<2 027:62 &=<<*>2* * *587+*;;7 4* 0:7<<* 4* >744. 82G ,7584.<* :2<.6.>* 26/*<<2 ,1. 676 ;2 8=I 5*2 -2;02=60.:. 4* *-766* -*4 ;=7 ;87;7 2=;.88. ,76 24 +*5+267 .;G ".: 9=.;<7 4* 0:7<<* 4 1* >74=<* -.-2,*<* *44* ;*,:* /*52042* 26 5.57:2* -2 27>*662 . 27,76-* 2 ;=72 0.62<7:2 . .:5*67 . 4+26* 0.62<7:2 -.4 >.;,7>7 Papa Francesco inaugurerà la mensa della Caritas diocesana ".: 24 >.;,7>7 2*6 *:47 K ;<*<7 =6 8*-:. 8.:,1E 1* ;.58:. >.042*<7 ;= -2 4=2 :*;;.:.6*6-747 6.2 027:62 -2//2,242 F ;<*<7 =6 /:*<.447 8.:,1E 1* *;,74<*<7 <*6<2;;252 ;.0:.<2 5* 42 1* ;*8=<2 ,=;<7-2:42 0.47;*5.6<. 6.4 ;=7 ,=7:. ;<*<7 =6 *52,7 -* 252<*:. 8.: 4* ;*00.@@* 4* >*;<* ,=4<=:* 4* 8*;;276. 8.: 4* 5=;2,* .- 24 0=;<7 -.44. 4260=. &*:,2;27 676 K ;<*<7 5*2 +*6*4. 6E 7>>27 5* ;.58:. 574<7 7:2026*4. . 26.-2<7 8:78:27 8.:,1E *8.:<7 * 27 K ;.58:. ;<*<7 *8.:<7 *44 =757 2 4*;,2* 4 .:.-2<H -2 87:<*:. 26;2.5. 24 02707 -.44* >2<* 8.:,1. ;2* 82G -74,. . 82G 4.00.:7 24 ;=7 ,*:2,7 6/26. 24 >.;,7>7 ;2 K ,7557;;7 6.4 575.6<7 26 ,=2 1* :260:*@2*<7 ,76 8*:74. *//.<<=7;. <=<<2 ,747:7 ,1. 1*667 ,767;,2=<7 . ;<25*<7 8*-:. &*:,2;27 4 17 1*667 ,=:*<7 . *,,=-2<7 ;8.,2. 6.042 =4<252 5.;2 -.44* 5*4*<<2* *,,758*06*6-747 ;.:.6*5.6<. >.:;7 4 26,76<:7 -./262<2>7 ,76 24 "*-:. 255*026.<<* -2;<:2+=2<* *4 <.:526. 0:*-2<2;;25* :2,7:-* 4 =4<25* 5.;;* ,76,.4.+:*<* 26 .82;,7827 * *587+*;;7 6.44* ;74.662<H -.44* ;*6<2;;25* &:262<H 24 02=067 $2<:*. 4. +:*,,2* *8.:<. -2 8*-:. 2*6,*:47 . 042 7,,12 8.6.<:*6<2 -2 ,7557@276. -2 8*-:. &*:,2;27 ,76 4* 5*67 *4 ,=7:. ;25+747 -.44 7//.:<* -2 <=<<* =6* >2<* -76*<* 8.: *57:. 872,1E 27 K *57:. ,75. ,2 :2,7:-* 4* /.;<* -.4 %*,:7 =7:. 6.44* ,=2 4=5267;2<H E ;<*<7 ;.874<7 MONDO SCOUT -7,,. =6 *5+=4*<7:27 5.-2,7 ;87:<.442 ,1. 7//:2:*667 -2>.:;. ,76;=4.6@. <287 9=.44* 4.0*4. . /2;,*4. =6* +*6,* -.4 <.587 .;8.:25.6<7 +.6 :2=;,2<7 26 *4<:. @76. - <*42* =6 ,.6<:7 5=4<2.<62,7 =6 8:76<7 26<.:>.6<7 *+2<*<2>7 . =6 .587:27 ;742-*4. ,1. 8.:5.<<.:H *44. /*52042. 26 87>.:<H ;78:*<<=<<7 <.587:*6.* -2 *,9=2;<*:. >2>.:2 . +.62 -2 8:25* 6.,.;;2<H 0:*@2. *=6* ,*:<* :24*;,2*<* -*4 ,.6<:7 -2 *;,74<7 -27,.;*67 8:7-7<<2 ;*:*667 -76*<2 -*44* !-* 78.:* -27,.;*6* *;;2;<.6@* . /:=<<7 -2 ,76>.6@2762 ,76 4* 0:*6-. -2;<:2+=@276. . 2 0:7;;2;<2 &=<<2 2 Condividere la tavola, promuovere la vita 2-.* 8*:<. -* 476<*67 -*44* 6.,.;;2<H -2 :2;876-.:. * 8:.,2;2 +2;7062 .;;.6@2*42 *44* ;.:.62<H *44* -2062<H . *44* >2<* *;* ,2+7 . 4*>7:7 ;767 9=.;<2 2 -2:2<<2 4.02<<252 ,1. 4* *:2<*; -27,.;*6* >=74. *2=<*:. * 0*:*6<2:. >=74. /*:47 26 57-7 6=7>7 *>>*4.6-7;2 -2 >7476<*:2*<7 4*2,7 . 8*::7,,12*4. ,1. 7//:* *- 706=67 4* 87;;2+242<H -2 ;8.:25.6<*:. 24 8:78:27 <*4.6<7 * ;.:>2@27 -.4 8:7;;257 *;,. ,7;J 9=.;< 78.:* ;.067 /:=<<7 -2 =6 *<<.6<* *6*42;2 -.4 <.::2<7:27 . 47 ;82.0* 6<762.<<* *0427,,* *;;2;<.6<. ;7,2*4. -.44* *:2<*; *587+*;;7 73*67 . 8:.;2-.6<. -.44 *;;7,2*@276. %175.: 764=; ,1. ;2 7,,=8* -2 8:757@276. ;7,2*4. .- K 8*:<6.: -.4 8:70.<<7 2-.* ,1. ,74 ,76;.6;7 -.44 *:,2>.;,7>7 :.0*6<262 K ;<*<* 8:.;.6<*<* . *88:7>*<* -*44* .2 -787 =6* 4=60* /*;. -2 :2,.:,* 1* <:7>*<7 =6* ;.-. 2-76.* ,76,.;;* 26 *//2-*5.6<7 <.587:*6.7 -*4 75=6. -2 *587+*;;7 ,1. 8:.;<7 /7:5*42@@.:H =6 ,757-*<7 - =;7 0:*<=2<7 >.6<.66*4. 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(Santa Chiara) A ccogliere è difficile, è faticoso, richiede umiltà e disponibilità. Accogliere significa sporcarsi le mani, andare là dov’è l’altro. Accogliere significa voler bene e volere il bene. L’accoglienza e lo spirito di servizio, valori che da sempre contraddistinguono lo scoutismo, hanno indotto circa 200 scout del movimento cattolico Agesci di Campobasso, Termoli e Campomarino a rispondere: “Eccomi, conta pure su di noi!” alla richiesta di disponibilità e aiuto giunta da parte della Protezione Civile regionale. Duecento scout, tra capi e ragazzi, tutti maggiorenni, saranno infatti impegnati senza sosta presso l’area dell’Ex-Romagnoli, il campo sportivo teatro della Santa Messa celebrata dal Santo Padre, durante la settimana che precede la visita pastorale. Per servire davvero e perché il servizio possa essere utile, deve essere pensato, preparato e progettato come qualsiasi impresa importante: è importante conoscere prima di agire. Con la guida degli organizzatori locali e coordinati dai Responsabili Regionali e dall’Assistente Agesci, Lina Lucarelli, Gianfranco Di Bartolomeo e Don Michele Tartaglia, gli scout parteciperanno all’incontro di formazione per volontari che si terrà nel pomeriggio di Mercoledì 2 Luglio c.m. e si incontreranno presso l’ex stadio già dalla mattina di quello stesso giorno per posizionare oltre 16000 sedie e disporre le transenne che individueranno i settori in cui verrà suddivisa l’area e “prenderanno possesso” del campo sportivo per assicurare ai fedeli che vi si riuniranno per la Messa di vivere un momento davvero bello e importante. Gli altri circa 80 scout di Isernia, Venafro, Colli a Volturno, Ferrazzano e Bojano saranno invece dislocati nelle altre due sedi della visita papale: il santuario di Castel Petroso e la Cattedrale di Isernia. Qui svolgeranno servizio d’ordine e assistenza ai fedeli presenti. Tutti loro, al di là della provenienza geografica e dell’appartenenza ai 13 diversi gruppi Agesci della regione, si ritroveranno in preghiera la sera di Venerdì 4 Luglio presso la palestra B della scuola media “F. D’Ovidio” di Campobasso per condividere un momento di raccoglimento e riflessione, prima di recarsi nei rispettivi luoghi di servizio dai quali, vicini col cuore e con lo spirito, accoglieranno il Papa, gridando a gran voce che loro ci sono, pronti a impegnarsi sul territorio, pronti a “sporcarsi le mani” dove ci sia necessità, pronti a camminare lungo quella strada di essenzialità e amore che Papa Francesco sta tracciando con energia. | Campobasso . Bojano 02=067 | VIA MAZZINI, 80 - 86100 CAMPOBASSO | TEL. E FAX 0874-482780 NEL 1995 LA VISITA DI GIOVANNI PAOLO II IN MOLISE & %&! "$! ' & % %& " &$!%! 7 ;767 24 27 -2 <=7 8*-:. 24 27 -2 +:*57 24 27 -2 ;*,,7 24 27 * 42<=:02* -2 2*,7++.C ; -2 9=.;<* 75.62,* -2 #=*:.;25* ,2 26<:7-=,. 8:7/76-*5.6<. 6.4 52;<.:7 -.44 44.*6@* -2 27 ,76 4 =757 * 8:25* 4.<<=:* <:*<<* -*4 2+:7 -.44 ;7-7 ,2 ,7447,* 6.44 *5+2.6<. -.4 -.;.:<7 ;25+747 <282,7 -.4 <.587 9=*:.;25*4. .- 1* 8.: 8:7<*0762;<* 7;K F 24 :*,,76<7 -.4 A:7>.<7 *:-.6<.C =67 <:* 2 82G ;=00.;<2>2 . :2,,12 -2 ;2062/2,*<7 -.44 26<.:* %,:2<<=:* ;*6<* ,*8*,. -2 *425.6<*:. 26 7062 <.587 4* 5.-2<*@276. -.2 ,:.-.6<2 *4 52;<.:27;7 :7>.<7 ,1. *:-. ;.6@* ,76;=5*:;2 27 8*:4* * 7;K 47 ,12*5* ;2 /* ,767;,.:. * 4=2 . 47 26,*:2,* -2 ,76-=::. 042 ;:*.42<2 /=7:2 -*44 02<<7 6/26. 27 :2>.4* 24 8:78:27 675. 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Venafro | 30 giugno 2014 PIAZZA ANDREA D’ISERNIA, 2 - 86170 ISERNIA | TEL. 0865 50849 | FAX. 0865 415337 L’AUGURIO DI MONS. VISCO AL NUOVO VESCOVO SUO SUCCESSORE ccogliamo con gioia – come dono del Signore – il nuovo Padre e Pastore della Chiesa di IserniaVenafro. Papa Francesco, atteso ad Isernia con trepidazione e riconoscenza il prossimo 5 luglio, ha scritto, a conclusione della Bolla di nomina di mons. Camillo Cibotti: “Tu, diletto figlio, non deluderai le nostre attese, ti esortiamo con paterno amore affinché, totalmente applicato all’esercizio del tuo dovere, tu spenda tutte le forze così che, per quanto possibile alla debole natura umana, nulla più ti resti da fare per il Signore”. È l’augurio che la piccola, ma vivace e generosa Comunità diocesana di Isernia-Venafro, vuole indirizzare al nuovo Vescovo. Che mons. Cibotti, come ha già sperimentato in diversi incarichi e ministeri che finora gli sono stati affidati, non abbia tempo per fare altro perché il suo tempo lo spenderà tutto per il Signore e per il bene delle anime. La Chiesa di Isernia-Venafro, dalle antichissime origini, segnata dal sangue dei martiri – i Santi Patroni Nicandro, Marciano e Daria – e illuminata dall’esempio di San Pietro Celestino, vive continuamente la tensione della testimonianza nel martirio quotidiano che verifica soprattutto nelle coraggiose A scelte che è chiamata a compiere: la conversione cioè da una religiosità trasmessa dalla radicata tradizione che per generazioni ha conservato e tramandato la sana dottrina segnando profondamente anche il tessuto sociale delle nostre città e paesi, ad una fede accolta nel cuore, proclamata con gioia e vissuta in pienezza ogni giorno. Il coraggio dell’eremita del Morrone sia di esempio ai fedeli cristiani di oggi che non devono gloriarsi solo di averlo patrono, intercessore e - molto probabilmente - concittadino, ma soprattutto esempio da imitare nell’accogliere la volontà di Dio e tentare di realizzarla nella propria vita. L’anno giubilare che sarà indetto con solenne proclamazione dallo stesso Santo Padre il 5 luglio, giorno della sua elezione a Sommo Pontefice (1294), segnerà certamente la vita dei fedeli e del loro Pastore chiamato ad accogliere e guidare tutti – sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose e fedeli laici – in un percorso di riconciliazione che l’indulgenza plenaria, ad esso legata, non solo richiama ma realizza in un cuore pronto alla conversione, aperto al perdono, alla tolleranza, alla generosa disponibilità soprattutto verso i deboli, i sofferenti, i bisognosi. Al nuovo Vescovo mons. Camillo Cibotti, coadiuvato dal suo presbiterio, il compito di sostenere l’impegno dei credenti, intessere relazioni con quelli che dicono di non credere, collaborare con ogni uomo di buona volontà per far crescere il Regno di Dio in questa porzione di Chiesa nella quale si esprime e si manifesta la Chiesa universale, la Cattolica, Luce delle genti, capace di irradiare nel mondo la Luce di Cristo trasmettendo con dolcezza e rispetto (cfr. IPt 1,15) ma anche con coraggio e fermezza, la bellezza del Vangelo. Salvatore Visco BENVENUTO MONS. CAMILLO La diocesi di Isernia-Venafro accoglie il suo nuovo pastore +**% 1 &(%$*% " &(!#% ! + ( $ ! , $*! ** )! "" $%)*( !% )! )* & ( , ( "+% % &(%,,! $,%"+*% " + * '+ )! )! )%,( &&%$ )) (% %)0 % "! ( !" $*% ( !$ ,!)!* & )*%( " ) ($! %)) &(%&(!% !" $+%,% , ) %,% *% !+ $% !$ **! !$ +$ *(!&+ !% )* $* ! "! ! 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D’Isernia a promulgare solennemente l’inizio dell’Anno Giubilare Celestiniano in occasione dell’VIII Centenario della nascita San Pietro Celestino che, insieme ai santi martiri Nicandro, Marciano e Daria, è il compatrono della diocesi e della città di Isernia. Pietro Angeleri, in seguito chiamato fra' Pietro da Morrone, poi divenuto papa col nome di Celestino V, infatti, secondo la plurisecolare tradizione storicoliturgico-ecclesiastica, nacque in terra di Isernia proprio nel 1215 da genitori contadini poveri, onesti e profondamente religiosi. Intorno ai 20 anni decise di dedicarsi a Dio nella preghiera e nel nascondimento ritirandosi dal mondo come eremita: non beveva vino, non mangiava carne e praticava sei quaresime l'anno. Fondò sulla Maiella ed in molti altre parti d’Italia numerosi luoghi ! *(% " )*!$% %, !" $+%,% &( )+" (! ,+*% "! %$%(! #!"!* (! !" ) "+*% "" +*%(!*/ !,!"! '+ " "+% % !" %(* % %#& $ *% %$) #!""% "+$ % %()% ( ""! "" ! ) ! $ ( $ ) % %, !$)! # *+**% !" 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La sua vita eremitica, però, ebbe una svolta storica. I cardinali riuniti in Conclave a Perugia, dopo quasi tre anni di sede vacante, decisero di eleggere al soglio pontificio proprio fra’ Pietro del Morrone. Questo avvenne il 5 luglio del 1294. Ad otto secoli esatti di distanza, per una provvidenziale coincidenza, sarà proprio il 5 luglio, giorno dell’elezione di Celestino V, che papa Francesco inaugurerà l’inizio dell’Anno Giubilare a lui dedicato. Per l’occasione, la diocesi ha ottenuto alla Penitenzieria Apostolica la concessione di una speciale indulgenza plenaria, da lucrarsi, alle consuete condizioni prescritte, per i vivi e per i defunti, nella chiesa cattedrale di Isernia per l’intero anno che va dal 5 luglio 2014 al 5 luglio 2015. 1215 - Isernia - 2015 Potranno beneficiare dell’indulgenza anche gli ammalati che impossibilitati a partecipare, dalle loro case si uniranno spiritualmente alle celebrazioni liturgiche dell’anno. A sottolineare l’importanza dell’evento, anche le poste italiane hanno voluto emettere un annullo speciale che ricordi la circostanza storica. Chiediamo al Signore che quest’anno di grazia sia l 'occasione privilegiata per un grande ritorno alla pratica della fede e delle virtù cristiane, premessa di quel generale perdono e di universale riconciliazione che furono la costante aspirazione di San Pietro Celestino sia da eremita che da sommo pastore della Chiesa cattolica. F.B. (!#%$! +$ # $! ! $" *+**% )*( %( !$ (! + ""% ,!))+*% '+!$ ! 1 )* *% ,, (% !%($% ! ( -! +$! % +$ %$% ! !% "" ! ) ! ) ($! $ (% ,%"+*% %)0 % "! ( %$ #%( !" )+% &%)*%"% ,! $ )) ( !$ # --% )) # )*(% $ "" " $$+$ ! *%( " , $ "% ! (!)*% %$ ( $ ) % %,!$% | Isernia . Venafro 30 giugno 2014 | PIAZZA ANDREA D’ISERNIA, 2 - 86170 ISERNIA | TEL. 0865 50849 | FAX. 0865 415337 VALORI IN CORSO Le scuole di Isernia si confrontano con i vizi capitali Anche quest’anno le scuole di Isernia sono state coinvolte nel progetto proposto dalla diocesi di IserniaVenafro dal titolo “Valori in Corso”, conclusosi col termine delle lezioni. Un titolo molto ben azzeccato visto che si inserisce perfettamente nel cammino di formazione scolastica che dovrebbe comprendere, oltre alla crescita culturale, anche quella umana. Lo scopo del progetto è stato quello di sensibilizzare i giovani riguardo ai principali valori umani e cristiani che sono alla base della convivenza civile e che sono necessari per la costruzione di una società più giusta ed vivibile. E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, che nella società così come la stiamo costruendo molti di questi valori vanno via via scomparendo. La struttura sociale della vita dell’uomo sulla terra viene ogni giorno minata dalle sue fondamenta proprio per il progredire del cinismo, dell’indifferenza e dell’egoismo umano. Il tema del progetto di quest’anno ha riguardato i 7 vizi capitali e i loro aspetti fenomenologici e sociali. Ogni classe ha approfondito ciascun vizio attraverso un lavoro di brainstorming in aula e il confronto diretto con la propria esperienza personale e familiare. Tutto il lavoro fatto è confluito nella realizzazione di uno spettacolo finale che ha entusiasmato particolarmente gli alunni e divertito enormemente la platea, costringendo i presenti, anche tra una risata e l’altra, a riflettere sulla triste realtà dei vizi ancora piuttosto presenti nel vivere quotidiano. A tirare le conclusioni dello spettacolo è stato l’ideatore del progetto, don Enzo Falasca, Responsabile Diocesano della Pastorale Giovanile. Ci auguriamo che l’esperienza vissuta dai ragazzi possa lasciare il segno nella loro vita e li ispiri ad un nuovo percorso che dia sempre più valore alla loro esistenza. A FEDE, LUCE CHE ILLUMINA LA VITA . senso della giustizia, della pace, della solidarietà, del bene comune. Non sbaglia chi afferma che uno dei peccati più gravi dell’uomo di oggi, è nel relegare i principi della vita autentica, che pur conosce e possiede, nella periferia della propria coscienza e nel chiuderli nei meandri delle cose da dimenticare. Non è strano che il centro, del pensiero e della volontà, il centro che predomina e sovrintende alle scelte dell’uomo, sia costituito da costruzioni evanescenti fatte di individualismi e di egoismi, lesivi della vita sociale e della vita dei singoli. Ebbene Papa Francesco indirizza ogni cristiano verso la periferia, ogni periferia, ogni luogo che il senso comune dipinge coi colori della povertà, dell’indigenza, dell’ignoranza e della consegnare a ciascuno gli strumenti del bene, del dialogo, della edificazione di una società e di uomo secondo la volontà di Dio. Ma credo che le parole più significative di Papa Francesco riguardino la periferia della cultura e della spiritualità, di cui ognuno è in possesso e con cui fa i conti in ogni momento della vita. Quando la vita dell’uomo è stravolta, anche il mondo interiore è stravolto: ciò che dovrebbe occupare gli scranni della insignificanza e della secondarietà, ciò che lede l’armonia e lo sviluppo naturale della mente e del cuore, ciò che contraddice i saperi e i principi che fondano il bene e la dignità della vita umana, ebbene tutto questo non è possibile che si trovi ad occupare il centro del pensiero e della lettura di tutte le cose. Così l’uomo crea la sua periferia promuovendo l’effimero a evento dell’eterno e azzerando la verità a menzogna. Abbiamo fatto esperienza, spesso con drammaticità, di teoremi tesi a dimostrare che “homo homini lupus est” di hobbesiana memoria, e abbiamo visto come la violenza trovi la strada per rubare il titolo di primogenitura nella vita degli individui. Ebbene, dice Papa Francesco, occorre cercare nei vicoli menzogna. Ciò che il mondo respinge, può essere il giardino della vita. Puntare alla periferia è quindi il dovere fondamentale di ogni cristiano e della Chiesa tutta: camminare carichi di gioia e di coraggio, per dare a tutti l’annuncio della Resurrezione di Gesù Cristo, e malandati della periferia della nostra coscienza perché in questa, e spesso solo in questa, possono trovarsi colonne di marmo sui cui rifondare il cammino della vita e dove certamente si trovano le pagine sulle quali Dio ha scritto di suo pugno. ! !% && ""% PUNTARE ALLA PERIFERIA apa Francesco ha spiegato il senso autentico della periferia; questa, egli ha detto, è il luogo privilegiato per trovare e per essere in dialogo con Dio. Non a caso la Chiesa, che è per natura missionaria, dice Papa Francesco, nel suo cammino, nel suo andare oltre, è attratta dalla periferia. Immergiamoci dunque, su indicazioni dello stesso Papa, nella vastità semantica del termine periferia. Questa è un luogo fatto di case, di strade, di fabbriche, di osterie, luogo venuto dopo, scaturito dalla crescita, spesso delirante, della città, luogo che accoglie stranieri, gente che passa, gente che non ha rapporti con la cultura del territorio né è attenta a conservarla o a difenderla. La periferia così intesa è anche luogo della povertà, della indigenza, e spesso del disordine e della corruzione, della delinquenza e della violenza, della emarginazione e della rivolta. Nella sua connotazione spaziale, la periferia riassume tutti i territori del mondo, il sud del mondo, ove l’esistenza è colpita da privazioni di ogni genere. Una vasta letteratura racconta il mondo periferico così inteso, racconto che promuove valutazioni e interpretazioni culturali, storiche ed etiche. Un secondo significato possiede il termine periferia, relativo a problematiche di tipo sociale. La periferia non è fuori né è ai margini della città: la periferia è dovunque, in ogni strada, è negli uffici, è nella casa di ogni uomo. La periferia è negli ospedali, ove sono anziani e bambini bisognosi di cure che per vari motivi non possono essere assicurate, la periferia è nelle scuole, dove i bambini e gli allievi non ricevono tutto quanto necessario e quanto opportuno per la loro formazione, la periferia è nelle banche e nei palazzi di governo, dove non si persegue il bene comune bensì ci si adopera per il conseguimento degli interessi particolari e di gruppo, la periferia è nella cultura della ingiustizia, della guerra, della divisione, cultura che abdica alla propria funzione e si fa succuba di saperi contrari alla dignità della persona umana. Un terzo significato ha il termine periferia: lo spazio interessato è interamente nell’uomo, nella coscienza umana. E’ la periferia della cultura, delle idee, delle valutazioni e delle letture degli eventi, la periferia che ognuno costruisce nel proprio mondo interiore, periferia fatta di parole, di emozioni, di affetti e di repulsioni. Papa Francesco ci invita a rivisitare continuamente il nostro mondo interiore e, se necessario, a rimescolare posizioni e ruoli già da tempo ritenuti intoccabili. Nel centro infatti possono esserci principi e norme bugiardi, costruiti dietro esperienze non cercate, non volute e comunque non valutate con la giusta attenzione; nella periferia invece, può esserci la verità, la virtù, può esserci il valore dell’economia, il | | Termoli . Larino 13>178 PIAZZA SANT'ANTONIO, 8 - C.P. 155 , 86039 TERMOLI (CB) | TEL. 0875 707148 | FAX. 0875 707148 Rinnovamento nello Spirito. '7+ 138;7+=+ -87 "+9+ ;+7-/<-8 -2/ <8==8 35 9;368 <85/ .3 13>178 2+ +--85=8 / +,,;+--3+=8 3 9+;=/-39+7=3 / 2+ +663;+=8 85+ / -+7=3 37 <>8D878;/G 7 >7 9/BB8 .3 <=8;3+ :>/558 <-;3==8 58 <-8;<8 13>178 37 8--+<387/ ./55+ + -87?8-+B387/ 7+B387+5/ ./5 $3778?+6/7=8 7/558 %93;3=8 <+7=8 -2/ 9/; 5 8--+<387/ 2+ +?>=8 5>818 +558 <=+.38 !53693-8 .37+7B3 85=;/ 635+ D=308<3 .3 /<LG / ./5 <>--/<<8;/ .3 "3/=;8 "+9+ ;+7-/<-8 '7+ 138;7+=+ <=;+8;.37+;3+ 37.36/7=3-+,35/ + ./==+ ./3 9+;=/-39+7=3 -2/ 9;8?/73/7=3 .+ =>== =+53+ 2+778 +00855+=8 5/ 1;+.37+=/ .3 >7 5>818 -2/ <858 5+ </;+ 9;36+ +?/?+ 8<93=+=8 5+ ;8-4 <=+; >-3+78 31+,>/ 6/7=;/ <8==8 35 9;368 <85/ .3 13>178 2+ +--85=8 / +,,;+--3+=8 "+9+ ;+7-/<-8 35 :>+5/ .898 +?/; 9/;-8;<8 >7 =;+==8 ./5 9;+=8 ./558 <=+.38 9/; ;+113>71/;/ 35 9+5-8 + 93/.3 +--869+17+=8 .+5 9;/<3./7=/ .3 $7< % +;=37/B / 9+.;/ %+93/7B+ ;/11/7=/ ./55+ +<+ 987=303-3+ 2+ 98=>=8 +663;+;/ 5/ 85+ / 3 -+7=3 37 <>8 D878;/G 3?/;</ 5/ -23+?3 .3 5/==>;+ ./55+ 138;7+=+ -2/ =;+ ;3-23/<=/ 9;/123/;/ / =/<=36873+7B/ 2+ ?3<=8 35 "87=/03-/ -23/./;/ D5+ .8993+ ?3-37+7B+ + /<L / +55+ 1/7=/ +5 9;368 -87 5+ 9;/123/;+ / +55+ </-87.+ -87 5 +68;/G 9+;5+;/ + ;+7-/<-8 =;+ 153 +995+><3 ./558 <=+.38 37=/;8 <878 <=+=3 >7 <+-/;.8=/ >7 138?+7/ >7+ -8993+ .3 <98<3 / >7+ .3<+,35/ 6+ 5>3 2+ <93+BB+=8 =>==3 D +7-+78 153 +7B3+73 G 2+ +00/;6+=8 D:>/<=3 -86/ 35 ,>87 ?378 2+778 5+ 53,/;=M .+558 %93;3=8 %+7=8 / <878 5+ <+11/BB+ ./55+ 23/<+G '7 +99>7=+6/7=8 -2/ 2+ ?3<=8 +;;3--23;<3 .3 685=3 -87<3153 /5+;13=3 .+5 %+7=8 "+.;/ 9;368 =;+ =>==3 5+ ;3-23/<=+ .3 9;/123/;+ / 5 369/178 ./153 +./;/7=3 +5 $7< + 787 -;/./;<3 6+3 D93L 3698;=+7=3 .3 :>+5->7 +5=;8 9/;-2J P 37 :>/<=3 686/7=3 -2/ D37-8637-3+ 5+ 9/<=/G D /<<>78 9>N .3;/ F 2+ +113>7=8 F 38 <878 35 -+98 )I* 9/;-2J 35 <858 D-+98G P 35 %3178;/ /<LG --8 :>+5-2/ 635+ 9/; 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5+ <+5?/BB+ ./55 >6+73=M /55 +==8 .3 -87</17+;<3 +55+ 68;=/ /<L ;3?/5+ 5+ 5813-+ .3 38 5 +68;/ .3 .>/ <98<3 -2/ ?3?878 5 /<9/;3/7B+ ./5 5 +68;/ -;3<=3+78 9+;=/-39+ / =/<=36873+ 37 -/;=8 68.8 5+ 5813-+ ./5 38 .3 /<L ;3<=8 +6+7=/ ./55+ ?3=+ | Termoli . Larino 13>178 | PIAZZA SANT'ANTONIO, 8 - C.P. 155 , 86039 TERMOLI (CB) | TEL. 0875 707148 | FAX. 0875 707148 Scienza e fede: conflitto o alleanza? Ultimo appuntamento dell’anno con il Cafè teologico REALTÀ DISTINTE, NON CONTRAPPOSTE -3/7B+ / 0/./ -87053==8 8 +55/+7B+ #>/<=8 35 =/6+ ./55 >5=368 Brillante e ricco di spunti +99>7=+6/7=8 ./5 +0J &/85813-8 su pensatori, scienziati 9/; 35 -8;;/7=/ +778 9+<=8;+5/ e uomini di Chiesa $/5+=8;/ ./55+ </;+=+ 35 9;80 +>;3B38 ;>7/==3 .8-/7=/ +11;/1+=8 .3 /86/=;3+ che nei secoli +5 39+;=36/7=8 .3 +=/6+=3-+ / si sono confrontati 9953-+B3873 $/7+=8 +--3899853 ./55+ su questo campo minato +-85=M .3 71/17/;3+ %->85+ "853=/-73-+ / ./55/ %-3/7B/ .3 +</ ./55 '73?/;<3=M /./;3-8 .3 +9853 ";80/<<8;/ +11;/1+=8 .3 /86/=;3+ 9;/<<8 5+ %->85+ "853=/-73-+ / ./55/ %-3/7B/ .3 +</ 0+ 9+;=/ ./5 0358<803-2/ :>+53 35 39+;=36/7=8 .3 +=/6+=3-+ E$/7+=8 +--3899853H ;/5+=3?3<68 / 5 +178<=3-3<68 +5 -87-/==8 .3 <-3/7B+ / /5 ,3/7738 ;/<987<+,35/ <-3/7=303-8 ./5 <-3/7=3<68 + =/8;3/ / 98<3B3873 .3 355><=;3 <-3/7B3+=3 37 9;81/==8 .3 ;3-/;-+ &/8;3+ ./153 37?+;3+7=3 / <9+B3 685=3<<363 -+<3 -+==853-3 9;+=3-+7=3 00+<-37+7=/ 5+ -5+<<303-+7=3 .3 1;>993 0373=3 +5 6/</ .3 0/,,;+38 ;305/<<387/ <>55/ 68=3?+B3873 9;37-39+53 +55+ ,+</ .3 >7 ;/-/7<8;/ ./5 +=2/6+=3-+5 $/?3/@< /5 =;3/7738 98<<3,35/ /:>353,;38 / .3+5818 =;+ ;/531387/ / ;3-/;-+ 2+ 0+==8 9+;=/ ./55+ 3>7=+ .3 39+;=36/7=8 <-3/7=303-+ =;+ <-3/7B3+=3 / >86373 .3 0/./ 5 ;/5+=8;/ 2+ /5 ,3/7738 ;/<987<+,35/ <-3/7=303-8 ./5 <8==8537/+=8 -86/ <9/<<8 5+ 23/<+ +,,3+ .+=8 68.8 .3 9;81/==8 .3 ;3-/;-+ $ ! .+5 =3=858 51/,;/ .3 890 -869;/7./;/ -2/ =;+ <-3/7B+ / 0/./ 787 /<3<=/ >7 .300/;/7B3+53 / .3 ?/;=3-/ -87053==8 9/;-2J /7=;+6,/ 98<<878 13>71/;/ </99>; ;355+7=/ / ;3--8 .3 <9>7=3 5 +6938 /A->;<>< ./5 9/; <=;+./ .3?/;</ +55+ <=/<<+ ?/;3=M >7+ 08;6+ .3 9;80/<<8;/ <> 9/7<+=8;3 <-3/7B3+=3 / >86373 .3 23/<+ +55/+7B+ P 9/;=+7=8 98<<3,35/ / +693+6/7=/ 13><=303-+=+ -2/ 7/5 -8;<8 ./3 </-853 <3 <878 -870;87=+=3 <>5 -+698 3 <3 =;8?+ .3 0;87=/ + .>/ ;/+5=M -23+;+6/7=/ .3<=37=/ 637+=8 ./5 ;+998;=8 =;+ <-3/7B+ / 0/./ 37 +5->73 -+<3 6+ 787 -87=;+998<=/ 53?/558 <=8;3-8 5/ ;+.3-3 ./55+ +55/+=/ 6+ =;8998 <9/<<8 9/;-/93=/ + =8;=8 8 + ;+1387/ ;8==>;+ ./55 /:>353,;8 =;+ 0/./ / <-3/7B+ + ./==+ ./5 -86/ 37/?3=+,356/7=/ -87=;+998<=/ 7=/;/<<+7=3 3 .8-/7=/ <878 .+ ;3-/;-+;/ +55+ 037/ ./5 /.38/?8 / 685=/953-3 ;30/;36/7=3 +. +5->7/ 087.+6/7=+53 98<3B3873 <9/-3+56/7=/ 7/5 686/7=8 37 ->3 >=/;8 373B3+ + S 87 35 <853=8 ;/5+=8;/ -87?/7B387+5/ /;>.3=8 / 9;/?/.3,35/ +558 <1>+;.8 -+9+-/ .3 /7=;+;/ 7/5 ->8;/ .3 -23 <=+ .3 0;87=/ %>,3=8 +5 ->8;/ ./55+ :>/<=387/ 9/; -;/+;/ >7 ;+998;=8 /69+=3-8 "8<<3,35/ >7 +55/+7B+ =;+ 5+ 23/<+ / 5+ <->85+ ;/./;/ 37 >7+ 98<<3,35/ +55/+7B+ /.>-+=3?+ =;+ 23/<+ / <->85+ 787 P ?+7+ <9/;+7B+ 7/ >=893+ C+,,;3?38 </99>; +7-8;+ =/7=+=3?+6/7=/ .3 >7+ -/;=/BB+ -2/ 98<<+ =;8?+;/ 5+ ;/+53BB+B387/ .3 =+5/ ./<3./;38 <3 P <9/;36/7=+=8 7/55C37-87=;8 +??/7>=8 +5 3-/8 ;=3<=3-8 1;+B3/ +55+ -855+,8;+B387/ =;+ 5+ 38-/<3 .3 &/;6853 +;378 / 5+ <->85+ .3 8173 8;.37/ / 1;+.8 +3 =+7=8 37=/;/<</ / <=>98;/ 6+730/<=+=8 .+153 <=>./7=3 :>+7=8 :>/558 ?3<<>=8 :>/<=+ 6+==37+ 37 >7 +08<8 986/;31138 ./558 <-8;<8 6+1138 7/55C+>5+ 6+17+ ./5 3-/8 ;=3<=3-8 +-8?3==3 .3 &/;6853 #>+7.8 35 .8==8; B38 -/=3 <98<+=8 -87 03153 5+>;/+=8 37 "<3-85813+ / .39586+=8 37 %-3/7B/ $/53138</ 5 <=3=>=8 .3 35+78 <9/;=8 37 9<3-85813+ ./55 /=M /?85>=3?+ -87<>5/7=/ 9<3-89/.+1813-8 ./5 86>7/ .3 35+78 / .3 685=3 -86>73 ./55/ 9;8?37-3/ 5363=;80/ ;/<987<+,35/ ./558 D%98;=/558 .3 +<-85=8G 9/; +5>773 1/73=8;3 / LAVORO? PARLIAMONE! .8-/7=3 37 +5->7/ <->85/ 6+=/;7/ /5/6/7=+;3 6/.3/ / <>9/;38;3 2+ .+=8 373B38 +5 <>8 37-87=;8 5+ 9;36+ ;/+B387/ P <=+=+ :>/55+ .3 <=>98;/ / ;+936/7=8 87 35 <853=8 ;/5+=8;/ -87?/7B387+5/ /;>.3=8 / 9;/?/.3,35/ ,/7<O >7 >868 .+558 <=35/ =>==8 <>8 9+;=3-85+;3<<368 9+<<387+5/ / 037/ ;+--8153=8;/ ./55/ >6+7/ </7<+B3873 .+558 <1>+;.8 +99+;/7=/6/7=/ .3<=;+==8 -2/ 37?/-/ P -+9+-/ .3 /7=;+;/ .3;/==+6/7=/ 7/5 ->8;/ .3 -23 <3 =;8?+ .3 0;87=/ &;+<-37+=3 .+ :>/<=8 <=>.38<8 ./55C/=M /?85>=3?+ -87=+13+=3 .+5 <>8 /7=><3+<68 153 <=>./7=3 +00/;6+?+78 :>+<3 =;+<817+=3 / 37-;/.>53 (/;+6/7=/ ,/558 5 .8==8; -/=3 ?+ <>,3=8 +5 ->8;/ ./55+ :>/<=387/ .3-/ 366/.3+=+6/7=/ .3 ?85/; -;/+;/ -87 3 <>83 >.3=8;3 >7 ;+998;=8 /69+=3-8 -2/ 53 0+--3+ +55+ 037/ ./55C37-87=;8 /<</;/ >7 9N =>==3 93L -87=/7=3 5 =/6+ ./5 138;78 P + -87:>3<=+ ./55+ 3,/;=M =/6+ 3698;=+7=/ / :>+7=8 6+3 -87=;+..3==8;38 7/55+ <8-3/=M -87=/698;+7/+ .8?/ Scarsa l’informazione sulle opportunità per i giovani A pprendiamo dalla stampa che il Piano Garanzia Giovani stenta a partire. È un poderoso piano di investimenti che la UE ha messo in cantiere e ne possono beneficiare i giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano e non lavorano. L’Italia ha ottenuto un finanziamento di 1,5 miliardi di euro, da spendere entro il 31/12/2015. Per accedere ai benefici del Piano i <89;+==>==8 3 138?+73 <878 +,3=>+=3 + 9/7<+;/ -2/ /<<+ <3+ 37 ,>87+ <8<=+7B+ >7C/<9/;3/7B+ 98<<3,35/ 37 +<</7B+ .3 -87.3B387+6/7=8 8153/;/ 35 7/<<8 =;+ 5+ <-89/;=+ ./55+ 9;89;3+ 53,/;=M / 5C/<</;/ 9+.;873 ./5 9;89;38 -8;98 ./3 9;89;3 3<=37=3 / ./55/ 9;89;3/ /68B3873 P 9/; :>/<=3 138?+73 ;/+56/7=/ >7+ <?85=+ 98=/; <8;;3./;/ ./153 +==/113+6/7=3 / ./55/ <-/5=/ -2/ </6,;+78 ;/7./;53 53,/;3 / -2/ +5 -87=;+;38 53 371+,,3+78 ;/7./7.853 <-23+?3 .3 >7+ 9;/<>7=+ 53,/;=M P <317303-+=8 9/; 58;8 /<8;-3BB+;/ <-/5=/ / -8698;=+6/7=3 /. +<<>6/;/ 5+ -87<+9/?85/BB+ -2/ 7878<=+7=/ 8173 .3<355><387/ -CP +7-8;+ :>+5-2/ +.>5=8 .3<98<=8 + .3+581+;/ /. + -869;/7./;/ 35 58;8 687.8 ><+7.8 >7 5371>+1138 + 58;8 -871/73+5/ 5=;3 3698;=+7=3 =/63 -86/ C+68;/ / 35 9/;.878 2+778 1/7/;+=8 37 58;8 5+ -8<-3/7B+ -2/ 8173 -87:>3<=+ ./55C>6+78 P 98<<3,35/ <858 ./7=;8 >7C/.>-+B387/ /. >7+ 9+B3/7B+ /. >5=36+6/7=/ >7+ 9+<<387/ +5 9;89;38 ./<=378 ;+113>713,353 +==;+?/;<8 :>/<=8 1>+;.+;/ -87 <8<9/==8 +55+ <-3/7B+ / +55+ ;+1387/ %878 :>/553 153 +773 37 ->3 <3 -8637-3+ + ;3=/7/;/ -2/ >7 +99;8--38 <-3/7=303-8 +55+ ;/+5=M ;+99;/</7=3 >7 8<=+-858 9/; 5+ ?3=+ .3 0/./ . 8113 P -23+;8 37?/-/ -2/ 5+ 0/./ 9>N +3>=+;/ 5+ <-3/7B+ / -2/ 5+ <-3/7B+ </7B+ 5+ 0/./ .3?/7=+ 9/;3-858<+ ,+<=3 9/7<+;/ +3 6+<<+-;3 .3 6+<<+ +55/ <=/;353BB+B3873 .3 6+<<+ +5 =;+==+6/7=8 ./153 /6,;3873 D + 783 5+ ;3?/.;/68 5+ <95/7.3.+ +55/+7B+ ./55+ ;/531387/ -87 5+ <-3/7B+ ;3=8;7/;+778 :>/3 ,/3 138;73 ./55 >6+73=M :>+7.8 5+ <-3/7B+ =>==+ ;3<+53?+ +55+ <>+ 087=/ =>==3 783 98<<3+68 +00;/==+;/ 35 ;3=8;78 .3 :>/<= /98-+ 787 =+7=8 -87 5/ <8==3153/BB/ ./5 ;+1387+6/7=8 :>+7=8 -87 5/ 9;/123/;/G :>/<=+ 5+ <95/7.3.+ -3=+B387/ -87 ->3 35 9;80 ;>7/==3 2+ -87-5><8 35 <>8 37=/;?/7=8 +;B3+ %3687/ Mai tanto interesse e stupore manifestato dagli studenti, quanto quello di questa mattina, in un afoso meriggio nell'aula magna del Liceo Artistico "Jacovitti" diTermoli 1;+7./ .878 ./55+ 53,/;=M ?3<<>=+ ./7=;8 >7 -8693=8 / ;3-23/<=/ .3 +>=81;+03 ./55C37.3;3BB8 /6+35 / .3 98=/;58 37-87=;+;/ .3 7>8?8 <878 <=+=3 153 +==3 -87-5><3?3 .3 >7+ 6+==37+ 373B3+=+ -87 98-+ +<9/==+=3?+ 6+ -87-5><+ -87 685=/ ;3<98<=/ / =+7=+ <9/;+7B+ <> ->3 -8<=;>3;/ 35 9;89;38 0>=>;8 5 78<=;8 ;371;+B3+6/7=8 ?+ +7-2/ + -23 <37/;13-+6/7=/ 2+ 9/;6/<<8 =+7=+ ,/55/BB+ 8<<3+ +5 78<=;8 (/<-8?8 .38-/<+78 %>+ -- 87< 3+70;+7-8 / >-+ / +5 3;31/7=/ %-85+<=3-8 ";80 7=8738 ;+7B/</ giovani devono registrarsi, ed entro 60 giorni dovrebbero essere contattati dai Centri per l’Impiego per un primo orientamento; entro 4 mesi una proposta per fare un tirocinio. In diocesi, da 2 anni opera l’associazione, una sorta di Garanzia Giovani in piccolo, che funziona con criteri analoghi a quelli del Piano Nazionale, con la differenza che a gestire il tutto sono dei volontari, con pochissime risorse ma con risultati piuttosto confortanti: allo sportello di orientamento dell’Associazione si sono già recate 350 persone, 60 delle quali, grazie alla 3-85/==+ 3;/55+ rete di aziende creata da Un paese per Giovani, hanno svolto una esperienza di tirocinio formativo; molti altri hanno avuto la possibilità di fare un colloquio di lavoro, dopo una fase di orientamento curata dall’Associazione. Alcuni sono stati assunti presso le aziende partner dell’Associazione. Dal nostro piccolo riteniamo di poter dare un contributo fattivo all’attuazione del Piano per il futuro dei nostri giovani, che cercano qualcuno che li accompagni nella difficile fase della ricerca del lavoro. Pasquale Santella | | Trivento /1;/45 PIAZZA CATTEDRALE, 15 - 86029 (CB) | TEL. E FAX 0874 871745 DON FELICE FANGIO STRUMENTO D’AMORE NELLE MANI DI DIO “C osì risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Mt 5, 16). Don Felice Fangio domenica 6 luglio 2014 celebra il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale e gli saremo vicini, insieme al nostro Vescovo Domenico e ai suoi due fratelli sacerdoti mons. Giovanni e don Mario, per dire un solenne ‘Grazie’ al Signore che ha illuminato il suo cammino e gli ha dato la giusta forza e il santo coraggio per affrontarlo degnamente! In tutti questi anni Don Felice si è fatto “Servo per amore, sacerdote dell’umanità”, sacerdote unito anima e corpo ai suoi fedeli, sempre in mezzo al popolo, sempre si è speso senza riserve per il suo popolo. Grazie al Signore che ha illuminato il suo cammino e gli ha dato la giusta forza e il santo coraggio per affrontarlo degnamente! Grazie ai genitori Giustino e Giuseppina Tatangelo che hanno donato alla Chiesa tre bravissimi sacerdoti e grazie anche alle solerti Maria e Norina che, in specie di devote vergini consacrate e nascoste clarisse, assistono amorevolmente i fratelli, sacerdoti di Dio. Per dire grazie a don Felice, senza nessuna enfasi o piaggeria, lo voglio fare con le stesse parole che, il giorno 16 giugno scorso, papa Francesco ha detto al Convegno ecclesiale di Roma e che descrivono bene l’ansia sacerdotale che ha animato don Felice in tutti questi lunghi anni del suo fecondo sacerdozio: “Io voglio tanto bene ai sacerdoti, perché fare il parroco non è facile. E’ più facile fare il vescovo che il parroco! Perché noi vescovi sempre abbiamo la possibilità di prendere le distanze, o nasconderci dietro il "Sua Eccellenza", e quello ci difende! Ma fare il parroco, quando ti bussano alla porta: "Padre, questo, padre qua e padre là…". Non è facile! Quando ti viene uno a dire i problemi della famiglia, o quel morto, o quando vengono a chiacchierare le cosiddette "ragazze della caritas" contro le cosiddette "ragazze delle catechesi"… Non è facile, fare il parroco! Ma voglio dire una cosa, l’ho detta un’altra volta: la Chiesa italiana è tanto forte grazie ai parroci! Questi parroci che - adesso avranno un altro sistema dormivano col telefono sopra il comodino e si alzavano a qualsiasi ora per andare a trovare un ammalato… Nessuno moriva senza i Sacramenti… Vicini! Parroci vicini! E poi? Hanno lasciato questa memoria di evangelizzazione…”. E’ questa la foto spiccicata di don Felice parroco in Villa San Michele e in San Pietro Avellana. Ecco, in sintesi, gli incarichi pastorali: fin da subito fu nominato parroco di san Michele Arcangelo in contrada Villa San Michele e ne ha reso uno splendore quella chiesa parrocchiale, contemporaneamente saggio insegnante di religione nelle scuole superiori di Castel di Sangro, poi anche parroco dei Santi Apostoli Pietro e Paolo in San Pietro Avellana 9-99)4:)9-::-9135 3549 4:5415 e, per oltre un quinquennio, anche parroco di Vastogirardi )..)9+14)4:- .583)=154- 96181:;)2- )+5<-::) 58,14):5 12 )/59:5 centro. A più riprese è stato membro del Consiglio Presbiterale 4-22- 6813- -96-81-4=- ,1 +0- +-2-*8) 12 9;5 diocesano e vicario episcopale per la liturgia. Don Felice è )659:52):5 +59G 81++5 , )358- 2 9-99)4:)7;)::8-9135 3549 anche un appassionato compositore di musica sacra (citiamo .)8,-225 ,1 :;::5 +1F +0- )**1)35 15<)441 )4/15 58,14):5 12 uno per tutti l’inno del Congresso eucaristico ‘Signor, tu sei il )++;3;2):5 14 7;-9:1 )441 91 :8)::1 /1;/45 +0- 81+58,) 12 9;5 pane…’ cantato in tutte le chiese della Diocesi) e di arte, ,1 9;++-991 5 ,1 9+54.1::- +53;47;9-99)4:),;-9135 - 3549 )31+5 vedere per esempio il bellissimo arredamento pittorico 25 ,-6541)35 )1 61-,1 ,-2 %1/45858,14):5 12 /1;/45 +0realizzato nella chiesa in san Pietro Avellana o il decoro con il 6-8 +01-,-8/21 914+-8)3-4:+-2-*8) 12 9;5 9-99)4:;4-9135 quale onora le altre chiese a lui affidate. 6-8,545 ,-22- ,-.)122)4+- - 6-8 )441<-89)815 ,1 58,14)=154Egli è un esperto liturgista: quanti consigli preziosi ha elargito 814/8)=1)825 /15845 6-8 /15845 ,-22C ,5<-8595 651 .)8- 3-4=154- ,1 a tutti i parroci che a lui si sono rivolti nel ristrutturare /8)=1- 5::-4;:+52585 +0- .-9:-//1)45 /1;*12-1 adeguatamente i luoghi liturgici nelle chiese, secondo i 2 %1/458- +1 )1;:1 ) +54:14;)8- 14 96-+1)21 - 68-+19)3-4:- 6813) ,-/21 dettami del Concilio Vaticano secondo. E’ stato per oltre un 7;-9:) 459:8) -9)2:)4:)2:81 ,54 -21+- )4/15 58,14):5 12 ventennio redattore delle pagine dell’agenda liturgica e :-9:13541)4=) - *-4-,1+) /21 )441 /1;/45 - +0- 7;14,1 +5361dell’annuario diocesano. I due Vescovi mons. Santucci prima e +0- )**1)35 <199;:5 14 .-,-2:E *-4 +147;)4:) )441 ,1 9)+-8,5=15 mons. Scotti poi lo hanno avuto come solerte e intelligente +53- -968-99154- ,-2 ;312- 9+)2)8- <-4/545 651 /21 )2:81 consulente liturgico e con visitatore durante le Visite pastorali ,-<5:5 9-8<1=15 ) ;1 - )1 .8):-221 )441<-89)81 61D 91/41.1+):1<1 12 fatte a tutte le Parrocchie della nostra Diocesi. 4-22) .-,- +0- 12 %1/458- +1 ,1) 7;)8)4:-9135 ,-2 459:85 In parole molto semplici don Felice è colui che incoraggia gli )4+58) -4-8/1) <5/21) /151) 6-8 3199154)815 1,-1 54;3 ,54 altri nei loro punti di forza senza sminuirli mai per le loro +54:14;)8- ) 8-4,-8- :-9:13541)4=) 53-41+5 4:5415 )9+1) debolezze, capace di dare forza agli altri, proprio perché lui è )22 )358- ,1 15 - 7;14,1 6-8 -99-8)/59:5 12 :8-4:-9135 ,1 ,54 diventato forte nella fede, facendo penitenza e mortificando 14 /8),5 ,1 ?122;314)8-@ ;4 65 215,585 158- )681212 solo te stesso, senza mai umiliare gli altri, per i quali ha sempre 7;-9:5 459:85 354,5 - ) 3-::-8<-4:1+147;-9135 ,1 ,54 1/145 riservato dolci attenzioni e grande rispetto e di ciò se ne ,-4:85 2) <1:) ,-22) 95+1-:E ;4 65 ,1 59+;.5 )/59:5 12 trovano le tracce e i frutti un po’ dappertutto, ovunque egli ha 9)658- ,1 54-9:E ;4 65 ,1 /;9:5 ,1 <-4:-9135 ,1 ,54 4/-25 $1++1 esercitato il suo ministero. +)4,58- 54 <1<) .-,- +01-,1)35 )2 )/59:5 - 12 7;14,1+-9135 ,1 Auguri, Don Felice, per il fausto anniversario e che il Signore ti %1/458- 6-8 :;::1 1 +)81 9)+-8,5:1 3549 ;+) )9:8)4/-25 )/59:5 illumini e ti dia il giusto entusiasmo per percorrere il resto del .58=) +58)//15 - 959:-/45 6-8 "-8 :;::1 451 9)+-8,5:1 813)4tuo cammino a servizio degli altri, giudizioso e sereno come )4,)8- )<)4:1 )..14+0B 454 91 6;8 9-368- ;4 ,-*1:5 ,1 /8):1:;,14sempre, valido strumento d’amore nelle mani del Signore, )88-4,)45 A 3)1 4-33-45 ,1 6-8 :;::1 +52585 +0- +1 0)445 affinché i fedeli delle tue due parrocchie si sentano fortunati .854:- )22- 35,-84- 9.1,- -65+)21 )++536)/4):5 4-2 ,19+-8413-4:5 del tuo amorevole servizio e prezioso contributo che, con la +0- 14+53*545 ,-22) <5+)=154- 4-22) 2;4/) tua quotidiana presenza, dai a Dio e al prossimo. Grazie. ;/;81 ,1 ;54 )33145 ) :;::1 Don Felice Fangio festeggia il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale Dono di Dio alla comunità cristiana, insieme a due fratelli, parroco sempre disponibile alle esigenze del prossimo, insegnante nelle scuole superiori, è appassionato compositore ed esperto liturgista LE RICORRENZE DEGLI ANNIVERSARI IN DIOCESI E ++5 )4+0- 6-8 7;-9: )445 281+588-4=- ,-/21 )441<-89)81 ,-22- 58,14)=1541 9)+-8,5:)21 4-22) 459:8) 15+-91 ;4 5++)9154- *-22) 6-8 68-/)8- 6-8 1 9)+-8,5:1 - 6-8 814/8)=1)821 6-8 12 2585 )659:521+5 =-25 - 14,531:5 )3586-8 2- )413- 2585 )..1,):4 )::-9) ,1 )++5/21-8- :8) 451 )4+0,54 )8+5 1 5815 +0- 9)8E 58,14):5 9)+-8,5:- ,) 3549 53-41+5 4/-25 %+5::1 12 68599135 )/59:5 ;..1+1)23-4:- ,) 7;-9:5 91:5 /1E ,) 58) ) :;::1 1 +54.8):-221 658/1)35 /21 );/;81 61D +58,1)21 -, )..-::;591 ;41:)3-4:- )2268-/01-8- ,1 814/8)=1)3-4:5 - ,1 14:-8+-99154- 6-8 2- /8)=1- +0- 15 /15845 6-8 /15845 +1 ,19:81*;19+:8)31:- 2- 6-8954- ) ;1 +549)+8):4 6)8:1+52)8- <)2- 2) 6-4) +1:)8- /21 )441<-89)81 ,-1 459:81 (-9+5<1 12 9-99)4:):8--9135 )441<-89)815 ,1 9)+-8,5=15 ,1 % 3549 %)4:;++1 <-9+5<5 -3-81:5 58,14):5 12 2;/215 - 12 7;)8)4:)9-::-9135 ,1 % 3549 53-41+5 4/-25 %+5::1 58,14):5 12 /1;/45 "51 81+58,1)35 7;-221 ,-1 9)+-8,5:1 61D )4=1)41 .8) ,1 451 3549 15<)441 %)4:)4/-25 12 ,-+)45 ,-2 68-9*1:-815 58,14):5 12 /1;/45 +0- +-2-*8) 12 9;5 LE CRITICITA’ DEL PIANO SANITARIO n una lunga, articolata e ben studiata lettera il Direttore dell’Ufficio Diocesano della Pastorale della Salute don Francesco Martino ha fatto notare le CRITICITA’ ED INCONGRUENZE DEL PIANO SANITARIO BASSO/ROSATO, del quale riportiamo la parte finale e afferma che sono urgenti alcune considerazioni necessarie per la tutela della salute dei cittadini del territorio, a cui non si può rimanere indifferenti: 1. Il modello proposto è in netto contrasto con la necessità, prevista dal DCA 8/2013 di PRESIDIO OSPEDALIERO DI ZONA PARTICOLARMENTE DISAGIATA, che è totalmente altro dal Presidio di Comunità di Zona Particolarmente Disagiata. 2. La previsione ancora presente di n. 8 posti di Medicina Generale e di Lungodegenza è in totale contrasto con la disattivazione del Laboratorio Analisi chimico-cliniche e microbiologia, che impedisce ogni possibilità reale di cura di pazienti di tali tipologie, data la natura dei due indirizzi, considerando che il Point of Care non è strutturato per fornire tali I risposte soprattutto microbiologiche per la medicina e le pluripatologie della lungodegenza; il laboratorio analisi oggi svolge una notevole attività territoriale extraregionale e di qualità, per cui sarebbe necessario confrontare alcuni dati in possesso dell’Istituto Superiore di Sanità. Inoltre, non vi sono nella zona altri servizi di tal genere, se non oltre i 50 Km., con tutti I problemi da risolvere per i protocolli di trasporto in sicurezza e per impedire l’alterazione e contaminazione dei campioni prelevati. 3. Si è in notevole ritardo per la trasmissione e lettura degli esami radiologici a distanza, per l’obsolescenza delle apparecchiature. 4. In sede di incontro con la Delegazione Ministeriale per il Progetto Prototipo per le aree interne, tenuto ad Agnone il 18 giugno 2014, dai dati ministeriali è emerso che il tempo per il primo intervento dalla chiamata al 118 all’intervento nella maggior parte dei comuni aderenti all’area è di 34 minuti, a cui devono essere sommati 35 minuti di percorrenza media dagli stessi verso i DEA di I° e II° livello previsti. Non esistono ad oggi piazzole attrezzate e strategiche per l’elisoccorso, e il trasporto è solo con MSA. Si allega la relazione svolta dal sottoscritto in quella sede (ALLEGATO 2: PROGETTO PROTOTIPO PER L’ALTO MOLISE E L’ALTO MEDIO TRIGNO). 5. Per le ragioni del punto 4, oltre a chiedere con forza nel Programma Operativo 2013-2015 LA RICONFERMA DELL’OSPEDALE DI ZONA PARTICOLARMENTE DISAGIATA, visto che in letteratura oggi si parla per gli Ospedali di Area Disagiata o di un Pronto Soccorso Semplice o di un Punto di Primo Soccorso, sarebbe opportuno prevedere in questo caso la prima tipologia, con consulenza in pronta disponibilità di anestesia, chirurgia e medicina/interna cardiologia, con possibilità di utilizzo delle sale operatorie che comunque rimangono per la stabilizzazione, intubazione e messa in sicurezza dei pazienti, per garantire un trasporto il più possibile sicuro presso il Pronto Soccorso di riferimento. 6. Si sottolinea la necessità di avviare prima la costruzione della Rete territoriale, oggi molto debole, prima di procedere ad ulteriori revisioni, per la garanzia dei LEA. In questo senso, nulla da osservare su RSA, Centri Diurni, costruzione del PTA, evitando duplicazioni di servizi, sottolineando l’inutilità dell’Ospedale di Comunità. 7. In merito alla dotazione dei posti letto, in caso di accordo di confine con la Regione Abruzzo, si chiede di riconsiderare la proposta della versione dei Programmi Operativi 2013-2015 inviata il 3 luglio 2013 di 13 pl di Medicina Generale e 11 dh/ds, e di sostituire alla Riabilitazione la Rieducazione funzionale prevista dal DCA 8/2013. Sperando che tale missiva trovi attento ascolto presso le SS. LL., porgo distinti saluti. IL DIRETTORE (Don Francesco Martino) | Trivento /1;/45 | PIAZZA CATTEDRALE, 15 - 86029 (CB) | TEL. E FAX 0874 871745 FONDI COMUNITARI 2014-2020 INCONTRO AD AGNONE STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE +)89) 812-<)4=) 9;1 3)99 3-,1) 0) )<;:5 .14 7;1 2>14+54:85 :-4;:591 68-995 2) 9)2) +54<-/41 ,-22> 5:-2 ")2)==5 ,-22) +1::E ), /454- 3-8+52-,G /1;/45 %1 H :8)::):5 ,1 ;4 :)<525 ,1 +54.854:5 ,1 914,)+1 1368-4,1:581 -9654-4:1 ,-2 354,5 ,-22) +;2:;8) ,-22>)995+1)=1541935 - ,-22) 95+1-:E +1<12- ,-2 3-,15 -, )2:5 %)4415 +54 7;)::58,1+1 ,-2-/):1 ,-2 16)8:13-4:5 1419:-81)2- 6-8 25 %<12;665 +54531+5 +558,14):5 ,)22) ,5:: 99) %)*814) ;+):-221 "8-9-4:- )22>14+54:85 68-91-,;:5 ,)2 ,5:: );81=15 )++1)<122)41 % 549 53-41+5 4/-25 %+5::1 <-9+5<5 ,-22) ,15+-91 ,1 &81<-4:5 18+) :8-4:) /21 14:-8<-4:1 14 9)2) ,-/21 -96-8:1 +0- 0)445 122;9:8):5 )22) ,-2-/)=154- 14:-831419:-81)2- 2+)8)::-819:1+0- ,1 1,-4:1:E 2- 819589- 2)::1<1:E -+54531+0- -, 1 9-8<1=1 )::;)21 3) )4+0- 12 "85/-::5 "85:5:165 ,-22> 2:5 -,15 %)4415 9;22- 65:-4=1)21:E ,1 9<12;665 ,-22>)8-) 14 8-2)=154- )2 61)45 ,-22- )::1<1:E -+54531+0- +53- 4-2 +)365 ,-1 9-8<1=1 9+52)9:1+1 ,-22- 6521:1+0- 95+1)21 14:-/8):- ,-22) 9)41:E - 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Sara sta acquisendo anche la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, il tutto presso l’Università degli Studi del Molise. Collabora con la parrocchia dal 2010 e ha iniziato la sua formazione e il suo percorso pastorale nel 2010, con il “Corso Base di Evangelizzazione”, tenutosi in diocesi, che l’ha formata per le attività di primo annuncio e permesso di entrar a far parte dell’équipe diocesana di evangelizzazione, nonché delle “Sentinelle del Mattino”. Quest’ultimo è un progetto di primo annuncio che porta ad una proposta di evangelizzazione che è “Una Luce nella Notte”, dove le sentinelle evangelizzano di notte nei luoghi del divertimento, aprendo una chiesa e accompagnando i giovani all’incontro con Gesù. Nel settembre del 2012 ha partecipato al “Corso Leader Cellule di Evangelizzazione”, iniziando così nella realtà diocesana le cellule di evangelizzazione. Sara ha ampliato e sta proseguendo la sua formazione con i corsi della Scuola di Evangelizzazione di Sant’Andrea, tra i quali: Corso “Tu sei Prezioso”; Corso “Nuova Vita”; Corso “Emmaus”, Corso “Giovanni”; Corso “Gesù nei Quattro Vangeli”; il tutto dal 2012 ad oggi. Inoltre, fa parte dell’équipe diocesana della Scuola di Evangelizzazione di Sant’Andrea che, opportunamente formata, ripropone questi corsi. Dal 2012 ad oggi ha partecipato al Corso triennale di Scuola di Teologia per la formazione dei laici, organizzato dalla diocesi e tenutosi nella sua parrocchia. È catechista e membro del Consiglio Pastorale Parrocchiale della Parrocchia San Nicola di Bari di Torella del Sannio e collabora con la pastorale giovanile diocesana. N 3 +# % ,,#(' --+ / +,( # ) ) / +# '1 '-# %% &# '#& ++#/ / .' + 11 " (' -( ( ,( / % .%% / 4 ("' -, . ' ( ,# + !!#.'!('( !%# ''# '- !%# .(&#'# #' ! 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Un dato chiaro ed eloquente della drammaticità della situazione economica regionale è quello che riguarda gli occupati: nel 2008 erano 112.000, oggi sono 95.000. Una perdita secca di 17.000 posti di lavoro che crea difficoltà enormi alle famiglie molisane ed allontana ancora di più i giovani dalla prospettiva di trovare un lavoro nella terra in cui sono nati. La situazione del Molise è anche più dura di quella nazionale: dalle rilevazioni statistiche infatti risulta che la media nazionale della disoccupazione in Italia si attesa intorno al 13 per cento, mentre nel Molise sale quasi al 18 per cento. In parallelo quindi anche il tasso di occupazione è più basso: nel Molise è circa il 48 per cento contro il 56,6% dell’Italia. La disoccupazione giovanile è il tasto più dolente perchè fa registrare dati ancora più allarmanti: quella dei giovani tra 15 e 24 anni in Molise raggiunge addirittura il 48,9% (in pratica un giovane su due è alla ricerca di un lavoro). Anche il tasso di partecipazione al lavoro (56,4%) è più basso rispetto alla media nazionale (63,5%). Il numero complessivo delle imprese registrate nella regione Molise al 31 dicembre dello scorso anno è pari a 35.109 unità, in diminuzione dello 0,6% rispetto al 2012; le attive sono circa 31.300 e diminuiscono dell’1,2%. Tutto questo si traduce di conseguenza in una diminuzione della ricchezza prodotta, tanto è vero che anche il PIL regionale ha avuto una flessione di circa il 4 per cento, le esportazioni risultano dimezzate, l’edilizia è in preda ad una crisi che ha tagliato migliaia di occupati. Dunque una situazione economica generale che provoca ulteriori ricadute negative su un circuito economico dove si riduce anche la circolazione della moneta, con il rischio di causare altre chiusure di aziende ed esercizi commerciali. E nuove perdite di lavoro. %7725- ()//% 1829% %;-)1(% ) 3%5762'-%/- (% 3%57) /252 385 '21 48%/',) 62772/-1)%785% '5-7-'% 68/ 3-%12 -1(8675-%/) ,%112 *%925)92/0)17) %''2/72 / -()% (3)5'255)5) 48)67% 1829% 675%(% (62'-%/-;;%;-21) ()/ /%9252 -17)55203)1(2 81% 02(%/-7@ *-1 752332 %66-67)1;-%/-67-'% %987% *-12 %( 2++- - 63)5% ',) /) 3%57- -1 '%032 7529-12 81% 62/8;-21) ',) 3%66% %1',) %775%9)562 / %77-9%;-21) ()// %5)% (- '5-6- ) / 862 ()- *21(3)5 -/ 5-/%1'-2 ()// %;-)1(% 21 6212 0%1'%7- 352&/)0- -1*%77- /)+%7- %1',) %+/- -002&-/- )1;% )175%5) 1)//) '203)7)1;) 63)'-*-',) ) 7)'1-',) B *256) +-8172 -/ 020)172 (- *%5 5-3%57-5) 81 %77-9-7@ ',) ,% 6)035) %9872 -/ 35)+-2 (- 5%335)6)17%5) /% (-0)16-21) %+5-'2/% ) 48%/-7%7-9%0)17) %/7% ()/ 126752 2/-6) 2/75) % 5%335)6)17%5) 81% 35263)77-9% (- /%9252 3)5 02/7- / 2/-6) 250%- -1 +-12'',-2 68/ *5217) /%925%7-92 ,% &-62+12 ()/ '2175-&872 3-? *%77-92 (7877- % 3%57-5) (%+/- 25+%1- 5)+-21%/- 3)5 *%5 3%57-5) 81% 1829% 67%+-21) 121 3-? 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Poi diventerà a pagamento, attraverso un abbonamento annuale al costo di 15 euro. Vi aspettiamo per continuare a crescere insieme! “CON UN GESTO SEMPLICE SI AIUTA PIETRO AD AIUTARE I PIÙ POVERI” Monsignor Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede: “L’auspicio è che possa essere un’occasione di vicinanza a Papa Francesco da parte di tutti i fedeli, e che l’offerta vada unita alla preghiera per lui. È questa una carità che il Santo Padre non si stanca di chiedere a tutti coloro che incontra: nessuno è così povero da non potergliela donare” Una pratica molto antica che arriva fino ad oggi. È l’Obolo di San Pietro, la colletta che si svolge in tutto il mondo cattolico, per lo più il 29 giugno o la domenica più vicina alla Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. La colletta, come viene spiegato sul sito ufficiale, rimanda alle origini del cristianesimo, quando vengono sostenuti materialmente “coloro che hanno la missione di annunciare il Vangelo, perché possano impegnarsi interamente nel loro ministero, prendendosi cura dei più bisognosi”. È quanto sottolinea anche monsignor Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede. Il Sir lo ha incontrato alla vigilia di questo appuntamento, conosciuto come Giornata per la carità del Papa. Eccellenza, l’Obolo di San Pietro è una pratica molto antica che rimanda alle origini del cristianesimo. Quali sono i motivi che la rendono ancora attuale? “Direi che il motivo principale è quello di compiere un gesto semplice, capace però di unire concretamente ogni fedele al Successore di Pietro aiutandolo a dilatare la sua carità, quella carità che in ragione del suo ministero abbraccia la Chiesa ed il mondo intero. Aiutare Pietro ad aiutare: è un atto di amore verso il Papa e verso la Chiesa. Naturalmente le iniziative di carità sono moltissime, a tutti i livelli, e di questo ci dobbiamo rallegrare. L’Obolo di San Pietro ha di specifico questo: partecipare concretamente alla sollecitudine del Papa per tutte le Chiese”. Ci sono delle parole-chiave per comprendere appieno il messaggio di questa pratica? “Me ne vengono alla mente due: universalità e comunione. L’universalità si concretizza nei donatori e nei destinatari: in questa Festa le offerte sono raccolte in tutto il mondo cattolico, nei cinque continenti, dalle cattedrali delle grandi metropoli alle parrocchie dei villaggi più sperduti. D’altro canto, anche i destinatari della carità del Papa si trovano potenzialmente in qualsiasi parte del globo. La seconda parola è comunione, perché al di là della quantità di denaro raccolto, ciò che è importante di questa colletta è il fatto di favorire in tutti i cattolici il senso di apertura alla Chiesa universale”. Gli ultimi anni sono stati devastanti a causa della crisi economica. C’è stato un riflesso anche sulla donazioni all’Obolo? “Un certo calo lo si è notato, specialmente in alcuni Paesi, anche se contenuto, rispetto alla gravità della crisi economica che li ha colpiti. Tuttavia, come ho già detto, ciò che è fondamentale non è la quantità del denaro raccolto, ma il fatto di allargare la partecipazione. Non ci è possibile naturalmente conoscere il numero di quanti hanno dato la loro offerta nelle rispettive parrocchie, ma penso si possa dire, realisticamente, che si contano in parecchie decine di milioni. E qui sta il significato profondo della raccolta dell’Obolo. Dunque l’invito che faccio è quello di partecipare tutti, ciascuno nei limiti di quanto può dare, e di vivere questo semplice gesto come un atto di amore al Papa”. Nel 2013 abbiamo conosciuto, sempre di più, Papa Francesco e la sua attenzione verso le “periferie”, i poveri, gli ultimi. Tante le forme: dalle schede telefoniche agli immigrati, agli assegni dati a chi è in difficoltà… L’Obolo serve anche per questo? “L’attenzione del Papa verso i più bisognosi ha una lunghissima tradizione, che Papa Francesco ha voluto continuare, rafforzare e alla quale ha dato, direi, un tocco di personale vicinanza verso chi soffre. Le donazioni arrivano al Papa in molti modi, non solamente con la raccolta dell’Obolo. Il Papa le può poi destinare sia a singole Chiese locali, sia attraverso organismi quali Cor Unum o altri enti della Santa Sede che sostengono progetti di sostegno e sviluppo, sia, talora, anche direttamente a chi è nel bisogno. In questa opera di carità entra anche l’Elemosiniere pontificio, una figura tradizionale, alla quale Papa Francesco ha voluto dare un ruolo dinamico e quasi di ‘pronto intervento’ rispetto a numerosi casi di persone in difficoltà”. Qual è il suo auspicio e il suo appello per la raccolta del 2014? “L’auspicio è che possa essere un’occasione di vicinanza a Papa Francesco da parte di tutti i fedeli, e che l’offerta vada unita alla preghiera per lui. E’ questa una carità che il Santo Padre non si stanca di chiedere a tutti coloro che incontra: nessuno è così povero da non potergliela donare”. Vincenzo Corrado
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