Una parentesi di cortometraggi - Festival Internazionale del Cinema

)(parentesicinema
il festival internazionale di cortometraGGi di BerGamo
Una parentesi di cortometraggi
Al via giovedì 27 novembre a Bergamo il Festival dedicato agli short movies
ParentesiCinema - atto secondo.
Dal 27 al 29 novembre presso l’Auditorium di
Piazza della Libertà a Bergamo in scena
l’evoluzione di un progetto che vuole mettere
sotto la lente d’ingrandimento la settima arte e gli
aspetti più interessanti che ruotano attorno a questo genere d’intrattenimento tanto amato dal pubblico.
ParentesiCinema è promosso dall’Associazione
Festival Internazionale del Cinema e organizzato
da Teamitalia: tre serate di proiezioni, incontri,
film fuori concorso ad ingresso libero.
La bella novità della seconda edizione è il concorso internazionale dedicato ai cortometraggi.
Sono pervenute oltre 270 opere da tutto il mondo
che si caratterizzano per avere una durata inferiore
ai venti minuti.
Le sceneggiature trattano argomenti diversi, ma
come spesso accade umorismo e dramma sono le
scritture
più
frequenti.
Divertente
e
straordinariamente interessante verificare come
queste due grandi emozioni possano essere
tradotte in storie ed immagini. Immagini di fantasia e di realtà che trasformano il mondo in arte,
regalando a tutti noi nuove prospettive, aperture
mentali, stimoli.
Attraverso le variegate letture della vita reale che
registi, scrittori e attori ci propongono è evidente
il processo culturale del Cinema che ci permette
di allargare il nostro orizzonte sociale, di conoscere cosa succede in un’altra nazione, di comprendere che internet avvicina situazioni che sono
ancora lontanissime.
Perchè un concorso cinematografico? Perchè il
talento deve essere celebrato e un’associazione
che si dedica al Cinema ha l’onore di poterlo fare.
VI PRESENTO IL FESTIVAL
LUCA CAVADINI
Direttore Artistico
ParentesiCinema
Tra le molte definizioni di Cinema
mi piace partire
da Wim Wenders:
“Tutto ciò che
conta nel cinema
è inspiegabile”.
Ma quanto è vero
e come si potrebbe e dovrebbe trasferire questo semplice
pensiero a tutto il variopinto mondo della
cultura! Quanto farebbe bene respirare un
po’ di senso della misura, il senso della sottrazione.
Inspiegabile perché un quadro piaccia a lui
e non piaccia all’altro, perché un film emozioni l’una e non l’altra. Inspiegabile perché
non si voglia accettare l’enorme differenza
che c’è tra critica e giudizio, sottolineando
la laicità impersonale dell’esame, alla naturale e principale base di ogni discorso.
Come direttore artistico ho lavorato per sottrazione criticando le quasi trecento opere
pervenute da tutto il mondo e selezionandone ventisette da sottoporre alla giuria, non
ho giudicato né l’autore né le tematiche proposte. Non mi interessa discutere in senso
politico delle sceneggiature e tantomeno
emettere sentenze ma afferrare l’impercettibile emozione che ognuna di esse ha proposto. Inspiegabile perché i sensi possano
lavorare a diverse frequenze; le mie orecchie ed i miei occhi hanno confermato ogni
giorno la verità di Wenders. E le schede di
valutazione dei giovani orgogliosi e professionali giurati, vera risorsa della seconda
edizione di ParentesiCinema, hanno esaltato
ancora una volta la bellezza dell’imponderabile profumo dell’arte.
La garanzia del lavoro fatto è la serietà ed il
rispetto verso tutti i cortometraggi pervenuti
e non sono pensieri scontati. Dietro ogni
realizzazione c’è passione e sogno, ci sono
difficoltà e pregiudizi, investimenti economici, ma soprattutto personali.
Il mio grazie è rivolto a tutte le donne e gli
uomini che si nascondono nel loro onesto
lavoro all’inseguimento di un consenso del
quale non bisogna vergognarsi.
Onoreremo Lucio Dalla e la sua irrefrenabile passione per il Cinema, motore propulsore per le sue canzoni e stimolo continuo
di vita. Perché in fondo i film sono una sequenza di esperienze di altri che spingono
le nostre ed a catena influenzeranno le prossime, senza sosta, inspiegabilmente contagiose.
Anche Benigni ha dato la sua semplice
quanto magica lettura dell’universo cinematografico: “Il cinema è composto da due
cose, uno schermo e delle sedie. Il segreto
sta nel riempirle entrambe”.
Noi crediamo di aver fatto un buon lavoro,
il resto spetta a voi.
L’IDEA
ROBERTO GUALDI
Presidente Associazione
Festival Internazionale del Cinema
Ogni nuovo anno porta con sè
lo spirito di innovazione, la voglia di cambiare, migliorarsi,
crescere. Con la seconda edizione di ParentesiCinema si
raccolgono tutte le idee di un
anno di stimoli e di spunti, di
passioni e di eventi. E la novità
è già nel titolo: da un festival
del cinema si passa ad un festival del cortometraggio, ma
questa è solo una briciola del cambiamento.
ParentesiCinema è infatti orgogliosamente orientato
verso una versione più fresca e frizzante, verso una maggiore attenzione al pubblico, verso la creatività e le novità: in una parola, il festival si fa giovane.
Il passaggio non è immediato nè tantomeno scontato. La
ricerca è lunga e complessa, ma l'intento e la voglia ci
sono. Così come ci sono tanti giovani cineasti pronti a
mettersi in gioco, tanti amanti del cinema che han voglia
di essere protagonisti e tanti appassionati che gioiranno
alla notizia di un festival di cortometraggi a Bergamo.
ParentesiCinema vuole farsi ponte tra queste due realtà,
e in vista di un futuro sempre più ricco e concreto su questo fronte, inizia sfoderando una giuria eccezionale, fatta
di giovani attori, registi, cineasti, ricercatori ed esperti in
cine-comunicazione. Giovani di talento che ci offriranno
il loro parere e premieranno i migliori cortometraggi in
concorso, senza pregiudizi e scelte condizionate, ma solo
regalandoci il gusto di una giovane generazione.
“Amo il cinema più della musica”
AParentesiCinema va in scena Lucio Dalla
Un omaggio all’artista poliedrico. Sabato 29 novembre una serata di parole,
musica e immagini per ricordarlo nella veste di attore e di amante della settima arte
LUCIO DALLA, UNO,
CENTOMILA, INFINITO
di Luca Cavadini
Lucio Dalla, e mi guardano
un po’ perplessi. Che diavolo c’entra Dalla con il Cinema? Tutto, rispondo
senza indugi.
Come affamato divoratore
di film nel suo intimo e favoleggiante cinema di casa
dove ha visto quindici volte
2001: Odissea nello spazio,
e amato Federico Fellini, il
più bugiardo di tutti a pari
merito di Pupi Avati e se
stesso. Ammiratore estasiato di Pedro Almodòvar,
Francis Ford Coppola, i fratelli Coen, Terrence Malick,
Lucio Dalla in “Gli eroi di cartone” - 1969
Un mistificatore attento come
pochi a prendere in giro la realtà per definirla, prendendo le
distanze dalla seriosità e dall’andazzo generale. Sul campanello di casa Domenico
Sputo o la targa Avvocato Tritone tanto per gradire.
Difficile ed allo stesso tempo
divertente assistere ad un film
con il bolognese cittadino
onorario di Manfredonia perché continuamente profeta di
quello che sarebbe accaduto
nella scena dopo o nel finale,
ma mai muto o intimo, diabolicamente generoso nel chiedere conforto ad alta voce agli
spettatori, sicuro della sua previsione e del dotto disturbo arrecato.
Lucio Dalla con Pier Paolo Capponi in “I sovversivi” - 1967
Steven Spielberg, Quentin
Tarantino, Ingmar Bergman.
E ancora, Tim Burton, Lars
von Trier, Kathryn Bigelow,
James Cameron e Pier
Paolo Pasolini.
Come distributore di ricchezza, perché Dalla ha regalato agli amici le sue
critiche cinematografiche
facendo vedere e rivedere i
suoi amati capolavori, spiegando suggestioni e particolari sfuggiti ai più, donando
fantasie che arricchivano le
trame e, se possibile, le miglioravano.
Come finalizzatore sublime
del più alto dei pregi e dei
poteri dell’arte cinematografica: come tutti noi attratto e affascinato dal
sogno ma, attraverso le sue
canzoni, capace di tramutare le emozioni del grande
schermo in capolavori musicali e poetici. Un privilegio che nasce dal talento e
dalla capacità di osservazione.
Uomo mai domo, mai
stanco di decifrare la bellezza, l’intimo della grande
storia, quella veramente
grande e lontana dai pettegolezzi del chiacchiericcio
banale e ripetitivo. Di lui
parlano soprattutto al plurale, uno e centomila, pirandelliano ma
infinitamente infinito
nell’ossessione della lirica
leopardiana.
Lucio Dalla con Ron e Francesco De Gregori
Lucio Dalla con Gianni Morandi e altri cantanti
Il cinema in casa fatto di quattro file di vecchie poltroncine
recuperate da un altrettanto
vetusta sala di proiezioni hard,
nel periodo natalizio diventava la “stanza dello scemo”,
con targa di ottone esposta.
Un periodo piuttosto lungo
che iniziava la seconda settimana di novembre e terminava a fine gennaio e vedeva
l’invasione di qualsiasi oggetto che ricordasse il Natale,
dagli alberi ai presepi ai giocattoli.
Cinema, Natale, sogno, adolescenza, gioco, futuro.
Lucio Dalla, bambino, sdraiato alle stelle e alla luna, affascinato dalla voce di
Mastroianni capace di portarlo
in altre dimensioni, le stesse
che ci hanno regalato centinaia di sceneggiature musicali,
fotografie
senza
immagini di eccezionale bellezza che hanno accompagnato gioie e dolori di milioni
di italiani, come me.
La mia è gratitudine infinita, è
egoismo perché dopo migliaia
di giri di vinile, nastri e cd
questa volta ho scelto io caro
Lucio.
Le tue canzoni piene di cuore,
cuore, cuore. Maledetto, Infinito, Cuore.
Luca Cavadini
Ps. Grazie a Marco Alemanno
per il suo sussurro. A Ron per
la sua lirica. A tutti i Marco e
le Anna del mondo.
Non solo colonne sonore
La filmografia di Dalla conta oltre venti titoli, dai
musicarelli come Questo pazzo, pazzo mondo
della canzone (1965) e Europa canta (1966) alle
collaborazioni lontane e più vicine con Pupi
Avati, cui lo accomunava ovviamente la bolognesità e l’amore-nostalgia per certa musica jazzata
tra fine anni ’50 e primi ’60, anni che li avevano
visti anche suonare insieme in una piccola band
(“era molto più bravo di me”, ha detto spesso
Avati). Con lui Dalla gira nel 1975 il grottesco
padano La mazurka del barone, della santa e del
fico fiorone, e per lui cura la colonna sonora di
Gli amici del Bar Margherita, 2009, e Il cuore
giovane delle ragazze (2010). Di Lucio il cinema
sfruttò anche quelle sue peculiarità fisiognomiche, quella fisicità da creatura stralunata, buffa,
cartoonesca, da Little Rita nel West, 1967, a Questi fantasmi di Renato Castellani da Eduardo
(1967), accanto alla coppia Sofia Loren-Vittorio
Gassman. Le chicche della sua filmografia però
vanno cercate altrove. Ad esempio in Amarsi
male, sfrenato mélo del 1969 del grande Fernando Di Leo che nelle intenzioni doveva essere
una specie di Traviata attualizzata e fare da sequel a quell’immenso successo di scandalo che
era stato Brucia ragazzo brucia. Ma anche Borotalco di Carlo Verdone, 1982, dove Dalla è nella
parte di se stesso e rappresenta il sogno di successo della protagonista Eleonora Giorgi. Ma
forse il suo apice sta in un lontano film dei fratelli
Taviani che quasi nessuno ricorda più, I sovversivi, 1967, fotografia di un gruppo di militanto
del Pci in crisi colti nel momento in cui affluiscono a Roma per i funerali del mitico leader Palmiro Togliatti. Un film che prefigura molti
successivi, compreso il C’eravamo tanto amati di
Scola, dove Dalla è un fotografo fuori rango che
già incarna le inquietudini della nuova generazione dei ragazzi anni Sessanta.
Quijote, un omaggio d’arte postumo a
Lucio, nei panni di Sancho Panza
É uscito nelle sale solo dopo la sua scomparsa il film diretto dall’artista Mimmo Paladino
Don Chisciotte di Cervantes
rivive nella poetica visiva e
nell'arte di Mimmo Paladino,
uno dei maggiori esponenti
della Transavanguardia, movimento artistico nato negli anni
'80 che si proponeva di restituire centralità (nell'arte) alla
pittura. Ma in questo film, o
meglio opera complessivamente
intesa come contaminazione
di generi e flussi artistici che
si vanno condensando attorno
alla figura del Don Chisciotte
(interpretato da un ispirato
Peppe Servillo), rivive anche
la verve artistica del compianto Lucio Dalla (che veste
qui i panni di un memorabile
Sancho Panza) il cui estro vocale
e d'improvvisazione mimica
rendono con grande fedeltà interpretativa la saggezza e la
solidarietà visionaria del fido
e celebre scudiero letterario.
Pur trattandosi di un'opera
realizzata nel 2006 (in occasione del quarto centenario
della pubblicazione de "El
Quijote de la Mancha" di Miguel de Cervantes y Saavedra), e transitata al festival di
Venezia dello stesso anno a
chiusura della sezione Orizzonti, il Quijote di Paladino
arriva in sala solo nel 2012
grazie al circuito distributivo
di Distribuzione Indipendente,
sempre più lanciata nel proposito di dare visibilità a quei
film valevoli di spazio eppure
privi di una loro vetrina. Rientrante a pieno titolo in questa
rosa di opere 'neglette', il Quijote di Paladino ha come pregio intrinseco quello di
assumere un valore artistico
che partendo dalla ‘trasposizione di sentimenti e percezioni' suscitate dall'arte stessa
(in questo caso l'opera di Cervantes) si moltiplica poi nelle
interpolazioni e contaminazioni artistiche tra letteratura,
pittura, scultura, poesia, generando un'opera in cui la complessità estetica supera e
colma la necessità di una
struttura narrativa lineare.
Mimmo Paladino è alla sua
opera prima da regista.
Ma, come precisa egli stesso,
pellicole e pittura, pur essendo
manifestazioni diverse d'arte,
in qualche modo percorrono
dei momenti creativi simili:
"Ho sempre pensato che un
film non si sostituisca alla pittura, non si sovrapponga, è
semplicemente un'altra cosa.
Nello stesso tempo però se
guardi nell'obiettivo, nel rettangolo della macchina da
presa puoi immaginare che
quello sia lo spazio della tela.
Ma non solo questo. Quello
che conta non è solo il momento delle riprese o della
regia. Non è l'unico momento
creativo. Molto avviene durante il montaggio, o la composizione delle musiche... è
una forma che prende via lentamente.".
Un Lucio Dalla spontaneo,
buffo, perfetto nel ruolo. Una
sua frase colpisce al cuore: in
un primissimo piano, dopo
che Chisciotte-Peppe Servillo,
gli domanda perdono, lui risponde con “La cosa peggiore
che un uomo possa fare nella
vita, è quella di lasciarsi morire”.
Mimmo Paladino è nato nel
1948 a Paduli, presso Benevento. Pittore, scultore, creatore di scenografie. Le sue
opere arricchiscono le principali collezioni pubbliche e private del mondo, fra cui il
Museum of Modern Art e il
Guggenheim Museum a New
York e la Tate Gallery a Londra..
QUIJOTE
di Mimmo Paladino
Sceneggiatura
Mimmo Paladino, Corrado Bologna
Interpreti
Peppe Servillo, Lucio Dalla, Ginestra Paladino, Enzo Moscato,
Alessandro Bergonzoni, Enzo Cucchi, Angelo Curti, Lorenzo Palmieri,
Paolo Petti, Martin Reicht, Daghi Rondanini, Mimmo Cuticchio
Musiche
Lucio Dalla
Montaggio
Massimiliano Pacifico
Costumi
Ortensia De Francesco
Scenografia
Paolo Petti
Fotografia
Cesare Accetta
Suono
Daghi Rondanini, Francesco Sabez
Direttore di produzione
Anna Maria Losito
Durata: 15 min
Anna bello sguardo, un tenero ricordo
Accompagnata da un pianoforte e da un solitario malinconico clarinetto, la storia di
Alessio intrisa di ricordi del grande Lucio, tra le vie della sua amata Bologna
Anna come sono tante, Anna
permalosa,
Anna
bello
sguardo, sguardo che ogni
giorno perde qualcosa.
Una delle più emozionanti
canzoni di Lucio Dalla regala
il titolo a questo cortometraggio in proiezione a ParentesiCinema, diretto da Vito
Palmieri. A due anni dalla
scomparsa del grande artista,
un tributo per ricordare uno
dei più grandi cantautori della
storia della musica italiana,
Palmieri ha lavorato con gli
studenti dell’allora II C della
scuola Testoni Fioravanti di
Bologna: dopo pochi giorni
dalla scomparsa di Lucio, il
regista ha chiesto agli alunni
di scrivere un soggetto sul
cantautore bolognese, e dopo
la lettura di alcuni di questi il
regista ha scelto quello in cui
l’artista viene scambiato da un
bambino per un giocatore di
basket. Il protagonista del cortometraggio è Alessio, un ragazzino di tredici anni
appassionato di pallacanestro
che, troppo basso, viene
escluso dal gioco dei suoi
compagni. Un giorno nel ristorante della nonna, nota lacelebre fotografia di Lucio
Dalla in divisa assieme ad Augusto Binelli, il pivot della
Virtus Bologna. Alessio crede
che i due uomini siamo entrambi due giocatori. Con questa
convinzione
supera
l’imbarazzo e realizza che la
statura non è tutto per eccellere nella vita.
Memorabile la scena in cui
con l’amichetta Anna, mentre
passeggia per le strade di Bologna, si ferma di fronte al por-
tone di casa di Lucio Dalla
giusto in tempo per ascoltare
il suo brano preferito, ovvero
il capolavoro “Anna e Marco”
colonna sonora del film.
Anna bello sguardo è stato girato tra i luoghi del cantante
bolognese, tra cui la Trattoria
Annamaria, Piazza Maggiore
e Via D’Azeglio, dove risiedeva Lucio Dalla.
Vito Palmieri si laurea nel
2004 in Filmologia
al Dams di Bologna. Ottiene apprezzamento
da
critica e pubblico
con Tana libera tutti
(2006), finanziato
dal Ministero per i
Beni e le Attività
Culturali, candidato
nello stesso anno ai
David di Donatello.
Il cortometraggio si
aggiudica oltre cinquanta riconoscimenti, tra cui il
premio della giuria
al Festival Arcipelago nel 2007 e un
premio al festival di
Novosibirsk in Russia. Seguono Se ci
dobbiamo andare,
andiamoci (2009), presentato
al festival Human Rights
Nights di Bologna, ed Eclissi
di fine stagione (2011), in concorso nella sezione Amnesty
International del Giffoni Film
Festival.
Nel 2011 approda al documentario con Il Valzer dello
Zecchino - Viaggio in Italia a
tre tempi, vince il premio
come miglior docu-
ANNA BELLO SGUARDO
di Vito Palmieri
Produzione
Maxman Coop con il sostegno di
Università degli studi di Bologna e Fondazione del Monte
Soggetto e sceneggiatura
Vito Palmieri, Francesco Niccolai
Attori
Ettore Minucci, Rebecca Richetta
Fotografia
Marcello Dapporto
Montaggio
Paolo Marzoni, Corrado Iuvara
Musiche
Daniele Furlati
Suono
Riccardo Rossi
Direttore di produzione
Anna Maria Losito
Durata: 15 min
mentario all’Annecy Cinéma
Italien, il premio speciale
della giuria al Festival Internazionale Arcipelago, il primo
premio al Molise Cinema Festival e una menzione speciale
al Genova Film Festival. Nel
2012 Vito Palmieri dirige
Anna bello sguardo, il cortometraggio realizzato con
l’Università di Bologna che
rende omaggio a Lucio Dalla.
A novembre del 2012 dirige il
corto Matilde, selezionato al
Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2013 nella sezione Generation e vince il
premio come miglior corto al
TIFF (Toronto International
Film Festival) sezione Kids.
Primo premio al RIFF (Rome
Indipendent Film Festival) e
miglior corto al Festival del
Cinema Europeo di Lecce.
All’auditorium piccoli gioiel
In concorso 27 cortometraggi provenienti da Belgio, Cuba
GIOVEDÌ 27 - ORE 20.30
GLI IMMACOLATI
DEMOCRACIA
LA PAURA PIÙ GRANDE
ESTADO DE BIENESTAR
IMPACT
LILA
Francia, 2013, 13’
Regia di Ronny Trocker
Produzione Eric Prigent,
Le Frensoy
Italiano sottotitoli in Inglese
Spagna, 2013, 11’
Regia di Borja Cabeaga
Produzione: Sayaka Producciones
Spagnolo sottotitoli in Italiano
Italia, 2013, 9’
Regia di Nicola di Vico
Produzione: PromioFilm
Italiano sottotitoli in Inglese
Spagna, 2014, 9’
Regia di Jorge Calvo
Produzione: Offecam
Spagnolo sottotitoli in Inglese
Francia, 2014, 7’
Regia di Jean-Pierre Michael
Produzione:
Francese sottotitoli in Italiano
Spagna, 2014, 9’
Regia di Fran Planas
Produzione: Dreamlife Studio
No dialoghi
L’informazione mediatica induce un padre a vendicare lo
stupro della figlia su due giovani stranieri. Il suo gesto
sembra riportare le loro vite
alla normalità, ma quando
prenderà coscienza della sua
confusione, tutte le certezze
crolleranno, portandolo alla
pazzia mentre la verità resterà
nei ricordi della figlia.
Due anziani sconosciuti
riescono a rompere le barriere della solitudine e costruiscono un assurdo e
surreale dialogo su particolari temi del nostro stato
sociale. Un corto girato a
Madrid con musiche di Arturo Vaquero.
Dicembre 2011 in una città
nel nord d'Italia. Come
ogni sera un giovane torna
dal lavoro. Sta parcheggiando
la
macchina,
quando scopre sua sorella
di16 anni, disperata davanti casa. In lacrime la ragazzina li racconta che due
Rom l'hanno brutalmente
violentata.
December 2011, in a town
in northern Italy, a young
man returns home as he
does every evening. He
parks his car and discovers his 16-year-old sister
in tears in front of their
house. She tells him that
two young Romani guys
have brutally raped her.
Il responsabile di un’impresa
propone un piano audace per
mantenere alto il morale dei
dipendenti.
The manager of a company
proposes a daring plan for
keeping the workers’ morale
high.
Media information leads a father to avenge the rape of the
daughter by two young foreigners. His gesture seems to
bring their lives back to normal life, but when he becomes
aware of his confusion, all
certainties crumble, leading
him to madness and the truth
will remain in the memories of
her daughter.
Two elderly strangers manage to break the barriers
of loneliness and establish
a somewhat absurd and
surreal dialectic on certain
concepts of our welfare
state. A short film shot in
Madrid with music by Arturo Vaquero.
Un’esperta forense giunge
sulla scena del crimine. Ciò
che scoprirà va oltre ogni immaginazione.
A forensic expert arrives on a
crime scene, what she’s about
to discover is beyond imagination.
Armata del suo album da disegno, Lila va in giro per il
mondo, convinta di avere il
potere di renderlo un posto
migliore. Seduta in un bar,
passeggiando per il parco o
camminando lungo una
strada, Lila traccia le linee che
riempiono di magia coloro che
la circondano.
Armed with her sketchbook,
Lila walks off to the world,
convinced that she has the
power to make it a better
place. Sitting at a bar, hanging out at a park or walking
down a street, Lila draws the
lines that fill up the magic lost
by those around her.
IL CONCORSO
CINEMATOGRAFICO
Il concorso è aperto a tutti i
produttori (società, associazioni, registi indipendenti,
ecc.) italiani e stranieri.
Il tema è libero e i film ammessi sono prodotti successivamente al 1 gennaio 2010.
Ogni produttore può partecipare al concorso con uno o
più film.
Il Direttore Artistico Luca
Cavadini ha visionato oltre
270 cortometraggi prove-
LA METAFORA
PICCIONE
DEL
Spagna, 2013, 20’
Regia di Miguel Murciano
Garcia
Produzione: Five Seasons
Italiano
nienti da oltre venti nazioni
di tutto il mondo, pervenuti
al Comitato Organizzatore, e
ha selezionato i 27 finalisti.
La giuria decreterà i vincitori
dei seguenti premi: Miglior
Cortometraggio Italiano,
Miglior
Cortometraggio
Diego vuole sposare Sara ma
appena uscito di casa, con
l’intenzione di chiederla in
matrimonio, un piccione defeca sulla sua spalla ma, cosa
c’entra un piccione gigante
posticcio e un’alieno zombie
in questa storia?
Internazionale e il Premio
Speciale della Giuria.
I vincitori verranno annunciati e premiati sabato 29
novembre alle ore 21.00
presso
l’Auditorium
Piazza
della
Bergamo.
Libertà
di
a
Diego wants to marry Sarah
but just left home with the int
ention to propose, a pigeon
defecate on his shoulder, but
why are there a fake giant pigeon and an alien zombies in
this story?
DIVISIÓN AZUL
LITTLE APPLIANCES
LA SOLITUDE
LA ÚLTIMA TARDE
Spagna, 2012, 12’
Regia e produzione di Sergi
Martí Maltas
Spagnolo sottotitoli in Inglese
Spagna, 2013, 8’
Regia e produzione di Manuel
Arija
No dialoghi
Messico, 2014, 12’
Regia di Saùl Cantero
Produzione: Leticia Ramírez
Fregoso
Spagnolo
Spagna, 2014, 10’
Regia di Ruy Balañà
Produzione: ¡Malditas Piezas!
e Doce Entertainment
Spagnolo sottotitoli in Inglese
Leningrado, estate del 1943. I
Tedeschi falliscono nel tentativo di conquistare la strategica città di Leningrado.
Hitler, disperato gioca la sua
ultima carta: Mission Spark.
Ma per completare la Missione avrà bisogno dei soldati
spagnoli della Divione Blu.
Leningrad, summer 1943.
German attempts to conquer
the strategic location of Leningrad have failed miserably.
Hitler, desperate, plays his
last available card: Mission
Spark. But to carry out the
mission he will need his best
men. He will need the Spanish
soldiers of the BLUE DIVISION.
Due estranei al loro primo appuntamento. Una stranissima
storia d’amore con l’uso di
elettrodomestici di uso quotidiano.
Two strangers on their first
meeting. A very odd love story
with mechanical enhancements.
Javier è un artista di strada che
presenta ai passanti il suo
spettacolo con il suo unico
amico, Chuy, un pupazzo di
legno. Un giorno Chuy decide
di non parlare più, mettendo in
grande difficoltà la realizzazione dello spettacolo e la loro
amicizia.
Javier is a street artist who
presents a show of ventriloquism with his best and only
friend, Chuy, a wooden
dummy, who chose not to
speak again, causing the show
and his friendship gets tough.
Andres sta svuotando l’appartamento della madre per portarla a vivere con sè durante
gli ultimi stadi della malattia.
Il trasloco porterà alla luce un
segreto fino ad allora tenuto
nascosto.
Andres empties her mother’s
apartment and takes her to life
with him for the later stages of
her illness. The house moving
will discover Andres’s mother
weel-kept secret.
lli del cinema internazionale
a, Francia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia e Spagna.
VENERDÌ 28 - ORE 21.00
LUCIÉRNAGAS
ROSE ROSSE
NO KISSING
NUIT NOIRE
RECUIEM
GRAN FUTURO
Spagna, 2013, 4’
Regia e produzione di Romàn
Reyes
Spagnolo sottotitoli in Italiano
Italia, 2012, 15’
Regia di Sole Tonnini
Produzione: Diero
Italiano sottotitoli in Inglese
Spagna, 2013, 9’
Redia di Manuel Arija
Produzione:
Spagnolo sottotitoli in Italiano
Francia, 2013, 8’
Regia di Jean Luc Baillet
Produzione: Arkham Productions
Francese sottotitoli in Inglese
Italia, 2013, 20’
Regia di Valentina Carnelutti
Produzione: Fiore Leone
Italiano sottotitoli in Inglese
Spagna, 2013, 14’
Regia di Sergio Patòn
Produzione: El dedo en el ojo
Spagnolo sottotitoli in Italiano
In seguito ad una sciocca
scommessa con i suoi amici,
Ethan, un giovane studente
delle scuole superiori, si ritrova solo in un cimitero di
notte alla ricerca di un’antica
tomba con la sola luce della
sua torcia.
Quando Leo di 7 anni e la sua
sorellina Annetta si svegliano
la mattina, la loro mamma sta
dormendo. Oppure è morta?
Da soli, si preparano la colazione, sistemano e giocano.
Aspettando, vivono la loro
vita senza la mamma.
Francisco è un giovane ragazzo da poco laureato, alla ricerca del suo primo impiego.
La crisi e la situazione in Spagna gli causeranno grossi problemi.
Following a stupid challenge
with his friends, Ethan a
young high school student
finds himself alone at night in
one of the cemeteries in the
city in search of a ancient
grave by the light of his torch.
When 7 year old Leo and his
little sister Annetta wake up in
the morning, their mom Emma
is sleeping. Or dead? Alone
they have breakfast, they mess
about, they play. They wait,
they try their life without
mommy.
C’è una prima volta per qualsiasi cosa. Anche per situazioni che non immagineresti
mai. Il film è girato con l’uso
di un cellulare all’interno di
un vero ospedale.
There are a first time for everything moment. Even for
things you will never imagine.It was recorded with a
mobile phone in a real hospital.
Un ragazzo, una ragazza, un
mazzo di rose rosse. Un incontro inaspettato con un
amico e in un istante il pettegolezzo corre attraverso il filo
del telefono, saltando di bocca
in bocca cambiando di volta in
volta forma e significato. Da
questa strana storia ne esce
l’immagine di una generazione che fluttua su un mare
virtuale di parole.
A boy, a girl. A bundle of red
roses. An unexpected encounter with a friend and in a flash
the gossip runs on a phone
wire, bouncing from mouth to
mouth in a complete difference form and meaning. In
an odd and pop story comes
out a picture of a generation
that float on a virtual sea of
words.
Due sconosciuti al loro primo
incontro. La situazione si trasformerà in qualcosa di ben
diverso da ciò che si aspettano.
Two strangers on their first
sight. It’s going to be more different than they expect.
Francisco is a young guy who
just get the degree and is looking for his first job. The crisis
and the situation in Spain will
be a problem for that.
CREDITS PARENTESICINEMA
SECOND WIND
SEGUNDOS
THE DANCING
THE MASS OF MEN
Russia, 2012, 6’
Regia di Sergey Tsyss
Produzione: Yulia Travnikova
No dialoghi
Cuba, 2013, 3’
Regia e produzione di Ana
Puentes, Juan Guerci, Pablo
Martinez
No dialoghi
Belgio, 2014, 16’
Regia e produzione di Edith
Depaule
No dialoghi
Regno Unito, 2013, 17’
Regia di Gabriel Gauchet
Produzione:Emily Morgan
Inglese sottotitoli in italiano
Ogni giorno deve realizzare
un fiore dagli scarti della latta
e piantarlo nel terreno arido.
Questo è frutto di un’esistenza
in un mondo dove non è rimasto nient’altro che spazzatura
metallica.
Every day he must make a new
flower from a tin and plant it
into the dry ground. This is the
point of his existence, as there
is nothing else left in the world
but metallic rustle of the apocalypse flowers.
Cosa fare se hai solo una manciati di secondi da dedicare a
ciò che è più importante nella
vita?
What if you only have a few
seconds for the things that
matter the most?
Dodici donne in un ballo di
fantasia. Palle da discoteca,
musica, pronte con le scarpe
con il tacco e i bellissimi vestiti. Ma nemmeno l’ombra di
un uomo con cui ballare...
Twelve women in a fancy dancing. Disco balls, Music, With
heels, dressed up, ready. No
men to dance with...
Richard, un disoccupato di 55
anni, arriva tre minuti in ritardo per il suo appuntamento
in un centro per l'impiego. Un
consulente, soffocato dai limiti del sistema, non ha altra
scelta che penalizzare lui per
il suo ritardo. Per evitare di
immergersi ulteriormente nella
miseria, Richard prende misure disperate.
Richard, an unemployed 55year-old, arrives 3 minutes
late for his appointment at a
job centre. An advisor, stifled
by the limits of the system, has
no choice but to penalise him
for his tardiness. To avoid
plunging further into destitution,
Richard takes desperate measures.
Presidente Associazione Festival
Internazionale del Cinema
Roberto Gualdi
Produttore esecutivo
Claudia Sartirani
Direttore artistico
Luca Cavadini
Relazioni esterne e
coordinamento progetto artistico
Nadia Mangili
Logistica e coordinamento generale
Barbara Ghisletti
Grafica e comunicazione
Maria Elena Baroni
Contributi e lavorazioni video
Roger A. Fratter
Relazioni esterne concorso cinematografico
Raffaella Lepre
Laura Di Santo
Beatrice Gelmini
THE SOCIAL NETWORLD
A LOVE STORY
Italia, 2014, 16’
Regia di Fabio Leli
Produzione: Human Tree Produzioni Audiovisive
Italiano
Pako, un 18enne completamente assorto da Facebook, si
sveglia come ogni mattina. La
giornata comincia con l'andare
a scuola. Ma c'è qualcosa di
diverso nelle sue azioni. Chi
lo incontra se ne accorge. Tutti
se ne accorgono. Tranne lui.
Può un social network aver
preso il controllo della sua
vita?
Pako, a 18's completely absorbed by Facebook, as he
wakes up every morning. The
day starts with going to
school. But there is something
different in his actions. Those
who meet him realize it. All
realize it. Except him. Can a
social network has taken control of his life?
TIME 2 SPLIT
TU P***BANCO
VIVO E VENETO
VUOTO A PERDERE
NGUTU
Francia, 2012, 4’
Regia di Fabrice Bracq
Produzione: Rusty Production
Muto
Spagna, 2014, 13’
Regia e produzione di José
Luis Santos Pérez
Spagnolo
Italia, 2013, 8’
Regia di Francesco Bovo e
Alessandro Pittone
Produzione: Kinocchio, Videozuma
Dialetto veneto sottotitoli in
Italiano
Italia, 2014, 20’
Regia di Luigi Corsetti
Produzione Gruppo Video
Lab
Italiano
Spagna, 2012, 5’
Regia e produzione di Felipe
Del Olmo
Spagnolo sottotitoli in Italiano
Una coppia, un figlio giovane.
La vita è tale per cui in alcuni
momenti è indispensabile separarsi e vivere la propria esistenza da soli, ciascuno per la
propria strada.
Ramón ha preso i biglietti per
andare stasera con il figlio alla
finale di coppa tra l’Atletico
Madrid e il Real Madrid. Ma
deve risolvere un problema
prima del match: deve rapinare una banca.
Il corto racconta l’insolito tentativo di un biciclettaio di insegnare al suo nuovo
apprendista africano l’arte
delle piccole riparazioni. Servendosi unicamente del dialetto veneto. Tra incomprensioni
ed equivoci i due protagonisti
scopriranno che la difficoltà
linguistica iniziale non è̀ un
ostacolo al capirsi ma una via
all’integrazione.
Una donna sola, con teli bianchi copre mobili, quadri e oggetti che ricordano la sua vita
e i vari periodi di vacanze con
la famiglia. Sta partendo per
un lungo viaggio, forse. O si
sta per trasferire in un’altra
casa. I gesti si incrociano con
i pensieri, che portano al suo
rapporto con il marito.
Ngutu è un venditore ambulante di giornale che raramente riesce a distribuire
Risentito da questo insuccesso, si mette a osservare da
vicino i passanti al fine di fare
progressi nella sua attività.
A couple, a young child. Life
is such that sometimes it is
time to separate and live his
life.
Ramón has got tickets to go
tonight with his son to the football king cup final between
Atlético de Madrid and Real
Madrid. But he must solve a
question before that: he must
rob a bank.
The movie tells the story of a
bike maker that try to teach to
his new African apprentice
how to repair bikes, using
only the Venetian dialect. Between misunderstandings and
misconceptions the two main
characters discover that the
initial language difficulties
are not an obstacle but a way
to integration.
A single woman, with white
sheets covering furniture,
paintings and objects that recall the various periods of his
life and family holidays. She's
going on a long trip, maybe.
Or she is going to move to
another house. The gestures
intersect with the thoughts
that lead to the relationship
with her husband.
Ngutu is a newspaper street
vendor who hardly sells any
copies at all. Resentful, he
starts watching the passersby
closely in order to make progress in his business.
“U n a lu ce b ia n ca”. A Paren t es iC in em a
il nuovo cortometraggio di Alberto Nacci
Giovedì 27 alle ore 20.30 il regista di ajpstudios presenta il suo ultimo docu-film dedicato
all’incredibile storia di Marcello, giovane sportivo sopravvisuto al coma
Marcello é un giovane sportivo, gioca a rugby, pallanuoto, ama il calcio e ha
sempre seguito con passione
la sua squadra del cuore:
l'Atalanta.
Un giorno la sua vita subisce
una brusca "sterzata": un forte
mal di testa é il segnale di
qualcosa che non va per il
verso giusto. Poche ore dopo
era in sala operatoria per un
intervento chirurgico al cervello. Purtroppo dopo il risveglio dall'anestesia i medici si
accorgono che bisogna ritornare in sala operatoria per una
complicazione. Da quel momento Marcello entra in coma
e per 52 giorni mamma Ines,
papà Luigi, la sorella Carolina
e i più fedeli amici diventano
i partners dello staff medico
del reparto di neurochirurgia
dell'Ospedale Maggiore di
Bergamo: il silenzio, la preghiera, le lunghe attese nei
corridoi dell'ospedale si trasformano in "energia pura"
che cerca di strappare Marcello al buio, per restituirgli la
gioia di vivere che l'aveva
sempre accompagnato, nei
frequenti viaggi all'estero, nell'attività sportiva, nella curva
Nord durante le partite dell'Atalanta.
Una energia "contagiosa" che
ha preso la forma del grande
striscione TIENI DURO
MARCELLO esposto allo stadio durante i suoi giorni in
coma, nel corso di una partita
della sua squadra del cuore. E
questa energia (con l'insostituibile competenza dei medici) ha prodotto l'effetto
desiderato:
all'improvviso
Marcello esce dal coma.
In questo film lo sport (il calcio in particolare) viene presentato come aggregatore di
sentimenti nobili, di amicizia,
solidarietà e rispetto per i sentimenti altrui.
Gli amici dell’Atalanta sono
stati importanti per Marcello.
I loro silenzi (seduti per terra
nei corridoi dell’ospedale)
erano un canto d’amore per un
amico che viveva fra la vita e
la morte.
Questo docu-film vuole raccontare questa storia coinvolgendo i suoi protagonisti. Il
linguaggio filmico è sobrio,
con una particolare attenzione
ai dettagli, agli spazi fra le parole, al significato dei silenzi,
agli sguardi intensi di chi rivive momenti dolorosi.
A ParentesiCinema un cortometraggio (18’) di grande
emozione: le riflessioni dello
scienziato Giuseppe Remuzzi
Direttore del Dipar-timento
Pubblico-Privato di Immunologia e Clinica dei Trapianti di
Organo (collaborazione tra
Ospedali Riuniti e Istituto
Mario Negri), del neurologo
Francesco Biroli, direttore
della Unità operativa di Neurochirurgia e del Dipartimento
di Neuroscienze degli Ospedali Riuniti-Ospedale Papa
Giovanni XXII di Bergamo
fino al 2013 e di Don
Lorenzo Testa, teologo,
membro del Comitato Etico
della Provincia di Bergamo,
accompagneranno il pubblico
alla visione di questo racconto
toccante e significativo.
Alberto Nacci vive e lavora a
Bergamo dal 1982. Già docente
di Progettazione Sonora alle
Accademie di Belle Arti di
Bergamo e Brescia, dopo una
lunga attività di musicista con
numerose produzioni discografiche e una ricca attività
concertistica si é dedicato alla
produzione di documentari di
arte e cultura, filmati industriali e didattici e opere di videoarte ricevendo numerosi
riconoscimenti a livello internazionale.
I suoi lavori sono apprezzati
in Italia e all’estero e selezionati
in alcuni fra i più importanti festival del cinema e della videoarte in
Europa, Usa, Asia.
Per ulteriori informazioni:
www.albertonacci.it
UNA LUCE BIANCA
scritto e diretto da
Alberto Nacci
con la partecipazione di
Marcello Salvi, Ines Salvi, Carolina Salvi, Luigi Salvi, Giovanni Colombo,
Stefano Zambelli, Paolo Gervasoni
musiche di
P.Osterberg, G.Narholz, J Newmann, J.Epping, M.Franko
girato presso
ajpstudios (Dalmine, BG)
Centro Sportivo di Brembate Sopra (BG)
Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo
USC Riabilitazione Specialistica di Mozzo (BG)
durata 18'
editing e montaggio presso
ajpstudios
suoni&visioni
prodotto da
Alberto Nacci / ajpstudios
Una giovane giuria
dal mondo del cinema
G uida ti dal D irettore Ar tis tico L uca Ca vad ini, cin que gio vani
giur ati proclam er anno i vincitor i d el con cor s o cin em ato gr afico
Una scelta consapevole: come
avvicinare alla cultura e al
mondo del cinema i giovani?
La risposta è scontata, trasformandoli nei protagonisti della
stessa cultura.
E con questo intento il Comitato organizzatore di ParentesiCinema ha invitato cinque
giovani appartenenti al mondo
del cinema a visionare i cortometraggi finalisti e a votare i
meritevoli.
Conosciamoli assieme.
Dall’Università di Bergamo
Elisa Pezzotta, Cultore della
Materia in Storia e Critica del
Cinema, con una Laurea magistrale in Lingue e Letterature Straniere a Bergamo e un
Dottorato in Film & Television Studies presso la
Roehampton University di
Londra. Autrice di Stanley
Kubrick: Adapting the Sublime (2014), La narrazione
complessa nel cinema di Stanley Kubrick: 2001: Odissea
nello spazio e Eyes Wide Shut
in Ai confini della comprensione (2012). Ha pubblicato su
Wide Screen, Alphaville Journal, Journal of Adaptation in
Film & Performance, Offscreen.
Montaggio partecipando a
workshop intensivi per la
regia di film, sit-com e telefilm. Tornato in Italia scrive e
dirige premiati cortometraggi
selezionati da festival internazionali, così come spot televisivi e video per il servizio
pubblico, in collaborazione
con importanti attori italiani e
internazionali, apportando
sperimentazioni con il cinema
e la tecnologia digitale.
sistemi turistici all’Università degli Studi di Bergamo,
con una tesi sul rapporto tra
Entertainment, Performance
Creativa e Turismo, prendendo come caso di studio la
città di Los Angeles, nel 2013
torna a Los Angeles come ricercatrice per UCLA (University of California Los
Angeles), durante i quali approfondisce la ricerca su entertainment spaces and phenomena,
concentrandosi soprattutto sull’industria hollywoodiana.
Anna Tucci, si laurea in Storia del Teatro presso l'Università Cattolica di Brescia e si
diploma come attrice presso la
Scuola Nazionale di Cinema
di Roma, lavora in teatro, televisione e cinema. L'ultimo
lavoro è la campagna web
Samsung 2014. Dal 2013 affianca alla sua attività di attrice quella d’insegnante di
recitazione.
Ruben Antonio Perez
Elisa Pezzotta
Dal mondo della regia arriva
Emanuele Sana: laureatosi
presso l’Università Cattolica
di Milano presso la Facoltà di
Lettere e Filosofia, ha conseguito un master a Los Angeles
in Regia, Sceneggiatura e
Anna Tucci
Emanuele Sana
Marta Soligo si è laureata in
Progettazione e gestione dei
Marta Soligo
girato tra le vie di Città Alta a
Bergamo. Con Alessio Boni il
Ruben Antonio Perez ha diretto
quest’estate un cortometraggio
ventitrenne regista messicano,
ma bergamasco d’adozione,
ha coinvolto oltre 500 comparse presso il Teatro Sociale
di Bergamo per realizzare il
suo corto “La fine”, ancora in
montaggio.
Una giuria giovane, ma senza
dubbio qualificata e impegnata su più fronti, con
un’unica grande passione, il
cinema.
L’Associazione Festival Internazionale
del Cinema: una passione sempre attiva
Ogni anno tanti eventi per condividere con un pubblico sempre più numeroso la passione per il cinema, l’innovazione e la qualità
L'Associazione Festival Internazionale del Cinema nasce
nel 2001 con lo scopo sociale
di organizzare eventi culturali
cinematografici di livello nazionale ed internazionale, dedicati a documentari, videclip,
cortometraggi e lungometraggi sull'arte e per l'arte, cartoon e audiovisivi in generale.
Inoltre, realizza, diffonde, e
distribuisce materiale audiovisivo e cinematografico in Italia e all'estero.
L'Associazione organizza, dal
2002, il Festival Internazionale del Cinema d'Arte. Attraverso le due sezioni di
concorso "Cinema d'Arte"
(dedicato alle opere a tematica
artistica) e "Art Lab" (opere di
videoarte), il Festival si propone come una manifestazione la cui mission è quella
di promuovere e celebrare i
linguaggi universali del Cinema e dell'Arte. Le collaborazioni instaurate sono state
numerose e prestigiose: è possibile, infatti citare l’importante appoggio di RAI Trade,
RAI International, RAI Sat
Cinema World, RAI Edu, RAI
Teche, RAI Cinema, Istituto
Luce, La 7, Cineteca Italiana,
Centro Sperimentale di Cinematografia, DAMS, Medusa
Film, 01 Distribution, Filmauro, Warner Bros, Ripley's
Home Video, Fotocinema. Dal
2012 il Festival ha lasciato la
13° edizione del Festival Internazionale del Cinema d’Arte, 3-7 giugno 2014
sua sede storica a Bergamo
per aprirsi alla realtà cosmopolita di Milano, presso l’importante location di Palazzo
Reale.
L'Associazione
organizza
inoltre il Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un
libro al cinema, che premia i
migliori binomi libro-film
usciti nell'anno solare precedente il Premio. L'appuntamento, inaugurato nel 2008, si
propone come un'opportunità
per celebrare il legame tra parola scritta e linguaggio delle
immagini, oltre che come un
momento di incontro tra arti-
sti, pubblico e istituzioni. Il
Premio ha luogo ad Ostiglia,
piccolo comune nel mantovano, terra d’origine del
grande regista Monicelli e
luogo ricco di storia per il
mondo dei libri: qui mosse i
suoi primi passi nell’editoria
Arnoldo Mondadori.
Consapevole che le montagne
svizzere costituiscono uno dei
più grandi e ricchi spazi ambientali del mondo, un meraviglioso habitat naturale ed un
fecondo territorio economico,
culturale e turistico, l'Associazione Festival Internazionale
del Cinema, in collaborazione
con il Comune di Pontresina,
ha deciso inoltre di promuovere, dal 2012, Swiss Mountain
Film
Festival, un progetto italosvizzero nato per offrire un
importante tributo agli ambienti montani della Svizzera
e del pianeta, ovvero alle cosiddette Terre Alte del Mondo.
L'Associazione Festival Internazionale del Cinema inoltre
segue la direzione artistica di
Food Film Fest, concorso internazionale di cinema e cibo
di Bergamo. Il progetto nato
nel 2014 vuole diffondere una
cultura dell'alimentazione consa
pevole attraverso film, cortometraggi, documentari e animazioni che si sviluppino
attorno al gusto, all'arte culinaria, alle tematiche connesse
alla corretta nutrizione e alla
produzione di cibo, alle biodiversità e alla memoria gastronomica come patrimonio
collettivo da preservare.
L'Associazione Festival Internazionale del Cinema e l'Associazione Nazionale Atleti
Olimpici e Azzurri d'Italia, organizzano inoltre Sport
Awards Film Festival, la
prima edizione, in programma
dal 21 al 23 febbraio 2015 a
Bergamo. Le suggestioni
delle immagini in movimento
e la passione per l'attività fisica si incontreranno in una
manifestazione ricca di emozioni e di energia: a darle vita
saranno i film, gli spot pubblicitari, i cortometraggi, le animazioni e tutti i filmati in cui
lo sport giocherà un ruolo da
protagonista.
DA SEGNARE
IN CALENDARIO
SPORT AWARDS
FILM FESTIVAL
Bergamo
21-23 febbraio 2015
FESTIVAL
INTERNAZIONALE
DEL CINEMA D’ARTE
Milano
2-6 giugno 2015
SWISS MOUNTAIN
FILM FESTIVAL
Pontresina (Engadina)
10-16 agosto 2015
FOOD FILM FEST
Bergamo
15-20 settembre 2015
PREMIO OSTIGLIA
ARNOLDO MONDADORI
Ostiglia (MN)
ottobre 2015
Lina Sastri alla 7° edizione del Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori
)(parentesicinema
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
)( giovedi 27 - ore 20.30
inauGurazione II edizione ParentesiCinema
Proiezione film fuori concorso Una luce bianca di Alberto Nacci
proiezione film in concorso
G L I I M M A C O L A T I d i R o n n y T r o c ke r
DEMOCRACIA di Borja Cobeaga
LA PAURA PIU GRANDE di Nicola Di Vico
E S T A D O D E B I E N E S T A R d i J o r g e Ca l vo
IMPACT di Jean-Pierre Michael
LILA di Fran Planas
LA METAFORA DEL PICCIONE di Miguel Murciano Garcia
DIVISIoN AZUL di Sergi Marti
LITTLE APPLIANCES di Manuel Arija
LA SOLITUDE di Saul Cantero
LA uLTIMA TARDE di Ruy Balana
)( venerdi 28 - ore 21.00
proiezione film in concorso
LUCIeRNAGAS di Roman Reyes
ROSE ROSSE di Sole Tonnini
NO KISSING di Manuel Arija
NUIT NOIRE di Jean Luc Baillet
R E C U I E M d i Va l e nt i n a Ca r n e l u t t i
GRAN FUTURO di Sergio Paton
SECOND WIND di Sergey Tsyss
SEGUNDOS di Ana Puentes Juan Guerci Pablo Martinez
THE DANCING di Edith Depaule
T H E M A S S OF M E N d i G a b r i e l G a u c h et
T H E S O C I A L N E T W O R L D A L OVE S T O R Y d i F a b i o L e l i
TIME 2 SPLIT di Fabrice Bracq
T U P. . . B A N CO d i J o s e L u i s S a nto s P e rez
V I VO E VE N E T O d i F r a n ce s co B ovo A l e s s a n d r o P i t t o n i
VUOTO A PERDERE di Luigi Corsetti
NGUTU di Felipe Del Olmo
)( sabato 29 - ore 21.00
Cerimonia di premiazione concorso cinematoGrafico
eve nt o s p e c i a l e l u c i o d a l l a e i l c i n e m a
proiezione film anna bello sguardo di vito palmieri
proiezione film quijote di mimmo paladino
Co n il p a tro c in io d i
sponsor
Si r in G ra z ia
Sp o n s o r te c n ic i
Me d ia p a r tn e r
U n p ro G etto p ro mo s s o d a
Via Zelasco 1 - 24122 Bergamo
Tel: +39 035 237323 fax +39 035224686
info@festivalcinemadarte.it
www.festivalcinemadarte.it
O rg a n iz za z io n e G e n e ra le
e u ffic io s ta mp a
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s e G u ic i s u
P a re nte s ic in e ma
b e rg a mo
P a re nte s ic in e ma