rischio_sesti1

RESPONSABILITÀ
GESTIONALE
IN SANITÀ
Risk
Management
nelle
strutture
sanitarie
Egidio Sesti
Roma
26.1.2014
«Vita liquida» «modernità liquida»
«Liquido» è il tipo di vita che si tende a
vivere nella società liquido-moderna,
definita tale se “… le situazioni in cui
gli individui sono chiamati a vivere
si modificano con sempre maggior
rapidità”….. la società liquidopostmoderna non è in grado di
conservare la propria forma o di
tenersi in rotta a lungo.
Laterza 2006
Il carattere liquido della vita e quello
della società si alimentano e si
rafforzano a vicenda.
Il “British Medical Journal” ha aperto un dibattito:
“Perché i medici sono tanto infelici?”.
La risposta più diffusa è stata la
cosiddetta sindrome del criceto,
la sensazione di “dover correre
sempre più in fretta per rimanere
fermi”, ovvero “la divaricazione
tra gli obiettivi per cui i medici
sono stati addestrati e ciò che i
pazienti si aspettano da loro”.
DAL DIRITTO ALLA SANITÀ AL DIRITTO ALLA
SALUTE
….CAMBIO DI NOME O PICCOLA RIVOLUZIONE?
Per anni la condizione dell’esser sani era contrapposta
all’essere infermi, cioè malati…. e le Istituzioni agivano
di conseguenza.
Oggi una serie di fattori sociali ed economici ha
creato una dimensione nuova dell’intero sistema
scienza-salute.
Quando si parla di salute ci si riferisce sempre più
spesso alla prevenzione e alla cultura dello stare
bene.
PRESA IN CARICO GLOBALE DELLA PERSONA
continuità assistenziale, integrazione dei protocolli
interoperabilità,
ambulatorio
10.10.2009
NUOVA TENDENZA
diversa distribuzione
delle risorse
continuativa nel tempo
incentrata sul concetto
di riabilitazione
VISIONE OLISTICA
DELLA PERSONA
INTEGRATA E COORDINATA NELL’AMBITO DI UN
SISTEMA DI SERVIZI A RETE
IL S.S.N. È UN SISTEMA COMPLESSO
architettura a rete–nodi–link
la comunicazione è l’elemento indispensabile per
sviluppare le relazioni
Lavoriamo in un sistema complesso!
•Multidisciplinarietà e multiprofessionalità
•Variabilità dei processi
•Alto grado di innovazione
• Frequenza di emergenze, modifiche
pidemiologiche e demografiche
•Incertezza della pratica medica
•Vulnerabilità dei pazienti
• Risorse economiche
•La crisi dell’attuale organizzazione
Ridefinizione delle funzioni dei professionisti
Esempi:
TUTOR CLINICO: elemento di continuità durante
tutto il percorso del paziente in ospedale
BED MANAGER: svolge funzione di cerniera tra
reparto e P.S. al fine di collocare il paziente nel
setting più adeguato e di ottimizzare l’utilizzo dei
posti letto
DISCHARGE MANAGER: gestisce le dimissioni
complesse, attraverso il coordinamento delle
strutture intermedie, con i MMG, servizi sociali, etc.
LE CINQUE RICETTE DI COTTARELLI (neocommissario alla
spending rew) PER RISPARMIARE IN SANITÀ
• più concorrenza e più libertà di
scelta del paziente tra assistenza
pubblica e assicurazioni private
• appalti e gestione
• definizione di un tetto di spesa alle
singole voci
• attenta selezione della domanda
• ottimizzazione del lavoro e dell’utilizzazione
delle tecnologie
il “PENSIERO UNICO" si fonda sul primato della economia
sulla politica, ridotta a mera "amministrazione“
«Il management competente guarda sempre più in profondità
rispetto ai numeri….. Non si può gestire guardando solo alla
metrica dei risultati (Mc Kinsey Quarterty - 2009)
11.10.2012
Dott. Egidio SESTI – Direttore UOC Qualità e Risk Management
LA QUESTIONE DELLE QUESTIONI
sostituire al governo del Sistema
un meccanismo di "Darwinismo
sanitario" - sopravvivenza delle
strutture forti a danno di quelle
deboli.
L’incapacità della politica
di gestire la complessità
è affrontata affidando ai
cittadini la scelta di quale
struttura sanitaria deve
sopravvivere e quale no.
Ottobre 2013
“Voglio creare il
TripAdvisor degli
ospedali italiani”.
“È il momento di avere
più coraggio ed essere
trasparenti.
Siamo nell'era degli open data e le informazioni sul
nostro sistema sanitario devono circolare.
I dati esistono già, bisogna solo renderli
consultabili da tutti, non vedo perché i risultati del
lavoro degli ospedali debbano rimanere segreti”.
Doveecomemicuro.it.
contiene i dati di 1.233 strutture
sanitarie italiane censite in base a 50
indicatori.
Arriva sul web anticipando l'annunciato portale del
PNE dell'Agenas.
Le prime 10 strutture
Dal 25 ottobre – in virtù della direttiva europea
(2011/24/Ue) - ogni cittadino dell’Unione può decidere
liberamente di ricevere assistenza sanitaria in
ciascuno dei Paesi membri.
Per scegliere il luogo dove curarsi, un cittadino deve
avere accesso ad informazioni chiare, rigorose e
tempestive sulla qualità dei servizi offerti
Indicatori AHRQ
(Agency for Healthcare Research
and Quality)
• Evidenziare potenziali problemi di qualità
dell’assistenza
• Identificare aree che meritino ulteriori
approfondimenti e studi
• Monitorare i cambiamenti
Inpatient quality indicators
Descrivono la qualità delle
cure interne all’ospedale e
includono:
 mortalità intraospedaliera
per condizioni mediche
 mortalità intraospedaliera
per procedure e interventi
 Utilizzazione delle procedure
per le quali ci sono problemi
di sovrautilizzo, sottoutilizzo
o inappropriatezza
 Volumi delle procedure per
le quali si evidenzia che un
maggiore volume delle
procedure è associato a un
minore tasso di mortalità.
Dizionario Classico di
Medicina Interna (1833)
alla voce errore, così si
esprimeva:
non essendo una scienza di
calcolo nè una scienza
soltanto descrittiva, ed
avendovi il ragionamento
una parte tanto importante
quanto l’osservazione, la
Medicina è particolarmente
esposta ad errori a causa
della nostra ignoranza sopra
un infinito numero di fatti.
SICUREZZA DELLE CURE
Un problema antico
mai risolto
CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA
Art. 14 Sicurezza del paziente e prevenzione del
rischio clinico
Il medico opera …….anche attraverso la rilevazione,
segnalazione e valutazione degli errori al fine del
miglioramento della qualità delle cure.
Il medico utilizza una esclusiva e riservata riflessione
tecnico-professionale per comprendere le cause di un
evento avverso volta alla identificazione dei rischi, alla
correzione delle procedure e alla modifica dei
comportamenti.
LA PUNTA DELL’ICEBERG
CONTENZIOSO
EVENTI AVVERSI
EVENTI SENZA DANNI
QUASI EVENTI
PERICOLI
Linee Guida
Protocollo
Procedure
Regionali Aziendali
Istruzioni operative
Raccomandazioni
MdS
(PDT) Percorsi
diagnostici
terapeutici
Incident reporting
Reclami
Contenzioso
Appropriatezza
CONOSCENZA
Carta dei servizi
Formazione
Competenze
Piano Aziendale
del Rischio
(Risk manager)
Piano Sorveglianza ICA
(Comitato CIO)
Piano Qualità
Cartella clinica
integrata– FSE
(revisione)
Dati SDO
Dati PREVALE
Audit di risk m.
FMEA - FMECA
Analisi data base
Root cause analysis
Safety Walk Round
Lavoro in team
Formazione
Performance
Budget
COMUNICAZIONE
Informazioni al cittadino
Consenso informato
SORRY IT WORKS
Mediazione
Trasparenza
PIANO SANITARIO NAZIONALE 2011-2013
La politica di attuazione del governo clinico
richiede un approccio di “sistema” e si realizza
tramite l’integrazione di numerosi fattori:
LE BUONE
PRATICHE
Prevenzione
trombosi
venosa
profonda
Evento sentinella
Gestione farmaci
Audit clinico
CTA
antiblastici
appropriatezza Gestione ulcere da
uso antibiotici
pressione
lavaggio delle mani
Incident reporting
SUT
Scheda
unica terapia
Prevenzione
delle cadute
Check kist
Sala operatoria
Comunicazione difficile
LA SCHEDA … . (prima parte)
elementi anagrafici
dove, quando, a chi è occorso l’evento
elementi oggettivi descrittivi
cosa e come è successo, classificazione evento,
fattori contribuenti: fattori legati al paziente, al personale, al
sistema
Staff inadeguato/insufficiente - Insufficiente addestramento/inserimento
Gruppo nuovo/inesperto - Elevato turn-over - Scarsa continuità assistenziale
Protocollo/procedura inesistente/ambigua - Insuccesso nel far rispettare
protocolli/procedure - Mancato coordinamento - Mancata/inadeguata comunicazione
Mancanza/inadeguatezza delle attrezzature/manutenzione
Mancanza/inadeguatezza del materiale di consumo - Ambiente inadeguato
chi la compila?
Il Risk Manager
LA SCHEDA … . (seconda parte)
elementi di valutazione dell’ evento
- stima gravità esito
- stima rischio futuro
- incremento dei costi
- Attività intraprese, pianificazione e realizzazione
interventi correttivi (Audit)
- proposte di miglioramento
chi la compila?
Il Risk Manager che valuta la scheda e classifica il
caso in base alla gravità; inserisce la scheda nel
database regionale
Metodologie utilizzate per la sicurezza dei pazienti
e per la gestione del Rischio clinico
Il Safety WalkRound prevede :
interviste strutturate basate su
una serie di domande, sia
chiuse che aperte, e la
tassonomia
delle
criticità
rilevate
secondo
i
fattori
contribuenti di C. Vincent
nelle strutture
Obiettivi:
AUMENTA E MIGLIORA IL CLIMA ORGANIZZATIVO
GOVERNANCE DELLA SICUREZZA
Sicurezza clinica
Sicurezza
organizzativa
RISK ASSESSMENT
Sicurezza
Sicurezza lavoratori
Tecnico - strutturale
GLI ATTORI DELLA GOVERNANCE DELLA SICUREZZA
SICUREZZA CLINICA
SICUREZZA
TECNICO - STRUTTURALE
Clinici
Personale
di
Assistenza
Servizio
Tecnico
SICUREZZA
Direzione
Area
Assistenziale
Area
Progettazione
ORGANIZZATIVA
Direzione
Sanitaria
Direzione
Sanitaria
SICUREZZA
Area
Formazione
Direzione
Ingegneria
Area
Assistenziale Clinica
LAVORATORI
Direzione
Generale
Direzione
Generale
Direzione
Generale
Datore di Lavoro
Dirigenti e preposti
RSPP
Medico Competente
RLS
Organi di
staff
Organi di
staff
Fisica
Sanitaria
Economato
Rappresentanze
sindacali
Manutenzioni
Servizi
esternalizzati
Provveditorato
Evidenza Scientifica
Organismi
regionali
Organi di
staff
rischio ambientale
rischio clinico
Il sistema di gestione del
rischio affronta in modo
globale tutte gli ambiti
sanitari in cui l’errore si può
manifestare:
- il rischio clinico per il
degente, collegato all’attività
assistenziale; infortuni degli
utenti e dei visitatori;
il rischio occupazionale
relativo agli infortuni sul
lavoro;
- il rischio ambientale,
relativo alla struttura e
impianti;
- il rischio assicurativo
collegato al risarcimento dei
danni
GESTIONE DEL RISCHIO
• Approccio ampio e
concertato
• Responsabilità di tutti
operatori a tutti livelli
• Collaborazione pazienti,
familiari, caregiver
• Adozione di misure
dimostrate efficaci e
abbandono delle
pratiche non sicure
one
man
band
R
I
S
K
M
A
N
A
G
E
r
ORGANIZZAZIONE PENSATA SUI LIMITI UMANI
• le persone possono sbagliare nonostante le
migliori intenzioni, competenze e la buona volontà
• porre il focus sul contesto organizzativo e
culturale anziché sulla performance individuale
• ridisegnare i sistemi
• imparare dagli errori e promuovere una cultura di
apprendimento e comunicazione (Reason, 2003)
La cultura della
sicurezza del
paziente prevede
un rapporto aperto e
diretto tra i vari operatori
ed un clima di
integrazione e
collaborazione.
“Il problema della sicurezza
dei pazienti può essere meno
difficile da risolvere rispetto
ad altri punti critici
(non-autosufficienza, spesa
farmaceutica e altro)
perchè non coinvolge nè
introduce quelle differenze
ideologiche e di parte che
possono provocare una
situazione di stallo”
emergenze nel sistema sanitario nazionale
trasversale a molte fra le categorie sanitarie
RISCHIO CLINICO E INFEZIONI OSPEDALIERE
rappresentano il principale obiettivo dei documenti
sanitari relativi alla gestione della qualità e rischio
clinico ed ai programmi di risk management.
ANSA) - STRASBURGO, 22 OTT PARLAMENTO
EUROPEO
Ogni anno nell'Unione europea 37 mila persone
muoiono a causa delle infezioni ospedaliere:
I dati parlano di una percentuale che oscilla tra l'8 ed il
12% di cittadini che sono vittime d’infezioni associate
all'assistenza sanitaria, a errori connessi al
trattamento o a problemi legati a dispositivi medici
difettosi.
Il numero di decessi dovuti alle infezioni ospedaliere
''deve fortemente ridursi''
Le infezioni correlate alle pratiche assistenziali:
cosa è cambiato negli ultimi decenni?
Evoluzione del concetto di IO
IERI: infezioni contratte nel corso del
Ricovero in ospedale, che non erano
Manifeste clinicamente, al momento della
ammissione, ma che si manifestano, in
genere dopo almeno 48 ore dal ricovero,
durante la degenza stessa o dopo le
dimissioni.
OGGI: Infezioni correlate a processi
assistenziali (ICPA) ed all'attività
lavorativa in ambiente sanitario
anche non strettamente ospedalieri
Infezioni correlate all’assistenza
sanitaria e sociosanitaria (Ica)
Infezioni acquisite nelle strutture
sanitarie
Le ICA sono insite nell’attività sanitaria,
l’azzeramento è impossibile
allora è opportuno che le ICA siano misurate
e certe ridotte nella loro concentrazione
Alcune categorie di errore
ERRORE NELL’USO
DEI FARMACI
Errore di prescrizione, preparazione, trascrizione,
distribuzione, somministrazione, monitoraggio
ERRORE
CHIRURGICO
Corpi estranei in cavità; intervento su parte o lato
sbagliato; esecuzione chirurgica impropria;
chirurgia non necessaria
ERRORE NELL’USO
DELLE
APPARECCHIATURE
Malfunzionamento per problemi di fabbricazione;
malfunzionamento dovuto all’operatore; uso in
condizioni non appropriate; manutenzione
inadeguata; istruzioni inadeguate; pulizia non
corretta
ESAMI O
PROCEDURE
DIAGNOSTICHE
Non eseguiti; programmati ma non eseguiti;
eseguiti in modo inadeguato o scorretto; eseguiti
su paziente sbagliato; non appropriati
ERRORI NELLA
TEMPISTICA
Ritardo nel trattamento farmacologico; ritardo
nell’esecuzione dell’intervento chirurgico; ritardo
nella diagnosi; altri ritardi
Errore di terapia: ogni evento prevenibile che può
causare o portare ad un uso inappropriato del
farmaco o ad un pericolo per il paziente
(National Coordinating Council for Medication Error Reporting and Preventing – NCCPMERP)
Raccomandazione per la prevenzione degli errori in
terapia con farmaci “look-alike/ sound-alike”
(LASA) farmaci sosia (sembrano simili/suonano
simili)
adozione della scheda unica di terapia (SUT) per la
prescrizione, preparazione e somministrazione del
farmaco.
Procedura Aziendale per la gestione della
“Scheda Unica di Terapia (SUT)”
definire le responsabilità e le modalità di introduzione e
gestione della SUT, che integri in un unico documento
tutte le informazioni sul processo terapeutico dei pazienti
ricoverati.
•implementare la diffusione della procedura a tutto il
personale interessato;
•revisionare la procedura Aziendale,
•organizzare programmi di formazione e informazione;
•monitorare attivamente l’applicazione della procedura.
DOSAGGIO
SBAGLIATO
IERI……..
C
A
L
L
I
G
R
A
F
I
E
ORARI
SBAGLIATI
INTERAZIONE
FRA FARMACI
INCOMPLETEZZA
DELLE
INFORMAZIONI
Errata trascrizione
I
N
C
O
M
P
R
E
N
S
I
B
I
L
I
OGGI
Un sistema COMPLETO per la gestione
di tutte le attività che partono dalla prescrizione
delle
terapie,
passando
attraverso
l’approvvigionamento
logistico
dei
farmaci,
garantendone la tracciabilità, la consegna al
personale infermieristico e la somministrazione
sicura
IL RISCHIO OCCUPAZIONALE
Ogni anno in Italia avvengono 1.000.000 di incidenti
sul lavoro: il 36% dei quali in ambito Sanitario
IL RISCHIO OCCUPAZIONALE IN SANITÀ
• il settore sanitario è uno dei più grandi settori
occupazionali in Europa (10% circa dei lavoratori - il
77% sono donne )
• il tasso di infortuni correlati al lavoro nel settore
sanitario è più alto del 34% rispetto alla media ue
In Italia avvengono ogni anno in ambito sanitario
ed ospedaliero oltre 130.000 infortuni che
comportano un’esposizione al sangue o ad altre
sostanze biologiche potenzialmente infette.
RISCHIO OCCUPAZIONALE
NELLE STRUTTURE SANITARIE
Rischio
ingegneristico
strutturale
ambientale
tecnologico
Rischio trasversale
Effetto sinergico di più fattori:
modalità organizzative
turni, condizioni di lavoro
Rischio di natura
biomedico
Presenza dell’uomo e
attività svolte
• biologico
• da agenti fisici
• da agenti chimici
• da movimentazione
di carichi
• da videoterminali
• da radiazioni
ionizzanti e non
ionizzanti
Direttiva 2010/32/UE recepita da
ogni stato membro 11 maggio 2013:
«prevenzione e eliminazione del rischio di
infezione per gli operatori sanitari»
obiettivo da raggiungere: massima sicurezza possibile
dell’ambiente di lavoro, evitando ai lavoratori sanitari
ogni possibile esposizione al rischio biologico.
Sul
Corriere della sera (12
maggio) di un articolo di
Umberto Veronesi intitolato “Il
dialogo con il malato è la prima
terapia”.
soli 18 secondi il tempo che intercorre tra
l’inizio del racconto del paziente e il primo
intervento del medico, che in genere lo
interrompe e formula subito una diagnosi
IL NUOVO RAPPORTO MEDICO PAZIENTE
CONFRONTO TRA DUE ESPERTI
“Nella nuova visione bisogna intendere il medico
come un esperto della malattia e il paziente come
l’esperto della sua
malattia:
dunque
tra
i due
avviene un
Gianni Grassi, sociologo e
paziente, Incontro
incontro tra due
13.6.2004 Associazione
esperti”.
culturale Gruppo Eventi)
DARE VOCE AI PAZIENTI NELLE ATTIVITÀ
DI GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO E NON
SOLO!!!
“IL POSTO DELLE FRAGOLE”
Il protagonista, un anziano medico, ha un incubo.
Sogna di dover superare un esame. Gli viene chiesto
qual è il primo dovere del medico e non sa la risposta.
L’esaminatore gli ricorda con severità: “Il primo dovere
del medico è chiedere perdono”.
“British Medical Journal” “etica dell’ignoranza”, cioè la
coscienza dei limiti e delle carenze, personali e della
medicina. «il primo dovere dei malati – se si vuole
davvero rinnovare un patto epocale è quello di
“concedere il perdono”,
New England Journal of Medicine. Guilt, fear and
loneliness can plague patients, families and
caregivers after medical error.
“Errare è umano”
“Perdonare è
divino”.
Sensi di colpa, paura e solitudine: dopo
un episodio di malpractice, affliggono
sia i pazienti e le loro famiglie sia gli
operatori sanitari e le loro famiglie.
“Come possiamo definire e
caratterizzare le dimensioni umane
dell’errore medico così che i pazienti, i
familiari e i clinici possano raggiungere
un qualche accordo e trovare pace per
voltare pagina e ricominciare grazie
anche al perdono?
Paralizzati dalla vergogna, magari senza nemmeno ancora aver
compreso in cosa hanno sbagliato, i medici attraversano un
inferno forse non terribile come quello delle vittime degli errori,
ma comunque tremendo”.
IL TEMA
Bocche cucite e non ammettere in nessun modo
l’errore. Il vento sta cambiando?
SORRY
IT WORKS
Questa espressione esprime il tentativo di attuare
concretamente un insieme di iniziative per la
gestione della relazione tra strutture sanitarie e
pazienti al verificarsi di un evento avverso.
ERRORI MEDICI E MALPRACTICE:
INIZIA L'ERA DELL'ONESTÀ?
Gli esperti dell’Harvard
Medical School hanno definito
4 step di comunicazione
successivi:
- dire al paziente e alla sua famiglia cosa è successo,
descrivendo i fatti e non speculando su come e
perché si sia verificato l’errore: le prime deduzioni
possono essere errate;
- assumersi la responsabilità: gli errori si evitano
intervenendo sulla struttura organizzativa, non
incolpando altri operatori sanitari;
- chiedere scusa subito: la compassione umana per
un sincero rimorso disinnesca la rabbia e contribuisce
a ricreare la fiducia tra cittadini e staff sanitario;
- spiegare cosa si può cambiare per evitare un simile
errore in futuro: sapere che il loro dolore può evitare
problemi simili ad altre persone in futuro aiuta i
pazienti o le loro famiglie ad elaborarlo.
I medici hanno sempre saputo che queste erano le
cose più giuste da fare.
È ora che qualcuno dica loro che sono anche le
più convenienti.
Responsabilità professionale. Studio Agenas su
gestione sinistri e polizze. Ok solo sette Regioni. A
quota 12.000 le denunce di sinistro nel 2012
Rispetto al 2009 segnalate piccole
evoluzioni, ma anche una limitata
conoscenza
dell’istituto
della
mediazione e scarsa adozione del
glossario dei sinistri.
Regioni in ritardo anche sulla
gestione dei rapporti con la Corte
dei conti.
I sinistri nel 2012 sono stati
12.000. Costo medio 40.000 euro
LA MEDIAZIONE – UN NUOVO
APPROCCIO
Ieri: gestione dei conflitti basata sul controllo di
un’autorità centrale e sanzioni in caso di violazione
delle norme
Anni ‘ 70: modelli interattivi di assunzione delle
decisioni e di risoluzione delle controversie
Oggi: affermazione dell ’ alternative dispute
resolution
(ADR)
ispirata
alla
tradizione
anglosassone della common law.
•
•
•
•
Mediazione
Arbitrato
Conciliazione
Negoziazione
LA MEDIAZIONE IN SANITÀ
Lo scopo primario della conciliazione in campo
sanitario deve essere, non tanto l ’ accordo
formale delle parti o il risarcimento, quanto il
pieno recupero fisico e la ricostruzione della
fiducia lesa, del dialogo fra paziente
insoddisfatto e struttura/personale sanitario,
obiettivo essenziale per la tutela dell ’ intero
Sistema Sanitario
Nel contesto europeo i sistemi sanitari ed assicurativi
tendono sempre più a privilegiare le strutture che
monitorano e dimostrano in modo trasparente di
ottemperare a standard rigorosi di eccellenza.
Consiglio dei Ministri approva bozza di decreto legislativo
per il recepimento della Direttiva 2011/24/UE sulla assistenza
sanitaria transfrontaliera - 3 dicembre 2013
L’OBBLIGO (degli stati membri) di offrire, in tempi
brevi, informazioni chiare, trasparenti, intellegibili e
accessibili a tutti i pazienti circa i loro diritti
• standard di qualità e sicurezza (elevati),
• vigilanza dei prestatori di assistenza sanitaria,
• accessibilità agli ospedali per i disabili,
• fatture e prezzi trasparenti,
• autorizzazione/iscrizione dei prestatori e la loro
copertura assicurativa,
• procedure circa i reclami e le denunce
Poiché non è immaginabile giungere a garantire la
sicurezza totale, la si dovrà ritenere “adeguata”
quando relativamente alla situazione d’ipotesi, si
saranno contenute le perdite,
non diversamente trasferibili, entro limiti
fisiologicamente accettabili
egidio.sesti@aslroma
NON SERVONO NUOVE CREDENZE PER
NUOVI RISULTATI
Ignaz Semmelweis, 1815-1865
Viene annunciata la più grande catastrofe naturale
che mai si sarebbe potuto immaginare: da qui a un
mese un apocalittico maremoto sommergerà tutte le
terre emerse e con esse tutti gli esseri viventi del
pianeta. La scienza è impotente. Le principali autorità
religiose si riuniscono in un simposio per concordare
le linee guida per un sostegno spirituale in vista
dell’ineluttabile evento.
“Fratelli, preghiamo tutti insieme - racomanda
il Papa – per prepararci all’eternità”.
“Fratelli, rassegniamoci e aspettiamo –
sentenzia il Muftì – sia fatta la volontà di
Allah”.
“Ragazzi, coraggio – dichiara il Rabbino di
Israele – abbiamo trenta giorni per imparare a
Moni Ovadia vivere sott’acqua!”.
egidio.sesti@aslromab.it