ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE STATALE “E. VANONI” Via Malagrida P. Gabriele n. 3 - 22017 MENAGGIO - COMO Tel. 0344 32539 - Fax: 0344 30496 e-mail: vanoni.menaggio@tiscali.it www.istitutovanonimenaggio.gov.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2014-2015 1 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 SOMMARIO Pag. Sommario Dati generali Situazione geografica Indirizzi di studio Certificazione qualità Politica della qualità Formazioni classi prime- accoglienza Potenziamento qualitativo trienni Modello organizzativo Organigramma di Istituto Coordinatori di classe Funzioni e responsabilità Funzioni strumentali al POF Progetti, attività, corsi Aggiornamento dei docenti Verifica di sistema Rapporti scuola- famiglia 02 03 04 04 05 06 07 10 11 12 16 17 22 25 27 28 29 Pag. Strutture Finalità didattico-educative Valutazione,recupero,sostegno, riorientamento Scala di valutazione Criteri di valutazione Esame di Stato Attribuzione credito scolastico Piano annuale delle attività Calendario scolastico Scheda Liceo Scientifico Schede Liceo Scienze applicate Scheda Ambiente e Territorio Scheda biennio unico Scheda Amministrazione Finanza e Marketing Scheda Sistemi informatici Aziendali Scheda Istituto tecnico per il Turismo Scheda Servizi Enogastronomia e Alberghieri Scheda Corso IEFP Trasparenza amministrativa Regolamenti dell’Istituto 2 30 32 33 40 41 42 44 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 57 58 PIANO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” ANNO SCOLASTICO 2014-2015 DATI GENERALI Classi attivate: Menaggio Porlezza TOTALE 34 9 43 Numero alunni: Menaggio – corsi diurni Porlezza TOTALE 672 151 823 Ripartizione studenti e classi: CORSI CLASSI A MENAGGIO 10 Liceo scientifico Istituto tecnico economico: amministrazione finanza e marketing e sistemi informativi aziendali Istituto tecnico economico: turistico Istituto tecnico tecnologico: costruzioni, ambiente e territorio Servizi enogastronomico ALUNNI CLASSI A PORLEZZA ALUNNI 9 151 186 11 222 6 124 7 140 Dirigente Scolastico: Prof.ssa Laura Francesca Rebuzzini Direttore dei Servizi Amministrativi: Sig.ra Maria Bambina Cariboni Personale: Docenti 104 Assistenti amministrativi Assistenti tecnici Collaboratori scolastici 7 7 14 3 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA SITUAZIONE GEOGRAFICA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 L’Istituto Vanoni, sito in Menaggio, si caratterizza per l’ampia estensione del bacino d’utenza. Il territorio di riferimento si colloca pur sempre in zona periferica nell’ambito della circoscrizione provinciale, caratterizzandosi per la distanza dai maggiori centri della Provincia, a cominciare dal capoluogo. L’Istituto è l’ unica struttura di scuola superiore di riferimento per la zona dell’Alto Lago, per il Porlezzese, per la Valle Intelvi, per il centro lago e la sponda lacuale BellagioLezzeno. L’ampio territorio, quasi totalmente montano, si presenta d’altra parte disperso in piccoli nuclei abitativi, spesso poi frammentati in frazioni. Il fondovalle e le zone costiere del lago hanno visto lo svilupparsi di alcuni centri relativamente maggiori, che fungono da polo di attrazione. Ne consegue una notevole difficoltà nelle comunicazioni, con tempi di percorrenza sempre elevati e, per i piccoli centri delle valli e di montagna, una difficoltosa mobilità per la scarsa rete di trasporto pubblico. L’isolamento residenziale ha spesso influito negativamente sull' esito del successo scolastico: è su questo aspetto anche che le iniziative promosse nell' Offerta Formativa intendono incidere positivamente con l'apporto di collaborazione delle famiglie e degli Enti di Amministrazione del territorio. ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 INDIRIZZI DI STUDIO L'Istituto nasce negli anni '60 come sezione staccata dell' I.T.C ."Caio Plinio Secondo" di Como, diviene autonomo nel 1979. Dal 1982 l’ ITC aderisce al progetto assistito IGEA. Nel 1996 sono stati attivati due nuovi indirizzi: il Liceo Scientifico e l’Istituto per Geometri. Nel 1999 viene avviato anche l'Istituto Tecnico per il Turismo e, da settembre 2001 sono attivi i corsi serali del Progetto Sirio per giovani adulti e lavoratori che conducono al conseguimento del diploma di Ragioniere e di Geometra. Dal Settembre 2001 è aperta a Porlezza una sede associata con la dislocazione di alcune classi dell’istituto tecnico: tale scelta è stata determinata dalla mancanza di spazi nella sede centrale e dalla volontà degli organi responsabili di garantire agli alunni la possibilità di frequentare l’anno scolastico in sedi meno distanti dalla loro residenza, con una positiva ricaduta sull’esito del successo scolastico e nella lotta alla dispersione. La sede staccata di Porlezza si è realizzata grazie ad una convenzione tra Comune di Porlezza, Amministrazione Provinciale, Istituto Vanoni. Nell’anno scolastico 06/07 è stato inaugurato il corso professionale dell’istituto alberghiero. Nel 2010 in conseguenza del riordino degli Istituti Professionali, sono stati attivati corsi regionali IeFP di durata triennale per il conseguimento della qualifica nel settore della ristorazione e per la qualifica nel settore dell’accoglienza turistica. Nell’ottica della qualità I.I.S.S. Vanoni mira ad essere la struttura portante di un sistema formativo che, per qualità funzionalità e livello di prestazioni contribuisce allo sviluppo economico e sociale del territorio in cui è locato. 4 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il 7 aprile 2006 l’Istituto Vanoni ha ottenuto la certificazione di qualità, pertanto è stato inserito tra le scuole che possono fregiarsi di titolo di “scuola di qualità ISO 9001/2000”. A marzo 2009 l’Istituto Vanoni ha confermato la situazione, ottenendo la certificazione ISO 9001/2008. Tramite questo processo nuovo ed impegnativo per una realtà scolastica si otterranno: Vantaggi operativi immediati: - ottimizzazione, razionalizzazione dei processi produttivi - miglioramento della gestione e del controllo delle attività - velocizzazione delle pratiche ripetitive Vantaggi di prospettiva: - garanzia di una formazione di qualità per gli utenti (studenti) - adattamento dell’offerta formativa alle esigenze della realtà sociale ed economica - soddisfazione del personale (studenti, docenti, collaboratori) coinvolto nel processo e dell’ambiente economico ad esso collegato. - motivazione del personale e del corpo docente grazie ad una concreta politica di continuo miglioramento - coinvolgimento di tutti i collaboratori in un progetto comune e permanente - attuazione di sempre maggiore trasparenza sull’intero sistema organizzativo - miglioramento dell’ immagine della scuola - opportunità di sviluppo di una cultura della qualità attraverso la concreta sperimentazione ORGANIZZAZIONE E COINVOLGIMENTO L’implementazione del progetto qualità si attua per processi, che descrivono le attività e le prestazioni che la scuola mette in atto per realizzare l’offerta formativa. La descrizione delle attività è raccolta nel Manuale della Qualità (MQ), disponibile in forma cartacea, sul sito web dell’Istituto per tutti gli attori del processo e gli utenti (studenti, famiglie, sistema istituzionale, mondo del lavoro) La realizzazione del SGQ risulta dal contributo di tutti gli attori della scuola Le funzioni che assicurano la corretta applicazione dell’ SGQ sono: • RQ responsabile della qualità: il Dirigente Scolastico • GQ gestore della Qualità • STAFF di GESTIONE della QUALITA’ 5 POLITICA DELLA QUALITA’ L’istituto d’istruzione superiore “Ezio Vanoni” si caratterizza come polo di formazione attorno ai tre indirizzi (ragioneria, turistico, geometri) dell’istruzione tecnica , del liceo scientifico e dell’istruzione professionale alberghiera. Ha la sua sede centrale a Menaggio e una sede associata a Porlezza. Si articola in corsi diurni e serali. E’ la struttura formativa di riferimento per tutta la sponda occidentale del Lario e per buona parte di quella orientale pur nel quadro di un collegamento lacuale non pienamente funzionale. Le relazioni con il territorio e la sua specificità ne determinano il ruolo centrale in ogni ipotesi di sviluppo del sistema formativo per una vasta zona dell’area comasca, ancorché decentrata rispetto al capoluogo, con particolari legami con il Cantone Ticino nella vicina Confederazione elvetica. In quest’ottica il “Vanoni” mira ad essere la struttura portante di un sistema formativo che per qualità e funzionalità contribuisce allo sviluppo economico e sociale del territorio in cui è collocato, con interventi che vanno nella direzione di: attivare politiche di innalzamento del livello di istruzione e di formazione attuare un programma che contrasti la dispersione e gli abbandoni e sostenga l’obbligo formativo integrare il sistema formativo con il sistema economico del territorio superare la marginalità del territorio attivando sperimentazioni capaci di dotare l’area di un profilo di eccellenza in alcuni settori sui quali maggiormente insiste la richiesta contribuire alla costruzione di filiere formative in grado di dare risposte funzionali alle vocazioni socio-economiche di un’area transfrontaliera a forte vocazione turistica. Con l’introduzione del SGQ conforme alla norma ISO 9001 la scuola si prefigge i seguenti obiettivi: Migliore garanzia di una formazione di qualità per gli studenti (Utenti) Motivazione del personale e del corpo insegnante grazie ad una concreta politica di miglioramento continuo Opportunità di sviluppo di una cultura della qualità attraverso la concreta sperimentazione. Adattamento dell’offerta formativa alle mutevoli esigenze del mercato (realtà economica) Soddisfazione degli attori (studenti, insegnanti, collaboratori) coinvolti nel processo e dell’ambiente economico ad esso collegato Coinvolgimento di tutti i collaboratori in un progetto comune e permanente Miglioramento della trasparenza sull’intero sistema organizzativo Miglioramento dell’immagine della Scuola STRUTTURA DEL SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ (SGQ) MP1-Gestione e conduzione Esigenze Attività di direzione generale Richieste UTENTE UTENTE Attività d’amministrazione MP2 Formazione curricolare MP3 Formazione extracurricolare MP4 Progetti e altre prestazioni MP6 Miglioramento continuo Riesame 6 MP5 Servizi Prestazioni Soddisfazione ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA FORMAZIONE CLASSI PRIME ED ACCOGLIENZA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Le classi di ogni indirizzo saranno costituite in modo tale da determinare una composizione il più possibile omogenea. Criteri per la formazione delle classi: • rispettare un’equa suddivisione numerica tra ciascuna delle classi prime di orni indirizzo • creare, per gli indirizzi con più di una lingua straniera, gruppi omogenei rispetto alla conoscenza delle diverse lingue • mantenere l’equilibrio nella distribuzione rispetto alle votazioni riportate in uscita dalla scuola secondaria di primo grado • rispettare, nel limite del possibile, le aggregazioni richieste dalle famiglie degli alunni • evitare la concentrazione di gruppi troppo numerosi dalla stessa scuola secondaria di primo grado • suddividere in modo equilibrato i ripetenti provenienti da classi dello stesso indirizzo, da classi di altri indirizzi o da altre scuole • assegnare equamente per sesso e, nel caso di corsi prevalentemente maschili o femminili, evitare di inserire in un’unica classe gli alunni del sesso minoritario • ripartire equamente i ragazzi con problemi comportamentali esplicitati nei giudizi stilati dai docenti dell’ordine scolastico precedente e gli studenti non italofoni evitando di concentrare nella stessa classe alunni con la medesima L1 L’assegnazione dei gruppi alle sezioni dello stesso indirizzo avviene per sorteggio. Sono esclusi dal sorteggio: 1. I ripetenti che facciano richiesta di rimanere nella stessa sezione 2. I ragazzi con fratelli o sorelle nello stesso indirizzo 3. I figli dei professori in servizio presso la scuola 4. I ragazzi diversamente abili L'accoglienza degli alunni delle classi prime ha lo scopo di favorire un adeguato inserimento nella nuova realtà scolastica. Tale azione implica: • l' accertamento dei livelli di partenza, mediante diverse modalità e con svariati strumenti da effettuarsi all’inizio della scuola; • l' attivazione del processo di formazione del gruppo classe e di integrazione di tutti gli alunni attraverso attività che favoriscano la reciproca conoscenza e l'assunzione di obiettivi e compiti comuni. L’attività di accoglienza ed inserimento ha le seguenti finalità ed obiettivi: FINALITA’ Standardizzare le procedure di inserimento, dell’azione didattica e delle procedure valutative degli alunni non italofoni nell’Istituto comprensivo Vanoni sede di Menaggio e Porlezza, facendo riferimento alla documentazione pregressa già deliberata e in accordo con le disposizioni legislative vigenti in materia. OBIETTIVI Previsione del “Protocollo d’Accoglienza” Individuazione dei criteri per l’adeguamento ai bisogni formativi degli alunni stranieri delle programmazioni curricolari adottate nelle diverse discipline e relativa valutazione scolastica. Archiviazione del materiale prodotto durante l’attività con gli alunni per renderlo: - STRUTTURATO - FRUIBILE al di fuori del contesto in cui è stato prodotto 7 - AGGIORNATO INSERIMENTO E ACCOGLIENZA ALUNNI NON ITALOFONI La presenza di alunni non italofoni iscritti nell’istituto, ha determinato una riflessione da parte della comunità educante in merito a procedure, modalità e prassi di inserimento dei neo-arrivati (Nai) e degli altri iscritti, al fine di sostenere l’integrazione, il diritto allo studio e il successo formativo. La scuola come comunità educante deve “farsi carico” degli studenti, per offrire risposte adeguate ai loro bisogni. Per promuovere l’inserimento e l’integrazione degli studenti non italofoni il POF d’istituto ha recepito esperienze formative e progettuali e quanto è stato prodotto a partire dagli anni in cui è attivo il “Progetto Integrazione”. Vi è quindi una raccolta, a posteriori, delle buone pratiche diffuse da qualche anno presso l’istituto Vanoni (sulla base della riforma prevista dalla Legge 53/03). L’istituto possiede e sviluppa: - “PROGETTO INTEGRAZIONE” contiene le linee generali d’indirizzo dell’istituto - “PROTOCOLLO ACCOGLIENZA” esplicita le procedure approvate dal Collegio Docenti - PROGETTO TUTORAGGIO - COMMISSIONE INTEGRAZIONE ha la funzione di promuovere ed attivare procedure condivise da parte di tutti i consigli di classe, per evitare il rischio della frammentarietà degli interventi fornendo soluzioni a problemi contingenti, in un’ottica interculturale. Il gruppo di lavoro si occupa, in maniera graduale della revisione dei curricoli del biennio e se possibile anche del triennio. Detti curricoli dovranno essere declinati in un’ottica di accoglienza, rispondenti alle indicazioni fornite dal “Protocollo Accoglienza” d’istituto, ai “Criteri per la stesura del piano annuale educativo” e agli esempi di “Buone pratiche”. Nei limiti del possibile la commissione si occuperà di raccogliere ed archiviare i materiali prodotti in una “banca dati” per renderli fruibili da tutti i docenti (unità di lavoro e relative verifiche, semplificazione di lezioni, schemi …). Alcuni materiali prodotti sono nella biblioteca scolastica: sezione stranieri. La commissione è composta: Dirigente Scolastico che fornisce esperienza e consulenza normativa al gruppo di lavoro Docenti offrono consulenza sulla base delle competenze disciplinari e didattiche, declinano le programmazioni in base ai livelli linguistici degli studenti (QCE delle lingue) Docente in utilizzo sul progetto (Pr-Int) fornisce supporto organizzativo, consulenza, materiali utili alla semplificazione didattica PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE in utilizzo sul Progetto Integrazione indicante le procedure e i tempi da attivare per l’integrazione (chi fa che cosa, tempi, scadenze, modalità…) - CRITERI PER LA STESURA DEL PIANO ANNUALE EDUCATIVO (modello ML 2-07 Manuale della Qualità d’istituto) - CRITERI D’INTERVENTO CON GLI STUDENTI l’intervento in I.B. e in I.S. debbono tenere conto dei livelli linguistici del Quadro Comune Europeo delle Lingue - LABORATORIO DI ITALBASE E ITALSTUDIO (il lab. utilizza vocabolari e testi specifici per l’acquisizione della lingua italiana - AREA INTEGRAZIONE la commissione si prefigge anche di uniformare quanto più possibile le procedure inerenti le linee generali d’integrazione - COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI il docente in utilizzo, raccolte le informazioni attraverso il modello di iscrizione e il documento di certificazione degli esiti scolastici della scuola secondaria di primo grado, partecipa alla formazione delle classi prime, applicando quei criteri utili al fine di formare gruppi quanto più omogenei - Il docente in utilizzo ha contatti con i referenti dell’orientamento dei vari istituti comprensivi presenti sul territorio 8 - PROGETTO DI INTERVENTO PER RECUPERO tenuto conto dei saperi minimi disciplinari deliberati del Collegio Docenti e delle indicazioni dettate dai Dipartimenti Disciplinari, consente di progettare interventi di recupero didattico (Idei per stranieri) - L’UFFICIO DI SEGRETERIA che fornisce la prima accoglienza delle famiglie e degli studenti e facilita le procedure organizzative d’inserimento - RAPPORTI CON GLI ENTI TERRITORIALI (Ust, Comuni, Azienda Sociale, Dirigenti Scolastici del territorio, ex-Eda, Cooperative, Associazioni…) con lo scopo di attivare percorsi condivisi e operare in maniera sinergica al fine di superare quanto più possibile le criticità. La scuola si impegna, nell’ambito delle proprie possibilità, a fornire informazioni, divulgare iniziative utili al coinvolgimento dei genitori nel tessuto sociale territoriale - RAPPORTI CON LE FAMIGLIE incontri programmati durante l’anno (oltre agli incontri calendarizzati dall’istituto, sono previsti colloqui all’atto dell’iscrizione e in base alle esigenze personali) - ADERISCE ad iniziative e progetti promossi dall’U.s.t. e dal territorio,con lo scopo di rispondere ai bisogni formativi degli studenti e delle loro famiglie. INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La scuola accoglie gli alunni in situazione di handicap cercando di favorirne l’integrazione e l’apprendimento in ottemperanza alla legge quadro 104/1992. L’integrazione degli alunni diversamente abili non deve limitarsi ad una presenza fisica dell’alunno nell’ambiente scolastico, ma deve essere realmente formativa e socializzante, finalizzata cioè all’acquisizione, per quanto possibile, dell’autonomia delle strumentalità di base indispensabili all’alunno per diventare parte attiva di un gruppo. L’apprendimento si effettua attraverso interventi di sostegno, per quanto possibile, in classe, allo scopo di favorire il processo di socializzazione ed il senso di appartenenza al gruppo da parte dell’alunno. In questi casi è compito dell’insegnante di sostegno adeguare le proposte didattiche alle effettive capacità, operando tutti i possibili collegamenti con l’attività della classe. L’organizzazione dell’attività di sostegno dovrà privilegiare, per quanto possibile, il collegamento con l’attività della classe di appartenenza. La strada per perseguire questo obiettivo passa attraverso: • La collaborazione e l’intesa tra l’insegnante di sostegno e gli insegnanti della classe da attuarsi quotidianamente e periodicamente negli incontri di programmazione e verifica; • Frequenti contatti con la famiglia; • Allestimento di spazi per attività di laboratorio e disponibilità di sussidi ed attrezzature specifiche; • Condivisione del progetto di inserimento da parte dei docenti della scuola; • Collaborazione con gli esperti esterni che seguono gli alunni. Gli insegnanti di sostegno chiedono in corso d’anno incontri con gli operatori A.S.L. o personale specialistico per concordare programmi di intervento e per discutere problemi specifici relativi agli studenti diversamente abili, o con disturbi dell’apprendimento e/o comportamento. Il personale Assistente comunale e gli operatori del servizio Socio Sanitario dell’A.S.L. sono autorizzati ad accedere alle classi ed a partecipare alle riunioni degli Organi Collegiali in occasione della discussione di casi o problemi inerenti la loro attività. Gli interventi individualizzati che si renderanno necessari saranno affidati, principalmente, ma non esclusivamente, al docente di sostegno. La responsabilità educativa e didattica sarà di tutti i docenti della sezione e, più generalmente, della scuola. 9 PIANO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” POTENZIAMENTO QUALITATIVO DEI TRIENNI DI INDIRIZZO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 L'Istituto offre da anni agli studenti del terzo e del quarto anno di corso la possibilità di effettuare stage formativi in azienda, in un progetto di alternanza scuola-lavoro, che vede al termine dell'anno scolastico gli studenti inseriti nelle varie ditte ed uffici della zona per un periodo di due o più settimane. Tale esperienza potrà essere anche anticipata alla fine del terzo anno, con modalità e finalità specifiche. Sarà assicurata inoltre agli studenti del Liceo Scientifico, grazie all'accordo di convenzione con l' Università Insubria di Como-Varese, la possibilità di effettuare settimane e/o percorsi di ricerca presso i laboratori della facoltà dell’Università Insubria, ai fini orientativi e di migliore qualificazione della preparazione scientifica. Come ulteriore attività di orientamento al proseguimento degli studi, per gli studenti del quarto e del quinto anno, si prevedono le seguenti iniziative: • partecipazione ai momenti di informazione specifici organizzati e offerti dalle agenzie specializzate e dalle Università; • incontri con esponenti del mondo del lavoro e delle professioni presenti sul territorio; • incontro con docenti dell’ Università per proposte di moduli didattici, finalizzati all’orientamento; • partecipazione a stage e tirocini di lavoro. L’esperienza consolidata di diversi anni conferma che la proposta di alternanza scuolalavoro è molto gradita agli studenti ed è molto efficace per la loro formazione, e che, contemporaneamente, è ben vista dalle aziende, interessate anche ad avere canali aperti per le loro politiche di assunzione. Da più due anni le classi quarte dell’Istituto Turistico svolgono per tre settimane scolastiche attività lavorativa presso strutture recettive turistiche della provincia di Como e di Lecco, in collaborazione con il Centro di Formazione Professionale di Como e l’Unione Albergatori di Como e Lecco. Nell’a.s. 2013/2013 anche la classe quarta dell’Istituto Alberghiero effettuerà un periodo di stage lavorativo di tre settimane in orario curriculare. 10 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA MODELLO ORGANIZZATIVO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il “Vanoni” è un Ente inserito nel sistema dell’Istruzione Pubblica statale e come tale i rapporti con il personale sono regolati dai contratto collettivi nazionali di settore, dalla contrattazione nazionale integrativa e da quella decentrata.. L’immissione negli organici è disciplinata dalle leggi e dai regolamenti che regolano l’accesso alla pubblica amministrazione e in particolare al settore della scuola. Il modello organizzativo interno è strutturato in cinque aree: • • • • • l’area della direzione: Dirigente, collaboratori e staff della direzione con funzione di promozione e coordinamento delle attività della scuola; l’area della docenza con compiti inerenti al funzionamento didattico della scuola e articolata secondo specifiche modalità organizzative (gruppi di lavoro, di progetto, ambiti disciplinari Collegio e Collegio di Indirizzo, Consiglio di Classe); l’area tecnico-amministrativa costituita dagli uffici di segreteria, dai tecnici dei laboratori e diretta dal Direttore Servizi Generali Amministrativi; l’area di supporto composta da personale con compiti integrativi o ausiliari al funzionamento della scuola; l’area della partecipazione, costituita dagli organismi collegiali elettivi a più componenti ( Consiglio d’Istituto e Giunta Esecutiva, Consigli di Classe, funzioni strumentali e referenti d’indirizzo). I processi di funzionamento Le funzioni essenziali che sovrintendono al funzionamento dell’Istituto in ogni unità organizzativa fanno riferimento, in un’ottica di integrazione, a quattro fasi fondamentali: • funzioni di pianificazione e di progettazione • funzioni di programmazione e di gestione • funzioni di erogazione dei servizi • funzioni di valutazione e controllo 11 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO Dirigente Scolastico e Responsabile della Qualità ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Prof.ssa Laura Francesca Rebuzzini Collaboratori del Dirigente Scolastico con funzioni delegate per gli aspetti Prof. Oscar Mella organizzativi in materia di rapporti con alunni e personale docente Con funzioni delegate alla gestione Prof. Massimo Pedrazzini dell’orario e della sostituzione dei docenti assenti Addetti alla vigilanza Nella sezione staccata di Porlezza Prof.ssa Sonia Gagliardi Gestore della qualità Prof.ssa Rose Giarritta Prestipino Referenti degli Indirizzi Liceo scientifico / opzione s.a. Prof.ssa Alessandra Petazzi Amm. Fin. Marketing / articol. S.I.A. Prof. Giorgio Terragni Costruzioni, ambiente e territorio Prof. Carlo Franzelli Turismo Prof.ssa Chiara Meloni IP Enog. ed Osp. Alberghiera Prof. Giuseppe Aurilia IeFP Operatore della ristorazione Prof. Rosario Lo Grasso Funzioni Strumentali Orientamento in entrata e riorientamento Orientamento in uscita Stage extracurriculari ed alternanza scuola-lavoro (Menaggio) Coordinamento didattico Alberghiero formazione prof. Stage extracurriculari ed alternanza scuola-lavoro (Porlezza) Prof.sse Barbieri/Flain Prof.sse Barbieri/Flain Prof. Dattola Antonino Prof. Salvi Gilberto Prof. Aurilia Giuseppe Prof. Lo Grasso Rosario 12 STAFF DI ISTITUTO: • • • • • • • Dirigente Scolastico Collaboratori del Dirigente Addetti alla vigilanza Funzioni strumentali Referenti di indirizzo Gestore della Qualità D.S.G.A. per gli aspetti di competenza NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE E GESTIONE QUALITA’: • • • • Dirigente Scolastico Dirigente servizi amministrativi Gestore della Qualità Funzioni Strumentali Coordinatori dei dipartimenti disciplinari Area umanistica-linguistica Prof. Antoio Di Russo Area scientifica-tecnologica Prof.ssa Annamaria Ciolombini Area giuridico-economica Prof. Michele Marinacci Area salute e sicurezza, cittadinanza Prof.ssa Miriam Barbieri Coordinatori dei dipartimenti tematici Gruppo di lavoro per l’inclusivita’ GLI (alunni Prof.ssa Claudia Grimoldi H, dsa, stranieri, bes) Area dell’internazionalizzazione (CLIL, progetti Prof.ssa Lucia Verzura eu) Area autovalutazione d’istituto Prof.ssa Rose Giarritta RESPONSABILI LABORATORI E REPARTI D’ ISTITUTO Laboratorio informatica Economico/Aziendale Prof. Marco Scarpi biennio Laboratorio informatica Geometri Prof. Oscar Mella Laboratorio informatica Liceo Scientifico Prof.ssa Giuseppa Magliocco Laboratorio informatica triennio - Simulimpresa Prof. Antonio Dattola Laboratorio topografia Prof. Rossano Peracca Laboratorio scientifico Menaggio Prof. Eros Noseda Laboratorio linguistico Menaggio Prof.ssa Maria Elisa Gilardoni Laboratorio informatica Porlezza Prof. Marco Filla Laboratorio Cucina/Sala e bar Prof.ri Lo Grasso/Cozzolino Biblioteca centrale Prof. Venanzio Ponziano Biblioteca Porlezza Prof.ssa Irene Noraro Referente Invalsi Prof.ssa Flain Referente Legalità Prof. Marinacci Gestore dei sistemi informatici (webmaster, rete, registro elettronico) Prof. Scarpi Comitato di valutazione del servizio Docenti Componenti effettivi - Prof.ssa Chiara Meloni - Prof. Giorgio Terragni - Prof. Carlo Franzelli - Prof.ssa Francesca Monico Componenti supplenti - Prof. Riccardo Riccardi 13 - Prof. Rossano Peracca 1) Gruppo di lavoro per l’inclusione composto come prescrive la normativa da: - il Coordinatore del GLI; i coordinatori dei Consigli di classe in cui siano presenti alunni con disabilità (e con DSA);o un docente incaricato. un docente curricolare; i docenti specializzati per le attività di sostegno degli alunni con disabilità certificata; un rappresentante dei genitori di studenti con disabilità e/o DSA un rappresentante degli studenti con disabilità e/o DSA un rappresentante degli studenti uno o più rappresentanti degli operatori sociali o sanitari che al di fuori dell’Istituto si occupano degli alunni BES. Il docente facilitatore Eventuali esperti esterni 2) La commissione orientamento in entrata : - Funzione strumentale di riferimento - Prof.ssa Rachele Matriciani - Prof.ssa Claudia Grimoldi - Prof.sse Petazzi Nada e Petazzi Alessandra - Prof.ssa Lucia Verzura - Prof. Marco Scarpi - Prof.ri Oscar Mella, Carlo Franzelli, Epifanio Greco - Prof.ri Giorgio Terragni, Paola Rosiello - Prof.sse Virgigna Cavallo e Cozzolino - Prof. Francesca Monico e Prof. Ruga Organo di Garanzia • Dirigente Scolastico • Docente prof.ssa Chiara Meloni (supplente Prof.ssa Nada Petazzi) • Genitore sig. Graziano Cadenazzi (supplente Sig.ra Bianca Simonetta) • Alunno ………(supplente…….) Comitato tecnico per gli acquisto Primo Collaboratore e referenti di indirizzo 14 Docenti: Genitori Personale ATA Studenti COMMISSIONE ELETTORALE DI ISTITUTO Prof. Carlo Franzelli, Prof.ssa Rose Giarritta Prestipino Prof.ssa Rachele Matriciani (sup) Sig. Enzo Tenca Sig. Aidi Loredana Parietti Sig. Ramona Accardo 15 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA COORDINATORI DI CLASSE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2014-2015 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 CLASSI 1^A 2^A 2^B 3^A 4^A 5^A 1^R 2^R 3^R 1^C 2^C 3^C 4^C 5^C 1^D 2^D 3^D 4^D 5^E 1^E 2^T 3^T 4^T 5^T 4^U 5^U 1^G 2^G 3^G 4^G 5^G 1^H 5^H 1^L 2^L 3^L 4^L 5^L 1^M 2^M 3^M 4^M 5^M INDIRIZZI SEDE Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera PORLEZZA PORLEZZA PORLEZZA PORLEZZA PORLEZZA PORLEZZA PORLEZZA IeFP sala e vendita PORLEZZA IeFP prep. pasti PORLEZZA IeFP sala e vendita Settore Economico:biennio unico MENAGGIO Settore Economico:biennio unico MENAGGIO Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing MENAGGIO Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing MENAGGIO Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing MENAGGIO Settore Economico:biennio unico MENAGGIO Settore Economico:biennio unico MENAGGIO Settore Economico: Sistemi Informativi Aziendali MENAGGIO Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing MENAGGIO Settore Economico: Sistemi Informativi Aziendali MENAGGIO Settore Economico:biennio unico MENAGGIO Settore Economico:biennio unico MENAGGIO Settore Economico: turismo MENAGGIO Settore Economico: turismo MENAGGIO Settore Economico: turismo MENAGGIO Settore Economico: turismo MENAGGIO Settore Economico: turismo MENAGGIO Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio MENAGGIO Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio MENAGGIO Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio MENAGGIO Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio MENAGGIO Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio MENAGGIO Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio MENAGGIO Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio MENAGGIO Liceo scientifico MENAGGIO Liceo scientifico MENAGGIO Liceo scientifico MENAGGIO Liceo scientifico MENAGGIO Liceo scientifico MENAGGIO Liceo scientifico opzione scienze applicate MENAGGIO Liceo scientifico opzione scienze applicate MENAGGIO Liceo scientifico opzione scienze applicate MENAGGIO Liceo scientifico opzione scienze applicate MENAGGIO Liceo scientifico opzione scienze applicate MENAGGIO 16 DOCENTI COORDINATORI SANTAGATI GAGLIARDI SONIA DI PASQUALI MANZOLINI FILLA D’UBALDO Di LEO LO GRASSO FRANZESE SCARPI FLAIN CALDARA PONZIANO RUGA BARBIERI VOCINO DATTOLA TERRAGNI MELONI ROSIELLO BORDOLI VULPIS SPERONI COLOMBINI SANTALUCIA DI RUSSO MAGLIACANO GILARDONI MONICA GAGLIARDI AMALIA MERONI FRANZELLI LODOLA PERACCA SALVI PETAZZI N. PETAZZI A. MAGLIOCCO PIPERO PICHIERRI ABRAMO VERZURA BARI CACCIOLA ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA FUNZIONI E RESPONSABILITA’ ANNO SCOLASTICO 2014-2015 FUNZIONI E RESPONSABILITA’ DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (dal D.leg.vo n.165 del 30 marzo 2001) Art. 25. Dirigente delle Istituzioni scolastiche: Comma 2 - “Il Dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli OOCC scolastici, spettano al Dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il Dirigente organizza l’attività scolastica secondo criteri d’efficienza ed efficacia formativa ed è titolare delle relazioni sindacali” Comma 3 - “Il Dirigente promuove gli interventi per assicurare la qualità del processo formativo e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni.” Comma 4 - “Nell’ambito delle funzioni attribuite alla Istituzione scolastica, spetta al Dirigente l’adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale.” Comma 5 - “Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative il Dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati ai quali possono essere delegati specifici compiti ed è coadiuvato dal responsabile amministrativo che sovrintende con autonomia operativa nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell’Istituzione secondaria, coordinando il relativo personale.” Ferme restando le funzioni unitarie e la responsabilità del Dirigente, vengono affidati i seguenti compiti nell’ambito delle attività necessarie all’efficienza ed efficacia dell’azione formativa: a) Funzione di primo collaboratore del Dirigente Scolastico con delega alle seguenti funzioni: - sostituisce il Dirigente in caso di sua assenza; - coordina gli aspetti organizzativi, logistici e comunicativi all’interno dell’istituto, anche per la sede staccata di Porlezza, in rapporto costante con l’addetto alla vigilanza, e garantisce la presenza in istituto per il regolare funzionamento dell’attività didattica; - controlla il rispetto del Regolamento d’Istituto e del patto di corresponsabilità; gestisce e rileva i ritardi e le uscite anticipate degli studenti; - gestisce l’operatività ed implementazione del registro elettronico; - fornisce supporto alle attività collegiali e monitora la regolare attuazione del piano delle attività (fornisce i materiali, controlla la redazione e corretta archiviazione dei verbali); - supporta il dirigente scolastico nella cura dei rapporti con gli studenti e le famiglie; - svolge funzione di segretario verbalizzante delle riunioni del Collegio dei docenti; - collabora alla stesura e alla diffusione delle comunicazioni interne; 17 - aggiorna il Piano dell’Offerta Formativa e ne coordina l’attuazione; controlla e monitora le necessità strutturali e didattiche dell’istituto e riferisce alla direzione; predispone delle sostituzioni docenti in assenza del secondo collaboratore. b) Funzione di secondo collaboratore del Dirigente Scolastico con delega alle seguenti funzioni: - Sostituisce il dirigente in caso di sua assenza e dell’assenza del primo collaboratore; - Fornisce supporto organizzativo alla gestione orario settimanale in relazione alle attività scolastiche; - Predispone la sostituzione dei docenti assenti; - Predispone e diffonde le comunicazione relative alle variazioni d’orario giornaliere classi/docenti; - Adatta l’orario scolastico nei periodi di recupero/potenziamento in orario curricolare; - Promuove e coordina interventi e servizi per gli studenti (contrasto alla dispersione favorendo i contatti scuola-famiglie-alunni, coordinamento all’attivita’ di recupero, sensibilizzazione e supporto ad una partecipazione attiva alla vita scolastica, promozione di iniziative e progetti per gli studenti); - Collabora con il primo collaboratore nella gestione dei ritardi e delle uscite e nella comunicazione interna. c) compiti dell’addetto alla vigilanza della sede di Porlezza, il Dirigente Scolastico assegna l’incarico di docente di collegamento tra la sede associata di Porlezza , la presidenza e gli uffici di segretaria, delegando i seguenti compiti: • • • • • • • • • • vigilanza sul regolare andamento della sede associata e sull’osservanza del regolamento interno; gestione degli aspetti organizzativi in materia di rapporti con alunni e personale docente; raccordo con docenti e personale ATA per assicurare il regolare svolgimento dell’attività scolastica; autorizzazione entrate ed uscite fuori orario alunni; sostituzioni giornaliere personale docente per la sede associata; gestione orario settimanale in relazione alle attività scolastiche; organizzazione servizi di supporto alle attività dei consigli di classe, di dipartimento e di indirizzo; supporto organizzativo a referente per attività para ed extrascolastiche e coordinamento relativo; supporto organizzativo a responsabili funzioni strumentali al POF e referenti coordinamento didattico; eventuali relazioni ordinarie con soggetti esterni. 18 MANSIONARIO funzioni del docente Gestore del Sistema Qualità per gli aspetti inerenti il mantenimento e il miglioramento del sistema gestione qualità: - gestisce i documenti del SGQ in collaborazione con i Responsabili di Processo forma i collaboratori sul SGQ adottato assicura il coordinamento dei Responsabili di Processo e degli auditori interni pianifica le attività di controllo e operative, quali: visite ispettive (audit), misure preventive e correttive raccoglie i dati qualità e promuove il miglioramento del SGQ raccoglie ed analizza gli esiti quadrimestrali per l’autovalutazione dell’istituto compiti del referente d’indirizzo - verificare il processo didattico e la programmazione d’indirizzo - raccogliere le indicazioni e le proposte provenienti dai colleghi d’indirizzo al fine di potenziare la qualità dell’offerta didattica e garantire l’orientamento degli allievi e il successo scolastico - raccogliere le indicazioni dei coordinatori di classe dell’indirizzo - farsi portatore nei vari momenti collegiali delle istanze e dei problemi dell’indirizzo - curare il raccordo con gli altri indirizzi presenti in istituto - curare l’orientamento in entrata e le attività di promozione compiti del coordinatore d’area - coordinare gli incontri per ambiti disciplinari - predisporre gli atti preparatori delle riunioni, concordarne l’o.d.g. con lo staff e verbalizzarne i contenuti - farsi portatori nelle varie istanze collegiali e presso la dirigenza di proposte e iniziative finalizzate alla realizzazione del POF proporre acquisti di materiale didattico Gruppo di lavoro per l’Inclusivita’ Svolge i seguenti compiti, previsti alla Circolare Ministeriale n. 8/2013: - rilevare la presenza dei BES nell’istituto e ne monitora il percorso scolastico, - raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi, coordina le attività di sostegno nell’ambito del curricolo di classe, - fornire informazione, consulenza e supporto ai docenti; - supportare i consigli di classe nella stesura dei percorsi facilitati, personalizzati, individualizzati/differenziati, nella fase la redazione dei Piano Didattico Personalizzato (PDP), per gli alunni BES, e del Piano Educativo Individualizzato (PEI), per gli alunni con disabilita’ e cura l’espletamento delle procedure richieste - effettuare una rilevazione e un monitoraggio del livello di inclusività dell’istituto; - costituire un’interfaccia con la rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.). - elaborare un Piano annuale per l’Inclusività (PAI) entro il 30 giugno di ogni anno scolastico; - proporre e discutere il PAI con il Collegio dei Docenti per la relativa delibera, elaborando proposte per migliorare il processo di integrazione; 19 - - formulare, attraverso il PAI inviato agli ufficio regionali e territoriali competenti, la richiesta dell’organico di sostegno e la proposta di assegnazione delle risorse di competenza; provvedere, nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, ad un adattamento del PIA, sulla base del quale il Dirigente procede all’assegnazione definitiva delle risorse. Coordinatore dell’area di internazionalizzazione Coordina tutti gli aspetti riguardanti l’internazionalizzazione dell’offerta formativa dell’istituto; in particolare: • Promuove lo sviluppo della didattica in una dimensione europea ed internazionale (certificazioni linguistiche per gli studenti, formazione linguistica dei docenti, introduzione della metodologia CLIL, promozione della cittadinanza europea) • Promuove azioni di partenariati, progetti europei, rapporti con istituti non italiani Gruppo di lavoro per l’orientamento in ingresso e preparazione attività promozionali dell’Istituto Funzioni: - mantiene il raccordo didattico, riferito agli obiettivi generali in uscita per la scuola Media ed in ingresso per la scuola superiore. - costruisce il necessario raccordo organizzativo per la presentazione dell’Istituto alle scuole medie del territorio - organizza le giornate di scuola aperta - predispone materiale illustrativo e promozionale dell’attività formativa dell’Istituto Commissione per la sperimentazione dei percorsi integrati di formazione e istruzione professionale Funzioni: - Formazione degli insegnanti con la supervisione di personale individuato dalla Regione, rivolta al docente referente per la sperimentazione e ai Consigli di Classe - Formulazione della programmazione di Unità di Apprendimento pluridisciplinare - Documentazione del percorso didattico, dai test d’ingresso regionali alle prove finali di valutazione • • • • • Compiti attribuiti al responsabile di progetto: Redige il progetto in modo completo, secondo la modulistica prevista; Attua le azioni previste dal progetto nelle modalità esterne ed interne; Relaziona allo Staff e alla Presidenza in merito al monitoraggio dell’attuazione. Tiene i necessari contatti con Enti ed Organizzazioni presenti in loco, significativi rispetto agli obiettivi del progetto; Effettua la rendicontazione finale. Compiti del coordinatore dei consigli di classe: Svolge un ruolo fondamentale nell’attività programmatoria del Consiglio di classe e nell’azione didattica, si rapporta ordinariamente al referente di indirizzo. Precisamente: • coordina e presiede, quando non intervenga il Dirigente, il consiglio di classe e ne predispone il materiale preparatorio (si occupa della stesura del piano annuale della classe; presenta la classe nella riunione iniziale finalizzata alla elezione dei 20 • • • • • • • rappresentanti dei genitori: relaziona sulla situazione della classe ai rappresentanti dei genitori e degli studenti nelle riunioni del Consiglio); è il punto di riferimento per tutti i problemi specifici della classe, attraverso un intermediazione costante tra i docenti del consiglio, gli studenti, i rappresentanti dei genitori e la dirigenza; ha un collegamento diretto con la presidenza: informa il dirigente su eventuali proposte o problemi emersi nella classe; in caso di bisogno, propone al Dirigente, sentito il parere dei docenti facenti parte del consiglio, la convocazione di eventuali Consigli straordinari e ne coordina la riunione; controlla, con cadenza settimanale, la regolarità delle giustificazioni delle assenze e ritardi, ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento; tiene i rapporti con le famiglie nei casi di studenti problematici e in situazioni difficili, in particolare, segnala alle rispettive famiglie, a cadenza regolare, e dopo il consiglio di classe, le situazioni disciplinari negative e/o il rendimento negativo o a rischio degli studenti; controlla settimanalmente le indicazioni di mancanze disciplinari da parte degli alunni e annotate sul registro di classe dai docenti e segnala immediatamente la situazione al Dirigente per i provvedimenti conseguenti, con una sua motivata proposta; redige il verbale degli scrutini intermedi e finali; controlla che i docenti appongano le proprie valutazioni sulla documentazione fornita alla famiglia (schede di sospensione del giudizio) e la consegna in segreteria entro il termine fissato Compiti attribuiti ai responsabili dei laboratori: • Curano con cadenza regolare l’integrità dello stato della strumentazione loro affidata e segnalano all’Ufficio i casi di danneggiamento; • Segnalano il fabbisogno di nuovi acquisti (entro la fine di Maggio); • Formulano proposte organizzative sull’utilizzo didattico ed accesso ai laboratori. Compiti attribuiti al responsabile della biblioteca Ha affidata la custodia del materiale librario e audio-visivo presente nella biblioteca • Organizza il prestito e la consultazione del materiale librario ed audiovisivo secondo il Regolamento • Provvede all’individuazione del fabbisogno e ne fa richiesta all’Ufficio; • Cura i rapporti con la biblioteca comunale di Menaggio/Porlezza ed il Sistema Bibliotecario di zona per un servizio efficace agli studenti e collabora a proposte di manifestazioni a carattere culturale. Gestore dei sistemi informatici Sovrintende allo sviluppo, manutenzione e progettazione della dotazione tecnologica dell’istituto, in costante raccordo con i responsabili di laboratorio e gli assistenti tecnici. In particolare, svolge le seguenti mansioni: • Supporto al DS e al CI nella progettazione degli sviluppi della dotazione tecnologica, in particolare della rete interna; • Supervisione, manutenzione e sviluppo del sito web della scuola; • Supporta a livello tecnico la segreteria e il primo collaboratore nella implementazione del registro elettronico Comitato tecnico per gli acquisti - Composto da docenti dai referenti di indirizzo 21 - Valuta e coordina le richieste di acquisti di materiale effettuate dai singoli docenti o dai responsabili di area disciplinare Propone il piano acquisti al Consiglio d’Istituto 22 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA FUNZIONI STRUMENTALI AL POF ANNO SCOLASTICO 2014-2015 f.s. 1 Orientamento in entrata, in itinere e riorientamento Attività: progettazione e coordinamento, in collaborazione con i referenti di indirizzo, di tutte le attività di orientamento in entrata (open day, laboratori orientativi, promozione nelle scuole, salone Young Orienta, visite in istituto, ecc…) Revisione del materiale pubblicistico informativo dei vari indirizzi, delle comunicazioni con le scuole medie Rapporti diretti con le scuole medie del territorio per gli accordi in merito alle azioni di orientamento Organizzazione, cura e coordinamento degli incontri con gli alunni di terza media sia nelle sedi delle rispettive scuole sia in istituto progettazione e coordinamento, in collaborazione con i referenti di indirizzo, le attività di orientamento nelle classi seconde in vista della scelta di indirizzo nel triennio (incontri con genitori e studenti, laboratori, ecc….) contrasto alla dispersione e suo monitoraggio, attraverso un rafforzamento dei contatti tra scuola, famiglie ed alunni ed un riorientamento degli studenti, ove possibile, in altro indirizzo dell’istituto • • • • • • Responsabili: prof. ssa Barbieri – prof.ssa Flain f.s.2 Orientamento in uscita Attività: progettazione e coordinamento di tutte le attività di orientamento in uscita promozione delle attività di orientamento in raccordo con la formazione professionale, i corsi post-diploma e con il sistema universitario iniziative di presentazione delle università del territorio, all’interno dell’Istituto o attraverso uscite presso le università visite a saloni o adesioni ad iniziative legate all’orientamento in uscita incontri per l’orientamento per al lavoro con enti ed aziende presentazione e realizzazione delle attività previste dal Progetto Almadiploma • • • • • • Responsabili: prof.ssa Barbieri – prof.ssa Flain • • • • f.s.3 – f.s. 6 Stages e alternanza scuola lavoro (Indirizzi Menaggio/Porlezza) Attività: Coordinamento ed organizzazione dell’attività di progettazione e realizzazione di attività di alternanza e stage, curricolari e postdiploma stesura dei progetti di alternanza per le classi terze, quarte (e quinte) e stage per le classi quarte; cura della loro realizzazione; monitoraggio e rendicontazione finale dei progetti predisposizione ed aggiornamento la modulistica per convenzioni e progetti formativi raccolta ed archiviazione sistematica dei dati relativi ai partner nelle attività di alternanza e stage 23 • • monitoraggio costante dell’evoluzione della normativa in materia ed informazione al CD in merito alla sua evoluzione organizzazione delle attività di placement e coordinamento dell’erogazione dei percorsi di accompagnamento al lavoro proposti dall’istituto Responsabile: prof. Dattola Responsabile: prof. Aurilia • • • • • • f.s.4 Coordinamento didattico Attività: Presidio e raccordo dell’attività dei coordinatori dei CdC e dei dipartimenti al fine di orientare e supportare l’azione didattica dei docenti: presiede, all’inizio dell’anno, la riunione, indetta dal DS, con i coordinatori per concordare le linee di attuazione del piano delle attività e le procedure da seguire; raccoglie le richieste e le indicazioni dei docenti, ed elabora proposte di miglioramento da sottoporre al riesame dello staff di dirigenza; Collaborazione alla verifica dell’attuazione del POF: raccoglie i progetti e le attività proposti al CD e monitora in itinere la loro attuazione, dandone rendiconto al CD; raccoglie, alla fine dell’anno scolastico, le relazioni finali e i questionari di valutazione dei progetti per presentare una relazione al CD Raccolta e disponibilità alla consultazione della documentazione educativa (programmazioni, relazioni, griglie di valutazione, ecc.) prodotta da CdC, gruppi di materia, dipartimenti e dalle commissioni Accoglienza per i nuovi docenti o i docenti a tempo determinato e supporto costante per tutti i docenti in merito alla didattica Cura la formazione del personale docente: raccoglie le richieste di formazione che emergono dai gruppi di lavoro; propone attività di formazione in accordo con gli obiettivi del POF; propone al CD un piano di formazione annuale; cura l’attuazione delle iniziative di formazione Promozione attiva di iniziative o proposte di innovazione didattica, anche contribuendo al’ individuazione dei bisogni dell’istituto Responsabile: prof. Salvi • • • • • • • f.s.5 Coordinamento indirizzo alberghiero IP e IeFP Attività: Verifica le programmazioni delle classi, in attuazione delle linee generali dell’indirizzo professionale Verifica la programmazione dei percorsi IeFP, in attuazione delle linee guida regionali Presidia ed organizza gli esami di qualifica regionale, in collaborazione con l’ufficio alunni Coordina le attività, gli incontri e gli interventi, previsti in seguito all’accordo con l’ IFPA di Casargo, in collaborazione con l’addetto alla vigilanza della sede staccata di Porlezza Propone il piano delle attività relative gli interventi esterni Cura, con i coordinatori di classe e con i responsabili di laboratorio, la preparazione delle attività di laboratorio Organizza con il referente dell’alternanza scuola lavoro gli stage relativi l’indirizzo Responsabile: prof. Lograsso 24 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA PROGETTI, ATTIVITA’ E CORSI ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Oltre ai piani di studio che caratterizzano i singoli indirizzi di studio, l'offerta formativa dell'Istituto si articola sulle seguenti proposte: a) PREVENZIONE DISPERSIONE E INSUCCESSO SCOLASTICO • Attività di sostegno e di recupero. • Sportello psico-pedagogico con eventuali interventi nelle classi su richiesta dei docenti • Integrazione alunni non italofoni b) PROGETTO INTEGRAZIONE • PROGETTO TUTORAGGIO • • • • • • • • • • • • • • • c) POTENZIAMENTO/ORIENTAMENTO Certificazioni esterne e interne lingue straniere Centro sportivo scolastico e partecipazione ai campionati sportivi studenteschi Viaggi di istruzione in coerenza con le finalità del POF Soggiorni all’estero finalizzati al miglioramento della conoscenza delle lingue comunitarie anche attraverso i gemellaggi dei Comuni con i Paesi dell’U. E. Partecipazione alle “Olimpiadi di Matematica e di Fisica” Alternanza scuola/lavoro e stage aziendali curriculari ed extracurriculari Attività curriculare Simulimpresa e impresa Formativa Simulata Progetto terza area indirizzo alberghiero Incontri di orientamento con Università e mondo del lavoro Raccordo con Università dell’ INSUBRIA e Politecnico di Como Conferenze culturali per studenti, genitori e Progetto Scuola Aperta Attività “Quotidiano in classe” Attività “Diritto al lavoro” Progetto Qualità Autovalutazione d’Istituto e verifica di sistema (rilevazione e valutazione dati) d) EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA E ALLA SALUTE • • Incontri con la “Polizia di Stato” Progetto “Educazione domiciliare” (MIUR) e) PROGETTO EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ • CONFERENZE CON MAGISTRATI 25 PROGETTI 1 Volontariamo Prof.ssa Gatti Marianna Tutti gli alunni 2 Integrazione_tutoraggio 3 Alternanza scuola-lavoro Prof.ssa Rachele Studenti non italofoni e Matriciani D.S.A. Prof. Dattola e Aurilia 3,4,5 alberghiero 3,4 turistico, 3 liceo SA 4 5 Certificazioni lingue straniere Redifinizione tracciato degli spin-off Greenway del lago di Como 6 Teatro a scuola Laboratorio teatrale 7 Memoria 1945-2015 8 La cucina e il Bon Ton 9 Laboratorio di cucina 10 Gruppo sportivo Prof.ssa Verzura Lucia della Prof. Franzelli Carlo Prof.ssa Abramo Prof.ssa Rosiello Prof.ssa Cozzolino Prof.ssa Grimoldi Prof. Alunni triennio e Docenti Alunni triennio costruzione e ambiente Tutti gli alunni Tutti gli alunni Territorio Alunni H Tutti gli alunni ATTIVITA’ 1 Quotidiano in classe 2 Progetto lauree scientifiche 3 4 Giochi Matematici Orientamento in entrata Prof. Di Russo Petazzi N. Prof.ssa Petazzi A. e Classi 1l,2l,4l,5l,3c,4c, 5c.5h, 5u,5m,2c,2d Triennio Liceo Scientifico Prof. Ruga Tutti gli alunni Prof. Barbieri e Flain Alunni terza media delle scuole del territorio 26 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione tiene conto della direttiva ministeriale specifica. Il Piano, finalizzato al miglioramento dell'offerta formativa e all'approfondimento delle tematiche relative ai contenuti e metodi dell'insegnamento, comprende le iniziative, attinenti all’offerta formativa dell’ Istituto, organizzate nel corso dell’anno da: a) amministrazione scolastica nazionale, regionale, provinciale b) amministrazione scolastica attraverso le iniziative di formazione a distanza tramite satellite o in rete telematica c) autonomamente dalle Università, dagli I.R.R.E. nonché dagli enti territoriali di cultura e di ricerca d) enti o associazioni, se autorizzate dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Viene sottolineata in particolare l’opportunità di a) favorire la partecipazione del personale ad iniziative di formazione collegate ai progetti inseriti nel P.O.F. d’istituto b) dare corso all’attuazione di specifiche iniziative di formazione del personale sugli aspetti più rilevanti dell’ ”autonomia scolastica” c) aderire ad eventuali iniziative di formazione on-line e in presenza realizzate in collaborazione con il M.I.U.R. d) attuare, fatta salva la disponibilità di fondi, progetti di formazione d’Istituto elaborati sulla scorta di esigenze individuate all'interno dei consigli di classe e/o negli incontri dei docenti delle varie discipline su temi collegabili all’offerta formativa e all’azione didattica e) promuovere, sussistendo la disponibilità di risorse, le iniziative interne di formazione proposte da docenti dell'Istituto, funzionali al P.O.F. approvato. La partecipazione ai corsi e alle iniziative di aggiornamento di cui al presente piano è aperta a tutti i docenti con modalità che devono fare riferimento - ove si registrasse limitazione nella disponibilità di posto e in assenza di specificazioni particolari - a coerenza con la disciplina di titolarità, all'applicazione di criteri di rotazione, anche in riferimento alla frequenza intervenuta di corsi o iniziative similari, alla necessità di rendere possibile compatibilmente con le esigenze di servizio - la fruizione delle attività di aggiornamento al più ampio numero possibile di docenti nel rispetto delle norme contrattualmente definite. 27 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA VERIFICA DI SISTEMA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 La verifica di sistema avviene annualmente attraverso i seguenti indicatori di qualità: Numero e percentuale di studenti che completano il percorso formativo in cinque anni. Numero di studenti che superano l'esame di Stato con votazioni uguali o superiori a 70/100 Numero e percentuale di studenti promossi a giugno Numero e percentuale di studenti non promossi Numero e percentuale di studenti con giudizio sospeso Numero e percentuale promossi a settembre Numero e percentuale di studenti non italofoni promossi Numero di abbandoni nel biennio e nel triennio Numero di interventi didattici ed educativi integrativi, corsi di sostegno (numero di partecipanti e frequenza.) Tasso di assenza dei docenti Corsi di aggiornamento organizzati dall’Istituto Attività extracurriculari svolte Ore di utilizzazione dei laboratori / monte ore annuo Rilevazione della soddisfazione dell’utenza Nell'ottica di assicurare la continuità e l'evoluzione della Scuola, il DS definisce annualmente gli obiettivi da perseguire e li comunica al Collegio dei docenti per la condivisione. Essi sono impostati tenendo in considerazione: • Tutte le principali funzioni previste dalla Scuola • Gli indirizzi strategici sanciti nella politica della qualità • La realtà che emerge dai dati qualità e dalle valutazioni periodiche degli stessi, così come dai riesami del SGQ • Gli aspetti realizzativi, quali le risorse e i mezzi disponibili, nonché le possibilità di verifica oggettiva dei risultati. Gli obiettivi sono definiti in forma scritta, sul ML 1-03 Obiettivi annuali e resi noti all'albo della Scuola. Completano gli obiettivi annuali le soglie che si prefigge di conseguire con gli indicatori di processo. 28 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA RACCORDO CON IL TERRITORIO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 L’Istituto ai fini del conseguimento degli obiettivi formativi del POF intende raccordarsi con tutti gli Enti istituzionali presenti sul territorio: locali, provinciali e nazionali, tramite intese e convenzioni,che rispondano alla realizzazione di un costante processo di potenziamento culturale e professionale dell’utenza con un’offerta formativa di qualità nell’ambito del SGQ. PIANO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” RAPPORTI SCUOLAFAMIGLIA E MOMENTI DI INCONTRO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 L’Istituto comunica con le famiglie mediante: - comunicazioni attraverso il libretto scolastico in dotazione ad ogni alunno - comunicazioni scritte inviate a casa tramite gli studenti (che firmano per ricevuta) impegnandosi a consegnare lettere/circolari ricevute - comunicazioni scritte inviate direttamente a casa - riunioni dei genitori e consigli di classe - ricevimento dei genitori - registro elettronico o su richiesta comunicazione bimestrale scritta del rendimento dell’alunno da consegnarsi da parte dei coordinatori di classe ai genitori in apposita riunione. • • • • • I rapporti scuola-famiglia prevedono i seguenti momenti di incontro e di confronto: colloqui individuali su richiesta dei genitori o degli insegnanti per i quali è predisposto un apposito orario di ricevimento; ricevimento a metà quadrimestre dei genitori da parte di tutti i docenti assemblee di presentazione dell’attività didattica, per le classi in occasione delle elezioni dei delegati del Consiglio di Classe; riunioni dei Consigli di classe; incontri di fine anno con i genitori degli alunni non promossi o promossi con sospensione del giudizio 29 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 STRUTTURE L'Istituto è dotato di particolari strutture per svolgere gli insegnamenti previsti dai piani di studio dei vari indirizzi; esse sono a disposizione di tutti gli studenti sia per le attività curriculari (quelle programmate nell'orario didattico) sia per le attività facoltative e integrative. Nella sede di Menaggio sono presenti le strutture seguenti: Biblioteca d'Istituto, in via di riallestimento e ampliamento offre volumi oltre ad audiovisivi di ultima generazione relativi a tutte le discipline oggetto di studio, abbonamenti ai quotidiani e a riviste culturali e scientifiche; gli studenti possono usufruire del prestito mensile dei libri e consultare riviste e giornali, quando la biblioteca entrerà in funzione possibilità di collegamento ad Internet. Una Palestra con relativi spogliatoi per svolgere attività di educazione fisica e sportiva (calcetto, pallacanestro, pallavolo, atletica leggera); Aula audiovisivi dotata di televisore, videoregistratore e proiettore a grande schermo; inoltre ogni ala dell’Istituto ha in dotazione un televisore ed un videoregistratore, utilizzabili nelle singole aule. Laboratorio Linguistico dotato di 30 postazioni audiovisive e di un banco di regia per l'ascolto e la produzione linguistica; in esso è possibile usare cassette audio e video per l'apprendimento delle lingue straniere; è a disposizione di tutti gli indirizzi e usato principalmente dagli studenti dell’Igea, del Liceo Scientifico, del Turistico. Laboratorio di Chimica, Fisica e Scienze attrezzato con proiettore, materiali e apparecchi per le esperienze scientifiche, strumenti di misura, ecc.; è a disposizione di tutti gli indirizzi; 1^ Laboratorio di Informatica dotato di 15 Personal Computer, con relative stampanti, utilizzato principalmente per l' alfabetizzazione informatica e per le esercitazioni previste dall'insegnamento della matematica per il Liceo Scientifico; 2^ Laboratori di Informatica dotato di 15 PC relative stampanti utilizzato principalmente per l'insegnamento di Trattamento Testi e Dati e matematica, dalle classi del biennio dell'indirizzo Igea e Turistico; 3^ Laboratorio di informatica, con postazione internet, dotato di 16 P.C. riservato al biennio di tutti gli indirizzi 4^ Laboratorio di Informatica, con postazione Internet, dotato di 16 Personal Computer con relative stampanti e plotter, utilizzato principalmente dalle classi dei Geometri. Esso si avvale di programmi specifici relativi al disegno tecnico, alla topografia ed al catasto (Autocad, Topografia, Progeo, ecc.); Laboratorio di Topografia dotato di strumenti ottico meccanici, di tre stazioni totali, e di stazione permanente G.P.S. collegata con la rete nazionale GEOTOP, strutturate in modo tale da fare acquisire dimestichezza con l’uso di strumenti professionali per il triennio Geometri. Aula "simulimpresa", dotata di 10 postazioni di personal computer, con collegamento in rete ed internet. Cinque Aule scolastiche dotate di L.I.M. 30 Sede associata di Porlezza Laboratorio di informatica per il ricevimento: dotato di 17 Personal Computer con stampanti utilizzati principalmente per fornire agli studenti le nozioni fondamentali del ricevimento realizzato con il contributo della Regione Lombardia e con i fondi dell’istituto Laboratorio d’informatica 2: dotato di 14 P.C. e di computer apple realizzato con il contributo della Regione Lombardia e con i fondi dell’istituto Laboratorio sala BAR: realizzato con il contributo della Regione Lombardia e con i fondi dell’istituto Laboratorio di scienze recentemente attrezzato con strumentazione di avanguardia Palestra Due nuovi laboratori di cucina, realizzati realizzato con il contributo della Regione Lombardia e con i fondi dell’istituto. Area Reception attrezzata, realizzati realizzato con il contributo della Regione Lombardia e con i fondi dell’istituto. 31 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA FINALITA’ DIDATTICOEDUCATIVE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 L’attività didattico disciplinare si ispira a finalità del campo affettivo e finalità del campo cognitivo. Campo affettivo Finalità Acquisizione di capacità autonome per il conseguimento del proprio equilibrio psicofisico e sociale obiettivi Saper dialogare Sviluppare il senso della solidarietà Saper vivere e lavorare con gli altri Campo cognitivo Conoscenza: 1) termini; 2) fatti (avvenimenti, date, luoghi, ecc.); 3) convenzioni; 4) regole; 5) generalizzazioni; 6) procedimenti. Promuovere la Comprensione: partecipazione al capacità minima di utilizzare ciò che si conosce attraverso: patrimonio di 1) la traduzione: formulare in maniera diversa un concetto dato; opere, tecniche, 2) l'interpretazione: spiegare e riassumere un messaggio (decodificare); idee 3) l'estrapolazione: capacità di andare oltre il contenuto presentato cogliendo implicazioni e conseguenze. Applicazione: utilizzare gli elementi astratti acquisiti in situazioni concrete: 1) applicare regole; 2) risolvere problemi; 3) capacità autonoma di produzione scritta; 4) capacità autonoma di produzione ed esposizione orale. Esercitare e sviluppare la capacità di pensiero logicoproduttivo e di riflessione critica per orientarsi consapevolmente nell'universo sempre più condizionante dei Analisi: identificare all'interno di un sistema 1) gli elementi; 2) le relazioni che lo costituiscono. messaggi Capacità critica: esprimere valutazioni in base a: 1) criteri interni (coerenza logica); 2) criteri esterni (in rapporto ad altri modelli). Acquisizione di Competenze professionali di base Sintesi: 1) dare un' organizzazione ad un insieme di elementi, fornendo un modello di aggregazione; 2) capacità di individuare i concetti chiave. Utilizzare metodi, strumenti, tecniche per una corretta rilevazione e padronanza dei processi logici, organizzativi Leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento Elaborare dati, rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali Documentare adeguatamente il proprio lavoro 32 PIANO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” VALUTAZIONE RECUPERO SOSTEGNO RIORIENTAMENTO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 La programmazione didattico-educativa dei docenti stabilisce i criteri, i modi, il numero, le finalità delle verifiche del processo di insegnamentoapprendimento e stabilisce quali tra di esse servono a controllare il livello della classe e non concorrono alla valutazione quadrimestrale (verifiche formative) e quali concorrono alla valutazione quadrimestrale (verifiche sommative); ogni momento di verifica (formativa o sommativa) è inoltre commisurato alle reali capacità della classe e al tipo di attività svolta. I piani di programmazione dei singoli Consigli di Classe e di ogni Docente sono raccolti, per indirizzo ed area disciplinare, su supporti informatici. La valutazione finale: la valutazione disciplinare e del comportamento è espressa in scala decimale da uno a dieci, secondo la scala di valutazione sotto riportata. La promozione è deliberata nel confronto di alunni che abbiano riportato la sufficienza in tutte le discipline, oppure che presentino un numero di insufficienze in alcune discipline tali da non precludere la possibilità di raggiungere gli obiettivi propri delle materie interessate nell’anno scolastico successivo. L’eventuale giudizio di non ammissione alla classe successiva è determinato dall’accertamento della presenza di insufficienze gravi nonché di lacune consistenti che, collegate organicamente a un giudizio negativo sulle attitudini e sull’insieme della preparazione dell’allievo, siano tali da non far ritenere possibile, per numero e/o per qualità, la frequenza proficua della classe successiva anche attraverso gli interventi integrativi e di recupero inseriti nella programmazione didattico-educativa ordinaria. La trasparenza della valutazione è assicurata da: • una scala di voti adottata dal Collegio dei Docenti che va da 1 a 10, integralmente utilizzata e i cui criteri di attribuzione sono resi noti agli studenti; • l'esplicitazione allo studente del voto conseguito che deve essere sempre coerente con gli obiettivi disciplinari e le finalità della prova; • la correzione e la restituzione delle prove in tempo utile per consentire la preparazione a una successiva prova o il recupero; • la spiegazione in classe dello svolgimento corretto della prova. Il recupero e il sostegno per gli studenti (ad eccezione dei corsi Iefp): In riferimento all’ O.M. n. 92 del 05/11/07 , al D.M. n. 80 del 03/10/07, al D.M. n. 42 del 22/05/07 e alla delibera del Collegio Docenti del 15 dicembre 2009 33 Programmazione degli interventi e delle attività di sostegno e di recupero a.s. 2014-2015 Premessa Gli interventi di sostegno e recupero hanno l'obiettivo di aiutare gli alunni a colmare le situazioni di carenza manifestate nel corso dell' a.s. o sono finalizzati al recupero dei debiti formativi. Pertanto il Collegio docenti si impegna ad individuare le forme più idonee per raggiungere tali obiettivi. Il Consiglio di classe è l’organo deputato alle scelte strategiche per prevenire l’insuccesso scolastico degli studenti attraverso le iniziative individuate nel seguente documento e deliberate di volta in volta dal Consiglio stesso. L'efficacia e l'efficienza delle iniziative possono essere garantite solo grazie ad un'accurata e tempestiva pianificazione di interventi da svolgersi da parte dei docenti nei Consigli di classe, in merito alla ripartizione delle ore a disposizione e tempistiche degli interventi. Al fine di realizzare il diritto all’apprendimento e pervenire a risultati positivi, ottimizzando le risorse disponibili, verranno privilegiate attività di sostegno in itinere durante tutto l’anno scolastico, in orario scolastico o pomeridiano, che rispondano in modo mirato e flessibile ai problemi specifici e le difficoltà di apprendimento, identificati dai docenti in modo tempestivo. Tutte le attività di sostegno e recupero, oltre alle relative verifiche finali, andranno documentate sull’apposita modulistica e sul registro di classe e personale. Modalità di sostegno e recupero Sostegno Le attività di sostegno in corso d’anno sono rivolte agli studenti che manifestano difficoltà nel corso dello svolgimento del programma; queste vengono affrontate tempestivamente col docente della disciplina, con le seguenti tipologie d’intervento: Sostegno curricolare E’ organizzato e svolto dal docente durante le ore di lezione curricolari. Il docente stabilisce tempi e modi della sua realizzazione mantenendosi all'interno del suo quadro orario. Questa tipologia di interventi di sostegno è particolarmente indicata in situazioni in insufficienze diffuse all’interno della classe. Si potranno tenere interventi di sostegno curricolare a) per l’intera classe, con interruzione della prosecuzione del programma, su singoli segmenti di programma rivisti nel corso dell’ordinaria attività didattica; b) per piccoli gruppi di studenti della classe, attraverso la differenzazione dell’attività didattica tramite percorsi personalizzati. Qualora la programmazione della classe non venga interrotta, questi interventi di sostegno in itinere assumono i caratteri dello studio individualizzato. L’insegnante ricaverà momenti di spiegazione personalizzata ed assegnerà specifici percorsi di studio e di esercitazione, con la relativa correzione, fino ad una verifica finale relativa all’attività svolta. Modalita’ di comunicazione degli interventi: POF; comunicazione diretta agli studenti; annotazione sul registro di classe e personale. Tempistiche: a) ogni qualvolta il docente lo ritenga necessario; b) settimana di sospensione dell’attività didattica per il recupero delle insufficienze del primo quadrimestre; per l’a.s. 2014/15, il periodo previsto per il recupero sarà effettuato nella settimana dal 26 al 31 gennaio 2015. Sostegno pomeridiano 34 Gli interventi di sostegno sono tenuti dal docente titolare della disciplina, che si rende disponibile per alcune ore nel corso dell’anno scolastico per rispondere a difficoltà di piccoli gruppi di alunni delle proprie classi, su argomenti circoscritti che emergono di volta in volta nel lavoro in classe. La richiesta di tali interventi è formulata dal docente interessato su propria proposta e/o sulla base della richiesta di un gruppo di studenti. Il sostegno pomeridiano è condotto come proseguimento -in un diverso contesto- dell’ora di lezione, con il medesimo scopo: offrire allo studente un percorso guidato, volto a favorire l'acquisizione di un metodo di lavoro proficuo. Gli interventi di sostegno pomeridiani sono riservati a gruppi di almeno 5 studenti. Budget: ogni consiglio di classe ha a disposizione un budget annuale di ore da utilizzare per tutte le discipline, previo accordo all’interno del consiglio. La priorità nell’individuazione delle discipline che accedono a tale budget riguarda le discipline che prevedono la valutazione scritta, ed anche per le discipline d’indirizzo solo orali, qualora si sia in presenza di valutazioni gravemente insufficienti. Per un migliore utilizzo delle ore a disposizione, sono da incentivare gli interventi di sostegno pomerdiano effettuati su classi parallele. Modalita’ di comunicazione degli interventi: Tramite libretto personale dello studente nella sezione comunicazioni scuola-famiglia e alla fine del primo quadrimestre, tramite lettera alle famiglie, formalizzata in sede di scrutinio, indicante le modalita’ di recupero (studio individuale o sostegno pomeridiano), i calendari degli interventi e delle verifiche del recupero. Lo studio individuale viene assegnato se il consiglio di classe ritiene lo studente in grado di raggiungere autonomamente gli obiettivi stabiliti; in questo caso il docente della disciplina fornisce per iscritto indicazioni precise sul percorso di recupero, indicando contenuti, metodi e tempi. Gli studenti che presentano insufficienze in una o più discipline sono tenuti alla frequenza degli interventi programmati e/o a svolgere i percorsi di recupero individuali. Tempistiche: Le attività di sostegno pomeridiano saranno concentrate, in linea di principio, nel periodo febbraio-marzo, per rispondere ai bisogni emersi con i risultati dello scrutinio del primo quadrimestre. Entro i Consigli di classe di marzo, al termine delle attività di sostegno, i docenti procederanno a verificare la situazione degli apprendimenti degli studenti risultati insufficienti negli scrutini del primo quadrimestre. Le verifiche possono essere scritte o orali, a seconda delle discipline o delle specifiche carenze rilevate. Le modalità e i tempi delle verifiche sono deliberati dai Consigli di classe, formalizzate in sede di consiglio e comunicate alle famiglie. Recupero Gli interventi didattici di recupero sono destinati agli studenti che presentino lacune su parti significative della disciplina, tali da necessitare la revisione completa di consistenti parti di programma svolto. Le attività di recupero sono articolate in due diverse modalità: Interventi di recupero nel corso dell’anno La rilevazioni nel corso dell'anno scolastico di difficoltà diffuse su tutta la classe, legate a lacune e carenze pregresse difficilmente recuperabili senza interventi straordinari, può comportare la richiesta di attivazione di corsi di recupero, che tuttavia devono avere carattere di eccezionalità. La richiesta, avanzata dal Consiglio di Classe, viene valutata e approvata dal DS alla luce delle risorse finanziarie disponibili. L’efficacia del corso di recupero deve essere verificata predisponendo una prova di verifica dedicata agli argomenti affrontati durante il corso. Interventi di recupero finalizzati al recupero dei debiti formativi Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un 35 immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale, assegnando il debito o i debiti formativi (sospensione del giudizio). Modalita’ di comunicazione degli interventi: La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate dai docenti delle singole discipline per ciascuno alunno e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati le modalita’ di recupero (studio individuale o corso di recupero); per quanto riguarda lo studio individuale, si rimanda a quanto indicato nel punto “sostegno pomeridiano”. Tempistiche e modalita’ organizzative: A conclusione dell’attività didattica nel mese di giugno ed entro i primi 15 giorni di luglio, verranno attivati corsi finalizzati al recupero dei debiti formativi (anche in orario pomeridiano). Per la loro organizzazione verrà individuato un monte ore a disposizione di ogni disciplina o per aree disciplinari, stabilito tenendo conto degli appositi finanziamenti ministeriali e privilegiando le discipline in cui siano piu’ diffuse le insufficienze. Tali interventi possono essere organizzati anche con una articolazione diversa da quella per classe, per gruppi studenti di classi parallele, di norma composti da non meno di 10 studenti, che tenga però conto degli obiettivi disciplinari che devono essere raggiunti dagli alunni, così come previsto dal POF e dai coordinamenti disciplinari. Il Collegio Docenti indica i seguenti criteri per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti destinatari degli interventi di recupero: - Risorse interne: (a) Docenti della classe (b) Docenti della disciplina (del medesimo corso o che si rendano disponibili) - Risorse esterne: docenti esterni, organizzazioni no profit (vedi O.M. 92/2007) La frequenza dei corsi finalizzati al recupero dei debiti formativi e’ obbligatoria. Se i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa con lettera indirizzata al Dirigente Scolastico, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche che saranno effettuate dai docenti della classe. Al termine delle attività di recupero, nei primi giorni di settembre ed entro l’inizio del nuovo anno scolastico, verranno effettuati accertamenti del superamento del debito formativo, attraverso prove concordate e comuni fra docenti della stessa materia; per tutte le discipline sono previste una prova scritta ed una prova orale A conclusione dei relativi accertamenti, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede alla formulazione del giudizio complessivo dello studente che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva. Nei confronti degli studenti valutati positivamente in sede di verifica finale , il Consiglio di classe procede alla pubblicazione all’albo dei voti riportati in tutte le discipline con l’indicazione “ammesso” e altresì, per gli studenti al termine del terz’ultimo e penultimo anno di corso, all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella misura prevista dalla tabella A allegata al DM n. 99 del 16 dicembre 2009. In caso d’esito negativo del giudizio finale, in conformità ad una valutazione complessiva dello studente, il relativo risultato è pubblicato all’albo dell’Istituto con la sola indicazione “non ammesso”. Costituisce parte integrante della presente delibera l’allegato contenente i CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI INTERMEDI E FINALI. 36 CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI INTERMEDI E FINALI II collegio fa proprie le finalità della valutazione per come espresse nell’art. 1 commi 1 e 2 dell’OM n. 92/2007 che si riportano per esteso: “La valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso formativo, perseguendo l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti”. “I processi valutativi, correlati agli obiettivi indicati nel piano dell’offerta formativa della singola istituzione scolastica, mirano a sviluppare nello studente una sempre maggiore responsabilizzazione rispetto ai traguardi prefissati e a garantire la qualità del percorso formativo in coerenza con gli obiettivi specifici previsti per ciascun anno dell’indirizzo seguito”. Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe si stabiliscono i seguenti criteri generali per la conduzione degli scrutini intermedi e finali: il voto di comportamento, attribuito sulla base della proposta formulata dal coordinatore, tiene conto dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione dimostrati dall’alunno e dalle norme generali definite dal presento documento nella sezione destinata (pag. 68). le proposte di voto di profitto nelle singole discipline saranno formulate dai docenti, sulla base di un congruo numero di verifiche, non inferiori per numero a quanto stabilito dal collegio docenti, e tenendo conto del raggiungimento o meno da parte dell’alunno degli obiettivi formativi e dei contenuti propri della disciplina, nonché dell’eventuale recupero delle carenze rilevate e dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati. Il giudizio che motiva il voto proposto dal singolo docente sarà riferito ai livelli di conoscenze, competenze e capacità presenti nella griglia di valutazione inserita nel POF. per tutte le classi della riforma dovranno essere svolte almeno: a) tre prove per le materie con due ore settimanali; b) quattro prove per le materie con tre ore settimanali; c) cinque prove per le materie con almeno quattro ore settimanali; d) per le materie orali con tre ore settimanali tre prove. la verifica di casi eccezionali dovrà essere valutata dal Consiglio di Classe Ammissione alla classe successiva: Lo studente è ammesso alla classe successiva quando complessivamente, tenuto conto del percorso relativo all’attività didattica e alle attività di sostegno e recupero effettuate, consegue un livello di sufficienza in tutte le materie Non ammissione alla classe successiva: lo studente non è ammesso alla classe successiva, tenuto conto del percorso relativo all’attività didattica e alle attività di sostegno e recupero effettuate, in presenza di insufficienze tali da non giustificare la sospensione del giudizio in quanto il C. di C. ritiene che non ricorrano le condizioni per ottenere, entro il termine dell’anno scolastico, il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline su cui sono state accertate le insufficienze. Sospensione del giudizio: 37 Nel rispetto dell’art. 6 dell’ OM 92/2007 si individuano i seguenti parametri valutativi che determinano la sospensione del giudizio per gli studenti che presentino insufficienze in alcune discipline definendo preventivamente che: I voti inferiori o uguali a quattro sono considerati come insufficienze gravi in quanto queste valutazioni evidenziano, nella griglia di valutazione inserita nel POF, il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati; Il voto cinque è considerato come insufficienza in quanto questa valutazione evidenzia, nella griglia di valutazione inserita nel POF, il raggiungimento parziale degli obiettivi prefissati: la sospensione del giudizio potrà essere deliberata, tenuto conto del percorso relativo all’attività didattica e alle attività di sostegno e recupero effettuate, in presenza di non più di tre/quattro (dipende dall’indirizzo) materie con valutazione insufficiente. I consigli di classe potranno comunque derogare, a fronte di casi caratterizzati da elementi di particolare problematicità, dai suddetti parametri, dandone adeguata motivazione in sede di verbalizzazione delle operazioni di scrutinio. Gli studenti, per i quali il consiglio di classe dispone la sospensione del giudizio, sono tenuti a partecipare ai corsi di recupero - a meno che i genitori dichiarino di non avvalersi optando per il recupero individuale, fermo restando l’obbligo per questi studenti di sottoporsi alle verifiche. Il verbale dello scrutinio deve riportare. in modo dettagliato tutte le fasi caratterizzanti la riunione in modo da evidenziare: - le motivazioni relative all’assegnazione del voto di comportamento - gli studenti ammessi alla classe successiva, e all’ Esame di Stato, per merito; - gli studenti per i quali il C. di C. rinvia la formulazione del giudizio finale: gli studenti per i quali si procede a un immediato giudizio di non ammissione; l’assegnazione dei punteggi relativi al credito scolastico e al credito formativo, con la relativa motivazione. - Per gli studenti che frequentano le classi dei corsi regionali Iefp non è prevista la sospensione del giudizio ai sensi dell’O.M. 92/07 ma il recupero delle carenze formative (non più di tre nell’area di base e una nell’area di indirizzo) nell’anno successivo. Norme per lo svolgimento degli esami debiti formativi Prove scritte per le materie che prevedono valutazione dello scritto, e prove orali per le materie che prevedono valutazione dell’orale. I tempi previsti sono i seguenti: Prove scritte per le materie che prevedono valutazione dello scritto, e prove orali per le materie che prevedono valutazione dell’orale. I tempi previsti sono i seguenti: • Italiano, matematica, economia aziendale (triennio), costruzioni, 3 ore • Trattamento testi, disegno tecnico, estimo, lingua straniera, latino, topografia, fisica liceo, informatica, impianti. 2 ore • economia aziendale (biennio) 2 ore solo scritta • Disegno e Storia dell’arte Liceo solo orale 38 Le prove orali dovranno di norma essere limitate entro 15 minuti. Scrutini finali - studenti dell’ultimo anno Ai sensi dell’art. 6, comma 1, del DPR 122/2009, sono ammessi agli Esami di Stato gli studenti che, nello scrutinio finale, conseguono in ciascuna disciplina e nel comportamento una votazione non inferiore a 6/10. Per gli studenti ammessi il Consiglio di Classe procede altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella misura prevista dalla Tabella A allegata al D.M. n. 99 del 16.12.2009. Norme per il recupero delle carenze formative corsi Iefp • prova (scritta/pratica) di recupero: prima settimana di ottobre in orario curricolare In caso di esito negativo (carenza non recuperata): • frequenza obbligatoria alle attività integrative (corsi di recupero) in orario pomeridiano; • seconda prova di recupero: seconda settimana di novembre e comunque entro la data stabilita per i colloqui generali con le famiglie relativo al primo quadrimestre; • in ogni caso il recupero delle carenze formative dovrà avvenire entro la fine di aprile del terzo anno di corso; il non recupero delle stesse comporta la non ammissione agli esami di qualifica del terzo anno. Certificazione delle competenze di base Ai sensi del Decreto del Ministro n.9/2010, con il quale è stato adottato il modello di certificato dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine dell’obbligo di istruzione, questo Istituto provvederà al rilascio delle prescritte attestazioni riguardanti la certificazione delle competenze. L’Istituto studierà le più efficaci modalità di raccordo fra la pratica didattica, il sistema valutativo della scuola e l’accertamento delle competenze in relazione ai quattro assi culturali (linguistico, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale). 39 PIANO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” SCALA DI VALUTAZIONE voto 1 2 3 (totalmente insufficiente) 4 (gravemente insufficiente) ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Conoscenze e abilità • • • • • • • Conoscenza nulla o da attribuire a chi rifiuta l’interrogazione, la prova scritta o consegna la prova scritta in bianco Non sa produrre comunicazione Non consegna i compiti alla scadenza Non sa applicare principi, regole, procedure, neanche se spiegate al momento Non ha compreso i concetti Produce comunicazioni inintelligibili Conosce in modo frammentario • • • Ha compreso parzialmente e confusamente i concetti Produce comunicazioni non sempre comprensibili e lessicalmente povere Applica principi, regole e procedure in modo occasionale Mancano del tutto le condizioni per la prosecuzione del curriculum previsto nel piano di lavoro della materia • Conosce in modo superficiale • Ha compreso parzialmente i concetti 5 (insufficiente) • Produce comunicazioni lessicalmente povere ed imprecise • Applica principi, regole e procedure solo in modo parziale, anche se riceve indicazioni Risulta difficile la prosecuzione del curriculum previsto nel piano di lavoro della materia senza un’attività di recupero • Conosce i contenuti essenziali della disciplina • Ha compreso i concetti, ma in modo poco sicuro 6 (sufficiente) • Formula comunicazioni semplici • Sa applicare correttamente principi, regole, procedure ma solo seguendo particolari indicazioni Livelli minimi accettabili di conoscenza e di capacità • Conoscenza completa • Ha compreso i concetti • Organizza comunicazioni con terminologia appropriata 7 (discreto) • Sa applicare principi, regole e procedure • Analizza problemi e situazioni, se riceve indicazioni adeguate • Sintetizza se riceve indicazioni adeguate • Conoscenza completa e sicura • Ha compreso i concetti in modo approfondito • Organizza comunicazioni con proprietà di lessico 8 (buono) • Sa applicare principi, regole, procedure autonomamente • Sa analizzare problemi e situazioni • Sa svolgere una sintesi • Formula valutazioni giustificate Conoscenza completa ed approfondita • Conoscenza completa e coordinata • Ha compreso i concetti con un buon grado di sicurezza • Elabora comunicazioni precise ed efficaci 9 (ottimo) • Sa applicare autonomamente principi e procedure in situazioni nuove • Sa scomporre autonomamente i problemi • Sa organizzare conoscenze e procedure con autonomia • Valuta con spirito critico e con cognizione di causa • Conoscenza completa, coordinata e personale • Ha compreso i concetti con sicurezza, padronanza e profondità 10 (eccellente) • Elabora comunicazione efficaci che presentano uno stile originale • Sa applicare autonomamente i principi e procedure in situazioni nuove Conoscenza ottima ed eccellenti capacità 40 PIANO OFFERTA FORMATIVA CRITERI DI VALUTAZIONE DELL'ESAME DI STATO ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” CONOSCENZE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 VOTO VOTO VOTO (/30) (/15) (/10) COMPETENZE CAPACITA' 1-2-3 1 1 Nessuna Nessuna Nessuna 4-5 2 2 Gravemente errato, Non sa cosa fare Non si orienta Non riesce ad applicare le minime Non riesce ad analizzare conoscenze, anche se guidato (non capisce) Conoscenze frammentarie Applica le conoscenze Compie analisi errate, non e gravemente lacunose minime solo se guidato, ma sintetizza, commette con gravi errori errori Conoscenze frammentarie, Applica le conoscenze minime Compie analisi lacunose, sintesi con errori e lacune solo se guidato, ma con errori incoerenti, commette errori Conoscenze carenti, con errori ed Applica le conoscenze minime Qualche errore, analisi parziali, espressione impropria solo se guidato sintesi scorrette Conoscenze carenti, espressione Applica le conoscenze minime Qualche errore, analisi e sintesi difficoltosa autonomamente, ma con gravi parziali esposizione sconnessa 6-7 3 4 2,5 3 8-9 10-11 12-13 14-15 5 6 7 3,5 4 4,5 Grosse lacune ed errori Errori 16-17 18-19 20 8 9 10 5 5,5 6 Conoscenze superficiali, improprietà di linguaggio Applica autonomamente le minime conoscenze con errore Analisi parziali, sintesi improprie Conoscenze complete con Applica autonomamente le Imprecisioni, analisi corrette, imperfezioni, esposizione a volte minime conoscenze con difficoltà nel gestire semplici imprecisa imperfezioni situazioni nuove Conoscenze complete, ma non Applica autonomamente e Coglie il significato, ma non approfondite, esposizione correttamente le conoscenze l'interpretazione di semplici semplice, ma corretta Minime informazioni, analisi con gestione Conoscenze complete, poco Applica autonomamente le Esatta interpretazione del testo, approfondite esposizione corretta conoscenze anche a problemi più sa ridefinire un concetto, gestisce complessi, ma con errori autonomamente situazioni nuove Conoscenze complete, quando Applica autonomamente le Coglie le implicazioni, compie guidato sa approfondire, conoscenze anche a problemi più analisi complete e coerenti esposizione corretta con complessi, ma con imperfezioni qualche di semplici situazioni nuove 21-22-23 24-25 11 12 6,5 7 proprietà di linguaggio 26-27 13 8 Conoscenze complete, qualche Applica autonomamente le Coglie le implicazioni, compie approfondimento autonomo, conoscenze anche a problemi più correlazioni con imprecisioni, esposizione corretta con complessi, in modo corretto rielaborazione corretta Applica in modo autonomo e Coglie le implicazioni, compie proprietà di linguaggio 28-29 14 9 Conoscenze complete con approfondimento autonomo, corretto, anche a problemi correlazioni esatte ed analisi esposizione fluida con utilizzo del complessi, le conoscenze, approfondite, rielaborazione linguaggio specifico quando guidato trova soluzioni corretta, completa ed autonoma Migliori 30 15 10 Conoscenze complete, Applica in modo autonomo e Sa rielaborare correttamente e approfondite e ampliate, corretto le conoscenze anche a approfondire, in modo autonomo esposizione fluida con utilizzo di Problemi complessi, trova da solo e critico soluzioni complesse un lessico ricco ed appropriato Soluzioni migliori 41 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 SCHEDA ANALITICA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO CLASSI DEL TRIENNIO (DECRETO MINISTERIALE n. 99 – 16.12.2009) Tabella A MEDIA DEI VOTI 3^ ANNO 4^ ANNO M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9<M≤10 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 CREDITO SCOLASTICO (punti) INDICATORI 5^ ANNO (la cui assenza determina l’assegnazione del punto inferiore della fascia) 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 Assiduità nella frequenza Interesse ed impegno Attività complementari e integrative Crediti formativi Credito scolastico (parte prima) Il Consiglio di classe al fine dell’attribuzione del credito scolastico complessivo terrà conto della tabella A di cui sopra. Si ricorda che il punteggio massimo assegnato non potrà mai essere superiore a quello previsto dalla banda di oscillazione relativa alla media aritmetica dei voti riportati. In tutti i casi se i centesimi risultanti dalla media aritmetica dei voti sono maggiori o uguali a 0,50 si attribuisce automaticamente il massimo credito della fascia corrispondente. Se i centesimi risultanti dalla media aritmetica dei voti sono inferiori a 0,50, il credito scolastico è definito dal risultato della somma dei seguenti parametri: a) somma dei centesimi scaturenti da eventuali attività extra curriculari interne alla scuola: b) somma dei centesimi scaturenti dalla frequenza e/o impegno; c) somma dei centesimi scaturenti da eventuali attività formative esterne. Solo per la classe terza dell’istituto professionale alberghiero M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica espresso in decimi (es. voto qualifica = 65/100, M = 6,5) Calcolo del credito (parte seconda) 1) Si calcola la media aritmetica dei voti approssimata al centesimo. 2) Si sceglie la fascia di appartenenza e l’anno corrispondente. 3) Si calcolano i parametri. Calcolo dei parametri: Parametro a), si attribuiscono max 0,50 centesimi secondo i seguenti casi: Certificazioni linguistiche First, Pet con superamento dell’esame finale Stages estivi facoltativi organizzati dalla scuola Attività sportive di Istituto Progetto “Volontariamo” Religione / attività integrative Progetto “Tutoraggio” Altre attività integrative approvate dal collegio Stage interni per corso alberghiero Progetto alternanza scuola lavoro 42 punti 0,50 punti 0,50 punti 0,10 punti 0,30 punti 0,10 punti 0,50 punti 0,10 punti 0,20 punti 0,50 Parametro b), si attribuiscono max 0,50 centesimi secondo i seguenti casi: Frequenza Impegno * punti 0,10 punti 0,40 * solo a giugno, ragazzi meritevoli. Crediti formativi : Parametro c), si attribuiscono max 0,50 centesimi secondo i seguenti casi: Attività sportive riconosciute dal C.O.N.I. Attività culturali artistiche ricreative svolte presso enti associazioni e istituzioni Esperienze professionali di lavoro purchè inerenti il proprio piano di studi Attività inerenti volontariato, solidarietà e cooperazione punti 0,10 punti 0,10 punti 0,20 punti 0,20 Terminata la fase di calcolo dei parametri a), b), c) si effettua la loro somma e si procede come specificato nella parte prima. Per i crediti formativi, la cui documentazione consiste in una attestazione proveniente dagli Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza, la stessa deve contenere una sintetica descrizione dell’esperienza fatta (Art.2 del D.M. 452 del 12/11/1998). Il Consiglio di classe richiede inoltre che nell’attestato sia espresso un giudizio sull’impegno, sui risultati e sulla frequenza, che non potrà essere inferiore al settantacinque per cento delle ore previste. In caso di attestazione da parte di privati il rapporto lavorativo dovrà essersi svolto in ottemperanza all'art. 12 del D.P.R. 323 ed ogni altra norma di legge relativa al rapporto di lavoro quali versamento dei contributi etc. Tale documentazione dovrà pervenire al C.D.C. prima del 15 maggio dell’anno scolastico in corso. Per i candidati esterni ci si atterrà a quanto previsto dal D.M. n.42 del 22 maggio 2007. Il Consiglio di Classe attribuirà il punteggio minimo della fascia agli alunni che abbiano ottenuto a maggioranza l’ammissione all’esame di stato o la promozione alla classe successiva, sempre a maggioranza, nello scrutinio successivo alla sospensione del giudizio. 43 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ Inizio anno scolastico Lun. 1 settembre 2014 Termine lezioni lun. 08 giugno 2015 Termine attivita' didattiche 30 giugno 2015 Durata 1° quadrim. Durata 2° quadrim. ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Inizio lezioni ven. 12 settembre 2014 Da ven. 12 settembre a dom. 25 gennaio 2015 Da lun. 26 gennaio 2015 a lunedi’ 8 giugno 2015 Esami di qualifica regionale data da definirsi Esami di stato 1^ prova merc. 17 giugno 2015 Esami di idoneità/preliminari da lun. 18 maggio 2015 a sabato 23 maggio 2015 ed entro inizio lezioni a.s. successivo (presentaz. domande:secondo O.M.) Esami integrativi inizio settembre 2015 (presentaz. domande: 1^ settimana luglio) Esami per la definizione della sospensione del giudizio: da martedì 1 sett. 2015 Calendario delle festivita' - sab. 1 nov. 2014 lun. 8 dicembre 2014 da lun. 22 dicembre 2014 a mar. 6 gennaio 2015 (festività natalizie) lun. 16 e mar. 17 feb. 2015 Carnevale Romano (sede Menaggio) ven. 20 e sab. 21 feb. 2015 Carnevale Ambrosiano (sede Porlezza) da giov. 2 apr. a mar. 7 aprile 2015 (festività pasquali) sab. 25 aprile 2015 (festa della liberazione) ven. 1 - sab. 2 maggio 2015 (festa del lavoro) lun. 1- mar. 2 giugno 2015 (festa nazionale della Repubblica) ven. 8 maggio patrono Porlezza (solo sede Porlezza) Giorni aggiuntivi di sospensione delle lezioni per gli alunni (adattamento del calendario scolastico in relazione alle esigenze del POF ) (deliberati dal Consiglio d’Istituto in data 09 luglio 2014 ) - lunedi’ 22 dicembre 2014 - sabato 2 maggio 2015 - lunedi’ 1 giugno 2015 Open Day d’Istituto: sabato 29 novembre 2014; sabato 24 gennaio (Porlezza) e sabato 31 gennaio 2014 (Menaggio) Rapporti con le famiglie - ricevimento individuale su appuntamento da prendersi mediante il libretto personale I quadrimestre da lunedì 20.10.14 a sabato 17.01.15 II quadrimestre da lunedì 09.02.15 a sabato 20.05.15 - ricevimento genitori: • sabato 22 novembre 2014 (1° quadr.) e venerdì 17 aprile 2015 (2° quadr.) ore 14.30 - 17.30 • sabato 13 giugno 2015 colloqui per alunni non promossi o con sospensione del giudizio - Elezioni organi collegiali 24 ottobre 2014 mattina elezione rappr. alunni nei consigli di classe, del Consiglio d’Istituto e consulta studentesca 24 ottobre 2014 pomeriggio. rappr. genitori nei Consigli di classe ore 17.00-19.30 Collegi docenti ordinari: lun. 1 sett. – mar. 16 sett. – mar. 21 ott. – mar. 24 feb. 2015 (verifica intermedia) – martedì 12 maggio – sabato 13 giugno verifica finale Collegi straordinari potranno essere convocati in caso di necessità Incontri dipartim. discipl.: mar. 09 sett 2h -- giov. 9 ottobre 2 h – mart. 28 aprile 2 h. Sospensione dell’attività didattica per recupero insuff. del primo quadrimestre: da lun. 26 gen. a sab. 31 gen. 2015 Stages classi alberghiero: dal ………… al …………….. 44 Consigli di classe Periodo Ottobre componenti docenti - (dal 13/10) - Novembre (dal 24/11) tutte le componenti 40’ doc. + 20’ rappr. Gennaio (dal 26/01) docenti Marzo (dal 16/03) tutte le componenti 40’ doc. + 20’ rappr. Maggio (dal 04/05) Giugno Dal 03/06/13 - tutte le componenti 40’ doc. + 20’ rappr. docenti o.d.g. programmazione curricolare e disciplinare contratto formativo, obiettivi trasversali e criteri di valutazione inserimento alunni stranieri (classi 1^) PEI per eventuali alunni H, organizz. lavoro con docenti sostegno eventuali proposte integrazione progetti POF approvazione orario insegnanti di sostegno progettazione visite di istruzione (ML 2-04 ML2-17) e attiv. extracurric. - verifica programmazione curricolare analisi situazioni individuali / compilazione pagellino corsi di recupero adesione progetti P.O.F. approvazione visite di istruzione proposte interv. recupero/ potenziamento - scrutini 1° quadr. definiz. commissioni es. stato (cl. quinte) - verifica programmazione curricolare analisi e monitor. interv. di recupero delibera nuovi interventi di recupero - intese sui criteri di valutazione per scrutini finali (°) - analisi docum. esame stato (classi quinte) (°) (°) solo comp. docenti - analisi situazione didattico-disciplinare (tutte le comp.) comunicazione documento 15 maggio (tutte le comp.) - proposte variazioni libri di testo (tutte le comp.) - scrutini finali classi quinte scrutini finali classi 1^/2^/3^/4^ Consigli di classe straordinari potranno essere richiesti da ciascuna componente quando ritenuto necessario Entro il 10 ottobre i docenti con più di sei classi dovranno presentare il piano della partecipazione ai consigli di classe, garantendo la rotazione nelle varie classi. Orario scolastico: Le attività didattiche hanno inizio alle ore 8.00 (entrata ore 7.55) con termine alle ore 13.45 per Menaggio, dalle ore 7.45 (entrata 7.40) con termine delle lezioni alle ore 13.30 per Porlezza Le date riportate sono puramente indicative potranno subire delle variazioni in funzione di esigenze sopravvenute. 45 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA CALENDARIO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Calendario delle festività - sab. 1 nov. 2014 - lun. 8 dicembre 2014 - da lun. 22 dicembre 2014 a mar. 6 gennaio 2015 (festività natalizie) - lun. 16 e mar. 17 feb. 2015 Carnevale Romano (sede Menaggio) - ven. 20 e sab. 21 feb. 2015 Carnevale Ambrosiano (sede Porlezza) - da giov. 2 apr. a mar. 7 aprile 2015 (festività pasquali) - sab. 25 aprile 2015 (festa della liberazione) - ven. 1 - sab. 2 maggio 2015 (festa del lavoro) - lun. 1- mar. 2 giugno 2015 (festa nazionale della Repubblica) - ven. 8 maggio patrono Porlezza (solo sede Porlezza) 46 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA LICEO SCIENTIFICO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ASPETTI CARATTERIZZANTI IL LICEO SCIENTIFICO PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO “Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: - aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguisticostorico-filosofico e scientifico; - comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico; - saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; - comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logicoformale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura; - saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi; PIANO ORARIO SETTIMANALE MATERIE 1 2 3 4 Lingua e letteratura italiana 4 4 5 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 - - - Storia - 2 2 2 Filosofia - - 3 3 3 Matematica* 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali** 2 2 3 3 3 Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie 2 2 2 2 2 Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 27 27 TOTALE ORE (*) con Informatica al 1° biennio (**) Biologia, Chimica e Scienze della terra 30 30 30 - - - 47 4 - aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali; essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti; saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. “Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata l’opzione “scienze applicate” che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni” (art. 8 comma 2), Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: - aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio; elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica; - analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica; - individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali); - comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana; - saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico; - saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti. 48 PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE PIANO ORARIO SETTIMANALE 1 2 3 4 5 Lingua e letteratura italiana MATERIE 4 4 4 4 4 Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 - - - Storia - 2 2 2 - Filosofia - - 2 2 2 Matematica 5 4 4 4 4 Informatica 2 2 2 2 2 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali** 3 4 5 5 5 Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie 2 2 2 2 2 Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 27 27 TOTALE ORE (**) Biologia, Chimica e Scienze della terra 30 30 30 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COSTRUZIONE AMBIENTE E TERRITORIO Aspetti caratterizzanti il corso COSTRUZIONI – AMBIENTE – TERRITORIO • Il diplomato nell’indirizzo ha competenze nel campo delle macchine e dei dispositivi utilizzati nell’industria delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali. Possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico. Ha competenze nella stima dei terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio e nelle operazioni catastali. Ha competenze relative all’amministrazione di immobili. • • • • ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Utilizzare gli strumenti più idonei per la restituzione grafica dei progetti e dei rilievi Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente Compiere operazioni di estimo privato e pubblico nell’ambito dell’edilizia e del territorio Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi Organizzare e condurre cantieri mobili nel rispetto della normativa di sicurezza. PIANO DEGLI STUDI Istituto tecnico tecnologico settore COSTRUZIONI, AMBIENTE e TERRITORIO Il Diplomato è in grado di: • Operare in autonomia in casi di modesta entità e di collaborare nella progettazione e realizzazione di organismi complessi; • Intervenire autonomamente nella gestione e nella manutenzione dei fabbricati e nella gestione e organizzazione dei cantieri. • Prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico • Pianificare ed organizzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro PIANO ORARIO SETTIMANALE MATERIE 1 2 3 4 5 Religione/Att. alternative 1 1 1 1 1 Lingua e Lett. Italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Inglese 3 3 3 3 3 Geografia 1 Diritto 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 1 1 Complementi di matematica Sc. Integrate (FISICA) 3(1) 3(1) Sc. Integrate (CHIMICA) 3(1) 3(1) Sc. Integrate (BIOLOGIA) 2 2 Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica 3(1) 3(1) Scienze e tecnologie applicate 3 Progettazione, Costruzioni, Impianti - 7(6) 6(6) 7(7) Topografia - 4(2) 4(3) 4(3) Tecnologie informatiche 3(2) Geopedologia, Economia ed Estimo 3 4 4 Alla conclusione del percorso quinquennale il Diplomato dell’indirizzo COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO consegue le seguenti competenze: • Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego ed alle modalità di lavorazione • Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate per elaborare i dati • Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modesta entità, intervenendo anche nelle problematiche relative al risparmio energetico in edilizia Gestione del cantiere e Sicurezza dell'ambiente di lavoro Scienze Motorie e sportive TOTALE ORE 2 33 2 32 (..) ORE SVOLTE IN LABORATORIO 49 2 2 32 2 2 32 2 2 32 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA SETTORE ECONOMICO Dall’anno scolastico 2014/2015 gli indirizzi: • amministrazione-finanza e marketing • AFM con articolazione sistemi informativi aziendali • turistico ANNO SCOLASTICO 2014-2015 PIANO DEGLI STUDI SETTORE ECONOMICO BIENNIO UNICO PIANO ORARIO SETTIMANALE saranno articolati in un biennio unico propedeutico al successivo triennio al termine del quale gli alunni avranno la possibilità di scegliere che percorso di studi intraprendere. MATERIE Religione Lingua e Lett. Italiana Storia Economia Aziendale Inglese Tedesco Informatica Matematica Sc. Integrate (FISICA) Sc. Integrate (CHIMICA) Sc. Integrate (BIOLOGIA) Geografia Diritto ed economia Diritto Economia Politica Scienze Motorie e sportive TOTALE ORE Nel corso dei primi due anni di studio gli alunni avranno modo di conoscere meglio la realtà della scuola superiore approcciandosi ad un tipo di studio diverse da quello della Secondaria di primo grado, intraprendendo lo studio di nuove discipline più caratterizzanti. Al termine del biennio, dopo un processo di maturazione, avranno maggiori strumenti per poter scegliere con consapevolezza la parte finale del corso di studi che li porterà ad una professione o all’accesso all’università 50 1 1 4 2 2 3 3 2 4 2 2 3 2 2 32 2 1 4 2 2 3 3 2 4 2 2 3 2 2 32 Attraverso il percorso generale, è in grado di: • Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra contabili in linea con i principi nazionali ed internazionali • Redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali • Gestire adempimenti di natura fiscale • Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda • Svolgere attività di marketing • Collaborare all’organizzazione, alla gestione ed al controllo dei processi aziendali • Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. 51 PIANO DEGLI STUDI Istituto tecnico economico settore AMMINISTRAZIONE. FINANZA, MARKETING PIANO ORARIO SETTIMANALE MATERIE Religione/Att. alternative Lingua e Lett. Italiana Storia Economia Aziendale Inglese Tedesco Informatica Matematica Sc. Integrate (FISICA) Sc. Integrate (CHIMICA) Sc. Integrate (BIOLOGIA) Geografia Diritto ed economia Diritto Economia Politica Scienze Motorie e sportive TOTALE ORE 1 2 SETTORE ECONOMICO Il diplomato in Amministrazione, finanza e marketing ha competenze generali nel campo finanziario, nella normativa civilistica e fiscale, nei sistemi, nei processi aziendali, negli strumenti di marketing, nei prodotti assicurativo-finanziari e nell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. 3 1 4 2 6 3 3 2 3 3 3 2 32 4 1 4 2 7 3 3 2 3 3 2 2 32 5 1 4 2 8 3 3 3 3 3 2 32 Il diplomato in Amministrazione, finanza e marketing ha competenze generali nel campo finanziario, nella normativa civilistica e fiscale, nei sistemi, nei processi aziendali, negli strumenti di marketing, nei prodotti assicurativo-finanziari e nell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. PIANO DEGLI STUDI Istituto tecnico economico settore SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI PIANO ORARIO SETTIMANALE Nell’articolazione Sistemi informativi aziendali, il profilo si caratterizza per il riferimento sia per l’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. Alla conclusione del percorso quinquennale il Diplomato dell’indirizzo AMMINISTRAZIOE, FINANZA, MARKETING consegue le seguenti competenze: • Riconosce ed interpreta le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali, i fenomeni economici nazionale ed internazionali, i cambiamenti dei sistemi economici • Individua e accede alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale • Interpreta i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi • Gestisce il sistema delle rilevazioni aziendali • Applica i principi ed i procedimenti della programmazione e del controllo gestionale • Inquadra l’attività di marketing • Si orienta nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari • Utilizza i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa • Analizza e produce i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale. 1 2 SETTORE ECONOMICO MATERIE Religione/Att. alternative Lingua e Lett. Italiana Storia Economia Aziendale Inglese Tedesco Informatica Matematica Sc. Integrate (FISICA) Sc. Integrate (CHIMICA) Sc. Integrate (BIOLOGIA) Geografia Diritto ed economia Diritto Economia Politica Scienze Motorie e sportive TOTALE ORE (..) ORE SVOLTE IN LABORATORIO 52 3 4 5 1 1 1 4 4 4 2 2 2 4(1) 7(1) 7(1) 3 3 3 3 4(2) 5(2) 5(2) 3 3 3 3 3 2 3 2 3 2 2 2 32 32 32 ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO • ASPETTI CARATTERIZZANTI L’INDIRIZZO TURISMO Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico, generali nel campo economico, della normativa civilistica e fiscale e dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche ed informatiche per operare nel sistema informatico dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale. Il Diplomato è in grado di: • Gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio • Collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio ed i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata • Utilizzare i sistemi informativi per proporre servizi turistici anche innovativi • Promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale • Intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali Alla conclusione del percorso quinquennale il Diplomato dell’indirizzo TURISMO consegue le seguenti competenze: • Riconoscere ed interpretare i cambiamenti socio-economici, le tendenze dei mercati e le loro ripercussioni in campo turistico • Individuare ed accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento a quella turistica • Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni alle diverse tipologie • Gestire il sistema delle innovazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le aziende del settore turistico. • • • • ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell’Impresa Turistica Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle Imprese Turistiche PIANO DEGLI STUDI Istituto tecnico economico settore TURISMO PIANO ORARIO SETTIMANALE MATERIE Religione/Att. alternative Lingua e Lett. Italiana Storia Economia Aziendale Inglese Tedesco Francese Informatica Matematica Sc. Integrate (FISICA) Sc. Integrate (CHIMICA) Sc. Integrate (BIOLOGIA) Geografia Diritto ed economia Geografia Turistica Arte e Territorio Diritto e Legislazione Tur. Disc.Turistiche e Aziendali Scienze Motorie e sportive TOTALE ORE 53 1 2 SETTORE ECONOMICO ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA 3 1 4 2 3 3 3 3 2 2 3 4 2 32 4 1 4 2 3 3 3 3 2 2 3 4 2 32 5 1 4 2 3 3 3 3 2 2 3 4 2 32 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Aspetti caratterizzanti il corso SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. Nell’articolazione dell’ “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il Diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il Diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzano le risorse del territorio. 1^ BIENNIO 1 2 2^ BIENNIO 3 4 5 1 1 1 1 1 Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3 Geografia 1 - - - - Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 - - - Scienze integrate (Scienza della terra e biologia) 2 2 - - - Scienze integrate (Fisica) 2 - - - - Scienze integrate (Chimica) - 2 - - - Scienze degli Alimenti 2 2 - - - - - - Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina 2**(°) 2**(°) Laboratorio di servizi enogastronomici settore sala e vendita 2**(°) 2**(°) - - Laboratorio di servizi enogastronomici accoglienza turistica 2** 2** - - - 2 2 2 2 2 - - 4 3 - - Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva - - 4 5 5 Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina - - 6** 4** 4** Laboratorio di servizi enogastronomici settore sala e vendita - - - 2** 2** - - 4 3 - - Scienze motorie e sportive ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA Scienza e cultura dell'alimentazione di cui in compresenza 3 2* ARTICOLAZIONE SERVIZI DI SALA E DI VENDITA Scienza e cultura dell'alimentazione di cui in compresenza 3 2* Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva - - 4 5 5 Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina - - - 2** 2** Laboratorio di servizi enogastronomici settore sala e vendita - - 6** 4** 4** 33 32 32 32 32 TOTALE ORE 54 ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico Religione/Att. alternative * Insegnamento svolto in compresenza con gli insegnanti tecnico-pratici ATTIVITA' ED INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL'AREA DI INDIRIZZO (°) Articolazione delle cattedre in relazione all'organizzazione delle classi in squadre MATERIE ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONE LOMBARDIA (IeFP) ANNO SCOLASTICO 2014-2015 CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONE LOMBARDIA (IeFP) I Corsi triennali di qualifica in Lombardia sono un’opportunità per i giovani che terminata la terza media non intendono avviarsi ad uno studio quinquennale. I Corsi, oltre a garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, offrono la possibilità di arrivare in tre anni ad una qualifica professionale e di imparare un mestiere. Le attività di laboratorio e le esperienze di tirocinio aziendale consentono agli allievi l’acquisizione di conoscenze e competenze direttamente spendibili nel mondo del lavoro. PERCORSO TRIENNALE IeFP: Qualifica di OPERATORE DELLA RISTORAZIONE L’ Operatore della ristorazione interviene, a livello esecutivo, nel processo della ristorazione con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere, a seconda dell’indirizzo, attività relative alla preparazione dei pasti e ai servizi di sala e di bar con competenze nella scelta, preparazione, conservazione e stoccaggio di materie prime e semilavorati, nella realizzazione di piatti semplici cucinati e allestiti, nel servizio di sala. Indirizzo/profilo: PREPARAZIONE PASTI Le competenze caratterizzanti l’indirizzo “Preparazione pasti” sono funzionali all’operatività nel settore della ristorazione; nello specifico sostengono lo svolgimento di attività attinenti alla preparazione di piatti sulla base di ricettari e su indicazioni dello chef, nel rispetto delle norme igienico sanitarie. Indirizzo/profilo: SERVIZI DI SALA BAR Le competenze caratterizzanti l’indirizzo “Servizi di sala e bar” sono funzionali all’operatività nell’ambito del servizio di sala e di bar; nello specifico sostengono lo svolgimento di attività attinenti alla predisposizione degli ordini, alla somministrazione di pasti e di prodotti da bar, secondo gli standard aziendali richiesti ed i criteri di qualità e sicurezza igienico sanitaria. PERCORSO TRIENNALE IeFP: Qualifica di OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA L’Operatore interviene, a livello esecutivo, nel processo erogazione servizi di promozione ed accoglienza con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione ed utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere, a seconda dell’indirizzo, attività relative alla accoglienza, informazione e promozione in rapporto alle esigenze del cliente, con competenze nella prenotazione e assistenza, e nella evasione delle relative pratiche amministrativo contabili. Indirizzo/profilo: STRUTTURE RICETTIVE Le competenze caratterizzanti l’indirizzo “Strutture ricettive” sono funzionali all’operatività nell’ambito delle strutture ricettive di diversa tipologia; nello specifico sostengono lo svolgimento di attività attinenti all’erogazione dei servizi di prenotazione, check-in e check-out. 55 Quadro orario Preparazione pasti Area base Italiano Storia Inglese Matematica Scienze Diritto/Economia Economia e gestione aziendale Area Professionale Lab. Cucina Lab. Sala/bar * Principi di alimentazione ** Tedesco Inglese Area Flessibilità Religione Scienze motorie Stage 1anno 4 2 2 3 2 2 - 2anno 4 2 2 3 2 2 - 3anno 4 2 3 3 2 4 anno 3 2 3 3 3 7 2 2 2 1 7 2 2 2 1 10 3 2 - 10 3 2 - 1 2 1 2 1 2 1 2 1anno 4 2 2 3 2 2 - 2anno 4 2 3 3 2 2 - 3anno 4 2 3 3 2 4 anno 3 2 3 3 3 7 2 2 2 1 7 2 2 2 - 10 3 2 - 10 3 2 - 1 2 1 2 1 2 1 2 * gruppo-classe con sala/bar 2 ore ** compresenza con cucina 2 ore Servizi di sala e bar Area base Italiano Storia Inglese Matematica Scienze Diritto/Economia Economia e gestione aziendale Area Professionale Lab. Sala/bar Lab. Cucina * Principi di alimentazione ** Tedesco Inglese Area Flessibilità Religione Scienze motorie Stage * gruppo-classe con cucina 2 ore ** compresenza con sala 2 ore 56 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 L'Istituto persegue le trasparenza amministrativa mediante: • La pubblicazione all’albo di tutti i documenti di programmazione, quali POF e gli allegati, il Regolamento di Istituto, la Carta dei Servizi, lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. • La pubblicazione e divulgazione dei materiali significativi prodotti all’interno • La costituzione di un archivio di documentazione che raccolga materiali significativi elaborati/prodotti/raccolti dalle varie componenti dell’Istituto (studenti, genitori, personale docente e non docente) e dalle medesime utilizzabili. Costituiscono parte integrante del presente documento gli allegati, consistenti nelle schede dei singoli progetti, redatte dai responsabili 57 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA REGOLAMENTI di ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Estratto dal REGOLAMENTO INTERNO DELL’ISTITUTO, aggiornato con i principi e le norme previste dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR 24.06.98 n. 249) TITOLO IV NORME DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA Capo I I diritti degli studenti Art. 29. Principi generali 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. 2. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 3. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. 4. Gli studenti eleggono due rappresentanti per il Consiglio di classe, quattro rappresentanti per il Consiglio d’Istituto e due rappresentanti per la consulta provinciale degli Studenti. Le elezioni si svolgono annualmente con le modalità previste da una ordinanza del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca. 5. I rappresentanti di classe partecipano alle riunioni del Consiglio di classe fornendo il loro contributo, in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, dei criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Art. 30. Le assemblee studentesche 1. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti 2. Le assemblee studentesche possono essere di classe o d’istituto. 3. I rappresentanti di classe possono convocare una assemblea di classe al mese nel limite di due ore di lezione, oppure due assemblee da un’ora. La richiesta deve essere fatta in forma scritta e inoltrata alla presidenza almeno cinque giorni prima della data fissata, salvo che ci siano comprovati motivi d’urgenza. Essa deve contenere l’elenco dei punti che verranno discussi durante l’assemblea. L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. 4. Il comitato studentesco, a maggioranza dei suoi componenti, o il 10% degli studenti, possono chiedere al Dirigente scolastico la convocazione di un’assemblea d’istituto al mese, nel limite di delle ore di lezione di una giornata. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali, l’assemblea d’istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele. La richiesta deve essere fatta in forma scritta e inoltrata alla Presidenza almeno cinque giorni prima della data fissata. Essa deve contenere l’elenco dei punti che verranno discussi durante l’assemblea. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee d’istituto svolte durante l’orario delle lezioni può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire all’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d’istituto. Non possono essere tenute, con la partecipazione di esperti, più di quattro assemblee all’anno. 58 5. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario o per lavori di gruppo. 6. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All’assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al Dirigente scolastico od un suo delegato, i docenti che lo desiderino. È prassi dell’istituto che gli insegnanti, nelle cui ore si svolge l’assemblea, esercitino la sorveglianza dall’esterno dell’aula. Il Dirigente scolastico ha potere d’intervento nel caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea. 7. Agli studenti e ai loro genitori, previa autorizzazione della presidenza, è concessa l’utilizzazione delle aule in orario extrascolastico per incontri di studio, seminari, aventi carattere culturale, in relazione alle problematiche della vita scolastica. A tali riunioni è permessa la partecipazione delle altre componenti della scuola. Art. 31. Diritto di affissione 1. Gli studenti hanno diritto ad uno spazio per l’affissione di manifesti, articoli di stampa e di altre comunicazioni, purché aventi contenuto non contrario al codice penale. 2. La durata delle affissioni è di cinque giorni. Art. 32. Diritto alla valutazione 1. Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione, che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 2. Lo studente ha diritto di conoscere le valutazioni che lo riguardano, debitamente motivate, immediatamente per le verifiche orali e, di norma, non oltre il quindicesimo giorno dallo svolgimento per quelle scritte. 3. Le valutazioni vengono riportate sul libretto personale nella parte riservata alle comunicazioni con la famiglia. Tale comunicazione ha valore informativo, e nel caso di difformità tra la valutazione riportata sul registro del docente e quella sul libretto personale, prevale la prima. 4. Lo studente ha diritto di motivare in forma corretta e rispettosa ai docenti e alla Presidenza le sue osservazioni e considerazioni in merito alle valutazioni. Art. 33. Diritto alla riservatezza 1. Lo studente ha diritto alla tutela della riservatezza. Dati, informazioni e ogni altra notizia riguardante la sua persona possono essere rilasciate solo su richiesta o autorizzazione dell’interessato, se maggiorenne, o dei genitori o rappresentanti legali, se minorenne. Art. 34. Studenti stranieri 1. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono, sempre che ciò non comporti la violazione delle leggi italiane. Art. 35. Diritto alla consultazione 1. Gli studenti possono esprimere la loro opinione mediante una consultazione nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola. Capo II I doveri degli studenti Art. 36 Doveri inerenti al processo educativo 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per loro stessi. Devono mantener in qualsiasi occasione e in ogni momento della vita scolastica 59 un atteggiamento corretto e coerente con i principi ed i valori della carta costituzionale e della convivenza civile. 3. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e di averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. È assolutamente vietato sporcare e lasciare rifiuti per terra. I trasgressori saranno deferiti al Dirigente scolastico per gli opportuni provvedimenti disciplinari e di pulizia. Art. 37. Utilizzo e conservazione del patrimonio scolastico 1. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza stabilite dall’istituto e dalle leggi dello Stato. 2. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, le apparecchiature e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 3. All’inizio di ogni anno scolastico, la classe prende atto dello stato dell’aula, dei suoi arredi, delle suppellettili e delle dotazioni, facendosi carico di seguirne la buona conservazione. Eventuali guasti o danneggiamenti dovuti ad usura o ad incidenti involontari saranno riparati a carico della scuola senza alcun addebito per gli studenti. Nell’eventualità che i guasti o danneggiamenti non siano accidentali, ma dovuti a negligenza o vandalismo, sarà richiesta la riparazione a carico dei diretti responsabili o comunque degli utenti abituali. Tali comportamenti sono punibili anche ai sensi dell’art. 635 punto 3) c.p. (danneggiamento aggravato). Inoltre è competenza del Consiglio di classe decidere gli opportuni provvedimenti disciplinari. Art. 38. Dovere di osservanza del divieto di fumo 1. Gli studenti sono tenuti ad osservare, come chiunque si trovi in istituto, il divieto di fumo. Nelle scuole è vietato fumare. Tale divieto è disciplinato da specifici provvedimenti legislativi che prevedono l’applicazione di specifiche sanzioni (L. 584/75 e successive modificazioni) ed è fatto obbligo a tutti di osservarlo. Art. 39. Dovere di osservanza del divieto di utilizzo e di introduzione di materiale non didattico 1. È fatto divieto agli studenti di utilizzare durante le ore di lezione qualsiasi oggetto o pubblicazione non pertinenti alle finalità educative della scuola. In particolare è vietato portare con sé coltelli, strumenti o qualsiasi altro oggetto che possa essere usato come arma impropria. 2. È altresì vietato utilizzare o mantenere attivi, durante le ore di lezione, telefoni cellulari, radio, walkman e altri apparecchi estranei all’attività didattica. I docenti possono sanzionare i trasgressori con una nota disciplinare e procedere al sequestro del materiale non autorizzato consegnandolo alla Presidenza. 3. È assolutamente vietato introdurre, consumare, scambiare a qualsiasi titolo sostanze illegali in tutta l’area dell’istituto. Oltre agli inevitabili provvedimenti disciplinari, i trasgressori saranno segnalati all’autorità competente in materia. Del pari è vietato introdurre e consumare nell’Istituto bevande alcoliche di qualsiasi tipo. Capo III. Norme di comportamento e frequenza Art. 40 Norme di comportamento 1. La disciplina è affidata all’autocontrollo degli studenti e alla responsabile vigilanza dei docenti, del personale non docente, del Dirigente scolastico. 2. Il rispetto della persona è essenziale. Ognuno ha quindi il dovere di un comportamento rispettoso, corretto, diligente. 3. L’abbigliamento deve essere coerente con l’ambiente educativo della scuola 4. A norma delle vigenti disposizioni è vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico. 5. Durante l’intervallo gli alunni possono circolare nei corridoi: il servizio di vigilanza è affidato ai docenti di turno e ai non docenti. L’uso del telefono pubblico è consentito agli alunni in caso 60 6. 7. 8. 9. di necessità. L’uso dei telefoni portatili non è consentito durante qualsiasi tipo di attività didattica. È preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico, che sono beni della comunità. Di eventuali ammanchi o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori sanzioni penali, coloro che li hanno provocati. Il personale docente e/o non docente è tenuto a darne immediata comunicazione al Dirigente scolastico. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato la struttura danneggiata. All’inizio dell’anno scolastico verrà stabilita dal docente coordinatore della classe una “pianta” per ogni aula normale o speciale. La pianta della classe potrà essere modificata su richiesta motivata di un docente o degli alunni solo previo accordo tra i docenti della classe. La disposizione materiale dei banchi potrà essere diversa da quella tradizionale col parere favorevole di tutti i docenti della classe, sentito il personale non docente interessato. L’istituto non risponde di beni preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati, pur cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi di furti, anche mediante la vigilanza del personale non docente. Art. 41 Frequenza 1. Al suono del primo campanello gli alunni devono trovarsi ai propri posti nelle aule, nei laboratori o nei reparti in cui è programmata l’attività scolastica. Solo per motivi legati ai mezzi di trasporto o per altri gravi motivi – che devono avere carattere di eccezionalità – potrà accedervi entro il limite massimo di 10 minuti dopo il suono del secondo campanello che segnala l’inizio effettivo delle lezioni (tale ritardo verrà segnalato sul registro di classe dal docente della prima ora di lezione; non vi sarà obbligo di giustificazione scritta da parte della famiglia). Il ritardo oltre tale orario comporta l’entrata per la seconda ora di lezione, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato con l’obbligo della successiva giustificazione scritta. In caso di ritardi frequenti , per un massimo di tre e a breve intervallo, l’alunno verrà ammesso in Istituto solo se accompagnato da un genitore. 2. Non è consentito entrare dopo l’inizio della seconda ora di lezione: casi particolari, dovuti a motivi eccezionali (visite mediche, ospedaliere…) devono essere preventivamente comunicate dalle famiglie alla Presidenza della scuola. Altri casi particolari di ritardo, dopo la prima ora di lezione, dovranno essere confermati dai genitori, entro l’inizio della terza ora. Gli alunni minorenni, non ammessi in aula, rimarranno nell’atrio della scuola in attesa dei loro genitori, che li riaccompagneranno a casa. Gli alunni maggiorenni non saranno ammessi in istituto. Casi singoli saranno valutati dalla Presidenza per i provvedimenti conseguenti. 3. Nelle prime delle due ore di lezione e nell’ora seguente l’intervallo, non è di norma consentito in alcun modo di uscire dall’aula. Nel corso delle successive ore di lezione lo studente non può lasciare l’aula, neanche per breve tempo, senza il permesso dell’insegnante responsabile. 4. Non è consentito agli alunni di uscire dall’aula al cambio dell’ora, salvo autorizzazione dell’insegnante che subentra. 5. Lo spostamento degli alunni dell’intera classe da un locale ad un altro dell’Istituto deve essere effettuato in ordine, in silenzio e il più celermente possibile. 6. È facoltà dei docenti concedere agli alunni il permesso di temporaneo allontanamento dall’aula per potersi recare ai servizi. Tale permesso non può essere concesso a più di un alunno per volta e solo per il tempo strettamente necessario. In prossimità della fine dell’ora di lezione il permesso deve essere chiesto all’insegnante dell’ora successiva. Art. 42. Assenze e giustificazioni 1. Lo studente che per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni, ha l’obbligo di giustificare presentando il libretto personale all’insegnante della prima ora di lezione. La giustificazione deve essere firmata da un genitore o dal legale rappresentante se l’alunno è minorenne, dallo studente stesso, se maggiorenne. 61 2. Ogni assenza di durata superiore ai cinque giorni per motivi diversi dalla malattia deve essere preventivamente segnalata al Dirigente Scolastico e successivamente giustificata tramite il libretto personale. 3. Il Dirigente Scolastico, o suo delegato, ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori ulteriori chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata l’assenza. 4. Le assenze ingiustificate costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto nell’attribuzione del voto di condotta; esse vengono segnalate dal coordinatore alle rispettive famiglie. 5. Le uscite fuori orario dall’istituto sono autorizzate di norma solo a partire dalla penultima ora di lezione, se firmate dal genitore sull’apposito tagliando del libretto personale e solo in via eccezionale; le richieste vanno presentate per l’autorizzazione al Dirigente Scolastico entro il suono della prima campanella. L’alunno che entra in ritardo non può chiedere di uscire in anticipo. Chi intende uscire anticipatamente per improvvisa indisposizione può allontanarsi dall’istituto solo se accompagnato da un genitore (o da un suo delegato) o, se possibile, attendere il termine delle lezione nel locale infermeria. 6. In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente, la scuola declina ogni responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine delle lezioni. 7. Qualora l’istituto fosse impossibilitato a provvedere diversamente, le classi potranno essere dimesse dalla penultima ora di lezione. 8. Per quanto riguarda il corso serale Sirio, le norme descritte nel presente Titolo sono sostituite dal “Contratto Formativo”. Art. 43. Permessi per problemi di trasporto 1. Agli studenti con particolari e documentati problemi relativi agli orari dei mezzi pubblici di trasporto, il Dirigente Scolastico può concedere permessi permanenti di entrata posticipata o di uscita anticipata. 2. I nominativi degli alunni che fruiscono di tali permessi sono indicati in appositi elenchi allegati al giornale di classe. Art. 44. Astensione collettiva dalle lezioni 1. L’astensione collettiva dalle lezioni è generalmente considerata assenza ingiustificata. In caso di comportamento scorretto degli alunni (assenze strategiche), il Consiglio di classe decide gli opportuni provvedimenti disciplinari. 2. In occasione di manifestazioni pubbliche a carattere nazionale o locale, il Dirigente Scolastico ha facoltà di dispensare gli alunni dal dovere di giustificare l’assenza, in considerazione del valore di partecipazione democratica alla vita civile. 3. I genitori o i rappresentanti legali degli alunni minorenni sono tenuti comunque a comunicare alla presidenza di essere a conoscenza della partecipazione degli alunni all’astensione collettiva. In caso di astensione collettiva prolungata per più giorni, il Dirigente Scolastico stabilisce di volta in volta le modalità di riammissione. Art. 45. Autogestione ed occupazione 1. Le manifestazioni di protesta degli alunni che si concretizzano nell’autogestione dell’attività didattica e nell’occupazione dell’istituto non possono essere autorizzate dal Dirigente Scolastico. Tali fenomeni possono configurare violazione della legge penale ai sensi dell’art. 340 c.p. (Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità) 2. Non rientrano in questa fattispecie le giornate dello studente organizzate facendo ricorso alle ore destinate alle assemblee d’istituto. Art.46. Deroghe alla frequenza (art. 14, comma 7, D.P.R. 122/2009) Deroga al limite della frequenza per la validazione dell’anno scolastico: 1. gravi motivi di salute, documentate con certificato medico 2. terapie e/o cure programmate, documentate con certificato medico 3. donazioni del sangue 62 4. partecipazioni ad attività sportive organizzate da federazioni sportive riconosciute dal CONI 5. adesioni a confessioni religiose che considerano il sabato come giorno di riposo 6. impegni di lavoro (solo per corso SIRIO) Art.47. Norme transitorie Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si rimanda alla normativa vigente e a quanto riportato nelle norme di attuazione del regolamento N.B. Si ricorda che ai sensi dell’art. 14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009 n. 122, per gli studenti di tutte le classi di istruzione secondaria di secondo grado, ai fini della valutazione finale di ciascuno studente l’anno scolastico si ritiene valido solo se lo studente non supera un tetto massimo del 25% di assenza dalle lezioni. La disposizione prevede che “… ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato”, cioè del monte ore annuale delle lezioni/orario complessivo di tutte le discipline. Le ore massime di assenza dalle lezioni sono: Per gli ordinamenti che prevedono 25 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 825 x ¾ = 619 ore di frequenza ore assenza massime = 206 ore Per gli ordinamenti che prevedono 27 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 891 x ¾ = 668 ore di frequenza ore assenza massime = 223 ore Per gli ordinamenti che prevedono 28 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 924 x ¾ = 693 ore di frequenza ore assenza massime = 231 ore Per gli ordinamenti che prevedono 29 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 957 x ¾ = 718 ore di frequenza ore assenza massime = 239 ore Per gli ordinamenti che prevedono 30 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 990 x ¾ = 742 ore di frequenza ore assenza massime = 248 ore Per gli ordinamenti che prevedono 32 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 1056 x ¾ = 792 ore di frequenza ore assenza massime = 264 ore Per gli studenti che non si avvalgono dell’ora di religione e non svolgono l’ora alternativa, si applica la percentuale su un monte ore annuale ridotto di 33 ore. 63 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. PIANO OFFERTA FORMATIVA NORME ATTUATIVE DEL REGOLAMENTO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Norme di comportamento e di frequenza Norme di comportamento • Il rispetto della persona è essenziale. Ognuno ha dovere di un comportamento rispettoso e corretto nei confronti di tutti i componenti dell’istituto. • Fermo restando che la famiglia deve rimanere la prima responsabile dell’educazione dei figli, dal momento in cui sceglie la nostra scuola essa è chiamata a divenire compartecipe del lavoro formativo che in essa si svolge. pertanto E’ vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico. Sono previste sanzioni per i contravventori. Durante l’intervallo gli alunni possono circolare nei corridoi. Il servizio di sorveglianza è affidato ai docenti e ai non docenti. L’uso del telefono cellulare, come previsto dalla direttiva 104 del 30/11/2007 a firma del ministro Fioroni, è proibito durante qualsiasi tipo di attività didattica; i docenti potranno sequestrare i telefonini e consegnarli all’ufficio di segreteria che, al termine delle lezioni, provvederà alla restituzione. In caso di inadempienza l’allievo verrà ammonito formalmente dal Dirigente con annotazione sul registro di classe. In caso di recidiva potrà scattare la sospensione dalle lezioni. E’ tassativamente vietato l’uso di fotocamere o di registratori, in particolare di quelli integrati nei telefoni, senza l’espresso consenso della persona ripresa. A tale proposito si ricorda che lo normativa prevede sanzioni amministrative che vanno da un importo minimo di 3000 euro sino ad un massimo di 30.000. E’ obbligatorio rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico, che sono beni della comunità. Di eventuali ammanchi o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori sanzioni penali, coloro che li hanno provocati. Il personale docente e/o non docente è tenuto a darne immediata comunicazione al Dirigente scolastico. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato la struttura danneggiata. L’istituto non risponde in alcun modo di beni preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati, pur cercando di evitare fatti incresciosi di furti. Comportamenti non consoni all’ambiente scolastico verranno sanzionati in prima istanza dal docente in classe (richiamo verbale e/o scritto sul registro di classe e/o sul libretto personale); in seconda istanza dal Consiglio di Classe ed infine, nei casi più gravi, dall’Ufficio di Presidenza. L’abbigliamento deve essere consono con l’ambiente educativo della scuola. In modo particolare: • In palestra l’accesso è consentito solo con tuta da ginnastica oppure con pantaloncini e maglietta, scarpe ad uso esclusivo della palestra. Se un solo alunno non avrà l’abbigliamento adatto, la classe svolgerà lezione teorica nella propria aula. • Per il laboratorio dell’indirizzo alberghiero è richiesto l’abbigliamento professionale specifico indicato dai docenti all’inizio dell’anno scolastico. • Ogni mancanza relativa ai due punti precedenti, deve essere segnalata sul registro di classe e verrà considerata ai fini dell’attribuzione del voto di condotta. Frequenza/Assenze e ritardi La frequenza delle lezioni è obbligatoria, eventuali assenze dovranno essere giustificate dai genitori sull’apposito libretto e verranno vistate dall’insegnante della prima ora. Eventuali ritardi o richieste di uscita anticipate dovranno essere autorizzate dal Preside o da un suo delegato. La famiglia avrà cura di ricorrere con misura alla richiesta di permessi di uscita anticipata. 1. Al suono della prima campanella gli alunni devono trovarsi al proprio posto nelle aule o negli ambienti in cui è programmata l’attività scolastica. Solo per ragioni legate ai mezzi di trasporto o per altri gravi motivi – che devono avere carattere di eccezionalità – potranno accedervi entro il limite massimo di 10 minuti dopo il suono della seconda campanella che segnala l’inizio effettivo delle lezioni (tale ritardo verrà segnalato sul registro di classe dal docente della prima ore di lezione; non vi sarà obbligo di giustificazione scritta da parte della famiglia). Il ritardo oltre tale orario comporta l’entrata per la seconda ora di lezione, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato con l’obbligo della successiva giustificazione scritta. In caso di ritardi frequenti sarà cura del coordinatore di classe informare per iscritto le famiglie. 2. Di norma non è consentito entrare dopo l’inizio della seconda ora di lezione: casi particolari, dovuti a motivi eccezionali (visite mediche, gravi problemi di famiglia, ecc) verranno valutati dall’Ufficio di Vicepresidenza. Gli alunni minorenni, in attesa di essere ammessi in aula al suono della campana 64 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. successiva, rimarranno nell’atrio della scuola. Gli alunni maggiorenni potranno non essere ammessi in istituto. Casi singoli e particolari saranno valutati dalla Presidenza per i provvedimenti conseguenti. Durante le prime due ore di lezione e nell’ora successiva all’intervallo, non è di norma consentito uscire dall’aula. Nel corso delle successive ore di lezione lo studente non può lasciare l’aula senza il permesso dell’insegnante responsabile. In tutte le ore la classe non potrà essere abbandonata da più di un alunno per volta. Non è consentito agli alunni di uscire dall’aula al cambio dell’ora, salvo autorizzazione dell’insegnante che subentra. Lo spostamento dell’intera classe da un locale all’altro dell’Istituto deve essere effettuato in ordine, in silenzio e il più celermente possibile. Lo studente che è stato assente dalle lezioni ha l’obbligo di giustificare presentando il libretto personale all’insegnante della prima ora di lezione. La giustificazione deve essere firmata da un genitore o dal legale rappresentante se l’alunno è minorenne, dallo studente stesso se maggiorenne. Ogni assenza di durata superiore ai cinque giorni per motivi diversi dalla malattia deve essere preventivamente segnalata al Dirigente Scolastico e successivamente giustificata tramite il libretto personale. Il Dirigente Scolastico, o un suo delegato, ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori ulteriori chiarimenti e di conseguenza di considerare eventualmente non giustificata l’assenza. Le assenze, le assenze ingiustificate e i ritardi costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di Classe deve tener conto nell’attribuzione del voto di condotta; esse vengono segnalate dal Coordinatore di Classe alle rispettive famiglie. Le uscite fuori orario dall’istituto sono autorizzate di norma solo a partire dalla penultima ora di lezione, e solo se firmate dal genitore sull’apposito tagliando del libretto personale. In ogni caso lo studente dovrà essere presente per almeno 4/5 ore nell’arco della mattinata. Le richieste vanno presentate per l’autorizzazione al Dirigente Scolastico entro il suono della prima campanella. Chi intende uscire anticipatamente per improvvisa indisposizione può allontanarsi dall’istituto solo se accompagnato da un genitore o da un suo delegato o, se possibile, attendere il termine delle lezioni nel locale infermeria. Le richieste di uscita anticipata per il sabato dovranno essere presentate il giorno precedente. Le uscite anticipate del sabato vanno presentate all’ufficio di presidenza di norma entro il venerdì precedente. Le uscite anticipate per motivi legati all’attività agonistica dovranno essere richiesti tramite apposito modulo da presentare in segreteria all’inizio dell’anno scolastico. Casi eccezionali saranno valutati dall’Ufficio di Presidenza. In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente la scuola declina ogni responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine delle lezioni. Per quanto riguarda il corso serale Sirio le norme prescritte nel presente Titolo sono sostituite dal “contratto formativo”. Permessi per problemi di trasporto. 1. Agli studenti con particolari e documentati problemi relativi agli orari dei mezzi di trasporto, il Dirigente Scolastico o un suo delegato può concedere permessi permanenti di entrata posticipata o di uscita anticipata, fino a un massimo di 10 minuti. 2. I nominativi degli alunni che fruiscono di tali permessi sono annotati nel registro di classe. Diritti degli studenti. 1. L’Istituto Vanoni riconosce che la dignità della persona umana è fondata sulla libertà intesa come capacità individuale di scegliere e comporre ordinatamente i valori morali in base ai quali orientare la propria vita. La verità, la sincerità e la giustizia devono essere risposta morale al vuoto etico in quanto possono restituire senso alla frammentarietà delle esperienze. 2. La formazione al rispetto di se stessi e del prossimo è obiettivo primario del nostro progetto educativo. 3. Ogni docente ha l’obbligo di rispettare gli alunni senza approfittare del suo ruolo di potere; inoltre nessun alunno potrà essere oggetto di scherno né per ideologie politiche, né per caratteristiche fisiche, né per qualsiasi altro motivo. 4. Ogni docente ha il dovere di restituire le prove scritte corrette entro il termine massimo di 15 giorni. La valutazione delle verifiche dovrà essere effettuata in decimi e accompagnata da una scheda di valutazione esplicativa. Le prove non potranno uscire dalla scuola, ma gli alunni e i genitori avranno sempre diritto di visionarle e/o di chiederne eventuali fotocopie. 5. Le votazioni delle prove orali dovranno essere comunicate agli alunni e alle famiglie dei minorenni mediante l’apposito libretto. 6. E’ fatto espresso obbligo per i docenti di utilizzare la scala di valutazione prevista dalle normative vigenti ed esplicitata nel P.O.F. 65 7. Oltre alle ore di ricevimento previste dal contratto nazionale il docente potrà, per particolari motivazioni, accettare colloqui con i genitori anche al di fuori degli orari stabili. Norme generali per l’assegnazione del voto di condotta. Valutazione del comportamento La valutazione del comportamento degli studenti, durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dall’istituzione scolastica anche fuori dalla propria sede, si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto del diritto altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA (Come previsto dal D.P.R 122/2009 e dalla nota del 31 luglio 2008 prot. 3602/PO) Il comportamento degli studenti, valutato dal Consiglio di Classe, concorrerà alla valutazione complessiva dello studente e, determinerà, se insufficiente, la non ammissione all’anno successivo di corso o agli esami di stato. Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini intermedi e finali in base ai seguenti INDICATORI e alla seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI Sarà attribuito il VOTO 10 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni: a) scrupoloso rispetto del regolamento d’Istituto; b) comportamento maturo per responsabilità e collaborazione; c) frequenza alle lezioni costante (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di uscite anticipate, non deve superare il limite di cinque nel quadrimestre); d) vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni; e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche con approfondimenti personali e critici; f) ruolo propositivo e attivo all’interno della classe. Sarà attribuito il VOTO 9 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni: a) scrupoloso rispetto del regolamento d’Istituto; b) comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione; c) frequenza alle lezioni assidua (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di uscite anticipate, non deve superare il limite di dieci per quadrimestre); d) costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni; e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; f) ruolo propositivo all’interno della classe. Sarà attribuito il VOTO 8 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni: a) rispetto del regolamento d’Istituto; b) comportamento buono per responsabilità e collaborazione; c) frequenza alle lezioni normale (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di uscite anticipate, non deve superare il limite di quindici per quadrimestre); d) buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni; e) proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche; f) non aver riportato alcuna nota in condotta sul registro di classe per quadrimestre. Sarà attribuito il VOTO 7 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni: 66 a) rispetto del regolamento d’Istituto; b) comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione; c) frequenza alle lezioni normale (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di uscite anticipate, non deve superare il limite di venti per quadrimestre); d) discreto interesse e partecipazione alle lezioni; e) sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche; f) non aver riportato più di tre note sul registro di classe. Sarà attribuito il VOTO 6 allo studente che farà rilevare anche solo alcune delle seguenti condizioni: a) comportamento incostante per responsabilità e collaborazione notificato alle famiglie; b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare note in condotta sul registro di classe, in un numero superiore a quattro per quadrimestre; c) frequenza alle lezioni irregolare (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di uscite anticipate, supera il limite di venti per quadrimestre); d) mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni; e) discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche; f) reiterazione di sospensioni da uno a tre giorni oppure una sospensione da quattro a quindici giorni. NOTA: più giorni consecutivi di assenza per malattia si conteggiano come un episodio VOTO 5 Il D.P.R. 122/2009 ha abrogato il decreto n. 5 del 16/01/2009, che limitava la possibilità di attribuire il 5 in condotta solo ai casi di allontanamento dell’alunno dalla scuola per un periodo superiore ai 15 giorni. Eliminato tale vincolo, il voto insufficiente può essere deciso in una vasta gamma di casi previsti dall’articolo 7 del nuovo Regolamento, specificamente dedicato alla scuola secondaria di secondo grado. Il voto in condotta inferiore a sei, è attribuito dal C.D.C. nei confronti dello studente cui sia stata precedentemente irrogata “una sanzione disciplinare” ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 e successive modificazioni, o al quale si possa attribuire la responsabilità anche solo di uno dei seguenti comportamenti: • aver commesso reati che violano la dignità e il rispetto della persona; • aver messo in pericolo l’incolumità delle persone ; • aver commesso atti di violenza tale da ingenerare un elevato allarme sociale; • non aver regolarmente frequentato i corsi e non aver assolto agli impegni di studio; non aver rispettato i doveri nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni; non aver utilizzato correttamente le strutture ed i sussidi didattici e aver arrecato danno al patrimonio della scuola; • aver commesso atti di razzismo o bullismo ; • aver introdotto e/o consumato bevande alcoliche all’interno della scuola; • aver fatto uso o spaccio di sostanze stupefacenti; • aver attuato minacce ed ingiurie in modo reiterato. +In riferimento alla “sanzione disciplinare” di cui sopra è da osservare che l’attribuzione del cinque, può essere decisa anche per comportamenti reiterati e sanzionati in modo lieve dalla scuola, comportamenti che siano stati previsti dal Regolamento d’Istituto e dallo Statuto delle studentesse e degli studenti come da modifiche del D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota Prot. 3602/PO del 31 luglio 2008. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei, basata sul sicuro accertamento della responsabilità personale, deve essere motivata e verbalizzata in modo dettagliato in sede di scrutinio intermedio e finale e, nel secondo quadrimestre, comporta la non ammissione alla classe successiva. 67 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Articolo 1 VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA 1. Lo scopo fondamentale dell’I.I.S.S. “Vanoni” è di educare con lo studio, l’assimilazione e l’elaborazione critica delle conoscenze. 2. L’educazione, la formazione e l’istruzione presuppongono una comunità che sappia dialogare, dove il protagonismo del singoli si manifesta attraverso pratiche di democrazia. 3. Tutti gli attori della comunità scolastica interagiscono salvaguardando la libertà di espressione e di pensiero. Rifiutano qualsiasi forma di discriminazione legata al sesso, alla religione, all’etnia, alla condizione sociale. Articolo 2 DIRITTI Lo studente ha diritto: 1. Ad una formazione culturale e professionale qualificata. 2. Ad acquisire competenze linguistiche che gli consentano una comunicazione efficace sia a livello personale sia a livello professionale. 3. Ad acquisire la capacità di mettere in atto comportamenti sicuri in ambito sociale e professionale. 4. Ad una valutazione tempestiva e trasparente. 5. Ad iniziative concrete per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica. 6. Ad essere informato, insieme alla famiglia, sul processo d’apprendimento e sugli eventuali interventi di recupero 7. A riunirsi in assemblea secondo le modalità previste dal Regolamento d’Istituto. Articolo 3 DOVERI 1. Gli studenti hanno l’obbligo della regolare frequenza e dell’assolvimento costante degli obblighi di studio; 2. Devono avere un comportamento corretto nei confronti di tutto il personale della scuola, compagni compresi; 3. Non devono danneggiare le strutture, i macchinari, i sussidi didattici, gli arredi che costituiscono il patrimonio dell’Istituto; 4. Contribuiscono a rendere accogliente l’ambiente scolastico, avendone cura come importante fattore di qualità. Articolo 4 DISCIPLINA 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino degli eventuali rapporti inquinati. 2. La responsabilità disciplinare è personale. Prima di erogare la sanzione, l’interessato deve essere invitato ad esporre le proprie ragioni. 3. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione, ispirate al principio di gradualità e alla riparazione del danno. 68 4. Allo studente si può offrire la possibilità di convertire l’infrazione in attività a favore della comunità scolastica. 5. Il consiglio di classe adotta le sanzioni e i provvedimenti che prevedono l’allontanamento dalla comunità scolastica. 6. Se l’allontanamento supera i 15 giorni, la competenza passa al Consiglio d’Istituto. 7. Costituiscono mancanze disciplinari i comportamenti che ledono i diritti dei singoli e il non rispetto dei doveri di cui all’articolo 3. 8. E’ vietato fumare nell’ ambito dell’Istituto. I trasgressori sono soggetti alle vigenti sanzioni amministrative ( pagamento di una somma da 25 a 250 euro). 9. E’ vietato l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione. 10. Eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie , dovute a particolari urgenze o gravità, possono essere soddisfatte con l’autorizzazione del docente in classe. 11. L’Istituto garantisce, di norma, le comunicazioni scuola-famiglia attraverso gli uffici preposti. 12. La non osservanza del divieto comporta il sequestro momentaneo del cellulare. La reiterazione dell’inosservanza del divieto determina la sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni. 13. L’uso dei telefonini cellulari allo scopo di acquisire dati in formato audio, video o immagini che riproducono registrazioni vocali , filmati o fotografie digitali riconducibili a studenti, docenti, personale ATA o ad altri soggetti presenti o che operano provvisoriamente all’interno dell’Istituto, senza avere il permesso degli interessati, comporta il pagamento di una sanzione amministrativa cha va da un importo minimo di 3000 euro ad uno massimo di 18000 e l’eventuale denuncia all’autorità giudiziaria Articolo 5 IMPUGNAZIONI 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno all’Istituto. 2. Per tutto ciò che non è esplicitato in questo patto si rimanda al Regolamento d’Istituto. 69 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA CODICE DISCIPLINARE STUDENTI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CODICE COMPORTAMENTALE DEGLI STUDENTI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLE NORME COMPORTAMENTALI E DELLE SANZIONI INERENTI 1. Le sanzioni sono sempre commisurate alla gravità dell’infrazione disciplinare (principio di proporzionalità) e ispirate al principio di gradualità, nonché al principio di riparazione del danno 2. Nei periodi di allontanamento inferiori ai 15 gg. deve essere garantito un rapporto scuola – famiglia che prepari al rientro nella comunità scolastica 3. Nei periodi di allontanamento superiori ai 15 gg. deve essere garantito un rapporto scuola – famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria per un percorso di recupero educativo 4. Allo studente è offerta la possibilità di convertire le sanzioni disciplinari in attività a favore della comunità scolastica INFRAZIONI DISCIPLINARI SANZIONE O AZIONE ORGANO VALUTAZIONE COMPETENTE Nota circostanziata sul Docente 0. Comportamento inadeguato e registro di classe, Coordinatore irrispettoso nei confronti del comunicazione immediata Dirigente Scolastico Dirigente scolastico, dei docenti alla famiglia e al Dirigente e del personale della scuola. scolastico. 1. Assenza didattico. di APPLICAZIONE Immediata Immediata Immediata Sospensione dalle lezioni per un periodo uguale o C.D.C. Immediata superiore a giorni cinque materiale Annotazione sul libretto Il CdC in riunione Immediata personale dello studente. ordinaria raccoglie il totale delle annotazioni e il coordinatore provvederà all’invio della lettera alla famiglia. 2.1 Uso del telefono cellulare, di Annotazione sul registro di materiale e/o di oggetti classe. Ritiro e restituzione al termine della giornata estranei all’attività didattica. scolastica. Il Docente coinvolto Immediata consegna l’oggetto all’ufficio di segreteria che provvederà alla restituzione . In caso di recidiva, CdC sospensione dalle lezioni fino a un massimo di quattro giorni. 70 Immediata 2.2. Registrazione audio e video Allontanamento dalla Docente coinvolto non preventivamente comunità scolastica tramite autorizzate. sospensione di almeno giorni sei con eventuale segnalazione all’autorità giudiziaria. Immediata tramite C.D.C straordinario Applicazione delle sanzioni amministrative previste dalla direttiva n.104 del 30/11/2007. 2.3 Utilizzo improprio, di Ritiro dell’oggetto e nota Il Docente coinvolto Immediata oggetti quali forbici, tagliacarte, sul registro di classe. consegna l’oggetto ecc.. all’ufficio di segreteria che provvederà alla restituzione. 3.1Parolacce, volgarità, codice Nota sul registro di classe. Docente coinvolto linguistico non adeguato. Immediata 3.2 Mangiare e bere in classe, Nota sul registro di classe. Docente coinvolto nei laboratori, in palestra. Immediata 3.3 Allontanamento, non Nota sul registro di classe. Docente coinvolto autorizzato, dall’aula durante il cambio dell’ora. In caso, di recidiva C.D.C. possibilità di sospensione dalle lezioni fino a un massimo di giorni tre Immediata Nota sul registro di classe. Docente coinvolto Immediata 3.4 Ritardo dopo l’intervallo. Immediata In caso di recidiva C.D.C. possibilità di sospensione dalle lezioni fino a un massimo di giorni due 4. Danni ad attrezzature o strutture scolastiche. Nota sul registro di classe e Docente/Dirigente risarcimento del danno. In Scolastico/C.D.C. caso di recidiva possibilità di sospensione dalle lezioni per giorni tre. 5.1 Ritardata e/o mancata Nota sul registro di classe Docenti della prima ora. consegna della giustificazione per ritardi superiori a due delle assenze. giorni . In caso di recidiva invio di Coordinatore/C.D.C. una comunicazione alla famiglia, e possibilità di sospensione dalle lezioni per giorni uno. 71 Immediata Immediata Quindicinale 5.2 Falsificazione della firma. Nota sul registro di classe, comunicazione immediata Docente della prima ora alla famiglia, sospensione dalle lezioni a partire da giorni tre. Coordinatore / C.D.C. Immediata Immediata 6. Uscita non autorizzata dalla Nota sul registro di classe, Docente della prima ora sede scolastica. comunicazione immediata Coordinatore / alla famiglia. Sospensione dalle lezioni a C.D.C. partire da giorni tre. Immediata Immediata 7.Ritardi frequenti. Docente della prima ora Coordinatore Docente/Dirigente Scolastico/C.D.C. Immediata Quindicinale Docente Coordinatore Immediata C.D.C. Immediata 7.1 Ritardi Ripetuti 8. Bestemmia. Nota sul registro di classe, comunicazione immediata alla famiglia. Dopo 5 ritardi, con l’autorizzazione dei genitori, lo studente verrà impiegato in lavori socialmente utili Nota sul registro di classe, comunicazione immediata alla famiglia, in caso di recidiva sospensione dalle lezioni per un giorno. 9. Fumo di tabacco all’interno Nota sul registro di classe, Docente della scuola. comunicazione alla Coordinatore famiglia per studenti minorenni, applicazione delle sanzioni amministrative previste. In caso di recidiva sospensione dalle lezioni C.D.C. per giorni uno. Immediata Immediata 9 Introduzione e/o consumo di Nota circostanziata sul bevande alcoliche. registro di classe, comunicazione immediata alla famiglia e al Dirigente scolastico che provvederà in merito. Sospensione dalle lezioni per un periodo uguale o superiore a giorni otto. 10. Spaccio di sostanze Nota circostanziata sul stupefacenti. registro di classe, comunicazione immediata alla famiglia e al Dirigente scolastico che provvederà Immediata Immediata Immediata 72 Docente Coordinatore Dirigente Scolastico Immediata C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata Docente Coordinatore Dirigente Scolastico Immediata Immediata Immediata in merito. Sospensione dalle lezioni C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata per un periodo uguale o superiore a giorni quindici. 11. Comportamenti immorali Nota circostanziata sul lesivi della dignità della persona registro di classe, e del decoro della scuola. comunicazione immediata alla famiglia e al Dirigente scolastico che provvederà in merito. Sospensione dalle lezioni per un periodo uguale o superiore a giorni otto. Docente Coordinatore Dirigente Scolastico 12. Violenza intenzionale; prevaricazione e/o intimidazione; forme di razzismo e/o bullismo. Nota circostanziata sul registro di classe, comunicazione immediata alla famiglia e al Dirigente scolastico che provvederà in merito. Sospensione dalle lezioni per un periodo uguale o superiore a giorni quindici. Docente Coordinatore Dirigente Scolastico Nota circostanziata sul registro di classe, comunicazione immediata alla famiglia e al Dirigente scolastico che provvederà in merito. Sospensione dalle lezioni per un periodo uguale o superiore a giorni quindici. Docente Coordinatore Dirigente Scolastico 13. Commissione di reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana; pericolo per l’incolumità delle persone N.B. la recidività scatta, di norma, dopo tre casi consecutivi. 73 Immediata Immediata Immediata C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata Immediata Immediata Immediata C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata Immediata Immediata Immediata C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA REGOLAMENTO LABORATORI D’INFORMATICA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 1. L’uso del laboratorio di informatica è consentito per soli scopi didattici alle classi inserite nell'orario settimanale di laboratorio, elaborato all'inizio dell'anno scolastico, ai docenti con alunni, previa prenotazione, ai docenti singoli quando le postazioni in aula professori sono occupate o non funzionanti. E' in ogni caso esclusa la possibilità di accedere al laboratorio durante ore di supplenza e con classi di cui non si è docenti. 2. Il docente che intende utilizzare il laboratorio con la classe, compila apposito modulo di prenotazione che consegna al responsabile di laboratorio con anticipo sufficiente tale da consentire al responsabile di fornire l’autorizzazione all’uso. In caso di prenotazioni concomitanti verranno evase in ordine di arrivo. 3. In caso di chiusura del laboratorio e/o di assenza dell’assistente tecnico, il docente che vuole usufruire del laboratorio ritira le chiavi presso l’ufficio del DSGA, firmando l'apposito registro, e le riconsegna al termine dell'attività. 4. Il laboratorio potrà essere utilizzato anche in orario pomeridiano con autorizzazione del Dirigente Scolastico. 5. L’accesso al laboratorio è consentito agli studenti solo in presenza di un docente o del responsabile di laboratorio o dell’assistente tecnico. 6. Durante l’ora di laboratorio il docente è responsabile del bene strumentale. L'insegnante che, da solo o con la classe, usufruisce del laboratorio si impegna a vigilare sulle attrezzature e dovrà obbligatoriamente registrare il proprio nome, il giorno, l'ora, la classe, l'attività svolta ed eventuali malfunzionamenti o mancanze nell'apposito registro interno di laboratorio. 7. La prima volta che i docenti accedono al laboratorio con la propria classe dovranno assegnare ad ogni allievo una postazione, che rimarrà la stessa per tutto l'anno scolastico, compilare un apposito modulo di postazione e consegnarne una copia al responsabile di laboratorio, il tutto allo scopo di poter risalire al responsabile di eventuali inconvenienti o danneggiamenti. 8. La configurazione degli apparati è di esclusiva competenza del responsabile di rete, in collaborazione con il responsabile del laboratorio e l’assistente tecnico. 9. Gli alunni, per motivi di sicurezza, non devono portare in laboratorio zaini, borse e ingombrare le vie di fuga previste nel piano di evacuazione ma soltanto il materiale necessario per lo svolgimento della lezione. 10. Gli alunni in laboratorio dovranno adottare un comportamento consono ad un’aula scolastica. 11. In caso di emergenza, seguite le istruzioni affisse all’interno del laboratorio e gli eventuali piani di evacuazione. 12. Al termine di ogni lezione i docenti dovranno impartire disposizione agli alunni affinché arredi e locali conservino il loro stato di funzionalità facendo attenzione anche al riordino degli arredi mobili. 13. In caso di danni o furti, durante il normale orario di utilizzo del laboratorio, di cui non sia possibile risalire al responsabile, le classi dovranno contribuire tutti insieme a corrispondere eventuali costi a carico dell’amministrazione scolastica. 14. E’ consentito l’accesso a internet alle classi solo per esclusivo uso didattico e tramite autorizzazione del docente. E' in ogni caso vietato l'accesso ai social network. Non è consentito l'uso di giochi di alcun tipo. 15. E’ assolutamente vietato l’utilizzo di software senza licenza d’uso. 16. E’ severamente vietata agli alunni e ai docenti la stampa di files non attinenti alle attività didattiche. 17. E’ vietato apportare modifiche alle impostazioni di windows, ai file presenti nei computers, alla configurazione delle postazioni, ai cablaggi di mouse e tastiere. 18. E’ vietato utilizzare floppy, cd-Rom, pendrive o altre periferiche removibili di proprietà dell’alunno, di provenienza esterna all’Istituto, senza autorizzazione del docente. 19. E’ vietato consumare bevande e pasti di alcun genere in laboratorio. 20. L’uso del telefono cellulare è vietato a scuola ed in particolare nel laboratorio d’informatica, tranne che per scopi didattici, espressamente autorizzati dal docente. 21. I referenti di laboratorio che verifichino un uso del laboratorio contrario al regolamento o a disposizioni di legge devono darne immediata comunicazione al Dirigente Scolastico. Approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera del 27 nov.2014 74 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. PIANO OFFERTA FORMATIVA REGOLAMENTO ALBERGHIERO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Al fine di una migliore organizzazione dei laboratori si ribadiscono alcune regole da rispettare scrupolosamente all’interno degli stessi durante le esercitazioni pratiche. E’ vietato fumare nei laboratori o nelle zone limitrofe. E’ vietato l’accesso nei laboratori a tutti coloro che non sono in servizio o comunque non autorizzati dal Dirigente Scolastico. È vietato l'accesso ai laboratori agli alunni sprovvisti di divisa completa (gli alunni che si trovassero in tale condizione dovranno svolgere attività socialmente utili, previo acquisto di divisa usa e getta, ed inoltre saranno soggetti a provvedimenti disciplinari) È severamente vietato entrare nei laboratori con indumenti ed oggetti non consoni all'attività quali zaini, caschi, cappelli non a norma, ecc. Gli alunni dovranno attendere il docente I.T.P. in classe prima di accedere agli spogliatoi e successivamente recarsi nei laboratori con il medesimo È fatto obbligo negli spostamenti da e per classe/spogliatoi/laboratori mantenere un comportamento corretto e rispettoso degli altri e delle attività didattiche, mantenendo il più assoluto silenzio. Gli spogliatoi rimarranno aperti il tempo necessario per indossare le divise sotto la sorveglianza del personale scolastico dopo di che è vietato recarsi negli stessi se non al termine delle esercitazioni ed accompagnati dal rispettivo docente I.T.P. Non potranno in alcun modo essere lasciati oggetti preziosi negli spogliatoio; eventuali sottrazioni, avarie o smarrimenti non saranno risarciti. Ogni allievo dovrà aver cura della pulizia e tenuta in ordine dello spogliatoio al fine di consentirne un appropriato e consono utilizzo a tutte le classi. Le operazioni di cambio d'abito non potranno superare il tempo limite di 10 minuti; eventuali deroghe dovranno essere autorizzate dal docente ITP in servizio nella classe. Pulizia e rispetto degli ambienti Si ricorda inoltre che i laboratori sono aule didattiche a tutti gli effetti, se ne raccomanda un corretto utilizzo, il rispetto delle norme di sicurezza ed igiene nonché il riordino e la pulizia da parte degli studenti per quanto di competenza al termine di ogni lezione al fine di garantire il regolare svolgimento delle lezioni successive Comportamento in laboratorio, tenuta della divisa • • • • • • Comportamento nei laboratori di cucina Tutti gli alunni di cucina sono tenuti ad osservare le seguenti regole per accedere ai laboratori di esercitazioni pratiche: • essere in possesso di certificazione HACCP (durante l'anno scolastico si effettueranno corsi specifici assieme alla ASL di competenza); • presentarsi con la divisa pulita, stirata e completa a) cappello da cuoco in cotone con abbottonatura in velcro regolabile b) foulard c) giacca a doppio petto in cotone bianco con bottoni bianchi estraibili d) parananza cuoco in cotone bianco e) torcione f) pantaloni unisex sale e pepe in cotone g) calzini bianchi h) scarpa bianca chiusa a norma antinfortunistica i) accendino, penna e blocco j) spilla e cartellino della scuola è fatto obbligo legare o portare capelli corti e ben curati (regola valida per ambo i sessi) è vietato tenere durante le esercitazioni anelli, bracciali, orecchini, orologi, piercing ecc. (regola per entrambi i sessi); è necessario mantenere nella propria persona un decoro nel vestire (aver cura che la divisa sia sempre in ordine, pulita e ben stirata). è inevitabile mantenere una corretta igiene personale Per le donne è ammesso un trucco leggero dai colori tenui Unghie corte e senza smalto. 75 Comportamento nei laboratori di sala e bar Tutti gli alunni di sala e bar sono tenuti ad osservare le seguenti regole per accedere ai laboratori di esercitazioni pratiche: • essere in possesso di certificazione HACCP (durante l'anno scolastico si effettueranno corsi specifici assieme alla ASL di competenza); • presentarsi con la divisa pulita, stirata e completa: a) pantaloni o gonna b) Camicia bianca c) giacca o gilet d) cinta per pantaloni per i ragazzi e) calze color carne 20 denari per le ragazze, calzini neri lunghi per i ragazzi f) mocassini neri g) Blocco comande in triplice copia h) Cavatappi, penna biro, accendino i) spilla e cartellino della scuola • è fatto obbligo legare o portare capelli corti e ben curati (regola valida per ambo i sessi) • è vietato tenere durante le esercitazioni anelli, bracciali, orecchini, orologi, piercing ecc. (regola per entrambi i sessi); • è necessario mantenere nella propria persona un decoro nel vestire (aver cura che la divisa sia sempre in ordine, pulita e ben stirata). • Per le donne è ammesso un trucco leggero dai colori tenui • Unghie corte e senza smalto (ammesso in sala per le ragazze ma di colore chiaro) Comportamento nei laboratori di Ricevimento Tutti gli alunni di Ricevimento sono tenuti ad osservare le seguenti regole per accedere ai laboratori di esercitazioni pratiche: • essere in possesso di certificazione HACCP (durante l'anno scolastico si effettueranno corsi specifici assieme alla ASL di competenza); • presentarsi con la divisa pulita, stirata e completa: A) Per gli allievi maschi: a) Scarpe nere tipo mocassino b) Calzino nero c) Pantalone nero. d) Camicia bianca di cotone maniche lunghe. e) Cravatta color bordeaux. f) Giacca nera g) Spilla e cartellino della scuola. B) Per le allieve femmine: a) Scarpe nere basse. b) Collant velato (nero) c) Gonna nera al ginocchio d) Camicia bianca di cotone maniche lunghe colletto uomo. e) Cravatta color bordeaux f) Giacca nera g) Spilla e cartellino della scuola. • • è fatto obbligo legare o portare capelli corti e ben curati (regola valida per ambo i sessi) è vietato tenere durante le esercitazioni anelli, bracciali, orecchini, orologi, piercing ecc. (regola per entrambi i sessi); • è necessario mantenere nella propria persona un decoro nel vestire (aver cura che la divisa sia sempre in ordine, pulita e ben stirata). • Per le donne è ammesso un trucco leggero dai colori tenui • Unghie corte e senza smalto (ammesso in ricevimento per le ragazze ma di colore chiaro) 76 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA REGOLAMENTO PER I VIAGGI E LE VISITE DI ISTRUZIONE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Regolamento per i viaggi e visite d’istruzione Deliberato dal Consiglio d’Istituto in data 09-07-2014e successive integrazioni nella seduta del 19-9-2014 Adottato dal collegio dei docenti in data 16-09-2014 Art. 1 Finalita’ Le visite guidate e i viaggi d’istruzione rappresentano un momento di arricchimento culturale e formativo degli studenti: pertanto la loro elaborazione si deve realizzare attraverso la partecipazione attiva dei docenti e con il coinvolgimento delle altre componenti in sede di proposta. Tutte le iniziative devono essere coerenti con il programma scolastico annuale, della cui progettazione sono parte integrante, costituendone un complemento, un approfondimento, un momento operativo. Trattandosi di attività didattica, ne consegue che gli allievi non possono essere esonerati dalle iniziative programmate, se non per documentati motivi di salute e per partecipazione a gare sportive. Inoltre rappresentano un’opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attuazione del processo di integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto allo studio. Nella progettazione dovranno essere rispettate le condizioni di economicità volte a favorire la più ampia partecipazione della classe, senza discriminazione alcuna, evitando mete che comportino un costo eccessivo per le famiglie. Art. 2 Definizione delle iniziative Tutte le tipologie sono contenute nella normativa di riferimento; nel Regolamento si conviene che esse vengano così sinteticamente indicate: A. Viaggi di integrazione culturale e di preparazione di indirizzo (Viaggi di Istruzione) Si prefiggono il miglioramento della conoscenza del territorio italiano nei suoi molteplici aspetti, naturalistico - ambientali, economici, artistici, culturali, sociali; per i viaggi all'estero obiettivo è anche la conoscenza e/o approfondimento della realtà linguistica del paese. Sono compresi i viaggi per la partecipazione a manifestazioni culturali, concorsi o finalizzati all'acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche e al consolidamento dei rapporti tra scuola e mondo del lavoro. Tali iniziative comportano uno o più pernottamenti fuori sede. B. Visite guidate Si effettuano nell'arco di una giornata o frazioni di essa oltre i cinque/sei moduli orari e si prefiggono gli obiettivi di cui alla lettera A. Non comportano alcun pernottamento fuori sede C. Viaggi connessi con attività sportive Si tratta di iniziative finalizzate a garantire agli allievi esperienze diverse di vita ed attività sportive. Vi rientrano sia quelle finalizzate alla conoscenza di specialità sportive specialistiche sia le attività genericamente intese come "sport alternativi", quali le escursioni, i campeggi, le settimane bianche o verdi, i campi scuola. Possono comportare uno o più pernottamenti. Oltre alla presenza di un docente di educazione fisica, è previsto che si garantisca la presenza di un altro docente della classe che garantirà una minima attività didattica nelle ore pomeridiane. D. Stage linguistici e scambi culturali all’estero Tali viaggi si prefiggono di promuovere la conoscenza e l’approfondimento della lingua e della cultura di civiltà straniere, la conoscenza di realtà scolastiche diverse e di facilitare il processo di integrazione culturale. Tali iniziative comportano più pernottamenti fuori sede. Art. 3 Programmazione FASE 1 - ottobre I docenti, all’interno delle commissioni di area disciplinare, propongono uno o più itinerari/mete in riferimento ai punti A, B, C, D, compatibili con le finalità didattiche di ciascun ambito; i coordinatori d’area compilano un’apposita scheda (Scheda n°1) con l’indicazione dei siti, della durata e dei docenti referenti per ciascuna proposta. Successivamente l’ufficio di segreteria provvederà a tabulare le proposte su un unico prospetto. Il Consiglio di Classe sceglie uno o più itinerari dal prospetto e indica i docenti accompagnatori, preferibilmente dell’area disciplinare prescelta (Scheda n°2). FASE 2 - novembre Il Consiglio di Classe approva la/e visite/viaggi che saranno effettuate dagli alunni. 77 FASE 3 – entro fine novembre I referenti delle visite/viaggi e la segreteria valutano e coordinano le adesioni dei singoli consigli di classe, proponendo accorpamenti che tengano conto degli eventuali accordi fra docenti, delle affinità espresse dalle classi, delle esigenze di funzionamento dell’Istituto. Successivamente i referenti distribuiscono nelle classi una dichiarazione d’impegno da parte delle famiglie con indicazioni sintetiche sulla visita/viaggio prescelte. Verificate le condizioni per la partecipazione di ciascuna classe (art. 4), distribuiscono agli alunni il bollettino per il versamento di una quota di acconto sul c.c.p dell’Istituto e compilano il mod. ML 2-04 (Progetto didattico per viaggio d’istruzione/visita guidata) contenente indicazioni su: - finalità didattiche - itinerario e programma - periodo - classi coinvolte e numero di partecipanti (ML 2-04 All. 1) - docenti coinvolti - mezzo di trasporto - eventuali costi aggiuntivi (oltre il trasporto, il vitto e l’alloggio) Ogni singolo progetto richiede l’approvazione da parte del Dirigente Scolastico. FASE 4 – entro dicembre La segreteria predispone un apposito bando di gara con le richieste di preventivo alle agenzie di viaggio o ditte di trasporto (almeno cinque per ciascuna meta) sulla base di criteri di scelta e di condizioni di affidamento del servizio a garanzia di qualità. Tra questi, a titolo esemplificativo, potranno essere indicati: la riserva di parte della struttura alberghiera per gli studenti, la comunicazione del nome dell’hotel prima della conferma del preventivo, la copertura assicurativa per tutti i partecipanti, la gratuità per tutti gli accompagnatori inclusi parenti o educatori di alunni diversamente abili. Successivamente la segreteria prepara il prospetto comparativo che verrà valutato da una sottocommissione del C.d.I. composta dal DSGA e da un rappresentante per ogni componente. Spetta alla sottocommissione l’individuazione delle agenzie vincitrici delle gare. FASE 5 – entro gennaio I referenti distribuiscono i moduli di autorizzazione (ML 2-04 All. 2) contenenti indicazioni su: - meta, periodo, mezzo di trasporto - ora e luogo di partenza e di arrivo - costo complessivo - data di versamento del saldo I referenti consegnano le autorizzazioni all’ufficio di segreteria che procederà alla preparazione degli elenchi dei partecipanti. FASE 6 - un mese dall’effettuazione della visita/viaggio I referenti distribuiscono i bollettini per il versamento del saldo sul c.c.p dell’Istituto, curano i contatti con l’agenzia/ditta individuati, preparano un programma dettagliato della visita/viaggio. Ogni forma di pagamento viene effettuato esclusivamente dall’ufficio contabilità, ad eccezione di quelli previsti in loco (ingressi musei e mostre, servizi guida o altri servizi specifici). FASE 7 – al termine della visita/gita I referenti distribuiscono una scheda di soddisfazione da sottoporre a docenti e studenti rientrati dal viaggio, dal cui esame si evidenzino la validità culturale dell’iniziativa, il comportamento degli allievi, le eventuali difficoltà logistiche e il giudizio sui servizi resi dalla struttura di accoglienza, dall’agenzia di viaggi e/o dalla ditta di trasporto. La sottocommissione del C.d.I. valuterà i risultati stilando una classifica delle agenzie che hanno offerto i migliori servizi. In caso di gravi disservizi provvederà a inviare comunicazione scritta all’agenzia/ditta interessata. Per le visite guidate è possibile accogliere proposte anche oltre il termine fissato dai consigli di novembre, fermo restando che gli obiettivi didattici e culturali siano previsti nel documento di programmazione del C.d.C. In tal caso, la documentazione completa deve pervenire in segreteria di norma almeno 30 giorni prima della data prevista per l’uscita. A nessun alunno o docente è consentito, a nome della scuola, contattare o interpellare agenzie o altri soggetti e prendere iniziative autonome o non autorizzate per le operazioni inerenti la programmazione delle gite. Né per i medesimi scopi è loro consentito utilizzare direttamente i telefoni o il fax interni. Tutte queste operazioni sono, infatti, di competenza dei referenti delle gite in accordo con il personale di segreteria espressamente incaricato. Art. 4 Condizioni per la realizzazione dei viaggi d’istruzione ed iniziative analoghe Fatta salva la precisazione dell’art. 1, condizione determinante per l’attuazione dei viaggi d’istruzione è la partecipazione di almeno i 2/3 degli studenti di ogni singola classe. Anche i viaggi già programmati ed organizzati, qualora tale condizione non sia garantita, verranno annullati. La restituzione delle quote sarà al netto delle eventuali penali. Il consiglio di Classe può decidere – per comprovati motivi disciplinari – di non programmare visite/viaggi d’istruzione. ART. 5 Accompagnatori Gli accompagnatori, nel numero previsto come di seguito elencato, devono essere individuati fra i docenti appartenenti alla classe che effettua il viaggio o, in casi eccezionali, fra i docenti che hanno diretta conoscenza della classe. Nel caso di accorpamento di più classi, nel gruppo deve sempre essere presente un docente referente di progetto. Per ogni classe è necessaria l’indicazione di un docente accompagnatore di riserva. Il numero degli accompagnatori, per ogni gruppo, dovrà essere di norma: 78 1 accompagnatore ogni 15 allievi per i viaggi in Italia 1 accompagnatore ogni 12 allievi per i viaggi al di fuori del territorio italiano L’alunno diversamente abile, dovrà essere accompagnato dal docente di sostegno oppure dall’assistente educatore o da un docente della classe, o in alternativa da un genitore o da un parente maggiorenne entro il terzo grado. Onde assicurare il diritto degli allievi con disabilità di partecipare ai viaggi d’istruzione, la scuola comunica all’Adv la presenza di detti allievi ai quali devono essere assicurati e forniti i servizi idonei secondo la normativa vigente in materia. Deve essere assicurato l’avvicendamento fra gli accompagnatori, in modo da evitare che uno stesso docente partecipi a più viaggi nel corso dell’anno. I docenti accompagnatori sono tenuti alla sorveglianza degli allievi durante lo svolgimento del viaggio, secondo le norme vigenti. Il docente che dichiara la propria indisponibilità in sede di consiglio di classe, non può essere individuato dalla presidenza come docente accompagnatore. Per i viaggi fuori dal territorio italiano deve essere garantita la presenza di un insegnante della lingua del paese da visitare o della lingua inglese, o un insegnante con comprovata conoscenza di una lingua straniera. ART. 6 Durata e modalità di svolgimento Ogni Consiglio di classe ha a disposizione un monte orario da utilizzare durante l'anno per le varie uscite didattiche, visite, partecipazione a spettacoli, mostre, manifestazioni, viaggi di istruzione, scambi con l'estero. Le attività di orientamento per le classi Quarte e Quinte non rientrano in questo piano. Visite guidate e viaggi d’istruzione dovranno essere effettuati entro il mese di aprile, salvo eccezioni dovute a particolare esigenze di valenza didattica. Nel rispetto delle esigenze di funzionamento dell’istituto lo svolgimento di stage linguistici e scambi culturali all’estero si effettueranno, nel medesimo arco temporale previsto per le altre tipologie. Per ogni giornata completa si contano 5 ore curricolari, per le uscite brevi si contano le ore di lezione effettive in cui la classe non è a scuola. Il rientro dai suddetti viaggi dovrà avvenire sempre di sabato o in giornata prefestiva. Classi Prime: ore disponibili 25 (senza pernottamento). Classi Seconde: ore disponibili 30. Possibilità di effettuare viaggi di istruzione o soggiorni verdi con al massimo un pernottamento. Classi Terze: ore disponibili 35. Possibilità di effettuare viaggi di istruzione con massimo tre pernottamenti o soggiorni di studio o progetti finalizzati di massimo una settimana. Per le classi che effettuano uno scambio con l'estero le ore disponibili sono 40. Classi Quarte: ore disponibili 35. Possibilità di effettuare viaggi di istruzione con al massimo quattro pernottamenti o soggiorni di studio o progetti finalizzati di massimo una settimana. Per le classi che effettuano uno scambio le ore disponibili sono 40. Tali viaggi potranno essere effettuati anche all'estero. Classi Quinte: ore disponibili 45. Possibilità di effettuare viaggi di istruzione con al massimo cinque pernottamenti. Tali viaggi potranno essere effettuati anche all'estero. Il programma del viaggio o della visita deve prevedere un equilibrato rapporto fra tempi di percorrenza e tempi di soggiorno, evitando di dedicare al tragitto una parte eccessiva del periodo programmato. La scelta del mezzo di trasporto verrà effettuata tenendo conto del rapporto tempi/costi. Non saranno autorizzati viaggi in pullman in orario notturno. ART. 7 Comportamenti Lo studente, per l’intera durata del viaggio, è tenuto a mantenere un comportamento corretto, coerente con le finalità del Progetto educativo della scuola in generale e con le finalità del viaggio in particolare. E’ tenuto ad osservare scrupolosamente le regola del vivere civile onde evitare qualsiasi occasione, anche involontaria, di incidenti. Deve rispettare gli orari e le scansioni previsti dal programma del viaggio E’ severamente vietato portare nel proprio bagaglio bevande alcoliche, sostanze stupefacenti e, a maggior ragione, farne uso, anche da parte di allievi maggiorenni. Nessuno studente può allontanarsi dall’albergo o dal gruppo su iniziativa personale. La responsabilità degli allievi è personale; pertanto qualunque comportamento difforme determina l’applicazione di provvedimenti disciplinari, graduabili in base alla gravità della mancanza commessa. Nei casi più gravi, d’intesa fra i docenti accompagnatori e il Dirigente Scolastico, può essere prevista l'interruzione del viaggio con rientro immediato a casa e con onere finanziario a carico della famiglia. Per quanto non espressamente indicato si fa riferimento alla Circolare Ministeriale n°291, del 14 ottobre 1992. 79 PIANO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. REGOLAMENTO PER ACCESSO LABORATORIO FISICA E CHIMICA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 L'accesso delle classi è regolato dall'orario approntato, all'inizio dell'anno scolastico, tenendo conto delle esigenze didattiche specifiche di ciascun corso I docenti, per organizzare al meglio le attività sperimentale della propria classe, dovranno comunicare all'aiutante tecnico, con almeno un giorno di anticipo, il tema della lezione che intendono svolgere, affinchè egli possa opportunamente predisporre l'attrezzatura necessaria L'insegnante che usufruisce del laboratorio per le attività didattiche curricolari deve certificare la sua presenza firmando il relativo registro, sul quale indicherà data, ora, classe ed argomento della lezione ed eventuali problemi riscontrati. Qualora si intendano svolgere attività didattiche al di fuori dell’orario stabilito per la propria classe, nelle ore in cui il laboratorio è libero, ci si dovrà prenotare sull’apposita scheda presente in laboratorio almeno un giorno prima, per evitare sovrapposizioni e si dovrà, nel contempo, informare il personale tecnico. I docenti che necessitano dell'aula per predisporre eventuali esperienze possono farlo invece in qualunque momento in cui il laboratorio non sia occupato da lezioni. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave. Ogni docente è tenuto a informare gli alunni accompagnati sui rischi collegati all’uso delle sostanze chimiche e delle strumentazioni e sulle norme di comportamento da tenere in laboratorio, richiamandoli al rispetto delle strutture e delle attrezzature messe a disposizione Il docente e tutto il personale è pregato di controllare che la strutturazione sia usata correttamente e di vigilare sulla condotta degli studenti. Nel caso il personale non sia al completo e sia difficile controllare costantemente la strutturazione ed assistere tutti gli studenti nel corretto uso di essi, si effettueranno esperienze dimostrative dalla cattedra o attività senza l’uso individuale degli strumenti. Il personale circa 10 minuti prima del suono della campanella è incaricato di ritirare e controllare il materiale precedentemente utilizzato. Nel corso della lezione garante del laboratorio è l'insegnante della classe che in quel momento ne dispone. Egli deve vigilare che la condotta degli studenti sia consona al luogo in cui operano; che maneggino gli strumenti loro affidati con la dovuta cura e che limitino la loro iniziativa alle libertà loro concesse. L'insegnante deve inoltre comunicare al responsabile del laboratorio e all'assistente tecnico ogni guasto o cattivo funzionamento di strumenti e l'eventuale carenza di materiale di consumo. Le apparecchiature in dotazione al laboratorio non possono essere prelevate dal medesimo senza un valido motivo ed una specifica autorizzazione del coordinatore responsabile. E’ vietato installare nuovi programmi sul PC di laboratorio senza informare il sub-consegnatario ed il personale tecnico. Il PC di laboratorio verrà utilizzato per gestire le esperienze on line e per l’installazione di CD interattivi. E’ quindi vietato alterare le impostazioni predefinite e importare dati da dischetti. Per quanto riguarda le videocassette di fisica e scienze, che sono custodite nell’aula multimediale, esse possono essere visionate nell’aula multimediale stessa o richieste in prestito e visionate nel laboratorio di fisica/scienze e restituite subito dopo al laboratorio di provenienza. Il docente che ne dispone firmerà l’apposito foglio annotando la data e provvederà alla restituzione. Compito dell'aiutante tecnico è di vigilare sull'uso corretto, da parte dei fruitori, delle dotazioni di laboratorio; di provvedere all'ordinaria manutenzione delle medesime e, qualora si verifichino dei guasti, di segnalarli ai coordinatori responsabili, accertando la natura e la causa degli stessi, se accidentale o dovuta ad incuria o imperizia degli utenti. Inoltre è suo compito, al termine di ogni lezione, riordinare il materiale utilizzato. Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalatola responsabile o all'aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all'interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. Comportamento in laboratorio Norme di sicurezza 1. 2. 3. E’ obbligatorio avere sempre nel laboratorio di fisica/ scienze un armadietto del pronto soccorso ed è consigliato tenere ben in evidenza il poster sulla sicurezza. È vietato mangiare o bere in laboratorio . Gli studenti possono stare in laboratorio solo in presenza di un docente 80 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Durante l’intervallo è obbligatorio uscire dal laboratorio (non prima di aver spento il gas e sospeso tutte le operazioni in corso) e non rientrarvi per nessun motivo prima dell’inizio dell’ora successiva. Ogni studente è personalmente responsabile della propria postazione di lavoro e del materiale assegnatogli; tutti gli studenti sono collegialmente responsabili del materiale di uso comune e delle attrezzature del laboratorio È necessario mantenere sempre un comportamento disciplinato per evitare incidenti che possano causare danni a persone o cose; si lavora generalmente a piccoli gruppi, e gli studenti sono tenuti a restare al proprio posto; non bisogna aprire armadi o spostare oggetti senza autorizzazione. Ogni malfunzionamento va immediatamente segnalato al personale tecnico. Ogni infortunio, anche banale (ad es. un piccolo taglio) va sempre immediatamente segnalato all’insegnante.. E’ necessario porre particolare attenzione nell’utilizzo della vetreria. In caso di rotture avvertire immediatamente l’insegnante o il personale tecnico che provvederà rapidamente all’eliminazione in sicurezza dei cocci. E’ necessario in caso di accertata allergia o sensibilità verso certe sostanze o in presenza di asma o simili patologie avvertire l’insegnante prima di entrare in laboratorio. È vietato toccare materiali e/o strumenti che si trovino già predisposti sui banchi, fino a che non si è autorizzati a farlo; questi devono essere maneggiati con cura in modo da non danneggiare gli stessi o le persone Nell'esecuzione degli esperimenti è necessario seguire scrupolosamente le istruzioni dell'insegnante e non procedere mai ad alcuna operazione non contemplata. E’ vietato eseguire esperimenti non autorizzati dall'insegnante. Prima di utilizzare uno strumento di misura elettrico verificare i suoi limiti di tolleranza e rispettarli scrupolosamente. Gli strumenti tecnici non devono restare a lungo sotto tensione pertanto la corrente deve essere tolta all'aula al termine di ogni lezione, ed anche i rubinetti dell'acqua e del gas devono essere chiusi al termine dell'uso. Non toccare mai con le mani bagnate le apparecchiature elettriche. E' fatto divieto agli studenti di servirsi di qualsiasi strumento, materiale, sostanza presente in laboratorio senza l'autorizzazione del docente presente. In caso di problemi, dubbi, incidenti anche lievi, consultare l'insegnante o l'assistente tecnico. Il proprio piano di lavoro deve essere mantenuto sempre pulito e ordinato. Al termine delle lezioni ogni studente deve lasciare ogni cosa al suo posto. Gli sgabelli devono essere riposti sotto il banco se non utilizzati anche per un breve tempo e non devono assolutamente essere lasciati nelle zone di passaggio. Analogamente, cartelle e giacche vanno depositati fuori dal laboratorio o in un luogo indicato dall’insegnante. Gli impianti, in particolare quelli del gas ed elettrico, vanno impiegati con cautela e seguendo le istruzioni dell’insegnante; alla fine dell’utilizzo va sempre chiuso il rubinetto del gas del banco. E’ assolutamente vietata qualsiasi operazione non preventivamente approvata dall’insegnante. Nelle esperienze di Chimica devono essere rispettate anche le seguenti norme di comportamento: 21. Indossare guanti, un camice di cotone a protezione della persona e degli abiti e, in caso di necessità, occhiali protettivi a lenti chiare e/ o mascherine. 22. Evitare di toccare le sostanze con le mani e di inalarne i vapori, a meno che non sia espressamente richiesto. 23. Le sostanze che sviluppano vapori tossici o irritanti vano usate assolutamente sotto cappa aspirante e non vanno portate in giro per il laboratorio. 24. Non prelevare quantità eccessive di sostanza e non rimettere mai i prodotti non utilizzati nei recipienti di provenienza. 25. Durante il riscaldamento delle sostanze in provetta, non dirigerne l’imboccatura verso persone 26. Non toccare i prodotti chimici con le mani, ma prelevarli tramite spatole, cucchiai o pipette; non annusare o assaggiare questi prodotti . 27. In caso di versamento di sostanze, avvertire l’insegnante e il tecnico e lavare immediatamente con abbondante acqua o con gli opportuni prodotti. 28. Nel caso di operazioni che possono provocare spruzzi (ad es. riscaldamento di sostanze in provetta) usare gli occhiali protettivi. 29. I capelli lunghi vanno legati dietro la nuca e si devono evitare indumenti con estremità penzolanti (sciarpe, foulards ecc.). 30. In caso di contatto di sostanze con la pelle, lavare immediatamente con abbondante acqua. 31. In caso di contatto con gli occhi usare gli appositi lava-occhi in dotazione; 32. I recipienti delle sostanze devono contenere solo ed esclusivamente quanto riportato sull’etichetta. 33. Le spruzzette devono contenere solo acqua deionizzata (distillata). 34. Evitare di toccare le sostanze con le mani e di inalarne i vapori, a meno che non sia espressamente richiesto. 35. Le sostanze che sviluppano vapori tossici o irritanti vano usate assolutamente sotto cappa aspirante e non vanno portate in giro per il laboratorio. 36. Non prelevare quantità eccessive di sostanza e non rimettere mai i prodotti non utilizzati nei recipienti di provenienza. 37. Durante il riscaldamento delle sostanze in provetta, non dirigerne l’imboccatura verso persone. 81 38. Nella preparazione di una soluzione acida o basica, ricordare che è l'acido (o la base) a dover essere aggiunto molto lentamente e con cautela all'acqua. 39. Evitare sempre che l'apertura dei becker/provette in cui avviene una reazione sia rivolta verso il viso di una persona. 40. Evitare di avvicinare fiamme libere a prodotti infiammabili (osservare l'etichetta posta sui contenitori). 41. Usare con cautela estrema il becco bunsen o la piastra elettrica durante le fasi di riscaldamento dell'acqua o di soluzioni (ad es. usare le pinze, lasciare raffreddare la vetreria calda e quindi appoggiarla sugli appositi ripiani). 42. Usare la cappa durante lo svolgimento di reazioni che liberano gas o vapori, e quando si aprono i contenitori degli acidi e reagenti pericolosi. 43. Non versare mai nel lavandino il contenuto di acidi o basi di provette o contenitori ma utilizzare l’apposito raccoglitore di rifiuti differenziati. 44. Al termine dell'esperimento, lasciare i contenitori con sostanze non utilizzate sui banchi e sistemare la vetreria utilizzata nel lavandino del proprio bancone. ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.VANONI” PIANO OFFERTA FORMATIVA REGOLAMENTO PER ACCESSO ALLA PALESTRA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Non è consentito • • • • • • accedere in palestra in assenza dell’insegnante accedere alla palestra senza l’abbigliamento adatto usare gli attrezzi senza l’autorizzazione dell’insegnante andare negli spogliatoi e/o ai servizi senza l’autorizzazione dell’insegnante usare gli attrezzi e/o attrezzature in modo scorretto e pericoloso per sé e per gli altri (es.: non appendersi al canestro, non spingere i compagni, non calciare violentemente i palloni, ecc…) indossare oggetti pericolosi per sé e per gli altri (es.: orologi, anelli, catene, ecc…) Ogni alunno deve • • • • • • informare tempestivamente l’insegnante in caso di infortunio o di malessere anche lieve portare il materiale richiesto (scarpe da ginnastica da utilizzare solo in palestra, ecc…) rispettare le norme igieniche (lavarsi, cambiarsi) gettare carte ed altro negli appositi cestini (no water no termosifoni), nonché rispettare i locali spogliatoi e servizi comportarsi in maniera disciplinata e rispettosa nei confronti del personale ausiliario, dei compagni e dell’insegnante durante le lezioni e i trasferimenti non fumare durante le lezioni (negli spogliatoi) ed i trasferimenti AVVISO E’ vietato scrivere su pareti porte ed altre superfici. In caso d’ infrazione la sanzione sarà rivolta a tutta la classe. ALL’INIZIO DEL PROPRIO TURNO DI LEZIONE LA CLASSE DEVE AVVERTIRE IMMEDIATAMENTE IL DOCENTE DI EVENTUALI DANNI TROVATI IN PALESTRA, NEI BAGNI O NEGLI SPOGLIATOI. E’ VIETATO entrare nei locali attrezzi, l’accesso è consentito solo dopo il permesso del docente per prendere l’attrezzatura sportiva. Deliberato dal Collegio dei Docenti del 21/10/2014 Deliberato dal Consiglio d’Istituto del 24/10/2014 82
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