Istituto Polifunzionale Statale “E

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE STATALE
“E. VANONI”
Via Malagrida P. Gabriele n. 3 - 22017 MENAGGIO - COMO Tel. 0344 32539 - Fax: 0344 30496
e-mail: vanoni.menaggio@tiscali.it
www.istitutovanonimenaggio.gov.it
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2014-2015
1
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
SOMMARIO
Pag.
Sommario
Dati generali
Situazione geografica
Indirizzi di studio
Certificazione qualità
Politica della qualità
Formazioni classi prime- accoglienza
Potenziamento qualitativo trienni
Modello organizzativo
Organigramma di Istituto
Coordinatori di classe
Funzioni e responsabilità
Funzioni strumentali al POF
Progetti, attività, corsi
Aggiornamento dei docenti
Verifica di sistema
Rapporti scuola- famiglia
02
03
04
04
05
06
07
10
11
12
16
17
22
25
27
28
29
Pag.
Strutture
Finalità didattico-educative
Valutazione,recupero,sostegno, riorientamento
Scala di valutazione
Criteri di valutazione Esame di Stato
Attribuzione credito scolastico
Piano annuale delle attività
Calendario scolastico
Scheda Liceo Scientifico
Schede Liceo Scienze applicate
Scheda Ambiente e Territorio
Scheda biennio unico
Scheda Amministrazione Finanza e Marketing
Scheda Sistemi informatici Aziendali
Scheda Istituto tecnico per il Turismo
Scheda Servizi Enogastronomia e Alberghieri
Scheda Corso IEFP
Trasparenza amministrativa
Regolamenti dell’Istituto
2
30
32
33
40
41
42
44
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
57
58
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
DATI GENERALI
Classi attivate:
Menaggio
Porlezza
TOTALE
34
9
43
Numero alunni:
Menaggio – corsi diurni
Porlezza
TOTALE
672
151
823
Ripartizione studenti e classi:
CORSI
CLASSI A
MENAGGIO
10
Liceo scientifico
Istituto tecnico
economico:
amministrazione
finanza e marketing e
sistemi informativi
aziendali
Istituto tecnico
economico: turistico
Istituto tecnico
tecnologico:
costruzioni,
ambiente e territorio
Servizi
enogastronomico
ALUNNI
CLASSI A
PORLEZZA
ALUNNI
9
151
186
11
222
6
124
7
140
Dirigente Scolastico:
Prof.ssa Laura Francesca Rebuzzini
Direttore dei Servizi Amministrativi:
Sig.ra Maria Bambina Cariboni
Personale:
Docenti
104
Assistenti amministrativi
Assistenti tecnici
Collaboratori scolastici
7
7
14
3
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
SITUAZIONE
GEOGRAFICA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
L’Istituto Vanoni, sito in Menaggio, si caratterizza per l’ampia estensione del bacino
d’utenza.
Il territorio di riferimento si colloca pur sempre in zona periferica nell’ambito della
circoscrizione provinciale, caratterizzandosi per la distanza dai maggiori centri della
Provincia, a cominciare dal capoluogo.
L’Istituto è l’ unica struttura di scuola superiore di riferimento per la zona dell’Alto Lago,
per il Porlezzese, per la Valle Intelvi, per il centro lago e la sponda lacuale BellagioLezzeno.
L’ampio territorio, quasi totalmente montano, si presenta d’altra parte disperso in piccoli
nuclei abitativi, spesso poi frammentati in frazioni.
Il fondovalle e le zone costiere del lago hanno visto lo svilupparsi di alcuni centri
relativamente maggiori, che fungono da polo di attrazione.
Ne consegue una notevole difficoltà nelle comunicazioni, con tempi di percorrenza sempre
elevati e, per i piccoli centri delle valli e di montagna, una difficoltosa mobilità per la scarsa
rete di trasporto pubblico.
L’isolamento residenziale ha spesso influito negativamente sull' esito del successo
scolastico: è su questo aspetto anche che le iniziative promosse nell' Offerta Formativa
intendono incidere positivamente con l'apporto di collaborazione delle famiglie e degli Enti
di Amministrazione del territorio.
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
INDIRIZZI DI STUDIO
L'Istituto nasce negli anni '60 come sezione staccata dell' I.T.C ."Caio Plinio Secondo" di
Como, diviene autonomo nel 1979. Dal 1982 l’ ITC aderisce al progetto assistito IGEA.
Nel 1996 sono stati attivati due nuovi indirizzi: il Liceo Scientifico e l’Istituto per Geometri.
Nel 1999 viene avviato anche l'Istituto Tecnico per il Turismo e, da settembre 2001 sono
attivi i corsi serali del Progetto Sirio per giovani adulti e lavoratori che conducono al
conseguimento del diploma di Ragioniere e di Geometra.
Dal Settembre 2001 è aperta a Porlezza una sede associata con la dislocazione di alcune
classi dell’istituto tecnico: tale scelta è stata determinata dalla mancanza di spazi nella sede
centrale e dalla volontà degli organi responsabili di garantire agli alunni la possibilità di
frequentare l’anno scolastico in sedi meno distanti dalla loro residenza, con una positiva
ricaduta sull’esito del successo scolastico e nella lotta alla dispersione. La sede staccata di
Porlezza si è realizzata grazie ad una convenzione tra Comune di Porlezza,
Amministrazione Provinciale, Istituto Vanoni.
Nell’anno scolastico 06/07 è stato inaugurato il corso professionale dell’istituto alberghiero.
Nel 2010 in conseguenza del riordino degli Istituti Professionali, sono stati attivati corsi
regionali IeFP di durata triennale per il conseguimento della qualifica nel settore della
ristorazione e per la qualifica nel settore dell’accoglienza turistica.
Nell’ottica della qualità I.I.S.S. Vanoni mira ad essere la struttura portante di un sistema
formativo che, per qualità funzionalità e livello di prestazioni contribuisce allo sviluppo
economico e sociale del territorio in cui è locato.
4
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
CERTIFICAZIONE DI
QUALITA’
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Il 7 aprile 2006 l’Istituto Vanoni ha ottenuto la certificazione di qualità, pertanto è stato
inserito tra le scuole che possono fregiarsi di titolo di “scuola di qualità ISO 9001/2000”.
A marzo 2009 l’Istituto Vanoni ha confermato la situazione, ottenendo la certificazione ISO
9001/2008.
Tramite questo processo nuovo ed impegnativo per una realtà scolastica si otterranno:
Vantaggi operativi immediati:
- ottimizzazione, razionalizzazione dei processi produttivi
- miglioramento della gestione e del controllo delle attività
- velocizzazione delle pratiche ripetitive
Vantaggi di prospettiva:
- garanzia di una formazione di qualità per gli utenti (studenti)
- adattamento dell’offerta formativa alle esigenze della realtà sociale ed
economica
- soddisfazione del personale (studenti, docenti, collaboratori) coinvolto nel
processo e dell’ambiente economico ad esso collegato.
- motivazione del personale e del corpo docente grazie ad una concreta
politica di continuo miglioramento
- coinvolgimento di tutti i collaboratori in un progetto comune e permanente
- attuazione di sempre maggiore trasparenza sull’intero sistema organizzativo
- miglioramento dell’ immagine della scuola
- opportunità di sviluppo di una cultura della qualità attraverso la concreta
sperimentazione
ORGANIZZAZIONE E COINVOLGIMENTO
L’implementazione del progetto qualità si attua per processi, che descrivono le attività e le
prestazioni che la scuola mette in atto per realizzare l’offerta formativa.
La descrizione delle attività è raccolta nel Manuale della Qualità (MQ), disponibile in forma
cartacea, sul sito web dell’Istituto per tutti gli attori del processo e gli utenti (studenti,
famiglie, sistema istituzionale, mondo del lavoro)
La realizzazione del SGQ risulta dal contributo di tutti gli attori della scuola
Le funzioni che assicurano la corretta applicazione dell’ SGQ sono:
• RQ responsabile della qualità: il Dirigente Scolastico
• GQ gestore della Qualità
• STAFF di GESTIONE della QUALITA’
5
POLITICA DELLA QUALITA’
L’istituto d’istruzione superiore “Ezio Vanoni” si caratterizza come polo di formazione attorno ai tre indirizzi (ragioneria, turistico, geometri)
dell’istruzione tecnica , del liceo scientifico e dell’istruzione professionale alberghiera.
Ha la sua sede centrale a Menaggio e una sede associata a Porlezza. Si articola in corsi diurni e serali.
E’ la struttura formativa di riferimento per tutta la sponda occidentale del Lario e per buona parte di quella orientale pur nel quadro di un
collegamento lacuale non pienamente funzionale.
Le relazioni con il territorio e la sua specificità ne determinano il ruolo centrale in ogni ipotesi di sviluppo del sistema formativo per una
vasta zona dell’area comasca, ancorché decentrata rispetto al capoluogo, con particolari legami con il Cantone Ticino nella vicina
Confederazione elvetica.
In quest’ottica il “Vanoni” mira ad essere la struttura portante di un sistema formativo che per qualità e funzionalità contribuisce allo
sviluppo economico e sociale del territorio in cui è collocato, con interventi che vanno nella direzione di:
 attivare politiche di innalzamento del livello di istruzione e di formazione
 attuare un programma che contrasti la dispersione e gli abbandoni e sostenga l’obbligo formativo
 integrare il sistema formativo con il sistema economico del territorio

superare la marginalità del territorio attivando sperimentazioni capaci di dotare l’area di un profilo di eccellenza in alcuni settori
sui quali maggiormente insiste la richiesta

contribuire alla costruzione di filiere formative in grado di dare risposte funzionali alle vocazioni socio-economiche di un’area
transfrontaliera a forte vocazione turistica.
Con l’introduzione del SGQ conforme alla norma ISO 9001 la scuola si prefigge i seguenti obiettivi:



Migliore garanzia di una formazione di qualità per gli studenti (Utenti)




Motivazione del personale e del corpo insegnante grazie ad una concreta politica di miglioramento continuo

Opportunità di sviluppo di una cultura della qualità attraverso la concreta sperimentazione.
Adattamento dell’offerta formativa alle mutevoli esigenze del mercato (realtà economica)
Soddisfazione degli attori (studenti, insegnanti, collaboratori) coinvolti nel processo e dell’ambiente economico ad esso
collegato
Coinvolgimento di tutti i collaboratori in un progetto comune e permanente
Miglioramento della trasparenza sull’intero sistema organizzativo
Miglioramento dell’immagine della Scuola
STRUTTURA DEL SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ (SGQ)
MP1-Gestione e
conduzione
Esigenze
Attività di direzione
generale
Richieste
UTENTE
UTENTE
Attività
d’amministrazione
MP2
Formazione
curricolare
MP3
Formazione
extracurricolare
MP4
Progetti e
altre
prestazioni
MP6
Miglioramento
continuo
Riesame
6
MP5
Servizi
Prestazioni
Soddisfazione
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
FORMAZIONE
CLASSI PRIME ED
ACCOGLIENZA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Le classi di ogni indirizzo saranno costituite in modo tale da determinare una composizione
il più possibile omogenea.
Criteri per la formazione delle classi:
• rispettare un’equa suddivisione numerica tra ciascuna delle classi prime di orni
indirizzo
• creare, per gli indirizzi con più di una lingua straniera, gruppi omogenei rispetto alla
conoscenza delle diverse lingue
• mantenere l’equilibrio nella distribuzione rispetto alle votazioni riportate in uscita dalla
scuola secondaria di primo grado
• rispettare, nel limite del possibile, le aggregazioni richieste dalle famiglie degli alunni
• evitare la concentrazione di gruppi troppo numerosi dalla stessa scuola secondaria di
primo grado
• suddividere in modo equilibrato i ripetenti provenienti da classi dello stesso indirizzo,
da classi di altri indirizzi o da altre scuole
• assegnare equamente per sesso e, nel caso di corsi prevalentemente maschili o
femminili, evitare di inserire in un’unica classe gli alunni del sesso minoritario
• ripartire equamente i ragazzi con problemi comportamentali esplicitati nei giudizi
stilati dai docenti dell’ordine scolastico precedente e gli studenti non italofoni
evitando di concentrare nella stessa classe alunni con la medesima L1
L’assegnazione dei gruppi alle sezioni dello stesso indirizzo avviene per sorteggio.
Sono esclusi dal sorteggio:
1. I ripetenti che facciano richiesta di rimanere nella stessa sezione
2. I ragazzi con fratelli o sorelle nello stesso indirizzo
3. I figli dei professori in servizio presso la scuola
4. I ragazzi diversamente abili
L'accoglienza degli alunni delle classi prime ha lo scopo di favorire un adeguato inserimento
nella nuova realtà scolastica.
Tale azione implica:
• l' accertamento dei livelli di partenza, mediante diverse modalità e con svariati
strumenti da effettuarsi all’inizio della scuola;
• l' attivazione del processo di formazione del gruppo classe e di integrazione di tutti gli
alunni attraverso attività che favoriscano la reciproca conoscenza e l'assunzione di
obiettivi e compiti comuni.
L’attività di accoglienza ed inserimento ha le seguenti finalità ed obiettivi:
FINALITA’
Standardizzare le procedure di inserimento, dell’azione didattica e delle procedure
valutative degli alunni non italofoni nell’Istituto comprensivo Vanoni sede di Menaggio e
Porlezza, facendo riferimento alla documentazione pregressa già deliberata e in accordo
con le disposizioni legislative vigenti in materia.
OBIETTIVI
Previsione del “Protocollo d’Accoglienza”
Individuazione dei criteri per l’adeguamento ai bisogni formativi degli alunni stranieri delle
programmazioni curricolari adottate nelle diverse discipline e relativa valutazione scolastica.
Archiviazione del materiale prodotto durante l’attività con gli alunni per renderlo:
- STRUTTURATO
- FRUIBILE al di fuori del contesto in cui è stato prodotto
7
- AGGIORNATO
INSERIMENTO E ACCOGLIENZA ALUNNI NON ITALOFONI
La presenza di alunni non italofoni iscritti nell’istituto, ha determinato una riflessione da
parte della comunità educante in merito a procedure, modalità e prassi di inserimento dei
neo-arrivati (Nai) e degli altri iscritti, al fine di sostenere l’integrazione, il diritto allo studio e
il successo formativo.
La scuola come comunità educante deve “farsi carico” degli studenti, per offrire risposte
adeguate ai loro bisogni.
Per promuovere l’inserimento e l’integrazione degli studenti non italofoni il POF d’istituto ha
recepito esperienze formative e progettuali e quanto è stato prodotto a partire dagli anni in
cui è attivo il “Progetto Integrazione”. Vi è quindi una raccolta, a posteriori, delle buone
pratiche diffuse da qualche anno presso l’istituto Vanoni (sulla base della riforma prevista
dalla Legge 53/03). L’istituto possiede e sviluppa:
- “PROGETTO INTEGRAZIONE” contiene le linee generali d’indirizzo dell’istituto
- “PROTOCOLLO ACCOGLIENZA” esplicita le procedure approvate dal Collegio Docenti
- PROGETTO TUTORAGGIO
- COMMISSIONE INTEGRAZIONE ha la funzione di promuovere ed attivare procedure
condivise da parte di tutti i consigli di classe, per evitare il rischio della frammentarietà degli
interventi fornendo soluzioni a problemi contingenti, in un’ottica interculturale. Il gruppo di
lavoro si occupa, in maniera graduale della revisione dei curricoli del biennio e se possibile
anche del triennio. Detti curricoli dovranno essere declinati in un’ottica di accoglienza,
rispondenti alle indicazioni fornite dal “Protocollo Accoglienza” d’istituto, ai “Criteri per la
stesura del piano annuale educativo” e agli esempi di “Buone pratiche”. Nei limiti del
possibile la commissione si occuperà di raccogliere ed archiviare i materiali prodotti in una
“banca dati” per renderli fruibili da tutti i docenti (unità di lavoro e relative verifiche,
semplificazione di lezioni, schemi …). Alcuni materiali prodotti sono nella biblioteca
scolastica: sezione stranieri. La commissione è composta:
Dirigente Scolastico che fornisce esperienza e consulenza normativa al gruppo di lavoro
Docenti offrono consulenza sulla base delle competenze disciplinari e didattiche, declinano
le programmazioni in base ai livelli linguistici degli studenti (QCE delle lingue)
Docente in utilizzo sul progetto (Pr-Int) fornisce supporto organizzativo, consulenza,
materiali utili alla semplificazione didattica
PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE in utilizzo sul Progetto Integrazione indicante le
procedure e i tempi da attivare per l’integrazione (chi fa che cosa, tempi, scadenze,
modalità…)
- CRITERI PER LA STESURA DEL PIANO ANNUALE EDUCATIVO (modello ML 2-07
Manuale della Qualità d’istituto)
- CRITERI D’INTERVENTO CON GLI STUDENTI l’intervento in I.B. e in I.S. debbono
tenere conto dei livelli linguistici del Quadro Comune Europeo delle Lingue
- LABORATORIO DI ITALBASE E ITALSTUDIO (il lab. utilizza vocabolari e testi specifici
per l’acquisizione della lingua italiana
- AREA INTEGRAZIONE la commissione si prefigge anche di uniformare quanto più
possibile le procedure inerenti le linee generali d’integrazione
- COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI il docente in utilizzo, raccolte le informazioni
attraverso il modello di iscrizione e il documento di certificazione degli esiti scolastici della
scuola secondaria di primo grado, partecipa alla formazione delle classi prime, applicando
quei criteri utili al fine di formare gruppi quanto più omogenei
- Il docente in utilizzo ha contatti con i referenti dell’orientamento dei vari istituti
comprensivi presenti sul territorio
8
- PROGETTO DI INTERVENTO PER RECUPERO tenuto conto dei saperi minimi
disciplinari deliberati del Collegio Docenti e delle indicazioni dettate dai Dipartimenti
Disciplinari, consente di progettare interventi di recupero didattico (Idei per stranieri)
- L’UFFICIO DI SEGRETERIA che fornisce la prima accoglienza delle famiglie e degli
studenti e facilita le procedure organizzative d’inserimento
- RAPPORTI CON GLI ENTI TERRITORIALI (Ust, Comuni, Azienda Sociale, Dirigenti
Scolastici del territorio, ex-Eda, Cooperative, Associazioni…) con lo scopo di attivare
percorsi condivisi e operare in maniera sinergica al fine di superare quanto più possibile le
criticità. La scuola si impegna, nell’ambito delle proprie possibilità, a fornire informazioni,
divulgare iniziative utili al coinvolgimento dei genitori nel tessuto sociale territoriale
- RAPPORTI CON LE FAMIGLIE incontri programmati durante l’anno (oltre agli incontri
calendarizzati dall’istituto, sono previsti colloqui all’atto dell’iscrizione e in base alle esigenze
personali)
- ADERISCE ad iniziative e progetti promossi dall’U.s.t. e dal territorio,con lo scopo di
rispondere ai bisogni formativi degli studenti e delle loro famiglie.
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La scuola accoglie gli alunni in situazione di handicap cercando di favorirne l’integrazione e
l’apprendimento in ottemperanza alla legge quadro 104/1992.
L’integrazione degli alunni diversamente abili non deve limitarsi ad una presenza fisica
dell’alunno nell’ambiente scolastico, ma deve essere realmente formativa e socializzante,
finalizzata cioè all’acquisizione, per quanto possibile, dell’autonomia delle strumentalità di
base indispensabili all’alunno per diventare parte attiva di un gruppo.
L’apprendimento si effettua attraverso interventi di sostegno, per quanto possibile, in classe,
allo scopo di favorire il processo di socializzazione ed il senso di appartenenza al gruppo da
parte dell’alunno. In questi casi è compito dell’insegnante di sostegno adeguare le proposte
didattiche alle effettive capacità, operando tutti i possibili collegamenti con l’attività della
classe.
L’organizzazione dell’attività di sostegno dovrà privilegiare, per quanto possibile, il
collegamento con l’attività della classe di appartenenza.
La strada per perseguire questo obiettivo passa attraverso:
• La collaborazione e l’intesa tra l’insegnante di sostegno e gli insegnanti della classe
da attuarsi quotidianamente e periodicamente negli incontri di programmazione e
verifica;
• Frequenti contatti con la famiglia;
• Allestimento di spazi per attività di laboratorio e disponibilità di sussidi ed attrezzature
specifiche;
• Condivisione del progetto di inserimento da parte dei docenti della scuola;
• Collaborazione con gli esperti esterni che seguono gli alunni.
Gli insegnanti di sostegno chiedono in corso d’anno incontri con gli operatori A.S.L. o
personale specialistico per concordare programmi di intervento e per discutere problemi
specifici relativi agli studenti diversamente abili, o con disturbi dell’apprendimento e/o
comportamento.
Il personale Assistente comunale e gli operatori del servizio Socio Sanitario dell’A.S.L. sono
autorizzati ad accedere alle classi ed a partecipare alle riunioni degli Organi Collegiali in
occasione della discussione di casi o problemi inerenti la loro attività.
Gli interventi individualizzati che si renderanno necessari saranno affidati, principalmente,
ma non esclusivamente, al docente di sostegno. La responsabilità educativa e didattica
sarà di tutti i docenti della sezione e, più generalmente, della scuola.
9
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
POTENZIAMENTO
QUALITATIVO DEI
TRIENNI DI
INDIRIZZO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
L'Istituto offre da anni agli studenti del terzo e del quarto anno di corso la possibilità di
effettuare stage formativi in azienda, in un progetto di alternanza scuola-lavoro, che vede al
termine dell'anno scolastico gli studenti inseriti nelle varie ditte ed uffici della zona per un
periodo di due o più settimane. Tale esperienza potrà essere anche anticipata alla fine del
terzo anno, con modalità e finalità specifiche. Sarà assicurata inoltre agli studenti del Liceo
Scientifico, grazie all'accordo di convenzione con l' Università Insubria di Como-Varese, la
possibilità di effettuare settimane e/o percorsi di ricerca presso i laboratori della facoltà
dell’Università Insubria, ai fini orientativi e di migliore qualificazione della preparazione
scientifica.
Come ulteriore attività di orientamento al proseguimento degli studi, per gli studenti del
quarto e del quinto anno, si prevedono le seguenti iniziative:
• partecipazione ai momenti di informazione specifici organizzati e offerti dalle
agenzie specializzate e dalle Università;
• incontri con esponenti del mondo del lavoro e delle professioni presenti sul
territorio;
• incontro con docenti dell’ Università per proposte di moduli didattici, finalizzati
all’orientamento;
• partecipazione a stage e tirocini di lavoro.
L’esperienza consolidata di diversi anni conferma che la proposta di alternanza scuolalavoro è molto gradita agli studenti ed è molto efficace per la loro formazione, e che,
contemporaneamente, è ben vista dalle aziende, interessate anche ad avere canali aperti
per le loro politiche di assunzione.
Da più due anni le classi quarte dell’Istituto Turistico svolgono per tre settimane scolastiche
attività lavorativa presso strutture recettive turistiche della provincia di Como e di Lecco, in
collaborazione con il Centro di Formazione Professionale di Como e l’Unione Albergatori di
Como e Lecco.
Nell’a.s. 2013/2013 anche la classe quarta dell’Istituto Alberghiero effettuerà un periodo di
stage lavorativo di tre settimane in orario curriculare.
10
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
MODELLO
ORGANIZZATIVO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Il “Vanoni” è un Ente inserito nel sistema dell’Istruzione Pubblica statale e come tale i
rapporti con il personale sono regolati dai contratto collettivi nazionali di settore, dalla
contrattazione nazionale integrativa e da quella decentrata..
L’immissione negli organici è disciplinata dalle leggi e dai regolamenti che regolano
l’accesso alla pubblica amministrazione e in particolare al settore della scuola.
Il modello organizzativo interno è strutturato in cinque aree:
•
•
•
•
•
l’area della direzione: Dirigente, collaboratori e staff della direzione con funzione
di promozione e coordinamento delle attività della scuola;
l’area della docenza con compiti inerenti al funzionamento didattico della scuola e
articolata secondo specifiche modalità organizzative (gruppi di lavoro, di progetto,
ambiti disciplinari Collegio e Collegio di Indirizzo, Consiglio di Classe);
l’area tecnico-amministrativa costituita dagli uffici di segreteria, dai tecnici dei
laboratori e diretta dal Direttore Servizi Generali Amministrativi;
l’area di supporto composta da personale con compiti integrativi o ausiliari al
funzionamento della scuola;
l’area della partecipazione, costituita dagli organismi collegiali elettivi a più
componenti ( Consiglio d’Istituto e Giunta Esecutiva, Consigli di Classe, funzioni
strumentali e referenti d’indirizzo).
I processi di funzionamento
Le funzioni essenziali che sovrintendono al funzionamento dell’Istituto in ogni unità
organizzativa fanno riferimento, in un’ottica di integrazione, a quattro fasi fondamentali:
• funzioni di pianificazione e di progettazione
• funzioni di programmazione e di gestione
• funzioni di erogazione dei servizi
• funzioni di valutazione e controllo
11
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ORGANIGRAMMA DI
ISTITUTO
Dirigente Scolastico e
Responsabile della Qualità
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Prof.ssa Laura Francesca
Rebuzzini
Collaboratori del Dirigente Scolastico
con funzioni delegate per gli aspetti
Prof. Oscar Mella
organizzativi in materia di rapporti con
alunni e personale docente
Con funzioni delegate alla gestione
Prof. Massimo Pedrazzini
dell’orario e della sostituzione dei
docenti assenti
Addetti alla vigilanza
Nella sezione staccata di Porlezza
Prof.ssa Sonia Gagliardi
Gestore della qualità
Prof.ssa Rose Giarritta Prestipino
Referenti degli Indirizzi
Liceo scientifico / opzione s.a.
Prof.ssa Alessandra Petazzi
Amm. Fin. Marketing / articol. S.I.A.
Prof. Giorgio Terragni
Costruzioni, ambiente e territorio
Prof. Carlo Franzelli
Turismo
Prof.ssa Chiara Meloni
IP Enog. ed Osp. Alberghiera
Prof. Giuseppe Aurilia
IeFP Operatore della ristorazione
Prof. Rosario Lo Grasso
Funzioni Strumentali
Orientamento in entrata e riorientamento
Orientamento in uscita
Stage extracurriculari ed alternanza
scuola-lavoro (Menaggio)
Coordinamento didattico
Alberghiero formazione prof.
Stage extracurriculari ed alternanza
scuola-lavoro (Porlezza)
Prof.sse Barbieri/Flain
Prof.sse Barbieri/Flain
Prof. Dattola Antonino
Prof. Salvi Gilberto
Prof. Aurilia Giuseppe
Prof. Lo Grasso Rosario
12
STAFF DI ISTITUTO:
•
•
•
•
•
•
•
Dirigente Scolastico
Collaboratori del Dirigente
Addetti alla vigilanza
Funzioni strumentali
Referenti di indirizzo
Gestore della Qualità
D.S.G.A. per gli aspetti di competenza
NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE E GESTIONE QUALITA’:
•
•
•
•
Dirigente Scolastico
Dirigente servizi amministrativi
Gestore della Qualità
Funzioni Strumentali
Coordinatori dei dipartimenti disciplinari
Area umanistica-linguistica
Prof. Antoio Di Russo
Area scientifica-tecnologica
Prof.ssa Annamaria Ciolombini
Area giuridico-economica
Prof. Michele Marinacci
Area salute e sicurezza, cittadinanza
Prof.ssa Miriam Barbieri
Coordinatori dei dipartimenti tematici
Gruppo di lavoro per l’inclusivita’ GLI (alunni
Prof.ssa Claudia Grimoldi
H, dsa, stranieri, bes)
Area dell’internazionalizzazione (CLIL, progetti
Prof.ssa Lucia Verzura
eu)
Area autovalutazione d’istituto
Prof.ssa Rose Giarritta
RESPONSABILI LABORATORI E REPARTI D’ ISTITUTO
Laboratorio informatica Economico/Aziendale
Prof. Marco Scarpi
biennio
Laboratorio informatica Geometri
Prof. Oscar Mella
Laboratorio informatica Liceo Scientifico
Prof.ssa Giuseppa Magliocco
Laboratorio informatica triennio - Simulimpresa
Prof. Antonio Dattola
Laboratorio topografia
Prof. Rossano Peracca
Laboratorio scientifico Menaggio
Prof. Eros Noseda
Laboratorio linguistico Menaggio
Prof.ssa Maria Elisa Gilardoni
Laboratorio informatica Porlezza
Prof. Marco Filla
Laboratorio Cucina/Sala e bar
Prof.ri Lo Grasso/Cozzolino
Biblioteca centrale
Prof. Venanzio Ponziano
Biblioteca Porlezza
Prof.ssa Irene Noraro
Referente Invalsi Prof.ssa Flain
Referente Legalità Prof. Marinacci
Gestore dei sistemi informatici (webmaster, rete, registro elettronico) Prof. Scarpi
Comitato di valutazione del servizio Docenti
Componenti effettivi
- Prof.ssa Chiara Meloni
- Prof. Giorgio Terragni
- Prof. Carlo Franzelli
- Prof.ssa Francesca Monico
Componenti supplenti
- Prof. Riccardo Riccardi
13
-
Prof. Rossano Peracca
1) Gruppo di lavoro per l’inclusione composto come prescrive la normativa da:
-
il Coordinatore del GLI;
i coordinatori dei Consigli di classe in cui siano presenti alunni con disabilità (e
con DSA);o un docente incaricato.
un docente curricolare;
i docenti specializzati per le attività di sostegno degli alunni con disabilità
certificata;
un rappresentante dei genitori di studenti con disabilità e/o DSA
un rappresentante degli studenti con disabilità e/o DSA
un rappresentante degli studenti
uno o più rappresentanti degli operatori sociali o sanitari che al di fuori
dell’Istituto si occupano degli alunni BES.
Il docente facilitatore
Eventuali esperti esterni
2) La commissione orientamento in entrata : - Funzione strumentale di riferimento
- Prof.ssa Rachele Matriciani
- Prof.ssa Claudia Grimoldi
- Prof.sse Petazzi Nada e Petazzi Alessandra
- Prof.ssa Lucia Verzura
- Prof. Marco Scarpi
- Prof.ri Oscar Mella, Carlo Franzelli, Epifanio Greco
- Prof.ri Giorgio Terragni, Paola Rosiello
- Prof.sse Virgigna Cavallo e Cozzolino
- Prof. Francesca Monico e Prof. Ruga
Organo di Garanzia
• Dirigente Scolastico
• Docente prof.ssa Chiara Meloni (supplente Prof.ssa Nada Petazzi)
• Genitore sig. Graziano Cadenazzi (supplente Sig.ra Bianca Simonetta)
• Alunno ………(supplente…….)
Comitato tecnico per gli acquisto
Primo Collaboratore e referenti di indirizzo
14
Docenti:
Genitori
Personale ATA
Studenti
COMMISSIONE ELETTORALE DI ISTITUTO
Prof.
Carlo Franzelli,
Prof.ssa Rose Giarritta Prestipino
Prof.ssa Rachele Matriciani (sup)
Sig.
Enzo Tenca
Sig.
Aidi Loredana Parietti
Sig.
Ramona Accardo
15
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
COORDINATORI DI
CLASSE
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2014-2015
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
CLASSI
1^A
2^A
2^B
3^A
4^A
5^A
1^R
2^R
3^R
1^C
2^C
3^C
4^C
5^C
1^D
2^D
3^D
4^D
5^E
1^E
2^T
3^T
4^T
5^T
4^U
5^U
1^G
2^G
3^G
4^G
5^G
1^H
5^H
1^L
2^L
3^L
4^L
5^L
1^M
2^M
3^M
4^M
5^M
INDIRIZZI
SEDE
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
PORLEZZA
PORLEZZA
PORLEZZA
PORLEZZA
PORLEZZA
PORLEZZA
PORLEZZA
IeFP sala e vendita
PORLEZZA
IeFP prep. pasti
PORLEZZA
IeFP sala e vendita
Settore Economico:biennio unico
MENAGGIO
Settore Economico:biennio unico
MENAGGIO
Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing
MENAGGIO
Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing
MENAGGIO
Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing
MENAGGIO
Settore Economico:biennio unico
MENAGGIO
Settore Economico:biennio unico
MENAGGIO
Settore Economico: Sistemi Informativi Aziendali
MENAGGIO
Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing
MENAGGIO
Settore Economico: Sistemi Informativi Aziendali
MENAGGIO
Settore Economico:biennio unico
MENAGGIO
Settore Economico:biennio unico
MENAGGIO
Settore Economico: turismo
MENAGGIO
Settore Economico: turismo
MENAGGIO
Settore Economico: turismo
MENAGGIO
Settore Economico: turismo
MENAGGIO
Settore Economico: turismo
MENAGGIO
Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio
MENAGGIO
Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio
MENAGGIO
Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio
MENAGGIO
Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio
MENAGGIO
Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio
MENAGGIO
Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio
MENAGGIO
Settore tecnologico: Costruzione, Ambiente e Territorio
MENAGGIO
Liceo scientifico
MENAGGIO
Liceo scientifico
MENAGGIO
Liceo scientifico
MENAGGIO
Liceo scientifico
MENAGGIO
Liceo scientifico
MENAGGIO
Liceo scientifico opzione scienze applicate
MENAGGIO
Liceo scientifico opzione scienze applicate
MENAGGIO
Liceo scientifico opzione scienze applicate
MENAGGIO
Liceo scientifico opzione scienze applicate
MENAGGIO
Liceo scientifico opzione scienze applicate
MENAGGIO
16
DOCENTI COORDINATORI
SANTAGATI
GAGLIARDI SONIA
DI PASQUALI
MANZOLINI
FILLA
D’UBALDO
Di LEO
LO GRASSO
FRANZESE
SCARPI
FLAIN
CALDARA
PONZIANO
RUGA
BARBIERI
VOCINO
DATTOLA
TERRAGNI
MELONI
ROSIELLO
BORDOLI
VULPIS
SPERONI
COLOMBINI
SANTALUCIA
DI RUSSO
MAGLIACANO
GILARDONI MONICA
GAGLIARDI AMALIA
MERONI
FRANZELLI
LODOLA
PERACCA
SALVI
PETAZZI N.
PETAZZI A.
MAGLIOCCO
PIPERO
PICHIERRI
ABRAMO
VERZURA
BARI
CACCIOLA
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
FUNZIONI E
RESPONSABILITA’
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
FUNZIONI E RESPONSABILITA’ DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
(dal D.leg.vo n.165 del 30 marzo 2001)
Art. 25. Dirigente delle Istituzioni scolastiche:
Comma 2 - “Il Dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituzione, ne ha la
legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali e dei risultati del servizio.
Nel rispetto delle competenze degli OOCC scolastici, spettano al Dirigente scolastico
autonomi poteri di direzione, coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In
particolare il Dirigente organizza l’attività scolastica secondo criteri d’efficienza ed
efficacia formativa ed è titolare delle relazioni sindacali”
Comma 3 - “Il Dirigente promuove gli interventi per assicurare la qualità del processo
formativo e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche
del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di
ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l’esercizio della libertà di scelta
educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli
alunni.”
Comma 4 - “Nell’ambito delle funzioni attribuite alla Istituzione scolastica, spetta al
Dirigente l’adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale.”
Comma 5 - “Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative il
Dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati ai quali possono essere delegati
specifici compiti ed è coadiuvato dal responsabile amministrativo che sovrintende con
autonomia operativa nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi
assegnati ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell’Istituzione secondaria,
coordinando il relativo personale.”
Ferme restando le funzioni unitarie e la responsabilità del Dirigente, vengono
affidati i seguenti compiti nell’ambito delle attività necessarie all’efficienza ed
efficacia dell’azione formativa:
a) Funzione di primo collaboratore del Dirigente Scolastico con delega alle seguenti
funzioni:
- sostituisce il Dirigente in caso di sua assenza;
- coordina gli aspetti organizzativi, logistici e comunicativi all’interno dell’istituto, anche
per la sede staccata di Porlezza, in rapporto costante con l’addetto alla vigilanza, e
garantisce la presenza in istituto per il regolare funzionamento dell’attività didattica;
- controlla il rispetto del Regolamento d’Istituto e del patto di corresponsabilità;
gestisce e rileva i ritardi e le uscite anticipate degli studenti;
- gestisce l’operatività ed implementazione del registro elettronico;
- fornisce supporto alle attività collegiali e monitora la regolare attuazione del piano
delle attività (fornisce i materiali, controlla la redazione e corretta archiviazione dei
verbali);
- supporta il dirigente scolastico nella cura dei rapporti con gli studenti e le famiglie;
- svolge funzione di segretario verbalizzante delle riunioni del Collegio dei docenti;
- collabora alla stesura e alla diffusione delle comunicazioni interne;
17
-
aggiorna il Piano dell’Offerta Formativa e ne coordina l’attuazione;
controlla e monitora le necessità strutturali e didattiche dell’istituto e riferisce alla
direzione;
predispone delle sostituzioni docenti in assenza del secondo collaboratore.
b) Funzione di secondo collaboratore del Dirigente Scolastico con delega alle seguenti
funzioni:
- Sostituisce il dirigente in caso di sua assenza e dell’assenza del primo collaboratore;
- Fornisce supporto organizzativo alla gestione orario settimanale in relazione alle
attività scolastiche;
- Predispone la sostituzione dei docenti assenti;
- Predispone e diffonde le comunicazione relative alle variazioni d’orario giornaliere
classi/docenti;
- Adatta l’orario scolastico nei periodi di recupero/potenziamento in orario curricolare;
- Promuove e coordina interventi e servizi per gli studenti (contrasto alla dispersione
favorendo i contatti scuola-famiglie-alunni, coordinamento all’attivita’ di recupero,
sensibilizzazione e supporto ad una partecipazione attiva alla vita scolastica,
promozione di iniziative e progetti per gli studenti);
- Collabora con il primo collaboratore nella gestione dei ritardi e delle uscite e nella
comunicazione interna.
c) compiti dell’addetto alla vigilanza della sede di Porlezza, il Dirigente Scolastico
assegna l’incarico di docente di collegamento tra la sede associata di Porlezza , la
presidenza e gli uffici di segretaria, delegando i seguenti compiti:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
vigilanza sul regolare andamento della sede associata e sull’osservanza del
regolamento interno;
gestione degli aspetti organizzativi in materia di rapporti con alunni e personale
docente;
raccordo con docenti e personale ATA per assicurare il regolare svolgimento
dell’attività scolastica;
autorizzazione entrate ed uscite fuori orario alunni;
sostituzioni giornaliere personale docente per la sede associata;
gestione orario settimanale in relazione alle attività scolastiche;
organizzazione servizi di supporto alle attività dei consigli di classe, di
dipartimento e di indirizzo;
supporto organizzativo a referente per attività para ed extrascolastiche e
coordinamento relativo;
supporto organizzativo a responsabili funzioni strumentali al POF e referenti
coordinamento didattico;
eventuali relazioni ordinarie con soggetti esterni.
18
MANSIONARIO
funzioni del docente Gestore del Sistema Qualità per gli aspetti inerenti il
mantenimento e il miglioramento del sistema gestione qualità:
-
gestisce i documenti del SGQ in collaborazione con i Responsabili di Processo
forma i collaboratori sul SGQ adottato
assicura il coordinamento dei Responsabili di Processo e degli auditori interni
pianifica le attività di controllo e operative, quali: visite ispettive (audit), misure
preventive e correttive
raccoglie i dati qualità e promuove il miglioramento del SGQ
raccoglie ed analizza gli esiti quadrimestrali per l’autovalutazione dell’istituto
compiti del referente d’indirizzo
- verificare il processo didattico e la programmazione d’indirizzo
- raccogliere le indicazioni e le proposte provenienti dai colleghi d’indirizzo al fine di
potenziare la qualità dell’offerta didattica e garantire l’orientamento degli allievi e il
successo scolastico
- raccogliere le indicazioni dei coordinatori di classe dell’indirizzo
- farsi portatore nei vari momenti collegiali delle istanze e dei problemi dell’indirizzo
- curare il raccordo con gli altri indirizzi presenti in istituto
- curare l’orientamento in entrata e le attività di promozione
compiti del coordinatore d’area
- coordinare gli incontri per ambiti disciplinari
- predisporre gli atti preparatori delle riunioni, concordarne l’o.d.g. con lo staff e
verbalizzarne i contenuti
- farsi portatori nelle varie istanze collegiali e presso la dirigenza di proposte e iniziative
finalizzate alla realizzazione del POF
proporre acquisti di materiale didattico
Gruppo di lavoro per l’Inclusivita’
Svolge i seguenti compiti, previsti alla Circolare Ministeriale n. 8/2013:
- rilevare la presenza dei BES nell’istituto e ne monitora il percorso scolastico,
- raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi, coordina le attività di
sostegno nell’ambito del curricolo di classe,
- fornire informazione, consulenza e supporto ai docenti;
- supportare i consigli di classe nella stesura dei percorsi facilitati, personalizzati,
individualizzati/differenziati, nella fase la redazione dei Piano Didattico
Personalizzato (PDP), per gli alunni BES, e del Piano Educativo Individualizzato
(PEI), per gli alunni con disabilita’ e cura l’espletamento delle procedure richieste
- effettuare una rilevazione e un monitoraggio del livello di inclusività dell’istituto;
- costituire un’interfaccia con la rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali
per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di
prevenzione, monitoraggio, ecc.).
- elaborare un Piano annuale per l’Inclusività (PAI) entro il 30 giugno di ogni anno
scolastico;
- proporre e discutere il PAI con il Collegio dei Docenti per la relativa delibera,
elaborando proposte per migliorare il processo di integrazione;
19
-
-
formulare, attraverso il PAI inviato agli ufficio regionali e territoriali competenti, la
richiesta dell’organico di sostegno e la proposta di assegnazione delle risorse di
competenza;
provvedere, nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate
alla scuola, ad un adattamento del PIA, sulla base del quale il Dirigente procede
all’assegnazione definitiva delle risorse.
Coordinatore dell’area di internazionalizzazione
Coordina tutti gli aspetti riguardanti l’internazionalizzazione dell’offerta formativa
dell’istituto; in particolare:
• Promuove lo sviluppo della didattica in una dimensione europea ed internazionale
(certificazioni linguistiche per gli studenti, formazione linguistica dei docenti,
introduzione della metodologia CLIL, promozione della cittadinanza europea)
• Promuove azioni di partenariati, progetti europei, rapporti con istituti non italiani
Gruppo di lavoro per l’orientamento in ingresso e preparazione attività promozionali
dell’Istituto
Funzioni:
- mantiene il raccordo didattico, riferito agli obiettivi generali in uscita per la scuola
Media ed in ingresso per la scuola superiore.
- costruisce il necessario raccordo organizzativo per la presentazione dell’Istituto
alle scuole medie del territorio
- organizza le giornate di scuola aperta
- predispone materiale illustrativo e promozionale dell’attività formativa dell’Istituto
Commissione per la sperimentazione dei percorsi integrati di formazione e istruzione
professionale
Funzioni:
- Formazione degli insegnanti con la supervisione di personale individuato dalla
Regione, rivolta al docente referente per la sperimentazione e ai Consigli di
Classe
- Formulazione della programmazione di Unità di Apprendimento pluridisciplinare
- Documentazione del percorso didattico, dai test d’ingresso regionali alle prove
finali di valutazione
•
•
•
•
•
Compiti attribuiti al responsabile di progetto:
Redige il progetto in modo completo, secondo la modulistica prevista;
Attua le azioni previste dal progetto nelle modalità esterne ed interne;
Relaziona allo Staff e alla Presidenza in merito al monitoraggio dell’attuazione.
Tiene i necessari contatti con Enti ed Organizzazioni presenti in loco, significativi
rispetto agli obiettivi del progetto;
Effettua la rendicontazione finale.
Compiti del coordinatore dei consigli di classe:
Svolge un ruolo fondamentale nell’attività programmatoria del Consiglio di classe e
nell’azione didattica, si rapporta ordinariamente al referente di indirizzo.
Precisamente:
• coordina e presiede, quando non intervenga il Dirigente, il consiglio di classe e ne
predispone il materiale preparatorio (si occupa della stesura del piano annuale della
classe; presenta la classe nella riunione iniziale finalizzata alla elezione dei
20
•
•
•
•
•
•
•
rappresentanti dei genitori: relaziona sulla situazione della classe ai rappresentanti
dei genitori e degli studenti nelle riunioni del Consiglio);
è il punto di riferimento per tutti i problemi specifici della classe, attraverso un
intermediazione costante tra i docenti del consiglio, gli studenti, i rappresentanti dei
genitori e la dirigenza;
ha un collegamento diretto con la presidenza: informa il dirigente su eventuali
proposte o problemi emersi nella classe; in caso di bisogno, propone al Dirigente,
sentito il parere dei docenti facenti parte del consiglio, la convocazione di eventuali
Consigli straordinari e ne coordina la riunione;
controlla, con cadenza settimanale, la regolarità delle giustificazioni delle assenze e
ritardi, ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare frequenza ed inadeguato
rendimento;
tiene i rapporti con le famiglie nei casi di studenti problematici e in situazioni difficili,
in particolare, segnala alle rispettive famiglie, a cadenza regolare, e dopo il consiglio
di classe, le situazioni disciplinari negative e/o il rendimento negativo o a rischio
degli studenti;
controlla settimanalmente le indicazioni di mancanze disciplinari da parte degli alunni
e annotate sul registro di classe dai docenti e segnala immediatamente la situazione
al Dirigente per i provvedimenti conseguenti, con una sua motivata proposta;
redige il verbale degli scrutini intermedi e finali;
controlla che i docenti appongano le proprie valutazioni sulla documentazione fornita
alla famiglia (schede di sospensione del giudizio) e la consegna in segreteria entro il
termine fissato
Compiti attribuiti ai responsabili dei laboratori:
• Curano con cadenza regolare l’integrità dello stato della strumentazione loro affidata
e segnalano all’Ufficio i casi di danneggiamento;
• Segnalano il fabbisogno di nuovi acquisti (entro la fine di Maggio);
• Formulano proposte organizzative sull’utilizzo didattico ed accesso ai laboratori.
Compiti attribuiti al responsabile della biblioteca
Ha affidata la custodia del materiale librario e audio-visivo presente nella biblioteca
• Organizza il prestito e la consultazione del materiale librario ed audiovisivo secondo il
Regolamento
• Provvede all’individuazione del fabbisogno e ne fa richiesta all’Ufficio;
• Cura i rapporti con la biblioteca comunale di Menaggio/Porlezza ed il Sistema
Bibliotecario di zona per un servizio efficace agli studenti e collabora a
proposte di manifestazioni a carattere culturale.
Gestore dei sistemi informatici
Sovrintende allo sviluppo, manutenzione e progettazione della dotazione tecnologica
dell’istituto, in costante raccordo con i responsabili di laboratorio e gli assistenti tecnici. In
particolare, svolge le seguenti mansioni:
• Supporto al DS e al CI nella progettazione degli sviluppi della dotazione tecnologica,
in particolare della rete interna;
• Supervisione, manutenzione e sviluppo del sito web della scuola;
• Supporta a livello tecnico la segreteria e il primo collaboratore nella implementazione
del registro elettronico
Comitato tecnico per gli acquisti
- Composto da docenti dai referenti di indirizzo
21
-
Valuta e coordina le richieste di acquisti di materiale effettuate dai singoli docenti
o dai responsabili di area disciplinare
Propone il piano acquisti al Consiglio d’Istituto
22
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
FUNZIONI
STRUMENTALI AL
POF
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
f.s. 1 Orientamento in entrata, in itinere e riorientamento
Attività:
progettazione e coordinamento, in collaborazione con i referenti di indirizzo, di tutte
le attività di orientamento in entrata (open day, laboratori orientativi, promozione
nelle scuole, salone Young Orienta, visite in istituto, ecc…)
Revisione del materiale pubblicistico informativo dei vari indirizzi, delle comunicazioni
con le scuole medie
Rapporti diretti con le scuole medie del territorio per gli accordi in merito alle azioni di
orientamento
Organizzazione, cura e coordinamento degli incontri con gli alunni di terza media sia
nelle sedi delle rispettive scuole sia in istituto
progettazione e coordinamento, in collaborazione con i referenti di indirizzo, le attività
di orientamento nelle classi seconde in vista della scelta di indirizzo nel triennio
(incontri con genitori e studenti, laboratori, ecc….)
contrasto alla dispersione e suo monitoraggio, attraverso un rafforzamento dei
contatti tra scuola, famiglie ed alunni ed un riorientamento degli studenti, ove
possibile, in altro indirizzo dell’istituto
•
•
•
•
•
•
Responsabili: prof. ssa Barbieri – prof.ssa Flain
f.s.2 Orientamento in uscita
Attività:
progettazione e coordinamento di tutte le attività di orientamento in uscita
promozione delle attività di orientamento in raccordo con la formazione
professionale, i corsi post-diploma e con il sistema universitario
iniziative di presentazione delle università del territorio, all’interno dell’Istituto o
attraverso uscite presso le università
visite a saloni o adesioni ad iniziative legate all’orientamento in uscita
incontri per l’orientamento per al lavoro con enti ed aziende
presentazione e realizzazione delle attività previste dal Progetto Almadiploma
•
•
•
•
•
•
Responsabili: prof.ssa Barbieri – prof.ssa Flain
•
•
•
•
f.s.3 – f.s. 6 Stages e alternanza scuola lavoro (Indirizzi Menaggio/Porlezza)
Attività:
Coordinamento ed organizzazione dell’attività di progettazione e realizzazione di
attività di alternanza e stage, curricolari e postdiploma
stesura dei progetti di alternanza per le classi terze, quarte (e quinte) e stage per le
classi quarte; cura della loro realizzazione; monitoraggio e rendicontazione finale
dei progetti
predisposizione ed aggiornamento la modulistica per convenzioni e progetti
formativi
raccolta ed archiviazione sistematica dei dati relativi ai partner nelle attività di
alternanza e stage
23
•
•
monitoraggio costante dell’evoluzione della normativa in materia ed informazione al
CD in merito alla sua evoluzione
organizzazione delle attività di placement e coordinamento dell’erogazione dei
percorsi di accompagnamento al lavoro proposti dall’istituto
Responsabile: prof. Dattola
Responsabile: prof. Aurilia
•
•
•
•
•
•
f.s.4 Coordinamento didattico
Attività:
Presidio e raccordo dell’attività dei coordinatori dei CdC e dei dipartimenti al fine di
orientare e supportare l’azione didattica dei docenti: presiede, all’inizio dell’anno, la
riunione, indetta dal DS, con i coordinatori per concordare le linee di attuazione del
piano delle attività e le procedure da seguire; raccoglie le richieste e le indicazioni dei
docenti, ed elabora proposte di miglioramento da sottoporre al riesame dello staff di
dirigenza;
Collaborazione alla verifica dell’attuazione del POF: raccoglie i progetti e le attività
proposti al CD e monitora in itinere la loro attuazione, dandone rendiconto al CD;
raccoglie, alla fine dell’anno scolastico, le relazioni finali e i questionari di
valutazione dei progetti per presentare una relazione al CD
Raccolta e disponibilità alla consultazione della documentazione educativa
(programmazioni, relazioni, griglie di valutazione, ecc.) prodotta da CdC, gruppi di
materia, dipartimenti e dalle commissioni
Accoglienza per i nuovi docenti o i docenti a tempo determinato e supporto costante
per tutti i docenti in merito alla didattica
Cura la formazione del personale docente: raccoglie le richieste di formazione che
emergono dai gruppi di lavoro; propone attività di formazione in accordo con gli
obiettivi del POF; propone al CD un piano di formazione annuale; cura l’attuazione
delle iniziative di formazione
Promozione attiva di iniziative o proposte di innovazione didattica, anche
contribuendo al’ individuazione dei bisogni dell’istituto
Responsabile: prof. Salvi
•
•
•
•
•
•
•
f.s.5 Coordinamento indirizzo alberghiero IP e IeFP
Attività:
Verifica le programmazioni delle classi, in attuazione delle linee generali dell’indirizzo
professionale
Verifica la programmazione dei percorsi IeFP, in attuazione delle linee guida
regionali
Presidia ed organizza gli esami di qualifica regionale, in collaborazione con l’ufficio
alunni
Coordina le attività, gli incontri e gli interventi, previsti in seguito all’accordo con l’
IFPA di Casargo, in collaborazione con l’addetto alla vigilanza della sede staccata di
Porlezza
Propone il piano delle attività relative gli interventi esterni
Cura, con i coordinatori di classe e con i responsabili di laboratorio, la preparazione
delle attività di laboratorio
Organizza con il referente dell’alternanza scuola lavoro gli stage relativi l’indirizzo
Responsabile: prof. Lograsso
24
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
PROGETTI,
ATTIVITA’ E CORSI
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Oltre ai piani di studio che caratterizzano i singoli indirizzi di studio, l'offerta formativa
dell'Istituto si articola sulle seguenti proposte:
a) PREVENZIONE DISPERSIONE E INSUCCESSO SCOLASTICO
• Attività di sostegno e di recupero.
• Sportello psico-pedagogico con eventuali interventi nelle classi su richiesta dei
docenti
• Integrazione alunni non italofoni
b) PROGETTO INTEGRAZIONE
• PROGETTO TUTORAGGIO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
c) POTENZIAMENTO/ORIENTAMENTO
Certificazioni esterne e interne lingue straniere
Centro sportivo scolastico e partecipazione ai campionati sportivi studenteschi
Viaggi di istruzione in coerenza con le finalità del POF
Soggiorni all’estero finalizzati al miglioramento della conoscenza
delle lingue
comunitarie anche attraverso i gemellaggi dei Comuni con i Paesi dell’U. E.
Partecipazione alle “Olimpiadi di Matematica e di Fisica”
Alternanza scuola/lavoro e stage aziendali curriculari ed extracurriculari
Attività curriculare Simulimpresa e impresa Formativa Simulata
Progetto terza area indirizzo alberghiero
Incontri di orientamento con Università e mondo del lavoro
Raccordo con Università dell’ INSUBRIA e Politecnico di Como
Conferenze culturali per studenti, genitori e Progetto Scuola Aperta
Attività “Quotidiano in classe”
Attività “Diritto al lavoro”
Progetto Qualità
Autovalutazione d’Istituto e verifica di sistema (rilevazione e valutazione dati)
d) EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA E ALLA SALUTE
•
•
Incontri con la “Polizia di Stato”
Progetto “Educazione domiciliare” (MIUR)
e) PROGETTO EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
•
CONFERENZE CON MAGISTRATI
25
PROGETTI
1
Volontariamo
Prof.ssa Gatti Marianna Tutti gli alunni
2
Integrazione_tutoraggio
3
Alternanza scuola-lavoro
Prof.ssa
Rachele Studenti non italofoni e
Matriciani
D.S.A.
Prof. Dattola e Aurilia
3,4,5
alberghiero
3,4
turistico, 3 liceo SA
4
5
Certificazioni lingue straniere
Redifinizione tracciato degli spin-off
Greenway del lago di Como
6 Teatro a scuola Laboratorio teatrale
7 Memoria 1945-2015
8 La cucina e il Bon Ton
9 Laboratorio di cucina
10 Gruppo sportivo
Prof.ssa Verzura Lucia
della Prof. Franzelli Carlo
Prof.ssa Abramo
Prof.ssa Rosiello
Prof.ssa Cozzolino
Prof.ssa Grimoldi
Prof.
Alunni triennio e Docenti
Alunni triennio costruzione e
ambiente
Tutti gli alunni
Tutti gli alunni
Territorio
Alunni H
Tutti gli alunni
ATTIVITA’
1
Quotidiano in classe
2
Progetto lauree scientifiche
3
4
Giochi Matematici
Orientamento in entrata
Prof. Di Russo
Petazzi N.
Prof.ssa Petazzi A.
e Classi
1l,2l,4l,5l,3c,4c,
5c.5h, 5u,5m,2c,2d
Triennio Liceo
Scientifico
Prof. Ruga
Tutti gli alunni
Prof. Barbieri e Flain
Alunni terza media delle
scuole del territorio
26
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
AGGIORNAMENTO
DEI
DOCENTI
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione tiene conto della
direttiva ministeriale specifica.
Il Piano, finalizzato al miglioramento dell'offerta formativa e all'approfondimento
delle tematiche relative ai contenuti e metodi dell'insegnamento, comprende le
iniziative, attinenti all’offerta formativa dell’ Istituto, organizzate nel corso dell’anno
da:
a) amministrazione scolastica nazionale, regionale, provinciale
b) amministrazione scolastica attraverso le iniziative di formazione a distanza tramite
satellite o in rete telematica
c) autonomamente dalle Università, dagli I.R.R.E. nonché dagli enti territoriali di
cultura e di ricerca
d) enti o associazioni, se autorizzate dal Ministero dell’Istruzione, Università e
Ricerca.
Viene sottolineata in particolare l’opportunità di
a) favorire la partecipazione del personale ad iniziative di formazione collegate ai
progetti inseriti nel P.O.F. d’istituto
b) dare corso all’attuazione di specifiche iniziative di formazione del personale
sugli aspetti più rilevanti dell’ ”autonomia scolastica”
c) aderire ad eventuali iniziative di formazione on-line e in presenza realizzate
in collaborazione con il M.I.U.R.
d) attuare, fatta salva la disponibilità di fondi, progetti di formazione d’Istituto
elaborati sulla scorta di esigenze individuate all'interno dei consigli di classe
e/o negli incontri dei docenti delle varie discipline su temi collegabili
all’offerta formativa e all’azione didattica
e) promuovere, sussistendo la disponibilità di risorse, le iniziative interne di
formazione proposte da docenti dell'Istituto, funzionali al P.O.F. approvato.
La partecipazione ai corsi e alle iniziative di aggiornamento di cui al presente piano
è aperta a tutti i docenti con modalità che devono fare riferimento - ove si
registrasse limitazione nella disponibilità
di
posto e in
assenza
di
specificazioni particolari - a
coerenza con la disciplina di titolarità,
all'applicazione di criteri di rotazione, anche in riferimento alla frequenza
intervenuta di corsi o iniziative similari, alla necessità di rendere possibile compatibilmente con le esigenze di servizio - la fruizione delle attività di
aggiornamento al più ampio numero possibile di docenti nel rispetto delle norme
contrattualmente definite.
27
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
VERIFICA DI
SISTEMA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
La verifica di sistema avviene annualmente attraverso i seguenti indicatori di qualità:
 Numero e percentuale di studenti che completano il percorso formativo in
cinque anni.
 Numero di studenti che superano l'esame di Stato con votazioni uguali o
superiori a 70/100





Numero e percentuale di studenti promossi a giugno
Numero e percentuale di studenti non promossi
Numero e percentuale di studenti con giudizio sospeso
Numero e percentuale promossi a settembre
Numero e percentuale di studenti non italofoni promossi
 Numero di abbandoni nel biennio e nel triennio
 Numero di interventi didattici ed educativi integrativi, corsi di sostegno (numero di
partecipanti e frequenza.)
 Tasso di assenza dei docenti
 Corsi di aggiornamento organizzati dall’Istituto
 Attività extracurriculari svolte
 Ore di utilizzazione dei laboratori / monte ore annuo
 Rilevazione della soddisfazione dell’utenza
Nell'ottica di assicurare la continuità e l'evoluzione della Scuola, il DS definisce
annualmente gli obiettivi da perseguire e li comunica al Collegio dei docenti per la
condivisione. Essi sono impostati tenendo in considerazione:
• Tutte le principali funzioni previste dalla Scuola
• Gli indirizzi strategici sanciti nella politica della qualità
• La realtà che emerge dai dati qualità e dalle valutazioni periodiche degli stessi,
così come dai riesami del SGQ
• Gli aspetti realizzativi, quali le risorse e i mezzi disponibili, nonché le possibilità di
verifica oggettiva dei risultati.
Gli obiettivi sono definiti in forma scritta, sul ML 1-03 Obiettivi annuali e resi noti all'albo
della Scuola. Completano gli obiettivi annuali le soglie che si prefigge di conseguire con
gli indicatori di processo.
28
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
RACCORDO
CON
IL
TERRITORIO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
L’Istituto ai fini del conseguimento degli obiettivi formativi del POF intende raccordarsi con
tutti gli Enti istituzionali presenti sul territorio: locali, provinciali e nazionali, tramite intese e
convenzioni,che rispondano alla realizzazione di un costante processo di potenziamento
culturale e professionale dell’utenza con un’offerta formativa di qualità nell’ambito del SGQ.
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
RAPPORTI SCUOLAFAMIGLIA E
MOMENTI DI
INCONTRO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
L’Istituto comunica con le famiglie mediante:
- comunicazioni attraverso il libretto scolastico in dotazione ad ogni alunno
- comunicazioni scritte inviate a casa tramite gli studenti (che firmano per
ricevuta) impegnandosi a consegnare lettere/circolari ricevute
- comunicazioni scritte inviate direttamente a casa
- riunioni dei genitori e consigli di classe
- ricevimento dei genitori
- registro elettronico o su richiesta comunicazione bimestrale scritta del
rendimento dell’alunno da consegnarsi da parte dei coordinatori di classe ai
genitori in apposita riunione.
•
•
•
•
•
I rapporti scuola-famiglia prevedono i seguenti momenti di incontro e di
confronto:
colloqui individuali su richiesta dei genitori o degli insegnanti per i quali è
predisposto un apposito orario di ricevimento;
ricevimento a metà quadrimestre dei genitori da parte di tutti i docenti
assemblee di presentazione dell’attività didattica, per le classi in occasione
delle elezioni dei delegati del Consiglio di Classe;
riunioni dei Consigli di classe;
incontri di fine anno con i genitori degli alunni non promossi o promossi con
sospensione del giudizio
29
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
STRUTTURE
L'Istituto è dotato di particolari strutture per svolgere gli insegnamenti previsti dai piani
di studio dei vari indirizzi; esse sono a disposizione di tutti gli studenti sia per le
attività curriculari (quelle programmate nell'orario didattico) sia per le attività
facoltative e integrative.
Nella sede di Menaggio sono presenti le strutture seguenti:
 Biblioteca d'Istituto, in via di riallestimento e ampliamento offre volumi oltre ad
audiovisivi di ultima generazione relativi a tutte le discipline oggetto di studio,
abbonamenti ai quotidiani e a riviste culturali e scientifiche; gli studenti possono
usufruire del prestito mensile dei libri e consultare riviste e giornali, quando la
biblioteca entrerà in funzione possibilità di collegamento ad Internet.
 Una Palestra con relativi spogliatoi per svolgere attività di educazione fisica e
sportiva (calcetto, pallacanestro, pallavolo, atletica leggera);
 Aula audiovisivi dotata di televisore, videoregistratore e proiettore a grande
schermo; inoltre ogni ala dell’Istituto ha in dotazione un televisore ed un
videoregistratore, utilizzabili nelle singole aule.
 Laboratorio Linguistico dotato di 30 postazioni audiovisive e di un banco di
regia per l'ascolto e la produzione linguistica; in esso è possibile usare cassette
audio e video per l'apprendimento delle lingue straniere; è a disposizione di tutti
gli indirizzi e usato principalmente dagli studenti dell’Igea, del Liceo Scientifico,
del Turistico.
 Laboratorio di Chimica, Fisica e Scienze attrezzato con proiettore, materiali e
apparecchi per le esperienze scientifiche, strumenti di misura, ecc.; è a
disposizione di tutti gli indirizzi;
 1^ Laboratorio di Informatica dotato di 15 Personal Computer, con relative
stampanti, utilizzato principalmente per l' alfabetizzazione informatica e per le
esercitazioni previste dall'insegnamento della matematica per il Liceo Scientifico;
 2^ Laboratori di Informatica dotato di 15 PC relative stampanti utilizzato
principalmente per l'insegnamento di Trattamento Testi e Dati e matematica,
dalle classi del biennio dell'indirizzo Igea e Turistico;
 3^ Laboratorio di informatica, con postazione internet, dotato di 16 P.C.
riservato al biennio di tutti gli indirizzi
 4^ Laboratorio di Informatica, con postazione Internet, dotato di 16 Personal
Computer con relative stampanti e plotter, utilizzato principalmente dalle classi dei
Geometri. Esso si avvale di programmi specifici relativi al disegno tecnico, alla
topografia ed al catasto (Autocad, Topografia, Progeo, ecc.);
 Laboratorio di Topografia dotato di strumenti ottico meccanici, di tre stazioni
totali, e di stazione permanente G.P.S. collegata con la rete nazionale GEOTOP,
strutturate in modo tale da fare acquisire dimestichezza con l’uso di strumenti
professionali per il triennio Geometri.
 Aula "simulimpresa", dotata di 10 postazioni di personal computer, con
collegamento in rete ed internet.
 Cinque Aule scolastiche dotate di L.I.M.
30
Sede associata di Porlezza
 Laboratorio di informatica per il ricevimento: dotato di 17 Personal Computer con
stampanti utilizzati principalmente per fornire agli studenti le nozioni fondamentali del
ricevimento realizzato con il contributo della Regione Lombardia e con i fondi
dell’istituto
 Laboratorio d’informatica 2: dotato di 14 P.C. e di computer apple realizzato con il
contributo della Regione Lombardia e con i fondi dell’istituto
 Laboratorio sala BAR: realizzato con il contributo della Regione Lombardia e con i
fondi dell’istituto
 Laboratorio di scienze recentemente attrezzato con strumentazione di avanguardia
 Palestra

Due nuovi laboratori di cucina, realizzati realizzato con il contributo della Regione
Lombardia e con i fondi dell’istituto.

Area Reception attrezzata, realizzati realizzato con il contributo della Regione
Lombardia e con i fondi dell’istituto.
31
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
FINALITA’
DIDATTICOEDUCATIVE
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
L’attività didattico disciplinare si ispira a finalità del campo affettivo e finalità
del campo cognitivo.
Campo affettivo
Finalità
Acquisizione di capacità
autonome per il
conseguimento del
proprio equilibrio psicofisico e sociale
obiettivi
Saper dialogare
Sviluppare il senso della solidarietà
Saper vivere e lavorare con gli altri
Campo cognitivo
Conoscenza:
1) termini; 2) fatti (avvenimenti, date, luoghi, ecc.);
3) convenzioni; 4) regole; 5) generalizzazioni; 6) procedimenti.
Promuovere la Comprensione:
partecipazione al capacità minima di utilizzare ciò che si conosce attraverso:
patrimonio di
1) la traduzione: formulare in maniera diversa un concetto dato;
opere, tecniche, 2) l'interpretazione: spiegare e riassumere un messaggio (decodificare);
idee
3) l'estrapolazione: capacità di andare oltre il contenuto presentato
cogliendo implicazioni e conseguenze.
Applicazione:
utilizzare gli elementi astratti acquisiti in situazioni concrete: 1) applicare
regole; 2) risolvere problemi; 3) capacità autonoma di produzione
scritta; 4) capacità autonoma di produzione ed esposizione orale.
Esercitare e
sviluppare la
capacità di
pensiero logicoproduttivo e di
riflessione critica
per orientarsi
consapevolmente
nell'universo
sempre più
condizionante dei
Analisi: identificare all'interno di un sistema
1) gli elementi;
2) le relazioni che lo costituiscono.
messaggi
Capacità critica:
esprimere valutazioni in base a:
1) criteri interni (coerenza logica);
2) criteri esterni (in rapporto ad altri modelli).
Acquisizione di
Competenze
professionali di
base
Sintesi:
1) dare un' organizzazione ad un insieme di elementi, fornendo un
modello di
aggregazione;
2) capacità di individuare i concetti chiave.
Utilizzare metodi, strumenti, tecniche per una corretta rilevazione e
padronanza dei processi logici, organizzativi
Leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento
Elaborare dati, rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi
processi decisionali
Documentare adeguatamente il proprio lavoro
32
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
VALUTAZIONE
RECUPERO
SOSTEGNO
RIORIENTAMENTO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
La programmazione didattico-educativa dei docenti stabilisce i criteri, i
modi, il numero, le finalità delle verifiche del processo di insegnamentoapprendimento e stabilisce quali tra di esse servono a controllare il livello della
classe e non concorrono alla valutazione quadrimestrale (verifiche formative) e
quali concorrono alla valutazione quadrimestrale (verifiche sommative); ogni
momento di verifica (formativa o sommativa) è inoltre commisurato alle reali
capacità della classe e al tipo di attività svolta.
I piani di programmazione dei singoli Consigli di Classe e di ogni Docente
sono raccolti, per indirizzo ed area disciplinare, su supporti informatici.
La valutazione finale: la valutazione disciplinare e del comportamento è
espressa in scala decimale da uno a dieci, secondo la scala di valutazione
sotto riportata. La promozione è deliberata nel confronto di alunni che abbiano
riportato la sufficienza in tutte le discipline, oppure che presentino un numero
di insufficienze in alcune discipline tali da non precludere la possibilità di
raggiungere gli obiettivi propri delle materie interessate nell’anno scolastico
successivo. L’eventuale giudizio di non ammissione alla classe successiva è
determinato dall’accertamento della presenza di insufficienze gravi nonché di
lacune consistenti che, collegate organicamente a un giudizio negativo sulle
attitudini e sull’insieme della preparazione dell’allievo, siano tali da non far
ritenere possibile, per numero e/o per qualità, la frequenza proficua della
classe successiva anche attraverso gli interventi integrativi e di recupero
inseriti nella programmazione didattico-educativa ordinaria.
La trasparenza della valutazione è assicurata da:
• una scala di voti adottata dal Collegio dei Docenti che va da 1 a 10,
integralmente utilizzata e i cui criteri di attribuzione sono resi noti agli
studenti;
• l'esplicitazione allo studente del voto conseguito che deve essere sempre
coerente con gli obiettivi disciplinari e le finalità della prova;
• la correzione e la restituzione delle prove in tempo utile per consentire la
preparazione a una successiva prova o il recupero;
• la spiegazione in classe dello svolgimento corretto della prova.
Il recupero e il sostegno per gli studenti (ad eccezione dei corsi Iefp):
In riferimento all’ O.M. n. 92 del 05/11/07 , al D.M. n. 80 del 03/10/07, al D.M. n.
42 del 22/05/07 e alla delibera del Collegio Docenti del 15 dicembre 2009
33
Programmazione degli interventi e delle attività di sostegno e di
recupero a.s. 2014-2015
Premessa
Gli interventi di sostegno e recupero hanno l'obiettivo di aiutare gli alunni a colmare le
situazioni di carenza manifestate nel corso dell' a.s. o sono finalizzati al recupero dei debiti
formativi. Pertanto il Collegio docenti si impegna ad individuare le forme più idonee per
raggiungere tali obiettivi. Il Consiglio di classe è l’organo deputato alle scelte strategiche per
prevenire l’insuccesso scolastico degli studenti attraverso le iniziative individuate nel
seguente documento e deliberate di volta in volta dal Consiglio stesso. L'efficacia e
l'efficienza delle iniziative possono essere garantite solo grazie ad un'accurata e tempestiva
pianificazione di interventi da svolgersi da parte dei docenti nei Consigli di classe, in merito
alla ripartizione delle ore a disposizione e tempistiche degli interventi.
Al fine di realizzare il diritto all’apprendimento e pervenire a risultati positivi, ottimizzando le
risorse disponibili, verranno privilegiate attività di sostegno in itinere durante tutto l’anno
scolastico, in orario scolastico o pomeridiano, che rispondano in modo mirato e flessibile ai
problemi specifici e le difficoltà di apprendimento, identificati dai docenti in modo
tempestivo.
Tutte le attività di sostegno e recupero, oltre alle relative verifiche finali, andranno
documentate sull’apposita modulistica e sul registro di classe e personale.
Modalità di sostegno e recupero
Sostegno
Le attività di sostegno in corso d’anno sono rivolte agli studenti che manifestano difficoltà
nel corso dello svolgimento del programma; queste vengono affrontate tempestivamente col
docente della disciplina, con le seguenti tipologie d’intervento:
Sostegno curricolare
E’ organizzato e svolto dal docente durante le ore di lezione curricolari. Il docente stabilisce
tempi e modi della sua realizzazione mantenendosi all'interno del suo quadro orario. Questa
tipologia di interventi di sostegno è particolarmente indicata in situazioni in insufficienze
diffuse all’interno della classe.
Si potranno tenere interventi di sostegno curricolare
a) per l’intera classe, con interruzione della prosecuzione del programma, su singoli
segmenti di programma rivisti nel corso dell’ordinaria attività didattica;
b) per piccoli gruppi di studenti della classe, attraverso la differenzazione dell’attività
didattica tramite percorsi personalizzati. Qualora la programmazione della classe
non venga interrotta, questi interventi di sostegno in itinere assumono i caratteri
dello studio individualizzato. L’insegnante ricaverà momenti di spiegazione
personalizzata ed assegnerà specifici percorsi di studio e di esercitazione, con la
relativa correzione, fino ad una verifica finale relativa all’attività svolta.
Modalita’ di comunicazione degli interventi: POF; comunicazione diretta agli studenti;
annotazione sul registro di classe e personale.
Tempistiche:
a) ogni qualvolta il docente lo ritenga necessario;
b) settimana di sospensione dell’attività didattica per il recupero delle insufficienze del
primo quadrimestre; per l’a.s. 2014/15, il periodo previsto per il recupero sarà
effettuato nella settimana dal 26 al 31 gennaio 2015.
Sostegno pomeridiano
34
Gli interventi di sostegno sono tenuti dal docente titolare della disciplina, che si rende
disponibile per alcune ore nel corso dell’anno scolastico per rispondere a difficoltà di piccoli
gruppi di alunni delle proprie classi, su argomenti circoscritti che emergono di volta in volta
nel lavoro in classe. La richiesta di tali interventi è formulata dal docente interessato su
propria proposta e/o sulla base della richiesta di un gruppo di studenti. Il sostegno
pomeridiano è condotto come proseguimento -in un diverso contesto- dell’ora di lezione,
con il medesimo scopo: offrire allo studente un percorso guidato, volto a favorire
l'acquisizione di un metodo di lavoro proficuo.
Gli interventi di sostegno pomeridiani sono riservati a gruppi di almeno 5 studenti.
Budget: ogni consiglio di classe ha a disposizione un budget annuale di ore da utilizzare per
tutte le discipline, previo accordo all’interno del consiglio.
La priorità nell’individuazione delle discipline che accedono a tale budget riguarda le
discipline che prevedono la valutazione scritta, ed anche per le discipline d’indirizzo solo
orali, qualora si sia in presenza di valutazioni gravemente insufficienti.
Per un migliore utilizzo delle ore a disposizione, sono da incentivare gli interventi di
sostegno pomerdiano effettuati su classi parallele.
Modalita’ di comunicazione degli interventi: Tramite libretto personale dello studente nella
sezione comunicazioni scuola-famiglia e alla fine del primo quadrimestre, tramite lettera alle
famiglie, formalizzata in sede di scrutinio, indicante le modalita’ di recupero (studio
individuale o sostegno pomeridiano), i calendari degli interventi e delle verifiche del
recupero. Lo studio individuale viene assegnato se il consiglio di classe ritiene lo studente in
grado di raggiungere autonomamente gli obiettivi stabiliti; in questo caso il docente della
disciplina fornisce per iscritto indicazioni precise sul percorso di recupero, indicando
contenuti, metodi e tempi.
Gli studenti che presentano insufficienze in una o più discipline sono tenuti alla frequenza
degli interventi programmati e/o a svolgere i percorsi di recupero individuali.
Tempistiche: Le attività di sostegno pomeridiano saranno concentrate, in linea di principio,
nel periodo febbraio-marzo, per rispondere ai bisogni emersi con i risultati dello scrutinio del
primo quadrimestre. Entro i Consigli di classe di marzo, al termine delle attività di sostegno,
i docenti procederanno a verificare la situazione degli apprendimenti degli studenti risultati
insufficienti negli scrutini del primo quadrimestre. Le verifiche possono essere scritte o orali,
a seconda delle discipline o delle specifiche carenze rilevate. Le modalità e i tempi delle
verifiche sono deliberati dai Consigli di classe, formalizzate in sede di consiglio e
comunicate alle famiglie.
Recupero
Gli interventi didattici di recupero sono destinati agli studenti che presentino lacune su parti
significative della disciplina, tali da necessitare la revisione completa di consistenti parti di
programma svolto. Le attività di recupero sono articolate in due diverse modalità:
Interventi di recupero nel corso dell’anno
La rilevazioni nel corso dell'anno scolastico di difficoltà diffuse su tutta la classe, legate a
lacune e carenze pregresse difficilmente recuperabili senza interventi straordinari, può
comportare la richiesta di attivazione di corsi di recupero, che tuttavia devono avere
carattere di eccezionalità. La richiesta, avanzata dal Consiglio di Classe, viene valutata e
approvata dal DS alla luce delle risorse finanziarie disponibili.
L’efficacia del corso di recupero deve essere verificata predisponendo una prova di verifica
dedicata agli argomenti affrontati durante il corso.
Interventi di recupero finalizzati al recupero dei debiti formativi
Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato
conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un
35
immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della
formulazione del giudizio finale, assegnando il debito o i debiti formativi (sospensione del
giudizio).
Modalita’ di comunicazione degli interventi: La scuola comunica subito alle famiglie, per
iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate
dai docenti delle singole discipline per ciascuno alunno e i voti proposti in sede di scrutinio
nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza.
Contestualmente vengono comunicati le modalita’ di recupero (studio individuale o corso di
recupero); per quanto riguarda lo studio individuale, si rimanda a quanto indicato nel punto
“sostegno pomeridiano”.
Tempistiche e modalita’ organizzative: A conclusione dell’attività didattica nel mese di
giugno ed entro i primi 15 giorni di luglio, verranno attivati corsi finalizzati al recupero dei
debiti formativi (anche in orario pomeridiano). Per la loro organizzazione verrà individuato
un monte ore a disposizione di ogni disciplina o per aree disciplinari, stabilito tenendo conto
degli appositi finanziamenti ministeriali e privilegiando le discipline in cui siano piu’ diffuse le
insufficienze. Tali interventi possono essere organizzati anche con una articolazione diversa
da quella per classe, per gruppi studenti di classi parallele, di norma composti da non meno
di 10 studenti, che tenga però conto degli obiettivi disciplinari che devono essere raggiunti
dagli alunni, così come previsto dal POF e dai coordinamenti disciplinari.
Il Collegio Docenti indica i seguenti criteri per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di
studenti destinatari degli interventi di recupero:
- Risorse interne:
(a) Docenti della classe
(b) Docenti della disciplina (del medesimo corso o che si rendano disponibili)
- Risorse esterne: docenti esterni, organizzazioni no profit (vedi O.M. 92/2007)
La frequenza dei corsi finalizzati al recupero dei debiti formativi e’ obbligatoria. Se i genitori
o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di
recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa con lettera
indirizzata al Dirigente Scolastico, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle
verifiche che saranno effettuate dai docenti della classe.
Al termine delle attività di recupero, nei primi giorni di settembre ed entro l’inizio del nuovo
anno scolastico, verranno effettuati accertamenti del superamento del debito formativo,
attraverso prove concordate e comuni fra docenti della stessa materia; per tutte le discipline
sono previste una prova scritta ed una prova orale
A conclusione dei relativi accertamenti, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno
scolastico successivo, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale,
procede alla formulazione del giudizio complessivo dello studente che, in caso di esito
positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva.
Nei confronti degli studenti valutati positivamente in sede di verifica finale , il Consiglio di
classe procede alla pubblicazione all’albo dei voti riportati in tutte le discipline con
l’indicazione “ammesso” e altresì, per gli studenti al termine del terz’ultimo e penultimo anno
di corso, all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella misura prevista dalla
tabella A allegata al DM n. 99 del 16 dicembre 2009.
In caso d’esito negativo del giudizio finale, in conformità ad una valutazione complessiva
dello studente, il relativo risultato è pubblicato all’albo dell’Istituto con la sola indicazione
“non ammesso”.
Costituisce parte integrante della presente delibera l’allegato contenente i CRITERI
PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI INTERMEDI E FINALI.
36
CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI INTERMEDI E FINALI
II collegio fa proprie le finalità della valutazione per come espresse nell’art. 1 commi
1 e 2 dell’OM n. 92/2007 che si riportano per esteso:




“La valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso
formativo, perseguendo l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli
apprendimenti”.
“I processi valutativi, correlati agli obiettivi indicati nel piano dell’offerta formativa della
singola istituzione scolastica, mirano a sviluppare nello studente una sempre
maggiore responsabilizzazione rispetto ai traguardi prefissati e a garantire la qualità
del percorso formativo in coerenza con gli obiettivi specifici previsti per ciascun anno
dell’indirizzo seguito”.
Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe si stabiliscono i
seguenti criteri generali per la conduzione degli scrutini intermedi e finali:
il voto di comportamento, attribuito sulla base della proposta formulata dal
coordinatore, tiene conto dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione
dimostrati dall’alunno e dalle norme generali definite dal presento documento nella
sezione destinata (pag. 68).
le proposte di voto di profitto nelle singole discipline saranno formulate dai docenti,
sulla base di un congruo numero di verifiche, non inferiori per numero a quanto
stabilito dal collegio docenti, e tenendo conto del raggiungimento o meno da parte
dell’alunno degli obiettivi formativi e dei contenuti propri della disciplina, nonché
dell’eventuale recupero delle carenze rilevate e dell’impegno, interesse e
partecipazione dimostrati. Il giudizio che motiva il voto proposto dal singolo docente
sarà riferito ai livelli di conoscenze, competenze e capacità presenti nella griglia di
valutazione inserita nel POF.
per tutte le classi della riforma dovranno essere svolte almeno:
a) tre prove per le materie con due ore settimanali;
b) quattro prove per le materie con tre ore settimanali;
c) cinque prove per le materie con almeno quattro ore settimanali;
d) per le materie orali con tre ore settimanali tre prove.
la verifica di casi eccezionali dovrà essere valutata dal Consiglio di Classe
Ammissione alla classe successiva:
Lo studente è ammesso alla classe successiva quando complessivamente, tenuto
conto del percorso relativo all’attività didattica e alle attività di sostegno e recupero
effettuate, consegue un livello di sufficienza in tutte le materie
Non ammissione alla classe successiva:
lo studente non è ammesso alla classe successiva, tenuto conto del percorso
relativo all’attività didattica e alle attività di sostegno e recupero effettuate, in
presenza di insufficienze tali da non giustificare la sospensione del giudizio in quanto
il C. di C. ritiene che non ricorrano le condizioni per ottenere, entro il termine
dell’anno scolastico, il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto propri
delle discipline su cui sono state accertate le insufficienze.
Sospensione del giudizio:
37
Nel rispetto dell’art. 6 dell’ OM 92/2007 si individuano i seguenti parametri valutativi
che determinano la sospensione del giudizio per gli studenti che presentino
insufficienze in alcune discipline definendo preventivamente che:
I voti inferiori o uguali a quattro sono considerati come insufficienze gravi in quanto
queste valutazioni evidenziano, nella griglia di valutazione inserita nel POF, il
mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati;
Il voto cinque è considerato come insufficienza in quanto questa valutazione
evidenzia, nella griglia di valutazione inserita nel POF, il raggiungimento parziale
degli obiettivi prefissati:
la sospensione del giudizio potrà essere deliberata, tenuto conto del percorso
relativo all’attività didattica e alle attività di sostegno e recupero effettuate, in
presenza di non più di tre/quattro (dipende dall’indirizzo) materie con valutazione
insufficiente.
I consigli di classe potranno comunque derogare, a fronte di casi caratterizzati da
elementi di particolare problematicità, dai suddetti parametri, dandone adeguata
motivazione in sede di verbalizzazione delle operazioni di scrutinio.
Gli studenti, per i quali il consiglio di classe dispone la sospensione del giudizio, sono
tenuti a partecipare ai corsi di recupero - a meno che i genitori dichiarino di non
avvalersi optando per il recupero individuale, fermo restando l’obbligo per questi
studenti di sottoporsi alle verifiche.
Il verbale dello scrutinio deve riportare. in modo dettagliato tutte le fasi caratterizzanti
la riunione in modo da evidenziare:
- le motivazioni relative all’assegnazione del voto di comportamento
- gli studenti ammessi alla classe successiva, e all’ Esame di Stato, per
merito;
- gli studenti per i quali il C. di C. rinvia la formulazione del giudizio finale:
gli studenti per i quali si procede a un immediato giudizio di non
ammissione;
l’assegnazione dei punteggi relativi al credito scolastico e al credito
formativo, con la relativa motivazione.
- Per gli studenti che frequentano le classi dei corsi regionali Iefp non è prevista la
sospensione del giudizio ai sensi dell’O.M. 92/07 ma il recupero delle carenze
formative (non più di tre nell’area di base e una nell’area di indirizzo) nell’anno
successivo.
Norme per lo svolgimento degli esami debiti formativi
Prove scritte per le materie che prevedono valutazione dello scritto, e prove orali per
le materie che prevedono valutazione dell’orale. I tempi previsti sono i seguenti:
Prove scritte per le materie che prevedono valutazione dello scritto, e prove orali per le materie che
prevedono valutazione dell’orale. I tempi previsti sono i seguenti:
•
Italiano, matematica, economia aziendale (triennio), costruzioni, 3 ore
•
Trattamento testi, disegno tecnico, estimo, lingua straniera, latino, topografia, fisica liceo,
informatica, impianti. 2 ore
•
economia aziendale (biennio) 2 ore solo scritta
•
Disegno e Storia dell’arte Liceo solo orale
38
Le prove orali dovranno di norma essere limitate entro 15 minuti.
Scrutini finali - studenti dell’ultimo anno
Ai sensi dell’art. 6, comma 1, del DPR 122/2009, sono ammessi agli Esami di Stato
gli studenti che, nello scrutinio finale, conseguono in ciascuna disciplina e nel
comportamento una votazione non inferiore a 6/10.
Per gli studenti ammessi il Consiglio di Classe procede altresì all’attribuzione del
punteggio di credito scolastico nella misura prevista dalla Tabella A allegata al D.M.
n. 99 del 16.12.2009.
Norme per il recupero delle carenze formative corsi Iefp
•
prova (scritta/pratica) di recupero: prima settimana di ottobre in orario curricolare
In caso di esito negativo (carenza non recuperata):
•
frequenza obbligatoria alle attività integrative (corsi di recupero) in orario
pomeridiano;
•
seconda prova di recupero: seconda settimana di novembre e comunque entro la
data stabilita per i colloqui generali con le famiglie relativo al primo quadrimestre;
•
in ogni caso il recupero delle carenze formative dovrà avvenire entro la fine di
aprile del terzo anno di corso; il non recupero delle stesse comporta la non
ammissione agli esami di qualifica del terzo anno.
Certificazione delle competenze di base
Ai sensi del Decreto del Ministro n.9/2010, con il quale è stato adottato il modello di
certificato dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine
dell’obbligo di istruzione, questo Istituto provvederà al rilascio delle prescritte
attestazioni riguardanti la certificazione delle competenze.
L’Istituto studierà le più efficaci modalità di raccordo fra la pratica didattica, il sistema
valutativo della scuola e l’accertamento delle competenze in relazione ai quattro assi
culturali (linguistico, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale).
39
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
SCALA DI
VALUTAZIONE
voto
1
2
3 (totalmente insufficiente)
4 (gravemente insufficiente)
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Conoscenze e abilità
•
•
•
•
•
•
•
Conoscenza nulla o da attribuire a chi rifiuta l’interrogazione, la prova scritta o
consegna la prova scritta in bianco
Non sa produrre comunicazione
Non consegna i compiti alla scadenza
Non sa applicare principi, regole, procedure, neanche se spiegate al momento
Non ha compreso i concetti
Produce comunicazioni inintelligibili
Conosce in modo frammentario
•
•
•
Ha compreso parzialmente e confusamente i concetti
Produce comunicazioni non sempre comprensibili e lessicalmente povere
Applica principi, regole e procedure in modo occasionale
Mancano del tutto le condizioni per la prosecuzione del curriculum previsto nel piano di lavoro della materia
•
Conosce in modo superficiale
•
Ha compreso parzialmente i concetti
5 (insufficiente)
•
Produce comunicazioni lessicalmente povere ed imprecise
•
Applica principi, regole e procedure solo in modo parziale, anche se riceve
indicazioni
Risulta difficile la prosecuzione del curriculum previsto nel piano di lavoro della materia senza un’attività di
recupero
•
Conosce i contenuti essenziali della disciplina
•
Ha compreso i concetti, ma in modo poco sicuro
6 (sufficiente)
•
Formula comunicazioni semplici
•
Sa applicare correttamente principi, regole, procedure ma solo seguendo
particolari indicazioni
Livelli minimi accettabili di conoscenza e di capacità
•
Conoscenza completa
•
Ha compreso i concetti
•
Organizza comunicazioni con terminologia appropriata
7 (discreto)
•
Sa applicare principi, regole e procedure
•
Analizza problemi e situazioni, se riceve indicazioni adeguate
•
Sintetizza se riceve indicazioni adeguate
•
Conoscenza completa e sicura
•
Ha compreso i concetti in modo approfondito
•
Organizza comunicazioni con proprietà di lessico
8 (buono)
•
Sa applicare principi, regole, procedure autonomamente
•
Sa analizzare problemi e situazioni
•
Sa svolgere una sintesi
•
Formula valutazioni giustificate
Conoscenza completa ed approfondita
•
Conoscenza completa e coordinata
•
Ha compreso i concetti con un buon grado di sicurezza
•
Elabora comunicazioni precise ed efficaci
9 (ottimo)
•
Sa applicare autonomamente principi e procedure in situazioni nuove
•
Sa scomporre autonomamente i problemi
•
Sa organizzare conoscenze e procedure con autonomia
•
Valuta con spirito critico e con cognizione di causa
•
Conoscenza completa, coordinata e personale
•
Ha compreso i concetti con sicurezza, padronanza e profondità
10 (eccellente)
•
Elabora comunicazione efficaci che presentano uno stile originale
•
Sa applicare autonomamente i principi e procedure in situazioni nuove
Conoscenza ottima ed eccellenti capacità
40
PIANO OFFERTA FORMATIVA
CRITERI DI VALUTAZIONE
DELL'ESAME DI STATO
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
CONOSCENZE
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
VOTO
VOTO
VOTO
(/30)
(/15)
(/10)
COMPETENZE
CAPACITA'
1-2-3
1
1
Nessuna
Nessuna
Nessuna
4-5
2
2
Gravemente errato,
Non sa cosa fare
Non si orienta
Non riesce ad applicare le minime
Non riesce ad analizzare
conoscenze, anche se guidato
(non capisce)
Conoscenze frammentarie
Applica le conoscenze
Compie analisi errate, non
e gravemente lacunose
minime solo se guidato, ma
sintetizza, commette
con gravi errori
errori
Conoscenze frammentarie,
Applica le conoscenze minime
Compie analisi lacunose, sintesi
con errori e lacune
solo se guidato, ma con errori
incoerenti, commette errori
Conoscenze carenti, con errori ed
Applica le conoscenze minime
Qualche errore, analisi parziali,
espressione impropria
solo se guidato
sintesi scorrette
Conoscenze carenti, espressione
Applica le conoscenze minime
Qualche errore, analisi e sintesi
difficoltosa
autonomamente, ma con gravi
parziali
esposizione sconnessa
6-7
3
4
2,5
3
8-9
10-11
12-13
14-15
5
6
7
3,5
4
4,5
Grosse lacune ed errori
Errori
16-17
18-19
20
8
9
10
5
5,5
6
Conoscenze superficiali,
improprietà di linguaggio
Applica autonomamente le
minime conoscenze con
errore
Analisi parziali, sintesi improprie
Conoscenze complete con
Applica autonomamente le
Imprecisioni, analisi corrette,
imperfezioni, esposizione a volte
minime conoscenze con
difficoltà nel gestire semplici
imprecisa
imperfezioni
situazioni nuove
Conoscenze complete, ma non
Applica autonomamente e
Coglie il significato,
ma non approfondite, esposizione
correttamente le conoscenze
l'interpretazione di semplici
semplice, ma corretta
Minime
informazioni, analisi con gestione
Conoscenze complete, poco
Applica autonomamente le
Esatta interpretazione del testo,
approfondite esposizione corretta
conoscenze anche a problemi più
sa ridefinire un concetto, gestisce
complessi, ma con errori
autonomamente situazioni nuove
Conoscenze complete, quando
Applica autonomamente le
Coglie le implicazioni, compie
guidato sa approfondire,
conoscenze anche a problemi più
analisi complete e coerenti
esposizione corretta con
complessi, ma con imperfezioni
qualche
di semplici situazioni nuove
21-22-23
24-25
11
12
6,5
7
proprietà di linguaggio
26-27
13
8
Conoscenze complete, qualche
Applica autonomamente le
Coglie le implicazioni, compie
approfondimento autonomo,
conoscenze anche a problemi più
correlazioni con imprecisioni,
esposizione corretta con
complessi, in modo corretto
rielaborazione corretta
Applica in modo autonomo e
Coglie le implicazioni, compie
proprietà di linguaggio
28-29
14
9
Conoscenze complete con
approfondimento autonomo,
corretto, anche a problemi
correlazioni esatte ed analisi
esposizione fluida con utilizzo del
complessi, le conoscenze,
approfondite, rielaborazione
linguaggio specifico
quando guidato trova soluzioni
corretta, completa ed autonoma
Migliori
30
15
10
Conoscenze complete,
Applica in modo autonomo e
Sa rielaborare correttamente e
approfondite e ampliate,
corretto le conoscenze anche a
approfondire, in modo autonomo
esposizione fluida con utilizzo di
Problemi complessi, trova da solo
e critico soluzioni complesse
un lessico ricco ed appropriato
Soluzioni migliori
41
ISTITUTO d’ISTRUZIONE SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ATTRIBUZIONE DEL
CREDITO SCOLASTICO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
SCHEDA ANALITICA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
CLASSI DEL TRIENNIO
(DECRETO MINISTERIALE n. 99 – 16.12.2009)
Tabella A
MEDIA DEI
VOTI
3^ ANNO
4^ ANNO
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9<M≤10
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
CREDITO SCOLASTICO (punti)
INDICATORI
5^ ANNO
(la cui assenza determina l’assegnazione del
punto inferiore della fascia)
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
Assiduità nella frequenza
Interesse ed impegno
Attività complementari e integrative
Crediti formativi
Credito scolastico (parte prima)
Il Consiglio di classe al fine dell’attribuzione del credito scolastico complessivo terrà conto della
tabella A di cui sopra.
Si ricorda che il punteggio massimo assegnato non potrà mai essere superiore a quello previsto
dalla banda di oscillazione relativa alla media aritmetica dei voti riportati.
In tutti i casi se i centesimi risultanti dalla media aritmetica dei voti sono maggiori o uguali a 0,50 si
attribuisce automaticamente il massimo credito della fascia corrispondente.
Se i centesimi risultanti dalla media aritmetica dei voti sono inferiori a 0,50, il credito scolastico è
definito dal risultato della somma dei seguenti parametri:
a) somma dei centesimi scaturenti da eventuali attività extra curriculari interne alla scuola:
b) somma dei centesimi scaturenti dalla frequenza e/o impegno;
c) somma dei centesimi scaturenti da eventuali attività formative esterne.
Solo per la classe terza dell’istituto professionale alberghiero M è rappresentato dal voto
conseguito agli esami di qualifica espresso in decimi (es. voto qualifica = 65/100, M = 6,5)
Calcolo del credito (parte seconda)
1) Si calcola la media aritmetica dei voti approssimata al centesimo.
2) Si sceglie la fascia di appartenenza e l’anno corrispondente.
3) Si calcolano i parametri.
Calcolo dei parametri:
Parametro a), si attribuiscono max 0,50 centesimi secondo i seguenti casi:
Certificazioni linguistiche First, Pet con superamento dell’esame finale
Stages estivi facoltativi organizzati dalla scuola
Attività sportive di Istituto
Progetto “Volontariamo”
Religione / attività integrative
Progetto “Tutoraggio”
Altre attività integrative approvate dal collegio
Stage interni per corso alberghiero
Progetto alternanza scuola lavoro
42
punti 0,50
punti 0,50
punti 0,10
punti 0,30
punti 0,10
punti 0,50
punti 0,10
punti 0,20
punti 0,50
Parametro b), si attribuiscono max 0,50 centesimi secondo i seguenti casi:
Frequenza
Impegno *
punti 0,10
punti 0,40
* solo a giugno, ragazzi meritevoli.
Crediti formativi :
Parametro c), si attribuiscono max 0,50 centesimi secondo i seguenti casi:
Attività sportive riconosciute dal C.O.N.I.
Attività culturali artistiche ricreative svolte presso enti associazioni e istituzioni
Esperienze professionali di lavoro purchè inerenti il proprio piano di studi
Attività inerenti volontariato, solidarietà e cooperazione
punti 0,10
punti 0,10
punti 0,20
punti 0,20
Terminata la fase di calcolo dei parametri a), b), c) si effettua la loro somma e si procede come
specificato nella parte prima.
Per i crediti formativi, la cui documentazione consiste in una attestazione proveniente dagli Enti,
Associazioni, Istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza, la stessa deve contenere
una sintetica descrizione dell’esperienza fatta (Art.2 del D.M. 452 del 12/11/1998). Il Consiglio di classe
richiede inoltre che nell’attestato sia espresso un giudizio sull’impegno, sui risultati e sulla frequenza,
che non potrà essere inferiore al settantacinque per cento delle ore previste. In caso di attestazione da
parte di privati il rapporto lavorativo dovrà essersi svolto in ottemperanza all'art. 12 del D.P.R. 323 ed
ogni altra norma di legge relativa al rapporto di lavoro quali versamento dei contributi etc. Tale
documentazione dovrà pervenire al C.D.C. prima del 15 maggio dell’anno scolastico in corso.
Per i candidati esterni ci si atterrà a quanto previsto dal D.M. n.42 del 22 maggio 2007.
Il Consiglio di Classe attribuirà il punteggio minimo della fascia agli alunni che abbiano ottenuto a
maggioranza l’ammissione all’esame di stato o la promozione alla classe successiva, sempre a
maggioranza, nello scrutinio successivo alla sospensione del giudizio.
43
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
PIANO ANNUALE DELLE
ATTIVITA’
Inizio anno scolastico Lun. 1 settembre 2014
Termine lezioni lun. 08 giugno 2015
Termine attivita' didattiche 30 giugno 2015
Durata 1° quadrim.
Durata 2° quadrim.
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Inizio lezioni ven. 12 settembre 2014
Da ven. 12 settembre a dom. 25 gennaio 2015
Da lun. 26 gennaio 2015 a lunedi’ 8 giugno 2015
Esami di qualifica regionale data da definirsi
Esami di stato
1^ prova merc. 17 giugno 2015
Esami di idoneità/preliminari da lun. 18 maggio 2015 a sabato 23 maggio 2015 ed entro
inizio lezioni a.s. successivo (presentaz. domande:secondo O.M.)
Esami integrativi inizio settembre 2015 (presentaz. domande: 1^ settimana luglio)
Esami per la definizione della sospensione del giudizio: da martedì 1 sett. 2015
Calendario delle festivita'
-
sab. 1 nov. 2014
lun. 8 dicembre 2014
da lun. 22 dicembre 2014 a mar. 6 gennaio 2015 (festività natalizie)
lun. 16 e mar. 17 feb. 2015 Carnevale Romano (sede Menaggio)
ven. 20 e sab. 21 feb. 2015 Carnevale Ambrosiano (sede Porlezza)
da giov. 2 apr. a mar. 7 aprile 2015 (festività pasquali)
sab. 25 aprile 2015 (festa della liberazione)
ven. 1 - sab. 2 maggio 2015 (festa del lavoro)
lun. 1- mar. 2 giugno 2015 (festa nazionale della Repubblica)
ven. 8 maggio patrono Porlezza (solo sede Porlezza)
Giorni aggiuntivi di sospensione delle lezioni per gli alunni (adattamento del calendario scolastico in relazione alle
esigenze del POF ) (deliberati dal Consiglio d’Istituto in data 09 luglio 2014 )
- lunedi’ 22 dicembre 2014
- sabato 2 maggio 2015
- lunedi’ 1 giugno 2015
Open Day d’Istituto: sabato 29 novembre 2014; sabato 24 gennaio (Porlezza) e sabato 31 gennaio 2014 (Menaggio)
Rapporti con le famiglie
- ricevimento individuale su appuntamento da prendersi mediante il libretto personale
I quadrimestre da lunedì 20.10.14 a sabato 17.01.15
II quadrimestre da lunedì 09.02.15 a sabato 20.05.15
- ricevimento genitori:
•
sabato 22 novembre 2014 (1° quadr.) e venerdì 17 aprile 2015 (2° quadr.) ore 14.30 - 17.30
• sabato 13 giugno 2015 colloqui per alunni non promossi o con sospensione del giudizio
-
Elezioni organi collegiali
24 ottobre 2014 mattina elezione rappr. alunni nei consigli di classe, del Consiglio d’Istituto e consulta
studentesca
24 ottobre 2014 pomeriggio. rappr. genitori nei Consigli di classe ore 17.00-19.30
Collegi docenti ordinari: lun. 1 sett. – mar. 16 sett. – mar. 21 ott. – mar. 24 feb. 2015 (verifica
intermedia) – martedì 12 maggio – sabato 13 giugno verifica finale
Collegi straordinari potranno essere convocati in caso di necessità
Incontri dipartim. discipl.: mar. 09 sett 2h -- giov. 9 ottobre 2 h – mart. 28 aprile 2 h.
Sospensione dell’attività didattica per recupero insuff. del primo quadrimestre: da lun. 26 gen. a sab. 31 gen. 2015
Stages classi alberghiero: dal ………… al ……………..
44
Consigli di classe
Periodo
Ottobre
componenti
docenti
-
(dal 13/10)
-
Novembre
(dal 24/11)
tutte le componenti
40’ doc. + 20’ rappr.
Gennaio
(dal 26/01)
docenti
Marzo
(dal 16/03)
tutte le componenti
40’ doc. + 20’ rappr.
Maggio
(dal 04/05)
Giugno
Dal 03/06/13
-
tutte le componenti
40’ doc. + 20’ rappr.
docenti
o.d.g.
programmazione curricolare e disciplinare
contratto formativo, obiettivi trasversali e criteri di
valutazione
inserimento alunni stranieri (classi 1^)
PEI per eventuali alunni H, organizz. lavoro con docenti
sostegno
eventuali proposte integrazione progetti POF
approvazione orario insegnanti di sostegno
progettazione visite di istruzione (ML 2-04 ML2-17) e attiv.
extracurric.
-
verifica programmazione curricolare
analisi situazioni individuali / compilazione pagellino
corsi di recupero
adesione progetti P.O.F.
approvazione visite di istruzione
proposte interv. recupero/ potenziamento
-
scrutini 1° quadr.
definiz. commissioni es. stato (cl. quinte)
-
verifica programmazione curricolare
analisi e monitor. interv. di recupero
delibera nuovi interventi di recupero
- intese sui criteri di valutazione per scrutini finali (°)
- analisi docum. esame stato (classi quinte) (°)
(°) solo comp. docenti
- analisi situazione didattico-disciplinare (tutte le comp.)
comunicazione documento 15 maggio (tutte le comp.)
- proposte variazioni libri di testo (tutte le comp.)
-
scrutini finali classi quinte
scrutini finali classi 1^/2^/3^/4^
Consigli di classe straordinari potranno essere richiesti da ciascuna componente quando ritenuto necessario
Entro il 10 ottobre i docenti con più di sei classi dovranno presentare il piano della partecipazione ai consigli di classe,
garantendo la rotazione nelle varie classi.
Orario scolastico:
Le attività didattiche hanno inizio alle ore 8.00 (entrata ore 7.55) con termine alle ore 13.45 per Menaggio,
dalle ore 7.45 (entrata 7.40) con termine delle lezioni alle ore 13.30 per Porlezza
Le date riportate sono puramente indicative potranno subire delle variazioni in funzione di esigenze sopravvenute.
45
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
CALENDARIO
SCOLASTICO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Calendario delle festività
- sab. 1 nov. 2014
- lun. 8 dicembre 2014
- da lun. 22 dicembre 2014 a mar. 6 gennaio 2015 (festività natalizie)
- lun. 16 e mar. 17 feb. 2015 Carnevale Romano (sede Menaggio)
- ven. 20 e sab. 21 feb. 2015 Carnevale Ambrosiano (sede Porlezza)
- da giov. 2 apr. a mar. 7 aprile 2015 (festività pasquali)
- sab. 25 aprile 2015 (festa della liberazione)
- ven. 1 - sab. 2 maggio 2015 (festa del lavoro)
- lun. 1- mar. 2 giugno 2015 (festa nazionale della Repubblica)
- ven. 8 maggio patrono Porlezza (solo sede Porlezza)
46
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
LICEO SCIENTIFICO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
ASPETTI CARATTERIZZANTI IL LICEO
SCIENTIFICO
PIANO DEGLI STUDI
del LICEO SCIENTIFICO
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo
studio del nesso tra cultura scientifica e
tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione
delle conoscenze e dei metodi propri della
matematica, della fisica e delle scienze naturali.
Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare
le conoscenze e le abilità e a maturare le
competenze necessarie per seguire lo sviluppo
della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del
sapere, assicurando la padronanza dei
linguaggi, delle tecniche e delle metodologie
relative, anche attraverso la pratica laboratoriale”
(art. 8 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
- aver acquisito una formazione culturale
equilibrata nei due versanti linguisticostorico-filosofico e scientifico;
- comprendere i nodi fondamentali dello
sviluppo del pensiero, anche in
dimensione storica, e i nessi tra i metodi
di conoscenza propri della matematica e
delle scienze sperimentali e quelli propri
dell’indagine di tipo umanistico;
- saper cogliere i rapporti tra il pensiero
scientifico e la riflessione filosofica;
- comprendere le strutture portanti dei
procedimenti argomentativi e dimostrativi
della matematica, anche attraverso la
padronanza del linguaggio logicoformale;
usarle
in
particolare
nell’individuare e risolvere problemi di
varia natura;
- saper utilizzare strumenti di calcolo e di
rappresentazione per la modellizzazione
e la risoluzione di problemi;
PIANO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE
1
2
3
4
Lingua e letteratura italiana
4
4
5
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
Lingua e cultura inglese
3
3
3
3
3
Storia e geografia
3
3
-
-
-
Storia
-
2
2
2
Filosofia
-
-
3
3
3
Matematica*
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali**
2
2
3
3
3
Disegno e storia dell’arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie
2
2
2
2
2
Religione/Attività alternative
1
1
1
1
1
27
27
TOTALE ORE
(*) con Informatica al 1° biennio
(**) Biologia, Chimica e Scienze della terra
30
30
30
-
-
-
47
4
-
aver raggiunto una conoscenza
sicura dei contenuti fondamentali
delle scienze fisiche e naturali
(chimica, biologia, scienze della
terra,
astronomia)
e,
anche
attraverso l’uso sistematico del
laboratorio, una padronanza dei
linguaggi specifici e dei metodi di
indagine propri delle scienze
sperimentali;
essere consapevoli delle ragioni
che hanno prodotto lo sviluppo
scientifico e tecnologico nel tempo,
in relazione ai bisogni e alle
domande di conoscenza dei diversi
contesti, con attenzione critica alle
dimensioni tecnico-applicative ed
etiche delle conquiste scientifiche,
in particolare quelle più recenti;
saper cogliere la potenzialità delle
applicazioni dei risultati scientifici
nella vita quotidiana.
“Nell’ambito della programmazione regionale
dell’offerta formativa, può essere attivata l’opzione
“scienze applicate” che fornisce allo studente
competenze particolarmente avanzate negli studi
afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con
particolare riferimento alle scienze matematiche,
fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle
loro applicazioni” (art. 8 comma 2),
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
- aver appreso concetti, principi e teorie
scientifiche
anche
attraverso
esemplificazioni operative di laboratorio;
elaborare l’analisi critica dei fenomeni
considerati, la riflessione metodologica sulle
procedure sperimentali e la ricerca di
strategie atte a favorire la scoperta
scientifica;
- analizzare le strutture logiche coinvolte ed i
modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
- individuare le caratteristiche e l’apporto dei
vari linguaggi (storico-naturali, simbolici,
matematici, logici, formali, artificiali);
- comprendere il ruolo della tecnologia come
mediazione fra scienza e vita quotidiana;
- saper utilizzare gli strumenti informatici in
relazione all’analisi dei dati e alla
modellizzazione
di
specifici
problemi
scientifici e individuare la funzione
dell’informatica nello sviluppo scientifico;
- saper applicare i metodi delle scienze in
diversi ambiti.
48
PIANO DEGLI STUDI
del LICEO SCIENTIFICO
OPZIONE SCIENZE APPLICATE
PIANO ORARIO SETTIMANALE
1
2
3
4
5
Lingua e letteratura italiana
MATERIE
4
4
4
4
4
Lingua e cultura inglese
3
3
3
3
3
Storia e geografia
3
3
-
-
-
Storia
-
2
2
2
-
Filosofia
-
-
2
2
2
Matematica
5
4
4
4
4
Informatica
2
2
2
2
2
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali**
3
4
5
5
5
Disegno e storia dell’arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie
2
2
2
2
2
Religione/Attività alternative
1
1
1
1
1
27
27
TOTALE ORE
(**) Biologia, Chimica e Scienze della terra
30
30
30
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ISTITUTO COSTRUZIONE
AMBIENTE E TERRITORIO
Aspetti caratterizzanti il corso
COSTRUZIONI – AMBIENTE – TERRITORIO
•
Il diplomato nell’indirizzo ha competenze nel
campo delle macchine e dei dispositivi utilizzati
nell’industria delle costruzioni, nell’impiego degli
strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi
informatici per la rappresentazione grafica e per il
calcolo, nella valutazione tecnica ed economica
dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e
nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali.
Possiede competenze grafiche e progettuali in
campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere,
nella gestione degli impianti e nel rilievo
topografico.
Ha competenze nella stima dei terreni, di
fabbricati e delle altre componenti del territorio e
nelle operazioni catastali.
Ha competenze relative all’amministrazione di
immobili.
•
•
•
•
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Utilizzare gli strumenti più idonei per la
restituzione grafica dei progetti e dei
rilievi
Tutelare, salvaguardare e valorizzare le
risorse del territorio e dell’ambiente
Compiere operazioni di estimo privato e
pubblico nell’ambito dell’edilizia e del
territorio
Gestire la manutenzione ordinaria e
l’esercizio di organismi edilizi
Organizzare e condurre cantieri mobili
nel rispetto della normativa di sicurezza.
PIANO DEGLI STUDI
Istituto tecnico tecnologico
settore
COSTRUZIONI, AMBIENTE e TERRITORIO
Il Diplomato è in grado di:
• Operare in autonomia in casi di modesta
entità e di collaborare nella progettazione
e realizzazione di organismi complessi;
• Intervenire autonomamente nella gestione
e nella manutenzione dei fabbricati e nella
gestione e organizzazione dei cantieri.
• Prevedere,
nell’ambito
dell’edilizia
ecocompatibile, le soluzioni opportune per
il risparmio energetico
• Pianificare ed organizzare le misure di
sicurezza nei luoghi di lavoro
PIANO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE
1
2
3
4
5
Religione/Att. alternative
1
1
1
1
1
Lingua e Lett. Italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Inglese
3
3
3
3
3
Geografia
1
Diritto
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
1
1
Complementi di matematica
Sc. Integrate (FISICA)
3(1) 3(1) Sc. Integrate (CHIMICA)
3(1) 3(1) Sc. Integrate (BIOLOGIA)
2
2
Tecnologie e Tecniche di
rappresentazione grafica
3(1) 3(1) Scienze e tecnologie
applicate
3
Progettazione,
Costruzioni, Impianti
- 7(6) 6(6) 7(7)
Topografia
- 4(2) 4(3) 4(3)
Tecnologie informatiche
3(2) Geopedologia, Economia
ed Estimo
3
4
4
Alla conclusione del percorso quinquennale il
Diplomato
dell’indirizzo
COSTRUZIONI
AMBIENTE E TERRITORIO consegue le seguenti
competenze:
• Selezionare i materiali da costruzione in
rapporto al loro impiego ed alle modalità
di lavorazione
• Rilevare il territorio, le aree libere e i
manufatti, scegliendo le metodologie e le
strumentazioni più adeguate per elaborare
i dati
• Applicare
le
metodologie
della
progettazione, valutazione e realizzazione
di costruzioni e manufatti di modesta
entità,
intervenendo
anche
nelle
problematiche relative al risparmio
energetico in edilizia
Gestione del cantiere e
Sicurezza dell'ambiente di
lavoro
Scienze Motorie e sportive
TOTALE ORE
2
33
2
32
(..) ORE SVOLTE IN LABORATORIO
49
2
2
32
2
2
32
2
2
32
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
SETTORE
ECONOMICO
Dall’anno scolastico 2014/2015 gli indirizzi:
• amministrazione-finanza e marketing
• AFM con articolazione sistemi informativi
aziendali
• turistico
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
PIANO DEGLI STUDI
SETTORE ECONOMICO
BIENNIO UNICO
PIANO ORARIO SETTIMANALE
saranno articolati in un biennio unico propedeutico
al successivo triennio al termine del quale gli alunni
avranno la possibilità di scegliere che percorso di
studi intraprendere.
MATERIE
Religione
Lingua e Lett. Italiana
Storia
Economia Aziendale
Inglese
Tedesco
Informatica
Matematica
Sc. Integrate (FISICA)
Sc. Integrate (CHIMICA)
Sc. Integrate (BIOLOGIA)
Geografia
Diritto ed economia
Diritto
Economia Politica
Scienze Motorie e sportive
TOTALE ORE
Nel corso dei primi due anni di studio gli alunni
avranno modo di conoscere meglio la realtà della
scuola superiore approcciandosi ad un tipo di studio
diverse da quello della Secondaria di primo grado,
intraprendendo lo studio di nuove discipline più
caratterizzanti.
Al termine del biennio, dopo un processo di
maturazione, avranno maggiori strumenti per poter
scegliere con consapevolezza la parte finale del
corso di studi che li porterà ad una professione o
all’accesso all’università
50
1
1
4
2
2
3
3
2
4
2
2
3
2
2
32
2
1
4
2
2
3
3
2
4
2
2
3
2
2
32
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
• Rilevare le operazioni gestionali utilizzando
metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extra contabili in linea con i principi
nazionali ed internazionali
• Redigere e interpretare i documenti
amministrativi e finanziari aziendali
• Gestire adempimenti di natura fiscale
• Collaborare alle trattative contrattuali riferite
alle diverse aree funzionali dell’azienda
• Svolgere attività di marketing
• Collaborare all’organizzazione, alla gestione
ed al controllo dei processi aziendali
• Utilizzare tecnologie e software applicativi
per la gestione integrata di amministrazione,
finanza e marketing.
51
PIANO DEGLI STUDI
Istituto tecnico economico
settore
AMMINISTRAZIONE. FINANZA,
MARKETING
PIANO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE
Religione/Att. alternative
Lingua e Lett. Italiana
Storia
Economia Aziendale
Inglese
Tedesco
Informatica
Matematica
Sc. Integrate (FISICA)
Sc. Integrate (CHIMICA)
Sc. Integrate (BIOLOGIA)
Geografia
Diritto ed economia
Diritto
Economia Politica
Scienze Motorie e sportive
TOTALE ORE
1
2
SETTORE ECONOMICO
Il diplomato in Amministrazione, finanza e marketing
ha competenze generali nel campo finanziario, nella
normativa civilistica e fiscale, nei sistemi, nei
processi aziendali, negli strumenti di marketing, nei
prodotti assicurativo-finanziari e nell’economia
sociale.
Integra le competenze dell’ambito professionale
specifico con quelle linguistiche e informatiche per
operare nel sistema informativo dell’azienda e
contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento
organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel
contesto internazionale.
3
1
4
2
6
3
3
2
3
3
3
2
32
4
1
4
2
7
3
3
2
3
3
2
2
32
5
1
4
2
8
3
3
3
3
3
2
32
Il diplomato in Amministrazione, finanza e marketing
ha competenze generali nel campo finanziario, nella
normativa civilistica e fiscale, nei sistemi, nei
processi aziendali, negli strumenti di marketing, nei
prodotti assicurativo-finanziari e nell’economia
sociale.
Integra le competenze dell’ambito professionale
specifico con quelle linguistiche e informatiche per
operare nel sistema informativo dell’azienda e
contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento
organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel
contesto internazionale.
PIANO DEGLI STUDI
Istituto tecnico economico
settore
SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
PIANO ORARIO SETTIMANALE
Nell’articolazione Sistemi informativi aziendali, il
profilo si caratterizza per il riferimento sia per
l’ambito della gestione del sistema informativo
aziendale sia alla valutazione, alla scelta e
all’adattamento di software applicativi. Tali attività
sono tese a migliorare l’efficienza aziendale
attraverso la realizzazione di nuove procedure con
particolare riguardo al sistema di archiviazione,
all’organizzazione della comunicazione in rete e alla
sicurezza informatica.
Alla conclusione del percorso quinquennale il
Diplomato
dell’indirizzo
AMMINISTRAZIOE,
FINANZA, MARKETING consegue le seguenti
competenze:
• Riconosce ed interpreta le tendenze dei
mercati locali, nazionali e globali, i fenomeni
economici nazionale ed internazionali, i
cambiamenti dei sistemi economici
• Individua
e
accede
alla
normativa
pubblicistica, civilistica e fiscale
• Interpreta i sistemi aziendali nei loro modelli,
processi e flussi informativi
• Gestisce il sistema delle rilevazioni aziendali
• Applica i principi ed i procedimenti della
programmazione e del controllo gestionale
• Inquadra l’attività di marketing
• Si orienta nel mercato dei prodotti
assicurativo-finanziari
• Utilizza i sistemi informativi aziendali e gli
strumenti di comunicazione integrata
d’impresa
• Analizza e produce i documenti relativi alla
rendicontazione sociale e ambientale.
1
2
SETTORE ECONOMICO
MATERIE
Religione/Att. alternative
Lingua e Lett. Italiana
Storia
Economia Aziendale
Inglese
Tedesco
Informatica
Matematica
Sc. Integrate (FISICA)
Sc. Integrate (CHIMICA)
Sc. Integrate (BIOLOGIA)
Geografia
Diritto ed economia
Diritto
Economia Politica
Scienze Motorie e sportive
TOTALE ORE
(..) ORE SVOLTE IN LABORATORIO
52
3
4
5
1
1
1
4
4
4
2
2
2
4(1) 7(1) 7(1)
3
3
3
3
4(2) 5(2) 5(2)
3
3
3
3
3
2
3
2
3
2
2
2
32 32 32
ISTITUTO TECNICO
PER IL TURISMO
•
ASPETTI CARATTERIZZANTI L’INDIRIZZO
TURISMO
Il Diplomato nel Turismo ha competenze
specifiche nel comparto delle imprese del settore
turistico, generali nel campo economico, della
normativa civilistica e fiscale e dei sistemi
aziendali.
Interviene nella valorizzazione integrata e
sostenibile del patrimonio culturale, artistico,
artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed
ambientale.
Integra le competenze dell’ambito professionale
specifico con quelle linguistiche ed informatiche
per operare nel sistema informatico dell’azienda e
contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento
organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica
inserita nel contesto internazionale.
Il Diplomato è in grado di:
• Gestire servizi e/o prodotti turistici con
particolare attenzione alla valorizzazione
del patrimonio paesaggistico, artistico,
culturale, artigianale, enogastronomico del
territorio
• Collaborare a definire con i soggetti
pubblici e privati l’immagine turistica del
territorio ed i piani di qualificazione per lo
sviluppo dell’offerta integrata
• Utilizzare i sistemi informativi per proporre
servizi turistici anche innovativi
• Promuovere
il
turismo
integrato
avvalendosi
delle
tecniche
di
comunicazione multimediale
• Intervenire nella gestione aziendale per gli
aspetti
organizzativi,
amministrativi,
contabili e commerciali
Alla conclusione del percorso quinquennale il
Diplomato dell’indirizzo TURISMO consegue le
seguenti competenze:
• Riconoscere ed interpretare i cambiamenti
socio-economici, le tendenze dei mercati e
le loro ripercussioni in campo turistico
• Individuare ed accedere alla normativa
pubblicistica, civilistica e fiscale con
particolare riferimento a quella turistica
• Riconoscere le peculiarità organizzative
delle imprese turistiche e contribuire a
cercare soluzioni alle diverse tipologie
• Gestire il sistema delle innovazioni
aziendali con l’ausilio di programmi di
contabilità integrata specifici per le aziende
del settore turistico.
•
•
•
•
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Analizzare l’immagine del territorio sia per
riconoscere la specificità del suo patrimonio
culturale sia per individuare strategie di
sviluppo del turismo integrato e sostenibile
Contribuire a realizzare piani di marketing
con riferimento a specifiche tipologie di
imprese o prodotti turistici.
Progettare, documentare e presentare
servizi o prodotti turistici
Individuare le caratteristiche del mercato del
lavoro e collaborare alla gestione del
personale dell’Impresa Turistica
Utilizzare il sistema delle comunicazioni e
delle relazioni delle Imprese Turistiche
PIANO DEGLI STUDI
Istituto tecnico economico
settore
TURISMO
PIANO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE
Religione/Att. alternative
Lingua e Lett. Italiana
Storia
Economia Aziendale
Inglese
Tedesco
Francese
Informatica
Matematica
Sc. Integrate (FISICA)
Sc. Integrate (CHIMICA)
Sc. Integrate (BIOLOGIA)
Geografia
Diritto ed economia
Geografia Turistica
Arte e Territorio
Diritto e Legislazione Tur.
Disc.Turistiche e Aziendali
Scienze Motorie e sportive
TOTALE ORE
53
1
2
SETTORE ECONOMICO
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
3
1
4
2
3
3
3
3
2
2
3
4
2
32
4
1
4
2
3
3
3
3
2
2
3
4
2
32
5
1
4
2
3
3
3
3
2
2
3
4
2
32
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
SERVIZI PER
L’ENOGASTRONOMIA E
L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Aspetti caratterizzanti il corso
SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e
dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Nell’articolazione dell’ “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,
produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema
produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze
enogastronomiche.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il Diplomato è in grado di svolgere attività operative e
gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e
servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e
la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il Diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività
di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della
clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di
prodotti turistici che valorizzano le risorse del territorio.
1^ BIENNIO
1
2
2^ BIENNIO
3
4
5
1
1
1
1
1
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Seconda lingua straniera
2
2
3
3
3
Geografia
1
-
-
-
-
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
-
-
-
Scienze integrate (Scienza della terra e biologia)
2
2
-
-
-
Scienze integrate (Fisica)
2
-
-
-
-
Scienze integrate (Chimica)
-
2
-
-
-
Scienze degli Alimenti
2
2
-
-
-
-
-
-
Laboratorio di servizi enogastronomici
settore cucina
2**(°)
2**(°)
Laboratorio di servizi enogastronomici
settore sala e vendita
2**(°)
2**(°)
-
-
Laboratorio di servizi enogastronomici
accoglienza turistica
2**
2**
-
-
-
2
2
2
2
2
-
-
4
3
-
-
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
-
-
4
5
5
Laboratorio di servizi enogastronomici
settore cucina
-
-
6**
4**
4**
Laboratorio di servizi enogastronomici
settore sala e vendita
-
-
-
2**
2**
-
-
4
3
-
-
Scienze motorie e sportive
ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA
Scienza e cultura dell'alimentazione
di cui in compresenza
3
2*
ARTICOLAZIONE SERVIZI DI SALA E DI VENDITA
Scienza e cultura dell'alimentazione
di cui in compresenza
3
2*
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
-
-
4
5
5
Laboratorio di servizi enogastronomici
settore cucina
-
-
-
2**
2**
Laboratorio di servizi enogastronomici
settore sala e vendita
-
-
6**
4**
4**
33
32
32
32
32
TOTALE ORE
54
** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
Religione/Att. alternative
* Insegnamento svolto in compresenza con gli insegnanti tecnico-pratici
ATTIVITA' ED INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL'AREA DI INDIRIZZO
(°) Articolazione delle cattedre in relazione all'organizzazione delle classi in squadre
MATERIE
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
CORSI DI FORMAZIONE
PROFESSIONALE
REGIONE LOMBARDIA
(IeFP)
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONE LOMBARDIA (IeFP)
I Corsi triennali di qualifica in Lombardia sono un’opportunità per i giovani che terminata la terza media non intendono
avviarsi ad uno studio quinquennale. I Corsi, oltre a garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, offrono la
possibilità di arrivare in tre anni ad una qualifica professionale e di imparare un mestiere. Le attività di laboratorio e le
esperienze di tirocinio aziendale consentono agli allievi l’acquisizione di conoscenze e competenze direttamente
spendibili nel mondo del lavoro.
PERCORSO TRIENNALE IeFP: Qualifica di OPERATORE DELLA RISTORAZIONE
L’ Operatore della ristorazione interviene, a livello esecutivo, nel processo della ristorazione con autonomia e
responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione
nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere, a seconda
dell’indirizzo, attività relative alla preparazione dei pasti e ai servizi di sala e di bar con competenze nella scelta,
preparazione, conservazione e stoccaggio di materie prime e semilavorati, nella realizzazione di piatti semplici cucinati
e allestiti, nel servizio di sala.
Indirizzo/profilo: PREPARAZIONE PASTI
Le competenze caratterizzanti l’indirizzo “Preparazione pasti” sono funzionali all’operatività nel settore della
ristorazione; nello specifico sostengono lo svolgimento di attività attinenti alla preparazione di piatti sulla base di
ricettari e su indicazioni dello chef, nel rispetto delle norme igienico sanitarie.
Indirizzo/profilo: SERVIZI DI SALA BAR
Le competenze caratterizzanti l’indirizzo “Servizi di sala e bar” sono funzionali all’operatività nell’ambito del servizio di
sala e di bar; nello specifico sostengono lo svolgimento di attività attinenti alla predisposizione degli ordini, alla
somministrazione di pasti e di prodotti da bar, secondo gli standard aziendali richiesti ed i criteri di qualità e sicurezza
igienico sanitaria.
PERCORSO TRIENNALE IeFP: Qualifica di OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA
L’Operatore interviene, a livello esecutivo, nel processo erogazione servizi di promozione ed accoglienza con
autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività.
La qualificazione nell’applicazione ed utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di
svolgere, a seconda dell’indirizzo, attività relative alla accoglienza, informazione e promozione in rapporto alle
esigenze del cliente, con competenze nella prenotazione e assistenza, e nella evasione delle relative pratiche
amministrativo contabili.
Indirizzo/profilo: STRUTTURE RICETTIVE
Le competenze caratterizzanti l’indirizzo “Strutture ricettive” sono funzionali all’operatività nell’ambito delle strutture
ricettive di diversa tipologia; nello specifico sostengono lo svolgimento di attività attinenti all’erogazione dei servizi di
prenotazione, check-in e check-out.
55
Quadro orario
Preparazione pasti
Area base
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Scienze
Diritto/Economia
Economia e gestione aziendale
Area Professionale
Lab. Cucina
Lab. Sala/bar *
Principi di alimentazione **
Tedesco
Inglese
Area Flessibilità
Religione
Scienze motorie
Stage
1anno
4
2
2
3
2
2
-
2anno
4
2
2
3
2
2
-
3anno
4
2
3
3
2
4 anno
3
2
3
3
3
7
2
2
2
1
7
2
2
2
1
10
3
2
-
10
3
2
-
1
2
1
2
1
2
1
2
1anno
4
2
2
3
2
2
-
2anno
4
2
3
3
2
2
-
3anno
4
2
3
3
2
4 anno
3
2
3
3
3
7
2
2
2
1
7
2
2
2
-
10
3
2
-
10
3
2
-
1
2
1
2
1
2
1
2
* gruppo-classe con sala/bar 2 ore
** compresenza con cucina 2 ore
Servizi di sala e bar
Area base
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Scienze
Diritto/Economia
Economia e gestione aziendale
Area Professionale
Lab. Sala/bar
Lab. Cucina *
Principi di alimentazione **
Tedesco
Inglese
Area Flessibilità
Religione
Scienze motorie
Stage
* gruppo-classe con cucina 2 ore
** compresenza con sala 2 ore
56
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
TRASPARENZA
AMMINISTRATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
L'Istituto persegue le trasparenza amministrativa mediante:
• La pubblicazione all’albo di tutti i documenti di programmazione, quali POF e gli allegati,
il Regolamento di Istituto, la Carta dei Servizi, lo Statuto delle Studentesse e degli
Studenti.
• La pubblicazione e divulgazione dei materiali significativi prodotti all’interno
• La costituzione di un archivio di documentazione che raccolga materiali significativi
elaborati/prodotti/raccolti dalle varie componenti dell’Istituto (studenti, genitori,
personale docente e non docente) e dalle medesime utilizzabili.
Costituiscono parte integrante del presente documento gli allegati, consistenti nelle schede
dei singoli progetti, redatte dai responsabili
57
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
REGOLAMENTI di
ISTITUTO
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Estratto dal REGOLAMENTO INTERNO DELL’ISTITUTO, aggiornato con i principi e le norme
previste dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR 24.06.98 n.
249)
TITOLO IV
NORME DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA
Capo I I diritti degli studenti
Art. 29. Principi generali
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità
delle idee.
2. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita
della scuola.
3. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
4. Gli studenti eleggono due rappresentanti per il Consiglio di classe, quattro rappresentanti per
il Consiglio d’Istituto e due rappresentanti per la consulta provinciale degli Studenti.
Le elezioni si svolgono annualmente con le modalità previste da una ordinanza del Ministro
dell’Istruzione, Università e Ricerca.
5. I rappresentanti di classe partecipano alle riunioni del Consiglio di classe fornendo il loro
contributo, in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, dei criteri di
valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico.
Art. 30. Le assemblee studentesche
1. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per
l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione
culturale e civile degli studenti
2. Le assemblee studentesche possono essere di classe o d’istituto.
3. I rappresentanti di classe possono convocare una assemblea di classe al mese nel limite di
due ore di lezione, oppure due assemblee da un’ora.
La richiesta deve essere fatta in forma scritta e inoltrata alla presidenza almeno cinque giorni
prima della data fissata, salvo che ci siano comprovati motivi d’urgenza. Essa deve
contenere l’elenco dei punti che verranno discussi durante l’assemblea.
L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana.
Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla
disponibilità dei locali.
4. Il comitato studentesco, a maggioranza dei suoi componenti, o il 10% degli studenti,
possono chiedere al Dirigente scolastico la convocazione di un’assemblea d’istituto al mese,
nel limite di delle ore di lezione di una giornata.
In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali, l’assemblea d’istituto può
articolarsi in assemblea di classi parallele.
La richiesta deve essere fatta in forma scritta e inoltrata alla Presidenza almeno cinque
giorni prima della data fissata.
Essa deve contenere l’elenco dei punti che verranno
discussi durante l’assemblea.
Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla
disponibilità dei locali.
Alle assemblee d’istituto svolte durante l’orario delle lezioni può essere richiesta la
partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli
studenti unitamente agli argomenti da inserire all’ordine del giorno. Detta partecipazione
deve essere autorizzata dal Consiglio d’istituto. Non possono essere tenute, con la
partecipazione di esperti, più di quattro assemblee all’anno.
58
5. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo
svolgimento di attività di ricerca, di seminario o per lavori di gruppo.
6. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni.
All’assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al Dirigente scolastico od un suo
delegato, i docenti che lo desiderino. È prassi dell’istituto che gli insegnanti, nelle cui ore si
svolge l’assemblea, esercitino la sorveglianza dall’esterno dell’aula. Il Dirigente scolastico ha
potere d’intervento nel caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento
dell’assemblea.
7. Agli studenti e ai loro genitori, previa autorizzazione della presidenza, è concessa
l’utilizzazione delle aule in orario extrascolastico per incontri di studio, seminari, aventi
carattere culturale, in relazione alle problematiche della vita scolastica. A tali riunioni è
permessa la partecipazione delle altre componenti della scuola.
Art. 31. Diritto di affissione
1. Gli studenti hanno diritto ad uno spazio per l’affissione di manifesti, articoli di stampa e di
altre comunicazioni, purché aventi contenuto non contrario al codice penale.
2. La durata delle affissioni è di cinque giorni.
Art. 32. Diritto alla valutazione
1. Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione, che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di
debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
2. Lo studente ha diritto di conoscere le valutazioni che lo riguardano, debitamente motivate,
immediatamente per le verifiche orali e, di norma, non oltre il quindicesimo giorno dallo
svolgimento per quelle scritte.
3. Le valutazioni vengono riportate sul libretto personale nella parte riservata alle
comunicazioni con la famiglia. Tale comunicazione ha valore informativo, e nel caso di
difformità tra la valutazione riportata sul registro del docente e quella sul libretto personale,
prevale la prima.
4. Lo studente ha diritto di motivare in forma corretta e rispettosa ai docenti e alla Presidenza le
sue osservazioni e considerazioni in merito alle valutazioni.
Art. 33. Diritto alla riservatezza
1. Lo studente ha diritto alla tutela della riservatezza. Dati, informazioni e ogni altra notizia
riguardante la sua persona possono essere rilasciate solo su richiesta o autorizzazione
dell’interessato, se maggiorenne, o dei genitori o rappresentanti legali, se minorenne.
Art. 34. Studenti stranieri
1. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla
quale appartengono, sempre che ciò non comporti la violazione delle leggi italiane.
Art. 35. Diritto alla consultazione
1. Gli studenti possono esprimere la loro opinione mediante una consultazione nei casi in cui
una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola.
Capo II I doveri degli studenti
Art. 36 Doveri inerenti al processo educativo
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per
loro stessi. Devono mantener in qualsiasi occasione e in ogni momento della vita scolastica
59
un atteggiamento corretto e coerente con i principi ed i valori della carta costituzionale e
della convivenza civile.
3. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e di
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. È assolutamente
vietato sporcare e lasciare rifiuti per terra. I trasgressori saranno deferiti al Dirigente
scolastico per gli opportuni provvedimenti disciplinari e di pulizia.
Art. 37. Utilizzo e conservazione del patrimonio scolastico
1. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza stabilite
dall’istituto e dalle leggi dello Stato.
2. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, le apparecchiature e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio
della scuola.
3. All’inizio di ogni anno scolastico, la classe prende atto dello stato dell’aula, dei suoi arredi,
delle suppellettili e delle dotazioni, facendosi carico di seguirne la buona conservazione.
Eventuali guasti o danneggiamenti dovuti ad usura o ad incidenti involontari saranno riparati
a carico della scuola senza alcun addebito per gli studenti.
Nell’eventualità che i guasti o danneggiamenti non siano accidentali, ma dovuti a negligenza
o vandalismo, sarà richiesta la riparazione a carico dei diretti responsabili o comunque degli
utenti abituali. Tali comportamenti sono punibili anche ai sensi dell’art. 635 punto 3) c.p.
(danneggiamento aggravato).
Inoltre è competenza del Consiglio di classe decidere gli opportuni provvedimenti disciplinari.
Art. 38. Dovere di osservanza del divieto di fumo
1. Gli studenti sono tenuti ad osservare, come chiunque si trovi in istituto, il divieto di fumo.
Nelle scuole è vietato fumare. Tale divieto è disciplinato da specifici provvedimenti legislativi
che prevedono l’applicazione di specifiche sanzioni (L. 584/75 e successive modificazioni)
ed è fatto obbligo a tutti di osservarlo.
Art. 39. Dovere di osservanza del divieto di utilizzo e di introduzione di materiale non
didattico
1. È fatto divieto agli studenti di utilizzare durante le ore di lezione qualsiasi oggetto o
pubblicazione non pertinenti alle finalità educative della scuola.
In particolare è vietato portare con sé coltelli, strumenti o qualsiasi altro oggetto che possa
essere usato come arma impropria.
2. È altresì vietato utilizzare o mantenere attivi, durante le ore di lezione, telefoni cellulari, radio,
walkman e altri apparecchi estranei all’attività didattica.
I docenti possono sanzionare i trasgressori con una nota disciplinare e procedere al
sequestro del materiale non autorizzato consegnandolo alla Presidenza.
3. È assolutamente vietato introdurre, consumare, scambiare a qualsiasi titolo sostanze illegali
in tutta l’area dell’istituto.
Oltre agli inevitabili provvedimenti disciplinari, i trasgressori saranno segnalati all’autorità
competente in materia. Del pari è vietato introdurre e consumare nell’Istituto bevande
alcoliche di qualsiasi tipo.
Capo III. Norme di comportamento e frequenza
Art. 40 Norme di comportamento
1. La disciplina è affidata all’autocontrollo degli studenti e alla responsabile vigilanza dei
docenti, del personale non docente, del Dirigente scolastico.
2. Il rispetto della persona è essenziale. Ognuno ha quindi il dovere di un comportamento
rispettoso, corretto, diligente.
3. L’abbigliamento deve essere coerente con l’ambiente educativo della scuola
4. A norma delle vigenti disposizioni è vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico.
5. Durante l’intervallo gli alunni possono circolare nei corridoi: il servizio di vigilanza è affidato ai
docenti di turno e ai non docenti. L’uso del telefono pubblico è consentito agli alunni in caso
60
6.
7.
8.
9.
di necessità. L’uso dei telefoni portatili non è consentito durante qualsiasi tipo di attività
didattica.
È preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico,
che sono beni della comunità.
Di eventuali ammanchi o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori
sanzioni penali, coloro che li hanno provocati. Il personale docente e/o non docente è tenuto
a darne immediata comunicazione al Dirigente scolastico. Qualora non sia possibile risalire
ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato la
struttura danneggiata.
All’inizio dell’anno scolastico verrà stabilita dal docente coordinatore della classe una
“pianta” per ogni aula normale o speciale. La pianta della classe potrà essere modificata su
richiesta motivata di un docente o degli alunni solo previo accordo tra i docenti della classe.
La disposizione materiale dei banchi potrà essere diversa da quella tradizionale col parere
favorevole di tutti i docenti della classe, sentito il personale non docente interessato.
L’istituto non risponde di beni preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati, pur
cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi di furti, anche mediante la vigilanza del
personale non docente.
Art. 41 Frequenza
1. Al suono del primo campanello gli alunni devono trovarsi ai propri posti nelle aule, nei
laboratori o nei reparti in cui è programmata l’attività scolastica.
Solo per motivi legati ai mezzi di trasporto o per altri gravi motivi – che devono avere
carattere di eccezionalità – potrà accedervi entro il limite massimo di 10 minuti dopo il suono
del secondo campanello che segnala l’inizio effettivo delle lezioni (tale ritardo verrà
segnalato sul registro di classe dal docente della prima ora di lezione; non vi sarà obbligo di
giustificazione scritta da parte della famiglia).
Il ritardo oltre tale orario comporta l’entrata per la seconda ora di lezione, previa
autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato con l’obbligo della successiva
giustificazione scritta. In caso di ritardi frequenti , per un massimo di tre e a breve intervallo,
l’alunno verrà ammesso in Istituto solo se accompagnato da un genitore.
2. Non è consentito entrare dopo l’inizio della seconda ora di lezione: casi particolari, dovuti a
motivi eccezionali (visite mediche, ospedaliere…) devono essere preventivamente
comunicate dalle famiglie alla Presidenza della scuola. Altri casi particolari di ritardo, dopo la
prima ora di lezione, dovranno essere confermati dai genitori,
entro l’inizio della terza
ora. Gli alunni minorenni, non ammessi in aula, rimarranno nell’atrio della scuola in attesa
dei loro genitori, che li riaccompagneranno a casa. Gli alunni maggiorenni non saranno
ammessi in istituto. Casi singoli saranno valutati dalla Presidenza per i provvedimenti
conseguenti.
3. Nelle prime delle due ore di lezione e nell’ora seguente l’intervallo, non è di norma consentito
in alcun modo di uscire dall’aula. Nel corso delle successive ore di lezione lo studente non
può lasciare l’aula, neanche per breve tempo, senza il permesso dell’insegnante
responsabile.
4. Non è consentito agli alunni di uscire dall’aula al cambio dell’ora, salvo autorizzazione
dell’insegnante che subentra.
5. Lo spostamento degli alunni dell’intera classe da un locale ad un altro dell’Istituto deve
essere effettuato in ordine, in silenzio e il più celermente possibile.
6. È facoltà dei docenti concedere agli alunni il permesso di temporaneo allontanamento
dall’aula per potersi recare ai servizi. Tale permesso non può essere concesso a più di un
alunno per volta e solo per il tempo strettamente necessario. In prossimità della fine dell’ora
di lezione il permesso deve essere chiesto all’insegnante dell’ora successiva.
Art. 42. Assenze e giustificazioni
1. Lo studente che per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni, ha l’obbligo di giustificare
presentando il libretto personale all’insegnante della prima ora di lezione. La giustificazione
deve essere firmata da un genitore o dal legale rappresentante se l’alunno è minorenne,
dallo studente stesso, se maggiorenne.
61
2. Ogni assenza di durata superiore ai cinque giorni per motivi diversi dalla malattia deve
essere preventivamente segnalata al Dirigente Scolastico e successivamente giustificata
tramite il libretto personale.
3. Il Dirigente Scolastico, o suo delegato, ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro
genitori ulteriori chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata l’assenza.
4. Le assenze ingiustificate costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe
deve tenere conto nell’attribuzione del voto di condotta; esse vengono segnalate dal
coordinatore alle rispettive famiglie.
5. Le uscite fuori orario dall’istituto sono autorizzate di norma solo a partire dalla penultima ora
di lezione, se firmate dal genitore sull’apposito tagliando del libretto personale e solo in via
eccezionale; le richieste vanno presentate per l’autorizzazione al Dirigente Scolastico entro il
suono della prima campanella. L’alunno che entra in ritardo non può chiedere di uscire in
anticipo.
Chi intende uscire anticipatamente per improvvisa indisposizione può allontanarsi dall’istituto
solo se accompagnato da un genitore (o da un suo delegato) o, se possibile, attendere il
termine delle lezione nel locale infermeria.
6. In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente, la scuola declina ogni
responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine
delle lezioni.
7. Qualora l’istituto fosse impossibilitato a provvedere diversamente, le classi potranno essere
dimesse dalla penultima ora di lezione.
8. Per quanto riguarda il corso serale Sirio, le norme descritte nel presente Titolo sono
sostituite dal “Contratto Formativo”.
Art. 43. Permessi per problemi di trasporto
1. Agli studenti con particolari e documentati problemi relativi agli orari dei mezzi pubblici di
trasporto, il Dirigente Scolastico può concedere permessi permanenti di entrata posticipata o
di uscita anticipata.
2. I nominativi degli alunni che fruiscono di tali permessi sono indicati in appositi elenchi allegati
al giornale di classe.
Art. 44. Astensione collettiva dalle lezioni
1. L’astensione collettiva dalle lezioni è generalmente considerata assenza ingiustificata. In
caso di comportamento scorretto degli alunni (assenze strategiche), il Consiglio di classe
decide gli opportuni provvedimenti disciplinari.
2. In occasione di manifestazioni pubbliche a carattere nazionale o locale, il Dirigente
Scolastico ha facoltà di dispensare gli alunni dal dovere di giustificare l’assenza, in
considerazione del valore di partecipazione democratica alla vita civile.
3. I genitori o i rappresentanti legali degli alunni minorenni sono tenuti comunque a comunicare
alla presidenza di essere a conoscenza della partecipazione degli alunni all’astensione
collettiva.
In caso di astensione collettiva prolungata per più giorni, il Dirigente Scolastico stabilisce di
volta in volta le modalità di riammissione.
Art. 45. Autogestione ed occupazione
1. Le manifestazioni di protesta degli alunni che si concretizzano nell’autogestione dell’attività
didattica e nell’occupazione dell’istituto non possono essere autorizzate dal Dirigente
Scolastico.
Tali fenomeni possono configurare violazione della legge penale ai sensi dell’art. 340 c.p.
(Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità)
2. Non rientrano in questa fattispecie le giornate dello studente organizzate facendo ricorso alle
ore destinate alle assemblee d’istituto.
Art.46. Deroghe alla frequenza (art. 14, comma 7, D.P.R. 122/2009)
Deroga al limite della frequenza per la validazione dell’anno scolastico:
1. gravi motivi di salute, documentate con certificato medico
2. terapie e/o cure programmate, documentate con certificato medico
3. donazioni del sangue
62
4. partecipazioni ad attività sportive organizzate da federazioni sportive riconosciute dal
CONI
5. adesioni a confessioni religiose che considerano il sabato come giorno di riposo
6. impegni di lavoro (solo per corso SIRIO)
Art.47. Norme transitorie
Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si rimanda alla normativa
vigente e a quanto riportato nelle norme di attuazione del regolamento
N.B. Si ricorda che ai sensi dell’art. 14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009 n. 122, per gli studenti di tutte le classi di
istruzione secondaria di secondo grado, ai fini della valutazione finale di ciascuno studente l’anno scolastico si ritiene
valido solo se lo studente non supera un tetto massimo del 25% di assenza dalle lezioni.
La disposizione prevede che “… ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di
corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario
annuale personalizzato”, cioè del monte ore annuale delle lezioni/orario complessivo di tutte le discipline.
Le ore massime di assenza dalle lezioni sono:
Per gli ordinamenti che prevedono 25 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 825 x ¾ = 619 ore di frequenza
ore assenza massime = 206 ore
Per gli ordinamenti che prevedono 27 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 891 x ¾ = 668 ore di frequenza
ore assenza massime = 223 ore
Per gli ordinamenti che prevedono 28 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 924 x ¾ = 693 ore di frequenza
ore assenza massime = 231 ore
Per gli ordinamenti che prevedono 29 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 957 x ¾ = 718 ore di frequenza
ore assenza massime = 239 ore
Per gli ordinamenti che prevedono 30 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 990 x ¾ = 742 ore di frequenza
ore assenza massime = 248 ore
Per gli ordinamenti che prevedono 32 ore settimanali di lezione - monte ore annuale 1056 x ¾ = 792 ore di frequenza
ore assenza massime = 264 ore
Per gli studenti che non si avvalgono dell’ora di religione e non svolgono l’ora alternativa, si applica la percentuale su un
monte ore annuale ridotto di 33 ore.
63
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
NORME ATTUATIVE
DEL REGOLAMENTO
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Norme di comportamento e di frequenza
Norme di comportamento
• Il rispetto della persona è essenziale. Ognuno ha dovere di un comportamento rispettoso e
corretto nei confronti di tutti i componenti dell’istituto.
• Fermo restando che la famiglia deve rimanere la prima responsabile dell’educazione dei figli, dal
momento in cui sceglie la nostra scuola essa è chiamata a divenire compartecipe del lavoro
formativo che in essa si svolge.
pertanto
E’ vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico. Sono previste sanzioni per i contravventori.
Durante l’intervallo gli alunni possono circolare nei corridoi. Il servizio di sorveglianza è affidato ai
docenti e ai non docenti.
L’uso del telefono cellulare, come previsto dalla direttiva 104 del 30/11/2007 a firma del ministro
Fioroni, è proibito durante qualsiasi tipo di attività didattica; i docenti potranno sequestrare i telefonini
e consegnarli all’ufficio di segreteria che, al termine delle lezioni, provvederà alla restituzione. In caso
di inadempienza l’allievo verrà ammonito formalmente dal Dirigente con annotazione sul registro di
classe. In caso di recidiva potrà scattare la sospensione dalle lezioni.
E’ tassativamente vietato l’uso di fotocamere o di registratori, in particolare di quelli integrati nei
telefoni, senza l’espresso consenso della persona ripresa.
A tale proposito si ricorda che lo normativa prevede sanzioni amministrative che vanno da un importo
minimo di 3000 euro sino ad un massimo di 30.000.
E’ obbligatorio rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico, che sono beni
della comunità.
Di eventuali ammanchi o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori sanzioni penali,
coloro che li hanno provocati. Il personale docente e/o non docente è tenuto a darne immediata
comunicazione al Dirigente scolastico. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il
risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato la struttura danneggiata.
L’istituto non risponde in alcun modo di beni preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o
dimenticati, pur cercando di evitare fatti incresciosi di furti.
Comportamenti non consoni all’ambiente scolastico verranno sanzionati in prima istanza dal docente
in classe (richiamo verbale e/o scritto sul registro di classe e/o sul libretto personale); in seconda
istanza dal Consiglio di Classe ed infine, nei casi più gravi, dall’Ufficio di Presidenza.
L’abbigliamento deve essere consono con l’ambiente educativo della scuola. In modo particolare:
• In palestra l’accesso è consentito solo con tuta da ginnastica oppure con pantaloncini e
maglietta, scarpe ad uso esclusivo della palestra. Se un solo alunno non avrà l’abbigliamento
adatto, la classe svolgerà lezione teorica nella propria aula.
• Per il laboratorio dell’indirizzo alberghiero è richiesto l’abbigliamento professionale specifico
indicato dai docenti all’inizio dell’anno scolastico.
• Ogni mancanza relativa ai due punti precedenti, deve essere segnalata sul registro di classe e
verrà considerata ai fini dell’attribuzione del voto di condotta.
Frequenza/Assenze e ritardi
La frequenza delle lezioni è obbligatoria, eventuali assenze dovranno essere giustificate dai genitori
sull’apposito libretto e verranno vistate dall’insegnante della prima ora. Eventuali ritardi o richieste di uscita
anticipate dovranno essere autorizzate dal Preside o da un suo delegato.
La famiglia avrà cura di ricorrere con misura alla richiesta di permessi di uscita anticipata.
1. Al suono della prima campanella gli alunni devono trovarsi al proprio posto nelle aule o negli ambienti
in cui è programmata l’attività scolastica.
Solo per ragioni legate ai mezzi di trasporto o per altri gravi motivi – che devono avere carattere di
eccezionalità – potranno accedervi entro il limite massimo di 10 minuti dopo il suono della seconda
campanella che segnala l’inizio effettivo delle lezioni (tale ritardo verrà segnalato sul registro di classe
dal docente della prima ore di lezione; non vi sarà obbligo di giustificazione scritta da parte della
famiglia). Il ritardo oltre tale orario comporta l’entrata per la seconda ora di lezione, previa
autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato con l’obbligo della successiva
giustificazione scritta. In caso di ritardi frequenti sarà cura del coordinatore di classe informare per
iscritto le famiglie.
2. Di norma non è consentito entrare dopo l’inizio della seconda ora di lezione: casi particolari, dovuti a
motivi eccezionali (visite mediche, gravi problemi di famiglia, ecc) verranno valutati dall’Ufficio di
Vicepresidenza. Gli alunni minorenni, in attesa di essere ammessi in aula al suono della campana
64
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
successiva, rimarranno nell’atrio della scuola. Gli alunni maggiorenni potranno non essere ammessi in
istituto. Casi singoli e particolari saranno valutati dalla Presidenza per i provvedimenti conseguenti.
Durante le prime due ore di lezione e nell’ora successiva all’intervallo, non è di norma consentito
uscire dall’aula. Nel corso delle successive ore di lezione lo studente non può lasciare l’aula senza il
permesso dell’insegnante responsabile. In tutte le ore la classe non potrà essere abbandonata da più
di un alunno per volta.
Non è consentito agli alunni di uscire dall’aula al cambio dell’ora, salvo autorizzazione dell’insegnante
che subentra.
Lo spostamento dell’intera classe da un locale all’altro dell’Istituto deve essere effettuato in ordine, in
silenzio e il più celermente possibile.
Lo studente che è stato assente dalle lezioni ha l’obbligo di giustificare presentando il libretto
personale all’insegnante della prima ora di lezione. La giustificazione deve essere firmata da un
genitore o dal legale rappresentante se l’alunno è minorenne, dallo studente stesso se maggiorenne.
Ogni assenza di durata superiore ai cinque giorni per motivi diversi dalla malattia deve essere
preventivamente segnalata al Dirigente Scolastico e successivamente giustificata tramite il libretto
personale.
Il Dirigente Scolastico, o un suo delegato, ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori
ulteriori chiarimenti e di conseguenza di considerare eventualmente non giustificata l’assenza.
Le assenze, le assenze ingiustificate e i ritardi costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio
di Classe deve tener conto nell’attribuzione del voto di condotta; esse vengono segnalate dal
Coordinatore di Classe alle rispettive famiglie.
Le uscite fuori orario dall’istituto sono autorizzate di norma solo a partire dalla penultima ora di
lezione, e solo se firmate dal genitore sull’apposito tagliando del libretto personale. In ogni caso lo
studente dovrà essere presente per almeno 4/5 ore nell’arco della mattinata. Le richieste vanno
presentate per l’autorizzazione al Dirigente Scolastico entro il suono della prima campanella. Chi
intende uscire anticipatamente per improvvisa indisposizione può allontanarsi dall’istituto solo se
accompagnato da un genitore o da un suo delegato o, se possibile, attendere il termine delle lezioni
nel locale infermeria. Le richieste di uscita anticipata per il sabato dovranno essere presentate il
giorno precedente.
Le uscite anticipate del sabato vanno presentate all’ufficio di presidenza di norma entro il venerdì
precedente.
Le uscite anticipate per motivi legati all’attività agonistica dovranno essere richiesti tramite apposito
modulo da presentare in segreteria all’inizio dell’anno scolastico.
Casi eccezionali saranno valutati dall’Ufficio di Presidenza.
In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente la scuola declina ogni
responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine delle
lezioni.
Per quanto riguarda il corso serale Sirio le norme prescritte nel presente Titolo sono sostituite dal
“contratto formativo”.
Permessi per problemi di trasporto.
1. Agli studenti con particolari e documentati problemi relativi agli orari dei mezzi di trasporto, il Dirigente
Scolastico o un suo delegato può concedere permessi permanenti di entrata posticipata o di uscita
anticipata, fino a un massimo di 10 minuti.
2. I nominativi degli alunni che fruiscono di tali permessi sono annotati nel registro di classe.
Diritti degli studenti.
1. L’Istituto Vanoni riconosce che la dignità della persona umana è fondata sulla libertà intesa come
capacità individuale di scegliere e comporre ordinatamente i valori morali in base ai quali orientare la
propria vita. La verità, la sincerità e la giustizia devono essere risposta morale al vuoto etico in quanto
possono restituire senso alla frammentarietà delle esperienze.
2. La formazione al rispetto di se stessi e del prossimo è obiettivo primario del nostro progetto educativo.
3. Ogni docente ha l’obbligo di rispettare gli alunni senza approfittare del suo ruolo di potere; inoltre
nessun alunno potrà essere oggetto di scherno né per ideologie politiche, né per caratteristiche
fisiche, né per qualsiasi altro motivo.
4. Ogni docente ha il dovere di restituire le prove scritte corrette entro il termine massimo di 15 giorni. La
valutazione delle verifiche dovrà essere effettuata in decimi e accompagnata da una scheda di
valutazione esplicativa. Le prove non potranno uscire dalla scuola, ma gli alunni e i genitori avranno
sempre diritto di visionarle e/o di chiederne eventuali fotocopie.
5. Le votazioni delle prove orali dovranno essere comunicate agli alunni e alle famiglie dei minorenni
mediante l’apposito libretto.
6. E’ fatto espresso obbligo per i docenti di utilizzare la scala di valutazione prevista dalle normative
vigenti ed esplicitata nel P.O.F.
65
7. Oltre alle ore di ricevimento previste dal contratto nazionale il docente potrà, per particolari
motivazioni, accettare colloqui con i genitori anche al di fuori degli orari stabili.
Norme generali per l’assegnazione del voto di condotta.
Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento degli studenti, durante tutto il periodo di permanenza
nella sede scolastica e in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi
educativi realizzati dall’istituzione scolastica anche fuori dalla propria sede, si propone di
favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà
personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio
dei propri diritti, nel rispetto del diritto altrui e delle regole che governano la convivenza
civile in generale e la vita scolastica in particolare.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
(Come previsto dal D.P.R 122/2009 e dalla nota del 31 luglio 2008 prot. 3602/PO)
Il comportamento degli studenti, valutato dal Consiglio di Classe, concorrerà alla
valutazione complessiva dello studente e, determinerà, se insufficiente, la non ammissione
all’anno successivo di corso o agli esami di stato.
Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini
intermedi e finali in base ai seguenti INDICATORI e alla seguente GRIGLIA DI
VALUTAZIONE.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI
Sarà attribuito il VOTO 10 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni:
a) scrupoloso rispetto del regolamento d’Istituto;
b) comportamento maturo per responsabilità e collaborazione;
c) frequenza alle lezioni costante (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di
uscite anticipate, non deve superare il limite di cinque nel quadrimestre); d) vivo interesse e
partecipazione attiva alle lezioni;
e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche con approfondimenti personali
e critici;
f) ruolo propositivo e attivo all’interno della classe.
Sarà attribuito il VOTO 9 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni:
a) scrupoloso rispetto del regolamento d’Istituto;
b) comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione;
c) frequenza alle lezioni assidua (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di
uscite anticipate, non deve superare il limite di dieci per quadrimestre);
d) costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni;
e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;
f) ruolo propositivo all’interno della classe.
Sarà attribuito il VOTO 8 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni:
a) rispetto del regolamento d’Istituto;
b) comportamento buono per responsabilità e collaborazione;
c) frequenza alle lezioni normale (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di
uscite anticipate, non deve superare il limite di quindici per quadrimestre);
d) buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni;
e) proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche;
f) non aver riportato alcuna nota in condotta sul registro di classe per quadrimestre.
Sarà attribuito il VOTO 7 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni:
66
a) rispetto del regolamento d’Istituto;
b) comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione;
c) frequenza alle lezioni normale (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di
uscite anticipate, non deve superare il limite di venti per quadrimestre);
d) discreto interesse e partecipazione alle lezioni;
e) sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche;
f) non aver riportato più di tre note sul registro di classe.
Sarà attribuito il VOTO 6 allo studente che farà rilevare anche solo alcune delle
seguenti condizioni:
a) comportamento incostante per responsabilità e collaborazione notificato alle famiglie;
b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare note in condotta sul
registro di classe, in un numero superiore a quattro per quadrimestre;
c) frequenza alle lezioni irregolare (la somma derivante dal numero di assenze di ritardi di
uscite anticipate, supera il limite di venti per quadrimestre);
d) mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni;
e) discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche;
f) reiterazione di sospensioni da uno a tre giorni oppure una sospensione da quattro a
quindici giorni.
NOTA: più giorni consecutivi di assenza per malattia si conteggiano come un episodio
VOTO 5
Il D.P.R. 122/2009 ha abrogato il decreto n. 5 del 16/01/2009, che limitava la possibilità di
attribuire il 5 in condotta solo ai casi di allontanamento dell’alunno dalla scuola per un
periodo superiore ai 15 giorni. Eliminato tale vincolo, il voto insufficiente può essere deciso
in una vasta gamma di casi previsti dall’articolo 7 del nuovo Regolamento, specificamente
dedicato alla scuola secondaria di secondo grado.
Il voto in condotta inferiore a sei, è attribuito dal C.D.C. nei confronti dello studente cui sia
stata precedentemente irrogata “una sanzione disciplinare” ai sensi dell’articolo 4, comma
1, del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 e successive modificazioni, o al quale si possa
attribuire la responsabilità anche solo di uno dei seguenti comportamenti:
• aver commesso reati che violano la dignità e il rispetto della persona;
• aver messo in pericolo l’incolumità delle persone ;
• aver commesso atti di violenza tale da ingenerare un elevato allarme sociale;
• non aver regolarmente frequentato i corsi e non aver assolto agli impegni di studio;
non aver rispettato i doveri nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale
della scuola e dei compagni; non aver utilizzato correttamente le strutture ed i
sussidi didattici e aver arrecato danno al patrimonio della scuola;
• aver commesso atti di razzismo o bullismo ;
• aver introdotto e/o consumato bevande alcoliche all’interno della scuola;
• aver fatto uso o spaccio di sostanze stupefacenti;
• aver attuato minacce ed ingiurie in modo reiterato.
+In riferimento alla “sanzione disciplinare” di cui sopra è da osservare che l’attribuzione del
cinque, può essere decisa anche per comportamenti reiterati e sanzionati in modo lieve
dalla scuola, comportamenti che siano stati previsti dal Regolamento d’Istituto e dallo
Statuto delle studentesse e degli studenti come da modifiche del D.P.R. 235/2007 e
chiarito dalla nota Prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.
La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei, basata sul sicuro accertamento
della responsabilità personale, deve essere motivata e verbalizzata in modo dettagliato in
sede di scrutinio intermedio e finale e, nel secondo quadrimestre, comporta la non
ammissione alla classe successiva.
67
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
PATTO EDUCATIVO DI
CORRESPONSABILITA’
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Articolo 1
VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
1. Lo scopo fondamentale dell’I.I.S.S. “Vanoni” è di educare con lo studio, l’assimilazione e
l’elaborazione critica delle conoscenze.
2. L’educazione, la formazione e l’istruzione presuppongono una comunità che sappia
dialogare, dove il protagonismo del singoli si manifesta attraverso pratiche di democrazia.
3. Tutti gli attori della comunità scolastica interagiscono salvaguardando la libertà di
espressione e di pensiero. Rifiutano qualsiasi forma di discriminazione legata al sesso, alla
religione, all’etnia, alla condizione sociale.
Articolo 2
DIRITTI
Lo studente ha diritto:
1. Ad una formazione culturale e professionale qualificata.
2. Ad acquisire competenze linguistiche che gli consentano una comunicazione efficace sia
a livello personale sia a livello professionale.
3. Ad acquisire la capacità di mettere in atto comportamenti sicuri in ambito sociale e
professionale.
4. Ad una valutazione tempestiva e trasparente.
5. Ad iniziative concrete per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica.
6. Ad essere informato, insieme alla famiglia, sul processo d’apprendimento e sugli
eventuali interventi di recupero
7. A riunirsi in assemblea secondo le modalità previste dal Regolamento d’Istituto.
Articolo 3
DOVERI
1. Gli studenti hanno l’obbligo della regolare frequenza e dell’assolvimento costante degli
obblighi di studio;
2. Devono avere un comportamento corretto nei confronti di tutto il personale della scuola,
compagni compresi;
3. Non devono danneggiare le strutture, i macchinari, i sussidi didattici, gli arredi che
costituiscono il patrimonio dell’Istituto;
4. Contribuiscono a rendere accogliente l’ambiente scolastico, avendone cura come
importante fattore di qualità.
Articolo 4
DISCIPLINA
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso
di responsabilità e al ripristino degli eventuali rapporti inquinati.
2. La responsabilità disciplinare è personale. Prima di erogare la sanzione, l’interessato
deve essere invitato ad esporre le proprie ragioni.
3. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione, ispirate al principio di
gradualità e alla riparazione del danno.
68
4. Allo studente si può offrire la possibilità di convertire l’infrazione in attività a favore della
comunità scolastica.
5. Il consiglio di classe adotta le sanzioni e i provvedimenti che prevedono l’allontanamento
dalla comunità scolastica.
6. Se l’allontanamento supera i 15 giorni, la competenza passa al Consiglio d’Istituto.
7. Costituiscono mancanze disciplinari i comportamenti che ledono i diritti dei singoli e il non
rispetto dei doveri di cui all’articolo 3.
8. E’ vietato fumare nell’ ambito dell’Istituto. I trasgressori sono soggetti alle vigenti sanzioni
amministrative ( pagamento di una somma da 25 a 250 euro).
9. E’ vietato l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione.
10. Eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie , dovute a particolari
urgenze o gravità, possono essere soddisfatte con l’autorizzazione del docente in classe.
11. L’Istituto garantisce, di norma, le comunicazioni scuola-famiglia attraverso gli uffici
preposti.
12. La non osservanza del divieto comporta il sequestro momentaneo del cellulare.
La reiterazione dell’inosservanza del divieto determina la sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni.
13. L’uso dei telefonini cellulari allo scopo di acquisire dati in formato audio, video o
immagini che riproducono registrazioni vocali , filmati o fotografie digitali riconducibili a
studenti, docenti, personale ATA o ad altri soggetti presenti o che operano provvisoriamente
all’interno dell’Istituto, senza avere il permesso degli interessati, comporta il pagamento di
una sanzione amministrativa cha va da un importo minimo di 3000 euro ad uno massimo di
18000 e l’eventuale denuncia all’autorità giudiziaria
Articolo 5
IMPUGNAZIONI
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione
della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno all’Istituto.
2. Per tutto ciò che non è esplicitato in questo patto si rimanda al Regolamento d’Istituto.
69
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
CODICE
DISCIPLINARE
STUDENTI
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CODICE COMPORTAMENTALE DEGLI STUDENTI
PRINCIPI FONDAMENTALI DELLE NORME COMPORTAMENTALI E
DELLE SANZIONI INERENTI
1. Le sanzioni sono sempre commisurate alla gravità dell’infrazione disciplinare
(principio di proporzionalità) e ispirate al principio di gradualità, nonché al principio di
riparazione del danno
2. Nei periodi di allontanamento inferiori ai 15 gg. deve essere garantito un rapporto
scuola – famiglia che prepari al rientro nella comunità scolastica
3. Nei periodi di allontanamento superiori ai 15 gg. deve essere garantito un rapporto
scuola – famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria
per un percorso di recupero educativo
4. Allo studente è offerta la possibilità di convertire le sanzioni disciplinari in attività a
favore della comunità scolastica
INFRAZIONI DISCIPLINARI
SANZIONE O
AZIONE ORGANO
VALUTAZIONE
COMPETENTE
Nota
circostanziata
sul
Docente
0. Comportamento inadeguato e
registro
di
classe, Coordinatore
irrispettoso nei confronti del
comunicazione
immediata
Dirigente Scolastico
Dirigente scolastico, dei docenti
alla
famiglia
e
al
Dirigente
e del personale della scuola.
scolastico.
1.
Assenza
didattico.
di
APPLICAZIONE
Immediata
Immediata
Immediata
Sospensione dalle lezioni
per un periodo uguale o C.D.C.
Immediata
superiore a giorni cinque
materiale Annotazione sul libretto Il
CdC
in
riunione Immediata
personale dello studente.
ordinaria raccoglie il totale
delle annotazioni e il
coordinatore
provvederà
all’invio della lettera alla
famiglia.
2.1 Uso del telefono cellulare, di Annotazione sul registro di
materiale
e/o
di
oggetti classe. Ritiro e restituzione
al termine della giornata
estranei all’attività didattica.
scolastica.
Il
Docente
coinvolto Immediata
consegna
l’oggetto
all’ufficio di segreteria che
provvederà alla restituzione
.
In caso di recidiva, CdC
sospensione dalle lezioni
fino a un massimo di
quattro giorni.
70
Immediata
2.2. Registrazione audio e video Allontanamento
dalla Docente coinvolto
non
preventivamente comunità scolastica tramite
autorizzate.
sospensione di almeno
giorni sei con eventuale
segnalazione
all’autorità
giudiziaria.
Immediata
tramite
C.D.C straordinario
Applicazione delle sanzioni
amministrative
previste
dalla direttiva n.104 del
30/11/2007.
2.3 Utilizzo improprio, di Ritiro dell’oggetto e nota Il
Docente
coinvolto Immediata
oggetti quali forbici, tagliacarte, sul registro di classe.
consegna
l’oggetto
ecc..
all’ufficio di segreteria che
provvederà
alla
restituzione.
3.1Parolacce, volgarità, codice Nota sul registro di classe. Docente coinvolto
linguistico non adeguato.
Immediata
3.2 Mangiare e bere in classe, Nota sul registro di classe. Docente coinvolto
nei laboratori, in palestra.
Immediata
3.3
Allontanamento,
non Nota sul registro di classe. Docente coinvolto
autorizzato, dall’aula durante il
cambio dell’ora.
In caso, di recidiva C.D.C.
possibilità di sospensione
dalle lezioni fino a un
massimo di giorni tre
Immediata
Nota sul registro di classe. Docente coinvolto
Immediata
3.4 Ritardo dopo l’intervallo.
Immediata
In
caso
di
recidiva C.D.C.
possibilità di sospensione
dalle lezioni fino a un
massimo di giorni due
4. Danni ad attrezzature o
strutture scolastiche.
Nota sul registro di classe e Docente/Dirigente
risarcimento del danno. In Scolastico/C.D.C.
caso di recidiva possibilità
di sospensione dalle lezioni
per giorni tre.
5.1 Ritardata e/o mancata Nota sul registro di classe Docenti della prima ora.
consegna della giustificazione per ritardi superiori a due
delle assenze.
giorni .
In caso di recidiva invio di Coordinatore/C.D.C.
una comunicazione alla
famiglia, e possibilità di
sospensione dalle lezioni
per giorni uno.
71
Immediata
Immediata
Quindicinale
5.2 Falsificazione della firma.
Nota sul registro di classe,
comunicazione immediata Docente della prima ora
alla famiglia,
sospensione dalle lezioni a
partire da giorni tre.
Coordinatore / C.D.C.
Immediata
Immediata
6. Uscita non autorizzata dalla Nota sul registro di classe, Docente della prima ora
sede scolastica.
comunicazione immediata Coordinatore /
alla famiglia.
Sospensione dalle lezioni a C.D.C.
partire da giorni tre.
Immediata
Immediata
7.Ritardi frequenti.
Docente della prima ora
Coordinatore
Docente/Dirigente
Scolastico/C.D.C.
Immediata
Quindicinale
Docente
Coordinatore
Immediata
C.D.C.
Immediata
7.1 Ritardi Ripetuti
8. Bestemmia.
Nota sul registro di classe,
comunicazione immediata
alla famiglia.
Dopo 5 ritardi, con
l’autorizzazione
dei
genitori, lo studente verrà
impiegato
in
lavori
socialmente utili
Nota sul registro di classe,
comunicazione immediata
alla famiglia,
in
caso
di
recidiva
sospensione dalle lezioni
per un giorno.
9. Fumo di tabacco all’interno Nota sul registro di classe, Docente
della scuola.
comunicazione
alla Coordinatore
famiglia
per studenti
minorenni,
applicazione delle sanzioni
amministrative previste.
In
caso
di
recidiva
sospensione dalle lezioni C.D.C.
per giorni uno.
Immediata
Immediata
9 Introduzione e/o consumo di Nota circostanziata sul
bevande alcoliche.
registro
di
classe,
comunicazione immediata
alla famiglia e al Dirigente
scolastico che provvederà
in merito.
Sospensione dalle lezioni
per un periodo uguale o
superiore a giorni otto.
10.
Spaccio
di
sostanze Nota circostanziata sul
stupefacenti.
registro
di
classe,
comunicazione immediata
alla famiglia e al Dirigente
scolastico che provvederà
Immediata
Immediata
Immediata
72
Docente
Coordinatore
Dirigente Scolastico
Immediata
C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata
Docente
Coordinatore
Dirigente Scolastico
Immediata
Immediata
Immediata
in merito.
Sospensione dalle lezioni C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata
per un periodo uguale o
superiore a giorni quindici.
11. Comportamenti immorali Nota circostanziata sul
lesivi della dignità della persona registro
di
classe,
e del decoro della scuola.
comunicazione immediata
alla famiglia e al Dirigente
scolastico che provvederà
in merito.
Sospensione dalle lezioni
per un periodo uguale o
superiore a giorni otto.
Docente
Coordinatore
Dirigente Scolastico
12.
Violenza
intenzionale;
prevaricazione
e/o
intimidazione;
forme
di
razzismo e/o bullismo.
Nota circostanziata sul
registro
di
classe,
comunicazione immediata
alla famiglia e al Dirigente
scolastico che provvederà
in merito.
Sospensione dalle lezioni
per un periodo uguale o
superiore a giorni quindici.
Docente
Coordinatore
Dirigente Scolastico
Nota circostanziata sul
registro
di
classe,
comunicazione immediata
alla famiglia e al Dirigente
scolastico che provvederà
in merito.
Sospensione dalle lezioni
per un periodo uguale o
superiore a giorni quindici.
Docente
Coordinatore
Dirigente Scolastico
13. Commissione di reati che
violano la dignità e il rispetto
della persona umana; pericolo
per l’incolumità delle persone
N.B. la recidività scatta, di norma, dopo tre casi consecutivi.
73
Immediata
Immediata
Immediata
C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata
Immediata
Immediata
Immediata
C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata
Immediata
Immediata
Immediata
C.D.C./Consiglio d’Istituto Immediata
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
REGOLAMENTO
LABORATORI
D’INFORMATICA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
1.
L’uso del laboratorio di informatica è consentito per soli scopi didattici alle classi inserite nell'orario settimanale di laboratorio, elaborato
all'inizio dell'anno scolastico, ai docenti con alunni, previa prenotazione, ai docenti singoli quando le postazioni in aula professori sono occupate o non
funzionanti. E' in ogni caso esclusa la possibilità di accedere al laboratorio durante ore di supplenza e con classi di cui non si è docenti.
2.
Il docente che intende utilizzare il laboratorio con la classe, compila apposito modulo di prenotazione che consegna al responsabile di
laboratorio con anticipo sufficiente tale da consentire al responsabile di fornire l’autorizzazione all’uso. In caso di prenotazioni concomitanti verranno
evase in ordine di arrivo.
3.
In caso di chiusura del laboratorio e/o di assenza dell’assistente tecnico, il docente che vuole usufruire del laboratorio ritira le chiavi presso
l’ufficio del DSGA, firmando l'apposito registro, e le riconsegna al termine dell'attività.
4.
Il laboratorio potrà essere utilizzato anche in orario pomeridiano con autorizzazione del Dirigente Scolastico.
5.
L’accesso al laboratorio è consentito agli studenti solo in presenza di un docente o del responsabile di laboratorio o dell’assistente tecnico.
6.
Durante l’ora di laboratorio il docente è responsabile del bene strumentale. L'insegnante che, da solo o con la classe, usufruisce del
laboratorio si impegna a vigilare sulle attrezzature e dovrà obbligatoriamente registrare il proprio nome, il giorno, l'ora, la classe, l'attività svolta ed
eventuali malfunzionamenti o mancanze nell'apposito registro interno di laboratorio.
7.
La prima volta che i docenti accedono al laboratorio con la propria classe dovranno assegnare ad ogni allievo una postazione, che rimarrà la
stessa per tutto l'anno scolastico, compilare un apposito modulo di postazione e consegnarne una copia al responsabile di laboratorio, il tutto allo scopo
di poter risalire al responsabile di eventuali inconvenienti o danneggiamenti.
8.
La configurazione degli apparati è di esclusiva competenza del responsabile di rete, in collaborazione con il responsabile del laboratorio e
l’assistente tecnico.
9.
Gli alunni, per motivi di sicurezza, non devono portare in laboratorio zaini, borse e ingombrare le vie di fuga previste nel piano di
evacuazione ma soltanto il materiale necessario per lo svolgimento della lezione.
10.
Gli alunni in laboratorio dovranno adottare un comportamento consono ad un’aula scolastica.
11.
In caso di emergenza, seguite le istruzioni affisse all’interno del laboratorio e gli eventuali piani di evacuazione.
12.
Al termine di ogni lezione i docenti dovranno impartire disposizione agli alunni affinché arredi e locali conservino il loro stato di
funzionalità facendo attenzione anche al riordino degli arredi mobili.
13.
In caso di danni o furti, durante il normale orario di utilizzo del laboratorio, di cui non sia possibile risalire al responsabile, le classi dovranno
contribuire tutti insieme a corrispondere eventuali costi a carico dell’amministrazione scolastica.
14.
E’ consentito l’accesso a internet alle classi solo per esclusivo uso didattico e tramite autorizzazione del docente. E' in ogni caso vietato
l'accesso ai social network. Non è consentito l'uso di giochi di alcun tipo.
15.
E’ assolutamente vietato l’utilizzo di software senza licenza d’uso.
16.
E’ severamente vietata agli alunni e ai docenti la stampa di files non attinenti alle attività didattiche.
17.
E’ vietato apportare modifiche alle impostazioni di windows, ai file presenti nei computers, alla configurazione delle postazioni, ai cablaggi
di mouse e tastiere.
18.
E’ vietato utilizzare floppy, cd-Rom, pendrive o altre periferiche removibili di proprietà dell’alunno, di provenienza esterna all’Istituto, senza
autorizzazione del docente.
19.
E’ vietato consumare bevande e pasti di alcun genere in laboratorio.
20.
L’uso del telefono cellulare è vietato a scuola ed in particolare nel laboratorio d’informatica, tranne che per scopi didattici, espressamente
autorizzati dal docente.
21.
I referenti di laboratorio che verifichino un uso del laboratorio contrario al regolamento o a disposizioni di legge devono darne immediata
comunicazione al Dirigente Scolastico.
Approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera del 27 nov.2014
74
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
REGOLAMENTO
ALBERGHIERO
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Al fine di una migliore organizzazione dei laboratori si ribadiscono alcune regole da rispettare
scrupolosamente all’interno degli stessi durante le esercitazioni pratiche.
E’ vietato fumare nei laboratori o nelle zone limitrofe.
E’ vietato l’accesso nei laboratori a tutti coloro che non sono in servizio o comunque non autorizzati dal
Dirigente Scolastico.
È vietato l'accesso ai laboratori agli alunni sprovvisti di divisa completa (gli alunni che si
trovassero in tale condizione dovranno svolgere attività socialmente utili, previo acquisto di divisa
usa e getta, ed inoltre saranno soggetti a provvedimenti disciplinari)
È severamente vietato entrare nei laboratori con indumenti ed oggetti non consoni all'attività
quali zaini, caschi, cappelli non a norma, ecc.
Gli alunni dovranno attendere il docente I.T.P. in classe prima di accedere agli spogliatoi e
successivamente recarsi nei laboratori con il medesimo
È fatto obbligo negli spostamenti da e per classe/spogliatoi/laboratori mantenere un comportamento
corretto e rispettoso degli altri e delle attività didattiche, mantenendo il più assoluto silenzio.
Gli spogliatoi rimarranno aperti il tempo necessario per indossare le divise sotto la sorveglianza del
personale scolastico dopo di che è vietato recarsi negli stessi se non al termine delle esercitazioni
ed accompagnati dal rispettivo docente I.T.P.
Non potranno in alcun modo essere lasciati oggetti preziosi negli spogliatoio; eventuali sottrazioni,
avarie o smarrimenti non saranno risarciti.
Ogni allievo dovrà aver cura della pulizia e tenuta in ordine dello spogliatoio al fine di consentirne un
appropriato e consono utilizzo a tutte le classi.
Le operazioni di cambio d'abito non potranno superare il tempo limite di 10 minuti; eventuali deroghe
dovranno essere autorizzate dal docente ITP in servizio nella classe.
Pulizia e rispetto degli ambienti
Si ricorda inoltre che i laboratori sono aule didattiche a tutti gli effetti, se ne raccomanda un
corretto utilizzo, il rispetto delle norme di sicurezza ed igiene nonché il riordino e la pulizia da
parte degli studenti per quanto di competenza al termine di ogni lezione al fine di
garantire il regolare svolgimento delle lezioni successive
Comportamento in laboratorio, tenuta della divisa
•
•
•
•
•
•
Comportamento nei laboratori di cucina
Tutti gli alunni di cucina sono tenuti ad osservare le seguenti regole per accedere ai laboratori di
esercitazioni pratiche:
• essere in possesso di certificazione HACCP (durante l'anno scolastico si effettueranno corsi specifici
assieme alla ASL di competenza);
• presentarsi con la divisa pulita, stirata e completa
a) cappello da cuoco in cotone con abbottonatura in velcro regolabile
b) foulard
c) giacca a doppio petto in cotone bianco con bottoni bianchi estraibili
d) parananza cuoco in cotone bianco
e) torcione
f) pantaloni unisex sale e pepe in cotone
g) calzini bianchi
h) scarpa bianca chiusa a norma antinfortunistica
i) accendino, penna e blocco
j) spilla e cartellino della scuola
è fatto obbligo legare o portare capelli corti e ben curati (regola valida per ambo i sessi)
è vietato tenere durante le esercitazioni anelli, bracciali, orecchini, orologi, piercing ecc. (regola per
entrambi i sessi);
è necessario mantenere nella propria persona un decoro nel vestire (aver cura che la divisa sia
sempre in ordine, pulita e ben stirata).
è inevitabile mantenere una corretta igiene personale
Per le donne è ammesso un trucco leggero dai colori tenui
Unghie corte e senza smalto.
75
Comportamento nei laboratori di sala e bar
Tutti gli alunni di sala e bar sono tenuti ad osservare le seguenti regole per accedere ai laboratori di
esercitazioni pratiche:
• essere in possesso di certificazione HACCP (durante l'anno scolastico si effettueranno corsi specifici
assieme alla ASL di competenza);
• presentarsi con la divisa pulita, stirata e completa:
a) pantaloni o gonna
b) Camicia bianca
c) giacca o gilet
d) cinta per pantaloni per i ragazzi
e) calze color carne 20 denari per le ragazze, calzini neri lunghi per i ragazzi
f) mocassini neri
g) Blocco comande in triplice copia
h) Cavatappi, penna biro, accendino
i) spilla e cartellino della scuola
• è fatto obbligo legare o portare capelli corti e ben curati (regola valida per ambo i sessi)
• è vietato tenere durante le esercitazioni anelli, bracciali, orecchini, orologi, piercing ecc. (regola per
entrambi i sessi);
• è necessario mantenere nella propria persona un decoro nel vestire (aver cura che la divisa sia
sempre in ordine, pulita e ben stirata).
• Per le donne è ammesso un trucco leggero dai colori tenui
• Unghie corte e senza smalto (ammesso in sala per le ragazze ma di colore chiaro)
Comportamento nei laboratori di Ricevimento
Tutti gli alunni di Ricevimento sono tenuti ad osservare le seguenti regole per accedere ai laboratori di
esercitazioni pratiche:
• essere in possesso di certificazione HACCP (durante l'anno scolastico si effettueranno corsi specifici assieme alla
ASL di competenza);
• presentarsi con la divisa pulita, stirata e completa:
A) Per gli allievi maschi:
a) Scarpe nere tipo mocassino
b) Calzino nero
c) Pantalone nero.
d) Camicia bianca di cotone maniche lunghe.
e) Cravatta color bordeaux.
f) Giacca nera
g) Spilla e cartellino della scuola.
B) Per le allieve femmine:
a) Scarpe nere basse.
b) Collant velato (nero)
c) Gonna nera al ginocchio
d) Camicia bianca di cotone maniche lunghe colletto uomo.
e) Cravatta color bordeaux
f) Giacca nera
g) Spilla e cartellino della scuola.
•
•
è fatto obbligo legare o portare capelli corti e ben curati (regola valida per ambo i sessi)
è vietato tenere durante le esercitazioni anelli, bracciali, orecchini, orologi, piercing ecc. (regola per
entrambi i sessi);
• è necessario mantenere nella propria persona un decoro nel vestire (aver cura che la divisa sia
sempre in ordine, pulita e ben stirata).
• Per le donne è ammesso un trucco leggero dai colori tenui
• Unghie corte e senza smalto (ammesso in ricevimento per le ragazze ma di colore chiaro)
76
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
REGOLAMENTO PER
I VIAGGI E LE VISITE
DI ISTRUZIONE
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Regolamento per i viaggi e visite d’istruzione
Deliberato dal Consiglio d’Istituto in data 09-07-2014e successive integrazioni nella seduta del 19-9-2014
Adottato dal collegio dei docenti in data 16-09-2014
Art. 1 Finalita’
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione rappresentano un momento di arricchimento culturale e formativo degli studenti:
pertanto la loro elaborazione si deve realizzare attraverso la partecipazione attiva dei docenti e con il coinvolgimento delle
altre componenti in sede di proposta. Tutte le iniziative devono essere coerenti con il programma scolastico annuale, della
cui progettazione sono parte integrante, costituendone un complemento, un approfondimento, un momento operativo.
Trattandosi di attività didattica, ne consegue che gli allievi non possono essere esonerati dalle iniziative programmate, se
non per documentati motivi di salute e per partecipazione a gare sportive. Inoltre rappresentano un’opportunità
fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attuazione del processo di
integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto allo studio.
Nella progettazione dovranno essere rispettate le condizioni di economicità volte a favorire la più ampia partecipazione
della classe, senza discriminazione alcuna, evitando mete che comportino un costo eccessivo per le famiglie.
Art. 2 Definizione delle iniziative
Tutte le tipologie sono contenute nella normativa di riferimento; nel Regolamento si conviene che esse vengano così
sinteticamente indicate:
A. Viaggi di integrazione culturale e di preparazione di indirizzo (Viaggi di Istruzione)
Si prefiggono il miglioramento della conoscenza del territorio italiano nei suoi molteplici aspetti, naturalistico - ambientali,
economici, artistici, culturali, sociali; per i viaggi all'estero obiettivo è anche la conoscenza e/o approfondimento della realtà
linguistica del paese. Sono compresi i viaggi per la partecipazione a manifestazioni culturali, concorsi o finalizzati
all'acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche e al consolidamento dei rapporti tra scuola e mondo del lavoro.
Tali iniziative comportano uno o più pernottamenti fuori sede.
B. Visite guidate
Si effettuano nell'arco di una giornata o frazioni di essa oltre i cinque/sei moduli orari e si prefiggono gli obiettivi di cui alla
lettera A. Non comportano alcun pernottamento fuori sede
C. Viaggi connessi con attività sportive
Si tratta di iniziative finalizzate a garantire agli allievi esperienze diverse di vita ed attività sportive. Vi rientrano sia quelle
finalizzate alla conoscenza di specialità sportive specialistiche sia le attività genericamente intese come "sport alternativi",
quali le escursioni, i campeggi, le settimane bianche o verdi, i campi scuola. Possono comportare uno o più pernottamenti.
Oltre alla presenza di un docente di educazione fisica, è previsto che si garantisca la presenza di un altro docente della
classe che garantirà una minima attività didattica nelle ore pomeridiane.
D. Stage linguistici e scambi culturali all’estero
Tali viaggi si prefiggono di promuovere la conoscenza e l’approfondimento della lingua e della cultura di civiltà straniere, la
conoscenza di realtà scolastiche diverse e di facilitare il processo di integrazione culturale. Tali iniziative comportano più
pernottamenti fuori sede.
Art. 3 Programmazione
FASE 1 - ottobre
I docenti, all’interno delle commissioni di area disciplinare, propongono uno o più itinerari/mete in riferimento ai punti A, B,
C, D, compatibili con le finalità didattiche di ciascun ambito; i coordinatori d’area compilano un’apposita scheda (Scheda
n°1) con l’indicazione dei siti, della durata e dei docenti referenti per ciascuna proposta. Successivamente l’ufficio di
segreteria provvederà a tabulare le proposte su un unico prospetto.
Il Consiglio di Classe sceglie uno o più itinerari dal prospetto e indica i docenti accompagnatori, preferibilmente dell’area
disciplinare prescelta (Scheda n°2).
FASE 2 - novembre
Il Consiglio di Classe approva la/e visite/viaggi che saranno effettuate dagli alunni.
77
FASE 3 – entro fine novembre
I referenti delle visite/viaggi e la segreteria valutano e coordinano le adesioni dei singoli consigli di classe, proponendo
accorpamenti che tengano conto degli eventuali accordi fra docenti, delle affinità espresse dalle classi, delle esigenze di
funzionamento dell’Istituto. Successivamente i referenti distribuiscono nelle classi una dichiarazione d’impegno da parte
delle famiglie con indicazioni sintetiche sulla visita/viaggio prescelte. Verificate le condizioni per la partecipazione di
ciascuna classe (art. 4), distribuiscono agli alunni il bollettino per il versamento di una quota di acconto sul c.c.p dell’Istituto
e compilano il mod. ML 2-04 (Progetto didattico per viaggio d’istruzione/visita guidata) contenente indicazioni su:
- finalità didattiche
- itinerario e programma
- periodo
- classi coinvolte e numero di partecipanti (ML 2-04 All. 1)
- docenti coinvolti
- mezzo di trasporto
- eventuali costi aggiuntivi (oltre il trasporto, il vitto e l’alloggio)
Ogni singolo progetto richiede l’approvazione da parte del Dirigente Scolastico.
FASE 4 – entro dicembre
La segreteria predispone un apposito bando di gara con le richieste di preventivo alle agenzie di viaggio o ditte di trasporto
(almeno cinque per ciascuna meta) sulla base di criteri di scelta e di condizioni di affidamento del servizio a garanzia di
qualità. Tra questi, a titolo esemplificativo, potranno essere indicati: la riserva di parte della struttura alberghiera per gli
studenti, la comunicazione del nome dell’hotel prima della conferma del preventivo, la copertura assicurativa per tutti i
partecipanti, la gratuità per tutti gli accompagnatori inclusi parenti o educatori di alunni diversamente abili.
Successivamente la segreteria prepara il prospetto comparativo che verrà valutato da una sottocommissione del C.d.I.
composta dal DSGA e da un rappresentante per ogni componente. Spetta alla sottocommissione l’individuazione delle
agenzie vincitrici delle gare.
FASE 5 – entro gennaio
I referenti distribuiscono i moduli di autorizzazione (ML 2-04 All. 2) contenenti indicazioni su:
- meta, periodo, mezzo di trasporto
- ora e luogo di partenza e di arrivo
- costo complessivo
- data di versamento del saldo
I referenti consegnano le autorizzazioni all’ufficio di segreteria che procederà alla preparazione degli elenchi dei
partecipanti.
FASE 6 - un mese dall’effettuazione della visita/viaggio
I referenti distribuiscono i bollettini per il versamento del saldo sul c.c.p dell’Istituto, curano i contatti con l’agenzia/ditta
individuati, preparano un programma dettagliato della visita/viaggio.
Ogni forma di pagamento viene effettuato esclusivamente dall’ufficio contabilità, ad eccezione di quelli previsti in loco
(ingressi musei e mostre, servizi guida o altri servizi specifici).
FASE 7 – al termine della visita/gita
I referenti distribuiscono una scheda di soddisfazione da sottoporre a docenti e studenti rientrati dal viaggio, dal cui esame
si evidenzino la validità culturale dell’iniziativa, il comportamento degli allievi, le eventuali difficoltà logistiche e il giudizio
sui servizi resi dalla struttura di accoglienza, dall’agenzia di viaggi e/o dalla ditta di trasporto. La sottocommissione del
C.d.I. valuterà i risultati stilando una classifica delle agenzie che hanno offerto i migliori servizi. In caso di gravi disservizi
provvederà a inviare comunicazione scritta all’agenzia/ditta interessata.
Per le visite guidate è possibile accogliere proposte anche oltre il termine fissato dai consigli di novembre, fermo restando
che gli obiettivi didattici e culturali siano previsti nel documento di programmazione del C.d.C. In tal caso, la
documentazione completa deve pervenire in segreteria di norma almeno 30 giorni prima della data prevista per l’uscita.
A nessun alunno o docente è consentito, a nome della scuola, contattare o interpellare agenzie o altri soggetti e prendere
iniziative autonome o non autorizzate per le operazioni inerenti la programmazione delle gite. Né per i medesimi scopi è
loro consentito utilizzare direttamente i telefoni o il fax interni. Tutte queste operazioni sono, infatti, di competenza dei
referenti delle gite in accordo con il personale di segreteria espressamente incaricato.
Art. 4 Condizioni per la realizzazione dei viaggi d’istruzione ed iniziative analoghe
Fatta salva la precisazione dell’art. 1, condizione determinante per l’attuazione dei viaggi d’istruzione è la partecipazione di
almeno i 2/3 degli studenti di ogni singola classe. Anche i viaggi già programmati ed organizzati, qualora tale condizione
non sia garantita, verranno annullati. La restituzione delle quote sarà al netto delle eventuali penali.
Il consiglio di Classe può decidere – per comprovati motivi disciplinari – di non programmare visite/viaggi d’istruzione.
ART. 5 Accompagnatori
Gli accompagnatori, nel numero previsto come di seguito elencato, devono essere individuati fra i docenti appartenenti
alla classe che effettua il viaggio o, in casi eccezionali, fra i docenti che hanno diretta conoscenza della classe. Nel caso di
accorpamento di più classi, nel gruppo deve sempre essere presente un docente referente di progetto. Per ogni classe
è necessaria l’indicazione di un docente accompagnatore di riserva.
Il numero degli accompagnatori, per ogni gruppo, dovrà essere di norma:
78
1 accompagnatore ogni 15 allievi per i viaggi in Italia
1 accompagnatore ogni 12 allievi per i viaggi al di fuori del territorio italiano
L’alunno diversamente abile, dovrà essere accompagnato dal docente di sostegno oppure dall’assistente educatore o da
un docente della classe, o in alternativa da un genitore o da un parente maggiorenne entro il terzo grado. Onde assicurare
il diritto degli allievi con disabilità di partecipare ai viaggi d’istruzione, la scuola comunica all’Adv la presenza di detti allievi
ai quali devono essere assicurati e forniti i servizi idonei secondo la normativa vigente in materia. Deve essere assicurato
l’avvicendamento fra gli accompagnatori, in modo da evitare che uno stesso docente partecipi a più viaggi nel corso
dell’anno. I docenti accompagnatori sono tenuti alla sorveglianza degli allievi durante lo svolgimento del viaggio, secondo
le norme vigenti. Il docente che dichiara la propria indisponibilità in sede di consiglio di classe, non può essere individuato
dalla presidenza come docente accompagnatore.
Per i viaggi fuori dal territorio italiano deve essere garantita la presenza di un insegnante della lingua del paese da visitare
o della lingua inglese, o un insegnante con comprovata conoscenza di una lingua straniera.
ART. 6 Durata e modalità di svolgimento
Ogni Consiglio di classe ha a disposizione un monte orario da utilizzare durante l'anno per le varie uscite didattiche, visite,
partecipazione a spettacoli, mostre, manifestazioni, viaggi di istruzione, scambi con l'estero.
Le attività di orientamento per le classi Quarte e Quinte non rientrano in questo piano. Visite guidate e viaggi d’istruzione
dovranno essere effettuati entro il mese di aprile, salvo eccezioni dovute a particolare esigenze di valenza didattica.
Nel rispetto delle esigenze di funzionamento dell’istituto lo svolgimento di stage linguistici e scambi culturali all’estero si
effettueranno, nel medesimo arco temporale previsto per le altre tipologie.
Per ogni giornata completa si contano 5 ore curricolari, per le uscite brevi si contano le ore di lezione effettive in cui la
classe non è a scuola.
Il rientro dai suddetti viaggi dovrà avvenire sempre di sabato o in giornata prefestiva.
Classi Prime: ore disponibili 25 (senza pernottamento).
Classi Seconde: ore disponibili 30. Possibilità di effettuare viaggi di istruzione o soggiorni verdi con al massimo un
pernottamento.
Classi Terze: ore disponibili 35. Possibilità di effettuare viaggi di istruzione con massimo tre pernottamenti o soggiorni di
studio o progetti finalizzati di massimo una settimana. Per le classi che effettuano uno scambio con l'estero le ore
disponibili sono 40.
Classi Quarte: ore disponibili 35. Possibilità di effettuare viaggi di istruzione con al massimo quattro pernottamenti o
soggiorni di studio o progetti finalizzati di massimo una settimana. Per le classi che effettuano uno scambio le ore
disponibili sono 40. Tali viaggi potranno essere effettuati anche all'estero.
Classi Quinte: ore disponibili 45. Possibilità di effettuare viaggi di istruzione con al massimo cinque pernottamenti. Tali
viaggi potranno essere effettuati anche all'estero.
Il programma del viaggio o della visita deve prevedere un equilibrato rapporto fra tempi di percorrenza e tempi di
soggiorno, evitando di dedicare al tragitto una parte eccessiva del periodo programmato. La scelta del mezzo di trasporto
verrà effettuata tenendo conto del rapporto tempi/costi. Non saranno autorizzati viaggi in pullman in orario notturno.
ART. 7 Comportamenti
Lo studente, per l’intera durata del viaggio, è tenuto a mantenere un comportamento corretto, coerente con le finalità del
Progetto educativo della scuola in generale e con le finalità del viaggio in particolare. E’ tenuto ad osservare
scrupolosamente le regola del vivere civile onde evitare qualsiasi occasione, anche involontaria, di incidenti. Deve
rispettare gli orari e le scansioni previsti dal programma del viaggio E’ severamente vietato portare nel proprio bagaglio
bevande alcoliche, sostanze stupefacenti e, a maggior ragione, farne uso, anche da parte di allievi maggiorenni. Nessuno
studente può allontanarsi dall’albergo o dal gruppo su iniziativa personale. La responsabilità degli allievi è personale;
pertanto qualunque comportamento difforme determina l’applicazione di provvedimenti disciplinari, graduabili in base alla
gravità della mancanza commessa. Nei casi più gravi, d’intesa fra i docenti accompagnatori e il Dirigente Scolastico, può
essere prevista l'interruzione del viaggio con rientro immediato a casa e con onere finanziario a carico della famiglia. Per
quanto non espressamente indicato si fa riferimento alla Circolare Ministeriale n°291, del 14 ottobre 1992.
79
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
REGOLAMENTO PER
ACCESSO
LABORATORIO
FISICA E CHIMICA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
L'accesso delle classi è regolato dall'orario approntato, all'inizio dell'anno scolastico, tenendo conto delle
esigenze didattiche specifiche di ciascun corso
I docenti, per organizzare al meglio le attività sperimentale della propria classe, dovranno comunicare
all'aiutante tecnico, con almeno un giorno di anticipo, il tema della lezione che intendono svolgere, affinchè egli
possa opportunamente predisporre l'attrezzatura necessaria
L'insegnante che usufruisce del laboratorio per le attività didattiche curricolari deve certificare la sua presenza
firmando il relativo registro, sul quale indicherà data, ora, classe ed argomento della lezione ed eventuali
problemi riscontrati.
Qualora si intendano svolgere attività didattiche al di fuori dell’orario stabilito per la propria classe, nelle ore in
cui il laboratorio è libero, ci si dovrà prenotare sull’apposita scheda presente in laboratorio almeno un giorno
prima, per evitare sovrapposizioni e si dovrà, nel contempo, informare il personale tecnico.
I docenti che necessitano dell'aula per predisporre eventuali esperienze possono farlo invece in qualunque
momento in cui il laboratorio non sia occupato da lezioni.
Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave.
Ogni docente è tenuto a informare gli alunni accompagnati sui rischi collegati all’uso delle sostanze chimiche e
delle strumentazioni e sulle norme di comportamento da tenere in laboratorio, richiamandoli al rispetto delle
strutture e delle attrezzature messe a disposizione
Il docente e tutto il personale è pregato di controllare che la strutturazione sia usata correttamente e di vigilare
sulla condotta degli studenti. Nel caso il personale non sia al completo e sia difficile controllare costantemente la
strutturazione ed assistere tutti gli studenti nel corretto uso di essi, si effettueranno esperienze dimostrative dalla
cattedra o attività senza l’uso individuale degli strumenti.
Il personale circa 10 minuti prima del suono della campanella è incaricato di ritirare e controllare il materiale
precedentemente utilizzato.
Nel corso della lezione garante del laboratorio è l'insegnante della classe che in quel momento ne dispone. Egli
deve vigilare che la condotta degli studenti sia consona al luogo in cui operano; che maneggino gli strumenti
loro affidati con la dovuta cura e che limitino la loro iniziativa alle libertà loro concesse. L'insegnante deve
inoltre comunicare al responsabile del laboratorio e all'assistente tecnico ogni guasto o cattivo funzionamento
di strumenti e l'eventuale carenza di materiale di consumo.
Le apparecchiature in dotazione al laboratorio non possono essere prelevate dal medesimo senza un valido
motivo ed una specifica autorizzazione del coordinatore responsabile.
E’ vietato installare nuovi programmi sul PC di laboratorio senza informare il sub-consegnatario ed il personale
tecnico. Il PC di laboratorio verrà utilizzato per gestire le esperienze on line e per l’installazione di CD
interattivi. E’ quindi vietato alterare le impostazioni predefinite e importare dati da dischetti. Per quanto riguarda
le videocassette di fisica e scienze, che sono custodite nell’aula multimediale, esse possono essere visionate
nell’aula multimediale stessa o richieste in prestito e visionate nel laboratorio di fisica/scienze e restituite subito
dopo al laboratorio di provenienza. Il docente che ne dispone firmerà l’apposito foglio annotando la data e
provvederà alla restituzione.
Compito dell'aiutante tecnico è di vigilare sull'uso corretto, da parte dei fruitori, delle dotazioni di laboratorio; di
provvedere all'ordinaria manutenzione delle medesime e, qualora si verifichino dei guasti, di segnalarli ai
coordinatori responsabili, accertando la natura e la causa degli stessi, se accidentale o dovuta ad incuria o
imperizia degli utenti. Inoltre è suo compito, al termine di ogni lezione, riordinare il materiale utilizzato.
Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalatola responsabile o all'aiutante tecnico.
In caso di furti o danni non accidentali verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha
occupato il laboratorio, ed eventualmente, all'interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano
la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.
Comportamento in laboratorio
Norme di sicurezza
1.
2.
3.
E’ obbligatorio avere sempre nel laboratorio di fisica/ scienze un armadietto del pronto soccorso ed è consigliato
tenere ben in evidenza il poster sulla sicurezza.
È vietato mangiare o bere in laboratorio .
Gli studenti possono stare in laboratorio solo in presenza di un docente
80
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Durante l’intervallo è obbligatorio uscire dal laboratorio (non prima di aver spento il gas e sospeso tutte le
operazioni in corso) e non rientrarvi per nessun motivo prima dell’inizio dell’ora successiva.
Ogni studente è personalmente responsabile della propria postazione di lavoro e del materiale assegnatogli; tutti
gli studenti sono collegialmente responsabili del materiale di uso comune e delle attrezzature del laboratorio
È necessario mantenere sempre un comportamento disciplinato per evitare incidenti che possano causare danni
a persone o cose; si lavora generalmente a piccoli gruppi, e gli studenti sono tenuti a restare al proprio posto;
non bisogna aprire armadi o spostare oggetti senza autorizzazione.
Ogni malfunzionamento va immediatamente segnalato al personale tecnico.
Ogni infortunio, anche banale (ad es. un piccolo taglio) va sempre immediatamente segnalato all’insegnante..
E’ necessario porre particolare attenzione nell’utilizzo della vetreria. In caso di rotture avvertire immediatamente
l’insegnante o il personale tecnico che provvederà rapidamente all’eliminazione in sicurezza dei cocci.
E’ necessario in caso di accertata allergia o sensibilità verso certe sostanze o in presenza di asma o simili
patologie avvertire l’insegnante prima di entrare in laboratorio.
È vietato toccare materiali e/o strumenti che si trovino già predisposti sui banchi, fino a che non si è autorizzati a
farlo; questi devono essere maneggiati con cura in modo da non danneggiare gli stessi o le persone
Nell'esecuzione degli esperimenti è necessario seguire scrupolosamente le istruzioni dell'insegnante e non
procedere mai ad alcuna operazione non contemplata.
E’ vietato eseguire esperimenti non autorizzati dall'insegnante.
Prima di utilizzare uno strumento di misura elettrico verificare i suoi limiti di tolleranza e rispettarli
scrupolosamente. Gli strumenti tecnici non devono restare a lungo sotto tensione pertanto la corrente deve essere
tolta all'aula al termine di ogni lezione, ed anche i rubinetti dell'acqua e del gas devono essere chiusi al termine
dell'uso.
Non toccare mai con le mani bagnate le apparecchiature elettriche.
E' fatto divieto agli studenti di servirsi di qualsiasi strumento, materiale, sostanza presente in laboratorio senza
l'autorizzazione del docente presente.
In caso di problemi, dubbi, incidenti anche lievi, consultare l'insegnante o l'assistente tecnico.
Il proprio piano di lavoro deve essere mantenuto sempre pulito e ordinato.
Al termine delle lezioni ogni studente deve lasciare ogni cosa al suo posto.
Gli sgabelli devono essere riposti sotto il banco se non utilizzati anche per un breve tempo e non devono
assolutamente essere lasciati nelle zone di passaggio. Analogamente, cartelle e giacche vanno depositati fuori dal
laboratorio o in un luogo indicato dall’insegnante.
Gli impianti, in particolare quelli del gas ed elettrico, vanno impiegati con cautela e seguendo le istruzioni
dell’insegnante; alla fine dell’utilizzo va sempre chiuso il rubinetto del gas del banco. E’ assolutamente vietata
qualsiasi operazione non preventivamente approvata dall’insegnante.
Nelle esperienze di Chimica devono essere rispettate anche le seguenti norme di comportamento:
21. Indossare guanti, un camice di cotone a protezione della persona e degli abiti e, in caso di necessità, occhiali
protettivi a lenti chiare e/ o mascherine.
22. Evitare di toccare le sostanze con le mani e di inalarne i vapori, a meno che non sia espressamente richiesto.
23. Le sostanze che sviluppano vapori tossici o irritanti vano usate assolutamente sotto cappa aspirante e non vanno
portate in giro per il laboratorio.
24. Non prelevare quantità eccessive di sostanza e non rimettere mai i prodotti non utilizzati nei recipienti di
provenienza.
25. Durante il riscaldamento delle sostanze in provetta, non dirigerne l’imboccatura verso persone
26. Non toccare i prodotti chimici con le mani, ma prelevarli tramite spatole, cucchiai o pipette; non annusare o
assaggiare questi prodotti .
27. In caso di versamento di sostanze, avvertire l’insegnante e il tecnico e lavare immediatamente con abbondante
acqua o con gli opportuni prodotti.
28. Nel caso di operazioni che possono provocare spruzzi (ad es. riscaldamento di sostanze in provetta) usare gli
occhiali protettivi.
29. I capelli lunghi vanno legati dietro la nuca e si devono evitare indumenti con estremità penzolanti (sciarpe,
foulards ecc.).
30. In caso di contatto di sostanze con la pelle, lavare immediatamente con abbondante acqua.
31. In caso di contatto con gli occhi usare gli appositi lava-occhi in dotazione;
32. I recipienti delle sostanze devono contenere solo ed esclusivamente quanto riportato sull’etichetta.
33. Le spruzzette devono contenere solo acqua deionizzata (distillata).
34. Evitare di toccare le sostanze con le mani e di inalarne i vapori, a meno che non sia espressamente richiesto.
35. Le sostanze che sviluppano vapori tossici o irritanti vano usate assolutamente sotto cappa aspirante e non vanno
portate in giro per il laboratorio.
36. Non prelevare quantità eccessive di sostanza e non rimettere mai i prodotti non utilizzati nei recipienti di
provenienza.
37. Durante il riscaldamento delle sostanze in provetta, non dirigerne l’imboccatura verso persone.
81
38. Nella preparazione di una soluzione acida o basica, ricordare che è l'acido (o la base) a dover essere aggiunto
molto lentamente e con cautela all'acqua.
39. Evitare sempre che l'apertura dei becker/provette in cui avviene una reazione sia rivolta verso il viso di una
persona.
40. Evitare di avvicinare fiamme libere a prodotti infiammabili (osservare l'etichetta posta sui contenitori).
41. Usare con cautela estrema il becco bunsen o la piastra elettrica durante le fasi di riscaldamento dell'acqua o di
soluzioni (ad es. usare le pinze, lasciare raffreddare la vetreria calda e quindi appoggiarla sugli appositi ripiani).
42. Usare la cappa durante lo svolgimento di reazioni che liberano gas o vapori, e quando si aprono i contenitori
degli acidi e reagenti pericolosi.
43. Non versare mai nel lavandino il contenuto di acidi o basi di provette o contenitori ma utilizzare l’apposito
raccoglitore di rifiuti differenziati.
44. Al termine dell'esperimento, lasciare i contenitori con sostanze non utilizzate sui banchi e sistemare la vetreria
utilizzata nel lavandino del proprio bancone.
ISTITUTO d’ISTRUZIONE
SECONDARIA
SUPERIORE “E.VANONI”
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
REGOLAMENTO PER
ACCESSO ALLA
PALESTRA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Non è consentito
•
•
•
•
•
•
accedere in palestra in assenza dell’insegnante
accedere alla palestra senza l’abbigliamento adatto
usare gli attrezzi senza l’autorizzazione dell’insegnante
andare negli spogliatoi e/o ai servizi senza l’autorizzazione dell’insegnante
usare gli attrezzi e/o attrezzature in modo scorretto e pericoloso per sé e per gli altri (es.: non
appendersi al canestro, non spingere i compagni, non calciare violentemente i palloni, ecc…)
indossare oggetti pericolosi per sé e per gli altri (es.: orologi, anelli, catene, ecc…)
Ogni alunno deve
•
•
•
•
•
•
informare tempestivamente l’insegnante in caso di infortunio o di malessere anche lieve
portare il materiale richiesto (scarpe da ginnastica da utilizzare solo in palestra, ecc…)
rispettare le norme igieniche (lavarsi, cambiarsi)
gettare carte ed altro negli appositi cestini (no water no termosifoni), nonché rispettare i locali
spogliatoi e servizi
comportarsi in maniera disciplinata e rispettosa nei confronti del personale ausiliario, dei
compagni e dell’insegnante durante le lezioni e i trasferimenti
non fumare durante le lezioni (negli spogliatoi) ed i trasferimenti
AVVISO
E’ vietato scrivere su pareti porte ed altre superfici.
In caso d’ infrazione la sanzione sarà rivolta a tutta la classe.
ALL’INIZIO DEL PROPRIO TURNO DI LEZIONE LA CLASSE DEVE AVVERTIRE IMMEDIATAMENTE IL
DOCENTE DI EVENTUALI DANNI TROVATI IN PALESTRA, NEI BAGNI O NEGLI SPOGLIATOI.
E’ VIETATO
entrare nei locali attrezzi, l’accesso è consentito solo dopo il permesso del docente per prendere
l’attrezzatura sportiva.
Deliberato dal Collegio dei Docenti del 21/10/2014
Deliberato dal Consiglio d’Istituto del 24/10/2014
82