ED ORA, CHI VORRÀ MAI COMPRARE UN APPARTAMENTO A MONTECAMPIONE ? Solo chi non vuole veramente vedere, non vede la malafede e la falsità di questo consiglio di amministrazione che a noi del Comitato ormai non stupisce più, almeno da quando il giudice che ha emesso la sentenza contraria al finanziamento da parte del Consorzio alla MSA srl, la società degli impianti sciistici, ha scritto testualmente che : “Fondati appaiono anche i sospetti prospettati dagli attori sulla malafede degli amministratori : far passare “nascostamente” tale finanziamento inserendolo all’interno della votazione sul bilancio, il quale appunto si approvava o si rigettava in toto”. Il fatto è che l’attuale C.d.A. del Consorzio intende solo fare gli interessi dei Comuni, andando sistematicamente a ledere i sacrosanti diritti dei Montecampionesi. La riprova sta nel fatto che addirittura nei suoi “scritti ufficiali”, nella causa “per il rispetto dello statuto”, di cui qui di seguito riportiamo alcuni passi, dichiarano cose gravissime, ma soprattutto non vere (!!). Queste affermazioni tendono a danneggiare purtroppo sia tutti noi che abbiamo già comprato casa a Montecampione, sia la località stessa, in quanto mai nessuno comprerà più un immobile a Montecampione se è proprio lo stesso Consorzio ad affermare che acquistando un appartamento o un negozio ci si fa carico di tutto quanto spetta invece fare ai Comuni perché, dicono, avremmo “ereditato” fantomatici obblighi che Alpiaz aveva nei loro confronti. Ma ancora una volta, OCCHIO AI FATTI, ed ecco alcune delle “perle” sostenute dal Consorzio proprio avanti al Tribunale di Brescia su tali presunti nostri obblighi e sullo Statuto : “Non può quindi che trattarsi di un utilizzo improprio del termine “delega” che nel linguaggio comune è spesso utilizzato come sinonimo di conferire un incarico negoziale e anche nello Statuto viene chiaramente utilizzato in tal senso.” (da pag. 7) “ I Comuni di Artogne e Pian Camuno non hanno mai aderito allo Statuto del Consorzio né nelle sue precedenti versioni né tantomeno nella sua ultima versione che è anzi stata definita sin dal principio come contraria, per alcuni aspetti, agli obblighi gravanti sul Consorzio medesimo in dipendenza delle Convenzioni di lottizzazione stipulate a suo tempo con Alpiaz srl e contenenti obblighi inizialmente gravanti sulla stessa e successivamente sui suoi aventi causa in quanto acquirenti di unità immobiliari nel comprensorio di Montecampione, ovvero i consorziati.” “Le obbligazioni a suo tempo assunte da Alpiaz spa si sono infatti trasferite ai suoi aventi causa (tutti gli acquirenti di immobili in Montecampione che partecipano obbligatoriamente al Consorzio) i quali non possono certo sottrarsi alle stesse in modo arbitrario.” “La particolarità dell’accordo esistente tra Comune e Consorzio sta nel fatto che quest’ultimo non riceve direttamente dal mandante tutti i mezzi necessari per creare e gestire i servizi in oggetto”) “Per quanto riguarda infine l’art. 4 dello Statuto relativo all’erogazione dei servizi su delega espressa o tacita dei Comuni medesimi che a parere di controparte avviene “senza vincolo od obbligo alcuno e dunque su base volontaria”, si ribadisce che si tratta di un’aggiunta dell’ultima versione dello Statuto che ha provocato la logica reazione dei Comuni che hanno preso le distanze dalla medesima, ricordando alla maggioranza che allora si trovava alla guida dell’associazione che la nuova versione dello Statuto in varie parti non rispettava gli accordi originari e per questo non poteva essere accettata dai Comuni stessi in quanto contraria “alle convenzioni a suo tempo sottoscritte.” ” Tutto ciò è ovviamente falso, per i motivi che tutti conosciamo e che qui riassumiamo : 1-La “delega tacita”, riportata nello Statuto non è affatto un incarico negoziale, in quanto nessuna negoziazione c’è stata tra Consorzio e Comuni, ma ciò che il Consorzio svolge, lo svolge autonomamente, per propria volontà e senza obblighi nei confronti di chicchessia. Delega tacita giuridicamente equivale a “mera tolleranza” da parte dei Comuni a che il Consorzio faccia le cose che fa. 2-I Comuni non hanno mai aderito allo Statuto perché non ne avevano il diritto, essendo lo Statuto un patto tra noi associati-consorziati, patto dal quale i Comuni sono esclusi. Il Consorzio agisce al di fuori di qualsiasi convenzione o “mandato” (…altra invenzione dell’attuale C.d.A. del Consorzio !) ed è assolutamente falso, ed anche questo giuridicamente escluso, che gli eventuali obblighi di Alpiaz possano ricadere sugli acquirenti delle unità immobiliari vendute loro da Alpiaz. In conclusione, ormai è chiaro dove vuole portarci questo consiglio di amministrazione : Pagina 1 di 2 - a caricare sul Consorzio e sui Montecampionesi tutto quanto i Comuni asseriscono che Alpiaz si sarebbe obbligata con loro a fare. È una ulteriore imposizione (oltre alle note IMPOSTE) che i Comuni, dopo il fallimento di Alpiaz, cercano di APPIOPPARCI attraverso questo C.d.A., e cioè attraverso coloro che loro stessi hanno messo a gestire il Consorzio. - Non solo vogliono continuare a godersi Imposte e Tasse, senza fare nulla di nulla, ma vorrebbero anche che noi consorziati ci occupassimo, A NOSTRE SPESE, di tutto il comprensorio, come faceva Alpiaz. E nel comprensorio, come sappiamo e come abbiamo già visto, ci mettono dentro anche gli impianti sciistici. Ripetiamo : …andatelo a dire a chi vuole comprare una casa a Montecampione, ma anche a chi cercherà di venderla, e comunque a chi dovrà continuare a pagare, pagare, pagare per questo loro vergognoso disegno opportunistico ! Noi, da tempo ormai, informiamo tutti circa la realtà di Montecampione e ci opporremo come sempre al mancato rispetto delle regole dello statuto e soltanto nell’interesse esclusivo di noi Montecampionesi ! Signori Montecampionesi, questo C.d.A. non si pone limiti, in questo momento sta anche preparando, insieme ai comuni, una nuova riforma dello statuto, di questo statuto, che a loro avviso ci protegge anche troppo, e nel nuovo statuto vorranno inserire tutti quegli obblighi, qui sopra descritti, che noi consorziati non abbiamo mai avuto, rendendo così impossibile la sopravvivenza di Montecampione. Vi chiediamo pertanto voler ben ponderare l’attuale situazione e di trarne le logiche conseguenze. 07/03/2015 IL COMITATO PER MONTECAMPIONE www.comitatomontecampione.it Pagina 2 di 2
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