Trimestrale dell’Associazione Italiana di Ingegneria Chimica news news Anno XVII - n.1 - gennaio/marzo 2014 Ingegneria chimica e innovazione Le tante opportunità di Horizon 2020 Organizzato da AIDIC sezione Centro, il Convegno “Opportunità per l’industria chimica e di processo nel programma Horizon 2020” ha fornito un’utile panoramica sul programma e sulle sue opportunità per la chimica e l’ingegneria di processo. AIDIC NEWS N.1 2014 1 news news H orizon 2020 è il più importante programma di Ricerca e Innovazione Europeo con quasi 80 miliardi di euro disponibili in sette anni (dal 2014 al 2020), oltre ai inanziamenti privati che il programma attirerà. Questo strumento inanziario implementa le Innovation Union e Europe 2020 lagship, iniziative che hanno lo scopo di assicurare la competitività europea a livello globale. Associando Ricerca ed Innovazione, Horizon 2020 sosterrà la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto nei settori ad alto valore aggiunto, assicurando la leadership industriale dell’Europa e affrontando le side sociali. Per questo, bisogna sostenere Foto Index Ltd anche sostenendo una produzione scientiica europea di alto livello, rimuovendo le barriere che ostacolano l’applicazione industriale delle soluzioni innovative e rendendo più agevole la collaborazione tra pubblico e privato. Un convegno a Roma Italia, e la necessità di incrementare la collabo- Il 4 marzo 2014 si è tenuto a Roma, nell’Aula del razione con partners europei per lo sviluppo di Chiostro di S. Pietro in Vincoli della Facoltà di nuove idee progettuali. Ingegneria di Roma La Sapienza, un Workshop Si sono quindi susseguiti, sotto la guida del Pre- organizzato da AIDIC sezione Centro su Hori- sidente del Comitato Organizzatore, la Dr.ssa zon 2020, il nuovo Programma Quadro Europeo Elisabetta Russo, una serie di interventi sia di inanziamenti per la Ricerca ed Innovazione. informativi sul nuovo programma che esempli- L’iniziativa si è svolta con il supporto dell’Uni- icativi di possibili progetti e delle modalità per versità la Sapienza di Roma e in collaborazio- proporre nuove idee progettuali. l’agenzia preposta dal MIUR alla diffusione del Sintesi degli interventi programma Horizon 2020 in Italia. Federchimica Ha iniziato i lavori la Dr.ssa Serena Borgna di e Unindustria Lazio hanno contribuito alla diffu- APRE fornendo una presentazione generale sul sione dell’informativa sull’evento tra le industrie programma Horizon 2020 e sulle aree di inte- del settore Chimico. resse per l’industria chimica e di processo, con Un’agenda ricca di interventi, con la partecipa- particolare attenzione sulle opportunità di inan- zione di relatori di grande esperienza in materia, ziamento presenti nel piano di lavoro del tema rappresentanti della ricerca e dell’industria, ha NMPB, nanotecnologie, materiali avanzati, bio- attirato un’ampia platea di interessati. tecnologie e trasformazione avanzate . Foto AGT International…. ne con APRE, Agenzia per la Ricerca Europea, I lavori sono stati introdotti dal Prof. Angelo Chianese dell’Università La Sapienza e dall’Ing. L’Ing. Alessandro Rufo di Labor ha illustrato il Antonio Razionale della sezione AIDIC Centro, programma SME Instrument, una nuova oppor- i quali hanno sottolineato l’importanza del pro- tunità in Horizon 2020 che supporta in particola- gramma per la realtà scientiica e industriale in 2 AIDIC NEWS N.1 2014 Alcuni momenti del Convegno su Horizon 2020 organizzato a Roma da AIDIC sez. Centro re la crescita delle Piccole e Medie Imprese e la AIDIC NEWS N.1 2014 3 news news Tutti pazzi per Horizon Difficile in queste settimane per le imprese ad alto grado di innovazione e per la comunità della ricerca scientifica italiana non sentire la chiamata di Horizon 2020, ossia del programma quadro per l’innovazione messo a punto dalla Ue per coordinare le attività di ricerca dei suoi 28 Stati membri, evitando dispersioni e frammentazioni di sapere. Uno strumento che, per i prossimi sette anni, apre un “orizzonte” di finanziamenti da quasi 80 miliardi (27 in più rispetto a quelli erogati, tra il 2007 e il 2013, dal settimo programma quadro) che potranno essere richiesti da università, enti pubblici, grandi aziende, PMI, start up, centri di ricerca e d’eccellenza. Un orizzonte, però, che richiede un approccio integrato e una sinergia di risorse non indifferente. La comunità scientifica italiana impegnata in una serie di incontri su tutto il territorio nazionale per unire gli sforzi e non perdere questa grande occasione. Si tratta di una chance che interessa anche a settori cruciali per la sostenibilità ambientale, come, per esempio, il riciclo dei rifiuti elettronici e il recupero di materie preziose. Bisogna dire che nonostante gli sforzi compiuti i Programmi Quadro del passato non hanno permesso all’Europa né di ridurre il divario con gli Stati Uniti né di fronteggiare l’ingresso nella competizione di posizioni di leadership di paesi come la Cina e la Corea. Con il documento Europa 2020 si è avviata una riflessione profonda, mossa dalla necessità di guardare ai risultati concreti in termini di capacità di sostenere la competitività dei sistemi produttivi europei e quindi alla crescita diffusa. L’Italia, rimasta negli ultimi 15-20 anni spesso ai margini del confronto sulle politiche comunitarie della ricerca e dell’innovazione, non si accontenterà di essere protagonista (come del resto è già avvenuto nel 2012, con apprezzabili risultati), ma si è dotata di uno strumento nuovo, Horizon 2020 Italia (HIT 2020), i cui obiettivi si possono scaricare su www.researchitaly.it/uploads/50/HIT2020.pdf Interessante osservare che HIT 2020 intende concentrare e specializzare le risorse su pochi temi strategici (chimica verde, scienze della vita, food industry, energie rinnovabili, tecnologie per la fabbrica intelligente aerospaziale, sistemi di trasporto), su cui lavorare per raggiungere condizioni di maggiore massa critica e ibridazione/osmosi tra imprese, università, enti di ricerca. E le eccellenze che contribuiscono a far conoscere nel mondo il made in Italy, dalla chimica verde alla farmaceutica, dallo studio dei materiali al biotech, dall’engineering ai costruttori di pompe e valvole. Horizon ci dice che dobbiamo guardare oltre e investire in innovazione, con un approccio integrato e interdisciplinare. C’è spazio per dare forma alle idee brillanti, ai prototipi e alle attività pilota, per favorire iniziative imprenditoriali e per stimolare la domanda di soluzioni innovative. A.G. creazione di posti di lavoro inanziando progetti L’intervento “Esperienze e prospettive della so- Egidio Zanin del CSM (Centro Sviluppo Materia- sperienza di RSE nell’ambito della governance del di innovazione di prodotto, servizio o processo. cietà di ingegneria nei progetti inanziati dall’UE“ li Roma) ha illustrato la progettualità relativa alle SET Plan e delle azioni di ricerca comunitaria cor- dell’ Ing. Emma Palo, di KT (Kinetics Techno- smart grid e il nuovo ruolo delle aziende energivore. relate, che possono fornire un modello per il coor- A seguire una presentazione della Dr.ssa Lui- logy) ha fornito una panoramica sulle attività di sa Tondelli del CNR sulla Strategia europea per KT pregresse e in corso nell’ambito dei progetti L’ingegner Renzo Coletti, di Walter Tosto, con il le Key Enabling Technologies (KET), ovvero la Europei, in particolare su tematiche quali solare suo intervento “Diffondere l’eccellenza per l’in- scelta di sei tecnologie abilitanti quali fonte es- termodinamico, produzione distribuita di idroge- novazione tecnologica“ ha fornito una panora- Nel corso della mattinata è stato consegnato all’ing. senziale di innovazione per il sistema Europa: no, produzione di bulk chemicals e fuels “verdi”. mica sullo sforzo aziendale della Walter Tosto Stefano Sansotta il premio per la tesi di Laurea negli anni recenti per l’acquisizione di tecnolo- Magistrale dal titolo “Estimation of kinetic data from micro/nanoelettronica, nanotecnologie, fotoni- AIDIC NEWS N.1 2014 politica industriale per altri settori quali la chimica. ca, materiali avanzati, biotecnologie industriali, Il Prof. Pierfrancesco Morganti, di MAVI Sud, gie di fabbricazione innovative, e ha illustrato batch cooling crystallization”, giudicata vincitrice del tecnologie di produzioni avanzate (“orizzontali”). ha condiviso la sua visione sulle “Opportunità di l’ambizione aziendale a mantenere e sviluppare concorso bandito dall’AIDIC Sezione Centro e dal sviluppo per le PMI attraverso i progetti di ricer- l’eccellenza tecnologica nel settore produttivo di Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Am- Il Dr. Pietro Gimondo del CSM (Centro Sviluppo ca”, illustrando l’esperienza di MAVI Sud, PMI riferimento, quindi dell’interesse a cogliere l’op- biente de ”La Sapienza” per l’anno 2013. Materiali) ha illustrato il Pogramma SPIRE (Su- nel campo cosmetico, e dei risultati ottenuti tra- portunità del programma europeo Horizon 2020. stainable Process Industries through Resource mite progetti inanziati a livello europeo. & Energy Efficiency), le possibilità per il settore 4 dinamento delle attività industriali, di ricerca e di Le presentazioni del convegno sono disponibili Per inire l’Ing. Romano Ambrogi, di GSE, ha par- sul sito www.aidic.it e www.aidiccentro.it chimico e una panoramica sulle calls in Horizon Il case study “Scheduling di produzione per l’ottimiz- lato di “Strategic Energy Technology Set Plan: Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segrete- 2020. zazione dei consumi energetici” presentato dall’Ing. esperienze italiane”, con alcuni esempi tratti dall’e- ria AIDIC: aidic@qmsroma.com AIDIC NEWS N.1 2014 5 news news di Alessandro Gobbi Convegno a Padova Ingegneria chimica e sostenibilità Si è tenuta all’Università di Padova la Conferenza “Attività dell’AIDIC e ruolo dell’Ingegnere Chimico in grandi progetti di rilevanza ambientale”. Il ruolo centrale dell’Ingegneria Chimica nel nostro Paese è confermato dal successo di due importanti progetti: lo sviluppo della tecnologia EST di Eni e il progetto Norilsk Nickel di Techint E&C. La raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (PV) in cui è sviluppata la tecnologia EST I l ruolo di AIDIC, Associazione tico, delle biotecnologie, dei materia- dustria energetica e chimica, dove estranea a inalità commercia- li, della sicurezza e dell’ambiente. opera nella maggior parte dei casi li, apolitica, a carattere tecnico/ Altro scopo istituzionale è la promo- l’ingegnere, servono a scaldarci, nu- Un convegno a Padova ne in maniera drastica di situazioni questo consiste il lavoro dell’ingegne- in R&D da parte delle oil companies Raffineria “zero fuel oil”, oltre che un gravi di inquinamento atmosferico, re chimico, che deve essere condot- e dei Centri di Ricerca ha subito ne- esempio di eccellenza del settore per convertendo un impianto inquinante to con consapevolezza delle norme, gli ultimi anni un certo rallentamento. le tecnologie impiegate e per la quali- scientiico, costituita a Milano nel zione della corretta percezione del trirci, farci muovere ed in generale a Per parlare di questi temi, si è tenuto in un impianto pulito. delle leggi e dei valori etici, fra cui Eppure, la crescita della domanda di tà e prestazioni dei carburanti prodotti. 1958, è quello di essere il riferimento ruolo dell’ingegnere chimico nella renderci la vita più confortevole. presso l’Università di Padova la Con- Sono due esempi reali ed attuali, ma quello della sostenibilità ambientale. energia, i temi legati alla sostenibilità La possibilità di raggiungere la con- dell’interesse congiunto, industriale e società, anche in riferimento al con- In realtà è proprio l’ingegnere che ferenza “Attività dell’AIDIC e ruolo se ne potrebbero presentare molti Lo sviluppo della tecnologia EST di e alla globalizzazione stanno cam- versione totale in middle distillates di accademico, nei campi dell’evoluzio- tributo positivo che la sua attività può con le proprie conoscenze e il pro- dell’Ingegnere Chimico in grandi pro- altri caratterizzati sempre dalla capa- Eni a Sannazzaro de’ Burgondi (PV) biando lo scenario nel business del- buona qualità aprirà nuove prospet- ne della tecnologia chimica e delle dare ad uno sviluppo sostenibile ed prio impegno è in grado di far sì che getti di rilevanza ambientale”. Oltre cità di progettare e realizzare impianti e il progetto Norilsk Nickel di Techint la raffinazione e introducendo nuove tive nel business della raffinazione: sue applicazioni industriali. al miglioramento dell’impatto am- le produzioni avvengano in maniera a spiegare nel dettaglio quali sono ed opere che permettono di rispar- E&C sono due esempi importanti. necessità. nell’upstream, consentirà un uso più Tra gli scopi istituzionali di AIDIC c’è bientale dell’industria italiana. sempre più sicura ed efficiente, con le attività di AIDIC, durante il Conve- miare energia, risparmiare risorse, Presso la raffineria di Sannazzaro de’ efficace di fonti di olio anche non quello diffondere tra i tecnici del ramo A volte infatti si percepisce l’ingegne- un minimo impatto sull’ambiente e gno sono stati presentati due esempi trasformare riiuti o scarti inquinanti Burgondi (PV), Eni ha avviato un im- convenzionale (greggi extrapesanti e le conoscenze tecnico-scientiiche e re, e in particolare l’ingegnere chimi- con il minimo utilizzo di risorse, e pratici di progetti che consistono nel- in prodotti con un signiicativo valore pianto che produrrà benzina e gasolio sabbie bituminose); nel downstream, i risultati dello sviluppo tecnologico co, in maniera negativa, associato che sa intervenire quando incidenti la produzione di prodotti di pregio, di mercato o in riiuti non pericolosi, EST a Sannazzaro: un landmark nella raffinazione senza generare coke o olio combu- consentirà l’utilizzo di feedstock an- e ingegneristico nei settori chimico, ad industrie inquinanti ed invasive, o cattive operazioni hanno creato un ad alto valore aggiunto, partendo da traducendo conoscenze teoriche in La raffinazione è un settore tecnologi- stibile. La tecnologia EST consenti- che a basso costo a ad alto tenore di petrolchimico, alimentare, farmaceu- dimenticando che i prodotti dell’in- impatto ambientale. materiali di scarto, oppure di riduzio- applicazioni pratiche e realizzabili. In camente maturo in cui gli investimenti rà al sito di Sannazzaro di diventare zolfonon economicamente sfruttabili 6 AIDIC NEWS N.1 2014 AIDIC NEWS N.1 2014 7 news news ulteriori sviluppi in questo settore tecnologico. Il processo Dual Catalyst è un’evoluzione di EST che parte da una considerazione semplice, almeno a Unità ausiliarie H2 100 kNm3/giorno SRU 160 t/giorno posteriori. Come detto prima, MoS2 attiva l’idrogeno ma non ha una sostanziale attività di cracking. In EST Unità della reazione di slurry (23000 bbl/giorno) Unità di upgrading - quindi il cracking è prevalentemente - di origine termica. Le conoscenze - pregresse indicano che i catalizzatori di cracking, che sono di natura acida, nelle condizioni del processo EST vengono rapidamente disattivati per avvelenamento di metalli (tramite le Nichel e Vanadio poririne presenti nella carica) e per formazione di coke. Control room L’intuizione che ha portato al sistema Dual Catalyst è stata sulla capacità del MoS2 inemente disperso di prevenire o quantomeno rallentare i pro- PTU cessi responsabili della disattivazione dei catalizzatori di cracking. Una I relatori del Convegno di Padova. Da sinistra: Giuseppe Bellussi, Domenico Elefante, Andrea Ferrera, Giorgio Veronesi, Pergiorgio Alotto, Alberto Bertucco, Giuseppe Maschio volta dimostrato questo concetto, è Layout del complesso di Sannazzaro stato possibile aprire la strada verso nuovi catalizzatori e verso una nuova utilizzando le tecnologie convenzio- aking. Queste cariche vengono con- di idroconversione in presenza di uno tecnologia in grado di aumentare l’ef- passaggio molto importante verso un nali (ad es. può essere utilizzato il gas vertite a LPG, nafta, kero e diesel con speciale catalizzatore a base di MoS2 icacia di EST in termini di conversio- utilizzo più efficiente delle risorse fos- naturale a basso costo prodotto dai una conversione superiore al 97% e e idrogeno autoprodotto partendo da ne per unità di volume e qualità dei sili. Il miglioramento della qualità dei campi a shale-gas). quindi a Sannazzaro si realizza per la gas metano. Prosegue Bellussi: “Nel prodotti. La tecnologia Dual Catalyst, residui pesanti attrverso l’idrogenazio- Inoltre, la messa a punto della tecno- prima volta la conversione totale del reattore il MoS2 è presente in forma ancora allo stadio di sviluppo, con- ne spinta, impatta anche sull’utilizzo logia EST potrebbe rendere più inte- barile a distillati medi senza sottopro- nano dispersa, sotto forma di singole sentirà di migliorare ulteriormente i dell’idrogeno. In sostanza l’idrogeno ressante il revamping di raffinerie di duzione di coke o fuel-oil. lamelle il cui diametro è di pochi nano- vantaggi tecnico-economici per la contenuto nel metano viene portato medie dimensioni, sempliicando lo Lo sviluppo di EST ha richiesto più di metri. La funzione principale svolta da conversione del fondo del barile a allo stato liquido durante il trasferimen- schema di processo e riducendo sen- 15 anni di R&D prima in laboratorio, questo materiale è l’attivazione dell’i- distillati di buona qualità. to al residuo pesante. sibilmente i costi energetici di impianto. poi in impianto pilota a San Donato Mi- drogeno molecolare, assicurando la La raffineria di Sannazzaro rimane lanese e poi su un impianto dimostrati- presenza di idrogeno attivo in tutto il Sviluppi futuri prezzo, come si ha negli Stati Uniti un punto di forza della divisione Re- vo collocato nella raffineria di Taranto. reattore. Per le sue proprietà chimi- Conclude Bellussi: “Al di là dell’evolu- a causa dello shale gas, può rende- ining & Marketing di Eni. Racconta L’attività di sviluppo è ancora in corso e che e morfologiche, questo catalizza- zione tecnologica che potrebbe deriva- re molto attraente questo processo. Giuseppe Bellussi, Senior VP R&S di ha l’obiettivo di mantenere e migliorare tore non è soggetto a invecchiamento re dall’attività di R&D ancora in corso, Questa tecnologia, potrà anche es- Eni Reining & Marketing: “A Sannaz- la tecnologia attuale attraverso inter- nelle condizioni di processo”. al completamento della validazione sere uno strumento utile per la raffi- zaro è stato costruito il primo impianto venti volti ad aumentare la semplicità industriale, la tecnologia potrà essere nazione europea, che oggi soffre per industriale EST da 23.000 barili/gior- operativa e a sempliicare, attraverso Il processo Dual Catalyst ceduta su licenza anche a soggetti gli elevati costi energetici, in quanto no di capacità. Le cariche per questo diversi stadi di ottimizzazione, lo sche- L’attuale tecnologia EST è un pun- esterni all’Eni. La possibilità di raggiun- potrebbe consentire di ridurre il con- impianto sono i residui pesanti di raf- ma complessivo di processo”. to di partenza, dal quale attraverso gere la conversione totale del barile a sumo energetico speciico, nella pro- ineria: il tar-vacuum e il tar da visbre- La tecnologia si basa su un processo nuovi progetti di R&D, si prevedono prodotti di buona qualità costituisce un duzione soprattutto di gasolio diesel”. 8 AIDIC NEWS N.1 2014 -H2C + CH2H H Molybdenite precursor La disponibilità di idrogeno a basso H2 H2 MoS2 Distillates (ArH + RH) H2S, MeSx Residue (Ar(Ar-R) Ar. + R. -H2C--CH2- Coke Schema del processo Dual Catalyst AIDIC NEWS N.1 2014 9 news Il sito metallurgico di Norilsk Nickel, dove si realizzerà l’impianto di abbattimento SO2 progettato da Techint E&C news Techint E&C e il progetto Norilsk Nickel A Norilsk, in Siberia Techint E&C sta • preparazione della Design Documentation (FEED con inclusione delle norme locali usato per ottenere i necessari permessi) da parte dei Russian Design Institutes, affrontando un progetto di enorme • ottenimento dei permessi autoriz- rilevanza ambientale, per il quale è zativi e di costruzione da parte delle stata messa a punto una soluzione Autorità locali. tecnologica innovativa e mai utilizza- Il recupero della SO2 è fatto con un solvente a base di poliglicoli dimetil eteri stabilizzati, in modo da tenere basso il consumo di vapore di rigenerazione 10 AIDIC NEWS N.1 2014 ta in precedenza su scala industriale. La scelta della tecnologia Si tratta della realizzazione di un im- La tradizionale tecnologia usata per pianto in grado di abbattere del 95% catturare la SO2 dai fumi è quella le emissioni di anidride solforosa in che, ossidando la SO2 a SO3, por- atmosfera. Il cliente è la società russa ta alla produzione di acido solforico Norilsk Nickel, importante produttore o di gesso. Date le enormi quantità mondiale di nickel, rame e palladio. di SO2 da catturare e la particolare Il sito metallurgico di Norilsk è uno rigide condizioni ambientali del sito dei più grandi centri mondiali di pro- (che si trova nei pressi del 70° pa- duzione di rame e nickel. La neces- rallelo Nord), entrambe le tecnolo- • la produzione diretta di H2S per sità di trattare i fumi di scarico dalla gie sono state da subito messe da via termica ha permesso di limita- mento del sistema. produzione ricchi di SO2 ha portato parte. re signiicativamante le dimensioni L’uso del modello così elaborato ha il Governo russo a implementare un Ci si è quindi indirizzati verso la pro- dell’impianto sia nella parte frontale consentito di progettare l’impianto programma di riduzione delle emis- duzione di zolfo elementare, che ri- (produzione H2S) sia nella parte di in sicurezza, permettendo anche sioni che ha coinvolto anche il mana- chiede la contemporanea presenza coda (reazione di Claus). Inoltre il di ricavare dati non disponibili dai gement della società Norilsk Nickel. di SO2 e H2S per poter operare la fatto di non dover produrre ingenti risultati delle prove pilota o dalla La fase di acquisizione del progetto reazione di Claus, nota e usata da quantità di CS2 come prodotto in- letteratura. è stata molto lunga e articolata, per lungo tempo in impianti chimici e di termedio per ottenere H2S da zolfo aiutare il cliente Nickel ad indivi- raffineria e di testa pozzo. è stato apprezzato dal cliente an- Il recupero dello zolfo in forma liquida duare la soluzione tecnologica più Nella quasi totalità dei casi, il com- che per motivi di sicurezza. Lo zolfo liquido prodotto dall’impian- adeguata; in fase di offerta si sono posto di partenza è H2S e SO2 viene unite la tecnologia dei licensors con ottenuta tramite la combustione par- Il modello termodinamico e cinetico verse maniere: le altre soluzioni di buona ingegneria ziale del gas che lo contiene: Data la complessità del sistema di • per mezzo di un sistema di granu- reazione e l’elemento di novità della lazione, il cui prodotto sono dei granelli che possono essere insaccati Due immagini del convegno di Padova L’impianto Data l’eleme deciso cinetic del e comprendere a fondo il comporta- A ques Politec modell rispetto riconos dati sp compre sistem to viene quindi solidiicato in due di- per fornire al Cliente una soluzione 2 H2S + 2 O2 → SO2 + 2 H2O + S completa. Nella reazione di Claus SO2 e H2S tecnologia stessa, si è deciso di ela- Il risultato della negoziazione ha reagiscono su un catalizzatore a borare un modello termodinamico e e trasportati via ferrovia o via nave; portato all’aggiudicazione per Te- base di allumina per dare zolfo: cinetico per poter interpretare il com- • per mezzo di un sistema di solidii- portamento del reattore termico e del cazione in blocchi di enormi dimen- chint E&C del lavoro complessivo 2 H2S + SO2 → 3 S + 2 H2O di FEED dell’impianto di processo, Le scelte tecnologiche proposte da waste heat boiler. sioni, sostanzialmente lasciando utilities e facilities, con la seguente Techint si sono rivelate vincenti per A questo scopo, in collaborazione solidiicare lo zolfo che viene colato suddivisione delle responsabilità: i seguenti motivi: con il Politecnico di Milano si è mes- in enormi casseforme all’aperto, • preparazione del BDEP (Basic De- • il recupero della SO2 tramite un sol- so a punto un modello i cui parame- per una capacità complessiva pari sign Engineering Package) da par- vente ha minimizzato il consumo tri sono stati ottimizzati, nel rispetto a 3 milioni di tonnellate te dei licensors, energetico dell’unità nel suo com- dei dati cinetici già noti e general- Dallo stoccaggio in blocchi, lo zolfo • preparazione del FEED (Front End plesso e ha permesso di ridurre la mente riconosciuti come validi, in può essere ridisciolto e trasferito ai Engineering Documents) da parte formazione di prodotti di degrada- modo da riprodurre i dati sperimen- granulatori in modo da poter essere di Techint, zione, tali ottenuti dalle varie prove pilota insaccato e trasportato. L’uso d proget tranqu dis letterat In collaborazione con il Politecnico di Milano è stato un modello termodinamico e cinetico per studiare il comportamento del reattore termico e del waste heat boiler AIDIC NEWS N.1 2014 11 news news di Alessandro Gobbi Una sinergia importante RINA investe sul CSM La partnership consente al Gruppo RINA di ampliare la propria gamma di competenze e al Centro Sviluppo Materiali, eccellenza italiana nell’innovazione tecnologica, di svilupparsi nei mercati internazionali, con incrementi di fatturato, produttività e posti di lavoro. I Cesare Murgia, Vice Presidente di CSM 12 AIDIC NEWS N.1 2014 l RINA, azienda di certiicazione controllo del Centro Sviluppo Mate- le aziende italiane la soluzione più Vesuvius, Arvedi, SAIPEM, Polo Tec- Presidente e Amministratore Delega- e servizi che opera a livello in- riali e lo consolida nel proprio Grup- efficace per competere con le multi- nologico Industriale Romano, ACEA to. Alla Vice Presidenza arriva Cesare Nuovi mercati per il CSM ternazionale in numerosi settori po, proiettando il fatturato atteso dal nazionali che detengono oggi le mag- e AMA). Infatti, l’obiettivo del CSM è Murgia, già General Manager Europa “Il nostro inserimento nel RINA”, ha industriali (navale, ambientale, piano di sviluppo a oltre 330 milioni di giori quote di mercato a livello inter- potenziare ed espandere la propria Centrale e Orientale del RINA. dichiarato a sua volta Mauro Pontre- energia, infrastrutture e trasporti) ha euro. nazionale”. attività di ricerca applicata mantenen- “Le preziose attività che ricercatori moli, Amministratore Delegato del acquisito la maggioranza assoluta “L’ingresso di CSM nel RINA rappre- do inalterati la missione aziendale, e ingegneri del CSM svolgeranno in Centro Sviluppo Materiali, “ci fornisce del Centro Sviluppo Materiali, centro senta un importante passaggio nella l’enorme bagaglio tecnico-scientiico sinergia con il RINA”, ha proseguito risorse inanziarie e capacità di pe- di eccellenza della ricerca sui mate- nostra strategia di crescita a lungo (oltre 800 brevetti nel corso della sua Ugo Salerno, Presidente e Ammi- netrazione nei mercati internazionali, riali e relative tecnologie applicative. termine, mirata a catalizzare le stra- Energia e offshore, opportunità di sviluppo storia) e il patrimonio culturale dei pro- nistratore Delegato del Gruppo, a che sono indispensabili per promuo- L’operazione, illustrata nel corso della ordinarie competenze nazionali, com- L’aumento di capitale si inquadra in pri ricercatori. Tutti i precedenti azio- margine della riunione del CdA, “ci vere la nostra attività a livello globale. prima riunione del nuovo Consiglio di plementari a quelle già consolidate”, un’operazione di partnership fra le nisti del CSM manterranno la parteci- consentiranno di ampliare i nostri ser- I ricavi del CSM già provengono per Amministrazione, prevede un’iniezio- ha dichiarato Ugo Salerno, Presi- due aziende, supportata dagli azioni- pazione nel nuovo assetto azionario. vizi e di crescere più velocemente nei il 45% dall’estero e per oltre il 20% ne di capitali di 4 milioni di euro a fron- dente e Amministratore Delegato del sti del Centro Sviluppo Materiali (Te- Ai vertici del Centro Sviluppo Materiali Paesi in rapido sviluppo, in particolare da Paesi extra europei. In particola- te di una quota azionaria del 50,5%. RINA. “Siamo certi che l’applicazione naris Dalmine, Acciai Speciali Terni, sono stati riconfermati Roberto Zocchi nei settori energia e offshore, contesti re, nei mercati in rapida crescita vi è Il RINA diventa, quindi, l’azionista di di questo modello di sviluppo sia per Finmeccanica, Fincantieri, Tenova, e Mauro Pontremoli, rispettivamente che presentano ottime opportunità”. un’enorme domanda di tecnologie Mauro Pontremoli, Amministratore Delegato di CSM AIDIC NEWS N.1 2014 13 news Prova di fatica a caldo ad alta frequenza (140 Hz) news avanzate sui materiali. In particola- po dei materiali, in particolare acciaio, novazione è continua: le oil & gas del componente nelle condizioni di re, in Turchia, Cina e India dove la leghe metalliche, leghe e rivestimenti companies ci richiedono spesso di esercizio”. domanda riguarda principalmente speciali. L’approccio multidisciplinare allargare la inestra applicativa dei i settori della produzione e impiego consente al Centro di coprire l’intero materiali e/o di sviluppare varianti di Nuove opportunità dell’acciaio e delle leghe metalliche. arco del processo di innovazione, prodotto, in funzione delle speciiche dal Waste Management Nell’ultimo quinquennio, il CSM ha dalla metallurgia alla chimica isica di applicazioni richieste spesso det- Di grandi prospettive è l’attività di mantenuto i suoi ricavi intorno ai 30 processo, ino all’applicazione inale a tate da condizioni ambientali molto Waste Management o Waste Valori- milioni di euro l’anno. L’integrazione livello industriale. severe (ad es. acque più profonde, zation in cui CSM sta operando con con il RINA permetterà di espandere Ci racconta Mauro Pontremoli, Ammi- temperature successo, anche con sue tecnologie velocemente l’attività del CSM in que- nistratore Delegato di CSM: “Le pa- orizzontali, ecc). proprietarie. In particolare: sti e altri mercati, grazie alla diffusa role chiave che descrivono l’attività di CSM dispone nei suoi 25 laboratori di il luff è la parte non metallica delle rete commerciale. Quindi, potremo CSM sono Innovazione, Tecnologia, strumentazione all’avanguardia per auto rottamate ed è un riiuto che va sfruttare pienamente il nostro capitale Materiali. Ci piace pensare a CSM tutte le prove da effettuare sui ma- messo in discarica speciale. CSM ha di competenze, il portafoglio brevetti come un fornitore di soluzioni tecnolo- teriali. Da segnalare un microscopio sviluppato per un rete di imprese nel e le soluzioni innovative, come quelle giche innovative nell’articolato settore elettronico a trasmissione (TEM) con Cremonese, guidata dal Gruppo Ar- nel settore dei componenti avanzati dei materiali per l’industria. un potere risolutivo dell’ordine dei vedi, un processo di piro-gassiicazio- per l’offshore e nelle tecnologie di va- In molti settori industriali i breakthrou- nanometri, ma anche impianti che ne in grado di trasformare il luff in un lorizzazione dei riiuti industriali”. gh tecnologici dipendono molto dallo ci permettono di testare l’affidabilità gas sintetico (syngas) ad alto potere Il materiale come breakthrough tecnologico Prova di trazione in ambiente inerte ad elevata temperatura Stazione per prove di tenso-corrosione ad alta pressione e temperatura 14 AIDIC NEWS N.1 2014 elevate, trivellazioni sviluppo di nuovi materiali speciici per l’applicazione richiesta. La disponibilità di materiali performanti in relazione a una speciica applicazione spesso Il CSM, che ha da poco festeggiato i determina se è opportuno introdurre 50 anni di attività, impiega circa 300 un’innovazione o meno, e questo è ricercatori e tecnici, di cui il 68% sono uno degli ambiti in cui il CSM dà il suo laureati (per lo più ingegneri, chimici e contributo. isici), per un fatturato di 31 milioni di Ecco perché nell’ambito dell’innova- euro. Fondato nel 1963 come Centro zione, cerchiamo di coprire tutti gli Sperimentale Metallurgico dalle prin- aspetti: non solo l’innovazione di pro- cipali imprese siderurgiche dell’epo- cesso di produzione dei materiali, ma ca, nel 1987 cambia denominazione anche l’innovazione di prodotto, con in Centro Sviluppo Materiali. lo sviluppo di varianti ad hoc per uno Gli interventi e le competenze, tipiche speciico materiale e l’individuazione di un centro corporate della grande in- di nuove applicazioni per un dato ma- dustria pubblica, vengono sviluppati e teriale ino al componente inale. dilatati verso nuovi campi di materiali, Ad esempio, il passaggio della tem- prodotti e tecnologie. Privatizzato dal peratura di esercizio di una centrale 1996, il CSM espande la propria at- termica da 600 a 700 °C porta enor- tività dal tradizionale settore metallur- mi vantaggi in termini di efficienza del gico e dell’acciaio ai settori Oil & Gas, processo e riduzione delle emissioni aerospazio, meccanica e trasporti, di CO2. Nello speciico, la sostituzio- energia e ambiente e diviene un inter- ne degli acciai tradizionali usati per locutore a livello internazionale. rotori e parti calde con leghe base ni- Attualmente il CSM è un centro di ri- chel speciicamente sviluppate, è un cerca applicata che elabora soluzioni fattore decisivo di grande importanza. tecnologiche all’avanguardia nel cam- In ambito offshore la richiesta di in- CSM: OLTRE 50 ANNI D’ECCELLENZA Il Centro Sviluppo Materiali ha sede a Castel Romano (Roma) con unità di ricerca diffuse sul territorio nazionale (Pula, Terni, Dalmine, Pomigliano d’Arco e Lamezia Terme). È soggetto protagonista della rete R&D nazionale e gestisce progetti di ricerca e innovazione della Comunità Europea, con un ruolo importante nel programma europeo Horizon 2020. L’attività del Centro Sviluppo Materiali copre l’intera filiera dell’innovazione nel settore dei materiali e delle tecnologie correlate. Le principali competenze e relativi servizi riguardando vari ambiti: • processi di produzione dei materiali (cicli liquido/solido, trasformazione e trattamento a caldo e a freddo); • sviluppo nuovi prodotti, miglioramento qualità (acciai al C, microlegati e speciali, superleghe, leghe leggere, leghe intermetalliche, ceramici); • comportamento dei materiali (acciai, leghe speciali e ceramici) per componenti per l’alta temperatura; • tecnologie avanzate di fonderia; • processi/tecnologie di trasformazione da semi-prodotto a componente (formatura a caldo e a freddo, saldatura, giunzione, ecc.); • ingegneria delle superfici e tecnologie di rivestimento; • simulazione, automazione e controllo di processo; • integrità strutturale ed affidabilità di componenti e sistemi in condizioni critiche di esercizio; • sviluppo e qualificazione di componenti critici; • tecnologie ambientali per la valorizzazione industriale dei sottoprodotti e il recupero energetico; • tecnologie della combustione. www.c-s-m.it In alto: fasi di preparazione di campioni metallografici A destra: cella elettrochimica per prove di tenso-corrosione in ambiente H2S AIDIC NEWS N.1 2014 15 news Il microscopio elettronico a trasmissione (TEM) caloriico, che, opportunamente trat- lavorando per la realizzazione del tato a valle, può essere utilizzato per primo impianto su scala industria- la produzione di energia elettrica; le, in grado di produrre energia dal • la pirogassiicazione trova appli- plasmix, sulla base di risultati molto cazione anche nella valorizzazio- incoraggianti di prove su impianti ne di alcune materie plastiche, il pilota realizzati ad hoc da CSM; cosiddetto plasmix, materiale rica- • altra tematica interessante è il re- vato dalla selezione, trattamento cupero da riiuti industriali di ele- e miscela industriale di plastiche menti come il vanadio o il molibde- eterogenee derivate dal riciclo di no, che possono essere reimpiegati materiali da per la produzione di acciai e leghe raccolta differenzia- ta. Con Conai e Corepla CSM sta metalliche. RINA, da sempre al servizio dell’industria Il RINA è un gruppo multinazionale che fornisce servizi di verifica, certificazione, valutazione di conformità, classificazione navale, valorizzazione ambientale, test di prodotto, supervisione e qualifica dei fornitori, formazione e consulenza ingegneristica attraverso una vasta gamma di industrie e servizi. Il RINA opera attraverso una rete di società dedicate ai diversi settori: Shipping, Energia, Infrastrutture e Costruzioni, Logistica e Trasporti, Ambiente e Qualità, Agroalimentare e Sanità, Finanza e Pubbliche Istituzioni, Business Governance. Con circa 290 milioni di euro di attività attesi per il 2013, oltre 2200 risorse, 150 uffici in 53 Paesi nel mondo, il Gruppo è oggi in grado di rispondere alle esigenze dei propri clienti ed è allo stesso tempo riconosciuto quale interlocutore autorevole presso le principali Organizzazioni internazionali, contribuendo da sempre allo sviluppo di nuovi standard normativi. Abbiamo rivolto alcune domande a Cesare Murgia, già General Manager Europa Centrale e Orientale del RINA e oggi Vice Presidente del CSM. Quali sono stati i motivi di business strategico che hanno portato a questa importante acquisizione? Il motivo principale sta nella forte complementarietà tecnologica tra il Gruppo RINA e CSM, basata su una scelta di know-how e di mercati. Colonna indipendente all’interno del Gruppo, CSM offre una serie di prospettive strategiche che prima sarebbero state impensabili. Le altre “anime” del Gruppo sono quella dell’engineering (completamente riorganizzata sotto il marchio D’Appollonia, la cui acquisizione risale a pochi anni fa) e l’area TIC (Testing, Investigtion and Certification activities), che è quella più tradizionale del Gruppo e che raccoglie le attività certificative, di ispezione e testing (che provengono dal know-how acquisito dal settore navale). Chiaramente queste tre “anime” lavoreranno in completa sinergia all’interno del Gruppo. CSM ha profonde competenze di processo/prodotto sui 16 AIDIC NEWS N.1 2014 materiali innovativi, in particolare dell’area steel, che sono molto importanti anche per offrire il giusto prodotto all’utilizzatore finale. In che modo le attività di CSM potranno essere utili per sviluppare i business di RINA sui mercati internazionali? È importante che CSM continui a fare bene le sue attività di R&S sui materiali e le tecnologie, e questo è un aspetto focale anche nell’ottica di sviluppo strategico dei business di RINA. Faccio un esempio: noi oggi stiamo entrando, grazie anche a partnership mirate, nel settore del 3D Manufacturing e del 3D Printing per vari settori industriali (ad es. il Power, l’aeronautico, l’industria di processo) e CSM ha una profonda conoscenza nella generazione di manufatti da materiali e processi innovativi. Nel campo dell’engineering, CSM, insieme a D’Appollonia, può offrire a RINA anche una serie di servizi molto importante, tra cui ricordo: • Servizi di Asset Integrity Management, ovvero analisi diagnostiche sugli asset critici di un impianto, per garantirne una corretta manutenzione e le più alte produttività, affidabilità e sicurezza; • l’attività di Waste Management, eccellenza in CSM, può essere usata con successo per la gestione dei rifiuti pericolosi e/o degli scarti di lavorazione; • nel campo della certificazione di prodotto, i laboratori di CSM possono offrire tutto il supporto analitico e le facilities di testing. CSM ha intenzione di rafforzare il suo ruolo di player globale e intende espandere la propria attività sui mercati internazionali: al momento i paesi più interessanti sono Cina, India e Turchia, ma anche USA, Brasile, alcuni Paesi dell’Est, Emirati Arabi. In questo senso la presenza di RINA potrà dare un contributo importante per accelerare questo processo. www.rina.org/it news I prossimi eventi CALL for PAPERS lian st, from Invitation & call for papers to IConBM The Italian Association of Chemical Engineering BIOTECH WORKING GROUP II NN VV II TT AA TT II OO NN & & C P AA PP EE RR SS C AA LL LL FF OO RR P into ge under the the INDUSTRIAL BIOTECHNOLOGY well-known the of o a ical be be SON International Congress on BIOMASS 4-7 May 2014, Florence, Italy Promoted and Organized by The Italian Association of Chemical Engineering for ROMA, Italy 8-11 June, 2014 Promoted and Organised by : The Italian Association of Chemical Engineering INTERNATIONAL CONFERENCE AIDIC Working Group for Safety and Environment in Process Industry www.aidic.it/iconbm W C .. II TT // II B C2 W .. A D II C WW B II C WW A II D 2 00 11 44 Success based on exploitation brea biotechnolo of industri interpretation. The bioscie applie In this cont molecula nanote p enzyme te pro scree will be indu marin 13 - 16 aprile 2014 4 - 7 maggio 2014 8 - 11 giugno 2014 28 settembre / 2 ottobre Bologna – Italia Firenze - Italia Roma – Italia Chia (CA) - Italia CISAP6 iconBM IBIC2014 10th ESEE 6th International Conference International Conference International Conference European Symposium on Safety and Environment on Bio Mass on Industrial Biotechnology on Electrochemical Engineering http://www.aidic.it/iconbm/ http://www.aidic.it/ibic2014/ http://www.10thesee.it/ in Process & Power Industry www.aidic.it/cisap6/ In ricordo di Gino Pagano È con grande dispiacere che appren- presidente dell’ANIC e di Coordina- Petroleum Co., che lo avevano pro- diamo della recente scomparsa di tore del settore chimico e nucleare gettato con gli uffici tecnici dell’ANIC. Gino Pagano, un grande ingegnere dell’ENI. Pagano è stato presidente di AIDIC chimico e direttore di stabilimento Importante ricordare che Gino Pa- e negli Anni 80 ha fatto parte del all’Eni e anche una persona davvero gano, insieme ad Angelo Fornara, fu Comitato scientiico Eni per la ricer- speciale. colui che sotto la guida di Mattei av- ca. Fu inoltre il primo a realizzare Nato a Napoli nel 1921, dove si lau- viò la costruzione dello stabilimento su scala industriale la produzione di reò con lode in ingegneria chimica ANIC di Ravenna, che divenne ben eteri alchilici da destinare come ca- nel 1944, Pagano fece l’apprendista- presto uno dei più grandi impianti rica antidetonante alla produzione di to nella fabbrica Montedison di Ba- chimici d’Europa. Il complesso pe- benzine senza piombo. Il Presidente, il Consiglio Direttivo e i gnoli e nel 1951 fu assunto a Milano trolchimico utilizzava il gas metano È stato anche l’autore di un libro im- soci tutti di AIDIC esprimono al iglio dall’ANIC. Nel 1953, con la nascita rinvenuto dall’AGIP nella Pianura portante: il suo “Proilo storico dell’in- Attilio le più sentite condoglianze per dell’ENI, l’ANIC venne incorporata Padana e al largo del litorale di Ra- dustria chimica” rimane un testo fon- la scomparsa, nel ricordo del suo im- nel nuovo ente: fu in quel momento venna, il quale per la prima volta fu damentale per comprendere come pegno all’interno dell’Associazione. che Pagano ottenne l’assenso di En- impiegato come materia prima per si è evoluta l’industria chimica ino rico Mattei, primo Presidente dell’E- la fabbricazione di prodotti chimici. ai giorni nostri, testimonianza di una Gli associati interessati possono ni, al progetto di ripresa della produ- La costruzione del complesso fu vita vissuta per tanti anni a contatto ritirare il libro di Gino Pagano zione di gomme sintetiche in Italia. realizzata nel giro di due soli anni, con l’industria chimica e l’ingegneria Proilo storico dell’industria chimica All’interno di ENI, Pagano ha percor- sorprendendo il mondo industriale d processo e lascito molto signiicati- (Aracne, 2007, 256 p., so le tappe più signiicative della sua italiano perino i tecnici americani, vo delle sue esperienze professionali ISBN-13 978-8854806771) carriera, assuemendo le cariche di affiancati dalla licenziataria Phillips e umane. direttamente in AIDIC AIDIC NEWS N.1 2014 17 le paginenews dell’AIDIC news di Giuliana Taglieri e Benito Felice Nuove sintesi Anche la calce diventa nano Basata sull’uso di una resina a scambio ionico, è stata messo a punto una nuova procedura di sintesi di nanoparticelle di idrossido di calcio in sospensione idroalcolica (nanolime). Con questo metodo si ottengono nanoparticelle altamente cristalline in tempi molto veloci. Vista dall’alto dell’Università dell’Aquila L a calce è uno dei materiali Grazie alla conversione di idrossido te affine con il substrato calcareo e più antichi e largamente di calci in carbonato di calcio, infatti, supericiale di materiali lapidei. Le nanoparticelle di Ca(OH)2 utilizzati da sempre dalle i trattamenti con idrossido di calcio Tuttavia, alcuni aspetti critici relativi profondità di penetrazione in zone Tuttavia oggi l’uso della calce non l’acidità dei terreni; in agricoltura, delle nanoparticelle di idrossido di danneggiate (meno limitazioni do- è incentrato solo sui Beni Culturali, unita al solfato di rame, come anti- calcio, il comportamento colloidale Per migliorare i trattamenti con vute alle dimensioni delle particel- bensì gioca un ruolo molto impor- crittogamico; in odontoiatria come e l’elevata reattività sono un fattore più grandi civiltà di tutto sono stati spesso utilizzati per pro- ai trattamenti con calce macrosco- la calce, sono state introdotte nel le), alta reattività e reazioni molto tante in altre applicazioni industriali, medicamento e fondamentale per l’abbattimento di il mondo. Gli usi tradizionali della teggere le superici dall’ambiente, pica sono ben evidenti (ridotta pro- 2001 le nanoparticelle di idrossido veloci carbonatazione), ad es. nell’industria petrolchimica nell’endodonzia; nell’industria far- gas acidi provenienti da sistemi di calce (murature, intonaci, vernici, quindi dalle condizioni atmosferi- fondità di penetrazione, l’eccessiva di calcio in sospensione idroalco- elevata purezza e composizione per produrre additivi per lubriican- maceutica per preparare sali di cal- scarico o da camini industriali. I si- pavimenti, ecc) sono rimasti pres- che, o come consolidante. Questi quantità di acqua utilizzata nei trat- lica (nanolime) principalmente nel deinita. ti; per la produzione dello stearato cio e magnesio o nano-carbonati. stemi di captazione “a secco” attual- soché gli stessi ino al XX secolo, usi sono giustiicati dalla completa tamenti , concentrazione di legante e settore della Conservazione dei Nanoparticelle di calce sono impie- di calcio; per la neutralizzazione e Altra applicazione importante riguar- mente in uso nell’abbattimento di ino a quando la calce ha iniziato a compatibilità chimica del prodotto di il processo di carbonatazione incom- Beni Culturali. Le nanoparticelle gate con successo su dipinti murali, l’assorbimento di inquinanti; per il da il trattamento dei fumi di scarico gas acidi presente nei fumi di scari- prendere piede in applicazioni nel reazione, ovvero il carbonato di cal- pleto di quest’ultima) rappresentava- di idrossido di calcio presentano stucchi e affreschi; ristrutturazioni di trattamento dell’acqua usata nell’in- di inceneritori e centrali. In quest’ul- co prevedono infatti la nebulizzazio- campo del restauro. cio, che risulta essere perfettamen- no limiti indesiderati e ostacoli. infatti i seguenti vantaggi: elevata superici architettoniche. dustria alimentare; per correggere timo caso infatti l’elevata reattività ne di una base (tra cui NaOH, CaO, 18 AIDIC NEWS N.1 2014 (come nei sottofondi AIDIC NEWS N.1 2014 19 news news Ca(OH)2, NaHCO3) direttamente ne acquosa di idrossido di sodio ad nel lusso dei fumi. La reazione di una di cloruro di calcio, quest’ultima neutralizzazione dell’acidità dei fumi mantenuta a temperatura elevata, comporta la formazione di preci- attraverso eventuale uso di tensio- pitati salini (NaCl, Na2SO4, CaCl2, attivi o solventi organici. Il precipita- considerando la capacità di rigene- CaSO4, ecc…) recuperabili e dispo- to ottenuto deve essere poi lavato razione della resina a scambio ioni- nibili per un’eventuale puriicazione per rimuovere fasi secondarie o co, il processo può essere applicato e riutilizzazione. prodotti utilizzati nella sintesi (clo- per produrre grandi quantità di pro- ruro di sodio, tensioattivo, solventi dotto. Sintesi complesse e con scarse rese organici). [1] Volpe R, Taglieri G, Daniele V, do di calcio vedono una produzione Sintesi con resina a scambio ionico molto limitata a causa dei metodi di Tale limitazione è stata superata da means of ionic exchange resins, sintesi che non permettono una pro- una nuova procedura di sintesi ba- Priority duzione su grande scala, a causa sata sull’uso di una resina a scam- IB2013/056195. di sintesi spesso molto complicate bio ionico. Questa nuova sintesi è capaci di produrre una quantità di stata presentata e messa punto dal La Prof. Giuliana Taglieri è Profes- prodotto molto limitata. dipartimento di Ingegneria Industria- sore Associato in Scienza e Tecno- Queste nanoparticelle infatti sono le e dell’Informazione e di Economia logia presso l’Università de L’Aqui- sintetizzate principalmente da un dell’Università degli Studi dell’Aqui- la (mail: giuliana.taglieri@univaq.it) processo di precipitazione chimica la, tale metodo consente di produrre Benito Felice è Dott. in Ingegneria mediante aggiunta di una soluzio- a temperatura ambiente e partendo Chimica e lavora presso l’Universi- Tuttavia, le nanoparticelle di idrossi- Immagine TEM di una particella di nanocarbonato Alcuni particolari del laboratorio in cui sono state messe a punto queste nanoparticelle Del Re G, A process for the synthesis of Ca(OH)2 nanoparticles by RM2011A000370, PCT/ tà degli Studi dell’Aquila (mail: felice.ing@gmail.com). Immagine TEM di un nanolime in forma esagonale Immagine TEM di una nano gabbia di carbonato 20 AIDIC NEWS N.1 2014 Spettro cristallino delle particelle (in polvere) di nanocalce e nano-carbonati ottenuti per diffrazione ai Raggi X (strumento: PANalytical X’Pert PRO da reagenti economici e rinnovabili, Inoltre gioca un ruolo molto impor- una nanocalce pura e cristallina in tante nella produzione di nano- cui le particelle di Ca(OH)2 sono in- carbonati di calcio in soluzione e feriori a 100 nm e posseggono una in sospensione. Tale processo per capacità di diffusione notevole, un la produzione di nanoparticelle può aspetto colloidale ed una elevata essere inoltre facilmente scalabile reattività. Il procedimento proposto, da laboratorio a scala industriale basato su un processo a scam- per produrre grandi quantità di na- bio ionico, supera le limitazioni dei nocalce per essere utilizzata da metodi precedenti, consentendo di sola o come prodotto additivo per ottenere nanoparticelle di Ca(OH) trattamenti di vario tipo (come sopra altamente cristalline in tempi mol- elencato), oppure prevalentemente to veloci (pochi minuti) evitando in settori in cui è richiesta una calce inoltre di ricorrere a fasi intermedie con dimensioni nanometriche e al- di lavaggio o peptizzazione della tamente reattiva. sospensione e quindi non richiede Da analisi di caratterizzazione, le passaggi intermedi per eliminare particelle di nanocalce hanno mo- composti indesiderati (non presenta strato alta reattività, già in condizio- sottoprodotti). [1] ni di bassa umidità relativa. Inoltre, AIDIC NEWS N.1 2014 21 news news campagna 2014 L’ iscrizione ad AIDIC non è aper- Stringere nuovi contatti ta esclusivamente agli ingegneri Essere soci AIDIC signiica anche maggiori op- residente nelle città sedi AIDICo nelle imme- chimici, ma a tutti gli interessati portunità di incontro e scambio con le aziende diate vicinanze, a ricevere al proprio domi- alla diffusione ed allo sviluppo consociate , i professionisti del tuo stesso setto- cilio tramite spedizione con spese a proprio re, di persona o attraverso i social networks. carico di euro 7,00 da aggiungere alla quota del settore dell’ingegneria chimica in senso AIDIC: un’iscrizione con tanti vantaggi lato. Tra gli Associati si annoverano infatti: 4) a ritirare di persona - oppure, qualora non di iscrizione - un volume omaggio a scelta studenti, tecnici, manager, docenti e consu- Vantaggi economici lenti. Diventare socio AIDIC portata a molti La tessera AIDIC ti mette nelle condizioni di concreti vantaggi. accedere a sconti e promozioni riservati ai soci - per gli iscritti annuali 2014 su materiali di studio e iniziative di settore quali Handbook Of Chemistry and Physics - Edizio- Incrementare e migliorare le proprie prospettive congressi e convegni. In particolare la partecipa- ne 2008 CRC professionali zione ai Congressi AIDIC comporta l’iscrizione a Hydrogen from Waste and CO2 Sequestration Fare parte della nostra community di professio- titolo gratuito all’anno successivo, alle condizioni di M. Tellini nisti dà autorevolezza al tuo proilo professionale speciicate di volta in volta. Valutazione di impatto odorigeno di P. Centola e pone in evidenza il tuo standing nel momento L’iscrizione ad AIDIC comporta la possibilità di et. alt. in cui ti inserisci nel mondo del lavoro o intendi scegliere un libro omaggio fra una lunga lista Guida al dimensionamento delle Valvole di Si- affrontare nuovi passaggi nel tuo percorso profes- di titolo d’interesse, tra cui anche le piattaforma curezza di G. Mulè sionale. elettronica della prestigiosa casa editrice Else- Value of Innovation di A. F. Marsala et. alt. vier, l’accesso alle pubblicazioni di AIDICpedia, Prontuario dell’Ingegnere di A. Guadagni Prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro tra cui il Process Engineering Manual. Nel caso Proilo storico dell’Industria Chimica di G. Pa- AIDIC fornisce ai giovani laureandi e neolaure- di iscrizione biennale esiste la possibilità di sele- gano ati una visibilità vis a vis le aziende consociate zionare anche il Perry, lo storico manuale dell’In- La Simulazione Dinamica di Processo di S. Si- ed attraverso le sue iniziative di formazione mi- gegnere Chimico. gnor et. alt. rata, li supporta nell’identiicazione e selezione Esiste poi la possibilità di un’iscrizione congiunta L’ Analisi dei Rischi di N. Piccinini et. alt. del proilo professionale in vista dell’ingresso alla Società Chimica Italiana (SCI) ed all’Asso- Fasi della Realizzazione di G. Zerboni nel mondo del lavoro, e fornisce loro gli stru- ciazione Italiana par l’Automazione (ANIPLA), a Sicurezza nella Realizzazione di G. Zerboni menti più idonei per proporsi in maniera effica- condizioni di favore. Storia delle società italiane di ingegneria e im- ce alle aziende. Speciale studenti: le tariffe annuali e biennali per piantistica a cura di V. Cariati, S. Cavallone, E. tra i seguenti: gli studenti sono particolarmente vantaggiose, in Maraini, V. Zamagni Accedere a formazione quanto godono di uno sconto speciale pensato È inoltre disponibilie la password per accedere e aggiornamento permanenti per aiutare i giovani che non hanno ancora a di- ai 17 testi scientiici online tramite piattaforma Attraverso i corsi, i seminari, i workshop di AIDIC sposizioni mezzi economici propri. Elsevier. Ogni Associato ha diritto: - per gli iscritti biennali 2014 1) alla tessera annuale AIDIC comprendente il volume Handbook Of Chemical Engineering - Essere costantemente aggiornati su quanto EFCE-passport, che dà la possibilità di essere Perry 8th edition oppure due fra i testi soprain- avviene nel mondo dell’ingegneria chimica e equiparati a tutti i soci delle altre associazioni dicati dell’industria di settore europee federate nell’EFCE per gli sconti e le AIDIC garantisce un’informazione costante, pre- facilitazioni nella partecipazione a manifesta- Le quote di iscrizione ad AIDIC per il 2014 pre- cisa e aggiornata sul tuo settore di competenza, zioni organizzate in Europa e nel mondo vedono anche per quest’anno agevolazioni per e quelli organizzati dagli altri enti di settore con cui l’associazione è collegata. attraverso un network completo di sistemi di comunicazione: il nostro sito, le nostre pagine FB e Linkedin, la nostra newsletter, le riviste ICP e AIDICNews. 22 AIDIC NEWS N.1 2014 2) all’abbonamento per un anno alla rivista mensile ICP e al periodico AIDICnews gli studenti. Per ulteriori informazioni e dettagli consultare la pagina del sito AIDIC 3) all’accesso gratuito alla consulenza presso gli Sportelli AIDIC www.aidic.it/italiano/iscrizioni/iscrizioneaidic.htm AIDIC NEWS N.1 2014 23 news Sede centrale di AIDIC Via Giuseppe Colombo 81/A 20133 Milano Tel. 02 70608276 Fax 02 70639402 E-mail: aidic@aidic.it Sezioni regionali AIDIC AIDIC Triveneto Coordinatore: Prof. Alberto Bertucco Università di Padova DIPIC - Dipartimento di Principi e Impianti di Ingegneria Chimica “I. Sorgato” via Marzolo, 9 35131 Padova Tel. diretto: 049.8275457 Segreteria di dipartimento: 049.8275460 Fax 049.8275461 E-mail: alberto.bertucco@unipd.it AIDIC Centro Coordinatore: Ing. Antonio Razionale c/o QMS srl Via Brembate 2 00188 Roma Tel. 06 33630041 Fax. 06 33611386 E-mail: aidic@qmsroma.com AIDIC Sicilia Coordinatore: Prof. Alberto Brucato Università di Palermo Dipartimento di Ingegneria Chimica dei Processi e dei Materiali Viale delle Scienze 90128 Palermo Tel. 091.6567216 Fax 091.6567280 E-mail: brucato@unipa.it AIDIC Sardegna Coordinatore: Prof. Giacomo Cao Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Chimica e Materiali Piazza D’Armi 09123 Cagliari Tel. 070.6755058 Fax 070.6755057 E-mail: cao@visnu.dicm.unica.it AIDIC sud Coordinatore: Prof. Paolo Ciambelli Università di Salerno Dipartimento di Ingegneria Industriale Via Ponte don Melillo 84084 Fisciano (SA) Tel. 089 964185 Fax 089 964057 E-mail: pciambelli@unisa.it Gruppi di lavoro di AIDIC Biotecnologie tradizionali e avanzate Ing. Enrico Bardone enricobardone@yahoo.com Bonifiche dei siti industriali Ing. Oreste Mastrantonio o.mastro@libero.it Carbon Capture and Storage (CCS) Ing. Ezio Nicola D’Addario ezio.daddario@libero.it CISAP Ing. Simberto Senni Buratti simbertosenniburatti@ymaill.com Ing. Egidio Zanin e.zanin@c-s-m.it Energia sostenibile Nanotecnologie chimiche Odori Process Engineers Manual e AIDICPedia Pubblicazione “Collocazione ingegneri chimici sul mercato del lavoro” Recupero e valorizzazione dei residui industriali 24 AIDIC NEWS N.1 2014 Prof. Ing. Angelo Chianese angelo.chianese@uniroma1.it Prof.ssa Selena Sironi glodori@aidic.it Ing. Luigi Ciampitti luigi.ciampitti@fastwebnet.it Prof. Ing. Angelo Chianese angelo.chianese@uniroma1.it Prof. Paolo Centola paolo.centola@polimi.it Trimestrale dell’Associazione Italiana di Ingegneria Chimica news e una pubblicazioni di: AIDICservizi s.r.l. Via G.Colombo, 81/A 20133 Milano Tel.: +39 02 70608276 Fax. +39 02 70639402 Registrazione presso il Tribunale di Milano n.300 del 4 maggio 1996 DIRETTORE RESPONSABILE Sauro Pierucci COMITATO DI REDAZIONE Alessandro Gobbi (coordinamento editoriale) Raffaella Damerio Renato Del Rosso Manuela Licciardello STAMPA Tipolitograia Trabella S.a.s. Via Liberazione, 65/7 20068 Peschiera Borromeo (MI) Gli indirizzi di AIDIC sono: aidic@aidic.it e www.aidic.it È consentita la riproduzione di parte o di tutti gli articoli di AIDICnews a condizione che ne venga citata la fonte.
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