. INDICE RASSEGNA STAMPA . 3. Sanità nazionale Avvenire 20/07/2014 p. 14 «Il Senato non pubblica le cartelle cliniche» Avvenire 20/07/2014 p. 14 «Vi raccontiamo Stamina con gli occhi di Federico» Avvenire 20/07/2014 p. 18 Inchiesta sulle protesi all'anca difettose Coinvolti 5 dirigenti di una società americana Corriere Della Sera 20/07/2014 p. 33 Adolescenti, alcol e droghe Corriere Della Sera 20/07/2014 p. 33 L'Italia ancora poco unita nel ricorso alle vaccinazioni Corriere Della Sera 20/07/2014 p. 36 Una barriera nell'intestino contro l'obesità grave Corriere Della Sera 20/07/2014 p. 36 Quali possibilità come cura del diabete 2 Corriere Della Sera 20/07/2014 p. 37 Mi spieghi dottore Perché le immersioni richiedono molta preparazione? Corriere Della Sera 21/07/2014 p. 31 Sigarette elettroniche Corriere Della Sera - Corriereconomia 21/07/2014 p. 18 «I Google glass aiuteranno a curare meglio i pazienti» Michele Avitabile 13 Corriere Della Sera - Corriereconomia 21/07/2014 p. 19 Previdenza Il lato positivo del nuovo welfare privato Isidoro Trovato 14 Corriere Della Sera - La Lettura 20/07/2014 p. 8 Microbi e galassie, che vitaccia Sandro Modeo 16 Cronache Del Garantista 20/07/2014 p. 10 A Torino indagati 5 manager Depuy 18 Giornale 20/07/2014 p. 29 Ogni anno il diabete provoca 12mila ricoveri in ospedale 19 Giornale 20/07/2014 p. 29 Aiutiamo le nostre arterie Giornale 20/07/2014 p. 29 Il centro di osteoncologia del Regina Elena di Roma è"unico in Italia 21 Giornale 20/07/2014 p. 29 L'orticaria cronica dura per 6 settimane Ancora sconosciute le cause scatenanti 22 Giornale 20/07/2014 p. 29 Lenti a contatto supersmart per pazienti con il diabete Messaggero 20/07/2014 p. 16 TORINO PROTESI D'ANCA DIFETTOSE INDAGATI 5 DIRIGENTI 24 Messaggero 20/07/2014 p. 17 Boom dei prodotti "gluten free" anche tra i sani 25 Messaggero 20/07/2014 p. 17 Fenomeno celiachia, +500% tra i bambini Carla Massi 26 Repubblica 21/07/2014 p. 17 Tabacco, sentenza record Dal gigante delle sigarette 19 miliardi a una vedova Alberto Flores D'Arcais 27 Secolo Xix 20/07/2014 p. 1 REGIONE INDEBITATA A RISCHIO GLI OSPEDALI GALLIERA E Roberto Sculli DEL PONENTE 29 Secolo Xix 21/07/2014 p. 4 Dall'Aifa all'Iss, ecco come cambia la Sanità 32 Secolo Xix 21/07/2014 p. 13 Il fegato ci difende dai batteri nell'intestino 33 Secolo Xix 21/07/2014 p. 13 Sanità, troppe differenze fra le Regioni 34 Secolo Xix 21/07/2014 p. 13 Il benessere adesso viaggia anche in Rete 35 Secolo Xix 21/07/2014 p. 13 Questioni di naso, attenti all'olfatto Federico Mereta 36 Sole 24 Ore 21/07/2014 p. 4 Albi, l'inarrestabile discesa dei nuovi iscritti Valeria Uva 38 Sole 24 Ore Risparmio E Famiglia 21/07/2014 p. 7 Il miglior guadagno viene dall'università Gaia Giorgio Fedi 42 Stampa 21/07/2014 p. 13 Multa da 23 miliardi, una vedova abbatte il gigante del tabacco Paolo Mastrolilli 43 Tempo 20/07/2014 p. 20 Il glaucoma si vince a 40 anni senza operazione Marino Collacciani 45 Tempo 20/07/2014 p. 21 Guerra al ritorno della tubercolosi nei paesi ricchi Giovanni Battista Migliori, Mario Raviglione 46 Indice Rassegna Stampa 1 Viviana Daloiso 2 5 Claudio Mencacci 6 7 Riccardo Renzi 8 10 Antonella Sparvoli 11 12 Luigi Cucchi 20 Luisa Romagnoni 23 Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA . 8. La Ricerca Repubblica Affari Finanza 21/07/2014 p. 29 L'automa in ospedale per la riabilitazione motoria Sole 24 Ore Domenica 20/07/2014 p. 24 Una fronda di 700 cervelli Sylvie Coyaud 48 Sole 24 Ore - Nova 20/07/2014 p. 7 L'interpretazione delle ricerche Marco Passarello 49 Indice Rassegna Stampa 47 Pagina II m « Il Senato non pubblica le entre si attende - a dire il vero senza notizie di sorta-che il terzo comitato ministeriale chiamato dalla Lorenzin a esprimersi sul metodo Stamina produca il suo parere (a cui peraltro è legata l'obiezione di coscienza messa in campo dai medici di Brescia), procedono le audizioni in Commissione Sanità del Senato sulla vicenda. Questa settimana era toccato intervenire proprio alle famiglie dei pazienti, riunite nel Movimento vite sospese, di cui la mamma di Federico, Tiziana Massaro (che di professione fa l'avvocato), è rappresentante. Nel corso dell'audizione sono stati presentati numerosi documenti e in particolare le cartelle cliniche di 32 pazienti in cui si dimostrerebbero i miglioramenti che hanno ricevuto con le infusioni delle cellule trattate con il metodo Statuina. Ora però su quella documentazione scoppia un caso, perché il Senato - che aggiorna sul proprio sito i lavori della Commissione e allegapuntualrnente i vari documenti presentati da chi viene di volta in volta ascoltato - ha invece escluso proprio le cartelle cliniche e il video consegnati dal Movimento vite sospese. Che accusa: «Questa è la dimostrazione che vogliono nascondere la verità». Dal Senato fanno sapere che il materiale non è stato pubblicato «in quanto mancano le autorizzazioni delle famiglie» e che «contiene dati sensibili per la privacy di minori». Ma alla risposta delle famiglie che acconsentono alla pubblicazione sarebbe stata addotta- sempre secondo il Movimento vite sospese- un'altra scusa: che i file cioè erano in for- elle cliniche» mato jpg e non pdf (file poi convertiti, ma ancora assenti online, almeno fino alla tarda serata di ieri). Sull'altro fronte, anche i medici si muovono per chiedere chiarezza sulla vicenda: il sindacato che li riunisce (Smi) ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano criticando duramente Csm, Aifa, ministeri della Salute e della Giustizia sull'immobilismo nella vicenda Stamina: «Nessuno prende posizione per fare chiarezza, ribadendo da un lato l'indipendenza dei giudici, dall'altro intervenendo per evitare scelte contraddittorie e invasioni di campo in terreni estranei come quelli della clinica medica e della ricerca scientifica». Una situazione di confusione assoluta che, secondo imedici, solo il capo dello Stato potrebbe chiarire. (V. D.) II M ovimento vite sospese contro la Commissione Sanità E i medici scrivono a Napoletano 3. Sanità nazionale Pagina 1 «Vi raccontiamo Statuina con gli o cch i di Federico» I genitori del bimbo su cui il tribunale di Pesaro ha ordinato le infusioni: «Nessuno ci ascolta» VIVIANA DALOISO a giornata comincia all'alba, tra corse e spasmi. Statuina, in questa casetta di Fano, si chiama Federico. Gli occhi vivi, profondi, il corpo di appena 3 anni e mezzo spezzato dal Krabbe. Sembra il nome di una bestia mitologica, e invece il mostro di fantastico non ha nulla: è carne, e paralisi, e incessante sofferenza. «Vivila ogni giorno ed eccoci qui: noi famiglie. Quelle su cui s'è dettotutto, spesso il falso, quelle che ogni giorno è una lotta col mostro. Nessuno ci ascolta, e se ci ascoltano, come è avvenuto questa settimana in Senato, poi nascondono quello che abbiamo detto. Adesso io voglio parlare». Niente lacrime, vittimismo, rassegnazione. Tiziana Massaro è una di quelle mamme che a incontrarle bisogna esser preparati: il concetto di maternità con cui si è entrati, inevitabilmente, ne uscirà stravolto. Nelle braccia la forza di salvare la vita al suo Federico due o tre volte al giorno, se necessario, con manovre e interventi manuali. Nel cuore lo spazio diviso equamente, a costo di enormi sacrifici, tra il marito Vito, Federico e Alessandro (che la natura ha voluto - a differenza del suo gemello - sanissimo). Nella testa un unico, sacrosanto intento: poter curare suo figlio. Un obiettivo raggiunto a forza - e per l'ennensima volta - qualche settimana fa, grazie a una discussa ordinanza del Tribunale di Pesaro, che nominando suo ausiliario il pediatra Marino Andolina ha ordinato per Federico la continuazione della terapia con le staminali agli Spedali Civili di Brescia. In nome della rivendicazione di Staminaspesso siete stati additati come dei creduloni : si è detto che avete messo i vostri figli in mano a dei ciarlatani. Che ne pensate di questi giudizi? Ci riempiono di rabbia. Vorrei che in questo momento ogni genitore d'Italia fosse qui, davanti a noi, a dirci cosa farebbe per il suo bambino che soffre. Vorrei che fossero davanti a me quei ricercatori che dicono «la scienza c'è, è viva». Solo pa- 3. Sanità nazionale role. Abbiamo cercato una risposta consultando le cliniche più prestigiose. Non abbiamo trovato uno straccio di terapia. Anzi, lungo il nostro percorso abbiamo incontrato solo medici che della malattia di Krabbe non sapevano nulla, pediatri che ci prescrivevano farmaci incompatibili con lo stato di salute di Federico, Asl che stentavano a fornirci persino i presidi sanitari utili per non fargli deformare gli arti inferiori o per poterlo spostare. Poi abbiamo incontrato la possibilità di Stamina. Come? La prima volta ne abbiamo sentito parlare sulla strada di Loreto, di ritorno dalla Madonna. A lei ho affidato più volte tutti i bimbi malati, con quel posto abbiamo un rapporto speciale. E poi attraverso il passaparola di altri genitori come noi. È tra genitori che ci aiutiamo, coi nostri figli spesso lasciati indietro dalla sanità. È da mamme come me che ho imparato a disostruire mio figlio, quando il muco gli rendeva impossibile respirare. Se non lo avessi imparato, Federico sarebbe già morto migliaia di volte. Come vi siete affidati aVannoni? Non ci siamo affidati a nessuno. Abbiamo ottenuto un posto nel secondo ospedale pubblico d'Italia, quello di Brescia, dove il fior fiore di medici ed équipe specializzati ci hanno fornito una terapia a base di cellule staminali mesenchimali vive, sicure, sterili, provenienti da donatori sani, così come certificato dallo stesso ospedale. Della terapia in questione l'Aifa era in perfetta conoscenza e Irresponsabili e creduloni? « N on lo siamo . Nostro figlio e in cura nel secondo ospedale pubblico italiano, che ha documentato tutto ciò che gli è stato fatto» Pagina 2 sulla vitalità di quelle cellule ha espresso un giudizio di idoneità persino l'Istituto Superiore di Sanità, che ho qui in mano mentre parlo. Dov'è la relazione dell'Istituto Superiore della Sanità? Perché la commissione del Senato sull'indagine conoscitiva su Stamina non la acquisisce agli atti? Ho decine e decine di documenti da mostrare in cui viene precisato cosa è somministrato a Federico, nei particolari. Quale genitore non pretenderebbe questa accuratezza per suo figlio? Di Stamina invece è stato detto, all'improvviso, che è un trattamento pericoloso, che noi genitori siamo degli irresponsabili, che nelle infusioni c'è veleno di serpente. La vostra battaglia ha avuto più visibilità di altre per l'ordinanza del Tribunale di Pesaro e per il fatto che l'infusione "straordinaria" su Federico è stata effettuata da Marino Andolina. Che è il braccio destro diVannoni ed è indagato alla Procura di Torino per associazione adelinquere e truffa. Questo non vi crea problemi? Non ce ne crea affatto, nella misura in cui quell'inchiesta ha detto cose che noi abbiamo riscontrato non corrispondenti alla verità. E perché, nell'ambito delle indagini, noi genitori con i figli in cura a Brescia (i "truffati") non siamo stati sentiti. Io e Vito non abbiamo mai pagato nessuno, non siamo mai stati ingannati o raggirati con promesse di guarigione. Se poi sarà provato che Vannoni o qualcun altro ha sbagliato questo non riguarda la metodica Stamina. Noi non siamo per Vannoni o contro Vannoni, noi curiamo nostro figlio e quello che a Brescia è stato fatto per Federico non solo ha rispettato tutte le leggi e le normative vigenti (dalla legge Turco/Fazio sulle cure compassionevoli al decreto Balduzzi), malo ha mantenuto in vita, ha migliorato la qualità della sua e della nostra vita. Quanto ad Andolina, che è anche riconosciuto come il pioniere dei trapianti di midollo per bambini in Italia, per lui, come per chiunque altro, dovrebbe valere il principio di presunzione di inno- 3. Sanità nazionale cenza sino al terzo grado di giudizio. Dunque avete l'impressione che queste infusioni abbiano un effetto positivo su Federico? Non ne abbiamo l'impressione, ne abbiamo la certezza assoluta attestata anche con documenti medici di strutture sanitarie pubbliche. Avremmo continuato a combattere a suon di ricorsi, viaggi, spese infinite se Federico non stesse meglio? Dopo le infusioni mio figlio cessa di avere spasmi muscolari, è più reattivo, riesce a deglutire, dorme sereno. Non guarisce, ovvio: al momento non c'è alcuna cura per questa malattia così come non ci sono terapie di supporto se non con psicofarmaci. Ma queste infusioni lo fanno stare meglio e per questo io sono disposta a lottare con tutte le mie forze. Continuerete la vostra battaglia contro tutto e tutti per ottenere le terapie? I nostri bambini non muoiono perché hanno ricevuto infusioni di cellule mesenchimali di Stamina, ma perché gliele tolgono. Questa evidenza, però, non la vuole vedere nessuno. Io pretendo soltanto il rispetto dell e leggi dello Stato e dei provvedimenti giudiziari. Voglio che Federico viva, voglio che sia aiutato a vivere meglio con Stamina perché altro non c'è! A Brescia sono state fatte quasi 400 infusioni senza alcun effetto collaterale. È certificato dall'azienda ospedaliera e verificato dal Tar del Lazio sulla base della documentazione prodotta in giudizio. Perché mentono continuando a dire il contrario? A chi giova? o RIPRODULONE RISERVATA «Non siamo stati truffati, Stamina non ci ha promesso una guarigione M a Stamina fa stare meglio Federico e per questo siamo disposti a lottare contro tutto e tutti» Pagina 3 Le famiglie manifestano davanti agli Spedali di Brescia. Sopra, Tiziana e Federico S ofia a liiher e, tutti i volti d elle m alattie pe r cui l a scienza non h a anco ra trovato u na cura Sono tante e si assomigliano, le storie di sofferenza e di abbandono da parte delle istituzioni delle famiglie che sostengono Stamina. L'ultima l'ha raccontata, carta e penna alla mano, Guido De Barros, il papà della piccola bimba di Firenze Sofia, divorata dalla leucodistrofia metacromatica. Che ha scritto una lettera commovente al presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Le scrivo con mia figlia tra le braccia, esanime e sconvolta dopo una giornata intera di convulsioni e crisi di dolore acuto resistente ai farmaci prescritti dai medici dell'ospedale pediatrico Meyer». L'appello era lo stesso dei genitori di Federico, poter continuare con Stamina, e oggi verrà rilanciato con un'iniziativa sponsorizzata da anonimi: un aereo che volerà sul litorale tirrenico trascinando la scritta #iostoconsofia. Di leucodistrofia metacromatica era ammalato anche il piccolo Guilherme, il bimbo italobrasiliano di cui Avvenire ha raccontato la storia di solidarietà ai primi di luglio. I genitori erano venuti in Italia per Stamina, avevano ottenuto le infusioni per il figlio fino a gennaio scorso e poi, dopo lo stop degli Spedali di Brescia, avevano vinto un ricorso che li autorizzava a continuare la terapia. Ma, vista la situazione di stallo, avevano deciso di tornare in Brasile, anche grazie alla solidarietà dell'ospedale Infermi di Rimini. Il piccolo Guilherme si è spento venerdì scorso, proprio durante quel volo di Stato. Altri nomi di piccoli malati sono quelli di Noemi, Celeste, Daniele: per la loro sofferenza indicibile non c'è una cura. Ma ci dovrebbe essere almeno una risposta univoca e chiara sulla vicenda Stamina. 3. Sanità nazionale Pagina 4 r ,. Inchiesta sulle protesi all'anca difettose Coinvolti 5 dirigenti di una società americana Torio. Protesi d'anca difettose e tossiche. Sono una ventina le persone che da tutta Italia si sono rivolte alla procura di Torino lamentando problemi di salute dopo un impianto. L'interlocutore non è stato scelto a caso: è da più di un anno che il pubblico ministero Raffaele Guariniello e i carabinieri del Nas conducono accertamenti sugli apparecchi prodotti dalla Depuy, storica società americana che oggi fa parte del gruppo Johnson & Johnson. Il magistrato piemontese procede per lesioni colpose e messa in commercio di prodotti pericolosi e ha iscritto i nomi di cinque 3. Sanità nazionale dirigenti nel registro degli indagati. La questione si trascina da tempo: il ministero e le autorità sanitarie di diverse Regioni italiane ne sono state investite. Secondo il rapporto stilato da due consulenti di Guariniello, un ingegnere del Politecnico di Torino e un traumatologo, le protesi possono provocare una complicanza chiamata metallosi. Le parti in metallo degli apparecchi fanno attrito, si usurano e rilasciano ioni di cromo, cobalto e nichel nel sangue e nei tessuti. Scompensi cardiaci e problemi ai reni sono alcune delle possibili conseguenze per la salute dei portatori. Pagina 5 ADOLESCENTI, ALCOL E DROGHE di CLAUDIO MENCACCI è un periodo della vita in cui si manifesta una grande vulnerabilità per l'esordio di patologie psichiche e perla dipendenza verso alcol e droghe, è l'adolescenza . Il 75% dei disturbi mentali insorge durante questo passaggio, quando vengono definite le capacità, le conoscenze, le abilità specifiche di ciascuno e vengono rafforzate le modalità relazionali e le competenze nell'affrontare le nuove situazioni. È un momento di fragilità neurobiologica e psicologica dovuta anche alle fasi di maturazione di alcune aree della corteccia cerebrale . Alcune maturano prima (corteccia occipitale e parietale), altre dopo (corteccia frontale). Nelle donne la piena maturazione del cervello avviene attorno ai 23-24 anni, negli uomini ai 27-28 anni. Questi tempi differenti hanno implicazioni importanti sulla gestione dell'impulsività e sulla ricerca di "sensazioni forti". In particolare vi è un'area celebrale (n.accumbens) che tra i 12 e i 20 anni predispone i giovani a sviluppare più facilmente dipendenza verso l'alcol e gli stupefacenti. La concomitanza, in alcuni giovani in questa fascia di età, di fattori di vulnerabilità genetica e famigliare, li espone in caso È un fase della di associazione frequente vita caratterizzata di alcol e cannabis, a un rischio elevato di patologie psichiche e da fragilità di dipendenze. neurobiologica I soggetti più a rischio per e psicologica la dipendenza da alcol sono coloro che precocemente vanno incontro a intossicazioni acute dovute a bevute irregolari e intense (tipiche del fine settimana) e all'assunzione concomitante di cannabis, oggi modificata geneticamente con maggiori concentrazioni di principio attivo. Durata, quantità e concentrazione del consumo sono elementi fondamentali dell'esposizione al rischio. Compito delle neuroscienze è continuare a studiare i fattori di vulnerabilità e di rischio, compito della società è tutelare l'adolescenza per favorire un accesso protetto all'età adulta con la piena consapevolezza che queste dipendenze aumentano i disturbi mentali già così diffusi nella popolazione, compito dei media è informare correttamente , compito dei genitori è tenere saldo il timone in un periodo periglioso della vita dei propri figli, non banalizzando, né drammatizzando, ma dando gli strumenti affettivi e cognitivi per affrontare il proprio futuro. * Direttore Dipartimento di Neuroscienze Ospedale Fatebenefratelli- Oftalmico, Milano, Past President Società Italiana di Psichiatria 3. Sanità nazionale Pagina 6 I M L t l a ia a c a i a L'Osservatorio Nazionale sull'Impiego dei Medicinali (OsMed) ha recentemente diffuso, nell'ambito del suo annuale Rapporto, anche la "mappa" dell'utilizzo dei vaccini in Italia, evidenziando un lieve incremento delle vaccinazione nel 2013 rispetto al 2012, ma anche nette differenze regionali. I dati dello scorso anno vedono Lombardia, Piemonte e Sardegna nelle ultime posizioni, . Il calo con un "consunell'utilizzo mo"di vaccini del vaccino esavalente compreso tra 0,7 a livello nazionale e o,8 dosi al giornel 2013 no per mille abirispetto al 2012 tanti. Ai vertici 3. Sanità nazionale c `p *f -. n or po o uníta lle v a c • a • « della classifica per le vaccinazioni, invece, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia, Puglia, Sicilia e Liguria, regioni che fanno registrare consumi da 1,1 a 2,1 dosi giornaliere per mille abitanti. Analizzando i dati per singolo vaccino il Rapporto OsMed segnala che quello per l'Hpv (Papilloma Virus), fa registrare tra il 2012 e il 2013 un calo dell'8,4%. In discesa rispetto al 2012 anche l'impiego del vaccino esavalente - contro difterite, tetano, pertosse acellulare, polio, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B -, con consumi nazionali diminuiti del 3,4 %. II Rapporto OsMed 2014 .agen ziafa rma co.gov.it / it Pagina 7 Nuovo intervento, reversibile e meno invasivo. Negli Usa però la sua approvazione «ufficiale» non c'è ancora idea terapeutica è semplice, una strada già nota e già percorsa: per ridurre l'obesità basta diminuire l'assorbimento del cibo che transita nelle vie gastro-intestinali. Su questo principio si basa da tempo, per esempio, la metodica del "by pass" gastrico, una tecnica chirurgica che intervenendo sullo stomaco in pratica fa "saltare" al cibo un tratto gastrico riducendone l'assorbimento. Ora però lo sviluppo delle tecniche endoscopiche e dei materiali permette una soluzione ancora più semplice basata sulla stessa idea. Si tratta di un dispositivo chiamato Endobarrier, in pratica un tubo di materiale plastico, che viene introdotto nel primo tratto del duodeno, subito dopo lo stomaco, e che costituisce appunto una barriera interna tra il cibo e la mucosa intestinale. Questa specie di manicotto, di circa 6o centimetri, viene ancorato con dei ganci alla parete e resta in sede per un anno. Si tratta di una tecnica, in questo momento alla prova in tutto il mondo, che promette non soltanto buoni risultati contro l'obesità, ma anche di essere un possibile valido strumento per curare il diabete di tipo 2. «Questa metodica ha molti vantaggi rispetto alle altre tecniche di chirurgia dell'obesità - dice Andrea Formiga, responsabile dell'unità chirurgica Capitanio dell'Istituto Auxologico Italiano, uno dei primi in Italia con la sua équipe ad aver sperimentato l'Endobarrier -. Prima di tutto è una procedura totalmente endoscopica: in sostanza il dispositivo viene introdotto in 3. Sanità nazionale anestesia totale per via naturale, dalla bocca e attraverso lo eccellenza per tutti i tipi di terapie dell'obesità, e 7 all'Ismett di Palermo. Negli Stati Uniti però questa nuova pratica endoscopica non è stata ancora autorizzata, dall'Fda, che attende di esaminare i risultati degli interventi fin qui effettuati, raccolti in un registro internazionale. Anche in Italia manca ancora una validazione ufficiale e quindi l'intervento non è rimborsato per ora dal Servizio Sanitario. Ma quali sono, ad oggi, i risultati ottenuti? stomaco, e il paziente può lasciare l'ospedale entro 48/72 ore. In secondo luogo si tratta di un intervento reversibile: l'obbiettivo è di lasciare nell'intestino per un anno il dispositivo, che però può essere rimosso in qualsiasi momento. Infine è una tecnica meno costosa, il che non guasta, rispetto alla chirurgia tradizionale per l'obesità, per la ridotta degenza e il risparmio sui farmaci». L'uso della nuova "barriera" è stato autorizzato in Europa e infatti gran parte degli oltre 2.500 interventi fin qui eseguiti sono stati praticati nel nostro continente, in particolare in Belgio, Svizzera, Spagna e Gran Bretagna. In Italia questa pratica è solo agli inizi, con io interventi fino a oggi, 3 presso l'Auxologico di Milano, un centro di «Nei pazienti trattati si ottiene già nelle prime settimane una significativa riduzione di peso - dice Formiga - e complessivamente un calo del 30-35% del peso in eccesso. Si registra anche una diminuzione del senso di fame. Per quel che riguarda altri valori metabolici, abbiamo registrato un calo medio di due punti dell'emoglobina glicata e una riduzione del? per cento della glicemia, che sono gli indicatori più importanti relativi al diabete». Questi gli effetti. E i difetti? <dl problema più comune fin qui riscontrato è dovuto all'infiammazione, talvolta il sanguinamento, causato dai ganci che servono ad ancorare il dispositivo in sede. Sono stati segnalati anche pochi casi di ostruzione intestinale. Anche per questo al paziente viene raccomandata una dieta ipocalorica, e soprattutto di utilizzare cibo frammentato, ben cotto e ben masticato». «Abbiamo iniziato un anno fa, nell'ambito di uno studio di confronto tra questa tecnica e il "palloncino"» dice Mario Traina, responsabile di endoscopia digestiva all'Ismett di Palermo, che sta curando la sperimentazione delle nuova tecnica assieme ad Anna Casu, diabetologa dello stesso Centro siciliano. Traina conferma i dati dei colleghi di Milano: «Abbiamo fatto sette interventi per ora (per cinque di loro disponiamo dei dati a nove mesi), senza problemi e complicanze, anche perché selezioniamo attentamente i pazienti. Questo è l'unico limite: l'interven- to non è indicato in chi ha già avuto interventi allo stomaco o un ulcera duodenale e anche in chi è in terapia anticoagulante, il che purtroppo è frequente nei diabetici con problemi cardiaci. Per il resto è una tecnica relativamente semplice, che comporta rischi e complicazioni certamente inferiori a quelli degli altri tipi di chirurgia bariatrica». «É fondamentale, infine, aggiunge Traina - che i pazienti siano selezionati e seguiti da un gruppo multidisciplinare, da tutti gli specialisti che sono coinvolti nelle problematiche dell'obesità e delle malattie connesse». Riccardo Renzi Pagina 8 MECCANISMO DI ANCORAGGIO -ENDOSCOPIO ' DUODENO ---CIBO Altraverso a bocca, con un n endoscopie, viene Attraverso i! tubo passa il cibo rose it rel duodeno (ù P2l e in ale le/ I( GStno in tubo di materiale plastico morbido , che si fissa con un meccanismo t h ancoraggio o molla rn -'follo che non ,ossa risalire neilc sto mvaco lr arrvo dal o stomaco, Che s1 ta í nsi 3. Sanità nazionale una por forte i;;lestinale ú) porla„Ie per asscrhit ienc 1eoh al-n enti Senipre attravelsc endoscopie @ possibile chiudere i. cispcsitvo , tiSs a, il tubo a, !lo Stonì<!Cc ec estrarle ai:ra•.erso la bocca Pagina 9 I Q _e Buoni risultati preliminari « « -i pos ibilita l)ilita coie cura de! dïabete sì gli effetti della metodica Endobarrier sono stati riscontrati significativi migliora- menti dei valori glicemici, tanto che viene presa in considerazione l'ipotesi che il diabete di tipo 2, più che l'obesità (condizione che spesso si accompagna alla malattia), possa diventare l'indicazione principale del nuovo trattamento. «Questa tecnica ha diversi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale dell'obesità, - dice la professoressa Cecilia Invitti, diabetologa, direttrice del Dipartimento di scienze mediche e riabilitative dell'Istituto Auxologico di Milano - ma se confrontiamo i risultati con la chirurgia più diffusa, il bypass gastrico (RYGB), vediamo che il calo di peso è un po' inferiore, mentre il miglioramento glucidico è uguale, se non superiore». «Ecco perché è interessante per la cura del diabete di tipo 2 - prosegue la specialista -. La chirurgia dell'obesità è molto impegnativa e indicata per grandi obesi. Ed è in genere poco gradita dai diabetici, che difficilmente vi ricorrono. Ma questa può essere una via intermedia adatta al loro stato. Si potrebbero trattare pazienti fortemente scompensati, che faticano a tenersi sotto controllo con i farmaci, anche se non sono grandi obesi, anche con un BMI (indice di massa corporea) inferiore a 30. Dai dati finora disponibili si sono 3. Sanità nazionale notati poi due aspetti positivi dell'Endobarrier in relazione al diabete: si ottiene un buon compenso della malattia già dopo poche settimane dall'intervento e, in secondo luogo, si è visto che il miglioramento viene mantenuto anche dopo che il dispositivo viene tolto. Anche se, a questo proposi- to, disponiamo di una documentazione che riguarda soltanto un periodo di sei mesi». Non è ancora chiaro agli scienziati il motivo per cui la riduzione dell'assorbimento gastrico in quel tratto di intestino stimoli la produzione di insulina e aiuti quindi a tenere il diabete sotto controllo. A parte la riduzione di peso, che è sempre positiva per chi soffre di diabete, si ipotizza un "effetto creatinico" (la creatina è un ormone naturale che stimola appunto la produzione di insulina) attraverso un meccanismo ancora sconosciuto, ma confermato dai risultati della chirurgia bariatrica. R. R. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 10 Chi im k._ w _ 1 w ' . a k,s . a IL -* la ci . 7, di ANTONELLA SPARVOLI a maggior parte degli infortuni nelle profondità marine si verifica quando i sub, per inesperienza o eccessiva confidenza, non seguono le basilari norme di sicurezza. «Barotraumi dell'orecchio, narcosi da azoto, malattia da decompressione ed embolia gassosa Marco arteriosa sono gli incidenti principali, Brauzzi di solito prevenibili con le opportune Vicepresidente precauzioni - premette Marco Brauzzi, Società italiana vicepresidente della Società italiana di medicina di medicina subacquea e iperbarica e già subacquea responsabile del Centro di medicina e iperbarica iperbarica dell'Ospedale Niguarda, di Milano -. I barotraumi dell'orecchio sono legati alle variazioni della pressione dell'acqua o dell'aria in immersione: se le pressioni esterne e interne al timpano, non vengono compensate, questo si può rompere. Per cui, se durante un'immersione, le manovre di compensazione non riescono e compare dolore, conviene fermare la discesa e risalire. La narcosi d'azoto è causata dall'aumento repentino della pressione parziale di azoto. Chi rischia di più questi problemi? Esistono fattori predisponenti, come uno scarso allenamento, tipico dei subacquei di media esperienza, e altre cause fisiche (stanchezza, indisposizione fisica) o psicologiche (ansia, stress). E la «famosa» malattia da decompressione? « È l'evenienza più nota e temuta. Ha un' incidenza, inferiore all'e%o ed è dovuta alla formazione di bolle 3. Sanità nazionale di azoto in varie parti del corpo, con sintomi diversi a seconda dell'area colpita (i disturbi più tipici sono osteoarticolari, otovestibolari e neurologici ). Va sempre curata in camera iperbarica, così come l'embolia gassosa arteriosa, dovuta a un'improvvisa ostruzione delle arterie da parte di bolle di azoto». Come funziona il trattamento in camera iperbarica? «L'ossigenoterapia iperbarica si basa sulla respirazione di ossigeno puro a una pressione maggiore di quella atmosferica. Il risultato è che una maggior quantità di ossigeno viene disciolta nel sangue e quindi "spinta" nelle cellule. Nel caso di malattia da decompressione e di embolia gassosa arteriosa, l'ossigeno respirato a pressioni più alte di quella atmosferica favorisce l'eliminazione delle pericolose bolle d 'aria (emboli) nel circolo sanguigno». Quali le precauzioni per immergersi in sicurezza? «Innanzitutto, evitare il "fai date": immergersi solo dopo aver escluso la presenza di controindicazioni e dopo aver seguito un corso di durata adeguata (almeno un mese). Poi, bisogna pianificare l'immersione e controllare efficienza e affidabilità delle attrezzature . Inoltre, non bisogna immergersi con condizioni meteorologiche sfavorevoli e bisogna fare immersioni in "curva di sicurezza", cioè che permettano la risalita in superficie senza le cosiddette tappe di decompressione . Al primo accenno di malore, bisogna iniziare la risalita secondo le regole. Infine, nelle 12 ore successive a un'immersione, è bene evitare altre immersioni, viaggi aerei e altitudini superiori ai 30o metri». 0 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 11 Sigarette elettroniche II collega e amico Sergio Harari, nel rifarsi sul Corriere del 18 luglio a un documento della Società di medicina respiratoria, presenta affermazioni scientificamente infondate. Innanzitutto è evidente la mancata comprensione dei concetto di «riduzione dei danno da tabacco». La sigaretta elettronica è stata sempre promossa come prodotto sostitutivo del fumo. Dati raccolti negli ultimi 5 anni dimostrano come il vapore delle e-cigsia fino a 2.000 volte meno tossico rispetto al fumo di tabacco, ed è scandaloso che società scientifiche blasonate facciano finta di dimenticarsene. E irresponsabile paventare rischi non provati scientificamente e privare i fumatori di un 3. Sanità nazionale prodotto che riduce i rischi dei danni da fumo. E si sorvola sui dati positivi di numerosi studi clinici e indagini demoscopiche, come ad esempio quella di Action on smoking and health: circa 700.000 utilizzatori di e-cig diventati exfumatori, e senza alcuna prova di fidelizzazione nei non fumatori. Non considerando quali possono essere le conseguenze di negare ai fumatori «pentiti» l'accesso - anche attraverso una tassazione eccessiva - a un prodotto con enormi potenzialità in termini di riduzione del danno fumo-correlato, le raccomandazioni del documento sono irresponsabili. Negare opzioni meno nocive può solo portare un aumento di malattie e morti. Milioni di fumatori in Europa e nel mondo stanno scoprendo qualcosa che funziona, che dà loro risultati immediati in termini di autostima e di significativo miglioramento della salute. Il vapagismo è una valida porta di uscita dal tabagismo. Negarlo, e in questo modo, fa male alle persone e alla credibilità della comunità scientifica. Riccardo Polosa Ordinario di Medicina Interna, Direttore Clinica Medica Policlinico Universitario di Catania e consulente scientifico Lega Italiana Anti Fumo Il professor Focosa è libero di avere le proprie opinioni ma, evidentemente, tutta la comunità scientifica internazionale la pensa diversamente. S.H. Pagina 12 <d ge glass aiuteranno eme 'o a ipazienti» oniugare produzioni di qualità, prezzi competitivi e corposi investimenti in ricerca e sviluppo. E questa l'abile equilibrio imprenditoriale raggiunto da Copan Group, società specializzata nella produzione di tamponi per il prelievo di campioni microbiologici e apparecchiature tecnologiche biomediche. Un impegno che ha permesso al gruppo bresciano di registrare nel 2013 un giro d'affari pari a 80 milioni di euro, il 900/. grazie all'export verso Stati Uniti, Giappone ed Europa. Le previsioni sul 2014 sono ottimistiche: parlano di un incremento del fatturato tra l'otto e il dieci per cento. «Se nella sfida con le grandi multinazionali del settore riusciamo a essere vincenti racconta Stefania Triva, direttore del sistema qualità e affari regolamentari di Copan Group - è soprattutto per tre motivi: l'elevato profilo professionale dei nostri 350 dipendenti, la capacità di rispondere con tempestività alle esigenze del mercato e un'intensa attività di ricerca, aperta a serrati confronti con il mondo universitario e imprenditoriale». Che gli investimenti in innovazione siano nel dna del gruppo è 3. Sanità nazionale chiaro da tempo. Basti pensare che l'impresa lombarda ogni anno mette sul tavolo il 250/. del fatturato per progetti di ricerca e sviluppo fortemente ancorati a concreti risvolti produttivi. Tra le collaborazioni che suscitano particolare interesse da parte di Stefania e suo fratello Daniele, amministratore delegato di Copan Group, c'è quella con «Superparters Innovation Campus», incubatore che punta a far nascere e crescere aziende impegnate a introdurre sul mercato prodotti innovativi. Il risultato? Due progetti partiti l'anno scorso. «II primo - continua Triva - è Domestic monitoring, che grazie a sensori e software permette di controllare a distanza l'attività casalinga di un anziano o soggetto debole. Il secondo riguarda gli occhiali Google Glass, che attraverso un comando vocale potranno offrire a microbiologi e chirurghi che li indosseranno informazioni video in tempo reale stilla storia sanitaria di un paziente». MICHELE AVITABILE Stetania Trïva, direttore qualità Pagina 13 Assistenza Le principali iniziative degli enti che aspettano una riduzione dell'imposizione sui rendimenti annuali delle loro gestioni Il lato positivo del nuovo welfare privato Sconti contributivi ai giovani, asili nido, borse di studio, mutui e prestiti agevolati: cosa le casse aiutano gli associati DI ISIDORO TROVATO J 1 nodo resta sempre il Fisco. Anche per il welfare dei professionisti. Se a gennaio 2015 il governo dovesse abbassare la tassazione agli enti di previdenza privata, si libererebbero risorse che verrebbero impiegate per un sistema di welfare più allargato. «Fare previdenza nei prossimi decenni significherà sicuramente adeguare i sistemi alla discontinuità del lavoro e a nuove forme di solidarietà - afferma Andrea Camporese, presidente dell_'As,,ociazione delle casse di previdenza private -. Dopo aver risposto positivamente alla richiesta di avere i conti in equilibrio nei prossimi 50 anni, ci aspettiamo che la dimensione sociale venga premiata mantenendo fede alla promessa di ridurre la tassazione sulle rei dite finanziarie». Intanto però le casse private hanno già presentato i loro progetti e proposte di welfare in tempo di crisi. a fase di startup: prestiti d'onore, micro-credito, polizze, accesso alle banche dati, borse di studio, finanziamenti europei e interventi per garantire l'incasso delle parcelle per il gratuito patrocinio. In relazione a quest'ultimo punto, Cassa forense è disponibile ad anticipare allo Stato circa 180 milioni di euro per pagare gli avvocati che hanno prestato difesa d'ufficio avvalendosi di un meccanismo di compensazione debiti/crediti (i fondi «prestati» allo Stato verrebbero compensati con le ritenute che l'ente deve all'Erario nel momento in cui eroga le prestazioni previdenziali). L'Enpam quest'anno ha messo sul piatto 50 milioni di euro per l'acquisto di quote di Fondi immobiliari specializzati nelle residenze sanitarie assistenziali destinate a persone: non autosufficienti. Inve- - L'obiettivo è quello di realizz, :•e un autentico mutamento di prospettiva del concetto di assistenza, soprattutto per i più giovani nella 3. Sanità nazionale Pagina 14 derà mutui fino a un massimo di 120 mila euro. Ne^ii ultimi anni la Casagit initaria rivolta ai giornalistil si «è fatta in 4» varando 3 nuovi profili assistenziali e peri ettendo così alle nuove professioni del giornalismo di poter accedere a una copertura sanitaria integrativa a partire da 300 euro l'anno. i a mancanza a livello nazionale di politiche assistenziali per i liberi professionisti ha spinto tnarcas stendo sull'aumento del numero di posti letto per lungodegenti. la Fondazione persegue così un duplice obiettivo: mettere a frutto il patrimonio in un settore bisognoso di risorse e generare ricadute positive per la propria categoria professionale, incentivando la creazione di posti di lavoro qualificato in ambito medico-sanitario a favore di giovani iscritti e futuri neo-medici. Le altre proposte riguardano la concessione di mutui e leasing agevolati e prestiti d'onore per studenti e giovani laureati e l'istituzione di una polizza santaria base da estendere a tutti i medici e odontoiatri. a L'e di previdenza dei biologi ha pen sto al contributo di paternità. Si tratta di un provvedimento particolarmente significativo che tiene conto dei casi in cui la 3. Sanità nazionale moglie del biologo padre, non abbia accesso a contributo di maternità. Invece i veterinari hanno pensato alle mamme destinando i fondi alla copertura delle spese per i costi degli asili nido o del baby sitting. Una misura che va ad integrare e prolungare la tutela che l'Ente già garantisce alle professioniste con l'erogazione dell'indennità di maternità. Un vero e proprio sostegno alla professionalità femminile in un settore, come quello della medicina veterinaria, in cui i dati mostrano un aumento cre --cente d Ile quote rosa. Progetti speculari in campo agrario. La Cassa di previdenza degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati erogherà prestiti fino ad un massimo di 20 mila euro mentre la Cassa di previdenza dei periti agrari e dei laureati conce- , ad investire, nel 2013, quasi 98 milioni di euro in quello che è ormai comunemente definito il welfare integrato della Cassa di previdenza degli architetti e ingegneri liberi professionisti. I punti qualificanti sono: agevolazioni contributive ai giovani under 35: indennità per inabilità temporanea: prestiti d'onore per i giovani e le professioniste madri di figli in età prescolare o scolare; finanziamenti online agevolati; finanziamenti finalizzati all'allestimento o al potenziamento dello studio e allo svolgimento d'incarichi professionali (fino a 30 mila euro); stanziamenti straordinari (150 milioni nel 2013) sotto forma di specifiche linee di credito per finanziare gli obblighi previdenziali e rateizzare i contributi correnti; finanziamenti a tassi agevolati per attività professionale o per il pagamento dei contributi previdenziàli. 0 RIPRODLIIONE RISERVATA Pagina 15 microrganismi i R i' SiS E'il 1 della 1'1"'ct studíatí soprattutto ambito condizioni confiní del C)Si C) n coi*onto c on di SANDRO MODEO egli accessi remoti della Terra si nascondono organismi e microrganismi (per lo più batteri, ma anche microbi, funghi e alghe) capaci di adattarsi a condizioni ambientali proibitive: alle temperature altissime delle bocche vulcaniche, a quelle siderali dei ghiacci polari, a pressioni immani, a contesti iper-acidi, iper-salini o totalmente aridi. L'esempio sintesi - anche per la morfologia da avventori del pub di Star Wars in micro: otto zampe, unghie retrattili, copertura chitinosa - sono i prodigiosi tardigradi, che sopravvivono a escursioni monstre (dalla prossimità ai -273 ° dello zero assoluto ai 150°C, anche se per pochi minuti), a pressioni sei volte quelle dell'oceano profondo, alla mancanza di ossigeno e a radiazioni letali per qualunque altra specie. Classificati come «estremofili», tutti questi micro freaks sono studiati sia per la loro incidenza nella catena filogenetica (in quanto antenati comuni di organismi mono e pluricellulari), sia per certe anomalie strutturali-funzionali (riproduzione senza Dna, assenza di metabolismo, stringhe biochimiche meno fragili delle proteine) che ne fanno intravedere molte applicazioni concrete, specie in ambito farmacologico, col possibile impiego di enzimi capaci di rendere più economici ed efficienti certi processi biochimici. Eppure, per quanto possano spingere al limite le facoltà adattative, anche gli estremofili si muovono, nutrono e riproducono entro i vincoli astrofisico-climatici del nostro pianeta, dal fluttuare delle radiazioni solari a un mix di campo magnetico ed effetto-serra che trattiene l'acqua e il suo ciclo (a differenza di Venere o Marte, che hanno perso oceani e atmosfere). E se non si può escludere la presenza di condizioni e cocktail chimici simili altrove (a partire dai tanti esopianeti simil-terrestri fuori dal sistema solare o dalla Via Lattea) o che si possano sviluppare adattamenti in pianeti con cocktail diversi, siamo al momento come mostra David Toomey in Weird Life, («Vita eccentrica») - in una dimensione teorico-ipotetica (vedi i discussi nanobatteri marziani) o addirittura ipotetico-fantastica, con sequenze che vanno dai «galleggiatori» medusei nella stratosfera di Giove all'esoluna di Pandora in Avatar, con la sua flora-fauna iridescente dovuta a radiazioni di luce (lunghezze d'onda) molto diverse dalle nostre. In realtà, se usciamo dall'equilibrio insieme tenace e precario della Terra come «isola» cosmica, vediamo come l'universo osservabile - dalle regioni prossime alle più remote - sia tendenzialmente inadatto alla vita organica, fitto di eventi e pro- 3. Sanità nazionale prietà molto più estremi dei contesti degli estremofili. Per verificarlo basta seguire l'astrofisico australiano Bryan Gaensler in un viaggio (Universo da capogiro, ma in originale proprio Extreme Cosmos) lungo i vertici di dieci categorie della materia: temperatura, luce, tempo, dimensioni, velocità, massa, suono, elettromagnetismo, gravità e densità, il tutto tenendo presente la provvisorietà dei dati e delle sequenze (in un paesaggio cosmico altamente dinamico e per il 6o% inesplorato) e prendendo spesso a comparazione le misure familiari della Terra, del Sole e dei nostri tecno-strumenti. E un paesaggio in cui ogni sequenza sfida le nostre possibilità immaginative: nuclei di supernove in fusione a 5 miliardi di gradi (quello solare è a 15 milioni); ammassi globulari dalla radiante immensa (Omega Centauri con le sue mille stelle), ma fiochi rispetto a esplosioni di raggi gamma loo 01.000 volte più luminose; aspettative di vita astrale minime (i lo milioni di anni di Betelgeuse) e interminabili (nane rosse fino a un trilione di anni); oggetti cosmici pigmei (pianeti nani, comete e asteroidi) e altri titanici (dalla supergigante UY Scuti - che sta al Sole come un pallone di basket a un acaro - all'agglomerato plurigalattico LQG U1.27 nel Leone, diametro di 4 miliardi di anni luce); raggi cosmici di protoni e altre particelle (vicini ai 300.000 km/s della luce) che rimpiccioliscono i nostri prodigi aerospaziali (l'Apollo lo a 39.000 km/h). Quanto alle categorie restanti, gli estremi sono monopolio delle pulsar (che ruotano su se stesse fino a 716 volte al secondo) e soprattutto dei buchi neri: così a livello di massa, con buchi neri supermassivi 4o miliardi di volte il Sole; di densità e gravità, coi livelli della prima più importanti della massa nel determinare la seconda, come nel «piccolo» buco nero GRO J0422+32 (1,2 miliardi di tonnellate per cm3 e una gravità parossistica); e di elettromagnetismo, con la Z Machine (generatore di raggi X fino a 70 milioni di ampere) che fa tenerezza rispetto al trilione di milioni di ampere sprigionato ogni millisecondo da radio-galassie emerse dagli scontri tra buchi neri e nebulose (tanta energia da soddisfare i bisogni della Terra per 20 milioni di anni). Ma Gaensler, va da sé, procede ben oltre il regesto virtuosistico di oggetti-agglomerati con nomi da codice Iban. Per un verso, colloca i fenomeni estremi in più vaste dinamiche astrofisiche: l'insinuante capitolo sul suono, per esempio, si traduce in una crono-storia acustica dell'universo, con la «sinfonia» dei primi 380.000 anni (culminata in una nota di fondo 54 ottave sotto il Do centrale) seguita da un'espansione-raffreddamento nel silenzio assoluto, fino a quando lo scremarsi delle prime strutture dai collassi gassosi (stelle e galassie) ha fatto riemergere - con la luce - suoni come quelli delle esplosioni di supernove (a 330 decibel, tre volte un concerto rock). Per un altro verso, sottolinea passaggi contro intuitivi e implicazioni concettuali, configurando un cosmo in cui il firmamento appare sempre «in differita» per il tempo impiegato dalla luce a trasmettere l'immagine di un corpo osservato (un secondo per la Luna, 8 minuti per il Sole) e in cui il vuoto è solo una (estrema) rarefazione della materia, molto più estrema che in impalpabili galassie binarie come Napoleone e Giuseppina, dove la gravità è goo milioni di volte inferiore a quella di una mela che cade da un albero, e un sasso impiegherebbe 5o.ooo anni per spostarsi a 2 centimetri al secondo. Alla fine, gli adattamenti degli «estremofili» del micromondo (con connessioni cellulari sull'orlo dell'esplosione-disgregazione dell'organismo) e gli eventi o stati estremi dei corpi cosmici (dove l'esplosione-disgregazione è la norma, vedi ancora le supernove) sembrano applicazioni a diversa scala di una comune proprietà intrinseca della materia: in fondo, il ciclo vitale di un tardigrado e quello di una stella (nascita, sviluppo e morte) si somigliano. Anche se non bisogna mai dimenticare che questo è il (legittimo) punto di vista della nostra specola antropomorfa: che tutti i processi di creazione e distruzione (a volte sovrapposti, come nel cannibalismo tra buchi neri o nelle fusioni galattiche) sono solo processi di incessante trasformazione. Pagina 16 ILLUSTRAZIONE DI AMALIA CARATOZZOLO Augusto, duemila anni fa princeps reinventò Roma 19 ggi si parla molto dei 1914, e ce n'è ben J ragione. Ma i «14» importanti risaltano spesso nel corso dei secoli. Così già nel I secolo l'anno 14 (duemila anni fa) perla morte di Augusto, che chiuse a 77 anni una vita di straordinaria importanza. Fu il primo imperatore romano, monarca a ogni effetto, ma ancora come princeps, ossia primo magistrato della repubblica, non come dominus, signore assoluto come l'imperatore diventò in seguito. All'impero diede un ordinamento che resse a lungo, anche se la restaurazione dei costumi che patrocinava ebbe scarso esito, e ne ampliò i confini, includendovi tra l'altro l'Egitto. Fallì solo nel tentativo di sottomettere i Germani. Il suo ricordo vive anche nel calendario col nome del mese di agosto, ma soprattutto per il favore accordato a poeti e scrittori (Virgilio, Orazio, Tito Livio), per cui la sua epoca fu chiamata l'«età aurea» della cultura romana. RIPRODUZIONE RISERVATA 3. Sanità nazionale Bìbìlografia Bryan Gaensler è un astrofisico australiano approdato all'Università di Sydney dopo aver ricoperto incarichi negli Usa; il suo libro sui fenomeni estremi dei cosmo è Universo da capogiro (Dedalo, traduzione di Domenico Minunni, pp. 240, €16). David Toomey dirige il Programma di scrittura e comunicazione all'Università di Amherst (Massachusetts): il libro sulla vita eccentrica (con il capitolo sugli estremofili) è Weird Life (Norton, 2013). Sugli estremofili negli oceani si può leggere Stephen R. e Anthony R. Palumbi, The Extreme Life of the Sea (Princeton University Press, 2014 ) Pagina 17 P ROTES O TOSS ICH E A TORINO INDAGATI 5 MANAGER EPUY Dopo la ventina di segnalazioni raccolte, il pm Raffaele Guariniello ha aperto a Torino un fascicolo che investiga sui problemi di salute manifestati dai pazienti dopo l'impianto. L'interlocutore non è stato scelto a caso: è da più di un anno che il pubblico ministero Raffaele Guariniello e i carabinieri del Nas conducono accertamenti sugli apparecchi prodotti dalla Depuy, storica società americana che oggi fa parte del gruppo Johnson & Johnson. Il magistrato piemontese procede per lesioni colpose e messa in commercio di prodotti pericolosi e ha iscritto i nomi di cinque dirigenti nel registro degli indagati. 3. Sanità nazionale Pagina 18 Ogni anno il diabete provoca 12mila ricoveri in ospedale Il diabete provoca ogni anno 12 mila ricoveri per 100 mila persone e in media una persona con diabete su 4 deve ricorrere al ricovero ogni anno. Questo genera una spesa di 6 miliardi di euro. Sono alcuni dei dati del rapporto «Facts andfigures about diabetes in Italy2014», presentato nel corso della settima edizione dell'Italian Barometer Diabetes Forum, organizzata dall'università di Roma Tor Vergata. «Obiettivo delForum è quello di identificare - secondo Simona Frontoni, presidente del comitato scientifico Barometer Forum - delle strategie per affrontare il diabete, derivanti dalla collaborazione tra addetti ai lavori e Istituzioni a livello sempre più globale, e non solo dalpunto divista clinico, ma soprattutto sociale, economico e politico. I costi del diabete incidono per il 10% sulla spesa sanitaria nazionale; ogni anno si spendono cioè oltre 11,2 miliardi a causa di questa malattia. E una fetta consistente di questa spesa è rappresentata dalle ospedalizzazioni, che pesano per oltre il 58% (circa 6 miliardi di euro) sulla spesa totale per il diabete. Da sottolineare inoltre che oltre 50 milioni di euro all'anno sono spesi solo per i ricoveri ospedalieri. I pazienti sono in grande crescita: il loro numero in futuro raddoppierà. 3. Sanità nazionale Pagina 19 RICERCA I risultati di uno studio delle università di Harvard e Verona A iutiamo l e nostre arteri e Le varianti genetiche dei trigliceridi ci proteggono dalle gravi cardiopatie Luigi cucchi I trigliceridi sono delle molecole lipidiche che vengono sintetizzate dall' alimentazione e attraverso il sangue giungono nelle cellule adipose dove vengono immagazzinate come riserva energetica. Il livello del colesterolo e quello dei trigliceridi sono trai primivalori che vengono controllati in laboratorio durante l'analisi del sangue. I trigliceridi alti sono un segnale della sindrome metabolica, una condizione clinica in cui la presenza di almeno tre dei fattori di rischio (ipertensione, trigliceridi elevati, alto colesterolo, obesità addominale, iperglicemia a digiuno) aumenta le probabilità di subire un incidente cardiovascolare,tra cui ictus e infarto. Le varianti genetiche dei trigliceridi sono da anni al centro delle fruttuo se ricerche di un gruppo di medici all'università diVerona cheha datovitaalprogetto «Verona Heart Study», una biobanca che dal 1996 ad oggi ha raccolto i campionibiologici di oltre2600 soggetti. Recenti studi hanno portato alla identificazione della mutazione genetica che protegge dalla cardiopatia ischemica. La scoperta, pubblicata sul New England Journal of Medicine, la più importante rivista internazionale di medicina, è frutto del lavoro di un Consorzio internazionale di ricerca coordinato dall'università di Harvard di cui fa parte l'università diVerona, cattedra di medicina interna di Oliviero Oli- vieri. Secondo lo studio i soggettiportatori di queste varianti genetiche hanno un livello ditrigliceridinel sangue inferiore del 40 % a quello deinon -portatori e un conseguente minore rischio di sviluppare patologie cardiache. L'importanza della ricerca è stata messa in risalto anche dal NewYork Times con un articolo pubblicato il4luglio. Dallo studio è emerso che solo una specificafrazione deitrigliceridi è pericolo sa, quella costituita dalla proteina chiamata apolipoproteina C3 (Apo C3) che sta sulla superficie delle micelle lipidiche e che impedisce ad un enzima - spazzino di ripulire il siero dalle micelle stesse . Dopo ogni pasto all'intestino arriva al sangue una grande quantità di lipidi che devono essere eliminati dal circolo, captati dal fegato e rielaborati. Questo avviene nel giro di circa due ore grazie all'azione dello spazzi- no il cui nome scientifico è Lipoprotein-lipasi(LPL). Questo lavoro conferma, inoltre, il ruolo causale deitrigliceridi nella malattia vascolare arteriosclerotica. I risultati della ricerca rispondono infatti ai dubbi di molti studiosi che, negliultimi anni, hanno contestato questo ruolo in quanto spesso alti livelli di trigliceridi si accompagnano a bassi valori di colesterolo buono (o HDL) e ad alti valori di colesterolo cattivo (o LDL). La ricerca apre nuove prospettive terapeutiche della malattia coronarica. Finora la base della terapia è rappresentata dalle Statine, farmaci in grado di abbassare drasticamente il colesterolo e in particolare il colesterolo LDL. Sono efficaci nel ridurre gli attacchi cardiaci, molti pazienti mantengono però elevati livelli di trigliceridi e vanno incontro comunque alla coronaropatia. Lo studio identifica così un nuovo bersaglio terapeutico, i trigliceridi ricchi di apoliproteina C3 che possono essere considerati un killer alla stregua del colesterolo LDL. Farmaci innovativi, come oligonucleotidi anti-senso antiApo C3, sono già stati sperimentati su animali evolontari sani con risultati incoraggianti. Già nel 2002, tra i primi al mondo, il gruppo veronese dimostrava con specifiche ricerche l'importanza dell'Apo C3. Ne12010, venivaindicato per laprimavoltachelamortalità cardiovascolare di questi pazienti era più alta e che l'Apo C3 era predittore di tale evoluzione sfavorevole. GENETICA Alcune varianti genetiche riducono del 40. la presenza dei trigliceridi diminuendo il rischio di ischemia al cuore ed ai vasi 3. Sanità nazionale Pagina 20 Il centro di osteoncologia del Regina Elena di Roma è unico in Italia ltre 200 interventi chirurgici annui, 2.400 fannotuttipartedeiGruppoTraslazionaleSarcomi. visite, 30 clinici, 20ricercatori, 2farmacisti e Da anni il team è impegnato sul piano sia clinico, 2 statistici. Questi i numeri del Centro di che organizzativo nel trattamento integrato delle osteoncologia dell'Istituto nazionale tumori Regi- neoplasiemuscoloscheletriche,sarcomiemetastana Elena (Ire) di Roma, unico in Italia, insieme al- si ossee. «Le attività cliniche - spiega Roberto Biagil'Irst di Meldola, con requisiti di eccellenza per la ni, direttore dell'ortopedia oncologica Ire - vengoqualitàdelle cure,ilnumero deipazientipresiin cari- no coordinate daun Case Manager dedicato. Ci occo ogni anno, la multidisciplinarietà deltrattamen- cupiamo, inoltre di CancerTreatmentInduced Boto e l'organizzazione dei percorsi clinico - assisten- ne Loss: un' importante ed innovativo campo di inziali. Riconosciuto e certificato ufficialmente dalla teresse dell'osteoncologia, che si concentra sulla Società italiana di osteoncologia. Sono circa 6.000 perditadimassaosseaneimalati oncologici, specie nel nostro paese le persone che si ammalano ogni quellaindottadalleterapieantitumorali.L'Ambulaannodisarcomadell'osso, deitessutimollieviscera- torio dell'osteoporosi fornisce un servizio dedicato li. Sonotumorirariche,purcolpendopersoneditut- clinico-ambulatoriale,multispecialisticoaltamenteleetà, registrano picchinellafasciainfanto-giova- te coordinato di prevenzione, diagnosi e cura per nile(0-20anni)edinquellaadulta(50-80anni).Inol- osteoporosiinpazienti affetti damalattieoncologitre, circai170% dei tumori solidi presenta poi meta- che». Durante tutto l'iter diagnostico-terapeutico, stasi scheletriche. Il Centro di Osteoncologia Ire ha l'assistito segue un percorso psicologico integrato come mission il miglioramento della qualità di vita alla cura medica. «L'intervento dello psicologo dellepersone colpite dapatologiatumorale ossea at- chiarisce Biagini - oltre ad alleviare le ansie favoritraverso l'interdisciplinarietà, la collaborazione e sce l'accoglienza e migliora la comunicazione tra l'integrazione delle competenze specifiche: ortope- operatori sanitari-paziente». dici, oncologi,radiologi, anatomo-patologi,radiotegloriasj @ unipr.it rapisti, medici nucleari, psicologi, endocrinologi 3. Sanità nazionale Pagina 21 DECOLL ..3 C L'orticaria cronica dura per 6 settimane Ancora sconosciute le cause scatenanti L'orticaria è una tra le più frequenti e comuniforme dimalattie dermatologiche: si stima che il 20% della popolazione manifesta almeno un episodio di orticaria nel corso della propria vita. I sintomi dell'orticaria acuta sco mp aiono nell'arco di qualche giorno, l'orticaria cronica è invece caratterizzata dalla persistenza dei sintomi per almeno sei settimane. Ha un andamento intermittente, caratterizzato daperiodi di attività e di quiescenza che si alternano in modo imprevedibile. Sebbene la presenza di auto anticorpi sia rilevabile in circa la metà dei casi, suggerendo un'eziologia autoimmunitaria, nell'altra metà dei casi non è possibile risalire ad una causa 3. Sanità nazionale scatenante. L'orticaria cronica ha una prevalenza dello 0,5-1% nella popolazione totale e inItalia affligge tra le 250 e le 500mila persone.FondazionelstudlanciailProgetto di ricerca «Ilviaggio nelle cure: l'orticaria, una Sono 40 i centri clinici che realizzeranno una mappa nazionale i malattia poco riconosciuta», con il supporto di Novartis. Il progetto sarà condotto nei pazienti affetti da orticaria cronica, caratterizzata dalla presenza di eruzioni cutanee o pomfi rossi, gonfi, pruriginosi e a vol- te dolenti. Il progetto, che prenderà il via nelle prossime settimane, intende tracciare i percorsi di cura attraverso lo strumento della medicina narrativa. Fondazione Istud, quindi, raccoglierà 384 racconti individuali di pazienti e medici in oltre 40 centri su tutto il territorio nazio nale, puntando a mappare una popolazione rappresentativa della situazione italiana rispetto all'orticaria cronica. Per inviare le proprie storie e le proprie emozioni, occorre collegarsi al sito www.medicinanarrativa.eu e alla sezione www.medicinanarrativa.eu/ orticaria, dovesipotranno compilare i questionariLC Pagina 22 GOOGLE-NOVARTIS Lenti a contatto supersmart per pazienti con il diabete Luisa Romagnoni Unire le competenze nel campo dell'elettronica e dell'informatica, all'esperienza nella fisiologia e nelle prestazioni visive dell'occhio. Su questa base, è stato sottoscritto un accordo fra Google X (il laboratorio di ricerca del colosso californiano Google) eAlcon (la divisione oftalmica dellamultinazionale farmaceutica Novartis), per lo sviluppo e la commercializzazione di lenti a contatto dotate di tecnologia «smart», vale a dire in grado di intervenire e monitorare le patologie attraverso l'occhio, grazie ad una serie di sensori, microchip e altre componenti elettroniche miniaturizzate. L'accordo tra Google eAlconrappresenta un importante passo in avanti per Novartis che, in tutte le sue divisioni, è decisa a far leva sulla tecnologia per migliorare la gestione di diverse patologie. «Siamo impazienti di lavorare insieme a Google per unire la loro tecnologia d'avanguardia alle nostre ampie conoscenze in campo biologico, per rispondere a bisogniterapeutici ancora non soddisfatti», ha dichiarato Joseph Jimenez, CEO di Novartis. «Pernoiquestaèunatap- 3. Sanità nazionale pa tondamentale nel percorso che ci porterà a superare i confini tradizionalinella gestione dellepatologie, a partire dall'area della cura dell'occhio». Nello specifico, le lenti «intelligenti», aiuteranno i pazienti diabetici a gestire la loro malattia, mettendoli in condizione di misurare costantemente e nel modo meno invasivo possibile, i livelli di glucosio nelfluido lacrimale, trasferendo i datiwireless, aun dispositivo portatile. Inoltre, alle persone affette da presbiopia e non più in grado di leggere senza occhiali, le lenti smart potranno offrire una correzione visiva aggiuntiva, tale da ripristinare il naturale meccanismo di autofocus dell'occhio sugli oggetti vicini, con lenti a contatto adattabili o intraoculari, nel caso di trattamento refrattivo dellacataratta. «Il nostro sogno è quello di usare la più evoluta tecnologia di miniaturizzazione delle componenti elettroniche per contribuire a migliorare la qualità della vita di milioni di persone», ha sottolineato SergeyBrin, co-fondatore di Google. Lenuove lentihanno lapotenzialità di imprimere una svolta alla cura dell'occhio. Potrebbero arrivare sul mercato fra cinque anni. Pagina 23 TORINO PROTESI D'ANCA DIFETTOSE INDAGATI 5 DIRIGENTI Sono una ventina le persone che da tutta Italia si sono rivolte alla procura di Torino lamentando disturbi fisici dopo un'operazione di protesi all'anca. Dal maggio 2013 il pm Raffaele Guariniello coordina un'inchiesta per commercio di prodotti pericolosi per la salute e lesioni colpose nei confronti di cinque dirigenti della Depuy. Le protesi difettose, per l'accusa, provocherebbero metallosi, ossia rilascio di ioni di metallo nel corpo. 3. Sanità nazionale Pagina 24 Boom dei prodotti "gluten free" anche tra i sani IL MERCATO ROMA Formaggio senza colesterolo, latte senza lattosio , marmellate senza zucchero , pasta senza glutine. Il mercato dei cibi " senza", pur in tempo di crisi, va avanti bene e cresce di anno in anno . Uno per tutti, quello per celiaci che vale oltre 237 milioni di euro l 'anno. Perché, ormai , i prodotti destinati a chi non può mangiare glutine sono diventati attraenti anche per chi malato non è . « Pensare che la dieta senza glutine sia benefica per dimagrire - avverte Gino Roberto Corazza ordinario di Gastroenterologia all'università di Pavia e presidente della Società di medicina interna - o altro è assurdo. Attenzione al business della falsa celiachia. Anche molto costoso». LA DIETA Una sorta di fenomeno di massa alimentato da una leggenda metropolitana: molti preferiscono alimenti per celiaci convinti che facciano dimagrire. Una confusione di informazioni che ha sicuramente "inquinato" la diffusione di pane, pasta e biscotti senza glutine. Quasi l'8% dei lanci di prodotto registrati nel 2013 in Italia era destinato ai celiaci, 10% in Europa occi- 3. Sanità nazionale dentale e quasi il 14 % negli Stati Uniti. Un business che cresce perché aumentano i pazienti ma anche perché la cucina e la pasticceria internazionale (industriale e artigianale) ha cominciato a vedere nel mondo celiaco una nuova DALLA PIZZA ALLA TORTA PRODOTTI A RUBA UN BUSINESS CHE VALE 237 MILIONI L'ANNO frontiera del gusto. I PIATTI In Italia sono stati aperti più di 3500 i ristoranti con pietanze senza glutine (devono assicurare particolare attenzione nella preparazione) seguiti da pizzerie (spesso il grano tenero è sostituito da farina di riso e amido di mais), gelaterie e pasticcerie. A Roma, ormai, è lungo l'elenco dei locali che, con cucina aperta ai celiaci, riescono a preparare piatti goumet doc. Dai risotti, alle pizze fino alla cheesecake. C.Ma. Cc) RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 25 Fenomeno celïachia, +500% tra i bambini >L'intolleranza al glutine è aumentata in modo straordinario Un italiano su cento oggi deve rinunciare ad alcuni cereali negli ultimi 25 anni e ha cambiato la dieta di molte famiglie identificate le persone a rischio, esami dai primi mesi di vita Ji;; '. ,';7[fií ;:'ss Cos! in Italia a 3 IA IL TESTIMONIAL L'ex arbitro Pierluigi Collina sostiene l'Associazione italiana celiachia da quando ha scoperto che una delle sue smmsm Figlie ha questa patologia 10 i R d MA Ha il sapore di una beffa ma, anche da noi, dove la pasta è l'anima della gastronomia, i casi di intolleranza al glutine crescono di anno in anno. Negli ultimi venticinque anni l'incidenza dei pazienti è aumentata di cinque volte. In particolare nei bambini. I TEST L'attenzione verso la malattia, ormai più facile da diagnosticare, è certamente diversa rispetto al passato ma è pur vero che il numero di chi non può mangiare grano sta trasformando la patologia, nel senso comune, in un'anomalia alimentare. Estato uno studio italiano pubblicato su "Journal of pediatric gastroenterololy and nutrition" a tratteggiare la geografia dei pazienti nel mondo. Per la maggior parte degli epidemiologi dipende dalle migliori tecniche di indagine, per altri dall'aumento delle persone intolleranti al glutine anche in India e in Cina dove i regimi alimentari stanno velocemente subendo un processo di occidentalizzazione. Altri ancora ipotizzano un maggior ANCHE LE COMPONENTI AMBIENTALI HANNO UN RUOLO IMPORTANTE IL PEDIATRA: ATTENTI ALLA FAMILIARITA 3. Sanità nazionale consumo di cereali più ricchi di glutine, rispetto al passato. «I dati - spiega Alessio Fasano, direttore del Centro per la ricerca sulla celiachia dell'università di Boston e membro del Dr. Schar Institute piattaforma internazionale sulla malattia tengono conto solo del numero di pazienti celiaci diagnosticati o rilevati con gli screening sierologici di un campione di popolazione ed escludono il cosiddetto "iceberg celiaco" di pazienti non diagnosticati. Il rapporto tra i casi che hanno una diagnosi certa e quelli che non ce l'hanno, infatti, è amcora di uno a tre, uno a cinque. Da qui l'indicazione di testare anche i parenti di primo grado dei piccoli celiaci, quelli che soffrono di altre malattie autoimmuni, le persone con sindrome dell'intestino irritabile o con una sintomatologia che potrebbe essere simile a quella della celiachia. ICONTROLLI Questo vuol dire che i conti ancora non tornano. Le persone colpite crescono ma, se ovunque fossero fatti controlli più accurati, sarebbero ancora di più. Un dato: 5 celiaci su 6 non hanno ancora la diagnosi. «Possiamo supporre un cambiamento importante nella dieta e che le componenti ambientali giochino un ruolo forte »spiega Carlo Catassi, associato di Pediatria all'università delle Marche e coordinatore del Comitato scientifico del Dr. Schar Institute. Carla Massi © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 26 Tabacco, sentenza record Il Il Dal gigante delle sigarette 19 miliardi aunavedova Il marito della donna era morto a causa del troppo fumo La BJ Reynolds produce tra l'altro le Camel e le Lucky Strike ALBERTO FLORES D'ARCAIS .I YORK, Quando le hanno spiegato la sentenza stava quasi per svenire. Cynthia Robinson, giovane vedova di un marito morto a 36 anni a causa delle troppe sigarette, aveva capito millions quando ilcapo della giuria aveva detto invece billions. Miliardi, non milioni. Sono tanti, 23.6, i miliardi di dollari che la giuria popolare di un tribunale della Florida ha deciso che la BJ Reynolds , il gigante del tabacco (sono suoi tra gli altri i marchi Camel, Winston , Salem, Lucky Strike ) dovrà sborsare per ripagare la vedova della perdita del marito. 23.6 miliardi di dollari (oltre 19 miliardidieuro) che andrannoinparte ( cospicua) aifortunati e bravi avvocati che hanno trovato in Cynthia una cliente dalle uova veramente d'oro. Al giurati del tribunale di Escambia - laconteapiù anordovest della Florida, ai confini con l'Alabama che è uno degli Stati con il più alto numero di fumatori- sono bastate quindici ore in I legali: "Basta menzogne sulle sostanze letali" Ma la compagnia ha annunciato i l ricorso camera di consiglio per arrivare alla sentenza. Una cifra record, cui si devono aggiungere altri 16,8 milioni di dollari destinati agli altri eredi di Michael Johnson Sr., fumatore incallito dall'età di tredici anni, morto nel 1996. «Fumava almeno tre pacchetti al giorno, spesso si accendeva una sigaretta con quella che stava per spegnere», ha raccontato Cynthia in lacrime davanti ai giurati. Il caso Robinson è uno delle centinaia presentati in Florida dopo che la Corte Suprema dello Stato nel 2006 respinse la class action contro la 3. Sanità nazionale Reynolds, aprendo però di fatto la strada alla possibilità, da parte dei singoli, di avviare azionilegali. La Corte Suprema, infatti, aveva riconosciuto molte delle prove presentate, compreso il fatto che la Reynolds era «negligente, aveva cospirato per nascondere informazioni sui pericoli del fumo e venduto prodotti difettosi». Nel 2008, dodici anni dopo la morte del marito e due anni dopo la sentenza della Corte Suprema, Cynthia Robinson ha deciso di fare causa. Il processo, concluso con ilclamorosoverdetto sabato pomeriggio, è durato quattro settimane. «LaReynolds aveva assunto il rischio, calcolato, di produrre sigarette e venderle senza informare i consumatori» - ha dichiarato con grande soddisfazione uno degli avvocati della signora Robinson - «speriamo che questo messaggio faccia arrivare alla BJ Reynolds e agli altri colossi del tabacco un messaggio forte e chiaro e li costringa a non mettere più a rischio la vita di gente innocente». E un altro: «Basta mentire sulle sostanze letali nelle sigarette». La Reynolds ha annunciato che farà appello per una decisione "eccessiva", che non è «in linea con le prove presentate» e che rischia, se ne seguissero altre, di mandare in bancarotta il gigante del tabacco. «Ilverdetto va al di là della ragionevolezza: presenteremo ricorso e abbiamo fiducia che la corte seguirà la legge e non consentirà che questo verdetto diventi esecutivo». Pagina 27 1988, CASO CIPOLLON E La famiglia di Rose ebbe un risarcimento negato in appello CLASSACTION La Florida respinse una causa contro Big Tobacco nel 2006 THE INSIDER Film con Al Pacino e Russell Crowe sulle major del tabacco a i;W 1/N I1 3. Sanità nazionale Pagina 28 IL CASO REG IO N E I N D EB I TATA A RI S C HIO I O SPE DALI .. . E.a D E I, PO N ENTE G L.a. . .a .ROBERTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .SCULLI .............................................................................................................. UNO STOP agli investimenti, per l'impossibilità di contrarre nuovi debiti. Apartire dal nuovo Gallierae, in una prospettiva più remota, anche del nuovo, atteso ospedale del Ponente, oggi non finanziato (anche) per dare ossigeno alla prima operazione. In attesa che la Regione Liguria delinei una strategia definitiva su come affrontare la patata bollente, la prima conseguenza dei rilievi della Corte dei conti appare questa: la Regione ha un debito da 103 milioni che non teneva in considerazione, quello conseguente all'operazione-Arte, quindi non è nella posizione di contrarne altri. SEGUE »15 Prnil:p:illnr mSih anrhr.rcnnd;nuuili 3. Sanità nazionale Pagina 29 I RILIEVI SUI 103 MILlOtdl DI EURO DELL'AFFARE ARTE RIDIICONO NOTEVOLMENTE I MARGINI DI MAI.OV FINANZIARIA Buco in Regione, nuovi ospedali a rischio La Corte dei Conti blocca ogni investimento: in discussione le future strutture sanitarie di Carignano e Ponente dalla prima pagina E proprio un mutuo era una parte importante - 50 milioni di euro dell'investimento complessivo per costruire il pure ridimensionato nuovo polo sanitario di Carignano. Alanciare l'altolà all'operazione è stato, l'altro ieri mattina, il procuratore regionale della Corte dei conti, Ermete Bogetti, che ha affiancato i colleghi della sezione controllo nel giudizio di parifi ca. Un controllo dei documenti contabili della Regione, istituito da due anni, che ha portato aunvia libera, ma con l'ordine di apportare significativi correttivi al bilancio 2013 in attesa di approvazione da parte del consiglio regionale. La scintilla per il blocco alla contrazione di ulteriori debiti è, ancora, la vendita, perfezionata a fine 2011, del patrimonio della sanità pubblica. Finiti nella pancia di Arte, i fabbricati e terreni, sono stati pagati grazie a un prestito da 103 milioni con Banca Carige. Per la Corte la Regione non può fare finta che quel debito non esista e che sia solo affare dell'Agenzia per l'edilizia pubblica, ma va iscritto nel bilancio dell'ente di De Ferrari. «In tal modo scrive nella sua relazione Bogetti - la Regione ha superato il limite dell'indebitamento». Non solo: la Regione a sua volta garantisce ogni anno anticipando fondi ad Arte per consentire (anche) di onorare il debito, Arte a sua volta li restituisce a fine anno, prima della chiusura dell'esercizio. Un improprio anticipo di cassa che la Corte dei conti ha censurato. Una situazione, insomma, molto delicata, in cui ora si inseriscono i progetti per realizzare i due nuovi ospedali. Il riferimento al nuovo Gallieria, nella relazione della procura regioanale, è esplicito: « Appare quanto meno opportuna un seria riflessioni sull'intenzione più volte annunciata di gravare il bilancio regionale per coprire con ulteriore indebitamento una parte rilevante dell'investimento occorrente per la realizzazione del Nuovo Galliera. Tale operazione giungerebbe al termine di una difficilmente spiegabile ri- 3. Sanità nazionale programmazione della rete ospedaliera regionale (abbandono del progetto di ospedale divallata, definanziamento del subentrato progetto dell'ospedale unico del ponente genovese), riprogrammazione che non pare esente da fortissime criticità, anche per gli ingenti costi già sostenuti e per le incerte prospettive sui futuri costi di realizzazione e di gestione del nuovo Galliera, nonché sui futuri oneri finanziari diretti e indiretti». Questo soprattutto perché i ripetuti tentativi di vendere il patrimonio acquisito da Arte sono tutti regolarmente falliti - gli ultimi non più tardi di alcuni giorni fa - anche in ragione della congiuntura nerissima che sta deprimendo da diversi anni il mercato immobiliare. Se il ragionamento vale per il nuovo Galliera da 400 posti letto e 135 milioni di investimento, vale a maggior ragione - seppure con contorni al momento solo teorici, visto lo stadio meno avanzato del progetto - per il nuovo ospedale del ponente. Che dopo un balletto lunghissimo non ha ancore una collocazione definitiva, ma in ogni caso potrebbe assai difficilmente reggersi senza almeno una quota di finanziamento - leggi: altri debiti - a carico del pubblico. La ragione normativa che suggerirebbe di evitare nuovi mutui - oltre alla prudenza - è una legge del 2000, la 76. Che stabilisce come non si La s r 'a possa superare il 25%, nel rapdel project porto tra oneri i ci di ammorta- per á mento (interesl ' o stac olo si sui debiti) ed entrate tributarie non vincolate delle Regioni. Questo a fronte di un'esposizione debitoria che, negli ultimi anni, si è costantemente ridotta. Anche per questo, in queste ore, si sta valutando un piano alternativo: se l'equili- brio finanziario così com'era stato disegnato non regge più, occorre trovare un'altra strada. E potrebbe essere quella del project financing: affidare a un investitore privato l'operazione in cambio di un'operazione immobiliare. Via che però comporterebbe una secca modifica di equilibri urbanistici e finanziari. Il giudizio dell'opposizione è durissimo. «La relazione della Corte rileva Raffaella Della bianca (Gruppo Misto - Riformisti) - è la sintesi delbilancio della Regione e dellagestione Burlando. Una violazione palese dell'articolo 119 della Costituzione, che recita: "possono ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento, con la contestuale definizione di piani di ammortamento e a condizione che per il complesso degli enti di ciascuna Regione sia rispettato l'equilibrio di bilancio". Ora e' chiaro che la giunta ha fatto debiti non per investire ma per coprire debiti». ROBERTO SCULLI sculli@ilsecoloxix.it Pagina 30 y, La seduta di venerdì della Corte dei Conti: in primo piano il procuratore Ermete Bogetti milioni di euro La somma chela Corte dei Conti ha contestato dopo aver esaminato il bilancio della Regione Liguria 3. Sanità nazionale milioni di euro Il mutuo che Arte ha acceso con Carige per pagare gli immobili venduti dalla Regione milioni di euro Il valore dei derivati finanziari acquistati dopo il 2000 dalle banche d'affari Merrill Lynch e Nomura BALOSTRO milioni di euro L'esposizione debitoria della Regione nel 2013, cresciuta dei 26,57% nel corso di un anno Pagina 31 LA RIFORMA Dall'Alfa all'Iss, ecco come cambia la Sanità ROMA. Per l'Agenzia del farmaco (Alfa) l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), l'Istituto superiore di sanità (Iss) e il Consiglio superiore di sanità (Css), senza dimenticare gli enti di ricerca, gli Irccs, si preannuncia un "autunno caldo" in vista della grande riorganizzazione di cui saranno protagonisti. In primis, il decreto della Pa ha stabilito che il Css dovrà essere rinominato (si era insediato il 13 settembre scorso, ndr) entro il 25 luglio e vedrà una riduzione dei componenti, che da 40 scenderanno a 30. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, cui spetta la nomina, sembra orientato ad applicare criteri simili alle "quote rosa" o quantomeno a puntare su figure femminili, o in ogni caso personalità di spicco che si sono particolarmente distinte, a prescindere dall'età. Per quanto riguarda invece l'Iss con la nomina nei giorni scorsi del commissario Walter Gualtiero Ricciardi l'opera di riforma è di fatto avviata. Il "timing" è di 6 mesi, il modello è il National Institute of Health statunitense e l'obiettivo è di rimettere i conti a posto visto il deficit che ha portato al commissariamento. Il 28 agosto come annunciato da Lorenzin dovrebbe poi entrare in Cdm la riforma di Aifa e Agenas. L'Agenzia del farmaco dovrà diventare un Authority simile alla Federai Drug and Administration statunitense. La "ratio" è quella di rafforzarne il ruolo centrale e i poteri. Per quanto riguarda Agenas (Francesco Bevere è il nuovo Dg), invece, il target è quella di renderla un'agenzia di verifica e controllo delle performance del Ssn. Annunciata per dopo l'estate anche la riforma proprio degli enti di ricerca (gli Irccs) che «dovranno costituirsi concretamente in rete in modo da poter dialogare» e occorrerà valorizzarne «le capacità brevettuali, ma senza delle ripetizioni che non servono». 3. Sanità nazionale Pagina 32 I RISULTATI DI UNA RICERCA DELL'UNIVERSITÀ CATTOLICA DI ROMA E DI QUELLA DI BERNA IL FEGATO CI DIFENDE DAI BATTERI NELL'INTESTINO IL FEGATO è una stupenda protezione naturale contro le minacce che arrivano dai batteri presenti nell'intestino. A scoprirlo sono stati i ricercatori dell'Università Cattolica Policlinico Gemelli di Roma insieme a studiosi dell'Università di Berna, che hanno dimostrato come il fegato faccia anche da "firewall" contro le minacce tese alla salute da batteri provenienti dall'intestino che hanno trovato una via di fuga nel sangue. /,//d&.' ' & ',h'✓' ' 3. Sanità nazionale " 'A Pagina 33 T Sanità, troppe differenze fra le Regioni UNA SANITA' uguale per tutti, senza bisogno di viaggi della speranza che costano al singolo e alla sanità. A lanciare questa richiesta sono le associazioni dei pazienti, che nel corso di un Forum presentano il Manifesto per i diritti dei pazienti oncologici. A preoccupare sono soprattutto due novità legislative: da un lato, la riforma del Titolo V della Costituzione, che non prevede un forte ruolo di indirizzo del governo centrale in materia di Sanità e rischia di legittimare le attuali differenze tra le Regioni, dall'altra, la recente entrata in vigore della Direttiva europea 2011/24, che riconosce ai cittadini europei il diritto di curarsi in qualsiasi Paese dell'Unione e che a giudizio dei pazienti è stata recepita senza prevedere alcun sostegno per le spese di viaggio, favorendo un flusso migratorio dall'Italia verso altri Paesi europei solo a vantaggio delle fasce sociali ad alto reddito. «Abbiamo deciso di mobilitarci perché continuiamo a riscontrare troppe, inaccettabili differenze nella qualità dell'assistenza sanitaria da Regione a Regione», spiega Anna Maria Mancuso, presidente di Salute Donna onlus, promotrice dell'iniziativa insieme ad altre 9 sssociazioni". Nel 2012 sono stati oltre 770 mila gli italiani ricoverati in una Regione diversa da quella di appartenenza. 3. Sanità nazionale Pagina 34 LINE Il benessere adesso viaggia anche in Rete LA SALUTE e il benessere viaggiano anche in rete. Tra i tanti strumenti a disposizione dei cittadini oggi c'è anche la prima polizza salute individuale (Tuttasalute!online) che assicura tutte le prestazioni sanitarie direttamente attraverso il Pc a partire da poco più di un euro al giorno. Lo strumento di sanità integrativa potrebbe rappresentare una risorsa integrando il livello di copertura garantito dal Sistema sanitario e riducendo le disuguaglianze che esistono in termini di capacità assistenziale tra le diverse Regioni. Purtroppo le forme di sanità integrativa in Italia "intermediano" attualmente solo il 13 per cento della spesa privata (circa 4 miliardi di euro annui), con un gap di copertura di oltre il 40 per cento rispetto a quanto avviene negli altri Paesi europei. Peraltro la sanità integrativa nel nostro Paese, benché coinvolga oltre il 16 per cento degli italiani (quasi 10.5 milioni di assistiti), è quasi esclusivamente appannaggio del settore del lavoro dipendente ed è prevalentemente diffusa nelle Regioni del Nord Ovest e del Centro. "Tuttasalute!online" può rappresentare una risposta a questi problemi: l'obiettivo dell'iniziativa è mettere a disposizione di tutti i cittadini, a prezzi accessibili, la sanità integrativa. 3. Sanità nazionale Pagina 35 CO M c oM > N M C QUESTIONI DI NASO, L_ Sbalzi di temperatura, aria condizionata e allergie possono ridurre le nostre capacità, con spiacevoli conseguenze FEDERICO MERETA METTETECI i bruschi sbalzi di temperatura che ci hanno messo a disagio. Mescolate con quel pizzico di aria condizionata che ci dà refrigerio. Aggiungete infine le classiche manifestazioni dell'allergia. Nasce così, con dosi che possono variare da persona a persona, il cocktail che mette a dura prova le nostre capacità olfattive. Il problema è che non solo rischiamo di perdere il piacere della buona tavola estiva, ma anche di veder scendere drasticamente le possibilità di trovare l'anima gemella. Secondo una ricerca recentemente condotta su una popolazione di persone prive di olfatto per una particolare patologia (anosmia congenita isolata) individuare il partner senza l'aiuto del naso è davvero EFFETTI un'impresa: peri maschi è INDESIDERATI difficile percepire i feromoni che guidano alla scelta della "lei", mentre per le donne mantenere a lungo un rapporto appare più difficile. Lo studio, condotto all'Università di Dresda dal gruppo di ricerca di Thomas Hummel e pubblicato su Biological Psychology, è solamente l'ultimo di una lunga serie di ricerche che si stanno concentrando proprio sulla capacità di percepire gli odori e gli aromi. Alcune ricerche, in particolare, arrivano addirittura a ipotizzare un importante ruolo dell'olfatto nei meccanismi che danno origine ai principali disturbi del comportamento alimentare, come l'anoressia e la bulimia. Perché sentire un profumo o gustare completamente un cibo non è solo questione di naso, ma è anche e soprattutto un problema di cervello. «L'olfatto umano può individuare circa 10.000 diversi odori - fa sapere Anna Menini, genovese, docente di Fisiologia presso la Scuola internazionale superiore di studi 3. Sanità nazionale avanzati (Sissa) di Trieste - All'interno di un tessuto specializzato presente nel naso, l'epitelio olfattivo, ci sono milioni di neuroni olfattivi con centinaia di tipi diversi di recettori che legano le molecole odorose, generando un segnale elettrico che viaggia fino al cervello. Molti animali, come ad esempio i cani, hanno un senso dell'olfatto molto più sensibile di quello umano. Questo è dovuto sia a un maggior numero di neuroni olfattivi che alla presenza di migliaia di tipi diversi di recettori. Sebbene nel corso dell'evoluzione abbiamo perso alcuni recettori e quindi la capacità di percepire alcuni odori, continuiamo a sentire quelli che sono importanti per la nostra vita». «Esiste inoltre un "secondo" olfatto - spiega l'esperta - quello retronasale, specializzato nel cogliere le molecole presenti negli alimenti: gli stimoli in questo caso non passano attraverso le narici quando inspiriamo ma transitano per il nasofaringe, un condotto che dalla parte posteriore della bocca arriva al naso, permettendo agli stimoli odorosi presenti nella bocca di raggiungere i neuroni olfattivi. Quando abbiamo il raffreddore, cibi e bevande perdono gran parte del sapore proprio perché non riusciamo ad espirare attraverso il naso e quindi le molecole odorose non raggiungono i neuroni olfattivi». Sia come sia, sono tanti i potenziali nemici dell'olfatto, che possono indurre iposmia (cioè riduzione delle percezioni) o anosmia, o perdita completa dell'olfatto. Spesso, come appunto nel caso di un raffreddore che blocca le narici o delle secrezioni che le invadono durante una sinusite o una bronchite, gli odori non riescono ad arrivare alle cellule specializzate, che si trovano nella parte superiore del naso. Ma ci sono anche alcune condizioni che vedono proprio nella perdita dell'olfatto un segnale d'allarme da non sottovalutare: questo problema si può presentare ad esempio quando si ha un deficit pronunciato di vitaminaA, in caso di malattie degenerative del sistema nervoso centrale come Parkinson e Alzheimer, quando la tiroide non lavora a sufficienza, dopo un trauma che ha coinvolto la fronte. Il vantaggio è che in qualche caso l'anosmia è solo temporanea, visto che le cellule olfattive hanno la capacità di riprodursi. Ciò che conta, in tutti questi casi, è informare subito il medico per eventuali controlli. Lo stesso va fatto se accade l'esatto contrario: per alcune persone il problema si chiama iperosmia, ovvero una percezione degli odori abnormemente accresciuta, che proprio non permette di sopportare quasi nulla. Il fastidio è tipico delle donne, soprattutto in gravidanza o in menopausa e di chi ha la tiroide che lavora troppo. Pagina 36 Attenzione all'allmentazlone Ci sono cJbi che in alcune persone possono dar liioç,;o ad un'eccessiva produzione di muco, e qunìi"¡ "chiudere" il n .so.'-ra q.iesti li latte e ï formaggi, lo yogurt e i l gelato Correlare odori e sensazioni !n alcune persone l'odore può aiutare: aroma del caffè la nattiììa fa sentire più concentrati , la cannella riduce il nervosismo, così come la monta Occhio ai nemici L'olfatto è molto sensïùlle . Per preservarlo occorre smettere di fumare ed evitare gli alcolici. Attenzione ai vasodilatatori nasali , usati per sintomi dell'allergia U n aiuto dallo zinco Lo zinco aiuta a mantenere pulitele vie respiratorie e quindi a migliorare l'olfatto. E' contenuto soprattL:tto nello lenticchie e nelle ostriche, oltre che nell'olio di girasole giene personale E' importante lavarsi spesso le mani per evitare di trasrr,ettere virus ,ile vie respiratorie. Raffreddori , influenze e .simili possono n'iammnarle e linnitare le capacità olfattive 3. Sanità nazionale Pagina 37 Aumentano i respinti: un terzo in più tra i candidati non ha superato le prove Albi, l'in Da valutare l'effetto della sentenza sugli «abogados» per l'insieme delle categorie estabile discesa dei nuovi iscritti In dieci anni contrazione del 30% - Le donne abilitate passano in vantaggio sugli uomini Valeria uva Medici, architetti, psicologi o avvocati: negli ultimi dieci anni, gli aspiranti al tesserino di un Ordine professionale che si sono presentati agli esami si sono ridotti di oltre un quarto (-27,3%%°). Più stretta anche la via dell'accesso: un terzo in più dei candidati non ha superato gli esami di abilitazione. La crisi ha colpito di più gli uomini: la categoria si è quasi dimezzata, passando dai 3omila nuovi ingressi del 2003 ai 18mila del 2012, mentre le donne hanno "tenuto" meglio con una flessione delle abilitazioni pari "solo" al 19 per cento. Anzi, le donne hanno persino sorpassato i colleghi uomini: 23mila le abilitate del 2012, rispetto a 18mila uomini. La tendenza emerge dalle elaborazioni del Sole 24 Ore sui dati del ministero dell'Istruzione, che ogni anno fotografa gli esami di Stato per alcune professioni chiave (si veda il grafico qui sotto). I nuovi professionisti censiti dal Miur sono oltre Aimila; a questi vanno aggiunti 1.031 consulenti del lavoro (anno 2013) e 5.396 avvocati (dato ancora incompleto). Spesso le donne, appunto, sono in maggioranza. Oltre alle classiche professioni da sempre rosa (psicologi, veterinari e assistenti sociali) l'avanzata è netta anche sunuovi fronti: le notaie, ad esempio, sono passate dal 17%Q nel 1991 a131°i° del2o13. E oggi rappresentano il 43% degli under 40 secondo le stime del Notariato. Tra i consulenti del Lavoro, poi, sfiorano il 70 per cento. Quasi tutte le professioni registrano un calo di interesse: all'eccezione costituita da assistenti sociali, psicologi e biologi fanno 3. Sanità nazionale da contrappeso le "mannaie" che hanno decimato in particolare chimici e geologi. Per questi ultimi le difficoltà partono dall'Università: «Con meno dipartimenti - spiega il presidente Gian Vito Graziano - si è impoverita la qualità della formazione e l'accesso è ora più difficile ». «Però - aggiunge - negli ultimi tre anni a causa purtroppo delle tante calamità si è risvegliato l'interesse per la nostra professione proprio nelle Università». Non sempre, poi, esami di abilitazione e iscrizione all'Ordine si muovono di pari passo. Prendiamo gli architetti : mentre negli ultimi dieci anni iscritti e promossi all'esame andavano dimezzandosi, l'Albo ha continuato a crescere. Per ilpresidente del Consiglio nazionale, Leopoldo Freyrie, questo dipende anche dagli sbocchi occupazionali prescelti: «Dopo la laurea molti scelgono mestieri come il designer o il grafico per i quali l'abilitazione non serve». «Al contrario - precisa - abbiamo un eccesso di offerta con i nostri 15omila iscritti, più di tre volte rispetto ai colleghi francesi e con redditi falcidiati dalla crisi». Stesso fenomeno per i consulenti del lavoro: secondo le stime del Consiglio nazionale , solo negli ultimi cinque anni i candidati all'esame sono passati da 4.610 a 2.407 (-47%). « Ma i nostri iscritti sono raddoppiati in dieci anni e ora siamo 28mila» commenta la presidente, Marina Calderone. La categoria è tra le più colpite dalle commissioni d'esame: 43% la percentuale di successo del 2013, 2013,30 punti in meno della media nazionale, pur sempre il doppio degli avvocati. Per questi ultimi ora la Corte europea ha aperto la via alternativa dell'abilitazione in Spagna con accesso diretto all'Ordine, saltando l'esame (si veda il Sole 24 Ore del18luglio). Con effetti che potrebbero estendersi anche alle altre categorie. « El'interaformazione universitaria che va rivalutata - commenta a caldo Calderone - ma non in chiave di semplificazione dell'accesso perché cercare lo "sconto" fuori significa esporsi a una maggiore difficoltà ad essere competitivi sul mercato del lavoro». Nonostante il calo, c'è chi giudica le professioni ordinistiche la categoria «vincente» dell'ultimo decennio. «Sono riusciti aresistere all'abolizione - commenta Gian Paolo Prandstraller, ordinario di sociologia aBologna a riposo - e hanno ampliato competenze e prestigio». Un esempio? «I farmacisti hanno dato vita alla farmacia multi-servizi». Così come gli architetti: il loro ruolo sociale è molto cresciuto - conclude Prandstraller - perché c'è un bisogno più diffuso di bellezza nelle città». Pagina 38 La mappa delle categorie A confronto i candidati e gli abilitati all 'esame di Stato per gli anni 2012, 2008 e 2003, la percentuale di promossi e la ripartizione per sesso TOTALI Variazione, % sui o lOn1;Jssi 2012 donna !8,112 23.000 2004 donna 2003 dUE!(id 9 ja,305 28 5 . 7 AORONOIM1 E DOTTORI FORESTA11 2012 12:, 1 2008 W 2003 ARCHITETTI 2012 LMO 2008 2°338 2003 3,319 dame ASSISTENTI S001AF1 2012 2008 ''',i hA'P 2003 Hb B.lffi 3. Sanità nazionale Pagina 39 B10I001 2012 2008 candidati 3,181 2003 CHIMICI candidati 453 2012 Mi candidati 474 2008 722 2003 02ú' ,:11 candidati 1.343 COMMERCIALISTI 1.5`,1 : u i I 2012 : 2008 3,927 ; 2003 t.m4S danna FARMACISTI 2012 2008 2393 donr:a 2003 u 3a566 dcuna m% CEOIOCI 2012 2008 2003 3. Sanità nazionale Pagina 40 INGEGNERI (.`? 2012 2.H3 2008 candidati 2,325 2003 M 13,149 3,2má6 úan!;a ,andidati 18.849 MEDICI PHRURGI-11 candidati 6.947 2012 - .t3;': dnnna i candidati 7.003 2008 candidati 10.535 2003 DDCNTDIATRI 2012 23 duna candidati 934 candidati 1.028 2008 ,M.1 donna 2003 551 danna candidati 1.393 PSIGDI_GGI 2012 4.133dannd 2008 &.283danna 2003 3,555 danna VETERINARI 2012 candidati 1.016 2008 candidati 1.021 2003 candidati 1.526 Elaborazione Sole 24 Ore su dati ministero Istruzione, Università e Ricerca 3. Sanità nazionale Pagina 41 Il miglior guadagno viene dall'università di Gaia Giorgio Fedi Quando un genitore mette da parte un gruzzolo per i suoi figli spesso lo fa anche per finanziarne l'istruzione futura. Uno sforzo che può essere vano se l'erede sceglie un percorso di studi privo di sbocchi lavorativi. Come fare allora le scelte giuste? I dati più recenti evidenziano che le lauree scientifiche - in particolare medicina e ingegneria - garantiscono dei tassi di occupazione più alti e anche delle retribuzioni più generose. Secondo il XV Rapporto Almalaurea del 2013 sulla condizione occupazionale dei laureati, a 5 anni dalla laurea chi ha fatto studi medici ha un tasso di occupazione del 96,5%, seguito da chi ha studiato discipline economico-stati- stiche (93,6%) e ingegneria ( 93,3%); per quanto riguardale retribuzioni , invece, se la passano meglio gli ingegneri , con uno stipendio mensile medio di 1.748 €, tallonati dai medici con 1.662 € e dai possessori di una laurea economico - statistica (1.603 €). Almalaurea rileva comunque che nella fase di ingresso tutti i giovani italiani, anche i laureati, incontrano più difficoltà che in altri Paesi, anche se nell ' arco della vita lavorativa la laurea continua a essere un efficace antidoto contro la disoccupazione, seppure meno che in altri Paesi. Alla luce di questo aspetto, il migliore investimento nella formazione universitaria è quello che dà ai propri figli la possibilità di trovare lavoro anche fuori dei confini nazionali: per questo, oltre alla facoltà è bene valutare anche la scelta dell'ateneo. Spulciando le classifiche di QS - che moni- Gli atenei più apprezzati all'estero Classifica QS sulla reputazione presso chi assume UNIVERSITA POSIZIONE MONDIALE MATERIA Politecnico di Milano 17 Ingegneria civile Bocconi 20 Economia ed econometria Sapienza 23 Fisica Normale 24 Fisica Politecnico di Torino 38 Ingegneria civile 3. Sanità nazionale torano la reputazione delle diverse università del mondo presso chi assume - in Italia ci sono diverse facoltà che offrono ai loro laureati uno standing internazionale. La Bocconi risultala 2oesima migliore università del mondo per le discipline economiche ed econometriche e la 31esima per la finanza; il Politecnico di Milano è al 48esimo posto perle discipline informatiche, al 4lesimo per ingegneria elettronica, al3oesimo per ingegneria meccanica e aeronautica e al 17esimo per ingegneria civile; il Politecnico di Torino è al 38esimo posto per ingegneria civile; la Sapienza è al 23esimo posto per la fisica, mentre la Normale di Pisa è al 24esimo. Se l'idea è quella di cercare un lavoro fuori dai confini nazionali si può anche valutare di intraprendere un corso di laurea che abbia insegnamenti in inglese e garantisca uno titolo di studio riconosciuto anche all'estero. In Italia sono già molte le università che hanno corsi di laurea riconosciuti anche in altri Paesi (soprattutto Usa, Cina, Francia, Regno Unito): la Bocconi, la Sapienza, l'università di Padova, di Bologna, di Pavia, di Ferrara, di Trento, la Luiss Guido Carli, Roma Tre, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino. E se si ha la possibilità di investire in un master, a fronte di un esborso decisamente maggiore le possibilità di carriera aumentano esponenzialmente. Nella classifica del Financial Times sugli Mba (i Master of business administration che danno la possibilità di diventare un top manager) tra i nomi italiani ancora una volta è Bocconi, con lo Sda, a piazzarsi nelle posizioni più alte (al 3lesimo posto) con un salario medio annuo dei suoi alunni a tre anni dal master di 112.901$. Pagina 42 Multa da 23 miliardi, una vedova abb a e il gigant e dei ab acco Sentenza record contro la multinazionale americana che fabbrica le Camel Fil caso PAOLO MASTROLILLI IN VIATO A NEW YORK uando hanno letto il verdetto, ho sentito la parola milioni, ed ero eccitata. Poi il mio avvocato mi ha informata che in realtà era una B di billion, miliardi, e allora ho pensato che fosse incredibile». Così ha parlato Cynthia Robinson, la vedova di Pensacola che aveva fatto causa al secondo produttore di sigarette negli Stati Uniti, la Reynolds, dopo aver saputo che il tribunale ha condannato la compagnia a pagare 23,6 miliardi di dollari di multa per la morte di suo marito, ucciso nel 1996 dal cancro ai polmoni. Una sentenza storica, che sembra presa di peso da un romanzo di John Grisham, e potrebbe mettere in ginocchio l'intero settore del tabacco, se non verrà rovesciata in appello. Il marito di Cynthia, Michael Johnson, aveva cominciato a fumare quando aveva 13 anni. Lavorava per un albergo, dove guidava lo shuttle dei clienti, e fumava tre pacchetti al giorno di «Kool». Spesso accendeva la prossima sigaretta con la cicca di quella appena finita. Nel 1990 aveva sposato Cynthia e avevano avuto due figli. Sei anni dopo, a soli 36 anni d'età, era morto per un cancro ai polmoni. Il suo caso era finito nell'azione collettiva intitolata al pediatra di Miami Beach Howard Engle, che aveva fatto causa ai produttori di tabacco a nome di un grande numero di vittime, sostenendo che tutte si erano ammalate perché le sigarette creavano dipendenza ed erano dannose, ma le aziende che le vendevano avevano nascosto i loro effetti. Nel 2000 un giudice gli aveva dato ragione, condannando le case a pagare 145 miliardi di multa: una puni- 3. Sanità nazionale zione per il loro comportamento irresponsabile, a cui poi si aggiungevano le compensazioni per i danni subiti dalle singole persone. La Corte Suprema della Florida in seguito aveva annullato questo verdetto, perché i casi rappresentati erano troppo diversi tra loro. Però aveva ammesso che le singole vittime ripresentassero le loro cause. Così erano nati migliaia di «Engle progeny», ossia procedimenti giudiziari avviati dai singoli membri della precedente class action. Quello di Cynthia faceva parte di questo gruppo, e dopo quattro settimane di processo e due giorni di deliberazioni, venerdì scorso la giuria ha emesso il suo verdetto. La Reynolds, produttrice delle sigarette Kool fumate da Michael, è stata condannata a pagare 17 milioni di dollari di danni alla famiglia, e 23,6 miliardi come multa punitiva. Cynthia si è commossa, ma gli avvocati della compagnia hanno subito detto che la sentenza è «eccessiva, inaccettabile in base alla legge statale e costituzionale, fuori dalla ragionevolezza e la giustizia, e incoerente con le prove presentate». Seguirà quindi l'appello, che già nel caso della class action era riuscito ad annullare la decisione dei giudici, e in altre situazioni simili aveva ridotto di molto la multa. Il caso sembra preso dal romanzo di John Grishman «The Runaway Jury» (La giuria), che raccontava una storia molto simile, anticipando poi quello che sarebbe accaduto nella realtà. Anche là si descriveva un processo intentato dopo la morte di un fumatore per cancro ai polmoni, e i tentativi delle aziende produttrici di influenzare le decisioni della giuria. La sentenza della Florida è un duro colpo per la già danneggiata industria del tabacco, che per anni ha nascosto i risultati delle ricerche in cui era documentata la pericolosità delle sigarette e la loro capacità di provocare dipendenza. È vero infatti che la class action è stata annullata dalla Corte Suprema locale, ma le singole vittime ora possono fare causa, basandosi solo sull'evidenza che fumavano e hanno subito gravi danni alla salute. Questo apre la porta a migliaia di procedimenti legali, che alla fine potrebbero costare in totale più dei 145 miliardi della sentenza originaria per il caso di Howard Engle. Pagina 43 miliardo Il numero di fumatori nel mondo Il tabacco uccide una persona ogni 6 secondi la prima causa Un malato di cancro denuncia che sul pacchetto non c'è l'indicazione dei rischi il primo verdetto Colosso da 8,2 miliardi Reynolds , fondata nel 1875 nel North Carolina , è la seconda azienda produttrice di sigarette degli Usa , con una quota pari a circa il 30% del mercato e ricavi nel 2013 per 8,2 miliardi di dollari . Oltre a Camel produce altri marchi noti come Winston e Pali Mali 3. Sanità nazionale Englefa infliggere 145 miliardi alle industrie mala Corte Suprema ribalta il verdetto Pagina 44 . - L'inizio precoce dei trattamento riduce l'insorgenza dei danni e fa bene alla spesa pubblica Il glaucoma si vince a 40 i senza operazione Quando la vista comincia ad abbassarsi scatta l'ora del controllo mirato. Dall'oculista di Marino Collacciani 1 glaucoma è unamalattia sociale ad alta incidenza al di sopra dei 40 anni: in Italia circa i milione di persone ne sono affette e un terzo non non lo sa». L' allarme è del prof. Mario Alberto Giuliano, Aggregato in Oftalmologia presso l'Università di Roma Tor Vergata, direttore del Congresso "Glaucoma Present and Future", tenutosi a Roma presso il Nobile Collegio Farmaceutico, ai Fori Imperiali. Professor Giuliano, unamalattia sociale ha inevitabilmente ricadute economiche: quanto ci costa il glaucoma? Lo Stato impegna annualmente circa 800 euro per ogni paziente affetto dalla malattia suddivisi tra visite, farmaci, esami strumentali e ricoveri. t difficile parlare di prevenzione? C'è da premettere che l'insorgenza della malattia glaucoi r atri L'imaging misura ; lo strato delle fibre nervose e la salute del nervo ottico 3. Sanità nazionale matosa è subdola in quanto, nelle forme croniche, risulta essere asintomatica. Ilpaziente si accorge della presenza di limitazioni del campo visivo e di disturbi alla visione in uno stadio avanzato della patologia. Tuttavia, in considerazione della quasi completa irreversibilità del danno, molti sforzi si sono effettuati al fine di una diagnosi precoce e nella prevenzione della malattia, soprattutto in soggetti con familiarità positiva. Quali sono i principali strumenti diagnosici in possesso dei massimi specialisti del settore? Attualmente, oltre ai sistemi computerizzati di misurazione del campo visivo, abbiamo la possibilità di utilizzo di sistemi di "Imaging" che ci permettono una riproducibile e affidabile misurazione dello strato delle fibre nervose retiniche e una valutazione estremamente accurata della testa del nervo ottico e dei suoiparametri strutturali. Attraverso tali mezzi diagnostici è possibile scoprire con largo anticipo l'insorgenza della malattia e l'esatto momento in cui avviare un trattamento evitando dannosi eccessi terapeutici o ritardi nelle giuste cure. Cosa può provocare il ritardo della diagnosi? Può esporre il paziente a cominciare una cura nella fase di difficile risoluzione e rendere il danno evolutivo irreversibile. Fortunatamente, da un lato, l'esordio dellamalattianellaforma più frequente siverifica intorno ai quarant'anni, epoca in cui tutte le persone emmetropi cominciano ad avvertire i primi disturbi nellavisione da vicino per l'insorgere della presbiopia. Cosa consiglia ai pazienti? In tale periodo è fondamentale sottoporsi a una visita da parte del medico oculista e non limitarsi a un esame della vistaperla correzione del difetto. Solo un medico oculista può valutare segni iniziali del glaucoma e, se sfornito, può inviare i casi dubbi in Centri di riferimento regionali. Ci sono segnali positivi nelle cure più recenti? E ormai provato come l'inizio precoce del trattamento nei pazienti affetti dallamalattia, riduca in maniera considerevole l'insorgenza di danni soggettivamente rilevabili. Tutti questi aspetti - e la riduzione della necessità di sottoporsi a intervento chirurgico date le nuove combinazioni farina cologiche - fanno ben sperare perla salute del cittadino e per quella della casse statali. Qual è il futuro della terapia del glaucoma? La neuroprotezione. Ovvero la capacità di rendere il nervo ottico più resistente ai dannilegati al glaucoma. Il percorso è solo cominciato e occorre ancorafare ricorso alle metodiche in uso, in attesa di una letteratura più cospicua e, quindi, più attendibile e rassicurante. Dunque, come si opera in Italia? Intanto, da un lato nel nostro Paese il numero di interventi di glaucoma è diminuito grazie all'utilizzo di famaci sempre più efficaci; dall'altro, varie tecniche chirurgiche si sono affacciate. Tuttavia, la trabeculectomia - una tecnica che compie 50 anni - nei suoi canoni principali e nel suo meccanismo di azione è ancora il gold standard. r Sempre più efficaci hanno ridotto il ricorso alla sala operatoria Pagina 45 ®, Quaranta Paesi sottoscrivono il programma dell'Oms per frenare l'insorgenza di una ex debellata Guerra al ritorno della tubercolosi nei paesi ricchi Nelle metropoli l'incidenza maggiore. Aumentano i casi fra i giovani e gli ì di Giovanni Battista Migliori * e Mario Raviglione ** 141 stato presentato a Roma dall'Organizzazione EMondiale della Sanità (Oms) e dallaEuropean Respiratory Society (Ers), in collaborazione con il Ministero della Salute italiano, un nuovo programma di intervento per l' eliminazione della Tubercolosi nei Paesi a bassa incidenza. Attualmente, sono 33 le Nazioni e i territori definiti tali in virtù del fatto che visi contano meno di 100 casi di Tubercolosi per milione di abitanti. Tra questi Paesi c'è anche l'Italia. Il programma di intervento dell'Oms delinea una fase iniziale di "pre-eliminazione" con l'intento di riportare il tasso annuale di nuovi casi di Tubercolosi in questi Paesi a meno di I0 per milione di persone entro il 2035. oggi, in queste 33 aree sono 155.000 le persone che ogni an no si ammalano e 10.000 quelle che ne muoiano. In Italia, come in molti altri paesi industrializzati, la Tubercolosi è una patologia relativamente rara, ciononostante, negli ultimi anni sono emersi numerosi motivi di allerta: nelle grandi città metropolitane l'incidenza di Tbc è fino a 4 volte maggiore rispetto allamedianazionale, il numero di casi di Tubercolosi resistenti a più farmaci è in lento progressivo aumento e sono stati identificati anche in Italia casi di cosiddetta XDR-TB (forme tubercolari estensivamente resistenti, per le quali i farmaci attualmente disponibili non sono efficaci). La maggior parte dei contagi si concentra in alcuni gruppi di popolazione, più vulnerabili alrischio di infezione, qua- li gli immigrati, e in alcune classi di età; in particolare, negli ultimi anni, si è osservato un trend in aumento dei casi di tubercolosi nella classe di età 15-24 anni. In generale, nonostante l'incidenza nella popolazione generale si sia ridotta negli ultimi anni, lapopolazione immigrata ha ancora un rischio aumentato di contrarre la tubercolosi che è 10-15 volte superiore rispetto alla popolazione italiana. Per eliminare la malattia nei Paesi a bassa incidenza sarà di vitale importanza estendere a tappeto la prevenzione e la cura della Tubercolosi nei Paesi ad altaincidenza. Questa interdipendenza richiede un'azione concertata e una stretta collaborazione tra i Paesi con alta incidenza di Tubercolosi e quelli con bassa incidenza. An - L'obiettivo successivo sarà quello di conseguire l'eliminazione della Tubercolosi entro il 2050, definita come meno di 1 caso per milione di persone all' anno. Sebbene la Tubercolosi sia prevenibile e curabile, ancora igrati ti bio ti cipotentiemigliori condizioni di vita li anno quasi debellato la malattia in molti Paesi ad alto reddito, ma non abbianio ancora vinto. E se commettiamo errori adesso, laTubercolosi potrebbe riproporsi, anche con forme più resistenti ai farmaci. Invece, se agiamo correttamente e ci impegniamo nuovamente a combattere la malattia, sia nel nostro Paese sia all'estero, la Tubercolosi, un giorno, non rappresenterà più una minaccia per la salute pubblica. * Direttore Centro Collaborazione Oms Fondazione S. Maugeri Tradate (Italia) ** Direttore Programma Globale Tubercolosi, Oms Ginevra (Svizzera) In collaborazione con la Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute Italia La malattia resiste agli antibiotici tradizionali divenuti meno efficaci Percorso La malattia nei Paesi ad alta incidenza andrebbe bloccata con massicci interventi preventivi 3. Sanità nazionale Pagina 46 ROBOT..-'.. di Francesca Tarissi L'automa ` ospedale per la riahilitazione ríabltazìo Il bambino guarda il displavdavanti asé completamente assorto : il protagonista del videogioco è il suo avatar virtuale e, mentresidiverte non si accorge che sultapis roulantsta muovendo passi importantissimi perilsuo futuro. Il robotLokornat, infatti, aiuta la riabilitazione motoria dei deficitcausati da lesionidel cervello o del midollo spinale. E' un grande macchinario collegato a un esoscheletro robotizzato, che controlla in tempo reale ogni singolo passo, correggendo i movimenti degli arti inferiori. I trasd. ',!roridi forzamisurano l'attività volontaria del piccolo, regolando l'assistenza necessaria. Il sistemadi realtà virtuale, invece, si adatta alle sue abilità cognitive. `Neppure il controllo di 4 terapisti insieme riuscirebbe ad ottenere lo stesso numero di dati', spiegano al laboratorio dirobotica dell'OspedalePediatrico Bambino Gesù di S. Mannella (Roma), unico centro in Europa ad utilizzareLokomatpergli under 18. Un'eccellenzaitaliana. (francesca.tarissi@tiscali.it) 0 RIPRODUZIONE RISERVATA 8. La Ricerca Pagina 47 HUMAN BRAIN PROJECT Una fronda di 700 cervelli di Sylvle Coyaud al5 al 9 luglio si è svolto a Milano, per la prima volta in Italia, il Forum della Federazione europea D delle società di neuroscienze, affollato, festoso , pieno di novità . Tra una sessione e l'altra però, molti ricercatori erano preoccupati : l'avventura europea dello Human Brain Project (Hbp) nata nove mesi fa è minacciata dal "determinismo tecnologico" e da un leader "autocratico". Esigono riforme come scrivono in una lettera aperta alla Commissione Europea. Altrimenti i 700 firmatari, lo boicotteranno. La fronda inizia , inascoltata, nelle riunioni preliminari del 2010 . Nell'aprile 2012, Henry Markram del Politecnico di Losanna e coautori propongono alla Commissione di creare le «fondazioni tecniche per un nuovo modello di ricerca... che integra dati e conoscenze di discipline diverse e catalizza uno sforzo comune per arrivare a una nuova comprensione del cervello , a nuove terapie perle malattie cerebrali e a nuove tecnologie computazionali simili al cervello ». La proposta è approvata dalla direzione per le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (ICT), e diventa uno dei due programmibandiera dell'Unione Europea con scopi squisitamente informatici : selezionare strategicamente nuovi dati a partire da quelli accumulati ; «identificare principi matematici sottostanti i vari livelli dell'organizzazione cerebrale e la loro capacità di acquisire informazioni »; fornire alla comunità i servizi di «un sistema integrato di piattaforme ICT»; sviluppare modelli e prototipi di piattaforme ICT. Sono anche gli scopi del Blue Brain Project, iniziato da Markram nel 2005 per simulare in un super-computer un cervello di topo e vedere «emergere la coscienza». A fine 2012 Markram riceve 54 milioni di euro per il triennio di avvio che coordina e co-dirige nonostante i conflitti di interesse. Di fatto, è l'editore delle riviste «Frontiers» nelle quali interviene a volte ribaltando il giudizio dei revisori; detiene decine di brevetti per algoritmi e processi che codificano e decodificano l'informazione, anche di quella scientifica ; ha una sua fondazione che promuove il suo modello di ricerca informatizzata . La fronda dei colleghi non lo stupisce, succede sempre all 'araldo di "un nuovo paradigma". Nell'ottobre scorso, vara lo Hbp con un comunicato trionfale : con 8o istituti-partner «è iniziato il Progetto di neuroscienze più ambizioso del mondo ». Il primo compito del suo triumvirato è di preparare il piano per il biennio o triennio successivo, che 8. La Ricerca la Commissione deve approvare entro dicembre e finanziare con ioo milioni di eu- ro. (Per il decennio serviranno 1,2 miliardi, circa metà a carico degli Stati membri e di sponsor privati). Presentato alla Commissione il io giugno, il piano taglia via 18 istituti e tutti gli studi cognitivi, quelli che più interessano il grande pubblico perché cercano di correlare l'attività cerebrale a emozioni , apprendimento, decisioni, rapporti umani insomma, e ai loro disturbi. Li esclude anche se per protesta a fine maggio si era dimesso Stanislas Dehaene, appena gratificato con il Brain Prize 2014, leader dello Hbp per le neuroscienze cognitive . « Ha ragione,» dice Mathew Diamond della Sissa. A Bruxelles aveva partecipato agli incontri preliminari e si era opposto a un programma-bandiera e ai suoi meccanismi opachi di finanziamento . «Non è sbagliato voler simulare un cervello al computer , singoli ricercatori lo stanno già facendo sinapsi per sinapsi. È sbagliato voler costringere una scienza sperimentale a seguire una visione unica». Quella del coordinatore. Forse si capiscono meglio i malumori europei se si confronta lo Hpb e l'iniziativa americana Brain annunciata dal presidente Obama nell'aprile del 2013 con un preventivo decennale di 4,5 miliardi di dollari. Dovrebbe inventare strumenti per mappare l'attività dei singoli neuroni e le loro connessioni, più affidabili e meno invasivi di quelli usati da tempo con vermi , moscerini o topi. Se si tratta di un "nuovo paradigma", per dirla con Markram, ricorda quello suggerito da Renato Dulbecco nel 1986 per Progetto Genoma Umano: una gara tra laboratori, nella quale ognuno corre con idee, software e hardware di sua scelta. Solo che le neuroscienze, obietta Gary Marcus della New York University, «non hanno un "ponte" tra la biologia e la psicologia», una sorta di Dna il cui codice una volta decifrato porterebbe dai neuroni di tutti alla storia personale del singolo cervello , pensiero, identità, autismo, Alzheimer... pasque di partecipare a un dibattito a volte rissoso fra discipline che hanno pochi modelli in comune perché spaziano dalla psichiatria clinica alla matematica , passando dalla bioingegneria che da cellule staminali deriva "mini -cervelli " - umani e vivi. In Europa è successo il contrario . «Si sono tagliati i rami che non stanno nel modello, così siamo ritornati al progetto di piattaforme che discutevamo a Bruxelles dieci anni fa », osserva Mathew Diamond. Però senza quei rami , lo Hpb diventa un po' modesto per attirare gli sponsor necessari a programma -bandiera, no? «Forse, ma si può renderlo più flessibile e aperto, applicando le regole : trasparenza , collegialità, valutazioni indipendenti fatte da esperti senza conflitti di interesse ». La Commissione si è impegnata a riesaminare il piano per la fase due, di sicuro accoglierà le riforme raccomandate anche dai comitati consultivi del progetto. Ne serviranno altre, scriveva Alison Abbott in un editoriale di «Nature», «la bandiera del cervello non va ammainata al primo vento contrario , la posta in gioco è troppo alta». RIPRODUZIONE RISERVATA Le star delle neuroscienze internazionali che avevano proposto Brain nell' ottobre 2011 lo riconoscono , invitano tutti a moderare le promesse e a suggerire linee di ricerca nelle consultazioni in corso, coordinate non da loro o dai loro centri di ricerca, ma dagli Istituti di Sanità che lo finanzieranno. E proprio le star sembrano felici come Pagina 48 L'interpretazione delle ricerche Si sviluppano tecnologie e startup di ricerca e contestualizzazione dei concetti. Anche l'Italia può dire la sua di Marco Passarello Siamo abituati a sentirci dire che l'Italia ha un forte ritardo da recuperare in materia tecnologica. Ma questo non è sempre vero e un esempio ragguardevole è quello della tecnologia semantica, un campo in cui siamo all'avanguardia, con un proliferare di startup che lascia ben sperare per il futuro. La tecnologia semantica permette a un computer di comprendere il contesto implicito in un testo scritto. I normali motori di ricerca si limitano a verificare se in un testo sono comprese combinazioni di parole chiave, senza essere in grado di distinguere, per esempio, tra il Paolo Rossi attore e il Paolo Rossi calciatore. Un motore di ricerca semantico, invece, è in grado di capire che sono due persone diverse, e di chiedere se si è interessati all'una o all'altra. Da circa un anno Google utilizza il motore semantico Hummingbird, che contribuisce a determinare l'ordine in cui vengono presentati i risultati. Tra i leader mondiali in questo campo c'è Expert System, creatrice di Cogito, un motore semantico sviluppato in Italia e brevettato anche negli Stati Uniti. Ê una tecnologia orizzontale, non pensata per un uso specifico, ma adattabile a ogni situazione. La società ha recentemente stretto un accordo con l'incubatore Digital Magics, concedendo a condizioni di favore l'uso della propria tecnologia alle startup che ne fanno parte. «A questo punto della nostra evoluzione - 8. La Ricerca afferma Marco Varane, presidente e cto di Expert Systems - ci siamo concessi di lasciar "giocare" altre aziende con la nostra tecnologia, per fare emergere applicazioni che noi non siamo in grado di immaginare o di sviluppare, e per far crescere un mercato che in Italia è ancora molto ridotto». Tra le startup che hanno usufruito dell'accordo c'è Buzzoole, piattaforma di leo (Influence Engine Optimization) che migliora la qualità della presenza online dei propri utenti individuando gli influencer in grado di generare il passaparola. Secondo Fabrizio Perrone, fondatore della startup, «la tecnologia semantica in Italia è di ottima qualità. Quello che manca è semmai ancora un mercato in grado di recepirla». Anche Mimesi, società partita come servizio di rassegna stampa, dal 2012 utilizza Cogito per un servizio di monitoraggio di stampa, siti web, blog e social media. «Il nostro indice di pertinenza è aumentato del 5o% - spiega Marina Bonomi, managing director di Mimesi - e ora ci apprestiamo al passaggio successivo, che sarà usare la tecnologia semantica per passare da media monitoring a media intelligence: non solo estrarre le informazioni, ma interpretarle». Altra startup interessata è Premium Store, che il prossimo settembre lancerà Edicola italiana, negozio online in cui sarà possibile acquistare in formato digitale gran parte della stampa italiana, con un motore di ricerca in grado di accedere alla totalità dei contenuti a disposizione. Inizialmente si tratterà di una classica ricerca con parole chiave, ma è allo studio la possibilità di usare Cogito per effettuare ricerche di tipo semantico. «Sono convinto - sostiene Alberto Fioravanti, ceo di Premium Store - che la ricerca semantica permetterà l'emersione dei contenuti a pagamento, che i normali motori di ricerca non riescono a valorizzare». Anche allo Smartcamp 2014, la manifestazione in cui Ibm premiale startup digitali più valide, la tecnologia semantica ha avu- to grande rilievo. La vincitrice di quest'anno, Social Bullguard, propone un servizio di customer care che, utilizzando l'analisi semantica su tutto lo spettro dei social media e sulle email, segnala tempestivamente l'insoddisfazione dei clienti a chi se ne deve occupare. In pochi mesi di effettiva presenza sul mercato ha già acquisito clienti importanti come Artsana, Novartis e Virgin. «Contiamo di vincere la finale europea di Smartcamp», afferma baldanzoso il ceo Gianluca Treu. Anche alcune delle altre startup finaliste si occupano di tecnologia semantica. Una è SpazioDati, che collabora con le Università di Trento e di Pisa. «La nostra tecnologia dice il presidente Gabriele Antonelli - organizza i contenuti in un grafo e ne determina il contesto in base a considerazioni topologiche. Questo consente di avere buoni risultati anche con testi brevi e sgrammaticati, e anche quando non c'è il tempo per un lungo addestramento del motore di ricerca». L'altra è Altilia, spinoff del Cnr, la cui piattaforma Mantra analizza i big data trasformandoli in "smart data": «Siamo partiti dal software open source che ho contribuito a sviluppare come ricercatore del Cnr, al quale abbiamo aggiunto i nostri brevetti spiega il fondatore Massimo Ruffolo -. Mantra è in grado di analizzare tabelle, cartelle cliniche o testi scritti in linguaggio naturale, e di eseguire una "sentiment analysis" partendo dai messaggi presenti nei social media». La tecnologia semantica potrebbe diventare un punto di forza per l'Italia? «Da noi c'è una certa predisposizione allo studio della lingua e della comunicazione - sostiene Varone -. E si possono eseguire ricerche importanti con costi molto inferiori rispetto a quelli che si avrebbero all'estero. Abbiamo sperimentato che, anche se il sistema Paese ha le sue pecche, le competenze, la capacità e l'impegno che si trovano in Italia non sono secondi a nessuno. Non dobbiamo crearci dei limiti artificiali». © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 49
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