CARTA DEI SERVIZI - Azienda Ospedaliero

CARTA DEI SERVIZI
Parma, Ottobre 2014
INDICE
Il sistema organizzativo dei trapianti in Italia
Il Centro Trapianti di Parma
2.1 Organizzazione clinico-assistenziale
2.2 Criteri d’inserimento in lista d’attesa
2.3 Modalità d’iscrizione e visita pre-trapianto
2.4 Norme per la permanenza in lista d’attesa
2.5 Consistenza della lista e tempo d’attesa
2.6 Criteri d’assegnazione dei reni da donatore cadavere
Attività del Centro Trapianti di Parma
3.1 Trapianti effettuati
3.2 Risultati
Programmi speciali
4.1 Trapianto da vivente
4.2 Trapianto di pancreas e rene-pancreas
4.3 Trapianto di rene in pazienti con anomalie urologiche
4.4 Doppio trapianto di rene
4.5 Trapianto di rene da donatori HCV positivi
4.6 Trapianto di rene in pazienti HIV positivi
4.7 Trapianto di rene in pazienti iperimmuni
4.8 Trapianto di rene AB0 incompatibile
Informazioni utili
5.1 Staff medico
5.2 Come raggiungere e contattare il Centro Trapianti
5.3 Indirizzi
Il sistema organizzativo dei trapianti in Italia
In Italia l’organizzazione dei trapianti è concepita su tre livelli: nazionale, interregionale,
regionale.
Il coordinamento nazionale ha sede a Roma ed è denominato Centro Nazionale
Trapianti Operativo. Ha il compito di sottoporre a verifica periodica l’entità e la
composizione delle liste d’attesa, l’attività di prelievo e trapianto sul territorio nazionale, la
qualità dei risultati dei vari Centri. Stabilisce inoltre i criteri e le procedure per
l’assegnazione degli organi (programmi nazionali, urgenze), le linee guida per i centri
regionali ed i programmi di trapianto, inclusi quelli per i pazienti HCV e HIV positivi (vedi
paragrafo 4.5 e 4.6). Si avvale della Consulta Tecnica Permanente per i Trapianti e si
rapporta con gli Organi Istituzionali (Ministero della Salute, Consiglio Superiore della
Sanità).
Vi sono tre centri di coordinamento interregionale: l’Associazione Interregionale
Trapianti (AIRT), il Nord Italia Transplant (NITp) e l’Organizzazione Centro-Sud Trapianti
(OCST) che gestiscono, ciascuno all’interno della propria area, i rapporti con i Centri
Regionali per le urgenze, l’allocazione degli organi eccedenti e gli scambi d’organi con le
altre organizzazioni interregionali. La Regione Emilia-Romagna opera nell’ambito
dell’AIRT di cui fanno parte anche il Piemonte e Valle d’Aosta, la Toscana, la Provincia
Autonoma di Bolzano e la Puglia.
Il coordinamento regionale in Emilia-Romagna è costituito dal Centro di Riferimento
Trapianti che coordina l’attività di prelievo e trapianto d’organi, tessuti e cellule, riceve le
segnalazioni dei potenziali donatori, ne valuta l’idoneità ed alloca gli organi ai Centri
Trapianto secondo quanto stabilito dalla legge 91/99. Dal 1° giugno 2001, in ottemperanza
alle linee guida del Centro Nazionale Trapianti, è stata istituita la lista unica d’attesa per il
trapianto renale da cadavere che comprende tutti i pazienti iscritti nei tre Centri regionali di
trapianto (Parma, Bologna, Modena).
Il Centro Trapianti di Parma
2.1 Organizzazione clinico-assistenziale
La degenza clinica e gli ambulatori per il follow-up del Centro Trapianti sono situati presso
l’U.O.C. di Nefrologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
L’attività di trapianto è garantita dalla costante presenza di uno staff nefrologico e
chirurgico ad essa dedicata, reperibile 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, sia per il trapianto
che per gli eventuali problemi clinici che possono insorgere nel corso del follow-up.
L’équipe nefrologica gestisce il Reparto di degenza, gli ambulatori, la terapia sostitutiva
renale sia nella fase pre-operatoria che nel post-operatorio.
L’équipe nefrologico-chirurgica provvede all’assistenza clinica del paziente durante il
ricovero e il follow-up a lungo termine mediante controlli clinici predeterminati.
L’U.O.C. di Clinica Chirurgica e dei Trapianti d’Organo assicura, oltre agli interventi di
trapianto, l’effettuazione degli interventi chirurgici preliminari al trapianto e di chirurgia
generale nel paziente uremico e trapiantato.
L’attività clinica del Centro Trapianti è guidata da protocolli operativi, concernenti: la
selezione del candidato al trapianto, le norme d’immissione, il mantenimento in lista
d’attesa, l’intervento chirurgico, il decorso post-operatorio ed il follow-up rendendo univoco
il percorso assistenziale. Il follow-up del paziente trapiantato viene effettuato in stretta
collaborazione con il Centro Dialisi di provenienza presso il quale, dal 3° mese dal
trapianto, esegue i controlli clinici di routine, tranne quelli previsti al 6° mese ed i
successivi controlli annuali. Il Centro Trapianti rimane sempre disponibile a svolgere
un’attività di consulenza per eventuali problemi medici o chirurgici che dovessero
insorgere in tali pazienti.
E' operativo un protocollo, che prevede anche un'assistenza psicologica per la valutazione
del potenziale donatore da vivente al fine di facilitare l’iter diagnostico per valutarne
l'idoneità (vedi paragrafo 4.1).
I Servizi sociali e l’Ufficio Relazione con il Pubblico garantiscono altresì servizio di
interpreti per stranieri e mettono a disposizione residenze convenzionate specialmente per
i pazienti residenti fuori regione.
2.2 Criteri d’inserimento in lista d’attesa
La Lista d’Attesa per trapianto di rene è aperta a tutti i pazienti affetti da insufficienza
renale cronica terminale che necessitano della terapia sostitutiva e che non presentino
controindicazioni assolute al trapianto.
Possono richiedere l’iscrizione i pazienti assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale, su
proposta del Medico referente del Centro Dialisi di appartenenza. I pazienti non iscritti al
Servizio Sanitario Nazionale possono richiedere informazioni contattando direttamente il
Centro Trapianti.
Le iscrizioni alla lista d’attesa sono effettuate nel rispetto delle indicazioni del Centro
Nazionale Trapianti e dal Centro Regionale di Riferimento della Regione Emilia-Romagna
che prevedono l'iscrizione nella lista della propria Regione e la possibilità di
scegliere un solo altro Centro Trapianti sul territorio nazionale.
Per essere considerato idoneo al trapianto il paziente deve essere sottoposto a visita
clinica, ad esami di laboratorio-strumentali e ad eventuali indagini suppletive in base all’età
ed alle condizioni cliniche. L’età avanzata non rappresenta attualmente un motivo
d’esclusione. Sono generalmente considerate controindicazioni assolute al trapianto le
infezioni in atto, la presenza di neoplasie maligne, le gravi o intrattabili malattie
cardiovascolari, epatiche e dell’apparato respiratorio. I pazienti con infezione da HCV,
HBV e HIV necessitano una valutazione approfondita ed individualizzata.
2.3 Modalità d’iscrizione e visita pre-trapianto
La prenotazione può essere effettuata dal Centro Dialisi telefonando al seguente numero:
335/600130 (Lunedì - Venerdì dalle 8:30 alle 13:30). Su richiesta, saranno spedite le
norme di immissione, la scheda d’iscrizione, le modalità d’invio dei sieri, la lista degli
esami di laboratorio e strumentali richiesti per la visita pre-trapianto. Tale modulistica può
essere anche ottenuta consultando il sito web www.unipr.it/centrotrapiantiparma
(sezione “lista d’attesa trapianti”, sottosezione “modulistica”).
Nel giorno fissato per la visita il paziente dovrà presentarsi alle ore 8:00 presso l’U.O.C. di
Nefrologia per la determinazione del gruppo sanguigno, la tipizzazione HLA e la ricerca di
anticorpi linfocitotossici.
Il paziente dovrà avere con sé la seguente documentazione:
1. Un documento d’identità, la tessera sanitaria, il codice fiscale, il tesserino di
esenzione dal ticket sanitario, tessera vaccinazioni;
2. La scheda d’iscrizione in lista debitamente compilata e firmata dal paziente e dal
medico del Centro Dialisi d’appartenenza;
3. Tutte le impegnative per la determinazione del gruppo sanguigno, la conservazione
del siero, la tipizzazione, nonché per la visita nefrologica, chirurgica e psicologica.
4. Le fotocopie dei referti degli esami strumentali e di laboratorio.
5. Le radiografie del torace, dell’addome e dell’ uretrocistografia in originale o su
supporto digitale.
Il paziente sarà sottoposto a visita nefrologico-chirurgica e psicologica, al termine della
quale verrà rilasciato un referto con valutazione clinica in cui verrà espresso un giudizio
che potrà essere:
 d’ idoneità, con inserimento del paziente in lista attiva entro 60 giorni;
 di temporanea sospensione qualora le condizioni cliniche controindichino
temporaneamente il trapianto, la documentazione sia incompleta, oppure si
rendano necessarie ulteriori indagini o consulenze specialistiche;
 di non idoneità.
E’ prevista una rivalutazione completa del paziente qualora non venga trapiantato entro 5
anni,specie nei pazienti di particolare complessità clinica al fine di riconfermarne o meno
l’idoneità.
2.4 Norme per la permanenza in lista d’attesa
Dopo l’inserimento in Lista d’Attesa è previsto l'obbligo di invio, ogni 3 mesi, della
scheda di aggiornamento clinico e di 2 campioni di siero per la ricerca degli anticorpi
linfocitotossici anche per quei pazienti temporaneamente sospesi.
Si rammenta che, qualora il paziente venisse trasfuso o sottoposto ad interventi chirurgici
ed in particolare l’espianto di un precedente trapianto, è necessario l’invio di un ulteriore
campione di siero a distanza di 15 giorni.
Sono cause di sospensione temporanea dalla lista d’attesa attiva e quindi dalla
selezione per il trapianto:
 il mancato invio dei sieri e degli aggiornamenti clinici (il mancato invio dei sieri oltre i
6 mesi determina l’esclusione definitiva);
 il mancato invio della documentazione richiesta;
 la comparsa di patologie (cardiovascolari, infettive, emorragiche, neoplastiche,
ecc..) tali da rendere controindicato il trapianto;
 la gravidanza.
L’esclusione dalla lista d’attesa, per qualsiasi motivo (clinico, mancato invio degli
aggiornamenti/sieri, etc.) sarà comunicato, tramite raccomandata sia al paziente che al
medico referente del Centro Dialisi.
E’ indispensabile che il Centro Dialisi comunichi tempestivamente per iscritto le variazioni
che comportino la necessità di modifiche nella lista quali l’avvenuto trapianto, il
cambiamento d’indirizzo e/o di recapito telefonico ed ogni variazione clinica rilevante che
possa essere causa di sospensione o esclusione dalla lista d’attesa attiva.
Per informazioni, chiarimenti sulla posizione in lista e comunicazioni urgenti riguardanti le
variazioni cliniche del paziente, la Segreteria può essere contattata dal lunedì al venerdì
(dalle ore 8:00 alle 17:00)
2.5 Consistenza della lista e tempo d’attesa
Al 31 Dicembre 2013 il numero totale di pazienti in lista d’attesa era di 347.
Il tempo medio d’attesa per il trapianto è presso il nostro Centro di circa 3.9 anni ed è
correlato a numerosi e complessi fattori tra cui lo stato d’immunizzazione, la combinazione
e la relativa frequenza degli antigeni HLA, il gruppo sanguigno e le condizioni cliniche del
candidato.
L'indice di soddisfacimento, rappresentato dal rapporto tra il numero di trapianti effettuati
ed il numero di pazienti in lista d’attesa, è del 13%.
2.6 Criteri di assegnazione dei reni da donatore cadavere
La Regione Emilia-Romagna e quindi il Centro Trapianti di Parma allocano i reni da
donatore cadavere secondo un algoritmo informatizzato basato sui seguenti criteri:
 identità di gruppo sanguigno con il donatore
 grado di compatibilità (sistema HLA: locus A, B, DR)
 differenza di età donatore/ricevente
 differenza di peso donatore/ricevente
 tempo di attesa
 urgenza clinica
A ciascuno di questi criteri è assegnato un punteggio che permette la formulazione di una
graduatoria dei potenziali riceventi: vengono selezionati per il trapianto i primi due
candidati il cui cross-match sia risultato negativo.
Attività del Centro Trapianti di Parma
3.1 Trapianti effettuati
Dall’Aprile 1986 al 31 Dicembre 2013 sono stati eseguiti complessivamente 1300 trapianti
(1230 da donatore cadavere di cui 38 rene-pancreas, 43 doppi trapianti, 1 pancreas
isolato, 5 terzi trapianti, 81 secondi trapianti, 3 trapianti in pazienti HIV positivi e 70 da
donatore vivente). Nel corso degli anni l’attività trapiantologica è progressivamente evoluta
sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Dal 1992 è attivo il programma di
trapianto di rene da vivente e da 7 anni il prelievo nel donatore è effettuato per via
laparoscopica.
Nel 2001 è iniziato il programma di doppio trapianto e nel 2007 quello di trapianto renale
nei pazienti con infezione da HIV. Sono stati inoltre effettuati trapianti di rene in pazienti
con gravi anomalie urologiche e HCV positivi. Dal 2008 è attivo il programma di trapianto
da vivente AB0 incompatibile.
3.2 Risultati
Il numero di trapianti eseguiti in questi anni ed i risultati ottenuti possono considerarsi
soddisfacenti. Il Centro Trapianti di Parma è fra i primi Centri Trapianto italiani sia per
numero di trapianti che per risultati ottenuti (sopravvivenza del paziente 98.2%,
sopravvivenza dell’organo 95,4% a 1 anno e rispettivamente 94,1% e 85,7% a cinque
anni), nonostante la complessità della casistica trattata. Tali risultati hanno consentito di
ottenere la qualifica di Centro d’eccellenza da parte del Centro Nazionale Trapianti e
CRT-ER dopo verifica Audit nel 2004, nel 2008 e nel 2011.
Programmi speciali
I programmi speciali attivi presso il Centro Trapianti di Parma sono:








Trapianto di rene da vivente
Trapianto di pancreas e rene-pancreas
Trapianto di rene in pazienti con gravi anomalie urologiche
Doppio trapianto di rene
Trapianto di rene da donatori HCV positivi
Trapianto di rene in pazienti HIV positivi
Trapianto di rene in pazienti iperimmuni
Trapianto da vivente AB0 incompatibile
4.1 Trapianto da vivente
Il trapianto da donatore vivente presenta indubbi vantaggi rispetto al trapianto da cadavere
in quanto consente un migliore grado di compatibilità, un minore tempo d’attesa e la
possibilità di scegliere il timing chirurgico ideale per il ricevente; tale trapianto permette
inoltre di limitare i danni legati alla conservazione dell’organo.
La donazione da vivente è consentita tra consanguinei. Nel caso in cui il ricevente non
abbia consanguinei disponibili idonei alla donazione, quest’ultima è possibile anche tra
non consanguinei (legge 458, 26 Giugno 1967).
Il trapianto da vivente non può prescindere da un’accurata selezione del donatore per
minimizzare i rischi e per garantire il massimo beneficio al ricevente. L’accertamento
d’idoneità prevede una scrupolosa valutazione clinica a cui si associa l'esecuzione di
esami di laboratorio e strumentali al fine di escludere patologie misconosciute e a
verificare la perfetta funzionalità renale bilaterale. Per ridurre al minimo i disagi per il
donatore, il percorso clinico-diagnostico viene completato mediante un ricovero
ospedaliero di qualche giorno.
Presso il nostro Centro, il prelievo del rene da donatore vivente viene eseguito per via
laparoscopica. Tale metodica mini-invasiva, consente di ridurre il dolore post-operatorio, la
durata del ricovero, i danni estetici, e si associa ad una ripresa precoce dell’attività
lavorativa.
4.2 Trapianto di pancreas e rene-pancreas
Il Centro Trapianti di Parma è attualmente l’unica struttura autorizzata nella Regione
Emilia-Romagna ad effettuare il trapianto di rene-pancreas.
Il trapianto di rene-pancreas viene effettuato nei Pazienti con diabete di tipo I° e
insufficienza renale in dialisi o in fase pre-dialitica (clearance creatinina < 30-40 ml/min).
Il trapianto di rene-pancreas consente, oltre alla correzione dello stato uremico e l’insulinoindipendenza, la stabilizzazione o la regressione delle complicanze degenerative del
diabete ed un miglioramento della qualità di vita. Dai dati della letteratura emerge inoltre
che il trapianto di rene-pancreas aumenta in modo significativo l’aspettativa di vita.
Nei Pazienti diabetici, con buona funzione renale (clearance creatinina > 70 ml/min e
creatinina < 2 mg/dl) ma con diabete instabile (frequenti iperglicemie, episodi di
chetoacidosi, ipoglicemie asintomatiche con pericolo di vita) associato alla presenza di
complicanze degenerative rapidamente evolutive, il trapianto di pancreas isolato può
consentire un ottimo controllo glico-metabolico ed un miglioramento della qualità della vita.
Il trapianto di pancreas-dopo-rene è proposto ai pazienti diabetici di tipo I portatori di
trapianto renale funzionante (clearance creatinina > 50 ml/min, creatinina < 2 mg/dl) in cui
vi sia un difficile controllo glicometabolico ed una rapida evoluzione delle complicanze
degenerative.
4.3 Trapianto di rene in pazienti con anomalie urologiche
Il programma è rivolto ai pazienti con gravi alterazioni vescicali generalmente conseguenti
a patologie congenite, traumatiche o infettive che abbiano determinato un’insufficiente
capacità vescicale tale da rendere ad alto rischio o addirittura impossibile il trapianto.
E' richiesto uno studio urologico approfondito e personalizzato delle basse vie escretrici
che spesso può portare all’esecuzione di un ampliamento vescicale per rendere idonea
la vescica al trapianto. Nei pazienti avviati a questo tipo di intervento, considerata la
complessità della situazione, il trapianto viene effettuato con criteri d’urgenza.
Per i motivi esposti sono necessarie la completa consapevolezza e disponibilità, anche dal
punto di vista psicologico, del paziente e spesso della Famiglia .
4.4 Doppio trapianto di rene
Tale intervento prevede il trapianto di entrambi i reni in un unico ricevente,
opportunamente selezionato. L’indicazione ad eseguire il doppio trapianto dipende
dall’esito della biopsia eseguita nei reni dei donatori cosiddetti “marginali”. Tale indagine
permette di stabilire se sia sufficiente il trapianto di un solo rene o si debbano utilizzare
entrambi i reni per garantire una funzione renale ottimale dopo trapianto. L’iscrizione al
programma di doppio trapianto consente, generalmente, una riduzione dei tempi d’attesa.
4.5 Trapianto di rene da donatori HCV positivi
Viene eseguito solo in pazienti con infezione cronica da HCV e che siano positivi per
l’RNA del virus. Numerose evidenze cliniche hanno dimostrato che il trapianto renale si
associa ad un netto miglioramento dell’aspettativa di vita nel paziente con infezione
cronica da HCV. L’utilizzo di questi donatori, che in passato venivano esclusi, ha
permesso di ridurre il tempo d’attesa per questi pazienti.
4.6 Trapianto di rene in pazienti HIV positivi
Il Centro Trapianti di Parma ha ottenuto l’autorizzazione del Ministero della Salute ad
effettuare il trapianto di rene nei pazienti HIV positivi. Tale opzione terapeutica si è
sviluppata grazie all’uso di protocolli terapeutici antiretrovirali intensivi che hanno
nettamente migliorato la loro aspettativa di vita. L’esperienza clinica ha dimostrato che il
trapianto renale fornisce risultati sovrapponibili a quelli ottenuti in soggetti senza
infezione da HIV, non accelera la progressione della malattia, né aumenta la suscettibilità
ad infezioni opportunistiche o neoplasie.
I criteri di selezione comprendono, oltre a quelli generali, anche alcuni specifici legati
all’infezione da HIV. In particolare, la conta dei linfociti CD4+ circolanti deve essere
200/mmc da almeno 12 mesi e l’HIV-RNA plasmatico risultare negativo.
Nel caso in cui il paziente sia affetto anche da epatite HBV e/o HCV dovrà essere
sottoposto a stadiazione della malattia epatica ed al suo monitoraggio.
Per I pazienti che si iscrivono alla lista d’attesa di Parma esiste l'obbligo di essere valutati
e seguiti nel follow-up anche dal Reparto di Malattie Infettive della nostra Azienda
Ospedaliera.
4.7 Trapianto di rene in pazienti iperimmuni
Dal Settembre 2003, al fine di aumentare le possibilità di trapianto nei Pazienti
iperimmuni, è attivo un programma comune a tutte le Regioni appartenenti all’AIRT (a cui il
Centro Trapianti di Parma ha aderito) che prevede l’assegnazione prioritaria dei reni da
donatore cadavere ai Pazienti iper-immuni purché il cross-match risulti negativo e si
associ un’alta compatibilità.Il Centro di Parma aderisce alla Lista iper-immuni Nazionale
seguendone le regole.
4.8 Trapianto di rene da vivente ABO incompatibile
L’incompatibilità di gruppo sanguigno è stata a lungo ritenuta una controindicazione
assoluta al trapianto, con la possibile eccezione dei trapianti da donatore di gruppo A2.
Ciò ha reso impraticabile l’utilizzo di donatori viventi altrimenti idonei in circa un quarto dei
casi. Già nel 1989, avvalendosi di un’esperienza positiva maturata in Belgio negli anni ’80,
è iniziato in Giappone quello che ad oggi rappresenta il più importante programma di
trapianto da donatore vivente ABO-incompatibile mai realizzato. L’interesse sul trapianto
ABO-incompatibile si è poi rinnovato a livello internazionale, grazie alla pubblicazione degli
eccellenti risultati a lungo termine della casistica giapponese e dei risultati ottenuti negli
Stati Uniti. Successivamente il trapianto ABO-incompatibile è stata adottato anche da un
numero crescente di Centri Europei ottenendo ottimi risultati mai riportati. Il nostro Centro
ha iniziato, primo in Italia, un programma di trapianto donatore vivente ABO-incompatibile
dall'agosto del 2008. Da allora sono stati effettuati 10 trapianti ABO-incompatibili coronati
da successo. Il tipo di trattamento immunosoppressivo adottato è sovrapponibile a quello
dei i trapianti ABO-compatibili. Le uniche differenze riguardano l’immuno-adsorbimento
selettivo pre-trapianto e la somministrazione di una singola dose di rituximab, laddove
indicato.
Informazioni utili
5.1 Staff medico
Chirurgia:
Dr. Enzo Capocasale
Dr. Raffaele Dalla Valle
Dr. Maurizio Iaria
Dr.ssa Maria Patrizia Mazzoni
Prof. Mario Sianesi (Direttore)
Nefrologia:
Dr. Umberto Maggiore
Dr.ssa Alessandra Palmisano
Dr.Giovanni Piotti
Prof. Carlo Buzio (Direttore)
Immunogenetica:
Dr.ssa Silvia Giuliodori
Dr. Davide Martorana
Dr.ssa Paola Sebastio
Dr.ssa Paola Zanelli
Prof.Tauro Neri (Direttore f.f.)
Gestione Lista d’Attesa:
Dr.ssa Maria Patrizia Mazzoni Tel: 0521/702006 - Fax: 0521/704870
Prenotazione visite pre-trapianto - Segreteria lista d’attesa:
Tel: 0521/702265 mobile: 335/6000130 Fax: 0521/704870
Reparto Degenza Nefrologica: Tel: 0521/702008
Reparto Degenza Chirurgica: Tel: 0521/702153
Ambulatorio Follow-up:
Tel: 0521/702967 – 0521/702388 - Fax: 0521/702814
Laboratorio Immunogenetica:
Tel: 0521/702019 - Fax: 0521/702413
Studi Medici:
Chirurgia Tel: 0521/702006 - Fax: 0521/704870
Nefrologia Tel: 0521/033209 - 702967 Fax:0521/033185
Immunogenetica Tel: 0521/703390 -702038 - Fax: 0521/702413
Assistenza psicologica:
Dott.ssa Luana Randis
Tel. 0521/703961
5.2 Come raggiungere e contattare il Centro Trapianti
IN AUTO
Uscita autostrada “PARMA”: svoltare a destra in direzione Parma Centro, dopo 700 metri
imboccare la tangenziale in direzione Milano; seguire la tangenziale per 2 km fino alla rotatoria,
girare a sinistra e proseguire per circa 500 m.
IN TRENO
Dalla stazione ferroviaria di Parma è possibile raggiungere il Centro Trapianti, situato all’interno
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, con l’Autobus n. 20.
IN TAXI
E’ possibile inoltre prenotare un taxi telefonando a Radiotaxi
(tel. 0521/252562).
5.3 Indirizzi
Per l’invio trimestrale degli aggiornamenti clinici:
LISTA D’ATTESA TRAPIANTI
Dr.ssa.Maria Patrizia Mazzoni
c/o segreteria U.O.C Chirurgia Generale e dei Trapianti d’Organo
Ala Ovest, III Piano
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Via Gramsci, 14 - 43126 Parma
Per l’invio trimestrale dei sieri:
LABORATORIO DI IMMUNOGENETICA
U.O. Genetica Medica
Dipartimento Cardio-Nefro-Polmonare (Pad. 27) – piano IV
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Via Gramsci, 14 - 43126 Parma
Altri indirizzi:
U.O.C. Clinica Chirurgica Generale e dei Trapianti d’Organo
Dipartimento Chirurgico
Via Gramsci, 14 - 43126 Parma
Dr. Enzo Capocasale (e-mail: ecapocasale@ao.pr.it)
Dr.ssa Maria Patrizia Mazzoni (e-mail: mmazzoni@ao.pr.it)
SS Trapianti Rene-pancreas
Dipartimento Cardio-Nefro-Polmonare (Pad. 27)
Via Gramsci, 14 - 43126 Parma
Dr. Umberto Maggiore (e-mail: umaggiore@ao.pr.it)