ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA MECCATRONICA (10 anno – 20 semestre) Luca Larcher luca.larcher@unimore.it Tel. 0522-522625 Ricevimento su appuntamento – Pad Tamburini 1 TESTI Testi: • “Electronics”, Allan R. Hambley, Second Edition, 2000, PRENTICE HALL • Fundamentals of Microelectronics, B. Razavi, Wiley, NJ, 2006. • “2 Microelettronica – Circuiti integrati analogici”, Richard C. Jagger, McGraw-Hill, Seconda edizione2004. • Dispense inerenti il capitolo 5 – prossimamente pubblicate sul sito: www.elettronica.ingre.unimore.it p g • Lucidi delle lezioni: www.elettronica.ingre.unimore.it I lucidi delle lezioni non costituiscono il testo di riferimento su cui studiare, ma indicano soltanto una traccia per lo studio! 2 1 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 Modalità di esame • Prova orale su tutti gli argomenti del corso oppure • Prova orale in cui si può discutere un progetto concordato con il docente. 3 PROGRAMMA DEL CORSO 1. Stadi amplificatori a singolo transistor. 2. Specchi di corrente e coppia differenziale 3. Comportamento in frequenza. 4. Retroazione. 5. Stadi di uscita e amplificatori di potenza (comportamento a largo segnale) segnale). 6. Esercitazioni in laboratorio di progettazione di circuiti (amplificatore audio) utilizzando il software di simulazione pSpice. 4 2 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 PARTE 1 STADI AMPLIFICATORI A GO O TRANSISTOR O SINGOLO 1. 2. 3. 4 4. 5. 6. Transistor bipolare (BJT) Transistore MOSFET. Amplificatore a emettitore comune. Amplificatore a source comune. comune Emitter follower (inseguitore di emettitore). Source follower. 5 TRANSISTOR BIPOLARE Può essere di tipo npn o pnp (in quest’ultimo caso i segni delle tensioni sono negativi e i riferimenti delle correnti invertiti). Caratteristiche tecnologiche fondamentali: 1) emettitore molto più drogato della base (NE/NB 〉〉 1), 1) 2) ridotto spessore della base (WB/LB 〈〈 1). ⎡ ⎛ vBE ⎞ ⎤ iE ≈ IES ⎢exp⎜ ⎟ − 1⎥ ⎝ VT ⎠ ⎦ ⎣ 6 3 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 TRANSISTOR BIPOLARE /2 Caratteristiche ingresso/uscita a emettitore comune: • caratteristica di ingresso iB-vBE • caratteristica di uscita iC-vCE per iB fissate αF e βF sono i guadagni statici di corrente a base ed emettitore comune i αF ≡ C iE βF ≡ iC αF = iB 1 − αF 7 TRANSISTOR BIPOLARE /3 REGIONE GIUNZIONE B-E GIUNZIONE B-C ATTIVA DIRETTA On Off SATURAZIONE On On INTERDIZIONE Off Off ATTIVA INVERSA Off On 8 4 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 TRANSISTOR BIPOLARE /4 Effetti del secondo ordine: • effetto Early: le caratteristiche di ingresso iB-vBE si spostano verso vBE crescenti all’aumentare di vCE e le caratteristiche di uscita iC-vCE hanno pendenza positiva nella regione attiva diretta; • breakdown: la corrente di collettore aumenta rapidamente quando vCE si avvicina ad un valore critico (tensione di breakdown); • corrente di perdita della giunzione BC. 9 REGIME DI PICCOLO SEGNALE I segnali di corrente (ib, ic, ie) o tensione (vbe, vce, vcb) sono definiti come la variazione della grandezza considerata rispetto al suo valore di riposo. Si è in regime di piccolo segnale se le ampiezze di tali variazioni sono così piccole da poter essere linearizzate nell’intorno del punto di riposo. iB(t)=IBQ+ ib(t) iC((t)=I ) CQ+ ic((t)) iE(t)=IEQ+ ie(t) vBE(t)=VBEQ+ vbe(t) vCE(t)=VCEQ+ vce(t) vCB(t)=VCBQ+ vcb(t) 10 5 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 TRANSISTOR BIPOLARE /5 I circuiti equivalenti ai piccoli segnali (trascurando le capacità parassite importanti a frequenze più elevate) descrivono le relazioni esistenti in un BJT fra correnti e tensioni di piccolo segnale: rπ è la resistenza equivalente della giunzione B-E B E e gm è la trasconduttanza gm = βF I CQ = rπ VT rπ = VT βF VT = IBQ I CQ Relazioni tra correnti e tensioni di piccolo segnale: ic (t) = βFib (t) ic (t) = gm v be (t) ib (t) = v be (t) rπ 11 TRANSISTOR MOSFET Ci possono essere transistor n-MOSFET o p-MOSFET. Applicando una tensione VGS sufficientemente grande, si forma un canale conduttivo tra source e drain, e se viene applicata vDS>0, tra drain d a e source sou ce può scorrere sco e e u una a co corrente e te co controllata t o ata da dalla a te tensione s o e VGS. Le caratteristiche elettriche del MOSFET dipendono da L (lunghezza di gate) e W (larghezza di gate), oltre che da parametri tecnologici quali lo spessore di ossido e il drogaggio di body. 12 6 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 TRANSISTOR MOS /2 Interdizione: VGS≤VT0 (VT0 è la tensione di soglia): anche applicando una VDS>0, ID=0. Triodo (MOS=resistenza variabile inversamente proporzionale a VGSVTO): VGS>VT0, VDS≤VGS-VT0: μn/h: mobilità elettroni/lacune ⎡ V2 ⎤ ID = K ⎢2(VGS − VT 0 )VDS − DS ⎥ COX: capacità di gate per unità di area 2 ⎦ ⎣ K : fattore di transconduttanza K= 1W μ n / hC OX 2 L 13 TRANSISTOR MOS /3 Saturazione: VGS>VT0 e VDS> VGS-VT0 (pinch-off del canale): la corrente di drain non dipende da VDS per MOSFET a canale lungo. Per MOSFET a canale corto (L<1mm), ID aumenta con VDS per effetto della modulazione della lunghezza g di canale,, è modellizzato moltiplicando le espressioni di ID per il fattore (1+λVDS). ID = K (VGS − VT 0 ) 2 ID = K (VGS − VT 0 ) (1 + λVDS ) 2 14 7 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 TRANSISTOR MOS /4 Circuito equivalente a piccoli segnali: ig(t)=0. I parametri del modello sono: transconduttanza gm e la resistenza rd che tiene conto della modulazione della lunghezza g di canale (λ≠0) ( ) gm = ∂id = 2K ( VGSQ − VT 0 ) = 2 KIDQ = 2μnC ox W / L IDQ ∂v gs ⎛ ∂i ⎞ rd = ⎜⎜ d ⎟⎟ ⎝ ∂v ds ⎠ −1 = 1 1 = λK ( VGSQ − VT 0 )2 λIDQ id (t) = gm v gs (t) + v ds rd 15 Amplificatore a EMETTITORE COMUNE /1 I condensatori sono dei circuiti aperti in DC. C1 accoppia la sorgente del segnale di ingresso alla base del BJT, mentre C2 accoppia il segnale di uscita al carico. CE, detta capacità di by pass costituisce un percorso a più bassa impedenza per ie verso by-pass, massa. C1, C2 e CE sono scelte grandi in modo da costituire una piccola impedenza alla minima frequenza utile di vin: per il momento, nell’analisi AC li considereremo come dei corticircuiti. 16 8 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 Amplificatore a EMETTITORE COMUNE /2 • 1) 2) 3) 4) Circuito equivalente ai piccoli segnali per analisi a centro banda (altrimenti le impedenze capacitive vanno incluse nel modello): ai condensatori sostituiamo dei corto-circuiti; al BJT il suo circuito equivalente a piccoli segnali; ai generatori di tensione (corrente) DC indipendenti dei cortocircuiti (circuiti aperti); RB= R1||R2 e RL’= RC||RL. 17 Amplificatore a EMETTITORE COMUNE /3 La corrente attraverso RE1 è data da ie=(βF+1)ib. La tensione di ingresso può scriversi come: v in = rπib + R E1 (βF + 1)ib La tensione di uscita è data dalla caduta di tensione su RL’ ovvero: v o = −R ′L βFib Dividendo membro a membro si ottiene il guadagno di tensione: Av = vo βFR ′L =− v in rπ + (βF + 1)R E1 Av è negativo: ciò significa che l’amplificatore ad emettitore comune è un amplificatore di tensione invertente. β FR C Il guadagno di tensione a vuoto è dato da: A vo = − rπ + (βF + 1)R E1 18 9 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 Amplificatore a EMETTITORE COMUNE /4 Se RE1=0: Av = vo β R′ =− F L v in rπ Se (βF+1)RE1>>rπ e βF>>1, >>1 si ottiene: Av = − R′ βFR ′L βFR ′L ≈− ≈− L rπ + (βF + 1)R E1 (βF + 1)R E1 R E1 In queste condizioni Av è circa indipendente dai parametri del BJT e dipende unicamente dal rapporto della resistenza di carico RL’ e della esistenza i t all’emettitore ll’ ttit RE1. La resistenza RE1 in serie all’emettitore riduce il guadagno di tensione rispetto al caso RE1=0, ma lo rende meno sensibile ai parametri del transistor (e come vedremo aumenta l’impedenza di ingresso). 19 Amplificatore a EMETTITORE COMUNE /5 L’impedenza di ingresso vista dalla base del BJT è ottenibile dall’eqz. di Kirchoff della maglia di ingresso: Z it = v in = rπ + (βF + 1)R E1 ib L’impedenza di ingresso vista dal generatore del segnale di ingresso è il parallelo di RB e Zit: v 1 Z in = in = 1 + 1 iin RB Z it C le Con l approssimazioni i i i fatte, f tt l’impedenza l’i d di ingresso i è una pura resistenza e pertanto può essere ottenuta come rapporto della vin e della iin istantanee. Se nel circuito equivalente fossero state presenti capacità e/o induttanze, sarebbe stato necessario dividere i fasori associati e l’impendenza ottenuta avrebbe avuto una parte reattiva (come vedremo più avanti). 20 10 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 Amplificatore a EMETTITORE COMUNE /6 Il guadagno di corrente è in generale ottenibile come: Ai = io Z in v 0 Z = = A v in iin v in R L RL Il guadagno di corrente di corto circuito è dato da: A isc = −βF Nell’ipotesi p di impedenze p di ingresso g e di carico puramente p resistive,, il guadagno di potenza è dato dal prodotto: G = A v A i = A 2V Z in RL 21 Amplificatore a EMETTITORE COMUNE /7 Per calcolare l’impedenza di uscita, il generatore di segnale vs deve essere cortocircuitato. In queste condizioni ib=0 e pertanto anche βFib =0, da cui: Zo = vo = RC − io 22 11 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 Amplificatore a SOURCE COMUNE /1 C1 e C2 sono condensatori di accoppiamento, CS è una capacità di by-pass: tutte hanno di impedenza trascurabile alla frequenza di segnale, a centro banda. R1, R2, RD, RS sono resistenze di polarizzazione. 23 Amplificatore a SOURCE COMUNE /2 • 1) 2) 3) 4) Circuito equivalente ai piccoli segnali per analisi a centro banda (altrimenti le impedenze capacitive vanno incluse nel modello): ai condensatori sostituiamo dei corto-circuiti; all MOSFET il suo circuito i i equivalente i l a piccoli i li segnali; li ai generatori di tensione (corrente) DC indipendenti dei cortocircuiti (circuiti aperti); RG= R1||R2 ed RL’= RC||RL||rd 24 12 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 Amplificatore a SOURCE COMUNE /3 Dato che vin = vgs e la tensione di uscita vale v in = v gs v o = −gm v gsR ′L Av = vo = −gmR ′L v in L’impedenza di ingresso Zin e di uscita Zo dipendono rispettivamente dalle resistenze di polarizzazione e dalla resistenza di carico Z in = R G = R 1 || R 2 Zo = RD 25 INSEGUITORE DI EMETTITORE • Il segnale di uscita è prelevato dall’emettitore e trasferito in uscita tramite C2. • La resistenza di collettore non serve in questo circuito. 26 13 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 INSEGUITORE DI EMETTITORE /2 Circuito equivalente a piccolo segnale a centro banda: • dato che il collettore è connesso a massa, questo circuito è chiamato anche amplificatore a collettore comune; • RB= R1||R2 e RL’= ’ RC||RL; • guadagno di tensione: v o = (1 + βF )R ′L ib v in = rπib + (1 + βF )R ′L ib 27 INSEGUITORE DI EMETTITORE /3 • AV→1: per essere utilizzato come buffer, questo circuito deve avere un grande guadagno di corrente AV = (1 + β )R ′ + (1 + β )R ′ F rπ L F >0 L • AV>0: è un amplificatore non-invertente; la tensione di uscita cambia della stessa quantità di cui cambia quella di ingresso, per cui si dice che insegue l’ingresso • Alta impedenza di ingresso (rispetto ad altre configurazioni circuitali che utilizzano i BJT): transistor MOSFET e retroazione aiutano ad aumentare ll’impedenza impedenza di ingresso Z in = v in = 1 iin 1 RB + 1 Z it Z it = v in = rπ + (βF + 1)R ′L ib 28 14 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 INSEGUITORE DI EMETTITORE /4 • Guadagno di corrente generalmente elevato Ai = io R B [rπ + (1 + βF )R ′L ] Z Z = A v in ≈ in ≈ R L R L R L [R B + rπ + (1 + βF )R ′L ] iin • Bassa impedenza di uscita Z0 = vx = 1 ix 1 RE + 1 Z ot = Z ot rπ + R ′S 1 + βF R ′S = R BR S RB + RS 29 AMPLIFICATORE A BASE COMUNE • L’amplificatore a base comune è non-invertente, ha potenzialmente un elevato guadagno di tensione, mentre il guadagno di corrente è inferiore all’unità. • R1 e R2 sono resistenze di polarizzazione polarizzazione. 30 15 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 AMPLIFICATORE A BASE COMUNE /2 • Guadagno di tensione: v o = −βFR ′L ib v in = −rπib AV = βFR ′L rπ R ′L = R LR C RL + R C Calcolare: • Guadagno di corrente • Impedenza di ingresso • Impedenza di uscita E 31 ESERCIZIO SU AMPLIFICATORI Dato l’amplificatore in figura, disegnare il circuito equivalente a piccolo segnale e calcolare guadagno di tensione, impedenze di ingresso e di uscita. 32 16 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 ESERCIZIO SU AMPLIFICATORI /2 Circuito equivalente a piccolo segnale e guadagno di tensione: Av = v 0 R ′L (rπ − β R B ) = v in rπ (R ′L + R B ) 33 SOURCE FOLLOWER • Il segnale di uscita è prelevato dal source del MOSFET e trasferito in uscita tramite C2. • La resistenza di drain non serve in questo circuito. 34 17 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 SOURCE FOLLOWER /2 Circuito equivalente a piccolo segnale a centro banda (ciò significa che ZC1 e ZC2 sono corto-circuiti): • RG= R1||R2 e RL’= RS||RL ||rd; v o = gm v gsR R′′L v in = v gs + v o = v gs + gm v gsR ′L Av = vo gmR ′L = →1 v in 1 + gmR ′L R in = R G 35 SOURCE FOLLOWER /3 Impedenza di uscita: Ro = vx = ix 1 1 1 + gm + R S rd 36 18 ELETTRONICA ANALOGICA INDUSTRIALE PARTE 1 AMPLIFICATORE A GATE COMUNE Calcolare il guadagno di tensione e le impedenze di ingresso e di uscita dell’amplificatore a gate comune mostrato in figura: 37 AMPLIFICATORE A GATE COMUNE /2 Modello equivalente a piccolo segnale: R ′L = R L R D A v = gmR ′L R in = 1 gm + 1 RS R0 = RD 38 19
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