Formazione_ScreeningPON F3

Progetto PON Azione /coesione F3
FSE04 –POR-Campania 2013-160
ACCOGLIERE PER INCLUDERE
Identificazione precoce
delle Difficoltà di
Apprendimento
Napoli, 29 Aprile 2014
Dott. A. Di Somma
Dott.M. Soria
Dott. M.C. Veneroso
Attività A.N.D.A.
L’ A.N.D.A Associazione Nazionale Disturbi dell’Apprendimento è un’associazione a
promozione sociale attiva nel supporto professionale agli operatori della Sanità che si
occupano di DSA (dislessia, disortografia, discalculia) alle famiglie e alle scuole di
ogni ordine e grado in termini di consulenza , orientamento pedagogico e formazione
docenti sui DSA.
 Formazione Operatori Sanitari, Insegnanti di ogni ordine e grado,
genitori.
 Implementazione di criteri diagnostici.
 Informazione in classe con alunni.
 Collaborazioni con Università (centro Ateneo Sinapsi, Università
“Claudiana” di Bolzano; Università di Genova “Polo Bozzo”)
 A.D.I.P. (attività didattica integrativa pomeridiana).
 Formazione operatori A.D.I.P.
 Sportelli di ascolto
08/05/2014
Dott. Andrea Di Somma- Dott. M.Cristina Veneroso
2
IL PERCORSO CHE ANDREMO AD AFFRONTARE
1. Funzioni Esecutive ed Apprendimenti;
2. Come tradurre il profilo di funzionamento: per un’ interfaccia
efficace tra clinica/didattica ;
3. La compilazione del PDP, proposta di un modello;
4. Proposta di un modello teorico di riferimento per una didattica
inclusiva;
5. Gli strumenti per l’individuazione precoce del rischio
6. Discussione di casi
7. Proposte…..
Criticità
Difficoltà di gestione della
classe
sia a causa della numerosità
degli alunni inseriti per classe,
etereogeneità degli alunni
Problematiche rispetto alla corretta identificazione delle Difficoltà di
apprendimento sia nei soggetti che non abbiano ricevuto una diagnosi di
DSA in età evolutiva sia nei soggetti eventualmente da individuare quali
alunnni che necessitrebbero di BES
Implicazioni di gestione didattica degli studenti con certificazione di Disturbo
Specifico di Apprendimento
L’identificazione precoce dei bambini «a rischio» è importante per
evitare situazioni di disagio e possibili ripercussioni psicologiche e poter
strutturare quanto prima un intervento di potenziamento didattico o
«ri»abilitativo
Una difficoltà di lettura e scrittura:
 Può essere la conseguenza di uno “svantaggio”
 Può far parte di un quadro clinico più ampio

Può essere far parte della categoria nosografica dei
Disturbi Specifici di Apprendimento :

D. Specifico di Apprendimento della Lettura (dislessia)

D. Specifico di Apprendimento della Scrittura
(disortografia)

D, Specifico di Apprendimento del Calcolo (discalculia)

Disturbo Specifico di Apprendimento (misto)
INDIVIDUAZIONE
– Distinzione dalla norma
– Distinzione dagli altri DA
• PRECOCE
– Segnali di rischio/allarme
– Screening
A SCUOLA
– Quali criteri
– Quali strumenti
Il Disturbo Specifico di Apprendimento è:
Una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica,
caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o
fluente e/o da scarse abilità nella scrittura e/o nella decodifica e/o nel
calcolo
inattesa
in rapporto altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione
scolastica
che influenza negativamente il rendimento scolastico o lavorativo.
I DSA si caratterizzano
• Per difficoltà nucleari che permangono per l’intero
scolastico
percorso
• Per una diversa manifestazione intraindividuale ed interindividuale
di queste difficoltà nei diversi cicli scolari
 Per una interferenza variabile sugli apprendimenti curricolari nei
diversi ambiti disciplinari e nei diversi cicli scolari
Il disturbo può compromettere
La rapidità/fluidità della lettura/scrittura/calcolo:

Lettura/scrittura sillabica, pause, riletture, autocorrezioni;

Non automatizzazione fatti numerici e algoritmi
La correttezza della lettura/scrittura/calcolo
 Sostituzioni, elisioni-inversioni-aggiunte, errori ortografici;
 Errori di scrittura, incolonnamento, calcolo
L’uso cognitivo della lettura/scrittura/calcolo
 Comprensione, studio; progettazione testo scritto

Risoluzione di problemi aritmetici e geometrici
Dunque la bassa performance nelle abilità può essere accompagnata da :
• Sovraccarico della memoria di lavoro
– Perdita di informazioni, errori frequenti
• Rapido esaurimento dell’attenzione concentrazione
– Facile stancabilità
– Riduzione dei tempi di lavoro
• Uso compensativo delle competenze sovraordinate
– Variabilità delle prestazioni
• Dipendenza
– Ho fatto bene? Mi dici come si fa?
• Evitamento/opposizione
– Non so fare, non voglio fare, non mi interessa
• “Eccessivo impegno”
– Voglio fare tutto, subito, come gli altri, senza aiuto
L’individuazione precoce delle difficoltà
• E’ possibile evidenziare in anticipo i soggetti che (non avendo già un Disturbo di
Sviluppo) presenteranno una difficoltà di lettura/scrittura/ calcolo?
• Quali sono i segnali di rischio per la successiva comparsa di un DSA?
Possibili indicatori di rischio di DSA
 Le difficoltà nelle competenze comunicativo linguistiche,motorio-prassiche, uditive e
visuospaziali in età prescolare
 Presenza di una anamnesi familiare positiva.
 Ritardo nell’apprendimento del linguaggio
Disturbo del linguaggio fonetico fonologico
 Tali difficoltà devono essere rilevate dal pediatra nel corso dei periodici bilanci di salute,
direttamente o su segnalazione da parte dei genitori e/o degli insegnanti della scuola
dell’infanzia e del primo anno della scuola primaria.
 Se persistenti nel tempo vanno segnalati ai servizi sanitari dell’età evolutiva per un
approfondimento.
 I DSL e le Disprassie oltre ad aver bisogno di un intervento in
età pre-scolare
 sono un fattore di rischio per la comparsa di un DSA
– Per oltre la metà dei bambini con questi disturbi
– Spesso anche quando sembrano averli risolti nell'ultimo anno di
Scuola dell'Infanzia
LO SCREENING
• LE PROVE
• I TEMPI
• LE MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE
PROVE LETTURA
Check-list per la rilevazione generale di caratteristiche della prestazione
nella prova di correttezza e rapidità
Nome e cognome ………………………………….…………Classe……..…… Data…………………….
Tiene il dito su ogni parola che legge
Appare teso mentre legge
Non riesce a stare seduto a leggere
Si distrae facilmente
Muove la testa mentre legge
Tiene il libro troppo vicino
Tiene il libro troppo lontano
Confonde consonanti che si scrivono in maniera simile
Confonde consonanti che hanno suono simile
Ha difficoltà a leggere gruppi di due consonanti
Ha difficoltà a leggere gruppi di due consonanti
Ha difficoltà a leggere gruppi di tre consonanti
Ha difficoltà a leggere i dittonghi
Compie errori di rotazione nella lettura di singole lettere
Compie inversioni fra lettere di una stessa parola
Compie inversioni fra sillabe (o gruppi di lettere) di una stessa parola
Compie sostituzioni che rispettano il significato del contesto
Compie sostituzioni che rispettano la struttura grammaticale e sintattica della frase
Compie sostituzioni che tengono semplicemente conto di come è scritta la parola,
sbagliando in particolare: (a) nella parte iniziale
(b) nella parte centrale
(c) nella parte finale della parola
Ha difficoltà a fondere le lettere e a leggere unitariamente:
(a) tutte le parole (tutti i tipi di parola)
(b) le parole lunghe
(c) le parole poco conosciute o nuove
Legge lentamente procedendo parola per parola
Legge a voce molto bassa
Compie errori di accento: (a) con le parole tronche
(b) con le altre parole
Non rispetta la punteggiatura
Ripete parole o frasi che ha appena letto
Ha grosse esitazioni
Legge senza intonazione
Legge senza entusiasmo
Commette errori dovuti all'influsso del dialetto
PROVA 4
Cognome e Nome…………………………………. Data …………..
a.a
a.b.
b.a.
b.b.
uomo
vino
lama
sale
pena
modo
fama
ente
mano
casa
pane
nido
lino
cero
pace
tipo
arte
fase
resa
mito
palazzo
ragazzo
bambina
mattina
margine
formica
insetto
verdure
fortuna
domanda
accordo
ragione
dominio
invidia
simbolo
azzardo
dottore
acqua
occhio
zingaro
uscio
chiodo
esempio
sogno
scelta
manovra
scalo
taglia
signora
campagna
padre
testa
scimmia
chirurgo
corvo
torta
bisogno
consigli
volta
amore
globulo
sciagura
motto
sfogo
mamma
mondo
lampo
piume
forza
pezzo
sfida
bando
letto
cesto
posto
tizio
finestra
castello
bellezza
amarezza
fratello
domenica
ostacolo
frattura
successo
sorpresa
denuncia
conforto
giornata
giornale
alimento
cassetto
pensiero
autorità
prodezze
distacco
bagno
foglia
vasca
giglio
segno
voglia
svago
veglia
scherzo
famiglia
pugnale
maglione
rischio
qualcosa
schiera
sciopero
PROVA 4
Cognome e Nome…………………………………. Data …………..
Foglio di Risposta
a.a
a.b.
b.a.
b.b.
uomo
lama
pena
fama
vino
sale
modo
ente
mano
casa
nido
lino
pace
tipo
fase
resa
pane
palazzo
cero
margine
arte
fortuna
mito
dominio
ragazzo
bambina
formica
insetto
domanda
accordo
invidia
simbolo
mattina
dottore
verdure
zingaro
ragione
esempio
azzardo
manovra
acqua
occhio
signora
campagna
uscio
chiodo
scimmia
chirurgo
sogno
scelta
bisogno
consigli
scalo
taglia
globulo
sciagura
padre
testa
mamma
corvo
torta
lampo
volta
amore
forza
motto
sfogo
sfida
mondo
letto
piume
cesto
pezzo
posto
bando
tizio
finestra
fratello
domenica
giornata
castello
ostacolo
frattura
alimento
bellezza
successo
sorpresa
pensiero
amarezza
denuncia
conforto
prodezze
giornale
bagno
foglia
scherzo
cassetto
vasca
giglio
pugnale
autorità
segno
voglia
rischio
distacco
svago
veglia
schiera
famiglia
maglione
qualcosa
sciopero
Tempo _______
Tempo _______
Tempo _______
Tempo _______
Errori
Errori
Errori
Errori
_______
Vel. (70/t.) ____
TOTALE
_______
Vel. (71/t.) ____
TEMPO ________
_______
Vel. (71/t.) ____
_______
Vel. (70/t.) ____
ERRORI _________ VEL. (282/T) __________
PROVA 5
Cognome e Nome ………………………………. Data …………….
Foglio di Risposta
a
b.
c.
fosto
prisi
gnoba
cogiu
docaro
tapaci
tonca
pusto
stoso
vorca
gnaro
gnufo
sceto
eglia
cinama
reduve
vranoma
rodazza
serdo
lanfo
dorta
bepre
chida
rigli
rascenvo
tagnidro
binamba
diminio
arezzama
forconto
tazio
bachimio
canimedo
buolo
staro
vugherzo
vaglioma
locostato
tacipaca
trisi
pando
caglisto
scimiaro
verdusape
tambilina
tente
regnosto
sirbolone
PROVA 5
Cognome e Nome ………………………………. Data …………….
Foglio di Risposta
a
b.
c.
fosto
prisi
gnoba
cogiu
docaro
tapaci
tonca
pusto
stoso
vorca
gnaro
gnufo
sceto
eglia
cinama
reduve
vranoma
rodazza
serdo
lanfo
chida
rigli
binamba
diminio
dorta
bepre
rascenvo
tagnidro
arezzama
forconto
tazio
buolo
staro
trisi
pando
bachimio
vugherzo
vaglioma
caglisto
scimiaro
canimedo
locostato
tacipaca
verdusape
tambilina
tente
regnosto
sirbolone
Tempo _______
Tempo _______
Tempo _______
Errori
Errori
Errori
_______
Vel. (32/t.) ____
_______
Vel. (40/t.) ____
TOTALE
TEMPO
_____________
ERRORI
_____________
VELOCITA’ (127/T) _______
_______
Vel. (55/t.) ____
Punteggio di correttezza
Vanno penalizzati con un punto i seguenti errori: inesatta
lettura della sillaba;
- omissione di sillaba, parola o riga;
- aggiunta di sillaba, parola e rilettura di una stessa riga;
Errori penalizzati con mezzo punto:
- spostamento di accento;
- grossa esitazione (ad esempio: per la parola "balcone", il bambino legge
"ba.. bal...balcone"):
- autocorrezione per errore grave. Le autocorrezioni per errore da mezzo punto
non vengono penalizzate (l'autocorrezione può essere siglata sbarrando
l'errore riportato: si scrive come il soggetto ha letto erroneamente e si pone
una sbarretta sopra).
Anche gli errori da un punto vengono valutati solo mezzo punto se non
cambiano il significato della frase.
L'operatore deve annotare il tempo che il soggetto ha impiegato per leggere il
brano. La prova può venire, in ogni caso, sospesa se dopo quattro minuti il
bambino non è pervenuto alla fine del brano. Verrà presa nota del punto in cui
egli è arrivato.
Va aggiunto che, se l'alunno non è arrivato alla fine del brano, nella
parte rimanente avrebbe potuto commettere altri errori. In questo caso
si può valutare quanta parte del brano era stata letta e quindi fare un
calcolo del numero degli errori che presumibilmente l'alunno avrebbe
fatto nella parte rimanente, mediante il calcolo delle proporzioni. Infine
errori ripetuti su una medesima parola che ricompare nel testo vengono
contati una sola volta.
La botte vuota e la botte piena
Sulla strada di un paese, un giorno passavano due piccoli carri.
Su uno dei carri, che avanzava lento e silenzioso, stava una botte
piena di vino rosso.
Sull’altro carro stava invece una botte vuota, che sobbalzava continuamente e faceva un gran fracasso. Così tutta la gente guardava incuriosita cos’era quel rumore, e la botte vuota pensava soddisfatta:
“Tutti si interessano a me, perché sono importante e simpatica!”.
Ma l’altra botte, quella piena di vino rosso, pensava:
“Chiacchiere, soltanto chiacchiere sai dare tu, ma dentro sei vuota.
Aspetta, e vedremo quale di noi due gli uomini apprezzeranno di più”.
Intanto i carri arrivarono alla fattoria.
Subito tutti gli abitanti si affollarono intorno alla botte piena, poi
con ogni cura la scaricarono e la trasportarono in cantina.
L’altra botte, quella vuota, rimase invece dimenticata in un angolo
del cortile.
La botte vuota e la botte piena
Sulla strada di un paese, un giorno passavano due piccoli carri.
Su uno dei carri, che avanzava lento e silenzioso, stava una botte
piena di vino rosso.
Sull’altro carro stava invece una botte vuota, che sobbalzava continuamente e faceva un gran fracasso. Così tutta la gente guardava incuriosita cos’era quel rumore, e la botte vuota pensava soddisfatta:
“Tutti si interessano a me, perché sono importante e simpatica!”.
Ma l’altra botte, quella piena di vino rosso, pensava:
“Chiacchiere, soltanto chiacchiere sai dare tu, ma dentro sei vuota.
Aspetta, e vedremo quale di noi due gli uomini apprezzeranno di più”.
Intanto i carri arrivarono alla fattoria.
Subito tutti gli abitanti si affollarono intorno alla botte piena, poi con
ogni cura la scaricarono e la trasportarono in cantina.
L’altra botte, quella vuota, rimase invece dimenticata in un angolo
del cortile.
FOGLIO
DI
RISPOSTA – IIIA
ELEMENTARE
–
23
47
54
77
101
124
147
164
183
208
225
252
273
297
301
FINALE
Nome e Cognome _______________________________________________________
Data della Prova _____________
Data di Nascita _____________ Età _____________
Classe Frequentata ________________ Scuola _________________________________
Correttezza (N° di errori) _________________ Sillabe lette N° ____________________
Tempo di lettura (in secondi) _____________ Rapidità (tempo lettura/ sillabe) ________
Velocità (sillabe/tempo di lettura) _________________
Esaminatore _____________________________________________________________
(tratto dai testi:
Dislessia e
trattamento
lessicale,
Erickson;
Manuale delle
Prove di lettura
MT)
ATTIVITÀ CHE POSSONO FACILITARE L'APPRENDIMENTO DELLA
LETTURA
Familiarizzare il bambino con il mondo dei libri, con visite in libreria, biblioteca,
esposizioni di testi.
Offrire con l'esempio l'idea del piacere associato alla lettura.
Prevedere a scuola momenti specificamente dedicati alla lettura personale.
Leggere al bambino facendo in modo che egli possa seguire ove si sta leggendo.
Evitare che attività scolastiche di lettura siano necessariamente legate
all' assegnazione di compiti associati.
Prevedere scambi di comunicazione scritta (attraverso diari dialogati, messaggini
telefonici e via e-mail).
Far leggere al bambino testi noti o testi scritti da lui stesso.
Registrare la lettura e farla riascoltare avendo sotto gli occhi il brano letto.
Far leggere al computer.
Far leggere testi di particolare interesse, libri-gioco o altro.
Fare giochi che prevedono composizione e scomposizione di parole (per es.
sciarade, Scarabeo, ecc.).
Fare attività e giochi che prevedono analisi e ricerca visiva rapida (per es. il
ritrovamento di differenze nelle figure, di un nome in un testo, in una carta
geografica, ecc.).
Sviluppare la strategia di pensare ai contenuti del testo che si sta per leggere.
Sviluppare la strategia associata della anticipazione.
Costruire un vocabolario-base di parole riconosciute immediatamente.
Promuovere l'abilità di riconoscimento di gruppi di lettere ricorrenti.
Promuovere l'abilità di riconoscimento di flessioni verbali.
Promuovere l'abilità di riconoscimento di forme fonologicamente ambigue.
Mobilitare la riflessione sui processi, il significato e l'importanza dell'attività di
lettura.
Indurre nel bambino la convinzione di avere in sé i mezzi per migliorarsi.
PROVE SCRITTURA
La scrittura
La scrittura è un’abilità altamente complessa che include
livelli diversi, dal motorio al concettuale, che rimandano
a processi cognitivi diversi, in parte automatizzati altri
controllati. E’ necessario distinguere:
• Grafismo (es. copia di una parola) →disgrafia
• Ortografia (es. dettato) →disortografia
• Produzione autonoma (es. scrivere un testo in
autonomia) →….
I 3 livelli della scrittura
Semplice atto di trascrizione di segni sul foglio (aspetto grafo-motorio)
COPIATURA DI UN TESTO
Capacità di scrivere senza commettere errori
(acquisizione delle competenze ortografiche e grammaticali)
DETTATO
Complesso processo in base al quale si vuol lasciare traccia
delle proprie idee e dei propri pensieri sulla carta
(atto comunicativo)
PRODUZIONE DI UN TESTO SCRITTO
Il disturbo specifico di scrittura nelle
classificazioni internazionali
• DSM IV- Difficoltà nella capacità del soggetto di
comporre testi scritti evidenziata da errori grammaticali
o di punteggiatura nelle frasi, scadente organizzazione
in capoversi, errori multipli di compitazione e calligrafia
deficitaria.
• •I.C.D.10 -Specifica e rilevante compromissione dello
sviluppo delle capacità di compitazione, in assenza di
altri disturbi. Sono interessate entrambe le abilità di
compitare oralmente le parole e di trascriverle.
Disgrafia: ipotesi interpretativa della
componente motoria
Un disordine delle componenti periferiche, cioè
esecutivo-motorie che prescinde dalle variabili
linguistiche come il lessico, la grammatica, la sintassi,
l’ortografia. La scrittura appare faticosa solo sul piano
motorio, presentandosi deformata, irregolare nella
forma e grandezza, tremolante e lenta, a causa di un
disturbo che colpisce la coordinazione delle abilità fini
e che coinvolge il braccio nella sua totalità (dita,
mano, polso, gomito, spalla) oppure derivante da
difficoltà di coordinazione visuo-motoria.
Aspetto Ortografico
rispetto di regole e convenzioni
• Interpretata come capacità di rispettare le regole e le
convenzioni della nostra lingua che permettono di
trasformare la parola pensata o ascoltata in parola scritta
ovvero in una sequenza convenzionale di grafemi.
• L’ortografia scorretta caratterizza il disturbo specifico di
scrittura (disortografia), che secondo Tressoldi (2002) è
“sintomo elettivo e sufficiente”.
• Non c’è concordanza in letteratura per questa etichetta
diagnostica.
Classificazione degli errori ortografici
ERRORI FONOLOGICI
Sono i più gravi, indicano che vi è una compromissione delle prime fasi di
apprendimento: manca il rispetto del rapporto fonema-grafema (la produzione scritta
non corrisponde all’enunciato sonoro)
SOSTITUZIONE di lettere fonologicamente simili (f/v, p/b, c/g, t/d, r/l)
folpe per volpe
tente per dente...
OMISSIONE e/o AGGIUNTA di lettere o sillabe
taolo per tavolo
buioio per buio…
INVERSIONI
li per il
tende per dente...
grafema/grafemi INESATTI
pese per pesce
agi per aghi
ciesa per chiesa...
ERRORI NON FONOLOGICI
Coinvolgono la rappresentazione ortografica (visiva) della parola,
senza compromissione del rapporto tra fonema e grafema
(c’è corrispondenza tra produzione scritta ed enunciato sonoro)
SEPARAZIONI ILLECITE
in sieme per insieme
l’avato per lavato...
SCAMBIO DI GRAFEMA OMOFONO NON OMOGRAFO
squola per scuola
qucina per cucina
qui per cui...
ERRORI “NON PREVISTI”
Sono errori motori che coinvolgono il recupero ed il controllo degli schemi motori necessari a produrre i grafemi.
DIFFICOLTA’ VISUO-SPAZIALI
Rispetto dei margini del foglio
Spaziatura tra lettere e parole (troppo spazio, poco spazio)
Grandezza (macro-scrittura, micro-scrittura, scrittura non omogenea per
grandezza)
Capovolgimento di lettere
Fluttuazioni delle lettere sul rigo
Incoerenza nell’inclinazione della scrittura (lettere alte)
DIFFICOLTA’ POSTURALI
Postura (braccio, mano)
Prensione (dita)
Eccessiva lentezza
Pressione inadeguata (tratto troppo marcato - tenue)
tremori
DIFFICOLTA’ DI PIANIFICAZIONE E RECUPERO DI SCHEMI MOTORI
Confusione tra lettere graficamente simili (b x f corsive)
Allografi (uso di codici diversi nello stesso scritto – stampato e corsivo)
Autocorrezioni (cancellazioni, pasticci…)
DIFFICOLTA’ DI CONTROLLO MOTORIO DURANTE L’ESECUZIONE DEL MOVIMENTO
Dismetrie (esecuzione imperfetta nella traiettoria del movimento: occhielli non
chiusi, tratti di collegamento che si incrociano o non si toccano..)
Perseverazioni motorie (m con 4 trattini; doppie ripetute per 3 volte…)
CHECK-LIST PER L'ANALISI GENERALE DEI COMPORTAMENTI E DELLA
PRESTAZIONE DI SCRITTURA Alunno ……………………………………..………Classe ……………………
1 - Scrive lettere in dimensioni troppo grandi.
2 - Scrive lettere in dimensioni troppo piccole.
3 - Scrive lettere in dimensioni diverse e irregolari.
4 - La sua scrittura non si tiene entro i margini della riga.
5 - on rispetta i margini del foglio.
6 - Quando scrive a stampatello lascia spazi irregolari fra le lettere.
7 - Lascia spazi insufficienti e irregolari fra parola e parola.
8 - Il tratto della matita/penna è troppo forte.
9 - Il tratto della matita/penna è troppo tenue.
10 - Il tratto della matita/penna è a strappi.
11 -Il tratto della matita/penna è con altre forme di irregolarità.
12 - Scrive senza scorrevolezza.
13 - La presa della penna/matita non è corretta.
14 - Non tiene la mano allineata col foglio e con la spalla.
15 - Non guarda ciò che scrive.
16 - Non tiene una posizione eretta del corpo e normale della testa.
17 - Scrive con le lettere fortemente inclinate a destra.
18 - Scrive con le lettere fortemente inclinate a sinistra.
19 - Scrive con le lettere irregolarmente inclinate.
20 - Non scrive, nel corsivo, le maiuscole più grandi delle maiuscole.
21 - Non unisce fluidamente, nel corsivo, le varie lettere di una parola.
U22 - La forma delle lettere presenta angolature eccessive.
23 - La forma delle lettere presenta forme troppo ricurve.
24 - La forma delle lettere presenta i tratti iniziali poco leggibili.
2S - La forma delle lettere presenta i tratti finali mal segnati.
26 - Presenta difficoltà a chiudere le lettere ("a", "b" , "f " , ecc.).
27 - Presenta cattiva chiusura delle punte superiori (la "l" fatta come una "t", la "e"
fatta come una "i").
28 - Presenta la chiusura non richiesta di tratti (la "i" fatta come una "e").
29 - Rende dritti tratti verso l'alto che dovrebbero essere incurvati (la "n" fatta come
la "u"; la "c" come la "i").
30 - Presenta difficoltà nel tratto finale (non portato in su oppure in giù, non reso
orizzontale a sinistra).
31 - Presenta la parte alta troppo breve (nelle lettere "b", "d", "h", "k").
32 - Presenta difficoltà nell'incrociare la "t".
33 - Presenta lettere troppo piccole.
34 - Presenta chiusura di lettere a curva aperta come "c", "h", "u", "w".
35 - Presenta omissione di parte di una lettera.
Tratto dalla “Batteria per la
valutazione della scrittura e
della competenza
ortografica” di P. Tressoldi e
C. Cornoldi - OS
Prova Dettato di Brano III
Il leone e il gallo
Il re degli animali, con un tonante ruggito, stirò le membra e si avviò di buon passo verso il fiume.
Ad un tratto udì uno strepitio che lo impressionò: era una carretta vuota trainata da un cavallo imbizzarrito,
che sobbalzava veloce si sassi.
Il leone si precipitò dentro un cespuglio e chiuse gli occhi: non aveva mai visto un animale così strano e
rumoroso.
Dopo un po’ riprese il cammino. /Non aveva fatto molti passi quando udì, forte e vicino, un gallo cantare.Si
fermò di colpo. Il gallo cantò di nuovo, più forte di prima. Il leone cominciò a tremare. Il gallo, con la sua
cresta rossa, gli passò davanti nell’erba alta. Il leone vide soltanto quella cresta fiammeggiante che
correva e faceva chicchirichì, e in preda al terrore ritornò a gran balzi nella boscaglia.
0-2
ottimale
da 3 a 5
sufficiente
da 6 a 9
richiesta di attenzione
da 10 in poi
intervento immediato
Dettato di frasi omofone non omografe
1. La mamma cuciva i pantaloni con l’ago.
2. Era l’una di notte quando ci siamo alzati.
3. Ogni inizio d’anno si fanno delle feste.
4. Quando sono passati un mucchio d’anni, si dimentica facilmente.
5. Ho nascosto io l’etto di caramelle.
6. Gianni ha acquistato una pelle d’orso.
7. Sul pavimento non c’era la cera.
8. Venezia l’hanno visitata una sola volta.
9. Il bambino non ha preso la merenda.
10. Rosina sa che Carlo non l’ama più.
11. Non v’era traccia alcuna.
12. Mario arrivò all’ora stabilita.
PROVE COMPRENSIONE
Prove di lettura MT: comprensione
Sul banco far predisporre matita e gomma da cancellare.
Spiegare che verrà distribuito un quadernetto contenente un brano e delle
domande, per vedere se i bambini sono capaci di comprendere bene quello che
leggono.
Spiegare che per ogni domanda ci saranno quattro risposte; i bambini dovranno
trovare l’unica giusta in base a quanto scritto nel brano.
Spiegare che in caso di incertezza, dovranno scegliere la risposta che sembra più
giusta, dopo aver controllato il brano.
 Ricordare che non devono indicare la loro opinione, ma quello che c’è scritto nel
brano.
Per minimizzare il peso della memoria i bambini possono tornare a rileggere il brano
quante volte lo desiderino. In tal modo si può valutare anche la capacità di
“navigazione testuale”.
Distribuire il materiale, far scrivere nome, cognome, classe e data.
Ricordare di non lasciare due crocette e non avere fretta di consegnare!
Aggiungere che a prova iniziata l’insegnante non potrà dare suggerimenti di nessun tipo, nemmeno
sulle parole non conosciute: i termini sono studiati per l’età, inoltre dovrebbero riuscire eventualmente
a desumere il significato dal contesto.
Chiedere se vi sono domande.
Far quindi voltare la pagina sul brano e dare inizio alla prova.
Durante la prova l’insegnante girerà fra i banchi facendo attenzione a chi si distrae, salta degli item,
mostra di non aver compreso il meccanismo della scelta multipla.
In casi particolari, pur non entrando nel merito del contenuto del brano, l’insegnante potrà ricordare
al bambino le istruzioni e controllare che siano eseguite. In caso di presenza di alunni disabili potrà
essere somministrata loro una prova alla loro portata, di una classe inferiore (in caso di ritardo
mediolieve, una prova di prima o seconda).
Normalmente, se il brano è alla portata del bambino, la prova viene
completata abbastanza velocemente (da 5 a 20 minuti). Quando i 9/10 hanno terminato di
rispondere, l’ins. si avvicinerà ai rimanenti e li inviterà a completare nel più breve tempo
possibile, cercando di comprendere i motivi del ritardo: se qualche allievo mostra di non
essere in grado di completare entro circa 5 minuti, si può ritirare il quadernetto o, per non
mortificare il bambino, aiutarlo a completare senza poi valutare tali risposte.
Punteggio di comprensione
Si assegna 1 punto per ogni risposta esatta. Se un bambino ha compreso male
le istruzioni e ha fatto molte doppie risposte o lasciato diverse in bianco, si può
assegnare mezzo punto quando una delle due risposte e corretta, o dare un
punto ogni quattro risposte in bianco.
La prova non va assolutamente corretta con i bambini: potrebbe essere
utilizzata dai servizi per un controllo, o come re-test alla fine di un trattamento.
Ai bambini può essere in seguito comunicato il punteggio: 6 risposte giuste su
10, ad esempio.
Risposte
corrette
1
C
2
B
3
C
4
C
5
6
C
C
7
8
9
10
A
D
B
B
PROVA COMPRENSIONE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Dott.Andrea Di Somma; Medico Foniatra; prof a contratto Università degli Studi di
Napoli «Federico II»; Presidente Nazionale A.N.D.A.
andanapoli@gmail.com; andrea.disomma@alice.it http://academia.edu/;
Dott. Maria Cristina Veneroso, docente, pedagogista, terapista della neuro e
psicomotricità dell’età evolutiva, dottoranda in Scienze Psicologiche e Pedagogiche
presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, specialista A.N.D.A.
andanapoli@gmail.com; cri.venereso@unina.it; http://academia.edu/;
Dott.Maria Soria, psicologa clinica, esperta in psicodiagnosi clinica e peritale, specialista
A.N.D.A.
andanapoli@gmail.com; maria.soria@hotmail.it; http://academia.edu/;