Progetto PON Azione /coesione F3 FSE04 –POR-Campania 2013-160 ACCOGLIERE PER INCLUDERE Identificazione precoce delle Difficoltà di Apprendimento Napoli, 29 Aprile 2014 Dott. A. Di Somma Dott.M. Soria Dott. M.C. Veneroso Attività A.N.D.A. L’ A.N.D.A Associazione Nazionale Disturbi dell’Apprendimento è un’associazione a promozione sociale attiva nel supporto professionale agli operatori della Sanità che si occupano di DSA (dislessia, disortografia, discalculia) alle famiglie e alle scuole di ogni ordine e grado in termini di consulenza , orientamento pedagogico e formazione docenti sui DSA. Formazione Operatori Sanitari, Insegnanti di ogni ordine e grado, genitori. Implementazione di criteri diagnostici. Informazione in classe con alunni. Collaborazioni con Università (centro Ateneo Sinapsi, Università “Claudiana” di Bolzano; Università di Genova “Polo Bozzo”) A.D.I.P. (attività didattica integrativa pomeridiana). Formazione operatori A.D.I.P. Sportelli di ascolto 08/05/2014 Dott. Andrea Di Somma- Dott. M.Cristina Veneroso 2 IL PERCORSO CHE ANDREMO AD AFFRONTARE 1. Funzioni Esecutive ed Apprendimenti; 2. Come tradurre il profilo di funzionamento: per un’ interfaccia efficace tra clinica/didattica ; 3. La compilazione del PDP, proposta di un modello; 4. Proposta di un modello teorico di riferimento per una didattica inclusiva; 5. Gli strumenti per l’individuazione precoce del rischio 6. Discussione di casi 7. Proposte….. Criticità Difficoltà di gestione della classe sia a causa della numerosità degli alunni inseriti per classe, etereogeneità degli alunni Problematiche rispetto alla corretta identificazione delle Difficoltà di apprendimento sia nei soggetti che non abbiano ricevuto una diagnosi di DSA in età evolutiva sia nei soggetti eventualmente da individuare quali alunnni che necessitrebbero di BES Implicazioni di gestione didattica degli studenti con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento L’identificazione precoce dei bambini «a rischio» è importante per evitare situazioni di disagio e possibili ripercussioni psicologiche e poter strutturare quanto prima un intervento di potenziamento didattico o «ri»abilitativo Una difficoltà di lettura e scrittura: Può essere la conseguenza di uno “svantaggio” Può far parte di un quadro clinico più ampio Può essere far parte della categoria nosografica dei Disturbi Specifici di Apprendimento : D. Specifico di Apprendimento della Lettura (dislessia) D. Specifico di Apprendimento della Scrittura (disortografia) D, Specifico di Apprendimento del Calcolo (discalculia) Disturbo Specifico di Apprendimento (misto) INDIVIDUAZIONE – Distinzione dalla norma – Distinzione dagli altri DA • PRECOCE – Segnali di rischio/allarme – Screening A SCUOLA – Quali criteri – Quali strumenti Il Disturbo Specifico di Apprendimento è: Una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica, caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e/o da scarse abilità nella scrittura e/o nella decodifica e/o nel calcolo inattesa in rapporto altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica che influenza negativamente il rendimento scolastico o lavorativo. I DSA si caratterizzano • Per difficoltà nucleari che permangono per l’intero scolastico percorso • Per una diversa manifestazione intraindividuale ed interindividuale di queste difficoltà nei diversi cicli scolari Per una interferenza variabile sugli apprendimenti curricolari nei diversi ambiti disciplinari e nei diversi cicli scolari Il disturbo può compromettere La rapidità/fluidità della lettura/scrittura/calcolo: Lettura/scrittura sillabica, pause, riletture, autocorrezioni; Non automatizzazione fatti numerici e algoritmi La correttezza della lettura/scrittura/calcolo Sostituzioni, elisioni-inversioni-aggiunte, errori ortografici; Errori di scrittura, incolonnamento, calcolo L’uso cognitivo della lettura/scrittura/calcolo Comprensione, studio; progettazione testo scritto Risoluzione di problemi aritmetici e geometrici Dunque la bassa performance nelle abilità può essere accompagnata da : • Sovraccarico della memoria di lavoro – Perdita di informazioni, errori frequenti • Rapido esaurimento dell’attenzione concentrazione – Facile stancabilità – Riduzione dei tempi di lavoro • Uso compensativo delle competenze sovraordinate – Variabilità delle prestazioni • Dipendenza – Ho fatto bene? Mi dici come si fa? • Evitamento/opposizione – Non so fare, non voglio fare, non mi interessa • “Eccessivo impegno” – Voglio fare tutto, subito, come gli altri, senza aiuto L’individuazione precoce delle difficoltà • E’ possibile evidenziare in anticipo i soggetti che (non avendo già un Disturbo di Sviluppo) presenteranno una difficoltà di lettura/scrittura/ calcolo? • Quali sono i segnali di rischio per la successiva comparsa di un DSA? Possibili indicatori di rischio di DSA Le difficoltà nelle competenze comunicativo linguistiche,motorio-prassiche, uditive e visuospaziali in età prescolare Presenza di una anamnesi familiare positiva. Ritardo nell’apprendimento del linguaggio Disturbo del linguaggio fonetico fonologico Tali difficoltà devono essere rilevate dal pediatra nel corso dei periodici bilanci di salute, direttamente o su segnalazione da parte dei genitori e/o degli insegnanti della scuola dell’infanzia e del primo anno della scuola primaria. Se persistenti nel tempo vanno segnalati ai servizi sanitari dell’età evolutiva per un approfondimento. I DSL e le Disprassie oltre ad aver bisogno di un intervento in età pre-scolare sono un fattore di rischio per la comparsa di un DSA – Per oltre la metà dei bambini con questi disturbi – Spesso anche quando sembrano averli risolti nell'ultimo anno di Scuola dell'Infanzia LO SCREENING • LE PROVE • I TEMPI • LE MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE PROVE LETTURA Check-list per la rilevazione generale di caratteristiche della prestazione nella prova di correttezza e rapidità Nome e cognome ………………………………….…………Classe……..…… Data……………………. Tiene il dito su ogni parola che legge Appare teso mentre legge Non riesce a stare seduto a leggere Si distrae facilmente Muove la testa mentre legge Tiene il libro troppo vicino Tiene il libro troppo lontano Confonde consonanti che si scrivono in maniera simile Confonde consonanti che hanno suono simile Ha difficoltà a leggere gruppi di due consonanti Ha difficoltà a leggere gruppi di due consonanti Ha difficoltà a leggere gruppi di tre consonanti Ha difficoltà a leggere i dittonghi Compie errori di rotazione nella lettura di singole lettere Compie inversioni fra lettere di una stessa parola Compie inversioni fra sillabe (o gruppi di lettere) di una stessa parola Compie sostituzioni che rispettano il significato del contesto Compie sostituzioni che rispettano la struttura grammaticale e sintattica della frase Compie sostituzioni che tengono semplicemente conto di come è scritta la parola, sbagliando in particolare: (a) nella parte iniziale (b) nella parte centrale (c) nella parte finale della parola Ha difficoltà a fondere le lettere e a leggere unitariamente: (a) tutte le parole (tutti i tipi di parola) (b) le parole lunghe (c) le parole poco conosciute o nuove Legge lentamente procedendo parola per parola Legge a voce molto bassa Compie errori di accento: (a) con le parole tronche (b) con le altre parole Non rispetta la punteggiatura Ripete parole o frasi che ha appena letto Ha grosse esitazioni Legge senza intonazione Legge senza entusiasmo Commette errori dovuti all'influsso del dialetto PROVA 4 Cognome e Nome…………………………………. Data ………….. a.a a.b. b.a. b.b. uomo vino lama sale pena modo fama ente mano casa pane nido lino cero pace tipo arte fase resa mito palazzo ragazzo bambina mattina margine formica insetto verdure fortuna domanda accordo ragione dominio invidia simbolo azzardo dottore acqua occhio zingaro uscio chiodo esempio sogno scelta manovra scalo taglia signora campagna padre testa scimmia chirurgo corvo torta bisogno consigli volta amore globulo sciagura motto sfogo mamma mondo lampo piume forza pezzo sfida bando letto cesto posto tizio finestra castello bellezza amarezza fratello domenica ostacolo frattura successo sorpresa denuncia conforto giornata giornale alimento cassetto pensiero autorità prodezze distacco bagno foglia vasca giglio segno voglia svago veglia scherzo famiglia pugnale maglione rischio qualcosa schiera sciopero PROVA 4 Cognome e Nome…………………………………. Data ………….. Foglio di Risposta a.a a.b. b.a. b.b. uomo lama pena fama vino sale modo ente mano casa nido lino pace tipo fase resa pane palazzo cero margine arte fortuna mito dominio ragazzo bambina formica insetto domanda accordo invidia simbolo mattina dottore verdure zingaro ragione esempio azzardo manovra acqua occhio signora campagna uscio chiodo scimmia chirurgo sogno scelta bisogno consigli scalo taglia globulo sciagura padre testa mamma corvo torta lampo volta amore forza motto sfogo sfida mondo letto piume cesto pezzo posto bando tizio finestra fratello domenica giornata castello ostacolo frattura alimento bellezza successo sorpresa pensiero amarezza denuncia conforto prodezze giornale bagno foglia scherzo cassetto vasca giglio pugnale autorità segno voglia rischio distacco svago veglia schiera famiglia maglione qualcosa sciopero Tempo _______ Tempo _______ Tempo _______ Tempo _______ Errori Errori Errori Errori _______ Vel. (70/t.) ____ TOTALE _______ Vel. (71/t.) ____ TEMPO ________ _______ Vel. (71/t.) ____ _______ Vel. (70/t.) ____ ERRORI _________ VEL. (282/T) __________ PROVA 5 Cognome e Nome ………………………………. Data ……………. Foglio di Risposta a b. c. fosto prisi gnoba cogiu docaro tapaci tonca pusto stoso vorca gnaro gnufo sceto eglia cinama reduve vranoma rodazza serdo lanfo dorta bepre chida rigli rascenvo tagnidro binamba diminio arezzama forconto tazio bachimio canimedo buolo staro vugherzo vaglioma locostato tacipaca trisi pando caglisto scimiaro verdusape tambilina tente regnosto sirbolone PROVA 5 Cognome e Nome ………………………………. Data ……………. Foglio di Risposta a b. c. fosto prisi gnoba cogiu docaro tapaci tonca pusto stoso vorca gnaro gnufo sceto eglia cinama reduve vranoma rodazza serdo lanfo chida rigli binamba diminio dorta bepre rascenvo tagnidro arezzama forconto tazio buolo staro trisi pando bachimio vugherzo vaglioma caglisto scimiaro canimedo locostato tacipaca verdusape tambilina tente regnosto sirbolone Tempo _______ Tempo _______ Tempo _______ Errori Errori Errori _______ Vel. (32/t.) ____ _______ Vel. (40/t.) ____ TOTALE TEMPO _____________ ERRORI _____________ VELOCITA’ (127/T) _______ _______ Vel. (55/t.) ____ Punteggio di correttezza Vanno penalizzati con un punto i seguenti errori: inesatta lettura della sillaba; - omissione di sillaba, parola o riga; - aggiunta di sillaba, parola e rilettura di una stessa riga; Errori penalizzati con mezzo punto: - spostamento di accento; - grossa esitazione (ad esempio: per la parola "balcone", il bambino legge "ba.. bal...balcone"): - autocorrezione per errore grave. Le autocorrezioni per errore da mezzo punto non vengono penalizzate (l'autocorrezione può essere siglata sbarrando l'errore riportato: si scrive come il soggetto ha letto erroneamente e si pone una sbarretta sopra). Anche gli errori da un punto vengono valutati solo mezzo punto se non cambiano il significato della frase. L'operatore deve annotare il tempo che il soggetto ha impiegato per leggere il brano. La prova può venire, in ogni caso, sospesa se dopo quattro minuti il bambino non è pervenuto alla fine del brano. Verrà presa nota del punto in cui egli è arrivato. Va aggiunto che, se l'alunno non è arrivato alla fine del brano, nella parte rimanente avrebbe potuto commettere altri errori. In questo caso si può valutare quanta parte del brano era stata letta e quindi fare un calcolo del numero degli errori che presumibilmente l'alunno avrebbe fatto nella parte rimanente, mediante il calcolo delle proporzioni. Infine errori ripetuti su una medesima parola che ricompare nel testo vengono contati una sola volta. La botte vuota e la botte piena Sulla strada di un paese, un giorno passavano due piccoli carri. Su uno dei carri, che avanzava lento e silenzioso, stava una botte piena di vino rosso. Sull’altro carro stava invece una botte vuota, che sobbalzava continuamente e faceva un gran fracasso. Così tutta la gente guardava incuriosita cos’era quel rumore, e la botte vuota pensava soddisfatta: “Tutti si interessano a me, perché sono importante e simpatica!”. Ma l’altra botte, quella piena di vino rosso, pensava: “Chiacchiere, soltanto chiacchiere sai dare tu, ma dentro sei vuota. Aspetta, e vedremo quale di noi due gli uomini apprezzeranno di più”. Intanto i carri arrivarono alla fattoria. Subito tutti gli abitanti si affollarono intorno alla botte piena, poi con ogni cura la scaricarono e la trasportarono in cantina. L’altra botte, quella vuota, rimase invece dimenticata in un angolo del cortile. La botte vuota e la botte piena Sulla strada di un paese, un giorno passavano due piccoli carri. Su uno dei carri, che avanzava lento e silenzioso, stava una botte piena di vino rosso. Sull’altro carro stava invece una botte vuota, che sobbalzava continuamente e faceva un gran fracasso. Così tutta la gente guardava incuriosita cos’era quel rumore, e la botte vuota pensava soddisfatta: “Tutti si interessano a me, perché sono importante e simpatica!”. Ma l’altra botte, quella piena di vino rosso, pensava: “Chiacchiere, soltanto chiacchiere sai dare tu, ma dentro sei vuota. Aspetta, e vedremo quale di noi due gli uomini apprezzeranno di più”. Intanto i carri arrivarono alla fattoria. Subito tutti gli abitanti si affollarono intorno alla botte piena, poi con ogni cura la scaricarono e la trasportarono in cantina. L’altra botte, quella vuota, rimase invece dimenticata in un angolo del cortile. FOGLIO DI RISPOSTA – IIIA ELEMENTARE – 23 47 54 77 101 124 147 164 183 208 225 252 273 297 301 FINALE Nome e Cognome _______________________________________________________ Data della Prova _____________ Data di Nascita _____________ Età _____________ Classe Frequentata ________________ Scuola _________________________________ Correttezza (N° di errori) _________________ Sillabe lette N° ____________________ Tempo di lettura (in secondi) _____________ Rapidità (tempo lettura/ sillabe) ________ Velocità (sillabe/tempo di lettura) _________________ Esaminatore _____________________________________________________________ (tratto dai testi: Dislessia e trattamento lessicale, Erickson; Manuale delle Prove di lettura MT) ATTIVITÀ CHE POSSONO FACILITARE L'APPRENDIMENTO DELLA LETTURA Familiarizzare il bambino con il mondo dei libri, con visite in libreria, biblioteca, esposizioni di testi. Offrire con l'esempio l'idea del piacere associato alla lettura. Prevedere a scuola momenti specificamente dedicati alla lettura personale. Leggere al bambino facendo in modo che egli possa seguire ove si sta leggendo. Evitare che attività scolastiche di lettura siano necessariamente legate all' assegnazione di compiti associati. Prevedere scambi di comunicazione scritta (attraverso diari dialogati, messaggini telefonici e via e-mail). Far leggere al bambino testi noti o testi scritti da lui stesso. Registrare la lettura e farla riascoltare avendo sotto gli occhi il brano letto. Far leggere al computer. Far leggere testi di particolare interesse, libri-gioco o altro. Fare giochi che prevedono composizione e scomposizione di parole (per es. sciarade, Scarabeo, ecc.). Fare attività e giochi che prevedono analisi e ricerca visiva rapida (per es. il ritrovamento di differenze nelle figure, di un nome in un testo, in una carta geografica, ecc.). Sviluppare la strategia di pensare ai contenuti del testo che si sta per leggere. Sviluppare la strategia associata della anticipazione. Costruire un vocabolario-base di parole riconosciute immediatamente. Promuovere l'abilità di riconoscimento di gruppi di lettere ricorrenti. Promuovere l'abilità di riconoscimento di flessioni verbali. Promuovere l'abilità di riconoscimento di forme fonologicamente ambigue. Mobilitare la riflessione sui processi, il significato e l'importanza dell'attività di lettura. Indurre nel bambino la convinzione di avere in sé i mezzi per migliorarsi. PROVE SCRITTURA La scrittura La scrittura è un’abilità altamente complessa che include livelli diversi, dal motorio al concettuale, che rimandano a processi cognitivi diversi, in parte automatizzati altri controllati. E’ necessario distinguere: • Grafismo (es. copia di una parola) →disgrafia • Ortografia (es. dettato) →disortografia • Produzione autonoma (es. scrivere un testo in autonomia) →…. I 3 livelli della scrittura Semplice atto di trascrizione di segni sul foglio (aspetto grafo-motorio) COPIATURA DI UN TESTO Capacità di scrivere senza commettere errori (acquisizione delle competenze ortografiche e grammaticali) DETTATO Complesso processo in base al quale si vuol lasciare traccia delle proprie idee e dei propri pensieri sulla carta (atto comunicativo) PRODUZIONE DI UN TESTO SCRITTO Il disturbo specifico di scrittura nelle classificazioni internazionali • DSM IV- Difficoltà nella capacità del soggetto di comporre testi scritti evidenziata da errori grammaticali o di punteggiatura nelle frasi, scadente organizzazione in capoversi, errori multipli di compitazione e calligrafia deficitaria. • •I.C.D.10 -Specifica e rilevante compromissione dello sviluppo delle capacità di compitazione, in assenza di altri disturbi. Sono interessate entrambe le abilità di compitare oralmente le parole e di trascriverle. Disgrafia: ipotesi interpretativa della componente motoria Un disordine delle componenti periferiche, cioè esecutivo-motorie che prescinde dalle variabili linguistiche come il lessico, la grammatica, la sintassi, l’ortografia. La scrittura appare faticosa solo sul piano motorio, presentandosi deformata, irregolare nella forma e grandezza, tremolante e lenta, a causa di un disturbo che colpisce la coordinazione delle abilità fini e che coinvolge il braccio nella sua totalità (dita, mano, polso, gomito, spalla) oppure derivante da difficoltà di coordinazione visuo-motoria. Aspetto Ortografico rispetto di regole e convenzioni • Interpretata come capacità di rispettare le regole e le convenzioni della nostra lingua che permettono di trasformare la parola pensata o ascoltata in parola scritta ovvero in una sequenza convenzionale di grafemi. • L’ortografia scorretta caratterizza il disturbo specifico di scrittura (disortografia), che secondo Tressoldi (2002) è “sintomo elettivo e sufficiente”. • Non c’è concordanza in letteratura per questa etichetta diagnostica. Classificazione degli errori ortografici ERRORI FONOLOGICI Sono i più gravi, indicano che vi è una compromissione delle prime fasi di apprendimento: manca il rispetto del rapporto fonema-grafema (la produzione scritta non corrisponde all’enunciato sonoro) SOSTITUZIONE di lettere fonologicamente simili (f/v, p/b, c/g, t/d, r/l) folpe per volpe tente per dente... OMISSIONE e/o AGGIUNTA di lettere o sillabe taolo per tavolo buioio per buio… INVERSIONI li per il tende per dente... grafema/grafemi INESATTI pese per pesce agi per aghi ciesa per chiesa... ERRORI NON FONOLOGICI Coinvolgono la rappresentazione ortografica (visiva) della parola, senza compromissione del rapporto tra fonema e grafema (c’è corrispondenza tra produzione scritta ed enunciato sonoro) SEPARAZIONI ILLECITE in sieme per insieme l’avato per lavato... SCAMBIO DI GRAFEMA OMOFONO NON OMOGRAFO squola per scuola qucina per cucina qui per cui... ERRORI “NON PREVISTI” Sono errori motori che coinvolgono il recupero ed il controllo degli schemi motori necessari a produrre i grafemi. DIFFICOLTA’ VISUO-SPAZIALI Rispetto dei margini del foglio Spaziatura tra lettere e parole (troppo spazio, poco spazio) Grandezza (macro-scrittura, micro-scrittura, scrittura non omogenea per grandezza) Capovolgimento di lettere Fluttuazioni delle lettere sul rigo Incoerenza nell’inclinazione della scrittura (lettere alte) DIFFICOLTA’ POSTURALI Postura (braccio, mano) Prensione (dita) Eccessiva lentezza Pressione inadeguata (tratto troppo marcato - tenue) tremori DIFFICOLTA’ DI PIANIFICAZIONE E RECUPERO DI SCHEMI MOTORI Confusione tra lettere graficamente simili (b x f corsive) Allografi (uso di codici diversi nello stesso scritto – stampato e corsivo) Autocorrezioni (cancellazioni, pasticci…) DIFFICOLTA’ DI CONTROLLO MOTORIO DURANTE L’ESECUZIONE DEL MOVIMENTO Dismetrie (esecuzione imperfetta nella traiettoria del movimento: occhielli non chiusi, tratti di collegamento che si incrociano o non si toccano..) Perseverazioni motorie (m con 4 trattini; doppie ripetute per 3 volte…) CHECK-LIST PER L'ANALISI GENERALE DEI COMPORTAMENTI E DELLA PRESTAZIONE DI SCRITTURA Alunno ……………………………………..………Classe …………………… 1 - Scrive lettere in dimensioni troppo grandi. 2 - Scrive lettere in dimensioni troppo piccole. 3 - Scrive lettere in dimensioni diverse e irregolari. 4 - La sua scrittura non si tiene entro i margini della riga. 5 - on rispetta i margini del foglio. 6 - Quando scrive a stampatello lascia spazi irregolari fra le lettere. 7 - Lascia spazi insufficienti e irregolari fra parola e parola. 8 - Il tratto della matita/penna è troppo forte. 9 - Il tratto della matita/penna è troppo tenue. 10 - Il tratto della matita/penna è a strappi. 11 -Il tratto della matita/penna è con altre forme di irregolarità. 12 - Scrive senza scorrevolezza. 13 - La presa della penna/matita non è corretta. 14 - Non tiene la mano allineata col foglio e con la spalla. 15 - Non guarda ciò che scrive. 16 - Non tiene una posizione eretta del corpo e normale della testa. 17 - Scrive con le lettere fortemente inclinate a destra. 18 - Scrive con le lettere fortemente inclinate a sinistra. 19 - Scrive con le lettere irregolarmente inclinate. 20 - Non scrive, nel corsivo, le maiuscole più grandi delle maiuscole. 21 - Non unisce fluidamente, nel corsivo, le varie lettere di una parola. U22 - La forma delle lettere presenta angolature eccessive. 23 - La forma delle lettere presenta forme troppo ricurve. 24 - La forma delle lettere presenta i tratti iniziali poco leggibili. 2S - La forma delle lettere presenta i tratti finali mal segnati. 26 - Presenta difficoltà a chiudere le lettere ("a", "b" , "f " , ecc.). 27 - Presenta cattiva chiusura delle punte superiori (la "l" fatta come una "t", la "e" fatta come una "i"). 28 - Presenta la chiusura non richiesta di tratti (la "i" fatta come una "e"). 29 - Rende dritti tratti verso l'alto che dovrebbero essere incurvati (la "n" fatta come la "u"; la "c" come la "i"). 30 - Presenta difficoltà nel tratto finale (non portato in su oppure in giù, non reso orizzontale a sinistra). 31 - Presenta la parte alta troppo breve (nelle lettere "b", "d", "h", "k"). 32 - Presenta difficoltà nell'incrociare la "t". 33 - Presenta lettere troppo piccole. 34 - Presenta chiusura di lettere a curva aperta come "c", "h", "u", "w". 35 - Presenta omissione di parte di una lettera. Tratto dalla “Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica” di P. Tressoldi e C. Cornoldi - OS Prova Dettato di Brano III Il leone e il gallo Il re degli animali, con un tonante ruggito, stirò le membra e si avviò di buon passo verso il fiume. Ad un tratto udì uno strepitio che lo impressionò: era una carretta vuota trainata da un cavallo imbizzarrito, che sobbalzava veloce si sassi. Il leone si precipitò dentro un cespuglio e chiuse gli occhi: non aveva mai visto un animale così strano e rumoroso. Dopo un po’ riprese il cammino. /Non aveva fatto molti passi quando udì, forte e vicino, un gallo cantare.Si fermò di colpo. Il gallo cantò di nuovo, più forte di prima. Il leone cominciò a tremare. Il gallo, con la sua cresta rossa, gli passò davanti nell’erba alta. Il leone vide soltanto quella cresta fiammeggiante che correva e faceva chicchirichì, e in preda al terrore ritornò a gran balzi nella boscaglia. 0-2 ottimale da 3 a 5 sufficiente da 6 a 9 richiesta di attenzione da 10 in poi intervento immediato Dettato di frasi omofone non omografe 1. La mamma cuciva i pantaloni con l’ago. 2. Era l’una di notte quando ci siamo alzati. 3. Ogni inizio d’anno si fanno delle feste. 4. Quando sono passati un mucchio d’anni, si dimentica facilmente. 5. Ho nascosto io l’etto di caramelle. 6. Gianni ha acquistato una pelle d’orso. 7. Sul pavimento non c’era la cera. 8. Venezia l’hanno visitata una sola volta. 9. Il bambino non ha preso la merenda. 10. Rosina sa che Carlo non l’ama più. 11. Non v’era traccia alcuna. 12. Mario arrivò all’ora stabilita. PROVE COMPRENSIONE Prove di lettura MT: comprensione Sul banco far predisporre matita e gomma da cancellare. Spiegare che verrà distribuito un quadernetto contenente un brano e delle domande, per vedere se i bambini sono capaci di comprendere bene quello che leggono. Spiegare che per ogni domanda ci saranno quattro risposte; i bambini dovranno trovare l’unica giusta in base a quanto scritto nel brano. Spiegare che in caso di incertezza, dovranno scegliere la risposta che sembra più giusta, dopo aver controllato il brano. Ricordare che non devono indicare la loro opinione, ma quello che c’è scritto nel brano. Per minimizzare il peso della memoria i bambini possono tornare a rileggere il brano quante volte lo desiderino. In tal modo si può valutare anche la capacità di “navigazione testuale”. Distribuire il materiale, far scrivere nome, cognome, classe e data. Ricordare di non lasciare due crocette e non avere fretta di consegnare! Aggiungere che a prova iniziata l’insegnante non potrà dare suggerimenti di nessun tipo, nemmeno sulle parole non conosciute: i termini sono studiati per l’età, inoltre dovrebbero riuscire eventualmente a desumere il significato dal contesto. Chiedere se vi sono domande. Far quindi voltare la pagina sul brano e dare inizio alla prova. Durante la prova l’insegnante girerà fra i banchi facendo attenzione a chi si distrae, salta degli item, mostra di non aver compreso il meccanismo della scelta multipla. In casi particolari, pur non entrando nel merito del contenuto del brano, l’insegnante potrà ricordare al bambino le istruzioni e controllare che siano eseguite. In caso di presenza di alunni disabili potrà essere somministrata loro una prova alla loro portata, di una classe inferiore (in caso di ritardo mediolieve, una prova di prima o seconda). Normalmente, se il brano è alla portata del bambino, la prova viene completata abbastanza velocemente (da 5 a 20 minuti). Quando i 9/10 hanno terminato di rispondere, l’ins. si avvicinerà ai rimanenti e li inviterà a completare nel più breve tempo possibile, cercando di comprendere i motivi del ritardo: se qualche allievo mostra di non essere in grado di completare entro circa 5 minuti, si può ritirare il quadernetto o, per non mortificare il bambino, aiutarlo a completare senza poi valutare tali risposte. Punteggio di comprensione Si assegna 1 punto per ogni risposta esatta. Se un bambino ha compreso male le istruzioni e ha fatto molte doppie risposte o lasciato diverse in bianco, si può assegnare mezzo punto quando una delle due risposte e corretta, o dare un punto ogni quattro risposte in bianco. La prova non va assolutamente corretta con i bambini: potrebbe essere utilizzata dai servizi per un controllo, o come re-test alla fine di un trattamento. Ai bambini può essere in seguito comunicato il punteggio: 6 risposte giuste su 10, ad esempio. Risposte corrette 1 C 2 B 3 C 4 C 5 6 C C 7 8 9 10 A D B B PROVA COMPRENSIONE GRAZIE PER L’ATTENZIONE Dott.Andrea Di Somma; Medico Foniatra; prof a contratto Università degli Studi di Napoli «Federico II»; Presidente Nazionale A.N.D.A. andanapoli@gmail.com; andrea.disomma@alice.it http://academia.edu/; Dott. Maria Cristina Veneroso, docente, pedagogista, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, dottoranda in Scienze Psicologiche e Pedagogiche presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, specialista A.N.D.A. andanapoli@gmail.com; cri.venereso@unina.it; http://academia.edu/; Dott.Maria Soria, psicologa clinica, esperta in psicodiagnosi clinica e peritale, specialista A.N.D.A. andanapoli@gmail.com; maria.soria@hotmail.it; http://academia.edu/;
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