20140514_01 - AIF

COMITATO PARITETICO TERRITORIALE PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L’IGIENE
E L’AMBIENTE DI LAVORO DELLA PROVINCIA DI PADOVA
via Basilicata, 10/12 - 35127 PADOVA (Camin Z.I.) - tel. 049/657253 - fax 049/760011 – e-mail: segreteria@cptpd.it
CPT PADOVA
ATTI DELL’INCONTRO TECNICO AIF - Associazione Imprese Fondazioni
PADOVA - 14 MAGGIO 2014
LA NORMATIVA EN 16228:2014
La nuova normativa di riferimento
per le macchine perforatrici e di palificazione
GENERALITÀ
L’ITALIA si appresta a recepire la recente Norma Europea EN 16228:2014 relativa a nuove
disposizioni di sicurezza da attuare sulle macchine perforatrici e per sondaggi, apparecchiature di
fondazione, macchine per jet grouting, perforazione orizzontale, diaframmi, e macchine con
attrezzature ausiliarie intercambiabili.
L’entrata in vigore del recepimento italiano della norma è prevista entro l’anno in corso.
La nuova norma riguarda, come sempre avviene per le direttive comunitarie, la progettazione delle
macchine che vengono immesse sul mercato europeo, quindi le macchine di nuova costruzione;
però, con riferimento al testo unico sulla sicurezza D.Lgs. 81/08, con particolare riferimento dell'art.
71 comma 1, il datore di lavoro ha il dovere di accertarsi dell'effettiva conformità delle proprie
attrezzature all’attuale stato della tecnica, e quindi ha il dovere di rendere le proprie macchine
idonee ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori; quindi il datore di lavoro si troverà
dell’obbligo sostanziale di adeguare alle nuove prescrizioni anche le attrezzature già in uso.
Si tratta quindi di un evento di estrema importanza per gli operatori del settore, che dovrà
comportare uno sforzo per i progettisti e i costruttori delle macchine per ideare le soluzioni tecniche
congrue a rispondere ai dettami normativi sulla sicurezza, senza aggravare in modo insostenibile il
costo complessivo degli interventi, la complessità delle operazioni e la velocità di esecuzione del
lavoro.
IL SEMINARIO TECNICO DI PADOVA
Al fine di informare gli operatori del settore in merito a queste importanti novità, l’ AIF Associazione Imprese Fondazioni – ha promosso un seminario tecnico che si è svolto presso la
sede del Comitato Paritetico Territoriale di Padova e del CPIPE, Scuola edile di Padova, il giorno
14 maggio 2014.
All’incontro erano presenti i rappresentanti dei maggiori produttori nazionali di macchine da
perforazione, la Casagrande SpA, la Comacchio Srl e la Soilmec SpA, al fine di illustrare nel
dettaglio le nuove disposizioni tecnico – normative.
ATTI DEL SEMINARIO TECNICO
I relatori intervenuti hanno gentilmente messo a disposizione di tutti gli interessati i materiali
informativi; vengono quindi allegati alla presente e possono essere scaricati in formato PDF i
seguenti files:
- AIF_PD_20140514_EN16228_presentazione – curatore: COMACCHIO
- AIF_PD_20140514_EN 16228_generale – curatore: SOILMEC
- AIF PADOVA 2014_parte 4, 5, 7 – curatore: CASAGRANDE
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COMITATO PARITETICO TERRITORIALE PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L’IGIENE
E L’AMBIENTE DI LAVORO DELLA PROVINCIA DI PADOVA
via Basilicata, 10/12 - 35127 PADOVA (Camin Z.I.) - tel. 049/657253 - fax 049/760011 – e-mail: segreteria@cptpd.it
NOTE DI SINTESI
Sono state illustrate le nuove norme e gli apprestamenti tecnici dei quali dovranno essere dotate le
macchine perforatrici e di palificazione.
Per una visione complessiva degli adempimenti previsti dalla direttiva si rimanda al materiale
illustrativo di cui al precedente paragrafo allegato alla presente nota.
Si evidenzia in questa sede che l’intervento più significativo riguarda i nuovi sistemi di sicurezza
delle parti rotanti; le zone di rischio dovranno essere segregate mediante protezioni fisse oppure
protezioni con interblocco, costituite da gabbie installate sul mast, oppure da dispositivi sensibili di
sicurezza, o da una combinazione di questi.
Inoltre dovrà essere introdotta una funzionalità a velocità ridotta, attivata da un selettore modale
bloccabile, da attivarsi nelle fasi lavorative in cui il personale deve interagire con le parti pericolose
della macchina.
SOLLEVAMENTO DI COSE CON MACCHINE DA PERFORAZIONE
Un argomento particolarmente rilevante affrontato dalla nuova normativa è l’esclusione dai
controlli periodici di cui al D.Lgs. 81/08, articolo 71 e Allegato 7, delle macchine da perforazione
dotate di elementi e accessori di sollevamento quali gli argani di servizio.
Al fine di eliminare il dubbio che l’utilizzo degli argani rappresenti un sollevamento, nella norma
EN 16228:2014 è stato ampliato l’elenco di riferimento delle applicazioni consentite che non sono
da considerare sollevamento generico ma sono finalizzate al ciclo di lavoro della macchina.
In particolare, sono state aggiunte le movimentazioni di vibratori, pali, palancole, elementi di
rinforzo, gabbie etc. che in alcuni casi sono attualmente oggetto di contestazione da parte degli enti
di controllo italiani che considerano queste movimentazioni come operazioni di sollevamento
generico, quindi rientranti nei relativi obblighi previsti.
Più precisamente, la norma EN 16228 non dice espressamente che le macchine da perforazione
dotate di argano di servizio non sono gru, indica però che nell’uso previsto propedeutico alla
perforazione, e solo per una lista di accessori, si può parlare di movimentazione (“handling”) e
quindi discriminarlo dal sollevamento vero e proprio (“lifting”).
CONCLUSIONI
Il progresso della tecnica e lo studio dei fenomeni infortunistici genera sempre un positivo
aggiornamento delle normative prevenzionistiche.
In certe circostanze suscitano però alcune perplessità gli obblighi relativi all’installazione di
apparati che, teoricamente validi in linea di principio, trovano difficoltà applicative nella
realizzazione pratica.
Con particolare riferimento alla parte della nuova norma che richiede l’applicazione di sistemi di
segregazione delle parti rotanti, tali interventi appaiono agli operatori del settore estremamente
onerosi per tre ordini di motivi:
- ingenti costi iniziali di installazione;
- rallentamento della produzione;
- rischi di natura sanzionatoria; infatti è noto che quando l’operatore deve interagire con
sistemi che intralciano, rallentano e rendono difficoltoso il lavoro, è indotto a disattivare tali
sistemi.
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Suscita quindi perplessità il fatto che gli operatori del settore, cioè gli utilizzatori delle macchine,
che testano quotidianamente le effettive difficoltà tecniche dell’utilizzo dei macchinari, non siano
stati coinvolti nella fase di redazione delle normative, ma che si trovino a dover fare i conti con gli
apprestamenti già sostanzialmente decisi e resi obbligatori.
Si auspica quindi che i progettisti e i costruttori si adoperino affinchè gli interventi siano il più
possibile compatibili con le esigenze di produzione, ferma restando la garanzia del mantenimento
delle giuste condizioni di sicurezza del lavoro.
Ing. Donato Chiffi - Direzione
COMITATO PARITETICO TERRITORIALE
PROVINCIA DI PADOVA
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