Documento del CdC 5^A Chimica

ISO 9001- Cert.n 3693/0
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
“ STANISLAO CANNIZZARO “ - VIA RAFFAELLO SANZIO, 2 - 20017 RHO (MI)
TEL. 02/9303576/7 - FAX 02/9302752
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ITIS "Cannizzaro" - Rho (Mi)
INDIRIZZO CHIMICO
CLASSE V A
Documento del consiglio di classe
approvato in data 12 / 05 / 2014
Anno Scolastico 2013 / 2014
1
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Numero studenti :16
Provenienza:
Maschi :10
Femmine:6
stessa scuola n. 16
Altra scuola n. 0
Promozioni classe precedente n. 16
Ripetenti n. 0
Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n. 0.
2
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Disciplina
Nome del docente
LETTERE
Roberta Cantini
CHIMICA FISICA
Ada Moccia
ANALISI
Iole Pagliuca
I. T. P. ANALISI
Paola Pozza
FERMENTAZIONI
Paola
Di Sansebastiano
I.T.P. FERMENTAZ.
Cosimo Morrone
TECNOLOGIE IND.
Marzia Campioni
I.T.P. TEC.CH. IND.
Giovanni Pezzoli
MATEMATICA
Lucia Sanavio
INGLESE
Enrica Florian
ECON. e DIRITTO
Maria Rosaria Tasciotti
ED. FISICA M. e F.
RELIGIONE
Firma
Mauro Grilli
Giuseppe Maffeis
Eventuali note: Il documento in originale, con le firme dei docenti, è affisso
all’albo dell’istituto
3
SITUAZIONE DELLA CLASSE E DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Presentazione della classe
La classe è costituita da 16 allievi. Il percorso didattico non è stato lineare per tutti gli
studenti che, in alcuni casi, hanno vissuto momenti di crisi rispetto alle scelte fatte.
Le difficoltà emerse nella classe nel corso del triennio sono soprattutto nella
capacità di aggregazione e di costruzione di sereni rapporti personali, difficoltà che
non sono mai venute meno, nonostante il trascorrere del tempo. L'atteggiamento
poco collaborativo che una parte della classe dimostra nei riguardi degli insegnanti
ha in parte pregiudicato la possibilità di sfruttare al meglio le occasioni di
apprendimento e crescita fornite dagli insegnanti.
Si sottolinea la presenza di un gruppetto di alunni vivaci e partecipi, che hanno tratto
buon frutto dal proprio percorso scolastico e hanno vissuto un positivo processo di
maturazione personale. Questo gruppo però non è mai riuscito a costituire un punto
di aggregazione e a svolgere un ruolo di trascinamento nei riguardi dei compagni in
difficoltà, perché non sono riusciti a superare le divisioni esistenti all'interno della
classe.
La maggior parte dei docenti ha seguito la classe sin dalla terza. Le insegnanti di
inglese e Chimica Fisica sono subentrate quest’anno.
Le capacità espositive e di sintesi non risultano, in media, di buon livello e in alcuni
casi – soprattutto nelle prove orali- sono negativamente condizionate da una
componente emotiva.
Non si sono mai presentati problemi disciplinari di rilievo.
In alcune materie i programmi nel corso del triennio hanno subito un certo
ridimensionamento a causa delle continue richieste di chiarimenti degli argomenti e
per dare spazio alle attività di recupero in itinere che si sono rese necessarie.
Nell’estate 2013 molti studenti hanno svolto presso aziende del settore chimico, nel
corso dell’anno la classe ha partecipato ad attività di alternanza scuola- lavoro con le
aziende Arkema e Techint oltre che ad un seminario di Chimica Forense tenuto da
docenti dell’Università dell’Insubria.
4
INTERVENTI DIDATTICO/EDUCATIVI INTEGRATIVI
REALIZZATI NEL CORSO DELL'ANNO
Disciplina
ITALIANO
e
STORIA
ANALISI
Docente
R. CANTINI
I. PAGLIUCA
CHIMICA FISICA
A.MOCCIA
CHIMICA delle
FERMENTAZIONI
P.
DISANSEBASTIANO
MATEMATICA
TECNOLOGIE E
CHIMICA
INDUSTRIALE
SCOLASTICO
Tempi
Modalità
Numero alunni
Secondo il piano
delle attività
scolastiche
approvate dal C.D.
Tutti
In itinere
Secondo il piano
delle attività
scolastiche
approvate dal C.D.
Tutti
In itinere
Secondo il piano
delle attività
scolastiche
approvate dal C.D.
Tutti
In itinere
Secondo il piano
delle attività
scolastiche
approvate dal C.D.
Tutti
In itinere
Sportello
Secondo il piano
delle attività
scolastiche
approvate dal C.D.
Tutti
In itinere
Sportello
Recupero
pomeridiano
Secondo il piano
delle attività
scolastiche
approvate dal C.D.
Tutti
In itinere
Secondo il piano
delle attività
scolastiche
approvate dal C.D.
Tutti
In itinere
Secondo il piano
delle attività
scolastiche
approvate dal C.D.
Tutti
In itinere
Sportello
Recupero
pomeridiano
L. SANAVIO
M. CAMPIONI
INGLESE
ENRICA FLORIAN
DIRITTO
M.R.TASCIOTTI
5
ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI
ED EXTRACURRICOLARI
La classe ha partecipato alle seguenti iniziative:

stages estate 2013 presso aziende del settore chimico e Università

RICHMAC 2013 - Fiera internazionale della chimica

attività di alternanza scuola lavoro con Arkema e Techint

uscita didattica al Parco Storico di Monte Sole(Marzabotto)
Seminari



"ANALISI CHIMICA CON LA SPETTROMETRIA DI MASSA" a cura della dott.ssa
Patrizia Dardani
"PROTOCOLLI E PROCEDURE DI VALIDAZIONE NEL CAMPO DELL'ANALISI
CHIMICA", a cura della dott.ssa Viviana Sciarrillo
Seminari Università INSUBRIA
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OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Educativo - formativi:
1. Partecipazione responsabile al lavoro di gruppo.
2. Abitudine al confronto ed al dialogo.
3. Autonomia nell’organizzazione del proprio lavoro.
4. Assunzione delle proprie responsabilità.
5. Rispetto per sé e per gli altri.
Cognitivi:
6. Capacità di usare correttamente linguaggi specifici delle singole discipline.
7. Conoscenza approfondita delle varie tematiche di studio
8. Capacità di rielaborazione personale di contenuti di studio.
9. Padronanza delle tecniche di calcolo.
10. Capacità di esposizione corretta ed efficace.
11. Capacità di argomentare in maniera coerente ed esauriente
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METODI UTILIZZATI DAI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ITALIANO STORIA INGLESE MATEMATICA DIRITTO
CHIMICA CHIMICA DELLE
MODALITA’
LAVORO
Lezione
frontale
Lezione
interattiva
Problem
solving
Metodo
induttivo
Lavoro di
gruppo
Discussione
guidata
Simulazioni
Lavoro in
autonomia
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
FERMENTAZIONI
TECNOLOGIE
CHIMICHE E
IND.
ANALISI
FIS
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
RELIGIONE
ED.FISICA
CHIM E
STRUM
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
8
X
X
X
X
STRUMENTI UTILIZZATI DAI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ITALIANO STORIA INGLESE MATEMATICA
DIRITTO CHIMICA CHIMICA DELLE
STRUMENTO
FISICA
TECNOLOGIE
FERMENTAZIONI CHIMICHE E
IND.
ANALISI RELIGIONE ED.FISICA
CHIM E
M/F
STRUM
Lab. Informatica
Lab. specifico
Strumenti
multimediali
Biblioteca –
riviste
Palestre
X
X
X
X
Altro
(specificare)
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Uscite didattiche
Libro di testo,
fotocopie e
registratore
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Musica
X
X
9
X
X
X
X
X
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
STRUMENTO
UTILIZZATO
ITALIA
CHIMIC
STORIA INGLESE MATEMATICA DIRITTO
NO
A FISICA
Interrog. Lunga
X
X
X
X
X
Interrog. Breve
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Prova di
laboratorio
Componimento o
problema
Test a risposta
multipla
Relazione
X
X
Prove pratiche
Test a risposta
aperta
X
X
FERMENTAZIONI
TECNOLOGIE
CHIMICHE E
IND.
X
X
X
CHIMICA DELLE
X
10
ANALISI
RELIGIO
CHIM E
ED. FISICA
STRUM
NE
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI VOTI DI CONDOTTA E PROFITTO:
CRITERI PREVISTI DAL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’A.S. 2013-14 PUBLICATO SUL SITO DELLA
SCUOLA(ALLEGATI N.3 E N.4 del POF)
SIMULAZIONI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE:
SI ALLEGANO :
- LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE UTILIZZATE PER LE SIMULAZIONI DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA
- I TESTI DELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA.
Sono state effettuate tre simulazioni di terza prova nel corso dell’anno scolastico nei mesi di novembre, marzo e maggio.
Le prove sono state della tipologia a risposta breve,strutturate su quattro materie e dodici domande(tre per materia), da svolgersi in
due ore e mezza.
I testi delle simulazioni saranno allegati alla fine dell’anno scolastico, in quanto l’ultima simulazione di terza prova è stata programmata
per il 24 maggio 2014.
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LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE NELLE SINGOLE DISCIPLINE:
CLASSE V A
MATERIA: LETTERE - STORIA
DOCENTE: Prof. Roberta CANTINI
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi educativi sono stati sostanzialmente raggiunti.
Gli obiettivi cognitivi sono stati raggiunti in modo soddisfacente solo da una parte degli alunni.
CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISITE DAGLI ALUNNI
La classe ha alle spalle un percorso didattico non sempre facile, che ha in parte pregiudicato il raggiungimento di risultati soddisfacenti per tutti gli alunni.
Solo una parte della classe mostrato un interesse sufficiente per le materie di studio, impegnandosi costantemente per ottenere buoni risultati. Un gruppo di alunni
piuttosto consistente invece ha tenuto un atteggiamento passivo, senza compiere alcuno sforzo per recuperare le lacune pregresse, a volte consistenti, e per
superare le difficoltà.
Gli allievi che hanno affrontato l'impegno didattico con costanza nello studio e nell’attenzione e impegno nel lavoro domestico hanno conseguito risultati sempre
soddisfacenti e , in alcuni casi, buoni per tutto il triennio. Costoro hanno ottenuto una preparazione accurata e sono in grado di approfondire e collegare quanto
hanno appreso.
Per gli altri la preparazione è più limitata e mnemonica, a volte poco ragionata e con qualche lacuna. Alcuni hanno evidenziato maggiori difficoltà, dovute a scarsa
predisposizione o lacune pregresse non del tutto colmate.
Nell’elaborazione scritta i risultati conseguiti sono in generale inferiori, perché le lacune pregresse si fanno maggiormente sentire.
Lo svolgimento del programma ha parecchio risentito dei ritardi accumulati negli anni passati e della attività di recupero e ripasso, assolutamente necessaria, svolta
in itinere nella prima parte dell'anno.
CONTENUTI / PROGRAMMA SVOLTO – ITALIANO
1 - La letteratura dell'età napoleonica (Il Neoclassicismo in Europa e in Italia; Il Preromanticismo in Europa ed in Italia; Ugo Foscolo)
2 - L'età della Restaurazione e del Romanticismo (Il Romanticismo in Europa e in Italia;
Alessandro Manzoni; Giacomo Leopardi)
3 - L'età del realismo in Europa (Realismo, Naturalismo e Verismo; Giovanni Verga)
4 - La letteratura del primo Novecento (Il Decadentismo in Europa e in Italia; Gabriele D'Annunzio; Giovanni Pascoli; Luigi Pirandello;
Italo Svevo)
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5 – Letture (letture domestiche di romanzi, alcune uguali per tutta la classe, alcune a
scelta dei singoli alunni all'interno di una lista fornita dalla docente)
CONTENUTI / PROGRAMMA SVOLTO – STORIA
1 - L’industrializzazione nella prima metà dell’800
2 - L'età della Restaurazione
3 - L’unificazione nazionale italiana
4 - La nuova Italia: il governo della Destra
5 - Il governo della Sinistra
6 - Le ideologie dell’Ottocento
7 - L’Italia di Crispi
8 - L’età giolittiana
9 - La Grande Guerra
10 - La crisi del dopoguerra in Italia e il Fascismo
11 - Le stragi naziste in Italia
12. La questione del confine orientale
PROGRAMMA SVOLTO: per il programma dettagliato vedi allegato.
VERIFICHE E VALUTAZIONI:
Durante il corso dell'anno sono state proposte verifiche scritte e orali.
Per lo scritto di Italiano sono state svolte analisi del testo, saggi e una simulazione di prima prova elaborata in sede di dipartimento.
Per Storia si è privilegiata la tipologia della prova con quesiti a risposta aperta. Alcune verifiche sono state svolte con le modalità della
terza prova d'esame.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : sono stati adottati i criteri deliberati al Collegio Docenti
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CLASSE V Ach
DOCENTE: Iole Pagliuca
INSEGNANTE TECNICO PRATICO: Paola Pozza
MATERIA: Analisi Chimica Strumentale ed Elaborazione Dati
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento per gli istituti tecnici, la disciplina Analisi Chimica Strumentale un provvisorio
ridimensionamento delle ore settimanali di insegnamento del 17% (1ora su 6)nella classe quarta e del 25%(2su 8) nella classe quinta;
ciò ha comportato una rivisitazione della disciplina con una maggior focalizzazione sui nuclei essenziali, non avendo voluto operare
drastici tagli sulle tecniche fondamentali di analisi.
Nelle lezioni teoriche una parte della classe ha partecipato sempre in modo molto attivo e ha solidamente acquisito gli obiettivi di
apprendimento. Un’altra parte ha avuto un atteggiamento meno interattivo in classe e ha poi faticato a raggiungere un sufficiente livello di
preparazione. Elenco obiettivi raggiunti dalla classe:
 Sono in grado di spiegare i principi basilari delle diverse tecniche analitiche strumentali trattate.
 Sono in grado di descrivere lo schema a blocchi degli strumenti e spiegare il principio di funzionamento di ogni singolo blocco.
 Sono in grado di spiegare gli utilizzi qualitativi / quantitativi delle singole tecniche.
 Conoscono il campo di applicazione delle tecniche analitiche trattate.
 Sanno descrivere e utilizzare i metodi dell’analisi quantitativa strumentale.
 Mostrano sufficiente autonomia organizzativa nell’attività pratica di laboratorio
VERIFICHE E VALUTAZIONI:
Nell’arco dell’anno il raggiungimento degli obiettivi sopra descritti è stato verificato con prove scritte scritte per ogni modulo, tre
simulazioni di terza prova e due cicli di interrogazioni sul programma svolto. L’ attività di laboratorio è stata valutata sulla base della loro
capacità di portare autonomamente a termine le analisi assegnate e precisamente: di organizzare il lavoro, saper utilizzare gli
strumenti,rispettare la normativa sulla sicurezza, analizzare/risolvere eventuali problematiche emerse, fornire il risultato, rispettare i tempi
di lavoro.
TEMPI:
I metodi ottici sono stati trattati nel primo trimestre. I metodi elettrochimici, i metodi dell’analisi quantitativa strumentale, la spettrometria di
massa e la cromatografia nel secondo pentamestre.
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CONTENUTI / PROGRAMMA SVOLTO ANALISI STRUMENTALE
Spettrofotometria IR:
Assorbimento nell’IR: modello classico e quantistico. Vibrazioni molecolari. Spettri IR: parametri caratteristici delle bande IR e fattori che
li influenzano, zone dello spettro ed analisi qualitativa.
Spettrofotometro a dispersione: schema a blocchi, sorgente, monocromatore e rivelatore.
Strumenti FT-IR:interferometro di Michelson. Interferogrammi e spettri IR.
Metodi dell’analisi quantitativa strumentale: metodo della retta di taratura, metodo dello standard interno e metodo dell’aggiunta multipla.
Spettrofotometria di Assorbimento Atomico:
Assorbimento di radiazioni da parte degli atomi. Spettri di assorbimento atomico e loro caratteristiche. Assorbimento atomico e
concentrazione. Effetto della temperatura in spettroscopia atomica. Strumentazione: sorgenti ( lampada a catodo cavo),sistemi di
atomizzazione: atomizzatore a fiamma e a fornetto di grafite, rivelatore. Interferenze non spettrali( fisiche,chimiche e da ionizzazione) e
accorgimenti per minimizzarle. Interferenze spettrali e metodi di correzione dell’assorbimento di fondo.
Spettrofotometria di Emissione Atomica:
Emissione atomica. Plasma ad accoppiamento induttivo ( sorgente ICP). Vantaggi del plasma ad accoppiamento induttivo.
Metodi analitici che si basano sull’elettrolisi :
Elettrolisi. Leggi di Faraday. La sovratensione .Reazioni su un singolo elettrodo e grafici corrente- tensione. Limitazioni del solvente e
dominio di elettroattività. Tensione teorica, tensione pratica minima e tensione pratica di regime. Previsione delle reazioni di elettrodo.
Elettrolisi a corrente costante e a potenziale controllato.
Elettrogravimetria e Coulombometria : principio base, applicazioni
Voltammetria: Principio e applicazioni.
Modalità di trasporto delle specie elettroattive: convezione, migrazione e diffusione .
Corrente limite di diffusione e relazione con la concentrazione della specie elettroattiva .
Accorgimenti per eliminare migrazione e convezione. La corrente capacitiva .
Elettrodi di lavoro. I voltammogrammi a onda e a picco: parametri qualitativi e quantitativi.
I metodi voltammetrici e loro caratteristiche: voltammetria a scansione rapida lineare (LSV), voltammetria differenziale a impulsi(DPV).
Spettrometria di massa:
Principio base. Spettro di massa. Schema a blocchi dello spettrometro. Tecniche di ionizzazione. Analizzatori. Rivelatore.
CROMATOGRAFIA:
Principi generali. Meccanismi chimico fisici della separazione cromatografica. Classificazione delle tecniche cromatografiche in base al
meccanismo principale di separazione. Cromatografia in fase normale e inversa. Costante di distribuzione. Fattore di ritenzione.
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Caratteristiche del cromatogramma. Selettività, efficienza e risoluzione: definizione e stima in base a grandezze ricavabili dal
cromatogramma. Equazione di Van Deemter. Ottimizzazione dei parametri operativi. Asimmetria dei picchi e loro cause.
Gascromatografia:
Principi e applicazioni. Classificazione delle tecniche gascromatografiche.
Grandezze, parametri e prestazioni. Tipi di fase: fasi stazionarie solide e liquide, fasi stazionarie legate. Criteri di scelta della fase
stazionaria.
Dispositivi di iniezione.Colonne. Rivelatori: a termoconducibilità, a ionizzazione di fiamma, a fiamma alcalina, a cattura di elettroni .
Accoppiamento GC-spettrometro di massa. Trattamento del campione. Analisi qualitativa. Analisi quantitativa: metodi di misura della
concentrazione.
HPLC: Principi e applicazioni. Schema dell’HPLC. Iniettore, colonne e rivelatori.
Criteri generali di impostazione di un'analisi:
Illustrare le fasi e i criteri generali di impostazione di un'analisi. Descrivere i parametri che caratterizzano le prestazioni di uno strumento.
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CLASSE V A ch
Materia: CHIMICA FISICA
Docente: Prof.ssa Ada Moccia
MODULO 1: TERMODINAMICA CHIMICA
Obiettivi raggiunti:
(conoscenze): Conoscere i limiti del primo principio della termodinamica, Conoscere gli enunciati di Kelvin e di Clausius, Illustrare e
spiegare il teorema di Carnot. Conoscere l’enunciato dell’entropia, Conoscere il rapporto tra entropia e processi irreversibili, Conosce la
disuguaglianza di Clausius,
Conoscere il significato fisico dell’entropia, Conoscere il terzo principio della termodinamica, Conoscere il concetto di spontaneità di una
reazione chimica:fattore entalpico e fattore entropico, Saper definire il lavoro massimo (funzione di Helmholtz) e l’energia libera (funzione
di Gibbs), Conoscere le condizioni termodinamiche per l’equilibri chimico, Conoscere e saper scrivere le equazioni fondamentali della
termodinamica sotto forma differenziale, Conoscere il significato e le espressioni del potenziale chimico, Conoscere il significato di
fugacità e di attività, Conoscere l’importanza del G, Conoscere l’utilizzo dell’isobara di Van’t Hoff, Conoscere l’utilizzo del diagramma di
Francis
(competenze): Saper individuare l’equivalenza tra l’enunciato di Kelvin e quello di Clausius, Saper calcolare l’entropia nei sistemi
materiali, Saper interpretare l’entropia dal punto di vista statistico e saperla correlare alla degradazione dell’energia.Saper risolvere
semplici esercizi sul calcolo dell’entropia di un sistema, Essere in grado di correlare in concetto di energia libera con quello di lavoro utile
Saper individuare la relazione tra Energia libera, Entalpia ed entropia. Saper ricavare le relazioni fondamentali (equazioni di Gibbs) e le
loro proprietà attraverso l’uso dei differenziali.
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CLASSE V A ch
Materia: CHIMICA FISICA
Docente: Prof.ssa Ada Moccia
MODULO 2: CINETICA CHIMICA
Obiettivi raggiunti:
(conoscenze):Conoscere il campo di studio della cinetica chimica. Conoscere la definizione di velocità di reazione. Conoscere la legge
della velocità delle reazioni chimiche. Conoscere le equazioni cinetiche del I°-II° e III° ordine e di ordine zero. Conoscere il significato di
tempo di dimezzamento. Conoscere il significato di molecolarità e meccanismo di reazione. Conoscere le equazioni cinetiche di reazioni
complesse: reazione pseudomono e pseudobimolecolari, di equilibrio, competitive, consecutive. Conoscere la teoria degli urti molecolari.
Conoscere la dipendenza della velocità di reazione dalla temperatura: Equazione di Arrhenius. Conoscere la teoria del complesso
attivato e il significato di energia di attivazione e di complesso attivato. Conoscere il concetto di catalisi e le caratteristiche di un
catalizzatore. Conoscere la differenza fra catalisi omogenea,eterogenea ed enzimatica
(competenze): Saper spiegare la legge della velocità delle reazioni chimiche. Saper ricavare le equazioni cinetiche del I II e III ordine.
Saper interpretare la velocità di reazione dal punto di vista cinetico - molecolare. Saper discutere la relazione tra tempo di
dimezzamento, concentrazione e ordine della reazione. Saper discutere sulla equazione cinetica di reazioni complesse
MODULO 3: ELETTROCHIMICA
Obiettivi raggiunti:
(conoscenze):Conoscere il campo di studio dell’elettrochimica;Conoscere la definizione di potenziale all’elettrodo e potenziale di
diffusione;Conoscere l’equazione di Nernst;Conoscere la serie dei potenziali standard di riduzione.
(competenze):Saper descrivere la pila Daniell;Saper discutere sugli aspetti termodinamici relativi al fenomeno elettrochimico;
Saper ricavare l’equazione di Nernst.
Per i dettagli sui contenuti vedi programma svolto allegato.
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CLASSE V^ A
MATERIA: Chimica delle Fermentazioni
DOCENTE: Prof. Paola DISANSEBASTIANO
OBIETTIVI RAGGIUNTI: descrizione di alcuni sistemi microbiologici e dei processi fermentativi, del possibile utilizzo di questi sistemi
nella produzione di materiali utili all’uomo e l’ottimizzazione di queste produzioni, resa possibile dalla conoscenza dei meccanismi di
regolazione e controllo dei microrganismi e dalle condizioni ottimali di accrescimento degli stessi.
Un esempio di tecnica d’ingegneria genetica impiegata dall’uomo nello sfruttamento dei microrganismi e finalizzate all’ottenimento di
prodotti estranei al loro metabolismo.
CONTENUTI/PROGRAMMA SVOLTO
Si rimanda al programma dettagliato allegato.
INDICATORI (CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISITE DAGLI ALUNNI)
Vedi qui di seguito: Moduli 1, 2, 3, 4
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MODULO 1
TITOLO: ENZIMI - COENZIMI
OBIETTIVI
CONOSCENZE
COMPETENZE




definire un enzima
conoscere le regole della nomenclatura IUB
classificare gli enzimi nelle sei classi
descrivere la struttura chimica degli enzimi e dei principali
coenzimi ( NAD; FAD; UBICHINONE; CoA)








definire la velocità delle reazioni enzimatiche
conoscere i fattori che influenzano la velocità delle
reazioni - enzimatiche: concentrazione dell’enzima e del
substrato, PH, temperatura, inibitori.
definire gli enzimi costitutivi e inducibili.







20
spiegare le funzioni degli enzimi facendo degli esempi
data una reazione enzimatica saper individuare la classe
a cui appartiene l’enzima
spiegare cosa si intende per sito attivo e per specificità
degli enzimi
spiegare l’interazione E/ S attraverso il modello chiave
serratura e il modello dell’adattamento indotto
spiegare il meccanismo della catalisi enzimatica facendo
degli esempi di catalisi covalente
ricavare e rappresentare graficamente l’equazione di
Michaelis-Menten
spiegare i significati di Km e Vmax
ricavare e rappresentare graficamente l’equazione dei
doppi reciproci
spiegare e fare degli esempi di inibitori competitivi e non
competitivi
distinguere graficamente un inibitore competitivo da uno
non competitivo
analizzare l’influenza del pH e della T° sull’attività
enzimatica
spiegare gli enzimi allosterici .
MODULO 2
TITOLO: LA CELLULA - I MICROORGANISMI E LA CRESCITA MICROBICA
OBIETTIVI UNITA’ 1
CONOSCENZE




descrivere l’organizzazione della cellula procariota ed
eucariota
definire i termini autotrofi, eterotrofi, unicellulari e
pluricellulari
conoscere la struttura chimica del peptidoglicano
descrivere la morfologia del virus
COMPETENZE








Individuare analogie e differenze tra i due tipi di cellula
descrivere la struttura e le funzioni delle membrane
cellulari e degli organuli subcellulari
classificare i microorganismi nei cinque regni in base al
tipo di cellula, al numero di cellule e alle modalità di
nutrimento
descrivere le principali caratteristiche morfologiche e
strutturali di batteri, funghi e lieviti
classificare i batteri in Gram+ e Gram- in base alla
struttura della parete
identificare mediante la colorazione Gram e l’uso del
microscopio i batteri Gram+ e Graminterpretare le varie fasi della colorazione Gram
individuare le varie fasi del ciclo litico e lisogeno dei
batteriofagi
OBIETTIVI UNITA’ 2
CONOSCENZE





COMPETENZE
Classificare in base alla fonte energetica e carboniosa i
microorganismi
in
fotolitotrofi,
fotoorganotrofi,
chemiolitotrofi e chemioorganotrofi
elencare gli elementi e i composti più importanti per la
crescita microbica
definire i fattori di crescita
elencare i fattori che influenzano la crescita (T°, pH, P.
osmotica, ossigeno e antimicrobici)
conoscere la tecnica di semina, isolamento e incubazione
dei microorganismi








22
preparare un terreno di cultura
descrivere i criteri di scelta di un terreno di cultura
individuare le modalità con cui agiscono i fattori di
crescita: precursori, inibitori, induttori
spiegare come T°, pH, P. osmotica, ossigeno e
antimicrobici influenzano la crescita
descrivere l’equazione cinetica della crescita limitata e il
tasso specifico di crescita
costruire la curva di crescita dei microorganismi
distinguere le fasi principali di tale curva e analizzare i
fattori che influenzano la loro durata
definire i metaboliti primari e secondari
OBIETTIVI UNITA’ 3
CONOSCENZE







COMPETENZE


scrivere la formula dell’ATP
scrivere la formula di altri composti fosforilati con elevata
energia libera di idrolisi: fosfoenolpiruvato, 3fosfoglicerato
definire i termini di metabolismo, catabolismo e
anabolismo
costruire uno schema sintetico delle vie cataboliche fino
alla formazione dell’intermedio comune
scrivere le formule dei metaboliti intermedi dei più
importanti cicli metabolici
memorizzare il nome degli enzimi che catalizzano le
reazioni cataboliche
distinguere tra fermentazione e respirazione










23
individuare le caratteristiche strutturali dell’ATP
spiegare il ruolo dell’ATP come trasportatore
universale di energia
spiegare il significato di reazione termodinamicamente
accoppiata
costruire le vie metaboliche di formazione del piruvato
a partire da glucosio e determinarne il bilancio
energetico
descrivere la conversione del glucosio in pentosi e la
conversione dei pentosi in intermedi della glicolisi
descrivere la conversione del piruvato in acetil-CoA
descrivere attraverso le tappe del ciclo di Krebs e della
catena respiratoria la trasformazione dell’ Acetil- CoA
in CO2, H2O e ATP. Fare il relativo bilancio energetico
descrivere il meccanismo di catalisi covalente di alcuni
enzimi:
aldolasi,
gliceraldeide-3-P-deidrogenasi
transaldolasi, transchetolasi, piruvicodeidrogenasi.
selezionare le possibili vie di conversione del piruvato
descrivere il processo della ß-ossidazione degli acidi
grassi
descrivere il meccanismo della transaminazione
(piridossalfosfato)
descrivere le reazioni e gli enzimi delle fermentazioni
alcolica, acetica, omolattica.
MODULO 3
TITOLO : TRASMISSIONE MOLECOLARE DELL’INFORMAZIONE GENICA
OBIETTIVI
CONOSCENZE







scrivere la formula di struttura di un nucleotide
memorizzare ed elencare gli enzimi coinvolti nei processi
di duplicazione del DNA , della sintesi dell’RNA e della
sintesi proteica
spiegare il concetto di dogma centrale
definire i termini di gene, genoma, genotipo ,fenotipo
definire le mutazioni
definire gli enzimi di restrizione , la palindrome, plasmidi
spiegare i processi parasessuali dei batteri
COMPETENZE







spiegare la struttura primaria e secondaria degli acidi
nucleici
impostare le varie fasi dei processi di sintesi dell’RNA,
DNA e proteine
descrivere mediante un esempio, il controllo della sintesi
proteica mediante induttori e repressori
distinguere i quattro tipi di mutazioni puntiformi:
transizioni, transversioni,delezioni, inserzioni
classificare le principali variazioni fenotipiche utili per la
selezione dei mutanti (auxotrofici e resistenza agli
antibiotici)
classificare i principali agenti mutageni chimici e fisici in
base al meccanismo d’azione
comporre le diverse fasi della tecnica del DNA
ricombinante dall’isolamento del gene alla sua clonazione
MODULO 4
TITOLO: PRODUZIONE INDUSTRIALE
OBIETTIVI
CONOSCENZE







COMPETENZE

produzioni di etanolo
produzione di lievito
produzione di ac.lattico
produzione di acetico
produzione di acido glutammico
produzione di acido citrico
produzione di penicillina
descrivere un processo fermentativo industriale e in
particolare: microrganismi utilizzati, materie prime, vie
metaboliche, principali fasi della produzione e recupero
del prodotto
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : sono stati adottati i criteri deliberati al Collegio Docenti del 21 Settembre 2010.
PROGRAMMA SVOLTO: vedi allegato.
25
CLASSE V A
MATERIA: MATEMATICA
DOCENTE: Prof. Lucia SANAVIO
OBIETTIVI RAGGIUNTI
 Operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazione di formule
 Applicare le tecniche risolutive a semplici equazioni, disequazioni e sistemi sia algebrici che trascendenti
 Affrontare situazioni problematiche, non complesse, avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione, che utilizzino:
a) metodi e strumenti della geometria analitica e della goniometria (classe III)
b) metodi e strumenti dell' analisi infinitesimale in una o due variabili e del calcolo integrale (classe IV e V)
c) metodi e strumenti di natura probabilistica (classe V)
 Riconoscere il carattere universale della matematica come linguaggio formale per lo sviluppo delle scienze sperimentali
CONTENUTI / PROGRAMMA SVOLTO
Gli argomenti del programma della classe quinta del corso deuterio possono essere raggruppati in tre moduli:
MODULO 1 - INTEGRALI INDEFINITI, DEFINITI E IMPROPRI, svolto nei mesi di ottobre, novembre e dicembre
MODULO 2 - ANALISI INFINITESIMALE IN DUE VARIABILI , svolto nel mese di gennaio e di febbraio
MODULO 3 - PROBABILITA' E STATISTICA, svolto nei mesi tra marzo e giugno
Inoltre, nel mese di settembre, si è proposto un lavoro di ripasso e approfondimento di analisi infinitesimale per le funzioni in una
variabile, argomento già trattato nella classe quarta.
Per maggiori specifiche, si allega il programma dettagliato degli argomenti affrontati.
INDICATORI ( CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISITE DAGLI ALUNNI )
La maggior parte della classe conosce complessivamente gli argomenti del programma ed è in grado di applicare le tecniche studiate
per risolvere semplici problemi relativi al calcolo di integrali e di aree, allo studio di funzioni in due variabili, all’analisi e risoluzione di
problemi di natura probabilistica. Solo alcuni studenti sanno, però, esporre in modo chiaro e rigoroso quanto applicato e supportare la
risoluzione con un adeguato e rigoroso utilizzo del formalismo matematico.
Da sottolineare che la classe ha mostrato sempre disponibilità e attenzione durante le lezioni, ma una parte degli studenti ha lavorato
individualmente in modo discontinuo e non sempre con adeguato impegno: per questo motivo i risultati di profitto non sempre
rispecchiano le reali potenzialità. A causa di questo impegno inadeguato e di lacune pregresse, alcuni alunni, a tutt’oggi, presentano
una preparazione non pienamente sufficiente e incompleta sia sul piano della comprensione degli argomenti proposti che
dell’applicazione ragionata delle tecniche risolutive.
In relazione ai moduli svolti si possono individuare i seguenti indicatori in termini di conoscenze e competenze:
26
MODULO 1
 Conoscere e saper applicare le tecniche di integrazione studiate per determinare integrali indefiniti immediati e ad essi
riconducibili, risolvibili per sostituzione e per parti, con metodo delle costanti arbitrarie
 Conoscere il teorema di Torricelli e saperlo applicare per calcolare integrali definiti
 Conoscere la regola di circuitazione e saperla applicare per calcolare aree di figure piane delimitate da due o più curve
 Conoscere la definizione di integrale improprio del I e II tipo e saperla applicare per stabilire il carattere di integrali impropri
MODULO 2
 Conoscere la definizione di dominio di funzioni in due variabili e saperlo determinare tramite rappresentazione grafica
 Conoscere e saper determinare l’equazione del piano tangente ad una superficie
 Conoscere e saper applicare le tecniche di derivazione parziale
 Conoscere e saper verificare il teorema di Schwarz
 Saper determinare e classificare i punti stazionari di una funzione in due variabili
 Conoscere la definizione e il significato geometrico del differenziale totale di una funzione in due variabili
MODULO 3
 Conoscere e saper applicare il calcolo combinatorio
 Conoscere le diverse definizioni di probabilità
 Conoscere i teoremi di probabilità e saperli applicare nella risoluzione di semplici problemi di natura probabilistica
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Durante il corso dell' anno sono state proposte verifiche scritte e orali, sia di teoria, sia di applicazione degli argomenti studiati. Si è
privilegiata la tipologia della prova con quesiti a risposta singola, sia di tipo teorico che applicativo, consistenti anche nella risoluzione
di semplici problemi in cui applicare gli strumenti del calcolo integrale, del calcolo delle probabilità e dell' analisi infinitesimale in una e
due variabili, ma sono state proposte anche esercitazioni con quesiti a risposta multipla. Nelle verifiche, oltre ai quesiti volti a valutare
la conoscenza, comprensione e capacità applicativa dei contenuti studiati, sono stati anche proposti quesiti che richiedano capacità
rielaborative, valutati per assegnare votazioni massime.
In ogni prova le valutazioni sono state assegnate utilizzando l' intera scala decimale, sulla base dei criteri di valutazione deliberati al
Collegio Docenti.
27
CLASSE 5 A CHIMICA
MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE : Giuseppe Maffeis
Presentazione della classe
La classa VA chimica presenta 12 avvalentisi dell’insegnamento di Religione Cattolica.
Gli allievi hanno sempre dimostrato interesse per le lezioni, partecipando attivamente al dialogo educativo instauratosi in classe.
Il comportamento è sempre stato educato e corretto. Il Gruppo classe nel corso del triennio ha dimostrato apprezzabili capacità
critiche e analitiche.
Il profitto degli allievi, nel complesso, è da considerarsi più che buono
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Obiettivi educativi:Discutere in classe, le problematiche proposte dal corso, in modo corretto, tollerante e condividendo gli stimoli
proposti da altri.
Obiettivi minimi intermedi: Cogliere i rischi e le opportunità che la scienza e la cultura offrono, confrontandole con i valori cristiani.
Obiettivi minimi finali:Motivare umanamente le scelte esistenziali e morali.
Obiettivi cognitivi intermedi e finali: Relazionare e interpretare le problematiche morali e religiose proposte ed esprimere con capacità
analitiche e critiche giudizi personali motivati.
INDICATORI DI COMPETENZE E CONOSCENZE ACQUISITE DAGLI ALUNNI.
Le competenze e le conoscenze acquisite dagli alunni si sono potute verificare attraverso il dialogo educativo svoltosi in classe; due
elaborati scritti individuali e lavori di gruppo su specifiche problematiche. Ho potuto così costatare che gli studenti, generalmente,
hanno acquisito una conoscenza buona delle tematiche svolte durante l’anno scolastico e quindi del programma sotto esposto.
Si è prediletto lo sviluppo della conoscenza, delle tematiche morali ed etiche legate alla cultura e alla religione cristiana.
Si è cercato di far emergere la capacità di saper analizzare in maniera analitica e critica, nell’odierno contesto storico, le
problematiche sociali ed etiche fondamentali. Di dare sempre il primato alla coscienza in ogni circostanza.
CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO.
L’insegnamento della Religione Cattolica concorre a promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno sviluppo della personalità degli
alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche. Ha come fine l’acquisizione, da parte degli alunni, dei
contenuti fondamentali del Cristianesimo.
I contenuti del programma svolto durante l’anno scolastico corrente possono essere così sintetizzati:
Rapporto tra scienza e fede tecnologia-morale, la morale Cristiana fondamentale, l’etica, la coscienza individuale, la fede Cristiana e
le sfide culturali contemporanee, la famiglia e la convivenza, il matrimonio Sacramento, la dottrina sociale della chiesa, la salvaguardia
28
del creato, i diritti umani, i problemi di bioetica, la legalità e la giustizia, la non violenza e la pace evangelica,Il primato della coscienza
e l’obiezione di coscienza, il volontariato, il rapporto fra islam e cristianesimo, l’impegno politico del credente, lo spirito d’amore e la
speranza evangelici, la globalizzazione e sua moralizzazione.
Per realizzare questo programma mi sono servito del libro di testo in adozione, di brani e libri biblici, dei documenti del Magistero
della chiesa, materiale vario tratto da Internet.
METODI E STRUMENTI
Il metodo didattico adottato si è basato prevalentemente sulla lezione frontale, alla presentazione di uno schema preciso, da parte
dell’insegnante, segue un proficuo dialogo educativo aperto a tutte le idee argomentate doverosamente dagli allievi.
VERIFICHE
Verifiche aperte scritte, strutturate e semistrutturate individuali o di gruppo.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Verifica di un sufficiente livello di conoscenza dei concetti fondamentali espressi dal corso e verifica delle competenze criticoanalitiche emerse nella partecipazione al dialogo educativo.
Libro di testo:De Bortoli, I VOLTI DELL’ALTRO, Ferrario
29
LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE
CLASSE VA ch MATERIA: ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO DOCENTE: Maria Rosaria TASCIOTTI
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Si considerano sostanzialmente raggiunti gli obiettivi educativi. Gli alunni sono generalmente in grado di classificare le
imprese,cogliere la dimensione economica dei problemi,comprendere le caratteristiche e le modalità di funzionamento delle
imprese,correlare astrattamente gli aspetti giuridici ed economici delle operazioni di imprese. Consultare,comprendere e analizzare un
testo legislativo.
CONTENUTI/PROGRAMMA SVOLTO
ELEMENTI DI DIRITTO: L’imprenditore e l’impresa. Le società commerciali. Le società di persone e le società di capitali.
Concetto giuridico ed economico dell’azienda e i suoi segni distintivi:ditta,insegna, marchio. Il contratto di Lavoro(aspetti
fondamentali).
ELEMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE: Il sistema azienda,la gestione,breve analisi del concetto di contabilità generale, analisi
semplificata delle voci principali del bilancio.
ESERCITAZIONI: Ogni argomento è stato approfondito soprattutto con domande aperte corrette e commentate in classe.
INDICATORI (CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISITE DAGLI ALUNNI)
Gli alunni hanno acquisito le basi dei codici linguistici sia dall’economia aziendale,sia del diritto commerciale:sono capaci di
consultare,leggere e comprendere un testo legislativo.Alcuni di essi sono in grado di operare anche rielaborazioni critiche. Quasi tutti
gli alunni conoscono sufficientemente gli argomenti trattati e sono in grado di operare facili correlazioni tra i vari temi e di individuare
semplici situazioni problematiche.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : sono stati adottati i criteri deliberati dal Collegio Docenti.
PROGRAMMA SVOLTO: vedi allegato.
30
CLASSE: V A ch.
MATERIA: INGLESE
DOCENTE: Prof. Enrica Florian
OBIETTIVI RAGGIUNTI :
Consolidamento delle abilità linguistico -espressive.
Comprensione di testi scritti e orali di carattere generale e specifico dell'indirizzo di studi prescelto.
Conoscenza di lessico specialistico.
Rielaborazione ed esposizione degli argomenti trattati.
CONTENUTI /PROGRAMMA SVOLTO :
Per quanto riguarda la grammatica sono state ripassate le strutture studiate negli anni precedenti e affrontate le strutture più
complesse a completamento del corso di base. Sono stati inoltre svolti argomenti di Inglese Tecnico tratti dal testo in adozione,
tenendo conto anche dei collegamenti con gli argomenti delle discipline d’indirizzo. In particolare sono stati svolti i seguenti argomenti:
GRAMMATICA: Ripasso di tutti i tempi verbali, if-clauses, forma passiva
INGLESE TECNICO: What is energy? Wind Power; Solar Energy; Tavola elementi; Hydropower; Tidal Power; Biotechnology; The
Human Genome Project; Genetic Engineering; The Birth of Gene Technology; Biotechnology and Medicine; Infectious Diseases;
Vaccines; Insulin for Diabetes; Reproductive Technology; Gene Therapy; The Scientific Method; Branches of Modern Chemistry.
INDICATORI (CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISITE DAGLI ALUNNI) :
Per quanto riguarda le conoscenze delle strutture linguistiche, la maggior parte della classe ha raggiunto risultati più che sufficienti.
Pochi alunni hanno invece ottenuto risultati sufficienti o appena sufficienti a causa di lacune pregresse.
Anche le competenze linguistiche di base della classe sono mediamente più che sufficienti.
Discrete sono le conoscenze e le competenze in relazione al lessico specifico studiato. Tuttavia, soltanto alcuni alunni sono in grado di
elaborare gli argomenti studiati in modo personale e utilizzare la lingua inglese per esporre argomenti specifici di alcune materie di
indirizzo, collegandoli al programma di inglese tecnico.
Le abilità audio-orali sono mediamente più che sufficienti tranne per alcuni studenti che incontrano maggiore difficoltà nella fase di
produzione orale.
Nel complesso la classe ha dimostrato un discreto interesse nei confronti degli argomenti trattati.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : sono stati adottati i criteri deliberati al Collegio Docenti.
31
CLASSE: V^ A
DISCIPLINA: TECNOLOGIE CHIMICHE E INDUSTRIALI
DOCENTE: Prof. Marzia CAMPIONI
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Dal punto di vista degli obiettivi proposti in sede di programmazione annuale, occorre prendere atto che l’obiettivo di far giungere gli
allievi a una sicura autonomia di lavoro nella risoluzione di problemi progettuali è stato raggiunto in modo sufficiente visto anche le
strumentazioni del laboratorio non sempre adeguate. Tuttavia, gli allievi mostrano per la maggior parte una buona preparazione di
base dal punto di vista teorico e una sufficiente manualità di esecuzione del disegno richiesto. Alcuni allievi presentano ancora
incertezza nei contenuti e nell’elaborazione grafica degli impianti sviluppati a lezione.
COMPETENZE
1
Comprendere il funzionamento
complessivo di un impianto a
partire dallo schema di processo
semplificato e passare dal
diagramma a blocchi allo schema
di processo e viceversa
PRESTAZIONI
-
-
2
Saper discutere la scelta dello
schema complessivo di
trattamento più idoneo per
un'acqua di date
caratteristiche
-
CONOSCENZE
Dato un impianto riconosce le apparecchiature principali e
i principali controlli.
Individua i punti critici di un impianto dal punto di vista
delle materie prime e dell’energia;
Illustra gli aspetti chimici e tecnologici dell’impianto
Processi industriali: produzione di idrogeno, sintesi
dell’ammoniaca, produzione di acido nitrico.
-
Descrivere gli effetti sulle acque del rilascio di inquinanti
e conoscere i parametri che misurano il livello di
inquinamento
Descrivere le principali tecniche di trattamento delle acque
reflue
Descrivere le principali tecniche di trattamento e
smaltimento dei fanghi
-
-
-
32
Fenomeni chimico-fisici sfruttati dall’attività della
chimica industriale
Conversione, e selettività
Reattività e catalisi. Tipi di catalisi industriali
Conoscenze relative agli impianti industriali più
importanti
Caratterizzazione delle acque di scarico civili
Schema generale degli impianti di depurazione acque
reflue civili
L’ossidazione biologica tramite fanghi attivi
La caratterizzazione della biomassa
Parametri per il dimensionamento: calcolo del
volume,
Problemi di esercizio
La produzione di fanghi di supero
Il fabbisogno di ossigeno all’aeratore
La rimozione dei nutrienti
Il trattamento fanghi
Biochimica della depurazione anaerobica
Condizione operative della digestione anaerobica
La produzione di biogas Apparecchiature ed impianti
e loro dimensionamento
-
3
Scegliere il tipo di impianto di
distillazione più adatto a
realizzare un dato servizio
-
Costruire diagrammi isobari e di equilibrio relativi a miscele
binarie ideali e ricavarne informazioni sul comportamento
della miscela
Dimensionare colonne di distillazione per rettifica continua
Dimensionare colonne di distillazione semplice, flash o
stripping
Illustrare le caratteristiche costruttive e il funzionamento dei
piatti e dei riempimenti per distillazione
4
Discutere ed individuare i
disturbi, le variabili e le
relazioni ingresso-uscita nei
processi presi in esame
-
Realizzare lo schema di
processo e del relativo impianto
di un’operazione di
assorbimento o strippaggio,
compreso di controlli
-
-
Descrivere a livello avanzato la regolazione di processo
Saper discutere la scelta dell'algoritmo di regolazione più
adatto per il controllo di un dato sistema e saper tarare un
regolatore in retroazione
-
5
-
Descrivere le principali apparecchiature utilizzate
nell’assorbimento e nello strippaggio
Dimensionare colonne di assorbimento e strippaggio
-
-
6
Scegliere il tipo di impianto di
estrazione più adatto a
realizzare un dato servizio
-
Descrivere le principali apparecchiature utilizzate
nell’estrazione con solventi liquido-liquido
Descrivere le principali apparecchiature utilizzate
nell’estrazione con solventi solido-liquido
Elencare i criteri per la scelta del solvente e dei parametri
operativi
Utilizzare i diagrammi triangolari per calcoli relativi ad
operazioni di estrazione con solventi liquido-liquido
Utilizzare i diagrammi triangolari per calcoli relativi ad
operazioni di estrazione con solventi solido-liquido
33
-
La rettifica continua
Il bilancio di materia
Determinazione degli stadi con il metodo di
McCabe e Thiele
Tipi di piatti
Diametro della colonna
Efficienza della colonna e calcolo dei piatti
reali
La distillazione flash
La distillazione discontinua
Distillazione estrattiva
Distillazione azeotropica
Distillazione in corrente di vapore
Le variabili di processo
L’anello di regolazione in retroazione
La rappresentazione a blocchi dei processi
Scelta del sistema di regolazione
Definire cosa si intende per assorbimento e
strippaggio illustrando e spiegando l’influenza
dei parametri chimico fisici sull’equilibrio gasliquido
Apparecchiature usate per l’assorbimento e lo
strippaggio
Il dimensionamento delle colonne di
assorbimento e di strippaggio a stadi
Determinazione del numero di stadi
Dimensionamento delle colonne di
assorbimento a riempimento
Definire cosa si intende per estrazione con
solventi e descrivere le principali modalità per
realizzarla
Estrazione liquido-liquido
Principali impieghi dell’estrazione liquido –
liquido
Modalità di conduzione dell’estrazione liquidoliquido
Condizioni limite nell’estrazione liquido –
liquido
-
Realizzare lo schema di processo di un’operazione di
estrazione con solventi, compreso controlli
-
-
7
Giustificare dal punto di vista
chimico e impiantistico le
principali operazioni
dell’industria petrolifere e
petrolchimica
-
8
Comprendere il funzionamento
complessivo di un impianto a
partire dallo schema di
processo semplificato nella
produzione dei polimeri
-
9
Comprendere il funzionamento
complessivo di un impianto nel
caso di un processo
biotecnologico
-
Descrivere le principali caratteristiche del petrolio e dei
suoi prodotti derivati
Descrivere e giustificare dal punto di vista chimico e
impiantistico le principali operazioni di raffineria, anche
attraverso schemi di processo semplificati
Utilizzare il diagramma di Francis per effettuare
previsioni sulla termodinamica dei processi
coinvolgenti idrocarburi
Comprendere il funzionamento complessivo di un
impianto a partire dallo schema di processo semplificato
e viceversa
Descrivere le principali tecniche di polimerizzazione e
di lavorazione dei polimeri
Descrivere i processi per la produzione di PE, PP, PET,
ecc…
Indicare cosa si intende per processo biotecnologico e
mettere in evidenza somiglianze e differenze con i
processi chimici
Descrivere i principali tipi di fermentatori e le tipiche
operazioni dei processi biotecnologici
Descrivere i processi per la produzione di etanolo e di
antibiotici, anche attraverso schemi di processo
semplificati
34
-
Stadi ideali e stadi reali nell’estrazione liquido
– liquido
Estrazione solido-liquido
Principali impieghi dell’estrazione solido –
liquido
Meccanismi e fattori che influenzano il processo
Bilancio di materia nell’estrazione solido –
liquido
Modalità di conduzione dell’estrazione solidoliquido
Caratterizzazione del petrolio e dei suoi derivati
Lavorazioni in una raffineria: schema generale,
trattamenti preliminari, topping, vacuum,
produzione di benzine
Lavorazione petrolchimica: schemi generali,
produzione di olefine leggere, frazionamento
dei C4, produzione degli aromatici
-
Definizioni e classificazioni
Relazioni proprietà-struttura
Tecniche di polimerizzazione
Lavorazione dei polimeri
Esempi di produzioni
-
Principi di biotecnologia
Caratteristiche generali e condizioni operative
dei processi biotecnologici
Operazioni e processi unitari nelle produzioni
biotecnologiche
Cenni sui microrganismi e la loro crescita
Reattori e sistemi di controllo
Esempi di produzioni biotecnologiche
-
CONTENUTI/PROGRAMMA SVOLTO:








MODULO 1: Schema di un impianto e principali processi produttivi
MODULO 1: Depurazione delle acque reflue e produzione di biogas
MODULO 2: La distillazione
MODULO 3: Assorbimento e strippaggio
MODULO 4: L’estrazione
MODULO 5: Il petrolio
MODULO 6: Processi biotecnologici
MODULO 7: I polimeri
Per i dettagli si rimanda alla programmazione svolta allegata.
INDICATORI :
Per quanto riguarda conoscenze, ed abilità raggiunte che sono individuate nei indicatori riportati nella tabella sopra riportata nella
colonna relativa alle prestazioni che sono state oggetto delle verifiche durante tutto l’anno scolastico
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : sono stati adottati i criteri deliberati al Collegio Docenti del Settembre 2013.
SI EVIDENZIA
D’ESAME
CHE TUTTE LE VERIFICHE DEL
2°
PERIODO SONO STATE FATTE SOTTO FORMA DI SIMULAZIONE DELLA
35
2^ PROVA SCRITTA
CLASSE: 5° A
MATERIA: EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: Prof. Mauro GRILLI
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Favorire la conoscenza e la coscienza di sé per acquisire nuovi strumenti espressivi. Adattarsi alle diverse situazioni dinamiche e
relazionali. Far emergere le attitudini personali. Favorire l'acquisizione di una cultura motoria e sportiva . Sollecitare lo sviluppo
di abiti morali e sociali quali la tolleranza, la lealtà, il rispetto delle regole e dell'ambiente attraverso la serena accettazione di
vittorie e sconfitte vissute nella relazione corporea.
CONTENUTI/PROGRAMMA SVOLTO:
Il programma svolto quest’anno ha previsto attività mirate allo sviluppo delle capacità motorie di base:
coordinazione, resistenza, forza, velocità, mobilità articolare, avviamento alla pratica sportiva.
Tali obiettivi sono stati perseguiti sia attraverso attività di tipo specifico sia indirettamente, attraverso attività capaci di stimolare
contemporaneamente più funzioni.
Le unità didattiche principali sono state così scandite:
- Prima unità didattica: la resistenza. Seconda unità didattica: la velocità
- Terza unità didattica: la forza. Quarta unità didattica: la mobilità articolare
Quinta unità didattica la coordinazione dinamica generale
Si rimanda ai dettagli riportati nella programmazione in APPENDICE.
INDICATORI ( CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISITE DAGLI ALLIEVI )
All'interno di tutte le unità didattiche sono state previste attività miranti alla conoscenza e alla pratica delle principali attività sportive sia
individuali sia di squadra. La pratica sportiva ha contribuito allo sviluppo delle capacità motorie di base ed ha permesso di sviluppare
gli obiettivi socio-educativi relativi alle attività di gruppo.
All'interno delle singole unità didattiche sono stati trattati i principali aspetti teorici alla base delle attività in oggetto e più in dettaglio:
- la funzione dell'acqua all'interno del corpo umano: idratazione, termoregolazione, trasporto ed eliminazione di cataboliti.
- Principali fonti di produzione di energia metabolica durante la pratica sportiva: aerobica, anaerobica alattacida e lattacida.
- Relazione di quanto sopra con gare di atletica leggera: 100 metri piani, 400 m. piani, maratona.
- Atletica leggera: corse, salti, lanci.
METODOLOGIA
36
Metodo globale e/o analitico a seconda della situazione didattica e del tipo di attività svolta .
VERIFICHE Due per quadrimestre di tipo pratico
CRITERI DI VALUTAZIONE
Oggettivi: in relazione a tabelle e medie (test di Cooper)
Non oggettivi: osservazione diretta dell'insegnante Partecipazione, impegno, apporti personali.
37
ELENCO LIBRI DI TESTO
DISCIPLINA
Italiano
Storia
LIBRO DI TESTO
MATERIALI DIDATTICI
Marta Sambugar – Gabriella Salà – Generi, Fotocopie
autori, opere, temi – La Nuova Italia
Lettura di romanzi
Dal Seicento all’Ottocento – vol. II
Dalla fine dell’Ottocento alla letteratura
contemporanea – vol. III
Alberto De Bernardi- Scipione Guarracino
Articoli di giornale e di riviste
La Conoscenza storica
Fotocopie
Edizioni scolastiche Bruno Mondadori
Lettura di romanzi
Vol.2^ e 3^
Inglese
Gallagher-Galluzzi-Activating Grammar
Virga-Lo RE. Close up on English Through
Chemistry and Biology.
Soars John Soars Liz- New Headway-IntermediateWorkbook Without Key
Articoli di giornali e riviste
inglesi
Testi scientifici
Schede riassuntive
grammaticali
Codice civile
Cattani M.R-Gabbi G. - Zaccarini F.
Azienda, diritto, organizzazione- Paramond
Dodero Baroncini Manfredi -Lineamenti di
Matematica
Esercitazioni da altri testi
Matematica - modulo F
Bergamini Trifone – Fondamenti di
probabilità – modulo alfa+beta
Chimica delle ferm. Fornari, Gando Evangelisti -Microbiologia e Fotocopie di articoli
chimica delle fermentazioni.
Pasquetto-Patrone - Chimica Fisica vol.3
Termodinamica chimica:
Chimica fisica
“Elementi di chimica fisica”
Atkins, “Elementi di termodinamica chimica” Mann
Cinetica: “Chimica fisica”
Atkins
Cozzi-Protti –Ruaro
Analisi chimica
Dispense e appunti
Elementi di analisi chimica strumentaleZanichelli
Natoli Calatazzolo-Tec. Chim. industriali
Tecnologie
vol. 2/3
De Bortoli Giampiero-Volti dell’altro corso di
Religione
religione-Ferraro
Diritto
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Allegati
1) Programmi
2) Simulazioni della terza prova
3) Griglie di correzione delle simulazioni
4) Sezione riservata del documento finale
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