POF Ceconi 2014.15

PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Anno Scolastico
2014 - 2015
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Il Piano dell’ Offerta Formativa è il documento che identifica l’Istituto, mediante il quale la scuola presenta le
proprie scelte formative, le attività didattiche ed educative, l’organizzazione e la gestione di strutture,
persone e risorse.
Il POF si propone di essere il punto di riferimento per tutte le parti interessate (docenti, consigli di classe,
famiglie degli studenti, studenti, ecc.), che possono trovare in esso le motivazioni per scelte importanti e
intenzionali; avrà la caratteristica di orientare la capacità progettuale a tradursi in termini di efficacia
educativa e didattica.
INDICE
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
1.
Orario della scuola e delle segreterie
Pag. 5
2.
Calendario scolastico
Pag. 5
3.
L'Istituto e il territorio
Pag. 5
4.
Finalità dell’IPSIA Giacomo Ceconi
Pag. 6
SCELTE CURRICOLARI
1.
Articolazione dei corsi del nuovo ordinamento
Pag. 7
3.
I corsi serali
Pag.19
4.
I percorsi individualizzati
4.2
area del sostegno
4.3
area degli studenti stranieri
Pag.22
Pag.22
Pag.26
PROGETTAZIONE EDUCATIVO - DIDATTICA
1.
Obiettivi educativi e formativi
Pag.30
2.
La progettazione didattica e il contratto formativo
Pag.31
3.
Criteri generali per la rilevazione degli apprendimenti
Pag.36
4.
Criteri di valutazione del comportamento
Pag.39
5.
Programmazione delle attività dei corsi di recupero e scrutini
Pag.41
6.
Criteri di attribuzione del credito scolastico - Esame di stato
Pag.42
7.
Esami integrativi
Pag.45
8.
Esami di idoneità
Pag.46
SCELTE ORGANIZZATIVE
1.
Ruolo e funzione degli organi collegiali
Pag. 47
2.
Collaborazione dei genitori e degli alunni nella formulazione del
POF
Pag. 48
3.
Rapporti scuola - famiglia.
Pag.49
4.
I servizi per gli studenti
Pag.50
5.
Servizi amministrativi ed ausiliari
Pag.50
6.
Scelte di autonomia didattica ed organizzativa
Pag.52
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
7.
Formazione
Pag.52
8.
Designazioni de incarichi
Pag.53
9.
Progetti
Pag.60
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Presentazione dell'Istituto
Via Manzoni 6
0432 502241 ( centralino) 0432 510685 (fax)
www.gceconi.it
E-mail:info@gceconi.it
Via Manzoni, 6 - 33100 Udine
0432 502241 (centralino) www.gceconi.eu
0432 510685
e-mail: info@gceconi.eu
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott. Prof. Giovanni FRANCOIS
COLLABORATORI DEL D.S. :
Primo collaboratore: Arch. Barbara Paoletti
Secondo collaboratore: Prof.ssa Antonella Rossi
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI:
Dott.ssa Giovanna Montanino
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
1. ORARIO DELLA SCUOLA E DELLE SEGRETERIE
ORARIO DI APERTURA LOCALI
L’orario di apertura adottato è il seguente:
Inizio alle ore 7.40 e termine alle ore 21,30 nelle giornate dal lunedì al venerdì.
Inizio alle ore 7.40 e termine alle ore 14.30 nella giornata del sabato.
L’accesso degli allievi è consentito dalle ore 7,55
SERVIZI AL PUBBLICO
Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico per appuntamento.
I collaboratori ricevono il pubblico per appuntamento .
Gli Uffici garantiscono il seguente orario di apertura al pubblico:
Area studenti
dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.30 alle ore 13.15
Ufficio Amministrazione e Uff. del Personale
dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.30 alle ore 13.15
2. CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio: 11 settembre 2014 - Termine: 08 giugno 2015
Feste o interruzione di lezioni:
• 1 novembre
• 8 dicembre
• dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi – Vacanze natalizie
• 16,17,18 febbraio
• 3, 4, 5 marzo
• Dal 02 al 07 aprile Vacanze pasquali
• 25 aprile
• 1, 2 maggio
• 1, 2 giugno
3. L’ISTITUTO E IL TERRITORIO
1951 - l'Istituto “G.Ceconi” inizia la sua attività nel 1951, nella sede di Udine nelle sedi coordinate
di Ampezzo, Maniago e Tarvisio.
Negli anni successivi l’attività si estende via via anche alle sedi di Pordenone, Sacile, S.Pietro al
Natisone, Tolmezzo, Latisana, Codroipo, Tricesimo, S.Giorgio di Nogaro, San Giovanni al
Natisone e Cividale.
Le qualifiche, nel tempo, hanno riguardato vari settori: congegnatori meccanici, meccanici
aggiustatori, meccanici tornitori, installatori a.g.r., saldatori; motoristi d’auto, elettrauto; coltellinai,
stampisti; falegnami, mobilieri, seggiolai; assistenti edili, disegnatori edili, muratori; elettricisti in
b.t., elettromeccanici; radioapparecchiatori, apparecchiatori elettronici; odontotecnici; corso di
specializzazione ed automazione industriale.
1969/70 - l’Istituto “G.Ceconi” assume una fisionomia simile a quella attuale, con sede centrale in
Udine e sedi coordinate a Codroipo, Latisana, San Giorgio di Nogaro e Tricesimo. Negli anni
successivi le sedi coordinate sono state aggregate ad altri Istituti.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
1998/99 - è funzionante il corso per Operatori dei Servizi Sociali che, dopo essere stato sede
staccata, dall’anno scolastico 2010/2011 opera presso la sede di via Manzoni.
2002/03 - è funzionante il corso serale di qualifica e post-diploma per l’indirizzo Servizi sociali.
2010/11 – è avviato il riordino dei cicli
DATI RIFERITI AGLI ALUNNI
Totali alunni iscritti nei corsi diurni = 795
N. studenti classi prime:
N. studenti classi seconde:
N. studenti classi terze:
N. studenti classi quarte:
N. studenti classi quinte:
169
154
183
170
119
Totali alunni iscritti nel corso serale = 149
N. studenti classi del biennio
N. studenti classi terze:
N. studenti classi quarte:
N. studenti classi quinte:
30
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4. LE FINALITA’ DELL’IPSIA GIACOMO CECONI
L’Istituto intende agire integrandosi con il territorio e il contesto socio-economico in cui opera
cercando di prevenire le necessità formative dell’utenza.
Le finalità sono:
1) Valorizzare, potenziare i talenti e le attitudini di tutti gli allievi e lottare contro la
dispersione
Il nostro Istituto intende assolvere questo delicato compito offrendo strumenti, occasioni e
percorsi che valorizzino e promuovano le capacità di relazione e di autonomia, ponendo
particolare attenzione alle situazioni di disagio e rispondendo a specifici bisogni, quali:
recupero della motivazione e sostegno.
2) Educare alla cittadinanza
Gli interventi in quest'area mirano a fornire la conoscenza delle regole e delle leggi che
disciplinano la convivenza civile. L’Istituto si propone di contribuire alla crescita dei ragazzi
sotto il profilo culturale e delle capacità relazionali per diventare poi cittadini di una società che
è in continua evoluzione, privilegiando la conoscenza dei diritti fondamentali dell’uomo, il
rispetto della persona, l’educazione alla pace, alla legalità, alla tutela della salute e
dell’ambiente.
3) Combattere ogni forma di esclusione
La scuola tende a far emergere le potenzialità di ogni individuo attraverso la rimozione degli
ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana anche dal punto di vista
professionale.
4) Garantire la preparazione generale e le competenze professionali specifiche dei vari
corsi.
La scuola mira a far acquisire titoli di studio e/o competenze certificabili attraverso la proposta
di un curricolo formativo integrato rivolto a giovani ed adulti, finalizzato al proseguimento negli
studi e/o all’inserimento nel mondo del lavoro.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Scelte curriculari
1. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO DI STUDI
Nuovo ordinamento
Il riordino degli Istituti Professionali
Il riordino degli Istituti Professionali è iniziato con le classi prime a.s. 2010/11. Con la riforma degli
Istituti professionali non è più prevista la qualifica al terzo anno con esame obbligatorio per
accedere al quarto anno, per cui si passa dalla classe terza alla classe quarta semplicemente con
gli scrutini finali, come per qualsiasi altra classe intermedia.
L’identità degli istituti professionali
Il riordino degli istituti professionali risponde all’esigenza di organizzare percorsi formativi
quinquennali, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio, fondati su una solida base di
istruzione generale e tecnico-professionale riferita a filiere produttive di rilevanza nazionale che a
livello locale possono assumere connotazioni specifiche.
I nuovi istituti professionali sono caratterizzati da un riferimento prioritario ai grandi settori in cui si
articola il sistema economico nazionale, contraddistinti da applicazioni tecnologiche e
organizzative che, in relazione alla filiera di riferimento, possono essere declinate in base alla
vocazione del territorio, ai progetti di sviluppo locale e ai relativi fabbisogni formativi.
L’integrazione con il territorio e il mondo produttivo non è solo un metodo di lavoro, è un fattore
imprescindibile per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa degli istituti professionali.
Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP)
Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale
e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A).
Esso è finalizzato a:
a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità
dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;
b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;
c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.
Nel secondo ciclo, gli studenti sono tenuti ad assolvere al diritto-dovere all’istruzione e alla
formazione sino al conseguimento di un titolo di studio di durata quinquennale o almeno di una
qualifica di durata triennale entro il diciottesimo anno di età.
I percorsi degli istituti professionali si caratterizzano per l’integrazione tra una solida base di
istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le
competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di
riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.
Nella progettazione dei percorsi assumono particolare importanza le metodologie che valorizzano,
a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite
aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro. Tali attività permettono di sperimentare una
pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare
l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in contesti operativi reali.
Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano
su metodologie laboratoriali che favoriscono l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure
funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da
sviluppare nel triennio.
Nel successivo triennio sarà possibile articolare ulteriormente gli indirizzi in opzioni per rispondere
alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Innovare l’organizzazione scolastica
Autonomia e flessibilità
Il rilancio dell’istruzione professionale si basa, sul piano organizzativo e analogamente
all’istruzione tecnica, su due strumenti, l’autonomia e la flessibilità, che consentono di declinare
l’offerta formativa per rispondere efficacemente alla molteplicità degli interessi e delle aspirazioni
dei giovani e alle esigenze del territorio, del mondo produttivo e delle professioni. Gli istituti
professionali possono utilizzare, quindi, nell’organizzazione didattica dei percorsi
1) la quota di autonomia del 20% dei curricoli, sia per potenziare gli insegnamenti
obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia
per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal
piano dell’offerta formativa;
2) gli spazi di flessibilità, intesi come possibilità di articolare le aree di indirizzo in opzioni,
per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi
espressi dal mondo del lavoro e delle professioni.
Gli spazi di flessibilità, invece, sono riservati esclusivamente alle aree di indirizzo; si possono
aggiungere alle quote di autonomia ed hanno un duplice ruolo:
- nel primo biennio e nel terzo anno, gli istituti professionali possono utilizzarli per una quota
dell’orario annuale delle lezioni non superiore rispettivamente al 25% per i primi due anni
e del 35% nel terzo anno per svolgere, sulla base delle scelte compiute dalle Regioni
nell’esercizio della loro competenza esclusiva in materia, una funzione integrativa e
complementare rispetto al sistema dell’istruzione e della formazione professionale;
- nel secondo biennio e nel quinto anno, gli istituti professionali possono utilizzarli,
rispettivamente, per una quota del 35% e del 40% dell’orario annuale delle lezioni per
articolare ulteriormente le aree di indirizzo, con l’obiettivo di corrispondere alle esigenze
del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro, anche in relazione a
particolari settori produttivi.
Le opzioni possono essere scelte nell’ambito di un elenco nazionale contenente anche
l’indicazione delle classi di concorso dei docenti che possono essere utilizzate per gli insegnamenti
ivi previsti. L’elenco nazionale è adottato con un apposito decreto del Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ed è
periodicamente aggiornato sulla base degli esiti del monitoraggio e della valutazione condotti a
livello nazionale.
Nel diploma rilasciato a conclusione degli esami di Stato sono certificate le competenze acquisite
dallo studente anche con riferimento alle eventuali opzioni seguite.
La flessibilità non può determinare comunque esuberi di personale, perciò va utilizzata nei limiti
delle dotazioni organiche assegnate.
Inoltre, per arricchire l’offerta formativa della scuola e disporre di competenze specialistiche non
presenti nell’istituto, le scuole possono stipulare contratti d’opera con esperti del mondo del lavoro
e delle professioni, che abbiano una specifica e documentata esperienza professionale maturata
nel settore di riferimento, nei limiti degli spazi di flessibilità previsti dal regolamento sul riordino
degli istituti professionali e delle risorse iscritte nel programma annuale di ciascuna istituzione
scolastica.
Il laboratorio come metodologia di apprendimento
Il laboratorio è concepito, nei nuovi ordinamenti dell’istruzione professionale, non solo come il
luogo nel quale gli studenti mettono in pratica quanto hanno appreso a livello teorico attraverso la
sperimentazione di protocolli standardizzati, tipici delle discipline scientifiche, ma soprattutto come
una metodologia didattica che coinvolge tutte le discipline, in quanto facilita la personalizzazione
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
del processo di insegnamento/apprendimento e consente agli studenti di acquisire il “sapere”
attraverso il “fare”, dando forza all’idea che la scuola è il posto in cui si “impara ad imparare” per
tutta la vita. Tutte le discipline possono, quindi, giovarsi di momenti laboratoriali, in quanto tutte le
aule possono diventare laboratori.
Il lavoro in laboratorio e le attività ad esso connesse sono particolarmente importanti perché
consentono di attivare processi didattici in cui gli allievi diventano protagonisti e superano
l’atteggiamento di passività e di estraneità che caratterizza spesso il loro atteggiamento di fronte
alle lezioni frontali. L’impianto generale dei nuovi ordinamenti richiede che l’attività laboratoriale
venga integrata nelle discipline sulla base di progetti didattici multidisciplinari orientati
all’acquisizione di competenze. I nuovi ordinamenti degli istituti professionali possono offrire,
quindi, occasioni per valorizzare i diversi stili cognitivi, in una rinnovata relazione tra discipline
teoriche ed attività di laboratorio che aiuti lo studente, attraverso un processo induttivo, a
connettere il sapere acquisito in contesti applicativi al sapere astratto basato su concetti generali e
riproducibile nella più ampia generalità dei contesti.
Il processo sistematico di acquisizione e di trasferimento di conoscenze/abilità/competenze che
caratterizza l’apprendimento dello studente può esprimersi, in modo individuale o collegiale, in
un’attività osservabile che si configuri come un risultato valutabile. Il laboratorio, quindi,
rappresenta la modalità trasversale che può caratterizzare tutta la didattica disciplinare e
interdisciplinare per promuovere nello studente una preparazione completa e capace di continuo
rinnovamento.
Oltre all’utilizzo delle diverse strumentazioni, delle potenzialità offerte dall’informatica e della
telematica, si può far ricorso alle simulazioni, alla creazione di oggetti complessi che richiedono
l’apporto sia di più studenti, sia di diverse discipline. In questo caso, l’attività di laboratorio si
intreccia con l’attività di progetto e diventa un’occasione particolarmente significativa per aiutare lo
studente a misurarsi con la realtà.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE
COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI:
“SERVIZI” e “INDUSTRIA E ARTIGIANATO”
Quadro orario
DISCIPLINE
ORE ANNUE
3
132
99
66
99
4
132
99
66
99
5°
anno
5
132
99
66
99
66
66
66
66
33
660
33
495
33
495
33
495
396
396
561
561
561
1089
1056
1056
1056
1056
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia)
Scienze motorie e sportive
Geografia generale ed economica
RC o attività alternative
Totale ore
Attività e insegnamenti
obbligatori di indirizzo
Totale complessivo ore
1° biennio
1
132
99
66
132
66
2
132
99
66
132
66
66
66
66
33
33
660
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2° biennio
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Settore servizi:
Indirizzo “Servizi socio-sanitari”
articolazione
“Servizi socio-sanitari”
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le
competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze sociosanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.
È in grado di:
partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione
con soggetti istituzionali e professionali;
rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee
strutture;
intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio
per attività di assistenza e di animazione sociale;
applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce
deboli;
interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della
vita quotidiana;
utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato
nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari” consegue i
risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di
competenze:
1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari
del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di
comunità.
2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la
fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.
3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti
idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.
4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle
persone.
5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.
6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della
persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità
della vita.
7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,
attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.
8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.
9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del
monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario
Primo biennio
Discipline
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienze umane e sociali
di cui in compresenza
Elementi di storia dell'arte
ed espressioni grafiche
di cui in compresenza
1
66
2
ORE ANNUE
Secondo biennio
5° anno
3
4
5
99**
99
99
99
132
132
132
132
165
165
99
99
99
66
66
561
561
66
132
132
66*
66
33*
Educazione musicale
66
di cui in compresenza
Metodologie operative
Seconda lingua straniera
Igiene e cultura medicosanitaria
Psicologia generale ed
applicata
Diritto e legislazione sociosanitaria
Tecnica amministrativa ed
economia sociale
Ore totali
di cui in compresenza
33*
66**
66
66**
66
396
396
561
132*
* L'attività didattica di laboratorio caratterizza l'area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore
indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti
tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di
compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
Indirizzo “Servizi socio-sanitari”
articolazione
“Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, odontotecnico”
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,
odontotecnico” possiede le competenze necessarie per predisporre, nel laboratorio odontotecnico,
nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da
professionisti sanitari abilitati.
È in grado di:
applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per
rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo;
osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della
professione;
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti;
aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme
giuridiche e sanitarie che regolano il settore.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di
apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di
competenze:
1. Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisoria,
fissa e mobile;
2. Applicare le conoscenze di anatomia dell’apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di
chimica per la realizzazione di un manufatto protesico.
3. Eseguire tutte le lavorazione del gesso sviluppando le impronte e collocare i relativi
modelli sui dispositivi di registrazione occlusale.
4. Correlare lo spazio reale con la relativa rappresentazione grafica e convertire la
rappresentazione grafica bidimensionale in un modello a tre dimensioni.
5. Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le protesi.
6. Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igiene e sicurezza del
lavoro e di prevenzione degli infortuni.
7. Interagire con lo specialista odontoiatra.
8. Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche nel
rispetto della vigente normativa.
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario
Discipline
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Anatomia Fisiologia Igiene
Gnatologia
Rappresentazione e Modellazione
odontotecnica
di cui in compresenza
Diritto e pratica commerciale,
Legislazione socio-sanitaria
Esercitazioni di laboratorio di
odontotecnica
Scienze dei materiali dentali e
laboratorio
di cui in compresenza
Ore totali
di cui in compresenza
Primo biennio
1
2
66
66
66
66
66
66
ORE ANNUE
Secondo biennio
3
4
66
66
66
66
5° anno
5
132
132
132*
132*
99
66
132**
396
132**
396
231**
231**
264**
132
132
132
66*
561
66*
561
66*
561
198*
198*
66*
* L'attività didattica di laboratorio caratterizza l'area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore
indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti
tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di
compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Settore Industria e Artigianato
Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e
manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi,
impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali
(elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in
relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità
del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti
e sulla salvaguardia dell’ambiente;
osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione
degli interventi;
organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue,
relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo
presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;
gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;
reperire e interpretare documentazione tecnica;
assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei
dispositivi;
agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi
autonome responsabilità;
segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”
consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’allegato A), di seguito descritti in
termini di competenze.
1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche.
3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo
di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto
delle modalità e delle procedure stabilite.
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni
dei sistemi e degli impianti .
6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte,
collaborando alla fase di collaudo e installazione .
7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.
Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in
coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. In classe terza sono
previste due OPZIONI
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
Opzione “Manutenzione mezzi di trasporto”
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire,
organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a
piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica,
termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle
specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;
osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;
organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle
macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei
servizi che li coinvolgono;
gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;
reperire e interpretare documentazione tecnica;
assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;
agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità;
segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Manutenzione mezzi di trasporto” specializza e integra le
conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del
territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti inerenti i
mezzi di trasporto di interesse, terrestri, aerei o navali, e relativi servizi tecnici.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” - opzione “Manutenzione mezzi
di trasporto”” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito descritti in termini di
competenze.
1. Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di trasporto.
2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.
3. Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta funzionalità del mezzo di trasporto e delle relative
parti, di cui cura la manutenzione nel contesto d’uso.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella
sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti relativi al
mezzo di trasporto.
6. Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte del mezzo di trasporto e degli impianti relativi, collaborando alle fasi di
installazione, collaudo ed assistenza tecnica degli utenti.
7. Agire nel sistema di qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi
efficaci ed economicamente correlati alle richieste.
Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Mezzi di trasporto”, sono sviluppate e integrate in
coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
Opzione “Manutenzione mezzi di trasporto”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario
primo biennio
DISCIPLINE
1^
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
Scienze integrate (Fisica)
di cui in compresenza
Scienze integrate (Chimica)
di cui in compresenza
Tecnologie dell’Informazione e della
Comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
ORE ANNUE
secondo biennio
2^
99
99
66
66
3^
4^
quinto
anno
5^
132**
99**
99**
165
165
132
165
132
99
99
561
165
561
231
561
198*
66*
66*
66
66
99**
99**
OPZIONE “MEZZI DI TRASPORTO”
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Tecnologie meccaniche e applicazioni
Tecnologie elettriche- elettroniche e
applicazioni
Tecnologie e tecniche di diagnostica e
manutenzione dei mezzi di trasporto
Ore totali
di cui in compresenza
396
396
132*
396*
* l’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco
sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni
scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo
biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
Opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire,
organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a
piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica,
termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle
specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente.
osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi.
organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle
macchine, e per la dismissione dei dispositivi.
utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei
servizi che li coinvolgono.
gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento.
reperire e interpretare documentazione tecnica.
assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi.
agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità.
segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche.
operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
L’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili” afferisce all’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”.
Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili” specializza e
integra le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze
del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti elettrici,
elettromeccanici, termici, industriali e civili, e relativi servizi tecnici.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”, opzione “Apparati, impianti e
servizi tecnici industriali” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito descritti in termini
di competenze.
1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili.
2. Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza.
3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e
sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione, nel contesto industriale e civile.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella
sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni degli apparati e impianti industriali e civili
di interesse.
6. Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte degli apparati e impianti industriali e civili, collaborando alle fasi di
installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi servizi tecnici.
7. Agire nel sistema di qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficienti ed efficaci.
Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili ”,
sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
Opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario
Ore annue
DISCIPLINE
Tecnologie e tecniche di
rappresentazione grafica
Scienze integrate (Fisica)
di cui in compresenza
Scienze integrate (Chimica)
di cui in compresenza
Tecnologie dell’Informazione e
della Comunicazione
Laboratori tecnologici ed
esercitazioni
primo biennio
1^
2^
99
99
66
secondo biennio
3^
4^
quinto
anno
5^
66
66*
66*
66
66
99**
99**
Opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”
Laboratori tecnologici ed
esercitazioni
Tecnologie meccaniche e
applicazioni
Tecnologie elettriche elettroniche, dell’automazione e
applicazioni
Tecnologie e tecniche di
installazione e di manutenzione
di apparati e impianti civili e
industriali
Ore totali
di cui in compresenza
396
396
132*
132**
99**
99**
165
132
132
165
165
99
99
165
231
561
561
198*
561
396*
* l’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco
sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni
scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo
biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
I CORSI SERALI
CORSO SERALE
INDIRIZZO SERVIZI SOCIO SANITARI
PREMESSA
L’educazione e la formazione in età adulta, pienamente rientranti nel concetto pedagogico del “Life
Long Learning” (che vede un soggetto impegnarsi lungo tutto l’arco della propria esperienza
lavorativa e relazionale per il rinnovo continuo delle proprie conoscenze, capacità e competenze),
possono essere elementi concretamente propulsori della continua, progressiva crescita personale,
culturale sociale ed economica di ciascun cittadino. L’Istituto offre l’opportunità a persone che
hanno, magari da diverso tempo abbandonato il regolare percorso formativo, di rientrare nel
sistema dell’istruzione ed acquisire un diploma. L’Istituto propone la strutturazione di percorsi
personalizzati che, in modo mirato, partono opportunamente e strategicamente dall’esperienza
lavorativa e dal vissuto in genere di ciascun iscritto, in un contesto scuola che è fortemente
impegnato a relazionarsi con i nuovi tempi e le nuove esigenze, soprattutto con le direttive attuali
dell’Europa. Il piano educativo personalizzato tiene conto dei crediti formativi in possesso dello
studente (titoli di studio, esperienze di lavoro, attestati di corsi, superamento di esami di idoneità in
itinere, ecc.) per l’inserimento nella classe più adatta (dalla prima alla quinta), rendendo in tal
modo possibile la riduzione del numero degli anni necessari per conseguire il diploma. Per far
fronte alle numerose richieste di un orario che possa venire incontro alle concrete esigenze
dell’utenza, non tralasciando il fatto stesso che numerosi iscritti sono spesso impegnati in turni
lavorativi tardo-serali e notturni presso strutture ospedaliere e socio-sanitarie, l’IPSIA “G. Ceconi”
(a differenza di altri istituti operanti sul territorio) ha definito una fascia oraria che prevede l’inizio
delle lezioni alle h.16,30 e la loro conclusione alle h.21,30. Inoltre, i corsi serali si basano sul
principio della flessibilità, in modo da tenere in considerazione la difficoltà degli iscritti, a volte
considerevole, di essere sempre presenti alle lezioni; ciò non toglie che la presenza assidua e
costante in aula resti un aspetto di primaria importanza per l’apprendimento, sgravando lo studente
da inopportuni compiti aggiuntivi da svolgere a domicilio.
DESTINATARI
Soggetti che abbiano compiuto il 18 anno di età, lavoratori e non.
IL CORSO SERALE NEL DETTAGLIO
Sulla base della vigente normativa e considerando l’entrata in vigore del riordino degli istituti
professionali a partire dalle classi prime dell’a.s. 2010.11, il normale percorso risulta abbreviato
grazie ai crediti riconosciuti allo studente per il suo precedente percorso scolastico e/o di eventuali
corsi frequentati nell’ambito della propria professione o in altri contesti (IAL, ENAIP, Università
della Liberetà ecc). La circolare ministeriale n. 36 del 10.04.2014 in attuazione del DPR 263/12 art.
4 comma 1 lett.b, prevede il nuovo prospetto dei quadro orario, cui deve attenersi il corso serale
indirizzo socio sanitario.
Allo scopo di acquisire in tempo utile la documentazione necessaria per il riconoscimento dei
crediti da parte dell’apposita commissione e il successivo inserimento nella classe ritenuta più
idonea ad ogni studente, all’atto dell’iscrizione la segreteria didattica consegnerà ad ogni studente
un modulo contenete tutte le informazioni utili al reperimento della documentazione stessa, che
dovrà essere prodotta tempestivamente.
Sulla base dei crediti presentati, ogni studente che si iscrive per la prima volta potrà essere inserito
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
nella classe di competenza.
Le prime quattro settimane dell’inizio dell’anno scolastico costituiscono la fase di accoglienza,
durante la quale saranno somministrate prove di ingresso ai nuovi studenti con lo scopo di
determinarne i vari livelli di preparazione nelle singole discipline. Successivamente, sulla base dei
dati emersi, saranno predisposti i primi moduli di recupero dei prerequisiti necessari al
proseguimento del percorso.
In tale fase, l’orario delle lezioni sarà articolato in moduli base e moduli di recupero, e gli studenti
potranno essere aggregati in gruppi anche interclasse in base alle effettive necessità di recupero
individuale del singolo studente.
Le ore di riallineamento per il recupero crediti, in base al percorso personale dello studente,
potranno svolgersi o in orario curricolare o extracurricolare (ad esempio ore 15.00-16.30, prima
dell’inizio delle lezioni o il sabato mattina). Successivamente i percorsi annuali avranno la
scansione oraria del prospetto riportato, ferma restando nel corso di tutto l’anno l’attivazione di
moduli di recupero da svolgersi nei tempi e con le modalità suddette in base alle effettiva necessità
emergenti.
Gli alunni sono scrutinati al termine dell’anno scolastico nelle materie per le quali non presentano
credito. La programmazione disciplinare è organizzata in modo tale da privilegiare il recupero dei
debiti formativi (considerati non tali da precludere il percorso della classe in cui gli allievi sono
iscritti) nel corso del Primo Quadrimestre assieme ai contenuti fondamentali dell’anno in corso; il
secondo Quadrimestre si focalizza sul completamento delle competenze relative alla classe
regolarmente frequentata.
Per quanto attiene agli eventuali moduli da recuperare, gli alunni sono valutati con prove
documentate (per esempio con prove strutturate di fine modulo).
Nel mese di agosto/settembre, gli studenti per i quali è stato progettato un percorso abbreviato in
base ai crediti e potenzialità di apprendimento, sostengono gli esami di idoneità per la classe
immediatamente superiore a quella successiva alla classe da lui frequentata (es. allievi interni
promossi con scrutinio finale alla classe quarta possono fare richiesta di esami di idoneità alla
classe quinta.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
PROSPETTO QUADRO ORARIO
Corso serale indirizzo "servizi socio-sanitari" Quadro orario
ORE ANNUE
1° biennio
1
2
99
99
66
66
0
99
99
99
66
0
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (Scienze della
Terra e Biologia)
99
RC o attività alternative
0
Scienze integrate (Fisica)
66
Scienze integrate (Chimica)
Scienze umane e sociali
99
di cui in compresenza*
33
Elementi di storia dell'arte ed
espressioni grafiche
di cui in compresenza*
Educazione musicale
di cui in compresenza*
Metodologie operative**
Seconda lingua straniera
Igiene e cultura medico-sanitaria
Psicologia generale ed applicata
Diritto e legislazione sociosanitaria
Tecnica amministrativa ed
economia sociale
Ore totali
0
33
2° biennio
3
4
99
99
66
66
66
66
99
99
5°
anno
5
99
66
66
99
0
33
33
66
99
33
66
33
0
66
33
99
66
66
726
792
Compresenza*
insegnamento affidato al docente
tecnico-pratico**
21 di 62
66
66
99
99
66
99
132
66
99
99
66
66
66
726
66
792
66
759
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
4. I PERCORSI INDIVIDUALIZZATI
AREA DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
PIANO DI INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITA’
Le norme della legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate 104/92 enunciano, in modo inequivocabile, il diritto all’integrazione scolastica di tutti i
minori in situazione di handicap e si riferiscono, specificamente, al diritto all’istruzione (art. 12), agli
strumenti per l’integrazione, che devono essere messi a disposizione in maniera coordinata dalla
scuola, dagli enti locali e dalle ASL, alle modalità di attuazione dell’integrazione (art. 14).
L’integrazione è considerata, all’interno di questa legge, sotto quattro aspetti differenti:
• scolastica
• nella formazione professionale
• lavorativa
• sociale
La legge contiene inoltre altri diritti:
• diritto alla mobilità
• diritto alle agevolazioni
• diritto alla partecipazione e gestione dei servizi
A partire dall’iscrizione, l’Istituto garantisce:
> continuità educativa e didattica fra scuola media e scuola superiore:
o incontri con la famiglia per la presentazione del corso, dell’offerta formativa e per il
reperimento di informazioni utili all’accoglienza dell’allievo;
o incontri con i docenti delle scuole medie per favorire il raccordo educativo - didattico;
o stesura mirata del progetto di vita e del progetto di deroga per l’allievo, in cui si richiede
l’affiancamento di un insegnante di sostegno.
> integrazione all’interno della classe attraverso:
o attività e lavoro di gruppo
o attività di progetto
o responsabilizzazione e coinvolgimento del gruppo classe: l’allievo diversamente abile visto
come risorsa per il gruppo.
Le attività di progetto per l’integrazione scolastica nell’a.s. 2012/2013 sono le seguenti:
o sport integrato
o vela integrata
o alternanza scuola - lavoro
> incontri tra i docenti del Consiglio di Classe e i genitori con l’équipe multidisciplinare del
territorio per l’analisi della situazione di partenza dell’allievo e, in corso d’anno scolastico,
del suo andamento educativo - didattico.
La legge fissa anche le strategie per il successo formativo delle persone handicappate avvalendosi
del Gruppo di Lavoro Insegnanti di Sostegno (GLIS) e dell’Equipe Multidisciplinare.
Presso l’Istituto è quindi operativo il GLIS composto da:
• i docenti di sostegno dell’Istituto;
• 2 docenti curriculari;
• 2 rappresentanti dei genitori;
• 2 rappresentanti di allievi diversamente abili;
• una Psicologa e un’ Assistente Sociale come rappresentanti dei Servizi Sociali.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
I compiti del GLIS sono:
• consentire un proficuo confronto fra tutte le componenti che, a vari livelli, operano per la piena
integrazione degli alunni diversamente abili;
• in maniera specifica, consentire ai genitori di esprimere i propri giudizi, le opinioni, oppure
avanzare istanze relativamente alle strategie educativo – didattiche elaborate dalla scuola per
gli alunni diversamente abili;
• monitorare costantemente la situazione relativa all’integrazione degli alunni diversamente abili;
• elaborare proposte da avanzare ai competenti organi scolastici e agli Enti locali, curando la
collaborazione e il raccordo con altre agenzie educative, socio sanitarie, enti pubblici, privati,
famiglia e personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti Locali;
2. avanzare proposte ed elaborare progetti volti a favorire il pieno sviluppo di tutte le potenzialità
degli alunni diversamente abili;
3. avanzare eventuali richieste per l’acquisto di materiali e sussidi indispensabili alle varie attività
didattiche.
L’equipe multidisciplinare è costituita da:
• medico specialista della patologia segnalata
• neuropsichiatria infantile
• terapista della riabilitazione
• altri operatori
Gli strumenti operativi fondamentali sono:
• la diagnosi funzionale
• il profilo dinamico - funzionale (P.D.F.)
• il piano educativo individualizzato (P.E.I.)
•
Diagnosi funzionale
Rappresenta la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico
dell’alunno in situazione di handicap che viene racchiusa in un documento curato dall’Equipe
Multidisciplinare.
Per la sua stesura vengono acquisiti elementi clinici ed elementi psicosociali.
5. Elementi clinici - Si acquisiscono tramite visita medica diretta accompagnata da una eventuale
documentazione preesistente.
6. Elementi psicosociali - Si acquisiscono attraverso apposita relazione in cui verranno riportati,
tra l’altro, i dati anagrafici e quelli relativi alle caratteristiche del nucleo familiare.
Articolazione della diagnosi funzionale
−
Anamnesi fisiologica e patologica prossima e remota delle soggetto.
−
Diagnosi clinica: fa riferimento all’eziologia ed esprime le conseguenze funzionali
dell’infermità indicando la previsione dell’evoluzione naturale.
Finalità
Sono rivolte al recupero del soggetto in situazione di handicap e devono tener conto delle
potenzialità registrabili sotto i seguenti aspetti:
·cognitivo: livello di sviluppo raggiunto e capacità di integrazione delle competenze;
·affettivo - relazionale: livello di autostima e rapporto con gli altri;
·linguistico: comprensione, produzione e linguaggi alternativi;
·sensoriale: tipo e grado di deficit con particolare riferimento alla vista, all’udito, al tatto;
·motorio - prassico: motricità globale e fine;
·neuropsicologico: memoria, attenzione e organizzazione spazio – temporale;
·dell’autonomia personale e sociale.
23 di 62
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Profilo dinamico – funzionale (P.D.F.)
E’ un documento che viene redatto successivamente alla diagnosi funzionale. Dopo un primo
periodo di inserimento scolastico indica il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno in situazione di
handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi lunghi (due anni).
Partecipano alla sua stesura i seguenti soggetti:
− L’Equipe Multidisciplinare che ha redatto la diagnosi funzionale;
− gli insegnanti curriculari e di sostegno, che riferiscono sulla base della diretta osservazione,
ovvero in base all’esperienza maturata in situazioni analoghe;
− la famiglia o gli esercenti la patria potestà dell’alunno.
Il P.D.F. descrive in modo analitico i possibili livelli di risposta dell’alunno riferiti alle relazioni in atto
e a quelle programmabili. Riporta le potenzialità esprimibili in relazione al livello di sviluppo
raggiunto su più piani:
• cognitivo;
• affettivo – relazionale;
• comunicazionale;
• linguistico;
• sensoriale;
• motorio – prassico;
• neuropsicologico;
• dell’autonomia;
• dell’apprendimento.
•
Piano educativo individuale (P.E.I.)
E’ il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro
predisposti per l’alunno.
Partecipano alla sua stesura i seguenti soggetti:
• Operatori sanitari individuati dalle ASL;
• personale insegnante, curriculare e di sostegno e, se presente, l’operatore
psicopedagogico;
• la famiglia o gli esercenti la patria potestà dell’alunno.
Sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico - funzionale, in esso vi
trovano posto gli interventi educativi, sanitari, sociali, integrati tra di loro che devono essere
correlati alla disabilità dell’alunno, alle sue conseguenti difficoltà e alle potenzialità disponibili.
Finalità
Piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e integrazione scolastica dell’alunno in
situazione di handicap.
Per ciò che riguarda il PEI sono necessarie alcune importanti considerazioni. Esistono tre tipologie
di PEI:
•
•
•
PEI con obiettivi didattici riconducibili alla programmazione della classe;
PEI con obiettivi didattici riconducibili agli obiettivi minimi della programmazione di classe;
PEI con obiettivi didattici marcatamente inferiori rispetto alla programmazione della classe e
non riconducibili ai programmi ministeriali (PED).
Nei primi due casi il documento individua obiettivi, metodologie, attività e strategie da adottare,
nel rispetto delle specificità individuali, in cui viene tracciato il percorso didattico - educativo
finalizzato ad aiutare l’alunno ad esprimere al meglio le proprie potenzialità. E’ finalizzato:
1. al conseguimento del diploma;
2. all’inserimento nel mondo del lavoro;
24 di 62
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
3. a permettere un eventuale percorso formativo presso una facoltà universitaria;
4. al riconoscimento delle risorse educative della famiglia, con la quale la scuola si impegna a
svolgere un ruolo di fattiva collaborazione;
5. al reperimento delle opportunità esistenti nell’ambiente.
Nell’ultimo caso l’obiettivo prioritario è quello di favorire l’autonomia, la socializzazione e
l’apprendimento dei contenuti disciplinari minimi utili per la vita o di particolare interesse per
l’allievo; inoltre l’attività educativa - didattica è finalizzata all’ottenimento di un attestato o una
certificazione che valida le competenze e/o le abilità acquisite, sulla base del raggiungimento
degli obiettivi differenziati personalizzati.
Tale attestazione può costituire, in particolare quando il piano educativo personalizzato preveda
esperienze di orientamento, di tirocinio, di stage, di inserimento lavorativo, un credito formativo
spendibile nella frequenza di corsi di formazione professionale nell'ambito delle intese con le
Regioni e gli Enti locali. Può essere, altresì, spendibile per un eventuale inserimento lavorativo
delle persone disabili presso enti pubblici, aziende, cooperative private. Non consente, però,
l’iscrizione presso una facoltà universitaria.
Compito del Consiglio di Classe è quello di valutare i risultati dell'apprendimento, con l'attribuzione
di voti, relativi unicamente allo svolgimento del citato piano educativo individualizzato e non ai
programmi ministeriali. Tali voti hanno, pertanto, valore legale solo ai fini della prosecuzione degli
studi per il perseguimento degli obiettivi del piano educativo individualizzato. I predetti alunni
possono, di conseguenza, essere ammessi alla frequenza dell'anno successivo o dichiarati
ripetenti (accade molto di rado).
In calce alla pagella degli alunni medesimi, deve essere apposta l’annotazione secondo la quale la
votazione è riferita al P.E.I e non ai programmi ministeriali e che viene adottata ai sensi dell'art.14
della Ordinanza Ministeriale 21 maggio 2001, n. 90.
Gli alunni valutati in modo differenziato come sopra possono tuttavia sostenere l’Esame di Stato
sulla base di prove differenziate coerenti con il percorso svolto e finalizzate solo al rilascio
dell’attestazione di cui all’art.13 del Regolamento (vedasi quanto previsto dall’art.17, comma 4,
dell’O.M. n.29/2001).
In caso di ripetenza, il Consiglio di Classe riduce ulteriormente gli obiettivi didattici del piano
educativo individualizzato.
Qualora, invece, durante il percorso scolastico vengano accertati livelli di apprendimento
corrispondenti agli obiettivi previsti dai programmi ministeriali, il Consiglio di Classe delibera in
conformità dei precedenti artt. 12 e 13, senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline
dell’anno o degli anni precedenti, tenuto conto che il Consiglio medesimo possiede già tutti gli
elementi di valutazione.
Il PEI deve essere convalidato anche dalla struttura sanitaria che segue lo studente e il Dirigente
Scolastico (insieme al Consiglio di Classe) deve informare e precisare ai familiari se il PEI
elaborato è riconducibile o non è riconducibile alla programmazione della classe.
La famiglia deve essere ben consapevole del tipo di PEI proposto, poiché dovrà approvarlo o
eventualmente non approvarlo e decidere nei casi estremi un cambiamento di Istituto.
In definitiva se un Consiglio di Classe intende adottare la valutazione differenziata di cui sopra,
deve darne immediata notizia alla famiglia fissandole un termine per manifestare un formale
assenso, in mancanza del quale la modalità valutativa proposta si intende accettata.
In caso di diniego espresso, l’alunno non può essere considerato in situazione di handicap ai soli
fini della valutazione, che viene effettuata ai sensi dei precedenti artt. 12 e 13.
Infine si rammenta che i Docenti di Sostegno, a norma dell’art. 315, comma quinto, del D.Lvo
n.297/1994, fanno parte del Consiglio di Classe e partecipano, pertanto, a pieno titolo alle
operazioni di valutazione, con diritto di voto per tutti gli alunni della classe.
Anche per questo motivo essi vengono considerati e si presentano come Docenti di Sostegno ma
al tempo stesso “Insegnanti della Classe” perché, anche se nominati a supporto dell’alunno
certificato, essi si pongono a disposizione di tutti gli allievi della classe e non “in esclusiva” del
soggetto disabile. Ciò costituisce un valore aggiunto per l’intero gruppo e, al tempo stesso,
favorisce l’integrazione dello studente disabile con il resto della classe.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Durante l’anno scolastico l’Istituto propone attività di stage formativo presso aziende e strutture
pubbliche o private:
• in presenza di allievo con disabilità lieve il Consiglio di Classe, compresi il tutor
della classe ed il docente di sostegno, provvede ad organizzare l’attività di stage
all’allievo (programmazione semplificata);
• in presenza di soggetti con disabilità non lieve (programmazione differenziata), il
Consiglio di Classe valuta il singolo caso in relazione alle specifiche del PED.
Orientamento post - scolastico e inserimento lavorativo
Per quanto riguarda l’integrazione scuola - lavoro gli obiettivi generali sono:
2. informare e orientare l’allievo riguardo al proprio futuro professionale;
3. far acquisire conoscenze in merito alle fonti di informazione presenti sul territorio funzionali alla
ricerca di un impiego;
4. far acquisire conoscenze in merito alle tecniche di ricerca attiva del lavoro;
5. far acquisire consapevolezza in merito alle opportunità formative offerte dal territorio;
6. aiutare a definire il proprio settore o i propri settori d’interesse formativo e professionale;
7. aiutare a definire le conoscenze e le capacità utili da sviluppare per un eventuale inserimento
in un percorso formativo e professionale.
Per gli allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA):
La Legge 08 ottobre 2010 n° 170 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico” (GU n°
244 del 18/10/2010 riconosce all’Art. 1 “…la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia
quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in
presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit
sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita
quotidiana”.
La scuola si attiva con una didattica personalizzata, definendo percorsi e verifiche, applicando gli
strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame
conclusivo dei cicli, tengono conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni.
AREA DEGLI STUDENTI STRANIERI
Pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza e di inserimento degli
alunni migranti.
Negli ultimi anni il numero di alunni stranieri che si iscrive al nostro Istituto è molto aumentato e le
statistiche affermano che il fenomeno non registrerà, negli anni a venire, inversioni di tendenza.
Nella consapevolezza che diventa ormai indispensabile la promozione e la progettazione di
percorsi che coinvolgano le intere classi al fine di attuare un’educazione interculturale che
accomuni gli allievi e gli operatori scolastici, abbiamo comunque ritenuto opportuno partire con uno
strumento che, mentre aiuti i ragazzi stranieri e le loro famiglie a comprendere la complessa realtà
della scuola superiori per meglio inserirsi in essa, serva anche a docenti e personale
amministrativo ad orientarsi tra normativa e accoglienza.
Soggetti e strumenti dell’accoglienza e dell’inserimento.
La Commissione accoglienza:
Il DPR 31/8/99 n.394 all’art. 45 attribuisce al Collegio dei Docenti numerosi compiti deliberativi e di
proposta in merito all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri. Per sostenere questi compiti è
utile istituire la Commissione Accoglienza, come gruppo di lavoro e articolazione del collegio.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
COMPONENTI
Dirigente Scolastico o un suo
delegato;
Figura strumentale;
Insegnanti
interessati
(almeno tre; è opportuna la
presenza di un insegnante di
lingua straniera, di un docente di
materie scientifiche e di uno di
materie tecniche).
La Figura strumentale
•
•
•
•
•
•
•
COMPITI
Stende e aggiorna il Protocollo di Accoglienza;
Fa applicare la normativa e il Protocollo di
Accoglienza;
Propone i criteri di assegnazione alle classi e di
inserimento degli alunni stranieri;
Sentito il D.S, ha compiti decisionali in merito
all’assegnazione alle classi;
Individua e propone percorsi formativi ai docenti;
Struttura e organizza, sulla base delle indicazioni
dei docenti, laboratori di alfabetizzazione;
Si incontra periodicamente per attività di
coordinamento, progettazione e verifica;
Cura i rapporti con il territorio;
Raccoglie e divulga materiale informativo,
didattico e culturale.
funzioni:
Coordina la Commissione accoglienza
Accoglie il nuovo alunno e con la Commissione ne cura l’inserimento in classe
Affianca gli insegnanti di classe e i mediatori per accompagnare il successivo percorso
scolastico
Su richiesta, partecipa ai consigli di classe
Informa i colleghi sulle iniziative promosse dalla Commissione
E’ il punto di riferimento per il D.S., la segreteria, i docenti, gli allievi
Mantiene i rapporti con il territorio e le famiglie straniere
Il Protocollo di accoglienza
Il protocollo di accoglienza è uno strumento che viene approvato ogni anno dal Collegio dei
Docenti ed inserito nel P.O.F. dell’Istituto. Contiene criteri, principi, indicazioni riguardo l’iscrizione
e l’inserimento degli alunni stranieri, definisce compiti e ruoli dei vari operatori scolastici,
delineando così le modalità per una serena e proficua accoglienza .
Il protocollo si propone di:
• Favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni
• Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture al fine di prevenire fenomeni
di dispersione scolastica
• Sostenere gli alunni neoarrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto
• Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni
migranti
• Indicare termini e modalità per la predisposizione, da parte dei Consigli di classe, dei
percorsi individualizzati previsti dalla normativa
In questo protocollo, vengono descritte le procedure previste dall’Istituto per l’accoglienza e
l’inserimento degli alunni stranieri, divise nei seguenti aspetti :
a) Amministrativo – burocratico ( iscrizione )
b) Comunicativo – relazionale ( prima conoscenza )
c) Educativo – didattico ( assegnazione alla classe, accoglienza, percorsi individualizzati )
d) Sociale ( rapporti con il territorio )
a) Amministrativo – burocratico (iscrizione)
La Segreteria didattica rappresenta il primo contatto diretto che l’alunno e i genitori hanno con
l’ambiente scolastico e riveste quindi un ruolo quindi particolarmente importante e delicato.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
In particolare:
• Raccoglie i primi dati anagrafici (secondo le nuove norme indicate nelle Linee guida del
Ministero) e sanitari (in assenza di un documento attestante le vaccinazioni eseguite
segnala l’alunno ai Servizi sanitari)
• Fornisce ai genitori degli alunni stranieri le prime informazioni relative all’organizzazione
scolastica (orari, insegnamento della religione cattolica …)
• Sentito il parere del D.S., attua un’iscrizione con riserva
• Sospende temporaneamente l’acquisto e/o la distribuzione dei libri di testo riservando le
indicazioni ai docenti che accoglieranno il nuovo iscritto
• Avvisa tempestivamente la Commissione accoglienza perché si possano organizzare le
fasi successive
b) Comunicativo e relazionale (prima conoscenza)
E’ il momento immediatamente successivo all’iscrizione, durante il quale vengono acquisite tutte le
informazioni necessarie per un proficuo inserimento nella nuova realtà scolastica. E’ possibile
avvalersi anche di mediatori linguistici che garantiscano la correttezza e la chiarezza del dialogo .
Referente
La figura strumentale
Mediatori linguistici
Compiti
Colloquio con l’alunno e, se possibile, con i genitori al fine di
raccogliere informazioni dettagliate e precise sulla sua storia
personale e scolastica
c) Educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, percorsi individualizzati)
Una volta raccolti tutti i dati biografici e scolastici necessari, è possibile passare all’accoglienza,
all’inserimento in classe secondo una programmazione individualizzata.
Rilevazione delle abilità e competenze : è prevista la somministrazione di prove dalle quali
possano emergere indicazione sui percorsi da attivare e sulla classe di inserimento . In particolare
per le competenze linguistiche si fa riferimento al Quadro Comune Europeo 2001.
In accordo con quanto affermato dalla Circ. n. 205 del 26/7/90 “ … le prove, soprattutto per quanto
concerne il livello di conoscenza della lingua italiana, risultano opportune, piuttosto che in funzione
selettiva, ai fini della programmazione mirata delle attività didattiche …”
La valutazione finale non si riferirà solo ai risultati delle singole prove, ma terrà conto delle
informazioni raccolte complessivamente.
Assegnazione alla classe : l’inserimento di ogni alunno avviene secondo le indicazioni della
normativa vigente art. 45 del DPR 31.08.99 n. 394 .
Attività di integrazione linguistica : l’insegnamento della lingua italiana è condotto dentro e fuori
la classe, in orario curricolare e/o extracurricolare, mediante attività linguistica differenziata a
seconda del grado di conoscenza dell’italiano e il conseguente inserimento dell’alunno nei vari
laboratori di L2 attivati dall’Istituto
Percorsi individualizzati : vengono individuate modalità di semplificazione o facilitazione
linguistiche per ogni materia. E’ opportuno fare riferimento ai contenuti minimi in tutte le discipline
(già fissati nelle riunioni di dipartimento) . Non si tratta di differenziare i percorsi, ma di facilitarli
sotto l’aspetto linguistico secondo varie strategie e prevedendo tempi diversi per il raggiungimento
delle competenze dal momento che, mentre la lingua della comunicazione quotidiana viene
acquisita in pochi mesi, la lingua dello studio ha tempi di apprendimento di 4/5 anni.
d) Sociale ( rapporti con il territorio )
Per promuovere la piena integrazione, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della
collaborazione con servizi e amministrazioni locali allo scopo di reperire risorse umane e
finanziarie.
Attualmente l’Istituto collabora con i seguenti enti ed associazioni :
- Struttura stabile per gli immigrati – Regione FVG
- CE.S.I. (Centro Solidarietà Immigrati )
- CeVI (Centro di volontariato internazionale per la cooperazione allo sviluppo)
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
-
Mediatori linguistici – culturali ( presso le associazioni di riferimento )
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO - DIDATTICA
COLLEGIO DEI DOCENTI
Elabora e formula il Piano dell’Offerta Formativa
Approva il piano generale delle attività
CONSIGLI
DI CLASSE
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
ricercano e sviluppano:
modalità di apprendimento motivanti e
priorità formative, sia per classi parallele
(orizzontale), che per corso (verticale).
analizzano e approvano:
obiettivi trasversali, progettazioni
didattiche interdisciplinari piani di
lavoro individuali, valutano i livelli
raggiunti da ciascun allievo.
1. OBIETTIVI EDUCATIVO – FORMATIVI
La scuola educa alla cultura della pace, della non violenza, potenziando la capacità di riconoscere
i propri ed altrui valori, nel rispetto delle differenze, nell’ottica dei seguenti obiettivi educativi :
6. Promuovere lo sviluppo di un’educazione basata sui valori della solidarietà, della tolleranza
7. Condurre gli studenti a collaborare e confrontarsi con gli altri; a intervenire nel dibattito
scolastico al momento opportuno ed in modo pertinente, anche attraverso proposte e
contributi derivanti dall’esperienza personale;
8. Favorire negli studenti l’acquisizione di un metodo di studio autonomo, efficace e razionale,
che stimoli gli alunni ad essere attenti durante le lezioni, a prendere appunti, a rispettare i
termini di consegna dei compiti assegnati.
9. Sviluppare le capacità critiche indispensabili per operare scelte consapevoli e mettere in
atto comportamenti responsabili;
L’Istituto si propone di prevenire l’abbandono scolastico e la dispersione orientando e motivando
gli studenti al fine del raggiungimento del successo scolastico e formativo.
Gli ambiti prioritari di raccordo tra l’istruzione professionale, la formazione professionale e le attività
di apprendistato sono:
• nodo legato all'obbligo formativo attraverso azioni di orientamento, percorsi specifici di
governo in entrata e uscita dalla formazione
• nodo dell’apprendistato (attività di formazione per giovani occupati che non coincide con il
semplice addestramento professionale, ma rappresenta una occasione per restare in
formazione o rientrarvi – vedi Reg. Aut. Artt. 4-5-6)
30 di 62
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
•
nodo della formazione curricolare integrata (affrontata anche attraverso un sistema di
partenariato con altri luoghi di formazione/istruzione, e in particolare la F.P., gli Enti Locali,
l’imprenditoria).
Sempre per un arricchimento formativo, l’Istituto si avvale della collaborazione con vari enti di
formazione esterni, tra i quali: ENAIP, FVG, IAL FVG e si propone anche di favorire la creazione di
figure specializzate con la possibilità di acquisire crediti formativi universitari.
La caratteristica degli IFTS è quella di creare non solo profili professionali per il mercato del lavoro,
ma anche quella di costruire figure caratterizzate da una forte impronta culturale, sviluppata grazie
alla integrazione fra università, istruzione superiore e formazione professionale).
2. La progettazione didattica e il contratto formativo
L’Istituto, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e
delle finalità generali si propone di realizzare la crescita educativa di tutti gli alunni valorizzandone
le diversità e promuovendone le potenzialità attraverso tutte le iniziative utili al raggiungimento del
successo formativo.
La progettazione didattica definirà pertanto percorsi didattici funzionali al successo formativo degli
allievi. regolando necessariamente lo svolgimento delle singole discipline rispettando i tempi e le
capacità degli studenti, in modo che all’interno di obiettivi finali prefissati, ciascuno possa trovare il
percorso più idoneo, anche mediante lo sviluppo di un efficace metodo di studio.
A tal fine la scuola potrà verificare la possibilità di adottare tutte le forme di flessibilità opportune:
• articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;
• definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria della lezione e
l’utilizzazione, nell’ambito del curricolo obbligatorio, degli spazi orari residui;
• attivazione di percorsi didattici individualizzati a seconda delle capacità di ciascun alunno;
• articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da
diversi anni di corso;
• l’aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.
Nell’ambito dell’autonomia didattica potranno essere programmati, anche sulle base degli interessi
manifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgano più discipline e attività, nonché
insegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese e accordi internazionali.
Nell’esercizio dell’autonomia didattica l’istituto assicura comunque la realizzazione di iniziative di
recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con
le iniziative eventualmente assunte dagli Enti Locali in materia di interventi integrati a norma
dell’art. 139, comma 2, lett. B del D.L. 31 marzo 1998, n. 112.
L’Istituto inoltre individua le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della
normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dall’istituto
rispetto agli obiettivi prefissati.
Gli obiettivi didattici generali approvati dal Collegio dei Docenti sono:
1. Insegnare agli studenti ad esprimersi e a comunicare nei linguaggi specifici delle diverse
discipline, esponendo i contenuti delle stesse in modo ordinato, articolato e chiaro.
2. Sviluppare negli alunni le capacità rielaborative di connessione tra argomenti studiati in fasi
successive e saper utilizzare ed elaborare le conoscenze finalizzandole alle attività pratiche
previste nel profilo professionale.
3. Guidare gli studenti a migliorare la propria situazione cognitiva di partenza, attraverso un
progressivo sviluppo delle capacità logiche, di analisi e di sintesi, fino a giungere a una valida
competenza professionale.
4. Avviare gli alunni ad una proficua partecipazione in classe, utilizzando un linguaggio
appropriato e corretto e imparando ad ascoltare e rispettare le idee altrui
5. Dotare gli studenti di strumenti critici, che permettano loro di analizzare e comprendere la
realtà che li circonda per acquisire gli opportuni orientamenti nel proseguire gli studi ed
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
immettersi nella società come lavoratori professionalmente preparati e come cittadini
consapevoli dei propri diritti e doveri.
L’itinerario della programmazione si concreta nel PIANO DI LAVORO ANNUALE del singolo
docente .
Il piano di lavoro tiene conto dei livelli progettuali e programmatori sopra indicati e comprende:
1) Situazione della classe:
Descrizione della situazione generale della classe dal punto di vista operativo
comportamentale.
2) Obiettivi educativo formativi e didattici
3) Obiettivi disciplinari:
Individuare gli obiettivi di ogni disciplina (precisando anche quelli minimi)
4) Contenuti disciplinari
5) Metodologie didattiche (metodi e strumenti di insegnamento, materiali sussidi didattici che si
intendono utilizzare)
6) Criteri di valutazione
Ogni docente illustra alla classe la propria programmazione e spiega modalità e criteri di
valutazione al fine di incrementare la responsabilità e la capacità di autovalutazione dello studente
e promuovere forme di valutazione autentica. La metodologia d’insegnamento potrà avvalersi di
lezioni frontali, lezioni dialogate, lavoro per gruppi, esercitazioni, test, compito in classe ed esercizi
scritti, uso di strumenti tecnologici, interrogazioni con esposizioni orali, lezioni atte a favorire il
recupero degli studenti che incontrano difficoltà nel conseguimento degli obiettivi, lezioni con l'uso
di strumenti di visualizzazione, del linguaggio informatico, degli strumenti multimediali.
Per raggiungere le finalità e gli obiettivi previsti i curricoli sono strutturati secondo il progetto
nazionale dell’autonomia, in moduli formativi pluridisciplinari / disciplinari finalizzati ad acquisire
competenze trasversali, di base e tecnico-professionali.
Le esperienze realizzate nei progetti professionalizzanti concorreranno alla qualificazione dello
studente in funzione del profilo formativo in uscita dello stesso.
La programmazione diventa effettivo strumento di lavoro per i docenti ed esposta a genitori e
studenti, nei suoi tratti essenziali, costituisce la base del patto formativo.
Il PATTO FORMATIVO è uno strumento finalizzato ad esplicitare i comportamenti che alunni,
genitori ed insegnanti si impegnano a realizzare nei loro rapporti per:
− Assicurare il raggiungimento degli obiettivi prefissati al processo educativo
− Creare un clima comunicativo efficace
Il patto formativo si fonda infatti :
• sui comportamenti degli alunni
− frequentare regolarmente;
− rispettare gli orari scolastici di entrata e uscita dalla classe;
− rispettare gli insegnanti, il personale non docente ed i compagni di classe, senza mai
cadere nell'offesa;
− rispettare in tutti gli ambiti scolastici l’assoluto divieto di fumare e di assumere bevande
alcoliche;
− portare a scuola il libretto personale, i libri e tutto l’occorrente necessario per seguire con
profitto lo lezioni;
− non mancare durante le verifiche con assenze immotivate;
− svolgere in modo adeguato il lavoro a casa, studiando le lezioni, facendo le esercitazioni
richieste e consegnandole puntualmente;
• sulle norme che regolano le verifiche
− programmare le verifiche con adeguato anticipo;
− ogni docente concorda con i colleghi i tempi delle verifiche orali e/o scritte onde evitare che
nello stesso giorno l’alunno sia sottoposto a più di due verifiche;
− comunicare i voti delle prove scritte ed orali facendoli trascrivere sul libretto personale;
− consegnare le verifiche scritte entro i tempi più brevi possibili;
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
−
•
•
•
effettuare una nuova verifica solo se é stata riconsegnata la precedente e corretta con la
classe
sulle norme che regolano la valutazione
− il docente deve chiarire il numero delle verifiche scritte e orali, e quali sono i criteri di
valutazione delle prove con particolare riferimento al livello considerato sufficiente;
− la valutazione di una verifica sia orale che scritta va comunicata all’alunno a conclusione
della stessa;
sui comportamenti dei docenti
− rendere noti i moduli didattici che intendono svolgere durante l'anno scolastico;
− esplicitare il metodo di lavoro e gli strumenti che intendono utilizzare (libri di testo, appunti,
fotocopie, etc.);
− favorire la socializzazione e l'integrazione di tutti gli alunni nel gruppo classe;
− utilizzare tutti gli strumenti utili per un approfondimento degli argomenti svolti in classe e per
sviluppare l'interesse degli studenti (audiovisivi, laboratori, palestre, uscite didattiche,
computer, internet, etc.);
− rispettare i diritti e gli interessi degli studenti, senza mai cadere nell'offesa;
− ripetere nel corso della spiegazione o della correzione degli esercizi i concetti che risultano
poco chiari;
− controllare e correggere i compiti svolti a casa e comunicarne l’esito agli studenti;
− comunicare tempestivamente alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente,
frequenza irregolare e sanzioni disciplinari, utilizzando il libretto personale, la
corrispondenza postale ed il telefono;
sugli impegni dei genitori
− collaborare attivamente con i docenti nella condivisione di una comune azione educativa e
formativa;
− seguire la situazione didattico - disciplinare dei figli, controllando quotidianamente il libretto
personale dello studente per verificare le assenze, prendere visione dei voti e di eventuali
comunicazioni dei docenti;
− comunicare tempestivamente agli insegnanti eventuali situazioni che ostacolano il regolare
andamento scolastico dei figli;
− partecipare alle riunioni collegiali (assemblee e consigli di classe aperti);
− utilizzare i colloqui individuali con i docenti, secondo il calendario o previo appuntamento.
L'insegnante coordinatore consegna la scheda ai rappresentanti dei genitori e degli studenti
almeno 5 giorni prima della riunione del Consiglio in cui illustra il documento. Nei giorni successivi
lo espone a tutti gli studenti. Nelle riunioni di metà quadrimestre i docenti verificano il grado di
avanzamento ed eventualmente modificano e integrano la programmazione, dandone
comunicazione ai rappresentanti.
Ogni docente, nell'ambito del patto formativo, entro il 15 novembre, illustra la propria
programmazione didattico disciplinare alla classe, in cui esprime e motiva il progetto didattico ed
esplicita gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione, in modo da responsabilizzare alla
partecipazione attiva e favorire l'autovalutazione. Tale attività viene annotata sul registro personale
e di classe.
Il Consiglio di classe individua gli studenti particolarmente impegnati in attività artistico-musicali o
sportive a livello di eccellenza per i quali istituisce un patto formativo individualizzato, che permetta
di contemperare tali attività con gli impegni scolastici.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
CONTRATTO FORMATIVO
di inizio anno scolastico
I docenti
della classe _ _ _ _ _ _ _ dell’I.P.S.I.A. G.Ceconi, rappresentati dal prof. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
coordinatore della classe, si impegnano a:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
precisare le finalità e gli obiettivi delle materie che insegnano;
rendere noto il percorso, attraverso i moduli didattici, che intendono svolgere durante l'anno scolastico;
esplicitare il metodo di lavoro (lezione frontale, metodo problematico, induttivo, ecc...) e gli strumenti
che intendono utilizzare (libri di testo, appunti, fotocopie, ...);
utilizzare il libro di testo come riferimento per le conoscenze che verranno comunque esplicitate in
classe;
favorire la socializzazione e l'integrazione di tutti gli alunni nel gruppo classe;
utilizzare tutti gli strumenti utili per un approfondimento degli argomenti svolti in classe e per sviluppare
l'interesse degli studenti (audiovisivi, laboratori, palestre, uscite didattiche, computer, internet, ecc...);
chiarire il numero delle verifiche scritte e orali, e quali sono i criteri di valutazione delle prove con
particolare riferimento al livello considerato sufficiente;
rispettare i diritti e gli interessi degli studenti, senza mai cadere nell'offesa;
ripetere nel corso della spiegazione o della correzione degli esercizi, i concetti che risultano poco chiari;
comunicare i voti delle prove scritte ed orali facendoli trascrivere sul libretto personale;
consegnare le verifiche scritte entro i tempi più brevi possibili giorni (max. 15 giorni);
agire secondo criteri di obiettività ed equità;
controllare e correggere i compiti svolti a casa e comunicarne l’esito agli studenti;
comunicare tempestivamente alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente, frequenza
irregolare e sanzioni disciplinari, utilizzando il libretto personale, la corrispondenza postale ed il
telefono;
attivare tempestivamente attività di sostegno e recupero disciplinare;
Lo studente
Il/La sottoscritto/a, _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ studente/ssa della classe _ _ _ _ _
mi impegno a:
• rispettare gli orari scolastici di entrata e uscita dalla classe;
• rispettare gli insegnanti, il personale non docente ed i compagni di classe, senza mai cadere nell'offesa;
• rispettare le regole di comportamento stabilite ad inizio anno scolastico e nel regolamento di istituto;
• portare sempre a scuola il libretto personale e mantenerlo in buone condizioni;
• portare a scuola i libri e tutto l’occorrente necessario per seguire con profitto lo lezioni;
• seguire con attenzione le lezioni prendendo appunti e trascrivendo sul quaderno gli esercizi svolti in
classe;
• svolgere in modo adeguato il lavoro a casa, studiando le lezioni, facendo le esercitazioni richieste e
consegnandole puntualmente;
• in caso di assenza, operare attivamente per essere al corrente degli argomenti svolti e dei compiti
assegnatI;
• non studiare in classe discipline diverse da quella che si sta affrontando in quell'ora;
• rispettare in tutti gli ambiti scolastici (edifici, cortile e parcheggio) l’assoluto divieto di fumare e di
assumere di bevande alcoliche;
•
spegnere il telefono cellulare durante tutte le attività didattiche;
I genitori sigg. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ si impegnano a:
•
•
collaborare attivamente con i docenti nella condivisione di una comune azione educativa e formativa
seguire la situazione didattico - disciplinare dei figli:
controllando quotidianamente il libretto personale dello studente per verificare le assenze,
prendere visione dei voti e di eventuali comunicazioni dei docenti;
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
comunicando tempestivamente agli insegnanti eventuali situazioni che ostacolano il regolare
andamento scolastico dei figli;
partecipando alle riunioni collegiali (assemblee e consigli di classe aperti);
utilizzando i colloqui individuali con i docenti, secondo il calendario o previo appuntamento.
La parte sottostante deve essere firmata e riconsegnata tempestivamente al
Docente Coordinatore di classe.
..................................................................................................................................................................................................
Con le firme di seguito apposte si dichiara di accettare il CONTRATTO FORMATIVO dell’IPSIA Ceconi
per l’anno scolastico in corso, relativo allo/a studente/ssa ................................. della classe
.........................
DATA ……………………......
Il Docente Coordinatore di Classe
Lo Studente
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I Genitori
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
3. CRITERI GENERALI PER LA RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo (comma 3 art 1 DPR 122/09)
Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza
della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità
fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa (comma 5 art 1 DPR 122/09) Al fine di
rendere omogeneo il processo di apprendimento e valutazione il collegio docenti assegna ai
dipartimenti per matterie/ambiti i seguenti compiti e competenze:
Compiti dei dipartimenti
Promuovono l’innovazione didattica, degli obiettivi formativi e cognitivi della disciplina
per anno di corso e per indirizzo;
Promuovono lo scambio fra docenti, mirante all’aggiornamento disciplinare e alla
progettazione interdisciplinare;
Promuovono verifiche comuni per classi parallele;
Promuovono iniziative di integrazione e arricchimento dell’offerta formativa;
Promuovono l’accoglienza dei nuovi docenti;
Coordinano l’analisi di nuove proposte di libri di testo;
Segnalano ai colleghi della disciplina le iniziative più urgenti e significative relative ad
attività di formazione e aggiornamento per i docenti.
Propongono ai direttori dei laboratori le proposte di acquisto
Competenze dei dipartimenti
Stabilire i curricoli in verticale;
Stabilire i prerequisiti delle materie affini ai fini dei propri curricoli;
Garantire l’omogeneità dei contenuti proposti e l’equità della valutazione attraverso il
monitoraggio periodico degli apprendimenti. A tal fine sono predisposte, con periodicità
bimestrale, verifiche unitarie, da assegnare alle diverse classi, sui temi fondamentali dei
programmi di studio stabiliti dal dipartimento. Le prove, corrette dai docenti titolari della
materia, sono consegnate al coordinatore di dipartimento per l’elaborazione dei dati.
La programmazione di ogni singolo docente prevede delle prove di verifica intese come strumenti
di controllo del grado di apprendimento degli alunni e dell'efficacia delle metodologie usate dai
docenti.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico dovranno
essere condotte con frequenza e tempestività, al termine dei processi didattici temporalmente
definiti, per poter servire da rinforzo, supporto e correzione al processo d'apprendimento e
potranno essere di tipo:
1) soggettivo (di tipo tradizionale, come il tema)
2) oggettivo (strutturate)
- vero o falso;
- a risposta multipla (scelta multipla);
- di completamento;
- di corrispondenza.
Tali prove devono essere somministrate in numero adeguato e sufficiente per poter esprimere, da
parte del docente, un giudizio compiuto ed inequivocabile.
La scala di valutazione è utilizzata per esprimere il giudizio sul profitto dell'alunno ed il voto
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
equivale alla misurazione del risultato.
I giudizi finali non saranno quindi il risultato della media aritmetica dei voti in itinere e dovranno
anche essere integrati da una valutazione (globale) del discente, tenendo conto
dell'interesse/impegno e della partecipazione.
Nell’impegno va considerata anche la partecipazione ad attività extra-scolastiche di volontariato,
ad attività sportive o ad altre attività che i Consigli di Classe ritengono formative del “cittadino”.
La valutazione periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe presieduto
dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a
maggioranza. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli
alunni Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si esprimono
con un unico voto. Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che
svolgono attività o insegnamenti per l'ampliamento e il potenziamento dell'offerta formativa, ivi
compresi i docenti incaricati delle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica,
forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e
il profitto raggiunto da ciascun alunno (comma 1 art. 4 DPR 122/09).
La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall'articolo 309 del
decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto
numerico (comma 3 art. 4 DPR 122/09).
Nella valutazione finale degli alunni, sarà considerato prioritario il possesso delle competenze e
delle abilità proprie del profilo professionale.
Per la valutazione dei moduli professionalizzanti, si prendono in considerazione le schede di
valutazione degli alunni compilate dagli esperti esterni e dalle aziende ove si svolgono gli stage;
i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi
formativi personalizzati.
Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto
di comportamento non inferiore a sei decimi ed una votazione non inferiore a sei decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo
l'ordinamento vigente. (comma 5 art. 4 DPR 122/09).
Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno
conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non
promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle
famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate,
il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del
recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e
comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, procede alla
verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito
positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito
scolastico. . (comma 6 art. 4 DPR 122/09)
Certificazione delle competenze (Si riportano di seguito le definizioni presenti nel DM 139/07)
•
•
•
“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un
settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
“Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero
logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi,
materiali, strumenti).
“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e
autonomia.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
N° Valutazioni e voto
Del tutto
insufficiente
1
Voti in decimi
1-2
Gravemente
insufficiente
2
Voti in decimi
3-4
Insufficiente
3
Voto in decimi
5
Sufficiente
4
Voto in decimi
6
Discreto
5
Voto in decimi
7
Buono
6
Voto in decimi
8
Avanzato
7
Voto in decimi
9-10
Conoscenze
Abilità
Competenze
Nulle
Nulle
Non raggiunte
Non sa esporre e strutturare il
discorso in modo logico e
Non raggiunte: ha compreso solo alcuni
coerente; non riesce ad
Manca di
concetti ed è solo occasionalmente in
individuare le richieste e
conoscenze
grado di applicare procedure e regole in
rispondere in modo pertinente.
fondamentali.
situazioni di studio e sviluppo
Non sa utilizzare in modo
professionale/personale.
adeguato la strumentazione in
uso.
Non raggiunte: esprime solo
Conosce in
Riesce ad utilizzare solo in parte
maniera
le informazioni ed i contenuti
parzialmente i concetti ed in modo non
superficiale le
essenziali che esprime in modo sempre adeguato; sa mettere in pratica
informazioni e la
spesso impreciso
regole ed applicazioni solo con guida in
terminologia di
Ridotte appaiono le capacità
situazioni di studio e sviluppo
base.
operative.
professionale/personale.
Sa utilizzare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire
Riesce ad utilizzare i contenuti
l’interazione comunicativa verbale in vari
Conosce e
essenziali, che espone ed
contesti; sa individuare alcune strategie
comprende le
applica con qualche incertezza.
appropriate per la soluzione di problemi;
informazioni, le
Riesce a formulare valutazioni
dimostra una sufficiente padronanza
regole e la
corrette, ma parziali.
d’uso di strumenti, di procedure, di
terminologia
Sa adottare semplici progetti per
processi, in situazioni di studio e sviluppo
specifica in modo la risoluzione di problemi pratici
professionale / personale.
essenziale.
Gli standard minimi delle abilità
Le varie competenze programmate
specifiche risultano acquisiti.
sono manifestate con relativa
autonomia, in forma essenziale.
Esprime con chiarezza ed
Sa elaborare i concetti acquisiti
Conosce e
adeguata proprietà lessicale le mettendoli in relazione con una discreta
comprende le
informazioni, le proprie valutazioni, utilizzando le
sicurezza; sa ricercare le soluzioni
informazioni più opportune;
funzionali delle varie fasi del lavoro.
regole e la
Le varie competenze programmate
terminologia
dimostra processi adeguati di
sono manifestate con discreta
specifica in modo applicazione in contesti noti e, se
autonomia.
completo.
guidato, anche in quelli nuovi.
Sa individuare ed elaborare i concetti, i
procedimenti, i problemi proposti, grazie a
Riesce a collegare in modo
processi adeguati di trasferimento di
autonomo argomenti diversi,
Conosce i
competenze e procedure in situazioni
contenuti culturali
rilevando buone capacità di
simili e variate
in modo
analisi e di sintesi.
Le varie competenze programmate
completo e
Dimostra di avere una piena
sono manifestate con buona
puntuale.
acquisizione delle abilità
autonomia e con consapevolezza e
specifiche.
padronanza delle conoscenze e abilità
connesse.
Riesce ad operare analisi approfondite e
Riesce a collegare argomenti
sa collegare logicamente le varie
diversi, cogliendo analogie e
conoscenze, sapendo riorganizzare
Conosce i
differenze in modo logico e
adeguatamente quanto appreso.
contenuti culturali
Le varie competenze programmate
sistematico anche in ambiti
in modo rigoroso
sono manifestate con completa
disciplinari diversi. Sa apportare
e approfondito.
valutazioni e contributi personali autonomia e con consapevolezza e
padronanza delle conoscenze e abilità
significativi.
connesse.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
4. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo
grado si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che
la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio
dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in
generale e la vita scolastica in particolare. Il voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio
intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata
precedentemente erogata una sanzione disciplinare dovuta a comportamenti che violano i doveri
nei seguenti ambiti:
• Frequenza regolare ed impegno nello studio ("Gli studenti sono tenuti a frequentare
regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio” comma 1 art 3 DPR
249/98);
• Comportamento rispettoso (“Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto,
dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche
formale, che chiedono per se stessi” comma 2 art 3 DPR 249/98);
• Atteggiamento responsabile (“Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i
macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare
danni al patrimonio della scuola” comma 5 art 3 DPR 249/98);
L’allontanamento dello studente può essere disposto in seguito a comportamenti che
rappresentino un pericolo per l’incolumità delle persone in base al DPR 249/98, integrato con il
DPR 235/07:
“9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando
siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo
per l'incolumita' delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la
durata dell'allontanamento e' commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della
situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza
grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme
sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello
studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione e' costituita dall'allontanamento
dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine
dell'anno scolastico. “
Il voto di condotta può essere attribuito anche se non sono presenti tutti i seguenti indicatori ed in
particolare in relazione alla gravità dei fatti.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA
Comportamento
Rispetto del
Regolamento di
Istituto, del
materiale
scolastico e delle
strutture
Frequenza e
puntualità
Note disciplinari
Voto
MATURO PER
RESPONSABILITÀ E
COLLABORAZIONE.
SCRUPOLOSO
ASSIDUA
NESSUNA
10
COMPORTAMENTO
IRREPRENSIBILE PER
RESPONSABILITÀ E
COLLABORAZIONE
SCRUPOLOSO
ASSIDUA
NESSUNA
9
COMPORTAMENTO
CORRETTO PER
RESPONSABILITÀ E
COLLABORAZIONE
SOSTANZIALE
REGOLARE
NESSUNA
8
COMPORTAMENTO
ACCETTABILE PER
RESPONSABILITÀ E
COLLABORAZIONE
SOSTANZIALE
INON SEMPRE
REGOLARE
con alcune assenze
strategiche
SPORADICHE
ammonizioni verbali e/o scritte
non superiori a due nell’arco
del
quadrimestre
7
COMPORTAMENTO
INCOSTANTE PER
RESPONSABILITÀ E
COLLABORAZIONE
SALTUARIE VIOLAZIONI
IRREGOLARE
Con assidue
assenze strategiche in una
o più materie
RIPETUTE MA NON GRAVI
6
COMPORTAMENTO
SPESSO SCORRETTO
PER RESPONSABILITÀ E
COLLABORAZIONE
VIOLAZIONE/
VIOLAZIONI GRAVI
IRREGOLARE
Con assenze strategiche
in più materie
GRAVI
5
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
5.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEI CORSI DI RECUPERO E SCRUTINI
Il Collegio Docenti ha definito i seguenti modelli didattici e organizzativi degli interventi di recupero
e sostegno :
- INDIVIDUAZIONE DELLE DISCIPLINE (AREE)
Le discipline (aree) sono individuate in conformità alle esigenze manifestate dai docenti
delle discipline nei C.C..
- MODALITA’ ORGANIZZATIVE:
1. Tempi: sono individuati secondo le esigenze segnalate per il sostegno/recupero dai
docenti, ma con priorità per il recupero immediatamente dopo le valutazioni intermedie e
finali (I e II Quadrimestre);
2. durata: la ripartizione delle ore a disposizione avviene per 2/3 durante il periodo delle
lezioni ed 1/3 per il recupero dopo la sospensione dal giudizio degli scrutini finali;
3. Organizzazione attività: Il sostegno e recupero può prevedere, in base alla necessità
manifestata dai docenti, il potenziamento in itinere con appositi moduli all’interno dell’orario
delle discipline, e percorsi in aggiunta all’orario curricolare. L’assegnazione di studio
individuale finalizzato al recupero delle lacune costituisce anch’esso uno strumento
didattico di intervento;
4. forme di verifica: le verifiche, in base all’art. 5 OM 92/07 saranno attuate in relazione alla
natura delle materie, prevedendo verifiche scritte o crittografiche e/o orali come da
programmi ministeriali. La documentazione delle verifiche prevede il relativo verbale dello
svolgimento della prova;
5. Numero interventi: in base alle risorse disponibili, ad ogni C.C. viene assegnato il monte
ore disponibile che il Consiglio ripartisce secondo le esigenze;
6. Criteri di composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi di sostegno e
recupero:
• Gruppi di una classe;
• Classi aperte;
• Per motivate esigenze di recupero non si individua un numero minimo per la
formazione del gruppo, ma per motivi organizzativi e di ottimizzazione dell’uso delle
risorse , viene individuato come ottimale il gruppo composto da 15 studenti, anche
provenienti da classi parallele. Il gruppo massimo può consistere nell’intero gruppo
classe ed oltre, secondo le indicazioni del docente del corso.
7. Criteri di assegnazione dei docenti ai corsi: in ordine di priorità, docenti titolari della
disciplina nella classe; docenti titolari della disciplina nella scuola; esterni
8. Criteri da usare nello svolgimento degli scrutini art. 4 OM 92/07:
per gli studenti che presentino insufficienze in una o più discipline il C.C. predispone
interventi di recupero secondo i criteri stabiliti al punto “organizzazione delle attività”
tenendo anche conto della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli
obiettivi formativi stabiliti dai docenti;
9. Criteri per lo svolgimento dello scrutinio finale art. 6 OM 92/07:
•
Al fine di assicurare omogeneità nelle procedure e nelle decisioni dei singoli C.C.,
fatta salva la competenza e l’autonomia di valutazione dei singoli C.C., il C.D. stabilisce
i seguenti criteri di svolgimento degli scrutini intermedi;
•
Gli allievi che presentano gravi e numerose insufficienze non sono ammessi alla
classe successiva;
•
Negli altri casi il C.C. procede alla valutazione delle possibilità dell’alunno di
raggiungere gli obiettivi formativi delle discipline interessate entro il termine dell’anno
scolastico mediante lo studio svolto autonomamente o attraverso la frequenza di
appositi corsi di recupero. In tale caso il C.C. rinvia la formulazione del giudizio finale.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Gli scrutini finali vengono svolti, compatibilmente con le possibilità organizzative, entro il 31 agosto
(termine dell’anno scolastico).
6. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI CREDITI SCOLASTICI
Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, ai sensi delle vigenti disposizioni, procede
all'attribuzione del credito scolastico ad ogni candidato sulla base delle seguenti tabelle (allegate
al DM 99 del 16/12/2009 che sostituiscono le tabelle allegate al DM n. 42/2007) e della nota in
calce alla medesima. In considerazione dell'incidenza che hanno le votazioni assegnate per le
singole discipline sul punteggio da attribuire quale credito scolastico e, di conseguenza, sul voto
finale, i docenti, ai fini dell'attribuzione dei voti sia in corso d'anno sia nello scrutinio finale,
utilizzano l'intera scala decimale di valutazione.
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO- Candidati interni
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
I anno
II anno
III anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo
del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina
o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del
secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto
di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento
vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate
dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la
media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella
partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti
formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il
cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di
qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde
M = 6,5).
TABELLA B
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO- Candidati esterni- Esami di idoneità
Media dei voti inseguiti in esami di idoneità
Credito scolastico (Punti)
M=6
3
6<M≤7
4-5
7<M≤8
5-6
8<M≤9
6-7
9 < M ≤ 10
7-8
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere
inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate
nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in
un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il
punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
TABELLA C
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO- Candidati esterni- Prove preliminari
Media dei voti delle prove preliminari
Credito scolastico (Punti)
M=6
3
6<M≤7
4-5
7<M≤8
5-6
8<M≤9
6-7
9 < M ≤ 10
7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere
inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate
nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative,
rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
CREDITO FORMATIVO
Ai sensi dell’art. 12, c. 1 del Regolamento (recante disciplina degli Esami di Stato) si
definisce credito formativo ogni qualificata esperienza, documentata, dalla quale derivino
competenze coerenti con il tipo di corso. Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei
crediti formativi “sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori
della società civile, legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e
culturale, quali quelli relativi alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione
professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo
sport.
Per i candidati esterni si tiene conto anche del possesso di altri titoli conseguiti al termine di
corsi di studio di livello pari o superiore (D.M. n.49 del 24.02.2000, art.1, c.3).
CRITERI DI VALUTAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI
I criteri di valutazione delle esperienze citate devono essere conformi a quanto previsto
dall’art. 12 del DPR 23.7.1998, n.323, tenuto conto della rilevanza qualitativa delle
esperienze, anche riguardo a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei
candidati.
I Consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi dei candidati interni, sulla
base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio docenti al fine di
assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi e in relazione agli
obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi e dei corsi interessati.
Per i candidati esterni la valutazione dei crediti formativi è effettuata dalle commissioni
esaminatrici.
DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALL’ESPERIENZA
La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve
comprendere in ogni caso una attestazione proveniente da enti, associazione, istituzioni
presso i quali il candidato ha realizzato l’esperienza. L’attestazione deve contenere una
sintetica descrizione dell’esperienza stessa, che consenta all’organo che dovrà valutarla di
individuarne l’importanza, l’ampiezza e l’esito.
Possono essere autocertificate le attività complementari all’attività didattica (partecipazione a
gare nazionali per alunni che hanno conseguito il diploma di qualifica, scambi culturali ed
altro) che non danno luogo a credito formativo, ma che ai sensi del secondo comma del
Regolamento rientrano nella valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta al
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
termine dell’anno scolastico.
CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE
Termine di presentazione:
La documentazione relativa ai crediti formativi deve essere consegnata presso la segreteria
didattica entro il 5 maggio per consentire l’esame e la valutazione da parte degli organi
competenti.
VALUTAZIONE CREDITO FORMATIVO DOCUMENTATO
ATTIVITA’
LAVORO/STAGE
DIDATTICO – CULTURALI
SPORTIVE
ARTISTICHE
VOLONTARIATO/SOLIDARIETA’
TIPOLOGIA
PERIODI SUPERIORI AI 15 GG.
CORSI DI LINGUA STRANIERA
CORSI DI FORMAZIONE DI VARIO TIPO
( es. ECDL – Bearzi )
PREMI E RICONOSCIMENTI IN CONCORSI VARI
ATTIVITA’ SPORTIVA A LIVELLO AGONISTICO
ALLENATORE - ARBITRO
TEATRO
DANZA
MUSICA – CONSERVATORIO
PITTURA
IN AMBITO PARROCCHIALE O SOCIALE
DONATORI DI SANGUE
IN AMBITO AMBIENTALE
Esame di stato
La legge n.1 dell’11-1-07 introduce nuove disposizioni riguardanti l'esame di Stato, a partire all’a.s.
2006/07, tra le quali c'è l'introduzione del giudizio di ammissione.
A partire dall'a.s. 2009/10, potranno sostenere l'esame gli studenti dell'ultimo anno che nello
scrutinio finale abbiano riportato una valutazione positiva in tutte le discipline,
Le commissioni d'esame sono costituite da un presidente esterno e da commissari che per il
50% sono docenti interni, e per il rimanente 50% sono esterni.
La designazione dei commissari interni, il cui numero deve essere pari a quello degli esterni, è
effettuata dal Consiglio di classe, tra i docenti titolari dell’insegnamento delle materie non affidate
ai commissari esterni. In sede di designazione, i Consigli di classe devono tener conto
dell’esigenza di assicurare un’equa e ponderata ripartizione delle materie oggetto di studio
dell’ultimo anno, cercando di favorire, per quanto possibile, l’accertamento della conoscenza della
lingua straniera studiata durante l’anno.
L’esame di Stato comprende tre prove scritte ed un colloquio.
• La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana, nonché le
capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato; essa consiste nella produzione
di uno scritto scelto dal candidato tra più proposte di varie tipologie tradizionali e non,
individuate annualmente dal Ministero della Pubblica Istruzione
• La seconda prova scritta è intesa ad accertare le conoscenze specifiche del candidato ed ha
per oggetto una delle materie caratterizzanti il corso di studio. Al candidato è data facoltà di
scegliere tra più proposte.
• La terza prova, a carattere pluridisciplinare, verte sulle materie dell’ultimo anno di corso e
consiste nella trattazione sintetica di argomenti, nella risposta a quesiti singoli o multipli ovvero
nella soluzione di problemi o di casi pratici e professionali o nello sviluppo di progetti. Tale
ultima prova e` strutturata in modo da consentire, di norma, anche l’accertamento della
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
•
conoscenza di una lingua straniera. Il colloquio si svolge su argomenti di interesse
multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso.
Il colloquio tende ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le
conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione, e di discutere ed approfondire sotto
vari profili i diversi argomenti.
A conclusione dell’esame di Stato è assegnato a ciascun candidato un voto finale complessivo in
centesimi, che e` il risultato della somma dei punti attribuiti dalla commissione d’esame alle prove
scritte e al colloquio e dei punti per il credito scolastico acquisito da ciascun candidato. La
commissione d’esame dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte, ripartiti in uguale
misura tra le tre prove (ognuna delle prove è giudicata sufficiente se consegue almeno10 punti) e
di 30 per la valutazione del colloquio (il colloquio è giudicato sufficiente se consegue almeno 22
punti).
Ciascun candidato può far valere un credito scolastico massimo di 25 punti.
quale credito per l'andamento degli studi e per le esperienze formative e culturali maturate fuori
della scuola ( Tabella A prevista dall'art. 11, comma 2 del D.P.R. n. 323)
I nuovi punteggi di credito scolastico, di cui al D.M. n.42 del 22/5/ 07, si applicano a decorrere
dall’anno scolastico 2006/2007 nei confronti degli studenti frequentanti il terzultimo anno.
Per gli Istituti professionali si provvede all'attribuzione del credito scolastico, per il primo dei tre
anni, in sede, rispettivamente, di esame di qualifica e di licenza.
Il credito formativo deriva dall’acquisizione di esperienze verificatesi al di fuori della scuola di
appartenenza, in ambiti legati alla formazione della persona, al volontariato, alla solidarietà, allo
sport.
Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame e` di 60/100.
Fermo restando il punteggio massimo di 100, la commissione di esame può motivatamente
integrare il punteggio (Bonus) fino ad un massimo di 5 punti ove il candidato abbia ottenuto un
credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo della prova di esame pari almeno a
70 punti. A coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della predetta
integrazione può essere attribuita la lode dalla commissione.
Gli esami degli alunni con disabilità sono disciplinati in coerenza con la legge 5 febbraio 1992, n.
104.
Per gli alunni ammalati o assenti dagli esami per cause specificamente individuate sono previste
una sessione suppletiva d’esame e, in casi eccezionali, particolari modalità di svolgimento degli
stessi.
7. ESAMI INTEGRATIVI
Definizione esami integrativi:
OM 90/2001 – passaggio da un corso di studi ad un altro (es. da terza liceo scientifico a terza
IPSIA.) Si integrano le materie non presenti in prima e seconda nella scuola di origine ma presenti
nella scuola di destinazione.
Ai fini di una corretta informazione all'utenza si riporta di seguito uno stralcio dell'art. 24 dell'OM
90/2001:
1. Gli alunni ed i candidati promossi in sede di scrutinio finale o di esami di idoneità a
classi di istituti di istruzione secondaria superiore possono sostenere, in un'apposita
sessione speciale e con le modalità di cui ai precedenti articoli, esami integrativi per
classi corrispondenti di scuola di diverso ordine, tipo o indirizzo su materie o parti di
materie non comprese nei programmi del corso di studio di provenienza. Detta sessione
deve avere termine prima dell'inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.
2. Gli alunni che non hanno conseguito la promozione o l'idoneità alle classi suindicate
possono sostenere in scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo, esami integrativi soltanto
per classe corrispondente a quella frequentata con esito negativo; analogamente i
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
candidati esterni che non hanno conseguito l'idoneità possono sostenere gli esami
integrativi soltanto per classe corrispondente a quella cui dà accesso il titolo di studio
posseduto.
3. A norma dell’art.5 del decreto del Presidente della Repubblica n.323/1999, gli alunni
promossi al termine del primo anno, che chiedono di essere iscritti alla seconda classe
di altro indirizzo di studi, non sostengono le prove integrative di cui all’art.192 del
decreto legislativo n.297/1994. L’iscrizione a tale classe avviene previo colloquio presso
la scuola ricevente, diretto ad accertare gli eventuali debiti formativi, da colmarsi
mediante specifici interventi da realizzarsi all’inizio dell’anno scolastico successivo.
4. L'ammissione agli esami integrativi previsti dai precedenti commi primo e secondo, per
la frequenza di classi di istituto professionale, è limitata ai corsi di qualifica e prescinde
dal requisito dell’attività lavorativa.
…. Omissis….
5. I candidati in possesso di diploma di qualifica o di promozione a una classe intermedia
di un corso di qualifica possono proseguire gli studi in altro corso di qualifica, previ
esami integrativi su materie o parti di materie non seguite nel corso di provenienza.
8. ESAMI DI IDONEITÀ
Ai fini di una corretta informazione all'utenza si riporta di seguito uno stralcio degli artt. 19 e 21
dell'OM 90/2001
Le domande di ammissione agli esami di idoneità debbono essere state presentate ai competenti
dirigenti scolastici entro la data indicata dalla Circolare Ministeriale sulle iscrizioni.
I candidati esterni, in possesso di licenza di scuola media, sostengono le prove d’esame sui
programmi integrali delle classi precedenti quella alla quale aspirano. I candidati in possesso del
diploma di maturità, di abilitazione di scuola magistrale o di qualifica professionale, ovvero di
idoneità o promozione ad una classe precedente l’ultima o ammissione alla frequenza alla classe
terminale sostengono le prove di esame (scritte, grafiche, scritto-grafiche, orali e pratiche) sui
programmi delle classi precedenti quella alla quale aspirano, limitatamente alle materie o parti di
materie non comprese nei programmi della scuola di provenienza.
1. I candidati esterni, ivi compresi i candidati ventitreenni, devono documentare di avere
espletato attività di lavoro o di aver frequentato un corso di formazione professionale
nell’ambito dei corsi autorizzati dalla Regione coerenti, per durata e contenuto, con
quelle previste dall’ordinamento del corso di qualifica, al quale chiedono di accedere
tramite l’esame di idoneità
2. Per l'ammissione agli esami di idoneità a classi intermedie e terminali delle sezioni di
qualifica per ottici ed odontotecnici, gli interessati, oltre ai requisiti del possesso della
licenza media con l'intervallo d'obbligo ovvero il compimento del 18° anno di età entro la
data di inizio degli esami, devono documentare di avere acquisito esperienze lavorative
nel settore attinente alla relativa arte ausiliaria. Tale attività, sia che di tipo subordinato,
che di altra natura, deve essere tale che possa considerarsi sostitutiva, per durata e
contenuti, della formazione pratica che gli alunni interni ricevono attraverso le
esercitazioni svolte durante il corso di studi, tenuto conto anche degli obiettivi didattici
propri delle discipline interessate. La documentazione dell'attività lavorativa, se
subordinata, deve risultare da certificazioni rilasciate da officine o negozi autorizzati
gestiti da personale fornito di diploma di arte ausiliaria sanitaria, secondo lo schema di
dichiarazione del datore di lavoro allegato alla presente ordinanza e, se di altra natura,
da certificazione idonea a comprovare i requisiti prima indicati dell'attività lavorativa.
3. Agli esami di idoneità alla quinta classe dei corsi post-qualifica sono ammessi coloro
che siano in possesso del diploma di qualifica richiesto per l'iscrizione al corso postqualifica prescelto, conseguito da un numero di anni almeno uguale a quello necessario
per accedere, per normale frequenza, alla classe cui i candidati aspirano. I candidati
che abbiano compiuto, nel giorno precedente quello di inizio delle prove scritte, il 18
anno di età sono dispensati dall'obbligo dell'intervallo, fermo restando il requisito del
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
possesso del diploma di qualifica richiesto per l’iscrizione al corso post-qualifica
prescelto. Detti candidati, devono, altresì, documentare di avere svolto attività lavorativa
coerente con l’area di professionalizzazione svolta dalla scuola o di aver frequentato un
corso di formazione regionale coerente con tale area. L’attività di formazione o
lavorativa è riferita allo specifico indirizzo dell’istituto; in particolare, l’attività lavorativa
deve consistere in una attività caratterizzata da contenuti non meramente esecutivi. Gli
esami in parola possono essere sostenuti esclusivamente negli istituti presso i quali
siano stati istituiti corsi post qualifica dello stesso tipo prescelto dal candidato. Si
prescinde dal requisito dell’attività di formazione o lavorativa per i candidati agli esami
nei corsi post qualifica ad esaurimento.
Composizione delle commissioni per esami integrativi, idoneità, passaggi dalla prima alla
seconda di diversi corsi di studio:
Le commissioni, presiedute dal dirigente, per integrativi e passaggi dalla prima alla seconda sono
composte dai docenti delle materie soggette ad integrazione della classe a cui il soggetto aspira +
un docente della classe inferiore.
Per gli esami di idoneità la commissione è formata dall’intero consiglio di classe a cui il candidato
aspira integrato dai docenti delle materie delle classi precedenti non presenti nel predetto
consiglio. Non partecipa il docente di religione.
SCELTE ORGANIZZATIVE
1. RUOLO E FUNZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
All’interno della normativa vigente il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto hanno deliberato,
ognuno in ordine a quanto ad essi compete, i ruoli e le funzioni degli organi collegiali in rapporto
alle necessità derivanti da un lavoro impostato sugli schemi di programmazione.
CONSIGLIO DI ISTITUTO
E’ la sede in cui avviene il confronto e la sintesi tra le diverse componenti della scuola, con funzioni
di indirizzo generale. E’ presieduto da uno dei quattro genitori eletti; elegge al proprio interno i
membri di giunta in rappresentanza delle varie componenti (genitori, alunni, docenti,
amministrativi-A.T.A.).
Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina forme di autofinanziamento. Dispone in ordine
all’impiego dei mezzi finanziari. Ha potere deliberante per quanto concerne l’organizzazione e la
programmazione della vita della scuola, fatte salve le prerogative del Collegio dei Docenti e dei
Consigli di Classe; adotta il regolamento interno; acquisisce le attrezzature tecnico scientifiche,
adotta il calendario scolastico; fissa i criteri generali della programmazione educativa e delle
attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche; indica i criteri generali per la
formazione delle classi e per la assegnazione dei docenti; delibera, sentito il collegio docenti per
l’aspetto didattico, sulle iniziative dirette all’educazione alla salute ed alla prevenzione delle
tossicodipendenze (T.U. 1994/art.10).
Approva il POF, elaborato e formulato dal Collegio dei Docenti; è corresponsabile della sua
attuazione con la propria attività istituzionale; esprime i criteri relativi all’attività di orientamento,
formazione integrata, corsi di recupero e interventi di sostegno (DPCM 7.6.1995, artt. 1 e 5). Sulla
base delle proposte del Collegio dei Docenti definisce le modalità ed i criteri per lo svolgimento dei
rapporti con le famiglie e gli studenti, definisce il piano finanziario per la realizzazione del progetto
di istituto, in particolare del fondo di istituto per il miglioramento dell’offerta formativa e per le
prestazioni aggiuntive (CCNL, artt. 39,42,43,71,72).
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
COLLEGIO DEI DOCENTI
Il collegio dei docenti definisce ed approva il piano dell'offerta formativa dell'istituzione scolastica e
ne cura la verifica.
Definisce inoltre:
a) i profili didattici delle iniziative, dei progetti e degli accordi ai quali l'istituzione scolastica
intende aderire o che intenda promuovere;
b) la proposta di regolamento dell'istituzione scolastica per le parti relative ai profili didattici,
alle sue articolazioni e agli organi cui compete la programmazione didattica;
c) ogni altro provvedimento connesso con l'esercizio dell'autonomia didattica.
Formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione, la composizione delle classi e
l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo
svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di
Istituto.
Delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione
dell'anno scolastico in due o tre periodi.
Valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in
rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune
misure per il miglioramento dell'attività scolastica.
Provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di interclasse o di classe e, nei limiti delle
disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di circolo o di istituto, alla scelta dei sussidi didattici.
Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti del circolo o dell'istituto.
Le commissioni
Le commissioni sono articolazioni del Collegio dei docenti, istituite da questo nell'esercizio dei
propri poteri di auto organizzazione, al fine di esaminare ed approfondire gli specifici argomenti ad
ognuna attribuiti, formulando proposte da sottoporre alla delibera del Collegio.
Tali commissioni vengono formate allorquando se ne ravveda la necessità e permangono in carica
per il tempo occorrente all’assolvimento del loro compito.
CONSIGLIO DI CLASSE
• Rileva la situazione di partenza della classe;
• Individua le strategie metodologiche relative alle attività di recupero, potenziamento e sostegno
in base alla situazione di partenza e alle potenzialità di ogni alunno;
• Decide ed organizza, in concerto con gli altri consigli di classe, i percorsi flessibili da attivare
(classi parallele, classi aperte, gruppi di livello);
• Elabora progetti didattici pluri e/o interdisciplinari che possono coinvolgere anche più classi.
• Valuta l’apprendimento.
2. PARTECIPAZIONE E CORRESPONSABILITÀ DI GENITORI ED
ALUNNI NELLA REALIZZAZIONE DEL P.O.F.
La scuola considera la partecipazione degli utenti (studenti-genitori) come fattore organico del
processo di innovazione messo in atto.
Si sono così messi in atto forme e modi delle partecipazione in grado di sollecitare e favorire, da
un lato, lo scambio di informazioni e conoscenze tra i diretti protagonisti del processo didattico
educativo (docenti/studenti), dall’altro, di consentire alle diverse componenti di esplicitare
autonomamente le proprie opinioni ed esigenze.
A tal proposito, per un maggior coinvolgimento delle famiglie al processo formativo, sarà data, a
cura della scuola, comunicazione dei risultati e dell’andamento scolastico dei singoli studenti nel
coro di ciascun quadrimestre.
Allo stato attuale la partecipazione si realizza nei seguenti modi:
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
CONSIGLIO DI CLASSE
Secondo le modalità previste dal DPR 416, alla presenza dei soli membri di diritto.
ASSEMBLEA DI CLASSE
Aperta a tutti gli studenti e genitori, per informare, scambiare opinioni ed esperienze, esprimere
esigenze ed assumere orientamenti circa le iniziative da intraprendere nel campo didattico
educativo o parascolastico.
COMITATO STUDENTESCO
E’ espressione dei rappresentanti degli studenti nei consigli di classe.
Si esprime operativamente nei rapporti con la Presidenza e realizza e gestisce le forme
partecipative degli studenti all’interno dell’Istituto.
In via generale, si riunisce per discutere degli aspetti della vita studentesca nella scuola, per
predisporre i lavori delle Assemblee mensili, per avanzare proposte di iniziative e di attività,
richieste o doglianze
Su questioni normative riguardanti gli studenti, la presidenza convoca il Comitato per offrire
informazioni e/o assumere orientamenti e pareri.
Esprime il proprio regolamento
COMITATO GENITORI
Costituito dai genitori rappresentanti nei Consigli di Classe.
Opera parallelamente al Comitato Studentesco e con analoghi obiettivi e funzioni.
Famiglie ed alunni sono corresponsabili del servizio scolastico (DPCM 7 giugno 1995 punti 5.1
e 7.1).
La scuola considera la partecipazione degli utenti (studenti-genitori) come fattore organico del
processo di innovazione messo in atto.
Si sono così messi in atto forme e modi delle partecipazione in grado di sollecitare e favorire, da
un lato, lo scambio di informazioni e conoscenze tra i diretti protagonisti del processo didattico
educativo (docenti/studenti), dall’altro, di consentire alle diverse componenti di esplicitare
autonomamente le proprie opinioni ed esigenze.
3. RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA
L'istituto ha previsto le seguenti modalità delle comunicazioni tra scuola e famiglia:
Comunicazione tramite libretto personale:
• votazioni delle singole prove;
• segnalazioni di scarso profitto;
• segnalazioni a carattere disciplinare e/o di comportamento;
• assenze di docenti e relative modifiche dell’orario giornaliero;
• scioperi programmati e/o assemblee sindacali;
• ricevimenti docenti;
Comunicazione tramite apposito documento:
• segnalazione intraquadrimestrale del profitto;
• segnalazione dell’avvenuto superamento del debito formativo;
Comunicazione tramite colloquio:
• individuale con il singolo docente;
• collettivo con cadenza quadrimestrale;
• con il coordinatore di classe o il DS su specifici fatti.
L’orario di ricevimento settimanale o per appuntamento dei singoli insegnanti e quello generale
pomeridiano sono comunicati alle famiglie tramite circolare e sono pubblicati sul sito della scuola.
Il singolo docente può optare, anziché per il ricevimento settimanale, per il ricevimento per
appuntamento. Ciò anche al fine di venire incontro alle esigenze delle famiglie e per ottimizzare il
tempo disponibile. In quest'ultimo caso orari e date verranno concordate tra docente e famiglia
tramite libretto personale.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Comunicazioni della famiglia alla scuola
Comunicazione tramite libretto personale relativa a:
• relative assenze e/o ritardi;
• relative a specifiche situazioni;
• richieste di colloqui per ragioni varie;
Comunicazione tramite colloquio.
Secondo quanto previsto dall’art. 16 dell’OM n.90 del 21 maggio 2001, il CI ha deliberato che la
eventuale comunicazione alle famiglie dell’esito negativo degli scrutini e degli esami, esclusi quelli
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, abbia luogo con utilizzo della posta
e che l’esposizione dei risultati non possa avvenire prima delle 48 ore successive all’invio della
comunicazione.
4. I SERVIZI PER GLI STUDENTI
Libri di testo: gli alunni del biennio iniziale ricevono dalla scuola i libri di testo in comodato
versando una somma pari ad un terzo del loro valore complessivo. Alla fine del biennio possono
restituire i libri e ottenere la restituzione della somma corrisposta in prima.
Biblioteca: La biblioteca scolastica dispone di libri e di riviste per insegnanti ed alunni, della
documentazione relativa alle attività didattiche della scuola e del materiale audiovisivo e
informatico. Sono presenti circa ottomila testi di vario tipo come libri di narrativa, saggi, libri
specialistici relativi alle discipline insegnate nella scuola, enciclopedie, dizionari, cd ROM,
audiovisivi, materiale di produzione della scuola, riviste. La biblioteca è a disposizione degli
studenti per la consultazione ed il prestito dei libri.
Il locale specificatamente adibito a biblioteca è facilmente accessibile a tutti ed è privo di barriere
architettoniche.
5. SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI
Il personale ATA, opportunamente selezionato e coinvolto, rappresenta all’interno dell’Istituto lo
strumento di coordinamento di tutte le attività programmate dal P.O.F..
Dal supporto all’utenza (interna ed esterna), alla organizzazione delle attività didattiche e di
progetto, ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, con altri istituti, con gli enti locali, con la
Regione, con le strutture di Formazione, con i settori industriali e culturali.
Le strutture di gestione tecnica si occuperanno dell’organizzazione delle verifiche e degli interventi
nell’ambito della sicurezza (L. 626/94) e del coordinamento delle squadre di intervento e soccorso,
dei supporti tecnologici, delle manutenzioni, delle proposte di acquisto e del coordinamento del
personale tecnico.
Le strutture di gestione amministrativa con gli uffici di : protocollo, segr. Didattica, del personale e
amministrazione, di contabilità e bilancio, di magazzino e inventario, di biblioteca, nel garantire il
servizio secondo fattori di qualità, quali:
celerità delle procedure
trasparenza degli atti
informatizzazione di tutti i servizi amministrativi
flessibilità degli orari di sportello
assicureranno l’operatività del sistema organizzativo e gestionale del Piano dell’Offerta Formativa.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
SERVIZI GENERALI
Supporto alle iniziative contenute nel POF anche con l’individuazione di funzioni ed attività
aggiuntive
• Accoglienza, sorveglianza e vigilanza sugli alunni
• Accoglienza del pubblico
• Sorveglianza dei locali scolastici
• Pulizia dei locali, degli spazi scolastici, degli arredi e attività di carattere materiale
• Utilizzo supporti audiovisivi e apparecchiature semplici
• Servizi esterni
• Collaborazione con i docenti
I servizi generali per gli assistenti tecnici saranno:
• Attività di supporto tecnico alla funzione docente
• Conduzione tecnica dei laboratori
• Riordino e conservazione del materiale e delle attrezzature tecniche
• Supporto tecnico in ordine agli acquisti di attrezzature tecnico-scientifiche e al loro collaudo
• Utilizzo di strumenti tecnici ed informatici anche complessi
L’Istituto si è dotato di un Comitato Tecnico Scientifico che esercita una funzione consultiva e
propositiva in ordine all'attività di programmazione e innovazione didattica dell'istituto e per
l’organizzazione delle aree di indirizzo e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità.
L’ambito operativo del Comitato Tecnico Scientifico concerne in particolare le seguenti attività:
•
promuovere progetti nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro per elevare
professionalizzazione degli studenti ed il futuro inserimento nel mondo del lavoro
•
collaborare alla definizione dei piani di studio allo scopo di renderli maggiormente aderenti
alle esigenze del mondo del lavoro
•
favorire l’introduzione di tecnologie innovative nelle attività di laboratorio dell’Istituto
•
favorire l’aggiornamento dei docenti in campo tecnologico e professionale.
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la
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
6. SCELTE DI AUTONOMIA DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA
Le scelte didattiche ed organizzative devono mettere in primo piano l’allievo come soggetto attivo
del proprio percorso di formazione Pertanto ci si propone di:
• Qualificare l’azione formativa attraverso un controllo dei processi di apprendimento, con il
coinvolgimento consapevole degli studenti.
• Sperimentare e consolidare strategie formative di innovazione didattica.
• Rafforzare il rapporto di interazione con il territorio.
• Ridurre il disagio e la dispersione attraverso progetti di accoglienza,motivazione,
integrazione, attività di recupero e di potenziamento , di sostegno psicologico e di
orientamento e riorientamento.
• Attivare progetti che consentano agli studenti di potenziare le competenze professionali.
La realizzazione di tali obiettivi si avvale anche degli strumenti, forniti dall’autonomia che permette
di introdurre forme di flessibilità organizzativa (anche sul piano dell’orario) funzionali al
conseguimento di una maggior efficacia del sistema formativo.
L’accoglienza si configura come uno dei primi momenti del processo di formazione e consiste in
una serie di attività integranti il Piano dell’Offerta Formativa che non si riducono ad una semplice
conoscenza dell’Istituto e delle sue normative, ma si esplicano nel corso dell’anno, volte a:
• potenziare la motivazione allo studio, il senso di appartenenza , le abilità di base e quelle
comunicative.
7. FORMAZIONE
L'istituto ha previsto le seguenti modalità di formazione ed aggiornamento del personale docente:
a) Formazione iniziale e tirocinio
L’IPSIA collabora con le Università per l’accoglienza dei tirocinanti per moduli relativi agli aspetti
organizzativi, della programmazione didattica, dell’attività didattica e valutazione.I docenti
all’inizio dell’anno scolastico segnalano la loro disponibilità a svolgere tale attività: sulla base di
tali comunicazioni le presenze di docenti tirocinanti vengono programmate e concordate con i
responsabili delle Università.
b) Formazione in servizio
Sulla base dei bisogni formativi dei docenti, il Collegio dei Docenti, tenuto conto della
programmazione di istituto e delle risorse disponibili, predispone il Piano annuale di formazione.
In questo periodo di transizione, le iniziative di formazione sono prioritariamente dirette
sviluppare le competenze connese con i bisogni della nuova organizzazione didattica avviata
con l’autonomia e a sostenere il successo scolastico e formativo.
Sono pertanto stati individuati i seguenti settori di approfondimento e formazione:
• revisione del percorso di studio per quanto attiene ai contenuti, metodologie, sviluppo delle
unità di apprendimento, al fine di offrire una migliore qualità dell'insegnamento in sintonia
con la realtà culturale e professionale del territorio.
• Innovazione didattica per il successo formativo e la riduzione della dispersione scolastica.
• Aggiornamenti professionali riguardanti la materia di insegnamento offerti da doenti interni
o Enti esterni
• formazione del settore della Qualità, Valutazione ed Autovalutazione delle Istituzioni
scolastiche
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Il D.S. cura la diffusione dell’informazione relativa alle iniziative di formazione o aggiornamento
organizzati da Enti, Associazioni disponendo l’esposizione all’albo docenti delle diverse proposte.
8. DESIGNAZIONI ED INCARICHI
Funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa (art. 30 del CCNL 2002 – 2005):
Funzioni strumentali
Docente
Funzione strumentale: Orientamento
Baradello
Coordinamento delle attività di orientamento in entrata e di riorientamento
(continuità con la scuola media, giornate di scuola aperta, visite di scolaresche o
di singoli allievi, contatti con gli enti locali per l’orientamento); Orientamento
in uscita. Promozione dell’Istituto verso l’esterno (giornali, televisioni ecc.).
Redazione dei progetti specifici, monitoraggi, consuntivo e relative pratiche di
contributo.
Funzione strumentale: Successo scolastico e dispersione
Candido
Organizzazione e coordinamento delle attività dirette alla realizzazione del
successo scolastico in relazione agli aspetti del disagio e della disciplina.
Organizzazione degli interventi per ridurre il fenomeno della dispersione
scolastica. Rapporti con la Consulta degli studenti. Redazione dei progetti
specifici, monitoraggi, consuntivo e relative pratiche di contributo.
Funzione strumentale: sostegno ai diversamente abili
D’Agata
Contatti con le famiglie degli allievi interni per informazioni e pareri; Contatti
con le scuole medie per l’inserimento di allievi con sostegno in applicazione
della legge 104/92. Predisposizione della documentazione per gli adempimenti
con l’USR, per la richiesta del sostegno per l’organico in funzione dei bisogni
degli allievi. Coordinamento del lavoro del “Gruppo H”. Redazione dei progetti
specifici, monitoraggi, consuntivo e relative pratiche di contributo.
Funzione strumentale: educazione per adulti
Coordinamento della pianificazione del quadro orario delle lezioni.
Pianificazione del calendario delle attività. Comunicazione ai corsisti delle
variazioni di orario. Coordinamento della pianificazione della la proposta dei
crediti da assegnare ai nuovi iscritti sulla base delle certificazioni prodotte.
Coordinamento dell’organizzazione della commissione per la certificazione dei
crediti. Organizzazione degli esami di idoneità, integrativi e qualifica, controllo
della compilazione del
libretto
dello
studente.
Coordinamento
dell’organizzazione dei i corsi di alternanza scuola lavoro e monitoraggio.
Informazione all’utenza sulle caratteristiche del corso. Sostituzione dei colleghi
assenti, controllo del servizio dei docenti, coordinamento delle riunioni del
gruppo di lavoro
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Mottola
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Funzione strumentale: Progetti formativi e rapporti con Enti ed Istituzioni esterne
Guerra
Coordinamento delle attività di alternanza scuola-lavoro e di stage estivi.
Rapporti con gli Enti di formazione, aziende ed organizzazione dei progetti.
Promozione di attività di formazione continua (Polo tecnico–professionale,
comitato tecnico scientifico, apprendistato, FSE, IFTS) e pratiche per i
contributi dell’alternanza scuola lavoro .
Funzione strumentale: Studenti stranieri
Modeo
Zaniboni
Organizzazione e coordinamento delle attività dirette alla realizzazione del
successo scolastico in relazione agli aspetti dell’integrazione e capacità
linguistiche degli alunni stranieri. Organizzazione degli interventi. Redazione
dei progetti specifici, monitoraggi, consuntivo e relative pratiche di contributo.
Piano annuale delle attività
PRIMO COLLABORATORE (nomina del dirigente)
Autorizzazione delle assemblee di classe. Collaborazione nella previsione degli
organici del personale docente
Proposte didattiche alla predisposizione delle cattedre docenti. Collaborazione nella
previsione degli organici del personale docente. Gestione dei permessi brevi dei
docenti.
Controllo delle assenze e ritardi dei docenti. In caso di emergenza, supplenza del
personale docente assente secondo il proprio orario di collaboratore
Permessi giornalieri e permanenti entrata/uscita alunni.
Predisposizione elenchi dei coordinatori e segretari dei consigli di classe, dei
coordinatori di materia e di area, dei componenti delle varie commissioni.
Verifica del piano di vigilanza e controllo del servizio di vigilanza. Coordinamento delle
proposte delle visite di istruzione.
Rapporti con famiglie, allievi e docenti.
Sostituzione del Dirigente in caso di assenza
Verifica e controllo dell’operato dei collaboratori incaricati delle attività previste dal
P.O.F.
Supporto al secondo collaboratore per l'assegnazione delle sostituzioni dei docenti
assenti, variazione orario docenti, classi (per assemblee sindacali, manifestazioni ed
astensione dal servizio ).
In caso di assenza del collega collaboratore, svolgimento delle relative funzioni.
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prof.ssa
Paoletti
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
SECONDO COLLABORATORE (nomina del dirigente)
prof. Rossi
Permessi giornalieri e permanenti entrata/uscita alunni. Assegnazione delle sostituzioni
dei docenti assenti.
Autorizzazione delle assemblee di classe.
Predisposizione elenchi dei docenti referenti durante le lezioni pomeridiane.
Variazione orario docenti, classi (per assemblee sindacali, manifestazioni ed
astensione dal servizio).
Controllo delle assenze e ritardi dei docenti.
In caso di emergenza, supplenza del personale docente assente secondo il proprio
orario di collaboratore. Collaborazione al controllo del servizio di vigilanza.
Organizzazione degli esami di idoneità, integrativi e qualifica. Organizzazione e
controllo dei corsi di recupero
Aggiornamento del POF e regolamento di Istituto.
Proposta di composizione delle classi.
Rapporti con famiglie, allievi e docenti. In caso di assenza del collega collaboratore,
svolgimento delle relative funzioni.
GRUPPO DI LAVORO DEL CORSO SERALE
coordinatore:
prof. Mottola
Pianificazione del quadro orario delle lezioni. Pianificazione del calendario
delle attività. Proposta dei crediti da assegnare ai nuovi iscritti sulla base delle
certificazioni prodotte. Organizzazione della commissione per la certificazione
dei crediti. Organizzazione degli esami di idoneità, integrativi e qualifica.
Compilazione del libretto dello studente. Organizzazione dei corsi di alternanza
scuola lavoro e cura del monitoraggio
Nominativi:
vedi circolare
GESTIONE SITO WEB
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coordinatore:
Bustreo
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Manutenzione, aggiornamento, arricchimento e gestione del sito web
dell’istituto. Pubblicazione dei dati obbligatori per le PA
GRUPPO H.
Preparazione dei lavori del GLIS. Predisposizione di bozze di documenti per la
realizzazione del P.E.P.; contatti con le famiglie degli allievi per informazioni e
pareri; contatti con le scuole medie per l’inserimento nel ns. istituto in
applicazione della legge 104/92.
coordinatore:
D’Agata
Nominativi:
vedi circolare
ATTIVITÀ SPORTIVA
Gestione delle pratiche per la presentazione delle richieste di attività e del
gruppo sportivo; pratiche di finanziamento per atività sportive. Organizzazione
delle attività sportive integrative, evitando quando possibile la sovrapposizione
con i periodi di valutazione e di verifiche disciplinari. Controllo del corretto uso
delle palestre, della compilazione e segnalazioni trascritte nei registri di
palestra. Coordinamento dell'attività del Centro Sportivo Scolastico
PATENTE EUROPEA INFORMATICA (ECDL)
coordinatore:
Coretti
Rapporti con l’AICA (Associazione Italiana Calcolo Automatico) Gestione
dell’accreditamento dell’istituto quale test center per il conseguimento della
patente europea del computer e il riconoscimento degli esami e dei titoli;
promozione e diffusione delle informazioni presso il personale e gli studenti per
quanto riguarda l’ECDL; organizzazione e gestione degli esami per il
conseguimento della patente; collaborazione nella stesura dei bandi per la
ricerca di docenti dei corsi ECDL
REFERENTE EDUCAZIONE ALLA SALUTE
coordinatore:
Candido
Promozione ed organizzazione delle attività di educazione alla salute e rapporti
con Enti ed Associazioni.
COORDINAMENTO EDUCAZ. STRADALE
Referente e coordinatore delle attività di educazione stradale.
COMITATO DI VALUTAZIONE
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Duria
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Presidente:
Dott. Giovanni
Francois membri
effettivi:,
Collaborazione con il Capo di Istituto, nell’indicazione dei tutors per i colleghi
Dalino,
nell’anno di prova; valutazione della congruità delle candidature delle funzioni
Lambiase,
strumentali; parere sull’anno di prova dei docenti.
Cerlesi, Zanasi
- membri
supplenti:
Cabai,
Vacalebre
ORARIO
Formulazione dell’orario scolastico provvisorio e definitivo; accordi con altri istituti per
organizzare l’orario dei docenti; adattamento dell’orario per sopraggiunte esigenze
(nuovi docenti, orario flessibile, ecc.); predisposizione delle comunicazioni relative
all’orario alle scuole.
Predisposizione dell’assegnazione delle aule e dei laboratori, sentite le esigenze e le
proposte dei coordinatori di dipartimento.
Predisposizione del piano di vigilanza durante gli intervalli.
Formulazione del calendario dei consigli di classe ordinari e degli scrutini.
Adattamento orario delle lezioni in relazione al POF (corsi di integrazione e
arricchimento formativo ecc.).
TUTOR DOCENTI IN PROVA
Fornitura dei materiali e strumenti didattici per un utile inserimento del collega
nell’Istituto; Collaborazione alla stesura del piano individuale di lavoro dei
docenti in anno di prova.
COORDINATORI DI CLASSE
Controllo della consegna della programmazione curriculare di ciascun docente
del consiglio di classe; coordinamento delle attività del consiglio ; controllo
della progettazione dei corsi integrativi, l’alternanza scuola – lavoro, ecc.;
raccolta delle adesioni di allievi e docenti accompagnatori alle visite di
istruzione e consegnano agli uffici la documentazione relativa; consegna della
scheda di adozione dei libri di testo agli uffici; promozione della realizzazione
ordinata, secondo i criteri fissati dal collegio dei docenti, delle attività di
sostegno e recupero; verifica che i verbali siano correttamente compilati e
regolarmente firmati; comunicazione alla presidenza di ogni anomalia di rilievo
inerente al profitto, le assenze specie in riferimento all'obbligo scolastico, il
comportamento degli allievi e comunicazione dei fatti alla famiglia, (con
l’ausilio, per la parte amministrativa, del personale di segreteria); segnalazione
all’ufficio tecnico di eventuali danni provocati dagli alunni della classe;
proposta di provvedimenti disciplinari; Informazione ai genitori, durante le
riunioni aperte o la consegna delle pagelline infraquadrimestrali o in occasione
dei colloqui post-pagella, sull’andamento scolastico e sulle motivazioni del
giudizio finale; consegna all’utenza del “Patto formativo”; coordinamento della
stesura del documento del consiglio (classi quinte); compilazione delle parti
generali del registro di classe con particolare riferimento alla "pianta della
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Menegon,
Paoletti
Nominativi:
vedi circolare
Nominativi:
vedi circolare
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
classe" per l'assegnazione dei banchi agli alunni. Svolgono le operazioni
inerenti le procedure di emergenza di assegnazione agli allievi dei compiti di
aprifila e chiudifila ; proposta di attivazione dei corsi si recupero e sostegno al
consiglio di classe secondo le risorse assegnate.
SEGRETARI C.D.C.
Stesura del verbale di tutte le operazioni del consiglio di classe;raccolta delle
proposte di corsi di sostegno e recupero, consegna agli uffici della
documentazione e dell’informativa all’utenza; segnalazione, al collaboratore del
Dirigente, degli assenti alle riunioni; verifica e consegna agli uffici della
documentazione relativa agli scrutini.
UFFICIO TECNICO:
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Nominativi:
vedi circolare
GUERRA:
coordinatore
ufficio e
responsabile
settore
meccanicotermico; servizi
sociali.
BUSTREO:
responsabile
settore
elettricoelettronico,
chimico e
odontotecnico.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
Funzioni principali: coordinamento dei laboratori. Coordinamento degli
impegni degli assistenti tecnici in funzione delle esigenze delle esercitazioni;
coordinamento dell’attività di manutenzione delle attrezzature anche ai fini
della sicurezza; collaborazione con il responsabile della sicurezza;
coordinamento della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’Istituto;
rapporti con l’Amministrazione Provinciale in tema di manutenzione, e
sicurezza; coordinamento dell’uso dell’Aula Magna e della sala audiovisivi;
consegna al personale dell’attrezzatura audiovisiva e informatica in dotazione
all’UTO. Predisposizione delle proposte di acquisto, preparazione delle richieste
di preventivo, redazione dei prospetti comparativi, redazione della relazione
tecnica sui preventivi ed ordinativi, preparazione degli ordini di acquisto;
collaborazione con le ditte di manutenzione del server per la corretta gestione
del server e delle reti informatiche interne; smaltimento rifiuti: compilazione
formulario rifiuti e registrazione sul registro di carico/scarico; dichiarazione
annuale MUD.
COORDINATORI DI DIPARTIMENTO
Promozione dell’innovazione didattica, degli obiettivi formativi e cognitivi
della disciplina, per anno di corso e per indirizzo; promozione dello scambio di
dati e materiali fra docenti mirante all’aggiornamento disciplinare e alla
progettazione interdisciplinare; promozione delle verifiche comuni per classi
parallele; promozione delle iniziative di integrazione e arricchimento
dell’offerta formativa; promozione dell’accoglienza dei nuovi docenti;
coordinamento dell’analisi di nuove proposte di libri di testo; segnalazione ai
colleghi della disciplina delle iniziative più urgenti e significative relative ad
attività di formazione e aggiornamento per i docenti; consegna delle proposte di
acquisto ai direttori dei laboratori.
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Nominativi:
vedi circolare
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
9. I PROGETTI
•
In coerenza con le finalità e gli obiettivi prefissati, tenendo conto delle risorse disponibili,
l'Istituto Ceconi promuove i seguenti progetti per l'anno scolastico 2013/2014:
PROGETTO
REFERENTE PROGETTO
GRAMATICA PARA UN SUENO SPETTACOLO TEATRALE IN LINGUA NONINO PATRIZIA
SPAGNOLA
STAFFETTA GENERAZIONALE
SBRIZZAI ELENA
CAD DENTALE
DALINO ELENA
IL MULTIETNICO AL CENTRO BALDUCCI" UNO SCAMBIO CONVIVIALE E SBRIZZAI ELENA/CABAI FRANCESCA
CULTURALE
ATTIVITA'
COMPLEMENTARI
SCIENZE
PERSONALE E DANZA SPORTIVA
MOTORIE:
SICUREZZA TANDOI AMBRA
GRUPPO SPORTIVO DEL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
TANDOI AMBRA
PET - CORSI PROPEDEUTICI ALLA CERTIFICAZIONE
LIVA BARBARA
EDUCHANGE
LIVA BARBARA
SULLA CRESTA DELL'ONDA
D'AGATA SANTINA
LABORATORIO MONTESSORI
D'AGATA
SANTINA/MODEO/ESPOSITO/CHINELLAT
O
ACCOGLIENZA DALLA A ALLA Z
D'AGATA SANTINA
TUNE INTO ENGLISH
CECCHINI Antonella
ORGANIZZAZIONE, SUPPORTO E PROGRAMMAZIONE ATTIVITA' DI DALINO ELENA
LABORATORIO ALLIEVI H 1^odo
ORGANIZZAZIONE E PROGRAMMAZIONE ATTIVITA' PROFESSIONALI
DALINO ELENA
INTERVENTI ADEGUATI IN CAMPO IGIENICO E SANITARIO
PARETTI MARINA
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
ABILITA' DI BASE IN CAMPO
ALL'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
SANITARIO,
PROPEDEUTICHE ZIMOLO VERA
ORIENTAMENTO
BARADELLO ENRICO
SVILUPPO
OFFERTA
FORMATIVA:
LINGUE
STRANIERE LIVA BARBARA/DURIA PIERDAMIANO
COMUNITAROE/UTILIZZO DEL MODELLO DIDATTICO DELL'ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO/USO DELLE TECNOLOGIE D'INFORMAZIONE E DELLA
COMUNICAZIONE
INTEGRAZIONE ALLIEVI STRANIERI
ZANIBONI DONATELLA
INIZIATIVE IN AMBITO CULTURALE A FAVORE DEI GIOVANI "LINA, NILDE PROGETTO
IN
RETE
E LE ALTRE - LE 21 DONNE DELLA COSTITUENTE"
CECONI/STRINGHER/COSSAR/ASS.CULT
URALE SE NON ORA QUANDO
CAD/ODO FORMAZIONE
DALINO ELENA
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
CANDIDO GRAZIELLA
CLIL (Contents and language integrated Learning)
MARTINOLLI ELSA
APERTURA DELLE SCUOLE, PREVENZIONE DEL DISAGIO, DISPERSIONE CANDIDO GRAZIELLA
- ART. 7 D.L. 104/2013
Le scuole per l'AGENDA DEL FUTURO - UDINE 2024
CASISI MELCHIORRE
Una scuola per la formazione di cittadini europei
DEL PONTE DINO
I progetti sono stati presentati all’Ufficio Protocollo,in apposita scheda che ne specifica:
obiettivi, contenuti, metodologia, mezzi, modalità di verifica e valutazione, destinatari, risorse,
tempi.
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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015
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