informazione religiosa

Gazzetta d’Asti | 30 gennaio 2015 _________________
INFORMAZIONE RELIGIOSA
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I VESCOVI PER LA GIORNATA PER LA VITA
Sono stati otto i Progetti Gemma attivati
Solidali per la vita
intorno alle mamme
Il Cav ha sostenuto
nel 2014 ben 460 famiglie
Numerosi sono gli spunti di riflessione nel messaggio dei vescovi “Solidali per
la vita” redatto per la prossima giornata per la Vita, che
si celebrerà domenica 1 febbraio. L’inizio del messaggio riprende, nel virgolettato, un pensiero di Papa Francesco tratto dal suo discorso all’udienza dell’11 aprile concessa a 100 mamme, e
ai suoi bambini,
aiutati dal CAV.
Bambini e anziani sono il futuro del popolo: i
primi porteranno avanti la storia, i secondi trasmettono saggezza ed esperienza. Bambini e nonni sono
quindi la speranza di una Nazione: tra loro c’è
un’alleanza che
guarda al futuro, anche perché
mai come oggi
ci sono stati tanti nonni. Il messaggio mette anche in luce l’altro
aspetto di questo fenomeno: il
fatto che le nuove generazioni
si troveranno a
reggere la socie-
tà come la punta di una piramide rovesciata, portando il peso delle generazioni precedenti: la denuncia
e il richiamo sono allora rivolti alla pratica dell’aborto,
che priva l’Italia di un prezioso contributo. Un altro
spunto di riflessione nasce
dalla contrapposizione fecondazione assistita/adozione: pur ritenendo com-
prensibile il desiderio di
un figlio naturale, va sottolineato che la fecondazione
mette in crisi il sistema delle adozioni. Statistiche alla
mano, le adozioni sono già
in forte crisi numerica: dal
2007 al 2011 le adozioni nazionali sono diminuite del
33%, quelle internazionali del 22%. Questa situazione è frutto di un calo della
solidarietà per la
vita, cui il Messaggio dei Vescovi richiama:
l’appello è allora
a forme creative
di prossimità e
di aiuto, in cui famiglie siano supporto ad altre famiglie,
anche
come risposta ai
nuovi flussi migratori. La globalizzazione della
solidarietà, contro la globalizzazione dell’indifferenza: un
nuovo umanesimo che, attraverso la “fantasia dell’amore”,
ci permetta di
superare questa
nuova sfida, che
parte da un “sì
alla vita”
> LR - MpV Asti
L’anno 2014 ha visto ulteriormente in crescita le
richieste rivolte al CAV da
parte dei nuclei familiari
con i bambini piccoli: sono
infatti state in tutto 460 le
famiglie con bambini da
0 a 3 anni assistite con varie forme di aiuto. L’attività del Centro Accoglienza Vita prevede infatti un
supporto materiale e morale ai nuclei familiari, anche
monoparentali, che spesso
prevede la distribuzione di
beni di primissima necessità.
I neonati sostenuti sono
stato in tutto 173, mentre
162 le donne in stato di
gravidanza. Numeri decisamente alti che richiedono all’associazione di volontariato di essere costantemente in linea, non solo
nel lavoro attivo che una
tale macchina di solidarietà
richiede, ma anche nella ricerca costante di erogazioni
di finanziamenti: la maggior
parte dei contributi, oltre
che provenire dall’8x1000,
giunge da privati che, attenti alla difesa della vita, contribuiscono con offerte.
L’appuntamento comunque più importante è l’offerta delle primule, sui sagrati delle Chiese, offerta
che anche quest’anno arriverà puntuale con la prima
domenica del mese di febbraio.
La speranza è che i fedeli delle diverse parrocchie diocesane siano ancor
più generosi degli anni passati, anche per garantire al
CAV di sostenere il numero più alto possibile di Progetti Gemma, i progetti di
adozione di a distanza di
una mamma in attesa e del
suo bambino. Nel corso del
2014 8 sono stati i Proget-
ti Gemma attivati in sede
locale, numero inferiore a
quelli di cui ci sarebbe effettivo bisogno: con un contributo di 160€ al mese per 18
mesi è possibile aiutare una
donna a decidere di tenere
il figlio che porta in grambo, evitando a entrambi il
dramma dell’aborto.
La solidarietà per la vita
di cui parla il Messaggio dei
Vescovi trova qui la sua più
viva applicazione.
AL FOYER LA VITA NASCENTE
Venerdì 13 febbraio alle ore
18 presso il Foyer delle famiglie, Via Milliavacca 5,
nuovo appuntamento cinematografico con il MpV
per riflettere sulla vita nascente. Lo spazio bianco è
un film del 2009 diretto da
Francesca Comencini, tratto dall’omonimo romanzo
di Valeria Parrella. Il film è
uscito nelle sale cinematografiche italiane il 16 ottobre 2009.
Il film narra dell’attesa di
Maria, neomamma di Irene:
Maria non è la tipa che sa aspettare, ma questa volta non ha altra scelta. La nascita prematura di sua figlia l’ha colta impreparata, ed ora deve attendere pazientemente di poterla stringere a sé. Maria, persa nel suo dolore, si costringe a vivere in
uno spazio bianco, che lascia fuori tutti, tranne le altre mamme, con cui condivide la stessa esperienza.
Il film sarà intervallato da un apericena offerto a tutti i presenti
e seguito da un dibattito.
Concorso europeo rivolto alle scuole medie superiori
“Questa economia uccide”: il libro-intervista dei vaticanisti Tornielli e Galeazzi
La sfida e l’avventura
di essere figlio
Papa Bergoglio elogia il magistero di Pio XI
come fece suo papà Mario nel 1928
Dal 1987, ogni anno, il Movimento per la
vita italiano propone nelle scuole medie superiori italiane e nelle Università un Concorso per mettere a disposizione degli insegnanti uno strumento educativo che collega
la dignità umana, il diritto alla vita, l’eguaglianza, la famiglia, la pace e l’unità dei popoli, specialmente europei.
La partecipazione di circa un milione
di studenti, la vittoria di oltre 7000 giovani che hanno partecipato ad un seminario
conclusivo a Strasburgo con un dibattito tra
loro nell’emiciclo del Consiglio d’Europa,
la testimonianza di molti giovani divenuti
adulti, prova l’efficacia di questa iniziativa.
Per l’anno scolastico 2014-2015 è
stato scelto il tema:
“Essere figlio: una sfida, una avventura”.
È un tema che apre
le finestre su una
grande complessità di problemi attuali, che possono essere introdotti con le
seguenti domande:
1) Perché il figlio?
2) Chi è il figlio? 3)
Figlio: una luce che
illumina? 4) Figlio:
di chi? 6) Figlio di
Dio? 7) Troppi figli
o troppo pochi? 8)
Quali diritti e doveri del figlio?
Nat u ra l m e n te
ogni argomento può
essere trattato autonomamente oppure alcune tematiche possono essere
sviluppate insieme.
Certamente occorre la guida dell’insegnante. Ecco perché è stato elaborato un dossier pubblicato sul sito www.
mpv.org e www.prolife.it. Esso raccoglie
suggestioni e risposte, che è auspicabile siano tradotti dai docenti in stimoli capaci di
suscitare l’interesse personale dei giovani.
Il premio, infatti, sarà assegnato soltanto a
coloro che dimostrino di aver interiorizzato i problemi con una meditazione personale, quali che siano le loro opinioni e conclusioni.
Sul sito: www.mpv.org e www.prolife.it
sarà possibile leggere anche gli interventi
della equipe dei giovani a cui la realizzazione del concorso è stata particolarmente affidata. Gli elaborati potranno essere consegnati alla segreteria del MpV di Asti, prendendo contatti al numero 3391276147.
Seguendo le orme di papà Mario Bergoglio, che nel 1928 tenne ad Asti un discorso
sul papato nel quale espresse l’ammirazione
e lodò Pio XI, anche Papa Francesco ricorda
ed elogia il Papa dell’Azione Cattolica.
Il nuovo libro Papa Francesco. Questa economia uccide (Piemme, 2015), con un’intervista esclusiva al papa su capitalismo e giustizia sociale, scritto dai vaticanisti de La
Stampa, Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi, prende le mosse dall’enciclica Quadragesimo Anno di Pio XI.
Nella Lettera Enciclica sulla ricostruzione
dell’ordine sociale, scritta poco dopo la crisi delle Borse del ‘29 (venne pubblicata il 15
maggio 1931, nel decimo anno di pontificato di Pio XI e nel 40º anniversario della Rerum Novarum), il papa dell’epoca aveva definito «imperialismo internazionale del denaro» il modello di economia speculativa
capace di impoverire all’istante milione di
famiglie.
Una formula dimenticata, quella utilizzata da Achille Ratti, che Bergoglio considerava attuale anche per descrivere la situazione dell’Argentina sprofondata nella crisi: «È una formula che non perde mai di attualità, e contiene una radice biblica. Quando
Mosè sale al monte per ricevere la legge di Dio,
il popolo pecca d’idolatria fabbricando il vitello d’oro. Anche l’attuale imperialismo del denaro mostra un inequivocabile volto idolatrico.
E dove c’è idolatria, si cancella Dio e la dignità dell’uomo, fatto a immagine di Dio. Così, il
nuovo imperialismo del denaro toglie di mezzo addirittura il lavoro, che è il mezzo in cui si
esprime la dignità dell’uomo, la sua creatività,
che è l’immagine della creatività di Dio. L’economia speculativa non sa che farsene del lavoro. Insegue l’idolo del denaro che si produce da
se stesso. Per questo non si hanno remore a trasformare in disoccupati milioni di lavoratori».
Sono bastate poche frasi di Francesco
«contro l’economia che uccide» per bollarlo come “papa marxista”. «A stupire –
scrivono Tornielli e Galeazzi – non è tanto
la superficialità delle accuse, quanto piuttosto
l’oblio nel quale sembra essere caduta una porzione consistente della grande tradizione della Chiesa, quella che va dai Padri al magistero di un pontefice certamente non sospettabi-
le di modernismo o
progressismo, quale
fu Pio XI».
Perchè la tradizione del magistero
sociale della Chiesa e del cattolicesimo politico del dopoguerra sono state archiviate? I
due vaticanisti pongono allora una domanda a Papa Francesco: «Perchè, secondo Lei, le
parole forti e profetiche di Pio XI nell’enciclica
sociale Quadragesimo Anno del 1931 contro
l’imperialismo internazionale del denaro, oggi
suonano per molti - anche cattolici - esagerate e
radicali?».
Ecco la risposta del papa: «Pio XI sembra esagerato a coloro che si sentono colpiti dalle sue parole, punti sul vivo dalle sue profetiche denunce. Ma il papa non era esagerato,
aveva detto la verità dopo la crisi economico-finanziaria del 1929, e da buon alpinista vedeva le cose come stavano, sapeva guardare lontano. Temo che gli esagerati siano piuttosto coloro che ancora oggi si sentono chiamati in causa dai richiami di Pio XI...».
> Stefano Masino
DALLA QUADRAGESIMO ANNO DI PIO XI
«E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è
che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l’accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza dell’economia in mano di pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma
solo depositari e amministratori del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado
e piacimento. Questo potere diviene più che
mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno
il danaro, la fanno da padroni; onde sono in
qualche modo i distributori del sangue stesso, di cui vive l’organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l’anima dell’economia, sicché nessuno, contro la loro volontà,
potrebbe nemmeno respirare».
È questa una citazione dell’enciclica Quadragesimo Anno di Papa Pio XI, pubblicata nel
1931, a ridosso della Grande Depressione
del 1929, con la quale il coraggioso pontefice brianzolo si scagliava contro il «funesto ed
esecrabile internazionalismo bancario o imperialismo internazionale del denaro».
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INFORMAZIONE RELIGIOSA
Riemerge in archivio un libretto inedito del 1921
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30 gennaio 2015 | Gazzetta d’Asti
Con riflessioni sul recente Sinodo dei vescovi
Nonna Rosa congressista
Partecipata assemblea di A.C.
al I° Congresso Eucaristico Diocesano per organizzare l’anno sociale
Nel 2016, ad Asti, annunciato dal vescovo Francesco
Ravinale durante la celebrazione del Corpus Domini
dello scorso anno, avrà luogo un Congresso eucaristico diocesano.
I fedeli che gremivano il
Duomo, partecipando poi
alla processione cittadina
con tutti i parroci per le vie
della città e conclusasi con
la benedizione nella chiesa
di San Secondo, hanno accolto con letizia tale proposta.
Il congresso eucaristico
è una delle maggiori manifestazioni di pietà popolare della chiesa (il primo
ebbe luogo a Lilla, Francia,
nel 1881), e non si svolgeva
ad Asti dal 1958. Per prepararsi in modo degno a questo evento, un anno dopo
il bicentenario della nascita di Don Bosco (18152015), santo sociale originario dell’astigiano, è necessario ripercorrere la storia
dei Congressi eucaristici celebrati nella diocesi di Asti.
Nel riscoprire la tradizione di questi congressi, riemerge anche un episodio
inedito che riguarda l’amata nonna di Papa Francesco,
Rosina Vassallo Bergoglio,
negli anni Venti dirigente
dell’Unione donne cattoliche di Asti. Ma procediamo
con ordine.
Il primo Congresso eucaristico diocesano si tenne
in Asti nei giorni 3 e 4 settembre 1921, voluto dal vescovo di allora, mons. Luigi
Spandre (1853-1932), già
vescovo titolare di Tiberiade e ausiliario del cardinale
arcivescovo di Torino, Agostino Richelmy.
Il vescovo Spandre, succeduto al bergamasco mons.
Giacinto Arcangeli e che
fece il suo ingresso in diocesi il 24 ottobre 1909, or-
ganizza il primo congresso vent’anni dopo la Prima
adunanza diocesana Astese
(22 agosto 1901).
Il 24 febbraio 1921, si riunisce in vescovado, per tracciare le linee generali del
congresso, il Comitato Eucaristico Diocesano Permanente: a fianco del vescovo, presidente onorario, vi
è mons. Carlo Vergano, vicario generale, eletto presidente effettivo; tra i sacerdoti membri, due figure vicinissime alla famiglia Bergoglio durante il decennio
astigiano (1918-1929): il
canonico Luigi Goria, assistente della Giunta diocesana di A.C. e primo assistente diocesano della Gioven-
tù Femminile, e don Filippo
Berzano, giuseppino, presidente della Giunta diocesana di A.C., direttore della
Gazzetta d’Asti (settimanale dei cattolici fondato nel
1899) e direttore della Fulgor (Società sportiva che ha
per programma “Dio, Patria, Famiglia e Sport”).
Mons. Spandre nomina anche una Commissione esecutiva e un Comitato
delle Signore. La Commissione esecutiva è così composta: canonico Michele Appendino, presidente;
don Filippo Berzano per la
stampa; don Carlo Nebbia
per la musica; don Zaverio
Pescarmona per gli addobbi e per gli alloggi; canonico Edoardo Granero per le
funzioni religiose; canonico
Secondo Stella per le adunanze; canonico Luigi Goria per i rapporti con le autorità, con le associazioni
cattoliche e per i mezzi finanziari.
«Che cosa è il Congresso
eucaristico diocesano? - domanda la Gazzetta d’Asti
del 30 agosto 1921 -. È una
adunanza di fedeli cristiani i
quali si raccolgono nel nome
di Gesù Sacramentato e intendono di comunicarsi a vicenda lume e calore: lume
per meglio comprendere questo sublime mistero e calore per amarlo maggiormente. In questi congressi la famiglia cristiana è rappresentata in tutta la sua ampiezza:
vi sono gli uomini e le donne,
vi sono i dotti ma anche quelli di scarsa cultura e di povero ingegno, vi sono i ricchi e vi
sono i poveri. Vi è il popolo, vi
è il clero, vi è il vescovo, il quale con la sua presenza conforta questo desiderio comune di
stringersi attorno al Santo Tabernacolo».
> Stefano Masino
(continua)
Incontri pastorali
del vescovo
• Venerdì 30 per fa festa patronale di S. Giovanni Bosco alle 18.30 nella
ella
parrocchia di S. Giovanni Bosco presiede la Concelebrazione; alle 21
nel teatro Lumière presenzia allo spettacolo “Un’Ave Maria e un
pezzo di pane” monologo teatrale tratto dalle memorie biografiche di don Bosco, testo e regia di Renzo Arato.
• Sabato 31 alle 10 nel salone del seminario partecipa all’incontro
dell’Acos; alle 19 a S. Damiano d’Asti nella parrocchia dei Ss. Cosma e Damiano partecipa all’iniziativa catechistica.
• Domenica 1° febbraio alle 10 a Bra presiede la Concelebrazione per la festa di S. Giovanni Bosco; alle 15.30 a Vaglierano Alto
incontra l’associazione giovani; alle 18.30 nella parrocchia di Revignano incontra
le coppie di sposi.
• Lunedì 2 alle 9 in vescovado incontra la delegazione regionale del Progetto Policoro; alle 15 nella scuola dell’infanzia “N.S. della Purificazione” presiede l’incontro di
preghiera con i bambini; alle 16.30 nella cappella della Purificazione presiede l’Eucaristia per le religiose in occasione della giornata della Vita Consacrata.
• Martedì 3 alle 9.15 in seminario partecipa al ritiro del clero predicato da don Mario Aversana.
• Mercoledì 4 alle 17.30 in vescovado incontra il gruppo di catechismo della 1ª media della parrocchia di S. Giovanni Bosco; alle 21 nel salone dell’Opera pia Milliavacca partecipa alla riunione della consulta di pastorale giovanile.
• Venerdì 6 alle 21 nella cappella dell’ospedale card. Massaia partecipa alla presentazione del libro “Guarire a Lourdes”.
• Sabato 7 alle 16.00 all’ospedale card. Massaia celebra l’Eucaristia per la giornata
mondiale dell’ammalato
Il vescovo dà udienza venerdì 30, mercoledì 4 e venerdì 6 dalle 9 alle 12.
Domenica 25 sera, negli
uffici di via Carducci, una
partecipata assemblea di
Azione Cattolica ha segnato il nuovo corso dell’associazione: vivificare gli iscritti, lavorare sodo per stimolare nuove adesioni e ottemperare agli obblighi che la
sede centrale richiede. Erano presenti i tre Assistenti ( degli adulti, dei giovani
e dei ragazzi) e i Presidenti
delle varie associazioni diocesane, con la Presidente
Antonella Bianco.
L’Azione Cattolica deve
esprimersi in merito ai quesiti posti dal Sinodo dei Vescovi sulla famiglia e a tal
proposito si sono fissate due
serate per riflettere sul documento e arrivare allo studio
di almeno alcune domande
da far pervenire poi a Roma
entro il 6 marzo. L’A.C ha riflettuto sul Documento durante il week end sul lago
Maggiore di inizio anno,
quindi sarà operazione agevole riprendere quanto sentito dall’esperto e concretizzarlo sotto forma di risposte. Inoltre l’A.C nazionale
propone un pellegrinaggio
per adulti a giugno nell’astigiano, per cui si rende ne-
cessario reperire il luogo
adatto per il raduno di un
numero notevole di partecipanti; ancora, si sono comunicati tutti gli appuntamenti
per A.C giovani e ACR.
Si rileva che sta sorgendo
un gruppo di giovani provenienti dalla Cattedrale,
da San Pietro, da Cisterna,
molto motivato e ben disposto a lavorare con il metodo di Azione Cattolica,
sono ragazzi che frequentano l’Università e gli ultimi anni delle scuole Superiori. Essi si impegnano in
maniera proficua sul territorio per una nuova rinascita,
con motivazione ed entusiasmo; l’Assemblea prende atto con grande soddi-
sfazione e si propone di fare
il possibile per affiancare e
aiutare questi giovani. Positivo e propulsivo è il grande
contributo degli Assistenti
che non si risparmiano.
La campagna associativa è in pieno svolgimento
presso tutte le parrocchie
della diocesi, per qualunque informazione contattare Franco Bianco, don Beppe Steffenino, Pimpi, don
Mauro. Si ricorda che stanno proseguendo gli incontri del gruppo adulti diocesano sotto la guida di don
Beppe, con cadenza bimestrale, sempre in via Carducci; seguendo il sussidio
adulti.
> Mariarosa Poggio A.C. Asti
MEDITANDO LA PAROLA
DOMENICA 1° FEBBRAIO - IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B
LETTURE: Dt 18,15-20; Sal 94; 1 Cor 7,32-35; Mc 1,21-28
Insegnava loro come uno che ha autorità
Questa domenica il tema centrale sembra essere quello della profezia. Profeta
è colui che Dio invia perché parli in suo
nome. Quindi, lungi dall’essere un autoproclamato veggente o qualcuno che predice il futuro, il profeta nella Bibbia è colui che ha ricevuto una vocazione specifica dal Signore per andare in mezzo al popolo a comunicargli la parola di salvezza che è la stessa Parola di Dio. La profezia nell’Antico Testamento è legata ai momenti più difficili della storia di Israele.
Viene considerato profeta Samuele, colui
che è chiamato a gestire per conto di Dio
le insistenti richieste del popolo all’inizio del periodo della monarchia. Profeti
sono tutti quelli che da Elia in poi passano per sofferenze, rifiuti e persecuzioni di
ogni genere pur di ristabilire la primazia
di Dio e della sua parola nonostante le disubbidienze e i peccati del popolo eletto.
Molti di loro hanno la loro opera e la loro
predicazione raccolte in libri che portano il loro nome. Quando negli ultimi tre
secoli prima di Cristo non apparvero più
profeti si disse che i cieli erano chiusi...
La prima lettura di oggi ci presenta
Mosè, figura unica nel suo genere che sicuramente può essere considerato anche
un profeta oltre che una guida in senso
lato del popolo di Dio in fuga dall’Egitto e in avvicinamento -ancorché lento alla ‘terra promessa’. Infatti egli dice: «Il
Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari
a me. A lui darete ascolto (...)». Comincia
così l’attesa del Messia, colui che sarà Sacerdote, Profeta e Re. E il popolo eletto attenderà il Messia come un nuovo Mosè.
Tuttavia questo testo mette anche in guardia dai falsi profeti: «(...)Ma il profeta che
avrà la presunzione di dire in mio nome
una cosa che io non gli ho comandato di
dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel
profeta dovrà morire». In effetti la parola
profeta in ogni epoca ha rischiato di essere inflazionata. Dai falsi profeti prezzolati
dei tempi di Amos e non solo, che dicevano ciò che il re voleva sentirsi dire e non
avevano contatto alcuno con la Parola di
Dio, ai profeti di sventura che San Giovanni XXIII accusava di essere uno dei
problemi più seri della Chiesa e che si opponevano al dovuto ‘aggiornamento’ della stessa. Anche ai tempi di Gesù c’era chi
si riempiva la bocca del nome del Signore, esigeva da tutti la massima obbedienza
alle norme più minute e caricava i più poveri di pesi che personalmente non voleva
neppure toccare.
Le guide di Israele ai tempi di Gesù o
erano colluse coi Romani o erano fragili per conto loro o si occupavano più dei
loro latifondi che della gente affamata e
umiliata. Gli scribi, i farisei, i dottori della
legge, i sommi sacerdoti, i membri del sinedrio erano economicamente l’élite della società e le parole di Gesù che apriva
un inaudito credito alla causa degli ultimi erano per loro come il fumo negli occhi e di fatto un’ accusa di inadeguatezza.
Il modo di agire e di parlare del Signore
collideva all’inizio indirettamente e verso
la fine direttamente in numerosi scontri
dialettici con le guide di Israele a cui Gesù
non risparmiava epiteti anche pesanti: ‘sepolcri imbiancati’, ‘ipocriti’, ‘ciechi e guide
di ciechi’, ‘discendenti degli assassini dei
profeti’. E la gente sin dall’inizio ha capito che c’era un abisso tra il modo di predicare di Gesù e quello a cui erano abituati: ‘‘In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,]insegnava.
Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli
infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi’’. Ovviamente Gesù è ben più di un profeta, è la Parola stessa di Dio fatta carne. Lo si ricordava
anche a proposito del Battista. Il Battista
era la voce, Cristo la Parola. E la presenza
e la parola di Cristo smascherano il maligno e risanano tutti coloro che accettano
di essere da lui guariti. Non è un caso che
soprattutto all’inizio del suo ministero
l’attività del Signore consistesse nel curare i malati, mondare i lebbrosi, scacciare i
demoni e annunciare la buona notizia del
Regno di Dio: Dio è il Padre che ci ama, e
il Figlio fa conoscere il Padre facendo sperimentare concretamente l’amore di Lui
che agisce per il bene di tutti cominciando dal prendersi cura dei più sofferenti e
dando voce a chi non ha voce.
> Don Roberto Zappino
Gazzetta d’Asti | 30 gennaio 2015 _________________
INFORMAZIONE RELIGIOSA
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Domenica alla Messa di trigesima il bollettino e un fascicolo fotografico
Con l’Anspi su tre sedi
San Marzanotto ricorda alla grande don Fiorino
Scuola per animatori
di oratori e circoli
In 150 pagine la storia dei 47 anni di attività del parroco defunto
Dopo la morte di don Fioletta Cotto, Edoardo Cotto,
rino Chiusano a fine dicemMariangela Cotto, Michela
bre, l’intera comunità di San
Della Rocca, Silvia DemaMarzanotto si è mobilitata
ria, Claudia Forno, Maria
per conservarne la memoria
Rosa Forno, Massimo Forlegata a quasi cinquant’anni
no, Lino Garrone, Gloria
di di vita parrocchiale e paeGianotti, Ornella Gianotsana. Anzitutto sta per uscito, Valeria Gianotto, Massire il bollettino n.1 del nuomo Lazzarino, Franca Magvo anno, ampiamente comgiorotti, Giovanni Magprensivo delle note prepagiorotti, Ornella Maggiororate dallo stesso parroco detti, Giovanna Maggiorotfunto con l’aggiunta delle
to, Maria Chiara Maggiorotestimonianze in occasione
tto, Olga Maggiorotto, Vildella sua sepoltura avvenuma Maggiorotto, Alberto
ta il 2 gennaio, compreso il
Marello, Giuseppina Marello, Lucia Musso, Miranda
saluto scritto da don FioriNebiolo, Saverio Nigido,
no al momento di rassegnaSerena Nigido, Gianni Rosre le dimissioni.
si, Giulia Rossi, Anna RovMa lo staff parrocchiale,
ero, Rosanna Rovero, Carcapitanato da Carlo Sabbiolo Sabbione, Anna Saracco,
ne, Beppe Argenta e AgneFelice Sismondo, Pier Giorse Argenta non si è acconDon Chiusano all’ultima benedizione del cavallo del Palio
gio Taliano, Gloria Trissini,
tentato di completare l’opera di don Fiorino. A tempo ardo Cotto e Carlo Sab- Roberto Argenta, Valentina Luisa Vettorello.
Entrambi i fascicoli sadi record è stato preparato bione su suggerimento di Argenta, Vera Argenta, Roun corposo dossier di circa Vilma Maggiorotto, han- setta Barel, Giuseppe Bar- ranno disponibili domenica
150 pagine che riprta la sto- no collaborato davvero in rerà, Giovanni Bianco, An- prossima 1 febbraio dopo
ria parrocchiale e paesana di molti. Per la raccolta delle tonio Binello, Silvia Bolo- la Messa delle 11, quando
San Marzanotto dal 1967 al fotografie Keoma Aguiari, gna, Armando Brusco, Van- verrà ricordato don Fiori2014. quale si desume dai Agnese Argenta, Gigi Ar- da Capello, Maria Luisa Ce- no Chiusano nella trigesima
bollettini parrocchiali, fasci- genta, Giuseppe Argenta, loria, Marisa Cerato, Angio- della sua dipartita.
colo ricco di nomi e di foto
tale da interessare praticaDON BOSCO SI RACCONTA
mente tutti gli abitanti della vivace frazione astigiana.
Al Cinema Teatro Lumière (Sala Don Bosco, corso Dante 188) venerdì
Infatti, ricorda don Chiu30 gennaio, alle 21, nel contesto delle Celebrazioni del Bicentenario delsano di aver battezzato 408
la Nascita di San Giovanni Bosco, con Diocesi di Asti e Istituto Salesiano
bambini, celebrato 238 maDon Bosco, Renzo Arato interpreta Don Bosco in “Un’Avemaria e un pezzo di pane”, monologo teatrale in un atto liberamente tratto dalle “Memotrimoni e accompagnato al
rie Biografiche”, testo e regia di Renzo Arato.
cimitero ben 708 defunti,
Lo spettacolo, ambientato a Torino Valdocco nel 1883, vede Don Bosco
senza contare poi prime coormai anziano e stanco, ripercorrere durante una notte insonne, i momunioni e cresime e punmenti più emozionanti della sua vita.
tualmente tutte le feste loNell’alternarsi dei ricordi, sfilano davanti al pubblico le sue granitiche cercali, gite e attività della pro
tezze ed anche i dubbi, le profonde radici contadine, i momenti di allegria
loco e del comitato Palio…
ai Becchi di Castelnuovo, le dure lotte combattute per i suoi ragazzi ed
Alla pubblicazione, a cura
anche le esilaranti “trovate” per procurare i mezzi di sostentamento alla
di Mariangela Cotto, Olga
nascente sua Opera, la musica della Banda dell’Oratorio. Il tutto alla luce
Maggiorotto, Rosanna Rovdella Fede che la mamma Margherita Occhiena ha saputo trasmettergli.
ero, Carla Tirone con Edo-
Oratori e Circoli
I
ASSOCIAZIONE NAZIONALE SAN PAOLO
O
laboratoriodeitalenti@
gmail.com).
Si parte venerdì 13 febbraio con la lezione “Stile e identità dell’animatore:
identikit dell’animatore” per
il corso Junior e “I protagonisti dell’oratorio: le comunità educante dell’Oratorio” per la sezione senior.
Venerdì 27 febbraio gli junior affronteranno il tema
“Stile e identità dell’animatore: le tecniche di animazione” e i senior “Laboratorio sul gioco: il gioco, esercizio di vita a rischio controllato”.
Venerdì 13 marzo “La
spiritualità dell’animatore”
(corso junior) e “Gestione
ragazzi con disagio: i ragazzi
difficili dell’oratorio” (corso
senior).
La scuola si chiuderà venerdì 20 marzo con la lezione “L’attività estiva: cuore
mente, mani, vita) per la sezione junior, stesso tema affrontato anche dai senior
Tutti le lezioni si svolgeranno dalle 20.45 alle
22.30.
Il corso, con il medesimo
cartellone, è previsto anche
il alcuni oratori fuori città.
Le lezioni di venerdì
13 febbraio e del 13 marzo si terranno nell’oratorio di Montegrosso di via
Agliano, mentre quelle del
27 febbraio e del 20 marzo si svolgeranno nell’oratorio di Villafranca, piazza
Mons. Goria 2. Per l’iscrizione ai corsi fuori città
contattare Roberto Arnaldo
(333.1557371; asti@anspi.
it) oppure don Ivano Mazzucco (3392365928).
Oratori e Circoli
O
I
ASSOCIAZIONE NAZIONALE SAN PAOLO
ITALIA
C’è tempo fino al 9 febbraio per iscriversi al corso
di formazione per animatori ed educatori di oratorio
“Tenersi in…forma” sviluppato all’interno del Laboratorio dei Talenti, la serie dei
centri di interesse giovanili
voluti e ideati per creare una
rete fra le parrocchie e i giovani della nostra città.
La scuola, rivolta agli adolescenti dai 14 anni in poi, si
divide in due sezioni, una di
primo livello per animatori junior (dalla terza media
alla prima superiore) che
si svolgerà nell’oratorio del
Palucco, e uno di secondo
livello per i “senior”, (dalla seconda superiore) le cui
lezioni si terranno nel circolo don Bosticco di corso
XXV aprile. Tutti gli incontri saranno gestiti da formatori qualificati appartenenti all’Anspi, l’Associazione
Nazionale San Paolo Italia
per i circoli e gli oratori).
Per l’iscrizione a tali incontri rivolgersi a don Mauro Canta (3381541963 - il-
ITALIA
Comitato Zonale Asti
Comitato Zonale Asti
O
Junior: STILE E IDENTITÀ DELL’ANIMATORE
• Identikit dell’animatore
Senior: I PROTAGONISTI DELL’ORATORIO
• La comunità educante dell’Oratorio
Venerdì 27 febbraio 2015, dalle 20.45 alle 23
Junior: STILE E IDENTITÀ DELL’ANIMATORE
• Le tecniche di animazione
Senior: LABORATORIO SUL GIOCO
• Il gioco: esercizio di vita a rischio controllato
Venerdì 13 marzo 2015, dalle 20.45 alle 23
Junior: LA SPIRITUALITÀ DELL’ANIMATORE
• La spiritualità dell’animatore
Senior: GESTIONE DEI RAGAZZI CON DISAGIO
• I “ragazzi difficili” in Oratorio
Venerdì 20 marzo 2015, dalle 20.45 alle 23
Junior e Senior: L’ATTIVITÀ ESTIVA
• Cuore, mente, mani e vita
Il Corso si terrà presso la Parrocchia di San Pietro,
Corso Genova 14 - Asti.
LLa partecipazione
t i i
aii
corsi è gratuita.
È possibile richiedere un
attestato di frequenza ai
fini del riconoscimento
dei crediti formativi.
Informazioni:
Roberto Arnaldo
333.1557371
asti@anspi.it
don Mauro Canta
338.1541963
donmauro.canta@gmail.com
Per animatori junior e senior di Oratorio
io
Venerdì 13 febbraio 2015, dalle 20.45 alle 23
Junior: STILE E IDENTITÀ DELL’ANIMATORE
• Identikit dell’animatore
Senior: I PROTAGONISTI DELL’ORATORIO
• La comunità educante dell’Oratorio
Il Corso si terrà nell’Oratorio di Montegrosso, via Agliano 10
Venerdì 27 febbraio 2015, dalle 20.45 alle 23
Junior: STILE E IDENTITÀ DELL’ANIMATORE
• Le tecniche di animazione
Senior: LABORATORIO SUL GIOCO
• Il gioco: esercizio di vita a rischio controllato
Il Corso si terrà nell’Oratorio di Villafranca, Piazza Mons. Goria 2
Venerdì 13 marzo 2015, dalle 20.45 alle 23
Junior: LA SPIRITUALITÀ DELL’ANIMATORE
• La spiritualità dell’animatore
Senior: GESTIONE DEI RAGAZZI CON DISAGIO
• I “ragazzi difficili” in Oratorio
Il Corso si terrà nell’Oratorio di Montegrosso, via Agliano 10
Venerdì 20 marzo 2015, dalle 20.45 alle 23
Junior e Senior: L’ATTIVITÀ ESTIVA
• Cuore, mente, mani e vita
Il Corso si terrà nell’Oratorio di Villafranca, Piazza Mons. Goria 2
ORATORIO
Venerdì 13 febbraio 2015, dalle 20.45 alle 23
ORATORIO
Per animatori junior e senior di Oratorio
io
A
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LLa partecipazione
t i i
corsi è gratuita.
È possibile richiedere un
attestato di frequenza ai
fini del riconoscimento
dei crediti formativi.
Informazioni:
Roberto Arnaldo
333.1557371
asti@anspi.it
don Ivano Mazzucco
339.2365928
mazzucco.ivano@libero.it