La moglie del pilota

In questo numero:
n°
149
Ago 14
Le grandi piogge d’agosto: non solo acqua
ma leggi;
Riforma urbanistica, la bozza Lupi in
consultazione pubblica online;
Convertito il decreto competitività
(D.L. 91/14);
Decreto PA (D.L. 90/14);
Nuova regola tecnica per la prevenzione
incendi negli asili nido;
Contratti di rete - approvato il modello
standard tipizzato per la trasmissione
telematica al registro delle imprese;
REGIONI
Lombardia
Prassitele
contrassegno regionale;
newsletter Prassicoop
su commercio,
servizi ed Enti Locali
Qui pane fresco: approvato il nuovo
Approvazione del pgt: nuova modalità di
pubblicazione sul Burl;
procedimento di nomina commissari
ad acta;
PRASSICOOP
Novità sito prassicoop.
ENGLISH SUMMARY
marea di cambiamenti “di fatto” in tempi molto brevi.
L’ansia riformatrice del governo si è espressa con un
susseguirsi di nuove norme, non la “riforma al mese”
che era stata annunciata inizialmente, ma l’inizio del
programma dei 1000 giorni, molto più realistico ma
LE GRANDI PIOGGE D’AGOSTO:
NON SOLO ACQUA MA LEGGI
di Renato Cavalli
Pioggia, grandine, trombe d’aria, bombe d’acqua,
freddo, alluvioni, smottamenti e chi più ne ha più ne
metta. Erano anni che non si vedeva un agosto così e
le conseguenze sulle nostre abitudini varie vacanziere
non si sono fatte aspettare. Ma non è solo l’acqua
che ci ha travolti. In questo mese di agosto gli italiani
sono stati subissati dalle leggi, decreti, regolamenti, in
quantità industriale e quindi dovremo aspettarci una
Forse si è cominciato a capire che la realtà è molto più
complessa di quanto immaginavano i rottamatori, che
il bosco delle normative delle prassi amministrative
non è fatto di soli alberi, relativamente facili da
disboscare, ma anche di arbusti, sottobosco e di liane,
in grado di avvolgersi intorno a qualunque ascia che
mi colpì più o meno a caso, legandola, bloccandola e
a volte addirittura strappandola di mano al boscaiolo.
Gli intrecci sono tanti e complessi, e quindi a volte
piuttosto del machete è meglio usare i diserbanti o
la lotta biologica, anche se così facendo la battaglia
appare meno eroica.
Newsletter Prassicoop
Se andiamo a cercare risultati concreti, purtroppo
scopriamo che sono molto meno numerosi ed incisivi dei
titoli e delle dichiarazioni.
La cosa più concreta visibile è stata l’aggiunta degli 80
euro nelle buste paga. La scelta è stata positiva, è stata
fatta perché è giusta, è la prima inversione di tendenza
ed ha un valore simbolico non indifferente.
Era anche una cosa tecnicamente facile: una volta trovate
le risorse si trattava solo di elaborare un meccanismo di
calcolo per la distribuzione. Non si è portato via nulla a
nessuno, e l’elargizione è stata estesa ai soggetti per cui
si erano trovate le risorse; sono rimasti fuori i soggetti che
avevano più bisogno, il che non è il massimo dell’equità,
ma tant’è. Il seguito alla prossima puntata.
Operazione giusta, ma i risultati in termini di aumento
di consumi si fanno ancora attendere. Colpa dei
!
dare ragione al governo? No di certo, è che la realtà è
ben più complessa di quello che si potrebbe aspettare e
bisogna tenerne conto.
Ho perso il conto delle leggi e dei decreti d’agosto, da
"
"
#
- Conversione del D.L. 91/14 – Decreto Competitivita;’
-Conversione del
Amministrazione;
D.L.
9014
–
Decreto
Pubblica
- Conversione del D.L. 83/14 – Bonus Cultura;
$ % && &'*+ **' al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al
decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia
di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi
nazionali dei suddetti professionisti;
- Approvazione Decreto Legislativo 10 agosto 2014, n.
126. Disposizioni integrative e correttive del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante disposizioni
in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli
schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5
maggio 2009, n. 42;
- Approvazione Decreto Ministero della Giustizia 10 aprile
2014, n. 122. Regolamento recante la tipizzazione del
modello standard per la trasmissione del contratto di rete
al registro delle imprese;
- Approvazione Decreto - Legge 22 agosto 2014, n. 119.
Disposizioni urgenti in materia di contrasto a fenomeni di
illegalità e violenza in occasione di manifestazioni sportive,
di riconoscimento della protezione internazionale, nonché’
per assicurare la funzionalità del Ministero dell’interno.
Questo è solo un breve estratto. Quante di queste novità
sono diventate operative? Molto poche, e per vari motivi.
Le ragioni sono essenzialmente due comuni alla stagione
7<
La prima è che quando si fanno decreti multicomprensivi
=
principi generali, che poi necessitano di decreti attuativi
per diventare operativi. Tutti questi decreti richiedono
tempo, lavoro e idee chiare e a volte si intrecciano
e sovrappongono. il risultato, da Monti in poi, è che
abbiamo accumulato un ritardo di circa 700 decreti
=
legge. Questo vuol dire che si determinano aspettative
frustrate, incertezza legislativa (vecchie norme sembrano
soppresse ma mancanti delle norme sostitutive),
aumentando altamente la complessità anche se nei titoli
degli articoli di legge si fa un incredibile spreco della
@ # J =
K
La seconda è l’effetto di cannibalizzazione fra le norme
successive. Abbiamo visto casi in cui norme di un decreto
U
a sua volta cambiato in sede di conversione. Riuscire a
capire quali sono le disposizioni vigenti in ogni momento
è un esercizio intellettuale più misterioso di un rebus
della Settimana Enigmistica.
Non sarebbe quindi meglio mettere le enunciazioni
di principio e di obiettivi nei documenti politici, e
trasformarle in decreti (magari più numerosi, ma ognuno
riferito a pochi argomenti correlati) solo quando si è in
ogni singolo momento, senza rinviare il tutto ai decreti
attuativi?
Aspettarsi che norme farraginose ed intricate riescano a
funzionare al primo colpo è una pia illusione, specie se le
disposizioni non sono ben digerite e condivise da chi le
deve applicare (e questo riguarda in particolare le norme
che toccano la pubblica amministrazione).
Perché le riforme (specialmente quelle che richiedono
=
=
K 7 che siano in primo luogo chiare e comprensibili e non
contraddittorie, per poter essere “imposte”, in maniera
burocratica contro le inerzie e le resistenze diffuse, ma per
funzionare debbono essere “stimolanti” e “partecipative”,
per chi deve applicarle.
Non mi stancherò mai di ricordare la produttività
delle persone (nonché la loro capacità di partecipare
concretamente a un progetto qualunque esso sia) non
U ! proprie opinioni contano e vengono richieste e che degli
sforzi e i risultati vengono riconosciuti, apprezzati e
ricompensati.
In un momento come questo di vacche magre, quando
le ricompense monetarie sono scarse o inesistenti,
bisogna agire sui riconoscimenti morali sul prestigio e
sulla sensazione che i propri sforzi non siano sprecati, ma
porteranno a risultati apprezzabili.
Purtroppo in tutte queste forme si contano pochissimi
segnali che vanno in questa direzione e ciò rende molto
7
VW
7
XW
Y
possono prevenire molti errori.
X
ovviamente, è questa la strada migliore per uscire dalla
crisi.Occorre anche un grande salto culturale, che rivaluti
il ruolo “nobile” della politica e valorizzi un corretto
==
amministrazione, che non è una bestia da affamare,
come dice Brunetta, ma uno strumento della comunità
7=
(meglio se condivisi).
D’altronde un grande esempio storico di una politica
=
=
77
!
impopolari c’è, ed è stata la strategia (anche comunicativa)
del New Deal di Roosevelt durante la grande crisi del ’29,
che tutto sommato ha funzionato bene.
Forse, ancora una volta, studiare un po’ di storia e
trarne le necessarie conclusioni (pur con i necessari
aggiornamenti e aggiustamenti) non ci farebbe male.
RIFORMA URBANISTICA, LA BOZZA LUPI
IN CONSULTAZIONE PUBBLICA ONLINE
Il Ddl “Principi in materia di politiche pubbliche territoriali
e trasformazione urbana” si propone di rinnovare le norme
quadro nazionali ferme al 1942 e andrà in Consiglio dei
<
= 7
materia di governo del territorio, garantendo il razionale
uso del suolo, il soddisfacimento del fabbisogno abitativo
= "
edilizia. Principi e linee guida che da alcuni anni ispirano
la normativa di molte regioni, in ordine sparso, dello
Stato e che, con questa legge, troveranno un’attuazione
organica e complessiva.
Il testo non ha carattere meramente procedurale,
ma intende integrare procedure e politiche pubbliche
@
YU"7
una strumentazione aggiornata per il coordinamento
delle politiche settoriali che incidono sugli usi e le
trasformazioni del territorio.
YW=
e non più dell’espansione della città, il disegno di legge ha
lo scopo di fornire alla ricchissima esperienza legislativa
regionale un quadro omogeneo di norme di principio sui
temi della proprietà immobiliare, sia pubblico/collettiva
che privata, dell’uso razionale della risorsa suolo, della
"
degli strumenti più idonei alla sua promozione.
Nel corso della presentazione il Ministro ha formulato
alcune proposte. In primo luogo l’istituzione di una
Conferenza semestrale del governo del territorio, aperta
a tutti gli esperti della materia (urbanisti, architetti,
ingegneri, agronomi, storici, sociologi, geologi,
economisti ecc.), in modo da non avere solo approcci
settoriali all’argomento.
Poi la programmazione di una Sessione del Consiglio
Informale dei Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti
XV ! Y < *+ *Z =
2014, dedicata a infrastrutture e mobilità delle città a cui
interverranno i sindaci delle grandi città europee.
La terza proposta è la predisposizione di un Regolamento
edilizio quadro al quale possano riferirsi i Comuni per
poi adattarlo al proprio territorio: “In Italia - ha detto
il Ministro - abbiamo 8000 regolamenti edilizi comunali,
7 "
condizioni”.
Il Regolamento edilizio unico è già allo studio del Governo
e potrebbe essere approvato già nel Consiglio dei Ministri
del 31 luglio prossimo.
La bozza di riforma urbanistica è stata messa in
==*[
=&'*+
per la raccolta di proposte e spunti critici. I contributi \$
all’indirizzo e-mail: lecittavivibili@mit.gov.it utilizzando
possibilmente l’apposita scheda.
Il provvedimento, arricchito dai contributi che perverranno,
sarà presentato nel mese di settembre al Consiglio dei
Ministri per iniziare il suo iter verso l’approvazione.
CONVERTITO IL DECRETO
COMPETITIVITÀ (D.L.91/14)
==
^ _& `X &'jkj&'*+ *x&
la Legge 11/8/14 n° 116, che ha convertito il Decreto
Competitività DECRETO-LEGGE 24 giugno 2014, n. 91
“Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela
=
W7
W
scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle
imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe
! !y adempimenti derivanti dalla normativa europea.”
La legge convertita è in vigore dal 21/08/2014.
Il provvedimento è articolato in tre capi che riguardano
rispettivamente:
*KW
relativi alla prevenzione incendi, gli imprenditori agricoli
che utilizzano depositi di prodotti petroliferi di capienza
non superiore a 6 metri cubi, anche muniti di erogatore
non sono tenuti agli adempimenti previsti dal regolamento
di cui al D.P.R. n. 151/2011 (art. 1-bis, comma 1).
2) Soppresso l’art. 6 della L. n. 1526 del 1956 che
prevedeva l’iscrizione presso la competente Camera di
Commercio da parte di coloro che gestivano i magazzini
di deposito all’ingrosso di burro (art. 1-bis, comma 4).
3) Dematerializzati e realizzati nell’ambito del Sistema
Informativo agricolo nazionale (SIAN):
- i registri dei prodotti vitivinicoli;
- il registro di carico e scarico di cui all’articolo 12, comma
3, del regolamento di cui al D.P.R. 9 febbraio 2001, n. 187
(materie prime per la produzione di sfarinati e di paste
alimentari);
CAPO I Disposizioni urgenti per il rilancio del settore
agricolo
- il registro di carico e scarico di cui all’articolo 1,
sesto comma, della legge 23 settembre 1956, n. 1526
(produttori e confezionatori di burro);
^ @@ W7 W
== =
procedimenti in materia ambientale e per l’adempimento
degli obblighi derivanti dall’appartenenza all’unione
europea
- il registro di carico e scarico di cui al comma 1 dell’articolo
28 della legge 20 febbraio 2006, n. 82 (produttori,
importatori e grossisti di saccarosio, di glucosio e di
isoglucosio) (art. 1-bis, commi 5,6,7 e 8).
CAPO III Disposizioni urgenti per le imprese
EFFICIENZA ENERGETICA NELLE
X^%VVX|@}V~@€X%@‚V
Qui di seguito una sintesi dei principali contenuti:
SEMPLFICAZIONI PER IL SETTORE AGROALIMENTARE
Con l’introduzione del nuovo articolo 1-bis sono state
% W7
==@
ƒ[' fondo rotativo “Kyoto” con un tasso di interesse dello
'&[‡U
Y"
del fondo Kyoto.
I fondi saranno erogati dopo aver eseguito la diagnosi
W energetica dalla quale deve risultare che è stato ottenuto
W7 due classi energetiche in tre anni.
@ 7
energetico relativi ad analisi, monitoraggio, audit e
U
anni, mentre l’importo massimo non può superare i 30
L’importo di ogni intervento, comprensivo di progettazione
ˆ
i lavori riguardano solo gli impianti e 2 milioni di euro se,
"
W W @ sono erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti tenendo conto
dell’ordine cronologico di invio delle domande.
~@X‰@^|V V@ ^@ V%%WV%V~@@W V~ %V
PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Le Pmi saranno agevolate con un taglio alle bollette
energetiche. Per poter attuare questa misura i costi
verranno coperti con la rimodulazione degli incentivi
riconosciuti agli impianti per la produzione di energia da
fonti rinnovabili. Si tratta di un’operazione che colpirà
in modo retroattivo anche gli impianti fotovoltaici già
funzionanti.
Dal secondo semestre 2014, il Gestore dei servizi
energetici (GSE) eroga le tariffe incentivanti per gli
impianti fotovoltaici installati e in funzione con rate
mensili costanti, in misura pari al 90% della producibilità
media annua stimata di ciascun impianto ed effettua il
conguaglio, in relazione alla produzione effettiva, entro il
30 giugno dell’anno successivo.
Da gennaio 2015, gli incentivi per l’energia prodotta dagli
impianti fotovoltaici installati e funzionanti, di potenza
nominale superiore a 200 kW, sono rimodulati a scelta
dell’operatore, che può optare tra queste tre alternative:
1. la tariffa è erogata per un periodo di 24 anni, decorrente
dall’entrata in esercizio degli impianti, ed è ricalcolata
secondo le percentuali di riduzione indicate nell’allegato
2 del Decreto.
2. l’incentivo è erogato in 20 anni e rimodulato secondo
modalità da individuare entro il 1° ottobre 2014 con
decreto del Ministro dello Sviluppo Economico. I calcoli
saranno effettuati simulando l’adesione di tutti gli
operatori e ponendosi come obiettivo un risparmio di 600
milioni di euro all’anno per il periodo 2015-2019, rispetto
all’erogazione prevista con le tariffe vigenti.
3. La tariffa incentivante è erogata in 20 anni e ridotta,
per il periodo residuo di incentivazione, di una percentuale
proporzionale alla potenza dell’impianto.
Gli operatori devono comunicare la propria scelta al GSE.
In caso contrario verrà applicata automaticamente la
terza opzione.
^|V~@X%%WV|V~`@^|X<VX^~^^
Per coprire gli oneri del sistema elettrico la legge prevede
pagati per il consumo di energia, equiparando l’energia
prelevata dalla rete all’energia autoprodotta, cioè
un’energia che non passa dalla rete pubblica, ma da
un’infrastruttura privata, che per essere realizzata ha
richiesto un investimento a favore della sostenibilità.
Secondo Cogena (associazione che rappresenta le imprese
operanti nei settori della costruzione e distribuzione di
impianti di cogenerazione e servizi per l’energia) la norma
W7
W7
~V@^ @ @<^ V~ `%@ @|}V@<V|@ @|
MACCHINARI
La legge introduce un credito di imposta del 15% per
gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a
strutture produttive situate in Italia.
L’agevolazione è riconosciuta sia alle imprese esistenti
sia a quelle costituite dopo l’entrata in vigore della norma
(21 agosto 2014).
Non si ha diritto all’incentivo per gli investimenti di
importo inferiore a 10 mila euro.
Il credito di imposta sarà ripartito in tre quote
annuali e verrà revocato nel caso in cui i beni oggetto
dell’investimento siano ceduti prima del secondo periodo
di imposta successivo all’acquisto o trasferiti fuori
dall’Italia entro il 31 dicembre del quinto anno successivo
all’investimento.
|X<V~^V|^}@€@|<V~@<@V|%V
Introdotte, agli articoli 13, 14 e 15, una serie di novità in
materia ambientale, che riguardano diverse materie, tra
"@~@
l’utilizzo dei materiali di dragaggio, la combustione
7 @
adempimenti amministrativi in relazione alle spedizioni
7
=
ambientale per la gestione degli pneumatici fuori uso,
!
! !
(RAEE), le materie prime secondarie per l’edilizia.
@ WX
VW
*ƒ+W
!
all’art. 216 del D.Lgs. n. 152/200, intende coordinare le
Y
dai regolamenti comunitari relative alla cessazione della
"
@ !
! elettroniche (RAEE), l’articolo 13, comma 4-bis apporta
! % +xj&'*+ L’adesione ai sistemi collettivi per la gestione dei RAEE
è libera e non può essere ostacolata la fuoriuscita da un
consorzio per aderire a un altro, nel rispetto del principio
di libera concorrenza.
I contratti stipulati dai sistemi collettivi per la gestione dei
RAEE sono in forma scritta a pena di nullità.
Ogni sistema collettivo deve dimostrare al Comitato di
vigilanza sui RAEE, prima di iniziare l’attività o entro 90
giorni dalla data di entrata in vigore del presente, di
Y
quantità di RAEE da gestire.
Lo statuto-tipo deve assicurare che i sistemi collettivi
siano dotati di adeguati organi di controllo, quali il collegio
sindacale, l’organismo di vigilanza ai sensi del D.Lgs. n.
231/2001 ed una società di revisione indipendente, al
Y contributiva.
L’articolo 13, comma 5, lettera b-bis) fornisce nuove
! quelle contenute nella introduzione dell’Allegato D al
D.Lgs. n. 152/2006 e che si applicano a partire dal 18
febbraio 2015.
In materia di SISTRI, l’articolo 14, commi 2 e 2-bis,
prevede:
a) l’obbligo per il Ministero dell’Ambiente di provvedere
@~@ all’applicazione dell’interoperabilità e alla sostituzione dei
dispositivi token usb;
b) la proroga dell’attuale contratto di gestione del SISTRI
al 31 dicembre 2015, con l’obbligo per il Ministero
dell’Ambiente di avviare entro il 30 giugno 2015 le
W7
nel rispetto del D.Lgs. n. 163/2007 (“Codice appalti”) e
WX!y
Y
=
Y
informatici e costante aggiornamento tecnologico”.
‚V@V~^~^<V~@$%}@%V|‰@^|@
PER CHI LI COMMERCIALIZZA NON CONFORMI
Finalmente risolta, dalla legge di conversione n. 116/2014
del D.L. n. 91/2014, l’empasse sull’applicazione delle
sanzioni per chi commercializza sacchetti per asporto
merci non biodegradabili e compostabili. Ricordiamo,
infatti, che l’art. 2, comma 4, del D.L. n. 2/2012, convertito
nella L. n. 28/2012, faceva partire l’applicazione delle
sanzioni a carico di chi faceva circolare sacchetti di
plastica “non conformi “ dopo 60 giorni dall’emanazione
! == caratteristiche “tecniche” dei sacchetti.
@*k&'*ƒ
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X7!
7!
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7
veniva “congelata” e con essa le sanzioni.
La legge di conversione n. 116/2014 del D.L. n. 91/2014,
all’art. 11, comma 2-bis, elimina dal comma 4, dell’art. 2,
del D.L. n. 2/2012, convertito dalla L. n. 28/2012, l’inciso
“A decorrere dal sessantesimo giorno dall’emanazione dei
decreti di natura non regolamentare di cui al comma 2”,
che agganciava l’operatività delle sanzioni all’emanazione
del decreto “tecnico” sulle caratteristiche dei sacchetti.
Quindi dal 21 agosto 2014 la commercializzazione dei
sacchi non conformi a quanto prescritto dall’art. 2 del
D.L. n. 2/2012, convertito nella L. n. 28/2012 (sacchetti
monouso che non siano biodegradabili e compostabili o
sacchetti riutilizzabili che non abbiano gli spessori previsti
dalla legge) è punita con la sanzione amministrativa
pecuniaria del pagamento di una somma da 2.500,00
&['''''
"
massimo se la violazione del divieto riguarda quantità
ingenti di sacchi per l’asporto oppure un valore della
merce superiore al 20 per cento del fatturato del
trasgressore.
Le sanzioni saranno applicate ai sensi della L. n.
689/1981.
W
W7
su denunzia, gli organi di polizia amministrativa.
}@%V~V^
CONVERTITO IL DECRETO
SEMPLIFICAZIONI O DECRETO
PA (DL 90/14)
==
^_'`X*kjkj&'*+*x'
legge L. 114/14 che ha convertito il DECRETO-LEGGE 24
&'*+x'<
W7 7‘
In sede di conversione sono sati aggiunti ben 16 articoli.
@ x'j&'*+ di conversione in legge (L. n. 114/2014), contiene
importantissime novità in materia di personale. Le più
rilevanti riguardano:
$W
7=
generazionale negli organici delle amministrazioni
pubbliche;
-la disciplina della mobilità individuale, dei trasferimenti di
personale e della gestione del personale in disponibilità;
-l’allentamento delle limitazioni al turn over per gli Enti
locali;
- il coordinamento delle disposizioni di legge che
disciplinano il contenimento della spesa per il personale
nei Comuni;
- la revisione della disciplina relativa agli onorari
professionali per le avvocature degli Enti pubblici, ai
diritti di rogito per i segretari comunali e provinciali, e agli
incentivi per la progettazione interna;
- l’ampliamento degli spazi per il ricorso ad incarichi
dirigenziali con contratto a termine;
$ W
\=
V
Il provvedimento ha accolto le più rilevanti richieste
formulate dell’ANCI, prima al tavolo istituzionale di
confronto con il Governo sui temi della riforma della
PA, poi nella successiva fase di conversione in legge
del decreto. Con il provvedimento vengono apportate
!
"
che governano il contenimento delle spese di personale
nelle Amministrazioni locali, e il risultato è caratterizzato
!"
pubblica, rispetto alle quali peraltro i Comuni hanno dato
negli ultimi anni il maggiore contributo.
Le nuove disposizioni agiscono su due fronti
7
che dal 2010 hanno drasticamente limitato le politiche
assunzionali dei Comuni, sia rispetto alle assunzioni a
tempo indeterminato che riguardo al ricorso al lavoro
\= W
che stanno alla base del contenimento delle spese di
personale per gli Enti territoriali.
Ecco una sintesi dei principali contenuti (esclusi quelli
riguardanti esclusivamente la gestione del personale:
ABROGAZIONE DEI DIRITTI DI ROGITO DEL SEGRETARIO
^<X|%V V ~^}@|@%V V ~^`‰@^|V V%%
~@~@‰@^|VV%~^}V|^||X%VV@@~@@
DI SEGRETERIA
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*'
W
x_%
n. 267/2000, volta a chiarire che l’attività rogatoria svolta
dai segretari comunali e provinciali, quando richiesta
dall’Amministrazione, è obbligatoria. E’ abrogato il
quarto comma dell’art. 41, L. n. 312/1980, che attribuiva
al segretario comunale e provinciale rogante una quota,
_[
terzo dello stipendio in godimento, del provento annuale
dei diritti di rogito.
}
=
il provento annuale è attribuito integralmente al comune
o alla provincia. L’attribuzione di una quota del provento
annuale, in misura non superiore al 20% dello stipendio
in godimento, è attribuita al segretario rogante negli Enti
" ogni caso ai segretari comunali che non possiedono tale
"@
UW
=
diritti di rogito ai segretari comunali e provinciali, fatte
comunque salve le quote maturate prima dell’entrata in
vigore del decreto legge.
@ V @|’^~<‰@^|@ ^|V|X@ |V%%W|`~’V
NAZIONALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE
Nel corso dell’esame alla Camera è stato aggiunto un
nuovo articolo 17-bis che prevede che non possano
essere chiesti al cittadino, da parte delle amministrazioni
pubbliche, informazioni e dati già presenti nell’Anagrafe
nazionale della popolazione residente (ANPR).
@|V|@}^V~@~^`V@@@V|V|@
DELLA P.A.
Le pubbliche amministrazioni destineranno ad un fondo
per la progettazione e l’innovazione una quota non
superiore al 2% degli importi posti a base di gara di
un’opera o di un lavoro. L’80% delle risorse del fondo
sarà ripartito tra il responsabile del procedimento e
gli incaricati della redazione del progetto, del piano
della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo,
compresi i loro collaboratori, in base alle responsabilità e
alla complessità delle mansioni da svolgere.
| W "
non dirigenziale non può percepire un incentivo superiore
al 50% dello stipendio annuo lordo. Per i dipendenti con
"W
W
può superare il 25% dello stipendio annuo lordo.
Il 20% delle risorse del fondo sarà destinato all’acquisto
da parte dell’ente di beni, strumentazioni e tecnologie per
l’innovazione e il miglioramento della capacità di spesa.
@

W7 +[ delle parti. Allo stesso tempo, le parti dovranno costituirsi
entro 30 giorni e non più 60 giorni.
La norma tenta di scoraggiare le liti temerarie e l’abuso
delle spese liquidate a carico della parte soccombente
che ha agito sulla base di motivi infondati.
Eventuali ritardi o incrementi dei costi saranno puniti
<^X%@|~@|V@%@‰@
all’opera o al lavoro.
L’impostazione iniziale del Decreto PA prevedeva anche
%@V|~%@‰‰@|V@^<X|@|^|^%X^`^ l’adozione di modelli standard, validi in tutti i Comuni,
per la Scia e il permesso di costruire. L’impostazione
Dal 1° gennaio 2015, nei comuni non capoluogo dei modelli è stata invece regolata con l’accordo del 12
di provincia scatta l’obbligo di ricorrere agli appalti giugno 2014 tra Governo, Regioni ed enti locali.
centralizzati per l’acquisto di beni e servizi. Per gli appalti
di lavori pubblici l’obbligo diventerà operativo dal 1° L’accordo prevede che le Regioni adeguino i moduli alle
! luglio 2015.
ai quadri e alle informazioni individuati come variabili.
Allo stesso tempo, i Comuni devono adeguare la propria
’X|‰@^|@V%%W|
=
%W
Y
==J}K
soppressa e le sue funzioni sono assorbite dall’Autorità <^@’@‚V%%%|[Zj&'*+@|<V~@V@@€
<V~^^%@|V~^}@|VVV|@%^%@
nazionale anticorruzione (ANAC).
Le varianti in corso d’opera dovranno essere comunicate
all’ANAC solo se riferite ad appalti di importo pari o
superiore alla soglia comunitaria e se il costo della variante
supera del 10% l’importo originario del contratto.
Negli appalti sotto la soglia comunitaria, invece, le varianti
devono essere comunicate all’Osservatorio, tramite le
sezioni regionali, entro trenta giorni dall’approvazione da
parte della stazione appaltante.
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La legge introduce misure per la velocizzazione dei
giudizi, considerati troppo lunghi, tanto da scoraggiare
gli investimenti dei privati.
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le principali:
- posticipato dal 30 settembre 2014 al 12 ottobre 2014
il termine entro cui devono svolgersi, per l’anno 2014,
le elezioni del consiglio metropolitano e le elezioni del
presidente della provincia e del consiglio provinciale.
- introdotta una disposizione in materia di fusioni di
comuni che aggiunge un nuovo comma 118-bis all’art.
1 della legge n. 56/2014. La disposizione provvede a:
estendere alle fusioni per incorporazione tutte le norme
previste per le fusioni ordinarie (tra cui quelle recate dalla
stessa L. n. 56/2014, art. 1, co. 116, e seguenti);
- prevedere espressamente che anche ai comuni sorti da
fusioni per incorporazione venga attribuito il contributo
straordinario previsto per le fusioni di comuni dall’art. 15,
co. 3, del D.Lgs. n. 267/2000;
- introdurre un limite massimo globale a tale contributo
pari a 1,5 milioni di euro. Le nuove disposizioni sul
contributo si applicano per le fusioni realizzate dal 2012
Y ministeriale; viene esclusa l’applicabilità ai consorzi socio
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(art. 2, comma 28, legge n. 244/2007) sull’obbligo per i
comuni di aderire ad un’unica forma associativa tra quelle
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- differito dal 30 giugno 2014 al 30 settembre 2014 il
termine per l’esercizio obbligatorio in forma associata
da parte dei piccoli comuni di tre funzioni fondamentali
ulteriori (rispetto alle prime tre per le quali l’obbligo è
entrato in vigore il 1° gennaio 2013);
- con riferimento alla gratuità degli incarichi degli organi
della provincia (presidente, consiglieri provinciali e
componenti dell’assemblea dei sindaci, nonché, nella
fase transitoria, presidente e componenti della giunta
K ! carico della provincia gli oneri per i permessi retribuiti
e gli oneri previdenziali, assistenziali ed assicurativi,
analogamente a quanto già previsto dalla normativa
vigente per gli organi della città metropolitana per la fase
transitoria e per la disciplina a regime;
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Delrio evitando quindi che alla provincia (commissariata e
non) venga impedito l’ esercizio delle funzioni assegnate;
– quali ad esempio la viabilità sulla rete stradale
(manutenzione straordinaria in caso di eventi calamitosi
che diversamente obbligherebbe alla chiusura della
strada), gli interventi per l’edilizia scolastica, gli
interventi manutentivi in caso di dissesto idrogeologico –
danneggiando la collettività amministrata che sino al 31
dicembre 2014 ricade nella sfera di azione della provincia.
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NUOVA REGOLA TECNICA PER
LA PREVENZIONE INCENDI
NEGLI ASILI NIDO
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X7 *_+ 29/07/2014 il D. Min. Interno 16/07/2014 relativo alla
regola tecnica per la progettazione, la costruzione e
l’esercizio degli asili nido. Il provvedimento entra in
vigore dal 28/08/2014.
E’ una delle attività non precedentemente sottoposte
ai controlli di prevenzione incendi dalla normativa
previgente (contenuta nel D.M. 16/02/1982), per le quali
invece sulla base del nuovo elenco di cui all’Allegato I
al D.P.R. 151/2011, è previsto l’assoggettamento alla
disciplina di prevenzione incendi.
L’attività in questione è contemplata al punto 67 del
nuovo elenco.
La nuova norma si applica agli asili nido con oltre 30
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dell’Allegato - detta anche disposizioni per le strutture
con meno di 30 persone presenti, che devono rispettare
i criteri generali di sicurezza di cui al D.M. 10/03/1998,
in attesa dell’emanazione del decreto attuativo dell’art.
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X
Leg.vo 81/2008.
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educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3
mesi ed i 3 anni.
Adeguamento delle attività esistenti: le attività esistenti
sono tenute a rispettare le disposizioni per le attività nuove,
qualora siano oggetto di “interventi di ristrutturazione,
anche parziale o di ampliamento, successivi alla data di
pubblicazione del presente decreto, limitatamente alle
parti interessate dall’intervento”. Dette attività devono in
ogni caso adeguarsi alla nuova disciplina con le seguenti
tempistiche:
- entro il 17/10/2014 con riferimento ai requisiti di
sicurezza di cui all’art. 6, comma 1, lettera a);
- entro il 17/10/2016 con riferimento ai requisiti di
sicurezza di cui all’art. 6, comma 1, lettera b);
- entro il 17/10/2019 con riferimento ai requisiti di
sicurezza di cui all’art. 6, comma 1, lettera c).
L’obbligo di adeguamento non sussiste in caso di:
- possesso di atti abilitativi riguardanti anche la
sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio, rilasciati
dalle competenti autorità ai sensi dell’art. 38, comma 1,
del D.L. 69/2013 (decreto “del fare”, convertito in legge
dalla L. 98/2013);
$ ampliamento anche in corso, sulla base di un progetto
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del fuoco, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 151/2011.
CONTRATTI DI RETE - APPROVATO IL
MODELLO STANDARD TIPIZZATO PER
LA TRASMISSIONE TELEMATICA AL
REGISTRO DELLE IMPRESE
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X7 *xZ 25 agosto 2014, il DECRETO 10 aprile 2014, n. 122,
recante “Regolamento recante la tipizzazione del modello
standard per la trasmissione del contratto di rete al
registro delle imprese”.
In attuazione di quanto disposto dall’art. 3, comma 4-ter,
del D.L. n. 5/2009, convertito dalla L. n. 33/2009, è stato
approvato il modello standard tipizzato attraverso il quale
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degli adempimenti pubblicitari, il contratto di rete.
Il modello dovrà essere compilato e presentato al
Registro delle imprese attraverso la procedura telematica
resa disponibile nell’apposita area web dedicata del sito
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digitale, o su supporto informatico.
Tramite la medesima procedura telematica dovranno
essere allegati al modello e trasmessi al Registro delle
imprese i documenti informatici o le copie informatiche,
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tecniche che dovranno essere predisposte da InfoCamere
e approvate con decreto del Ministero dello Sviluppo
Economico.
REGIONI
Lombardia
QUI PANE FRESCO: APPROVATO IL
NUOVO CONTRASSEGNO REGIONALE
“Qui pane fresco”. E’ questa la frase che compare sul
nuovo contrassegno regionale (15 cm per 21 cm), che
dovrà essere esposto dagli esercizi commerciali lombardi
che vendono pane fresco. Lo prevede la delibera n. 2203
approvata dalla Giunta regionale il 25 luglio 2014.
Il nuovo contrassegno regionale è stato pensato per
rendere subito individuabili i negozi che vendono il pane
fresco, sostenendo quindi le attività commerciali che si
impegnano quotidianamente a offrire un prodotto fresco
e di qualità.
Il contrassegno sarà distribuito dalla Camera di Commercio
competente per territorio agli esercenti che ne faranno
espressa richiesta, dopo aver presentato una apposita
dichiarazione del legale rappresentante dell’esercizio che
attesta la produzione e/o rivendita di pane fresco.
Il contrassegno regionale dovrà essere applicato in modo
da risultare visibile. I controlli dei requisiti previsti per la
sua assegnazione verranno effettuati periodicamente dal
Comune competente per territorio, al quale spetteranno i
proventi delle sanzioni.
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APPROVAZIONE DEL PGT: NUOVA
MODALITÀ DI PUBBLICAZIONE SUL
BURL
Regione Lombardia introduce una nuova modalità di
== X~% W PGT. Questo aggiornamento ha lo scopo di salvaguardare
la sicurezza e l’incolumità delle persone rispetto al rischio
sismico, al rischio geologico e al rischio idrogeologico.
==X~%W
del PGT, la nuova legge conferma la necessità dell’invio a
Regione Lombardia e alla provincia degli atti del PGT in
7
~
Lombardia:
- della completezza della componente geologica del PGT;
- del completo e corretto recepimento, negli atti del PGT,
7
materia geologica;
- del completo e corretto recepimento, negli atti del PGT,
delle previsioni prevalenti del PTR riferite agli obiettivi
prioritari per la difesa del suolo.
English Summary:
The great August rains: not only water but laws;
City planning reform: on line survey on the
proprosal by Minister Lupi;
!
Regione Lombardia potrà disporre la pubblicazione
X~% W ` @ contrario, Regione Lombardia provvederà a richiedere le
necessarie correzioni o integrazioni.
The competitivity decree (D.L: 91/14) turned
La nuova modalità è in vigore dal 12 luglio 2014 e si applica
anche ai PGT per i quali la domanda di pubblicazione sul
X~%WU
di tale data, se il relativo procedimento non si è ancora
concluso.
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into law;
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decree (D.L. 90/14) turned into law;
kindergardens;
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the communication to the Chambers of
La norma di riferimento è l’art. 31 della legge regionale
n. 19 dell’8 luglio 2014 (pubblicata sul Supplemento del
X~%&k**&'*+K!
**
dell’art. 13 della l.r. n. 12 del 11 marzo 2005, Legge per il
governo del territorio.
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APPROVAZIONE DEL PGT: DEFINITO
PROCEDIMENTO DI NOMINA
COMMISSARI AD ACTA
% `
! Y procedimento di nomina dei commissari ad acta per
i Comuni che non hanno ancora approvato il Piano di
Governo del Territorio - PGT.
Commerce approved;
REGIONS
Lombardy
Here we sell fresh bread: the new windows sign
approved;
Aprroval of PGT (master plans): new procedures
7=
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”
Aprroval of PGT (master plans): procedure to
=
7”
PRASSICOOP
—.
Con la nomina dei commissari ad acta per l’approvazione
dei PGT, Regione Lombardia esercita i poteri sostitutivi
regionali previsti dalla Legge per il governo del territorio.
I Comuni inadempienti hanno 120 giorni di tempo, a partire
7 W 
X=
7W`
ed evitare gli oneri derivanti dalla nomina dei commissari
ad acta.
Il procedimento di nomina dei commissari ad acta è
approvato con delibera n. 2130 del 11 luglio 2014,
==
X~% ƒ' && 2014.
NOVITÀ SITO PRASSICOOP
n°
149
Nel mese di agosto il sito prassicoop ha raggiunto i
521.300 contatti e 1.599 iscritti.
Ago 14
Prassitele
newsletter Prassicoop
su commercio,
servizi ed Enti Locali
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