INSEGNAMENTO Diritto del lavoro - IUS/07 (M-Z) DENOMINAZIONE Insegnamento fondamentale TIPOLOGIA CORSO DI LAUREA E ANNO DI CORSO Laurea Magistrale in Giurisprudenza - 2° anno Laurea triennale in Scienze dei Servizi Giuridici - 2° anno 12 CFU CREDITI PERIODO DI SVOLGIMENTO Annuale Riservato alla Segreteria ORARIO LEZIONI Riservato alla Segreteria AULA LEZIONI DOCENTE NOME E-MAIL TELEFONO PAGINA WEB RICEVIMENTO DIPARTIMENTO PROGRAMMA DEL CORSO Roberto Voza roberto.voza@uniba.it 0805717740 www.docentilex.uniba.it/ Mercoledì e Giovedì - h. 10.30/12.30 – Corso Italia, 23 – V piano. Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate nella pagina del docente reperibile sul sito www.docentilex.uniba.it Dipartimento di giurisprudenza – Segreteria Didattica tel. 080/5717737 CORSO Diritto sindacale Introduzione al diritto sindacale. La libertà sindacale. Il sindacato. Rappresentanza e rappresentatività sindacale. La rappresentanza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. L’attività sindacale nei luoghi di lavoro. Il contratto collettivo. La contrattazione collettiva. La contrattazione collettiva nel lavoro pubblico. Sindacati e sistema politico. L’autotutela e il diritto di sciopero. I limiti al diritto di sciopero. Sciopero e servizi essenziali. Le altre forme di lotta sindacale e la serrata. Rapporto individuale di lavoro Le fonti. Il lavoro subordinato. Autonomia privata e rapporto di lavoro. La formazione del contratto di lavoro. La prestazione di lavoro. La retribuzione. Il lavoro delle donne e dei minori. L’estinzione del rapporto di lavoro. Garanzie dei diritti dei lavoratori. I rapporti speciali di lavoro. La tutela del lavoratore nel mercato del lavoro. La disciplina della domanda di lavoro c.d. flessibile. Le eccedenze di personale e la tutela dell’occupazione. TESTI CONSIGLIATI - G. Giugni, Diritto Sindacale, Cacucci, Bari, 2013. - Carabelli U. (a cura di) Manuale di diritto del rapporto individuale di lavoro, Cacucci, Bari, di prossima pubblicazione. - Codice del lavoro a scelta dello studente, in edizione aggiornata. N.B.: Durante le lezioni e mediante pubblicazione nella pagina del docente reperibile sul sito www.docentilex.uniba.it, saranno tempestivamente fornite le indicazioni bibliografiche necessarie ad aggiornare la preparazione alle modifiche legislative sopravvenute. Il programma e le indicazioni bibliografiche valgono anche per i candidati che devono sostenere l’esame nella Laurea quadriennale in Giurisprudenza e nella Laurea triennale in Scienze giuridiche N.O. (esame di Diritto del lavoro da 12 crediti). PROPEDEUTICITA’ (PER GLI IMMATRICOLATI A PARTIRE DALL’A.A. 2008-2009). I candidati del Corso di laurea triennale in Scienze giuridiche V.O. (esame di Diritto del lavoro da 9 crediti) sono pregati di contattare il docente. Istituzioni di diritto privato; Diritto costituzionale. MODALITA’ DI VERIFICA STUDENTI ERASMUS Verifica intermedia facoltativa; esame orale. Programmi specifici per gli studenti Erasmus possono essere concordati con il docente. ASSEGNAZIONE TESI Gli studenti possono chiedere la tesi in Diritto del lavoro rivolgendosi al docente nelle giornate di ricevimento o contattandolo all’indirizzo mail. A. A. 2013/2014 DENOMINAZIONE TIPOLOGIA CORSO DI LAUREA E ANNO DI CORSO CREDITI PERIODO DI SVOLGIMENTO ORARIO LEZIONI AULA LEZIONI NOME E-MAIL TELEFONO PAGINA WEB INSEGNAMENTO Diritto Commerciale I (Corso M - Z), SSD IUS/04 Materia fondamentale Scienze dei servizi giuridici - 2° anno Laurea magistrale in giurisprudenza – 2° anno 6 cfu II semestre (Febbraio – Maggio) del 2° anno. Biennale Riservato alla Segreteria Riservato alla Segreteria DOCENTE prof.ssa Emma Sabatelli emma.sabatelli@uniba.it 080/571.7835 www.docentilex.uniba.it/docenti-1/emma-sabatelli RICEVIMENTO DIPARTIMENTO PROGRAMMA DEL CORSO TESTI CONSIGLIATI Mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 in Dipartimento. Durante il corso di lezioni, anche dopo ogni lezione. Dipartimento di Giurisprudenza – Corso Italia n. 23 – 2° piano CORSO Oggetto del corso è l'esame dei problemi giuridici afferenti all'esercizio dell'attività economica, il modo di essere degli interessi coinvolti e delle relative forme di composizione e tutela all'uopo disposte dall'ordinamento per il sistema peculiare del «Diritto Commerciale». La materia sarà pertanto suddivisa in modo da trattare le origini storiche dei principali istituti nella lex mercatoria, le modalità organizzative dell’impresa, i contratti d’impresa e le procedure concorsuali. Alle lezioni saranno affiancate attività seminariali di approfondimento su alcuni temi di particolare interesse dottrinale e giurisprudenziale, anche nella forma di simulazioni di processo. Nella segnalata prospettiva saranno presi in considerazione gli istituti seguenti: I modulo (3 cfu) Lex mercatoria: i contratti dei mercanti e le prime forme associative d’impresa dalle origini del diritto commerciale alla codificazione. L’imprenditore in generale. Le sub-fattispecie d’impresa (impresa agricola, impresa commerciale, piccola impresa e impresa familiare). L’imputazione dell’attività d’impresa: esercizio diretto ed indiretto dell’attività (imprenditore occulto); inizio e fine dell’impresa. Lo statuto dell’imprenditore commerciale (scritture contabili, registro delle imprese, rappresentanza commerciale, capacità all’esercizio dell’impresa). Gli ausiliari dell’imprenditore (institori, procuratori e commessi). L’azienda e le sue vicende traslative. I segni distintivi (ditta, insegna e marchio): principi costitutivi, tutela e trasferimento. Opere dell’ingegno e invenzioni industriali (brevetti per invenzione, disegni e modelli). Concorrenza sleale e principi antitrust. II modulo (3 cfu) I contratti commerciali: i contratti d’impresa, i contratti per lo scambio e la distribuzione (contratto estimatorio, franchising, subfornitura), i contratti per la prestazione d’opera e di servizi (agenzia, mandato, commissione, spedizione, mediazione, assicurazione), i contratti bancari e il mutuo, i contratti dell’intermediazione finanziaria (leasing, factoring e cartolarizzazione dei crediti), vendita a termine di titoli di credito e riporto. Il fallimento: presupposti e dichiarazione di fallimento, gli organi, gli effetti del fallimento (per il fallito, per i creditori e sui rapporti pendenti), svolgimento e cessazione della procedura. Le soluzioni concordate delle crisi (piani di risanamento, concordato preventivo e accordi di ristrutturazione dei debiti). Il fallimento delle società e dei soci illimitatamente responsabili. I modulo (3 cfu) L. BUTTARO, Corso di Diritto Commerciale, Vol. I, Premesse Storiche e Disciplina dell’Impresa, Laterza, Bari, 2005, pp. 1-69 (solo parte storica); o, in alternativa F. GALGANO, Lex mercatoria, Mulino, Bologna, 2010 (pp. 1-289). e G.F. CAMPOBASSO, Diritto commerciale 1. Diritto dell’impresa, Utet, ult. ediz., capitoli da I a VIII (per la disciplina dell’impresa). II modulo (3 cfu) G. F. CAMPOBASSO, Diritto Commerciale 3. Contratti, titoli di credito, OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO PROPEDEUTICITA’ (PER GLI IMMATRICOLATI A PARTIRE DALL’A.A. 2008-2009) procedure concorsuali, (ult. ediz.), per i contratti: parte I, capitoli II, IV, IX, X, XI, XII, XIII, XIV (con esclusione dei parr. da 10 a 14), XVI (solo par. 5 “Il riporto”), XVII; per il fallimento: parte III, capitoli XXIII-XXV; o, in alternativa A. GRAZIANI – G. MINERVINI – U. BELVISO – V. SANTORO, Manuale di Diritto Commerciale, Cedam, ultima edizione (2013), per i contratti: parte V (capitoli I, II solo par. 175 “vendita a termine di titoli di credito”, III, IV, VIII, IX, X, XI, XIII, XIV, XV, XVII); per il fallimento: parte VII, capitoli I-XI. N.B. In caso di aggiornamento dei manuali in corso d’anno, gli studenti saranno tenuti all’acquisto del volume più recente, fermi restando gli argomenti da studiare come sopra indicati. Finalità del corso è quella di evidenziare la peculiarità del modo di essere degli interessi coinvolti dall’agire economico delle imprese, delle modalità di svolgimento dell’attività imprenditoriale, delle forme contrattuali impiegate e delle tecniche di risoluzione delle crisi d’impresa sia giudiziali che stragiudiziali. Tale obiettivo sarà acquisito attraverso un percorso evolutivo di indagine storica dei processi di formalizzazione delle regole peculiari del sottosistema del “diritto commerciale” rispetto al sistema privatistico. Istituzioni di diritto privato. MODALITA’ DI VERIFICA Esame orale Non sono previsti programmi specifici per gli studenti Erasmus Gli studenti possono richiedere l’assegnazione della tesi scritta e della ASSEGNAZIONE TESI tesina orale nel giorno di ricevimento previsto, nel rispetto dei tempi imposti dall’Ordinamento didattico. STUDENTI ERASMUS INSEGNAMENTO DENOMINAZIONE TIPOLOGIA CORSO DI LAUREA E ANNO DI CORSO CREDITI PERIODO DI SVOLGIMENTO DIRITTO ECCLESIASTICO Materia Fondamentale Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG), H-P 9 Primo semestre ORARIO LEZIONI AULA LEZIONI DOCENTE NOME E-MAIL TELEFONO PAGINA WEB GAETANO DAMMACCO Gaetano.dammacco@uniba.it 080 5717229 Lunedì, martedì ore 10-12 RICEVIMENTO DIPARTIMENTO PROGRAMMA DEL CORSO Di Giurisprudenza, presso il quarto piano lato B del palazzo in piazza Cesare Battisti CORSO 1. Il fenomeno sociale a finalità religiosa nella società contemporanea europea e mediterranea (pluralismo e multiculturalismo). L'organizzazione del potere civile come risposta ai bisogni del fenomeno religioso. La transnazionalità dei fenomeni religiosi e la molteplicità della loro regolazione giuridica: la laicità degli ordinamenti giuridici e degli Stati. Il diritto ecclesiastico italiano. Storia e disciplina giuridica della legislazione ecclesiastica: lo Stato unitario, il regime fascista, la società repubblicana. Rapporti tra potere politico e religione. 2. La libertà religiosa nella Costituzione della Repubblica italiana. Le fonti del diritto ecclesiastico. La tutela individuale, la tutela confessionale, la tutela collettiva e dei gruppi. La disciplina costituzionale; il fenomeno sociale a finalità religiosa nella disciplina della Costituzione italiana. Il diritto di libertà di religione. L’art. 7 della Costituzione: genesi della norma, interpretazione dottrinale, interpretazione giurisprudenziale. L’art. 8 della Costituzione: concetto di confessione religiosa, natura giuridica delle intese, procedura per la stipulazione delle intese. I culti ammessi nella legge n. 1159 del 1929. L’eguale libertà delle confessioni religiose. Il principio di laicità dello Stato nell'esperienza pluralista e multiculturale della società italiana. La distinzione delle competenze. Le peculiarità della disciplina italiana. In particolare: la disciplina del matrimonio secondo il concordato e le intese, la riserva di giurisdizione, i procedimenti di nullità e la delibazione. I matrimoni delle confessioni diverse dalla cattolica; gli enti religiosi ed ecclesiastici delle confessioni religiose (con riferimenti agli enti non profit); il regime tributario e l’otto per mille; i mezzi per l’attività di religione o di culto: dal sistema beneficiale agli istituti per il sostentamento del clero. Le entrate di diritto privato e le entrate di diritto pubblico. Gli edifici di culto, la tutela del patrimonio storico ed artistico. Il volontariato e le sue implicazioni religiose. I ministri di culto nell’ordinamento italiano. Il lavoro dei religiosi. L’istruzione religiosa. Le scuole confessionali. La particolare posizione dei docenti dell’Università Cattolica. La tutela penale del sentimento religioso. 3. Santa Sede e Stato Città del Vaticano. Le regole della diplomazia e geopolitica. Il governo della Chiesa. 4. La libertà religiosa nell’ordinamento europeo, internazionale e dei Paesi mediterranei: CEDU, Carta di Nizza, Trattato per la Costituzione europea, OSCE, Dichiarazione ONU, Dichiarazioni internazionali sulla non discriminazione, Dichiarazione islamica sui diritti umani, Carta araba sui diritti umani. Il Dialogo interreligioso e interculturale, le regole della coabitazione pacifica. TESTI CONSIGLIATI Per quanto riguarda i testi, lo studio della PARTE GENERALE si effettua, utilizzando a scelta uno dei manuali sotto indicati: F. FINOCCHIARO, Diritto ecclesiastico, edizione compatta a cura di A. Bettetini e G. Lo Castro, 4^ edizione, Bologna, Zanichelli, 2012. M. TEDESCHI, Manuale di Diritto ecclesiastico, Torino, Giappichelli, 2010 Lo studio della PARTE SPECIALE si effettua utilizzando G. DAMMACCO, Il crocevia Mediterraneo: culture, diritti, religioni. Lo studio deve essere completato con l'ausilio delle fonti normative. Tra le raccolte di leggi ecclesiastiche si consiglia una delle seguenti a scelta: BERLINGO’ - CASUSCELLI, Codice del Diritto ecclesiastico, Milano, Giuffrè, P. MONETA, Codice Piacenza, La Tribuna OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO di Diritto ecclesiastico, Fornire la conoscenza della relazione esistente nella società tra diritto e religione, studiando la disciplina giuridica che riguarda alcuni ambiti specifici (matrimonio, enti, insegnamento della religione, patrimonio artistico) sia nelle fonti sia nel diritto positivo. Fornire la conoscenza della disciplina giuridica unilaterale, bilaterale, europea e internazionale con attenzione all’area mediterranea. Avviare all’analisi dei diritti riguardanti il fenomeno religioso e all’individuazione delle esigenze di regolamento delle situazioni e dei conflitti. L'interesse per lo studio della disciplina è, pertanto, assolutamente indipendente dalle personali opzioni religiose. PROPEDEUTICITA’ Diritto costituzionale, istituzioni di diritto privato MODALITA’ DI VERIFICA STUDENTI ERASMUS Esame di profitto orale I programmi saranno concordati con gli studenti ai quali saranno fornite tutte le informazioni necessarie. ASSEGNAZIONE TESI La tesi finale potrà essere richiesta durante le ore di ricevimento o previo specifico appuntamento. Egualmente dicasi per l’assegnazione delle tesine orali. Non verranno assegnate tesi se il periodo tra la richiesta e la sessione di laurea è inferiore a otto mesi. ANNO ACCADEMICO 2013-14 DENOMINAZIONE Diritto ecclesiastico Q-Z IUS 11 Materia fondamentale TIPOLOGIA CORSO DI LAUREA E ANNO DI CORSO Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG) 9 CREDITI I semestre PERIODO DI SVOLGIMENTO ORARIO LEZIONI AULA LEZIONI NOME E-MAIL TELEFONO PAGINA WEB DOCENTE Ventrella Carmela carmela.ventrella@uniba.it 080/5717231 RICEVIMENTO Lunedì e Mercoledì 11, 00 – 14,00 presso il IV Piano Scala C, P.zza C. Battisti 1 DIPARTIMENTO Dipartimento di Giurisprudenza, IV Piano Scala C, P.zza C. Battisti 1tel. 080/5717222 PROGRAMMA DEL CORSO CORSO Le fonti del diritto ecclesiastico: fonti di produzione e fonti di cognizione; fonti unilaterali e fonti pattizie; fonti di diritto interno, di diritto internazionale e di diritto comunitario; le fonti atipiche; le fonti di provenienza confessionale; la sussidiarietà nel sistema delle fonti del diritto pubblico delle religioni. - L’attuazione dei principi costituzionali: l’attività legislativa, gli interventi della Corte Costituzionale. Il “principio supremo” di laicità dello Stato e ed il “rispetto delle diversità”. I diritti della coscienza e l’eguaglianza: l’attuazione dei principi costituzionali in materia religiosa. Le domande di visibilità avanzate nella sfera pubblica da gruppi motivati religiosamente e il rilievo giudiziario delle esigenze confessionali. I simboli religiosi nello spazio pubblico: esposizione del crocifisso e abbigliamento. Pluralismo confessionale, eguaglianza giuridica e divieto di discriminazione. Costituzione e laicità dello Stato: l’art. 8, co. 1, Cost.; la nozione di confessione religiosa; l’autonomia confessionale e la distinzione degli ordini: artt. 7, 1° co. e 8, 1°- 2° co. – Gli statuti delle confessioni religiose. I rapporti tra ordinamenti: bilateralità pattizia, concordati e intese (artt. 7,2° co. e 8, 3° co. Cost.); Patti Lateranensi, revisione del Concordato e nuovo Accordo (l. 121/85); la copertura costituzionale dei patti e dell’accordo di revisione; i “soggetti religiosi” legittimati alle intese e organi governativi: il diritto all’intesa; la procedura di formazione del testo delle Intese; la legge di approvazione. Libertà di religione: art. 19 cost.; facoltà di professare liberamente la propria fede e limite del buon costume; libertà religiosa quale diritto pubblico soggettivo; l’appartenenza confessionale e l’ateismo; libertà di religione e processi di integrazione europea; libertà di pensiero, coscienza e religione nella Convenzione dei Diritti dell’Uomo; Il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’Uomo; la libertà di religione nello Statuto, nelle dichiarazioni dell’ONU e negli atti della C.S.C.E. e dell’O.S.C.E. Fattore religioso ed esperienza giuridica: le obiezioni di coscienza: trattamenti sanitari volontari e trattamenti obbligatori; la tutela del sentimento religioso nei rapporti di lavoro subordinato; le festività religiose. - Pratiche rituali (circoncisione e mutilazioni genitali femminili). I diritti di libertà del fedele all’interno del gruppo religioso. L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche; i docenti di religione; le organizzazioni di tendenza e i rapporti di lavoro: i docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’istruzione religiosa di altri culti: a) nei luoghi di culto; b) nella scuola pubblica: il problema delle classi islamiche –L’assistenza spirituale nelle comunità separate: alle Forze Armate, negli Istituti di detenzione e pena, negli ospedali e nelle case di cura. - La tutela penale del sentimento religioso: la riforma del titolo IV del libro II del codice penale. – La qualifica civilistica di ministro di culto; l’uso abusivo dell’abito ecclesiastico; il “segreto” e la testimonianza dei ministri di culto; la comunicazione dei procedimenti a carico di ecclesiastici; le responsabilità degli ecclesiastici; le incompatibilità, le immunità. - Il giuramento nel processo Gli enti ecclesiastici: l’art. 20 Cost.; la legge 222/’85; natura giuridica degli enti ecclesiastici; le finalità e le attività degli enti ecclesiastici; il procedimento per il riconoscimento della personalità giuridica agli enti confessionali; amministrazione degli enti, capacità contributiva e regime tributario; poteri statuali e poteri confessionali sulla gestione patrimoniale degli enti confessionali; enti confessionali e O.N.L.U.S.; enti confessionali e attività d’impresa; gli enti ecclesiastici di diritto comune; i vari enti della Chiesa cattolica; la revoca del riconoscimento della personalità giuridica; l’estinzione degli enti ecclesiastici. Sostentamento del clero e mezzi per l’attività di religione o di culto: gli Istituti per il sostentamento del clero; il processo sull’equa remunerazione; le entrate di diritto privato degli enti confessionali; le entrate di diritto pubblico; il finanziamento delle confessioni; l’otto per mille e le offerte deducibili. L’edilizia religiosa: gli edifici di culto; i luoghi di culto islamici. La tutela del patrimonio storico ed artistico. Il matrimonio. Matrimoni religiosi monogamici e poligamici. Divieto e limiti del riconoscimento del matrimonio poligamico. Matrimonio canonico con effetti civili: libertà matrimoniale e autonomia della volontà degli effetti civili; le pubblicazioni civili; gli impedimenti; la trascrizione; i matrimoni canonici non trascrivibili; il concorso di giurisdizioni sul matrimonio; le sentenze ecclesiastiche di nullità; il procedimento di delibazione; sentenze ecclesiastiche non delibabili; rapporti tra nullità ecclesiastiche e divorzio; . – Il matrimonio davanti ai ministri delle confessioni religiose diverse dalla cattolica. Santa sede e Stato Città del Vaticano: nozione di Santa Sede; Differenze con quelle di Chiesa e Stato Città del Vaticano; gli enti centrali della Santa Sede; lo Stato Città del Vaticano ed il Trattato del 1929; le relazioni con l’Italia. TESTI CONSIGLIATI VITALI, Enrico-CHIZZONITI, Antonio G., Manuale breve. Diritto ecclesiastico, Giuffrè, Milano, VII edizione, 2013, ovvero FINOCCHIARO, Francesco, Diritto ecclesiastico, ed. compatta a cura di A. Bettetini – G. Lo Castro, Zanichelli, Bologna, IV ed., 2012 E inoltre, a scelta dello studente, COLAIANNI, Nicola, Diritto pubblico delle religioni. Eguaglianza e differenze nello Stato costituzionale, Il Mulino, Bologna, 2012 (capp. I, III, V, VI), ovvero AA.VV., Oltre i confini. Religione e società nell’Europa contemporanea, Cacucci, 2010 (pp. 47-116; 155-191; 205262). L’esame va preparato con le fonti legislative: Il Codice di diritto ecclesiastico, a cura di P. MONETA, La Tribuna, Piacenza, ult. ed. OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO PROPEDEUTICITA’ (PER GLI IMMATRICOLATI A PARTIRE DALL’A.A. 2008-2009) MODALITA’ DI VERIFICA STUDENTI ERASMUS Il corso si propone di avviare gli studenti alla conoscenza e all’approfondimento degli elementi di specificità del Diritto ecclesiastico offrendo criteri metodologici idonei all’elaborazione dei dati desumibili dal pensiero giuridico, dalla normativa e dalla giurisprudenza. Diritto costituzionale, istituzioni di diritto privato Esame di profitto orale I programmi specifici per gli studenti Erasmus potranno essere concordati con il docente durante gli orari di ricevimento ASSEGNAZIONE TESI Le tesi scritte e le tesine orali potranno essere assegnate durante gli orari di ricevimento previo colloquio con il docente INSEGNAMENTO DENOMINAZIONE ECONOMIA POLITICA Disciplina fondamentale TIPOLOGIA CORSO DI LAUREA E ANNO DI CORSO CREDITI PERIODO DI SVOLGIMENTO LMG e SSG II anno 9 II semestre ORARIO LEZIONI AULA LEZIONI DOCENTE NOME E-MAIL TELEFONO PAGINA WEB Isabella Martucci isabella.martucci@uniba.it 0805717306 I semestre: martedì ore 10.30-12.00 RICEVIMENTO DIPARTIMENTO II semestre: martedì ore 9-11 Giurisprudenza CORSO PROGRAMMA DEL CORSO 1. Concetti introduttivi 2. La teoria del comportamento del consumatore e del produttore 3.I regimi di mercato: concorrenza perfetta e monopolio; concorrenza imperfetta e oligopolio 4. Il mercato dei fattori della produzione. 5. Fallimenti del mercato 6. La contabilità nazionale 7. Macroeconomia classica e equilibrio economico generale 8. Macroeconomia Keynesiana e principio della domanda effettiva 9. La teoria keynesiana dell’investimento 10. La teoria della domanda di moneta 11. Offerta di moneta e politica monetaria 12. La sintesi neoclassica e la teoria keynesiana. Il modello di Hicks 13. Disoccupazione e inflazione 14. Spesa pubblica e tassazione 15. Le relazioni economiche internazionali: la teoria pura del commercio internazionale 16. Economia internazionale monetaria: mercato dei cambi; il modello Mundell – Fleming 17. La crescita economica e le fluttuazioni cicliche 18. Integrazione Europea, Unione Monetaria e ruolo della BCE TESTI CONSIGLIATI Begg, Fischer e Dornbusch, Economia, IV ed., McGraw-Hill, 2011 o in alternativa Palmerio G., Elementi di Economia Politica, XVII ed., Cacucci, 2011 OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO Il corso si propone di fornire strumenti atti alla conoscenza della teoria economica e alla formulazione di corrette interpretazioni dei fenomeni dell’economia contemporanea. PROPEDEUTICITA’ MODALITA’ DI VERIFICA STUDENTI ERASMUS Esame orale Gli studenti saranno autorizzati a sostenere l’esame presso Università straniere nell’ambito di progetti Socrates-Erasmus, previa verifica della conformità dei programmi. ASSEGNAZIONE TESI Gli studenti, interessati all’assegnazione di tesi o di tesine in Economia Politica, possono incontrare il docente il mercoledì dalle 9 alle 11 INSEGNAMENTO Inglese giuridico - Corso M-Z - S.S.D. L-LIN/12 DENOMINAZIONE Insegnamento fondamentale TIPOLOGIA CORSO DI LAUREA E ANNO DI CORSO CREDITI LMG – Secondo anno LMGI – Secondo anno (I programmi riportati riguardano anche gli insegnamenti dei corsi di studio ad esaurimento per i quali sono previsti 6 CFU) LMG – 6 CFU LMGI – 6 CFU Secondo Semestre PERIODO DI SVOLGIMENTO ORARIO LEZIONI AULA LEZIONI NOME E-MAIL TELEFONO PAGINA WEB RICEVIMENTO DIPARTIMENTO DOCENTE Claudia Morgana Cascione claudiacascione@yahoo.it Mercoledì h. 12,00/13,30 C.so Italia 23 – Stanza 2 – 1° piano Dipartimento di Giurisprudenza, c.so Italia 23, 70123 Bari. Tel 080-5717712 CORSO Programma da 6 CFU PROGRAMMA DEL CORSO Il corso si propone d’introdurre gli studenti allo studio dell’inglese giuridico. Esso non si limita a fornire informazioni di carattere meramente linguistico e lessicale, ma intende svolgere altresì un esercizio di comparazione giuridica attraverso l’analisi di istituti caratteristici della tradizione di common law. Il corso verterà principalmente sui seguenti temi: a) introduzione al lessico giuridico inglese (categorie di diritto sostanziale e processuale); b) il drafting multilingue nell’esperienza comunitaria e il ricorso all’inglese giuridico; c) la traduzione come problema di diritto comparato; d) lo stile legislativo inglese; e) lo stile giurisprudenziale; f) lo stile dottrinale; g) contract, property, torts, restitutions: l’inglese giuridico “in action”. Il corso verrà svolto utilizzando principalmente materiali giurisprudenziali, legislativi e dottrinali in lingua inglese (relativi agli ordinamenti inglese, statunitense e canadese), che verranno distribuiti preventivamente agli studenti e costituiranno oggetto di discussione collegiale. TESTI CONSIGLIATI OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO PROPEDEUTICITA’ (PER GLI IMMATRICOLATI A PARTIRE DALL’A.A. 2008-2009) MODALITA’ DI VERIFICA STUDENTI ERASMUS ASSEGNAZIONE TESI DENOMINAZIONE A. Riley, Legal English and the Common Law, Cedam, 2012. I frequentanti potranno sostituire parti del libro con i materiali distribuiti durante il corso. Il corso ha due obiettivi principali. In primo luogo esso si propone di introdurre gli studenti al lessico giuridico inglese, illustrando le principali categorie del diritto sostanziale e processuale attraverso l’esame di pronunzie giurisprudenziali, statutes e opere dottrinali selezionate. In secondo luogo esso intende evidenziare le problematiche che derivano dal ricorso all’inglese giuridico nel contesto degli atti normativi multilingue (e segnatamente nel quadro della normativa comunitaria), chiarendo i correlativi problemi di omologazione e traduzione anche attraverso il ricorso alle metodologie della comparazione giuridica. Esame orale e/o scritto al termine del corso. INSEGNAMENTO STORIA DEL DIRITTO ITALIANO II (A-Z) STORIA DEL DIRITTO ITALIANO SSG (A-Z) IUS/19 FONDAMENTALE TIPOLOGIA CORSO DI LAUREA E MAGISTRALE GIURISPRUDENZA (LMG) II ANNO SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI (SSG) I ANNO ANNO DI CORSO 9 CFU CREDITI PERIODO DI SVOLGIMENTO I SEMESTRE ORARIO LEZIONI AULA LEZIONI DOCENTE NOME E-MAIL TELEFONO PAGINA WEB RICEVIMENTO DIPARTIMENTO PROGRAMMA DEL CORSO TESTI CONSIGLIATI GIANFRANCO LIBERATI gianfranco.liberati@uniba.it 080/5717173-7177 GIOVEDI’ 10,00-13,00 VENERDI’ 10,00-13,00 DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA III PIANO SCALA D PIAZZA CESARE BATTISTI,1 70121 BARI LIBERIO 080/5717184 CEGLIE 080/5717179 CORSO Il corso si articola in lezioni e seminari. Muovendo dall’illuminismo giuridico e dall’impulso riformatore delle monarchie assolute, si giunge all’opera codificatoria per la quale Franz Wieacker parlò di codici del giusnaturalismo. Quest’opera raggiunse i suoi momenti più alti con l’ALR prussiano, con l’ABGB austriaco e soprattutto con l’exemplar aeternum del Code Civil napoleonico. Ma ancora Wieacker notò come la matrice giusnaturalistica fosse poi destinata a dissolversi nel trionfo del positivismo giuridico. Si approfondiscono, quindi, gli esiti novecenteschi ed in questa prospettiva, si rileva il ruolo eminente esercitato dalla dottrina tedesca – e soprattutto dalla Pandettistica – nella costruzione di un sistema giuridico compiuto. Per quanto attiene la parallela vicenda codificatoria giuspubblicistica, si privilegia il modello della monarchia amministrativa e l’affermazione del costituzionalismo liberale, con particolare riguardo alla storia costituzionale dell’Italia unita. STORIA DEL DIRITTO ITALIANO II LMG A. PADOA SCHIOPPA, Storia del diritto in Europa, Bologna, Il Mulino, 2007, pagg. 391- 699 e A. LEPRE, Storia della prima Repubblica, Bologna, Il Mulino, (tutto) **************************** STORIA DEL DIRITTO ITALIANO SSG C. GHISALBERTI, Storia costituzionale d’Italia 1848/1994, Bari, Laterza, 20107, pp. 19-433 e M. R. DI SIMONE, Istituzioni e fonti normative in Italia dall’antico regime all’Unità, Torino, Giappichelli, 1999 (tutto) OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO Condurre gli studenti, se possibile, ad una più ampia consapevolezza culturale. PROPEDEUTICITA’ (PER GLI IMMATRICOLATI A PARTIRE DALL’A.A. 2008-2009) MODALITA’ DI VERIFICA STUDENTI ERASMUS STORIA DEL DIRITTO ROMANO (per gli immatricolati a partire dall’a.a. 2008-2009) ESAME ORALE Sono previsti programmi specifici da concordare con gli studenti secondo le diverse esperienze ASSEGNAZIONE TESI L’assegnazione delle tesi può essere richiesta durante i normali turni di ricevimento, in ogni caso almeno un anno prima della sessione prevista per l’esame di laurea. Presso la sezione storica del dipartimento – scala D III piano -, è affisso il regolamento per lo svolgimento delle tesi.
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