ICT Professional n. 1 - giugno 2014 (ICT Trade e

ICT
Trade
e
ICT
Club
2014
TEMPI MODERNI
La newsletter dei Professionisti dei Sistemi Informativi delle Telecomunicazioni e dell'Organizzazione. Periodico mensile di FIDAInform, Federazione Italiana delle Associazioni Professionali di Information Management, n. 1 giugno 2014
L'editoriale
DI MAURIZIO C UZARI
a semplice modo di dire,
grazie a Chaplin il termine è
entrato nel quotidiano per sottoli neare quel che, pur essendo
sotto gli occhi di tutti, facciamo
fatica a vedere.
Certo, il ritmo di oggi non è
quello della natura, che si ostina
a ragionare per stagioni; è quello
della velocità della luce, con cui
corrono le informazioni; delle
transazioni finanziarie; delle
opprimenti conf call settimanali
degli HQ. È quello che si dedica
all'informazione, sempre più effi mera, a cui si dà un'occhiata dallo
smartphone e solo ai titoli.
È il caso, ogni tanto, di fare
mente locale a cosa succede
intorno a noi, di immaginare cosa
accadrà se ci ostiniamo a di fendere un ruolo non più al passo
con i tempi moderni, non sempre
gradito ed apprezzato dai nostri
interlocutori.
Il mondo dell'ICT, cosciente
delle complessità correlate con
l'adozione di nuove tecnologie e
di nuovi paradigmi, corre oggi il
rischio di essere travolto dallo
Stealth IT: quei budget invisibili
impegnati dalle funzioni di busi ness senza coinvolgere la
funzione IT, convinte che se guendo strade nuove si possa
fare meglio e prima. E l'IT è
coinvolta dopo, perché la Sicu rezza non è assicurata,
l'informazione non è univoca, il
costo non è quello iniziale, l'inte grazione non è possibile.
Solo cavalcando in modo
propositivo l'Innovazione, e non
difendendo Fort Apache, si sale
sulla nuova giostra; indicando
cosa si può fare anche in fretta
con il Digitale e come lo si può
fare, con uno strabismo di Vene re che obbliga a guardare con un
occhio alle nuove tecnologie,
con l'altro alle esigenze del Busi ness.
Lunga vita alla funzione IT, se
si affrancherà dalle sue parole
d'ordine di sempre: “ci vuole
tempo”, “non ho il budget”,
talvolta ancora “non si può fare”...
Incontro e confronto nell'ICT italiano. Perché non ha senso aspettare. . .
N
ell'edizione 2014 di
ICT Trade, occasione annuale di incontro e di
scambio di opinioni fra
Vendor e Terze Parti
dell'ICT, grande attenzione
su quanto sia realmente possibile fare, senza
aspettare, per rimettere in
moto la macchina dell'ICT
italiana. In un clima, finalmente, più di prudente
fiducia che non di
rimpianto per i bei tempi in
cui la spesa per l'ICT cresceva “naturalmente”, l'attenzione maggiore è stata
posta proprio sul non
aspettare.
D
A PAGINA 2
Telecom Italia fiduciosa
nella ripresa del settore Tlc
«I
Previste nuove assunzioni nel 2015
l settore delle Tlc è in ripresa. E noi
confidiamo di riuscire a riavviare i
programmi di assunzione nel 2015», afferma
Roberto Opilio, Direttore Technology di Telecom Italia a Bologna, in occasione della presentazione dei risultati del programma
d’investimenti da 16 milioni di euro per realizzare la nuova rete in fibra ottica
Ngan. Nel capoluogo emiliano il programma di copertura ha già interessato
180mila unità immobiliari che diventeranno oltre 200mila entro luglio. In Italia, Telecom Italia ha coperto 54 città con la fibra e 689 comuni con il 4G.
Telecom è azienda in piena trasformazione, come suggeriscono non solo le
vicende dell’ultima assemblea ed il processo di transizione verso un modello
“Public Company”, ma anche la confermata attenzione verso le aree innovative della Digital Technology, quali Cloud Computing e M2M.
Approfondimenti
Stampanti 3D, una
rivoluzione che sta
conquistando
l’Italia
A PAGINA 7
Digitalizzazione
della PA: è ora
il momento
A PAGINA 5
Passepartout
mostra il suo lato
Cloud “social”
A PAGINA 8
Google punta
alla telefonia
mobile
A PAGINA 9
ICOS e Huawei
stipulano accordo
di distribuzione
A PAGINA 10
2
Notizie dall'Italia
ICT Trade e ICT Club 2014. Nuove sfide sul tappeto
Incontro e confronto nell'ICT italiano. Perché non ha senso aspettare. . .
«N
on si può sempre aspettare che le cose accadano da sole o per volontà di
pochi, bisogna farle accadere con un movimento
che monti dal basso e che si basi su collaborazione, condivisione di obiettivi, riscrittura
Newsletter dell'iniziativa congiunta FIDA Inform SIRMI
Redazione, gestione ed edizione: SIRMI SPA
che se ne assume tutte le responsabilità
SIRMI SPA, piazza Castello 4, 20121 Milano
02 876541
sirmi@sirmi.it; ict-pro@sirmi.it
Direttore responsabile: Maurizio Cuzari
Distribuzione: 24.500 copie in digitale, e soci
dei Club regionali dei Dirigenti d'Informatica
ICT Professional è una testata di proprietà del
Club Dirigenti d'Informatica, via Fanti 1 7,
1 01 28 Torino
dell'agenda delle vere priorità», sottolinea Maurizio Cuzari, Amministratore Delegato di
SIRMI. In questo clima colorato di cambiamento
e fiducia, Ict Trade 2014 ha visto coinvolti più di
1.000 ospiti e oltre 30 sponsor:
Achab, AOC, CBT – Cosmic Blue Team, Cisco,
Citrix, Computer Gross, Datacore, Dell, Digitronica Solution, Epson, Gfi Max, Giuffrè Editore,
Hewlett Packard, Huawei Technologies, IBM,
Icos, Itway, Lenovo, Netalia, Netapp, Netscout,
Nuage, Olivetti, Oracle, Philips By Mmd,
Piemme Sistemi, Sice Telecomunicazioni,
Stampa 3d By Eliofossolo, Supermicro, Tech
Data, Telecom Italia, Telecom Italia Digital Solutions, Trend Micro, Vivocha, V-Valley
che hanno accordato la fiducia all'evento
confermatosi la più importante occasione annuale per un incontro qualificato fra Vendor e Terze
Parti, dedicato esclusivamente all’ICT Community.
Proprio al fine di riavvicinare l'agenda delle
priorità del Sistema dell'Offerta con le reali esigenze manifestate dai Clienti, in parallelo con
ICT Trade e in collaborazione con la federazione
Pubblicazione mensile (1 0 numeri annui),
collateral dell'agenzia settimanale Info - Press
Italian Software Testin g Forum
I Club aderenti
CDI Torino:
http://clubdi.org/
CTI Liguria:
http://www.ctiliguria.it/
CTI Milano:
http://www.clubtimilano.net/
CTI ER:
http://www.clubtier.org/
CDTI Roma: http://www.cdti.org/
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FIDA Inform e i suoi Club regionali dei Professionisti ICT, per la prima volta si è tenuto ICT
Club: un incontro informale e altamente professionale dedicato ad IT Manager e loro collaboratori, con una appassionata discussione su temi
chiave dell'IT ed il rilascio di documenti preliminari di discussione.
Nel complesso, ICT Trade e ICT Club contribuiscono a colmare due gap: quello fra chi propone e chi acquista ICT, troppo spesso basato
sulle esigenze delle multinazionali più che su
quelle del business dei Partner e dei Clienti, e
quello fra IT Manager e loro aziende, basato
troppo spesso più sulla gestione dell'esistente e
della sua complessità che non sul sostegno al Business.
Segnala Cuzari: «siamo di fronte a una profonda trasformazione; Cloud Computing e
Stealth IT, l'IT implementata dalle funzioni di
Business senza coinvolgimento diretto ed iniziale della funzione IT aziendale, cambiano drasticamente gli scenari»; ed il mondo dell’IT italiana
può rispondere in un solo modo: passando
dall’attesa all’azione, riallineandosi con le reali
esigenze dei Clienti.
Dal 23 al 26 giugno 201 4 a Mi lano, dalle ore 08.00 alle
1 7.00, presso l’NH Centro
Congressi Milanofiori, Strada
1 , Assago, si svolgerà Italian
Software Testing Forum.
L’evento è dedicato allo Stato
dell'arte, alle Tecnologie, alle
Soluzioni e alle Esperienze per
ottenere la massima qualità di
prodotti e servizi software
intensive
tramite
nuovi
approcci organizzativi, metodologici e tecnologici.
L’evento vedrà la parteci pazione dei massimi Esperti
Mondiali del Testing e della
Qualità che si confronteranno
bero con contributi seleziocon i CIO, i Produttori di Tecnonati da un Comitato di
logie, i Fornitori di Servizi e gli
Programma comprendente
Utenti in una conferenza ricca
alcuni tra i maggiori esperti
di contenuti inerenti alla Quali a livello internazionale, sia
tà del Software nell'ambito sia
a livello industriale che
delle applicazioni business
accademico
sia dei prodotti con software
• Il 25 e 26 Giugno si terrà un
embedded.
Tutorial della durata di due
giorni con esame finale
• Il 23 Giugno verrà dedicato
ai Tutorial della durata di un
giorno tenuti dai più grandi Evento patrocinato da FIDA
esperti a livello mondiale,
Inform .
che condivideranno con i
Per i soci FIDA sconto del 20%
partecipanti le loro compe - sul costo dei Tutorial .
tenze
Per informazioni:
• Il 24 Giugno si svolgerà la
http://www.swtestingforum.org/
Conferenza ad accesso li -
3
ICT Club, il resoconto di un evento incisivo per gli Utenti IT
Tanti i temi affrontati durante l'incontro e altrettante le proposte avanzate
In ICT Club, sono stati affrontati in ottica “Cliente”
sei temi chiave:
Cloud Computing, sponsor IBM, Oracle e Trend
Micro; Big Data, sponsor HP e Telecom Italia Digital Solutions; Dematerializzazione e Social,
sponsor CBT - Cosmic Blue Team e Telecom Italia
Digital Solutions; Mobility e Smart Environment,
sponsor Citrix e Telecom Italia Digital Solutions;
Governance di Infrastrutture di Rete e Sicurezza:
il Performance Monitoring, sponsor Piemme Sistemi e Netscout; Certificazione, ai sensi della legge
4/2013.
Ciascun tavolo di lavoro, sulla base di una traccia
predisposta da SIRMI, ha discusso dei punti chiave
della materia, ed ha predisposto una sintesi delle evidenze, che saranno oggetto di ulteriore lavoro.
In previsione di un documento specifico sui temi
trattati e sulle evidenze emerse dai lavori, qualche
veloce spunto tratto dalle discussioni ai tavoli.
Alessandro Giacchino, BCI Italia, ha posto
l’accento sulla necessità di ridefinire il ruolo dei CIO
che da Information dovrebbero divenire Innovation
Officer, quindi propulsori del cambiamento. Questo perché l’informazione è ormai diventata asset
aziendale, e dev’essere disponibile sia all’interno che
all’esterno dell’azienda, con una scelta di trasparenza che ne premierà il successo. Grazie agli strumenti forniti dai social, inoltre, è possibile
estrapolare quei dati ormai necessari per una valida
strategia di mercato. Serve quindi una connotazione
pratica e meglio definita del Professionista
Informatico e delle competenze che gli appartengono e la relativa riqualificazione della professione.
Marco Bozzetti di Malabo evidenzia come sulla
legge 4/2013 da una parte c’era chi la ritiene un ulteriore modo per far soldi e chi suggerisce di guardare
al modello inglese; ed è questa l'opinione prevalente,
che potrebbe portare a nuovi modi di qualificazione
delle competenze.
Riccardo Maiarelli, presidente di FIDA Inform,
sottolinea come sia fondamentale lavorare seriamente su questo argomento e la riconoscibilità delle
attività correlate all'IT va affrontata: «Non possiamo
avere attività non riconosciute. Il progettista è il più
delle volte nascosto dall’offerta». Rimane la domanda di fondo: le aziende del Sistema di Offerta
avranno tempo e competenze da impiegare nel processo di cerificazione?
Giuseppe Carrella di BCLab, si è fatto portavoce di una serie di deficit pratici su cui l’Italia potrebbe
facilmente migliorare nell’ottica dell’esigenza di digitalizzazione. Tra i vari esempi, il basso
numero di taxi che accetta la carta di credito (solo
l’1% ha un pos); e ancora, l’impossibilità di collocarci tra le nazioni elettromedicali, con le nostre 4 ore
di uso medio delle apparecchiature. Carrella: «Bravi
gli italiani a disegnare progetti digitali, molto meno
a perseguirli e realizzarli a causa dell’assenza di governance». E ancora: «L’incapacità di prendere decisioni blocca il flusso delle informazioni».
Anche Renzo Passera, Kirey, torna sulla necessità di una migliore governance, sul trasferimento di
informazioni, sulla scarsità di mediatori culturali.
«La velocità di trasformazione delle vecchie e nuove
tecnologie è ingovernabile. Troppe entità e pochi mediatori, come le associazioni di categoria. L’ICT sta
cambiando e abbiamo bisogno di trasferire le competenze tra i professionisti».
Per Vincenzo Bocchi i punti chiave su Cloud e
Sicurezza sono: il Cloud da non considerarsi mera
tecnologia ma organizzazione; l'importanza della
pianificazione; i processi di riorganizzazione, senza
CDTI Roma: “Internet delle Cose nell'era
dei Makers”
I
l 23 maggio
si è tenuto a
Roma l'evento
“Internet delle
Cose nell'era
dei Makers”, organizzato dal CDTI di Roma e da
Telecom Italia Digital Solutions. Di IoT si parla da
anni, ma è interessante sapere che cosa hanno da dire sulla questione i makers, ovvero i moderni hobbisti che creano innovazione in laboratori che
prendono il nome di FabLab.
Recentemente sono state organizzate delle fiere
dove i makers mettono in mostra le loro creazioni.
Una di queste, Maker Faire, è stata organizzata lo
scorso anno a Roma e ha riscosso un enorme
successo tra persone di ogni età e ceto sociale
sorprendendo gli stessi organizzatori che non si
aspettavano tale successo.
Nel convegno del 23 maggio si è parlato di IoT
con il moderno linguaggio dei makers in modo che
fosse fruibile a tutte le tipologie di persone, e si sono alternati speaker appartenenti a mondi diversi
(uomini di business, professori, makers e tecnici),
tutti accomunati dall'entusiasmo e dalla curiosità di
trattare il tema in oggetto. Alcuni maker hanno
portato i loro prodotti, mentre altri imprenditori
hanno mostrato schede simili a quelle di Arduino
come se fossero ultimi modelli di cellulari o tablet,
oggetto di bombardamento pubblicitario da parte
dei media. In ultima analisi il convegno ha riscosso
molta curiosità e partecipazione da parte del
pubblico.
i quali il Cloud è solo tecnologia. Evidenzia: «Il documento europeo sul Cloud è di sole 20 pagine, per
nulla esplicativo su competenze e intercomunicabilità tra le varie piattaforme».
Sul tema dei Big Data, emerge con decisione la
voglia di cambiare la concezione comune che li associa ai social. I Big data devono diventare sintesi,
anello che attraverso dei dati elabora delle strategie.
Ci si rivolge infine agli imprenditori ancora troppo
I TAVOLI DI LAVORO:
• Cloud Computing ,
sponsored by ORACLE e IBM e TREND
MICRO
• Big Data,
sponsored by HEWLETT PACKARD e
TELECOM ITALIA DIGITAL SOLUTIONS
• Dematerializzazione e Social ,
sponsored by CBT, Cosmic Blue Team e
TELECOM ITALIA DIGITAL SOLUTIONS
• Mobility e Smart Environment,
sponsored by CITRIX e TELECOM
ITALIA DIGITAL SOLUTIONS
• Governance di Infrastrutture di Rete e
Sicurezza: il Performance Monitoring ,
sponsored by PIEMME SISTEMI e
NETSCOUT
• Certificazione, la legge 4/201 3
Nei prossimi numeri, l'elaborazione dei
contenuti emersi
Club TI Triveneto:
Mobile Business
Il 9 maggio a Trevi so, il Club TI Trive neto ha organizzato
l’evento “Mobile Bu siness”, cui hanno preso parte più di 500 persone. Le tematiche più toccate sono state i social, il
Cloud e i big data, tutte lette secondo l’ottica delle
connessioni da mobile, trend in crescita esponenziale e che nel 201 5 sopravanzerà le connes sioni da PC. Il 25% delle ricerche online proviene
ormai da mobile, e la metà di queste sfocia in un
acquisto. In mattinata sono intervenuti professionisti del settore, mentre nel pomeriggio si sono te nuti laboratori e workshop tematici di
approfondimento.
4
ICT Trade 2014, il Convegno di apertura
Costruire il Futuro Sostenibile
C
ome si può pensare che non ci sia un profondo
cambiamento nell'ICT, a livello mondiale e in Italia, in un momento in cui tutto cambia? E quali sono le
vere leve che mettono in condizione il Sistema di
Offerta dell'ICT di essere più competitivo e tornare
all'attenzione dei Clienti, al tempo stesso beneficiari
della Rivoluzione Digitale e detentori dei budget senza
i quali non s’investe e non s’innova, come poderosa leva per il recupero di competitività?
Questi sono i grandi temi del Convegno di Apertura di ICT Trade che si è svolto a Ferrara il 13 maggio,
in un momento in cui alcune dinamiche sono estremamente chiare:
• il Cloud Computing è realtà, per quanto in continua evoluzione
• non bastano le parole d'ordine della tecnologia: i
concetti vanno riempiti di contenuti
• non si sostiene il business puntando sui soli prodotti, ma sempre più sulle competenze
• le alleanze e le partnership proposte da molti
Vendor sono il più delle volte tattiche, e basate sul
chiedere più di quanto non si dia
• le consociate italiane dei Vendor internazionali il
più delle volte non hanno deleghe e non decidono
Il Valore diventa un obbligo, come lo è il sostenere, anche autonomamente, investimenti che mettano il
singolo Player di Mercato in grado di testimoniare ai
Clienti il proprio Valore e la propria ragione d'essere
Fornitore e, meglio, Partner.
È netta la sensazione che, in aggiunta alla crisi economica, alla riduzione dei budget, all’innovazione
tecnologica che permette di avere sempre più a un costo sempre più basso, il Sistema di Offerta sia raramente capace di esprimere quel Valore che i Clienti si
aspettano, ed appare ingessato, troppo spesso
concentrato sui modelli di sempre, in attesa che budget
e opportunità si manifestino per decreto governativo.
E questo avvantaggia solo quanti interpretano il Sistema Italia come un Mercato da sfruttare e non come
un'arena su cui implementare reale Innovazione.
Dopo l’apertura dei lavori e il saluto di benvenuto
del padrone di casa Maurizio Cuzari, Amministratore
Delegato SIRMI SPA, Riccardo Maiarelli, Presidente
FIDA Inform ed Evelina Lamma in rappresentanza
del Rettore dell'Università di Ferrara, si è susseguita
una serie d’interventi a cura di protagonisti dell’ICT.
Fra gli speaker: Francesco Sacco, Docente
dell’Università Bocconi di Milano e dell’Università
Insubria di Varese, membro del comitato dei Saggi per
l'Agenda Digitale; Nicola Ciniero, Consigliere Incaricato di Confindustria Digitale, e Presidente e Amministratore Delegato di IBM Italia; Francesco Pirro,
Direttore Area Consulenza, Pareri e Relazioni Internazionali di AGID; Claudio Contini, Amministratore
Delegato di Telecom Italia Digital Solutions; Paolo
Sangalli, Direttore Sistemi e Tecnologie di IBM Italia;
Paolo Delgrosso, Indirect Sales Director Manager
Enterprise Group di Hewlett Packard Italiana; Mirko
Poggi, Country General Manager di Lenovo (Italy);
Giorgio Campatelli, Partner Organization Leader di
Cisco; Sauro Romani, Alliances & Channels Country
Leader di Oracle; Gastone Nencini, Country Leader
Italia di Trend Micro; Fabio Massimo, Presidente di
CNA ICT; Giampiero Moscato, CTO di Piemme Sistemi; Claudio Mingozzi, Vicepresidente di Unindustria Ferrara; Paolo Paganelli, IT Manager di Gruppo
Merlo e Presidente del CDI Torino.
I temi trattati hanno permesso di dare un ampio
spaccato della situazione attuale e delle prospettive
dell'ICT italiana, fornendo spunti per alternative e soluzioni ai problemi attuali, in un'atmosfera densa di
convinzione che maggiori investimenti e nuovi modelli
possano dare una nuova spinta all'economia nazionale,
grazie all'ICT, come avviene peraltro in Europa.
Maurizio Cuzari riflette sulla crisi finanziaria,
economica e della domanda di ICT, sulla competitività, sull’instabilità e sull'accelerazione dei cambiamenti,
sulla costante riduzione dei margini. In questo clima le
imprese chiudono, sopravvivono, dimagriscono, riducono le spese; e tuttavia dovrebbero vedere l'ICT come
una leva per l'Innovazione, non come un mero costo.
Nicola Ciniero sottolinea che ormai dalla fine degli anni ’90 l’Italia continua a perdere competitività, e
che il contributo dell'ICT alla crescita economica del
paese è minore che altrove; ad esempio, le imprese italiane sono molto lente nell'investire sull'on-line, tuttavia l’Italia resta un paese dalle grandi potenzialità e dai
molti punti di forza, sovente rafforzati da un uso adeguato dell’ICT. Con un piano organico, in poco tempo,
segnala Ciniero, si potrebbe generare occupazione per
circa 100mila addetti, focalizzati proprio sull'ICT.
Riprende Cuzari: «La crisi morde e condiziona gli
investimenti; i Clienti cercano il modo di risparmiare
più che di innovare; le aziende IT chiudono, licenziano, aspettano, obbediscono. Le stesse parole d’ordine
dell’Industria ICT sono vissute con leggerezza: i Big
Data sono considerati ancora estranei al core business
di molti, il Social è percepito come Consumer e gaming, il Mobile è vissuto il più delle volte solo come
“devices innovative”, il Cloud è guardato sovente con
sospetto, la Sicurezza è percepita come “prodotti”...
Per Francesco Sacco, le priorità italiane sono presto sottolineate: Anagrafe Unica Digitale, Identità Digitale, Fatture Elettroniche; tre temi che faranno da
volano ad un profondo cambiamento.
E aggiunge: «Non dobbiamo digitalizzare ma ridisegnare, non possiamo pretendere che le cose cambino se
continuiamo a fare sempre le stesse cose».
Claudio Contini sottolinea come il Mobile
Broadband cambia definitivamente il nostro modo di
vivere e perché è necessario mettersi al passo con le
nuove frontiere, ad esempio quella di Internet delle Cose. Telecom Italia è su questa lunghezza d'onda, accelerando nell’implementazione del piano industriale che
prevede investimenti e forte innovazione all'insegna
del Digitale. Gli investimenti in Ultra-Broadband in
Italia, 9 miliardi di euro in 3 anni, permetteranno di
offrire servizi a maggior valore e contribuiranno a
colmare il gap con l'Europa.
Sottolinea Cuzari: «Insieme si può! Ecosistema è
quando tutti gli attori si pongono sullo stesso livello,
per raggiungere obiettivi comuni… Dobbiamo correre
incontro al nuovo che avanza, in una stretta sintonia fra
Visione di business, Competenze ed Investimenti, non
solo infrastrutturali, ma anche in competenze dei
singoli ed in volontà di cambiare».
«Dipende tutto da dove si mette una virgola! Basta
aspettare…. Basta, aspettare…».
CDTI Roma: “PMI e GARE”
Il 1 3 giugno 201 4 mattina, presso il Centro
Congresso Roma Eventi, convegno:
“Per una nuova politica degli acquisti
pubblici nel settore ICT”, che si pone l’obiettivo di portare all’attenzione degli stakeholder il
tema degli acquisti sia nel settore ICT sia più
in generale in quello dei servizi e della consu-
lenza, proponendo una riflessione sulla necessità di una nuova politica della Domanda.
Un’istanza, beninteso, che non vede le
PMI schierate in una rivendicazione di parte,
ma anzi le colloca al fianco delle Grandi
Aziende, per la centralità in termini di competenza, solidità e garanzia da queste indubbia-
mente rappresentata.
L’incontro è rivolto, oltre che ai Soci delle
Associazioni promotrici, anche a tutte le
Amministrazioni Pubbliche Centrali e Locali,
alle Stazioni Appaltanti, al mondo delle Imprese, alle Associazioni Datoriali e Sindacali, al
Mondo Politico.
5
Digitalizzazione della PA: un'opportunità da non perdere
Lentezze, ripensamenti, complessità strutturale e procedurale. Non tutti
rispondono all’appello e qualcuno chiede un nuovo decreto mille proroghe
C
ontinua il faticoso processo di digitalizzazio- Il 6 giugno è entrato in vigore l'obbligo per la PA di
ne della PA, ma i conti non sempre tornano. accettare solo fatture elettroniche e coerenti con il
quadro normativo, che ancora una volta in Italia
siamo stati capaci di complicare rispetto alla direttiva Ue del giugno 2013.
Questa, relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici, prevede che il modello
standard europeo non richieda la firma elettronica,
mentre il nostro processo impone una “firma
elettronica qualificata o digitale”.
Inoltre, le amministrazioni non hanno avuto
modo né risorse per prepararsi adeguatamente, ed
hanno informato le imprese in modo disordinato,
per spingerle ad adeguarsi ai nuovi sistemi di
compilazione e d’invio delle fatture. Fra l'altro,
sembra che non siano pronti i codici ufficio cui
inoltrare le fatture.
Se le amministrazioni non provvedono a caricare i relativi “codici ufficio” su www.indicepa.gov.it, l'impresa non può fatturare alla PA.... Al
momento sono poche, meno di 1.000, le amministrazioni che hanno avviato tale processo su oltre
22.000 previste; in particolare, delle 28 unità organizzative autonome della Presidenza del Consiglio
nessuna, a fine maggio, aveva inserito in IPA un codice di fatturazione elettronica.
Il “codice ufficio” è l'identificativo dell’ufficio
destinatario della fattura, che i fornitori della PAde-
vono inserire nel tracciato della fattura elettronica
e che definisce anche la modalità d’invio della
fattura, ad esempio via Pec o altri canali. In assenza
del codice il sistema di controllo centrale respingerà la fattura perché priva del destinatario.
Inoltre, nessuna Amministrazione centrale ha
completato la ricognizione degli uffici (per l'Avvocatura ci sono tutte le sedi distrettuali ma sembra
mancare ancora la sede di Roma) e pertanto nessuna PA centrale può dire di aver fatto per intero
neanche il primo passo.
L'Agenzia per l'Italia Digitale è corsa ai ripari e
ha inserito nella banca dati IPA, infrastruttura nazionale critica e banca dati d’interesse nazionale,
18.712 uffici fittizi denominati Uff_eFatturaPA,
per cercare di evitare che le imprese non possano
inviare fatture per inadempienza delle amministrazioni (cfr. news del 6 marzo sul sito indicepa.gov.it
- circolare del Mef).
Sembra che il problema sia alle porte; secondo
l'ex direttore generale di DigitPa, Giorgio De Rita,
l'unica salvezza potrà essere un decreto mille proroghe. Ed alla vicenda certo non fa gioco la notizia
delle dimissioni annunciate a fine maggio dal Direttore di Agid, Agostino Ragosa, sul quale sarà
lunga e probabilmente sterile la discussione su
quanto avrebbe potuto fare in più, in assenza di un
quadro normativo chiaro e di deleghe precise.
Intanto i fornitori di servizi vanno più veloci delle amministrazioni
Il sistema di offerta dell'IT si allinea alla normativa e dà risposte concrete all’obbligo
della fatturazione elettronica
A
lla naturale resistenza umana all’innovazione, tipica di chiunque venga toccato
nella sua comfort zone, in Italia si aggiunge spesso la tendenza alla bassa trasparenza e la modesta cultura digitale che caratterizza il nostro
sistema produttivo, con particolare riferimento
alle Pmi.
Ma gli obblighi di legge obbligano al cambiamento e c’è chi elabora risposte concrete; ad
esempio Assosoftware è scesa in campo per
tempo per sostenere le imprese sul tema della
fatturazione elettronica, creando un hub attraverso il quale possono transitare le fatture destinate alla PA rendendo veloce, economico e
soprattutto semplice il passaggio dalla carta al
digitale.
L’hub, secondo il presidente dell’associazione Bonfiglio Mariotti, può essere la chiave di
volta anche per la diffusione della fatturazione
elettronica tra aziende.
In campo, due modalità per rispettare gli
obblighi di legge. La prima prevede che il fornitore usi il proprio software gestionale per predisporre la fattura in Xml, la firmi digitalmente e
la trasmetta al Sistema d’interscambio Sogei,
attuando la conservazione digitale entro 15
giorni come previsto dalle norme. L’altra è
appunto l’Hub di Assogestioni. La fattura in xml,
messa a disposizione dal sistema, rende possibile una maggiore semplicità nell’espletamento
degli obblighi da parte del fornitore, viene emessa in modalità automatica qualora il cliente sia
una PA, firmata e trasmessa a Sogei, e diventa
agevole anche la consultazione delle ricevute.
Il sistema rende completamente automatizzati i processi di fatturazione e fornirà la
possibilità, in futuro, di integrare e riconciliare
tutto il ciclo, dall’ordine alla scadenza di pagamento. All’automazione si affiancano ovviamente servizi di tracciabilità degli invii, di
verifica del contenuto e di conservazione sostitutiva.
Anche i singoli Vendor si mettono al passo:
ad esempio, la soluzione Olivetti, rivolta sia alle
aziende private sia alle Pubbliche amministrazioni.
Nel primo caso trasforma i documenti di
fatturazione così come emessi dal gestionale o
dall'ERP aziendale in fatture elettroniche con un
trattamento conforme alla normativa. Nel secondo caso, prende in carico le fatture elettroniche dal Sistema di Interscambio dell'Agenzia
delle Entrate per porle in conservazione a norma
e consegnarle alle Pubbliche Amministrazioni,
consentendo loro di essere pronte per le imminenti scadenze previste senza dover fare ricorso
ad interventi sui propri sistemi.
«Con questa soluzione, già disponibile,
mettiamo a disposizione il nostro know-how nei
sistemi di dematerializzazione per supportare le
imprese e le Pubbliche Amministrazioni nel passaggio alla fatturazione elettronica», afferma
Paolo Crini, responsabile Product Line Applicazioni e Soluzioni Software di Olivetti.
In base alle esigenze dell’impresa, la soluzione,
personalizzabile, si avvale degli asset e delle
competenze sviluppate da Olivetti nell'ambito
della dematerializzazione. La piattaforma HDO
- Hub Documentale Olivetti, unisce alla trasformazione dei documenti fiscali in fatture
elettroniche il servizio di conservazione sostitutiva e l'invio attraverso la PEC o attraverso il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle
Entrate.
Il cruscotto gestionale di cui dispone
permette di avere in tempo reale un quadro
completo dell'emissione delle fatture e, per
ognuna, di visualizzarne lo stato.
6
Notizie Flash
In vigore da aprile 2014 il regolamento a tutela Assi stenti e soci al
del diritto d'autore onlin e
medi a manager vi rtual i :
Il Regolamento in materia di tutela del diritto ne dei contenuti o a chiederne la disabilitazione
i nseparabi l i compagni
d’autore promuove lo sviluppo dell’offerta lega- all’accesso.
le di opere digitali e la loro corretta fruizione, de- Anche se sono ancora molti i punti che necessifinendo le procedure per l’accertamento da parte tano di chiarezza, in particolare per quel che ri- del futuro
dell’Autorità delle violazioni commesse sulle guarda gli oggetti specifici delle denunce, grazie
reti di comunicazione elettronica.
Chiunque, compilando un apposito modulo,
ha la possibilità di chiedere ad AgCom la rimozione dei contenuti online considerati lesivi dei
diritti d’autore, sia sul web che sui mezzi radiotelevisivi. L’istanza deve essere presentata
esclusivamente in modalità telematica, e dal
momento della presentazione, AgCom dovrebbe esprimersi sulla sua fondatezza nell’arco
di una settimana.
A sua volta, i gestori dei siti che ricevono la
notifica di violazione hanno cinque giorni di
tempo per presentare le controdeduzioni, senza
le quali AgCom è titolata a ordinare la rimozio-
al regolamento AgCom la Casa Bianca rimuove
l’Italia dalla watch list dei paesi che non tutelano il diritto d’autore online, sostenendo che le
nuove norme salvaguardano l’utente combattendo la pirateria su larga scala. Con grande
soddisfazione dell’ambasciata italiana negli
USA che ha lavorato a lungo per sensibilizzare
sull’efficacia del provvedimento.
La notizia si affianca al recepimento da parte
di Google della decisione della Comunità europea in merito al "diritto all'oblio", che obbliga
Google stessa a mascherare, pur senza
cancellarle, le informazioni per le quali viene richiesta la rimozione dal web.
Telecom non vende Tim Brasile e Telefonica non
lascia Telecom
In risposta ai continui gossip,
sentazione
della prima
Patuano smentisce le voci su una
trimestrale 2014, disattendendo
possibile vendita di Tim Brasile:
l’aspettativa che i soci italiani di
“Il Brasile è la nostra seconda
Telco (holding partecipata da
casa e vogliamo continuare a
Telefonica, Generali, Medioinvestire”. Neanche Telefonica
banca e Intesa-Sanpaolo che desi sposta dalle sue posizioni e retiene il 22,4% di Telelecom
sta in Telecom Italia con l'attuale
Italia) sfruttino la finestra di
quota; così dichiarano i vertici del gruppo iberi- opportunità per la disdetta anticipata del patto
co nel corso della conference call per la pre- che si apre a giugno.
Sorprese dal web: l’Italia è la più “social” al
mondo e i social evolvono
Secondo i risultati di uno studio di Universal
McCann, riportati nella sezione Media&Tech del
Corriere Economia, nel mondo il 68,3% delle
persone utilizza con continuità almeno un social
network. In Italia la percentuale è ancora più alta:
gli intervistati che usano almeno un social sono il
71,7%, contro il 66% di americani e inglesi e il
57% di francesi e tedeschi.
Instagram raggiunge i 200 milioni di utenti,
con una media di 60mila foto condivise al giorno,
raggiungendo dal 2010 (anno del lancio) circa 20
miliardi d’immagini scambiate, su Twitter adesso si possono taggare le foto. L’aggiornamento è
utilizzabile inizialmente solo dai possessori di
iPhone, ma presto arriverà la versione per
Android e per il web. Grazie all’aggiornamento
di Twitter, gli utenti potranno caricare fino a
quattro foto alla volta, taggare fino a 10 amici in
una stessa immagine, e i caratteri del tag non saranno conteggiati nel calcolo delle 140 battute
massime, marchio di fabbrica del social. Inoltre,
si potrà creare automaticamente un collage fotografico per la visualizzazione in sequenza.
Candy Crush affonda al debutto a Wall Street
e il titolo chiude a -15%. Ma nonostante il tonfo,
Zacconi incassa 600 milioni di dollari... Che
faccia la fine di Zynga, altro produttore di giochi
sbarcato in Borsa con una ipo molto attesa che poi
ha deluso, non riuscendo a replicare il successo
di Farmville?
Apple vince la battaglia legale con Samsung
Apple vince una
battaglia
nella
guerra dei brevetti
che da sempre divide
le due multinazionali. Samsung, accusata di aver violato i
brevetti Apple, è
stata condannata dal
tribunale federale di
San José al pagamento di 119,6 milioni di dollari, risarcimento tutto sommato modesto se si
considera che Apple aveva richiesto danni per 2,2
miliardi di dollari all’avvio del processo nel 2011.
Sotto accusa il multi touch video, lo scroll, lo
zoom, la navigazione internet... Ma che i due colossi si siano copiati a vicenda non è un segreto:
in parallelo, Apple è ritenuta colpevole di aver
violato un brevetto Samsung e dovrà pagare alla
società sudcoreana 158.400 dollari.
I col ossi del l a Si l i con Val l ey
fanno a gara per aggi udi carsi i
software mi gl i ori , e squadre
d’i ngegneri l avorano sul
ri conosci m ento vocal e
N
el 201 0 Siri
ci ha stupiti:
risponde alle richieste, twitta,
rifiuta e accetta
le proposte romantiche,
richiama all’ordine, canta.
Seppur con
voce metallica,
interagisce e si mula emozioni. Un’app che riesce a far senti re unici... Google Now offre informazioni sotto
forma di schede. Google Voice Search parla,
ci mette a dieta e si preoccupa della nostra
salute, informandoci su quante calorie sono
presenti nel cibo che stiamo consumando.
Contana, in Windows Phone 8.1 , è l’ultima
arrivata nella famiglia degli assistenti virtuali.
In un futuro non molto lontano non sarà solo il
telefono a parlarci: potremo infatti facilmente
interagire con gli elettrodomestici.
Solo dieci anni fa nel film “Her”, “Lei”, un
sistema operativo capace di far piangere e
ingelosire qualunque essere umano, era
fantasiosa magia, disegnando un futuro non
troppo lontano in cui gli uomini vivranno in
simbiosi con la tecnologia e le macchine saranno in grado di provare emozioni, scherzare, sognare. Siri, Cortana e le loro sorelle lo
fanno diventare una premonizione.
Nel frattempo i colossi della Silicon Valley
fanno a gara per accaparrarsi i software mi gliori a colpi di acquisizioni milionarie. In que sto clima si ritagliano una nicchia i social
media manager virtuali.
Uno per tutti, HootSuite, permette di ge stire in contemporanea Facebook, Twitter,
LinkedIn e Google+ e, grazie ad applicazioni di terze parti, i contenuti su YouTube,
Instagram, Tumblr e molte altre piattaforme,
ed offre un servizio di statistiche per rendersi
conto dell’impatto delle proprie attività in re te.
Dlvr.it fa un passo avanti e permette di postare contemporaneamente testi molto
lunghi, utili su Facebook e Tumblr, e allo stes so tempo titoli ottimizzati per i 1 40 caratteri di
Twitter.
Difficile non restare affascinati, e difficile
pensare che non ci saranno importanti ricadute anche sul Mercato Business.
7
Approfondimenti
Stampanti 3D, una rivoluzione che sta Premio Nazionale
conquistando
l'Italia
PerottoZucca
per
Da Milano a Roma a Siracusa, il fenomeno cresce. Il nostro paese
si rivela terreno fertile per questa tecnologia
C
he l’IT sia entrato rapidamente nell’era del
Cloud è innegabile, ma un grande cambiamento nella vita di tutti verrà, con ogni probabilità,
anche dalla tecnologia della stampa 3D.
Questa si appresta a rivoluzionare completamente il settore manifatturiero e le abitudini di tutti.
Chiunque possegga una di queste macchine, il cui
costo sta diventando sempre più accessibile, intorno
ai 1000€, può in effetti dire di possedere una fabbrica in miniatura, in grado di realizzare oggetti custom made. Gli ambiti d’uso sono infiniti; non solo
soprammobili e gadget: ad esempio, ci sono già stati
casi di ortopedici che hanno stampato in 3D la Tac
dei loro pazienti.
Ovviamente, nell’epoca dei social network e
della sharing economy, non poteva mancare una
community di possessori di stampanti 3D disposti a
offrire i propri servizi a chiunque ne abbia bisogno.
La rete 3DHubs permette ai visitatori di scoprire dove si trovano i possessori di stampanti 3D più vicini a lui. Secondo questo social, la capitale della
stampa 3D sembra non essere New York o la Silicon
Valley, bensì Milano, dove sono già presenti 70
macchine registrate. Quattro sono invece gli shop
3D aperti in Italia, superata solo dagli USA che ne
vantano 6.
La quasi totalità di questi shop è dotata di
stampanti 3D per uso privato, ma anche in Italia c’è
chi ha deciso di investire su quelle professionali per
realizzare un business su scala più ampia. Questo è
il caso di 3D Idea Factory, inaugurata ad aprile a Milano e dotata di una stampante EOS Formiga 110 dal
valore superiore ai 200.000 euro. Sfruttando il procedimento SLS (sinterizzazione laser selettiva), si
possono produrre gli oggetti più disparati (scarpe,
gioielli, occhiali, lampadari, ecc.) anche nelle forme
più impossibili. Il fenomeno non è circoscritto alla
sola Milano: il primo shop di questo genere è stato
infatti il romano 3DItaly, che adesso ha una filiale a
Pescara, mentre a Siracusa è stato recentemente
avviato il laboratorio 3D Print & Go., il cui obiettivo è quello di evolvere in una fabbrica di quartiere
a misura dei suoi abitanti. A Bologna, Stampa 3d By
Eliofossolo offre l'uso della stampante 3D in service ed ha permesso agli ospiti di ICT Trade 2014 di
toccare con mano questa tecnologia.
l’In novazione nell’ ICT
Venerdì 30 maggio
al Teatro Regio di Torino durante l’IT Day,
si è svolta la conse gna dei premi per le
migliori idee presentate da giovani under 30, ai
vincitori della VIII edizione del Premio PerottoZucca per l’Innovazione nell’ICT.
Il premio, sostenuto da diversi importanti
Sponsor ed Enti Patrocinatori, è stato organizzato
da AICA, dal CDI di Torino e dal CTI Liguria, in
collaborazione con la Fondazione ASPHI, ed è
dedicato a due “padri” dell’informatica italiana:
Pier Giorgio Perotto, inventore del primo personal
computer e Tarcisio Zucca Alessandrelli, propulsore di molte iniziative nell’informatica gestionale e dell’inclusione a pieno titolo nel mondo
lavorativo di persone con disabilità.
Il Bando ha avuto un notevole successo, con
oltre 1 20 candidati provenienti da tutta l’Italia.
Il primo premio (€
1 0.000) è andato a Lu dovico Orlando Russo
per “DOG-BAU”, finalizzato alla progettazione di un'interfaccia tra
utenti ciechi e cani guida per il supporto alla navigazione. Il sistema faciliterà la comunicazione
tra cane e padrone in modo che quest'ultimo
ottenga una gamma di informazioni più vasta.
Secondo premio (€ 5.000) per "Braille LAB” di
Claudio Loconsole, per lo sviluppo di prodotti low
cost di ausilio ai non vedenti ed ipovedenti.
Marco Papalìa ha ricevuto il terzo premio (€
3.000) per “Keybee”, un sistema per migliorare
l'esperienza di scrittura nei dispositivi touch screen.
Premio ASHPI (€ 4.000) a Giuseppe Airò Farulla, con “Orientoma”, sistema di navigazione
assistita per utenti ciechi e ipovedenti basato su
sensori di visione e tecnologie wearable a basso
costo.
http://www.premioperottozucca.it/
I punti vendita italiani di Fnac diventano Trony Sysdata per la promozione
DPS Group acquista i negozi di Milano, Verona e Napoli e ne cambia l’insegna
cali, teso al loro rilancio commerciale, è stata di
circa 3 milioni di euro; una cifra che DPS Group
ha potuto investire grazie ai suoi ottimi risultati
economici, con ricavi per 232 milioni di euro nel
2013, in crescita del 40% rispetto all’anno precedente.
Yves Di Benedetto, Amministratore Delegato di
Dps Group, afferma che «con questa operazione
negozi Fnac di Milano, Verona e Napoli, a lungo DPS si conferma una realtà lungimirante. Il fenolontani dal break even, rinascono sotto l’insegna meno della concentrazione che caratterizza il
Trony, acquisiti da Dps Group. I razionali dell'inve- mercato dell'elettronica di consumo cancella player
stimento sono chiari: sfruttare un marchio già noto storici, e rafforza chi è in grado di attuare cambiain Italia, a differenza di quello Fnac, incrementando menti coraggiosi e sfidanti.
Dps, che ha oggi 66 punti vendita, negli anni
l’offerta di elettronica e IT, e presentare i negozi
passati ne ha chiusi 15 ma ne ha aperti 27 in aree risotto un brand conosciuto in Italia.
La spesa sostenuta per il rinnovamento dei lo- tenute ad alto potenziale.
I
turistica via mobile
Alla guida di un RTI con Websolute e
Interplay Software, Sysdata Italia si è aggiu dicata la gara indetta dall’Agenzia Regionale
per lo Sviluppo del Turismo Friuli Venezia
Giulia, per lo sviluppo di mobile app finalizzate a promuovere le eccellenze turistiche
della regione con l'ausilio di smartphone.
L’Agenzia, in sinergia con la RTI, coordinerà
la stesura dei contenuti e seguirà da vicino lo
sviluppo dell'applicazione. Il progetto, realizzato grazie a fondi europei, si inserisce in
una strategia di comunicazione che punta
fortemente sull’utilizzo delle nuove tecnologie per la promozione 2.0 dell’offerta turistica
regionale.
8
Passepartout festeggia 25 anni e mostra il suo lato Cloud “social”
L'azienda, sempre più attenta al mondo dello sharing e del retail, vive sempre più
intensamente la cultura Ict nella sua accezione più vasta
S
ul mercato dal 1989
con il nome Top
Software, Passepartout
festeggia 25 anni di attività nel mercato dei gestionali per imprese e
professionisti e presenta
il suo bestseller. Specializzata in applicazioni
Enterprise resource planning, l’azienda sammarinese
ha infatti presentato in occasione dell'evento Password la release 2014 di Mexal.
Passepartout propone una suite completa di prodotti pensati per essere utilizzati in modalità Cloud
Computing e sviluppati totalmente all’interno. La fiducia nella Nuvola è una scelta che permette a Passepartout di offrire soluzioni integrate e dalle elevate
prestazioni.
Sottolinea Stefano Franceschini, presidente di
Passepartout: «L'obiettivo è rendere i nostri partner
più flessibili verso l'alto, andando a coprire in prima
persona nuove fasce di mercato; da settembre metteremo online una versione light del nostro applicativo
Mexal, che sarà disponibile a un prezzo inferiore del
gestionale completo». Le Pmi, dal 2008 i commercialisti e più recentemente il mondo Ho.Re.Ca. sono il
target della società, che oggi conta 137 dipendenti ed
ha una rete di 250 rivenditori attivi sull'intero territorio italiano.
Per il presidente della software house sammarinese è giunto il momento di «presidiare i settori complementari di basso interesse lasciati finora scoperti,
convinto che i commercialisti e i loro clienti uniti in
elaborazione collaborativa rappresentano il settore
che meglio si presta a sfruttare le potenzialità della
Nuvola».
Sul fronte dell'helpdesk, Passepartout ha introdotto strumenti utili a migliorare l'esperienza
dell'utente finale garantendogli risposte sempre più
precise ed efficaci. Easy pass, fruibile anche da tablet
e smartphone, è in grado di rispondere all'utente in
difficoltà prima ancora che la richiesta sia stata inviata
al centro d'assistenza. Se il problema è stato risolto,
l'utente può marcare la risposta ricevuta con un flag,
una sorta di “like”, che la rende ancora più rilevante.
Se invece la risposta non è stata esaustiva, la richiesta
viene inoltrata alla struttura di supporto. Il form non
sarà più anonimo, ma contrassegnato da nome e cognome dell'utente finale e accompagnato da una sua
foto. Proprio come succede nei social network.
L'ultima novità in casa Passepartout riguarda i
progetti MDO e franchising, con focus sull'universo
retail, con soluzioni gestionali per la vendita al dettaglio. La soluzione MDO - Media distribuzione organizzata va incontro alle esigenze delle attività
commerciali medio - piccole di carattere locale per la
gestione della barriera cassa, del magazzino e
dell'anagrafica clienti. Il piano Franchising 2.0 punta
invece ad ampliare le opportunità nell'ambito di catene di negozi in espansione all'estero, soprattutto in vista dei prossimi grandi eventi internazionali, tramite il
controllo multilingua di front-office e back office e
della conversione della valuta.
Il consumatore del futuro diventa social shopper Accenture acquisisce i4C
Aumentano gli acquisti online e i Retailer si organizzano
S
econdo l’Osservatorio di Portaltech Reply, eDigitalResearch e
Imrg, in Italia gli acquisti
online sono cresciuti del
17% nel 2013, e molti Retailer si stanno orientando
verso questa modalità,
accogliendo la sfida di un
mercato sempre più omnichannel, in grado di
affiancare punti vendita
online ai negozi fisici.
Protagonisti, web e mobile, sui quali entro i prossimi due anni potrebbe
transitare il 45% delle vendite totali. L’e-commerce
è uno degli ambiti in maggiore espansione, tanto
che oltre il 40% delle imprese lo sta implementando, per allinearsi ai Clienti, ormai abituati
all’uso di tablet e smartphone non solo per
informarsi, ma anche per acquistare. Un cambiamento radicale delle modalità di acquisto, del resto,
è uno degli elementi peculiari di questo boom, come sostiene l’Osservatorio Multicanalità, che individua i nuovi profili dei consumatori digitali 3.0,
fra cui troviamo le diverse tipologie: gli abitudinari o Newbie, i razionali o Old Style Surfer, gli estroversi o Social Shopper e gli sperimentatori o gli
Hyper Reloaded, sempre alla ricerca dell’ultima
tendenza.
Alle prese con questa “evoluzione degli
shopper” verso il digitale, i Retailer si trovano a dover integrare, in modo coerente, store fisico e onli-
ne. Il Retail omni-channel
non funziona se i Retailer
non possono contare su
dati precisi e aggiornati, in
tempo reale, soprattutto
relativi alla merce
realmente disponibile a
magazzino. È facile,
infatti, immaginare il livello di frustrazione di un
cliente che, dopo aver fatto
un acquisto online tramite
pc o smartphone, recandosi nel punto vendita più vicino per ritirarlo, si rende conto che l’articolo non
è disponibile. Un episodio che può generare
disappunto e diffidenza nei confronti dell’insegna
e verso l’efficienza del suo modello di vendita ed
organizzativo.
Il Sole 24 ore cede 24 Ore
Software a Teamsystem
Il Sole 24 ore ha perfezionato la cessione di 24
Ore Software a Teamsystem, per 1 04,5 milioni
di euro, di cui 82 già incassati e 22,5 differiti.
Con questa operazione, che si aggiunge
all'avvenuta acquisizione delle ACG da IBM,
Teamsystem rafforza la posizione di secondo
polo nazionale del software gestionale, dopo
Zucchetti.
I l gi gante del l a consul enza
potenzi a l ' offerta anal yti cs
U
n nuovo elemento rafforza l’offerta di
Accenture. Si tratta di i4C Solutions,
fondata in Italia nel 2002 e specializzata in
software e soluzioni di advanced analytics per
le aziende, che entra a far parte della divisione
Accenture Analytics, parte di Accenture Digital.
L’acquisizione riguarda anche le 70 risorse
di i4C, attive negli uffici di Roma, Milano, Bologna e Londra. Accenture eredita anche l’Appli cation Configuration Environment di i4C,
ambiente virtuale tramite il quale si possono
configurare applicazioni di analytics senza dover programmare. La piattaforma ospita solu zioni differenziate a seconda del settore
industriale dell’azienda che ne richiede il servi zio; questo permetterà ai clienti di Accenture di
ottenere soluzioni personalizzate a seconda
della funzionalità aziendale. È anche possibile
acquistare diversi tipi di applicazioni direttamente sullo store online di i4C.
Fabio Benasso, Amministratore Delegato di
Accenture Italia, ha dichiarato: «Ora che
l’acquisizione è stata completata, lavoreremo
con i professionisti di i4C per integrare il loro valore e talento nel nostro business analytics,
puntando a offrire ai nostri clienti, con maggiore rapidità e agilità, applicazioni che permettano loro di ottenere più velocemente risultati ad
alte performance, predittivi e affidabili basati
sugli analytics”.
Benasso sottolinea anche che le aziende
creano le proprie strategie basandosi sui dati,
ed è quindi logico che vogliano dotarsi di stru menti efficaci capaci di raccogliere i dati più
aggiornati. L’acquisizione di i4C va quindi
inquadrata in una strategia che intende fornire
ai clienti di Accenture strumenti di front-end di
facile accesso, comprensione e utilizzo.
9
Google: sempre più probabile il
suo ingresso nella telefonia mobile
L’OTT americano nuovamente interessato a fornire un proprio servizio
MVNO, che potrebbe sconvolgere il mercato mobile nei prossimi anni
Notizie dal Mondo
Microsoft ha abbandonato
il supporto a Win dows
XP
Ma i l SO pi ù l ongevo di sempre
resi ste. Servono sol uzi oni
al ternati ve per garanti rne l a
si curezza
L
C
he Google cerchi di estendere sempre di più
la sua sfera d’influenza è evidente, dato che
nell’ultimo anno e mezzo il colosso digitale è
entrato almeno tre volte in trattativa con tre grandi
provider TLC USA: prima Dish Network Corporation, poi Sprint e infine Verizon Communications, contattata ad aprile.
I primi due tentativi sono già falliti; nel caso di
Sprint, a bloccare la partnership è stata la sua acquisizione da parte di SoftBank. Ma non bisogna sottovalutare la notizia delle trattative avviate tra
Google e Verizon. Stando alle informazioni
sull’accordo, fatte trapelare dal magazine online
The Information, esso prevedrebbe che Google
possa utilizzare il network wireless di Verizon nelle
città americane dove il motore di ricerca fornisce
già un servizio di connessione a Internet tramite fibra ottica. Pertanto, almeno in questa fase
dell’accordo, la rete Verizon verrebbe utilizzata
unicamente per le reti mobili delle poche città dove Google già offre la banda larga. In queste città,
Verizon offre un'offerta mobile LTE, servizio verso
il quale l’OTT si è mostrato fortemente interessato.
Si potrebbe trattare quindi di un esperimento su
piccola scala, anche se Google punta a raggiungere
34 città americane coperte dal servizio entro l’anno,
senza ripercussioni immediate e di rilievo sul
mercato TLC. Tuttavia, da questa notizia si possono trarre alcune importanti considerazioni. Se
consideriamo che Google già possiede una propria
linea di smartphone e tablet, i Nexus, viene naturale pensare che il prossimo passo sia tentare di diventare una compagnia “globale” nelle TLC, con
un'offerta di tutto ciò che riguarda lo smart device:
dall’hardware alla connessione, passando per le
sim card.
Un passaggio di un OTT come Google a MVNO su larga scala porterebbe problemi di rilievo al
mercato TLC. Se la vendita di sim ne sarebbe fortemente potenziata, dato che fioccherebbero le
offerte di abbonamenti a tariffa flat per le connessioni mobili, si potrebbe assistere a minori ricavi
per gli abbonamenti dei Telcos; d’altro canto, per
fornire un tale servizio, gli OTT avrebbero bisogno
di appoggiarsi sul traffico di competenza degli operatori telefonici, pagando un costo per poter erogare il servizio.
Saremmo di fronte a una competition atipica: gli
OTT si troverebbero a rivoluzionare il mercato
attuale delle comunicazioni, ponendo in maggior
rilievo un aspetto B2B come l'uso delle proprie reti telematiche rispetto all’offerta di servizi direttamente agli utenti. È ancora presto per poter capire
quando, come e quanto il modello degli OTT come
MVNO comincerà a diffondersi su larga scala, ma
osservare i risultati che Google otterrà negli USA
nel prossimo futuro servirà a comprendere in che
direzione il mercato TLC si muoverà nei prossimi
anni. E capire come i Telcos possano agire per
contrastare la minaccia.
a notizia non coglieva impreparati, poiché
è stata riportata da tutti i media in tutte le
possibili combinazioni: a partire dall’8 aprile,
la Microsoft ha cessato di supportare Windows XP, datato 2001 ma che continua a godere
di una salute straordinaria, un vero unicum nel
panorama IT per la sua longevità. Una cifra
destava tuttavia particolare impressione:
ancora il 27% dell’utenza Internet continuava
a utilizzarlo a fine marzo. Si trattava di una
percentuale in leggero calo rispetto a febbraio (-2%), ma pur sempre una quota assai
consistente, quasi il triplo di quella di Windows 8 e 8.1 (pari circa all’1 1 %).
Com’era scontato, nonostante ormai da
un anno Microsoft consigli incessantemente
agli utenti di passare a una versione più re cente di Windows, il tanto atteso upgrade ha
toccato solo una
parte dei PC che I l 27% del l ' u tenza
montano XP, indi - conti n ua a usare
pendentemente
dal fatto che si XP. Probl e mi per
trattasse di privati,
l e azi ende e l e
business o PA.
PA di tutto i l
Eppure, la manmondo
canza di futuri
aggiornamenti per
la sicurezza è uno dei problemi più seri che
possono affliggere un computer, spe cialmente se aziendale.
Se nel caso dei privati la mancanza di un
aggiornamento può essere anche dovuta a
scarse competenze informatiche, a un
hardware obsoleto o semplicemente per
abitudine, non è certo questo il caso delle
aziende o degli enti pubblici. Il governo
inglese, ad esempio, ha quantificato il costo
dell’aggiornamento di tutti i computer della
sua PA: circa 24 milioni di euro, tanto da rite nere preferibile pagare alla Microsoft una ci fra minore (6 milioni) per ottenere un
supporto ad hoc fino a luglio 201 5.
Gli utenti “comuni”, invece, dovranno
accontentarsi, al massimo per un altro anno,
di aggiornamenti contro i malware, anche se
a maggio è stato rilasciato un importante
aggiornamento di Internet Explorer che ha
interessato anche la versione per XP, ri solvendo alcuni gravi problemi di sicurezza;
si tratta però di un aggiornamento una
tantum, ha precisato Microsoft.
L’abbandono di XP sarà un processo
lungo e costoso ma, salvo ulteriori colpi di
scena da parte di Microsoft, necessario per
la propria sicurezza. E per chi l’aggiornamento dovesse rivelarsi economicamente
non sostenibile, Linux è pronto ad accoglie re gli orfani...
ICOS e Huawei
stipulano accordo
di distribuzione
Carriere
Giuliano Asperti è stato eletto Presidente della Sia. L’azienda ha nominato il nuovo
cda, nominando Carlo Tresoldi Vicepresidente e confermando Massimo Arrighetti
come AD.
Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia, è stato eletto Presidente
dell’ARGI, Associazione dei Produttori e Distributori di Sistemi e Prodotti per il settore
Grafico.
Elio Catania è il nuovo Presidente di Confindustria Digitale. Sale alla carica dopo
aver ricoperto da luglio 201 3 il ruolo di Presidente di Assinform.
Bianca Del Genio, in precedenza General Counsel di Buongiorno, è stata nominata
Direttore della Divisione Affari Legali e Istituzionali di Microsoft Italia.
Enrico Deluchi , già Managing Director in Cisco Systems, ha assunto la medesima
carica in Canon Italia. Prende il posto di Stefano Zenti, adesso Head of Emerging
Markets Business Unit di Canon EMEA.
Clara Freschi Fantoni , Direttore Generale di Informatica Trentina, è stata nominata
L
' accordo è focalizzato sulle soluzioni
Data Center, Private Cloud ed Enterpri se Networking e punta alla costituzione di
una solida alleanza basata su esigenze di
business complementari. Infatti Huawei si
avvarrà di ICOS, distributore di valore
aggiunto,
per
meglio diffonde Una sol i da
re la propria
offerta enterpri - al l e anza basata
se, ed ICOS posu esi genze di
trà incrementare
il proprio busi busi ness
ness grazie alle
compl ementari
soluzioni tecnologiche
all’avanguardia di Huawei, uno dei leader globali dell'IT ed azienda in forte crescita.
Alessandro Cozzi, Head of Indirect Sales
e Deputy Director Enterprise, del Business
Group Huawei Italia, commenta l’accordo
dichiarando che «Huawei ha individuato in
ICOS un distributore con elevate compe tenze, in grado di offrire valore e consolidate
best practices nel mondo IT. Lo sviluppo del
business IT sarà per Huawei di assoluta
strategicità nel prossimo triennio. Le aree di
business alle quali guarda sono quelle re lative a Cloud, Big Data, Enterprise Mobility,
BYOD. Huawei, pur essendo un “new
entrant” nel mercato Enterprise, è un attore
tecnologico con tutte le carte in regola per
farsi spazio e diventare protagonista anche
in Europa e in Italia.»
Presidente di Assinter, associazione che raggruppa le 1 5 società regionali che
operano nel settore dell'informatica per la PA.
Stefano Frascari è stato eletto nuovo Presidente della ReteICT, Associazione di
Imprese dell'ICT promossa da Unindustria Bologna.
Francesco Galdo è adesso Responsabile Communication & Media Relation di
Vitrociset, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo in Consip.
Silvia Gaspari è stata nominata Regional Marketing Manager di Fortinet; negli ultimi
1 0 anni ha ricoperto il ruolo di Field Marketing Manager di Check Point Software
Technologies Italia.
Salvatore Ippolito è ora Country Manager di Twitter Italia. Precedentemente era stato
VP Sales e Responsabile di Italiaonline Advertising.
Filippo Monticelli , già Marketing & Business Development Director in Maticmind, è
ora Country Manager di Fortinet Italia.
Agostino Ragosa ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Direttore
Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
Joachim Rösges, già COO di Media-Saturn-Holding GmbH, è adesso anche CEO
della filiale italiana di Mediamarket.
Giorgio Rossi , già CFO di Attiva, è adesso Amministratore Delegato della stessa
azienda, distributore dei prodotti Apple.
Agostino Santoni , Amministratore Delegato di Cisco Italia, è stato eletto Presidente
di Assinform.
Fabio Todaro, già Country Manager di Sybase Italy, ricopre ora la stessa carica nella
filiale italiana di Software Ag.
Daria Trespidi è stata nominata Marketing Manager di Achab, distributore IT
specializzato in Security e Software Infastrutturale.
FIDA Inform e ICT Professional, insieme
www.ict-pro.it
Prossim amente in lin ea..
CONTATTI: sirmi@sirmi.it; ict-pro@sirmi.it