Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. Indice 1. Premessa ................................................................................................................ 2 2. Inquadramento geografico-territoriale ....................................................................... 2 3. Descrizione del sito e dell'attività ............................................................................... 3 4. 3.1. Descrizione del sito ............................................................................................................... 3 3.2. Descrizione del ciclo lavorativo e delle tipologie trattate ................................................ 4 3.2.1. Rifiuti soggetti al solo stoccaggio ............................................................................... 6 3.2.2. Rifiuti soggetti a stoccaggio e trattamento ............................................................... 6 3.2.3. Linea di selezione carta, cartone, plastica, vetro, multimateriale (Linea 2)......... 7 3.2.4. Linea di stoccaggio e trattamento RAEE (linea 3).................................................... 8 3.2.5. Trattamento metalli ferrosi e non ferrosi e rifiuti misti (linea 4) ........................... 8 3.3. Considerazioni di carattere generale .................................................................................. 9 3.4. Consumi di risorse............................................................................................................... 10 Reti fognarie e scarichi idrici ................................................................................... 10 4.1. Convogliamento, trattamento e scarico ........................................................................... 10 5. Informazioni di cui alla L. 477/95 (zonizzazione acustica del territorio) ....................... 11 6. Informazioni relative alle emissioni in atmosfera ....................................................... 11 7. Valutazione integrata ambientale ............................................................................ 11 8. Conclusioni ............................................................................................................ 13 Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 1 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. 1. Premessa La Società ECOGREEN PLANET S.r.l. con sede legale nel Comune di Palo del Colle (BA), alla S.S. 96 Altamura-Bari km 113, ha intenzione di effettuare una richiesta di autorizzazione all’esercizio di un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti non pericolosi e stoccaggio rifiuti pericolosi, ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Tale attività sarà svolta presso una struttura industriale già esistente che sarà adattata alle specifiche lavorazioni, come sarà illustrato nel seguito della presente relazione tecnica; detta struttura è localizzata in area industriale artigianale del Comune di Palo del Colle, in area distante dal centro abitato. L’iniziativa, va precisato, consiste nell’adeguamento di un impianto industriale già esistente, alle specifiche lavorazioni, avendo cura di realizzare, parimenti, un impianto conforme per standard di sicurezza e qualità del lavoro alle più recenti normative in merito. Allo stato, insiste, su parte dell'area interessata dal progetto, l'attività già autorizzata in procedura semplificata della medesima società; tale attività è relativa alla sola Linea 2 di selezione dei rifiuti non pericolosi. La restante parte del capannone e, invece, allo stato in disuso. L’impianto, così come proposto, è soggetto alla normativa AIA, in quanto presente tra le attività elencate nell’Allegato VIII alla parte II del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., come modificato dal D.Lgs 46/2014. 2. Inquadramento geografico-territoriale Il complesso industriale di proprietà della ditta ECOGREENPLANET S.r.l. si estende per circa 5.000 m2 ed e riportato in catasto al Foglio 13, particella 31. Nel vigente PUC, l’area risulta classificata come “Zone per attività secondarie di completamento: industriali, artigianali D1/A ”. Ecogreenplanet S.r.l. Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 2 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. Allo stato attuale, l’area in esame presenta una struttura, di forma pressoché a "L", per una superficie coperta complessiva di circa 1.971 mq.; l'immobile è parte di un insediamento con area di accesso condominiale, che sarà dedicata esclusivamente a viabilità e parcheggio, non essendo interessata da svolgimento di attività. L’area dell’impianto risulta, inoltre, esterna alla perimetrazione di zone umide, zone costiere, Parchi Naturali e zone Protette, aree SIC - ZPS; il contesto di inserimento è rappresentato da un'area a destinazione produttiva, con presenza di ulteriori manufatti in adiacenza. L’area dell'impianto risulta collegata alla viabilità extraurbana grazie alla S.S. 96: tramite essa l'impianto risulta collegato all'autostrada A14/E55 da cui è agevole raggiungere i principali centri della Regione. Lo stabilimento è facilmente raggiungibile senza necessità di attraversamento della viabilità urbana dei comuni limitrofi e di quello di Palo del Colle. L’area interna dello stabilimento, agli spazi dedicati, consente la movimentazione anche a veicoli di grossa mole. 3. Descrizione del sito e dell'attività 3.1. Descrizione del sito In dettaglio, l'area di interesse presenta un'estensione di circa 5.000 mq. in cui è presente un capannone industriale di superficie pari a ca. 1971 mq.; la restante area esterna è costituita da piazzale ed aree verdi. L'opificio è parte di un complesso industriale con cui condivide un piazzale di accesso dedicato a viabilità/parcheggio. Organizzazione dell'impianto Le suddette aree dell'impianto saranno suddivise nei seguenti settori: • Settore 01: settore dedicato al conferimento dei rifiuti - le aree di conferimento saranno separate dalle aree di stoccaggio e sono state suddivise per le diverse sezioni dell'impianto: Settore 01/a: conferimento rifiuti non pericolosi Settore 01/b: conferimento rifiuti non pericolosi da avviare alla Linea 1 Settore 01/c: conferimento rifiuti pericolosi Settore 01/d: conferimento RAEE • Settore 02: settore di stoccaggio rifiuti: le aree di stoccaggio dei rifiuti in ingresso saranno organizzate in maniera razionale in funzione degli spazi disponibili e delle diverse linee di trattamento a cui essi saranno dedicati. o Settore 02/a: stoccaggio rifiuti non pericolosi Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 3 di 14 Sintesi non tecnica • • • o Settore 02/b: stoccaggio rifiuti non pericolosi o Settore 02/c: stoccaggio rifiuti non pericolosi o Settore 02/d: stoccaggio rifiuti non pericolosi o Settore 02/e: stoccaggio rifiuti pericolosi o Settore 02/f: stoccaggio RAEE o Settore 02/g: stoccaggio rifiuti pericolosi o Settore 02/h: stoccaggio rifiuti non pericolosi ECOGREEN PLANET S.r.l. Settore 03: settore di deposito dei prodotti finiti / MPS o Settore 03/a: deposito MPS o Settore 03/b: deposito prodotti finiti/MPS o Settore 03/c: deposito prodotti finiti/MPS o Settore 03/d: deposito prodotti finiti/MPS Settore 04: settore di deposito temporaneo o Settore 04/a: deposito scarti di lavorazione o Settore 04/b: deposito scarti di lavorazione Settore 05: area di cernita manuale All'interno dell'area coperta troveremo le seguenti linee di lavorazione: Linea 1: linea di riduzione volumetrica e raffinazione Linea 2: linea di selezione Linea 3: linea di disassemblaggio RAEE non pericolosi Linea 4: linea di selezione ed eventuale cesoiatura rifiuti non pericolosi 3.2. Descrizione del ciclo lavorativo e delle tipologie trattate Il ciclo lavorativo si articolerà in due flussi principali, costituiti da: → rifiuti soggetti a solo stoccaggio → rifiuti soggetti a stoccaggio e trattamento Di seguito si rappresenta uno schema a blocchi dell'intera attività, che sarà dettagliato nei paragrafi successivi: Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 4 di 14 ECOGREEN PLANET S.r.l. Sintesi non tecnica Schema a blocchi complessivo dell'attività: Rifiuti in ingresso Conferimento/ accettazione Stoccaggio LINEA 1 CDR (CSS) MPS scarti Eventuale selezione LINEA 2 Materiali scarti recuperati (carta, plastiche metalli ferrosi metalli non ferrosi) Avvio ad impianti autorizzati LINEA 3 componenti componenti MPS recuperabili non recuperabili (carta da raee/ (scarti) plastica MPS vetro) componenti "ambientalmente critiche" (eventuali) Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 5 di 14 LINEA 4 scarti MPS (metalli ferrosi met. non ferrosi legno) Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. 3.2.1. Rifiuti soggetti al solo stoccaggio Per i rifiuti soggetti al solo stoccaggio, terminate le procedure di conferimento/accettazione, si provvederà all'avvio nel settore di stoccaggio dedicato, al fine di un successivo avvio presso impianti autorizzati ad effettuarne il trattamento. Lo stoccaggio dei rifiuti non pericolosi sarà effettuato in cassoni idonei chiusi superiormente con teli impermeabili, al fine di evitare interazione con gli agenti atmosferici; lo stoccaggio dell'umido, invece, sarà effettuato in cassone chiuso a tenuta, al fine di evitare rischi di percolazione sulla pavimentazione e di generazione di cattivi odori, per un tempo massimo di 72 h. Lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi sarà effettuato in contenitori a tenuta, con caratteristiche di resistenza idonee in relazione alle sostanze contenute; per i liquidi saranno adottati contenitori dotati di bacini di contenimento con capacità di contenimento a norma. Per i settori 02/f e 02/g sarà adottato l'impiego di una scaffalatura industriale in cui ciascun rifiuti sarà stoccato separatamente, all'interno del suo specifico contenitore, senza possibilità di interazione con altre tipologie di rifiuti. Le tipologie introdotte all'interno dell'impianto saranno prevalentemente avviate al recupero. 3.2.2. Rifiuti soggetti a stoccaggio e trattamento Per i rifiuti per i quali è previsto il trattamento, esso si articolerà attraverso la realizzazione di n. 4 linee di trattamento, di seguito dettagliate. 3.2.2.1. Linea di selezione, riduzione volumetrica, raffinazione (Linea 1) La linea 1 è costituita da una linea polifunzionale in cui potranno essere trattati i rifiuti sopraelencati ai fini di una loro valorizzazione in funzione delle caratteristiche che essi presentano, nonchè dello specifico destino a cui saranno avviati; in particolare: → I rifiuti di plastiche, legno, gomme saranno oggetto di selezione e, ove necessario, triturazione al fine di un successivo avvio presso impianti autorizzati, ovvero avviati alla commercializzazione come MPS di legno, plastica, gomma, qualora rispondenti alle specifiche norme tecniche di riferimento. → I restanti rifiuti elencati in tabella 4 della Relazione tecnica, invece, oltre che alle operazioni di cui alla tabella 3, potranno essere impiegati per la produzione di CDR, secondo quanto indicato al punto 14 di cui al DM 05/02/98 e s.m.i. Ove non recuperabili e compatibili tra loro, unicamente nel rispetto dell'art. 187 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. e, più in generale, nel rispetto delle normative ambientali e di tutela della salute, i codici di cui alle tabelle precedente potranno essere raggruppati e sottoposti a ricondizionamento volumetrico finalizzato all'ottenimento del codice CER 191212 in uscita da avviare allo smaltimento presso siti regolarmente autorizzati. La linea 1, pertanto potrà dare luogo ai seguenti prodotti in uscita: rifiuti prodotti dalle operazioni di selezione, cernita ed eventuale adeguamento volumetrico - da avviare presso impianti autorizzati; Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 6 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. MPS - da avviare alla commercializzazione; CDR - da avviare ad impianti autorizzati Ciclo di produzione CDR (CSS) Il ciclo • • • • • • • • lavorativo che subiranno tali rifiuti sarà il seguente: Selezione Triturazione Separazione magnetica Vagliatura Separazione aeraulica Separazione Metalli non ferrosi Lettore ottico Raffinazione Descrizione prodotto finito: combustibile da recupero derivato da rifiuti (CDR) conforme alle norme tecniche UNI 9903-1, ottenuto attraverso cicli di lavorazione che ne garantiscono un adeguato potere calorifico (Codice CER 191210), ora CSS (UNI 15359:2011). Destinazione prodotto finito: Impianti terzi autorizzati al recupero energetico. Materiali separati mediante il recupero di materia (ReMat): costituiti da plastiche, carta e cartoni, metalli ferrosi e non, avviati alla commercializzazione qualora rispondenti alle definizioni di MPS o EOW, ovvero al recupero di materia presso specifici impianti autorizzati. Prodotti di scarto dalla linea di produzione CDR frazione fine derivante da vagliatura del materiale in lavorazione: a seconda delle caratteristiche, sarà avviato ad impianti di biostabilizzazione ovvero in discariche autorizzate; Metalli ferrosi e non destinati alla sezione dell'impianto di trattamento dei metalli scarti della selezione - da avviare presso impianti autorizzati Destinazione scarti: impianti di recupero/smaltimento autorizzati. 3.2.3. Linea di selezione carta, cartone, plastica, vetro, multimateriale (Linea 2) All'interno di tale linea (attualmente già presente ed autorizzata con procedura semplificata ex art. 216 D.Lgs 152/2006 e s.m.i.), saranno effettuate attività finalizzate al recupero di materia delle seguenti tipologie di rifiuti: • plastiche • carta e cartone • vetro • multimateriale Il materiale in ingresso verrà conferito da automezzi autorizzati; lo stesso verrà avviato al settore di conferimento e successivamente ai settori di stoccaggio dedicati. Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 7 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. Da qui sarà prelevato ad avviato alla linea di selezione; la linea consentirà la selezione ed adeguamento volumetrico del materiale al fine della produzione di MPS da avviare alla commercializzazione. Il ciclo prevede le seguenti fasi: → Aprisacco → Vagliatura → Selezione in apposita cabina dedicata → Separazione magnetica → Pressatura Destinazione scarti: avviati alla Linea 1 Destinazione MPS: avviati alla commercializzazione come MPS in prefissati cicli lavorativi. 3.2.4. Linea di stoccaggio e trattamento RAEE (linea 3) Il trattamento avverrà esclusivamente per le tipologie non pericolose, attraverso una selezione manuale e disassemblaggio dei componenti al fine di recuperare principalmente la plastica, il metallo, il legno, la gomma; le restanti parti disassemblate saranno avviate presso impianti di trattamento regolarmente autorizzati. Le tipologie pericolose, viceversa, saranno gestite in modalità di solo stoccaggio. Le modalità di gestione dei RAEE sono state progettate in riferimento alla normativa vigente in materia, il D.Lgs 151 del 25 Luglio 2005. Per tale motivo, saranno previste le seguenti fasi lavorative: 1. Conferimento ed accettazione; 2. Caratterizzazione e stoccaggio; 3. Messa in sicurezza; 4. Smontaggio pezzi riutilizzabili; 5. Triturazione delle carcasse; 6. Stoccaggio componenti ambientalmente critiche (eventuali); 7. Stoccaggio componenti e materiali recuperabili; 8. Stoccaggio rifiuti da avviare allo smaltimento. Destinazione scarti: avviati alla Linea 1 Destinazione MPS: avviati alla commercializzazione come MPS in prefissati cicli lavorativi. 3.2.5. Trattamento metalli ferrosi e non ferrosi e rifiuti misti (linea 4) Il trattamento dei metalli ferrosi e non ferrosi consisterà nella selezione ed adeguamento volumetrico per la produzione di MPS. I metalli in ingresso saranno sottoposti a controllo radiometrico, tramite dispositivo mobile, al fine di accertare l'assenza di materiali radioattivi. Per i metalli, il ciclo lavorativo sarà quello di selezione e cesoiatura al fine di ottenere MPS da avviare alla commercializzazione nel rispetto delle norme tecniche di riferimento (UNI, CECA, ecc.): i prodotti in uscita, pertanto, saranno avviati alla vendita quali materie prime Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 8 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. secondarie, qualora rispondenti a tali specifiche norme tecniche che ne stabiliscono le caratteristiche, ovvero avviati a processi di recupero autorizzati come rifiuti, qualora non rispondenti alle specifiche dettate da suddette norme tecniche. Ove applicabile sarà posta in essere la recente normativa sui rottami metallici relativa all'End of Waste (Regolamento UE n. 333/2011). Le MPS ottenute saranno avviate alle relative aree di deposito (03/a - 03/e), preventivamente all'avvio alla commercializzazione. Per i rifiuti misti (CER 160122-200138-200137) si prevederà una prima fase di selezione e cernita delle varie componenti (legno, plastica, metalli, gomme, ecc.) che saranno avviate ciascuna alle rispettive linee di trattamento descritte, al fine di ottenere MPS da avviare alla commercializzazione. Gli scarti non più recuperabili, viceversa, saranno avviati allo smaltimento presso impianti autorizzati. 3.3. Considerazioni di carattere generale Arrivo dei materiali e procedure di accettazione Le procedure di ricezione dei rifiuti tengono conto delle opportune precauzioni allo scopo di evitare gli effetti negativi sull’ambiente, in particolare: inquinamento dell’aria, del suolo, delle acque superficiali e sotterranee, nonché odori e rumori e rischi diretti per la salute umana. Prima dell’accettazione dei rifiuti all’impianto verranno eseguiti i seguenti controlli: Verifica della documentazione prescritta dalla normativa vigente. Determinazione del peso dei rifiuti in ingresso Acquisizione di informazioni sui rifiuti al fine di verificare l’osservanza dei requisiti previsti dalla autorizzazione. Eventuale prelevamento di campioni rappresentativi allo scopo di valutare l’idoneità al trattamento nel rispetto della normativa vigente. Approvvigionamento del materiale I rifiuti in ingresso sono generati da provenienza urbana ovvero da lavorazioni industriali, da attività agricole, artigianali e di servizi, e/o materiali provenienti da demolizioni, costruzioni e scavi, macchinari ed attrezzature deteriorati ed obsoleti e residui dell’attività di trattamento dei rifiuti. Destinazione delle MPS e dei rifiuti I prodotti che derivano dal ciclo di trattamento operato dall’azienda saranno principalmente recuperabili; per tale motivazione sarà prediletta l'operazione R13 in fase di ricezione. I rifiuti derivanti dai trattamenti verranno inviati ad impianti autorizzati che ne effettuino il recupero e/o lo smaltimento, mentre le materie prime secondarie, verranno avviate alla commercializzazione per il riutilizzo in prefissati cicli lavorativi. Deposito temporaneo dei rifiuti Il deposito temporaneo sarà gestito nel rispetto delle indicazioni di cui all'art. 183 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 9 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. In taluni casi i rifiuti prodotti potranno essere trattati dall’Azienda stessa qualora tali rifiuti rientrino fra quelli elencati nel documento autorizzativo e secondo le fasi di gestione autorizzate (come indicato in dettaglio in precedenza). Il deposito temporaneo sarà organizzato per tipologie in aree all'uopo dedicate, indicate in planimetria generale. 3.4. Consumi di risorse Le risorse impiegate sono costituite da acqua ed energia elettrica: per il consumo idrico esso si limiterà esclusivamente agli usi igienico-sanitari e all'antincendio, non essendo previsto impiego di acqua nel ciclo lavorativo; per l'energia elettrica, la fonte di approvvigionamento è la rete elettrica a cui l'impianto sarà regolarmente allacciato. Come descritto in dettaglio nella relazione geologica ed idrogeologica, sono adottati sistemi di impiego di acqua di pioggia depurata per irrigazione onde ridurre il consumo di risorsa idrica (vedi relazione geologica ed idrogeologica). In merito all'energia elettrica, l'approvvigionamento sarà effettuato direttamente dalla rete a cui l'impianto è regolarmente allacciato. Il consumo energetico è relativo all'assorbimento di macchinari ed attrezzature presenti. 4. Reti fognarie e scarichi idrici 4.1. Convogliamento, trattamento e scarico Le linee fognarie che saranno realizzate all’interno dell’impianto della Soc. proponente, sono 3, dedicate ciascuna alla raccolta di una specifica tipologia di refluo: • linea di convogliamento delle acque meteoriche: tramite la collocazione di pluviali che convogliano le acque provenienti dai lastrici solari e di un pozzetto per le acque del piazzale, tale linea convoglierà le acque di pioggia che, successivamente ad apposito trattamento dedicato, saranno avviate allo scarico su suolo mediante sub-irrigazione; per i dettagli del dimensionamento dei sistemi depurativi, si rimanda alla relazione geologica ed idrogeologica e al dettaglio tecnico dell'impianto, entrambi allegati. • Linea di convogliamento delle acque nere: raccoglie le acque nere provenienti dai bagni: per esse sarà presente una fossa settica che sarà soggetta a svuotamento periodico da ditte autorizzate, per l'avvio presso impianti autorizzati ad effettuarne lo smaltimento. • Linea di convogliamento delle acque interne al capannone (aree di stoccaggio e lavorazione): la progettazione del sistema di convogliamento delle acque interne al capannone è stata effettuata come misura mitigativa del rischio di fuoriuscita di eventuali sversamenti accidentali,evitando che essi afferiscano al punto di scarico. Per tale motivazione, nel reparto di stoccaggio dei rifiuti pericolosi e lavorazione RAEE è stata prevista la presenza di n. 2 griglie di raccolta che recapiteranno in n. 2 vasche interrate a tenuta, soggette a svuotamento periodico, per l'avvio presso impianti autorizzati ad effettuarne lo smaltimento. Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 10 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. 5. Informazioni di cui alla L. 477/95 (zonizzazione acustica del territorio) Il Regolamento edilizio del Comune di Palo del Colle approvato dal PUG rimanda alla normativa acustica nazionale di cui al DPCM 01/03/1991 e al DPCM 14/11/1997, nonché alla L. 447/95: in base a tale normativa, l'area dell'impianto rientra nella classe VI, con limite di emissione diurno pari a 65 dB e notturno pari a 70 dB e limite assoluto di immissione diurno e notturno pari a 70 dB. I siti confinanti sono anch'essi di carattere produttivo; si rimanda alla valutazione previsionale di impatto acustico allegata da cui emerge il rispetto dei limiti di zona. 6. Informazioni relative alle emissioni in atmosfera I reparti di lavorazione che saranno soggetti al convogliamento delle emissioni sono sostanzialmente due: il primo è quello in cui si effettua la lavorazione della linea 1 e il secondo quello in cui si effettua la lavorazione della linea 2. Entrambi i settori, come detto, saranno sottoposti a captazione delle emissioni prodotte mediante aspirazioni localizzate, che recapiteranno ad un appositi impianti di trattamento dedicati. La linea 1 sarà presidiata da uno scrubber a umido; la linea 2 da un filtro a tessuto con maniche filtranti, prima dell'espulsione in atmosfera (rendimenti attesi superiori al 95%). Per il ciclo lavorativo saranno presenti, inoltre, le emissioni diffuse non convogliabili derivanti dall'attività di cesoiatura dei metalli; per esse saranno presenti misure di contenimento/prevenzione alla fonte e di monitoraggio. In merito alla potenziale produzione di cattivi odori dallo stoccaggio dei rifiuti di provenienza urbana sarà implementato un sistema di abbattimento di odori mediante nebulizzazione di apposite sostanze enzimatiche. 7. Valutazione integrata ambientale a-c) emissioni/sistemi mitigativi Una valutazione complessiva delle emissioni atmosferiche, idriche, sonore è riportata nella tabella seguente: Emissioni in atmosfera Punti di emissione Parametri monitorati Sistemi di abbattimento Conc. prevista E1 E2 polveri Filtro a maniche Scrubber < 10 mg/Nm3 Flusso di massa previsionale 0,96 t/a Frequenza monitoraggio annuale Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 11 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. Scarichi idrici Punti di scarico 1 Recettore Suolo e strati superficiali del sottosuolo Sistemi di abbattimento Impianto di trattamento acque meteoriche; potenziamento sistema esistente mediante integrazione fase chimico-fisica Parametri monitorati D.Lgs 152/2006 Frequenza monitoraggio semestrale Emissioni sonore Classe acustica del complesso VI Classe acustica dei complessi adiacenti VI Sorgenti sonore Linee di trattamento; movimentazione Sorgenti sonore esterne Viabilità; altri complessi produttivi Valutazione previsionale di impatto acustico SI Esito Rispetto dei limiti di zona Misure mitigative/preventive Frequenza monitoraggio Presenza di pareti in cls e recinzioni murarie in cls di adeguata altezza; Impiego di macchinari di moderna tecnologia, rispondenti alle norme sulle emissioni sonore in ambiente di lavoro; monitoraggio periodico. Biennale o a seguito di varianti impiantistiche sostanziali c) sistemi mitigativi emissioni: utilizzo di aspirazioni localizzate nelle aree di lavorazione interne ai capannoni; utilizzo di sistemi di abbattimento elencati tra le migliori tecnologie disponibili (BAT); monitoraggio periodico delle emissioni per rispetto limiti emissivi; utilizzo di tecniche di riduzione alla fonte di emissioni diffuse; consumo idrico: razionalizzazione dei consumi; assenza di impiego di acqua nel processo di lavorazione; riutilizzo delle acque di scarico (previo trattamento) per sub-irrigazione; approvvigionamento di acqua potabile a mezzo ditte esterne; ispezioni periodiche dello stato delle reti impiantistiche per valutazione di eventuali perdite; scarichi idrici: impiego di impianto di trattamento dedicato; potenziamento del sistema presente mediante aggiunta di una fase chimico-fisica (in ottemperanza a quanto previsto dalle BAT); monitoraggio periodico delle acque di scarico; assenza di scarichi di acque di processo e acque nere; Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 12 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. emissioni sonore: Presenza di pareti in cls e recinzioni murarie in cls di adeguata altezza; Impiego di macchinari di moderna tecnologia, rispondenti alle norme sulle emissioni sonore in ambiente di lavoro; monitoraggio periodico con eventuali tempestivi interventi in caso di superamento dei limiti di zona; d) previsto adozione di sistemi di qualità e qualità ambientale ISO; e) prevista adozione delle BAT (migliori tecnologie disponibili). 8. Conclusioni In conclusione, il progetto proposto dalla soc. ECOGREEN PLANET S.r.l. è relativo alla richiesta di autorizzazione di un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti non pericolosi e stoccaggio rifiuti pericolosi, da realizzarsi presso una struttura industriale esistente che dovrà soltanto essere adeguata alle specifiche lavorazioni. L'area è localizzata in zona produttiva dello strumento urbanistico comunale vigente nel Comune di Palo del Colle (BA), agevolmente raggiungibile dalla viabilità extraurbana, senza necessità di attraversamento di centri urbani. Allo stato, insiste su parte dell'area l'attività già autorizzata in procedura semplificata della medesima società; tale attività è relativa alla sola Linea 2 di selezione dei rifiuti non pericolosi. La restante parte del capannone e, invece, allo stato in disuso. A seguito del progetto proposto, il ciclo lavorativo prevede misure mitigative dell'impatto sulle diverse componenti ambientali interessate e, inoltre, fondamentale risulterà un'azione di monitoraggio nel tempo, al fine di intervenire tempestivamente, qualora necessario, potenziando tali misure. Circa le potenzialità di trattamento, i macchinari installati consentono di arrivare ad un quantitativo massimo giornaliero di 470 t/g, come descritto in dettaglio in precedenza; le operazioni di trattamento saranno finalizzate principalmente al recupero di materia. La superficie dell’impianto, per quanto visto in precedenza, è pari a circa 5.000 m2; in relazione agli spazi effettivamente dedicati allo stoccaggio, le potenzialità massime di stoccaggio contemporaneo saranno pari a ca. 1.200 t. suddivise nel seguente modo: stoccaggio rifiuti pericolosi: 120 t stoccaggio rifiuti non pericolosi: 1.080 t In merito ai quantitativi annui, si avrà, per quanto visto in precedenza un valore pari a 170.000 t/a suddivisi nel seguente modo: 162.000 t/a rifiuti non pericolosi 8.000 t/a rifiuti pericolosi I quantitativi saranno così ripartiti: • Rifiuti non pericolosi (168.000 t/a): 27.000 t/a rifiuti soggetti a solo stoccaggio 135.000 t/a rifiuti soggetti a stoccaggio e trattamento Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 13 di 14 Sintesi non tecnica ECOGREEN PLANET S.r.l. • Rifiuti pericolosi (8.000 t/a) 8.000 t/a rifiuti soggetti a solo stoccaggio L'attività rientra nel campo di applicazione delle norme VIA - AIA di cui al D.Lgs 152/2006 e s.m.i. L'attività non rientra nel campo delle attività a rischio di incidente rilevante. Data Set. 2014 il tecnico ing. Marco Raia Richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Pag. 14 di 14
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