24 gennaio 2015

1 Primo piano
13 febbraio 2010
24 gennaio 2015
TOUR DE FORCE PER IL
NUOVO DIRETTORE GENERALE
DELLA ASL DI LECCE
Alessio Quarta
pag. 9
Primo piano
SAVE THE ORCHESTRA:
RACCOLTI 4MILA EURO
PER LA ICO “TITO SCHIPA”
Gian Piero Personè
1
pag. 11
Periodico
d’informazione del Salento
Anno XIV n. 556
24.01.2015
Ingegno salentino
SPETTACOLO
Michele Cortese unico cantante
europeo Festival Internacional del Cile
pag. 24
Claudia Mangione
ALL’INTERNO
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inSalute
Supplemento a Belpaese n. 556 del 24 gennaio 2015
Coordinamento edito-
IL MIELE E LE SUE PROPRIETÀ
I consigli utili per scegliere
le varietà e gli abbinamenti
CUCCIOLI IN ARRIVO?
Come gestire al meglio la gravidanza
della nostra amica a quattro zampe
Secondo Confartigianato Imprese, dopo Bari la provincia di Lecce nel 2014 ha registrato il maggior
numero di richieste di brevetti per invenzioni nella nostra regione. E se tra le idee proposte spiccano quelle
ad alto contenuto tecnologico, c’è chi come Nunzio Casciaro, il “fabbro-inventore” di Vignacastrisi, riesce
ad imporsi sul mercato con prodotti innovativi realizzati grazie alla propria abilità manuale
Nunzio Casciaro - foto di Ennio Coluccia
IL FREDDO SI COMBATTE A TAVOLA
Agrumi, cannella, miele, ortica e non solo: ecco gli ingredienti per una dieta a prova di inverno
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24 gennaio 2015
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24 gennaio 2015
Editoriale
Non c’è pace
per la stampa
OPINIONI
Una fontana spumeggiante
di Andrea Colella
Sarà che siamo tutti ancora scossi dai fatti di Parigi del 7 gennaio scorso, sarà che secondo i dati
diffusi “Reporters sans frontières” sono 66 i giornalisti morti nel 2014 mentre svolgevano il loro
lavoro, ma leggendo la notizia di 350 (!) proiettili calibro 22 fatti recapitare, insieme ad un opuscolo liturgico sul Battesimo del Signore, nei giorni scorsi alla redazione del giornale satirico “La
Carrozza” in via Trinchese a Lecce sono due le
cose che si possono pensare: o si tratta di una
bufala in stile Lercio.it (per chi non la conoscesse si tratta di una testata che pubblica volutamente notizie fasulle e satiriche al tempo stesso) o, se la notizia è vera -ed è vera, purtroppoè uno scherzo di pessimo gusto, se non un atto
intimidatorio vero e proprio.
Certo, “La Carrozza” non è “Charlie Hebdo” e Lecce non è Parigi: per questo, e anche per la presenza dell’opuscolo liturgico allegato tutta questa storia risulta poco chiara. Una cosa è certa:
di questi tempi la satira, l’inchiesta e l’approfondimento per loro natura disturbano tanto, perché utilizzano il linguaggio dirompente delle immagini e delle parole insieme, attirano inevitabilmente l’attenzione, stimolano la curiosità e
scendono a fondo, oltre la superficie della cronaca
quotidiana.
Da parte della redazione di Belpaese tutta la solidarietà al direttore Ruggero Vantaggiato (il quale già in passato aveva subìto intimidazioni), con
l’amara riflessione di quanto è diventato difficile se non pericoloso fare informazione in modi diversi da quelli canonici. Come se non bastasse
la crisi economica, che in questi ultimi anni tanto danno ha fatto all’editoria locale e nazionale.
Belpaese
tornerà in distribuzione
il 7 febbraio 2015
Domenica scorsa qualche bontempone ha buttato del sapone o detersivo nell’acqua della fontana in piazza Assunta a Martano. Il risultato? Fiocchi di schiuma che
volavano tutto intorno. L’Amministrazione comunale ha rassicurato che quanto avvenuto non è il risultato dei lavori di manutenzione avvenuti nei giorni precedenti e
sembrerebbe dunque l’opera di un vandalo (o di un artista pop).
Foto: Tagpress.it
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Perrone: “Cara Aurora, la Villa sarà sempre
un luogo sicuro e spensierato”
Cara Aurora, ti ringrazio per
l’accorata lettera che hai scritto che denota un’attenzione e
una sensibilità che probabilmente noi adulti alla tua età
non avevamo. Siete voi i cittadini del futuro. E la scuola,
in questo senso, continua a recitare un ruolo fondamentale
non solo nella formazione,
ma anche nella educazione civica e nel rispetto degli altri.
Vorrei rassicurare te e tutti i
piccoli frequentatori della Villa circa l’impegno dell’Amministrazione e mio personale, affinché il giardino comunale, al quale sono legati i ricordi di infanzia di generazioni di leccesi, continui ad essere un luogo sicuro e spensierato, dove potrete trascorrere
tranquillamente i vostri momenti di svago e di socializza-
zione.
Verificherò personalmente la
situazione per capire se vi sia
una problema legato alla scarsa illuminazione al fine di porvi rimedio al più presto. Ad
ogni buon conto, continua,
cara Aurora, a segnalarmi
eventuali circostanze critiche
che possano accadere in città.
Paolo Perrone
Sindaco di Lecce
La lucerna
a cura di
fra Roberto Francavilla
“Fammi conoscere, Signore,
le tue vie, insegnami i tuoi
sentieri. Guidami nella tua
fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia
salvezza”.
Amici di Belpaese, di fronte alle tante notizie che
intasano i telegiornali all’inizio di quest’anno mi
viene spontaneo pregare con il Salmo sopra citato, inserito tra le letture di domenica 25 gennaio a conclusione della Settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani. Siamo ancora sconcertati dai fatti tragici avvenuti a Parigi che hanno
colpito non solo la Francia ma tutta l’Europa con
la minaccia del terrorismo islamico. Nelle mie frequentazioni in Medio Oriente mi ha impressionato
molto notare le tre grandi religioni -ebraica, cristiana e musulmana-, tutte con una pratica assidua della preghiera, il risultato della quale è una
guerra interminabile da oltre 60 anni. Il loro saluto abituale è la parola “pace”, detta in tutte le
lingue semitiche, ma dietro l’angolo c’è tutt’altro!
In questo cielo così fosco di nubi minacciose come
un arcobaleno mi sorprende Papa Francesco che,
nonostante i pericoli e le avvisaglie della natura,
ha proseguito imperterrito il suo viaggio in Sri Lanka e nelle Filippine, indossando una “cerata” (un
impermeabile giallo), quasi insufficiente a ripararlo dalla pioggia insistente e dal vento impetuoso del tifone. Ha voluto essere a Tecloban per
condividere la pioggia interminabile e le lacrime
di quel popolo stremato da tanta povertà: “Dovevo
essere qui con voi, perché chi non sa piangere
non è cristiano!”.
Non ha fatto discorsi, ma ha condiviso lacrime e
speranza. Davvero egli si lascia condurre per
mano dal Signore e cammina nei suoi sentieri di
giustizia e verità. Ha fatto il giro del mondo l’invito alla prudenza, pur ribadendo il diritto alla libertà d’espressione, non provocando né insultando quanti la pensano diversamente specie in
ambito religioso, altrimenti “si aspettino un pugno in faccia se offendono la mia mamma”.
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A cura di Diletta Pascali
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Natura
I colori della
rana dal dardo
velenoso
Le rane della famiglia Dendrobatidae, anche dette rane
freccia o rane dal dardo velenoso, hanno livree variopinte,
con colori tra i più brillanti e
belli della Terra. A seconda dei
loro diversi habitat, la loro colorazione può variare dal giallo all'oro, dal rame al rosso,
dal verde al blu, fino al nero.
La loro tossicità deriva dai residui delle piante che trova nelle sue prede.
La pianta
con le labbra
da baciare
Chiamata anche "Hot kiss
plant" e "Hooker Lips", la
Psychotria elata è originaria
delle foreste pluviali tropicali
di molti Paesi dell'America
centrale e del sud e presenta questa forma da bocca
carnosa solo per un breve
periodo, prima che apra per
rivelare i fiori della pianta.
Quasi mette in soggezione
per la sua bellezza e forma
carnosa.
SUCCEDEVA
IL 24 GENNAIO
Nel 41 d.C. sale al trono imperiale di Roma Claudio, nominato
dopo l’assassinio di suo nipote
Caligola.
Nel 1908 Robert Baden-Powell
dà il via allo Scautismo (o scoutismo), un movimento a carattere non politico, aperto a tutti
senza distinzione di origine,
etnia e fede religiosa.
Nel 1962 Brian Epstein diventa
ufficialmente il manager dei
Beatles.
Nel 1984 Apple Computer introdurrà il Macintosh, il primo
ed unico computer (personal e
professional) che in 30 anni non
ha mai cambiato nome, ma ha
cambiato pelle, e la vita di moltissimi utenti.
Curiosità dal mondo
Post-it
Maestro vetraio
realizza fiori giganti
Jason Gamrath è un mastro vetraio di Seattle, specializzato
nella realizzazione di enormi, ma molto realistici, fiori di
vetro. Gamrath realizza soprattutto orchidee e fiori carnivori, e la scelta di questi soggetti (e soprattutto delle dimensioni) è dovuta al fatto che vuole fare apprezzare i più piccoli
particolari delle piante a numerosi livelli di ingrandimento. I
colori dei fiori sono molto vivi e ogni dettaglio dei fiori è accuratamente replicato: “Lo scopo di questa collezione è di
portare a scala macroscopica la bellezza che esiste a scala microscopica nella natura”, e fare così notare dei dettagli che
sfuggono all’osservatore normale. I lavori di Gamrath sono
stati esposti in diverse mostre, che hanno avuto un successo
notevole, realizzate prevalentemente in orti botanici: bisogna
riconoscere che vedere un fiore di vetro gigante realizzato
dall’artista in mezzo alle piante vere dà un effetto decisamente
Perdi peso giocando a tetris
Un gruppo di ricercatori ha sperimentato un metodo piuttosto curioso
per ridurre il desiderio di cibo: giocare a Tetris. La teoria che ha spinto a
questa scoperta è che nel desiderio gioca un ruolo centrale l’immagine
visiva: in un certo senso le tentazioni si materializzano davanti agli occhi
e diventa difficile resistere loro. Ecco perché Tetris funzionerebbe bene,
impegnando visivamente il soggetto, coinvolgendolo attivamente, e distraendolo dal desiderio di cibo.
Appuntamenti al buio
con sacchetti in testa
Maschera antigas per il pollo
più piccante del mondo
Se molti dei sistemi per trovare l’anima gemella, e specialmente gli speed
dating si basano
sull’aspetto fisico, a Londra è
nato un sistema
di speed dating
esattamente opposto, dove l’attenzione vuole essere completamente sulla personalità, e per questo uomini e donne si incontrano
indossando un sacchetto in testa.
L’evento è stato organizzato da
un’agenzia inglese che come slogan ha scelto “Dite no alla superficialità”. I partecipanti sono rimasti molto soddisfatti dell’iniziativa.
Muhammed Karim, cuoco incaricato dei piatti piccanti
al Bindi Restaurant nel Lincolnshire, sostiene di avere creato le cosce di pollo più
piccanti del mondo. Basti dire
che per cucinarle deve indossare una maschera antigas,
perché i fumi potrebbero farlo svenire. Il cuoco racconta
che mangiare la sua speciale
salsa dà la sensazione di avere appoggiato un ferro da
Opere d’arte fatte con gli snack
Andy Huot, ingegnere meccanico di Louisville, Kentucky, come hobby ha quello di
cercare “forme riconoscibili” nelle confezioni di snack, in particolare patatine al formaggio.
Andy esamina ogni patatina con l’attenzione di un archeologo, per poi creare le sue
opere che pubblica su Instagram, dove ha ormai più di 40mila followers, accompagnandole da curiose descrizioni.
stiro sulle labbra. Ma gli effetti collaterali che possono verificarsi con un piatto così piccante sono molti e molto pericolosi: paralisi
facciale, tremori, e addirittura
emorragie interne. Non solo i
clienti che vogliono provare
l’Atomic Kick Ass devono prima firmare una liberatoria,
ma per mangiarlo è richiesto
che indossino due paia di
guanti.
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in copertina
Ingegno
salentino
Secondo Confartigianato Imprese, dopo Bari la provincia di Lecce nel 2014 ha registrato
il maggior numero di richieste di brevetti per invenzioni nella nostra regione. E se tra le
idee proposte spiccano quelle ad alto contenuto tecnologico, c’è chi come Nunzio
Casciaro, il “fabbro-inventore” di Vignacastrisi, riesce ad imporsi sul mercato con
prodotti innovativi realizzati grazie alla propria abilità manuale
A cura di Alessandro Chizzini
“La crisi può essere una grande
benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi
strategie. Chi supera la crisi supera
sé stesso senza essere superato”. A
scrivere queste parole è stato niente meno che Albert Einstein, concetti che mai come in questa epoca si rivelano attuali. Aguzzare
l’ingegno e la creatività rappresenta quindi la strada che la crisi
stessa ci apre per affrontarla e superarla. E i pugliesi sembrano
averlo capito: ad affermarlo è
l’ultimo studio di Confartigianato Imprese Puglia intitolato, guarda caso, “La crisi non ferma l’ingegno dei pugliesi”, nel quale si fa
riferimento alle 1.963 domande
presentate nel 2014 per tutelare
marchi, brevetti e disegni. Il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia ha infatti elaborato i
dati dell’Ufficio Italiano Brevetti
e Marchi (Uibm), che fa a capo al
Ministero dello Sviluppo Economico.
Delle quasi 2mila domande presentate alle Camere di Commercio provinciali, 1.119 provengono
da Bari, 191 da Taranto, 178 da
Foggia, 113 da Brindisi; veramente ragguardevole è invece il
numero delle richieste presentate
alla CCIAA di Lecce, ben 362 che
fanno della nostra provincia la seconda in Puglia, dietro solo a
quella di Bari che comunque vanta una popolazione di gran lunga
superiore. Di queste 362 domande, 319 riguardano il deposito di
marchi, 19 di disegni, 20 di modelli di utilità e 13 di invenzioni.
E proprio questo ultimo dato a rispecchiare meglio la capacità dei
salentini a mettere in moto la
propria creatività e a reagire così
al delicato momento di difficoltà.
Come era presumibile la maggior
parte delle invenzioni proposte per
il brevetto si caratterizzano per un
forte contenuto tecnologico e ri-
guardano soprattutto la produzione di energia elettrica rinnovabile o innovativi sistemi di sicurezza per gli ambienti di lavoro e per quelli domestici. E se la
tecnologia è l’indirizzo principale anche delle invenzioni salentine, spesso con risultati straordinari
(come le idee di Lorenzo Errico e
di Clarbruno Vedruccio), non
mancano esempi legati al tradizionale lavoro manuale, come gli
strumenti meccanici messi a punto dal “fabbro-inventore” Nunzio
Casciaro. Per Francesco Sgherza,
presidente di Confartigianato Imprese Puglia, questa prolifica creatività pugliese e la relativa richiesta di proprietà industriale contengono un’importante valenza
socio-economica; aiutano, infatti,
da un lato a favorire la crescita
delle nostre micro, piccole e medie imprese, e dall’altro a contrastare il fenomeno della contraffazione che colpisce, più degli altri,
i prodotti italiani.
Nunzio Casciaro, il “fabbro-inventore”
Le sue creazioni hanno fatto il giro dell’Italia e si caratterizzano per la totale
assenza di elettronica: solo meccanica, fisica e abilità artigiana
Foto di Ennio Coluccia
Al giorno d’oggi il concetto di invenzione è strettamente legato a
quello di tecnologia. Nella nostro
territorio, però, operano ancora
persone legate alla tradizione, artigiani dotati di ingegno e creatività fuori dal comune e abili nella realizzazione di strumenti dall’alto contenuto innovativo. Il
più famoso tra questi è forse il
62enne Nunzio Casciaro, un maestro della lavorazione del metallo,
tanto è vero che è diventato famoso come il “fabbro-inventore di
Vignacastrisi”. E proprio nella
sua bottega della piccola frazione
salentina, Nunzio ha messo a
punto una serie di creazioni prive
di qualsiasi elemento tecnologico,
ma che sfruttano esclusivamente
le regole della meccanica e della fisica; invenzioni che, come ama ripetere il “fabbro-inventore” si
caratterizzano per funzionalità
ed economicità. E a dimostrazione dell’originalità delle sue invenzioni c’è la grande attenzione
riservata dai media locali, testate
giornalistiche e televisioni locali
(tra cui un servizio di TeleNorba
e l’intervista alla trasmissione di
Telerama “A tu per tu”), nonché
quelli nazionali (è dell’anno scorso la sua partecipazione alla trasmissione di Rai2 “I Fatti Vostri”
di Giancarlo Magalli). Nunzio
Casciaro ci ha così parlato della
sua attività e delle sue invenzioni.
Casciaro, come nascono le tue invenzioni?
È quasi sempre il frutto di una
ispirazione improvvisa, la classica lampadina che si accende. Io osservo ciò che mi circonda, ascolto le esigenze dei miei amici e concittadini, le loro piccole difficoltà
Alcune invenzioni di Nunzio Casciaro
di tutti i giorni; in questo modo
sono nate alcune delle mie invenzioni più riuscite come l’Uovo di
Colombo e lo Scalino fantasma,
pensate proprio per risolvere alcuni inconvenienti quotidiani. La
prima ha rappresentato il mio
primo brevetto e consiste in una
sorta di veletta collocata sotto i
cancelli non adiacenti al suolo che
si ribalta di 180 gradi in apertura e che ritorna nella posizione iniziale nel movimento di chiusura.
In questo modo si impedisce l’ingresso di animali o materiali abbandonati sul terreno e inoltre si
migliora l’estetica della cancellata. Lo Scalino fantasma è invece
una struttura composta da due
gradini che, con un gioco di leve,
vengono ruotati di 90°, facendoli aderire alla parete. L’ho ideata
per aiutare le persone a raggiun-
gere parti della casa fuori dalla
loro altezza, nonché come ingresso alle abitazioni delle piccole strade urbane tipiche dei nostri
paesi, facilitando il traffico automobilistico.
La partecipazione alla trasmissione “I fatti vostri” di Rai2 ti ha
dato ulteriori riscontri?
Innanzitutto è stata una esperienza bellissima. I componenti del
cast sono stati gentilissimi e si
sono interessati alle invenzioni
che avevo portato, proprio l’Uovo di Colombo e lo Scalino fantasma. Inoltre mi sono confrontato con il mio collega anch’egli
ospite della trasmissioni, ricevendo degli spunti interessanti. A seguito della trasmissione, poi, mi
hanno invitato in due occasioni in
Veneto, dove sono entrato in contatto con una multinazionale che
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in copertina
Clarbruno Vedruccio e il suo
bioscanner contro i tumori
Si chiama Trimprob, è una bacchetta di soli 30 centimetri, economica e non invasiva, in grado
di diagnosticare alcune patologie tumorali in modo rapido ed efficace
La sanità è forse uno di quei settori
che meglio di altri si presta ad accogliere innovativi strumenti tecnologici. Il loro utilizzo è orientato soprattutto nella terapia e nella
diagnosi, e proprio in quest’ultimo
campo ha fatto clamore la straordinaria invenzione di Clarbruno Vedruccio, 59enne originario di Ruffano. Laureato negli Stati Uniti in
fisica ed ingegneria, e collaboratore del Ministero della Difesa, Vedruccio ha ideato il Trimprob, conosciuto anche come “bioscanner”, uno piccolo strumento in
grado di rilevare stati patologici nei
pazienti senza nessuna azione invasiva.
Nello specifico, il Trimprob è una
bacchetta lunga 30 centimetri, collegata ad un elaboratore, e funziona proprio come uno scanner. Il corpo dei pazienti viene infatti solo
sfiorato da questo piccolo strumento che emette onde elettromagnetiche, le quali vengono poi raccolte dall’elaboratore collegato a
sua volta ad un computer. Queste
onde producono un segnale che un
software converte sul monitor in un
linguaggio grafico comprensibile al
medico; se non vengono registrate
interferenze significa che il tessuto
è sano, mentre se il segnale generato
dalle onde giunge al ricevitore modificato è molto probabile che sia-
no presenti cellule malate.
Il Trimprob consente quindi una
semplicissima ed efficace scannerizzazione manuale dai risultati
immediati, senza la necessità per il
paziente di spogliarsi e sottoporsi
ad una lunga risonanza magnetica.
Il merito di Vedruccio è quello di
aver capito che per alcune alterazioni dei tessuti esistono particolari frequenze; a seconda dell’ampiezza delle onde trasferite sul monitor del computer, è così possibile distinguere quattro tipologie di
diagnosi: semplice infiammazione, ipertrofia prostatica benigna,
calcificazione e tumore prostatico.
Una diagnosi che giunge solo dopo
circa cinque minuti di trattamento,
a dispetto dei quaranta minuti che
servono per sottoporsi ad una risonanza magnetica. Il risparmio in
termini di tempo è però nulla rispetto a quello più economico: il costo del Trimprob si aggira intorno
ai 40mila euro, ben lontani dai milioni di euro necessari per l’acquisto di una Tac.
Una straordinaria idea che ha ricevuto il plauso della comunità medico-scientifica, tra cui Umberto Veronesi e che sicuramente ha contribuito alla candidatura di Vedruccio al Nobel per la Medicina
nel 2011. Ad oggi, sono numerose le strutture italiane ed internazionali che utilizzano il Trimprob,
mentre nel Salento è in dotazione
dell’urologo Giorgio Leucci presso
il “Vito Fazzi” di Lecce.
Un auto alimentata ad acqua?
Per Lorenzo Errico si può fare
La straordinaria intuizione dell’ingegnere di Leverano che è riuscito
a creare un sistema di alimentazione a idrogeno efficace, funzionale ed economico
ha mostrato interesse per i miei lavori. Ci siamo scambiati delle
idee ed è probabile in futuro un
nuovo incontro.
Ci sono state delle invenzioni che
ti hanno reso particolarmente orgoglioso?
Sicuramente la stampella meccanica per disabili, una struttura in
ferro battuto che permette ai tetraplegici di ritornare in posizione eretta e rivivere la sensazione
del cammino. Ovviamente si tratta di una prodotto assolutamente meccanico, ma che alcune grandi multinazionali hanno ripreso,
creando l’esoscheletro elettronico.
Il mio orgoglio è quello di aver fatto qualcosa per aiutare persone in
difficoltà e di essere stato il primo
a pensare a questa soluzione.
Hai già in mente per il futuro qualche nuovo progetto?
Ho intenzione di ritornare ad interessarmi della tetraplegia e della paraplegia. Sto pensando ad altre possibili soluzioni per aiutare
coloro che purtroppo sono costretti a vivere in questa triste condizione. Ad ogni modo, come
sempre, terrò occhi e orecchie
aperti, perché così sono nate altre
numerose e apprezzate invenzioni, come i Pattini d’auto, la Bi-corona delle biciclette, la Bici famiglia, le Biciclette gemelle, il Treppiedi per la manutenzione di biciclette e delle carrozzerie delle Vespe o il Sollevatore di Vespe, quest’ultimo ideale per operazioni di
riparazione e manutenzione di
motoveicoli in grado di raggiungere efficacemente i due metri di
altezza sopportando un peso di circa 250 chili, consentendo così al
meccanico di intervenire.
Ogni invenzione viene studiata, elaborata e proposta alla società per migliorare
alcuni aspetti della vita di ogni giorno, solo
così può definirsi utile. Meglio ancora, però,
è quando una invenzione può essere considerata rivoluzionaria. Questa è proprio la
caratteristica dello straordinario risultato
ottenuto da Lorenzo Errico, ingegnere
65enne di Leverano che ha messo a punto un sistema per utilizzare l’acqua come
“carburante” per le auto. Quello che per
molti è considerato un sogno o addirittura un’utopia Lorenzo Errico lo ha trasformato in realtà.
L’ingegnere salentino ha ideato
un serbatoio destinato ad accogliere l’acqua, la quale viene
poi trasmessa ad altri contenitori
e convertita in idrogeno; è questa la sostanza che messa in
combustione permette l’accensione della vettura.
Le automobili ad idrogeno non
rappresentano certo una idea
nuova, ma Errico è riuscito a risolvere due importanti criticità incontrate finora da tecnici e
scienziati: la prima è legata alla pericolosità
dell’idrogeno e al suo difficile immagazzinamento, mentre la seconda riguarda la
necessità di utilizzare un grosso quantitativo
di energia elettrica per ottenere una modesta quantità di idrogeno. In merito al primo ostacolo, l’ingegnere di Leverano ha
creato un sistema grazie al quale l’idrogeno
viene prodotto solo quando è necessario
ed essere quindi immediatamente utilizzabile, senza quindi più la necessità che
venga immagazzinato; Errico è poi riuscito a ridurre l’utilizzo di energia elettrica, fa-
cilitando, meglio di come si è fatto finora, l’ottenimento dell’idrogeno dall’acqua.
Risolti questi problemi, i risultati di una simile invenzione non potevano che essere sorprendenti: si parla di un risparmio
del 30% sui costi del carburante e di una
netta riduzione delle emissioni inquinanti. Il carattere rivoluzionario del suo prodotto sta proprio in queste conclusioni, cioè
in un risparmio in termini economici e di
impatto ambientale senza precedenti.
Un risultato straordinario a cui Lorenzo Errico è giunto dopo cinque anni di lavoro
e che lo ha portato alla ribalta
nazionale in seguito alla partecipazione alla trasmissione televisiva di Italia 1 “Le Iene”. La
sua invenzione è stata anche collaudata sulla Nissan per conto
della Marangoni Spa con risultati rispondenti alle aspettative,
e anche per questo, nonostante sarà difficile contrastare gli interessi delle multinazionali petrolifere, la speranza è che presto la sua idea possa venire offerta alla società.
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primo piano
Mense ospedaliere, un boccone
amaro per Giovanni Gorgoni
Nuove grane per il neo direttore generale della Asl di Lecce: i sindacati e le associazioni di categoria
chiedono di rivedere il bando che, a detta loro, penalizzerebbe le imprese locali
A cura di Alessio Quarta
Il “Tourmalet” della mensa, il
“Mont Ventoux” delle lenzuola, lo “Zoncolan” del 118:
servirà il fisico da scalatore più
che quello da passista al nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Lecce,
il dottor Giovanni Gorgoni,
per passare indenne il tour de
force in mezzo ai problemi
della sanità salentina. 43 anni,
laureato alla Bocconi di Milano in Economia aziendale,
già direttore generale dell’Asl
della provincia di Barletta,
Andria e Trani, Gorgoni dovrà da subito confrontarsi, cercando di sbrogliarle, con le
numerose matasse che intrecciano e intasano il servizio
sanitario leccese. A partire
proprio dal servizio di refezione ospedaliera.
Il terreno è scivoloso e pare lo
diventi ogni volta di più allorquando viene nominato
un nuovo direttore generale.
Era successo così al predecessore di Gorgoni, Valdo
Mellone, che appena insediato ebbe a fare i conti con la
gara d’appalto per il servizio
mensa esperita nel 2011 senza bando pubblico, con procedura negoziata e con l’offerta vincitrice premiata al
rialzo, vale a dire un’offerta
ben superiore rispetto alla
base d’asta prevista dalla stessa Asl. Ne avevamo parlato
proprio qui su Belpaese del 15
ottobre 2011 con una copertina dall’emblematico titolo
“La mensa dei furbi”.
Nel corso degli anni, purtroppo, le cose non sono migliorate granché se anche sul
nuovo appalto, messo a bando a novembre 2014, due
anni dopo la determina, e
scaduto il 20 gennaio scorso
alle 13, piovono critiche e perplessità. L’importo annuo posto a base di gara, come si può
leggere sulla Gazzetta Ufficiale, è pari a 7.917.008,80
Iva esclusa. L’importo complessivo dell’appalto, per una
durata di 60 mesi (cinque
anni, ndr) è stimato in
39.585.040,40 euro Iva esclusa, comprensivo di 8mila quali oneri da rischi interferenziali
non soggetti al ribasso.
Sin dalle prime fasi i sindacati hanno bloccato la procedura perché chiedevano un
prezzo minimo fissato per il
pasto quotidiano dei degenti
più alto rispetto al tetto dei
12,33 euro stabilito, da cui sarebbe derivato un esubero di
60, 70 lavoratori costretti a
tornare a casa dall’oggi al
domani. Nei giorni scorsi,
invece, è arrivata netta la presa di posizione dell’Asir (Associazione Sindacale Imprese
di Ristorazione) e del consigliere regionale Antonio Maniglio, i quali chiedono al
nuovo direttore generale di verificare eventuali incongruenze
nel bando che impedirebbe
“la partecipazione delle imprese locali all’appalto”.
Tanti i dubbi sollevati dalle associazioni di categoria: dall’assenza di un certificato di
prevenzione dagli incendi alla
mancanza di una certifica-
Un servizio 118 da codice rosso
Sono sette le associazioni operanti in provincia di Lecce sulle quali la
procura sta indagando per verificarne i requisiti e i relativi ruoli del
personale volontario e infermieristico
E come se non bastasse una nuova grana è arrivata a piombare
come un macigno sulla testa
della sanità salentina. Stiamo parlando del prezioso servizio di
118. La Procura di Lecce ha avviato nei giorni scorsi una maxi inchiesta per capire se le diverse
associazioni che forniscono il
servizio sono effettivamente in
possesso dei requisiti necessari
o meno.
L’ipotesi di reato, formulata dal
pubblico ministero Antonio Donno, è quella di truffa aggravata. E
mentre il nuovo direttore generale
dell’Asl spiegava ai giornalisti il
proprio piano per rimettere in sesto la sanità leccese, i finanzieri
hanno bussato alla porta di otto
associazioni per acquisire tutta la
documentazione necessaria in
merito a bilanci, rimborsi, bandi
di gara e contratti. Le associazioni
finite sotto la lente di ingrandimento, al momento solo per una
verifica, sono la “Lecce Soccorso
Onlus” e la “Emergenza Salento”
per quel che concerne il capo-
luogo salentino; la “Uer-Gruppo
Amatori O.M.” di Nardò; la “Ser”
con sede a Veglie; la “P.C. Vivi
Bene” di Salice Salentino; la
“Gruppo C.B. G. Rambo” di Calimera e la ditta “Ikebana Srl” di
Tiggiano.
Il materiale da controllare è tanto per cercare di venire a capo dei
tanti dubbi sollevati in merito alla
gestione delle associazioni di
118 dai numerosi esposti arrivati
in Procura.
Primo su tutti la natura dell’operato, se volontariato reale o lavoro
camuffato, per poi arrivare alla
presenza di infermieri veri all’in-
terno delle ambulanze, mezzi tra
l’altro a volte inesistenti.
Intanto proprio da “Emergenza Salento” è arrivata in questi giorni
una nota in cui presidente Marcello Mele ha specificato che la
sua associazione ha ottemperato alla nota n. 240 del 5 maggio
2003 del direttore responsabile
della centrale operativa del 118
di Lecce, che ha posto all’attenzione della direzione sanitaria
della Asl l’esigenza di dotare di
personale infermieristico tutti i
mezzi 118 delle associazioni di
volontariato convenzionate con la
Asl/ Le 1.
zione sanitaria delle cucine
passando per una mancata
conformità degli impianti utilizzati, senza sottovalutare il
fatto che tra la cottura dei pasti e la consegna ai pazienti
possano passare addirittura
un paio d’ore. La richiesta è
quella di sospendere l’iter per
ascoltare le associazioni delle
imprese. Toccherà al neo insidiato Gorgoni dirimere la
delicata questione.
“Camici e lenzuola non a norma”, la denuncia di Luigi Mazzei
A sollevare una nuova questione nella sanità leccese è il consigliere regionale di Forza Italia Luigi Mazzei, che in una nota accende i riflettori sui camici dati
in dotazione a medici e personale paramedico, dettaglio non trascurabile per chi opera costantemente con la salute dei cittadini. Un 100% cotone, come
dovrebbe essere, ma che di cotone pare avere poco.
“Se i fatti faranno seguito alle parole -sottolinea Mazzei-, siamo certi che il nuovo direttore della Asl prenderà a cuore le tantissime situazioni di malasanità.
Nell’immediato, chiedo al dottor Gorgoni di attivarsi
per verificare se corrisponda o meno a verità il fatto che i camici che sono stati forniti al personale medico e paramedico dei nostri ospedali non siano in
cotone 100%, per consentire l'adeguato benessere
di chi opera in contesti delicati ed ha a che fare con
la salute dei cittadini, bensì in materiale di scarsissima qualità (non certamente cotone), che non presenta alcuna etichetta sulla composizione del tessuto,
ma una generica scritta con la dicitura Made in Moldavia”.
Ma non è ai camici che si ferma l'attenzione del consigliere Mazzei. Oggetto di discussione, è proprio il caso
di dirlo, anche le lenzuola usate nelle sale operatorie “laddove il lenzuolato fornito è in cotone anziché
nel tessuto specifico previsto dal bando (TNT), che
non rilasciando pulviscolo è sterile e quindi adeguato
all'uso per evitare ogni rischio di infezione”.
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primo piano
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Save the orchestra, continua la raccolta
fondi per l’Orchestra “Tito Schipa”
Al 21 gennaio sono stati raccolti tramite donazioni quasi 4mila euro. E entro il 31 di questo mese dovrà essere
presentato il programma concertistico per il 2015 per accedere alle risorse del Ministero
La voce del grande Tito Schipa continua ad incantare chiunque l’ascolti, e quando ogni mezzogiorno, al
posto del rintocco delle campane,
riecheggia tra le vie del centro storico di Lecce è sempre una grande
emozione. Dopo un decennio dalla scomparsa del tenore, una compagine orchestrale leccese ha deciso di fregiarsi del suo nome. Dal
1977 sino ad oggi la ICO “Tito
Schipa”, orchestra tra le migliori
della Penisola, diretta da illustri
maestri e protagonista della Sta-
gione sinfonica leccese, ha sempre
goduto del sostegno economico
della Provincia di Lecce. Ma con il
ridimensionamento dei poteri delle Provincie si è palesata l’impossibilità da parte dell’ente di partecipare alle spese dell’orchestra, rischiando quindi di lasciare senza lavoro ben 60 orchestrali.
È partita così una raccolta fondi per
sostenere l’orchestra dal titolo Save
the orchestra. Tutti possono contribuire tramite bonifico al conto
corrente bancario Banca Popolare
Pugliese il cui Iban è IT07 Q052
6216 080C C080 1233 594, tramite Paypal accedendo dal portale
della Provincia di Lecce (www.provincia.le.it) o dalla pagina Facebook della Fondazione, oppure attraverso il numero di conto corrente
postale 001024006601.
In generale da diversi anni l’industria culturale fa ricorso a raccolte
fondi (c.d. crowdfounding), un fenomeno ormai diffusissimo sul
web dove, tramite numerosi portali,
associazioni culturali o singole per-
sone propongono progetti da sostenere. Del resto anche il mondo
del teatro e del cinema ricorrono al
privato per ottenere dei fondi, ad
esempio sono numerosi i film o le
fiction che inseriscono prodotti
commerciali di vario tipo col fine di
pubblicizzarli (c.d. product placement).
Nonostante la campagna sia partita da poco, occorre fare presto, perché la Fondazione ha tempo solo
fino al 31 gennaio per presentare il
programma concertistico per 2015
al Ministero e quindi accedere alle
risorse del Fondo Unico per lo
Spettacolo.
Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone l’ha definita
“una operazione corale di salvataggio” e ha fatto appello alla generosità di cittadini, associazioni di
categoria, imprese, amministratori
comunali affinché anche un piccolo contributo possa sostenere una
realtà artistica di alto livello che il
Salento non merita di perdere. Intanto gli organi amministrativi della Fondazione hanno ricevuto alcune segnalazioni riguardanti rappresentanti di inesistenti associazioni
che stanno chiedendo denaro porta a porta per sostenere l’Orchestra,
fatto questo che ha fatto partire una
denuncia alle forze dell’ordine.
Gian Piero Personè
Congedo (Fi): “La
Regione non sostenga
solo le produzioni
cinematografiche”
Il mancato sostegno economico da parte della Regione Puglia alla Fondazione
ICO “Tito Schipa” fa emergere notevoli perplessità poste in luce negli ultimi
giorni da Saverio Congedo, vice presidente vicario del gruppo Forza Italia
alla Regione Puglia, sulla gestione delle risorse economiche a favore della
cultura. Recentemente l’Apulia Film
Commission ha elargito 50mila euro
a sostegno del film incentrato sulla
squadra di calcio del Bari dal titolo Una
meravigliosa stagione fallimentare.
Questa decisione, a detta di Congedo,
stride con l’impossibilità da parte della Regione di aiutare economicamente le istituzioni concertistiche regionali.
“Non contesto certo il supporto a chi
ha deciso di ripercorrere in un film le
vicende di una squadra di calcio della nostra regione, qualora ciò abbia un
senso dal punto di vista artistico -afferma Congedo- non posso fare a
meno di sottolineare, tuttavia, lo strabismo di fondo con cui viene trattata
la cultura. Mi chiedo con rammarico
perché 50mila euro su questo film e
nemmeno un euro per l’Orchestra Tito
Schipa? Qual è il criterio politico e gestionale?”.
È lodevole il sostegno alle produzioni
cinematografiche, ma “non è tollerabile
che non venga aiutata per niente
un’orchestra storica, lasciando per
sempre alle spalle anni gloriosi di cultura musicale delle Ico”. Quello di Congedo non è mero campanilismo ma
un’osservazione che merita risposte
concrete da parte della Regione.
Gian Piero Personè
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lecce
Abusivismo commerciale, Perrone
scrive nuovamente al Prefetto
Una nuova convocazione del Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica: è questo quello che il primo cittadino richiede per contrastare il fenomeno nel centro cittadino
L’abusivismo commerciale
continua ad essere un problema a Lecce. Le ragioni delle preoccupazioni sono diverse e vanno da quelle di ordine pubblico a quelle di natura più specificatamente legate al rispetto di chi vende
a norma di legge e soprattutto pagando le tasse.
Il 20 gennaio scorso il sindaco Paolo Perrone ha scritto al prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, per chiedere la
convocazione del Comitato
di Ordine e Sicurezza Pubblica al fine di adottare nuo-
ve misure per la prevenzione
e il contrasto all’abusivismo
commerciale e alla contraffazione. La proposta del sindaco non è affatto nuova.
Come si ricorderà, prima di
Natale il primo cittadino era
già intervenuto sull’argomento chiedendo e ottenendo una riunione dello stesso
Comitato al quale espresse le
preoccupazioni per le dimensioni che il fenomeno
dell’abusivismo commerciale andava assumendo nel territorio comunale. I rappresentanti delle Forze di Polizia
garantirono in quella circostanza la massima collaborazione, attraverso misure
volte ad ottimizzare l’azione
delle forze di polizia e la
promozione di campagne di
sensibilizzazione per i consumatori.
“La collaborazione auspicata -ha affermato Perronenon ha però sortito alcun effetto pratico e non si è poi
concretamente realizzata,
probabilmente per cause non
imputabili alla volontà di alcuno”. Nella missiva indirizzata al Prefetto, il sindaco
di Lecce ricorda che “l’Amministrazione comunale non
ha gli strumenti necessari
per effettuare una efficace ed
adeguata azione di contrasto
e repressione dell’abusivismo
commerciale”. Perrone ha
chiesto una nuova convocazione del Comitato, al fine di
definire, nelle more della sottoscrizione del Protocollo
d’intesa, gli specifici compiti della Polizia Locale e della Polizia Statale, ferma restando la massima collaborazione tra i due Corpi.
Fabio Antonio Grasso
Al via l’assistenza legale gratuita per le famiglie bisognose
Amministratori e volontari uniti per gli animali
Una bella notizia, di quelle che si
vorrebbero sentire più spesso
tanto più che ha a che vedere con
l’aiuto alle famiglie in condizioni
di disagio. Tre associazioni (Fratres San Giovanni Battista, Csi
San Massimiliano Kolbe e Ladybugs) si sono unite per fornire
un’assistenza legale a circa 150
persone bisognose che verranno
seguite presso la sede del so-
È stato sottoscritto mercoledì 21 gennaio, presso l’Ufficio per i Diritti degli Animali, il protocollo d’intesa
tra l’Assessorato all’Ambiente
e alla qualità della vita di Andrea Guido, l’Associazione
A.N.P.A.N.A. e i City Angels di
Lecce per l’avvio delle raccolte alimentari per gli animali domestici delle famiglie
in difficoltà e dei senzatetto.
L'iniziativa nasce per dare so-
dalizio, inaugurata in via San
Massimiliano Kolbe con la benedizione di don Nicola Macculli, parroco di Squinzano e responsabile della sezione “Banco
della Carità”.
L’assistenza legale sarà fornita
gratuitamente -previo appuntamento- dall’avvocato Marco Putignano: “Sono contento di poter
fare qualcosa per loro -ha di-
chiarato il legale-. In un momento di estrema difficoltà per
tutti, in cui la povertà è in continua crescita e le difficoltà sono
tante, comprese quelle di sfamare
i propri figli, bisogna che tutti noi
cerchiamo di fare qualcosa, è una
questione non solo sociale, ma di
dignità sociale e quindi della
nostra stessa dignità di cittadini”.
Fabio Antonio Grasso
stegno a tutti coloro che, vivendo situazioni economiche precarie, non sono più in grado di fornire ai
propri pet una giusta alimentazione ed un’adeguata
qualità della vita. Le raccolte previste non riguarderanno solo i generi alimentari
ma anche farmaci veterinari e tutto ciò che occorre per
la cura e l’igiene degli amici a quattro zampe.
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maglie
Zona artigianale, via libera dal Tar
alla variante al piano di lottizzazione
Sospesa il 17 gennaio scorso la delibera della Giunta
regionale. Il sindaco Fitto: “Un passo avanti
per la valorizzazione economica e commerciale dell’area
Importanti novità in merito alla questione relativa alla zona artigianale di Maglie: sabato 17 gennaio il
Tar di Lecce, con decreto presidenziale ha concesso la sospensione
d’urgenza degli effetti della delibe-
Foto di Pino Cavalera
Una potatura drastica
per i platani della
zona 167
Sono numerose le segnalazioni che
ci sono giunte da parte dei residenti della zona 167 (in particolare nei
pressi di piazza Bachelet e corso Cavour) in merito alla potatura, ritenuta eccessiva, dei platani nelle aiuole dell’area. Anche se si può comprendere la necessità di salvaguardare la sicurezza dei cittadini e la salute delle piante, non si può negare
che il risultato sia a dir poco impressionante.
ra della Giunta regionale, accogliendo le richieste formulate dagli
avvocati Pier Luigi Portaluri e Luciano Ancora per conto dell’Amministrazione comunale magliese.
Nel novembre scorso, ricordiamo,
in seguito ad un esposto presentato da alcuni consiglieri comunali di
minoranza, la Regione aveva avviato il procedimento volto a verificare la legittimità, dal punto di vista urbanistico, della variante al piano di lottizzazione della zona artigianale. La delibera di Giunta regionale diffidava l’Amministrazione ad annullare la variante al piano di lottizzazione, ritenendo non
conforme alla legge regionale il
procedimento di approvazione di
quella modifica. La Giunta regionale aveva diffidato, quindi, il Comune ad annullare entro 30 giorni
la delibera di approvazione della variante. Il sindaco Antonio Fitto, attraverso i propri legali, si era allora rivolto al Tar che ha ora accolto le sue richieste, concedendo la sospensione d’urgenza degli effetti
Al via la Settimana
della scienza
all’Istituto
“Trinchese”
della delibera.
“Questo risultato -dichiara Fitto-,
lungi dall’essere un successo proprio
dell’Amministrazione è soprattutto
un importante passo verso un utilizzo produttivo ed efficiente della
zona artigianale che naturalmente
va a beneficio della comunità tutta, sia da un punto di vista strettamente commerciale, sia per l’effetto indiretto di tale utilizzo, ossia la
creazione di nuove attività commerciali e quindi anche di nuove oc-
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
casioni di impiego. Voglio precisare che la mia Amministrazione non
ha l’intenzione di stravolgere il piano di lottizzazione, bensì di interpretarlo in modo dinamico -conclude Fitto- ai soli fini della massima valorizzazione dell’area e delle
sue potenzialità economiche e commerciali”. Il Tribunale amministrativo si occuperà nuovamente della questione nella prossima udienza del 28 gennaio.
Patrizia Miggiano
“Piste ciclabili, sport, cultura e ambiente le priorità per noi baby amministratori”
Sono onorata di ricoprire questo incarico che
cercherò di svolgere con grande impegno,
proponendo iniziative per il bene di tutti noi
ragazzi. Insieme cercheremo di realizzare la
“Giornata senza grembiule”; la “Giornata della Musica e dell’Arte”; il “Tourist day” per conoscere la nostra città e la nostra campagna con le sue tradizioni, odori e colori; la
“Giornata contro il bullismo”.
Vorrei che fossero rimessi in funzione i parchi malridotti e le zone verdi e che si ab-
martano
bassassero i costi delle strutture in modo
che tutti ne possano usufruire. Ma più di ogni
cosa vorrei che si realizzassero piste ciclabile perché non trovo giusto uscire in bicicletta solo la domenica nelle prime ore del
pomeriggio quando c’è poco traffico per le
vie della mia città. Cercherò infine di essere
portavoce delle esigenze e delle idee di
ognuno sperando di essere ascoltati.
Elena Bellimbeni
Baby sindaco di Maglie
La Settimana da scienza è un’esperienza intesa come officina didattica e
divulgativa dalla quale si sviluppano e
si realizzano attività laboratoriali legate
ad un tema di grande respiro e attualità: “Ambiente: alla ricerca di una
nuova cultura”. L’edizione 2015 si svolgerà dal 23 al 31 gennaio e sarà l’occasione per prendere parte ad una
serie di eventi di carattere informativo,
tra cui incontri e conferenze che verteranno intorno al tema comune. La kermesse vedrà la partecipazione di
docenti di fisica, ingegneria, economia
dell’Università del Salento e dell’Università di Bari. Venerdì 23, in occasione
del cineforum, verrà presentato il film
del 2014 Buongiorno Taranto. A seguire
l’incontro-discussione con il regista
Paolo Pisanelli.
Lunedì 26 ci sarà la prima presentazione delle attività laboratoriali degli
studenti, in cui interverrà il professor
Giuseppe Patisso, delegato del Rettore
per l’area studenti e orientamento.
Mercoledì 28 sarà la volta della conferenza su gasdotto e il relativo impatto
economico ed ambientale nel territorio salentino, in cui interverranno Dino
Borri, preside della Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari, l’oncologo e
presidente provinciale della Lilt Giuseppe Serravezza, Loredana Stabili del
dipartimento di Scienze e Tecnologie
biologiche ed ambientali dell’Università
del Salento. Sabato 31 gennaio, infine,
alle 8.30 si terrà la presentazione dei
lavori a cura degli studenti dell’Istituto.
Patrizia Miggiano
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tricase
Acait bene comune
La storica sede della manifattura
tabacchi è candidata al bando della
Fondazione “Con il Sud”,
che mette in palio 4 milioni di euro
per il recupero e la fruibilità del
patrimonio storico del Mezzogiorno
I luoghi del nostro Salento, densi di vissuti e
storia, testimoniano un passato che necessariamente deve continuare ad essere raccontato.
Una di queste storie è legata al mondo del tabacco e delle tabacchine: lavoro duro e redditizio che ha permesso al territorio di arricchirsi. Questa storia dunque è legata ad un luogo e all’acronimo Acait (Azienda Cooperativa Agricola Industriale del Capo di Leuca),
cooperativa costituita nel 1902 grazie all’onorevole Alfredo Codacci Pisanelli che
garantì la tutela del prodotto locale e la salvaguardia dei lavoratori. Nel 1935, per volontà del governo fascista, la cooperativa venne disciolta per essere fusa nell’unico Consorzio Agrario Cooperativo di Terra d’Otran-
melendugno
Un futuro all’insegna della sostenibilità ambientale per le Marine
La strada per valorizzare e salvaguardare il territorio salentino è quella
della sostenibilità ambientale. A tal proposito il Comune di Melendugno ha
candidato le proprie Marine ad un concorso internazionale di progettazione al
fine di realizzare un progetto territoriale di alta qualità. L’architetto incaricato è lo spagnolo Ignacio Galan, prossimo curatore della Triennale di Architettura a Oslo. I progetti sono stati pro-
posti alle cittadinanza e al giudizio della rete tramite il portale Marinemelendugno.me dove sono state calcolate circa 6mila preferenze espresse anche da
diverse parti del mondo, distribuite tra
il sentiero naturalistico di Roca Vecchia
(nella foto), la conversione del parcheggio di Torre Sant’Andrea, il recupero
della torre costiera di Torre Specchia
come contenitore dell’Ecomuseo delle Marine melendugnesi.
Ci si auspica che questa progettazione, realizzata grazie alla Regione Puglia nell’ambito dell’individuazione dei
Progetti Integrati di Paesaggio per la Valorizzazione e Riqualificazione dei Paesaggi Costieri, valorizzi realmente il territorio e si spera che questa interessante iniziativa possa arginare l’ecomostro Tap, le cui caratteristiche e finalità sono opposte all’Ecomuseo.
Gian Piero Personè
to con sede a Lecce; la decisione, per nulla gradita dai tricasini, provocò una rivolta con cinque caduti.
Dal 2002, grazie al sindaco Antonio Coppola, vi è stato un rinnovato interesse per Acait
con il recupero prima della sua storia e poi della struttura attualmente utilizzata come centro culturale. Oggi il sito è tra i 15 della provincia di Lecce candidati al bando della Fondazione “Con il Sud” (ente non profit nato nel
novembre 2006 dall’alleanza tra le fondazioni
di origine bancaria e il mondo del terzo settore) dal titolo Il bene ritorna comune, un’iniziativa sperimentale per rendere fruibile il patrimonio culturale nelle regioni meridionali e
creare opportunità di sviluppo, attraverso il
terzo settore e le comunità locali. Il bando mette in palio 4 milioni di euro ed individuerà le
migliori proposte di valorizzazione.
I beni inutilizzati messi a disposizione dagli enti
pubblici e privati proprietari sono oltre 220
e pubblicati su www.ilbenetornacomune.it. Di
questi 15 sono nella provincia di Lecce, tra cui
il Convento dei Francescani Neri a Specchia,
il palazzo Ducale di Presicce, l’ex monastero
Sant’Elia di Trepuzzi; i frantoi ipogei di Gagliano del Capo; l’insediamento di Roca Nuova del XVI sec; la distilleria De Giorgi di San
Cesario; la cappella della Madonna di Costantinopoli di Morciano di Leuca. Un patrimonio che merita di essere valorizzato e reso
fruibile dai cittadini, ritornando, appunto, comune.
Gian Piero Personè
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poggiardo
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Renato Circolone, uomo e politico
L’Amministrazione comunale celebra uno dei più importanti amministratori di Poggiardo
con un libro e l’intitolazione della sala conferenze del Palazzo della Cultura
Poggiardo ricorda Renato Circolone (nella foto), docente e politico
scomparso il 1° gennaio 2008, con
una manifestazione organizzata
dall’Amministrazione in collaborazione con la Pro Loco di Poggiardo domenica 25 gennaio.
L’iniziativa, in programma presso
la sala conferenze del Palazzo
della Cultura, a partire dalle 10,
prevede interventi di politici, avversari e compagni di partito e di
persone che hanno avuto modo di
conoscere Renato Circolone, delineandone la figura come uomo
e politico socialista.
Oltre al sindaco Giuseppe Colafati
e all’assessore alla Cultura Giuseppe Orsi, interverranno il presidente della Provincia di Lecce
Antonio Gabellone, il senatore
Giorgio De Giuseppe, l’onorevole Francesco Rausa, l’onorevole
Damiano Potì, l’ex assessore pro-
vinciale Giuseppe Merico, il presidente dell’Ordine dei Geometri
Eugenio Rizzo, il professor Giovanni Scognamillo e lo storico locale Anacleto Vilei. Nell’occasione sarà presentato il volume Renato Circolone, prima pubblicazione di una collana realizzata dall’Amministrazione comunale, in
collaborazione con la locale Pro
Loco e con il contributo di Anacleto Vilei, e dedicata alle storie e
castrignano de’ greci
“Dafne” contro la violenza sulle donne
Il 31 gennaio sarà inaugurato il nuovo centro antiviolenza
voluto dalla Comunità San Francesco e Consorzio dei
Comuni dell’Ambito territoriale sociale di Maglie
Nasce il primo centro antiviolenza della
Grecìa Salentina: sabato 31 gennaio
a Castrignano dei Greci aprirà il nuovo
Centro “Dafne” in piazza Aldo Moro. Il
Centro nasce grazie ad una convenzione
stipulata tra la Comunità San Francesco,
con sede in Ugento, e il Consorzio dei Comuni dell’Ambito territoriale sociale di Maglie; l’apertura della sede costituisce un
importante passo nella lotta a un fenomeno, quello della violenza di genere, dalle dimensioni rilevanti e dalle sfumature multiformi, che ogni giorno di più acquista una gravità non più trascurabile.
Il Centro antiviolenza “Dafne”, fortemente voluto dall’Amministrazione co-
munale, costituirà un punto di riferimento
per Castrignano, per l’ambito territoriale sociale di Maglie e per tutti i cittadini dell’area. Conterà sull’impegno e la collaborazione di diverse operatrici professioniste del settore, che agiranno in sinergia costante con l’equipe multidisciplinare contro la violenza e il maltrattamento d’ambito territorialmente competente, con i servizi territoriali e le istituzioni.
L’obiettivo è quello di accogliere donne
vittime di violenza e di realizzare interventi
di formazione, tutela, prevenzione e trattamento per le diverse forme di abuso e
violenza.
ai volti di Poggiardo e Vaste. Al
termine sarà svelata una targa con
la quale sarà dedicata a Circolone la sala conferenze del Palazzo
della Cultura.
Circolone, consigliere comunale a
Poggiardo dal 1951 al 1995 (con
l’eccezione del quinquennio
1956/1960), ha anche ricoperto gli
incarichi di consigliere provinciale dal 1970 al 1980 e segretario provinciale del Psi dal 1975 al
Il servizio antiviolenza comprenderà
quindi le attività di consulenza, di sostegno psicologico e psicoterapeutico, i
percorsi educativo-relazionali di reinserimento sociale e lavorativo, l’assistenza
legale, le diverse attività di sensibilizzazione, di informazione e prevenzione, il
pronto intervento, la formazione e la consulenza nelle scuole su tematiche di violenza e bullismo.
Il momento ufficiale del taglio del nastro
sarà affidato alle 17 al sindaco del Comune di Castrignano dei Greci Antonio
Zacheo, seguito dai saluti dell’assessore comunale ai Servizi sociali Emiliana
Dolce e della presidente del Consorzio dei
Comuni dell’ambito territoriale sociale di
Maglie Ada Fiore che, nell’occasione, lancerà la campagna di informazione contro la violenza di genere “Insieme per conoscere e contrastare la violenza”, promossa in tutto il territorio dell’ambito.
Patrizia Miggiano
980. Il sindaco Colafati lo ricorda con affetto: “Chi come me ha
avuto la fortuna e il privilegio di
conoscerlo non ha potuto non stimarlo per le sue straordinarie capacità e per l’umanità e la signorilità che mostrava in ogni circostanza. La ricostruzione della vicenda umana e politica di Renato Circolone non vuole esprimere solo l’omaggio ad una delle più
autorevoli figure del panorama
politico del nostro paese, ma -conclude Colafati- vuole ripercorrere,
attraverso la sua esperienza, una
fase della politica poggiardese
quanto mai ricca e con spunti di
riflessione su temi e problematiche
ancora oggi di grande attualità”.
“Ricordarlo intitolandogli la sala
conferenze del Palazzo della Cultura -sottolinea l’assessore Orsi- è
un atto di riconoscimento nei
confronti di uno dei politici migliori del nostro paese, per capacità di elaborazione, spessore culturale, voglia e tenacia nel suo impegno in favore dei più deboli”.
Alessandro Chizzini
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casarano
Telesoccorso, un nuovo servizio
per gli anziani non autosufficienti
L’iniziativa dell’Ambito Sociale di Zona è rivolta agli ultrasessantacinquenni:
attraverso un’apposita apparecchiatura si potrà ricevere assistenza 24 ore su 24
Buone notizie per gli anziani che risiedono nell’Ambito Territoriale
Sociale di zona, cioè nei comuni di
Casarano, Collepasso, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano e Taurisano. È stato avviato infatti il servizio di Telesoccorso, rivolto agli ultrasessantacinquenni parzialmente o totalmente non autosufficienti. Tale strumento prevede la fornitura presso il domicilio dell’anziano di un’apparecchiatura collegata
alla Centrale Operativa attraverso
la linea telefonica fissa. Attraverso
questa apparecchiatura sarà possibile, 24 ore su 24, trasmettere un segnale di allarme e consentire la comunicazione tra operatori addetti e
utente.
Per accedere al servizio occorre
compilare l’apposita domanda, scaricabile anche dal sito web del Comune di Casarano, da inoltrare
allo Sportello di Segretariato Sociale
Comunale. Vediamo quali sono i
criteri di selezione delle domande
che, fanno sapere dall’Ambito Sociale casaranese, saranno accolte
fino alla copertura totale dei posti
disponibili. Nell’istanza vanno indicati eventuali supporti e livelli di
assistenza già presenti a favore dell’anziano, sia familiari (figli, parenti)
che extrafamiliari (amici, conoscenti, badanti). Naturalmente acquisiranno maggiore punteggio gli
anziani privi di qualsiasi tipo di assistenza: si va dai 10 punti assegnati
a chi vive da solo e senza figli, agli
11 punti per chi ha un familiare invalido a carico, ai 4 punti per l’anziano che ha figli che vivono nello
stesso comune di residenza. Inoltre
nell’istanza va specificato se il richiedente è già seguito dai servizi sociali territoriali, se è convivente di
persona che già usufruisce del servizio di Telesoccorso o di persona
che ne ha richiesto l’attivazione.
Analogo criterio verrà utilizzato
per la parte “economica”. Se l’indicatore Isee del richiedente non sarà
superiore a 6.500 euro verranno assegnati 5 punti; dai 6.500 agli
8.500 euro i punti saranno invece
4; da 8.500 a 10.223,87 euro i punti saranno 3; da 10.223,87 a 15mila
saranno 2; da 15mila a 20mila sarà
uno. Zero punti invece per chi ha un
indicatore Isee superiore ai 20mila
euro. Dovrà essere tempestivamente comunicata all’Ambito, in
forma scritta, ogni variazione delle notizie trasmesse nell’istanza di
ammissione al servizio. Inoltre con
cadenza trimestrale saranno aggiornati i Piani Assistenziali Individualizzati al fine di accertare l’effettiva necessità dell’intervento domiciliare.
Stefano Manca
guagnano
Un drone per la mappatura in 3d del territorio
Guagnano è il primo comune del Salento
a “prestare” il proprio territorio per una
sperimentazione legata al mondo della
dronotica. Nella matiinata di mercoledì
21 gennaio, infatti, un gruppo di tecnici, ingegneri e geometri, insieme ai piloti di droni riconosciuti Enac di Aerialclick, hanno effettuato un volo sul territorio per poterne realizzare una mappatura in 3D che resterà patrimonio dell’archivio comunale e che potrà essere utilizzata per i molteplici scopi come
l’aggiornamento delle mappe catastali,
elaborazione Dtm (digital terrain model)
e pianificazione per lottizzazione di nuo-
ve aree residenziali. Le riprese aeree dell’area sono state effettuate con un drone modello
“Black Hunter” pilotato dal Andrea
Mangia e Gaetano Cosimo Massari e nei
prossimi giorni i risultati delle riprese aeree con relativa mappatura in 3D saranno
presentati in un workshop.
Un’iniziativa importante che segue a distanza di pochi mesi l’esperienza compiuta dal Nucleo di Guardie Zoofile Ittiche di Nardò che, attraverso l’uso di un
drone, garantiscono la vigilanza contro
la pesca di frodo nell’area marina protetta di Porto Cesareo, in particolare per
l’avvistamento tempestivo di incendi
boschivi, contro le discariche abusive, il
bracconaggio e la pesca di frodo.
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SALDI
fino al 50%
Collezioni cerimonia
TRICASE Piazza Cappuccini
GAGLIANO DEL CAPO via Crispi, 3
S. MARIA DI LEUCA via Tommaso Fuortes, 1
www.grsstore.it
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cultura
L’arte e la passione
de La pittora dei demoni
L’avvincente storia d’amore tra la “pittora” Marianna e il violinista Arcangelo
nel nuovo romanzo dello scrittore salentino Antonio Errico
Nel romanzo La
pittora dei demoni
(Manni Editore,
2014), Antonio Errico (nella foto) attacca in media res,
iniziando con la scena drammatica della sofferenza e delle parole deliranti di un uomo che, con uno
squarcio lungo il petto per un colpo di coltello,
sta per morire nelle braccia di Marianna, la
donna con cui ha trascorso momenti indimenticabili ma che ha anche tradito, abbandonato, tormentato con le sue idee geniali, fisse ed eccentriche sull’esistenza umana.
In sintonia con Tolstoj, secondo cui la cosa più
importante di un’opera è il centro “verso cui
tutti i raggi convergono e dal quale scaturiscono”, Errico colloca all’inizio del romanzo
il punto focale della narrazione: la fine drammatica di un’appassionata e tormentata relazione tra due artisti che si incrocia con l’avvio di una angosciante ricerca dell’amore perduto tra la pittora Marianna e il violinista Arcangelo.
Con questo incipit l’autore “aggancia” il lettore, che diviene subito curioso di sapere quali sono i personaggi, quali i luoghi, i vissuti personali e come si è determinata la situazione dal-
l’inizio della storia. Con maestria l’autore ricorre a diversi flashback per presentare le scene della sua trama principale e i vari intrecci
ad essa connessi, al fine di proiettare il passato
dei vari personaggi temporaneamente nel presente e rendere così la storia sempre fruibile,
interessante, incalzante, insomma attraente.
È così che Arcangelo si ritrova per le vie di Napoli alla ricerca di Marianna, amata alla follia, ma abbandonata improvvisamente cinque
anni prima. Ritrova il chiostro, luogo dei ricordi dolorosi di volti in pena. Si ferma di fronte al portone dove viene assalito da mille dubbi e dall’ansia: lei è ancora lì? Si è salvata? E
gli altri? Sono salvi anche loro? Ponendo questi ulteriori “punti di svolta”, Errico crea suspense e curiosità; spinge il lettore ad andare avanti e a saperne di più.
Tra le prime scene un duello che termina con
una ferita mortale: mentre dipingono insieme
la Crocifissione nella cappella della cattedrale, Gian Domenico e un altro pittore litigano
per la diversa visione su come rappresentare
la morte di Cristo: spiraglio di luce nell’istante dell’ultimo respiro, voluto dal primo,
o buio senza scalfitture, desiderato dal secondo? Follemente decidono di risolvere la
questione con la lotta, finché il coltello di Gian
Domenico affonda nelle carni di quel pittore. Viene condotto agonizzante sulla soglia di
casa dove vive Marianna. Prima di morire egli
le confida di aver rubato ori e argenti nel palazzo del vescovo e di aver indicato il luogo
del loro nascondiglio sotto uno dei volti che
aveva dipinto nella chiesa della Riparazione.
Quel luogo sarebbe comparso a Marianna se
avesse sovrapposto a uno di quei volti la pittura del volto di un demone, ma non fa in tempo a dirle di quale si tratta.
La musica e la pittura assumono qui il ruolo
di medium tra la interiore sofferenza psichica dei due protagonisti principali, Arcangelo
e Marianna, che scaricano catarticamente, attraverso l’espressione artistica, le loro ansie,
le follie esistenziali e il loro superstizioso, spietato, misero e sanguinario mondo sociale di
appartenenza. Mondo che è stato fin dall’infanzia luogo di torbide e tragiche interazioni
umane; mondo che ha destabilizzato la loro
salute mentale, costringendoli perfino a ricorrere, per un certo tempo, alle cure di uno
specifico “ospedale”.
Con la penna Errico riesce a far “suonare” nella mente del lettore il violino di Arcangelo, le
sue commoventi melodie, le sue geniali improvvisazioni, le sue strazianti note, i suoi
drammi psicologici e perfino il silenzio; suoni che in realtà nascono da una spasmodica
ricerca di pace interiore compromessa dagli incubi e dai fantasmi del passato. Pace che egli
riesce a raggiungere soltanto nel momento in
cui, dopo tanto girovagare ritrova finalmente, proprio suonando il violino, al centro del
chiostro, la sua amata Marianna.
Gli intrecci secondari del romanzo arricchiscono la trama principale e alimentano ulteriormente la curiosità e l’interesse del lettore.
Ad esempio la storia di Marianna e del suo
maestro pittore Bellisario; l’incontro della stessa Marianna con un geniale pittore nella bottega di Bellisario e l’inizio di una appassionata
relazione amorosa; l’incontro di Marianna con
Arcangelo nell’angosciante ospedale dello
Spirito Santo; la storia dei vissuti personali che
hanno travagliato entrambi i protagonisti:
traumi psicologici infantili, drammi interiori,
demoni, fissità mentali, genialità incompresa.
Ernesto Lionetto
inSalute
Supplemento a Belpaese n. 556 del 24 gennaio 2015
Coordinamento editoriale: Diletta Pascali
IL MIELE E LE SUE PROPRIETÀ
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CUCCIOLI IN ARRIVO?
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Agrumi, cannella, miele, ortica e non solo: ecco gli ingredienti per una dieta a prova di inverno
II
inSalute
24 gennaio 2015
L’inverno mette il nostro
fisico a dura prova
Ecco come essere sempre in forma con gli alimenti giusti
In inverno l’influenza e raffreddori sono
pronti per attaccarci, però oltre alle medicine, possiamo trarre aiuto anche in alcuni
cibi preziosi per la nostra salute.
Ecco quali.
CANNELLA: Questa spezia deliziosa stimola il sistema immunitario ed è un buon
rimedio naturale contro raffreddore, influenza, diarrea, flatulenza e dispepsia, è utilizzata nella medicina ayurvedica e nella medicina tradizionale cinese nei disturbi legati al freddo (poiché ha un effetto riscaldante) e contro i dolori mestruali, ha azione antiparassitaria contro Candida ed Escherichia
coli.
Inoltre, tiene sotto controllo il peso, combatte
nausea, bruciore di stomaco e pancia gonfia, cura l’alito cattivo, è un toccasana contro artrite e reumatismi, arresta la caduta dei
capelli. L’olio è un ottimo disinfettante naturale, utilizzato come collutorio contro le
gengiviti e nelle infiammazioni del cavo orale.
PATATA DOLCE: La patata dolce contiene
alte dosi di beta-carotene, un antiossidante
che aiuta a prevenire il danno cellulare nel
nostro corpo e a ridurre il rischio di tumori della pelle, del polmone e della prostata.
Le patate dolci contengono anche carboidrati, fibre, ferro, potassio, vitamina B6 e altri nutrienti essenziali.
LEGUMI: Sono un cibo-cardine, addirittura il terzo grande vantaggio dell’alimentazione sana (dopo il concetto di integrale e
dopo l’abbondanza di verdura-frutta), perché possono bastare da soli, o quasi, ricchi
come sono di antiossidanti, di fibre, di
anti-nutrienti preventivi, di buone proteine,
e di carboidrati complessi, a sostituire in tutto o in parte sia i primi piatti, sia i secondi,
cioè pastasciutta-pane-pizza ecc. e carne-pesce-formaggi ecc.
Insomma, bastano i legumi mangiati spesso, anche ogni giorno, per rivoluzionare in
meglio una cattiva dieta.
Le loro fibre, soprattutto quelle solubili, e i
loro polisaccaridi indigeribili, arrivando indigesti nel colon sono
aggrediti dalla flora batterica residente, che li fermenta con produzione di preziosi acidi grassi a
catena corta (acidi butirrico, propionico, acetico ecc.), che sono curiosamente saturi e volatili, acidi
grassi isolati che non danno trigliceridi, i quali nutrono e proteggono il tubo intestinale
(butirrico) e per varie vie riducono la sintesi del colesterolo, i trigliceridi nel sangue, il
glucosio e la glicemia, e la secrezione di insulina, abbassando i rischi di malattie cardiovascolari, diabete, sindrome metabolica
e perfino di alcuni tumori, come quello del
colon-retto.
KAKI: il kaki è un frutto ricco di vitamina
C, beta-carotene e di minerali come il potassio, e ha proprietà benefiche che spaziano dagli effetti lassativi (se il frutto è maturo; se è acerbo, al contrario, può risultare
astringente) e diuretici, alla capacità di proteggere e depurare il fegato.
Gli effetti regolatori sull’intestino sono i più
conosciuti, ma i kaki in realtà sono i frutti
perfetti anche per i bambini, gli sportivi, gli
astenici, poiché hanno straordinarie capacità
energizzanti, dovute principalmente agli
zuccheri che contengono.
AGRUMI: Tutti gli agrumi sono particolarmente ricchi di vitamina C, importantissima per il potenziamento delle difese immunitarie contro virus e batteri o agenti chimici. Tale vitamina impedisce che nitriti e nitrati assunti nell’alimentazione si trasformino
in nitrosammine, composti cancerogeni.
La vitamina C entra in gioco anche in altre
complesse funzioni biologiche dell’organismo
umano: assicura una guardia attiva e continua contro i radicali acidi, influenza il metabolismo dei carboidrati e degli acidi grassi per trarne energia, favorisce l’assorbimento
intestinale del ferro, minerale indispensabile per la formazione dei globuli rossi del sangue, produce una migliore permeabilità
della parete dei capillari, combattendone la
fragilità.
Infine, interviene nel processo di
deposizione del calcio e di fosforo nelle ossa e nei denti.
L’uso della cannella è anche consigliato come
disinfettante; infatti in caso di ferite sulla pelle, dopo averle pulite, le si possono
cospargere
con polvere di
cannella.
Infine, le proprietà antiglicemiche di questa spezia,
contribuiscono a placare gli stimoli della
fame tra un pasto ed il seguente che sono
caratteristici nei pazienti interessati da glicemia.
Cremor tartaro: cos’è?
Il cremor tartaro è una valida alternativa al lievito che si può utilizzare per realizzare dolci,
pizze e pane. Per la preparazione di prodotti lievitati, va addizionato con il bicarbonato
di sodio oppure si possono acquistare delle
bustine già pronte con i prodotti miscelati nelle giuste proporzioni. Se utilizzato da solo, invece, ha ottime proprietà stabilizzanti. Oltre
ad essere abitualmente consumato dalle
persone che seguono una dieta vegetariana
e vegana, è apprezzato anche dalle persone
intolleranti ai lieviti. Questo prodotto naturale, infatti, non gonfia e non appesantisce.
Inoltre, essendo completamente insapore,
permette ai prodotti lievitati di mantenere intatto il loro gusto originario. Se consumato
insieme al bicarbonato di sodio, agisce correttamente sui reni favorendo la naturale depurazione e disintossicazione interna dell’organismo.
Il principale utilizzo di questo prodotto è legato alla lievitazione di pane e dolci, ma le sue
proprietà possono essere sfruttate anche
diversamente. Ad esempio, un cucchiaino di
agente diluito in acqua tiepida ha effetto
sbiancante per la biancheria ingiallita. Mischiato ad un detersivo liquido ha ottime proprietà smacchianti e può essere utilizzato per
pretrattare macchie di unto o di cibo presenti
sui tessuti. Abbinato al succo di limone è un
detergente delicato da utilizzare per la pulizia del rame, mentre diluito con semplice acqua può rimuovere macchie di the, caffè e
sugo dal piano cottura e dai mobili. Non essendo abrasivo è indicato anche per le superfici delicate in acciaio inossidabile, marmo o ceramica e per la pulizia di sanitari, pentole o stoviglie.
Fonte: tantasalute.it
III
inSalute
24 gennaio 2015
Il Miele e le sue proprietà
Il miele è il prodotto della trasformazione, effettuata dalle api, delle secrezioni dei fiori (nettare) e delle secrezioni di alcuni insetti (melata).
La bontà del miele dipende da due fattori: dal
lavoro delle api per produrlo e dall'intervento dell'uomo per estrarlo e metterlo a disposizione del consumatore.
Il miele, immagazzinato dalle api nelle cellette dei favi, viene estratto mediante centrifugazione, lasciato decantare in appositi contenitori e riportato in vasetti.
Queste sono le uniche lavorazioni che permettono di mantenere integre le caratteristiche del prodotto per offrirlo esattamente come
lo hanno ottenuto le api.
Il miele è un alimento energetico composto da
zuccheri semplici (fruttosio-glucosio) facilmente digeribile, contiene: enzimi, vitamine,
oligominerali, sostanze antibiotico-simili e sostanze che possono favorire i processi di accrescimento.
I settori dell'organismo in cui il miele esercita i suoi benefici sono:
- prime vie respiratorie (azione decongestionante, calmante della tosse);
- muscoli (aumento della potenza fisica e
della resistenza);
- cuore (azione cardiotropa);
- fegato (azione protettiva e disintossicante);
- apparato digerente (azione protettiva, stimolante, regolatrice);
- reni (azione diuretica);
- sangue (azione antianemica);
- ossa (fissazione del calcio e del magnesio);
Non tutti sanno che...
La cristallizzazione è un processo naturale e
può rappresentare una verifica della sua genuinità. Ci sono mieli che cristallizzano in breve tempo e mieli, meno frequenti, che si con-
CONSIGLI UTILI
• Miele di tiglio, in caso di
eccitabilità nervosa, insonnia.
• Miele di timo ed eucalipto,
in caso di infezioni respiratorie.
• Miele di agrumi, proprietà
antispasmodiche e sedative.
• Miele di rosmarino, insufficienze
epatiche, colescistopatie.
• Miele di castagno, ricostituente
e rimineralizzante.
servano allo stato liquido più a lungo (acacia).
Riscaldandolo a 45°C il miele ritorna liquido,
ma occorre tener presente che, superata questa temperatura gli enzimi, le vitamine e le altre sostanze attive vengono danneggiate.
Nell'industria del miele è molto diffusa la pastorizzazione che è in grado di liquefare stabilmente il miele ma, a causa delle alte temperature raggiunte, procura un considerevole danno biologico al prodotto.
Per gustare il miele è consigliabile, per chi lo
usasse come dolcificante nel latte o in altre
bevande, di non aggiungerlo mai quando queste sono bollenti, ma solo e
sempre quando sono bevibili, poiché una temperatura troppo alta sottrae al miele gran parte delle sue proprietà.
Esistono molti tipi di miele, differenti per colore, aroma e cristallizzazione; la varietà dei
mieli dipende dalla fonte da cui proviene il nettare, dalla zona di produzione e dalle variazioni meteorologiche. Il miele si conserva molto bene ma è importante non lasciarlo invecchiare troppo per evitare la perdita di proprietà
e caratteristiche organolettiche. La conservazione massima consigliata è di due anni.
Formaggio e miele
Il formaggio e il miele hanno una loro propria
identità ed il loro proprio prestigio per essere proposti da soli senza che l'uno debba sostenere l'altro.
La tradizione di unire questi prodotti della natura nasce anche dal valore
nutrizionale complementare dei latticini ricchi di calcio e il miele ricco di ferro
in forma ionica.
In linea di principio è ideale creare un contrasto fra un
formaggio delicato ed un
miele corposo dal forte carattere, ad esempio la ricotta
fresca con il miele di melata di bosco servito caldo a 40º circa oppure il miele amaro di castagno con il Grana
Trentino particolare per la sua inconfondibile dolcezza od infine un miele delicato come
l'acacia con un erborinato piccante come il gorgonzola.
Andrea Iavarone
Risotto all’ortica
(ricetta depurativa)
Ingredienti per 2 pers.
• 120gr di riso
• 100gr di foglie di ortica (fresche
o essiccate, reperibili in erboristeria)
• 1 scalogno
• 500ml di brodo vegetale
• 1 bicchiere scarso di vino bianco
• olio d’oliva
• pepe q.b.
• 1 noce di burro
• 1 manciata di grana
Trita finemente lo scalogno e fallo rosolare
con un filo d’olio in una padella antiaderente.
Aggiungi l’ortica e fai rosolare insieme. Aggiungi il riso e fallo tostare a fiamma alta per
un paio di minuti.
Fai sfumare il riso con il vino, abbassa la
fiamma e aggiungi un mestolo di brodo. Aggiungi brodo ogni volta che il riso si asciuga fino a cottura ultimata. Spegni il fuoco
e manteca il riso con una noce di burro e il
grana. Servi il risotto con una grattata di pepe
in grani.
Fonte tantasalute.it
La dieta degli angeli per depurarsi dopo le feste
Questa dieta, a base di succhi e
cibi naturali, è così chiamata perché sembra essere molto amata
dalle bellissime modelle. L’organismo, messo a dura pressione
delle tante festività, ha bisogno di
disintossicarsi e di essere purificato. C’è bisogno di bere tanto, soprattutto se si è esagerato con gli
alcolici. L’acqua è sempre la bevanda più importante, ma per
una settimana, beviamo anche
tanti succhi naturali, proprio per
una dieta fortemente antiossidante, oltre che depurativa. Ve-
diamola nel dettaglio.
Appena svegli spremuta di arance gialle e rosse, con succo di carote e tre fette biscottate integrali con marmellata di Ananas o
Frutti di Bosco. Aggiungiamo poi
un integratore in capsule di alga
kelp o fucus da 150 mg.
Caffè o tè dolcificato con fruttosio.
Come spuntino, succo di Mirtillo
nero ed una coppa di frutta di stagione, in particolare kiwi. In questo modo l’organismo sarà piacevolmente attaccato da vitamina C,
betacarotene, bioflavonoidi, an-
tocianine e polifenoli. Tutte sostanze antiossidanti potentissime. Eccezionali per la circolazione e per il benessere generale perché fanno pulizia di tossine, cellule impazzite, cancerogene e
così via.
A pranzo pasta o riso, ma rigorosamente integrali, con broccoli,
spinaci o pomodoro utilizzando
poco sale, magari quello iodato.
Insalata mista condita con olio extra vergine d’oliva, ed un succo
d’ananas a fine pasto. Nel primo
pomeriggio a scelta succhi di
mirtillo rosso, carota e melograno,
tutti super alimenti antiossidanti.
Se non riusciamo a fare a meno di
uno spuntino, facciamolo con uno
yogurt magro.
A cena carne bianca, legumi o pesce, con tanta verdura, cotta o cruda, condita con olio evo e succo
di limone. Possiamo mangiare
anche una fetta di pane, basta che
sia integrale.
Per chiudere la giornata, beviamo
mezzo bicchiere di succo d’aloe
concentrato prima di andare a letto.
IV
inSalute
24 gennaio 2015
Arrivano i cuccioli
La vostra migliore amica a quattro zampe è in dolce attesa?
Ecco qualche consiglio del veterinario Andrea Puce per comprendere
e gestire al meglio la gravidanza e la nascita dei cagnolini
Riconoscere se la nostra cagna è incinta non è sempre così semplice, per
cui ogni proprietario dovrebbe saper
identificare in anticipo quali sono i segnali della gravidanza, così da essere
preparato e poter garantire la miglior
assistenza possibile.
La gravidanza canina dura solitamente tra i 58 e i 63 giorni e non è
semplice stabilirne l’inizio preciso, a
meno che non si tratti di un accoppiamento programmato. Il veterinario
potrà tuttavia aiutarvi attraverso
un’ecografia o delle analisi del sangue,
ma non prima di tre settimana dal concepimento. Tuttavia, è possibile trarre qualche indizio sul presunto stato
interessante della nostra cagnolina da
alcuni indizi:
- osservate i suoi capezzoli, se è in attesa diventeranno più grandi, più duri
e quindi più visibili in previsione dell’allattamento, soprattutto nella fase
finale della gravidanza;
- fare attenzione ad eventuali cambiamenti di umore (stanchezza, iperattività, nervosismo)
- controllate la pancia della cagna per
vedere se appare ingrandita, tesa o
gonfia (questo sintomo di solito si verifica a metà gravidanza);
- verificare se il vostro cane ha
realizzato dei “nidi” in
casa dove far nascere i cuccioli e prendersene cura;
Secondo il veterinario Andrea Puce “la
migliore diagnosi precoce è quella
ecografica, ma una certa utilità riveste anche la palpazione addominale
dopo 30-35 giorni. In seguito compare
un’inequivocabile aumento di volume
dell’addome oltre che delle mammelle, dalle quali negli ultimissimi giorni
di gravidanza si può notare la fuoriuscita di alcune gocce di latte attraverso la spremitura dei capezzoli. In
generale il parto è un evento naturale, per cui è meglio lasciare la cagnolina tranquilla nel proprio ambiente.
A volte però, in caso di parto difficoltoso è inevitabile l'intervento del
medico veterinario, il quale valuterà se
intervenire farmacologicamente attraverso la stimolazione della contrattilità dell'utero, oppure effettuare
un taglio cesareo nel caso di feti particolarmente grossi o non vitali”.
Alla nascita, di fondamentale importanza è poi l’assunzione del “colostro”,
il latte prodotto nelle prime 24 ore,
ricco di anticorpi e che per questo fornisce ai cuccioli una forte immunità
passiva.
Bisogna inoltre tenere presente che il
parto stesso può durare fino a 24 ore
a seconda dell’entità della cucciolata
e che deve essere affrontato dalla
mamma nella massima tranquillità
possibile.
A volte, però la gravidanza può non
essere desiderata. In questi casi che
cosa si può fare? “In linea di massima
e considerata l’entità del fenomeno
randagismo -sottolinea Puce- nel momento in cui si possiede una cagnolina la soluzione migliore per la salute
della stessa e per i risvolti sociali che
ne conseguono, è sempre a mio avviso la sterilizzazione chirurgica, che
consiste nell'asportazione di ovaie e
utero e che può, secondo l'etica di
ognuno, essere praticata anche all’occorrenza durante la gravidanza.
Questo è comunque un processo irreversibile. In alternativa esistono
trattamenti farmacologici abortigeni
da effettuarsi al massimo entro i 40
giorni dall’avvenuto concepimento. Per
ciò che attiene invece, ai metodi preconcezionali atti a prevenire o a sopprimere il calore in atto -conclude
Puce-, io sinceramente li consiglio
poco ed esclusivamente come soluzione una tantum, in quanto accentuano fortemente il rischio di insorgenza di tumori alla mammella oltre
che di infezioni uterine.
Per cui il trattamento d’elezione risulta
essere sempre e comunque la sterilizzazione
chirurgica”.
Alito cattivo nel gatto
L'alitosi è genericamente un cattivo odore dell'alito. Di solito presenta cause orali, sebbene talvolta possa essere
provocata da altri processi patologici. In commercio esistono
svariati prodotti che possono essere di utilità per trattare
questo problema, tra cui spazzolino, dentifricio e snack specifici che possono contribuire a minimizzare il tartaro o a rinfrescare l'alito del gatto. Anzitutto è importante identificare
e trattare qualsiasi patologia sottostante che possa causare
l'odore sgradevole, tra cui: gengivite (infiammazione delle
gengive); ascesso dentale; osso o peli intrappolati nella cavità orale; ulcerazione orale; corpi estranei nella cavità orale;
neoplasia orale (tumori della bocca); patologie polmonari,
come il cancro ai polmoni; grave patologia renale; periodontite (infiammazione del tessuto che circonda il dente).
La stomatite nel cane
Si tratta essenzialmente di una infezione batterica cronica,
e debilitante, dell'infiammazione dei tessuti orali che in genere
origina nel parodonto, ovvero le gengive, o nella regione facciale (regione orofaringea). Sembra che questo complesso
patologico sia una infezione batterica orale progressiva che
porta ad una prevalenza di batteri anaerobi gram negativi.
Il tessuto di granulazione che si forma in seguito alla presenza
di tale condizione favorisce un accumulo batterico impenetrabile agli antimicrobici (farmaci che uccidono i batteri).
La stomatite può tradursi in una severa infezione orale causa
di dolore alla bocca, dimagrimento, alterazioni comportamentali e pelo ruvido. Esistono altre patologie che possono
apparire simili alla stomatite, come per esempio una infezione
profonda delle gengive e dei tessuti circostanti che può
portare alla perdita dei denti e di massa ossea.
23
24 gennaio 2015
A cura di
Diletta Pascali
FESTA DI SAN PAOLO
FESTA DI SAN NICETA
La festa celebra la conversione di San Paolo sulla strada per Damasco, evento
descritto negli Atti degli Apostoli e in alcune lettere paoline. San Paolo, insieme a
Sant’Antonio, appartiene
alla tradizione e alla fede dei
cittadini di Seclì. Il Santo fu
infatti proposto come patrono della città nel 1711 dal
vescovo Sanfelice su richiesta dell’allora sindaco Vito
I melendugnesi celebrano il
loro Santo protettore Niceta il Goto, il cui nome deriva dal verbo greco “nicao”
che significa “vincere”. A lui
è dedicata anche un’abbazia risalente al XII secolo,
dove è conservata una reliquia del braccio sinistro.
Ricco il programma religioso e civile: si comincia martedì 27 alle 18.30 con la
suggestiva fiaccolata della
SECLÌ, 25 gennaio
Lazzari, proposta che, come
si legge nei registri ecclesiastici dell’epoca, fu accettata da tutto il popolo nella chiesa della Madonna
delle Grazie. E proprio al
Santo nel 1791 fu eretto
un altare ed una statua di
pietra policroma, sormontata da un fregio decorativo.
Il programma religioso della festa prevede, a partire
dalle 17, la processione per
MELENDUGNO, 27-28 gennaio
le vie del paese alla quale seguirà uno spettacolo pirotecnico e la messa solenne
nella Chiesa Madre.
pace, che vedrà scorrere da
piazza Monsignor Durante
a via D’Annunzio un corteo
di luci che giungeranno al
cospetto della fòcara. Alle 19
uno spettacolo di fuochi
d’artificio a cura della Ditta
D’Oronzo di Guagnano darà
il via ai festeggiamenti intorno al fuoco a base di pittule calde e vino rosso. Mercoledì 28 appuntamento
presso l’abbazia vicino al
SAGRA DE LU TARADDHU CU LU PIPE
FESTA DI SANT’AGATA
Anche Villa Convento rende
onore al patrono Sant'Antonio Abate con un'imponente fòcara. I festeggiamenti nacquero alla fine
della Prima Guerra Mondiale, quando una delle famiglie del luogo, per grazia
ricevuta nel veder tornare a
casa il proprio figlio, fece
costruire la prima statua di
Sant'Antonio. Il triduo di
preparazione spirituale è
La tradizione narra dell’arrivo a Gallipoli di un veliero
guidato di Goselmo e Gisliberto, i quali erano riusciti a
recuperare da Costantinopoli le reliquie di Sant'Agata. Goselmo per riconoscenza, lasciò a Gallipoli
una delle mammelle della
Santa catanese martirizzata per volontà del proconsole Quinziano, il quale le
fece strappare i seni per
VILLA CONVENTO, 31 gennaio
scandita dal fragore di una
salve a cannone, anticipando sabato 31, quando alle
14.30, dai locali parrocchiali partirà la processione che
porta l'effigie di Sant'Antonio in cima alla fòcara. Alle
16.30, invece, si snoderà il solenne corteo per le vie della frazione. Alle 20.30 si darà
fuoco alla fòcara e anche il
via alla 27esima edizione
della “Sagra de lu taraddhu
cimitero per la celebrazione
della messa che chiude i
festeggiamenti in onore del
Santo.
GALLIPOLI, 4-5 febbraio
cu lu pipe”: in piazza De
Luca, alla luce e al tepore del
fuoco, si potranno gustare i
taralli al pepe, ma anche
panini imbottiti di carne arrosto e “pittule”, il tutto accompagnato da ottimo vino
rosso, e si potrà ballare al ritmo della musica popolare
tra le luminarie colorate.
aver respinto la sua corte; da
quel momento nella Città
bella si diffuse il culto per la
Santa. La preziosa reliquia fu
conservata nella cattedrale
a lei dedicata nel cuore centro storico dal 1126 al 1389.
Le celebrazioni dedicate a
Sant'Agata avranno inizio
il 4 febbraio e proseguiranno il 5. Dopo la celebrazione eucaristica, mercoledì 4,
il mezzo busto argenteo
sarà portato in processione
lungo le stradine della città
vecchia. Il giorno 5, alle
18.30, il vescovo presiederà
il solenne pontificale con la
tradizionale lettura del Vangelo in greco. Il rito si conclude con l'antico canto
dello Stans, un lungo responsorio in latino.
24
24 gennaio 2015
Per segnalazioni:
redazione@belpaeseweb.it
spettacolo
a cura di
Claudia Mangione
jáÅÜÉäÉ=`çêíÉëÉ=áå=`áäÉ=
éÉê=ê~ééêÉëÉåí~êÉ=äÛbìêçé~
Il cantante salentino unico concorrente europeo in gara al Festival Internacional de la Canción di Viña
del Mar 2015 con un brano scritto e prodotto da Franco Simone
Davanti a 500 milioni di telespettatori, dal
22 al 27 febbraio, l’Europa avrà una voce e
un volto sul palco della kermesse musicale
più importante del Sudamerica, quelli di Michele Cortese con il brano Per fortuna.
Scritto e prodotto da Franco Simone, con l’arrangiamento di Alex Zuccaro, Per fortuna
è stato selezionato a concorrere con altre cinque canzoni (rapprensentanti rispettivamente Canada, Argentina, Colombia, Stati
Uniti e Cile) tra ben 1050 canzoni inviate da
tutto il mondo. Un orgoglio immenso per il
Salento, e non solo, che si prepara a fare il
tifo seguendo in streaming la gara (ora locale cilena) e un orgoglio immenso per lo stesso Michele, che resta però con i piedi per terra pur essendo la sua, come ci spiega in questa chiacchierata, una soddisfazione grandissima.
Michele, ci parli della tua partecipazione al
Festival di Viña del Mar?
È un festival musicale internazionale molto
noto, alla sua 56esima edizione. Si svolge
presso il Teatro de La Quinta Vergara, che
è unico al mondo per capienza perché la
struttura è quella di un teatro, ma in realtà
la sua capienza è di 40 mila persone. Ogni
sera c’è un super ospite, da Cat Stevens a Vicentico, e la competizione locale, cioè tra artisti cileni, si alterna alla competizione internazionale, quella in cui io concorro, che
si svolge tra sei Paesi, il Cile e i cinque selezionati in tutto il mondo, ciascuno dei quali è rappresentato in gara da un artista.
Come sei arrivato a questo?
Nel settembre scorso si trattava di decidere
quale delle canzoni che avevamo composto
con Franco utilizzare per fare domanda di
Al Womb l’elettronica batte
al ritmo di “Partycide!”
“Partycide!”, la festa elettronica più infuocata e scatenata del Salento, torna sabato 31 gennaio al
Womb di Cavallino. Guest star della serata saranno
i Mumbai Science (nella foto), il rinomato duo belga che fa impazzire tutta Europa con le sue vibrazioni electro-techno. Un sound quello di Jonas
Kiesekoms e Maarten Elen che riesce a unire i gusti più raffinati alla voglia di ballare energicamente
in centro pista.
Ma per l’imperdibile serata al Womb non è tutto
perché in consolle ci sarà spazio anche per producer e dj locali, che tengono anche loro ben alta
la bandiera della techno: Disco Splatters, Tsunami J e 5tevi Gurdoc nella “Sala Garden”, mentre
nel “Bunker” Carlo Toma b2b Luigi Rainò, Dodi Palese e, direttamente da Bologna, Mattia Trani. Info:
347.6822099; bus navetta: 380.1012477.
partecipazione al Festival di Viña del Mar e
la scelta è ricaduta su Per fortuna perché era
la più bella, la più giusta, la più emozionate.
Quanto ha influito nell’ottima riuscita del
brano il sodalizio artistico che unisce te e
Franco Simone?
Frequentandoci artisticamente da un po’ di
anni, Franco conosce ormai benissimo la mia
vocalità, che apprezza tanto, quindi riesce a
scrivere delle cose giustissime per me. Le sue
abitudini compositive si sposano perfettamente non solo con la mia voce ma anche
con la mia anima. Ed è proprio questa collaborazione che ha portato, tra le altre
cose, anche alla canzone Per fortuna, nel sen-
so che quando Franco l’ha composta aveva
già in mente che potesse essere vincente interpretata da me. E, infatti, quando l’ho
ascoltata e ho provato a cantarla in fase di
provino, quindi pianoforte e voce, sentivo giù
un fortissimo feeling col brano.
Cosa significa per te, a livello di esperienza
personale, salire su quel palco?
Rappresenta una soddisfazione grandissima
perché la musica è quello che ho sempre amato fare e che ho sempre fatto, ciò che riempie completamente le mie giornate 24 ore su
24, di conseguenza ne conosco anche le difficoltà, gli ostacoli, i sacrifici e quindi quando arrivano questi risultati così importanti,
indipendentemente da come andrà la gara,
mi tornano alla mente tutti i momenti di
maggior difficoltà legati al mestiere della musica.
E invece professionalmente?
Mi piace moltissimo l’idea, e lo dico senza
però voler polemizzare, di godere di un sistema meritocratico di un altro Paese, in una
selezione durissima, con una bella canzone,
con una giusta interpretazione e con la migliore collaborazione che potessi avere in questo mio percorso artistico. È qualcosa di straordinario che forse nel nostro “Paesotto” abbiamo dimenticato perché quelle della meritocrazia sono delle dinamiche che abbiamo
purtroppo tralasciato non solo nella musica, ma un po’ in tutti gli ambiti professionali.
25
24 gennaio 2015
ARTE
LUNEDÌ 26
Luigi Mura in mostra
LECCE, Chiesa del Gesù - ore 8.30/13
Nel decennale della scomparsa dello scultore Luigi
Mura, allievo dell'Istituto d’Arte "Pellegrino" e della
Scuola “Maccagnani” di Lecce, la Chiesa del Gesù
ospita la sua prima retrospettiva fotografica, a cura
del professor Massimo Mura. Fino al 1° febbraio.
a cura di Claudia Mangione
TEATRO
SABATO 24
Sogno di una notte
di mezza estate
NOVOLI, Teatro Comunale
ore 20.30
Factory Compagnia Transadriatica porta in scena un grande classico shakespeariano.
Come un grande cartoon, nell’adattamento e regia di Tonio
De Nitto, i personaggi rincorrono l’amore, lo confondono e giocano sotto un influsso magico.
L’amore sì, quello giovane e
spassionato, ma anche le allusioni ad una dimensione di prevaricazione che si può celare
dietro ogni rapporto amoroso. In
replica domenica 25 gennaio.
TEATRO
SABATO 24
Il sogno degli artigiani
LECCE, Koreja - ore 20.45
Scritto da Michele Santeramo e diretto da Michele Sinisi, lo
spettacolo Il sogno degli artigiani, della giovane compagnia
Vico Quarto Mazzini, mette in scena gli artigiani Botto, Cotogno, Canna e Fameterna del Sogno di una notte di mezza estate, trasformandoli in quattro italiani medi che fanno le prove
dello spettacolo di Piramo e Tisbe.
EVENTI
DOMENICA 25
SABATO 24
Senso Plurimo.6
LECCE, Koreja - ore 19.30
Per il secondo appuntamento di “Senso Plurimo.6”, la rassegna
curata dalla giornalista e critica Marinilde Giannandrea,
l’artista protagonista della scatola dei desideri, nel foyer del
teatro, sarà Gabriele Mauro. Al centro delle sue opere la rosa,
che acquista molteplici simbologie: da fiore perfetto a oggetto
socialmente alieno. Fino al 10 febbraio.
MUSICA
MARTEDÌ 27
Forgotten
matches
Abusivi
LECCE, Fondo Verri - ore 19
Riprende il percorso di incontri e presentazioni organizzati dal gruppo informale
(Ri)Generazione Politica. In
collaborazione con “Xoff. Conversazioni sul futuro” e Libreria Idrusa, domenica 25
gennaio appuntamento al
Fondo Verri con il giornalista
e scrittore Roberto Ippolito
(nella foto), che presenterà il
suo nuovo libro Abusivi. La realtà che non vediamo. Genio
e sregolatezza degli italiani
(Chiarelettere). Ingresso gratuito.
Info: 339.4313397.
ARTE
TEATRO
DOMENICA 25
Lavoratrici
LECCE, Ammirato Culture House - ore 10
La seconda giornata di “Lavoratrici”, il progetto di formazione, scrittura e messinscena per sole donne, vedrà proseguire i lavori del laboratorio teatrale gratuito, aperto a tutte le donne che vogliano raccontare le loro storie e testimonianze. La
serata terminerà alle 21 con la presentazione del documentario Lavoratrici di Alessia Di Giovanni.
LECCE, Fondazione Palmieri
ore 20.45
Il compositore e sassofonista
barese Roberto Ottaviano (nella foto), affiancato dal pianista
Alexander Hawkins, presenta il
suo nuovo progetto discografico Forgotten matches. The
worlds of Steve Lacy, prodotto
dall’etichetta Dodicilune e distribuito da Ird; un doppio cd
con 23 brani per ricordare, nel
decennale della scomparsa, il
musicista Steve Lacy. Nel pomeriggio i due musicisti terranno una masterclass. Info e
prenotazioni: 324.9817045.
26
24 gennaio 2015
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Ermanno
Baron
Foto di Paola Favoino
Il tratto principale del tuo carattere.
La testardaggine?
Il tuo principale difetto.
La testardaggine.
La qualità che preferisci in una
donna?
Nelle persone in generale, una forte
personalità.
E in un uomo?
Vedi sopra.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Pazienza.
Cos’è la felicità?
Il sorriso di Paola, suonare con le
persone giuste.
L’ultima volta che hai pianto?
Recentemente riascoltando Alleria.
Di cosa hai paura?
Di non andare veramente “fino in
fondo”.
Canzone che canti sotto la doccia?
Qualsiasi...
Musicisti o cantanti preferiti?
Troppi…Thelonious Monk, Ornette Coleman, il quartetto di Coltrane, Autechre, il trio di Craig Taborn, Edgar Varese, il quartetto di
Wayne Shorter, Tony Malaby, Igor
Stravinsky e non si finisce più!
Poeti preferiti?
Stamattina ho comprato L’allegria di
Ungaretti.
Autori preferiti in prosa?
Michel Houellebecq, Wu Ming, Albert Camus, i primi che mi vengono
in mente...
Libri preferiti.
L’arte dei rumori, Silenzio.
Attori e attrici preferiti.
Sono un disastro con i nomi, comunque il primo attore a cui penso
è Gian Maria Volontè.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Non ne ho idea...
Film preferiti.
I film di Elio Petri, David Lynch,
Werner Herzog, Pier Paolo Pasolini, ma anche qui si stilerebbe una
lista troppo lunga...
I tuoi pittori preferiti.
Egon Schiele, Vasilij Kandinskij,
Pablo Picasso, Jackson Pollock,
Andy Wharol.
Il colore che preferisci.
Verde.
Se fossi un animale, saresti?
Un uccello.
Cosa sognavi di fare da grande?
Il corridore, il musicista.
L’incontro che ti ha cambiato la vita?
Un concerto del quartetto di Wayne
Direttore Responsabile
Andrea Colella
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Nella top ten dei batteristi italiani (Jazz-It) degli ultimi due anni, romano, classe
1977, la sua articolata formazione artistica unisce la freschezza e la creatività del
jazz alla sensibilità del mondo accademico e delle sperimentazioni della musica elettronica ed elettroacustica. Nel percorso jazzistico si è diplomato all'International
Jazz Master dove ha incontrato alcuni tra i più grandi musicisti, tra cui Billy Hart,
Eric Harland, Jeff Ballard, Kenny Werner, Tim Berne, Franco D’Andrea; in quello
accademico ha studiato percussioni col maestro Giordano Rebecchi, facendo parte del suo ensemble di percussioni di musica contemporanea. La sua personale interpretazione dello strumento lo porta a svolgere un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero (Stati Uniti, Francia, Portogallo, Irlanda, Turchia, ecc.) in
festival e rassegne di prestigio. Ideatore di ACRE, ensemble di improvvisazione e
sperimentazione con Marco Bonini e Ginomaria Boschi, vanta numerose collaborazioni, da Antonello Salis a Fabrizio Bosso ed è membro stabile e creativo di diverse formazioni di Duo e Trio: Marcello Allulli Trio, Francesco Diodati “Neko”, Ludovica Manzo “Scraps”, Monkey Brain Trio, Duo ColonnaBaron e Francesco Negro Trio, con cui ha di recente pubblicato il nuovo album Aspettando il tempo.
Shorter nel 2001 o 2002, non ricordo con esattezza...
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
La risposta è dentro di te. Però è
sbagliata! (come dice Corrado Guzzanti)
Quel che detesti più di tutto.
La mancanza di rispetto verso le idee
diverse dalle proprie.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Credo il giusto, ma mi dicono che
è poco...
Piatto preferito.
La pasta!
Il profumo preferito.
Quei profumi che si sentono in alcuni luoghi e che ti fanno riaffiorare ricordi ed esperienze vissute.
Il fiore che ami.
La gerbera.
La tua stagione preferita?
Sono nato in giugno...
Il paese dove vorresti vivere?
L’Italia.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere?
Questa mi sta bene, seppur con tutte le difficoltà del momento, in
fondo ogni epoca ha le sue.
Anno XIV - n. 556
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
Personaggi storici che ammiri di più.
I primi che mi vengono in mente:
Rosa Parks, John Cage, Luigi Russolo.
Personaggi storici detestati.
Gli uomini che hanno amministrato il potere per soggiogare la diversità delle culture.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Tutto quello che posso!
Chi è il tuo eroe vivente?
Chi prova a vivere secondo le proprie idee.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Preferisco sognare di notte ad occhi
chiusi.
Il tuo rimpianto più grande?
Tutto è servito a farmi capire qualcosa, quindi “in ogni caso nessun rimorso” (cit. Pino Cacucci).
Cos’è l’amore?
Un’emozione indescrivibile, da
annaffiare come una pianta delicata.
Stato attuale del tuo animo.
In movimento.
Il tuo motto.
“Intenzione!”.
Come vorresti morire?
Non ci ho mai pensato.
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Stampa Periodica Italiana
Tessera n. 14594
24 gennaio 2015
Drink&Food
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ORECCHIETTE ALLE CIME DI RAPE
ingredienti
Dosi per: 4 persone
400g di orecchiette secche
600g di cime di rapa
4 filetti di acciughe sott’olio
2 spicchi d’aglio
1 peperoncino rosso fresco
olio extravergine d’oliva
sale q.b
preparazione
Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua e fatela bollire.
Intanto lavate le cime di rapa e pulitele levando le foglie più rovinate
e le parti del gambo troppo dure. A questo punto, salate l’acqua bollente e fatevi cuocere le cime di rapa per 5 minuti. Scolatele e strizzatele bene. Tenete da parte l’acqua di cottura dove cuocerete le orecchiette.
Intanto in una padella larga fate scaldare dell’olio extravergine d’oliva
e mettete a soffriggere i filetti di acciuga con i due spicchi d’aglio spellati e il peperoncino tagliato grossolanamente. Fate saltare le cime di
rapa in padella e aggiustatele di sale. Quando le orecchiette saranno
cotte al dente, scolatele e mantecatele in padella con le cime di rapa,
bagnando il tutto con mezza tazza di acqua di cottura della pasta.
www.ivizideglidei.com consiglia:
Questa pietanza si abbina molto bene con un Vino Rosato Fermo, di medio
corpo e quindi ad un piatto tipico pugliese non poteva mancare un vino tipico
pugliese.
La mia scelta è caduta su Vigna Flaminio rosato di Agricole Vallone,
un vino con un blend che prevede l’impiego del Negroamaro per l’80% e un
20% di Montepulciano, due vitigni autoctoni che meglio esprimono l’elevata
qualità di questo vino.
Da subito un bel profumo pulito che mi ricorda i piccoli frutti rossi del
sottobosco, in particolare mirtilli e ribes e inebrianti sensazioni floreali come
la rosa.
A cura di
Diletta Pascali
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24 gennaio 2015