1 Primo piano 13 febbraio 2010 24 gennaio 2015 TOUR DE FORCE PER IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELLA ASL DI LECCE Alessio Quarta pag. 9 Primo piano SAVE THE ORCHESTRA: RACCOLTI 4MILA EURO PER LA ICO “TITO SCHIPA” Gian Piero Personè 1 pag. 11 Periodico d’informazione del Salento Anno XIV n. 556 24.01.2015 Ingegno salentino SPETTACOLO Michele Cortese unico cantante europeo Festival Internacional del Cile pag. 24 Claudia Mangione ALL’INTERNO 6 inSalute Supplemento a Belpaese n. 556 del 24 gennaio 2015 Coordinamento edito- IL MIELE E LE SUE PROPRIETÀ I consigli utili per scegliere le varietà e gli abbinamenti CUCCIOLI IN ARRIVO? Come gestire al meglio la gravidanza della nostra amica a quattro zampe Secondo Confartigianato Imprese, dopo Bari la provincia di Lecce nel 2014 ha registrato il maggior numero di richieste di brevetti per invenzioni nella nostra regione. E se tra le idee proposte spiccano quelle ad alto contenuto tecnologico, c’è chi come Nunzio Casciaro, il “fabbro-inventore” di Vignacastrisi, riesce ad imporsi sul mercato con prodotti innovativi realizzati grazie alla propria abilità manuale Nunzio Casciaro - foto di Ennio Coluccia IL FREDDO SI COMBATTE A TAVOLA Agrumi, cannella, miele, ortica e non solo: ecco gli ingredienti per una dieta a prova di inverno 2 24 gennaio 2015 3 24 gennaio 2015 Editoriale Non c’è pace per la stampa OPINIONI Una fontana spumeggiante di Andrea Colella Sarà che siamo tutti ancora scossi dai fatti di Parigi del 7 gennaio scorso, sarà che secondo i dati diffusi “Reporters sans frontières” sono 66 i giornalisti morti nel 2014 mentre svolgevano il loro lavoro, ma leggendo la notizia di 350 (!) proiettili calibro 22 fatti recapitare, insieme ad un opuscolo liturgico sul Battesimo del Signore, nei giorni scorsi alla redazione del giornale satirico “La Carrozza” in via Trinchese a Lecce sono due le cose che si possono pensare: o si tratta di una bufala in stile Lercio.it (per chi non la conoscesse si tratta di una testata che pubblica volutamente notizie fasulle e satiriche al tempo stesso) o, se la notizia è vera -ed è vera, purtroppoè uno scherzo di pessimo gusto, se non un atto intimidatorio vero e proprio. Certo, “La Carrozza” non è “Charlie Hebdo” e Lecce non è Parigi: per questo, e anche per la presenza dell’opuscolo liturgico allegato tutta questa storia risulta poco chiara. Una cosa è certa: di questi tempi la satira, l’inchiesta e l’approfondimento per loro natura disturbano tanto, perché utilizzano il linguaggio dirompente delle immagini e delle parole insieme, attirano inevitabilmente l’attenzione, stimolano la curiosità e scendono a fondo, oltre la superficie della cronaca quotidiana. Da parte della redazione di Belpaese tutta la solidarietà al direttore Ruggero Vantaggiato (il quale già in passato aveva subìto intimidazioni), con l’amara riflessione di quanto è diventato difficile se non pericoloso fare informazione in modi diversi da quelli canonici. Come se non bastasse la crisi economica, che in questi ultimi anni tanto danno ha fatto all’editoria locale e nazionale. Belpaese tornerà in distribuzione il 7 febbraio 2015 Domenica scorsa qualche bontempone ha buttato del sapone o detersivo nell’acqua della fontana in piazza Assunta a Martano. Il risultato? Fiocchi di schiuma che volavano tutto intorno. L’Amministrazione comunale ha rassicurato che quanto avvenuto non è il risultato dei lavori di manutenzione avvenuti nei giorni precedenti e sembrerebbe dunque l’opera di un vandalo (o di un artista pop). Foto: Tagpress.it RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Perrone: “Cara Aurora, la Villa sarà sempre un luogo sicuro e spensierato” Cara Aurora, ti ringrazio per l’accorata lettera che hai scritto che denota un’attenzione e una sensibilità che probabilmente noi adulti alla tua età non avevamo. Siete voi i cittadini del futuro. E la scuola, in questo senso, continua a recitare un ruolo fondamentale non solo nella formazione, ma anche nella educazione civica e nel rispetto degli altri. Vorrei rassicurare te e tutti i piccoli frequentatori della Villa circa l’impegno dell’Amministrazione e mio personale, affinché il giardino comunale, al quale sono legati i ricordi di infanzia di generazioni di leccesi, continui ad essere un luogo sicuro e spensierato, dove potrete trascorrere tranquillamente i vostri momenti di svago e di socializza- zione. Verificherò personalmente la situazione per capire se vi sia una problema legato alla scarsa illuminazione al fine di porvi rimedio al più presto. Ad ogni buon conto, continua, cara Aurora, a segnalarmi eventuali circostanze critiche che possano accadere in città. Paolo Perrone Sindaco di Lecce La lucerna a cura di fra Roberto Francavilla “Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza”. Amici di Belpaese, di fronte alle tante notizie che intasano i telegiornali all’inizio di quest’anno mi viene spontaneo pregare con il Salmo sopra citato, inserito tra le letture di domenica 25 gennaio a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Siamo ancora sconcertati dai fatti tragici avvenuti a Parigi che hanno colpito non solo la Francia ma tutta l’Europa con la minaccia del terrorismo islamico. Nelle mie frequentazioni in Medio Oriente mi ha impressionato molto notare le tre grandi religioni -ebraica, cristiana e musulmana-, tutte con una pratica assidua della preghiera, il risultato della quale è una guerra interminabile da oltre 60 anni. Il loro saluto abituale è la parola “pace”, detta in tutte le lingue semitiche, ma dietro l’angolo c’è tutt’altro! In questo cielo così fosco di nubi minacciose come un arcobaleno mi sorprende Papa Francesco che, nonostante i pericoli e le avvisaglie della natura, ha proseguito imperterrito il suo viaggio in Sri Lanka e nelle Filippine, indossando una “cerata” (un impermeabile giallo), quasi insufficiente a ripararlo dalla pioggia insistente e dal vento impetuoso del tifone. Ha voluto essere a Tecloban per condividere la pioggia interminabile e le lacrime di quel popolo stremato da tanta povertà: “Dovevo essere qui con voi, perché chi non sa piangere non è cristiano!”. Non ha fatto discorsi, ma ha condiviso lacrime e speranza. Davvero egli si lascia condurre per mano dal Signore e cammina nei suoi sentieri di giustizia e verità. Ha fatto il giro del mondo l’invito alla prudenza, pur ribadendo il diritto alla libertà d’espressione, non provocando né insultando quanti la pensano diversamente specie in ambito religioso, altrimenti “si aspettino un pugno in faccia se offendono la mia mamma”. 4 24 gennaio 2015 5 A cura di Diletta Pascali 24 gennaio 2015 Natura I colori della rana dal dardo velenoso Le rane della famiglia Dendrobatidae, anche dette rane freccia o rane dal dardo velenoso, hanno livree variopinte, con colori tra i più brillanti e belli della Terra. A seconda dei loro diversi habitat, la loro colorazione può variare dal giallo all'oro, dal rame al rosso, dal verde al blu, fino al nero. La loro tossicità deriva dai residui delle piante che trova nelle sue prede. La pianta con le labbra da baciare Chiamata anche "Hot kiss plant" e "Hooker Lips", la Psychotria elata è originaria delle foreste pluviali tropicali di molti Paesi dell'America centrale e del sud e presenta questa forma da bocca carnosa solo per un breve periodo, prima che apra per rivelare i fiori della pianta. Quasi mette in soggezione per la sua bellezza e forma carnosa. SUCCEDEVA IL 24 GENNAIO Nel 41 d.C. sale al trono imperiale di Roma Claudio, nominato dopo l’assassinio di suo nipote Caligola. Nel 1908 Robert Baden-Powell dà il via allo Scautismo (o scoutismo), un movimento a carattere non politico, aperto a tutti senza distinzione di origine, etnia e fede religiosa. Nel 1962 Brian Epstein diventa ufficialmente il manager dei Beatles. Nel 1984 Apple Computer introdurrà il Macintosh, il primo ed unico computer (personal e professional) che in 30 anni non ha mai cambiato nome, ma ha cambiato pelle, e la vita di moltissimi utenti. Curiosità dal mondo Post-it Maestro vetraio realizza fiori giganti Jason Gamrath è un mastro vetraio di Seattle, specializzato nella realizzazione di enormi, ma molto realistici, fiori di vetro. Gamrath realizza soprattutto orchidee e fiori carnivori, e la scelta di questi soggetti (e soprattutto delle dimensioni) è dovuta al fatto che vuole fare apprezzare i più piccoli particolari delle piante a numerosi livelli di ingrandimento. I colori dei fiori sono molto vivi e ogni dettaglio dei fiori è accuratamente replicato: “Lo scopo di questa collezione è di portare a scala macroscopica la bellezza che esiste a scala microscopica nella natura”, e fare così notare dei dettagli che sfuggono all’osservatore normale. I lavori di Gamrath sono stati esposti in diverse mostre, che hanno avuto un successo notevole, realizzate prevalentemente in orti botanici: bisogna riconoscere che vedere un fiore di vetro gigante realizzato dall’artista in mezzo alle piante vere dà un effetto decisamente Perdi peso giocando a tetris Un gruppo di ricercatori ha sperimentato un metodo piuttosto curioso per ridurre il desiderio di cibo: giocare a Tetris. La teoria che ha spinto a questa scoperta è che nel desiderio gioca un ruolo centrale l’immagine visiva: in un certo senso le tentazioni si materializzano davanti agli occhi e diventa difficile resistere loro. Ecco perché Tetris funzionerebbe bene, impegnando visivamente il soggetto, coinvolgendolo attivamente, e distraendolo dal desiderio di cibo. Appuntamenti al buio con sacchetti in testa Maschera antigas per il pollo più piccante del mondo Se molti dei sistemi per trovare l’anima gemella, e specialmente gli speed dating si basano sull’aspetto fisico, a Londra è nato un sistema di speed dating esattamente opposto, dove l’attenzione vuole essere completamente sulla personalità, e per questo uomini e donne si incontrano indossando un sacchetto in testa. L’evento è stato organizzato da un’agenzia inglese che come slogan ha scelto “Dite no alla superficialità”. I partecipanti sono rimasti molto soddisfatti dell’iniziativa. Muhammed Karim, cuoco incaricato dei piatti piccanti al Bindi Restaurant nel Lincolnshire, sostiene di avere creato le cosce di pollo più piccanti del mondo. Basti dire che per cucinarle deve indossare una maschera antigas, perché i fumi potrebbero farlo svenire. Il cuoco racconta che mangiare la sua speciale salsa dà la sensazione di avere appoggiato un ferro da Opere d’arte fatte con gli snack Andy Huot, ingegnere meccanico di Louisville, Kentucky, come hobby ha quello di cercare “forme riconoscibili” nelle confezioni di snack, in particolare patatine al formaggio. Andy esamina ogni patatina con l’attenzione di un archeologo, per poi creare le sue opere che pubblica su Instagram, dove ha ormai più di 40mila followers, accompagnandole da curiose descrizioni. stiro sulle labbra. Ma gli effetti collaterali che possono verificarsi con un piatto così piccante sono molti e molto pericolosi: paralisi facciale, tremori, e addirittura emorragie interne. Non solo i clienti che vogliono provare l’Atomic Kick Ass devono prima firmare una liberatoria, ma per mangiarlo è richiesto che indossino due paia di guanti. 6 24 gennaio 2015 in copertina Ingegno salentino Secondo Confartigianato Imprese, dopo Bari la provincia di Lecce nel 2014 ha registrato il maggior numero di richieste di brevetti per invenzioni nella nostra regione. E se tra le idee proposte spiccano quelle ad alto contenuto tecnologico, c’è chi come Nunzio Casciaro, il “fabbro-inventore” di Vignacastrisi, riesce ad imporsi sul mercato con prodotti innovativi realizzati grazie alla propria abilità manuale A cura di Alessandro Chizzini “La crisi può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato”. A scrivere queste parole è stato niente meno che Albert Einstein, concetti che mai come in questa epoca si rivelano attuali. Aguzzare l’ingegno e la creatività rappresenta quindi la strada che la crisi stessa ci apre per affrontarla e superarla. E i pugliesi sembrano averlo capito: ad affermarlo è l’ultimo studio di Confartigianato Imprese Puglia intitolato, guarda caso, “La crisi non ferma l’ingegno dei pugliesi”, nel quale si fa riferimento alle 1.963 domande presentate nel 2014 per tutelare marchi, brevetti e disegni. Il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia ha infatti elaborato i dati dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm), che fa a capo al Ministero dello Sviluppo Economico. Delle quasi 2mila domande presentate alle Camere di Commercio provinciali, 1.119 provengono da Bari, 191 da Taranto, 178 da Foggia, 113 da Brindisi; veramente ragguardevole è invece il numero delle richieste presentate alla CCIAA di Lecce, ben 362 che fanno della nostra provincia la seconda in Puglia, dietro solo a quella di Bari che comunque vanta una popolazione di gran lunga superiore. Di queste 362 domande, 319 riguardano il deposito di marchi, 19 di disegni, 20 di modelli di utilità e 13 di invenzioni. E proprio questo ultimo dato a rispecchiare meglio la capacità dei salentini a mettere in moto la propria creatività e a reagire così al delicato momento di difficoltà. Come era presumibile la maggior parte delle invenzioni proposte per il brevetto si caratterizzano per un forte contenuto tecnologico e ri- guardano soprattutto la produzione di energia elettrica rinnovabile o innovativi sistemi di sicurezza per gli ambienti di lavoro e per quelli domestici. E se la tecnologia è l’indirizzo principale anche delle invenzioni salentine, spesso con risultati straordinari (come le idee di Lorenzo Errico e di Clarbruno Vedruccio), non mancano esempi legati al tradizionale lavoro manuale, come gli strumenti meccanici messi a punto dal “fabbro-inventore” Nunzio Casciaro. Per Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, questa prolifica creatività pugliese e la relativa richiesta di proprietà industriale contengono un’importante valenza socio-economica; aiutano, infatti, da un lato a favorire la crescita delle nostre micro, piccole e medie imprese, e dall’altro a contrastare il fenomeno della contraffazione che colpisce, più degli altri, i prodotti italiani. Nunzio Casciaro, il “fabbro-inventore” Le sue creazioni hanno fatto il giro dell’Italia e si caratterizzano per la totale assenza di elettronica: solo meccanica, fisica e abilità artigiana Foto di Ennio Coluccia Al giorno d’oggi il concetto di invenzione è strettamente legato a quello di tecnologia. Nella nostro territorio, però, operano ancora persone legate alla tradizione, artigiani dotati di ingegno e creatività fuori dal comune e abili nella realizzazione di strumenti dall’alto contenuto innovativo. Il più famoso tra questi è forse il 62enne Nunzio Casciaro, un maestro della lavorazione del metallo, tanto è vero che è diventato famoso come il “fabbro-inventore di Vignacastrisi”. E proprio nella sua bottega della piccola frazione salentina, Nunzio ha messo a punto una serie di creazioni prive di qualsiasi elemento tecnologico, ma che sfruttano esclusivamente le regole della meccanica e della fisica; invenzioni che, come ama ripetere il “fabbro-inventore” si caratterizzano per funzionalità ed economicità. E a dimostrazione dell’originalità delle sue invenzioni c’è la grande attenzione riservata dai media locali, testate giornalistiche e televisioni locali (tra cui un servizio di TeleNorba e l’intervista alla trasmissione di Telerama “A tu per tu”), nonché quelli nazionali (è dell’anno scorso la sua partecipazione alla trasmissione di Rai2 “I Fatti Vostri” di Giancarlo Magalli). Nunzio Casciaro ci ha così parlato della sua attività e delle sue invenzioni. Casciaro, come nascono le tue invenzioni? È quasi sempre il frutto di una ispirazione improvvisa, la classica lampadina che si accende. Io osservo ciò che mi circonda, ascolto le esigenze dei miei amici e concittadini, le loro piccole difficoltà Alcune invenzioni di Nunzio Casciaro di tutti i giorni; in questo modo sono nate alcune delle mie invenzioni più riuscite come l’Uovo di Colombo e lo Scalino fantasma, pensate proprio per risolvere alcuni inconvenienti quotidiani. La prima ha rappresentato il mio primo brevetto e consiste in una sorta di veletta collocata sotto i cancelli non adiacenti al suolo che si ribalta di 180 gradi in apertura e che ritorna nella posizione iniziale nel movimento di chiusura. In questo modo si impedisce l’ingresso di animali o materiali abbandonati sul terreno e inoltre si migliora l’estetica della cancellata. Lo Scalino fantasma è invece una struttura composta da due gradini che, con un gioco di leve, vengono ruotati di 90°, facendoli aderire alla parete. L’ho ideata per aiutare le persone a raggiun- gere parti della casa fuori dalla loro altezza, nonché come ingresso alle abitazioni delle piccole strade urbane tipiche dei nostri paesi, facilitando il traffico automobilistico. La partecipazione alla trasmissione “I fatti vostri” di Rai2 ti ha dato ulteriori riscontri? Innanzitutto è stata una esperienza bellissima. I componenti del cast sono stati gentilissimi e si sono interessati alle invenzioni che avevo portato, proprio l’Uovo di Colombo e lo Scalino fantasma. Inoltre mi sono confrontato con il mio collega anch’egli ospite della trasmissioni, ricevendo degli spunti interessanti. A seguito della trasmissione, poi, mi hanno invitato in due occasioni in Veneto, dove sono entrato in contatto con una multinazionale che 7 24 gennaio 2015 in copertina Clarbruno Vedruccio e il suo bioscanner contro i tumori Si chiama Trimprob, è una bacchetta di soli 30 centimetri, economica e non invasiva, in grado di diagnosticare alcune patologie tumorali in modo rapido ed efficace La sanità è forse uno di quei settori che meglio di altri si presta ad accogliere innovativi strumenti tecnologici. Il loro utilizzo è orientato soprattutto nella terapia e nella diagnosi, e proprio in quest’ultimo campo ha fatto clamore la straordinaria invenzione di Clarbruno Vedruccio, 59enne originario di Ruffano. Laureato negli Stati Uniti in fisica ed ingegneria, e collaboratore del Ministero della Difesa, Vedruccio ha ideato il Trimprob, conosciuto anche come “bioscanner”, uno piccolo strumento in grado di rilevare stati patologici nei pazienti senza nessuna azione invasiva. Nello specifico, il Trimprob è una bacchetta lunga 30 centimetri, collegata ad un elaboratore, e funziona proprio come uno scanner. Il corpo dei pazienti viene infatti solo sfiorato da questo piccolo strumento che emette onde elettromagnetiche, le quali vengono poi raccolte dall’elaboratore collegato a sua volta ad un computer. Queste onde producono un segnale che un software converte sul monitor in un linguaggio grafico comprensibile al medico; se non vengono registrate interferenze significa che il tessuto è sano, mentre se il segnale generato dalle onde giunge al ricevitore modificato è molto probabile che sia- no presenti cellule malate. Il Trimprob consente quindi una semplicissima ed efficace scannerizzazione manuale dai risultati immediati, senza la necessità per il paziente di spogliarsi e sottoporsi ad una lunga risonanza magnetica. Il merito di Vedruccio è quello di aver capito che per alcune alterazioni dei tessuti esistono particolari frequenze; a seconda dell’ampiezza delle onde trasferite sul monitor del computer, è così possibile distinguere quattro tipologie di diagnosi: semplice infiammazione, ipertrofia prostatica benigna, calcificazione e tumore prostatico. Una diagnosi che giunge solo dopo circa cinque minuti di trattamento, a dispetto dei quaranta minuti che servono per sottoporsi ad una risonanza magnetica. Il risparmio in termini di tempo è però nulla rispetto a quello più economico: il costo del Trimprob si aggira intorno ai 40mila euro, ben lontani dai milioni di euro necessari per l’acquisto di una Tac. Una straordinaria idea che ha ricevuto il plauso della comunità medico-scientifica, tra cui Umberto Veronesi e che sicuramente ha contribuito alla candidatura di Vedruccio al Nobel per la Medicina nel 2011. Ad oggi, sono numerose le strutture italiane ed internazionali che utilizzano il Trimprob, mentre nel Salento è in dotazione dell’urologo Giorgio Leucci presso il “Vito Fazzi” di Lecce. Un auto alimentata ad acqua? Per Lorenzo Errico si può fare La straordinaria intuizione dell’ingegnere di Leverano che è riuscito a creare un sistema di alimentazione a idrogeno efficace, funzionale ed economico ha mostrato interesse per i miei lavori. Ci siamo scambiati delle idee ed è probabile in futuro un nuovo incontro. Ci sono state delle invenzioni che ti hanno reso particolarmente orgoglioso? Sicuramente la stampella meccanica per disabili, una struttura in ferro battuto che permette ai tetraplegici di ritornare in posizione eretta e rivivere la sensazione del cammino. Ovviamente si tratta di una prodotto assolutamente meccanico, ma che alcune grandi multinazionali hanno ripreso, creando l’esoscheletro elettronico. Il mio orgoglio è quello di aver fatto qualcosa per aiutare persone in difficoltà e di essere stato il primo a pensare a questa soluzione. Hai già in mente per il futuro qualche nuovo progetto? Ho intenzione di ritornare ad interessarmi della tetraplegia e della paraplegia. Sto pensando ad altre possibili soluzioni per aiutare coloro che purtroppo sono costretti a vivere in questa triste condizione. Ad ogni modo, come sempre, terrò occhi e orecchie aperti, perché così sono nate altre numerose e apprezzate invenzioni, come i Pattini d’auto, la Bi-corona delle biciclette, la Bici famiglia, le Biciclette gemelle, il Treppiedi per la manutenzione di biciclette e delle carrozzerie delle Vespe o il Sollevatore di Vespe, quest’ultimo ideale per operazioni di riparazione e manutenzione di motoveicoli in grado di raggiungere efficacemente i due metri di altezza sopportando un peso di circa 250 chili, consentendo così al meccanico di intervenire. Ogni invenzione viene studiata, elaborata e proposta alla società per migliorare alcuni aspetti della vita di ogni giorno, solo così può definirsi utile. Meglio ancora, però, è quando una invenzione può essere considerata rivoluzionaria. Questa è proprio la caratteristica dello straordinario risultato ottenuto da Lorenzo Errico, ingegnere 65enne di Leverano che ha messo a punto un sistema per utilizzare l’acqua come “carburante” per le auto. Quello che per molti è considerato un sogno o addirittura un’utopia Lorenzo Errico lo ha trasformato in realtà. L’ingegnere salentino ha ideato un serbatoio destinato ad accogliere l’acqua, la quale viene poi trasmessa ad altri contenitori e convertita in idrogeno; è questa la sostanza che messa in combustione permette l’accensione della vettura. Le automobili ad idrogeno non rappresentano certo una idea nuova, ma Errico è riuscito a risolvere due importanti criticità incontrate finora da tecnici e scienziati: la prima è legata alla pericolosità dell’idrogeno e al suo difficile immagazzinamento, mentre la seconda riguarda la necessità di utilizzare un grosso quantitativo di energia elettrica per ottenere una modesta quantità di idrogeno. In merito al primo ostacolo, l’ingegnere di Leverano ha creato un sistema grazie al quale l’idrogeno viene prodotto solo quando è necessario ed essere quindi immediatamente utilizzabile, senza quindi più la necessità che venga immagazzinato; Errico è poi riuscito a ridurre l’utilizzo di energia elettrica, fa- cilitando, meglio di come si è fatto finora, l’ottenimento dell’idrogeno dall’acqua. Risolti questi problemi, i risultati di una simile invenzione non potevano che essere sorprendenti: si parla di un risparmio del 30% sui costi del carburante e di una netta riduzione delle emissioni inquinanti. Il carattere rivoluzionario del suo prodotto sta proprio in queste conclusioni, cioè in un risparmio in termini economici e di impatto ambientale senza precedenti. Un risultato straordinario a cui Lorenzo Errico è giunto dopo cinque anni di lavoro e che lo ha portato alla ribalta nazionale in seguito alla partecipazione alla trasmissione televisiva di Italia 1 “Le Iene”. La sua invenzione è stata anche collaudata sulla Nissan per conto della Marangoni Spa con risultati rispondenti alle aspettative, e anche per questo, nonostante sarà difficile contrastare gli interessi delle multinazionali petrolifere, la speranza è che presto la sua idea possa venire offerta alla società. 8 24 gennaio 2015 9 24 gennaio 2015 primo piano Mense ospedaliere, un boccone amaro per Giovanni Gorgoni Nuove grane per il neo direttore generale della Asl di Lecce: i sindacati e le associazioni di categoria chiedono di rivedere il bando che, a detta loro, penalizzerebbe le imprese locali A cura di Alessio Quarta Il “Tourmalet” della mensa, il “Mont Ventoux” delle lenzuola, lo “Zoncolan” del 118: servirà il fisico da scalatore più che quello da passista al nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Lecce, il dottor Giovanni Gorgoni, per passare indenne il tour de force in mezzo ai problemi della sanità salentina. 43 anni, laureato alla Bocconi di Milano in Economia aziendale, già direttore generale dell’Asl della provincia di Barletta, Andria e Trani, Gorgoni dovrà da subito confrontarsi, cercando di sbrogliarle, con le numerose matasse che intrecciano e intasano il servizio sanitario leccese. A partire proprio dal servizio di refezione ospedaliera. Il terreno è scivoloso e pare lo diventi ogni volta di più allorquando viene nominato un nuovo direttore generale. Era successo così al predecessore di Gorgoni, Valdo Mellone, che appena insediato ebbe a fare i conti con la gara d’appalto per il servizio mensa esperita nel 2011 senza bando pubblico, con procedura negoziata e con l’offerta vincitrice premiata al rialzo, vale a dire un’offerta ben superiore rispetto alla base d’asta prevista dalla stessa Asl. Ne avevamo parlato proprio qui su Belpaese del 15 ottobre 2011 con una copertina dall’emblematico titolo “La mensa dei furbi”. Nel corso degli anni, purtroppo, le cose non sono migliorate granché se anche sul nuovo appalto, messo a bando a novembre 2014, due anni dopo la determina, e scaduto il 20 gennaio scorso alle 13, piovono critiche e perplessità. L’importo annuo posto a base di gara, come si può leggere sulla Gazzetta Ufficiale, è pari a 7.917.008,80 Iva esclusa. L’importo complessivo dell’appalto, per una durata di 60 mesi (cinque anni, ndr) è stimato in 39.585.040,40 euro Iva esclusa, comprensivo di 8mila quali oneri da rischi interferenziali non soggetti al ribasso. Sin dalle prime fasi i sindacati hanno bloccato la procedura perché chiedevano un prezzo minimo fissato per il pasto quotidiano dei degenti più alto rispetto al tetto dei 12,33 euro stabilito, da cui sarebbe derivato un esubero di 60, 70 lavoratori costretti a tornare a casa dall’oggi al domani. Nei giorni scorsi, invece, è arrivata netta la presa di posizione dell’Asir (Associazione Sindacale Imprese di Ristorazione) e del consigliere regionale Antonio Maniglio, i quali chiedono al nuovo direttore generale di verificare eventuali incongruenze nel bando che impedirebbe “la partecipazione delle imprese locali all’appalto”. Tanti i dubbi sollevati dalle associazioni di categoria: dall’assenza di un certificato di prevenzione dagli incendi alla mancanza di una certifica- Un servizio 118 da codice rosso Sono sette le associazioni operanti in provincia di Lecce sulle quali la procura sta indagando per verificarne i requisiti e i relativi ruoli del personale volontario e infermieristico E come se non bastasse una nuova grana è arrivata a piombare come un macigno sulla testa della sanità salentina. Stiamo parlando del prezioso servizio di 118. La Procura di Lecce ha avviato nei giorni scorsi una maxi inchiesta per capire se le diverse associazioni che forniscono il servizio sono effettivamente in possesso dei requisiti necessari o meno. L’ipotesi di reato, formulata dal pubblico ministero Antonio Donno, è quella di truffa aggravata. E mentre il nuovo direttore generale dell’Asl spiegava ai giornalisti il proprio piano per rimettere in sesto la sanità leccese, i finanzieri hanno bussato alla porta di otto associazioni per acquisire tutta la documentazione necessaria in merito a bilanci, rimborsi, bandi di gara e contratti. Le associazioni finite sotto la lente di ingrandimento, al momento solo per una verifica, sono la “Lecce Soccorso Onlus” e la “Emergenza Salento” per quel che concerne il capo- luogo salentino; la “Uer-Gruppo Amatori O.M.” di Nardò; la “Ser” con sede a Veglie; la “P.C. Vivi Bene” di Salice Salentino; la “Gruppo C.B. G. Rambo” di Calimera e la ditta “Ikebana Srl” di Tiggiano. Il materiale da controllare è tanto per cercare di venire a capo dei tanti dubbi sollevati in merito alla gestione delle associazioni di 118 dai numerosi esposti arrivati in Procura. Primo su tutti la natura dell’operato, se volontariato reale o lavoro camuffato, per poi arrivare alla presenza di infermieri veri all’in- terno delle ambulanze, mezzi tra l’altro a volte inesistenti. Intanto proprio da “Emergenza Salento” è arrivata in questi giorni una nota in cui presidente Marcello Mele ha specificato che la sua associazione ha ottemperato alla nota n. 240 del 5 maggio 2003 del direttore responsabile della centrale operativa del 118 di Lecce, che ha posto all’attenzione della direzione sanitaria della Asl l’esigenza di dotare di personale infermieristico tutti i mezzi 118 delle associazioni di volontariato convenzionate con la Asl/ Le 1. zione sanitaria delle cucine passando per una mancata conformità degli impianti utilizzati, senza sottovalutare il fatto che tra la cottura dei pasti e la consegna ai pazienti possano passare addirittura un paio d’ore. La richiesta è quella di sospendere l’iter per ascoltare le associazioni delle imprese. Toccherà al neo insidiato Gorgoni dirimere la delicata questione. “Camici e lenzuola non a norma”, la denuncia di Luigi Mazzei A sollevare una nuova questione nella sanità leccese è il consigliere regionale di Forza Italia Luigi Mazzei, che in una nota accende i riflettori sui camici dati in dotazione a medici e personale paramedico, dettaglio non trascurabile per chi opera costantemente con la salute dei cittadini. Un 100% cotone, come dovrebbe essere, ma che di cotone pare avere poco. “Se i fatti faranno seguito alle parole -sottolinea Mazzei-, siamo certi che il nuovo direttore della Asl prenderà a cuore le tantissime situazioni di malasanità. Nell’immediato, chiedo al dottor Gorgoni di attivarsi per verificare se corrisponda o meno a verità il fatto che i camici che sono stati forniti al personale medico e paramedico dei nostri ospedali non siano in cotone 100%, per consentire l'adeguato benessere di chi opera in contesti delicati ed ha a che fare con la salute dei cittadini, bensì in materiale di scarsissima qualità (non certamente cotone), che non presenta alcuna etichetta sulla composizione del tessuto, ma una generica scritta con la dicitura Made in Moldavia”. Ma non è ai camici che si ferma l'attenzione del consigliere Mazzei. Oggetto di discussione, è proprio il caso di dirlo, anche le lenzuola usate nelle sale operatorie “laddove il lenzuolato fornito è in cotone anziché nel tessuto specifico previsto dal bando (TNT), che non rilasciando pulviscolo è sterile e quindi adeguato all'uso per evitare ogni rischio di infezione”. 10 24 gennaio 2015 11 primo piano 24 gennaio 2015 Save the orchestra, continua la raccolta fondi per l’Orchestra “Tito Schipa” Al 21 gennaio sono stati raccolti tramite donazioni quasi 4mila euro. E entro il 31 di questo mese dovrà essere presentato il programma concertistico per il 2015 per accedere alle risorse del Ministero La voce del grande Tito Schipa continua ad incantare chiunque l’ascolti, e quando ogni mezzogiorno, al posto del rintocco delle campane, riecheggia tra le vie del centro storico di Lecce è sempre una grande emozione. Dopo un decennio dalla scomparsa del tenore, una compagine orchestrale leccese ha deciso di fregiarsi del suo nome. Dal 1977 sino ad oggi la ICO “Tito Schipa”, orchestra tra le migliori della Penisola, diretta da illustri maestri e protagonista della Sta- gione sinfonica leccese, ha sempre goduto del sostegno economico della Provincia di Lecce. Ma con il ridimensionamento dei poteri delle Provincie si è palesata l’impossibilità da parte dell’ente di partecipare alle spese dell’orchestra, rischiando quindi di lasciare senza lavoro ben 60 orchestrali. È partita così una raccolta fondi per sostenere l’orchestra dal titolo Save the orchestra. Tutti possono contribuire tramite bonifico al conto corrente bancario Banca Popolare Pugliese il cui Iban è IT07 Q052 6216 080C C080 1233 594, tramite Paypal accedendo dal portale della Provincia di Lecce (www.provincia.le.it) o dalla pagina Facebook della Fondazione, oppure attraverso il numero di conto corrente postale 001024006601. In generale da diversi anni l’industria culturale fa ricorso a raccolte fondi (c.d. crowdfounding), un fenomeno ormai diffusissimo sul web dove, tramite numerosi portali, associazioni culturali o singole per- sone propongono progetti da sostenere. Del resto anche il mondo del teatro e del cinema ricorrono al privato per ottenere dei fondi, ad esempio sono numerosi i film o le fiction che inseriscono prodotti commerciali di vario tipo col fine di pubblicizzarli (c.d. product placement). Nonostante la campagna sia partita da poco, occorre fare presto, perché la Fondazione ha tempo solo fino al 31 gennaio per presentare il programma concertistico per 2015 al Ministero e quindi accedere alle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo. Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone l’ha definita “una operazione corale di salvataggio” e ha fatto appello alla generosità di cittadini, associazioni di categoria, imprese, amministratori comunali affinché anche un piccolo contributo possa sostenere una realtà artistica di alto livello che il Salento non merita di perdere. Intanto gli organi amministrativi della Fondazione hanno ricevuto alcune segnalazioni riguardanti rappresentanti di inesistenti associazioni che stanno chiedendo denaro porta a porta per sostenere l’Orchestra, fatto questo che ha fatto partire una denuncia alle forze dell’ordine. Gian Piero Personè Congedo (Fi): “La Regione non sostenga solo le produzioni cinematografiche” Il mancato sostegno economico da parte della Regione Puglia alla Fondazione ICO “Tito Schipa” fa emergere notevoli perplessità poste in luce negli ultimi giorni da Saverio Congedo, vice presidente vicario del gruppo Forza Italia alla Regione Puglia, sulla gestione delle risorse economiche a favore della cultura. Recentemente l’Apulia Film Commission ha elargito 50mila euro a sostegno del film incentrato sulla squadra di calcio del Bari dal titolo Una meravigliosa stagione fallimentare. Questa decisione, a detta di Congedo, stride con l’impossibilità da parte della Regione di aiutare economicamente le istituzioni concertistiche regionali. “Non contesto certo il supporto a chi ha deciso di ripercorrere in un film le vicende di una squadra di calcio della nostra regione, qualora ciò abbia un senso dal punto di vista artistico -afferma Congedo- non posso fare a meno di sottolineare, tuttavia, lo strabismo di fondo con cui viene trattata la cultura. Mi chiedo con rammarico perché 50mila euro su questo film e nemmeno un euro per l’Orchestra Tito Schipa? Qual è il criterio politico e gestionale?”. È lodevole il sostegno alle produzioni cinematografiche, ma “non è tollerabile che non venga aiutata per niente un’orchestra storica, lasciando per sempre alle spalle anni gloriosi di cultura musicale delle Ico”. Quello di Congedo non è mero campanilismo ma un’osservazione che merita risposte concrete da parte della Regione. Gian Piero Personè 12 24 gennaio 2015 13 24 gennaio 2015 lecce Abusivismo commerciale, Perrone scrive nuovamente al Prefetto Una nuova convocazione del Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica: è questo quello che il primo cittadino richiede per contrastare il fenomeno nel centro cittadino L’abusivismo commerciale continua ad essere un problema a Lecce. Le ragioni delle preoccupazioni sono diverse e vanno da quelle di ordine pubblico a quelle di natura più specificatamente legate al rispetto di chi vende a norma di legge e soprattutto pagando le tasse. Il 20 gennaio scorso il sindaco Paolo Perrone ha scritto al prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, per chiedere la convocazione del Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica al fine di adottare nuo- ve misure per la prevenzione e il contrasto all’abusivismo commerciale e alla contraffazione. La proposta del sindaco non è affatto nuova. Come si ricorderà, prima di Natale il primo cittadino era già intervenuto sull’argomento chiedendo e ottenendo una riunione dello stesso Comitato al quale espresse le preoccupazioni per le dimensioni che il fenomeno dell’abusivismo commerciale andava assumendo nel territorio comunale. I rappresentanti delle Forze di Polizia garantirono in quella circostanza la massima collaborazione, attraverso misure volte ad ottimizzare l’azione delle forze di polizia e la promozione di campagne di sensibilizzazione per i consumatori. “La collaborazione auspicata -ha affermato Perronenon ha però sortito alcun effetto pratico e non si è poi concretamente realizzata, probabilmente per cause non imputabili alla volontà di alcuno”. Nella missiva indirizzata al Prefetto, il sindaco di Lecce ricorda che “l’Amministrazione comunale non ha gli strumenti necessari per effettuare una efficace ed adeguata azione di contrasto e repressione dell’abusivismo commerciale”. Perrone ha chiesto una nuova convocazione del Comitato, al fine di definire, nelle more della sottoscrizione del Protocollo d’intesa, gli specifici compiti della Polizia Locale e della Polizia Statale, ferma restando la massima collaborazione tra i due Corpi. Fabio Antonio Grasso Al via l’assistenza legale gratuita per le famiglie bisognose Amministratori e volontari uniti per gli animali Una bella notizia, di quelle che si vorrebbero sentire più spesso tanto più che ha a che vedere con l’aiuto alle famiglie in condizioni di disagio. Tre associazioni (Fratres San Giovanni Battista, Csi San Massimiliano Kolbe e Ladybugs) si sono unite per fornire un’assistenza legale a circa 150 persone bisognose che verranno seguite presso la sede del so- È stato sottoscritto mercoledì 21 gennaio, presso l’Ufficio per i Diritti degli Animali, il protocollo d’intesa tra l’Assessorato all’Ambiente e alla qualità della vita di Andrea Guido, l’Associazione A.N.P.A.N.A. e i City Angels di Lecce per l’avvio delle raccolte alimentari per gli animali domestici delle famiglie in difficoltà e dei senzatetto. L'iniziativa nasce per dare so- dalizio, inaugurata in via San Massimiliano Kolbe con la benedizione di don Nicola Macculli, parroco di Squinzano e responsabile della sezione “Banco della Carità”. L’assistenza legale sarà fornita gratuitamente -previo appuntamento- dall’avvocato Marco Putignano: “Sono contento di poter fare qualcosa per loro -ha di- chiarato il legale-. In un momento di estrema difficoltà per tutti, in cui la povertà è in continua crescita e le difficoltà sono tante, comprese quelle di sfamare i propri figli, bisogna che tutti noi cerchiamo di fare qualcosa, è una questione non solo sociale, ma di dignità sociale e quindi della nostra stessa dignità di cittadini”. Fabio Antonio Grasso stegno a tutti coloro che, vivendo situazioni economiche precarie, non sono più in grado di fornire ai propri pet una giusta alimentazione ed un’adeguata qualità della vita. Le raccolte previste non riguarderanno solo i generi alimentari ma anche farmaci veterinari e tutto ciò che occorre per la cura e l’igiene degli amici a quattro zampe. 14 24 gennaio 2015 maglie Zona artigianale, via libera dal Tar alla variante al piano di lottizzazione Sospesa il 17 gennaio scorso la delibera della Giunta regionale. Il sindaco Fitto: “Un passo avanti per la valorizzazione economica e commerciale dell’area Importanti novità in merito alla questione relativa alla zona artigianale di Maglie: sabato 17 gennaio il Tar di Lecce, con decreto presidenziale ha concesso la sospensione d’urgenza degli effetti della delibe- Foto di Pino Cavalera Una potatura drastica per i platani della zona 167 Sono numerose le segnalazioni che ci sono giunte da parte dei residenti della zona 167 (in particolare nei pressi di piazza Bachelet e corso Cavour) in merito alla potatura, ritenuta eccessiva, dei platani nelle aiuole dell’area. Anche se si può comprendere la necessità di salvaguardare la sicurezza dei cittadini e la salute delle piante, non si può negare che il risultato sia a dir poco impressionante. ra della Giunta regionale, accogliendo le richieste formulate dagli avvocati Pier Luigi Portaluri e Luciano Ancora per conto dell’Amministrazione comunale magliese. Nel novembre scorso, ricordiamo, in seguito ad un esposto presentato da alcuni consiglieri comunali di minoranza, la Regione aveva avviato il procedimento volto a verificare la legittimità, dal punto di vista urbanistico, della variante al piano di lottizzazione della zona artigianale. La delibera di Giunta regionale diffidava l’Amministrazione ad annullare la variante al piano di lottizzazione, ritenendo non conforme alla legge regionale il procedimento di approvazione di quella modifica. La Giunta regionale aveva diffidato, quindi, il Comune ad annullare entro 30 giorni la delibera di approvazione della variante. Il sindaco Antonio Fitto, attraverso i propri legali, si era allora rivolto al Tar che ha ora accolto le sue richieste, concedendo la sospensione d’urgenza degli effetti Al via la Settimana della scienza all’Istituto “Trinchese” della delibera. “Questo risultato -dichiara Fitto-, lungi dall’essere un successo proprio dell’Amministrazione è soprattutto un importante passo verso un utilizzo produttivo ed efficiente della zona artigianale che naturalmente va a beneficio della comunità tutta, sia da un punto di vista strettamente commerciale, sia per l’effetto indiretto di tale utilizzo, ossia la creazione di nuove attività commerciali e quindi anche di nuove oc- RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO casioni di impiego. Voglio precisare che la mia Amministrazione non ha l’intenzione di stravolgere il piano di lottizzazione, bensì di interpretarlo in modo dinamico -conclude Fitto- ai soli fini della massima valorizzazione dell’area e delle sue potenzialità economiche e commerciali”. Il Tribunale amministrativo si occuperà nuovamente della questione nella prossima udienza del 28 gennaio. Patrizia Miggiano “Piste ciclabili, sport, cultura e ambiente le priorità per noi baby amministratori” Sono onorata di ricoprire questo incarico che cercherò di svolgere con grande impegno, proponendo iniziative per il bene di tutti noi ragazzi. Insieme cercheremo di realizzare la “Giornata senza grembiule”; la “Giornata della Musica e dell’Arte”; il “Tourist day” per conoscere la nostra città e la nostra campagna con le sue tradizioni, odori e colori; la “Giornata contro il bullismo”. Vorrei che fossero rimessi in funzione i parchi malridotti e le zone verdi e che si ab- martano bassassero i costi delle strutture in modo che tutti ne possano usufruire. Ma più di ogni cosa vorrei che si realizzassero piste ciclabile perché non trovo giusto uscire in bicicletta solo la domenica nelle prime ore del pomeriggio quando c’è poco traffico per le vie della mia città. Cercherò infine di essere portavoce delle esigenze e delle idee di ognuno sperando di essere ascoltati. Elena Bellimbeni Baby sindaco di Maglie La Settimana da scienza è un’esperienza intesa come officina didattica e divulgativa dalla quale si sviluppano e si realizzano attività laboratoriali legate ad un tema di grande respiro e attualità: “Ambiente: alla ricerca di una nuova cultura”. L’edizione 2015 si svolgerà dal 23 al 31 gennaio e sarà l’occasione per prendere parte ad una serie di eventi di carattere informativo, tra cui incontri e conferenze che verteranno intorno al tema comune. La kermesse vedrà la partecipazione di docenti di fisica, ingegneria, economia dell’Università del Salento e dell’Università di Bari. Venerdì 23, in occasione del cineforum, verrà presentato il film del 2014 Buongiorno Taranto. A seguire l’incontro-discussione con il regista Paolo Pisanelli. Lunedì 26 ci sarà la prima presentazione delle attività laboratoriali degli studenti, in cui interverrà il professor Giuseppe Patisso, delegato del Rettore per l’area studenti e orientamento. Mercoledì 28 sarà la volta della conferenza su gasdotto e il relativo impatto economico ed ambientale nel territorio salentino, in cui interverranno Dino Borri, preside della Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari, l’oncologo e presidente provinciale della Lilt Giuseppe Serravezza, Loredana Stabili del dipartimento di Scienze e Tecnologie biologiche ed ambientali dell’Università del Salento. Sabato 31 gennaio, infine, alle 8.30 si terrà la presentazione dei lavori a cura degli studenti dell’Istituto. Patrizia Miggiano 15 24 gennaio 2015 tricase Acait bene comune La storica sede della manifattura tabacchi è candidata al bando della Fondazione “Con il Sud”, che mette in palio 4 milioni di euro per il recupero e la fruibilità del patrimonio storico del Mezzogiorno I luoghi del nostro Salento, densi di vissuti e storia, testimoniano un passato che necessariamente deve continuare ad essere raccontato. Una di queste storie è legata al mondo del tabacco e delle tabacchine: lavoro duro e redditizio che ha permesso al territorio di arricchirsi. Questa storia dunque è legata ad un luogo e all’acronimo Acait (Azienda Cooperativa Agricola Industriale del Capo di Leuca), cooperativa costituita nel 1902 grazie all’onorevole Alfredo Codacci Pisanelli che garantì la tutela del prodotto locale e la salvaguardia dei lavoratori. Nel 1935, per volontà del governo fascista, la cooperativa venne disciolta per essere fusa nell’unico Consorzio Agrario Cooperativo di Terra d’Otran- melendugno Un futuro all’insegna della sostenibilità ambientale per le Marine La strada per valorizzare e salvaguardare il territorio salentino è quella della sostenibilità ambientale. A tal proposito il Comune di Melendugno ha candidato le proprie Marine ad un concorso internazionale di progettazione al fine di realizzare un progetto territoriale di alta qualità. L’architetto incaricato è lo spagnolo Ignacio Galan, prossimo curatore della Triennale di Architettura a Oslo. I progetti sono stati pro- posti alle cittadinanza e al giudizio della rete tramite il portale Marinemelendugno.me dove sono state calcolate circa 6mila preferenze espresse anche da diverse parti del mondo, distribuite tra il sentiero naturalistico di Roca Vecchia (nella foto), la conversione del parcheggio di Torre Sant’Andrea, il recupero della torre costiera di Torre Specchia come contenitore dell’Ecomuseo delle Marine melendugnesi. Ci si auspica che questa progettazione, realizzata grazie alla Regione Puglia nell’ambito dell’individuazione dei Progetti Integrati di Paesaggio per la Valorizzazione e Riqualificazione dei Paesaggi Costieri, valorizzi realmente il territorio e si spera che questa interessante iniziativa possa arginare l’ecomostro Tap, le cui caratteristiche e finalità sono opposte all’Ecomuseo. Gian Piero Personè to con sede a Lecce; la decisione, per nulla gradita dai tricasini, provocò una rivolta con cinque caduti. Dal 2002, grazie al sindaco Antonio Coppola, vi è stato un rinnovato interesse per Acait con il recupero prima della sua storia e poi della struttura attualmente utilizzata come centro culturale. Oggi il sito è tra i 15 della provincia di Lecce candidati al bando della Fondazione “Con il Sud” (ente non profit nato nel novembre 2006 dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore) dal titolo Il bene ritorna comune, un’iniziativa sperimentale per rendere fruibile il patrimonio culturale nelle regioni meridionali e creare opportunità di sviluppo, attraverso il terzo settore e le comunità locali. Il bando mette in palio 4 milioni di euro ed individuerà le migliori proposte di valorizzazione. I beni inutilizzati messi a disposizione dagli enti pubblici e privati proprietari sono oltre 220 e pubblicati su www.ilbenetornacomune.it. Di questi 15 sono nella provincia di Lecce, tra cui il Convento dei Francescani Neri a Specchia, il palazzo Ducale di Presicce, l’ex monastero Sant’Elia di Trepuzzi; i frantoi ipogei di Gagliano del Capo; l’insediamento di Roca Nuova del XVI sec; la distilleria De Giorgi di San Cesario; la cappella della Madonna di Costantinopoli di Morciano di Leuca. Un patrimonio che merita di essere valorizzato e reso fruibile dai cittadini, ritornando, appunto, comune. Gian Piero Personè 16 24 gennaio 2015 17 24 gennaio 2015 18 poggiardo 24 gennaio 2015 Renato Circolone, uomo e politico L’Amministrazione comunale celebra uno dei più importanti amministratori di Poggiardo con un libro e l’intitolazione della sala conferenze del Palazzo della Cultura Poggiardo ricorda Renato Circolone (nella foto), docente e politico scomparso il 1° gennaio 2008, con una manifestazione organizzata dall’Amministrazione in collaborazione con la Pro Loco di Poggiardo domenica 25 gennaio. L’iniziativa, in programma presso la sala conferenze del Palazzo della Cultura, a partire dalle 10, prevede interventi di politici, avversari e compagni di partito e di persone che hanno avuto modo di conoscere Renato Circolone, delineandone la figura come uomo e politico socialista. Oltre al sindaco Giuseppe Colafati e all’assessore alla Cultura Giuseppe Orsi, interverranno il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il senatore Giorgio De Giuseppe, l’onorevole Francesco Rausa, l’onorevole Damiano Potì, l’ex assessore pro- vinciale Giuseppe Merico, il presidente dell’Ordine dei Geometri Eugenio Rizzo, il professor Giovanni Scognamillo e lo storico locale Anacleto Vilei. Nell’occasione sarà presentato il volume Renato Circolone, prima pubblicazione di una collana realizzata dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con la locale Pro Loco e con il contributo di Anacleto Vilei, e dedicata alle storie e castrignano de’ greci “Dafne” contro la violenza sulle donne Il 31 gennaio sarà inaugurato il nuovo centro antiviolenza voluto dalla Comunità San Francesco e Consorzio dei Comuni dell’Ambito territoriale sociale di Maglie Nasce il primo centro antiviolenza della Grecìa Salentina: sabato 31 gennaio a Castrignano dei Greci aprirà il nuovo Centro “Dafne” in piazza Aldo Moro. Il Centro nasce grazie ad una convenzione stipulata tra la Comunità San Francesco, con sede in Ugento, e il Consorzio dei Comuni dell’Ambito territoriale sociale di Maglie; l’apertura della sede costituisce un importante passo nella lotta a un fenomeno, quello della violenza di genere, dalle dimensioni rilevanti e dalle sfumature multiformi, che ogni giorno di più acquista una gravità non più trascurabile. Il Centro antiviolenza “Dafne”, fortemente voluto dall’Amministrazione co- munale, costituirà un punto di riferimento per Castrignano, per l’ambito territoriale sociale di Maglie e per tutti i cittadini dell’area. Conterà sull’impegno e la collaborazione di diverse operatrici professioniste del settore, che agiranno in sinergia costante con l’equipe multidisciplinare contro la violenza e il maltrattamento d’ambito territorialmente competente, con i servizi territoriali e le istituzioni. L’obiettivo è quello di accogliere donne vittime di violenza e di realizzare interventi di formazione, tutela, prevenzione e trattamento per le diverse forme di abuso e violenza. ai volti di Poggiardo e Vaste. Al termine sarà svelata una targa con la quale sarà dedicata a Circolone la sala conferenze del Palazzo della Cultura. Circolone, consigliere comunale a Poggiardo dal 1951 al 1995 (con l’eccezione del quinquennio 1956/1960), ha anche ricoperto gli incarichi di consigliere provinciale dal 1970 al 1980 e segretario provinciale del Psi dal 1975 al Il servizio antiviolenza comprenderà quindi le attività di consulenza, di sostegno psicologico e psicoterapeutico, i percorsi educativo-relazionali di reinserimento sociale e lavorativo, l’assistenza legale, le diverse attività di sensibilizzazione, di informazione e prevenzione, il pronto intervento, la formazione e la consulenza nelle scuole su tematiche di violenza e bullismo. Il momento ufficiale del taglio del nastro sarà affidato alle 17 al sindaco del Comune di Castrignano dei Greci Antonio Zacheo, seguito dai saluti dell’assessore comunale ai Servizi sociali Emiliana Dolce e della presidente del Consorzio dei Comuni dell’ambito territoriale sociale di Maglie Ada Fiore che, nell’occasione, lancerà la campagna di informazione contro la violenza di genere “Insieme per conoscere e contrastare la violenza”, promossa in tutto il territorio dell’ambito. Patrizia Miggiano 980. Il sindaco Colafati lo ricorda con affetto: “Chi come me ha avuto la fortuna e il privilegio di conoscerlo non ha potuto non stimarlo per le sue straordinarie capacità e per l’umanità e la signorilità che mostrava in ogni circostanza. La ricostruzione della vicenda umana e politica di Renato Circolone non vuole esprimere solo l’omaggio ad una delle più autorevoli figure del panorama politico del nostro paese, ma -conclude Colafati- vuole ripercorrere, attraverso la sua esperienza, una fase della politica poggiardese quanto mai ricca e con spunti di riflessione su temi e problematiche ancora oggi di grande attualità”. “Ricordarlo intitolandogli la sala conferenze del Palazzo della Cultura -sottolinea l’assessore Orsi- è un atto di riconoscimento nei confronti di uno dei politici migliori del nostro paese, per capacità di elaborazione, spessore culturale, voglia e tenacia nel suo impegno in favore dei più deboli”. Alessandro Chizzini 19 24 gennaio 2015 casarano Telesoccorso, un nuovo servizio per gli anziani non autosufficienti L’iniziativa dell’Ambito Sociale di Zona è rivolta agli ultrasessantacinquenni: attraverso un’apposita apparecchiatura si potrà ricevere assistenza 24 ore su 24 Buone notizie per gli anziani che risiedono nell’Ambito Territoriale Sociale di zona, cioè nei comuni di Casarano, Collepasso, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano e Taurisano. È stato avviato infatti il servizio di Telesoccorso, rivolto agli ultrasessantacinquenni parzialmente o totalmente non autosufficienti. Tale strumento prevede la fornitura presso il domicilio dell’anziano di un’apparecchiatura collegata alla Centrale Operativa attraverso la linea telefonica fissa. Attraverso questa apparecchiatura sarà possibile, 24 ore su 24, trasmettere un segnale di allarme e consentire la comunicazione tra operatori addetti e utente. Per accedere al servizio occorre compilare l’apposita domanda, scaricabile anche dal sito web del Comune di Casarano, da inoltrare allo Sportello di Segretariato Sociale Comunale. Vediamo quali sono i criteri di selezione delle domande che, fanno sapere dall’Ambito Sociale casaranese, saranno accolte fino alla copertura totale dei posti disponibili. Nell’istanza vanno indicati eventuali supporti e livelli di assistenza già presenti a favore dell’anziano, sia familiari (figli, parenti) che extrafamiliari (amici, conoscenti, badanti). Naturalmente acquisiranno maggiore punteggio gli anziani privi di qualsiasi tipo di assistenza: si va dai 10 punti assegnati a chi vive da solo e senza figli, agli 11 punti per chi ha un familiare invalido a carico, ai 4 punti per l’anziano che ha figli che vivono nello stesso comune di residenza. Inoltre nell’istanza va specificato se il richiedente è già seguito dai servizi sociali territoriali, se è convivente di persona che già usufruisce del servizio di Telesoccorso o di persona che ne ha richiesto l’attivazione. Analogo criterio verrà utilizzato per la parte “economica”. Se l’indicatore Isee del richiedente non sarà superiore a 6.500 euro verranno assegnati 5 punti; dai 6.500 agli 8.500 euro i punti saranno invece 4; da 8.500 a 10.223,87 euro i punti saranno 3; da 10.223,87 a 15mila saranno 2; da 15mila a 20mila sarà uno. Zero punti invece per chi ha un indicatore Isee superiore ai 20mila euro. Dovrà essere tempestivamente comunicata all’Ambito, in forma scritta, ogni variazione delle notizie trasmesse nell’istanza di ammissione al servizio. Inoltre con cadenza trimestrale saranno aggiornati i Piani Assistenziali Individualizzati al fine di accertare l’effettiva necessità dell’intervento domiciliare. Stefano Manca guagnano Un drone per la mappatura in 3d del territorio Guagnano è il primo comune del Salento a “prestare” il proprio territorio per una sperimentazione legata al mondo della dronotica. Nella matiinata di mercoledì 21 gennaio, infatti, un gruppo di tecnici, ingegneri e geometri, insieme ai piloti di droni riconosciuti Enac di Aerialclick, hanno effettuato un volo sul territorio per poterne realizzare una mappatura in 3D che resterà patrimonio dell’archivio comunale e che potrà essere utilizzata per i molteplici scopi come l’aggiornamento delle mappe catastali, elaborazione Dtm (digital terrain model) e pianificazione per lottizzazione di nuo- ve aree residenziali. Le riprese aeree dell’area sono state effettuate con un drone modello “Black Hunter” pilotato dal Andrea Mangia e Gaetano Cosimo Massari e nei prossimi giorni i risultati delle riprese aeree con relativa mappatura in 3D saranno presentati in un workshop. Un’iniziativa importante che segue a distanza di pochi mesi l’esperienza compiuta dal Nucleo di Guardie Zoofile Ittiche di Nardò che, attraverso l’uso di un drone, garantiscono la vigilanza contro la pesca di frodo nell’area marina protetta di Porto Cesareo, in particolare per l’avvistamento tempestivo di incendi boschivi, contro le discariche abusive, il bracconaggio e la pesca di frodo. 20 24 gennaio 2015 21 24 gennaio 2015 SALDI fino al 50% Collezioni cerimonia TRICASE Piazza Cappuccini GAGLIANO DEL CAPO via Crispi, 3 S. MARIA DI LEUCA via Tommaso Fuortes, 1 www.grsstore.it 22 24 gennaio 2015 cultura L’arte e la passione de La pittora dei demoni L’avvincente storia d’amore tra la “pittora” Marianna e il violinista Arcangelo nel nuovo romanzo dello scrittore salentino Antonio Errico Nel romanzo La pittora dei demoni (Manni Editore, 2014), Antonio Errico (nella foto) attacca in media res, iniziando con la scena drammatica della sofferenza e delle parole deliranti di un uomo che, con uno squarcio lungo il petto per un colpo di coltello, sta per morire nelle braccia di Marianna, la donna con cui ha trascorso momenti indimenticabili ma che ha anche tradito, abbandonato, tormentato con le sue idee geniali, fisse ed eccentriche sull’esistenza umana. In sintonia con Tolstoj, secondo cui la cosa più importante di un’opera è il centro “verso cui tutti i raggi convergono e dal quale scaturiscono”, Errico colloca all’inizio del romanzo il punto focale della narrazione: la fine drammatica di un’appassionata e tormentata relazione tra due artisti che si incrocia con l’avvio di una angosciante ricerca dell’amore perduto tra la pittora Marianna e il violinista Arcangelo. Con questo incipit l’autore “aggancia” il lettore, che diviene subito curioso di sapere quali sono i personaggi, quali i luoghi, i vissuti personali e come si è determinata la situazione dal- l’inizio della storia. Con maestria l’autore ricorre a diversi flashback per presentare le scene della sua trama principale e i vari intrecci ad essa connessi, al fine di proiettare il passato dei vari personaggi temporaneamente nel presente e rendere così la storia sempre fruibile, interessante, incalzante, insomma attraente. È così che Arcangelo si ritrova per le vie di Napoli alla ricerca di Marianna, amata alla follia, ma abbandonata improvvisamente cinque anni prima. Ritrova il chiostro, luogo dei ricordi dolorosi di volti in pena. Si ferma di fronte al portone dove viene assalito da mille dubbi e dall’ansia: lei è ancora lì? Si è salvata? E gli altri? Sono salvi anche loro? Ponendo questi ulteriori “punti di svolta”, Errico crea suspense e curiosità; spinge il lettore ad andare avanti e a saperne di più. Tra le prime scene un duello che termina con una ferita mortale: mentre dipingono insieme la Crocifissione nella cappella della cattedrale, Gian Domenico e un altro pittore litigano per la diversa visione su come rappresentare la morte di Cristo: spiraglio di luce nell’istante dell’ultimo respiro, voluto dal primo, o buio senza scalfitture, desiderato dal secondo? Follemente decidono di risolvere la questione con la lotta, finché il coltello di Gian Domenico affonda nelle carni di quel pittore. Viene condotto agonizzante sulla soglia di casa dove vive Marianna. Prima di morire egli le confida di aver rubato ori e argenti nel palazzo del vescovo e di aver indicato il luogo del loro nascondiglio sotto uno dei volti che aveva dipinto nella chiesa della Riparazione. Quel luogo sarebbe comparso a Marianna se avesse sovrapposto a uno di quei volti la pittura del volto di un demone, ma non fa in tempo a dirle di quale si tratta. La musica e la pittura assumono qui il ruolo di medium tra la interiore sofferenza psichica dei due protagonisti principali, Arcangelo e Marianna, che scaricano catarticamente, attraverso l’espressione artistica, le loro ansie, le follie esistenziali e il loro superstizioso, spietato, misero e sanguinario mondo sociale di appartenenza. Mondo che è stato fin dall’infanzia luogo di torbide e tragiche interazioni umane; mondo che ha destabilizzato la loro salute mentale, costringendoli perfino a ricorrere, per un certo tempo, alle cure di uno specifico “ospedale”. Con la penna Errico riesce a far “suonare” nella mente del lettore il violino di Arcangelo, le sue commoventi melodie, le sue geniali improvvisazioni, le sue strazianti note, i suoi drammi psicologici e perfino il silenzio; suoni che in realtà nascono da una spasmodica ricerca di pace interiore compromessa dagli incubi e dai fantasmi del passato. Pace che egli riesce a raggiungere soltanto nel momento in cui, dopo tanto girovagare ritrova finalmente, proprio suonando il violino, al centro del chiostro, la sua amata Marianna. Gli intrecci secondari del romanzo arricchiscono la trama principale e alimentano ulteriormente la curiosità e l’interesse del lettore. Ad esempio la storia di Marianna e del suo maestro pittore Bellisario; l’incontro della stessa Marianna con un geniale pittore nella bottega di Bellisario e l’inizio di una appassionata relazione amorosa; l’incontro di Marianna con Arcangelo nell’angosciante ospedale dello Spirito Santo; la storia dei vissuti personali che hanno travagliato entrambi i protagonisti: traumi psicologici infantili, drammi interiori, demoni, fissità mentali, genialità incompresa. Ernesto Lionetto inSalute Supplemento a Belpaese n. 556 del 24 gennaio 2015 Coordinamento editoriale: Diletta Pascali IL MIELE E LE SUE PROPRIETÀ f=ÅçåëáÖäá=ìíáäá=éÉê=ëÅÉÖäáÉêÉ= äÉ=î~êáÉí¶=É=Öäá=~ÄÄáå~ãÉåíá= CUCCIOLI IN ARRIVO? `çãÉ=ÖÉëíáêÉ=~ä=ãÉÖäáç=ä~=Öê~îáÇ~åò~ ÇÉää~=åçëíê~=~ãáÅ~=~=èì~ííêç=ò~ãéÉ fi=cobaal=pf=`lj_^qqb=^=q^sli^ Agrumi, cannella, miele, ortica e non solo: ecco gli ingredienti per una dieta a prova di inverno II inSalute 24 gennaio 2015 L’inverno mette il nostro fisico a dura prova Ecco come essere sempre in forma con gli alimenti giusti In inverno l’influenza e raffreddori sono pronti per attaccarci, però oltre alle medicine, possiamo trarre aiuto anche in alcuni cibi preziosi per la nostra salute. Ecco quali. CANNELLA: Questa spezia deliziosa stimola il sistema immunitario ed è un buon rimedio naturale contro raffreddore, influenza, diarrea, flatulenza e dispepsia, è utilizzata nella medicina ayurvedica e nella medicina tradizionale cinese nei disturbi legati al freddo (poiché ha un effetto riscaldante) e contro i dolori mestruali, ha azione antiparassitaria contro Candida ed Escherichia coli. Inoltre, tiene sotto controllo il peso, combatte nausea, bruciore di stomaco e pancia gonfia, cura l’alito cattivo, è un toccasana contro artrite e reumatismi, arresta la caduta dei capelli. L’olio è un ottimo disinfettante naturale, utilizzato come collutorio contro le gengiviti e nelle infiammazioni del cavo orale. PATATA DOLCE: La patata dolce contiene alte dosi di beta-carotene, un antiossidante che aiuta a prevenire il danno cellulare nel nostro corpo e a ridurre il rischio di tumori della pelle, del polmone e della prostata. Le patate dolci contengono anche carboidrati, fibre, ferro, potassio, vitamina B6 e altri nutrienti essenziali. LEGUMI: Sono un cibo-cardine, addirittura il terzo grande vantaggio dell’alimentazione sana (dopo il concetto di integrale e dopo l’abbondanza di verdura-frutta), perché possono bastare da soli, o quasi, ricchi come sono di antiossidanti, di fibre, di anti-nutrienti preventivi, di buone proteine, e di carboidrati complessi, a sostituire in tutto o in parte sia i primi piatti, sia i secondi, cioè pastasciutta-pane-pizza ecc. e carne-pesce-formaggi ecc. Insomma, bastano i legumi mangiati spesso, anche ogni giorno, per rivoluzionare in meglio una cattiva dieta. Le loro fibre, soprattutto quelle solubili, e i loro polisaccaridi indigeribili, arrivando indigesti nel colon sono aggrediti dalla flora batterica residente, che li fermenta con produzione di preziosi acidi grassi a catena corta (acidi butirrico, propionico, acetico ecc.), che sono curiosamente saturi e volatili, acidi grassi isolati che non danno trigliceridi, i quali nutrono e proteggono il tubo intestinale (butirrico) e per varie vie riducono la sintesi del colesterolo, i trigliceridi nel sangue, il glucosio e la glicemia, e la secrezione di insulina, abbassando i rischi di malattie cardiovascolari, diabete, sindrome metabolica e perfino di alcuni tumori, come quello del colon-retto. KAKI: il kaki è un frutto ricco di vitamina C, beta-carotene e di minerali come il potassio, e ha proprietà benefiche che spaziano dagli effetti lassativi (se il frutto è maturo; se è acerbo, al contrario, può risultare astringente) e diuretici, alla capacità di proteggere e depurare il fegato. Gli effetti regolatori sull’intestino sono i più conosciuti, ma i kaki in realtà sono i frutti perfetti anche per i bambini, gli sportivi, gli astenici, poiché hanno straordinarie capacità energizzanti, dovute principalmente agli zuccheri che contengono. AGRUMI: Tutti gli agrumi sono particolarmente ricchi di vitamina C, importantissima per il potenziamento delle difese immunitarie contro virus e batteri o agenti chimici. Tale vitamina impedisce che nitriti e nitrati assunti nell’alimentazione si trasformino in nitrosammine, composti cancerogeni. La vitamina C entra in gioco anche in altre complesse funzioni biologiche dell’organismo umano: assicura una guardia attiva e continua contro i radicali acidi, influenza il metabolismo dei carboidrati e degli acidi grassi per trarne energia, favorisce l’assorbimento intestinale del ferro, minerale indispensabile per la formazione dei globuli rossi del sangue, produce una migliore permeabilità della parete dei capillari, combattendone la fragilità. Infine, interviene nel processo di deposizione del calcio e di fosforo nelle ossa e nei denti. L’uso della cannella è anche consigliato come disinfettante; infatti in caso di ferite sulla pelle, dopo averle pulite, le si possono cospargere con polvere di cannella. Infine, le proprietà antiglicemiche di questa spezia, contribuiscono a placare gli stimoli della fame tra un pasto ed il seguente che sono caratteristici nei pazienti interessati da glicemia. Cremor tartaro: cos’è? Il cremor tartaro è una valida alternativa al lievito che si può utilizzare per realizzare dolci, pizze e pane. Per la preparazione di prodotti lievitati, va addizionato con il bicarbonato di sodio oppure si possono acquistare delle bustine già pronte con i prodotti miscelati nelle giuste proporzioni. Se utilizzato da solo, invece, ha ottime proprietà stabilizzanti. Oltre ad essere abitualmente consumato dalle persone che seguono una dieta vegetariana e vegana, è apprezzato anche dalle persone intolleranti ai lieviti. Questo prodotto naturale, infatti, non gonfia e non appesantisce. Inoltre, essendo completamente insapore, permette ai prodotti lievitati di mantenere intatto il loro gusto originario. Se consumato insieme al bicarbonato di sodio, agisce correttamente sui reni favorendo la naturale depurazione e disintossicazione interna dell’organismo. Il principale utilizzo di questo prodotto è legato alla lievitazione di pane e dolci, ma le sue proprietà possono essere sfruttate anche diversamente. Ad esempio, un cucchiaino di agente diluito in acqua tiepida ha effetto sbiancante per la biancheria ingiallita. Mischiato ad un detersivo liquido ha ottime proprietà smacchianti e può essere utilizzato per pretrattare macchie di unto o di cibo presenti sui tessuti. Abbinato al succo di limone è un detergente delicato da utilizzare per la pulizia del rame, mentre diluito con semplice acqua può rimuovere macchie di the, caffè e sugo dal piano cottura e dai mobili. Non essendo abrasivo è indicato anche per le superfici delicate in acciaio inossidabile, marmo o ceramica e per la pulizia di sanitari, pentole o stoviglie. Fonte: tantasalute.it III inSalute 24 gennaio 2015 Il Miele e le sue proprietà Il miele è il prodotto della trasformazione, effettuata dalle api, delle secrezioni dei fiori (nettare) e delle secrezioni di alcuni insetti (melata). La bontà del miele dipende da due fattori: dal lavoro delle api per produrlo e dall'intervento dell'uomo per estrarlo e metterlo a disposizione del consumatore. Il miele, immagazzinato dalle api nelle cellette dei favi, viene estratto mediante centrifugazione, lasciato decantare in appositi contenitori e riportato in vasetti. Queste sono le uniche lavorazioni che permettono di mantenere integre le caratteristiche del prodotto per offrirlo esattamente come lo hanno ottenuto le api. Il miele è un alimento energetico composto da zuccheri semplici (fruttosio-glucosio) facilmente digeribile, contiene: enzimi, vitamine, oligominerali, sostanze antibiotico-simili e sostanze che possono favorire i processi di accrescimento. I settori dell'organismo in cui il miele esercita i suoi benefici sono: - prime vie respiratorie (azione decongestionante, calmante della tosse); - muscoli (aumento della potenza fisica e della resistenza); - cuore (azione cardiotropa); - fegato (azione protettiva e disintossicante); - apparato digerente (azione protettiva, stimolante, regolatrice); - reni (azione diuretica); - sangue (azione antianemica); - ossa (fissazione del calcio e del magnesio); Non tutti sanno che... La cristallizzazione è un processo naturale e può rappresentare una verifica della sua genuinità. Ci sono mieli che cristallizzano in breve tempo e mieli, meno frequenti, che si con- CONSIGLI UTILI • Miele di tiglio, in caso di eccitabilità nervosa, insonnia. • Miele di timo ed eucalipto, in caso di infezioni respiratorie. • Miele di agrumi, proprietà antispasmodiche e sedative. • Miele di rosmarino, insufficienze epatiche, colescistopatie. • Miele di castagno, ricostituente e rimineralizzante. servano allo stato liquido più a lungo (acacia). Riscaldandolo a 45°C il miele ritorna liquido, ma occorre tener presente che, superata questa temperatura gli enzimi, le vitamine e le altre sostanze attive vengono danneggiate. Nell'industria del miele è molto diffusa la pastorizzazione che è in grado di liquefare stabilmente il miele ma, a causa delle alte temperature raggiunte, procura un considerevole danno biologico al prodotto. Per gustare il miele è consigliabile, per chi lo usasse come dolcificante nel latte o in altre bevande, di non aggiungerlo mai quando queste sono bollenti, ma solo e sempre quando sono bevibili, poiché una temperatura troppo alta sottrae al miele gran parte delle sue proprietà. Esistono molti tipi di miele, differenti per colore, aroma e cristallizzazione; la varietà dei mieli dipende dalla fonte da cui proviene il nettare, dalla zona di produzione e dalle variazioni meteorologiche. Il miele si conserva molto bene ma è importante non lasciarlo invecchiare troppo per evitare la perdita di proprietà e caratteristiche organolettiche. La conservazione massima consigliata è di due anni. Formaggio e miele Il formaggio e il miele hanno una loro propria identità ed il loro proprio prestigio per essere proposti da soli senza che l'uno debba sostenere l'altro. La tradizione di unire questi prodotti della natura nasce anche dal valore nutrizionale complementare dei latticini ricchi di calcio e il miele ricco di ferro in forma ionica. In linea di principio è ideale creare un contrasto fra un formaggio delicato ed un miele corposo dal forte carattere, ad esempio la ricotta fresca con il miele di melata di bosco servito caldo a 40º circa oppure il miele amaro di castagno con il Grana Trentino particolare per la sua inconfondibile dolcezza od infine un miele delicato come l'acacia con un erborinato piccante come il gorgonzola. Andrea Iavarone Risotto all’ortica (ricetta depurativa) Ingredienti per 2 pers. • 120gr di riso • 100gr di foglie di ortica (fresche o essiccate, reperibili in erboristeria) • 1 scalogno • 500ml di brodo vegetale • 1 bicchiere scarso di vino bianco • olio d’oliva • pepe q.b. • 1 noce di burro • 1 manciata di grana Trita finemente lo scalogno e fallo rosolare con un filo d’olio in una padella antiaderente. Aggiungi l’ortica e fai rosolare insieme. Aggiungi il riso e fallo tostare a fiamma alta per un paio di minuti. Fai sfumare il riso con il vino, abbassa la fiamma e aggiungi un mestolo di brodo. Aggiungi brodo ogni volta che il riso si asciuga fino a cottura ultimata. Spegni il fuoco e manteca il riso con una noce di burro e il grana. Servi il risotto con una grattata di pepe in grani. Fonte tantasalute.it La dieta degli angeli per depurarsi dopo le feste Questa dieta, a base di succhi e cibi naturali, è così chiamata perché sembra essere molto amata dalle bellissime modelle. L’organismo, messo a dura pressione delle tante festività, ha bisogno di disintossicarsi e di essere purificato. C’è bisogno di bere tanto, soprattutto se si è esagerato con gli alcolici. L’acqua è sempre la bevanda più importante, ma per una settimana, beviamo anche tanti succhi naturali, proprio per una dieta fortemente antiossidante, oltre che depurativa. Ve- diamola nel dettaglio. Appena svegli spremuta di arance gialle e rosse, con succo di carote e tre fette biscottate integrali con marmellata di Ananas o Frutti di Bosco. Aggiungiamo poi un integratore in capsule di alga kelp o fucus da 150 mg. Caffè o tè dolcificato con fruttosio. Come spuntino, succo di Mirtillo nero ed una coppa di frutta di stagione, in particolare kiwi. In questo modo l’organismo sarà piacevolmente attaccato da vitamina C, betacarotene, bioflavonoidi, an- tocianine e polifenoli. Tutte sostanze antiossidanti potentissime. Eccezionali per la circolazione e per il benessere generale perché fanno pulizia di tossine, cellule impazzite, cancerogene e così via. A pranzo pasta o riso, ma rigorosamente integrali, con broccoli, spinaci o pomodoro utilizzando poco sale, magari quello iodato. Insalata mista condita con olio extra vergine d’oliva, ed un succo d’ananas a fine pasto. Nel primo pomeriggio a scelta succhi di mirtillo rosso, carota e melograno, tutti super alimenti antiossidanti. Se non riusciamo a fare a meno di uno spuntino, facciamolo con uno yogurt magro. A cena carne bianca, legumi o pesce, con tanta verdura, cotta o cruda, condita con olio evo e succo di limone. Possiamo mangiare anche una fetta di pane, basta che sia integrale. Per chiudere la giornata, beviamo mezzo bicchiere di succo d’aloe concentrato prima di andare a letto. IV inSalute 24 gennaio 2015 Arrivano i cuccioli La vostra migliore amica a quattro zampe è in dolce attesa? Ecco qualche consiglio del veterinario Andrea Puce per comprendere e gestire al meglio la gravidanza e la nascita dei cagnolini Riconoscere se la nostra cagna è incinta non è sempre così semplice, per cui ogni proprietario dovrebbe saper identificare in anticipo quali sono i segnali della gravidanza, così da essere preparato e poter garantire la miglior assistenza possibile. La gravidanza canina dura solitamente tra i 58 e i 63 giorni e non è semplice stabilirne l’inizio preciso, a meno che non si tratti di un accoppiamento programmato. Il veterinario potrà tuttavia aiutarvi attraverso un’ecografia o delle analisi del sangue, ma non prima di tre settimana dal concepimento. Tuttavia, è possibile trarre qualche indizio sul presunto stato interessante della nostra cagnolina da alcuni indizi: - osservate i suoi capezzoli, se è in attesa diventeranno più grandi, più duri e quindi più visibili in previsione dell’allattamento, soprattutto nella fase finale della gravidanza; - fare attenzione ad eventuali cambiamenti di umore (stanchezza, iperattività, nervosismo) - controllate la pancia della cagna per vedere se appare ingrandita, tesa o gonfia (questo sintomo di solito si verifica a metà gravidanza); - verificare se il vostro cane ha realizzato dei “nidi” in casa dove far nascere i cuccioli e prendersene cura; Secondo il veterinario Andrea Puce “la migliore diagnosi precoce è quella ecografica, ma una certa utilità riveste anche la palpazione addominale dopo 30-35 giorni. In seguito compare un’inequivocabile aumento di volume dell’addome oltre che delle mammelle, dalle quali negli ultimissimi giorni di gravidanza si può notare la fuoriuscita di alcune gocce di latte attraverso la spremitura dei capezzoli. In generale il parto è un evento naturale, per cui è meglio lasciare la cagnolina tranquilla nel proprio ambiente. A volte però, in caso di parto difficoltoso è inevitabile l'intervento del medico veterinario, il quale valuterà se intervenire farmacologicamente attraverso la stimolazione della contrattilità dell'utero, oppure effettuare un taglio cesareo nel caso di feti particolarmente grossi o non vitali”. Alla nascita, di fondamentale importanza è poi l’assunzione del “colostro”, il latte prodotto nelle prime 24 ore, ricco di anticorpi e che per questo fornisce ai cuccioli una forte immunità passiva. Bisogna inoltre tenere presente che il parto stesso può durare fino a 24 ore a seconda dell’entità della cucciolata e che deve essere affrontato dalla mamma nella massima tranquillità possibile. A volte, però la gravidanza può non essere desiderata. In questi casi che cosa si può fare? “In linea di massima e considerata l’entità del fenomeno randagismo -sottolinea Puce- nel momento in cui si possiede una cagnolina la soluzione migliore per la salute della stessa e per i risvolti sociali che ne conseguono, è sempre a mio avviso la sterilizzazione chirurgica, che consiste nell'asportazione di ovaie e utero e che può, secondo l'etica di ognuno, essere praticata anche all’occorrenza durante la gravidanza. Questo è comunque un processo irreversibile. In alternativa esistono trattamenti farmacologici abortigeni da effettuarsi al massimo entro i 40 giorni dall’avvenuto concepimento. Per ciò che attiene invece, ai metodi preconcezionali atti a prevenire o a sopprimere il calore in atto -conclude Puce-, io sinceramente li consiglio poco ed esclusivamente come soluzione una tantum, in quanto accentuano fortemente il rischio di insorgenza di tumori alla mammella oltre che di infezioni uterine. Per cui il trattamento d’elezione risulta essere sempre e comunque la sterilizzazione chirurgica”. Alito cattivo nel gatto L'alitosi è genericamente un cattivo odore dell'alito. Di solito presenta cause orali, sebbene talvolta possa essere provocata da altri processi patologici. In commercio esistono svariati prodotti che possono essere di utilità per trattare questo problema, tra cui spazzolino, dentifricio e snack specifici che possono contribuire a minimizzare il tartaro o a rinfrescare l'alito del gatto. Anzitutto è importante identificare e trattare qualsiasi patologia sottostante che possa causare l'odore sgradevole, tra cui: gengivite (infiammazione delle gengive); ascesso dentale; osso o peli intrappolati nella cavità orale; ulcerazione orale; corpi estranei nella cavità orale; neoplasia orale (tumori della bocca); patologie polmonari, come il cancro ai polmoni; grave patologia renale; periodontite (infiammazione del tessuto che circonda il dente). La stomatite nel cane Si tratta essenzialmente di una infezione batterica cronica, e debilitante, dell'infiammazione dei tessuti orali che in genere origina nel parodonto, ovvero le gengive, o nella regione facciale (regione orofaringea). Sembra che questo complesso patologico sia una infezione batterica orale progressiva che porta ad una prevalenza di batteri anaerobi gram negativi. Il tessuto di granulazione che si forma in seguito alla presenza di tale condizione favorisce un accumulo batterico impenetrabile agli antimicrobici (farmaci che uccidono i batteri). La stomatite può tradursi in una severa infezione orale causa di dolore alla bocca, dimagrimento, alterazioni comportamentali e pelo ruvido. Esistono altre patologie che possono apparire simili alla stomatite, come per esempio una infezione profonda delle gengive e dei tessuti circostanti che può portare alla perdita dei denti e di massa ossea. 23 24 gennaio 2015 A cura di Diletta Pascali FESTA DI SAN PAOLO FESTA DI SAN NICETA La festa celebra la conversione di San Paolo sulla strada per Damasco, evento descritto negli Atti degli Apostoli e in alcune lettere paoline. San Paolo, insieme a Sant’Antonio, appartiene alla tradizione e alla fede dei cittadini di Seclì. Il Santo fu infatti proposto come patrono della città nel 1711 dal vescovo Sanfelice su richiesta dell’allora sindaco Vito I melendugnesi celebrano il loro Santo protettore Niceta il Goto, il cui nome deriva dal verbo greco “nicao” che significa “vincere”. A lui è dedicata anche un’abbazia risalente al XII secolo, dove è conservata una reliquia del braccio sinistro. Ricco il programma religioso e civile: si comincia martedì 27 alle 18.30 con la suggestiva fiaccolata della SECLÌ, 25 gennaio Lazzari, proposta che, come si legge nei registri ecclesiastici dell’epoca, fu accettata da tutto il popolo nella chiesa della Madonna delle Grazie. E proprio al Santo nel 1791 fu eretto un altare ed una statua di pietra policroma, sormontata da un fregio decorativo. Il programma religioso della festa prevede, a partire dalle 17, la processione per MELENDUGNO, 27-28 gennaio le vie del paese alla quale seguirà uno spettacolo pirotecnico e la messa solenne nella Chiesa Madre. pace, che vedrà scorrere da piazza Monsignor Durante a via D’Annunzio un corteo di luci che giungeranno al cospetto della fòcara. Alle 19 uno spettacolo di fuochi d’artificio a cura della Ditta D’Oronzo di Guagnano darà il via ai festeggiamenti intorno al fuoco a base di pittule calde e vino rosso. Mercoledì 28 appuntamento presso l’abbazia vicino al SAGRA DE LU TARADDHU CU LU PIPE FESTA DI SANT’AGATA Anche Villa Convento rende onore al patrono Sant'Antonio Abate con un'imponente fòcara. I festeggiamenti nacquero alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando una delle famiglie del luogo, per grazia ricevuta nel veder tornare a casa il proprio figlio, fece costruire la prima statua di Sant'Antonio. Il triduo di preparazione spirituale è La tradizione narra dell’arrivo a Gallipoli di un veliero guidato di Goselmo e Gisliberto, i quali erano riusciti a recuperare da Costantinopoli le reliquie di Sant'Agata. Goselmo per riconoscenza, lasciò a Gallipoli una delle mammelle della Santa catanese martirizzata per volontà del proconsole Quinziano, il quale le fece strappare i seni per VILLA CONVENTO, 31 gennaio scandita dal fragore di una salve a cannone, anticipando sabato 31, quando alle 14.30, dai locali parrocchiali partirà la processione che porta l'effigie di Sant'Antonio in cima alla fòcara. Alle 16.30, invece, si snoderà il solenne corteo per le vie della frazione. Alle 20.30 si darà fuoco alla fòcara e anche il via alla 27esima edizione della “Sagra de lu taraddhu cimitero per la celebrazione della messa che chiude i festeggiamenti in onore del Santo. GALLIPOLI, 4-5 febbraio cu lu pipe”: in piazza De Luca, alla luce e al tepore del fuoco, si potranno gustare i taralli al pepe, ma anche panini imbottiti di carne arrosto e “pittule”, il tutto accompagnato da ottimo vino rosso, e si potrà ballare al ritmo della musica popolare tra le luminarie colorate. aver respinto la sua corte; da quel momento nella Città bella si diffuse il culto per la Santa. La preziosa reliquia fu conservata nella cattedrale a lei dedicata nel cuore centro storico dal 1126 al 1389. Le celebrazioni dedicate a Sant'Agata avranno inizio il 4 febbraio e proseguiranno il 5. Dopo la celebrazione eucaristica, mercoledì 4, il mezzo busto argenteo sarà portato in processione lungo le stradine della città vecchia. Il giorno 5, alle 18.30, il vescovo presiederà il solenne pontificale con la tradizionale lettura del Vangelo in greco. Il rito si conclude con l'antico canto dello Stans, un lungo responsorio in latino. 24 24 gennaio 2015 Per segnalazioni: redazione@belpaeseweb.it spettacolo a cura di Claudia Mangione jáÅÜÉäÉ=`çêíÉëÉ=áå=`áäÉ= éÉê=ê~ééêÉëÉåí~êÉ=äÛbìêçé~ Il cantante salentino unico concorrente europeo in gara al Festival Internacional de la Canción di Viña del Mar 2015 con un brano scritto e prodotto da Franco Simone Davanti a 500 milioni di telespettatori, dal 22 al 27 febbraio, l’Europa avrà una voce e un volto sul palco della kermesse musicale più importante del Sudamerica, quelli di Michele Cortese con il brano Per fortuna. Scritto e prodotto da Franco Simone, con l’arrangiamento di Alex Zuccaro, Per fortuna è stato selezionato a concorrere con altre cinque canzoni (rapprensentanti rispettivamente Canada, Argentina, Colombia, Stati Uniti e Cile) tra ben 1050 canzoni inviate da tutto il mondo. Un orgoglio immenso per il Salento, e non solo, che si prepara a fare il tifo seguendo in streaming la gara (ora locale cilena) e un orgoglio immenso per lo stesso Michele, che resta però con i piedi per terra pur essendo la sua, come ci spiega in questa chiacchierata, una soddisfazione grandissima. Michele, ci parli della tua partecipazione al Festival di Viña del Mar? È un festival musicale internazionale molto noto, alla sua 56esima edizione. Si svolge presso il Teatro de La Quinta Vergara, che è unico al mondo per capienza perché la struttura è quella di un teatro, ma in realtà la sua capienza è di 40 mila persone. Ogni sera c’è un super ospite, da Cat Stevens a Vicentico, e la competizione locale, cioè tra artisti cileni, si alterna alla competizione internazionale, quella in cui io concorro, che si svolge tra sei Paesi, il Cile e i cinque selezionati in tutto il mondo, ciascuno dei quali è rappresentato in gara da un artista. Come sei arrivato a questo? Nel settembre scorso si trattava di decidere quale delle canzoni che avevamo composto con Franco utilizzare per fare domanda di Al Womb l’elettronica batte al ritmo di “Partycide!” “Partycide!”, la festa elettronica più infuocata e scatenata del Salento, torna sabato 31 gennaio al Womb di Cavallino. Guest star della serata saranno i Mumbai Science (nella foto), il rinomato duo belga che fa impazzire tutta Europa con le sue vibrazioni electro-techno. Un sound quello di Jonas Kiesekoms e Maarten Elen che riesce a unire i gusti più raffinati alla voglia di ballare energicamente in centro pista. Ma per l’imperdibile serata al Womb non è tutto perché in consolle ci sarà spazio anche per producer e dj locali, che tengono anche loro ben alta la bandiera della techno: Disco Splatters, Tsunami J e 5tevi Gurdoc nella “Sala Garden”, mentre nel “Bunker” Carlo Toma b2b Luigi Rainò, Dodi Palese e, direttamente da Bologna, Mattia Trani. Info: 347.6822099; bus navetta: 380.1012477. partecipazione al Festival di Viña del Mar e la scelta è ricaduta su Per fortuna perché era la più bella, la più giusta, la più emozionate. Quanto ha influito nell’ottima riuscita del brano il sodalizio artistico che unisce te e Franco Simone? Frequentandoci artisticamente da un po’ di anni, Franco conosce ormai benissimo la mia vocalità, che apprezza tanto, quindi riesce a scrivere delle cose giustissime per me. Le sue abitudini compositive si sposano perfettamente non solo con la mia voce ma anche con la mia anima. Ed è proprio questa collaborazione che ha portato, tra le altre cose, anche alla canzone Per fortuna, nel sen- so che quando Franco l’ha composta aveva già in mente che potesse essere vincente interpretata da me. E, infatti, quando l’ho ascoltata e ho provato a cantarla in fase di provino, quindi pianoforte e voce, sentivo giù un fortissimo feeling col brano. Cosa significa per te, a livello di esperienza personale, salire su quel palco? Rappresenta una soddisfazione grandissima perché la musica è quello che ho sempre amato fare e che ho sempre fatto, ciò che riempie completamente le mie giornate 24 ore su 24, di conseguenza ne conosco anche le difficoltà, gli ostacoli, i sacrifici e quindi quando arrivano questi risultati così importanti, indipendentemente da come andrà la gara, mi tornano alla mente tutti i momenti di maggior difficoltà legati al mestiere della musica. E invece professionalmente? Mi piace moltissimo l’idea, e lo dico senza però voler polemizzare, di godere di un sistema meritocratico di un altro Paese, in una selezione durissima, con una bella canzone, con una giusta interpretazione e con la migliore collaborazione che potessi avere in questo mio percorso artistico. È qualcosa di straordinario che forse nel nostro “Paesotto” abbiamo dimenticato perché quelle della meritocrazia sono delle dinamiche che abbiamo purtroppo tralasciato non solo nella musica, ma un po’ in tutti gli ambiti professionali. 25 24 gennaio 2015 ARTE LUNEDÌ 26 Luigi Mura in mostra LECCE, Chiesa del Gesù - ore 8.30/13 Nel decennale della scomparsa dello scultore Luigi Mura, allievo dell'Istituto d’Arte "Pellegrino" e della Scuola “Maccagnani” di Lecce, la Chiesa del Gesù ospita la sua prima retrospettiva fotografica, a cura del professor Massimo Mura. Fino al 1° febbraio. a cura di Claudia Mangione TEATRO SABATO 24 Sogno di una notte di mezza estate NOVOLI, Teatro Comunale ore 20.30 Factory Compagnia Transadriatica porta in scena un grande classico shakespeariano. Come un grande cartoon, nell’adattamento e regia di Tonio De Nitto, i personaggi rincorrono l’amore, lo confondono e giocano sotto un influsso magico. L’amore sì, quello giovane e spassionato, ma anche le allusioni ad una dimensione di prevaricazione che si può celare dietro ogni rapporto amoroso. In replica domenica 25 gennaio. TEATRO SABATO 24 Il sogno degli artigiani LECCE, Koreja - ore 20.45 Scritto da Michele Santeramo e diretto da Michele Sinisi, lo spettacolo Il sogno degli artigiani, della giovane compagnia Vico Quarto Mazzini, mette in scena gli artigiani Botto, Cotogno, Canna e Fameterna del Sogno di una notte di mezza estate, trasformandoli in quattro italiani medi che fanno le prove dello spettacolo di Piramo e Tisbe. EVENTI DOMENICA 25 SABATO 24 Senso Plurimo.6 LECCE, Koreja - ore 19.30 Per il secondo appuntamento di “Senso Plurimo.6”, la rassegna curata dalla giornalista e critica Marinilde Giannandrea, l’artista protagonista della scatola dei desideri, nel foyer del teatro, sarà Gabriele Mauro. Al centro delle sue opere la rosa, che acquista molteplici simbologie: da fiore perfetto a oggetto socialmente alieno. Fino al 10 febbraio. MUSICA MARTEDÌ 27 Forgotten matches Abusivi LECCE, Fondo Verri - ore 19 Riprende il percorso di incontri e presentazioni organizzati dal gruppo informale (Ri)Generazione Politica. In collaborazione con “Xoff. Conversazioni sul futuro” e Libreria Idrusa, domenica 25 gennaio appuntamento al Fondo Verri con il giornalista e scrittore Roberto Ippolito (nella foto), che presenterà il suo nuovo libro Abusivi. La realtà che non vediamo. Genio e sregolatezza degli italiani (Chiarelettere). Ingresso gratuito. Info: 339.4313397. ARTE TEATRO DOMENICA 25 Lavoratrici LECCE, Ammirato Culture House - ore 10 La seconda giornata di “Lavoratrici”, il progetto di formazione, scrittura e messinscena per sole donne, vedrà proseguire i lavori del laboratorio teatrale gratuito, aperto a tutte le donne che vogliano raccontare le loro storie e testimonianze. La serata terminerà alle 21 con la presentazione del documentario Lavoratrici di Alessia Di Giovanni. LECCE, Fondazione Palmieri ore 20.45 Il compositore e sassofonista barese Roberto Ottaviano (nella foto), affiancato dal pianista Alexander Hawkins, presenta il suo nuovo progetto discografico Forgotten matches. The worlds of Steve Lacy, prodotto dall’etichetta Dodicilune e distribuito da Ird; un doppio cd con 23 brani per ricordare, nel decennale della scomparsa, il musicista Steve Lacy. Nel pomeriggio i due musicisti terranno una masterclass. Info e prenotazioni: 324.9817045. 26 24 gennaio 2015 io PROPRIO io di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Ermanno Baron Foto di Paola Favoino Il tratto principale del tuo carattere. La testardaggine? Il tuo principale difetto. La testardaggine. La qualità che preferisci in una donna? Nelle persone in generale, una forte personalità. E in un uomo? Vedi sopra. Cosa ci vuole per esserti amico? Pazienza. Cos’è la felicità? Il sorriso di Paola, suonare con le persone giuste. L’ultima volta che hai pianto? Recentemente riascoltando Alleria. Di cosa hai paura? Di non andare veramente “fino in fondo”. Canzone che canti sotto la doccia? Qualsiasi... Musicisti o cantanti preferiti? Troppi…Thelonious Monk, Ornette Coleman, il quartetto di Coltrane, Autechre, il trio di Craig Taborn, Edgar Varese, il quartetto di Wayne Shorter, Tony Malaby, Igor Stravinsky e non si finisce più! Poeti preferiti? Stamattina ho comprato L’allegria di Ungaretti. Autori preferiti in prosa? Michel Houellebecq, Wu Ming, Albert Camus, i primi che mi vengono in mente... Libri preferiti. L’arte dei rumori, Silenzio. Attori e attrici preferiti. Sono un disastro con i nomi, comunque il primo attore a cui penso è Gian Maria Volontè. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Non ne ho idea... Film preferiti. I film di Elio Petri, David Lynch, Werner Herzog, Pier Paolo Pasolini, ma anche qui si stilerebbe una lista troppo lunga... I tuoi pittori preferiti. Egon Schiele, Vasilij Kandinskij, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Andy Wharol. Il colore che preferisci. Verde. Se fossi un animale, saresti? Un uccello. Cosa sognavi di fare da grande? Il corridore, il musicista. L’incontro che ti ha cambiato la vita? Un concerto del quartetto di Wayne Direttore Responsabile Andrea Colella Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Nella top ten dei batteristi italiani (Jazz-It) degli ultimi due anni, romano, classe 1977, la sua articolata formazione artistica unisce la freschezza e la creatività del jazz alla sensibilità del mondo accademico e delle sperimentazioni della musica elettronica ed elettroacustica. Nel percorso jazzistico si è diplomato all'International Jazz Master dove ha incontrato alcuni tra i più grandi musicisti, tra cui Billy Hart, Eric Harland, Jeff Ballard, Kenny Werner, Tim Berne, Franco D’Andrea; in quello accademico ha studiato percussioni col maestro Giordano Rebecchi, facendo parte del suo ensemble di percussioni di musica contemporanea. La sua personale interpretazione dello strumento lo porta a svolgere un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero (Stati Uniti, Francia, Portogallo, Irlanda, Turchia, ecc.) in festival e rassegne di prestigio. Ideatore di ACRE, ensemble di improvvisazione e sperimentazione con Marco Bonini e Ginomaria Boschi, vanta numerose collaborazioni, da Antonello Salis a Fabrizio Bosso ed è membro stabile e creativo di diverse formazioni di Duo e Trio: Marcello Allulli Trio, Francesco Diodati “Neko”, Ludovica Manzo “Scraps”, Monkey Brain Trio, Duo ColonnaBaron e Francesco Negro Trio, con cui ha di recente pubblicato il nuovo album Aspettando il tempo. Shorter nel 2001 o 2002, non ricordo con esattezza... La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? La risposta è dentro di te. Però è sbagliata! (come dice Corrado Guzzanti) Quel che detesti più di tutto. La mancanza di rispetto verso le idee diverse dalle proprie. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? Credo il giusto, ma mi dicono che è poco... Piatto preferito. La pasta! Il profumo preferito. Quei profumi che si sentono in alcuni luoghi e che ti fanno riaffiorare ricordi ed esperienze vissute. Il fiore che ami. La gerbera. La tua stagione preferita? Sono nato in giugno... Il paese dove vorresti vivere? L’Italia. In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere? Questa mi sta bene, seppur con tutte le difficoltà del momento, in fondo ogni epoca ha le sue. Anno XIV - n. 556 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 Personaggi storici che ammiri di più. I primi che mi vengono in mente: Rosa Parks, John Cage, Luigi Russolo. Personaggi storici detestati. Gli uomini che hanno amministrato il potere per soggiogare la diversità delle culture. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? Tutto quello che posso! Chi è il tuo eroe vivente? Chi prova a vivere secondo le proprie idee. Il tuo sogno ad occhi aperti? Preferisco sognare di notte ad occhi chiusi. Il tuo rimpianto più grande? Tutto è servito a farmi capire qualcosa, quindi “in ogni caso nessun rimorso” (cit. Pino Cacucci). Cos’è l’amore? Un’emozione indescrivibile, da annaffiare come una pianta delicata. Stato attuale del tuo animo. In movimento. Il tuo motto. “Intenzione!”. Come vorresti morire? Non ci ho mai pensato. Edizioni Belpaese Srls Via Ferramosca, 113 - Maglie.Le Tel. 348.6397255 e-mail: redazione@belpaeseweb.it Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un periodico distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 348.6397255 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione. Edizioni Belpaese Srls si riserva il diritto di non pubblicare le inserzioni e le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti che: 1. 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A questo punto, salate l’acqua bollente e fatevi cuocere le cime di rapa per 5 minuti. Scolatele e strizzatele bene. Tenete da parte l’acqua di cottura dove cuocerete le orecchiette. Intanto in una padella larga fate scaldare dell’olio extravergine d’oliva e mettete a soffriggere i filetti di acciuga con i due spicchi d’aglio spellati e il peperoncino tagliato grossolanamente. Fate saltare le cime di rapa in padella e aggiustatele di sale. Quando le orecchiette saranno cotte al dente, scolatele e mantecatele in padella con le cime di rapa, bagnando il tutto con mezza tazza di acqua di cottura della pasta. www.ivizideglidei.com consiglia: Questa pietanza si abbina molto bene con un Vino Rosato Fermo, di medio corpo e quindi ad un piatto tipico pugliese non poteva mancare un vino tipico pugliese. La mia scelta è caduta su Vigna Flaminio rosato di Agricole Vallone, un vino con un blend che prevede l’impiego del Negroamaro per l’80% e un 20% di Montepulciano, due vitigni autoctoni che meglio esprimono l’elevata qualità di questo vino. Da subito un bel profumo pulito che mi ricorda i piccoli frutti rossi del sottobosco, in particolare mirtilli e ribes e inebrianti sensazioni floreali come la rosa. A cura di Diletta Pascali 28 24 gennaio 2015
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