00Willy Giugno 2014 Editoriale Anno 21 ° - n°3 - 00WILLY La Redazione Comitato di redazione: Mauro Alò, Roberta Berselli, Giuliana Boni, Angela Bruschi, Daniela Ferrari, Massimo Rossi, Giuseppe Sturiale, M. Simonetta Verzelloni, Alessandro Zago Capo Redattrici: Prof. Angela Bruschi e Prof. M. Simonetta Verzelloni Collaboratori: Chiara Bertolotti, Flavia Tokrri, Luca Abboretti, Giacomo Zanasi, Caterina Mangionello, Elena Montorsi, Francesca Mele, Ottavia Credi, Samuele Silvestri, Gabriele Toselli, Giulia Mancuso, Kubreal Danieli, Riccardo Barbieri, Chiara Cocchi, Mariaelena Biondo, Linda Pongetti, Arianna Pigozzi, Elena Merighi. Gianluca Fratti, Arianna Rinaldi, Vincenzo Rognetta Grafica: Gabriele Toselli e Samuele Silvestri WOZZ’UP Cari Wiligelmini, anche quest’anno è passato! E’ stato un anno molto intenso, pieno di grandi cambiamenti. I tre mesi di vacanze sono più che meritati! In questo numero, com’è tradizione, ci sono i saluti strappalacrime delle quinte. Vogliamo ringraziare particolarmente i ragazzi di quinta della redazione che sono stati pilastri fondamentali per lo 00WILLY. Grazie davvero, in bocca al lupo per l’esame! Copertina: Samuele Silvestri La redazione Sommario 2 Editoriale 3 Primo Piano 8 Uno sguardo al mondo 17 La scuola siamo noi 36 L'angolo del poeta 37 Scienze Pazze 39 Libri Willy 42 CinemaWilly 44 SportWilly Tempo Libero: 47 Moda 48 00Why 52 Cucina 55 Giochi 57 Oroscopaz 2 Per informazioni, lamentele, proposte etc. scrivere a: redazione00willy@yahoo.it 00willy-Liceo S.S. Wiligelmo Viale Corassori 1 01 -411 00 Modena www.liceowiligelmo.it Liceo Scientifico Wiligelmo Viale Corassori 1 01 059356981 Pubblicazione periodica del L.S. S. Wiligelmo esente dalla legge sulla stampa in quanto soggetta alla C. M. P. I. nÆ242 del 2/09/1998 00Willy Giugno 2014 INTERVISTA ALLA MAMMA DI GIOVANNI TIZIAN “ Noi siamo originari della Calabria, Bovalino più precisamente, che è un paese della Locride, sulla costa ionica. Ci siamo trasferiti da Bovalino a Modena nel 1993 in seguito ad eventi che hanno portato prima all’incendio della fabbrica, che era di mio padre e, successivamente, all’assassinio di mio marito Giuseppe Tizian. Noi avevamo una fabbrichetta di 15 operai, nulla di pretenzioso, ma gli operai lavoravano in un clima tutelato. La Calabria ha sempre vissuto nel clima della disoccupazione, del lavoro precario o non tutelato; noi lavoravamo a livello familiare cercando di assicurare a tutti il benessere che poteva venire da un lavoro onesto e corretto. Primo Piano Il 21 luglio del 1988 viene incendiata la fabbrica. Un incendio che distrugge quasi tutto. E’ stato definito dagli inquirenti un incendio di chiara matrice dolosa e abbiamo fatto la denuncia, ma non sono seguite nè indagini approfondite nè tanto meno ne è scaturita una verità. NOI ABBIAMO PROVATO A CONTINUARE NONOSTANTE LE DIFFICOLA’, l’abbiamo fatto anche grazie al sostegno degli operai e siamo riusciti a partecipare anche ad eventi fieristici. Nel Novembre seguente, del 1988, mio padre muore per un tumore…noi continuiamo ancora, aiutati da Giuseppe, il papà di Giovanni che allora aveva 6 anni. Lui lavorava in banca ed era diventata la persona di riferimento perché il più grande in famiglia. Il 23 ottobre del 1989 mentre aspettavamo mio marito per cena suonano al campanello di casa. Era la polizia che ci avvisava di un incidente, non sapevamo ancora cosa fosse successo. Mi reco sul posto e MI RENDO CONTO CHE SI ERA TRATTATO DI UN AGGUATO. In pratica Giuseppe tornando a casa dal lavoro era stato affiancato da una motocicletta con due sicari, due killer che gli avevano sparato. Era morto probabilmente sul colpo. Ovviamente QUESTO FATTO DETERMINA IN NOI UNA DISPERAZIONE PROFONDA, CERCHIAMO NONOSTANTE TUTTO DI PORTARE AVANTI QUALCOSA, ma ci rendiamo conto che era diventato impossibile proseguire. Per qualche mese l’episodio, che aveva suscitato grande scalpore a Bovalino, provoca la commozione e anche l’indignazione dei cittadini perché Giuseppe era UN UOMO ONESTO, UNA PERSONA COME TANTE, amico di tanti e rappresentava un popolo che era la normalità, UN UOMO COMUNE, NON UN EROE O UNA PERSONA CHE POTEVA ESSERE CONSIDERATA ESPOSTA. I mesi passavano e noi 3 00Willy Giugno 2014 sentivamo sempre di più una “lontananza” degli inquirenti nel senso che LE INDAGINI NON PROSEGUIVANO: erano ferme, bloccate. Più volte siamo andati a chiedere. La pista che noi avevamo indicato e sostenevamo era appunto quella della n’drangheta e la sostenevamo davanti ad un paese, ai nostri concittadini. CI SONO STATE VARIE MANIFESTAZIONI ANCHE DA PARTE DEI SINDACATI DELLA BANCA, PERO’ IL TUTTO E’ DURATO MOLTO POCO. DOPO DI CHE E’ CALATO IL SILENZIO. CI VENIVA CHIESTO INFATTI DA PIU’ PARTI DI SMETTERE, DI TACERE, DI ANDARE AVANTI E DIMENTICARE. QUESTA SCELTA PER NOI NON ERA POSSIBILE. Avevamo perso troppo, tutto. Il futuro lavorativo, il sogno di mio padre, avevamo perso gli affetti e non vedevamo altra scelta che dire ciò che pensavamo e continuare a sostenerlo. ATTORNO A NOI SI E’ CREATO IL VUOTO, ANCHE DI AMICIZIE. PER LORO SOLO DIMENTICANDO SI POTEVA TORNARE ALLA VITA NORMALE. Questo ci ha spinto ad immaginare un FUTURO FUORI DALLA CALABRIA. Terminati gli studi ci siamo trasferiti a Modena nel ’93 -‘94. Qui Giovanni ha iniziato le medie e io e mia madre a lavorare 4 Primo Piano come professoresse, e abbiamo ricominciato. Giovanni non amava parlare di suo padre. Aveva vissuto questi lutti con grande dolore ovviamente, ma cercando sempre di chiuderlo dentro. Non ha mai fatto scene particolarmente drammatiche. Noi chiaramente cercavamo sempre di mantenere una “vitalità” per quanto si potesse o di offrirgli comunque il senso della vita che al di là di tutto continua. Avevamo affrontato le cose in maniera graduale. Anche la notizia della morte di suo padre era stata “spezzettata” nella comunicazione proprio per evitare il trauma grosso. Ciò nonostante, dopo che glielo abbiamo comunicato, lui ha preferito chiudersi in un silenzio, in una rimozione del fatto e questo è durato per lungo tempo. In ogni caso a Modena riusciamo a riprendere una vita quasi normale e un lavoro, mantenendo sempre viva la memoria e il ricordo di quello che era successo perché per noi era inevitabile. Era come rinunciare a un pezzo di vita e a ricordare che cosa ci aveva portato qui. Era inevitabile non ricordare cosa ci aveva portato a perdere le radici. Giovanni ha avuto un’adolescenza indubbiamente difficile e questo suo silenzio è durato fino alla notte di Natale del 2001 all’età di 19 anni. Lì per la prima volta Giovanni piange. Io mi sono avvicinata e lui mi ha detto: “Piango per papà”. Lì ho capito che era arrivato il momento in cui Giovanni voleva recuperare suo padre, il ricordo. Era arrivato il momento in cui Giovanni era pronto ad accettare la morte di suo padre perché era disposto ad assumersi le RESPONSABILITA’ DI UNA RICERCA DELLA VERITA’. Infatti da quel momento è stato così. Abbiamo cercato di avvicinarci al movimento di LIBERA che è un’associazione nata (nel 1995 dopo le stragi di Capaci ed altre) per creare un movimento civile e soprattutto per dare voce a tutte quelle vittime innocenti dal nome non famoso. Ci siamo avvicinati e abbiamo conosciuto don Luigi Ciotti e insieme a lui abbiamo incontrato tanti altri come noi e insieme a loro abbiamo cominciato questo cammino di recupero della memoria che da privata deve diventare collettiva per essere veramente utile ad un’Italia e ai nuovi cittadini che crescono, ai giovani. Non deve rimanere memoria sterile, commemorazione, ma deve diventare motore di un impegno perché questa 00Willy Giugno 2014 memoria ci interroga su cosa facciamo noi oggi, perché queste cose non succedano. Nel frattempo io e Giovanni abbiamo cercato insieme il fascicolo dell’assassinio nei tribunali di Locri e ci è stato consegnato solo dopo due anni e da lì lui ha iniziato a guardare le carte e abbiamo notato BUCHI ENORMI NELLE INDAGINI, SILENZI, OMISSIONI, forse neanche voluti ma legati ad una realtà, quella della Calabria alla fine degli anni ‘80, che viveva ancora una situazione di “intasamento giudiziario” e di oppressione del controllo ‘ndranghetista. Noi abbiamo vissuto negli anni in cui i sequestri di persona erano all’ordine del giorno. Un territorio controllato da due forze: quella militare, inviata dallo Stato, e quella ‘ndranghetista. IN UN TERRITORIO DOVE LA LIBERTA’ ERA QUELLA CHE RIUSCIVI A VIVERE DENTRO DI TE. Quindi condizionate forse anche da questo, le indagini non hanno avuto un buon esito e la notizia della loro chiusura ci viene data dopo solo un anno. Guardando le carte notiamo che addirittura qualche giorno prima la decisione di chiudere il caso, il perito balistico era riuscito a risalire a 5 dei 7 numeri della matricola abrasa dell’arma del delitto. Nonostante questo la pratica Primo Piano è stata archiviata. Cosa significava? Significava avere delle possibilità di risalire al possessore dell’arma e quindi incominciare ad individuare una pista. Ma questo non è stato fatto. Comunque abbiamo iniziato a camminare con Libera fino a Milano, alla giornata della memoria di Milano di 4 anni fa, durante la quale per la prima volta il nome di Giuseppe Tizian è stato letto nella lista delle vittime Succede che Giovanni incomincia ad interessarsi di giornalismo. Comincia a scrivere i primi articoli e scrive su un giornale online proprio sulla storia di suo padre. Dopo di che si iscrive all’università e studia sociologia e poi criminologia. Continua a collaborare con un giornale CON UNA CAPARBIETA’ che io non gli riconoscevo. Va alla Gazzetta di Modena e chiede di collaborare inizialmente con dei innocenti della mafia. Abbiamo anche iniziato la pratica per il riconoscimento ufficiale che lo Stato dà alle vittime innocenti della ‘ndrangheta, ma ovviamente ancora non abbiamo ricevuto alcuna risposta. La cosa più importate è che una collettività si è fatta carico del ricordo, della memoria di un nome dimenticato. Questo significa restituire dignità. LE MAFIE HANNO INTERESSE A MANTENERE IL SILENZIO E A BUTTARE FANGO PER DEPISTARE. comunicati stampa. Poi appena possibile scrive di mafia sul territorio. Riguardo questo argomento ha un occhio attento rispetto ad altri giornalisti della zona perché allenato a determinate realtà, anche perché noi in famiglia continuavamo ad interessarci a questo argomento, era inevitabile. Piano piano comincia a mettere insieme fatti anche lontani nel tempo, con delle ipotesi investigative che stavano nascendo. Per esempio leggendo di arresti che avvengono nel 2006 riesce a metterli in 5 00Willy Giugno 2014 collegamento con fatti avvenuti a Modena nel 1994. Quindi incomincia a fare delle vere e proprie inchieste anche strutturate su tre riviste quotidiane e una di queste riguarda proprio Nicola Rocco Femia (imprenditore mafioso del gioco delle slot) che parte come narcotrafficante e poi si trasferisce a Ravenna e qui mette su, pur condannato, un’impresa di gioco illegale . Insieme alla distribuzione legale che fa di queste macchinette (aveva la concessione dello Stato: un criminale che ha comunque la concessione dello Stato, già questo dovrebbe far riflettere!) c’è anche quella illegale di un traffico di schede per video slot truccate. Giovanni incomincia a mettere insieme questi fatti e il nome di Femia compare sulla Gazzetta una, due volte fino a che poi Nicola Femia chiama “Torello” 6 Primo Piano (imprenditore astigiano, faccendiere, al soldo di Femia proprio per risolvergli questi problemi) e gli dice che “Questo giornalista sta parlando di me sulla Gazzetta di Modena, cosa dobbiamo fare?” e “Torello” gli risponde che se la vedrà lui, di non preoccuparsi “SE NON LA SMETTE GLI SPARIAMO IN BOCCA”. Questa frase viene intercettata in un’indagine che era già in corso ed era partita per la denuncia di un lavoratore che era stato malmenato dagli scagnozzi di Femia per un’ intimidazione. GIOVANNI VIENE MESSO SOTTO SCORTA IMMEDIATAMENTE e nelle telefonate che continuano ad essere intercettate si nota però che il controllo su mio figlio da parte di questi criminali non termina. Questi infatti cercano di contattare personaggi attivi nella vita politica di Modena per fare in modo che lui smetta di scrivere. Intanto però la tutela è stata data, il caso fa clamore e lui viene trasferito da Modena a Roma e quindi si distacca da quella che era la realtà giornalistica del luogo. Il 23 gennaio del 2013 vengono arrestati Nicola Femia, Torello, i figli di Femia. Ora siamo già alla terza udienza a Bologna (processo Black Monkey per associazione mafiosa) e sta andando avanti con la presenza degli studenti. Questo fatto è molto importante perché innanzitutto in un luogo destinato alla giustizia, il tribunale, troppe poche volte erano entrate le parti giuste del nostro paese. E’ importante portare la società civile in tribunale perché è un riappropriarsi di un territorio dove si prendono importanti decisioni per la nostra vita civile, politica. Questo processo è stato definito uno dei più importanti per associazione mafiosa dell’Emilia Romagna. LE MAFIE NASCONO E CRESCONO PER LE LORO RELAZIONI CON LA POLITICA, DA SEMPRE. Ed è quindi importante per aprirci gli occhi su una realtà che è quella di una regione che come tante altre in Italia, non ultima, ha concesso e permesso INFILTRAZIONI CHE SONO DIVENTATE RADICAMENTO e stanno corrompendo un sistema, un’ 00Willy Giugno 2014 economia che prima era sana e ora non lo è più. Questo significa impoverimento dell’economia, e che perderemo sempre più diritti. Quando le mafie entrano in contatto con una economia, è l’inizio della rovina. Le mafie hanno sempre depredato un territorio per i loro interessi senza mai chiaramente arricchirlo. SE NOI PARLIAMO E DIFFONDIAMO L’INFORMAZIONE GIUSTA, LE MAFIE SI SENTONO SVELATE. NOI TOGLIAMO TERRENO E OCCASIONI ALLE MAFIE. Per noi è inevitabile continuare su questa strada perché non è una scelta ma una necessità. Non saprei immaginare un altro modo di vivere. Mi piacerebbe trasmettere che l’impegno antimafia non è una professione; è un modo di vivere, che io porto a scuola dove insegno, in famiglia nell’educazione ai miei figli, nel mio modo di essere e questo non sta a significare che siamo degli eroi! Anzi, Primo Piano tutto il contrario. Questa logica è esattamente la filosofia contraria all’eroe. Perché lo possiamo fare tutti, non c’è nulla di speciale. Basta vivere tenendo presente che abbiamo dei diritti e dei doveri che vanno tutelati ogni giorno e che va alzata la voce per far sì che questi vengano rispettati. E’ una logica che deresponsabilizza una civiltà quella dell’eroe. La vita la determiniamo noi, quella del nostro territorio e la nostra, con le scelte che facciamo. Il lavoro che fate voi di approfondimento e informazione significa anche amore verso la scuola e i vostri compagni perché gli fate un dono. Con questo giornalino voi regalate ai vostri compagni importanti mattoncini di informazione che faranno la loro vita futura. Camminare con da una parte un bagaglio di cultura classica, quella da manuale scolastico, e dall’altra una informazione corretta sono le fondamenta di un buon cittadino. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno. Perché i buoni cittadini poi eleggono buoni politici e parte tutto da qui. Il mio invito è a continuare il vostro lavoro di informazione, interessatevi sempre di più delle cose che inizialmente sembrano non interessarci. Io ringrazio e vi spingo a continuare a seguire il processo nelle varie udienze perché è importante che proprio fra di voi circoli questa informazione. Vi invito a fare qualcosa di più, anche solo un’ora, di mettersi in contatto con Libera che è una realtà importate, che permette di approfondire realtà riguardanti il nostro territorio e non solo, di unire memoria e impegno, di formare i giovani su questi temi anche con esperienze quali andare a lavorare nei campi confiscati alle mafie.” Invito tutti gli studenti a visitare il sito di Libera www.libera.it o a contattare l’associazione all’indirizzo di posta elettronica modena@libera.it FRANCESCA MELE 7 00Willy Giugno 2014 Processo BLACK MONKEY – Tribunale di Bologna – 28/03/2014 Costituenti della delegazione del Wiligelmo: (preside) Liviana Cassanelli (studenti) Davide Fornaciari ; Nicole Sacchetti ; Giovanni Violi ; Abramo Zanasi ; Noemi Caselli Nella giornata di Venerdì 28 Marzo 2014 una delegazione rappresentativa degli studenti del Wiligelmo si è recata presso il tribunale di Bologna, accompagnata dalla preside, in occasione della prima udienza del processo “Black Monkey”. Di buon mattino ci siamo presentati in stazione dei treni a Modena, dove tra le numerose persone che si apprestavano a prendere il treno per “Bologna Centrale” abbiamo incontrato la mamma di Giovanni Tizian, il giornalista che ha fornito le informazioni necessarie per dare il via alle indagini che hanno poi portato all’arresto degli imputati. Grazie ad un’intensa chiacchierata abbiamo raccolto numerosi dettagli che abbiamo poi integrato, presso il tribunale, con le testimonianze degli studenti universitari e dell’avvocato di Libera. Si tratta di un importante procedimento giudiziario che vede coinvolti tredici imputati per associazione a 8 Uno Sguardo al Mondo delinquere di stampo mafioso e altri dieci con accuse di vario genere. Sulla base delle indagini svolte a partire dal 2010 Nicola Rocco Fémia è stato identificato a capo dell’organizzazione criminale che gestiva svariate società di gioco d’azzardo illegale on line e una rete di slot machines, diffuse su tutto il territorio regionale e nazionale, appositamente truccate con la scheda elettronica Black Monkey, da cui il nome dell’operazione e poi del procedimento giudiziario. Grazie a questo sistema si riuscivano a celare al fisco ingenti quantità di denaro. La straordinarietà di questo processo è sottolineata soprattutto dai costituenti la parte civile, ovvero coloro che hanno richiesto un risarcimento penale per i danni subiti, che vede come suoi componenti il giornalista Giovanni Tizian, che si è interessato del caso e ha ricevuto minacce personali dagli imputati, l’associazione antimafia Libera, il Comune di Modena, la Provincia di Modena, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, la Regione Emilia-Romagna, il Sistema Gioco Italia, SOS Impresa Confesercenti, Confindustria, la Presidenza del Consiglio dei ministri, i Ministeri dell’Interno e di Giustizia e il Comune di Massa Lombarda. Come si può notare si sono interessate associazioni ed enti notevoli sul piano nazionale; si tratta infatti del più importante procedimento giudiziario per associazione a stampo mafioso mai istituito in regione. Particolarmente rilevante è il fatto che si trattava solo di 00Willy Giugno 2014 un’udienza “tecnica”, nella quale i magistrati si dovevano preoccupare di vagliare le notifiche di rinvio a giudizio degli imputati, ovvero controllare dei dati e predisporre tutto per le successive udienze “effettive” del processo. Nonostante questo l’aula 11 della Corte d’Assise, dove si è svolta l’udienza del 28 Marzo, era gremita di persone e all’esterno altrettante aspettavano il loro turno per poter entrare. Gli addetti alla sicurezza hanno dovuto organizzare dei cambi per permettere a tutti i visitatori di assistere almeno alcuni minuti: la maggior parte di essi erano studenti come noi, provenienti soprattutto da istituti modenesi e dalla facoltà di Giurisprudenza. Anche noi abbiamo dovuto aspettare fuori dall’aula più di un’ora e Uno Sguardo al Mondo addirittura non hanno neanche lasciato entrare il dirigente scolastico, non c’era più posto! L’esperienza di entrare all’interno dell’aula di tribunale e verificare in prima persona che quello che poco prima ti avevano raccontato corrisponde a realtà è sicuramente un’ immagine ancora impressa nella mente degli studenti. Addirittura l’imputato principale, ovvero Rocco Fémia, era rinchiuso nella cella di sicurezza presente nell’aula e solo una volta ha potuto conferire con il suo avvocato. Durante lo svolgimento dell’udienza ha alitato sul vetro della cella e ha scritto un messaggio, che non siamo riusciti a decifrare, che si pensa fosse rivolto ad altri due imputati presenti in aula. Il fatto forse più importante che si può cogliere è che con questo maxi processo si apre la strada per riconoscere effettivamente la presenza attiva delle mafie anche sul nostro territorio, cosa che spesso è stata sottovalutata o addirittura ignorata, che è peggio. La classe studentesca deve per prima interessarsi e farsi carico di informarsi quanto più possibile su questi eventi, in modo da conoscere sempre più a fondo la realtà italiana e poterla cambiare a partire da oggi. DAVIDE FORNACIARI 9 00Willy Giugno 2014 Uno Sguardo al Mondo EUROPEE Il 25 maggio oltre alle Amministrative, si terranno anche le Elezioni Europee. Gli italiani saranno chiamati ad eleggere 73 eurodeputati del nostro paese. Il sistema di voto è di tipo proporzionale e parteciperanno all’ assegnazione dei seggi solo i partiti che avranno superato lo sbarramento del 4%; si potranno esprimere fino a tre preferenze (se si voterà più di una persona, sarà necessario dare la preferenza ad entrambi i sessi). Quasi tutti i partiti italiani sono membri di associazioni e movimenti politici europei; il Partito Democratico fa parte del Partito Socialista Europeo (Socialists&Democrats), Forza Italia – Nuovo Centrodestra del Partito Popolare Europeo e Scelta Civica/Scelta Europea dell’ Alleanza dei Liberali e Democrati Europei. Per la prima volta nella storia dell’ Europa, i cittadini non solo sceglieranno i loro rappresentanti all’ Europarlamento, ma attraverso il voto a un partito italiano indicheranno anche il Presidente della Commissione Europea, ovvero il “Primo Ministro” d’ Europa. I quattro principali candidati sono Martin Schulz (Centrosinistra), JeanClaude Junker (Centrodestra), Guy Verhofsdtat (Liberali), Alexis Tsipras (estrema sinistra). Ci sono tuttavia 10 numerosi partiti che non hanno stretto alleanze all’ interno del continente, come il M5S e le destre estreme. In tutta Europa non si sono mai registrati alti livelli di affluenza in occasione delle elezioni, è tuttavia importante capire oggi l’ importanza del voto del 25 maggio. L’ Unione Europea viene da un quadriennio in cui la crisi ha devastato i paesi membri, Grecia-SpagnaPortogallo-Irlanda (pigs) ma anche Italia e Francia, dove la disoccupazione ha toccato livelli record e dove si è pericolosamente rotto un equilibrio sociale che aveva garantito pace e prosperità al nostro continente per 50 anni. Il 25 maggio gli europei saranno tenuti a scegliere una linea politica, ad esprimere la loro preferenza per la governance comunitaria. Ormai tutti hanno capito che l’ Europa cosi come è ora non funziona più. Sono stati commessi errori profondi nel processo di costruzione della Comunità. E’ necessario che si cambi verso. Proprio per questo i cittadini europei si trovano oggi di fronte ad un bivio, che i media identificano comunemente con la sfida tra europeisti ed antieuropeisti. Le alternative sono due: o si sceglie di velocizzare il processo di integrazione europea che determina non solo un’ unione monetaria fatta nel 2001 con l’ arrivo dell’ Euro, ma anche una graduale unione finanziaria, economica, sociale, culturale, militare, previdenziale con lo scopo di arrivare all’ obiettivo prefissato da persone del calibro di Altiero Spinelli, Romano Prodi, Mario Monti, François Mitterrand, degli Stati Uniti d’ Europa; oppure avviare il processo inverso di dismissione della moneta unica e di disintegrazione del sogno europeo, così come sponsorizzato da Matteo Salvini, Beppe Grillo, Umberto Bossi, Marine le Pen. Il sistema di voto prevede che l’ Italia sia divisa in 5 macro circoscrizioni. EmiliaRomagna, Veneto, Friuli-VG, Trentino-AA fanno parte del NORDEST. qui di seguito un 00Willy Giugno 2014 Uno Sguardo al Mondo breve elenco dei principali partiti e dei loro candidati nella nostra circoscrizione. • • • Partito Democratico (PSE): Damiano Zoffoli, Alessandra Moretti, Isabella De Monte, Paolo de Castro, Federico Vantini, Elly Schlein, Cecile Kyenge, Salvatore Caronna, Flavio Zanonato, Nicola Dall’ Olio, Franco Frigo, Andrea Zanoni, Rita Luciani; Forza Italia (PPE): Elisabetta Gardini, Lia Sartori, Simone Furlan, Massimiliano Barison, Elisabetta Bolzoni, Walter Ferrazza, Fabio Filippi, Paola Gottarelli, Mattia Malgara, Ilaria Paparella, Francesca Rescigno, Gianpiero Samorì, Sandra Savino, Remo Sernagiotto Nuovo Centrodestra-UDC (PPE): Toni Cancian, Clodovaldo Ruffato, Simone Venturini, Roberto Dipiazza, Gino Benedin, Imerio Borriero, Giuliano Cazzola, Niko Cordioli, Emilio Franzoni, Nicola Giuliano, Daniela Mazzoni, Giorgio Passionelli, Alessandro Rondoni, Gianni Spagnolo; • • Scelta Europea (ALDE): Michele Boldrin, Giovanni Scaroni, Marco Zabotti, Carla Innocente, Maria Bartolomei, Thomas Bastianel, Lorenzo Benetton, Tiziano Cucinella, Brunello Gorini, Alberto Pellizzari, Elisa Petroni Guglielma Righi, Matteo Riva, Massimo Scozzoli; Lega Nord (EFD): Matteo Salvini, Flavio Tosi, Lorenzo Fontana, Mara Bizzotto, Giancarlo Scottà, Emanuela Cestari, Aurelia Bubisutti, Enzo Bosco, Antonella Celletti, Pius Leitner, Francesca Donato, Elisa Vigolo, Valentina Stragliati, Stefano Turchet; • L’ Altra Europa con Tsipras (GUE-NGL): Paola Morandin, Adriano Prosperi, Piergiovanni Alleva, Oktavia Brugger, Isabella Cirelli, Annalisa Comuzzi, Stefano Lugli, Ivano Marescotti, Riccardo Tirone, Maria Quintavalla, Carlo Salmaso, Eddy Salzano, Camilla Seibezzi, Assunta Signorelli • M5S: Marco Affronte, David Borelli, Giorgio Burlini, Stefano Cobello, Giuseppe Dalpasso, Nives Gargagliano, Giulia Gibertoni, Alessandro Marmiroli, FrancescaNicchia, Silvia Piccinini, Anna Rossi, Francesco Rossi, Cristiano Zanella, Marco Zullo Si presenteranno anche altri movimenti politici come Fratelli d’ Italia-AN, Italia dei Valori, SVP, Verdi Europei-Green Italia. 11 00Willy Giugno 2014 P.s. per tanti di noi, ragazzi, sarà il primo voto. Recarsi ai seggi il 25 Maggio è estremamente importante. Non solo perché votare è anche un dovere, ma perché avremo l’ occasione di scegliere il nostro modello d’ Europa. Noi che siamo nati dopo Schengen in un continente Uno Sguardo al Mondo senza più frontiere, noi che praticamente non abbiamo mai usato la lira, ma siamo così abituati all’ Euro, noi che stiamo gia iniziando a sognare di studiare all’estero con il programma Erasmus abbiamo il compito di tenere vivo e rafforzare il nostro sentimento di appartenenza alla Comunità Europea. Andando a votare ed eleggendo i nostri rappresentanti, insieme costruiremo l’ Europa del Futuro. intorno all’idea di un impero universale cristiano. La sua fama fu tale da fargli meritare il titolo di Pater Europae. Il suo vero merito tuttavia fu aver saputo unire l’energia dei giovani popoli germanici, la struttura amministrativa romana e il cristianesimo. Cristianesimo che sarà per i secoli a venire uno dei maggiori fattori di coesione per i diversi popoli che si formeranno in seguito al crollo dell’Impero Carolingio, separati ormai da lingua, compagine politica e sociale. Sarà il figlio di un’altra epoca che, sempre con la forza delle armi, unirà di nuovo il continente sotto una sola guida. Napoleone, mosso da principi illuministi, li mette in pratica gettando le basi del diritto continentale e di un’Europa tollerante dal punto di vista religioso. GIANLUCA FRATTI Totam Europam occupaverunt. Cos’è l’Europa? Una mera definizione geografica di metternichniana memoria, un coacervo di popoli che parlano una babele di lingue diverse, oppure un insieme di stati che condividono un’origine comune e in fondo più simili che diversi fra loro? Se dovessimo analizzare gli elementi comuni di un’identità europea, dovremmo senza dubbio partire dalla Grecia. L’apporto della cultura greca è di tale entità che ne siamo ancora oggi influenzati, in quasi tutti i campi dello scibile. La cultura Greca fu poi filtrata da Roma che realizzò il primo dominio stabile sul continente. Per i romani tuttavia l’Europa era solo lo sconfinato territorio a nord del Mediteranno, che si estendeva fino alle terre iperboree dell’estremo nord. Bisognerà però aspettare Carlo Magno per parlare di un’identità europea, fondata 12 00Willy Giugno 2014 Anche quella di Napoleone tuttavia si rivelò una chimera e, tralasciando il tentativo di Hitler, l’Europa rimase divisa fino alla costituzione dell’Unione Europea. Uno Sguardo al Mondo Oggi parliamo spesso di Europa, anche troppo. Sarebbe opportuno ad ogni modo ricordarsi da dove veniamo per capire dove vogliamo andare. GIACOMO ZANASI Elucubrazioni di un diciassettenne su come dovrebbe andare il mondo. (La guerra civile ucraina) La guerra civile ucraina, perché tale è ormai il livello raggiunto dal conflitto, presenta forti analogie con la guerra fredda. In primo luogo i contendenti, Stati Uniti e Russia, ma anche il luogo, una terra di confine in cui contano le decisioni prese a migliaia di chilometri di distanza. Tuttavia siamo nel XXI secolo, e le guerre si combattono non solo con le armi ma anche e soprattutto a colpi di mercato. L’Ucraina è, infatti, attraversata dai più importanti gasdotti che portano il metano russo in Europa. Una possibile interruzione delle forniture metterebbe in ginocchio l’Occidente. Anche le banche, specie francesi e italiane, hanno cospicui interessi finanziari in Ucraina e un conflitto aperto le danneggerebbe. Di fronte all’incertezza dell’Occidente, che vede da un lato i paesi europei incerti sul da farsi e dall’altro Obama fautore della linea dura, Putin continua a colpire forte. Dopo aver annesso la Crimea, in seguito alla secessione di quest’ultima dall’Ucraina, il buon vecchio Vladimir, che secondo Forbes è la persona più potente al mondo, dà il suo nulla osta ai miliziani filo-russi nell’Ucraina orientale che vogliono anche essi separarsi 13 00Willy Giugno 2014 Uno Sguardo al Mondo dal paese, supportandoli con personale dell’esercito russo. Il nuovo governo di Kiev reagisce duramente inviando l’esercito a reprimere la rivolta, senza tuttavia impedire ai secessionisti di indire un referendum per staccarsi da Kiev. Mentre il paese è in fiamme per i combattimenti, si vede come l’Unione Europea dimostri la sua inadeguatezza nella sua forma attuale. Di fronte a un avversario agguerrito e astuto come Putin, la sua politica estera si ritrova divisa dagli interessi economico-politici dei diversi stati membri. La NATO risponde invece con un mussoliniano dispiegamento di “forze di terra, di mare, dell’aria” che si traduce in un nulla di fatto. Quella che potrebbe essere l’occasione d’oro per l’Unione Europea di dimostrare la sua importanza politica, mette in luce invece persino in un conflitto vicino a noi la sua incapacità di mettersi in gioco e di presentare un’alternativa agli Stati Uniti nello scacchiere politico mondiale. Boston ricomincia a correre nel tragitto, si attraversano alcune cittadine minori, quindi si entra nel comune di Newton, caratterizzato dalle Newton Hills, una successione di quattro salite che culmina con la Heartbreak Hill, la collina che rappresenta la salita più ardua del percorso. Superato il Boston College, si entra nella città, fino ad arrivare al traguardo. traguardo dei primi corridori, di due ordigni rudimentali; subito dopo il fatto eclatante, che aveva rapidamente fatto il giro del mondo, erano stati identificati i colpevoli, due fratelli ceceni probabilmente militanti in una cellula terroristica. Le bombe causarono 3 vittime, tra cui un bambino di 8 anni che aspettava l’arrivo del padre, e oltre 200 feriti. Si è corsa, il 20 Aprile scorso, la 119° edizione della Maratona di Boston, la più antica e prestigiosa tra le maratone mondiali. Come da tradizione, la gara si è svolta nel giorno del Patriots’ Day, festività celebrata il 3° lunedì di Aprile di ogni anno negli Stati americani del Massachusetts, del Maine e del Wisconsin per commemorare l'anniversario della battaglia di Lexington, che segnò l'inizio della guerra di indipendenza americana nel 1775. La gara parte da Hopkinton, nel Massachusetts, e si conclude a Boston, presso Copley Square; 14 L’edizione di quest’anno è stata il simbolo di una nuova partenza per Boston, dopo l’attentato dell’anno scorso: infatti, la 118° edizione della maratona era stata segnata dall’esplosione, all’arrivo al GIACOMO ZANASI Per questo motivo, all’inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime e questa gara è stata la dimostrazione della forza che ha spinto tutti i maratoneti, americani e non, a rialzarsi e a ricominciare a correre. CHIARA COCCHI 00Willy Giugno 2014 Uno Sguardo al Mondo Milano si impegna a nutrire il pianeta… e la curiosità dei futuri visitatori 1 maggio 2015, questa è la data in cui l’Expo, termine utilizzato per denominare tutte le esposizioni universali riconosciute dall’ Ufficio Internazionale delle Esposizioni, avrà luogo qui in Italia, per la precisione nella città di Milano, ed avrà una durata di 184 giorni, precisamente fino al 31 ottobre. Ma cos’è un expo? Un expo è un’esposizione universale, che si può rozzamente definire come una grande fiera, ma che comprende svariati aspetti non comuni al resto delle manifestazioni, infatti è caratterizzata da un tema ben preciso: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”; infatti questo sarà il tema principale della manifestazione che raccoglierà partecipanti da tantissimi paesi differenti. In questa esposizione infatti si cerca di migliorare e aumentare la relazione che c’è con i visitatori, oltre 20 milioni previsti, tramite svariati itinerari ed esperienze che divertiranno, appassioneranno ma soprattutto educheranno le persone ad un’ alimentazione più sana ed “ecologica”. Infatti quale paese al mondo poteva essere più adatto dell’Italia, nazione famosa a livello mondiale per il cibo, ad un’esposizione sulla natura e principali sull’alimentazione? Questa expo infatti punta a far conoscere i sapori tipici delle varie culture, ognuna caratterizzata dalle proprie tradizioni, e a racchiudere tutto ciò in una grande manifestazione accessibile a tutti e che permette di arricchire il proprio bagaglio culturale su queste importanti tematiche. Infatti l’Expo di Milano non sarà solo un’ occasione per degustare pietanze internazionali, poiché molte esperienze avranno legami con vari aspetti sempre legati al cibo: -la storia del cibo, ossia un insieme di percorsi che metteranno in parallelo l’evoluzione dell’uomo con l’evoluzione del cibo, con tutte le svariate relazioni che queste tematiche hanno, e che faranno sì che lo spettatore veda l’evoluzione umana, ma anche la storia stessa, da un punto di vista diverso ma allo stesso tempo interessante. - la maldistribuzione del cibo nel mondo, un altro dei percorsi che l’expo presenterà, di cui riporto le esatte parole utilizzate per descrivere il percorso, che reputo perfettamente esaurienti: “ Una parte della popolazione mondiale vive in condizioni di sotto-nutrizione e mancato accesso all’acqua potabile, un’altra parte presenta malattie fisiche e psicologiche legate alla cattiva/eccessiva nutrizione e allo spreco. Possono scienza, educazione, prevenzione, cooperazione internazionale, ingegneria sociale e politica ambire al superamento di questo doloroso paradosso?”. - il cibo nel futuro, questa è la terza fascia di percorsi dell’expo, infatti questi percorsi saranno caratterizzati da una grande interazione tra l’alimentazione e la scienza: saranno presentate varie tecnologie, scoperte scientifiche e i raggiungimenti dei traguardi della ricerca su questo tema; infatti si cercherà di ipotizzare, con maggior realismo possibile, come 15 00Willy Giugno 2014 saranno il cibo, l’alimentazione, le diete in un futuro, forse non così tanto lontano. - equilibri tra produzione e sfruttamento delle risorse: questo percorso avvicinerà i visitatori al concetto di equità, tra lo sfruttamento delle risorse naturali e la loro salvaguardia, infatti punterà su idee per cercare, in futuro, di mantenere un equilibrio che permetta il mantenimento della biodiversità ma cercando di non intaccare più di tanto le varie tradizione mondiali. - il quinto percorso, chiamato “il gusto è conoscenza”, è un percorso legato, questa volta, solo a esperienze concrete, infatti sarà un insieme di degustazioni, metodi di conservare/cucinare i cibi. Dunque in questo caso sarà lo spettatore stesso a toccare con mano, o meglio con le proprie papille gustative, tutto ciò che sarà proposto, e ciò darà ai visitatori la prova “pratica” di ciò che è presentato negli altri percorsi. E questa modalità più “diretta” attirerà, a mio parere, molti curiosi e golosi. In conclusione possiamo affermare che Milano diventerà un agglomerato di culture e tradizioni, tutte riunite e alla portata di tutti. Per gli interessati lascio il link alla pagina ufficiale per maggiori informazioni. [http://www.expo2015.org/it/ind ex.html] GABRIELE TOSELLI 16 Uno Sguardo al Mondo 00Willy Giugno 2014 LA 2E ALLE PRESE CON LA RIPARTIZIONE DEL LAVORO NELLE NOSTRE FAMIGLIE: NASCITA E RISULTATI DI UN’INDAGINE “CLASS-MADE” Scriviamo “lavoro”, leggiamo centinaia di sfumature, significati e ambiti connessi. Pensiamo alla Costituzione, che sottolinea quanto il lavoro sia importante per il nostro Stato tanto da esserne il fondamento; e pensiamo a come uno dei maggiori problemi dell’attuale crisi sia proprio la disoccupazione, a come molte delle principali vittime dei tagli siano proprio i lavoratori. Si tratta purtroppo di una situazione che non si limita all’Italia, ma che ha raggiunto dimensioni globali… Proviamo tuttavia a restringere il nostro raggio di pensiero e di analisi; torniamo in Italia e, perché no, a Modena. Com’è vissuto il concetto di “lavoro” da parte delle nostre famiglie? In base a quali criteri avviene La Scuola Siamo Noi la divisione dei compiti all’interno delle nostre case? Tali sono state le domande che ci siamo posti noi, studentesse e studenti della 2^E, in vari dibattiti insieme alla prof.ssa di Geostoria Marcella Farioli partendo da una questione altrettanto spinosa: la subordinazione femminile all’interno delle varie società nel corso del tempo. I due argomenti potrebbero sembrare del tutto staccati fra loro… Tuttavia, dall’analisi di un lungo processo storico che trova le sue radici addirittura nel Neolitico, siamo arrivati a concludere che la nascita di un accumulo di beni e quindi del commercio ha portato il lavoro maschile a ottenere un valore di scambio, mentre per quello femminile, limitato anche per ragioni biologiche alla sfera domestica, si è rimasti a parlare di valore d’uso. Nel corso dei secoli la “monopolizzazione del lavoro” da parte dell’elemento maschile si sarebbe fatta sempre più forte e definita, portando quindi alla nascita di quelle situazioni di subordinazione e discriminazione che risultano evidenti nella società attuale. Vedendo quindi nella ripartizione del lavoro domestico un indice del grado di discriminazione della figura femminile all’interno del nucleo familiare, abbiamo voluto eseguire una ricerca tra le nostre famiglie, prendendo come esempio il rapporto Istat 2010 La divisione dei ruoli nelle coppie. Inutile dire che il questionario da noi formulato sia inevitabilmente molto più impreciso rispetto a quello dell’Istituto Nazionale Statistiche, a cominciare dal campione preso in esame: i questionari sono stati compilati da genitori le cui età erano molto variabili (da 41 a 61 anni per le donne, da 43 a 71 per gli uomini) così come il numero e l’età dei figli; inoltre erano presenti diverse famiglie con un solo genitore o di cui solo uno era occupato. Nemmeno per la formulazione delle domande la questione è stata delle più semplici: analizzando la statistica Istat, abbiamo deciso di concentrarci sugli aspetti più inerenti al problema in discussione, quali ad esempio la suddivisione delle 24 ore tra cura dei figli, lavoro domestico, tempo libero, lavoro retribuito, e, ovviamente, tempo fisiologico. Per le prime tre categorie abbiamo cercato di entrare più nel dettaglio, analizzando ad esempio se ci fossero delle differenze tra le varie categorie di passatempi, di faccende domestiche così come di attività svolte in compagnia dei figli. Più di una volta è stato necessario 17 00Willy Giugno 2014 rivedere non solo il contenuto ma anche la forma delle domande che ponevamo ai nostri genitori, al fine di poter chiarire ogni dubbio. Ed ecco che dopo aver, non senza intoppi, compilato i questionari e raccolto i dati, siamo passati alla loro elaborazione… nonostante le calcolatrici pronte alla mano, abbiamo incontrato qualche difficoltà lungo il lavoro; ma alla fine siamo riusciti a ricavare i dati della nostra indagine. Per quanto ci siano delle lievi discrepanze, possiamo affermare che i nostri risultati non si distaccano in maniera significativa dal dato nazionale, soprattutto a proposito della divisione del lavoro domestico: le donne ne svolgono il 70.8% (ovvero per 5 ore e mezza circa) contro il 29.1% degli uomini (ovvero 2 ore e un quarto), ed entrambi ne riversano la maggior parte per la cura dei figli. Le nostre mamme si occupano poi per lo più di pulire la casa, stirare, riordinare e ingegnarsi ai fornelli; i papà sembrano preferire la pulizia e la gestione delle varie spese e commissioni alla cucina, La Scuola Siamo Noi domestica più diffusa tra gli uomini. Il tempo fisiologico si mantiene sulle 9 ore al giorno per entrambi i sessi, mentre il lavoro retribuito evidenzia una maggiore discrepanza: per le donne sono 2 ore e 27 minuti in meno, che non portano però ad un aumento del tempo libero bensì a quello dedicato alla casa. Tradotto: le nostre mamme lavorano di più ma guadagnano meno, in quanto una parte maggiore delle loro attività non ha un valore quantificabile in denaro. E lavorando di più si riduce ovviamente il tempo per dedicarsi a se stesse e alla realizzazione dei propri interessi e passioni, sacrificati sull’altare del “faccio io perché mio marito non può, non ce la fa, non ha tempo, è impegnato, ha altri lavori…” come se alle donne non mancassero impegni da svolgere e lavori da eseguire! Perché allora continuano a prendersi carico di tutte le faccende, mostrando quasi una sorta di orgoglio per quanto sono indaffarate, prese da mille pensieri, da mille cose da fare allo stesso tempo? Perché questo è ciò che la società continua a chiedere loro, senza promettere nulla in cambio. Spesso nemmeno quelle soddisfazioni e quei riconoscimenti che, nonostante vengano sudati sul luogo di lavoro, rimangono lontani anni luce nella carriera lavorativa, molte volte sbarrata dal collega dell’altro sesso. altrettanto varie: gli uomini leggono di più (42 minuti contro 35), passano più tempo su Internet (1 ora e 5 minuti contro mezz’ora) e si dedicano maggiormente alla loro vita sociale così come ad attività sportive o di tipo politico, sociale o sindacale. Le donne passano invece più tempo davanti alla televisione (1 ora e 12 contro 1 ora) e per la cura dell’aspetto esteriore, tradotto in 10 minuti in più rispetto ai mariti spesi tra parrucchieri, estetisti e negozi vari; si tratta però di attività a cui vengono dedicati lassi di tempo decisamente bassi per entrambi i sessi. Ecco i principali risultati emersi dalla nostra indagine; per quanto ci sarebbe impossibile vantarci per la precisione, non nascondiamo tuttavia la nostra soddisfazione per esserci cimentati in un lavoro nuovo e per certi tratti non esattamente semplice quale la creazione e successiva analisi di un questionario. Insomma, piccoli statistici crescono… CHIARA BERTOLOTTI mentre su scala nazionale questa sembra essere l’attività 18 Ecco quindi la differenza di tempo libero: 4 ore per gli uomini contro le 3 per le donne. Quantità complessive diverse spese in modalità 00Willy Giugno 2014 OOWILLY ANCORA NELL’ALBO Quest’anno, dopo aver ottenuto la segnalazione come uno dei migliori giornali scolastici che hanno partecipato al concorso “Prima Pagina” indetto ogni anno dal Comune di Modena a livello nazionale all’interno di BUK, Festival della piccola e media editoria, lo 00Willy ha ricevuto anche un riconoscimento da parte di AlboScuole (Associazione Nazionale di La Scuola Siamo Noi giornalismo scolastico), in occasione del Premio Nazionale “Giornalista per un giorno”. Si tratta della Nomination 2014 per essersi posizionato tra i primi 100 a livello nazionale su 1625 giornali scolastici monitorati su web e carta stampata. Non è la prima volta che AlboScuole segnala il nostro giornale ed è inutile dire che siamo piuttosto orgogliosi anche di questo riconoscimento, che premia il lavoro dei ragazzi della redazione, i quali fra una verifica, un’interrogazione, le prove del teatro o altro, riescono sempre a consegnare i loro articoli; o sono sempre disponibili a trovare idee e argomenti di cui parlare; oppure sono così abili da creare poesie, disegni, o una nuova grafica per lo 00Willy. Sia pure tra mille impegni e varie difficoltà, quindi, l’attività dello 00Willy prosegue con buoni risultati, così almeno ci sembra, testimoniando di una cosa che ancora si trova nella nostra scuola: la passione di tanti ragazzi e degli insegnanti. Grazie a tutti per il vostro contributo! PROFF. ANGELA BRUSCHI E SIMONETTA VERZELLONI 19 00Willy Giugno 2014 GINO BARTALI: MOLTO DI PIU’ CHE UN CICLISTA All’ultima assemblea d’Istituto abbiamo avuto la fortuna di avere come ospite il figlio del famoso ciclista Gino Bartali. Molti di voi forse si sono chiesti cosa c’ entrava con il tema portante dell’assemblea ,ovvero la Giornata della Memoria. Gino è stato nominato nel 2013 “Giusto tra le nazioni”, come il protagonista del film che abbiamo visto, e cioè una di quelle persone non ebree che ha agito in modo eroico a rischio della propria vita per salvare la vita anche di un solo ebreo dal genocidio nazista. Il figlio ci ha raccontato che la vita di suo padre è divisa principalmente in quattro fasi: la prima, prima della guerra, la seconda dopo la guerra, la terza fino al ’60, anno di morte di Coppi ,altro memorabile campione e suo eterno competitor , e una quarta fase, quella dell’anzianità. Gino Bartali è nato a Ponte Ema, un paesino piccolo vicino a Firenze , da una famiglia di contadini molto competenti, così li ricorda il nipote Andrea, ed è proprio grazie al fatto di non abitare a Firenze città ma un po’ fuori che Gino scopre il suo grande amore: LA BICICLETTA! Grazie alla conoscenza di un meccanico – ciclista cominciò a usare la bici non solo come trasporto, ma anche come sport, partecipando a gare importanti. Durante il governo 20 La Scuola Siamo Noi di Mussolini lo sport era importante per dare al nostro paese un’immagine positiva ed era uno dei punti su cui la propaganda fascista puntava di più. Non fu arruolato nell’ esercito a causa di un problema fisico, così continuò a gareggiare. Il figlio, parlando con commozione, lo ricorda come molto religioso e devoto, faceva parte infatti dell’Azione Cattolica, ma siccome voleva mantenere la capacità di essere indipendente, rifiutò l’invito di Papa Pio XII che gli propose di proporsi nelle liste della Democrazia Cristiana. Quasi tutti conoscono Gino Bartali per i suoi eccezionali risultati ciclistici, ma fino a pochi anni fa, quando il figlio ha pubblicato il libro : “Gino Bartali: mio papà” e quando nel maggio 2005 il Presidente della Repubblica Ciampi ha consegnato alla moglie di Bartali la medaglia d'oro al valor civile allo scomparso campione per aver aiutato e salvato tanti ebrei durante la Seconda guerra mondiale, nessuno conosceva il suo lato più umano. La sua filosofia di vita era guidata dal principio che, se lo sport non è lezione di vita e di solidarietà, non serve a nulla. Bartali, infatti, trasportò all'interno della sua bicicletta dei documenti falsi per aiutare gli ebrei ad avere una nuova identità. Questa iniziativa è nata dalla collaborazione tra il rabbino di Firenze e l'arcivescovo della città Dalla Costa. ELENA MERIGHI 00Willy Giugno 2014 VIAGGIO AD AUSCHWITZ Visitare Auschwitz è come capitare dietro le quinte di un teatro. Calarsi nella scenografia, rivelata da un sipario aperto da troppo tempo perché il pubblico possa curarsene. Una coppia di rotaie guida il mio sguardo su un palcoscenico polveroso: sopra, l'ombra di un vagone forse di carta pesta, di una schiera di persone immobili, come oggetti di scena. Lì è la Judenrampe. Credere è difficile, anche volendo, forse per la nostra mente, forse per gli anni che inevitabilmente ci portano a dimenticare questa ferita dell'umanità. Sembra proprio un teatro a prima vista: in scena uno spettacolo senza battute, solo un silenzio abissale. Improvvisamente uno stridio di rotaie, il passo di centinaia di maschere esuli ritmato da ordini incomprensibili. Guardo le foto, vedo persone: sporche, l’aspetto comune, i costumi sono veramente realistici. Quando scendemmo da quel vagone troppo stretto ci veniva concesso di rinfrescarci, forse di iniziare finalmente una nuova vita, allora ne era valsa la pena. Le file erano formate da un esse-esse in camice bianco, non capivo cosa succedesse, di quegli istanti mi rimase solo l'ironia di quel sadico sorriso. Mio nonno, nella fila di sinistra, faticava a camminare per via del lungo viaggio in piedi, per fortuna un furgone della croce La Scuola Siamo Noi rossa lo aiutò portandolo via, io formai insieme ad altri della mia età una fila sulla destra. Fummo condotti in una grande edificio, altre due esse-esse ad una scrivania registrarono nome, luogo e data di nascita. Si affievoliva in me quell'ingenua convinzione a cui fino ad allora ero rimasto appeso con tutte le mie forze, entrammo in gran numero nelle docce e cadde sulle mie nude speranze il peso gelido del mio nuovo destino. Non avevo mai sentito parlare di quegli attori, riuscivano a coinvolgermi a tal punto che quasi credevo di vivere con i personaggi quella macabra messa in scena, cercavo i loro nomi sull'opuscolo ma tutto lo spazio era occupato da milioni di numeri. VINCENZO ROGNETTA Dov'era Dio quando un numero sostituiva l'identità di un uomo; Quando un uomo lavorava per morire invece che guadagnarsi da vivere lavorando; Quando diversità e fragilità erano una rampa verso la morte; Quando l'unica scuola a cui aspiravano i bambini era quella disegnata sui muri di una baracca; Quando lo scheisse kommando, lavoro di merda, era un privilegio; La vera domanda non è dov'era Dio ma: "dov'era l'uomo"? Il gruppo di Auschwitz DAVANTI AL LAGER Pochi giorni prima della partenza ci è stato detto di non partire con delle aspettive riguardo al viaggio e alle nostre reazioni di fronte alla vista dei campi. "Le emozioni che proverete là",ci hanno detto,"saranno molto diverse da quelle che vi aspettate di provare sul momento". Benchè io abbia cercato di accogliere questo suggerimento, non ho potuto fare a meno di crearmi un'aspettativa riguardo all'impatto emotivo che questo viaggio avrebbe avuto per me. Ma, di fatto, le mie aspettative si sono rivelate errate: pensavo che avrei fatto fatica a sopportare la vista dei forni crematori, pensavo che sarei stata schiacciata dal peso di tutto quell'orrore che si presentava tutto in una volta davanti ai miei occhi inconsapevoli. Invece, di lacrime molto poche. Solo una stretta al cuore che mi impediva di parlare e fare uscire tutti quei "Perchè?" che 21 00Willy Giugno 2014 mi riempivano la testa. Certamente una reazione mai provata fino ad ora, ma anche decisamente inaspettata. Ammetto di essermi inizialmente sentita in colpa per aver versato così poche lacrime rispetto a quelle che normalmente verso per stupidi problemi quotidiani. La prima riflessione a mente fredda, fuori dal lager, mi ha portato però a rivalutare la mia idea della mortificazione, come se dovessi ridefinirne gli estremi dopo quello che avevo visto; confrontandomi con i miei compagni di viaggio, ho scoperto che anche loro stavano vivendo le stesse cose e che una prima reazione 22 La Scuola Siamo Noi comune è quella di stupore nei confronti delle proprie reazioni, del tipo “Sono stato ad Auschwitz e non ho versato neanche una lacrima, sono un mostro!". Forse perchè di fronte ad un orrore così grande l'essere umano erige delle barriere a difesa del proprio io e produce quella patina di insensibilità che gli consente di reagire al male che vede, forse perchè sul momento sono molti di più gli interrogativi che le risposte. Certo è che è bello scavare nella storia con altre 600 persone: l'esperienza di ognuno si fonde con quella degli altri e si impara a vedere la storia sotto un aspetto nuovo, antropologico, ben lontano da quello che ci viene impartito attraverso i libri. Si torna dal viaggio con ancora più domande di quelle che si avevano in partenza, si torna a casa con una valigia più piena: dentro non ci sono più solo i vestiti, ma anche la consapevolezza che tanta gente, quello stesso percorso, lo ha compiuto in un solo senso, una maggiore umiltà e la memoria di questo viaggio che almeno una volta nella vita ognuno dovrebbe fare. Per conoscere, più che per capire. ARIANNA RINALDI 00Willy Giugno 2014 La Scuola Siamo Noi SALUTO DELLA 5^A SALUTO DELLA 5^ B E anche questo anno di scuola si è ormai concluso. Ma con la fine del presente anno scolastico si concluderà anche il nostro quinquennio di studi presso questo liceo. Allora vorremmo dedicare un piccolo articolo e un piccolo pensiero a tutti coloro che o hanno appena intrapreso il loro cammino in questa scuola o lo concluderanno presto. Vorremmo farvi dono, passando il testimone a voi, della capacità più sorprendente, incoraggiante ed entusiasmante, quella del sogno. Vorremmo ricordarvi di amare la scienza, l'arte, la matematica, la filosofia, o la filosofia matematica, che molto è dato dalla mente, dal lavoro, dall'impegno, dalla costanza, ma ciò che realmente ci spinge ad agire e soprattutto a creare (perché se ci pensiamo bene, effettivamente in questa scuola non abbiamo fatto altro che creare: abbiamo creato noi stessi e le basi per il nostro futuro), dicevo che ciò che ci spinge realmente a creare sono i sogni. Allora vi invitiamo non solo a sognare, ma ad appassionarvi a ciò che più vi piace, poiché è proprio questo amore che vi condurrà a vivere, e vi consigliamo di non lasciare che nulla possa spegnere questo immenso desiderio e questa capacità. Abbiamo provato in prima persona che anche nelle difficoltà sono proprio la nostra immaginazione, i nostri sogni, il nostro credere (e volerlo fare!) in qualcosa di migliore, sono questi elementi a 23 00Willy Giugno 2014 spingerci a continuare a proseguire il nostro viaggio. Speriamo così che voi possiate innamorarvi (crediamo sia il termine giusto) di ciò che studiate, o perlomeno degli argomenti che vi piacciono, speriamo possiate uscire da questo liceo con numerose conoscenze sia in ambito umanistico, che in ambito scientifico; ma anche se non avete apprezzato questo liceo (sia a causa di una scelta sbagliata, sia a causa delle difficoltà trovate, o per qualsiasi altro motivo), ci auguriamo che abbiate ancora quell'immensa voglia di parlare di voi, di sognare e poi realizzare questi desideri. Speriamo almeno che abbiate compreso di poter realizzare tutto ciò che più volete e che vi sta a cuore, ma non solo di averlo capito, ma di averlo anche insegnato. Risulta un po' difficile da credere che tutto parte dall'immaginazione, 24 La Scuola Siamo Noi ma pensiamo a tutte le persone che abbiamo studiato e che stiamo studiando, tutti loro hanno avuto dei sogni, e hanno inventato, hanno creato, sono cambiati, per poter realizzare i loro obiettivi. Se teniamo davvero a qualcosa, allora non sarà per noi un problema innamorarcene e fare di tutto per realizzare il nostro sogno. Allora vorremmo come ultima cosa dirvi di avere speranza e di trovare la forza per poter costruire anche voi ciò che più volete! Ma soprattutto non arrendetevi se ciò che è stato prodotto dal vostro cuore e dalla vostra mente non è apprezzato o è distrutto, continuate a crederci e ad innamorarvi. Nessun altro può creare al vostro posto, nessuno può provare emozioni, sentire sensazioni al posto vostro e nessuno può pensare al vostro posto. Voi ne avete il potere. E allora perché non usarlo? Allora... apritevi spudoratamente alla vita e vivete! È il nostro migliore augurio e con questo vorremmo salutarvi. Non può mancare anche un piccolo pensiero e un ringraziamento rivolti agli insegnanti che tutti i giorni ci hanno posto sotto agli occhi nuove conoscenze e ci hanno accompagnato durante questi cinque anni. Salutiamo anche tutte le bidelle e i bidelli che hanno sempre tentato di fare il loro meglio per starci accanto. Detto ciò vi salutiamo e auguriamo a tutti voi una felice permanenza presso il liceo Wiligelmo. 00Willy Giugno 2014 La Scuola Siamo Noi 5 C: UNA CLASSE DA OSCAR “29 alla partenza, sol 21 al traguardo, una classe d’esperienza, dallo spirito gagliardo. Ci son più ragazzine, un po’ meno maschietti, quelle più carine, quelli un po’ furbetti, immaturi in prima, in seconda ancora acerbi, solo in terza è giusto il clima, per vederli meno incerti. Tra versioni e polinomi, all’inizio è stata dura, ma unione e lavoro han scacciato la paura. Or li vedi più vissuti, meno timorosi e agitati… Beh, è solo un’impressione, per l’esame son svalvolati. Però la sera son presenti, col sorriso a 32 denti, sperando di non esser della quinta ripetenti; l’ultimo anno gli han regalato una gita da mille e una notte, 5 giorni di fuoco e fiamme e dell’esame chissene fotte! Per le visite ed i musei eran non poco stremati, ma la cumpa s’è allargata grazie ad una classe di scoppiati. Non li ferma più la fatica, né il lavoro tutto il dì, bravi prof. e brava Luisa! Per averci portato fin qui. Salutiamo tutti voi, bidelli e professori, qualunque strada prenderemo, la quinta C vi manterrà nei propri cuori!” 25 00Willy Giugno 2014 La Scuola Siamo Noi SALUTI DALLA 5 D Dopo cinque lunghi anni ci apprestiamo a lasciare la scuola che ci ha visti crescere e trasformarci da ragazzini impauriti a persone mature e pronte ad affrontare la vita (almeno si spera!). Pur avendo perso qualche pezzo per strada ci presentiamo come una classe unita di fronte all'ostacolo finale ed è quindi a nome di tutti che voglio ringraziare ogni persona che è stata in grado di insegnarci qualcosa, dalle prof che ci hanno conosciuto in prima, a quelle che abbiamo incontrato durante il cammino, dai tecnici di laboratorio ai bidelli che spesso hanno interrotto le 26 pesanti ore di lezione. Ai nostri compagni più piccoli vogliamo dire che sulla base della nostra esperienza abbiamo scoperto che la scuola va ben oltre il giudizio dell'insegnante e che per vivere appieno il liceo è necessario svegliarsi ogni mattina col piacere di andare a scuola perchè è dentro queste mura che si possono scoprire valori che qualche insufficienza non è in grado di scalfire. In questi anni ne abbiamo combinate di tutti i colori e per questo possiamo dirvi che la pazienza degli insegnanti è pronta a tutto, ed è giusto quindi testarla un pò. Sperando di lasciare un buon ricordo la classe VD saluta il Wiligelmo e tutti i suoi componenti augurandosi di non avere ancora suoi rappresentanti a settembre. 00Willy Giugno 2014 La Scuola Siamo Noi ECCOCI (SALUTI DALLA 5 E) Eccoci, siamo tutti qui riuniti insieme questa è una grande festa di addio grazie per tutti i bei momenti che abbiam passato assieme Rit.: Non dimenticheremo mai il tempo trascorso tutte le ore più profonde del vostro insegnamento siete un esempio da seguire per ogni studente voi siete i prof più incredibili che conosco! Conosco Eccovi, dopo cinque anni sembra ieri il giorno in cui è cominciato il percorso tra di noi, ed è ormai al termine ma forse ci rivedremo Rit.: Non dimenticheremo mai le disequazioni nemmeno la tettonica ed i vulcani i Malavoglia ci hanno insegnato cos'è la sfortuna è la storia più incredibile che abbiam letto! Abbiam letto tanto che ci viene da piangere perché vi vogliamo bene! Written by: Luca Abboretti & Riccardo Barbieri Music by: Max Pezzali Adesso abbiamo finito le parole ma voi resterete sempre nel nostro cuore 27 00Willy Giugno 2014 La Scuola Siamo Noi BYE BYE WILIGELMO Il titolo bizzarro non nasce da un attacco di follia, ma vorrebbe essere la citazione di ‘Bye bye baby’ cantata dalla bella Marilyn Monroe nel 1953. Lei diceva addio ad un amante e io ho scelto questo titolo perché in fondo a questa scuola mi ci sono affezionata davvero (spero non sia solo il mio caso) e volevo salutarla per bene. Onestamente non pensavo che questo momento sarebbe arrivato così in fretta, anche se speravo che arrivasse da quando ho messo piede nella scuola ,per uscire più in fretta! Scherzo ovviamente. Sembra ieri che camminavo nei corridoi spaventata dai ragazzi delle altre classi e invece eccomi qui a un mese dall’esame! Ora che tutto sta per finire sul serio. Wow che ansia. Ripensando ai cinque anni che sono trascorsi , ovviamente ci sono stati momenti buoni e momenti meno buoni. All’inizio è stata dura ambientarsi in una scuola nuova piena di ragazzi grandi e sentirsi così piccoli. Anche alle interrogazioni della Fregni è stato difficile abituarsi! Rimarranno sempre impresse a fuoco nella memoria di chiunque, soprattutto le prime quando per un errore andava su tutte le furie, quindi, preso dal panico, uno sbagliava ancora di più. 28 Oppure un altro ricordo molto divertente è sicuramente la prima lezione di ginnastica che avemmo con Baraldi, davvero fantastica! Non penso di essere mai rimasta così terrorizzata per nient’altro, avevo persino paura della lezione di ginnastica del lunedì mattina, mentre ora non sembra nemmeno possibile che sia successo, perché durante fitness parliamo dei film di Wes Anderson. Anche il primo incontro con Benedetti è stato molto emozionante: appena entrato, subito a gridare “mettetevi seduti!” e “aprite il quaderno!”; se ci ripenso non riesco a non sorridere perché alla fine tutto quello che terrorizzava, col tempo è diventato la normalità ed è impossibile pensare che sarebbe potuta andare diversamente da così. Poi ancora le battutine di Mari, l’ironia della Boni, le lezioni alternative di Venturelli, la pausa barzelletta durante le due ore di inglese con la Lugli il mercoledì mattina, i bonari rimproveri della Canossi che ogni tanto durante le interrogazioni si volta verso il resto della classe con un viso sconvolto, e ancora le pronunce sbagliate dei nomi dei pittori tedeschi durantel’ora di arte con la Montorsi. Andando ancora più indietro, potrei citare le sgridate della Berselli in prima e seconda, rimanevi sconvolto e non riuscivi più a parlare, mentre ora durante le ore di supplenza ci chiede che università pensiamo di fare ed è sorprendente pensare che una persona normalissima potesse spaventarmi. Insomma adesso dopo cinque anni uno studente realizza che sono persone e non divinità punitrici e giudicanti. Quindi potrei dire un sacco di cose buffe o divertenti che sono successe in ognuna delle loro ore in particolare in questo periodo dell’anno quando cominciamo ad essere tutti stanchi. Quello che sto raccontando mi mette un grande sorriso sulla bocca, perché davvero per me sono bei ricordi e non frecciatine, solo ora capisco il senso, guardando il disegno complessivo da una prospettiva più ampia. Me li voglio ricordare così, perché anche se magari di alcuni ho citato la severità non sarà mai l’unica cosa che mi ricorderò di quell’insegnante. Mi rimarranno sempre in mente tutti i rimproveri costruttivi e anche gli apprezzamenti che ciascuno di loro è riuscito a trasmettermi. Ogni primo incontro con un professore penso sia stato, a suo modo, memorabile, diciamo. Il brivido della prima sgridata, una di quelle veramente cattive, 00Willy Giugno 2014 penso lo abbiano provato tutti. Questo distacco così grande si sente anche in terza, quando cambiano tutti i professori e veramente incomincia il divertimento perché rispetto alla seconda, a memoria, non riesco a ricordare qualcosa che non fosse diverso. Più cerco di ricordare più mi è difficile immaginare quante cose effettivamente siano cambiate: amicizie fatte e disfatte, compiti fatti e disfatti, in particolare alla fine dell’anno! E pensare che noi saremo l’ultima quinta che vedrà dei primini nati nel novanta e l’ultima quinta che farà due giorni dai sei ore, che quando uno esce dalla classe non c’è più nessuno e fa quasi impressione la scuola così silenziosa, e in quel silenzio uno a settembre pensa “ah ma tanto ho ancora tempo! L’esame è lontano!”, mentre adesso in quello stesso silenzio pensi alla lezione appena finita dove ti è stato detto che sarà l’ultimo argomento e il programma è finito. C’è chi è sollevato, perché ha quasi finito di La Scuola Siamo Noi ‘sfacchinare’, chi è preoccupato, perché non sa se riuscirà a recuperare tutte le materie, e chi invece pensa a quanto ha odiato filosofia e invece ora sta per finire e non ci sarà più Platone, Pomponazzi o Hegel e alla fine un po’ di nostalgia la prova già. Imparare certe cose sembra inutile, lo so perché lo pensavo anche io, però studiare e apprendere qualcosa permette anche di imparare a pensare con la propria testa e di avere la possibilità, conoscendo più cose, di crearsi una propria opinione. Scrivere un saluto di quinta purtroppo porta a dire cose che magari sembrano scontate o già sentite, però certe cose si riescono ad apprezzare e a capire solo quando uno le prova sulla sua stessa pelle, perché le parole degli altri ci toccano fino ad un certo punto. Forse se dovessi scegliere una frase d’effetto per chi vorrebbe un consiglio o semplicemente leggerà questo articolo, penso che opterei per un clichè: credete sempre in voi stessi e nelle vostre capacità, sul serio, perché un voto non definisce quello che una persona è (per fortuna!). Ringrazio tutti quelli che sono stati i miei professori perché mi hanno insegnato molto più di quanto immaginino. Ora mi rivolgo a quelle persone che sono state mie compagne di avventura per cinque anni: ci siamo arrivati! Finalmente siamo alla fine, sul serio. Non dimenticherò mai le persone a cui ho voluto bene durante tutti questi anni e che spero di continuare a vedere anche dopo il liceo, mal che vada facciamo tutti ingegneria! In fondo non è davvero un addio vero e proprio, perché so già che graviterò dentro questa scuola ancora in futuro: a salutare i prof. e i tecnici di laboratorio che hanno sopportato le nostre follie e le bidelle che ci venivano a salvare con la carta igienica e che se hai bisogno di qualcosa sanno sempre tutto! Bye bye willy. GIULIA MONTORSI 29 00Willy Giugno 2014 IPSE DIXIT Mentre si parlava di una conferenza, Casini: “No, ma ditemelo con un po' di anticipo! Perché in questa scuola qui solo per spostarsi dall'altra parte del cortile si diventa deficienti!” Casini, consegnando le verifiche:“Ma allora, A. scrivi meglio! Io per correggere il tuo compito mi metto gli occhiali, li levo, allontano il foglio, rimetto gli occhiali,... e faccio finta di aver capito!” Casini: “Dai! Dovete essere svegli durante le lezioni, perché in questa parte finale del quadrimestre, dovete studiare durante le lezioni! ” Alunno: “Ma prof, cioè, in certe lezioni, io non riesco proprio... In certe lezioni mi viene un sonno! Proprio non ci riesco!” Casini: “Eh! Eh! Eh... Anche nelle mie ore!?” Cavrini: “Va bene! Sol che usciate da 'sta scuola! Poi arrivederci! Dai che lo sapete, io sono buona e mi affeziono sempre a tutti!” Alunno:“Si, lei è simpatica!” Cavrini:“Taci! Io sono una santa!Santa Cavrini da Sant'Agata!Tre anni che ti sopporto, è il minimo!” Alunno: “La cartina è storta!” Cavrini: “P. La tua testa è storta! Da quando sei nato e 30 La Scuola Siamo Noi caduto dal seggiolone! E neanche tuo papà medico ci ha potuto fare niente! Ma uscirete bene da questo liceo?” Alunno rispondendo alle domande degli esercizi sulla poesia Break of day in the trenches: “Prof. io ho risposto...he met a rat” Rossi: “Oh, yes! He met a rat! <How do you do?>, <How do you do?>. He met a rat! R. dai! Ti vedo in forma!” Colli, analizzando un quadro di Gauguin: “Vedete la vecchia a sinistra che è come una mummia? Avete presente le mummie come venivano mummifizzate? ” Casini: “Popper lo avrete forse già sentito! Ma non so perché mi sembra di ripetere sempre le stesse cose! Popper è morto 10 anni fa, nel '94. Voi quando siete nati? Nel '95?! Beh, allora sono 20 anni fa! Ma cosa volete che siano 20 anni? Ma come vola il tempo! ” Montorsi: “Ora parliamo di Erasmo di Narni, detto anche “Gattamalata”” Montorsi: “Voi non sarete mai felici nessuno per qualcuno” Montorsi: “Ragazzi com’è che si chiama la quarta tartaruga Ninja? Ah ecco: Donatello, ora facciamo lui” Menziani: “Dai Cuccioli!” Benedetti: “Ricordatevi che il sinistro è SEMPRE dietro l’angolo!” Vaccari: “Giulia è mezz’ora che ci metti dieci minuti per fare lo zaino!” FLAVIA TOKRRI 00Willy Giugno 2014 La Scuola Siamo Noi ANCHE I PROF ANDAVANO A SCUOLA! Nome: Irene Palladini Scuola superiore e Università frequentate: Liceo San Carlo a Modena, Facoltà di Lettere Moderne a Bologna e Dottorato di ricerca a Bologna e a Roma. Materie preferite: Letteratura Italiana, Latina e Greca. Mi piaceva molto anche l’inglese. Materie odiate: Matematica, fisica, chimica, biologia, astronomia… Insomma, hai capito (ride, ndr). Preferisce il banco o la cattedra? Insegnare è un continuo apprendere, quindi non riesco a vedere una netta contrapposizione tra le due cose. Inoltre, mi piaceva molto essere una studentessa. Autori preferiti: McCarthy, Silvio D’Arzo, Federigo Tozzi, Tommaso Landolfi, Gigi Malerba e molti altri. Che musica ascolta? Guccini, De Andrè, il Rock più... “storico” dei King Crimson, Luigi Tenco, i Marlene Kuntz e mi piace molto Battiato, e altri. Qual è l’argomento che preferisce trattare in classe? Dolce stil novo (in particolare Guido Cavalcanti) e la letteratura del Novecento. Miglior ricordo da studente? I primi giorni di scuola, in particolare amavo molto il rituale della colazione al bar con le amiche prima dell’inizio delle lezioni e l’atmosfera carica di aspettative, di mille progetti per l’anno scolastico alle porte. Miglior ricordo da insegnante? Un giorno, leggendo in classe il Canto XXXIII dell’Inferno, mi commossi durante il racconto del Conte Ugolino. Al “Padre mio, chè non mi aiuti?” alzai lo sguardo e vidi che anche i ragazzi si erano commossi, maschi e femmine. C’è un ‘tipo’ di alunno che proprio non sopporta? 31 00Willy Giugno 2014 L’alunno refrattario e indifferente (anche se finora non mi è mai capitato di incontrarlo), perché io credo in una scuola dell’attenzione e dell’ascolto reciproco. Se vuoi, per vie diverse, puoi arrivare a ciascuno. Una citazione che le piace particolarmente? Le frasi conclusive de “Le città invisibili”, di Calvino: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che La Scuola Siamo Noi formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” E una poesia di Tonino Guerra, La farfalla: “Contento, proprio contento/ sono stato molte volte nella vita/ ma più di tutte quando/ mi hanno liberato in Germania/ che mi sono messo a guardare una farfalla/ senza la voglia di mangiarla.” sono stati in grado di mescolare tanti episodi e fattori diversi in un'unica grande sequenza di scene esilaranti, da cui trapelava la passione e il divertimento non solo della sala, che si faceva sentire molto bene con le sue risate e l'attenzione costante, ma soprattutto degli attori sul palco. Il vederli così partecipi ha sicuramente contribuito a fare in modo che gli spettattori entrassero davvero nel vivo di quello che gli si stava raccontando, e si è favorito così un clima leggero e spensierato, caratteristica principale, inoltre, del fantastico mondo di Alice. Un consiglio per gli studenti? Credere in una Scuola dell’impegno e della passione in tutto quello che si fa. MARIANNA CAMPANARDI ALICE IN WONDERLAND Dopo mesi e mesi di intenso lavoro, finalmente la sera del 15 Maggio 2014 è andato in scena il così tanto atteso spettacolo in inglese organizzato dal Liceo Wiligelmo "Alice in Wonderland". Prendendo spunto da quella storia che noi tutti conosciamo, i ragazzi 32 00Willy Giugno 2014 La Scuola Siamo Noi Sebbene in inglese, la rappresentazione non è stata per nulla pesante e anche l'acustica, questa volta, è stata impeccabile. Tra le coreografie, le battute e l'atmosfera generale, è stata una serata davvero piacevole, all'insegna del, come è stato più volte ribadito, "senza senso", e se sul palco regnava la pazzia, si può dire che anche in sala si era tutti un pochino più matti. Invito quindi con piacere a riproporre un'esperienza del genere, e soprattutto consiglio vivamente a tutti di prendersi due ore della sera per gustarsi una sceneggiatura così ben fatta e divertente realizzata dai nostri compagni di scuola.. Infatti il problema dell'inglese passa con naturalezza in secondo piano, visto che il segreto è proprio "ridere quando tutti ridono"! Ringrazio infine caldamente tutti i ragazzi che hanno partecipato e che hanno reso quello spettacolo così reale agli occhi del pubblico, facendo passare a tutti una bellissima serata, con un prezioso sorriso sempre in volto. ARIANNA PIGOZZI 33 00Willy Giugno 2014 PIAZZA GRANDE UNA DI NOI DUE MOSTRE DEDICATE ALLA NOSTRA CITTÀ. Venerdì 9/05/2014 noi ragazzi di 3^ F siamo andati all’inaugurazione della mostra “E’ la mia vita in Piazza Grande” presso la Galleria Europa e il Museo Civico, che ha concluso il progetto partecipato promosso dall’UNESCO. Lo sapevate che il nostro Duomo e Piazza Grande sono uno dei pochi luoghi al mondo riconosciuti come patrimonio dell’umanità? Il progetto durato diversi mesi ha coinvolto in vario modo tutta la città, compresi anziani, scuole e tanti altri cittadini, con la volontà di valorizzare in chiave culturale la nostra piazza. La prima attività presentata in classe dalla professoressa Menziani è stata quella di disegnare la mappa dei luoghi della nostra vita e descrivere quello a noi più caro; in seguito ad un incontro tenuto dalla direttrice del Museo Civico che ci ha mostrato una selezione significativa di immagini sulla storia di Piazza Grande, abbiamo poi scritto un 34 La Scuola Siamo Noi testo autobiografico sui nostri ricordi ed esperienze in piazza. Ora questi testi si possono leggere nel sito www.vitainpiazzagrande.it e, qualche stralcio, nel catalogo della mostra. Non solo, tra le fotografie e le diverse testimonianze di cittadini modenesi raccolte nella sede della mostra presso la Galleria Europa “le voci della piazza”, sono presenti anche tutti i nostri nomi e questa è stata davvero una piacevole sorpresa! La mostra prosegue al museo civico d’arte, “I giorni di Piazza Grande”, dove si vedono molte opere d’arte, dipinti, incisioni e fotografie aventi come tema la piazza. Tra queste sono presenti anche alcuni progetti di grande creatività di una classe 5^ dell’istituto artistico Venturi. Interessante anche l’idea di abbinare alle opere documentazioni ricavate dalle antiche cronache cittadine e da testi letterari, per un periodo che va dal Medioevo fino ai giorni nostri. L’obiettivo non è di mostrare la fortuna iconografica di questo spazio e neanche le sue trasformazioni nel corso del tempo, ma piuttosto è quello di mettere a fuoco come la piazza è stata percepita dall’immaginario collettivo e dalla fantasia degli artisti. Il tempo è uno dei temi principali di entrambe le mostre: avere un rapporto soddisfacente con il nostro passato è un elemento di consapevolezza che ci fa guardare al futuro in un modo diverso. Un secondo tema è il rapporto che abbiamo con gli altri: la piazza è il luogo collettivo per eccellenza che ha visto passare secoli di persone; molto spesso ci dimentichiamo che senza gli altri non siamo nessuno. Viviamo in una società di piazze virtuali che però non riescono a sostituire, anche se ce lo fanno credere, quel bisogno fondamentale che hanno le persone, cioè il bisogno di vicinanza. In conclusione, la partecipazione a questo progetto ci ha reso più consapevoli di noi stessi come individui, come parti della storia e della collettività. In Piazza Grande, per chi è interessato, si terrà un laboratorio fotografico l’8 giugno. La mostra “le voci della piazza” sarà aperta fino al 15 giugno, mentre “i giorni di Piazza Grande” terminerà il 26 settembre. SUSANNA CAVICCHIOLI LAURA ORREA SARA RABINO 00Willy Giugno 2014 LABORATORIO MUSICALE Il laboratorio è iniziato quando,un mercoledì di Febbraio,la prof. Menziani ha proposto alla 3 F (e poi successivamente anche ad un’altra classe) di partecipare a un progetto musicale di due ore. Per quel giorno aveva chiesto a me e ad altri miei compagni di portare a scuola gli strumenti che abitualmente suoniamo;gli altri miei compagni avrebbero cantato. Quel mercoledì ci siamo trovati in aula audiovisivi dove ad attenderci c’era Claudio,un maestro di musica. Dopo esserci presentati, ci siamo subito messi al lavoro. Claudio ha spiegato alcune tecniche basilari di canto e ha consegnato gli spartiti a noi musicisti. Ciò che ci prestavamo a suonare era una rivisitazione di: “In Taberna”(Carmina Burana). Alla parte tradizionale del brano abbiamo inserito un pezzo rap(usando le parole latine di “In Taberna”). Il risultato è stato fantastico,siamo stati in grado di conciliare un brano del Medioevo con musica dei nostri giorni. Queste due ore di musica sono state il volano per il laboratorio che da lì a breve sarebbe partito. Il laboratorio è stato esteso quindi a tutti i musicisti e cantanti della scuola interessati a partecipare. Il lavoro era più o meno lo stesso del progetto di due ore,consisteva infatti nel rivisitare due carmina burana:”O Fortuna” e “In La Scuola Siamo Noi Taberna”. La struttura dei brani era simile,ad una parte del brano originale veniva alternata una parte rivisitata da noi musicisti(sotto la supervisione di Claudio). Nei primi incontri ci ha chiesto di proporre alcuni riarrangiamenti possibili per i due brani originali e in questi primi momenti ci siamo accordati su come suonare il brano rivisitato da noi. Bisognava conciliare gli strumenti (un violino,un clarinetto,una batteria/percussioni,alcune chitarre) con le voci dei cantanti (poche ma buone). Più si andava avanti a suonare insieme e più i brani cominciavano a prendere forma, a presentarsi nel loro insieme e ad apparire nella loro forma finale. Infine nell’ultimo incontro,quando tutto era ormai pronto,abbiamo registrato uno dei due brani(“O Fortuna”) con l’aiuto di un fonico chiamato da Claudio. Ritengo che il progetto sia riuscito nel migliore dei modi e che l’esperienza sia stata bellissima;il “potere” della musica infatti è enorme, ha la capacità di unire persone a volte molto diverse e il risultato è sempre affascinante e sbalorditivo. Mi auguro che questo laboratorio sia supportato dalla scuola e venga riproposto nei prossimi anni per permettere di partecipare anche a coloro che non lo hanno fatto quest’anno; inoltre ,se il laboratorio incominciasse all’inizio dell’anno ,si potrebbero realizzare un numero di brani più elevato di quelli che sono stati creati in questo laboratorio. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo laboratorio,i musicisti e i cantanti. Infine invito calorosamente tutti loro a partecipare al laboratorio(se sarà riproposto negli anni successivi),perché è una bellissima esperienza ed il risultato è molto gratificante. LUCA SIGHINOLFI 35 00Willy Giugno 2014 L’Angolo del Poeta Umanità sommerse Troppo presto ormai m’accorsi di meraviglie umane e illusioni sfuggenti che al gracil bocciolo son nutrienti. Mentre tu mare ipocrita custodisci il tuo tesoro e dell’antico relitto non ti curi se non del profitto del suo oro. Io lì stetti, ad ammirare quanto bello fosse stato il mondo quanto l’oceano lo stesse sommergendo. Mare e ora oceano da gocce indifferenti ingrandito e da quelle ora cadute a un’ostile gravità incapaci di opporsi. Origine Immobile tra duplice stato tra ragione che’l barlume di felicità cerca e la colpa una redenzione per il suo fato. Dalla vendetta mosso e legato a un più oscuro fine per ciò che da origine gli fu negato. Neve Nevica sulla distesa fredda. L’anime contemplan il gelo governate da solitudine. Ora è neve. DIEGO GANDOLFO 36 00Willy Giugno 2014 Scienze Pazze E3 2014 Come ogni anno Los Angeles si prepara ad accogliere i milioni di gamer ed appassionati di videogiochi che tutti gli anni popolano questa gigantesca conferenza. L’E3, Electronic Entertainment Expo, che è la più importante conferenza mondiale sui videogiochi, che si terrà tra il 10 e il 12 giugno e nella quale saranno presentati moltissimi titoli. I titoli attesi sono davvero numerosi, ma poiché non c’è spazio per tutti, parleremo solo dei più significativi. Partirei sicuramente dall’atteso capolavoro (o almeno così si spera) di Ubisoft: Watch Dogs; In questo gioco impersoneremo Aiden Pearce, un hacker dalle grandissime abilità, ed è proprio questo aspetto che farà da fulcro di tutto il gioco. Il protagonista sarà quindi in grado di connettersi ad ogni dispositivo e infrastruttura pubblica per raccogliere informazioni, creare diversivi tramite reazioni a catena ecc… Questo gioco da la possibilità al giocatore di avere un’infinita gamma di combinazioni e di possibilità rendendo questo gioco molto interessante e dal grande potenziale. Passiamo ora a una delle esclusive e uno dei maggiori titoli di punta della consolle di Microsoft: Halo Infatti sono numerosi i rumor del famosissimo FPS futuristico di cui verrà presentato il 5 capitolo, Halo 5. Purtroppo la sua presenza all’E3 non è certa, poiché i rumor non sono più di tanto attendibili, ma si spera che questo titolo veda presto la luce, poiché la sua attesa è condivisa da molti. Adesso andiamo a parlare anche della controparte, infatti ci sono ben 2 giochi molto attesi per la consolle di punta dell’azienda giapponese: Uncarted 4 e The Last of Us 2. Il primo è ormai certo, infatti è gia stato presentato un trailer con il quale Naughty Dog sta creando più curiosità che informazioni, aumentando così l’hype legato al titolo. Ora aspettiamo di rivedere l’amato Nathan Drake in una delle sue appassionanti vicende. Il secondo titolo è quasi più una diceria che un rumor, poiché non ci sono notizie certe sull’uscita del sequel dell’indiscusso capolavoro videoludico che ha appassionato tutti i possessori di una PS3. benchè si speri di vedere entrambi i titoloni all’E3, dubito fortemente che Naughty Dog abbia preso la decisione di sovraccaricare i loro sviluppatori in 2 titoli di cosi alto calibro. Per chiunque avesse interesse a conoscere meglio questa conferenza, lascio il link del sito ufficiale. [http://www.e3expo.com/] GABRIELE TOSELLI 37 00Willy Giugno 2014 Scienze Pazze ZUCHERBERG COMPRA WHATSAPP Anche se questa ormai non è proprio una notizia dell’ultima ora, credo meriti di essere presente tra le varie notizie tecnologiche, poiché penso di non sbagliare dicendo che questo è stato uno tra gli avvenimenti più importanti di quest’anno. Partiamo dai numeri: 450 milioni, questo è circa il numero di utenti che utilizzano WhatsApp, un numero elevatissimo, che comprende utenti da svariati paesi e continenti, e che si può quasi definire 38 diffusione mondiale. Zuckerberg infatti ha così espanso il suo “dominio”, poiché ormai, tramite le sue due più utilizzate piattaforme, Facebook e WhatsApp, si sta espandendo a livello globale. Ma perché comprare WhatsApp? Con una cifra molto minore avrebbe potuto comprarsi le migliori 20 squadre di calcio esistenti o l’Islanda, valutata circa 14 miliardi di dollari, molto minori dell’acquisto miliardario del padre di Facebook. Ma di che cifra parliamo? Si parla di una cifra pari a circa 19 miliardi di dollari, una cifra sì esorbitante, ma che, valutate le possibilità e il ritmo di espansione della suddetta piattaforma di messaggistica, potrebbe portare Zuckerberg ad un guadagno di dimensioni altrettanto grandi. In conclusione, si può affermare che questa acquisizione porterà nelle casse del miliardario statunitense guadagni elevatissimi. GABRIELE TOSELLI 00Willy Giugno 2014 Libri Willy PER 10 MINUTI Chiara Gamberale Cosa saranno mai 10 minuti, nel frenetico succedersi delle 24 ore delle nostre giornate? Sembrano un’ inezia, uno sputo di tempo troppo breve per svolgere qualsiasi attività... Ma nel suo nuovo romanzo, Chiara Gamberale dimostra come anche piccolissimi momenti possano cambiare una vita. Per dieci minuti parla infatti di un'altra Chiara, scrittrice, simile per diversi aspetti all'autrice stessa, smarrita all'interno di una vita che improvvisamente le crolla addosso: prima il divorzio con un marito che, dopo averla lasciata per l'ennesima segretaria più giovane, sembra voler tornare indietro; segue la confusione nel lasciare il suo paesello d'origine alle porte di Roma per trasferirsi in città, lontano dai campi che l'avevano vista crescere; ed infine la sostituzione sul posto di lavoro, dove si vede costretta ad abbandonare la sua storica rubrica per una nuova “Posta del cuore”. Rialzarsi da queste rovine pare impossibile: ma dopo aver speso un numero indefinito di mesi conducendo una vita forse nemmeno degna di questo nome, con l’abbandono del marito come unico pensiero nella mente offuscata dal dolore, scopre di essere “sopravvissuta”. Scopre che il mondo va avanti, indipendentemente da tutto, da tutti. Da un marito che non vuole tornare, dai libri che non vogliono venire fuori dalla penna, dalla sensazione di più totale abbandono che non vuole lasciarla. Dopo questa sua rinascita, decide di affidarsi ad un’analista, la dott.ssa T, che per trascinarla fuori dalla depressione in cui stava affondando le propone il più semplice dei rimedi: un gioco. Ideato dal filosofo e pedagogista tedesco Rudolf Steiner, consiste nello spendere ogni giorno, per un 39 00Willy Giugno 2014 mese, 10 minuti a fare qualcosa che non si ha mai provato. Chiara all’inizio è molto dubbiosa ma, come riconosce poi lei stessa, non le rimane nulla da perdere. Se non proprio quei dieci minuti al giorno. Comincia così questo suo percorso, fatto di trenta brevissime tappe, in cui si cimenta in attività che mai l’avevano attratta (ricamo, palestra, lezioni di hip hop, cucinare…), in luoghi che mai pensava avrebbe visitato, con persone che mai avrebbe incontrato… per scoprire attorno a sé una realtà del tutto diversa da quella di “Egoland” che i suoi occhi delusi e inconsolabili le avevano dipinto davanti: un mondo con centinaia, migliaia di cose da provare, di persone da incontrare e da ascoltare (a partire dalla propria madre), di esperienze da vivere e, perché no, condividere con altri. E’grazie infatti anche alla presenza al suo fianco dei suoi amici, allegri come il giovane Ato o stravaganti come l’effeminato Giampietro/a, che a poco a poco, di minuto in 40 Libri Willy minuto, le giornate cominciano ad acquistare un nuovo e intrigante sapore… di pancakes abbrustoliti. Perché “anche il solo ragionare su come spendere i 10 minuti toglie del tempo al pensiero ossessivo” afferma Steiner. Perché anche questo semplice gioco mette a contatto con tutto quello che vediamo al di là dei nostri confini, ma che forse ci è più vicino di quanto possiamo immaginare… Assai apprezzato dalla critica, questo libro vuole essere un inno alle nostre potenzialità, perché in ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali egli può giungere alla conoscenza del mondo. Vuole essere un invito a recitare da protagonisti nella grande commedia della nostra vita, perché questa è “assurda, noiosa e fantastica, quando non tocca a noi” , come scoprirà Chiara un giorno. Romanzo originale, brillante che, senza mancare di ironia, cerca di scavare nel p rofondo del lettore, per seminarvi il seme della curiosità. E non si può negare che abbia attecchito con incredibile velocità: subito dopo la pubblicazione del libro, infatti, sul web sono nati centinaia di blog in cui sempre più persone condividono, raccontano e commentano i loro 10 minuti. Donne, uomini di ogni età e provenienza: tutti con il libro di Chiara pronto alla mano e le parole di Steiner ben impresse nella mente. Parlano di come abbiano deciso di provare a giocare, e di come questo gioco abbia mostrato l’incredibile potere di cambiare così radicalmente le loro vite, presentandole sotto una prospettiva nuova e inaspettata. Con le loro esperienze è stata creata persino una serie tv, in onda su la Effe, il canale tenuto da la Feltrinelli… Non serve denaro, fortuna, fama per superare un periodo di crisi. Basta un po’ di fantasia. E tanta, tanta voglia di giocare. Ma seriamente. Perché, come dice la dottoressa T., i giochi sono per persone serie. CHIARA BERTOLOTTI 00Willy Giugno 2014 Libri Willy TU SEI IL MALE Roberto Costantini Roma, 11 luglio 1982. La sera della vittoria italiana al Mundial spagnolo Elisa Sordi, giovane impiegata di una società immobiliare del Vaticano, scompare nel nulla. L'inchiesta viene affidata a Michele Balistreri, giovane commissario di Polizia dal passato oscuro. Arrogante e svogliato, Balistreri prende sottogamba il caso, e solo quando il corpo di Elisa viene ritrovato sul greto del Tevere si butta a capofitto nelle indagini. Qualcosa però va storto e il delitto rimarrà insoluto. Roma, 9 luglio 2006. Mentre gli azzurri battono la Francia ai Mondiali di Germania, Giovanna Sordi, madre di Elisa, si uccide gettandosi dal balcone. Il commissario Balistreri, ora a capo della Sezione Speciale Stranieri della Capitale, tiene a bada i propri demoni a forza di antidepressivi. Il suicidio dell'anziana donna alimenta i suoi rimorsi, spingendolo a riaprire l’inchiesta. Per Balistreri rendere giustizia alla bella Elisa Sordi dopo ventiquattro anni sarà più difficile del previsto, perché dovrà scoperchiare la tomba dei rimorsi e riesumare i ricordi atroci che hanno segnato indelebilmente il suo passato. In questo suo romanzo d’esordio Costantini, dirigente della Luiss Guido Carli di Roma, riesce a fotografare decenni di un’Italia malata, che salda il perbenismo degli anni ’80 col razzismo di oggi, e a ribaltare qualunque opinione morale vi siate fatti del mondo. Tu sei il male è una miscela esplosiva di thriller, suspense, tensione emotiva che si fondono in un congegno narrativo organizzato con precisione diabolica e sviluppato in maniera da rendere l’intreccio così intrigante da trasformare il lettore in un detective improvvisato, che fa le ore piccole divorando le pagine e che consuma fogli e fogli scarabocchiando ovunque gli capiti nomi di sospettati e alibi. Balistreri è il personaggio scomodo che tutti noi vorremmo e non vorremmo essere, è il lato scabroso e violento dell’anima che ci attira e respinge allo stesso tempo, è la fazione politica alla quale mai daremmo il nostro voto, nonostante ci sia una parte di noi che segretamente l’appoggia. Il delirio angosciante di Tu sei il male si manifesta anche nel secondo libro della trilogia di Costantini, Alle radici del male, che scava nel passato di Balistreri, riportando alla luce tutto il suo odio, la poesia del suo personaggio e la sua passione per Nietzsche, Cohen e le donne. In conclusione, Costantini ci sa fare, e lo dimostra costruendo vortici di emozioni che risucchiano i lettori e fanno loro aprire gli occhi su un mondo sempre più sporco, sempre più squallido e nonostante questo sempre più affascinante. MARIANNA CAMPANARDI 41 00Willy Giugno 2014 Cinema Willy DIVERGENT Siamo a Chicago, in un ipotetico futuro nel quale, per ristabilire la pace persa a seguito di un conflitto, la cittadinanza viene divisa in cinque fazioni, a seconda delle proprie attitudini, affinché ognuna svolga un preciso ruolo sociale. La fazione degli Intrepidi si occupa di difendere la città dal mondo esterno (poiché infatti i due ambienti sono separati e nessuno può entrare o uscire da Chicago) ed è composta da persone 42 coraggiose e forti. Poi ci sono gli Eruditi, quelli studiosi e dediti alla cultura, che lavorano come educatori e ricercatori; i Pacifici, coloro che disprezzano l'aggressività in favore di un atteggiamento gentile, sono coltivatori, consulenti o assistenti sociali; i Candidi, che si occupano della legislazione, sono onesti e dicono sempre la verità; infine ci sono gli Abneganti, ovvero quelle persone che rinunciano ai propri bisogni personali, eccezion fatta per lo stretto necessario, al fine di dedicarsi interamente al benessere degli altri, ed è per questo motivo che sono gli Abneganti ad 00Willy Giugno 2014 occuparsi delle funzioni governative. Chiunque non appartenga a nessuna di queste fazioni è un Escluso, cioè un senzatetto destinato a trascorrere la propria vita mendicando o ricoprendo incarichi che nessun altro vuole fare. Sebbene nascano in famiglie già integrate in una fazione specifica, i ragazzi, arrivati ai 16 anni, devono scegliere in quale fazione trascorrere il resto della propria vita: è dunque consentito l'abbandono della propria famiglia. Prima di arrivare alla Cerimonia della Scelta, comunque, ogni ragazzo e ragazza deve sottoporsi al test attitudinale, il quale crea una simulazione mentale nella quale il sottoposto deve compiere delle scelte, e queste determineranno le sue attitudini prevalenti e quindi a quale fazione esso è più adatto. Comunque, il ra azzo (o ragazza) non è tenuto a scegliere la fazione indicata Cinema Willy dal test, ma può anche decidere per qualcos'altro. Ma esistono delle eccezioni: può succedere che un ragazzo abbia delle attitudini diverse, che possono quindi indirizzarlo verso più fazioni. Una persona con una peculiarità simile è detta Divergente. Questo è il caso della protagonista del romanzo, Beatrice "Tris" Prior, di famiglia Abnegante: il suo test, indica le sue inclinazioni verso gli Abneganti, gli Intrepidi e gli Eruditi. Essere Divergente, però, non è qualcosa di positivo: Tris verrà infatti a sapere che molti Divergenti sono stati uccisi per ciò che erano, dunque è meglio tenere per sè una cosa del genere. In ogni caso, Tris deve compiere un'altra scelta: rimanere con la famiglia e scegliere quindi gli Abneganti, o passare agli Intrepidi, i quali l'hanno sempre affascinata? Molti accostano spesso questo romanzo ad Hunger Games, il quale ha avuto un successo decisamente maggiore di Divergent: questo paragone è principalmente dovuto al fatto che entrambi i romanzi sono di carattere distopico, cioè viene ipotizzata una situazione indesiderabile situata in un tempo futuro. Oltre a questo, però, i due romanzi non hanno praticamente null'altro in comune. Da questo libro è stato creato l'omonimo adattamento cinematografico, uscito in Italia il 3 Aprile di quest'anno. Nonostante le immancabili differenze col libro, in linea di massima il film è fedele ad esso. Consiglio la lettura di Divergent a chi è un amante del genere fantasy/fantascienza, ma a conti fatti chiunque può leggerlo, dal momento che lo stile è molto semplice e la trama non è complessa quanto può sembrare; insomma è un romanzo poco impegnativo sotto tutti i punti di vista. GIULIA MANCUSO 43 00Willy Giugno 2014 MONDIALI DI CALCIO BRASILE 2014 : IL PAESE E' UN ENORME CANTIERE A meno di un mese dal fischio di inizi o , c'e ancora tanto lavoro da fare, oltre a un carico di paure legate alla sicurezza e alle contestazioni che non fanno dormire sonni tranquilli alla Fifa e al governo brasiliano. Il 12 giugno iniziano i Mondiali di calcio ma in Brasile l’evento continua a rimanere lontano dalle strade, perché diventato ingombrante per la presidente Dilma Rousseff e mal visto dalla popolazione. Basti pensare che il sondaggio effettuato nelle scorse settimane dal quotidiano Folha ha emesso un verdetto inquietante:solo il 52% dei brasiliani è favorevole alla manifestazione. Intanto i lavori procedono a rilento e l’uso della forza pubblica per contrastare i crescenti malumori ha portato all’ennesimo morto in una favela a pochi chilometri da Copacabana, venti giorni fa. Da un punto di vista organizzativo l’aspetto più preoccupante è l’avanzamento lavori degli stadi, i cui costi sono lievitati del 300 per cento rispetto a quanto programmato. Il caso più critico resta quello di San Paolo, dove si giocherà la partita inaugurale tra Brasile e Croazia. L'impianto è finito sotto accusa a causa di un crollo verificatosi a Novembre 44 Sport Willy è costato la vita a due operai e a tutt'oggi non completato. I lavori vanno avanti giorno e notte nelle strutture ancora incomplete e il comitato di gestione della Fifa – che un mese fa aveva ammesso la situazione d’emergenza – oggi tranquillizza, anche se la tabella di marcia prevedeva la fine dei lavori nel dicembre 2013. Non dorme sonni sereni neanche la popolazione brasiliana: oltre ai rischi legati alle scommesse e alla prostituzione, non si arrestano le violenze nelle favelas. Quello che il governo Rousseff sta preparando è uno schieramento di forze dell’ordine senza precedenti: saranno 57mila i militari mobilitati nelle città che ospiteranno la Coppa, 21mila dei quali schierati se dovessero verificarsi picchi di crisi nella sicurezza. In questo crescente “clima” di allarme, si distingue l’iniziativa della federazione portoghese che ha chiesto di poter portare in Brasile quattro guardie del corpo addette alla protezione della star lusitana Cristiano Ronaldo. La misura preventiva per i probabili assedi al campione del Real Madrid avrà fatto impallidire i giocatori dell’Iran. Il numero 1 della Federazione mediorientale, per risparmiare, ha chiesto infatti ai convocati di non scambiare le magliette a fine gara perché non avranno a disposizione una divisa per ogni partita in programma. E a sentire i calciatori, la qualità non dev’essere delle migliori visto che, stando alle dichiarazioni del portiere AliResa Haghighi, la sua maglia – taglia XL – è diventata una XXXL dopo un solo lavaggio. Domani intanto inizia a entrare nel vivo anche il mondiale della nazionale italiana. Il ct Cesare Prandelli incontrerà i 30 calciatori che svolgeranno la preparazione a Coverciano. La lista definitiva dei convocati verrà invece diramata il 3 giugno, due giorni prima del volo che porterà la delegazione azzurra nel ritiro di Mangaratiba. L'augurio è quello di poter assistere comunque ad uno spettacolo che sia alla ribalta delle cronache per motivi sportivi anche se i presupposti non lasciano ben sperare. LUCA ABBORETTI 00Willy Giugno 2014 Sport Willy E’ UN GRAN BEL GIRO! Quest’anno il Giro d’Italia, giunto alla sua 97esima edizione, fa tappa sull’ appennino modenese con arrivo sul Cimone, più precisamente a Sestola a Passo del Lupo, esattamente domenica 18 maggio. La nona frazione della corsa rosa prevede infatti la partenza da Lugo di Romagna e l’arrivo proprio in cima alla salita del Passo, attraverso la vecchia strada che un tempo era utilizzata come pista da sci, lunga ben sedici chilometri ma che non dovrebbe fare la differenza per quanto riguarda la classifica generale, poiché solamente nella fase centrale le pendenze superano l’8% di media. Tuttavia qualche seconda linea o qualche outsider potrebbe cercare di cogliere il successo di tappa con un allungo sull’ultima ascesa. Il percorso è lungo 174 chilometri, e prevede l’ingresso in territorio modenese in prossimità del chilometro 100, quando la carovana rosa arriverà da Bazzano e attraverserà i centri di Vignola, Marano, Pavullo, Fanano, per poi raggiungere Pian del Falco e l’arrivo a Sestola. Un evento assolutamente imperdibile per tutti quei modenesi appassionati di ciclismo che attendono con ansia da anni l’arrivo di tappa in quota sull’appennino. Il giorno successivo, lunedì 19 maggio, il Giro osserverà un giorno di riposo, nel quale i ciclisti soggiorneranno proprio in territorio modenese, per poi ricominciare a pedalare martedì 20 maggio in occasione della tappa Modena-Salsomaggiore Terme. La partenza di tappa è prevista dal Novi Ark, il parco archeologico realizzato nell’area del parcheggio sotterraneo in piazzale Novi Sad, e il tragitto si snoda in direzione delle zone maggiormente colpite dal sisma di due anni fa, attraversando i centri di San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Camposanto, San Felice sul Panaro, Mirandola e Concordia. Da qui poi ci si sposterà verso il reggiano e il parmense, con l’arrivo appunto a Salsomaggiore Terme. Dunque appuntamento a tutti gli appassionati della bici al 18 maggio, per tre giorni di sport che rappresentano un grande orgoglio per la provincia modenese e l'ideale conclusione di un periodo in cui Modena è stata Città Europea dello sport, nell’anno appena trascorso. RICCARDO BARBIERI 45 00Willy Giugno 2014 Sport Willy DIARIO DI UNA…MAGNALONGA! Si è svolta Domenica 4 maggio la nona edizione dell’ormai celebre evento enogastronomico, all’insegna del divertimento, che dal 2005 a questa parte ha luogo nelle campagne di Corlo e dintorni: la Magnalonga. Sono stati circa tremila i pochi fortunati che hanno avuto la possibilità di garantirsi la partecipazione all’evento, i cui biglietti sono stati letteralmente presi d’assalto fin dalle prime ore del mattino del 22 marzo. Presi anche noi dalla curiosità e dall’entusiasmo per questo evento, di cui avevamo tanto sentito parlare, scegliamo di prendere parte a questo percorso lungo dieci chilometri, inframmezzato da tredici tappe nelle quali degustare i prodotti tipici della gastronomia modenese. La partenza del primo gruppo è prevista per le 8.30, orario in cui il presentatore di Trc Andrea Barbi decreta l’inizio dell’evento, intrattenendo successivamente i numerosi partecipanti in attesa di partire attraverso simpatiche interviste a coloro che presentano l’abbigliamento più originale. La partenza del nostro gruppo, cioè il secondo, è prevista alle 8.50, e come al solito dobbiamo fare i conti con il classico ritardatario a cui 46 non suona la sveglia. Alla fine riuscirà comunque a unirsi a noi durante il tragitto, prendendosi i meritati insulti da parte di tutti. Una volta partiti ci inoltriamo immediatamente nelle campagne tra Corlo, Magreta e Tabina, i cui terreni risultano essere pieni di fango e di pozzanghere a causa della pioggia incessante caduta nei giorni precedenti, mentre fortunatamente il giorno dell’evento è soleggiato e caldo. Nonostante il pantano, avanziamo senza difficoltà tra un piatto di tortelloni, una porzione di zampone e un panino coi wurstel, senza dimenticare naturalmente il bicchiere di vino abbinato ad ogni tappa raggiunta, in ognuna delle quali si esibiscono gruppi musicali modenesi per allietare i presenti. Purtroppo il nostro gruppo è composto più da anziani che da giovani, perciò prendiamo in mano la situazione e intoniamo cori da stadio e inni ai vigili del fuoco, guadagnandoci così le simpatie di un gruppo di ragazzini di dieci anni che regalavano fiori alle nostre ragazze e di tre cinquantenni ubriachi (salutiamo in particolare Stefio e Jerry, sarete sempre nei nostri cuori) che hanno cantato con noi fino alla fine. Le ultime tappe sono le più dure, poiché il caldo è sempre più cocente e il vino in circolo si fa sentire, ma noi non molliamo e, sulle note di “Il cielo è sempre più blu” del compianto Rino Gaetano, tra macedonie, bensoni e gelati alla crema, raggiungiamo l’arrivo nel parco di Corlo, dove l’ultima tappa prevede ogni tipo di grappa possibile. Devastati da cinque ore di cammino, ci stendiamo all’ombra degli alberi del parco, attendendo l’arrivo dei gruppi successivi. L’esperienza è purtroppo terminata, ma siamo tutti concordi nell’affermare che la rifaremo certamente l’anno prossimo! RICCARDO BARBIERI LUCA ABBORETTI LINDA PONGETTI 00Willy Giugno 2014 Tempo Libero:Moda WE ARE ALL FASHION VICTIMS E’ tempo di bermuda, vestiti e canotte cari, o meglio care wiligelmine! Avete già fatto shopping(magari nei nuovi megastore di Modena, H&M E ZARA) o aspettate qualche suggerimento per essere al top in questa calda stagione? Se avete ancora qualche incertezza o volete semplicemente sapere cosa ci hanno proposto quest’anno le migliori griffe, allora questo è l’articolo che fa per voi! Iniziamo subito con un grande ritorno: la salopette di jeans! Ebbene sì questo capo che tutte indossavamo da bambine o che ricorda il lavoro dei carpentieri, è stato proposto da moltissimi stilisti ed è stato indossato da fashion blogger e dive d’oltreoceano come Kate Moss o Gwen Stefani. Gli abbinamenti da fare sono moltissimi: tacco e accessori per uno stile più ricercato, sneaker e t-shirt per essere più sportive! Passiamo ora alle scarpe. Super colorate super comode saranno queste la calzature da usare quest’estate, non soltanto per mise sportive ma anche con vestiti e gonne. New balance, Nike, Saucony vanno sicuramente per la maggiore! A fianco di questi modelli vi propongo le espadrillas che io personalmente adoro, comode, leggere, perfette per ogni outfit, penso proprio che quest’anno ne comprerò un altro paio e voi cosa preferite? Finiamo con gli accessori! Le collane che indosseremo dovranno essere grandi e colorate con fiori o ricami proprio come l’anno scorso. Le vere novità quindi riguardano anelli e orecchini. Per quanto riguarda i primi, la proposta riguarda anelli multipli che occupano tutto il dito o ne uniscono due; per gli orecchini, invece, non posso non citare la tendenza del Quindi che dite? Pronte per lo shopping? Penso che la risposta sarà positiva e spero che i miei consigli vi abbiano ispirato o per lo meno aiutato, cosa che sono sicura farà anche chi prenderà il mio posto; perché, sì, a malincuore devo lasciare la mia rubrica preferita che mi ha permesso di trasmettervi questo meraviglioso mondo che è la moda! 2014 ovvero l’ear cuff, che non MARIAELENA BIONDO solo decora il lobo ma anche tutto il contorno dell’orecchio. 47 00Willy Giugno 2014 00WHY Se avete avuto voglia di arrivare fino a qui, allora cosa dovrebbe spingervi a non leggere questa pagina? • A cosa serve la noia? La noia serve a liberare la mente, stimolando attenzione e creatività. Superato il disagio iniziale, i momenti di noia ci spingono a prendere in considerazione tutto ciò che abbiamo a portata di mano, per poi scegliere a cosa dedicarci. E il frutto di queste intuizioni è spesso qualcosa di assolutamente originale. Quindi non vi preoccupate se in classe siete presi da sporadici attacchi di noia: potreste avere un’intuizione geniale! • Qual è stato il primo fumetto? Yellow Kid, un monello bruttino e irriverente creato dallo statunitense Richard F. Outcault il 5 maggio 1895 sul supplemento domenicale del quotidiano New York World, è comunemente considerato il capostipite del fumetto. 48 Tempo Libero: 00WHY Anche se inizialmente è protagonista di grandi tavole a tutta pagina e solo in seguito si arriverà all’ introduzione delle caratteristiche “nuvolette”, delle sequenze di vignette e di tutti gli altri elementi tipici del fumetto. Non mancano comunque personaggi che potrebbero contendere a Yellow Kid questo primato, come l’inglese Ally Sloper, creato da Charles Henry Ross, La famille Fenouillard, protagonista di strampalate storie scritte e disegnate dal francese Georges Colomb o i Little Bears, realizzati dallo statunitense James Swinnerton. • Se il bus non arriva, conviene aspettare o incamminarsi a piedi? All’orizzonte non si intravvede il tram o l’autobus che dovrebbe portarci al lavoro e il dubbio ci assale: meglio aspettare ancora un po’ o cominciare ad avviarsi a piedi? Ben tre matematici dell’Università di Harvard hanno studiato quale tra le due opzioni risulti statisticamente più conveniente. La conclusione di una complicata equazione costruita dagli studiosi è che, per arrivare più rapidamente a destinazione, in media la strategia vincente è l’attesa. Se da una parte l’opzione “pigra” premia quasi sempre, la strategia più sbagliata è invece quella di aspettare alla fermata per qualche tempo e decidere soltanto poi di incamminarsi se l’autobus tarda ad arrivare. • Con chi parlerebbero gli 00Willy Giugno 2014 alieni? Se domani arrivassero gli alieni, chi sarebbe incaricato di provare a comunicare con loro invece dell'umanità? I migliori ambasciatori sarebbero probabilmente gli esponenti dell’Unità post rilevamento del Seti, Search for ExtraTerrestrial Intelligence (Ricerca di Intelligenza Extraterrestre), il programma dedicato alla ricerca della vita extraterrestre, che hanno a disposizione un protocollo d’azione per affrontare l’eventualità di un contatto con gli alieni. Il problema principale sarebbe infatti quello di trovare un linguaggio comune (non Tempo Libero: 00WHY necessariamente verbale) che consenta di scambiare informazioni sul livello di conoscenza. Potrebbe però anche succedere che l’Onu, al pari di quanto accaduto in occasione di conflitti recenti, decidesse di delegare a un gruppo di Paesi (probabilmente Usa, Francia, Germania) il compito di fare da ambasciatori. Prepariamoci tutti a ricevere la telefonata di ET. CHIARA COCCHI 49 00Willy Giugno 2014 Tempo Libero: EKKISENEFREGA EKKISENEFREGA Sole, mare, relax e poi ancora sole, mare, relax e poi… ok mi fermo, ma penso proprio che queste saranno le parole d’ordine da dire tra un paio di settimane anche se non proprio per tutti. Noi maturandi dovremmo sopportare splendide e calde giornate di sole chiusi in casa e sui libri aspettando trepidamente di uscire finalmente, non me ne voglia il mio “caro” Willy, da scuola! Ma veniamo alle nostre critiche/ chiacchere/lamentele. Verifiche, interrogazioni, simulazioni, test eh sì quest’anno non sono bastati i quotidiani impegni scolastici per noi studenti di quinta! Futuri medici, veterinari, architetti hanno dovuto aggiungere un ulteriore, e importantissimo, impegno alla loro agenda: i vari test per accedere alle università. Oltre alla difficoltà di conciliare il tutto e al livello dei quesiti molto alto quest’anno, ecco arrivare immediata la beffa. Chi non ha infatti sentito parlare dell’abolizione del test di medicina l’anno prossimo? La notizia non è ancora certa, ma il ministro Giannini ha affermato: “Potremmo abolire il test di medicina” e preferire “il modello francese, un primo anno aperto a tutti con sbarramento finale: se passi gli esami ti iscrivi al secondo anno, altrimenti sei fuori”. La scelta è a mio parere giustissima ,ma io dico ,perché non da quest’anno, perché anzi abbiamo dovuto proprio noi sperimentare questa splendida soluzione? Ormai non possiamo far altro che dire EKKISENEFREGA sperando che la proposta vada in porto. Sembrerà strano ma non riesco a trovare un altro motivo di critica, penso che l’estate e l’esame, ormai vicinissimi, mi abbiano offuscato la mente, spero di non essere l’unica! Di una cosa però non mi dimentico: di dire, per l’ultima volta un grande EKKISENEFREGAAA! Vi lascio ora con una canzone che, mentre scrivo, canticchio e che, se anche è uscita l’anno scorso, sono sicura conoscete tutti. Buone vacanze!! “ESTATE" Jovanotti Vedo nuvole in viaggio che hanno la forma delle cose che cambiano, mi viene un po' di coraggio se penso che le cose poi non rimangono mai Come sono agli inizi duemilatredici un nuovo solstizio, se non avessi voluto cambiare oggi sarei allo stato minerale Mi butto, mi getto tra le braccia del vento con le mani ci faccio una vela e tutti i sensi, li sento Più accesi più vivi, come se fosse un'antenna sul tetto che riceve segnali da un mondo perfetto Sento il mare dentro a una conchiglia estate l'eternità è un battito di ciglia. Sento il mare dentro a una conchiglia estate l'eternità è un battito di ciglia 50 00Willy Giugno 2014 Faccio file di files e poi le archivio nel disco per ripartire non li riaprirò mai, il passato è passato nel bene e nel male Tempo Libero: EKKISENEFREGA trimestre Sento il mare dentro a una conchiglia estate l'eternità è un battito di ciglia Sento il mare dentro a una Tutto il mare è dentro una conchiglia l'eternità è un battito di ciglia E tutto il mondo è la mia famiglia oh-o famiglia eh-e estate, estate Ma che caldo, ma che caldo, ma che caldo fa Ma che caldo in questa città Ma che caldo, ma che caldo, ma che caldo fa Ma che caldo in questa città. Come un castello di sale costruito sulla riva del mare, niente resta per sempre nel tempo uguale (e meno male) conchiglia estate l'eternità è un battito di ciglia Mi butto, mi getto tra le braccia del vento, con le mani ci faccio una vela, aeroplani coi libri di scuola Come un'orbita la vita mia gira intorno a un centro d'energia, sento il tuo respiro che mi solleva è una vita nuova Finita, per ora inclinato come l'asse terrestre voglio prendere il sole è il programma del prossimo Sento il mare dentro a una conchiglia estate l'eternità è un battito di ciglia MARIAELENA BIONDO 51 00Willy Giugno 2014 RECIPES FROM THE UK APPLE CRUMBLE Il crumble di mele è un dolce inglese tradizionale: le mele a pezzetti, aromatizzate alla cannella, vengono cotte in forno con una copertura di impasto croccante e "bricioloso"; la parola crumble in inglese significa appunto briciola. Ingredienti: ...per la pasta: •80 gr di farina •120 gr di burro •120 gr di zucchero di canna •1 bustina di vanillina ...per l'interno: •1 kg di mele (golden o renette) •70 gr di zucchero •1 cucchiaino di cannella •succo di mezzo limone •20 gr di burro Preparazione: 52 Tempo Libero: Cucina Per preparare il crumble di mele iniziate pelando le mele e privandole del torsolo, tagliatele poi a cubetti di medie dimensioni. Fate sciogliere il burro in padella e aggiungete le mele a pezzetti, unite anche il succo di limone, lo zucchero semolato e 1 cucchiaino di cannella. Fate saltare le mele in padella per un minuto circa. Preparate ora la pasta di ricopertura per il crumble: in una ciotola capiente ponete la farina, la vanillina, lo zucchero di canna e il burro a cubetti. Lavorate gli ingredienti velocemente con la punta delle dita ottenendo un impasto “bricioloso”. Prendete delle cocotte monoporzione o una teglia di 24 cm di diametro e imburratele. Aggiungete uno strato di mele a pezzetti e poi coprite con le briciole di pasta. Infornate per circa 35/40 minuti a 180°C fino a che la superficie del dolce sarà ben dorata e croccante. Sfornate e servite il crumble di mele ben caldo, accompagnandolo con una pallina di gelato alla vaniglia o, ancora meglio, con un po' di vera “custard” inglese! CORNISH PASTY Tipico piatto inglese, il Cornish Pasty può essere definito come un fagottino di frolla salata che racchiude un ripieno saporito a base di carne. Sono tipici della Cornovaglia (da qui il nome) ed ha origini medievali, un pasticcio che veniva impiegato come pasto al sacco dei lavoratori. Ingredienti: •350 gr di macinato di manzo •300 gr di farina •250 gr di patate •150 gr di burro •150 gr di cipolle •1 uovo •Brodo •Prezzemolo •Timo •Salvia •Sale •Pepe Preparazione: Impastare la farina con il burro fino ad ottenere un composto granuloso. Aggiungere 70 g di acqua con un pizzico di sale, poca alla volta, e lavorare finché l’impasto non sarà liscio e omogeneo. Avvolgere il panetto nella pellicola e riporlo in frigorifero a riposare per almeno mezz’ora. Affettare le patate e le cipolle, riducete ulteriormente la dimensione delle patate in modo che non rendano difficoltosa la chiusura del fagottino, e mescolarle alla carne di manzo. Unire un trito di prezzemolo, timo e salvia, salare e pepare. Soffriggere il ripieno e bagnare con 2 cucchiai di brodo. Trascorso il tempo di riposo, dividere l’impasto in 6 parti, ricavando 6 dischi sottili (circa 3 mm di spessore) e disporre 00Willy Giugno 2014 Tempo Libero: Cucina al centro di ognuno una cucchiaiata di ripieno. Spennellare i bordi con un po’ di uovo sbattuto, chiudere i dischi di pasta, pizzicandoli sulla sommità per chiudere bene l’impasto. Disporre i fagottini su una teglia coperta con carta da forno, spennellati in superficie con uovo sbattuto, e infornarli a 200 °C per circa 20 minuti. Servirli ben caldi! OTTAVIA CREDI - 1/2 cucchiaino di Miele Chiaro Preparazione: Mettere nel frullatore latte, frutta, yogurt, acqua di rose e frullare per amalgamare. Versare in un bicchiere alto da bibita e mescolate aggiungendo il Miele. Decorate con fettine di fragola e servite con una cannuccia. L’ALTRA CUCINA… È arrivata finalmente la tanto desiderata estate! Ancora pochi (ma tremendi…) giorni di prigionia legati ai banchi di scuola prima di potersi godere liberamente mare, amici, passeggiate… E che dire del sole, che si fa di giorno in giorno più caldo? Ecco allora cosa proponiamo come rimedio: niente di meglio di un fresco cocktail alla frutta, velocissimo e facile da preparare, per alleviare la sete e… togliersi anche uno sfizio, perché no? Vi presento alcune bevande, ce ne sono per tutti i gusti: dagli accostamenti più classici alla riscoperta di nuovi aromi, passando per qualche sfiziosità… il tutto da gustare rigorosamente ghiacciato! All Shook Up Ingredienti per 1 persona - 50 gr di Fragole e Lamponi misti - 125 ml di Latte Freddo - 125 ml di Yogurt naturale freddo - 1 cucchiaino di Acqua di Rose 53 00Willy Giugno 2014 Banshee Ingredienti per 1 persona - Crema di banana (5 parti) - Crema di cacao bianca (2 parti) - Crema di latte (3 parti) Preparazione: Versare nello shaker la crema di banana, la crema di cacao e la crema di latte. Aggiungere il ghiaccio e shakerare energicamente. Filtrare il contenuto in una coppetta da cocktail. Tempo Libero: Cucina Cranberry Crush Playa del Sol Ingredienti per 10 persone - 600 ml di Succo di Mirtilli - 600 ml di Succo d'arancia - 150 ml di Acqua - 1/2 cucchiaino di Zenzero Macinato - 1/2 cucchiaino di Spezie - Zucchero Per decorare: - Kumquats - Mirtilli rossi ghiacciati - Rametti di menta Caribbean Cocktail Ingredienti per 2 persone - 8-10 cubetti di Ghiaccio - 1 Mango Sbucciato - 1 Banana Sbucciata - succo di 1 Arancia Grande - 1 spruzzo di Lime - Fettine di lime per decorare Preparazione: Mettere nel frullatore mango, banana, succo d'arancia, uno spruzzo di lime e frullate per amalgamare. Mettete il ghiaccio in due Tumbler grandi e versatevi il Cocktail 54 Preparazione: Mettere succo di mirtilli, succo d'arancia, acqua, zenzero macinato e spezie in una pentola e portate lentamente all'ebollizione, aggiungendovi, mescolando, lo zucchero. Fate bollire lentamente per 5 minuti. Versate in coppe da Punch, decorate con kumquats, mirtilli rossi ghiacciati e rametti di menta. Questo drink può essere presentato a tavola in qualunque momento dell’anno: servirlo bollente in inverno, ghiacciato d’estate Ingredienti per 1 persona - 6 cl frutto della passione (passion fruit) - 6 cl arancia fresca - 4 cl fragole frullate - 4 cl ananas frullato sul top del bicchiere Preparazione: Frullare nel frullatore il passion fruit, l'arancia fresca e le fragole. Versare in un bicchiere da cocktail "Fantasy"ed aggiungere infine l'ananas frullata.Guarnire con ciliegina rossa e spicchi di ananas. Cosa aspettate, allora, a fiondarvi sotto l’ombrellone, pronti a bicchiere sguainato per affrontare anche il più terribile solleone? CHIARA BERTOLOTTI 00Willy Giugno 2014 Tempo Libero: Giochi GIOCHI 1 2 3 4 5 6 7 8 15 16 18 19 21 22 26 30 31 10 39 40 43 44 47 23 14 28 25 29 33 37 34 38 42 45 46 48 49 52 53 55 58 13 24 41 51 54 12 17 32 36 11 20 27 35 50 9 56 59 57 60 55 00Willy Giugno 2014 Orizzontali: 1. Crostacei dalle carni pregiate. 6. Il nome dell'attore Damon. 10. Un suo satellite è Deimos. 11. Music Corporation of America. 14. Dopo il bis. 15. Fiume francese che sfocia nel fiume Isère. 16. Amore a Parigi. 18. Prefisso per sangue. 19. Stato degli USA con capitale Little Rock. 22. Sigla di Pordenone. 23. Prosciugato, inaridito. 24. Una via consolare romana. 26. Sigla di Rovigo. 27. Un dio egizio. 28. Pietra preziosa di colore violetto. 30. Capite, comprese. 33. La donna che vorrebbero gli uomini. 35. Parità farmaceutica. 36. Due lettere di Odino. 37. Nota località marittima della Romagna. 38. Varietà nere di granato. 41. Sigla di Venezia. 42. Il nome di Vergani. 43. Simbolo dell'oro. 44. Viene sovrapposta alla n nella grafia spagnola. 47. Una agenzia giornalistica iraniana (sigla). 49. Il mondo religioso dei musulmani. 50. Il nome di Macario. 52. Un seme delle carte napoletane. 53. La massima riduzione di volume nelle cavità del cuore. 54. Iniziali di Tomba. Tempo Libero: Giochi Verticali: 1. La principale fiera italiana delle innovazioni tecnologiche (sigla). 2. Centro Addestramento Reclute. 3. Comune della provincia di Treviso. 4. Iniziali del giornalista Travaglio. 5. Locuzione inglese per alta stagione turistica. 7. La dea della rovina. 8. Si manifestano con pioggia, tuoni e lampi. 9. Film di fantascienza della Disney uscito nel 1982. 11. I soldi metallici. 12. Relativi ad antiche popolazioni di lingua camito-semitica abitanti zone egizie ed etiopiche. 13. Lo è lo scorpione. 17. I mezzi di informazione e divulgazione (locuzione inglese). 20. Il cane lupo Tin Tin. 21. Fiume del Canton Vallese lungo 27 chilometri. 24. Il re di Troia durante l'assedio degli Achei. 25. Scurire, fare diventare nero. 29. Laterizio a fori per soffitti. 31. Tipi di deformazioni dei piedi. 34. Iniziali del radiocronista Ameri. 39. Relativo all'antico popolo abitante la Beozia ai confini con la Focide. 40. La dinastia reale di Enrico VII d'Inghilterra. 44. Tubercolosi polmonare. 45. I New, complesso musicale di Maurizio Arcieri. 46. Uno dei distretti della provincia di Kütahya, in Turchia. 48. Associazione Nazionale Combattenti. 50. Iniziali del giornalista Mentana. 51. La fine di Elia. La soluzione nel prossimo numero! 56 00Willy Giugno 2014 OROSCOPAZ OROSCOPAZ Ariete: mettete da parte le corna perché quest’ estate non serviranno, proietta all’orizzonte un partner! Toro: non preoccuparti, non può andare sempre tutto per il verso sbagliato! Gemelli: altro che anima gemella, meglio lasciar perdere! Andate alla ricerca del vostro spicchio di mela mancante, come diceva il buon Platone. Cancro: Questa settimana arriverà sulla terra un ufo con a bordo Learco, sua moglie Giuseppina e il figlio Ermenegildo...Entreranno nella tua stanza come se niente fosse, si impadroniranno del tuo letto e delle tue cose.. l'unica cosa che ti lasceranno saranno i libri!! Ma guarda te cosa deve fare l'universo per farti studiare..! Ci sono anche buone notizie per i maturandi, dopo l'esame sarete muy calienti . Leone : allora siete proti per il sol leone da prendere sotto l’ ombrellone? che litigare con il suo vicino di casa e questo influirà sulla tua situazione amorosa, rendendoti irascibile e lunatico.. take it easy Bilancia: E' una giornata uggiosa, fuori piove, poi smette, poi ricomincia.. insomma, un tempo lunatico, un po' come te! Ma non ti preoccupare, dal prossimo mese tornerà il sole dentro di te...sarà come una supernova, ci sarà un'esplosione grandiosa di passione Scorpione: niente paura…ora inizia l’avventura! Sagittario: impostate nuovi lavori e nuovi affari per l’estate! Capricorno: le stelle sono favorevoli, goditi l’estate! Acquario: è ora di acchiappare nuovi pesciolini e lasciare in mare quelli vecchi!!forza ragazzi! Pesci: finalmente è giunta l’ora di lasciare le città e tornare in mare! Vergine: Giove ha comprato una bellissima casa sulla via Lattea con vista sulla costellazione di Orione.. purtroppo però non fa altro 57 00Willy Giugno 2014 Buone vacanze! 58 00Willy Giugno 2014 59 00Willy Giugno 2014 60
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