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Anno II - Periodico Mensile N° 6 - Aprile 2014
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Anno II - N° 6 - Aprile 2014
A come Agricoltura
Aprile 2014
A come AGRICOLTURA
3
Aut. Trib. di Milano N° 384 del 02/12/2013
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La 46esima edizione di Agriumbria, Mostra nazionale dell’agricoltura, zootecnia ed alimentazione, si è svolta poco lontano dal centro
di Perugia, dal 28 al 30 marzo 2014, ed è stato un rinnovato appuntamento per verificare e valutare gli scenari nazionali ed internazionali che si profilano in un orizzonte di breve periodo. È stato un
week-end di incontri tra i maggiori e migliori operatori del mondo
agricolo, per consolidare vecchi contatti e stringerne di nuovi.
Agriumbia, Fieragricola lo scorso febbraio, fino ad arrivare all'appuntamento novembrino di Eima International. Tanti momenti di incontro dal respiro internazionale, in cui A come Agricoltura è stata,
è e sarà presenza costante. Fiere che indicano una direzione ben
precisa per il settore primario: dalla terra può arrivare la chiave di
volta della ripresa. È questo tra l'altro l'invito dello slogan di Agriumbria, per tutti coloro che, direttamente o indirettamente, sono impegnati e coinvolti sul piano operativo a realizzare un “sistema
agroindustriale Italia” che consenta di superare i punti critici dello
stato di precarietà che penalizza l’imprenditoria e le classi sociali.
Gli appuntamenti fieristici del primario succedutesi negli ultimi
anni hanno fornito agli operatori tecnici ed economici soluzioni progettuali di elevata innovazione tecnologica. Le formule fieristiche
nel settore agricolo funzionano e bene, grazie ad una intelligente
valorizzazione della diversificazione merceologica. Condiviso l'obbiettivo: facilitare le scelte degli imprenditori sui modelli di sviluppo
più rispondenti alla multifunzionalità delle diverse realtà aziendali
è condiviso da organizzatori ed espositori.
I poli fieristici nazionali che, con la loro intersettorialità e interdisciplinarietà hanno acquisito un prestigio e un riconoscimento internazionale, al tempo stesso stanno mantenendo una fruibilità che
consente di instaurare rapporti ravvicinati e professionali tra operatore agroalimentare ed espositore.
Il successo di Agriumbria conferma questa situazione che lascia
ben sperare per il futuro di tutto il settore. Lo confermano i numeri
della kermesse: nel 2003 i visitatori sono stati 48.000 e in 10 anni si
è arrivati a 68.000. Questi dati testimoniano sia il coinvolgimento dei
produttori agricoli sia l’interesse dei consumatori sempre più attenti
nell’informarsi sulla qualità dei prodotti alimentari, sulla loro tracciabilità e sicurezza salutistica, oltre che sull'efficienza di tutta la
filiera.
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A come Agricoltura
Aprile 2014
A come AGRICOLTURA
Sommario
n Pag. 6
A come Avvocato
A cura dell’Avvocato Antonella Bonini
Conferimenti in società consortili
Vendita diretta da parte dell'imprenditore agricolo
46
n Pag. 8
Agri chi? Agritata
di Laura Parlander
n Pag. 10
n Pag. 46
EXPO 2015:
Tra prato e asfalto
Lentamente prende forma
di Lorenzo Maggio
di Laura Parlander
n Pag. 50
n Pag. 14
Speciale
BRACCI DECESPUGLIATORI
Ok, il prezzo è giusto!
di Laura Parlander
n Pag. 16
n Pag. 56
Carni avicole: il sorpasso
Il verde per non restare al verde
di Valentina Santambrogio
di Cristian Furini
n Pag. 18
n Pag. 60
Abituati... a dare comandi
La “corrente” del Nord
di Alessandro Rocchetti
di Gianluca Cherchi
n Pag. 20
n Pag. 64
Cuori italiani per l'agri
Sul filo del rasaerba
di Jacopo Pastore
di Cristian Furini
n Pag. 70
n Pag. 24
Speciale
RASAERBA
Faccio tutto io!
di Cristian Furini
n Pag. 30
n Pag. 78
Speciale
SOLLEVATORI TELESCOPICI
La dieta dell'acqua
di Cristian Furini
30
n Pag. 84
L'arte del... rimorchio
di Giulietta Stella
n Pag. 88
REPORTAGE FIERAGRICOLA 2014: 2A PARTE
La lotta spray
di Massimiliano Barberis
n Da pag. 92
A come Affare
LE OCCASIONI DEL MESE…
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A come Agricoltrici
Aprile 2014
A come AGRICOLTURA
Agri chi?
AGRITATA
La fantasia è donna.
Solo così si giustifica il boom
di esperienze e di nuove professioni
legate al mondo agricolo, tutte intrise
di fascino, di creatività e di genialità.
Tra le rappresentati del movimento
agricolo rosa, anche Maria Letizia Gardoni,
da poco tempo alla guida
di Coldiretti Giovani Impresa
«Date alle donne occasioni adeguate, ed esse potranno
fare tutto».
Oscar Wilde
Le storie imprenditoriali delle signore dell’agricoltura
sono infinite. E sono tutte affascinanti. Come quella di
Sara Beccaria di Montelupo Albese, in Piemonte, che ha
deciso di diventare un’agritata. Ogni giorno Sara accoglie nella sua azienda bambini dai 3 mesi ai 3 anni e, consapevole del ruolo fondamentale che svolge, non lascia
nulla al caso. Segue infatti un progetto pedagogico specifico che porta alla riscoperta della natura, della stagionalità e delle eccellenze dell’agricoltura italiana. Con
questa sua attività, inoltre, Sara offre un servizio fonda-
di Laura Parlander
COME DIVENTARE
IMPRENDITRICE AGRICOLA
E
VIVERE FELICE…
4 Per prima cosa occorre un’idea. I “campi” sono i
piu svariati. Attività tradizionali, multifunzionalita, agro energie e qualche cosa di inedito.
4 Verificare le potenzialita del mercato. Osservare
il territorio, monitorare i potenziali concorrenti
e soprattutto non trascurare il quadro normativo. E non escludere di ricorrere a specifici consulenti.
4 Tracciare la dimensione dell’impresa. L’idea ha potenzialità anche al di fuori dei confini italiani, oppure trova spazio solo in una nicchia di mercato?
4 Trasformare l’idea in progetto. Occorre redigere
un business plan economico-finanziario, nonchè
determinare gli obiettivi, i risultati attesi, le
azioni e le risorse necessarie per raggiungerli.
La consulenza di esperti puo aiutare.
4 Ricercare un finanziamento. Battere a tappeto
tutte le possibili fonti: europee, nazionali, regionali, dedicate all’imprenditoria femminile, ai
giovani, ecc. Se occorre, verificare la possibilità
di un mutuo presso Ismea o presso gli istituti di
credito.
4 Frequentare un corso di formazione professionale. Se non si ha una formazione in campo agricolo, e bene acquisire competenze e ottenere la
qualifica di imprenditore agricolo dal punto di
vista fiscale.
4 Aprire una Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate. Iscriversi al Registro delle imprese, sezione speciale Agricoltura, presso la competente
Camera di Commercio (ma solo se si prevede un
fatturato maggiore di 7.000 euro/anno); iscriversi all’Inps.
4 Conoscere il nemico: la burocrazia. Tra scartoffie e documenti, il settore agricolo e tra i più
oberati dagli adempimenti quotidiani, tanto che
le statistiche parlano di 2 giorni di lavoro a settimana (100 all’anno!) da dedicare a questa attività. Valutare un supporto.
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A come Agromeccanica
Aprile 2014
A come AGRICOLTURA
Abituati... a dare COMANDI
di Alessandro Rocchetti
Con una fornitura specifica per CNH,
MTA si conferma produttore Oem
di rilievo, grazie alla sempre maggiore
presenza di suoi prodotti
elettromeccanici ed elettronici
nel mondo agricolo
MFH
MTA, ha incrementato la fornitura di componenti
destinate alle mietitrebbiatrici prodotte
dal Gruppo CNH.
Per CNH, l'azienda ha infatti sviluppato una nuova manopola multifunzionale, la MFH (Multi Function
Handle), integrata sul bracciolo a destra del conducente,
che gestisce con diversi interruttori tutti i parametri della
testata e dello scarico del cereale. Questo prodotto, dotato
di elettronica integrata, è stato pensato per garantire un
numero infinito di attuazioni, come si richiede a macchine
estremamente affidabili.
Sempre integrato sul bracciolo a destra del conducente,
su alcune macchine CNH si trova l’ICP (Instrument Control Panel), una tastiera “intelligente”, anch’essa multifunzione, con pulsanti che comandano alcune funzionalità
della mietitrebbia.
Innovativo anche l’LCP (Lighting Control Panel) un
comando luci da lavoro posizionato sul tetto della cabina,
dal design user-friendly, che consente di gestire da
un’unica unità tutte le luci esterne per illuminare il campo
antistante e garantire l’attività anche in ore notturne. Pratici pulsanti consentono poi di commutare dalle luci di lavoro alle luci richieste dalle normative quando il mezzo
si trova a viaggiare su strada.
Fred2, acronimo di Flexible Reconfigurable Electronic Display, è invece
un display TFT interattivo, con
schermo da 10,4” e touch screen,
montato in cabina, che MTA
fornisce a CNH come cruscotto
o per affiancare, in talune applicazioni, il cruscotto stesso e
consentire, oltre alla visualizzazione dei parametri più importanti, anche l’impostazione di
alcune funzioni utili per l’attiLCP
ICP
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A come Agromeccanica
Aprile 2014
A come AGRICOLTURA
FACCIO TUTTO IO!
di Cristian Furini
Dal carico al sollevamento,
dallo spostamento di ogni materiale
in spazi ristretti all'impiego
su strada o come trattore.
Ecco il vero mezzo “multitasking”
dell'azienda agricola
Se dovessimo individuare una parola chiave in grado di
raccogliere tutti i pregi dei protagonisti di queste pagine,
i sollevatori telescopici, questa parola sarebbe senz’altro
“multifunzionalità”. Visti inizialmente come una sorta di
ibrido nemmeno troppo adatto ad contesto fortemente
connotato come l'azienda agricola, ne sono progressivamente diventati uno dei protagonisti, proprio grazie alla
capacità di adattamento e della estrema manovrabilità
sullo stretto che li ha contraddistinti fin dalle origini. Ora,
giunti nel pieno della maturità tecnologica, i sollevatori
sono entrati in una nuova fase, quella dell’affinamento
delle prestazioni: ciò soprattutto grazie all’introduzione
di alcune soluzioni tecnologiche e costruttive che hanno
consentito di portarne la funzionalità a livelli, in alcuni
casi, di assoluta eccellenza. Superfluo poi sottolineare che
per i telescopici, come per tutte le macchine industriale,
sono valse le linee guida di sviluppo per abbattere consumi, costi d'esercizio ed emissioni.
Da una necessità molte possibilità
Non va d’altro canto sottovalutato il forte ampliamento
delle possibilità operative garantito dall’incessante sviluppo di attrezzature specificamente studiate per questa
tipologia di macchine: non più, quindi, solo generiche attrezzature per il sollevamento e il trasporto, ma anche, ad
esempio, macchine per la posa e la manutenzione di strutture ad uso agricolo, per la movimentazione di grandi carichi in stalla e depositi, per la manutenzione delle serre
ad esempio o per le attività colturali in ambito arboreo.
Sotto questo profilo, un forte impulso a ulteriori sviluppi
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A come Approfondimento
Aprile 2014
A come AGRICOLTURA
SPECIALE
BRACCI
DECESPUGLIATORI
AGRIMASTER per in contoterzisti
Uno SQUALO
nel TAGLIO
di Cristian Furini
Si chiama Combi Shark ed è la combinazione che Agrimaster ha creato, pensando ai contoterzisti, per aumentare
la resa produttiva e contemporaneamente ridurre il consumo in termini di ore lavorative e uso di carburante, fattori che incidono economicamente sull’utilizzatore e
contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente. L’abbinamento è costituito da una decespugliatrice modello
GREEN 400, con sbraccio max di 407 cm e antiurto con
rientro a molla sul secondo braccio, montata anteriormente alla trattrice ed equipaggiata con testata trinciante
G 100, di ultima generazione, che ha una larghezza di lavoro di 100 cm e coltelli flottanti adatti per erba (peso
complessivo 390 Kg). Posteriormente alla trattrice è
montata una decespugliatrice professionale modello
EXPERT 590, con sbraccio max di 593 cm e antiurto
con rientro idraulico automatico (rotazione di 109°),
che porta una testata trinciante da 125 cm anch’essa
equipaggiata con coltelli universali adatti per erba (peso
complessivo 1.130 Kg).
L’abbinamento delle due decespugliatrici, per trattrici
con potenza minima di 60 kW (81,5 CV), peso minimo
di 3.000 Kg e larghezza minima di 250 cm, è ideale per
la pulizia di fossi, canali, banchine stradali e per la manutenzione del verde pubblico. L’impianto idraulico comune, installato sulla decespugliatrice posteriore, è
servito da un serbatoio con capacità di 210 l di olio e
da moltiplicatore doppio sul quale sono montati i
gruppi pompa, gruppo 2 per il GREEN e gruppo 3 per
l’EXPERT, che alimentano i distributori elettrici e i joystick di servizio per l’azionamento dei bracci delle due
macchine e il comando dei motori, con doppio senso di
rotazione, delle testate trincianti. La potenza espressa
dai rotori delle testate trincianti è rispettivamente di 22
CV per la testata da 100 cm e 41 CV per la testata da
125 cm.
n