ANNO VII N. 25

ANNO VII N. 25
Poste Italiane SPA - Sped. Abb. Postale DL 353/2003 (conv. INL. 27/02/2004, nª 46) ART.1 comma 1 DCB ROMA • Ottobre - Dicembre 2013
P E R I O D I C O
D E L L A
F A I T A
F E D E R C A M P I N G
VALLE
D’AOSTA
VERSO
L’INNOVAZIONE
SIPAC, AVANTI TUTTA
COME È CAMBIATA
LA DOMANDA
NELL’OPEN AIR
SOTTOSCRITTA
L’IPOTESI DI RINNOVO
DEL CONTRATTO
DEL TURISMO
ANNO VII N. 25
CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE
Maurizio Vianello
l 2014 dovrebbe essere l’anno di uscita dalla crisi
o perlomeno di termine della fase recessiva da questa innescata. E’ l’auspicio che ripetono in molti
ed è anche la speranza di moltissimi imprenditori e lavoratori. Infatti il nostro sistema produttivo è stremato e mostra evidenti segni di stagnazione recessiva con
le aree più avanzate dell’economia che stentano a
mantenere i ritmi di produzione che solo qualche anno fa sarebbero stati considerati inaccettabili. D’altra
parte i consumatori sviluppano tecniche di restrizione della spesa che innescano ulteriori spirali recessive e così l’intero sistema appare incartato e sembra
sprofondare sotto un peso insostenibile.
Ma siamo sicuri che le cose stiano proprio così?
La narrazione della crisi è diventata essa stessa litur-
gica. Si è, cioè, vestita di formule autoreferenti la cui
dogmaticità è tanto evidente quanto funzionale. Tutto
serve a mantenere lo status quo ma niente è efficace
come la paura del peggio per immobilizzare ogni velleità di cambiamento. Ecco, l’incantesimo nel quale
ci troviamo ha questi contorni: ci siamo ridotti così a
causa di scelte di politica economica e finanziaria dissennate ma dobbiamo continuare ad operare le stesse scelte attraverso gli stessi uomini altrimenti finiamo nel baratro. E’ incredibile ma è così che la favola
della crisi viene raccontata e per renderla credibile
basta mostrare le difficoltà di molti a mantenere il livello di consumi cui eravamo abituati.
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Febbraio 2014
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Autorizzazione
del Tribunale di Roma
n. 363/2006 del 29/09/2006
Direttore responsabile:
Salvatore Vingiani
tel. 06 32111043 - fax 06 3200830
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Redazione:
Nicolcarlo Genovese
Pietro Licciardi
Andrea Spezzigu
CAMPING MANAGEMENT :SOMMARIO
5 ISOLA VERDE, LA SCOMMESSA
DI DANIELE OCCHIODORO
Pietro Licciardi
8 LA VALLÈE IN TRANSIZIONE
VERSO L’INNOVAZIONE
a cura di Giorgia Gazzetti
14 OPEN AIR: UN SETTORE COL
FRENO A MANO TIRATO
a cura di Pietro Licciardi
continua a pag.7
Stampa:
Rotoform
Pomezia ROMA
29 ACCESSIBILITÀ, DA
OPPORTUNITÀ A REALTÀ
Alvaro Vitali
35 PRESTO E L’ACQUA È SOTTO
CONTROLLO
38 DOVE ANDARE E COSA FARE?
FACILE, CON IDEASFORTRAVELS
42 LIEVE RIPRESA PER GLI
HOTEL ITALIANI NEL 2013
17 SIPAC, AVANTI TUTTA
43 ZANZEB, LA CASA MOBILE
19 COME È CAMBIATA
46 CON ENERGY BOX TUTTA
Riccardo Di Meo
LA DOMANDA NELL’OPEN AIR
Giancarlo Dall’Ara
23 DALL’OLANDA SI PRENOTA
CON UN CLIK
ECOSOSTENIBILE
L’ENERGIA IN UNA CARD
48 ACQUA RIGENERATA
E SANA GRAZIE
A QUANTUM
Alessandro Van De Loo
25 SOTTOSCRITTA L’IPOTESI DI
ACCORDO PER IL RINNOVO DEL
CONTRATTO DEL TURISMO
Salvatore Vingiani
50 NOTIZIE FAITA
CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO
ISOLA VERDE,
LA SCOMMESSA DI
DANIELE OCCHIODORO
di Pietro Licciardi
MESSO IN VENDITA DALLA VECCHIA PROPRIETÀ IL
VILLAGGIO ALLE PORTE DI NETTUNO HA AVUTO
UNA SECONDA OPPORTUNITÀ
D
aniele Occhiodoro ha iniziato la sua avventura nell’open
air quasi per caso, anche se col
turismo ha molto a che fare. E’ infatti presidente del Consorzio turistico
Mare di Roma, che si occupa dal
1997 di promozione del litorale romano, di cui fanno parte numerose
aziende che operano lungo la costa
laziale. Tra queste anche Isola Verde
Camping.
Come è facile immaginare grazie al
Consorzio, Occhiodoro ha avuto modo di conoscere parecchi operatori
del settore, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni. Niente di strano quindi che il proprietario del
Camping Isola Verde, ormai alle soglie della pensione e con una struttura bisognosa di importanti ed estesi interventi di riqualificazione, abbia deciso di chiedere proprio a lui
una mano per cercare acquirenti desiderosi di rilevare e rilanciare l’attività. La cessione però si è rivelata
piuttosto complessa, soprattutto per
gli importanti investimenti che andavano subito affrontanti, e pur con
tutta la sua buona volontà
Occhiodoro non è riuscito ad assolvere l’incarico in tempi brevi. Col
passare dei mesi si è perciò fatta strada l’idea di rilevare lui stesso il campeggio, magari coinvolgendo qualche amico, anche perché sia pure nel
tempo una attività dedicata al turismo all’aria aperta in quella parte del
“
«LA FAITA CI HA
AIUTATO MOLTISSIMO
A FARE LUCE SULLA
LEGGE N.13 DEL 2007,
DALLA QUALE
DIPENDEVA
L’OTTENIMENTO DELLE
AUTORIZZAZIONI
NECESSARIE ALLO
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITÀ E ALLA
REALIZZAZIONE DELLE
INFRASTRUTTURE
ESSENZIALI».
Lazio avrebbe potuto rappresentare
un buon investimento. E siccome a
Occhiodoro non è mai dispiaciuto
raccogliere sfide e mettersi in discus-
sione quella che all’inizio era stata
solo una fugace intuizione si è trasformata in realtà.
Una realtà, soprattutto agli inizi, rivelatasi assai dura, come ben sanno
tutti gli imprenditori. «La burocrazia
è stata il mio incubo», ricorda
Occhiodoro, che prosegue: «Il camping aveva bisogno di essere rimesso
a posto ed erano necessari lavori di
manutenzione e vera e propria ristrutturazione, che ovviamente richiedevano permessi e autorizzazioni». E’ così cominciata la lotta con
la pubblica amministrazione, velocissima e onnipresente quando si
tratta di chiedere, soprattutto tasse e
tributi, ma lentissima e indolente nel
dare. Anche se fortunatamente di
tanto in tanto ci si imbatte in qualche eccezione: «Ho avuto a che fare
con parecchi uffici comunali», dice
ancora Occhiodoro, «ma quelli di
Nettuno si sono dimostrati piuttosto
efficienti. Inoltre la Faita ci ha aiutato moltissimo a fare luce sulla legge n.13 del 2007, dalla quale dipendeva l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento dell’attività e alla realizzazione delle infrastrutture essenziali».
Comunque gli sforzi sono stati al fine premiati e il camping Isola Verde,
che aveva aperto i battenti nel 1971,
è tornato al suo antico splendore.
Il camping villaggio Isola Verde sorge completamente immerso una im-
5
CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO
mensa pineta, con alberi alti 25 metri, di 120 ettari di cui 80 ideali per
gli sportivi in quanto è possibile praticarvi jogging, ciclismo, tiro con l’arco e perfino gite a cavallo, visto che
il camping dispone di un rinomato
centro di equitazione. I più audaci
possono invece sorvolare la bellissima campagna e tratti di costa con il
parapendio a motore assistiti da
esperti. Quaranta ettari sono invece
riservati ai servizi e al campeggio vero e proprio, con 750 piazzole da 100
metri quadrati ciascuna. Gli ospiti
possono anche scegliere tra 4 bungalow ai quali si aggiungeranno presto
nuove case mobili e un ampio servizio rimessaggio per i camper.
All’interno del camping c’è il ristorante, il bar, il market, e il mini Club
con animazione, spettacoli e feste a
tema a bordo piscina, che è a disposizione anche per feste private. Non
è sul mare, ma solo a pochi chilometri vi sono le spiagge attrezzate di
Nettuno, con cui vi sono convenzioni per i clienti. Un efficiente servi-
zio pubblico di bus collega il villaggio con il centro storico e il porto.
La sua clientela è formata principalmente da famiglie e da una piccola,
al momento, percentuale di stranieri: francesi, inglesi e belgi. Tutti
amanti dell’open air.
Proprio puntando sulle famiglie
l’Isola Verde ha cercato di caratterizzarsi sul mercato. In che modo? «garantendo un luogo dove trascorrere
le proprie vacanze in sicurezza e tranquillità, dove il rispetto delle regole
e del buon vivere civile è indispensabile. Per questo abbiamo fatto un
accurato lavoro di selezione della
clientela, facendo attenzione alla
qualità rispetto alla quantità; una
scelta che poi ha portato i suoi frutti sul piano commerciale, facendo
tornare i campeggiatori, che poi sono diventati clienti abituali mentre
altri che avevano cercato altre sistemazioni hanno finito per tornare dopo aver saputo del nuovo clima».
Una scelta rivelatasi importante poi
è stata anche la maggiore attenzione
riservata alla selezione del personale, sia della reception che della guardiania notturna e diurna, anche se
questo ha comportato una spesa maggiore. Sempre con un occhio rivolto
alle famiglie è stata infine realizzata
una nuova area giochi all’aperto, ristrutturata completamente l’area
spettacoli e, con un investimento veramente importante, ristrutturata anche la piscina di acqua salata con tutta l’area circostante. Proprio vicino
allo specchio d’acqua ha trovato posto un chiosco bar nuovo di zecca che
è diventato subito un punto di riferimento giornaliero per i giovani e
per le feste notturne a bordo piscina.
Se per i campeggi e i villaggio del
nord Italia la relativa vicinanza ai
confini di Stato è indubitabilmente
un elemento di business, in quanto
facilita l’arrivo di stranieri, il camping Isola Verde ha potuto trarre
vantaggio dalla presenza di una grande metropoli come Roma, e infatti
l’80% dei suoi clienti è rappresentato da famigliole romane che soprat-
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tutto nei fine settimana estivi scappano dall’afa e dal caos della
Capitale. Tuttavia, dice Occhiodoro,
«il nostro obiettivo è quello di rendere il campeggio internazionale» ed
è soprattutto su questo che si stanno
concentrando gli sforzi della proprietà. Ciò comporta l’essere sempre al
passo con le richieste del mercato.
Ad esempio, spiega Occhiodoro,
adesso tutti chiedono che i servizi
igienici siano privati e questo significa dover realizzare strutture stabili,
anche se removibili, per la cui istallazione è però necessaria l’autorizzazione. Purtroppo, però, la Regione
Lazio è in ritardo nell’emettere norme su tali attività e ciò comporta un
notevole ritardo nell’adeguarsi, con
contraccolpi sugli affari e sullo sviluppo dell’open air.
A proposito della possibile evoluzione del settore delle vacanze all’aria
aperta nel Lazio Occhiodoro ha
qualche perplessità: «E’ noto a tutti che la politica, sia nazionale che
regionale, non ha fatto pianificazioni lungimiranti a medio e lungo termine sulla salvaguardia del territorio sotto l’aspetto economico e sociale. Spero nasca una nuova classe
dirigente che non faccia partire il
treno prima che riusciamo a salirci
sopra. In poche parole bisogna che
la politica faccia presto a far scattare le norme per la salvaguardia dei
territori, del loro ambiente e del loro paesaggio, che è uno degli elementi più importanti del nostro turismo, in modo da poter trasforma-
“
«DA PARTE NOSTRA
STIAMO FACENDO
QUELLO CHE
DIFFICILMENTE SI VEDE
FARE ALLE IMPRESE DI
QUESTI TEMPI: STIAMO
INVESTENDO, E NON
POCO, PER CRESCERE ED
ESSERE PRONTI E
COMPETITIVI QUANDO
ARRIVERANNO TEMPI
MIGLIORI».
re i nostri camping in villaggi turistici, come avviene in Francia e in
altri paesi europei. Da parte nostra
stiamo facendo quello che difficilmente si vede fare alle imprese di
questi tempi: stiamo investendo, e
non poco, per crescere ed essere
pronti e competitivi quando arriveranno tempi migliori». Per questo
però c’è bisogno della collaborazione fra le imprese, ma da questo punto di vista, almeno nell’area di
Nettuno, sono stati fatti progressi:
«Stiamo cercando di realizzare un
gruppo di acquisto per poter risparmiare noi e allo stesso tempo far risparmiare i nostri clienti, senza però rinunciare alla qualità», dice il
proprietario di Isola Verde, il quale
sta anche pensando alla successione: «Mio figlio è entusiasta di questa attività», il che lascia supporre
che Occhiodoro nutra buone speranze per il turismo open air:
«Nonostante l’indubbio clima di recessione noi dell’open air abbiamo
sofferto meno di altri, dato che persone abituate a fare vacanze più costose hanno “ripiegato” su campeggi e villaggi per scoprire che ci si può
regalare lo stesso comfort di qualità; con l’aggiunta di una vacanza all’aria aperta e una volta provata non
ne può più fare a meno».
Ma tornasse indietro, il gestore dei
isola Verde, nonché presidente del
Consorzio Mare di Roma, rifarebbe
tutto da capo? «Assolutamente si.
Come ho detto mi piace affrontare
le sfide, anche se forse affronterei tutto con qualche accortezza in più». n
CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE
L’assenza di previdenze e garanzie, la
scomparsa del sistema pensionistico
sono gli scenari di riferimento di questo presepe orchestrato per spaventarci ma non per ucciderci in un continuo rimando al peggio che accadrebbe se ci sottraessimo agli imperativi del rigore e senza riguardo per il male che accade ora. Dal punto di vista delle imprese la situazione è ancor più paradossale: non uno sgravio d’imposta o di burocrazia, nessun credito e ulteriori oneri fiscali e di gestione. E’come partecipare ad una maratona
con un carico sulle spalle. Non c’è speranza di vincere
ma diventa difficile anche solo sperare di raggiungere il
traguardo.
Le mie riflessioni possono apparire eccessivamente pes-
segue da pag.3
simistiche tuttavia le vicende del demanio e quelle delle case mobili sono diventate tanto paradossali per durata ed assenza di soluzioni da convincermi che a volte
gli interlocutori delle imprese siano degli avversari piuttosto che controparti.
Diventa, dunque, imperativo ed indifferibile il momento della presa di coscienza di ciascuno, se vogliamo continuare a credere ed operare in un contesto economico
competitivo e progressivo dobbiamo selezionare il ceto
politico di riferimento, scegliendo gli interlocutori non
per la capacità di promettere ma per la loro storia personale ed il loro percorso professionale. Via stretta e poco
percorribile ma sicuramente più realistica e concreta di
quella che ci fanno percorrere da almeno tre legislature.
7
CAMPING MANAGEMENT :AMBIENTE E TERRITORIO
LA VALLÈE IN TRANSIZIONE
“MORBIDA” VERSO
L’INNOVAZIONE
a cura di Giorgia Gazzetti
SCOMPARSA LA “VILLEGGIATURA”,
ANCHE LA VALLE D’AOSTA È IN CERCA
DEL PROPRIO FUTURO TURISTICO
L
a regione Valle d’Aosta , per le
sue montagne e per il suo ambiente alpino, è meta sia del turismo estivo che invernale, tuttavia
è in una fase di profondo cambiamento: da un turismo “per destinazioni”,
che in passato ha fatto la fortuna di
molti luoghi che ancora oggi vivono
di quella rendita, ad un turismo per
motivazioni, in cui ci si muove per
“fare”; da qui l’emergere di forme di
turismo impensabili solo pochi anni
fa, rivolte a segmenti nicchie e perfino “tribù” di consumo. In secondo
luogo anche qui si è assistito alla “morte” della villeggiatura, ovvero dei sog-
8
giorni lunghi, che hanno lasciato il
posto a micro-vacanze di 3 o 4 giorni, che hanno sconvolto le logiche
tradizionali e messo in crisi persino
il modello delle abitazioni per vacanza. Basti pensare al fatto che le vacanze brevi e brevissime si fanno preferibilmente vicino casa, per ottimizzare il tempo e non spendere troppo
in trasporti. Ciò ha spinto a ricercare, e offrire, ulteriori motivi di viaggio per motivare la tradizionale clientela, intrecciando la notorietà turistica con le eccellenze di altri settori produttivi, moltiplicando attrazioni, stimoli e occasioni.
Un limite sembra però costituito dallo scarso raggio di attrazione della
Valle d’Aosta, se si considera che i
due terzi degli arrivi e poco meno delle presenze provengono da tre mercati principali, con la Lombardia e il
Piemonte che da soli superano il 50%
degli arrivi e delle presenze. Solo per
fare un confronto in Trentino la quota di mercato dei primi due bacini di
domanda non raggiunge il 40%.
Il 70% delle presenze di turisti italiani riguarda le strutture alberghiere,
ma il trend degli ultimi anni vede una
crescita dei pernottamenti nelle altre tipologie di strutture. Nelle strutture extralberghiere la percentuale
di ospiti italiani sul totale è maggiore nelle case per ferie, nei B&B e negli agriturismi. Al contrario del mercato nazionale il turismo straniero da
diversi anni fa registrare un incremento delle presenze. Gli stranieri
rappresentano circa un terzo delle
presenze in Valle d’Aosta, una percentuale non elevata in confronto
alla media nazionale e soprattutto in
confronto ad alcuni competitors, in
particolare l’Alto Adige, dove la percentuale di stranieri sul totale è superiore al 60%. Tuttavia la Vallée
sembra capace di attrarre turisti da
tutta Europa e non solo, a differenza
ad esempio dall’Alto Adige in cui il
mercato è dominato dai tedeschi.
La stragrande maggioranza degli stranieri sceglie per il soggiorno gli alberghi (83%), soprattutto quelli a tre
stelle. Rispetto alla media totale c’è
poi una concentrazione maggiore di
turisti internazionali negli hotel quattro stelle. Per quanto riguarda inve-
I SOGGIORNI LUNGHI HANNO LASCIATO IL POSTO A
MICRO-VACANZE DI 3 O 4 GIORNI, CHE HANNO
SCONVOLTO LE LOGICHE TRADIZIONALI E MESSO IN CRISI
PERSINO IL MODELLO DELLE ABITAZIONI PER VACANZA
“
ce le strutture extralberghiere c’è una
netta preferenza per i rifugi alpini,
dove gli stranieri sono addirittura la
maggioranza degli ospiti (57%), seguiti dagli affittacamere e dai campeggi. Un aspetto interessante del turismo internazionale riguarda la capacità di destagionalizzazione dell’offerta.
Un aspetto non trascurabile è quello legato alle seconde case di proprietà dei residenti e non e date in affitto: quasi un quinto dei turisti infatti
alloggia in appartamento ma il dato
influenza anche le motivazioni di scelta della Val d’Aosta come meta di vacanza. Il 19% dei turisti italiani indica infatti come ragione principale
la presenza della casa di proprietà, rispetto al 2,5% degli stranieri. Nonostante l’utilizzo personale sia piuttosto limitato nel tempo - al massimo
tre mesi per gli italiani, un mese per
gli stranieri - meno del 30% dei proprietari italiani e poco più del 22%
di quelli stranieri ha affittato a terzi
l’appartamento a fini turistici mentre la scelta di alloggiare in appartamento in affitto è effettuata dall’8,4%
degli italiani e dal 3,2% degli stranieri, che dichiarano di preferire la
maggiore autonomia e la convenienza rispetto alle strutture ricettive. In
termini quantitativi, i flussi diretti
nelle seconde case, rappresentano il
27% del turismo totale. E’ comunque
interessante notare che a fronte dei
minori costi sostenuti per l’alloggio
aumenta l’acquisto di servizi sul territorio; in particolare l’acquisto di attività ricreative, sportive e di intrattenimento (circa il 27% della spesa
totale) ma anche nel settore agroalimentare.
Al 2009 l’offerta ricettiva della Valle d’Aosta ammontava a poco meno
di 1.000 strutture (di cui la metà alberghiere) e oltre 50.000 posti letto
(di cui il 47% nell’alberghiero), circa un terzo di quella del Trentino e
addirittura un decimo di quella dell’Alto Adige; ma la situazione si sta
evolvendo, poiché al tradizionale
comparto alberghiero si è affiancata
negli anni una proposta extralberghiera sempre più consistente. Per
quanto riguarda la “densità” ricettiva solo 14 comuni su 74 non hanno
strutture ricettive alberghiere e la media è di 400 posti letto ogni 1000 abitanti; ovviamente la disponibilità di
posti letto aumenta man mano che
ci si inoltra nella Vallèe, verso le località più rinomate e sciisticamente
più attrezzate.
Le strutture alberghiere della Valle
d’Aosta sono di dimensione abbastanza contenuta. Nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli alberghi
a conduzione familiare anche se la
tendenza è verso una diminuzione
delle piccole strutture. La presenza di
catene alberghiere in Valle d’Aosta
non è molto radicata; sono state censite 27 strutture che fanno parte di
un circuito di catene volontarie o di
proprietà, maggiormente concentrate ad Aosta, nella zona del Monte
Bianco e del Monte Cervino. Si tratta comunque di una percentuale molto contenuta se si considera il numero complessivo delle strutture ricettive (989), ma abbastanza significativa per una realtà montana ed una
regione piccola.
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CAMPING MANAGEMENT :AMBIENTE E TERRITORIO
paradiso, prima area protetta d’Italia
e forse più famosa – ma anche gli sport
invernali, i numerosi castelli, le terme, l’enogastronomia, gli appuntamenti culturali, il lusso e il relax, anche se non tutti hanno lo stesso grado di disponibilità e fruibilità. Lo sci
alpino, gli sport “estremi”, il benessere hanno ad esempio un buon grado di maturazione e godono di una
significativa risposta da parte della
domanda turistica. Altri invece sono ancora allo stadio di prodotti potenziali: le risorse devono essere rese
disponibili, l’ospitalità è da strutturare, la promozione e la vendita sono da impostare. I castelli, la filiera
del lusso, l’enogastronomia rappresentano un chiaro esempio di sviluppo di prodotti turistici potenziali. E’
perciò importante per la regione sviluppare una prospettiva strategica di
medio-lungo periodo e con riferimento ai mercati di medio e lungo raggio, meno sensibili alle proposte standardizzate che si possono trovare anche in altre destinazioni, magari più
vicine ed economicamente vantaggiose. Senza tuttavia tralasciare quei
prodotti turistici che la regione è già
oggi in grado di esprimere con un
buon grado di maturazione e che incontrano un significativo gradimento da parte della domanda turistica
nazionale ed internazionale. Tra questi senz’altro lo sport.
La vacanza sportiva genera annualmente nella sola Italia oltre 10 milioni di viaggi l’anno e il cicloturismo, dopo lo sci e il trekking, è la terza disciplina per numero di praticanti in vacanza. Quello della mountain
bike ad esempio è una offerta che la
Val d’Aosta può incrementare, specialmente se si tiene conto del fatto
che tale pratica suscita un grande interesse da parte della domanda turistica italiana e straniera: il 13% degli italiani, percentuale che si raddoppia se riferita ai turisti stranieri,
praticano questa attività nelle loro
vacanze e che fra i paesi più gettonati per il turismo legato alla mountain
bike l’Italia è al quarto posto dopo
Svizzera, Olanda e Austria. In Valle
d’Aosta si praticano anche altre attività, come il volo libero, e gli sport
“
UN ASPETTO NON
TRASCURABILE È
QUELLO LEGATO ALLE
SECONDE CASE DATE IN
AFFITTO, CHE
INFLUENZA ANCHE LE
MOTIVAZIONI DI
SCELTA DELLA VAL
D’AOSTA COME META
DI VACANZA
fluviali. Per questi ultimi in particolare vi sono diversi centri specializzati dislocati lungo il tracciato della
Dora Baltea, dislocati a Antey-SaintAndré, Aymavilles, Villeneuve, La
Salle, Morgex, Pré Saint Didier, Quart
e Sarre. Chi si reca in Nepal a fare
discese sui fiumi che scendono dall’Himalaya viene a fare allenamento
proprio qui, sia in gommone o in kayak.
Altro segmento da valorizzare è il lusso. Nel mondo, la ricchezza individuale ha raggiunto un valore complessivo di patrimoni finanziari pari
a 40.700 miliardi di dollari con una
crescita più marcata in India
(+22,7%), Cina (+20,3%) e Brasile
(+19,1%). Ancora più marcato
(+8,8%) l'aumento dei super-ricchi,
ovvero gli individui con patrimoni
finanziari superiori ai 30 miliardi di
dollari (circa 19,3 miliardi di euro)
mentre sono 208 mila gli italiani che
nel 2007 hanno avuto un patrimonio finanziario superiore a 1 milione
di dollari. Sono dati del 2009, ma nonostante la crisi finanziaria globale i
nuovi, e i vecchi, super ricchi hanno immutata la necessità di dimostrare il proprio successo acquistando beni che dimostrino concretamente il
loro status symbol, tanto è vero che il
mercato del lusso non conosce crisi
neanche in Italia e se anche il protrarsi della recessione porterà ad un
rallentamento del lusso ostentato,
perché diventerà non politically correct esibire la ricchezza, in generale
si tratta di un target che tende a mantenere il proprio stile di vita. Da questo punto di vista la Valle d’Aosta è
un piccolo contenitore di servizi di
lusso da ricercare offrendo località di
prestigio, luoghi esclusivi (Chamois
– Perla delle Alpi), le vette più alte
d’Europa, voli in elicottero e eliski,
chalet di charme, ambiente incontaminato.
Un tipo di offerta “matura” è senz’altro quella sciistica e in questo la valle d’Aosta deve fronteggiare la concorrenza di altre regioni sia italiane
che europee, tenendo conto in particolare di alcuni fattori: il limitato
ricambio generazionale, la diminuita attrattività degli sport invernali
tradizionali, la crescente popolarità
di altre tipologie di attività sulla neve, la diminuzione del numero di persone che si recano in montagna per
svolgere unicamente attività sciistiche. Le destinazioni montane necessitano dunque, oltre che di impiantistica e attrezzature moderne, di in-
11
CAMPING MANAGEMENT :AMBIENTE E TERRITORIO
frastrutture e servizi per il tempo libero in grado di rispondere alle esigenze dei clienti in termini di “altri
servizi” (animazione, benessere, gastronomia, ecc. e nonostante la Vallèe sia indubbiamente un paradiso
per gli sciatori essa dovrà ripensare
questo segmento creando proposte
complementari e alternative allo sci.
Negli ultimi decenni si è assistito ad
una diffusione capillare dell’attività
di trekking, alte vie e alpinismo e
anche questo, assieme allo sci è sicuramente un punto di forza per la Valle d’Aosta, dove il trekking, con il
37% delle preferenze, è l’attività sportiva maggiormente praticata dei turisti estivi e in particolar modo da
quelli francesi (50%) e toscani (60%).
E la regione dispone di un prodotto
apprezzato grazie all’inestimabile patrimonio ambientale, una ottima rete di sentieri, rifugi e bivacchi, la disponibilità di guide e figure professionali, una buona disponibilità di
informazioni sia in Internet che su
carta.
Il benessere oltre ad essere un business che si presta ad essere un elemento che qualifica l’immagine è un prodotto turistico che si sta fortemente
imponendo sul mercato delle vacanze. Sebbene il turismo termale “tradizionale” si trovi ad affrontare una
evidente crisi causata dalle difficoltà
strutturali del comparto ed un blocco nel ricambio di clientela se le caratteristiche dell’offerta saranno profondamente rinnovate sarà possibile
riagganciare una domanda potenziale che mantiene ancora una notevole consistenza. La Valle d’Aosta dispone di un offerta già strutturata poichè oltre ad avere un centro termale
a Pré-Saint-Didier, il 29% degli esercizi alberghieri a vario livello pongono attenzione al tema offrendo servizi benessere (sauna, bagno turco, idromassaggio e centro benessere).
Elemento qualificante del prodotto
culturale della Valle d’Aosta è la rete dei castelli, testimonianze di una
storia feudale particolarmente ricca
e di una continuità storica suggesti-
ciclo & fitness
va, e lo stesso capoluogo, Aosta, città dal grande interesse storico, ricca
di reperti archeologici risalenti soprattutto all'età romana.
La Valle d’Aosta ha l’opportunità di
rinnovare l’immagine del territorio
anche attraverso le proprie tradizioni enogastronomiche, con la sua scelta di prodotti tipici. Tra l’altro sono
51 i ristoranti valdostani segnalati
sulle quattro principali guide enogastronomiche italiane, tra i quali si
contano 14 eccellenze.
Tra i prodotti turistici della Valle
d’Aosta il turismo-natura è un altro
punto di forza, e benché sia considerato una nicchia di mercato se ne conosce il costante incremento avendo registrato una crescita a livello
mondiale tre volte superiore a quella segnata dal turismo nel suo complesso. Il parco più richiesto è senz’altro il Gran Paradiso e proprio nel
versante valdostano si concentrano
il 78% degli esercizi ricettivi del parco e il 99% dei posti letto totali, con
caratteristiche qualitative e struttu-
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12
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rali migliori di quelle piemontesi. Accanto ad esso la Regione Valle d’Aosta dispone di altre importanti aree
protette, come il parco del Gran Paradiso e del Monte Avic.
Poiché la Valle d’Aosta si trova sul
percorso dell’antica via Francigena,
un prodotto interessante è costituito
dal turismo religioso, il quale, proprio per il target stratificato a cui si rivolge, può rappresentare una soluzione al problema della stagionalità. Nella Valle sono 35 le strutture accreditate al progetto “I cammini d’Europa”, iniziativa finanziata con fondi europei, e un progetto da poco terminato prevede la possibilità di percorrere la via Francigena a cavallo, mentre è attivo il nuovo “Sentiero Frassati”, anello escursionistico che si sviluppa in Val d’Ayas con partenza e arrivo nell’abitato di Saint Jacques.
SCENARI E PROSPETTIVE
La Valle d’Aosta oggi può contare su
un bacino consolidato di mercati di
prossimità: Piemonte, Liguria e Lombardia, che rappresentano lo zoccolo duro del turismo regionale, affiancati da un bacino di medio raggio –
Toscana, Emilia Romagna, Lazio, la
regione Rhone-Alpes in Francia - interessante per i risultati attuali e in
prospettiva. Il mercato di prossimità
fornisce la quota più rilevante delle
presenze turistiche e la totalità di
quelle escursionistiche; anche in prospettiva, le regioni che tradizionalmente hanno generato i maggiori flussi turistici verso la Valle d’Aosta, sembrano destinate a confermare la propria importanza: ma con modalità
inedite, ricercando sempre nuovi motivi di attrazione, sempre nuovi stimoli per ribadire la propria fedeltà,
anche in momenti diversi da quelli
canonici.
A pesare e a decidere il futuro turistico della regione sarà l’andamento
dell’attuale crisi economica, che per
quanto riguarda l’Italia rischia di diventare strutturale e anche quest’anno si è accentuato il fenomeno della vacanza breve. E all’accorciarsi del
periodo di vacanza, si restringe anche il suo raggio; un fenomeno che
“
LA VALLE D’AOSTA
OGGI PUÒ CONTARE SU
UN BACINO
CONSOLIDATO DI
MERCATI DI
PROSSIMITÀ CHE
RAPPRESENTANO LO
ZOCCOLO DURO DEL
TURISMO REGIONALE,
AFFIANCATI DA UN
BACINO DI MEDIO
INTERESSANTE PER I
RISULTATI ATTUALI E IN
PROSPETTIVA.
sembra non essere episodico ma tendenziale. Tra le caratteristiche della
vacanza “a chilometro zero” c’è però
quella di essere una vacanza economica ed ecologica, il che offre qualche chance in più al turismo all’aria
aperta.
Senza dubbio, come prima accennato, una vacanza in un posto vicino è
nettamente più conveniente in termini di costo del trasporto. A meno
di importanti novità nel settore del
trasporto aereo, con ulteriori riduzioni delle tariffe e incremento dei
collegamenti point-to-point - ma vale la pena di ricordare che l’aereo
gioca ancora un ruolo del tutto marginale sugli spostamenti voluttuari
di breve raggio con solo il 5% dei
“micro vacanzieri” che usa questo
mezzo – agli operatori valdostani converrà concentrare l’attenzione verso
l’Euroregione Alpi-Mediterraneo, di
cui fanno parte oltre alla Valle d’Aosta le regioni Piemonte, Liguria, Rhone Alpes e Provence - Alpes - Cote
d’Azur, che rappresenta un bacino
di quasi 17milioni di residenti, accomunati da un unico disegno di cooperazione politica economica e culturale. Altro segnale proveniente dal
mercato turistico, da valutare con attenzione,è che mentre da un lato
sembrano in flessione gli acquisti turistici generati dalle imprese (il “business travel”), e l’incoming di medio-lungo raggio sulle destinazioni
più tradizionali, per quanto riguarda
invece le preferenze per le destinazioni a maggiore grado di identità, o
per i prodotti turistici di tendenza, o
ancora per le vacanze brevi e brevissime i dati sono di segno opposto.
Così a fianco di realtà in difficoltà,
mature, in declino, convivono altre
realtà solo apparentemente uguali,
ma che mostrano promettenti segnali di crescita. Questa constatazione,
che ha valore generale, ha riscontri
inconfondibili anche e proprio in
Valle d’Aosta, una regione che sta
vivendo un percorso relativamente
“morbido” di passaggio dalla tradizione all’innovazione. n
13
CAMPING MANAGEMENT :AMBIENTE E TERRITORIO
OPEN AIR: UN SETTORE
COL FRENO
A MANO TIRATO
a cura di Pietro Licciardi
IN VALLE D’AOSTA IL TURISMO
ALL’ARIA APERTA PUÒ ANCORA
CRESCERE, MA TROPPI OSTACOLI
FISCALI E BUROCRATICI NE
FRENANO L’ESPANSIONE.
I
campeggi in Valle d’Aosta sono
45, di cui la quasi totalità aderisce alla FAITA con una capacità ricettiva totale pari a 15.519 tra
posti letto e piazzole. Nella sola estate 2013 le presenze registrate nelle
strutture open air valdostane sono
state 306.810, mentre gli arrivi sono stati 82.287. L’ utenza è ancora
rappresentata in larga parte da clientela italiana (75 %), anche se negli
ultimi anni si è registrato un costante cambio di tendenza.
14
Del turismo all’aria aperta della regione parliamo con Jean Paul Voyat, presidente della FAITA Valle
d’Aosta.
Dottor Voyat, i vostri campeggi
quanto “pesano” sulla capacità ricettiva turistica totale?
«Al di là delle percentuali esatte,
ritengo che i numeri riguardanti le
presenze e quindi i flussi generati
dal nostro settore siano indiscutibilmente da tenere in considerazio-
ne. L’open air in Valle d’Aosta, in
termini di quantità di persone che
visitano la nostra regione, mette a
disposizione di tutto il comparto legato al turismo un potenziale interessante che va sfruttato al meglio».
I campeggi valdostani sono attivi
anche in inverno?
«Circa la metà delle strutture presenti sul nostro territorio regionale
sono aperte tutto l’anno.
Qual è l’apporto che l’open air valdostano dà al turismo regionale in
termini di strutture e di servizi?
«Le nostre strutture, insieme a tutte le altre forme di ospitalità in Valle d’Aosta formano un’offerta turistica completa, quindi il più variegata possibile, con l’intento comune di proporre dei soggiorni di qua-
“
VOYAT: «DAL PUNTO DI VISTA FINANZIARIO E AMMINISTRATIVO, L’AUSPICIO È
CHE SI RIDUCANO NOTEVOLMENTE GLI ONERI E GLI OSTACOLI NEI CONFRONTI
DI CHI HA DECISO DI INVESTIRE E DI FARE IMPRESA».
lità. La Vallée con le sue molteplici
risorse naturalistiche, il ricco patrimonio storico-culturale e l’articolato sistema di aree protette rappresenta senz’altro una meta ideale per il turista
open air, alla ricerca della vacanza improntata sui valori ambientali e sociali. Nonostante il periodo, tuttavia,
dobbiamo continuare a guardare avanti con ottimismo cercando di investire maggiormente sulle infrastrutture
e sui servizi che il mercato, per la verità sempre più esigente, ci richiede».
Come si andrà modificando il turismo regionale in considerazione del
perdurare della crisi economica? In
altre regioni ad esempio si è registrata una tenuta se non una crescita della clientela dei campeggi in ragione
dei costi più abbordabili rispetto agli
hotel…
«Certo non possiamo parlare di crescita, ma analizzando i dati pubblicati periodicamente dall’assessorato regionale al turismo e visto il contesto
economico e sociale in cui stiamo vi-
vendo, non posso non rilevare che è
l’intero settore turistico valdostano ad
aver tenuto in questi anni di crisi. Rispetto alla scelta della struttura ricettiva, sono fermamente convinto che
questa non si possa far derivare esclusivamente dal prezzo. Che si chiami
campeggio, agriturismo, albergo o affittacamere, la scelta della struttura in
cui soggiornare avviene quasi sempre
dopo aver effettuato un’attenta analisi della qualità e dei servizi proposti,
oltre che dalla rispondenza di questi
ultimi con le aspettative e la tipologia di vacanza che i nostri ospiti hanno in mente».
Il turismo open air in Val d’Aosta
può ritenersi un settore maturo oppure vi sono ancora margini di crescita?
«Il margini di crescita sono ampi. Questi però troppo spesso si scontrano con
i molti ostacoli che un imprenditore
trova sul proprio cammino quando decide di migliorare o far crescere la propria impresa; a partire dalle comples-
sità procedurali e burocratiche che
ostacolano la realizzazione di un ampliamento o di un progetto; per passare ad un’imposizione fiscale sproporzionata, fino ad arrivare alla difficoltà di accesso al credito. Credo si debba continuare con il lavoro cercando
di non perdere di vista le specificità
del camping, quindi socievolezza, natura e anche prezzi contenuti non dimenticandoci di migliorare sempre un
pochino le nostre aziende anche in
questo difficile momento».
Cosa potrebbe aiutare l’eventuale
crescita del comparto?
«Dal punto di vista finanziario e amministrativo, l’auspicio è che si riducano notevolmente gli oneri e gli ostacoli nei confronti di chi ha deciso di
investire e di fare impresa. Dal punto
di vista commerciale, invece, ritengo
che le nostre aziende debbano essere
maggiormente orientate ai mercati
esteri che si sono dimostrati particolarmente interessati e sensibili al mondo dell’ open air». n
15
CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO
SIPAC, AVANTI TUTTA
di Riccardo Di Meo
L
a terza edizione del Sipac, che si
è svolta a PadovaFiere mercoledì 20 e giovedì 21 novembre
2013, è stata nuovamente un successo, avendo fatto registrare un incremento del + 15 % di espositori del 12
% di visitatori rispetto allo scorso anno. Un risultato di tutto rispetto, se si
pensa al momento assai sfavorevole
per la nostra economia e all'andamento di altre manifestazioni fieristiche
con molta più “anzianità” ed esperienza. Il Salone si è svolto in un contesto
molto rilassato e «positivo», puntando su un programma ricco di novità e
capace di creare un clima vivace per
gli interscambi professionali e commerciali. Hanno certo favorito la convivialità anche il cocktail di benvenuto, il lunch buffet ed il breakfast offerti
dall’organizzazione. Insomma i partecipanti sono stati coinvolti per due
giorni in una serie di eventi, in gran
parte inediti, che hanno registrato un
altissimo gradimento, fra una visita e
l’altra al padiglione fieristico e agli
stand degli espositori.
In questa edizione l’obiettivo degli organizzatori era di catalizzare l’attenzione del settore sull’evento nel calendario di novembre e di aprire l’orizzonte ad incontri che avessero anche
un interesse commerciale, oltre che
istituzionale. Perciò se l’attenzione si
è ovviamente concentrata sui temi professionali proposti durante l’ormai tradizionale convegno nazionale che FAITA Federcamping ha svolto nei giorni della Fiera, si è mostrata azzeccata
pure l’idea di aggiungere un programma d’incontri con tour operator internazionali, desiderosi di allargare i propri contatti con i campeggi italiani.
IL BUY CAMPING
Grande successo tra gli operatori del
settore convenuti al Sipac quindi per
il Buy Camping, incontri d’affari fra
tour operator e gestori e proprietari
di camping e villaggi, i quali hanno
CONFERMATO IL SUCCESSO DELLA
MANIFESTAZIONE DEDICATA
AL TURISMO OPEN AIR
“
IL SIPAC, ORMAI SALONE UFFICIALE DI FAITA
FEDERCAMPING, SI PREPARA GIÀ ALLA SUA
QUARTA EDIZIONE CHE SI SVOLGERÀ IL 19 E 20
NOVEMBRE 2014 SEMPRE A PADOVAFIERE
così potuto migliorare la visibilità
delle proprie strutture anche e soprattutto all'estero. Gli incontri si
sono svolti in una sala dedicata, nella quale ciascun tour operator ha illustrato la propria filosofia aziendale, il territorio da essi coperto e le
relative opportunità, mettendosi poi
a disposizione per l’avvio di eventuali partnership. Hanno partecipato otto tour operator: Rent a Tent/Vialora, Alpitour World, Dansk Fri Ferie,
Camping Booking, Canvas Holidays,
Natural Booking, CtoutVert, ABF
Tourist.
IL CONVEGNO FAITA
Come già accennato il Sipac è stato
anche questa volta arricchito dai contenuti culturali e formativi proposti dalla
FAITA, che nei padiglioni della Fiera
ha svolto il proprio convegno nazionale sul tema: “La nuova domanda di
turismo all’aria aperta”, diviso in due
parti per dare la possibilità ai visitatori
ed agli associati alla federazione di poter seguire anche le altre iniziative.
Nella prima giornata, dopo i saluti e
l’introduzione del presidente nazionale
Maurizio Vianello, il giornalista del
17
CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO
Sole 24 Ore Marzio Bartoloni, moderatore della convention, ha presentato
il primo ospite: il professor Giancarlo
Dall’Ara, docente di marketing, il quale
ha illustrato gli attuali scenari di mercato per tipologia d’impresa, parlando
in particolare sui cambiamenti in atto,
accelerati dall’impatto della crisi, e
sulla necessità che le strutture si adattino rapidamente a tali cambiamenti
per offrire il prodotto che il mercato
richiede in questo momento. E’ toccato poi all’architetto Stefano Doardo,
dello studio Proteco, affrontare l’argomento della “Evoluzione delle strutture in funzione della vocazione aziendale e del cliente”. L’esposizione è stata
una serie di riflessioni parallele all’intervento di Dall’Ara, ma proiettate sul
campeggio come parte dell’ambiente
e, quindi, come gestore e custode del
territorio ove è situato. Il giorno successivo ha parlato, l’ingegnere Vincenzo Muzi, che ha ribadito i contenuti della “Regola tecnica per la prevenzione incendi”. Tutti gli interventi sono stati registrati e chi volesse riascoltarli per approfondirne i contenuti può farne richiesta alla segreteria di
FAITA nazionale.
SETTORI ESPOSITIVI
CASE MOBILI n BUNGALOW n CHALET n PISCINE n AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE n FOOD n SNAKING
n EQUIPAGGIAMENTO ED ATTREZZATURE PER SPORT E
DIVERTIMENTO n SPAZI VERDI n ATTREZZATURE E SERVIZI n ARREDO INTERNO, ESTERNO, URBANO n SANITARI
n SERVIZI n SEGNALETTICA
TIPOLOGIA DI VISITATORI
CAMPING E VILLAGGI TURISTICI
SPAZI VERDI E PARCHI GIOCHI
STABILIMENTI BALNEARI
AGRICAMPING E AGRITURISMI
AGENZIE VIAGGI TOUR OPERATOR
CAFFÈ BAR E RISTORAZIONE
APPUNTAMENTO AL 2014
Il Sipac, ormai salone ufficiale di FAITA Federcamping, si prepara già alla
sua quarta edizione che si svolgerà il
19 e 20 Novembre 2014 sempre a PadovaFiere. Sarà ancora un salone al
cento per cento professionale dove i
contatti di qualità sono il primo obiettivo. Per questo motivo rimane inalterata la formula: conferenza nazionale di FAITA, meeting ed iniziative come il Buy Camping, per continuare
ad essere l'unica vera piattaforma professionale italiana per le strutture turistico ricettive all'aria aperta ed i propri fornitori, come del resto i risultati in termini di presenze – visitatori
ed espositori – sembrano confermare.
Da notare che al Sipac sono presenti
anche proprietari di camping e villaggi turistici di alcuni dei paesi nostri
confinanti: Croazia, Slovenia, Svizzera, segno che a Padova c’è effettivamente la possibilità di toccare con mano tutte le novità del settore. n
18
IL MERCATO DELLA RICETTIVITÀ
ALL’ARIA APERTA IN ITALIANO IN CIFRE
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CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO
COME È CAMBIATA
LA DOMANDA
NELL’OPEN AIR
di Giancarlo Dall’Ara
RELAZIONE AL CONVEGNO
NAZIONALE DELLA FAITA. PADOVA
20 NOVEMBRE 2013
L
o scenario generale del turismo
mostra chiaramente che le persone che vanno in vacanza a livello internazionale sono in costante
aumento da anni e, almeno su questo
versante, le previsioni sono buone,
nonostante la generale situazione di
crisi. Si può dunque affermare che “la
domanda c’è”. Se vi occupate di “turismo all’aria aperta”, inoltre, sapete
già che tutti i trend tradizionali sui
quali si è basato il successo della vostra formula di ospitalità, e cioè libertà, natura, bisogno di esperienza, di
ritmi di vita non stressanti, bisogno
di socialità, di paesaggio, ricerca di
luoghi in sintonia con i propri valori…, sono confermati anche in questi anni.
Anche per questo credo che i campeggi e più in generale le formule di
vacanza open air risentano di meno
della crisi, rispetto ad altre proposte
di ospitalità.
La ricerca “Country Brand Index
2012-2013” conferma che l’Italia è
prima al mondo per turismo, cultura
ed enogastronomia. Più esattamente,
nell'indicatore che prende in esame
storia, arte e cultura assieme a autenticità e bellezza naturale, secondo
Future Brand che elabora il Country
Brand Index, l’Italia è prima, ed é opportuno sottolinearlo bene: l’Italia è
prima da sempre, da quando cioè esiste questa classifica, giunta all'ottava
edizione. Inoltre a fine 2012 siamo diventati primi (eravamo secondi nel
2011) anche nella particolare classifica che riguarda il turismo (basata su
Value for Money, attrazioni, cibo, e
offerta resort and lodging). Nel comunicato stampa con il quale Future
Brand presentava questi dati si legge:
«Nell’immaginario globale l’Italia resta una meta desiderabile, un luogo in
cui l’arte, la cultura e il cibo costituiscono un piacere continuo, da sperimentare e consigliare». Il Sole 24 Ore
commentando questa situazione ha
scritto: «Luoghi comuni, questi
dell'Italia icona del gusto e della bellezza. Eppure sono cliché che funzionano in automatico, che cioè non necessitano di promozione alcuna.
Abbiamo però il dovere di sfruttarli
meglio».
Pertanto la domanda turistica - il
“mercato” - c’è, e se il vostro villaggio
o il vostro camping, o la vostra destinazione registra poche presenze rispetto alle vostre aspettative, se cioè i risultati non sono adeguati, quali possono essere i problemi?
Il primo ordine di problemi può essere relativo ad una mancata conoscenza della domanda, che oggi è cambiata rispetto al passato. Ma non è solo
cambiata perché arrivano più stranieri, o c’è più richiesta di case mobili, o
perché ci sono più aspettative in termini di qualità e di personalizzazione
dei servizi. E’ cambiata soprattutto perché la rivoluzione digitale, la rivoluzione silenziosa che ha avuto un impatto enorme nei comportamenti della maggior parte delle persone che
vanno in vacanza, ha mutato lo scenario al quale eravamo abituati.
E’ cambiato il modo di fare ricerca sulle mete e i luoghi da visitare, e sul modo di scambiarsi opinioni; è cambiato il modo di prenotare e di organizzare le vacanze, e più in generale il
comportamento dei turisti è diventato molto più attivo e “critico” rispetto al passato. Oggi i turisti sono perfettamente consapevoli di essere “re”
19
CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO
del mercato, e si comportano di conseguenza. Inoltre, di fianco alle generazioni di turisti del passato si è affiancata una nuova generazione di turisti
“liquida”, “very social”, dai confini
comportamentali non sempre netti,
che ama il turismo di esperienza e di
condivisione, e che si caratterizza per
un forte bisogno di novità e di innovazione, ma che mostra contemporaneamente un forte desiderio di comunità.
Insomma il tema è questo: la domanda c’è, ma noi la conosciamo davvero?
Il secondo problema è relativo agli
aspetti gestionali. Il nostro Paese, e
immagino ognuno di voi, ha potenzialità enormi e grandi risorse da sfruttare. Questo dato è confermato da tutte le ricerche, ma poi i risultati, in termini di arrivi e di presenze o di fatturato, sono al di sotto delle nostre
aspettative. Molti ritengono che il
problema sia legato alla concorrenza
che è spesso più abile di noi. Io invece credo che il nostro più grande concorrente non sia la Francia o la
Spagna, ma siamo noi stessi: il “declinismo” imperante, l’autoflagellazione, la non conoscenza o la sottovalutazione dei nostri plus, la perdita dei
“fondamentali”. Credo siano questi
gli ostacoli principali allo sviluppo del
turismo nei nostri territori. Se analizziamo come viene affrontato il tema
dell’accoglienza si può vedere bene
come spesso manchino i fondamentali, e come l’accoglienza sia ridotta
ad un saluto degli ospiti. Difficilmente
si riesce a fare dell’accoglienza una attività di marketing che trasformi i nostri ospiti in turisti fedeli o in alleati.
La sottovalutazione di questo, che è
uno degli aspetti chiave dell’offerta
turistica ed anzi della stessa esperienza turistica, ha portato qualche campeggio a chiamare il punto di accoglienza “portineria”! Una scelta che
si commenta da sola. Temo che il problema in questo caso non sia solo
quello che gli autori classici del passato chiamavano “miopia del marketing”, ma più in generale nasconda un
gap culturale tra gestione dell’offerta
e aspettative della domanda. Perché
è evidente che si può essere accoglien-
20
“
IL SETTORE HA I
NUMERI: 10 MILIONI DI
ARRIVI, 3.5 MILIARDI DI
FATTURATO, 100 MILA
DI ADDETTI; IN 26
PROVINCE ITALIANE
L’OPEN AIR VALE OLTRE
IL 50% DEI POSTI LETTO;
MA PERCHÉ A FRONTE
DI DATI CHE PARLANO
DA SOLI, L’OPEN AIR È
SOTTOVALUTATO?
ti solo se c’è cultura dell’accoglienza.
Un altro problema ancora è la tradizionale sottovalutazione della terza fase della vacanza: quella del ricordo,
che comincia con la partenza e il rientro a casa degli ospiti. Se analizziamo
cosa si fa in questa fase è evidente che,
invece di gestire il ricordo, ci troviamo di fronte a quello che io definisco
“il grande silenzio”. Più in generale
c’è, o ci può essere un problema di
marketing. Se la domanda è cambiata il marketing non dovrebbe essere
“quello di una volta”, ma andrebbe ripensato, assieme ai suoi strumenti. I
depliant, i siti web e le fiere vanno ancora bene, sono sufficienti, o si può
pensare anche a qualcos’altro?
Occorre una cultura specifica
del campeggio
Ed ora una riflessione. Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera: “Sono
un piccolo operatore turistico di… e seguendo il suo lavoro ne approvo la filosofia, Le volevo porgere la seguente domanda: Perchè nei suoi vari interventi in
conferenze, nei suoi vari articoli sul turismo, non parla mai di campeggi? E’ come se fossero strutture ricettive fantasma. Mi preme darLe un dato che Lei sicuramente conosce, ed è che in…. le
maggiori presenze turistiche sono determinate dal soggiorno di ospiti stranieri nei
camping. Attualmente il settore non conosce crisi, anzi, la richiesta è maggiore
dell'offerta e allora perché non ritenere il
turismo all'aria aperta strategico per lo
sviluppo di un territorio? RingraziandoLa
in anticipo per la risposta saluti cordiali.”
La lettera è chiara, il vostro settore ha
i numeri: 10 milioni di arrivi, 3.5 miliardi di fatturato, 100 mila di addetti; in 26 province italiane l’open air
vale oltre il 50% dei posti letto…; ma
perché a fronte di dati che parlano da
soli, l’open air è sottovalutato? Perché
non è centrale nelle decisioni strategiche degli enti e delle istituzioni?
Direi che questo accade per due mo-
tivi. Il primo è per così dire “politico”:
il turismo è ancora un settore albergocentrico. Il dato è stato dimostrato
chiaramente dalla fine della legge quadro sul turismo del 2001, una legge
che coraggiosamente metteva al centro del sistema turismo non più l’albergo, ma il territorio, e che anche per
questo è stata sostanzialmente messa
da parte. Il secondo motivo è che ancora oggi i campeggi non sono riusciti a creare una cultura specifica, una
propria cultura. Voglio dire che ancora oggi manca una teoria del campeggio, in assenza della quale i campeggi
non riescono ad avere un ruolo più visibile e centrale nelle scelte che contano e indirettamente nei confronti
della domanda, nei confronti della
quale hanno una immagine spesso
“oscurata”. Personalmente ritengo che
la dimensione dell’orizzontalità, assieme ai temi della sostenibilità ambientale e della naturalità, sia uno degli
aspetti sui quali lavorare, che potrebbe riservare ricadute molto interessanti per il mondo dei campeggi e del-
“
LO SCENARIO GENERALE
DEL TURISMO MOSTRA
CHIARAMENTE CHE LE
PERSONE CHE VANNO IN
VACANZA A LIVELLO
INTERNAZIONALE SONO
IN COSTANTE AUMENTO
DA ANNI E, ALMENO SU
QUESTO VERSANTE, LE
PREVISIONI SONO
BUONE,
l’open air. La dimensione dell’orizzontalità significa almeno due cose. La prima attiene ad un aspetto per così dire
“fisico”: i campeggi hanno una struttura orizzontale, si sviluppano in senso orizzontale, non verticale come gli
alberghi. La seconda dimensione è
quella sociale: nei campeggi si svolge
una vita orizzontale opposta a quella
che caratterizza le città. In città le persone si incontrano per le scale prendono l’ascensore, salgono, scendono…
non è quello l’ambiente più stimolante per le relazioni. Anche per questo
i campeggi sono il luogo delle tribù relazionali che si compongono, si sciolgono e si ricompongono. La vita del
campeggio ha delle analogie sorprendenti non con la vita delle città, ma
con la vita in campagna, con la vita
dei paesi, che era basata proprio sullo
sviluppo orizzontale, e orizzontali erano anche le relazioni tra le persone
che ci vivevano: in questo senso la
struttura open air risponde in termini
di ricettività a quel bisogno di “ritorno alle origini” e alla vita del borgo
che risuona in molti aspetti delle
odierne istanze sociali.
Su questo credo ci sia molto da dire e
da fare pensando ai nuovi modelli di
ospitalità open air che si possono immaginare per il futuro. n
21
CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
DALL’OLANDA SI
PRENOTA CON UN CLIK
di Alessandro Van De Loo
CAMPINGBOOKING È IL NUOVO PORTALE PER I
CAMPEGGIATORI CHE NEI PAESI BASSI CERCANO LA
LORO PIAZZOLA IDEALE, ANCHE IN ITALIA
P
iú campeggiatori olandesi per
le vostre piazzole? La risposta
del gruppo olandese Viaselect a
questa domanda si chiama Campingbooking. Un portale su cui il campeggiatore olandese, appassionato di
tenda, camper o roulotte può trovare e prenotare la piazzola dove trascorrere le proprie vacanze in un campeggio di buona qualità in Spagna,
Francia, Italia o Croazia.
Il gruppo Viaselect é attivo da oltre
30 anni nella commercializzazione di
vacanze in campeggio e vanta, tra gli
altri i marchi Vacanceselect, Selectcamp, Camp2Relax e Campingnavigator.
Durante il SIPAC, salone per gli operatori del settore open air, che si é
svolto a Padova il 20 e il 21 Novembre 2013, Alessandro van de Loo,
marketing e sales manager di Campingbooking, ha presentato alla numerosa platea di gestori e proprietari di campeggi e villaggi turistici, una
breve analisi del mercato dei campeggiatori olandesi, una panoramica
del nuovo progetto Campingbooking
e le opportunità per le strutture di essere inserite.
Il consumatore olandese del 2014 é
ormai digitale, questa teoria viene
confermata dal fatto che il 46% degli olandesi si definisce “online shopper”, ovvero predilige acquisti online. Che gli olandesi siano un popolo amante del campeggio é confermato dal dato che vede il 28% della
popolazione dichiarare di essere molto interessato a una vacanza in campeggio e per gli operatori del settore
é interessante sapere che il 31% di
“
«IL CONSUMATORE
NORD EUROPEO, ED
OLANDESE IN
PARTICOLARE, É MOLTO
INCLINE AD
ACQUISTARE ONLINE,
MA VUOLE FARLO
EFFETTUANDO LA
TRANSAZIONE SU
PORTALI
PREFERIBILMENTE
OLANDESI»
questo gruppo appartiene ad una delle due classi sociali più alte.
Il 92% dei campeggiatori che cerca
una vacanza si informa online sulla
meta dove trascorrere le proprie vacanze e il 59 % fa un booking online.
Soprattutto questo ultimo dato è alla base della nascita di Campingboo-
king.
Sempre più spesso, ha spiegato van
de Loo, notiamo come nonostante il
numero elevato di campeggiatori olandesi che passa le proprie vacanze in
roulotte, camper o tenda, sia molto
difficile trovare nella moltitudine di
siti e portali online un luogo digitale
in cui cercare, scegliere, confrontare
e prenotare direttamente una piazzola per trascorrere le proprie vacanze.
Campingbooking ambisce a raggiungere sia le famiglie con bambini che
campeggiano durante i periodi di vacanze scolastiche, che i campeggiatori che preferiscono trascorrere nell’Europa mediterranea periodi di soggiorno in bassa stagione.
Perché un campeggiatore dovrebbe
prenotare la propria piazzola su Campingbooking piuttosto che contattando direttamente la struttura? A
questa domanda van de Loo ha risposto: «Il consumatore nord europeo,
ed olandese in particolare, é molto
incline ad acquistare online, ma vuole farlo effettuando la transazione su
portali preferibilmente olandesi su
cui sia possibile pagare con i metodi
di transazione online più utilizzati nei
Paesi Bassi. Inoltre il campeggiatore,
cercando e prenotando su Campingbooking può confrontare agevolmente i campeggi, e scegliere la piazzola più adatta in un contesto semplice e progettato secondo i gusti del
consumatore locale. Sempre più famiglie inoltre scelgono di soggiornare in più di un campeggio durante le
proprie vacanze e grazie a Campingbooking, questi campeggiatori possono trovare sempre la piazzola mi-
23
CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
gliore per loro. Per il campeggio cosa vuol dire collaborare con Campingbooking ? Campingbooking offre
l’opportunità e le garanzie di collaborare con un partner attivo da trent’anni nella commercializzazione di
vacanze in campeggio ed oltre a questo:
Una collaborazione dinamica e priva di rischi:
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la gestione del pagamento, nessun canone fisso o costo di configurazione.
Visibilità:
• commercializzando le vostre piaz-
zole attraverso Campingbooking aumenterete notevolmente la visibilità sul mercato Olandese;
• le vostre piazzole saranno commercializzate su un portale con
un focus particolare per questo
prodotto;
• su Campingbooking la vostra
struttura verrà presentata professionalmente e le piazzole saranno descritte con cura e precisione;
• avrete la possibilità di commercializzare tutte le tipologie di piazzole presenti nel vostro campeggio.
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business model:
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www.Campingbooking.com e a che
prezzo proporle. n
CAMBIA LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ UE.
ONDULINE GARANTISCE ANCORA DI PIÙ I SUOI CLIENTI
Il primo Luglio 2013 è entrato definitivamente in vigore il Regolamento europeo n. 305/2011 che fissa le
condizioni per la commercializzazione e la marcatura dei prodotti da costruzione abrogando la Direttiva
89/106/CEE del Consiglio europeo.
Tale Regolamento, partendo dai principi della precedente direttiva che aveva introdotto la marcatura
CE per la commercializzazione dei prodotti da costruzione, introduce novità, chiarimenti, semplificazioni
e obblighi per i vari operatori economici che operano su tale mercato: fabbricanti, mandatari, distributori, importatori. La principale novità riguarda l’introduzione della Dichiarazione di prestazione (DoP)
che sostituisce l’attestato di conformità previsto dalla precedente normativa. Dunque a decorrere dallo
scorso primo Luglio, per essere immessi sul mercato,
i prodotti da costruzione ricadenti nell’ambito di applicazione dovranno essere muniti di DoP e marcatura CE. In particolare le novità maggiori riguardano le modalità con cui le caratteristiche essenziali dei
prodotti vengono dichiarate. La DoP attesta infatti,
a seguito di un processo di valutazione e verifica, la
costanza di prestazione del prodotto e ne dà descrizione in base alle caratteristiche essenziali dei prodotti stessi.
Gli obblighi introdotti dal regolamento 305/2011 impongono ai produttori di accompagnare i prodotti da
costruzione con la Dichiarazione di prestazione DoP
24
(art 4, 5, 6, 7 e allegato III) ed adeguare l’etichetta
di marcatura CE. In particolare con tale documento
i fabbricanti devono garantire che la produzione in
serie dei prodotti mantenga la prestazione dichiarata attraverso procedure dettagliate e devono assicurarsi che i prodotti siano identificabili attraverso l’apposizione di un numero di lotto o serie. Inoltre i fabbricanti devono assicurare che il prodotto sia accompagnato da informazioni relative alla sicurezza del
prodotto stesso, in accordo alle leggi nazionali in vigore sul mercato di immissione.
Onduline, sempre all’avanguardia e attenta all’evoluzione normativa, è in grado di fornire la dichiarazione di prestazione per ciascuno dei suoi prodotti immessi sul mercato, dando così risposte certe e garanzie ai propri clienti. Vale inoltre la pena ricordare che
il Gruppo Onduline ha recentemente conseguito prestigiosa certificazione ICC-ES VAR Environmental
Report per i prodotti realizzati nei suoi stabilimenti
attestata dall’International Code Council. Tale certificazione documenta e dichiara la percentuale minima di materiale di riciclo utilizzata per la composizione dei prodotti.
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CAMPING MANAGEMENT :GESTIRE L’IMPRESA
SOTTOSCRITTA L’IPOTESI
DI ACCORDO PER IL
RINNOVO DEL CONTRATTO
DEL TURISMO
di Salvatore Vingiani
I
l 18 gennaio 2014, al termine di un
negoziato durato quindici mesi,
FAITA-FederCamping e Federalberghi, con la partecipazione di Confcommercio e delle organizzazioni sindacali di categoria, hanno sottoscritto l’ipotesi d’accordo per il rinnovo
del contratto nazionale del turismo risalente al 20 febbraio 2010 e scaduto
il 30 aprile 2013.
Per normalizzare le condizioni di concorrenza tra imprese che operano sullo stesso mercato, è stato ribadito che
il contratto nazionale del turismo si
applica anche ai dipendenti di bed and
breakfast ed affittacamere.
Le parti hanno formulato un insieme
di raccomandazioni per le politiche
per il rilancio del settore turismo che
sono state indirizzate alle istituzioni
competenti affinché vengano tempestivamente adottate politiche per il
rilancio del settore. Sollecitati anche
interventi in materia di destagionalizzazione, incentivi per la riqualificazione dell'offerta, riduzione della pressione fiscale, riduzione del cuneo fiscale e contributivo nonché contrasto all'abusivismo. Le parti sono impegnate a monitorare costantemente
l’andamento del settore, riservandosi
di intervenire se l’attuale congiuntura negativa dovesse perdurare
Per quanto riguarda gli aspetti contrattuali veri e propri è stato integrato il meccanismo in vigore dal 2010,
che prevede l’erogazione di un premio
di risultato destinato ai lavoratori impiegati presso aziende che non rientrano nel campo di applicazione di un
accordo integrativo. In presenza di difficoltà economico-produttive, l’azien-
IL NUOVO CONTRATTO DECORRE
DAL PRIMO MAGGIO 2013 E SARÀ
VALIDO SINO AL 31 AGOSTO 2016,
PER UNA DURATA DI COMPLESSIVI
40 MESI ANZICHÉ I CANONICI 36.
“
PER NORMALIZZARE LE
CONDIZIONI DI
CONCORRENZA TRA
IMPRESE È STATO
RIBADITO CHE IL
CONTRATTO
NAZIONALE DEL
TURISMO SI APPLICA
ANCHE AI DIPENDENTI
DI BED AND BREAKFAST
ED AFFITTACAMERE.
da, secondo l’ipotesi di accordo, può
attivare una procedura che consente
di astenersi dall’erogazione. Riguardo
l’apprendistato l’impegno formativo,
già graduato in relazione al livello di
inquadramento dell’apprendista, viene ridotto nel caso in cui lo stesso sia
in possesso di un titolo di studio o abbia maturato precedenti esperienze
nel settore o nell’area di attività (corsi di formazione, stage, etc.).
E’ stato individuato un ampio insieme di soggetti - percettori di sostegno
al reddito, disoccupati, appartenenti
alle categorie protette - con i quali è
possibile stipulare contratti a termine a-causali, in aggiunta alle ipotesi
già previste dalla legge. Nei casi suddetti, il contratto a-causale potrà essere stipulato anche con lavoratori che
abbiano in precedenza avuto un rapporto di lavoro subordinato con il medesimo datore di lavoro.Sono stati
inoltre ampliati i casi in cui è possibile derogare all’obbligo di rispettare un
intervallo tra un contratto a termine
ed il successivo.
La durata del periodo di prova che il
contratto nazionale del turismo definisce nell’ambito del capo relativo a
“contratti a termine e aziende di stagione” è elevata a 14 giorni.
Uno dei punti più qualificanti dell’intesa è costituito dalla nuova disciplina dell’orario di lavoro, che prevede
la possibilità di adottare in via ordinaria l’orario medio su periodi pluri-
25
settimanali, con settimane in cui la
prestazione è superiore a quaranta ore,
senza corresponsione del trattamento
previsto per il lavoro straordinario, e
settimane in cui la prestazione è inferiore a quaranta ore, senza riduzione
della retribuzione.
L’aumento salariale contrattuale verrà corrisposto in cinque tranche da
17,60 euro lordi, riferiti all’inquadramento medio (quarto livello). La prima sarà pagata con la retribuzione del
mese di febbraio 2014. Le ulteriori
quattro saranno erogate a decorrere
da ottobre 2014, aprile 2015, ottobre
2015 ed aprile 2016. L’aumento complessivo a regime è pari ad 88 euro. I
valori di paga base e contingenza sono stati conglobati in un’unica voce,
al fine di agevolare la leggibilità del
dato e di semplificare l’attività di amministrazione del personale. Le riduzioni retributive previste per le aziende minori non si applicano ai dipendenti dei bed and breakfast e degli affittacamere. La retribuzione oraria omnicomprensiva dei lavoratori extra è
stata aggiornata in misura proporzio-
nale rispetto a quanto previsto per la
generalità dei lavoratori. E’ previsto
l’adeguamento dei valori del vitto e
dell’alloggio, nella misura massima di
euro 0,10 per un pranzo, euro 0,02 per
una prima colazione ed euro 0,15 per
un pernottamento.
A decorrere dal mese di luglio 2014,
anche i lavoratori saranno tenuti a
contribuire al finanziamento del sistema di assistenza sanitaria integrativa. Il contributo a carico del lavoratore sarà inizialmente pari ad un euro
mensile, elevato a due euro a decorrere dal mese di luglio 2015. La quota a carico del datore di lavoro rimane invariata.Le parti si sono riservate
di intervenire successivamente anche
in relazione al contributo dovuto da
entrambe le parti per l’assistenza sanitaria dei quadri, in relazione alla
quale sono in corso alcune verifiche
di carattere tecnico.
Sono state prefigurate alcune modifiche ed integrazioni degli statuti degli
enti bilaterali del turismo, per meglio
precisare i compiti loro affidati in materia di sicurezza sul lavoro e di soste-
gno all’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. In relazione alle disposizioni di legge che prevedono l’istituzione dei fondi di solidarietà bilaterali per i settori non coperti dalla
normativa in materia di integrazione
salariale, le parti si sono impegnate a
proseguire il confronto. Si evidenzia
che, ove non si realizzino entro il 31
marzo 2014 le condizioni sindacali ed
economiche per la costituzione di un
fondo di natura privatistica, interverranno automaticamente le disposizioni di legge che prevedono la confluenza nel cosiddetto fondo residuale istituito presso l’Inps.
E’ stato sottoscritto un protocollo sull’Expo 2015 con il quale le parti s’impegnano a collaborare per contribuire al successo della manifestazione,
anche al fine di promuovere l'immagine dell'Italia nel mondo ed a favorire il normale svolgimento delle relazioni sindacali.Il nuovo contratto
decorre dal primo maggio 2013 e sarà valido sino al 31 agosto 2016, per
una durata di complessivi quaranta
mesi anziché i canonici trentasei. n
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27
CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO
ACCESSIBILITÀ, DA
OPPORTUNITÀ A REALTÀ
di Alvaro Vitali
LA REALTÀ DI VILLAGE FOR ALL, PARTNER INDISCUSSO
PER UNA AUTENTICA “VACANZA PER TUTTI”
S
empre più imprenditori investono nel turismo accessibile, tanto che questo interessante mercato è diventato un business non più
appannaggio di pochi pionieri. La stessa Commissione europea ha dedicato il primo European Day of Persons
with Disabilities sul turismo accessibile e il World Tourism Organization
of United Nations (UNWTO) ha dedicato una raccomandazione affinché
tutti i 156 stati membri rivolgano la
loro attenzione a questo settore.
V4A®, il marchio internazionale qualità ospitalità accessibile è nato il 12
marzo 2008 con il patrocinio di FAITA Federcamping e della Federazione
italiana superamento handicap (FISH),
rappresentando il primo esempio di
progetto sul turismo accessibile che ha
visto fin dall'inizio il coinvolgimento
di un’associazione di imprenditori FAITA – e di una federazione per la
tutela dei diritti delle persone con disabilità – FISH -. La condivisione di
queste due organizzazioni è nata dal
fatto che il progetto soddisfa le esigenze di business delle imprese e quelle di
inclusione delle persone con disabilità essendo allo stesso tempo un chiaro esempio di responsabilità sociale;
termine, questo, spesso di moda ma sul
quale è difficile trovare vere e proprie
azioni concrete come questa.
LA NASCITA
DEL PROGETTO
Nel 2005 Franco Vitali, proprietario
dell'Holiday Village Florenz di Co-
macchio, ha incaricato il presidente
di V4A®, di risolvere un problema di
accessibilità all'interno del suo villaggio. Dopo aver realizzato un piano di intervento pluriennale per migliorare l'accessibilità complessiva
della struttura, che a quel tempo soddisfaceva esclusivamente i dettati
normativi, ovvero i wc per disabili
stile ospedaliero, sono stati pianificati una serie di interventi come l'eliminazione di pendenze eccessive, la
dotazione di una carrozzina da spiaggia e passerelle rimovibili per l’arenile. Il passo successivo è stata la progettazione di una casa mobile che fosse accessibile senza avere l’aspetto di
un ambulatorio medico.
Il gradimento da parte
della clientela fu entusiasmante ed immediato, sia dal punto di vista
estetico che per l’eccellente accessibilità degli
ambienti. Gli utilizzatori più entusiasti oltretutto non furono dei disabili ma le famiglie con
bambini piccoli, che hanno trovato spazi adeguati e adeguata mobilità sia
all'interno che all'esterno della casa mobile,
mentre le persone con
disabilità che vi hanno
soggiornato hanno gradito sopratutto il design
della casa. Questi risultati hanno indotto Franco Vitali, che oltre ad essere proprietario del camping-villaggio era pure presidente di FAITA Federcamping Emilia Romagna, a far
conoscere questa sua esperienza ad
altri colleghi che hanno deciso di seguire lo stesso programma.
Il gruppo di imprenditori turistici che
ha reso accessibile le proprie strutture ha successivamente sentito il bisogno di potersi distinguere sul mercato con un marchio di qualità, che
li rendesse immediatamente riconoscibili tra tutte le strutture contrassegnate con il consueto simbolo stilizzato dell'omino in carrozzina normalmente utilizzato nelle guide. Occorreva insomma mettere a punto un
29
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progetto in grado di valorizzare gli investimenti fatti dalle aziende in materia di accessibilità senza tralasciare
la giusta comunicazione,
completa e approfondita, in
grado di colpire e attirare il
target di clienti. Da qui l’idea
di dare vita al progetto “Village for all – V4A® marchio
qualità internazionale ospitalità accessibile”, il cui
scopo è garantire “a ciascuno la sua vacanza”.
Attualmente le strutture
che possono fregiarsi del
marchio sono numerose e
non solo in Italia, poiché di esso si
fregiano esercizi pubblici anche in
Croazia e San Marino, dove lo troviamo apposto su villaggi, campeggi,
hotel, agriturismi, residence, B&B,
ristoranti.
COSA OFFRE V4A®
V4A® attraverso le proprie informazioni, divulgate gratuitamente sul sito www.V4A.it, garantisce ai potenziali clienti di poter scegliere dove
trascorrere le vacanze in tutta sicurezza. “ A ciascuno la sua vacanza”,
questo lo slogan e l’idea che ha portato alla creazione del progetto, che
opera con un unico obiettivo: promuovere l’ospitalità accessibile, l’inclusione sociale e il diritto alla vacanza per tutti. Per ospitalità accessibile si intende l’insieme di servizi e
strutture in grado di permettere a persone con esigenze specifiche la fruizione della vacanza e del tempo libero senza ostacoli e difficoltà. Vengono considerate come “esigenze specifiche” non solo quelle delle persone in carrozzina ma più in generale
di chi ha mobilità ridotta permanente o temporanea, limitazioni sensoriali (ciechi e sordi), alimentari (allergici e intolleranti), diabetici, dializzati e persone obese ma anche i bisogni di quella grande fascia di popolazione costituita da anziani e famiglie con bambini. Le strutture certificate V4A® condividono i principi
di inclusione sociale basata sulla non
discriminazione e sulle pari opportu-
nità per una vacanza etica che garantisca a tutte le persone la possibilità
di vivere e godere pienamente di un
meritato periodo di vacanza, di attività sportiva prevalentemente a contatto con la natura.
Nei confronti degli imprenditori turistici V4A® si pone come partner
tecnico in grado di:
• offrire un Marchio di Qualità attraverso il quale farsi riconoscere
sul mercato nazionale ed internazionale;
• formare il personale su accoglienza e ospitalità accessibile;
• sviluppare azioni di marketing e promozione attraverso newsletter indirizzate ad oltre 25mila contatti nazionali, sempre in crescita, ed oltre
15 mila contatti internazionali a relazione diretta con tour operator,
agenzie di viaggio e associazioni;
• realizzare interventi per migliorare il proprio livello di accessibilità,
con grande attenzione agli aspetti
estetici e di design for all. Il cavallo di battaglia di V4A® è “l’accessibilità trasparente”, che consente
di realizzare strutture accessibili senza dare la connotazione ospedaliera che tanto appesantisce alberghi
e strutture pubbliche, rendendone
spesso sgradevole l’estetica oltre
che difficile l’utilizzo. Uno strumento altrettanto importante per
affrontare il mercato è la conoscenza di questo particolare segmento
e dei bisogni dei turisti disabili, ma
questo è possibile solo con una formazione mirata.
Il mercato del turismo accessibile è
un mercato ampio formato da potenziali clienti che hanno esigenze e bisogni a cui di solito non vengono date risposte, viene riservata scarsa attenzioni da parte delle imprese e degli imprenditori del turismo. Forse
ciò avviene perché non siamo abituati a prendere in considerazione
questi bisogni nella vita di tutti i giorni e questo si riflette anche sul mondo del turismo. Eppure parliamo di 4
milioni di persone in Italia, secondo
l’indagine Iter/Enea 1999, e 127 milioni in Europa, secondo i dati dell’
European Network Accessible Tourism e della Accessibility market and
stakeholder analysis University of
Surrey. Questi clienti richiedono prima di tutto informazioni attendibili
sullo stato delle strutture, sulla capacità di fornire servizi, anche personalizzabili, da parte della struttura turistica. Non è quindi sufficiente una
generica dichiarazione di disponibilità ad accogliere questo tipo di clientela o peggio ancora dichiararsi accessibili solo perché si è dotati di un
servizio igienico in stile ospedaliero.
Poco aiuta il sistema di classificazione utilizzato in genere dalle amministrazioni pubbliche, che nella compilazione degli annuari inseriscono il
logo dell’omino in carrozzina che dovrebbe “riassumere”, ammesso che sia
possibile, l’accessibilità delle strutture per ogni tipologia di esigenza.
Tra le strutture che si fregiano del
marchio, V4A® vi sono campeggi in
cui il turismo accessibile incide per
31
CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO
oltre l’8% del fatturato annuale, pari a 2 milioni e 800 mila Euro, rappresentando un target essenziale e di
sempre maggior importanza.
UN CASO DI SUCCESSO
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Franco Vitali, proprietario dell’Holiday Village Florenz a Comacchio
(Fe), primo villaggio ad essersi fregiato del Marchio V4A®, ha sottolineato con vigore il valore morale e
civile che per primo deve spingere ad
affrontare questo mercato, che produce anche interessanti effetti economici per le aziende del settore turistico. Come ricorda Vitali: «Abbiamo iniziato a sviluppare i primi interventi nel 2005 e già a partire dal
2006 abbiamo notato l’effetto positivo del miglioramento della qualità
del campeggio sui clienti. Dal 2007
abbiamo registrato un forte incremento delle prenotazioni e delle caparre anticipate per le nuove case
mobili accessibili. Nel 2008, dal 15
marzo al 10 giugno, sono state oltre
2.200 le presenze registrate tra grup-
32
pi e individuali, tutti derivanti direttamente dal lavoro fatto sul turismo
accessibile. Oggi circa l’8% del fatturato della mia azienda arriva da questo target». Uno degli elementi vincenti al Florenz è risultato il numero di case mobili accessibili: 37 a oggi, che oltre agli individuali consentono di accogliere gruppi, i quali sempre
secondo Franco Vitali
«acquistano quasi sempre vacanze “all inclusive”, con un 40% circa del fatturato che
deriva dalla ristorazione».
Proprio per rispondere sempre più alla richiesta di questo target, V4A® ha attivato una collaborazione professionale con l’azienda
di case mobili Domus Natura, al fine
di sviluppare un modello di casa per
tutti che rappresenti l’avanguardia
della sostenibilità e dell’accessibilità,
garantendo il massimo rispetto del design, della sostenibilità ambientale e
dell’accessibilità per tutti.
LE ORGANIZZAZIONI
PATROCINANTI
Come accennato il progetto Village
for all - V4A® ha avuto inizio con il
patrocinio di FAITA Federcamping
e di Fish mentre nel 2009 è arrivato
il patrocinio del Ministro del
Turismo cui è seguito nel 2010 quello
dell'Enit– Agenzia
nazionale del turismo.
L'unicità del progetto
ha portato Village for
all - V4A ® ad essere
componente della Commissione per la promozione del turismo accessibile
presso il Ministero del Turismo dove ha attivamente
contribuito alla realizzazione del Manifesto per la promozione del turismo accessibile (2010), e da maggio
2012 ad essere membro e portavoce
del Comitato per la promozione del
turismo accessibile presso il Ministe-
libera la tua vvoglia
oglia di
comunicare
Agenzia W
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Verona
erona Srl
Via dell'industria 24 - Lugagnano di Sona (VR)
Teel. 045 4851400 - Fax 045 4853125
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ro del Turismo, partecipando ai lavori da esso svolti per la realizzazione del Libro bianco del turismo accessibile, presentato a Bit Milano
2013, e della campagna di comunicazione sul turismo accessibile promossa dal Ministero del Turismo con
il video “Italia paese ospitale”.
Numerosi anche i premi e i riconoscimenti ricevuti: V4AInside è finalista agli UNWTO Awards nella
categoria “Innovation in Research
and Technology”; V4A® International Quality Brand for Hospitality for
All è finalista agli UNWTO Awards
nella categoria “Ulysses Award for
Innovation in Enterprises”; il progetto V4A® è riportato tra le Innovative Practices di Zero Project promosso da Essl Foundation con la partnership di World Future Council;
ha ottenuto il riconoscimento Attiva-Mente della associazione sportiva e culturale disabili di San Marino; V4A® è vincitore del premio
Eco and the City Giovanni Spadolini; V4AInside è tra le finaliste al
Mob App Awards 2013 di SMAU
Milano per il contest Consumer nella categoria "Mobile Accessibility e
Disabilità”. Il presidente di V4A è
membro e delegato per il turismo ac-
cessibile di SKAL - International
Association of Travel and Tourism
Professionals.
Infine V4A fa parte di prestigiose organizzazioni internazionali: European
Network for Accessible Tourism
(Enat), World Tourism Organization
of United Nations (Unwto); International Association of Travel and
Tourism Professionals (Skal); Promoting Accessible Tourism in Europe (Pantou)- V4A è consulente di Fiera di
Vicenza Spa per Gitando.all, unica
Fiera Europea sul turismo accessibile che si svolgerà dal 3 al 6 Aprile
2014. n
V4A FINALISTA AGLI UNWTO ULYSSES AWARDS
FOR INNOVATION IN TOURISM IN SPAGNA
A
l Feria Internacional de
Turismo en España di Madrid si sono svolte le premiazioni per gli Ulysses Award,
assegnati ogni anno dalla Organizzazione mondiale del turismo
delle Nazioni Unite (Unwto).
Village for All (V4A®), candidato finalista in due categorie, si è
qualificato primo Runner-up per
l’innovazione turistica con il progetto “Marchio di qualità internazionale ospitalità accessibile
per tutti” e secondo Runner-up
con il software V4AInside, sviluppato per la rilevazione delle
informazioni sulla accessibilità
delle strutture turistiche e di interesse turistico. I riconoscimenti, ambiti e con candidature da
tutto il mondo, sono stati assegnati dopo una attenta valutazione da parte dei maggiori esperti
mondiali di turismo. Alla serata di gala hanno partecipato ministri e personalità del turismo provenienti da ogni angolo del pianeta e il presidente di V4A,
Robeto Vitali, il quale ha tenuto a precisare che i premi in palio non riguardavano in particolare l’accessibilità ma il turismo in genere e i riconoscimenti ottenuti sono la dimostrazione che i progetti di Village for All oltre ad essere all’avanguardia sono veramente “per tutti” e non soltanto per i disabili. «Siamo
doppiamente orgogliosi», ha detto ancora Vitali, «perché dal 2003 ad oggi siamo l’unica azienda italiana
finalista e con ben due progetti».
Questi riconoscimenti giungono in un periodo di
intensa attività internazionale che ha visto V4A®
impegnata in molteplici attività e accordi internazionali: con il Gruppo Native Hotels che ha strutture in Spagna, Portogallo, Marocco e Italia, al Cmt
di Stoccarda per un importante incontro con Adac,
che porterà sicuramente sviluppi interessanti e, non
ultimo, lo sviluppo di progetti di ospitalità accessibile per tutti nell’area Middle East North Africa
con il forum tenutosi a Dicembre in Giordania.
33
CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
PRESTO E L’ACQUA
È SOTTO CONTROLLO
AL SIPAC LE NOVITÀ 2014: IL MISCELATORE
DOCCIA AD INCASSO E IL FLUSSOMETRO A DOPPIO
TASTO PER LO SCARICO DI WC
I
l gruppo Presto è nato nel 1927,
quasi novant’anni fa, a Parigi e tutt’oggi si occupa dei dispositivi di
regolazione dell’acqua dei servizi igienici per collettività. Normale quindi
incontrare Franco Tedeschi, direttore generale del gruppo, al Sipac di Padova, il salone dedicato alle strutture
turistiche all’aria aperta, poiché i campeggi sono una parte importantissima
della potenziale clientela. Tra l’altro
si è trattato di una novità per l’edizione 2013 dal momento che il gruppo
francese non ha partecipato alle edizioni precedenti in quanto la manifestazione si è svolta in concomitanza
con altri importanti appuntamenti internazionali, come Expoconfort di Milano e ISH di Francoforte.
Signor Tedeschi, qual’è la
storia della Presto?
«Presto è nata a Parigi nel
1927 da un’idea del fondatore, Lucien Patient che
realizzo un rubinetto che
permetteva di limitare il
consumo di acqua e di
energia. Oggi l’azienda è
diventata un gruppo internazionale ed è tra i leader mondiali nella progettazione e produzione di rubinetteria
temporizzata meccanica ed elettronica per collettività. Dal 1979, produciamo una gamma completa di accessori e ausili per disabili. Siamo presenti in tutto il mondo e siamo un po’
gli ambasciatori del bagno per collettività. Quando progettiamo teniamo
conto degli utilizzi particolari d’ogni
paese e ci proponiamo a tutti i prota-
gonisti della vita economica e sociale come partner al servizio dello sviluppo e del benessere. Soprattutto siamo rimasti fedeli alla iniziale filosofia: risparmio idrico ed energetico,
che è diventata la caratteristica principale dei nostri prodotti, insieme alla qualità, al comfort e alla facilità di
installazione e manutenzione. In questo contesto, nel 1999 abbiamo aper-
to la filiale italiana che si occupa del
mercato nazionale, ungherese, croato e sloveno».
Qual è invece la sua storia alla Presto?
«La mia collaborazione diretta con Presto dura da oltre quindici anni mentre in precedenza lavoravo per una
azienda storica milanese, ex importatrice Presto in Italia. La mia formazio-
35
CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
ne è tecnica, essendo ingegnere meccanico specializzato in energetica. Questo mi permette di consigliare i nostri
clienti dal punto di vista tecnico e capire e proporre la soluzione migliore.
Anche l’impostazione con cui ho organizzato la filiale italiana è tecnica, a
partire dal sito internet (www.presto.it)
dove si possono trovare voci di capitolato, disegni tecnici, istruzioni di
montaggio e vari video dedicati alla
regolazione e alla soluzione dei
principali problemi. Anche
i miei collaboratori sono
dei tecnici molto preparati e sono in grado di dare un supporto tecnicocommerciale prima e dopo la vendita. Per i nostri clienti organizziamo
gratuitamente dei corsi i
quali hanno anche lo scopo di insegnare come si
utilizzare al meglio i nostri prodotti e come la loro manutenzione dev’essere veloce ed economica; ma sono anche molto
importanti per noi perché
ci consentono di capire come migliorare la qualità. In
questi anni abbiamo imparato moltissimo dai nostri clienti, che ci hanno fatto osservazioni intelligenti. Questo è un grandissimo stimolo al miglioramento e all’innovazione».
I vostri prodotti sono specifici per la
collettività, perché?
«Là dove il numero degli utilizzatori
è alto il risparmio idrico ed energetico è importantissimo. Per avere un’idea
di quanto si risparmia con i nostri prodotti invito a dare un’occhiata al calcolatore automatico sul nostro sito internet: http://www.presto.it/azienda/documentazione/calcolatore-risparmio.
Con i nostri prodotti si può risparmiare fino al 60% rispetto alla rubinetteria tradizionale. Inoltre i bagni aperti
al pubblico sono esposti agli atti vandalici. Per far fronte a questa eventualità abbiamo progettato i nostri rubinetti per coniugare comfort di utilizzo e resistenza al vandalismo. Alcuni
dei nostri rubinetti meccanici sono
36
realizzati con un sistema che impedisce l’erogazione continua di acqua in
caso di blocco volontario del pulsante. L'erogazione avviene solamente al
rilascio del pulsante e per un tempo
ben definito, dopodiché si interrompe automaticamente. Altro aspetto è
la manutenzione, che deve essere economica e veloce. Immagini un intervento tecnico in un bagno di un cam-
“
I PRODOTTI PRESTO
RESISTONO AI VANDALI.
ALCUNI RUBINETTI
MECCANICI HANNO UN
SISTEMA CHE
IMPEDISCE
L’EROGAZIONE
CONTINUA DI ACQUA
IN CASO DI BLOCCO
VOLONTARIO DEL
PULSANTE
ping il 15 di Agosto. Non ci si può
permettere di creare disagio ai propri
clienti, quindi la manutenzione deve
poter avvenire senza che i clienti se
ne accorgano. Questo è vero per i camping, ma anche per gli impianti sportivi, le stazioni, gli aeroporti, i parchi
divertimento e i musei».
Presto quali novità propone per il
2014?
«Sostanzialmente le novità sono due:
il nuovo miscelatore doccia ad incasso Alpa e il flussometro ad incasso a
doppio tasto per lo scarico di WC e turche; due generi di rubinetti molto interessanti per il mondo delle strutture
all’aria aperta. La doccia infatti è una
delle utenze più “costose” in termini di
acqua e combustibile, mentre il
flussometro garantisce un risciacquo efficace e un’igiene perfetta della ceramica. Inoltre i flussometri sono la soluzione ideale
ai tipici problemi della cassetta:
risciacqui ripetuti, tempi di attesa per il riempimento, criticità dei meccanismi e mancanza
di forza pulitrice che obbligano
all’uso poco igienico degli scopini. Il nuovo miscelatore Alpa
sarà disponibile sul mercato italiano in primavera. E’ un prodotto fantastico soprattutto per
il montaggio in strutture leggere tipo cartongesso. Si tratta infatti di un prodotto che ha la
scatola ad incasso completamente stagna, ispezionabile e dotata di rubinetti di arresto per facilitare la manutenzione, raccordi telescopici per agevolare il
montaggio delle guarnizioni filtro e in duplice versione: normale e antibloccaggio. Interessante anche il prezzo, che sarà lo stesso del modello attualmente in produzione; nessun aumento di listino! Per il flussometro a
doppio tasto, disponibile a partire dalla prossima primavera, saranno disponibili due finiture esterne della placca:
lucida e satinata. Il doppio comando
equivarrà a grande portata; regolabile
da 6 a 9 litri e da 6 a 9 secondi; e piccola portata: da 2,5 a 5 litri e da 2 a 5
secondi».
Sarete anche alla prossima edizione
del Sipac?
«Naturalmente. Invito fin da adesso
i gestori e i proprietari di camping e
villaggi a visitare il nostro stand, dove avremo modo di far conoscere meglio i nostri prodotti e soprattutto gli
indubbi vantaggi che derivano dalla
loro istallazione». n
Trovate i vostri futuri ospiti
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CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
DOVE ANDARE E COSA
FARE? FACILE, CON
IDEASFORTRAVELS
PARTE IL NUOVO PORTALE “GEOREFERENZIATO”
CHE METTE IL TERRITORIO SUL PALMO DELLA MANO
N
el panorama dei portali internet pensati per gli operatori del turismo si è inserito
da poco IdeasForTravels, che si distingue dagli altri per il fatto di essere un punto di riferimento per gli
utenti che intendono pianificare la
vacanza, avendo al proprio interno,
per ciascuna area geografica, qualsiasi tipologia di struttura turistica ricettiva, strutture per la ristorazione,
punti di interesse - oltre 25 tipologie
– e gli eventi - oltre 20 tipologie -;
il tutto gestito con la tecnica della
georeferenziazione, pure da supporti
mobili. Questi ultimi possono utilizzare anche una specifica App per piattaforma Android che si integra con
i sistemi di navigazione stradale.
IdeasForTravels dispone di un potente motore di ricerca basato su una interfaccia grafica molto intuitiva. E’
sufficiente selezionare ciò che si sta
cercando: attività turistiche, promo-
38
“
INSERENDO UN
INDIRIZZO E-MAIL
ANCHE DA DISPOSITIVO
MOBILE È POSSIBILE
INVIARE UN
MESSAGGIO
CONTENENTE TUTTE LE
INFORMAZIONI SUL
PROPRIO CAMPEGGIO O
VILLAGGIO A TUTTI GLI
UTENTI ENTRO 30
CHILOMETRI DALLA
PROPRIA STRUTTURA.
zioni, punti di Interesse…, e spostare
un marker su una mappa sino alla posizione desiderata. I risultati possono
essere visualizzati in un normale elenco o su una mappa geografica. Inoltre
in IdeasForTravels vi sono moltissimi
contenuti multimediali: testi, foto, video clip e brochure in formato pdf.
Dopo la progettazione e la realizza-
zione del portale si sta adesso pensando a come emergere dal mare magnum di Internet e diventare veramente uno strumento di consultazione indispensabile per il turista. A questo proposito è partita una campagna
pubblicitaria - nella sezione informativa del portale sono riportate le testate giornalistiche che hanno pubblicato i loro articoli su IdeasForTravels – anche mediante i social network
più diffusi, come Facebook, o Twitter, e campagne Google Adword. Ovviamente viene curato un posizionamento organico sui più comuni motori di ricerca.
Elemento chiave per recuperare le
informazioni di interesse è la georeferenziazione. Chi utilizza il portale
parte dal luogo in cui si trova o dove intende trascorrere la vacanza e
inizia a “navigare” attraverso i contenuti. Si parte da una promozione o
iniziativa speciale, da un itinerario o
un evento e si “entra” man mano nel
territorio, aiutati dal fatto che ogni
informazione è legata all’altra. Il tutto con un semplice clic del mouse o
un movimento delle dita in caso si
Tablet o Smartphone.
Per quanto riguarda i contenuti punti di interesse turistico, eventi, promozioni e itinerari possono essere inseriti da enti e uffici turistici pubblici o privati che si occupano di promozione del territorio. A loro supporto vi è anche la redazione di IdeasForTravels, che arricchirà costantemente i contenuti del portale. Da sottolineare che in caso di inserimento
di nuovi elementi o informazioni turistiche parte in automatico una notifica via mail verso tutti gli esercizi
e le attività turistiche nel raggio di
30 chilometri dal punto interessato
in modo che queste ne possano tempestivamente informare i propri clienti o inserire le proprie promozioni.
Per “entrare” nel portale occorre una
registrazione, il che consente di creare una propria “pagina”. Il tutto si tra-
duce in pochi passaggi, molto semplici e intuitivi, supportati da un tutorial
interno. IdeasForTravels di fatto verifica l’autenticità della registrazione
ma non esercita alcun controllo sul
contenuto delle informazioni inserite, se non per assicurarsi che tutto sia
in linea col regolamento del portale.
Diverso il discorso se ad inserire informazioni non sono i titolari di attività commerciali e turistiche. In
questo caso i contenuti hanno un periodo di attesa di un paio di giorni
prima della pubblicazione da parte
della redazione di IdeasForTravels la
quale può segnalare modifiche da apportare nel caso non fossero allineati alle linee guida del portale; o addirittura rimuovere i contenuti stes-
39
CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
si. In tutte le schede vi è comunque
un pulsante di “Report abuse” con il
quale inviare segnalazioni alla redazione di IdeasForTravels. Questo per
salvaguardare la veridicità e la qualità dei contenuti. A questo proposito gli eventi, le promozioni e le iniziative speciali vengono verificati
ogni giorno e rimossi da procedure
automatiche se scaduti mentre ogni
scheda riporta la data di ultimo aggiornamento. Infine in caso di variazioni di date o di orari – caso frequente per gli eventi - è sufficiente una
segnalazione alla redazione per modificare la scheda.
IdeasForTravels però non esaurisce la
sua utilità con la sua “identità” di portale telematico. Esso ha anche altre
funzioni. Una di queste è l’e-Card: inserendo semplicemente un indirizzo
e-mail anche da dispositivi mobile è
possibile inviare un messaggio contenente tutte le informazioni di contatto del proprio campeggio, villaggio,
hotel o ristorante: indirizzo, numero
di telefono, posizione in Google Maps,
40
una propria brochure, tutti i punti turisticamente interessanti, nonché gli
eventi, a tutti gli utenti entro 30 chilometri dalla propria struttura. Una
funzione molto utile ad esempio durante fiere o manifestazioni, quando
con un semplice click e possibile rendere visibili sé stessi e il proprio territorio a potenziali clienti. Altre funzioni, come il Proximity Marketing,
sono ampiamente illustrate nella sezione informativa del portale.
Ma quanto costa far parte di IdeasForTravels?
Attualmente è in corso una promozione: grazie ad un codice fornito in
fase di registrazione l’iscrizione è gratuita. Questo fino ad esaurimento codici. Terminata questa promozione
le attività turistiche e commerciali
pagheranno 195 Euro per il peimo
anno e potranno utilizzare tutti i servizi messi a disposizione dal portale.
Non ci sono commissioni per prenotazioni e non c’è il rinnovo automatico; scaduto il periodo viene inviata una e-mail con un link. Se si è an-
cora interessati a far parte di IdeasForTravels basterà cliccare sul link
per essere reindirizzati all’area pagamenti dove sono richiesti 150 Euro
per un ulteriore anno. In caso contrario si ignora l’e-mail e i propri dati vengono automaticamente cancellati alla scadenza
Per gli enti di promozione turistica e
per gli utenti l’iscrizione è gratuita.
IdeasForTravels è già totalmente operativo sul territorio italiano, mentre
nella versione mobile/App contiene
già informazioni su altre nazioni estere in previsione di una futura estensione del portale.
In IdeasForTravels infine i contenuti sono ottimizzati per essere visualizzati su tutti i browser presenti sugli Smartphone (versione mobile:
http://www.ideasfortravels.com/mobile.asp) e da poco è stata rilasciata
un’App per piattaforma Android scaricabile gratuitamente da Google Play
Store, che permette anche l’integrazione con il navigatore stradale (Google Maps Navigator). n
CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO
LIEVE RIPRESA PER GLI
HOTEL ITALIANI NEL 2013
SALE L’INDICE DI OCCUPAZIONE
DELLE CAMERE MA SCENDE IL PREZZO MEDIO
S
econdo i dati diffusi da Italian
Hotel monitor il periodo gennaio-dicembre 2013 presenta un
andamento disomogeneo, con una leggera crescita (+0,8%) dell’occupazione camere ma una flessione del prezzo medio (-1,7%). Ciò sarebbe la conferma di un trend registrato lungo tutto l’arco dell’anno con la buona performance occupazionale garantita da
una spiccata flessibilità dei prezzi, soprattutto verso il basso.
Le 46 città capoluogo monitorate presentano indici di occupazione delle
camere leggermente migliori di quelli dello scorso anno. Guardando nel
dettaglio le singole località, emergono evidenti flessioni e sorprendenti
incrementi, con due città che si elevano su tutte le altre: Firenze che registra un +3,7 a livello di occupazione delle camere. e un +2,5% di prezzo medio, e Torino con un +2,2% di
occupazione delle camere e un +2%
di prezzo medio.
Le rilevazioni mensili di Trademark
Italia, a consuntivo 2013, evidenziano la tenuta delle città leader e le difficoltà delle città “minori”. Il barometro dell’economia alberghiera italiana mostra un passo avanti della occupazione delle camere annuale in 17
capoluoghi di provincia (sui 46 monitorati), con 14 città nelle quali è stata superata la soglia “psicologica” del
60% di occupazione camere, riconosciuto sinonimo di “solidità gestionale”. Sopra quota 70%, anche quest’anno, solo la città di Firenze. Sono invece 10 le città, localizzate prevalentemente nel centro-sud, nelle quali
l’occupazione camere si attesta al di
sotto del 50%, segnale evidente di
contrazione della domanda.
42
“
LE PERFORMANCE
MIGLIORI A FIRENZE E
TORINO, ENTRAMBE
CON SEGNO PIÙ
RISPETTO ALLO SCORSO
ANNO SIA PER
OCCUPAZIONE CAMERE
CHE PER PREZZO MEDIO
In termini di occupazione camere dopo
Firenze (74,5%), si distinguono Roma
(69,8%) e Venezia (67,4%) entrambe
in crescita rispetto al 2012. Per quanto
riguarda il prezzo medio, a quota 110,04
euro su base nazionale, la città più cara
è risultata Venezia con oltre 145 euro (0,5% rispetto al 2012), davanti a Milano (125,97 euro, in calo del 4,2% sul
2012) e Firenze (124,37 euro, in salita
di 2,5 punti percentuali).
L’insieme degli indicatori mostra chiaramente un discreto andamento anche
a Genova (dove l’occupazione delle camere è cresciuta del +4,5%, miglior incremento a livello nazionale, a scapito di una leggerissima flessione dell’Average Daily Rate (-0,2%) e Como
(+1% di indice occupazione delle camere e +0,1% di Average Daily Rate).
Analizzando separatamente i diversi
segmenti aIberghieri, Italian Hotel
Monitor mostra che gli hotel 5 stelle
e 5 stelle Lusso mantengono la posizione con il +0,7% di occupazione camere e il medesimo livello delle tariffe; la fascia Upscale (4 stelle) è più altalenante con +0,8% di occupazione
camere ma a fronte di una flessione
dei prezzi pari al -1,7; le strutture Midscale (3 stelle) sono in marcata difficoltà con l’occupazione in calo dello
0,6% e i prezzi in discesa di ben 3 punti percentuali.
Le prospettive per il 2014 sono orientate verso un mantenimento della
performance e una minore remuneratività aziendale (lo prevedono 7 albergatori su 10). Potrebbero migliorare quelle città che dispongono di
elevate quote di turismo internazionale sia leisure che business. Redditività e margini operativi, secondo
gli albergatori del panel, rimarranno
stabili solo a fronte di marcate economie gestionali. n
CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
ZANZEB, LA CASA
MOBILE ECOSOSTENIBILE
UN OCCHIO AL RISPARMIO MA ANCHE ALL’USO
DI MATERIALI APPROPRIATI E AL PAESAGGIO NELLA
MOBIL HOME PRESENTATA AL SIPAC
N
ell’ultima edizione del Sipac
di Padova ha debuttato Zanzeb, una nuova casa mobile
che è il frutto della collaborazione tra
l’azienda TheZeB srl, che si occupa di
progettazione e costruzione di edifici
ecosostenibili in legno, e la Zanutta
SpA, importante realtà nel mondo
delle forniture edili ulteriormente rafforzata dalla recente acquisizione del
gruppo Fadalti.
La casa mobile Zanzeb è stata sviluppata creando una filiera di competenze e prodotti per garantire una casa
mobile ecosostenibile quasi al 100%,
totalmente made in Italy e innovativa.
Per prima cosa è innovativa la filosofia alla base del progetto. Come spiega infatti la progettista, architetto Stefania Borgobello, «l’obiettivo era di
realizzare un prodotto che fosse ecosostenibile al massimo, sia nella fase
di realizzazione che nella gestione, che
potesse inserirsi al meglio nel contesto ambientale e, cosa assai importante, rispondesse alle esigenze del turista che ricerca soddisfazione estetica,
comfort e rispetto ambientale».
«Oggi si parla molto di ecosotenibilità», prosegue l’architetto Borgobello,
«ma coniugando il termine principalmente, se non unicamente, al concetto di risparmio energetico. Per noi invece “sostenibilità” significa consumo
oculato dei materiali, funzionalità della struttura, vivibilità e comfort, nonchè perfetta integrazione nel contesto
e la possibilità di facilitare la socialità
e la privacy. Nel contempo “sostenibi-
“
IL PROTOTIPO MISURA APPENA 2,5M
PER 6M DI LUNGHEZZA ALL’INTERNO
DEL QUALE È RICAVATA UNA
CAMERA DA LETTO PER DUE, UN
BAGNO, UN CUCININO ED UNA
PICCOLA AREA SOGGIORNO PER LA
COLAZIONE, CON POSTO LETTO PER
UNA PERSONA
lità” è anche riduzione d’uso di territorio (land grabbing) o addirittura riqualificazione di territori che altrimenti non verrebbero utilizzati. Poi anche,
perchè no? riduzione dei consumi energetici». La casa mobile Zanzeb dunque è la sintesi di una lunga lista d’elementi che vengono presi in considerazione fin dalla fase progettuale, che
è svolta in maniera integrata tra architetto bioclimatico, paesaggista, impiantista e architetto d’interni.
Il prototipo presentato all’edizione
2013 della Fiera Sipac è stato studiato su dimensioni minime, per facilitare il trasporto su strada, che in questo caso è “normale” e non “eccezionale”, completato dal verde, che non
43
CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
ha solo una funzione estetica ma che
vuole dimostrare come in piccoli spazi si possa creare comfort e piacevolezza. Il tetto verde della casa ha funzione d’isolamento, di riequilibrio della temperatura esterna e di bilanciamento del territorio utilizzato.
Sempre il prototipo misura appena
2,5m per 6m di lunghezza all’interno
del quale è ricavata una camera da letto per due, un bagno, un cucinino ed
una piccola area soggiorno per la colazione, con posto letto per una persona. Il tutto è completato da due patii: uno ampio in comunicazione con
il soggiorno, che garantisce privacy e
ha funzione bioclimatica, e uno di protezione all’entrata; anch’esso studiato bioclimaticamente.
Naturalmente spazi così limitati richiedono la massima attenzione nello sviluppo degli arredi che devono
essere funzionali ma esteticamente
gradevoli e per la filosofia adottata anche ecologici.
Per quanto riguarda gli aspetti più tecnici Zanzeb è interamente realizzata
in legno, il che fa sì che il consumo
energetico richiesto sia molto ridotto; la parete ventilata esterna ne migliora ulteriormente l’isolamento mentre i serramenti in alluminio sono altamente resistenti agli agenti atmosferici e sono completati da doppi vetri con gas basso emissivo che agisce
da barriera al calore d’estate e come
La nostra sfida
è semplificare
l’operatività
delle vostre
strutture
ambienti innovativi
per spogliatoi e servizi
44
accumulatore di calore d’inverno; un
aspetto fondamentale, questo, per le
strutture ricettive che lavorano tutto
l’anno. L’isolamento e il risparmio
energetico sono ulteriormente migliorati dall’isolamento verde sul tetto,
dove l’installazione di un pannello fotovoltaico permette l’autoproduzione
“
RISPETTO AI PRODOTTI CORRENTI HA UNA VITA PIÙ CHE DOPPIA;
UNA GARANZIA DI STRUTTURA DI 20 ANNI, FINITURE ED INTERNI RINNOVABILI
DOPO 10 ANNI, COSTI D’AMMORTAMENTO ANNUALI INFERIORI AL 50%,
UNA RIDUZIONE DRASTICA DEI CONSUMI ENERGETICI
dell’energia necessaria alla casa mobile, mentre un sistema domotico gestisce e controlla gli impianti e l’utilizzo dell’energia in maniera efficiente, anche in remoto.
Zanzeb è dotata perfino di un sistema
per il recupero dell’acqua piovana, che
permette di irrigare giardino e piante,
che non hanno solo la funzione di abbellire la casa, di dare privacy o per
mimetizzazione, ma anche un’importante funzione d’abbassamento della
temperatura circostante, il che contribuisce ad aumentare il comfort generale dell’area campeggio, soprattutto quando è densamente sfruttata.
Piante e rivestimento del tetto inoltre non sono state scelte a caso ma tra
quelle particolarmente adatte all’ambiente mediterraneo. Per esempio il
manto erboso proposto richiede pochissima acqua.
Anche le finiture sono state scelte in
base al criterio dell’ecosostenibilità. Il
pavimento è stato realizzato in linoleum naturale, ovvero con pianta e semi di lino, resina, pietra calcarea e fibra di legno, mentre la colorazione è
ottenuta tramite l’utilizzo di pigmenti naturali. I mobili, disegnati e realizzati su misura, sono in legno nobile
d’abete, non hanno colle o formaldeide e sono stati trattati con vernici eco-
logiche all’acqua a solventi naturali
derivanti dagli agrumi. Gli elettrodomestici si distinguono per basso consumo, essendo tutti in classe A o A+,
e sicurezza. I tessuti utilizzati per tende, divani, cuscini e letti sono tutti
naturali, di produzione italiana mentre i cuscini hanno inserto centrale
addizionato di una sostanza antibatterica capace di tenere lontano zanzare e piccoli insetti. I materassi, garantiscono benessere e comfort. Nel
bagno sono state usate ceramiche e
sanitari rigorosamente di produzione
italiana; mentre alcuni accessori d’abbellimento, ad esempio i quadri, sono
realizzati in muschio stabilizzato. L’illuminazione infine è a led, per ridurre al massimo il consumo energetico.
Un piccolo lusso il pergolato, che è
realizzato con lamelle in alluminio regolabili elettricamente ed ermetiche
se chiuse completamente. La loro funzione bioclimatica consiste nel proteggere dal sole- riducendo il riscaldamento della casa mobile - mentre l’ermeticità permette di riparare dalle intemperie così da rendere i patii vivibili in ogni momento.
Come invece sottolinea il direttore
commerciale Nevio Taverna «tutte le
finiture di Zanzeb sono personalizzabili, ovvero siamo in grado di rispon-
dere alle esigenze del committente nei
minimi particolari. Inoltre questa casa mobile può essere adattata a richieste diverse poiché abbiamo sviluppato molte soluzioni che coprono le metrature più diffuse sul mercato e studiato soluzioni di aggregazione. Questo sistema costruttivo poi permette
di realizzare qualsiasi struttura di servizio in un campeggio: il centro d’accoglienza, il wellness, il ristorante o il
bar…».
Ma per quanto riguarda gli impegni di
gestione? «Il prodotto è stato progettato e realizzato mantenendo sempre
presente il fatto che dovesse risultare
interessante per chi investe nei campeggi», dice ancora il direttore commerciale. «Rispetto ai prodotti correnti ha una vita più che doppia; una
garanzia di struttura di 20 anni, finiture ed interni rinnovabili dopo 10
anni, costi d’ammortamento annuali
inferiori al 50%, una riduzione drastica dei consumi energetici e la possibilità di sfruttare anche le aree del
campeggio meno favorevoli. Ma cosa
assai importante risponde alle richieste del cliente nazionale e internazionale del campeggio: un contesto più
confortevole, salubre e dal forte impatto, grazie all’approccio olistico dell’ecosostenibilità». n
45
CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
CON ENERGY BOX
TUTTA L’ENERGIA
IN UNA CARD
UN SISTEMA COMPUTERIZZATO PER RISPARMIARE
ENERGIA E SEMPLIFICARE LA GESTIONE
E
nergy Box nasce dalla passione
dei suoi fondatori per il turismo
all’aria aperta e dal desiderio di
rendere l’esperienza del campeggio sempre più in sintonia con le moderne esigenze, prima delle quali è il risparmio,
sia economico che energetico. Senza
però trascurare la facilità di approccio
e di utilizzo delle nuove tecnologie.
Per i tecnici di Energy Box infatti chi
gestisce le strutture ricettive all’aria
aperta deve essere agevolato al massimo nel suo lavoro, senza essere sovraccaricato di ulteriori incombenze. Il
brand Energy Box ha creato quindi un
prodotto pensato per razionalizzare e
semplificare l’uso e la gestione della
corrente elettrica all’interno di piazzole, bungalows e case mobili. L’innovativo prodotto all’apparenza è un semplice contatore per l’energia elettrica,
di cui conserva anche le dimensioni;
46
“
L’ENERGY BOX NON
SOLO PUÒ ESSERE
INSERITO ALL’INTERNO
DELLE CASE MOBILI O
DEI BUNGALOWS, MA
PUÒ ESSERE
DIRETTAMENTE
INSERITO NELLE
PIAZZOLE DEL
CAMPEGGIO
ALL’INTERNO DEI
QUADRI GIÀ PRESENTI
con però una particolarità che lo rende diverso da tutti gli altri sistemi di
contabilizzazione dell’energia: esso viene attivato tramite il microchip contenuto in una smart-card.
Il sistema Energy Box si compone di
un contatore, l’Energy Box propriamente detto, da un minicomputer do-
tato del software di gestione del proprietario, di uno scrittore/lettore di
smart-card collegabile ad una presa
USB del minicomputer e da un appropriato numero di smart-card a seconda della grandezza della struttura.
Nella sostanza l’Energy Box viene gestito tramite un software che permette, alla reception del camping o del villaggio, di caricare la smart-card di un
quantitativo di energia elettrica, in
modo che l’inserimento della card all’interno dell’apparato comporterà il
passaggio di suddetta energia all’Energy Box attivando l’erogazione della
corrente. Da notare che per il funzionamento dell’apparecchio non è necessario che la card rimanga inserita,
tanto che essa potrà essere custodita
dal campeggiatore ed utilizzata per l’incremento del credito inserito in qualsiasi momento successivo. Al termi-
ne del soggiorno, reinserendo la card
dopo aver tenuto premuto il pulsante sul fronte dell’Energy Box sarà possibile recuperare il credito residuo, così da poterselo far rimborsare in reception o trattenerlo per un utilizzo futuro all’interno della stessa struttura.
L’Energy Box non solo può essere inserito all’interno delle case mobili o
dei bungalows come alcuni produttori stanno già facendo, offrendo il prodotto come accessorio opzionale per
gestire in maniera razionale la fornitura completa di energia o solo quella relativa ad accessori particolarmente “voraci” come i condizionatori; ma
può essere direttamente inserito nelle piazzole del campeggio all’interno
dei quadri già presenti senza che sia
necessaria un’opera di sostituzione integrale. In tal modo si passa da una
gestione dell’elettricità “tradizionale”
ad una con contatori Energy Box.
Naturalmente la società è a disposizione per la realizzazione di quadri ad
hoc per l’inserimento degli Energy Box
in diversi materiali, così come è stato
già fatto per alcuni campeggi che già
sono passati al nuovo sistema.
Il sistema Energy Box di gestione dell’elettricità può essere integrato, mediante l’inserimento di un trasponder
sulla smart-card, con un sistema di controllo accessi e gestione sbarre o quant’altro attualmente venga gestito a trasponder all’interno della struttura.
Il team Energy Box sarà lieto di illustrare i vantaggi legati al passaggio da
una gestione tradizionale dell’energia
elettrica ad una che potrebbe essere
definita “2.0”; vantaggi che non sono
solo organizzativi e funzionali, ma anche economici, dal momento che vi
sarà un minor consumo di elettricità
che può essere quantificato in un meno 15-20 %. n
47
CAMPING MANAGEMENT :DAL MONDO DELLE AZIENDE
ACQUA RIGENERATA E
SANA GRAZIE A QUANTUM
LA TECNOLOGIA INNOVATIVA CHE PRESERVA
GLI IMPIANTI IDRICI DA BATTERI E CALCARE.
L’ESPERIENZA DEL CAMPING FLORENZ
I
l Camping Florenz a Lido degli
Scacchi in Emilia Romagna, il primo in Italia ad aver dato piena accessibilità ai disabili, ha compiuto un
ulteriore passo nel migliorare i servizi per i clienti delle strutture turistiche adottando una nuova tecnologia, unica nel suo genere, per il trattamento dell'acqua.
Quando i titolari del Florenz, Arnalda e Gianfranco Vitali, hanno incontrato e scoperto la tecnologia "Quantum" - sviluppata da Freebioenergy
di Brisighella - il loro primo pensiero deve essere stato: «O sono matti,
o hanno fatto una grande scoperta!».
Quantum infatti è qualcosa di totalmente nuovo, che va oltre le normali soluzioni proposte dal mercato, ma
quando se ne costatano i primi effetti si comprende come la promessa di
benefici e risparmio formulata da Freebioenergy sia effettiva e reale.
Superata la perplessità iniziale, di
fronte alla dettagliata spiegazione di
come funziona il sistema, i proprietari del Camping Florenz hanno così deciso di istallare i cinque dispositivi Quantun Camping necessari a
dare una copertura totale dell’impianto idrico della struttura open air.
I dispositivi per funzionare utilizzano il campo geomagnetico naturale
e sono programmati per distribuire
una sottile informazione, attraverso
biofotoni, in un raggio d'azione sferico di 30 o 60 metri, all'interno del
quale viene migliorata istantaneamente la qualità dell'acqua che scorre nelle tubazioni, risolvendo i problemi di calcare, di particelle ferrose e delle cariche batteriche, in modo completamente diverso dai siste-
48
“
Luigi Vantangoli
IL SISTEMA QUANTUM
CAMPING FUNZIONA IN
AUTOMATICO, SENZA
CONSUMO DI ENERGIA
E I BENEFICI SONO
RAPIDISSIMI.
mi tradizionali.
Il sistema Quantum Camping è stato sistemato sugli alberi senza nessuna complicata installazione, distanziando i vari dispositivi in modo da
comprendere con i rispettivi raggi
d’azione tutta la superficie del campeggio. Il funzionamento avviene in
automatico, senza consumo di energia e l'azione dei dispositivi è assolutamente ecologica mentre i benefici
sono rapidissimi.
«Abbiamo posizionato Quantum in
luglio», dice Arnalda Vitali, «e già
dopo trenta giorni il calcare sciolto
nell’acqua, trasformato in aragonite,
non incrostava più i bollitori della
pasta, i soffioni delle docce e le resistenze delle lavastoviglie. Anche il
vecchio calcare depositato nell'impianto iniziava a disgregarsi, dilavato dall'acqua "quantizzata" e veniva
espulso dalle tubazioni, riportandole
in piena efficienza».
Fra i trenta e i quaranta giorni è stato possibile constatare anche il distacco della pellicola organica che rivestiva le tubazioni, aderendo al calcare e che è sede di proliferazione batterica (come Legionella, Pseudomonas, etc.). Non solo: un laghetto artificiale interno al campeggio con ricircolo d’acqua, che manifestava sempre proliferazione di alghe verdastre
le ha viste scomparire senza nessun
trattamento, cosi come il cattivo odore da “acqua di pozzo”. Inoltre, come
dice visibilmente soddisfatto Gianfranco Vitali «con Quantum l’acqua
dell’idromassaggio, anche quando è
stato utilizzato da parecchie persone,
è rimasta limpida, a differenza di quanto avveniva prima. Abbiamo riscontrato anche altri due effetti evidenti.
Il primo, con grande stupore da parte nostra, è stato l'analisi microbiologica della piscina che è risultata la
migliore di sempre e la migliore anche rispetto a tutte le strutture circostanti. Il secondo effetto lo abbiamo
constatato in un grosso filtro dell'impianto idraulico della lavanderia che
non si è più colorato di scuro come
solitamente avveniva nel giro in pochi giorni. Anche dopo un mese è di
colore molto chiaro, vicino al bianco». I benefici di Quantun Camping
non si fermano qui. L'impianto d’irrigazione del verde al Florenz, da sempre afflitto da otturazioni dovute al-
la formazione di alghe e da eccesso di
ferro nell’acqua, al punto di necessitare di continua manutenzione per
apertura di nuovi fori o sostituzione
di tubi ormai intasati, non ha dato più
alcun problema di intasamento degli
ugelli. Tutto ciò ha comportato una
riduzione dei tempi e dei costi di manutenzione dell'impianto idrico e di
irrigazione, la riduzione dei consumi
di acqua, un risparmio nell'utilizzo di
prodotti disincrostanti: cloro e acidi;
si è verificata inoltre una riduzione
delle cariche batteriche presenti nell'impianto termo-idraulico, diminuendo la necessità dei trattamenti sanitari e l'utilizzo dei detergenti per la
lavanderia.
Comprensibile la soddisfazione dei
titolari del Camping Florenz, i quali
hanno poi confidato di aver deciso
l’istallazione dopo essere rimasti colpiti dalla sicurezza e dalla competenza dimostrata dai tecnici di Freebioenergy quando hanno illustrato loro
la tecnologia Quantum. Ovviamente ha pesato anche il fatto che l’istal-
lazione dell’intero sistema non ha richiesto alcun intervento invasivo,
avrebbe consentito congrui risparmi
di gestione ma soprattutto avrebbe
accresciuto il benessere e la sicurezza dei clienti. Per tutti questi motivi
la tecnologia Quantum si sta diffondendo e già altre importanti strutture hanno istallato il dispositivo, tra
le quali: Camping Village Bell’Italia,
Villaggio turistico San Benedetto Vecchio Mulino, Camping del Garda,
Camping Village Dolomiti, CampingVilllage Tahiti, Villaggio Camping
Molino a Fuoco, Camping Villaggio
Turistico Duca Amedeo, Village Flaminio Roma, Happy Village Roma,
Camping Jonio Catania. n
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CAMPING MANAGEMENT :NOTIZIE FAITA
ACCORDO
FAITA-SIAE 2014
LE RIDUZIONI PREVISTE
DALLA CONVENZIONE SUL DIRITTO
D’AUTORE RELATIVAMENTE
AI COMPENSI 2013
I
n previsione dell’arrivo della nuova stagione, anche quest’anno
FAITA-FederCamping offre agli
operatori del settore di poter usufruire delle riduzioni previste dalla convenzione sul diritto d’autore FAITA-
SIAE relativamente ai compensi
2014 per gli strumenti meccanici ed
apparecchi (radioriceventi, televisivi, etc.) installati, nonché, per tutti i
tipi di intrattenimenti svolti all’interno delle aziende. A tal riguardo,
per beneficiare delle facilitazioni previste sarà opportuno far presente all’agente SIAE competente territorialmente della convenzione in atto e
compilare la scheda allegata a questo
numero di Camping Management per
quanto riguarda gli apparecchi installati. Se necessario, ulteriori moduli
potranno comunque essere richiesti
alle sedi FAITA Regionali, riportate
di seguito, mentre la segreteria nazionale rimane a disposizione per informazioni e chiarimenti.
FAITA-FEDERCAMPING
FAITA NAZIONALE
Direttore Generale: Salvatore VINGIANI
Via Cola di Rienzo, 285 – 00192 Roma
Tel. 06.32111043 – Fax 063200830
FAITA ABRUZZO
Segretario: Ferdinando IUSTINI c/o GENIAL
Via Roma, 318 – 64014 Martinsicuro TE
Tel. 0861.762201 – Fax 0861.762201
FAITA BASILICATA
Segretario: Nicola RONDINELLI
Via Togliatti, 15 – 75020 Nova Siri Marina MT
Tel. 0835.877154 – Fax 0835.877855
FAITA LAZIO
Segretario: Marco SPERAPANI
Via A. Zanetta, 18 – 00143 Roma
Tel. 06.95550642 – Fax 06.90285577
FAITA LIGURIA
Presidente: Giulio DIOMEDI c/o Ascom
Largo Paganini, 1 – 17031 Albenga SV
Tel. 0182.50274/53828 – Fax 0182.543823
FAITA TOSCANA
Segretario: Sauro PAOLI
Via S. Caterina d’Alessandria, 29
50122 FIRENZE
Tel. 055.472741 – Fax 055.2036902
FAITA LOMBARDIA
Segretario: Fabretta SAMMARTINO
C/O Camping Village S. Francesco
25015 DESENZANO DEL GARDA BS
Tel. 030.9110245 – Fax 030.9119464
FAITA CALABRIA
Segretario: Piergiorgio TERZUOLO
c/o Camping Costa Verde
89865 S.Nicolò di Ricadi VV
Tel. 0963.663090 – Fax 0963.663792
FAITA SICILIA
Segretario: Giuseppe ZINGALE
Via Villini a Mare, 2 – 95126 Catania
Tel. 095.491139 – Fax 095.492277
FAITA TRENTINO
Segretario: Alfonso MOSER
c/o Unione Commercio e Turismo Trento
Via dei Solteri, 74 – 38100 Trento
Tel. 0461.880111/880.430 – Fax 0461.880540
FAITA MARCHE
Presidente: Amedeo TARSI
C/O Camping Stella Maris -Via A. Cappellini, 5
61032 TORRETTE DI FANO PU
Tel. 0721.884231 – Fax 0721.884269
FAITA UMBRIA
Presidente: Monica MIGLIORATI
Via Settevalli, 320 – 06129 PERUGIA
Tel. 075.5067184 – Fax 075.5067177
FAITA CAMPANIA
Segretario: Salvatore SENATORE
c/o EBTC Via Santa Lucia, 36 – 80134 Napoli
Tel. 081.2471318 – Fax 081.2457700
FAITA PIEMONTE
Segretario: Maurizio BALDINI
Via Vincenzo Gioberti, 11 – 10128 TORINO
Tel. 011.5119441/5660124 – Fax 011.5130700
FAITA VALLE D’AOSTA
Segretario: Emilio CONTE
c/o Corso Lancieri d’Aosta, 32/A – 11100 Aosta
Tel. 0165.44008 – Fax 0165.34334
FAITA EMILIA ROMAGNA
Segretario: Sergio DONATI
c/o Unione Regionale Commercio Turismo
Via A. Tiarini, 22 – 40129 BOLOGNA
Tel. 051.4156060 – Fax 051.4156061
FAITA PUGLIA
Segretario: Pasquale DI RODI
c/o Camping Le Diomedee – 71019 Vieste FG
Tel. 0884.705155 – Fax 0884.707326
FAITA SARDEGNA
Segretario: Nello AVERSANO
c/o Camping Telis Baja- Loc.Portu Frallis
08041 ARBATAX OG
Tel. 0782.669461 – Fax 0782.669701
50
FAITA VENETO
Segretario: Giorgio GODEAS
Via Fausta, 406/A
30013 Cavallino-Treporti VE
Tel. 041.5371024 – Fax 041.5371106
Garanzia di estetica, qualità, certificazioni, tempi e costi. I valori della prefabbricazione C.M.C.2.0
C.M.C.2.0 Prefabbricati produce edifici prefabbricati in cemento per diverse destinazioni d’uso e con
dimensioni variabili da 3 a 2000 mq e oltre.
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tel. +39 0426 900 442 - email info@cmcadria.it - www.cmcduepuntozero.com