0090.temi_214_0090.temi_214.qxd 14/03/14 10.43 Pagina 46 Temi di Management intermediazione finanziaria e assicurazioni economia & management 2 - 2014 temi di management zara la determinazione del merito creditizio dell’impresa corporate il ruolo dell’analisi finanziaria L’introduzione sistematica dell’analisi finanziaria nel processo di valutazione del merito creditizio richiede un percorso di maturazione culturale del rapporto banca-impresa e di inserimento di competenze, metodi e strumenti che in Italia è solo agli inizi e che Claudio Zara SDA Professor AIFA claudio.zara@unibocconi.it 1. Zara C., “Andare oltre il corto circuito tra la banca e l’impresa: proposte e soluzioni”, Economia & Management, n. 2, 2013. 2. L’override individua un giudizio, espresso dall’analista, a completamento e a eventuale rettifica della classificazione della controparte risultante dall’applicazione del modello di rating ai dati quantitativi della stessa. L’opportunità di ricorrere al giudizio dell’analista si giustifica proprio nella limitatezza e parzialità della classificazione espressa dal modello. 46 I l contesto che ha caratterizzato il rapporto banca-impresa nell’ultimo quinquennio (2009-2013) è stato fortemente influenzato dal manifestarsi della variabile rischio. Innanzitutto, la maggior parte delle imprese prenditrici ha subito un accentuarsi del livello di rischio dei propri contesti competitivi che si è tradotto in una maggiore volatilità degli andamenti dei propri volumi di affari e dei profitti conseguiti. Ulteriormente, questo fenomeno si è innescato in una fase negativa del ciclo economico generale che ha significato, per quei contesti competitivi che sono significativamente connessi al ciclo economico stesso, ossia che hanno un elevato livello di rischio sistematico, accoppiare l’accentuarsi del rischio con trend negativi delle loro principali varia- bili economiche e finanziarie, ossia il peggio che potrebbe capitare a un’impresa! La risposta normalmente adottata dalle banche a questo scenario che caratterizza buona parte della loro clientela corporate è stata quella di ridurre i livelli del loro risk appetite al fine di contenere, nel limite del possibile, l’accentuarsi del livello di rischio dell’economia. Questa decisione di “giocare in difesa” assunta dal management delle banche, insieme ad altre motivazioni già esaminate in un recente inter1 vento su queste stesse pagine, ha determinato l’avvio di un generalizzato credit crunch a partire dal secondo semestre 2009 (si veda diffusamente le statistiche sul credito alle imprese italiane di Bankit). Analogamente, nello stesso intervento si era già discusso sulla © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI deve coinvolgere, a pari livello, sia le banche finanziatrici sia le imprese finanziate. 0090.temi_214_0090.temi_214.qxd 14/03/14 10.43 Pagina 47 prospettive di ricerca economia & management 2 - 2014 intermediazione finanziaria e assicurazioni L’implementazione di metodi dell’analisi finanziaria può proficuamente avvenire anche in processi bancari ancora prevalentemente incentrati sul classico “armamentario” dell’analista fidi bancario: dati contabili a consuntivo conformi alle procedure Ce.Bi. (Centrale dei Bilanci) e lettura della dinamica finanziaria attraverso l’andamentale Ce.Ri. (Centrale dei Rischi) e di singolo rapporto. Si propongono alcune semplici applicazioni in proposito a titolo esemplificativo. La formula di scomposizione del ROE secondo il criterio dell’espressione della leva finanziaria ha l’indubbio beneficio di “mettere a sistema” alcune misure che sono determinanti la performance finale dell’azienda, espressa per l’appunto in termini di ROE, ossia di redditività contabile per gli azionisti. Il modello adottabile consente di sviluppare una lettura integrata degli indicatori rilevanti, al posto di farne una lettura stand alone come si fa spesso in banca ancora oggi, e di cogliere le relazioni tra di essi. Nell’espressione degli indicatori la logica finanziaria di riclassificazione dei prospetti di bilancio, sintetizzata dall’eguaglianza CIN (Capitale Investito Netto) = SF (Struttura Finanziaria), deve prevalere rispetto a quella contabile. Nell’ambito della pratica di fido l’applicazione sistematica di questo modello consente, nell’attività di monitoraggio, di cogliere in tempo i segnali del cambiamento. Azienda A: l’azienda in questione denuncia alla fine dell’anno 5 una situazione di difficoltà con conseguente richiesta di accedere a una procedura in continuità (ROE gross = -14,13%). L’analisi degli indicatori di scomposizione del ROE all’anno 4 evidenzia un generale miglioramento di tutte le misure economiche rispetto agli anni precedenti, che consente di occultare deliberatamente la crisi, mentre l’unica misura finanziaria in esso considerata, ossia la leva finanziaria, peggiora (PFN/PN = 0,70), anticipando il segnale di default economico dell’anno successivo. azienda a - esempio [ ( ) ] ( )( ) ROE = ROI + ROI – OFN ∞ PFN ∞ 1-k ∞ 1-t PFN PN Contribution from: Anno ROE E(ROI) + PFN (ROI) = ROE gross PFN/PN Leverage (1-k)∞(1-t) 1 0,42% 1,78% -3,12% 2 1,84% 0,86% 3 1,77% 4 5 Delta -1,35% 0,53 -0,31 -3,37% -2,51% 0,54 -0,73 1,42% 0,73% -4,54% -3,81% 0,56 -0,46 -0,07% 1,69% 3,37% -2,90% 0,46% 0,70 3,64 -0,08% -9,05% -3,67% -10,46% -14,13% 0,94 0,64 -10,74% © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI non sostenibilità economica, per il modello di business del corporate banking nel medio periodo, della scelta di restrizione del credito tout court come pure del fatto che non è auspicabile per l’economia reale del sistema paese il permanere di un mercato del credito asfittico ed eccessivamente restrittivo. Sotto il punto di vista meramente tecnico dell’analisi del merito creditizio di un debitore, la prassi che si è ampiamente diffusa all’interno delle banche di rendere prevalente il peso dei dati quantitativi, organizzati a modello (c.d. rating bancari interni), a discapito di quelli qualitativi, ha ormai dimostrato tutti i suoi limiti in termini di efficaci ed efficienti decisioni di allocazione delle risorse da essa indotte. Persino la Vigilanza di Bankit, nelle sue periodiche ispezioni nelle banche, verifica con attenzione la percentuale di utilizzo degli 2 override a completamento della classificazione “a modello” delle controparti e, laddove riscontri bassi livelli di utilizzo, invita le banche a fare maggiore ricorso a questo strumento di ampliamento della visione e dell’effettivo rischio dell’azienda prenditrice. Le banche che si stanno ponendo questo problema possono trovare una risposta nell’applicazione dell’analisi finanziaria in modalità ampia e discriminante nell’ambito dei loro processi di valutazione del merito creditizio. Infatti, l’analisi finanziaria permette di conseguire due fondamentali risultati conoscitivi per il finanziatore: Ω la corretta misurazione della capacità di servizio del finanziamento, in linea sia reddituale sia capitale, nella fase di decisione di finanziamento; Ω la lettura dei segnali di deterioramento o di ripresa dell’impresa nella fase di monitoraggio della posizione creditizia. temi di management 47 0090.temi_214_0090.temi_214.qxd 14/03/14 10.43 Pagina 48 Temi di Management intermediazione finanziaria e assicurazioni temi di management Azienda B: l’azienda in questione, pur mantenendo un ROE a due cifre, denota nel primo triennio un preoccupante trend negativo con una riduzione di un terzo della redditività operativa (ROI). All’anno 4, pur in presenza di un sostanziale mantenimento del livello delle misure economiche dell’anno precedente, la misura finanziaria, ossia la leva finanziaria, attraverso il suo significativo miglioramento anticipa il segnale di ripresa del trend aziendale. zara monetaria. A questo proposito, le misure proponibili sono: Ω il fabbisogno finanziario esterno (c.d. FFE) che consente non solo di individuare la fase occupata nel ciclo monetario, ossia se l’azienda è generatore di surplus finanziario oppure assorbe cassa, ossia è in deficit finanziario, ma anche stabilire una verifica di coerenza tra lo stadio occupato nel ciclo di vita dell’impresa stessa e la sua dinamica finanziaria; azienda b - esempio [ ( ) ] ( )( ) ROE = ROI + ROI – OFN ∞ PFN ∞ 1-k ∞ 1-t PFN PN Contribution from: Anno ROE E(ROI) + PFN (ROI) = ROE gross PFN/PN Leverage (1-k)∞(1-t) 1 16,90% 20,79% 23,44% 2 15,40% 17,35% 3 12,17% 4 12,02% 29,76% 38,27 0,57 21,14% 24,01% 31,48 0,64 -1,50% 13,99% 13,70% 18,61% 33,71 0,65 -3,23% 15,03% 14,72% 18,70% 24,95 0,64 -0,15% Ovviamente la portata dell’analisi finanziaria può andare ben oltre queste semplici evidenze. Un campo di rilevante contributo apportabile è rappresentato dall’introduzione di misure di performance dell’impresa che, a differenza del ROE, siano effettivamente rilevanti per il finanziatore di debito e che, nel contempo, misurino la sua generazione o assorbimento di risorsa 48 Delta Ω la misura del flusso di cassa a disposizione di tutti i finanziatori (c.d. CFAI) che è la cassa, generata dalla gestione operativa aziendale, a disposizione per il pieno servizio del finanziamento. Queste misure rappresentano ulteriormente un supporto verso un’estensione proficua e mirata del campo di ana- lisi del merito creditizio. In particolare, il FFE si raccorda con un’estensione orizzontale dell’analisi verso le componenti qualitative: l’analisi settoriale e di posizionamento competitivo dell’impresa, quella del suo management, della sua corporate governance e dell’organizzazione interna; il CFAI assume massima rilevanza quando è a supporto di un’estensione verticale dell’analisi di tipo prospettico che sia volta a determinare la capacità attesa di generazione di cassa dell’impresa. L’introduzione sistematica dell’analisi finanziaria nel processo di valutazione del merito creditizio e, di conseguenza, la possibilità di indurre uno stesso giudizio di merito che non sia frutto di un automatismo da modello, come accade spesso oggi, ma bensì sia il risultato di un’osservazione completa e rilevante, richiede lo sviluppo di un percorso di maturazione culturale del rapporto banca-impresa e di inserimento di competenze, metodi e strumenti che, in Italia, è solo agli inizi e che deve coinvolgere, a pari livello, sia le banche finanziatrici sia le imprese finanziate. Il corso Analisi strategico-finanziaria d’impresa (ASFI) dell’AIFA rappresenta la proposta consolidata che la Scuola offre al paese per evolvere in questa direzione e per portare all’interno delle banche e delle imprese italiane il seme dell’impostazione di un rapporto “evoluto” che rappresenta una delle condizioni alla base della possibilità di superare il credit crunch in corso nel mercato del credito. π © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI economia & management 2 - 2014
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