Nucleo Idroelettrico di Udine Dichiarazione ambientale

GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATA
N. Registro IT - 001216
Nucleo Idroelettrico di Udine
Dichiarazione ambientale 2014
Aggiornamento dati al 31/12/2013
Edipower S.p.A. – Nucleo Idroelettrico di Udine
Codice NACE 35.11: Produzione di energia elettrica
Questo sito è dotato di un sistema di gestione ambientale e i risultati
raggiunti in questo settore sono comunicati al pubblico
conformemente al sistema comunitario di eco-gestione e audit.
GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATA
N. Registro IT - 001216
Indice
Presentazione
3
La politica per l’ambiente e la sicurezza di Edipower
4
La politica ambientale del Nucleo Idroelettrico
5
Il Sistema di Gestione Ambientale
7
Il sito e l’ambiente circostante
8
L’attività svolta
8
Aspetti Ambientali
9
Il programma ambientale
20
Sintesi degli obiettivi di miglioramento ambientale 2012 - 2014
22
Informazioni al pubblico
27
La registrazione EMAS - validità e convalida della
Dichiarazione Ambientale
27
2
Presentazione
La presente “Dichiarazione ambientale” del Nucleo Idroelettrico di Udine è stata
sviluppata in conformità con quanto previsto dal Regolamento Comunitario
sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema di eco-gestione e audit
(EMAS) e in armonia con l’impegno ambientale della Società Edipower S.p.A.
La “dichiarazione ambientale” costituisce lo strumento con il quale il Nucleo di Udine
manifesta la volontà di trasparenza nei confronti della collettività e delle comunità
circostanti, in relazione agli aspetti ambientali connessi con la sua attività di
produzione di energia idroelettrica e la presenza e l’esercizio degli impianti.
Ogni attività umana, pur comportando significativi benefici che ognuno può
constatare quotidianamente, ha ripercussioni sull’ambiente circostante. Il problema
importante e fonte di dibattito anche in ambito internazionale, è la valutazione dei
benefici con i “costi” che ne derivano in termini ambientali.
Questa dichiarazione ambientale ha lo scopo di migliorare la conoscenza delle
interazioni degli impianti idroelettrici con il territorio e di consentire la formazione di
un giudizio più completo e consapevole su una rilevante presenza industriale nel
territorio della Regione Friuli Venezia Giulia.
L’obiettivo che ci siamo posti nel redigere questo documento è consentire a ciascun
lettore di avere un’idea precisa degli impianti idroelettrici gestiti dal Nucleo di Udine e
dei loro impatti ambientali; anche per questo la ns. organizzazione si è premurata di
tenere in considerazione, e valutare, tutti gli aspetti eventualmente connessi ai
dettami del D.lgs. 231/01 e s.m.i..
L’impegno ambientale che abbiamo assunto è di individuare e riconoscere
tempestivamente le problematiche ambientali correlate alla nostra attività e di
progettare e attuare programmi di miglioramento, con obiettivi mirati, quali ad
esempio la prevenzione dell’inquinamento acustico, la riduzione e, dove possibile,
l’eliminazione di materie pericolose, anche attraverso l’ottimizzazione dell’uso delle
risorse, condividendo appieno il principio che sta alla base dell’EMAS, ovvero il
miglioramento continuo nei confronti dell’ambiente.
La Direzione del Nucleo di Udine è sempre disponibile a fornire qualsiasi
informazione aggiuntiva di pertinenza tecnica o ambientale e saranno certamente
accolte con interesse tutte le proposte e gli spunti che ci giungeranno su tale tema.
L’attenzione ai temi ambientali da parte del personale del Nucleo ha molto facilitato
l’introduzione e lo sviluppo di un sistema di gestione ambientale, che ha comunque
richiesto notevole impegno e la fattiva collaborazione anche di altre unità Centrali
della Società.
Il mio sentito ringraziamento va pertanto alle numerose persone che, mettendosi in
gioco e credendoci, hanno collaborato alla riuscita di questo ambizioso progetto.
Capo Nucleo
Fulvio Ivo Guidi
Udine, 02/05/2014
3
La politica per l’ambiente e la sicurezza di Edipower
4
LA POLITICA HSE (Salute, Sicurezza, Ambiente)
NUCLEO IDROELETTRICO di UDINE
Il Nucleo Idroelettrico di Udine si impegna ad operare in modo sostenibile nel pieno rispetto
dell’Ambiente, della Salute e della Sicurezza dei suoi collaboratori, delle comunità locali, dei clienti
e di chiunque sia coinvolto nelle sue attività.
Edipower SpA ha stabilito, per il raggiungimento di questo obiettivo, l’introduzione ed il costante
aggiornamento all’interno di ogni Centrale/Nucleo di sua competenza di un “SISTEMA DI
GESTIONE INTEGRATO SICUREZZA E AMBIENTE” in conformità alle norme volontarie UNI ENI
ISO 14001, allo standard BS OHSAS 18001 ed al regolamento CE1221/2009 EMASIII, applicabile
a tutti i siti produttivi che operano sotto il suo controllo.
Tale impegno richiede uno sforzo comune da parte di tutto il personale che opera per conto del
Nucleo di Udine per il raggiungimento degli obiettivi e la messa in pratica dei principi di seguito
elencati:
 Applicazione e rispetto delle normative vigenti, delle prescrizioni legali applicabili e degli
impegni sottoscritti dall’organizzazione in materia di Ambiente, Salute e Sicurezza del
lavoro, garantendone l’aggiornamento continuo.
 Definizione e revisione periodica dello stato di raggiungimento di obiettivi di miglioramento
della performance in materia di Ambiente, Salute e Sicurezza del lavoro, mediante il
monitoraggio costante con indicatori realizzati ad hoc, al fine di perseguire il miglioramento
continuo.
 Prevenzione dell’inquinamento e riduzione degli impatti ambientali significativi generati
dalle attività dell’azienda in situazioni ordinarie, anomale e di emergenza puntando
soprattutto al miglioramento dell’efficienza, mediante un utilizzo razionale ed efficiente delle
risorse energetiche e la realizzazione di impianti ad elevato rendimento, anche tramite
l’introduzione di innovazioni tecnologiche, per quanto tecnicamente ed economicamente
perseguibile.
 Tutela della Salute e della Sicurezza dei collaboratori attraverso l’identificazione e la
valutazione dei rischi generati dalle attività dell’organizzazione, in situazioni ordinarie,
anomale o di emergenza e tramite lo sviluppo di misure di prevenzione e protezione
finalizzate a prevenire gli infortuni e le malattie professionali.
 Coinvolgimento, partecipazione, responsabilizzazione, sensibilizzazione e formazione di
tutto il personale che opera per conto dell’unità produttiva sui temi ambientali e di Salute e
Sicurezza, al fine di condividere la politica e gli obiettivi aziendali, promuovendo lo sviluppo
di una cultura comune orientata alla prevenzione dei rischi ed alla tutela dell’Ambiente
nonché l’implementazione della consapevolezza sulle implicazioni che il lavoro di ciascuno
può avere per l’Ambiente, la Salute e la Sicurezza.
 Accrescere la consapevolezza di ciascuno (dipendenti, collaboratori, fornitori, appaltatori) in
merito alle implicazioni ambientali e di sicurezza delle proprie attività come elemento
indispensabile per il miglioramento delle prestazioni di tutta l’azienda.
 Atteggiamento aperto, costruttivo, collaborativo e trasparente nei confronti del pubblico,
delle Autorità e delle altre parti interessate, allo scopo di promuovere e facilitare
l’inserimento del sito produttivo nel contesto locale.
 Promuovere e mantenere un rapporto di massima collaborazione e trasparenza con la
collettività e le istituzioni mediante la promozione di progetti di valorizzazione e della
fruibilità delle aree adiacenti le Unità Produttive.
 Sensibilizzare i fornitori e gli appaltatori sugli obiettivi aziendali, coinvolgendoli nel processo
di miglioramento e di adesione alla Politica Ambientale e di Sicurezza.
 Coinvolgere il personale nell’attuazione della Politica Ambientale e di Sicurezza
dell’azienda e promuovere la formazione e l’aggiornamento sia nel campo della tecnologia,
sia nei campi relativi all’Ambiente e Sicurezza.
 Applicazione del Modello Organizzativo ai sensi del D.Lgs 231/01 e alla costante
sensibilizzazione dei propri collaboratori al rispetto del Codice Etico.
5
Il Nucleo di Udine, in particolare, con la presente Politica si impegna a:
 Stabilire e mantenere attivi specifici programmi ambientali, per la riduzione degli impatti
ambientali relativi agli aspetti identificati come maggiormente significativi, che prevedano:
 ottimizzazione della gestione dei rifiuti e prevedendo, ove possibile, il loro recupero e
riciclaggio e diminuendo i volumi mandati a smaltimento in discarica;
 l’implementazione di misure gestionali/tecniche efficaci per prevenire eventuali rilasci sul
suolo, sversamenti di sostanze pericolose che possano contaminare il sottosuolo e le
acque superficiali/sotterranee;
 la riduzione nel sito di sostanze e materie pericolose per l’ambiente;
 la riduzione dell’impatto sonoro degli impianti.
 Adottare programmi di manutenzione di impianti, apparati e sistemi di
controllo/misura/rilevazione che hanno o possono avere ricadute sull’Ambiente e sulla
Salute e Sicurezza dei lavoratori.
 Verificare periodicamente le attrezzature e dispositivi di protezione prevedendo la loro
sostituzione in caso di obsolescenza.
 Garantire nell’ambito della predisposizione di dispositivi di protezione collettiva ed
individuale e nella pianificazione della sorveglianza sanitaria un approccio cautelativo, che
faccia capo al principio di precauzione piuttosto che di reazione.
 Sostituire le sostanze pericolose con altre a minor impatto per la salute e la sicurezza dei
lavoratori.
 Migliorare i luoghi di lavoro: vie di fuga, microclima, illuminazione, ecc..
 Migliorare la sicurezza nelle attività in luoghi confinati e nei percorsi di accesso agli impianti
con rischio caduta gravi.
 Monitorare e confinare le aree esposte a campi elettromagnetici elevati.
Il Nucleo si impegna a comunicare il documento di Politica HSE a tutto il personale che opera per
suo conto (fornitori, appaltatori) e a renderlo disponibile alle altre parti interessate (autorità, clienti,
comunità locale, organismi di controllo).
La Direzione di Nucleo si impegna a riesaminare periodicamente il documento di Politica HSE al
fine di verificarne la pertinenza e l’appropriatezza alla natura ed all’entità degli aspetti di Ambiente,
Salute e Sicurezza delle proprie attività.
Il Capo Nucleo
Fulvio Ivo Guidi
Udine, 01 febbraio 2012
6
Il sistema di Gestione Ambiente, la Sicurezza e le Persone
Sistemi di gestione:
Certificazione ISO 14001 dal luglio 2004
Certificazione BS OHSAS 18001 dal settembre 2010
Registrazione EMAS (reg.n° IT 0012699) dall’ottobre 2010
Il sistema di gestione Ambientale
La gestione dell’impatto ambientale richiede un approccio attivo da parte delle
industrie, in particolare l’introduzione e l’attuazione di politiche, obiettivi e
programmi in materia ambientale nonché di efficaci sistemi di gestione.
Il Sistema di Gestione Ambientale è la parte del sistema complessivo
comprendente la struttura organizzativa, le responsabilità, le prassi, le
procedure, i processi e le risorse per definire ed attuare la politica ambientale.
Il Nucleo di Udine è convinto dell’utilità dello strumento “Politica Ambientale”
che, oltre ad assicurare la conformità con tutte le pertinenti disposizioni
regolamentari in materia ambientale, formalizza impegni finalizzati al costante e
ragionevole miglioramento dell’efficienza ambientale. Pertanto ha predisposto
un Sistema di Gestione Ambientale comprendente anche procedure di audit
che consentono di valutare la conformità e l’efficacia di attuazione della politica
ambientale del sito.
Il Sistema di Gestione Ambientale si basa sull’applicazione di una serie di
procedure, che disciplinano i comportamenti e le responsabilità del personale in
relazione all’ambiente.
Il Sistema stabilisce le modalità di registrazione degli impatti ambientali, nonché
delle disposizioni legislative in materia ambientale.
Il Sistema di Gestione Ambientale e Sicurezza è documentato mediante il
Manuale Ambientale Integrato, il manuale delle Procedure Gestionali e le
Procedure Operative Ambientali e di Sicurezza (procedure tecniche).
Il Manuale Ambientale fornisce una descrizione di tutto il Sistema di Gestione
Ambientale e fa riferimento alle Procedure Gestionali in vigore.
Le Procedure Operative Ambientali regolano la gestione tecnica dei sistemi
con impatto ambientale
7
Il sito e l’ambiente circostante
Gli impianti del Nucleo Idroelettrico di Udine sono situati all’interno della regione
Friuli Venezia Giulia.
I più importanti sono disposti secondo due aste idrauliche principali che
utilizzano le acque del fiume Tagliamento e del torrente Cellina; i minori sono
collocati in corrispondenza di salti presenti lungo canali irrigui consortili o su
corsi d’acqua minori.
Il bacino imbrifero del fiume Tagliamento, utilizzato dagli impianti del sito,
comprende il territorio nord-occidentale della regione, dalle origini del fiume alla
confluenza con il Fella, che corrisponde alla Carnia.
Il bacino imbrifero del Cellina, utilizzato dagli impianti del sito, comprende tutta
la vallata del Cellina, dalle origini allo sbocco in pianura.
Impianti minori sono sparsi sul territorio nelle province di Udine, Gorizia e
Pordenone.
Fig. 2 - Regione Friuli Venezia Giulia: dislocazione delle centrali del Nucleo di
Udine in regione (fuori scala)
L’attività svolta
L’attività svolta nel Nucleo di Udine consiste nella produzione di energia
elettrica mediante l’utilizzazione della risorsa acqua, la quale non viene
consumata, né modificata nelle sue caratteristiche chimiche e fisiche durante il
processo di produzione.
L’attività, che ha rappresentato nel passato uno dei più significativi fattori di
sviluppo economico e sociale della regione, continua a svolgere un importante
ruolo per la copertura del fabbisogno energetico regionale.
Gli impianti del Nucleo di Udine sono di tipo a Serbatoio, a Bacino e ad Acqua
Fluente.
Le Centrali a Serbatoio e a Bacino sfruttano l’accumulo di acqua in quota, in
invasi artificiali, come riserva di energia. Le due tipologie di impianto si
differenziano in base alle modalità di gestione delle quantità di acqua raccolte:
su base stagionale per gli impianti a serbatoio; su base settimanale/giornaliera
per quelli a bacino.
Le Centrali ad Acqua Fluente sfruttano invece il naturale deflusso delle acque
e consentono quindi solo una gestione in tempo reale dei quantitativi di acqua
prelevabile dall’alveo.
8
Aspetti ambientali
Identificazione degli aspetti ambientali
Nell’analisi ambientale del Nucleo di Udine sono stati individuati gli aspetti che
generano o possono generare un impatto sull’ambiente.
L’analisi degli aspetti è stata realizzata suddividendo gli impianti in componenti
impiantistiche (es. corpo diga, opere di presa, gruppi elettrogeni, ecc.) e
considerando le attività, operazioni e situazioni di esercizio “ambientalmente”
rilevanti (es. vaglio, manutenzione, ecc.) tenendo conto, per ogni componente
impiantistica e per ogni attività, dei possibili impatti ambientali generati sia in
condizioni di esercizio, che in condizioni di manutenzione ordinaria e
straordinaria ed in caso di incidenti o emergenze.
Valutazione degli aspetti ambientali
I criteri di valutazione della significatività degli aspetti ambientali sono stati
scelti sulla base del Regolamento CE 1221/2009, della Norma UNI EN ISO
14001, della legislazione vigente e delle norme di buona tecnica, tenuto conto
del contesto ambientale del sito.
In particolare, i criteri di valutazione hanno considerato la presenza di una o più
delle seguenti condizioni:
-
-
vincoli legati a prescrizioni autorizzative, disposizioni di legge vigenti
oppure di prevedibili evoluzioni normative;
esistenza di impatti ambientali oggettivamente rilevabili, con particolare
riguardo ad eventuali componenti ambientali critiche o ad ecosistemi sito specifici;
correlazione con obiettivi strategici della politica ambientale dell’azienda;
conseguenze economiche;
impatto sulla sensibilità sociale locale.
Sulla base dei criteri suddetti sono risultati significativi i seguenti aspetti
ambientali diretti:







Uso di risorse naturali (Acqua)
Distribuzione della fauna ittica migratoria
Trasporto solido
Rifiuti
Rumore
Suolo - sottosuolo
Sostanze e materie
Gli aspetti ambientali diretti precedentemente indicati, quali gli scarichi,
l’ecosistema fluviale e le emissioni, pur essendo presenti nel sito, si ritengono
non più significativi come si evidenzia nell’ultimo documento, allegato al
riesame della Direzione, di analisi e valutazione degli stessi.
Per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti non si
sono applicati i criteri di cui sopra, ma sono stati considerati significativi tutti gli
aspetti identificati. Di seguito, vengono descritti tutti gli aspetti ambientali
individuati.
Aspetti ambientali diretti
Sono aspetti ambientali diretti quelli associati alle attività svolte nel sito
sottoposte al controllo gestionale totale da parte del Nucleo.
Acqua
Gli impianti del Nucleo sono stati progettati principalmente al fine di utilizzare
l’acqua per:

uso industriale per produzione di energia;

uso agricolo di irrigazione;

uso civile per gli acquedotti locali.
Quantitativi molto più modesti di acqua vengono inoltre prelevati per usi
igienico-sanitari.
9
Acqua per uso idroelettrico
L’acqua captata dalle opere di presa, dalle dighe o traverse fluviali viene
restituita ai corsi d’acqua senza subire alterazioni sia dal punto di vista qualitativo
che dal punto di vista quantitativo.
Nei grafici seguenti sono indicati i volumi di acqua turbinati, le produzioni lorde
ed il rapporto tra i due valori, che chiameremo indicatore di efficienza, negli
anni 2011 - 2013.
La produzione lorda è l’energia prodotta e misurata direttamente ai morsetti del
generatore. Per il calcolo della produzione netta, dalla produzione lorda
vengono sottratti i consumi dei servizi ausiliari di centrale e le perdite di
trasformazione.
Nel 2013 con una produzione lorda di 988 GWh è stata sfiorata, dal Nucleo
Idroelettrico di Udine, la soglia di produzione dei 1000 GWh, quantità ritenuta di
eccellenza per gli impianti del N.I di Udine. Questo nonostante il lungo fuori
servizio per rifacimento IAFR del gruppo C di Somplago. Il record storico con
1251 GWh prodotti è stato raggiunto nel 2009.
3
6
Grafico 1 – Volumi turbinati [m *10 ]
Grafico 2 – Produzione lorda N.I. Udine [GWh]
10
3
6
3
Grafico 3 – Indicatore volume turbinata/produzione lorda [m *10 /MWh*10 ]
Il Grafico 3, in particolare, mostra il rapporto tra il volume di acqua turbinata e
l’energia prodotta e rappresenta un indicatore dell’efficienza delle centrali del
Nucleo nella conversione dell’energia potenziale dell’acqua in energia elettrica.
Minore è il valore del rapporto, maggiore è l’efficienza raggiunta, in quanto a
parità di energia elettrica prodotta è necessaria una quantità inferiore di acqua;
l’aumento del valore realizzatosi nel 2013 è dovuto all’utilizzo prevalente di
impianti a basso salto idraulico situati generalmente lungo i canali Consortili.
3
6
Grafico 4 – Volumi captati dai corsi d’acqua [m *10 ]
Il Grafico 4 evidenzia i volumi effettivamente prelevati dai corsi d’acqua dalle
opere di presa gestite direttamente dalla società Edipower negli anni
2011÷2013. Occorre sottolineare che i volumi turbinati sono maggiori dei
volumi effettivamente captati dai corsi d’acqua, perché l’acqua prelevata
dall’impianto di monte (impianto di testa) viene poi utilizzata negli impianti a
valle posti in cascata, le centrali inserite nei canali Consortili utilizzano acque
derivate e concesse ai consorzi irrigui.
11
Acqua per irrigazione
La gestione delle acque nel periodo estivo avviene nel rispetto di convenzioni
locali con i consorzi irrigui. Questa gestione garantisce la continuità dell’acqua
alle prese irrigue situate nelle campagne del medio Tagliamento e Cellina,
sopperendo alla carenza idrica degli apporti naturali.
La tabella n°1, successiva, evidenzia i volumi complessivamente scaricati per
esigenze irrigue dalla diga dell’Ambiesta negli anni 2011÷2013.
Nel mese di agosto 2013 sono stati scaricati dal bacino, per integrazione
irrigua, 4.299.000 m3 di acqua, corrispondenti ad una mancata produzione,
nella centrale di Somplago, di 2.841.472 kwh.
Tabella 1 – Volumi scaricati dalla diga dell’Ambiesta per integrazione irrigua
3
Volume scaricato [m ]
Anno
2011
0
2012
0
2013
4.299.000
Acqua per acquedotti
Il Nucleo garantisce la continuità della risorsa idrica anche ad alcuni acquedotti
dislocati lungo i canali e le condotte delle aste idrauliche. Sono attualmente
serviti i comuni di Maniago, Montereale Valcellina, Aviano e il Consorzio per il
Nucleo di Industrializzazione della provincia di Pordenone (NIP).
Acqua prelevata per usi igienico - sanitari
Le acque ad uso igienico sanitario utilizzate nel Nucleo sono in parte prelevate
da acquedotti pubblici e in parte da pozzo.
I prelievi di acqua per uso igienico sanitario sono modesti, in quanto gli impianti
funzionano in automatico con telecomando a distanza.
Nella tabella seguente sono indicati i volumi di acqua prelevati dai pozzi del sito
per uso igienico sanitario, nel corso degli anni 2011÷2013, annualmente
denunciati alla Regione Friuli Venezia Giulia.
3
Tabella 2 – Prelievi idrici da falda e da acquedotto ( m )
Anno
Prelievi idrici
da falda (m3)
2011
2012
2013
814
451
458
Indicatore
m3/GWh
2011
2012
2013
0,788
0,460
0,463
I prelievi da falda variano in funzione delle attività manutentive che, negli anni,
vengono svolte sugli impianti che prelevano, per l’appunto, acqua da pozzo.
Ecosistema
Ecosistema fluviale
In relazione a questo impatto, non più significativo, Edipower in accordo con la
Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione Centrale Ambiente e Lavori Pubblici,
ha avviato un programma di sperimentazione per Deflusso Minimo Vitale
(DMV) che prevede un rilascio di acqua totale di 1620 l/s corrispondenti a 2,3
2
l/s per ogni km di bacino imbrifero sotteso dalle opere di derivazione del
Tagliamento. I dettagli di detta sperimentazione sono riportati nella Delibera di
Giunta Regionale n° 617 del 22 Marzo 2007, che recepisce i dettami della L.R.
28/01.
In data 07/11/2012 con il decreto n° 2438, la Direzione centrale Ambiente,
Energia e Politiche per la Montagna della Regione F.V.G. stabilisce il
programma per gli anni 2013 ÷ 2015 indicando le portate e quali organi
interessati al rilascio.
La tabella successiva indica le opere di presa interessate ed i rilasci nel triennio
(espresse in l/s).
12
Impianto
AMPEZZO
SOMPLAGO
Opera di Presa
Scenario
incrementale
2013
2014
2015
TAGLIAMENTO
68 l/s
80 l/s
80 l/s
GIAF
51 l/s
60l/s
60 l/s
TOLINA
51 l/s
60 l/s
60 l/s
CAPRIZI
570 l/s
570 l/s
570 l/s
CHIARZO’
38 l/s
38 l/s
38 l/s
OVARO
850 l/s
1500 l/s
850 l/s
3400 l/s
PLAN DEL SAC
290 l/s
290 l/s
290 l/s
380 l/s
750 l/s
Trasporto solido
Tutti i fiumi trasportano normalmente materiali solidi. Negli eventi di piena, il
trasporto solido viene accentuato per effetto dei processi di erosione e
sedimentazione. Le dighe e le traverse degli impianti idroelettrici, formando gli
invasi, accentuano il fenomeno della deposizione solida.
Durante gli eventi di piena, per esigenze di servizio e di tutela degli impianti, le
paratoie delle opere di presa lungo i fiumi/torrenti vengono mantenute aperte,
per cui la parte solida defluisce naturalmente.
Nelle dighe, le paratoie vengono aperte solo al fine di evitare il superamento
della quota di massimo invaso. I bacini creati dalle dighe sono quindi soggetti
ad un interrimento progressivo, che ha reso necessario uno studio per far
defluire, in accordo con gli Enti competenti, il materiale depositato nei bacini
stessi.
Svaso bacini
Nel febbraio 2013 si sono conclusi i lavori di svaso del bacino del Lumiei,
eseguiti ai sensi della legge DM 30/06/04 del Ministero Ambiente e Tutela del
Territorio, Capo IV – art. 114 commi 2 e 3 D.Lgs.152/06; le attività di pulizia
sono avvenute a mezzo fluitazione del fondo lago come previsto dal progetto di
gestione approvato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Al fine di ripristinare la qualità ambientale del bacino e del torrente Lumiei è
stato predisposto un “Piano di ripristino e ripopolamento della fauna ittica “post
svaso” redatto da Edipower ed approvato dalla Regione, con le correzioni
apportate dall’Ente Tutela Pesca, dall’ARPA e dagli altri Enti competenti.
Tali correzioni si dovranno effettuare nel triennio 2013÷2015. Le specie ittiche
immesse sono le sanguinerole, gli scazzoni e la trota (varietà marmorata per il
torrente Lumiei e varietà fario per il bacino)
Nel corso del 2013 sono state liberate 75mila trotelle di tipo marmorata ed 80
quintali di trote fario.
Fruibilità del territorio
La creazione dei laghi artificiali ha avuto un impatto sulla fruibilità del territorio,
in relazione alla sottrazione alla pubblica disponibilità delle aree invase dalle
acque. Ad oggi, tuttavia, la presenza dei laghi, fornisce numerose opportunità
per nuove iniziative di fruibilità (gare, percorsi turistici, ecc).
In relazione a questo aspetto, il Nucleo gestisce gli impianti prestando
particolare attenzione ai rapporti con gli Enti Pubblici e privati. La quota dei
bacini, in particolare, viene regolata tenendo conto delle diverse esigenze del
territorio, rispettando le convezioni con i consorzi per l’irrigazione estiva e,
compatibilmente con le esigenze di produzione, collaborando alle numerose
iniziative degli Enti pubblici e privati per lo svolgimento di attività sportive e
ricreative.
Rifiuti
I rifiuti prodotti nel sito variano annualmente sia qualitativamente che
quantitativamente, in funzione delle attività che vengono svolte.
La componente più significativa tra i rifiuti pericolosi è relativa agli scarti di olio
minerale, derivanti dalla sostituzione periodica, durante le operazioni di
manutenzione ordinaria e straordinaria, degli oli lubrificanti sui macchinari.
Il quadro complessivo dei rifiuti prodotti nel sito nel periodo 2011÷2013 è
riassunto nelle tabelle 3 e 4 di seguito riportate.
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Tabella 3 - Rifiuti pericolosi (t)
Denominazione rifiuto
Pitture e vernici di scarto,
contenenti solventi organici o
altre sostanze pericolose
Codice
CER
2011
2012
2013
08 01 11
0,030
0,290
2,540
2011
2012
2013
0
0,03
0,30
0
6,710
2,470
2,45
6,85
2,52
0,680
0
0
0,66
0
0
13 08 02
0,160
6,290
5,400
0,15
6,42
5,51
14 06 03
0,180
0,18
0,205
0,17
0,18
0,21
0,030
0,015
0,080
0,03
0,02
0,08
1,263
1,505
1,770
1,22
1,54
1,81
0
118,65
128,48
0
Scarti di olio minerale per
motori,ingranaggi
e
13 02 05
lubrificazione, non clorurati
Altri
oli
isolanti
e
13 03 10
termoconduttori
Altre emulsioni
Altri solventi
solventi
e
miscele
di
Imballaggi contenenti residui di
sostanze
pericolose
o
15 01 10
contaminati da tali sostanze
Assorbenti, materiali filtranti
(inclusi filtri dell’olio non
specificati altrimenti), stracci e
indumenti protettivi,
15 02 02
contaminati da sostanze
pericolose.
Apparecchiature fuori uso,
contenenti amianto in fibre 16 02 12
libere
Batterie al piombo
Indicatore (Kg/GWh)
122,900 125,920
16 06 01
1,840
2,000
1,990
1,78
2,04
2,03
Soluzioni acquose di scarto
16 10 01
contenenti sostanze pericolose
30,820
0
0
29,75
0
0
Tubi fluorescenti ed altri rifiuti
20 01 21
contenenti mercurio
0,050
0,133
0,107
0,05
0,14
0,11
12,022
154,70
145,95
12,24
Totale
160,493 143,043
14
Tabella 4 - Rifiuti non pericolosi (t)
Denominazione rifiuto
Codice
CER
2011
2012
2013
Imballaggi in carta e cartone
15 01 01
0
0,600
Imballaggi plastica
15 01 02
0,450
Imballaggi in legno
15 01 03
Imballaggi in materiali misti
Pneumatici fuori uso
Indicatore (Kg/GWh)
2011
2012
2013
1,860
0
0,61
1,90
0
0
0,43
0
0
4,350
3,720
1,550
4,20
3,80
1,58
15 01 06
2,620
3,140
3,170
2,53
3,20
3,23
16 01 03
0,105
0,230
0
0,10
0,23
0
8,480
6,81
10,760
8,19
6,95
10,98
0,101
0,114
0,102
0,10
0,12
0,10
0
20,470
17,790
0
20,89
18,15
Apparecchiature fuori uso,
diverse da quelle di cui alle
16 02 14
voci da 160209 a 160213
Componenti
rimossi
da
apparecchiature fuori uso,
diversi da quelli di cui alla voce 16 02 16
16 02 15
Soluzioni acquose di scarto
diverse da quelle di cui alla 16 10 02
voce 16 10 01
Plastica
17 02 03
0,290
0,880
0,740
0,29
0,90
0,76
Rame, bronzo, ottone
17 04 01
0,170
0
0,340
0,16
0
0,35
Alluminio
17 04 02
0
0,090
0,650
0
0,09
0,66
Ferro e acciaio
17 04 05
25,980
79,020
50,050
25,08
80,63
51,07
Cavi, diversi da quelli di cui alla
17 04 11
voce 170410
10,290
0,790
1,780
9,93
0,81
1,82
Vaglio (**)
19 08 01 317,050 366,174 327,830
306,08
373,62
334,49
Fanghi delle fosse settiche
20 03 04
95,000
68,83
80,61
96,93
452,486 561,038 511,622
426,50
573,46
527,79
Totale
82,600
79,000
Nell’anno 2013, con il completamento dei lavori (rifacimento dei gruppi) presso
la centrale di Ampezzo, la quantità relativa al CER 16 02 12 “Apparecchiature
fuori uso, contenenti amianto in fibre libere“ si è azzerata; i rifiuti pericolosi sono
risultati 11.992 Kg, quantità che rientra nella produzione “normale” del sito.
Sulla produzione degli stessi ha comunque inciso la manutenzione eseguita
sugli organi di intercettazione e scarico della diga del Lumiei (La Maina) che ha
prodotto lo smaltimento di emulsioni oleose CER 13 08 02 per 5400 Kg.
La maggior parte dei rifiuti pericolosi, per gli anni 2011 e 2012, è risultata dal
rifacimento, come Impianto Alimentato a Fonti Rinnovabili (IAFR), del Gr 2 della
centrale di Ampezzo.
Rumore esterno
Nelle centrali idroelettriche, l’inquinamento acustico è principalmente generato
dai gruppi idroelettrici di produzione presenti all’interno del fabbricato.
Le centrali sono generalmente costruite lontane dai centri abitati, ed alcune di
esse come gli impianti di Somplago, Ampezzo e Barcis sono costruiti in
caverna; Cordenons, completamente sotto il piano di campagna.
Alla riconsegna degli impianti, rifatti per I.A.F.R., da parte della Direzione
Tecnica, è stato eseguito un campionamento per il rumore “esterno” nelle
centrali di Monfalcone Anconetta, Ronchi dei Legionari, Redipuglia, Fogliano e
Luincis, che ha evidenziato il rispetto degli attuali limiti di legge, da parte di
Edipower, in tutti gli impianti citati.
Nel corso del 2013 i Comuni Coseano, dove insistono le centrali Edipower di
Maseris e di Cisterna, e di Rive D’Arcano, dove è situata la centrale di
Rodeano, si sono dotati di piano zonizzazione acustica comunale. I piani sono
stati approvati accogliendo le osservazioni avanzate da Edipower attribuendo
alle centrali sopra nominate la V classe acustica.
15
Anche i comuni di Monfalcone, Gemona del Friuli, Ovaro, Clauzetto e San
Quirino hanno adottato i propri P.C.C.A. dopo aver ricevuto il parere positivo
dall’ARPA F.V.G.; nei confronti di questi atti il Nucleo ha presentato le proprie
osservazioni come già fatto per le amministrazioni richiamate nel paragrafo
precedente.
Per le centrali di Somplago, Ampezzo e Tramba, site rispettivamente nei
comuni di Cavazzo Carnico, Ampezzo e Tolmezzo, sono stati approvati
precedentemente i relativi piani C.C.A., i cui limiti imposti risultano rispettati
dagli impianti Edipower.
Tutti i Comuni della Regione si stanno gradualmente dotando dei piani di
zonizzazione acustica previsti dalla normativa vigente, i cui limiti dovranno
essere rispettati dagli impianti Edipower. Al termine del processo, valutato il
rispetto dei limiti anche a valle di eventuali interventi di bonifica acustica si
dovessero rendere necessari, si potrà affermare che questo aspetto ambientale
non sarà più rilevante per il Nucleo.
Suolo – sottosuolo
Nel sito del Nucleo sono presenti:
serbatoi di gasolio interrati per i gruppi elettrogeni e riscaldamento;
trasformatori di potenza e di misura;
sistemi di lubrificazione e comando oleodinamico delle apparecchiature
meccaniche;
fosse settiche.
Vengono effettuate verifiche con cadenza mensile sui serbatoi per il
riscaldamento e con cadenza quadrimestrale sui serbatoi dei gruppi elettrogeni.
E’ in fase di attuazione un piano di sostituzione di tutti i serbatoi interrati, del
tipo a camera semplice con altri di tipo a doppia camera. Al termine della
campagna di sostituzione si riterrà non più significativo l’aspetto ambientale
suolo e sottosuolo per gli impianti interessati dalla modifica.
La sostituzione dei serbatoi dei G.E. delle centrali di Ponte Giulio, San
Leonardo (per il Reparto Cellina), della diga Ambiesta, della Centrale di
Somplago e paratoia dello Scarico lago di Cavazzo, iniziata nel 2013, si è
conclusa nel marzo 2014. L’attività prosegue per i restanti impianti e la
conclusione è prevista per il 2015.
Sostanze e materie
Gasolio
L’utilizzo di gasolio, è finalizzato esclusivamente al funzionamento dei gruppi
elettrogeni in condizioni di emergenza e degli impianti di riscaldamento.
Tabella 5
– Acquisti di gasolio per riscaldamento e funzionamento gruppi
elettrogeni (l)
anno
2011
2012
2013
Riscaldamento
22.100
27.300
34.500
Gruppi elettrogeni
1.800
-
1.200
GPL
Il GPL è usato esclusivamente per il riscaldamento della sede del R.O. Cellina.
Tabella 6 – Acquisti di GPL per riscaldamento R.O. Cellina (l)
anno
2011
2012
2013
Riscaldamento
4.250
4.400
3.350
Olio e grasso
Per il funzionamento delle singole apparecchiature meccaniche o elettriche
presenti all’interno degli impianti idroelettrici è normalmente utilizzato olio di
tipo lubrificante o isolante.
I movimenti di olio sono dovuti, in massima parte, alla sostituzione dell’olio
lubrificante nel macchinario ed, in minima parte, al consumo (perdite, vapori,
ecc.). I movimenti di olio isolante negli ultimi anni sono legati alla demolizione
di alcuni trasformatori a seguito di modifiche impiantistiche.
Nella tabella 7a e 7b sono riportati i quantitativi di olio e grasso, espressi in kg,
acquistati e consumati negli anni 2011-2013.
16
Tabella 7a – Acquisti di grasso ed olio lubrificante biodegradabile e non (kg)
anno
Olio lubrificante ed isolante
2011
2012
2013
3050
360
1.134
0
572
560
115
0
0
0
0
172
Olio lubrificante biodegradabile
Grasso lubrificante non
biodegradabile
Grasso lubrificante
biodegradabile
Tabella 7b – Consumi di grasso ed olio lubrificante biodegradabile e non (kg)
anno
Olio lubrificante ed isolante
2011
2012
2013
2385
618
1.021
75
745,2
295
7
0
69
74
33
0
Olio lubrificante biodegradabile
Grasso lubrificante non
biodegradabile
Grasso lubrificante
biodegradabile
In occasione del rifacimento degli impianti del Canale Dottori, per l’ottenimento
dei certificati verdi, per la lubrificazione è stato impiegato olio del tipo
biodegradabile PANOLIN EP GEAR SYNTH 220 inoltre è stata ridotta la
quantità, presente nei moltiplicatori di giri delle centrali, del 55% circa. (Vedi
interventi dal 2.14 al 2.18).
Sostanze lesive per l’ozono e gas fluorurati effetto serra
Sostanza lesiva per l’ozono, presente negli impianti del Nucleo, è il gas HCFC
(Idroclorofluorocarburi) degli impianti di condizionamento.
Nel Nucleo attualmente sono presenti anche 4 condizionatori contenenti gas
R22, (1,19 Kg ciascuno) per un totale di 4,76 Kg, e sono gestiti (libretti
d’impianto e controlli periodici) in ottemperanza al D.P.R. 147/06 ; nel corso
dell’anno è prevista la loro sostituzione.
Inoltre sono presenti nel sito condizionatori con gas fluorurati effetto serra
(R407C e R410A, gestiti in accordo alla normativa di riferimento (Reg. CE
842/2006 e s.m.i., DPR 43/2012). Nel corso del 2013 è stato rabboccato 1,5 kg
di Gas SF6 nell’interruttore a 220KV del Gr C di Somplago (0,5 Kg per polo).
Nella tabella 8 vengono riportati i valori annuali delle perdite di gas R22, SF6,
410a e 407c con le emissioni di CO2 equivalenti.
Tabella 8 – Perdite di gas SF6 (kg)
anno
2011
2012
2013
Perdite di gas SF6 (kg)
0
1,50
1,50
Emissioni di CO2 equivalenti (t)
0
33
33
Perdite di gas R22 (kg)
0
0
0
Emissioni di CO2 equivalenti (t)
0
0
0
Perdite di gas 410a (kg)
5,25
5,50
0
Emissioni di CO2 equivalenti (t)
10,37
10,8
0
Perdite di gas 407C (kg)
0
0
0
Emissioni di CO2 equivalenti (t)
0
0
0
Indicatore Kg/GWh
2011
2012
2013
0
11,22
11,13
0
0
0
10,1
10,58
0
0
0
0
Nella tabella sottostante sono indicate le emissioni di CO2 evitate negli anni
2011÷2013 con la produzione di energia di tipo idroelettrico.
Ogni kWh prodotto da fonte idroelettrica consente di evitare l’emissione di circa
700 gr CO2 qualora lo stesso kWh fosse prodotto da impianti termoelettrici.
(Fonte: libro bianco per la valorizzazione delle Fonti Rinnovabili, Aprile 1999).
17
Tabella 9 – Produzione idroelettrica netta ed emissioni di CO2 evitate
Anno
Produzione netta annua
6
(kWh∙10 )
Emissioni di CO2 evitate
(t)
2011
1027,980
719.586
2012
972,63
680.844
2013
980,49
686.344
Aspetti ambientali indiretti
In relazione alle attività, ai prodotti e ai servizi di un’organizzazione possono
riscontrarsi aspetti ambientali significativi sui quali l’organizzazione stessa può
non avere un controllo gestionale totale. Per quanto riguarda il Nucleo
Idroelettrico di Udine sono stati individuati gli aspetti ambientali relativi alle
attività nel seguito descritte.
Fornitori ed appaltatori
Edipower prosegue nel processo di qualificazione per l’inserimento nell’Albo
Fornitori.
La valutazione del fornitore è attuata coerentemente con i sistemi di gestione
ambientale e di sicurezza adottata dagli impianti Edipower; i dettagli del
sistema di qualifica ed i suoi principi sono illustrati nel sito:
www.edipower.it/portale fornitori
I fornitori e gli appaltatori vengono informati, nella riunione di coordinamento,
degli aspetti ambientali significativi specifici del Nucleo di Udine.
Fornitori ed appaltatori sono tenuti a informare il Nucleo di sostanze
eventualmente introdotte nel sito, per lo svolgimento delle proprie attività,
tramite il DUVRI e di eventuali altri aspetti aventi impatto ambientale ad esse
correlate (rifiuti, sversamenti accidentali). Il Nucleo effettua alle ditte terze
presenti sugli impianti, audit in materia di ambiente salute e sicurezza.
Il Nucleo si è dotato di procedure per raccogliere eventuali proposte di
miglioramento ambientale e di sicurezza segnalate dal personale, consentendo
in questo modo a tutti di partecipare alla formulazione del programma
ambientale.
18
Bilancio ambientale 2013
DATI IN INGRESSO
DATI IN USCITA
\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\
VENDITA
Energia dalla rete:
Gasolio:
GPL:
Materiali di consumo
Volumi d’acqua captati
per produzione
idroelettrica:
Acqua da pozzo:
Per usi igienico
sanitari:
Per uso idroelettrico:
19,99
35700
3350
1953
2471,8
458
103277
GWh
l
l
kg
ENERGIA NETTA
(980,49 ) GWh =
ENERGIA LORDA
(988,36 GWh) –
Consumi interni e
Perdite
m3x106
m3
m3
LIQUIDI
RIFIUTI
Recuperati
71,002 t
Restituzione di acqua
utilizzata per produzione
idroelettrica
2471,8 m3 x 106
Scarichi
civili ed
industriali
Rifiuti speciali non
pericolosi
511,622 t
Rifiuti speciali
pericolosi
Discarica
controllata
12, 022 t
Recuperati
6,262 t
Conferimenti
obbligatori
Recupero
19
Il programma ambientale
In relazione alla Politica Ambientale adottata dal Nucleo Idroelettrico di Udine, alle risorse economiche e agli indirizzi di priorità del vertice
aziendale, sono state programmate le azioni e i piani di miglioramento, descritti nel programma ambientale.
La tabella n°10b riporta gli interventi per il miglioramento per gli anni 2012÷2014.
La tabella n°10c riporta gli obiettivi per il miglioramento ambientale per gli anni 2012÷2014.
Sintesi degli interventi di miglioramento ambientale per il periodo 2012 ÷ 2014
Tabella 10b - Interventi nel triennio 2012 ÷ 2014
Area del sito
Centrale
Luincis
Aspetto
ambientale
Sostanze e
materie
Obiettivo
20
2.18
Riduzione
dell’impiego di
sostanze
pericolose
Traguardo
Intervento proposto
Miglioramento
qualitativo e riduzione
quantitativa della
pericolosità per
l’ambiente del
lubrificante impiegato
Rifacimento
dell’impianto
per
l’ottenimento dei Certificati Verdi
con l’impiego olio lubrificante
biodegradabile per i moltiplicatore
di giri
Suolo –
sottosuolo e
acqua
3.22
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
Sostituzione
del
serbatoio
interrato del Gruppo Elettrogeno
della capacità di circa 2100 lt con
uno del tipo a doppia camera.
Suolo –
sottosuolo e
acqua
3.23
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
Sostituzione
del
serbatoio
interrato del Gruppo Elettrogeno
della capacità di circa 2100 lt con
uno del tipo a doppia camera.
Suolo –
Diga Ambiesta sottosuolo e
acqua
3.24
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
Centrale di
Ponte Giulio
Centrale di
San Leonardo
Sostituzione
del
serbatoio
interrato del Gruppo Elettrogeno
della diga, della capacità di circa
2100 lt , con uno del tipo a doppia
camera. del tipo a doppia camera.
Responsabile
Capo Sezione
Esercizio e
Manutenzione
Capo Sezione
Esercizio e
Manutenzione
Capo Sezione
Esercizio e
Manutenzione
Capo Sezione
Esercizio e
Manutenzione
Risorse
Scadenza
Stato
Previsione
2.629 K€
Dicembre
2013
Conseguito
Previsione
5 K€
Aprile
2014
Conseguito
Previsione
10 K€
Aprile
2014
Conseguito
Previsione
5K€
Aprile
2014
Conseguito
Area del sito
Somplago
Scarico lago
Cavazzo
Centrale di
Somplago
Aspetto
ambientale
Obiettivo
Traguardo
Intervento proposto
Suolo –
sottosuolo e
acqua
3.25
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
Sostituzione
del
serbatoio
interrato del Gruppo Elettrogeno
del fabbricato paratoie posto allo
scarico del Lago di Cavazzo della
capacità di circa 2100 lt con uno
del tipo a doppia camera.
Suolo –
sottosuolo e
acqua
3.26
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
Sostituzione
del
serbatoio
interrato del Gruppo Elettrogeno
della centrale della capacità di
circa 2100 lt con uno del tipo a
doppia camera.
Responsabile
Risorse
Scadenza
Stato
Capo Sezione
Esercizio e
Manutenzione
Previsione
5K€
Aprile
2014
Conseguito
Capo Sezione
Esercizio e
Manutenzione
Previsione
5K€
Aprile
2014
Conseguito
21
Sintesi degli obiettivi di miglioramento ambientale per il periodo 2012 ÷ 2014
Tabella 10c - Obiettivi nel triennio 2012 ÷ 2014
Aspetto
ambientale
Area del sito
Impianto
di
condizionamen
Ambiente
to
della
atmosferico
centrale
di
Ampezzo
Impianto
di
condizionamen Ambiente
to sale TTR atmosferico
R.O. Cellina
Obiettivo
Traguardo
Intervento proposto
1.05
Riduzione
delle
perdite di gas in
atmosfera
ed
eliminazione del 100%
di gas R22 .
Sostituzione del condizionatore
della centrale di Ampezzo
funzionante con gas R22 con un
altro funzionante con gas R410A
Prevenzione
inquinamento
atmosferico
1.06
Prevenzione
inquinamento
atmosferico
Riduzione delle
emissioni in atmosfera
di R22
Sostituzione dei condizionatori tipo
MSC-12RV, funzionanti con gas
R22, presenti nelle sale apparati
TTR di 4 centrali R.O. Cellina.
di
Sostanze e
materie
Riduzione dell’impiego
di materie pericolose
22
Sostanze e
materie
Centrale di
Campagnola
2.20
Riduzione
dell’impiego di
materie pericolose
3.20
Prevenzione del
Suolo –
rischio di
sottosuolo e
contaminazione
acqua
del suolo e
dell’acqua
Sostanze e
materie
Centrale di
Campolessi
Riduzione
dell’impiego di
materie prime
2.21
Riduzione
dell’impiego di
materie pericolose
3.21
Prevenzione del
Suolo
–
rischio di
sottosuolo e
contaminazione
acqua
del suolo e
dell’acqua
Responsabile
Kg di gas R410 A
Capo Sezione
rabboccato ad ogni
Esercizio e
intervento
Manutenzione
manutentivo
(Kg/n°
interventi)
Riduzione di 4,76 kg
di gas R22.
Azzeramento della
presenza di gas R22
dagli impianti del
Nucleo di Udine.
Risorse
Previsione
40.000€
Scadenza
Stato
Marzo
2013
Conseguito
Marzo 2013
Capo Sezione
Esercizio e
Manutenzione
Previsione
20 K€
Dicembre
2014
In corso
Eliminazione dell’olio nel
cuscinetto inferiore delle pompe.
Riduzione del 33% di
Capo Sezione
olio
lubrificante
Esercizio e
presente nelle pompe
Manutenzione
di Ovaro.
Previsione
7K€
Marzo
2013
Conseguito
Marzo 2013
Eliminazione dell’olio
isolante
presente
L’intervento consiste nella
sull’impianto
sostituzione del trasformatore in
olio della cabina M.T., adiacente
la centrale, con altro in resina (a
secco) con l’obiettivo di eliminare
Riduzione del rischio
2500 Kg di olio isolante ed
di contaminazione del
evitando eventuali contaminazioni
suolo e dell’acqua
nel suolo e nell’acqua.
Eliminazione
del
100%
dell’olio Capo Sezione
isolante
presente Esercizio e
nell’impianto
Manutenzione
Previsione
100K€
Dicembre
2015
Rinviato per
revisione
budget
Eliminazione dell’olio
isolante
presente
L’intervento consiste nella
sull’impianto
sostituzione del trasformatore in
olio della cabina M.T., adiacente
la centrale, con altro in resina (a
secco) con l’obiettivo di eliminare
Riduzione del rischio
835 Kg di olio isolante ed
di contaminazione del
evitando eventuali contaminazioni
suolo e dell’acqua
nel suolo e nell’acqua.
Eliminazione
del
100%
dell’olio Capo Sezione
isolante
presente Esercizio e
nell’impianto
Manutenzione
Previsione
100K€
Dicembre
2015
Rinviato per
Revisione
budget
2.19
Stazione
pompaggio
Ovaro
Indicatori
Ampezzo
Somplago
Suolo –
sottosuolo e
acqua
Suolo –
sottosuolo e
acqua
23
Somplago
Somplago
3.16
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
3.17
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Suolo –
sottosuolo e
acqua
3.18
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Suolo –
sottosuolo e
acqua
3.19
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Nei 3 gruppi di Ampezzo è
prevista la sostituzione dei sistemi
di raffreddamento dell’olio
cuscinetti a ciclo” aperto” con
Riduzione del rischio quelli “chiuso”.
di contaminazione e In caso di rottura dei tubi
dell’acqua e del suolo. refrigeranti l’olio non è a contatto
con l’acqua di scarico della
centrale.
Fase 1-Sostituzione Gruppo 1;
Fase 2-Sostituzione Gruppo 2;
Fase 3-Sostituzione Gruppo 3.
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
E’ prevista la sostituzione del
sistema
di raffreddamento
dell’olio cuscinetti a ciclo “aperto”
con uno del tipo a ciclo “chiuso”.
In caso di rottura dei tubi
refrigeranti l’olio non è a contatto
con l’acqua di scarico.
Per il 2012 è prevista la
sostituzione del gruppo C.
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
E’ prevista la sostituzione del
sistema
di raffreddamento
dell’olio cuscinetti a ciclo “aperto”
con uno del tipo a ciclo “chiuso”.
Nel caso di rottura dei tubi
refrigeranti l’olio non è a contatto
con l’acqua di scarico.
Per il 2014 è prevista la
sostituzione del gruppo B
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
E’ prevista la sostituzione del
sistema
di raffreddamento
dell’olio cuscinetti a ciclo “aperto”
con uno del tipo a ciclo “chiuso”.
Nel caso di rottura dei tubi
refrigeranti l’olio non è a contatto
diretto con l’acqua di scarico.
Per il 2015 è prevista la
sostituzione del gruppo A
Eventi di blocco dei
gruppi per perdite del
circuito refrigerante
sul eventi di blocco
provocati
dal
malfunzionamento
del circuito.
(n° blocchi da perdite
circuito/ n° blocchi
totali dovuti al circuito
refrigerante)
Eventi di blocco del
Gr. C per perdite del
circuito refrigerante
sul eventi di blocco
provocati
dal
malfunzionamento
del circuito.
(n° blocchi Gr.C per
perdite circuito/ n°
blocchi
Gr.C
provocati dal circuito
refrigerante)
Eventi di blocco del
Gr. B per perdite del
circuito refrigerante
sul eventi di blocco
provocati
dal
malfunzionamento
del circuito.
(n° blocchi Gr.B per
perdite circuito/ n°
blocchi
Gr.B
provocati dal circuito
refrigerante)
Eventi di blocco del
Gr. A per perdite del
circuito refrigerante
sul eventi di blocco
provocati
dal
malfunzionamento
del circuito.
(n° blocchi Gr.A per
perdite circuito/ n°
blocchi
Gr.A
provocati dal circuito
refrigerante)
Fase 1.
Aprile 2012
Direzione Tecnica
Milano
Direzione Tecnica
Milano
Consuntivo
Fase 1-25K€;
Fase 2-25 K€;
Fase 3-25K€.
Preventivo:
40000 €;
Fase 2.
Dicembre 2012
Conseguito
Fase 3.
Novembre 2013
Dicembre
2012
Conseguito
Direzione Tecnica
Milano
Preventivo:
40000 €.
Dicembre
2014
Posticipato per
revisione
budget
Direzione Tecnica
Milano
Preventivo:
40K€.
Dicembre
2015
Posticipato per
revisione
budget
Impianti nucleo
con presenza
G.E.:
Diga Ponte
Suolo –
Antoi;
sottosuolo e
Sbarramento
acqua
Caprizi;
Centrali di
Ampezzo e
Cordenons.
Impianti con
presenza G.E.: Suolo –
San Foca, Villa sottosuolo e
Rinaldi, Barcis, acqua
La Maina
3.27
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
3.30
Prevenzione del
rischio di
contaminazione
del suolo e
dell’acqua
Riduzione del rischio
di contaminazione del
suolo e dell’acqua
Sostituzione dei serbatoi interrato
dei Gruppi Elettrogeni degli
impianti elencati, della capacità di
circa 2000 lt, con altri del tipo a
doppia camera.
Sostituzione
del
serbatoio
interrato del Gruppo Elettrogeno
della centrale della capacità di
circa 2000 lt con uno del tipo a
doppia camera.
Numero di
sostituzioni annue
effettuaste su quelle
previste (4).
Numero di
sostituzioni annue
effettuaste su quelle
previste (4).
Capo Sezione
Esercizio e
Manutenzione
Capo Sezione
Esercizio e
Manutenzione
Previsione
46 K€
Previsione
36 K€
Dicembre
2014
Dicembre
2015
In corso
24
Rapporti con l’esterno e collaborazione con Enti
La conduzione delle attività produttive implica una molteplicità di interazioni con soggetti esterni
che per varie ragioni sono interessati alle prestazioni ambientali degli impianti del Nucleo.
Il Nucleo ha rapporti con Prefetture, Protezione Civile Regionale e, in un recente passato, con
gli uffici provinciali del Genio Civile finalizzati alla migliore gestione degli eventi di piena e dei
periodi di siccità. Inoltre, al fine di consentire la migliore gestione delle acque, il Nucleo
mantiene costanti rapporti con i consorzi irrigui.
Per quanto riguarda il rispetto della legislazione nazionale e regionale e la salvaguardia della
fauna ittica, il Nucleo ha ormai consolidato relazioni con ARPA, ISPESL, ASS, Ente Tutela
Pesca e Vigili del Fuoco.
La Regione Friuli Venezia Giulia, in attuazione della direttiva dell’U.E. 2009/147/CE, per la
conservazione degli uccelli selvatici, nel periodo dal 09 al 25 gennaio ha effettuato un
censimento degli uccelli acquatici svernanti nelle zone umide regionali, per tale motivo ha
richiesto l’accesso del proprio personale al bacino artificiale “lago del TUL” della centrale di
Mulinars.
I Vigili del Fuoco hanno eseguito una esercitazione nella giornata del 14 settembre 2013, dalle
08:00 alle 13:30, presso il bacino di Barcis. Sono stati impiegati sommozzatori e speleo-alpinisti;
per eseguire l’esercitazione in sicurezza è stata fermata la centrale.
.
Nell’anno 2013 il Nucleo di Udine ha contribuito ad alcuni eventi culturali svoltisi in Regione e ha
sponsorizzato alcune società calcistiche del Comprensorio.
Una convenzione con la società Promotur, consente alla società stessa di prelevare acqua dalle
prese Edipower da utilizzare per l’innevamento artificiale delle piste sciistiche del comprensorio
di Forni di Sopra (sacrificando parte della produzione del Nucleo);
Le principali manifestazioni culturali cui ha contribuito sono le seguenti:
 Festa dell’emigrante organizzata dalla Pro Loco del comune di Bordano;
 Sostegno progetto "Sportivamente noi" - corso sci per bambini al Comune di Ampezzo
E’ stato dato un contributo all’ Associazione Sportiva Dilettanti Bordano Calcio.
Il Nucleo offre inoltre la possibilità a Comuni e Associazioni varie di effettuare manifestazioni
sportive, turistiche e ludiche, quali ad esempio:

Nel corso del 2013 gli impianti del Nucleo con preferenza per la centrale di Somplago
sono stati visitati da 2051 persone; le comitive erano composte per la maggior parte da
studenti (dalle Scuole Primarie all’Università) e da comitive di associazioni anche estere
(Slovene ed Austriache).

Il giorno 7 luglio 2013 si è tenuta la consueta manifestazione “Centrale Aperta”, , in
concomitanza della “Festa del Pesce” organizzata dal Comune di Cavazzo Carnico,
giornata dedicata alla visita guidata nella centrale di Somplago ed in cui si sono avuti
804 visitatori.

Si è tenuta, nei giorni 15-16 giugno 2013, sul lago di Barcis la manifestazione n° 29 di
“Barcis Motonautica 2013”; a tale scopo il “Gruppo sportivo Motonautico di Pordenone”
organizzatore della manifestazione per il C.O.N.I. ha chiesto di mantenere il livello del
lago alla quota di massima regolazione (401,80 s.l.m. circa), per l’intero periodo della
manifestazione.

Nell’estate del 2013 si sono svolte alcune prove del campionato mondiale di parapendio
sul lago di Cavazzo ed in tale occasione, collaborando con il Comune di Trasaghis,
sponsor della manifestazione, il Nucleo ha garantito il mantenimento del livello a quota tra
194,3 e 194,6 msl per tutto il periodo della manifestazione.
Nell’anno 2013 il Nucleo di Udine ha avuto ruolo attivo, quale socio fondatore, nella
costituzione dell’Associazione Emas Club Friuli Venezia Giulia che si prefigge, tra gli altri, lo
scopo della divulgazione e promozione di EMAS quale strumento indispensabile e responsabile
per operare con sostenibilità. Tra gli altri soci fondatori si annoverano anche Enti pubblici, quali i
Comuni di Udine, Prata di Pordenone, Porcia, Pasiano di Pordenone, la Camera di Commercio,
Industria, Artigianato e Agricoltura di Trieste ed organizzazioni private come l’Azienda Agricola
Valle del Lovo, Battel Commerciale, Eurofins srl, Studio Romanelli Ambiente e Territorio.
Il Nucleo Idroelettrico di Udine è stato indicato dai soci fondatori per reggere la presidenza
dell’Associazione; il mandato della carica, elettiva, durerà un triennio.
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La Centrale di Somplago è inserita nella lista degli impianti di riaccensione della rete elettrica
nazionale, semestralmente dunque si svolgono, presso l’impianto, le prove di Black Start con
lancio tensione in sbarra 220 KV dai gruppi A, B, C della centrale stessa. La prova consiste nel
simulare un black out totale con assenza di tensione in rete, (TERNA apre gli interruttori 220 KV
della stazione) e la Centrale ‘isolata’, si avvia in autonomia, pronta ad alimentare la rete
nazionale.
La gestione della Sicurezza ed Ambiente
Nel 2013 il Nucleo di Udine ha effettuato formazione del personale per un totale di 4849,50
ore di cui 3530 per sicurezza/ambiente; le restanti 1319,50 ore sono state destinate alla
formazione specialistica.
Prevenzione Incendi
Nel Sito le attività soggette a SCIA, secondo DPR 151/11, sono:
n° 14 - gruppi elettrogeni di emergenza;
n° 01 - serbatoio interrato GPL dell’impianto di riscaldamento della sede del
R.O. Cellina;
n° 01 - relativo all’impianto di Somplago comprendente:

il gruppo elettrogeno di emergenza;

il deposito oli;

le centrali termiche degli impianti di riscaldamento;
3
n° 09 - trasformatori contenenti olio isolante superiore ad 1m ( nuova attività prevista da
DPR 151/2011 con scadenza ottobre 2014).
Le pratiche si sono concluse per tutti gli impianti interessati; per le centrali di Somplago e Barcis
le cui pratiche sono in itinere presso i Comandi VV.F. di riferimento, che hanno già approvato i
progetti tecnici presentati da Edipower.
Nel corso del 2013 nelle sedi di lavoro del N.I. Udine non si sono verificati incidenti. Sono stati
segnalati due casi di mancati incidenti (near miss), uno riferibile a personale Edipower ed uno a
Ditta esterna.
Tabella n. 11 – Indici di gravità e frequenza degli infortuni
Indice di frequenza
Anno di riferimento
(If)
Indice di gravità
(Ig)
2011
0
0
2012
4,39
0,05
2013
0
0
If: indice di frequenza = numero infortuni x 1.000.000 / ore lavorate
Ig: indice di gravità
= numero giorni di assenza x 1.000 / ore lavorate
26
Informazioni al pubblico
Per informazioni e approfondimenti contattare:
Capo Nucleo
Fulvio Ivo Guidi
tel. 0433.399813
fax. 0433.399827
e-mail: fulvio.guidi@edipower.it
Responsabile Linea Sicurezza Ambiente
Roger Neri
tel. 0433.399806
fax. 0433.399827
e-mail: roger.neri@edipower.it
Rappresentante della Direzione
Carlo Bravin
tel. 0433.399819
fax. 0433.399827
e-mail: carlo.bravin@edipower.it
La registrazione EMAS - validità e convalida della Dichiarazione
Ambientale
Il Verificatore Ambientale accreditato IT-V-0002, RINA SERVICES S.p.A., via Corsica,
12 – 16128 Genova, ha verificato e convalidato questa Dichiarazione Ambientale ai
sensi del Regolamento CE 1221/2009 (EMAS III). La Direzione del Nucleo di Udine si
impegna a trasmettere all’Organismo Competente sia i necessari aggiornamenti
annuali sia la revisione della Dichiarazione Ambientale (1) completa entro tre anni
dalla data di convalida della presente e a metterli a disposizione del pubblico secondo
quanto previsto dal Regolamento CE 1121/2009 (EMAS III).
Nota (1): la presente Dichiarazione Ambientale è aggiornata per la convalida annuale, la revisione completa
avviene con cadenza triennale.
DIREZIONE GENERALE
Via Corsica, 12
16128 GENOVA
RINA
CONVALIDA PER CONFORMITA’
AL
REGOLAMENTO
CE
N° 1221/2009 del
25.11.2009
( Accreditamento
IT - V - 0002 )
N. _73
_________
Ing. Michele Francioni
Chief Executive Officer
________________________
RINA Services S.p.A.
Genova, _ 19/06/2014
__________________
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