-MSGR - 14 PESARO - 1 - 22/06/14-N: 136- N˚ 167 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Domenica 22 Giugno 2014 • Corpus Domini Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO L’inaugurazione A Firenze nuovo museo dedicato al Novecento Televisione X Factor, nella giuria il ciclone Victoria L’intervista Claudia Gerini: io, ragazza da set con l’entusiasmo dei primi anni Isman a pag. 19 Barbati a pag. 21 Satta a pag. 22 La ripresa in Italia Otto proposte per la rinascita dell’industria Meno tasse, piano del governo Platea più ampia per il bonus da 80 euro e sconti alle famiglie con più di due figli Padoan: urgente ridurre il peso fiscale. Napolitano: evasione minaccia potente ` ` Romano Prodi N La Nazionale. I perché della disfatta. De Rossi ko Riforme, è duello sull’immunità E il Pd divide Grillo e Casaleggio Claudio Marincola N el rapporto danni-benefici l’apertura di Grillo a Renzi finora ha visto prevalere i primi. Blog diviso, eletti spaccati. A pag. 7 Stanganelli a pag. 6 Aveva detto: «Non sa che il figlio usa stupefacenti? Si suicidi» Azzurri, gli errori di Prandelli Ma con l’Uruguay si cambia Piero Mei E adesso, pover’uomo? Sarà stata colpa del caldo, più temuto e percepito che non reale e la Costa Rica non gioca- va al fresco; ci saranno state storielle di rigori non avuti a favore, ma anche non avuti contro; sarà una questione di motivazioni. Continua a pag. 18 Angeloni e Trani nello Sport PERUGIA «Se non ci si accorge che un figlio si droga, una mamma è fallita. Si deve suicidare. Il cancro è lì nelle famiglie», aveva detto il prefetto di Perugia, Antonio Reppucci. In serata è intervenuto il ministro Alfano: «Ho sentito le dichiarazioni del prefetto. Sono gravi e inaccettabili. Non può restare lì né altrove. Assumerò immediati provvedimenti». Una presa di posizione condivisa dal premier Renzi: «Le frasi del prefetto di Perugia sono inaccettabili, specie per un servitore dello Stato. Sono grato al ministro Alfano per l’intervento». Benedetti e Massi a pag. 11 Il Papa scomunica i mafiosi «Combattete la ’ndrangheta» 89 ,0 € NT O GE AR IN iacopinigioielli.com D IN A FE La trattativa ` JCK Made in Italy ROMA Il governo prepara nuove misure di riduzione della pressione fiscale. Si studia l’estensione del bonus Irpef da 80 euro anche agli incapienti e alle famiglie monoreddito con più di due figli. Dopo le semplificazioni fiscali con il 730 precompilato spunta poi l’ipotesi di trasformare Equitalia in un centro di assistenza ai contribuenti. L’urgenza di ridurre la pressione fiscale è stata rilanciata ieri dal ministro dell’Economia Padoan. Napolitano: l’evasione una minaccia potente. Amoruso, Bassi e Menafra alle pag. 2 e 3 Droga, frase choc a una madre rimosso il prefetto di Perugia 0 on ho ancora ben capito se in Italia la crisi sia finita, se sia vicina alla fine o se durerà ancora a lungo. Alcuni dati fanno bene sperare ma essi vengono spesso accompagnati da altri segnali che sembrano andare in senso contrario. Per non restare semplicemente con le mani in mano in attesa di auspicabili notizie positive ci conviene perciò riflettere su alcune azioni da intraprendere per trasformare l’eventuale ripresa in un rafforzamento permanente delle nostre strutture produttive, soprattutto nel settore industriale, che rimane il nucleo portante della nostra economia, il fulcro di ogni possibile futuro sviluppo e la principale fonte, diretta o indiretta, di nuova occupazione. Come prima riflessione partiamo dal credito. Le lamentele delle diverse parti in causa sono tutte giustificate. Dal lato delle imprese è infatti giusto lamentare che il flusso di denaro dalle banche al mondo produttivo è andato continuamente calando con l’aggravarsi della crisi. A difesa delle banche si deve tuttavia tenere conto delle restrizioni derivanti dai nuovi obblighi di capitalizzazione, dall’aumento dei crediti deteriorati e dalla diminuzione della domanda da parte delle aziende meritevoli di credito. Tutto questo è comune a quasi tutti i Paesi europei. La diversità italiana è che le fonti di finanziamento delle imprese sono per l’85% di origine bancaria, mentre tale percentuale è nettamente inferiore nei maggiori Paesi concorrenti. Per evitare la quasi esclusiva e rischiosa dipendenza dal credito bancario occorre perciò trovare fonti alternative di capitale, fonti provenienti dagli stessi proprietari, da fondi specializzati o, buon ultimo, dalla Borsa. Occorre quindi una legislazione volta ad aumentare la convenienza ad apportare capitale proprio nelle imprese mentre, nello stesso tempo, le associazioni imprenditoriali debbono spingere i loro associati a mettere più soldi nelle aziende. Avere imprese povere e padroni ricchi non giova né al proprietario né all’impresa, che si indebolirà nel tempo e sarà incapace di affrontare la normale concorrenza e gli inevitabili periodi di crisi. Continua a pag. 4 Franca Giansoldati I l male e il bene, in mezzo non ci può essere niente. Questione di scelte. E chissà se mentre il Papa nella terra della ’ndrangheta demarcava il confine, gridando la sua rabbia, evocando il giudizio di Dio sui mafiosi, il visino del piccolo Cocò gli spuntava davanti, con quegli occhioni scuri, chiusi per sempre da un orrendo regolamento di conti. Una Fiat Punto bruciata, e tre corpi carbonizzati, un uomo, la sua donna e un bambino di appena tre anni. Il fattaccio aveva colpito enormemente Bergoglio. A pag. 9 TORO, TUTTO ANDRÀ BENE Buona domenica Toro! L’estate esplode nel cuore e Luna nel segno lancia un primo benaugurante segnale per la famiglia, affari, proprietà. Questa mattina vi siete svegliati con la bellissima sensazione che le cose andranno bene, e così sarà. Momenti di vera tenerezza in amore. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 37 L’inchiesta Yara, gli ultimi sms all’amica mentre era in auto con il killer dal nostro inviato Claudia Guasco BERGAMO re sms prima che Yara Gambirasio scomparisse per sempre. Gli ultimi messaggi della ragazzina di Brembate sono, secondo gli inquirenti, lo specchio della sua vita semplice e serena. A pag. 12 T -MSGR - 20 CITTA - 2 - 22/06/14-N: 2 Primo Piano Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Padoan: «Urgente ridurre le tasse, fisco più equo con chi è onesto» «Serve meno pressione tributaria per rilanciare la crescita» Napolitano: l’evasione minaccia potente che mina lo sviluppo ` L’ALLARME ROMA Ora tocca alle tasse. Il messaggio che arriva chiaro dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e forse per la prima volta così forte, è quello dell’«urgenza». Quella di «intervenire» per abbassare la pressione fiscale e liberare la crescita. Ma anche l’urgenza di un fisco più equo che tenga conto degli affanni dei cittadini onesti. Ora più che mai, con la crisi ancora in pieno svolgimento, ha sottolineato il ministro intervenendo alla cerimonia per i 240 anni della Guardia di Finanza. LA STRADA DELL’EQUITÀ E dunque se «contenere l’elevata pressione fiscale che è ostacolo al ritorno a ritmi di crescita in linea con i partner internazionali» è ormai un passo obbligato, è prioritario per il governo anche «rendere «più equo l'onere del prelievo fiscale». Perchè bisogna «tenere conto delle difficoltà dei contribuenti onesti. E perchè un fisco equamente distribuito», come quello che emergerà attraverso l’attuazione della delega fiscale, «consentirà di affrontare meglio questo momento». Il «riordino complessivo» del sistema tributario nazionale passerà dunque dalla delega fiscale «di cui il Consiglio dei ministri ha approvato ieri primi elementi». Ma la manovra di equità passerà anche dal proseguimento «con determinazione» della lotta a tutti i crimini finanziati. Il MINISTRO: IN QUESTO MOMENTO È INDISPENSABILE TENERE CONTO DEGLI ITALIANI IN DIFFICOLTÀ La foto La visita del Capo dello Stato a Capri Giorgio Napolitano in visita a villa San Michele ad Anacapri, residenza storica di Axel Munthe Ci sono, infatti, «ampi margini» per la lotta all’evasione fiscale». Una piaga che ha «effetti distorsivi sull’allocazione delle risorse», ma che per il ministro «interferisce anche con il normale funzionamento della concorrenza nel mercato, accresce l’onere fiscale per gli onesti, esaspera le disuguaglianze» ed è «legata in modo simbiotico a corruzione e criminalità organizzata». Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan Benzina, cala la spesa giù il gettito dello Stato Lavoro GUERRA AI CRIMINI FISCALI Non si tratta soltanto di combattere crimini fiscali con impatti di natura sociale ed economica, ma si tratta di difendere «alla base la stessa credibilità di un Paese e del suo sistema politico». È in questo clima che il ministro dell’Economia ha sottolineato «il rapporto di stretta vicinanza e fiducia verso la Guardia di Finanza», un rapporto «più saldo che mai» nel momento in cui è in corso «un’azione di trasparenza e c’è «il massimo sforzo per fare chiarezza riguardo ad alcune eventuali responsabilità individuali. A rinforzare il concetto ci pensa anche il messaggio fatto recapitare alla cerimonia del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Che non usa mezzo termini per definire l’evasione, le frodi fiscali e la corruzione come «minacce subdole, potenti e globali» che «attentano allo sviluppo economico e sociale degli stati, penalizzano i cittadini e privano i giovani di fiducia e opportunità per il futuro». Minacce pesanti per il capo dello Stato che la Guardia di Finanza «fronteggia con impegno e successo». Il pensiero è anche a quei 3.000 e poco più evasori totali smascherati nei primi cinque mesi dell’anno dalla stessa Guardia di Finanza. Roberta Amoruso © RIPRODUZIONE RISERVATA LA CRISI Da inizio anno 570 mila in Cassa integrazione Sono 570 mila i lavoratori in Cassa integrazione a zero ora da inizio anno. Così anche quest'anno le ore di Cig puntano verso il miliardo. Lo stima la Cgil registrando le quasi 500.000 ore già raggiunte nei primi 5 mesi del 2014. È dal 2008, cioè dall'inizio della crisi, che va così. Un baratro rispetto ai dati della Cassa negli anni pre-crisi, quando la media delle ore di cig annue si aggirava intorno ai 150 milioni. «Crescita e occupazione sono le priorità» ha ribadito il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan dopo l'Ecofin di venerdì. Ieri è toccato al ministro del lavoro Giuliano Poletti buttare il cuore oltre l'ostacolo. Da Massa Marittima ha fissato per la fine del 2014 l’obiettivo di «far cambiare il segno» alla disoccupazione, fermare l'emorragia dei posti di lavoro e vedere «i nuovi posti di lavoro che si creano in numero più alto». ROMA Gli Italiani continuano a tagliare la spesa sui carburanti con un effetto anche sul gettito fiscale che è diminuito, nonostante l'aumento delle accise, del 2,7%. Nei primi cinque mesi del 2014 la spesa per benzina e gasolio è stata pari a 24,835 miliardi di euro, in calo del 4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Un dato che sicuramente fa bene all'ambiente ma sottolinea anche il persistere della stretta dei consumi. Il Centro studi Promotor (specializzato nelle ricerche sul mercato dell'automobile), sottolinea come ormai, al cronico calo dei consumi dei carburanti si associ una flessione della spesa e del gettito fiscale, mentre fino al 2012, malgrado la contrazione della domanda, spesa e componente fiscale erano aumentate. In un'analisi che prende in esame consumi, spe- IN 6 MESI L’ACQUISTO DI CARBURANTI È CALATO DEL 4% FERMANDOSI A 24,8 MILIARDI sa e gettito fiscale degli ultimi anni, il centro studi sottolinea infatti che fino al 2012 all'andamento fortemente negativo dei consumi non ha corrisposto un analogo andamento della spesa, che è stata influenzata dalle dinamiche dei prezzi alla pompa spinti sia verso l'alto che verso il basso dalle variazioni delle quotazioni del petrolio, e, soltanto verso l'alto, dalla tassazione. Di fatto i consumi di benzina e gasolio auto tra il 2006 e il 2012 sono passati da 47,7 a 38,9 miliardi di litri con un calo del 18,3%. La spesa è invece salita da 57,6 a 67,4 miliardi di euro (+17%), la componente fiscale è salita da 31,9 a 36,5 miliardi di euro (+14,5%) e la componente industriale è passata tra i due anni da 25,7 a 30,9 miliardi di euro (+20%). In sintesi dal 2006 al 2012 i consumi di benzina e gasolio auto sono crollati, ma spesa, componente fiscale e componente industriale sono aumentate. Nel 2013, la situazione è però cambiata. In quest'anno, come noto, infatti non sono calati solo i consumi, ma anche la componente industriale (-9,6%), la spesa (-5,9%) e pure il gettito per l'Erario (-2,7%). Si è cioè verificato l'effetto Laffer: si ha quando l’aumento della tassazione influisce tanto negativamente sui consumi da far calare il gettito. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nei primi cinque mesi scoperti oltre 3 mila evasori totali I NUMERI ROMA Evasione fiscale da parte delle aziende, traffici illeciti, contrasto alla criminalità organizzata, verifiche sugli appalti. Nell’enciclopedia degli interventi realizzati dalla Guardia di finanza nei primi cinque mesi di attività ci sono verifiche a tutto campo. Il primo dato riguarda gli evasori totali: sono 3.070 evasori, tra cui anche persone e società che hanno nascosto all'estero i propri redditi, non dichiarando nulla in Italia, dicono i dati diffusi ieri dalla Guardia di finanza in occasione del 240esimo anniversario del Corpo. I numeri del ”nero” contano anche 9.403 lavoratori senza contratto e 1.935 datori di lavoro che utilizzavano manodopera irregolare, mentre i controlli in materia di scontrini e ricevute sono stati 163.280 con irregolarità nel 32,5%, quindi circa 52mila. Per quanto riguarda le ”frodi carosello”, truffe realizzate con il coinvolgimento di altri Paesi comunitari, e che utilizzano società fittizie di copertura, sono stati denunciati 193 responsabili con evasione dell'Iva di oltre 235 milioni di euro. GARE PUBBLICHE Il volume degli appalti pubblici è lievitato non poco. Nel primo trimestre del 2014, è stato di 6,8 miliardi di euro ed è aumentato dell'82,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Parallelamente, sono lievitate le irregolarità. Finora, sono state individuate procedure di affidamento viziate da irregolarità per oltre 1,1 miliardi di euro, con la denuncia di 374 responsabili, di cui 34 finiti in manette. Solo tra gennaio e aprile 2014, ben il 68% (pari a 560 milioni di euro) degli appalti è risultato irregolare e i numeri del mese successivo sembrano confermare questa tendenza. Il bacino potenziale, del resto, è enor- me. L’ammontare complessivo è di circa 100 miliardi di euro l'anno (pari al 6% del pil), e dunque gli appalti possono garantire tra 11.700-15.600 posti di lavoro per ogni miliardo di euro investito. SEQUESTRI ANTIMAFIA Tra i dati interessanti, anche quelli relativi ai controlli patrimoniali antimafia. I soggetti oggetto di controllo sono stati 5.523 e finora sono stati sequestrati quasi due miliardi e mezzo di euro (2.362,8 milioni di euro) mentre i beni confiscati valgono complessivamente 413 milioni. LA GUARDIA DI FINANZA HA ANCHE INDIVIDUATO APPALTI IRREGOLARI PER OLTRE UN MILIARDO Attività Fiamme Gialle Truffe a Stato e Ue scoperte Cattiva gestione soldi pubblici Appalti irregolari Beni sequestrati a criminalità Beni confiscati a criminalità Evasione fiscale internazionale recuperata Evasori totali scoperti 3.070 Fonte: Guardia di Finanza Gennaio-maggio 2014 in euro 550 milioni 1,6 miliardi 1,1 miliardi 2,4 miliardi 413 milioni 10 miliardi Responsabili reati contro P.a 1.435 Scontrini e ricevute irregolari su 163.000 controlli 32,5% ANSA «In questo difficile momento congiunturale, la Guardia di Finanza è chiamata a fornire il proprio contributo per costruire un futuro di certezze per le nuove generazioni, concorrendo alla ripresa economica attraverso la lotta senza quartiere a tutti i fenomeni che minacciano l'integrità dei bilanci pubblici», ha detto nel corso della cerimonia il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo: «Il contrasto all'evasione fiscale e agli sperperi di denaro pubblico, la lotta alla corruzione, alle frodi, al riciclaggio e alle infiltrazioni della criminalità nel tessuto economico legale -sottolinea Capolupo- sono obiettivi prioritari per la comunità nazionale. Per il loro raggiungimento l'Istituzione è chiamata a svolgere un ruolo determinante di cui, con piena consapevolezza, si assume la responsabilità». Sara Menafra © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 22/06/14-N: 3 Primo Piano Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Il piano Bonus fiscale più ampio e sconti alle famiglie numerose Il taglio dell’Irpef allargato ad incapienti `Peso delle imposte giù in modo permanente e nuclei monoreddito con più di due figli Il governo va a caccia di 14,3 miliardi di euro ` IL PROGETTO Equitalia Salta la nomina di Magistro a presidente Si complica la corsa di Luigi Magistro alla presidenza di Equitalia. Dopo la bocciatura di Marco di Capua a direttore dell’Agenzia delle Entrate potrebbe essere rimessa in discussione la scelta operata dallo stesso che il 29 maggio scorso aveva indicato Magistro nel Cda di Equitalia al posto del dimissionario Attilio Befera con l'obiettivo di portarlo sulla poltrona numero uno della società. A frenare l'ascesa di Magistro potrebbe essere una norma inserita del Dl di riforma della Pa da giorni alla firma del Quirinale. La misura introduce il divieto di incarichi dirigenziali o cariche in organi di governo a soggetti in pensione. E Magistro è un pensionato della Guardia di Finanza. ROMA Adesione spontanea. La scommessa del governo è tutta in questo concetto, che in un Paese come l’Italia, con i suoi 120 miliardi di evasione fiscale, sembra quasi un ossimoro. Ma per Matteo Renzi e per il ministro, Pier Carlo Padoan, la faccia feroce del Fisco, quella dei blitz a Cortina, non ha funzionato. Troppo pochi i 12-13 miliardi recuperati ogni anno con questa strategia di lotta all’evasione. Di soldi ne devono arrivare molti di più, il doppio o anche il triplo. Questo perché ogni euro che sarà recuperato verrà destinato alla riduzione delle tasse su imprese e famiglie, magari iniziando a introdurre per queste ultime quel quoziente familiare verso cui c’è stata un’apertura del sottosegretario Graziano Delrio. Adesione spontanea, dunque. Convincere i contribuenti a versare di propria volontà quanto dovuto. Per vincere la sfida il Fisco non dovrà più essere considerato una controparte, ma un alleato. I primi tasselli di questa strategia sono già stati incastrati. A partire dalle semplificazioni, il 730 precompilato per dipendenti e pensionati. Il secondo è la nomina di Rossella Orlandi alla guida dell’Agenzia delle Entrate che segna la fine dell’era Befera e avvia quella della lotta all’evasione 2.0, dell’incrocio delle banche dati e della tracciabilità dei pagamenti che permetterà di stanare gli evasori con una pesca all’amo e non più a strascico. Ma è solo l’inizio della strategia fiscale del governo per ottenere nel medio termine una consistente riduzione delle tasse su famiglie e imprese. LE PROSSIME MOSSE Il piano è già tracciato in quella stessa delega fiscale di cui il 730 precompilato e la riforma del catasto sono solo i primi due tasselli. Già entro la fine del prossimo mese, prima della pausa estiva, potrebbero arrivare altre norme di attuazione. A cominciare dalla riforma di Equitalia, che potrebbe trasformarsi in una sorta di casa del contribuente in grado di fornire assistenza e non fare solo riscossione. Sarà poi finalmente definito «l’abuso del diritto», una fattispecie elusiva che fino ad oggi è stata interpretata in maniera estensiva dal Fisco rendendo incerta l’interpretazione delle norme tributarie. Ma la vera partita si giocherà tra settembre e ottobre, quando il governo metterà mano a due nodi cruciali. Il primo è rendere strutturale il bonus Irpef di 80 euro per i redditi fino a 26 mila ENTRO LUGLIO RIFORMA DI EQUITALIA E PALETTI ALL’ABUSO DEL DIRITTO, IN AUTUNNO REVISIONE DEGLI SCONTI D’IMPOSTA euro, allargandolo anche alle famiglie monoreddito con figli e agli incapienti, e lo sgravio Irap del 10% per le imprese. Per finanziare in modo permanente queste due norme, secondo i calcoli di Bankitalia, serviranno 14,3 miliardi. I soldi, secondo il governo, arriveranno dalla seconda fase della spending review, che in base a quanto messo nero su bianco nel Documento di economia e finanza, dovrebbe portare il prossimo anno ben 17 miliardi. Una voce importante dei tagli, tuttavia, riguarderà proprio le «tax expenditures», tutti gli sconti di imposta che erodono la base imponibile dell’Irpef. Saranno fatte salve solo alcune detrazioni considerate intoccabili, come quelle per il lavoro dipendente, per i figli, per le pensioni, per la casa e le spese sanitarie. Tutti gli altri sconti d’imposta, che nel complesso valgono 270 miliardi di euro, saranno ridotti. La revisione delle tax expenditures è prevista, ancora una volta, dalla delega fiscale. Il governo sta già lavorando al dossier. Così come è stato aperto un altro capitolo pure inserito nella delega: quello del contrasto d’interessi. Permettere, cioè, di scaricare alcune spese come già oggi avviene per le ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica. Ogni euro che sarà recuperato sia dalla lotta all’evasione che dalla riduzione della spesa pubblica, finirà in un fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale. Perché meno tasse significa più crescita. E questa è la vera sfida di Renzi. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Le prossime tappe della riforma del fisco 1 Riforma di Equitalia 6 Razionalizzazione delle tax expenditures 2 Più certezza nelle norme, rivisitazione dell'abuso del diritto 7 Introduzione del contrasto di interessi 3 Revisione delle sanzioni penali e amministrative 8 Rendere permanente il Bonus Irpef da 80 euro e gli sgravi Irap 4 Riforma delle accise 5 Revisione della tassazione dei giochi pubblici 9 Allargamento del bonus Irpef a incapienti e famiglie numerose monoreddito A tavola come in campo...scegli la qualità, tifa l’Italia! #iomangioitaliano politicheagricole.it @mipaafsocial -MSGR - 20 CITTA - 4 - 22/06/14-N: 4 Primo Piano segue dalla prima pagina Se i proprietari non hanno fiducia nella propria creatura è difficile che la possano avere le banche! In secondo luogo in un paese in cui sono scomparse tutte le imprese manifatturiere di grandi dimensioni dobbiamo aumentare la forza e la dimensione delle aziende minori. Una legge ed una serie di buone politiche pubbliche e bancarie volte a incentivare fusioni e concentrazioni appare quindi lo strumento necessario per rendere le strutture produttive in grado di competere nei nuovi mercati globali. I distretti industriali, che tanto hanno dato allo sviluppo italiano, non si espandono più con la moltiplicazione delle fabbriche ma con la crescita di alcune imprese leader e con il raggruppamento e il conseguente aumento di produttività nella componentistica e nei prodotti intermedi. Come terzo obiettivo una buona politica industriale deve tenere conto del fatto che le nostre imprese sono in generale imprese familiari, con i grandi vantaggi e le debolezze che questo comporta. L'ingegnosità e i sacrifici delle famiglie hanno reso grande il nostro sistema industriale ma tali virtù entrano regolarmente in crisi ad ogni passaggio di generazione o nei frequenti episodi di tensioni famigliari. La vita ci mostra ogni giorno che ci sono fratelli o cugini che non vanno d'accordo, che vi sono figli non all'altezza dei difficili compiti imprenditoriali o ragazzi che vogliono fare tutto meno che affrontare le tensioni necessarie per gestire un'azienda. Per porre rimedio a questo stato di cose bisogna appellarci ad una più stretta collaborazione fra potere pubblico e potere privato. Dal potere pubblico ci si attende una legislazione volta a facilitare (sull'esempio della Germania) la nascita di fondazioni che, mantenendo il ruolo proprietario della famiglia, garantiscano la continuità dello sviluppo dell' azienda anche nei momenti di crisi familiari o di passaggi generazionali. Non dimentichiamo che perfino la Bosch, con la sua leadership mondiale nella componentistica per auto, le sue produzioni diversificate e i suoi trecentomila dipendenti, è retta da una fondazione. FORMAZIONE E CONVINZIONE Da parte privata ci aspettiamo un'opera di formazione e convinzione riguardo all'importanza delle risorse dirigenziali esterne alla famiglia e riguardo alla necessità di preparare bene e per tempo la successione, in modo da fare fronte a qualsiasi evento. Non solo molti politici ma anche molti imprenditori si credono immortali e, purtroppo, non lo sono. Tutti noi dobbiamo pensare che un'impresa è certamente un bene di proprietà privata ma che, nello stesso tempo, è un be- Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Rinascita industriale, 8 proposte per l’Italia `Urgente il rilancio dell’istruzione tecnica ` Nuova legge fallimentare e fondazioni e gli imprenditori ricapitalizzino le società alla tedesca per il cambio generazionale I numeri della crisi 2000-2013 Aziende chiuse 120.000 Occupati 1.160.000 2007 Prestiti all'economia In miliardi 1.673 2013 1.851 Sofferenze bancarie lorde 2007 47,2 In miliardi Andamento del Pil 2013 147,3 1,7 -1,2 2007 ne di interesse pubblico, perché destinato a fornire sviluppo e occupazione a tutta la collettività. In quarto luogo occorre revisionare alcune leggi che potrebbero anche sembrare di marginale importanza come quelle che disciplinano il fallimento. Non vi è bisogno di rifare la legge fallimentare ma di modificare alcune norme che scoraggiano le possibili nuove iniziative di un imprenditore che è fallito in buona fede e nel rispetto delle leggi. Questo fatto è particolarmente importante perché le nuove iniziative (le così dette start up) sono per definizione più rischiose: sbagliare e avere la possibilità di riprovare fa parte delle regole del gioco in tutti i più evoluti paesi del mondo. Come quinto obiettivo occorre una politica di attrazione delle multinazionali tenendo presente che, mentre molte di esse fuggono atterrite da una burocrazia invincibile e da regole sulle modalità di prestazione del lavoro spesso incomprensibili, alcune tra le imprese che da più anni hanno confidenza col nostro paese (General Electric, Bosch o Philip Morris) hanno recentemente deciso di ampliare la loro presenza in Italia dopo avere diligentemente confrontato costi e convenienze rispetto agli altri paesi. Perché questa tendenza possa generalizzarsi, la priorità principale non è diminuire il costo del lavoro orario ma renderne più flessibili, più cooperative e più logiche le modalità di prestazione. Elemento oggi molto più importante della pur necessaria flessibilità in entrata e in uscita e del costo orario del lavoro, ovviamente non concorrenziale con i paesi in via di sviluppo ma nettamente competitivo rispetto ai nostri principali concorrenti, a par- Squinzi NON GIOVA AVERE IMPRESE POVERE E PADRONI RICCHI Patuelli EVITARE L’ESCLUSIVA E RISCHIOSA DIPENDENZA DAL CREDITO BANCARIO 2008 Tasso disoccupazione 2008 6,7% 2013 12,2% 2008 65,2% 2013 48,3% In Capitalizzazione della Borsa italiana miliardi 0,5 -1,2 2009 -5,5 2010 2011 tire da Germania e Francia. Se debbo seguire le mie esperienze personali la generale diffidenza delle imprese estere a investire in Italia (non ovviamente riferita all'acquisto di quote del mercato italiano o alla conquista di nostri marchi prestigiosi) deriva anzitutto da problemi di burocrazia, criminalità e sicurezza; in secondo luogo dal peso fiscale e poi da altri aspetti minori, tra i quali la scarsità di infrastrutture e di scuole internazionali per i figli dei collaboratori stranieri. AUMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ Eppure la presenza di produttori internazionali risulta determinante per assorbire le tecnologie e i metodi gestionali indispensabili per l'aumento della produttività. A questo proposito bisogna porsi (come sesto punto) l'obiettivo di scegliere con precisione e difendere con decisione i settori e le traiettorie tecnologiche per noi più interessanti nell'ambito della nuova politica industriale europea. Non è la stessa cosa se i denari europei si dirigono verso la meccanica strumentale o verso l'elettronica di consumo. Un settimo obiettivo riguarda gli orientamenti della politica energetica sia come fonte di investimenti e di occupazione sia come strumento di equilibrio della bilancia commerciale, che vede la nostra voce passiva più pesante nell'acquisto di materie prime e di fonti energetiche. Pochi mesi fa il governo ha presentato un grande progetto per fare dell'Italia il più importante punto d'arrivo per il rifornimento energetico dell'intera Unione Europea. Subito sono partiti tutti i veti locali possibili e immaginabili, senza che il governo nazionale abbia potuto tenere conto dei nostri impegni e dei nostri in- Tasso di occupazione giovani diplomati e laureati di 20-34 anni -2,4 2012 -1,9 2013 2007 723 2013 438,2 teressi, pur essendo universalmente riconosciuto che le leggi italiane di protezione dell'ambiente nel settore energetico si collocano tra le più severe di tutto il pianeta. Madìa I GRANDI GRUPPI ESTERI ATTERRITI DALLA BUROCRAZIA Merkel SERVE UNA RETE DI RICERCA COME LA FRAUNHOFER IN GERMANIA LE RISORSE UMANE L'ultimo ma più importante capitolo di politica industriale riguarda le risorse umane. Nessuno degli obiettivi di sviluppo che ci proponiamo può essere raggiunto senza un piano globale di valorizzazione delle risorse umane. Ricerca e Sviluppo, formazione e istruzione sono l'unico reale strumento di crescita in un paese con popolazione in costante diminuzione. Il merito del nostro passato successo industriale se lo possono infatti attribuire con ragione i periti, gli ingegneri e gli operai specializzati. In ogni provincia italiana la maggioranza degli imprenditori è uscita dal locale istituto tecnico. Eppure questa stessa scuola tecnica è stata progressivamente emarginata, ha perso centralità sociale e viene sempre più ritenuta una seconda scelta, riservata ai figli degli emigranti, mentre gli studenti delle facoltà tecniche, a cominciare dagli ingegneri, sono nettamente insufficienti rispetto alle necessità. Per fortuna che si è, pur in modo non ancora operativo, rimesso sul tavolo il tema dell'apprendistato, che è il passaggio obbligatorio per imparare seriamente le regole di un mestiere. E' urgente una strategia a livello nazionale in materia di preparazione delle nuove risorse umane, in primo luogo per fare capire a tutti gli italiani, anche con un' esplicita campagna pubblicitaria, il ruolo chiave dell'istruzione applicata in un mondo moderno e per dettare quindi alle regioni le linee-guida per mettere in atto un grande progetto di rilancio dell'istruzione tecnica, unitario negli obiettivi ma diversificato in funzione delle specialità e delle vocazioni locali. Aiutando anche concretamente gli studenti che si iscrivono alle scuole tecniche di ogni livello. In questa materia ci si attende ovviamente una forte collaborazione da parte delle imprese, come sede nelle quali il progresso tecnico viene messo in atto. Ricordiamo tuttavia che, in tutti i paesi nei quali si è risvegliato l'interesse alla politica industriale (a cominciare dagli Stati Uniti) il ruolo del governo ha assunto un' importanza determinante. PALESTRA DA IMPRENDITORI Tuttavia non solo abbiamo bisogno di mettere la scuola tecnica al centro degli interessi nazionali ma dobbiamo anche creare nuove strutture di insegnamento applicato dopo il diploma di scuola media superiore. Questo nuovo sistema scolastico dovrà essere la palestra per gli imprenditori del ventunesimo secolo, che già si presenta con innovazioni (come la robotica o la produzione in 3D) che stanno rivoluzionando gli attuali metodi produttivi. Se la Germania ha potuto sopravanzare tutti nell'aumento di produttività è anche perché questo paese mette a disposizione delle imprese una rete di strutture di ricerca dedicata esclusivamente a risolvere i problemi di innovazione che le singole aziende, o per la loro dimensione o perché riguardano campi a loro sconosciuti, non sono in grado di affrontare. Questa rete di istituti specializzati (che i tedeschi chiamano Fraunhofer) copre i diversi settori di tecnologia applicata, dall'elettronica al trattamento dei materiali, dalla chimica degli intermedi ai processi di automazione, dalla biotecnologia ai risparmi energetici nell'edilizia. Ebbene, questa organizzazione costituisce uno degli elementi fondamentali della forza produttiva tedesca. Noi non siamo certamente in grado di partire immediatamente con una rete di sessanta di questi istituti con 18 mila fra ricercatori e ingegneri, come è il caso della Germania, ma il governo ha certamente la possibilità di provocarne immediatamente la nascita in almeno cinque o sei delle nostre regioni industrialmente più avanzate. L'esperienza dimostra che un progetto di questo tipo deve essere lanciato e coordinato a livello centrale, anche se la fase esecutiva può essere lasciata in mano alle regioni in stretta collaborazione con il sistema delle imprese. Oggi di Fraunhofer ne esiste uno solo in Italia e, guarda il caso, esso è localizzato nella provincia di Bolzano. Eppure io non credo affatto che il progresso industriale possa esprimersi soltanto in lingua tedesca. Romano Prodi © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 22/06/14-N:RIBATTERE 5 Primo Piano Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Ue, asse Roma-Parigi: ora più crescita Faccia a faccia all’Eliseo tra Renzi e Hollande prima della riunione `Il presidente francese promuove l’ospite: «Porterà la sua energia con gli altri leader socialisti: priorità a occupazione e investimenti Noi non vogliamo cambiare le regole, ma accelerare sulle riforme» ` IL VERTICE PARIGI L’intesa tra Italia e Francia è una passeggiata. Sotto il sole (per una volta) della Festa della Musica, François Hollande e Matteo Renzi hanno spostato ieri il previsto incontro bilaterale dalla tradizionale sala degli Ambasciatori dell’Eliseo in giardino per parlare dell’Europa che vogliono, di crescita, investimenti, e anche di nomine. Una passeggiata in tête à tête per un quarto d’ora, lungo il sentiero che fa il giro del parco, prima di uscire dal Palazzo, attraversare la strada ed entrare quasi a braccetto a palazzo Marigny, dove li aspettavano i leader dell’Europa socialdemocratica. Una riunione informale, voluta da Hollande che ha invitato tredici leader del PSE per parlare delle priorità del futuro prossimo e anche di nomine alle rinnovate istituzioni di Bruxelles. LA GIORNATA All’invito di Hollande hanno risposto tutti i governanti della sinistra europea, la premier danese Thorning-Schmidt, il belga Di Rupo, i premier di Romania, Slovacchia, Repubblica ceca. Insieme sono arrivati anche il socialista e vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel con il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz. Ma la star che i giornalisti aspettano, questa volta è Matteo Renzi. I settimanali gli dedicano le copertine, i francesi gli invidiano brio e risultati elettorali. La riunione è durata poco più di un’ora. «Un incontro politico non istituzionale - precisano subito all’Eliseo - non tanto per determinare una nuova politica ma per accelerare sulla crescita, non la crescita fine a se stessa, ma la crescita per gli investimenti». E se si vuole accelerare in Europa, adesso tocca a Renzi. Non soltanto perché il calendario gli riserva la presidenza del prossimo semestre europeo, ma perché «Renzi è molto attivo per l’Europa», come dicono all’Eliseo. I RISULTATI All’uscita, dopo un'ora e mezzo di colloqui, il presidente del Consiglio si è limitato a un «le cose sono andate molto bene». Più loquace Hollande che ha riassunto i risul- LA PASSEGGIATA A DUE NEL PARCO, IL PREMIER TORNA SODDISFATTO: «È ANDATA BENE SERVE UN CAMBIO DI MENTALITÀ» Il presidente francese Francois Hollande con il premier Matteo Renzi, ieri all’Eliseo Sul piatto il 41% del 25 maggio e Matteo gioca la carta Letta IL RETROSCENA ROMA Il trattamento di favore che Matteo Renzi ha ottenuto ieri a Parigi, arrivando in ritardo e trattenendosi con Francois Hollande una decina di minuti prima di raggiungere gli altri leader socialisti europei, è un po’ la conferma di come anche oltralpe si consideri il «dinamismo» renziano una carta decisiva per smuovere la palude di Bruxelles. FOTOGRAFIE D’altra parte la piattaforma programmatica che sta mettendo a punto Herman Van Rompuy, e che dovrebbe spianare la strada a Jean Claude Juncker alla presidenza della Commissione, è frutto della proposta italiana con la quale Matteo Renzi ha di fatto avviato, un mesetto prima del previsto, il semestre di presidenza italiana dell’Unione. Con la riunione di ieri, convocata in tutta fretta, Hollande si è intestato la risposta della sinistra europea al summit svedese di qualche settimana fa, con la Merkel e i leader conservatori - Cameron compreso - fotografati in barca. La sostanza è però tutta tricolore e Hollande ieri ha più volte riconosciuto il ruolo che l’Italia ha in questo momento perché è l’unico Paese che rispetta alla lettera i vincoli e i trattati, ma è anche quello che con maggiore forza ne chiede un’interpretazione autentica che tenga conto non solo della “stabilità” dell’Unione, ma anche della “crescita”. Una forza, quella di Renzi, che deriva molto dal risultato elettorale del 25 maggio che ha visto il Pd volare al 41% e porsi come prima forza nel Pse. La ricetta per ottenere il 41% alle elezioni sta facendo scuola. In Francia con il taglio di IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DEI 28 PUNTA SULLA FLESSIBILITÀ PER L’ITALIA AL LAVORO PADOAN E GOZI IL CAPO DELL’ESECUTIVO VUOLE PORTARE IL SUO PREDECESSORE A GUIDARE LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO regioni ed enti territoriali intermedi e in Spagna con una corposa riduzione delle tasse a famiglie e imprese, malgrado il rapporto deficit pil di Madrid sfiori il 6% e il debito pubblico abbia superato il 100%. La richiesta di più flessibilità e il “no” alla riscrittura dei patti, con la quale si è conclusa la mezza giornata parigina, sblocca la partita delle nomine. Il documento programmatico verrà limato martedì con l’ultima riunione che Van Rompuy terrà con gli sherpa dei Ventotto paesi. Al ministro Padoan e al sottosegretario Gozi il compito di valutare i passaggi di un documento che ha l’ambizione di disegnare il futuro dell’Europa e che di fatto sarà la base del discorso che Renzi terrà il 2 luglio al Parlamento europeo di Strasburgo. CASELLE A Parigi i leader della sinistra europea, nel dare il via libera a Juncker, hanno però anche sottolineato che la scelta è frutto del risultato elettorale che ha visto prevalere i partiti legati al Ppe. Un punto importante, questo, perché per la prima volta i governi si rimettono alla scelta degli elettori. Se così sarà, come tutto lascia credere, è molto probabile che la tati del summit socialdemocratico. Sulla presidenza della Commissione, viene ufficializzato il principio «Junker contro investimenti». I socialisti accettano di mettere da parte il loro candidato Schulz per sostenere il conservatore Jean-Claude Junker, purché come precisato da Hollande - alla guida dell’Europa ci siano personalità «anche di ispirazione socialdemocratica. La linea di Renzi prima i contenuti, dopo i nomi - è stata fatta propria anche dall’Eliseo. «La priorità che abbiamo discusso è la crescita - ha detto Hollande - utilizzando tutti i margini di manovra e le flessibilità previste dall’attuale patto di stabilità». Fonti dell’Eliseo prima, e poi Hollande in persona, hanno ripetuto più volte che «non si tratta in alcun modo di modificare le attuali regole», e nemmeno di cambiare del tutto rotta, ma soprattutto di «accelerare» sulle riforme. Nessun dubbio che l'arrivo di Renzi alla guida del prossimo semestre di presidenza, forte del suo invidiabi- le 40 per cento alle ultime elezioni, è considerato positivamente da tutta la sinistra d’Europa. «Renzi porterà la sua energia e il suo dinamismo» ha detto Hollande: «Italia e Francia sono unite e hanno gli stessi obiettivi, crescita, investimenti e utilizzare tutta la flessibilità del patto di stabilità». GLI OBIETTIVI Il piano è pronto. La piattaforma programmatica, il documento che dovrà sintetizzare gli obiettivi della prossima Commissione Ue nei futuri cinque anni, che sta elaborando Herman Van Rompuy, sarà pronta martedì, in vista del vertice Ue sulle nomine di giovedì. Secondo fonti di governo a margine del vertice informale di Parigi citate dall’Ansa, per l'Italia ci sta lavorando il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. «La finalizzazione - dicono - arriverà martedì prossimo con una riunione degli sherpa sul futuro dell’Unione». Francesca Pierantozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA Grandi economie ad inizio anno Variazioni % del Pil Congiunturale (I trim. 2014 / IV trim. 2013) Tendenziale (I trim. 2014 / I trim. 2013) 6 5 4 3,1 3 2,3 2 -0,1 -1 0,8 0,2 0,0 0 0,9 0,8 0,8 1 -0,5 ITALIA Germania Francia Fonte: Istat seconda casella importante dell’Unione, presidente del Consiglio europeo, finisca in quota Pse e che possa essere ricoperta da Enrico Letta, anche se l’interessato nega. Letta, fermamente e discretamente sostenuto da Renzi, ha dalla sua quello di essere stato primo ministro (requisito fondamentale) e di essere esponente del Pd, ovvero del maggior partito che compone il gruppo socialista. In questo caso la legislatura europea di avvierebbe con due esponenti italiani alla guida dell’Unione. Una prospettiva, quella Area Euro Regno Unito ANSA di Letta a Bruxelles, che permetterebbe a Renzi di avere nelle stanze dell’Unione un interlocutore prezioso oltre che di sanare lo strappo di palazzo Chigi che consumò proprio ai danni di Letta. Basterà attendere il summit di giovedì e venerdì prossimo per capire se Renzi, dopo aver costretto tutti i Ventotto a parlare prima di programmi e poi di nomi, non esca dal vertice avendo ottenuto soddisfazione su tutti e due i fronti. Marco Conti © RIPRODUZIONE RISERVATA Juncker verso la Commissione, trattativa per placare Cameron LE NOMINE BRUXELLES Dopo il via libera dei leader socialisti ieri a Parigi, la nomina di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione durante il Vertice europeo del 26 e 27 giugno appare scontata. Senza i 29 voti dell’Italia, il premier britannico, David Cameron, non è in grado di riunire la minoranza di blocco necessaria ad impedire all’ex primo ministro lussemburghese di succedere al portoghese José Manuel Barroso. Ma la partita delle nomine è solo all’inizio. E non solo perché, prima di designare formalmente Juncker, i socialisti europei vogliono verificare se nel documento programmatico della prossima Commissione, che il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy dovrebbe invia- re domani alle capitali, ci sarà la “flessibilità di bilancio” richiesta. IL COMPROMESSO In base al compromesso emerso negli ultimi giorni tra Berlino e Parigi, il socialdemocratico tedesco Martin Schulz sarà confermato alla presidenza dell’Europarlamento. Un italiano – con ogni probabilità Gianni Pittella – dovrebbe assumere la leadership del gruppo dei Socialisti&Democratici a Strasburgo. Ma le due nomine chiave, che potrebbero essere discusse al Vertice, sono quelle di presidente del Consiglio Europeo e Alto Rappresentante per la Politica Estera, entrambi in scadenza a fine anno. I socialisti rivendicano il posto occupato dal popolare belga Van Rompuy. Per presiedere il Consiglio Europeo è necessario essere stati a capo di un governo. I 28 de- Draghi «La ripresa c’è, ma è ancora debole» «La ripresa è in corso da nove mesi ma è ancora debole, distribuita non uniformemente nell'area euro. Ed è fragile». Così il presidente della Bce, Mario Draghi, al quotidiano olandese De Telegraaf. «L'attività economica sta gradualmente, accelerando», ma il livello di disoccupazione «è ancora molto alto», ha puntualizzato Draghi. Draghi ha poi confermato che un eventuale piano di acquisto di bond è possibile nel mandato della Bce, se un’operazione del genere serve ad assicurare la stabilità dei prezzi. La Bce inoltre potrebbe procedere all'acquisto di bond se ci fosse un deterioramento delle aspettative di inflazione di medio termine. vono anche garantire un equilibrio di genere. La favorita è l'attuale premier danese, Helle Thorning-Schmidt, apprezzata anche dalla destra: Cameron l’avrebbe voluta al posto di Juncker, mentre Angela Merkel ha spiegato che non c’è ragione per non affidare l’incarico a un paese fuori dall’euro, come la Danimarca. Per la successione di Van Rompuy, nonostante si sia chiamato fuori, a Bruxelles continua a circolare il nome LONDRA POTREBBE ANTICIPARE IL REFERENDUM PER DECIDERE SE RESTARE O MENO NELL’UNIONE di Enrico Letta. Diversi popolari puntano a guidare la diplomazia europea: il polacco Radoslaw Sikorski e lo svedese Carl Bildt sono tra i più citati per succedere a Catherine Ashton come Alto Rappresentante. La partita si giocherà anche sui portafogli della Commissione: il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dovrà decidere se sostituire Antonio Tajani con un commissario ad interim per 4 mesi, oppure inviare subito una personalità di forte peso politico. Ma la priorità per i leader sarà di evitare una grande rottura con il Regno Unito: la probabile sconfitta su Juncker potrebbe spingere Cameron a chiedere uno status speciale per il suo paese e ad anticipare il referendum per decidere se restare o meno dentro l’UE. David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 22/06/14-N: 6 Primo Piano Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Riforme, Boschi corre «Niente passi indietro» Duello sull’immunità Orfini striglia i dissidenti Pd: rispettate la maggioranza LA POLEMICA ROMA I dissidenti del Pd sulle riforme, che si erano autosospesi, devono saper «rispettare la comunità» costituita dal partito che si è espressa a maggioranza a favore delle riforme. Lo ha detto Matteo Orfini, presidente del Pd all'Assemblea nazionale di «Rifare l'Italia», la componente dei cosiddetti «Giovani turchi». «Nessuno impedirà loro - ha detto Orfini tra gli applausi - di esprimere in aula il proprio dissenso, anche perché quello che garantisce la Costituzione non sarà certo il Pd a impedirlo. Ma bisogna anche riflettere su come si sta insieme». «Non è accettabile che - ha proseguito - dopo che si è deciso a maggioranza di sostenere le riforme, una piccola minoranza impedisca il processo. Così non si rispetta quella comunità che noi siamo». Secondo Orfini il «duro confronto» interno al Pd di questo ultimo anno, e non solo Matteo Renzi, «ha reso migliore il partito», perché ognuna delle parti ha recepito parte delle istanze dell'avversario. «Se noi vogliamo rompere le oligarchie che hanno bloccato questo Paese, anche il sindacato deve fare la sua parte», ha sottolineato Orfini concludendo l'iniziativa. «Anche nel sindacato c'è bisogno di una nuova generazione perché noi abbiamo bisogno di un Paese in cui i sindacati siano forti e oggi non è così». B.L. Il ministro: «Primo sì entro luglio. Il confronto? Fi ha milioni di voti» Romani però frena. Calderoli: togliere il privilegio a tutti i parlamentari ` LA GIORNATA ROMA Dopo l’accordo di venerdì tra maggioranza, FI e Lega il processo delle riforme sembra aver subito un’accelerazione difficilmente reversibile. La ministra Maria Elena Boschi dichiara - soprattutto in vista dell’incontro di mercoledì con la delegazione di M5S che, tra l’altro, presenterà al Pd la sua proposta di legge elettorale - che «non si faranno passi indietro. Non vogliamo procedere solo a maggioranza, apprezziamo i ripensamenti di Grillo e della Lega, ma - ha affermato la titolare delle Riforme non si può ricominciare da capo e ritardare il processo buttando all’aria il lavoro fatto finora. Le riforme costituzionali hanno compiuto ieri un passo positivo e il primo sì del Senato ci sarà entro luglio». L’ottimismo della ministra, al di là di qualche frenata che si registra in Forza Italia, si fonda sul fatto che in questi giorni è stato proprio il patto tra Pd e forzisti a reggere e a dare consistenza alla spinta riformatrice, a dispetto soprattutto dei tentativi di interdizione del M5S. La Boschi ha infatti osservato che «il Pd si è rivolto a tutti i partiti, ma fino ad oggi solo Forza Italia, per l’opposizione, ha deciso di partecipare a questo processo di riforme». E a chi gli riproponeva la considerazione dei grillini che il Pd sta facendo le riforme con un partito guidato da un pregiudicato, il ministro delle Riforme ha ribattuto: «Noi stiamo facendo le riforme con un partito che rappresenta milioni di cittadini e che siede in Parlamento». TRENO IN MARCIA Il treno delle riforme sembra quindi in marcia e, probabilmente non saranno alcune perplessità avanzate in queste ore a doverlo fermare. Né sembra uscire dai binari di una trattativa destinata ad andare verso la sua conclusione la frenata dell’azzurro Paolo Romani: «Tutti parlano di accordo fatto - dice il capogruppo di FI al Senato -. Abbiamo fatto dei progressi, ma non siamo sicuramente all’ultimo metro. Rimane molto a fare...». E tra le cose ancora da mettere concretamente con i piedi per terra sembra esserci la questione sorta con la presentazione in commis- IL GOVERNO SUL RUOLO DI LEGA E GRILLINI «NON PROCEDIAMO A MAGGIORANZA MA NON BUTTIAMO VIA IL LAVORO FATTO» sione Affari costituzionali degli emendamenti al ddl di riforma del Senato dei due relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, e cioè quella dell’immunità parlamentare che i senatori dovrebbero conservare anche nella futura assemblea di palazzo Madama. La stessa Boschi si è mostrata aperta a soluzioni diverse: «Si tratta di una proposta dei relatori, vedremo che accadrà in seguito». E sulla stessa ipotesi che ha già destato più di qualche dubbio interviene lo stesso Calderoli: «Se suscita perplessità il fatto che deputati e senatori abbiano la medesima forma di immunità, allora - ha detto l’esponente della Lega - come relatore propongo di togliere l’immunità sia ai deputati che ai senatori. Tutti siano trattati come cittadini comuni». Altra questione non chiusa è quella delle preferenze. FI non le vuole. Ncd sì. Il Pd è diviso al proprio interno e Maria Elena Boschi ammette: «E’ un punto aperto nel nostro partito. Si può discutere di tutto, ma spesso - aggiunge la ministra - i soggetti che appoggiano una scelta diretta dei cittadini, riconoscono anche ai partiti la capacità di selezionare chi va in Parlamento, come dimostrato dalle primarie». Mario Stanganelli Elena Boschi, ministro le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Verso il nuovo Senato I SENATORI 95 “territoriali” eletti dai consigli regionali (decadono quando decade l’organo in cui sono eletti, Comune o Regione) Sindaci 21 Consiglieri regionali 74 5 “nazionali” nominati dal Presidente della Repubblica (in carica per 7 anni) Nominati 5 100 senza stipendio ma con immunità © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA L’intervista Stefano Caldoro «Torniamo alle preferenze e riduciamo le Regioni» ROMA Presidente, molte le novità di queste ore sul fronte delle riforme, dal nuovo Senato alle possibili preferenze per la nuova legge elettorale. Che ne pensa? «Iniziamo dalla legge elettorale, personalmente sono favorevole alle preferenze e non da oggi. Credo sia giusto individuare meccanismi diretti che colleghino eletti ed elettorato. Le preferenze hanno sicuramente questo vantaggio. Questo non vuol dire che non esistano alternative valide. La lista bloccata su collegio piccolo, ad esempio, come accade in Spagna, consente all’elettore di sapere per chi vota perché nella maggior parte dei casi nei collegi piccoli i partiti eleggono un solo candidato, il primo, raramente il secondo». Come giudica il clima che si sta creando intorno alle riforme? «E’ quello giusto per riforme così importanti. E’ chiaro che non si tratta di dare vita ad un’intesa tecnica oppure opportunistica». Cosa intende dire? «Che il governo non deve giocarsi questa carta in termini opportunistici. Le riforme sono frutto di un accordo che va valorizzato. Ed è giusto che ne guadagnino i due principali protagonisti come Renzi e Berlusconi ovviamente con gli altri partiti che condividono il progetto». E l’incursione dei grillini? «Sono scettico. Sbaglierò, ma quello di Grillo mi pare più un intervento tattico che altro. Hanno percepito che l’accordo Renzi-Berlusconi andava verso la chiusura e hanno inventato una forma di intervento per riaprire i giochi ed evitare che l’intesa trovasse uno sbocco fecondo. Insomma, si buttano avanti. E poi...». E poi? «Beh, la partita delle riforme implica una assunzione di responsabilità che finora i grillini non hanno mostrato di avere. Al contrario il confronto fra le posizio- «SERVE UN NUOVO REGIONALISMO SENZA POTERI DI GESTIONE COME, IN ORIGINE, PREVEDEVA LA COSTITUZIONE» Stefano Caldoro (Forza Italia) governatore della Campania ni iniziali del governo e quelle di Forza Italia e non solo sta producendo risultati positivi. I testi stanno nettamente migliorando». Cosa non la convinceva dei progetti originari del governo? «Sul nuovo Senato il testo originario era fragilissimo, non si capiva bene cosa dovesse fare e quale fosse il suo ruolo». Cosa suggerirebbe ai negoziatori? «Veramente da tempo lo urlo a squarciagola: bisogna cambiare il tipo di regionalismo italiano e sottolineo che, tra l’altro, si è deciso sui poteri del Senato senza nemmeno sentirle le Regioni». Quindi? «A mio giudizio bisognerebbe trovare la forza politica per tornare al testo originale della Costituzione che prevedeva per le Regioni una funzione di pura pianificazione e programmazione. Invece alle Regioni sono stati dati poteri di gestione che hanno finito per complicare ulteriormente il sistema burocratico italiano che, a mio giudizio, dovrebbe vertere su due pilastri: lo Stato e i sindaci. Le Regioni ripeto dovrebbero pianificare». Non le sembra che le Regioni siano troppe? «Non c’è dubbio. Le Regioni dovrebbero essere al massimo una decina e dovrebbero avere giurisdizione su almeno 6 milioni di persone. Ma il punto è che non dovrebbero avere poteri di gestione». Diodato Pirone © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 22/06/14-N: 7 Primo Piano Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it M5S spaccato, gelo Grillo-Casaleggio `Il dialogo con i democrat divide il Movimento: base in rivolta `Tensione tra i due fondatori: Beppe favorevole alla trattativa e dubbi tra i deputati. Il leader, forse già domani, corre a Roma con Renzi, Casaleggio scettico. Scambi di accuse tra le fazioni IL RETROSCENA ROMA Nel rapporto danni-benefici l’apertura di Grillo a Renzi finora ha visto prevalere i primi. Blog diviso, eletti spaccati, rapporti tesi tra i leader. La sola idea che ci si possa «alleare» con qualcuno sfugge infatti ai codici della rappresentazione autarchica dei 5Stelle. Così che ora bisogna trovare le parole giuste per spiegare quello che fino a ieri si negava. «Il M5S sta raggiungendo rapidamente il 10%: grazie ragazzi per il bellissimo lavoro che state facendo...», punzecchia Fabrizio G. sul blog. Esempio fra i tanti. Era da tempo che l’organo ufficiale della Casaleggio&C. non pubblicava tante critiche. L’apertura l’ha voluta Grillo. Il cofondatore l’ha subita (e ognuno ha il suo cerchio magico). Bisognava tacitare la rivolta, distogliere l’attenzione dal patto scellerato con Farage, il connubio con i nazionalisti inglesi e i nazifascisti svedesi uniti a Bruxelles sotto la bandiera pirata dell’Efd. «Ci stanno già prendendo in giro tutti - scrive Lorenza M. - a me questa nuova linea non è che piaccia moltissimo, allora tanto valeva fare l’accordo con Bersani ai tempi, magari a quest’ora aveva- LA BULGARELLI CONTRO L’ALA ORTODOSSA: «DOVE SONO I TALEBANI?» GIARRUSSO ATTACCA LA BOSCHI: SGARBATA mo ottenuto qualcosa». Nel gruppo c’è maretta. «Dove sono i guerrieri talebani che difendevano i principi fondanti da tutto e tutti?», twitta nervosa la senatrice M5S Elisa Bulgarelli polemizzando con l’ala oltranzista. «MARMAGLIA» Il deputato Andrea Colletti perde le staffe. E per dare un segno di vita attacca di brutto i dem: «Non si può e non si deve discutere con questa marmaglia di incompetenti...». «Qui non si sta parlando di persone con cui accordarsi ma di punti importanti della nostra legge elettorale da far entrare nell’ordinamento giuridico del nostro Paese», prova a calmare le acque su Facebook il saggio Di Maio che ha messo sotto la sua ala protettrice Davide Casaleggio, figlio d’arte. Grillo insomma deve correre a metterci una pezza. E lo deve fare subito. Sarà a Roma già domani (o al massimo martedì): incontrerà i parlamentari in un’assemblea congiunta. Il faccia a faccia con Renzi è fissato per mercoledì. Ma la Boschi l’ha già detto: siete fuori tempo massimo, sulle riforme non si torna indietro. «Mi spiace doverlo dire - osserva il senatore Giarrusso - ma la signorina Boschi dicendo queste cose dimostra di non avere né garbo né rispetto per le istituzioni e il Parlamento. Abbiamo buttato via 72 ore di lavoro in commissione Affari costituzionali per evitare che nel suo partito ci fosse una scissione e ora ci dice che gli accordi non si possono cambiare? Ma dico, stiamo scherzando?». Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA I fondatori del Movimento Cinquestelle: Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo Diaspora a sinistra, Sel perde un altro pezzo IL CASO ROMA Un nuovo addio tra le file di Sel a Montecitorio: il veneto Alessandro Zan ha annunciato che «va verso le dimissioni dal partito», nella convinzione «che con noi verranno altri parlamentari e formeremo un nuovo gruppo». Per ora, dunque, «il passaggio al Pd non è all’ordine del giorno», ma resta lo snodo fondamentale del rapporto con l’esecutivo, e l’opzione di valutare «nel merito» l’appoggio al governo sui «singoli provvedimenti». Si decide domani, durante la riunione del gruppo parlamentare, anche se il passaggio al gruppo misto appare oramai inevitabile, dopo la spaccatura consumatasi nel nome del decreto Irpef. L’EMORRAGIA «Io avrei continuato a stare in un partito che poteva essere più visibile e più chiaro nella misura in cui non avrebbe considerato tutti uguali, Renzi come Berlusconi – spiegava ieri Ileana Pizzoni, deputata uscita dal partito insieme con Gennaro Migliore - l’adesione del Pd al Pse è essenziale». E le defezioni potrebbero moltiplicarsi. «In Sel si sta consumando una brutta pagina, frutto innanzi tutto dell’in- capacità del gruppo dirigente di discutere apertamente oltre che di decidere», è stata la considerazione di Stefano Quaranta, anche lui dato in uscita, mentre il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni metteva a disposizione il suo man- I FUORIUSCITI VERSO UN NUOVO GRUPPO ALLA CAMERA VENDOLIANI IN ALLARME: «ERRORE CLAMOROSO» dato: «Chi se ne va lo fa perché interpreta Renzi come l’unico fattore di innovazione. Io non considero questa scelta un tradimento, penso che sia un errore clamoroso». Nel frattempo, dalla sinistra dem arrivano segnali di distensione, dopo una prima reazione assai tiepida rispetto all’allargamento della maggioranza ai transfughi di Sel: «L’errore non lo ha fatto Gennaro Migliore ma Nichi Vendola, che aveva deciso di aderire al Pse e, invece, ha fatto una scelta diversa e contraddittoria», ha sottolineato ieri il presidente Matteo Orfini. Sonia Oranges © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 8 - 22/06/14-N:RIBATTERE 8 Primo Piano Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it bilancio e affari finanziari”. Corruzione, Cantone a ministeri e Comuni «Non c’è trasparenza» GLI ENTI LOCALI `Il presidente dell’Autorità scrive alle amministrazioni: pubblicare dati su spese e consulenze entro il 15 settembre IL CASO ROMA Ministeri e grandi comuni bocciati in trasparenza. La “riformata” Authority anticorruzione (Anac) di Raffaele Cantone si fa subito sentire. Bacchetta le amministrazioni, che non diffondono i dati su pagamenti e partecipate, stigmatizza «criticità, in termini di completezza e qualità dei contenuti, e diffuse carenze» e, soprattutto, dà un termine perentorio per l’adeguamento: entro il 15 settembre i siti istituzionali dovranno a norma. Le verifiche erano partite ancora prima della nomina di Cantone a presidente dell’Autho- rity ed era emerso che sui siti di ministeri, grandi comuni e Asl i rapporti predisposti dagli enti non rispettavano gli obblighi previsti dalla legge sulle pubbliche amministrazioni. Le contromisure sono risultate insoddisfacenti: l'ulteriore verifica di fine maggio, focalizzata sui soli obblighi di pubblicazione relativi ai pagamenti, alla società partecipate, alle tipologie di procedimento e all'accesso civico non hanno passato l’esame. Così il 12 giugno Cantone ha inviato lettere, a tutti i soggetti interessati: sindaci, responsabili della trasparenza e della prevenzione della corruzione dei singoli Comuni, nucleo di valutazione in- terno all'ente, responsabili dei ministeri. I DICASTERI Entro il 15 settembre a rendere pubbliche procedure e attività sono stati richiamati i ministeri dell'Interno, della Giustizia, degli Esteri, delle Politiche agricole, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e del Lavoro. E in testa alla black list c’è il Viminale, sul sito del ministero degli Interni, rileva l’Anac, mancano i dati relativi alla Direzione centrale servizi elettorali, alle Politiche per l’immigrazione e l’asilo, alla direzione Affari dei culti, a quella per gli Affari generali e per la Gestione delle Risor- Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione SOTTO TIRO ANCHE INTERNI, ESTERI, DIFESA E GIUSTIZIA TRA LE CITTÀ MILANO, TORINO BOLOGNA E PALERMO se finanziarie. Se gli obblighi non venissero rispettati, l’Anac protrebbe fare scattare le sanzioni. Il ministero dello Sviluppo economico, invece, presenta lacune sulla pubblicazione dei dati relativi alle società partecipate, quello della Difesa non ha diffuso i dati i dati su ”ispezioni amministrative, ufficio centrale di Rilievi analoghi per i grandi comuni. I Comuni di Milano e Torino, hanno pubblicato dati incompleti sulle partecipate: mancano i compensi di alcuni amministratori delle società, quelli che l'ente non ha nominato direttamente. Problema identico per Firenze, dove tra l'altro «i dati relativi alle società partecipate sono difficilmente fruibili in quanto la pubblicazione degli stessi è frazionata in tre distinti documenti». Sul sito del Comune di Palermo, mancano i risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi di Amia spa, la società di smaltimento rifiuti dichiarata fallita, e i compensi agli amministratori. Nel sito del Comune di Roma sono carenti le informazioni su consulenti e collaboratori e sulla gestione del patrimonio immobiliare. Informazioni incomplete sugli emolumenti degli amministratori delle società partecipate anche per il Comune di Bologna che, come quello di Reggio Calabria, non ha messo on line il piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016. Niente dati sui pagamenti per il Comune di Cagliari, che non rende pubbliche le indicazioni su beni immobili e gestione del patrimonio. Valentina Errante © RIPRODUZIONE RISERVATA Expo, Martina assicura: i tempi saranno rispettati L’INTERVENTO ROMA I tempi per il completamento di Expo verranno rispettati. Lo ha detto il ministro per l'Agricoltura Maurizio Martina, che ha la delega per l’Expo, rispondendo ai giornalisti a margine di un convegno dell'area riformista Pd, a Massa Marittima (Grosseto). «Sono convinto - ha aggiunto Martina - che, lavorando sodo, riusciremo a raggiungere il risultato. Ci sono difficoltà ma ci sono anche le grandi opportunità di questa esposizione universale. Ogni giorno noi abbiamo testimonianze di interlocutori che da Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura tutto il mondo si rivolgono all' Italia per partecipare ad Expo. Abbiamo già venduto oltre tre milioni di biglietti in tutto il mondo». Expo, ha poi aggiunto, «può valere molto anche per l'agricoltura Èun'occasione per il sistema agro alimentare italiano». «In ogni caso Roma ne sarà protagonista. Il solo fatto di poter parlare di Expo nella capitale dà la percezione che Expo è già iniziata grazie ad attività che anticipano e attraversano questo progetto», aveva detto l’altro giorno Martina intervenendo alla firma del protocollo ”Roma verso Expo Milano 2015”. «Non ci sarebbe un'Expo all'altezza delle aspettative se ci fossero solo sei mesi - aggiunge - Non ho dubbi sul fatto che misureremo per la prima volta un punto di novità assoluta: sarà forse davvero l'unica esposizione nazionale nel vero senso del termine. Sono convinto che ci sia la grande opportunità di dimostrare che l'Italia quando fa l'Italia può davvero dimostrare di essere un grande Paese con una potenza di fuoco». Mose, ipotesi riciclaggio indaga anche San Marino L’INCHIESTA VENEZIA Gli sviluppi delle inchieste veneziane sulle tangenti arrivano a San Marino, dove la Procura ha aperto un fascicolo d'indagine con l'ipotesi di riciclaggio che coinvolgerebbe tre dei protagonisti del ”caso” Mantovani: Claudia Minutillo, ex segretaria di Giancarlo Galan, Piergiorgio Baita, ex ad dell'impresa costruttrice, e il broker sanmarinese William Colombelli. Lo riferisce Il Gazzettino. I magistrati, che avrebbero posto sotto sequestro mezzo milione di euro, vogliono far luce su eventuali illeciti commessi nella Repubblica del Titano. Qui infatti operava la ”Bmc Broker” di Colombelli che, secondo le accuse dei pm, con il concorso di Baita e Minutillo avrebbe lavorato creato un ”fondo cassa” fatto con fatture inesistenti per generare la provvista di denaro destinato alle mazzette in laguna. Fondi giustificati formalmente con consulenze tecniche che Colombelli forniva a Baita. Si tratta di uno spin-off giudiziario non dell'inchiesta Mose, ma di quella per frode fiscale che nel febbraio 2013 fece da stura a tutti gli altri filoni: dalla turbativa d'asta su un appalto del Porto che causò l'arresto di Giovanni Mazzacurati (luglio 2012), alla maxi retata del Mose (4 giugno 2014). Intanto la Procura di Venezia è alle prese con una vera e propria raffica di denunce e delazioni, tutte anonime, giunte ai propri uffici dopo l'esplosione del caso Mose. Una cinquantina gli esposti, anche circostanziati, ma tutti privi di firma, sono stati raccolti dal Procuratore Luigi Delpino, che tuttavia non potrà utilizzare in alcun modo denunce anonime e per questo ha invitato chi lancia accuse «a metterci la faccia». -MSGR - 14 PESARO - 39 - 22/06/14-N: Pesaro pesaro@ilmessaggero.it www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Domenica 22 Giugno 2014 METEO REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Giorno & Notte Nuovo cinema si parte con Elio che fa Rossini per Wertmuller L’allarme Pensionate raggirate e derubate delle collane Senigallia Salvi a pag. 45 Indini a pag.42 Santarelli a pag. 48 Stroncato un maxi traffico di banconote falsificate Sequestrati 300mila euro in fogli da 20 e 100 abilmente riprodotti Arresti e denunce anche a Pesaro e Fano «Ricci e Seri incandidabili» Capolavori del Novecento Popsophia è anche arte `Centrodestra e 5 Stelle: «Provincia in dissesto finanziario, non possono fare i sindaci» `Ma il direttore generale Domenicucci replica: «Nessun rischio default per l’ente» EVENTO Il centrodestra, con il sostegno dei grillini, apre il fronte della «possibile incandidabilità di Matteo Ricci se il bilancio della Provincia fosse in dissesto. Lo dice la legge. Informeremo subito il prefetto, poi siamo pronti a presentare un esposto alla Corte dei Conti». Ma Domenicucci frena: «Nessun rischio default per i conti provinciali». La conferenza stampa è stata convocata dall' ex consigliere comunale Alessandro Di Domenico, a capo dell' associazione Futura Pesaro. All' incontro erano presenti anche il capogruppo di Siamo Pesaro Roberta Crescentini, oltre a due esponenti del Movimento Cinque Stelle: Adriano Accardo e il parlamentare Andrea Cecconi. «Siamo qui per ascoltare, su questa situazione qualcuno dovrà dare delle risposte». La questione sollevata riguarda quella che viene vista come un'ipotesi di incompatibilità di Matteo Ricci a sindaco di Pesaro: «Il problema riguarda il suo ruolo, ancora in carica, di presidente della Provincia e il bilancio dell'ente relativo al 2013, che in base ad alcuni elementi che abbiamo raccolto, potrebbe evidenziare un dissesto finanziario». Delbianco a pag. 41 I vongolai in crisi provano a giocare la carta Dop Regione, Spacca sul terzo mandato «Abbiamo problemi più urgenti» «Abbiamo problemi molto più importanti e gravi da risolvere nei prossimi tre mesi, poi ne parleremo». Questa la risposta, definita dallo stesso presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, «standard», data in conclusione dell'intervista di Oliviero Beha, ieri mattina al museo della Carta e della Filigrana a Fabriano, sul possibile terzo mandato da governatore della Regione. Un appuntamento ricompreso nelle iniziative del primo Forum Fabriano città creativa dell'Unesco nella sezione Artigianato e Arti e tradizioni popolari, che ha preso il via ieri. A pag.40 Matteo Ricci e Massimo Seri Calcio. Presentato il nuovo tecnico biancorosso `La certificazione di qualità potrebbe risollevare il settore in difficoltà PESCA Qualificare il prodotto, istituendo un marchio dop per le vongole nostrane, consentirebbe agli armatori e agli equipaggi di recuperare quel reddito perduto in sedici mesi di fermo pesca volontario, senza contributi da parte dello Stato. «Noi ci crediamo - dicono all'Associazione vongolai - il problema è che i tempi stanno stringendo. Per ottenere il marchio dop, la denominazione di origine protetta, è necessario un apposito bando, che deve essere chiuso e rendicontato entro il novembre APPELLO ALLA REGIONE «BISOGNA FAR PRESTO PER ACCEDERE AI FONDI EUROPEI C’È TEMPO SOLTANTO FINO A NOVEMBRE» Pescherecci nel porto di Fano prossimo, altrimenti tutte le risorse economiche disponibili tornerebbero indietro all'Ue e sarebbero perse. Per questo motivo rivolgiamo un appello alla Regione e al Gac, il Gruppo di azione costiera: fate presto, non c'è altro tempo da perdere». Il comparto della nostra provincia, che ha il proprio epicentro a Fano, ha pagato a caro prezzo le imponenti mareggiate dell'inverno 2012. «Il fondale ne fu devastato e altrettanto successe ai banchi di vongole. Così la categoria decise il fermo pesca: 5 mesi nel 2012, 6 nel 2013 e 5 quest'anno». Insomma, momenti difficili per 65 imprese nella nostra provincia, per circa 200 addetti e altrettanti posti di lavoro nell'indotto. La flottiglia delle vongolare è tornata in mare all'inizio del mese e, per assurdo, si trova alle prese con un problema inverso: ci sono troppi molluschi, così tanti che le diverse generazioni confliggono tra di loro per il cibo e nella grande maggioranza dei casi non riescono a raggiungere lo stadio adulto. Ma questo è un problema di clima, che ha ampliato la fase della riproduzione. «Se riuscissimo a istituire la nostra dop - prosegue l'Associazione - sarebbe la terza in Italia per questo settore. In Trentino Alto Adige c'è per il salmerino, in Veneto c'è la cozza di Scandovari, poi ci saremmo noi». La dop richiederebbe il lavoro di almeno due biologi e uno storico dell'economia locale: dovrebbero dimostrare che la produzione della nostra vongola ha caratteristiche specifiche e tradizionali. O.S. Si inaugura oggi ai Musei civici di Palazzo Mosca la mostra «La memoria del presente. Capolavori dal Novecento italiano» allestita in sinergia con Popsophia e come rafforzamento di un percorso culturale, filosofico e didattico sia da parte del Festival del pensiero contemporaneo che da parte di Sistema Museo, sempre più rivolto ad offrire una fruizione dinamica per la creazione, come ha sottolineato Silvano Straccini, di un «PopMuseo». Presenti all'anteprima della mostra, ieri pomeriggio, Vittoriano Solazzi, per il patrocinio del Consiglio della Regione e Franco Gazzani, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, dalla cui collezione provengono gran parte dei dipinti e delle sculture presenti ai Musei Civici. Curata da Stefano Cecchetto, l'esposizione propone dipinti e sculture di importanza internazionale per raccontare un secolo impetuoso: «La memoria del presente» nella dinamica di un percorso che mette in risalto l'atto creativo dell'arti- INAUGURATA LA MOSTRA DI PITTURA AI MUSEI CIVICI CHE INTRODUCE IL FESTIVAL FILOSOFICO africana che ci proteggerà dai reiterati attacchi delle perturbazioni atlantiche, costretta a transitare oltralpe e ad interessare solo temporaneamente le nostre regioni settentrionali. Dunque godiamoci questa splendida domenica che si presta perfettamente alla frequentazione di spiagge e monti. Il clima termico sarà piacevole grazie all’azione dei venti di brezza marini o montani; il mare sarà poco mosso. Domani si instaurerà un flusso di correnti sciroccali che non causerà variazioni del tempo - al più qualche innocua velatura - quanto un aumento delle temperature e dell’umidità. Le temperature odierne saranno comprese tra 20 e 29˚C e le minime oscilleranno tra 10 e 19˚C. sta quale artefice di una rinascita. «Il percorso di questa mostra - scrive Cecchetto nella presentazione - ha scelto di delineare una sorta di tratteggio trasversale dei diversi linguaggi espressivi del Novecento con poche direttrici schematiche le quali, in una realtà così profondamente differenziata, finirebbero col falsare la verità storica trasformandola in una pura costruzione concettuale». Emblematico e al tempo stesso malinconico, il quadro icona, scelto per rappresentare la mostra, «Muse inquietanti» di Giorgio De Chirico: «Dove il senso malinconico e tragico della rappresentazione - prosegue Cecchetto - riflette la natura romantica di una luce interiore che irradia dall'isolamento della figura in un ambiente, apparentemente senza vita, ma in realtà pervaso da quel respiro che l'artista amava definire vita silente». La memoria e la nostalgia del presente sono legate all'immagine e alla poesia della rappresentazione artistica, un' occasione per immergersi nelle inquietudini del Novecento. La mostra si protrarrà sino al 2 novembre. Elisabetta Marsigli © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Vis, comincia l’era Possanzini Inizia la Vis di Matteo Possanzini e Leonardi non ci gira troppo intorno. «È l’alba di una nuova era». Ieri la presentazione del neo tecnico biancorosso (Foto TONI) Sacchi a pag. 55 Il meteorologo Splendida domenica di sole Massimiliano Fazzini Buona domenica. Sarò paradossale ma, dopo il solstizio estivo occorso ieri, da oggi le giornate iniziano ad accorciarsi. Per gli amanti del caldo e del sole, invece, il 21 giugno è da sempre una data psicologicamente fondamentale perché si entra davvero nel clou dell’estate e si avvicina il “solleone”. L’estate è iniziata meteorologicamente parlando in modo molto gradevole per l’intera penisola, con il sole a prevalere deciso ovunque e con qualche passaggio cumuliforme tra la tarda mattinata e il pomeriggio. Le temperature non hanno su- bito variazioni sostanziali e, nella nostra regione, risultano ancora essere perfettamente in linea con le medie climatiche. Durante il dì, esse sono state mediamente comprese tra 25 e 27˚C, con punte lievemente più elevate sui fondivalle del Pesarese. Moderate sono le escursioni termiche diurne. Ora ci attendono altri giorni stabili, con qualche tratto di variabilità sulle aree più settentrionali e con temperature che aumenteranno ancora di qualche grado. Tutto ciò grazie all’espansione in quota di una campana anticiclonica di matrice -MSGR - 14 PESARO - 40 - 22/06/14-N: 40 Marche Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Critiche alla movida su Facebook, Paolorossi sotto accusa `Post contro l’avvocato Camiciola, lo stilista nei guai per diffamazione IL CASO ANCONA Accusato di aver diffamato per un post su Facebook l’avvocato Massimo Camiciola, è finito davanti al giudice di pace di Recanati. Sotto processo il noto stilista filottranese Luca Paolorossi, 42 anni, che dal 2012 porta il Made in Marche a Mosca, Dubai e Montecarlo con negozi dei suoi abiti dal taglio sartoriale e che veste anche capi di Stato all' estero. Secondo le accuse del legale querelante, un anno e mezzo fa, precisamente il 14 e 15 gennaio 2013, Paolorossi avrebbe in maniera alquanto colorita, espresso la sua opinione in diversi commenti, nell’ambito di una discussione sorta sul profilo Facebook di Aldo Ascani, re dell’industria del divertimento della Riviera del Conero come proprietario, insieme ai suoi familiari, di locali sulla costa. Erano i giorni arroventati dalle notizie che avevano gettato nello sconforto gli appassionati della movida e il popolo della notte. Per la discoteca Babaloo di Porto Potenza, il bar ristorante Deep Blu di Porto Recanati erano stati esercitati i provvedimenti di sfratto per morosità. Anche la discoteca Hanima di Porto Recanati rientrava nello stesso, articolato, contenzioso che sta cercando di risolvere il Tribunale di Macerata. Nelle settimane precedenti era, infatti, iniziata una guerra di carte bollate tra i legali della famiglia Ascani e gli avvocati Massimo Camiciola e Rita Sisti, che rappresentavano le istanze de «Le Cinque vele», proprietaria del Babaloo, e «Michela Costruzioni», titolare del contratto dell'Hanima. Un'atmosfera, insomma, di nervi tesi che era sfociata anche in ruggini e acredini nei rapporti interpersonali. Nel dar seguito a un commento amareggiato di Ascani, pubblicato sulla sua bacheca personale del social network, lo stilista filottranese che è amico del titolare dell’«Ascani Group», aveva solidarizzato con lui, arrivando a mettere in dubbio le capacità manageriale dell'avvocato nel campo della ristorazione. Un’osservazione critica, non gradita dal diretto interessato, che ha deciso legittimamente di tutelare la sua immagine in sede legale. Ora anche la svolta processuale, proprio come una nuova puntata di un serial, è stata comunica- ta su Facebook. Nel commentare la vicenda giudiziaria, il sarto dei Vip si è detto “dispiaciuto per l'avvocato, ma io dico sempre quello che penso”. «L'unico dettaglio di questa storia, quello che mi lascia perplesso – aggiunge a telefono Luca Paolorossi - è perché mai la querela per diffamazione è stata presentata solo contro di me ma non contro Ascani che pure non era stato tenero nel suo commento Facebook. Comunque, affronterò il processo senza problemi. Dopo essere finito in coma, oggi ho paura solo della morte». M.P.C. Lo stilista Paolorossi Spacca «Del mio futuro non parlo» `Intervistato da Beha a Fabriano il governatore continua a prendere tempo L’INCONTRO FABRIANO - «Abbiamo problemi molto più importanti e gravi da risolvere nei prossimi tre mesi, poi ne parleremo». Questa la risposta, definita dallo stesso presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, «standard», data in conclusione dell' intervista di Oliviero Beha, ieri mattina al museo della Carta e della Filigrana a Fabriano, sul possibile terzo mandato da governatore della Regione. Un appuntamento ricompreso nelle iniziative del primo Forum Fabriano città creativa dell'Unesco nella sezione Artigianato e Arti e tradizioni popolari, che ha preso il via nella giornata di ieri in città e che ha fatto registrare la sottoscrizione del protocollo per la valorizzazione di questo riconoscimento. «Ma oggi non parliamo di politica, non lo abbiamo fatto fino ad ora», la conclusione della risposta di Spacca. Ed effettivamente, nell'oltre mezzora di intervista, tanti gli argomenti che - su sollecitazione dell'intervistatore - sono stati toccati. Dal recupero dei valori originari della nostra comunità alla nascita della Macroregione adriatico ionica, dal turismo come nuovo motore di sviluppo alla speranza che viene dai giovani. Un confronto a tutto campo quello tra Beha e il presidente della Regione Marche. Fil rouge dell'incontro pubblico di ieri mattina, il capitale umano. «La vera sfida - ha detto Spacca sollecitato dalle domande di Beha - è ricostruire il capitale umano, la conoscenza che genera una cultura solida e offre la chiave lettura per interpretare il futuro. Si av- «LA GRANDE CRISI? INVESTIRE NEL CAPITALE UMANO DI QUESTO NELLE MARCHE SIAMO RICCHI» vertono segnali positivi, a partire dalle giovani generazioni. Sono quei ragazzi, anche marchigiani, anche di Fabriano, che stanno facendo importanti esperienze all'estero nei più vari campi. L'auspicio è che possano ritornare nella nostra Regione con il loro bagaglio di nuove conoscenze da mettere a disposizione di tutta la comunità marchigiana. Un auspicio, ma anche una certezza: sono sicuro che lo faranno». E sempre a proposito di futuro, Spacca ha indicato nel recupero delle origini della nostra civiltà un'altra chiave per affrontare il futuro con ritrovati valori e nuovi strumenti. «La crescita esponenziale del turismo spirituale nei monasteri della nostra regione - ha detto è il segno che questo recupero è atto. Perché non c'è futuro senza la conoscenza di noi stessi e delle nostre radici». Le Marche rimangono, nonostante la crisi, «la Regione d'Italia più manifatturiera, con oltre il 40% della popolazione attiva impiegata in questo settore. Non si avvertiva, dunque, la necessità di creare strade alternative di sviluppo. La crisi ci ha portato a ripensare al nostro modello e siamo stati abili a puntare sul turismo affidandoci a Dustin Hoffman, le Winks ed ora Neri Marcorè. Andando all'estero per promuoverci come una Regione che può offrire più segmenti turistici: mare, monti, outlet e commerciale, cultura ed eno-gastronomia, bellezze paesaggistiche e religioso. Grande investimento sul web con l'84% dei turisti che arriva attraverso prenotazioni online». Prima della domanda politica, una risposta su Fabriano e sul suo futuro. «Fabriano - ha detto il presidente - ha nel proprio stemma, caso unico nella Regione, un fabbro impegnato a battere sull'incudine. Il saper fare, le mani pensanti sono quindi nel dna di questa città dove è sorta la prima fabbrica europea della carta. Oggi - ha concluso Spacca - è necessario che questa comunità possa recuperare questa sua tradizione imprenditoriale, la fiducia nel futuro. Che possa riprendere in mano il proprio destino». Claudio Curti © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Il “Monopoli dei mari” creato da una madre L’INVENZIONE La firma di Fabriano nel protocollo Unesco: da sinistra Francesca Merloni, Francesco Merloni, il sindaco Giancarlo Sagramola, Gian Mario Spacca e il commissario della provincia Patrizia casagrande. A sinistra Spacca con Beha. Sotto il convegno. In basso la Merloni «Il sigillo Unesco può dare grande impulso» L’INTESA FABRIANO «Nell'inserire Fabriano tra le Città Creative dell'Unesco è stato tenuto conto della sua lunga tradizione cartaria, artigianale ed artistica». Così ieri mattina si è espressa Denise Bax, coordinatrice Unesco per le diversità culturali, in apertura del Forum 2014 svoltosi al Museo della Carta, dove sono convenute le delegazioni di Hangzhou (Cina), Kanazawa (Giappone), Paducah (Kentucky, Usa), Santa Fe (New Mexico, Usa), Icheon (Sud Corea) ed Aswan (Egitto). Una rete di città di cui ora anche Fabriano entra a far parte. «L'ingresso nel network dell'Unesco significa ricevere un grande impulso per tutto il territorio - ha proseguito la Bax - Per le città coinvolte si aprono tante possibilità di organizzare progetti insieme ed individuare punti comuni per dare il via a nuove partnership in numerosi settori creativi come ar- tigianato, arte, gastronomia, media, cinema, letteratura e quant'altro». La cultura vista come catalizzatore. «La creatività è indispensabile per lo sviluppo economico e sociale - ha puntualizzato la delegata dell'Unesco - E produce anche occupazione». Che poi è il nodo cruciale di Fabriano, alle prese con una profonda crisi del manifatturiero. «E' giunto il momento di voltare pagina, di dare alla città una nuova carta d'identità - sono state le parole del sindaco Giancarlo Sagramola - Dobbiamo costruire un percorso che ci consenta di far incontrare le nostre risorse artistiche e culturali con il lavo- DENISE BAX: LAVORO DALLA CREATIVITÀ FRANCESCA MERLONI: LA CITTÀ DEVE RIPARTIRE ro». Il primo cittadino ha illustrato perciò i vari progetti in cui Fabriano è coinvolta, tra i quali Valle della Creatività (che riguarda numerosi centri dall'entroterra alla costa) e Amami (turismo slow legato alla zona fino a Camerino). «Nel prossimo biennio contiamo di creare posti di lavoro sull'asse cultura-turismo» è stata la conclusione di Sagramola. Particolarmente emozionata Francesca Merloni, il principale filo conduttore nei rapporti tra la città e l'Unesco. «Fabriano deve ripartire percorrendo nuove strade - ha detto - Noi dobbiamo essere gli strumenti di questo cambiamento». Si punta molto su eventi, residenze di artisti e cantanti, artigianato artistico. Il 26 luglio si aprirà la grande mostra "Da Giotto a Gentile" promossa dalla Fondazione Carifac. E per il 2015 è emersa la volontà di riprendere il festival culturale Poiesis (interrotto nel 2012). Ferruccio Cocco © RIPRODUZIONE RISERVATA ANCONA Ci voleva una mamma, che nel contempo è anche una brand manager, un'amante della natura e un'appassionata di viaggi in mare, per inventare due giochi da tavola - Conquer Adriatic, conquista l'Adriatico, e Mediterranaut - che sono anche mappe nautiche utili per la navigazione, con tanto di indicazioni su parchi marini e specie protette e un occhio al business, perchè i due “Monopoli dei mar” possono trasformarsi in utili gadget per turisti da vendere, ad esempio, in alberghi e librerie. Sanja Vale Cupic, croata di Pola, 4 figli, una laurea in economia e una lunga esperienza nello sviluppo di brand esteri, li ha presentati a Corfù, al Forum delle Camere di Commercio dell'Adriatico e dello Ionio che si è svolto nei giorni scorsi nell'isola greca, dove Sanja ha partecipato al tavolo tematico sull'imprenditoria femminile, un settore che si sforza di resistere tra speranze e le solite ombre (difficoltà di accesso al credito, disparità nelle retribuzioni, programmi di sostegno finanziario in diminuzione a causa della crisi). La manager croata, però, è proprio la dimostrazione di come intraprendenza e ingegno femminili possano creare una breccia in questo muro. «Tutto - racconta - è cominciato durante i preparativi di una vacanza in barca. Pensavo a qualcosa che potesse distrarre i miei figli durante il viaggio e quello che c'era in commercio non mi piaceva». Applicando il principio “keep it stupid and simple”, in una parola “falla semplice”, Sanya ha realizzato una mappa su cui si procede lanciando i dadi e pescando delle carte, come in un tradizionale gioco da tavolo, solo che questo è una sorta di viaggio virtuale in mare, con la segnalazione di aree marine e specie protette, avvisi di pericolo (venti forti, presenza di isolotti), indicazioni di siti Unesco e archeologici, o di dove si trovano navi affondate e altri tesori, suggerimenti gastronomici e la storia dei luoghi più significativi che si incrociano lungo le sponde dei due mari. «Un lavoro di ricerca che ho fatto tutto da sola, e che mi ha impegnato un anno per ogni gioco». Il risultato è un passatempo divertente ma anche un prezioso vademecum per i naviganti. Conquer Adriatic e Mediterranaut sono «100 per 100 croati», precisa con orgoglio la mamma manager, e persino le pedine a forma si barchetta sono «semiartigianali». Sanya, che a Ginevra ha ricevuto un premio per l'innovazione, sta cercando ora un distributore in Italia, e intravede grandi potenzialità per i due prodotti (sono anche su Facebook). Nel nome, sempre, di una cultura che unisce tutta l'area. -MSGR - 14 PESARO - 41 - 22/06/14-N: 41 Pesaro Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Dopo il maltempo il Foglia ancora pieno di detriti `Protesta Union Fiume ma non ci sono i fondi per rimuoverli AMBIENTE Sopra a sinistra Alessandro Di Domenico A fianco il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e, a destra, quello di Fano Massimo Seri Centrodestra e 5 Stelle: «Ricci e Seri incandidabili» `Opposizione all’attacco «Provincia in dissesto Non possono fare i sindaci» IL CASO Il centrodestra, con il sostegno dei grillini, apre il fronte della «possibile incandidabilità di Matteo Ricci se il bilancio della Provincia fosse in dissesto. Lo dice la legge. Informeremo subito il prefetto, poi siamo pronti a presentare un esposto alla Corte dei Conti». Ma Domenicucci frena: «Nessun rischio default per i conti provinciali». La conferenza stampa ieri mattina è stata convocata dall'ex consigliere comunale Alessandro Di Domenico, a capo dell'associazione Futura Pesaro. All'incontro erano presenti anche il capogruppo di Siamo Pesaro Roberta Crescentini, oltre a due esponenti del Movimento Cinque Stelle: Adriano Accardo e il parlamentare Andrea Cecconi. «Siamo qui per ascoltare, su questa situazione qualcuno dovrà dare delle risposte». La questione sollevata ieri riguarda quella che viene vista come un'ipotesi di incompatibilità di Matteo Ricci a sindaco di Pesaro. Come è possibile, Ricci ha vinto, anzi stravinto, regolarmente le elezioni co- munali? «Il problema riguarda il suo ruolo, ancora in carica, di presidente della Provincia – risponde Di Domenico – e il bilancio dell'ente relativo al 2013, che in base ad alcuni elementi che abbiamo raccolto, potrebbe evidenziare un dissesto finanziario». Prima di tutto, Futura Pesaro e gli altri movimenti di opposizione che condividono questa «iniziativa di verifica», attenderanno che Ricci approvi il bilancio consuntivo. «Il 24 giugno decade la parte politica dell'amministrazione provinciale, entro il 30 giugno il consuntivo va approvato – ricorda la Crescentini – se Ricci non lo approva, anche da solo, entro quella data, scatterà il commissariamento». In quel caso, se il bilancio provinciale fosse davvero in default, «per Ricci e la sua situazione di incandidabilità non cambierebbe nulla, è solo che ci vorrebbero tempi più lunghi». Di Domenico e il consulente Giusepe Ceccolini si rifanno alla legge 149 del 2011, in base alla quale «INFORMEREMO PREFETTO E CORTE DEI CONTI» MA IL DIRETTORE GENERALE DELL’ENTE NON CI STA: «NESSUN RISCHIO DEFAULT» «nel momento in cui un ente pubblico dichiara un default, per dieci anni tutto il consiglio e la giunta non possono essere ricandidati». Nel mirino c'è anche il sindaco di Fano Massimo Seri, ex assessore provinciale. Il primo passo sarà quello di «informare il prefetto, poi se verificheremo il dissesto nel consuntivo, presenteremo un esposto alla Corte dei Conti. Se l'organo contabile dimostrerà colpa e dolo, a quel punto Ricci sarà incandidabile e ineleggibile, e non potrà continuare a fare il sindaco di Pesaro». Ma per il direttore generale della Provincia Marco Domenicucci il rischio di default non ci sarà affatto: «Il bilancio verrà presentato ed approvato con un avanzo libero di circa 4 milioni di euro, che verrà utilizzato nel bilancio 2014 dando una grossa mano nella fornitura di servizi. Quindi, nessun rischio di default, nessuna volontà di nascondere niente a nessuno. Queste incertezze hanno pesato e peseranno anche nel prossimo futuro, ma assicuro Futura Pesaro che se cerca colpe o dolo non è questo l’ente in cui può cercarle». Thomas Delbianco Zona mare Lavori di asfaltatura in viale Trento Sono partiti nei giorni scorsi i lavori di asfaltatura delle strade cittadine più bisognose di riqualificazione. E fra le zone che rientrano nel programma messo a punto dall’Amministrazione comunale con una serie di cantieri già aperti o di imminente apertura, figura anche la zona mare che d’estate incrementa il passeggio e anche il passaggio. Così dopo via Gagarin, a partire da martedì prossimo, 24 giugno, un nuovo manto stradale sarà predisposto anche per viale Trento, la parallela di viale Trieste. Nel dettaglio in particolare l'intervento interesserà la corsia di marcia da via Rosselli a viale Repubblica, per un totale di circa seicento metri. Per questo motivo, la via verrà chiusa a tratti, in relazione all'andamento dei lavori, a partire dalle ore otto del mattino fino al termine delle operazioni di asfaltatura. Il debutto di Ginnastica in Festa: «Qui Yara è stata felice» L’INAUGURAZIONE Ginnastica in Festa si conferma il fiore all’occhiello delle manifestazioni estive pesaresi per la sua capacità senza eguali di coniugare sport, turismo e festosa aggregazione e l’apertura ufficiale della quinta edizione di ieri mattina non ha fatto nulla per eclissare questo concetto. Vi hanno voluto partecipare tutti: autorità civili, militari e religiose, prefetto, sindaco, assessore al turismo, presidente dell'Aspes, questore, i comandanti di Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, i presidenti regionale e provinciale del Coni e i vertici della Federazione Ginnastica Italiana. Tagli dal nastro ac- compagnato dall'arcivescovo Piero Coccia che ha impartito la benedizione agli atleti sottolineando come «lo sport rimanga uno spazio educativo importante e una risorsa per la società. Perché sa crescere ragazzi abituati alle regole». Elogi anche dal presidente nazionale della Federazione Ginnastica, Riccardo Agabio: «Se abbiamo confermato la manifestazione a Pesaro fino al 2017 significa che gli organizzatori continuano a lavorare bene». Bella soddisfazione per l’organizzazione targata Esatour, premiata con i numeri record di 13.000 partecipanti alla più grande festa che la ginnastica apparecchia in Italia. E che si eleva nel nome di Yara Gambirasio. Quest'anno più che mai, visti i Un momento della cerimonia recenti sviluppi del caso che ha sconvolto l'Italia: «Yara ha trascorso in questi padiglioni gli ultimi momenti felici della sua vita – ha ricordato il sindaco Matteo Ricci – noi la ricordiamo con enorme affetto sperando che sia fatta giustizia». Maura Gambirasio, la mamma di Yara, sarà presente martedì mattina a Campanara per consegnare il premio al miglior Collettivo Combinato senza attrezzi di seconda fascia del Sincrogym. Vale a dire il quarto Trofeo Yara Gambirasio. Nella giornata di oggi, parallelamente alle gare in pedana, dalle 8.30 alle 17.30 si terrà il simposio Master Nazionale di Ginnastica Ritmica. D.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA La stagione dei diportisti è iniziata, ma se alla foce del Foglia non c’è bassa marea, restano altri problemi. Come quello del tappo sotto il ponte della statale. Rami che per Unionfiume «sono estremamente pericolosi. I proprietari delle imbarcazioni dovranno prestare particolare attenzione a causa dei tronchi rimasti su tutta l'asta fluviale». Tutto è cristallizzato dallo scorso inizio di maggio, quando il maltempo e la piena trasportarono rami e tronchi. Il comitato ha ringraziato per i detriti rimossi sotto il ponte della ferrovia, ma ne restano altri. «Tutta l'asta fluviale è ancora piena di tronchi che dovrebbero essere rimossi dalla Provincia – spiega Carlo Trebbi, presidente di Unionfiume Foglia - I tronchi incastrati nei ponti della parte terminale del Foglia dovrebbero essere rimossi dalla Provincia o dal Comune con l'aiuto della Protezione Civile Comunale o Provinciale ma non ci sono fondi. Noi rimaniamo in paziente attesa che prima o poi scendano a mare facendo filotto con le imbarcazioni e intrecciandosi con le boe e cime varie. È certo che sono pericolosi per la navigazione in mare e lungo il Foglia specialmente in piena stagione turistica. Tutto questo contrasta con l'operazione «Mmare pulito» della Capitaneria di Porto prevista per il 28 giugno, alla quale è stata chiesta anche a noi la partecipazione; la pulizia del mare dovrebbe iniziare dalla pulizia dei fiumi». I danni ai pontili furono tanti, comprese un paio di imbarcazioni disperse. Ma il comitato non si ferma, tanto che per salvaguardare i diportisti ha assunto a tempo determinato «un custode notturno con l'obiettivo di presidio e controllo di tutte le zone di ormeggio e delle imbarcazioni lungo tutto il fiume Foglia, dal ponte di Soria alla foce in entrambe le sponde. Questa decisione è maturata vista la necessità di tutelare maggiormente le imbarcazioni dei privati verso possibili furti in orari particolari. Il comitato del Foglia potrà contare tutte le notti, sette giorni su sette, fino alla fine dell'estate su una sorveglianza notturna capillare e continua. Il sorvegliante non si limiterà a sopralluoghi dall'esterno ma addirittura avrà accesso alle zone recintate sorvegliando ogni singola barca e metro di pontile». Non è tutto in tema di sicurezza. È già attiva la videosorveglianza con oltre 10 telecamere professionali attive 24h su 24h. Lu.Ben. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il tappo di tronchi sul Foglia sotto il ponte della Statale In mare più sicuri con il «bollino blu» L’OPERAZIONE Saranno gli angeli in divisa bianca a vegliare, come ogni estate, sulla sicurezza di bagnanti e diportisti. Al via l’operazione Mare sicuro 2014 che vede scendere in campo ben cento uomini: un numero eccezionale di militari del compartimento marittimo di Pesaro allo scopo di garantire il rispetto delle norme di sicurezza sui 42 chilometri di litorale di competenza che vanno dal torrente Tavollo (al confine tra Gabicce Mare e Cattolica) fino al Fiume Cesano (tra Marotta e Senigallia). La grande concentrazione di bagnanti, turisti e imbarcazioni del periodo estivo unita alla vastità della zona da controllare, ha fatto sì che l’operazione sia stata il frutto di una sinergia con le istituzioni locali. Vasti e vari i settori di azione e di intervento degli uomini della Guardia Costiera pesarese (che comprende anche gli uffici di Fano, Gabicce Mare e Marotta). Ed ecco che si va dalla prevenzione con la divulgazione delle norme e del modo corretto per vivere il mare, alla vigilanza e repressione dei comportamenti pericolosi e scorretti con particolare attenzione al rispetto delle fasce di navigazione e delle zone riservate alla balneazione. Sorvegliato speciali saranno le moto d’acqua, i kite-surf, i gommoni volanti, i water walking ball e mezzi simili. Verranno anche controllate le aree date in concessione (in particolare negli stabilimenti balneari) e il rispetto delle dotazioni necessarie al salvataggio. Dopo i drammatici incidenti della scorsa stagione, saranno monitorate con più attenzione le immersioni subacquee partendo dalla sensibilizzazione degli appassionati di questo sport che deve essere praticato con le dovute cautele e la necessaria esperienza tecnica. Non solo. Le motovedette, dopo aver effettuato controlli ai diportisti rilasceranno un attestato della verifica e un adesivo. Un bollino blu che, accuratamente esposto, testimonierà l’avvenuto controllo (in navigazione o in banchina o nei porti turistici o nei cantieri ecc…) e la riscontrata regolarità della documentazione e delle dotazioni di sicurezza a bordo. E poi un occhio di riguardo, come sempre, ci sarà per l’ambiente con il monitoraggio degli scarichi presenti lungo il litorale e dei depuratori locali. La capitaneria ricorda il numero blu 1530 per le emergenze in mare che fornisce un servizio completamente gratuito, attivo 24 ore su 24 in tutta Italia. L’azione chiave è sempre quella di garantire la massima vicinanza ed assistenza ai bagnanti e diportisti, assicurata non solo con la presenza fisica ed il pronto intervento sul territorio ma anche attraverso il personale degli uffici dedicato a rispondere alle varie necessità dell’utenza balneare. Em.I. LA CAPITANERIA RAFFORZA I CONTROLLI SULLE SPIAGGE NEL MIRINO ANCHE IMBARCAZIONI E MOTO D’ACQUA -MSGR - 14 PESARO - 44 - 22/06/14-N: 44 Fano ANCORA PRELIEVI DELL’ARPAM, PER LA REVOCA DELL’ORDINANZA OCCORRERÀ ATTENDERE L’INIZIO DELLA PROSSIMA SETTIMANA Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: pesaro@ilmessaggero.it Arzilla, le analisi migliorano ma niente bagni alla foce Santinelli immortala la creatività di Manuel BALNEABILITÀ L'emergenza della balneabilità allenta la presa alla foce dei fossi scolmatori, diciassette tra Fosso Sejore e Marotta, ma a nord del torrente Arzilla la presenza di batteri fecali resta ancora superiore, seppure di poco, al livello di sicurezza stabilito dalla legge. Niente bagni di mare, quindi. Lo hanno accertato i tecnici dell' agenzia ambientale Arpam, analizzando i campioni d'acqua prelevati venerdì scorso. Ieri è stato effettuato un nuovo controllo: facile prevedere, però, che il divieto resti in vigore anche oggi, perché gli esiti delle analisi richiedono 48 ore di tempo prima di essere confermati. Quanto all' estensione del provvedimento, l'ordinanza continuerà a riguardare le quattro concessioni in quel tratto di riviera, per un totale di circa 250 metri a nord dell' Arzilla. L'eventuale revoca, dunque, può essere ipotizzata nella giornata di domani. Sempre a patto che il livello batteriologico sia rientrato nella normalità, come sembra suggerire la tendenza al miglioramento dei risultati. L'elemento decisivo è l'assenza di piogge battenti. La carica eccessiva di coliformi è infatti riscontrata in concomitanza con violenti temporali o precipitazioni abbondanti, come avvenuto il 14 giugno scorso e nei giorni subito successivi. Una questione di carattere ambientale, che però ha ripercussioni negative sull' attività degli operatori turistici locali. "Ereditiamo - ha detto al proposito il vice sindaco Stefano Marchegiani - un fenomeno dalle cause ancora non chiarissime, che dovremo affrontare in modo sistematico: non si può fibrillare a ogni pioggia più forte. Quando si insedierà l'intera nuova giunta (domani per chi legge) verificheremo come effettuare una bonifica che eviti il ripetersi di simili episodi. Tra l'altro mi pare che la balneabilità confligga con la pulizia nell'alveo dell' Arzilla, quindi sarà bene se in futuro i lavori saranno effettuati fuori dalla stagione turistica". Dove invece i nuovi esiti delle analisi hanno evidenziato un primo, parziale ritorno alla normalità, è alle foci dei fossi scolmatori. Oggi stesso potrebbe essere revocata l'ordinanza di divieto, emessa dal sindaco e riguardante quasi due chilometri di costa. I dati rilevati dall'agenzia ambientale Arpam sono incoraggianti e attendono la convalida definitiva. O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Passaggi chiude ricordando Berlinguer IL FESTIVAL Si avvia oggi alla conclusione Passaggi Festival, la kermesse sulla saggistica che ha visto per 5 giorni a Fano nomi illustri della cultura, della politica e dello spettacolo presentare i loro ultimi lavori letterari. Al Chiostro delle Benedettine (oggi alle 18.30) Tullio Pericoli, il grandissimo pittore e disegnatore marchigiano, che ama definirsi “pittore di giornali”, per le sue innumerevoli illustrazioni per grandi quotidiani italiani e stranieri, presenterà il suo libro Pensieri della mano con uno dei volti più noti della Rai, il giornalistaVincenzo Mollica. Pericoli verrà insignito del premio “Tullio Ghiandoni – Passaggi d’Arte”, un opera di Michele Ambrosini, artista con all’attivo numerose mostre in Italia ed Europa, che gli verrà consegnato dalla illustratrice Rebecca Lisotta. Prima di Pericoli, alle 17.30, Luigi Berlinguer presenterà il suo libro Ri- creazione, in una conversazione con la senatrice Francesca Puglisi, membro della commissione istruzione del Senato, e con il giornalista Franceso Rea. Per la sezione Passaggi di Fede, Marco Politi, giornalista vaticanista di lungo corso, editorialista del Fatto Quotidiano, racconterà (ore 17 Chiesa di San Domenico) i retroscena di una delle sfide più difficili del nuovo Pontefice: la riforma della Curia romana. Francesco tra i lupi. Il segreto di una rivoluzione. La sezione Passaggi di Storia celebrerà invece due importantissimi anniversari che si celebrano quest’anno: il trentesimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer ed il centenario della Grande Guerra. Pierpaolo Farina presenterà il suo libro Casa per Casa, Strada per Strada ed il libro Prospettiva Berlinguer. Sguardi trasversali sul leader comunista con il giornalista e politico Pietro Folena e la giornalista Jolanda Bufalini (Chiesa di San Domenico ore 19).Lo storico Emilio Gentile presenterà invece, con Dino Pesole de Il Sole 24 Ore, il libro Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo (ore 19.30 Chiostro delle Benedettine).Per i più piccoli sarà attivo, dalle 17.30 alle 19.30 presso la Memo Mediateca Montanari, Joco - laboratorio didattico gratuito. `Successo personale alla recente mostra dedicata ai mestieri Fare un lavoro della propria passione non è da tutti, per certi versi può essere considerato un privilegio. Il privilegio della creatività e della gratificazione personale, che vale tanto e che il fotografo Wilson Santinelli, fanese di 41 anni, ha voluto rappresentare con 52 personaggi della nostra città. Tra costoro, nella recente mostra al San Michele, a Fano in via Arco d'Augusto, è stato inserito Manuel De March, poliedrico diciottenne che smonta in modo sistematico ogni pregiudizio sulla sindrome Down. Ottimi risultati a scuola, atleta da podio nel nuoto come nell'arco o nelle bocce e un futuro lavorativo già avviato come artigiano costruttore di penne stilografiche personalizzate, fatte con legni rari. Occhiali di protezione sul naso e attrezzi in mano, Manuel è stato ritratto mentre era intento a uno dei suoi pezzi unici, in una bella foto in bianco e nero scattata da Santinelli. Della stessa collana di immagini, intitolata A ognuno la sua arte, fanno parte una varietà di personaggi fanesi: dall'armatore al falegname, dal ristoratore all'oculista e via di seguito. «Ho cercato di ritrarre ogni tipo di lavoro, dal mestiere più umile alla professione più complessa», ha spiegato Santinelli mentre Manuel, nella sua casa nella zona dei Passeggi, gli restituiva attenzione regalandogli un'elegante stilografica in legno d'ulivo. Santinelli raccontava di avere incontrato la fotografia quasi per caso, come molto spesso accade per le vere passioni. Mamma e papà di Manuel, Romina Alesiani e Daniele De March, illustravano invece la modernissima magia delle reti sociali: trasformare un hobby in un progetto di lavoro. «Quando abbiamo pubblicato su Facebook le penne di nostro figlio - hanno concluso i genitori - abbiano notato subito un picco di attenzione. La sua attività stava svoltando». Manuel De March con il presidente Napolitano Un palco tutto da ridere per aiutare i bambini GLI APPUNTAMENTI L’onorevole Alessia Morani è già stata interpellata da Massimo Seri Corsa per salvare il giudice di pace `Dopo il Tribunale un altro servizio giudiziario a rischio SPENDING REVIEW Iniziato il conto alla rovescio per la chiusura di un altro servizio giudiziario a Fano: il giudice di pace rischia la stessa fine della sede distaccata del Tribunale, quindi di essere accorpato a Pesaro. Ora l'operazione di salvataggio è stata rilanciata dal nuovo sindaco, Massimo Seri, dopo che si era fermata in concomitanza con gli ultimi mesi della giunta Aguzzi. Si lavora su più livelli per guadagnare tempo prezioso: sul Tribunale di Pesaro, sui parlamentari espressi dalla nostra provincia e sugli uffici ministeriali. «Lo stesso problema - afferma Alessia Morani, deputata Pd - riguarda la stragrande maggioranza delle Amministrazioni appena insediatesi, molte con il bilancio ancora da approvare. Il ministero sta lavorando a un provvedimento che regolarizzi la situazione, riconoscendo il tempo di organizzarsi a tutti gli enti locali rinnovati dalle recenti elezioni». Manca davvero poco alla scadenza del 28 giugno, sabato prossimo, e per evitare che sul giudice di pace cali la ghigliottina ministeriale, il Comune di Fano dovrebbe sobbarcarsi spese per circa 200.000 euro, in gran parte per il personale, considerando che gli altri enti locali del comprensorio si sono defilati. «La precedente giunta - spiega il sindaco Seri - ha dichiarato la propria disponibilità a mantenere il servizio, però agli intenti sarebbero dovuti seguire passi concreti che non sono stati compiuti e adesso ci ritroviamo con il cerino in mano». Seri ha già interpellato Morani e si è incontrato l'altro ieri sia con un giudice di pace sia con Franco Magnanelli, responsabile dell'Osservatorio sulla giustizia per l'Ordine degli avvocati. «La precedente Amministrazione - sostiene Magnanelli ha espresso l'intenzione di evita- TEMPI STRETTI: LA SCADENZA È FISSATA PER IL 28 GIUGNO IL SINDACO SERI MOBILITA PARLAMENTARI E PROFESSIONISTI re la chiusura, ma entro i termini dati devono seguire adempimenti riguardo all'individuazione di personale, locali e un referente nominato dal Comune. Sono impegni ragguardevoli e si è rischiato che tutto finisse nel dimenticatoio. È chiara l'impossibilità di agire entro il 28 giugno per l'Amministrazione che si è appena insediata e anche noi, come Ordine, abbiamo segnalato l'esigenza della proroga. La legge prevede che il servizio possa rimanere aperto per un periodo di transizione fino al 20 settembre prossimo. Serve per smaltire le pratiche arretrate, nel caso si intenda chiudere, o per preparare il nuovo personale fornito dal Comune, nel caso contrario. Qualche giorno fa abbiamo scritto alla presidenza del Tribunale, chiedendo di avviare la fase transitoria, e Seri si è impegnato a individuare al più presto quattro persone tra i dipendenti comunali». Il giudice di pace si occupa di cause civili fino a un massimo di 5.000 euro (il tetto aumenta a 30.000 euro per gli incidenti stradali) e di alcune altre competenze specifiche come i ricorsi contro le sanzioni amministrative. Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Numerosi gli appuntamenti in programma quest’oggi. A Serrungarina si terrà «Alban Heruin: il Solstizio d’Estate», giornata esperienziale in mezzo alla natura. Primo appuntamento del ciclo di incontri Celtic Circle, viaggio nella spiritualità e nella tradizione celtica attraverso l’Arpaterapia e altri percorsi dell’anima condotto da Rita Partini (per info e prenotazioni: info@ritapartini.it). Sempre oggi dalle 10.30 alle 19, a Casa Cecchi in Via della Paleotta, l'Associazione Culturale Inner Smile Il Tempio del Sorriso di Fano, condurrà il workshop «Genitori felici… figli gratificati - Mam- ma e Papà…. ridiamo insieme?» con la partecipazione della dottoressa Laura Toffolo (info e prenotazioni: 3498791841).Oggi alle 18 alla Spiaggia dei Talenti a Fano, in zona Arzilla, nella ricorrenza del centenario della nascita di Giovanni Vannucci, Luigi Giario presenta il libro "Meditazioni Cristiane». Infine alle 21 presso la BCC Arena della Cooperativa Tre Ponti di Fano «Festival della Comicità di Fano e provincia». Una gara a colpi di comicità presentata dai comici del San Costanzo Show con il coordinamento dell' associazione Oltre il Sipario e la regia di Marco Florio. Il ricavato della serata sarà interamente devoluto in beneficenza ai bambini per il Progetto Kallur. Nel quartiere Trave apre la sede dell’Unitalsi L’INAUGURAZIONE L’associazione Unitalsi sottosezione diocesana di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola invita la cittadinanza oggi alle 16, in via del Torrente 3 (zona Trave, dietro la chiesa) per l'inaugurazione della sua nuova sede operativa. All’evento parteciperà il vescovo, monsignor Armando Trasarti, per la solenne benedizione dei locali e delle persone intervenute. Non mancheranno il presidente dell’Unitalsi diocesana Piergiuseppe Manenti, i membri del vonsiglio direttivo e i tanti volontari dell’associazione, per condividere insieme alla comunità questo nuovo traguardo. Seguiranno un concerto e un rinfresco offerto dai volontari. A conclusione, assistiti e volontari si uniranno alla processione del Corpus Domini. Per quanto riguarda la nuova sede, i locali di via del Torrente n.3 saranno aperti il giovedì e il sabato dalle 10 alle 11,30 (0721/803110 unitalsifano@libero.it). La Sottosezione Unitalsi di Fano, che proprio l’anno scorso ha festeggiato il 75˚ di fondazione, organizza da sempre pellegrinaggi ai santuari internazionali occupandosi dell' assistenza e del trasporto di anziani e disabili. Al momento, l’associazione sta raccogliendo le iscrizioni per il pellegrinaggio regionale a Lourdes (dal 14 al 20 luglio), per quello a Loreto (dall’1 al 4 agosto) e per il pellegrinaggio nazionale, sempre a Lourdes (dal 27 settembre al 5 ottobre). -MSGR - 14 PESARO - 55 - 22/06/14-N: 55 Sport Domenica 22 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Fano, Nodari ok Pressing per Sivilla e Pesaresi CALCIO SERIE D Se anche per i quattro colpi che il ds ha in animo di portare a casa più avanti (uno per linea nel 4-2-3-1 pensato da Cornacchini: centrale difensivo, mediano, esterno d'attacco, punta) è previsto uno sforzo in più, l'Ancona deve attenersi al salary cap stabilito in partenza. Il tetto degli ingaggi non è fissato col metro del calciatore singolo, ma sulla somma massima da spendere per i 24 o 25 da consegnare all'allenatore. Ne deriva che difficilmente prima di un altro mese Marcaccio infilerà nel borsone qualche acquisto. No, per quelli toccherà pazientare. Motivazione doppia. Intanto, bisogna far scendere i prezzi (logica che seguono in molti). E poi conviene aspettare il varo dei gironi: se, come nessuno spera all'Ancona, qualche squadra del sud troverà spazio al centro, sarà necessario ancora più spessore in campo. Dunque, giugno placido. Ma dietro le quinte di lavoro ne è stato macinato, eccome. Sistemato lo staff tecnico (Daniele Gianfelici nuovo team manager e gli altri tutti confermati, incluso il preparatore dei portieri Giancarlo Tagliati, che dovrebbe accordarsi per il rinnovo la prossima settimana), presto si passerà a quello medico. E la novità potrebbe essere il dottor Marco Conio. Michele Natalini FANO Accelerazione Alma. Fatta su tutta la linea con Nodari (ma non è una novità) e base di accordo con la Vigor per acquisire il cartellino di Pesaresi. In più ci si butta con forza sulla pista Sivilla che nei prossimi giorni dovrebbe essere percorsa fino in fondo. Sempre ieri, invece, fumata grigia per Lunardini. Come si era nasato, non è stato trovato l’accordo economico. La differenza però non è tanta e la settimana di tempo che le parti si sono prese dovrebbe servire a venirsi incontro. Del resto la volontà di proseguire a braccetto non ha subito incrinature e nel colloquio che il centrocampista riminese ha avuto con il presidente Gabellini e il ds Canestrari è stata riaffermata con chiarezza. I giorni che verranno permetteranno a Lunardini, in partenza per una vacanza, di meditare e al Fano di fare la conta di quel che avanza, una volta che anche altre trattative saranno portate a conclusione. Lunardini ha aperto il pomeriggio di consultazioni che è poi passato attraverso il faccia a faccia con la delegazione della Vigor guidata dal presidente Mandolini. Anche in questo caso rapporti buoni sullo sfondo e quindi le migliori premesse per definire il trasferimento di Pesaresi in granata. Strategia che il Fano ha deciso di adottare dopo aver registrato le titubanze dell’attaccante, anche comprensibili di fronte alle prospettive di categoria superiore che gli sono state disegnate. L’intesa con la Vigor dovrebbe essere siglata a breve, mettendo così il giocatore di fronte al fatto compiuto che è poi anche il più funzionale alla sua definitiva affermazione. Perché qui c’è Alessandrini che lo conosce e lo vuole, altrove no. Ultimo appuntamento di giornata quello con Nodari, ma sarebbe dovuto scoppiare il finimondo per far saltare la conferma del giocatore salvezza. «Era quello che volevo. Fano è casa mia, qui c’è una società seria e qui mi sento apprezzato. Adesso vediamo di toglierci qualche bella soddisfazione» il primo commento del ravennate. Con Torta e Fatica che aspettano solo di ratificare, dietro siamo a buon punto, mentre in attacco mancano i pezzi da novanta. Il primo che l’Alma vorrebbe assicurarsi è Sivilla, ormai con un discreto vantaggio sul resto del gruppo. 22 gol con l’Agnonese e 7 con l’Ancona, potrebbe arrivare insieme a Borrelli se il portafoglio granata fosse abbastanza attrezzato. E invece il resto del tesoretto va destinato ad uno che sia più centravanti. Dos Santos però non si fa trovare e le altre opzioni migliori restano fuori budget. Andrea Amaduzzi © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA In alto mister Giovanni Cornacchini eil diesse Sandro Marcaccio. Sotto l’ex biancorosso Mastronunzio ANCONA, SALARY CAP PER LA LEGA PRO I conti in casa biancorossa: ai sette calciatori over riconfermati la società ha chiesto di abbassarsi l’ingaggio CALCIO LEGA PRO ANCONA Giugno mai così placido. Almeno a queste latitudini e sotto il segno di Andrea Marinelli. All' Ancona di ufficiale solo la rimescolata in società (il patron di nuovo presidente dopo un anno e mezzo, Gilberto Mancini amministratore delegato, Michele Di Bari segretario) e il doppio rinnovo annuale per il ds Sandro Marcaccio e l'allenatore Giovanni Cornacchini. Quanto al resto, in un paio di mesi, cioè il tempo trascorso dalla promozione in Lega Pro, contorni definiti per le conferme in squadra e basta. Poco non è, visto che l'Ancona finirà con il tenersi dodici barra tredici calciatori del girone F di serie D strapazzato in abbondante anticipo. Fatti salvi i giovani, ossia Lori, Barilaro, Pizzi, Gelonese, Bambozzi, e magari Di Dio, per i quali la spesa sarà bassa a prescindere (ecco perché l'Ancona li legherà a sé con contratti pluriennali), si ragiona su accordi per una stagione e a ingaggi contenuti. Discorso che vale per Paoli, Di Ceglie, Tavares, Bondi, Cacioli, Mallus e Morbidelli. E qui attenti. Siccome nel portafogli biancorosso c'è sempre quel milioncino e mezzo di euro che quasi certamente, in un ipotetico girone centrale con le toscane e le emiliano-romagnole, significherà il tesoretto meno ricco rispetto agli altri club di blasone, e siccome il passaggio dei professionisti comporterà costi mediamente raddoppiati, tra contributi allo Stato e quelli per conto dei calciatori, agli over che rimarranno si è chiesto di abbassare (qualcuno anche di molto) le pretese rispetto all'ultimo campionato. Chiaro, no: la società non ragiona più al netto, bensì al lordo. MERCATO IN ENTRATA MARCACCIO ASPETTA I SALDI E IL VARO DEI GIRONI STAFF: ARRIVA UN ALTRO MEDICO Vis, Leonardi presenta il tecnico Possanzini (Foto TONI) Vis Pesaro, parte l’era Possanzini «Sono entusiasta» `Il neo tecnico biancorosso «Avevo anche altre proposte ma ho preferito aspettare» CALCIO SERIE D PESARO Inizia la Vis di Matteo Possanzini e Leonardi non ci gira troppo intorno. «È l’alba di una nuova era». Che non significa dimenticare chi ha chiuso la vecchia: «Il primo ringraziamento è tutto per Peppe Magi. Che è uscito da signore». E ora si volta pagina. Anzi si cambia proprio libro: «Con la sensazione di aver trovato un’altra persona speciale – assicura Leonardi – Che non è una scommessa, ma la scelta più adatta alla nuova impostazione». E che è avvolta da quello spessore umano caro alla società già rimarcato quando nel 2011 Possanzini ritirò dal campo la sua squadra Giovanissimi in seguito ad un insulto razzista: «Ma a convincerci del suo essere speciale è stato un altro episodio – racconta Leonardi – Quando al momento di firmare ci ha chiesto una deroga per concludere il torneo con gli Esordienti che allenava parallelamente alla prima squadra». Perché un impegno preso è un impegno preso «e Porto Recanati per me è stata una famiglia – racconta Possanzini – Se sono qui lo devo soprattutto a chi ha collaborato con me. Arrivo con entusiasmo, umiltà e la consapevolezza di un’esperienza ancora tutta da LEONARDI RINGRAZIA L’USCENTE MAGI «È UN GRAN SIGNORE» ED ESALTA IL TECNICO APPENA INGAGGIATO «È SPECIALE» costruire. Parlo poco e preferisco lavorare sul campo». Dove con i suoi 31 anni e mezzo potrebbe apparire un allenatore in versione fratello maggiore: «Ritengo che la credibilità non dipenda dall’età e il giocatore intelligente percepisce la competenza a prescindere – dice – Certo, l’età porta un certo tipo di rapporti che però non dimenticano mai il massimo rispetto dei ruoli». A Portorecanati ha giocato con 4-4-2, 4-3-3 fino a un’Eccellenza all’insegna del 3-5-2: «Non mi radico ai moduli – precisa – Contare solo i principi di una certa idea di calcio. Quelli di una squadra che tenga tanto la palla e ci metta poco a recuperarla. Voglio una Vis che abbia una sua identità». E nonostante abbia visto la Vis in trasferta e dvd, Possanzini rimette piede al Benelli vent’anni dopo l’ultima volta: «Avevo 11 anni e seguivo mio fratello che 17enne giocava con la Recanatese». Già, e il fratello Davide (ex attaccante di serie A e B) che dice? «Io alleno da più tempo di lui e al massimo è lui che prende consigli da me – scherza – Mi ha detto di aspettare una società come la Vis anche se avevo altre richieste. Una società in cui ho notato professionalità, persone che sanno di calcio e che non hanno mai un’incongruenza tra il dire e il fare». Riferimenti a un Leonardi che chiarisce il ruolo che potrebbe ricoprire quest’anno: «Senza dar colpe a nessuno, ma le risposte che mi aspettavo dal Comune (restyling stadio e ricerca sponsor) sono state rimandate – ricorda – Se non arrivano, farò come nella mia prima stagione. Completato questo periodo d’aiuto nel costruire la squadra, poi passerò la palla a Pietro D’Anzi». Nei prossimi giorni si definirà lo staff da affiancare a Possanzini e a una squadra che si radunerà il prossimo 23 luglio. Daniele Sacchi © RIPRODUZIONE RISERVATA Mastro, la grazia e quelli delle scommesse Maceratese: è emergenza in attacco CHE FINE HANNO FATTO ANCONA Mastronunzio e quelli del calcioscommesse. Giugno 2012, finisce il primo processo dello scandalo. La vecchia Ancona ha sporcato gli ultimi campionati di serie B, farlocche le salvezze 2009 e 2010: questa la tesi della Disciplinare. I verdetti: quattro anni di squalifica a Salvatore Mastronunzio (poi ridotti a tre dal Tnas), Roberto Colacone e Alberto Comazzi; tre a Maurizio Nassi (diminuiti a 13 mesi) e Filippo Cristante. Nei guai pure Andrea De Falco (il falconarese patteggia sei mesi) e Marco Turati (qualche giorno in carcere). Ma che fine hanno fatto? Mastronunzio, 35 anni a settembre, è rimasto nelle Marche, di base a Porto Recanati. E continua comunque, di tanto in tanto, a farsi vedere al Del Conero. Dice il suo avvocato, Paolo Rodella: «Stiamo lavorando per chiedere la grazia alla Figc». Ma il giugno prossimo scade la squalifica. Non ne vuole più sapere Colacone (classe '74). È rappresentante immobiliare e gli bastano le partite di calcetto, a Milano, con Ganz, Zenoni, Maspero e Cauet. Invece Comazzi ('77) ha chiuso in Inghilterra, nel 2012, dopo la promozione in Championship con lo Swindon Town. Si è dato alla finanza: fa l'agente di borsa. Cristante ('77) prenderà il patentino da allenatore. Turati ('82) è diventato assicuratore e da sollecitazione federale aiuta la scuola calcio della squadra del suo paese, la Galbiatese Oggiono. De Falco ('86)? Il contratto col Bari scade nel 2016. Gioca pure Nassi ('77), ma in D, all'Akragas. Con poche soddisfazioni: a inizio mese ha sbagliato il rigore decisivo nella finale playoff con la Correggese. M. Nat. © RIPRODUZIONE RISERVATA CALCIO SERIE D MACERATA La Maceratese dovrà tornare sul mercato per cercare un sostituto anche di Davide Borrelli. Nonostante la volontà manifestata dalla società di tenere il giocatore in biancorosso, le parti non hanno raggiunto l'accordo. «E una settimana che non mi sento più con nessuno della Maceratese - ha detto Borrelli due giorni fa - credo che oramai avranno fatto la loro scelta». Malgrado lo stretto riserbo con il quale la Maceratese sta portando avanti le trattative di calcio mercato, da su- bito la dirigenza aveva individuato Borrelli tra i meritevoli di conferma. «La situazione è rimasta la stessa di qualche settimana fa ha spiegato Borrelli - La Maceratese mi ha chiesto una riduzione sull'ingaggio del trentacinque per cento rispetto alla passata stagione, questa cosa non mi sta bene, non la posso accettare». Il fantasista di origini molisane, che nella nostra regione in precedenza aveva vestito le maglie di Jesina, Real Montecchio e Ancona, dovrebbe continuare la sua avventura calcistica nelle Marche, a Fano. Davide Borrelli nell'ultimo campionato di serie D ha messo a segno sette gol. La Maceratese forse si aspettava di più dal giocatore, il cui rendimento soprattutto nella seconda parte del campionato è stato condizionato da un infortunio. Resta in stand-by la posizione di Alex Ambrosini. Anche il suo telefono ultimamente squilla a vuoto, come quelli di gran parte dei collaboratori della presidente Tardella. Sarà un indizio? Radio mercato fino a pochi giorni fa dava l'attaccante fanese in partenza da Macerata. Ambrosini aveva rinunciato alla Lega Pro per la Maceratese. Andrea Cesca © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMO PIANO DOMENICA 22 GIUGNO 2014 SANITA’ DATI CHIARI 7 •• POLITICA ALE DI DOMENICO NON MOLLA L’OSSO SUI PROBLEMI DEL SINDACO-PRESIDENTE «E se Ricci fosse incandidabile?» «Cittadini pesaresi penalizzati» «Se la Provincia dovesse andare in default salterebbe anche Seri» «LA PRINCIPALE emergenza della sanità pesarese è rappresentata dalla “lesione” del diritto alla salute dei cittadini. La realtà è purtroppo sotto gli occhi di tutti, il San Salvatore continua a registrare disfunzioni ed anomalie che non garantiscono la piena operatività dei suoi servizi». E’ questa la sintesi del rapporto dell’Osservatorio permanente sull’efficienza ed efficacia dei servizi sanitari, coordinato da Roberto Giannotti. «La responsabilità di tale situazione deriva dalla riduzione dei posti letto (- 0;68% rispetto alla media regionale) e dalla contrazione dell’erogazione delle risorse finanziarie da parte della Regione (- 1,12% nel 2012, - 2,5% nel 2013, - 2,81% nel 2014) che ha provocato conseguenze gravissime sulla gestione struttura. Il parziale funzionamento dei servizi — prosegue — costringe, infatti, i pazienti ad avvalersi di altre strutture sanitarie, assumendo direttamente i costi delle prestazioni e producendo mobilità passiva, che ha ormai superato il tetto dei 36 milioni di euro». IL RAPPORTO prosegue: «Il degrado operativo dell’ospedale — è scritto — deriva anche dalla inadeguatezza delle scelte gestionali messe in atto dalla direzione aziendale. Ci riferiamo in particolare alle criticità rappresentate dal servizio di radiologia, dalla mancata riorganizzazione del pronto soccorso e dalla riabilitazione, del tutto inadeguata». Poi l’appello alla Regione: «Sono indispensabili dei provvedimenti come il reintegro del budget, l’approvazione della pianta organica e il finanziamento dei progetti speciali. Così come ritiene indispensabile, evitare l’interdizione di alcuni servizi, ad iniziare dall’attività chirurgica e l’assemblamento improprio dei reparti nel periodo estivo». Si parla anche di ospedale unico: «Stante la imprescindibilità della costruzione di un ospedale nuovo al posto dell’attuali vecchie strutture è ora che la Regione definisca con chiarezza la sua definitiva localizzazione e le relative modalità progettuali, metta a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla sua realizzazione e definisca con precisione i tempi di realizzazione. Non vorremmo – conclude l’osservatorio – che la “latitanza politica” e le “inadempienze istituzionali” mettano a rischio le prospettive dell’ospedale nuovo». PER QUANTO tutta da verificare, l’ipotesi di una incandidabilità di Matteo Ricci all’attuale ruolo di sindaco di Pesaro, Futura Pesaro, - la lista civica di Alessandro Di Domenico rappresentata in consiglio comunale dall’Alleanza per il cambiamento - non la esclude. Al contrario. «Promuoveremo una verifica — dice Di Domenico — nei tempi e nelle sedi opportune, investendo della questione il prefetto Attilio Visconti». Alla base della mobilitazione di Futura Pesaro «c’è la prossima (entro il 30 giugno) approvazione del bilancio consuntivo della Provincia» continua Giuseppe Ceccolini, ieri seduto accanto a Di Domenico. In pratica secondo il ragionamento esposto dai membri di Futura Pesaro «se la Provincia non dovesse riuscire a chiudere il bilancio, prefigurandosi il dissesto finanziario, si creerebbero le condizioni per verificare le responsabilità del default dell’ente di via Gramsci». «A quel punto. muovendo un esposto alla Corte dei Conti, che controllerà le ragioni dell’esposizione debitoria, se dovessero emergere colpe dirette (per colpa grave o dolo, ndr) a carico di Matteo Ricci o Massimo ratori si sia mossa chiedendolo non per esubero, ma per “dissesto finanziario”». Detto questo Di Domenico specifica di non voler accusare nessuno: «E’ importante innescare tutti i canali utili per verificare un bilancio sul quale nutriamo dei dubbi. Anche perché se dovesse passare la norma per cui il buco lasciato dalla Provincia verrà assorbito da Regione e Comune, è chiaro che il peso delle scelte fatte in via Gramsci ricadranno su tutta la NON ELETTO Ma Alessandro Di Domenico è combattivo Seri, o degli esponenti della giunta provinciale allora scatterebbe la incandidabilità e quindi l’ineleggibilità di chi oggi, per esempio, sta assolvendo il mandato da primo cittadino». MA AD OGGI la Provincia non è in condizioni di dissesto. «A noi risulta – continua Di Domenico che la Provincia, nel chiedere il prepensionamento di alcuni lavo- STRATEGIA POLITICA Tenere il primo cittadino sotto pressione attraverso i guai della Provincia collettività e verranno ripagate da noi contribuenti». Quali sono i dubbi che alimentano la mobilitazione dell’opposizione? «Per esempio l’operazione che ha visto nascere l’immobiliare con cui la Provincia conta di vendere i 14 immobili di proprietà pubblica il cui valore ci risulta sovrastimato, certamente non corrispondente al mercato reale. Inoltre ci risulta che lunedì Ricci potrebbe approvare in solitaria il bilancio: perché la decisione di non passare per il consiglio provinciale? — osserva Di Domenico —. Potrebbe dipendere dalla difficoltà della maggioranza di approvare un atto di cui non ha piena consapevolezza?». «SULLA BASE di una lettura attenta che Futura Pesaro ha fatto del bilancio preventivo avvalendosi di consulenti commercialisti e fiscalisti — continua Di Domenico — emergono dubbi legittimi riguardo a delle operazioni di finanza creativa». «Per esempio l’imposta provinciale di trascrizione: a fronte di un calo delle immatricolazioni auto — afferma Di Domenico —la Provincia ha messo in bilancio 2012 800mila euro di entrate. I revisori interni hanno eccepito che si trattava di una cifra sovradimensionata rispetto al reale. Quest’anno addirittura la cifra prevista è centomila euro in più: nel 2013 la previsione per l’Ipt risulta essere di 900mila euro». Alla conferenza di Di Domenico hanno assistito alcune forze dell’opposizione tra cui Siamo Pesaro e Movimento 5stelle (Roberta Crescentini di Siamo Pesaro; dei pentastellati Adriano Accardo e l’onorevole Andrea Cecconi). Solidea Vitali Rosati POLITICA IL DIRETTORE GENERALE DOMENICUCCI DEMANDATO ALLA REPLICA SUL PRESUNTO DEFAULT «La Provincia chiuderà in attivo. E non cerchino qui colpa o dolo» IMMEDIATA replica del direttore generale della Provincia Marco Domenicucci: «La Provincia non corre nessun rischio di default: il bilancio sarà approvato entro il mese». Smentita ogni ipotesi di dfeault avanzta da Alessandro Di Domenico (Futura Pesaro), Domenicucci confessa un certo sconcerto: «Anche se l’esperienza accumulata in tanti anni di lavoro nella pubblica amministrazione ci ha oramai abituati a tutto — osserva il direttore generale — quando si leggono affermazioni come quelle espresse da Futura Pesaro si riesce ancora a rimanere sconcertati. Per il mio mestiere e il mio ruolo non mi soffermo sulle speranze, che troverebbero miglior contesto in una campagna elettorale peraltro terminata, ma voglio prendere in considerazione le affermazioni sulla incapacità della Provincia a presentare il bilancio consuntivo 2013. Dico subito — prosegue Domenicucci — che il bilancio verrà presentato ed approvato. Aggiungo anche che il bilancio avrà un avanzo libero di circa 4milioni di euro che verrà utilizzato nel bilancio 2014 dando una grossa mano nella fornitura di servizi che erano e sono a grosso rischio per i tagli lineari a cui sono state sottoposte le Province negli ultimi anni. Quindi, nessun rischio di default, nessuna volontà di nascondere niente a nessuno. Certo la situazione non è semplice né dal punto di vista economico né normativo. Queste incertezze hanno pesato e peseranno anche nel prossimo futuro, ma assicuro Futura Pesaro che se cerca colpe o dolo non è questo l’Ente in cui può cercare», conclude Domenicucci. Il tuo ricordo, la nostra amicizia, rimarranno per sempre nel mio cuore. Con grande dolore piango con voi SABRINA, SILVIA e familiari tutti la perdita del carissimo SI APRE LA STAGIONE Teatro dei Ragazzi: c’è il Pifferaio magico APRE questa sera, alle ore 21,15, la 32ª edizione del Festival del Gran Teatro dei Ragazzi, nello spazio teatrale in viale Trieste, tra i viali Fiume e Pola, a Pesaro, con lo spettacolo “Pifferaio Magico”. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Pesaro e dalla Provincia di Pesaro e Urbino e sostiene Unicef e Avis. Quest’anno nel calendario, oltre alle favole scritte e dirette da Nivio Sanchini e rappresentate dalle attrici Loredana Farinelli e Caterina Profili, sono state inserite tante novità, tra cui gli eventi a sorpresa dal titolo “Il teatro degli animali” con Andrea Fazi, ed un nuovo appuntamento per tutti, “Giochi della tradizione dal Mondo”. Info: 328.3341256 o 329.0620936. Lucio Ottani Flavio Fanelli Quarto Sant’Elena, 22 Giugno 2014. _ SPE - Numero Verde Necrologie, t. 800 017 168 GABICCE MARE ALZA BANDIERA BLU E TRICOLORE Festa in spiaggia: bolle di sapone Gabicce, l’alza Bandiera blu sul pennone insieme al tricolore. L’inno nazionale a sancire la festa della bandiere dell’accoglienza turistica. Bimbi sul bianco del molo del Mississippi. Stablimento balneare “Il te lo dirò” della famiglia Terenzi. Belle bolle di sapone della fatina Lucy you. PESARO DOMENICA 22 GIUGNO 2014 9 •• Montepaschi agli imprenditori: «Ecco 100 milioni» Un dirigente mentre spiega le strategie dell’istituto di credito in Provincia SI E’ FERMATO anche a Pesaro il road show “Montepaschi e impresa. La banca incontra gli imprenditori delle Marche”, il “tour” che si è tenuto pensato dall’istituto di credito per supportare le aziende e favorire il rilancio sui mercati nazionali e internazionali. Dopo gli incontri di Ancona, Ascoli Piceno e Macerata, la quarta tappa del ciclo di incontri si è tenuta venerdì nel palazzo della Provincia. «Per rispondere alle esigenze finanziarie — spiega l’istituto in una nota — Mps ha predisposto un plafond di 100 milioni di euro destinato ai settori manifatturieri, commerciali, artigianali, agricoli e turistici della regione». DURANTE l’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Giuseppe De Filippis, di- rettore commerciale corporate dell’area Toscana, sud-Umbria e Marche, e Massimo Cannoni, direttore territoriale mercato Ancona. «In un momento critico per il mercato, Mps dimostra di avere fiducia e di saper ascoltare le istanze delle aziende. Con questo progetto la banca intende mettere a disposizione le proprie professionalità per valorizzare il territorio». Cassa integrazione alle stelle «Mai così male», dice la Cgil Sei milioni di ore autorizzate nei primi cinque mesi OLTRE SEI milioni di ore di cassa integrazione autorizzate nelle aziende della provincia solo nei primi cinque mesi dell’anno. Dall’inizio della crisi non era mai stato riscontrato un dato così negativo per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali nel nostro territorio, tanto che l’inizio del 2014 fa segnare un vero e proprio record per quanto riguarda la cassa integrazione. A dirlo sono i dati resi noti dall’Inps ed elaborati dall’Ires Cgil Marche, dove in particolare emerge come le ore di Cig nel periodo gennaio-maggio 2014 siano arrivate a 6,4 milioni, il valore complessivo più alto dall’inizio della crisi, il 29,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2013 ed il 44,3% in più rispetto al 2012. Sempre dai dati della Cgil viene messo soprattutto in evidenza l’incremento della Cig straordinaria tra “gennaio-maggio” 2013 e “gennaiomaggio” 2014 nei settori meccanico (da 253mila a 642mila ore) e chimico (da 71mila a 359mila ore). Una vera e propria emergenza, che più volte è stata denunciata dagli stessi sindaca- I NUMERI Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno l’incremento sfiora il 30 per cento in più ti, visto che la situazione sembra peggiorare di giorno in giorno. PRENDENDO in considerazione le ore di cassa integrazione richieste ed autorizzate in provincia di Pesaro e Urbino a maggio 2014, secondo i dati della Cgil queste sono state 829mila, di cui 82mila di cassa integrazione ordinaria, 252mila di cig straordinaria e 495mila di cassa in deroga. Complessivamente il monte ore di maggio 2014 non si discosta da quello rilevato a maggio 2013 (+1%) e ad aprile 2014 (+0,7%) sebbene per le varie componenti della Cig le variazioni siano di una certa entità. Ad essere maggiormente colpiti nel mese di maggio sono i settori del calzaturiero, dove la cassa integrazione ordinaria aumenta del 51,6% e la meccanica: questo comparto vede infatti un incremento sia per la cig straordinaria, che risulta triplicata rispetto allo scorso anno con 110mila ore autorizzate nel 2014, che per la cassa integrazione in deroga, con 122 mila ore autorizzate nel 2014, dato duplicato rispetto al 2013. ali.mu. I COMPARTI Oltre alla meccanica l’altro settore fortemente penalizzato è quello delle calzature •• 14 DOMENICA 22 GIUGNO 2014 SPACCIO DI SOLDI FALSI ARRESTATI DUE NAPOLETANI OPERAZIONE della polizia denominata «Magic Money»: il fine stroncare il traffico di banconote false tra la Campania e le Marche. Gli investigatori hanno arrestato in totale sette persone, molte di Senigallia. Tra queste anche due napoletani da tempo residenti in città: Marco Antonio Napoli e Giulio Russo, Tra i denunciati per spendita di banconote, anche tentata, e ipotesi di truffa anche un 33enne residente in Provincia. Le banconate spacciate erano da 20 e 100 euro di ottima fattura. VITA NOTTURNA La movida cittadina trova nuova concorrenza PROTESTA Tatiana Olivieri della Uisp riporta in primo piano la gestione della Rocca Malatestiana Bar dentro la Rocca Malatestiana Raccolta di firme per un esposto La struttura è gestita dall’associazione giovanile «Work in Progress» PROTESTANO gli esercenti del centro e del mare. Ma al momento lo fanno in sordina.Un giro di telefonate partite da piazza XX settembre ed arrivate fino ai colleghi di Lido, Sassonia ed Arzilla. Si raccolgono adesioni per presentare un esposto in Comune, con tanto di firme e di timbri, contro l’associazione culturale giovanile “Work in Progress” che ha recentemente ottenuto un permesso bimestrale per il servizio bar all’interno della Rocca Malatestiana, che ha in gestione da anni. Tra i ragazzi, infatti, si è sparsa la voce che lì si spende meno. E così dal lunedì al venerdì il bar della Rocca è sempre pieno di gente mentre si sono svuotati gli altri. «E’ concorrenza sleale», insorgono i titolari dei pubblici esercizi del centro, costretti a tenere a casa i dipendenti perché in mezzo alla settimana, da loro, non c’è quasi più nessuno. «I COMMERCIANTI sono molto arrabbiati e stanno raccogliendo le firme per fare un esposto — dice Tatiana Olivieri, responsabile provinciale dei progetti Uisp — e secondo me hanno ragione perché a questo punto non si capisce se la Work in Progress è un’associazione culturale o un esercizio commerciale. La Rocca Malatestiana si sta trasformando in qualcosa di diverso da quello che doveva essere. Gli esercenti, che giustamente pagano tasse su tasse per tenere aperti i locali, chiedono come mai sia possibile questa stranissima commistione. Chi ha un esercizio ormai ha dei costi mostruosi e frequenti controlli rigorosi. E un’associazione culturale di fatto gestisce un locale. E’ nella norma? Chi ha dato l’autorizzazione? Perché per tutti ci so- no da affrontare lunghi iter burocratici, tasse, spese, controlli, mentre per loro sembra essere tutto molto più facile? Nell’autorizzazione al servizio bar, rilasciata, è compresa la vendita di alcolici? Ci sono controlli sulla somministrazione ai minori?». Ma non è TATIANA OLIVIERI «E’ una associazione culturale oppure un esercizio commerciale?» solo la “guerra” dei commercianti. Insorgono anche le associazioni. «A noi — prosegue la responsabile Uisp —, quando l’abbiamo usata pagandola diverse centinaia di euro a sera, hanno sempre detto che la Rocca aveva dei problemi di agibilità e per questo non ci potevano stare più di un tot di per- sone. Ora ci fanno feste con valangate di gente». E ancora. «Per fare un concerto benefico una associazione si deve svenare: perché tra controlli palco, materiali ignifughi, rispetto di tutte le norme di sicurezza e Siae, ogni evento costa l’ira di Dio. Se vai alla Rocca vedi invece fili “scoperti”, senza la copertura certificata da un tecnico. Soprattutto ci domandiamo come mai questa associazione abbia da anni a disposizione una Rocca seicentesca quando qualunque altra associazione, per ottenere uno spazio pubblico, deve fare i numeri e pagarlo profumatamente. Nessuno ce l’ha con loro o vuole impedire ai giovani di fare iniziative, però non esiste solo la Work in Progress. Immagino che di giovani imprenditori che avrebbero voluto gestire un bar all’interno della Rocca ce ne siano parecchi. Perché non fare un appalto?». Tiziana Petrelli IL NUOVO sindaco di Pesaro conosce Fano. Anche la sua vita notturna perché da anni festeggia con gli amici il compleanno (in luglio) in un noto locale a Gimarra. Ha visto la macchina-Lido ed anche chi la frequenta. E fra questi sono tanti anche i pesaresi che riempiono i locali. La deregulation messa in piedi negli ultimi anni ha trasformato l’area del Lido in un forte punto di aggregazione. Che non piace a tutti per i suoi inevitabili eccessi, ma che produce reddito soprattutto ora che il turismo è sempre più mordi e fuggi. Funziona la macchina fanese? Certo che funziona, tanto che Ricci, appunto, ha dato il via alla deregulation pesarese: locali aperti, meno vincoli, musica e balli lungo il tratto pesarese. Cosa vuol dire questo? Che se fino a qualche anno fa il «mantra» era evitare gli esodi verso la costa Romagnola, anche per ragioni di sicurezza, ora la parola d’ordine, sottintesa, è quella di arginare quest’altro esodo anche per creare lavoro e generare risorse a nord. Una guerra non dichiarata, ma guerra è. Storia da non sottavalutare perché sono pochi i ragazzini che arrivano a Fano, tanti invece quelli che hanno capacità di spesa. Tanti soldi, molti e buoni, a fine stagione. Specie in questo periodo. m.g. FANO 15 DOMENICA 22 GIUGNO 2014 •• Strada chiusa per partita in corso: ma il finale è stato deludente Ecco come si presentava via Alessandrini durante la partita DICIAMOCELO: nessuno si sarebbe aspettato un’Italia così deludente. Neppure quel gruppo di ragazzi che goliardicamente il pomeriggio della partita contro il Costa Rica aveva pensato bene di chiudere l’intera via Alessandrini con un enorme bandierone tricolore che faceva da sfondo scenografico al tavolo sul quale era piazzato lo schermo televisivo. Sedie e bibite completavano il contorno per un evento che avrebbe dovuto far impazzire di gioia tutti i tifosi. Invece è successo quello che è successo: l’Italia di Prandelli e Balotelli ha sonoramente perso contro i semisconosciuti giocatori del Costa Rica e così invece dell’esultanza non è rimasto altro che riporre la bandiera e... riaprire la strada al solito tran tran quotidiano. LA KERMESSE PADRE DAMIANO Il frate del cimitero centrale festeggia oggi i 70 anni di sacerdozio Teatro sotto le stelle parte da domani all’Arena di Tre Ponti: in vendita i biglietti PADRE Damiano Angelelli dei Frati Minori Cappuccini, cappellano del cimitero cittadino di Fano da 68 anni, festeggia oggi il suo 70esimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Padre Damiano gode di ottima salute e lo scorso 1˚ marzo ha compiuto la bella età di 95 anni. I festeggiamenti, per questa importante ricorrenza, sono iniziati da giovedì scorso e si sono svolti, tutti nella basilica di San Paterniano, con i Rosari e le Messe. L’ultima adorazione eucaristica e preghiera del vespro è iniziata ieri sera alle 21 e si è prolungata per tutta la notte fino alle 8 di questa mattina. A conclusione, oggi, alle 11,30, in occasione della Solennità del Corpus Domini, Santa Messa giubilare celebrata da Padre Damiano. Le vongolare fanesi all’ancora nel porto canale SISTEMA PESCA PER DARE VALORE AGGIUNTO ALLA FILIERA E MIGLIORARE L’EXPORT I vongolari sono alle prese con la crisi: «Dobbiamo richiedere il marchio Dop» DOPO LA COZZA Dop di Scardovari (mollusco allevato esclusivamente lungo il delta del Po) ecco che potrebbe arrivare anche la vongola Dop di Fano. «A patto però di fare presto e di non farsi come al solito anticipare da altre realtà marinare più furbe» dice Stefano Facchini, presidente dell’Associazione Vongolai che chiede al Gac di intraprendere le azioni necessarie per arrivare al riconoscimento nel registro Ue dei prodotti Dop, Igp e Stg anche della vongola di Fano o della costa pesarese. Il Gac è niente altro che il Gruppo di Azione Costiera Marche Nord, nato nel 2010 e deputato a promuovere, nel territorio dei Comuni di Fano, Marotta e Senigallia, azioni di sviluppo so- stenibile nel settore della pesca costiera. Tra queste ci potrebbe essere, appunto, quella di richiedere il riconoscimento del marchio di identità territoriale, così come hanno fatto a Scardovari (Rovigo) per la cozza. «COME associazione vongolai — sostiene Stefano Facchini — non possiamo permetterci di perdere i fondi comunitari destinati a questo ambito di intervento solo per l’inazione degli enti preposti». La pattuglia delle vongolare, formata da circa 65 imbarcazioni, tra Fano, Gabicce, Pesaro, Marotta, è già economicamente penalizzata dal fermo volontario che da un po’ di anni a questa parte mette in atto autonomamente pro- prio per salvaguardare la risorsa ittica. Nel 2012 le vongolare sono state ferme 5 mesi, ben 6 mesi nel 2013 e già 5 mesi quest’anno, visto che hanno ripreso il mare solo IL PRECEDENTE La certificazione è stata data anche alle cozze prodotte a Scardovari a giugno perché nel frattempo la riproduzione è avvenuta e il prodotto è cresciuto. Una situazione alla lunga insostenibile per le imprese di pesca e gli oltre 200 addetti che giornalmente vanno in mare. Il riconoscimento della vongo- la Dop o Igp, quindi, darebbe visibilità sui mercati commerciali e soprattutto maggiori certezze dal punto di vista economico un po’ a tutta la filiera, iniziando proprio dai pescatori. Il valore del mercato della vongola, nel tratto di mare antistante la costa Marche nord, infatti non è affatto da trascurare. Ogni settimana, quando si esce in mare, si pescano mediamente 750 quintali di vongole circa (30mila quintali all’anno), gran parte delle quali, lavorate e confezionate in loco vengono esportate in altri Paesi, Spagna in testa. «La vongola Dop del pesarese dovrebbe essere il nostro marchio di eccellenza poer cui ricordiamo che il 31 dicembre scadono i termini» s.c. UN’ANTEPRIMA di cabaret e poi via alle risate in dialetto. Si sta per alzare il sipario sull’edizione 2014 di “Teatro sotto le stelle” la rassegna in vernacolo fanese con protagoniste tutte le realtà cittadine. Sono 10 le commedie del ricco cartellone che prevede un appuntamento fisso con il dialetto e la comicità: tutti lunedì alle 21.15 da domani al 18 agosto all’Arena Bcc di Tre Ponti. La stagione del teatro all’aperto intitolato ad “Emanuele Manuelli” si inaugura stasera con il “Festival della comicità”, una gara a colpi di risate condotta dal San Costanzo Show e organizzata scopo benefico dall’associazione “Amore per la vita, onlus”.Ad aprire invece la rassegna di commedie sarà il “Gaf” con lo spettacolo “Lega el sumar du vol el padron” quindi si proseguirà il 30 giugno con la compagnia “Il Faro” e la loro “L’eredità”, il 7 luglio con quelli de “Il Guitto” con “Tira via ch’en c’è nisciun”, l’11 luglio con il San Costanzo Show in “Amici... di mia zia”, il 14 luglio con la compagnia dialettale del Gallo con “Na mastella d’bugi”, il 21 luglio “El Brudett” con “Ognico’ de venerdì”, il 28 “I Cumediant” in “Un macell de papul”, il 4 agosto ancora in compagnia del San Costanzo Show con “Cris! Un musical scacciacrisi”, l’11 agosto la “Piiccola ribalta” con “Tre Bsares in paradis” ed infine il 18 agosto Il Crogiuolo” con “Do stirat d’gamb e... zac”. In tutti i punti vendita Conad e gli sportelli della BCC Fano è possibile ritirare ogni settimana il buono sconto che dà diritto a ricevere all’ingresso il biglietto ridotto da 5 a 4 euro. Saranno inoltre messi in vendita abbonamenti per 10 spettacoli a 35 euro con posto riservato in platea. Infotel. 3482715070 o 0721862576. FANO 17 DOMENICA 22 GIUGNO 2014 •• Fondazione Teatro: presidenza alla Amati e soprintendenza a Davide Rossi E’ CONVOCATO per domani, alle 17.30, il nuovo consiglio comunale: 24 i consiglieri di cui 15 di maggioranza e 9 d’opposizione. Scontata la nomina a presidente di Renato Claudio Minardi, nonostante la richiesta dell’opposizione di una presidenza di garanzia affidata alla minoranza. Richiesta avanzata sia da Fano5Stelle sia da Forza Italia. E’ probabile che all’opposizione, in particolare ai grillini, vada — come è prassi da anni — una delle vice presidenze. L’altro vice presidente potrebbe essere il consigliere della lista civica «Noi Giovani», Mattia De Benedittis. Dopo la composizione della giunta, l’entrata in funzione del consiglio comunale, il sindaco potrà concentrare l’attenzione sul bilancio 2014 per cercare di recuperare i 3 milioni di euro mancanti e le società partecipate con la convocazione dell’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio consuntivo di Aset holding. C’è poi da sciogliere il nodo di Davide Rossi (foto). Due le ipotesi su cui si discute da tempo: capo della segreteria politica del sindaco Seri o presidente della Fondazione Teatro della Fortuna. Ma sembra si sia aperta una terza via: Catia Amati, impiegata alla Fondazione Rossini di Pesaro, esponente del Pd alla presidenza della Fondazione — scelta gradita anche dall’assessore alla Cultura, Stefano Marchegiani — e Davide Rossi nel ruolo di Soprintendente, incarico che è retribuito. An. Mar. Forza Italia, Cucuzza boccia tutte le aperture «Non so Falcioni dove ha preso i numeri» Smentisce anche Ceroni: «Niente porte aperte a chi ha causato la sconfitta» «BASTA con lo spettacolo di persone che entrano e escono, vanno e vengono dai partiti: la gente non comprende». Le parole della consigliera comunale di Forza Italia, Maria Antonia Cuccuza, non lasciano spazio a dubbi: porte chiuse a chi ha causato «la frattura all’interno di Forza Italia e la sconfitta del centro destra. I responsabili, che hanno un nome e cognome, seguano, come hanno dichiarato di voler fare, il loro progetto». Consigliera Cucuzza i 120 di cui parla Mauro Falcioni, non sono da recuperare? 10 ANNI DI GOVERNO... «Non dimentichiamo che il partito è stato spaccato in tre» «Non so dove abbia preso questi numeri Falcioni, a meno che non consideri di FI anche i candidati della lista di Uguccioni. In ogni caso noi non chiudiamo le porte in faccia alle persone, non lo abbiamo mai detto e mai sostenuto. Diverso è il discorso per chi ha causato la sconfitta del centro destra: stiano al loro posto, nelle loro liste. Vedremo in LE PREFERENZE Ha preso 399 voti MARIA Antonia Cucuzza, vice sindaco e assessore della seconda giunta Aguzzi è risultata la più votata con 399 davanti al collega Mauro Falcioni (285). Nella coalizione «Insieme per Fano» prima di lei solo il sindaco uscente Stefano Aguzzi con 492 preferenze e il giovane collega di giunta, Luca Serfilippi de La Tua Fano (451). Si può dire che il risultato elettorale, a Cucuzza, è servito per affermare la sua leadership all’interno del partito, leadership che già era emersa dopo la fuga dei «giovani ribelli». Usciti di scena Lucia Salucci, Mattia Tarsi e Marco Cicerchia, Cucuzza è rimasta l’unico punto di riferimento Falcioni, infatti, paga il prezzo di non essere entrato in consiglio. Maria Antonia Cucuzza di Forza Italia futuro, se ce ne sarà occasione, se si potranno creare alleanze». Per lei, quindi, non c’è possibilità di dialogo tra chi in Forza Italia o nell’alleanza «Uniti per Fano» ha avuto un ruolo di responsabilità e se n’è andato? «NO, I NOSTRI elettori non capirebbero perché si tratta di persone che sono uscite e hanno lavorato contro Forza Italia». Ritiene che il partito abbia bisogno di una nuova segreteria visto che alle Comunali Forza Italia ha dimezzato il voto delle Europee... «Alle Europee For- LETTERA APERTA AL SINDACO SERI za Italia ha avuto il 13,07%, è chiaro che alle comunali c’è stato un calo (6,59%) per la presenza di tante liste civiche. A chi ci critica (il riferimento è a Tarsi ndr) dico che forse farebbe meglio a pensare alla sua lista civica che ha preso l’1,6%. Il voto di Forza Italia Fano è in linea con quello di Pesaro e di Urbino dove il partito, unito, ha preso il 7%». Ma a Fano, siete stati forza di governo per 10 anni? «Non dimentichiamo che il partito è stato spaccato in tre: Forza Italia, Ncd e la lista civica “Fano in Testa”. E’ indubbio che dobbiamo lavorare per recuperare il nostro elettorato, compresi coloro che si sono allontanati perché hanno creduto in un bluff. Io lavorerò in consiglio dove Forza Italia è il primo partito della coalizione e dove io siedo, non in quanto candidato sindaco, ma perché eletta a pieno titolo». In totale sintonia con Cucuzza, Stefano Mirisola, Cesarina De Sena e Luigi Cataluddi: «Noi non temiamo il ritorno degli ex perché abbiamo una visione più pulita della politica non ci capacitiamo del fatto che chi tradisce possa tornare sui propri passi con tanta facilità solo per le solite logiche di potere e di poltrone (prossime Regionali). A chi dà i numeri tanto per dire qualcosa e parla di tessere e preferenze, ricordiamo che “Fano in Testa” ha raccolto l’1,67%, Ncd il 3,59% e la lista di Carloni 3,79%. Tant’è vero che nessuno degli ex è in consiglio tranne il candidato sindaco». Anna Marchetti IL FESTIVAL I grillini ora rivendicano la presidenza del consiglio Oggi chiude «Passaggi» Si parlerà anche del Papa I GRILLINI, maggiore forza d’opposizione, «parte attiva del cambiamento», rivendicano la presidenza del consiglio. Presidenza, in verità, blindata in quanto per accordi politici, quel ruolo sarà ricoperto da Renato Claudio Minardi, almeno per un anno. Ma F5Stelle insiste e rilancia, in vista del primo consiglio convocato per domani, alle 17.30. «Dobbiamo ammettere — dicono Omiccioli, Ruggeri e Ansuini — che a Fano, dopo venti anni, è in corso un rinnovamento della classe politica. Il nostro sindaco, da persona perbene quale è, deve ammettere che la sua vittoria è in parte anche merito della nostra forza positivamente esplosiva e propositiva. Ora, cosa ci aspettiamo da Seri? Un segnale, un’apertura di credito che vada nella direzione della tutela di tutti i cittadini, anche quelli che al ballottaggio hanno scelto Omiccioli e che Seri riconosca ai suoi avversari il ruolo di garanzia, della presidenza del Consiglio. Cosa può aspettarsi il nuovo sindaco dalla maggior forza di opposizione? Noi non cerchiamo o vogliamo grosse coalizioni e “inciuci” e poltrone varie. Noi bocceremo e ci batteremo contro tutto ciò che non sarà utile alla nostra città, ma non staremo a guardare colori politici, partiti di provenienza e quant’altro, noi faremo e valuteremo positivamente tutte le proposte buone per Fano» TULLIO Pericoli, il pittore e disegnatore, oggi pomeriggio a Passaggi: presenterà il suo libro «Pensieri della mano» (18.30 Chiostro delle Benedettine) insieme al giornalista Vincenzo Mollica. Al termine Pericoli sarà insignito del premio «Tullio Ghiandoni – Passaggi d’Arte», un’opera di Michele Ambrosini, che gli verrà consegnato dalla illustratrice Rebecca Lisotta. Alle 17.30, sempre nel Chiostro, Luigi Berlinguer presenterà il suo libro «Ri- creazione. Una scuola di qualità per tutti e per ciascuno». Ne discuterà con la senatrice Francesca Puglisi e col giornalista Franceso Rea. Per la sezione Passaggi di Fede, Marco Politi, vaticanista, racconterà del nuovo Pontefice: la riforma della Curia romana. «Francesco tra i lupi. Il segreto di una rivoluzione» sarà presentato, alle 17 Chiesa di San Domenico, con Stefano Ceccanti e Jacopo Scaramuzzi. La sezione Passaggi di Storia celebrerà: il trentesimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer ed il centenario della Grande Guerra. Pierpaolo Farina presenterà «Casa per Casa, Strada per Strada» ed il libro «Prospettiva Berlinguer. Sguardi trasversali sul leader comunista» con i giornalisti Pietro Folena e Jolanda Bufalini (San Domenico, alle 19). Lo storico Emilio Gentile presenterà con Dino Pesole, il libro «Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo» (19.30 al Chiostro). Marta Ruggeri esponente di spicco del movimento Fano 5Stelle Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +&!z!]!$!$ CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) ECONOMIA D’ESTATE μ Il rilancio parte dal relax al mare Il turismo cavalca l’onda del wellness Anno 154 N˚ 170 Domenica 22 Giugno 2014 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it In spiaggia ma niente bagno Acqua inquinata, il divieto continua a tenere tutti con il fiato sospeso Fano Forse si, forse no. Domenica con il dubbio del via libera per il tuffo in acqua a causa dell’ordinanza che vieta la balneazione sia alla foce dell'Arzilla che in prossimità del 17 scolmatori che costellano il litorale fanese. Resta vivo e ancora insoluto il problema che si ripropone ogni volta che a Fano si verifica un intenso temporale, gettando un'ombra sulla promozione turistica della città. "In realtà - ha specificato l'ex consigliere comunale Luciano Benini - il temporale è solo la causa scatenante del problema, la sua origine è in una mancanza di Aset Spa, che non ha ben separato le condutture delle acque piovane da quelle delle acque nere. Individuati gli scarichi incriminati ed effettuato un intervento di riparazione si pensava che il problema fosse stato risolto. Invece non è così perché Fano non dispone di una doppia linea di acque separate, per cui quando pio- ve molto la pioggia va a mescolarsi con le fognature, mettendo in funzione gli scolmatori che scaricano i liquami nell'Arzilla. L'unica soluzione per evitare ogni tipo di inquinamento è quello di separare le condutture e far scaricare nel torrente solo le acque chiare". Foghetti In cronaca di Fano μ Il prof Giardina ha dato un volto al presunto killer μ Sul palco i giovani artisti con Mango e Pfm Caso Yara, la svolta passa per Urbino Musicultura fa il pieno e stasera la finalissima IL PERSONAGGIO Ancona Idromassaggio sulla spiaggia di Senigallia Ancona Spiaggia che trovi, relax garantito. O quasi. L'angolo benessere tra vasche idromassaggio, solarium, fitness in acqua e pilates, talora massaggi, è presente in vari stabilimenti balneari. Buroni A pagina 2 Il titolo suggerisce la svolta: “Fine del delitto perfetto”. Nel catenaccio si scioglie il nodo: “Così sono arrivato alla conclusione che il killer fosse il figlio illegittimo dell’autista”. Ma è nella didascalia che il clamore di un caso nazionale - quello di Yara - diventa il pretesto per raccontare di un’eccellenza marchigiana: l’università di Urbino e del suo prof Giardina che ha messo il segno sul futuro delle indagini. Benedetti A pagina 2 Yara Gambirasio La Premiata Forneria Marconi sul palco di Musicultura Pierucci InCulturaeSpettacoli μ Nelle Marche si paga 301 euro Per gli asili nido l’altalena delle rette Quadri A pagina 5 L’INTERVENTO Il presidente degli albergatori entusiasta dell’iniziativa. Sui decibel nessun ritocco Pesaro La scelta di Indesit I “Feste e musica, la città sarà più viva” VALERIANO BALLONI n questi giorni è stato presentato con rigore e dovizia di informazioni il piano strategico di Indesit, nel quale si evidenzia la logica di aggregazioni con un partner internazionale di ragguardevole dimensione, competitivo e di comprovata capacità organizzativa. Nella proposta di aggregarsi è chiaro il fatto che, come nel settore dell'automobile, occorra avere dimensioni maggiori per... Continua a pagina 9 La rivoluzione che sta per approdare nella zona mare presentata dal sindaco Ricci con l'assessore al Turismo Belloni, attrae l'attenzione di albergatori e gestori degli stabilimenti balneari. Il sindaco ha già assunto l'impegno di predisporre a stretto giro il nuovo piano spiaggia per il litorale di levante e ponente che tenga conto anche delle esigenze degli operatori. Nessuna novità invece sul fronte decibel. Francesconi In cronaca di Pesaro μ Stroncato maxi traffico tra Marche e Campania Giro di banconote false Arrestate sette persone L’OPERAZIONE Senigallia Stroncato un traffico internazionale di banconote false con l'operazione "Magic Money" che ha portato a 7 arresti e 11 denunce in Italia e ad altri 4 arresti in Francia. In manette per l'organizzazione e l'approvvigionamento delle banconote sono finiti Fabio Tanca, originario di Milano e residente a Senigallia, Marco Antonio Napoli, originario di Messina e domiciliato a Fano, Giovanni Pisani di Avellino e Marcello Gennaro De Stefano di Napoli. Arrestati perché sorpresi in più episodi a spendere banconote false: Giulio Russo, originario di Napoli e domiciliato a Fano, Davide Prosperi di Milano e Dallandyshe Gjojdeshi, albanese residente a Milano. In cronaca di Senigallia μ Cacciatori-tartufai, altri dissidi μ Il Ct minaccia rivoluzioni con l’Uruguay Cartelli strani Prandelli: “In campo nella zona bosco chi crede nella vittoria” Fossombrone Diversi cartelli sono spuntati lungo la strada che attraversa il bosco demaniale delle Cesane. Nessun cane avvelenate, l’ipotesi più concreta i dissidi tra cacciatori e tartufai. GiungiIn cronaca di Pesaro/Urbino SPORT Natal “Le critiche ci stanno, ma abbiamo tanti di quei segni sul corpo che non possiamo lasciarci travolgere”. Gianluigi Buffon, da capitano azzurro e veterano di cinque Mondiali, scuote gli azzurri per scacciare i fantasmi di un replay di Sudafrica 2010. Il discorso più diretto però questa volta è di Cesare Prandelli. Il ct minaccia rivoluzioni e avverte tutti, da Balotelli in giù: contro l'Uruguay gioca solo chi ci crede davvero. Intanto De Rossi, infortunato, salterà il match di martedì. Grant Nell’Inserto Il Ct azzurro Cesare Prandelli laDOMENICA μ A Monte San Vito ritrovarsi in una pennellata μ Torna Symbola voce del verbo Qualità μ Imac-Primigi Quando ai piedi si piazza l’eccellenza OGGI INSERTO DI 4 PAGINE μ Cultura e cottura La cucina con vista mare Domenica 22 Giugno 2014 PESARO T: 0721 31633 E: pesaro@corriereadriatico.it I F: 0721 67984 Il ricordo di Ricci alla presentazione della quinta edizione della festa alla fiera di Campanara Ginnastica, un pensiero forte per Yara Pesaro Atmosfera speciale all’inaugurazione ufficiale della quinta edizione di "Ginnastica in festa" che ha richiamato alla fiera di Campanara autorità civili, militari e religiose: prefetto, sindaco, assessore al turismo, presidente dell'Aspes, questore, i comandanti di Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, il presidente re- gionale e anche provinciale del Coni e il presidente nazionale della Federazione Ginnastica. L'arcivescovo Coccia ha impartito la benedizione a tutti i partecipanti sottolineando come "lo sport rimanga uno spazio educativo importante, una risorsa per la società perché cresce ragazzi abituati alle regole". Elogi anche dal presidente nazionale della federazione ginnastica, Riccardo Agabio: "Se ab- biamo confermato la manifestazione a Pesaro fino al 2017 significa che gli organizzatori hanno lavorato bene". Bella soddisfazione per Esatour, premiata da numeri record: 13000 i partecipanti alla più grande festa che la ginnastica allestisce sul territorio nazionale. Nel nome di Yara Gambirasio, quest'anno più che mai, visto che la soluzione del caso che ha sconvolto l'Italia sembra vicina: "Yara ha tra- scorso in questi padiglioni gli ultimi momenti felici della sua vita - ha ricordato il sindaco Ricci - noi la ricordiamo con grande affetto sperando che sia fatta giustizia". La mamma di Yara, sarà presente a Campanara martedì per consegnare il premio al miglior collettivo combinato senza attrezzi di seconda fascia del Sincrogym dedicato alla figlia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Inaugurata la quinta edizione di “Ginnastica in festa” “Formula giusta, città più accogliente” Il presidente degli albergatori promuove l’iniziativa. Sui decibel della musica controlli rigorosi OBIETTIVO TURISMO LETIZIA FRANCESCONI Pesaro La rivoluzione che sta per approdare nella zona mare presentata dal sindaco Matteo Ricci con l'assessore al Turismo Enzo Belloni, attrae l'attenzione di albergatori e gestori degli stabilimenti balneari. Il sindaco ha già assunto l'impegno di predisporre a stretto giro il nuovo piano spiaggia per il litorale di levante e ponente che tenga conto anche delle esigenze degli operatori. Così ha anticipato Andrea Giuliani, responsabile di categoria per Confartigianato. Intanto, ecco come cambieranno da domani, alcuni regolamenti previsti per le attività commerciali della zona mare. Sulla possibilità di fare musica dal vivo, l'assessorato al Turismo, rassicura e garantisce il rispetto dei decibel già previsti da una precedente ordinanza, rimarcando che non ci saranno sforamenti di orari. La nuova ordinanza che dovrà essere pubblicata, introduce due clausole volute da Ricci dopo un incontro con i responsabili Arpam. Per tutte le attività che hanno già l'impianto per l'ascolto di musica, sarà sufficiente presentare un'integrazione comprovata dal proprio tecnico. Sarà il tecnico a dover integrare l'impianto per l'inse- Tante novità in zona mare per ravvivare la città e per accogliere anche le richieste da parte dei giovani Sopra, il responsabile di Confartigianato Andrea Giuliani ha pronte altre richieste per il sindaco Ricci rimento degli strumenti per la musica dal vivo. L'esecuzione della musica dovrà comunque avvenire fermo restando i decibel previsti. Per i gestori dei locali che non hanno un impianto ma intendono aderire all'iniziativa, il gruppo musicale che vorrà esibirsi dovrà dichiarare tramite un proprio tecnico di Dal prossimo anno stop alle varianti ma si procederà con il piano spiaggia impegnarsi a regolare autonomamente l'impianto affinché non vengano superati i decibel e non sia prodotto fastidio e inquinamento acustico. Sul pacchetto di misure per vivacizzare e implementare l'offerta turistica, è intervenuto Fabrizio Oliva, presidente Associazione Albergatori. "Misure tutte che contribuiscono a rendere la città più accogliente, certo è che rimarremo vigili e valuteremo dopo ogni evento, in particolare per le feste in spiaggia che potranno essere organizzate dagli stabilimenti, un giorno qualunque della settimana e non più solo il sabato". L'Apa prende atto della rivoluzione della zona mare ed invita l'amministrazione ad intensificare i controlli soprattutto la sera per garantire in caso di eventi un regolare deflusso dalle spiagge. Nelle prossime settimane l'Ufficio turismo predisporrà co- Giuliani e le prossime questioni da affrontare “Piscine per i bimbi e vasche idromassaggio” munque un'intensificazione dei controlli coordinandosi con Arpam. Novità in arrivo anche per i bagnini di ponente e levante: il neosindaco Ricci ha già in mente di predisporre un provvedimento di proroga per l'adeguamento al piano spiaggia per una decina di gestori degli stabilimenti. "La categoria spiega Giuliani, Confartigianato - ha già incontrato il sindaco e stiamo avviando i contatti anche con gli uffici dell'Urbanistica. I gestori degli stabilimenti avranno dunque dal prossimo anno un nuovo piano spiaggia e non una semplice variante. Inizieremo a lavorarci da settembre in vista dell'obbligo di adeguamento previsto per il 30 aprile 2015. Guardiamo positivamente all'impegno preso da Ricci con la categoria. Ora infatti è stato eliminato l'obbligo per alcune strutture di presentare un proprio progetto entro il 30 giugno. Nei prossimi incontri che avremo con il sindaco, chiederemo la possibilità per alcune strutture di implementare i servizi con piscine per bambini o vasche idromassaggio in spiaggia". Le contestazioni di Di Domenico, l’immediata replica del direttore generale della Provincia Con un tributo anche ad Ivan Graziani “C’è l’avanzo, altro che rischio default” Spazio alle nuove band con i concerti itineranti Pesaro "La Provincia chiuderà il proprio bilancio con un avanzo d'amministrazione. Non esiste alcun rischio default". Così Marco Domenicucci direttore generale dell'ente risponde per le rime a Futura Pesaro di Alessandro Di Domenico. L'ex consigliere comunale ieri ha convocato alla presenza di alcuni membri dell’opposizione, una conferenza stampa sulla paventata illegittimità delle elezioni del sindaco di Pesaro Matteo Ricci e del sindaco di Fano Massimo Seri, ex assessore provinciale. Non ha fatto in tempo a sparare il colpo che nel giro di poco è arrivata la risposta dell' ente. La normativa concede tempo sino al 31 luglio per l'ap- provazione del bilancio previsionale 2014 mentre il prossimo giovedì verrà approvato il bilancio consuntivo 2013 con atto monocratico del presidente Ricci come prevede l'attuale decreto legge 57 targato Del Rio. Il direttore Domenicucci scandisce il cronoprogramma, sullo sfondo rimane la richiesta di incontro che Futura Pesaro fa al prefetto per manifestare i propri dubbi sui prepensionamenti dell'ente e sul presunto dissesto finanziario che poteva far scattare l'incompatibilità per gli eletti. "Quando si leggono affermazioni come quelle espresse da Futura Pesaro e condivise da parte dell'opposizione - incalza Domenicucci - si rimane sconcertati. Non mi soffermo sulle speranze, che tro- Il direttore generale Domenicucci verebbero miglior contesto in una campagna elettorale peraltro terminata ma sui fatti. Il bilancio verrà presentato e approvato. Previsto un avanzo libero dai due ai circa quattro mi- lioni di euro che verrà impiegato nel bilancio 2014, dando così una mano ai servizi ed agli investimenti su strade e scuole che sono ancora a grosso rischio per i tagli lineari". Probabilmente, dopo l'approvazione del consuntivo, Matteo Ricci, lascerà l'incarico di presidente dell'ente per dedicarsi al Comune, a settembre, verrà eletto il nuovo presidente del trasformato ente di secondo livello. Sui prepensionamenti, il dirigente Adriano Gattoni, precisa, che l'operazione è garantita dalla normativa pre-Fornero e che si possono sì applicare per motivi finanziari, ma solo per produrre risparmi consistenti che in tre anni potrebbero toccare i tre milioni di euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pesaro Concerti itineranti per promuovere le band del territorio. E' l'obiettivo di "Anonima sound Festival" iniziativa a cura dell'associazione "Arte in musica" con la collaborazione del premio nazionale Bruno Lauzi. Band provenienti dai diversi comuni e paesi della Provincia si alterneranno sul palco di vari centri e lo faranno in tributo ad Ivan Graziani. Proprio nel comprensorio pesarese infatti il noto cantautore fondò il suo primo gruppo musicale, Anonima sound che dà il nome all'atteso evento. Direttore artistico dell'iniziativa è Antonio Rey Topi e suoneranno con le band artisti come Tullio De Piscopo, Gianni Drudi e Filippo Graziani (figlio di Ivan). Il primo appuntamento è fissato per venerdì 27 giugno a Sant'Angelo in Vado presso l'agriturismo "I Palazzi" dove si esibiranno gli M3, i Col Priest, lo stesso Antonio Rey Topi e Gianni Drudi. La seconda serata è prevista a Fermignano il 5 luglio con altri artisti. Tutti i concerti sono ad ingresso libero e le date del tour ancora da definire saranno comunicate sulla pagina Facebook di Anonima sound festival. © RIPRODUZIONE RISERVATA Domenica 22 Giugno 2014 FANO T: 0721 31633 E: fano@corriereadriatico.it III F: 0721 67984 Tra bandiere e animazione, una giornata tutta in blu LE MANIFESTAZIONI Fano Tutta la costa marchigiana ieri da Gabicce sino a San Benedetto del Tronto si è colorata di blu: non solo perché il blu era il colore predominante del cielo e del mare, ma anche perché sulle spiagge hanno sventolato a decine le Bandiere Blu concesse dalla Fee (Foundation for Environmental Education - Italia), quale titolo di merito per l'accoglienza turistica. "Marche in Blu è stata un'iniziativa promossa dalla Regione Marche e progettata insieme con i Comuni che hanno ricevuto il contrassegno per valorizzare in modo continuativo la straordinaria offerta turistica di un territorio tutto da scoprire e da vivere. E' stato un modo per vivere in modo ideale il mare, proposto alle famiglie, con iniziative per adulti e per bambini. Si può dire che tutta la regione si è messa in vetrina co un ricchissimo cartellone di iniziative, dallo sport all'enogastronomia, dalla musica alla cultura ambientale, che si sono svolte dal mattino fino all'alba, per festeggiare le 17 Bandiere Blu concesse al litorale. A Fano, nella mattinata e poi nel pomeriggio, si è svolta all'anfiteatro Rastatt di Sassonia una animazione in blu per bambini. In serata poi è stato allestito uno spettacolo di danza "World Dance Sport Institute". Sotto la tensostruttura di Sassonia, invece, è stato inserito nella manifestazione un concerto in Blu contemporanea previsto per la "Festa del- la musica europea" che ha fatto risuonare di note sia la zona mare che il centro storico, dove si sono succedute ben quibndici esibizioni di gruppi musicali che si sono impegnati in tutti i generi della musica contemporanea. A questo proposito, nelle piazzette del centro, così come al Lido, sono stati organizzati diversi concertini in blu da parte della associazione Fano Music Story. Ieri è stata dipinta di blu anche la quarta giornata del Festival Passaggi che ha continuato a proporre i suoi incontri sulla saggistica con la partecipazione di personaggi noti a livello nazionale. Ieri è stato premiato anche Don Luigi Ciotti che ha tenuto nel chiostro delle Benedettine una superba lectio magistralis. © RIPRODUZIONE RISERVATA “Assegnateci la presidenza del Consiglio” Passaggio chiave della seduta di domani. I grillini con Omiccioli avanzano la richiesta al sindaco Seri I NODI DELLA POLITICA MASSIMO FOGHETTI Fano In previsione del Consiglio Comunale di domani, quando si formalizzeranno tutte le nomine, Fano 5 stelle ha chiesto al sindaco Massimo Seri di favorire l'elezione di un suo rappresentante a presidente della civica assise. "Si è parlato tanto in questi giorni - evidenzia il leader del movimento Hadar Omiccioli di sindaco, di giunta e di nuovo consiglio comunale. Ebbene noi ci aspettiamo una giusta partenza, attendiamo che Seri, nel rispetto di tutti i cittadini, riconosca ai suoi avversari di ballottaggio il ruolo di garanzia, della presidenza del consiglio comunale". Lo chiede in nome di quel fair play che è uno dei valori fondanti del Panathlon Club di cui Seri è stato presidente. "Se vinciamo non dobbiamo vantarci ma incoraggiare chi ha perso; anche se si perde non bisogna abbattersi, ma riprovarci, anche le sconfitte fanno imparare; dobbiamo rispettare i nostri avversari come noi stessi" così scrivono alcuni giovani studenti di Fano nel libro "Pronti Partenza Sport" edito dalla Panathlon International. Per la guida della civica assise il movimento Fano 5 Stelle si attende un’apertura di credito A sinistra, Hadar Omiccioli ha chiesto al nuovo sindaco di Fano Massimo Seri la presidenza del consiglio comunale, questione che verrà affrontata nella seduta di domani. Ma il favorito per ricoprire questa carica rimane Renato Claudio Minardi (foto sopra) E' un libri redatto da alunni delle elementari coordinati dagli insegnanti, da un giornalista e dall'allora presidente Massimo Seri oggi sindaco. "Quale lezione possiamo e dobbiamo trarre dai nostri ragazzi - interroga Omiccioli -per il futuro della nostra città? Noi, maggiore forza di opposizione dobbiamo prendere coscienza del fatto che siamo stati parte attiva del cambiamento che comunque è avvenuto, certamente non da protagonisti come avremmo voluto. Dobbiamo, comunque, ammettere che a Fano, dopo venti anni, è in corso un rinnovamento della classe politica che per adesso, quantomeno nei propositi, promette qualcosa di buono. Il nostro sindaco, da persona perbene quale è, deve ammettere che la sua vittoria è in parte anche merito della nostra forza positivamente esplosiva e propositiva". In sostanza i grillini si aspettano, un'apertura di credito che vada nella direzione della tutela di tutti i cittadini, anche quelli che al ballottaggio hanno scelto Hadar Omiccioli. Ciò nonostante non si offre nulla in cambio. "Sia ben chiaro - continua l'avversario di Seri - noi non cerchiamo o vogliamo grosse coalizioni e "inciuci" e poltrone varie. Noi imprescindibilmente bocceremo e ci batteremo contro tutto ciò che non sarà utile alla nostra città. Ma, come abbiamo sempre detto e con coerenza sostenuto, non staremo a guardare colori politici, partiti di provenienza e quant'altro, noi faremo e valu- Minardi resta favorito anche per i timori di nuove polemiche dopo l’ondata Fulvi teremo positivamente tutte le proposte buone per Fano. Il programma di Massimo Seri ne contiene sicuramente, molte addirittura collimano con le nostre, tant'è che lo stesso ha più volte ammesso pubblicamente di trovarsi d'accordo con Hadar Omiccioli su molti contenuti". A Seri, dunque la prima mossa, anche se sarà difficile che il gruppo di maggioranza rinunci, come è nelle previsioni, ad eleggere Renato Claudio Minardi che all'interno del Pd ha avuto più voti. Se ciò accadesse è probabile che scaturirebbe un putiferio. Già Rosetta Fulvi si è risentita per essere stata messa da parte, anche se ha rinnovato il suo appoggio alla giunta e il suo impegno disinteressato all'interno del gruppo consiliare, un altro mal di pancia sarebbe moltio difficile da digerire. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pronta la mozione contro l’ospedale unico LA SANITA’ Fano "Ci batteremo contro tutto ciò non riterremo utile alla città", questa promessa-impegno, di Fano 5 stelle trova subito oggetto di dimostrazione nella difesa dell'ospedale Santa Croce. La Regione a questo proposito sta completando il bando di realizzazione dell'ospedale unico a Fosso Sejore, con 512 posti letto, per un costo presunto di centocinquanta milioni di euro circa. Per far fronte alla spesa si appresta a vendere parte dei suoi immobili e terreni, tra questi anche l'Ospedaletto di Fano e probabilmente lo stesso ospedale Santa Croce per un L’ex consigliere comunale e il referendum su Marotta: tante frecciate al segretario Marchegiani Stefanelli: “Il Pd cittadino ancora una volta inconsistente” L’ATTACCO Fano In questi giorni, dopo l'esito delle elezioni amministrative, si è chiusa una vicenda che ha coinvolto con grande passione il territorio fanese e che Luca Stefanelli ha seguito personalmente durante tutti i suoi quindici anni di impegno amministrativo nella città di Fano. Si è chiusa con una sconfitta per la città che in gran parte ha assistito con apatia alla perdita di parte del suo territorio. Luca Stefanelli, una presa di posizione molto netta L'ex consigliere comunale dà merito ad entrambi i comitati, quello di Marotta Unita che da tanti anni agisce e opera per l'unificazione della frazione e quello di Fano Unita che, pur costituito da poco, ha operato con grande impegno, di aver portato avanti le proprie idee con correttezza e determinazione. "A tutti chiedo, però, adesso - evidenzia Stefanelli - un'unità di intenti al fine di superare gli scontri e i conflitti, anche personali, che negli ultimi mesi hanno contrad- distinto la battaglia referendaria, per ritornare ad essere una comunità unita, anche se con un confine diverso". Ma dopo i complimenti non mancano le critiche: "Il Pd di Fano in questa vicenda, come nella maggior parte delle vicende che hanno toccato il nostro comune in questi anni, è stato totalmente assente. Sinonimo di una totale inconsistenza a livello provinciale, regionale e nazionale. L'attuale vice sindaco, nonché assessore Stefano Marchegiani senza correre nella competizione valore stimato intorno ai 47 milioni di euro. Per i grillini questo sarebbe una vera e propria iattura: "Non conta il contenitore, ma il contenuto (professionalità e macchinari, come ad esempio a Sant'Orsola a Bologna). Per questo, i tre rappresentanti del movimento in consiglio comunale, Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Roberta Ansuini hanno presentato una mozione con la quale impegnano il sindaco e la giunta ad abbandonare definitivamente l'opzione relativa all’ospedale unico, comunicandolo all'assessore Mezzolani e a proporre un progetto alla Regione Marche che riorganizzi e nel contempo riqualifichi l'ospedale Santa Croce. elettorale, nonché segretario del Pd fanese, e creatore di regolamenti ad hoc per escludere idee diverse all'interno del suo partito, nonché uomo di Minardi, il probabile presidente del consiglio comunale di Fano, nonché assessore provinciale, nonché leader indiscusso del Pd fanese, nonché uomo dei veti e delle concessioni, si sono accorti della questione Marotta Unita il 24 maggio 2014. E allora sono venuti nel nostro territorio a fare promesse elettorali e a vantare un assessorato a Fano sud che avrebbe cambiato il volto a questa zona. Peccato che Fano Sud non esista quasi più. E adesso cosa rimane delle promesse elettorali?". © RIPRODUZIONE RISERVATA IV Domenica 22 Giugno 2014 FANO •VALCESANO Online www.corriereadriatico.it Il tuffo in acqua rimane in sospeso Divieti di balneazione puntuali ad ogni pioggia. Benini: “Servono due condutture” PROBLEMI E DIVIETI Fano Se non è stato già fatto probabilmente verrà cancellato a ore il divieto di balneazione emesso, tramite un'ordinanza, sia alla foce dell'Arzilla che in prossimità del 17 scolmatori che costellano il litorale fanese, ma intanto rimane ancora insoluto un problema che si ripropone ogni volta che a Fano si verifica un intenso temporale, gettando un'ombra sulla promozione turistica della città. Quali sono i termini della questione e quali le possibili soluzioni lo abbiamo chiesto a Luciano Benini di Bene Comune che tra l'altro è un esperto del settore. "In realtà - ha specificato l'ex consigliere comunale - il temporale è solo la causa scatenante del problema, la sua origine è in una mancanza dell'Aset Spa, che non ha ben separato le condutture delle acque piovane da quelle delle acque nere. Individuati gli scarichi incriminati ed effettuato un intervento di ri- parazione si pensava che il problema fosse stato risolto. Invece non è così perché Fano non dispone di una doppia linea di acque separate, per cui quando piove molto, come si è verificato lunedì 16 giugno, la gran quantità di pioggia va a mescolarsi con le fognature, mettendo in funzione gli scolmatori che scaricano i liquami nell'Arzilla. L'unica soluzione radicale, per evitare ogni tipo di inquinamento è quello di separare le condutture e far scaricare nel torrente solo le acque chiare". E' una cosa fattibile oppure costerebbe tantissimo? "Quanto costerebbe non lo so. Certamente è fattibile, tanto più che è in gioco il settore trainante della nostra economia, quello del turismo. Se i potenziali turisti della nostra riviera sapessero che il mare di Fano si inquina ogni volta che fa qualche goccia d'acqua in più, non so se continuerebbero a scegliere la nostra città per trascorrervi le vacanze. Se siamo fortunati, fino al mese di agosto, le precipitazioni violente dovrebbero essere molto poche, ma se nessuno incomincia a mettere mano ad un progetto, il mare davanti alla foce del fiume, del torrente e degli scolmatori continuerà ad inquinarsi". LA CONTESTAZIONE Fano Sembra inverosimile, ma la Regione non solo non riesce a risolvere i problemi più grossi della pesca, come il dragaggio completo del porto di Fano, il cui interramento mette in pericolo l'incolumità degli equipaggi e IL PROGRAMMA Il meteo continua a non offrire sicurezze ma oltre a questo c’è anche l’ostacolo ordinanza Alcuni affermano che è anche colpa della depurazione che non funziona, è vero? "No, la depurazione non centra. Come ho detto l'origine sta nella mancanza delle doppie condutture". “Bisogna trovare il modo per far si che nell’Arzilla vengano scaricate solo le acque chiare” Potrebbe risolvere il problema il nuovo collettore di via Pisacane? "Potrebbe dare una grossa mano, soprattutto per quel che riguarda la zona sud della città". Altra questione è la raccolta dei rifiuti. Ritiene che con l'estensione del servizio porta a porta si sia risolto tutto il problema? "No, c'è ancora molto da fare. Mi auguro comunque che a fine anno il Comune di Fano raggiunga quella soglia di Pesaro; un marchio che ne evidenzi le caratteristiche, il procedimento di coltura, ne qualifichi l'apparato commerciale, insomma un segno di distinzione che possa attribuire un valore aggiunto al prodotto pescato nel nostro mare. Da tempo è stata avanzata una richiesta che non ha mai ottenuto una risposta. Oggi i tempi si stanno accorcian- do, dato che se il marchio non verrà predisposto entro il prossimo mese di dicembre, si perderanno i finanziamenti necessari. Nel 2012, a causa del maltempo il settore ha subito gravi danni dallo stravolgimento dei fondali, dove sono scomparse tutte le vongole; nel 2013 si sono osservati sei mesi di fermo per incentivarne la ripopolazione; quest' A un anno dalle elezioni amministrative, il bilancio del gruppo di minoranza Vivi Mondavio “Nei bandi spazio anche per le aziende locali” L’ANALISI Mondavio A un anno dalle amministrative, il gruppo di minoranza Viva Mondavio fa un bilancio dell'operato della giunta Talè. "Il bilancio dell'ente esordisce Moris Stortoni - è stato tenuto in piedi dalla pesantezza della Tarsu. I problemi di liquidità di Marche Multiservizi fanno mancare incassi per circa 400mila euro, ma è altrettanto vero che mancano efficaci politiche economiche. Non basta sostenere che si sta diminuendo il debito, questo infatti è l'effetto delle politiche rigoriste europee che impongono agli enti folli strategie di contenimento della spesa a discapito di investimenti e sviluppo". La minoranza lancia delle proposte. "Siamo gli unici ad averle presentate su temi economici, ci aspettiamo un'attenta riflessione da parte delle forze politiche e sociali. Abbiamo presentato una mozio- minimo prevista dalla Regione al 65%, ma ricorso che l'obiettivo massimo, il cui perseguimento è stato votato alla unanimità da tutto il consiglio comunale, è il traguardo di rifiuti zero. Si tratta di un progetto che non solo richiede l'esecuzione ottimale della raccolta differenziata, ma anche una riduzione alla fonte dei rifiuti enun avvio molto più deciso della filiera del riuso e del riciclo". © RIPRODUZIONE RISERVATA ne per l'applicazione di criteri di equità fiscale in materia di tariffe comunali su servizi alla persona. Va prevista una diversa tariffazione da modulare in base al reddito affinché chi più ha più paga. Va rifinanziato il fondo anticrisi e bisogna lavorare per definire altri aiuti. Occorre valutare la suddivisione della tariffazione e redigere un regolamento che normi le agevolazioni delle prestazioni sociali e dei servizi alla persona. E' necessario far partecipare le azien- Moris Stortoni anno sono seguiti altri 5 mesi di inattività senza che nessuno, all' incontrario di ciò che accade nella pesca a strascico, prendesse un contributo, che si faccia orecchie da mercante anche per il marchio, è il colmo. La responsabilità è del Gac (Gruppo di azione Costiera) per i vongolari fanesi, è ora che si svegli. © RIPRODUZIONE RISERVATA de locali ai bandi. Ci vuole sostegno alle start up. Vorremmo che si attuassero politiche di sostegno per le nuove aziende: riducendo le tasse locali per chi si insedia e crea occupazione o per chi opera già e vuole allargarsi. Va rilanciato il centro storico scegliendo filoni turistici nuovi". Infine la Tasi. "Facciamo un tentativo, rinunciamoci o pensiamo a un'aliquota bassa, ad esempio l'1,5 per mille o poco superiore, escludendo il ricorso a quella massima del 3,3 su tutti gli immobili. Poi moduliamo le detrazioni per non penalizzare famiglie con figli o in situazioni di difficoltà". Mondolfo Continua l'appassionata animazione del territorio, rivolta specialmente e persone anziane, ammalate, sole o in difficoltà da parte dell'associazione Avulss Mondolfo. "Abbiamo deciso come direttivo - così la presidente Anna Gaggia - di andare insieme ai nostri amici alla scoperta della regione che, ricca di tanto patrimonio storico, artistico, religioso e naturale: questa volta la meta è stato © RIPRODUZIONE RISERVATA Mondolfo "Basta spremere i contribuenti". L'appello è del comitato per la salute pubblica che sulla Tassa sui servizi indivisibili (Tasi), chiede all'amministrazione di prevedere una detrazione per tutti i dichiaranti. "Quando un Comune, che abbia il potere di imporre le tasse, cerca di racimolare, con esse, altri soldi dai contribuenti, per mantenere in piedi la macchina amministrati- Attenzione a giovani e Sportello Europa L’OBIETTIVO San Giorgio © RIPRODUZIONE RISERVATA “Serve più rispetto per i contribuenti” va, non fa altro che ridurre la liquidità monetaria in circolazione riducendo la capacità di spesa dei cittadini. Ora il Comune dovrà decidere l'importo della Tasi che insieme alla Tari e l'Imu compongono la nuova imposta comunale, la Iuc. E' nata per compensare i minori trasferimenti statali agli enti locali e l'abolizione dell'Imu sulla prima casa, ma l'imposizione centrale non è diminuita proporzionalmente. A Mondolfo l'imposizione sugli immobili ha prodotto entrate per circa μ San Giorgio © RIPRODUZIONE RISERVATA A contatto con gli anziani I PAGAMENTI © RIPRODUZIONERISERVATA 1.700.000 nel 2011 e 2.800.000 euro nel 2013, un aumento di più del 60%. La situazione economica non è florida e nel nostro Comune è anche più grave. Lo dimostra il fatto che i rifiuti prodotti siano diminuiti dal 2012 al 2013 del 40%. Chiediamo agli amministratori di prevedere una detrazione di almeno 100 euro per l'abitazione principale. Lasciare in circolazione una massa monetaria di quasi 450.000 euro farà del bene a tutti". © RIPRODUZIONE RISERVATA Il comitato per la salute pubblica chiede detrazioni sulla Tasi l'antico Santuario della Madonna del Pelingo". Coordinato da Mirella Caronti, lo staff ha animato 52 presenze, "socializzazione sul pullman, ma anche nel parco del santuario - ancora Anna Gaggia - grazie a tanti canti della tradizione: non è mancata un'ottima cena, con le specialità della provincia”. Per aderire al volontariato Avulss Mondolfo, è possibile contattare l'associazione in Via XX Settembre, a due passi dalla piazza del Castello, al 0721.930093. Divertimento e beneficenza. Nella splendida cornice della Bcc Arena della cooperativa Tre Ponti, questa sera alle 21, andrà in scena l'atteso "Festival della Comicità di Fano e provincia". Una gara a colpi di comicità, presentata dai comici del San Costanzo Show, con il coordinamento dell'associazione "Oltre il Sipario" e la regia di Marco Florio. Il ricavato della serata sarà interamente devoluto in beneficenza ai bambini per il "Progetto Kallur". Tanti e validi i comici che si contenderanno a suon di risate tre premi: Anna Maria Del Magna; Alessio Tinti e Francesca Biagi; Davide Pagnini e Federico Corucci; Duccio Marchi; Giovanni Cicerchia; Lorenzo Alessandrini e Stefano Montanari; Luca Boscolo; Luca Vichi, Elisabetta Podrini e Giulio Malfanti; Manolo Magnabosco; Martina Serfilippi e Alex Di Gioia; Roberta Pozzi; Rosario Marra; Sabrina Rigante; Simone Sabbatucci; Simone Piccinini. Risate assicurate, ingresso a 5 euro. Prevendita al bar della cooperativa e al Capolibro in corso Matteotti a Fano. "Attivare al servizio dei Comuni dell'Unione Roveresca uno Sportello Europa, in sinergia con le università di Urbino, dove già esiste un preciso punto di riferimento in materia, e di Ferrara - annuncia Sebastianelli nuovo sindaco di San Giorgio di Pesaro - per offrire le necessarie opportunità in termini di informazioni e conoscenze, al momento praticamente assenti almeno in alta percentuale, ai giovani e ai cittadini e allo stesso tempo ricercare fonti di finanziamento europee". Una svolta innovativa perché "gli ultimi anni sono stati caratterizzati da significativi cambiamenti per le amministrazioni locali, e di riflesso per i cittadini. Il periodo che stiamo attraversando è stato aggravato dalla crisi economica globale che ancora non è finita. e ha comportato una notevole difficoltà nella gestione del Comune che ha causato un calo di funzionalità nei confronti del mondo giovanile che non può rimanere nella situazione di stallo attuale". E' per questo che "vogliamo guardare avanti con fiducia. Lo Sportello che stiamo organizzando darà uno stimolo nuovo". Un’altra iniziativa dell’Avulss Mondolfo LA VISITA Una serata di risate a scopo benefico Fano Neanche il marchio, scoppia l’ira dei vongolari l'integrità delle imbarcazioni, ma non riesce a rispondere nei tempi opportuni nemmeno alle più semplici istanze. I vongolari di Fano sono su tutte le furie. Ieri nel corso di una ennesima riunione hanno elevato ancora un coro di protesta. E' stato chiesto da tempo alla Regione un marchio di certificazione delle vongole pescate nel compartimento Alla Bcc Arena
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