TITOLO DELL’EVENTO XI ° edizione SEMINARIO ASL-SPI - “ Vedute con paesaggi incerti e nature morte: i flussi emotivi e i transfert centrali e laterali nei sistemi di cura di salute mentale” SEDE: Sala ESSE, Via del Ghirlandaio Firenze DATA INIZIO E DATA FINE EVENTO Venerdi 7 dicembre 2012 PROGRAMMA Presiedono: G. Brandi, L. Zani Ore 9,30 B. Guerrini : Sul concetto di transfert, tra passato e presente Ore 10 M. Rossi Monti: sul transfert e sulla diagnosi psicodinamica Ore 10, 30 discussione Ore 11 break Presiede: M. Miceli- A. Tanini Ore 11,30 12,00 Sintesi dei lavori effettuati (Focus group) Discussant: M. De Berardinis Ore 12-12,30 G. Saraò: Alleanza terapeutica e compliance farmacologica nel trattamento del disturbo bipolare Ore 12,30 discussione Ore13-14 break Presiede S. Calamandrei Ore 14 A. Correale : Sul destino dei transfert dispersi, tra individuo e gruppo Ore 15 L. Boccanegra: Frammenti e figure di transfert sul gruppo di lavoro Ore 16 discussione G. Saraò, S. Domenichetti: chiusura dei lavori INFO: Organizzatore scientifico: Sandro Domenichetti Comitato scientifico: Giuseppe Saraò, Stefano Calamandrei Comitato organizzativo: Annalisa Piccini, Elisabetta Sodini PROFESSIONI ALLE QUALI SI RIFERISCE L’EVENTO - Saranno richiesti i crediti ecm per 150 psichiatri RESPONSABILE SCIENTIFICO DELL’EVENTO: Sandro Domenichetti nat il 27/02/1953 VICCHIO (FI) DMN SDR 53B27 L838M CV IN FORMATO EUROPEO (allegato) Sponsor: AstraZeneca Segreteria Organizzativa: Menthalia srl - Via degli Artisti, 17/a - 50132 Firenze eventi@menthalia.it RAZIONALE Il servizio di salute mentale nei nostri tempi si caratterizza come una comunità complessa che si deve misurare con un corrispettivo territorio, con le nuove frontiere della sofferenza mentale, con un disagio diffuso e spesso incerto, non sempre cristallizzato in una chiara e franca psicopatologia. Basta pensare alla variegata galassia dei disturbi di personalità con la necessità di poter affrontare nel tempo il tema dell’incostanza e dell’inafferabilità degli investimenti emotivi che il paziente ( e il suo contesto di appartenenza) porta al servizio. In questi paesaggi e passaggi spesso fugaci abbiamo la necessità di conservare memoria, in attesa che successivamente si possa depositare qualcosa di costante e di più afferrabile, che rimanga traccia ma che non sia troppo ingombrante e pervasiva per la mente degli operatori. Ma storicamente il servizio di salute mentale si occupa soprattutto di raffigurazioni e messe in scena fortemente ripetitive: nel tempo si alternano lunghi periodi con vedute aride e desertiche , ad altri in cui esplodono crisi psicopatologiche spesso torrentizie ed improvvise; ci troviamo nel campo della cosiddetta patologia grave intesa come area psicotica della mente che tende a depositarsi nelle pareti, a diventare tappezzeria, una natura morta che domina la scena,ch e ingombra e satura l’esperienza percettiva del servizio. Il gruppo di lavoro degli operatori per confrontarsi con tutto ciò deve trovarsi in buona salute; un buon clima emotivo favorisce l’emergere dei flussi emotivi e dei transfert che si attualizzano nei vari luoghi di cura. Se il servizio è predisposto ad essere scenario teatrale, dove si possono raffigurare i vari canovacci delle storie personali e familiari dei nostri pazienti, si potranno cogliere e rappresentare flussi emotivi e transfert centrali (spesso evidenti nel rapporto personalizzato con l’operatore) e importanti investimenti emotivi laterali. In particolare la presenza di vari operatori con svariate qualifiche e anche diversi livelli di potere all’interno del servizio favorisce naturalmente l’emergere di forme di esperienze spesso trasformative; da qui la grande attenzione da porre alle esperienze comunitarie e gruppali dove la lateralità può favorire il rispecchiamento e l’emergere di importanti transfert fraterni. La delicatezza e la difficoltà consiste come osservare tale mole di eventi, e soprattutto come evitare di perdere qualcosa di essenziale a scapito del superfluo. In questa direzione la cultura psicodinamica del servizio è terreno di crescita per fenomeni di conoscenza, integrazione ed operatività, aiuta gli operatori ad interrogarsi sulla propria soggettività nel lavoro di comunità. In questa XI °edizione dei seminari ci occuperemo, del setting di lavoro del CSM e del SPDC. Osserveremo questi due luoghi di lavoro come spazi dove accadono fenomeni complessi; attraverso un confronto di esperienze (si utilizzerà il focus group) si ripenseranno gli stili di lavoro e le relative problematiche organizzative. Nella terza giornata ci confronteremo con vari ospiti tra cui: Benedetta Guerrini , Mario Rossi Monti, Antonello Correale e Luigi Boccanegra. curricula Antonello Correale è Specialista in Psichiatria e Membro Ordinario dell’International Psychoanalytical Association. È stato Primario della Area II del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma B fino al 2010. È autore de Il campo istituzionale, Quale psicoanalisi per le psicosi?, curato con Luigi Rinaldi, Psicoanalisi e Psichiatria, curato con Giuseppe Berti Ceroni, Borderline con Alonzi, Carnevali, Di Giuseppe, Giochetti. Il gruppo in psichiatria, con Nicoletti. Area traumatica e campo istituzionale. • Dipendente ASL dal 1975 al 2010 ASL Tempo pieno PRIMARIO DI PSICHIATRIA RESPONSABILE DELL’AREA II DIPARITMENTO DI SALUTE MENTALE ROMA B. IN PENSIONE DAL MARZO DEL 2010. Training SPI dal 1975 – 1981 Membro Ordinario della Società Psicoanalitica ItalianaHa effettuato numerosi seminari in varie aree d’Italia sul tema delle patologie mentali gravi Il campo istituzionale, Quale psicoanalisi per le psicosi?, curato con Luigi Rinaldi, Psicoanalisi e Psichiatria, curato con Giuseppe Berti Ceroni, Borderline con Alonzi, Carnevali, Di Giuseppe, Giochetti. Il gruppo in psichiatria, con Nicoletti. Area traumatica e campo istituzionale • G. Brandi Gemma Brandi, nata a Viterbo il 31 Luglio 1953 e residente a Firenze, in Via Romana 131.Laurea in Medicina e Chirurgia il 28/10/77 presso l’Università degli Studi di Firenze, con tesi dal titolo Cefalea e nevrosi: un approccio sperimentale alle relazioni patogenetiche e votazione di 110 e lode su 110, dopo avere superato quasi tutti gli esami del corso di laurea con il massimo dei voti.Superamento dell’Esame di Stato nel Novembre 1977.Iscrizione all’Ordine dei Medici di Firenze il 23 Gennaio 1978. Nel 1978, Tirocinio Pratico Ospedaliero in Psichiatria, della durata di sei mesi, presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Firenze, riportando il giudizio di ‘ottimo’.Specializzazione in Psichiatria presso l’Università di Firenze, nel 1982, con tesi dal titolo Allegoria di un’alienazione e votazione di 70 e lode su 70, dopo avere superato quasi tutti gli esami del corso di specializzazione con il massimo dei voti.Training psicoanalitico con il Presidente de La Pratica Freudiana di Milano. Tale attività formativa è stata riconosciuta e in parte finanziata dalla USL 10/E.Tra il Luglio 1978 e il Gennaio 1979, sostituzioni di medici generici.Dal Gennaio 1979 al Gennaio 1988, Convenzione con la Regione Toscana per la Medicina Generica.Dall’Aprile 1979 al Marzo 1984, titolare di Convenzione di Guardia Medica con il CSS 53 prima, con la USL 11 poi.Dal Febbraio al 31 Agosto 1980, incarico come medico ospedaliero presso l’Ospedale Psichiatrico di Volterra.Nel 1981 attività di sostituzione di medico psichiatra presso la Casa di Cura Villa dei Pini, per tre mesi.Nel 1982/83 attività di sostituzione di medico psichiatra presso l’Ospedale Militare di Firenze, per tre mesi.Dal Febbraio all’Aprile 1983, incarico di Medicina dei Servizi, per la branca di Igiene Mentale, presso la USL 9.Tra il 1982 e il 1984, due successivi incarichi, di quattro e sei mesi, come medico ospedaliero presso il Servizio di Salute Mentale dell’Unità Sanitaria 10/E di Firenze.Dal Marzo 1984 a tutt’oggi psichiatra territoriale presso il Servizio di Salute Mentale dell’Unità Sanitaria 10/E di Firenze, quindi del MOM SMA 2, con qualifica di Aiuto dal 15 Gennaio 1994, in seguito a superamento del relativo concorso. Svolge in questi anni l’attività clinica, ambulatoriale e ospedaliera, riuscendo a ridurre al minimo i ricoveri dei propri pazienti e comunque ottenendo esiti favorevoli nei trattamenti intrapresi. Svolge attività psicoterapeutica nel servizio pubblico.Nel 1987 viene inserita nel Gruppo di Lavoro per l’Aggiornamento del personale del Servizio di Salute Mentale della USL 10/E.Nel 1992 è incaricata, dal Direttore del DSM, di estendere, all’interno di un Gruppo di Lavoro Interdisciplinare appositamente istituito, un progetto per l’effettuazione di psicoterapie nel DSM. Ha così contribuito a formulare una proposta che avrebbe permesso allora e potrebbe permettere ora di erogare un ottimo servizio a costo zero. La proposta non è mai stata attuata. Sempre nel 1982 segue, su incarico del Primario del Servizio di Salute Mentale della USL 10/E, l’acquisizione e la ristrutturazione dei locali del Villino Borchi destinati all’attività ambulatoriale, riuscendo in brevissimo tempo, con un modesto finanziamento per circa un decennio rimasto inutilizzato, a far sì che la corte interna fosse risanata e parte dell’impianto elettrico rinnovato, due bagni fossero ricostruiti e tutti i locali imbiancati, illuminati e arredati. L’attuale assetto dei locali del Villino Borchi è il frutto di tale intervento sugli spazi, finalizzato all’attività che vi sarebbe stata svolta. Nella circostanza formulò un progetto per l’utilizzazione del terzo piano (casa famiglia femminile) e del sottosuolo (centro giovani che costituisse un crocevia di integrazione con il territorio), rimasto lettera morta. Viene nel frattempo incaricata dal Primario del Servizio di Salute Mentale della USL 10/E di occuparsi del problema delle compartecipazioni della équipe di appartenenza, risolvendo l’impasse che aveva impedito a detto servizio di riscuotere quanto spettava agli operatori e tentando contestualmente di introdurre, a livello regionale, una revisione critica della valutazione di qualità dei servizi psichiatrici, rimasta lettera morta. E’ stata commissario in tre Commissioni concorsuali per la nomina di Psichiatri nei Servizi di Salute Mentale della Toscana: 1991/92, USL 20/B, 1992, USL 19, 1993, USL del Casentino. Dal 1996 è Coordinatore del Gruppo di Lavoro Psichiatria e Giustizia dell’Azienda Sanitaria di Firenze, l’organismo autore del primo protocollo di rapporto tra O.P.G. e S.S.N., di una bozza di protocollo sulle procedure locali relative ai Trattamenti e agli Accertamenti Sanitari Obbligatori, di tre apprezzati Corsi di Formazione per le Forze dell’Ordine su questo tema, di una proposta operativa sulle procedure di privacy nei Servizi di Salute Mentale dell’ASF, del Progetto di Ricerca e Sperimentazione delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna finanziato dal Ministero della Sanità, della prima ricerca epidemiologica in ambito psicopatologico autorizzata dal Ministero della Giustizia in carcere e in OPG, del progetto di realizzazione di un Servizio di Salute Mentale nel carcere cittadino con finanziamento del Ministero della Giustizia, della proposta di ricerca psicopatologica in ambito giudiziario minorile e di molte altre iniziative in fieri o andate in porto, che hanno contribuito ad avvicinare, a livello istituzionale, mondo medico e mondo giuridico. Per questa attività l’ASF gli riconosce, nel 1998, nel 1999 e nel 2000, il raggiungimento degli obiettivi di risultato. Dal 1999 al 2000 è membro della Commissione Governativa per la stesura del Progetto Obiettivo di attuazione del DL 230, per quanto concerne il settore della salute mentale. In questo contesto offre un contributo ampiamente condiviso dai membri della Commissione, facendo confluire sulla psicopatologia reclusa un’attenzione debita quanto desueta.Nel 2000 viene invitata dalla Regione Lazio a collaborare al progetto di realizzazione del DL 230/99 in quel territorio.Dal 2001 è membro della Commissione della Regione Toscana per l’applicazione del DL 230/99, per la parte relativa alla salute mentale.Nel dicembre 1999 opta per la libera professione intra moenia.Dall’Aprile 1981 allo stesso mese del 1991, convenzione oraria con il Ministero della Giustizia, come psichiatra, per un massimo di 80 ore mensili, presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo F.no.Dal Settembre 1990 a tutt’oggi, convenzione oraria con il Ministero della Giustizia, come psichiatra, presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano, con responsabilità, da allora all’estate 2003, della locale Casa di Cura e Custodia (si tratta di una struttura di internamento giudiziario, analoga all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario). Nell’istituto di pena fiorentino organizza e gestisce, con poche risorse economiche, il primo Servizio Psichiatrico Penitenziario del Paese, con risultati straordinari, sul piano qualitativo e quantitativo, che hanno costituito l’ossatura di una riflessione profonda ed estesa, a livello locale e nazionale, sulla salute mentale reclusa e internata.Nel 1995 fonda la Società Italiana di Psichiatria Penitenziaria, dando vita negli anni successivi, come responsabile scientifico della medesima all’interno del suo direttivo, a moltissime manifestazioni nazionali e internazionali sui temi della giustizia e della psichiatria.Nel Settembre 1995 è socio fondatore della European Association Women for Women Health, sodalizio scientifico istituito allo scopo di sviluppare il tema della salute femminile.Nel 1996 fonda, e da allora dirige, il quadrimestrale di settore Il reo e il folle, una rivista con ampia distribuzione -compresa quella nelle librerie più importanti del Paese-, dotata di un comitato scientifico di altissimo livello, che ha contribuito a rilanciare l’interesse intorno alla questione, trascurata in Italia, della psicopatologia trasgressiva e reclusa.Partecipa, tra il 1996 e il 1997, alla stesura del progetto di legge sulla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e delle Case di Cura ve Custodia, che va sotto il nome di Progetto delle Regioni. Partecipa attivamente, tra il 1997 e il 1998, al dibattito nazionale che ha sostenuto la proposta di passaggio della Sanità Penitenziaria al Servizio Sanitario Nazionale, anche come membro di commissioni del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.Il 29 Novembre 1997, per l’attività psichiatrica svolta nel settore penitenziario, riceve il premio Qualità of life, consegnato dal Direttore dell’Ufficio Studi e Ricerche del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze.Nel Giugno 1999 è stata nominata Presidente della Commissione di Psichiatria Penitenziaria istituita all’interno della Società Italiana di Psichiatria Forense, una delle sezioni stabili della Società Italiana di Psichiatria.Dal Maggio 2000 fa parte della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Medici di Firenze.Dal 2000 a oggi è Responsabile Scientifico del ‘Progetto Eracle’, progetto interregionale Toscana-Emilia-Romagna finanziato dal Ministero della Salute, dalla Regione Toscana, dall’Azienda Sanitaria di Firenze, da enti privati, che ha realizzato la prima esperienza residenziale italiana dedicata all’assistenza di malati di mente detenuti o internati in Ospedale Psichiatrico Giudiziario o in Casa di Cura e Custodia. Il Progetto ha dato risultati assai brillanti e individuato un percorso esportabile, attualmente all’esame di altre realtà territoriali della Regione Toscana e del Paese per la soluzione del problema anche altrove.Tra il 2001 e il 2002 effettua la prima ricerca Psicopatologica strutturata italiana in ambito penitenziario, ottenendo risultati che hanno destato vivo interesse nel mondo scientifico western.Nel 2003 effettua la prima ricerca sul problema psicopatologico emerso tra la popolazione immigrata nella città di Firenze, ottenendo risultati di grande utilità, specie incrociando tali dati con quelli della ricerca in carcere, sul fronte della programmazione di un intervento strutturato nel settore.Dal Febbraio 2002 è Responsabile del Modulo Operativo Multiprofessionale Salute Mentale Adulti Firenze 4 dell’ASF, dove apre una Struttura Residenziale Psichiatrica, riordina l’intero settore riabilitativo e consolida la rete di intervento sanitario ambulatoriale e territoriale. L. Zani Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’ Università di Firenze con una tesi in Psichiatria dal Titolo:” La deistituzionalizzazione dell’ Ospedale Psichiatrico. Contributi per l’ analisi di due esperienze”. E’ una analisi comparata delle realtà di Firenze ed Arezzo e sulla organizzazione dei servizi territoriali. Partecipazione , dall’ Ottobre ’81 al Giugno ’82, ad un gruppo di formazione psicodinamica condotto dalla Dr.ssa S. Manfredi , membro della SPI, sul tema “ Psicoterapie brevi”. Specializzata in Psichiatria nel Dicembre del 1983 presso l’ Università degli Studi di Firenze con una tesi sulla utilizzazione dei farmaci depot nella pratica ambulatoriale Tre anni di supervisione di terapie analitiche di gruppo condotta dal Dr. A. Correale del Centro Ricerca Psicoanalitica di Gruppo “Il Pollaiolo” di Roma. Corso di formazione sulla “ Prevenzione, valutazione ed intervento nelle distorsioni evolutive sull’adolescenza” organizzato dalla Associazione ASTERIA di Roma con durata quadriennale (Novembre ‘89- Giugno ’93) In seguito ha particolarmente curato e seguito tutte le occasioni di approfondimento sulle tematiche adolescenziali e dei rapporti con le psicosi infantili. Docenza di Psichiatria e di Igiene Mentale negli presso la Scuola per Infermieri Professionali della ex USL 11 negli anni scolastici 1982/’83 e 1983/’84. Docenza di Psichiatria e Igiene Mentale presso la Scuola Infermieri Professionali della ex USL 10 H per l’anno scolastico 1991/’92. Docenza di “ Elementi di psichiatria e psicopatologia generale” presso la scuola per Educatori Professionali della USL 10 di Firenze nell’anno scolastico 1993/’94. Psicoanalisi personale con membro della SPI. Segretaria dal 1997 del Centro di Ricerca Psicoanalitica Coppia-Famiglia, nato da un gruppo di cui la scrivente fa parte come fondatrice fino dal 1994 e che da allora svolge attività di ricerca e supervisione di terapie di coppia e familiari, oltre ad organizzare e partecipare a seminari nazionali ed internazionali. Dal 1979 a tutt’oggi dipendente del SSN in qualità di psichiatra con vari incarichi dirigenziali, attualmente Responsabile SOS 1 B. Guerrini Nata a Firenze, 24/02/1959 Laureata in medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi dal titolo:“Attacchi di panico e personalità”.Specialista in Psichiatria presso la Scuola di Specializzazione della stessa Università con una tesi dal titolo “ La depressione infantile”. Dottorato di ricerca in Psicodinamica e Neurofisiologia presso la facoltà di medicina dell’Università di Genova, con una tesi dal titolo “ Memoria, Coscienza e Trauma”.Ha fatto parte del primo Istituto di formazione sulla codifica della Strange Situation tenuto da Alan Sroufe presso l’Università del Minnesota nel giugno 1989.Consulente del settore Politiche Sociali della Provincia di Milano sulle tematiche della relazione precoce madre-bambino. Docenza nel Corso di perfezionamento post-laurea, “ Aspetti normali e patologici dello sviluppo”, organizzato dalla Cattedra di psicologia dello Sviluppo dell’Università di Firenze,in collaborazione con il Centro Psicoanalitico di Firenze: Anno 2003,2004,2005,2006,2007.Membro Associato della Società Psicoanalitica Italiana.Autrice di numerose pubblicazioni sui temi dell’attaccamento, della geitorialità e della relazione precoce madre-bambino. M. Rossi Monti Mario Rossi Monti (Milano, 1953), laureato in medicina, specialista in psichiatria, è Membro Associato della Società Psicoanalitica Italiana, Professore Straordinario di Psicologia Clinica e Presidente del Corso di Laurea in Psicologia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Urbino. Nello stesso corso di Laurea insegna per supplenza Psichiatria. Dall’anno accademico 2000-2001 è inoltre Direttore del Corso di Perfezionamento Universitario Dalla Diagnosi alla Terapia. Il ruolo della psicopatologia (Facoltà di Scienze della Formazione – Corso di Laurea in Psicologia)Dal 1978 al 1994 ha lavorato come Aiuto Psichiatra nei Servizi di Salute Mentale della Regione Toscana.Ha svolto attività di insegnamento presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Siena.Insegna nella Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Firenze e di Siena.Oltre a una serie di contributi pubblicati su riviste nazionali, internazionali o su altri volumi ha pubblicato: 2012 Psichiatria e fenomenologia, Loescher, Torino, 1978 2013 Dall’analisi esistenziale alla teoria dei sistemi (con Sergio Vitale), Feltrinelli, Milano, 1980 2014 La conoscenza totale, Il Saggiatore, Milano, 1984 2015 Maternità come crisi, (con Adolfo Pazzagli e Paola Benvenuti), Il Pensiero Scientifico, Roma, 1981 2016 Dopo la schizofrenia (con Arnaldo Ballerini), Feltrinelli, Milano, 1983 2017 La vergogna e il delirio (con Arnaldo Ballerini), Boringhieri, Torino, 1990 2018 Psicopatologia e teorie della conoscenza, (con Marcello Cardini), Athena, Roma, 1989 Ha curato inoltre: Manuale di Psichiatria nel Territorio (La Nuova Italia, Firenze, 1994) Psicopatologia della Schizofrenia. Prospettive metodologiche e cliniche (con Giovanni Stanghellini), Cortina, Milano, 1999 Percorsi di psicopatologia. Fondamenti in evo M. Miceli Curriculum del dr. Maurizio MICELI Dati personali • Data di nascita: 4 ottobre 1955 • Luogo di nascita: Cosenza • Residenza: via Trieste 3, 50139 Firenze • Specialista in Psichiatria e Neurologia • Diploma di perfezionamento in “Metodologia per la EvidenceBased Medicine”, Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Medicina e Chirurgia, 1999. • Dirigente medico psichiatra della ASL di Firenze, Responsabile dell’IAC “Accreditamento e MCQ del Dipartimento Salute Mentale”. Attività’ di Ricerca e Pubblicazioni • • Dal febbraio 2002 sono Responsabile operativo per la Regione Toscana della ricerca sanitaria finalizzata del Ministero della Sanità “Una ricerca nazionale sulle strutture di ricovero psichiatrico: il progetto PROGRES-Acuti”. Sono stato responsabile scientifco della ricerca “Variabilità delle prestazioni nelle situazioni di crisi psichiatrica”, oggetto di una convenzione fra l’ASF e l’Istituto Superiore di Sanità (febbraio 2001giugno 2002) e ne ho presentato i risultati al Work-shop “Variabilità nei servizi sanitari: risultati e ricadute per il SSN”, organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (Roma, 27 giugno 2001). A. Dal gennaio 2000 Responsabile Operativo Regionale per la Regione Toscana della «Ricerca Nazionale sulle Strutture Residenziali Psichiatriche PROGRES», condotta nell’ambito del Progetto Nazionale Salute Mentale dell’Istituto Superiore di Sanità. B. Da marzo 2001 Responsabile Scientifico della ricerca «Variabilità nelle prestazioni in situazioni di crisi psichiatrica» (Convenzione 98/JZ/T11 fra ISS e ASL Firenze). C. Nel 1995 Responsabile Scientifico della ricerca multicentrica «Le emergenze psichiatriche nei servizi di comunità», nell’ambito del 3^ Programma di Ricerca Sanitaria Finalizzata della Regione Toscana, effettuata in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche Salute Mentale di Trieste. I risultati di tale ricerca sono già stato oggetto di comunicazioni a congressi nazionali e internazionali (XV International Scientific Meeting of the International Epidemiological Association, tenuto a Firenze dal 31 agosto al 4 settembre 1999). D. Comunicazione al Convegno Nazionale SIEP, Castiglione della Pescaia, 29-30 settembre 2000: Miceli M., Balzi D., Buiatti E., «Analisi delle attività di ricovero psichiatrico nella ASL 10 per l’anno 1998 Autore e coautore di vari lavori scientifici, fra cui: A. «La Patologia Psichiatrica in Italia», in Rapporto 1999- La salute in Italia, a cura di M.Geddes e G.Berlinguer, Ediesse, Roma,1999. B. «Le strutture Residenziali psichiatriche in Italia. I risultati della fase 1 del progetto ‘PROGRES’», Epidemiologia e Psichiatria Sociale, 2001. C. «Residential Care in Italy», Brit. Journal Psychiatry, 181: 220- 225,2002. • Dal 2000 al 2002 sono stato revisore scientifico (referee) per la Rivista Sperimentale di Freniatria, diretta da Fabrizio Asioli e attualmente sono revisore per la nuova rivista “Psichiatria di Comunità”, edita dal Centro Scientifico Editore. A. Tanini Attività professionale 1. Dal febbraio del 1982 al 1984 ha svolto attività di medico di reparto presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino. Dal 30.10.1984 è stato assunto in qualità di Assistente medico di Psichiatria presso la ex U.S.L. 9 (attualmente Azienda U.S.L. 4) di Prato, con rapporto di lavoro a tempo pieno. Nel 1991 ha partecipato al concorso nazionale per aiuto, vincendolo, e pertanto, dal 28.08.1991, ha proseguito l’attività professionale presso l’Az. U.S.L. 4 di Prato con la qualifica di Aiuto corresponsabile ospedaliero e il mantenimento del rapporto a tempo pieno. Dall’agosto 2001 ha ottenuto il trasferimento presso l’Azienda U.S.L. 10 di Firenze, M.O.M. 5 Salute mentale adulti, dove opera attualmente con la qualifica di Dirigente di I livello. 2. Durante l’attività di medico di reparto presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino, si è particolarmente interessato a tutte quelle soluzioni che potessero garantire ai degenti la più breve permanenza possibile nell’O.P.G.. Ha inoltre promosso incontri interdisciplinari più frequenti con le diverse professionalità presenti all'interno dell'istituto, ottenendo più stretti rapporti e verifiche delle varie posizioni degli internati con la Magistratura. Si è così adoperato per la costituzione di un “organismo misto” (operatori del Ministero di Grazia e Giustizia e dell’ex U.S.L.18, entro il cui territorio si trovava l’O.P.G.), per favorire la collocazione sul territorio dei malati. Nel corso degli anni in cui ha svolto attività professionale presso la U.O di Psichiatria dell’Azienda U.S.L. 4 di Prato, ha seguito con crescente impegno e interesse il nascere e lo svilupparsi nel territorio pratese di iniziative nel campo della riabilitazione. Nel 1989 ha cosi organizzato insieme a un collega - curandone la segreteria scientifica - il convegno “Esperienze cooperative e riabilitazione in psichiatria”, che ha avuto risonanza nazionale, come appare dagli atti, dei quali ha pure curato la pubblicazione. Sempre in quel periodo, il suo lavoro ha trovato una “sponda” ideale nella costituzione a Prato di gruppi di “self-help” (auto- aiuto psichiatrico) che, con la propria rivendicazione di contrattualità sociale, costituiscono il presupposto stesso dell’impegno riabilitativo nel campo del lavoro. Negli anni di lavoro a Prato, oltre ad aver assunto responsabilità diverse e maggiori - in rapporto agli avanzamenti professionali - per quanto riguarda l’attività della Unità Operativa (ambulatori, G.I.S., riunioni d’équipe, turni attivi di guardia in S.P.D.C., attività consulenziale in ambito ospedaliero, rapporti con medici di base e operatori), ha potuto usufruire di autonomia, che gli ha consentito un impegno più soddisfacente nell’ambito della riabilitazione psichiatrica e della collocazione/ ricollocazione al lavoro di disabili psichici. Per questo scopo ha realizzato una cooperativa di produzione-lavoro (tipo B ai sensi della legge 381/1991), composta da utenti ed ex utenti dei servizi psichiatrici. L’esperienza, del tutto originale nella preparazione e nella realizzazione, costituisce un punto di riferimento essenziale per tutte le attività riabilitative non solo dell’area pratese, essendo l’unico esempio esistente di cooperativa nella quale tutti i soci lavoratori sono provenienti dai servizi psichiatrici. Questo ha promosso indirizzi culturali e pratici nuovi per consentire alla riabilitazione psichiatrica un approdo certo. L’importanza di questa esperienza nella sua complessità è stata rilevata anche a livello universitario, là dove essa è divenuta oggetto di un seminario presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria della Facoltà di Medicina dell'Ateneo fiorentino. Infine, a proposito dell’esperienza stessa, recita fra l’altro così una certificazione rilasciata dal Direttore Sanitario della Azienda U.S.L. 4: “…2) attività riabilitative. in tale ambito il dott. Tanini ha dato vita ad una azienda cooperativa che segue in totale autonomia programmatica e operativa e che ha dimostrato di essere valido strumento per il recupero e lo sviluppo delle capacità residue di soggetti portatori di patologie psichiatriche anche molto gravi. È da sottolineare che questa esperienza ha rappresentato e rappresenta uno stimolo sia sul piano culturale che sul piano teorico e operativo per altre attività riabilitative realizzate in questi anni dal Dipartimento Salute Mentale della Azienda U.S.L di Prato di cui la U.O. di Psichiatria 2 fa parte”. A seguito di queste nuove esigenze, si è posto il problema della formazione del personale, nella quale si è impegnato e si impegna, partecipando in qualità di docente a corsi per la formazione degli operatori, fra cui: 2019 nel 1994 e nel 1996, i due corsi straordinari per il conseguimento della idoneità all’esercizio della Medicina d’urgenza sul territorio, tenuti dalla ex U.S.L. 9-Az.U.S.L. 4 di Prato; 2020 nel 1995, seminari legge 309/90 sulla tutela della riabilitazione organizzato dall’O.P.G. di Montelupo Fiorentino. Successivamente, è stato più volte chiamato dalla F.I.L. (società incaricata dal Comune e dalla Provincia di Prato a effettuare corsi di formazione e riqualificazione professionale) a svolgere attività di docenza nei corsi per operatore sociale. Oltre a ciò, è stato spesso invitato dalle Associazioni dei familiari di malati psichici come relatore a convegni e incontri da queste organizzati. Nel 1996, nell’ambito delle collaborazioni multidisciplinari all’interno dell’Ospedale di Prato e della Medicina di legame, ha lavorato con l’U.O. di Malattie infettive in attività orientate all’aggiornamento dei medici di Medicina generale in ordine alle problematiche poste dall’infezione da H.I.V. Dal 1992 al trasferimento a Firenze (2001) stato membro, in qualità di psichiatra, della Commissione provinciale pratese per il riconoscimento dell’invalidità civile e/o dell’idoneità al lavoro degli invalidi civili. È stato membro della Segreteria Toscana della Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale (sezione della Società Italiana di Psichiatria). Nell’ultimo anno di permanenza presso l’Azienda U.S.L. 4, ha svolto, su incarico del nuovo Coordinatore del D.S.M.. la funzione di coordinamento delle strutture residenziali del D.S.M. stesso. Dal settembre 2001, nell’ambito dell’attività professionale presso l’Azienda U.S.L. di Firenze, è responsabile delle due case famiglia gestite dal M.O.M. 5, svolgendo una funzione di stimolo nella riabilitazione dei pazienti, che consente loro di acquisire maggiore autonomia e collocarsi in abitazioni “civili”. Seguendo questa linea, sono già tre i gruppi appartamento del Quartiere 5 nella cui creazione si è impegnato e che si caratterizzano per essere “desanitarizzati”: inseriti in condomini di civile abitazione, essi usufruiscono, infatti, solo di un servizio di assistenza domiciliare comunale, oltre naturalmente a poter contare su tutti gli altri servizi offerti dal nostro M.O.M. Dall’ottobre 2001, con incarico conferitogli dal Direttore del M.O.M. 5 S.M.A., è responsabile dell’attività territoriale. Dall’ottobre 2001, con incarico conferitogli dal Direttore del M.O.M. 5 S.M.A, è responsabile del C.S.M. Dal novembre 2002 al 2006, su indicazione del Direttore di Distretto 5, è stato responsabile del presidio sanitario “Giorgio La Pira”. Da oltre quindici anni è Consulente Tecnico di Ufficio dei Tribunali di Prato e di Firenze, per i quali svolge attività di perito psichiatra. B. Attività di studio Nello svolgimento dei diversi impegni sopra ricordati non ha comunque mai trascurato gli interessi clinici, partecipando a varie rilevazioni e studi epidemiologici, tra cui lo “Studio epidemiologico sulla prevalenza in ambiente psichiatrico dei disturbi somatoformi” del 1993, culminato - sotto il coordinamento del prof. Scapicchio e del prof. Trabucchi (Università di Roma) - nella presentazione del lavoro Depression in the Elderly in a Psychiatric Setting: an Italian Study alla “2nd International Conference on New Directions in Affective Disorders” svoltasi a Gerusalemme, nel settembre 1995. Nel biennio 1997-98, ha svolto attività di ricerca e valutazione sulle modalità d’uso delle strutture residenziali e diurne dell’Azienda U.S.L. 4 di Prato, sia a gestione diretta che in convenzione. Fino al 2001 (trasferimento a Firenze) è stato referente del D.S.M della Azienda U.S.L. 4 di Prato nell’ambito della Ricerca nazionale sulle strutture residenziali psichiatriche, coordinata, a livello regionale, dal dott. Maurizio Miceli della Azienda U.S,L, 10 di Firenze. Fa parte del gruppo di ricerca sulla schizofrenia per la preparazione del congresso S.I.E.P., che si terrà a Firenze nell’ottobre 2007. C. Aggiornamento Nel 1986 ha partecipato al corso di aggiornamento “La difesa della salute mentale: il ruolo della prevenzione in psichiatria” organizzato dalla Scuola superiore di oncologia e scienze biomediche e tenutosi a Santa Margherita Ligure dal 3 al 5 novembre. Nel 1987 ha partecipato al corso di aggiornamento per psichiatri e psicologi del settore della salute mentale delle UU.SS.LL. della provincia di Firenze organizzato dalla Regione Toscana (Delibera n° 709 del 25.9.1987), tenutosi a Firenze dal 25 settembre al 12 dicembre. Nel 1989 ha partecipato al corso di specializzazione “Inserimento lavorativo di handicappati”, tenutosi a Prato dal 18 al 21 ottobre. Nel 1990 ha partecipato al corso di aggiornamento permanente per lo psichiatra “Psichiatria 90”, tenutosi a Urbino dal 4 al 7 ottobre. Nel biennio 1990-91, ha usufruito di un finanziamento regionale per l’aggiornamento obbligatorio, al fine di confrontarsi, mediante missioni in loco, con analoghe esperienze riabilitative già attive nel Nord Italia, e in particolar modo a Torino, Trieste, Parma. Nel 2000 ha partecipato al corso “Le nuove frontiere nel mondo del lavoro”, tenutosi a Montecatini dal 15 al 18 novembre. Nel giugno 2007 è stato chairman di una sessione e relatore al convegno nazionale “Prendersi cura”, tenutosi a Firenze. D. Pubblicazioni Fra le pubblicazioni di cui è autore e/o coautore si ricordano: l. E. Poli, A. Tanini, “Omicidio e malattie mentali”, comunicazione al XXXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria, Milano 1985, Atti (volume II). 2. E. Poli, A. Tanini, “Omicidi folli. Studio clinico sul rapporto tra malattia mentale e omicidio”, Riv. Sperim. di Freniat., CXI, 1987, 1. 3. R. Rossini, P. Ardito, A. Tanini, A. Parrini, “La strutturazione del rapporto con il medico di base come necessità operativa del servizio psichiatrico territoriale”, Conferenza nazionale sullo stato della psichiatria nel territorio, Trevi 1988, Atti. 4. A. Tanini et al., “La crisi di identità degli operatori della psichiatria fra vecchio e nuovo”, Conferenza nazionale sullo stato della psichiatria nel territorio, Trevi 1988, Atti.. 5. A. Parrini, R. Rossini, A. Tanini, “Esperienze di attivazione di un gruppo appartamento all’interno di un reparto manicomiale a San Salvi”, in AA.VV., “La riabilitazione nel servizio di salute mentale”, Collegamenti 2, 1989. 6. R. Rossini, A. Tanini (a cura di), AA.VV., “Esperienze cooperative e riabilitazione in psichiatria”, Atti del Convegno, Prato 1989. 7. A. Tanini, R. Rossini, “Cronicità e riabilitazione in psichiatria”, in AA.VV., “Esperienze cooperative e riabilitazione in psichiatria”, cit. 8. R. Rossini, A.Tanini, “Le esperienze cooperative nella riabilitazione di utenti dei servizi psichiatrici. Ricerca documentaria”, in AA.VV., “Esperienze cooperative e riabilitazione in psichiatria”, cit. 9. S. Barbieri, A. Tanini et al., “Riflessioni sintetiche a proposito di un convegno sull’autoaiuto psichiatrico”, Rass. Studi Psichiatrici, LXXIX, 1990, 1. 10. A. Tanini et al., “Variazioni socioculturali e sintomo in psichiatria”, Rass. Studi Psichiatrici, LXXXIII, 1994, 1. 11. A. Tanini et al., “Handicap come artefatto culturale”, Convegno Nazionale “Abitare la follia. Percorsi riabilitativi in psichiatria”, Firenze 1992, Atti (1994); 12. P.L. Scapicchio, M. Trabucchi and collaborative group, “Depression in the Elderly in a Psychiatric Setting: an Italian Study”, 2nd International Conference on new Directions in Affective Disorders, Jerusalem 1995. 13. A. Tanini, “Aspetti psicologici e psichiatrici della infezione da HIV”, in “Quderni di Malattie infettive. L’infezione da HIV”, Prato 1998. 14. A. Tanini, “Le convenzioni nella residenzialità, relazione al convegno nazionale “Malattia o persona: il percorso della psichiatria verso la società civile”, Prato, dicembre 1999, in press. 15. A. Tanini, “Riabilitazione psicosociale e lavoro: un’esperienza pratese”, in G. Cardamone, S. Zorzetto, “Salute mentale di comunità”, Milano, Franco Angeli, 2000. M. De Berardinis Il dott. Massimo De Berardinis è nato a Cellino Attanasio (TE) il 1°Settembre 1949. Nel 1968 ha conseguito la maturità presso il liceo classico “G. D'Annunzio” di Pescara. Nel 1976 si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Firenze discutendo la tesi di laurea in Psichiatria dal titolo "L'encefalopatia uremica: studio delle attività nervose superiori mediante alcuni tests proiettivi e di personalità". Sempre nel 1976 ha conseguito anche l'abilitazione all'esercizio della professione medica superando il relativo esame di stato presso la stessa sede universitaria. Già da studente ha iniziato la sua formazione professionale psichiatrica frequentando i Reparti della Clinica Psichiatrica dell'Università di Firenze dal 1973 al 1976. Trasferitosi a Modena nel 1977, a seguito del superamento della prova d’esame per l’accesso alla Scuola di Specializzazione in Psichiatria, dopo circa un anno di frequenza dei Reparti della Clinica Psichiatrica dell’Università di Modena, è stato nominato, con delibera del Consiglio di Facoltà, medico interno universitario con compiti assistenziali presso la stessa Clinica (01.11.I977 - 31.10.I979). Dal 01.03.1978 al 31.08.I978, ha svolto il Tirocinio Pratico Ospedaliero presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Modena riportando il giudizio finale di “ottimo". Nel 1980 ha conseguito la specializzazione in Psichiatria, riportando la votazione di 70/70 e lode. Dal 02.10.I978 al 15.05.I979, a seguito di selezione pubblica, ha ricoperto il ruolo di Assistente Medico Ospedaliero di Psichiatria a T.P., con incarico “ad interim”, presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Modena – Istituti Ospedalieri di Modena. Dal 16.05.I979 al 20.09.I987, a seguito di concorso pubblico, è divenuto Assistente Medico Ospedaliero di Psichiatria a T.P., di ruolo, sempre presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Modena – Istituti Ospedalieri di Modena (ente confluito nella ex USL 16 di Modena dal 31.12.1980). Dal 21.09.I987 al 15.05.I988, a seguito di concorso pubblico, è divenuto Aiuto Corresponsabile Ospedaliero di Psichiatria a T.P., di ruolo, presso l'U.S.L. 31 di Ferrara, assegnato al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura presso il Policlinico “S.Anna” di Ferrara. Dal 16.05.1988 al 15.08.89, a seguito di concorso pubblico, è divenuto Aiuto Corresponsabile Ospedaliero di Psichiatria a T.P., di ruolo, presso l’U.S.L. 16 di Modena, assegnato al Servizio d’Igiene Mentale ed Assistenza Psichiatrica, con responsabilità dell’articolazione territoriale del quartiere Modena - S. Giovanni Bosco. Nel 1988 ha conseguito l’idoneità nazionale a Primario di Psichiatria. Dal 16.08.89 al 15.04.90, a seguito di selezione pubblica, ha ricoperto l'incarico ad interim di Primario Ospedaliero di Psichiatria a T.P. e di Responsabile del Servizio d’Igiene Mentale ed Assistenza Psichiatrica (S.I.M.A.P.) della U.S.L. 18 di Pavullo nel Frignano (Mo). Dal 27.04.90 al 30.06.94, a seguito di concorso pubblico, ha ricoperto le medesime funzioni, come Primario Ospedaliero di Psichiatria a T.P. in ruolo e come Responsabile SIMAP, presso la stessa U.S.L.. Nel 1990 ha sviluppato una collaborazione con le Università de La Hbana (Cuba), Buenos Aires e Cordoba (Argentina), con l’Istituto Italiano di Cultura di Cordoba, l’Hospital Italiano ed altre istituzioni, tutt’ora in essere. Per il triennio 1991-93 ha ricoperto la carica di Revisore dei Conti eletto presso l'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Modena ed è stato membro della commissione per l'Elenco degli Psicoterapeuti ( art. 35 legge n° 56/89 ) dal 9.4.91 al 11.3.94.Nel 1991 ha ultimato il training (analisi personale, corso quadriennale di didattica e supervisione) di formazione in psicoanalisi operativa presso la Scuola di Psicologia Sociale Analitica di Venezia, diretta dal Prof. Armando Bauleo. Dal 1993 è iscritto, in qualità di Psicoterapeuta, all’Elenco degli Psicoterapeuti dell’Ordine dei Medici di Modena. Dal 1994 a tutt’oggi è membro della sezione “Mass Media e Salute Mentale” della World Psychiatric Association. Dall’ 01.07.94 al 31.08.97 ha ricoperto il ruolo di Dirigente Medico di 2° livello di Psichiatria a T.P. e di Responsabile della Funzione Salute Mentale del Distretto 5 dell’Azienda U.S.L. di Modena, Ente di confluenza della ex U.S.L. 18. Dal 1995 al 1997 è stato membro eletto del Consiglio dei Sanitari dell’Azienda U.S.L. di Modena. Dall’ 01.09.97 al 27.02.2001 , a seguito di concorso pubblico, in qualità di Dirigente di 2° livello di Psichiatria a T.P. con incarico quinquennale, ha ricoperto, presso l’Azienda Sanitaria di Firenze, il ruolo di Direttore della U.O. di Psichiatria della Zona Mugello e quello di Responsabile dell’ Area Funzionale Salute Mentale della Zona Mugello. Dal 01.03.2001 in qualità di Dirigente Medico di Struttura Complessa con incarico quinquennale, ha ricoperto, presso l’Azienda Sanitaria di Firenze, il ruolo di Responsabile dell’Unità Funzionale Multiprofessionale Salute Mentale Adulti della Zona Mugello. Dal 14.11.2003 a tutt’oggi, sempre presso l’Azienda Sanitaria di Firenze, è stato confermato nell’ incarico di Dirigente Medico di Struttura Complessa e nelle funzioni di Responsabile dell’Unità Funzionale Multiprofessionale Salute Mentale Adulti della Zona Mugello. Durante tutti questi anni il dott. De Berardinis si è dedicato con impegno all’attività clinico - assistenziale, didattica, scientifica ed organizzativo gestionale, con il fine precipuo di contribuire al miglioramento dei servizi psichiatrici pubblici sul piano della qualità professionale, dell’efficienza funzionale, dell’appropriatezza degli interventi e dell’efficacia dei risultati. ATTIVITA’ ORGANIZZATIVO – GESTIONALE In questo ambito si segnala: • L'esperienza, realizzata a metà degli anni 80, della trasformazione in Centro Crisi del Reparto femminile di degenza della Clinica Psichiatrica dell'Università di Modena. • La realizzazione, a partire dai primi anni 80, di un servizio di "counseling" per famigliari presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Modena . • L'organizzazione in forma dipartimentale "a rete " del Servizio Psichiatrico della USL 18 di Pavullo (MO), in significativo anticipo sulle direttive del Progetto Obiettivo Nazionale . • La realizzazione di innovative modalità di riabilitazione e reinserimento lavorativo per pazienti psichiatrici, tramite l’attivazione di laboratori terapeutico – riabilitativi, fondati sull’attività lavorativa, realizzati in collaborazione con cooperative sociali, presso l'Azienda Sanitaria di Modena e l’Azienda Sanitaria di Firenze. • La realizzazione di progetti di prevenzione comunitaria, effettuati nel territorio dell'Azienda Sanitaria di Modena e dell’Azienda Sanitaria di Firenze. • L'esperienza maturata dall'1989 al 1994 come membro ( e per periodi come Coordinatore Sanitario ) dell'Ufficio di Direzione dell'USL 18 di Pavullo (MO). • L'esperienza di programmazione direzione e gestione economica dei servizi sanitari psichiatrici maturata dal 1992 ad oggi, con lo strumento della contabilità budgettaria per centri di costo. • L'esperienza maturata, dal 1992 al 1994, come Presidente della Commissione Tecnico Scientifica per la Verifica e la Revisione della Qualità dei Servizi e delle Prestazioni Sanitarie (VRQ) della USL 18 di Pavullo (MO). • L'esperienza maturata, dal 1991 al 1993, in qualità di Revisore dei Conti eletto, dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Modena. • L'esperienza maturata, dal 1990 al 1994, in qualità di Coordinatore del sindacato ANAAO - SIMP per le problematiche del settore psichiatrico della Provincia di Modena. • L’esperienza maturata, dal 1995 al 1997, in qualità di membro eletto del Consiglio dei Sanitari dell’A.S.L. di Modena. • L'esperienza maturata, in qualità di Responsabile, dal 1997 ad oggi, nell'attività direttiva ed organizzativo-gestionale dell'Unità Funzionale Multiprofessionale Salute Mentale Adulti - Zona Mugello - Azienda Sanitaria di Firenze. • L'esperienza maturata, in qualità di membro dell’esecutivo, dal 1997 ad oggi, nell'attività di programmazione organizzativo gestionale del Dipartimento di Salute Mentale dell'Azienda Sanitaria di Firenze. • L’esperienza maturata come membro del Coordinamento della Zona Socio Sanitaria del Mugello, dal 1997 ad oggi. • L’esperienza maturata come membro dello staff di direzione della Società della Salute del Mugello dal 2005 ad oggi. ATTIVITA' CLINICA L'attività clinica del dott. De Berardinis si è sviluppata, lungo quasi un trentennio, nell'idea che i fenomeni inerenti la salute e la malattia mentale non si esauriscano a livello dei singoli soggetti ma coinvolgano un contesto molto più ampio che abbraccia l'ambito famigliare, quello delle istituzioni e quello della stessa comunità nella quale i soggetti vivono. Con questi riferimenti e con il bagaglio di una formazione psicoanalitica significativamente attenta alla dimensione gruppale, si è cimentato con le problematiche della salute mentale sia a livello ospedaliero che territoriale. Nel lavoro ospedaliero il dott. De Berardinis ha sempre avuto come punto di riferimento una concezione del ricovero psichiatrico inteso come "momento" all'interno del più generale progetto della "cura" del paziente; in questa ottica egli si è particolarmente adoperato per lo sviluppo di una stretta rete di collaborazione intra ed extra ospedaliera volta ad assicurare una concreta continuità terapeutica. Sul piano strettamente terapeutico, accanto ad un uso più moderno e razionale degli psicofarmaci, ha mirato soprattutto alla valorizzazione della dimensione intersoggettiva del rapporto col paziente. Sulla scorta della sua formazione professionale, ha promosso attività gruppali tese a facilitare processi terapeutici nei pazienti e più ampie capacità elaborative nell'équipe curante; a questo fine, prima attraverso il lavoro delle riunioni con l'équipe curante e poi dei gruppi terapeutici con i pazienti, si è significativamente impegnato per il conseguimento di una generale organizzazione del lavoro secondo un'ottica psicoterapica culminata, negli anni 1985-87, presso il reparto femminile della Clinica Psichiatrica di Modena, in un'inedita esperienza di "Centro per la Crisi". Nella la sua attività presso i Presidi Psichiatrici Ospedalieri di Ferrara, Modena, Pavullo e Borgo San Lorenzo, si è specialmente applicato per la trasformazione della "cultura" fortemente medicalizzata, propria dei servizi ospedalieri, a vantaggio di uno stile di lavoro soprattutto attento alla comprensione dei bisogni espressi dai pazienti e dal contesto famigliare dando vita, già a partire dalle situazioni di acuzie, a specifici “spazi” di attenzione multifamigliare. L’ esperienza e le conseguenti riflessioni sui negativi effetti che le discontinuità dell’asse ospedale – territorio producevano sui pazienti e sui loro famigliari hanno portano il dott. De Berardinis ad enfatizzare l’importanza di fattori quali il radicamento territoriale dei servizi, l’unitarietà dei progetti di cura e la continuità terapeutica. Un altro aspetto del lavoro ospedaliero è stato rappresentato dalla consulenza psichiatrica; un’attività svolta, lungo un arco di quasi trent’anni, in numerose realtà: dal 1978 al 1987 presso il Policlinico di Modena e specificatamente al Pronto Soccorso, nei Reparti della Clinica Medica III, della Nefrologia, dell'Emodialisi, della Clinica delle Malattie Infettive e Tropicali, della Dermatologia, della Ginecologia, della Neurologia, e della Rianimazione, oltrechè presso le Divisioni Medico-Geriatriche dell'Ospedale Estense di Modena; dal 21.9.1987 al 15.5.1988 presso il Pronto Soccorso e presso tutte le Divisioni di Medicina e Chirurgia del Policlinico "S. Anna" di Ferrara; dal 16.5.1988 al 15.8.1989 presso alcune delle Case di Riposo del Comune di Modena; dal 16.8.1989 al 1997 presso il Pronto Soccorso e presso le Divisioni dell'Ospedale Civile di Pavullo e di Fanano, presso le Case di Riposo del comprensorio della Comunità Montana di Pavullo; dal 1997 a tutt’oggi presso il DEA e presso tutte le Divisioni del Presidio Ospedaliero del Mugello nonché presso le RSA della Zona Mugello. Attività di consulenza è poi stata prestata anche alle richieste dei Medici di Medicina Generale, agli altri Servizi delle U.U.S.S.L.L., alle Commissioni Invalidi, ecc., ecc. Il lavoro, condotto sui due piani della "Consultation" e della “Liaison" ha sempre mirato alla realizzazione di un campo di intervento non solo limitato al consulto sul paziente, ma esteso operativamente anche a quanti del paziente si prendono cura (famigliari, medici, infermieri, etc.) ed alle difficoltà che ad essi ne derivano. Il contatto con così diversi ambiti di patologia e così diverse problematiche ha consentito, negli anni, l'accumulo di una utile e significativa esperienza che ha trovato applicazione nella realizzazione di un Centro per le Malattie Psicosomatiche attivato presso L’Unità Funzionale del Mugello. Nell'attività territoriale il dott. De Berardinis ha portato la sua esperienza di terapeuta di gruppo e di analista istituzionale, formatosi secondo l'indirizzo della Scuola Psicoanalitica Argentina fondata da Pichon-Riviére. All'interno dei Servizi, attraverso lo strumento dei gruppi di discussione clinica, ha lavorato per favorire la crescita di un “atteggiamento terapeutico di servizio” e per stimolare la riflessione degli operatori sulla ricerca di alternative al problema della cosiddetta "nuova cronicità". Un’attenzione particolare è stata rivolta alla definizione di un "setting" operativo idoneo alla complessità del lavoro territoriale (visite domiciliari, interventi sui luoghi di lavoro, sulla comunità, ecc.), ponendo in essere ogni possibile strategia volta a promuovere processi di cambiamento nei pazienti, nei famigliari e nell’ambito sociale. In ambito preventivo il dott. De Berardinis ha mirato a favorire una trasformazione della rappresentazione sociale dell’istituzione psichiatrica sperimentando, spesso in forme “pionieristiche”, interventi di prevenzione comunitaria; in questa direzione si colloca il lavoro svolto con le istituzioni scolastiche, con le famiglie e con la collettività sui temi della crescita, delle trasformazioni famigliari ed intergenerazionali, dell’emigrazione, del pregiudizio, ecc. ecc, . Nell'attività riabilitativa il dott. De Berardinis si è soprattutto impegnato attraverso lo studio dei processi di cronicizzazione e di cronificazione, nella ricerca e nella pratica di metodologie e tecniche idonee a contrastare questi processi. In particolare ha avuto modo di cimentarsi, nel lavoro riabilitativo ora promuovendo la trasformazione di strutture per lungoassistiti in centri terapeutico riabilitativi ora proponendo alternative ed innovative forme di residenzialità diffusa sul territorio e più in generale sviluppando un complesso ed articolato campo di livelli di intervento (attività di centro diurno, attività espressive, attività di laboratorio, inserimenti lavorativi, reinserimento sociale, ecc.) finalizzato a favorire, in maniera modulata, processi terapeutici di cambiamento in pazienti affetti da gravi quadri psicopatologici, ormai cronicizzati, sostenuti da contesti famigliari e socio-ambientali inadeguati. In questo ambito ha rivestito un rilievo particolare il lavoro svolto nella realizzazione di laboratori (il laboratorio “triangolo” realizzato a Modena ed il laboratorio “spazio” realizzato nel Mugello) terapeutico riabilitativi aventi a fondamento l’attività lavorativa. ATTIVITA' DIDATTICA L'attività didattica del dott. De Berardinis si è sviluppata, in Italia ed all’estero, attraverso lezioni, seminari, gruppi di discussione clinica, formazione e supervisione per studenti, specializzandi, infermieri, educatori, insegnanti, medici, psicologi, psichiatri, ecc. Tra le attività svolte si segnala: su nomina del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Modena, ha tenuto per la scuola di specializzazione in Psichiatria gli insegnamenti di: "Terapia psichiatrica generale" (1981-1982); "Clinica psichiatrica II” (1983-1984; 1984-1985). Per la Scuola di Specializzazione in Gerontologia e Geriatria gli insegnamenti di: "Psichiatria" (1979-1980); "Psicogeriatria" (1984-1985); "Psicologia" (1980-1981; 1981--1982;- 1982-1983; 1983-1984; 1985-1986; 1986-1987); "Pratica geriatrica extraospedaliera" (1987-1988; 1988-1989; 1989-1990; 1990--1991). Ha inoltre tenuto gli insegnamenti di "Psichiatria ed Igiene Mentale" presso la Scuola per Infermieri Professionali della USL 16 di Modena (1980-1981; 1982-1983; 1985-1986), della USL 19 di Vignola (1984-1985)e della USL 18 di Pavullo (1991-1992). Ha tenuto l’insegnamento di "Metodologie, Tecniche Educative, Terapia e Riabilitazione" presso il Corso Sperimentale per Educatori Professionali della U.S.L. 16 di Modena (1985-1986) e della U.S.L. 9 di Reggio Emilia (1986-1987). Ha tenuto anche l'insegnamento di "Psichiatria ed Igiene Mentale" nel Corso di Formazione per O.S.A. presso l'U.S.L. 18 (1990-1991; 1991-1992). Nel 1988-89 ha svolto un corso di aggiornamento professionale sulla relazione terapeutica per l'équipe del SIMAP di S. Giorgio di Piano (BO) su incarico della U.S.L. 25. In collaborazione con l'I.F.R.A. di Bologna è stato coordinatore di gruppi nel corso di Aggiornamento Professionale per Infermieri del SIMAP di Reggio Emilia (1988) e nel Corso di Aggiornamento per i Responsabili dei Centri Sociali di Bologna (1989). Nel 1990 e nel 1991 ha svolto attività di supervisione clinica per il Servizio d’Igiene Mentale ed Assistenza Psichiatrica (S.I.M.A.P.) della USL 9 di Reggio Emilia. Nel 1992, sempre su incarico dell'U.S.L. 9 di Reggio Emilia, ha tenuto un corso di aggiornamento annuale sulle pratiche gruppali, sempre per il S.I.M.A.P. Nell'anno accademico 1991-1992 ha svolto attività come coordinatore di gruppo presso l'Istituto di Psicologia Sociale Analitica di Venezia per il secondo anno del Corso Biennale di "Psicologia gruppale e familiare''. Nel periodo maggio-giugno 1992 ha svolto attività formative presso l'Istituto Professionale di Stato per i servizi commerciali di Conegliano (TV) in qualità di esperto nell'ambito del "Progetto Giovani 93”. Negli anni 1992-93-94-95-96 ha realizzato, tramite il Coordinamento tra Servizi per l’Educazione alla Salute (CSES) una serie di progetti educativi rivolti alle Scuole del Comprensorio del Frignano (MO). Negli anni 1991, 92-93, 93-94, 1995, 1996-97, ha coordinato l’organizzazione di corsi di aggiornamento obbligatorio rivolti ai dipendenti dell’ex USL 18 e di altre UU SS LL della Provincia di Modena. Dal 1994 al 1996 ha tenuto il corso di supervisione clinica per gli operatori del Servizio di Salute Mentale della ASL di Reggio Emilia. Dal 1998 al 1999 ha tenuto un corso di formazione per gli operatori del Servizio di Salute Mentale della ASL di Camerino (MC). Nel 1997 e nel 1999 è stato coordinatore di gruppo al corso di formazione e supervisione per gli operatori del Servizio di Salute Mentale e del SERT di Civitanova Marche (MC),. Negli anni 2001 e 2002 ha tenuto un ciclo di seminari di formazione per gli operatori dei Servizi di Salute Mentale della Regione Marche – per conto dell’ Università di Camerino. Negli anni 2001 e 2002 è stato coordinatore di gruppo al corso di formazione "Lavoro d'équipe: corso di formazione per DSM" Azienda USL di Ancona. Docente per gli anni 2001 e 2002 al corso di perfezionamento in salute mentale per infermieri, Università degli Studi di Firenze. Docenza di “Psichiatria ed Igiene Mentale” ai corsi di formazione per O.S.S. Azienda Sanitaria di Firenze, anni 2003, 2004, 2005. Supervisione clinica per gli operatori del SERT di Civitanova Marche, anni 2001 e 2002. Docente al corso “introduzione alle dinamiche dei gruppi istituzionali” per operatori dei SERT e dei Servizi di Salute Mentale dei DSM di Ancona, Jesi e Camerino - Azienda Sanitaria Unica Regione Marche, anno 2004. Docente al Corso per “Coordinatori di Comunità” realizzato dalla Cooperativa Sociale COOSS Marche di Ancona, anno 2004. Docente al corso “istituzioni e comunità” per operatori dei SERT e dei Servizi di Salute Mentale dei DSM di Ancona, Jesi e Camerino - Azienda Sanitaria Unica Regione Marche, anno 2005. Supervisione clinica per gli operatori della U.O. Dipendenze Patologiche di Senigallia – Azienda Sanitaria Unica Regione Marche, anno 2005. Docente al corso ” diagnosi di confine” tenuto per gli operatori dei SERT e dei DSM dell’Azienda Sanitaria Unica Regione Marche, anno 2006. Corso di formazione per gli operatori del MOM Salute Mentale di San Casciano (FI) dell’Azienda Sanitaria di Firenze, anno 2006. Collaboratore, in qualità di docente - formatore, alla Scuola di Prevenzione in Salute Mentale “J.Bleger” di Rimini, dal 1994. Collaboratore, in qualità di docente – formatore, presso l'Istituto Internazionale di Psicologia Sociale Analitica di Venezia, dal 1992. ATTIVITA' SCIENTIFICA L'attività scientifica del dott. De Berardinis si è esplicata soprattutto nel lavoro di ricerca clinica sul campo, nella produzione di pubblicazioni scientifiche e nella partecipazione a seminari e congressi in Italia ed all'estero. I filoni di ricerca maggiormente approfonditi riguardano il campo della psicogeriatria, della psicosomatica (con particolare riferimento al tema della consulenza psichiatrica negli Ospedali Generali), della psicopatologia, della terapia psichiatrica, delle nuove cronicità, della riabilitazione, della psicoterapia nelle istituzioni, dell’organizzazione dei Servizi e della prevenzione. E' stato relatore in numerosi incontri di carattere scientifico (congressi, seminari,giornate di lavoro, ecc.) in Italia ed all'estero ed è estensore, da solo o in collaborazione con altri autori, di oltre 40 pubblicazioni scientifiche. Si elencano di seguito alcuni degli incontri di carattere scientifico nei quali il dott. De Berardinis ha presentato comunicazioni o relazioni: - Bodo (Norvegia) 12th European Conference on Psychosomatic Research. 1978. - Gerusalemme (Israele) 5th World Congress of the International College of Psychosomatic Medicine. 1979. - Catania, XXXIV° Congresso della Società Italiana di Psichiatria. 1980. - Istanbul (Turchia) 13th European Conference on Psychosomatic Research. 1980. - Modena, Convegno su "La consulenza psichiatrica nell'Ospedale Generale". 1980. - Montreal (Canada), 6th World Congress of the International College of Psychosomatic Medicine. 1981. - Cagliari, XXXV° Congresso della Società Italiana di Psichiatria. 1982. - Milano, XXXVI° Congresso della Società Italiana di Psichiatria. 1985. - Padova, "Psicoterapeuta come?", Itinerari sulla formazione, 1985. - Hamburg, XIIIth World Congress of Neurology, 1985. -Trieste, II' Congresso Nazionale di Psicogeriatria. 1986. - Modena, "Demenza senile. Valutazione funzionale e provvedimenti terapeutici", 1987. - Chicago, The Third Congress of the International Psychogeriatric Association, 1987. - Ostiglia (MN), Convegno su "Gruppo e psicosi" 1988. - Sirmione (BS), "Il futuro delle terapie in geriatria", III Congresso Nazionale Gruppo italiano di studio di terapia geriatrica, 1988. - La Habana (Cuba), III Encuentro Latino-Americano de Psicologia Marxista y Psicoanalisis, 1990 2021 Riccione (FO) “Le Psicosi Stabilizzate” II Congresso della Sezione Emilia - Romagna della Società Italiana di Psichiatria, 1990 2022 Modena, Onirikon – tutti i sogni del cinema - 1991 - Roma, Fifth Congress of the International Psychogeriatric Association, 1991 - Rimini, (FO) VI Congresso Internazionale del Centre Internationale de Recherches en Psychologie Groupale et Sociale, 1992 - La Habana (Cuba), IV Encuentro Latino-Americano de Psicoanalistas y Psicologos Marxistas, 1992 - Venezia, Gruppalità e Dispositivi dell'Analisi Istituzionale, Istituto di Psicologia Sociale Analitica - Laboratoire d'Analyse Istitutionelle - Universitè de Paris VIII, 1992 2023 Reggio Emilia, la dirigenza medica nel nuovo SSN responsabilità professionali ed organizzative dei medici negli ospedali e nella psichiatria. ANAAO SIMP, 1993 2024 Fiesso Umbertiano (RO), Le Cooperative di Solidarietà Sociale, ULSS 29, Coop Nike Kai Dike, 1993 2025 Cordoba (Argentina), Psiquiatria y Salud Mental, Università di Cordoba, Hospital Italiano, Istituto Italiano di Cultura, 1993 - Buenos Aires (Argentina), “Desmanicomialisacion”, 1993 - Bologna, Le problematiche istituzionali dell’operatività nei Servizi socio – sanitari IPSA Venezia – USL 29 Bologna Est – Comitato Internazionalista “Che Guevara” Bologna, 1993 2026 La Habana (Cuba), V Encuentro Latinoamericano de Psicoanalistas y Psicologos Marxista, 1994 2027 Cordoba (Argentina), Encuentro Internacional de Psiquiatria “Salud Mental e Ideologia” , 1994 2028 Rimini, Pensare l’adolescenza, ENAIPS – USL 40, SERT, Scuola J. Bleger, 1994 2029 Buenos Aires (Argentina), Università di Buenos Aires Facultàd de Medicina « l ‘atencion psiquiatrica actual », 1994 2030 Venezia –Mestre, Il Gruppo e le Grandi Sindromi alle soglie del XXI Secolo, IPSA, Regione Veneto, 1994 2031 Pavullo (MO), Riferimenti Concettuali e Modelli Operativi dei Servizi di Salute Mentale della Provincia di Modena, ASL di Modena, 1994 2032 Cordoba (Argentina) De Europa a America y de America a Europa: memoria, logros y frustracion en la formacion de la identidad colectiva. Patologia y prevencion, 1995 2033 Pavullo (MO), Il lavoro come strumento di riabilitazione e di integrazione sociale, 1995 2034 Cordoba (Argentina) La atencion primaria en la organizacion de redes de servicios en salud mental, 1996 2035 Ancona, spazio terapeutico e salute mentale, IPSA, Regione Marche, Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia, 1996 2036 Firenze, Clinica Psicoanalitica nelle Istituzioni, IPSA, 1996 2037 Rimini, Intermedia centri diurni: strutture intermedie per la psichiatria, le tossicodipendenze e l’handicap, Coop Centofiori, ASL, Scuola J. Bleger, 1996 2038 Roma, Prevenzione Primaria e Salute Mentale, DSM ASL Roma E, CNR, 1997 2039 Reggio Emilia, Prove d’Orchestra, USL R.E. 1997 2040 Borgo San Lorenzo (FI), Seminari per la Salute Mentale: la prevenzione, la cura, la riabilitazione, ASL 10 di Firenze 1998 2041 Imperia, L’assistenza psichiatrica ospedaliera: esistenti,problematiche,prospettive future, Soc. It. Psichiatria, 1998 realtà 2042 Cordoba (Argentina), Politicas en Salud Mental, 1998 2043 Modena, Il Primo Colloquio, Università di Modena, 1998 2044 Roma, prevenzione nei DSM: presente e futuro, ASL Roma E, 1999 2045 1999 Buenos Aires (Argentina), Balance y Recorrido del siglo XX en salud Mental, 2046 Borgo San Lorenzo (FI) “ I luoghi, la storia, la memoria” ASL Firenze, 1999 2047 Venezia, Seminario intensivo sulla famiglia, IPSA, 1999 2048 Borgo San lorenzo (FI),Cambiamenti nella Clinica della Riabilitazione: l’attualità delle Residenze Psichiatriche, ASL 10 Firenze, 2000 2049 Arezzo, Formazione dello Psichiatra nella salute mentale principi generali e progetto per la Toscana, ASL 8, 2000 2050 Firenze, Il Farmaco nella Relazione Terapeutica, Coordinamento Toscano di Psichiatria, 2001 2051 Firenze, Mass- media e salute mentale, WPA, 2001 2052 Borgo San Lorenzo (FI) Il lavoro tra salute e malattia, ASL Firenze, 2001 2053 Firenze, Strutture Terapeutiche o Manicomio, Regione Toscana, 2001 2054 Camerino, strategie operative istituzionali del Dipartimento di salute mentale – Il ricovero, Regione Marche, 2001 2055 Firenze, Disturbi di Personalità, Seminari ASL-SPI, 2002 2056 Figline Valdarno (FI), Percorsi terapeutici Integrati: Servizi di Salute mentale, Famiglia , Comunità, ASL 10 Firenze, 2002 2057 Vicchio (FI), Il Colore dei Pensieri, ASL 10 Firenze, Galleria Kore, 2003 2058 2003 Firenze,l’uso degli antiepilettici in neurologia e psichiatria, ASL 10 Firenze, 2059 Firenze, Il disturbo borderline di personalità, Seminari ASL-SPI, 2003 2060 2003 Firenze, Il paziente psichiatrico e l’inserimento lavorativo,ASL 10 Firenze, 2061 Borgo San Lorenzo (FI), La prevenzione in salute mentale, ASL Firenze, 2003 2062 Firenze, La diagnosi psicodinamica ed i servizi di salute mentale, Asl-SPI, 2004 2063 Firenze, I colori per dirlo, Asl di Firenze, Comune di Firenze, 2004 2064 Firenze, Tratments in Psychiatry: an update, WPA, 2004 2065 La Habana (Cuba), Bienestar y Calidad de Vida en el Siglo XXI, WPA, Hospital Psiquiatrico, 2004 2066 Firenze, la gruppalità nei servizi di salute mentale, Asl 10 – SPI, 2005 2067 Firenze, i trattamenti nei servizi di salute mentale di comunità: valutazione degli esiti e soggettività, ASL Firenze, 2005 2068 Borgo San Lorenzo (FI), Informazione e pregiudizio in salute mentale, ASL Firenze, 2005 2069 Siena, il modello toscano per la salute Mentale, ASL Siena, Coordinamento Psichiatri Toscani, 2006 2070 Parigi – Avignone, bien-etre et qualité de vie au 21ème siècle et leur relation avec le concept de multitude, section “mass media and mental health”, World Psychiatric Association, 2006 Elenco delle pubblicazioni 1) Rigatelli M., Curci P., De Berardinis M. (1978): "Remarks and Problems about Consultation-Liaison Psychiatry", Atti della 12th European Conference on Psychosomatic Research, Bodo. 2) Curci P., De Berardinis M. (1978): "La legge 13 Maggio n. 180 e la Psicogeriatria", Giorn. Geront. XXVI, 491. 3) Curci P., De Berardinis M., Bartolotti m. (1979): "Problemi di Psicogeriatria", Giorn. Geront., XXVII, 417. 4) Curci P., De Berardinis M., Pozzi F., Visintin F. (1979): -'Anoressia Mentale: diagnosi precoce e prospettive terapeutiche", Federazione medica, Vol. XXXII-, N. lo, 600. 5) Lugli T., Raimondi R., Bonfante D., Rigatelli M., De Berardinis M., Ronzoni A., Rossi M. (1979): “Il Capro espiatorio", opera Terza Classificata al Concorso pubblico di idee per l'attivazione di un museo storiografico della psichiatria, bandito dagli istituti Psichiatrici "S.Lazzaro" di Reggio Emilia, il 6.3.1978; pubblicata su Rivista Sperimentale di Freniatria. Suppl. al Fasc.3°, Vol.CIII. 6) Lugli T., Raimondi R., Ronzoni A., Rossi M., (architetti) Rigatelli M., De Berardinis M. (psichiatri) (1979): “A Reggio Emilia per un Museo della Psichiatria", Domus, N. 600, 26. 7) Curci P., De Berardinis M., Vasta A. (1979): “Sulle sindromi schizo-affettive", Boll. Soc. Med. Chir. di Modena, Vol 79, N. 45-6, 103. 8) Curci P., De Berardinis M., Rigatelli M. (1979): ”Some Observations Concerning Somato-Psychic Effects of Hospitalisation in Elderly”, Pre-atti del “The 5th World Congree of the International college of Psychosomatic Medicine", Jerusalem. 9) Rigatelli M., Curci P., De Berardinis M. (1979): “Considerations on the Meaning of Reaction to Illness", Pre-atti del “The 5th World Congree of the International College of Psychosomatic Medicine", Jerusalem. 10) Rigatelli M., Curci P., De Berardinis M. (1980): “Some Experiences of ConsultationLiaison Psychiatry in a University Hospital", Psychoter, Psychosom. 33, 1-6. 11) Curci P., De Berardinis M. , Rigatelli M. (1980): “ Problemi di consulenza psichiatrica in un reparto di rianimazione", Rassegna di Studi Psichiatrici, Vol. LXIX, Fasc. 2, 364. 12) De Berardinis M. Curci P., Rigatelli M. (1980): “ Death and General Hospital”, Preatti della 13th European Conference on Psychosomatic Research, Istanbul. 13) Curci P., De Berardinis M., Ferretti G. (1980): “ L'uso degli psicofarmaci nel paziente geriatrico", Giorn. Geront. XXVIII, 605. 14) Curci P., De Berardinis M. (1980): “ Riflessioni sul lavorare psichiatrico attraverso la storia di un ricovero", Rivista Sperimentale di Freniatria, Vol. CIV, I. 15) Curci P., Montevecchi M.T., Mantova G., De Marchi A., Rigatelli M., De Berardinis M. (1980): “ Valutazioni sull’attività di ricovero per l’anno 1978 della Clinica Psichiatrica dell'Università di Modena", Atti del XXXIV° Congr. Naz. S.I.P. 16) Curci P., De Berardinis M., Marcon L., Rigatelli M., Vandelli V. (1980): “ Ruolo e significato dei sali di litio nella pratica ambulatoriale. Rilievi clinici e statistici di un'esperienza territoriale", Atti dal XXXIV° Congr. Naz. S.I.P. 17) Piccinini L., Puviani G., Zanni G., Pisa S., De Berardinis M. (1980): “ Influenza del litio sulle piastrine. Contributo clinico", Rivista di Patologia e Clinica, Vol. XXXV, 4, 347. 18) Curci P., De Berardinis M., Ferretti G. (1981): “ L'uso degli psicofarmaci nel paziente geriatrico", sintesi pubblicata a cura dell'Accademia Medica dell'U.R.S.S. 19) Curci P., De Berardinís M., Montevecchi M.T., Rigatelli M., Tedeschi M., Visintin F. (1981): “ Significati della consulenza psichiatrica nell'Ospedale Generale", Atti dal Convegno "La consulenza psichiatrica nell'Ospedale Generale", Modena 1980, in Rivista Sperimentale dí Freniatria, Suppl. al Fasc. I Vol. CV, 264. 20) Fugazza V., Ferrari E., Genova R., De Berardinis M. (1981): “Riflessioni sul rapporto madre-bambino nella nefrosi congenita e precoce,” Atti del Convegno di Modena "La consulenza psichiatrica nell'ospedale Generale", 1980, in Rivista Sperimentale di Freniatria, Suppl. al Fasc. I Vol. CV, 363. 21) Fugazza V., Ferrari E., De Berardinis M., Ruggerini C., Curci P. (1981): “Problema di Consultation-Liaison psychiatry in un Reparto pediatrico", Atti dal Convegno "La consulenza psichiatrica nell'ospedale Generale", Modena 1980, in Rivista Sperimentale di Freniatria, Suppl,, al Fasc. I Vol. CV, 372 22) De Berardinis M. , Curci P., Vasta A. (1981): “ Le sindromi schizo-affettive. Riflessioni sui problemi diagnostici attraverso la storia di un ricovero", Rassegna di Studi Psichiatrici, Vol. LXX, Fasc. I°, I. 23) De Berardinis M., Curci P., Ruggerini C. (1982): “ Il ricovero come momento di separazione dai genitori in adolescenti anoressiche: trasformazione del vissuto corporeo", Atti XXXV Congr. S.I.P., Neurologia, Psichiatria e Scienze Umane, Vol. II. 24) Curci P., De Berardinis M., Ruggerini C. (1982): “ Sull'evoluzione del concetto di periodo critico: aspetti teorici e prospettive applicative", Atti XXXV Congr. S.I.P., Neurologia, Psichiatria e Scienze Umane, Vol. II. 25) Rigatelli M., Curci P., De Berardinis M. (1983): “ The Role of Socioculturals Factors in Psychosomatic Medicine", Atti del 6th World Congress of the International College of Psychosomatic Medicine, Montreal. In Psychosomatic Medicine, Krakowski and Kimball Edit., Plenum Publishing Corporation. 26) De Berardinis M. (1985): “ La sofferenza dell'adulto: vecchie e nuove interpretazioni", in Curci P., Secchi C. e coll.: "Introduzione ragionata alla Psichiatria", Editrice La Goliardica, Modena, pp. 137-191. 27) De Berardinis M. (1985): “ L'anziano e le risposte ai suoi bisogni", in Curci P., Secchi C. e coll.: "Introduzione ragionata alla Psichiatria", Editrice La Goliardica, Modena, 193-204. 28) Curci P., De Berardinìs (1985): “ Psicoterapeuta come? Formazione e apprendimento di conoscenze e di un metodo", Atti del Convegno “ Psicoterapeuta come? Itinerari sulla formazione", CLEUP Editore, Padova. 29) Curci P., De Berardinis M., D'Angelo P., Gozzi M., Mari M., Pallari A. , Rossetti M.E., Zelocchi A. (1985): “ Schizofrenia e cronicità psichiatrica: valutazione critica delle espressioni psicopatologiche" Pre-atti del XXXVI Congresso S.I.P., Milano. 30) Curci P. , De Berardinis M., D'Angelo P., Gozzi M., Mari M., Pallari A., Rossetti M.E., Zelocchi A. (1985): “ Schizofrenia e cronicità psichiatrica: la cosiddetta cronicità di rapporto", Pre-atti del XXXVI Congresso S.I.P., Milano.31) Curci P., De Berardinis M., D'Angelo P., Gozzi M. , Mari M., Pallari A., Rossetti. M.E., Zelocchi A. (1985).- “ Schizofrenia e cronicità psichiatrica: la presa in carico, il progetto terapeutico, la dimissione", Pre-atti del XXXVI Congresso S.I.P., Milano. 32) Curci P. , De Berardinis M., Rossetti M. E., Secchi C., Soli G., Venuta M., Visinitin F. (1985): “ Schizofrenia, ricovero e cronicità: un’esperienza di lavoro", Pre-atti del XXXVI Congresso S.I.P., Milano. 33) Mazzi F., De Berardinis M. , Gozzi E., Maffei P., Neri M., Vecchi G.P. (1985): “ Psychotherapeutich Approach to Family stress in Coping With the Demente Ss. Preliminary Report”, Preatti del XIIIth World Congress of Neurology, Hamburg. 34) Curci P., De Berardinis M., Marrama D., Rossetti M.E., Santachiara S., Venuta M. (1986): “ Rilievi epidemiologici, psicopatologici, terapeutici sul ricovero dell'anziano in un Reparto di breve degenza", Atti dal II° Congr. Naz. della Soc. It. di Psico-geriatria, Trieste, Edizioni IDELSON, Napoli. 35) Curci P., De Berardinis M., Gozzi M., Rossetti M.E. (1987): "Riflessioni sul significato degli elementi predittori dell'evoluzione delle psicosi schizofreniche", Formazione Psichiatrica, 1, 36) Mazzi F., Valgimigli C., De Berardinis M., Marchi F., Olmi R., Vasta A., Benuzzi D., Vecchi G.P. (1987): ”Epidemiological Study of an Old Age Population Seven Years After Psychiatric Reform in Modena", Pre-atti da The Third Congress of the International Psychogeriatric Association, Chicago. 37) Andermarcher E., Gasperi L., Neri M., Vecchi. G.P., Guaraldi G.P., Vasta A., Benuzzi D., De Berardinis M., Marchi F. , Olmi R., Valgimigli C. (1983): “Presidi sanitari e disturbi del comportamento nell'anziano: indagine epidemiologica, dati preliminari", Atti dal III Congr. Naz. del Gruppo Italiano di Studio di Terapia Geriatrica., Sirmione. 38) Curci P., De Berardinis M., Pedrazzi F., Secchi C. (1988): " Il lavoro di gruppo in un reparto psichiatrico di breve degenza", Atti del Convegno di Villa Poma - “Gruppo e Psicosi ", Ostiglia (MN). 39) De Berardinis M., Magnani G., Boni G., Minenna G., PallariA. Borghi R., Fini M., Mariani M., Patuzzi S., Rovandi B., Serri W., Venturelli L. (l991): "La Comunità Protetta. Dalla custodia all'autonomia: difficoltà di percorso", Estratto da: "Le Psicosi Stabilizzate", Patron Editore, Bologna, pp. 541-543. 40) De Berardinis M., Cavani C., Lauri D., Pallari A., Minenna G. (1991):"Pratica psichiatrica, pratica psicoterapica: un'integra-zione", Estratto da: "Le Psicosi Stabilizzate", Patron Editore, Bologna, pp. 545-54'7. 41) De Berardinis M. (1991): "Doctor, I’m Thirsty" “Have Some Water”, Pre-atti Fifth Congress of the International Psychogeriatric Association, Rome. D. De Berardinis M., Santachiara S. (1993): “Il Laboratorio ovvero il lavoro come metafora della terapia” in La Riabilitazione in Psichiatria fra Pubblico e Privato , Coop Sociale NIKE KAI DIKE, Fiesso Umbertiano (RO). 43) Santachiara S., De Berardinis M., (1993): “La Coop sei tu….”in La Riabilitazione in Psichiatria fra Pubblico e Privato , Coop Sociale NIKE KAI DIKE, Fiesso Umbertiano (RO). E. De Berardinis M. (1995) : « L’esperienza della rete : una nuova alternativa alle vecchie pratiche manicomiali » resumenes 12° Congreso Internacional de Psicoterapia de Grupo, Buenos Aires (Argentina). F. De Berardinis M. (2004) : « Migration and Mental Health : the Role of the Mass Media » World Psychiatric Association. Treatments in Psychiatry: an Update. Abstracts. Firenze. G. De Berardinis M. (2005): “Psicogeriatria” in: Salute e Territorio. Anno XXVI, Marzo G. Saraò Responsabile M.O.M. Salute Mentale Adulti, Distretto Firenze 2 Giuseppe Saraò, medico chirurgo- psichiatra, specializzato all'università di Firenze nel 1983, è membro associato della Società Psicoanalitica Italiana. Dirige il Modulo Operativo Multiprofessionale Salute Mentale Adulti Distretto 2- Firenze. Per diversi anni ha diretto la comunità terapeutica di borgognissanti, si è occupato di strutture intermedie, di formazione del personale. Ha pubblicato numerosi lavori in congressi nazionali e internazionali su temi riguardanti: la relazione terapeutica, la psicoterapia di pazienti psicotici, la riabilitazione psicosociale. E' fondatore e attuale presidente dell'associazione " Centro ricerca psicoanalitica Coppia-Famiglia" che si occupa della psicoterapia psicoanalitica della coppia e della famiglia sia nel setting pubblico che in quello privato S. CalamandreiE' nato a Firenze, il 20/4/1956, dove tuttora risieda e lavora, e dove ha compiuto gli studi. Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1981 e Specializzato in Psichiatria nel1985, dal 1989 lavora come Medico-Psichiatra nel SSN, nella ASL 10 di Firenze. E' stato responsabile di vari Centri Diurni e di Riabilitazione psichiatrica. Attualmente è responsabile del S.P.D.C. di Ponte Nuovo del MOM SMA Q5 di Firenze .E' Psicoanalista Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, affiliata della International Psychoanalitical Association dal 1998. Dal 1998 si è specializzato in Psicoterapia di Gruppo e nelle particolari dinamiche emozionali dei Gruppi Istituzionali e delle Patologie Gravi. Da qualche anno l’attività clinica e la necessità di effettuare una prevenzione psicologica lo hanno indirizzato verso le problematiche dell'Adolescenza e del mondo della scuola, dove si impegna effettuando interventi non solo mirati ai casi clinici, ma soprattutto nei confronti dell’Istituzione in quanto tale e sull’assetto psicologico dell’insegnante e dell’adolescente. Ha partecipato al “Progetto Elegia – Educazione alla Legalità: un metodo per la ricerca in autonomia” organizzato dalla Regione Toscana, IRRSAE e Libera: Associazioni, nomi e numeri contro le Mafie. A tale progetto hanno partecipato 18 Scuole di ogni ordine e grado della Toscana che si sono impegnate in una attività di ricerca-azione, a cui è stato conferito il Premio Speciale “Falcone-Borsellino” promosso dall’Istituto Giuridico di ricerca Comparata dell’Università di Bologna. Ha scritto insieme a Rosaria Bortolone, il testo per le scuole medie “Il piacere di vivere. Educare all’affettività e alla sessualità”. La Nuova Italia. 2001. Ha presentato insieme con La Dr. Stefania Manfredi la relazione sul tema “Considerazioni psicoanalitiche sull’autoritratto di Michelangelo” al Congresso internazionale “Arte e Psiconalisi” svoltosi a Firenze nell’Aprile del 2001. Ha partecipato al Convegno tenutosi a Firenze "Autismo: Lettura del cervello e della mente" nel 2004 con la relazione "Autismo: costruzione di una coscienza", al Convegno "La schizofrenia dal genotipo al fenotipo" con la relazione "Lo sguardo psicoanalitico sulla psicosi" tenutosi a Firenze nel 2005, Ha partecipato al convegno "L'era dell'eccesso e della Compulsione" tenutosi a Firenze nel 2006 con la relazione "Psicodinamica della Addiction: forme e trasformazioni della libido", al Convegno Internazionale su "L'intervento precoce e la prevenzione delle ricadute" tenutosi a Firenze nel 2006, con la relazione "L'intervento precoce nella Scuola", al Convegno "Il disturbo Bipolare ed i Servizi" tenutosi a Napoli nel 2006 con la relazione "La visione Psicoanalitica”.Ha pubblicato sulla Rivista Interazioni (numero 2 – 2007/28) l'articolo “Uno psicoanalista va a scuola”. L. Boccanegra Informazioni personali: Cognome / Nome Boccanegra Luigi Qualifica ESPERTO PROFESSIONALE nel campo della terapia delle psicosi dell'adulto in ambito istituzionale (Diagnosi e Cura, Centri diurni, Centri di salute mentale). Istruzione e formazione Diploma di scuola superiore Diploma professionale Diploma universitario Laurea1969 Medico-Chirurgo Università di Padova Laurea specialistica 1974 Malattie nervose e Malattie nervose e Neuro psichiatra Università di Modena Specializzazioni!984 Psicoanalista Soc. Psicoan. Ital. Master - Dottorato di ricerca Esperienza professionale Attività di consulente, come supervisore nell'ambito delle psicosi, presso istituti universitari (Univ.di Modena), reparti ospedalieri della sanità pubblica (Verona. Firenze,Roma) e privata (Villa Igea a Modena e Villa Santa Giuliana a Verona). Date 1970-1988 Lavoro o posizione ricoperti Aiuto ospedaliero nei Servizi Psichiatrici di Venezia Principali attività e responsabilità Date 1990-2000 Lavoro o posizione ricoperti Membro della Commissione per le Patologie Gravi della S.P.I. Principali attività e responsabilità Attività scientifiche e didattiche Iniziare con le informazioni più recenti ed elencarle solo se pertinenti ai contenuti del corso specifico 2007-2009 Svolge attività didattica per i Candidati (Istituto di Training) del Centro Veneto-Emiliano di Psicoanalisi Pubblicazioni scientifiche Contributi personali ai volumi: Stati caotici della mente (L.Rinaldi) , Psicoanalisi e Psichiatria (G.Berti CeroniA.Correale), Quale psicoanalisi per le psicosi?(A.Correale-L-Rinaldi), presso l'editore Cortina S. Domenichetti Psichiatra,Dirigente 1 livello, A.S.L. 10 Firenze. -Laureato in Medicina e Chirurgia il 30/10/1981 con una tesi ad argomento psichiatrico:”Esperienza di un amministratore in un Servizio Psichiatrico”,riportando una votazione di 104/110. -Ha svolto il Tirocinio Obbligatorio (legge n.148 del 18/4/1975)presso il Servizio di Anestesia e Rianimazione dell’USL 10/D dal 1/4/1982 al 10/6/1983.Con esito sufficiente. -Ha svolto un Tirocinio Volontario non retribuito presso il Servizio Psichiatrico dell’USL 10/D dal 1/1/1981 al 31/12/1983.Fotocopia conforme all’originale. -Ha svolto attività di sostituzione di medico generico presso le UU.SS.LL. 10/E e 10/D dal 2/8/1982 al 19/8/1987. -Ha svolto attività di Guardia Medica Turistica presso la USL 10/G dal 1/7/1983 al 31/7/1983. -Presso la USL 11 attività di Guardia Medica Territoriale dal 1/5/1984 al 8/7/1984. -Presso la USL 31 attività di Guardia Medica Territoriale in vari periodi dal 1983 al 1987. -Presso la USL 10/E attività di Guardia Medica Territoriale in vari periodi dal 1985 al 1986. -Presso la USL 10/D attività di Guardia Medica Territoriale dal 1/5/1986 al 31/5/1986. -Dal 10/12/1984 al 31/1/1987 ha svolto attività di Guardia Medica presso la Casa Circondariale di Sollicciano per 72 ore settimanali. -Specializzato in Psichiatria il 13/12/1986,con una tesi “Psicoanalisi e Letteratura”,con votazione 70/70 con lode.Fotocopia conforme all’originale. -Ha frequentato un corso di aggiornamento su “L’approccio Epidemiologico in Psichiatria”,presso l’Università di Verona dal 29/2/1984 al 2/5/1984. -Ha svolto attività di ricercatore presso l’Osservatorio Epidemiologico Regionale sul “Progetto e sperimentazione di un sottosistema informativo per la salute mentale”,dal 1/10/1983 al 31/12/1984. -Ha partecipato a gruppi di ricerca operanti nella Clinica Psichiatrica dell’Università di Firenze:a)TSO e classi sociali,compreso nei progetti finalizzati della Regione Toscana 1986;b)Strutture intermedie in Psichiatria,compreso nei progetti finalizzati del CNR(SP3,ob.28).Fotocopia conforme all’originale. -Dal 23/9/1987 al 29/2/1992 ha lavorato come assistente medico psichiatra a tempo pieno presso l’USL 19.Svolgendo prestazioni ambulatoriali,visite domiciliari per i Comuni di Colle Val d’Elsa,Casole e Radicondoli,con una popolazione di 10.000 abitanti,coordinando un autonomo gruppo di lavoro di tre infermiere e un’assistente sociale.La valutazione di questa attività è stata molto positiva sia per la bassissima ospedalizzazione che per l’aver strutturato un efficace/efficiente servizio a rete,fino all’attivazione di un Casa Famiglia in Colle Val d’Elsa.Si ricorda che in questa realtà e in quegli anni non era attivo un SPDC e l’emergenza doveva essere affrontata e possibilmente risolta “esclusivamente” nel territorio.Dal 1/02/1989 al 30/11/1989 ha svolto la funzione di Coordinatore Responsabile del Corso di Aggiornamento per Educatori Professionali USL 19 Regione Toscana come da delibera n.163 del 9/02/1989. -Dal 1/3/1992 al 27/12/1993 ha lavorato come assistente medico psichiatra a tempo pieno presso l’USL 10/D,dal 28/12/1993 al 31/12/1994 come aiuto corresponsabile e dal 1/1/1995 come dirigente di primo livello fascia A.Attività che fin dall’inizio ha svolto con autonomia presso la zona Brozzi/Le Piagge con una popolazione di 40.000 abitanti.Ha attivato una permanente collaborazione con il Dipartimento delle Dipendenze assumendo la responsabilità di supervisore del gruppo di lavoro (BIG) operante nella zona.Ha richiesto e ottenuto l’apertura di un punto ambulatoriale del Servizio Psichiatrico presso il nuovo Distretto Socio/Sanitario delle Piagge,ambulatorio che svolge un giorno alla settimana. il 2/12/1992 è nominato membro della Commissione Medica per l’accertamento dell’handicap,art.4 legge 104/92, con delibera A.S. n.2615 del 2/12/1992. -Il 9/12/1992 è nominato membro del Gruppo Operativo Multiprofessionale(DCR n.158 del 18/3/1992), con delibera A.S. n.2718 del 9/12/1992. -Dal 21/05/1993 al 3/11/1995 partecipa al Protocollo di Studio Clinico n° STL-I93004 “Sperimentazione del farmaco Sertralina”, autorizzata con provvedimento dell’A.S. USL 10/D prot. 62138 del 2/11/1993. -Il 17/11/1995 è nominato membro della Commissione per l’accertamento invalidità civile(L.295/90) con delibera D.G. n.4335 del 17/11/1995. -Il 30/8/1996 è stato nominato dal primario GISMA 5 dr. Paolo Laszlo, Coordinatore dell’ SPDC “Ponte Nuovo” in riferimento alla circolare del DSM USL 10 del 1/8/1996.SPDC allora con 18 posti letto,poi diventati 16,e 35 addetti fra infermieri professionali,OTA e altre figure.Servizio a cui afferisce un zona di riferimento di 200.000 abitanti.Questa nomina è stata poi confermata e formalizzata con deliberazione D.G. n.860 del 16/4/1999 (Fotocopia conforme all’originale).Gli obbiettivi consistevano nella diminuzione dei posti letto e in una significativa riduzione del tasso di occupazione.Entrambi gli obbiettivi sono stati raggiunti.Attivando nel contempo presso il SPDC alcune caratteristiche della milieu therapy,come un laboratorio per i degenti di art-therapy,una consulenza psicologica per giovani pazienti al primo ricovero e una permanente attività di formazione del personale sull’accoglienza che ha in questo periodo profondamente cambiato e umanizzato l’ambiente di ricovero.Si ricorda che il SPDC “Ponte Nuovo” è situato presso l’Azienda Ospedaliera di Careggi che ha un DEA di 2 livello. -Dal 2001 insegna presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria. -Dal 1/04/2001 nominato Responsabile del Modulo Operativo Multiprofessionale Salute Mentale Adulti Firenze 5,con provvedimento Resp.Zona Firenze n. 23 del 30/03/2001.Valutato per il 2000: positivo;per il 2001: 98 punti;per il 2002: 91 punti.Fotocopie conformi all’originale. -Dal 24/10/2003 nominato viceresponsabile dei presidi di viale Corsica 57 (2 Case Famiglia), con lettera del Responsabile di Zona, prot.162237. -Ha scritto su riviste italiane e ha partecipato a diversi convegni,congressi e seminari(vedi elenco allegato).
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