Urbanistica DOSSIER VISIONI DI TERRITORIO: DALLE UTOPIE AGLI SCENARI 89 Rivista mensile monografica Anno IX Supplemento al n.208 di Urbanistica Informazioni ISSN 11288019 € 9,50 INU Edizioni a cura di Francesco Domenio Moccia SOMMARIO VISIONI DI TERRITORIO DALLE UTOPIE AGLI SCENARI a cura di Francesco Domenico Moccia Realtà e utopie: il rincorrersi di un progetto Annunziata Palermo, p. 51 PREFAZIONE Francesco Domenico Moccia, p. 5 La magnifica città di Eufonia Marco Russo, p. 56 RELAZIONI INTRODUTTIVE Guardando al futuro con i piedi sul territorio Paolo Avarello, p. 6 La etnodiversità nella città mediterranea: un modello utopistico o uno scenario concreto? Gabriella Esposito, p. 61 Sette parole per una conversazione sulla creatività nella pianificazione Francesco Domenico Moccia, p. 9 New Urbanism: il grande sogno americano Erminia D’Alessandro, p. 65 Scenari inquietanti nelle periferie dell’Occidente Enzo Scandurra, p. 18 VISIONI E IMMAGINI VISIONI E IMMAGINI NELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA a cura di Luigi Fusco Girard, Pasquale De Toro Scenari nella pianificazione regionale Attilio Belli, Filomena Carangelo, p. 22 Territorio e Compassione Riccardo Dalisi, p. 26 Visioni e immagini nella pianificazione territoriale e urbanistica Luigi Fusco Girard, Pasquale De Toro, p. 70 UTOPIE UTOPIE a cura di Daniela De Leo Visioni per territori in trasformazione: l’area intercomunale del Monfalconese Elena Marchigiani, p. 73 Sul senso utopico dell’urbanistica Francesco Ventura, p. 29 Utopie, una introduzione Daniela De Leo, p. 32 Transilvania, regione d’Europa? Immagini immaginari di trasformazione Lucio Giecillo, Anna Laura Palazzo, p. 80 Dal progetto di utopia come campo del possibile al progetto inteso come attualizzazione del virtuale Lidia Decandia, p. 35 Visioni del duplice vulcano Carlo Gasparrini, p. 86 Pratiche utopiche di trasformazione attraverso la pianificazione Daniela De Leo, p. 40 e Una visione dello sviluppo dell’area vesuviana Concetta Marrazzo, p. 93 sociale La dimensione etica dell’utopia Saverio Cioce, p. 98 Agire il futuro. Nuove forme di accesso al diritto all’abitare Laura Basco, Roberta Di Nanni, p. 45 Visioni di territorio per la costruzione del piano regionale Anna Mesolella, p. 105 Utopia come energia per la trasformazione urbana Danilo Capasso, Diego D’Agostino, Giovanni Ferrarelli, p. 49 Pianificazione/immaginazione. Immagini e metafore nelle interpretazioni e nei progetti contemporanei Giuseppe Guida, p. 110 1 Indagine fotografica al Quartaccio Eleonora Blanco, p. 186 Visione, immagini e sostanza: la strategia “sistemico-evolutiva” Osvaldo Cammarota, Maria Laura Esposito, Maria Cristina Iazzetta, p. 116 Stazioni del Silenzio. Da Struttura a Infrastruttura Agostino Granato, p. 188 Princìpi e norme: difficile correlazione Gianfranco de Tullio, p. 119 La narrazione come sapere innovativo per la conoscenza della città e del territorio Flavia Schiavo, p. 194 VISIONI E IMMAGINI: COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ E STRATEGIE SOSTENIBILI a cura di Marichela Sepe Immaginari emergenti e metafore di città Daniele Villa, p. 198 Visioni e immagini: costruzione dell’identità e strategie sostenibili Marichela Sepe, p. 124 Politiche di marketing e immagine della località Angela Sannino, Raffaele Iaccarino, p. 203 Interpretazioni di territorio: dalla lettura alla rappresentazione della città contemporanea Marichela Sepe, p. 208 Il patrimonio territoriale e la sua rappresentazione: l’Atlante del Circondario Empolese Valdelsa Fabio Lucchesi, Massimo Carta, Daniele Vannetiello, p. 127 La città: visione e immagine del territorio Valeria Macchiaverna, p. 215 Il Paesaggio degli abitanti Rosa Sibilio, p. 134 SCENARI Inerzie. Visioni di paesaggio per il parco della Sila Fabrizia Ippolito, p. 140 SCENARI Fabrizio Mangoni di S. Stefano, p. 220 Immagini delle città/immagini per le città Maria Federica Palestino, p. 145 NUOVE TECNOLOGIE PER LA COSTRUZIONE DI SCENARI a cura di Fabrizia Bernasconi Nuove strategie di sviluppo e opportunità dell’investimento immobiliare: il caso Milano Fabiana Forte, p. 150 Nuove tecnologie per la costruzione di scenari Fabrizia Bernasconi, p. 221 Innovazione e cultura per la riqualificazione urbana nel Regno Unito e nella Repubblica d’Irlanda Candida Cuturi, p. 156 I sistemi informativi territoriali: limiti ed efficacia Marilena Orlando, p. 223 L’utopia dell’integrazione Angela Maria Digrandi, p. 227 La rete ecologica come vision strategica nei processi di governo del territorio Vincenzo Todaro, p. 161 Il SIT della Campania: strumento federato di governance a supporto della pianificazione Ciro Romano, p. 233 Le metamorfosi nell’era della globalizzazione e la ricerca di nuovi ordini Maurizio Di Mario, p. 166 Il Sistema Informativo Territoriale della Regione Campania Raffaele D’Ambrosio, p. 238 Trasporto sostenibile e sviluppo urbano. Istruzioni per l’uso Marco Salatino, p. 172 Il PRG del Comune di Napoli all’interno di un progetto di e-Gov Portale Multi Metropolitano Laura Piva, Francesca Pignataro, p. 241 VISIONI E IMMAGINI COME COSTRUZIONI “LOCALI” a cura di Anna Mesolella Visioni e immagini come costruzioni “locali” Anna Mesolella, p. 177 Un SIT dell’area TESS per le analisi dei Piani di Intervento Territoriale Barbara Cardone, p. 244 Dai muri alla città: segni urbani in cerca di riconoscimento Gilda Berruti, Maria Teresa Sepe, p. 180 Strumenti e tecniche avanzate di rappresentazione: strumento di lavoro o mezzo di persuasione? Chiara Vernizzi, p. 248 2 Progettare la sicurezza urbana Antonio Acierno, p. 326 VALUTAZIONE, PARTECIPAZIONE E AMBIENTE a cura di Imma Apreda Valutazione, partecipazione e ambiente Imma Apreda, p. 253 La costruzione della città interetnica nel processo di ri-conoscimento comunitario del territorio Antonio Iazzetta, p. 330 Pensare alternative. L’elaborazione di scenari nella costruzione del progetto contemporaneo Stefano Pendini, p. 256 Trasformazioni e grandi eventi: scenari per il postolimpico a Torino Alessandro Gebbia, p. 336 Patrimonio territoriale e pianificazione: costruire scenari strategici come progetti di territorio David Fanfani, Francesco Monacci, p. 261 Scenari fisico morfologici per eventi temporanei. Esercizi sul post-olimpico a Torino Marco Mareggi, p. 342 Scenari futuri per il centro storico di Taranto: l’isola che c’è Angelo Micolucci, p. 268 Modelli e Scenari per la costruzione della città europea: Genova Ecoportown 2005-2050 Giovanni Spalla, p. 346 Linee guida per lo sviluppo sostenibile dei sistemi locali Katia Fabbricatti, p. 273 Esperienze di simulazione a supporto dello sviluppo a scala urbana e territoriale Pietro Ugolini, Ilaria Delponte, Francesca Pirlone, p. 352 Valutazione spaziale integrata: approcci e strumenti Luigi Fusco Girard, Maria Cerreta, Pasquale De Toro, p. 280 Complessità e incertezza l’approccio Strategic Choice Alessia Cerqua, p. 358 VAS. Prime esperienze in Campania Catello Arpino, Fabrizia Bernasconi, Antonio Di Giulio, p. 286 nella pianificazione: Processi di aiuto alla decisione. Scenari per la gestione delle relazioni tra gli attori Clara Pusceddu, p. 363 Scenari possibili nella valutazione di qualità delle politiche urbanistiche Roberto Gerundo, Isidoro Fasolino, Saria Fiorente, Marialuisa Petti, p. 291 PROGETTI, CITTA’ E INFRASTRUTTURE IL MEZZOGIORNO ANCORA AI NASTRI DI PARTENZA Roberto Gerundo, p. 370 VERSO SCENARI URBANI SOSTENIBILI a cura di Daniela Mello PROGETTI, CITTÀ E INFRASTRUTTURE: IL RAPPORTO PIANO-PROGETTI, LE AREE DISMESSE E IL VERDE URBANO a cura di Emanuela Coppola Verso scenari urbani sostenibili Daniela Mello, p. 297 Lasciare libero il paesaggio! (Anche di notte) Valori paesaggistici e sviluppo locale Alessio D’Auria, p. 299 Progetti, città e infrastrutture: il rapporto pianoprogetti, le aree dismesse e il verde urbano Emanuela Coppola, p. 373 Metodi di valutazione e scenari ipotetici per la valutazione del danno al paesaggio Domenico Tirendi, p. 304 L’urban design come possibile raccordo tra piano e progetto Massimo Zupi, p. 376 La bonifica del sito di interesse nazionale “Napoli Orientale” e lo sviluppo di Napoli Est Alessandro Cugini, p. 310 Prima delle strategie. La gestione delle politiche nel Meridione d’Italia Mariarosaria Fallone, p. 381 Nodo energetico e sostenibilità: la valutazione per ri-orientare lo sviluppo Ilaria Salzano, p. 314 Dialogo sulle strategie di Novi Ligure: tra metodi partecipativi e programmi complessi Daniela Ciaffi, Loris Servillo, p. 386 Nuovi scenari e utopie del terzo millennio Gabriella Musarra, p. 321 Evoluzione nel tempo dei fattori costitutivi del capitale fondiario Giampaolo Marchi, Michele Argiolas, p. 392 3 MITI E RETORICHE Riqualificazione industriale in Italia Costanzo Procaccini, p. 399 MITI E RETORICHE a cura di Daniela Lepore Metodi e strumenti per il riuso e la valorizzazione delle aree interdette: il caso Napoli Carmela Gargiulo, Loredana Consuelo Travascio, p. 404 Introduzione Daniela Lepore, p. 480 2015. Viaggio nel Cilento. Un immaginario urbano per il PNCVD Francesco Ruocco, p. 482 L’area So.Fer.-Breda-Pirelli, un luogo per la nautica Vincenzo Vitaliano La Magna, p. 409 Un passo importante verso la definizione di nuovi “luoghi” del confronto: il caso Chiaiano Daniela Mello, p. 488 Le relazioni tra verde e struttura urbana Maurizio Spina, Melissa Duello, p. 413 Strumenti e politiche territoriali in Abruzzo tra retoriche di sviluppo e aspettative di crescita locale Raffaella Radoccia, p. 492 Cambiamenti nelle strutture urbane Fabio Converti, p. 418 Paesaggi e Infrastrutture Gaetana Laezza, p. 421 Miti e retoriche del modello Barcellona: un’utopia realizzata Chiara Ingrosso, p. 498 INFRASTRUTTURE A RETE: L’IMPORTANZA DEI NODI a cura di Isidoro Fasolino Progettare il territorio nel Mezzogiorno. Retorica, interazione, linguaggi Maria Giuffrida, p. 503 Infrastrutture a rete: l’importanza dei nodi Isidoro Fasolino, p. 425 Sociologia visuale e rapppresentazioni politicourbanistiche Sergio Mantile, p. 508 Una rete per la città e il territorio Giacinta Jalongo, p. 428 Trame locali e politiche urbane Ilaria Vitellio, p. 510 Sistema di trasporto pubblico nella città diffusa Armando Barp, Silvio Nocera, p. 432 Tra Piano e Progetto: Abbattimento vs Recupero per la “Vele” di Scampia Francesco Bruno, Marco Cante, Eleonora Giovene di Girasole, p. 438 In metropolitana: le nuove visioni di Napoli Federica Cerami, M. Teresa Dandolo, Rossana Ragucci, p. 444 Città e infrastrutture di trasporto: gli impatti economici della metropolitana di Napoli Francesca Pagliara, Enrica Papa, p. 449 Cambio di rotta Massimo Bertollini, p. 454 La riqualificazione commerciale delle stazioni metropolitane come occasione strategica Emanuela Coppola, p. 458 Verifica e progetto di un’infrastruttura aeroportuale nel comune di Benevento Roberto Serino, Elpidio Romano, Adriana Sbarra, p. 464 4 Urbanistica DOSSIER tangibili, quali un viaggio meno stressante, allora gli utenti saranno disposti a pagare per questi benefici offrendo di più per proprietà più vicine alle stazioni. Il secondo fattore che può provocare un incremento dei prezzi vicino le aree delle stazioni è che i servizi commerciali, tipo servizi al dettaglio, possono essere attratti da queste aree. Sebbene principalmente intese a servire i clienti che provengono dalle stazioni di transito, questi servizi aggiuntivi possono essere di beneficio ai vicini residenti, indipendentemente dall’utilizzo del servizio di trasporto. I fattori negativi sono rappresentati dalle emissioni di inquinanti e dalla criminalità vicino le aree delle stazioni, a causa dell’aumento di accessibilità offerto agli outsiders. È ovviamente importante comprendere il ruolo che ciascuno dei quattro fattori appena citati abbiano nel definire il legame tra i valori immobiliari e le stazioni ferroviarie. A seconda dei ruoli, strategie diverse possono essere promosse per massimizzare l’attrattività delle stazioni ferroviarie e quindi ridurre la congestione da traffico provocata dall’auto, le conseguenti emissioni di inquinanti e lo sprawl. I primissimi contributi relativi all’impatto dei sistemi di trasporto su ferro sui valori immobiliari provengono dagli Stati Uniti, prototipo è il caso del BART system di San Francisco in cui la media dei valori immobiliari per uso residenziale, per alcune stazioni, si riduce di 2$/m in funzione della distanza dalla stazione (Landis et al., 1995). Solo recentemente anche in Europa, principalmente all’interno dei progetti finanziati dall’Unione Europea (Transecon, 2003) sono stati portati avanti studi quantitativi sugli impatti economici di infrastrutture di trasporto su ferro. Tali contributi dimostrano, per alcune città europee, un incremento dei valori immobiliari più significativo nelle aree di influenza delle nuove stazioni rispetto alla media dell’area urbana, esempi sono le città di Vienna, Atene e Madrid. Il mercato immobiliare è, senza dubbio, un fenomeno complesso e, pertanto, le percentuali di variazione dei valori immobiliari devono essere interpretate considerando gli effetti congiunti del sistema dei trasporti; della vicinanza al centro urbano; della qualità fisica e funzionale del contesto di appartenenza della stazione; della compresenza di altri interventi di tipo urbanistico; della tipologia di servizio di trasporto (metropolitana regionale o urbana); della tipologia costruttiva dell’infrastruttura (a raso, sopraelevata, ecc.). L’obiettivo del presente lavoro è quello di fornire un contributo al dibattito scientifico relativo Città e infrastrutture di trasporto: gli impatti economici della metropolitana di Napoli Francesca Pagliara* e Enrica Papa** Infrastrutture di trasporto e trasformazioni urbane: teorie ed evidenze empiriche Il sistema di relazioni che si instaura tra infrastrutture di trasporto ed assetto del territorio è stato oggetto di numerosi studi sia teorici che empirici (Newmann e Kenworthy, 1996; Dell’Orto et al. 1997).In letteratura, risulta ampiamente riconosciuto il ruolo fondamentale del rail transit nello sviluppo degli insediamenti, nella ridefinizione della domanda di trasporto e nella riorganizzazione funzionale del tessuti urbani esistenti. In particolare, negli ultimi decenni, molte città hanno implementato la costruzione o l’estensione di sistemi di trasporto su ferro sia al fine di limitare fenomeni di sprawl metropolitano sia per limitare l’uso smisurato del mezzo privato, che risulta accompagnato da fenomeni di incremento di congestione da traffico, di inquinamento atmosferico ed acustico. In questi casi il rail transit deve essere concepito come alternativa al trasporto privato, riducendo il numero di automobilisti su strada ed incoraggiando schemi di sviluppo compatto (de Luca et al., 2005), soprattutto se accompagnato da strategie di incremento di mix-funzionale in corrispondenza delle stazioni della metropolitana. Tuttavia le relazioni tra le trasformazioni conseguenti allo sviluppo di infrastrutture su ferro, specialmente in aree della città consolidate, non risultano chiare e sono fortemente dipendenti dal contesto urbano in cui si verificano. Il fenomeno che maggiormente è stato analizzato è relativo alle variazioni di tipo economico (variazione di prezzi immobiliari per diverse destinazioni d’uso) (Cervero, 2004). Esiste una letteratura molto ampia relativa all’impatto della vicinanza di una stazione di una metropolitana (urbana o regionale) sul valore degli immobili (RICS, 2002). Quattro fattori possono essere identificati e ritenuti significativi, due dei quali possono provocare un incremento dei prezzi e due un decremento. Uno dei fattori positivi è l’accessibilità. Se il trasporto su ferro offre una alternativa di trasporto migliore dell’auto in termini di tempo di viaggio o di benefici meno 449 Urbanistica DOSSIER rete”. In particolare nel 2004 sono in esercizio, rispetto al 1994 la linea 1 con le nuove stazioni di Cilea, S. Rosa, Materdei, Museo, Dante, Frullone, Chiaiano e Piscinola; le seconde uscite di Rione Alto e S. Rosa; la linea 3, nel territorio di Ponticelli con le stazioni Bartolo Longo, Vesuvio, Villa Visconti, Argine per un totale di 57 stazioni. Sono stati inoltre portati a termine numerosi interventi di “connessione di rete” (Comune di Napoli, 2003), come ad esempio la scala mobile da S. Rosa verso piazza Leonardo, il corridoio di collegamento tra le linee 1 e 2 a Museo, i corridoi di collegamento tra Vanvitelli e le funicolari di Chiaia e centrale e le scale mobili tra le funicolari Centrale e di Montesanto. In questo lavoro si propone di quantificare ed interpretare la variazione dei valori immobiliari sia nel tempo, mediante il confronto di dati relativi agli anni 1994 e 2004, che nello spazio, mediante dati georeferenziati in corrispondenza delle aree di influenza delle stazioni nuove ed esistenti dell’intera rete di trasporto su ferro della città di Napoli. Di notevole interesse in questo studio risulta l’applicazione di tecniche di interrogazione e rappresentazione dei dati con il supporto di un Sistema Informativo Territoriale (GIS), che permette la chiara visualizzazione della distribuzione e concentrazione degli impatti nello spazio e nel tempo. A ciascuna particella censuaria risultano infatti associati dati alfanumerici, relativi alle sequenze temporali dei dati rappresentativi dei fenomeni oggetto di studio. all’interpretazione degli impatti economici, intesi come variazione dei valori immobiliari per destinazione d’uso, dovute ad una incremento dell’offerta di infrastrutture e di servizi di trasporto su ferro in ambito urbano, considerando come caso di studio la rete metropolitana della città di Napoli. Il caso di studio della metropolitana di Napoli L’area di studio e caratteristiche dell’intervento Nel decennio 1994-2004 numerosi interventi di completamento delle linee esistenti e la costruzione di nuove linee e nuove stazioni hanno contribuito ad ampliare l’offerta di trasporto collettivo su ferro della città di Napoli (Cascetta, 2005), come riportato in figura 1. In questo arco temporale infatti sono stati portati a termine numerosi progetti infrastrutturali in aree diversamente localizzate nel sistema urbano. Nel 1994 il sistema di trasporto collettivo su ferro del Comune di Napoli risulta articolato ed ampio, ma con una limitata capacità di interconnessione e, quindi, di creare sinergie di rete. In particolare é costituito da una linea metropolitana in senso stretto (linea 1 con 6 stazioni), sei linee ferroviarie suburbane che attraversano il territorio comunale, quattro funicolari con un totale di 45 stazioni, di cui 5 nodi di interscambio (Garibaldi, Montesanto, Vanvitelli, Amedeo e Campi Flegrei). A seguito dell’approvazione del Piano Comunale dei Trasporti (Comune di Napoli, 1997) sono stati programmati e portati a termine numerosi interventi infrastrutturali finalizzati alla realizzazione di un sistema di trasporto su ferro “a Fig. 1 – Evoluzione della rete di trasporto su ferro di Napoli 1994-2004 450 Urbanistica DOSSIER di influenza delle stazioni centrali o semicentrali. Ad esempio per la destinazione d’uso residenziale, che assume un valore medio di +33,68% per l’area comunale, si è riscontrato nelle aree di influenza delle nuove stazioni centrali un incremento del 35,65%, mentre per le semicentrali di +39,38%. Nelle aree di influenza delle stazioni periferiche e suburbane si è riscontrata una variazione inferiore alla media comunale e rispettivamente pari a +33,27% e a +24,38%. E’ comunque importante sottolineare che ciascuna stazione risulta caratterizzata da particolari caratteristiche di contesto che influiscono sull’andamento medio dei prezzi immobiliari. Questi fattori sono in parte riconducibili all’incremento di connettività di rete fornita dai nuovi interventi infrastrutturali, ma anche da qualità fisica e funzionale dell’area di appartenenza o dalla presenza di altri interventi di trasformazione urbana. Ad esempio si riscontra nella nuova stazione centrale di Dante un incremento di valore immobiliare per abitazioni del +41,62% (1,24 volte maggiore della media comunale) anche a causa di interventi di riqualificazione urbane e interventi di chiusura al traffico veicolare nell’area della stazione. La nuova stazione di Piscinola, sebbene localizzata in posizione suburbana risulta invece caratterizzata da un incremento di valore pari a +34,40% (1,02 volte maggiore la media) dovuto al notevole incremento di accessibilità per tutti gli edifici appartenenti all’area della stazione. Per quanto riguarda la variazione dei prezzi per destinazione d’uso negozi ed uffici si verifica nelle aree delle stazioni centrali un notevole incremento (+27,68% per negozi e +54,08% per uffici) superiore alla media comunale (pari a +14,82% per negozi e +23,42% per uffici). Questo dato indica un incremento di domanda per spazi da destinare ad attività terziarie nell’area centrale ed un conseguente fenomeno di rafforzamento economico e di variazione di destinazione d’uso nel centro. Al contrario si riscontra una più lenta crescita dei prezzi per negozi e uffici nelle aree delle stazioni semicentrali (+18,69% per negozi e +39,81% per uffici) comunque superiore alla media comunale, nelle aree di stazioni suburbane (+4,04% per negozi e +18,50% per uffici) e nelle aree della periferia orientale (+6,48% per negozi e +26,59% per uffici). Per quanto riguarda le aree delle stazioni della periferia occidentale si verifica un incremento dei valori per negozi pari al +16,17% e per uffici del +39,89%. Questi valori superiori alla media del comune e rispetto ad altre stazioni Impatti economici I dati utilizzati per la valutazione degli impatti di tipo economico sono stati forniti dall’Agenzia del Territorio (1994-2004) e sono relativi ai valori immobiliari per destinazione d’uso (abitazioni, abitazioni di tipo economico, negozi ed uffici) nell’arco temporale 1994 e 2004 per le 68 zone OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) definite nel 1998 (DPR 138/98) in cui risulta suddiviso il territorio del Comune di Napoli. Mediante l’utilizzo del GIS messo a punto, è stata quindi effettuata una sovrapposizione della partizione territoriale dell’OMI con le aree di influenza delle stazioni, ottenute come aggregazioni di particelle censuarie interne ad un raggio di 500m da ciascuna stazione; questo valore risulta ampiamente utilizzato in letteratura ed è pari alla distanza media che si percorre per raggiungere la stazione con velocità pedonale pari a 60m/min in 8 min e 20 sec (Kaiser et al., 1994). Successivamente, le aree di influenza delle stazioni sono state, a loro volta, raggruppate in quattro fasce territoriali in base alle definizioni del manuale della banca dati OMI (Ufficio studi OMI, 2005): stazioni centrali, stazioni semicentrali, stazioni periferiche e stazioni suburbane. Le stazioni centrali sono comprese nella parte di territorio che coincide con il centro urbano e comprende le zone più “pregiate” da un punto di vista storico-monumentale della città di Napoli corrispondenti alle aree edificate successivamente il secondo dopoguerra e che ricadono nella zona A definita dal Piano Regolatore Generale (Comune di Napoli, 2004) le stazioni semicentrali ricadono nella parte di territorio in posizione immediatamente contigua al centro urbano; le stazioni periferiche sono comprese in quella parte di territorio comunale contigua alla fascia centrale o semicentrale e che è delimitata dal margine esterno dell’insediamento edificato; le stazioni suburbane ricadono nelle aree urbanizzate che sono separate dall’agglomerato urbano del Comune da un territorio non edificato, da una barriera naturale o artificiale. In funzione della loro posizione nell’area urbana sono state inoltre classificate in stazioni collocate a nord, a est e ad ovest rispetto al centro cittadino. In figura 2 e 3 sono riportate alcune mappe tematiche del GIS relative alla variazione dei valori immobiliari rispettivamente per abitazioni e per negozi per i gruppi di stazioni come precedentemente definiti. In generale si riscontra un incremento dei prezzi immobiliari per uso residenziale e per negozi superiore alla media dell’area comunale nelle aree 451 Urbanistica DOSSIER periferiche possono attribuirsi alla chiusura degli stabilimenti Italsider e alla generale trasformazione urbana nell’area di Bagnoli. Fig. 2 – Variazione dei valori immobiliari per abitazioni nelle aree di influenza delle stazioni dal 1994 al 2004 Fig. 3 – Variazione dei valori immobiliari per negozi nelle aree di influenza delle stazioni dal 1994 al 2004 452 Urbanistica DOSSIER * Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti “Luigi Tocchetti”, Università degli Studi di Napoli Federico II, fpagliara@unina.it ** Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università degli Studi di Napoli Federico II, enpapa@unina.it Conclusioni L’obiettivo di tale lavoro è stato quello di sottolineare l’importanza della relazione tra l’evoluzione di una rete di trasporto su ferro e le trasformazioni urbane ad esso conseguenti, considerando come caso di studio il Comune di Napoli. In particolare, l’attenzione è stata posta sugli impatti economici dovuti all’apertura e al completamento delle linee della metropolitana. La valutazione di tali impatti è stata oggetto di numerosi studi a livello internazionale che hanno dimostrato, a livello quantitativo, l’interazione tra il sistema dei trasporti ed il mercato immobiliare. I risultati ottenuti da tale analisi forniscono alcune riflessioni interessanti. Innanzitutto, si riscontrano incrementi dei valori immobiliari superiori alla media comunale nelle aree di influenza delle stazioni centrali e semicentrali ed incrementi dei valori immobiliari inferiori alla media comunale nelle aree delle stazioni periferiche e suburbane della città. È necessario sottolineare che in ciascuna area di influenza di stazione l’andamento dei prezzi risulta comunque influenzato da altri fattori sia legati al tipo di infrastruttura e di servizio di trasporto offerto, che al contesto urbano di appartenenza. Tuttavia, si può affermare che l’estensione della rete metropolitana ha rappresentato uno dei fattori chiave nella ridefinizione del mercato immobiliare dell’area urbana di Napoli, assumendo un ruolo di ridistribuzione dei prezzi accompagnato da una potenziale variazione di destinazione d’uso delle aree di influenza delle stazioni. È necessario, quindi, considerare gli impatti delle infrastrutture di trasporto sulle trasformazioni del sistema urbano al fine di definire strategie e interventi per favorire l’uso del trasporto collettivo, massimizzare i ritorni economici di un investimento strutturale (ad esempio attraverso il coinvolgimento di investitori privati nelle aree rese accessibili dal trasporto collettivo) e favorire una crescita compatta della città lungo i corridoi infrastrutturali della rete su ferro. Incentivare l’uso del trasporto collettivo ed integrare queste misure con interventi di tipo urbanistico è una condizione necessaria per ridurre i problemi di congestione favorendo la creazione di una “comunità vivibile” (Vuchic, 1999). Questo si può ottenere solo attraverso un reale coordinamento degli attori coinvolti ed una effettiva integrazione delle procedure e degli strumenti relativi al processo di trasformazione del sistema di trasporto collettivo e del sistema urbano. Bibliografia Agenzia del Territorio http://www.agenziaterritorio.it Cascetta E. (2005), La sfida dei trasporti in Campania: un sistema integrato per la mobilità sostenibile, Electa Napoli. Cervero R. (2004), “Transit-Oriented Development in the United States: Experiences, Challenges and Prospects” TCRP Report 102. Comune di Napoli (1997), “Relazione - Piano dei Trasporti”, Napoli Comune di Napoli (2003), “Relazione - Piano delle 100 Stazioni”, Napoli. Comune di Napoli (2004), “Relazione - Variante al Piano Regolatore Generale”, Napoli de Luca M., Pagliara F., Guarino F., Palma G. (2005), “Forma dei maggiori sistemi metropolitani del Mezzogiorno e mobilità delle persone”, Urbanistica DOSSIER, supplemento di Urbanistica Informazioni n. 201, pp 61-68 Dell’Orto A., Innocenti M., Panighetti A. (1997), “Il riassetto ferroviario delle metropoli europee”, in Urbanistica, n. 109 pp.6-25 Kaiser E. J., Godschalk R.G., Stuart Chapin F. (1995) Urban Land Use Planning Urbana IL: University of Illinois Press Landis J., Cervero R., Guhathukurta S., Loutzenheiser D., Zhang M. (1995), “Rail Transit Investments, Real Estate Values, and Land Use Change: A Comparative Analysis of Five California Rail Transit Systems”, Monograph 48, Institute of Urban and Regional Studies, Berkeley, California Newman P.W.G., Kenworthy J.R. (1996) “The Land-Use Transport Connection: an Overview”, Land Use Policy, Vol.13, 1, pp 1-22 RICS Policy Unit (2002), “Land Values and Public Transport: stage 1- summary of findings”, Londra, Regno Unito Transecon Consortium (2003), “Urban Transport and Local Socio-Economic Development”, Deliverables 4 and 5, http://www.transecon.org Ufficio studi OMI (2005), Rapporto Immobiliare 2005. Speciale Provincia di Napoli, Electa, Napoli Vuchic V. (1999) Transportation for liveable cities, New Brunswick NJ CURP Press 453
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