P.A.I. - Liceo Scientifico Seguenza

 Liceo Scientifico Statale “G. Seguenza”
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A.S. 2013/2014
Premessa:
Il Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.), previsto dalla Direttiva del 27 dicembre
2012 e dalla C.M. n. 8/2013, intende fornire un elemento di riflessione nella
predisposizione del POF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I., infatti, non va
inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che
possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla
centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei tempi e
degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. Tali complessi e
delicati passaggi – proprio affinché l’elaborazione del P.A.I. non si risolva in un
processo compilativo, di natura meramente burocratica anziché pedagogica –
richiedono un percorso partecipato e condiviso da parte di tutte le componenti della
comunità educante, facilitando processi di riflessione e approfondimento, dando
modo e tempo per approfondire i temi delle didattiche inclusive, della gestione della
classe, dei percorsi individualizzati, nella prospettiva di un miglioramento della
qualità dell’integrazione scolastica, il cui modello – è bene ricordarlo – è assunto a
punto di riferimento per le politiche inclusive in Europa e non solo. Il Liceo Seguenza
si propone ,quindi, di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo
efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi,
manifesti Bisogni Educativi Speciali.
A tal fine intende:
• creare un ambiente accogliente e di supporto ;
• sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando
attenzione educativa in tutta la scuola;
• promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di
apprendimento;
• centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
• favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
• promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta
collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la
partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori
contestuali, sia ambientali che personali.
Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli
ambiti di vita dell’educazione e/o apprenditivo. Si manifesta in un funzionamento
problematico, anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale;
necessita di un piano educativo individualizzato o personalizzato.
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con
continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o
per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto
ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con
Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
-disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
-alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale;
- alunni particolarmente dotati di capacità intellettive.
Nel nostro Liceo sono presenti: n. 1 alunno con disabilità certificata (Legge 104/92
art.3, commi 1e 3); n.9 alunni con D.S.A.; pertanto sono stati redatti n.1 PEI, n.7
PDP. Per i restanti n. 2 alunni che hanno presentato certificazione sanitaria in ritardo
ci si riserva di formularli a seguito degli scrutini del primo quadrimestre.
Per tali soggetti il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia
opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica “PDI e
PDP” ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di
considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione
clinica e o certificazione fornita dalla famiglia. (D.M.12/7/13). L’adozione delle
misure dispensative ove richieste, è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e
di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il
livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e
personalizzati.
Da un esame dei P.D.P. già formulati emerge che non tutti i soggetti presentano le
medesime difficoltà nelle singole discipline oggetto di studio; talvolta, inoltre, i
disturbi di apprendimento si ripercuotono nell’area comportamentale. Per favorire il
superamento di tali difficoltà sono state attivate strategie comuni a tutte le discipline
e, ove necessario, diversificate: in presenza di accentuato disturbo dell’attenzione,
l’alunno viene sollecitato attraverso domande frequenti e partecipazione attiva
alle interrogazioni dei compagni; per sviluppare la capacità di individuare con
chiarezza i concetti fondamentali degli argomenti studiati si guida l’alunno
all’elaborazione di mappe concettuali e ad enucleare parole–chiave.; per
facilitare la lettura del testo,esso ,ove necessario ,viene letto dall’insegnante o
suddiviso in brevi sequenze; anche la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio
tra pari si è rivelata un efficace strumento didattico che ,inoltre, favorisce la
socializzazione e soprattutto l’autostima, spesso carente in soggetti di tale
tipologia. Nell’ambito delle discipline logico-matematiche viene privilegiato
l’esercizio all’apprendimento delle regole , consentendo anche l’uso della
calcolatrice per facilitare l’espletamento del compito assegnato. Nello studio
delle lingue si prediligono esercitazioni e prove orali.
Agli alunni con D.S.A.,inoltre, è garantito l’essere dispensati dal rispetto della
tempistica della consegna dei compiti scritti. Riguardo ai criteri di valutazione,
per gli alunni conD.S.A.,disabilità ,B.E.S. ,si tiene conto del processo di crescita
individuale ,del conseguimento degli obiettivi minimi di ciascuna disciplina (ivi
allegati) e dell’autonomia operativa. La valutazione scolastica, periodica e finale,
degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi
pedagogico-didattici effettuati.
Al fine di favorire l’integrazione di soggetti diversabili,la scuola sollecita la loro
partecipazione ad attività extra-scolastiche di varia tipologia. Nei B.E.S: rientrano
anche quegli alunni particolarmente dotati di capacità intellettive e/o
d’apprendimento; a costoro la scuola offre l’opportunità di utilizzarle con la
partecipazione a gare disciplinari, a concorsi , a manifestazioni culturali, sia di
carattere umanistico che scientifico.
Per quanto riguarda le risorse professionali specifiche sono presenti: n.1 insegnante di
sostegno utilizzata in attività individualizzate per un totale di 18 h e n. 1 referente di
Istituto ( disabilità, DSA, BES). I coordinatori di classe si occupano di coordinare i
rapporti con le famiglie, il tutoraggio degli alunni e i progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva; anche il personale ATA è coinvolto nell’assistenza agli
alunni diversabili. Inoltre , poiché la scuola ha provveduto, attraverso corsi di
formazione a fornire competenze ai docenti in merito alle problematiche in oggetto,si
sono creati i GLI suddivisi per aree disciplinari per curare progetti didatticoeducativi a prevalente tematica inclusiva.
Vengono qui di seguito elencate le discipline e i docenti coinvolti nei gruppi di
lavoro:
Discipline linguistico-espressive; Discipline logico-matematiche; Discipline Storicogeografico-sociali; Discipline scientifiche; Discipline artistiche.
I docenti:
Prof.ssa Maria Rosaria Mangano (Dirigente Scolastico)
Prof.ssa Novarese Domenica (Docente Referente Dislessia)
Prof.ssa D’Arrigo Maria (Docente di Scienze)
Prof.ssa Grispino Maria Assunta (Docente di Sostegno)
Prof.ssa La Spina Maria Cynthia (Docente di Inglese)
Prof.ssa Vinci Giuseppina (Docente di Discipline Geometriche)
Prof. Fornaroli Paolo (Docente di Ed. Fisica)
Prof. Mantineo Giovanni (Docente di Matematica e Fisica)
Prof. Pavone Gianfranco (Docente di Storia e Filosofia)
Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i
punti di criticità ,onde poterli superare, e i punti di forza attuali della scuola.
Oggi si ritiene di dover segnalare, per ovviare,laddove sia nella possibilità, i seguenti
punti di criticità:
difficoltà di comunicazione fra i consigli diclasse ,docenti e genitori;
difficoltà gestionale della continuità tra i diversi ordini di scuola (passaggio tra la
scuola secondaria di 1° grado e la scuola secondaria di 2° grado)
difficoltà nel desumere, per gli alunni
neo-iscritti e non, informazioni
sufficienti e utili, da parte della famiglia, atti a organizzare percorsi educativi
inclusivi. Tali difficoltà limitano una progettazione della propria offerta formativa
in senso inclusivo che è il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai
bisogni di ciascuno nel realizzare obiettivi comuni e linee guida.
Infine, poiché accoglienza, solidarietà equità, valorizzazione della diversità e delle
potenzialità di ciascuno costituiscono sia l’obiettivo principale del nostro Istituto sia
la spinta per un concreto impegno programmatico per l’inclusione,sono da
considerare punti di forza: la promozione di adeguate attività di sensibilizzazione
generale, attraverso cicli di film, letture ed altro, al fine di evitare atteggiamenti
pietistici e compassionevoli.
La presenza di funzioni strumentali, di in.1 docente responsabile per DSA, di n.1
docente di sostegno e, di psicologi.
Inoltre la scuola promuove significativi percorsi di formazione per tutti i docenti e
favorisce un clima complessivo, che cura le relazioni interpersonali; esiste, poi,una
sostanziale disponibilità del personale ATA, attento alle esigenze degli alunni. Le
famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto per gli alunni disabili
possono usufruire di un servizio di informazione e consulenza da parte del referente
per le attività di sostegno, o altro docente delegato. In base ai diversi bisogni
educativi evidenziati ai colloqui con i genitori, si cerca di individuare il corso di studi
più adatto all’alunno. La scuola, infatti, offre una diversificazione di indirizzi oltre ad
essere tecnologicamente attrezzata.
Messina, 30/01/2014
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Maria Rosaria Mangano