Tagli alla spesa, il nuovo piano

-MSGR - 14 PESARO - 1 - 02/07/14-N:
136- N˚ 177
€1,20* ANNO
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Mercoledì 2 Luglio 2014 • S. Ottone
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IL GIORNALE DEL MATTINO
Tecnologia
Un microchip
sotto la pelle
per salvarci
dagli ictus
Tennis
Wimbledon choc:
Nadal va fuori
contro Kyrgios,
l’enfant prodige
Mondiali 2014
Argentina avanti
ma la Svizzera
si arrende solo
ai supplementari
Lorido a pag. 20
Mancuso nello Sport
Servizi nello Sport
Occasione italiana
La scommessa
sull’Europa
deve partire
da un progetto
Giulio Sapelli
C
irca venti anni or sono
John Major, allora primo
ministro del Regno Unito,
fu isolato nel corso delle
negoziazioni che si svolgevano
in quell’angolo inglese della
Grecia che è l’isola di Corfù in
merito all’elezione del presidente della Commissione Europea ai dodici Stati che allora
componevano l’Europa. I tedeschi e i francesi volevano imporre la nomina di Jean Luc
Dehane, un acceso federalista.
Major protestò e non dovette
adeguarsi: bloccò la nomina.
Allora non si votava a maggioranza, com’è invece avvenuto
giorni or sono in merito alla
nomina di Jean-Claude Juncker, anch’egli federalista e per
di più lussemburghese d’antan, ossia il volto della Ue più
foriera d’austerità che si conosca.
Come allora fu una vicenda
che ferì profondamente il Regno Unito e accelerò la crisi dei
Tories. Oggi tutto è cambiato:
non solo gli Stati membri sono
ventotto ma la nomina di un federalista in una Ue che si avvia
a essere un’Europa degli Stati e
delle nazioni è molto più divisiva di un tempo. La radice di tutto risiede tanto nella tragica decadenza dei Tories inglesi
quanto nell’incapacità di tutti i
cosiddetti leader europei di
esprimere una leadership al
passo delle trasformazioni in
corso in Europa. Queste ultime
sono di gran conto: una è interna. Il peso del Consiglio e quindi degli Stati cresce rispetto alla Commissione. Sarebbe questa la volta, allora, anche approfittando del voto euroscettico, di equilibrare il sistema dei
pesi e delle rilevanze statuali.
Continua a pag. 12
Tagli alla spesa, il nuovo piano
Il governo a caccia di 17 miliardi: nel mirino detrazioni, municipalizzate e forze di polizia
Renzi apre il semestre Ue: riformare i trattati. Schulz rieletto, Grillo: non date soldi all’Italia
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`
ROMA Un nuovo piano di tagli alla
spesa per il governo Renzi. Il premier ha incaricato Carlo Cottarelli, commissario straordinario
ai tagli della spesa pubblica, di
trovare in fretta ulteriori risorse
attraverso i tagli alla spesa pubblica. Il governo è a caccia di 17
miliardi: nel mirino detrazioni,
municipalizzate e forze di polizia. Intanto Renzi ha aperto il semestre Ue a guida italiana con
l’obiettivo di riformare i trattati.
Schulz rieletto presidente. Grillo: non date soldi all’Italia.
Ajello, Bassi, Bisozzi, Carretta,
Cifoni, Franzese e Gentili
alle pag. 4, 5, 8 e 9
Il Tribunale di sorveglianza
Le riforme
Berlusconi richiamato dal giudice
per l’attacco alle toghe: «Mi scuso»
Immunità confermata ai senatori
Il premier mette i paletti al M5S
Claudia Guasco
Nino Bertoloni Meli
U
R
n’ora di colloquio, da solo
nell’ufficio del giudice del
Tribunale di sorveglianza
Beatrice Crosti. A far scattare la convocazione di Silvio
Berlusconi, le sue invettive.
A pag. 7
Francia. L’accusa: notizie da un magistrato in cambio di un posto
esta l’immunità anche
per i senatori. Lo ha deciso la commissione di palazzo Madama che sta votando emendamenti al testo
di riforma del Senato.
A pag. 6
Baby squillo, mamma
condannata a sei anni
Dieci allo sfruttatore
`La donna dovrà anche risarcire la figlia
Giudicati tutti colpevoli gli otto imputati
Offerte al giudice, notte in cella per Sarkò
L’ex presidente francese Sarkozy è stato fermato per corruzione di un giudice. Latella e Pierantozzi a pag. 11
ROMA Sono stati tutti condannati con il rito abbreviato gli otto
imputati accusati di aver sfruttato la prostituzione di due minorenni di appena 15 e 16 anni.
Dieci anni a Mirko Ieni, lo sfruttatore, sei alla madre di una delle ragazzine, che dovrà anche
risarcire la figlia. Pene minori
agli altri imputati, clienti delle
baby squillo. Altri clienti devono ancora essere giudicati.
Barocci, Errante e Pierucci
alle pag. 2 e 3
Barcone dell’orrore
anche bambini
tra i migranti morti
RAGUSA Ci sono anche dei bambini
fra le trenta vittime per asfissia del
barcone della morte che ha attraccato a Pozzallo. Il capo della Squadra mobile: «Accatastati uno sull’altro, come all’interno di una fossa
comune che ricorda Auschwitz».
L’imbarcazione, su cui erano stipati quasi seicento migranti, è stato
trainato in porto ieri dalla nave militare Grecale, che lo aveva soccorso 36 ore prima. Le forze dell’ordine hanno fermato cinque persone,
ritenuti scafisti sui quali gravano
pesanti accuse: «In Libia stupravano le donne e torturavano gli uomini prima dell’imbarco».
Galluzzo e Ventura a pag. 13
Intercettazioni
Il confine privacy
e i troppi abusi
Paolo Graldi
A
lzi la mano chi non si è
mai trovato a discutere
sulle intercettazioni.
Continua a pag. 12
VERGINE, IN ARRIVO
BUONE OPPORTUNITÀ
Buongiorno, Vergine! Polvere
di stelle sul vostro fortunato
segno, ma anche polvere negli
occhi che gettano persone
dell’ambiente professionale
per non farvi vedere la realtà
delle loro azioni. Una cosa
simile succede anche nel
privato: Mercurio e Venere
sono instabili, ma Giove e
Plutone sono più forti, voi
saprete individuare
l’occasione giusta. Troppo
brava, troppo furba, questa
Luna nel segno apre un’estate
che non sarà come quella
scorsa. Auguri.
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LA CERTEZZA DI PIACERE
L’oroscopo a pag. 35
-MSGR - 20 CITTA - 4 - 02/07/14-N:R - CITTA’
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Primo Piano
Mercoledì 2 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Europarlamento
Schulz presidente
Show di Grillo
contro l’Italia
Rieletto l’esponente Pse: maggioranza a sostegno della flessibilità
Il leader dei Cinquestelle: non date soldi a Roma, vanno alla mafia
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IL CASO
BRUXELLES Con la rielezione del socialdemocratico tedesco Martin
Schulz alla presidenza dell’Europarlamento, l’Unione Europea si
avvia verso una grande coalizione
formata da liberali, socialisti e popolari a sostegno della crescita e
contro gli euro-scettici. Sin dalla
prima votazione ieri mattina,
Schulz ha ottenuto 409 voti, ben al
di sopra della maggioranza assoluta di 376 eurodeputati, che sarà necessaria nei prossimi cinque anni
per garantire la governabilità dell’UE. La priorità sarà di affrontare
«i problemi immensi» legati alla
bassa crescita, alla disoccupazio-
ne, al dramma dell’immigrazione,
ha spiegato Schulz. Oggi a Strasburgo per presentare le priorità
del semestre di presidenza italiana, il presidente del Consiglio, Metteo Renzi, troverà «un’ampia maggioranza» nella sua campagna a favore della flessibilità, ha detto
Schulz. L’altra priorità è di fare da
argine ai movimenti anti-europei,
che i grandi partiti politici hanno
escluso dalle principali cariche
dell’Europarlamento. Una «conventio ad excludendum» che ha
provocato le ire di Beppe Grillo:
«Questa è un’Europa che è fallita,
per questo sono tutti coalizzati
contro di noi», ha accusato il leader del Movimento 5 Stelle, seduto
al fianco di Nigel Farage, capo del-
La polemica
l’Ukip britannico e nuovo compagno di banco dei grillini nel gruppo euro-scettico all’Europarlamento.
L’AFFONDO
In uno show trasmesso in streaming da un’aula di Strasburgo,
Grillo si è lanciato in un duro attacco contro l’Europa e l’Italia. «Basta
con l’Inno alla gioia. L’ha usato Hitler per i compleanni, l’hanno usato
Mao e Smith in Rhodesia. Basta!»,
ha gridato l’ex comico, dopo che
Farage e i suoi deputati avevano
ascoltato l’inno europeo di spalle
per dimostrare il loro disprezzo
per l’Ue. «Farage ha fatto bene»,
perché «in Europa non c’è più gioia». Grillo ha spiegato di essere andato a Strasburgo per dire «non date finanziamenti all’Italia», perché
«scompaiono tutti in tre regioni:
Calabria, Sicilia e Campania, e
quindi a mafia, ’ndrangheta e camorra». Il cordone sanitario creato dalle grandi famiglie politiche
contro gli euro-scettici ha impedito al grillino Fabio Massimo Castaldo di accedere alla vicepresidenza dell’Europarlamento, a cui
il gruppo Grillo-Farage avrebbe
avuto diritto per numero di deputati. «Chi dice che vuole distruggere il Parlamento, non può rappresentare il Parlamento», ha spiegato Schulz, sottolineando che
TAJANI E SASSOLI
VICEPRESIDENTI
Gli euroscettici danno la schiena a Beethoven IL CANDIDATO M5S
INVECE NON CE LA FA
I deputati euroscettici di David Farage si sono voltati di
PITTELLA GUIDERÀ
schiena durante l’esecuzione dell’Inno alla gioia nell’aula del
Parlamento europeo. M5S si è dissociato.
IL GRUPPO SOCIALISTA
Martin Schulz rieletto presidente del Parlamento europeo
I complimenti
l’avanzata degli anti-europei nelle
urne non impedirà all’Aula di Strasburgo di «agire: c’è una schiacciante maggioranza delle forze democratiche e pro-europee».
LE PROSPETTIVE
Il messaggio di Napolitano
«Fiducia nell’Assemblea»
Conciso ma denso di afflato
europeistico il messaggio che
il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano ha inviato
al neoeletto presidente del
Parlamento europeo Martin
Schulz: «I miei più vivi
complimenti - si legge nel testo
diffuso dal Quirinale - per la
tua rielezione a Presidente di
quel Parlamento nel cui ruolo
abbiamo sempre tanto
creduto e crediamo». Evidente
nelle parole del capo dello
Stato il ricordo della sua
permanenza dal 1989 al ’92
sugli scranni dell’assemblea di
Strasburgo.
Per Schulz, il risultato del voto sulla sua rielezione dovrebbe costituire la base di una «maggioranza
programmatica»
anche
per
Jean-Claude Juncker, l’ex premier
lussemburghese che i capi di Stato
e di governo venerdì hanno formalmente designato candidato
presidente della Commissione e
che l’Europarlamento deve confermare il 16 luglio. In realtà, dal conteggio dei voti su Schulz, mancano
all’appello 70 deputati della grande coalizione tra popolari, socialisti e liberali, che insieme hanno
479 europarlamentari. Presidente
dai metodi spicci negli ultimi due
anni e mezzo della passata legislatura, con un carattere spigoloso e
iroso, accusato di nepotismo da alcuni deputati conservatori, Schulz
ha perso per strada alcuni voti del
Partito Popolare Europeo e dell’Alleanza dei Liberali e Democratici.
Ma il margine della sua rielezione
ieri rende più incerta la conferma
di Juncker, dopo che alcune dele-
Kilt, burqa e battute da avanspettacolo
arriva il circo del tandem Beppe-Farage
LA GIORNATA
dal nostro inviato
STRASBURGO Uno come Borghezio,
cioè proprio SuperMario Borghezio, leghista da avanspettacolo, li
chiama «i clown». Sono sbarcati in
massa al Parlamento di Strasburgo. Girano in kilt, come l’eurodeputato scozzese David Coburn il quale non fa che complimentarsi con
Grillo («You are very funny») e si
aggira nei corridoi austeri del monumento all’europeismo attirando
la classica domanda sugli scozzesi
in gonnella: «Ma sotto, le mutande
ce l’ha?». L’europarlamento è diviso in due, e non c’è larga intesa almeno su questo fa Ppe e Pse: alcuni
dicono che clown David abbia almeno un perizoma, altri giurano
che sia smutandato. Nessuno però
vuole andare a vedere con i propri
occhi come stanno davvero le cose
lì sotto.
Ma ecco, nel giorno in cui gli xenofobi inglesi alleati di Grillo voltano le spalle all’Inno alla gioia, cioè
a Beethoven e alla sua sinfonia diventata simbolo dell’europeismo e
graziosamente suonata in aula
mentre Farage annuncia «non riconosco l’Europa, la sua bandiera e la
sua canzone», il leghista Buonanno si presenta nell’emiciclo indossando il burqa. «Quest’Europa rifiuta le radici cristiane - è il suo gaio
slogan - ma io non voglio morire
islamico». A Montecitorio, Buonanno aveva sventolato una spigola. «Qui - avverte - se mi fanno arrabbiare la prossima volta porterò
un pesce spada». I clown sono divertenti e divertiti. Marine Le Pen,
che pure non rientra in pieno nella
categoria e si muove come una contro-Cancelliera lungo gli spazi mastodontici del palazzo, è tanto lieta
perché hanno arrestato Sarkozy
(«Indovinate un po’ perché sono
L’AFFONDO DELL’EX
COMICO: «RENZI CHI?»
SFILATA RUMOROSA
DEGLI ANTI-UE
LA LE PEN: CONTENTA
PER IL CASO SARKÒ
raggiante?») e pregusta i voti del
marito di Carlà che le arriveranno.
LA COPPIA
Ma tra tanti clown ce n’é uno che è
triste. Sì, un comico triste - ma guai
a chi fa il nobile paragone con
Eduardo De Filippo o con Massimo
Troisi o con Charlot - e si tratta di
Grillo che fa tandem con Farage e
vorrebbe andarci a convivere: «Se
finisco male», così dice al leader inglese, «mi prepari il letto a casa
tua?». Beppe clown triste riunisce i
suoi grillini e altri Mostri - qualcuno nel Pse li chiama così e anche
Beppe qualche dubbio sotto sotto
ce l’ha e infatti quando chiama i
colleghi lituani di Ordine e Giustizia li saluta scherzosamente con il
saluto nazista - e esordisce così:
«Farage ha fatto benissimo a voltare le spalle all’Inno alla gioia. L’ha
usato Hitler per i compleanni, l’ha
usato Mao e l’hanno usato i peggiori killer della storia. Ma quale gioia!
Qui non c’é più gioia! L’Europa è
una tristezza!». Il più triste sembra
lui, forse perché si è subito reso
conto che i 37 nazionalisti-grillini-xenofobi-eurofobi del suo grup-
po non riusciranno ad avere grande voce in capitolo. Anche se ognuno di loro si terra intera-intera l’indennità di quattordicimila euro
netti al mese.
IL GRIDO DI BATTAGLIA
«Avranno paura di noi tutti qui
dentro», è il grido di battaglia di
Beppe. Insieme a quest’altro, sparato appena compare come un leone
(triste e addobbato con occhiali
multicolori con su scritto Beppe
Grillo sulle stanghettone bianche)
nell’atrio a forma di Colosseo di
questo palazzo: «Renzi chi?». «Renzi è un pallonaro», assicura la Le
Pen che oggi parlerà contro il premier italiano e davanti a lui. Grillo
vorrebbe aspettarlo, a Renzi, ma è
troppo stanco e non vede l’ora di
tornarsene a casa: «Arrivare quaggiù è un delirio. Questo è un posto
assurdo e lontano. Sono venuto in
macchina, attraverso la Svizzera,
che è piena di autovelox. Il viaggio
non finiva più e la prossima volta
passerò via Tangeri così magari
faccio prima». Peccato che lui è
contro l’alta velocità (per gli altri?),
mentre l’alleato Farage sventrereb-
Beppe Grillo ieri a Strasburgo
durante la conferenza stampa
con Nigel Farage.
Il leghista Gianluca Buonanno
(quello della spigola a
Montecitorio) con il burqa.
gazioni nazionali di popolari e socialisti – dai conservatori ungheresi ai laburisti britannici – hanno
annunciato un voto contrario all’ex premier lussemburghese. Decisivi per il voto del 16 luglio sul
presidente della Commissione saranno i negoziati sul programma,
che Juncker condurrà da oggi con
le grandi famiglie politiche.
Nei nuovi assetti dell’Europarlamento, l’Italia ha conquistato una
serie di incarichi di peso che dovrebbero permettere di spingere
sull’acceleratore della crescita.
Gianni Pittella è stato eletto capogruppo
dei
Socialisti&Democratici. Mai nella
storia dei socialisti europei, un italiano aveva guidato il gruppo a
Strasburgo: sarà Pittella a condurre le trattative con Juncker, insieme al popolare tedesco Manfred
Weber e al liberale belga Guy Verhofstadt. David Sassoli del Pd è
stato scelto per la vicepresidenza
dell’Europarlamento. Ma la sorpresa è stata l’elezione a primo vicepresidente vicario di Antonio
Tajani di Forza Italia. Con 452 voti,
l’ex commissario italiano ha ottenuto più consenso di Schulz.
David Carretta
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be montagne e paesi alla faccia dell’ecologismo e dell’elogio della lentezza e della decrescita felice che è
molto grillina. Quanto sono divisi
tra di loro i clown. Il leghista Borghezio ricorda che Farage mette i
soldi a riparo e Grillo ironizza: «Farage, ma se vengo a vivere con te,
me lo prepari un paradiso fiscale?».
Non è mica tanto triste questo
luogo. A parte Grillo o la Barbara
Spinelli che è qui perché ha tolto il
posto al figlio di un operaio candidato da Sel ma si aggira con l’aria di
una che è scesa dalla torre d’avorio
intellettuale e non capisce dov’è finita: «Ma questo è un Parlamento o
un labirinto?». Non è triste l’immenso emiciclo, perché clown, mostri, personaggi bizzarri e improbabili (alcuni già impegnati a scegliere Miss Parlamento e sono in lizza
una greca e una rumena ma «anche la nostra Barbara Matera può
dire la sua», assicura il berlusconiano Giovanni Toti) lo hanno reso subito simile al Senato sospeso in
aria di Star Wars. Da un momento
all’altro, come nel film, può alzarsi
uno (un nazista finlandese? Farage
con qualche birra di troppo in corpo?) e dare l’annuncio: «Nell’intento di garantire la sicurezza e una
durevole stabilità, ci trasformeremo nel primo Impero Galattico!».
Chissà se, oggi, Renzi li riporterà
sulla terra.
Mario Ajello
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-MSGR - 20 CITTA - 5 - 02/07/14-N:R - CITTA’
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Primo Piano
Mercoledì 2 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Renzi apre il semestre italiano
l’obiettivo è riformare i trattati
`Oggi all’Assemblea di Strasburgo lancerà `Appello alla crescita e a una Ue ambiziosa
una fase costituente per la nuova Unione «Diamo una speranza ai cittadini europei»
IL RETROSCENA
Il caso
Cl lo invita al Meeting, ma Matteo declina
` Matteo Renzi è stato invitato a
tenere l’incontro inaugurale del
Meeting per l’amicizia tra i
popoli che si terrà a Rimini dal
24 al 30 agosto. Fonti di palazzo
Chigi rendono però noto che il
presidente del Consiglio ha
ringraziato per l’invito ma non
parteciperà all’evento
organizzato da CL. Alla
settimana riminese, la cui 35ma
edizione è dedicata al tema delle
periferie del mondo, è previsto
l’intervento di sei ministri, oltre
che di esponenti di spicco del
panorama economico,
finanziario ed ecclesiale, tra cui
l’Ad di Fiat, Sergio Marchionne.
ROMA «Abbiamo davanti sei mesi
cruciali per cambiare l’Europa.
Se non lo faremo, come hanno
dimostrato le ultime elezioni, il
vento degli euroscettici rischia
di spazzare via l’Unione». Con
questo appello all’Europarlamento, oggi alle tre di pomeriggio a Strasburgo, Matteo Renzi
aprirà il semestre di presidenza
italiana.
Fino all’ultimo momento il
premier limerà il discorso. E ai
suoi ha raccomandato di limitare al massimo le anticipazioni
«per non togliere gusto e suspense alla prima» di oggi. Ma già ieri
Renzi ha postato una frase sul sito della presidenza italiana. Questa: «Non provate un brivido
pensando di essere chiamati oggi a realizzare quel sogno degli
Stati Uniti d’Europa, avuto da
quella generazione che nelle macerie del dopoguerra iniziò la
creazione di un nuovo soggetto?
Il tema dell’Europa è dire ai nostri figli, noi che siamo la generazione Erasmus, che è possibile
che l’Europa oggi sia il luogo in
cui è possibile la speranza». Ecco, “speranza” sarà la parola
chiave del discorso. Speranza
«per i cittadini e le famiglie europee», per un’«Europa più giusta
e non dalla parte dei burocrati e
dei banchieri». Speranza per «i
giovani cui dobbiamo indicare
una strada e offrire la possibilità
di trovare un lavoro». «Speranza
per una rinascita industriale». E
per «speranza per tutti, garantendo crescita e prosperità».
Senza violare i patti e le regole di
bilancio, ma spingendo per le riforme strutturali in modo da ottenere, appunto, «la necessaria
flessibilità con cui far ripartire
la crescita».
«CAMBIARE VERSO»
Per «cambiare verso all’Europa»
è necessario però, secondo Renzi, cambiare anche l’architettura istituzionale dell’Unione.
Non solo Unione economica e fiscale, insomma. «Ma anche, e
soprattutto, più unione politica,
con una nuova governance». Per
questo il premier italiano oggi
dovrebbe annunciare un «semestre costituente». Con il lancio di
una Convenzione con cui riscrivere i trattati entro il 2019. Tema
che trova l’accordo di Angela
Merkel, anche lei convinta che
per dare più forza alla moneta
unica è indispensabile rafforzare «l’unità politica» tra gli Stati
membri. Progetto condiviso perfino da David Cameron, che ha
appena perso la battaglia contro
il nuovo presidente della Commissione Jean Claude Juncker.
Il premier inglese infatti punta alla nascita di un’Europa a
due velocità per riportare a Londra alcune competenze e poteri.
E Renzi e la Merkel, per consentire all’eurozona (dove il Regno
Unito non c’è) di rafforzare la
propria integrazione, sono decisi a cogliere la palla al balzo, te-
nendo al tempo stesso ancorata
la Gran Bretagna all’Unione.
«Un’Europa senza Londra è impensabile e inaccettabile», ha
detto la Cancelliera lunedì. Che
il terreno di confronto sia proprio questo, l’ha confermato ieri
sera Cameron con un tweet:
«Non vedo lavorare di lavorare
con Matteo Renzi per portare a
termine la riforma dell’Unione
europea».
E’ difficile che oggi Renzi entri nel dettaglio di quella flessibilità incassata al Consiglio euro-
Matteo Renzi
IL PREMIER VALUTA
L’IPOTESI
DI UNA CONVENZIONE
PER RIFORMARE
LA CARTA COMUNITARIA
OK DI CAMERON E MERKEL
peo della scorsa settimana. L’occasione per rilanciare il dibattito sulla flessibilità si presenterà
infatti a dicembre, quando l’Italia aprirà la discussione politica
all’interno dell’Ecofin sulla attuazione del Six Pack e del Two
Pact, gli strumenti che finora
hanno imposto quello che il premier definisce «un rigore cieco».
IL DISCORSO
Ma è indubbio che dal palco dell’Europarlamento riunito in seduta plenaria, Renzi scandirà i
suoi slogan a favore di crescita e
occupazione. Puntando, nei
prossimi mesi, a non conteggiare nel deficit le spese “buone” in
investimenti, ricerca, agenda digitale, innovazione e creazione
di posti di lavoro e il rimborso
dei debiti arretrati della pubblica amministrazione. Più, probabilmente, la quota parte che
ogni singolo Stato versa per il
co-finanziamento dei fondi
strutturali. Roba da decine di miliardi all’anno.
Il discorso di Renzi, che surfa
sulla fortunata coincidenza di
arrivare alla guida dell’Unione
come leader del partito «che alle
elezioni ha preso più voti», innesca attese all’estero. «Matteo ripeterà che il patto di stabilità va
interpretato con la necessaria
flessibilità», ha detto ieri sera il
socialista Martin Schulz, appena rieletto presidente dell’Europarlamento.
Alberto Gentili
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 6 - 02/07/14-N:R - CITTA’
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Primo Piano
Mercoledì 2 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Senato, immunità
come per i deputati
Riforme e Italicum
il Pd sfida i grillini
Confermato lo scudo, Finocchiaro: è solo un presidio di libertà
Il decalogo di Renzi a M5S: bene il dialogo, male la vostra proposta
`
LA GIORNATA
ROMA Resta l’immunità anche per i
senatori. Lo ha deciso la commissione di palazzo Madama che sta
votando a spron battuto emendamenti e sub emendamenti al testo
di riforma del Senato, che alla fine
non sarà più come l’attuale, ma
una Camera delle autonomie formata da amministratori locali.
Proprio qui era sorto l’intoppo: visto che i nuovi senatori non saranno più parlamentari a tutti gli effetti, perché mantenere anche per
loro l’istituto dell’immunità come
per i deputati? Si creerebbe una
disparità - argomentavano i contrari - tra amministratori senza e
amministratori con immunità, si
aprirebbe una corsa allo scudo
istituzionale per sindaci e assessori che abbiano da farsi perdonare
qualcosa.
LE POLEMICHE
Discussioni, confronti e scontri
superati dalla norma votata in
commissione: l’immunità rimane
come per i deputati perché «è un
istituto a presidio della libertà di
esercizio della funzione, non è un
privilegio, tanto è vero che esiste
anche per i giudici costituzionali
e per gli ambasciatori all’estero»,
ha spiegato Anna Finocchiaro,
presidente della commissione e
relatrice. A favore hanno votato
Pd, FI (Minzolini astenuto), Lega,
Ncd, Scelta civica; contrari M5S e
Sel. L’accordo sulle riforme ha retto bene, anche nel replicare alle
dichiarazioni più o meno avventate del dopo voto, con i cinquestelle
a puntare il dito sullo «scempio»
fatto «ai danni dei cittadini», e i
democrat a replicare «non versate lacrime di coccodrillo, 11 del
M5S compreso il capogruppo pochi giorni fa avevano firmato un
emendamento per ripristinare
l’immunità». Il lavoro in commissione procede spedito, al momento, anche perché non sono stati finora affrontati i temi più caldi,
primo fra tutti l’eleggibilità o meno dei futuri senatori, tema sul
quale opera una fronda interna
sia al Pd che a FI capitanate rispettivamente da Chiti e Minzolini.
Sui tempi, ci sono pareri discordi,
ma l’obiettivo è di portare in aula
il testo per il 9 di luglio, «e subito
dopo si affronterà la legge elettorale», hanno annunciato Anna Finocchiaro del Pd e Paolo Romani
capogruppo forzista, ma non si è
capito se solo in commissione o
anche per l’aula.
I TEMPI
Renzi e renziani in un primo tempo puntavano all’approvazione
della legge elettorale prima delle
vacanze estive, ma adesso l’obiettivo appare irraggiungibile e politicamente non più perseguibile,
non c’è più bisogno, in sostanza,
della cosiddetta pistola carica del
voto per far passare le riforme,
quanto dell’accordo con Forza Italia. «Quel che conta è che tenga il
IL PREMIER NON VEDRÀ
I CINQUESTELLE:
«LEGGE ELETTORALE
SOLO IL NOSTRO TESTO
GARANTISCE
UN VINCITORE CERTO»
L’anticipazione
Il Messaggero di lunedì aveva
anticipato la scelta di
mantenere l’immunità
nonostante tutte le polemiche
patto del Nazareno, avere la nuova legge elettorale in autunno invece che in estate non è un rallentamento, ma il logico sviluppo delle cose e del processo delle riforme», conferma Lorenzo Guerini,
il vice segretario sempre presente
agli incontri con il Cavaliere.
Sulla legge elettorale, il Pd ha
coperto anche un altro fronte,
quello con il M5S che ha chiesto
un secondo incontro «in streaming» per domani. Renzi però, da
quel che si è capito, non aveva
molta intenzione di tornare a sedersi al tavolo con i Cinquestelle
per un confronto senza avvenire,
visto anche che sul blog di Grillo
era apparso il commento di un
prof che definisce l’attuale Parlamento «non legittimato» a fare le
riforme. E allora, che ti pensa il
premier? Ha preso carta e penna e
ha inviato una lettera pro memoria ai cinquestelle, un decalogo a
base di «bene il dialogo, ma la non
la vostra proposta»; meglio, molto meglio l’Italicum che almeno
«garantisce un vincitore», stabilisce che le alleanze si fanno prima
e non dopo («se no si istituzionalizza l’inciucio»), e non prevede di
ricorrere a collegi troppo ampi
«alcuni avrebbero fino a 40 nomi,
con schede lenzuolo». Una demolizione della proposta pentastellata fatta con il sorriso sulle labbra,
una summa delle obiezioni renziane già svolte durante l’incontro con Di Maio e gli altri. «Siete
disponibili al ballottaggio? Noi
sì», e così per dieci volte, dieci
punti. Una lettera firmata con i soli nomi, in rigoroso ordine alfabetico: Alessandra, Deborah, Matteo, Roberto, che stanno per Moretti, Serracchiani, Renzi, Speranza, i quattro dell’incontro. «Attendiamo le vostre considerazioni»,
la chiosa finale. Che arrivano con
una lettera al premier in serata:
«Il nostro obiettivo - garantiscono
i pentastellati - è dare al Paese una
legge elettorale entro 100 giorni
che
garantisca
non
solo
governabilità, ma anche stabilità».
Nino Bertoloni Meli
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Maria Elena Boschi, Roberto Calderoli e Anna Finocchiaro
Responsabilità civile delle toghe
la commissione può dare l’ok
IL PROVVEDIMENTO
ROMA Il disegno di legge sulla responsabilità civile dei magistrati
è in dirittura d’arrivo. Deve percorrere solo l’ultimo miglio, il
più difficile e il più lungo. Ma già
oggi la commissione Giustizia
del Senato potrebbe dare il via libera alle nuove regole per i ricorsi dei cittadini che si ritengono
danneggiati da errori giudiziari.
A spingere sull’acceleratore è
stato nei giorni scorsi il governo
inserendo la responsabilità civile dei giudici tra le linee guida
della riforma della giustizia. Ma
soprattutto è stato, il 10 giugno
scorso, il blitz della Lega alla Camera, quando in commissione
Giustizia passò un emendamento - votato anche da una trentina
di franchi tiratori del Pd - in cui
si affermava la responsabilità diretta dei giudici.
mostra ottimista Buemi - l’intesa
non è lontana. Abbiamo votato
l’emendamento che prevede l’obbligatorietà dell’azione di rivalsa
dello Stato nel caso si dichiari
una responsabilità indiretta del
magistrato per dolo o colpa grave. Resta da sciogliere il nodo del
quantum». Sul tavolo allo stato
PALAZZO MADAMA
POSSIBILE PRIMO SÌ
AL DISEGNO DI LEGGE
IL NODO DA SCIOGLIERE
RESTA L’ENTITÀ
DEL RISARCIMENTO
questa linea del governo?
«Sì, assolutamente. Chi fa parte
del disciplinare del Csm non può
partecipare anche alle commissioni che si occupano delle nomine.
Sono comunque convinto del fatto
che la sezione disciplinare debba
rimanere all’interno del consiglio
e vada rispettata l’attuale proporzione della componente togata».
Allora non potrà che essere d’accordo anche sulla necessità di
cambiare le norme sulla responsabilità civile...
«No, non proprio. Mi chiedo se sia
giusto prevedere l’obbligo di rivalsa dello Stato sul magistrato: potrebbe essere un’arma pericolosa
per l’autonomia e l’indipendenza
della magistratura. Bisogna ragionarci seriamente».
Silvia Barocci
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Enrico Buemi, firmatario del
ddl
Fucci: «Basta con il Csm governato dalle correnti»
L’INTERVISTA
ROMA Chiedere a Carlo Fucci se
condivida l’idea di Renzi sul correntismo in magistratura è come
sventolargli un drappo rosso davanti agli occhi, visto che il pm di
Santa Maria Capua Vetere è candidato come indipendente per il
nuovo Csm e quindi non appartenente ad alcuna corrente.
Dottor Fucci, lei è stato anche segretario dell’Anm: esiste il correntismo?
«Io ho conosciuto la degenerazione del correntismo: non mi ha
convinto l’occupazione che le dirigenze delle correnti hanno fatto
del Csm, e mi lasci dire che anche
molti colleghi non sono d’accordo
con la gestione del sistema di attribuzione degli incarichi direttivi e
semidirettivi».
L’idea di Renzi ”più carriera per
merito e non grazie all’appertenza” la convince?
«I criteri di nomina devono restare di competenza del Csm ma fino
ad ora sono stati rovesciabili come
un guanto. Per carità, buone nomine sono state fatte ma prima dovrebbe essere individuato il profilo del dirigente idoneo a diventare
capo dell’ufficio, e poi scelto il candidato. La mia battaglia è di abbassare l’asticella dell’arbitrio alla
discrezionalità sana e parametrata».
È giusto cambiare le norme sul
Csm?
«Berlusconi ci aveva provato ma
scegliendo il sistema elettorale
sbagliato: le correnti si sono riorganizzate».
Quale sistema potrebbe funzio-
nare? Il ministro Orlando ipotizza il voto disgiunto.
«Credo maggiormente alla valorizzazione del rapporto tra il candidato e il territorio, per questo sarebbero preferibili collegi elettorali più piccoli. Quanto al panachage
è un’arma a doppio taglio, perché
rischia di favorire accordi sottobanco tra le correnti».
”Chi giudica non nomina e chi
nomina non giudica”. Condivide
Carlo Fucci, ex segretario
PARLA L’EX SEGRETARIO
DELL’ANM: TROPPE
DEGENERAZIONI
IO MI BATTO
PER ABBASSARE
L’ASTICELLA DELL’ARBITRIO
ZERO EURO
La legge Vassalli - la n˚ 117 del
1988 - ha di fatto interdetto l’azione ai cittadini. Solo 4 ricorsi dei
migliaia presentati sono riusciti
a
superare
i
filtri
di
ammissibilità, ovvero lo sbarramento della cosiddetta «clausola
di salvaguardia». E in nessun caso lo Stato si è rifatto sui magistrati, che in pratica, dunque,
per i loro errori giudiziari non
hanno mai sborsato un euro.
Una condizione che li relega al
ruolo di «intoccabili», al di sopra
di tutti. E che ha innescato di conseguenza una procedura di infrazione da parte della Corte di Lussemburgo. Il cittadino in teoria - e
solo in teoria - può agire solamente contro lo Stato, Stato che negli
ultimi 26 anni si è guardato bene
dal presentare il conto ai giudici.
La legge Vassalli fu introdotta dopo che i referendum abrogativi
del 1987 - promossi dai radicali, liberali e socialisti - avevano eliminato le norme del codice di procedura civile sull’irresponsabilità
del magistrato. Si era alla vigilia
di Tangentopoli, l’opinione pubblica era ancora scossa dal caso-Tortora.
Buemi andrà avanti: ha presentato in Senato anche una proposta di modifica costituzionale per
cambiare il sistema di elezione
del Csm. Un delle priorità elencate dal presidente del consiglio
Renzi nell’ultimo Cdm. «Farà venire la bile a molti: prevede il senatore socialista - : propongo che
i magistrati siano designati in base a un sorteggio tra coloro che
abbiamo un particolare titolo di
merito». La nomina dei togati del
Csm è prevista per sabato e domenica prossima. Lupus in fabula.
Claudio Marincola
TRE VOTI
«Un obbrobrio», lo definì il ministro delle Riforme Maria Elena
Boschi. E il premier Renzi poco
dopo s’impegnò a cancellarlo.
Ed ecco l’urgenza di eliminare il
«pasticcio» La via parlamentare
non è la più breve ma è percorribile. Il ddl 1070 firmato dai senatori socialisti Buemi, Nencini e
Longo potrebbe andare a dama.
«Ci mancano soltanto 3 voti - si
attuale ci sono tre proposte: la
prima è che tutto resti come ora,
vale a dire che l’ammontare del
risarcimento non superi un terzo dello stipendio annuo del magistrato. Una cifra quasi irrisoria; la seconda, sponsorizzata
dal democrat Lumia, è che si attesti intorno al 40%; la terza, infine, quella dei grillini, è che sia
pari al 66%.
Già in passato proprio su questo punto si accesero scontri feroci. E in fatto di lobbing le toghe
non sono seconde a nessuno. Stavolta però i sono tutte le condizioni per sul governo (il ministro
Orlando ha già pronto il provvedimento).
-MSGR - 20 CITTA - 7 - 02/07/14-N:R - CITTA’
7
Primo Piano
Mercoledì 2 Luglio 2014
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Attacchi ai pm, altolà dei giudici
Berlusconi: le mie solo battute
Milano, l’ex premier convocato. A Napoli `Crosti, il magistrato di sorveglianza:
aveva detto: «Magistratura irresponsabile» «Non è un gioco». L’ex Cavaliere si scusa
`
IL CASO
Il Consiglio superiore
Scontro in Procura a Milano, nuovo fascicolo
Nuovo episodio dello scontro
tra il Procuratore della
Repubblica di Milano Edmondo
Bruti Liberati e il suo aggiunto
Alfredo Robledo. Dopo il
recente tentativo del Csm di
composizione della vicenda,
Palazzo dei Marescialli ha
aperto un nuovo fascicolo sulla
base di un nuovo esposto di
Robledo. Il quale lamenta una
nuova esclusione ai suoi danni
operata da Bruti Liberati
nell’inchiesta sulla ”Piastra“,
l’appalto più importante
dell’Expo. Inchiesta che, aperta
da Robledo, è stata riassegnata
a un nuovo pool con altri pm. Il
Procuratore ha negato inoltre
al suo aggiunto di partecipare
agli interrogatori dei manager
Paris e Rognoni. Frizioni tra i
due anche nell’inchiesta
veneziana sul filone Mose.
MILANO Un’ora di colloquio, da solo nell’ufficio del giudice del Tribunale di Sorveglianza Beatrice
Crosti. A far scattare la convocazione di Silvio Berlusconi, che
deve scontare un anno di lavoro
socialmente utile, è stata la sua
ennesima invettiva contro «la
magistratura incontrollata e incontrollabile» durante un’udienza del processo Lavitola a Napoli. Era già accaduto che il premier si lasciasse andare a commenti poco lusinghieri nei confronti delle toghe. La prima volta
i giudici si sono limitati a un avvertimento, ieri sono andati oltre: richiamo formale, con tanto
di verbale. E il prossimo passo,
in caso di ulteriori intemperanze, potrebbero essere i domiciliari. «Ho chiesto a Silvio Berlusconi di non mettermi in difficoltà»,
racconta il giudice Crosti.
L’AMMONIZIONE
Il fondatore di Forza Italia si è
presentato in tribunale alle sei e
mezza di sera, accompagnato da
due avvocatesse che sono rimaste fuori dalla porta. Da un paio
di giorni sul tavolo di Beatrice
Crosti c’è la trascrizione della
sua deposizione del 19 giugno
trasmessa da Napoli, durante la
quale sbotta contro la magistratura «irresponsabile» e con
«l’immunità piena». Ma nel fascicolo con l’intestazione ”Imputato Berlusconi Silvio” ci sono an-
che le sue frasi del 29 aprile,
quando dopo la concessione dell’affidamento ha affermato: «E’
ridicolo pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei
servizi sociali e a dei colloqui
quindicinali con assistenti sociali». Due esternazioni che hanno
innescato la procedura di richiamo ufficiale, in particolare quella davanti ai giudici partenopei.
Questa la riflessione che è stata
fatta alla Sorveglianza: «Al processo Berlusconi testimoniava e
a un testimone non si possono
perdonare le bizze di un imputato». Non solo. Nell’ordinanza
con cui è stato concesso l’affidamento si impone all’ex premier
di non abbandonarsi a dichiarazioni offensive verso le toghe.
Perciò Beatrice Crosti apre il
provvedimento a pagina cinque
e lo rilegge insieme all’ex premier, proprio nel punto in cui si
prescrive di astenersi da «esternazioni pubbliche» che «dimostrano spregio nei confronti dell’ordine giudiziario». E a rimarcare che Berlusconi sta scherzando con il fuoco, il giudice avverte: «Questo non è un gioco».
IL LEADER DI FI
RISCHIA LA REVOCA
DEI SERVIZI SOCIALI
E ASSICURA:
QUESTI EPISODI
NON SI RIPETERANNO
Nel colloquio non si è entrati
nel merito dello scambio di battute con il presidente del collegio
di Napoli. «Non mi compete - sottolinea la Crosti - ma in veste di
testimone e da uomo di mondo
qual è, Berlusconi dovrebbe astenersi».
All’ex capo di governo non è
rimasto che incassare il richiamo: «Chiedo scusa - ha detto Voleva solo essere una battuta,
non si ripeterà più. Intendevo
manifestare il mio diritto di critica». Che secondo il giudice deve
tuttavia essere «civile e urbano»
e non «offendere un’intera categoria, anche perché i magistrati
non sono solo quei pochi nomi
che si leggono sui giornali, ma
sono tanti e lavorano tanto». Ora
Berlusconi deve muoversi con attenzione per non vanificare i due
mesi di lavoro socialmente utile
già scontati per la condanna a
quattro anni nel processo sui diritti televisivi Mediaset e soprattutto per non rischiare di finire
ai domiciliari. Il passo successivo al richiamo infatti è la revoca
dell’affidamento, che comporterebbe tra l’altro un periodo di custodia cautelare in carcere in attesa della decisione collegiale
della Sorveglianza. L’ex Cavaliere cammina su un filo.
Claudia Guasco
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi
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-MSGR - 20 CITTA - 8 - 02/07/14-N:
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Mercoledì 2 Luglio 2014
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Allarme crescita
anche dalla Ue
a giugno sale
il fabbisogno
La commissione condivide le stime Istat sul secondo trimestre
Bene i primi sei mesi, ma sul deficit pesano debiti Pa e gli 80 euro
`
IL FABBISOGNO
Lo scenario economico e finanziario non favorevole - come accade
in questi casi - fa tornare di attualità le discussioni su un’eventuale
manovra correttiva, che però al
momento il governo non è orientato a prendere in considerazio-
IL TESORO PER ORA
NON PENSA
A UNA MANOVRA
MA SARÀ IMPEGNATIVO
ANCHE IL RISPETTO
DEGLI OBIETTIVI
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Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan
Il fabbisogno statale
2013
2014
GEN
69.400
49.500
58.500
60.485
45.500
33.500
27.400
29.100
AVANZO
FEB MAR APR MAG
GIU
Fonte: Ministero Economia e Finanze
LUG AGO
SET
OTT
NOV
DIC
ANSA
Disoccupazione record per le donne a maggio
LA CRISI
ROMA Non c’è laccio emostatico che
tenga, l’emorragia non si ferma:
torna a salire il tasso di disoccupazione in Italia e a maggio tocca
quota 12,6%. Ovvero 0,1 punti percentuali in più rispetto ad aprile e
0,5 punti in più nel confronto annuo. E stavolta sono le donne a subìre tutto il peso di un mercato del
lavoro inceppato. L’aumento dei
disoccupati infatti è interamente
al femminile, gli uomini hanno resistito e i giovani sono riusciti addirittura a recuperare qualche leggerissimo punto in percentuale. Le
donne no. La disoccupazione ”in
rosa“, fa sapere l’Istat, a maggio ha
segnato un record storico, arrivando al 13,8% (+0,5 rispetto ad aprile,
+0,8 su base annua) che è il livello
più alto dall’inizio delle serie storiche mensili, ovvero dal gennaio
del 2004. Passando ai numeri assoluti, maggio fa registrare 26.000 disoccupati in più, una cifra data dalla differenza tra le 54.000 donne
disoccupate in più e i 29.000 uomini disoccupati in meno.
Resta altissimo il tasso di disoccupazione tra i giovani under 25:
43%, ovvero 4,2 punti in più rispetto a un anno fa. Di buono c’è che si
tratta di un dato in leggera flessione (-0,3%) rispetto ad aprile. Com-
plessivamente i disoccupati sono
tre milioni e 222.000 (+127.000 rispetto al maggio del 2013), di cui
700.000 under 25 (11,7% della popolazione giovane comprensiva di
studenti e inattivi).
«È la coda velenosa della crisi»
commentano nella compagine governativa senza troppo stupore,
anzi preferendo mettere l’accento
sui «segnali positivi». Ovvero il dato sull’occupazione, che è l’altra
faccia della medaglia non sempre
speculare. Rispetto ad aprile il numero complessivo degli occupati
(22 milioni e 360 mila persone) è
aumentato di 0,2 punti percentuali, 52.000 unità in numero assoluto. A livello annuo resta un saldo
negativo di 61.000 posti (-0,3%),
ma comunque è un piccolo passo
in avanti, che porta il tasso di occupazione al 55,5% (+0,1% mensile,
-0,1% annuo). «È una buona notizia e stupisce che non le venga attribuito il giusto rilievo» dice il mi-
SENZA LAVORO
DI NUOVO IN AUMENTO
MA STAVOLTA
GIOVANI E UOMINI
RESISTONO. POLETTI:
«CODA VELENOSA»
Occupati e no
Dati a maggio 2014 (sui 15-64enni)
POPOLAZIONE IN ETÀ DI LAVORO
39.899.000
Totale occupati
55,5%
22.360.000
su aprile 2014
+0.1 p.p.
+52.000 (+0,2%)
su maggio 2013
-0,1 p.p.
-61.000 (-0,3%)
su aprile 2014
+0,4 p.p.
+24.000 (+2,7%)
su maggio 2013
-1,2 p.p.
-77.000 (-7,7%)
Totale
disoccupati *
8%; 12,6%
3.222.000
Giovani
disoccupati
su aprile 2014
+0,1 p.p.*
+26.000 (+0,8%)
su maggio 2013
+0,5 p.p.*
+127.000 (+4,1%)
Fonte: Istat
11,2%
700.000
43,0%*
43,0%
TOTALE GIOVANI
(15-24enni)
5.983.000
*su forza lavoro (tasso di disoccupazione)
nistro del Lavoro, Giuliano Poletti.
Che aggiunge: «La situazione complessiva nel Paese resta, ovviamente, difficile».
L’APPARENTE CONTRADDIZIONE
Giovani occupati
15,5%
928.000
su maggio 2013
+4,2
+4,2p.p.*
p.p.
+64.000 (+10%)
Confindustria:
a rischio il calo
delle bollette
per le Pmi
LE MISURE
14.959
13.300
FABBISOGNO
28.138
36.448
31.700
30.500
47.520
41.800
35.100
56.297
48.800
42.239
41.100
51.245
76.085
87.585
2012
79.700
Dati in milioni di euro
94.785
L’andamento del fabbisogno cumulato nel corso di ogni anno
7.973
La sede della Commissione Ue
mento al pareggio di bilancio
strutturale ma anche finanziare
in modo stabile il calo della pressione fiscale, non solo per i dipendenti ma anche per altre categorie.
Dell’operazione “80 euro” risente anche l’andamento dei conti pubblici a giugno, mese tradizionalmente positivo grazie al
flusso delle entrate fiscali. L’avanzo del settore statale si è però fermato a 7,7 miliardi, contro i 13,6
dell’anno scorso. Nel primo semestre si è invece cumulato un deficit complessivo di 41,1 miliardi, comunque minore di 1,8 miliardi di
quello del 2013. Il ministero ha
spiegato questo risultato evidenziando un andamento della spesa
più sostenuto, legato ad alcuni fattori tra cui il pagamento dei debiti
della pubblica amministrazione.
Dal lato delle entrate, si sono invece fatti sentire in senso negativo i
maggiori acconti pagati dalle imprese a dicembre, che si sono tradotti in minor gettito quest’anno,
ed anche le compensazioni da
parte dei datori di lavoro delle
somme erogate ai propri dipendenti proprio come bonus.
Il saldo di cassa del settore statale è un indicatore diverso da
quello utilizzato a livello europeo,
che riguarda tra l’altro il complesso della pubblica amministrazione. In generale però i conti dovrebbero mostrare quest’anno un
buon miglioramento rispetto al
2013, in coerenza con la discesa
dell’indebitamento netto misurato appunto con i criteri dei Trattati dell’Unione europea.
Luca Cifoni
3.298
2.437
ROMA Una crescita media per il
2014 che sarà al massimo appena
positiva, ben al di sotto della stima del governo che ad aprile puntava ad un +0,8 per cento. Anche
l’Unione europea conferma seppur informalmente le previsioni
dell’Istat, con riferimento al secondo trimestre che si è appena
concluso e di conseguenza all’intero anno. E ieri il ministero dell’Econonomia ha diffuso i dati del
fabbisogno statale nel mese di giugno: il saldo di cassa peggiora rispetto allo stesso periodo del
2013, pur restando in lieve miglioramento per il complesso dei primi sei mesi.
«Le nostre previsioni di crescita per l'Italia per il secondo trimestre sono nella stessa forchetta
che fornisce l'Istat, dobbiamo
quindi aspettare quando avremo
dati reali, la prima stima sarà disponibile ad agosto»: ha fatto notare ieri Simon ÒConnor, portavoce del commissario agli affari economici Jyrki Katainen. Tutti gli
istituti di previsioni pubblici e privati hanno elaborato per il nostro
Paese una previsione meno rosea
di quella governativa: la Ue aveva
detto 0,6 per cento ma quella stima risale ormai a due mesi fa.
ne. Intanto perché non ce ne sarebbe bisogno nell’immediato,
nel senso che anche un incremento del Pil molto più striminzito garantisce sulla carta il contenimento del rapporto deficit/Pil al di sotto del 3 per cento. Poi perché naturalmente una manovra correttiva
avrebbe ulteriori effetti depressivi sull’economia, alimentando un
circolo vizioso. Ma il fatto è che la
situazione non è rosea nemmeno
se ci si attiene alle stime ed agli
obiettivi attuali, perché la tenuta
dei saldi è affidata a misure di revisione della spesa ancora tutte
da concretizzare: e questo vale a
maggior ragione nel 2015, quando
bisognerà perseguire l’avvicina-
-800
I NUMERI
Aumentano i disoccupati, quindi,
ma aumentano anche i posti di lavoro. «È un’apparente contraddizione» osserva Poletti. E non è certo la prima volta che accade. «Il dato è evidentemente legato al fatto
che sta crescendo il numero delle
persone che tornano a cercare lavoro. Può essere un primo indizio
che si guarda con maggiore fiducia
alla possibilità di trovare un’occupazione» conclude il ministro.
Viene da osservare che la sola fiducia purtroppo non basta. Servono i fatti. Che non depongono benissimo: l’esame del ddl delega sul
lavoro (il cosiddetto Jobs act) slitta
di una settimana il suo approdo in
aula. I sindacati sono più che preoccupati. E ricordano che le cose
potrebbero anche peggiorare di
brutto se il governo non si decide a
trovare le risorse (almeno un miliardo) per la cig in deroga. Quelli
che adesso sono cassintegrati, presto potrebbero a tutti gli effetti diventare disoccupati. Domani sulla
vicenda il ministro Poletti riferirà
al Senato.
Giusy Franzese
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ROMA Le misure «taglia-bollette»
rischiano di non centrare l’obiettivo di riduzione del 10% del costo
dell’energia. A lanciare l’allarme
è il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, spiegando che «il notevole ampliamento della platea dei beneficiari
(1,5 miliardi da ripartire tra oltre
700mila imprese di consumatori
a media e bassa tensione con potenza superiore ai 16,5 KW) «rischia di vanificare l’obiettivo».
Senza contare che le stesse misure «sembrano privilegiare una distribuzione a pioggia di piccoli
vantaggi».
Confindustria individua le
«maggiori criticità» proprio al capitolo taglia-bollette. «Pur condividendo l’obiettivo di diminuire il
costo delle bollette energetiche
per le Pmi», ha sottolineato Panucci, «non possiamo non sottolineare che il decreto si limita a redistribuire gli oneri parafiscali
tra diverse categorie di consumatori senza incidere sui fattori
strutturali che determinano un
così elevato gap di competitività
rispetto agli altri partner europei».
Per il direttore generale di Confindustria, il «notevole ampliamento della platea dei beneficiari
rischia di vanificare l’obiettivo
della riduzione delle bollette del
10% per le imprese interessate». E
più in generale, il provvedimento
sembra appunto «privilegiare
una distribuzione a pioggia di piccoli vantaggi a fronte di un indebolimento della competitività di
settori importanti per il sistema
manifatturiero come quello siderurgico, della carta, della ceramica e della chimica, del cemento,
delle fonderie e dell’automotive».
Si tratta, ha aggiunto, di temi su
cui «ci auguriamo che il Parlamento possa apportare alcune
modifiche». Ma la speranza è anche che «possa proseguire un costruttivo dialogo con il ministero
dello Sviluppo Economico sulle
modalità attuative della strategia
per il taglio delle bollette».
Passando a un altro fronte, è la
stessa Confindustria a chiedere
una sospensione dell’obbligo del
Sistri (Sistema di Controllo della
Tracciabilità dei Rifiuti), finchè
non sarà posto rimedio ai «difetti
progettuali» e corrette «distorsioni normative».
-MSGR - 20 CITTA - 9 - 02/07/14-N:
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Mercoledì 2 Luglio 2014
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Il governo accelera sui tagli
sconti e detrazioni nel mirino
`Spending, fase 2 al via. Caccia a 17 miliardi
`Riduzione dei trasferimenti alle imprese
di euro. Le prime misure già entro fine mese e degli sconti d’imposta tra i nuovi dossier
IL PROGETTO
Le agevolazioni fiscali
720
di cui
Valore
103
miliardi
250
riguardano
le persone fisiche
e in particolare sono
così suddivise
miliardi
lavoro e pensioni
56,8 miliardi
MENO ACCAVALLAMENTI
PER POLIZIA
E CARABINIERI, POSSIBILI
RISPARMI PER 1,5 MILIARDI
IN RAMPA ANCHE
L’OPERAZIONE «CIELI BUI»
casa
9,1 miliardi
famiglia
21,5 miliardi
Altre agevolazioni
3,6 miliardi sulle accise
16 miliardi di cui
10 miliardi riguardano enti commerciali
e imposte dirette delle imprese
38,8 miliardi sull'Iva
La relazione
Nel 2013 due scioperi al giorno
Il garante: «Un uso sconsiderato»
Nel 2013 nei settori dei servizi
pubblici le proclamazioni di
sciopero sono 2.339. «Un
numero certamente elevato»,
che si è tradotto «in 666
giornate di sciopero». Sono i
dati presentati dal presidente
della Commissione sul diritto di
sciopero Roberto Alesse nella
sua relazione. Si tratta di quasi
due scioperi al giorno. Il dato è
stabile rispetto all’anno
precedente testimoniando
tuttavia una fase di alta
conflittualità determinata
soprattutto dalla crisi.
Trasporti (aereo, marittimo,
ferroviario e su gomma), igiene
ambientale (raccolta e
smaltimento dei rifiuti), sanità
e giustizia i settori più
bersagliati. Nei trasporti «la
somma degli scioperi sia
ROMA Matteo Renzi ha trovato il
suo «Mister Wolf», il personaggio
di Pulp Fiction, il film cult di
Quentin Tarantino, chiamato a risolvere le questioni più difficili, le
missioni impossibili. Il Mister
Wolf del governo Renzi è Carlo
Cottarelli, commissario straordinario ai tagli della spesa pubblica.
Il nodo gordiano che Cottarelli deve sciogliere è trovare risorse, che
di giorno in giorno si fanno più
consistenti, attraverso i tagli alla
spesa pubblica. Il conto, come detto, continua a lievitare. Secondo i
calcoli della Banca d’Italia solo gli
impegni già presi, tra conferma
per il 2015 del bonus Irpef da 80
euro e tagli inseriti nelle passate
manovre di correzione, con la
prossima legge di stabilità serviranno più di 14 miliardi di euro.
Vanno aggiunti quasi altri 500 milioni per la «staffetta generazionale» della riforma della pubblica
amministrazione appena varata
e, con molta probabilità, Cottarelli dovrà anche farsi carico di un altro miliardo di euro per finanziare la Cassa integrazione in deroga. In realtà il Def, il documento di
economia e finanza, aveva già ipotizzato un margine di sicurezza
quantificando in 17 miliardi di euro l’obiettivo dei tagli di spesa assegnato al commissario straordinario. Il punto è che il tempo comincia a stringere. La legge di stabilità deve essere presentata ufficialmente entro il 15 ottobre, ma
alcune misure potrebbero essere
anticipate per ottenere prima possibile i risparmi attesi. I veicoli in
Parlamento non mancano. Ci sono il decreto sulla Pa e quello sulla
competitività che potrebbero essere «appesantiti» con nuovi tagli.
nazionali, che locali, registra,
nell'anno di riferimento, ben
293 astensioni» ha detto il
Garante. Lo stato di crisi in cui
versa soprattutto il trasporto
pubblico vede tra le sue cause,
«in primo luogo, il fatto che
molte Regioni hanno avvertito
spesso la necessità di
impegnare gli appositi fondi a
loro assegnati per far fronte ad
altre situazioni di emergenza,
come quella rappresentata dal
settore sanitario». La
proliferazione della astensioni
è dilagata nelle città italiane: la
sola città di Roma è stata
interessata, nel 2013, da ben 20
giorni di sciopero. Nei servizi
pubblici essenziali, ha detto
Alesse, bisogna «contrastare la
logica dell’utilizzo sconsiderato
del diritto di sciopero».
É il caso, per esempio, dell’operazione «cieli bui», il piano per risparmiare fino ad un miliardo di
euro l’anno spegnendo l’illuminazione pubblica non necessaria
(quella nelle strade a scorrimento
veloce o nelle zone industriali) e
con investimenti in tecnologia
«led» per la parte restante della rete. Entro fine luglio Cottarelli sarebbe pronto a presentare anche
il piano di razionalizzazione delle
società municipalizzate, un comparto che, sempre secondo le stime del commissario straordinario, dovrebbe consentire nel 2015
risparmi di spesa per un altro miliardo di euro.
TUTTE LE MISURE
Un capitolo al quale Cottarelli lavora ventre a terra è anche quello
del coordinamento delle forze di
polizia. Il risparmio stimato è nell’ordine del miliardo e mezzo di
euro. Archiviata ogni ipotesi di
«fusione» tra i vari corpi, anche
dopo il tentativo abortito di soppressione della guardia forestale
e di quella penitenziaria, il meccanismo al quale si guarda per risparmiare si basa sul principio di
«gravitazione», ossia evitare accavallamenti eccessivi tra carabinieri e polizia in una stessa area, facendo in modo che in ogni zona
prevalga una sola forza dell’ordine. Il corollario di questo principio, ovviamente, è la chiusura dei
commissariati o delle centrali dei
carabinieri considerate in eccesso. Altro dossier appena aperto è
quello delle «esternalizzazioni».
Con il decreto sulla pubblica amministrazione è stato messo un
primo tassello almeno per iniziare a capire quanti e quali siano i
servizi affidati dallo Stato e dalle
sue articolazioni ad aziende private. Per ora, insomma, partirà un
censimento. Poi, però, si dovrà tagliare. Uno degli esempi che Cottarelli spesso cita è quello della vigilanza dei tribunali, spesso affidata a società private, senza contare che a volte, persino le caserme dell’esercito sono «monitorate» dai vigilantes. Ma, pure sommando tutti i tagli possibili, arrivare a 17 miliardi di euro in un solo anno non è semplice. Anzi. Così
Esodati
Via libera della Camera
ad altri 32 mila tutelati
La commissione lavoro della
Camera ha dato il via libera
all’emendamento del governo
che amplia il numero dei
salvaguardati a 170 mila,
garantendo tutele ad altre 32
mila persone rimaste senza
stipendio e pensione. «L’aver
incluso altre 32 mila persone,
pur non essendo risolutivo - si
legge in una nota congiunta di
Gnecchi e Damiano - consente
di portare il totale dei
salvaguardati ad oltre 170.000
con una copertura finanziaria
superiore agli 11 miliardi di
euro». Quanto alla non
ammissibilità, decisa dalla
Commissione, agli
emendamenti relativi ai nodi
rimasti irrisolti, come la
questione degli insegnanti, «è
semplicemente dovuta alla
normale prassi della
estraneità della materia».
tra le misure allo studio torna
sempre più in auge il taglio di contributi e trasferimenti dello Stato
alle imprese. Le misure che non
funzionano, come potrebbe essere per il bonus Letta sulle nuove
assunzioni, potrebbero essere definanziate senza troppi complimenti. Non solo. Il lavoro di Cottarelli dovrà essere rafforzato anche dalla revisione di tutte le detrazioni e le deduzioni che erodono la base imponibile, le cosiddette tax expenditures, un elenco di
sconti di imposta in grado di drenare ogni anno 250 miliardi di euro di imposte. Un dossier al quale
il ministero dell’Economia lavora
ormai da anni e che andrà definito entro il prossimo autunno. Anche perché altrimenti le vecchie
clausole di salvaguardia inserite
dai governi Monti e Letta prevedono, in assenza di altri tagli, una riduzione automatica degli sconti.
Un rischio che il governo non può
correre, perché finirebbe per incidere su alcune voci importanti come le detrazioni per lavoro dipendente, pensioni, o mutui.
Andrea Bassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Carlo Cottarelli, commissario per la spending review
Palazzo Chigi, retribuzioni legate al Pil
IL CASO
ROMA Depennata all'ultimo dal disegno di legge delega per la riforma della pubblica amministrazione confezionato dal ministro
Marianna Madia e dal sottosegretario renziano Angelo Rughetti, l’ipotesi di collegare all’andamento del Pil, il Prodotto
interno lordo, l’erogazione dei
premi di risultato destinati ai dirigenti è rispuntata in questi
giorni in un decreto del presidente del consiglio dei ministri al vaglio ora dei sindacati. Il decreto
prevede di legare già a partire
dal 2014 una parte della retribuzione variabile dei dirigenti di
Palazzo Chigi (il 20 per cento per
i capi dipartimento e i capi ufficio autonomi, il 10 per cento per i
dirigenti di prima fascia) alla
performance dell’intera presidenza del Consiglio dei ministri,
la cui misurazione dovrà avvenire sulla base di specifici macroindicatori tra i quali dovrebbe appunto figurare anche l’andamento del prodotto interno lordo.
Sempre stando al Dpcm in questione il 40 per cento della retribuzione variabile di capi dipartimento e capi ufficio e il 50 per
cento di quella dei dirigenti di
prima fascia verrà erogata in
funzione del raggiungimento degli obbiettivi di rendimento annuale. Aperta parentesi: a giugno la presidenza del consiglio
dei ministri ancora non aveva
trasmesso ai dirigenti tali obbiettivi, nonostante di solito i traguardi da conseguire vengano resi noti entro l'inizio di febbraio
affinché il processo di valutazione possa essere svolto a un anno
di distanza.
LE PROTESTE
valutazione che verrà adottato.
Ma non solo. Il decreto, sostengono i sindacalisti, violerebbe il
principio cardine della valutazione (che sancisce il diritto alla conoscenza preventiva di ciò che
un dirigente deve fare e di come
sarà valutato in seguito) visto
che la bozza circolata in questi
giorni stabilisce che le modalità
attraverso cui verrà espresso il
giudizio sulla performance saranno decise successivamente
con un atto del Segretario generale di Palazzo Chigi Mauro Bo-
I sindacati sono sul piede di guerra. Chiedono innanzitutto delucidazioni sul significato attribuito
alla performance della presidenza del consiglio dei ministri (è
qualcosa di unitario o la somma
dei rendimenti dei singoli dipartimenti?) oltre che sul sistema di
PER I DIRIGENTI
DELLA PRESIDENZA
RISPUNTANO I PREMI
IN FUNZIONE DELLA
CRESCITA ESCLUSI
DALLA RIFORMA MADIA
Palazzo Chigi
naretti, storico braccio destro di
Graziano Delrio. Non è chiaro,
poi, perché la dirigenza di seconda fascia non sia stata presa in
considerazione all’interno del
Dpcm. Gli interrogativi sollevati
dalla bozza sono dunque numerosi.
IL PASSO INDIETRO
Quando il Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione aveva preso in considerazione l'idea di collegare la
retribuzione variabile di tutti i dirigenti dello Stato all'andamento
del Pil si era pensato di consentirne l'erogazione solo nel caso
in cui la crescita del prodotto interno lordo avesse superato nel
2014 quota 1,3 per cento. Un obbiettivo particolarmente ambizioso tenuto conto che il governo
stesso nel Documento di economia e finanza approvato ad aprile ha previsto un aumento per
quest'anno pari allo 0,8 per cento, mentre i principali osservatori internazionali si sono dimostrati finora ancora più cauti, da
ultima Confindustria che ha stimato per quest’anno una crescita dello 0,3 per cento.
Francesco Bisozzi
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-MSGR - 14 PESARO - 37 - 02/07/14-N:
Pesaro
Pesaro
ANCONA
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METEO
Mercoledì 2
Luglio 2014
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
San Costanzo
Musica, risate
e gastronomia
mentre in piazza
suona la banda
La rassegna
Da Bosso a Fresu
fino a Irit Dekel
Fano Jazz schiera
una parata di big
Gente di Marca
Zuccari a pag. 50
Salvi a pag. 50
Mascioni a pag. 53
Itinerari in moto
nelle Marche belle
Lungo le curve della Panoramica del San Bartolo
fino a Gabicce, Gradara sulla scia di Valentino
Luglio choc, hotel semivuoti
Allarme dell’Associazione albergatori: «Pochissime prenotazioni e la guerra dei prezzi
può far male a tutti». Confesercenti: «La promozione non va, nessuno ci cerca su internet»
`
Luglio è il mese che «non si può
bucare». Eppure gli albergatori
pesaresi devono fare i conti con
prenotazioni che non arrivano. I
prezzi calano sempre di più facendoli entrare in un vortice di
concorrenza al ribasso.
«Abbiamo avuto un giugno in
calo – sottolinea Fabrizio Oliva,
presidente Apa – purtroppo le richieste di preventivo per luglio
non ci sono. Ci troveremo alcune
strutture piene per i due terzi,
ma non dappertutto. In questo
senso crediamo che luglio sarà
un mese peggiore di giugno soprattutto perché è un periodo
che non ci possiamo permettere
di bucare. La situazione è difficile tanto che durante la settimana
abbiamo alberghi con appena il
20% di camere occupate, troppo
poco. La conseguenza diretta riguarda il calo vertiginoso dei
prezzi, anche fino al 50% di sconto rispetto al listino. Si vedono
camere doppie a 39 euro, per
questo invito gli albergatori a
non tenere atteggiamenti scorretti tagliando così tanto i prezzi.
Se si gioca al ribasso prima o poi
si chiude, i ricavi non coprono le
spese. Dobbiamo imparare da
quanto già successo in Romagna».
Benelli a pag. 41
Sgarbi fa scuola
Il suo assistente
riceve di notte
Regione, passa mozione della Lega
Pd distratto, arrivano le ronde
Pasticcio sicurezza in Consiglio regionale. Capitola il Pd
tra assenze e distrazioni e l'assemblea dà il via libera alle
ronde con 11 voti dell'opposizione. È successo ieri in aula
quando quella che doveva essere un'innocua legge sull'educazione alla legalità si trasforma nella norma che istituisce
un «un corpo speciale in Co-
muni con più di 25 mila abitanti, che in particolare nelle ore
notturne possa fungere da deterrente contro azioni di bullismo, atti vandalici e violenze».
L'emendamento che ha stravolto testo e senso della legge è
stato presentato da un consigliere della Lega Nord, il fanese Roberto Zaffini.
A pag.38
Il litorale pesarese
Esercito. Il 28esimo entra nelle Forze per operazioni speciali
`Il nuovo assessore di Urbino continua
Vittorio Sgarbi, assessore alla
“rivoluzione” del Comune di Urbino, oggi raccoglie suggerimenti dai cittadini ducali, ma
non sarà lui ad accogliere il popolo urbinate nel suo ufficio a
Palazzo Boghi (sede dell’ufficio
dell’assessore alla Cultura,
Agricoltura e Valorizzazione
del paesaggio), bensì il suo
braccio destro. Sarà una lunga
giornata quella dell’ex consigliere dei Ds, Sauro Moretti
che, in linea con gli orari del funambolico critico d’arte (ma
APPUNTAMENTI
CON MORETTI
DALLE 15 A MEZZANOTTE
«PRENOTATEVI PRESTO
È RIMASTO POSTO
SOLO DOPO LE 22»
Vittorio Sgarbi
anche con i suoi, visto che fino a
poco tempo fa era il patron del
locale Villa Prati a Forlì) riceverà i cittadini dalle 15 alle 23,59.
Un minuto prima di mezzanotte per differenziarsi da un’altra
scadenza, quella data da Fata
Madrina a Cenerentola, anche
se in questo caso non ci sarà
nessun rintocco fatale né tantomeno una drastica trasformazione di auto e abito nel caso in
cui venga sforato l’orario. Un
segnale, quello lanciato da Vittorio Sgarbi, a quanti davano
per scontato la sua totale assenza dalle cause ducali e soprattutto una prima azione concreta per riavvicinare la popolazione urbinate alla politica comunale. Per il momento non si potrà avere l’onore (o l’onere vista
la sua fama dialettica) di parlare direttamente a quattrocchi
con Sgarbi, ma di certo i suggerimenti che arriveranno al primo piano di Palazzo Boghi, in
via Puccinotti 3, non andranno
persi, almeno è questo ciò che
sperano i tanti che hanno già ottenuto un appuntamento. Infatti i posti disponibili sono ormai
pochi. Dalle 15 alle 22,20 ranghi
già completi per la gioia di Moretti che dovrà raccogliere suggerimenti e quant’altro per buona parte della giornata. «Attualmente l’ultimo appuntamento
è fissato per le 22 – spiega Moretti - quindi dalle 22,20 c’è spazio per ricevere altre persone.
E’ comunque gradita una prenotazione telefonica al numero
0722 309602».
Andrea Perini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lella Mazzoli*
.
i può avere Nostalgia del
Presente? Sembra un ossimoro. Ed è su questo che si
interroga Popsophia, il Festival del contemporaneo e il
suo direttore artistico, Lucrezia
Ercoli. Con nostalgia si è soliti
portare il nostro pensiero nello
smarrito passato. La nostalgia del presente potrebbe essere data da troppo Futuro. Troppo non per prospettiva o certezza. Questo mi pare che manchi.
La nostra società offre davvero
poche sicurezze, anche per le
generazioni Erasmus, in questi
giorni così spesso citate. Per
troppo futuro intendo il continuo guardare, con ansia, al domani, al dopodomani che ci fa
dimenticare o sottovalutare l'oggi. Troppo futuro perchè troppe
le preoccupazioni di non raggiungere gli obiettivi che ci siamo o che ci hanno dati; troppo
alta la performance richiesta,
troppe le cose da fare e ricordare, oddio ho dimenticato...sarà
l'Alzheimer, ma no, non siamo
mica un computer! Vero, non
siamo il computer che però ci
può dare una bella mano a memorizzare, a prendere appunti,
a ricordarci questo o quello,
molto meglio del nodo al fazzo-
S
STORIE
E IMMAGINI
CONFRONTO
A ROCCA
COSTANZA
CON MASSARENTI
E ZANCHINI
nella sua “rivoluzione”, a partire dagli orari
IL CASO
Nostalgia
del presente
per troppo
futuro
Reggimento Pavia, nuovo comandante
Il colonnello Diego Filippo Fulco (a sinistra) subentra al colonnello Giovanni Gagliano (a destra)
al comando del 28esimo Reggimento Pavia (Foto TONI)
A pag. 40
Il meteorologo
L’estate ancora non decolla
Massimiliano Fazzini
L’estate tenta di decollare in maniera perentoria sulla nostra penisola ma l’assenza dell’anticiclone
azzorriano impedisce di fatto che
ciò si posa realizzare. E’ dunque
compito arduo delle campane anticicloniche di matrice subtropicali di tenere lontane le perturbazioni atlantiche dal nostro paese.
Ma essendo questa struttura mobile specie alle quote medio-basse, spesso esso non riesce a rimanere in posizione immutata per
più giorni, almeno sulla porzione
settentrionale del bacino. Ecco
dunque dipinto il quadro meteo-
rologico verificatosi ieri: con tempo molto incerto al nord . poco o
parzialmente nuvoloso con clima
caldo al centro, decisamente bello
con un deciso solleone al sud. Sulla nostra regione è stata una giornata adatta alla frequentazione
delle marine, dove i residui venti
nord-orientali hanno smussato i
calori più decisi verificatisi nei
fondi valle e nelle sovrastanti aree
collinari, dove i valori massimi
hanno superato diffusamente i
30˚C. Nella giornata odierna una
nuova ondulazione fresca transiterà al nord mantenendovi tempo
variabile con occasione per rovesci anche temporaleschi; essa toccherà marginalmente il nord della nostra regione, manifestandosi
con velature anche estese al mattino e qualche formazione cumuliforme pomeridiana sull’Appennino. Scarse e non significative dovrebbero essere le precipitazioni
eventualmente associate. I venti
saranno da deboli a moderati da
sudest con mare mosso. Nella
giornata di domani, il cielo tenderà ad essere sereno o poco nuvoloso al pomeriggio, con venti ancora moderati sciroccali e mari mossi . Il bel tempo proseguirà anche
nella giornata di venerdì con temperature in ulteriore aumento. I
valori odierni saranno comprese
tra 22 e 31˚C, le minime oscilleranno tra 12 e 20˚C.
letto. Evviva la tecnologia! che
intrinsicamente non è né buona, né cattiva, È! Conoscerla migliora la vita. Conoscerla vuol
dire non farsi, da essa, prevaricare. Conoscerla vuol dire stare
nel presente. Conoscerla vuol dire migliorare le nostre performance, e altro ancora. Ma non
usiamola sempre e comunque.
In proposito è in auge un nuovo
comportamento (moda o necessità?) di alcuni blogger, manager, etc. (alcuni miei amici già lo
fanno) che partono per luoghi,
come nel romanzo di Lauren
Groff, Arcadia, senza orpelli tecnologici. Lo fanno per disintossicarsi da un presente troppo
proiettato, da troppe connessioni, dal voler sapere se pioverà o
ci sarà il sole domani o fra 15 gg
o in che giorno pioverà questa
estate! Disintossicarsi dall'ultima notizia segnalata da twitter...Della nostalgia del presente ne parla la letteratura, il cinema, la radio e la tv, le web series...anch'io proverò a farlo,
nella splendida Rocca Costanza
assieme a Armando Massarenti, direttore de Il Domenicale del
Sole24ore e Giorgio Zanchini
giornalista di RadioRai. Proverò a raccontarlo con immagini e
storie.
*Direttore
Dipartimento
Scienze della comunicazione
“Carlo Bo” @lellamazzoli
-MSGR - 14 PESARO - 38 - 02/07/14-N:
38
Marche
Mercoledì 2 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Pd distratto, approvate le ronde della Lega
`Si votava un atto
sull’educazione alla legalità
Sei democrat assenti
IL CASO/1
ANCONA Pasticcio sicurezza in Consiglio regionale. Capitola il Pd tra
assenze e distrazioni e l'assemblea dà il via libera alle ronde con
11 voti dell'opposizione. È successo ieri in aula quando quella che
doveva essere un'innocua legge
sull'educazione alla legalità si trasforma nella norma che istituisce
un «un corpo speciale, fisicamente idoneo, in Comuni con più di 25
mila abitanti, che in particolare
nelle ore notturne possa fungere
da deterrente contro azioni di bullismo, atti vandalici e violenze».
L'emendamento che ha stravolto
testo e senso della legge è presentato dal consigliere della Lega
Nord, Roberto Zaffini. Tra i banchi mancano almeno 6 Democratici al momento del voto. Passa così
l'emendamento, con appena 11 voti. E scoppia il finimondo in aula e
dentro al Pd. Si scaglia contro i
suoi il consigliere Pd, Paolo Perazzoli. «È una vergogna. Siamo stati
eletti per fare leggi, non per telefonare o fare altre cose al momento
del voto». Infuriata la vice presidente del Consiglio Rosalba Ortenzi (Pd), relatrice di maggioranza,
che minaccia di votare contro il
provvedimento, portato in aula
L’EMENDAMENTO
«UN CORPO SPECIALE
NEI COMUNI SOPRA
I 25 MILA ABITANTI»
IL PD: SUBITO UNA LEGGE
PER ABROGARLO
«dopo un lavoro certosino» di concerto con le istituzioni e la magistratura, ma che «con questa modifica istituisce le ronde. Ora mi
vergogno». Contrari i rappresentanti di Pdci-Prc e di Sel. D'accordo sul voto favorevole i partiti del
centro destra, anche se Giovanni
Zinni (Fdi-An) spiega di essersi
astenuto sull'emendamento perché «è ambiguo e impreciso» suggerendo modifiche in sede di coordinamento tecnico.
Alla fine, prova a metterci una
pezza il capogruppo Democrat
Mirco Ricci, dopo aver chiesto la
sospensione dei lavori e aver parlato con i colleghi di partito e dato
loro una strigliata. La soluzione
proposta? Approvare comunque
la legge, «buona ed equilibrata, attesa da tempo», che prevede interventi sul fronte sociale e culturale,
accordi con enti pubblici e associazioni, iniziative contro l'usura, per
il sostegno alle vittime e per la valorizzazione sociale dei beni confiscati. Ma predisporre immediatamente "una leggina" che modifica
il solo articolo 2, quello emendato,
ripristinando la formulazione e
originaria. Un modo per evitare
l'intervallo di sei mesi che dovrebbe intercorrere tra la bocciatura di
una legge e la riproposizione di un
provvedimento analogo. La linea
passa. Nonostante il leghista Zaffini, per altro da tempo in rotta con i
vertici del Carroccio, si sgolasse a
spiegare che «non si tratta di ronde, fatte dai cittadini, ma di un corpo da inquadrare nei ranghi della
polizia locale. Certo, se debbono
fare da deterrente o inseguire
qualcuno non possono essere ciccioni, debbono essere in forma». Il
bis non riesce però al consigliere.
La "leggina" riparatrice è già stata
firmata e depositata e arriverà in
aula martedì prossimo. Ma il pasticcio è ormai servito e la figuraccia del Pd anche.
Agnese Carnevali
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CASO BDM
Una seduta del consiglio regionale
Mirco Ricci: «Assenze intollerabili»
Perazzoli e Ortenzi: «Vergogna»
IL CASO/2
ANCONA Il caos sulla legge sicurezza? «È stato uno scivolone nostro
- ammette il capogruppo Pd Mirco Ricci Ricci subito dopo il voto Si tratta di comportamenti intollerabili». Mentre i colleghi di partito Perazzoli ed Ortenzi avevano
già urlato ai loro "vergogna".
«Trovo disdicevole che i membri
del giunta e dell'ufficio di presidenza siano assenti mentre si vota», le parole di Perazzoli. Non ri-
sparmia battute sarcastiche ai
Democrat il consigliere di opposizione Giovanni Zinni (FdI-An),
che si è astenuto sull'emendamento, ritenendolo formulato
MARANGONI
«SONO ISTERICI
LA FRASE
NON SI RIFERISCE
ALLA POLIZIA
LOCALE, UNA
FIGURACCIA»
Andranno in vacanza 480 mila marchigiani
LA RICERCA
ANCONA Sono 480 mila i marchigiani in vacanza tra giugno e settembre. Cresce il numero dei vacanzieri, +3,1% rispetto allo scorso anno,
ma aumenta il divario sociale tra
chi parte e chi rimane a casa. La vacanza è sempre più appannaggio
di occupati e famiglie con reddito
stabile, mentre le difficoltà economiche e la paura di perdere il lavoro scoraggiano le partenze del 63%
dei marchigiani. A scattare la fotografia delle vacanze per l’estate
2014 è l’Osservatorio sociale sugli
orientamenti dei marchigiani, che
ha realizzato il rapporto tramite
Sigma Consulting e Trademark Italia. Secondo il sondaggio, 311 mila
marchigiani (il 24% delle famiglie)
hanno già pianificato le ferie, mentre 169 mila (il 13%) devono ancora
decidere tempi e destinazioni. Tra
chi parte il 32% si aspetta di spendere più dello scorso anno. Le attese sono legate al rialzo dei prezzi
dei servizi turistici e a una maggiore disponibilità di budget. Le mete? Le città d’arte (in aumento dal
15% del 2013 al 19%) ma anche le vacanze all’estero – le Baleari foto,
scelte dal 55% delle famiglie) e le
capitali europee sono le più gettonate – mentre sono in calo montagna (18% contro il 20% dello scorso
anno) e vacanze itineranti (passate
dall’8% al 4%). Agosto è il mese con
la maggior concentrazione di partenze, con il 58% delle famiglie con
le valigie in mano. Ma sono in aumento anche i soggiorni di giugno
e luglio. A luglio farà le vacanze il
Delegazione
istituzionale
all’incontro
con Bankitalia
INDAGINE SULL’ESTATE
CRESCE IL NUMERO
DEI TURISTI MA AUMENTA
IL DIVARIO SOCIALE
TRA CHI PARTE
E CHI RIMANE A CASA
53% dei marchigiani (42% nel
2013) a giugno il 22% rispetto al
18% del 2013. Il numero di giorni di
vacanza per il 79% dei marchigiani
sarà inferiore o uguale a quello dell’estate 2013, mentre per il 22% sarà superiore. In generale la durata
delle vacanze dei marchigiani supera di 2 giorni la media nazionale. Stando al rapporto, se da un lato
aumenta il numero dei vacanzieri,
dall’altro le preoccupazioni economiche (per il 53%) e le difficoltà familiari (20%), influiscono sulla decisione di non partire. «Dopo cinque anni di crisi – affermano Alberto Paterniani e Aurelio Bonini,
responsabili della ricerca per i due
istituti - il mito della vacanza estiva sembra un po’ appannato dalla
generale incertezza e da continui
annunci di cambiamenti epocali
male, pur votando il testo finale
della legge. «Qui non c'è nessuna
tragedia - afferma in aula - se non
quella politica del Pd». Tuona
Raffaele Bucciarelli (Pdci-Prc):
«le Marche non possono superare a destra la Lega Nord introducendo le ronde. Io comunista rifiuto di votare la legge, che era
degna di fiducia». Enzo Marangoni (Fi) parla invece di «isteria politica contro le ronde dato che
l'emendamento non si riferisce
alla polizia locale. Il Consiglio regionale fa una pessima figura».
che pesano sulle prospettive di reddito e sulla quotidianità. Così la vacanza non appare più come un bene garantito a tutti». Il 56% dei
marchigiani in partenza ha un’occupazione fissa, il 44% è rappresentato da over 40 con situazione
familiare stabile, il 45% da persone
sicure del proprio lavoro e di ceto
medio, il 63% da famiglie di ceto
sociale alto. Per tutti gli altri la vacanza rischia di essere un lusso,
anche se i marchigiani che restano
a casa possono contare su località
turistiche attrezzate e facilmente
raggiungibili. In tempo di crisi e di
contrazione dei redditi la tendenza a ripiegare era già emersa nel
2013. Ma accertato che agosto,
quando tutto costa di più, rimane
il mese con la maggior concentrazione di vacanze, il tempo della
parsimonia e del risparmio sembra essersi interrotto per chi vive
situazioni economiche stabili.
Letizia Larici
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANCONA Sarà una delegazione
strettamente istituzionale a incontrare venerdì il governatore di Bankitalia per la vicenda
di Banca Marche. Lo ha deciso
il Consiglio regionale, accogliendo una mozione proposta dal presidente della Giunta
Gian Mario Spacca, che ha
suggerito di restringere la delegazione a un rappresentante
del Governo (probabilmente
del ministero dell'Economia),
lo stesso Spacca e il presidente
del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, o un suo delegato. Secondo Spacca, una delegazione allargata ai portatori
di interessi «peraltro legittimi» porterebbe «difficoltà di
organizzazione del confronto,
che comunque ci saranno»,
mentre quella esclusivamente
istituzionale sarebbe necessaria per «mantenere i nostri
obiettivi: salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi, ruolo delle fondazioni, “liberare” credito e liquidità a sostegno all'economia locale».
Sul documento si sono astenuti i consiglieri di Fdi-An,
Massimo Binci, di Sel (il quale
ha ricordato che il problema
Banca Marche è stato sollevato «dai lavoratori, ingiusto
escluderli dal confronto») e
Raffaele
Bucciarelli
(Pdci-Prc). Il governatore ha
sottolineato che il mandato
non è solo a lui, «non è ad un
uomo solo al comando. Andiamo da Bankitalia come istituzione Regione. I consiglieri
non hanno bisogno di essere
rappresentati da pezzi della
nostra comunità, è compito
del Consiglio regionale, di cui
anche io faccio parte, contribuire ad arrivare a una soluzione di equilibrio e sintesi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La sede di Bankitalia
in via Nazionale a Roma
-MSGR - 14 PESARO - 39 - 02/07/14-N:
39
Marche
Mercoledì 2 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Pd, se ci saranno le Primarie sarà corsa a tre
`Anche Busilacchi
in pista: «So che mi
vogliono, ma è presto»
VERSO LE REGIONALI
ANCONA Regionali 2015, pronto anche Gianluca Busilacchi alla sfida
delle Primarie Pd per la scelta del
governatore. E sono così tre i possibili candidati. Oltre a Busilacchi,
Ceriscioli e Petrini. A domanda
secca il consigliere regionale si dice «sorpreso, perché Mancano ancora molti mesi alla fine della legislatura e la priorità è il progetto di
rinnovamento per la Regione».
Ma le voci sempre più insistenti di
chi vedrebbe bene il trentottenne
anconetano alla guida delle Marche, ammette lo stesso Busilacchi,
sono arrivate anche alle sue orec-
DOPO CERISCIOLI
E PETRINI ECCO
IL GIOVANE CONSIGLIERE
DI ANCONA: «MA NON DEVONO
RISOLVERSI IN UNO SCONTRO
TRA TERRITORI»
Consiglio regionale
Brini torna in aula
e va con Marinelli
`Un nuovo consigliere
regionale in aula. Il Consiglio
regionale delle Marche ha
preso atto ieri delle dimissioni
del consigliere regionale di
Centro Destra Marche Fdi-An
Francesco Acquaroli, eletto
sindaco di Potenza Picena. Al
suo posto è subentrato Ottavio
Brini, primo dei non eletti
nelle liste del Pdl nelle
regionali del marzo 2010 nel
collegio di Macerata. Brini, già
consigliere regionale in due
consecutive legislature
(2000-2005 e 2005-2010) nel
gruppo di Forza Italia (poi Pdl),
ha dichiarato la volontà di
aderire al gruppo consiliare
«Per le Marche» di Erminio
Marinelli, il candidato
governatore del Pdl del 2010
che, entrando in aula, rimase
autonomo dal Pdl. Di fatto il
gruppo Fdi-An perde ora un
consigliere regionale.
chie. «La cosa mi coglie di sorpresa - riprende -, ma mi gratifica essendomi arrivata dal basso e in
modo trasversale sia dai territori
che dalle varie anime del partito.
Prendo questo messaggio - aggiunge - come un segnale di fiducia per quanto fatto in questi anni
in Regione. È presto comunque
per parlare di nomi, prima occorre trovare un progetto di rinnovamento per la Regione che possa
cogliere la sfida dei prossimi anni».
Insomma, anche Busilacchi c'è
nella corsa al 2015. E fanno tre. Il
primo, Luca Ceriscioli, l'ex sindaco di Pesaro, non ammesso all'ultimo congresso dei Democratici,
ma pronto ora alle Primarie per il
governatore, sostenuto da Matteo
Ricci e dai dissenti del partito. Ma
tra questi potrebbe crescere il
fronte di chi scommetterebbe, invece, sull'ex vice presidente della
Giunta regionale, oggi deputato,
Paolo Petrini. Alla sua candidatura stanno lavorando i Democrat
del Fermano. Anche il parlamentare a domanda diretta, giorni fa
alla festa dell'Unità di Sant'Elpidio
a Mare, ha glissato, pur ammettendo anch'egli: «Mi fa piacere che
qualcuno abbia fatto questa ipotesi e si prenda in esame il mio nome perché conferma un gradimento sul lavoro che è stato fatto
in Regione». Dunque si profila
una sfida a tre? «Non affrettiamo i
tempi - ancora Busilacchi -. Condivido la road map del segretario Comi e auspico che si possa trovare
la migliore sintesi possibile. Ciò
che è però importante è che se la
scelta del candidato avverrà tramite Primarie, queste non siano
espressione di una contrapposizione tra territori. La proposta di
rinnovamento per le Marche deve
essere improntata ad un nuovo regionalismo che deve essere espresso anche dal candidato governatore». Il Pd pensa a programmi e coalizioni e pone a settembre il termine per cominciare a costruire la
leadership. Così ha affermato Comi che dal palco dell'assemblea regionale ha lanciato undici appuntamenti sul territorio per ricevere
idee e proposte. Ma intanto c'è già
chi si scalda e testa i muscoli. Ben
sapendo che il capitolo Spacca è
tutt’altro che chiuso. Il governatore non ha ancora scoperto le carte:
lo farà, tra la metà e la fine del mese. Il presidente osserva e dialoga
col Pd e porta avanti il suo progetto Marche 2020, sabato alla Mole
di Ancona con un'iniziativa sulla
Macroregione.
Agnese Carnevali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ex parlamentare Pd Galeazzi
«Alle Marche serve aria nuova»
Renato Galeazzi*
.
enzi non abita qui? L'Italia sta
attraversando un periodo di
transizione di tale entità che
vale la pena di considerarlo
anche nelle Marche. Le Marche
hanno dato un notevole consenso
a Renzi nelle primarie dell'8 dicembre 2013. E ancora di più nelle
elezioni europee del 25 maggio,
con percentuali che vanno dal 40
al 49%. Come si farà a ripetere un
tale risultato alle regionali? Ci vorrebbe una proposta nuova e dirompente come quella di Renzi.
Ma il nuovo segretario regionale
pensa che le primarie non siano la
priorità, non bisogna dividersi, le
persone non sono importanti ma è
più importante il programma. Si
vedrà poi, dice, quale sarà il candidato Presidente migliore. Abitualmente 4-5 capicorrente si incontravano da qualche parte e si mettevano d'accordo un po’ su tutto: il
Presidente e il programma nascevano da accordi tra le varie aree
della regione perché nessuno doveva prevalere e ci si distribuiva assessorati, cariche, finanziamenti
senza alcun progetto di sviluppo
unitario della regione: era il risultato dei vari campanilismi. Mi
R
sembra che il percorso indicato
dal segretario regionale non metta
la Regione nelle condizioni di ricambio della classe dirigente, di
costruzione di un progetto che crei
sviluppo e faccia fare alle Marche
quel salto di qualità necessario. È
stato detto che questa Amministrazione è quella del rinnovamento. Il Presidente è alla fine del secondo mandato ma é consigliere e
assessore dal 1990. Una generazione intera è nata e cresciuta all'ombra del Presidente. Un record difficilmente imitabile. Una continuità
potrebbe andare bene se i risultati
di questi 10-15 anni fossero importanti. Qualcuno dice che la sanità è
una eccellenza: forse non ha visto
le code al pronto Soccorso o le liste
di attesa, per non parlare della mobilità passiva. La disoccupazione e
la cassa integrazione hanno raggiunto livelli record. E le infrastrutture? E l 'ambiente? E la trasparenza negli appalti in cui siamo
terzultimi in Italia insieme alla Calabria e Campania? Auspico che ci
sia una riflessione politica profonda che sia in sintonia con la “rivoluzione renziana”: che un po’ di
aria nuova arrivi anche da noi.
*già sindaco di Ancona
ex parlamentare Pd
Programma di coesione
i sindacati applaudono Spacca
L’ACCORDO
Il consigliere regionale Pd Gianluca Busilacchi. A lato Spacca
ANCONA I sindacati delle Marche
sono soddisfatti per l'approvazione del protocollo d'intesa sulla politica di coesione da parte della Regione. «Esprimiamo soddisfazione - dichiara il segretario della
Cgil Roberto Ghiselli - per l'approvazione da parte della giunta regionale dello schema di protocollo
di intesa sulla politica di coesione
2014-2020 con il Partenariato economico-sociale che garantirà il
confronto nella fase di identificazione delle priorità di utilizzo dei
Fondi europei, nella traduzione in
obiettivi e strumenti, nel monitoraggio e nella valutazione dei progetti realizzati». Secondo Stefano
Mastrovincenzo, Cisl, «è una richiesta che come Cgil Cisl Uil avevamo presentato da tempo alla Regione: crediamo che un solido rapporto tra istituzioni e parti sociali
sia essenziale, perchè rafforza la
trasparenza e democraticità delle
scelte, favorisce la conoscenza dei
bisogni del territorio e l'integrazione tra i diversi programmi con
l'obiettivo di rilanciare lo sviluppo
e l'occupazione». Per il segretario
della Uil Marche Graziano Fioretti
«il confronto partenariale avrà come oggetto l'impostazione e
l'avanzamento strategico della politica regionale attraverso i programmi operativi dei diversi Fondi strutturali e d'investimento europei e darà la possibilità di tener
conto degli interessi organizzati,
valorizzando il ruolo dei corpi intermedi della società e dell'economia marchigiana».
-MSGR - 14 PESARO - 40 - 02/07/14-N:
40
Pesaro
Mercoledì 2 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Edilizia, resiste
la commissione
Via libera al taglio
degli oneri
`Niente sconti fiscali
a chi apre Compro oro
o locali con slot machine
CONSIGLIO
La maggioranza non riesce a far
passare la soppressione della commissione Edilizia. «Va richiesto un
parere agli ordini professionali», è
la posizione di Siamo Pesaro e Forza Italia. Nessuna detassazione su
nuovi Compro Oro, attività con
slot machine e distributori automatici.
In mattinata, come annunciato
dall'assessore all'Urbanistica Stefania De Regis, la giunta ha approvato la modifica al regolamento per
la soppressione della commissione Edilizia. Ma il provvedimento
ha avuto una brusca frenata nel
passaggio in commissione Urbanistica. I consiglieri di opposizione,
tra i quali Giovanni Dallasta di Siamo Pesaro e Alessandro Bettini di
Forza Italia, hanno chiesto di consultare gli ordini professionali prima di abolire la commissione edilizia. Risultato? Al momento di
esprimere un parere, un consigliere della maggioranza (Stefano Donini del Faro) si è allineato alla posizione dell'opposizione. E il nodo
commissione Edilizia è stato aggiornato alla prossima seduta. Intanto, gli altri indirizzi del pacchetto Riparti Pesaro stanno diventando esecutivi. A partire dall'esenzione delle tasse locali nei prossimi
tre anni per le nuove attività in
centro storico. E in periferia se garantiranno nuove assunzioni. Ma
nella giunta di ieri mattina, l'assessore al Bilancio Antonello Delle
Noci ha portato una modifica al regolamento, che esclude dai benefici tre categorie commerciali: I
Compro Oro, tutte le attività (comprese i bar) che abbiano le slot machine al proprio interno, e le imprese costituite da distributori automatici. È evidente che con questo provvedimento la giunta vuole
mettere un freno al proliferare dei
Compro Oro in città, oltre che a videopoker e slot machine, mentre
per i distributori automatici, «non
elargiamo i contributi per chi non
garantisce occupazione», dice l'assessore. Le altre delibere portate
nell'esecutivo hanno riguardato
soprattutto il regolamento sugli
oneri di urbanizzazione. Lunedì
sera in consiglio comunale è stata
approvata la proroga per altri sei
mesi, fino al 31 dicembre 2014, del
blocco sull'aumento degli oneri. E
ieri è arrivato il via libera per il periodo successivo, modificando in
questo caso in maniera strutturale
il blocco, che scatterà dal primo
gennaio 2015. «Ci sarà solo l'adeguamento fisiologico all'Istat, basta con gli aumenti discrezionali –
afferma il sindaco Matteo Ricci Noi ci rapportiamo all'andamento
reale dei costi per agevolare la ripresa del settore». Il regolamento
relativo agli oneri di urbanizzazione è stato cambiato su altri tre punti: approvato l'abbattimento per il
60% degli oneri sulle nuove costru-
Ospedale, convergenze
a sorpresa Pd-5 Stelle
SANITÀ
Una seduta del consiglio comunale
zioni e sulle ristrutturazioni dei
fabbricati che seguono il regolamento di bioarchitettura approvaL’allarme
to dal consiglio comunale. Riduzione per il 50% anche su nuove coAnziani raggirati
struzioni e fabbricati in classe A.
appello dell’assessore Giù gli oneri per la metà su ristrutturazioni e fabbricati che assicurino l'accessibilità ai disabili. Un'
«Ci giungono - scrive l’assessore
Mila Della Dora - segnalazioni su azione, quest'ultima, che «segna il
livello di civiltà», hanno aggiunto
tentativi di truffa a danni di
Ricci e l'assessore all'Urbanistica
anziani. Il Comune non ha
Stefania De Regis. «Con questi
autorizzato alcuna persona a
provvedimenti – continuano i due
recarsi ai domicili privati per
amministratori - Vogliamo favoriattingere informazioni di varia
natura. La richiesta è fatta al solo re i cittadini e le imprese che guardano a un'edilizia più responsabile
scopo di distrarre i residenti per
poter mettere in atto la truffa o il e sostenibile. La direzione è quella
che lega ripartenza della nuova
furto. Invito pertanto a non
permettere l'accesso in casa a chi edilizia, semplificazione e velocità. Così intercettiamo anche una
richiede informazioni non
politica nazionale di incentivi sulmotivate e, anzi, a chiamare
prontamente le forze dell'ordine le riqualificazioni energetiche».
Thomas Delbianco
nel caso che questo avvenga».
Le premesse della vigilia, con
quella lettera minacciosa inviata
dai Cinque Stelle a tutti i consiglieri comunali, per non votare
alcun documento relativo al nuovo ospedale, facevano apparire
scontato il rigetto del gruppo di
Pazzaglia ad ogni proposta avazata da Pd e soci. Invece, nel consiglio comunale di lunedì, i pentastellati hanno detto sì a quattro
punti su cinque della mozione
del centrosinistra. Cosa è successo, un passo indietro? «Non è così – afferma la consigliera Edda
Bassi – noi avevamo detto anche
al sindaco che eravamo intenzionati a condividere alcuni dei
principali temi sulla sanità del
nostro territorio. Chiedere alla
Regione di rinegoziare il budget
per Marche Nord non è un punto
che ha colore politico, è una cosa
ovvia, sulla quale non ci siamo tirati indetro. La nostra lettera inviata ai consiglieri comunali –
continua - era riferita al nuovo
ospedale. Intendiamoci, non siamo contrari a priori ad una nuova struttura, ma servono ulteriori approfondimenti. Per questo
non potevamo esprimerci a favore dell'ospedale di Muraglia e
contro quello di Fosso Sejore. Loro danno per scontato il fatto che
serve un nuovo ospedale, noi
non siamo arrivati a questa conclusione. Di sicuro, diciamo no al
project financing». Ha fatto storcere il naso ai Cinque Stelle la decisione del centrodestra, di presentare un proprio dispositivo,
elaborato da Remo Giacchi di
Forza Italia. Un documento che,
stralciate le premesse politiche,
su richiesta del sindaco (e così
votato anche da Pd e soci), ricalca quello del centrosinistra. Una
modalità nuova rispetto allo
scorso mandato, quando, sui
principali temi, sanità e infrastrutture, nei casi di condivisione tra gli schieramenti si è portato avanti un unico testo. «Noi ci
siamo astenuti sulla mozione del
centrodestra, perchè non ci è
sembrata una mossa corretta –
puntualizza la Bassi - Potevano
tranquillamente dirci che stavano lavorando ad un loro documento, anche se non ne ravvisavamo l'utilità». Frattura nell'opposizione? «Noi guardiamo ad
ogni tema, se si incrinano i rapporti con Forza Italia, pazienza».
Un passaggio sugli esiti della seduta consiliare, è stato fatto anche nella giunta di ieri mattina: il
sindaco e gli assessori sono rimasti sicuramente soddisfatti dell'
ampia condivisione ottenuta dalla mozione di maggioranza. E
ora «sarà battaglia dura con la
Regione», è il messaggio passato
nell'esecutivo.
T.D.
BASSI SPIEGA
«CONDIVISIBILI 4 PUNTI
SU 5, SIAMO CONTRARI
AL PROJECT FINANCING
GUARDIAMO AI FATTI
NON ALL’INTESA CON FI»
Donati lascia Pesaro
«Esperienza profonda»
VOLONTARIATO
A sinistra il passaggio
delle consegne alla guida
del 28esimo Pavia;
qui accanto il neocomandante
Diego Filippo Fulco
Sopra, la forza speciale
schierata
Reggimento Pavia, forza speciale
`Il 28esimo è entrato
in un settore
operativo di alto livello
L’ESERCITO
Passaggio di consegne alla guida
del 28esimo Reggimento Pavia.
Ieri mattina la cerimonia ufficiale. Il colonnello Giovanni Gagliano ha lasciato il comando al nuovo comandante: il colonnello
Diego Filippo Fulco. Ma la giornata ha segnato anche l’ingresso
del Reggimento pesarese, corpo
ad elevata specializzazione, nel
bacino delle Forze per Operazioni Speciali dell’Esercito. «Il passaggio del reggimento alle dipendenze del Comando delle
Forze Speciali dell’Esercito rap-
presenta un riconoscimento che
evidenzia, oltre alla peculiarità
tecnico-specialistica dell’unità,
l’importanza strategica che la
Forza Armata attribuisce al settore della “comunicazione operativa” – è stato illustrato - Il reggimento, con suoi assetti specialistici, è impegnato in tutte le
principali operazioni militari all’estero delle Forze Armate italiane».
Il comandante Fulco, che vanta
DURANTE LA CERIMONIA
IL PASSAGGIO
DI CONSEGNE:
AL COMANDO
SUBENTRA
IL COLONNELLO FULCO
una pluriennale esperienza nel
settore della comunicazione,
prenderà il posto del colonnello
Gagliano che lascia Pesaro dopo
due anni di comando durante i
quali il reggimento ha operato
ininterrottamente all’estero. Il
comandante Fulco, sposato e
con tre figli, vanta due lauree:
una in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Torino ed
una in Scienze internazionali e
diplomatiche all’Università di
Trieste. E’ un paracadutista ed è
iscritto anche all’Ordine dei
Giornalisti. Impegnato in Libano da gennaio del 2009 ad aprile
del 2010 ha operato come portavoce militare della missione Unifil: la forza di interposizione in
Libano delle Nazioni Unite. Al
suo rientro è stato assegnato all'
Ufficio Pubblica Informazione
dello Stato Maggiore dell’Eserci-
to fino ad ottobre 2010. Dopodiché ha assunto il comando di
Battaglione del nono Reggimento fanteria "Bari" di Trani, dove
ha curato la fase di digitalizzazione dell'Unità per l'impiego
dei nuovi veicoli blindati medi
"Freccia". Il 7 ottobre del 2013,
infine, è stato selezionato per ricoprire l’incarico di Vice capo
dell’Ufficio Servizio Pubblica Informazione del Gabinetto del
Ministro della Difesa. Fa parte
della Strategic Communication
(StratCom) Community della Nato. Ed è insignito delle medaglie
Nato per la missione Kfor in Kosovo, Eu Monitor mission nella
ex Jugoslavia, Onu per la missione Unifil in librano e croci commemorative per le missioni di
Pace in Bosnia, Erzegovina, Kosovo e Libano.
Lu.Fa
«Nel mese di agosto mi trasferirò
a Jesi, dove diventerò responsabile della Caritas. E’ stata una
scelta per stare insieme alla mia
famiglia, che costituirà una casa-famiglia, nell’ambito degli
oratori della stessa struttura diocesana». Matteo Donati, responsabile del centro d’ascolto diocesano della Caritas, giovane di
grandi capacità organizzative lascia Pesaro L’amore per i più poveri, i senza fissa dimora, sono
stati in questi anni «la sua famiglia». «L’arcivescovo monsignor
Piero Coccia e il responsabile diocesano della Caritas don Marco
di Giorgio non volevano che andassi via, erano dispiaciuti, perché le situazioni di povertà a Pesaro sono tante, ma ho dovuto fare una scelta legata anche all’unità della mia famiglia. Sarò sostituito da un giovane di grandi capacità, Andrea Mancini con un
passato da scout, che seguirò comunque fino alla fine dell’anno
2014, per indicargli le problematiche e i programmi della Caritas
per quest’anno».
Domani Matteo Donati partirà
per una missione in Perù per una
ventina di giorni. «Qui a Pesaro è
stato un periodo meraviglioso racconta - che ho condiviso con
gli ultimi della società, dai senza
fissa dimora del lungo Foglia, ai
diseredati di via dell’Acquedotto,
dai senza tetto della stazione ferroviaria ai poveri che dormono
nel Parco Miralfiore. Ho concepito la mia missione di operatore
della Caritas, non in maniera tradizionale, aspettando gli ultimi
dietro una sportello, ma andandoli a cercare per trovare con loro delle situazioni anche temporanee e fotografando i tuguri in
cui ancora vivono. Una documentazione che è divenuta un libro, che ha fatto scalpore, perché
purtroppo viviamo in una società a due livelli: quella benestante
e quella delle povertà. E adesso la
situazione peggiora, a vista d’occhio, perché la tematica sulle povertà, si è spostata sulla mancanza di lavoro e di tante famiglie pesaresi che l’hanno perso. Una situazione difficile, a cui si aggiungono tanti profughi che arrivano
a Pesaro, dopo tante sofferenze, i
senza tetto stanziali, che ogni
giorno bussano al centro d’ascolto della Caritas e alla domenica
dai frati del convento di San Giovanni. Lascio Pesaro in una situazione emergenziale, come è in
gran parte delle città italiane, ma
sono convinto che con l’energia
degli operatori, volontari e la generosità della popolazione, delle
istituzioni, si possa raggiungere
anche dei risultati positivi».
Paolo Montanari
ORA DIVENTA
RESPONSABILE
DELLA CARITAS DI JESI
«VIVIAMO IN UNA SOCIETÀ
A DUE LIVELLI:
POVERI E BENESTANTI»
-MSGR - 14 PESARO - 43 - 02/07/14-N:
43
LE ASSOCIAZIONI
LAMENTAVANO
DI NON ESSERE STATE
COINVOLTE DALL’ASSESSORE
NEGLI INCONTRI
A CARATTERE ECONOMICO
Fano
Mercoledì 2 Luglio 2014
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Fax: 0721 370931
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Pace fatta tra la Cecchetelli e i consumatori
BOTTA E RISPOSTA
Pace fatta tra le associazioni
dei consumatori e il nuovo assessore comunale al Bilancio,
Carla Cecchetelli(in alto nella
foto). La giunta fanese ha dunque disattivato un'ulteriore difficoltà, in questo caso diplomatica, che si sarebbe sommata a
conti già difficili da quadrare
per la penuria di risorse economiche disponibili. «L'assessore Cecchetelli - hanno specificato ieri Sergio Schiaroli di Federconsumatori e Claudio Blasi di Adiconsum - ha evidenziato la volontà di coinvolgere an-
che le associazioni dei consumatori riguardo alle problematiche di carattere economico.
In tutta evidenza sono influenzate dalla crisi dei consumi,
che possono riprendersi soltanto se si riesce a recuperare
potere d'acquisto. Ribadiamo,
pertanto, che segnaleremo ai
gruppi di lavoro sul bilancio
tutte le indicazioni fornite dai
cittadini ai nostri sportelli, oltre che eventuali proposte con
intenti costruttivi per l'economia fanese». La classica scintilla, che avrebbe potuto innescare un inizio di polemica, è scoccata l'altro ieri, quando gli stessi Schiaroli di Federconsuma-
tori e Blasi di Adiconsum hanno notato di non essere stati
coinvolti in un precedente incontro tra l'assessore Cecchetelli, le associazioni di categoria e i sindacati, convocato per
discutere di politiche economiche locali e organizzare un tavolo di lavoro, nonostante gli
stessi rappresentanti dei consumatori facessero parte della
consulta che si confrontava
con la giunta precedente. «In
tutta evidenza - avevano poi
commentato Schiaroli e Blasi l'assessore ha i suoi punti di vista circa l'approccio agli interessi dei cittadini, di cui prendiamo atto in un periodo in cui
la crisi dei consumi colpisce
sempre più l'intera economia».
Il bilancio 2014, che la seconda
giunta Aguzzi ha preferito non
approvare, è il primo, vero
rompicapo per la nuova Amministrazione. La città ha urgente
bisogno di diverse cose, le più
evidenti sono le asfaltature, la
cura dell'arredo urbano e del
verde pubblico, ma la pochezza di risorse pone vincoli stretti. Proprio in questi giorni, poi,
la situazione è stata ancor più
complicata dall'ulteriore taglio
di un milione ai trasferimenti
dello Stato.
O.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I grillini
chiedono
un Prg più
«leggero»
URBANISTICA
Sono sette gli impegni virtuosi
che il gruppo consiliare dei grillini fanesi chiede al sindaco
Massimo Seri e all’intera giunta
per sistemare il piano regolatore della prima Amministrazione Aguzzi. La stessa lista civica
di Fano a 5 stelle ha spesso definito l’attuale Prg come colata di
cemento. Per redimerlo ai loro
occhi, la nuova Amministrazione comunale dovrebbe «mettere subito in pratica quanto promesso, rivisitando in modo integrale tutti i comparti non ancora convenzionati», quindi dove
non siano iniziate le pratiche
per costruire. Il successivo impegno virtuoso è, quindi, «limitare l’uso e il consumo sconsiderato del territorio: non si deve reprimere o limitare la crescita, ma incentivare lo sviluppo sostenibile». Nelle proposte
dei grillini fanesi, firmate dal
gruppo consiliare composto da
Roberta Ansuini, Hadar Omiccioli e Marta Ruggeri, c’è poi il
tentativo di contribuire a misure per evitare il ripetersi di una
nuova «bolla immobiliare». Il
principio «degenerante di edilizia e cementificazione» è infatti
considerato la «causa maggiore
della depressione economica-sociale nella nostra città». Bisogna quindi «attivare un gruppo di studio, utilizzando le ottime professionalità e i tecnici
del Comune», che lo stesso ente
locale potrebbe impiegare per
confrontarsi con «le parti sociali e le associazioni di categoria».
Lo scopo è «individuare nuove
formule per rilanciare l’edilizia». I due suggerimenti conclusivi riguardano la necessità di
rideterminare il Prg, in modo
che non preveda, appunto, «l’ulteriore consumo di territorio».
Semmai lo deve ridurre, «anche
accogliendo eventuali richieste
di rinuncia all’edificabilità». La
nuova giunta è inoltre invitata a
«emanare disposizioni per limitare il carico urbanistico e calmierare i prezzi di nuove case».
L’intervento dei grillini fanesi
ricorda che in campagna elettorale l’allora candidato e oggi
sindaco Massimo Seri «aveva
affermato di condividere il principio del consumo zero di territorio, impegnandosi ad azzerare lottizzazioni e comparti non
ancora convenzionati».
O.S.
Salvataggio in extremis
per il giudice di pace
`L’Amministrazione
conferma gli uffiici
a Palazzo De Cuppis
Il salvataggio del giudice di pace
è riuscito in zona Cesarini, come
dicono le cronache sportive per
un gol segnato allo scadere del
tempo. E infatti il Comune di Fano ha depositato la propria proposta nella giornata di venerdì
scorso, poche ore prima che il
Ministero distinguesse tra salvati e condannati (nel senso di chi
perdeva il servizio giudiziario).
In poco più di 24 ore dal suo insediamento, l'ufficio del sindaco
Massimo Seri ha completato le
pratiche rimaste in sospeso dalla precedente Amministrazione
comunale, confermando l'attuale sede di palazzo De Cuppis e individuando i quattro dipendenti
che sostituiranno l'attuale personale in carico al Ministero. La
salvezza del servizio giudiziario
dipendeva infatti dal Comune,
che si è assunto tutte le spese,
compreso appunto il luogo in
cui svolgere l'attività e gli impiegati da dedicarvi. Il personale
proveniente dal Comune sarà
preparato alle nuove mansioni
per circa un anno, periodo in cui
sarà affiancato dagli attuali funzionari. Non è stato necessaria,
dunque, la richiesta della proroga che invece è stata inoltrata da
altri Comuni nelle stesse condizioni di Fano, appena usciti da
elezioni al ballottaggio. «La corsa contro il tempo - spiega il sindaco Seri - è stata vinta perché
sia i dirigenti comunali sia io
stesso ci siamo assunti alcune
responsabilità dirette. Ora mancano soltanto alcuni dettagli e il
provvedimento che conferma il
giudice di pace a Fano sarà presto portato in consiglio comunale per essere approvato». In questi primi giorni come sindaco,
Seri sta affrontando alcuni altri
temi stringenti: le nuove scogliere a Sassonia sud («Già due incontri con l'assessore regionale
Paola Giorgi, prevediamo che il
progetto sia pronto a settembre»), il secondo casello A14
(«Sono ottimista») e il bilancio,
(«vera emergenza»).
Pubblico
in Municipio
Circolo anziani, una speranza
per i soci in cerca di una sede
GIMARRA
Il sindaco Massimo Seri
«L’ospedale a Muraglia
scelta improponibile»
`Il sindaco Seri
boccia la decisione
di Pesaro
SANITÀ
Entro i prossimi dieci giorni il
sindaco Massimo Seri e la giunta
di Fano definiranno una strategia sul tema della sanità locale,
nuovo ospedale compreso, ora
che Pesaro sembra accelerare
verso una direzione diversa dal
recente passato. Al veloce mutare dello scenario politico, lo stesso Seri risponde convocando in
rapida successione tutti i capigruppo consiliari e gli operatori
di settore. Riunioni entro la prossima settimana. Nel frattempo
resta fermo un presupposto già
fissato dalla precedente Amministrazione: «Sanità e salute - afferma Seri - sono questioni che riguardano tutti, quindi Pesaro,
Fano e i loro territori circostanti
partono alla pari. Nessuno detta
la linea». A sud di Fosso Sejore si
segue dunque con attenzione il
dibattito che si sta sviluppando
nel capoluogo di provincia, dove
maggioranza e opposizione hanno trovato la saldatura nella proposta di spostare a Muraglia il si-
to del nuovo ospedale. Una scelta che a Fano suona a uso e consumo della sola Pesaro: per questo stesso motivo Seri ribadisce
tutta la propria perplessità. «Muraglia - argomenta il sindaco fanese - è improponibile, trattandosi di una zona in frana che non
sopporterebbe l'edificio da realizzare. Anche Fosso Sejore non
è il luogo adatto. Ho considerato
alcune soluzioni baricentriche,
che mi convincono e che proporrò in seguito. Tra l'altro vorrei
evidenziare un aspetto che nessuno ha finora rilevato: senza
pianificazione urbanistica, né a
Pesaro né a Fano, di che cosa
parliamo?».
L'impressione è che in fatto di sanità la nostra città sia rimasta ai
margini e che la nuova giunta Seri sia chiamata a recuperare posizioni, disponendo di poco tempo ora che «la campagna elettorale per la Regione è già inizia-
«MA NEMMENO
FOSSO SEJORE
È UN SITO ADATTO
A GIORNI DECIDEREMO
UNA STRATEGIA
COME COMUNE»
ta». «Tutto ciò succede - prosegue il sindaco - perché il percorso delle due giunte precedenti
non è stato lineare, nemmeno
condiviso. La città e il suo entroterra non sono stati coinvolti,
per quanto mi riguarda farò il
contrario. Un percorso condiviso dà maggiori garanzie di scelte
lungimiranti e di tutela per i cittadini. Mai stato contrario al
nuovo ospedale, pretendo però
che le sue caratteristiche siano
calibrate su un territorio ampio». La difesa del Santa Croce è
l'altro paletto posto da Seri, perché finora è stato proprio «l'ospedale fanese a essere svuotato e a
rischiare di più». Conclude il sindaco di Fano: «Sono d'accordo
con il mio collega pesarese Matteo Ricci, quando pone l'esigenza di riorganizzare l'Azienda
Marche Nord, perché le attuali
disfunzioni sono evidenti. Necessario, inoltre, rimpinguare il budget, le risorse economiche per
assumere nuovo personale. I servizi ne hanno assoluto bisogno».
Ecco dunque i due paletti di Seri:
difendere l'esistente e decidere
per il futuro sulla base di scelte
condivise, altrimenti le singole
forzature porterebbero a soluzioni sbagliate.
Osvaldo Scatassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Uno spiraglio di speranza per i soci del circolo anziani a Gimarra,
da alcuni anni nella sede transitoria. «Abbiamo parlato con i tecnici della società costruttrice e ci
hanno assicurato che il lavori al
centro di quartiere riprenderanno da settembre, dopo circa tre
anni di sospensione», diceva ieri
Eliseo Tinti, il presidente del circolo. Nel nuovo centro di quartiere, insieme con uffici, negozi e
una trentina di appartamenti, saranno realizzati 1.000 metri quadri di spazi per tutte le realtà aggregative del quartiere. È previsto che i locali per gli anziani siano ricavati al piano terra insieme
con il salone polivalente abilitato
per 300 posti. Al primo piano,
inoltre, le sedi dei club attivi nel
quartiere. Come si dice in questi
casi, gli anziani del circolo locale
stanno allungando il collo in attesa del nuovo ritrovo: prima o poi
l'attuale sede temporanea dovrà
sparire per fare spazio al parcheggio della nuova chiesa. «Non
vogliamo illuderci - conclude Tinti - perché siamo nella sede temporanea da circa tre anni, però
speriamo che sia la volta buona
per la ripresa dei lavori. Il circolo
sta sopravvivendo e soprattutto
d'inverno, quando non si può stare all'aperto, si avverte la ristrettezza degli spazi. Cinque o sei tavoli, 30 o 40 persone al massimo,
solo qualche partitella a carte».
Incontro con l’Agimus
alla Mediateca Montanari
APPUNTAMENTI
Diversi gli appuntamenti in programma questa sera. Si comincia
con un concerto organizzato da
Agimus, associazione nazionale
con sede anche a Fano che ha come scopo fondante la diffusione
della conoscenza della musica. Il
programma musicale è più ampio e prevede da luglio a dicembre sette concerti che verranno
preceduti, grazie alla collaborazione tra le Biblioteche e Agimus
da altrettanti momenti in cui il
pubblico avrà la possibilità di incontrare i musicisti e avere notizie sulle scelte musicali. Primo
appuntamento questo pomeriggio alle 18 alla Mediateca Montanari, dove si terrà un incontro
con i musicisti Roberto Galletto
(pianista e presidente Agimus
Fano Marche) Francesca Durante (pianista) Carlo Amodio (presidente Rotary Club Fano), Mario
Battistoni (vice presidente Agimus Fano Marche), Alessandro
Copparoni (consigliere Agimus
Fano Marche). Domani sera alle
21 seguirà concerto nell’ex Chiesa di San Francesco con i due pianoforti ed ensemble «Cecilia
Classica» del Conservatorio S. Cecilia di Roma.
Sempre oggi alle 19 alla Fish House di Fano della darsena turistica
in occasione dell'evento Fish &
Love si inaugura il vernissage di
Giovanna Marini intitolato «Le
Pupette alla Marina». Previsto
anche il dj set di Federica Gif e dj
Thor.
-MSGR - 14 PESARO - 50 - 02/07/14-N:
50
Mercoledì 2 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Giorno & Notte Estate
Da sinistra «Il bacio»
di Francesco Hayez
la locandina di «Casablanca»
sotto lo psicanalista
Massimo Recalcati
e i protagonist di Happy Days
Appuntamento
a Marina
dei Cesari
per imbarcarsi
sulla goletta
Regina Isabella
Concerto
a bordo
Andar
per mare
con Ville
e Castella
La lectio magistralis dello psicoanalista Recalcati sulle bulimie contemporanee
inaugura questo pomeriggio alle 18 a Rocca Costanza il festival Popsophia
Che nostalgia dell’amore
se il cuore è multitasking
L’EVENTO
S
arà Massimo Recalcati ad
inaugurare Popsophia oggi
a Rocca Costanza: alle ore 18
lo psicoanalista e docente
universitario, terrà una lectio magistralis dedicata alla
Nostalgia dell’amore, in omaggio
al tema Nostalgia del presente che
dominerà l'intero festival di quest'
anno. Tutto fa pensare che Recalcati prenda spunto dal suo ultimo
libro Non è più come prima – elogio del perdono nella vita amorosa, dove l'autore si chiede se la forza dell'amore possa ancora vincere lo spirito dei nostri giorni. Un'
analisi profonda su questo ossessivo bisogno contemporaneo di
avere, possedere sempre qualcosa di nuovo ogni giorno, «l'iperedonismo del discorso capitalista»,
o se sia ancora possibile ritrovare
dentro ognuno di noi la forza per
sconfiggere questo devastante imperativo della nostra epoca. Un
imperativo presente nella nostra
vita pubblica, ma anche e soprattutto in quella intima e privata,
pervasa da questo effimero bisogno: Recalcati sostiene che esistono ancora amori «rari» che
“«ispettano le distanze, si nutrono
delle differenze, amori che si sostengono sulla solitudine reciproca degli amanti». Da qualche parte esistono ancora amori in grado
di resistere e/o insistere? Quegli
amori capaci di non cedere al tempo, alle tentazioni del nuovo, alle
delusioni sulla diversa intensità,
capaci di perdonare le loro stesse
imperfezioni? «La ricerca compulsiva del nuovo non è libertà, è
la nuova schiavitù»- Amare profondamente, sinceramente, valicando gli insormontabili ostacoli
del quotidiano, delle lusinghiere
effimere offerte, affrontando e vivendo il perdono, cercando di vivere i propri sentimenti con un sapore forse antico, ma necessario a
sopravvivere nel tempo. La luce,
dice Recalcati, è piena d'ombra ed
è forse sempre più rara la solitudi-
MOSTRE, MUSICA
E CONFERENZE
UN RICCO CALENDARIO
DI APPUNTAMENTI
Philofiction
Joanie, Richie, Fonzie
gli ultimi giovani felici
Nei sotterranei della Rocca
numerose installazioni e un
viaggio tra le serie tv più amate
dal pubblico alle 22.30 con
«Philofiction», che in questa
prima serata proporrà «Happy
Days: l’ultima generazione
felice», con Emiliano Morreale
intervistato da Salvatore
Patriarca. Alle ore 23, per la
rassegna «Fuori orario»,
appuntamento con «La Grande
Bellezza, sceneggiare la
nostalgia» a cura di Umberto
Curi e di Enrico Ghezzi.
L’intero programma è sulla
pagina Facebook di Popsophia
e sul sito www.popsophia.it.
ne, ma la vera pienezza nasce dall'
incontro con se stessi. L'altro atteso appuntamento è alle ore 21.30,
sempre nel cortile della Rocca,
con Umberto Curi («Cos’è la Popsophia?») e Salvatore Natoli («La
nostalgia non è più quella di una
volta…»), alle ore 20 «Nostalghia»,
con Michele Donati, Ivan Gambini e Jean Gambini e alle 21.30 con
The sound of silence. ensemble
musicale del Liceo musicale Marconi, con la voce recitante di Chiara Pietroni. Per la rassegna Popism, dove la pop filosofia interroga
i fenomeni della società di massa,
nei sotterranei della Rocca si confronteranno alle ore 19 Armando
Massarenti, Lella Mazzoli e
Giorgio Zanchini sul tema Troppo futuro, mentre alle ore 22 Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca sul Fake nell’eterno presente.
Oggi saranno anche premiati i giovani del concorso fotografico dell’Ufficio scolastico provinciale
«Click! Istantanee della nostalgia», mentre alle ore 19 si svolgerà
l’incontro con Liliana Segre nell’ambito del lavoro della classe V
B della scuola primaria Giansanti
«Liliana e la sua stellina».
Elisabetta Marsigli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bande in piazza a San Costanzo
LA RASSEGNA
Tutto pronto per gli appuntamenti, in tutto 35, organizzati dal Comune di San Costanzo per l’estate
2014. L’assessore alla Cultura Filippo Sorcinelli ha illustrato nel
dettaglio date ed eventi: concerti
musicali, artistici ed enogastronomici che avranno luogo sia a San
Costanzo che nelle frazioni di Cerasa e Stacciola. Si parte domani nella centrale piazza Pascolini (ore
21,15) con il concerto delle bande
dei comuni di Fermignano e Colombarone. Il 17 luglio sarà poi la
volta ad esibirsi del complesso
bandistico Città di Fano. Il 31 si esibiranno invece le bande di Orciano e San Costanzo. A proposito di
cibo e cultura, attesissima l’edizio-
ne numero 200 della sagra polentara il 25, 26 e 27. La settimana successiva (2-3 agosto) toccherà alla
sagra della crescia di Stacciola. Cucine aperte anche a Cerasa stands
dove il 12, 13 e 14 agosto si terrà la
consueta Sagra gastronomica. Il
23 agosto la Pro Loco organizza
Protagonista la pasta, Festa della
pasta di grano duro, mentre il 20 e
21 luglio spazio ai cibi biologici e
vegetariani E ci sarà spazio anche
per il teatro: l’11 luglio a Stacciola,
grazie agli allievi della locale scuola di teatro, verrà messa in scena la
commedia Arlecchino servitore di
due padroni. Il 21 luglio sarà il turno dei comici del San Costanzo
Show: in piazza Pascolini proporranno Il meglio di …. Il 6 agosto
nella piazza di Cerasa la locale
compagnia D’la Crasa porta in sce-
na la commedia Casa Burrasca,
l’apparenza inganna. Il 9 agosto a
Stacciola c’è la commedia Veleno
per topi della compagnia mondolfese Il Crogiuolo. E ancora la rassegna Music on screen. Saranno proiettati The commitmens di Alan
Parker (stasera), il rockumentario
Fedele alla linea di Maccioni e Ferretti, Sugar man di Malik Bendjelloul (15 luglio) e il lavoro di Mirko
Bertuccioli della band I Camillas.
Da segnalare infine la presentazione del libro di Paolo Sorcinelli (La
memoria della guerra San Costanzo 1940-1945) venerdì 5 luglio alla
piazza del Borghetto. Il 7 in biblioteca alle 21,15 Alessandra Carnaroli presenterà Sei Lucia con l’intervento di Renata Morresi.
Jacopo Zuccari
Bande protagoniste
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FANO -Nuovo
appuntamento quest’oggi con il
Festival di Ville e
Castella che
dall’entroterra si sposta
invece in mare. Questa
sera alle 20
l’appuntamento è a
Fano, alla darsena
Marina dei Cesari dove
ci si imbarcherà sulla
goletta Regina Isabella.
Dopo la cena
marinaresca servita
dalla cucina di bordo
(prenotazione
obbligatoria 339
2556065) si terrà un
singolare concerto in
navigazione con
Maurizio Serafini
(cornamusa, flauti) e
Luciano Monceri (arpa,
chitarra). La cornamusa
ricorda l’otre ricolmo
dei venti che Eolo affidò
ad Ulisse, il flauto soffia
come i refoli caldi delle
brezze, l’arpa ha tante
corde quante le cime
necessarie ad armare le
vele, il manico della
chitarra sembra il
bompresso da cui si
dipartono, tesissimi, gli
stralli. Tutto è pronto
per un concerto su tema
del viaggio..
Un volume
dedicato
ai santi
delle Marche
SAN LEO Questa seta
alle 21 a Palazzo
Mediceo di San Leo
sarà presentato il
libro «I Santi nelle
Marche».Il volume
edito da Jaca Book,
casa editrice
specializzata in opere
d’arte e
commissionato dalla
Regione Marche e
dalla Conferenza
Episcopale
Marchigiana
presieduta
dall’arcivescovo di
Fermo Luigi Conti,
conta oltre 350 pagine,
la gran parte illustrate
con immagini di
affreschi, dipinti,
tempere su
pergamena, reliquari.
I Santi fanno parte
dell'antropologia
religiosa cristiana,
così come la
devozione loro
portata attraverso
immagini, santuari,
pellegrinaggi, feste e
ricorrenze. Saranno
approfondite anche
figule locali come
quelle di San Leone,
San Marino e del
Beato Domenico
Spadafora.
Fano Jazz
sfida la crisi
con una parata
di stelle
LA MANIFESTAZIONE
FANO Le prevendite dei biglietti volano, ma il domani per Fano Jazz
by the Sea sembra sempre più incerto. Anzi. Adriano Pedini, dopo la presentazione dell'ultima
edizione della rassegna ipotizza
per il prossimo anno la chiusura
di uno dei festival più importanti
d'Italia. «Dopo 22 edizioni - dice il
direttore artistico - non possiamo
continuare in queste condizioni.
Nell'incertezza economica, nella
mancanza di strategie che indichino priorità nelle politiche culturali. E non parlo dell'Amministrazione comunale». E prosegue.
«Siamo stati dei temerari ed anche quest'anno rischiamo soprattutto sulla nostra pelle. Se avessimo dato retta alle risorse in campo avremmo già dovuto annullare
anche questa edizione. Ma andiamo avanti testardamente, con la
forza della passione e del nostro
pubblico». Intanto, come detto,
volano le prevendite. Gettonatissima l'anteprima del festival in programma martedì 15 luglio alla
Corte Malatestiana con un duo
d'eccezione formato da Paolo Fresu e da Daniele Di Bonaventura:
che proporrà un dialogo in musica nel segno di strumenti ad aria
(tromba e bandoneon). Sul sito vivaticket, sono in vendita i biglietti
anche per le altre date in programma del festival che entrerà
nel vivo sabato 26 luglio al Pala J
del Porto di Fano - Marina dei Cesari con il quintetto della cantante
israeliana Irit Dekel, nelle cui corde il jazz si incontra con il folk e il
pop. Domenica 27 trasferta ad Acqualagna per il consueto evento
gratuito ospitato alla Golena del
Furlo: di scena la spettacolare
band del trombonista Fred Wesley, uomo di punta della musica
funk e già assiduo partner di James Brown. La sera successiva alla Corte Malatestiana l'interessante progetto «Silence» che schiera
il pianista Danilo Rea, il violoncellista Paolo Damiani e lo specialista in alchimie elettroniche
Martux_m. Altra serata gettonata è quella con il doppio appuntamento di martedì 29, con in apertura di serata i Log 2 e di seguito
gli Oblivion Express gruppo che
accompagna una autentica leggenda dell'organo Hammond:
Brian Auger. Il celebre musicista
inglese avrà al suo fianco, fra gli
altri, il cantante Alex Ligertwood, ex collaboratore di Carlos
Santana e di altre rock star. Nell'
indice di gradimento del pubblico
anche l'appuntamento di mercoledì 30 luglio. Sarà un gradito ritorno a Fano Jazz By The Sea quello con il bassista Richard Bona,
artefice di una coinvolgente fusione fra jazz e Africa. Non avrà problema ai botteghini anche quest'
anno Fabrizio Bosso: il trombettista torinese, annoverabile ormai
tra i beniamini del festival, si esibirà infatti domenica 3 agosto in
coppia con il pianista Julian Mazzariello.
Claudio Salvi
Fabrizio Bosso
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6
PESARO
IL CASO MARCHE NORD
“
MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014
ALDO RICCI
«CONOSCO MEGLIO DEGLI ALTRI
LIMITI E OPPORTUNITA’ DEL SISTEMA
SANITARIO: I SOLDI ARRIVERANNO»
Il direttore chiama a rapporto i primari
Convocato collegio di direzione allargato: «Voglio capire bene, troppa disinformazione»
D’ANNA
«Va abolita subito
l’azienda unica»
TRA GLI OPPOSITORI
di Marche Nord sin dall’inizio, Giancarlo D’Anna incassa con soddisfazione
l’evidente testa-coda della
Regione sull’azienda Marche Nord.
«Lo spettacolo al quale assistiamo in questi giorni relativamente alle pesanti critiche rivolte all’Azienda
Ospedaliera Marche che
vengono da sinistra, che in
consiglio regionale nel 2009
votò compatta per la costituzione dell’Azienda Marche
Nord come dal Centro Destra che (escluso il sottoscritto unico consigliere a votare contro) uscì dall’aula —
scrive il consigliere regionale indipendente — abdicando così al ruolo di opposizione e agevolando il voto favorevole alla costituzione
dell’Azienda Marche Nord
stessa condivisione si registrò dalle Giunte Aguzzi-Ceriscioli, meritano alcune
considerazioni e testimonianze».
«PARTIAMO da queste ultime. Come dimostrano i
fatti — aggiunge D’Anna
— quanto viene oggi contestato e denunciato era insito
nella
costituzione
dell’azienda , nata senza garanzie, senza certezze e con
molte pericolose incognite.
I fatti sono chiari chi ha voluto agevolato, condiviso,
sponsorizzato quell’operazione o non aveva studiato
gli atti, o avendoli studiati li
ha condivisi, oppure è stato
incapace di rendersi conto
di quanto stava accadendo.
Ciascuna di queste opzioni
non solleva alcuno dalle proprie responsabilità». «A questo punto se il “pentimento” è reale — conclude il
consigliere regionale —
non rimane che una strada
quella
dell’abolizione
dell’Azienda Ospedaliera
Marche Nord. A questo proposito ribadisco che è già
stata presentata dal sottoscritto una Proposta di legge in Consiglio Regionale.
Si adoperino i “pentiti” a
sensibilizzare i propri rappresentanti in Regione affinchè quella proposta arrivi in aula per poi votarla e
porre fine allo stillicidio
che subisce la Sanità in Provincia di Pesaro-Urbino».
DOPO lo tsunami rappresentato dagli Stati generali della sanità fortissimamente voluti dal sindaco Matteo
Ricci, l’altro Ricci (Aldo) corre ai ripari convocando per martedì prossimo
un collegio di direzione allargato a tutti i primari ospedalieri. All’ordine del
giorno, eventuali proposte migliorative rispetto alle scelte formulate nel
piano di riordino del Marche Nord indicato da più parti come «un fallimento».
UN’INIZIATIVA che potrebbe essere interpretata come un’apertura di
credito verso i professionisti dopo le
pressioni denunciate nelle ultime settimane, ma che pare più un modo per
svelenire l’ambiente e riguadagnare la
L’ASSESSORE TIENE DURO
«Si va avanti con Fosso Sejore
E per il casello di Fenile c’è
parere favorevole della Regione»
collaborazione almeno di una parte
dei camici bianchi nel momento in
cui c’è più bisogno della loro capacità
di valutare i probemi che si incontrano in questa fase dell’integrazione
ospedaliera.
IN CONCRETO, al di là del messaggio che la partita non è chiusa e che i
medici potranno esporre eventuali
correzioni di rotta in occasione della
seduta fissata per il 9 luglio, le parole
di Ricci bastano a gelare gli entusiasmi: «Tutte le proposte sono di per sé
valide — ammette —. Ma poi devono
essere praticabili e vanno valutate in
base all’effettiva fattibilità rispetto ai
cantieri di lavoro e alla dotazione del
personale, al piano delle reti cliniche
e alla dotazione regionale dei posti letto. In questi giorni — aggiunge Ricci
— ho letto tante imprecisioni sui giornali, ma nessuna proposta vera. Inve-
FRONTE sindacale compatto
contro alcuni punti oscuri del trasferimento della centrale del 118.
Il progetto, che consiste nella cessione del ramo d’azienda che si occupa dei servizi di trasporto in
emergenza, prevede il passaggio
diretto all’Area Vasta 1 degli 11 infermieri, della caposala, dei 5 operatori radio e di altri 3 infermieri
che sono stati assunti dall’Azienda Marche Nord. Rischiano di rimanere letteralmente a piedi invece gli 8 autisti che operano nella
struttura con un contratto a termine. Sullo sfondo c’è la possibile
esternalizzazione del servizio ad
una cooperativa o a una società
privata: ipotesi che Uil, Cigl, Cisl,
Fsi, Ugl non intendono accettare
in alcun modo, promettendo battaglia. «I problemi sono nati un
paio di settimane fa — spiega
Laura Biagiotti, segretaria regionale aggiunta della Uil Fpl — do-
ce in questa fase che ci separa dalla ripresa autunnale sarebbe opportuno fare meno confusione possibile, distinguere le criticità dalle strumentalizzazioni».
INSOMMA, il direttore generale si
dice pronto a proseguire sulla strada
del confronto aperto e democratico
con i propri professionisti, senza velature o timori, per poi andare dai sindaci e portare loro un documento di ciò
che è stato fatto e cosa si potrebbe ancora fare. «Alcuni aspetti che emergono sono frutto di disinformazione – si
lamenta il direttore generale – perciò
è mia intenzione redigere un verbale
con lo stato dell’arte. Poi faremo una
sintesi da presentare alla Regione». E’
ancora ottimista rispetto al piano di
riordino ospedaliero? «Non sono ottimista, né pessimista — risponde Ricci — mi sforzo solo di essere realista
perchè conosco meglio di altri i vincoli regionali, le criticità e le opportunità offerte dal sistema sanitario. E non
ho dubbi sull’arrivo dei 6 milioni di
euro che mi è stato confermato anche
dal massimo dirigente del Servizio Salute. E’ solo una questione di tempo».
E’ EVIDENTE che pur se colpiti nel
vivo sia l’assessore regionale che il direttore generale di Marche Nord non
hanno intenzione di piegarsi alle pressioni del comune di Pesaro. «Per me
non cambia nulla — sottolinea l’assessore Almerino Mezzolani —, ho già
avuto modo di rispondere alle sollecitazioni. Quello che si può sistemare si
sistema, ma non si può tornare indietro rispetto al percorso fatto». Il che
vuol dire che si va avanti con l’ospedale unico a Fosso Sejore. «Non mi pare
che Muraglia trovi consensi fuori Pesaro. E poi va anche detto che la Regione ha appena licenziato il parere, positivo con prescrizioni, sul casello di Fano Nord a Fenile. Sul quale c’è un voto unanime favorevole del consiglio
regionale...». Ricci è servito.
SUMMIT IL 9 LUGLIO
Il direttore generale ha convocato il collegio di direzione allargato
a tutti i primari per fare il punto sulla organizzazione interna
IL CASO PASSA DALL’OSPEDALE ALL’ASUR
Rischiano il posto 8 autisti
nel trasferimento
della centrale operativa 118
SINDACATI ACCUSANO
«Nella cessione del ramo
d’azienda ci sono passaggi
da chiarire e c’è chi rischia»
po che l’azienda Marche Nord, su
pressione sindacale, si era impegnata con gli autisti a rinnovare i
contratti in scadenza almeno fino
alla fine dell’anno per valutare la
situazione. Ma il primo rinnovo è
stato prorogato solo fino ad otto-
bre. Gli accordi sono stati disattesi e temiamo che ciò avvenga anche per gli altri autisti. Quindi i
lavoratori si troverebbero nella
condizione di arrivare alla naturale scadenza del contratto senza alcuna certezza rispetto al mantenimento dei posti di lavoro e dei salari. Non possiamo accettare questo tipo di atteggiamento. Inoltre
questo progetto è denso di punti
oscuri e poco comprensibili. Per
superare la crisi — conclude Biagiotti — crediamo no n sia suffi-
ciente pensare ai servizi, ma anche ai lavoratori che questi servizi
producono. La sanità non può essere equiparata ad un servizio di
mensa self service».
I DIRETTI interessati, tra cui figura anche il segretario provinciale Ugl, Fabio Francesconi, si appellano alle sentenze della Cassazione che hanno stabilito per i lavoratori con oltre 36 mesi di
anzianità nella pubblica amministrazione la possibilità di reclamare il danno biologico con valori riconosciuti in sede di giudizio che
si aggirano intorno ai 200mila euro per ciascuna causa. «Tra noi almeno due persone sono nelle condizioni di andare davanti al giudice» ricorda Francesconi. «Ci sentiamo penalizzati ingiustamente
– prosegue – malgrado assicuriamo oltre 3200 trasporti programmati e 1200 di supporto al 118.
Ma non abbiamo intenzione di lasciare perdere».
11
MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014
••
IL LIBRO INCONTRO SUL TEMPIETTO DI VIA DELL’ABBAZIA
VENERDI’ alle 18 la sala riunioni del Centro Pastorale Diocesano in via
Roma 118 si presenta il libro “Il tempietto di via dell’Abbazia a Fano”,
scritto da Marco Belogi ed edito dalla Banca di Credito Cooperativo di
Fano. Il volume racconta la storia di questo piccolo tempio, che, eretto
nella seconda metà del Cinquecento con il placet di papa Paolo III, ha
attraversato i secoli e si trova ancora oggi in una strada trafficata della
nostra città. Presente l’autore che dialoga con Massimo Foghetti.
Ai presenti verrà donata una copia del libro. L’ingresso è gratuito.
IL FESTIVAL LA MANIFESTAZIONE INSERITA NEL CIRCUITO “INDIEPOLITANA”
“Pincio Re-Public”, la musica è al top
PERFORMANCE Uno dei concerti della scorsa
edizione, fatto usando i bidoni come tamburi
UN’INTUIZIONE geniale dei giovani
che è stata capace di coinvolgere anche
gli adulti. A distanza di un anno torna
“Pincio Re-Public” e lo fa crescendo nel
tempo, nello spazio e nel numero dei partecipanti. Se lo scorso anno, infatti, nella
sua prima edizione, il festival — che nasce dall’esigenza di riutilizzare uno spazio urbano significativo della città (il
Pincio) per promuovere la tematica del
riuso del riciclo della riqualificazione urbana — è stato capace di attrarre circa
700 persone in due giorni di manifestazione... quest’anno gli organizzatori se
ne aspettano almeno tre volte tante dato
che l’iniziativa è inserita nel più ampio
circuito di “Indiepolitana”, un ciclo di
concerti di musica indipendente che oltre Fano coinvolge le piazze di Sassocorvaro, Gubbio, Terni e Pesaro (“Villa’n’roll in programma dal 7 al 10 agosto). Salgono a tre le giornate di musica
live, installazioni, laboratori, arte, conferenze, djset e informazione organizzate
al Pincio di Fano da venerdì a domenica
nell’ambito del progetto “Generazione
Re-Public” di cui il festival è solo l’evento clou, ma che dietro ha una miriade di
altre piccole iniziative ideate dall’omonimo Collettivo e finanziato (il progetto)
RIPENSARE IL TERRITORIO
Domani anche un workshop
sulle politiche giovanili nella sala
ipogea della Mediateca Montanari
dalla Regione Marche. Sul modello del
PalaComieco, che era stato ospitato proprio al Pincio un paio di mesi prima, nel
luglio scorso grazie al Collettivo Re-Public quei giardini erano tornati parlare il
linguaggio del riciclo/riuso ma in un’ottica di festa e divertimento per grandi e
piccini. E’ quindi naturale che partner
dell’evento sia Aset, che metterà a dispo-
sizione delle campane per la raccolta differenziata che diventeranno parte di una
istallazione ed un distributore di acqua
fresca, che ieri però si è rotto mettendo
in fibrillazione gli organizzatori per la
sua sostituzione.
IN REALTA’ le attività inizieranno domani, con il workshop “Ripensare il territorio. Strategie e modalità di riqualificazione degli spazi pubblici inutilizzati
nell’ambito delle politiche giovanili;
scambio di prassi con la Regione Puglia” dalle 16 alle 20 nella sala ipogea della MeMo. Il prologo al festival che sarà
caratterizzato, dalle 18, dalla presenza di
stand espositivi, video installazioni, seminari, laboratori di filosofia per bambini ed attività pomeridiane e dalle 21 le
premiazioni dei concorsi Re-Public
2014 (fotografia, fumetto e idee) e i concerti di artisti italiani e di fama internazionale (Diaframma, M+A, Actionmen,
Gli Ebrei e Stri).
Tiziana Petrelli
RASSEGNA IN PROGRAMMA LA SINFONIA N. 6 “PASTORALE” E IL 4˚ MOVIMENTO DELLA IX DI BEETHOVEN
Alla Corte Malatestiana tornano gli echi della sinfonica
LA MUSICA sinfonica inonda
la Corte Malatestiana. Torna,
dal 5 al 20 luglio con tre imperdibili appuntamenti, la sesta edizione di “Musica a Corte” la rassegna organizzata dall’Orchestra
Sinfonica Rossini (Osr) assieme
al Coro del Teatro della Fortuna
Agostini . Tre concerti con organico orchestrale, due dei quali
con coro e tre direttori d’orchestra di fama: Massimo Quarta,
Roberto Molinelli e Daniele Agiman. Sarà proprio il Maestro
Quarta, direttore musicale
dell’Osr e violinista di fama internazionale, ad inaugurare sabato la serie di appuntamenti nella
sua prima partecipazione a Musica a Corte. Per l’occasione interpreterà due straordinari capola-
vori di Beethoven, punto di riferimento inarrivabile per la musica sinfonica: la celeberrima Sinfonia n. 6 “Pastorale”, da tempo
non eseguita a Fano, e la sontuosa Fantasia Corale per pianoforte, coro e orchestra, laboratorio
di lusso dello straordinario quarto movimento della Nona Sinfonia. Una bella occasione per mettere in luce anche le voci soliste
del Mezio Agostini in uno dei
brani più significativi del repertorio corale.Si prosegue, lunedì
14 luglio, con la musica del cinema.
ROBERTO Molinelli, direttore
per l’innovazione dell’Osr, sarà
protagonista assoluto: compositore e direttore dell’intera colon-
na sonora del film The lodger di
Alfred Hitchcock, proporrà
un’esperienza multisensoriale di
grande coinvolgimento. «Il film
muto è considerato il primo capolavoro del regista britannico
— spiega Saul Salucci — e Molinelli è riuscito a riprodurre in
pieno la suspence del thriller
con un ensemble di soli dieci
strumentisti che eseguiranno in
sincrono la musica sulle immagini». Infine i travolgenti Carmina
Burana, domenica 20 luglio, «sotto la sicura bacchetta del nostro
direttore principale — conclude
Noris Borgogelli (foto) —, Daniele Agiman, felicissima collaborazione con il Conservatorio
Rossini considerato l’evento
dell’inverno musicale pesarese
2014. Una delle esperienze più
esaltanti per i giovani solisti vincitori delle audizioni interne
dell’istituto e per gli alunni
dell’Orchestra e del Coro del
Conservatorio, diretto da Aldo
Cicconofri, i quali potranno nuovamente toccare con mano il
mondo del lavoro con musicisti
professonisti». Sul palco ancora
il Coro del Teatro della Fortuna
“M. Agostini” con la collaborazione del Coro di voci bianche
Artemusica di Falconara Marittima diretto da Angela De Pace. I
biglietti disponibili alla biglietteria del Teatro della Fortuna (tel.
0721 800750) nei giorni feriali
dalle 17.30 alle 19.30 e nei giorni
dei concerti dalle 17.30 fino ad
inizio spettacolo.
••
12 FANO
MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014
Federconsumatori polemica
L’assessore replica subito
Teatro Danza, iscrizioni a seminario
con Maggipinto dello staff di Bausch
PRIMA le critiche, poi la
toppa. L’assessore al Bilancio Carla Cecchetelli ha risposto immediatamente a
Federconsumatori e Adiconsum che l’hanno redarguita con una nota, per non
averle invitate al tavolo di discussione delle politiche economiche. «A seguito del comunicato — scrivono Schia-
Il Pincio e l’arco d’Augusto
ULTIMI giorni per iscriversi al seminario di Teatro
Danza con Mariga Maggipinto (Danzatrice, membro
della compagnia del Tanztheater Pina Bausch dal
1989 al 1999, recentemente
ha lavorato con Emilia Romagna Teatro ERT alla creazione dello spettacolo diretto da Pippo Delbono, “Dopo la Battaglia”, vincitore
I giardinetti della Rocca Malatestiana
I giardini della zona Lido
roli e Blasi — l’assessore ha
volontà di coinvolgere anche le associazioni dei consumatori, influenzate dalla
crisi dei consumi per la ripresa dei quali, ha dichiarato, le famiglie debbono recuperare potere d’acquisto. Faremo presenti le problematiche che gli utenti segnalano
ai nostri sportelli nonché
eventuali proposte».
Monumento ai caduti a Porte della Mandria
CARTOLINE DA FANO. Secondo Confartigianato la la città
della Fortuna è in degrado e occorre ripulirla urgentemente. «La
Confartigianato di Fano — si legge in una nota di Andrea Giuliani
— ha inviato una mail urgente al
sindaco e all’intera giunta con la
quale si è chiesto di rimuovere, il
prima possibile, la vegetazione
spontanea presente ovunque: nei
monumenti più significativi del
centro storico, nelle zone mare,
nella aree produttive, nei quartieri ecc. nonché di provvedere alla
manutenzione della aree verdi».
I giardini della darsena Borghese
LA POLEMICA L’ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA SCRIVE AL SINDACO
Confartigianato vede il degrado
L’obiettivo coglie... l’ordine
E’ URGENTE. «Siccome il sindaco e la nuova giunta — prosegue la nota — si sono insediati, ufficialmente, da più di una settimana e la stagione turistica è entrata,
ormai, nel vivo, si ritiene che gli
interventi di manutenzione vada-
no iniziati immediatamente dando la priorità al centro storico e alle zona mare per poi realizzarli anche nella parte restante della città
con una particolare attenzione alle aree produttive». Nello scritto
di Giuliani, che in campagna elettorale non ha mai nascosto di appoggiare il centro sinistra (ne è
prova la sua bacheca Facebook),
non poteva mancare l’attacco al
centro desta. «Purtroppo l’amministrazione uscente ha lasciato la
città nell’incuria più totale, né la
formale riconferma della bandiera blu può fare dimenticare il grave stato di degrado che è sotto gli
occhi di tutti. Di conseguenza la
Confartigianato di Fano, a nome
e per conto delle categoria rappresentata, chiede alla nuova amministrazione di adoperarsi immediatamente affinchè alla città venga garantito quel minimo di decoro senza il quale sarebbe ridicolo
parlare di accoglienza e vocazione
turistica». Noi ieri pomeriggio abbiamo fatto un giro per la città e
abbiamo fotografato una realtà
ben diversa da quella descritta da
Andrea Giuliani. Monumenti ordinati e puliti, giardini curati e fioriti, giochi dei bambini funzio-
del premio UBU come miglior spettacolo teatrale italiano del 2011.), organizzato
dalla Scuola di Musical Capogiro per venerdì e sabato.
Tre ore al giorno divisi in
due gruppi, Junior (12-14
anni) e Senior (15 anni in
su). I posti sono limitati.
Info
e
iscrizioni:
capogirofano@gmail.com o
telefono 0721 862906 e 348
2299555.
nanti sia al Lido che in Sassonia,
un centro storico gradevole alla vista con spazi verdi sistemati, rotatorie colorate e senza impedimenti visivi. Le uniche erbacce sui
monumenti che abbiamo trovato
le abbiamo viste sulle scale dell’ex
chiesa di Sant’Arcangelo dove c’è
anche una impalcatura e la rete di
plastica arancione tipica dei cantieri: la Curia la sta ristrutturando e per farlo ha tolto persino la
pedana per gli invalidi che, secondo molti, deturpava il corso.
Tiziana Petrelli
Zona Sassonia, giardini in viale Adriatico
FANO E VAL CESANO
MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014
MONDOLFO I VICINI SI ERANO INSOSPETTITI ED HANNO FATTO LA SCOPERTA. DECESSO PER CAUSE NATURALI
Trovato morto nell’appartamento. Tragica fine di un 50enne separato
LO HANNO trovato morto nel
suo appartamento, steso sul letto, i
vicini di casa. Macabro rinvenimento, ieri mattina a Mondolfo.
G. M. 50enne, originario del posto,
separato da oltre 10 anni, senza figli, disoccupato, residente da solo
in una casa del centro storico, non
rispondeva né al telefono, né agli
squilli del campanello e le persone
che abitano nello stesso edificio si
sono via via preoccupate per quel
comportamento insolito e a un certo punto hanno deciso di agire.
Hanno preso una scaletta e sono
entrati nell’appartamento al primo
piano occupato dall’uomo passando per una finestra. Una volta
all’interno lo hanno chiamato di
nuovo, ma lui non poteva rispondere: era senza vita, in camera da letto. Sul posto, nei minuti successivi, sono arrivati sia il personale medico che i carabinieri del marescial-
lo Domenico Pellegrino, i quali, però, non hanno potuto fare altro che
prendere atto del decesso. Sulle
cause naturali della morte, avvenuta forse durante la notte, sembrano
non esserci dubbi.
s. fr.
FANO I SOCCORRITORI SONO RIUSCITI A FOTOGRAFARE IL VEICOLO
MONDAVIO
Auto pirata investe turista belga
Il jazz si gusta
solo di notte
nel bel chiostro
INVESTE una turista
belga e scappa. E’ successo
ieri mattina ad un quarto a
mezzogiorno in viale
Gramsci. Una donna di 66
anni è stata urtata da una
Micra che procedeva lungo
viale Gramsci in direzione
Pesaro-Ancona.
La signora, trasportata
dall’ambulanza del 118 al
Pronto soccorso di Fano
per accertamenti, non è in
gravi condizioni:
ecchimosi, escoriazioni
forse qualche frattura.
Mentre scriviamo i vigili
SOCCORSI Subito sul
posto gli uomini del 118
urbani sono ancora alla
ricerca dell’autista pirata.
Grazie alle indicazioni
fornite dai testimoni,
infatti, il cerchio intorno
all’auto investitrice si è
chiuso in poche ore.
Ora sono in corso le
indagini per capire chi
fosse alla guida, dato che ci
sono implicazioni penali
oltre che le sanzioni
amministrative.
La dinamica invece pare
chiara: la turista stava
attraversando nelle
vicinanze delle strisce
pedonali, nel tratto
compreso tra porta
Maggiore e la caserma, di
fronte al luogo in cui una
volta c’era il
commissariato di polizia
ed oggi c’è la fermata
dell’autobus. L’auto l’ha
centrata lasciandola a terra
e proseguendo la sua corsa,
immancabilmente
fotografata dai presenti che
non hanno esitato un
attimo ad estrarre lo
smartphone... ancora
prima di prestare soccorso
alla turista.
MONDAVIO Confronto sugli scenari europei con la presidenza italiana
L’EUROPA e il semestre italiano di
presidenza dell’Ue saranno al centro
di un interessante confronto e dibattito politico organizzato per lunedì
sera alle 21,15 dal gruppo di riflessione politica, sociale ed economia
«Fuoritempo» di San Michele al Fiume, col patrocinio dell’amministra-
zione comunale di Mondavio “targata” Talè. Location dell’evento, il
Chiostro di San Francesco, in piazza
Matteotti, nel centro storico della cittadina roveresca. Interverranno Marco Marchetti, deputato del Partito
Democratico; Angelo Bertoglio, responsabile provinciale di Fratelli
d’Italia – Alleanza Nazionale; e Samuele Mascarin, di Sinistra Ecologia e Libertà, assessore ai servizi educativi, all’ambiente, alle biblioteche,
alla partecipazione, all’innovazione,
alla trasparenza, alla pace, alla memoria, alla legalità e alla responsabilità del Comune di Fano.
SAN COSTANZO
Cultura, musica e... buona polenta
DA OGGI a lunedì prossimo, in appena 6 giorni, saranno 4 gli appuntamenti con la cultura e
l’intrattenimento in programma a San Costanzo, dove il neo vicesindaco Filippo Sorcinelli,
nelle vesti di riconfermato assessore al turismo,
ha redatto in tempo record un calendario estivo
da far invidia a città di ben altre dimensioni.
«Si, sono davvero soddisfatto – evidenzia il diretto interessato – perché in poche settimane, dopo
le elezioni del 25 maggio, siamo riusciti a mettere in piedi un programma di tutto rispetto che abbraccia la nostra cittadina nella sua interezza,
sia per il coinvolgimento delle tante associazioni
presenti, che per l’utilizzo delle numerose location a nostra disposizione (il capoluogo e le diverse frazioni, ndr)».
«OGGI – riprende Sorcinelli – nella biblioteca
comunale proietteremo “The Commitments” di
Alan Parker, che apre il ciclo “Music On Screen”: quattro film/documentari dedicati al mondo musicale. Domani, poi, in piazza Pascolini,
nel capoluogo, si esibiranno le bande musicali
cittadine dei comuni di Fermignano e Colombarone. Sabato – aggiunge il vicesindaco – nella
piazzetta del Borghetto, sempre nel capoluogo, il
“Laboratorio di Memorie-Archivio Multimediale delle Voci” presenta il libro “La memoria della guerra, San Costanzo 1940-1945” curato
da Giulia Nataloni e dal professor Paolo Sorcinelli. Lunedì, invece, presso la biblioteca comunale, presenteremo il libro “Sei Lucia” di Alessandra Carnaroli».
«Il tutto – prosegue il componente dell’amministrazione “targata” Pedinelli – nel contesto di
un calendario summer 2014 che prevede complessivamente, nel giro di 2 mesi, 5 appuntamenti di teatro; 5 concerti di bande musicali; 5 manifestazioni enogastronomiche; 4 film/documentari, come già detto; e 2 presentazioni di libri. Il
calendario completo, con il dettaglio degli appuntamenti e i rispettivi orari, è scaricabile dal sito
web del nostro ente all’indirizzo www.comune.
san-costanzo.pu.it. Nell’impossibilità di citare
tutti gli eventi – termina il vicesindaco – voglio
sottolinearne uno: la “Sagra Polentara”, che festeggerà il 25, il 26 e il 27 luglio, con una imperdibile tre giorni, il raggiungimento della 200esima edizione. La macchina organizzativa dell’associazione Pro-loco si è messa già in moto».
Sandro Franceschetti
— MONDAVIO —
PROSEGUONO gli appuntamenti musicali nel
chiostro di san Francesco
di Mondavio, promossi
dall’assessorato comunale
al turismo in sinergia con
le associazioni del territorio. Prossima “tappa” la
rassegna
«In-chiostro
jazz», che domani sera alle 21,15 vedrà protagonista il «Daniele Bartoli
Trio», composto dal chitarrista Daniele Bartoli,
da Manuele Montanari
(contrabbasso) e da Lorenzo Marinelli (batteria).
«In-chiostro jazz» tornerà
poi il 30 luglio, allo stesso
orario, con la presentazione del nuovo disco dell’artista Milo Lombardi dal
titolo «Going Nowhere»
(enjoying the ride). Tutte
le info sono disponibili
sul sito web del comune
roveresco.
13
••
APPUNTAMENTI
“Ville e Castella”
tra economia
e simbolismo
A PARTIRE dall’11 luglio saranno cinque le tappe a cavallo fra l’entroterra cesanense e quello del
Metauro di «Ville e Castella». Si comincerà proprio
l’11 ad Orciano dove sono
in programma la conferenza dell’economista Giampiero Gallo dal titolo
«Umanesimo economico
e capitalismo illuminato
come soluzione alla crisi»,
una cena servita dalla
Pro-loco e poi lo spettacolo «Woody Guthrie» con
Marco Peroni, Mario Congiu e Mao. Dopo una tappa frontonese, il 16 luglio
sarà la volta di Pergola
con la conferenza del sociologo Gianluca Chiocci
sul tema «La simbologia
del sincretismo di Gurdjieff, tra occidente e
oriente, tra passato e futuro» e l’intervento dello storico delle religioni Gianfranco Bertagni su «Gli insegnamenti spirituali di
Gurdjieff e le sue danze sacre». A seguire cena e concerto del pianista Paolo
Tarsi. Venerdì 18 appuntamento a Fratte Rosa
con la conferenza del regista Jonathan Nossiter dal
titolo «Nella vigna con rispetto, cosa c’è dietro il
film “Resistenza naturale”», cena e proiezione
proprio del film «Resistenza naturale». Sabato 19
tappa a Barchi e il 20 a
Mondavio.
s. fr.
19
MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014
••
IL PROGRAMMA
Ore 18
L’apertura
POPSOPHIA OGGI IL VIA
Massimo Recalcati,
la vera nostalgia
è sempre per l’amore
NOSTALGIA del presente partendo da quella per l’amore. Inizia oggi pomeriggio, ore 18, la IV
edizione di “Popsophia”, vero festival dedicato alla filosofia del
contemporaneo, con una lectio
magistralis di Massimo Recalcati.
Un vero pop-filosofo che gode di
grandissima popolarità tra il pubblico femminile.
Tutto pronto dunque per la prima delle cinque giornate di Rocca
Costanza che fino a domenica
cedrà alternarsi nel coprtile e nei
sotterranei del castello 90 ospiti
tra filosofi, artisti, giornalisti, su
un ossimoro tratto da una poesia
di Borges: “Nostalgia del presente”. Intorno a questo tema ruoterà
infatti l’interessante programma,
ad ingresso libero, con appuntamenti paralleli nel cortile interno
e nei sotterranei, tra mostre, spettacoli, dibattiti e performance, dove la filosofia si contamina con le
forme del pop della musica, del cinema, della fiction, dello sport,
della televisione, dei social media.
Entriamo nel merito della giornata odierma: dopo la lectio inauguralis di o Recalcati (introdotta da
Micaela Ucchielli dell’associazione Jonas di Pesaro), altro atteso
appuntamento è alle ore 21.30 nel
cortile della Rocca con Umberto
Curi (“Cos’è la Popsophia?”) e Salvatore Natoli (“La nostalgia non
VISIONI Il viandante
di David Friedrich reintepretato
dagli allievi della Scuola del Libro
e, in basso, Lucrezia Ercoli
0re 19
Sotterranei
Armando Massarenti (foto),
Lella Mazzoli e Giorgio
Zanchini dialogano
sul tema “Troppo futuro”
menti: la premiazione del concorso fotografico dell’Ufficio scolastico provinciale “Click! Istantanee
della nostalgia”, il laboratorio “In
barba al filosofo” alle 18 sul tema
“Il mare” a cura di “filosofiacoibambini”, il laboratorio alle 18 a
cura di Ittico (Dipartimento educazione della Fondazione Pescheria) su “La nostalgia di un luogo”,
l’incontro con Liliana Segre (ore
19) nell’ambito del lavoro della
classe V B della scuola primaria
Giansanti “Liliana e la sua stellina”, la proiezione del cortometraggio “Il Kursaal” (ore 23.30) a
cura dell’istituto comprensivo Pirandello di Mombaroccio. Un momento che vedrà il pubblico diret-
MUSICA PARTE STASERA A GABICCE LA 23ª TOURNÉE
La Micios Band ancora insieme
SALIRANNO sul palco accomunati dalla passione per la musica e per trascinare il pubblico sulla pista da ballo con la loro irresistibile verve. Dopo un inverno un pò travagliato a causa della sala prove da sistemare e di qualche “lieve”
inconveniente fisico, la Micios Band torna a calcare i palcoscenici della provincia per la ventitresima estate consecutiva . Questa sera si inizia con il concerto in
piazza del Municipio, a Gabicce Mare (ore 21). Poi il gruppo si rifugerà al Florida, la “Savioli dei poveri” al Lido di Fano, dove tutti i martedì di luglio (8, 15 e
29) e di agosto (5,12 e 26) si esibirà per la gioia degli appassionati. Il sodalizio,
nato proprio una sera dell’estate 1992 nel locale-simbolo del divertimento fanese
in occasione dell’esibizione dei complessi storici cittadini degli anni ‘60 (The
Friends, gli Squali, gli Angeli Cattivi, Macio e Micio, tanto per citarne alcuni),
dopo tanti anni incarna ancora il meglio dello spirito dei favolosi Sixties. Sul
palco saliranno Peppe Nicolini, imprenditore della vetroresina (basso e voce),
Micio alias Maurizio Lanci docente di matematica (chitarra solista e voce), il
medico psichiatra Filippo Ridolfi (chitarra e voce), l’avvocato Francesco Cavalieri (tastiere e voce), Mario Orlandini, ingegnere (batteria), Peppe Nicolini (basso e voce), promoter finanziario, e gli unici due veri musicisti del gruppo, Claudio
Morosi (tastiere e voce) e Stefano Pola (suono). Il repertorio è sempre legato al
revival delle più belle canzoni nostrane degli anni ‘60/ ’70, ma con molteplici
innesti di brani stranieri: nella scaletta si alterneranno hit italiane (“Hey man”
di Zucchero e “Azzurro” di Celentano) a successi planetari , da “Tequila sunrise” e “Take it easy” degli Eagles, fino a “Have you ever seen the rain” dei Creedence Clearwater Revival, ad ulteriore conferma che il revival è sempre gradito.
Si. Spa.
Ore 18
Lectio
Lectio inauguralis
di Massimo Recalcati (foto)
introduce Micaela Ucchielli
dell’associazione Jonas
è più quella di una volta…”)
nell’ambito della rassegna “Popsoirée”. I due interventi saranno
preceduti e seguiti da momenti
musicali: alle ore 20 “Nostalghia”, con Michele Donati, Ivan
Gambini e Jean Gambini nell’ambito della rassegna “Jazzismi” e
dopo le 21.30 da “The sound of silence”, una produzione di Popsophia, ensemble musicale del Liceo musicale Marconi di Pesaro,
voce recitante Chiara Pietroni.
PER LA RASSEGNA “Popism”, dove la pop filosofia interroga i fenomeni della società di massa, nei sotterranei della Rocca si
confronteranno alle ore 19 Armando Massarenti, Lella Mazzoli
e Giorgio Zanchini sul tema
“Troppo futuro”, mentre alle ore
22 Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca su “Il fake nell’eterno
presente”. I giovani saranno protagonisti anche di altri appunta-
Saluti di apertura
del sindaco Matteo Ricci
e del presidente della Cdc
Alberto Drudi
tamente coinvolto, tra divertimento e nostalgia, sarà alle ore 19
nei sotterranei, con la rassegna
“Selfie”: un set fotografico allestito da “Macula” consentendo ai visitatori di autoritrarsi all’interno
di un “paesaggio della memoria”
per trarne un personale “fotoricordo”. Un viaggio tra le serie tv più
amate dal pubblico sarà alle 22.30
con “Philofiction”, che in questa
prima serata proporrà “Happy
Days: l’ultima generazione felice”, con Emiliano Morreale intervistato da Salvatore Patriarca. Alle ore 23, per la rassegna “Fuori
orario”, appuntamento con “La
Grande Bellezza, sceneggiare la
nostalgia” a cura di Umberto Curi e di Enrico Ghezzi.
Cinema di Pesaro e province
PESARO
MALEFICENT
UCI CINEMAS
TUTTE CONTRO DI LUI
Piazza Stefanini 5. 0721 892960.
GRAVITY
20.15 22.30. (Sala 1)
JERSEY BOYS
19.45. (Sala 2)
TUTE CONTRO LUI
22.30. (Sala 2)
1303
20.00. (Sala 3)
BIG WEDDING
22.40. (Sala 3)
MADOKA MAGICA
21.00. (Sala 4)
LE ORIGINI DEL MALE
20.15 22.35. (Sala 5)
MALEFICIENT
20.15 22.40. (Sala 6)
21:10.
Presentazione scenica
del fumetto “Liliana
e la sua stellina” realizzato
dalla V B Odoardo Giansanti
Ore 21.30
Popsoirée
Nel cortile
della Rocca dialogano
Umberto Curi (foto)
e Salvatore Natoli
Ore 22.30
Philofiction
21:30.
GRAVITY
21:30.
BIG WEDDING
21:20.
JERSEY BOYS
21:00.
LE ORIGINI DEL MALE
21:30.
Viaggio tra le serie tv
più amate dal pubblico
con Emiliano Morreale (foto)
e Salvatore Patriarca
Ore 23
Fuori orario
URBINO
CINEMA DUCALE
Via F. Budassi 13. 0722 320315.
Sala 1 TUTTE CONTRO LUI
Cameron Diaz, Kate Upton, Leslie Mann.
FANO
SPETTACOLO UNICO ORE 21:15.
UCI CINEMAS
Arthur Igual, Emanuela Ponzano, Luis Garrell.
Via Einaudi. 0721 892960.
Ore 19
Liliana Segre
Sala 2 LA GELOSIA
SPETTACOLO UNICO ORE 21:00.
“La Grande Bellezza,
sceneggiare la nostalgia”,
a cura di Umberto Curi
e di Enrico Ghezzi (foto)
ESTATE 23
MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014
Il cartone animato
«Peppa Pig» è molto
amato dai bambini
Peppa Pig a Sant’Elpidio
Spettacolo di burattini
Bimbi protagonisti a Sant’Elpidio
a Mare: domani sera (ore 21.30)
in piazza Gramsci andrà in scena
lo spettacolo di burattini «Peppa
Pig e la sua famiglia», tratto dal
cartone tv. L’ingresso è libero.
FANO
Fish & Love:
il porto,
la musica
e il cibo
· FANO
LA FISH House in occasione
dell’evento Fish & Love ospita la mostra di Giovanna Marini intitolata ‘Le Pupette alla Marina’. Giovanna Marini
artista nata a Fano nel 1979 e
diplomata in scenografia all’
Accademia ha dato vita dal
2010 alla serie pittorica “Le
Pupette, figure nate dall’immaginazione e dalla fantasia”. L’artista è attiva tra l’Italia, la Svizzera e la Germania,
dove prosegue la sua instancabile ricerca, sulla linea, sulla
forma e sul colore. Con questa esposizione l’artista vuole
esprimere l’affetto e l’amore
per il suo luogo d’origine, Fano, il Porto e la Marina.
In occasione dell’evento è previsto anche il dj set di Federica Gif, nome di spicco nel
mondo del food nazionale attraverso il suo sito www.mipiacemifabene.com e le apparizioni televisive dedicate. Federica sarà nella veste di dj insieme a Dj Thor che come di
consueto accompagna il mercoledi della Fish House di Fano. Lo chef Luca Peverini
proporrà come piatto preparato a vista il crudo in perfetto
abbinamento con il vernissage dedicato al mare e la musica di Federica Gif “La musica è cibo per l’anima”. Dalle
ore 19.
Info: 0721.820873
Potenza Picena, mostre
e cinema sotto le stelle
Dalle 18, sala Boccabianca,
mostra di foto ‘Come eravamo
1952-53’. Alle 21, nella fototeca
comunale Pulk 4 Pancerny
Skorpion, 70˚ anniversario della
liberazione. Alle 21.15, piazzale
Potentino, cinema all’aperto: il
film ‘Sotto una buona stella’.
Fino a domenica
13 rassegne,
65 incontri e 90 ospiti
Pesaro, al via Popsophia
tra nostalgia e presente
Tutto è pronto per Popsophia,
filosofia del contemporaneo, che
da oggi animerà Rocca Costanza.
L’apertura è affidata a una lectio
magistralis di Massimo
Recalcati, dalle 17 alle 23.
Il travertino di Giuliani
al Forte Malatesta
Anche nel mese di luglio al Forte
Malatesta prosegue la mostra di
opere del maestro Giuliano
Giuliani, artista del travertino
che è riuscito a dare vita, forma
e voce alla ‘pietra picena’.
L’esposizione della
città di Ascoli
prosegue
SAN SEVERINO DOMANI SERA PARTE IL FESTIVAL
L’estate delle Marche
si tinge di Blues
· SAN SEVERINO
TORNA il grande blues nelle Marche. Domani (alle
21.30, ingresso libero) in
piazza del Popolo comincia
infatti l’edizione numero 23
del San Severino Blues Marche Festival, evento tra i più
acclamati d’Italia. E’ blues
che scotta, in chiara declinazione rock ma senza dimenticare le radici nere e sudiste, quello con cui il trio statunitense Moreland & Arbuckle accenderà i motori e
il pubblico della rassegna. I
giovani e travolgenti Aaron
Moreland, chitarra e cigar
box guitar, e Dustin Arbuckle, armonica e voce, supportati dal batterista Kendall
Newby, provengono dal
Kansas, forti delle loro esperienze in cui il blues dei pionieri si mescola alla musica
rock degli anni Sessanta e
Settanta che ne trae ispirazione. E’ così che Moreland
& Arbuckle passano dalle influenze del blues del Mississippi, attraverso le quali hanno scoperto il loro affiatamento nei primi anni Duemila, seguendo le orme dei
vari Little Walter, Sonny
Boy Williams e Son House,
a linee melodiche e riff in
chiave Led Zeppelin, ZZ
Top, Creedence Clearwater
MUSICA IN PIAZZA
Apre il duo americano
di Moreland & Arbukle
supportato da Newby
Revival. Forti di quattro album, apprezzati tanto dalla
critica quanto dal pubblico.
Il primo, “1861” è del 2008,
“Flood” del 2010 li ha fatti
scoprire dalle riviste specializzate, “Just a Dream” del
2011 è un ulteriore salto di
qualità nel suono e nella produzione, grazie all’esperienza maturata in quindici mesi di tour mondiale con alcuni giganti del blues e del
Tredici
concerti
in 8 città
LA RASSEGNA
si snoda attraverso
otto città e tredici
eventi, di cui otto
gratuiti, con tre
esclusive nazionali,
tre tour turistici
d’arte, natura
e musica e due
cene-concerto
in club all’aperto.
rock. Nell’album compare
anche il leggendario chitarrista Steve Cropper.
QUINDI nel 2013, con il contributo del batterista rock
Kendall Newby, esce “7 Cities”, l’album che conferma
l’ascesa internazionale. Moreland & Arbuckle sono
una band che sa coinvolgere
l’ascoltatore grazie a una ricetta musicale diretta e trascinante, con cui dimostrano di aver raggiunto la maturità, attraverso cui contaminano il blues con spruzzi di
folk di rock‘n’roll e vintage
rock, ma lasciando sempre
al centro la musica dell’anima, quella nata tra i campi
di cotone. Il concerto di domani sera sarà aperto dalla
Prode Società Merende,
band folk rock settempedana che da qualche mese sta
scuotendo i palchi della regione. Il San Severino Blues
Marche Festival proseguirà
quindi giovedì 10 luglio a
Pollenza, in piazza della Libertà,
con
Roland
Tchakounté e il suo blues di
matrice franco-camerunense. Star dell’edizione 2014
sarà però Ana Popovic, chitarrista e cantante serboamericana attesa a San Severino
per il 16 luglio con la sua
band.
Giuseppe Poli
••
Aaron Moreland, chitarra, e Dustin Arbuckle,
domani ci sarà anche Kendall Newby
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003
conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu”
y(7HB5J0*QOTORO( +&!"!_!"!?
μ Con
LA POLITICA
ALLA SVOLTA
www.corriereadriatico.it
l’approvazione dello stato di emergenza il Governo apre le porte alle agevolazioni per gli alluvionati
Dieci milioni per il disastro maltempo
Ancona
Dieci milioni di euro per l’ondata di
maltempo del 2 maggio che ha messo
in ginocchio le Marche e scatenato la
furia del Misa a Senigallia. Dieci milioni su cento stanziati dal Consiglio
dei ministri lunedì scorso assieme alla dichiarazione dello stato di emergenza per sette regioni colpite negli
ultimi mesi da calamità naturali. Una
goccia nel mare degli oltre 366 milioni di danni accertati da Pesaro ad
Ascoli durante il nubifragio che ha
Gaetano Quagliariello del Ncd
μ Quagliariello
del Ncd
Anno 154 N˚ 180
Mercoledì 2 Luglio 2014
€ 1.20
PESARO e FANO
CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20
(RegioneMarche)
fatto esondare fiumi e torrenti, causato frane, smottamenti e la catastrofe alluvione sulla spiaggia di velluto.
Ma più dei fondi stanziati - che si
sommano ai quasi due milioni e mezzo di euro del ministero dell’Agricoltura per la messa in sicurezza del Misa e la realizzazione delle vasche di
espansione a Senigallia - vale la certificazione dello stato di emergenza a
tempo di record che consente di accedere a sgravi fiscali e agevolazioni
alla popolazione colpita al cuore da
un disastro senza precedenti. “Lo sta-
to di emergenza è stato approvato
per le regioni Lazio, Puglia, Calabria,
Umbria, Piemonte, Emilia e Marche
- sottolinea la senatrice del Pd Silvana Amati -. Aspettavamo con ansia
questa decisione perchè rappresenta
condizione essenziale per la concessione delle agevolazioni e degli aiuti
a favore della popolazione e dei territori. Ora verrà data piena operatività
al fondo per le emergenze nazionali
che per le Marche mette a disposizione 10 milioni euro”.
Bianciardi A pagina 3 L’esondazione del Misa a Senigallia
Anche Minardi scarica Solazzi
Il presidente del Consiglio e le speranze di una candidatura in Regione
“Pronti
per la sfida
Rc auto
del 2015”
insostenibile
L’AMMINISTRAZIONE
I NOSTRI SOLDI
Fano
Ancona
Ci sono i consiglieri regionali,
alcuni amministratori locali e
i presidenti dei circoli sparsi
nella regione, circa 102. Tutti
riuniti al Conero Break di Ancona per la seconda assemblea regionale del Ncd con il
coordinatore nazionale, Gaetano Quagliariello. Tanta carne al fuoco: futuro del partito,
unità del centrodestra e regionali. Presenti, tra gli altri, Italo D'Angelo, candidato alle ultime Europee, Giacomo Bugaro, coordinatore marchigiano e i consiglieri regionali
Francesco Massi e Daniele
Silvetti. Il coordinatore nazionale lancia la volata al partito
e parla di alleanza con il centrodestra con un’avvertenza:
“Per realizzarle servono contenuti”.
Buroni A pagina2
μ Scivolone del Pd
Pasticcio
sicurezza
in Regione
Massi A pagina 2
Renato Minardi non si
aspettava, anche se ci sperava, di essere eletto alla seconda votazione, alla carica
di presidente del Consiglio.
Foghetti In cronaca di Fano
San Lorenzo
e Pergola
Nuovo feeling
Spadola In cronaca di Valcesano
Renato Claudio Minardi il giorno della sua elezione a presidente del consiglio comunale
Convocato il collegio di direzione allargato ai primari e intanto Gostoli chiama Mezzolani
Pesaro
Budget, posti letto, ridefinizione del modello organizzativo, sanità territoriale,
nuovo ospedale, l’arrivo
dei famigerati sei milioni
di euro, l’adeguamento del
personale, la riduzione delle liste d’attesa. Questo il
fronte delle trattative aperto dall’amministrazione pesarese con il governo regionale e la direzione di Marche Nord.
Sinibaldi In cronaca di Pesaro
Il Reggimento Pavia
nelle Forze speciali
Pesaro
Diego Filippo Fulco, è il nuovo comandante del 28esimo
Reggimento Pavia. Il 28esimo
da ieri è entrato a far parte
del bacino delle Forze per le
Operazioni speciali dell'Esercito, dunque sta crescendo ed
ha bisogno di spazi.
Al nuovo comandante tornerà ad essere inoltrata dall'am-
l prezzo medio delle polizze Rc auto è sceso di 40
euro negli ultimi due anni
(tra marzo 2012 e marzo
2014) ovvero del 10% circa,
segno che una riduzione dell'
onere per gli automobilisti
italiani è possibile. “Il prezzo
elevato non è ineluttabile”,
spiega Aldo Minucci...
Continua a pagina 17
Ospedali, si mette in moto la mediazione
μ Esercito, si è insediato il nuovo comandante
LA PROMOZIONE
I
μ Con Baldelli e Dellonti
PAOLO FORNI
ministrazione pesarese, la richiesta di utilizzare spazi oggi
inutilizzati della caserma per
collocare la nuova sede della
Questura. "Della problematica ne ho sentito parlare anche
prima della nomina formale a
Pesaro - anticipa il neo comandante Fulco - non c'é stata peró ancora l'occasione di
incontrare di persona il sindaco della città. Vedremo quelli
che saranno i tempi”.
Francesconi In cronaca di Pesaro
μ Inizia a Pesaro Popsophia
μ Il tecnico jesino ieri era a Portonovo
Lectio magistralis
di Recalcati
Mancini e l’azzurro
ma è quello del mare
Pesaro
Inizia oggi a Pesaro nella cornice di
Rocca Costanza il Festival del contemA Pesaro il filosofo
poraneo Popsophia con Recalcati.
Francesconi In Cultura e Spettacoli Massimo Recalcati
SPORT
Ancona
Una giornata di relax sul mare di Portonovo per Roberto
Mancini, come sempre gentilissimo ma altrettanto deciso
nel rifiutare di commentare il
delicato momento che il calcio italiano sta vivendo, in attesa della nomina dei successori di Giancarlo Abete e Cesare Prandelli.
Senigalliesi Nello Sport
Mancini ieri a Portonovo
μ Messi e compagni battono la Svizzera
Argentina all’ultimo respiro
San Paolo
Ci sono voluti 118 minuti all’Argentina per piegare la
resistenza di una Svizzera
che è andata a un passo dall’eliminare i favoritissimi
sudamericani dal Mondiale
2014. Alla fine per salvare
Messi e compagni è stato
necessario un gol di Di Maria a due minuti dalla fine
dei supplementari.
Castellani Nello Sport
2 Mercoledì 2 Luglio 2014
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
“Le alleanze si costruiscono sui contenuti”
Quagliariello all’assemblea regionale del Ncd per tirare la volata al partito e parlare del futuro del centrodestra
LA POLITICA
AL RILANCIO
FEDERICA BURONI
Ancona
Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Ncd, ha
partecipato ieri ad Ancona alla
prima assemblea regionale del
partito.
Da ex ministro delle Riforme, che pensa del pacchetto
Renzi?
Penso che le riforme non siano né del premier Renzi né del
Nuovo Centrodestra. Questa riforma sul titolo v del Senato mi
sembra che la stiamo conducendo bene perché prevede
quella camera di compensazione che è mancata quando fu
approvato il titolo V nel 2001:
allora devolvemmo alle Regioni cose che nemmeno i Lander
tedeschi hanno come competenze ma ci dimenticammo un
luogo dove il legislatore nazionale e quello regionale si potessero incontrare. Alla fine, come spesso accade, è la Corte
Costituzionale a decidere ed è
venuta meno quella certezza
del diritto, fondamentale per
un operatore economico. A
questo si è messo riparo; dovremmo inoltre, con questa
legge, fare passare altri criteri
importanti come il cosiddetto
fallimento politico e l'altra questione su cui si farà battaglia e
cioè il principio di sussidiarietà
rafforzata ovvero il fatto che lo
Stato possa intervenire solo
laddove il mercato non consente altro. I veri costi della politica sono lì, nelle 7mila partecipate, molte inutili e alcune anche in perdita.
Seconda assemblea regio-
“Al governo marchigiano
manca ancora qualcosa per
essere un laboratorio
Una terra troppo rossa”
μ Pasticcio
A sinistra tutto il Nuovo Centrodestra schierato con il coordinatore
nazionale Gaetano Quaglieriello prima dell’assemblea regionale ad
Ancona. Sopra, Quagliariello con il simbolo del partito FOTO VIDEO CARRETTA
nale del Ncd delle Marche: alle Europee, il partito è uscito
con un 4%. Quali prospettive
per i prossimi mesi?
Questa percentuale, di poco
inferiore a quella nazionale,
può essere un punto di arrivo o
di partenza. Noi vorremmo
che fosse un punto di partenza:
da qui, dunque, crescere. Per
questo, bisogna fare tre cose:
migliorare la nostra organizzazione e renderla più capillare,
una chiarificazione di linea politica verso l'unificazione di tutti coloro che oggi stanno dalla
parte di un Governo di ricostruzione nazionale ma che, in
prospettiva, vogliono essere
un'alternativa al Pd e, infine,
rafforzare l'identità. In tal senso, propongo per l'autunno
una grande conferenza programmatica.
E le alleanze? Possibile ricostituire il centrodestra nelle
Marche?
Siamo in una fase di transizione, il vecchio centrodestra è
finito, stiamo cercando di costruire una nuova alternativa
all'interno di un nuovo sistema
con regole condivise. Prima abbiamo avuto un bipolarismo
coatto, poi 'rusticano', ora dovremmo costruirne uno europeo. In questo sforzo, dovremo
cercare di dimostrare di essere
decisivi e le alleanze sono da
costruire sulla base di contenuti. Si deve aprire un cantiere.
Quanto a Forza Italia, vedremo: se sui contenuti c'è dialogo, nulla osta, ma se si cercherà un approccio lepenista, non
bisogna avere il timore di prendere le distanze.
Nel 2015 ci saranno le elezioni regionali: il centrodestra marchigiano riuscirà ad
essere unito e ad esprimere
un suo candidato?
Stiamo aprendo ora una riflessione. Oggi (ieri per chi legge) è l'inizio di un percorso. Dopo l'estate, saremo pronti a dare una risposta. Dipende anche
da quale sarà l'interlocuzione
di altre forze politiche.
A proposito, qualche idea
in particolare o un nome da
spendere?
In questo momento, ho so-
prattutto da ascoltare.
Un giudizio sul governo delle Marche.
Mi pare che manchi qualcosa perché si possano proporre
come laboratorio, sono ancora
una regione rossa, non si è scalfita una vecchia egemonia, non
sono un esempio riproponibile
tale quale.
Inizia il semestre europeo
sotto la presidenza italiana.
Quali sono le priorità? E la
“L’inizio di un grande cammino”
IL DIBATTITO
Ancona
Ci sono i consiglieri regionali,
alcuni amministratori locali e i
presidenti dei circoli sparsi
nella regione, circa 102. Tutti
riuniti al Conero Break di
Ancona per la seconda
assemblea regionale del Ncd
con il coordinatore nazionale,
Gaetano Quagliariello. Tanta
carne al fuoco: futuro del
partito, unità del centrodestra
e regionali. Presenti, tra gli altri,
Italo D'Angelo, candidato alle
ultime Europee, Giacomo
Bugaro, coordinatore
marchigiano e i consiglieri
regionali Francesco Massi e
Daniele Silvetti.
"E' solo l'inizio, vogliamo
esserci in tutti i comuni. Oggi
(ieri per chi legge), si parte con
la nuova organizzazione del
partito". Bugaro dà il là alle
danze. L'ouverture è tutta per
lui. "Vogliamo cominciare
basandosi sul programma di
riforme, poi ci sarà il confronto
con tutte le persone di buona
volontà". Al centro, alcuni
capisaldi: "Rinnovamento e
democrazia con le primarie per
il candidato alla presidenza
della Regione, poi vedremo le
alleanze, per questo si vedrà a
settembre. Ora ci vogliamo
confrontare sul programma,
una sorta di Leopolda blu". Già,
perché "bisogna partire dai
progetti, dare alle Marche idee
per avere una scossa", insiste il
vicepresidente del consiglio
regionale. Che non nasconde le
difficoltà. "Sono state elezioni
complesse, il nostro partito ha
preso un voto che non soddisfa
appieno. Siamo ad un bivio: da
settembre siamo in campagna
Macroregione?
Credo che la priorità per il
nostro Paese sia quella di far
comprendere che l'immigrazione è un dramma epocale,
non si può mettere la testa sotto la sabbia. L'Unione europea
deve considerare il Mediterraneo una frontiera europea.
Questo è anche il primo passa
per costruire in sicurezza la
Macroregione.
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elettorale e non possiamo
trovarci con alleanze
disomogenee né essere
impreparati". Per Silvetti, "è la
presa d'atto di un momento di
stallo, nelle Marche, Ncd è
isolato, non c'è dialogo nel
centrodestra e, allo stesso
tempo, non c'è nessun contatto
con un'ipotetica candidatura
Spacca". E se per Massi "questo
è il punto di partenza perché, se
si deve costruire un'alternativa
per il 2015, non si può fare
come nelle ultime tre tornate
con il candidato individuato
nelle ultime settimane",
D'Angelo sogna "nuovo Ncd
rispetto alle vecchie strutture"
auspicando "l'unità del
centrodestra".
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sicurezza per l’emendamento della Lega sull’istituzione di un corpo speciale che sorvegli le città: in aula scoppia la bagarre
Il Consiglio approva le ronde e il Pd le cancella subito
IL CASO
ALESSANDRA MASSI
Ancona
·
“Pasticciaccio” sicurezza nel
consiglio regionale delle Marche che ieri ha approvato, complici qualche distrazione e l'assenza dall'aula di almeno 6 consiglieri del Pd, un emendamento, presentato da Roberto Zaffini (Lega Nord) ad una innocua
legge sull'educazione alla legalità, che prevede la possibilità
di istituire “un corpo speciale,
fisicamente idoneo, in Comuni
con più di 25 mila abitanti, che
in particolare nelle ore notturne possa fungere da deterrente
contro azioni di bullismo, atti
vandalici e violenze”. Subito dopo il sì, con appena 11 voti, è
scoppiato il finimondo. Paolo
Perazzoli, del Pd, se l'è presa
con i suoi: “è una vergogna. Siamo stati eletti per fare leggi,
non per telefonare o fare altre
cose al momento del voto”. Infuriata la vice presidente dell'
Assemblea Rosalba Ortenzi
(Pd), relatrice di maggioranza,
ha minacciato di votare contro
il provvedimento, portato in au-
L’aula consiliare dove ieri è scoppiata la bagarre sul caso sicurezza
la “dopo un lavoro certosino”
di concerto con le istituzioni e
la magistratura, ma che “con
questa modifica istituisce le
ronde. Ora mi vergogno”. C'è
stata una sospensione dei lavori, poi il capogruppo del Pd Mirco Ricci ha proposto una solu-
Al momento del voto
mancano sei democrat
e Perazzoli sbotta: “Non
siamo qui per telefonare”
zione un pò traballante: approvare comunque la legge, “buona ed equilibrata, attesa da
tempo”, che prevede interventi
sul fronte sociale e culturale,
accordi con enti pubblici e associazioni, iniziative contro l'usura, per il sostegno alle vittime e
per la valorizzazione sociale
dei beni confiscati. Ma predisporre immediatamente “una
leggina” che modifica il solo articolo 2, quello emendato, ripristinando la formulazione e originaria. Un modo per evitare
l'intervallo di sei mesi che dovrebbe intercorrere tra la bocciatura di una legge e la riproposizione di un provvedimento
analogo. Intanto, sempre in aula, il leghista Zaffini, per altro
in rotta da tempo con i vertici
del Carroccio, si sgolava a spiegare che «non si tratta di ronde,
fatte dai cittadini, ma di un corpo da inquadrare nei ranghi
della polizia locale, come quelli
addetti alle verifiche delle licenze e così via, dato che la legge riforma anche quella sulla polizia locale. Certo, se debbono fare da deterrente o inseguire
qualcuno non possono essere
ciccioni, debbono essere in forma». Contrari i rappresentanti
di Pdci-Prc e di Sel. D'accordo
sul voto favorevole i partiti del
centro destra, anche se Giovanni Zinni (Fdi-An) ha spiegato di
essersi astenuto sull'emendamento perchè «è ambiguo e impreciso, la Regione non può costituire corpi speciali, nè dettarne i requisiti fisici», suggerendo modifiche in sede di coordinamento tecnico. Comunque ha osservato - “votare non è
una tragedia, qui l'unica tragedia è quella politica del Pd”. Co-
Mirco Ricci e Rosalba Ortenzi in consiglio regionale
me ha dimostrato un documento fatto leggere in aula da un
gruppo di consiglieri Democrat che hanno preso le distanze dall'accaduto. “È stato uno
scivolone nostro” ha ammesso
Ricci. Subito dopo il voto, l'Assemblea ha approvato un paio
Il capogruppo Ricci
ci mette una toppa e
prepara una leggina
ad hoc: “Che scivolone”
di mozioni e poi la seduta è stata sciolta, perchè evidentemente non c'era la concentrazione
necessaria. La leggina è già stata firmata e depositata. Arriverà in aula martedì prossimo.
Prima dello scioglimento della
seduta il Consiglio regionale
delle Marche ha approvato una
mozione del presidente Vittoriano Solazzi che plaude e sostiene l'iniziativa del Consiglio
“Diritti Umani” delle Nazioni
Unite.
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Mercoledì 2 Luglio 2014
3
MARCHE
Online
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Dieci milioni e benefit agli alluvionati
Il Consiglio dei ministri vara lo stato di emergenza per le Marche: “Sbloccati tutti gli sgravi”
I DANNI
DEL MALTEMPO
Un dossier
per ripartire
con i fondi
dello Stato
FIUME MISA
Acqua e fango si sono riversati
nella zona sud di Senigallia
e nelle frazioni di Vallone,
Cannella, Borgo Bicchia e Borgo
Mulino. A seguito della piena si
è avuto il sormonto degli argini
del Misa in numerosi punti.
Fenomeni di esondazione si
sono avuti anche nei comuni di
Ostra, Ostra Vetere e Corinaldo
MARIA TERESA BIANCIARDI
·
μ La Protezione
Le precipitazioni del 2 maggio sono state precedute da un periodo molto piovoso
che ha determinato la saturazione dei suoli e quindi ridotto la capacità di infiltrazione
delle acque nel terreno
LE ESONDAZIONI
Ancona
Dieci milioni di euro per l’ondata di maltempo del 2 maggio
che ha messo in ginocchio le
Marche e scatenato la furia del
Misa a Senigallia. Dieci milioni
su cento stanziati dal Consiglio
dei ministri lunedì scorso assieme alla dichiarazione dello stato di emergenza per sette regioni colpite negli ultimi mesi
da calamità naturali. Una goccia nel mare degli oltre 366 milioni di danni accertati da Pesaro ad Ascoli durante il nubifragio che ha fatto esondare fiumi
e torrenti, causato frane, smottamenti e la catastrofe alluvione sulla spiaggia di velluto. Ma
più dei fondi stanziati - che si
sommano ai quasi due milioni
e mezzo di euro del ministero
dell’Agricoltura per la messa
in sicurezza del Misa e la realizzazione delle vasche di espansione a Senigallia - vale la certificazione dello stato di emergenza a tempo di record che
consente di accedere a sgravi
fiscali e agevolazioni alla popolazione colpita al cuore da un
disastro senza precedenti. “Lo
stato di emergenza è stato approvato per le regioni Lazio,
Puglia, Calabria, Umbria, Piemonte, Emilia e Marche - sottolinea la senatrice del Pd Silvana Amati -. Aspettavamo con
ansia questa decisione perchè
rappresenta condizione essenziale per la concessione delle
agevolazioni e degli aiuti a favore della popolazione e dei
territori. Ora verrà data piena
operatività al fondo per le
emergenze nazionali che per le
Marche mette a disposizione
uno stanziamento di 10 milioni
euro. Questo è stato l'ultimo atto di un faticoso percorso che
ha visto impegnati governo,
parlamento, istituzioni locali
per dare risposte ai tanti cittadini, alle grandi e alle piccole
imprese, che vivono da mesi i
gravi disagi che si sono creati
in tutte le diverse località colpite da alluvioni, terremoti e altre calamità naturali. Esprimo
quindi la mia soddisfazione e
quella di quanti si sono battuti
con me per questo risultato”.
Anche il governatore Gian Mario Spacca ha tirato un sospiro
di sollievo: “Un ringraziamento al Governo e che ha mantenuto gli impegni e mostrato attenzione verso Senigallia e tutto il territorio marchigiano de-
2-4 maggio, la mappa del disastro
TORRENTE TRIPONZIO
l'esondazione Ha allagato una
parte del territorio comunale
di Chiaravalle, interessando
anche il centro abitato
FIUME MUSONE E TORRENTI
MENOCCHIA E TRODICA
l'esondazione ha provocato
l'allagamento di numerosi
terreni agricoli
TORRENTE SALINO
l'esondazione ha danneggiato
una linea telefonica e una
strada comunale a Penna San
Giovanni
GLI ALLAGAMENTI
PROVINCIA DI PESARO
Lungo la strada provinciale
Fogliense, nei comuni di
Pesaro, Auditore Fossombrone,
Fratte Rosa, Montefelcino,
Montelabbate e San Lorenzo
in Campo
PROVINCIA DI ANCONA
Lungo tutta la Vallesina,
a Filottrano e nell'Osimano
PROVINCIA DI MACERATA
Disagi si sono verificati
nei comuni di Corridonia,
Petriolo, Mogliano e Civitanova
Situazioni critiche anche
a Porto Recanati e Civitanova
per allagamenti e per le
mareggiate sulla costa
PROVINCIA DI ASCOLI
criticità idrauliche si sono
registrate a Castel di Lama
e Spinetoli
Potenza Picena, Morrovalle,
Civitanova e Montelupone
PROVINCIA DI FERMO
Numerose frane nel Fermano e
a Lido di Fermo ma il fenomeno
principale ha riguardato Porto
San Giorgio, dove buona parte
del versante est della collina
che sovrasta l'autostrada A14 è
scivolata inondando di fango e
detriti la zona panoramica e le
vie circostanti
LE FRANE
PROVINCIA DI PESARO
movimenti franosi ad Urbino,
nella frazione Pieve di Cagna
PROVINCIA DI ASCOLI
dove alcune famiglie sono
In località Trisungo nel comune
rimaste isolate, e ad Isola
di Arquata del Tronto si è
del Piano; frane a
registrata la frana più
Fossombrone, Pergola, Fratte
Rosa, Vallefoglia, Sant'Ipollito, imponente, con 10.000 metri
Auditore, Carpegna, Mercatino cubi di terra e roccia che sono
crollati dalla parete finendo
Conca e Saltara
per isolare la strada statale
PROVINCIA DI ANCONA
Salaria; a Villa Pera nel comune
situazioni di dissesto in tutta
di Comunanza, cede un
la strada provinciale Arceviese versante di un centinaio di
e nei terreni agricoli
metri di altezza trascinando
soprastanti; grossa frana
terra ed alberi e investendo la
a Numana dove crolla la
strada sottostante; situazioni
rupe Sermosi a pochi
critiche anche nei comuni di
metri gli
Offida, Ripatransone
stabilimenti
e Venarotta
Balneari;
Pesaro
dissesti
adAncona,
Filottrano,
ANCONA
Jesi, Belvedere
Ostrense, Camerano,
Montecarotto
PROVINCIA DI MACERATA
Macerata
maggiori criticità nei comuni
Fermo
di Corridonia, Petriolo
e Mogliano; si sono registrate
frane anche nei comuni
Ascoli Piceno
di Montefano, Cingoli, Porto
Recanati, Appignano,
Montecassiano, Recanati,
In alto a destra il governatore Gian Mario Spacca, il premier Matteo Renzi ed il responsabile
della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli a Senigallia il giorno dopo l’alluvione
nelle altre immagini i momenti drammatici dei soccorsi nella zona che è stata sommersa
dalla furia delle acque del fiume Misa e gli alluvionati al lavoro per sgomberare le abitazioni
vastato dall'alluvione del 2 e 3
maggio scorsi - sottolinea il governatore - .È un primo, ma significativo passo, per favorire
il ripristino della situazione e
garantire una normalità sconvolta dalla furia delle acque.
Abbiamo seguito la situazione
con la massima attenzione e
sollecitato il presidente del
Consiglio affinchè l'iter amministrativo si potesse concludere nel più breve tempo possibile. Siamo stati vicini a Senigallia con diverse iniziative istituzionali e provvedimenti regionali che agevolassero la ripresa e la messa in sicurezza del
territorio. L'ultimo in ordine di
La senatrice Amati
“Questo è il risultato
di un percorso faticoso che
ci ha visti tutti uniti”
tempo, l'estensione, varata dalla Giunta regionale, del Fondo
di garanzia per le imprese danneggiate. Ora la dichiarazione
consente di predisporre altri
provvedimenti, anche sotto il
profilo fiscale e tributario, per
assicurare interventi a favore
delle famiglie e delle imprese
fortemente danneggiate. L'impegno della Regione - conclude Spacca - non termina con
questo provvedimento governativo, ma si rafforza: continueremo a essere vicini alla popolazione di Senigallia e degli
altri territori colpiti, per salvaguardare l'incolumità pubblica
con i necessari interventi e per
garantire il ristoro dei danni
subiti”. Nelle Marche la conta
dei danni dà l’idea dell’apocalisse: 366.181.524 euro, di cui
149.271.486 euro segnalati dai
privati, mentre per ripristinare
corsi d'acqua, viabilità, beni im-
mobili e infrastrutture servono
149.417.765 euro. Comuni,
Province e altri enti sono invece gravati di spese per
6.773.570 euro per gli interventi di somma urgenza per
far fronte alle emergenze. Le
sole attività produttive extra
agricoltura
lamentano
60.718.701 euro di danni e al 21
giugno scorso erano1 390 - nella sola Senigallia - le domande
pervenute da parte delle vittime dell'alluvione, volte a ottenere i contributi per proprietari o inquilini che hanno avuto
la propria abitazione danneggiata.
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Il governatore Spacca
“L’impegno della Regione
con questo provvedimento
si rafforza ulteriormente”
“Risposta concreta
alle popolazioni”
IL DEPUTATO
Ancona
Il deputato Pd Emanuele
Lodolini esprime “soddisfazione
per la deliberazione del
Consiglio dei Ministri dello stato
di emergenza per eventi
meteorologici verificatisi nei
giorni dal 2 al 4 maggio 2014
nelle Marche. Un
provvedimento atteso e
necessario che dimostra la
sensibilità e l'attenzione del
Governo e del presidente Renzi
verso il nostro territorio. Non a
parole ma con i fatti. Adesso
possiamo concretamente
rispondere a famiglie e imprese
colpite”.
civile
IL DOCUMENTO
Ancona
Tavole, grafici e immagini
stampate nel dossier della
Protezione civile per descrivere in maniera tecnica e meteorologica quello che avvenuto nelle Marche tra il 2 ed il 4
maggio scorso. Un report
analitico, stilato dal Centro
funzionale regionale della
Protezione civile, che adesso
dovrà preparare un secondo
dossier per la distribuzione
dei 10 milioni di euro in arrivo
dallo Stato. Gli effetti maggiori si sono registrati nel bacino
del Misa, interessato da precipitazioni che hanno messo in
crisi l'intero reticolo fluviale
causandone l'esondazione,
che ha interessato gran parte
del territorio comunale di Senigallia, colpendo in particolar modo gran parte del centro e le frazioni a monte ma
anche Ostra, Ostra Vetere e
Corinaldo. Le esondazioni In
provincia di Ancona, si è avuta l'esondazione del Torrente
Triponzio che ha allagato una
parte del territorio comunale
di Chiaravalle. Nel Pesarese
si sono verificati allagamenti
lungo la strada provinciale
Fogliense, nei comuni di Pesaro, Auditore, Fossombrone, Fratte Rosa, Montefelcino, Montelabbate e San Lorenzo in Campo. Nella provincia di Ancona, si sono registrati allagamenti lungo tutta
la Vallesina, a Filottrano e
nell'Osimano. Nel Maceratese, la piena sull'Ete Morto ha
provocato il crollo di un ponte. L'esondazione del fiume
Musone e del torrente Monocchia a Recanati, e del Trodica a Morrovalle ha provocato l'allagamento di terreni
agricoli, mentre l'esondazione del Salino a Penna San
Giovanni ha danneggiato una
linea telefonica e una strada
comunale. Situazioni critiche
anche a Porto S. Giorgio, Porto Recanati e Civitanova per
allagamenti e per le mareggiate sulla costa. Nell'Ascolano criticità idrauliche si sono
registrate a Castel di Lama e
Spinetoli.
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Mercoledì 2 Luglio 2014
T: 0721 31633
PESARO
E: pesaro@corriereadriatico.it
I
F: 0721 67984
Ospedali, partono le grandi manovre
Collegio di direzione con i primari, Gostoli chiama Mezzolani in segreteria e domani tocca ai sindacati
SANITA’
BOLLENTE
SILVIA SINIBALDI
Pesaro
Budget, posti letto, ridefinizione
del modello organizzativo, sanità territoriale, nuovo ospedale,
l’arrivo dei famigerati sei milioni di euro, l’adeguamento del
personale, la riduzione delle liste d’attesa. Questo il fronte delle trattative aperto dall’amministrazione pesarese con il governo regionale e la direzione di
Marche Nord. Temi che negli ultimi tre anni hanno caratterizzato il serrato dibattito sulla salute
nella nostra provincia senza mai
riuscire a invertire la rotta di un
processo partito male. Lo sa il
più piccolo degli imprenditori
artigiani, ma non l’assessore Almerino Mezzolani, che una start
up necessita di investimenti. La
Il ruolo strategico del
nosocomio di Fossombrone
Muraglia e il coraggio
di sostenere l’ovvietà
nascita di Marche Nord, sbandierata dalla politica regionale
come struttura necessaria all’efficienza della sanità marchigiana, aveva bisogno di sostegno
progettuale e finanziario, sostegno che non è mai stato garantito. Anzi l’Azienda ospedale è finita nel cinismo dei numeri della sanità virtuosa e triturata dai
tagli al budget nudo e crudo della sopravvivenza. Su questa
emergenza si è innescato il funesto progetto di demolizione di
tutti gli ospedali minori, l’intasamento dei presidi di Pesaro e Fano, la crescita abnorme della
mobilità passiva e infine il de
profundis dei servizi territoriali.
Ora però è necessario dare credito alle nuove amministrazioni
di Pesaro e Fano e monitorare
come intendano portare a casa
ciò che i loro predecessori non
hanno fatto. Matteo Ricci in consiglio comunale ha assicurato
una solida convergenza con
Massimo Seri e pur rilevando la
retromarcia ingranata dal dibattito fanese sulla nuova struttura,
mira a raggiungere con il collega una posizione condivisa. Persino M5S, l’altra sera in consiglio, alla consueta strada della
fermezza ha affiancato quella
della ragionevolezza regalando
al sindaco una piccola apertura
di credito. Elementi che per un
attimo invitano a pensare a una
L’ospedale di Fossombrone, struttura eccellente che merita un ruolo strategico nella sanità provinciale
comunità coesa. Se così fosse le
coordinate della rotta sarebbero
persino chiare.
Riorganizzazione di Marche
Nord: differenziare le strutture
del San Salvatore e del Santa
Croce non basta perchè nessuno dei due presidi è in grado di
gestire la fase post acuzie, la lungodegenza e la diagnostica di
primo livello. A Fano, tanto per
mettere il dito nella piaga, si attende da anni una Rsa. Basterebbe ricordarsi che esiste l’ospedale di Fossombrone, già dotato di
hospice e in grado – se messo
nelle condizione di lavorare
H24 – di occuparsi di tutta la
lungodegenza provinciale. Che
lo gestica Marche Nord o l’Area
vasta è una questione di lana caprina. Se l’ospedale di Fossombrone fosse adeguatamente
strutturato potrebbe dare risposte importanti alla diagnostica
di routine come ecografie, mammografie, Tac e Risonanze diverse dall’urgenza/emergenza. I
numeri delle liste d’attesa per la
prima volta si potrebbero inver-
tire.
Nuovo ospedale unico: una comunità serena e consapevole dovrebbe arrendersi all’evidenza
che Muraglia e la soluzione ideale. Lo è perchè il nucleo già esistente lì rimarrà, perchè l’ospedale costerebbe 50 milioni in
meno, perchè non è la bocciatura del casello di Fenile (ancora
tutta da definirsi) la variante impazzita, ma la stolidità di cercare un compromesso politico che
potrebbe costare la rinuncia alla
stessa nuova struttura. San Salvatore e Santa Croce sono fuori
da un moderno percorso di cura
e rattopparli servirà a poco. Evitare un project financing sarebbe un vantaggio per tutti. Il dopo
Stati generali è già partito. Per
la prossima settimana è convocato un collegio di direzione allargato ai primari: dall’incontro
uscirà un documento che verrà
consegnato ai sindaci. Nell’occasione i primari potranno fornire
quelle indicazioni che sono mancate al dibattito. Sul fronte politico il segretario provinciale del
Pd ha già inviato la richiesta all’assessore Mezzolani di partecipare alla prossima segreteria
provinciale. Sul fronte sindacale
domani un altro summit. Il tempo stringe perchè a fine estate
sarà di nuovo campagna elettorale.
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L’Arpam ha consegnato l’intero fascicolo relativo alle analisi: dati rassicuranti sullo stirene. Oggi il sopralluogo all’asilo “Il cucciolo”
Rodari, la ditta si sfila ma la bonifica parte comunque
MIASMI A SCUOLA
LETIZIA FRANCESCONI
Pesaro
Scuola primaria Rodari : il Comune si sostituisce all'impresa
che ha eseguito i lavori iniziali
stanziando 170 mila euro ma
con diritto di rivalsa. Ad una settimana dagli ultimi contatti intercorsi fra la piccola impresa
pesarese Isoclima e l'amministrazione, l'assessore Andrea
Biancaniannuncia la mancata
disponibilità dell'impresa ad
eseguire l'intervento di rimozione della copertura che precedentemente aveva steso su una
porzione di tetto della Rodari,
intaccato dalla sostanza "stirene". Ma la bonifica parte comunque.
Inviati dall'Arpam all'amministrazione gli ultimi capionamenti effettuati nelle aule con la simulazione anche dell'arieggia-
mento. Sul caso invece di un
presunto cattivo odore all'asilo
"Il cucciolo" di via del Novecento già chiuso come da calendario Biancani annuncia per oggi
un primo sopralluogo di verifica
con i tecnici dell'amministrazione. Per la Rodari, l'Arpam ha
diffuso dati e certicati delle aule
al piano terra non a diretto contatto con la copertura. In queste
aule lo "stirene", sostanza incriminata, va da un minimo di 21
microgrammi per metro cubo
ad un massimo di 93. Come giá
ipotizzato dal responsabile Arpam Luciano Benini, questi valori indicano semplicemente il
naturale circolo dell'aria nell'
istituto. Sono stati poi compara-
“Dal nido di via del
Novecento non abbiamo mai
ricevuto alcuna segnalazione
del cattivo odore”
ti i valori delle aule campionate
al primo piano dove le concentrazioni sono state fin da subito
le più alte. La simulazione é stata fatta su cinque ore cercando
di riprodurre la reale esposizione dei bambini. Si è visto così come da circa 500 microgrammi
di "stirene" a finestre e porte
chiuse per 24 ore, la concentrazione grazie all'arieggiamento è
poi diminuita sensibilmente di
una decina di volte. Anche il toluene, altro sostanza incrminata, è passato da 60 a 9 microgrammi. In un'altra aula, lo "stirene" è passato da 550 microgrammi metro cubo a 31 con
l'arieggiamento, stessa cosa per
il "toluene" da 169 a 11 microgrammi. La relazione Arpam
evidenzia come le concentrazioni sono in realtà molto più basse
di quelle riscontrate forzando
porte e finestre. Asilo di via del
Novecento: Asur ed Arpam non
hanno mai ricevuto alcun espo-
sto sulla presenza interna di cattivi odori. "L'edificio - spiega
l'assessore Biancani - è di nuova
costruzione, del 2012 realizzato
però dalla sola impresa privata
Adriatico Reale Estate Srl, che
poi lo ha ceduto in permuta al
Comune. L'amministrazione
quindi non c'entra nulla. Ad oggi ci sono due aspetti da considerare: al primo piano dell'edificio, ci lavorano le dipendenti del
Servizio comunale Politiche
Educative che nulla hanno mai
segnalato. Per la parte in cui è
collocato l'asilo inoltre i rappresentanti del Comitato genitori,
non hanno avvertito nessun cattivo odore al piano terra. Tuttavia con i nostri uffici tecnici abbiamo già chiesto all'impresa
privata le schede tecniche sui
materiali utilizzati. Andremo
sul posto a verificare. L'impresa
comunque si é dimostrata collaborativa".
L’assessore Andrea Biancani
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Mercoledì 2 Luglio 2014
FANO
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III
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Mogherini: “Il modello di Ricci è quello ministeriale”
SANITA’
Fano
Il direttore generale dell'Azienda Sanitaria Marche Nord Aldo
Ricci, aveva già espresso, in pieno periodo elettorale, la disponibilità ad incontrare i sindaci,
una volta eletti per discutere
l'organizzazione
aziendale;
una disponibilità questa che
evidenzia come si tenda non
imporre tutto dall'alto, ma di
ottenere il maggiore consenso
possibile, tenendo conto delle
risorse a disposizione. Si tratta
di concordare come migliorare
un percorso che tenda a sfruttare al meglio i finanziamenti ottenuti, nell'ambito di una riduzione con la quale è d'obbligo
fare i conti. Purtroppo i tempi
pre-crisi non torneranno molto
presto e quindi occorre progettare il prossimo futuro con rea-
lismo, cercando di fornire il miglior servizio alla popolazione
sia di Fano che di Pesaro. "La
Direzione Generale - ha detto
Ricci - ha delle idee di potenziamento che riguardano anche
Fano. Non esiste il fatto che noi
vogliamo privilegiare l'una o
l'altra città; cerchiamo anzi di
creare una sinergia tra i due nosocomi che vada a tutto vantaggio dell'utenza. L'unica cosa
che non possiamo fare è conti-
nuare a discutere sulla pretesa
che quello che c'è a Fano ci debba essere anche a Pesaro e viceversa. Questo costituisce un vicolo cieco che non ci permetterà di andare da nessuna parte".
In realtà quando Ricci ha spiegato il modello della ristrutturazione di Chirurgia al ministro Mogherini in visita a Fano,
il ministro aveva risposto: "Perfetto direttore, quello che lei ha
esposto non è altro che il mo-
dello ministeriale". Un modello
che tra l'altro viene replicato,
non solo all'interno di Marche
Nord, ma che è stato esteso a
tutta la regione. Non si tratta
quindi di un'invenzione locale,
Il ministro promuove
l’organizzazione di Marche
Nord. Inutili le diatribe
tra i due presidi
ma di un modello che proviene
da Ministero della Sanità. La
stessa cosa è stata uniformata
nelle reti cliniche: esiste un centro che fa l'emergenza (Pesaro)
e altri poli che fanno la day surgery (Fano, Urbino); a livello
regionale il modello lo si trova
a Macerata, Civitanova, Camerino, Jesi, Senigallia. All'incontro con i sindaci, ulteriori sviluppi.
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“Il Pd fanese merita il consiglio regionale”
Minardi non nasconde l’interesse per la candidatura e intanto scarica Solazzi: bisogna fare chiarezza
“Togliete le erbacce da tutti i monumenti ”
IL NUOVO
CORSO
CONFARTIGIANATO
Fano
Nella foto grande Renato Claudio
Minardi attualmente presidente
del consiglio comunale di Fano
Sopra Vittoriano Solazzi presidente
dell’assemblea legislativa regionale
La Confartigianato di Fano ha
inviato una mail urgente al
Sindaco e all'intera Giunta con la
quale si è chiesto di rimuovere, il
prima possibile, la vegetazione
spontanea presente ovunque: nei
monumenti più significativi del
centro storico, nelle zone mare,
nella aree produttive, nei
quartieri, nonché di provvedere
alla manutenzione della aree
verdi. Siccome il Sindaco e la
nuova Giunta si sono insediati,
ufficialmente, da più di una
settimana e la stagione turistica è
entrata, ormai, nel vivo, si ritiene
che gli interventi di
manutenzione vadano iniziati
un ragionamento aperto sulla
necessità che il centrosinistra
di Fano abbia una rappresentanza in consiglio regionale.
Nell'ultimo congresso il Pd si
era posto due obiettivi: il primo
rappresentato dalla vittoria alle elezioni, è stato raggiunto, il
secondo quello di esprimere un
consigliere regionale è ancora
da ottenere; chi sarà lo decideranno coloro che devono selezionare nei prossimi mesi le
candidature. Per il momento al
Pd spetta il compito di governare e di governare bene". Nel
momento in cui si decidevano i
rispettivi ruoli all'interno del
Pd, Rosetta Fulvi si aspettava
qualcosa di più, ci sarà una staffetta? "Rosetta Fulvi è un'autorevole esponente del Partito
Democratico e sicuramente
merita di essere coinvolta in
ruoli di prestigio". Nel discorso
di insediamento in Consiglio
Comunale ha fatto riferimento
a due esponenti politici a livello
nazionale: Berlinguer e De Gasperi. Ci sono ancora queste
due anime all'interno del partito? "Si tratta di due anime fon-
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Probabilmente non si aspettava, anche se ci sperava, di essere eletto alla seconda votazione, Renato Claudio Minardi alla carica di presidente del Consiglio comunale, quando ancora erano necessari le indicazioni dei due terzi dell'assemblea;
il che significa che tre esponenti della opposizione sono stati
concordi sul suo nome. "E' stato - commenta - un risultato
estremamente positivo, anche
se nella terza votazione sarebbero bastati solo i voti della
maggioranza. Lo considero un
gesto di responsabilità da parte
di chi lo ha fatto, simile a un'
apertura di credito, cui intendo
rispondere nello svolgere il
mio compito, con tutta
l'affidabilità possibile. La minoranza sappia che potrà svolgere il suo ruolo con tutte le garanzie necessarie. Del resto ho
sempre svolto il mio lavoro nella Pubblica Amministrazione
con tanta serietà e passione e lo
straordinario risultato ottenuto nelle ultime elezioni dimostra come ancora oggi goda del-
la fiducia di tante persone".
Spesso nella passata tornata
amministrativa ha avuto a che
ridire per la conduzione del
vecchio presidente, come intende differenziarsi da chi l'ha preceduta? "Non considero né giusto né opportune riprendere i
consiglieri per quello che dico-
E già si ipotizza un cambio
in corsa con Rosetta Fulvi
alla presidenza
dell’assise comunale
no. Non intendo bacchettare
nessuno. A me il ruolo di "maestrina" non si addice. Ritengo
tutti i componenti l'assemblea
maturi per esprimere liberamente, nel rispetto delle regole, il loro pensiero, anche se
pronunceranno delle critiche;
se queste eccederanno il normale dibattito, ci sono altri organi cui fare ricorso e riferimento". Sarà presidente per un
solo anno, dato che nel 2015 ci
saranno le elezioni regionali?
"Io sono stato eletto per 5 anni.
Non nascondo però che ci sia
Presunto danno erariale: per il sindaco si tratta solo di illazioni
L’amministrazione rassicura
“Caso De Leo, è tutto in regola”
Fano
Ai dubbi e agli interrogativi posti sulla posizione dell'ex direttore generale Giuseppe De
Leo, l'Amministrazione Comunale, risponde che è tutto in regola. Per il Comune De Leo, in
qualità di dirigente a tempo indeterminato, non si è dimesso
nell'anno 2004 quando ha accettato l'incarico di direttore
generale. Le nuove disposizioni del decreto legislativo n.150
del 2009, interessano il secondo contratto di lavoro quale direttore generale di De Leo, poco dopo l'inizio della seconda
giunta Aguzzi, ma a questo proposito per l'ente pubblico fanese è incontrovertibile che non
si potesse applicare il principio
della aspettativa. Una opportunità questa che è stata introdotta dal legislatore "per la portata
discriminatoria e dunque inco-
Giuseppe De Leo ex direttore generale del Comune di Fano
stituzionale delle norme del
Tuel (Testo Unico degli enti locali) che, in difformità dagli altri livelli della pubblica amministrazione, prevedono la risoluzione del rapporto e non
l'aspettativa stessa. Insomma
costringere un dirigente a di-
mettersi per assumere la carica
di direttore generale a tempo
determinato, sarebbe incostituzionale. Risulterebbero quindi,
a quanto sostiene il Comune di
Fano, prive di fondamento le illazioni relative al presunto
"danno erariale" anche perché
il regolamento d'organizzazione dell'ente ha sempre previsto, sulla base della normativa
incentrata sulla risoluzione del
rapporto, l'accantonamento
per i propri dipendenti del posto vacante, con diritto alla riassunzione automatica salvo rinunzia. Così è avvenuto per altri dirigenti dell'ente già funzionari di categoria D. Sarebbe infatti intimamente contraddittorio che lo stesso Comune procedesse con affidamenti di incarichi dirigenziali a tempo determinato a favore di propri funzionari per poi opporre, alla
scadenza, la mancata riassunzione - comunque prevista dalla legge - senza onere di alcun
passaggio concorsuale. Dunque se anche non fosse ritenuta
applicabile l'aspettativa, De
Leo avrebbe comunque diritto
alla riassunzione come per gli
altri casi analoghi dell'ente senza ingiustificabili difformità.
Gli organi tecnici del Comune
di Fano quindi sono sicuri della
piena legittima della posizione
dell'ex direttore generale, senza che appaia necessario, come
si evince dalla risposta, un parere della corte dei Conti.
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immediatamente dando la
priorità al centro storico e alle
zona mare per poi realizzarli
anche nella parte restante della
città con una particolare
attenzione alle aree produttive.
"Purtroppo - afferma la
Confartigianato l'Amministrazione uscente ha
lasciato la città nell'incuria più
totale, né la formale riconferma
della bandiera blu può fare
dimenticare il grave stato di
degrado che è sotto gli occhi di
tutti. Di conseguenza
l'associazione di categoria, chiede
alla nuova Amministrazione di
adoperarsi immediatamente
affinché alla città venga garantito
quel minimo di decoro senza il
quale sarebbe ridicolo parlare di
accoglienza e vocazione turistica.
dative che non sono contrapposte; chi ha voluto seminare zizzania o non fa più parte del partito o è del tutto isolato: Li ho
presi a riferimento anche per
una coincidenza temporale,
quest'anno infatti ricorre rispettivamente il 30˚ e il 60˚ della loro morte". Dopo la presa di
posizione su Marotta Unita, Solazzi ha ancora a che fare con il
Pd di Fano? "Una cosa è certa:
non fa parte del gruppo consiliare regionale; per il resto il Pd
stesso deve fare chiarezza".
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L’evento nel weekend ai Giardini Roma
Pincio Re-Public, riuso
e rispetto dell’ambiente
Fano
Laboratori, musica, mercatini
e live painting all'insegna della
promozione del riuso e del rispetto ambientale. Torna per il
secondo anno consecutivo
"Pincio Re-Public", un insieme
di iniziative che in questo fine
settimana vedranno i Giardini
Roma del Pincio animarsi di
giovani e meno giovani. Si parte venerdì alle 18 con laboratori per bambini a tema filosofico
e del riciclo e del riuso, per proseguire con l'apertura del mercatino del baratto e del libero
scambio, degli stand informativi, di cibo bio e a chilometro zero e di birra artigianale. Ogni
pomeriggio sarà dedicato ai
più piccoli, mentre la sera a farla da padrone sarà la musica:
venerdì suoneranno The Neela, Wolther Goes Stranger,
STRi e M+A, sabato Terenzio
Tacchini, Jumping The Shark,
Gli Ebrei e Diaframma, mentre domenica Antares, Barely
Awake e Actionmen. Il festival,
cofinanziato dalla Regione e realizzato in collaborazione con
l'assessorato alle politiche giovanili, è a ingresso gratuito e
prevede appuntamenti di riflessione. Venerdì lo Spazio
Autogestito Grizzly illustrerà
la propria esperienza di riuso
urbano, mentre sabato il dottorando Carlo Maria Cirino illustrerà una piccola introduzione di filosofia per bambini. Domenica si svolgerà una presentazione della biografia a fumetti "In fondo alla speranza. Ipotesi su Alex Langer" di Jacopo
Frey e Nicola Gobbi. Domani
alle 16 anteprima alla Mediateca Montanari: un workshop
dal titolo ""Ripensare il territorio. Strategie e modalità di riqualificazione degli spazi pubblici inutilizzati".
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12 Mercoledì 2 Luglio 2014
SPORT
Online
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Moneti e Deodati avanti in silenzio
Altri contatti tra i due imprenditori, sul tavolo un progetto di ampio respiro per la Samb
CALCIO
SERIE D
LUCA BASSOTTI
San Benedetto
Il presidente Giovanni Moneti e
l’imprenditore di Pisoniano Angelo Deodati si sono visti anche
ieri a Roma, ma entrambi sono
stati irrintracciabili per sapere
come fosse andato l’ennesimo
contatto. Una traccia, però, arriva dal direttore sportivo Alvaro
Arcipreti che nel pomeriggio ha
incontrato Moneti e quest’ultimo gli avrebbe confidato che
nel giro di due giorni si dovrebbe chiarire tutta la situazione. Si
spera con un carattere positivo
e vorrebbe significare che Deodati avrebbe deciso finalmente
di fare il grande passo di entrare
nella Samb. Intanto, però, fanno ancora discutere a San Benedetto alcune dichiarazioni dell’ex presidente dell’Ancona dopo l’incontro di lunedì scorso
con il sindaco Gaspari, in modo
particolare quando ha parlato
di un progetto a lunga scadenza
per la Samb. Tutti sono d’accordo, anche in virtù di quello che è
accaduto nella passata stagione
quando il club rossoblù non si è
potuto iscrivere al campionato
di Seconda Divisione, e di quello
che potrebbe accadere in futuro
se si creassero le condizioni per
una promozione in Lega Pro.
Ma come creare il progetto a
lunga scadenza? A questa do-
Intanto Arcipreti prosegue
i contatti con vecchi
e nuovi: Amaranti, Ventanni
e Traini verso la conferma
manda non hanno risposto né
Deodati e né Moneti. Entrambi
stanno sviluppando alcuni discorsi insieme, ma finora hanno
fatto trapelare poco su quelli
che sono i loro intendimenti in
tal senso. Altro aspetto che varrebbe la pena di approfondire è
quando Deodati dichiara che
anche le istituzioni dovrebbero
dare una mano al progetto a
lunga scadenza. Anche qui: in
che modo? Come si vede, ci sono alcune questioni che devono
essere chiarite dai diretti interessati. Però probabilmente in
queste ore Moneti e Deodati
stanno lavorando per creare i
giusti presupposti affinché lo
stesso imprenditore di Pisoniano possa entrare in società.
Intanto l’associazione Noi
Samb si prepara all’appuntamento di venerdì quando all’auditorium comunale si terrà l'assemblea generale dei soci per
decidere sull’ingresso nella
Samb con una quota pari al
10%. Chi resta, per ora, con le
mani legate è Arcipreti che da
Giovanni Moneti e Angelo Deodati durante il loro incontro di lunedì a San Benedetto FOTO CAPRIOTTI
giorni sta aspettando l’ufficializzazione del budget su cui muoversi per allestire l'organico per
la prossima stagione. Arcipreti
porta comunque avanti lo stesso il suo lavoro e oggi sarà a San
Benedetto per incontrare alcuni giocatori della passata stagione, con i quali, tre settimane fa,
aveva lasciato qualche speranza
di permanenza in maglia
rossoblù anche per il prossimo
campionato. Il direttore sportivo ex Perugia scioglierà gli ultimi dubbi sulle riconferme e oggi si vedrà con il difensore Amaranti, i centrocampisti Traini,
Fedeli e Ventanni, e gli attac-
canti Piccioni e Galli. Probabilmente solo tre potrebbero restare ancora con la Samb: Amaranti, Ventanni e Traini potrebbero
essere i prescelti. Si andranno
ad aggiungere ai vari Tozzi Borsoi, Borghetti, Padovani, Baldinini e Viti, ai quali è già stata comunicata la loro permanenza.
E’ ovvio che tutto ciò verrà ufficializzato una volta che si sarà
sbloccata la situazione societaria. Arcipreti, intanto, ha incassato il no dell’attaccante Giampiero Clemente del Taranto: ha
deciso di lasciare il calcio giocato e di ricoprire un ruolo nel settore giovanile del Benevento. Il
direttore sportivo della Samb,
per gli attaccanti, tiene in piedi
le piste relative a Pietro Balistreri e Massimo D’Angelo, entrambi del Taranto, Daniele Ferri
Marini del Poggibonsi, Francesco Di Paola del Foligno e Adnane Essoussi dell’Arezzo. Alla
Samb piace il anche portiere diciottenne Giacomo Lupinetti
dell’Angolana.
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Grand Hotel Matelica: Api resta, Staffolani è in partenza
ALTRE DUE CERTEZZE
SARA SANTACCHI
Matelica
Dopo gli arrivi di Pazzi e Ambrosini che hanno sistemato l’attacco, arrivano novità anche in merito alle conferme. Resta al Matelica l’attaccante Daniele Api,
classe '81, arrivato nella stagione
2012/13 e tra gli artefici della vittoria del campionato di Eccellenza della squadra del presidente Mauro Canil: vestirà per il terzo anno consecutivo la maglia
biancorossa. E’ invece ai saluti
l’attaccante Andrea Staffolani,
osimano doc, arrivato a Mateli-
ca nell’ottobre 2012, quando il
massimo campionato regionale
era già iniziato. “Ringraziamo
Andrea davvero di cuore per tutto ciò che ha fatto per il Matelica
- sono le parole del presidente
Canil - Di lui, oltre alle grandi
qualità tecniche, abbiamo apprezzato in primis quelle umane”. Anche il vice presidente
Carlo Dolce concorda: “E’ stato
un uomo da spogliatoio e si è
sempre dimostrato una gran
brava persona. Per questo con
grande dispiacere lo salutiamo.
Purtroppo la regola degli under
obbliga a fare delle scelte e non
senza fatica abbiamo dovuto farla tra chi era già nella rosa op-
tando verso la sua direzione”.
Si va, quindi, lentamente
componendo dei vari pezzi la rosa del Matelica a disposizione
del nuovo tecnico Franco Gianangeli che affronterà il prossimo campionato di serie D. All’attacco già formato dal bomber
Cristian Cacciatore e le due new
entry Cristian Pazzi e Alex Ambrosini, si aggiunge anche Daniele Api. “Si tratta di tutti giocatori dei quali non sono certo io a
scoprire le grandi qualità tecniche - ha affermato il nuovo allenatore del Matelica - Ovviamente la cosa fondamentale sarà saper lavorare tutti insieme e remare tutti nella stessa direzione
per fare bene”.
Già decisamente chiare le
componenti che dovranno farla
da padrone. “Più che sulle giocate in sé, che sono importantissime, direi che serviranno impegno e sacrificio - rileva Gianangeli - Nessuno deve dare nulla
per scontato e bisogna affrontare le cose con grande umiltà per
poter avere dei risultati positivi”.
A questo punto non resta che
spostare l’occhio nella zona della regia, dove nelle prossime ore
non mancheranno di certo altre
importanti novità. Poi si potrà
iniziare a parlare degli under.
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L’attaccante Daniele Api
DALLE ALTRE SEDI
DOPO IL COLPO MAROLDA
Ora la Recanatese
pensa ai giovani
da inserire in rosa
Recanati
Con l’arrivo di Tommaso Marolda,
per il momento il mercato della
Recanatese è concluso. La società
è soddisfatta per le importanti
conferme e gli arrivi che hanno
coperto gli addii di Commitante,
Sebastianelli, Cianni e Palmieri.
Sono approdati in giallorosso
calciatori dal curriculum
importante. Fra tre settimane il
tecnico Daniele Amaolo potrà
cominciare a lavorare per
preparare una stagione che si
preannuncia impegnativa,
soprattutto se le marchigiane
verranno inserite nello stesso
girone. Questa settimana il vice
presidente Camilletti e il
responsabile tecnico Virgili
avranno una serie di incontri con
gli under, partendo da quelli che
hanno già maturato esperienze in
serie D e i giovani della Juniores.
Verdicchio e Gigli sono i due punti
fermi nello schema dell’undici tipo
che Amaolo ha in mente. Per gli
altri due ci sono diversi ragazzi
promettenti ma senza troppa
esperienza. Ci sarà quindi da
lavorare per trovare i sostituti di
Brugiapaglia e Palmieri.
IL BOMBER ANDATO VIA
I saluti di Ambrosini
“Maceratese, mi spiace
Scelta professionale”
Mister Daniele Amaolo
LE POSSIBILI ALTERNATIVE
Il Fano può puntare anche su Del Sole e Sartori
·
Fano
Momento di impasse per il mercato
dell’Alma, in attesa di risposte dopo
aver formulato le proprie offerte. Sul
fronte delle riconferme si aspetta di
conoscere la decisione di Francesco
Lunardini, che ha chiesto un
supplemento di riflessione prima di
sciogliere le proprie riserve.
L’esperto centrocampista
romagnolo in cuor suo spera che si
concretizzino le voci che lo
vorrebbero sulla lista della spesa di
qualche società di Lega Pro ed è per
questo che sta temporeggiando. Il
Fano è preparato a qualsiasi
eventualità, tanto che si starebbe
già guardando attorno. Una
possibile alternativa potrebbe
essere rappresentata da Salvatore
Del Sole, un classe ’88 in uscita dal
Rimini e compagno di squadra
proprio di Lunardini al San Marino. In
C Del Sole ha militato anche con
Sanremese, Manfredonia,
Carpenedolo e Carrarese. Un altro
biancorosso che interessa all’Alma è
l’attaccante Matteo Sartori, un ’91
che ha giocato nella Spal in D con
Alex Nodari e capace di ricoprire più
ruoli là davanti. Non è da
considerare una prima scelta, però
in una rosa ci può stare. Sempre dal
sodalizio riminese dovrebbero
arrivare tre giovani fanesi del ’96: il
terzino sinistro Andrea Antinori, il
talentuoso centrale di centrocampo
Nicola Gambini e la scattante
mezzala Nicola Palazzi. In quota
under si cerca di stringere pure per il
laterale difensivo mancino Pasquale
Lo Russo, un ’95 rientrato al Cesena
dal proficuo prestito al Giulianova. E
non solo di lui si è parlato col
responsabile del vivaio bianconero
Luigi Piangerelli, col quale si è
sondata la disponibilità di altri baby
come Tommaso Costantini, l’ex
punta classe ’96 di Vis Pesaro e
Rimini. Ci vorrà forse più tempo
invece per mettere le mani su
attaccanti di un certo spessore, che
continuano a pretendere cifre che
l’Alma non è disposta a sborsare.
Ancora in stand-by le trattative per
Denis Pesaresi, Davide Borrelli e
Andrea Sivilla, di nuovo d’attualità
quella per Stefano Torbidone. m.b.
Macerata
Nessuna incoerenza, nessun
voltafaccia e nessuna intenzione di
rinnegare quanto detto in precedenza
da parte di Alex Ambrosini, la punta
che aveva dichiarato di scegliere
Macerata come piazza di elezione in
serie D, fino alla firma con il Matelica.
“A un certo punto la trattativa si è
bloccata - racconta l’attaccante - Poi
sono passate diverse settimane e non
mi è sembrato che ci fosse così tanto
interesse nel riuscire a sbloccarla,
quindi solo negli ultimi giorni ho
cominciato a prendere in
considerazione altre possibilità.
C’erano molte soluzioni ma quella di
Matelica mi è sembrata quella più
giusta a livello professionale”. Per
quanto lo riguarda, il suo rapporto con
la Maceratese non risentirà del cambio
di maglia: “In ogni caso questo non
toglie la stima per la società e la
Macerata calcistica - spiega ancora
Ambrosini - Sono stato sempre
trattato benissimo e ovviamente
ringrazio la gente e soprattutto la
dottoressa Tardella per la stima
incondizionata nei miei confronti.
Segno che sul piano professionale ho
dato il massimo per questa società. E
ovviamente auguro alla Maceratese le
migliori fortune”.
Su una cosa il bomber vuole essere
categorico: “È stata una valutazione
complessiva e non economica come
L’attaccante Alex Ambrosini in azione
qualcuno vuol far credere. Tante
valutazioni mi hanno portato a fare
una scelta professionale e come tale
ritengo di aver scelto il meglio”.
Nel meglio troverà Cacciatore e Pazzi,
in un attacco che ha perso Cognigni,
ma Ambrosini non sente addosso la
responsabilità di sostituirlo: “So che è
un ragazzo che ha fatto benissimo e
che è giovane, io dalla mia parte ho
esperienza e ho dimostrato quello che
posso dare. Non penso di venire per
sostituire qualcuno ma per dare una
mano a una squadra già molto
competitiva”.
Nel frattempo il resto dell’attacco
biancorosso rischia di diventare terra
di conquista: sembra infatti che il
Chieti, scatenato sul mercato, stia
seguendo sia Borrelli che Santoni. Se
va via anche Gabrielloni il reparto
avanzato dovrà essere reinventato. c.b.