-MSGR - 14 PESARO - 1 - 02/07/14-N: 136- N˚ 177 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Mercoledì 2 Luglio 2014 • S. Ottone Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Tecnologia Un microchip sotto la pelle per salvarci dagli ictus Tennis Wimbledon choc: Nadal va fuori contro Kyrgios, l’enfant prodige Mondiali 2014 Argentina avanti ma la Svizzera si arrende solo ai supplementari Lorido a pag. 20 Mancuso nello Sport Servizi nello Sport Occasione italiana La scommessa sull’Europa deve partire da un progetto Giulio Sapelli C irca venti anni or sono John Major, allora primo ministro del Regno Unito, fu isolato nel corso delle negoziazioni che si svolgevano in quell’angolo inglese della Grecia che è l’isola di Corfù in merito all’elezione del presidente della Commissione Europea ai dodici Stati che allora componevano l’Europa. I tedeschi e i francesi volevano imporre la nomina di Jean Luc Dehane, un acceso federalista. Major protestò e non dovette adeguarsi: bloccò la nomina. Allora non si votava a maggioranza, com’è invece avvenuto giorni or sono in merito alla nomina di Jean-Claude Juncker, anch’egli federalista e per di più lussemburghese d’antan, ossia il volto della Ue più foriera d’austerità che si conosca. Come allora fu una vicenda che ferì profondamente il Regno Unito e accelerò la crisi dei Tories. Oggi tutto è cambiato: non solo gli Stati membri sono ventotto ma la nomina di un federalista in una Ue che si avvia a essere un’Europa degli Stati e delle nazioni è molto più divisiva di un tempo. La radice di tutto risiede tanto nella tragica decadenza dei Tories inglesi quanto nell’incapacità di tutti i cosiddetti leader europei di esprimere una leadership al passo delle trasformazioni in corso in Europa. Queste ultime sono di gran conto: una è interna. Il peso del Consiglio e quindi degli Stati cresce rispetto alla Commissione. Sarebbe questa la volta, allora, anche approfittando del voto euroscettico, di equilibrare il sistema dei pesi e delle rilevanze statuali. Continua a pag. 12 Tagli alla spesa, il nuovo piano Il governo a caccia di 17 miliardi: nel mirino detrazioni, municipalizzate e forze di polizia Renzi apre il semestre Ue: riformare i trattati. Schulz rieletto, Grillo: non date soldi all’Italia ` ` ROMA Un nuovo piano di tagli alla spesa per il governo Renzi. Il premier ha incaricato Carlo Cottarelli, commissario straordinario ai tagli della spesa pubblica, di trovare in fretta ulteriori risorse attraverso i tagli alla spesa pubblica. Il governo è a caccia di 17 miliardi: nel mirino detrazioni, municipalizzate e forze di polizia. Intanto Renzi ha aperto il semestre Ue a guida italiana con l’obiettivo di riformare i trattati. Schulz rieletto presidente. Grillo: non date soldi all’Italia. Ajello, Bassi, Bisozzi, Carretta, Cifoni, Franzese e Gentili alle pag. 4, 5, 8 e 9 Il Tribunale di sorveglianza Le riforme Berlusconi richiamato dal giudice per l’attacco alle toghe: «Mi scuso» Immunità confermata ai senatori Il premier mette i paletti al M5S Claudia Guasco Nino Bertoloni Meli U R n’ora di colloquio, da solo nell’ufficio del giudice del Tribunale di sorveglianza Beatrice Crosti. A far scattare la convocazione di Silvio Berlusconi, le sue invettive. A pag. 7 Francia. L’accusa: notizie da un magistrato in cambio di un posto esta l’immunità anche per i senatori. Lo ha deciso la commissione di palazzo Madama che sta votando emendamenti al testo di riforma del Senato. A pag. 6 Baby squillo, mamma condannata a sei anni Dieci allo sfruttatore `La donna dovrà anche risarcire la figlia Giudicati tutti colpevoli gli otto imputati Offerte al giudice, notte in cella per Sarkò L’ex presidente francese Sarkozy è stato fermato per corruzione di un giudice. Latella e Pierantozzi a pag. 11 ROMA Sono stati tutti condannati con il rito abbreviato gli otto imputati accusati di aver sfruttato la prostituzione di due minorenni di appena 15 e 16 anni. Dieci anni a Mirko Ieni, lo sfruttatore, sei alla madre di una delle ragazzine, che dovrà anche risarcire la figlia. Pene minori agli altri imputati, clienti delle baby squillo. Altri clienti devono ancora essere giudicati. Barocci, Errante e Pierucci alle pag. 2 e 3 Barcone dell’orrore anche bambini tra i migranti morti RAGUSA Ci sono anche dei bambini fra le trenta vittime per asfissia del barcone della morte che ha attraccato a Pozzallo. Il capo della Squadra mobile: «Accatastati uno sull’altro, come all’interno di una fossa comune che ricorda Auschwitz». L’imbarcazione, su cui erano stipati quasi seicento migranti, è stato trainato in porto ieri dalla nave militare Grecale, che lo aveva soccorso 36 ore prima. Le forze dell’ordine hanno fermato cinque persone, ritenuti scafisti sui quali gravano pesanti accuse: «In Libia stupravano le donne e torturavano gli uomini prima dell’imbarco». Galluzzo e Ventura a pag. 13 Intercettazioni Il confine privacy e i troppi abusi Paolo Graldi A lzi la mano chi non si è mai trovato a discutere sulle intercettazioni. Continua a pag. 12 VERGINE, IN ARRIVO BUONE OPPORTUNITÀ Buongiorno, Vergine! Polvere di stelle sul vostro fortunato segno, ma anche polvere negli occhi che gettano persone dell’ambiente professionale per non farvi vedere la realtà delle loro azioni. Una cosa simile succede anche nel privato: Mercurio e Venere sono instabili, ma Giove e Plutone sono più forti, voi saprete individuare l’occasione giusta. Troppo brava, troppo furba, questa Luna nel segno apre un’estate che non sarà come quella scorsa. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA CERTEZZA DI PIACERE L’oroscopo a pag. 35 -MSGR - 20 CITTA - 4 - 02/07/14-N:R - CITTA’ 4 Primo Piano Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Europarlamento Schulz presidente Show di Grillo contro l’Italia Rieletto l’esponente Pse: maggioranza a sostegno della flessibilità Il leader dei Cinquestelle: non date soldi a Roma, vanno alla mafia ` IL CASO BRUXELLES Con la rielezione del socialdemocratico tedesco Martin Schulz alla presidenza dell’Europarlamento, l’Unione Europea si avvia verso una grande coalizione formata da liberali, socialisti e popolari a sostegno della crescita e contro gli euro-scettici. Sin dalla prima votazione ieri mattina, Schulz ha ottenuto 409 voti, ben al di sopra della maggioranza assoluta di 376 eurodeputati, che sarà necessaria nei prossimi cinque anni per garantire la governabilità dell’UE. La priorità sarà di affrontare «i problemi immensi» legati alla bassa crescita, alla disoccupazio- ne, al dramma dell’immigrazione, ha spiegato Schulz. Oggi a Strasburgo per presentare le priorità del semestre di presidenza italiana, il presidente del Consiglio, Metteo Renzi, troverà «un’ampia maggioranza» nella sua campagna a favore della flessibilità, ha detto Schulz. L’altra priorità è di fare da argine ai movimenti anti-europei, che i grandi partiti politici hanno escluso dalle principali cariche dell’Europarlamento. Una «conventio ad excludendum» che ha provocato le ire di Beppe Grillo: «Questa è un’Europa che è fallita, per questo sono tutti coalizzati contro di noi», ha accusato il leader del Movimento 5 Stelle, seduto al fianco di Nigel Farage, capo del- La polemica l’Ukip britannico e nuovo compagno di banco dei grillini nel gruppo euro-scettico all’Europarlamento. L’AFFONDO In uno show trasmesso in streaming da un’aula di Strasburgo, Grillo si è lanciato in un duro attacco contro l’Europa e l’Italia. «Basta con l’Inno alla gioia. L’ha usato Hitler per i compleanni, l’hanno usato Mao e Smith in Rhodesia. Basta!», ha gridato l’ex comico, dopo che Farage e i suoi deputati avevano ascoltato l’inno europeo di spalle per dimostrare il loro disprezzo per l’Ue. «Farage ha fatto bene», perché «in Europa non c’è più gioia». Grillo ha spiegato di essere andato a Strasburgo per dire «non date finanziamenti all’Italia», perché «scompaiono tutti in tre regioni: Calabria, Sicilia e Campania, e quindi a mafia, ’ndrangheta e camorra». Il cordone sanitario creato dalle grandi famiglie politiche contro gli euro-scettici ha impedito al grillino Fabio Massimo Castaldo di accedere alla vicepresidenza dell’Europarlamento, a cui il gruppo Grillo-Farage avrebbe avuto diritto per numero di deputati. «Chi dice che vuole distruggere il Parlamento, non può rappresentare il Parlamento», ha spiegato Schulz, sottolineando che TAJANI E SASSOLI VICEPRESIDENTI Gli euroscettici danno la schiena a Beethoven IL CANDIDATO M5S INVECE NON CE LA FA I deputati euroscettici di David Farage si sono voltati di PITTELLA GUIDERÀ schiena durante l’esecuzione dell’Inno alla gioia nell’aula del Parlamento europeo. M5S si è dissociato. IL GRUPPO SOCIALISTA Martin Schulz rieletto presidente del Parlamento europeo I complimenti l’avanzata degli anti-europei nelle urne non impedirà all’Aula di Strasburgo di «agire: c’è una schiacciante maggioranza delle forze democratiche e pro-europee». LE PROSPETTIVE Il messaggio di Napolitano «Fiducia nell’Assemblea» Conciso ma denso di afflato europeistico il messaggio che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al neoeletto presidente del Parlamento europeo Martin Schulz: «I miei più vivi complimenti - si legge nel testo diffuso dal Quirinale - per la tua rielezione a Presidente di quel Parlamento nel cui ruolo abbiamo sempre tanto creduto e crediamo». Evidente nelle parole del capo dello Stato il ricordo della sua permanenza dal 1989 al ’92 sugli scranni dell’assemblea di Strasburgo. Per Schulz, il risultato del voto sulla sua rielezione dovrebbe costituire la base di una «maggioranza programmatica» anche per Jean-Claude Juncker, l’ex premier lussemburghese che i capi di Stato e di governo venerdì hanno formalmente designato candidato presidente della Commissione e che l’Europarlamento deve confermare il 16 luglio. In realtà, dal conteggio dei voti su Schulz, mancano all’appello 70 deputati della grande coalizione tra popolari, socialisti e liberali, che insieme hanno 479 europarlamentari. Presidente dai metodi spicci negli ultimi due anni e mezzo della passata legislatura, con un carattere spigoloso e iroso, accusato di nepotismo da alcuni deputati conservatori, Schulz ha perso per strada alcuni voti del Partito Popolare Europeo e dell’Alleanza dei Liberali e Democratici. Ma il margine della sua rielezione ieri rende più incerta la conferma di Juncker, dopo che alcune dele- Kilt, burqa e battute da avanspettacolo arriva il circo del tandem Beppe-Farage LA GIORNATA dal nostro inviato STRASBURGO Uno come Borghezio, cioè proprio SuperMario Borghezio, leghista da avanspettacolo, li chiama «i clown». Sono sbarcati in massa al Parlamento di Strasburgo. Girano in kilt, come l’eurodeputato scozzese David Coburn il quale non fa che complimentarsi con Grillo («You are very funny») e si aggira nei corridoi austeri del monumento all’europeismo attirando la classica domanda sugli scozzesi in gonnella: «Ma sotto, le mutande ce l’ha?». L’europarlamento è diviso in due, e non c’è larga intesa almeno su questo fa Ppe e Pse: alcuni dicono che clown David abbia almeno un perizoma, altri giurano che sia smutandato. Nessuno però vuole andare a vedere con i propri occhi come stanno davvero le cose lì sotto. Ma ecco, nel giorno in cui gli xenofobi inglesi alleati di Grillo voltano le spalle all’Inno alla gioia, cioè a Beethoven e alla sua sinfonia diventata simbolo dell’europeismo e graziosamente suonata in aula mentre Farage annuncia «non riconosco l’Europa, la sua bandiera e la sua canzone», il leghista Buonanno si presenta nell’emiciclo indossando il burqa. «Quest’Europa rifiuta le radici cristiane - è il suo gaio slogan - ma io non voglio morire islamico». A Montecitorio, Buonanno aveva sventolato una spigola. «Qui - avverte - se mi fanno arrabbiare la prossima volta porterò un pesce spada». I clown sono divertenti e divertiti. Marine Le Pen, che pure non rientra in pieno nella categoria e si muove come una contro-Cancelliera lungo gli spazi mastodontici del palazzo, è tanto lieta perché hanno arrestato Sarkozy («Indovinate un po’ perché sono L’AFFONDO DELL’EX COMICO: «RENZI CHI?» SFILATA RUMOROSA DEGLI ANTI-UE LA LE PEN: CONTENTA PER IL CASO SARKÒ raggiante?») e pregusta i voti del marito di Carlà che le arriveranno. LA COPPIA Ma tra tanti clown ce n’é uno che è triste. Sì, un comico triste - ma guai a chi fa il nobile paragone con Eduardo De Filippo o con Massimo Troisi o con Charlot - e si tratta di Grillo che fa tandem con Farage e vorrebbe andarci a convivere: «Se finisco male», così dice al leader inglese, «mi prepari il letto a casa tua?». Beppe clown triste riunisce i suoi grillini e altri Mostri - qualcuno nel Pse li chiama così e anche Beppe qualche dubbio sotto sotto ce l’ha e infatti quando chiama i colleghi lituani di Ordine e Giustizia li saluta scherzosamente con il saluto nazista - e esordisce così: «Farage ha fatto benissimo a voltare le spalle all’Inno alla gioia. L’ha usato Hitler per i compleanni, l’ha usato Mao e l’hanno usato i peggiori killer della storia. Ma quale gioia! Qui non c’é più gioia! L’Europa è una tristezza!». Il più triste sembra lui, forse perché si è subito reso conto che i 37 nazionalisti-grillini-xenofobi-eurofobi del suo grup- po non riusciranno ad avere grande voce in capitolo. Anche se ognuno di loro si terra intera-intera l’indennità di quattordicimila euro netti al mese. IL GRIDO DI BATTAGLIA «Avranno paura di noi tutti qui dentro», è il grido di battaglia di Beppe. Insieme a quest’altro, sparato appena compare come un leone (triste e addobbato con occhiali multicolori con su scritto Beppe Grillo sulle stanghettone bianche) nell’atrio a forma di Colosseo di questo palazzo: «Renzi chi?». «Renzi è un pallonaro», assicura la Le Pen che oggi parlerà contro il premier italiano e davanti a lui. Grillo vorrebbe aspettarlo, a Renzi, ma è troppo stanco e non vede l’ora di tornarsene a casa: «Arrivare quaggiù è un delirio. Questo è un posto assurdo e lontano. Sono venuto in macchina, attraverso la Svizzera, che è piena di autovelox. Il viaggio non finiva più e la prossima volta passerò via Tangeri così magari faccio prima». Peccato che lui è contro l’alta velocità (per gli altri?), mentre l’alleato Farage sventrereb- Beppe Grillo ieri a Strasburgo durante la conferenza stampa con Nigel Farage. Il leghista Gianluca Buonanno (quello della spigola a Montecitorio) con il burqa. gazioni nazionali di popolari e socialisti – dai conservatori ungheresi ai laburisti britannici – hanno annunciato un voto contrario all’ex premier lussemburghese. Decisivi per il voto del 16 luglio sul presidente della Commissione saranno i negoziati sul programma, che Juncker condurrà da oggi con le grandi famiglie politiche. Nei nuovi assetti dell’Europarlamento, l’Italia ha conquistato una serie di incarichi di peso che dovrebbero permettere di spingere sull’acceleratore della crescita. Gianni Pittella è stato eletto capogruppo dei Socialisti&Democratici. Mai nella storia dei socialisti europei, un italiano aveva guidato il gruppo a Strasburgo: sarà Pittella a condurre le trattative con Juncker, insieme al popolare tedesco Manfred Weber e al liberale belga Guy Verhofstadt. David Sassoli del Pd è stato scelto per la vicepresidenza dell’Europarlamento. Ma la sorpresa è stata l’elezione a primo vicepresidente vicario di Antonio Tajani di Forza Italia. Con 452 voti, l’ex commissario italiano ha ottenuto più consenso di Schulz. David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA be montagne e paesi alla faccia dell’ecologismo e dell’elogio della lentezza e della decrescita felice che è molto grillina. Quanto sono divisi tra di loro i clown. Il leghista Borghezio ricorda che Farage mette i soldi a riparo e Grillo ironizza: «Farage, ma se vengo a vivere con te, me lo prepari un paradiso fiscale?». Non è mica tanto triste questo luogo. A parte Grillo o la Barbara Spinelli che è qui perché ha tolto il posto al figlio di un operaio candidato da Sel ma si aggira con l’aria di una che è scesa dalla torre d’avorio intellettuale e non capisce dov’è finita: «Ma questo è un Parlamento o un labirinto?». Non è triste l’immenso emiciclo, perché clown, mostri, personaggi bizzarri e improbabili (alcuni già impegnati a scegliere Miss Parlamento e sono in lizza una greca e una rumena ma «anche la nostra Barbara Matera può dire la sua», assicura il berlusconiano Giovanni Toti) lo hanno reso subito simile al Senato sospeso in aria di Star Wars. Da un momento all’altro, come nel film, può alzarsi uno (un nazista finlandese? Farage con qualche birra di troppo in corpo?) e dare l’annuncio: «Nell’intento di garantire la sicurezza e una durevole stabilità, ci trasformeremo nel primo Impero Galattico!». Chissà se, oggi, Renzi li riporterà sulla terra. Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 02/07/14-N:R - CITTA’ 5 Primo Piano Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Renzi apre il semestre italiano l’obiettivo è riformare i trattati `Oggi all’Assemblea di Strasburgo lancerà `Appello alla crescita e a una Ue ambiziosa una fase costituente per la nuova Unione «Diamo una speranza ai cittadini europei» IL RETROSCENA Il caso Cl lo invita al Meeting, ma Matteo declina ` Matteo Renzi è stato invitato a tenere l’incontro inaugurale del Meeting per l’amicizia tra i popoli che si terrà a Rimini dal 24 al 30 agosto. Fonti di palazzo Chigi rendono però noto che il presidente del Consiglio ha ringraziato per l’invito ma non parteciperà all’evento organizzato da CL. Alla settimana riminese, la cui 35ma edizione è dedicata al tema delle periferie del mondo, è previsto l’intervento di sei ministri, oltre che di esponenti di spicco del panorama economico, finanziario ed ecclesiale, tra cui l’Ad di Fiat, Sergio Marchionne. ROMA «Abbiamo davanti sei mesi cruciali per cambiare l’Europa. Se non lo faremo, come hanno dimostrato le ultime elezioni, il vento degli euroscettici rischia di spazzare via l’Unione». Con questo appello all’Europarlamento, oggi alle tre di pomeriggio a Strasburgo, Matteo Renzi aprirà il semestre di presidenza italiana. Fino all’ultimo momento il premier limerà il discorso. E ai suoi ha raccomandato di limitare al massimo le anticipazioni «per non togliere gusto e suspense alla prima» di oggi. Ma già ieri Renzi ha postato una frase sul sito della presidenza italiana. Questa: «Non provate un brivido pensando di essere chiamati oggi a realizzare quel sogno degli Stati Uniti d’Europa, avuto da quella generazione che nelle macerie del dopoguerra iniziò la creazione di un nuovo soggetto? Il tema dell’Europa è dire ai nostri figli, noi che siamo la generazione Erasmus, che è possibile che l’Europa oggi sia il luogo in cui è possibile la speranza». Ecco, “speranza” sarà la parola chiave del discorso. Speranza «per i cittadini e le famiglie europee», per un’«Europa più giusta e non dalla parte dei burocrati e dei banchieri». Speranza per «i giovani cui dobbiamo indicare una strada e offrire la possibilità di trovare un lavoro». «Speranza per una rinascita industriale». E per «speranza per tutti, garantendo crescita e prosperità». Senza violare i patti e le regole di bilancio, ma spingendo per le riforme strutturali in modo da ottenere, appunto, «la necessaria flessibilità con cui far ripartire la crescita». «CAMBIARE VERSO» Per «cambiare verso all’Europa» è necessario però, secondo Renzi, cambiare anche l’architettura istituzionale dell’Unione. Non solo Unione economica e fiscale, insomma. «Ma anche, e soprattutto, più unione politica, con una nuova governance». Per questo il premier italiano oggi dovrebbe annunciare un «semestre costituente». Con il lancio di una Convenzione con cui riscrivere i trattati entro il 2019. Tema che trova l’accordo di Angela Merkel, anche lei convinta che per dare più forza alla moneta unica è indispensabile rafforzare «l’unità politica» tra gli Stati membri. Progetto condiviso perfino da David Cameron, che ha appena perso la battaglia contro il nuovo presidente della Commissione Jean Claude Juncker. Il premier inglese infatti punta alla nascita di un’Europa a due velocità per riportare a Londra alcune competenze e poteri. E Renzi e la Merkel, per consentire all’eurozona (dove il Regno Unito non c’è) di rafforzare la propria integrazione, sono decisi a cogliere la palla al balzo, te- nendo al tempo stesso ancorata la Gran Bretagna all’Unione. «Un’Europa senza Londra è impensabile e inaccettabile», ha detto la Cancelliera lunedì. Che il terreno di confronto sia proprio questo, l’ha confermato ieri sera Cameron con un tweet: «Non vedo lavorare di lavorare con Matteo Renzi per portare a termine la riforma dell’Unione europea». E’ difficile che oggi Renzi entri nel dettaglio di quella flessibilità incassata al Consiglio euro- Matteo Renzi IL PREMIER VALUTA L’IPOTESI DI UNA CONVENZIONE PER RIFORMARE LA CARTA COMUNITARIA OK DI CAMERON E MERKEL peo della scorsa settimana. L’occasione per rilanciare il dibattito sulla flessibilità si presenterà infatti a dicembre, quando l’Italia aprirà la discussione politica all’interno dell’Ecofin sulla attuazione del Six Pack e del Two Pact, gli strumenti che finora hanno imposto quello che il premier definisce «un rigore cieco». IL DISCORSO Ma è indubbio che dal palco dell’Europarlamento riunito in seduta plenaria, Renzi scandirà i suoi slogan a favore di crescita e occupazione. Puntando, nei prossimi mesi, a non conteggiare nel deficit le spese “buone” in investimenti, ricerca, agenda digitale, innovazione e creazione di posti di lavoro e il rimborso dei debiti arretrati della pubblica amministrazione. Più, probabilmente, la quota parte che ogni singolo Stato versa per il co-finanziamento dei fondi strutturali. Roba da decine di miliardi all’anno. Il discorso di Renzi, che surfa sulla fortunata coincidenza di arrivare alla guida dell’Unione come leader del partito «che alle elezioni ha preso più voti», innesca attese all’estero. «Matteo ripeterà che il patto di stabilità va interpretato con la necessaria flessibilità», ha detto ieri sera il socialista Martin Schulz, appena rieletto presidente dell’Europarlamento. Alberto Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 02/07/14-N:R - CITTA’ 6 Primo Piano Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Senato, immunità come per i deputati Riforme e Italicum il Pd sfida i grillini Confermato lo scudo, Finocchiaro: è solo un presidio di libertà Il decalogo di Renzi a M5S: bene il dialogo, male la vostra proposta ` LA GIORNATA ROMA Resta l’immunità anche per i senatori. Lo ha deciso la commissione di palazzo Madama che sta votando a spron battuto emendamenti e sub emendamenti al testo di riforma del Senato, che alla fine non sarà più come l’attuale, ma una Camera delle autonomie formata da amministratori locali. Proprio qui era sorto l’intoppo: visto che i nuovi senatori non saranno più parlamentari a tutti gli effetti, perché mantenere anche per loro l’istituto dell’immunità come per i deputati? Si creerebbe una disparità - argomentavano i contrari - tra amministratori senza e amministratori con immunità, si aprirebbe una corsa allo scudo istituzionale per sindaci e assessori che abbiano da farsi perdonare qualcosa. LE POLEMICHE Discussioni, confronti e scontri superati dalla norma votata in commissione: l’immunità rimane come per i deputati perché «è un istituto a presidio della libertà di esercizio della funzione, non è un privilegio, tanto è vero che esiste anche per i giudici costituzionali e per gli ambasciatori all’estero», ha spiegato Anna Finocchiaro, presidente della commissione e relatrice. A favore hanno votato Pd, FI (Minzolini astenuto), Lega, Ncd, Scelta civica; contrari M5S e Sel. L’accordo sulle riforme ha retto bene, anche nel replicare alle dichiarazioni più o meno avventate del dopo voto, con i cinquestelle a puntare il dito sullo «scempio» fatto «ai danni dei cittadini», e i democrat a replicare «non versate lacrime di coccodrillo, 11 del M5S compreso il capogruppo pochi giorni fa avevano firmato un emendamento per ripristinare l’immunità». Il lavoro in commissione procede spedito, al momento, anche perché non sono stati finora affrontati i temi più caldi, primo fra tutti l’eleggibilità o meno dei futuri senatori, tema sul quale opera una fronda interna sia al Pd che a FI capitanate rispettivamente da Chiti e Minzolini. Sui tempi, ci sono pareri discordi, ma l’obiettivo è di portare in aula il testo per il 9 di luglio, «e subito dopo si affronterà la legge elettorale», hanno annunciato Anna Finocchiaro del Pd e Paolo Romani capogruppo forzista, ma non si è capito se solo in commissione o anche per l’aula. I TEMPI Renzi e renziani in un primo tempo puntavano all’approvazione della legge elettorale prima delle vacanze estive, ma adesso l’obiettivo appare irraggiungibile e politicamente non più perseguibile, non c’è più bisogno, in sostanza, della cosiddetta pistola carica del voto per far passare le riforme, quanto dell’accordo con Forza Italia. «Quel che conta è che tenga il IL PREMIER NON VEDRÀ I CINQUESTELLE: «LEGGE ELETTORALE SOLO IL NOSTRO TESTO GARANTISCE UN VINCITORE CERTO» L’anticipazione Il Messaggero di lunedì aveva anticipato la scelta di mantenere l’immunità nonostante tutte le polemiche patto del Nazareno, avere la nuova legge elettorale in autunno invece che in estate non è un rallentamento, ma il logico sviluppo delle cose e del processo delle riforme», conferma Lorenzo Guerini, il vice segretario sempre presente agli incontri con il Cavaliere. Sulla legge elettorale, il Pd ha coperto anche un altro fronte, quello con il M5S che ha chiesto un secondo incontro «in streaming» per domani. Renzi però, da quel che si è capito, non aveva molta intenzione di tornare a sedersi al tavolo con i Cinquestelle per un confronto senza avvenire, visto anche che sul blog di Grillo era apparso il commento di un prof che definisce l’attuale Parlamento «non legittimato» a fare le riforme. E allora, che ti pensa il premier? Ha preso carta e penna e ha inviato una lettera pro memoria ai cinquestelle, un decalogo a base di «bene il dialogo, ma la non la vostra proposta»; meglio, molto meglio l’Italicum che almeno «garantisce un vincitore», stabilisce che le alleanze si fanno prima e non dopo («se no si istituzionalizza l’inciucio»), e non prevede di ricorrere a collegi troppo ampi «alcuni avrebbero fino a 40 nomi, con schede lenzuolo». Una demolizione della proposta pentastellata fatta con il sorriso sulle labbra, una summa delle obiezioni renziane già svolte durante l’incontro con Di Maio e gli altri. «Siete disponibili al ballottaggio? Noi sì», e così per dieci volte, dieci punti. Una lettera firmata con i soli nomi, in rigoroso ordine alfabetico: Alessandra, Deborah, Matteo, Roberto, che stanno per Moretti, Serracchiani, Renzi, Speranza, i quattro dell’incontro. «Attendiamo le vostre considerazioni», la chiosa finale. Che arrivano con una lettera al premier in serata: «Il nostro obiettivo - garantiscono i pentastellati - è dare al Paese una legge elettorale entro 100 giorni che garantisca non solo governabilità, ma anche stabilità». Nino Bertoloni Meli © RIPRODUZIONE RISERVATA Maria Elena Boschi, Roberto Calderoli e Anna Finocchiaro Responsabilità civile delle toghe la commissione può dare l’ok IL PROVVEDIMENTO ROMA Il disegno di legge sulla responsabilità civile dei magistrati è in dirittura d’arrivo. Deve percorrere solo l’ultimo miglio, il più difficile e il più lungo. Ma già oggi la commissione Giustizia del Senato potrebbe dare il via libera alle nuove regole per i ricorsi dei cittadini che si ritengono danneggiati da errori giudiziari. A spingere sull’acceleratore è stato nei giorni scorsi il governo inserendo la responsabilità civile dei giudici tra le linee guida della riforma della giustizia. Ma soprattutto è stato, il 10 giugno scorso, il blitz della Lega alla Camera, quando in commissione Giustizia passò un emendamento - votato anche da una trentina di franchi tiratori del Pd - in cui si affermava la responsabilità diretta dei giudici. mostra ottimista Buemi - l’intesa non è lontana. Abbiamo votato l’emendamento che prevede l’obbligatorietà dell’azione di rivalsa dello Stato nel caso si dichiari una responsabilità indiretta del magistrato per dolo o colpa grave. Resta da sciogliere il nodo del quantum». Sul tavolo allo stato PALAZZO MADAMA POSSIBILE PRIMO SÌ AL DISEGNO DI LEGGE IL NODO DA SCIOGLIERE RESTA L’ENTITÀ DEL RISARCIMENTO questa linea del governo? «Sì, assolutamente. Chi fa parte del disciplinare del Csm non può partecipare anche alle commissioni che si occupano delle nomine. Sono comunque convinto del fatto che la sezione disciplinare debba rimanere all’interno del consiglio e vada rispettata l’attuale proporzione della componente togata». Allora non potrà che essere d’accordo anche sulla necessità di cambiare le norme sulla responsabilità civile... «No, non proprio. Mi chiedo se sia giusto prevedere l’obbligo di rivalsa dello Stato sul magistrato: potrebbe essere un’arma pericolosa per l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Bisogna ragionarci seriamente». Silvia Barocci © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Enrico Buemi, firmatario del ddl Fucci: «Basta con il Csm governato dalle correnti» L’INTERVISTA ROMA Chiedere a Carlo Fucci se condivida l’idea di Renzi sul correntismo in magistratura è come sventolargli un drappo rosso davanti agli occhi, visto che il pm di Santa Maria Capua Vetere è candidato come indipendente per il nuovo Csm e quindi non appartenente ad alcuna corrente. Dottor Fucci, lei è stato anche segretario dell’Anm: esiste il correntismo? «Io ho conosciuto la degenerazione del correntismo: non mi ha convinto l’occupazione che le dirigenze delle correnti hanno fatto del Csm, e mi lasci dire che anche molti colleghi non sono d’accordo con la gestione del sistema di attribuzione degli incarichi direttivi e semidirettivi». L’idea di Renzi ”più carriera per merito e non grazie all’appertenza” la convince? «I criteri di nomina devono restare di competenza del Csm ma fino ad ora sono stati rovesciabili come un guanto. Per carità, buone nomine sono state fatte ma prima dovrebbe essere individuato il profilo del dirigente idoneo a diventare capo dell’ufficio, e poi scelto il candidato. La mia battaglia è di abbassare l’asticella dell’arbitrio alla discrezionalità sana e parametrata». È giusto cambiare le norme sul Csm? «Berlusconi ci aveva provato ma scegliendo il sistema elettorale sbagliato: le correnti si sono riorganizzate». Quale sistema potrebbe funzio- nare? Il ministro Orlando ipotizza il voto disgiunto. «Credo maggiormente alla valorizzazione del rapporto tra il candidato e il territorio, per questo sarebbero preferibili collegi elettorali più piccoli. Quanto al panachage è un’arma a doppio taglio, perché rischia di favorire accordi sottobanco tra le correnti». ”Chi giudica non nomina e chi nomina non giudica”. Condivide Carlo Fucci, ex segretario PARLA L’EX SEGRETARIO DELL’ANM: TROPPE DEGENERAZIONI IO MI BATTO PER ABBASSARE L’ASTICELLA DELL’ARBITRIO ZERO EURO La legge Vassalli - la n˚ 117 del 1988 - ha di fatto interdetto l’azione ai cittadini. Solo 4 ricorsi dei migliaia presentati sono riusciti a superare i filtri di ammissibilità, ovvero lo sbarramento della cosiddetta «clausola di salvaguardia». E in nessun caso lo Stato si è rifatto sui magistrati, che in pratica, dunque, per i loro errori giudiziari non hanno mai sborsato un euro. Una condizione che li relega al ruolo di «intoccabili», al di sopra di tutti. E che ha innescato di conseguenza una procedura di infrazione da parte della Corte di Lussemburgo. Il cittadino in teoria - e solo in teoria - può agire solamente contro lo Stato, Stato che negli ultimi 26 anni si è guardato bene dal presentare il conto ai giudici. La legge Vassalli fu introdotta dopo che i referendum abrogativi del 1987 - promossi dai radicali, liberali e socialisti - avevano eliminato le norme del codice di procedura civile sull’irresponsabilità del magistrato. Si era alla vigilia di Tangentopoli, l’opinione pubblica era ancora scossa dal caso-Tortora. Buemi andrà avanti: ha presentato in Senato anche una proposta di modifica costituzionale per cambiare il sistema di elezione del Csm. Un delle priorità elencate dal presidente del consiglio Renzi nell’ultimo Cdm. «Farà venire la bile a molti: prevede il senatore socialista - : propongo che i magistrati siano designati in base a un sorteggio tra coloro che abbiamo un particolare titolo di merito». La nomina dei togati del Csm è prevista per sabato e domenica prossima. Lupus in fabula. Claudio Marincola TRE VOTI «Un obbrobrio», lo definì il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. E il premier Renzi poco dopo s’impegnò a cancellarlo. Ed ecco l’urgenza di eliminare il «pasticcio» La via parlamentare non è la più breve ma è percorribile. Il ddl 1070 firmato dai senatori socialisti Buemi, Nencini e Longo potrebbe andare a dama. «Ci mancano soltanto 3 voti - si attuale ci sono tre proposte: la prima è che tutto resti come ora, vale a dire che l’ammontare del risarcimento non superi un terzo dello stipendio annuo del magistrato. Una cifra quasi irrisoria; la seconda, sponsorizzata dal democrat Lumia, è che si attesti intorno al 40%; la terza, infine, quella dei grillini, è che sia pari al 66%. Già in passato proprio su questo punto si accesero scontri feroci. E in fatto di lobbing le toghe non sono seconde a nessuno. Stavolta però i sono tutte le condizioni per sul governo (il ministro Orlando ha già pronto il provvedimento). -MSGR - 20 CITTA - 7 - 02/07/14-N:R - CITTA’ 7 Primo Piano Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Attacchi ai pm, altolà dei giudici Berlusconi: le mie solo battute Milano, l’ex premier convocato. A Napoli `Crosti, il magistrato di sorveglianza: aveva detto: «Magistratura irresponsabile» «Non è un gioco». L’ex Cavaliere si scusa ` IL CASO Il Consiglio superiore Scontro in Procura a Milano, nuovo fascicolo Nuovo episodio dello scontro tra il Procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati e il suo aggiunto Alfredo Robledo. Dopo il recente tentativo del Csm di composizione della vicenda, Palazzo dei Marescialli ha aperto un nuovo fascicolo sulla base di un nuovo esposto di Robledo. Il quale lamenta una nuova esclusione ai suoi danni operata da Bruti Liberati nell’inchiesta sulla ”Piastra“, l’appalto più importante dell’Expo. Inchiesta che, aperta da Robledo, è stata riassegnata a un nuovo pool con altri pm. Il Procuratore ha negato inoltre al suo aggiunto di partecipare agli interrogatori dei manager Paris e Rognoni. Frizioni tra i due anche nell’inchiesta veneziana sul filone Mose. MILANO Un’ora di colloquio, da solo nell’ufficio del giudice del Tribunale di Sorveglianza Beatrice Crosti. A far scattare la convocazione di Silvio Berlusconi, che deve scontare un anno di lavoro socialmente utile, è stata la sua ennesima invettiva contro «la magistratura incontrollata e incontrollabile» durante un’udienza del processo Lavitola a Napoli. Era già accaduto che il premier si lasciasse andare a commenti poco lusinghieri nei confronti delle toghe. La prima volta i giudici si sono limitati a un avvertimento, ieri sono andati oltre: richiamo formale, con tanto di verbale. E il prossimo passo, in caso di ulteriori intemperanze, potrebbero essere i domiciliari. «Ho chiesto a Silvio Berlusconi di non mettermi in difficoltà», racconta il giudice Crosti. L’AMMONIZIONE Il fondatore di Forza Italia si è presentato in tribunale alle sei e mezza di sera, accompagnato da due avvocatesse che sono rimaste fuori dalla porta. Da un paio di giorni sul tavolo di Beatrice Crosti c’è la trascrizione della sua deposizione del 19 giugno trasmessa da Napoli, durante la quale sbotta contro la magistratura «irresponsabile» e con «l’immunità piena». Ma nel fascicolo con l’intestazione ”Imputato Berlusconi Silvio” ci sono an- che le sue frasi del 29 aprile, quando dopo la concessione dell’affidamento ha affermato: «E’ ridicolo pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali». Due esternazioni che hanno innescato la procedura di richiamo ufficiale, in particolare quella davanti ai giudici partenopei. Questa la riflessione che è stata fatta alla Sorveglianza: «Al processo Berlusconi testimoniava e a un testimone non si possono perdonare le bizze di un imputato». Non solo. Nell’ordinanza con cui è stato concesso l’affidamento si impone all’ex premier di non abbandonarsi a dichiarazioni offensive verso le toghe. Perciò Beatrice Crosti apre il provvedimento a pagina cinque e lo rilegge insieme all’ex premier, proprio nel punto in cui si prescrive di astenersi da «esternazioni pubbliche» che «dimostrano spregio nei confronti dell’ordine giudiziario». E a rimarcare che Berlusconi sta scherzando con il fuoco, il giudice avverte: «Questo non è un gioco». IL LEADER DI FI RISCHIA LA REVOCA DEI SERVIZI SOCIALI E ASSICURA: QUESTI EPISODI NON SI RIPETERANNO Nel colloquio non si è entrati nel merito dello scambio di battute con il presidente del collegio di Napoli. «Non mi compete - sottolinea la Crosti - ma in veste di testimone e da uomo di mondo qual è, Berlusconi dovrebbe astenersi». All’ex capo di governo non è rimasto che incassare il richiamo: «Chiedo scusa - ha detto Voleva solo essere una battuta, non si ripeterà più. Intendevo manifestare il mio diritto di critica». Che secondo il giudice deve tuttavia essere «civile e urbano» e non «offendere un’intera categoria, anche perché i magistrati non sono solo quei pochi nomi che si leggono sui giornali, ma sono tanti e lavorano tanto». Ora Berlusconi deve muoversi con attenzione per non vanificare i due mesi di lavoro socialmente utile già scontati per la condanna a quattro anni nel processo sui diritti televisivi Mediaset e soprattutto per non rischiare di finire ai domiciliari. Il passo successivo al richiamo infatti è la revoca dell’affidamento, che comporterebbe tra l’altro un periodo di custodia cautelare in carcere in attesa della decisione collegiale della Sorveglianza. L’ex Cavaliere cammina su un filo. Claudia Guasco Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 8 - 02/07/14-N: 8 Primo Piano Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Allarme crescita anche dalla Ue a giugno sale il fabbisogno La commissione condivide le stime Istat sul secondo trimestre Bene i primi sei mesi, ma sul deficit pesano debiti Pa e gli 80 euro ` IL FABBISOGNO Lo scenario economico e finanziario non favorevole - come accade in questi casi - fa tornare di attualità le discussioni su un’eventuale manovra correttiva, che però al momento il governo non è orientato a prendere in considerazio- IL TESORO PER ORA NON PENSA A UNA MANOVRA MA SARÀ IMPEGNATIVO ANCHE IL RISPETTO DEGLI OBIETTIVI © RIPRODUZIONE RISERVATA Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan Il fabbisogno statale 2013 2014 GEN 69.400 49.500 58.500 60.485 45.500 33.500 27.400 29.100 AVANZO FEB MAR APR MAG GIU Fonte: Ministero Economia e Finanze LUG AGO SET OTT NOV DIC ANSA Disoccupazione record per le donne a maggio LA CRISI ROMA Non c’è laccio emostatico che tenga, l’emorragia non si ferma: torna a salire il tasso di disoccupazione in Italia e a maggio tocca quota 12,6%. Ovvero 0,1 punti percentuali in più rispetto ad aprile e 0,5 punti in più nel confronto annuo. E stavolta sono le donne a subìre tutto il peso di un mercato del lavoro inceppato. L’aumento dei disoccupati infatti è interamente al femminile, gli uomini hanno resistito e i giovani sono riusciti addirittura a recuperare qualche leggerissimo punto in percentuale. Le donne no. La disoccupazione ”in rosa“, fa sapere l’Istat, a maggio ha segnato un record storico, arrivando al 13,8% (+0,5 rispetto ad aprile, +0,8 su base annua) che è il livello più alto dall’inizio delle serie storiche mensili, ovvero dal gennaio del 2004. Passando ai numeri assoluti, maggio fa registrare 26.000 disoccupati in più, una cifra data dalla differenza tra le 54.000 donne disoccupate in più e i 29.000 uomini disoccupati in meno. Resta altissimo il tasso di disoccupazione tra i giovani under 25: 43%, ovvero 4,2 punti in più rispetto a un anno fa. Di buono c’è che si tratta di un dato in leggera flessione (-0,3%) rispetto ad aprile. Com- plessivamente i disoccupati sono tre milioni e 222.000 (+127.000 rispetto al maggio del 2013), di cui 700.000 under 25 (11,7% della popolazione giovane comprensiva di studenti e inattivi). «È la coda velenosa della crisi» commentano nella compagine governativa senza troppo stupore, anzi preferendo mettere l’accento sui «segnali positivi». Ovvero il dato sull’occupazione, che è l’altra faccia della medaglia non sempre speculare. Rispetto ad aprile il numero complessivo degli occupati (22 milioni e 360 mila persone) è aumentato di 0,2 punti percentuali, 52.000 unità in numero assoluto. A livello annuo resta un saldo negativo di 61.000 posti (-0,3%), ma comunque è un piccolo passo in avanti, che porta il tasso di occupazione al 55,5% (+0,1% mensile, -0,1% annuo). «È una buona notizia e stupisce che non le venga attribuito il giusto rilievo» dice il mi- SENZA LAVORO DI NUOVO IN AUMENTO MA STAVOLTA GIOVANI E UOMINI RESISTONO. POLETTI: «CODA VELENOSA» Occupati e no Dati a maggio 2014 (sui 15-64enni) POPOLAZIONE IN ETÀ DI LAVORO 39.899.000 Totale occupati 55,5% 22.360.000 su aprile 2014 +0.1 p.p. +52.000 (+0,2%) su maggio 2013 -0,1 p.p. -61.000 (-0,3%) su aprile 2014 +0,4 p.p. +24.000 (+2,7%) su maggio 2013 -1,2 p.p. -77.000 (-7,7%) Totale disoccupati * 8%; 12,6% 3.222.000 Giovani disoccupati su aprile 2014 +0,1 p.p.* +26.000 (+0,8%) su maggio 2013 +0,5 p.p.* +127.000 (+4,1%) Fonte: Istat 11,2% 700.000 43,0%* 43,0% TOTALE GIOVANI (15-24enni) 5.983.000 *su forza lavoro (tasso di disoccupazione) nistro del Lavoro, Giuliano Poletti. Che aggiunge: «La situazione complessiva nel Paese resta, ovviamente, difficile». L’APPARENTE CONTRADDIZIONE Giovani occupati 15,5% 928.000 su maggio 2013 +4,2 +4,2p.p.* p.p. +64.000 (+10%) Confindustria: a rischio il calo delle bollette per le Pmi LE MISURE 14.959 13.300 FABBISOGNO 28.138 36.448 31.700 30.500 47.520 41.800 35.100 56.297 48.800 42.239 41.100 51.245 76.085 87.585 2012 79.700 Dati in milioni di euro 94.785 L’andamento del fabbisogno cumulato nel corso di ogni anno 7.973 La sede della Commissione Ue mento al pareggio di bilancio strutturale ma anche finanziare in modo stabile il calo della pressione fiscale, non solo per i dipendenti ma anche per altre categorie. Dell’operazione “80 euro” risente anche l’andamento dei conti pubblici a giugno, mese tradizionalmente positivo grazie al flusso delle entrate fiscali. L’avanzo del settore statale si è però fermato a 7,7 miliardi, contro i 13,6 dell’anno scorso. Nel primo semestre si è invece cumulato un deficit complessivo di 41,1 miliardi, comunque minore di 1,8 miliardi di quello del 2013. Il ministero ha spiegato questo risultato evidenziando un andamento della spesa più sostenuto, legato ad alcuni fattori tra cui il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Dal lato delle entrate, si sono invece fatti sentire in senso negativo i maggiori acconti pagati dalle imprese a dicembre, che si sono tradotti in minor gettito quest’anno, ed anche le compensazioni da parte dei datori di lavoro delle somme erogate ai propri dipendenti proprio come bonus. Il saldo di cassa del settore statale è un indicatore diverso da quello utilizzato a livello europeo, che riguarda tra l’altro il complesso della pubblica amministrazione. In generale però i conti dovrebbero mostrare quest’anno un buon miglioramento rispetto al 2013, in coerenza con la discesa dell’indebitamento netto misurato appunto con i criteri dei Trattati dell’Unione europea. Luca Cifoni 3.298 2.437 ROMA Una crescita media per il 2014 che sarà al massimo appena positiva, ben al di sotto della stima del governo che ad aprile puntava ad un +0,8 per cento. Anche l’Unione europea conferma seppur informalmente le previsioni dell’Istat, con riferimento al secondo trimestre che si è appena concluso e di conseguenza all’intero anno. E ieri il ministero dell’Econonomia ha diffuso i dati del fabbisogno statale nel mese di giugno: il saldo di cassa peggiora rispetto allo stesso periodo del 2013, pur restando in lieve miglioramento per il complesso dei primi sei mesi. «Le nostre previsioni di crescita per l'Italia per il secondo trimestre sono nella stessa forchetta che fornisce l'Istat, dobbiamo quindi aspettare quando avremo dati reali, la prima stima sarà disponibile ad agosto»: ha fatto notare ieri Simon ÒConnor, portavoce del commissario agli affari economici Jyrki Katainen. Tutti gli istituti di previsioni pubblici e privati hanno elaborato per il nostro Paese una previsione meno rosea di quella governativa: la Ue aveva detto 0,6 per cento ma quella stima risale ormai a due mesi fa. ne. Intanto perché non ce ne sarebbe bisogno nell’immediato, nel senso che anche un incremento del Pil molto più striminzito garantisce sulla carta il contenimento del rapporto deficit/Pil al di sotto del 3 per cento. Poi perché naturalmente una manovra correttiva avrebbe ulteriori effetti depressivi sull’economia, alimentando un circolo vizioso. Ma il fatto è che la situazione non è rosea nemmeno se ci si attiene alle stime ed agli obiettivi attuali, perché la tenuta dei saldi è affidata a misure di revisione della spesa ancora tutte da concretizzare: e questo vale a maggior ragione nel 2015, quando bisognerà perseguire l’avvicina- -800 I NUMERI Aumentano i disoccupati, quindi, ma aumentano anche i posti di lavoro. «È un’apparente contraddizione» osserva Poletti. E non è certo la prima volta che accade. «Il dato è evidentemente legato al fatto che sta crescendo il numero delle persone che tornano a cercare lavoro. Può essere un primo indizio che si guarda con maggiore fiducia alla possibilità di trovare un’occupazione» conclude il ministro. Viene da osservare che la sola fiducia purtroppo non basta. Servono i fatti. Che non depongono benissimo: l’esame del ddl delega sul lavoro (il cosiddetto Jobs act) slitta di una settimana il suo approdo in aula. I sindacati sono più che preoccupati. E ricordano che le cose potrebbero anche peggiorare di brutto se il governo non si decide a trovare le risorse (almeno un miliardo) per la cig in deroga. Quelli che adesso sono cassintegrati, presto potrebbero a tutti gli effetti diventare disoccupati. Domani sulla vicenda il ministro Poletti riferirà al Senato. Giusy Franzese © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA Le misure «taglia-bollette» rischiano di non centrare l’obiettivo di riduzione del 10% del costo dell’energia. A lanciare l’allarme è il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, spiegando che «il notevole ampliamento della platea dei beneficiari (1,5 miliardi da ripartire tra oltre 700mila imprese di consumatori a media e bassa tensione con potenza superiore ai 16,5 KW) «rischia di vanificare l’obiettivo». Senza contare che le stesse misure «sembrano privilegiare una distribuzione a pioggia di piccoli vantaggi». Confindustria individua le «maggiori criticità» proprio al capitolo taglia-bollette. «Pur condividendo l’obiettivo di diminuire il costo delle bollette energetiche per le Pmi», ha sottolineato Panucci, «non possiamo non sottolineare che il decreto si limita a redistribuire gli oneri parafiscali tra diverse categorie di consumatori senza incidere sui fattori strutturali che determinano un così elevato gap di competitività rispetto agli altri partner europei». Per il direttore generale di Confindustria, il «notevole ampliamento della platea dei beneficiari rischia di vanificare l’obiettivo della riduzione delle bollette del 10% per le imprese interessate». E più in generale, il provvedimento sembra appunto «privilegiare una distribuzione a pioggia di piccoli vantaggi a fronte di un indebolimento della competitività di settori importanti per il sistema manifatturiero come quello siderurgico, della carta, della ceramica e della chimica, del cemento, delle fonderie e dell’automotive». Si tratta, ha aggiunto, di temi su cui «ci auguriamo che il Parlamento possa apportare alcune modifiche». Ma la speranza è anche che «possa proseguire un costruttivo dialogo con il ministero dello Sviluppo Economico sulle modalità attuative della strategia per il taglio delle bollette». Passando a un altro fronte, è la stessa Confindustria a chiedere una sospensione dell’obbligo del Sistri (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti), finchè non sarà posto rimedio ai «difetti progettuali» e corrette «distorsioni normative». -MSGR - 20 CITTA - 9 - 02/07/14-N: 9 Primo Piano Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Il governo accelera sui tagli sconti e detrazioni nel mirino `Spending, fase 2 al via. Caccia a 17 miliardi `Riduzione dei trasferimenti alle imprese di euro. Le prime misure già entro fine mese e degli sconti d’imposta tra i nuovi dossier IL PROGETTO Le agevolazioni fiscali 720 di cui Valore 103 miliardi 250 riguardano le persone fisiche e in particolare sono così suddivise miliardi lavoro e pensioni 56,8 miliardi MENO ACCAVALLAMENTI PER POLIZIA E CARABINIERI, POSSIBILI RISPARMI PER 1,5 MILIARDI IN RAMPA ANCHE L’OPERAZIONE «CIELI BUI» casa 9,1 miliardi famiglia 21,5 miliardi Altre agevolazioni 3,6 miliardi sulle accise 16 miliardi di cui 10 miliardi riguardano enti commerciali e imposte dirette delle imprese 38,8 miliardi sull'Iva La relazione Nel 2013 due scioperi al giorno Il garante: «Un uso sconsiderato» Nel 2013 nei settori dei servizi pubblici le proclamazioni di sciopero sono 2.339. «Un numero certamente elevato», che si è tradotto «in 666 giornate di sciopero». Sono i dati presentati dal presidente della Commissione sul diritto di sciopero Roberto Alesse nella sua relazione. Si tratta di quasi due scioperi al giorno. Il dato è stabile rispetto all’anno precedente testimoniando tuttavia una fase di alta conflittualità determinata soprattutto dalla crisi. Trasporti (aereo, marittimo, ferroviario e su gomma), igiene ambientale (raccolta e smaltimento dei rifiuti), sanità e giustizia i settori più bersagliati. Nei trasporti «la somma degli scioperi sia ROMA Matteo Renzi ha trovato il suo «Mister Wolf», il personaggio di Pulp Fiction, il film cult di Quentin Tarantino, chiamato a risolvere le questioni più difficili, le missioni impossibili. Il Mister Wolf del governo Renzi è Carlo Cottarelli, commissario straordinario ai tagli della spesa pubblica. Il nodo gordiano che Cottarelli deve sciogliere è trovare risorse, che di giorno in giorno si fanno più consistenti, attraverso i tagli alla spesa pubblica. Il conto, come detto, continua a lievitare. Secondo i calcoli della Banca d’Italia solo gli impegni già presi, tra conferma per il 2015 del bonus Irpef da 80 euro e tagli inseriti nelle passate manovre di correzione, con la prossima legge di stabilità serviranno più di 14 miliardi di euro. Vanno aggiunti quasi altri 500 milioni per la «staffetta generazionale» della riforma della pubblica amministrazione appena varata e, con molta probabilità, Cottarelli dovrà anche farsi carico di un altro miliardo di euro per finanziare la Cassa integrazione in deroga. In realtà il Def, il documento di economia e finanza, aveva già ipotizzato un margine di sicurezza quantificando in 17 miliardi di euro l’obiettivo dei tagli di spesa assegnato al commissario straordinario. Il punto è che il tempo comincia a stringere. La legge di stabilità deve essere presentata ufficialmente entro il 15 ottobre, ma alcune misure potrebbero essere anticipate per ottenere prima possibile i risparmi attesi. I veicoli in Parlamento non mancano. Ci sono il decreto sulla Pa e quello sulla competitività che potrebbero essere «appesantiti» con nuovi tagli. nazionali, che locali, registra, nell'anno di riferimento, ben 293 astensioni» ha detto il Garante. Lo stato di crisi in cui versa soprattutto il trasporto pubblico vede tra le sue cause, «in primo luogo, il fatto che molte Regioni hanno avvertito spesso la necessità di impegnare gli appositi fondi a loro assegnati per far fronte ad altre situazioni di emergenza, come quella rappresentata dal settore sanitario». La proliferazione della astensioni è dilagata nelle città italiane: la sola città di Roma è stata interessata, nel 2013, da ben 20 giorni di sciopero. Nei servizi pubblici essenziali, ha detto Alesse, bisogna «contrastare la logica dell’utilizzo sconsiderato del diritto di sciopero». É il caso, per esempio, dell’operazione «cieli bui», il piano per risparmiare fino ad un miliardo di euro l’anno spegnendo l’illuminazione pubblica non necessaria (quella nelle strade a scorrimento veloce o nelle zone industriali) e con investimenti in tecnologia «led» per la parte restante della rete. Entro fine luglio Cottarelli sarebbe pronto a presentare anche il piano di razionalizzazione delle società municipalizzate, un comparto che, sempre secondo le stime del commissario straordinario, dovrebbe consentire nel 2015 risparmi di spesa per un altro miliardo di euro. TUTTE LE MISURE Un capitolo al quale Cottarelli lavora ventre a terra è anche quello del coordinamento delle forze di polizia. Il risparmio stimato è nell’ordine del miliardo e mezzo di euro. Archiviata ogni ipotesi di «fusione» tra i vari corpi, anche dopo il tentativo abortito di soppressione della guardia forestale e di quella penitenziaria, il meccanismo al quale si guarda per risparmiare si basa sul principio di «gravitazione», ossia evitare accavallamenti eccessivi tra carabinieri e polizia in una stessa area, facendo in modo che in ogni zona prevalga una sola forza dell’ordine. Il corollario di questo principio, ovviamente, è la chiusura dei commissariati o delle centrali dei carabinieri considerate in eccesso. Altro dossier appena aperto è quello delle «esternalizzazioni». Con il decreto sulla pubblica amministrazione è stato messo un primo tassello almeno per iniziare a capire quanti e quali siano i servizi affidati dallo Stato e dalle sue articolazioni ad aziende private. Per ora, insomma, partirà un censimento. Poi, però, si dovrà tagliare. Uno degli esempi che Cottarelli spesso cita è quello della vigilanza dei tribunali, spesso affidata a società private, senza contare che a volte, persino le caserme dell’esercito sono «monitorate» dai vigilantes. Ma, pure sommando tutti i tagli possibili, arrivare a 17 miliardi di euro in un solo anno non è semplice. Anzi. Così Esodati Via libera della Camera ad altri 32 mila tutelati La commissione lavoro della Camera ha dato il via libera all’emendamento del governo che amplia il numero dei salvaguardati a 170 mila, garantendo tutele ad altre 32 mila persone rimaste senza stipendio e pensione. «L’aver incluso altre 32 mila persone, pur non essendo risolutivo - si legge in una nota congiunta di Gnecchi e Damiano - consente di portare il totale dei salvaguardati ad oltre 170.000 con una copertura finanziaria superiore agli 11 miliardi di euro». Quanto alla non ammissibilità, decisa dalla Commissione, agli emendamenti relativi ai nodi rimasti irrisolti, come la questione degli insegnanti, «è semplicemente dovuta alla normale prassi della estraneità della materia». tra le misure allo studio torna sempre più in auge il taglio di contributi e trasferimenti dello Stato alle imprese. Le misure che non funzionano, come potrebbe essere per il bonus Letta sulle nuove assunzioni, potrebbero essere definanziate senza troppi complimenti. Non solo. Il lavoro di Cottarelli dovrà essere rafforzato anche dalla revisione di tutte le detrazioni e le deduzioni che erodono la base imponibile, le cosiddette tax expenditures, un elenco di sconti di imposta in grado di drenare ogni anno 250 miliardi di euro di imposte. Un dossier al quale il ministero dell’Economia lavora ormai da anni e che andrà definito entro il prossimo autunno. Anche perché altrimenti le vecchie clausole di salvaguardia inserite dai governi Monti e Letta prevedono, in assenza di altri tagli, una riduzione automatica degli sconti. Un rischio che il governo non può correre, perché finirebbe per incidere su alcune voci importanti come le detrazioni per lavoro dipendente, pensioni, o mutui. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Carlo Cottarelli, commissario per la spending review Palazzo Chigi, retribuzioni legate al Pil IL CASO ROMA Depennata all'ultimo dal disegno di legge delega per la riforma della pubblica amministrazione confezionato dal ministro Marianna Madia e dal sottosegretario renziano Angelo Rughetti, l’ipotesi di collegare all’andamento del Pil, il Prodotto interno lordo, l’erogazione dei premi di risultato destinati ai dirigenti è rispuntata in questi giorni in un decreto del presidente del consiglio dei ministri al vaglio ora dei sindacati. Il decreto prevede di legare già a partire dal 2014 una parte della retribuzione variabile dei dirigenti di Palazzo Chigi (il 20 per cento per i capi dipartimento e i capi ufficio autonomi, il 10 per cento per i dirigenti di prima fascia) alla performance dell’intera presidenza del Consiglio dei ministri, la cui misurazione dovrà avvenire sulla base di specifici macroindicatori tra i quali dovrebbe appunto figurare anche l’andamento del prodotto interno lordo. Sempre stando al Dpcm in questione il 40 per cento della retribuzione variabile di capi dipartimento e capi ufficio e il 50 per cento di quella dei dirigenti di prima fascia verrà erogata in funzione del raggiungimento degli obbiettivi di rendimento annuale. Aperta parentesi: a giugno la presidenza del consiglio dei ministri ancora non aveva trasmesso ai dirigenti tali obbiettivi, nonostante di solito i traguardi da conseguire vengano resi noti entro l'inizio di febbraio affinché il processo di valutazione possa essere svolto a un anno di distanza. LE PROTESTE valutazione che verrà adottato. Ma non solo. Il decreto, sostengono i sindacalisti, violerebbe il principio cardine della valutazione (che sancisce il diritto alla conoscenza preventiva di ciò che un dirigente deve fare e di come sarà valutato in seguito) visto che la bozza circolata in questi giorni stabilisce che le modalità attraverso cui verrà espresso il giudizio sulla performance saranno decise successivamente con un atto del Segretario generale di Palazzo Chigi Mauro Bo- I sindacati sono sul piede di guerra. Chiedono innanzitutto delucidazioni sul significato attribuito alla performance della presidenza del consiglio dei ministri (è qualcosa di unitario o la somma dei rendimenti dei singoli dipartimenti?) oltre che sul sistema di PER I DIRIGENTI DELLA PRESIDENZA RISPUNTANO I PREMI IN FUNZIONE DELLA CRESCITA ESCLUSI DALLA RIFORMA MADIA Palazzo Chigi naretti, storico braccio destro di Graziano Delrio. Non è chiaro, poi, perché la dirigenza di seconda fascia non sia stata presa in considerazione all’interno del Dpcm. Gli interrogativi sollevati dalla bozza sono dunque numerosi. IL PASSO INDIETRO Quando il Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione aveva preso in considerazione l'idea di collegare la retribuzione variabile di tutti i dirigenti dello Stato all'andamento del Pil si era pensato di consentirne l'erogazione solo nel caso in cui la crescita del prodotto interno lordo avesse superato nel 2014 quota 1,3 per cento. Un obbiettivo particolarmente ambizioso tenuto conto che il governo stesso nel Documento di economia e finanza approvato ad aprile ha previsto un aumento per quest'anno pari allo 0,8 per cento, mentre i principali osservatori internazionali si sono dimostrati finora ancora più cauti, da ultima Confindustria che ha stimato per quest’anno una crescita dello 0,3 per cento. Francesco Bisozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 37 - 02/07/14-N: Pesaro Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. pesaro@ilmessaggero.it www.ilmessaggero.it METEO Mercoledì 2 Luglio 2014 REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 San Costanzo Musica, risate e gastronomia mentre in piazza suona la banda La rassegna Da Bosso a Fresu fino a Irit Dekel Fano Jazz schiera una parata di big Gente di Marca Zuccari a pag. 50 Salvi a pag. 50 Mascioni a pag. 53 Itinerari in moto nelle Marche belle Lungo le curve della Panoramica del San Bartolo fino a Gabicce, Gradara sulla scia di Valentino Luglio choc, hotel semivuoti Allarme dell’Associazione albergatori: «Pochissime prenotazioni e la guerra dei prezzi può far male a tutti». Confesercenti: «La promozione non va, nessuno ci cerca su internet» ` Luglio è il mese che «non si può bucare». Eppure gli albergatori pesaresi devono fare i conti con prenotazioni che non arrivano. I prezzi calano sempre di più facendoli entrare in un vortice di concorrenza al ribasso. «Abbiamo avuto un giugno in calo – sottolinea Fabrizio Oliva, presidente Apa – purtroppo le richieste di preventivo per luglio non ci sono. Ci troveremo alcune strutture piene per i due terzi, ma non dappertutto. In questo senso crediamo che luglio sarà un mese peggiore di giugno soprattutto perché è un periodo che non ci possiamo permettere di bucare. La situazione è difficile tanto che durante la settimana abbiamo alberghi con appena il 20% di camere occupate, troppo poco. La conseguenza diretta riguarda il calo vertiginoso dei prezzi, anche fino al 50% di sconto rispetto al listino. Si vedono camere doppie a 39 euro, per questo invito gli albergatori a non tenere atteggiamenti scorretti tagliando così tanto i prezzi. Se si gioca al ribasso prima o poi si chiude, i ricavi non coprono le spese. Dobbiamo imparare da quanto già successo in Romagna». Benelli a pag. 41 Sgarbi fa scuola Il suo assistente riceve di notte Regione, passa mozione della Lega Pd distratto, arrivano le ronde Pasticcio sicurezza in Consiglio regionale. Capitola il Pd tra assenze e distrazioni e l'assemblea dà il via libera alle ronde con 11 voti dell'opposizione. È successo ieri in aula quando quella che doveva essere un'innocua legge sull'educazione alla legalità si trasforma nella norma che istituisce un «un corpo speciale in Co- muni con più di 25 mila abitanti, che in particolare nelle ore notturne possa fungere da deterrente contro azioni di bullismo, atti vandalici e violenze». L'emendamento che ha stravolto testo e senso della legge è stato presentato da un consigliere della Lega Nord, il fanese Roberto Zaffini. A pag.38 Il litorale pesarese Esercito. Il 28esimo entra nelle Forze per operazioni speciali `Il nuovo assessore di Urbino continua Vittorio Sgarbi, assessore alla “rivoluzione” del Comune di Urbino, oggi raccoglie suggerimenti dai cittadini ducali, ma non sarà lui ad accogliere il popolo urbinate nel suo ufficio a Palazzo Boghi (sede dell’ufficio dell’assessore alla Cultura, Agricoltura e Valorizzazione del paesaggio), bensì il suo braccio destro. Sarà una lunga giornata quella dell’ex consigliere dei Ds, Sauro Moretti che, in linea con gli orari del funambolico critico d’arte (ma APPUNTAMENTI CON MORETTI DALLE 15 A MEZZANOTTE «PRENOTATEVI PRESTO È RIMASTO POSTO SOLO DOPO LE 22» Vittorio Sgarbi anche con i suoi, visto che fino a poco tempo fa era il patron del locale Villa Prati a Forlì) riceverà i cittadini dalle 15 alle 23,59. Un minuto prima di mezzanotte per differenziarsi da un’altra scadenza, quella data da Fata Madrina a Cenerentola, anche se in questo caso non ci sarà nessun rintocco fatale né tantomeno una drastica trasformazione di auto e abito nel caso in cui venga sforato l’orario. Un segnale, quello lanciato da Vittorio Sgarbi, a quanti davano per scontato la sua totale assenza dalle cause ducali e soprattutto una prima azione concreta per riavvicinare la popolazione urbinate alla politica comunale. Per il momento non si potrà avere l’onore (o l’onere vista la sua fama dialettica) di parlare direttamente a quattrocchi con Sgarbi, ma di certo i suggerimenti che arriveranno al primo piano di Palazzo Boghi, in via Puccinotti 3, non andranno persi, almeno è questo ciò che sperano i tanti che hanno già ottenuto un appuntamento. Infatti i posti disponibili sono ormai pochi. Dalle 15 alle 22,20 ranghi già completi per la gioia di Moretti che dovrà raccogliere suggerimenti e quant’altro per buona parte della giornata. «Attualmente l’ultimo appuntamento è fissato per le 22 – spiega Moretti - quindi dalle 22,20 c’è spazio per ricevere altre persone. E’ comunque gradita una prenotazione telefonica al numero 0722 309602». Andrea Perini © RIPRODUZIONE RISERVATA Lella Mazzoli* . i può avere Nostalgia del Presente? Sembra un ossimoro. Ed è su questo che si interroga Popsophia, il Festival del contemporaneo e il suo direttore artistico, Lucrezia Ercoli. Con nostalgia si è soliti portare il nostro pensiero nello smarrito passato. La nostalgia del presente potrebbe essere data da troppo Futuro. Troppo non per prospettiva o certezza. Questo mi pare che manchi. La nostra società offre davvero poche sicurezze, anche per le generazioni Erasmus, in questi giorni così spesso citate. Per troppo futuro intendo il continuo guardare, con ansia, al domani, al dopodomani che ci fa dimenticare o sottovalutare l'oggi. Troppo futuro perchè troppe le preoccupazioni di non raggiungere gli obiettivi che ci siamo o che ci hanno dati; troppo alta la performance richiesta, troppe le cose da fare e ricordare, oddio ho dimenticato...sarà l'Alzheimer, ma no, non siamo mica un computer! Vero, non siamo il computer che però ci può dare una bella mano a memorizzare, a prendere appunti, a ricordarci questo o quello, molto meglio del nodo al fazzo- S STORIE E IMMAGINI CONFRONTO A ROCCA COSTANZA CON MASSARENTI E ZANCHINI nella sua “rivoluzione”, a partire dagli orari IL CASO Nostalgia del presente per troppo futuro Reggimento Pavia, nuovo comandante Il colonnello Diego Filippo Fulco (a sinistra) subentra al colonnello Giovanni Gagliano (a destra) al comando del 28esimo Reggimento Pavia (Foto TONI) A pag. 40 Il meteorologo L’estate ancora non decolla Massimiliano Fazzini L’estate tenta di decollare in maniera perentoria sulla nostra penisola ma l’assenza dell’anticiclone azzorriano impedisce di fatto che ciò si posa realizzare. E’ dunque compito arduo delle campane anticicloniche di matrice subtropicali di tenere lontane le perturbazioni atlantiche dal nostro paese. Ma essendo questa struttura mobile specie alle quote medio-basse, spesso esso non riesce a rimanere in posizione immutata per più giorni, almeno sulla porzione settentrionale del bacino. Ecco dunque dipinto il quadro meteo- rologico verificatosi ieri: con tempo molto incerto al nord . poco o parzialmente nuvoloso con clima caldo al centro, decisamente bello con un deciso solleone al sud. Sulla nostra regione è stata una giornata adatta alla frequentazione delle marine, dove i residui venti nord-orientali hanno smussato i calori più decisi verificatisi nei fondi valle e nelle sovrastanti aree collinari, dove i valori massimi hanno superato diffusamente i 30˚C. Nella giornata odierna una nuova ondulazione fresca transiterà al nord mantenendovi tempo variabile con occasione per rovesci anche temporaleschi; essa toccherà marginalmente il nord della nostra regione, manifestandosi con velature anche estese al mattino e qualche formazione cumuliforme pomeridiana sull’Appennino. Scarse e non significative dovrebbero essere le precipitazioni eventualmente associate. I venti saranno da deboli a moderati da sudest con mare mosso. Nella giornata di domani, il cielo tenderà ad essere sereno o poco nuvoloso al pomeriggio, con venti ancora moderati sciroccali e mari mossi . Il bel tempo proseguirà anche nella giornata di venerdì con temperature in ulteriore aumento. I valori odierni saranno comprese tra 22 e 31˚C, le minime oscilleranno tra 12 e 20˚C. letto. Evviva la tecnologia! che intrinsicamente non è né buona, né cattiva, È! Conoscerla migliora la vita. Conoscerla vuol dire non farsi, da essa, prevaricare. Conoscerla vuol dire stare nel presente. Conoscerla vuol dire migliorare le nostre performance, e altro ancora. Ma non usiamola sempre e comunque. In proposito è in auge un nuovo comportamento (moda o necessità?) di alcuni blogger, manager, etc. (alcuni miei amici già lo fanno) che partono per luoghi, come nel romanzo di Lauren Groff, Arcadia, senza orpelli tecnologici. Lo fanno per disintossicarsi da un presente troppo proiettato, da troppe connessioni, dal voler sapere se pioverà o ci sarà il sole domani o fra 15 gg o in che giorno pioverà questa estate! Disintossicarsi dall'ultima notizia segnalata da twitter...Della nostalgia del presente ne parla la letteratura, il cinema, la radio e la tv, le web series...anch'io proverò a farlo, nella splendida Rocca Costanza assieme a Armando Massarenti, direttore de Il Domenicale del Sole24ore e Giorgio Zanchini giornalista di RadioRai. Proverò a raccontarlo con immagini e storie. *Direttore Dipartimento Scienze della comunicazione “Carlo Bo” @lellamazzoli -MSGR - 14 PESARO - 38 - 02/07/14-N: 38 Marche Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Pd distratto, approvate le ronde della Lega `Si votava un atto sull’educazione alla legalità Sei democrat assenti IL CASO/1 ANCONA Pasticcio sicurezza in Consiglio regionale. Capitola il Pd tra assenze e distrazioni e l'assemblea dà il via libera alle ronde con 11 voti dell'opposizione. È successo ieri in aula quando quella che doveva essere un'innocua legge sull'educazione alla legalità si trasforma nella norma che istituisce un «un corpo speciale, fisicamente idoneo, in Comuni con più di 25 mila abitanti, che in particolare nelle ore notturne possa fungere da deterrente contro azioni di bullismo, atti vandalici e violenze». L'emendamento che ha stravolto testo e senso della legge è presentato dal consigliere della Lega Nord, Roberto Zaffini. Tra i banchi mancano almeno 6 Democratici al momento del voto. Passa così l'emendamento, con appena 11 voti. E scoppia il finimondo in aula e dentro al Pd. Si scaglia contro i suoi il consigliere Pd, Paolo Perazzoli. «È una vergogna. Siamo stati eletti per fare leggi, non per telefonare o fare altre cose al momento del voto». Infuriata la vice presidente del Consiglio Rosalba Ortenzi (Pd), relatrice di maggioranza, che minaccia di votare contro il provvedimento, portato in aula L’EMENDAMENTO «UN CORPO SPECIALE NEI COMUNI SOPRA I 25 MILA ABITANTI» IL PD: SUBITO UNA LEGGE PER ABROGARLO «dopo un lavoro certosino» di concerto con le istituzioni e la magistratura, ma che «con questa modifica istituisce le ronde. Ora mi vergogno». Contrari i rappresentanti di Pdci-Prc e di Sel. D'accordo sul voto favorevole i partiti del centro destra, anche se Giovanni Zinni (Fdi-An) spiega di essersi astenuto sull'emendamento perché «è ambiguo e impreciso» suggerendo modifiche in sede di coordinamento tecnico. Alla fine, prova a metterci una pezza il capogruppo Democrat Mirco Ricci, dopo aver chiesto la sospensione dei lavori e aver parlato con i colleghi di partito e dato loro una strigliata. La soluzione proposta? Approvare comunque la legge, «buona ed equilibrata, attesa da tempo», che prevede interventi sul fronte sociale e culturale, accordi con enti pubblici e associazioni, iniziative contro l'usura, per il sostegno alle vittime e per la valorizzazione sociale dei beni confiscati. Ma predisporre immediatamente "una leggina" che modifica il solo articolo 2, quello emendato, ripristinando la formulazione e originaria. Un modo per evitare l'intervallo di sei mesi che dovrebbe intercorrere tra la bocciatura di una legge e la riproposizione di un provvedimento analogo. La linea passa. Nonostante il leghista Zaffini, per altro da tempo in rotta con i vertici del Carroccio, si sgolasse a spiegare che «non si tratta di ronde, fatte dai cittadini, ma di un corpo da inquadrare nei ranghi della polizia locale. Certo, se debbono fare da deterrente o inseguire qualcuno non possono essere ciccioni, debbono essere in forma». Il bis non riesce però al consigliere. La "leggina" riparatrice è già stata firmata e depositata e arriverà in aula martedì prossimo. Ma il pasticcio è ormai servito e la figuraccia del Pd anche. Agnese Carnevali © RIPRODUZIONE RISERVATA CASO BDM Una seduta del consiglio regionale Mirco Ricci: «Assenze intollerabili» Perazzoli e Ortenzi: «Vergogna» IL CASO/2 ANCONA Il caos sulla legge sicurezza? «È stato uno scivolone nostro - ammette il capogruppo Pd Mirco Ricci Ricci subito dopo il voto Si tratta di comportamenti intollerabili». Mentre i colleghi di partito Perazzoli ed Ortenzi avevano già urlato ai loro "vergogna". «Trovo disdicevole che i membri del giunta e dell'ufficio di presidenza siano assenti mentre si vota», le parole di Perazzoli. Non ri- sparmia battute sarcastiche ai Democrat il consigliere di opposizione Giovanni Zinni (FdI-An), che si è astenuto sull'emendamento, ritenendolo formulato MARANGONI «SONO ISTERICI LA FRASE NON SI RIFERISCE ALLA POLIZIA LOCALE, UNA FIGURACCIA» Andranno in vacanza 480 mila marchigiani LA RICERCA ANCONA Sono 480 mila i marchigiani in vacanza tra giugno e settembre. Cresce il numero dei vacanzieri, +3,1% rispetto allo scorso anno, ma aumenta il divario sociale tra chi parte e chi rimane a casa. La vacanza è sempre più appannaggio di occupati e famiglie con reddito stabile, mentre le difficoltà economiche e la paura di perdere il lavoro scoraggiano le partenze del 63% dei marchigiani. A scattare la fotografia delle vacanze per l’estate 2014 è l’Osservatorio sociale sugli orientamenti dei marchigiani, che ha realizzato il rapporto tramite Sigma Consulting e Trademark Italia. Secondo il sondaggio, 311 mila marchigiani (il 24% delle famiglie) hanno già pianificato le ferie, mentre 169 mila (il 13%) devono ancora decidere tempi e destinazioni. Tra chi parte il 32% si aspetta di spendere più dello scorso anno. Le attese sono legate al rialzo dei prezzi dei servizi turistici e a una maggiore disponibilità di budget. Le mete? Le città d’arte (in aumento dal 15% del 2013 al 19%) ma anche le vacanze all’estero – le Baleari foto, scelte dal 55% delle famiglie) e le capitali europee sono le più gettonate – mentre sono in calo montagna (18% contro il 20% dello scorso anno) e vacanze itineranti (passate dall’8% al 4%). Agosto è il mese con la maggior concentrazione di partenze, con il 58% delle famiglie con le valigie in mano. Ma sono in aumento anche i soggiorni di giugno e luglio. A luglio farà le vacanze il Delegazione istituzionale all’incontro con Bankitalia INDAGINE SULL’ESTATE CRESCE IL NUMERO DEI TURISTI MA AUMENTA IL DIVARIO SOCIALE TRA CHI PARTE E CHI RIMANE A CASA 53% dei marchigiani (42% nel 2013) a giugno il 22% rispetto al 18% del 2013. Il numero di giorni di vacanza per il 79% dei marchigiani sarà inferiore o uguale a quello dell’estate 2013, mentre per il 22% sarà superiore. In generale la durata delle vacanze dei marchigiani supera di 2 giorni la media nazionale. Stando al rapporto, se da un lato aumenta il numero dei vacanzieri, dall’altro le preoccupazioni economiche (per il 53%) e le difficoltà familiari (20%), influiscono sulla decisione di non partire. «Dopo cinque anni di crisi – affermano Alberto Paterniani e Aurelio Bonini, responsabili della ricerca per i due istituti - il mito della vacanza estiva sembra un po’ appannato dalla generale incertezza e da continui annunci di cambiamenti epocali male, pur votando il testo finale della legge. «Qui non c'è nessuna tragedia - afferma in aula - se non quella politica del Pd». Tuona Raffaele Bucciarelli (Pdci-Prc): «le Marche non possono superare a destra la Lega Nord introducendo le ronde. Io comunista rifiuto di votare la legge, che era degna di fiducia». Enzo Marangoni (Fi) parla invece di «isteria politica contro le ronde dato che l'emendamento non si riferisce alla polizia locale. Il Consiglio regionale fa una pessima figura». che pesano sulle prospettive di reddito e sulla quotidianità. Così la vacanza non appare più come un bene garantito a tutti». Il 56% dei marchigiani in partenza ha un’occupazione fissa, il 44% è rappresentato da over 40 con situazione familiare stabile, il 45% da persone sicure del proprio lavoro e di ceto medio, il 63% da famiglie di ceto sociale alto. Per tutti gli altri la vacanza rischia di essere un lusso, anche se i marchigiani che restano a casa possono contare su località turistiche attrezzate e facilmente raggiungibili. In tempo di crisi e di contrazione dei redditi la tendenza a ripiegare era già emersa nel 2013. Ma accertato che agosto, quando tutto costa di più, rimane il mese con la maggior concentrazione di vacanze, il tempo della parsimonia e del risparmio sembra essersi interrotto per chi vive situazioni economiche stabili. Letizia Larici © RIPRODUZIONE RISERVATA ANCONA Sarà una delegazione strettamente istituzionale a incontrare venerdì il governatore di Bankitalia per la vicenda di Banca Marche. Lo ha deciso il Consiglio regionale, accogliendo una mozione proposta dal presidente della Giunta Gian Mario Spacca, che ha suggerito di restringere la delegazione a un rappresentante del Governo (probabilmente del ministero dell'Economia), lo stesso Spacca e il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, o un suo delegato. Secondo Spacca, una delegazione allargata ai portatori di interessi «peraltro legittimi» porterebbe «difficoltà di organizzazione del confronto, che comunque ci saranno», mentre quella esclusivamente istituzionale sarebbe necessaria per «mantenere i nostri obiettivi: salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi, ruolo delle fondazioni, “liberare” credito e liquidità a sostegno all'economia locale». Sul documento si sono astenuti i consiglieri di Fdi-An, Massimo Binci, di Sel (il quale ha ricordato che il problema Banca Marche è stato sollevato «dai lavoratori, ingiusto escluderli dal confronto») e Raffaele Bucciarelli (Pdci-Prc). Il governatore ha sottolineato che il mandato non è solo a lui, «non è ad un uomo solo al comando. Andiamo da Bankitalia come istituzione Regione. I consiglieri non hanno bisogno di essere rappresentati da pezzi della nostra comunità, è compito del Consiglio regionale, di cui anche io faccio parte, contribuire ad arrivare a una soluzione di equilibrio e sintesi». © RIPRODUZIONE RISERVATA La sede di Bankitalia in via Nazionale a Roma -MSGR - 14 PESARO - 39 - 02/07/14-N: 39 Marche Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Pd, se ci saranno le Primarie sarà corsa a tre `Anche Busilacchi in pista: «So che mi vogliono, ma è presto» VERSO LE REGIONALI ANCONA Regionali 2015, pronto anche Gianluca Busilacchi alla sfida delle Primarie Pd per la scelta del governatore. E sono così tre i possibili candidati. Oltre a Busilacchi, Ceriscioli e Petrini. A domanda secca il consigliere regionale si dice «sorpreso, perché Mancano ancora molti mesi alla fine della legislatura e la priorità è il progetto di rinnovamento per la Regione». Ma le voci sempre più insistenti di chi vedrebbe bene il trentottenne anconetano alla guida delle Marche, ammette lo stesso Busilacchi, sono arrivate anche alle sue orec- DOPO CERISCIOLI E PETRINI ECCO IL GIOVANE CONSIGLIERE DI ANCONA: «MA NON DEVONO RISOLVERSI IN UNO SCONTRO TRA TERRITORI» Consiglio regionale Brini torna in aula e va con Marinelli `Un nuovo consigliere regionale in aula. Il Consiglio regionale delle Marche ha preso atto ieri delle dimissioni del consigliere regionale di Centro Destra Marche Fdi-An Francesco Acquaroli, eletto sindaco di Potenza Picena. Al suo posto è subentrato Ottavio Brini, primo dei non eletti nelle liste del Pdl nelle regionali del marzo 2010 nel collegio di Macerata. Brini, già consigliere regionale in due consecutive legislature (2000-2005 e 2005-2010) nel gruppo di Forza Italia (poi Pdl), ha dichiarato la volontà di aderire al gruppo consiliare «Per le Marche» di Erminio Marinelli, il candidato governatore del Pdl del 2010 che, entrando in aula, rimase autonomo dal Pdl. Di fatto il gruppo Fdi-An perde ora un consigliere regionale. chie. «La cosa mi coglie di sorpresa - riprende -, ma mi gratifica essendomi arrivata dal basso e in modo trasversale sia dai territori che dalle varie anime del partito. Prendo questo messaggio - aggiunge - come un segnale di fiducia per quanto fatto in questi anni in Regione. È presto comunque per parlare di nomi, prima occorre trovare un progetto di rinnovamento per la Regione che possa cogliere la sfida dei prossimi anni». Insomma, anche Busilacchi c'è nella corsa al 2015. E fanno tre. Il primo, Luca Ceriscioli, l'ex sindaco di Pesaro, non ammesso all'ultimo congresso dei Democratici, ma pronto ora alle Primarie per il governatore, sostenuto da Matteo Ricci e dai dissenti del partito. Ma tra questi potrebbe crescere il fronte di chi scommetterebbe, invece, sull'ex vice presidente della Giunta regionale, oggi deputato, Paolo Petrini. Alla sua candidatura stanno lavorando i Democrat del Fermano. Anche il parlamentare a domanda diretta, giorni fa alla festa dell'Unità di Sant'Elpidio a Mare, ha glissato, pur ammettendo anch'egli: «Mi fa piacere che qualcuno abbia fatto questa ipotesi e si prenda in esame il mio nome perché conferma un gradimento sul lavoro che è stato fatto in Regione». Dunque si profila una sfida a tre? «Non affrettiamo i tempi - ancora Busilacchi -. Condivido la road map del segretario Comi e auspico che si possa trovare la migliore sintesi possibile. Ciò che è però importante è che se la scelta del candidato avverrà tramite Primarie, queste non siano espressione di una contrapposizione tra territori. La proposta di rinnovamento per le Marche deve essere improntata ad un nuovo regionalismo che deve essere espresso anche dal candidato governatore». Il Pd pensa a programmi e coalizioni e pone a settembre il termine per cominciare a costruire la leadership. Così ha affermato Comi che dal palco dell'assemblea regionale ha lanciato undici appuntamenti sul territorio per ricevere idee e proposte. Ma intanto c'è già chi si scalda e testa i muscoli. Ben sapendo che il capitolo Spacca è tutt’altro che chiuso. Il governatore non ha ancora scoperto le carte: lo farà, tra la metà e la fine del mese. Il presidente osserva e dialoga col Pd e porta avanti il suo progetto Marche 2020, sabato alla Mole di Ancona con un'iniziativa sulla Macroregione. Agnese Carnevali © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ex parlamentare Pd Galeazzi «Alle Marche serve aria nuova» Renato Galeazzi* . enzi non abita qui? L'Italia sta attraversando un periodo di transizione di tale entità che vale la pena di considerarlo anche nelle Marche. Le Marche hanno dato un notevole consenso a Renzi nelle primarie dell'8 dicembre 2013. E ancora di più nelle elezioni europee del 25 maggio, con percentuali che vanno dal 40 al 49%. Come si farà a ripetere un tale risultato alle regionali? Ci vorrebbe una proposta nuova e dirompente come quella di Renzi. Ma il nuovo segretario regionale pensa che le primarie non siano la priorità, non bisogna dividersi, le persone non sono importanti ma è più importante il programma. Si vedrà poi, dice, quale sarà il candidato Presidente migliore. Abitualmente 4-5 capicorrente si incontravano da qualche parte e si mettevano d'accordo un po’ su tutto: il Presidente e il programma nascevano da accordi tra le varie aree della regione perché nessuno doveva prevalere e ci si distribuiva assessorati, cariche, finanziamenti senza alcun progetto di sviluppo unitario della regione: era il risultato dei vari campanilismi. Mi R sembra che il percorso indicato dal segretario regionale non metta la Regione nelle condizioni di ricambio della classe dirigente, di costruzione di un progetto che crei sviluppo e faccia fare alle Marche quel salto di qualità necessario. È stato detto che questa Amministrazione è quella del rinnovamento. Il Presidente è alla fine del secondo mandato ma é consigliere e assessore dal 1990. Una generazione intera è nata e cresciuta all'ombra del Presidente. Un record difficilmente imitabile. Una continuità potrebbe andare bene se i risultati di questi 10-15 anni fossero importanti. Qualcuno dice che la sanità è una eccellenza: forse non ha visto le code al pronto Soccorso o le liste di attesa, per non parlare della mobilità passiva. La disoccupazione e la cassa integrazione hanno raggiunto livelli record. E le infrastrutture? E l 'ambiente? E la trasparenza negli appalti in cui siamo terzultimi in Italia insieme alla Calabria e Campania? Auspico che ci sia una riflessione politica profonda che sia in sintonia con la “rivoluzione renziana”: che un po’ di aria nuova arrivi anche da noi. *già sindaco di Ancona ex parlamentare Pd Programma di coesione i sindacati applaudono Spacca L’ACCORDO Il consigliere regionale Pd Gianluca Busilacchi. A lato Spacca ANCONA I sindacati delle Marche sono soddisfatti per l'approvazione del protocollo d'intesa sulla politica di coesione da parte della Regione. «Esprimiamo soddisfazione - dichiara il segretario della Cgil Roberto Ghiselli - per l'approvazione da parte della giunta regionale dello schema di protocollo di intesa sulla politica di coesione 2014-2020 con il Partenariato economico-sociale che garantirà il confronto nella fase di identificazione delle priorità di utilizzo dei Fondi europei, nella traduzione in obiettivi e strumenti, nel monitoraggio e nella valutazione dei progetti realizzati». Secondo Stefano Mastrovincenzo, Cisl, «è una richiesta che come Cgil Cisl Uil avevamo presentato da tempo alla Regione: crediamo che un solido rapporto tra istituzioni e parti sociali sia essenziale, perchè rafforza la trasparenza e democraticità delle scelte, favorisce la conoscenza dei bisogni del territorio e l'integrazione tra i diversi programmi con l'obiettivo di rilanciare lo sviluppo e l'occupazione». Per il segretario della Uil Marche Graziano Fioretti «il confronto partenariale avrà come oggetto l'impostazione e l'avanzamento strategico della politica regionale attraverso i programmi operativi dei diversi Fondi strutturali e d'investimento europei e darà la possibilità di tener conto degli interessi organizzati, valorizzando il ruolo dei corpi intermedi della società e dell'economia marchigiana». -MSGR - 14 PESARO - 40 - 02/07/14-N: 40 Pesaro Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Edilizia, resiste la commissione Via libera al taglio degli oneri `Niente sconti fiscali a chi apre Compro oro o locali con slot machine CONSIGLIO La maggioranza non riesce a far passare la soppressione della commissione Edilizia. «Va richiesto un parere agli ordini professionali», è la posizione di Siamo Pesaro e Forza Italia. Nessuna detassazione su nuovi Compro Oro, attività con slot machine e distributori automatici. In mattinata, come annunciato dall'assessore all'Urbanistica Stefania De Regis, la giunta ha approvato la modifica al regolamento per la soppressione della commissione Edilizia. Ma il provvedimento ha avuto una brusca frenata nel passaggio in commissione Urbanistica. I consiglieri di opposizione, tra i quali Giovanni Dallasta di Siamo Pesaro e Alessandro Bettini di Forza Italia, hanno chiesto di consultare gli ordini professionali prima di abolire la commissione edilizia. Risultato? Al momento di esprimere un parere, un consigliere della maggioranza (Stefano Donini del Faro) si è allineato alla posizione dell'opposizione. E il nodo commissione Edilizia è stato aggiornato alla prossima seduta. Intanto, gli altri indirizzi del pacchetto Riparti Pesaro stanno diventando esecutivi. A partire dall'esenzione delle tasse locali nei prossimi tre anni per le nuove attività in centro storico. E in periferia se garantiranno nuove assunzioni. Ma nella giunta di ieri mattina, l'assessore al Bilancio Antonello Delle Noci ha portato una modifica al regolamento, che esclude dai benefici tre categorie commerciali: I Compro Oro, tutte le attività (comprese i bar) che abbiano le slot machine al proprio interno, e le imprese costituite da distributori automatici. È evidente che con questo provvedimento la giunta vuole mettere un freno al proliferare dei Compro Oro in città, oltre che a videopoker e slot machine, mentre per i distributori automatici, «non elargiamo i contributi per chi non garantisce occupazione», dice l'assessore. Le altre delibere portate nell'esecutivo hanno riguardato soprattutto il regolamento sugli oneri di urbanizzazione. Lunedì sera in consiglio comunale è stata approvata la proroga per altri sei mesi, fino al 31 dicembre 2014, del blocco sull'aumento degli oneri. E ieri è arrivato il via libera per il periodo successivo, modificando in questo caso in maniera strutturale il blocco, che scatterà dal primo gennaio 2015. «Ci sarà solo l'adeguamento fisiologico all'Istat, basta con gli aumenti discrezionali – afferma il sindaco Matteo Ricci Noi ci rapportiamo all'andamento reale dei costi per agevolare la ripresa del settore». Il regolamento relativo agli oneri di urbanizzazione è stato cambiato su altri tre punti: approvato l'abbattimento per il 60% degli oneri sulle nuove costru- Ospedale, convergenze a sorpresa Pd-5 Stelle SANITÀ Una seduta del consiglio comunale zioni e sulle ristrutturazioni dei fabbricati che seguono il regolamento di bioarchitettura approvaL’allarme to dal consiglio comunale. Riduzione per il 50% anche su nuove coAnziani raggirati struzioni e fabbricati in classe A. appello dell’assessore Giù gli oneri per la metà su ristrutturazioni e fabbricati che assicurino l'accessibilità ai disabili. Un' «Ci giungono - scrive l’assessore Mila Della Dora - segnalazioni su azione, quest'ultima, che «segna il livello di civiltà», hanno aggiunto tentativi di truffa a danni di Ricci e l'assessore all'Urbanistica anziani. Il Comune non ha Stefania De Regis. «Con questi autorizzato alcuna persona a provvedimenti – continuano i due recarsi ai domicili privati per amministratori - Vogliamo favoriattingere informazioni di varia natura. La richiesta è fatta al solo re i cittadini e le imprese che guardano a un'edilizia più responsabile scopo di distrarre i residenti per poter mettere in atto la truffa o il e sostenibile. La direzione è quella che lega ripartenza della nuova furto. Invito pertanto a non permettere l'accesso in casa a chi edilizia, semplificazione e velocità. Così intercettiamo anche una richiede informazioni non politica nazionale di incentivi sulmotivate e, anzi, a chiamare prontamente le forze dell'ordine le riqualificazioni energetiche». Thomas Delbianco nel caso che questo avvenga». Le premesse della vigilia, con quella lettera minacciosa inviata dai Cinque Stelle a tutti i consiglieri comunali, per non votare alcun documento relativo al nuovo ospedale, facevano apparire scontato il rigetto del gruppo di Pazzaglia ad ogni proposta avazata da Pd e soci. Invece, nel consiglio comunale di lunedì, i pentastellati hanno detto sì a quattro punti su cinque della mozione del centrosinistra. Cosa è successo, un passo indietro? «Non è così – afferma la consigliera Edda Bassi – noi avevamo detto anche al sindaco che eravamo intenzionati a condividere alcuni dei principali temi sulla sanità del nostro territorio. Chiedere alla Regione di rinegoziare il budget per Marche Nord non è un punto che ha colore politico, è una cosa ovvia, sulla quale non ci siamo tirati indetro. La nostra lettera inviata ai consiglieri comunali – continua - era riferita al nuovo ospedale. Intendiamoci, non siamo contrari a priori ad una nuova struttura, ma servono ulteriori approfondimenti. Per questo non potevamo esprimerci a favore dell'ospedale di Muraglia e contro quello di Fosso Sejore. Loro danno per scontato il fatto che serve un nuovo ospedale, noi non siamo arrivati a questa conclusione. Di sicuro, diciamo no al project financing». Ha fatto storcere il naso ai Cinque Stelle la decisione del centrodestra, di presentare un proprio dispositivo, elaborato da Remo Giacchi di Forza Italia. Un documento che, stralciate le premesse politiche, su richiesta del sindaco (e così votato anche da Pd e soci), ricalca quello del centrosinistra. Una modalità nuova rispetto allo scorso mandato, quando, sui principali temi, sanità e infrastrutture, nei casi di condivisione tra gli schieramenti si è portato avanti un unico testo. «Noi ci siamo astenuti sulla mozione del centrodestra, perchè non ci è sembrata una mossa corretta – puntualizza la Bassi - Potevano tranquillamente dirci che stavano lavorando ad un loro documento, anche se non ne ravvisavamo l'utilità». Frattura nell'opposizione? «Noi guardiamo ad ogni tema, se si incrinano i rapporti con Forza Italia, pazienza». Un passaggio sugli esiti della seduta consiliare, è stato fatto anche nella giunta di ieri mattina: il sindaco e gli assessori sono rimasti sicuramente soddisfatti dell' ampia condivisione ottenuta dalla mozione di maggioranza. E ora «sarà battaglia dura con la Regione», è il messaggio passato nell'esecutivo. T.D. BASSI SPIEGA «CONDIVISIBILI 4 PUNTI SU 5, SIAMO CONTRARI AL PROJECT FINANCING GUARDIAMO AI FATTI NON ALL’INTESA CON FI» Donati lascia Pesaro «Esperienza profonda» VOLONTARIATO A sinistra il passaggio delle consegne alla guida del 28esimo Pavia; qui accanto il neocomandante Diego Filippo Fulco Sopra, la forza speciale schierata Reggimento Pavia, forza speciale `Il 28esimo è entrato in un settore operativo di alto livello L’ESERCITO Passaggio di consegne alla guida del 28esimo Reggimento Pavia. Ieri mattina la cerimonia ufficiale. Il colonnello Giovanni Gagliano ha lasciato il comando al nuovo comandante: il colonnello Diego Filippo Fulco. Ma la giornata ha segnato anche l’ingresso del Reggimento pesarese, corpo ad elevata specializzazione, nel bacino delle Forze per Operazioni Speciali dell’Esercito. «Il passaggio del reggimento alle dipendenze del Comando delle Forze Speciali dell’Esercito rap- presenta un riconoscimento che evidenzia, oltre alla peculiarità tecnico-specialistica dell’unità, l’importanza strategica che la Forza Armata attribuisce al settore della “comunicazione operativa” – è stato illustrato - Il reggimento, con suoi assetti specialistici, è impegnato in tutte le principali operazioni militari all’estero delle Forze Armate italiane». Il comandante Fulco, che vanta DURANTE LA CERIMONIA IL PASSAGGIO DI CONSEGNE: AL COMANDO SUBENTRA IL COLONNELLO FULCO una pluriennale esperienza nel settore della comunicazione, prenderà il posto del colonnello Gagliano che lascia Pesaro dopo due anni di comando durante i quali il reggimento ha operato ininterrottamente all’estero. Il comandante Fulco, sposato e con tre figli, vanta due lauree: una in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Torino ed una in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università di Trieste. E’ un paracadutista ed è iscritto anche all’Ordine dei Giornalisti. Impegnato in Libano da gennaio del 2009 ad aprile del 2010 ha operato come portavoce militare della missione Unifil: la forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite. Al suo rientro è stato assegnato all' Ufficio Pubblica Informazione dello Stato Maggiore dell’Eserci- to fino ad ottobre 2010. Dopodiché ha assunto il comando di Battaglione del nono Reggimento fanteria "Bari" di Trani, dove ha curato la fase di digitalizzazione dell'Unità per l'impiego dei nuovi veicoli blindati medi "Freccia". Il 7 ottobre del 2013, infine, è stato selezionato per ricoprire l’incarico di Vice capo dell’Ufficio Servizio Pubblica Informazione del Gabinetto del Ministro della Difesa. Fa parte della Strategic Communication (StratCom) Community della Nato. Ed è insignito delle medaglie Nato per la missione Kfor in Kosovo, Eu Monitor mission nella ex Jugoslavia, Onu per la missione Unifil in librano e croci commemorative per le missioni di Pace in Bosnia, Erzegovina, Kosovo e Libano. Lu.Fa «Nel mese di agosto mi trasferirò a Jesi, dove diventerò responsabile della Caritas. E’ stata una scelta per stare insieme alla mia famiglia, che costituirà una casa-famiglia, nell’ambito degli oratori della stessa struttura diocesana». Matteo Donati, responsabile del centro d’ascolto diocesano della Caritas, giovane di grandi capacità organizzative lascia Pesaro L’amore per i più poveri, i senza fissa dimora, sono stati in questi anni «la sua famiglia». «L’arcivescovo monsignor Piero Coccia e il responsabile diocesano della Caritas don Marco di Giorgio non volevano che andassi via, erano dispiaciuti, perché le situazioni di povertà a Pesaro sono tante, ma ho dovuto fare una scelta legata anche all’unità della mia famiglia. Sarò sostituito da un giovane di grandi capacità, Andrea Mancini con un passato da scout, che seguirò comunque fino alla fine dell’anno 2014, per indicargli le problematiche e i programmi della Caritas per quest’anno». Domani Matteo Donati partirà per una missione in Perù per una ventina di giorni. «Qui a Pesaro è stato un periodo meraviglioso racconta - che ho condiviso con gli ultimi della società, dai senza fissa dimora del lungo Foglia, ai diseredati di via dell’Acquedotto, dai senza tetto della stazione ferroviaria ai poveri che dormono nel Parco Miralfiore. Ho concepito la mia missione di operatore della Caritas, non in maniera tradizionale, aspettando gli ultimi dietro una sportello, ma andandoli a cercare per trovare con loro delle situazioni anche temporanee e fotografando i tuguri in cui ancora vivono. Una documentazione che è divenuta un libro, che ha fatto scalpore, perché purtroppo viviamo in una società a due livelli: quella benestante e quella delle povertà. E adesso la situazione peggiora, a vista d’occhio, perché la tematica sulle povertà, si è spostata sulla mancanza di lavoro e di tante famiglie pesaresi che l’hanno perso. Una situazione difficile, a cui si aggiungono tanti profughi che arrivano a Pesaro, dopo tante sofferenze, i senza tetto stanziali, che ogni giorno bussano al centro d’ascolto della Caritas e alla domenica dai frati del convento di San Giovanni. Lascio Pesaro in una situazione emergenziale, come è in gran parte delle città italiane, ma sono convinto che con l’energia degli operatori, volontari e la generosità della popolazione, delle istituzioni, si possa raggiungere anche dei risultati positivi». Paolo Montanari ORA DIVENTA RESPONSABILE DELLA CARITAS DI JESI «VIVIAMO IN UNA SOCIETÀ A DUE LIVELLI: POVERI E BENESTANTI» -MSGR - 14 PESARO - 43 - 02/07/14-N: 43 LE ASSOCIAZIONI LAMENTAVANO DI NON ESSERE STATE COINVOLTE DALL’ASSESSORE NEGLI INCONTRI A CARATTERE ECONOMICO Fano Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: pesaro@ilmessaggero.it Pace fatta tra la Cecchetelli e i consumatori BOTTA E RISPOSTA Pace fatta tra le associazioni dei consumatori e il nuovo assessore comunale al Bilancio, Carla Cecchetelli(in alto nella foto). La giunta fanese ha dunque disattivato un'ulteriore difficoltà, in questo caso diplomatica, che si sarebbe sommata a conti già difficili da quadrare per la penuria di risorse economiche disponibili. «L'assessore Cecchetelli - hanno specificato ieri Sergio Schiaroli di Federconsumatori e Claudio Blasi di Adiconsum - ha evidenziato la volontà di coinvolgere an- che le associazioni dei consumatori riguardo alle problematiche di carattere economico. In tutta evidenza sono influenzate dalla crisi dei consumi, che possono riprendersi soltanto se si riesce a recuperare potere d'acquisto. Ribadiamo, pertanto, che segnaleremo ai gruppi di lavoro sul bilancio tutte le indicazioni fornite dai cittadini ai nostri sportelli, oltre che eventuali proposte con intenti costruttivi per l'economia fanese». La classica scintilla, che avrebbe potuto innescare un inizio di polemica, è scoccata l'altro ieri, quando gli stessi Schiaroli di Federconsuma- tori e Blasi di Adiconsum hanno notato di non essere stati coinvolti in un precedente incontro tra l'assessore Cecchetelli, le associazioni di categoria e i sindacati, convocato per discutere di politiche economiche locali e organizzare un tavolo di lavoro, nonostante gli stessi rappresentanti dei consumatori facessero parte della consulta che si confrontava con la giunta precedente. «In tutta evidenza - avevano poi commentato Schiaroli e Blasi l'assessore ha i suoi punti di vista circa l'approccio agli interessi dei cittadini, di cui prendiamo atto in un periodo in cui la crisi dei consumi colpisce sempre più l'intera economia». Il bilancio 2014, che la seconda giunta Aguzzi ha preferito non approvare, è il primo, vero rompicapo per la nuova Amministrazione. La città ha urgente bisogno di diverse cose, le più evidenti sono le asfaltature, la cura dell'arredo urbano e del verde pubblico, ma la pochezza di risorse pone vincoli stretti. Proprio in questi giorni, poi, la situazione è stata ancor più complicata dall'ulteriore taglio di un milione ai trasferimenti dello Stato. O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA I grillini chiedono un Prg più «leggero» URBANISTICA Sono sette gli impegni virtuosi che il gruppo consiliare dei grillini fanesi chiede al sindaco Massimo Seri e all’intera giunta per sistemare il piano regolatore della prima Amministrazione Aguzzi. La stessa lista civica di Fano a 5 stelle ha spesso definito l’attuale Prg come colata di cemento. Per redimerlo ai loro occhi, la nuova Amministrazione comunale dovrebbe «mettere subito in pratica quanto promesso, rivisitando in modo integrale tutti i comparti non ancora convenzionati», quindi dove non siano iniziate le pratiche per costruire. Il successivo impegno virtuoso è, quindi, «limitare l’uso e il consumo sconsiderato del territorio: non si deve reprimere o limitare la crescita, ma incentivare lo sviluppo sostenibile». Nelle proposte dei grillini fanesi, firmate dal gruppo consiliare composto da Roberta Ansuini, Hadar Omiccioli e Marta Ruggeri, c’è poi il tentativo di contribuire a misure per evitare il ripetersi di una nuova «bolla immobiliare». Il principio «degenerante di edilizia e cementificazione» è infatti considerato la «causa maggiore della depressione economica-sociale nella nostra città». Bisogna quindi «attivare un gruppo di studio, utilizzando le ottime professionalità e i tecnici del Comune», che lo stesso ente locale potrebbe impiegare per confrontarsi con «le parti sociali e le associazioni di categoria». Lo scopo è «individuare nuove formule per rilanciare l’edilizia». I due suggerimenti conclusivi riguardano la necessità di rideterminare il Prg, in modo che non preveda, appunto, «l’ulteriore consumo di territorio». Semmai lo deve ridurre, «anche accogliendo eventuali richieste di rinuncia all’edificabilità». La nuova giunta è inoltre invitata a «emanare disposizioni per limitare il carico urbanistico e calmierare i prezzi di nuove case». L’intervento dei grillini fanesi ricorda che in campagna elettorale l’allora candidato e oggi sindaco Massimo Seri «aveva affermato di condividere il principio del consumo zero di territorio, impegnandosi ad azzerare lottizzazioni e comparti non ancora convenzionati». O.S. Salvataggio in extremis per il giudice di pace `L’Amministrazione conferma gli uffiici a Palazzo De Cuppis Il salvataggio del giudice di pace è riuscito in zona Cesarini, come dicono le cronache sportive per un gol segnato allo scadere del tempo. E infatti il Comune di Fano ha depositato la propria proposta nella giornata di venerdì scorso, poche ore prima che il Ministero distinguesse tra salvati e condannati (nel senso di chi perdeva il servizio giudiziario). In poco più di 24 ore dal suo insediamento, l'ufficio del sindaco Massimo Seri ha completato le pratiche rimaste in sospeso dalla precedente Amministrazione comunale, confermando l'attuale sede di palazzo De Cuppis e individuando i quattro dipendenti che sostituiranno l'attuale personale in carico al Ministero. La salvezza del servizio giudiziario dipendeva infatti dal Comune, che si è assunto tutte le spese, compreso appunto il luogo in cui svolgere l'attività e gli impiegati da dedicarvi. Il personale proveniente dal Comune sarà preparato alle nuove mansioni per circa un anno, periodo in cui sarà affiancato dagli attuali funzionari. Non è stato necessaria, dunque, la richiesta della proroga che invece è stata inoltrata da altri Comuni nelle stesse condizioni di Fano, appena usciti da elezioni al ballottaggio. «La corsa contro il tempo - spiega il sindaco Seri - è stata vinta perché sia i dirigenti comunali sia io stesso ci siamo assunti alcune responsabilità dirette. Ora mancano soltanto alcuni dettagli e il provvedimento che conferma il giudice di pace a Fano sarà presto portato in consiglio comunale per essere approvato». In questi primi giorni come sindaco, Seri sta affrontando alcuni altri temi stringenti: le nuove scogliere a Sassonia sud («Già due incontri con l'assessore regionale Paola Giorgi, prevediamo che il progetto sia pronto a settembre»), il secondo casello A14 («Sono ottimista») e il bilancio, («vera emergenza»). Pubblico in Municipio Circolo anziani, una speranza per i soci in cerca di una sede GIMARRA Il sindaco Massimo Seri «L’ospedale a Muraglia scelta improponibile» `Il sindaco Seri boccia la decisione di Pesaro SANITÀ Entro i prossimi dieci giorni il sindaco Massimo Seri e la giunta di Fano definiranno una strategia sul tema della sanità locale, nuovo ospedale compreso, ora che Pesaro sembra accelerare verso una direzione diversa dal recente passato. Al veloce mutare dello scenario politico, lo stesso Seri risponde convocando in rapida successione tutti i capigruppo consiliari e gli operatori di settore. Riunioni entro la prossima settimana. Nel frattempo resta fermo un presupposto già fissato dalla precedente Amministrazione: «Sanità e salute - afferma Seri - sono questioni che riguardano tutti, quindi Pesaro, Fano e i loro territori circostanti partono alla pari. Nessuno detta la linea». A sud di Fosso Sejore si segue dunque con attenzione il dibattito che si sta sviluppando nel capoluogo di provincia, dove maggioranza e opposizione hanno trovato la saldatura nella proposta di spostare a Muraglia il si- to del nuovo ospedale. Una scelta che a Fano suona a uso e consumo della sola Pesaro: per questo stesso motivo Seri ribadisce tutta la propria perplessità. «Muraglia - argomenta il sindaco fanese - è improponibile, trattandosi di una zona in frana che non sopporterebbe l'edificio da realizzare. Anche Fosso Sejore non è il luogo adatto. Ho considerato alcune soluzioni baricentriche, che mi convincono e che proporrò in seguito. Tra l'altro vorrei evidenziare un aspetto che nessuno ha finora rilevato: senza pianificazione urbanistica, né a Pesaro né a Fano, di che cosa parliamo?». L'impressione è che in fatto di sanità la nostra città sia rimasta ai margini e che la nuova giunta Seri sia chiamata a recuperare posizioni, disponendo di poco tempo ora che «la campagna elettorale per la Regione è già inizia- «MA NEMMENO FOSSO SEJORE È UN SITO ADATTO A GIORNI DECIDEREMO UNA STRATEGIA COME COMUNE» ta». «Tutto ciò succede - prosegue il sindaco - perché il percorso delle due giunte precedenti non è stato lineare, nemmeno condiviso. La città e il suo entroterra non sono stati coinvolti, per quanto mi riguarda farò il contrario. Un percorso condiviso dà maggiori garanzie di scelte lungimiranti e di tutela per i cittadini. Mai stato contrario al nuovo ospedale, pretendo però che le sue caratteristiche siano calibrate su un territorio ampio». La difesa del Santa Croce è l'altro paletto posto da Seri, perché finora è stato proprio «l'ospedale fanese a essere svuotato e a rischiare di più». Conclude il sindaco di Fano: «Sono d'accordo con il mio collega pesarese Matteo Ricci, quando pone l'esigenza di riorganizzare l'Azienda Marche Nord, perché le attuali disfunzioni sono evidenti. Necessario, inoltre, rimpinguare il budget, le risorse economiche per assumere nuovo personale. I servizi ne hanno assoluto bisogno». Ecco dunque i due paletti di Seri: difendere l'esistente e decidere per il futuro sulla base di scelte condivise, altrimenti le singole forzature porterebbero a soluzioni sbagliate. Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Uno spiraglio di speranza per i soci del circolo anziani a Gimarra, da alcuni anni nella sede transitoria. «Abbiamo parlato con i tecnici della società costruttrice e ci hanno assicurato che il lavori al centro di quartiere riprenderanno da settembre, dopo circa tre anni di sospensione», diceva ieri Eliseo Tinti, il presidente del circolo. Nel nuovo centro di quartiere, insieme con uffici, negozi e una trentina di appartamenti, saranno realizzati 1.000 metri quadri di spazi per tutte le realtà aggregative del quartiere. È previsto che i locali per gli anziani siano ricavati al piano terra insieme con il salone polivalente abilitato per 300 posti. Al primo piano, inoltre, le sedi dei club attivi nel quartiere. Come si dice in questi casi, gli anziani del circolo locale stanno allungando il collo in attesa del nuovo ritrovo: prima o poi l'attuale sede temporanea dovrà sparire per fare spazio al parcheggio della nuova chiesa. «Non vogliamo illuderci - conclude Tinti - perché siamo nella sede temporanea da circa tre anni, però speriamo che sia la volta buona per la ripresa dei lavori. Il circolo sta sopravvivendo e soprattutto d'inverno, quando non si può stare all'aperto, si avverte la ristrettezza degli spazi. Cinque o sei tavoli, 30 o 40 persone al massimo, solo qualche partitella a carte». Incontro con l’Agimus alla Mediateca Montanari APPUNTAMENTI Diversi gli appuntamenti in programma questa sera. Si comincia con un concerto organizzato da Agimus, associazione nazionale con sede anche a Fano che ha come scopo fondante la diffusione della conoscenza della musica. Il programma musicale è più ampio e prevede da luglio a dicembre sette concerti che verranno preceduti, grazie alla collaborazione tra le Biblioteche e Agimus da altrettanti momenti in cui il pubblico avrà la possibilità di incontrare i musicisti e avere notizie sulle scelte musicali. Primo appuntamento questo pomeriggio alle 18 alla Mediateca Montanari, dove si terrà un incontro con i musicisti Roberto Galletto (pianista e presidente Agimus Fano Marche) Francesca Durante (pianista) Carlo Amodio (presidente Rotary Club Fano), Mario Battistoni (vice presidente Agimus Fano Marche), Alessandro Copparoni (consigliere Agimus Fano Marche). Domani sera alle 21 seguirà concerto nell’ex Chiesa di San Francesco con i due pianoforti ed ensemble «Cecilia Classica» del Conservatorio S. Cecilia di Roma. Sempre oggi alle 19 alla Fish House di Fano della darsena turistica in occasione dell'evento Fish & Love si inaugura il vernissage di Giovanna Marini intitolato «Le Pupette alla Marina». Previsto anche il dj set di Federica Gif e dj Thor. -MSGR - 14 PESARO - 50 - 02/07/14-N: 50 Mercoledì 2 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Giorno & Notte Estate Da sinistra «Il bacio» di Francesco Hayez la locandina di «Casablanca» sotto lo psicanalista Massimo Recalcati e i protagonist di Happy Days Appuntamento a Marina dei Cesari per imbarcarsi sulla goletta Regina Isabella Concerto a bordo Andar per mare con Ville e Castella La lectio magistralis dello psicoanalista Recalcati sulle bulimie contemporanee inaugura questo pomeriggio alle 18 a Rocca Costanza il festival Popsophia Che nostalgia dell’amore se il cuore è multitasking L’EVENTO S arà Massimo Recalcati ad inaugurare Popsophia oggi a Rocca Costanza: alle ore 18 lo psicoanalista e docente universitario, terrà una lectio magistralis dedicata alla Nostalgia dell’amore, in omaggio al tema Nostalgia del presente che dominerà l'intero festival di quest' anno. Tutto fa pensare che Recalcati prenda spunto dal suo ultimo libro Non è più come prima – elogio del perdono nella vita amorosa, dove l'autore si chiede se la forza dell'amore possa ancora vincere lo spirito dei nostri giorni. Un' analisi profonda su questo ossessivo bisogno contemporaneo di avere, possedere sempre qualcosa di nuovo ogni giorno, «l'iperedonismo del discorso capitalista», o se sia ancora possibile ritrovare dentro ognuno di noi la forza per sconfiggere questo devastante imperativo della nostra epoca. Un imperativo presente nella nostra vita pubblica, ma anche e soprattutto in quella intima e privata, pervasa da questo effimero bisogno: Recalcati sostiene che esistono ancora amori «rari» che “«ispettano le distanze, si nutrono delle differenze, amori che si sostengono sulla solitudine reciproca degli amanti». Da qualche parte esistono ancora amori in grado di resistere e/o insistere? Quegli amori capaci di non cedere al tempo, alle tentazioni del nuovo, alle delusioni sulla diversa intensità, capaci di perdonare le loro stesse imperfezioni? «La ricerca compulsiva del nuovo non è libertà, è la nuova schiavitù»- Amare profondamente, sinceramente, valicando gli insormontabili ostacoli del quotidiano, delle lusinghiere effimere offerte, affrontando e vivendo il perdono, cercando di vivere i propri sentimenti con un sapore forse antico, ma necessario a sopravvivere nel tempo. La luce, dice Recalcati, è piena d'ombra ed è forse sempre più rara la solitudi- MOSTRE, MUSICA E CONFERENZE UN RICCO CALENDARIO DI APPUNTAMENTI Philofiction Joanie, Richie, Fonzie gli ultimi giovani felici Nei sotterranei della Rocca numerose installazioni e un viaggio tra le serie tv più amate dal pubblico alle 22.30 con «Philofiction», che in questa prima serata proporrà «Happy Days: l’ultima generazione felice», con Emiliano Morreale intervistato da Salvatore Patriarca. Alle ore 23, per la rassegna «Fuori orario», appuntamento con «La Grande Bellezza, sceneggiare la nostalgia» a cura di Umberto Curi e di Enrico Ghezzi. L’intero programma è sulla pagina Facebook di Popsophia e sul sito www.popsophia.it. ne, ma la vera pienezza nasce dall' incontro con se stessi. L'altro atteso appuntamento è alle ore 21.30, sempre nel cortile della Rocca, con Umberto Curi («Cos’è la Popsophia?») e Salvatore Natoli («La nostalgia non è più quella di una volta…»), alle ore 20 «Nostalghia», con Michele Donati, Ivan Gambini e Jean Gambini e alle 21.30 con The sound of silence. ensemble musicale del Liceo musicale Marconi, con la voce recitante di Chiara Pietroni. Per la rassegna Popism, dove la pop filosofia interroga i fenomeni della società di massa, nei sotterranei della Rocca si confronteranno alle ore 19 Armando Massarenti, Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini sul tema Troppo futuro, mentre alle ore 22 Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca sul Fake nell’eterno presente. Oggi saranno anche premiati i giovani del concorso fotografico dell’Ufficio scolastico provinciale «Click! Istantanee della nostalgia», mentre alle ore 19 si svolgerà l’incontro con Liliana Segre nell’ambito del lavoro della classe V B della scuola primaria Giansanti «Liliana e la sua stellina». Elisabetta Marsigli © RIPRODUZIONE RISERVATA Bande in piazza a San Costanzo LA RASSEGNA Tutto pronto per gli appuntamenti, in tutto 35, organizzati dal Comune di San Costanzo per l’estate 2014. L’assessore alla Cultura Filippo Sorcinelli ha illustrato nel dettaglio date ed eventi: concerti musicali, artistici ed enogastronomici che avranno luogo sia a San Costanzo che nelle frazioni di Cerasa e Stacciola. Si parte domani nella centrale piazza Pascolini (ore 21,15) con il concerto delle bande dei comuni di Fermignano e Colombarone. Il 17 luglio sarà poi la volta ad esibirsi del complesso bandistico Città di Fano. Il 31 si esibiranno invece le bande di Orciano e San Costanzo. A proposito di cibo e cultura, attesissima l’edizio- ne numero 200 della sagra polentara il 25, 26 e 27. La settimana successiva (2-3 agosto) toccherà alla sagra della crescia di Stacciola. Cucine aperte anche a Cerasa stands dove il 12, 13 e 14 agosto si terrà la consueta Sagra gastronomica. Il 23 agosto la Pro Loco organizza Protagonista la pasta, Festa della pasta di grano duro, mentre il 20 e 21 luglio spazio ai cibi biologici e vegetariani E ci sarà spazio anche per il teatro: l’11 luglio a Stacciola, grazie agli allievi della locale scuola di teatro, verrà messa in scena la commedia Arlecchino servitore di due padroni. Il 21 luglio sarà il turno dei comici del San Costanzo Show: in piazza Pascolini proporranno Il meglio di …. Il 6 agosto nella piazza di Cerasa la locale compagnia D’la Crasa porta in sce- na la commedia Casa Burrasca, l’apparenza inganna. Il 9 agosto a Stacciola c’è la commedia Veleno per topi della compagnia mondolfese Il Crogiuolo. E ancora la rassegna Music on screen. Saranno proiettati The commitmens di Alan Parker (stasera), il rockumentario Fedele alla linea di Maccioni e Ferretti, Sugar man di Malik Bendjelloul (15 luglio) e il lavoro di Mirko Bertuccioli della band I Camillas. Da segnalare infine la presentazione del libro di Paolo Sorcinelli (La memoria della guerra San Costanzo 1940-1945) venerdì 5 luglio alla piazza del Borghetto. Il 7 in biblioteca alle 21,15 Alessandra Carnaroli presenterà Sei Lucia con l’intervento di Renata Morresi. Jacopo Zuccari Bande protagoniste © RIPRODUZIONE RISERVATA FANO -Nuovo appuntamento quest’oggi con il Festival di Ville e Castella che dall’entroterra si sposta invece in mare. Questa sera alle 20 l’appuntamento è a Fano, alla darsena Marina dei Cesari dove ci si imbarcherà sulla goletta Regina Isabella. Dopo la cena marinaresca servita dalla cucina di bordo (prenotazione obbligatoria 339 2556065) si terrà un singolare concerto in navigazione con Maurizio Serafini (cornamusa, flauti) e Luciano Monceri (arpa, chitarra). La cornamusa ricorda l’otre ricolmo dei venti che Eolo affidò ad Ulisse, il flauto soffia come i refoli caldi delle brezze, l’arpa ha tante corde quante le cime necessarie ad armare le vele, il manico della chitarra sembra il bompresso da cui si dipartono, tesissimi, gli stralli. Tutto è pronto per un concerto su tema del viaggio.. Un volume dedicato ai santi delle Marche SAN LEO Questa seta alle 21 a Palazzo Mediceo di San Leo sarà presentato il libro «I Santi nelle Marche».Il volume edito da Jaca Book, casa editrice specializzata in opere d’arte e commissionato dalla Regione Marche e dalla Conferenza Episcopale Marchigiana presieduta dall’arcivescovo di Fermo Luigi Conti, conta oltre 350 pagine, la gran parte illustrate con immagini di affreschi, dipinti, tempere su pergamena, reliquari. I Santi fanno parte dell'antropologia religiosa cristiana, così come la devozione loro portata attraverso immagini, santuari, pellegrinaggi, feste e ricorrenze. Saranno approfondite anche figule locali come quelle di San Leone, San Marino e del Beato Domenico Spadafora. Fano Jazz sfida la crisi con una parata di stelle LA MANIFESTAZIONE FANO Le prevendite dei biglietti volano, ma il domani per Fano Jazz by the Sea sembra sempre più incerto. Anzi. Adriano Pedini, dopo la presentazione dell'ultima edizione della rassegna ipotizza per il prossimo anno la chiusura di uno dei festival più importanti d'Italia. «Dopo 22 edizioni - dice il direttore artistico - non possiamo continuare in queste condizioni. Nell'incertezza economica, nella mancanza di strategie che indichino priorità nelle politiche culturali. E non parlo dell'Amministrazione comunale». E prosegue. «Siamo stati dei temerari ed anche quest'anno rischiamo soprattutto sulla nostra pelle. Se avessimo dato retta alle risorse in campo avremmo già dovuto annullare anche questa edizione. Ma andiamo avanti testardamente, con la forza della passione e del nostro pubblico». Intanto, come detto, volano le prevendite. Gettonatissima l'anteprima del festival in programma martedì 15 luglio alla Corte Malatestiana con un duo d'eccezione formato da Paolo Fresu e da Daniele Di Bonaventura: che proporrà un dialogo in musica nel segno di strumenti ad aria (tromba e bandoneon). Sul sito vivaticket, sono in vendita i biglietti anche per le altre date in programma del festival che entrerà nel vivo sabato 26 luglio al Pala J del Porto di Fano - Marina dei Cesari con il quintetto della cantante israeliana Irit Dekel, nelle cui corde il jazz si incontra con il folk e il pop. Domenica 27 trasferta ad Acqualagna per il consueto evento gratuito ospitato alla Golena del Furlo: di scena la spettacolare band del trombonista Fred Wesley, uomo di punta della musica funk e già assiduo partner di James Brown. La sera successiva alla Corte Malatestiana l'interessante progetto «Silence» che schiera il pianista Danilo Rea, il violoncellista Paolo Damiani e lo specialista in alchimie elettroniche Martux_m. Altra serata gettonata è quella con il doppio appuntamento di martedì 29, con in apertura di serata i Log 2 e di seguito gli Oblivion Express gruppo che accompagna una autentica leggenda dell'organo Hammond: Brian Auger. Il celebre musicista inglese avrà al suo fianco, fra gli altri, il cantante Alex Ligertwood, ex collaboratore di Carlos Santana e di altre rock star. Nell' indice di gradimento del pubblico anche l'appuntamento di mercoledì 30 luglio. Sarà un gradito ritorno a Fano Jazz By The Sea quello con il bassista Richard Bona, artefice di una coinvolgente fusione fra jazz e Africa. Non avrà problema ai botteghini anche quest' anno Fabrizio Bosso: il trombettista torinese, annoverabile ormai tra i beniamini del festival, si esibirà infatti domenica 3 agosto in coppia con il pianista Julian Mazzariello. Claudio Salvi Fabrizio Bosso •• 6 PESARO IL CASO MARCHE NORD “ MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 ALDO RICCI «CONOSCO MEGLIO DEGLI ALTRI LIMITI E OPPORTUNITA’ DEL SISTEMA SANITARIO: I SOLDI ARRIVERANNO» Il direttore chiama a rapporto i primari Convocato collegio di direzione allargato: «Voglio capire bene, troppa disinformazione» D’ANNA «Va abolita subito l’azienda unica» TRA GLI OPPOSITORI di Marche Nord sin dall’inizio, Giancarlo D’Anna incassa con soddisfazione l’evidente testa-coda della Regione sull’azienda Marche Nord. «Lo spettacolo al quale assistiamo in questi giorni relativamente alle pesanti critiche rivolte all’Azienda Ospedaliera Marche che vengono da sinistra, che in consiglio regionale nel 2009 votò compatta per la costituzione dell’Azienda Marche Nord come dal Centro Destra che (escluso il sottoscritto unico consigliere a votare contro) uscì dall’aula — scrive il consigliere regionale indipendente — abdicando così al ruolo di opposizione e agevolando il voto favorevole alla costituzione dell’Azienda Marche Nord stessa condivisione si registrò dalle Giunte Aguzzi-Ceriscioli, meritano alcune considerazioni e testimonianze». «PARTIAMO da queste ultime. Come dimostrano i fatti — aggiunge D’Anna — quanto viene oggi contestato e denunciato era insito nella costituzione dell’azienda , nata senza garanzie, senza certezze e con molte pericolose incognite. I fatti sono chiari chi ha voluto agevolato, condiviso, sponsorizzato quell’operazione o non aveva studiato gli atti, o avendoli studiati li ha condivisi, oppure è stato incapace di rendersi conto di quanto stava accadendo. Ciascuna di queste opzioni non solleva alcuno dalle proprie responsabilità». «A questo punto se il “pentimento” è reale — conclude il consigliere regionale — non rimane che una strada quella dell’abolizione dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord. A questo proposito ribadisco che è già stata presentata dal sottoscritto una Proposta di legge in Consiglio Regionale. Si adoperino i “pentiti” a sensibilizzare i propri rappresentanti in Regione affinchè quella proposta arrivi in aula per poi votarla e porre fine allo stillicidio che subisce la Sanità in Provincia di Pesaro-Urbino». DOPO lo tsunami rappresentato dagli Stati generali della sanità fortissimamente voluti dal sindaco Matteo Ricci, l’altro Ricci (Aldo) corre ai ripari convocando per martedì prossimo un collegio di direzione allargato a tutti i primari ospedalieri. All’ordine del giorno, eventuali proposte migliorative rispetto alle scelte formulate nel piano di riordino del Marche Nord indicato da più parti come «un fallimento». UN’INIZIATIVA che potrebbe essere interpretata come un’apertura di credito verso i professionisti dopo le pressioni denunciate nelle ultime settimane, ma che pare più un modo per svelenire l’ambiente e riguadagnare la L’ASSESSORE TIENE DURO «Si va avanti con Fosso Sejore E per il casello di Fenile c’è parere favorevole della Regione» collaborazione almeno di una parte dei camici bianchi nel momento in cui c’è più bisogno della loro capacità di valutare i probemi che si incontrano in questa fase dell’integrazione ospedaliera. IN CONCRETO, al di là del messaggio che la partita non è chiusa e che i medici potranno esporre eventuali correzioni di rotta in occasione della seduta fissata per il 9 luglio, le parole di Ricci bastano a gelare gli entusiasmi: «Tutte le proposte sono di per sé valide — ammette —. Ma poi devono essere praticabili e vanno valutate in base all’effettiva fattibilità rispetto ai cantieri di lavoro e alla dotazione del personale, al piano delle reti cliniche e alla dotazione regionale dei posti letto. In questi giorni — aggiunge Ricci — ho letto tante imprecisioni sui giornali, ma nessuna proposta vera. Inve- FRONTE sindacale compatto contro alcuni punti oscuri del trasferimento della centrale del 118. Il progetto, che consiste nella cessione del ramo d’azienda che si occupa dei servizi di trasporto in emergenza, prevede il passaggio diretto all’Area Vasta 1 degli 11 infermieri, della caposala, dei 5 operatori radio e di altri 3 infermieri che sono stati assunti dall’Azienda Marche Nord. Rischiano di rimanere letteralmente a piedi invece gli 8 autisti che operano nella struttura con un contratto a termine. Sullo sfondo c’è la possibile esternalizzazione del servizio ad una cooperativa o a una società privata: ipotesi che Uil, Cigl, Cisl, Fsi, Ugl non intendono accettare in alcun modo, promettendo battaglia. «I problemi sono nati un paio di settimane fa — spiega Laura Biagiotti, segretaria regionale aggiunta della Uil Fpl — do- ce in questa fase che ci separa dalla ripresa autunnale sarebbe opportuno fare meno confusione possibile, distinguere le criticità dalle strumentalizzazioni». INSOMMA, il direttore generale si dice pronto a proseguire sulla strada del confronto aperto e democratico con i propri professionisti, senza velature o timori, per poi andare dai sindaci e portare loro un documento di ciò che è stato fatto e cosa si potrebbe ancora fare. «Alcuni aspetti che emergono sono frutto di disinformazione – si lamenta il direttore generale – perciò è mia intenzione redigere un verbale con lo stato dell’arte. Poi faremo una sintesi da presentare alla Regione». E’ ancora ottimista rispetto al piano di riordino ospedaliero? «Non sono ottimista, né pessimista — risponde Ricci — mi sforzo solo di essere realista perchè conosco meglio di altri i vincoli regionali, le criticità e le opportunità offerte dal sistema sanitario. E non ho dubbi sull’arrivo dei 6 milioni di euro che mi è stato confermato anche dal massimo dirigente del Servizio Salute. E’ solo una questione di tempo». E’ EVIDENTE che pur se colpiti nel vivo sia l’assessore regionale che il direttore generale di Marche Nord non hanno intenzione di piegarsi alle pressioni del comune di Pesaro. «Per me non cambia nulla — sottolinea l’assessore Almerino Mezzolani —, ho già avuto modo di rispondere alle sollecitazioni. Quello che si può sistemare si sistema, ma non si può tornare indietro rispetto al percorso fatto». Il che vuol dire che si va avanti con l’ospedale unico a Fosso Sejore. «Non mi pare che Muraglia trovi consensi fuori Pesaro. E poi va anche detto che la Regione ha appena licenziato il parere, positivo con prescrizioni, sul casello di Fano Nord a Fenile. Sul quale c’è un voto unanime favorevole del consiglio regionale...». Ricci è servito. SUMMIT IL 9 LUGLIO Il direttore generale ha convocato il collegio di direzione allargato a tutti i primari per fare il punto sulla organizzazione interna IL CASO PASSA DALL’OSPEDALE ALL’ASUR Rischiano il posto 8 autisti nel trasferimento della centrale operativa 118 SINDACATI ACCUSANO «Nella cessione del ramo d’azienda ci sono passaggi da chiarire e c’è chi rischia» po che l’azienda Marche Nord, su pressione sindacale, si era impegnata con gli autisti a rinnovare i contratti in scadenza almeno fino alla fine dell’anno per valutare la situazione. Ma il primo rinnovo è stato prorogato solo fino ad otto- bre. Gli accordi sono stati disattesi e temiamo che ciò avvenga anche per gli altri autisti. Quindi i lavoratori si troverebbero nella condizione di arrivare alla naturale scadenza del contratto senza alcuna certezza rispetto al mantenimento dei posti di lavoro e dei salari. Non possiamo accettare questo tipo di atteggiamento. Inoltre questo progetto è denso di punti oscuri e poco comprensibili. Per superare la crisi — conclude Biagiotti — crediamo no n sia suffi- ciente pensare ai servizi, ma anche ai lavoratori che questi servizi producono. La sanità non può essere equiparata ad un servizio di mensa self service». I DIRETTI interessati, tra cui figura anche il segretario provinciale Ugl, Fabio Francesconi, si appellano alle sentenze della Cassazione che hanno stabilito per i lavoratori con oltre 36 mesi di anzianità nella pubblica amministrazione la possibilità di reclamare il danno biologico con valori riconosciuti in sede di giudizio che si aggirano intorno ai 200mila euro per ciascuna causa. «Tra noi almeno due persone sono nelle condizioni di andare davanti al giudice» ricorda Francesconi. «Ci sentiamo penalizzati ingiustamente – prosegue – malgrado assicuriamo oltre 3200 trasporti programmati e 1200 di supporto al 118. Ma non abbiamo intenzione di lasciare perdere». 11 MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 •• IL LIBRO INCONTRO SUL TEMPIETTO DI VIA DELL’ABBAZIA VENERDI’ alle 18 la sala riunioni del Centro Pastorale Diocesano in via Roma 118 si presenta il libro “Il tempietto di via dell’Abbazia a Fano”, scritto da Marco Belogi ed edito dalla Banca di Credito Cooperativo di Fano. Il volume racconta la storia di questo piccolo tempio, che, eretto nella seconda metà del Cinquecento con il placet di papa Paolo III, ha attraversato i secoli e si trova ancora oggi in una strada trafficata della nostra città. Presente l’autore che dialoga con Massimo Foghetti. Ai presenti verrà donata una copia del libro. L’ingresso è gratuito. IL FESTIVAL LA MANIFESTAZIONE INSERITA NEL CIRCUITO “INDIEPOLITANA” “Pincio Re-Public”, la musica è al top PERFORMANCE Uno dei concerti della scorsa edizione, fatto usando i bidoni come tamburi UN’INTUIZIONE geniale dei giovani che è stata capace di coinvolgere anche gli adulti. A distanza di un anno torna “Pincio Re-Public” e lo fa crescendo nel tempo, nello spazio e nel numero dei partecipanti. Se lo scorso anno, infatti, nella sua prima edizione, il festival — che nasce dall’esigenza di riutilizzare uno spazio urbano significativo della città (il Pincio) per promuovere la tematica del riuso del riciclo della riqualificazione urbana — è stato capace di attrarre circa 700 persone in due giorni di manifestazione... quest’anno gli organizzatori se ne aspettano almeno tre volte tante dato che l’iniziativa è inserita nel più ampio circuito di “Indiepolitana”, un ciclo di concerti di musica indipendente che oltre Fano coinvolge le piazze di Sassocorvaro, Gubbio, Terni e Pesaro (“Villa’n’roll in programma dal 7 al 10 agosto). Salgono a tre le giornate di musica live, installazioni, laboratori, arte, conferenze, djset e informazione organizzate al Pincio di Fano da venerdì a domenica nell’ambito del progetto “Generazione Re-Public” di cui il festival è solo l’evento clou, ma che dietro ha una miriade di altre piccole iniziative ideate dall’omonimo Collettivo e finanziato (il progetto) RIPENSARE IL TERRITORIO Domani anche un workshop sulle politiche giovanili nella sala ipogea della Mediateca Montanari dalla Regione Marche. Sul modello del PalaComieco, che era stato ospitato proprio al Pincio un paio di mesi prima, nel luglio scorso grazie al Collettivo Re-Public quei giardini erano tornati parlare il linguaggio del riciclo/riuso ma in un’ottica di festa e divertimento per grandi e piccini. E’ quindi naturale che partner dell’evento sia Aset, che metterà a dispo- sizione delle campane per la raccolta differenziata che diventeranno parte di una istallazione ed un distributore di acqua fresca, che ieri però si è rotto mettendo in fibrillazione gli organizzatori per la sua sostituzione. IN REALTA’ le attività inizieranno domani, con il workshop “Ripensare il territorio. Strategie e modalità di riqualificazione degli spazi pubblici inutilizzati nell’ambito delle politiche giovanili; scambio di prassi con la Regione Puglia” dalle 16 alle 20 nella sala ipogea della MeMo. Il prologo al festival che sarà caratterizzato, dalle 18, dalla presenza di stand espositivi, video installazioni, seminari, laboratori di filosofia per bambini ed attività pomeridiane e dalle 21 le premiazioni dei concorsi Re-Public 2014 (fotografia, fumetto e idee) e i concerti di artisti italiani e di fama internazionale (Diaframma, M+A, Actionmen, Gli Ebrei e Stri). Tiziana Petrelli RASSEGNA IN PROGRAMMA LA SINFONIA N. 6 “PASTORALE” E IL 4˚ MOVIMENTO DELLA IX DI BEETHOVEN Alla Corte Malatestiana tornano gli echi della sinfonica LA MUSICA sinfonica inonda la Corte Malatestiana. Torna, dal 5 al 20 luglio con tre imperdibili appuntamenti, la sesta edizione di “Musica a Corte” la rassegna organizzata dall’Orchestra Sinfonica Rossini (Osr) assieme al Coro del Teatro della Fortuna Agostini . Tre concerti con organico orchestrale, due dei quali con coro e tre direttori d’orchestra di fama: Massimo Quarta, Roberto Molinelli e Daniele Agiman. Sarà proprio il Maestro Quarta, direttore musicale dell’Osr e violinista di fama internazionale, ad inaugurare sabato la serie di appuntamenti nella sua prima partecipazione a Musica a Corte. Per l’occasione interpreterà due straordinari capola- vori di Beethoven, punto di riferimento inarrivabile per la musica sinfonica: la celeberrima Sinfonia n. 6 “Pastorale”, da tempo non eseguita a Fano, e la sontuosa Fantasia Corale per pianoforte, coro e orchestra, laboratorio di lusso dello straordinario quarto movimento della Nona Sinfonia. Una bella occasione per mettere in luce anche le voci soliste del Mezio Agostini in uno dei brani più significativi del repertorio corale.Si prosegue, lunedì 14 luglio, con la musica del cinema. ROBERTO Molinelli, direttore per l’innovazione dell’Osr, sarà protagonista assoluto: compositore e direttore dell’intera colon- na sonora del film The lodger di Alfred Hitchcock, proporrà un’esperienza multisensoriale di grande coinvolgimento. «Il film muto è considerato il primo capolavoro del regista britannico — spiega Saul Salucci — e Molinelli è riuscito a riprodurre in pieno la suspence del thriller con un ensemble di soli dieci strumentisti che eseguiranno in sincrono la musica sulle immagini». Infine i travolgenti Carmina Burana, domenica 20 luglio, «sotto la sicura bacchetta del nostro direttore principale — conclude Noris Borgogelli (foto) —, Daniele Agiman, felicissima collaborazione con il Conservatorio Rossini considerato l’evento dell’inverno musicale pesarese 2014. Una delle esperienze più esaltanti per i giovani solisti vincitori delle audizioni interne dell’istituto e per gli alunni dell’Orchestra e del Coro del Conservatorio, diretto da Aldo Cicconofri, i quali potranno nuovamente toccare con mano il mondo del lavoro con musicisti professonisti». Sul palco ancora il Coro del Teatro della Fortuna “M. Agostini” con la collaborazione del Coro di voci bianche Artemusica di Falconara Marittima diretto da Angela De Pace. I biglietti disponibili alla biglietteria del Teatro della Fortuna (tel. 0721 800750) nei giorni feriali dalle 17.30 alle 19.30 e nei giorni dei concerti dalle 17.30 fino ad inizio spettacolo. •• 12 FANO MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 Federconsumatori polemica L’assessore replica subito Teatro Danza, iscrizioni a seminario con Maggipinto dello staff di Bausch PRIMA le critiche, poi la toppa. L’assessore al Bilancio Carla Cecchetelli ha risposto immediatamente a Federconsumatori e Adiconsum che l’hanno redarguita con una nota, per non averle invitate al tavolo di discussione delle politiche economiche. «A seguito del comunicato — scrivono Schia- Il Pincio e l’arco d’Augusto ULTIMI giorni per iscriversi al seminario di Teatro Danza con Mariga Maggipinto (Danzatrice, membro della compagnia del Tanztheater Pina Bausch dal 1989 al 1999, recentemente ha lavorato con Emilia Romagna Teatro ERT alla creazione dello spettacolo diretto da Pippo Delbono, “Dopo la Battaglia”, vincitore I giardinetti della Rocca Malatestiana I giardini della zona Lido roli e Blasi — l’assessore ha volontà di coinvolgere anche le associazioni dei consumatori, influenzate dalla crisi dei consumi per la ripresa dei quali, ha dichiarato, le famiglie debbono recuperare potere d’acquisto. Faremo presenti le problematiche che gli utenti segnalano ai nostri sportelli nonché eventuali proposte». Monumento ai caduti a Porte della Mandria CARTOLINE DA FANO. Secondo Confartigianato la la città della Fortuna è in degrado e occorre ripulirla urgentemente. «La Confartigianato di Fano — si legge in una nota di Andrea Giuliani — ha inviato una mail urgente al sindaco e all’intera giunta con la quale si è chiesto di rimuovere, il prima possibile, la vegetazione spontanea presente ovunque: nei monumenti più significativi del centro storico, nelle zone mare, nella aree produttive, nei quartieri ecc. nonché di provvedere alla manutenzione della aree verdi». I giardini della darsena Borghese LA POLEMICA L’ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA SCRIVE AL SINDACO Confartigianato vede il degrado L’obiettivo coglie... l’ordine E’ URGENTE. «Siccome il sindaco e la nuova giunta — prosegue la nota — si sono insediati, ufficialmente, da più di una settimana e la stagione turistica è entrata, ormai, nel vivo, si ritiene che gli interventi di manutenzione vada- no iniziati immediatamente dando la priorità al centro storico e alle zona mare per poi realizzarli anche nella parte restante della città con una particolare attenzione alle aree produttive». Nello scritto di Giuliani, che in campagna elettorale non ha mai nascosto di appoggiare il centro sinistra (ne è prova la sua bacheca Facebook), non poteva mancare l’attacco al centro desta. «Purtroppo l’amministrazione uscente ha lasciato la città nell’incuria più totale, né la formale riconferma della bandiera blu può fare dimenticare il grave stato di degrado che è sotto gli occhi di tutti. Di conseguenza la Confartigianato di Fano, a nome e per conto delle categoria rappresentata, chiede alla nuova amministrazione di adoperarsi immediatamente affinchè alla città venga garantito quel minimo di decoro senza il quale sarebbe ridicolo parlare di accoglienza e vocazione turistica». Noi ieri pomeriggio abbiamo fatto un giro per la città e abbiamo fotografato una realtà ben diversa da quella descritta da Andrea Giuliani. Monumenti ordinati e puliti, giardini curati e fioriti, giochi dei bambini funzio- del premio UBU come miglior spettacolo teatrale italiano del 2011.), organizzato dalla Scuola di Musical Capogiro per venerdì e sabato. Tre ore al giorno divisi in due gruppi, Junior (12-14 anni) e Senior (15 anni in su). I posti sono limitati. Info e iscrizioni: capogirofano@gmail.com o telefono 0721 862906 e 348 2299555. nanti sia al Lido che in Sassonia, un centro storico gradevole alla vista con spazi verdi sistemati, rotatorie colorate e senza impedimenti visivi. Le uniche erbacce sui monumenti che abbiamo trovato le abbiamo viste sulle scale dell’ex chiesa di Sant’Arcangelo dove c’è anche una impalcatura e la rete di plastica arancione tipica dei cantieri: la Curia la sta ristrutturando e per farlo ha tolto persino la pedana per gli invalidi che, secondo molti, deturpava il corso. Tiziana Petrelli Zona Sassonia, giardini in viale Adriatico FANO E VAL CESANO MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 MONDOLFO I VICINI SI ERANO INSOSPETTITI ED HANNO FATTO LA SCOPERTA. DECESSO PER CAUSE NATURALI Trovato morto nell’appartamento. Tragica fine di un 50enne separato LO HANNO trovato morto nel suo appartamento, steso sul letto, i vicini di casa. Macabro rinvenimento, ieri mattina a Mondolfo. G. M. 50enne, originario del posto, separato da oltre 10 anni, senza figli, disoccupato, residente da solo in una casa del centro storico, non rispondeva né al telefono, né agli squilli del campanello e le persone che abitano nello stesso edificio si sono via via preoccupate per quel comportamento insolito e a un certo punto hanno deciso di agire. Hanno preso una scaletta e sono entrati nell’appartamento al primo piano occupato dall’uomo passando per una finestra. Una volta all’interno lo hanno chiamato di nuovo, ma lui non poteva rispondere: era senza vita, in camera da letto. Sul posto, nei minuti successivi, sono arrivati sia il personale medico che i carabinieri del marescial- lo Domenico Pellegrino, i quali, però, non hanno potuto fare altro che prendere atto del decesso. Sulle cause naturali della morte, avvenuta forse durante la notte, sembrano non esserci dubbi. s. fr. FANO I SOCCORRITORI SONO RIUSCITI A FOTOGRAFARE IL VEICOLO MONDAVIO Auto pirata investe turista belga Il jazz si gusta solo di notte nel bel chiostro INVESTE una turista belga e scappa. E’ successo ieri mattina ad un quarto a mezzogiorno in viale Gramsci. Una donna di 66 anni è stata urtata da una Micra che procedeva lungo viale Gramsci in direzione Pesaro-Ancona. La signora, trasportata dall’ambulanza del 118 al Pronto soccorso di Fano per accertamenti, non è in gravi condizioni: ecchimosi, escoriazioni forse qualche frattura. Mentre scriviamo i vigili SOCCORSI Subito sul posto gli uomini del 118 urbani sono ancora alla ricerca dell’autista pirata. Grazie alle indicazioni fornite dai testimoni, infatti, il cerchio intorno all’auto investitrice si è chiuso in poche ore. Ora sono in corso le indagini per capire chi fosse alla guida, dato che ci sono implicazioni penali oltre che le sanzioni amministrative. La dinamica invece pare chiara: la turista stava attraversando nelle vicinanze delle strisce pedonali, nel tratto compreso tra porta Maggiore e la caserma, di fronte al luogo in cui una volta c’era il commissariato di polizia ed oggi c’è la fermata dell’autobus. L’auto l’ha centrata lasciandola a terra e proseguendo la sua corsa, immancabilmente fotografata dai presenti che non hanno esitato un attimo ad estrarre lo smartphone... ancora prima di prestare soccorso alla turista. MONDAVIO Confronto sugli scenari europei con la presidenza italiana L’EUROPA e il semestre italiano di presidenza dell’Ue saranno al centro di un interessante confronto e dibattito politico organizzato per lunedì sera alle 21,15 dal gruppo di riflessione politica, sociale ed economia «Fuoritempo» di San Michele al Fiume, col patrocinio dell’amministra- zione comunale di Mondavio “targata” Talè. Location dell’evento, il Chiostro di San Francesco, in piazza Matteotti, nel centro storico della cittadina roveresca. Interverranno Marco Marchetti, deputato del Partito Democratico; Angelo Bertoglio, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale; e Samuele Mascarin, di Sinistra Ecologia e Libertà, assessore ai servizi educativi, all’ambiente, alle biblioteche, alla partecipazione, all’innovazione, alla trasparenza, alla pace, alla memoria, alla legalità e alla responsabilità del Comune di Fano. SAN COSTANZO Cultura, musica e... buona polenta DA OGGI a lunedì prossimo, in appena 6 giorni, saranno 4 gli appuntamenti con la cultura e l’intrattenimento in programma a San Costanzo, dove il neo vicesindaco Filippo Sorcinelli, nelle vesti di riconfermato assessore al turismo, ha redatto in tempo record un calendario estivo da far invidia a città di ben altre dimensioni. «Si, sono davvero soddisfatto – evidenzia il diretto interessato – perché in poche settimane, dopo le elezioni del 25 maggio, siamo riusciti a mettere in piedi un programma di tutto rispetto che abbraccia la nostra cittadina nella sua interezza, sia per il coinvolgimento delle tante associazioni presenti, che per l’utilizzo delle numerose location a nostra disposizione (il capoluogo e le diverse frazioni, ndr)». «OGGI – riprende Sorcinelli – nella biblioteca comunale proietteremo “The Commitments” di Alan Parker, che apre il ciclo “Music On Screen”: quattro film/documentari dedicati al mondo musicale. Domani, poi, in piazza Pascolini, nel capoluogo, si esibiranno le bande musicali cittadine dei comuni di Fermignano e Colombarone. Sabato – aggiunge il vicesindaco – nella piazzetta del Borghetto, sempre nel capoluogo, il “Laboratorio di Memorie-Archivio Multimediale delle Voci” presenta il libro “La memoria della guerra, San Costanzo 1940-1945” curato da Giulia Nataloni e dal professor Paolo Sorcinelli. Lunedì, invece, presso la biblioteca comunale, presenteremo il libro “Sei Lucia” di Alessandra Carnaroli». «Il tutto – prosegue il componente dell’amministrazione “targata” Pedinelli – nel contesto di un calendario summer 2014 che prevede complessivamente, nel giro di 2 mesi, 5 appuntamenti di teatro; 5 concerti di bande musicali; 5 manifestazioni enogastronomiche; 4 film/documentari, come già detto; e 2 presentazioni di libri. Il calendario completo, con il dettaglio degli appuntamenti e i rispettivi orari, è scaricabile dal sito web del nostro ente all’indirizzo www.comune. san-costanzo.pu.it. Nell’impossibilità di citare tutti gli eventi – termina il vicesindaco – voglio sottolinearne uno: la “Sagra Polentara”, che festeggerà il 25, il 26 e il 27 luglio, con una imperdibile tre giorni, il raggiungimento della 200esima edizione. La macchina organizzativa dell’associazione Pro-loco si è messa già in moto». Sandro Franceschetti — MONDAVIO — PROSEGUONO gli appuntamenti musicali nel chiostro di san Francesco di Mondavio, promossi dall’assessorato comunale al turismo in sinergia con le associazioni del territorio. Prossima “tappa” la rassegna «In-chiostro jazz», che domani sera alle 21,15 vedrà protagonista il «Daniele Bartoli Trio», composto dal chitarrista Daniele Bartoli, da Manuele Montanari (contrabbasso) e da Lorenzo Marinelli (batteria). «In-chiostro jazz» tornerà poi il 30 luglio, allo stesso orario, con la presentazione del nuovo disco dell’artista Milo Lombardi dal titolo «Going Nowhere» (enjoying the ride). Tutte le info sono disponibili sul sito web del comune roveresco. 13 •• APPUNTAMENTI “Ville e Castella” tra economia e simbolismo A PARTIRE dall’11 luglio saranno cinque le tappe a cavallo fra l’entroterra cesanense e quello del Metauro di «Ville e Castella». Si comincerà proprio l’11 ad Orciano dove sono in programma la conferenza dell’economista Giampiero Gallo dal titolo «Umanesimo economico e capitalismo illuminato come soluzione alla crisi», una cena servita dalla Pro-loco e poi lo spettacolo «Woody Guthrie» con Marco Peroni, Mario Congiu e Mao. Dopo una tappa frontonese, il 16 luglio sarà la volta di Pergola con la conferenza del sociologo Gianluca Chiocci sul tema «La simbologia del sincretismo di Gurdjieff, tra occidente e oriente, tra passato e futuro» e l’intervento dello storico delle religioni Gianfranco Bertagni su «Gli insegnamenti spirituali di Gurdjieff e le sue danze sacre». A seguire cena e concerto del pianista Paolo Tarsi. Venerdì 18 appuntamento a Fratte Rosa con la conferenza del regista Jonathan Nossiter dal titolo «Nella vigna con rispetto, cosa c’è dietro il film “Resistenza naturale”», cena e proiezione proprio del film «Resistenza naturale». Sabato 19 tappa a Barchi e il 20 a Mondavio. s. fr. 19 MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 •• IL PROGRAMMA Ore 18 L’apertura POPSOPHIA OGGI IL VIA Massimo Recalcati, la vera nostalgia è sempre per l’amore NOSTALGIA del presente partendo da quella per l’amore. Inizia oggi pomeriggio, ore 18, la IV edizione di “Popsophia”, vero festival dedicato alla filosofia del contemporaneo, con una lectio magistralis di Massimo Recalcati. Un vero pop-filosofo che gode di grandissima popolarità tra il pubblico femminile. Tutto pronto dunque per la prima delle cinque giornate di Rocca Costanza che fino a domenica cedrà alternarsi nel coprtile e nei sotterranei del castello 90 ospiti tra filosofi, artisti, giornalisti, su un ossimoro tratto da una poesia di Borges: “Nostalgia del presente”. Intorno a questo tema ruoterà infatti l’interessante programma, ad ingresso libero, con appuntamenti paralleli nel cortile interno e nei sotterranei, tra mostre, spettacoli, dibattiti e performance, dove la filosofia si contamina con le forme del pop della musica, del cinema, della fiction, dello sport, della televisione, dei social media. Entriamo nel merito della giornata odierma: dopo la lectio inauguralis di o Recalcati (introdotta da Micaela Ucchielli dell’associazione Jonas di Pesaro), altro atteso appuntamento è alle ore 21.30 nel cortile della Rocca con Umberto Curi (“Cos’è la Popsophia?”) e Salvatore Natoli (“La nostalgia non VISIONI Il viandante di David Friedrich reintepretato dagli allievi della Scuola del Libro e, in basso, Lucrezia Ercoli 0re 19 Sotterranei Armando Massarenti (foto), Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini dialogano sul tema “Troppo futuro” menti: la premiazione del concorso fotografico dell’Ufficio scolastico provinciale “Click! Istantanee della nostalgia”, il laboratorio “In barba al filosofo” alle 18 sul tema “Il mare” a cura di “filosofiacoibambini”, il laboratorio alle 18 a cura di Ittico (Dipartimento educazione della Fondazione Pescheria) su “La nostalgia di un luogo”, l’incontro con Liliana Segre (ore 19) nell’ambito del lavoro della classe V B della scuola primaria Giansanti “Liliana e la sua stellina”, la proiezione del cortometraggio “Il Kursaal” (ore 23.30) a cura dell’istituto comprensivo Pirandello di Mombaroccio. Un momento che vedrà il pubblico diret- MUSICA PARTE STASERA A GABICCE LA 23ª TOURNÉE La Micios Band ancora insieme SALIRANNO sul palco accomunati dalla passione per la musica e per trascinare il pubblico sulla pista da ballo con la loro irresistibile verve. Dopo un inverno un pò travagliato a causa della sala prove da sistemare e di qualche “lieve” inconveniente fisico, la Micios Band torna a calcare i palcoscenici della provincia per la ventitresima estate consecutiva . Questa sera si inizia con il concerto in piazza del Municipio, a Gabicce Mare (ore 21). Poi il gruppo si rifugerà al Florida, la “Savioli dei poveri” al Lido di Fano, dove tutti i martedì di luglio (8, 15 e 29) e di agosto (5,12 e 26) si esibirà per la gioia degli appassionati. Il sodalizio, nato proprio una sera dell’estate 1992 nel locale-simbolo del divertimento fanese in occasione dell’esibizione dei complessi storici cittadini degli anni ‘60 (The Friends, gli Squali, gli Angeli Cattivi, Macio e Micio, tanto per citarne alcuni), dopo tanti anni incarna ancora il meglio dello spirito dei favolosi Sixties. Sul palco saliranno Peppe Nicolini, imprenditore della vetroresina (basso e voce), Micio alias Maurizio Lanci docente di matematica (chitarra solista e voce), il medico psichiatra Filippo Ridolfi (chitarra e voce), l’avvocato Francesco Cavalieri (tastiere e voce), Mario Orlandini, ingegnere (batteria), Peppe Nicolini (basso e voce), promoter finanziario, e gli unici due veri musicisti del gruppo, Claudio Morosi (tastiere e voce) e Stefano Pola (suono). Il repertorio è sempre legato al revival delle più belle canzoni nostrane degli anni ‘60/ ’70, ma con molteplici innesti di brani stranieri: nella scaletta si alterneranno hit italiane (“Hey man” di Zucchero e “Azzurro” di Celentano) a successi planetari , da “Tequila sunrise” e “Take it easy” degli Eagles, fino a “Have you ever seen the rain” dei Creedence Clearwater Revival, ad ulteriore conferma che il revival è sempre gradito. Si. Spa. Ore 18 Lectio Lectio inauguralis di Massimo Recalcati (foto) introduce Micaela Ucchielli dell’associazione Jonas è più quella di una volta…”) nell’ambito della rassegna “Popsoirée”. I due interventi saranno preceduti e seguiti da momenti musicali: alle ore 20 “Nostalghia”, con Michele Donati, Ivan Gambini e Jean Gambini nell’ambito della rassegna “Jazzismi” e dopo le 21.30 da “The sound of silence”, una produzione di Popsophia, ensemble musicale del Liceo musicale Marconi di Pesaro, voce recitante Chiara Pietroni. PER LA RASSEGNA “Popism”, dove la pop filosofia interroga i fenomeni della società di massa, nei sotterranei della Rocca si confronteranno alle ore 19 Armando Massarenti, Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini sul tema “Troppo futuro”, mentre alle ore 22 Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca su “Il fake nell’eterno presente”. I giovani saranno protagonisti anche di altri appunta- Saluti di apertura del sindaco Matteo Ricci e del presidente della Cdc Alberto Drudi tamente coinvolto, tra divertimento e nostalgia, sarà alle ore 19 nei sotterranei, con la rassegna “Selfie”: un set fotografico allestito da “Macula” consentendo ai visitatori di autoritrarsi all’interno di un “paesaggio della memoria” per trarne un personale “fotoricordo”. Un viaggio tra le serie tv più amate dal pubblico sarà alle 22.30 con “Philofiction”, che in questa prima serata proporrà “Happy Days: l’ultima generazione felice”, con Emiliano Morreale intervistato da Salvatore Patriarca. Alle ore 23, per la rassegna “Fuori orario”, appuntamento con “La Grande Bellezza, sceneggiare la nostalgia” a cura di Umberto Curi e di Enrico Ghezzi. Cinema di Pesaro e province PESARO MALEFICENT UCI CINEMAS TUTTE CONTRO DI LUI Piazza Stefanini 5. 0721 892960. GRAVITY 20.15 22.30. (Sala 1) JERSEY BOYS 19.45. (Sala 2) TUTE CONTRO LUI 22.30. (Sala 2) 1303 20.00. (Sala 3) BIG WEDDING 22.40. (Sala 3) MADOKA MAGICA 21.00. (Sala 4) LE ORIGINI DEL MALE 20.15 22.35. (Sala 5) MALEFICIENT 20.15 22.40. (Sala 6) 21:10. Presentazione scenica del fumetto “Liliana e la sua stellina” realizzato dalla V B Odoardo Giansanti Ore 21.30 Popsoirée Nel cortile della Rocca dialogano Umberto Curi (foto) e Salvatore Natoli Ore 22.30 Philofiction 21:30. GRAVITY 21:30. BIG WEDDING 21:20. JERSEY BOYS 21:00. LE ORIGINI DEL MALE 21:30. Viaggio tra le serie tv più amate dal pubblico con Emiliano Morreale (foto) e Salvatore Patriarca Ore 23 Fuori orario URBINO CINEMA DUCALE Via F. Budassi 13. 0722 320315. Sala 1 TUTTE CONTRO LUI Cameron Diaz, Kate Upton, Leslie Mann. FANO SPETTACOLO UNICO ORE 21:15. UCI CINEMAS Arthur Igual, Emanuela Ponzano, Luis Garrell. Via Einaudi. 0721 892960. Ore 19 Liliana Segre Sala 2 LA GELOSIA SPETTACOLO UNICO ORE 21:00. “La Grande Bellezza, sceneggiare la nostalgia”, a cura di Umberto Curi e di Enrico Ghezzi (foto) ESTATE 23 MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 Il cartone animato «Peppa Pig» è molto amato dai bambini Peppa Pig a Sant’Elpidio Spettacolo di burattini Bimbi protagonisti a Sant’Elpidio a Mare: domani sera (ore 21.30) in piazza Gramsci andrà in scena lo spettacolo di burattini «Peppa Pig e la sua famiglia», tratto dal cartone tv. L’ingresso è libero. FANO Fish & Love: il porto, la musica e il cibo · FANO LA FISH House in occasione dell’evento Fish & Love ospita la mostra di Giovanna Marini intitolata ‘Le Pupette alla Marina’. Giovanna Marini artista nata a Fano nel 1979 e diplomata in scenografia all’ Accademia ha dato vita dal 2010 alla serie pittorica “Le Pupette, figure nate dall’immaginazione e dalla fantasia”. L’artista è attiva tra l’Italia, la Svizzera e la Germania, dove prosegue la sua instancabile ricerca, sulla linea, sulla forma e sul colore. Con questa esposizione l’artista vuole esprimere l’affetto e l’amore per il suo luogo d’origine, Fano, il Porto e la Marina. In occasione dell’evento è previsto anche il dj set di Federica Gif, nome di spicco nel mondo del food nazionale attraverso il suo sito www.mipiacemifabene.com e le apparizioni televisive dedicate. Federica sarà nella veste di dj insieme a Dj Thor che come di consueto accompagna il mercoledi della Fish House di Fano. Lo chef Luca Peverini proporrà come piatto preparato a vista il crudo in perfetto abbinamento con il vernissage dedicato al mare e la musica di Federica Gif “La musica è cibo per l’anima”. Dalle ore 19. Info: 0721.820873 Potenza Picena, mostre e cinema sotto le stelle Dalle 18, sala Boccabianca, mostra di foto ‘Come eravamo 1952-53’. Alle 21, nella fototeca comunale Pulk 4 Pancerny Skorpion, 70˚ anniversario della liberazione. Alle 21.15, piazzale Potentino, cinema all’aperto: il film ‘Sotto una buona stella’. Fino a domenica 13 rassegne, 65 incontri e 90 ospiti Pesaro, al via Popsophia tra nostalgia e presente Tutto è pronto per Popsophia, filosofia del contemporaneo, che da oggi animerà Rocca Costanza. L’apertura è affidata a una lectio magistralis di Massimo Recalcati, dalle 17 alle 23. Il travertino di Giuliani al Forte Malatesta Anche nel mese di luglio al Forte Malatesta prosegue la mostra di opere del maestro Giuliano Giuliani, artista del travertino che è riuscito a dare vita, forma e voce alla ‘pietra picena’. L’esposizione della città di Ascoli prosegue SAN SEVERINO DOMANI SERA PARTE IL FESTIVAL L’estate delle Marche si tinge di Blues · SAN SEVERINO TORNA il grande blues nelle Marche. Domani (alle 21.30, ingresso libero) in piazza del Popolo comincia infatti l’edizione numero 23 del San Severino Blues Marche Festival, evento tra i più acclamati d’Italia. E’ blues che scotta, in chiara declinazione rock ma senza dimenticare le radici nere e sudiste, quello con cui il trio statunitense Moreland & Arbuckle accenderà i motori e il pubblico della rassegna. I giovani e travolgenti Aaron Moreland, chitarra e cigar box guitar, e Dustin Arbuckle, armonica e voce, supportati dal batterista Kendall Newby, provengono dal Kansas, forti delle loro esperienze in cui il blues dei pionieri si mescola alla musica rock degli anni Sessanta e Settanta che ne trae ispirazione. E’ così che Moreland & Arbuckle passano dalle influenze del blues del Mississippi, attraverso le quali hanno scoperto il loro affiatamento nei primi anni Duemila, seguendo le orme dei vari Little Walter, Sonny Boy Williams e Son House, a linee melodiche e riff in chiave Led Zeppelin, ZZ Top, Creedence Clearwater MUSICA IN PIAZZA Apre il duo americano di Moreland & Arbukle supportato da Newby Revival. Forti di quattro album, apprezzati tanto dalla critica quanto dal pubblico. Il primo, “1861” è del 2008, “Flood” del 2010 li ha fatti scoprire dalle riviste specializzate, “Just a Dream” del 2011 è un ulteriore salto di qualità nel suono e nella produzione, grazie all’esperienza maturata in quindici mesi di tour mondiale con alcuni giganti del blues e del Tredici concerti in 8 città LA RASSEGNA si snoda attraverso otto città e tredici eventi, di cui otto gratuiti, con tre esclusive nazionali, tre tour turistici d’arte, natura e musica e due cene-concerto in club all’aperto. rock. Nell’album compare anche il leggendario chitarrista Steve Cropper. QUINDI nel 2013, con il contributo del batterista rock Kendall Newby, esce “7 Cities”, l’album che conferma l’ascesa internazionale. Moreland & Arbuckle sono una band che sa coinvolgere l’ascoltatore grazie a una ricetta musicale diretta e trascinante, con cui dimostrano di aver raggiunto la maturità, attraverso cui contaminano il blues con spruzzi di folk di rock‘n’roll e vintage rock, ma lasciando sempre al centro la musica dell’anima, quella nata tra i campi di cotone. Il concerto di domani sera sarà aperto dalla Prode Società Merende, band folk rock settempedana che da qualche mese sta scuotendo i palchi della regione. Il San Severino Blues Marche Festival proseguirà quindi giovedì 10 luglio a Pollenza, in piazza della Libertà, con Roland Tchakounté e il suo blues di matrice franco-camerunense. Star dell’edizione 2014 sarà però Ana Popovic, chitarrista e cantante serboamericana attesa a San Severino per il 16 luglio con la sua band. Giuseppe Poli •• Aaron Moreland, chitarra, e Dustin Arbuckle, domani ci sarà anche Kendall Newby Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +&!"!_!"!? μ Con LA POLITICA ALLA SVOLTA www.corriereadriatico.it l’approvazione dello stato di emergenza il Governo apre le porte alle agevolazioni per gli alluvionati Dieci milioni per il disastro maltempo Ancona Dieci milioni di euro per l’ondata di maltempo del 2 maggio che ha messo in ginocchio le Marche e scatenato la furia del Misa a Senigallia. Dieci milioni su cento stanziati dal Consiglio dei ministri lunedì scorso assieme alla dichiarazione dello stato di emergenza per sette regioni colpite negli ultimi mesi da calamità naturali. Una goccia nel mare degli oltre 366 milioni di danni accertati da Pesaro ad Ascoli durante il nubifragio che ha Gaetano Quagliariello del Ncd μ Quagliariello del Ncd Anno 154 N˚ 180 Mercoledì 2 Luglio 2014 € 1.20 PESARO e FANO CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) fatto esondare fiumi e torrenti, causato frane, smottamenti e la catastrofe alluvione sulla spiaggia di velluto. Ma più dei fondi stanziati - che si sommano ai quasi due milioni e mezzo di euro del ministero dell’Agricoltura per la messa in sicurezza del Misa e la realizzazione delle vasche di espansione a Senigallia - vale la certificazione dello stato di emergenza a tempo di record che consente di accedere a sgravi fiscali e agevolazioni alla popolazione colpita al cuore da un disastro senza precedenti. “Lo sta- to di emergenza è stato approvato per le regioni Lazio, Puglia, Calabria, Umbria, Piemonte, Emilia e Marche - sottolinea la senatrice del Pd Silvana Amati -. Aspettavamo con ansia questa decisione perchè rappresenta condizione essenziale per la concessione delle agevolazioni e degli aiuti a favore della popolazione e dei territori. Ora verrà data piena operatività al fondo per le emergenze nazionali che per le Marche mette a disposizione 10 milioni euro”. Bianciardi A pagina 3 L’esondazione del Misa a Senigallia Anche Minardi scarica Solazzi Il presidente del Consiglio e le speranze di una candidatura in Regione “Pronti per la sfida Rc auto del 2015” insostenibile L’AMMINISTRAZIONE I NOSTRI SOLDI Fano Ancona Ci sono i consiglieri regionali, alcuni amministratori locali e i presidenti dei circoli sparsi nella regione, circa 102. Tutti riuniti al Conero Break di Ancona per la seconda assemblea regionale del Ncd con il coordinatore nazionale, Gaetano Quagliariello. Tanta carne al fuoco: futuro del partito, unità del centrodestra e regionali. Presenti, tra gli altri, Italo D'Angelo, candidato alle ultime Europee, Giacomo Bugaro, coordinatore marchigiano e i consiglieri regionali Francesco Massi e Daniele Silvetti. Il coordinatore nazionale lancia la volata al partito e parla di alleanza con il centrodestra con un’avvertenza: “Per realizzarle servono contenuti”. Buroni A pagina2 μ Scivolone del Pd Pasticcio sicurezza in Regione Massi A pagina 2 Renato Minardi non si aspettava, anche se ci sperava, di essere eletto alla seconda votazione, alla carica di presidente del Consiglio. Foghetti In cronaca di Fano San Lorenzo e Pergola Nuovo feeling Spadola In cronaca di Valcesano Renato Claudio Minardi il giorno della sua elezione a presidente del consiglio comunale Convocato il collegio di direzione allargato ai primari e intanto Gostoli chiama Mezzolani Pesaro Budget, posti letto, ridefinizione del modello organizzativo, sanità territoriale, nuovo ospedale, l’arrivo dei famigerati sei milioni di euro, l’adeguamento del personale, la riduzione delle liste d’attesa. Questo il fronte delle trattative aperto dall’amministrazione pesarese con il governo regionale e la direzione di Marche Nord. Sinibaldi In cronaca di Pesaro Il Reggimento Pavia nelle Forze speciali Pesaro Diego Filippo Fulco, è il nuovo comandante del 28esimo Reggimento Pavia. Il 28esimo da ieri è entrato a far parte del bacino delle Forze per le Operazioni speciali dell'Esercito, dunque sta crescendo ed ha bisogno di spazi. Al nuovo comandante tornerà ad essere inoltrata dall'am- l prezzo medio delle polizze Rc auto è sceso di 40 euro negli ultimi due anni (tra marzo 2012 e marzo 2014) ovvero del 10% circa, segno che una riduzione dell' onere per gli automobilisti italiani è possibile. “Il prezzo elevato non è ineluttabile”, spiega Aldo Minucci... Continua a pagina 17 Ospedali, si mette in moto la mediazione μ Esercito, si è insediato il nuovo comandante LA PROMOZIONE I μ Con Baldelli e Dellonti PAOLO FORNI ministrazione pesarese, la richiesta di utilizzare spazi oggi inutilizzati della caserma per collocare la nuova sede della Questura. "Della problematica ne ho sentito parlare anche prima della nomina formale a Pesaro - anticipa il neo comandante Fulco - non c'é stata peró ancora l'occasione di incontrare di persona il sindaco della città. Vedremo quelli che saranno i tempi”. Francesconi In cronaca di Pesaro μ Inizia a Pesaro Popsophia μ Il tecnico jesino ieri era a Portonovo Lectio magistralis di Recalcati Mancini e l’azzurro ma è quello del mare Pesaro Inizia oggi a Pesaro nella cornice di Rocca Costanza il Festival del contemA Pesaro il filosofo poraneo Popsophia con Recalcati. Francesconi In Cultura e Spettacoli Massimo Recalcati SPORT Ancona Una giornata di relax sul mare di Portonovo per Roberto Mancini, come sempre gentilissimo ma altrettanto deciso nel rifiutare di commentare il delicato momento che il calcio italiano sta vivendo, in attesa della nomina dei successori di Giancarlo Abete e Cesare Prandelli. Senigalliesi Nello Sport Mancini ieri a Portonovo μ Messi e compagni battono la Svizzera Argentina all’ultimo respiro San Paolo Ci sono voluti 118 minuti all’Argentina per piegare la resistenza di una Svizzera che è andata a un passo dall’eliminare i favoritissimi sudamericani dal Mondiale 2014. Alla fine per salvare Messi e compagni è stato necessario un gol di Di Maria a due minuti dalla fine dei supplementari. Castellani Nello Sport 2 Mercoledì 2 Luglio 2014 MARCHE Online www.corriereadriatico.it “Le alleanze si costruiscono sui contenuti” Quagliariello all’assemblea regionale del Ncd per tirare la volata al partito e parlare del futuro del centrodestra LA POLITICA AL RILANCIO FEDERICA BURONI Ancona Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Ncd, ha partecipato ieri ad Ancona alla prima assemblea regionale del partito. Da ex ministro delle Riforme, che pensa del pacchetto Renzi? Penso che le riforme non siano né del premier Renzi né del Nuovo Centrodestra. Questa riforma sul titolo v del Senato mi sembra che la stiamo conducendo bene perché prevede quella camera di compensazione che è mancata quando fu approvato il titolo V nel 2001: allora devolvemmo alle Regioni cose che nemmeno i Lander tedeschi hanno come competenze ma ci dimenticammo un luogo dove il legislatore nazionale e quello regionale si potessero incontrare. Alla fine, come spesso accade, è la Corte Costituzionale a decidere ed è venuta meno quella certezza del diritto, fondamentale per un operatore economico. A questo si è messo riparo; dovremmo inoltre, con questa legge, fare passare altri criteri importanti come il cosiddetto fallimento politico e l'altra questione su cui si farà battaglia e cioè il principio di sussidiarietà rafforzata ovvero il fatto che lo Stato possa intervenire solo laddove il mercato non consente altro. I veri costi della politica sono lì, nelle 7mila partecipate, molte inutili e alcune anche in perdita. Seconda assemblea regio- “Al governo marchigiano manca ancora qualcosa per essere un laboratorio Una terra troppo rossa” μ Pasticcio A sinistra tutto il Nuovo Centrodestra schierato con il coordinatore nazionale Gaetano Quaglieriello prima dell’assemblea regionale ad Ancona. Sopra, Quagliariello con il simbolo del partito FOTO VIDEO CARRETTA nale del Ncd delle Marche: alle Europee, il partito è uscito con un 4%. Quali prospettive per i prossimi mesi? Questa percentuale, di poco inferiore a quella nazionale, può essere un punto di arrivo o di partenza. Noi vorremmo che fosse un punto di partenza: da qui, dunque, crescere. Per questo, bisogna fare tre cose: migliorare la nostra organizzazione e renderla più capillare, una chiarificazione di linea politica verso l'unificazione di tutti coloro che oggi stanno dalla parte di un Governo di ricostruzione nazionale ma che, in prospettiva, vogliono essere un'alternativa al Pd e, infine, rafforzare l'identità. In tal senso, propongo per l'autunno una grande conferenza programmatica. E le alleanze? Possibile ricostituire il centrodestra nelle Marche? Siamo in una fase di transizione, il vecchio centrodestra è finito, stiamo cercando di costruire una nuova alternativa all'interno di un nuovo sistema con regole condivise. Prima abbiamo avuto un bipolarismo coatto, poi 'rusticano', ora dovremmo costruirne uno europeo. In questo sforzo, dovremo cercare di dimostrare di essere decisivi e le alleanze sono da costruire sulla base di contenuti. Si deve aprire un cantiere. Quanto a Forza Italia, vedremo: se sui contenuti c'è dialogo, nulla osta, ma se si cercherà un approccio lepenista, non bisogna avere il timore di prendere le distanze. Nel 2015 ci saranno le elezioni regionali: il centrodestra marchigiano riuscirà ad essere unito e ad esprimere un suo candidato? Stiamo aprendo ora una riflessione. Oggi (ieri per chi legge) è l'inizio di un percorso. Dopo l'estate, saremo pronti a dare una risposta. Dipende anche da quale sarà l'interlocuzione di altre forze politiche. A proposito, qualche idea in particolare o un nome da spendere? In questo momento, ho so- prattutto da ascoltare. Un giudizio sul governo delle Marche. Mi pare che manchi qualcosa perché si possano proporre come laboratorio, sono ancora una regione rossa, non si è scalfita una vecchia egemonia, non sono un esempio riproponibile tale quale. Inizia il semestre europeo sotto la presidenza italiana. Quali sono le priorità? E la “L’inizio di un grande cammino” IL DIBATTITO Ancona Ci sono i consiglieri regionali, alcuni amministratori locali e i presidenti dei circoli sparsi nella regione, circa 102. Tutti riuniti al Conero Break di Ancona per la seconda assemblea regionale del Ncd con il coordinatore nazionale, Gaetano Quagliariello. Tanta carne al fuoco: futuro del partito, unità del centrodestra e regionali. Presenti, tra gli altri, Italo D'Angelo, candidato alle ultime Europee, Giacomo Bugaro, coordinatore marchigiano e i consiglieri regionali Francesco Massi e Daniele Silvetti. "E' solo l'inizio, vogliamo esserci in tutti i comuni. Oggi (ieri per chi legge), si parte con la nuova organizzazione del partito". Bugaro dà il là alle danze. L'ouverture è tutta per lui. "Vogliamo cominciare basandosi sul programma di riforme, poi ci sarà il confronto con tutte le persone di buona volontà". Al centro, alcuni capisaldi: "Rinnovamento e democrazia con le primarie per il candidato alla presidenza della Regione, poi vedremo le alleanze, per questo si vedrà a settembre. Ora ci vogliamo confrontare sul programma, una sorta di Leopolda blu". Già, perché "bisogna partire dai progetti, dare alle Marche idee per avere una scossa", insiste il vicepresidente del consiglio regionale. Che non nasconde le difficoltà. "Sono state elezioni complesse, il nostro partito ha preso un voto che non soddisfa appieno. Siamo ad un bivio: da settembre siamo in campagna Macroregione? Credo che la priorità per il nostro Paese sia quella di far comprendere che l'immigrazione è un dramma epocale, non si può mettere la testa sotto la sabbia. L'Unione europea deve considerare il Mediterraneo una frontiera europea. Questo è anche il primo passa per costruire in sicurezza la Macroregione. © RIPRODUZIONE RISERVATA elettorale e non possiamo trovarci con alleanze disomogenee né essere impreparati". Per Silvetti, "è la presa d'atto di un momento di stallo, nelle Marche, Ncd è isolato, non c'è dialogo nel centrodestra e, allo stesso tempo, non c'è nessun contatto con un'ipotetica candidatura Spacca". E se per Massi "questo è il punto di partenza perché, se si deve costruire un'alternativa per il 2015, non si può fare come nelle ultime tre tornate con il candidato individuato nelle ultime settimane", D'Angelo sogna "nuovo Ncd rispetto alle vecchie strutture" auspicando "l'unità del centrodestra". © RIPRODUZIONE RISERVATA sicurezza per l’emendamento della Lega sull’istituzione di un corpo speciale che sorvegli le città: in aula scoppia la bagarre Il Consiglio approva le ronde e il Pd le cancella subito IL CASO ALESSANDRA MASSI Ancona · “Pasticciaccio” sicurezza nel consiglio regionale delle Marche che ieri ha approvato, complici qualche distrazione e l'assenza dall'aula di almeno 6 consiglieri del Pd, un emendamento, presentato da Roberto Zaffini (Lega Nord) ad una innocua legge sull'educazione alla legalità, che prevede la possibilità di istituire “un corpo speciale, fisicamente idoneo, in Comuni con più di 25 mila abitanti, che in particolare nelle ore notturne possa fungere da deterrente contro azioni di bullismo, atti vandalici e violenze”. Subito dopo il sì, con appena 11 voti, è scoppiato il finimondo. Paolo Perazzoli, del Pd, se l'è presa con i suoi: “è una vergogna. Siamo stati eletti per fare leggi, non per telefonare o fare altre cose al momento del voto”. Infuriata la vice presidente dell' Assemblea Rosalba Ortenzi (Pd), relatrice di maggioranza, ha minacciato di votare contro il provvedimento, portato in au- L’aula consiliare dove ieri è scoppiata la bagarre sul caso sicurezza la “dopo un lavoro certosino” di concerto con le istituzioni e la magistratura, ma che “con questa modifica istituisce le ronde. Ora mi vergogno”. C'è stata una sospensione dei lavori, poi il capogruppo del Pd Mirco Ricci ha proposto una solu- Al momento del voto mancano sei democrat e Perazzoli sbotta: “Non siamo qui per telefonare” zione un pò traballante: approvare comunque la legge, “buona ed equilibrata, attesa da tempo”, che prevede interventi sul fronte sociale e culturale, accordi con enti pubblici e associazioni, iniziative contro l'usura, per il sostegno alle vittime e per la valorizzazione sociale dei beni confiscati. Ma predisporre immediatamente “una leggina” che modifica il solo articolo 2, quello emendato, ripristinando la formulazione e originaria. Un modo per evitare l'intervallo di sei mesi che dovrebbe intercorrere tra la bocciatura di una legge e la riproposizione di un provvedimento analogo. Intanto, sempre in aula, il leghista Zaffini, per altro in rotta da tempo con i vertici del Carroccio, si sgolava a spiegare che «non si tratta di ronde, fatte dai cittadini, ma di un corpo da inquadrare nei ranghi della polizia locale, come quelli addetti alle verifiche delle licenze e così via, dato che la legge riforma anche quella sulla polizia locale. Certo, se debbono fare da deterrente o inseguire qualcuno non possono essere ciccioni, debbono essere in forma». Contrari i rappresentanti di Pdci-Prc e di Sel. D'accordo sul voto favorevole i partiti del centro destra, anche se Giovanni Zinni (Fdi-An) ha spiegato di essersi astenuto sull'emendamento perchè «è ambiguo e impreciso, la Regione non può costituire corpi speciali, nè dettarne i requisiti fisici», suggerendo modifiche in sede di coordinamento tecnico. Comunque ha osservato - “votare non è una tragedia, qui l'unica tragedia è quella politica del Pd”. Co- Mirco Ricci e Rosalba Ortenzi in consiglio regionale me ha dimostrato un documento fatto leggere in aula da un gruppo di consiglieri Democrat che hanno preso le distanze dall'accaduto. “È stato uno scivolone nostro” ha ammesso Ricci. Subito dopo il voto, l'Assemblea ha approvato un paio Il capogruppo Ricci ci mette una toppa e prepara una leggina ad hoc: “Che scivolone” di mozioni e poi la seduta è stata sciolta, perchè evidentemente non c'era la concentrazione necessaria. La leggina è già stata firmata e depositata. Arriverà in aula martedì prossimo. Prima dello scioglimento della seduta il Consiglio regionale delle Marche ha approvato una mozione del presidente Vittoriano Solazzi che plaude e sostiene l'iniziativa del Consiglio “Diritti Umani” delle Nazioni Unite. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercoledì 2 Luglio 2014 3 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Dieci milioni e benefit agli alluvionati Il Consiglio dei ministri vara lo stato di emergenza per le Marche: “Sbloccati tutti gli sgravi” I DANNI DEL MALTEMPO Un dossier per ripartire con i fondi dello Stato FIUME MISA Acqua e fango si sono riversati nella zona sud di Senigallia e nelle frazioni di Vallone, Cannella, Borgo Bicchia e Borgo Mulino. A seguito della piena si è avuto il sormonto degli argini del Misa in numerosi punti. Fenomeni di esondazione si sono avuti anche nei comuni di Ostra, Ostra Vetere e Corinaldo MARIA TERESA BIANCIARDI · μ La Protezione Le precipitazioni del 2 maggio sono state precedute da un periodo molto piovoso che ha determinato la saturazione dei suoli e quindi ridotto la capacità di infiltrazione delle acque nel terreno LE ESONDAZIONI Ancona Dieci milioni di euro per l’ondata di maltempo del 2 maggio che ha messo in ginocchio le Marche e scatenato la furia del Misa a Senigallia. Dieci milioni su cento stanziati dal Consiglio dei ministri lunedì scorso assieme alla dichiarazione dello stato di emergenza per sette regioni colpite negli ultimi mesi da calamità naturali. Una goccia nel mare degli oltre 366 milioni di danni accertati da Pesaro ad Ascoli durante il nubifragio che ha fatto esondare fiumi e torrenti, causato frane, smottamenti e la catastrofe alluvione sulla spiaggia di velluto. Ma più dei fondi stanziati - che si sommano ai quasi due milioni e mezzo di euro del ministero dell’Agricoltura per la messa in sicurezza del Misa e la realizzazione delle vasche di espansione a Senigallia - vale la certificazione dello stato di emergenza a tempo di record che consente di accedere a sgravi fiscali e agevolazioni alla popolazione colpita al cuore da un disastro senza precedenti. “Lo stato di emergenza è stato approvato per le regioni Lazio, Puglia, Calabria, Umbria, Piemonte, Emilia e Marche - sottolinea la senatrice del Pd Silvana Amati -. Aspettavamo con ansia questa decisione perchè rappresenta condizione essenziale per la concessione delle agevolazioni e degli aiuti a favore della popolazione e dei territori. Ora verrà data piena operatività al fondo per le emergenze nazionali che per le Marche mette a disposizione uno stanziamento di 10 milioni euro. Questo è stato l'ultimo atto di un faticoso percorso che ha visto impegnati governo, parlamento, istituzioni locali per dare risposte ai tanti cittadini, alle grandi e alle piccole imprese, che vivono da mesi i gravi disagi che si sono creati in tutte le diverse località colpite da alluvioni, terremoti e altre calamità naturali. Esprimo quindi la mia soddisfazione e quella di quanti si sono battuti con me per questo risultato”. Anche il governatore Gian Mario Spacca ha tirato un sospiro di sollievo: “Un ringraziamento al Governo e che ha mantenuto gli impegni e mostrato attenzione verso Senigallia e tutto il territorio marchigiano de- 2-4 maggio, la mappa del disastro TORRENTE TRIPONZIO l'esondazione Ha allagato una parte del territorio comunale di Chiaravalle, interessando anche il centro abitato FIUME MUSONE E TORRENTI MENOCCHIA E TRODICA l'esondazione ha provocato l'allagamento di numerosi terreni agricoli TORRENTE SALINO l'esondazione ha danneggiato una linea telefonica e una strada comunale a Penna San Giovanni GLI ALLAGAMENTI PROVINCIA DI PESARO Lungo la strada provinciale Fogliense, nei comuni di Pesaro, Auditore Fossombrone, Fratte Rosa, Montefelcino, Montelabbate e San Lorenzo in Campo PROVINCIA DI ANCONA Lungo tutta la Vallesina, a Filottrano e nell'Osimano PROVINCIA DI MACERATA Disagi si sono verificati nei comuni di Corridonia, Petriolo, Mogliano e Civitanova Situazioni critiche anche a Porto Recanati e Civitanova per allagamenti e per le mareggiate sulla costa PROVINCIA DI ASCOLI criticità idrauliche si sono registrate a Castel di Lama e Spinetoli Potenza Picena, Morrovalle, Civitanova e Montelupone PROVINCIA DI FERMO Numerose frane nel Fermano e a Lido di Fermo ma il fenomeno principale ha riguardato Porto San Giorgio, dove buona parte del versante est della collina che sovrasta l'autostrada A14 è scivolata inondando di fango e detriti la zona panoramica e le vie circostanti LE FRANE PROVINCIA DI PESARO movimenti franosi ad Urbino, nella frazione Pieve di Cagna PROVINCIA DI ASCOLI dove alcune famiglie sono In località Trisungo nel comune rimaste isolate, e ad Isola di Arquata del Tronto si è del Piano; frane a registrata la frana più Fossombrone, Pergola, Fratte Rosa, Vallefoglia, Sant'Ipollito, imponente, con 10.000 metri Auditore, Carpegna, Mercatino cubi di terra e roccia che sono crollati dalla parete finendo Conca e Saltara per isolare la strada statale PROVINCIA DI ANCONA Salaria; a Villa Pera nel comune situazioni di dissesto in tutta di Comunanza, cede un la strada provinciale Arceviese versante di un centinaio di e nei terreni agricoli metri di altezza trascinando soprastanti; grossa frana terra ed alberi e investendo la a Numana dove crolla la strada sottostante; situazioni rupe Sermosi a pochi critiche anche nei comuni di metri gli Offida, Ripatransone stabilimenti e Venarotta Balneari; Pesaro dissesti adAncona, Filottrano, ANCONA Jesi, Belvedere Ostrense, Camerano, Montecarotto PROVINCIA DI MACERATA Macerata maggiori criticità nei comuni Fermo di Corridonia, Petriolo e Mogliano; si sono registrate frane anche nei comuni Ascoli Piceno di Montefano, Cingoli, Porto Recanati, Appignano, Montecassiano, Recanati, In alto a destra il governatore Gian Mario Spacca, il premier Matteo Renzi ed il responsabile della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli a Senigallia il giorno dopo l’alluvione nelle altre immagini i momenti drammatici dei soccorsi nella zona che è stata sommersa dalla furia delle acque del fiume Misa e gli alluvionati al lavoro per sgomberare le abitazioni vastato dall'alluvione del 2 e 3 maggio scorsi - sottolinea il governatore - .È un primo, ma significativo passo, per favorire il ripristino della situazione e garantire una normalità sconvolta dalla furia delle acque. Abbiamo seguito la situazione con la massima attenzione e sollecitato il presidente del Consiglio affinchè l'iter amministrativo si potesse concludere nel più breve tempo possibile. Siamo stati vicini a Senigallia con diverse iniziative istituzionali e provvedimenti regionali che agevolassero la ripresa e la messa in sicurezza del territorio. L'ultimo in ordine di La senatrice Amati “Questo è il risultato di un percorso faticoso che ci ha visti tutti uniti” tempo, l'estensione, varata dalla Giunta regionale, del Fondo di garanzia per le imprese danneggiate. Ora la dichiarazione consente di predisporre altri provvedimenti, anche sotto il profilo fiscale e tributario, per assicurare interventi a favore delle famiglie e delle imprese fortemente danneggiate. L'impegno della Regione - conclude Spacca - non termina con questo provvedimento governativo, ma si rafforza: continueremo a essere vicini alla popolazione di Senigallia e degli altri territori colpiti, per salvaguardare l'incolumità pubblica con i necessari interventi e per garantire il ristoro dei danni subiti”. Nelle Marche la conta dei danni dà l’idea dell’apocalisse: 366.181.524 euro, di cui 149.271.486 euro segnalati dai privati, mentre per ripristinare corsi d'acqua, viabilità, beni im- mobili e infrastrutture servono 149.417.765 euro. Comuni, Province e altri enti sono invece gravati di spese per 6.773.570 euro per gli interventi di somma urgenza per far fronte alle emergenze. Le sole attività produttive extra agricoltura lamentano 60.718.701 euro di danni e al 21 giugno scorso erano1 390 - nella sola Senigallia - le domande pervenute da parte delle vittime dell'alluvione, volte a ottenere i contributi per proprietari o inquilini che hanno avuto la propria abitazione danneggiata. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il governatore Spacca “L’impegno della Regione con questo provvedimento si rafforza ulteriormente” “Risposta concreta alle popolazioni” IL DEPUTATO Ancona Il deputato Pd Emanuele Lodolini esprime “soddisfazione per la deliberazione del Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza per eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 2 al 4 maggio 2014 nelle Marche. Un provvedimento atteso e necessario che dimostra la sensibilità e l'attenzione del Governo e del presidente Renzi verso il nostro territorio. Non a parole ma con i fatti. Adesso possiamo concretamente rispondere a famiglie e imprese colpite”. civile IL DOCUMENTO Ancona Tavole, grafici e immagini stampate nel dossier della Protezione civile per descrivere in maniera tecnica e meteorologica quello che avvenuto nelle Marche tra il 2 ed il 4 maggio scorso. Un report analitico, stilato dal Centro funzionale regionale della Protezione civile, che adesso dovrà preparare un secondo dossier per la distribuzione dei 10 milioni di euro in arrivo dallo Stato. Gli effetti maggiori si sono registrati nel bacino del Misa, interessato da precipitazioni che hanno messo in crisi l'intero reticolo fluviale causandone l'esondazione, che ha interessato gran parte del territorio comunale di Senigallia, colpendo in particolar modo gran parte del centro e le frazioni a monte ma anche Ostra, Ostra Vetere e Corinaldo. Le esondazioni In provincia di Ancona, si è avuta l'esondazione del Torrente Triponzio che ha allagato una parte del territorio comunale di Chiaravalle. Nel Pesarese si sono verificati allagamenti lungo la strada provinciale Fogliense, nei comuni di Pesaro, Auditore, Fossombrone, Fratte Rosa, Montefelcino, Montelabbate e San Lorenzo in Campo. Nella provincia di Ancona, si sono registrati allagamenti lungo tutta la Vallesina, a Filottrano e nell'Osimano. Nel Maceratese, la piena sull'Ete Morto ha provocato il crollo di un ponte. L'esondazione del fiume Musone e del torrente Monocchia a Recanati, e del Trodica a Morrovalle ha provocato l'allagamento di terreni agricoli, mentre l'esondazione del Salino a Penna San Giovanni ha danneggiato una linea telefonica e una strada comunale. Situazioni critiche anche a Porto S. Giorgio, Porto Recanati e Civitanova per allagamenti e per le mareggiate sulla costa. Nell'Ascolano criticità idrauliche si sono registrate a Castel di Lama e Spinetoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercoledì 2 Luglio 2014 T: 0721 31633 PESARO E: pesaro@corriereadriatico.it I F: 0721 67984 Ospedali, partono le grandi manovre Collegio di direzione con i primari, Gostoli chiama Mezzolani in segreteria e domani tocca ai sindacati SANITA’ BOLLENTE SILVIA SINIBALDI Pesaro Budget, posti letto, ridefinizione del modello organizzativo, sanità territoriale, nuovo ospedale, l’arrivo dei famigerati sei milioni di euro, l’adeguamento del personale, la riduzione delle liste d’attesa. Questo il fronte delle trattative aperto dall’amministrazione pesarese con il governo regionale e la direzione di Marche Nord. Temi che negli ultimi tre anni hanno caratterizzato il serrato dibattito sulla salute nella nostra provincia senza mai riuscire a invertire la rotta di un processo partito male. Lo sa il più piccolo degli imprenditori artigiani, ma non l’assessore Almerino Mezzolani, che una start up necessita di investimenti. La Il ruolo strategico del nosocomio di Fossombrone Muraglia e il coraggio di sostenere l’ovvietà nascita di Marche Nord, sbandierata dalla politica regionale come struttura necessaria all’efficienza della sanità marchigiana, aveva bisogno di sostegno progettuale e finanziario, sostegno che non è mai stato garantito. Anzi l’Azienda ospedale è finita nel cinismo dei numeri della sanità virtuosa e triturata dai tagli al budget nudo e crudo della sopravvivenza. Su questa emergenza si è innescato il funesto progetto di demolizione di tutti gli ospedali minori, l’intasamento dei presidi di Pesaro e Fano, la crescita abnorme della mobilità passiva e infine il de profundis dei servizi territoriali. Ora però è necessario dare credito alle nuove amministrazioni di Pesaro e Fano e monitorare come intendano portare a casa ciò che i loro predecessori non hanno fatto. Matteo Ricci in consiglio comunale ha assicurato una solida convergenza con Massimo Seri e pur rilevando la retromarcia ingranata dal dibattito fanese sulla nuova struttura, mira a raggiungere con il collega una posizione condivisa. Persino M5S, l’altra sera in consiglio, alla consueta strada della fermezza ha affiancato quella della ragionevolezza regalando al sindaco una piccola apertura di credito. Elementi che per un attimo invitano a pensare a una L’ospedale di Fossombrone, struttura eccellente che merita un ruolo strategico nella sanità provinciale comunità coesa. Se così fosse le coordinate della rotta sarebbero persino chiare. Riorganizzazione di Marche Nord: differenziare le strutture del San Salvatore e del Santa Croce non basta perchè nessuno dei due presidi è in grado di gestire la fase post acuzie, la lungodegenza e la diagnostica di primo livello. A Fano, tanto per mettere il dito nella piaga, si attende da anni una Rsa. Basterebbe ricordarsi che esiste l’ospedale di Fossombrone, già dotato di hospice e in grado – se messo nelle condizione di lavorare H24 – di occuparsi di tutta la lungodegenza provinciale. Che lo gestica Marche Nord o l’Area vasta è una questione di lana caprina. Se l’ospedale di Fossombrone fosse adeguatamente strutturato potrebbe dare risposte importanti alla diagnostica di routine come ecografie, mammografie, Tac e Risonanze diverse dall’urgenza/emergenza. I numeri delle liste d’attesa per la prima volta si potrebbero inver- tire. Nuovo ospedale unico: una comunità serena e consapevole dovrebbe arrendersi all’evidenza che Muraglia e la soluzione ideale. Lo è perchè il nucleo già esistente lì rimarrà, perchè l’ospedale costerebbe 50 milioni in meno, perchè non è la bocciatura del casello di Fenile (ancora tutta da definirsi) la variante impazzita, ma la stolidità di cercare un compromesso politico che potrebbe costare la rinuncia alla stessa nuova struttura. San Salvatore e Santa Croce sono fuori da un moderno percorso di cura e rattopparli servirà a poco. Evitare un project financing sarebbe un vantaggio per tutti. Il dopo Stati generali è già partito. Per la prossima settimana è convocato un collegio di direzione allargato ai primari: dall’incontro uscirà un documento che verrà consegnato ai sindaci. Nell’occasione i primari potranno fornire quelle indicazioni che sono mancate al dibattito. Sul fronte politico il segretario provinciale del Pd ha già inviato la richiesta all’assessore Mezzolani di partecipare alla prossima segreteria provinciale. Sul fronte sindacale domani un altro summit. Il tempo stringe perchè a fine estate sarà di nuovo campagna elettorale. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’Arpam ha consegnato l’intero fascicolo relativo alle analisi: dati rassicuranti sullo stirene. Oggi il sopralluogo all’asilo “Il cucciolo” Rodari, la ditta si sfila ma la bonifica parte comunque MIASMI A SCUOLA LETIZIA FRANCESCONI Pesaro Scuola primaria Rodari : il Comune si sostituisce all'impresa che ha eseguito i lavori iniziali stanziando 170 mila euro ma con diritto di rivalsa. Ad una settimana dagli ultimi contatti intercorsi fra la piccola impresa pesarese Isoclima e l'amministrazione, l'assessore Andrea Biancaniannuncia la mancata disponibilità dell'impresa ad eseguire l'intervento di rimozione della copertura che precedentemente aveva steso su una porzione di tetto della Rodari, intaccato dalla sostanza "stirene". Ma la bonifica parte comunque. Inviati dall'Arpam all'amministrazione gli ultimi capionamenti effettuati nelle aule con la simulazione anche dell'arieggia- mento. Sul caso invece di un presunto cattivo odore all'asilo "Il cucciolo" di via del Novecento già chiuso come da calendario Biancani annuncia per oggi un primo sopralluogo di verifica con i tecnici dell'amministrazione. Per la Rodari, l'Arpam ha diffuso dati e certicati delle aule al piano terra non a diretto contatto con la copertura. In queste aule lo "stirene", sostanza incriminata, va da un minimo di 21 microgrammi per metro cubo ad un massimo di 93. Come giá ipotizzato dal responsabile Arpam Luciano Benini, questi valori indicano semplicemente il naturale circolo dell'aria nell' istituto. Sono stati poi compara- “Dal nido di via del Novecento non abbiamo mai ricevuto alcuna segnalazione del cattivo odore” ti i valori delle aule campionate al primo piano dove le concentrazioni sono state fin da subito le più alte. La simulazione é stata fatta su cinque ore cercando di riprodurre la reale esposizione dei bambini. Si è visto così come da circa 500 microgrammi di "stirene" a finestre e porte chiuse per 24 ore, la concentrazione grazie all'arieggiamento è poi diminuita sensibilmente di una decina di volte. Anche il toluene, altro sostanza incrminata, è passato da 60 a 9 microgrammi. In un'altra aula, lo "stirene" è passato da 550 microgrammi metro cubo a 31 con l'arieggiamento, stessa cosa per il "toluene" da 169 a 11 microgrammi. La relazione Arpam evidenzia come le concentrazioni sono in realtà molto più basse di quelle riscontrate forzando porte e finestre. Asilo di via del Novecento: Asur ed Arpam non hanno mai ricevuto alcun espo- sto sulla presenza interna di cattivi odori. "L'edificio - spiega l'assessore Biancani - è di nuova costruzione, del 2012 realizzato però dalla sola impresa privata Adriatico Reale Estate Srl, che poi lo ha ceduto in permuta al Comune. L'amministrazione quindi non c'entra nulla. Ad oggi ci sono due aspetti da considerare: al primo piano dell'edificio, ci lavorano le dipendenti del Servizio comunale Politiche Educative che nulla hanno mai segnalato. Per la parte in cui è collocato l'asilo inoltre i rappresentanti del Comitato genitori, non hanno avvertito nessun cattivo odore al piano terra. Tuttavia con i nostri uffici tecnici abbiamo già chiesto all'impresa privata le schede tecniche sui materiali utilizzati. Andremo sul posto a verificare. L'impresa comunque si é dimostrata collaborativa". L’assessore Andrea Biancani © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercoledì 2 Luglio 2014 FANO T: 0721 31633 E: fano@corriereadriatico.it III F: 0721 67984 Mogherini: “Il modello di Ricci è quello ministeriale” SANITA’ Fano Il direttore generale dell'Azienda Sanitaria Marche Nord Aldo Ricci, aveva già espresso, in pieno periodo elettorale, la disponibilità ad incontrare i sindaci, una volta eletti per discutere l'organizzazione aziendale; una disponibilità questa che evidenzia come si tenda non imporre tutto dall'alto, ma di ottenere il maggiore consenso possibile, tenendo conto delle risorse a disposizione. Si tratta di concordare come migliorare un percorso che tenda a sfruttare al meglio i finanziamenti ottenuti, nell'ambito di una riduzione con la quale è d'obbligo fare i conti. Purtroppo i tempi pre-crisi non torneranno molto presto e quindi occorre progettare il prossimo futuro con rea- lismo, cercando di fornire il miglior servizio alla popolazione sia di Fano che di Pesaro. "La Direzione Generale - ha detto Ricci - ha delle idee di potenziamento che riguardano anche Fano. Non esiste il fatto che noi vogliamo privilegiare l'una o l'altra città; cerchiamo anzi di creare una sinergia tra i due nosocomi che vada a tutto vantaggio dell'utenza. L'unica cosa che non possiamo fare è conti- nuare a discutere sulla pretesa che quello che c'è a Fano ci debba essere anche a Pesaro e viceversa. Questo costituisce un vicolo cieco che non ci permetterà di andare da nessuna parte". In realtà quando Ricci ha spiegato il modello della ristrutturazione di Chirurgia al ministro Mogherini in visita a Fano, il ministro aveva risposto: "Perfetto direttore, quello che lei ha esposto non è altro che il mo- dello ministeriale". Un modello che tra l'altro viene replicato, non solo all'interno di Marche Nord, ma che è stato esteso a tutta la regione. Non si tratta quindi di un'invenzione locale, Il ministro promuove l’organizzazione di Marche Nord. Inutili le diatribe tra i due presidi ma di un modello che proviene da Ministero della Sanità. La stessa cosa è stata uniformata nelle reti cliniche: esiste un centro che fa l'emergenza (Pesaro) e altri poli che fanno la day surgery (Fano, Urbino); a livello regionale il modello lo si trova a Macerata, Civitanova, Camerino, Jesi, Senigallia. All'incontro con i sindaci, ulteriori sviluppi. © RIPRODUZIONE RISERVATA “Il Pd fanese merita il consiglio regionale” Minardi non nasconde l’interesse per la candidatura e intanto scarica Solazzi: bisogna fare chiarezza “Togliete le erbacce da tutti i monumenti ” IL NUOVO CORSO CONFARTIGIANATO Fano Nella foto grande Renato Claudio Minardi attualmente presidente del consiglio comunale di Fano Sopra Vittoriano Solazzi presidente dell’assemblea legislativa regionale La Confartigianato di Fano ha inviato una mail urgente al Sindaco e all'intera Giunta con la quale si è chiesto di rimuovere, il prima possibile, la vegetazione spontanea presente ovunque: nei monumenti più significativi del centro storico, nelle zone mare, nella aree produttive, nei quartieri, nonché di provvedere alla manutenzione della aree verdi. Siccome il Sindaco e la nuova Giunta si sono insediati, ufficialmente, da più di una settimana e la stagione turistica è entrata, ormai, nel vivo, si ritiene che gli interventi di manutenzione vadano iniziati un ragionamento aperto sulla necessità che il centrosinistra di Fano abbia una rappresentanza in consiglio regionale. Nell'ultimo congresso il Pd si era posto due obiettivi: il primo rappresentato dalla vittoria alle elezioni, è stato raggiunto, il secondo quello di esprimere un consigliere regionale è ancora da ottenere; chi sarà lo decideranno coloro che devono selezionare nei prossimi mesi le candidature. Per il momento al Pd spetta il compito di governare e di governare bene". Nel momento in cui si decidevano i rispettivi ruoli all'interno del Pd, Rosetta Fulvi si aspettava qualcosa di più, ci sarà una staffetta? "Rosetta Fulvi è un'autorevole esponente del Partito Democratico e sicuramente merita di essere coinvolta in ruoli di prestigio". Nel discorso di insediamento in Consiglio Comunale ha fatto riferimento a due esponenti politici a livello nazionale: Berlinguer e De Gasperi. Ci sono ancora queste due anime all'interno del partito? "Si tratta di due anime fon- MASSIMO FOGHETTI Fano Probabilmente non si aspettava, anche se ci sperava, di essere eletto alla seconda votazione, Renato Claudio Minardi alla carica di presidente del Consiglio comunale, quando ancora erano necessari le indicazioni dei due terzi dell'assemblea; il che significa che tre esponenti della opposizione sono stati concordi sul suo nome. "E' stato - commenta - un risultato estremamente positivo, anche se nella terza votazione sarebbero bastati solo i voti della maggioranza. Lo considero un gesto di responsabilità da parte di chi lo ha fatto, simile a un' apertura di credito, cui intendo rispondere nello svolgere il mio compito, con tutta l'affidabilità possibile. La minoranza sappia che potrà svolgere il suo ruolo con tutte le garanzie necessarie. Del resto ho sempre svolto il mio lavoro nella Pubblica Amministrazione con tanta serietà e passione e lo straordinario risultato ottenuto nelle ultime elezioni dimostra come ancora oggi goda del- la fiducia di tante persone". Spesso nella passata tornata amministrativa ha avuto a che ridire per la conduzione del vecchio presidente, come intende differenziarsi da chi l'ha preceduta? "Non considero né giusto né opportune riprendere i consiglieri per quello che dico- E già si ipotizza un cambio in corsa con Rosetta Fulvi alla presidenza dell’assise comunale no. Non intendo bacchettare nessuno. A me il ruolo di "maestrina" non si addice. Ritengo tutti i componenti l'assemblea maturi per esprimere liberamente, nel rispetto delle regole, il loro pensiero, anche se pronunceranno delle critiche; se queste eccederanno il normale dibattito, ci sono altri organi cui fare ricorso e riferimento". Sarà presidente per un solo anno, dato che nel 2015 ci saranno le elezioni regionali? "Io sono stato eletto per 5 anni. Non nascondo però che ci sia Presunto danno erariale: per il sindaco si tratta solo di illazioni L’amministrazione rassicura “Caso De Leo, è tutto in regola” Fano Ai dubbi e agli interrogativi posti sulla posizione dell'ex direttore generale Giuseppe De Leo, l'Amministrazione Comunale, risponde che è tutto in regola. Per il Comune De Leo, in qualità di dirigente a tempo indeterminato, non si è dimesso nell'anno 2004 quando ha accettato l'incarico di direttore generale. Le nuove disposizioni del decreto legislativo n.150 del 2009, interessano il secondo contratto di lavoro quale direttore generale di De Leo, poco dopo l'inizio della seconda giunta Aguzzi, ma a questo proposito per l'ente pubblico fanese è incontrovertibile che non si potesse applicare il principio della aspettativa. Una opportunità questa che è stata introdotta dal legislatore "per la portata discriminatoria e dunque inco- Giuseppe De Leo ex direttore generale del Comune di Fano stituzionale delle norme del Tuel (Testo Unico degli enti locali) che, in difformità dagli altri livelli della pubblica amministrazione, prevedono la risoluzione del rapporto e non l'aspettativa stessa. Insomma costringere un dirigente a di- mettersi per assumere la carica di direttore generale a tempo determinato, sarebbe incostituzionale. Risulterebbero quindi, a quanto sostiene il Comune di Fano, prive di fondamento le illazioni relative al presunto "danno erariale" anche perché il regolamento d'organizzazione dell'ente ha sempre previsto, sulla base della normativa incentrata sulla risoluzione del rapporto, l'accantonamento per i propri dipendenti del posto vacante, con diritto alla riassunzione automatica salvo rinunzia. Così è avvenuto per altri dirigenti dell'ente già funzionari di categoria D. Sarebbe infatti intimamente contraddittorio che lo stesso Comune procedesse con affidamenti di incarichi dirigenziali a tempo determinato a favore di propri funzionari per poi opporre, alla scadenza, la mancata riassunzione - comunque prevista dalla legge - senza onere di alcun passaggio concorsuale. Dunque se anche non fosse ritenuta applicabile l'aspettativa, De Leo avrebbe comunque diritto alla riassunzione come per gli altri casi analoghi dell'ente senza ingiustificabili difformità. Gli organi tecnici del Comune di Fano quindi sono sicuri della piena legittima della posizione dell'ex direttore generale, senza che appaia necessario, come si evince dalla risposta, un parere della corte dei Conti. © RIPRODUZIONE RISERVATA immediatamente dando la priorità al centro storico e alle zona mare per poi realizzarli anche nella parte restante della città con una particolare attenzione alle aree produttive. "Purtroppo - afferma la Confartigianato l'Amministrazione uscente ha lasciato la città nell'incuria più totale, né la formale riconferma della bandiera blu può fare dimenticare il grave stato di degrado che è sotto gli occhi di tutti. Di conseguenza l'associazione di categoria, chiede alla nuova Amministrazione di adoperarsi immediatamente affinché alla città venga garantito quel minimo di decoro senza il quale sarebbe ridicolo parlare di accoglienza e vocazione turistica. dative che non sono contrapposte; chi ha voluto seminare zizzania o non fa più parte del partito o è del tutto isolato: Li ho presi a riferimento anche per una coincidenza temporale, quest'anno infatti ricorre rispettivamente il 30˚ e il 60˚ della loro morte". Dopo la presa di posizione su Marotta Unita, Solazzi ha ancora a che fare con il Pd di Fano? "Una cosa è certa: non fa parte del gruppo consiliare regionale; per il resto il Pd stesso deve fare chiarezza". © RIPRODUZIONE RISERVATA L’evento nel weekend ai Giardini Roma Pincio Re-Public, riuso e rispetto dell’ambiente Fano Laboratori, musica, mercatini e live painting all'insegna della promozione del riuso e del rispetto ambientale. Torna per il secondo anno consecutivo "Pincio Re-Public", un insieme di iniziative che in questo fine settimana vedranno i Giardini Roma del Pincio animarsi di giovani e meno giovani. Si parte venerdì alle 18 con laboratori per bambini a tema filosofico e del riciclo e del riuso, per proseguire con l'apertura del mercatino del baratto e del libero scambio, degli stand informativi, di cibo bio e a chilometro zero e di birra artigianale. Ogni pomeriggio sarà dedicato ai più piccoli, mentre la sera a farla da padrone sarà la musica: venerdì suoneranno The Neela, Wolther Goes Stranger, STRi e M+A, sabato Terenzio Tacchini, Jumping The Shark, Gli Ebrei e Diaframma, mentre domenica Antares, Barely Awake e Actionmen. Il festival, cofinanziato dalla Regione e realizzato in collaborazione con l'assessorato alle politiche giovanili, è a ingresso gratuito e prevede appuntamenti di riflessione. Venerdì lo Spazio Autogestito Grizzly illustrerà la propria esperienza di riuso urbano, mentre sabato il dottorando Carlo Maria Cirino illustrerà una piccola introduzione di filosofia per bambini. Domenica si svolgerà una presentazione della biografia a fumetti "In fondo alla speranza. Ipotesi su Alex Langer" di Jacopo Frey e Nicola Gobbi. Domani alle 16 anteprima alla Mediateca Montanari: un workshop dal titolo ""Ripensare il territorio. Strategie e modalità di riqualificazione degli spazi pubblici inutilizzati". © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 Mercoledì 2 Luglio 2014 SPORT Online www.corriereadriatico.it Moneti e Deodati avanti in silenzio Altri contatti tra i due imprenditori, sul tavolo un progetto di ampio respiro per la Samb CALCIO SERIE D LUCA BASSOTTI San Benedetto Il presidente Giovanni Moneti e l’imprenditore di Pisoniano Angelo Deodati si sono visti anche ieri a Roma, ma entrambi sono stati irrintracciabili per sapere come fosse andato l’ennesimo contatto. Una traccia, però, arriva dal direttore sportivo Alvaro Arcipreti che nel pomeriggio ha incontrato Moneti e quest’ultimo gli avrebbe confidato che nel giro di due giorni si dovrebbe chiarire tutta la situazione. Si spera con un carattere positivo e vorrebbe significare che Deodati avrebbe deciso finalmente di fare il grande passo di entrare nella Samb. Intanto, però, fanno ancora discutere a San Benedetto alcune dichiarazioni dell’ex presidente dell’Ancona dopo l’incontro di lunedì scorso con il sindaco Gaspari, in modo particolare quando ha parlato di un progetto a lunga scadenza per la Samb. Tutti sono d’accordo, anche in virtù di quello che è accaduto nella passata stagione quando il club rossoblù non si è potuto iscrivere al campionato di Seconda Divisione, e di quello che potrebbe accadere in futuro se si creassero le condizioni per una promozione in Lega Pro. Ma come creare il progetto a lunga scadenza? A questa do- Intanto Arcipreti prosegue i contatti con vecchi e nuovi: Amaranti, Ventanni e Traini verso la conferma manda non hanno risposto né Deodati e né Moneti. Entrambi stanno sviluppando alcuni discorsi insieme, ma finora hanno fatto trapelare poco su quelli che sono i loro intendimenti in tal senso. Altro aspetto che varrebbe la pena di approfondire è quando Deodati dichiara che anche le istituzioni dovrebbero dare una mano al progetto a lunga scadenza. Anche qui: in che modo? Come si vede, ci sono alcune questioni che devono essere chiarite dai diretti interessati. Però probabilmente in queste ore Moneti e Deodati stanno lavorando per creare i giusti presupposti affinché lo stesso imprenditore di Pisoniano possa entrare in società. Intanto l’associazione Noi Samb si prepara all’appuntamento di venerdì quando all’auditorium comunale si terrà l'assemblea generale dei soci per decidere sull’ingresso nella Samb con una quota pari al 10%. Chi resta, per ora, con le mani legate è Arcipreti che da Giovanni Moneti e Angelo Deodati durante il loro incontro di lunedì a San Benedetto FOTO CAPRIOTTI giorni sta aspettando l’ufficializzazione del budget su cui muoversi per allestire l'organico per la prossima stagione. Arcipreti porta comunque avanti lo stesso il suo lavoro e oggi sarà a San Benedetto per incontrare alcuni giocatori della passata stagione, con i quali, tre settimane fa, aveva lasciato qualche speranza di permanenza in maglia rossoblù anche per il prossimo campionato. Il direttore sportivo ex Perugia scioglierà gli ultimi dubbi sulle riconferme e oggi si vedrà con il difensore Amaranti, i centrocampisti Traini, Fedeli e Ventanni, e gli attac- canti Piccioni e Galli. Probabilmente solo tre potrebbero restare ancora con la Samb: Amaranti, Ventanni e Traini potrebbero essere i prescelti. Si andranno ad aggiungere ai vari Tozzi Borsoi, Borghetti, Padovani, Baldinini e Viti, ai quali è già stata comunicata la loro permanenza. E’ ovvio che tutto ciò verrà ufficializzato una volta che si sarà sbloccata la situazione societaria. Arcipreti, intanto, ha incassato il no dell’attaccante Giampiero Clemente del Taranto: ha deciso di lasciare il calcio giocato e di ricoprire un ruolo nel settore giovanile del Benevento. Il direttore sportivo della Samb, per gli attaccanti, tiene in piedi le piste relative a Pietro Balistreri e Massimo D’Angelo, entrambi del Taranto, Daniele Ferri Marini del Poggibonsi, Francesco Di Paola del Foligno e Adnane Essoussi dell’Arezzo. Alla Samb piace il anche portiere diciottenne Giacomo Lupinetti dell’Angolana. © RIPRODUZIONE RISERVATA Grand Hotel Matelica: Api resta, Staffolani è in partenza ALTRE DUE CERTEZZE SARA SANTACCHI Matelica Dopo gli arrivi di Pazzi e Ambrosini che hanno sistemato l’attacco, arrivano novità anche in merito alle conferme. Resta al Matelica l’attaccante Daniele Api, classe '81, arrivato nella stagione 2012/13 e tra gli artefici della vittoria del campionato di Eccellenza della squadra del presidente Mauro Canil: vestirà per il terzo anno consecutivo la maglia biancorossa. E’ invece ai saluti l’attaccante Andrea Staffolani, osimano doc, arrivato a Mateli- ca nell’ottobre 2012, quando il massimo campionato regionale era già iniziato. “Ringraziamo Andrea davvero di cuore per tutto ciò che ha fatto per il Matelica - sono le parole del presidente Canil - Di lui, oltre alle grandi qualità tecniche, abbiamo apprezzato in primis quelle umane”. Anche il vice presidente Carlo Dolce concorda: “E’ stato un uomo da spogliatoio e si è sempre dimostrato una gran brava persona. Per questo con grande dispiacere lo salutiamo. Purtroppo la regola degli under obbliga a fare delle scelte e non senza fatica abbiamo dovuto farla tra chi era già nella rosa op- tando verso la sua direzione”. Si va, quindi, lentamente componendo dei vari pezzi la rosa del Matelica a disposizione del nuovo tecnico Franco Gianangeli che affronterà il prossimo campionato di serie D. All’attacco già formato dal bomber Cristian Cacciatore e le due new entry Cristian Pazzi e Alex Ambrosini, si aggiunge anche Daniele Api. “Si tratta di tutti giocatori dei quali non sono certo io a scoprire le grandi qualità tecniche - ha affermato il nuovo allenatore del Matelica - Ovviamente la cosa fondamentale sarà saper lavorare tutti insieme e remare tutti nella stessa direzione per fare bene”. Già decisamente chiare le componenti che dovranno farla da padrone. “Più che sulle giocate in sé, che sono importantissime, direi che serviranno impegno e sacrificio - rileva Gianangeli - Nessuno deve dare nulla per scontato e bisogna affrontare le cose con grande umiltà per poter avere dei risultati positivi”. A questo punto non resta che spostare l’occhio nella zona della regia, dove nelle prossime ore non mancheranno di certo altre importanti novità. Poi si potrà iniziare a parlare degli under. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’attaccante Daniele Api DALLE ALTRE SEDI DOPO IL COLPO MAROLDA Ora la Recanatese pensa ai giovani da inserire in rosa Recanati Con l’arrivo di Tommaso Marolda, per il momento il mercato della Recanatese è concluso. La società è soddisfatta per le importanti conferme e gli arrivi che hanno coperto gli addii di Commitante, Sebastianelli, Cianni e Palmieri. Sono approdati in giallorosso calciatori dal curriculum importante. Fra tre settimane il tecnico Daniele Amaolo potrà cominciare a lavorare per preparare una stagione che si preannuncia impegnativa, soprattutto se le marchigiane verranno inserite nello stesso girone. Questa settimana il vice presidente Camilletti e il responsabile tecnico Virgili avranno una serie di incontri con gli under, partendo da quelli che hanno già maturato esperienze in serie D e i giovani della Juniores. Verdicchio e Gigli sono i due punti fermi nello schema dell’undici tipo che Amaolo ha in mente. Per gli altri due ci sono diversi ragazzi promettenti ma senza troppa esperienza. Ci sarà quindi da lavorare per trovare i sostituti di Brugiapaglia e Palmieri. IL BOMBER ANDATO VIA I saluti di Ambrosini “Maceratese, mi spiace Scelta professionale” Mister Daniele Amaolo LE POSSIBILI ALTERNATIVE Il Fano può puntare anche su Del Sole e Sartori · Fano Momento di impasse per il mercato dell’Alma, in attesa di risposte dopo aver formulato le proprie offerte. Sul fronte delle riconferme si aspetta di conoscere la decisione di Francesco Lunardini, che ha chiesto un supplemento di riflessione prima di sciogliere le proprie riserve. L’esperto centrocampista romagnolo in cuor suo spera che si concretizzino le voci che lo vorrebbero sulla lista della spesa di qualche società di Lega Pro ed è per questo che sta temporeggiando. Il Fano è preparato a qualsiasi eventualità, tanto che si starebbe già guardando attorno. Una possibile alternativa potrebbe essere rappresentata da Salvatore Del Sole, un classe ’88 in uscita dal Rimini e compagno di squadra proprio di Lunardini al San Marino. In C Del Sole ha militato anche con Sanremese, Manfredonia, Carpenedolo e Carrarese. Un altro biancorosso che interessa all’Alma è l’attaccante Matteo Sartori, un ’91 che ha giocato nella Spal in D con Alex Nodari e capace di ricoprire più ruoli là davanti. Non è da considerare una prima scelta, però in una rosa ci può stare. Sempre dal sodalizio riminese dovrebbero arrivare tre giovani fanesi del ’96: il terzino sinistro Andrea Antinori, il talentuoso centrale di centrocampo Nicola Gambini e la scattante mezzala Nicola Palazzi. In quota under si cerca di stringere pure per il laterale difensivo mancino Pasquale Lo Russo, un ’95 rientrato al Cesena dal proficuo prestito al Giulianova. E non solo di lui si è parlato col responsabile del vivaio bianconero Luigi Piangerelli, col quale si è sondata la disponibilità di altri baby come Tommaso Costantini, l’ex punta classe ’96 di Vis Pesaro e Rimini. Ci vorrà forse più tempo invece per mettere le mani su attaccanti di un certo spessore, che continuano a pretendere cifre che l’Alma non è disposta a sborsare. Ancora in stand-by le trattative per Denis Pesaresi, Davide Borrelli e Andrea Sivilla, di nuovo d’attualità quella per Stefano Torbidone. m.b. Macerata Nessuna incoerenza, nessun voltafaccia e nessuna intenzione di rinnegare quanto detto in precedenza da parte di Alex Ambrosini, la punta che aveva dichiarato di scegliere Macerata come piazza di elezione in serie D, fino alla firma con il Matelica. “A un certo punto la trattativa si è bloccata - racconta l’attaccante - Poi sono passate diverse settimane e non mi è sembrato che ci fosse così tanto interesse nel riuscire a sbloccarla, quindi solo negli ultimi giorni ho cominciato a prendere in considerazione altre possibilità. C’erano molte soluzioni ma quella di Matelica mi è sembrata quella più giusta a livello professionale”. Per quanto lo riguarda, il suo rapporto con la Maceratese non risentirà del cambio di maglia: “In ogni caso questo non toglie la stima per la società e la Macerata calcistica - spiega ancora Ambrosini - Sono stato sempre trattato benissimo e ovviamente ringrazio la gente e soprattutto la dottoressa Tardella per la stima incondizionata nei miei confronti. Segno che sul piano professionale ho dato il massimo per questa società. E ovviamente auguro alla Maceratese le migliori fortune”. Su una cosa il bomber vuole essere categorico: “È stata una valutazione complessiva e non economica come L’attaccante Alex Ambrosini in azione qualcuno vuol far credere. Tante valutazioni mi hanno portato a fare una scelta professionale e come tale ritengo di aver scelto il meglio”. Nel meglio troverà Cacciatore e Pazzi, in un attacco che ha perso Cognigni, ma Ambrosini non sente addosso la responsabilità di sostituirlo: “So che è un ragazzo che ha fatto benissimo e che è giovane, io dalla mia parte ho esperienza e ho dimostrato quello che posso dare. Non penso di venire per sostituire qualcuno ma per dare una mano a una squadra già molto competitiva”. Nel frattempo il resto dell’attacco biancorosso rischia di diventare terra di conquista: sembra infatti che il Chieti, scatenato sul mercato, stia seguendo sia Borrelli che Santoni. Se va via anche Gabrielloni il reparto avanzato dovrà essere reinventato. c.b.
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