nuovo - Ufficiali a Verona

Periodico bimestrale stampato in proprio e inviato gratuitamente a soci e simpatizzanti - Anno X n. 60 – Novembre/Dicembre 2014
Notiziario dell’ Associazione Nazionale Ufficiali Provenienti dal Servizio Attivo di Verona
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 ( Conv. in L. 27/02/2004 N° 46 ) Art. 1, comma 1, DCB Verona
L’anno che verrà
di Renzo Pegoraro
Quando finisce qualcosa che abbiamo vissuto
intensamente, come un anno, è naturale riflettere e fare
un bilancio sul recente passato, per guardare al nostro
futuro con più equilibrio, saggezza e un po’ di ottimismo.
Per quanto attiene la nostra Associazione, essa continua
a perseguire i suoi scopi e a svolgere proficuamente le
sue attività. E’ opportuno ricordare che essa è formata da
soci ordinari, Ufficiali in servizio ed in congedo,
Provenienti dal Servizio Attivo (ANUPSA) e dalle relative
vedove, inoltre, è sostenuta da famigliari e soci
simpatizzanti che ne condividono ideali, cultura e
tradizioni. Nonostante gli alti e bassi, che si sono
verificati nel recente passato, il sodalizio mantiene il suo
chiaro intendimento di assicurare, a tutti coloro che ne
fanno parte, un luogo d’ incontro ove è possibile
coltivare i rapporti con gli altri, colleghi e non,
condividere i propri hobbies ed esperienze, tutte quelle
attività individuali e di gruppo che rendono piacevole
l’esistenza. I Soci, se volonterosi, possono fornire anche
il proprio contributo per dare soluzione alle istanze di
comune interesse. Tutti siamo in grado di comprendere
che le polemiche sterili, le rivalse personali, la slealtà e le
calunnie non servono a niente e che questi
comportamenti non possono trovare alcuna utile
considerazione. La nostra esperienza e cultura ci
dovrebbe aiutare invece a rendere l’Associazione ed il
Gruppo di Verona un ambiente più sereno, unito e
collaborativo. Il Consiglio Direttivo di Verona ha attuato,
anche per il 2014, tutte le attività prefissate con le
risorse che sono pervenute unicamente dalle quote di
iscrizione. Al riguardo, s’informa,
riservandosi di
pubblicare il bilancio a conclusione dell’anno in corso,
che le spese sono state tutte coperte e che si stima di
realizzare una piccola rimanenza da depositare nel
fondo di riserva. Tra le attività svolte, si segnalano in
particolare i corsi computer ed il rinnovo delle patenti,
effettuato con la nuova procedura informatica, le
conferenze, la cena carnevalesca ed il galà di primavera a
scopo di beneficienza. E’ doveroso ringraziare i
componenti del Consiglio Direttivo, i Sindaci, i
collaboratori esterni e tutti coloro che hanno contribuito
al buon esito delle varie attività, organizzate
prevalentemente a beneficio degli associati, familiari e
simpatizzanti. Per il 2015 si stanno pianificando
analoghe attività e, per un loro miglior svolgimento, si
sta apprestando in sede una apposita aula che consentirà
In questo numero
L’anno che verrà
Malinconia …
Scusate !
Una nazione in frana!
XX settembre 1870
Notizie Giuridico – Amministrative
Vita associativa
1
1
3
4
5
6
6
di ampliare i campi di interesse, come lo studio
dell’inglese, organizzare tornei di burraco/bridge, ecc.. Il
più importante obiettivo che si intende conseguire nel
nuovo anno è l’apertura dell’ANUPSA di Verona ad una
più stretta collaborazione con altre associazioni, quali LA
SPIGA. l’UNUCI, ecc.., come già effettuato quest’anno con
l’Associazione Arcidiacono Pacifico. Ciò al fine di
realizzare attività che sono possibili solo unendo le
diverse competenze, energie e disponibilità. Infine,
rivolgo un caloroso grazie a tutti gli iscritti ed un forte
invito ad una sempre più attiva partecipazione. Giungano
ai soci, famigliari, simpatizzanti gli auguri più fervidi e
sinceri di un felice Natale e di un sempre migliore e
prospero anno nuovo.
MALINCONIA …
di Antonio Scipione
La malinconia è uno stato d’animo di vaga tristezza, che
sconfina in rassegnazione nell’ambito di sentimenti
inquieti o delusi: tenterò di illustrare “per immagini”
questo strano malessere che assilla e tormenta. Grave
difetto degli italiani è lo spiccato individualismo: non
riescono a capacitarsi che, agendo uniti (l’unione fa la
forza), potrebbero conseguire risultati oltremodo
soddisfacenti. Nel caso dell’associazionismo, il collega
Segue a pag. 2
Pagina 2
Gen. Gueli, in un suo apprezzabile scritto di qualche anno
fa, denunciava nei militari la mancanza dello spirito
cooperativistico, con la conseguenza di un eccessivo
proliferare di associazioni d’arma, combattentistiche e di
categoria, con conseguenti duplicazioni, personalismi,
contrasti ed irrazionale utilizzo delle scarse risorse
disponibili. La costituzione di Assoarma, riunendo le
numerose associazioni militari in un unico organismo, ha
posto, in parte, rimedio agli inconvenienti lamentati. Per
gli Ufficiali, però, esiste anche un altro aspetto
dell’associazionismo, non meno importante: mantenere i
rapporti tra Ufficiali in quiescenza e quelli ancora in
servizio, difendere la posizione giuridico amministrativa
dei diritti dei pensionati, delle vedove e degli orfani,
fruire degli istituti di protezione sociale e porre in atto
ogni altra iniziativa idonea a facilitare la vita di
relazione. La soluzione di siffatti meritevoli problemi,
costituisce lo scopo dell’Associazione Nazionale Ufficiali
provenienti dal servizio attivo (ANUPSA), fondata nel
1895, che si ripromette di riunire gli Ufficiali in congedo
in un Sodalizio idoneo a tenere alti i valori del
giuramento prestato al servizio delle Istituzioni e
dell’Italia, mantenere i collegamenti con i colleghi in
servizio, nonché garantire gli interessi di stato ed
amministrativi di ciascuno degli associati. L’ANUPSA
comprende una Presidenza Nazionale, in Roma, e diversi
Comitati Regionali includenti Gruppi locali che si
impegnano nell’attuazione dei predetti obbiettivi: il
Gruppo ANUPSA di Verona fa parte del Comitato Nord
Est. Prima notazione malinconica: non tutti gli Ufficiali
veronesi, appartenenti alle varie associazioni d’arma e
combattentistiche, sentono il dovere di iscriversi anche
all’ANUPSA. Ogni anno, a cura del predetto Comitato
Regionale, viene pubblicato un interessante calendario
che riporta, fra l’altro, la composizione nominativa di
ogni Gruppo. Scorrere gli elenchi dei vari Gruppi,
costituisce per me un sentito, accorato revival. Attraverso
i nomi, evoco la fisionomia e la storia di ogni collega che
ho conosciuto fin dai tempi dell’Accademia Militare o con
cui ho avuto rapporti di servizio in tutte le sedi di
Comandi ed Enti dislocati nella Regione Militare Nord
Est. Dalla sparizione di alcuni nomi dall’elenco, mi rendo
conto di coloro che “sono andati avanti”. L’indagine mi
suscita sensazioni piacevoli o dolorose, ma tutte fanno
rivivere e rinsaldano i profondi vincoli delle amicizie
militari, le quali permangono forti e durevoli - vitali,
oserei dire - anche se non ci si vede da anni. Assumono, in
tale contesto, grande
valore quei sentimenti di
colleganza che il Gen. Gueli ben ha sintetizzato nel motto
dell’Accademia Militare: “Una acies”. L’elenco nominativo
dei vari gruppi, salvo qualche rara eccezione, comprende
quasi tutti gli Ufficiali residenti in quelle sedi. Debbo
malinconicamente constatare che così non è per il
Gruppo di Verona. Nella nostra città, in cui gli
insediamenti militari sono stati notevoli , fino a qualche
anno fa, risiedono oltre settecento Ufficiali in quiescenza
che, se iscritti al locale Gruppo ANUPSA, conferirebbero
allo stesso visibilità, rappresentatività, tranquillità
economica per quanto concerne il mantenimento della
sede e la sostenibilità delle spese relative alle iniziative
che vengono intraprese per il benessere dei soci. Si da il
caso, invece che, la parte rimanente sia ripartita in ben
quattro associazioni di categoria aventi, gli stessi
interessi e le medesime finalità. Si da, purtroppo, il caso
che le differenziazioni esistenti siano riconducibili a
scelte comportamentali dei vari Direttivi, i cui risultati
comparativi, obbiettivamente considerati, ingenerano
solo scarsa credibilità e negativa considerazione verso gli
Ufficiali veronesi. Il Gruppo di confluenza, a mio parere,
non può essere che quello dell’ANUPSA, che trova
fondamento normativo e costruttive finalità nella
Associazione Nazionale, di cui è diretta emanazione. Il
precitato Gruppo di Verona raccoglieva, fino a due anni
or sono, circa quattrocento iscritti. Attualmente, le
iscrizioni non superano le duecento unità. Un siffatto,
notevole calo di soci è ascrivibile a due precise e
verificate evenienze: l’abbandono da parte di molti soci,
profondamente in disaccordo sulle passate gestioni
amministrative del Gruppo e non ancora rientrati; la
confluenza di un discreto numero di soci in una nuova
associazione, fondata da elementi del vecchio Consiglio
Direttivo cui non è stato consentito, per motivi di
opportunità, di riproporre la loro candidatura a cariche
elettive. Per quanto concerne la terza associazione di
Ufficiali (la SPIGA), la stessa è costituita da elementi che
hanno prestato servizio presso le FTASE, Comando
interalleato, ormai, non più stanziato in Verona.
Nell’attuale momento storico, però, non avrebbe più
motivo di esistere. Un cenno merita pure l’Unione
Nazionale Ufficiali di complemento (UNUCI). Gli Ufficiali
di complemento, da anni, non vengono più reclutati. Per
ostentare una sua consistenza numerica, l’UNUCI di
Verona accoglie nelle file associative anche Ufficiali in
congedo provenienti dal servizio attivo, sottraendo linfa
vitale a chi ne avrebbe pieno diritto e urgente necessità.
La speranza, che è sempre l’ultima a morire, è racchiusa
nell’auspicio di un sereno incontro di chiarimento e
verifica tra le varie associazioni di Ufficiali esistenti a
Verona, nella serena discussione sulle possibilità di una
più conforme impostazione dei problemi di categoria,
nella considerazione certa che le ragioni che uniscono
debbono prevalere su quelle che dividono e che, dal serio
e meditato confronto, emerga la possibilità per gli
Ufficiali di Verona di poter confluire in un unico
organismo rappresentativo, adeguatamente armonizzato.
Ma, partendo da quanto affermato in premessa, nutro
scarsa fiducia che questa auspicata quanto ragionevole
soluzione possa divenire realtà. Siffatto triste presagio,
credetemi, concorre molto ad accrescere il mio senso di
sconfortante ed infinita malinconia.
Pagina 3
Scusate !
di Francesco Gueli
Un film, un bel film da poco realizzato (prima visione il 6
novembre u.s.), finalizzato alla commemorazione della Grande
Guerra. L’opera è firmata da un grande uomo
Fotoe regista
Stefano degli
pluripremiato (Palma d’oro a Cannes per il filmZona
“ L’albero
zoccoli”; Leone d’oro per il film “La leggenda del Santo
Bevitore”). Il regista è Ermanno Olmi, il film “torneranno i
prati”. Lo abbiamo visto e approfittiamo di questo spazio per
definirlo: istruttivo, poetico e nella sua semplicità induce a
riflettere. Su cosa? Sul fatto che in quei luoghi, dove sotto la
neve sono stati sepolti i nostri eroi, “torneranno i prati” che per
sempre copriranno le sofferenze e indurranno a dimenticare.
Olmi aveva appreso dal padre le sofferenze e la carneficina di
quel periodo bellico e nel ricordarne il centenario ha voluto
chiedere a quei giovani “scusa”. Il film non ha una trama , è
semplicemente il racconto di una notte in una trincea quale
avamposto militare e aggiungiamo, morale per il
comportamento di due soldati che scelgono di dare più peso
alla loro coscienza piuttosto che alle esigenze militari: in altri
termini disobbediscono compiendo un atto morale che si
trasforma in eroismo quando si sceglie come alternativa la
morte. Sono un ufficiale e un militare di truppa: entrambi
convinti dell’assurdità di un ordine scelgono il suicidio. Olmi ci
riporta all’imperativo morale della pace senza – ismi, concetto
che già nel 2001 espresse nel film “il mestiere delle armi”.
L’importanza di dire no alla guerra perché, per Olmi, essa
rappresenta l’interruzione della giovinezza e l’ingiustificabilità
di questa interruzione (il protagonista, Giovanni delle Bande
Nere muore a 26 anni). Per rafforzare il concetto del grande
regista si potrebbe ricordare la battaglia di Verdun e quella
della Somme dove fu evidente l’assurdità di una guerra, causa
di un enorme entità di vittime, per ottenere risibili risultati
territoriali. Olmi riteniamo abbia ripreso il racconto di
Federico de Roberto, figlio di un Ufficiale di Stato Maggiore del
Regno delle Due Sicilie , “La Paura”. In esso è un crescendo di
tensione e silenzio, sempre con tonalità plumbee, interrotti dai
colpi di un cecchino che provoca, in successione, l’assurda
morte di sentinelle costrette ad ubbidire a ordini
incomprensibili. In tutto questo, pur se espresso in poche
righe, pensiamo emerga nell’ambientazione costante nella
penombra e nella visione di una realtà così cruda, il senso di
ingiustizia e si potrebbe dire di crudeltà imposto a degli uomini
sperduti e spaventati, come milioni di altri uomini che hanno
vissuto analoghe realtà. Il regista con la sua umanità ci ha
voluto raccontare l’orrore non solo della morte ma anche di
quel vivere in condizioni umilianti in un ambiente che si
chiama “trincea”. Sempre e non solo nella guerra che
raccontiamo, si sono vissute queste realtà con motivazioni
spesso esenti dall’interesse di chi ne è stato vittima. Il film non
è una fiction, ma racconta quanto realmente accaduto sul
fronte Nord – Est dopo i sanguinosi scontri del 1917 , sugli
altipiani, che precedettero la ritirata di Caporetto. Ecco,
insieme alle numerose iniziative in atto, (pubblicazione di libri:
es. “la guerra dei nostri nonni” di Aldo Cazzullo ; allestimenti di
musei: es. a Vittorio Veneto; raccolta di testimonianze, ricordi,
fotografie e lettere conservate dai cittadini: es. a Cavriglia, città
decorata al valor militare che si trova in Toscana) ci è sembrata
molto valida l’iniziativa di affidare alle immagini calibrate,
suggestive e penetranti del film di Olmi il compito di onorare la
memoria di quei ragazzi morti senza sapere il “perchè”.
Chiudiamo con un pensiero di Martin Luther King: “Abbiamo
imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci ma
non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli”.
SUDOKO
PER NON SPEGNERE LA MENTE
9
5
7
3
1
3
8
6
6
4
1
6
8
5
2
7
1
4
5
7
1
Ermanno Olmi
6
4
6
2
7
9
3
Pagina 4
UNA NAZIONE IN … FRANA!
di Elio Sgalambro
A volte certe “banalità” sono sintomatiche di “ciò che
realmente è”, dei modi di essere e di agire delle persone
allorquando l’imprevisto impone prontezza di spirito,
adeguatezza decisionale e capacità attuativa. Metti il caso che si
voglia installare in una antica parete di un qualsivoglia ufficio o
appartamento privato, spinti dall’ansia di tutelare i propri
averi, uno di quei mezzi di custodia impropriamente detti
“casseforti” ; cosa farà il nostro solerte martellatore se,
demolendo l’annoso muro, incoccerà in una condotta di
scarico? Direte: si sposterà, allargando il foro verso uno dei due
lati! Dite?... E se invece taglierà la condotta e vi inserirà la
cassaforte, tanto i piani superiori son tutti dismessi da tempo?
Non farà prima e con minore fatica? Può mai immaginare che,
anni dopo, venga concesso di porre fine allo stato di
abbandono, ristrutturare i locali e riattivare gli impianti?
Troppa fatica! E così, un bel giorno, mentre inaspettate
macchie di umidità vanno arabescando la parete, l’ignaro
fruitore dei servizi di custodia aprendo lo sportello troverà, in
stupito galleggiamento, documenti e valuta . Il seguito è prassi:
prove e controprove, sopralluoghi di “tecnici”, accertamenti,
incazzature allorché si scopre l’inghippo, ricerca delle…
responsabilità! L’altro seguito è sempre prassi: lavori di
rimozione, demolizione di ampi tratti di muro e ripristino della
condotta. E… fatica, fatica e … soldi (che non ci sono! ) per il
riordino. Questa è l’immagine fedele, sia pure minimale, di
come il genio della superficialità e dell’insipienza spesso stia a
presiedere alle azioni umane. Certo non c’è paragone tra il
disordine e i fastidi derivati dell’ improvvida opera casereccia
e i danni e le vittime causate dagli eventi calamitosi che hanno
funestato il nostro territorio. Ma, forse, alla base c’è la stessa
indole che appare sempre più superficiale, cialtronesca,
portata ad acciarpare senza costrutto, sensibile solo al proprio
“particulare” e, pertanto, protesa più facilmente e più spesso a
realizzare il proprio tornaconto. E così alluvioni, frane,
smottamenti e valanghe, per l’ennesima volta, sommergono
persone e città e, mentre si discute da oltre 40 anni, sugli
interventi di prevenzione necessari per arginare l’allarmante
dissesto idrogeologico, si allunga la serie degli eventi
calamitosi. L’ultimo rapporto ANCE CRESME racconta di un
“territorio martoriato da Nord a Sud”. Esposti a rischio
idrogeologico: 82% dei Comuni; oltre 5 milioni e 700 mila
cittadini; 6.400 edifici scolastici (sui 64.000 in totale); 46.000
industrie (ma aggiungendo uffici e negozi si arriva a 460.000)
in aree soggette a frane e alluvioni. E non va meglio per gli
ospedali: 550 strutture in zone rese vulnerabili dal dissesto
ambientale. Ma ancor più grave è il dato in termini di vittime:
in 100 anni, 12.600 tra morti, dispersi e feriti; più di 700.000
gli sfollati. Un panorama inquietante che è costato, dal 1944 ad
oggi, 242,5 miliardi, circa 3,5 miliardi all’anno, che sarebbero
stati utili per mettere in sicurezza ampie fasce di territorio.
Ma ad ogni episodio calamitoso, che è seguito?
Le solite lamentazioni, le solite imprecazioni, le solite proteste,
le solite recriminazioni, la solita ricerca delle responsabilità, i
soliti fascicoli aperti dalle procure a carico di … ignoti, i soliti
appalti d’urgenza spesso inutili (tranne per pochi!).
La solita prassi, in somma! Ma chi protestava, imprecava,
indagava quando per decenni si disboscava, si costruiva sui
cocuzzoli delle colline o ai piedi delle montagne o sul greto dei
torrenti? O si gettavano i rifiuti nei campi, nei laghi, nei fiumi,
inquinando suolo e aria? Tanto i piani superiori sono
“A prova di ladro!”
abbandonati e, allora, tagliamola ‘sta condotta e non …
rompiamo oltre!. Ora il buon Matteo, con tempistico
decisionismo, per arginare la gravità della situazione, ha
presentato “Gli stati generali contro il dissesto idrogeologico
per “far sì che le nostre città non siano più indifese”. Ora,
possiamo stare tranquilli! Dite?
PER SORRIDERE
Precocità
Pierino è innamorato di Maria.
Hanno entrambi 8 anni, ma hanno deciso di sposarsi.
E come farete con i soldi? Ironizza il padre.
Beh, risponde Pierino, io ho la mia paghetta settimanale
e Maria ha 50 euro nel salvadanaio.
E se verranno dei figli, come farete?
Beh, finora abbiamo avuto fortuna.

Il Matrimonio Come
-
La Divina Commedia alla rovescia
Prima il Paradiso, poi il Purgatorio e poi l’Inferno.
COLMI
Per un dermatologo: avere un amico per la pelle;
Per un pittore: fare un quadro della situazione;
Per una guardia forestale: prendersi cura di un parco macchine;
Per un tipografo: essere un uomo di vecchio stampo;
Per un bugiardo: ingannare il tempo;
Per uno spazzino: svuotare il sacco;
Pensieri
Tomba Quintino Sella
“Attenzione, o pellegrino,
a questa urna non t’accosta ….
Se si sveglia l’inquilino
paghi subito un’imposta!”.

Chi perde il denaro, perde molto;
chi perde un amico, perde molto di più;
chi perde la speranza perde tutto.

lo ieri è storia;
il domani è mistero;
l’oggi è un dono (ecco perché si chiama “Presente”!)
Pagina 5
XX Settembre 1870
di Vittorio Argentieri
un evento storico non più celebrato
Curiosità sul xx settembre
I Bersaglieri a Roma e fine del Papa Re
Nella chiesa del Sacré Coeur, sul colle di Montmartre a Parigi,
una lapide datata 1919 ricorda che il tempio è sorto per voto
dei cattolici francesi invocati, tra l’altro: “soccorso straordinari
per gli attentati sacrileghi commessi a Roma (il XX settembre
1870) contro il diritto della chiesa e contro la sacra persona del
Vicario di Cristo”. Quanta miopia storica e quale mancanza di
senso profetico!
In calce al marmo del “ Sacré Coeur” andrebbe scolpita questa
breve sintesi di una conferenza tenuta nel 1962 dal Cardinale
Montini (futuro Paolo IV): “ la provvidenza, quasi
drammaticamente giocando negli avvenimenti …… ha
riaffermato quanto Pietro e Paolo ponevano fin dall’arrivo dei
Cesari, e cioè il principio della duplice podestà, dello Stato e
della Chiesa, fondamento del vero ordine civile; … ciò fu
embrionalmente all’inizio della Chiesa e fu anzi nel pensiero e
nel vigore di Cristo; … ciò oggi è finalmente realizzato; …
questo è significativo, questo è storico, lo dovremo ricordare”.
Quindi niente “attentati sacrileghi” ma soltanto il felice
riaffiorare di “un pensiero e di volere di Cristo”, affidato alla
Provvidenza al risoluto irrompere dei Bersaglieri attraverso la
breccia di Porta Pia.
L’On. Andreotti ha ricordato, in una conferenza del 1970, come
i bersaglieri non riuscissero a svolgere il raduno nazionale
nella capitale a causa del XX settembre; avvenne nel 1963 ad
opera di Giovanni XXIII che, informato del desiderio “placet”
ma li invitò in Vaticano, dove in un bel discorso esordì così:
“debbo confessarvi che quando 62 anni or sono ho passato la
visita militare e l’ Ufficiale medico mi disse - ecco un bel
bersagliere - mi dispiacque molto non essere assegnato al
vostro Corpo”. Parole semplici, amabili e dense di significato.
Esse furono riportate da diversi giornali ma non
dall’Osservatorio Romano e, secondo l’On Andreotti,
stranamente sono rimaste senza traccia nella raccolta ufficiale
dei discorsi di papa Roncalli. Il dubbio resta che, a distanza di
circa un secolo, l’ombra del XX settembre abbia colpito ancora
….
Certo la lacerazione fra Stato e Chiesa, prodotto del XX
settembre, fu veramente profonda, occorsero quasi 60 anni,
come noto, per giungere al concordato del 1929, avvenimento
di grande risonanza mondiale ascritto al Regime Fascista. Sullo
sfondo della Conciliazione si erge, però, la dedizione alla Patria
dei semplici cittadini cattolici, anche i più intransigenti per
senso religioso. Parlano chiaro al riguardo le 186 medaglie
d’Oro al Valor Militare conferite a Cappellani e giovani di
Azione Cattolica, di cui 23 sul primo conflitto mondiale, 81 nei
conflitti successivi e ben 82 nella Guerra di Liberazione.
Proprio dalla dedizione alla Patria della quasi totalità dei
cattolici nasce, principalmente, la gioia civica e morale di poter
ricordare il XX settembre in uno spirito di assoluta serenità e
concordia. Sarebbe ingiusto e anche nocivo non ricordare …..
Articolo pubblicato nel 1987 sul Notiziario del Cdo FTASE
“Nato a Verona”, su cortese concessione della Sig.ra Maria
Benedetti vedova Argentieri, con allegato lettera di
compiacimento del Presidente del Senato Senatore Giovanni
Spadolini .
MODI DI DIRE
-
Chi fu la prima donna ad essere piantata in asso?
Secondo la leggenda, Minosse, re di Creta, pretendeva
ogni anno dagli Ateniesi sette fanciulle e sette giovani
da dare in pasto al Minotauro.
Teseo l’ateniese, stanco di tale rituale, giunse a Creta
con lo scopo di uccidere il Minotauro.
In tale impresa fu aiutato da Arianna, figlia di Minosse,
che però in cambio pretese di fuggire da Creta insieme
al giovane Teseo.
Una volta giunti a Nasso, i due giovani si fermarono per
la notte; ma quando all’indomani Arianna si svegliò vide
la nave di Teseo allontanarsi all’orizzonte.
Piantare in asso è quindi una deformazione di
“Piantare a Nasso” ovvero abbandonare qualcuno
quando meno se lo aspetta.
Pagina 6
Notizie Giuridico - Amministrative
di A.C.
INTESTAZIONE TEMPORANEA DI VEICOLI (L. 120/2010)
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con circ. 15513 del 10 luglio 2014 ha comunicato l’obbligo di richiedere al
competente UMC (Ufficio Motorizzazione Civile) l’aggiornamento della carta di circolazione di un veicolo dato in comodato dal
proprietario ad altro soggetto e da questi utilizzato per un periodo superiore a trenta giorni a partire dalla data del 3 nov. 2014.
Da tale osservanza sono escluse alcune categorie tra le quali i componenti del nucleo familiare del proprietario del veicolo, purché
conviventi. Costoro, senza incorrere in sanzioni, possono richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione. In caso di mancata
comunicazione, oltre al ritiro della carta di circolazione, a carico dell’utilizzatore del veicolo sono previste sanzioni che variano da
750,00 a 3.256,00 Euro, fermo restando l’obbligazione in solido del proprietario. La suddetta circolare precisa, inoltre, che gli atti
esistenti alla data di entrata in vigore della normativa sono validi e l’obbligo riguarda le successive variazioni. Le procedure da
seguire per l’aggiornamento della carta di circolazione sono indicate nelle circolari n. 15513 del 10 luglio 2014 e n. 23743 del 27
ottobre 2014 del Ministero delle Infrastrutture.
IL NUOVO ISEE (Indicatore situazione economica equivalente) L’ISEE è lo strumento necessario per la richiesta di prestazioni
sociali agevolate e di facilitazioni per l’accesso a servizi di pubblica utilità. Dal prossimo anno l’indicatore economico terrà conto
del reddito e del patrimonio del nucleo familiare. Oltre al “saldo del conto corrente di fine anno” verrà preso in considerazione un
nuovo indicatore:“la giacenza media del conto corrente”, che il cittadino dovrà calcolare ed autodichiarare, e che dovrà essere
ricavata rapportando la sommatoria di tutte le giacenze giornaliere con il numero dei giorni dell’anno. Ai fini dell’ISEE sarà
considerato “saldo del conto corrente”:
 la giacenza media se il saldo di fine anno è inferiore a detta giacenza,
il saldo di fine anno se questo è inferiore alla giacenza media.
VITA ASSOCIATIVA
a cura di
Vincenzo Dorrucci/Renzo Pegoraro
ATTIVITA’ SVOLTE

Incontro Culturale
Il giorno 15 ottobre u.s., come da programma,ha avuto luogo una conferenza condotta dal Gen. B. Silvio Frizzi dal tema :
“l’opera di Cesare Battisti a favore dell’intervento dell’Italia nella 1° Guerra Mondiale (agosto 1914-maggio 1915)”. La
relazione è stata accompagnata da proiezioni di immagini. Iniziata con la cattura dell’Eroe, alla quale non si sottrasse pur
potendolo, per assistere un commilitone ferito. Proseguita con le fasi del processo sino alla morte e il dileggio del cadavere. La
vendetta austriaca non rispettò né le leggi ( per un membro del Parlamento) né la pietà umana. E purtroppo a differenza di
altri interventisti ( D’Annunzio, Mussolini, De Ambris) venne dimenticato. Eppure Egli, giunto in Italia, trascurando la famiglia,
si diede a percorrere tutta la penisola portando il suo messaggio, veemente e appassionato, di liberazione delle terre italiane
ancora sotto il giogo austro-ungarico. Un’ analisi della situazione politica dell’epoca e delle diverse opinioni in merito
all’intervento a fianco delle potenze dell’Intesa ha concluso l’incontro. Un sentito ringraziamento al Relatore e al Prof.
Gangitano che ha collaborato nell’ausilio visivo

Commemorazione dei Defunti
Giovedì 30 ottobre u.s., alle ore 17:00, presso la cappella dell’Istituto “ Don Bosco”, è stata celebrata la S. Messa in ricordo dei
Soci defunti. Numerosi i Soci intervenuti con familiari e amici ai quali si sono uniti anche i colleghi e familiari dell’Associazione
“La Spiga”. Un sentito ringraziamento al nostro Cappellano don Luigi Pilotto per la partecipazione e la squisita, affettuosa
disponibilità.
Pagina 7
ATTIVITÀ SOCIALE DA SVOLGERE

Cena sociale e musica
A conferma e integrazione di quanto riportato nell’ultimo Notiziario (n.58/59) sabato 13 dicembre p.v., ore 20:30, presso
il Circolo Ufficiali in Castelvecchio, sarà organizzata, in collaborazione con l’Associazione “Arcidiacono Pacifico”, una
serata allietata da cena con un divertente e coinvolgente intervento musicale, per lo scambio degli auguri delle festività
natalizie.
Presso la Segreteria della Sede è possibile prendere visione della locandina riportante il menù e la quota di partecipazione
è pari a € 35,00.
Eventuali rinunce di partecipazione giunte dopo il giorno 9 dicembre p.v. NON potranno essere prese in esame.

Natale

Settimana Bianca
La festività del Natale sarà celebrata domenica 21 dicembre p.v. con la Santa Messa presso la Chiesa dell’Istituto “Don Bosco”
201anche 4
alle ore 11:00. Sono invitati i Soci con familiari e amici (c’è la possibilità di parcheggiare all’interno); è inoltre, possibile
fermarsi a pranzo, alle ore 12:30, presso il Circolo Ufficiali in Castelvecchio. Quota di partecipazione quella del ristorante.
Su richiesta di questo Gruppo ANUPSA, lo SM. Esercito ha autorizzato la partecipazione dei nostri Soci e familiari al 7° turno
invernale (15-22-febbraio 2015) e al 9° turno (1-8 marzo 2015) presso la Base Logistico-Addestrativa di Colle Isarco. Possono
partecipare i Soci e Simpatizzanti in regola con le quote d’iscrizione per il 2015. In merito si rappresenta la possibilità di
usufruire della mezza pensione. Si ricorda, in fine, che i partecipanti dovranno versare € 5,00 per spese di Segreteria.
SERVIZIO AI SOCI

Il medico risponde a … :
“ Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose animo lieto, la quiete e la moderata dieta”
Dal motto del XI secolo della Scuola Medica Salernitana
Il Notiziario si è arricchito di una nuova rubrica : “Il medico risponde a…..” a cura dei nostri soci dott. Loris Calzolari,
medico internista specializzato in Chirurgia Generale, dott.ssa Federica Ciani, specialista in Diabetologia e malattie del
ricambio e dott. Dorrucci Vittorio, primario di Chirurgia vascolare all’Ospedale dell’Angelo” di Mestre.
Chi fosse interessato a qualche argomento in particolare o volesse rivolgere ai medici qualche quesito può contattare la
Segreteria. Naturalmente verrà rispettato l’anonimato.
Quesito per il dott. Dorrucci
Da parecchi anni soffro di un ingrossamento della “vena grande safena”, nella gamba sinistra. Particolarmente visibile è
all’altezza del ginocchio lungo il bordo posteriore dell’epicondilo mediale e poi lungo la superficie della coscia. Non osservo
particolari dolori o pruriti. In questi casi, considerata la mia età ( 80 anni ) è consigliabile l’operazione? Grazie per l’eventuale
cortese risposta. F.G. – il dott. Dorrucci risponderà nel prossimo numero.

Corso computer
Le lezioni programmate per la prima parte del corso 2014 – 2015 termineranno entro la fine di gennaio 2015. Su richiesta
di molti partecipanti si prevede di iniziare a febbraio un ulteriore ciclo di lezioni da concludere orientativamente entro il
mese di maggio 2015. I Soci e/o familiari interessati possono segnalare la loro adesione, direttamente in Sede o tramite il
sito ANUPSA (www.anupsavr.it) entro il 23 gennaio 2015.

Rinnovo Patenti di Guida
E’ stata avviata positivamente la nuova procedura per il rinnovo delle patenti, mediante computer. I Soci interessati si
devono recare presso la Sede muniti della vecchia patente, del codice fiscale, di una foto e delle ricevute di due versamenti
( da 16 e 9 €) sugli appositi bollettini. Dopo aver effettuato, seduta stante, la visita medica, riceveranno in poco tempo
l’attestato, valido 60 giorni, con il quale sarà possibile guidare sino alla ricezione, al proprio indirizzo di residenza, della
nuova patente. Si ringrazia il dott. Meconio per la sensibilità e disponibilità dimostrata a favore dei colleghi. Informazioni
dettagliate saranno fornite agli interessati presso la Segreteria della nostra Sede.

Corso di Inglese
Il corso d’ Inglese, preannunciato nel numero 58/59 del Notiziario, inizierà il 9 gennaio 2015 e avrà la durata di tre mesi
(primo periodo). Si svolgerà nelle giornate di venerdì dalle ore 16:00 alle 16:55 per i principianti; e dalle ore 17:00 alle ore
17:55 per i più esperti. Per informazione ed iscrizione rivolgersi in Segreteria nei giorni ed orari di apertura della Sede.
Pagina 8
VARIE
Notizie tristi
In quest’ultimo periodo è venuto a mancare la Sig.ra Giuseppina D’IAPICO mamma della Sig.ra Rosa Maria Ruffino coniuge del
Socio Gen.B. Giuseppe Oliveri.
Il Presidente, il Consiglio Direttivo e i Soci tutti rinnovano affettuose condoglianze.
E_mail
Rinnoviamo, ancora una volta, ai nostri soci l’invito, opportuno e necessario, a fornire la propria e_mail per avere le
informazioni di qualsiasi tipo in tempi rapidi.
Novità
Sul Sito del Gruppo ANUPSA di Verona, alla pagina “Notiziario”, sarà pubblicato anche il Notiziario periodico del Comitato
Regionale NORD EST, molto interessante per le notizie di carattere Giuridico-Amministrative.
Tesseramento 2015
Dal 1° Dicembre 2014 al 31 Marzo 2015 è in atto il rinnovo della quota associativa per l’anno 2015.
La quota è di € 45,00 (€35,00 + € 10,00) e potrà essere corrisposta come segue:
- direttamente presso la Segreteria del Gruppo;
- tramite il c/c postale n. 18826370 intestato a “ANUPSA Gr. Verona”, Stradone Porta Palio, 47/D, 37122
VERONA;
- mediante bonifico su IBAN : IT61U0760111700000018826370, intestato “ANUPSA Gr. Verona”
A Tutti i Soci, Amici
e loro familiari
E
Un sereno e prospero
Si avvertono i Soci che la Sede rimarrà chiusa dal 22.12.2014 al 06 01. 2015
Sede
Str. Porta Palio, 47/D
37122 – VERONA
Contatti
Tel: 045.8035910
Fax: 045.8035910
E_mail : anupsavr@alice.it
Orari
Lunedì
Giovedì
Venerdì
di apertura
10:00 - 12:00
10:00 - 12:00
10:00 - 12:00
Presidente
Direttore Responsabile
Vice Direttore
Redazione
Grafica e impaginazione
Segretario di Redazione
Renzo Pegoraro
Francesco Gueli
Elio Sgalambro
Antonio Scipione
Vincenzo Dorrucci
Stefano Zona
Gaetano Marguglio
Reg. Tribunale di Verona n. 1631 del 19.12.2004
Siamo su Internet!
Visitate il nostro sito
Web al seguente
indirizzo:
www.anupsa.it
Data chiusura 5 Dicembre 2014