Periodico bimestrale stampato in proprio e inviato gratuitamente a soci e simpatizzanti - Anno X n. 60 – Novembre/Dicembre 2014 Notiziario dell’ Associazione Nazionale Ufficiali Provenienti dal Servizio Attivo di Verona Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 ( Conv. in L. 27/02/2004 N° 46 ) Art. 1, comma 1, DCB Verona L’anno che verrà di Renzo Pegoraro Quando finisce qualcosa che abbiamo vissuto intensamente, come un anno, è naturale riflettere e fare un bilancio sul recente passato, per guardare al nostro futuro con più equilibrio, saggezza e un po’ di ottimismo. Per quanto attiene la nostra Associazione, essa continua a perseguire i suoi scopi e a svolgere proficuamente le sue attività. E’ opportuno ricordare che essa è formata da soci ordinari, Ufficiali in servizio ed in congedo, Provenienti dal Servizio Attivo (ANUPSA) e dalle relative vedove, inoltre, è sostenuta da famigliari e soci simpatizzanti che ne condividono ideali, cultura e tradizioni. Nonostante gli alti e bassi, che si sono verificati nel recente passato, il sodalizio mantiene il suo chiaro intendimento di assicurare, a tutti coloro che ne fanno parte, un luogo d’ incontro ove è possibile coltivare i rapporti con gli altri, colleghi e non, condividere i propri hobbies ed esperienze, tutte quelle attività individuali e di gruppo che rendono piacevole l’esistenza. I Soci, se volonterosi, possono fornire anche il proprio contributo per dare soluzione alle istanze di comune interesse. Tutti siamo in grado di comprendere che le polemiche sterili, le rivalse personali, la slealtà e le calunnie non servono a niente e che questi comportamenti non possono trovare alcuna utile considerazione. La nostra esperienza e cultura ci dovrebbe aiutare invece a rendere l’Associazione ed il Gruppo di Verona un ambiente più sereno, unito e collaborativo. Il Consiglio Direttivo di Verona ha attuato, anche per il 2014, tutte le attività prefissate con le risorse che sono pervenute unicamente dalle quote di iscrizione. Al riguardo, s’informa, riservandosi di pubblicare il bilancio a conclusione dell’anno in corso, che le spese sono state tutte coperte e che si stima di realizzare una piccola rimanenza da depositare nel fondo di riserva. Tra le attività svolte, si segnalano in particolare i corsi computer ed il rinnovo delle patenti, effettuato con la nuova procedura informatica, le conferenze, la cena carnevalesca ed il galà di primavera a scopo di beneficienza. E’ doveroso ringraziare i componenti del Consiglio Direttivo, i Sindaci, i collaboratori esterni e tutti coloro che hanno contribuito al buon esito delle varie attività, organizzate prevalentemente a beneficio degli associati, familiari e simpatizzanti. Per il 2015 si stanno pianificando analoghe attività e, per un loro miglior svolgimento, si sta apprestando in sede una apposita aula che consentirà In questo numero L’anno che verrà Malinconia … Scusate ! Una nazione in frana! XX settembre 1870 Notizie Giuridico – Amministrative Vita associativa 1 1 3 4 5 6 6 di ampliare i campi di interesse, come lo studio dell’inglese, organizzare tornei di burraco/bridge, ecc.. Il più importante obiettivo che si intende conseguire nel nuovo anno è l’apertura dell’ANUPSA di Verona ad una più stretta collaborazione con altre associazioni, quali LA SPIGA. l’UNUCI, ecc.., come già effettuato quest’anno con l’Associazione Arcidiacono Pacifico. Ciò al fine di realizzare attività che sono possibili solo unendo le diverse competenze, energie e disponibilità. Infine, rivolgo un caloroso grazie a tutti gli iscritti ed un forte invito ad una sempre più attiva partecipazione. Giungano ai soci, famigliari, simpatizzanti gli auguri più fervidi e sinceri di un felice Natale e di un sempre migliore e prospero anno nuovo. MALINCONIA … di Antonio Scipione La malinconia è uno stato d’animo di vaga tristezza, che sconfina in rassegnazione nell’ambito di sentimenti inquieti o delusi: tenterò di illustrare “per immagini” questo strano malessere che assilla e tormenta. Grave difetto degli italiani è lo spiccato individualismo: non riescono a capacitarsi che, agendo uniti (l’unione fa la forza), potrebbero conseguire risultati oltremodo soddisfacenti. Nel caso dell’associazionismo, il collega Segue a pag. 2 Pagina 2 Gen. Gueli, in un suo apprezzabile scritto di qualche anno fa, denunciava nei militari la mancanza dello spirito cooperativistico, con la conseguenza di un eccessivo proliferare di associazioni d’arma, combattentistiche e di categoria, con conseguenti duplicazioni, personalismi, contrasti ed irrazionale utilizzo delle scarse risorse disponibili. La costituzione di Assoarma, riunendo le numerose associazioni militari in un unico organismo, ha posto, in parte, rimedio agli inconvenienti lamentati. Per gli Ufficiali, però, esiste anche un altro aspetto dell’associazionismo, non meno importante: mantenere i rapporti tra Ufficiali in quiescenza e quelli ancora in servizio, difendere la posizione giuridico amministrativa dei diritti dei pensionati, delle vedove e degli orfani, fruire degli istituti di protezione sociale e porre in atto ogni altra iniziativa idonea a facilitare la vita di relazione. La soluzione di siffatti meritevoli problemi, costituisce lo scopo dell’Associazione Nazionale Ufficiali provenienti dal servizio attivo (ANUPSA), fondata nel 1895, che si ripromette di riunire gli Ufficiali in congedo in un Sodalizio idoneo a tenere alti i valori del giuramento prestato al servizio delle Istituzioni e dell’Italia, mantenere i collegamenti con i colleghi in servizio, nonché garantire gli interessi di stato ed amministrativi di ciascuno degli associati. L’ANUPSA comprende una Presidenza Nazionale, in Roma, e diversi Comitati Regionali includenti Gruppi locali che si impegnano nell’attuazione dei predetti obbiettivi: il Gruppo ANUPSA di Verona fa parte del Comitato Nord Est. Prima notazione malinconica: non tutti gli Ufficiali veronesi, appartenenti alle varie associazioni d’arma e combattentistiche, sentono il dovere di iscriversi anche all’ANUPSA. Ogni anno, a cura del predetto Comitato Regionale, viene pubblicato un interessante calendario che riporta, fra l’altro, la composizione nominativa di ogni Gruppo. Scorrere gli elenchi dei vari Gruppi, costituisce per me un sentito, accorato revival. Attraverso i nomi, evoco la fisionomia e la storia di ogni collega che ho conosciuto fin dai tempi dell’Accademia Militare o con cui ho avuto rapporti di servizio in tutte le sedi di Comandi ed Enti dislocati nella Regione Militare Nord Est. Dalla sparizione di alcuni nomi dall’elenco, mi rendo conto di coloro che “sono andati avanti”. L’indagine mi suscita sensazioni piacevoli o dolorose, ma tutte fanno rivivere e rinsaldano i profondi vincoli delle amicizie militari, le quali permangono forti e durevoli - vitali, oserei dire - anche se non ci si vede da anni. Assumono, in tale contesto, grande valore quei sentimenti di colleganza che il Gen. Gueli ben ha sintetizzato nel motto dell’Accademia Militare: “Una acies”. L’elenco nominativo dei vari gruppi, salvo qualche rara eccezione, comprende quasi tutti gli Ufficiali residenti in quelle sedi. Debbo malinconicamente constatare che così non è per il Gruppo di Verona. Nella nostra città, in cui gli insediamenti militari sono stati notevoli , fino a qualche anno fa, risiedono oltre settecento Ufficiali in quiescenza che, se iscritti al locale Gruppo ANUPSA, conferirebbero allo stesso visibilità, rappresentatività, tranquillità economica per quanto concerne il mantenimento della sede e la sostenibilità delle spese relative alle iniziative che vengono intraprese per il benessere dei soci. Si da il caso, invece che, la parte rimanente sia ripartita in ben quattro associazioni di categoria aventi, gli stessi interessi e le medesime finalità. Si da, purtroppo, il caso che le differenziazioni esistenti siano riconducibili a scelte comportamentali dei vari Direttivi, i cui risultati comparativi, obbiettivamente considerati, ingenerano solo scarsa credibilità e negativa considerazione verso gli Ufficiali veronesi. Il Gruppo di confluenza, a mio parere, non può essere che quello dell’ANUPSA, che trova fondamento normativo e costruttive finalità nella Associazione Nazionale, di cui è diretta emanazione. Il precitato Gruppo di Verona raccoglieva, fino a due anni or sono, circa quattrocento iscritti. Attualmente, le iscrizioni non superano le duecento unità. Un siffatto, notevole calo di soci è ascrivibile a due precise e verificate evenienze: l’abbandono da parte di molti soci, profondamente in disaccordo sulle passate gestioni amministrative del Gruppo e non ancora rientrati; la confluenza di un discreto numero di soci in una nuova associazione, fondata da elementi del vecchio Consiglio Direttivo cui non è stato consentito, per motivi di opportunità, di riproporre la loro candidatura a cariche elettive. Per quanto concerne la terza associazione di Ufficiali (la SPIGA), la stessa è costituita da elementi che hanno prestato servizio presso le FTASE, Comando interalleato, ormai, non più stanziato in Verona. Nell’attuale momento storico, però, non avrebbe più motivo di esistere. Un cenno merita pure l’Unione Nazionale Ufficiali di complemento (UNUCI). Gli Ufficiali di complemento, da anni, non vengono più reclutati. Per ostentare una sua consistenza numerica, l’UNUCI di Verona accoglie nelle file associative anche Ufficiali in congedo provenienti dal servizio attivo, sottraendo linfa vitale a chi ne avrebbe pieno diritto e urgente necessità. La speranza, che è sempre l’ultima a morire, è racchiusa nell’auspicio di un sereno incontro di chiarimento e verifica tra le varie associazioni di Ufficiali esistenti a Verona, nella serena discussione sulle possibilità di una più conforme impostazione dei problemi di categoria, nella considerazione certa che le ragioni che uniscono debbono prevalere su quelle che dividono e che, dal serio e meditato confronto, emerga la possibilità per gli Ufficiali di Verona di poter confluire in un unico organismo rappresentativo, adeguatamente armonizzato. Ma, partendo da quanto affermato in premessa, nutro scarsa fiducia che questa auspicata quanto ragionevole soluzione possa divenire realtà. Siffatto triste presagio, credetemi, concorre molto ad accrescere il mio senso di sconfortante ed infinita malinconia. Pagina 3 Scusate ! di Francesco Gueli Un film, un bel film da poco realizzato (prima visione il 6 novembre u.s.), finalizzato alla commemorazione della Grande Guerra. L’opera è firmata da un grande uomo Fotoe regista Stefano degli pluripremiato (Palma d’oro a Cannes per il filmZona “ L’albero zoccoli”; Leone d’oro per il film “La leggenda del Santo Bevitore”). Il regista è Ermanno Olmi, il film “torneranno i prati”. Lo abbiamo visto e approfittiamo di questo spazio per definirlo: istruttivo, poetico e nella sua semplicità induce a riflettere. Su cosa? Sul fatto che in quei luoghi, dove sotto la neve sono stati sepolti i nostri eroi, “torneranno i prati” che per sempre copriranno le sofferenze e indurranno a dimenticare. Olmi aveva appreso dal padre le sofferenze e la carneficina di quel periodo bellico e nel ricordarne il centenario ha voluto chiedere a quei giovani “scusa”. Il film non ha una trama , è semplicemente il racconto di una notte in una trincea quale avamposto militare e aggiungiamo, morale per il comportamento di due soldati che scelgono di dare più peso alla loro coscienza piuttosto che alle esigenze militari: in altri termini disobbediscono compiendo un atto morale che si trasforma in eroismo quando si sceglie come alternativa la morte. Sono un ufficiale e un militare di truppa: entrambi convinti dell’assurdità di un ordine scelgono il suicidio. Olmi ci riporta all’imperativo morale della pace senza – ismi, concetto che già nel 2001 espresse nel film “il mestiere delle armi”. L’importanza di dire no alla guerra perché, per Olmi, essa rappresenta l’interruzione della giovinezza e l’ingiustificabilità di questa interruzione (il protagonista, Giovanni delle Bande Nere muore a 26 anni). Per rafforzare il concetto del grande regista si potrebbe ricordare la battaglia di Verdun e quella della Somme dove fu evidente l’assurdità di una guerra, causa di un enorme entità di vittime, per ottenere risibili risultati territoriali. Olmi riteniamo abbia ripreso il racconto di Federico de Roberto, figlio di un Ufficiale di Stato Maggiore del Regno delle Due Sicilie , “La Paura”. In esso è un crescendo di tensione e silenzio, sempre con tonalità plumbee, interrotti dai colpi di un cecchino che provoca, in successione, l’assurda morte di sentinelle costrette ad ubbidire a ordini incomprensibili. In tutto questo, pur se espresso in poche righe, pensiamo emerga nell’ambientazione costante nella penombra e nella visione di una realtà così cruda, il senso di ingiustizia e si potrebbe dire di crudeltà imposto a degli uomini sperduti e spaventati, come milioni di altri uomini che hanno vissuto analoghe realtà. Il regista con la sua umanità ci ha voluto raccontare l’orrore non solo della morte ma anche di quel vivere in condizioni umilianti in un ambiente che si chiama “trincea”. Sempre e non solo nella guerra che raccontiamo, si sono vissute queste realtà con motivazioni spesso esenti dall’interesse di chi ne è stato vittima. Il film non è una fiction, ma racconta quanto realmente accaduto sul fronte Nord – Est dopo i sanguinosi scontri del 1917 , sugli altipiani, che precedettero la ritirata di Caporetto. Ecco, insieme alle numerose iniziative in atto, (pubblicazione di libri: es. “la guerra dei nostri nonni” di Aldo Cazzullo ; allestimenti di musei: es. a Vittorio Veneto; raccolta di testimonianze, ricordi, fotografie e lettere conservate dai cittadini: es. a Cavriglia, città decorata al valor militare che si trova in Toscana) ci è sembrata molto valida l’iniziativa di affidare alle immagini calibrate, suggestive e penetranti del film di Olmi il compito di onorare la memoria di quei ragazzi morti senza sapere il “perchè”. Chiudiamo con un pensiero di Martin Luther King: “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli”. SUDOKO PER NON SPEGNERE LA MENTE 9 5 7 3 1 3 8 6 6 4 1 6 8 5 2 7 1 4 5 7 1 Ermanno Olmi 6 4 6 2 7 9 3 Pagina 4 UNA NAZIONE IN … FRANA! di Elio Sgalambro A volte certe “banalità” sono sintomatiche di “ciò che realmente è”, dei modi di essere e di agire delle persone allorquando l’imprevisto impone prontezza di spirito, adeguatezza decisionale e capacità attuativa. Metti il caso che si voglia installare in una antica parete di un qualsivoglia ufficio o appartamento privato, spinti dall’ansia di tutelare i propri averi, uno di quei mezzi di custodia impropriamente detti “casseforti” ; cosa farà il nostro solerte martellatore se, demolendo l’annoso muro, incoccerà in una condotta di scarico? Direte: si sposterà, allargando il foro verso uno dei due lati! Dite?... E se invece taglierà la condotta e vi inserirà la cassaforte, tanto i piani superiori son tutti dismessi da tempo? Non farà prima e con minore fatica? Può mai immaginare che, anni dopo, venga concesso di porre fine allo stato di abbandono, ristrutturare i locali e riattivare gli impianti? Troppa fatica! E così, un bel giorno, mentre inaspettate macchie di umidità vanno arabescando la parete, l’ignaro fruitore dei servizi di custodia aprendo lo sportello troverà, in stupito galleggiamento, documenti e valuta . Il seguito è prassi: prove e controprove, sopralluoghi di “tecnici”, accertamenti, incazzature allorché si scopre l’inghippo, ricerca delle… responsabilità! L’altro seguito è sempre prassi: lavori di rimozione, demolizione di ampi tratti di muro e ripristino della condotta. E… fatica, fatica e … soldi (che non ci sono! ) per il riordino. Questa è l’immagine fedele, sia pure minimale, di come il genio della superficialità e dell’insipienza spesso stia a presiedere alle azioni umane. Certo non c’è paragone tra il disordine e i fastidi derivati dell’ improvvida opera casereccia e i danni e le vittime causate dagli eventi calamitosi che hanno funestato il nostro territorio. Ma, forse, alla base c’è la stessa indole che appare sempre più superficiale, cialtronesca, portata ad acciarpare senza costrutto, sensibile solo al proprio “particulare” e, pertanto, protesa più facilmente e più spesso a realizzare il proprio tornaconto. E così alluvioni, frane, smottamenti e valanghe, per l’ennesima volta, sommergono persone e città e, mentre si discute da oltre 40 anni, sugli interventi di prevenzione necessari per arginare l’allarmante dissesto idrogeologico, si allunga la serie degli eventi calamitosi. L’ultimo rapporto ANCE CRESME racconta di un “territorio martoriato da Nord a Sud”. Esposti a rischio idrogeologico: 82% dei Comuni; oltre 5 milioni e 700 mila cittadini; 6.400 edifici scolastici (sui 64.000 in totale); 46.000 industrie (ma aggiungendo uffici e negozi si arriva a 460.000) in aree soggette a frane e alluvioni. E non va meglio per gli ospedali: 550 strutture in zone rese vulnerabili dal dissesto ambientale. Ma ancor più grave è il dato in termini di vittime: in 100 anni, 12.600 tra morti, dispersi e feriti; più di 700.000 gli sfollati. Un panorama inquietante che è costato, dal 1944 ad oggi, 242,5 miliardi, circa 3,5 miliardi all’anno, che sarebbero stati utili per mettere in sicurezza ampie fasce di territorio. Ma ad ogni episodio calamitoso, che è seguito? Le solite lamentazioni, le solite imprecazioni, le solite proteste, le solite recriminazioni, la solita ricerca delle responsabilità, i soliti fascicoli aperti dalle procure a carico di … ignoti, i soliti appalti d’urgenza spesso inutili (tranne per pochi!). La solita prassi, in somma! Ma chi protestava, imprecava, indagava quando per decenni si disboscava, si costruiva sui cocuzzoli delle colline o ai piedi delle montagne o sul greto dei torrenti? O si gettavano i rifiuti nei campi, nei laghi, nei fiumi, inquinando suolo e aria? Tanto i piani superiori sono “A prova di ladro!” abbandonati e, allora, tagliamola ‘sta condotta e non … rompiamo oltre!. Ora il buon Matteo, con tempistico decisionismo, per arginare la gravità della situazione, ha presentato “Gli stati generali contro il dissesto idrogeologico per “far sì che le nostre città non siano più indifese”. Ora, possiamo stare tranquilli! Dite? PER SORRIDERE Precocità Pierino è innamorato di Maria. Hanno entrambi 8 anni, ma hanno deciso di sposarsi. E come farete con i soldi? Ironizza il padre. Beh, risponde Pierino, io ho la mia paghetta settimanale e Maria ha 50 euro nel salvadanaio. E se verranno dei figli, come farete? Beh, finora abbiamo avuto fortuna. Il Matrimonio Come - La Divina Commedia alla rovescia Prima il Paradiso, poi il Purgatorio e poi l’Inferno. COLMI Per un dermatologo: avere un amico per la pelle; Per un pittore: fare un quadro della situazione; Per una guardia forestale: prendersi cura di un parco macchine; Per un tipografo: essere un uomo di vecchio stampo; Per un bugiardo: ingannare il tempo; Per uno spazzino: svuotare il sacco; Pensieri Tomba Quintino Sella “Attenzione, o pellegrino, a questa urna non t’accosta …. Se si sveglia l’inquilino paghi subito un’imposta!”. Chi perde il denaro, perde molto; chi perde un amico, perde molto di più; chi perde la speranza perde tutto. lo ieri è storia; il domani è mistero; l’oggi è un dono (ecco perché si chiama “Presente”!) Pagina 5 XX Settembre 1870 di Vittorio Argentieri un evento storico non più celebrato Curiosità sul xx settembre I Bersaglieri a Roma e fine del Papa Re Nella chiesa del Sacré Coeur, sul colle di Montmartre a Parigi, una lapide datata 1919 ricorda che il tempio è sorto per voto dei cattolici francesi invocati, tra l’altro: “soccorso straordinari per gli attentati sacrileghi commessi a Roma (il XX settembre 1870) contro il diritto della chiesa e contro la sacra persona del Vicario di Cristo”. Quanta miopia storica e quale mancanza di senso profetico! In calce al marmo del “ Sacré Coeur” andrebbe scolpita questa breve sintesi di una conferenza tenuta nel 1962 dal Cardinale Montini (futuro Paolo IV): “ la provvidenza, quasi drammaticamente giocando negli avvenimenti …… ha riaffermato quanto Pietro e Paolo ponevano fin dall’arrivo dei Cesari, e cioè il principio della duplice podestà, dello Stato e della Chiesa, fondamento del vero ordine civile; … ciò fu embrionalmente all’inizio della Chiesa e fu anzi nel pensiero e nel vigore di Cristo; … ciò oggi è finalmente realizzato; … questo è significativo, questo è storico, lo dovremo ricordare”. Quindi niente “attentati sacrileghi” ma soltanto il felice riaffiorare di “un pensiero e di volere di Cristo”, affidato alla Provvidenza al risoluto irrompere dei Bersaglieri attraverso la breccia di Porta Pia. L’On. Andreotti ha ricordato, in una conferenza del 1970, come i bersaglieri non riuscissero a svolgere il raduno nazionale nella capitale a causa del XX settembre; avvenne nel 1963 ad opera di Giovanni XXIII che, informato del desiderio “placet” ma li invitò in Vaticano, dove in un bel discorso esordì così: “debbo confessarvi che quando 62 anni or sono ho passato la visita militare e l’ Ufficiale medico mi disse - ecco un bel bersagliere - mi dispiacque molto non essere assegnato al vostro Corpo”. Parole semplici, amabili e dense di significato. Esse furono riportate da diversi giornali ma non dall’Osservatorio Romano e, secondo l’On Andreotti, stranamente sono rimaste senza traccia nella raccolta ufficiale dei discorsi di papa Roncalli. Il dubbio resta che, a distanza di circa un secolo, l’ombra del XX settembre abbia colpito ancora …. Certo la lacerazione fra Stato e Chiesa, prodotto del XX settembre, fu veramente profonda, occorsero quasi 60 anni, come noto, per giungere al concordato del 1929, avvenimento di grande risonanza mondiale ascritto al Regime Fascista. Sullo sfondo della Conciliazione si erge, però, la dedizione alla Patria dei semplici cittadini cattolici, anche i più intransigenti per senso religioso. Parlano chiaro al riguardo le 186 medaglie d’Oro al Valor Militare conferite a Cappellani e giovani di Azione Cattolica, di cui 23 sul primo conflitto mondiale, 81 nei conflitti successivi e ben 82 nella Guerra di Liberazione. Proprio dalla dedizione alla Patria della quasi totalità dei cattolici nasce, principalmente, la gioia civica e morale di poter ricordare il XX settembre in uno spirito di assoluta serenità e concordia. Sarebbe ingiusto e anche nocivo non ricordare ….. Articolo pubblicato nel 1987 sul Notiziario del Cdo FTASE “Nato a Verona”, su cortese concessione della Sig.ra Maria Benedetti vedova Argentieri, con allegato lettera di compiacimento del Presidente del Senato Senatore Giovanni Spadolini . MODI DI DIRE - Chi fu la prima donna ad essere piantata in asso? Secondo la leggenda, Minosse, re di Creta, pretendeva ogni anno dagli Ateniesi sette fanciulle e sette giovani da dare in pasto al Minotauro. Teseo l’ateniese, stanco di tale rituale, giunse a Creta con lo scopo di uccidere il Minotauro. In tale impresa fu aiutato da Arianna, figlia di Minosse, che però in cambio pretese di fuggire da Creta insieme al giovane Teseo. Una volta giunti a Nasso, i due giovani si fermarono per la notte; ma quando all’indomani Arianna si svegliò vide la nave di Teseo allontanarsi all’orizzonte. Piantare in asso è quindi una deformazione di “Piantare a Nasso” ovvero abbandonare qualcuno quando meno se lo aspetta. Pagina 6 Notizie Giuridico - Amministrative di A.C. INTESTAZIONE TEMPORANEA DI VEICOLI (L. 120/2010) Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con circ. 15513 del 10 luglio 2014 ha comunicato l’obbligo di richiedere al competente UMC (Ufficio Motorizzazione Civile) l’aggiornamento della carta di circolazione di un veicolo dato in comodato dal proprietario ad altro soggetto e da questi utilizzato per un periodo superiore a trenta giorni a partire dalla data del 3 nov. 2014. Da tale osservanza sono escluse alcune categorie tra le quali i componenti del nucleo familiare del proprietario del veicolo, purché conviventi. Costoro, senza incorrere in sanzioni, possono richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione. In caso di mancata comunicazione, oltre al ritiro della carta di circolazione, a carico dell’utilizzatore del veicolo sono previste sanzioni che variano da 750,00 a 3.256,00 Euro, fermo restando l’obbligazione in solido del proprietario. La suddetta circolare precisa, inoltre, che gli atti esistenti alla data di entrata in vigore della normativa sono validi e l’obbligo riguarda le successive variazioni. Le procedure da seguire per l’aggiornamento della carta di circolazione sono indicate nelle circolari n. 15513 del 10 luglio 2014 e n. 23743 del 27 ottobre 2014 del Ministero delle Infrastrutture. IL NUOVO ISEE (Indicatore situazione economica equivalente) L’ISEE è lo strumento necessario per la richiesta di prestazioni sociali agevolate e di facilitazioni per l’accesso a servizi di pubblica utilità. Dal prossimo anno l’indicatore economico terrà conto del reddito e del patrimonio del nucleo familiare. Oltre al “saldo del conto corrente di fine anno” verrà preso in considerazione un nuovo indicatore:“la giacenza media del conto corrente”, che il cittadino dovrà calcolare ed autodichiarare, e che dovrà essere ricavata rapportando la sommatoria di tutte le giacenze giornaliere con il numero dei giorni dell’anno. Ai fini dell’ISEE sarà considerato “saldo del conto corrente”: la giacenza media se il saldo di fine anno è inferiore a detta giacenza, il saldo di fine anno se questo è inferiore alla giacenza media. VITA ASSOCIATIVA a cura di Vincenzo Dorrucci/Renzo Pegoraro ATTIVITA’ SVOLTE Incontro Culturale Il giorno 15 ottobre u.s., come da programma,ha avuto luogo una conferenza condotta dal Gen. B. Silvio Frizzi dal tema : “l’opera di Cesare Battisti a favore dell’intervento dell’Italia nella 1° Guerra Mondiale (agosto 1914-maggio 1915)”. La relazione è stata accompagnata da proiezioni di immagini. Iniziata con la cattura dell’Eroe, alla quale non si sottrasse pur potendolo, per assistere un commilitone ferito. Proseguita con le fasi del processo sino alla morte e il dileggio del cadavere. La vendetta austriaca non rispettò né le leggi ( per un membro del Parlamento) né la pietà umana. E purtroppo a differenza di altri interventisti ( D’Annunzio, Mussolini, De Ambris) venne dimenticato. Eppure Egli, giunto in Italia, trascurando la famiglia, si diede a percorrere tutta la penisola portando il suo messaggio, veemente e appassionato, di liberazione delle terre italiane ancora sotto il giogo austro-ungarico. Un’ analisi della situazione politica dell’epoca e delle diverse opinioni in merito all’intervento a fianco delle potenze dell’Intesa ha concluso l’incontro. Un sentito ringraziamento al Relatore e al Prof. Gangitano che ha collaborato nell’ausilio visivo Commemorazione dei Defunti Giovedì 30 ottobre u.s., alle ore 17:00, presso la cappella dell’Istituto “ Don Bosco”, è stata celebrata la S. Messa in ricordo dei Soci defunti. Numerosi i Soci intervenuti con familiari e amici ai quali si sono uniti anche i colleghi e familiari dell’Associazione “La Spiga”. Un sentito ringraziamento al nostro Cappellano don Luigi Pilotto per la partecipazione e la squisita, affettuosa disponibilità. Pagina 7 ATTIVITÀ SOCIALE DA SVOLGERE Cena sociale e musica A conferma e integrazione di quanto riportato nell’ultimo Notiziario (n.58/59) sabato 13 dicembre p.v., ore 20:30, presso il Circolo Ufficiali in Castelvecchio, sarà organizzata, in collaborazione con l’Associazione “Arcidiacono Pacifico”, una serata allietata da cena con un divertente e coinvolgente intervento musicale, per lo scambio degli auguri delle festività natalizie. Presso la Segreteria della Sede è possibile prendere visione della locandina riportante il menù e la quota di partecipazione è pari a € 35,00. Eventuali rinunce di partecipazione giunte dopo il giorno 9 dicembre p.v. NON potranno essere prese in esame. Natale Settimana Bianca La festività del Natale sarà celebrata domenica 21 dicembre p.v. con la Santa Messa presso la Chiesa dell’Istituto “Don Bosco” 201anche 4 alle ore 11:00. Sono invitati i Soci con familiari e amici (c’è la possibilità di parcheggiare all’interno); è inoltre, possibile fermarsi a pranzo, alle ore 12:30, presso il Circolo Ufficiali in Castelvecchio. Quota di partecipazione quella del ristorante. Su richiesta di questo Gruppo ANUPSA, lo SM. Esercito ha autorizzato la partecipazione dei nostri Soci e familiari al 7° turno invernale (15-22-febbraio 2015) e al 9° turno (1-8 marzo 2015) presso la Base Logistico-Addestrativa di Colle Isarco. Possono partecipare i Soci e Simpatizzanti in regola con le quote d’iscrizione per il 2015. In merito si rappresenta la possibilità di usufruire della mezza pensione. Si ricorda, in fine, che i partecipanti dovranno versare € 5,00 per spese di Segreteria. SERVIZIO AI SOCI Il medico risponde a … : “ Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose animo lieto, la quiete e la moderata dieta” Dal motto del XI secolo della Scuola Medica Salernitana Il Notiziario si è arricchito di una nuova rubrica : “Il medico risponde a…..” a cura dei nostri soci dott. Loris Calzolari, medico internista specializzato in Chirurgia Generale, dott.ssa Federica Ciani, specialista in Diabetologia e malattie del ricambio e dott. Dorrucci Vittorio, primario di Chirurgia vascolare all’Ospedale dell’Angelo” di Mestre. Chi fosse interessato a qualche argomento in particolare o volesse rivolgere ai medici qualche quesito può contattare la Segreteria. Naturalmente verrà rispettato l’anonimato. Quesito per il dott. Dorrucci Da parecchi anni soffro di un ingrossamento della “vena grande safena”, nella gamba sinistra. Particolarmente visibile è all’altezza del ginocchio lungo il bordo posteriore dell’epicondilo mediale e poi lungo la superficie della coscia. Non osservo particolari dolori o pruriti. In questi casi, considerata la mia età ( 80 anni ) è consigliabile l’operazione? Grazie per l’eventuale cortese risposta. F.G. – il dott. Dorrucci risponderà nel prossimo numero. Corso computer Le lezioni programmate per la prima parte del corso 2014 – 2015 termineranno entro la fine di gennaio 2015. Su richiesta di molti partecipanti si prevede di iniziare a febbraio un ulteriore ciclo di lezioni da concludere orientativamente entro il mese di maggio 2015. I Soci e/o familiari interessati possono segnalare la loro adesione, direttamente in Sede o tramite il sito ANUPSA (www.anupsavr.it) entro il 23 gennaio 2015. Rinnovo Patenti di Guida E’ stata avviata positivamente la nuova procedura per il rinnovo delle patenti, mediante computer. I Soci interessati si devono recare presso la Sede muniti della vecchia patente, del codice fiscale, di una foto e delle ricevute di due versamenti ( da 16 e 9 €) sugli appositi bollettini. Dopo aver effettuato, seduta stante, la visita medica, riceveranno in poco tempo l’attestato, valido 60 giorni, con il quale sarà possibile guidare sino alla ricezione, al proprio indirizzo di residenza, della nuova patente. Si ringrazia il dott. Meconio per la sensibilità e disponibilità dimostrata a favore dei colleghi. Informazioni dettagliate saranno fornite agli interessati presso la Segreteria della nostra Sede. Corso di Inglese Il corso d’ Inglese, preannunciato nel numero 58/59 del Notiziario, inizierà il 9 gennaio 2015 e avrà la durata di tre mesi (primo periodo). Si svolgerà nelle giornate di venerdì dalle ore 16:00 alle 16:55 per i principianti; e dalle ore 17:00 alle ore 17:55 per i più esperti. Per informazione ed iscrizione rivolgersi in Segreteria nei giorni ed orari di apertura della Sede. Pagina 8 VARIE Notizie tristi In quest’ultimo periodo è venuto a mancare la Sig.ra Giuseppina D’IAPICO mamma della Sig.ra Rosa Maria Ruffino coniuge del Socio Gen.B. Giuseppe Oliveri. Il Presidente, il Consiglio Direttivo e i Soci tutti rinnovano affettuose condoglianze. E_mail Rinnoviamo, ancora una volta, ai nostri soci l’invito, opportuno e necessario, a fornire la propria e_mail per avere le informazioni di qualsiasi tipo in tempi rapidi. Novità Sul Sito del Gruppo ANUPSA di Verona, alla pagina “Notiziario”, sarà pubblicato anche il Notiziario periodico del Comitato Regionale NORD EST, molto interessante per le notizie di carattere Giuridico-Amministrative. Tesseramento 2015 Dal 1° Dicembre 2014 al 31 Marzo 2015 è in atto il rinnovo della quota associativa per l’anno 2015. La quota è di € 45,00 (€35,00 + € 10,00) e potrà essere corrisposta come segue: - direttamente presso la Segreteria del Gruppo; - tramite il c/c postale n. 18826370 intestato a “ANUPSA Gr. Verona”, Stradone Porta Palio, 47/D, 37122 VERONA; - mediante bonifico su IBAN : IT61U0760111700000018826370, intestato “ANUPSA Gr. Verona” A Tutti i Soci, Amici e loro familiari E Un sereno e prospero Si avvertono i Soci che la Sede rimarrà chiusa dal 22.12.2014 al 06 01. 2015 Sede Str. Porta Palio, 47/D 37122 – VERONA Contatti Tel: 045.8035910 Fax: 045.8035910 E_mail : anupsavr@alice.it Orari Lunedì Giovedì Venerdì di apertura 10:00 - 12:00 10:00 - 12:00 10:00 - 12:00 Presidente Direttore Responsabile Vice Direttore Redazione Grafica e impaginazione Segretario di Redazione Renzo Pegoraro Francesco Gueli Elio Sgalambro Antonio Scipione Vincenzo Dorrucci Stefano Zona Gaetano Marguglio Reg. Tribunale di Verona n. 1631 del 19.12.2004 Siamo su Internet! Visitate il nostro sito Web al seguente indirizzo: www.anupsa.it Data chiusura 5 Dicembre 2014
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